All'interno della storia

di Luce87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***
Capitolo 4: *** 3 ***
Capitolo 5: *** 4 ***
Capitolo 6: *** 5 ***
Capitolo 7: *** 6 ***
Capitolo 8: *** 7 ***
Capitolo 9: *** 8 ***
Capitolo 10: *** 9 ***
Capitolo 11: *** 10 ***
Capitolo 12: *** 11 ***
Capitolo 13: *** 12 ***
Capitolo 14: *** 13 ***
Capitolo 15: *** 14 ***
Capitolo 16: *** 15 ***
Capitolo 17: *** 16 ***
Capitolo 18: *** 17 ***
Capitolo 19: *** 18 ***
Capitolo 20: *** 19 ***
Capitolo 21: *** 20 ***
Capitolo 22: *** 21 ***
Capitolo 23: *** 22 ***
Capitolo 24: *** 23 ***
Capitolo 25: *** 24 ***
Capitolo 26: *** 25 ***
Capitolo 27: *** 26 ***
Capitolo 28: *** 27 ***
Capitolo 29: *** 28 ***
Capitolo 30: *** 29 ***
Capitolo 31: *** 30 ***
Capitolo 32: *** 31 ***
Capitolo 33: *** 32 ***
Capitolo 34: *** 33 ***
Capitolo 35: *** 34 ***
Capitolo 36: *** 35 ***
Capitolo 37: *** 36 ***
Capitolo 38: *** 37 ***
Capitolo 39: *** 38 ***
Capitolo 40: *** 39 ***
Capitolo 41: *** 40 ***
Capitolo 42: *** 41 ***
Capitolo 43: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


ED ECCO DOPO UNA LUNGA PAUSA DI RIFLESSIONE CHE SONO TORNATA CON LA MIA SECONDA FF! SONO DAVVERO ENTUSIASTA DI QUELLO CHE HO INVENTATO PER QUESTA STORIA, E SPERO CHE NON SARO’ L’UNICA A PENSARLO! HO DECISO CHE OGGI PUBBLICO SIA IL PROLOGO CHE IL PRIMO CAP. COSI’ CHE POSSIATE CAPIRCI UN PO’ DI PIU’ SULL’ANDAMENTO E SU COSA SI PUO’ BASARE LA STORIA! SPERO CHE CHI HA SEGUITO LA MIA PRIMA FF SEGUA ANCHE QUESTA, E CHE SI AGGIUNGANO TANTE ALTRE PERSONE CON CUI COMMENTARE LA STORIA! SPERO VI PIACCIA, MA ME LO FARETE SAPERE MI AUGURO! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA, VI STO SCOCCIANDO GIA’ TROPPO! UN BACIO GRANDE A TUTTI, BUONA LETTURA!!!

 

 

PROLOGO

 

 

Vi sarà mai capitato di leggere un libro, scrivere una lettera, o il vostro diario giusto? Oppure come me, scrivere le vicende su i miei paladini preferiti...Perciò posso azzardare ad aggiungere che quando avete fatto una di queste cose, avete immaginato voi stessi compierle...sì insomma, quando leggete un libro vi è mai capitato di sentirvi così emozionati, così partepici di quello che state leggendo, che vi siete immaginati voi stessi come protagonisti? Perchè è quello che è successo a me...mi è sempre piaciuto leggere e scrivere, forse è un modo per scappare dalla realtà...almeno questo è quello che posso dire su me stessa.

All'inizio pensavo fosse tutto frutto di un sogno o della mia poca sanità mentale, ma poi mi sono trovata catapultata in una realtà del tutto differente. Non avrei mai immaginato che la vita mi giocasse uno scherzo simile...ancora oggi penso se le mie scelte siano state giuste oppure no, ma mi hanno portata qui...ma voi che avreste fatto al posto mio?

Ora vi racconterò la mia storia, o almeno ci proverò, non so quanti di voi potranno capirmi e comprendermi, non so quanti invece mi odieranno perchè ho fatto degli errori madonnali...all'inizio ero così sciocca...ma queste vicende mi hanno totalmente cambiata, non sono più la stessa da quel giorno...ma non vi dirò altro, spetterà a voi valutare le mie scelte, le mie decisioni, le mie parole...

Era iniziato tutto così, come per gioco, credevo davvero fosse un sogno, poi mi sono ricreduta...ad un certo punto mi sono sentita davvero persa, e poi ad un tratto ero così felice, avevo ciò che desideravo....ma poi è cambiato tutto. E' migliorato? E' peggiorato? Certo questo dipende sempre dai punti di vista....io noto la differenza, sembravo davvero una ragazzina all'inizio, non solo come scrivevo lo dimostrava, ma anche i miei pensieri lo erano....

In fondo, è iniziato tutto così....per degli scritti tramandati....

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Capitolo 2
*** 1 ***


1

 

Ed eccomi come ogni giorno sul treno che mi porta a scuola, uno dei mezzi più che odio, sembriamo tanti animali, uno addosso all'altro, è sempre stato massacrante per me questo ritmo di vita, eppure lo scelsi io. Cambiare scuola, non so neppure perchè lo avessi fatto, però due anni fa ero convinta della mia scelta, pensavo che essere una geometra potesse essere davvero il lavoro della mia vita, alla fine avevo solo tredici anni quando mi chiesero di fare una scelta per il mio futuro. Infatti poi mi son ritrovata nel totale panico ed ho voluto stravolgermi la vita, andando a studiare fotografia, certo mi affascinava come tema, però sicuramente non sapevo cos'avessi potuto fare finita la quinta superiore.

Eccomi arrivata a scuola, dopo un'ora e mezza di tragitto su tutti i possibbili mezzi pubblici che potessero esistere, ad aspettarmi fuori c'era come sempre la mia migliore amica, Lofo

 

- Isa, buongiorno!-

 

 

- Ehy ciao Lofo, non immagini che sonno che ho...-

 

- Come ogni mattina! Oggi poi alla terza ora abbiamo il pelato, speriamo che non interroghi!-

 

Il pelato, era così che chiamavamo il nostro prof. di tecnica fotografica, naturalmente per il fatto che fosse calvo, era davvero un uomo un po' particolare, ogni volta che replicava a qualcosa che dicevamo sembrava ci stesse sempre prendendo in giro, mi faceva davvero saltare i nervi.

 

- Ah, bè, io sono tranquilla, mi ha interrogata settimana scorsa, ho già dato-

 

- Beata te, son sicura che oggi mi becca!-

 

- Dai Lofo, anche se dovesse interrogarti prenderesti come sempre un ottimo voto! Sei una studente impeccabile, piuttosto, io devo cercare di non farmi interrogare dalla prof d'ingele, non riuscirò mai ad imparare un' accidente su quella lingua!-

 

- Ecco, questo è davvero strano Isa, sei bravissima in letteratura e grammatica, mi chiedo perchè tu non riesca ad applicarti in inglese. Anzi, a proposito, con la fan fiction come va? Qualche idea?-

 

 - Mah, ho qualche idea che può farla divenire davvero avvincente come storia!-

 

Ed eccoci in classe, mi sedetti naturalmente accanto alla Lofo, veramente si chiamava Valentina, però da sempre tutti la chiamavamo con le iniziali del cognome. Stava aspettando che iniziassi a scrivere una fan fiction su Twilight, le piaceva quando scrivevo qualche fiction, alla fine le scrivevo maggiormente per lei, era la prima a leggerle, a volte mi suggeriva anche qualche cambiamento, però questa sarebbe stata la prima dove avrei raccontato una storia basandomi sui personaggi di quella saga. Più o meno avevo in mente un'dea, dovevo solo trovare il momento giusto per iniziare a scriverla, a volte quando iniziavo riuscivo a scrivere anche una storia di venti capitoli in una settimana, per poi magari bloccarmi e non riuscire ad andare avanti per un bel po'.

Le prime tre ore erano passate in fretta, il pelato stranamente non aveva interrogato, anche se c'era d'aspettarselo, spesso lo faceva di sabato, per poi farci passare una domenica col tormento per il brutto voto preso, già odiavo andare a scuola di sabato, figuriamo poi, sapendo che per due ore c'era lui. Ora però c'era la terribile ora d'inglese, già quando entrava in aula incominciava a parlare in inglese, oddio non ci capivo una mazza, per fortuna anche quell'ora passò, sicuramente più lenta delle altre, ma fortunatamente era finita.

Ed ecco il suono della campanella dell'ultima ora, era inutile che mi mettessi a correre per uscire, tanto sapevo bene che avrei comunque perso il treno, poi non avevo tutta quella fretta di tornare a casa, non c'era nessuno ad aspettarmi. I miei genitori avevo divorziato, mia madre aveva lasciato mio padre ed anche me, sette anni fa, da allora non si era fatta più viva, invece mio padre era un uomo molto freddo, era sempre impegnato con il suo lavoro, spesso mi lasciava a casa da sola, a volte partiva anche per settimane. Perciò non c'era alcuna fretta di tornare a casa, tanto anche se ci fosse stato lui, non si sarebbe nemmeno accorto della mia presenza, ormai però, ero così abituata che non ci facevo più di tanto caso nemmeno io.

La Lofo mi stava aspettando con la cartella già sulle spalle, sapeva bene il motivo della mia lentezza, lei abitava non molto lontano da scuola, perciò era felice di potermi fare compagnia, sapeva che mi sentivo sola, era davvero una ragazza magnifica.

Salimmo sul bus che ci avrebbe portato alla metrò, lei poi sarebbe salita su un'altro autobus ed io avrei preso la metropolitana per arrivare in stazione

 

- Ehy Isa, appena scrivi qualcosa mandamelo! Controllerò continuamente l'e-mail! Sai, sono troppo curiosa!-

 

- Ok, vai tra, ti mando subito quello che scrivo, il tuo parere è di vitale importanza lo sai! Comunque appena arrivi a casa fammi uno squillo ok?!-

 

- Certo Capo! Ci vediamo domani! Ciaooo!-

 

Dopo venti minuti eccomi alla stazione, era davvero caotica, possibile che tutte quelle persone dovevano prendere il treno? M'infilai in un vagone del treno, la stazione era piena, ma per fortuna il mio treno non lo era, mi misi a sedere vicino al finestrino, mi piaceva guardare fuori mentre andavo in treno, o forse mi piaceva solamente osservare il panorama, anche a scuola avevo il banco accanto alla finestra, ogni tanto i professori mi chiedevano se fuori ci fosse qualcosa di così interessante.

Sapevo che ci volevano ancora una ventina di minuti alla partenza, così mi misi ad ascoltare un po' di musica con l'mp3, dallo zaino estrassi il libro di twilight, lo avevo già letto più volte, però mi era davvero piaciuta quella storia, che non mi sarei mai stancata di rileggerla. Era stata proprio la Lofo a parlarmi la prima volta di quel libro, all'inizio mi sembrava la solita cazzata quando mi raccontò la trama, però poi, quando incominciai a leggerlo non smisi più, mi piacevano le storie d'amore, io che in diciassette anni non mi ero mai innamorata, certo potevo dire che era colpa mia, s'erano stati sei ragazzi interessati a me, ma sentivo sempre che non era quello giusto.

Mi piaceva particolarmente il protagonista maschile, un ragazzo di diciassette anni che all'interno di se aveva un'anima centenaria, un vero gentil uomo, avevo provato ad immaginarmi più volte la sua figura, doveva essere davvero bello, forse la storia mi piaceva anche perchè la protagonista si chiamava esattamente come me, Isabella, in un certo senso leggendo i pensieri di Bella immaginavo fossi io stessa.

Eh, ero proprio una ragazzina a volte, con un'immaginazione fervida, però mi venne un'ispirazione improvvisa, così tirai fuori un quaderno dallo zaino, tanto non avevo nulla da fare, tanto ne valeva scrivere e buttare giù le prime righe sulla mia fan fiction.

L'idea c'era, volevo iniziare più o meno come la storia originale, far arrivare Bella a Forks mentre l'anno scolastico era già iniziato, volevo che dimostrasse la sua maturità anche se aveva appena 17 anni, questo perchè ne aveva passate tante, però nello stesso tempo volevo modificare leggermente l'idea della vera protagonista, volevo che fosse molto intelligente per la sua età, che non fosse così goffa in tutto quello che faceva, a volte mi chiedevo se fosse possibile che esistessero veramente persone così sfigate, alla Fantozzi insomma, ok, forse dovevo pensare "da che pulpito"...comunque, volevo modificare anche leggermente il suo aspetto nella storia, l'avrei fatta assomigliare un po' di più a me, alla fine era una fan fiction, perciò potevo farlo. Le avrei fatto i capelli rossicci e gli occhi verdi, era l'unico personaggio che avrei cambiato, gli altri erano già perfetti, soprattutto uno...

Incominciai a riflettere a come mi ero sentita io il primo giorno di scuola, si conoscevano tutti, io ero l'estranea, quella che proveniva da un'altra scuola, mi ricordo che la prima a presentarsi fu proprio la Lofo, poi naturalmente fui circondata in breve tempo da tutti gli altri componenti della mia classe, tutti curiosi di chi fossi, non mancavano anche i soliti ragazzi che ci provavano spudoratamente, esattamente come un giocattolino nuovo da contendersi e provare. Rispecchiai quelle vecchie sensazioni alla mia nuova Bella, immaginandola già abbastanza sconvolta dal cambio di città, aggiungendo poi l'ansia del primo giorno di scuola in un anno scolastico già in corso, però volevo anche cambiare il fatto che Edward fosse così attratto dal suo sangue, già per me l'idea che un vampiro riuscisse a stare accanto agli umani era davvero difficile, ma in più trovare in Bella la sua cantante era davvero una tortura.

Ero così presa da tutte quelle idee che non mi accorsi neppure che mancava solo una fermata e sarei arrivata, di fretta misi via il quaderno e mi preparai per scendere...ora mi sarebbe toccata anche la camminata per arrivare a casa.

Per fortuna in breve tempo arrivai, aprii il cancello e lo richiusi dietro di me, percorsi il vialetto del giardino per poi entrare in casa, naturalmente vuota. Mi dirigei in cucina per stuzzicare qualcosa, ormai mangiavo senza orari, il pomeriggio arrivavo a casa per le 15.20 senza aver pranzato, così avevo sempre fame, sapevo bene che mangiando a quell'ora poi a cena, non avrei mangiato, o comunque se mi fosse tornato l'appetito avrei cenato piuttosto tardi. Per fortuna non avevo compiti per il giorno seguente, perciò dopo aver sgranocchiato qualcosa andai in camera mia, accesi il pc per abitudine e mi sdraiai stanca sul letto, osservai i muri e mi sedetti sul letto, ero un po' annoiata, così mi venne in mente che avrei potuto scrivere, presi il quaderno dallo zaino e lo appoggiai sul letto, poi presi dal mio comodino il computer portatile che avevo appoggiato lì, non avevo voglia d'usare il pc sulla scrivania, a volte mi ritenevo davvero viziata, era pur vero che mio padre non c'era mai, però non mi faceva mancare nulla, avevo persino due pc, il portatile e la torre. Lessi un po' le idee che mi ero appuntata sul quaderno ed incominciai a scrivere, come se fossi io stessa la protagonista della mia storia

 

Ero appena arrivata all'aeroporto e stavo andando a prendere i miei bagagli, non ero per niente entusiasta all'idea d'essermi trasferita da mio padre, poi effettivamente non centrava molto lui, forse era semplicemente accaduto tutto troppo velocemente, un cambio radicale della mia vita. Quando uscii dall'aeroporto trovai davanti a me Charlie, mio padre, con la sua divisa da poliziotto e la sua volante. Appena mi vide si avvicinò per aiutarmi con i bagagli, mi sentivo in imbarazzo con lui, da quando lui e mia madre avevano divorziato non avevo avuto gran rapporti con lui, però ero comunque felice di rivederlo...anche se l'occasione non era per niente felice.

Entrai in macchina non proferendo parola, e mio padre dal canto suo non disse nulla, sapeva come mi potevo sentire, forse anche lui provava un po' di quello che avevo dentro io. Mi ero trasferita da lui perchè mia madre aveva avuto un incidente in macchina con il suo nuovo compagno...quando mi telefonò l'ospedale non sapevano come darmi la notizia della sua morte, sentivo ancora l'angoscia di quel momento, nell'istante che mi diedero la notizia mi cadde il telefono a terra, mi cedettero le gambe ed incominciai a piangere...i miei pensieri furono interrotti da Charlie

 

- Ti trovo molto cresciuta dall'ultima volta che ti ho vista...-

 

- Bè, effettivamente è passato un po' di tempo-

 

Ritornò poi il silenzio, mio padre non era riuscito neppure a venire al funerale, perciò era davvero da un bel po' che non ci vedevamo...lo avvisai troppo tardi, perciò non riuscì a prendere il volo in tempo per venire

 

- Per il tuo arrivo ti ho comprato una cosa...-

 

Mi guardava sperando di vedermi titubante dall'idea, gli feci un sorriso tirato per non deluderlo, così continuò

 

- Ti ho comprato una macchina!-

 

- Cosa?! Davvero?-

 

- Bè, non è niente di che a dire il vero, è anche piuttosto vecchiotto, però son sicuro che ti piacerà, almeno non dorai andare a piedi a scuola!-

 

- Bè, a casa mi facevo ogni mattina una corsetta per andarci!-

 

- Sì, però a Forks il tempo non è come a Phoenix, la mattina fa piuttosto freddo! Non vorrai ammalarti?!-

 

- Certo che no...sono proprio curiosa di vederlo comunque...-

 

Per fortuna il viaggio non durò molto, arrivammo a casa che era quasi ora di cena, Charlie prese le valige per portarle in casa ed io lo seguii, salì le scale e le posò in quella che sarebbe divenuta camera mia, poi mio padre decise di lasciarmi sola. Sapeva che avevo bisogno di tempo. Aprì la valigia per mettere le mie cose via, non mi ero portata un granché, perciò non ci misi poi molto. Appena riposi le ultime cose mi sdraiai sul letto stanca, il viaggio mi aveva stravolta e sapevo bene che il giorno dopo mi sarebbe aspettato di peggio. Chiusi per un momento gli occhi e senza accorgemene mi addormentai profondamente.

Mi svegliai che erano le 6.45 ero decisamente scombussolata, per fortuna però, mi ero svegliata presto, se no sarei arrivata anche in ritardo a scuola. Mi andai a fare un doccia rigenerante per poi vestirmi, scesi le scale e mi dirigi verso la cucina, sopra al tavolo c'era un mazzo di chiavi ed un biglietto

 

Bella sono andato a lavoro, ti ho lasciato le chiavi del tuo pick-up,

 troverai sul sedile una piccola mappa per arrivare a scuola.

Ci vediamo stasera.

Charlie

 

Presi le chiavi ed uscii di casa, sul vialetto c'era parcheggiato un pick-up rosso, nel guardarlo mi chiesi se riuscisse a camminare, sicuramente aveva più anni di me quel coso, però vabbè, non potevo lamentarmi, almeno sarei potuta essere più indipendente avendo un mezzo tutto mio, mi promisi di ringraziare Charlie per il gesto.

Grazie alla cartina riuscii ad arrivare a scuola in poco tempo e senza perdermi, vedevo gli occhi di tutti puntati su di me, sperai che la curiosità passasse in breve tempo. Andai in segreteria per ritirare il programma, mentre cercavo di dirigermi nella classe dove avrei trascorso la prima ora, un ragazzo dai capelli neri si avvicinò a me, chiedendomi se avessi bisogno d'aiuto, gli spiegai che non sapevo dove andare, così mi prese il foglio dalle mani per sapere che lezioni avevo, appena lesse mi accompagnò in aula, si presentò pure, però già mi ero scordata il suo nome. Entrai in aula e purtroppo il professore mi presento all'intera classe, non poteva esserci cosa più imbarazzante, le ore passarono nello stesso modo, tutti erano incuriositi dalla mia presenza, per fortuna quella tortura terminò appena suonò l'ora di pranzo.

Una ragazza si avvicinò a me e si presentò

 

- Tu sei Isabella Swan quella nuova giusto? Io sono Jessica!-

 

- Piacere Jessica, chiamami pure Bella...-

 

- Allora Bella, ti va di pranzare insieme?-

 

- Oh, grazie!-

 

Questa ragazza di nome Jessica non mi piaceva particolarmente però almeno avevo compagnia, quando passavamo per i corridoi della scuola cercava in tutte le maniere di farsi notare, ma soprattutto di far notare che era in mia compagnia. Finalmente arrivammo a mensa, ci dirigemmo in un tavolo già occupato da una ragazza e due ragazzi, uno era quello che mi aiutò quella mattina a trovare l'aula...cavolo com'è che si chiamava?

 

- Ciao Isabella, sono Eric ti ricordi vero?-

 

Oh, ecco come si chiamava

 

- Sì, certo, ma chiamami pure Bella! Grazie ancora per stamani!-

 

- Figurati, è stato un piacere!-

 

Un ragazzo dai capelli biondi poi si presentò con un sorrisone

 

- Piacere Bella! Io sono Mike!-

 

- Piacere Mike-

 

- Io invece sono Angela! Son contenta di fare la tua conoscienza! Immagino che sarà un po' frustrante oggi per te...ma se hai bisogno di qualcosa chiedi pure!-

 

- Grazie mille Angela!-

 

Quella ragazza mi sembrava per lo meno la più serena fra tutti i presenti al tavolo. Decisi poi d'andare a preparare il vassoio, nel momento che mi alzai incrociai lo sguardo con un ragazzo dagli occhi color ambra, erano di una profondità inimmaginabile, sarei potuta annegare in essi....

 

Mi svegliai di soprassalto sentendo il mio cellulare squillare, non mi ero neppure resa conto che mi ero addormentata mentre scrivevo la fan fiction, appoggiai il pc sul letto e corsi a rispondere al telefonino, naturalmente era la Lofo

 

- Ehy bellezza, ciao!-

 

- Ciao Isa, ti ho fatto l'ho squillo quando sono arrivata a casa, ma ho visto che non mi hai risposto!-

 

- Oh, sì, scusa mi ero appisolata, ma che ore sono?!-

 

- Sei la solita, sono le nove ormai, eri proprio stanca è! Altroché appisolata!-

 

- Cavolo già le nove! Avevo incominciato a scrivere, poi mi sono addormentata, alzarmi ogni mattina alle cinque e cinquanta mi sta devastando davvero! Arrivo il pomeriggio a casa che sono distrutta, lo giuro! Tu piuttosto? Che hai combinato nel pomeriggio?-

 

- Indovina? Sono uscita con Brad!-

 

Eh, il suo figaccione di tipo, tutti lo chiamavamo Brad perchè assomigliava decisamente a Brad Pitt

 

- Wow, e che avete fatto di bello?-

 

- Mah, niente di che, ci siamo fatti un giretto! Tu invece? Allora hai scritto qualcosa? Che aspetti a mandarmelo?-

 

- Sì, ora ti mando ciò che ho scritto, ma per ora nulla di che-

 

- Hai qualche idea?-

 

- Voglio stravolgere un po' l'idea di Bella a dire il vero, farla comunque un po' sfigata, ma non goffa ed imbranata, dai, nel libro sembrava non riuscire nemmeno a camminare cavolo!-

 

- Ahahah sì quello è vero!-

 

- Perciò, voglio farla abbastanza atletica, anche il suo aspetto leggermente lo modifico, ma comunque non ti voglio svelare troppo, lo leggerai!-

 

- Uff, dai dimmi qualcosa di più!-

 

- Eh, vediamo, voglio che Edward non desideri uccidere Bella per il suo profumo, perciò non andrà via, però si sentirà attratto da quella ragazza misteriosa, anche perchè non riesce a leggergli nel pensiero. Poi voglio far vedere Bella molto intelligente, brava in tutte le materie, anche in musica...poi naturalmente voglio far accadere qualcosa d'emozionante...ihih comunque non ti svelo altro mia cara! Anzi, ora sgranocchio qualcosa e mi sdraio, mi sento parecchio rintontita!-

 

- E va beeene, dai ti lascio andare, ci vediamo domani a scuola ok? Allora buon appetito e buona notte! Un bacione !-

 

- Anche a te! A domani! ciaoo!-

 

Appena chiusi la telefonata mi stropicciai il viso, mi sentivo davvero rintontita, così decisi di farmi una bella doccia calda, faceva davvero freddo, ormai era metà Novembre.  Quando finii la doccia e di asciugarmi i capelli andai di nuovo sul mio letto, avevo gli occhi davvero pesanti, il pc era ancora acceso, lo appoggiai sulle mie gambe per riprendere a scrivere, però mi si chiusero gli occhi, e non andai più avanti....

 

 

Aprii gli occhi, stranamente non mi ero svegliata grazie alla sveglia del cellulare, ma per la luce che filtrava dalla finestra, per essere le 5.50 di mattina era piuttosto luminoso, però non era l'unica cosa strana. Il mio letto da una piazza e mezza mi sembrava all'improvviso stretto, come se fosse singolo, oltretutto posizionato in maniera differente. Mi strofinai leggermente gli occhi ed allungai un braccio per afferrare il cellulare che avevo appoggiato sul comodino, fui davvero sorpresa di sentire il vuoto accanto al mio letto, il comodino non c'era, mi sedetti all'improvviso sul letto e mi sentii in un ambiate del tutto estraneo. Non era camera mia! Mi prese il panico e scesi dal letto, andai alla finestra per capire dov'ero, ma quello che riuscì a vedere erano soltanto un mucchio di alberi, come se ci fosse una foresta, oddio forse ero stata rapita! Mi guardai in giro e vidi delle foto dove mi ritraevano quand'ero piccola, la cosa più sorprendente era che nelle foto mi trovavo anche in questa stanza! Forse ieri sera non mi ero asciugata bene i capelli e siccome era novembre avevo preso freddo, così mi era venuta la febbre a 40 e stavo delirando! Feci un respiro profondo e mi sedetti sul letto, quel letto che non era assolutamente il mio! Forse stavo solamente sognando, a volte mi capitava di sognare e nel sogno pensare che stessi sognando, questo faceva capire quant'ero malata nella testa, provai a tirarmi un pizzicotto sulla gamba e mi feci persino male, ecco adesso sicuro mi verrà fuori un livido! Mi alzai di nuovo in piedi e mi diressi alla porta, aprendola infilai la testa fuori per osservare se ci fosse qualcuno nei paraggi, però non sentivo nessun rumore provenire dalle porte accanto alla mia, e neppure dal piano di sotto, così con cautela decisi d'uscire da quella stanza, con passi leggeri scesi le scale, arrivai in soggiorno, osservai prima a destra e poi a sinistra, no, non c'era nessuno! Sulla mia sinistra c'era la cucina, mi dirigei verso essa, non era molto grande, gli armadietti erano di un giallo limone, sicuramente chiunque ci abitasse non aveva un gran bel gusto nell'arredamento, dalla finestra sopra il lavandino potevo scorgere...altri alberi

 

- Bene, sono nel bel mezzo di una foresta-

 

Mentre dicevo ciò mi girai e vidi un tavolino rotondo nell'angolo destro della cucina, su esso c'era un biglietto e delle chiavi, mi avvicinai cauta al tavolo per leggere cosa ci fosse scritto sul foglio, era scritto tutto in inglese!! Stranamente riuscii a leggere tranquillamente cosa c'era scritto

 

Bella sono andato a lavoro, ti ho lasciato le chiavi del tuo pick-up,

 troverai sul sedile una piccola mappa per arrivare a scuola.

Ci vediamo stasera.

Charlie

 

Presi il foglio fra le mani, mi sembrava di aver già sentito una frase simile, anzi d'averla già...scritta...oddio...mollai immediatamente il foglietto sul tavolo. Questo poteva essere soltanto un sogno, non ci poteva essere altra soluzione, mi ricordavo perfettamente quando il pomeriggio di ieri avevo incominciato a scrivere la mia fan fiction, mi ricordavo pure che stavo per rimettermi a scrivere dopo la telefonata della Lofo, mi ricordavo perfettamente questo dettaglio. Incominciai a sorridere come una pazza, appena mi sarei svegliata da questo sogno avrei chiamato la mia amica per dirgli quant'ero fuori di testa!

Ritornai in quella che doveva essere camera mia, decisi di vestirmi, era solo un sogno in fin dei conti, che male mi avrebbe fatto?! Quando aprii l'armadio la roba che c'era dentro mi piacque parecchio, c'erano molti vestiti di mio gradimento, l'armadio era abbastanza piccolo ma capiente, il guardaroba di casa mia era tre volte più grande, ma c'erano un sacco di vestiti che non mettevo, certi avevano ancora l'etichetta, erano quelle cose che mi regalavano senza conoscere i miei gusti ed io tenevo per non so quale ragione. Osservai di nuovo fuori, il tempo non era uno dei migliori, abbastanza nuvoloso a dire il vero, perciò decisi i vestiti da mettermi in base a quello, presi un paio di jeans neri e me l'infilai, poi cercai e trovai una maglietta verde, tipo quelle che ci si metteva per andare in palestra, mi lasciava le spalle scoperte, sopra poi m'infilai un maglione nero a maniche lunghe, però aveva il collo obliquo, in quel modo mi avrebbe lasciato una spalla scoperta.

Andai in bagno per lavarmi i denti ed il viso, e per pettinarmi i capelli, osservai per qualche minuto la mia immagine riflessa allo specchio

 

- Dai Isa, forza e coraggio è solo un sogno, magari fra poco ti svegli, e vedrai pure che sei in ritardo per andare a scuola...-

 

Non so se quelle parole le dissi convinta di ciò che pensavo o era un modo per autoconvincermi. Stavo scendendo dalle scale ed afferrai le chiavi sul tavolo per poi dirigermi alla porta d'ingresso, quando l'aprii m'invase il profumo dell'umidità del bosco, era davvero aria pura, respirai a pieni polmoni, poi spostai lo sguardo sul catorcio davanti a me, cavolo...quello dovrebbe essere il mio pick-up, certo che quando stavo scrivendo la fan fiction potevo cambiare questo particolare. Aprii la portiera e mi ci infilai all'interno, sul sedile c'era naturalmente una cartina per arrivare a scuola

 

- Ok, scontato!-

Osservai attentamente la mappa, poi spostai lo sguardo al volante...cavolo, io non avevo mai guidato prima, bè una volta il ragazzo della Lofo aveva provato a farci guidare la sua auto, ma c'era lui che mi diceva cosa fare, ed eravamo in un parcheggio di sera, con nessuno in circolazione, cavolooo! Infilai le chiavi nel cruscotto e sentii il motore accendersi

 

- Ok Isa, ora ricorda gl'insegnamenti di Brad!-

 

Inserii la retro ed osservai che non ci fosse nessuno, così incominciai a far muovere la macchina, stranamente mi ritrovai nella strada senza aver urtato niente, mi sorprese anche che il pick-up riuscisse a muoversi. Per essere un sogno era davvero tutto molto realistico, sentivo l'umidità dell'aria ed il suo odore, sentivo perfettamente le miei mani stringere il volante per paura che andassi fuori strada, ed avevo ancora male alla gamba per il pizzicotto che mi ero tirata, incominciò a salirmi una certa angoscia all'idea che quello non era per niente un sogno...ma dai Isa, che sciocchezza.

In dieci minuti arrivai a quella che doveva essere la mia scuola, per fortuna era piuttosto presto, così potei parcheggiare il mio veicolo senza far vedere le innumerevoli manovre che dovetti compiere. Per fortuna prima d'uscire avevo preso anche il cappotto, faceva piuttosto freschino. Scesi dal pick-up ed entrai nella scuola, era davvero molto bella, una struttura piuttosto nuova e all'interno molto calorosa grazie ai colori accesi delle pareti, non c'entrava assolutamente con la mia vecchia scuola, le pareti erano grigie e le porte persino rosse, mi ricordavo ancora quando un giorno il bidello Filippo camminando per i corridoi, un piccolo pezzo di pavimento era ceduto sotto di lui, non c'erano stati danni per fortuna, noi studenti naturalmente la vivemmo come una cosa comica, era un prefabbricato, quando saltavamo sentivi persino i vetri vibrare! Mi guardai attorno e vidi una bacheca appesa al muro, la stavo osservando per cercare un aiuto, mi resi conto che era tutto scritto in inglese, cavolo, era davvero un macello, non era per niente un sogno era piuttosto un incubo, però quando provai a leggere mi resi conto di capire perfettamente quello che c'era scritto su quei fogli, sembrava che l'inglese fosse la mia madre lingua! Mi girai ad osservare il corridoio alle mie spalle, vidi che incominciarono ad entrare dei ragazzi, vedevo tutti i loro occhi puntati su di me, abbassai lo sguardo e proseguii alla ricerca di qualcosa...per fortuna trovai quella che doveva essere la segreteria, dietro al bancone c'era una donna che quando mi vide mi fece un gran bel sorriso

 

- Ciao! Tu saresti?!-

 

Ok...io chi sono? Cosa dovevo risponderle?

 

- Ehm, Isabella...-

 

- Ah, certo Isabella Swan! Ti stavamo aspettando, aspetta che ti cerco il programma, eccolo! Tieni pure! Se hai bisogno di qualcosa vieni pure in segreteria!-

 

- Grazie!-

 

Va bene, non avevo detto la verità, ma neppure avevo mentito, io ero davvero Isabella, ma non quella Isabella...Avevo fatto bene a non dirgli il mio cognome, così avevo scoperto cosa rispondere se qualcuno mi avesse chiesto come mi chiamavo! Mi sentivo tipo 007! Incominciai ad osservare il foglio che mi diede quella donna, c'era scritto il programma che avrei dovuto seguire per quella giornata, era davvero allucinante, andavo a scuola da una vita ed ora che stavo sognando, oppure no, dov'ero? Ancora a scuola! Con tutti i posti che avrebbe potuto inventare la mia mente, proprio la scuola mi era uscito!

Sobbalzai appena, quando un ragazzo mi toccò la spalla

 

- Ciao tu sei Isabella Swan vero? Io sono Eric!-

 

Mi venne subito in mente che nel mio racconto il primo che avrei incontrato a scuola era proprio Eric, il ragazzo che mi doveva aiutare a trovare l'aula, provai ad interpretare la mia parte

 

- Piacere Eric, chiamami pure Bella, si nota che sono nuova?!-

 

- Direi di sì, sembri piuttosto sperduta, vuoi che ti dia una mano a trovare l'aula?-

 

- Grazie!-

 

Gli porsi il foglio e lui lo lesse attentamente

 

- Vieni, la prima e la seconda ora hai spagnolo, prima però ti faccio vedere le aule delle tue prossime lezioni. Alla terza ed alla quarta hai lettere e l'aula è quella in fondo al corridoio alla destra, poi c'è l'ora di pranzo, magari dopo ci becchiamo e ti faccio vedere le restanti lezioni dove devi andare. Ok, questa è l'aula di spagnolo! In bocca al lupo! A dopo!-

 

- Grazie mille per l'aiuto!-

 

Spagnolo? Per me già l'inglese era una cosa impossibile, figuriamoci lo spagnolo! Mai studiato in vita mia! Mi tornò in mente quando andai a Barcellona con la Lofo, era una cosa tragicomica, cercavamo di parlare in inglese ( che comunque non sapevamo) in Spagna, e comunque non ci capivano...Però riflettei un momento pensando che parlando con Eric avevo utilizzato proprio l'inglese, ed avevo capito tutto! WOW !

Entrai in aula sapendo già cosa mi aspettava, il professore mi accolse e mi presentò all'intera classe, che vergogna, per fortuna durò poco quella tortura, mi sedetti ad un posto libero, era quello accanto alla finestra, fra tutti il mio posto preferito.

Il professore incominciò a parlare in spagnolo, l'osservavo dal mio posto davvero incuriosita, riuscivo a capire abbastanza bene quello che diceva, ero davvero stupita, però poi mi venne in mente la mia idea sul personaggio di Bella. Avevo ideato una Bella intelligente, perciò magari questo ero il risultato, il fatto che capissi lo spagnolo tranquillamente, ad un tratto il professore mi fece una domanda ed io risposi correttamente, vidi la sua espressione sorpresa!

 

- Signorina Swan, nella vecchia scuola ha fatto un corso avanzato di spagnolo?-

 

- Ah, bè sì professore!-

 

Oh, sì come no...

 

- Ora capisco il suo perfetto spagnolo!-

 

Il mio perfetto spagnolo?! Trattenni a stento una risata a quell'idea, per fortuna in breve tempo le due ore passarono, raccolsi la mia roba ed andai nell'aula dove avrei fatto lettere, cercai di ricordarmi la strada, e per fortuna arrivai senza perdermi in giro! Per fortuna l'insegnante non era ancora arrivato, così ero tranquilla, scampavo la presentazione imbarazzante davavnti a tutti, mi fiondai al solito posto vicino alle finestre, poco dopo entrarono altri studenti che mi osservavano incuriositi. Oddio, quand'è che sarebbe finita tutta quella curiosità! Arrivò poi anche la prof di lettere, più l'osservavo più la trovavo simile alla mia vera insegnante di lettere, quel naso leggermente ad uncino, i suoi capelli di un biondo arancio, sorrisi a quelle mie osservazioni, la mia prof era abbastanza severa, però era anche davvero brava ad insegnare, l'unico problema era che, siccome era anche vice preside spesso non riusciva a venire in aula, però questo era accaduto solo nell'ultimo anno in corso, spesso entrava ci diceva cosa dovevamo fare e poi andava via. L'insegnante scrisse sulla lavagna " Amleto", sarebbe stato l'argomento di oggi, era una fortuna, era una delle mie storie preferite, l'avevo letto per la prima volta alle medie e ne fui affascinata, molti pensano che la storia più bella scritta da William Shakespeare sia Romeo e Giulietta, invece io no, ero convinta che fosse Amleto!

Forse questo mi avrebbe aiutata a seguire di più la lezione...mentre l'insegnante spiegava però, incominciai a distrarmi pensando un po' alla vicenda che mi stava capitando, era tutto così surreale, poi riflettei sulla scuola americana, non avevo mai compreso perfettamente come avvenisse lo studio, non si aveva mai una classe fissa, sembrava più che altro di seguire vari corsi.

Osservai i ragazzi che componevano l'aula, sembrava pure che avessimo tutti età differenti, mentre osservavo vidi che una ragazza mi sorrise alzando poi leggermente la mano come se mi volesse salutare, io gli risposi con un sorriso un po' tirato, mi ritornò in mente ancora una volta la mia fan fiction, dopo Eric la persona che avrei dovuto incontrare era Jessica. L'idea non mi allettava poi molto, la mia idea su quella ragazza era di una persona approfittatrice, che voleva avvicinarsi solo per mettersi in mostra agli altri, naturalmente rispetto alla protagonista reale, io, questo, lo sapevo bene.

In quel momento il mio pensiero andò però su altro, mi venne in mente che dopo la lezione di lettere  ci sarebbe stato il pranzo, lì avrei rincontrato Eric ed avrei fatto la conoscenza di Mike ed Angela.

Pensare ad Angela mi fece venire in mente la mia migliore amica, la mia Lofo, chissà cosa stava combinando adesso, probabilmente era anche lei a scuola, e sicuro si stava chiedendo come mai non ci fossi, forse aveva provato anche a chiamarmi o mandarmi qualche messaggio sul cellulare, però non ottenendo nessuna risposta dalla sottoscritta...cavolo sicuramente sarà entrata in panico.

Poi nella testa mi subentrò un'altra vicenda...mi tornò in mente l'ora di pranzo, e a chi avrei visto...Edward!

Ok, incominciavo a sentirmi alquanto preoccupata, non solo perchè avrei visto per la prima volta la famiglia Cullen con i miei stessi occhi, ma non sapevo cosa sarebbe avvenuto dopo, quando scrissi il momento in cui gli occhi di Bella incrociavano quelli profondi di Edward mi ero addormentata, perciò non sapevo esattamente quello che sarebbe accaduto dopo! Oddio ero un vero disastro! Anche se però l'idea di come sarebbe continuata la storia potevo comunque saperlo, la mia idea sulla protagonista rimaneva che Edward non poteva leggergli nel pensiero, questo fatto mi rilassò parecchio..Se non fosse stato così era però un bel casino, sicuramente quel ragazzo mi avrebbe preso per una pazza malata!

L'idea successiva sulla storia era che Edward si sentisse attratto da Bella quasi subito, e che durante il primo giorno di scuola seguissero almeno un paio di lezioni insieme...però come potevo essere sicura che andasse tutto liscio?

I miei pensieri furono poi interrotti dal suono della campanella, distolsi il mio sguardo da fuori, ed ecco avvicinarsi Jessica come un orologio svizzero!

 

- Tu sei Isabella Swan quella nuova giusto? Io sono Jessica!-

 

- Giusto, ma chiamami pure Bella, comunque è un piacere conoscerti Jessica!-

 

Non so se stavo esattamente seguendo il copione alla lettera, però se ero io l'autrice potevo anche farlo giusto?

 

- Allora Bella, ti va di pranzare insieme?-

 

- Oh, certo, grazie!-

 

Ed eccoci passare fra i corridoi che ci avrebbero portate in mensa, percepivo chiaramente che Jessica si stava pavoneggiando per la mia presenza, dal canto mio mi stavo chiedendo cosa ci fosse di così esaltante ad avermi vicina...arrivammo finalmente in mensa ed io ricominciai a sentirmi piuttosto agitata.

Jessica andò dritta verso il tavolo dove avrei conosciuto gli altri, ma anche questo già lo sapevo! Quando arrivammo il primo a parlare naturalmente fu Eric

 

- Ciao Isabella, sono Eric ti ricordi vero?-

 

- Sì, certo, ma chiamami pure Bella! Il tuo aiuto stamani è stato davvero prezioso!-

 

- Figurati è stato un piacere!-

 

Alla sua destra c'era un ragazzo biondo con un sorriso stampato sul viso, probabilmente era..

 

- Ciao Bella! Io sono Mike! E' un piacere conoscerti-

 

- Piacere Mike-

 

- Io invece sono Angela! Son contenta di fare la tua conoscenza! Immagino che ti sentirai un po' spaesata oggi!-

 

Era davvero cordiale quella ragazza, proprio come l'avevo immaginata

 

- Effettivamente un po' sì-

 

E veramente era solo un po', forse perchè fin'adesso sapevo esattamente cosa doveva accadere! Sentii brontolare il mio stomaco, perciò decisi che era ora che mettessi qualcosa da mangiare fra i denti! Mi diressi verso i vassoi, in quell'istante mi venne in mente cosa sarebbe accaduto qualche istante dopo. Naturalmente mi sentii osservare, così mi girai esattamente nella direzione giusta, quello che vidi fu davvero elettrizzante, due occhi color dell'ambra mi stavano osservando, io in pochi secondi potei catturare ogni dettaglio di quel ragazzo, poi mi rigirai di scatto. Era davvero stupendo, mai visto una creatura più bella, tutto di lui mi aveva affascinata.

Incominciai a sperare vivamente che non potesse leggermi nel pensiero, mi maledissi per essermi addormentata il giorno prima, smettendo di scrivere nel momento più importante!

Presi di fretta un'insalata e mi sedetti al tavolo con gli altri, naturalmente a Jessica non sfuggirono gli sguardi che ci lanciammo io ed Edward

 

- A quanto vedo hai notato i Cullen!-

 

Bè, era decisamente impossibile che non li notassi a dire il vero, comunque dovevo interpretare nel modo più corretto la mia parte

 

- Intendi dire quei ragazzi in fondo alla mensa?-

 

Sapevo anche che dovevo calibrare ciò che dicevo, perchè ai Cullen non sarebbe sicuramente sfuggito nulla di quel discorso

 

- Sì, intendo proprio loro! Loro sono i Cullen! Sai che sono fratelli eppure stanno insieme? Intendo dire che sono fidanzati fra loro!-

 

In quel momento alzai leggermente un sopracciglio, sembrava che Jessica stesse parlando di un incesto detta così! Probabilmente vedendo la mia espressione Angela s'intromise

 

- Dai Jessica, se dici così sembra chissà cosa! In verità devi sapere Bella, che non sono veri fratelli!-

 

Vidi Jessica sbuffare per poi riprendere a parlare

 

- Non sono davvero fratelli ok, però vivono tutti insieme, sotto lo stesso tetto! Sono stati adottati dal Dottor Cullen e signora...La ragazza bionda con l'aspetto da fotomodella è Rosalie Hale ed il ragazzo biondo con gli occhi da allucinato è suo fratello Jasper Hale, stanno rispettivamente con il ragazzo moro e riccio con il fisico palestrato che si chiama Emmett Cullen, e sua sorella Alice Cullen, quella minuta con i capelli neri!-

 

- Il ragazzo rosso invece?-

 

- AH, vedo che hai notato Edward Cullen, uno schianto di ragazzo, lui se vuoi saperlo è single, però lascia perdere, non sembra sia interessato a nessuna! Tutte qui ci hanno provato con lui, ma nessuna è mai riuscita a rubargli neppure un bacio, anzi quasi nemmeno il saluto a dire il vero! Spero che non sia gay!-

 

Cosa? Ma come gli venivano in mente certe idee? Ma ero davvero io che avrei scritto una cosa simile? Immaginai l'espressione di Edward nel sentire l'affermazione di Jessica, dovetti così trattenermi per non scoppiare a riderle in faccia! Vedevo quest'ultima osservare costantemente il tavolo dei Cullen, così la ripresi

 

- Jessica, non osservarli così spudoratamente è maleducato, poi immagina se ti beccassero ad guardarli!-

 

Strano, ma mi diede retta e smise di fissarli

 

- Sì, però sono davvero impossibili da non guardare!-

 

Ecco un'opportunità da non perdere, sapevo che potevano sentirci, anzi sapevo esattamente che ci stavano ascoltando, così decisi d'atturare il mio piano!

Mi girai piano per osservare di nuovo la sua bellezza, e quella della sua famiglia, percepì chiaramente che era attento ai nostri discorsi. Ottimo, era proprio ciò che volevo! Mi rigirai calma verso Jessica

 

- Bè, i gusti sono gusti, però non ci trovo nulla di così particolare...-

 

Dovetti trattenermi nuovamente dal riderle in faccia, la sua espressione era una barzelletta! Nella mia fan-fiction sicuramente Bella non avrebbe mai detto una cosa simile, però io al contrario suo sapevo che i Cullen ascoltavano, perciò mi dovevo comportare di conseguenza, e questa mi sembrava la cosa più giusta da dire!

 

- Bella stai scherzando vero? Li hai visti bene? Tu vieni dalla Florida giusto? Almeno è ciò che ho sentito dire...con che tipi eri abituata lì, scusa?-

 

- Sicuramente a dei tipi più abbronzati!-

 

Gli altri presenti al tavolo si misero a ridere, ed Angela intervenì

 

- Su quello Bella ha ragione! I Cullen sono piuttosto biancastri!-

 

Sorrisi alle parole di Angela, meno male non aveva detto che erano bianchi come cadaveri, perchè in quel caso non mi sarei di certo trattenuta dal ridere. I miei pensieri furono poi interrotti dal suono della campanella che segnava la fine dell'ora di pranzo, raccolsi la mia roba ed afferrai il foglio delle ore. Con mia sorpresa vidi che l'ora successiva c'era lingua italiana, ma in questa scuola si studiavano solo le lingue straniere? Naturalmente l'italiano non mi faceva per nulla timore, era la mia lingua! Poi osservai cos'avrei avuto all'ultima ora, niente meno che musica, bè se quella era la mia fantasia sul concetto di lezioni scolastiche cosa ci potevo fare?!

 

- Ehy Bella, che lezioni hai adesso?-

 

Mike era pronto probabilmente ad aiutarmi ad arrivare nell'aula giusta

 

- Ho italiano-

 

- Perfetto, io vado in quella direzione, se vuoi ti accompagno!-

 

- Oh, grazie sei gentile!-

 

C'era d'aspettarselo che sarebbe intervenuto prontamente in soccorso della povera ragazza nuova. Salutai gli altri e mi allontanai con Mike, lo sguardo di Jessica la diceva lunga, probabilmente voleva trafiggermi con la forchetta che aveva in mano, dalla gelosia!

 

- Allora Bella come ti trovi a Forks?-

 

- Sinceramente è solo il primo giorno che mi trovo qui, perciò non saprei dirti per ora!-

 

Per fortuna arrivammo velocemente davanti all'aula

 

- Eccoci arrivati, per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi!-

 

- Grazie per la disponibilità Mike!-

 

Ok, contaci che ti chiamo, pensai mentre si stava allontanando...presi un bel respiro ed entrai in aula

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Capitolo 3
*** 2 ***


 

ED ECCOCI AL SECONDO CAPITOLO! I PRIMI CAP LI TROVERETE UN PO' LUNGHI, LO STO FACENDO PERCHE' COME SEMPRE LA PARTE INIZIALE E' UN PO' NOIOSA, PERCIO' PRIMA LA PUBBBLICO PRIMA FINISCE! CERCHERO' ANCHE DI PUBBLICARE REGOLARMENTE! CHE DITE? SPERO VI STIA PIACENDO! FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE!

IMPORTANTE: 

UN'ULTIMA COSA, SICCOME NON HO MOLTA FANTASIA PER I TITOLI DEI CAPITOLI, VORREI CHE MI SUGGERISTE QUALCOSA VOI. PERCIO', VI CHIEDO SE DOPO AVERLO LETTO MI DITE PER VOI QUALE POTREBBE ESSERE IL TITOLO PIU' APPROPRIATO! ED IO LO INTITOLERO' COME DA VOI SUGGERITO! SPERO CHE VI FACCIA PIACERE E GRAZIE IN ANTICIPO!!!PS LO STESSO VALE PER IL PRIMO ANCHE!

CIAO E AL PROX CAPITOLO

 

 

 2

 

Il professore appena mi vide entrare mi sorrise

 

- Sei la signorina Swan giusto? Accomodati pure!-

 

Mi girai ad osservare dov'era un posto libero, ed ecco che lo trovai, era giusto nell'angolo più nascosto dell'aula, sulla destra, per fortuna c'era anche la finestra di fianco. Mi avviai verso il posto quando vidi con mia sorpresa, oppure no, che il mio vicino di banco era niente meno che Edward.

Oh, sì Isa proprio una vera sorpresa, la mia immaginazione non riusciva ad inventarsi nulla di meglio? Senza incrociare il suo sguardo gli passai prima di fianco, poi dietro e mi sedetti nel posto accanto a lui. Sentivo già la mia agitazione crescere a dismisura, potevo persino sentire le pulsazioni del mio cuore, come quando facevo una lunga corsa e poi avevo il fiatone e sentivo il cuore scoppiare nel petto. Dovevo tranquillizzarmi, se potevo sentire io i miei battiti accelerati del mio cuore figuriamoci Edward! Provai guardando il panorama fuori, effettivamente funzionò abbastanza, in quel momento la mia mente tornò al panorama diverso che c'era fuori dalla finestra della mia vera scuola, certamente niente alberi e prati come qui, anzi, eravamo circondati da palazzi abbastanza alti, proprio di fianco a noi c'era un asilo e di fianco ad esso una chiesa, tutt'altro panorama riflettei. Io ed i miei compagni per rallegrare l'atmosfera un anno avevamo persino appeso sulle pareti dell'aula un sacco di fogli con delle scritte colorate, spesso c'erano scritte frasi dette dai professori con nessun senso logico, era davvero divertente, mi ricordavo particolarmente una che appesi io, era una frase del prof pelato; " i piselli sono sempre quelli, è il loro colore che cambia", io e la Lofo non smettemmo di ridere non so per quanto tempo!

Ok, mi ero decisamente rilassata, il professore aveva incominciato a leggere in italiano " Il sentiero dei nidi di ragno" scritto da Italo Calvino, mi ricordo che avevo letto quel libro per compito, per mia fortuna trovai il segno poco prima che il professore mi chiedesse di continuare a leggere, probabilmente voleva testare il mio livello di conoscenza della lingua italiana. Mentalmente me la ridevo, probabilmente, anzi sicuramente conoscevo l'italiano meglio di lui, era la mia madre lingue. Senza farlo attendere troppo, ripresi a leggere dal punto che smise lui, vidi il professore guardarmi stupito, addirittura Edward girò lo sguardo verso di me, sapevo che anche lui poteva conoscere l'italiano abbastanza bene, però potevo scorgere il suo stupore nel sentire il mio perfetto Italiano, con nessunissimo accento inglese! Il professore poi sempre in italiano mi bloccò

 

- Signorina Swan, è stata in Italia per caso a studiare la lingua?-

 

Bè a dire il vero ci sono nata prof, ed ero lì fino a stanotte...Ok, forse non era la cosa più sensata da dire, se il mio scopo non era finire in manicomio, così decisi di formulare un'altra tipo di risposta, ma comunque sempre nella mia vera lingua

 

- Oh, sì, sono stata in Italia per un anno professore, ed ho potuto apprendere la lingua abbastanza bene!-

 

Vedevo tutti i presenti osservarmi, probabilmente non avevano capito un'accidente di quello che avevo appena detto, avevo risposto piuttosto velocemente, così mi venne il dubbio che anche il prof non ci avesse capito una mazza!

 

- E' perfetto il suo italiano, è stato difficile persino per me seguirla...comunque in questo caso lei ed il signor Cullen siete adatti per lavorare insieme-

 

Osservai velocemente la figura di fianco a me, mentre il prof riprese a leggere, non sapevo se dovevo presentarmi o meno al ragazzo immobile, però con mia sorpresa lui mi precedette

 

- Allora sei stata in Italia?!-

 

L'osservavo dritto negli occhi, anche la sua voce era melodiosa, oddio i miei ormoni stavano impazzendo, probabilmente vedendo che non gli risposi immediatamente riprese a parlare

 

- Scusa, sono stato un maleducato, probabilmente ti sarai chiedendo chi sono...mi chiamo Edward Cullen, tu invece sei Bella Swan giusto?-

 

Non mi stavo per niente chiedendo chi fosse, mica ero scema fino a quel punto, lo sapevo bene chi era! Però, grazie alla sua affermazione potei capire che non riusciva a leggermi nel pensiero, aveva detto esattamente " probabilmente ti sarai chiedendo ", perciò non lo sapeva, ed in più mi aveva chiamata Bella, aveva ascoltato la conversazione nell'ora di pranzo supposi. Vidi che mi stava osservando aspettando che gli rispondessi

 

- E' un piacere conoscerti Edward!, io sì sono Bella Swan. Dici che prima ho fatto imbarazzare il prof?-

 

- Parlando meglio di lui l'italiano? Ma no....cosa vai a pensare!-

 

Alla sua battuta sorrisi davvero divertita, poi però distolse il suo sguardo dal mio, forse era infastidito dal fatto di non riuscire ad ascoltare i miei pensieri. Così ripresi ad osservare fuori, decisi poi di prendere un foglio, ed incominciai a scriverci sopra in italiano, volevo scrivere un paio di righe su quello che mi stava capitando per la Lofo, se fosse stato un sogno, com'ero quasi certa, perchè era impossibile il contrario suvvia, sarebbe stato tempo ed inchiostro sprecato, ma se invece non lo fosse stato...

Vidi Edward curioso di quello che stavo scrivendo, siccome sapevo che poteva leggere anche a quella distanza, pensai di non scrivere proprio tutto, non potevo farmi scoprire in un modo così stupido perlomeno

 

Ciao Lofo, mi è venuta voglia di scriverti, forse anche perchè mi manchi molto!

Mi sono trasferita a Forks, è un posto davvero isolato, sai la mia fissazione nell'osservare i panorami!?

....bè insomma qua c'è solo un mucchio di verde!

Alberi, alberi ed ancora ALBERI! E' una cosa davvero allucinante!

Amo la natura, ma qui sembra di stare sui monti con Annette!

 

In quel momento vidi un leggero sorriso sulle labbra del bel vampiro accanto a me, ok, ora sapevo anche che stava decisamente leggendo cosa stavo scrivendo...decisi di smettere di scrivere, non perchè non volessi che lui leggesse, ma perchè scrivere alla Lofo mi sembrava una cosa alquanto inutile in un sogno!

Poco dopo ecco suonare la campanella, presi piano le miei cose aspettando che Edward mi dicesse qualcosa, però vidi che uscì dall'aula senza nemmeno guardarmi...Chissà che gli prendeva ora...comunque, io feci lo stesso ed uscii dalla classe per andare alla lezione di musica, ok, ma dov'era l'aula? Percorsi per intero il corridoio davanti a me, poi mi guardai a destra ed a sinistra e decisi per la sinistra, passai davanti ad una porta aperta e mi bloccai riflettendo su quello che vidi e tornai indietro. L'avevo trovata! Entrai abbastanza contenta, appena alzai lo sguardo ecco di nuovo Edward, gli stavo per passare davanti quando riuscii a sorprendermi rivolgendomi la parola

 

- Hai musica?-

 

Se no che ci facevo lì?

 

- Sì...anche tu?-

 

- Sì-

 

Sentivo come se fosse in imbarazzo, e non ne capivo bene il motivo, però cavolo rispondeva a monosillabi! Poco dopo entrò la prof di musica, notando, con mia sfortuna la mia presenza

 

- Abbiamo una nuova musicista a quanto vedo!-

 

Io dal canto mio gli risposi con un sorriso smorzato

 

- Come ti chiami?-

 

- Bella Swan-

 

- Benvenuta signorina Swan! Sa per caso suonare qualche strumento?-

 

Ora che avrei dovuto rispondere? Guardai velocemente in giro, poi mi venne in mente cosa dissi a Lofo sulla mia protagonista, sapeva suonare, sì, la mia idea era che Bella sapesse suonare il pianoforte proprio come Edward, perchè questo li avrebbe avvicinati!

 

- Sì prof, so suonare il piano-

 

- Oh, bene!-

 

Avevo catturato nuovamente l'attenzione di Edward, era decisamente incuriosito e sorpreso dalla mia ultima affermazione. Poco dopo entrò leggermente in ritardo in aula, niente meno che Alice, vidi che si scusò con l'insegnante per il ritardo per poi sedersi accanto a suo fratello. L'osservai attentamente, sembrava davvero un folletto o ancor di più una fatina, le mancavano solo le orecchie a punta, era davvero bella. Ad un tratto si girò ad osservarmi e mi sorrise, oddio non ci avevo proprio pensato ai poteri di Alice, cavolo, forse lei sapeva tutto! OH NO! Il mio cuore incominciò a galoppare freneticamente dall'ansia, la prof nel frattempo chiese a due ragazzi di suonare la chitarra, erano davvero bravi, chiusi gli occhi, per rilassarmi e farmi trasportare dalla loro musica, non mi resi neppure conto che terminò l'ora da quant'ero concentrata sulle note.

Stavo raccogliendo il mio zaino quando mi si piazzò davanti Alice sorridente

 

- Ciao io sono Alice Cullen!-

 

Sobbalzai un pochino non aspettandomi tutto quell'entusiasmo

 

- Piacere, io sono Bella!-

 

- Mio fratello mi ha detto che suoni il piano, peccato che la professoressa non ti abbia fatto suonare-

 

- Sarà per la prossima volta!-

 

- Sono davvero curiosa di sentirti, sai che anche Edward suona il piano?-

 

Sentendosi interpellato quest'ultimo si avvicinò a noi

 

- Alice vuoi lasciarla in pace?-

 

- Tranquillo, stava solo elogiando le tue doti da musicista, una delle tue tante qualità giusto?!-

 

Vidi entrambi guardarmi perplessi, forse mi ero fatta sfuggire troppo, così decisi che era il caso di rimediare

 

- Il prof d'italiano ha detto che eri adatto come mio compagno di studio, perciò ho supposto che sei bravo in lingua italiana, ed ora scopro che sei anche un bravo musicista!-

 

Si rilassarono alla mia spiegazione, meno male! Alice riprese a sorridere felice, invece Edward stava alzando gli occhi al cielo, probabilmente lei le aveva detto mentalmente qualcosa, ero sempre stata curiosa di vederli insieme questi due, ed era davvero una cosa eccezionale! Decisi che era il momento per me di tornare a casa, così mi alzai dirigendomi verso la porta, però mi sentii chiamare da Alice

 

- Allora Bella ci vediamo domani!-

 

A quelle parole le sorrisi un po' triste, non ero convinta delle sue parole, però non mi trattenni a risponderle in quel modo, tanto sicuramente il giorno dopo non ci sarei stata, che differenza avrebbe avuto...

 

- Se lo dici tu Alice allora ne posso essere sicura!-

 

Le loro espressioni cambiarono ancora una volta, ed io uscii dall'aula sorridendo anche un po' divertita. Mi dirigei verso l'uscita della scuola ed andai a prendere il mio mezzo di trasporto, mi ci infilai dentro ed attesi, volevo che tutte le macchine nel parcheggio se ne andassero prima di mettermi alla guida, non volevo investire nessuno! Arrivarono nel parcheggio anche i Cullen che salirono sulla Volvo metallizzata di Edward, sicuramente avevano notato la mia presenza, infatti vidi che aspettarono qualche minuto prima di partire, probabilmente volevano vedere se fossi partita anch'io oppure no, però potevano anche attendere per l'eternità, non mi sarei mossa di lì fin quando tutti non fossero andati via! Per fortuna si erano decisi anche loro ad andarsene, e poco dopo rimasi sola nel parcheggio, ero pronta per partire! Osservai un po' di volte in tutte le possibili direzioni, poi riuscii ad andare. Arrivai a casa in quindici minuti senza investire nessuno, prima d'aprire la porta di casa mi girai ad osservare il bosco alle mie spalle, ero quasi convinta che Edward fosse lì da qualche parte, o forse stavo solo divenendo paranoica! Infilai le chiavi per aprire la porta quando mi accorsi che era già aperta, in quel momento mi allarmai un pochino, spalancai la porta e feci un passo dentro casa, presi lo zaino e lo appoggiai per terra, ero pronta a scappare se ci fosse stato pericolo. All'improvviso dal varco sulla mia destra sbucò fuori un uomo, non so che mi prese, forse totale panico, però buttai un grido allucinante, sicuramente tutto il vicinato lo aveva potuto sentire!

 

- Bella! Ma che ti prende!?-

 

Oddio, dovevo riconoscere per caso quell'uomo? In un millesimo di secondo concretizzai di chi poteva trattarsi...Charlie...quello che doveva essere il padre poliziotto della protagonista

 

- Ehm...scusa...non mi aspettavo fossi già a casa...-

 

- Pensavi fossi un ladro? L'itera Forks avrà sentito il tuo urlo...eh...comunque non volevo spaventarti Bella!-

 

- Eh..sì ok...ora vado un attimo in camera mia per riprendermi...-

 

Pensai che se Edward fosse stato davvero fuori gli avrei sicuramente spaccato i timpani, oltre ad essersi preso un accidente poverino! Appena arrivai in quella che sarebbe dovuta essere camera mia mi sdraiai sul letto, avevo pensato così tanto in quelle ore che mi era venuto un gran mal di testa, ad un tratto mi alzai di scatto per guardare fuori dalla finestra, se qualcuno mi avesse visto in quel momento mi avrebbe di certo preso per una schizofrenica! Naturalmente non vidi nulla fuori, a parte alberi, così tornai a sedermi sul letto, afferrai lo zaino e lo svuotai, cadette per terra la lettera che avevo iniziato a scrivere alla Lofo, la rileggei velocemente e sorrisi...tenendola ancora in mano mi sdraiai sul letto con le braccia aperte, mi resi conto che ero davvero stanca quando i miei occhi incominciarono a divenire pesanti...così...senza accorgermene chiusi gli occhi e mi addormentai

 

 

 

La sveglia incominciò a suonare, non avevo nessuna voglia d'alzarmi, allungai la mano ed afferrai il cellulare per farlo smettere di suonare, era impossibile non svegliarsi con quel suono terribile! Aprii piano gli occhi per osservare l'ora, l'orologio segnava le 5.50 , socchiusi ancora gli occhi per poi riaprirli di scatto, mi sedetti sul letto e mi guardai in giro, ero a casa mia, nella mia stanza, sul letto c'era ancora il portatile aperto sulla storia che stavo scrivendo.

 

- Era solo un sogno alla fine...-

 

Sorrisi triste alle mie parole, ma cosa mi aspettavo di diverso? Che fosse la realtà? Mi misi in piedi per aprire le veneziane, era decisamente ancora buio fuori, c'erano già però un bel po' di macchine in giro, richiusi immediatamente la finestra perchè faceva davvero freddo, per poi accorgermi d'aver un forte mal di gola. Ripensai alla sera precedente, probabilmente non mi ero asciugata i capelli alla perfezione, mi sentivo come se mi dovesse venire la febbre da un momento all'altro. Lasciando il mio letto incasinato scesi per andare in cucina a prepararmi la colazione, stranamente avevo una grande fame, mi scaldai in un pentolino del latte e dentro gli misi del miele, i classici rimedi della nonna contro il mal di gola! A parte la gola, avevo anche dei brividi di freddo, forse oggi sarebbe stato meglio starsene a casa, ero convinta che uscire mi avrebbe fatto prendere altro freddo e non volevo rischiare di prendere la febbre.

Bevvi tutto il latte e misi la tazza nella lavastoviglie, eh che grande ed utile creazione! Decisi di tornare in camera per avvisare tramite un messaggio la Lofo che oggi non sarei andata a scuola

 

Ehy bellissima! Ascolta oggi non vengo a scuola, non mi sento per niente bene,

se va meglio ci vediamo domani!

Poi magari ci sentiamo nel pomeriggio!

Un bacione

 

Appena finito di scrivere il messaggio lanciai il cellulare sul letto e andai in bagno a lavarmi, mi osservai a lungo nello specchio, sentendomi leggermente rintontita, come quando dormi per troppo tempo, probabilmente oltretutto avevo qualche linea di febbre, avevo una certa teoria sulla febbre. Quando hai la febbre entro i 38° hai quella sensazione di stanchezza, invece quando la temperatura era entro i 39° oltre a sentirti stanca ti senti anche un leggero dolore addosso, affaticamento e ti passa persino l'appetito, e bè, poi quando supera i 39° hai le allucinazioni!

Quando smisi di lavarmi tornai in camera per mettermi nel letto, sapevo che stare al pc mi avrebbe fatto aumentare il mal di testa, però non resistetti, così lo afferrai ed aprii la mia fan-fiction. Mi ero fermata proprio dove mi ricordavo, quando la protagonista incrociava lo sguardo magnetico di Edward....Edward...per la prima volta grazie al mio sogno gli ero riuscita a dare un volto, e che volto! Decisi di rimettermi a scrivere, ero un po' perplessa su come continuare la storia, poi mi venne in mente che potevo continuarla come nel sogno, e così feci, incominciai a scrivere il dialogo che fece Bella al tavolo con i suoi amici, alle battute rivolte alla pelle pallida dei Cullen, poi scrissi anche delle due ore di lezione trascorse con Edward e l'incontro con Alice, volevo cambiare leggermente la mia storia, volevo far capire che Bella sapeva la verità sulla famiglia Cullen, come la sapevo io! Poi scrissi del suo rientro a casa e dell'urlo quando vide il padre....poi mi misi un attimo a pensare...non era però adatto l'inizio della fan-fiction con quello che stavo scrivendo ora, così decisi di cambiarlo, decisi di scrivere le vicende di questa ragazza che incominciando a scrivere una fan-fiction si era ritrovata in essa, bè, mi sembrava un'idea carina, potevo far vedere che in un certo modo la ragazza era entrata in un'altra dimensione in una realtà parallela! Decisi inoltre che ogni tanto avrei scritto anche la storia dal punto di vista di Edward, in questo modo la protagonista avrebbe saputo cosa le accadeva, perchè naturalmente era lei stessa che lo aveva scritto...incominciai a pensare che fossi davvero malata e non solo per la febbre!

Finito il racconto dove si vedeva Bella urlare rientrando a casa e non riconoscendo Charlie, decisi che era il momento di tornare un passo indietro e scrivere i pensieri di Edward, pensai al momento giusto, e decisi di iniziarlo nel momento del parcheggio, quando Bella stava aspettando che tutti andassero via!

 

Dopo le parole di Bella io ed Alice rimanemmo leggermente perplessi, lo sentivo anche dai suoi pensieri, si stava chiedendo come me, da dove gli fosse uscita una frase simile a quella ragazza! Era davvero strana, i suoi occhi erano così profondi, oltretutto non sentivo assolutamente nessun suo pensiero, in un secolo non mi era mai accaduta una cosa simile, in tutte queste due ore mi ero concentrato su di lei, eppure nulla. Le mie riflessioni furono interrotte poi dai pensieri di Alice

 

E' davvero una ragazza interessante non trovi Edward?! Vorrei essergli amica!

 

Me lo stava ripetendo da un'ora ormai, e come ogni volta alzai gli occhi al cielo

 

- Dai andiamo, gli altri ci staranno aspettando!-

 

Lei mi rispose con una linguaccia per poi incamminarsi verso l'uscita, arrivammo fuori ed incontrammo gli altri, spostando lo sguardo vidi Bella sul suo mezzo di trasporto, mi chiesi se fosse sicuro quel pick-up per andare in giro. Entrammo poi in auto, vedevo che lei era ancora immobile, stava guardando in giro, come se stesse aspettando qualcosa, sarei voluto restare lì ad osservarla, ma i miei fratelli si stavano scocciando

 

- Ehy Eddy cosa stiamo aspettando?-

 

- Emmett non mi chiamare Eddy!-

 

- Edward è interessato alla nuova studentessa Emmett!-

 

Commentò acidamente Rose, non gli diedi molta retta, guardavo dallo specchietto retrovisore Bella, che non aveva nessun intenzione di muoversi, mi stavo chiedendo se per caso avesse problemi con l'accensione, però decisi di partire ugualmente. Appena fuori da parcheggio accelerai molto per poi bloccarmi sul ciglio della strada

 

- Ed ora che ti prende?-

 

Mi chiese scocciata ancora mia sorella Rosalie, io aprii la mia portiera ed osservai Alice al mio fianco, sapevo che aveva già visto la mia decisione, così mi sorrise

 

Lo so...vai pure, guido io!

 

Senza dire un parola scesi dall'auto ed Alice prese il mio posto alla guida

 

- Fratellino dov'è che stai andando?-

 

- Tranquillo Em ci vediamo a casa, devo fare una cosa!-

 

Sei tutto fuori tu!

 

Era divertente leggere i pensieri cristallini di Emmett, senza rispondergli andai nella boscaglia ed incominciai a tornare verso la scuola, mi bloccai su un ramo di un albero nel bosco, proprio vicino al parcheggio della scuola, ad osservare se Bella fosse ancora nel parcheggio, ed eccola infatti lì...ma che cosa stava aspettando? Mancavano solo un paio di macchine ed il parcheggio sarebbe rimasto vuoto, solo con lei! Dopo un paio di minuti anche gli ultimi studenti erano andati via e in quel momento vidi che accese il suo Chevy, guardò varie volte in tutte le direzioni prima d'uscire dal parcheggio, non aveva nessuno davanti eppure fece retro prima di partire...ma non sapeva guidare?....sorrisi all'idea, sembrava fosse capace in tutto, suonava, conosceva l'italiano...però ecco qualcosa in cui non era brava! La seguii nella boscaglia, non ero sicuro all'idea che andasse in giro da sola, soprattutto se non sapeva davvero guidare, se fosse successo qualcosa sarei dovuto intervenire?! Per fortuna però non ce ne fu bisogno, arrivò a casa senza urtare nulla e senza fare nessun incidente. Mi appollaiai sul ramo di un albero davanti a casa sua, lei si stava dirigendo verso la porta di casa, ad un tratto però si blocco, inclinai leggermente la testa per capire che le stesse prendendo...e la vidi girarsi nella mia direzione! Mi aveva sentito o visto? Impossibile! In meno di un minuto si rigirò ed io ripresi a respirare, forse si sentiva osservata, gli umani avevano un certo sesto senso sul pericolo...Spalancò la porta d'ingresso infilando leggermente la testa all'interno per osservare, appoggiò lo zaino per terra e fece un passo avanti timorosa, lasciando la porta aperta, ma cosa stava facendo? Ad un tratto vidi che sbucò fuori il capo Swan e sentii un urlo pazzesco provenire da Bella, se fosse stato possibile mi avrebbe sfondato i timpani, che le aveva preso? Si stava tenendo il petto come se il cuore la stesse per abbandonare, sorrisi all'idea della paura che si era presa, sentii che non si aspettava che il padre fosse a casa...che buffa creatura! Dopo dei monosillabi la vidi salire le scale, dovetti spostarmi su un altro albero per vederla in camera sua, eccola lì, si era messa sul letto, ad un tratto la vidi quasi correre alla finestra per osservare fuori, chiuse leggermente gli occhi passandosi la mano sulla fronte per poi passarsela fra i capelli, avrei dato chissà cosa per sapere cosa stesse pensando in quel momento.

Ritornò sul letto e afferrò lo zaino per tirare fuori i libri, prese un foglio che le era caduto, riconobbi la lettera per la sua amica, l'aveva scritta nell'ora d'italiano, mi sorprese davvero molto sentirla parlare un italiano così perfetto, senza nessuna cadenza, ed anche quello che aveva scritto sulla lettera era scritto perfettamente. Si sdraiò sul letto allargando le braccia per poi addormentarsi, era davvero tenera, sembrava fosse stravolta, decisi di tornare a casa! Con un balzo scesi dall'albero ed in pochi minuti arrivai a casa, sulle scale c'era Alice che mi stava aspettando

 

- Allora? Com'è andata?-

 

- Me lo chiedi, ma penso che tu già lo sappia Alice!-

 

- Sì è vero, però nel momento stesso che ho visto che si è addormentata, il futuro si è sbiadito...non riesco a vedere nulla di lei...-

 

La guardai senza capire bene cosa stesse dicendo

 

- Ho provato a vedere il suo futuro però non la vedo, come se non fosse deciso, come se non esistesse nemmeno...-

 

- Sai che quello che dici è assurdo Alice?-

 

- Sì lo so, però riesco a vedere te...e so dirti che la tua vita sta per cambiare...-

 

- Alice sembri una zingara che legge le carte nei circhi in questo momento!-

 

Si alzò e mi rispose con la sua solita linguaccia, per poi entrare in casa, io andai in camera mia riflettendo però sulle parole di mia sorella, com'era possibile che non vedesse Bella? E cos'è che sarebbe cambiato nella mia vita? Nel frattempo che ripensavo a tutto ciò mi tornò in mente quella ragazza, Bella...era davvero una creatura celestiale, avrei voluto parlarle di più quando avevo avuto l'occasione per farlo, però avevo un certo imbarazzo senza capirne il motivo, ed in più non era la cosa più giusta avvicinarsi in quel modo ad un essere umano, sarebbe stato un rischio sia per me e soprattutto per lei...però non vedevo l'ora dell'indomani, per rincontrarla....

 

Il cellulare mi vibrò sul letto, l'afferrai per vedere chi era, la Lofo che mi diceva di riprendermi alla svelta e che ci saremmo sentite nel pomeriggio! Dopo aver letto il messaggio appoggiai il cellulare sul comodino, facendo quel movimento vidi un foglio per terra, senza alcuna voglia mi allungai per prenderlo, la scritta che vidi su quel foglio mi lascio totalmente sconvolta....

 

 

Ciao Lofo, mi è venuta voglia di scriverti, forse anche perchè mi manchi molto!

Mi sono trasferita a Forks, è un posto davvero isolato, sai la mia fissazione nell'osservare i panorami!?

....bè insomma qua c'è solo un mucchio di verde!

Alberi, alberi ed ancora ALBERI! E' una cosa davvero allucinante!

Amo la natura, ma qui sembra di stare sui monti con Annette!

 

 

O mio Dio! Mi misi in un secondo in piedi ed appoggiai quel foglio sul letto osservandolo, come se quel foglietto fosse una minaccia...com'era possibile? Stavo sognando per caso? Era uno scherzo, non era possibile una cosa simile, il mio cuore incominciò a battermi forte nel petto dall'agitazione

 

- Non può essere vero!-

 

Assolutamente no...ma come mi potevo spiegare quella lettera? Come mi potevo spiegare semplicemente la sua esistenza? Non era un sogno?! NO! Dai è davvero una follia tutto ciò! Incominciai a preoccuparmi seriamente della mia salute mentale, forse stare per troppo tempo da sola in casa mi stava portando a divenire pazza...però quel foglio era reale, le parole che c'erano impresse sopra erano reali, la calligrafia era la mia, su quello non c'era dubbio! Mi risedetti sul letto ed osservai il pc, dove c'era aperta la storia che stavo raccontando...era davvero possibile una cosa simile? Era possibile che quello che era avvenuto non era stato un sogno? Più guardavo il foglio più mi convincevo che non era stato frutto della mia fantasia...cosa sarebbe accaduto se mi fossi addormentata ora? Sarei tornata nella mia storia oppure no? E se fossi tornata indietro chi mi assicurava che sarei tornata di nuovo a casa mia? Mi tornò in mente che tutto quello che scrissi si era avverato, perciò forse se avessi scritto la cosa giusta avrei potuto rimediare a tutto questo casino...afferrai il pc e me lo misi sulle gambe per riprendere a scrivere dal punto di vista della protagonista...dal mio punto di vista...scrissi cosa accadde dopo che mi ero addormentata con le braccia aperte, raccontai la mia mattinata a casa e della mia scoperta, però decisi d'aggiungere un particolare fondamentale,

 

Quando Isabella si rese conto che tutto quello che era accaduto non era solo un sogno, provò a sdraiarsi sul letto per addormentarsi, voleva vedere se riusciva a tornare in quella strana realtà...poco dopo si addormentò, quando si svegliò con enorme sorpresa si ritrovò di nuovo dentro la sua storia...ma l'obbiettivo ora era un altro, voleva constatare se bastava che lei avesse voluto tornare alla sua vera vita, per riuscire a tornare indietro. Così non si alzò neppure dal suo piccolo letto e richiuse gli occhi, dopo qualche minuti riapredoli si ritrovò ancora nella sua vera casa....così scoprì che poteva spostarsi a suo piacimento in queste due dimensioni

 

Ok, era la cosa più giusta da fare scrivere una cosa simile...ma ora veniva la parte più difficile...ci dovevo provare davvero a fare questa cosa! Mi sdraiai sul letto con un'agitazione fuori dal normale, dovevo rilassarmi, chiusi gli occhi pensando a due bellissimi occhi color ambra....poco dopo mi accorsi che la mia agitazione era scomparsa totalmente, aprì piano di nuovo i miei occhi ed ecco la sorpresa, non ero sul letto! Almeno non ero sul MIO letto! Ero riuscita a tornare dentro la mia storia! Oddio, mi sentivo esaltata al massimo per quello che mi stava accadendo, cercai di rilassarmi facendo un respiro profondo, adesso dovevo provare a vedere di riuscire a tornare indietro, feci esattamente le stesse cose, ed ecco che mi ritrovai di nuova a casa mia! Saltai in piedi euforica, non ci potevo davvero credere....ora che sapevo ciò che avrei dovuto fare? Ripensai alla lettera che avevo sul letto, quella per la mia amica Lofo, mi ricordai che l'avevo in mano nel momento in cui mi addormentai...così mi venne un lapsus...ripresi in fretta il pc per continuare a scrivere

 

Dopo che Bella riuscì a tornare a casa rifletté un attimo, ragionando attentamente su quello che gli era capitato, prese la lettera per la Lofo...gli venne in mente che l'aveva in mano nel momento che si stava addormentando...forse se si addormentava con un determinato oggetto in mano poteva riuscire a trasportarlo con se...era l'unica spiegazione per cui quel foglio fosse arrivato fin lì...

 

Mi venne in mente un'idea giustissima, forse...la prossima volta che sarei rientrata nella mia storia mi sarei portata dietro il mio pc ed il cellulare, non so se il telefonino potesse funzionare, però potevo provarci! Mi misi di nuovo sul letto, con una mano afferrai il portatile e con l'altra il cellulare...poi pensai un attimo a cos'altro poteva servirmi, pensai a dei soldi...però sapevo bene che non potevo utilizzare gli euro, ma i dollari in quel posto! Mi rimisi seduta così sul letto ed entrai in internet, sul conto corrente che mi aveva aperto mio padre, mi alzai ed andai a prendere la mia carta di credito...la ricaricai abbastanza per qualsiasi evenienza, non me la sentivo di chiedere i soldi a Charlie...dopo fatta questa operazione chiusi il pc, presi la carta ed il cellulare con la mano sinistra ed afferrai nuovamente il computer con la mano destra. Cercai di rilassarmi nuovamente, nella mia mente mi ripetevo che volevo tornare a Forks un sacco di volte, come se mi aiutasse a riuscirci...

 

- Maledizione perchè non riesco a rilassarmi?!-

 

Mi alzai di scatto dal letto aprendo gli occhi...non ci potevo credere...ci ero riuscita...non mi ero neppure addormentata eppure eccomi tornata qui! Abbassai il mio sguardo e sorrisi, avevo con me il mio portatile, il cellulare e la carta di credito!

 

- Perfetto! Sono una grande!-

 

Mi misi a ridere soddisfatta, mi resi conto che non era passato molto tempo da quando mi ero addormentata, mi alzai ed osservai fuori, ora ero sicura che Edward oggi mi aveva seguita dopo la scuola. Appoggiai sulla piccola scrivania le mie cose, poi mi guardai attorno, la stanza era davvero fredda, le pareti erano bianche e le tende anche, mi venne in mente così di modificare un po' l'ambiente!

Mi misi il giubbotto ed infilai in tasca la carta di credito ed il cellulare, scesi di fretta le scale ed incrociai Charlie

 

- Stai uscendo?-

 

- Sì, tanto sono solo le quattro, per caso hai bisogno di me? Avevo intenzione di prendere qualcosa per camera mia...-

 

- No, vai pure e buone compere!... Ah Bella, aspetta che ti do qualcosa!-

 

- No tranquillo, non ce nè bisogno!-

 

- Sei sicura?-

 

- Certo, ci vediamo dopo papy! Ciao!-

 

Vidi che fece una strana espressione quando lo chiamai papy, forse la protagonista non lo chiamava papà da molto tempo, probabilmente Charlie aveva acconsentito all'idea di farmi uscire da sola pensando che magari mi servisse svagarmi...dovevo tenere a mente che nella storia mia madre era morta da poco...eh che brutta sensazione.

Quando uscii alzai lo sguardo sul pick-up, cavolo, non ci avevo pensato che avrei dovuto prenderlo per spostarmi, però il centro non era molto lontano, due passi non mi avrebbero di certo fatto male, anzi, forse avrei potuto conoscere meglio il posto in cui mi trovavo, così decisi di farmela a piedi! Mentre camminavo mi guardavo attorno, c'erano un sacco di villette davvero carine, tutte con un bel giardinetto davanti, più camminavo nelle strade di Forks più notavo la tranquillità che c'era nei paraggi!

Finalmente arrivai nel piccolo centro, c'erano pochi negozi a dire il vero, ma giusto quelli che servivano, però non c'era ombra di un negozio di vernici, volevo pitturarmi la stanza di un altro colore, però per fortuna c'era un negozio di tappezzeria! Attraversai la strada ed entrai, una signora un po' anziana mi accolse con un gran sorriso

 

- Salve signorina, ha bisogno di qualcosa?-

 

Mentre mi guardavo in giro per trovare qualcosa che mi piacesse risposi gentile alla signora

 

- Ehm...sì, stavo cercando delle tende, sul violetto, qualcosa d'allegro...-

 

- Forse ho quello che fa per lei, torno subito-

 

Detto questo si allontanò per sparire da una porticina dietro il bancone, nel frattempo feci un giretto, poco dopo la signora tornò con in mano una busta, che aprì davanti a me. Erano decisamente perfette, proprio l'idea che avevo, erano di un violetto, il tessuto molto leggero quasi trasparente, con dei ricami sopra, proprio quello che immaginavo...mmm...bè, forse le avevo trovate proprio perchè era quello che avevo in mente, decisi di prenderle, pagai ed uscii. Ero contenta dell'acquisto fatto, solo dispiaciuta che non avessi trovato la vernice, però già avevo in mente la soluzione adeguata!

Incominciai ad incamminarmi verso casa, non vedevo l'ora di mettere su le tende nuove, attraversando la strada intravidi in lontananza l'ospedale, in quel momento mi venne in mente Carlisle, chissà quando avrei conosciuto il capostipite della famiglia Cullen, ero alquanto curiosa, nel libro era descritto in maniera davvero affascinante, ad un tratto mentre stavo attraversando, una macchina stava girando l'angolo troppo velocemente proprio nella mia direzione....

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Capitolo 4
*** 3 ***


ED ECCO IL TERZO CAPITOLO! STO CERCANDO DI PUBBLICARE REGOLARMENTE ED ABBASTANZA VELOCEMENTE, PER LA FELICITA' DI YUUKI_LOVE E DI TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO QUESTA FF! ANCHE QUESTO CAP RIMARRA' SENZA TITOLO, MA SI RIMEDIERA' MI AUGURO! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA! CIAOOO XOXO

 

                                                                                        

 

3

 

Mi attraversarono nella testa un sacco di pensieri in quel momento, ed il mio corpo era immobilizzato, chiusi d'istinto gli occhi, aprendoli di scatto quando mi sentii afferrare e strattonare! La mia vita era circondata da due braccia, quando alzai lo sguardo incontrai gli occhi del mio salvatore, non poteva che essere lui...Edward....mi sentivo alquanto scossa, e mi faceva leggermente male il collo, forse mi aveva sballottolata troppo, osservando poi la strada, vidi che la macchina non si era neppure fermata....e meno male che poco prima stavo pensando quanto fosse tranquillo il quartiere, mica com'ero abituata io, da me dovevi avere mille occhi per cercare di non cacciarti nei guai, poi figurati se attraversavi la strada con tranquillità....cavolo....ci riflettei per un secondo....era stata colpa mia! Avevo pensato che fosse strano che non c'era nessun pazzo in giro, ed ecco poi sbucare dal nulla un pirata della strada, dovevo decisamente stare attenta a ciò che pensavo! Ma era davvero possibile??

 

- Bella stai bene? E' tutto ok? E' meglio che ti porti in ospedale!-

 

Era bellissimo sentire la sua voce....però cosa? In ospedale? Io? Io che svenivo appena vedevo una goccia di sangue o un ago? no, NO!

 

- Ehm, sto bene, grazie, non ce ne bisogno! Sei stato provvidenziale-

 

Non ero molto convincente, quando dissi quella frase chiusi gli occhi massaggiandomi il collo

 

- No, è meglio non rischiare su queste cose, stavi per fare un brutto incidente Bella, come minimo fatti visitare! Ho la macchina poco più in là aspetta che la vado a prenderla ed andiamo!-

 

Senza farmi obbiettare andò verso una via parallela. Poco dopo eccolo comparire sopra la sua auto, mi si affiancò, mentre io ero ancora indecisa sul da farsi, probabilmente lo notò, infatti abbassò il finestrino dal lato passeggero

 

- Bella, ti devo prendere di peso?-

 

Sbuffai appena, e decisi di salire sulla sua macchina

 

- Basta che non mi facciano nessuna puntura, se no, appena il dottore o l'infermiera si gira, incomincio a correre a gambe levate per scappare!-

 

Si girò ad osservarmi quasi ridendomi in faccia, vedevo esattamente che si stava trattenendo, così lo guardai accigliata e seria più che mai!

 

- Stai tranquilla Bella, non peso ci sia bisogno di punture, dirò personalmente al medico di non fartela perché se no scappi!-

 

- Ah grazie, ora mi sento più sicura!-

 

Sorrise e non rispose alla mia affermazione. Arrivammo in ospedale in pochi minuti, in fin dei conti era in fondo alla strada, parcheggiò l'auto ed entrammo, naturalmente sapeva esattamente dove andare! Ad un tratto però si fermò

 

- Aspettami qui!-

 

Andò verso un'infermiera e non so che gli disse, però poi lo vidi allontanarsi senza prestarmi attenzione, ed invece l'infermiera venire nella mia direzione

 

- Signorina la faccio mettere in una stanza, ora il dottore la viene a visitare!-

 

- Grazie...-

 

Mi accompagnò in quello che sembrava un ambulatorio con lettino e tutto il resto, mi sedetti su esso ed aspettai. Mi guardai un po' attorno fino a quando non vidi un sacco di siringhe dentro un armadietto a vetro, mi sentii la pressione scendere, probabilmente ero diventata bianca come un lenzuolo, tutt'una con l'ambiente bianco che mi circondava...scesi piano dal lettino, un po' titubante con gli occhi fissi sull'armadietto...come se potesse prendere vita all'improvviso e attaccarmi lanciandomi le siringhe, e non era un cosa del tutto da escludere! Ero così in ansia che non mi accorsi che qualcuno era entrato, così ci finì letteralmente addosso cercando di scappare da quella stanza degli orrori! Alzai lo sguardo per capire chi fosse, ed ecco altri due occhi color miele...lo guardai attentamente, sembrava un angelo, lui mi fece un sorriso cordiale ed ecco sbucare dietro di lui Edward

 

- Edward mi avevi detto che sembrava stesse bene, però è ridotta uno straccio!-

 

Uno straccio?! Sì, ma non era certo colpa dell'incidente! E poi cavolo ero davanti a loro, perché parlavano come se io non ci fossi? Edward inclinò la testa per osservarmi, io nel frattempo mi allontanai leggermente dal dottore un po' imbarazzata

 

- No, sto bene...-

 

In quel momento girai leggermente lo sguardo ancora verso il mobile...sicuramente Edward catturò il gesto capendo al volo cosa mi stesse prendendo

 

- Bella, nessuno ti farà punture, stai tranquilla!-

 

Sospirando mi rimisi a sedere sul lettino pronta per farmi visitare, il dottore mi si avvicinò, ed Edward parlò nuovamente

 

- Stai tranquilla è il miglior medico in circolazione!-

 

- Mio figlio esagera sempre!-

 

- Suo figlio?!-

 

Oh, che sorpresa...

 

- Ah, non ti ha detto nulla? Io sono Carlisle Cullen e sono il padre di Edward, è un piacere conoscerti, tutta Forks aspettava il tuo arrivo sai?-

 

- Sì, infatti hanno cercato di mettermi sotto! Non ho preso il mio mezzo, proprio per evitare spiacevoli incidenti!-

 

- Purtroppo i pirati della strada sono ovunque...-

 

Senza aggiungere altro mi toccò con le sue dita gelate dietro la nuca, mi vennero persino i brividi, ma non solo, il cuore incominciò di nuovo ad accelerare all'impazzata, se avesse continuato così sicuramente sarei morta per collasso, dovevo cercare di rilassarmi in qualche modo...perché vidi subito che Edward lanciò un'occhiata a suo padre...cavolo...pensai alle pareti della mia camera, avevo già in mente una soluzione per migliorare l'allestimento, anche se non avevo trovato la pittura...ok, proprio ora dovevo pensare ai muri?! Però funzionò alla grande, mi rilassai ed il cuore incominciò a riprendere il ritmo normale

 

- Avevi ragione a quanto vedo, probabilmente sarai stata leggermente scombussolata dal gesto improvviso, però non hai nulla! Se ti dovesse venire mal di testa non pensarci su, e vieni in ospedale!-

 

Assentii con la testa, osservavo quell'uomo con sguardo ammirato, si vedeva che era giovane, però forse lo notai maggiormente perché lo sapevo, ed assomigliava davvero molto ad Edward, non solo il suo aspetto, anche i suoi movimenti me lo ricordavano

 

- Vi assomigliate davvero tanto....anche se non si fosse presentato, credo che avrei capito che era il padre di Edward!-

 

Il dottore osservò velocemente suo figlio per poi rispondermi con un sorriso, bé, era naturale che non mi avrebbe risposto, in fin dei conti la loro somiglianza non era certo perché Edward fosse sul serio suo figlio! Vidi che si sedette alla scrivania per scrivere qualcosa, forse una ricetta per me, si comportava davvero come un essere umano, non avrei mai supposto che non lo fosse, i suoi movimenti non erano calcolati per non farsi scoprire, vedevo bene che li faceva spontaneamente. Spostai lo sguardo poi verso Edward che in quel momento come accorgendosi che lo stavo guardando, cambiò leggermente posizione, appoggiando il peso sull'altra gamba...

 

- Ok, ti ho prescritto qualcosa nel caso in cui ti dovesse venire mal di testa!-

 

- Ora posso andare?!-

 

- Certo, vai pure, ma stai attenta quando attraversi la strada la prossima volta!-

 

Gli sorrisi ed uscii dalla stanza seguita sempre da Edward, sembrava non volermi lasciare sola, quando arrivammo fuori mi girai

 

- Grazie per il tuo aiuto! Non so come sarebbe finita se non ci fossi stato tu! EH, dai, allora ci vediamo domani!-

 

Feci per girarmi quando mi chiamò

 

- Bella aspetta!-

 

Mi rigirai per osservarlo

 

- Ti accompagno a casa io, poi hai lasciato in macchina mia un sacchetto!-

 

Era vero, non ci avevo nemmeno pensato al sacchetto, mi sentivo più leggera in effetti, eh, dovevo ringraziarmi per il fatto che non sentisse i miei pensieri, mi avrebbe di certo presa per una squilibrata...

 

- Ok, però devi andare piano, sono rimasta traumatizzata oggi!-

 

Mi sorrise divertito, e ci dirigemmo così all'auto. Appena mi sedetti mi suonò il cellulare, fui davvero sorpresa da quell'evento che sobbalzai appena. Vidi Edward osservarmi un secondo per poi accendere l'auto, sicuramente avrebbe ascoltato tutto e soprattutto capito tutto, presi il telefonino e vidi che mi stava chiamando la Lofo, sorrisi all'idea di sentirla e gli risposi al volo

 

- Ehy bellissima!-

 

- Isa! Avevo provato a chiamarti a casa, ma non rispondeva nessuno, ma dove sei? Mica ti sentivi poco bene?-

 

- Calma, effettivamente sto tornando dall'ospedale, ma...-

 

- COSA??? DALL'OSPEDALE? ODDIO CHE E' SUCCESSO....-

 

Sorrisi leggermente imbarazzata all'idea che Edward potesse sentire quella conversazione strana, oltretutto stava andando veramente piano, forse proprio per il fatto che voleva sentire la chiamata, perché di certo non era da lui andare così piano

 

- ALLORA ISA?! MI VUOI RISPONDERE CACCHIO!!!-

 

- Sì, calma! Mi stavano per tirare sotto!-

 

- COSAAA?-

 

Lofo incominciava ad urlare sempre di più

 

- Tranquilla va tutto bene!-

 

- Va tutto bene? E tu mi dici in questo modo che hai rischiato che t'investissero? Oltretutto che ci facevi in giro? Mica non stavi bene??-

 

- Infatti stamattina non stavo bene, è una questione un po' lunga...poi ti spiegherò meglio te lo giuro, ma ora mi è complicato...-

 

- Mmmh...ok...qualcuno ti può sentire?-

 

- Non solo....-

 

- Sei con il viva voce?-

 

- No...-

 

- Wow, allora avrà un'udito pazzesco!-

 

- A dire il vero hai urlato fino a due secondi fa!-

 

- Eh, vabbè...dai mi hai fatto venire un'accidente, comunque quando stai meglio mi paghi la cena è! A parte ciò, ieri aspettavo anche la tua e-mail ti ricordi che stavi scrivendo di...-

 

- AAAAAAAAHHHHH....-

 

Edward si girò all'improvviso per guardarmi spaesato dal mio piccolo urlo, così gli sorrisi, che avrei dovuto fare in quel momento?

 

- Scusami è che ogni tanto mi scaldo le corde vocali perché mi piacerebbe cantare oltre che suonare il piano!-

 

- Ehy Isa, ma sei tu che parli in inglese? Ma con chi sei? E da quando tu...-

 

- Lofo, ora ti devo PROOOPRIO lasciare, appena arrivo a casa ti richiamo ok?!-

 

- Mah, ok...sicura che non hai preso una botta in testa? Va bene dai, ho capito che ora non puoi parlare, aspetto però la tua chiamata! un bacione, ciao!-

 

-Ciao!-

 

- Era una tua amica dall'Italia?!-

 

- Eh sì, come hai fatto a capirlo?-

 

- Bè, parlavi in italiano!-

 

- Giusto...-

 

Ok, avevo fatto proprio una domanda piuttosto sciocca

 

- Sai è la mia migliore amica, abbiamo un rapporto un po' speciale-

 

Stavo cercando decisamente di spiegare il nostro dialogo strano, però vidi che non mi disse nulla. Poco dopo eccoci davanti a casa Swan, non gli chiesi come sapeva dove abitassi, sicuramente mi avrebbe risposto che sapeva che quella era la casa del capo della polizia!

 

- Grazie mille del passaggio e tutto il resto!-

 

- Figurati, ci vediamo domani a scuola Bella, buona serata e buonanotte!-

 

- Anche a te, e salutami tuo padre e Alice-

 

Detto questo mi allontanai ed entrai in casa...

 

 

 

 

Quella sera cenai con Charlie, e mi sembrò davvero strano cenare in compagnia, era da un po' che non accadeva, e non mi era per niente dispiaciuto a dire il vero cenare con lui. Finita la cena feci veloce una doccia ed andai in camera mia, era il momento di chiamare Lofo e cercarle di spiegare quello che mi stava accadendo!

Presi un respiro profondo e composi il suo numero

 

- We Isa, ti stavo per chiamare!-

 

- Sì, scusa se ti ho fatto attendere, ma ho cenato e mi sono lavata prima di chiamarti!-

 

- Ok, ora mi vuoi dire che sta succedendo?-

 

- E' un po' complicato e surreale a dire il vero...-

 

- Va bene, prova a dirmelo lo stesso!-

 

- Oggi hai sentito il mio inglese?-

 

- Allora eri veramente tu? Ma da quando sai parlare inglese? Sopratutto in quella maniera, non ho capito una mazza di quello che hai detto! Hai fatto qualche corso per caso? poi con chi stavi parlando?-

 

- Con un ragazzo....-

 

- Un ragazzo? E chi è???-

 

- Aspè un passo alla volta, prima di dirti di chi si tratta, voglio che ti siedi un attimo, perché ti devo raccontare una cosa davvero particolare...-

 

Incominciai dall'inizio e gli raccontai tutto quanto, mi ascoltava senza proferire parola, forse si stava chiedendo se stessi mentalmente bene...quando finii il mio racconto aspettai un momento che parlasse, però sembrava fosse svenuta

 

- Ehm, Lofo...ci sei?-

 

- Sì, sì, ci sono....scusami....è che sono alquanto perplessa...non so che dire e che pensare-

 

- Prova ad immaginare me, comunque se vuoi ti posso mandare delle foto anche in questo momento, se aspetti un secondo me le faccio con il cell e te le invio!-

 

- Va bene...-

 

Lasciando la comunicazione accesa girai il cellulare ed incominciai a fare delle foto alla stanza, probabilmente mi sentiva scattare, appena ne facevo una glie la inviavo direttamente, ne feci una anche con me per farle vedere che ero veramente in quel posto, poi scesi di fretta le scale per andare da Charlie

 

- Papy posso farti una foto, puoi metterti con in mano il distintivo?! Sai, volevo far conoscere mio padre ad una mia vecchia compagna di scuola...-

 

- Ci mancherebbe Bella, ok, scatta pure-

 

- Grazie!-

 

Ed inviai anche questa, poi appoggiai la cornetta all'orecchio

 

- Ehy Lofo hai ricevuto le foto?-

 

- Sì Isa...-

 

- Tutto ok?-

 

- Non so che dire, è tutto così assurdo ed incredibile...-

 

- Sì lo so...-

 

- Isa, oddio hai potuto conoscere Edward!!!!-

 

Era sotto shock fino al secondo prima ed ora era esaltata all'idea che avessi conosciuto Edward?! Non poteva non essere la mia migliore amica!

 

- Sì, e Dio mio, non sai quant'è bello! Ma anche tutti loro, mai visto una bellezza del genere, ogni volta che vedo uno di loro mi viene quasi un collasso da quanto mi agito!!!-

 

- Devi fare una foto anche a loro e poi mandarmela! Sono troppo curiosa!-

 

- Appena ci riesco te la mando! Però Lofo, mi devi fare un favore, anche domani mancherò a scuola, digli ai prof che mi hai sentita e che ti ho detto che non sto bene!-

 

- Sì vai tra amica mia! Piuttosto, come avevi pensato alla storia? Insomma, qual'era l'idea iniziale? Perché ora la protagonista sei tu...-

 

Era vero, ma era anche vero che non ci avevo proprio pensato...

 

- Isa ci sei?-

 

- Sì, è che non ci avevo pensato, non avevo per niente pensato al finale....-

 

- Spero solo che tu non ti metta nei guai...-

 

- Sai cosa stavo pensando ora?-

 

- Dimmi!-

 

- Mi stavo chiedendo se oltre a degli oggetti...chissà...insomma, se posso far venire con me anche delle persone...esempio te...-

 

- Mh, non lo so...magari potremmo provarci...che dici?-

 

- Sì, magari questo fine settimana, facciamo così, domenica mattina sul presto vieni da me, se ci riuscissi magari potremmo passare insieme una giornata a Forks mia cara!-

 

- Se ci penso svengo!-

 

- Dai, allora rimaniamo così, domenica vai a casa mia, e ci vediamo lì!-

 

- D'accordo! Allora ora ti auguro buonanotte Isa...anzi...Bella!-

 

- Ahahah ok, ci vediamo domenica allora! Un bacione e buonanotte anche a te!-

 

Mi sentivo molto più tranquilla ora che avevo raccontato alla mia migliore amica quello che mi era accaduto, osservai il cellulare e vidi che era quasi senza batteria, mi ero dimenticata il caricabatterie a casa, ed anche la spina per il portatile, però c'era una soluzione, mi sdraiai sul letto con in mano il portatile e provai a concentrarmi, come già avevo fatto, respirai a fondo, non sentivo a dire il vero cambiare proprio nulla, così riaprii gli occhi, ma fu formidabile quello che riscontrai, ero di nuovo nella mia vera stanza!

Di fretta cercai uno zaino per infilarci le cose che potevano servirmi, presi il caricabatterie del telefonino e quello per il PC, mi guardai attorno per farmi venire in mente altro, poi decisi di portarmi dietro anche la fotocamera con il cavetto, che altro poteva servirmi? Non mi veniva in mente proprio nulla, prima di tornare indietro però decisi d'aggiornare la mia fan-fiction. Scrissi le vicende della giornata, della mia giornata, fino a quel momento, poi mi ritornò in mente l'idea per le pareti, tornai al pezzo dove descrivevo la mia camera, e decisi di cambiarlo, scrissi che le pareti erano di un lilla chiaro a parte quella dietro al letto che era color magenta glitterato, sì, era esattamente come avrei voluto fare le pareti di quella camera, chissà se poteva funzionare, bè, l'unico modo per scoprirlo era andare a vedere! Chiusi il PC e lo infilai anche lui nello zaino, e lo strinsi al mio petto prima di chiudere ancora una volta gli occhi, poco dopo provai a riaprirli ed eccomi nella mia stanza lilla e magenta, davvero fantastica, proprio come l'avevo immaginata! Aprii lo zaino e tirai fuori la roba che mi ero portata, misi immediatamente in carica il cellulare ed attaccati il cavo al PC, ora era anche il momento di cambiare quelle orribili tende con quelle che mi ero comprata, se ci avessi pensato prima all'idea di cambiare la descrizione forse non avrei sprecato i soldi, ma ormai...

Dovetti salire sulla sedia per riuscire a cambiarle, non ero bassa, ma anche se fosse, come sarei potuta arrivarci?

Ora era davvero una stanza accogliente, mi sentivo decisamente in pace in quell'ambiente, all'improvviso sentii russare dal piano di sotto, era Charlie, mi sorprese il fatto che ancora non fossi abituata ad un'altra presenza oltre alla mia in casa..ad un tratto però sbadigliai, mi sentivo un po' stanca, così aprì l'armadio per cercare qualcosa da mettermi per la notte, trovai un pigiama azzurro con dei fiorellini bianchi, mi cambiai in fretta, perché faceva veramente freddo! Non volevo comunque mettermi subito a letto, così mi sedetti sul ciglio della finestra osservando fuori, la foresta era davvero buia, non si vedeva nulla, mi chiesi se lì fuori c'era Edward che mi osservava da un albero, sorrisi a quell'idea, perché forse se mi era venuto in mente poteva essere vero...appoggiai la testa al vetro freddo e chiusi gli occhi, lasciandomi cullare dal mio piccolo e grande desiderio....

La mattina dopo mi svegliai grazie alla luce che proveniva dalla finestra, naturalmente non c'era il sole, però le nuvole rendevano luminoso abbastanza, stavo osservando la finestra, quando mi resi conto che ero sdraiata a letto, ero quasi convinta di non essermi messa a letto la sera prima, anzi ero convinta d'essermi addormentata appoggiata alla finestra, forse Charlie era venuto a controllare se stessi dormendo e mi aveva coricata a letto? O forse qualcun altro vedendomi addormentata alla finestra si era recato in camera mia per mettermi a letto!? Eh, vabbè forse era inutile pensarci troppo, o sperarci troppo...Sbadigliai ancora una volta prima d'alzarmi, decisi di farmi una doccia al volo, poi tornai in camera per decidere l'abbigliamento di oggi, dopo aver fatto la mia scelta mi vestii al volo per guardare che cosa avrei avuto oggi alle prime ore; alla prima ora avrei avuto ancora musica, alla seconda biologia ed alla terza e quarta ginnastica, in quel caso dovetti prepararmi anche la roba per educazione fisica. Scesi le scale per fare una veloce colazione, ero in anticipo di un bel po', però volevo arrivare a scuola prima per colpa ancora della mia guida scandalosa. Naturalmente trovai sul tavolo della cucina un foglietto dove Charlie mi diceva che era già uscito per andare a lavoro, c'era da immaginarselo. Mi feci un bicchiere di latte caldo accompagnato con dei biscotti che trovai nella credenza, finita colazione cercai la lavastoviglie che non c'era....Ok, ora sapevo che dovevo cambiare anche qualcos'altro...lavai il bicchiere e lo lasciai sulla cucina ad asciugare, presi le chiavi del pick-up ed uscii di casa.

Accesi il motore per partire e lo feci anche spegnere immediatamente, cavolo, quanto odiavo questo coso, per fortuna la seconda volta riuscii a partire. Arrivai a scuola come il giorno prima in circa dieci-quindici minuti, fui davvero sorpresa nel vedere che nel parcheggio c'era già la macchina dei Cullen, cavolo, di tutti quelli che potevano esserci, proprio loro? Cercai di parcheggiare nel modo migliore possibile senza fare mille manovre, stavo pregando fossero già entrati, quando li vidi scende dall'auto! In quel momento avevo decisamente voglia d'urlare, che gran bella figura stavo facendo? Appena finii di parcheggiare appoggiai la testa al volante maledicendo il veicolo in cui ero seduta e me, che non sapevo guidare, poi mi alzai di scatto al pensiero che potevo sembrare svenuta se mi stavano guardando, bè quella era cosa certa! Scesi e chiusi il pick-up, nel momento che mi girai mi trovai davanti Alice con un sorrisone, oddio, ma era il modo di presentarsi all'improvviso dietro le spalle di una persona quello?

 

- Buongiorno Bella! Dormito bene? Come sei mattiniera!-

 

Ma che mattiniera, se fosse stato per me mi sarei alzata a mezzogiorno, volevo arrivare a scuola prima di tutti per non fare una gran bella figuraccia, ma a quanto vedo non è servito a nulla, perciò domani mi alzo decisamente a mezzogiorno ho deciso....ok Isa ora torna in te

 

- Buongiorno a te Alice, sì ho dormito abbastanza bene, tu invece? A quanto vedo anche voi siete mattinieri!-

 

Certo voi non dormite!

 

- Sì, almeno per quanto mi riguarda ho passato una notte tranquilla e serena, però Edward stamani aveva fetta d'arrivare a scuola! Che lezioni hai oggi?-

 

Incominciammo ad incamminarci verso l'entrata mentre vidi il resto dei suoi fratelli che già stavano entrando

 

- Ho musica alla prima, biologia e per due ore educazione fisica!-

 

- Magnifico, oggi io ed Edward abbiamo musica ed educazione fisica anche noi alla prima alla terza e alla quarta! Magari oggi ci farai sentire come suoni!-

 

- Se la prof me lo permette perché no!-

 

- Comunque complimenti per l'abbigliamento, sei davvero molto carina vestita così, tutti i ragazzi ti faranno il filo!-

 

- Oh...che bello!-

 

Lei alla mia affermazione mi sorrise senza rispondermi, entrammo a scuola e ci dirigemmo in aula, all'interno c'era solo seduto Edward, naturalmente gli altri ancora non c'erano.

 

- Buongiorno Edward!-

 

- Buongiorno a te Bella! Dormito bene?-

 

- Sì, comodamente...-

 

Una piccola frecciatina, chissà se gli arrivava, Alice non si era ancora seduta, stava camminando in giro per l'aula attorno agli strumenti musicali, i suoi movimenti erano così fluidi ed eleganti, invidiavo come si muoveva. All'improvviso si fermò davanti al pianoforte e mi si girò ad osservarmi, sapevo già cos'aveva in mente

 

- Bella, che dici se ci suoni qualcosa prima che arrivi la prof?-

 

- Mah, non saprei...-

 

Non sapevo se era la cosa più giusta, cosa potevo mai suonare? Poi intervenne bel discorso stranamente Edward

 

- Ha ragione Alice, anche perché magari non ti fa suonare nemmeno oggi, sono curioso anch'io!-

 

Assì? Lui era curioso?

 

- Va bene..-

 

Mi avvicinai al piano e mi sedetti al seggiolino, stavo riflettendo se sapessi davvero suonare, e se davvero ero capace cos'è che potevo suonare? All'improvviso mi venne un'idea, potevo suonare la melodia che avevo immaginato quando avevo letto Twilight, quella melodia che compose Edward per la sua Bella, quella che avevo anche in mente di farla suonare nella mia fan-fiction, anche se non sapevo esattamente in quale capitolo, chissà che effetto gli avrebbe fatto sentirla suonare da me. Prima d'iniziare girai leggermente il capo nella loro direzione, soprattutto nella SUA direzione, mi rigirai ed appoggiai le miei dita su quei tasti d'avorio chiudendo leggermente gli occhi e lasciandomi trasportare da quella dolce melodia. Ero decisamente elettrizzata, non potevo credere che la stessi suonando davvero io, quelle note unite insieme erano di una bellezza disarmante, mi catturavano decisamente, a volte erano dolci e quasi felici ed altre sembravano triste, un uragano d'emozioni, ed ecco arrivare poi la fine, sembrava inesorabile il suo arrivo, infatti gli ultimi accordi erano decisamente malinconici. Riaprii gli occhi e vidi che erano arrivati anche gli altri componenti della classe e l'insegnate, cavolo, ci mancava anche quella figura, per oggi avevo dato! L'insegnante si avvicinò a me sorridente

 

- Sei davvero bravissima! Di chi è?-

 

- Grazie...ma di chi è cosa?-

 

- Chi è il compositore?-

 

Ed ora che avrei dovuto rispondere?

 

- Ehm, veramente io, ma non è nulla di che a dire il vero, mi è venuta per caso adesso...-

 

Mi alzai per dirigermi al mio posto, vedevo la prof alquanto stupita dalla mia risposta, quando mi sedetti mi rivolse un'ultima domanda

 

- Da quanto suoni?-

 

- Veramente suonavo quand'ero piccola, poi ho smesso, adesso lo faccio giusto ogni tanto, infatti mi sento un po' arrugginita...-

 

Eh, speravo vivamente d'averla convinta, poi spostai lo sguardo in direzione di Alice ed Edward, li vedevo alquanto perplessi, erano anche totalmente immobili, wow, stavano proprio dimostrando d'essere esseri umani in quel modo! Mi venne poi un po' d'angoscia, e se per caso lui avesse già composto quella melodia? Come avrei potuto giustificare il fatto che io la conoscessi? Non ci avevo proprio pensato a quell'eventualità, mi ricordavo che mi ero descritta come una ragazza molto intelligente, ma dopo quello che avevo appena combinato incominciavo a pensare che forse la mia descrizione non mi era uscita poi un granché bene! Chissà se era per quel motivo che quei due sembravano essersi congelati, bé dai, loro erano i " freddi" era normale che erano congelati...oddio ma che battutacce mi venivano in mente ora?

Per fortuna l'ora finì in fretta, non diedi il tempo a nessuno dei due vampiri d'avvicinarsi per farmi qualche domanda, che scappai fuori di fretta dall'aula. Per mia grande fortuna trovai immediatamente quella di biologia e mi ci infilai dentro guardando indietro per vedere se per caso mi stessero seguendo, ok, ero diventata decisamente paranoica! Fui così distratta che andai addosso a qualcosa mentre entravo nell'aula...

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Capitolo 5
*** 4 ***


 

ECCO IL QUARTO CAPITOLO! SPERO DI NON FARVI ATTENDERE TROPPO, MA SE FOSSE COSI' RIMEDIERO! PROMESSO! VOLEVO RIGRAZIARE CHI HA INSERITO QUESTA FF FRA QUELLE DA SEGUIRE, PERCIO' UN GRAZIE A LISA MARTA, MARTI9000 E OnLu! SPERO CHE CONTINUERA' A PIACERVI! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA, AL PROX CAPITOLO!

 

                                                                                                 

 

4

 

Cavolo che male, ma chi aveva messo un muro dopo l'entrata? Alzai lo sguardo e vidi che non era un muro, anche se la stazza c'era! Era niente meno che Emmett! Wow, mancava solo lui...

Si girò sorpreso, a guardare probabilmente cosa gli avesse fatto il solletico

 

- Ehm, scusa, non ti avevo visto!-

 

- Figurati, spero che non ti sei fatta troppo male, per colpa dei miei muscoli! ahah-

 

Ma mi stava prendendo in giro?

 

- Non troppo, dai, riuscirò a sopravvivere!-

 

- Ma tu sei Bella Swan giusto? Io sono Emmett Cullen, il fratello di Alice ed Edward, mi hanno parlato di te!-

 

- Spero che ti abbiano detto solo cose carine!-

 

- Certo, tutte cose davvero carine...entrambi!-

 

Quando disse la parola, entrambi, non so se ebbe una specie di tic all'occhio o se mi fece l'occhiolino, forse era un occhilino, i vampiri non potevano avere i tic, giusto?

 

- Oggi ti va d'essere la mia compagna di laboratorio?-

 

- Perchè no!-

 

Detto ciò, ci sedemmo allo stesso tavolo, e poco dopo entrò il professore. Per mia fortuna non mi chiedette chi ero o cose simili, mi ci mancava. Incominciò a spiegare l'esercitazione che avremmo dovuto svolgere, dovevamo riconoscere tramite il microscopio quello che ci metteva sui vetrini. Ci dividemmo a coppie, ed io mi avvicinai ad Emmett, in breve tempo elencammo, penso anche correttamente, tutti gli elementi che ci aveva messo sopra i vetrini il professore, non sapevo nemmeno io bene di cosa si trattasse, ma mi era riuscito spontaneo! Rimanemmo in silenzio per un po', io sinceramente non sapevo cosa dire, ma con mia sorpresa fu proprio Emmett a parlare per primo

 

- Allora Bella, come ti trovi a Forks?-

 

- Decisamente bene, mi manca un po' casa a dire il vero, però qua mi sto ambientando-

 

- Come mai ti sei trasferita da tuo padre?-

 

Cavolo, ora gli dovevo dire cosa? Che mia madre nella fan-fiction era morta, perciò mi ero trasferita da Charlie?

 

- Eh, insomma, un po' di problemi famigliari...-

 

- Capisco...ieri ho saputo che ti hanno quasi investita!-

 

- Oh, sì, un pazzo in macchina, non si è neppure fermato!-

 

-Ti sarai spaventata!-

 

- Abbastanza, ero totalmente pietrificata, per fortuna c'era tuo fratello nei paraggi, è riuscito a spostarmi in tempo!-

 

- Classico di Edward, essere nel posto giusto nel momento giusto!-

 

- Forse hai ragione, comunque mi ha voluto ugualmente portare in ospedale, e lì, ho conosciuto vostro padre!-

 

- Allora hai quasi conosciuto tutta la famiglia Cullen al completo! Comunque, dopo biologia che lezioni hai?-

 

- Ho due ora di ginnastica!-

 

- Che scocciatura ginnastica!-

 

- Ma come, con tutti i muscoli che hai, pensavo vivessi in palestra!-

 

- Ahah, no, è tutta natura!-

 

- Allora la natura è stata molto generosa con te!-

 

Mentre ridevo e scherzavo con Emmett, i miei pensieri tornarono a Edward, chissà se sapeva che adesso stavo parlando con suo fratello, forse ci stava anche ascoltando! All'improvviso il professore si avvicinò fra i banchi a prendere le soluzioni dell'esercizio, ed ecco che poco dopo la campanella suonò la fine della lezione. Mi alzai tranquilla, ed anche il mio compagno di laboratorio. Emmett era davvero un ragazzo solare e divertente, sicuramente sarebbe stato il fratello desiderato da tutti! Vidi che mi guardò sorridendomi

 

- Allora Bellina buona ginnastica, magari ci vediamo a mensa! Ciao!-

 

- Grazie! Allora magari a dopo. Ciao-

 

Mi allontanai dalla classe senza sapere esattamente dove sarei dovuta andare per dirigermi alla palestra. Mi stavo chiedendo perchè non attaccassero in giro delle cartine con su scritto " Tu ti trovi qui", e poi dove si trovassero tutte le altre classi!

Fermai una ragazza per chiedergli informazioni, tipo quando sei per strada e c'è la gente che si ferma con la macchina per chiederti indicazioni, mi ricordo che una volta mi era capitato di stare in macchina con degli amici, c'eravamo persi, e quando abbiamo chiesto ad un passante la strada, aveva risposto che non era del posto...bè non era una novità, quasi tutti rispondevano così....mah.

Grazie comunque all'indicazione di quella ragazza arrivai alla palestra. Entrai subito dentro lo spogliatoio per cambiarmi, per fortuna l'ambiente era caldo, perciò non mi misi a tremare, quando fui pronta, andai in palestra. All'interno c'erano già un po' di ragazzi che stavano giocando con le varie palle, la palestra era dipinta bianco e azzurro, un bel colore, rendeva luminoso l'ambiente, per terra c'era il parquet liscissimo color legno suddiviso solo da delle linee bianche che delineavano i vari campi da gioco, era davvero una palestra bellissima! All'improvviso sentii una mano gelida toccarmi la spalla, così mi girai di scatto con gli occhi spalancati, sembrava che qualcuno mi avesse appoggiato addosso un cubetto di ghiaccio! Dietro di me ecco i due fratelli che oggi avrebbero trascorso con me la lezione di ginnastica

 

- Ciao Bella! Ci rincontriamo visto?-

 

- Oh, sì, effettivamente mi avevi detto che oggi avremmo avuto le stesse ore!-

 

- Dopo l'ora di musica sei fuggita via, perciò non ho potuto dirti che ci potevamo vedere, così ti accompagnavamo in palestra, però, a quanto vedo, sei arrivata tranquillamente!-

 

- Sì, sono arrivata grazie alle indicazioni di una ragazza, non penso d'aver un gran senso dell'orientamento...Sai dopo musica ho avuto biologia, ed ho conosciuto vostro fratello Emmett, è davvero simpaticissimo! Abbiamo fatto insieme un esercizio assegnatoci dal prof!-

 

- Sì, lo abbiamo incontrato prima di venire qua, e ci ha detto che gli sei andata letteralmente addosso!-

 

- Che pettegolo! Bè, si era piazzato proprio davanti alla porta!-

 

Lei mi sorrise vedendomi un po' imbronciata, invece Edward non proferiva parola, cavolo, sembrava più morto del solito...eh che battutaccia

 

- Ehy Edward...ti senti bene? Ti vedo un po' pallido-

 

Sì, più del solito intendo...ok, forse era meglio che non aggiungessi quella frase. Mi guardò negli occhi come se stesse cercando di leggere a tutti i costi i miei pensieri, in quel momento gli volevo fare una linguaccia e dirgli " non ci riuscirai pappappero"...eh, ero proprio una deficiente a volte

 

- Sì, tutto ok, grazie-

 

Il professore richiamò l'attenzione su di se per spiegare l'esercizio, per poi scoprire che voleva che facessimo dieci giri dell'intera palestra, bè, mi piaceva correre già nella realtà, in più avevo scritto che la protagonista di questa fan-fiction era atletica, che ogni mattina si faceva una corsa, non c'era da preoccuparsi poi molto. Mi girai verso i miei due amici

 

- Un bel modo per riscaldarsi no?-

 

- Sicuramente!-

 

Mi rispose Alice con un sorriso, poi osservai nuovamente Edward che sembrava totalmente assente, perciò mi avvicinai ad Alice e a bassa voce gli parlai

 

- Ehm Alice, ma Edward sta davvero bene? Mi sembra un po' assente...-

 

Lei dal canto suo si girò ad osservare il fratello, vidi che lo fulminò con lo sguardo, e di tutta risposta lui alzò gli occhi al cielo, chissà cosa gli aveva detto nella mente Alice, qualsiasi cosa fosse, Edward si mosse per avvicinarsi a noi, e miracolo, parlò

 

- Allora Bella, pronta per una corsetta?-

 

- Certo, io sono nata pronta!-

 

Lui sorrise divertito

 

- Non c'è nulla da ridere! Guarda che potrei essere più veloce di te!-

 

Ok, non era vero, però mi andava di dirlo. Lui alzò il suo perfetto sopracciglio destro, eh com'era bello

 

- Vuoi una sfida?-

 

- Accetto volentieri!-

 

- Ragazzi, dai, non fate i bambini...-

 

Ci mettemmo tutti e tre vicini, pronti a partire. Appena l'insegnante fischiò l'inizio, partimmo, sapevo che alla fine di quei giri io sarei stata sconvolta dalla stanchezza al confronto loro, però non volevo di certo arrendermi. Era da un po' che non correvo, mi faceva sentire bene farlo, scaricavo la tensione accumulata, ed in quel periodo ne avevo a bizzeffa! Alice mi era accanto tranquilla, ed Edward qualche passo avanti, vedevo che non facevano nessunissima fatica, anzi forse un po' sì, si dovevano trattenere per non correre più veloci, forse per quello ad Emmett non piaceva ginnastica, si doveva trattenere troppo...

Stavo cercando di concentrarmi sul mio respiro mentre correvo, però all'improvviso mi sentii chiamare da qualcuno che stavo per doppiare, alzai leggermente il mio sguardo e riconobbi Mike!

 

- Ciao Bella, anche tu in palestra?-

 

Alice allungò il passo per mettersi accanto a suo fratello, che vidi un po' irritato in quel momento, forse per la presenza proprio di Mike?!

 

- Sì, oggi mi tocca ginnastica!-

 

- Hai un bel ritmo di corsa a quanto vedo!-

 

- Sì, mi piace correre, prima di trasferirmi a Forks facevo una lunga corsa ogni mattina prima d'andare a scuola...ora sono un po' fuori allenamento, forse da domani incomincerò a riprendere a farmi un giretto la mattina, magari potrei perlustrare il bosco, ancora non ci sono entrata!-

 

- No, non è sano entrare nel bosco Bella, potresti incontrare qualche animale feroce!-

 

- Tipo?-

 

- Bè, lupi, orsi...-

 

- Sarebbe un buon allenamento quello, dovrei mettermi a correre ancora più veloce per non farmi mangiare, poi poveri animali, farebbero poi proprio un brutto affare con la mia carne avariata!-

 

- Guarda che non c'è da scherzare...-

 

In quel momento, non so come, ma Mike inciampò sui stessi piedi cadendo per terra, mi bloccai anch'io perdendo completamente la concentrazione sui battiti ed il respiro, eh, anche se mi fossi rimessa a correre, sicuramente ora non avrei lo stesso ritmo di prima. Spostando lo sguardo vidi che Alice ed Edward non si fermarono. Senza pensarci troppo aiutai Mike a rimettersi in piedi

 

- Cavolo Mike, ti sei fatto male? Vedi, è più pericolosa la palestra rispetto al bosco!-

 

- Forse hai ragione...mannaggia, mi sono fatto male sul palmo della mano, mi sa che ho preso una scheggia dal pavimento...-

 

- In che senso?-

 

In quel momento, fece quello che non doveva assolutamente mai fare nessuno in mia presenza, girò il palmo per farmi vedere che gli stava uscendo un po' di sangue. Il mio cuore, che stava galoppando per la corsa, incominciò immediatamente a rallentare ed io a sudare freddo, oltre che respirare come se stessi partorendo...probabilmente anche il mio colorito lasciava a desiderare....cavolo...maledizione alla mia fobia del sangue...incominciò decisamente a girarmi la testa

 

- Bella...stai bene?-

 

Alzai il mio sguardo per guardare Mike, ma vidi che dietro di lui c'erano Edward ed Alice che stavano arrivando, sapevo che potevano sentirci, e probabilmente sentivano anche l'odore del sangue di Mike....perchè i loro occhi erano neri come la pece...

 

- Veramente non molto...mi gira la testa...-

 

Fu questione di attimi e chiusi gli occhi, ed ecco due braccia fredde afferrarmi e tirarmi su, cavolo, avevo un senso di nausea allucinante, non sentivo quello che mi stava accadendo attorno, però mi sentivo così tranquilla fra quelle braccia forti...all'improvviso mi sentì mettere su qualcosa di morbido ed allora incominciai ad aprire gli occhi

 

- Salve signorina, sta bene?! Vado a prenderle del ghiaccio!-

 

Cavolo, mi trovavo in infermeria, girai il mio sguardo e vidi Edward in piedi accanto a me

 

- Finalmente ti sei svegliata, mi stavo incominciando a preoccupare, all'improvviso ti ho vista sbiancare...-

 

Mi toccai la fronte e i capelli per riprendermi un momento, prima di parlare

 

- Sì, è colpa della mia fobia al sangue...Mike si era leggermente tagliato quand'è caduto...-

 

Probabilmente stava ridendo fra se della mia fobia, lui che si nutriva di sangue...gli sarò sembrata una barzelletta sicuramente! Mi stavo chiedendo se un essere umano, che nella vita aveva la mia stessa fobia si fosse trasformato in vampiro cosa sarebbe avvenuto....ok, non dovevo pensare a quelle cose assurde. Edward prese una sedia per sedersi accanto a me

 

- Forse per oggi sarebbe meglio che ritornassi a casa-

 

- Sì, forse è la cosa migliore...-

 

In quel momento entrò una signora, probabilmente era l'infermiera, con del ghiaccio, io la guardavo chiedendomi se serviva davvero, Edward si girò ad osservarla anche lui, per poi parlargli

 

- Signorina, credo sia meglio che Bella per oggi torni a casa, se non le dispiace l'accompagnerei io, per evitare che stia male mentre guida...passo in segreteria per avvisare e torno-

 

Senza che io avessi il tempo di dire nulla, si alzò per uscire, era davvero dolce a preoccuparsi in quel modo per me. Mi sedetti sulla branda ed osservai fuori, in quella città era sempre nuvoloso, sembrava che dovesse venire a piovere da un momento all'altro, i miei pensieri furono interrotti quando Edward ritornò

 

- Ho fatto anche il foglio per Bella, hanno detto che non c'è problema...Bella andiamo?-

 

- Sì...-

 

Mi alzai un po' troppo velocemente e mi girò la testa, ma lui era già lì pronto ad aiutarmi afferrandomi un braccio. Con calma uscimmo dall'infermeria e da scuola, senza dire nulla, quando fummo fuori chiusi gli occhi e feci un respiro profondo per cercare di riprendermi, osservai Edward e lui mi lasciò il braccio

 

- Grazie, ora è meglio che torno a casa...-

 

Mi stavo dirigendo al mio pick-up quando mi sentii afferrare nuovamente il braccio

 

- Non hai sentito che ti accompagno io a casa? Non mi sembra il caso che tu guidi in queste condizioni, se non hai intenzione di perdere i sensi mentre guidi e fare un incidente!-

 

- Stai tranquillo, ce la faccio!-

 

- Niente storie dai, poi ti faccio portare il pick-up a casa da Alice stai tranquilla!-

 

Senza mollarmi il braccio mi portò alla sua macchina e mi aprì la portiera, non so se lo fece per cavalleria o per evitare che fuggissi, però non obbiettai e mi sedetti in auto, chiuse subito la mia portiera e fece il giro dell'auto per entrare anche lui, e poi partimmo. C'era un silenzio davvero imbarazzante in macchina, quando però, per fortuna, lo spezzò

 

- Oggi sei stata davvero brava a suonare il piano...-

 

- Oh, grazie, peccato che non abbia sentito suonare te...-

 

- La prossima volta magari...ma dimmi piuttosto, hai scritto davvero tu quella melodia?-

 

- Più o meno...era nella mia testa...era una melodia che immaginavo da molto, ma che non avevo mai sentito o suonato...così ho chiuso gli occhi ed ho incominciato a suonarla, lasciandomi trasportare dalle note, come se si stesse componendo da sola...-

 

- Perciò non l'avevi mai sentita prima? Era solo nella tua mente...-

 

- Sì esattamente, ho lasciato che venisse fuori da sola...tu che suoni, non ti è mai capitato di provare una cosa simile?-

 

- A dire il vero sì, mi è successo...-

 

- Ed è venuta fuori una bella canzone?-

 

- Sì, decisamente...-

 

- Magari la prossima volta potresti farmela sentire se ti va...-

 

Non mi rispose, perciò ripresi ad osservare fuori dal finestrino

 

- Sarebbe bello se il tempo si fermasse a volte...-

 

Non so perchè dissi quella frase, però era quello che sentivo in quel momento, sarei voluta restare lì con lui per sempre, stavo così bene in sua presenza, mi sentivo finalmente in pace, come non lo ero da molto tempo ormai...però avevo una certa ansia in me...non sapevo per quanto tempo sarei potuta rimanere effettivamente, prima o poi sarei dovuta tornare a casa e lasciarlo..lasciare tutte le persone che avevo conosciuto in quella realtà per me così perfetta, avevo anche trovato una figura paterna in quel posto...divenni molto triste a quei pensieri

 

- Perchè lo vorresti? Non pensi che sarebbe un incubo rimanere congelati nello stesso momento?...-

 

In quell'istante arrivammo davanti a casa, però vedevo che stava aspettando una mia risposta

 

- Dipende...-

 

Mi girai a guardarlo prima di continuare

 

- Magari fino a quel momento è come se non avessi davvero vissuto, ed invece poi arriva quell'attimo, in cui tutto cambia, migliorando decisamente la tua vita...però non sai per quanto possa continuare...perciò vorresti che rimanesse tutto uguale, che si congelasse in quel preciso attimo, in cui tu ti trovi in pace e magari, che sei finalmente felice...-

 

Mi guardò intensamente cercando di capire forse a fondo le mie parole, ma come poteva, così gli sorrisi triste

 

- Ci vediamo domani Edward, grazie di tutto, e ringrazia anche Alice per il fatto che mi porta il pick-up!-

 

-...Sì...ok...tu riprenditi, a domani!-

 

Scesi dall'auto ed entrai in casa senza girarmi, se mi fossi girata ero convinta che non lo avrei lasciato andare. Appena chiusi la porta dietro di me sentii che accese l'auto per andare via, alzai lo sguardo e vidi che erano le 11.30, era decisamente presto...all'improvviso mi suonò il cellulare in tasca....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SPOILER CAP.5

 

All'improvviso sentii una melodia provenire da dietro le mie spalle, una musica che conoscevo bene, la mia, quella che avevo suonato quella mattina a scuola, incominciai a rilassarmi un pochino, senza però distrarmi troppo da Jasper, ero così intenta a guardare lui, che non mi ero accorta che Edward non c'era.........

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Capitolo 6
*** 5 ***


ECCO FINALMENTE IL QUINTO CAP. MI SPIACE SE VI HO FATTO ATTENDERE UN PO' DI PIU'!

CIAO JEANNE88, GRAZIE PER LE RECENSIONI, SON CONTENTA CHE TI STIA PIACENDO! SPERO CHE CONTINUERAI A SEGUIRE QUESTA FF!

VOLEVO ANCHE RINGRAZIARE AURORA JULIA CHE HA MESSA LA MIA STORIA FRA QUELLE DA RICORDARE! GRAZIE MILLE A TUTTI! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA! A PRESTO!!!

                                            



5


Guardai chi era, e fui felice di vedere che si trattava della Lofo, così risposi al volo


- Ciao!!-


- Ciao Isa! Come va?-


- Bene tu? Come mai questa chiamata, soprattutto a quest'ora!-


- Sono uscito ora da scuola, non c'era stranamente la prof di mate così ci hanno fatto uscire prima!-


- Ma queste cose accadono solo quando non ci sono io, ma com'è sta storia?-


- Ma smettila!!! Comunque ti ho chiamata per chiederti una cosa, so che è solo venerdì e ci siamo dette che ci vedevamo domenica, però avevo voglia di vederti, perciò sto venendo da te...-


- Grandioso!-


- Non sei arrabbiata per l'improvvisata?-


- Ma che scherzi? Sono felicissima! Fra quanto pensi d'arrivare a casa mia?-


- Mah, penso che manchino una ventina di minuti nemmeno, mi era venuto a prendere Brad fuori da scuola e gli ho chiesto se aveva voglia di darmi un passaggio fino a casa tua!-


- Meglio! Allora fammi uno squillo appena arrivi che vengo da te! Sono esaltatissimaaa!!!-


- A chi lo dici!-


- Allora ora mi metto al pc, magari può servire qualche aggiunta alla mia storia per farti venire!-


- Va bene, dai allora ti faccio uno squillo appena sono sotto casa tua, a dopo!-


- A dopo bellissima! Ciau!-


Corsi su per le scale esaltata all'idea che la Lofo sarebbe venuta da me, mi sembrava così assurdo, però ero felicissima! Presi subito il portatile per aggiornare la mia storia, scrissi tutto fino agli ultimi avvenimenti di poco prima, poi riflettei su quello che dovevo scrivere per far venire anche la Lofo con me...Scrissi che ci incontrammo a casa mia, e che in qualche modo concentrandomi riuscii a farla entrare in questo mondo, però non sembrava che bastasse, così decisi che era meglio scrivere che come per magia sembrasse che anche lei avesse imparato l'inglese come se fosse la sua prima lingua, poteva servire sicuramente quel dettaglio, poi mi venne in mente una cosa più importante d'aggiungere...Edward non avrebbe dovuto leggere del tutto i suoi pensieri, così scrissi che per lui la sua mente era piuttosto velata, non chiara! Ed ecco che poi ricevetti lo squillo, chiusi il pc e lo lasciai sul letto, chiusi gli occhi, presi un bel respiro e li riapri, ero di nuovo nella mia vera stanza, ero diventata veramente brava!!!!

Mi alzai dal letto e corsi giù per le scale per aprire alla mia amica, appena la vidi l'abbracciai forte, mi era davvero mancata


- Ehy Isa, piano!-


- Scusa è che mi sei così mancata, dai entra pure!-


Salimmo le scale per andare in camera mia


- Non ci vediamo da pochi giorni eppure mi sembra passato un secolo te lo giuro, hai avvisato che non ci sarei stata?!-


- Sì, vai tra, ho detto che non stavi bene e ci hanno creduto tranquillamente, mi hanno detto naturalmente di passarti i compiti...-


- Che noiosi...loro e i loro maledetti compiti!-


Si mise a ridere mentre entrammo in camera mia, ero agitata all'idea che fra poco saremmo state insieme in quella realtà così strana e forse creata da me, mi girai ad osservarla e mi sedetti sul letto, invitandola a fare lo stesso


- Allora sai come funziona?-


- No sinceramente no, però possiamo provare giusto?-


- Basta che non mi perdo in chissà quale strana dimensione!-


- We, non ti fidi di me?-


- Certo che mi fido!-


- Ok, allora dammi le mani e chiudi gli occhi-


Fece come le chiesi senza obbiettare, ci stringemmo le mani e chiusi anch'io gli occhi, ero pronta, presi un paio di respiri profondi, e mi concentrai sul mio desiderio di tornare dov'ero poco prima...aprii prima un occhio per controllare e poi l'altro quando ne fui sicura


- Lofo puoi riaprire gli occhi!-


Lo fece immediatamente rimanendo davvero stupita di non ritrovarsi dov'era prima


- Oddio Isa...è pazzesco!-


Si alzò di scatto per guardare fuori dalla finestra


- Non ci posso credere!-


- Immagina me quando mi sono svegliata la prima volta, e quando mi son resa conto che non era stato un sogno!-


- Ci credo, ti sarà venuto un infarto!-


- Già...ma ora che dici se facciamo un giretto?-


Si girò di scatto a guardarmi con gli occhi spalancati, come se avessi detto chissà cosa


- Certo! Voglio vedere tutto!-


Gli sorrisi, ed insieme scendemmo le scale, vedevo che si guardava attorno per convincersi di quello che era successo, aprii la porta di casa e vidi parcheggiato sul vialetto il mio pick-up, non mi ero neppure accorta che Alice era venuta a portarmelo, forse era accaduto quando ero andata a prendere la mia amica, in quel momento vidi Lofo correre verso il mio catorcio


- Ma è fantastico!!-


- Cosa? Ma scherzi? Fa schifo!-


- Ma cos'hai capito, sto parlando che posso vedere davvero il pick-up!-


- Se questa è la tua esaltazione per quel coso, chissà quando vedrai i Cullen!-


- Oddio non ci avevo proprio pensato! Ma davvero li vedrò? No, non ci posso credere-


- Invece credici! Perchè accadrà mia cara!-


Ridemmo come delle pazze, poi mi venne in mente un'idea


- Che dici se ci facciamo una passeggiata nel bosco?-


- Nel bosco?-


- Sì, dai non ci succederà nulla!-


- Va bene!-


Mi sembrava un ottimo posto per non dare nell'occhio, poi magari avremmo potuto incontrare qualcuno...chi lo sa...Così c'incamminammo inoltrandoci nelle stradine della foresta


- Ma Isa, tu oggi non sei stata a scuola?-


- Sì, però non mi sono sentita molto bene, perciò sono tornata a casa, ed indovina...accompagnata nientemeno che da Edward!-


- Chissà che schianto di ragazzo che sarà! Sono troppo curiosa di vederlo e di vedere l'intera famiglia Cullen!-


Camminammo a lungo nel bosco ammirando la natura che ci circondava, ad un certo punto vedemmo anche un paio di cervi, che però scapparono quasi subito sentendo la nostra presenza, era davvero bello essere lì e condividere tutte quelle cose con la mia migliore amica, sentivo che era solo lei che mi teneva legata alla mia vecchia vita, c'era sempre stata nei momenti in cui avevo bisogno di qualcuno, guardai per aria osservando le foglie che facevano un tetto color verde sopra di noi, all'improvviso mi sentii chiamare da Lofo


- EHY ISAAA!!!-


Corsi nella direzione da dove proveniva la sua voce e vidi che era sul ciglio di una strada leggermente piccola, non ero mai andata da quelle parti, mi affiancai a lei


- Non sono mai venuta da queste parti!-


All'improvviso sentimmo arrivare una macchina così facemmo qualche passo indietro verso il bosco


- Dai andiamo, è meglio che nessuno veda due ragazze da sole in mezzo al nulla...-


- Sì, forse è meglio...-


Ci girammo per andarcene quando però sentii che la macchina si era fermata ed una voce conosciuta proveniva da essa


- Ehy Bellina!-


Mi girai immediatamente e vidi davanti a me un'enorme Jeep con sopra Emmett


- Ciao Emmett!-


- Ma che ci fai...anzi che ci fate in giro da sole da queste parti?-


Io mi girai verso la Lofo che era letteralmente a bocca aperta senza parole, la guardai leggermente accigliata con la preoccupazione che non respirasse


- Ci stavamo facendo un giretto quando ci siamo trovate qui!-


- Sai che più in la abitiamo noi?-


- Davvero?-


- Sì....stavo tornando a casa, gli altri sono già tornati...Alice sarebbe felice di vederti...-


Per caso era un invito? Afferrai un braccio alla Lofo per scuoterla leggermente


- Isa...sto capendo esattamente l'inglese...e quello...-


- Sì...ma ora lo sai e sai anche il resto, perciò...-


Volevo che capisse che non potevamo dire certe cose perchè sicuramente Emmett avrebbe sentito, vidi lei guardarmi negli occhi come se avesse capito, poi mi rigirai verso di lui


- Eh, ma sono con una mia amica...-


- Può venire anche lei, mica la mangiamo ahahah-


Bella battuta davvero...


- Non vorremmo disturbare, poi senza preavviso...-


- Dai non ti preoccupare!-


Feci un respiro e sia io che Lofo ci dirigemmo alla macchina, forse non sarebbe stata tanto una sorpresa per il resto della famiglia Cullen se c'era Alice a casa, con il suo potere sicuramente aveva visto tutto. Salimmo sulla sua auto ed e presentai la Lofo


- Emmett, lei è una mia amica che viene dall'Italia si chiama Valentina ma tutti la chiamiamo Lofo...Lofo lui è un mio compagno di scuola, Emmett-


-..Ehm...piacere Emmett!-


- Piacere Lofo, sai bene l'inglese?-


- Sì...Bella all'inizio parlava solo inglese!-


E brava la mia Lofo aveva la scusa pronta. Arrivammo davanti ad una casa spettacolare, esattamente come mi ero immaginata che fosse, uscimmo dalla macchina ancora abbagliate dalla bellezza di quella villa, i miei pensieri furono poi distratti da un'altra voce conosciuta


- Ciao Bella! Che sorpresa vederti!-


- Oh, scusa per l'improvvisata Alice-


- Ma stai scherzando, sono felice che tu sia qui! Vuoi presentarmi la tua amica?-


Mi girai verso Lofo che stava osservando Alice con un'espressione esterrefatta


- Sì, bè Alice lei Valentina detta Lofo, Lofo questa è Alice!-


- E' un piacere conoscerti Lofo! -


- Il piacere è tutto mio!-


- Ok! Dai accomodatevi pure-


- Ehy Isa, ma...è bellissima!-


- Sì...lo so!-


Entrammo in casa piano, non mi sentivo totalmente sicura di quello che stavamo facendo, senza un vero motivo. Mi guardai attorno, era un ambiete davvero accogliente, molto ampio e luminoso, c'erano ovunque grosse vetrate, all'improvviso vidi scendere dalle scale Carlisle con di fianco probabilmente quella che doveva essere Esme


- Oh, abbiamo ospiti, è un piacere rivederti Bella!-


- E' un piacere rivederla fuori dall'ospedale dottor Cullen!-


- E' vero, ma chiamami pure Carlisle, a quanto vedo hai compagnia-


- Sì, lei è Valentina una mia amica, mi è venuta a trovare dall'Italia-


- Dall'Italia? Magnifica nazione, comunque piacere di conoscerti Valentina-


- Il piacere è mio, ma mi chiami pure Lofo!-


- A quanto vedo Lofo sai bene la nostra lingua!-


- Sì, grazie a Bella!-


- Vi presento mia moglie Esme!-


- Piacere signora-

- Piacere signora-


Rispondemmo insieme io e Lofo, poi ci guardammo con intesa per non ridere della nostra sincronizzazione


- E' un piacere conoscervi, ma datemi del tu, se no mi sento vecchia, volete accomodarvi?! Nel frattempo vi preparo un tea vi va?-


- Grazie, ma non si deve disturbare!-


- Figurati per me è un piacere!-


Ci dirigemmo in soggiorno, ancora ne Rose, Jasper ed Edward si erano fatti vivi, e la cosa mi dispiaceva enormemente, stavo guardando attorno prima di soffermarmi a guardare fuori dalle vetrate, il tempo era veramente pessimo, sentivo che stava per piovere, e se lo sentivo io, era sicuro che prima o poi avrebbe piovuto, probabilmente Carlisle catturò la mia attenzione


- E' proprio grigio fuori!-


Io mi girai ad osservarlo per rispondergli


- Tra poco piove-

- Tra poco piove-


Mi girai ad osservare Alice che aveva detto esattamente la mia stessa frase, ora ero davvero sicura che si sarebbe messo a piovere, i presenti mi guardarono un po' perplessi


- Eh, ho visto il meteo di oggi!-


Vedevo la Lofo che stava per mettersi a ridere, aveva capito sicuramente che stavo raccontando una balla, ma non ero convinta che gli altri c'erano totalmente cascati. Carlisle riprese a parlare rivolgendosi alla mia migliore amica, mi sorprese vedere che gli parlò in Italiano


- Per quanto tempo resterai?-


Vidi lei girarsi verso di me un po' perplessa, forse non sapeva cosa rispondere, poi per fortuna ritornò lucida


- Mah, ancora non lo so...sa l'italiano?-


- Abbastanza bene!-


A quel punto intervenni io sempre in italiano naturalmente, era più forte di me non parlare con la mia lingua se c'era qualcuno che già lo stava facendo


- Decisamente lo parla bene! E' stato in Italia per caso?-


- A quanto vedo anche tu lo parli perfettamente, se non sapessi che non sei italiana, penserei sicuramente che sei madrelingua! Comunque sì, un po' di tempo fa sono stato in Italia, comunque devo farti i complimenti, quando hai parlato non ho sentito davvero nessun accento!-


- Oh, grazie...è che sono stata in Italia un anno, e poi ogni tanto ci sono stata anche in estate, perciò ho potuto impararlo bene!-


- Bellina sei una ragazza piena di talenti!-


Intervenne Emmett ridendo, tutti lo guardarono un po' di sbiego, immaginavo cosa potesse intendere con quella frase, fra loro sicuramente avevano parlato di quanto fossi strana, bè, non avevano tutti i torti se la pensavano così...


- Bè, non sono l'unica...-


Gli risposi io con un sorriso, ah bè se voleva la guerra...in quel momento Lofo mi tirò un piccolo calcio ed ecco tornare Esme con due tazze di tea caldo, naturalmente le aveva fatte solo per noi, non sapevo se fosse giusto o meno chiederlo...però ci pensò Lofo


- Ma voi non prendete nulla?-


- Sei gentile, ma abbiamo fatto merenda prima che voi arrivaste!-


Sì con qualche alce nelle vicinanze...magari con proprio quei due cervi che avevamo visto nel bosco poco prima, oddio, ma perchè mi dovevano venire in mente certe cose raccapriccianti?


- Allora Bellina ho saputo che oggi sei svenuta!-


- Come sei svenuta!?-


Ci mancava anche l'allarmismo di Lofo


- Stai tranquilla nulla di grave, mi sale solo una certa ansia alla vista del sangue...-


- Che fobia bizzarra!-


Rispose divertito Emmett


- Bè, certo per voi...-


Ecco, ora mi guardavano leggermente sconvolti, pensai immediatamente a qualcosa da dire per correggermi


- Con un medico in famiglia, ci mancherebbe se aveste una fobia simile-


- Anche questo è vero-


Mi girai ad osservare chi mi avesse risposto, anche se avevo riconosciuto la voce, in quel momento la Lofo si stava per versare addosso il tea che stava bevendo nel vedere davanti a lei Edward, vedevo che era agitatissima in quel momento, così velocemente li presentai


- Ciao Edward, mi stavo chiedendo proprio dove fossi...comunque ti presento Valentina detta Lofo una mia amica venuta dall'Italia, Lofo ti presento Edward!-


- Piacere Lofo!-


- Sì...piacere...-


Ok, aveva bisogno di riprendere aria, vedevo che Edward la stava osservando attentamente, forse si stava chiedendo perchè non riuscisse a leggergli nel pensiero chiaramente, a quel punto mi girai verso gli altri


- Ehm, per caso c'è un bagno?-


Mi rispose gentile Esme


- Certo Bella, al primo piano, la prima porta a sinistra!-


- Grazie...-


In quel momento mi alzai e guardai la mia amica


- Lofo mica dovevi andare in bagno?-


- E'? Sì, sì certo...-


- Scusateci...-


- Ma perchè le donne vanno sempre in coppia in bagno?-


Incominciò a ridere Emmett, io di tutta risposta gli feci una linguaccia prima di salire le scale trascinandomi dietro Lofo ancora fra le nuvole, appena arrivammo al bagno ci entrammo e chiusi la porta


- Ehy stai bene?-


- No, anzi sì, ma lo hai visto? Ma li hai visti tutti Isa?-


- Certo che li ho visti!-


- Oddio sto per svenire! Sono tutti stupendi!-


Non gli risposi immediatamente pensando che forse potevano tranquillamente sentire, poi feci velocemente l'occhiolino e parlai


- Bè, certo rispetto ai tipi che di solito frequenti tu, io li trovo piuttosto normali...-


Mentre parlavo presi un pezzo di carta igienica e feci gesto a lei per chiedergli una penna, che per fortuna aveva in tasca, sempre con abbastanza fretta scrissi sopra


Stai attenta a quello che dici sicuro ci sentono


- Che bella casetta che hanno i tuoi amici Bella...-


- Sì, è bellissima!-


- Sarebbe adatta a te con tutte ste vetrate ahahah-


- Spiritosa...-


- Allora sei convinta che piove fra poco?!-


- Sì, penso di sì-


Poi abbassò la voce


- Isa...ascolta...ma per quanto tempo pensi che riuscirai a restare?-


- Eh, non lo so, bisogna vedere anche come proseguono le cose...poi a parte te non mi manca proprio per nulla casa...-


Speravo che parlando piano non riuscissero ad ascoltare


- Ma tuo padre?-


- Mio padre? Perchè tu pensi che faccia caso alla mia assenza? Sono sicura che non mi ha neppure cercata a casa, perchè non mi ha cercata nemmeno sul cellulare Vale! Qui ho tutto quello che ho sempre desiderato...-


- Se mi chiami per nome allora sei davvero seria...eh...ma ascolta...è al sicuro la mia mente?-


- Sì, ho rimediato anche a quello prima di farti venire!-


- Eh, meno male...sai stavo riflettendo su tutto ciò...-


- Su cosa?-


- Insomma Isa tu non pensi che non sia solo un fatto di scrivere una storia?-


- E che altro?-


- Non pensi che magari sia proprio un potere della tua mente? Alla fine hai detto anche tu che a volte scrivi dopo che sono avvenute determinate cose, no?-


Non ci avevo pensato a quello, era possibile che non fosse frutto della stesura della mia fan-fiction? Ma proprio per una specie di un mio potere mentale? Non so quali delle due opzioni era più assurda a dire il vero....poi mi misi ad osservare di nuovo la mia amica


- Non lo so...comunque non ci avevo pensato...per quanto vuoi restare? Avevo un gran bisogno di vederti...-


- Eh...non lo so Isa, stasera sicuramente sarà meglio che torni a casa, però il fine settimana posso tornare se ti va? Non mi piace l'idea di lasciarti...però se tu hai deciso che vuoi restare qui ancora per un po'....devi valutare un po' tu....non so per quanto comunque puoi non venire a scuola, i professori penso che abbiano il numero di tuo padre...-


- In questi giorni mi farò venire in mente una soluzione anche per quello...-


- Perchè, hai deciso di restare a lungo?-


- Non lo so...forse...ci devo pensare seriamente...ed ancora non l'ho fatto, però tu devi tornare assolutamente sabato!-


- Sì, stai tranquilla! Se tu mi vuoi, io ci sono sempre! E poi mi puoi venire a prendere tutte le sere anche! O semplicemente farmi una visita!-


- Hai ragione, comunque ora è meglio che torniamo giù, se no pensano che siamo annegate dentro il wc, poi chi sopporta le battute di Emmett!!!-


Ci mettemmo a ridere di gusto, poi gettai la carta e scaricai l'acqua, aprii la porta e scendemmo di nuovo in soggiorno, dove per magia erano comparsi anche Rose e Jasper, non mi sentii così sicura con la presenza di Jas, sapevo che non era da molto " vegetariano" per così dire, oddio poi aveva due occhi spalancati come un pazzo sclerato


- Ehm...ciao...-


Alice mi sorrise e presentò i due nuovi arrivati


- Vi presento Rosalie e Jasper!-


- E' un piacere conoscervi!-


Rispose educata subito Lofo, poi mi guardò con la coda dell'occhio come per dirmi di fare lo stesso


- Piacere! Che famiglia numerosa...-


Ok, forse mi stavo un po' agitando all'idea che fossimo in una casa piena di vampiri, forse era davvero il colmo che avessi paura, sapevo che non ci sarebbe successo nulla, però cavolo Jasper continuava a guardarci come se fossimo due hamburger succulenti! All'improvviso poi sentii una melodia provenire da dietro le mie spalle, una musica che riconoscevo bene, la mia, quella che avevo suonato quella mattina a scuola, incominciai a rilassarmi un pochino, senza però distrarmi troppo da Jas, ero così intenta a guardare lui che non mi ero accorta che Edward non ci fosse


- Che melodia stupenda...-


Disse Lofo, ed aveva ragione, in quel momento mi venne in mente una domanda, ma era già riuscito ad impararla? Oppure la sapeva già? Se fosse stato così era davvero un problema....però lasciai da parte tutte quelle domande e chiusi gli occhi, non potevo fare altro ascoltandolo, oddio sentivo una stretta allo stomaco. All'improvviso quando si stava dirigendo alla chiusura mi spaventai delle mie emozioni...possibile che in così poco tempo mi fossi...no...io?

Appena finì si girò a guardarmi e io sussultai appena


- Hai visto Bella? Edward ha già imparato la tua canzone!-


- Eh già, è davvero bravo come dicevi....-


Risposi ad Alice girandomi nella sua direzione, l'avessi mai fatto, incrociai di nuovo lo sguardo terrificante di Jasper, cavolo, la prossima volta gli avrei portato qualche bestia da bere, però doveva finirla di guardarci in quel modo, sentii Edward avvicinarsi, però non volevo stare ancora lì molto, così feci un piccolo passo verso la porta prendendo per un braccio la Lofo che mi guardava veramente male


- Bè...grazie per l'ospitalità, è stato un piacere conoscervi tutti quanti, ed Edward...sei proprio bravo...ora noi però dobbiamo andare, e non vi preoccupate andiamo a piedi, ci piace fare esercizio, rende le gambe toniche e muscolose...-


Ok, stavo incominciando a comportarmi come la pazza che ero, tutti mi stavano osservando non capendo esattamente cosa mi prendesse, avevo fatto tutto io a dire il vero, avevo anche rifiutato un invito ad un passaggio ancora non ricevuto, Lofo si girò per salutare


- E' stato un piacere conoscervi, spero di rivedervi presto, grazie mille per tutto!-


Senza dargli tempo di rispondere aprii la porta trascinando ancor di più Lofo e uscii camminando velocemente


- Isa, ma che ti prende?-


- Lofo, ma lo hai visto?-


- Ma chi?-


- Jasper!-


- Sì, certo e allora?-


- Sembrava un drogato! Ci guardava in un modo allucinante...sono convinta che se fossimo rimaste un secondo in più non so cosa sarebbe successo!-


- Ma stai scherzando? E poi cavolo, dobbiamo farcela a piedi fino a casa???-


- Fa bene camminare!-


- Sì ok, sicuramente, ma uffa saranno chilometri e poi fa anche freddo, e poi hai detto che deve piovere e poi...-


- E poi basta! Nel caso domani mattina troveranno due cadaveri nel bosco congelati dal freddo!-


- Certo non mi metti sicurezza dicendomi così, sai?-


- Dai stavo scherzando, se ti dovesse succedere qualcosa chi lo sente poi Brad è?!-


- A parte gli scherzi...ma sai almeno in che direzione andare?-


- Mmmh...certo....ho un buon senso dell'orientamento...-


- Chi, tu?-


- Ok, non è proprio così, però potresti evitare di farmelo notare così spudoratamente è!-


All'improvviso si bloccò dal camminare


- Ora che c'è? Stavo scherzando!-


- Sì, sì lo so, non è quello...stavo pensando ad una cosa...-


- E cosa?-


Si guardò indietro, non so per vedere cosa, poi mi si avvicinò


- Spostiamoci all'interno del bosco, così siamo sicure che nessuno ci può vedere...-


Incominciò ad entrare nella foresta ed io la seguii senza capire cosa stesse facendo o cosa gli stesse passando per la testa, poi all'improvviso si blocco e si girò a guardarmi


- Isa, hai mai pensato che magari non ti riesci a spostare solo dalla tua camera qui alla tua vera camera?-


- Cosa?-


- Sì, insomma, alla fine è come se ti spostassi con il teletrasporto...hai presente tipo alla Goku di dragon ball!?-


- Ma che esempio è? E' un cartone animato Lofo...-


- Sì ok, ma guardati in giro, questo ti sembra meno assurdo?!-


Ok, forse aveva ragione effettivamente non era più normale di dragon ball...no, ma che stavo pensando? Mi stava contagiando, già ero abbastanza anormale di mio, mi ci mancava che mi venissero in mente certe cose, soprattutto se la supposizione che era davvero la mia testa a far succedere o creare determinate cose...Isa non pensare assolutamente a queste cose!!!


- Ok, dove vuoi arrivare dicendomi ciò?-


- Che magari riesci anche a " viaggiare" in altri posti, perchè non proviamo ora?!-


- Cooosa?-


- Sì, proviamo a tornare in camera tua da qui!-


- Lofo, non mi sembra un'ottima idea, insomma, non so come funzioni questa cosa, e se finissimo chissà dove?-


- Basta che ti concentri! no?-


- E lo chiedi a me? Io ne so quanto te!-


All'improvviso si piazzò davanti a me e mi afferrò le mani, era davvero convinta!!


- Dai proviamo, io mi fido di te!-


- Tu, io no!-


- Eddai che ci costa provare, ci sono io con te!-


- Eh...va bene....-


Cavolo dovevo andare anche in bagno in quel momento, mi ci mancava, perchè non ci avevo pensato prima? Tutta colpa di quel tea! Vabbè, vidi che Lofo chiuse gli occhi e mi strinse le mani, presi un bel respiro e feci lo stesso, appena finì il mio respiro profondo riaprii gli occhi...o cavolo...non era andata per niente bene...Lofo aprì gli occhi appena sentii che non l'afferravo più come prima e quando si accorse dov'eravamo si stupì quanto me


- Ma che cavolo hai pensato Isa? Siamo nel bagno dei Cullen!!!!!-


Cercava di parlare più piano possibile...poi ci pensai...oddio stavo pensando che dovevo andare in bagno...stavo sperando che l'udito dei vampiri non fosse così perfetto...ripresi immediatamente le sue mani e lei chiuse gli occhi come me, dovevamo andare via di fretta da lì! Poi mi sentii chiamare


- Isa!-


Riaprii piano gli occhi e vidi che eravamo tornate in mezzo alla foresta...bè sicuramente meglio del bagno dei Cullen...chissà cosa fosse accaduto se in quel momento in bagno c'era Jasper...forse gli sarebbe venuto un infarto...no ai vampiri il cuore non batte


- Sono un disastro!-


- Ma va, stai scherzando!? Hai visto che puoi farlo?! Puoi spostarti dove vuoi!!! Se tornassi potresti alzarti anche solo mezzora prima dell'orario scolastico, oppure visitare il mondo, tipo nel film Jumper-


Ok, forse ci stavamo discostando un po' dalla realtà, però sarebbe stato proprio bello se fosse davvero in quel modo...


- Va bene...eh...poi ci penserò...ora proviamo a tornare a casa...-


- Sì, però prova questa volta a pensare a casa mia, hai presente il parcheggio?-


- Sì ho presente..ma non so...-


- Eddai Isa!-


- Ok ok...dai dammi le mani...-


Chiudemmo gli occhi, questa volta non dovevo sbagliare, pensai intensamente al parcheggio di fronte a casa della Lofo, sperando che non ci fosse nessuno in quel momento, se no era un casino, all'improvviso sentii il suolo cambiare sotto i miei piedi così aprii di scatto gli occhi, e ci ero riuscita!


- Ci sono riuscita!-


Lofo aprì gli occhi ed incominciammo a saltellare senza lasciarci le mani come due cretine, all'improvviso ci fermammo per guardarci in giro, se qualcuno ci avesse visto ci avrebbe preso sicuro per delle ubriache!


- Sei stata strepitosa Isa, sapeva che ci saresti riuscita! E sapevo che eri unica nel tuo genere! Ora torna pure indietro, ma pensa bene al tuo futuro Isa, non dimenticarti che qualsiasi cosa tu scelga io ci sarò sempre...ed un'altra cosa, per me hai fatto colpo su Edward....ti guardava con due occhi da innamorato!-


- Ma stai scherzando?! Poi ci conosciamo da così poco!-


- Sai a volte esiste il colpo di fulmine, ora basta che tu ti sciolga un po', per una volta lasciati andare, fin adesso hai evitato qualsiasi cosa che potesse assomigliare ad una storia, nessuno ti ha mai fatto palpitare il cuore...ma oggi ho visto quella scintilla, non solo quando è comparso in soggiorno, ma anche quando si è messo a suonare...sono convinta che era per te, e tu ti sei lasciata trasportare...-


Era vero in quel momento avevo chiuso gli occhi lasciandomi circondare da quella strana sensazione allo stomaco, non ci avevo pensato molto, ma possibile che mi fossi davvero...innamorata?!


- Vedo che ci stai pensando...ricordati che volere è potere amica mia! E tu vuoi vuoi ahahah-


- Che scema che sei!!! Dai, allora ora vado...-


- Sì, però pensaci davvero...dai allora magari ci si vede per il fine settimana o quando vuoi!-


- Va bene, grazie mille per oggi...-


- Grazie a te! Ciao Isa e stai attenta a Jasper è! ahahah-


- Guarda che per me ci voleva davvero mangiare!-


- Ma sarebbe intervenuto di sicuro Edward per salvarti! Ci vediamo!-


- Ok..ciao bellissima!-


- Bè...ciao Bella!-


Fece qualche passo indietro ed io chiusi gli occhi pensando alla mia stanza a Forks naturalmente, ed eccomi tornata!

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Capitolo 7
*** 6 ***


ECCOMI TORNATA! LADY BLUE SON DAVVERO FELICE CHE TI STIA PIACENDO COSI' TANTO, MI RENDI ENTUSIASTA! CHE DIRTI...PER NON SVELARTI COMUNQUE TROPPO...MMM TI POSSO DIRE CHE ORA CHE CONOSCO LA TUA INFATUAZIONE PER JASPER LO INSERIRO' PIU' SPESSO, E STAI TRANQUILLA MIGLIORERA' ANCHE IL SUO SGUARDO...IHIH MA NON POSSO DIRTI ALTRO!!! SPERO DI RIUSCIRE AD PUBBLICARE PIU' SPESSO! IN QUESTO CAP. PURTROPPO PERO' JASPER NON SARA' MOLTO PRESENTE, E' UN CAP. PIUTTOSTO CORTO A DIRE IL VERO! PARDON! MA SI ANDRA' IN SALITA! LE COSE DIVERRANNO SEMPRE PIU'....BE' LO VEDRAI E LO VEDRETE TUTTI! RINGRAZIO COMUNQUE TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO E SI STANNO ENTUSIASMANDO, SPERO VI SENTIATE ANCHE COINVOLTI DA QUESTA STORIA! SPERO MI FARETE SAPERE COSA NE PENSATE, OK, NON VI ANNOIO DI PIU' VI LASCIO ALLA LETTURA! CIAO E BUONA SERATA A PRESTISSIMO!!!! 

 

 

6

Quella sera passò tranquilla, Charlie arrivò a casa ed io lo aiutai a preparare la cena, mangiammo raccontandoci la nostra giornata, ed io tralasciai leggermente i particolari.
Dopo aver finito andai a farmi una doccia calda e rilassante, mi sentivo un po' agitata senza un vero motivo, continuava persistente quella strana fitta allo stomaco...
Finita la doccia m'infilai il mio bel pigiamino azzurro e mi asciugai per bene i capelli, non volevo che mi ammalassi proprio ora. Dopo che finì anche con i capelli mi fiondai in camera e mi ci chiusi dentro, andai piano alla finestra e l'aprii...sentivo il freddo che c'era fuori, ma avevo voglia di respirare profondamente quell'aria, mi sedetti ad osservare le stelle, non essendoci la luce artificiale in giro, il cielo con le sue stelle si poteva ammirare pienamente nel suo splendore, per fortuna non aveva piovuto alla fine. Appoggiai la testa allo stipite della finestra e chiusi gli occhi, ripensai alle parole della Lofo, non riuscivo a togliermele dalla testa, cosa avrei dovuto fare? Riapri gli occhi per riguardare il cielo...qual'era la cosa più giusta? Spesso mi comportavo come se fossi stata già adulta, ma avevo solo diciassette anni, come avrei potuto decidere così, su due piedi, della mia vita? Battei un paio di volte la testa sullo stipite, come per far scacciare via quei pensieri dalla mia mente, ma non ci riuscii naturalmente

- Cosa devo fare...-

Mi alzai di scatto decisa di tornare a casa a prendere una cosa, chiusi le tende ed i miei occhi, ed eccomi in camera mia, in quella vera...vera...mah...
Andai verso l'armadio e da esso tirai fuori una custodia, dentro c'era un sintetizzatore, me lo aveva comprato mia madre una volta, sapeva la mia fissazione per il pianoforte, ed anche se non lo sapevo suonare me lo aveva preso per accontentarmi. Lo afferrai chiudendo gli occhi, ed eccomi tornata nella mia nuova stanzetta. Aprì di nuovo le tende ed andai poi ad aprire la custodia del sintetizzatore, ora potevo suonarlo finalmente, lo presi e mi risedetti sullo stipite della finestra, allungando le gambe per appoggiarmelo sopra, volevo suonare la melodia che avevo ideato la mattina e che aveva suonato anche Edward, non sapevo se fosse nei paraggi, ma sperai che potesse magari comunque captare in qualche modo quella melodia...Incominciai a sfiorare i tasti lasciando che il venticello portasse via con se quelle note d'amore, sorrisi a quel mio pensiero, note d'amore, possibile che mi fossi davvero innamorata? E poteva essere che Edward provasse almeno un minimo di quello che sentivo io? In quella giornata quando mi aveva riaccompagnata a casa gli avevo detto che sarei rimasta per sempre in quell'attimo, ma era davvero così? Se lui non avesse ricambiato il mio sentimento, sarei riuscita a restare e vivere in questo posto? Ed ecco che la melodia arrivò alla fine, con la sua ultima nota un po' triste...

- Eh...perchè è tutto così difficile?-

Appoggiai il sintetizzatore per terra e chiusi la finestra, però rimasi appoggiata lì ad osservare fuori, in quel momento mi sentivo così tanto sola, oltretutto non avevo per niente sonno, incominciai a sentire russare Charlie, era davvero buffo! Mi misi in piedi e mi vestii, non so se fosse la cosa più giusta da fare, però avevo voglia d'uscire. M'infilai il cappotto e la sciarpa, però sapevo che se fossi uscita dalla porta il poliziotto se ne sarebbe accorto sicuramente, allora c'era solo una cosa da fare, chiusi gli occhi ed eccomi fuori, cavolo se faceva freddo! Mi chiusi subito il cappotto, poi alzai lo sguardo e guardai prima verso sinistra e poi verso destra, non avevo una meta in particolare, così optai per andare a destra, sapevo che andando in quella direzione mi sarei diretta verso il centro di Forks. Camminai un po' senza pensare a nulla in particolare, guardavo solo davanti a me, senza definire bene le sagome, camminai sicuramente per una mezzora buona, perchè senza accorgermene arrivai a scuola. Alzai il mio sguardo ad osservare quella scuola dall'aspetto così perfetto, sia dentro che fuori, mi avvicinai agli scalini e mi sedetti su essi. Per terra c'era un sassolino lo afferrai e mi ci misi a giocare con le dita...poi mi ritornarono in mente una miriade di pensieri, la mia vera vita...al fatto che Edward non avrebbe mai ricambiato i miei sentimenti e che anche l'amore di Charlie non era rivolto veramente a me, era tutta un'illusione...

- Ma che ci faccio io qui...-

Mi misi le mani sul viso e poi sentii una voce....la sua

- Non lo so, dovresti dirmelo tu!-

Alzai di scatto la testa per assicurarmi di non sbagliare, ed un po' anche per la sorpresa

- Edward?-

- Già.....Bella, si può sapere che ci fai in giro da sola a quest'ora?-

Effettivamente era una domanda sensata...che ci facevo in giro a quell'ora da sola? Ok, non era il momento di fare da pappagallo nella mia testa

- Niente a dire il vero...avevo voglia di fare due passi...-

- Capisco.....la Lofo?-

- Ehm...è a casa a dormire...-

Bè, non avevo detto una bugia, la mia frase poteva intendere che fosse a casa mia a dormire, ma in realtà era a casa sua a dormire, però non era il momento di soffermarsi sui dettagli

- Stasera sei fuggita via di corsa...-

- Sì...è che mi era venuta in mente una cosa...-

- E cosa?-

Che Jasper voleva cenare con me e Lofo, e non con una bistecca? ok.....

- Eh...mah....poi ripensandoci non era nulla d'importante....spero che non mi abbiate presa per una pazza...-

- Ma no figurati, ci hai lasciato un po' perplessi a dire il vero, però nessuno a pensato che fossi pazza!-

- Meno male, questo mi consola. Ma tu invece? Che ci fai qui a quest'ora?-

- Per il tuo stesso motivo, avevo voglia di farmi una passeggiata notturna per riflettere un po' e capire...-

E capire? E cosa doveva capire mai?

- E ci stai riuscendo?-

- Non molto...tu invece?-

- Anche-

- Cosa pensi?-

- Che??-

- Ti ho vista pensierosa, ed ora mi hai confermato che stavi riflettendo, perciò mi chiedevo su cosa, a cosa stessi pensando!-

- E' un po' complicato da spiegare...-

- Provaci...-

- In grandi linee stavo pensando a varie scelte, quale sarebbe quella più giusta...sai, come quando hai due opzioni davanti a te...-

- E non riesci proprio a vedere quali sia la migliore? Non ce nè una che ti fa stare meglio rispetto all'altra?-

- Più o meno, ma non sono sicura che sia realmente così, ho paura che dopo che mi sono lanciata in quella direzione, mi renda conto che in realtà, quello che mi faceva stare così bene non esista...in quel caso sarebbe un problema, perchè non so se sarei in tempo a tornare sui miei passi...è come se ti proponessero il lavoro dei tuoi sogni in un altro continente, sai che potrebbe cambiarti la vita in meglio, sai che è stato il tuo obbiettivo da sempre, però, nello stesso tempo, sai che potrebbe non essere l'offerta di lavoro che ti aspettavi, che dopo che hai deciso di trasferirti in realtà quel lavoro non esiste neppure....-

Rimase in silenzio ad osservare un punto indefinito davanti a lui, poi abbassò lo sguardo verso di me

- Mi è difficile risponderti senza capire esattamente di cosa stai parlando, sembrerebbe che tu debba decidere una cosa davvero importante, qualcosa che ti può cambiare la vita...l'unica cosa che ti posso dire è che io accetterei di trasferirmi...-

Inclinai leggermente la testa cercando di capire meglio la sua affermazione, probabilmente vedendomi dubbiosa sulla sua risposta continuò

- Insomma, io accetterei anche se fosse un rischio, non potrei in anticipo sapere se dopo essermi trasferito, quel lavoro c'è oppure no, potrebbe essere lo sbaglio della mia vita...ma se invece non lo fosse!? E' vero, bisogna pensare ai contro, ma anche ai pro! Magari dopo essermi trasferito quel lavoro esiste davvero, e tutti i miei sogni si realizzerebbero...questo io non posso saperlo, però se non accettassi a priori, rimarrei con questo dubbio per tutta la mia esistenza, ed è bruttissimo vivere con il dubbio che magari la tua vita poteva essere diversa, forse migliore, ed accorgersi d'essere stati troppo vigliacchi per provarci...-

Era la prima volta che gli sentivo fare un discorso così lungo, e sembrava fosse davvero convinto delle sue parole, quasi da convincere anche me. In quel momento lo guardavo dritto negli occhi, trattenendomi dal dirgli tutta la verità, come avrebbe reagito se lo avessi fatto? Se sapesse davvero tutto, avrebbe detto lo stesso? Però comunque aveva ragione, se non provavo me ne sarei forse pentita per tutta la mia vita...e lui sapeva bene, quanto potesse pesare una scelta o un'azione fatta...vedevo che mi osservava come se si aspettasse qualcosa, abbassai lo sguardo un po' imbarazzata e sospirai

- Forse hai ragione, dovrei buttarmi e provarci..-

- Non ti va proprio di dirmi cos'è che devi scegliere?-

- Ti sembrerà una sciocchezza...-

- Forse ci conosciamo da poco per dirlo...però penso che sei una persona speciale, e niente di quello che ti può riguardare potrebbe essere una sciocchezza...-

Oddio, ma perchè mi parlava in quel modo? Così faceva solo in modo che mi illudessi maggiormente..

- Insomma...mettiamola così...diciamo che la Lofo mi ha proposto di tornare in Italia con lei...di riprende la mia vita come l'avevo lasciata quand'ero lì...però qua ho forse...solo forse...trovato qualcosa d'importante, anche se non ne sono sicura...perciò non so se decidere d'andare con lei o rischiare restando, e magari rendermi conto che quella cosa importante magari non esiste...e se fosse così, sarebbe poi troppo tardi e non potrei più andare in Italia...-

Non potevo esattamente dirgli le cose come stavano, non me la sentivo ancora d'espormi in tal modo, però non volevo neppure mentirgli, non mi sembrava d'avergli detto una bugia, in fondo quella era la verità, tornare a casa mia in Italia o restare perchè qui c'era quella cosa importante...perchè qui c'era lui...ma rischiare che fosse solo per me importante. Alzai di nuovo il mio sguardo per osservarlo, volevo che mi dicesse qualcosa, forse speravo che capisse e mi dicesse che voleva che rimanessi, che restassi con lui...ma che cavolo, perchè non diceva nulla e mi guardava come uno stoccafisso!? Ah bello svegliatiii

- Non sei sicura d'aver trovato qualcosa abbastanza importante per restare?...-

Ma mi aveva ascoltata?

- Già...non ne sono pienamente convinta...anzi a dire il vero per nulla...-

Per me lui era davvero importante, ma forse per lui non era lo stesso

- Allora forse non è così importante come credi...-

Che?! Ma cosa stava dicendo ora? Le sue parole non avevano alcun senso logico

- Scusa?-

Gli chiesi...lo vidi accigliarsi un po' per poi rispondermi in un tono quasi arrabbiato, anzi era davvero irritato, ma che gli prendeva?

- Hai appena detto che non sei per nulla convinta che quella cosa sia così importante per te, allora mi chiedo perchè ci stai ragionando sopra, mi sto chiedendo cos'è che ci fai ancora qui, anziché essere a casa a fare le valigie per l'Italia! Qui non c'è nulla per te!-

Non c'era nulla? Le sue ultime parole mi piombarono dentro come un macigno...per me qui non c'era nulla...mi stava dicendo d'andarmene...lui non voleva che io restassi, non gli...importava nulla...ma perchè...che avevo fatto di male per meritarmi una risposta simile?!
Io......avevo solo iniziato ad amarlo.
Forse pretendevo troppo desiderando che anche lui tenesse a me...Isa sei una povera piccola illusa, ad Edward non gli frega un'accidente di te...stavo guardando per terra a pugni stretti, avrei voluto picchiarlo in quel momento, ma sapevo che mi sarei fatta male solo io, e quel dolore si sarebbe solo accumulato alla restante sofferenza che era in me. Alzai i miei occhi pieni di lacrime verso di lui, non vidi esattamente la sua reazione, perchè era tutto appannato per le lacrime che stavo cercando di trattenere, però sentii una lacrima sfuggirmi e rigarmi la guancia prima di cadere nel vuoto, lo stesso vuoto che avevo in me. Chiusi gli occhi lasciandole finalmente scendere, facendo uno scatto mi scostai e mi misi a correre lontana da lui e da quelle sue parole. Corsi con tutta la forza che avevo nelle gambe, senza guardare neanche la direzione giusta da prendere, non che la cosa m'importasse particolarmente in quel momento

- SEI UNO STUDIDOO!-

Urlai in tal modo che mi accorsi di non avere più aria nei polmoni, mi fermai di scatto per riuscire a respirare, ero andata in mezzo al bosco. Mi appoggiai ad un albero con la schiena, cercando di riprendere fiato, ma appena lo feci mi piegai su me stessa ritrovandomi seduta per terra, con la testa appoggiata alle gambe mentre i pantaloni si bagnavano delle mie lacrime...
Improvvisamente sentii un piccolo rumore, così di scatto mi rimisi in piedi allarmata...vidi davanti a me di nuovo lui...lo sapevo che ci voleva ben oltre che correre per seminarlo

- Bella...scusa...perdonami...-

Ero davvero arrabbiata, perchè mi doveva chiedere scusa se quello che aveva detto erano i suoi pensieri? Ognuno è libero di pensare quello che vuole no? Feci un passo indietro infastidita dalla sua presenza, se non mi voleva lì, perchè adesso non mi lasciava in pace? Volevo stare da sola, volevo che mi lasciasse in pace....

- ...Non è sicuro per te rimane qui a quest'ora della notte...Fatti riaccompagnare almeno a casa, per favore...-

Detto questo mi afferrò il polso, in quel momento non ci vidi più dalla rabbia, così chiusi gli occhi per urlargli contro

- NON HO BISOGNO DEL TUO AIUTO! PERCHE' NON TE NE TORNI TU A CASA TUA!!!-

In quel momento mi sentii lasciare immediatamente il polso, così riaprii di scatto gli occhi...

Che avevo combinato.....

Ero niente meno che circondata dalla famiglia Cullen al completo, nel centro del loro soggiorno.......cavolo

 

 

 

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Capitolo 8
*** 7 ***


 CIAO A TUTTI! ECCO IL CAP 7! SON CONTENTISSIMA CHE TI STIA PIACENDO LA MIA STORIA JEANNE88! SPERO CONTINUERAI A SEGUIRLA! VOLEVO ANCHE RINGRAZIARE CHI LA MESSA FRA LE PREFERITE ( SARAMIK-ALICE77-LADY BLUE-JEANNE88 ) , MA ANCHE QUELLI CHE L'HANNO INSERITA FRA QUELLE DA SEGUIRE ( LISA MARTA-SAMIRINA-ONLU-MARTI9000 ) E ANCHE AURORA JULIA CHE L'HA MESSA FRA QUELLE DA RICORDARE! DAVVERO UN GRAZIE A TUTTI! E GRAZIE ANCHE A CHI CMQ LA STA SEGUENDO IN ANONIMATO! BUONA LETTURA!

 

                                                                                             

 

7

 

Oddio, che avevo combinato...tutta la famiglia Cullen al completo mi stava guardando...ok Isa...rifletti...cos'è più giusto fare?

 

- Ehm...state tutti sognando...in realtà io non sono qua...-

 

Ok...non era credibile...i vampiri non dormono, perciò non possono sognare...dovevo inventarmi qualcosa di meglio...ma avevo veramente detto quella frase? Ero per caso impazzita?...erano tutti immobili con gli occhi spalancati...non so se per lo stupore o perchè Jasper li avesse contagiati tutti, dovevo andare via di lì al più presto, chiusi gli occhi e mi sentii chiamare

 

- Aspetta...-

 

Ma troppo tardi, mi ritrovai fuori dalla casa dei Cullen, esattamente dove con la Lofo avevamo provato a teletrasportarci a casa, era davvero buio in giro, non vedevo un fico secco! Piano i miei occhi incominciarono ad intravedere le sagome degli alberi, così decisi di muovermi, dovevo allontanarmi. Guardai indietro per paura che qualcuno mi stesse seguendo accelerando il passo, ed ecco che andai a sbattere contro qualcosa, ritrovandomi con il fondo schiena per terra, bè ero un genio, già non si vedeva un'accidente, poi camminavo con la testa girata dall'altra parte!

Tirai su lo sguardo e vidi che non ero andata a sbattere contro qualcosa, ma contro qualcuno, non era possibile, davanti a me c'era Emmett ed Edward, entrambi in piedi, non sapevo proprio cosa fare...correre? No, avevo constatato che non era una buona idea, oltre che mi avrebbero raggiunto molto velocemente, sarei andata a schiantarmi contro un albero o con la mia fortuna, all'improvviso la crosta terrestre si sarebbe aperta davanti a me inghiottendomi...forse dovevo svanire come solo io ero in grado...

 

- Bellina tutto ok?-

 

Tutto ok? Mi chiedeva se era tutto ok? Certo che non era tutto ok

 

- Sì tutto ok...più o meno-

 

Ma no che non era ok, basta, mi dovevo riprendere. All'improvviso mi accorsi d'essere ancora per terra, così mi alzai barcollando un po', non vedendo esattamente dove mettere i piedi. Alzai lo sguardo di nuovo davanti a me, passando ad osservare Edward e poi Emmett che mi sorrideva, ma che aveva da ridere in un momento come quello?!

 

- Che dici se rientriamo in casa?-

 

Lo guardai poco convinta e probabilmente se ne accorse, perchè mi sorrise

 

- Non mordiamo mica...-

 

Mi rilassai un po', non tanto per la battuta, ma più per il suo sorriso amichevole, così mi girai dandogli le spalle e camminando

 

- L'importante è che ne sei sicuro...-

 

Lo dissi piano, ma tanto sapevo che probabilmente avevano sentito perfettamente. Camminai piano in direzione di casa Cullen seguita da Emmett ed Edward, che ancora non aveva proferito parola, bè forse era meglio, aveva già detto abbastanza. Arrivammo in pochi minuti davanti la porta d'ingresso ed io mi bloccai aspettando che uno dei due aprisse la porta, mica potevo prendere ed entrare così, vabbè che lo avevo fatto poco prima, sbucando nel centro del soggiorno...ma ora era diverso. Non dovetti aspettare nessuno dei due perchè qualcuno dall'interno si affrettò ad aprire, alzai lo sguardo e vidi Alice sorridermi

 

- Bentornata Bella!-

 

Non ero tanto in vena di sorridere o essere tanto amichevole

 

- Come se avessi avuto scelta...-

 

Lei senza togliersi il sorriso dalle labbra mi fece cenno d'accomodarmi, così le passai di fianco ed entrai, girai la testa verso il soggiorno dove c'era il resto della famiglia Cullen che probabilmente mi stava aspettando, mi sentivo sempre più nervosa per quell'atmosfera, di fianco a me arrivò di nuovo Alice

 

- Dai, vieni pure!-

 

Fui superata da Emmett ed Edward che si sedettero su delle sedie attorno ad un grande tavolo a vetro piazzato in sala, come sarei voluta fuggire da quella situazione, come potevo essermi cacciata in quel contesto? Guardai velocemente l'espressione di tutti, sembravano rilassati....a parte Jasper naturalmente...e forse anche Rose, sembrava fosse davvero nervosa, infatti

 

- Forse ci devi delle spiegazioni!-

 

Incominciamo bene...intervenne subito Carlisle, ed iniziò un dibattito fra loro, con me protagonista

 

- Rosalie rilassati...-

 

- No che non mi rilasso, e non mi dire che voi lo siete, ma hai visto che può fare? Non è normale...-

 

Io non ero normale? Senti chi parla un vampiro in gonnella, a quel punto mi intromisi

 

- Forse l'unica a non essere normale sei tu!-

 

- Cosa? -

 

- Hai capito benissimo! Ma se vuoi te lo ripeto ugualmente, però stai attenta questa volta, qua dentro l'unica a non essere normale sei proprio tu!-

 

- Ma come ti permetti!?-

 

In quel momento si alzò in piedi, e con lei anche Emmett, Alice ed Edward, pronti forse a fermarla...almeno speravo

 

- Non sai quanta voglia ho di...-

 

- Uccidermi? Staccarmi la testa a morsi e cibarti del mio sangue per caso? Oh, bè, questa sarebbe la prova definitiva che dimostrerebbe che non sei per niente normale!-

 

Mi accorsi d'aver detto troppo quando tutti si girarono nella mia direzione quasi a bocca aperta, avevo appena dato la prova che sapevo che loro non erano umani...

 

- Era..una metafora...-

 

Li guardai per vedere se qualcuno mi avesse creduto...mmm...direi di no...i miei occhi andarono ancora una volta su Jasper...eddai, non era possibile che fosse ancora lì a guardarmi in quel modo! Per la prima volta poi mi stupì parlando

 

- Mi spiace se ti sto agitando...-

 

Mi sentii all'improvviso molto più rilassata, lo fissavo e non mi sembrava più così spaventoso, anzi....cavolo, ma mi stava influenzando con le sue tecniche persuasive?

 

- Veramente sono stranamente molto rilassata....-

 

Poi mi girai ad osservare gli altri e sbuffai

 

- Bella...-

 

Carlisle mi sorrise

 

- Va tutto bene?-

 

Chiusi gli occhi e presi un respiro profondo, ormai perchè mentire? Non era da me, e mi ero anche stufata di nascondere le cose, di solito ero molto schietta con le persone, infatti a volte non andavo molto a genio...

 

- No, non va per niente bene! Non c'è proprio nulla che stia andando bene...-

 

Li vidi sorpresi dalla mia risposta, forse non se l'aspettavano

 

- Correggimi se sbaglio...ma credo che tu sappia molte cose su di noi...-

 

Mi sentii di nuovo ed all'improvviso rilassata, così mi girai di scatto verso Jasper infastidita

 

- Non ho bisogno che tu mi rilassi...-

 

- A quanto vedo ha ragione Carlisle, ci conosci piuttosto bene...-

 

- Già, vi conosco alla perfezione...-

 

- Ma Bellina, quand'è che lo hai scoperto? E come hai fatto?-

 

- L'ho sempre saputo, dal primo giorno che sono arrivata a dire il vero...-

 

- Hai già incontrato qualcuno come noi prima?-

 

- No Alice...siete i primi vampiri che incontro in vita mia...per fortuna...senza offesa...ma se avessi incrociato altri come voi, non so come sarebbe finita...per quanto so non siete in tanti ad essere come dire...vegetariani...già, penso che come voi ci sia solo il clan di Denali, però non sono mai andata in Alaska per controllare-

 

In quel momento alzai il mio sguardo su di loro e li vidi alquanto interdetti dalle mie parole, forse non si aspettavano tanta sincerità, avevo tranquillamente detto che sapevo fossero vampiri...o forse li aveva sorpresi che sapessi che non si cibavano di sangue umano? O forse un po' tutte le cose. A quel punto Carlisle si alzò in piedi

 

- Ma come fai a sapere tutte queste cose?-

 

- Non vi preoccupate, non dirò nulla a nessuno, tanto fra non molto me ne tornerò da dove sono venuta!-

 

Quando dissi quelle cose guardai Edward, per distogliere subito dopo lo sguardo, però non mi sfuggì l'occhiataccia che gli lanciò Alice

 

- Ritornare da dove sei venuta?-

 

- Sì insomma a casa mia, in Italia...-

 

- Hai una casa in Italia?-

 

Chiese poi Emmett

 

- No, cioè sì, ma non volevo dire quello...io vivo in Italia, sono italiana, perciò tranquilli perchè il vostro segreto verrà via con me!-

 

- Sei italiana?-

 

- Sì! Sono nata in Italia! Tranquilli non sono una spia dei Volturi!-

 

- Sai anche dei Volturi??-

 

- Sì Emmett, ma non solo, io so proprio tutto quanto. So di te che Carlisle, che avevi un padre prete che dava la caccia ai vampiri, ed uno di loro ti ha infettato con il suo veleno così sei scappato, hai resistito al richiamo del sangue, sei andato in Italia...ed eccetera eccetera. Poi hai trasformato Edward che stava morendo per la spagnola, nel frattempo che lui si concedeva gli anni giovanili di trasgressione, oltre a leggere la mente di chiunque, è arrivato il turno di Esme. Poi il figliol prodigo è tornato, così volevi che avesse compagnia ed ecco che arriva Rosalie, sorvolo sulle vicende che hanno portato Rosalie ed Esme alla trasformazione...la cosa però fra Rose ed Edward non funzionò...ed ecco che spunti tu Emmett quasi ucciso da un orso, mi son sempre chiesta che ci facevi in giro a caccia di orsi a dire il vero. Comunque tralasciando ciò, per caso passava di lì la tua attuale moglie che con grande autocontrollo, ti ha portato da Carlisle, e così ecco uno dei vampiri più forzuti...Riguardo a Jasper, bè lui è stato trasformato da una certa Maria durante la guerra, ha addestrato i neonati grazie anche al suo potere di manovrare gli stati d'animo e tutto il resto, ma poi si è stufato, perchè aveva capito che gli mancava qualcosa, ed è andato via, così ha incontrato Alice, che aveva già visto il futuro e lo stava aspettando. Poi lei ha visto anche voi, ha visto il vostro stile di vita, e vi ha raggiunto, per iniziare una nuova vita...e detto questo ora sai e sapete che so proprio tutto!-

 

Li avevo decisamente sconvolti, bè ora sapevo qualcosa in più, i vampiri si potevano sconvolgere, forse avevo detto tutto troppo velocemente, ma anche se fossi andata piano che sarebbe cambiato? Il loro silenzio però mi stava preoccupato

 

- Ehm..tutto bene?...Almeno ora sapete che so tutto su di voi...-

 

Erano tutti ammutoliti e impietriti, poi Carlisle si mise di nuovo seduto

 

- Effettivamente hai ragione sai proprio tutto...ma invece che ci dici di te?-

 

- Di me? Bè io, da un giorno all'altro mi sono resa conto di poter viaggiare in diverse dimensioni, stavo scrivendo una storia su di voi, poi mi sono addormentata e mi sono ritrovata qui, all'inizio pensavo fosse un sogno, non mi sembrava fosse possibile una cosa simile, mi ero convinta totalmente quando la sera mi sono addormentata nuovamente e mi sono ritrovata di nuovo nella mia vera camera. Però, poi ho trovato un foglio, una cosa che avevo scritto qui, così ho incominciato a pensare che non fosse un sogno, ma una realtà parallela creata da me. Pian piano mi sono resa conto che potevo usufruire di una specie di teletrasporto...-

 

- Aspetta un'attimo, hai detto che stavi scrivendo una storia su di noi?-

 

- Bè, nella mia dimensione voi non esistete, siete solo frutto dell'immaginazione di una scrittrice, io ho letto quei libri ed è da lì che ho saputo tutte le vostre storie, io stavo scrivendo una storia inventata da me con protagonisti voi, poi mi son ritrovata...dentro la mia storia...però col l'andar del tempo mi son resa conto che, anche se non scrivevo le vicende, la vita qui proseguiva, perciò ho incominciato a pensare che questa non sia esattamente la mia storia, o una realtà creata da me, ma una realtà parallela, come vi ho già detto un'altra dimensione. Anche se a volte quando penso ad una determinata cosa quella succede, come quando stavo per essere investita...poco prima avevo pensato che fosse davvero strano che non c'era nessun pazzo in circolazione, poi son passata davanti all'ospedale dove lavori tu Carlisle e mi sei venuto in mente, mi stavo chiedendo quando avrei avuto la possibilità d'incontrarti, ed ecco sbucare all'improvviso un pirata della strada, con la conclusione che sappiamo! Mi son resa conto che posso far accadere determinate cose, ma non posso influenzare sulla mente di nessuno qui, per questo ora so che non è la mia storia, magari è solo un altro mio strano potere, chi lo sa...magari anche la scrittrice che ha narrato la vostra storia ha un potere simile al mio, magari anche lei si è ritrovata in una dimensione dove c'eravate voi, e quando è tornata ha voluto scrivere di voi...-

 

- E' davvero incredibile quello che ci stai dicendo Bella...-

 

- Lo so che è difficile credermi...-

 

- Stai tranquilla, noi ti crediamo! Ma dicci Bella, anche la tua amica Lofo proviene dalla tua dimensione?-

 

- Sì, è una mia compagna di scuola, e mi è venuta a trovare, insomma l'ho portata qui, ma ora è a casa sua a dire il vero, forse nel fine settimana torna a trovarmi. Non può mancare da scuola, penserebbero che la mia assenza e la sua siano combinate, e poi dovrebbe inventarsi qualcosa anche con i suoi...-

 

- E ai tuoi invece tu che hai detto?-

 

- Bè, a dire il vero proprio nulla...non ce nè stato bisogno...-

 

- Cosa vuoi dire?-

 

- Mia madre è andata via parecchio tempo fa, e non so che fine abbia fatto, mio padre invece è sempre fuori per lavoro, perciò si può dire che vivo totalmente da sola, così nessuno è a conoscenza della mia assenza, a parte la Lofo naturalmente-

 

A quel punto mi si avvicinò Esme con sguardo triste

 

- Ti sentirai molto sola...-

 

- Ormai ci sono abbastanza abituata, anzi mi sembrerebbe strano se mio padre mi chiamasse, e poi da quando sono qua non mi sento così sola...-

 

- Certo perchè qua hai tutti noi!-

 

- Sì anche per quello Alice...-

 

- Perciò puoi teletrasportarti dove vuoi?-

 

- Mah...effettivamente non lo so...non ho ben capito come funzioni a dire il vero, per ora son riuscita a teletrasportarmi solo a casa mia, da quella vera a quella che ho qua, dal bosco a casa della Lofo, dalla mia stanza qui a fuori...mmm...e dal bosco al vostro soggiorno....-

 

- E non dimenticarti anche del bagno!-

 

- Oh sì è vero.......cavolo.....ma ve ne siete accorti?-

 

Che gran bella figura che avevo fatto...Poi riprese a parlare Carlisle

 

- A dire il vero ti abbiamo vista in mezzo al bosco con la tua amica, ed Edward lo aveva già scoperto precedentemente-

 

- Sì, però Bellina, io mi stavo scompisciando dalle risate quando ti abbiamo sentita in bagno!-

 

- Eh, in quel momento mi era venuto in mente il vostro bagno...e poi non c'è niente da ridere! Perciò voi sapevate che ero in grado di fare questa cosa e avete fatto finta di nulla?-

 

- Anche tu hai fatto finta di nulla pur sapendo che noi non siamo umani. Abbiamo discusso fra noi ed abbiamo deciso che era giusto aspettare che ci dessi tu delle spiegazioni, quando ti saresti sentita pronta...però non avremmo mai pensato ad una rivelazione del genere...-

 

In quel momento sospirai un po', cambiando peso da una gamba all'altra, ero in piedi da un po' ormai, chiusi gli occhi e mi ritrovai seduta sul loro divano, con loro che mi guardarono esterrefatti...poi Alice si avvicinò a me

 

- Ti avevo vista arrivare, ed avevo visto che ci sarebbe stato un cambiamento radicale con il tuo arrivo, però senza vederne il motivo, anzi mi son resa conto che quando vai via da questa dimensione non riesco proprio a vederti...Bella sei davvero speciale! Son contenta che tu sia qui...per caso hai pensato di rimanere?-

 

In quel momento vidi Edward guardarmi per la prima volta da quando iniziai a parlare, adesso si sentiva interessato?

 

- Ci ho pensato a dire il vero...però non credo sia la scelta più giusta da fare...anzi-

 

Ed in quel momento alzai leggermente il timbro di voce

 

- Non so perchè sono ancora qui e non a casa a prepararmi le valige per andarmene!-

 

Poi osservai Edward che stringeva le mani a pungo, a quanto pare la mia affermazione aveva colpito, avevo usato esattamente le sue parole in fin dei conti, mi aveva detto chiaramente che dovevo andarmene via! Alice spostò lo sguardo verso suo fratello, probabilmente solo lei aveva capito appieno le mie parole, sicuramente aveva visto avvenire la nostra discussione davanti alla scuola

 

- Non dire così, io sono felice che tu sia qui e tutti noi...-

 

- Sì...proprio tutti...-

 

- Non ti piacerebbe restare con noi?-

 

- Non penso che voi possiate rimanere a lungo a Forks, prima o poi ve ne andrete via di qui...-

 

- Non dovresti essere così pessimista Bella...per me andrà tutto bene...-

 

- Se lo dici tu allora mi fido, non scommetterei mai contro di te Alice ahahah-

 

- Mi conosci proprio bene a quanto pare! Ora capisco anche quella frase che dicesti alla lezione di musica! Comunque dai Bella, resta qui! Diventeremo grandi amiche, e andremo a fare un sacco di shopping insieme!-

 

- Alice, forse Bella dovrebbe scegliere da sola cosa sia più giusto per lei...-

 

- Carlisle non ha pienamente torno Alice, dovrei valutare bene, poi dovrei vedere come fare con la mia vera dimensione, non è che posso sparire da un giorno all'altro! Penserebbero che mi hanno rapita o uccisa o boh...insomma...devo valutare bene, anche perchè poi non potrei tornare sui miei passi...comunque ne parleremo meglio...ora è meglio che io vada...se no domattina chi si alza per venire a scuola!-

 

- Allora domani ci vediamo!? Non è che ora torni a casa a fare le valigie e scompari?-

 

- No, non sono la persona che lo fa!-

 

- Ma dai Bellina ci lasci già!?-

 

- Sai com'è, non riesco a rimanere sveglia ventiquattr'ore su ventiquattro come fate voi!-

 

Detto ciò mi diressi verso la porta

 

- Bellina se vuoi ti riaccompagno a casa, magari ti mostro come ci spostiamo noi vampiri, ti stupirai da quanto poco tempo arriveremo a casa tua!-

 

- Oh, non ho dubbi su ciò, ma penso che nel modo in cui mi muovo io, sono ancora più veloce Emmett! Ma grazie lo stesso, però tienilo da parte quest'invito perchè sono davvero curiosa di provare! Allora bè...vi auguro buonanotte...o forse non dovrei?!-

 

- Stai tranquilla Bella, va bene ugualmente!-

 

Che dolce che era Carlisle

 

- Vienici a trovare presto Bella!-

 

- Certo Esme...-

 

Mi girai a guardare Edward per poi spostare lo sguardo...

 

- Allora domani...-

 

Mi girai di scatto verso gli altri e feci un gran sorriso ed ecco tutto svanire davanti ai miei occhi per ritrovarmi nella mia camera, per la prima volta avevo tenuto gli occhi aperti ed era stata una cosa davvero pazzesca! Mi erano passati davanti agli occhi un milione di posti, era stato tutto così veloce...In quel momento sbadigliai, avevo davvero sonno, mi tolsi il giubbotto e mi cambiai per mettermi il pigiama, presi il cellulare e vidi che erano le 4 del mattino...poi mi ritornò in mente Edward, ma perchè doveva venirmi in mente proprio ora? Avevo solo tre ore per poter dormire....cavolo

 

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Capitolo 9
*** 8 ***


ECCOMI TORNATA CON UN NOVO CAPITOLO, HO CERCATO DI METTERCI MENO TEMPO POSSIBILE!! PENSO CHE FRA NON MOLTO CI SARA' UN BEL COLPO DI SCENA IN QUESTA STORIA....MA VEDRETE...

RINGRAZIO ANCORA UNA VOLTA CHI STA LEGGENDO, E CHI HA INSERITO QUESTA FF FRA LE SUE PREFERITE, O FRA QUELLE DA SEGUIRE, SPERO CHE NON VI DELUDI! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA, CI SENTIAMO PRESTO, E FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE! UN BACIONEEE

 

                                                                  

 

 

 

 

 

 

8

 

Ed ecco la sveglia suonare puntuale le sette del mattino, aprii gli occhi con un'enorme sforzo, mi sentivo davvero distrutta, avevo dormito poco e niente, mi sedetti sul letto e mi strofinai il viso


- Forza Isa....-


Mi alzai per andare in bagno, e mi feci una doccia per svegliarmi, quando uscii dal bagno però mi resi conto che non aveva avuto molto effetto. Ritornai in camera per vestirmi, mi misi un jeans nero ed un maglioncino verde elettrico, non avevo neppure voglia di cercare qualcosa di meglio. Scesi in cucina già con lo zaino per prepararmi un caffè, sperando che la caffeina mi avrebbe finalmente svegliata, guardai l'orologio appeso in cucina che segnava le 7.30, era ora d'andare. Presi lo zaino che avevo appoggiato a terra, e mi dirigei verso la porta, avrei tanto bigiato oggi....chiusi dietro di me la porta e alzai lo sguardo sul vialetto vedendo ciò che non mi sarei mai aspettata...c'era niente meno la Volvo grigia di Edward...feci qualche passo avanti e vidi che si abbassò il finestrino del passeggero, c'era Alice seduta accanto a Jasper ed accanto a lui c'era Emmett con un sorriso


- Buongiorno Bella, ti serve un passaggio?!-


- Non ascoltarla Bellina, è voluta passare a vedere se ci fossi ancora!-


- Stai zitto non è vero, sapevo già che c'era! Avevo paura che non saresti venuta a scuola per il troppo sonno-


- Buongiorno ragazzi....a dire il vero ci ho pensato a non venire oggi...ho un sonno...-


- Dai sali in macchina Bella!-


Osservai la portiera davanti, mi sarei dovuta sedere accanto ad Edward?! Wow...che gioia...però sapevo che Alice non mi avrebbe permesso di rifiutare, così presi un respiro ed andai verso di loro, aprii la portiera ed ecco davanti a me Edward...


- Buongiorno...-


- Buongiorno-


Mmh...che allegria, come si diceva...il buongiorno si vede dal mattino, appoggiai la testa al sedile, sentivo che se avessi chiuso gli occhi mi sarei addormentata, ma per fortuna i passeggeri dietro avevano voglia di parlare


- Bellina stanotte sei andata dritta a casa o sei passata da qualche altro posto?-


- No Emmett, non sono finita nel bagno di nessuno stanotte, se era questo che mi volevi veramente chiedere...effettivamente mi era venuta l'idea di dormire nella vostra vasca da bagno, però ho resistito!-


- Ti avremmo ospitata volentieri nella vasca!-


- Dai lasciala in pace! Bella oggi che lezioni hai?-


- A dire il vero manco lo so, aspè che guardo...mmm....alle prime due ore ho italiano, alla terza ho...geometria analitica...che non so cosa sia...alla quarta sociologia...eh...mi manca la mia scuola cavolo-


- Ma se sei bravissima a scuola Bella! Comunque anche noi oggi abbiamo italiano le prime due ore, che bello, così passiamo insieme un po' di tempo!-


Eccoci arrivati a scuola, scendemmo dall'auto e mi sentii osservata più del solito, già ero per loro quella nuova, in più ero arrivata con i fratelli Cullen...anzi a proposito, mi girai verso Alice


- Ma Rosalie dov'è?-


- Viene un'ora dopo oggi!-


Senza spostare il mio sguardo da terra entrammo a scuola, non volevo guardare tutte quelle persone che mi fissavano. Mi si affianco Jasper...


- Stai tranquilla...-


Facile per lui. Camminammo in silenzio nei corridoi ed entrammo in aula, Alice si sedette al penultimo posto verso la finestra, Jasper naturalmente accanto a lei ed Emmett si mise al suo fianco, bene...sembrava che avessero già calcolato tutto, spostai leggermente il mio sguardo su Edward che guardava in cagnesco verso di loro, probabilmente non gli andava a genio di sedersi accanto a me, ma cosa pensava, per me era lo stesso...forse.

Gli passai accanto senza girarmi a guardarlo e mi andai a sedere dietro Alice, poco dopo lui mi raggiunse e mi si sedette di fianco. Che situazione tremenda che si era creata, io ero immobile nella mia posizione e lui faceva lo stesso...ma forse per lui era naturale stare immobile come una statua! Dopo la discussione avvenuta ieri non c'eravamo detti una parola, niente di niente, ed il suo silenzio forse era più terribile delle sue parole, i miei pensieri furono interrotti quando arrivò l'insegnate con la TV


- Oggi vedremo un film in Italiano con i sottotitoli in italiano, aiuta a comprendere meglio la lingua!-


Vidi che chiese a due ragazzi seduti in prima fila di chiudere le tende e spegnere la luce...non c'eravamo proprio, in quel modo, sicuro che mi sarei addormentata. Mi guardavo in giro e non vedevo nulla, i miei occhi si dovevano ancora abituare al buio della stanza, mi agitai un po' sapendo che Edward poteva vederci benissimo. Finalmente il film partì, così potei rivedere! Appoggiai il braccio sinistro sul banco e ci appoggiai la testa, avevo così tanto sonno, sentivo le mie palpebre davvero pesanti, il fatto che il film non fosse un film peggiorava la situazione, era un documentario sulla storia italiana. Mi ricordai che la sera, quando non riuscivo a dormire, accendevo la tv per seguire sempre qualche documentario per addormentarmi, così sbuffai e borbottai fra me


- Fra tutte le cose che poteva farci vedere, proprio un documentario gli è venuto in mente a questo? Oddio...ora è sicuro che mi addormento...-


Sentii Emmett tossire trattenendosi dal ridere, naturalmente le mie parole solo bisbigliate non erano sfuggite ai miei amici, senza rendermene conto poco dopo chiusi gli occhi.

Mi resi conto d'essermi addormentata quando la mia testa stava per cadere sul banco, mi raddrizzai immediatamente guardandomi intorno per vedere se qualcuno si fosse accorto di qualcosa, in quel momento vidi che Edward spostò subito lo sguardo verso la TV, mi stava guardando?

No, Isa non t'illudere...

Non ce la facevo più, preferivo che avesse spiegato per tutte le due ore, piuttosto che sorbirmi quello strazio


- Come vorrei che quel maledetto televisore avesse un corto circuito!-


In quel momento ci fu un botto provenire dalla televisione e lo schermo si spense, il professore corse ad accendere la luce dell'aula, vedemmo che dalla televisione stava uscendo del fumo, un ragazzo si alzò in piedi per aiutare l'insegnate


- Prof credo che abbia avuto un corto circuito!-


- Ma se la tv è nuova! Questa non ci voleva!-


In quel momento Alice, Jasper ed Emmett si girarono immediatamente nella mia direzione con le facce sconvolte, sentivo anche gli occhi di Edward puntati su di me...ed io in quel momento sarei voluta scomparire volentieri


- Bella...ma sei stata tu?-


Mi chiese a bassa voce Alice...ero stata io? Ma che avevo combinato?


- Non ho fatto proprio nulla io! Non mi sono mossa!-


- Eh Bellina non c'è bisogno che tu ti muovi per combinare guai a quanto pare!-


In quel momento il prof richiamò l'attenzione


- Ragazzi, scusatemi un attimo che porto via il televisore, vado a controllare se ce ne un altro disponibile, non fate casino in mia assenza!-


Jasper mi guardò serio


- Bella, devi pensare bene a cosa desideri!-


- Ehy, guardate che magari è stata solo una coincidenza!-


- Tu dici?-


Ok, non ero convinta neppure io, però che potevo dire? All'improvviso mi sentii chiamare, così spostai lo sguardo dall'altra parte dell'aula, non mi ero per niente accorta della presenza di Mike, così mi alzai per andarci a parlare un attimo, sotto gli occhi increduli dei quattro bei vampiri vicino a me. Avevo visto che Edward serrò la mascella vedendomi alzare...ma che gli prendeva? Ora non voleva nemmeno che gli passassi accanto? Jasper l'osservava serio, forse aveva percepito la tensione nell'aria...


- Ciao Mike!-


- Ciao Bella! Allora come stai? Ieri poi ho saputo che te ne sei andata da scuola, mi spiace che tu ti sia sentita male per colpa mia...-


- Ma figurati, non è stata colpa tua, è che mi fa sempre quell'effetto la vista del sangue, anche se è solo una goccia, ho una fobia allucinante!-


- Infatti ho visto che sei diventata bianca come un cadavere!-


- Una volta mi sono vista allo specchio e ti assicuro che i cadaveri hanno un colorito migliore di quello che avevo ieri io! Il problema è che il battito accelera e mi vengono le palpitazioni, e la conseguenza come avrai notato è che svengo!-


- Una brutta fobia direi!-


- Decisamente!-


- A parte ciò, io e gli altri abbiamo organizzato per il fine settimana una gita a La Push, e mi chiedevo, se non avessi altri impegni, se ti andrebbe di venire con noi! E' un posto magnifico, abbiamo visto il meteo e sembrerebbe che questo fine settimana ci sia un po' di sole!-


- A Fisrt Beach? Nella riserva dei Quileute?-


- La conosci? Ci sei già stata?-


- La conosco di fama...-


- Assì? Sai che a volte ci sono i Quileute che fanno dei falò in spiaggia e raccontano varie leggende? C'è un'atmosfera bellissima!-


- Sarebbe bello assistere, però per questo fine settimana ci sarebbe un problema, mi viene a trovare un'amica...-


- Ed è un problema? Perchè non porti anche lei? Son sicuro che le piacerà!-


- Su questo non c'è dubbio...dai, fammici pensare un po', nel caso vi faccio sapere se ci sono!-


- Guarda che ci conto!-


- Ok!-


A parte tutto Mike era davvero un ragazzo solare. Mi girai per tornare al mio posto quando vidi Edward guardarmi con sguardo severo, non gli diedi molta importanza e mi sedetti, a quel punto vidi che anche Alice mi osservava accigliata


- Bella, vuoi davvero andare a La Push con Mike?-


- Perchè no, trovo che sia un ragazzo davvero simpatico-


In quel momento sentii Edward sbuffare schernendo la mia ultima affermazione, se volevo la guerra...


- Mica come qualcun altro..-


In quel momento lo vidi girarsi per guardarmi senza però dire nulla, era infastidito e lo vedevo, forse si era offeso per la mia frase, ma ognuno è libero di pensarla come vuole no? Lui mi aveva detto che era meglio che me ne andassi, giusto? Era stato libero di dire ciò che pensava, anche se mi aveva ferita, ora forse potevo ripagarlo con la stessa moneta, tanto se non gli piacevo non avrebbe fatto nessuna differenza se lo avrei fatto innervosire di più no?


- Poi sono curiosa di conoscere la tribù dei Quileute! Mi affascina l'idea!-


- Guarda che sono pericolosi Bellina!-


- Emmett sai come si dice? Il bue che da del cornuto all'asino...comunque non sarò sola, al mio fianco ci sarà Mike, e la cosa non mi dispiace!-


Vedevo l'espressione di Alice esterrefatta dalle mie parole, e continuava a passare lo sguardo prima su di me e poi su Edward, poi si riprese


- Allora ti piace sul serio quel Mike....chi lo sa...forse hai trovato un buon motivo per restare...-


Ma cosa stava dicendo!? Poi la vidi farmi l'occhiolino...e lì capii, aveva capito che avevo detto quelle cose apposta per dar fastidio ad Edward, e lei voleva darmi una mano, forse voleva che si sentisse in colpa per le parole poco gentili della sera prima


- Dai Alice cosa dici...non ci avevo proprio pensato...-


- Male, perchè dovresti! Magari è l'occasione giusta per capire cosa ci sia d'importante quì per te-


All'improvviso sentii una vibrazione provenire dal banco, così di scatto mi girai in direzione di Edward, che in quel momento stava stringendo il legno del tavolo, facendolo sbriciolare...mi fece davvero paura, era davvero nervoso, forse avevo esagerato con la messinscena, ma perchè era così arrabbiato dopo tutto? Possibile che gli desse così fastidio l'idea che io trovassi qualche buon motivo per restare!? Voleva così tanto che me ne andassi?


- Edward!-


Lo riprese Alice, così io sospirai alzandomi, trovando i loro occhi puntati su di me


- Lascia perdere Alice...Edward se ti da così fastidio il fatto che io resti qui, basta che lo dici senza fare troppe scene...Alice se il prof chiede di me, digli che non mi sono sentita molto bene...-


- Bella, ma che fai?-


- Non voglio stare in un posto dove non è gradita la mia presenza! Me ne vado...-


Senza dare il tempo di dire nulla presi il mio zaino ed uscii dalla classe dirigendomi in bagno, controllai che non ci fosse nessuno, avevo voglia di rilassarmi, di staccare la spina da tutto ciò. Alzai lo sguardo sullo specchio di fronte a me, e mi venne in mente un'idea, perchè non provare i miei poteri? Se potevo davvero teletrasportarmi dove volevo, perchè non trasgredire un po'? Chiusi gli occhi e pensai a quale poteva essere una meta, poco dopo riaprii gli occhi ed eccomi nel bel mezzo di una spiaggia delle Maldive! Cavolo se faceva caldo, mi guardai attorno per vedere se ci fosse qualcuno, ma per fortuna non si vedeva anima viva, così decisi di spogliarmi e rimanere in mutande e reggiseno, avevo voglia di farmi un bagno in quell'acqua cristallina, così gettai tutto per terra e corsi nell'acqua! Era di una temperatura ottima, si stava divinamente, vidi addirittura dei pesci colorati passarmi vicino, era un paradiso terrestre, m'immergei completamente facendomi cullare da quella sensazione così piacevole. Decisi d'uscire quando i miei polpastrelli erano ormai tutti raggrinziti, mi distesi sulla sabbia bianca e chiusi gli occhi, la sensazione del sole sulla mia pelle era altrettanto fantastica, mi sentivo rigenerata.

Non so quanto a lungo rimasi sdraiata, perchè mi addormentai, però quando riaprii gli occhi vidi che c'era il tramonto, che spettacolo mozzafiato che si stava verificando...poi riflettendo mi resi conto che era davvero tardi, mi alzai e mi vestii velocemente, con una tristezza infinita per dover andare via da quel posto...però mi venne in mente Alice, chissà cosa aveva pensato non vedendomi più a scuola, probabilmente era andata anche a casa di Charlie per vedere se fossì lì, oltretutto probabilmente non mi aveva vista nemmeno in una delle sue visioni...perciò starà pensando che me ne sono andata....forse sarei dovuta andare da lei...Chiusi di nuovo i miei occhi pensando a casa Cullen, mi accorsi immediatamente che ero arrivata dal cambio di temperatura, aprii gli occhi ed ero fuori casa loro, poi sentii urlare il mio nome


- BELLAAA!!!-


Alzai il mio sguardo e vidi Alice davanti alla porta, ed all'improvviso era di fronte a me che mi abbracciava


- Dove sei stata? Mi hai fatta preoccupare a morte! Pensavo te ne fossi andata via senza neppure salutarmi, non ti ho vista più... non hai pensato a quanto potessi sentirmi in pena?...-


- Calma Alice! Sono qui!-


- Entriamo in casa!-


La seguii in casa ritrovandomi l'intera famiglia Cullen in soggiorno


- Buonasera!-


Ero così rilassata


- Bella, ma dove sei stata per tutto il giorno?-


Esme era davvero la figura materna per eccellenza


- Bellina, ma sei abbronzata o sbaglio?-


In quel momento Alice mi si piazzò davanti osservandomi attentamente aspettando probabilmente una spiegazione


- Si vede tanto? Ehh..-


Mi sentivo come in un interrogatorio, però ero davvero così rilassata che non potevo non sorridere e sentirmi abbastanza felice. E forse stavo contagiando anche loro, perchè vidi Jasper sorridere e forse irradiare tale sensazione a tutti...


- Eh Emmett che ci vuoi fare, mi sono addormentata sotto il sole delle Maldive, ed ecco la conclusione, meno male che non mi sono scottata!-


- Sei stata alle Maldive?...C'è io...tutti noi, eravamo preoccupati che te ne fossi andata chissà dove e tu eri a prendere il sole alle Maldive??-


- Veramente Alice non sono andata a prendermi il sole, piuttosto a farmi un bagno, poi mi sono addormentata sulla spiaggia e così ho preso il sole! Eh, devi vedere che paradiso che sono le Maldive, da grande potrei decidere di vendere il cocco sulle spiagge delle Maldive...mi ci vedi? Cocco bellooo!-


Ok, ero davvero su di giri, ora mi guardavano con la bocca spalancata, forse per colpa del cocco bello? In quel momento mi venne in mente Charlie, cavolo, se tornava a casa e non mi trovava avrebbe chiamato l'FBI!


- Scusate un attimo!-


Senza pensarci su andai a casa, ero nella mia stanza, mi affacciai alla finestra e vidi che non era ancora arrivato, per fortuna. Cercai carta e penna per lasciargli un messaggio dove gli spiegavo che sarei uscita a cena fuori con amiche, scesi in cucina lo appoggiai al tavolo e ritornai dai Cullen...erano esattamente dove li avevo lasciati


- Bella...-


Alice mi stava guardando intensamente


- Sì?-


- Riesci a stare per momento ferma? Non puoi prendere, e scomparire così!-


- Oh, sì, scusa...ormai non ci faccio nemmeno caso!-


- Ce ne siamo accorti tutti!-


- Pensa se fossi un vampiro anch'io, che potenzialità pazzesche avrei, se già da umana riesco a fare certe cose!-


Quella mia affermazione lì lascio davvero interdetti, ma la cosa che più mi sorprese fu l'intervento nel discorso di Edward


- Come fai a dire una cosa del genere?-


- Scusa!?-


- Come fai a parlare tranquillamente della tua morte? La nostra non è una vita, tutti noi saremmo restati umani, anche sapendo che poteri potevamo avere, non avremmo mai scelto di divenire vampiri!-


- Io non ho mai messo in dubbio questo Edward! Ho solo fatto una constatazione, e non capisco perchè tu ti scalda tanto, oggi me ne sono andata dopo averti visto così nervoso per la mia presenza!-


- Non ero nervoso per la tua presenza, ma per quello che stavi dicendo! Fino a ieri sera, hai detto che non avevi niente d'importante qui ed oggi te ne sei venuta fuori con Mike!-


Ma cosa stava dicendo? Io non avevo detto quello, io avevo detto che forse la cosa che credevo fosse importante non esisteva, perchè probabilmente io sarei rimasta solo per il mio amore nei suoi confronti, il mio amore non corrisposto, ma cos'aveva capito? All'improvviso ci arrivai...lui aveva capito che io credessi che, qua, non c'era nulla di tanto importante per restare, che magari lui non era così importante per farmi rimanere...era davvero possibile che fosse questo il motivo del suo atteggiamento? Possibile anche che fosse geloso di Mike? Forse però mi stavo invece solo illudendo come al mio solito....però non mi piaceva vederlo innervosito...


- Eh, tu hai solo stravolto quello che ho detto, cambiando totalmente il contesto, poi magari era anche tardi e non mi sono fatta capire io, però non dovresti arrabbiarti in questo modo...-


Mi avvicinai a lui, ed allungai un dito sul suo viso con sguardo serio, vedevo che attendeva le mie parole senza muoversi di un millimetro, eravamo così vicini...


- Guarda qui...ti stanno venendo le rughe da quanto sei nervoso!-


In quel preciso momento Emmett scoppiò a ridere, Jasper incominciò a tossire per mascherare anche la sua risata, e gli altri Cullen vedevo che giravano la testa per non farsi vedere con un sorriso divertito per la mia affermazione. Io dal canto mio osservavo dritta negli occhi Edward che mi guardava stupito, non resistetti a sorridergli


- Dai Edward, sei più bello quando ridi!-


Magari non mi avrebbe mai vista in maniera diversa, ma forse mi sarebbe bastato...gli sarei potuta essere amica, almeno fin quando restavo. Vedevo che mi guardava perplesso, speravo non avesse notato il mio sguardo triste. Mi girai così verso il resto della famiglia Cullen


- Questo fine settimana la mia amica Lofo mi viene di nuovo a trovare...-


Volevo cambiare discorso


- Bella, ma anche lei sa tutto di noi?-


- Certo Alice!-


- Ma Bellina questo fine settimana non devi mica uscire con Newton?!-


Emmett riusciva a tirare fuori sempre il discorso sbagliato nel momento sbagliato, ma com'era possibile?


- A dire il vero sì...ma non siamo soli! E poi son curiosa di visitare La push -


- Bella forse non sai proprio tutto...-


- No Alice, so proprio tutto, so del patto con i Quileute! Stai tranquilla, non mi accadrà nulla!-

- E' davvero sorprendente tutto quello che conosci su di noi, forse ci conosci più tu che noi stessi!-

- Bhe ora non esageriamo!-

In quel momento sbadigliai, era stata una giornata davvero movimentata, era pur vero che avevo dormito nel pomeriggio, però mi sentivo stanca. Probabilmente il mio gesto non era sfuggito ai presenti

- Ehy Bellina hai sonno?-

- In un certo senso direi di sì Emmett, forse sarebbe l'ora che io ritorni nella mia tana!-

- Aspetta Bella, perchè non resti qui per stanotte? Perchè non chiami Charlie e gli dici che resti da noi a dormire? Dai!!!-

- A dire il vero non so...-


- Dai Bellina, stai tranquilla nessuno ti salterà addosso nel mezzo della notte per cibarsi di te!-


- Certo che ora mi hai proprio convinta Emmett!-


A quel punto si misero tutti a ridere


- Mh...se non è un disturbo!-


A quel punto guardai Carlisle, era lui il padrone di casa, non volevo restare senza il suo permesso. Mi fece un sorriso prima di rispondermi


- Nessun disturbo Bella, ci farebbe piacere-


- Allora ok resto...però posso telefonare? Devo avvisare Charlie-


A quel punto come un razzo mi si presentò davanti Esme sorridente con il telefono in mano


- Grazie!-


Presi il telefono in mano e guardai i numeri perplessa...non ci avevo proprio pensato...all'improvviso vedendomi un po' titubante con il telefono in mano Carlisle mi si avvicinò


- C'è qualcosa che non va Bella?-


- Ehm, a dire il vero...bè insomma...eheh....non so il numero di telefono di Charlie...-


- AHAHAHAH Bellina sei il massimo!!! AHAHAHAH-


- Ma Bella, come fai a non sapere il tuo numero?-


- Alice, ti ricordo che in realtà non è il mio numero, ma è quello di Charlie!-


- Tranquilla Bella, dovrei avere il suo numero, sono il suo medico! Eccolo, tieni pure!-


- Grazie Carlisle!-


Composi il numero e feci qualche passo lontano, sapevo che non sarebbe servito perchè tanto mi sentivano, ma era questione d'abitudine, ogni volta che ero al telefono camminavo in giro, ogni volta facevo i chilometri con il telefono in mano! Il telefono squillava ed ecco finalmente che sentii alzare la cornetta


- Pronto?-


- Ciao Papy, sono io!-


- Ciao Bells, tutto bene?-


- Certo, ti volevo avvisare se non hai nulla in contrario...volevo rimanere da Alice a dormire, hai presente la figlia del dottor Cullen? Volevamo fare un pigiama party!-


Non sapevo proprio cosa inventarmi su due piedi


- Mah, non so Bella, così all'improvviso, il dottor Cullen è d'accordo che tu rimanga?-


- Certo papà! Stai tranquillo!-


- Se anche lui è d'accordo allora va bene, mi raccomando comportati bene Bella!-


- Va bene!-


- Allora buon pigiama party! Salutami la famiglia Cullen e ringraziala!-


- Ok! Buonanotte!-


- Buonanotte Bella!-


Per fortuna non aveva fatto troppe domande, ne aveva insistito troppo, mi girai per tornare dagli altri.


- Un pigiama party è Bella!-


- Non sapevo cosa dirgli a dire il vero!-


- Eh va bene, ora vieni con me, che così ti metti qualcosa di più comodo!-


Senza che obbiettassi mi prese e trascinò su per le scale, mi fece entrare in una stanza, o più che altro un armadio, era una camera debita solo per vestiti. La tortura durò mezzora, mi fece provare non so quanti pigiami, mi sentivo una bambola nelle mani di una bambina! Per fortuna poi si decise! Mi fece indossare un pigiama di seta color grigio perla, era piuttosto largo sulle spalle, dove c'erano dei ricami neri, gli stessi ricami c'erano anche sulle maniche larghe tipo pipistrello e sui lati del pantalone anche lui a zampa d'elefante....era davvero bello, anche se forse addosso a me non faceva quell'effetto! Ma perchè Alice aveva tutti quei pigiami se loro non dormivano? Non glie lo chiesi neppure...Dopo i preparativi finalmente mi lasciò libera di scendere in soggiorno. Appena arrivai i presenti si girarono tutti nella mia direzione...che vergogna


- Bellina ma come siamo carine!-


- Non mi prendere in giro Emmett! Tua sorella mi ha usata come cavia!-


- Io non indosso mai i pigiami perciò mi sono divertita a vederli indossati da te!-


La guardai un po' accigliata, poi il mio sguardo andò su Edward che mi stava fissando...chissà cosa stava pensando in quel momento, però vedendo che avevo notato che mi stava fissando spostò lo sguardo. Alice quasi danzando raggiunse Jasper dall'altra parte della stanza, erano davvero belli insieme. Rose ed Emmett erano su uno dei due divani abbracciati che stavano guardando la TV, mentre Edward era seduto sull'altro divano che faceva lo stesso...più o meno...perchè Rose continuava a girare canale! Mi sedetti sul divano dove c'era Edward, però all'altra estremità, mi sentivo un po' agitata per la sua presenza, ma nello stesso tempo mi sentivo così in pace, ero in perfetta sintonia con l'ambiente circostante, volevo un gran bene a quella famiglia, erano il mio stereotipo di famiglia. Facendo piano piegai le gambe sul divano, con il braccio destro mi appoggiai al bracciolo sorreggendomi la testa, avevo dormito per mezza giornata eppure mi sentivo stanca, guardavo anch'io la TV senza nessun interesse, e piano sentivo che la stanchezza stava per avere il sopravvento, così i miei occhi incominciarono a chiudersi lentamente....

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE

SPOILER DEL PROX CAPITOLO

 

- No, perchè lo vorrei davvero, vorrei fare quella vita, forse anche senza i Cullen...e a dire il vero non avevo pensato a loro...-

- In quale circostanza non avevi pensato a loro?-

- Per la mia trasformazione...-

 


CHE DIRE AL PROSSIMO CAPITOLO CAIOOOOOO

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Capitolo 10
*** 9 ***


ECCOMI QUI CON UN NUOVO CAP. SPERO DI NON AVERVI FATTO ATTENDERE TROPPO! ALLORA CHE DITE VI STA PIACENDO L'EVOLVERSI DELLA STORIA? LO SPERO VIVAMENTE! VOLEVO RIGRAZIARE CHI HA INSERITO RECENTEMENTE LA MIA STORIA FRA QUELLE PREFERITE ( SSAPHIRAS E M_ALJEN) GRAZIE MILLE, SPERO VIVAMENTE CHE CONTINUERETE A SEGUIRE QUESTA FF! POI UN GRAZIE ANCHE A CHI L'HA INSERITA FRA QUELLE DA SEGUIRE, SEMPRE RECENTEMENTE ( CECLYCULLEN94IAIA_TWLMELODY POTTERORNELLA ) GRAZIE A TUTTI! GRAZIE ANCHE CHI ANONIMAMENTE COMUNQUE LA STA SEGUENDO! E UN RIGRAZIAMENTO PARTICOLARE A LADY BLUE E DEBA CHE MI FANNO SEMPRE SAPERE COSA NE PENSAVO, SPRONANDOMI A CONTINUARE! GRAZIE MILLE! FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE! UN GROSSO ABBRACCIO CIAO E AL PROSSIMO CAPITOLO

 

 

                                                                  

 

 

9

 

 

Piano aprii gli occhi in un totale silenzio, ero sdraiata sul divano con una coperta sul corpo, ricoperta da essa si stava davvero bene, era così morbida, oltretutto ero davvero comoda, mi sarei volentieri girata dall'altra parte per dormire ancora, però sapevo che non era la cosa giusta da fare, così mi sedetti.

Mi strofinai un po' gli occhi e mi stirai le braccia facendole scrocchiare, non mi ero resa conto di sentirmi un po' indolenzita da quella posizione in cui mi ero ritrovata...osservai la coperta chiedendomi chi fosse stato a coprirmi e mettermi sdraiata sul divano. Osservai un po' in giro, ma in soggiorno non c'era nessuno, ne sentivo nessun rumore, forse i Cullen erano andati a caccia, i miei occhi poi andarono alla vetrata, non c'era il sole ma era piuttosto illuminato, quella luce che c'era di solito la mattina all'alba. Sbadigliai e mi alzai in piedi andando verso le finestre, sembrava che fuori facesse freddo, c'era anche un po' di foschia, mi venne lo stesso un piccolo brivido anche se in casa la temperatura era ottima. Ero così attenta ad osservare fuori che mi spaventai quando sentii improvvisamente parlare dietro alle mie spalle

 

- Finalmente ti sei svegliata Bella! Oh, scusa, non volevo spaventarti!-

 

Mi girai di scatto e davanti a me c'erano Alice, Emmett ed Edward

 

- Finalmente la Bella addormentata si è svegliata! Pensavamo avessi bisogno del bacio del principe azzurro! Mi sarei proposto, ma penso che oltre a Rose qualcun altro mi avrebbe staccato la testa! AHAHAH!-

 

Vidi Edward incenerire con lo sguardo suo fratello che smise immediatamente di ridere

 

- Bella tutto ok?!-

 

All'improvviso vidi Alice e gli altri che mi osservavano preoccupati, forse avevano paura che non stessi bene per il fatto che non avevo ancora parlato, ma era più forte di me, la mattina ci voleva un attimo prima che connettessi il cervello con il linguaggio. Spostai lo sguardo su Edward che fece un passo avanti preoccupato, così mi convinsi ad aprire bocca

 

- Sì...-

 

- Allora parli Bellina!-

 

- Sì...scusate...è che mi devo svegliare ancora totalmente...-

 

Mi strofinai il viso portandomi le mani fra i capelli

 

- Hai bisogno di qualcosa?-

 

Guardai Alice davanti a me che mi guardava con aria interrogativa

 

- Sì...del bagno...vorrei farmi una doccia se non vi dispiace....-

 

- Ci mancherebbe!-

 

- Vai tranquilla Bellina, tanto sai dov'è!-

 

Guardai Emmett chiedendomi come fosse possibile che era così energico a quell'ora...ma che domanda sciocca mi ponevo? Senza dire nulla gli passai di fianco dirigendomi in bagno, sentivo i loro occhi puntati su di me, ma non mi fermai a controllare.

M'infilai sotto la doccia tiepida, sperando che mi svegliasse, dopo poco spensi l'acqua ed uscii, fui sorpresa di trovare dei vestiti appoggiati al marmo del lavabo, sapevo chi era stata, avrei dovuto ringraziare Alice. Mi finì di preparare in fretta, quando aprì la porta del bagno nell'aria catturai un buon odore, scesi più energica di quando ero salita, arrivai in soggiorno e mi precipitai in cucina, c'era tutta la famiglia Cullen, con Esme stranamente ai fornelli, quando mi vide mi sorrise

 

- Bella, ti sto preparando la colazione! Penso che tu abbia fame! Ho preparato delle frittelle, stavo per fare le uova quando Carlisle mi ha ricordato che in Italia non siete abituati a mangiare in questo modo! Ti ho preparato anche una tazza di latte!-

 

- Grazie mille Esme, le frittelle e il latte vanno benissimo, non ti dovevi neppure preoccupare!-

 

- E' stato un piacere!-

 

- Bellina ti sei ripresa? Prima ti abbiamo vista davvero sulle nuvole!-

 

- Sai com'è, mi ero appena svegliata! Cosa pretendi!-

 

Mi sedetti ed incominciai a fare colazione sotto lo sguardi di tutti, di fianco a me si sedette Edward, vedevo lui come gli altri schifati ad ogni mio boccone, ma non resistetti, presi con la forchetta un pezzo di frittella e lo avvicinai al viso di Edward

 

- Vuoi assaggiare?-

 

Lo vidi indietreggiare come se la mia fosse stata una minaccia, così mi misi a ridere e mangiai il boccone

 

- Sai, la tua proposta non era molto allettante...-

 

- Bè, volevo essere educata ed offrire!-

 

- Non mi offendo se non mi offri quello che mangi, stai tranquilla!-

 

Gli sorrisi e finì di fare colazione, avevo davvero fame, mangiai tutto quello che Esme aveva preparato con cura

 

- Era tutto davvero delizioso Esme!-

 

- Son contenta che sia stato tutto di tuo gradimento!-

 

Ora sì, che mi sentivo piena di forze, pronta per affrontare una bella giornata! Saltai giù dallo sgabello tutta sorridente, Edward mi guardava divertito con un sorriso, ero felice di vederlo rilassato finalmente! All'improvviso sentii suonare il mio cellulare, mi guardai in giro un po' perplessa cercando di seguire il suono, all'improvviso eccomi comparire Alice con il mio cellulare in mano

 

- Grazie!-

 

- Figurati Bella, è che sapevo che non lo avresti trovato!-

 

Gli sorrisi e mi dirigei verso il soggiorno, sapevo che non aveva nessuna importanza dove mi sarei messa, tanto mi potevano sentire

 

- Pronto?-

 

- Ehy Isa! Buongiorno!-

 

- Ciao bellissima! Come stai?-

 

- Bene, bene grazie! Volevo sapere se eri ancora disponibile per oggi!?-

 

- Ma scherzi? Certo che sono disponibile, non potevo di certo darti buca, anzi ho una bellissima sorpresa per te!-

 

- E quale? Sono troppo curiosa!-

 

Feci ancora qualche passo lontano dalla cucina, non volevo che mi ascoltassero cavolo! Così abbassai anche la voce

 

- Lofo...oggi forse incontreremo Jacob!-

 

- ODDIO MA SCHERZI!!!!-

 

- SSHHHH!-

 

- Cosa!? Mh...ho capito...le orecchie...-

 

- Ecco esattamente-

 

- Quando mi passi a prendere?-

 

- Se vuoi appena sei pronta!-

 

- D'accordo, ti faccio uno squillo quando sono pronta!-

 

- Aspetto! A tra poco!-

 

- Ciaooo-

 

Chiusi la conversazione, e mi girai per tornare in cucina, tutti facevano finta di non aver sentito la conversazione, ma sapevo che era tutta una farsa...infatti

 

- Era la Lofo?-

 

- Sì, oggi dobbiamo vederci, e mi ha chiesto se ero ancora disponibile!-

 

- Qual'è il vostro programma Bellina?-

 

Incontrare Jacob naturalmente

 

- Mah...devo ancora decidere...-

 

Vedevo che mi guardavano in maniera un po' strana...e sapevo il motivo

 

- Pensavo di fare un giro a La push a dire il vero...-

 

- Per incontrare Jacob?-

 

Ecco...Edward non poteva non dirlo, Alice lo guardò male, mentre gli altri voltavano la testa in varie direzioni per non guardarci

 

- A quanto vedo se non leggi nel pensiero, origli! Comunque...anche per quello!-

 

Mi guardò in malo modo, ed io ricambiai la gentilezza...voleva nuovamente la guerra?!

 

- Bellina ma chi è questo Jacob?!-

 

Ed ecco che il mio cellulare ricevette uno squillo, salvata da uno squillo...però vedevo che mi stavano osservando in attesa di una mia risposta. Mi voltai dando le spalle, poi mi rigirai con un sorriso

 

- E' un licantropo naturalmente...ci vediamo dopo! Ciao!-

 

Non diedi il tempo di commentare che mi smaterializzai per ricomparire nella camera della mia Lofo, a cui venne quasi un infarto

 

- ISA!! Mi hai fatto prendere un colpo!-

 

- Oh, scusa non volevo! Però sapevi che sarei arrivata!-

 

- Eh...lasciamo stare! Allora come va? Come stai?-

 

- Eh..ti devo raccontare delle cose..-

 

Detto ciò ci sedemmo sul letto e gli raccontai tutti gli avvenimenti che erano accaduti nell'arco di tempo che lei era andata via. Dalla mia passeggiata notturna fino a scuola, al mio incontro con Edward e della nostra litigata, la misi al corrente che i Cullen ormai sapevano la verità su di me...insomma gli raccontai tutto!

 

- Ne sono successe di cose dall'ultima volta che ci siamo viste, accipicchia!-

 

- Non dirlo a me...non mi sarei mai aspettata una svolta del genere...-

 

- E dimmi un po' Isa, dopo tutto ciò che è successo...hai pensato sul da farsi?-

 

Ecco la domanda del secolo...che avevo intenzione di fare? In effetti non ci avevo ancora pensato lucidamente e razionalmente...uff...cavolo

 

- Ci devo pensare ancora....-

 

- Ok...dai allora non ne parliamo, oggi passeremo una giornata rilassante e divertente! Ed incontreremo Jacob!!! Non sto più nella pelle!-

 

- Va bene, allora che dici se ora andiamo?-

 

- Ottima idea...ma come faremo ad incontrare Jacob?-

 

- Mah...non penso stia tutta la giornata in spiaggia, però Mike mi ha detto che di sera la tribù fa un falò sulla spiaggia, perciò magari nel pomeriggio tardi possiamo andare a la Push. Nel frattempo potremmo sempre farci un giro per Forks!-

 

- Dai, ci sto!-

 

Detto ciò mi prese le mani e chiuse subito i sui occhi, io sorrisi e mi concentrai. Eccoci nel bel mezzo del bosco. Lofo riaprì gli occhi rimanendo un po' sorpresa...

 

- Siamo in mezzo al bosco!-

 

- Sì, mi sembrava il posto più adatto, lontane da occhi indiscreti! Non potevo mica pensare al centro della città!-

 

- Hai ragione!-

 

Incominciammo a incamminarci, osservai un po' in giro, e mi venne in mente Alice, probabilmente era concentrata sulle sue visioni, per accorgersi di quando sarei tornata, chissà se mi aveva vista in mezzo agli alberi insieme alla Lofo. Mi guardai in giro sospettosa...mmm...mai fidarsi dei vampiri, forse erano su qualche ramo qua in giro che stavano spiando...quando guardai di nuovo giù, c'era Lofo che mi stava fissando

 

- Stai cercando qualcosa fra gli alberi Isa?-

 

- Ehm...il muschio!-

 

- Cosa?!-

 

- Sì, sai il muschio si trova ad est!-

 

- A dire il vero al nord....-

 

- Certo, volevo dire al nord....-

 

- E allora?-

 

- Bè era per indirizzarci nella direzione giusta...-

 

Ora mi guardava accigliata

 

- Dobbiamo andare a nord o a est Isa? E poi...cosa non meno fondamentale...sai dove siamo vero?-

 

- Certo...in un bosco!-

 

- Oddio mio!!!-

 

- Stai tranquilla! Dobbiamo andare sempre dritto!-

 

- Isa ti ricordi la storia di twilight immagino! Non è che ci sono dei nomadi in giro per il bosco?-

 

In quel momento sentimmo un piccolo rumore, Lofo corse accanto a me spaventata...quel rumore veniva da dietro di me...

 

- AAAAAAAHHHH-

-AAAAAAAAAAAIIIIAAAAAAAA-

 

Lofo aveva gridato di paura e io dal dolore...mi stava stritolando un braccio! Davanti a noi compare un piccolo cerbiatto!

 

- Vale, ti spiace lasciarmi?-

 

- Oh, sì, scusa!-

 

- E' solo un animale! Un piccolo ed innocente Bambì!-

 

Lofo allontanandosi da me, schiacciò un po' Di rami ed il piccolo cervo scappò via...

 

- Giuro, mi son presa un accidente!-

 

- Me ne sono accorta, a dire il vero soprattutto il mio braccio! Eh, dai andiamo...meglio che ci sbrighiamo ad uscire dal bosco, non vorrei incontrare altri animali..tipo orsi o cose simili...-

 

Riprendemmo a camminare parlando del più e del meno, Lofo continuava a dire che era davvero sbalordita per tutto ciò che stava succedendo...ad un certo punto incominciai a non ascoltarla più...non perchè le cose che stava dicendo non m'interessavano, ma perchè avevo la testa altrove. Senza motivo mi venne in mente mio padre, era da un po' che non lo vedevo e non lo sentivo, non pensavo che mi mancava, però mi chiedevo com'era possibile che un genitori non provi a contattare la figlia, che non si preoccupi per lei...ero in un'altra dimensione e lui non lo sapeva...bè a parte la Lofo nessuno lo sapeva a dire il vero...ma se lui fosse stato presente nella mia vita sarei stata così titubante? Nel senso...avrei avuto dubbi sul mio rientro a casa oppure no? E mia madre...come aveva potuto abbandonarmi con lui? Certo non potevo dire che mi faceva mancare qualcosa...sul fatto materiale proprio nulla! Chissà come sarebbe stato restare a Forks, trasferirsi e ricominciare una nuova vita, certo mi sarei fatta sempre viva con la mia migliore amica, ma in fin dei conti solo con lei...chissà se avessi chiesto ai Cullen di trasferirmi con loro, cosa avrebbero detto....ma cosa andavo a pensare? Trasferirmi dai Cullen? Però, non sarebbe stato per niente male...Carlisle ed Esme sono davvero affettuosi, Alice è come una sorella ed Emmett come un fratello maggiore, forse a Rose con l'andar del tempo potrei stargli simpatica, Jasper, anche se ha sempre un'espressione da cocainomane, ho notato che è un ragazzo premuroso e poi per ultimo ma non meno importante...Edward.

 

- ISAA!-

 

- E'? Sì? Cosa c'è?-

 

- Non hai ascoltato mezza parola di quello che ho detto fin adesso vero?-

 

Guardai Lofo con espressione seria, per poi fargli un sorriso triste, la vidi cambiare espressione e farsi preoccupata. Non volevo che lei si preoccupasse per me, però non sapevo davvero cosa fare della mia vita...La vidi sedersi su un arbusto che era cresciuto in orizzontale al suolo...

 

- Eh...sei così pensierosa...lo sei sempre, ma di solito non lo dai a vedere-

 

- Di solito non è così difficile-

 

- Vuoi dirmi cosa stai pensando? Purtroppo non posso leggerti nel pensiero...posso solo immaginare...-

 

- Insomma stavo pensando a mio padre...-

 

- A tuo padre? Di tutte le persone che pensavo tu penassi non mi era venuto di certo in mente tuo padre...-

 

Appoggiai la schiena su un albero e mi sedetti a terra, non m'importava molto sporcarmi i pantaloni...

 

- Stavo pensando se si accorgesse della mia assenza...-

 

- Isa...mi sembra di più che tu stia cercando un motivo valido per tornare a casa...e che più ti sforzi, più non riesci a trovarlo...-

 

- Esattamente...insomma Vale, che futuro mai potrei avere a casa? Ma a parte ciò, oltre a te mancherei a qualcuno, o semplicemente qualcuno noterebbe la mia assenza? Sì, certo, forse mio padre fra un mesetto...ma ti rendi conto? Forse se ne accorgerebbe perchè i prof gli telefonerebbero per sapere qualche notizia su di me...e di certo loro non lo fanno perchè mi vogliono bene o cose di questo tipo, è il loro lavoro! Mia madre per quanto io sappia potrebbe essere persino morta!...-

 

- Stai pensando di restare insomma?-

 

- Forse...-

 

- E quando i Cullen se ne andranno? Sai che non potranno restare qui per sempre-

 

- Me ne andrei anch'io a quel punto-

 

- Con loro?-

 

- Perchè no...-

 

- Mmm...sai bene che non si porterebbero dietro un'umana...-

 

- Potrei sempre fare una vita da girovaga, svaligiare qualche banca e vivere così ahahah-

 

- Eh sì, certo! Avresti una vita migliore di quella che hai già, svaligiando una banca...-

 

- Oppure.....-

 

- Oppure cosa?-

 

Mi venne un'idea davvero poco sana da vari punti di vista....

 

- Isa?-

 

- Come mi vedresti da vampiro?-

 

- COSAA?? Stai scherzando vero? Vorresti divenire immortale? C'è, un vampiro? Ma ti sei bevuta il cervello?-

 

- Vale dico sul serio...pensa per un secondo alle mie capacità...pensa cosa sarei in grado di fare...forse troverei in ciò, quello che ho sempre cercato...quel qualcosa che non ho mai capito, però che mi mancava ugualmente...-

 

- I Cullen non lo farebbero mai Isa!-

 

- Lo so...-

 

- E tutto questo solo per restare con loro?-

 

- No, perchè lo vorrei davvero, vorrei fare quella vita, forse anche senza i Cullen...e a dire il vero non avevo pensato a loro...-

 

- In quale circostanza non avevi pensato a loro?-

 

- Per la mia trasformazione...-

 

- Mi sono persa qualche passaggio? Conosci qualche altro vampiro?-

 

Alzai il mio sguardo dalle mie mani agli occhi della Lofo...sicuramente avevo uno sguardo serio...non so come, ma ebbi la strana sensazione che avesse capito...incominciò ad avere dei brividi e divenire pallida

 

- Dimmi che non è quello che sto pensando Isabella...-

 

- A dire il vero non so a cosa tu stia pensando...-

 

- Per piacere non scherzare....adesso ho collegato le cose...mi hai chiesto delle tue potenzialità per un motivo, per sapere se per me, qualcuno che è interessato a certi poteri potrebbe ritenerti utile...vero? Mi stavi chiedendo se per me, LORO, potrebbero ritenerti così speciale da trasformarti....-

 

Ci fu una pausa lunga e silenziosa...non aveva ripreso il suo colore naturale...e poi scoppiò

 

- ODDIO ISA!! TU MI STAI DICENDO CHE TI FARESTI TRASFORMARE DAI VOLTURI!!!!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE

 

SPOILER CAP 10

 

 

Dopo il mio ultimo commento Rose mi guardò davvero in cagnesco...ed io feci lo stesso, poi fu tutto molto veloce, Edward ed Alice si mossero in contemporanea, ma forse non abbastanza veloci, mi ritrovai Rose ad un centimetro da me, d'istinto chiusi gli occhi...e poi nulla....



AL PROSSIMO CAPITOLO!!!!

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Capitolo 11
*** 10 ***


ED ECCOCI QUA CON IL CAPITOLO 10! CI STIAMO AVVICINANDO SEMPRE PIU' AD UN GRAN COLPO DI SCENA! CHISSA' CHE ACCADRA'! CHI HA LETTO LO SPOILER PROBABILMENTE SARA' CURIOSO DI VEDERE COSA SIA SUCCESSO FRA BELLA E ROSE, E DI DOV'E' FINITA BELLA...MA ADESSO LO SCOPRIRETE! IN FIN DEI CONTI, PER VOI QUAL'E' IL POSTO PIU' SICURO IN CUI VI RIFUGERESTE? VEDREMO SE LA PENSIAMO UGUALE! RINGRAZIO NUOVAMENTE TUTTI QUANTI! SPERO DI POSTARE IL PIU' IN FRETTA POSSIBILE! UN BACIONE

 

 

                                        

 

 

13

 

- Tu sei fuori di testa amica mia, ma cosa ti dice il cervello! I VOLTURI! Ma ti rendi conto? Quelli ti ammazzano, con te ci fanno uno spuntino pomeridiano, una merenda, Isa! Come ti vengono in mente certe cose? No, adesso mi devi...-

 

- Vale calma! Comunque non credo che sarei in pericolo...se dovessero avere brutte intenzioni...-

 

- Non pensi che possano avere brutte intenzioni? Mi sembra che tu non stia proprio pensando!-

 

- Sono più veloce di loro!-

 

Detto ciò feci una dimostrazione scomparendo e ricomparendo dietro di lei

 

- Penso che potrei sempre scappare in tempo! Sono fiduciosa!-

 

- Io...davvero, non so che dire....-

 

Un rumore ci fece smettere di discutere, ci girammo verso il suono che si stava avvicinando, io mi misi più vicina a Lofo e gli presi la mano, ero pronta per qualsiasi evenienza, all'improvviso dal sottobosco si sentii una voce

 

- Ehy, che ci fate in mezzo al bosco? Non sapete che è pericoloso?-

 

Era un ragazzo davvero niente male, un fisico statuario, sembrava abbronzato, ma quando si fu avvicinato abbastanza mi potei rendere conto che non era abbronzatura, era piuttosto la sua carnagione di quel color ruggine, aveva gli zigomi sporgenti e dei capelli neri lucidi abbastanza corti...era davvero un ragazzo molto attraente, e mi osservava stupito, per giunta...

 

- Veramente ci siamo perse, all'inizio volevamo andare al centro di Forks, poi invece abbiamo cambiato idea ed eravamo dirette a La push...Che maleducate, non ci siamo nemmeno presentate, lei è Lofo ed io Bella!-

 

- Piacere, io mi chiamo Jacob!-

 

- Jacob?...Sei Jacob Black?-

 

- Per caso ho avuto già l'onore?-

 

In quel momento Lofo era ritornata in se e mi diede una piccola gomitata...capii al volo cosa voleva dirmi...Quel ragazzo continuava a fissarmi in una maniera piuttosto strana....

 

- Sono Bella, Bella Swan, la figlia Charlie!-

 

- Oddio, Bella! Non ti avevo proprio riconosciuta, mio padre mi aveva detto che eri tornata a vivere da Charlie! Son davvero contento di vederti! Come stai? E' strano ritrovarsi dopo tanti anni a salutarci in mezzo ad una foresta!-

 

- Pensa che volevo visitare La Push con l'idea d'incontrarti!-

 

- Che coincidenza! Comunque non dovreste andare per i boschi da sole, è pericoloso...-

 

Si guardò un po' in giro, lo vidi stringere i pugni...per poi prestare di nuovo attenzione a noi

 

- Ci sono parecchi animali pericolosi....-

 

Sentivo dalla sua voce il nervoso, però non smetteva d'osservarci in maniera strana

 

- Dai, usciamo dal bosco!-

 

Detto ciò ci voltò le spalle per farci strada...mi voltai a guardare gli alberi...chissà se il suo nervosismo era scaturito da delle presenze che noi comuni umani non potevamo captare...chissà se fosse stato....

 

- Allora Bella, come ti trovi a Forks?-

 

- E'? Ah...mah, piuttosto bene, mi sono fatta degli amici a scuola...sono tutti piuttosto gentili...-

 

- Bene, son contento. Mi spiace se non sono venuto a trovarti prima! Avrei decisamente dovuto....-

 

- Pss...-

 

La Lofo cercava di richiamare la mia attenzione in una maniera alquanto strana, mi girai ad osservarla, e lei incominciò a parlarmi a bassa voce

 

- Oddio Isa ti rendi conto con chi siamo? E poi ha appena affermato che voleva conoscerti!!Oddio...ma tu dici che...insomma ...abbia già effettuato...insomma la trasf...-

 

- Credo di sì...ma se vuoi provo a scoprirlo...-

 

Mi guardò un po' di sbieco, non aveva capito esattamente le mie intenzioni

 

- Poi mi sono fatta un'amica davvero speciale! Alice, ma anche i suoi fratelli, sono tutti davvero simpatici!-

 

- Alice?-

 

- Sì, Alice Cullen! Li conosci? Il padre è il chirurgo della città...-

 

Colpito...si fermò all'istante per girarsi a guardarmi, aveva un'espressione seria, questo la diceva lunga, e mi dava la conferma, sapeva...

 

- Sì...conosco i Cullen...-

 

- Sono stata a casa loro, dovresti vedere che spettacolo!-

 

- Sei stata a casa loro??-

 

- Ehm...sì, io e Alice siamo divenute molto amiche...-

 

- Non dovresti frequentarli Bella!-

 

- Cosa?-

 

- Sì...insomma, è una famiglia piuttosto strana....-

 

- Solo perchè sono taciturni non significa che siano strani, e comunque a me piacciono! Non dovresti avere dei pregiudizi su delle persone che non conosci Jacob!-

 

- E che non intendo conoscere!-

 

Cavolo com'era diventato nervoso...Lofo mi guardava male, probabilmente non voleva che andassi avanti nel discorso, e forse aveva ragione...

 

- Eh va bene...non parliamo più dei Cullen...comunque quanto manca per uscire dal bosco?-

 

- Fra poco arriviamo a casa mia e dei miei amici!-

 

- Insomma siamo nelle terre dei Quielute!-

 

- Ti ricordi le mie origini!-

 

- Già!-

 

Ora potevo sapere che nessun vampiro poteva essere in circolazione in quel momento...almeno questo riguardava i Cullen. Loro non avevano il permesso d'entrare in queste terre...chissà se avessero saputo che io ero a conoscenza di tutte queste cose, mi avrebbero fatta comunque entrare...?

Finalmente ci ritrovammo fuori dal bosco, per fortuna, perchè ero davvero stanca di camminare! Davanti a noi c'erano delle piccole case, un piccolo vialetto sterrato e un paio di piccoli capannoni, era davvero una piccola comunità. Appena arrivammo ci vennero incontro dei ragazzi, probabilmente degli amici di Jacob, erano tutti piuttosto alti ed atletici, avevano tutti un gran bel fisico! Jacob ci presentò al gruppo, e noi rispondemmo a tutti molto educatamente. Erano davvero molto divertenti e simpatici, erano felici di ricevere delle visite, soprattutto da due ragazze! C'era Sam, si vedeva che era il più grande, era sicuramente il più serio del gruppo, poi c'erano Paul, Embry e Jared, erano un trio davvero spassoso, facevano continuamente battute, si prendevano in giro a vicenda e prendevano in giro anche Jacob! Facemmo un piccolo falò e ci mettemmo a mangiare insieme, raccontarono delle loro giornate, di varie leggende, insomma parlavano di un sacco di cose...Senza nemmeno rendermene conto si era fatta sera, mi ero divertita da pazzi! Ero riuscita a non pensare, anche la Lofo si era divertita, la compagnia gli era piaciuta, rideva ad ogni loro battuta...ad un certo punto avevamo incominciato a raccontare storie di paura...e l'atmosfera era surreale. Jacob era molto premuroso, si preoccupava se avevamo freddo, se ci piaceva il cibo, che stessimo bene in qualsiasi modo insomma....era davvero un ragazzo straordinario.

Purtroppo era arrivata l'ora di tornare, dovevo portare la Lofo a casa prima che si facesse troppo tardi...

 

- Ora noi dobbiamo andare...-

 

- Di già?-

 

- Dobbiamo!-

 

- Allora vi accompagno!-

 

- NO!-

 

Forse ero stata troppo impulsiva a rispondergli, così aggiunsi

 

- Il padre della Lofo ci ha dato appuntamento sulla statale, ci accompagna lui! Tanto è qui dietro la strada!-

 

- Eh...va bene, però mi raccomando!-

 

- Stai tranquillo Jacob, cosa vuoi che accada!-

 

Dopo aver salutato tutta l'allegra combriccola io e Lofo ci allontanammo

 

- E' stato fantastico! Abbiamo conosciuto tutti i componenti del branco! Non ci posso credere!-

 

- Nemmeno io! Adesso direi che è ora che ti riaccompagno a casa, non vorrei che i tuoi ti diano per dispersa! Dai, dammi le mani!-

 

- Aspetta Isa...-

 

- Eh che c'è!?-

 

- Riguardo alla discussione di oggi...-

 

- Stai tranquilla...era solo un'idea che mi era venuta in mente, non metterei così tanto a rischio la mia vita...-

 

- Non volevo dire ciò...-

 

- E cosa?-

 

- Non ti ho risposto quando mi hai chiesto cosa pensavo dei tuoi poteri, e di te trasformata...Credo che tu già sia straordinaria Isa, sei un'amica eccezionale, e l'idea di vederti vampira non mi alletta particolarmente, perchè vorrebbe dire che tu hai perso la vita! Però reputo che i tuoi poteri sono davvero eccezionali...sei umana quanto me, eppure vedendo cosa sei in grado di fare potrei avere dei dubbi sulla tua umanità...e...non oso immaginare cosa potresti fare se fossi una vampira...penso anche che se i Volturi ti conoscessero ti vorrebbero con loro...e questo forse è ancora peggio. Significherebbe rinunciare a tutto...non è iniziare una nuova vita, ma concluderla nei peggiori dei modi...-

 

Osservai la mia amica senza proferire parola, era davvero spaventata per quello che poteva succedermi...mi voleva davvero bene

 

- Ora che ti ho detto quello che penso, puoi portarmi a casa!-

 

Detto ciò mi afferrò le mani ed eccoci a casa sua, nel solito parcheggio. Ci salutammo con un abbraccio caloroso, e silenzioso, la strinsi forte ed anche lei a me...era una strana sensazione, sembrava che ci stessimo dicendo addio...ma non era così, non lo sarebbe mai stato.

Dopo innumerevoli saluti e raccomandazioni me ne andai, ritornando a casa di Charlie.

 

- Ciao Papy!-

 

- Ehy Bella! Era ora che tornavi! Passata bene la giornata?-

 

- Sì, molto bene! Ho incontrato Jacob Black!-

 

- Oh, sarà stato felice di vederti, suo padre mi diceva che volevano passare, che Jacob ti voleva salutare! Dimmi, com'è andata?-

 

- Direi bene...ti scoccia se ora vado in camera a riposarmi un po'? Mi sento davvero stanca!-

 

- Ok, allora mi racconterai domani! Buonanotte tesoro!-

 

- Notte papà...-

 

Detto ciò andai al piano di sopra, entrai in camera mia ed afferrai il pigiama, andai in bagno per lavarmi, dopotutto era normale sentirsi stanchi, non so per quanto tempo avevo camminato! Mi asciugai i capelli e ritornai in camera, appena chiusi la porta mi fiondai sul letto, mi sdraiai a pancia in giù e con le braccia aperte, mi sentivo davvero esausta, cavolo!

 

- Stanca Bellina?-

 

- Oh porca.....Emmett??-

 

- Fin'adesso nessuno mi aveva dato ancora della porca AHAHAH-

 

- Che ci fai tu qui? Poi a quest'ora? Ed abbassa la voce!-

 

- Alice mi ha detto di venirti a prendere!-

 

- Cosa?!?-

 

- Sì insomma, mi ha detto di venire da te per dirti che vorrebbe incontrarti, che non ti sei fatta viva tutto il giorno. Immagino che in questo momento sia anche a conoscenza di quello che ci stiamo dicendo...sai com'è fatta...-

 

- E perchè ha mandato te?-

 

- Perchè sono il più simpatico?!-

 

- E' una domanda?-

 

- No, no! E' un dato di fatto ahahaha-

 

- Comunque Emmett....a dire il vero mi stavo mettendo a letto...sono stanca...poi non posso uscire a quest'ora, se Charlie dovesse scoprirmi?-

 

- Tranquilla Bellina, prima di tutto ti puoi spostare molto velocemente, se il capo Swan dovesse venire a controllare il tuo sonno Alice se ne accorgerebbe, e tu faresti in tempo a tornare!-

 

- Insomma avete pensato a tutto...eh...dammi un momento che mi vesto-

 

Detto ciò mi girai ed Emmett era sparito...era inquietante a dire il vero....mi misi a cercare un pantalone e una maglietta di fretta, e li indossai. Chissà cosa gli era saltato in mente ad Alice...se voleva vedermi perchè non era venuta lei di persona, invece di mandare Emmett? Cosa c'era di così importante di cui parlare, che non poteva aspettare fino a domani? Mi sentivo agitata senza ragione...nel momento che mi girai Emmett era ricomparso

 

- Si può sapere da dove sei sbucato?-

 

- Sono entrato dalla finestra!-

 

- Eh..lasciamo stare. Sono pronta, possiamo andare...dove ci dobbiamo vedere?-

 

- A casa naturalmente! Possiamo andare direttamente all'interno se riesci!-

 

- Certo che ci riesco!-

 

Senza dire altro mi avvicinai e gli presi una mano, ed ora andiamo a casa Cullen...in un battito eccoci nel soggiorno della bella famiglia di vampiri

 

- E' strabiliante Bellina, non mi sono nemmeno accorto di nulla!-

 

Emmett era davvero esaltato...alzai lo sguardo e vidi davanti a me l'intera famiglia Cullen...certo non mi aspettavo fossero a letto a dormire, però nemmeno che sarebbero stati tutti presenti al mio arrivo!

 

- Buonasera Bella!-

 

- Buonasera a te Carlisle!-

 

Carlisle ed Esme erano gli unici ad avermi accolto con un sorriso...Rose stava guardando la televisione, come al solito, senza degnarmi di uno sguardo, Jasper ed Alice erano sul divano che mi stavano fissando, mentre Edward era appoggiato al muro con lo sguardo basso...che ansia

 

- Allora a cosa devo ciò?-

 

- Com'è andata la giornata?-

 

Stranamente Alice era seria, non era da lei, non mi aveva nemmeno salutata, ed era stata lei a volere che io andassi lì...

 

- Piacevole e stancante...-

 

- Stancante?-

 

- Sì, ho camminato non so per quanto tempo...infatti ero a letto quando Emmett è venuto da me...-

 

Volevo capissero che in un certo senso potevano anche aspettare domani per farmi una qualsiasi tipo di ramanzina, la loro espressione mi diceva che non volevano certo vedermi perchè gli ero mancata.

 

- Avevo visto, però che non ti eri ancora addormentata...-

 

- Mancava davvero poco a dire il vero...-

 

Ci fu una pausa di silenzio...poi Alice continuò

 

- E hai incontrato chi desideravi?-

 

Volevano parlare di Jake e dei licantropi?

 

- Direi proprio di sì!-

 

In quel momento non mi sfuggì l'occhiata veloce che Jasper ed Alice si scambiarono con Edward...per caso avevano paura che fosse stato pericoloso?

 

- Insomma mi volevate chiedere se ho incontrato un licantropo?-

 

Si girarono questa volta tutti ad osservarmi...avevo centrato il discorso?

 

- Vi dico di più, a dire il vero ho incontrato l'intero branco, sono stata al sicuro, mi sono divertita e sono stati tutti molto gentili!-

 

Smisi di parlare quando mi resi conto che mi stavano tutti fissando con aria alquanto strana...ma cosa gli prendeva? Mi stavo innervosendo, non era certo da me arrabbiarmi, però mi avevano fatta venire di corsa per cosa? Per tenermi il muso? Per farmi un interrogatorio? Vidi Jasper osservare Edward, non ci avevo pensato, i miei pensieri erano protetti, ma non il mio stato d'animo...Sicuramente Jasper si era reso conto del mio nervoso e se lui si era accorto di ciò, ne era a conoscenza anche Edward...cavolo! Eh...vabbè pazienza, che dovevo farci? Alla fine avevo il diritto d'essere arrabbiata, vedendo come mi stavano trattando...ed ecco arrivare un'estrema calma da dentro di me...ah questa era davvero bella...stavano cercando di calmarmi??? Senza dire nulla mi accigliai e scomparii da davanti a loro per ritrovarmi dall'altra parte del soggiorno. Mi resi conto che non si erano aspettati una tal cosa, addirittura Rose aveva distolto lo sguardo dalla TV.

 

- Perchè stai cercando di rilassarmi?-

 

Lo dissi in maniera davvero acida, non c'era che dire. Ci fu un attimo di silenzio...ma mi bastava

 

- Se non avete nient'altro da dirmi me ne tornerei a casa per andare a letto!-

 

- No, aspetta Bella!-

 

- Cosa devo aspettare Alice?-

 

- Oggi ci siamo preoccupati molto. Stamani quando te ne sei andata non ti ho vista per un po', e sapevo che ciò voleva dire che eri nella tua dimensione...quando sei tornata son riuscita di nuovo a vederti nelle mie visioni...ma poi, quando hai incontrato i componenti del branco sei nuovamente scomparsa...è stato frustrante...oltre al fatto che eravamo davvero preoccupati...-

 

- Mi sembrate piuttosto contrariati, più che preoccupati Alice!-

 

- Forse perchè in fin dei conti sei stata con i nostri nemici di sempre Bella-

 

Mi girai sorpresa di sentire la voce di Rose, era davvero una voce molto sensuale, ma le sue parole non erano dolci quanto il suo timbro...aveva parlato senza nemmeno guardarmi...

 

- E con questo Rosalie?-

 

Alzò il volume della televisione totalmente disinteressata che io gli stessi parlando....

 

- Puoi abbassare il volume per piacere?-

 

Nulla...

 

- Abbassa il volume...-

 

Questo era veramente il colmo!

 

- VUOI SPEGNERE QUELLA MALEDETTA TELEVISIONEEE!!!!!???-

 

All'improvviso dalla TV si senti un botto, e lo schermo divenne nero, e da esso, esattamente da dietro, fuoriusciva del fumo...o cavolo....non di nuovo

 

- Bellina hai fatto saltare in aria i circuiti della TV!!-

 

- IO? Non ho fatto assolutamente nulla...forse era accesa da troppo tempo...o il volume era troppo alto!-

 

Dopo il mio ultimo commento Rose mi guardò davvero in cagnesco...ed io feci lo stesso, poi fu tutto molto veloce, Edward ed Alice si mossero in contemporanea, ma forse non abbastanza veloci, mi ritrovai Rose ad un centimetro da me, d'istinto chiusi gli occhi...e poi nulla....totale silenzio. Riapri gli occhi...e fu una sorpresa trovarmi nella mia stanza, nella mia vera stanza...non so come fosse stato possibile, ma ero tornata a casa, la mia mente aveva probabilmente pensato ad un posto sicuro, ed eccomi qua. Probabilmente a tutti sarebbe accaduto, per tutti sicuramente non c'è posto più sicuro di casa propria...mi ero davvero presa un accidente, Rose era davvero infuriata, cosa gli era saltato in testa? Voleva uccidermi? Che sciocchezza...probabilmente voleva solo spaventarmi, ed Edward ed Alice lo volevano impedire...bè...non ci erano riusciti di certo! Alice sicuramente era in paranoia, non mi stava vedendo in nessuna delle sue visioni! Chissà se era il caso che io ritornassi subito o trattenermi per qualche altro minuto, chissà...magari Rose si poteva sentire in colpa...Rose? In colpa? Questa era bella davvero!

Mi guardai un po' in giro...era tutto esattamente come lo avevo lasciato, c'era il letto ancora disfatto. Mi sedetti su esso a contemplare lo spazio attorno a me, mi resi conto che mi sentivo fuori posto in quell'ambiente, era come se non la reputassi più camera mia. Non era da molto che ero andata a Forks, eppure già avevo queste sensazioni...forse mi stavo distaccando troppo dalla mia vita? Che assurdità, in fin dei conti, anche a Forks stavo vivendo...restai seduta sul letto per un po' senza pensare a nulla...poi mi resi conto che erano passati circa tre quarti d'ora. Forse era meglio tornare dai Cullen! Scattai in piedi e pensai alla loro casa, ed ecco che in un secondo mi ritrovai nuovamente nel loro soggiorno...ma...era vuoto!

 

- Ehm...c'è qualcuno??-

 

- Bella!-

 

Mi girai e mi ritrovai Jasper che mi fissava...

 

- Dove sei stata? Sono andati a cercarti! Alice non ti ha vista più! Aspetta che li avviso!-

 

Senza darmi il tempo di rispondere Jasper tirò fuori il cellulare...ma non ci fu bisogno di fare nessuna chiamata, dalla porta entrarono Emmett, Alice ed Edward!

 

- Oddio Bella!!-

 

Alice si precipitò verso di me e mi abbracciò...

 

- Dove te ne sei andata? Stai bene? Ti sei spaventata? Ti abbiamo cercata ovunque!-

 

- Calma Alice, ero solo tornata a casa mia! A dire il vero senza nemmeno pensarci!-

 

Da dietro di lei potevo vedere l'espressione sorridente di Emmett e quella più seria di Edward...mi fissava senza alcuna espressione a dire il vero

 

- Ti sarai spaventata! Ma Rose non voleva farti del male!-

 

- Lo so....-

 

Forse...

 

- L'istinto però è stato più veloce della ragione...mi son resa conto che siete davvero veloci accidenti!-

 

- Siamo andati a casa tua, ma non c'eri...-

 

Oh...Edward aveva parlato, miracolo...

 

- Ero tornata nella casa della mia dimensione effettivamente....-

 

- Ma perchè non sei tornata subito da noi!!??-

 

- Perchè volevo che Rose si calmasse, non volevo rischiare l'osso del collo!-

 

Finalmente Alice aveva deciso di scogliere l'abbraccio...incominciava a farmi male! Io e lei ci sedemmo sul divano mentre i ragazzi sulle sedie attorno al tavolo. Alice incominciò a scusarsi per quello che era successo...dopo un po' che parlava non la stavo nemmeno ad ascoltare, non so se per la stanchezza o per altro...osservavo le figure attorno a me, una ad una, nessuno sembrava essersi accorto che non stessi prestando nessuna attenzione a ciò che dicevano...fino a quando i miei occhi incrociarono quelli di Edward, ci fissammo, mi resi conto in quel momento che forse lui era l'unico...senza alcun motivo all'improvvisamene mi venne in mente l'incontro con Jake...al suo nervosismo nel bosco mentre guardava in giro, avevo pensato che avesse sentito la presenza di qualcuno...forse proprio dei Cullen? I miei occhi si erano riposati su Alice, lei aveva visto quando ero tornata, sapeva dov'ero, potevano raggiungere quel luogo facilmente senza essere notati. Se fosse stato così? Potevano aver sentito quello che io e la Lofo ci stavamo dicendo....oddio...potevano aver sentito mentre parlavo della mia idea...ora il puzzle era più chiaro...ecco il motivo di tutta quell'agitazione...ecco perchè volevano che io andassi di corsa lì...alzai di scatto il mio sguardo e mi resi conto della differenza fra i presenti...Edward era l'unico con gli occhi neri come la pece, ecco cosa mi fece venire in mente il nervosismo di Jacob, i suoi occhi neri.....Alice stava ancora parlando....ma non riuscì a trattenermi

 

-Quando oggi sono tornata con la Lofo, quando eravamo in mezzo al bosco...voi dove vi trovavate?-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE

SPOILER CAP 11

- Allora vai?-

- Sì...è arrivato il momento che io ritorni a casa...-

A casa.....

- Andrai a fare pace con chi hai litigato?-

Quella domanda mi trovò impreparata, lo guardai negli occhi e poi abbassai lo sguardo...

- No...credo che non vedrò mai più la persona con cui ho litigato...-

 

CHE DIRE AL PROSSIMO CAPITOLO

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Capitolo 12
*** 11 ***


OME PROMESSO A QUALCUNO OGGI POSTO UN NUOVO CAPITOLO! SPERO CHE NON VI ABBIA FATTO ATTENDERE TROPPO, IMMAGINO CHE LO SPOILER ABBIA INCURIOSITO PARECCHIO...MA ADESSO VERRA' TUTTO SVELATO...MI RACCORANDO, DOPO AVERLO LETTO NON INSULATEMI! AHAHAH COMUNQUE SPERO VI PIACCIA, CERCHERO' DI PUBBLICARE IL PROSSIMO PRESTO, ANZI PRESTISSIMO! COME SEMPRE VI RINGRAZIO! ED ORA VI AUGURO BUONA LETTURA!

                                                             

 

 

 

11

 

 

Calò il silenzio nella stanza dopo la mia domanda...i presenti si guardarono negli occhi, e mi resi conto che non sapevano cosa rispondere...così insistetti

 

- Emmett mi ha detto che mi avevi vista quando sono tornata con la Lofo....-

 

- Cosa vuoi sapere esattamente?-

 

Guardai Edward che aveva posto quella domanda...dovevo essere chiara, dovevo prendere coraggio e dirlo

 

- Eravate nel bosco?-

 

- Sì -

 

Di nuovo silenzio...c'è, sì e basta? Nient altro? Ad esempio, vi abbiamo sentite parlare? Però in fin dei conti, perchè aggiungerlo? Era sottinteso giusto? Ma ora cosa dovevo dire....? Incrociai le braccia rimanendo in silenzio, non sapevo davvero cosa dire...

 

- Come te ne sei accorta?-

 

Osservai Jasper che era riuscito a spezzare il silenzio

 

- Non me ne sono accorta in quel momento, ma ora...-

 

- Ora?-

 

- Non so perchè, ma mi è venuto in mente Jacob...era nervoso quando ci siamo visti...guardava in giro...io so che lui può sentire il vostro odore, perciò può captare la vostra presenza, lui...si era accorto che voi eravate lì da qualche parte....-

 

Rimasero in silenzio dopo la mia spiegazione, forse non se lo aspettavano, o era solamente che non sapevano cosa dire...come me. Se loro erano lì avevano ascoltato tutto...volevo sparire in quel momento, andarmene in qualsiasi altro posto pur di non affrontare quel discorso. Il silenzio stava divenendo pesante, ed io ero sempre più convinta che andarmene sarebbe stata la scelta più giusta da fare.

 

- Non provarci...-

 

Alzai di scatto gli occhi verso Edward...oddio aveva ascoltato i miei pensieri? Oh cavolo! No, era impossibile...poi mi venne in mente che poteva essere stata Alice, poteva aver visto la mia scelta, e se l'aveva visto lei, questo non era sfuggito nemmeno a Edward...cacchio.

 

- A fare cosa?-

 

Provai a fare la gnorri...

 

- Lo sai bene...-

 

Ok, dovevo prendere coraggio...contai fino a cinque per rilassarmi e dare il via per parlare...

 

- Perciò mi avete trascinata qui perchè avete ascoltato quello che io e la mia amica ci siamo dette, giusto? Non centrava nulla il fatto di Jacob, non eravate preoccupati di quello!-

 

- No Bella, eravamo anche preoccupati per quello! Come puoi pensare che non fossimo in pensiero per te, ma è proprio per questo che abbiamo voluto che tu venissi qui....proprio perchè siamo preoccupati...lo capisci?-

 

Alice stava cercando d'addolcire la pillola...

 

- E di grazia oltre al fatto che io abbia passato il pomeriggio con dei licantropi, di cosa siete preoccupati?-

 

Non c'era bisogno di quella domanda, lo sapevo benissimo, però forse volevo semplicemente sentirlo con le mie orecchie...

 

- Stiamo parlando della tua idea malsana d'andare dai Volturi Bella!-

 

Naturalmente a parlare fu Edward, che fra loro sembrava il più nervoso...incominciai ad innervosirmi maggiormente, ma non erano di certo affari loro, no?! Io ero libera di scegliere per la mia vita ciò che reputavo più giusto!

 

- Comunque non avevate il diritto di spiarmi!-

 

A quella frase Edward scattò in piedi visibilmente irritato...

 

- Non avevamo il diritto? -

 

A quel punto mi alzai anch'io

 

- Te lo dico e te lo ripeto se vuoi! Non ne avete il diritto! Io sono libera di pensare, e di agire come meglio credo!-

 

- E tu credi davvero che sarebbe la scelta migliore? Ma per caso riesci ad usare il cervello per una buona volta Bella?-

 

- Lo uso alla perfezione!-

 

- Io non ne sono convinto invece! Tu credi che la tua vita faccia schifo e per questo vorresti essere trasformata in un vampiro?! E' la cosa più insensata del mondo! E' solo che sei egoista, vuoi semplicemente scappare dalle difficoltà, e forse anche per questo sei qui adesso in questo mondo! Sei semplicemente una vigliacca se pensi che trasformandoti, la tua vita diventi migliore! Perchè invece non t'impegni a migliorarla, invece di cercare delle stupide alternative?-

 

- Edward.....-

 

Alice stava cercando di calmare suo fratello senza però riuscirci...

 

- Perchè dopo che ti sarai trasformata, la tua vita sarà più schifosa di quello che credi già sia! Non credere che non soffriresti più!-

 

- Edward...basta...-

 

- No Alice fammi finire...perchè devi capire una buona volta Bella, che questo non è un gioco, non è un'altra possibilità o un'altra vita, questa è la morte Bella! E se tu desideri così tanto la morte tanto ne vale che ti suicidi!!-

 

- EDWARD!!-

 

Dopo l'urlo di Alice, Edward smise di parlare, rendendosi conto che forse aveva detto fin troppo...

Ero in piedi con le braccia distese lungo il mio corpo, le mie mani tremavano mentre le stringevo a pugno...alzai il mio sguardo per osservare Edward di fronte a me, e forse solo in quel momento, davvero, si rese conto del male che mi aveva fatto con le sue parole...vedendo i miei occhi pieni di lacrime...non aveva capito nulla...io non volevo diventare un vampiro perchè la mia vita faceva schifo, ma perchè volevo restare con loro, con lui. Credevo che quello sarebbe stato l'unico modo per farlo...ma per lui tanto ne valeva che io mi togliessi la vita...valeva così poco la mia esistenza? Lui non sapeva nulla di me...lui non sapeva proprio nulla....

In quel momento allungò la mano verso di me, ma io feci un passo indietro, non volevo che mi toccasse, non volevo avere nessun tipo di contatto con lui in quel momento...

 

- Tu non sai proprio nulla della mia vita...-

 

- Bella....scusa...io non volevo...-

 

Per te la mia vita vale così poco? Per te sarebbe meglio che io mi togliessi la vita?

 

Non pronunciai quelle parole anche se avrei voluto...sarebbe stato troppo doloroso sentire la risposta

 

- Cosa...?

 

Non so cosa volesse dire con ciò, ma non gli diedi il tempo di spiegare, chiusi gli occhi, per far cadere finalmente le lacrime e per non vederlo più...mi ritrovai ad occhi chiusi ad ascoltare il rumore delle onde, era un suono così rilassante....metabolizzai quello che avevo appena pensato e riaprii gli occhi. Non ero più nel salotto dei Cullen, ma su una spiaggia deserta, attorno a me non c'era nessuno, c'era un gran silenzio rotto solo dalla melodia delle onde. Ero tornata sulla spiaggia dov'ero stata qualche giorno prima, quando avevo bisogno di staccare la spina e rilassarmi...il mare mi faceva sempre quell'effetto, fin da piccola, mi piaceva andare con i miei al mare. Aspettavo tutto l'anno quel periodo...mi tornarono in mente le immagini di me da bambina con i miei genitori, quando ero con loro al mare...quando ancora eravamo una famiglia. Io e mio padre giocavamo sempre vicino a riva, scavavamo buche profonde fin quando non trovavamo l'acqua, poi a turno ci seppellivamo dentro...era davvero uno sforzo sovrumano uscirne. Mi ricordavo mia madre che si preoccupava che non mi allontanassi troppo, e le biglie, adoravo fare delle piste e farci correre le biglie...erano davvero dei momenti felici. Stavo osservando l'oceano dinanzi a me quando ripensai alla famiglia Cullen, probabilmente sul radar di Alice ero scomparsa. Forse si stavano preoccupando...o forse era solo una mia illusione...le parole di Edward mi avevano fatto così male...non meritavo che mi trattasse in quel modo...I miei pensieri furono interrotti quando percepii dei passi provenire da dietro le mie spalle, scattai in piedi spaventata, ma mi rilassai quando vidi un ragazzo che mi sorrideva.

 

- E' bello il mare di notte vero?-

 

Ma che ci faceva lì, quello? Forse era una domanda sciocca, in fin dei conti le Maldive erano abitate, e poi ero anche io lì...vedevo che stava aspettando una mia risposta che tardava ad arrivare....

 

- Ehm...sì...è molto rilassante...-

 

- Lo penso anch'io!-

 

Guardandolo meglio vidi che era un ragazzo alquanto magro e alto, siccome non c'era molta luce non potei scorgere il colore dei suoi capelli e dei suoi occhi, ma sicuramente erano scuri. Non smetteva di sorridere e la cosa fece sorridere a sua volta me, mi sentivo a mio agio.

 

- Molti turisti vengono qua solo per il sole e per il mare...è bello vedere che qualcuno ancora apprezzi certe cose, come stare in piena notte sulla spiaggia ad aspettare che le gigantesse smettano di lavorare...-

 

Dalle sue parole potei capire che si trattava di un abitante del luogo....ma...

 

- Le gigantesse?-

 

Lo vidi avvicinarsi e sedersi sulla sabbia vicino a me, così mi sedetti anch'io ad osservarlo, stava guardando il mare...mentre io attendevo che mi spiegasse

 

-C’era una volta, in Danimarca, un Re che possedeva due macine magiche che producevano qualunque cosa si desiderasse. Però, erano così pesanti che non si trovava nessuno in grado di utilizzarle. Un giorno, il re danese, in visita dal sovrano della Svezia, vide due gigantesse catturate nella terra dei giganti. Pensando che con la loro forza avrebbero potuto usare le macine, pregò il sovrano svevo di donargliele. Questi acconsentì di buon grado. Non appena giunte in Danimarca, furono messe subito al lavoro per produrre ori, argento, pace e gioia. Dopo giorni e giorni di duro lavoro, le gigantesse chiesero al re di poter riposare almeno un pò. Ma questi, rifiutò. Indignate, per dispetto, cominciarono a produrre soldati. Non appena furono numerosi, attaccarono il regno danese. Il re che comandava, avendo bisogno di sale per il suo regno, ordinò alle gigantesse di mettersi subito al lavoro. Produssero talmente tanto sale da riempire le navi e farle affondare insieme all’equipaggio. Da quel lontano giorno, in fondo al mare, le gigantesse non hanno mai smesso di produrre sale, perchè nessuno ha mai ordinato loro, di smettere. E fintanto che nessuno lo farà, il mare sarà sempre salato.-

 

- Che storia triste...-

 

Fu la prima cosa che pensai in quel momento...

 

- Mi è venuta in mente questa storia osservando te guardare il mare...-

 

- Io ti ho fatto venire in mente una storia così triste? Perchè mai?-

 

- Perchè anche tu mi sembravi triste...-

 

Aveva notato che io ero giù di morale?

 

- La gente di solito viene alle Maldive semplicemente per una vacanza, certamente non viene sulle rive della spiaggia a pensare ai propri problemi! Stai sconvolgendo ogni mia idea di turista sai?-

 

Non potei non scoppiare a ridere in quel momento...aveva fatto una faccia davvero così buffa.

 

- Finalmente! Sei più carina se sorridi!-

 

M'imbarazzai tantissimo alle sue parole, ma poi mi sorprese di nuovo

 

- Comunque non mi sembri tanto una turista a guardarti bene...-

 

- Scusa? E da cosa intuisci ciò?-

 

- Vediamo...dal fatto che ci siano trenta gradi e tu sei con dei jeans ed un maglione pesante..?-

 

Ecco perchè avevo così caldo, cavolo....ma adesso che scusa potevo mai inventare? Che pensavo che di notte facesse più freddo? Probabilmente percepì la mia intenzione di dirgli una balla...

 

- Non ti preoccupare, non mi devi dare spiegazioni...m'immaginerò che sei una specie di ninfa del mare che aspetta che le acque la riaccolgono..insomma, immagino che tu mi scompaia da sotto gli occhi da un momento all'altro...proprio come sei comparsa...-

 

Lo guardai esterrefatta...oddio...mi aveva vista comparire dal nulla?

 

- Sono proprio un maleducato, non mi sono neppure presentato, il mio nome è Karim!-

 

- Piacere Karim, io sono Bella!-

 

Gli porsi la mano in segno di piacere, e lui rispose con lo stesso gesto e con un gran sorriso. Mi metteva davvero in pace la presenza di quello strano ragazzo...forse strano rispetto alle persone che ultimamente stavo frequentando...o era forse uno delle poche persone normali con cui avevo parlato ultimamente. Non era di certo di una grande bellezza, ma era sicuramente un ragazzo dolce ed educato...mica come qualcuno di mia conoscenza...cavolo, perchè mi doveva venire in mente proprio ora?!

 

- A cosa pensi?-

 

- Prego?-

 

- Mi chiedevo se in questo momento pensavi a quello che avevi in mente prima che t'interrompevo-

 

- Sì..-

 

Non so il motivo, ma gli dissi la verità..in quel momento stavo esattamente pensando ad Edward, proprio come poco prima che lui arrivasse

 

- Come mai ci pensi se è un'immagine che ti rattristisce?-

 

- Pechè non vorrei che fosse così...-

 

Risposi ancora sincera

 

- Allora forse dovresti vederla da un altro punto di vista-

 

Vide che lo guardavo un po' perplessa, così mi regalò un altro sorrise e continuò

 

- Di solito quando ci si sente tristi è sempre per qualcosa, e quel qualcosa è sempre causato da qualcuno...-

 

Il suo discorso non faceva una piega...

 

- Facciamo un'ipotesi...diciamo che ho avuto un piccolo scontro verbale con una persona che mi ha ferita davvero tanto con le sue parole...sempre per ipotesi!-

 

- Naturalmente!-

 

- Diciamo anche che è una persona a cui tengo molto...e le sue parole mi hanno fatto male proprio perchè provenivano, insomma...proprio da quella persona..-

 

- Bene...-

 

Bene?

 

- Ora guardala da un altro punto di vista, come ti ho detto, prova a vederla se fossi tu quella persona che ha detto quelle cose, prova a trovarne la causa...prova a pensare cosa proveresti dopo averle dette....-

 

Lo guardai con gli occhi spalancati...dovevo vedere la situazione dal punto di vista di Edward? Mmm questo non mi convinceva troppo...non aveva nessun motivo per dire quelle cose! A quel punto Karim si mise a ridere, così lo guardai accigliata

 

- Forse adesso è un po' presto per vedere i fatti in una maniera lucida, forse dovresti aspettare che ti passi la rabbia!-

 

Rimanemmo sulla spiaggia seduti a parlare un po' delle nostre vite, mi spiegò che lui viveva su quell'isola, cosa che avevo immaginato! Mi parlò della sua famiglia numerosa, aveva ben tre sorelle e due fratelli, che per questioni economica aveva iniziato a lavorare da piccolo, e che ora aveva vent'anni. Mi disse che non aveva finito le scuole, ma che gli piaceva leggere...insomma, mi parlò un po' di lui. Poi toccò a me, gli raccontai della mia famiglia se così potevo definirla siccome mia madre non so che fine avesse fatto e mio padre non era mai presente, gli dissi di quanto spesso mi sentissi sola e che forse se avessi avuto un fratello o una sorella la cosa sarebbe stata diversa, gli parlai della mia migliore amica e della scuola. Arrivai anche al punto di parlare della famiglia Cullen, naturalmente lasciando da parte certi dettagli, non volevo che scappasse a gambe levate sulla spiaggia urlando "Vampiro"! Mi sorpresi di me stessa per avergli raccontato certe cose della mia vita, però mi sentivo così a mio agio, sentivo di potermi fidare e confidare. Improvvisamente fui sorpresa di vedere dei raggi luminosi sul viso di Karim, così mi girai di scatto, e ciò che vidi mi mozzò il fiato. Il sole aveva fatto capolino, stava sorgendo regalandoci uno spettacolo celestiale, le poche nuvole nel cielo erano dipinte di un lilla che si sfumava con un celeste, tutto adornato dal colore giallo-arancio del sole. Mi accorsi allora che Karim aveva la pelle color cappuccino, i suoi capelli neri e suoi occhi verdi tendenti al marrone, i suoi tratti assomigliavano molto agli indiani...ma non gli indiani d'America, ma gli abitanti delle Indie! Avevamo parlato tutta notte senza rendercene conto...però fu allora che pensai a Charlie, se fosse entrato in camera mia e non mi avesse trovata sicuramente avrebbe chiamato l'FBI, scattai in piedi sotto lo sguardo stranito del mio nuovo amico, dovevo tornare ed avvisarlo...

 

- Karim, puoi scusarmi un momento? Torno subito...-

 

- ...sì certo...-

 

Lasciandolo lì con sguardo perplesso mi guardai in giro per cercare un posto per nascondermi, così pensai d'allontanarmi, incominciai a correre fino a trovarmi in mezzo a delle palme, pensai intensamente a casa ed ecco come per magia tornare nella mia stanza a Forks...dovevo sbrigarmi. Presi un foglio e ci scrissi sopra due righe.

 

Papà stamani sono uscita presto, volevo fare una corsetta...oggi la passerò a fare tracking! E' da quando sono arrivata qua che non lo faccio, e ne ho bisogno...ci vediamo stasera.

 

Senza far rumore scesi in cucina per lasciare il foglio sul tavolino, dovevo sbrigarmi non solo per non farmi beccare da Charlie, ma perchè il mio gesto di tornare a Forks non poteva sfuggire ad Alice! Forse ero immatura, ma non volevo vederli...prima di tornare da Karim dovevo fare un'altra cosa...tornai in camera e presi uno zaino dove infilai dei vestiti...chissà se Alice mi stava vedendo cosa poteva pensare del mio gesto...forse che me ne stavo tornando a casa...ed ecco che poi mi concentrai per tornare dal mio nuovo amico. Percepì chiaramente il cambio sotto i miei piedi...ritrovatami nuovamente sulla spiaggia, corsi dove avevo lasciato Karim, che era rimasto esattamente dov'era.

 

- Sei tornata!-

 

Vedevo che mi guardava un po' perplesso, forse per lo zaino che avevo sulle spalle, io gli risposi con un sorriso, e lui per fortuna non mi fece nessuna domanda...chissà se pensava davvero fossi una specie di ninfa ahah

 

- Allora oggi che vuoi fare?-

 

- Cosa?-

 

- Vuoi farti un giro per l'isola?-

 

- CERTO!-

 

Mi tolsi il maglione rimanendo in canottiera, aprii il mio zaino e mi misi una canotta rossa, gli chiesi di girarsi per togliermi i pantaloni ed infilarmi dei pantaloncini, stavo incominciando a sudare...ed eccomi pronta!

 

- Ora possiamo andare!-

 

Ci mettemmo in marcia sulla spiaggia, ero davvero felice! Karim era un perfetto cicerone, mi fece vedere le imbarcazioni per la pesca, mi spiegò che le imbarcazioni erano costruite con il legno di cocco e senza nessun chiodo. Mi disse che la pesca portava soprattutto tonni, ma anche barracuda e squali...all'idea che mi ero fatta il bagno senza pensare ai barracuda e agli squali mi mise un po' in agitazione. Mi parlò della vita agricola scarseggiante, come frutta c'era la papaya ed il cocco, che non scarseggiavano minimamente...chiesi se ci fosse anche l'anguria, ma probabilmente era stata una domanda sciocca, perchè rise...spiegandomi che non c'era abbastanza acqua. Mi parlò anche dei coralli, mi spiegò che venivano utilizzati per ricavare materiali da costruzione. Durante la perlustrazione mi fece salire anche su una di quelle piccole imbarcazioni, mi resi conto che soffrivo leggermente di mal di mare, mi disse che era normale essendo la prima volta che andavo sull'acqua. Per mia fortuna comunque non restammo troppo a lungo in mare...mi portò poi a mangiare qualcosa, era una specie di trattoria, mi fece assaggiare delle cose tipiche, ad esempio Theluli mas, che scoprì che non era altro che frittura a base di tonno, poi mi fece provare il Kukulhu Bis Riha...un piatto con patate, cocco e curry...mi era piaciuto sicuramente di più il tonno! Dopo il pranzo mi portò a vedere la spiaggia di Ohluveli dicendomi che era una delle spiagge più belle al mondo...e come dargli torto, era favolosa! Ci sedemmo su quella spiaggia aspettammo la digestione per poi farci un bagno, quando uscimmo ci sdraiammo al sole....mi resi conto poi d'essermi addormentata, quando notai il cielo di un colore più scuro...c'era d'aspettarselo, non avevo dormito la notte prima, ero in piedi da due giorni. Rispetto però alla camminata fatta con Jacob, questa non era stata pesante, ma liberatoria, mi aveva davvero rilassata

 

- Ora è passato abbastanza tempo...-

 

Guardai improvvisamente Karim che aveva spezzato il silenzio, non avevo capito cosa volesse dire con le sue parole...

 

- Ora forse la rabbia ti è passata e sei pronta per vedere le cose più lucidamente-

 

Parlava della mia litigata...ritornai a guardare il cielo che cambiava il suo colore da azzurro a giallo...quel giallo così intenso e profondo...in quel momento mi passò per la testa l'immagine dello sguardo di Edward, quell'oro così profondo...in fin dei conti aveva ragione, avevo dimostrato la mia vigliaccheria...non ero riuscita ad affrontarlo ed ero scappata, senza fargli dire nulla. Avevo percepito poco prima che me ne andavo il suo senso di colpa per quelle parole forse dette per un momento di rabbia, a volte si dicono cose che non si pensano realmente quando si è così arrabbiati...Cosa? Che avevo appena pensato? Era vero...anche io spesso quando ero in collera dicevo cose che non pensavo, perciò magari anche lui lo aveva fatto! Era in collera perchè la sua esistenza per lui non era una vita, e non volevo che facessi quell'errore, perchè lui non aveva potuto scegliere...ero stata davvero egoista. Però, io volevo stare con lui, con loro....Mi girai ad osservare Karim che mi stava regalando ancora uno dei suoi sorrisi...sembrava avesse capito che ora ero riuscita a vedere le cose in maniera più lucida. Ripensai ai Cullen...a quello che Alice poteva aver visto quando ero tornata quella mattina per prendere la mia roba...o più che altro chissà cosa poteva aver pensato. Forse sarebbe stato meglio tornare da loro...o semplicemente tornare da Charlie, Alice lo avrebbe visto...ma comunque era giusto tornare? Era questo il fulcro di tutto...forse tornare a Forks in qualsiasi caso non sarebbe stata la scelta più saggia da fare, maggiormente se sarei dovuta prima o poi tornare alla realtà. Sarebbe stato peggio per me, avrei avuto ancora più tempo per affezionarmi a loro, a lui...per poi non rivederlo mai più. Ci sarei stata sicuramente peggio. Ma potevo non presentarmi più semplicemente? Cosa avrebbero pensato? Forse si sarebbero sentiti in colpa, Edward avrebbe immaginato che fosse stato per le sue parole...magari poteva credere che facessi una sciocchezza come suicidarmi! Chissà se gli sarebbe venuto in mente che magari ero semplicemente tornata a casa...ma chi ha mai detto che dovevo tornare? Forse potevo vivere così, vivere alla giornata proprio come oggi...ma potevo davvero riuscire a vivere in quel modo? In fin dei conti non avrei mai avuto una casa...che sarebbe cambiato dalla mia vera vita? Almeno in quella una casa dove tornare c'era...Però non tornare dai Cullen...soprattutto dopo la litigata era la scelta giusta, forse sarebbe stato più facile per tutti in quel modo. E Charlie? Non era il mio vero padre, però per lui ero davvero sua figlia, come avrebbe preso il mio abbandono? Anzi, la mia scomparsa? Mi sarebbe mancato anche lui...era stato il padre che non avevo mai avuto, o che avevo avuto molti anni prima. Era il caso che tornassi per lasciargli un biglietto? Un biglietto? Che idea bizzarra, che cosa gli potevo mai scrivere? Forse però potevo inviargli un messaggio...gli avrei potuto scrivere che avevo bisogno di tempo, potevo utilizzare la scusa della mia madre nella fan fiction, che avevo cercato di vivere tranquillamente, ma che mi sentivo oppressa e triste per la sua morte, e che avevo bisogno di tempo...questo forse avrebbe evitato che chiamasse l'FBI...sicuramente gli avrebbe spezzato il cuore, ma certamente sarebbe stato peggio se non sapesse che fine avessi fatto. In fin dei conti pensava che oggi ero andata a fare tracking, se non fossi più tornata chissà la sua mente cosa avrebbe immaginato...che mentre correvo ero caduta giù da un burrone, o che un orso mi avesse sbranata o chissà che altro! Certamente sarebbe stato peggio!! In qualsiasi caso avrebbe sofferto...mi dispiaceva enormemente. Mi sentivo un nodo alla gola...e un peso enorme sul petto, ma non solo per Charlie. Ripensai a Forks, alla prima volta che mi ci ritrovai, feci un sorriso fra me a quel ricordo, come se fosse passato chissà quanto tempo. Quando pensai che fosse un sogno e quando invece capii che non lo era per niente! Mi sarebbe mancata quella città, mi sarebbe mancato il mio mezzo di trasporto, anche se non sapevo guidare! Mi sarebbe mancato persino Mike, povero, gli avevo fatto buca per il Week End, senza neppure avvisarlo! Angela...che era stata davvero un'amica, ma anche Jessica, la sua stravaganza e la sua illogicità! Jacob, che mi aveva fatto passare una splendida giornata insieme a tutto il branco! E la mia famiglia ideale...i Cullen. Esme..con il suo grande amore da donare, sarei stata felice d'avere una mamma come lei. Carlisle, un uomo più onesto non avrei mai potuto incontrarlo. Rose, che con i suoi modi cercava di farmi comprendere che stare con loro non significava vivere. Jasper e suoi occhi da drogato, era quello che grazie ai suoi poteri, l'unico in fin dei conti che poteva davvero comprendere come stavo. Emmett...il mio fratello maggiore, se avessi avuto un fratello lo avrei voluto proprio come lui! La mia seconda migliore amica al mondo...Alice. Ed Edward, il primo ragazzo per cui avevo provato amore...Sentivo che avrei rinunciato a molto con la mia decisione...ma era giusto così...sì lo era...cavolo...sembrava che mi stavo cercando di auto convincere! Ora basta! Mi alzai in piedi di scatto, facendo sussultare Karim di fianco a me...povero ragazzo, mi ero totalmente dimenticata di lui!

 

- Allora vai?-

 

- Sì...è arrivato il momento che io ritorni a casa...-

 

A casa.....

 

- Andrai a fare pace con chi hai litigato?-

 

Quella domanda mi trovò impreparata, lo guardai negli occhi e poi abbassai lo sguardo...

 

- No...credo che non vedrò mai più la persona con cui ho litigato...-

 

- Perciò non lo perdoni?-

 

- L'ho già perdonato, perchè aveva ragione, e proprio per questo non andrò...E' la decisione più difficile che io abbia mai preso, in tutta la mia vita. Non so se è giusta o sbagliata...forse un giorno mi pentirò terribilmente per la mia scelta, ma ora credo sia la cosa più saggia da fare...-

 

- Eh...non credo che ti posso far cambiare idea. Posso solo dirti buona fortuna...spero che in qualsiasi caso, se tu ti accorgessi d'aver fatto la scelta errata possa tornare indietro...Ma mi auguro davvero che non lo sia....Buon viaggio Bella...che la vita ti porti ciò che tu desideri...-

 

Gli risposi con un sorriso ed iniziai a correre, come se volessi scappare dalla mia scelta, quando fui abbastanza lontana chiusi gli occhi per riaprirli e trovarmi nella mia vecchia stanza...in quel momento una calda lacrima mi attraversò il viso. Mi dovevo fare coraggio....andai alla mia libreria e presi una scatola che era riposta dentro un cassetto, all'interno c'era un cellulare che non utilizzavo quasi mai, un secondo numero d'emergenza. Lo accesi, aspettai qualche minuto per poi aprire i messaggi, scrissi quello che avevo in mente per Charlie...chissà come l'avrebbe presa...e gli inviai il messaggio, sapevo che lo avrebbe ricevuto, perchè Lofo poteva chiamarmi tranquillamente quando ero a Forks, anche se non capivo in che modo...poi lo spensi immediatamente, non volevo che mi cercasse. Mi buttai sul mio letto da una piazza e mezza...mi resi conto che lo trovai immenso. Abbracciai il cuscino...cercando di non sentirmi troppo sola...ma non resistetti molto, scoppiando a piangere come non avevo mai fatto.

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE

 

SPILER DEL CAP 12

 

Alzò di scatto la testa verso di me, e potei vedere i meravigliosi occhi di quel miracolo. Erano così profondi che sarei annegata in quell'oro...oro...io sapevo chi era, lo conoscevo...lo sapevo...Edward...Lui quasi sentendomi allungò una mano verso di me...ma poi fu tutto diverso...improvvisamente mi si proiettò davanti un viso, una donna arrabbiata...

- Non dovresti essere qui!-

A quel punto apri gli occhi urlando...

 

ORA VI LASCIO, AL PROSSIMO CAPITOLO CIAOOO

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Capitolo 13
*** 12 ***


ECCOMI QUI CON UN ALTRO CAPITOLO! STO CERCANDO DI POSTARE REGOLARMENTE! ALLORA CHE NE DITE DELLA SCELTA DI BELLA!? MAH...RESTERA' A CASA SUA? LO SAPREMO PRESTO, ANZI PRESTISSIMO! VORREI RINGRAZIARE GLI ULTIMI CHE HANNO INSERITO LA STORIA FRA QUELLE DA SEGUIRE ( STRO410SAMIRINAVAMPIRE GIRL96 ) SPERO CHE VI STIA PIACENDO, ED ANCHE CHI L'HA INSERITA FRA QUELLE PREFERITE ( NEWSLIM ) SON CONTENTA CHE TI STIA PIACENDO! UN GRAZIE PARTICOLARE COME SEMPRE A LADYBLUE E DEBA CHE MI SEGUONO E MI RECENSISCONO SEMPRE! ED IO ATTENDO OGNI VOLTA LA LORO OPINIONE, GRAZIE!

MA NUOVAMENTE GRAZIE A TUTTI:

ALICE77JEANNE88M_ALJENSARAMIKAURORA JULIACECYCULLEN94IAIA_TWLLISA MARTAMARTI9000MELODY POTTERMISSDREAMYONLUORNELLA

ED ANCHE A TUTTI QUELLI CHE LEGGONO IN ANONIMATO! CIAO A TUTTI E BUONA LETTURA

 



 

 
                                                        







12



Mi svegliai senza rendermi conto di quando mi fossi addormentata, avevo la bocca impastata, e gli occhi che mi facevano male per tutte le lacrime che avevo versato. Mi alzai sentendomi anche intorpidita, presi il cellulare in mano come ogni mattina per controllare l'ora, e fui scioccata, era ancora notte...ma com'era possibile? Ero tornata che ormai era quasi notte...ed erano ancora le sei?? Poi mi venne quasi un infarto quando vidi che giorno era...oddio mio...Martedì!!!!! Avevo dormito per ventiquattro ore!?! Potevo capire che ero stanca, sconvolta, insomma ne avevo di tutti i colori, ma dormire per così tanto tempo non lo avevo mai fatto! Ora si spiegavano tutti questi strani sintomi...mi sentivo da rottamare! Poi avevo una fame pazzesca...e dovevo urgentemente andare in bagno! Uscì dalla mia stanza per correre in bagno, e quando uscii mi sentii già più rilassata...e volevo ben vedere! Scesi le scale per andare in cucina, dovevo mangiare assolutamente qualcosa, aprii il frigorifero per cercare qualcosa di commestibile...stranamente era stracolmo di roba...non mi ricordavo d'aver fatto la spesa prima d'andare a Forks...bè...meglio così! Mi preparai un mega panino con all'interno di tutto, avevo così tanta fame che ora il piatto tipico delle Maldive mi sembrava una prelibatezza! Quando mi girai per andare in camera con il mio trofeo mi venne un secondo infarto, peggio di quello precedente, che addirittura mi fece cadere il mio prezioso panino dalle mani. Davanti a me...c'era niente meno che....mio padre! Lo guardai senza dire una parola, ero totalmente scioccata...ma perchè era lì? Ma che domanda sciocca mi ponevo? In fin dei conti era casa sua! Mi guardava con un'espressione strana in volto...però ora si spiegava il frigo pieno di cibo, era sua abitudine fare la spesa prima di tornare a casa. Continuava a guardarmi senza dire nulla...ma quand'era tornato? All'improvviso parlò...

  

- Vedo che stai meglio-

  

Che stavo meglio? Perchè prima stavo male? Questa volta ero io a guardarlo perplessa...

  

- Ieri mattina quando sono rientrato ti ho vista che dormivi, non ti ho voluta svegliare...Quando ho visto che non ti alzavi avevo capito che non ti sentivi molto bene...-

  

Era tornato ieri? Forse era il momento di dire qualcosa...dai Isa parla! Su!

 

- Sì...-

 

Sì? Era tutto ciò che avevo da dire...dai sforzati

 

- Non mi sentivo molto bene...ma ora mi era venuta fame....-

 

Sembrava che non mi stesse nemmeno ascoltando, mi passo di fianco per prendere della carta, e pulire il pavimento che avevo sporcato col panino. Il suo comportamento mi irritò...non mi vedeva non so da quanto tempo e non mi diceva nulla? Neanche un come stai, com'è andata, mi sei mancata...maledizione una cosa qualsiasi mi bastava...

 

- Com'è andato il viaggio per lavoro?-

 

- Come al solito-

 

- Io a scuola tutto bene-

 

- Meno male-

 

In quel momenti avrei voluto urlare...andai verso le scale per tornare in camera, poi mi fermai

 

- Per quanto resterai?-

 

- Non lo so, non molto credo-

 

- Ok, fammi sapere quando parti-

 

Incominciai a fare degli scalini quando mi chiamò

 

- Isa-

 

Mi girai con estrema lentezza, non avevo nessuna voglia di mettermi a discutere con lui

 

- Dimmi-

 

- Ti sei fatta una lampada?-

 

Cosa? Una lampada? Ma che gli veniva in mente?

 

- Certo che no!-

 

- Ti vedo abbronzata...-

 

Cavolo! Avevo fatto un errore, certo che ero abbronzata, gli avrei dovuto rispondere di sì quando mi aveva chiesto della lampada...ora che dovevo dire? Mmmm...

 

- Ah sì...mi ero comprata un prodotto autoabbronzante...-

 

Evvai, ero un genio!

 

- Non vuoi prepararti un altro panino?-

 

- No...stranamente mi è passata la fame...-

 

Ed era vero, dopo averlo visto, e averci parlato...se il nostro si poteva definire dialogo, mi era passato l'appetito. Gli voltai le spalle e me ne andai, per fortuna questa volta non mi chiamò. Ritornai in camera mia e mi distesi sul letto, mi sentivo terribilmente frustrata e confusa...anzi davvero incazzata. Non solo ero sconvolta per il rientro, ma in più avevo avuto la " bella" sorpresa di trovarmi a casa mio padre. Adesso sì, che andava tutto a meraviglia...rivederlo mi fece solo mancare maggiormente Charlie...Charlie....chissà come aveva preso ricevere il mio messaggio. Spostai il mio sguardo sulla scrivania, dove avevo lasciato il cellulare con cui gli avevo mandato il messaggio...fui quasi tentata d'alzarmi per accenderlo e vedere se mi aveva cercata. NO! Non dovevo assolutamente farlo! Piegai il braccio coprendomi gli occhi...mi sentivo così turbata, mi sentivo così spaesata...sarebbe mai scomparsa questa sensazione? Il tempo era l'unico rimedio...altre lacrime incominciarono ad attraversarmi le guance, avevo ancora liquidi? Mi sembrava l'unico modo di sfogare quello che avevo dentro, non riuscivo a fermarmi, mi ero addormentata piangendo...ed ora che mi ero svegliata...stavo nuovamente piangendo...ero scandalosa. Se continuavo così mi sarei disidratata di certo! Poi mi sentivo scottare...mi sentivo la febbre, ma forse questa era una causa, il continuo piangere poteva portare la febbre? O era semplicemente per colpa degli sbalzi di temperatura? Stare a Forks con il gelo...andare alle Maldive e tornare nuovamente a Forks, per poi tornare alle Maldive con il maglione, poi tornare ancora a Forks per prendere dei vestiti più leggeri...poi di nuovo Maldive...ed ora..Milano. Oddio tutti questi spostamenti aumentavano il mio mal di testa. Chiusi gli occhi cercando di rilassarmi, mi sentivo troppo scombussolata...poi fu tutto molto strano...

Mi trovavo fuori...all'aperto, ero in piedi di fronte ad una grande villa bianca, una bellissima villa ricoperta di vetrate...l'avevo già vista, ma non so per quale strana ragione non mi ricordavo dove, ne quando. Improvvisamente fui davanti all'ingresso, davanti a me c'erano degli scalini che portavano alla porta, sarei dovuta entrare? No, non era casa mia...non potevo entrarci così, senza invito e permesso. Improvvisamente mi sentii chiamare...mi girai, quella voce proveniva da dietro le mie spalle...ma non vedevo bene, era tutto così offuscato...

 

- Bella...-

 

Chi è che mi stava chiamando? Non vedevo nessuno...non ci riuscivo...

 

- Perchè te ne sei andata...Bella...-

 

Ma chi era? La sua voce...era una voce melodiosa...la più soave che io avessi mai sentito...anche se piena di disperazione...o ero io che ero disperata?

 

- Ti prego...-

 

Perchè quella voce mi stava pregando? Non doveva...

 

- Torna...ti scongiuro Bella...torna...torna da me...-

 

Torna? Ma io non ero andata da nessuna parte...dove dovevo tornare? Sentivo dei singhiozzi...quell'essere dalla voce angelica stava piangendo...non volevo che piangesse. Feci un passo, volevo andare a consolare quell'angelo...ma era così difficile, mi sentivo così pesante...eppure dovevo tentare. Feci un altro passo, ma mi sembrava di stare nelle sabbie mobili...non c'era nulla di peggio di quella sensazione...stava andando tutto così storto...provavo a reagire, ma più cercavo di lottare più sprofondavo...non riuscivo più a muovermi...ma ero così vicina, vedevo quella figura in ginocchio davanti a me, vedevo la sua testa china a terra...ma non riuscivo a respirare, stavo sprofondando...allungai una mano, volevo che mi aiutasse ad andare da lui...incominciai a piangere, ormai la poca aria che mi era rimasta stava finendo...così urlai...

 

-AIUTAMI!!!-

 

Alzò di scatto la testa verso di me, e potei vedere i meravigliosi occhi di quel miracolo. Erano così profondi che sarei annegata in quell'oro...oro...io sapevo chi era, lo conoscevo...lo sapevo...Edward...Lui quasi sentendomi allungò una mano verso di me...ma poi fu tutto diverso...improvvisamente mi si proiettò davanti un viso, una donna arrabbiata...

 

- Non dovresti essere qui!-

 

A quel punto apri gli occhi urlando...

 

Mi ritrovai seduta sul mio letto con un fazzoletto bagnato sul ventre...ma cosa? Improvvisamente la porta si aprì, ed entrò mio padre...

 

- Isa! Ti sei svegliata!-

 

Mi mise una mano sulla fronte...

 

- La febbre si è abbassata...ti ho sentita urlare...mi hai fatto spaventare...-

 

La febbre si è abbassata?

 

- Ma cosa...-

 

Non mi fece finire di parlare

 

- Hai avuto la febbre alta Isa...è uscita anche la guardia medica, mi aveva detto che se non si abbassava dovevo portarti all'ospedale! Mi hai fatto davvero preoccupare...-

 

Wow...un padre che si preoccupa per la figlia, il mondo stà andando alla rovescia?

 

- Hai fatto un brutto sogno?-

 

- ...sì...-

 

Il sogno...mi passò per la mente l'immagine che mi aveva fatta svegliare da quell'incubo già abbastanza inquietante...io l'avevo già vista quella donna...

 

- Che hai sognato?-

 

-...la mamma...-

 

In quel momento cadde il silenzio...non so se c'era rimasto perchè avessi sognato quella donna per lui così estranea ormai, oppure perchè l'avevo definito un incubo...era assurdo...ma perchè mai avrei dovuto sognarla? Era da così tanti anni che non la vedevo...cosa centrava in quel sogno?

 

- Eh...ora rimettiti sdraiata, ho telefonato a scuola...-

 

O cavolo...

 

- Gli ho spiegato che stai male, mi hanno detto di dirti di riprenderti...ora rimettiti sdraiata, ti vado a fare una camomilla...-

 

Detto ciò uscì dalla mia stanza, lasciandomi ai miei pensieri...non ci stavo più capendo nulla...mio padre che si preoccupava per me, io che sognavo mia madre...a quel pensiero rabbrividii...mi sdraiai ripensando a quell'incubo...ma perchè avevo visto lei? Mi aveva detto qualcosa...ma non ricordavo...odiavo non ricordarmi i sogni...mi sentivo sudata, avevo caldo...la febbre mi aveva alzato davvero molto la temperatura, quasi non respiravo...non respiravo...le sabbie mobili...mi tornò in mente che nel sogno stavo sprofondando nelle sabbie mobili...ero così arrabbiata in quel momento perchè non mi ricordavo....arrabbiata...poi come un fulmine mi tornò in mente la frase che pronunciò mia madre...non dovresti essere qui...ma cosa significava? Cosa centrava vedere mia madre in quel momento? E perchè era così arrabbiata? Per cosa? Stavo diventando pazza! Dovevo cercare un buon psichiatra...Improvvisamente ritornò mio padre con la camomilla, la mise sul comodino dicendomi di berla tutta, poi se ne andò nuovamente...lo vedevo che era turbato. Allungai la mano al comodino, ma anzichè prendere la camomilla presi il telefono...fui nuovamente scioccata nel rendermi conto che erano le 3 di notte...di Giovedì mattina.

 

- PAPA'!!!-

 

Dopo nemmeno un minuto arrivò mio padre

 

- Che c'è ti senti male?-

 

- Ma quanto ho dormito?-

 

- Per un giorno interno Isa, ma a volte ti sei svegliata anche se forse non ti ricordi, avevi la febbre davvero alta...ora riposati ancora un po', non voglio che ti affatichi troppo...-

 

Mi rimisi giù senza obbiettare...aprì il calendario del telefono...ed incominciai a contare i giorni che mancavo da Forks...dal sabato sera...ormai erano cinque giorni...mi sembrava ieri quando ero lì...e nello stesso tempo mi sembrava passata un'eternità...chissà come stava procedendo la vita lì...e mentre pensavo a ciò mi riaddormentai.

Mi svegliai rintontita ancora con il cellulare in mano, lo guardai ed erano le undici del mattino, finalmente mi svegliavo in un orario decente. Mi sentivo la gola asciutta, così presi la tazza sul mio comodino e bevvi la camomilla ormai fredda...non era male. Mi toccai la fronte...per fortuna non avevo più la febbre...improvvisamente il cellulare mi vibrò, c'era un messaggio della Lofo

  

Isaa!!! Ho saputo che tuo padre ha chiamato scuola e ha detto che stavi male...ma allora sei tornata? Quando? Cos'è successo? Come stai? Fatti sentire appena puoi! Ti voglio un mondo di bene

 

Le voci si spargevano in fretta...decisi di risponderle subito, non volevo si preoccupasse per nulla...ma era davvero nulla?

 

Ciao Vale...ora sto meglio, ho avuto la febbre alta. Sì...sono tornata...esattamente domenica notte...insomma...mi sembrava la cosa più giusta da fare...anche se non mi sento così felice...posso dirti che mi sento tanto spaesata. Oltretutto ho mio padre a casa, e la cosa mi rende ancora più scombussolata...Ci sentiamo presto...un bacio grande

  

Dopo aver inviato il messaggio mi alzai dal letto, mi sentivo i muscoli indolenziti, ma era anche normale, non mi ero mossa per davvero tanto tempo...Volevo farmi una doccia, ma non sapevo se fosse stata la cosa migliore, non volevo prendere freddo con il rischio di una ricaduta della febbre. Scesi in soggiorno, dove trovai mio padre seduto sulla poltrona con il suo portatile...cavolo...avevo lasciato il portatile a Forks...eh...addio portatile.

 

- Buongiorno Isa! Come ti senti?-

 

- Meglio grazie...mi sento solo un po' rintontita...stai lavorando?-

 

Lo vedevo concentrato a leggere chissà cosa...

 

- Sì, ma nulla d'importante...-

 

Ripensai a come avesse preso il fatto che avessi sognato la mamma...sicuramente ne era rimasto scioccato. Mi sedetti sul divano ad osservarlo....

 

- E' stato strano sognare la mamma dopo tutto questo tempo...-

 

Lo vidi sobbalzare appena, quando gli dissi quella frase...

 

- Effettivamente...-

 

- Nel sogno era arrabbiata....-

 

Finalmente alzò lo sguardo su di me...avevo catturato la sua attenzione

 

- ...Arrabbiata?-

 

- Sì...l'ho percepito attraverso il suo viso e le sue parole...-

 

- Le sue parole? Nel sogno ti ha detto qualcosa?-

 

Improvvisamente era curioso sui sogni?

 

- Insomma, ero in un bosco...ed improvvisamente mi è comparsa davanti e mi ha detto che non dovevo trovarmi lì...-

 

Mi guardava come se avessi bestemmiato...se non era già pallido di suo avrei detto che fosse sbiancato per le mie parole...però sembrava davvero fosse divenuto bianco come un cadavere. In quel momento suonarono il campanello, vedendo lui in uno stato abbastanza vegetativo, decisi che forse era meglio che andassi io a vedere chi era...Appena apri la porta mi ritrovai la Lofo che mi stava abbracciando! Ma cosa ci faceva qui?

 

- Isa, non ho resistito! Dovevo vederti! Quando ti ho mandato il messaggio ero già diretta da te!-

 

Senza dire una parola la feci entrare in casa...salutò imbarazzata mio padre, che era ancora imbambolato nella stessa posizione, ed io la trascinai su per le scale verso camera mia. Appena fummo dentro e chiusi la porta l'abbracciai, un abbraccio forte, avevo bisogno di lei...e lei era venuta! Incominciarono a scendermi delle lacrime, e quel fatto m'imbarazzo, ma non riuscii a smettere. Lei senza dire nulla ricambiò il mio abbraccio cercando di tranquillizzarmi. Quando mi finirono le lacrime mi staccai da le...

 

- Scusa Vale...avevo così tanto bisogno di vederti...tu non hai idea di quanto...-

 

- Calma Isa...dai sediamoci. Raccontami tutto...cos'è successo...perchè sei tornata?-

 

- Come perchè sono tornata...?-

 

- Bè sì insomma...a dire il vero non credevo che tornassi...anche se sono felice di riaverti qui...ma raccontami...-

 

- E' tutto un gran casino Vale...-

 

- Prova a partire dall'inizio...-

 

- Ti ricordi quando sei venuta a Forks? Quando ci siamo messe a parlare nel bosco delle mie idee strane?-

 

- Sì, certo che mi ricordo...e allora?-

 

- Edward e non solo era lì...e ha sentito quello che ci siamo dette. La sera quando sono tornata a casa, è venuto Emmett a dirmi che Alice voleva vedermi...anche se ero molto stanca sono andata comunque. Non immagini neppure che aria gelida che c'era a casa Cullen...non capivo il motivo, ma erano tutti molto nervosi, di conseguenza mi sono innervosita anch'io. Per prima ho litigato con Rose...senza volerlo ho fatto persino saltare i circuiti del loro plasma...lei a quel punto mi è venuta così vicino che io me ne sono tornata a casa dallo spavento...quando mi sono rilassata sono tornata. A quel punto ho capito perchè c'era tutto quel nervosismo...sentendo il dialogo nostro erano arrabbiati...più che altro preoccupati, ma questa è stata una valutazione che ho fatto a mente lucida successivamente...La conclusione è stata che ho litigato con Edward...mi sono sentita così ferita che senza dire una parola e senza fargli spiegare me ne sono andata...ho passato la domenica lontana da Forks...e lì ho capito che la scelta migliore che potessi fare era tornare a casa...-

 

Raccontai tutto molto velocemente, probabilmente alla Lofo era sfuggito anche qualche particolare...

 

- Aspè, aspè...mi vuoi raccontare dettagliatamente?-

 

Presi un respiro e ricominciai piano, ogni tanto mi fermò per chiedermi spiegazioni che io le fornivo...restai a raccontare almeno per una bella mezzoretta, gli raccontai persino del mio strano sogno, di mia madre, lo strano comportamento di mio padre...insomma completamente tutto. Mi resi conto in quel momento che la mia vita non era mai stata così ricca di avvenimenti come in quel momento....

 

- Isa...te ne sono successe di tutti i colori...ma ora...che hai intenzione di fare?-

 

Che domanda era?

 

- Che significa, che ho intenzione di fare?-

 

- C'è insomma....vuoi davvero non tornare più lì?...Insomma pensi davvero che è stata la scelta più giusta? Poi più giusta per chi? Io penso che dovevi per lo meno chiarire con Edward e con tutta la famiglia Cullen. Non penso che sia più facile così, anzi, pensa come si posso sentire...insomma hai letto Twilight...sai com'è Edward, oddio si sentirà terribilmente in colpa! Poi non sanno neppure che sei al sicuro! Sanno solo che hai lasciato un messaggio a Charlie! Poi pensi che lui non si preoccupi comunque? Pensi che non proverà a cercarti dopo che non ti vede più tornare? Dopo aver visto che non ti fai più sentire? Insomma, sei sempre stata tu quella coraggiosa...ed ora? Ora non hai nemmeno acceso l'altro cellulare per controllare se ti ha cercata!-

 

- Credi davvero che io non abbia pensato a tutte queste cose? Ci sto pensando da domenica, dal momento stesso che me ne sono andata....ma poi perchè mi dici queste cose! Tu mi hai sempre detto che dovevo tornare!-

 

- AH NO! Io non l'ho mai detto! Io volevo solo che scegliessi la cosa che ti poteva rendere felice! E se ciò fosse stato rimanere a Forks io ne sarei stata felice...ma non perchè non ti avrei vista sempre come ora, non fraintendere, ma se tu fossi stata felice, lo sarei stata anch'io!-

 

Sospirai mettendomi le mani sul viso...certo la Lofo non stava migliorando la mia confusione dicendomi così...quando alzai la testa il mio sguardo cadde sulla scrivania...più esattamente sul telefonino spento appoggiatoci sopra. Questo mio gesto lo percepì perfettamente Lofo, che si alzò di scatto dal letto dirigendosi alla scrivania...

 

- Che fai?-

 

Non mi fece in tempo di formulare un'altra frase che la vidi afferrare il telefono e tornare da me

 

- Accendilo...so che stai morendo dalla voglia di farlo...e non posso dire che nemmeno io non sono curiosa....dai!-

 

Dicendo ciò mi appoggiò quel piccolo oggetto nelle mani...appoggiai il dito sul tasto d'accensione quando la porta si aprì. Bussare?

 

- Ragazze è mezzogiorno passato, volete mangiare qualcosa?-

 

Guardai Lofo per capire se avesse fame...

 

- Sì...-

 

- Dai scendete che è pronto!-

 

- Papà se ti avessimo detto che non avevamo fame?-

 

- Isa non mangi da un po', era impossibile-

 

Infilai in tasca il cellulare e con la Vale scesi seguendo mio padre in cucina. Aveva preparato del riso in bianco, probabilmente per me, e degli hamburger per Lofo e lui. La vedevo imbarazzata dalla presenza di mio padre, forse si sentiva fuori posto...

 

- Allora Valentina, a scuola come va?-

 

- Bene grazie...-

 

- Dimmi, dopo le superiori hai intenzione di proseguire con gli studi?-

 

- A dire il vero non ci ho ancora pensato...i miei lo vorrebbero, però non mi dispiacerebbe andare a lavorare per essere più indipendente-

 

- Sì, immagino che alla vostra età vogliate tutti essere più indipendenti, però dovresti valutare bene. L'università ti aiuterebbe a guadagnare un posto di lavoro più promettente-

 

Mi stavo innervosendo....

 

- Papà, credo che questo discorso glie lo faranno i suoi genitori...-

 

- Oh, certo, non volevo metterti in imbarazzo Valentina...-

 

- Si figuri...-

 

Lui metteva in imbarazzo anche me solo per la sua presenza! Per fortuna il pranzo passò velocemente, avevo fame, ma non ero riuscita a mangiare nemmeno tutta il piatto di riso. Scappai dalla presenza di mio padre trascinandomi dietro la Lofo.

 

- Se non sapessi che ti lascia sola per mesi penserei che è un buon padre...Non mi ricordo quand'è stata l'ultima volta che l'ho visto-

 

- Nemmeno io-

 

A quella mia frase ci mettemmo a ridere, anche se era una risata abbastanza isterica. Lofo andò verso la mia cabina armadio e l'aprì...

 

- Che stai combinando?-

 

- Sei ancora in pigiama...direi che è ora che tu ti faccia una doccia e ti vesta! Dai sbrigati che ti aspetto!-

 

- Insomma in un modo delicato mi stai dicendo che puzzo?!-

 

- Scema, che vai a pensare! Anche se di certo non sai di rosa!-

 

- Ah bè grazie!...Ok torno al volo!-

 

Andai in bagno a farmi una doccia, sperando vivamente di non prendere freddo. Appena l'acqua incominciò a scorrermi addosso i muscoli incominciarono a rilassarsi. Mi resi conto poi che mi dovevo sbrigare, non potevo certo far aspettare Lofo un'ora, così mi lavai di fretta per poi uscire dal bagno ed infilarmi subito l'accappatoio e l'asciugamano in testa, e afferrai il phon. Ritornai in camera, e c'era la mia migliore amica che stava flirtando al cellulare con il suo ragazzo...eh, appena mi vide mise giù.

 

- Allora, ti ho preparato questa roba...-

 

Sul mio letto c'erano dei jeans neri con un maglione verde. Alla Lofo era sempre piaciuta la moda...sapevo che se avesse scelto lei cosa farmi indossare avrebbe scelto sempre qualcosa di verde, affermava che si abbinava perfettamente al colore dei miei occhi, verdi anch'essi, e con il rosso dei capelli. Mi vestii senza obbiettare, anche se il maglione mi lasciava il collo e le spalle scoperte, ma aveva pensato anche a quello, passandomi un fouler verde e nero. Mi sedetti sul letto e mi tolsi l'asciugamano, e lei prese il phon per asciugarmi i capelli...eh assomigliava tanto ad Alice. Perchè mi doveva venire in mente proprio lei? Però era vero, certo non si assomigliavano nell'aspetto, ma di carattere e i modi di fare erano esattamente uguali, questo spiegava perchè consideravo Alice un'altra mia migliore amica.

 

- Vale! Mi stai strappando i capelli!-

 

- Dai Isa, chi bella vuole apparire un po' deve soffrire...-

 

Chi bella vuole apparire? E chi voleva apparire bella? La sentivo ridere da sola ad una battuta che io non percepì...Finalmente non so dopo quante torture smise di mettermi le mani fra i capelli

- Guarda come stai bene!-

 

Andai a riflettermi allo specchio, sì, stavo davvero bene, non c'era che dire...

 

- Hai fatto un miracolo!-

 

- Non dire assurdità, ti ho solo fatto i capelli e ti ho solo consigliato cosa metterti. Sei tu che sei un figurino. Invidio il tuo fisico! Sei magra, abbastanza alta, i tuoi capelli rossi e ondulati stanno d'incanto con i tuoi occhi verdi! Uff!-

 

- Non dire sciocchezze!-

 

Senza prestarmi attenzione più del necessario la vidi andare accanto al letto e prendere ancora il cellulare spento, senza neppure avvisarmi vidi che lo accese!

 

- Oddio, ma che fai!!!-

 

- Vuoi stare tranquilla? Non ti mangia mica!-

 

- Non è quello!-

 

- E cosa allora? Non vuoi sapere se ti hanno cercata perchè poi ti renderesti conto che hai fatto la stronzata del secolo?-

 

Ma da quando parlava così? Proprio mentre le stavo per rispondere il cellulare incominciò a suonare comunicandoci che stavano arrivando dei messaggi. Lo presi subito in mano, non riuscii a trattenermi nel non aprirli...avevo mandato a quel paese tutti i miei sforzi.

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE

SPOILER CAPITOLO 13

  

Chi era? Non avevo la minima idea di chi era....come? Incomiciai a guardarlo sconvolta, oddio, lui, io, come? Aveva letto i miei pensieri???? Probabilmente percepì quello che avevo, perchè finalmente mi lascio le braccia...mi sentiva? No, no...NO!!!

- Tu...oddio, senti i miei pensieri?-

Incominciai ad agitarmi e gesticolare...santo cielo che vergogna!!!

 

CHE AGGIUNGERE? AL PROSSIMO CAPITOLOOO CIAOOO

 

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Capitolo 14
*** 13 ***


ECCO UN ALTRO CAPITOLO! CHIEDO SCUSA SE LO PUBBLICO CON UN LEGGERO RITARDO, E MI SCUSO PER NON AVER RISPOSTO ALLE RECENSIONE, MA PURTROPPO HO AVUTO PROBLEMI CON IL PC! RIMEDIERO' POSTANDO VELOCEMENTE IL PROSSIMO, LO PROMETTO, APPENA TUTTE LE MIE FAN PREFERITE MI DICONO CHE NE PENSANO DI QUESTO! OK....ORA VI LASCIO TRAQUILLI TUTTI QUANTI A LEGGERE! BUONA LETTURA E A PRESTISSIMO!

 

 

                                                          

 

 

                                     





13



Stavo ricevendo un sacco di messaggi, incominciai con il primo...era Charlie!


Bella! Cosa vuol dire che vuoi restare da sola? Dove sei? Ti vengo a prendere!

Secondo messaggio...


Bella ti sto cercando di chiamare da un bel po', ma il tuo telefono risulta spento! Dove sei finita?


Terzo Messaggio....


Bella, sono preoccupato da morire, per favore fatti sentire. Possiamo venirne fuori da questa cosa...insieme.


Quarto messaggio...


Bella, è venuta Alice Cullen e suo fratello, non so come hanno saputo che avevo ricevuto un tuo messaggio. Ti sto provando a chiamare tutte le ore...per favore torna a casa.


Alice e suo fratello? Chi poteva essere? Jasper? Emmett? O Edward?!? Il mio cuore stava incominciando a martellarmi nel petto...c'erano altri numerosi messaggi di Charlie che chiedeva mie notizie con disperazione....mi sentivo così in colpa...potevo solo immaginare cosa potesse provare, aveva perso sua moglie ed ora quella che reputava sua figlia...La mia attenzione andò sul messaggio seguente, non era lo stesso numero di Charlie...


Bella, sono Alice.


Oddio Alice!


Dove sei? Non ti ho vista più...ho preso questo numero da Charlie. E' disperato! Non sa se stai bene...nessuno lo sa. Sappiamo solo che non ti trovi più qui...



Dopo il messaggio di Alice, c'erano altri numerosi messaggi di Charlie, mi aveva mandato un messaggio ogni quarto d'ora...in uno aveva minacciato di chiamare la polizia di stato, in un altro di mettermi nelle lista delle persone scomparse, in un altro ancora diceva che voleva chiamare l'FBI! Mi fermai quando vidi ancora il numero di Alice...


Bella! Ti vuoi degnare di farti sentire? Stanno tutti uscendo fuori di matto! Rose crede che ti abbia messo paura, Emmett e Jasper dicono che magari hai fatto una cosa stupidissima! Esme se potesse piangere continuerebbe a farlo 24 ore su 24! Carlisle ha troppi pensieri per la testa! Edward è distrutto!

 

Erano tutti così preoccupati per me? C'era un altro messaggio...


Oggi il tuo amico Jacob ci è venuto a fare visita...ci ha accusati di averti fatto del male. Dopo averci visti, si è convinto che non avevamo fatto nulla...


Jacob? Oddio, non ci avevo pensato...ma che significava che dopo averli visti aveva compreso che non avevano fatto nulla?


Bella...ti prego rispondimi. Incomincio ad avere davvero paura che ti sia successo qualcosa...mi manchi.


Anche tu Alice mi manchi...c'era un altro numero a me sconosciuto...


Bella...non sapevo se inviarti questo messaggio, forse non lo leggerai mai...ma volevo dirtelo comunque. Perdonami per quello che ho detto, non pensavo quelle cose. Quando si è arrabbiati si dicono cose che non si pensano davvero...ma in realtà non ero arrabbiato con te, ma con me stesso...Ero preoccupato per te Bella. Come lo sono ora. Non so che fine tu abbia fatto, le mie ultime parole sono state davvero ignobili. Io non ho mai pensato che la tua vita valesse poco. Per favore, forse ti chiedo troppo, ma ti prego, fammi sapere almeno che stai bene...poi sarà come se non fossimo mai esistiti...



Era Edward...mi aveva mandato un messaggio, mi sedetti sul letto, continuando a rileggere le sue parole. Quanto mi mancavano i suoi occhi, il suo viso, i suoi gesti...semplicemente lui. Lofo mi guarda come chi era a conoscenza dei tuoi pensieri. Ritornai con gli occhi al cellulare. C'erano altri numerosi messaggi, di Charlie ed Alice. Entrambi mi avevano continuata a cercare in questi giorni...arrivai all'ultimo messaggio, era di Alice...


Bella, incomincio a pensare che tu non stia ricevendo nessuno di questi messaggi.

Forse ti è successo qualcosa.....

Invece magari hai deciso di non volerci più sentire semplicemente...e non vuoi neppure farci sapere se stai bene. Ma non lo credo possibile...ho paura che ti sia successo qualcosa di grave, che non ti permette di comunicare con noi....non so cosa fare.


Dovevo andare...

Cosa? Che avevo appena pensato? Alzai lo sguardo sulla Lofo che mi continuava ad osservare...si alzò in piedi e si mise davanti a me.


- Mi porteresti a casa prima?-


Aveva capito...non c'era stato bisogno che dicessi nulla. Mi alzai e l'abbracciai forte, mi aveva aiutata come non mai, gli volevo un bene dell'anima. Restammo in silenzio ad abbracciarci, poi si allontanò...


- Isa, devi preparare le cose...-


La guardai senza capire...e se ne rese conto


- Devi fare una valigia con le cose che ti vuoi portare...devi metterci tutto! Perchè non potrai tornare a casa come se nulla fosse, si accorgerebbero che manca qualcosa dalla tua stanza...-


Andai alla mia cabina armadio e presi la mia valigia nera lucida e l'aprì...incominciando a guardarmi in giro.


- Allora, direi che potrei mettere i miei vestiti preferiti, ma nemmeno senza esagerare, non sono tanto importanti...oddio cosa ci metto dentro?-


- Direi i tuoi cd preferiti, i tuoi diari di scuola...sai, sono pieni di ricordi! Le varie cartoline, e gli oggetti che hai preso quando sei andata in vacanza e quando siamo andate in gita all'estero. Mmm..direi anche degli album fotografici!-


- Sì giusto!-


Incominciai a rovistare in camera, cercando tutte le cose che erano venute in mente alla Lofo, ed altre che mi vennero in mente a me, certo non erano cose che potevano servire, ma di certo erano importanti, mi avrebbero sempre ricordato da dove venivo, e magari se avessi avuto un momento di sconforto per la mia decisione, guardandole mi sarei detta che era la cosa giusta, mi sarebbe di certo tornato in mente questo momento. Presi il porta cd e tirai fuori quelli che meno mi piacevano, presi i miei diari di scuola, c'erano certi addirittura delle elementari! Trovai dei biglietti di auguri, ero una conservatrice, tenevo proprio tutto. Trovai anche le cartoline che mi aveva mandato Lofo nel periodo estivo, ma anche alcune delle sue lettere. Poi presi tutti i souvenir che aveva comprato quando visitavo una nuova città, cercai gli album fotografici, presi quelli di quando ero piccola, tutti quelli dei miei vari stati di crescita e tutte quelle foto che avevano un ricordo in essi. Mi guardai in giro, non sapevo proprio che altro portare...fin quando i miei occhi si posarono sulla libreria, dove c'erano i libri della mia saga preferita...Twilight. Sorrisi, e decisi che erano fondamentali, così li presi e infilai anche loro in valigia. Mi sembrava d'aver messo tutto, forse fin troppo perchè dovetti schiacciare la valigia per farla chiudere. Mi alzai in piedi felice.


- Stavo pensando una cosa...-


Guardai Lofo, avevo dimenticato qualcosa?


- Non so, ma forse dovresti scrivere un paio di righe a tuo padre...-


Mio padre...non avevo minimamente pensato a lui, come avrebbe preso questa cosa?


- Sì, forse sarebbe meglio....-


Presi carta e penna e mi misi alla scrivania, avevo quel foglio bianco davanti, avrei potuto scrivere di tutto, un vero papiro...


Non sei un buon padre...ma lo sei stato, è anche grazie a te che sono divenuta ciò che sono. Porterò con me l'immagine di quel padre, di quello che giocava con me sulla spiaggia...di quando ancora riusciva a guardarmi ed essere orgoglioso, e felice. La mamma ha abbandonato anche me papà, ma anzichè starmi vicino ti sei allontanato. Ma ti perdono per questo...e ti comprendo. Sarò sempre e comunque la tua bambina per sempre papà...


Starò bene...


Non cercarmi, sarebbe inutile, non mi troveresti....Ti voglio bene


Presi quel foglio e lo lasciai sul mio letto, Vale mi guardava con gli occhi lucidi...


- Ok, ora io vado...ti aspetterò fuori, mi accompagni giù?-


- Certo...-


Mi misi una felpa, non volevo che mio padre vedesse che ero pronta per andare chissà dove...poi scendemmo le scale


- Io sto andando!-


- Ah, a presto Valentina-


- Grazie per il pranzo e...arrivederci...-


Detto ciò mi lanciò un'occhiata e salutandomi con la mano uscì. Ero agitatissima per quello che stavo per fare, mi sembrava pazzesco, andai alle scale e mi fermai...mi girai, e guardai mio padre...sarebbe stata l'ultima volta che lo vedevo, era seduto mentre leggeva il giornale e beveva il suo caffè.


- Papà...-


Alzò il suo sguardo su di me...


- Dimmi-


- Volevo dirti che son contenta che tu sia tornato...mi sei mancato...-


Senza dire altro ripresi a salire le scale, con i suoi occhi puntati sulla mia schiena. Appena arrivai in camera mi tolsi la felpa e m'infilai le scarpe ed il cappotto, poi presi la valigia, era davvero pesante! Mi guardai in giro...No, non mi sarei pentita. Ed eccomi fuori casa, esattamente dietro la mia villetta, dove ad aspettarmi c'era la mia migliore amica. Gli presi la mano e pensai a casa sua ed eccoci nella sua stanza.


- Eh, eccomi a casa!-


Mi guardava pensierosa...


- Hai salutato a tuo modo tuo padre?-


- Sì...-


- Bene! Ora allora è giunto il momento che vai!-


- Ascolta Vale, ti manderò qualche messaggio da un altro numero, il mio telefono lo terrò spento, puoi anche immaginare il motivo.-


- Tranquilla immaginavo! Ma ora sbrigati ad andare, Charlie sarà sul punto d'avere un infarto!-


- Ok, ora vado...Grazie mille Vale!-


Mi sorrise e io feci lo stesso...era davvero la mia migliore amica. Chiusi gli occhi decisa di tornare a Forks, dovevo andare subito da Charlie e poi andare subito dai Cullen, lo avevo già deciso, in modo che una certa persona di nome Alice non capisse il mio rientro, volevo farle una sorpresa. Riaprì i miei occhi di fronte alla porta di casa Swan, mi girai e vidi il mio catorcio parcheggiato dove lo avevo lasciato, sorrisi per poi rigirarmi per aprire la porta, ma non feci in tempo. Qualcuno dall'interno aveva deciso d'uscire in quel momento. Davanti a me si presento Charlie con due occhiaie allucinanti...


- O MIO DIO!!! BELLA!!-


Senza darmi il tempo di fare nulla mi abbracciò fortissimo


- Fatti guardare, sei dimagrita, dove sei stata, come stai? Entra in casa! Perchè non mi hai chiamato...-


Non so per quanto tempo andò avanti a farmi domande e rimproverarmi, povero, aveva preso davvero uno spavento. Gli chiesi scusa, gli disse che ero andata da una mia ex compagna di classe. Gli dissi che mi mancava la mamma e che avevo bisogno di stare da sola. Insomma gli raccontai un sacco di palle...Vedendomi con la valigia mi chiese spiegazioni, gli dissi che avevo fatto un salto nella casa dove abitavo con mamma per prendere della cose. Restammo a parlare per più di un'ora...ed alla fine si riuscì a rilassare, in un certo momento riuscì a dire che comprendeva perchè lo avessi fatto, e che gli dispiaceva essersi comportato in quel modo, che sapeva in fin dei conti che sarei tornata. Mi aiutò a portare la valigia in camera...


- Papà...ti spiace se vado a casa dei Cullen!? Vorrei fargli una sorpresa!-


Mi guardò un po' avvilito, forse era preoccupato che scomparissi di nuovo, ma non sarebbe accaduto.


- Va bene Bella, ma stai attenta...-


Scesi le scale con lui e uscì dalla porta, camminai per un po', cercando un posto isolato...e via! Eccomi davanti all'ingresso di casa Cullen, era un sogno. Bussai alla porta...ero agitatissima...la porta si aprì, e fui sorpresa, di tutta la famiglia Cullen non avrei mai immaginato di rivedere per prima proprio lei...Rose. Era davanti a me, mi guardava come se non mi vedesse, o come se avesse visto un fantasma o entrambe le cose insomma.


- Ciao Rose...-


Oddio, ora mi stacca la testa...


- Be...Bella??-


- Ehm...sì?-


- Sei...davvero tu?-


- Per ora direi di sì!-


Non mi trattenni dal sorridere per la sua espressione, a quel punto si avvicinò alla sua velocità, e con sorpresa mi abbracciò! Rosalie mi stava abbracciando? Cosa mi ero persa?


- Ehm...Rose, mi fai male...-


- Oh, sì scusa, entriamo!-


Entrai in casa piano e forse con timore, guardandomi leggermente in torno per vedere gli altri, però...


- Ci sono solo io...-


La guardai senza dire nulla...


- Carlisle è in ospedale ed Esme è andata a fare delle commissioni, mentre...Alice, Jasper ed Emmett hanno portato Edward a caccia...lo hanno quasi costretto...Bella...ma dov'eri finita? Pensavamo ti fosse accaduto qualcosa di grave! Quando non hai risposto a nessun nostro messaggio...Scusa se ti ho aggredita, non volevo....-


- Tranquilla Rose-


Non volevo che si scusasse, sapevo che gli costava molto farlo, e non volevo.


- Posso aspettarli?-


- DEVI aspettarli, tanto saranno qui fra poco, siediti pure sul divano...-


- Grazie!-


Non vedevo l'ora di rivederli tutti, era così agitata, dovevo cercare di respirare regolarmente, ma prima dovevo riprendere a respirare! Rose mi fissava dubbiosa...


- Dove sei stata?-


- A casa mia....ne avevo bisogno...-


Non feci in tempo a dire altro....


- Sono arrivati!-


Smisi subito di parlare, non volevo che si accorgessero di me, sprofondai nel divano, ma cosa mi prendeva? Sentii la porta aprirsi, e le loro voci...


- Ho vinto, sono arrivato prima io ahahah-


Emmett...


- Emmett è solo perchè non mi sono impegnato!-


Jasper...


- Io penso che se Edward si fosse impegnato vi avrebbe battuti tutti e due!-


E la voce squillante di Alice...come mi erano mancati


- Allora vi siete divertiti?...-


Rosalie faceva domande di rito probabilmente, ma poi mi venne in mente Edward, se lui era lì poteva leggergli nel pensiero e vedermi, cavolo, e addio sorpresa...senza pensarci scattai in piedi. Ritrovando dieci paia di occhi fissi su di me, cavolo...forse mi dovevo far vedere con più calma, non così all'improvviso...oddio mi guardavano come fossi un mostro! Non dicevano nulla?


- Ehm...andata bene la caccia?-


Ma che cosa avevo fatto? Ma che domanda idiota!!! Guardai Rose che sembrava l'unica in grado di ragionare in quel momento...


- Ah sì, Bella ci è venuta a trovare! Vi stava aspettando!-


Vidi Jasper lanciare un'occhiata ad Alice e poi a...Edward....com'era bello....Alice fece un passo avanti


- Bella...sei...davvero tu? Sì insomma...sei tu!-


In quei pochi giorni ero così cambiata? Eh...tutto merito della Lofo! Sorrisi ad Alice, che senza darmi tempo di dire nulla mi stava già abbracciando


- Bella! Ero così in pensiero! Che fine avevi fatto! Ti ho mandato un sacco di messaggi!-


- Sì, lo so Alice...-


L'avessi mai detto...


- LO SAI?!? VUOI DIRMI CHE SAPEVI CHE TI HO CERCATA E NON MI HA FATTO SAPERE NULLA!!!! MA SAI COM' ERAVAMO IN PENSIERO?!?-


- Alice calma, li ho letti tutti solo stamani! E appena li ho letti non ho resistito a tornare!-


- E perchè li hai letti solo stamattina? E che significa che non hai resistito? Allora avevi deciso di non tornare!!! E dov'eri quando li hai letti?!-


Oddio, ero andata via da un interrogatorio per ritrovarmi ancora un interrogatorio...Alice stava gesticolando davanti a me arrabbiata, mentre Emmett e Jasper dietro di lei sorridevano per la scena...e dietro di loro Erdward, mi stava guardando come se...non credesse ai suoi occhi?


- Li ho letti stamani perchè ho tenuto il cellulare spento! E non sono stata in pericolo! Ero semplicemente tornata a casa mia!-


- Semplicemente?-


Qualcuno venga a salvarmi...


- Ho avuto la febbre alta e non mi sono neppure alzata dal letto se è per questo!-


- Ma un messaggio Bella! Santo cielo! Cosa ti costava un messaggio?-


Stava riprendendo a strillare...


- Credevo fosse meglio non farsi più sentire!!!-


Finalmente aveva smesso d'urlare! Cavolo mi stava sfondando i timpani!


- Allora è vero...non saresti più tornata?-


- Avevo bisogno di rifletterci un po'...insomma non è una cosa facile...quando lunedì sono tornata a casa, mi sono pure ammalata e standomene ferma per forza, diciamo che ho avuto tutto il tempo per rifletterci!-


- Aspetta un secondo! Lunedì mattina?-


- Sì...-


Che avevo detto adesso?


- Tu sei andata via di qui sabato sera Bella! Se lunedì sei tornata a casa, si può sapere dove sei stata domenica?-


Oh...domenica...sì è vero...


- Ho riflettuto se tornare a casa o meno!-


- Ma dove sei stata?-


- A pesca...-


- Come prego?-


- E' una lunga storia...comunque ora sono qua!-


A quel punto Emmett con un sorrisone si avvicinò a me e mi sollevò per abbracciarmi


- Bellina! Son davvero contento che tu sia tornata!!-


- Son contenta di rivederti Emmett! Mi sei mancato tanto!-


- Ti vedo in forma! Dovresti avere più spesso la febbre ahahah-


- Ah no ti prego, costretta a letto tutto il tempo! Persino la Lofo mi è venuta a trovare preoccupata! Poi ho dormito come non mai, ho dormito più in questi giorni che in tutta la mia vita, e ho fatto un sacco d'incubi!!-


- Però ti vedo diversa! Mmm...leggermente abbronzata?-


Cavolo...


- OMMIODDIO!!! Adesso ho capito dove sei stata domenica!!!-


Alice stava per riprendere ad urlare!!! Fermatela vi prego!!! Qualcuno gli dica di smetterla!!!!

Poi con stupore Edward parlò


- Alice smettila d'urlare!-


Fiù! Le mie orecchie erano salve...Edward mi stava fissando ancora, nei suoi occhi non c'era rabbia...gli feci un leggero sorriso...avrei voluto dirgli tante cose, ma c'era troppa folla...Improvvisamente mi venne in mente Jacob, dovevo avvisare anche lui del mio rientro! Vidi l'espressione di Edward cambiare improvvisamente...mah...comunque dovevo inventare una scusa...era la cosa giusta? Sì...per il momento era meglio...


- Ora mi potete scusare? Dovrei tornare un momento da Charlie, poi torno subito...-


Senza aspettare che mi rispondessero ero scomparsa dalla loro vista ed ero ricomparsa a casa...dove c'era Charlie sul divano


- Bella, già di ritorno?-


- A dire il vero papà, volevo passare da Jacob per avvisarlo che sono tornata, non vorrei che si preoccupasse ancora...-


- Tranquilla Bella, ho telefonato poco fa a Billy, che ha avvertito subito Jacob!-


- Perfetto, grazie papy. Ora ritorno dai Cullen, ci vediamo dopo!-


E corsi di nuovo fuori per ricomparire nel giardino dei Cullen.

Ero davanti all'ingresso, esattamente davanti agli scalini, quando mi sentii strana...mi girai per guardarmi in giro facendo dei passi, mi ritornò in mente il mio sogno, più che altro il mio incubo. Mi venne la pelle d'oca a quel pensiero...il ricordo di quella sensazione, lo sprofondare...non riuscire più a muoversi e a respirare...più guardavo verso il bosco più mi sentivo sopraffare da quella terribile sensazione...come quando hai quella specie di sesto senso, quando senti che deve succedere qualcosa...qualcosa che non si prospetta nulla di buono. Ma cosa....cosa doveva succedere? Volevo urlare contro quella sensazione, volevo farla sparire, ma più le cercavo di stare alla larga e più mi prendeva con se...mi trascinava via. Ma dove mi trovavo? Io...non ricordavo più cosa stavo facendo...che ore erano? Mi sentivo chiamare...c'era una voce in lontananza, però non riuscivo a distinguerla, ne a riconoscerla. Io non dovevo trovarmi lì...ma perchè?


- Bella!-


Quella voce mi stava chiamando, ora la sentivo forte e chiara...la potevo riconoscere...Edward! Io ero a Forks! Ero davanti alla casa dei Cullen, eri lì per loro, per lui! Incominciai a lottare contro quella cosa, quella sensazione che mi aveva immobilizzata, era tutto così buio improvvisamente, ma c'era una figura in lontananza...ma chi era? Mentre ci pensavo continuavo a sentire che LUI mi stava chiamando...dovevo andare da lui...alzai lo sguardo verso quella figura tetra, la guardai con odio...nessuno mi avrebbe impedito di tornare dai Cullen...era esattamente lì che dovevo essere!


- Bella!-


Aprii gli occhi e mi ritrovai di fronte Edward che mi scuoteva dalle braccia, lo guardai un po' accigliata, ma cosa stava facendo? Voleva rompermi le braccia? Era il modo giusto per dare una buona motivazione a Charlie di legarmi in camera mia e segregarmi per l'intera mia vita! Dietro di lui c'erano gli altri che mi guardavano preoccupati...


- Che c'è?-


- Sei tornata!-


- Sono andata un secondo da Charlie, non sono stata via molto!-


- Bella, ti abbiamo trovata qua fuori che fissavi nel vuoto, ti abbiamo chiamata ma non ci hai risposto, sembravi in trance! Sei rimasta così un quarto d'ora!-


Oddio...ma cos'era successo?


- Ero in trance?-


Edward mi guardava davvero preoccupato...


- Chi era?-


Che? Chi era chi? Di chi stava parlando?


- Chi?-


- La figura davanti al bosco, quella che ti tratteneva, chi era?-


Chi era? Non avevo la minima idea di chi era....come? Incominciai a guardarlo sconvolta, oddio, lui, io, come? Aveva letto i miei pensieri???? Probabilmente percepì quello che avevo, perchè finalmente mi lasciò le braccia...mi sentiva? No, no...NO!!!


- Tu...oddio, senti i miei pensieri?-


Incominciai ad agitarmi e gesticolare...santo cielo che vergogna!!!


- Bella stai tranquilla! E' la prima volta che capita, anzi la seconda a dirla tutta. La prima volta ho sentito solo una frase...quella frase che hai pensato sabato prima d'andare via, e poi ho incominciato a sentirti prima, quando volevi che Alice non gridasse, e adesso...-


- Così sono tre!-


- Sì, ma ora non ti sento più!-


Ma com'era possibile? Forse non ero abbastanza concentrata? Ora mi tornò in mente il messaggio che avevo letto, quello in cui Edward mi diceva che non aveva mai pensato che la mia vita valesse poco, aveva scritto ciò perchè mi aveva sentito! Ed ecco quel cambiamento repentino della sua espressione prima, quando mi era venuto in mente Jacob! Potevo capire il giorno della litigata, volevo dirgli quelle cose, e magari la mia mente malata ha fatto in modo che lui potesse scorgerle! Ma adesso? C'era qualcosa che non andava...possibile che c'entrava qualcosa quella figura? Cavolo! C'era Edward che mi guardava serio...


- Bella...cos'era quella sensazione? Non capivo bene...-


Lo guardai intensamente prima di rispondere...


- Sabbie mobili...-


Vidi anche gli altri avvicinarsi....


- Che significa...Non erano sabbie mobili era una sensazione-


- Infatti, è proprio una sensazione...insomma, tu stai facendo qualcosa, e ti sembra che vada tutto bene. Poi una cosa va storta, e poi un'altra e un'altra...e tu provi a reagire, ma più cerchi di lottare e più sprofondi, finchè non riesci più a muoverti...non riesci a respirare, perchè sei sopraffatto...come nelle sabbie mobili...-


Mi guardavano perplessi, probabilmente stavano incominciando a preoccuparsi seriamente della mia sanità mentale. Poi finalmente Alice spezzò il silenzio...


- Che dite se entriamo in casa? Non vorrei che ti ammalassi nuovamente Bella!-


Detto ciò ci dirigemmo all'ingresso, prima d'entrare in casa mi girai per guardare ancora verso il bosco, sperando che quello che mi era accaduto non ritornasse.

Quando entrammo ero ancora un po' agitata, avevo paura che Edward potesse sentire i miei pensieri, sarebbe stato un disastro.


- Allora Bellina, com'è andata a casa?-


-E'? Ah sì, è andato tutto bene...-


Ripensai a mio padre, chissà se aveva già trovato il mio messaggio...osservai le mie mani...forse dovevo sentire la Lofo...così rialzai lo sguardo


- Per caso potreste prestarmi un secondo un cellulare?-


Edward fu il primo a tirarlo fuori dalle tasche e darmelo...


- Grazie...scusate un momento...-


Detto ciò mi allontanai, non sapevo se serviva, ma era un'abitudine. Composi il numero della mia amica, ed ecco che squillava...


- Pronto?-


- Lofo sono io!-


- ISA! Allora sei a Forks? Come va? Come stai? Hai già incontrato Charlie e i Cullen?-


- Calma, sì va tutto bene! Ti sto chiamando, come ti avevo preannunciato, da un altro numero...-


- Hai fatto bene!-


- Volevo sapere...insomma, se hai ricevuto chiamate....-


- Da tuo padre?-


- Eh, già...-


- No ancora no, ma immagino che appena leggerà il tuo messaggio, sarò la prima persona che chiama. A parte che sono l'ultima che ti ha vista, penserà che io sappia qualcosa! Ma stai tranquilla, non cederò! Poi comunque anche se dovessero usare la macchina della verità chi mi crederebbe se dicessi che sei in un'altra dimensione? Insomma, mi chiuderebbero in un manicomio e butterebbero la chiave!-


- Bè sì, potrebbe essere un'eventualità, ma ti verrei a salvare!-


- Per poi trasferirci alle Maldive?


- Ah bè non sarebbe una cattiva idea!-


-Così vedrei Karim! AHAHAH Comunque Isa, appena saprò qualcosa sarai la prima a saperlo! Stai attenta mi raccomando!-


- Ok...grazie!-


- Ti voglio bene!!-


- Anch'io! Un bacio!-


Eh, c'era d'aspettarselo, mio padre ancora non si era accorto della mia assenza. Ritornai dagli altri e restituì il cellulare a Edward.


- Di che messaggio parlavi?-


Lo guardai senza sorpresa, sapevo che potevano ascoltare...così gli sorrisi, lasciandolo sorpreso


- Ho lasciato un messaggio a mio padre-


- A tuo padre? Quando sei tornata lo hai incontrato?-


- Sì!-


- E si era accorto della tua assenza?-


- No, perchè è tornato dopo che sono arrivata io, ed ora non si è ancora accorto della mia assenza anche se in casa ora lui c'è-


- E il messaggio?-


Cavolo, era già ora che gli parlassi della mia decisione?


- Gli ho lasciato un messaggio dicendogli di non cercarmi, che sarebbe stato inutile-


Mi guardavano sempre più perplessi, incominciavo ad avere caldo, mi tolsi il cappotto, e vidi che ad Alice gli si illuminarono gli occhi


- Bella, ma come sei carina!-


- Ah, grazie, tutta opera della Lofo!-


- Insomma, hai deciso di non tornare più a casa tua?-


S'intromise improvvisamente Edward


- Già, ho dato addio alla mia caotica Milano!-


- Milano? Tu vieni dalla città della moda? Perchè non me lo hai detto?! Immagino che sia stupenda!-


- A parte lo smog, il traffico che lo causa, la gente piuttosto fredda...e tanti altri difetti. Quando ti ci abitui ti potrebbe piacere-


- Però aspetta un momento...hai detto che gli hai dato l'addio? C'è questo significa...-


- Che ho intenzione di stare lontana da Milano per luuungo tempo-


A quel punto Alice mi abbracciò felice


- Allora resterai qua! Bella come sono felice, sei tornata per restare!-


Era davvero felice, ed io con lei, anche gli altri si alzarono per abbracciarmi. Mentre tutti erano felice e sorridenti, mi piombò addosso una certa ansia...cercavo di sorridere...ma mi risultava così difficile. Ma cosa diavolo avevo? Incrociai gli occhi di Edward, mi osservava, ma distolsi subito lo sguardo...non volevo che si accorgesse che c'era qualcosa che non andava, perchè in effetti non c'era nulla che non andava. Non ero così felice da molto tempo ormai...mentre tutti ridevano e scherzavano i miei occhi andarono oltre alla vetrata, esattamente al bosco. In quel momento sarei voluta correre in giro ed urlare! Sicuramente non avrebbe fatto di certo pensare che io ero una persona sana di mente...ma cavolo c'era qualcosa che non andava. Alice parlava di shopping, ma io non la stavo ascoltando, se si fosse accorta di ciò, mi avrebbe uccisa. Mi tornò in mente non so il motivo, il clan delle amazzoni, alla componente di nome Zafrina, il suo potere era di farti credere in un luogo dove non eri realmente...ecco era quella la sensazione...più o meno. Cosa? Un vampiro? Era possibile che quell'effetto mi veniva creato da un vampiro che c'era nei paraggi? Incominciò a salirmi un certo panico...ma perchè faceva effetto solo a me? Forse ero solo io che immaginavo tutto...eppure c'era qualcuno...anche se non lo vedevo lo percepivo chiaramente...direttamente nella mia testa. Doveva scomparire...chiunque mi stesse facendo quell'effetto doveva andarsene...mi sentii afferrare...ma nessuno mi stava toccando, era come se mi volesse trascinare via. Incominciai a respirare più velocemente, le mie gambe volevano muoversi senza il mio consenso...chiusi i miei occhi oppressa dalla mia stessa mente...volevo urlare....urlare....basta....e lo feci, urlai mentalmente, urlai così forte che se avessi usato la voce avrei avuto mal di gola per giorni, e quello che urlai fu semplice e coinciso....VAI VIAAAAA

Riaprì gli occhi di colpo, le persone accanto a me non stavano più parlando, mi guardavano e si guardavano a vicenda perplessi, finalmente qualsiasi cosa fosse se n'era andata. Però c'era qualcosa che non andava...


- Ho la sensazione che dovremmo andare via...-


Disse improvvisamente Emmett...


- Sì...anch'io, per caso dovevamo fare qualcosa?-


Si chiese Rose...


- Semplicemente andare?-


Aggiunse Jasper...


Cosa? Volevano improvvisamente andare via? Oddio...ero stata io? Guardai in giro per cercare qualcosa da dire, ed incrociai lo sguardo di Edward...Oddio aiutami! Stava per dire qualcosa, quando la porta si aprì ed entrarono Carlisle...e un uomo alquanto affascinante. Quando Carlisle mi vide restò a bocca aperta, sorpreso forse di vedermi...poi si affrettò nell'avvicinarsi per stringermi la mano!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTTENZIONE

SPOILER CAPITOLO 14

 

 

- Non ho mai visto una cosa simile...un potere simile! Per giunta usato da un'umana! Già quando avevo percepito questo potere dai Volturi mi era sembrato incredibile, ma vederlo con i miei occhi...-

Ancora con questa storia dei Volturi? Perchè non la finiva di farneticare come un pazzo?!

- Ci stai provando vero? Proprio ora!-

Credeva che io ci stessi provando con lui?!?

- Cosa??-

 

 

 

CHE AGGIUNGERE, CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO!

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Capitolo 15
*** 14 ***


ECCOMI CON UN ALTRO CAPITOLO! SE RIESCO DOMANI PUBBLICO GIA' IL PROSSIMO, VISTO CHE IL FINE SETTIMANA NON RIESCO MAI! ALLORA COME VI SEMBRA CHE SI STA SVILUPPANDO LA STORIA? REPUTO CHE SI STIA INCOMINCIANDO A CAPIRE E A SVELARE QUALCOSA DI PU'....MA DI CERTO NE DEVONO SUCCEDERE ANCORA DI TUTTI I COLORI! SPERIAMO IN BENE! OK, ORA VI LASCIO ALLA LETTURA! RINGRAZIO NUOVAMENTE TUTTI I LETTORI CHE STANNO SEGUENDO QUESTA FF...SPERO NON VI STIA DELUDENDO! UN BACIONE E A PRESTO, ANZI PRESTISSIMO! CIAOOO

 

 

                                                                  

 

 

 

14

 

 

 

 

-Bella! Sono piacevolmente felice di rivederti! Ben tornata! Penso che i miei figli ti avranno già fatto un sacco di domande, perciò non voglio assillarti troppo! Son davvero contento!-


- Anch'io d'essere qui!-


Mentre dicevo ciò, il mio sguardo cadde nuovamente sulla compagnia di Carlisle. Sembrava che lo conoscessi, il suo aspetto mi diceva qualcosa. Era un uomo di origini latine, lo si poteva ben comprendere, non gli avrei dato più di trentasei anni, aveva i capelli neri legati all'indietro, il suo fisico aveva una massa muscolare perfettamente delineata con la sua magrezza. I suoi occhi erano ambrati, mi sembrava colto il suo sguardo ed aveva un'aria piuttosto piacevole...un amico di Carlisle...origini latine...non poteva essere...quell'uomo era...


- Bella ti presento un nostro amico...-


- Eleazar!-


Mi guardarono tutti di sbieco, cavolo! Potevo starmene zitta, però sapevano che io ero a conoscenza di certi dettagli. Vidi l'uomo inclinare leggermente la testa incuriosito...


- Allora tu mi conosci. E' un piacere conoscerti Bella...Carlisle mi ha parlato di te. Ero curioso di conoscerti, anche se non sapevo se potevo avere l'occasione...-


Gli sorrisi per l'imbarazzo...


- Ma dimmi Bella...non ci siamo mai conosciuti per caso? Insomma intendo prima d'oggi-


Che? Se mi fossi trovata in un'altra circostanza avrei pensato che ci stesse provando! Mi misi ad osservarlo più attentamente, ma era una cosa stupida ed insensata, quando mai avrei potuto conoscerlo? Non ero mai venuta in questa dimensione, e per quanto potevo saperne lui non era venuto di certo nella mia...


- Non credo...forse ho un viso comune!-


- Non è solo il tuo viso a dire il vero....-


Lo guardai perplessa, mentre gli altri attorno a noi ci guardavano dialogare rimanendo in silenzio. Ma cosa significava che non era solo il mio viso?


- Scusa, non volevo metterti in soggezione-


- No, figurati!-


Invece sì! Mi aveva messo in soggezione eccome!


Ci sedemmo in soggiorno, chi sul divano e chi sulle sedie attorno al tavolo. Carlisle incominciò a parlare di come si fossero sentiti agitati per non aver avuto più mie notizie, raccontò anche di come i licantropi avessero sospettato di loro. Eleazar ascoltava interessato quello che l'amico gli stava raccontando, ma percepivo chiaramente che ogni tanto mi lanciava uno sguardo, spostandolo ogni volta che intuiva che lo avevo colto in fallo. Ero così strana? Incominciai a chiedermi se avessi qualcosa di bizzarro ai suoi occhi...sapevo che c'era da fidarsi, ma era alquanto inquietante. Mi resi conto che dovevo stare attenta a ciò che provavo, Jasper era anche lui lì, e poteva intuire facilmente il mio stato d'animo, e perciò anche Edward. Incrociai il mio sguardo con il suo, e senti un tuffo al cuore quando mi sorrise, oddio...Isa respira! Cavolo! Ma doveva farmi per forza quell'effetto?! Cercai di concentrare la mia attenzione su Carlisle che continuava a parlare, stava raccontando di come avevano scoperto il mio segreto. Uff, che noia...va bene che per i vampiri il tempo era relativo, ma io mi stavo davvero annoiando! Facendo finta d'ascoltare incominciai ad osservare in giro, appoggiai la schiena al divano per mettermi più comoda, incavallai le gambe...prima la sinistra sulla destra, poi la destra sulla sinistra. Probabilmente sembravo un'anima in pena, vedevo Jasper sorridere e con lui Edward...sicuro stavano ridendo di me! Carlisle era davvero logorroico!

Mentre mi guardavo in giro, notai che lo schermo piatto era stato sostituito con uno nuovo, era ancora più moderno del precedente, mi sentii imbarazzata all'idea che la causa di quel nuovo acquisto ero stata io.

Mi sentivo come nelle feste di Natale, quando vai a casa di parenti, e incominciano a parlare e parlare...eh!

Incominciai a giocherellare con le mani, mi feci scrocchiare anche le dita, facendo sì che Emmett trattenesse una risata. Nel mentre Carlisle stava incominciando a parlare del fatto che io sapessi tutto di loro...oddio basta, vi prego, qualcuno lo fermi! AAAAAHHH incominciai ad urlare nei mie pensieri! BASTAAAAA! Oh...improvvisamente smise di parlare...miracolo!

Carlisle fece un'espressione corrucciata...ed in quel momento Eleazar mi guardò, non era lo stesso sguardo che mi lanciava ogni tanto, i suoi occhi erano spalancati mentre mi guardava come...come...Jasper! Non sapeva che era maleducazione fissare la gente? Soprattutto in quel modo...Jasper potevo capirlo era vegetariano da poco! Ora volevo che Carlisle ricominciasse a parlare...dai Carlisle ricomincia a parlare....mi guardai in giro come per cercare una via di fuga.


- Hai già finito il tuo racconto Carlisle?-


Sembrava decisamente una battuta, vidi Edward, seguito da Jasper, Alice ed Emmett trattenersi dal ridere. Lui mi guardò perplesso...


- No, a dire il vero dovevo dire altro...-


E allora continua maledizione!


- Ah sì...-


Oh, meno male...


- Aspetta un momento...-


Disse improvvisamente Eleazar ancora fissandomi...chissà perchè non si prospettava nulla di buono. Tutti si misero a guardarlo...


- Adesso ho capito dove ti ho visto....-


Che? Ancora con sta storia? E di grazia dove credeva d'avermi già vista? Alzai un sopracciglio...


- Ne sono quasi sicuro...quasi certo...-


Eravamo tutti lì intenti ad aspettare la sua rivelazione...


- In Italia...-


- Come?-


Allora era vero! Mi aveva già vista! Ma dove? Quando? Divenni seria, e lui capì d'aver fatto centro...


- Sì in Italia...-


- E' vero, Bella viene dall'Italia, da Milano!-


Aggiunse raggiante Alice. Ma Eleazar era tutt'altro che raggiante...


- No!-


- Prego?-


Chiese Alice...


- Eri dai Volturi!-


- Cosa?!?-


Chiesi sorpresa. A quel punto si girarono tutti a guardarmi con aria severa....ecco, già ero andata via perchè avevo detto che sarei voluta andare dai Volturi, facendo in modo che nascesse quella favolosa litigata...ora mi ci mancava questo che diceva d'avermi vista lì!


- Bella! Sei andata dai Volturi!? Dopo la nostra litigata?-


Mi riprese Alice


- Ma che vai a pensare?-


Mi girai a guardare Eleazar


- Non sono mai stata dai Volturi, mi starai confondendo con un'altra persona Eleazar!-


- Si parla di qualche anno fa...-


Anni fa?


- Ecco, questa è la prova direi! Anni fa non sapevo nemmeno della vostra esistenza, e neppure d'avere certi poteri che mi permettevano di vagare nelle dimensioni!-


- Ero andato in visita con Carmen dai Volturi, quando arrivai nella sala principale, vidi uscire da una porta una ragazza...a dire il vero vidi solo una chioma rossa..ma percepì chiaramente i suoi poteri particolari...e sono i tuoi stessi poteri, e insomma, anche tu sei rossa di capelli...-


- E con questo? Non poteva essere un'altra persona? Un'altra dai capelli rossi e con il mio potere?-


- No Bella...-


Guardai Edward che si era intromesso


- I poteri di quelli come noi sono unici, nessuno possiede lo stesso identico potere. Ad esempio io so leggere nel pensiero, come tu sai, ma nessun altro può farlo, almeno non come me. C'è chi ha un potere simile, ad esempio può leggere nel pensiero solo quando tocca le persone...per questo è impossibile-


Lo guardai stupita...gli era sfuggito un particolare


- Ok, ma vi state dimenticando di un particolare non poco trascurabile direi!-


Mi guardarono perplessi, probabilmente chiedendosi di cosa si trattasse, non riuscì a non fare un sorriso vittorioso per quello che stavo per dire e che a loro era sfuggito


- Vi state dimenticando però, che io non sono come voi, io non sono un vampiro!-


Si guardarono fra loro, chiedendosi probabilmente come gli era potuto sfuggire questo particolare...molto, molto piccolo! Incominciarono a dialogare fra di loro, parlavano troppo veloci...improvvisamente Edward tirò fuori il cellulare dalla tasca, stava vibrando, poi Alice si alzò per afferrarlo e passarmelo


- E' per te!-


Guardai il numero...era la Lofo...ma perchè mi stava chiamando? Mi alzai e mi allontanai, presi il cappotto e optai per andare fuori...chissà se fosse servito


- Lofo!-


- Isa! Meno male...-


- Che c'è? Perchè mi chiami?-


- Tuo padre ha letto il tuo messaggio...insomma mi ha chiamata, ha incominciato a urlare come un pazzo...-


- Oddio...mi dispiace...-


- Ha minacciato di chiamare la polizia!-


- La polizia? Ma è impazzito? Mica sono scomparsa, c'è insomma sì, però gli ho scritto di non cercarmi...-


- Mi ha messo un'agitazione...-


- Aspetta un momento!-


Gli misi giù e rientrai in casa con passo svelto


- Potete scusarmi un momento?-


Senza dargli tempo, scomparsi dalla loro vista per ritrovarmi nella stanza della Lofo


- Sapevo che saresti venuta, ma non è un'ottima idea!-


- Ti ho sentita così in panico!-


- Lo sono, ma c'era d'aspettarselo Isa! Potevi lasciargli anche mille lettere, ma è comunque tuo padre, proverà a cercarti-


- Vale sei sicura di riuscire a...-


- Stai tranquilla Isa! Sei la mia migliore amica! Però ora è meglio che tu vada, non vorrei che venga a cercarti qui...-


- Ok...però se hai altre notizie chiamami subito!-


- Va bene, stai tranquilla! Ora vai!-


- Ok-


E rieccomi nel soggiorno dei Cullen, mi guardavano sospettosi, tutti tranne Eleazar che sembrava sconvolto


- Scusate, dovevo accertarmi di una cosa...poi stavate parlando così di fretta che manco riuscivo a capirvi!-


Sorrisi e mi avvicinai ad Edward per ridargli il cellulare


- Grazie...e scusa se ho usato il tuo cellulare...-


- Quando vuoi, ci mancherebbe!-


Ci sfiorammo la mano in quel momento e sentii un brivido attraversarmi il braccio per ripercuotersi in tutto il corpo....Ci scambiammo uno sguardo profondo, ebbi la sensazione che avesse sentito quello che avevo provato. Mi allontanai per risedermi sul divano...


- E' davvero incredibile!!-


Esclamò ad un tratto Eleazar


- Non ho mai visto una cosa simile...un potere simile! Per giunta usato da un'umana! Già quando avevo percepito questo potere dai Volturi mi era sembrato incredibile, ma vederlo con i miei occhi...-


Ancora con questa storia dei Volturi? Perchè non la finiva di farneticare come un pazzo?!


- Ci stai provando vero? Proprio ora!-


Credeva che io ci stessi provando con lui?!?


- Cosa??-


- Stai cercando d'usare il tuo potere, non è vero? O almeno hai cercato, poi io ti ho interrotta, l'ho percepito chiaramente!-


Mi stava decisamente innervosendo...


- Assolutamente no! Non stavo cercando d'andare da nessuna parte!-


- No, intendo l'altro tuo talento!-


- L'altro mio talento? Eh, ora mi sono persa decisamente un passaggio...-


O a te manca qualche rotella amico mio...


- Vuoi dirmi che non ti sei accorta di possederlo?-


- Ma di possedere cosa?-


- Il talento di manipolatrice!-


Questo non era di certo un complimento! Insomma potevano dirmi di tutto, ma che ero una manipolatrice?!


- Non vorrei sembrare...inopportuna. Ma io non manipolo proprio nessuno...-


- Eppure l'ho sentito bene, prima con Carlisle, e poco fa con me!-


- Prima con me?-


Chiese Carlisle


- Sì, quando hai smesso di parlare, è stata lei a farti smettere!-


- Io? Ma se non ho aperto bocca!-


Questa si che era bella...


- Ma non ne hai bisogno!-


- Eleazar...ci vuoi spiegare meglio? Penso che Bella non abbia capito, e non solo lei...-


Grazie Edward!


- Circa duecento anni fa si era saputo che qualcuno con questi poteri era apparso in questa dimensione....ed i Volturi lo avevano conosciuto, non volevano che se ne andasse mai più, soprattutto perchè aveva scritto delle storie sui vampiri...comunque non erano stati in grado di fermarlo, così riusci a scappare, e tornare forse nella sua dimensione, che magari è anche la tua Bella...Comunque ne avevo solo sentito parlare di questo potere, quando ero con i Volturi, non sai per quanti decenni sono andato alla ricerca di questo talento, senza mai trovare qualcuno che lo possedesse...Non avrei mai immaginato d'imbattermi in esso...Mi spiego meglio, il talento della manipolazione è un potere che viene dalla mente di chi lo possiede, può manipolare la realtà, il tempo e lo spazio, per questo Bella può viaggiare nelle varie dimensioni, riesce a manipolare lo spazio. Però non è l'unica cosa che può fare, può manipolare anche le menti, umane e no...perciò anche quelle dei vampiri. E' come se potesse intrufolarsi nella mente delle persone facendogli fare ciò che lei desidera, potrebbe anche decidere di procurarti la morte, e tu senza obbiettare ti suicideresti. Non puoi sottrarti a quel volere, s'impossessa di tutti i tuoi sensi e ti manipola. Può farti credere qualsiasi cosa, anche che tu non ti trovi qui, può farti smettere di respirare, può farti provare quello che vuole...è come un gatto che gioca col topo. Potrebbe farti anche perdere la memoria, insomma se cadi nella sua ragnatela...ti può usare come una marionetta. Per questo i Volturi volevano a tutti i costi che io trovassi qualcuno con questo talento...ed ero rimasto scioccato e spaventato quando sono andato da loro qualche anno fa, scoprendo che erano riusciti ad ottenerlo, qualcuno nella loro guardia lo possiede-


Era la cosa più assurda che io avessi mai sentito...e di certo ultimamente di cose assurde me ne erano successe e ne avevo sentite parecchie!


- Tu stai dicendo che credi che Bella abbia questo talento?! -


- Non credo, ne sono sicuro Edward! Purtroppo il fatto che lei sia umana non aiuta, di certo non riesce ad utilizzarlo correttamente...-


- Non ci pensare neppure...-


In quel momento vidi chiaramente il cambiamento in Edward, i suoi occhi erano divenuti quasi neri, e la sua frase assomigliava più a un ringhio...cosa poteva aver mai pensato Eleazar per farlo arrabbiare tanto?


- NO!-


Era sempre più infuriato...cavolo, cercai di sprofondare nel divano in pelle bianca, volevo diventare piccola, piccola. Faceva davvero paura in quel momento...


- Se i Volturi venissero a conoscenza di Bella, credo che vi trovereste in grave pericolo. Non ci penserebbero neppure, e verrebbero a prenderla...-


Cosa? Quest'ultima frase non mi piacque per niente...


- E di certo in questo stato non può fare molto...-


Cosa? In quale stato? Non conclusi i miei pensieri che Edward era saltato in piedi facendo cadere la sedia all'indietro, o cavoloooo!


- NON CI PENSARE MINIMAMENTE! E' FUORI DISCUSSIONE!-


Incominciò a gridare come posseduto, Emmett e Jasper si alzarono in piedi, l'ultimo probabilmente stava cercando di rilassare Edward con il suo potere


- Edward, sarebbe la cosa...-


- HO DETTO DI NO ELEAZAR!-


- Non credi che non debba aspettare a te la decisione?-


A quel punto Edward gli ringhio contro, aveva perso la ragione, guardavo i due sconvolta, Eleazar non si era scomposto, rimaneva seduto e pacato, mentre Edward...Ok, forse dovevo dire qualcosa? Ma cosa?


- Per fortuna comunque i Volturi non sono a conoscenza della mia esistenza!-


Ehm...catturai gli sguardi su di me...non era proprio quello che desideravo. Guardai negli occhi Edward, mi faceva male vederlo così, Dio quanto lo amavo...Cavolo, certo non era quello il momento di pensare a certe cose! Gli feci un sorriso sperando che si rilassasse, e sembrò funzionare, aveva smesso di ringhiare ed il suo sguardo era tornato oro colato. Successivamente vidi tutti rilassarsi, per fortuna!


- Comunque...riguardo al mio potere...-


Eleazar si girò a guardarmi


- E' una vera merda!-


A quel punto scoppiarono tutti a ridere, tranne Eleazar che mi guardava sconvolto...


- Bè sì insomma...lo stai descrivendo in una maniera così macabra! Certo non è così affascinate che io passa manipolare...insomma ti potrei far sentire uno straccio!-


Per non ripetere la parola merda...mentre i presenti cercavano di trattenersi dal ridere, incominciai a pensare alle mie parole, a quello che volevo dire...quando capii che io forse c'ero passata...quando ero tornata da casa di Charlie, quando ero fuori e Edward mi aveva dovuto scuotere per farmi riprendere...divenni seria ed osservai Eleazar che sospirava


- Da che distanza posso utilizzarlo?-


- Scusa?-


A quel punto smisero tutti di ridere


- Insomma, per manipolare la mente di una persona a che distanza mi devo trovare?-


- Non saprei...sei umana...-


E gettò un'occhiata a Edward...


- E se non lo fossi?-


A quel punto Edward mi guardò spalancando gli occhi...


- Sinceramente non saprei risponderti, penso che da umana dovresti trovarti piuttosto vicina, da...vampira, credo anche dei chilometri, o per lo meno dovresti già conoscere la mente della persona che vuoi manipolare, e a quel punto forse anche da più lontano...però mi spiace, ma queste sono solo delle supposizioni...-


Non lo feci finire di parlare...


- Perciò credi che ad esempio...faccio solo una supposizione per renderti l'idea...se io fossi un vampiro e ad esempio tu un essere umano, e magari in qualche modo io ti conoscessi...credi sia possibile che potrei utilizzare il mio potere...-


- Certo che potresti utilizzarlo su di me-


- Sì ok, ma lo credi possibile anche se io mi trovassi in un altro continente?-


Il suo sguardo si fece serio...gli altri ci guardavano senza capire esattamente dove volessi arrivare con quel discorso...ma Eleazar sembrava avesse in qualche modo capito...


- Dipende quanto è forte il tuo potere...perciò da quanto tu riesci ad utilizzarlo, da quanto tu ti stia esercitando, e da quanto tu sei un vampiro...-


Abbassai lo sguardo, ero convinta della mia idea...improvvisamente Eleazar spezzò il silenzio


- Ne sei certa?-


Lo guardai seria, mentre tutti invece guardavano me


- Questo cosa significa?-


Chiese Emmett. Non lo guardai, ero intenta ad osservare Eleazar...chiedendomi se fosse il caso di parlargliene oppure no


- Non significa nulla, era solo curiosità...-


Potevo percepire che nessuno aveva capito il mio discorso con Eleazar, almeno non avevano capito a cosa mi stessi riferendo. Naturalmente lui aveva di certo capito qualcosa. Improvvisamente s'intromise Emmett


- Comunque dev'essere un potere davvero forte, ma dicci Eleazar, che sensazioni credi che possa causare?-


Sì girò ad osservare Emmett e gli altri, per poi rispondere


- Credo sia tremendo, vieni sopraffatto, come se lottassi contro qualcosa dentro te stesso a cui non riesci a dare un nome. Ma più cerchi di lottare contro quella sensazione e più sprofondi in essa, perdendo totalmente, non riuscendo più a reagire...-


- Come nelle sabbie mobili...-


Aggiunse Edward...E a quel punto, come un orologio svizzero lui e gli altri si girarono verso di me...cavolo!


- Hai provato questa sensazione Bella?-


Mi chiese Eleazar...dovevo rispondergli?


- Lo ha provato oggi...-


Ma non puoi farti gli affaracci tuoi Edward?


- Oggi? Dove? Dov'è successo?-


- EH, qua fuori...-


- Che cosa hai provato?-


- Era come se qualcuno voleva che me ne andassi da qui, non riuscivo più a fare ciò che volevo, le mie gambe volevano muoversi contro il mio volere. Ad un certo punto non mi ricordavo nemmeno dove fossi e perchè ero lì, la mia testa mi diceva solamente che dovevo andare via. Mi sembrava d'essere in tutt'altro posto, ma nel mentre era come se venivo inghiottita in un abisso, risucchiata dentro delle sabbie mobili, più cercavo di lottare e più mi sentivo sopraffatta. La seconda volta è successo poco dopo, esattamente prima che arrivaste voi, ad un certo punto però mentalmente ho incominciato ad urlare, con tutte le forze che possedevo, dicendogli di lasciarmi, e di andarsene....ed improvvisamente era scomparsa.-


- Poco prima che arrivassimo noi? Eppure non ho sentito nessuna presenza...-


- Per questo ti ho chiesto se si poteva utilizzare da un altro continente...insomma, tu hai detto che dai Volturi c'è un vampiro con questo talento, perciò dev'essere stato lui, ma siccome avevo già notato che nessuno di voi aveva sentito la sua presenza...-


- Questo significa che è a conoscenza della tua esistenza...questo di certo non è una bella notizia...-


- E non è stata la prima volta....-


- Cosa?!-


Mi stavano tutti guardando preoccupati...


- Mi è capitato anche quando ero a casa mia, nella mia dimensione....in sogno...-


Non volevo dire che avevo visto mia madre, sicuramente avrebbe incominciato a psicanalizzare i miei problemi famigliari...


- Nella tua dimensione?...Perciò sa come raggiungerti...è impressionante...Ma dimmi, cosa pensavi, o per lo meno hai capito cosa voleva?-


- Voleva che me ne andassi da qui...-


- Credi sia possibile?-


Chiese improvvisamente Edward...


- Sì, può essere che a questo punto lo sappiano anche i Volturi...e che magari vogliono che ti allontani da qui per prenderti da sola..-


- Io non credo...-


- Come fai a dirlo?-


- Alice lo avrebbe visto, se Aro aveva qualche intenzione d'attaccarmi o cose di questo tipo. Non è possibile che quel vampiro abbia percepito qualcuno simile a lui e mi voglia semplicemente conoscere? O Uccidere, perchè vuole essere l'unico in grado di fare certe cose...-


- Su questo ha ragione, io avrei visto se qualcuno avesse deciso di venire qui per Bella. Poi Edward non ha percepito nessun pensiero nei paraggi prima, perciò non era qua, forse voleva solo metterla alla prova....certo, insomma, non può fare molto in quanto...-


- Umana-


Conclusi io...però aggiunsi subito


- Però forse quando mi sono concentrata, quando ho desiderato che se ne andasse e mi lasciasse in pace ci sono riuscita...insomma forse in qualche modo sono stata in grado d'utilizzarlo. Poi anche tu Eleazar hai notato che son riuscita a farlo con Carlisle!-


- Certo Bella, questo può essere. Però non sappiamo nulla di quel vampiro, non sappiamo neppure quanti anni può avere...-


- Di certo non molti se quando hai lasciato i Volturi per andare con Carmen ancora non c'era giusto?-


Mi guardò esterrefatto...


- Eh, so molte cose...-


Si riprese per continuare a parlare


- Certo non ha così tanti anni, ma utilizza il suo talento da molto più tempo di te, e sarà comunque più forte! Saprà bene come funziona, perciò saprà anche difendersi dai tuoi deboli attacchi-


Ah, grazie....


- Bene, allora direi di starcene seduti qui tranquilli, finchè non viene a staccarmi la testa per marcare il suo territorio con il mio sangue-


Cavolo, che immagine macabra...mi guardarono tutti un po' accigliati in effetti


- Non sto dicendo questo...dico solo che dovremmo valutare attentamente il da farsi, sicuramente ora sarà un vampiro...-


- Aspè, che significa ORA?-


- Quando ero andato lì non lo era, ma non credo che i Volturi avessero in mente di non trasformarlo...Per questo ho creduto davvero fossi tu, perchè non era ancora un vampiro. Ma effettivamente è successo circa...vent'anni fa, e tu hai diciassette anni, perciò era impossibile in effetti che fossi tu-


- Quanto dura lo stadio della pazzia dei neonati?-


- Guarda che mica impazziamo quando ci trasformiamo!-


Commentò ridendo Emmett


- Sì dai, avete capito!-


- Dipende sempre dalla persona, però direi in media un paio d'anni-


- Perciò non lo sta facendo perchè è un neonato pazzo!-


Bè, insomma dopo tutte queste rivelazioni il punto qual'era? Che ero decisamente fottuta!


- E' a causa del suo talento che non posso leggerle i pensieri?-


Guardai di scatto Edward che stava fissando Eleazar, perchè quella domanda? Forse si sentiva davvero frustrato per quel fatto, il non potermi leggere, se avesse saputo che non era lui ad avere qualcosa che non andava forse si sarebbe sentito meglio...


- Suppongo proprio di sì, non vuole che tu leggi i suoi pensieri, e questo le permette di censurarli. Però non crea uno scudo attorno ad essi, ma piuttosto non ti fa utilizzare il tuo potere, insomma riesce a manipolarlo, facendo in modo che con lei tu perda il tuo talento. Significa che comunque ha un desiderio forte che tu non li legga, perchè se fin'ora abbiamo detto che non è sufficientemente forte per utilizzarli appieno, non c'è altra spiegazione che è irremovibile su quello, e cerca con tutte le sue forze d'impedirtelo-


Detta così sembrava che avessi qualcosa da nascondere o che ce l'avessi con lui, ma io non stavo cercando di fare un bel niente! Certo non mi sarebbe piaciuto che lui mi potesse sentire...Ecco, ora Edward mi stava fissando, sembrava un cucciolo bastonato, mi sentivo terribilmente in colpa...però in fin dei conti era meglio così, chissà che sarebbe successo se sapesse che io insomma...quello che veramente pensavo...soprattutto su di lui


- Forse è per questo che ti ha localizzata!-


Mi girai improvvisamente verso Eleazar


- Prego?-


-Sicuramente avrà percepito che lo spazio si era modificato, e non era sua la colpa, avrà incominciato a cercare la provenienza di quella mutazione...poi avrà sentito il tuo potere, quello che usi continuamente per non far ascoltare i tuoi pensieri, forse è da quello che percepisce che tu sei qua-


Ora anche questa cosa era colpa mia?


- Potremmo deviarlo...non farti più percepire, almeno per un po'...fargli credere che te ne sei andata, forse non verrà a cercarti più in quel caso!-


- E come potrei farlo?-


- Prima di tutto devi concentrarti ed aprire quello spazio, spostarti da una dimensione all'altra il più velocemente che puoi. Insomma da qua alla tua dimensione e dalla tua dimensione a qua nuovamente, penserà che sei rimasta lì-


- Sì, ma poi saremmo punto da capo, quando sarò tornata sentirà che uso ancora il mio potere-


- Per questo nel momento che torni dovrai fare in modo di non utilizzare per un po' i tuoi poteri!-


- Non teletrasportarmi più insomma!-


- No, intendevo che non dovrai celare i tuoi pensieri, insomma non dovrai bloccare il talento di Edward-


- COSA?-


- Questo almeno per un po', finchè non crederà sul serio che tu te ne sia andata e non sei tornata...-


- E quanto dovrebbe durare? Un giorno? Due?-


- Come minimo penso una settimana! I vampiri hanno una grande pazienza...dipenderà tutto da quanta pazienza avrà nell'ascoltare, quando si sarà stufato non farà più caso a questa zona, e perciò a te...-


- Come minimo una settimana? Stai scherzando vero?-


Mi guardava davvero serio...insomma era proprio così? Per non so quanto tempo avrei dovuto far leggere i miei pensieri a Edward? Ma...ma...era impossibile! Noooo non poteva accadere davvero a me!!!


- Preferiresti mettere in pericolo la tua vita piuttosto che farmi sentire i tuoi pensiri?-


Sììììììììììììì


- No.....-


Il mio no sospirato la diceva lunga, infatti Edward mi guardava con aria strana, quasi triste, forse pensava che magari i miei pensieri erano brutti nei suoi confronti, se era ciò che credeva si sbagliava di grosso, non era più lontano di così dalla realtà.


- Ok, e quando lo dovremmo fare?-


Quando inizia la tortura insomma?


- Sarebbe meglio ora-


-Ora??-


- Sì, prima di tutto devi sbloccare il talento di Edward, poi quando ci sarai riuscita potrai teletrasportarti nel tuo mondo per tornare più in fretta che puoi qui-


Ok...ma la domanda fondamentale era...come potevo sbloccare il potere di Edward? Manco sapevo come stavo riuscendo a bloccarlo!


- Che c'è Bella?-


- Sì insomma...io non so come sbloccarlo!-


Emmett si mise a ridere, per fortuna Rose gli tirò una gomitata nello stomaco...già ero abbastanza angosciata, mi ci mancava lui che mi prendeva per i fondelli!


- Bella, prima di venire qua, credo che desideravi che Edward non potesse ascoltare i tuoi pensieri...giusto?-


- Ehm...sì-


Cercavo di non guardare nella sua direzione...chissà che espressione aveva in quel momento Edward


- Perciò ora devi fare l'inverso, devi volere a tutti i costi che Edward legga i tuoi pensieri! Poi stai tranquilla, basta che tu pensi che in realtà lui non senta, ci farai l'abitudine-


Col cacchio...


- Ok...allora ci provo...-


Mi alzai in piedi e chiusi gli occhi...presi un paio di respiri profondi, mi sentivo agitata come non mai...da quel momento in poi sarei dovuta stare attenta a tutto ciò che pensavo...massì niente di più facile....come quel libro che parlava del fatto che nessuno può non pensare...e c'era anche l'esempio, che citava...


Ora non pensare a un elefante rosa! Ecco! Lo hai pensato!


Certo che se adesso sentisse i miei pensieri mi prenderebbe di certo per una fuori di testa...ma forse era meglio che credeva ciò piuttosto che altro...ok Isa ora basta, concentrati...Edward deve sentire i tuoi pensieri, da adesso in poi lui potrà utilizzare liberamente la lettura del pensiero con te! Sembravo quei finti maghi...fin quando te lo dico io...oddio che esempio mi veniva in mente? Improvvisamente sentì Edward ridere, così apri gli occhi per guardarlo, certo non era d'aiuto se fosse stato che lui mi sentiva e se la rideva per i miei pensieri, no, no, non sarebbe stato d'aiuto. A quel punto smise di ridere e si fece serio...o cavolo!!! Mi sente, o merda!!! Ed ora? Non pensare Isa...sì certo non pensare, facile...basta! Parla piuttosto ma non pensare!


- Ok, allora che mi dici Edward? Mi senti?-


Di di no per favore...


- No-


Oh grazie.....


- Non c'è di che!-


Cosa??? Oddio!!! I miei occhi si spalancarono! Mi stava prendendo in giro!


- Perchè hai detto di no se non era vero?-


- Perchè mi hai chiesto di dire di no!-


Lo guardai accigliata mentre lui aveva uno sguardo vittorioso stampato in faccia, ma che si rideva? Sospirai e mi girai a guardare Eleazar...eh che fatica...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE

 

SPOILR CAP 15

 

 

improvvisamente mi paralizzai sentendo un rumore provenire proprio dalla finestra...non avevo il coraggio di girarmi, oddio, stavo per morire d'infarto, sarebbe stato meglio morire in quel modo che uccisa in altri modi tremendi giusto? Sentii picchiettare sopra il vetro, ed i miei pensieri incominciarono a essere sempre più incoerenti...oddio, il mio assassino vuole un invito ad entrare? Mi girai lentamente, con il cuore che mi stava martellando nel petto...i miei occhi chiusi...piano aprì anch'essi per guardare la finestra, e quello che vidi fu...fu...la cosa più...più...oddio

 

 

AHAHAHAH INTERESSANTE VERO?

 

CHE AGGIUNGERE? A PRESTO PER IL PROSSIMO CAPITOLO!

CIAOOOO

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Capitolo 16
*** 15 ***


ED ECCOCI CON UN ALTRO CAPITOLO, MI SPIACE NON AVER PUBBLICATO IERI, MA NON SON RIUSCITA PROPRIO! COMUNQUE VOLEVO RINGRAZIARE ANCORA UNA VOLTA TUTTI I LETTORI! SPERO DI NON DELUDERE ANCHE CON QUESTO CAPITOLO LE VOSTRE ASPETTATIVE! OK, ORA VI LASCIO ALLA LETTURA! CIAOOO

 

 

 

                                                          

 

 

 

 

 

 

15

 

 

 

- Ok, allora ora vado e torno subito-

 

- Bravissima! Ti aspettiamo! Fai in fretta!-

 

Perchè di solito non ero veloce? Insomma il teletrasporto non serviva a quello? E lui mi diceva d'andare più veloce...Guardai Edward che mi fissava, mi ero dimenticata che poteva sentirmi...cavolo! Ok, non ci pensare...pensa piuttosto ad un posto dove andare...di certo non era logico ne opportuno andare a casa mia, ma neppure a casa della Lofo...era pomeriggio ormai, dovevo trovare un posto dove non ci fosse nessuno a quell'ora...la scuola! Potevo andare tipo nel bagno nella scuola e tornare, di certo non ci sarebbe stato nessuno! Perfetto! Devo essere veloce, andare e tornare...mi sentii d'essermi spostata solo per il cambio di temperatura, ma era durato davvero un'attimo, nemmeno un millesimo. Riapri gli occhi e davanti a me c'era Eleazar che mi stava fissando

 

- Allora non sai dove andare?-

 

E'? Ma se ero appena tornata...

 

- Eleazar, Bella si è spostata!-

 

- Cosa?!-

 

Esclamarono in coro tutti eccetto Edward che aveva fatto notare l'accaduto...ma che c'era di così strano?

 

- Ma, non ti sei mossa...insomma, sei stata così veloce che non abbiamo nemmeno percepito che te ne sei andata, è strabiliante...-

 

Se lo pensava lui....

 

- Grazie...-

 

- Ora dobbiamo solo aspettare e sperare!-

 

Che idea allettante...

 

- Già-

 

Gli risposi semplicemente, aspettare e sperare...poi aspettare cosa in fin dei conti? Che chiunque fosse quel pazzo venisse qui a controllare? E poi sperare che non mi staccasse la testa? Certo molto allettante aspettare e sperare, ma soprattutto un'idea geniale. Ottocento cinquant'anni nel cesso! Doveva essere saggio...dare consigli, ma non mi sembrava che fosse molto utile. Mi sedetti sul divano, Eleazar riprese a parlare con Carlisle, se avesse parlato più piano di certo lo avrei capito anch'io...però forse in fin dei conti non voleva farsi capire. Potevo solo sperare che quella cosa servisse a qualcosa per davvero, non ero tanto preoccupata per la mia vita, ma per loro...insomma, sapevo chi erano i Volturi e sapevo di cosa fossero in grado di fare, e di certo io non sarei stata di nessun aiuto. Improvvisamente sentii la porta aprirsi e sussultai...mi ero totalmente dimenticata di Esme! Quando mi vide mi corse in contro per abbracciarmi! Era davvero una donna così affettuosa, la sentivo singhiozzare per la felicità, o almeno speravo fosse per quello, mi dispiaceva così tanto per la paura che probabilmente le avevo fatto prendere...

 

- Bella! Fatti guardare! Come sono felice di vederti! Ci hai fatti tutti stare così in pensiero! Non farlo mai più!-

 

- Scusami tanto Esme non volevo farvi preoccupare! Comunque stai tranquilla, sto bene, va tutto bene!-

 

Più o meno...ok, era meglio non aggiungere ciò, tanto ci avrebbe pensato quel pettegolo di Carlisle ed il suo compare Eleazar.

Incominciò a chiedermi di tutto, per fortuna l'interrogatorio finì presto, esattamente quando Eleazar incominciò a raccontarle cos'avevamo scoperto. Mi girai ad osservare in giro ancora una volta annoiata, mi fermai a guardare Alice e Jasper che si stavano tenendo la mano, erano davvero perfetti insieme...si possedevano l'un l'altra, e sarebbe stato così per tutta la loro esistenza, si completavano...non c'era niente di più perfetto. Invidiavo ciò che avevano, non era come fra Rosalie ed Emmett, lei avrebbe voluto l'umanità più di qualsiasi altra cosa, e non era nemmeno come quello che provavano Carlisle ed Esme, per lei i suoi figli erano ancora più importanti. Per Alice invece, Jasper veniva prima di tutto, e per lui era lo stesso, avrebbe donato la vita per lei...in fin dei conti l'aveva cercata per così lungo tempo. Avrei mai ottenuto quell'amore io? Io che lo avevo sempre desiderato, e sempre cercato? Avevo voltato le spalle alla mia vecchia vita per quello...ma a confronto loro avrei avuto così poco tempo da passare insieme alla persona che amavo...Prima o poi sarei morta, anche se non mi avesse uccisa il vampiro che mi cercava, sarei potuta morire da un momento all'altro, anche quella sera stessa, quando sarei dovuta ritornare a casa, poteva accadermi un incidente e puff, addio Isa. O magari semplicemente non avrei mai trovato qualcuno che mi amasse, in fin dei conti non avevo un gran esempio d'amore, bastava vedere i miei genitori...a parte il divorzio, mia madre era sempre stata piuttosto fredda nei confronti di mio padre...almeno per quanto mi ricordassi, mi aveva, anzi ci aveva lasciati quando io avevo dieci anni, ma anche prima d'allora mi sembrava sempre stata triste della vita che conduceva. Forse aveva sposato mio padre solo perchè era rimasta incinta, probabilmente ero stata il più grosso errore della sua vita...Cavolo...dovevo smetterla d'osservare Jasper ed Alice, il mio senso d'autodistruzione se no non si sarebbe più fermato. Mi girai e mi ritrovai gli occhi di Edward puntati addosso...perchè mi stava guardando in quel modo? Forse aveva notato che stavo osservando i componenti della sua famiglia?...oddio...mi ero dimenticata....come diavolo avevo fatto a dimenticare che lui mi poteva sentire? O merda! In quel momento sperai vivamente che non stava prestando attenzione a me...sapevo che non era come la radio, non poteva spegnere e via, ma c'era di meglio d'ascoltare che i miei pensieri da masochista giusto? In quel momento avrei usato volentieri il mio potere di teletrasporto...anzi pensandoci, domani era venerdì, sarei dovuta andare a scuola, ma la cosa peggiore era che dovevo guidare, ecco, ora sì che potevo pensare che la mia vita sarebbe finita molto presto. Ormai era da un po' che non guidavo e avrei dovuto iniziare da capo, cercando di non uccidermi e non uccidere qualcuno! Ok, perchè mai dovevo pensarci proprio adesso?

 

- Giusto Bella?-

 

Oddio...cosa?

 

- Certamente-

 

Ma di cosa stava parlando? Cosa mi aveva chiesto? Oddio, speravo vivamente che Eleazar non si fosse accorto che non gli stavo prestando minima attenzione...forse dovevo? Cavolo! Perchè gli avevo risposto certamente quando non avevo la minima idea di cosa stesse parlando? Bè, era la classica risposta di quelli che non capiscono, ogni volta che qualcuno non capisce qualcosa risponde automaticamente di sì.

 

- Ora è meglio che vada, non vorrei far preoccupare Carmen, fra una settimana cercherò di tornare a vedere come va. Mi raccomando Bella, non utilizzare per nessun motivo i tuoi poteri!-

 

Nemmeno se la profezia Maya fosse vera e ci fosse l'imminente fine del mondo?

 

- Tranquillo, per nessun motivo al mondo li utilizzerò!-

 

- Ok, allora posso andare tranquillo! Ci vediamo presto!-

 

Strinse la mano a Carlisle e baciò la mano ad Esme per rivolgerci un sorriso e scomparire....finalmente aggiungerei! Mi metteva una certa ansia la sua presenza! Ed eccoci qua...

 

- Bellina allora come ti senti nel sapere d'essere una manipolatrice?-

 

Cosa? A volte mi chiedevo se ad Emmett fosse andata storta la trasformazione...

 

- Oh, è molto emozionante direi!-

 

- Comunque stai tranquilla Bella, non ti accadrà nulla!-

 

Alice stava cercando di tranquillizzarmi...ma non sapevo se ce ne fosse stato davvero bisogno...in fin dei conti non avevo paura, certo non volevo dire che non avevo paura di morire, sarebbe stato sciocco...ma se quel vampiro mi voleva morta...sarei ancora qua? Poteva uccidermi quando ero a casa mia, quando non ero circondata da una setta di vampiri che cercava di proteggermi. Però mi ricordai improvvisamente anche di James, lui era un segugio, e gli piaceva la caccia, lo elettrizzava più di ogni altra cosa, e più la sua preda era difficile da conquistare e più la caccia lo eccitava...magari si stava comportando allo stesso modo.

 

- Chi è James?-

 

Mi girai di scatto, Edward mi stava guardando serio, aveva letto i miei pensieri, ma doveva per forza farlo in un modo così sfacciato?

 

- Un vampiro-

 

- Dove lo hai conosciuto?-

 

E chi aveva mai detto d'averlo conosciuto? Avevo mai conosciuto prima d'oggi Eleazar eppure sapevo tutto su di lui?

 

- Capisco...-

 

Oh, lui capiva, certo...Vabbè...non dovevo pensarci...

 

- Eh sai davvero tante cose sui vampiri Bella!-

 

- Già Alice!-

 

Nel rispondergli mi cadde l'occhio sull'orologio, erano le 18.30, forse era ora che tornassi a casa, non volevo tardare troppo, sia mai che Charlie pensasse che fossi nuovamente scomparsa. Oltretutto avevo anche una certa fame, a pranzo avevo mangiato solamente un po' di riso in bianco, e non lo avevo neppure finito tutto! Poi ero piuttosto stanca, tutto quel parlare, tutto quell'esercitarsi a non pensare...che effettivamente non avevo proprio fatto...insomma lo stress si era accumulato! Però c'era un problema, ero andata a casa dei Cullen con il teletrasporto...brava Bella, ora ti ritrovi pure a piedi accidenti! Improvvisamente sentii un piccolo spostamento d'aria, mi girai e mi ritrovai Edward con il giubbino e con il mio cappotto in mano.

 

- Ti accompagno...-

 

Afferrai il cappotto...

 

- Grazie...-

 

- No, vai già via Bella?-

 

- Sì, Alice. Non voglio far preoccupare Charlie, ho anche una leggera fame, e per giunta non meno importante aggiungerei, ho bisogno di riposarmi un po'...-

 

Avevo dormito molto nei giorni precedenti, però effettivamente stavo così male che non mi ero per niente riposata, avevo solo dormito...

 

- Va bene! Ci vediamo domani a scuola comunque!-

 

Purtroppo...non era che non volevo vedere Alice, non volevo andare a scuola!

 

- Ok, a domani! Grazie a tutti per l'ospitalità!-

 

Mi sorrisero tutti salutandomi e dicendomi, chi di tornare l'indomani, e chi che ci saremmo visti a scuola.

Stavamo andando in garage a prendere l'auto di Edward, era da così tanto tempo che non ci salivo...che ricordi...quando ancora pensavo fosse tutto un sogno. Mi sorprese quando Edward con estrema cavalleria mi aprì la portiera per farmi salire, e che imbarazzo...insomma, un gesto che non si vedeva così frequentemente o più che altro un gesto che a me non facevano mai! Entrò in macchina subito dopo che mi chiuse la portiera, mi venne un brivido, faceva davvero freddo! Vidi che accese l'auto e subito il riscaldamento...o cavolo...mi ero nuovamente dimenticata che mi poteva sentire...che vergogna.

 

- Son contento che tu sia tornata...-

 

Cosa? Diceva sul serio?

 

- Grazie...-

 

Cercai di non fissarlo troppo a lungo...

 

- Scusa se vi ho fatto preoccupare...scusa se ti ho fatto preoccupare-

 

Mi ero corretta perchè lui aveva in fin dei conti parlato singolarmente...aveva detto che era contento, non che erano contenti. Poi mi dispiaceva davvero averlo fatto preoccupare, non avrei voluto...

 

- L'importante è che ora tu stia bene...-

 

- Già-

 

Sperando che quel vampiro mi stesse lontano il più possibile, non mi sentivo molto tranquilla all'idea che comunque poteva essere nei paraggi. Eleazar aveva detto che poteva manipolare i talenti, io ero riuscita con Edward, poteva perciò riuscirci anche quel vampiro, ed oltretutto poteva esserci riuscito anche con Eleazar, non facendogli sentire la sua presenza, ed anche con Alice! Oddio! Perchè dovevo pensare a certe cose prima di tornare a casa? Brava Bella, ora andrai a letto tranquilla e serena! Però non avevo tutti i torti in fin dei conti, loro potevano non percepire la sua presenza semplicemente perchè magari non voleva farsi scoprire, magari in quell'istante era proprio in mezzo al bosco e ci stava inseguendo!!! Vidi Edward stringere il volante, era nervoso, forse leggendo i miei pensieri anche lui aveva valutato le mie stesse ipotesi? O magari era semplicemente concentrato in chissà quali suoi pensieri...arrivammo a casa Swan in breve tempo purtroppo....o cavolo...vidi Edward girarsi sorpreso e confuso...probabilmente per il pensiero sfuggito al mio controllo. Gli sorrisi...

 

- Charlie mi farà ancora un po' d'interrogatorio...-

 

......non pensare a nulla di sconveniente......

 

- Ok, ora vado...-

 

- Grazie mille per il passaggio-

 

- E' stato un piacere-

 

Detto ciò lo vidi allontanarsi...finalmente! Non ce la facevo più! Dio com'era stato bello andare in macchina con lui, mi sentivo elettrizzata ed eccitata, mi era mancato terribilmente tutto ciò! E poi purtroppo ero arrivata a casa, ma chi se ne fregava dell'interrogatorio di Charlie, non sarei voluta arrivare così in fretta, volevo restare in macchina con lui! Che bello poter pensare liberamente!

Entrai in casa con un sorriso, Charlie era in cucina a preparare non si sa cosa...qualsiasi cosa avesse messo nei piatti non era del tutto male comunque. Naturalmente mi chiese com'era andata dai Cullen, gli raccontai di com'erano felici di rivedermi, e naturalmente gli dovetti raccontare un po' di palle. Finita la cena spiegai a Charlie di sentirmi stanca a causa del viaggio e che perciò volevo andarmene a letto presto. Naturalmente mi disse che non c'era problema, e di fare un dolce sonno.

Appena fui in camera mi cambiai mettendomi il pigiama, mi sentivo molto più libera nei movimenti finalmente. Diedi un'occhiata in giro per la stanza e vidi che c'era ancora la mia valigia da disfare, so che avrei dovuto farlo, ma non ne avevo per niente voglia...ero una di quelle persone che quando andava in vacanza, al ritorno la valigia non la svuotava per più di una settimana. Ero davvero una pigra. Pensai alla Lofo, avrei dovuto avvisarla che per almeno una settimana non sarei andata a trovarla, ci sarebbe rimasta male, ma non avevo molta scelta. Ci mancava che per un mio insensato gesto mettessi a repentaglio la vita di tutti! Perchè non si trattava solo di me, ma si trattava anche dei Cullen, di Charlie, della Lofo...insomma, di tutte le persone a cui tenevo. Mi misi seduta sul davanzale della finestra per osservare fuori...chissà se le mie supposizioni fossero state reali, a quel punto significava che quel vampiro era proprio lì fuori in quel momento, e mi stava osservando. La cosa peggiore era che non potevo assolutamente fare nulla, sarebbe stato inutile, avevo pensato che il mio modo di spostarmi mi avrebbe agevolata nelle occasioni pericolose, però se fossi stata in pericolo perchè quel vampiro mi voleva uccidere, ogni posto non era sicuro, mi avrebbe raggiunta facilmente...e forse non sarebbe comunque servito, poteva entrarmi nella testa anche rimanendo qua ed io chissà dove. Mi sorprese un brivido a quel pensiero, qualcuno che poteva usarti, entrare nella tua testa e farti fare ciò che più voleva. Mi allontanai dalla finestra, non volevo pensarci a quell'eventualità...improvvisamente mi paralizzai sentendo un rumore provenire proprio dalla finestra...non avevo il coraggio di girarmi, oddio, stavo per morire d'infarto, sarebbe stato meglio morire in quel modo che uccisa in altri modi tremendi giusto? Sentii picchiettare sopra il vetro, ed i miei pensieri incominciarono a essere sempre più incoerenti...oddio, il mio assassino vuole un invito ad entrare? Mi girai lentamente, con il cuore che mi stava martellando nel petto...i miei occhi chiusi...piano aprì anch'essi per guardare la finestra, e quello che vidi fu...fu...la cosa più...più...oddio Edward?! Ma che ci faceva lì? Anzi che ci faceva qui? Voleva per caso farmi morire d'infarto? Ero immobile e dritta a guardarlo...finchè non mi fece cenno con la mano. Andai alla finestra e l'apri facendo in modo che entrasse, poi mi affacciai guardando fuori per controllare...non sapevo neppure io cosa, e la richiusi in fretta. Mi girai ad osservarlo...

 

- Mi hai fatta....-

 

- Non volevo spaventarti!-

 

Ah no?

 

- Assolutamente no!-

 

- Che ci fai qui?-

 

Era una domanda sensata no?

 

- Quando sono andato via ho ripensato ai tuoi pensieri, a quelli riguardanti il vampiro. Così quando sono arrivato a casa, ho parlato con la mia famiglia, e abbiamo deciso che era meglio che ti controllassimo, che qualcuno non ti perda d'occhio mai-

 

Insomma avrei avuto un baby-sitter 24 ore su 24...

 

- Non la vedrei proprio in questo modo, però direi di sì, più o meno è questo-

 

- Perciò...stanotte...-

 

- Rimarrò qua-

 

Qua? Oddio...qua, qua? C'è, voleva dire in camera mia? Tutta notte? Mentre io dormivo e....sognavo?NOOOO! Non era per niente un'ottima idea...Mi guardava perplesso, forse si stava chiedendo da dove provenisse tutta quell'agitazione...ma quale agitazione! Io? Agitata? Non sia mai! Perchè sarei dovuta essere agitata dal fatto che Edward Cullen restasse tutta notte in camera mia...oh certo, per Charlie, se mi fosse venuto a controllare di certo trovandolo qua, sarebbe corso a prendere la pistola per ucciderlo...come minimo! La cosa più assurda sarebbe stata se lo avesse davvero colpito, sicuramente non sarebbe stata una cosa facile, ma se fosse accaduto, sicuramente Charlie ci sarebbe rimasto, insomma sarebbe stecchito! Come poteva reagire vedendo che Edward non si sarebbe fatto nulla? Ok, smettiamo di divagare...Edward stava...ridendo?

 

- Ma cosa ti ridi?-

 

- Per i tuoi pensieri, non avrei mai immaginato fossero così...-

 

- Buffi?-

 

- No, però pensando che non volevi che li ascoltassi, pensavo chissà cosa stessi nascondendo...-

 

Sapessi...

Mi guardò improvvisamente serio...cavolo...

 

- E' giunta l'ora che io mi metta a letto...domattina vorrei essere in forma per la scuola-

 

E per i pettegolezzi...

 

- Stai tranquilla, nessuno è venuto a conoscenza che eri scomparsa, Charlie ha detto a tutti che stavi poco bene. Naturalmente a noi non hanno chiesto nulla, ma non si sono fatti strane idee-

 

- Meno male!-

 

Almeno quello....

Mi voltai e andai a sedermi sul letto, per poi coprirmi con le coperte, appoggiai la schiena alla testiera del letto, poi vidi Edward osservare la mia valigia...

 

- Mi sono portata delle cose da casa-

 

- Cose utili?-

 

Mi chiese mentre si sedeva sulla sedia girevole della scrivania

 

- Direi di no, cianfrusaglie-

 

- Che hanno dei ricordi?-

 

- Già-

 

- Cose che hanno qualche importanza se te le sei portate-

 

- Ogni ricordo è importante-

 

Che sia doloroso oppure no...volevo cambiare discorso

 

- E' impressionante l'idea che tu non dormi mai-

 

Lo vidi sorpreso per la mia affermazione, effettivamente non pensavo molto prima di parlare...sorrise

 

- E' una cosa che viene naturale, il dormire non è nelle nostre esigenze-

 

- Capisco...Effettivamente adesso tu ti sei seduto anche se potevi rimanertene in piedi tutta notte-

 

- Esattamente, ormai abbiamo preso certe abitudini per confonderci fra gli umani...-

 

Restò un po' in silenzio, chissà in quali suoi pensieri, non era giusto che lui sentisse i miei ed io non i suoi.

 

- Ora è meglio che tu dorma-

 

- Già, sì...allora buona...sorveglianza-

 

Certo non potevo dirgli buona notte!

 

- Buona notte Bella-

 

Mi sdraiai e spensi la luce, sapevo che a lui non avrebbe fatto nessuna differenza se luce fosse rimasta accesa oppure spenta, poteva vederci perfettamente, ero io che non vedevo lui! Mi rigirai un paio di volte nel letto senza trovare una posizione adeguata per il mio sonno, mi tirai le coperte fino alla testa, stranamente mi sentivo davvero comoda su quel letto, non lo avrei mai detto, ma mi era mancato. Mi venne in mente mio padre, chissà cosa stava facendo...stranamente mi venne in mente anche Karim, chissà se ora mi vedesse, penserebbe ancora che avevo un'espressione triste? No, non lo avrebbe pensato...non ero triste, forse preoccupata, ma forse neppure quello...agitata...probabilmente. Dopo tutti gli avvenimenti di quella giornata ormai giunta alla conclusione...quante cose avevo fatto, e quante cose avevo scoperto...avevo scoperto il mio talento, mi era stato spiegato e avevo compreso quanto fosse pericoloso. Improvvisamente mi concentrai sui rumori della stanza, non sentivo nulla, chissà se Edward era ancora lì seduto sulla sedia...non dovevo pensare alla sua presenza, non mi sarei più addormentata. Feci senza volerlo uno sbadiglio...quant'ero stanca, i miei occhi volevano a tutti i costi chiudersi, erano pesanti...ma che male mi avrebbe mai potuto fare chiuderli per un po'? Giusto il tempo per farli riposare...

 

Stavo guardando l'orizzonte quando mi sentii chiamare

 

- Bella, stai ancora guardando il mare?-

 

Sorrisi al mio amico Karim

 

- Sto aspettando che il mare non sia più salato-

 

- Allora perchè non ordini alle gigantesse di smettere di lavorare? A te darebbero ascolto-

 

- Non so se ci riuscirei-

 

- Perchè?-

 

- Non sono abbastanza forte credo-

 

- Ma hai tentato di farle smettere?-

 

- Non lo so, credo di sì, ma non so se ha funzionato-

 

- Dovresti assaggiare allora-

 

- Dovrei assaggiare e vedere se è salato?-

 

- Esattamente, magari scopri che non è così male come pensi-

 

Lo guardai senza capire se ci stessimo riferendo al mare...

 

- Sono sicura che non mi piacerebbe, alle persone normali non piace-

 

- Agli uomini non piace in effetti-

 

Agli uomini? Di cosa stavamo parlando?

 

- Sai, ti farebbe diventare più forte, così riusciresti a dirgli di smetterla-

 

Improvvisamente non eravamo più sulla spiaggia ma eravamo seduti ad un tavolo, davanti a noi c'erano dei bicchieri

 

- Pensi sia necessario?-

 

- E' quello che credi tu-

 

- Io?-

 

Mi porse il bicchiere con un sorriso cordiale ed io accettai incominciando a bere...aveva un gusto particolare, era salato, non c'era dubbio, ma era buono, mi piaceva davvero tanto quel sapere...

 

- Allora? Era così male come credevi?-

 

- No, direi che è piuttosto buono!-

 

- Se fossi come loro, come quelli a cui vuoi dire di smetterla...quel che stai bevendo ti aiuterebbe, saresti forte abbastanza-

 

Inclinai leggermente la testa ed appoggiai il bicchiere sul tavolo, i mie occhi si abbassarono sul contenuto di quel bicchiere. Al suo interno c'era un liquido cremisi molto denso, mi alzai di scatto lasciando cadere il bicchiere...il liquido al suo interno si stava versando sul tavolino...

 

- E' l'unico modo Bella...-

 

- NO!-

 

- Te l'ho detto, cerca di guardare le cose in maniera lucida...-

 

-Non deve avvenire per questo!-

 

- Salveresti non solo la tua vita...-

 

- No! No!-

 

Chiusi gli occhi per non vedere più quel sangue...quel sangue che era sparso ovunque...poi fui afferrata alle braccia, chi era? Riapri gli occhi...ma non vedevo bene...tremai improvvisamente quando mi resi conto della mia immagine riflessa in due occhi rossi sangue...

 

- Ti troverò-

 

Urlai svegliandomi di soprassalto...oddio...tremavo dall'ansia...mi sentii afferrare improvvisamente procurandomi ancora più spavento e automaticamente dei movimenti per liberarmi da quella presa

 

- Bella! Calma! Sono io!-

 

Alzai il mio sguardo e ritrovai ancora la mia immagine riflessa...ma non erano occhi di color rosso...la mia immagine era in due pozze d'oro profondo...Edward...mi rilassai, e sentii anche lui fare lo stesso.

 

- Hai avuto un incubo...-

 

- Sì...-

 

Sospirai per riprendermi...

 

- Tranquilla va tutto bene-

 

Guardai verso la finestra, era ancora buio...mi strofinai il viso con le mani, che incubo assurdo ed inquietante...

 

- Perchè non provi a riaddormentarti?-

 

Mi disse Edward alzandosi in piedi...di scatto gli afferrai l'angolo della camicia, non volevo che si allontanasse, non volevo riaddormentarmi ed avere ancora incubi, non volevo stare sola. Si girò a guardarmi, i miei pensieri erano davvero sconnessi...volevo che si mettesse seduto vicino a me....volevo sentirmi al sicuro...sapevo che non avrebbe mai approvato...però mi sorprese, mi fece cenno di spostarmi un po', ed io lo feci subito. Si sedette sul letto con la schiena appoggiata alla testiera e le gambe distese sul letto, ma lasciando i piedi fuori, probabilmente per non sporcare le coperte. Mi sdraiai nuovamente un po' più tranquilla...

 

- Ora dormi Bella, stai tranquilla, non permetterò che ti succeda nulla...-

 

Con un gesto spense la luce, facendo ricadere le tenebre...strinsi le coperte con l'angoscia di riaddormentarmi...cercando di non farmi troppo notare mi avvicinai appena a lui, quel tanto per sentire la sua presenza sopra alle coperte, l'idea che lui fosse lì mi tranquillizzava...non potevo vederlo perchè era buio e gli voltavo le spalle, ma c'era...feci un respiro profondo e permisi ai miei occhi di chiudersi...ero stanca più di prima...ma ora stavo meglio...i miei muscoli si stavano rilassando. Sentivo un dolce profumo avvolgermi...era così buono...senza rendermene conto mi ritrovai in mezzo ad un campo pieno di fiori...ero sdraiata, mentre guardavo il cielo, un cielo così limpido e luminoso, di un azzurro intenso, il sole faceva capolino, però stranamente faceva freddo, però non tremavo, anzi mi piaceva. Quel venticello fresco mi accarezzava il viso portando con se quel magnifico profumo...respirai a pieni polmoni, era strano, di una dolcezza straordinaria, non sapeva esattamente di fiori...era decisamente il profumo più delizioso che avessi mai sentito. Mi misi seduta ad osservare quell'immenso prato ricoperto di fiori color miele, chiusi gli occhi lasciando che quel vento così ghiacciato mi scompigliasse i capelli...era così strano, il sole era così brillante, eppure non emanava calore, forse era assurdo...ma non ero mai stata meglio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE

 

SPOILER CAPITOLO 16

 

Ma cosa lo aveva fatto così...arrabbiare? Già, perchè era decisamente alterato! Non cercava nemmeno di comportarsi come un essere umano...

 

- Forse perchè non lo sono-

 

 

 

COSA AGGIUNGERE? AL PROSSIMO CAPITOLO CIAOOOO

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Capitolo 17
*** 16 ***


 

ECCOMI QUA CON UN ALTRO CAPITOLO! MI SPIACE COME SEMPRE NON ESSERE RIUSCITA A PUBBLICARE PRIMA! MA VI ASSICURO CHE MI FARO' PERDONARE RENDENDO PRESTO LA STORIA UN PO' PIU' AVVINCENTE...O TRAUMATICA....BE' MI DIRETE VOI COSA NE PENSATE! RINGRAZIO ANCORA UNA VOLTA TUTTI QUELLI CHE HANNO DECISO DI LEGGERE LA MIA FF, ED UN GRAZIE PARTICOLARE A DEBA E LADY BLUE CHE RECENSISCONO OGNI MIO CAPITOLO, INCORAGGIANDOMI A CONTINUARE! MA UN GRAZIE ANCHE A TUTTI QUELLI CHE LA STANNO SEGUENDO SEMPLICEMENTE, SPERANDO CHE VIVAMENTE DI NON DELUDERVI! VI LASCIO ALLA LETTURA E ALLE FOTO CHE APRONO SEMPRE IL CAPITOLO! UN BACIONE A TUTTI, A PRESTO!


Immagine di una bella ragazza gli occhi bendata in abito al piano  Archivio Fotografico - 6094989Immagine di una bella ragazza gli occhi bendata in abito al piano  Archivio Fotografico - 6094948

 

 




16

 

Mi svegliai piano e senza voglia, volevo dormire ancora, non ero mai stata una dormigliona, ma si stava così bene nel letto. Mi girai dall'altra parte rimanendo ad occhi chiusi, non ci sarebbe stato nulla di male nel dormire ancora un po' no? Allungai il braccio destro per afferrare meglio il cuscino, ma...c'era qualcosa di duro...senza aprire gli occhi ci appoggiai sopra il braccio, ero comoda comunque, ero abituata a dimenticare il portatile sul letto, però, era piuttosto alto, insomma il portatile era piatto...fui sorpresa quando lo sentii muoversi, alzarsi leggermente e abbassarsi...oddio...il portatile aveva preso vita! Improvvisamente lo sentii immobilizzarsi....a quel punto non riusci a non aprire gli occhi...quasi caddi giù dal letto trovandomi di fianco Edward che mi guardava. Cavolo! Ma cosa, che, quando...ok...un pensiero alla volta e soprattutto coerente Bella!


 

- Buongiorno!-


 

Mi disse lui sorridendomi...dai rispondi...su forza...Buongiorno a te...dai dillo!!!Cavolo che vergogna! Sicuramente non ero un bello spettacolo, e oltretutto, come avevo potuto scambiarlo per il portatile? Ero proprio fuori di testa...e continuavo a non parlare!


 

- Dormito bene?-


 

E'? Oh, sì da Dio! E non era un eufemismo, non dormivo così bene da...non sapevo neppure io quantificare. Mi sorrise...Lo guardai attentamente...era rimasto tutta notte?


 

- A dire il vero quando ho sentito Charlie uscire stamani abbastanza presto, sono andato a casa a cambiarmi e a prendere la macchina-


 

Effettivamente non era vestito come la sera precedente...ma che ore erano?


 

- Le sette e trenta, è piuttosto presto, siamo in largo anticipo sulla tabella di marcia-


 

Sulla tabella di marcia?


 

- Alle nove meno un quarto dobbiamo uscire per andare a scuola. Perciò hai tutto il tempo di fare quello che devi-


 

Sì, dovevo farmi una doccia e fare colazione, avevo tutto il tempo che volevo, ci avrei messo circa una ventina di minuti per la doccia, e altrettanto per fare colazione, poi dovevo vestirmi...ma prima di tutto mi dovevo alzare. Edward mi stava fissando tranquillo, poi mi sorrise...


 

- Allora che dici se ci alziamo?-


 

Dovevo? Mi regalò un sorriso...


 

- Che dici se mi fai sentire la tua voce?-


 

Cosa? Oddio non avevo ancora parlato! Ma che figura stavo facendo? Però era da me, prima che il cervello prendeva confidenza con l'uso della parola ci metteva sempre un po'...


 

- Scusa...mi starai prendendo per una pazza...-


 

- Perchè dovrei?-


 

Era fin troppo un gentil uomo


 

- Ti scoccia se ora vado a farmi una doccia?-


 

- Ti aspetto qua!-


 

- Ti prendo per parola, quando torno ti voglio trovare lì è!-


 

Gli risposi alzandomi dal letto, mi girai ad osservarlo e sembrava essersi pietrificato in quella posizione, era una situazione così buffa! Andai verso l'armadio per prendere delle cose da mettermi, non diedi molta importanza a ciò che afferrai, e come un fulmine uscii dalla stanza per andare in bagno. Sperai che Edward mi lasciasse un po' di pricacy...ma non dovevo avere dubbi su quello, con la mentalità che possedeva non si sarebbe mai permesso. M'infilai nella doccia e incominciai a lavarmi, tranne i capelli, erano ancora profumati, anche se non era il profumo del mio balsamo...era un profumo molto più delizioso, un profumo che mi ricordava qualcosa, ma non sapevo definire cosa. Cercai di fare il più in fretta possibile, uscì dalla doccia facendo bagnare oltretutto l'intero pavimento del bagno! M'infilai i vestiti, avevo preso un jeans blu ed una maglietta verde bosco, mi stava bene, mi sembrava quasi come una seconda pelle...Lofo aveva ragione quando diceva che il verde mi stava d'incanto, ero contenta della mia immagine riflessa allo specchio, mi sorrisi contenta. Presi la spuma per i capelli e me la misi, per risaltare leggermente i capelli mossi, forse abbondai troppo perchè sembrava che avessi i capelli bagnati...però anche quell'effetto mi stava bene. Oggi era la mia giornata insomma, quando sembra che sei perfetta. Usci dal bagno ed entrai in camera, c'era Edward nella posizione che lo avevo lasciato. Si girò, quando entrai in camera, e gli vidi una strana espressione sul viso...oddio, avevo qualcosa che non andava?


 

- Il contrario!-


 

- Come prego?-


 

- No, niente....-


 

- Hai mantenuto la parola, sei rimasto dov'eri!-


 

Finalmente si svegliò, sembrava...incantato?


 

- Lo hai ordinato!-


 

Gli sorrisi e andai a prendere le scarpe per infilarmele, preparai lo zaino senza sapere cosa infilarci all'interno, vabbè, poco male. Guardai l'orologio, che segnava le 8.18, ero puntuale sulla tabella di marcia, mi ero già lavata, vestita ed avevo già preparato la cartella. Avevo ancora la bellezza di venticinque minuti per la colazione! Probabilmente sentendo i miei pensieri Edward si alzò dal letto, per dirigersi alla porta, mi alzai e lo raggiunsi ed insieme andammo in cucina. Presi una tazza e ci versai del latte, che feci riscaldare leggermente al microonde, cercai dei biscotti che per fortuna trovai e mi sedetti al tavolo.


 

- Non prendermi per maleducata se non ti offro nulla-


 

- Stai tranquilla, non mi offendo-


 

Vedevo che mi guardava abbastanza disgustato, così sorrisi...


 

- Tu come hai passato la notte?-


 

Mi guardò sorpreso dalla domanda, eh non aveva incominciato ad abituarsi alle mie domande non pensate? Ero così anormale?


 

- Insomma ti sei annoiato?-


 

- Decisamente no, è stato piuttosto interessante-


 

- Interessante?-


 

Cosa ci poteva mai essere d'interessante?


 

- Era da molto tempo che non ero in presenza di qualcuno che dormisse accanto a me, anzi, non ricordo quand'è stata l'ultima volta-


 

M'imbarazzai terribilmente in quel momento, avevo dormito quasi tutta notte con Edward accanto, oltretutto lo avevo scambiato per il computer...sarebbe rimasta negli annali quella figuraccia.


 

- No, è stato divertente-


 

Mi stava prendendo in giro?


 

- All'inizio ti muovevi un po' nel sonno, poi probabilmente hai trovato la posizione giusta...-


 

Almeno quello...ora ci mancava che mi dicesse che avevo russato


 

- No, ci ha pensato Charlie a quello-


 

- Perciò è stato interessante?-


 

- Decisamente-


 

Quel suo sorriso sghembo non me la raccontava giusta! No, no! Mi alzai per mettere la tazza nel lavandino, osservai l'orologio appeso al muro, segnava le otto e quaranta. Era proprio vero che il tempo volava quando stavi bene.


 

- Direi d'incominciare ad andare, tu che dici?-


 

- Andiamo!-


 

Prendemmo lo zaino e il cappotto e andammo fuori, salimmo in macchina pronti per andare a scuola. In quel momento incominciai a pensare a tutti quelli che ci avrebbero visti arrivare insieme, chissà che idee sbagliate si potevano fare. Mi girai ad osservare Edward, ed aveva un'espressione strana, forse si era posto anche lui il problema...chissà cosa avrebbero pensato nel vederlo arrivare con me. Dalla sua espressione avrei potuto affermare, che la cosa non gli sarebbe molto piaciuta...però non capivo se potevano dargli fastidio i pettegolezzi in generale, o il fatto che potessero vederci insieme. La cosa mi fece rattristire...ma non doveva preoccuparsi, avrei spiegato io subito a Jessica che non c'era nulla fra noi, che Edward era solo un buon amico, non si sarebbe dovuto preoccupare, di certo lei lo avrebbe poi, fatto sapere a tutta scuola. Però la sua espressione non cambiava di un millimetro...bah. Arrivammo e parcheggiammo al solito posto, scesi dall'auto, cercando di divenire invisibile, non volevo catturare troppi occhi curiosi su di noi, ma era inutile, mezza scuola ci stava fissando...cavolo! Forse era giunto il momento di dileguarmi, non potevo certo farmi vedere anche per i corridoio con lui!


 

- Edward, vado, ci vediamo...-


 

Mi guardò con una strana espressione, non aspettai che mi rispondesse ed entrai subito a scuola. Camminai per i corridoi fin quando vidi Jessica, la mia salvatrice.


 

- Ehy Bella!-


 

- Buongiorno Jess!-


 

- Stamani abbiamo lezione di spagnolo insieme, dai andiamo!-


 

Per fortuna sapeva che lezioni avevo, perchè io non ne avevo la minima idea. Entrammo in aula e ci sedemmo una accanto all'altra...stavo aspettando il momento che mi facesse le domande.


 

- Allora come stai? Ho saputo che sei stata poco bene-


 

- Sì, ho avuto la febbre alta-


 

Incominciò a parlare di quando aveva preso lei l'influenza, continuò a ciarlare anche dopo l'arrivo del professore, naturalmente incominciò a parlare a bassa voce...però durò poco, perchè l'insegnate ci diede un testo da tradurre in coppia, perciò mentre IO traducevo, lei ciarlava, e ciarlava. Fin quando...


 

- Allora? Stamani ti ho vista arrivare con Edward Cullen-


 

Ecco, arrivata al succo del discorso...chissà se Edward poteva sentire...forse sarebbe stato meglio, così si poteva tranquillizzare


 

- E' già-


 

- E che c'è sotto?-


 

- Nulla Jess, è solo un amico, se volevi chiedermi quello!-


 

- Un gran bel pezzo d'amico aggiungerei-


 

Ok, forse era meglio che Edward non era in ascolto...soprattutto per la domanda che gli venne in mente di chiedermi subito dopo quell'esclamazione


 

- Dai Bella, non ti piace nemmeno un po'? Insomma, lo hai visto?-


 

Oddio...ma che domande mi faceva? Che dovevo rispondere? E se in quel momento...


 

- Come amico è ottimo, mi ha accompagnata perchè il mio mezzo non riscalda bene, e non voleva che prendessi freddo-


 

- Che ragazzo dolce e premuroso!-


 

Non gli risposi e mi concentrai sul foglio da tradurre che avevo di fronte...


 

- Insomma non ci hai fatto nessun pensierino?-


 

Cosa?


 

- Direi proprio di no! Posso considerare Alice la mia migliore amica, quasi una sorella, perciò posso considerare Edward nello stesso modo...-


 

Mi guardava con aria sconvolta...e potevo capirla bene...


 

- Lo consideri come un fratello?-


 

- Sì? Sì! Come un fratello maggiore! Come anche Emmett, suo fratello!-


 

Ma cosa stavo dicendo? Ora che centrava Emmett?


 

- Perciò è come un migliore amico barra fratello-


 

- Esattamente!-


 

Per fortuna mi riusciva bene rispondere senza pensare...


 

- Perciò se ti dicessi che mi piace da impazzire non ci sarebbe problema?-


 

- Certo che no!-


 

.......Maledizione che significa questa parola spagnola?


 

- E che tu sappia gli piace qualcuna?-


 

E'??


 

- Ehm, non ne ho la minima idea a dire il vero...-


 

Almeno non come pensi tu...


 

- Perchè non glie lo chiedi? Se siete tanto amici, non penso che ti negherà la risposta-


 

- Ci proverò-


 

Ma anche no! Che idee gli venivano in mente? Mi avrebbe di certo riso in faccia se gli avessi fatto una domanda del genere...e già immaginavo la scena...Ciao Edward come va? Mi chiedevo, se a te piacesse qualcuna a scuola, intendo non come spuntino...mmm, già, sarebbe stata proprio una pessima idea! Per fortuna le due ore finirono in fretta, seppi che l'ora successiva avevo trigonometria, e per fortuna anche quell'ora mi passò piuttosto velocemente, scoprii che ero anche brava in quella materia.

Era l'ora di pranzo e mi dirigei in mensa, rilassata e tranquilla...presi un vassoio e ci misi un trancio di pizza


 

- Bella!-


 

Alzai lo sguardo e vidi Alice che mi chiamava e mi faceva cenno di avvicinarmi al loro tavolo


 

- Ciao Alice!-


 

Appoggiai il vassoio e mi sedetti accanto a lei, al tavolo c'erano anche tutti gli altri, che mi salutarono con un sorriso...tranne Edward. Era serissimo e non mi guardava nemmeno...ma cosa gli prendeva?


 

- Com'è andata la mattina Bella?-


 

- Oh, piuttosto bene direi!-


 

- Che lezioni hai avuto Bellina?-


 

- Due ore di spagnolo e una di trigo!-


 

- Che noia!-


 

- No, sono state lezioni interessanti-


 

Ripensai a Jessica e a quello che mi aveva chiesto...se avessi fatto quella domanda ad Edward in quel momento come minimo mi uccideva, altroché ridermi in faccia. Era di pessimo umore, non avevo di certo bisogno del potere di Jasper per intuirlo. Ma cosa lo aveva fatto così...arrabbiare? Già, perchè era decisamente alterato! Non cercava nemmeno di comportarsi come un essere umano...


 

- Forse perchè non lo sono-


 

Rispose ai miei pensieri con voce rauca...quasi minacciosa aggiungerei, mi si chiuse la bocca dello stomaco facendomi passare la fame...


 

- E' meglio che vada-


 

Senza dire altro si alzò e uscì dalla mensa, con me che lo guardavo perplessa...ma che gli prendeva?


 

- Ha bisogno per caso d'andare a caccia?-


 

Chiesi imbarazzata e a bassa voce ad Alice...


 

- No, stai tranquilla gli passerà...-


 

- Ma che gli è successo?-


 

- Eh...ha avuto una mattinata...diciamo difficile-


 

- Non credo per un compito andato male-


 

- Ma figurati!-


 

- Ma è per colpa mia? E' per colpa di quello che la gente pensa, vero? Pensavo d'aver sistemato parlando con Jessica...-


 

- Bella, stai tranquilla, non è colpa tua, tu non hai fatto nulla!-


 

- Mah, sarà-


 

- Vedrai gli passerà-


 

Certo su quello non c'era dubbio, in fin dei conti aveva l'intera esistenza per farsela passare al contrario mio, che avevo solo..quanto sessanta? Settant'anni per aspettare che gli passasse?


 

- Bella, hai qualcosa da fare dopo scuola?-


 

- Penso di no-


 

- Perfetto, che dici se passiamo il pomeriggio insieme?-


 

- Va bene-


 

- Ci divertiremo, te lo prometto!-


 

Sapevo bene cosa significava divertimento per Alice, passare tutto il pomeriggio in qualche negozio! La campanella dell'ora di pranzo suonò e ci alzammo per andare alle ultime lezioni. Alice mi avvertì che ci saremmo viste fuori nel parcheggio, subito dopo le lezioni.

Oggi le ore di scuola sembravano volare, senza rendermene conto era già arrivata la fine delle lezioni, sicuramente non mi era dispiaciuto. Cercai di non pensare alla ragione per cui Edward fosse arrabbiato, tanto era inutile, non avrei potuto farci nulla. Quando usci dalla scuola c'era Alice che mi stava aspettando accanto alla Volvo di suo fratello, ma di lui non c'era traccia.


 

- Allora pronta per andare?-


 

- Certo...ma prendiamo la macchina di Edward?-


 

- Sì, lui va con gli altri-


 

Era strano stare nella sua macchina senza di lui, ma ero anche più rilassata, finalmente potevo pensare liberamente...ripensai a Jessica e al suo discorso, ero stata davvero bugiarda. Avevo detto di considerare Edward come un fratello quando non era vero, però era meglio che pensasse ciò, e poi cosa sarebbe cambiato se gli avessi detto che ero follemente innamorata di lui? Certo avrei ritrovato a mensa un Edward ancora più arrabbiato, perchè i pettegolezzi non sarebbero più cessati!


 

- Stai ancora pensando a Edward?-


 

- Ehm...cosa?-


 

- Dai Bella, va bene che sono un vampiro, ma sono anche una donna, e mi rendo conto di certe cose-


 

Potevo considerare Alice la mia migliore amica, ma era anche la sorella di Edward...no, ero sicura che non gli sarebbe sfuggito nulla, ma i suoi pensieri?


 

- Guarda che mantengo i segreti!-


 

- Lo so Alice, ma sappiamo entrambe che Edward per scoprire certe cose non ha bisogno che tu glie ne parli-


 

- Vivo in sua presenza oramai da decenni, credi che non sappia come deviarlo? Certe cose non voglio che lui le sappia...e riesco a nascondergliele, come fai tu in fin dei conti-


 

A quanto pareva aveva capito davvero molto...


 

- Già...-


 

- Però io ormai sono abituata, a te risulterà più complicato...-


 

- Vero anche questo-


 

- Allora questa notte com'è andata?-


 

Perchè mentirle? Avevo così bisogno di liberarmi...


 

- E' stata una nottata fantastica, ed il risveglio ancora di più-


 

Sorrise felice...


 

- Ti piace davvero molto non è vero?-


 

Probabilmente ero divenuta rossa come i miei capelli


 

- Si nota così tanto?-


 

- All'inizio no...non ci avevo fatto caso, ma ora solo un cieco non lo noterebbe Bella...-


 

- Oddio!-


 

- E Edward-


 

- Ah...allora lui-


 

- Figurati, non lo immaginerebbe mai e poi mai! E' più cieco di un cieco-


 

Risi alla sua affermazione, non riuscivo proprio ad immaginarmi il suo esempio


 

- Ma perchè non glie lo dici?-


 

La guardai con occhi spalancati


 

- Cosa? Come ti fanno a venire in mente certe idee Alice?-


 

- Calmati Bella, sto dicendo solamente che non ci sarebbe nulla di male!-


 

- A parte che non mi guarderebbe più in faccia? A parte che rovinerei il rapporto che si è creato? A parte che sarebbe totalmente inutile dirglielo? Quando non ero andata ancora via, ero indecisa sul da farsi, perchè l'unica cosa che mi tratteneva qua era Edward, e quello che provavo per lui, poi però mi son resa conto che mi basavo su qualcosa che sentivo solo io!-


 

- Però sei tornata-


 

- Sì, perchè in fin dei conti qua ci sei anche tu, Charlie, Emmett e tutti gli altri, a cui voglio un bene dell'anima!-


 

- Ma perchè pensi che cambierebbe il suo atteggiamento?-


 

- Una volta ho cercato di parlargliene, e insomma, la conclusione è che abbiamo litigato-


 

- Sì ricordo, l'ho visto...Ma sei sicura di avergli detto le cose giuste?-


 

- Ma a parte ciò, possiamo anche prendere in considerazione oggi! Per cosa credi che fosse così arrabbiato? E perchè a scuola girano voci su me e lui, perchè ci hanno visti arrivare insieme!-


 

- E tu hai smentito giusto!?-


 

- Certamente! Però, non è servito a farlo tornare sereno-


 

- Eh, Bella, mi sa che anche tu sei cieca!-


 

- Come prego?-


 

- Nulla...comunque non era arrabbiato per i pettegolezzi Bella. Pensaci un po', i Cullen sono sempre sulla bocca di tutti, oggi non era mica la prima volta, e non sarà di certo l'ultima-


 

- E allora per cosa?-


 

- Questo te lo dovrà dire lui...-


 

- A posto siamo-


 

- Dai Bella, si fiduciosa...poi non dovresti arrenderti-


 

- Non è questione solo d'arrendersi Alice...-


 

- E che altro?-


 

-...Io sono umana Alice-


 

- Sciocchezze-


 

- Non è una sciocchezza-


 

- Quando si ama una persona non ci si arrende così facilmente...e tu lo stai facendo, è una scusa il fatto che tu affermi che sei umana...perchè tu lo ami vero?-


 

Stavo per dire una cosa che non avevo mai detto a nessuno....stavo per dire quello che provavo per Edward ad alta voce....


 

- Sì...sono follemente e incondizionatamente innamorata di lui-


 

- E' bellissimo Bella!-


 

- Eh...se lo dici tu-


 

Si mise a ridere contenta...


 

- Mi sorprende che Edward ancora non lo abbia capito!-


 

- Ehy! Speriamo che non lo capisca-


 

- Eh, che testona! Ma dimmi, cosa ti piace di lui?-


 

- Ehm...tutto?-


 

- Ahahahah!-


 

- A parte le cose ovvie...mi piace davvero tutto, il suo carattere, il suo modo di fare, anche i più minuscoli gesti che possono essere insignificanti agli occhi d'altri per me sono eccezionali...il suo sorriso riesce ad infondermi una estrema calma e felicità...-


 

Vedevo che mi guardava seria...c'era silenzio...


 

- Ora, che c'è quel vampiro che mi sta dando la caccia...io mi sento di non dover piangere perchè Edward mi ha insegnato a sorridere attraverso il suo stesso sorriso, cerco di non farmi prendere dallo sconforto e dalla tristezza, perchè lui è stato il primo ad insegnarmi ad amare, facendosi amare, e non potrei rischiare di morire, perchè mi ha insegnato l'importanza della vita....-


 

Sospirai prima di continuare guardando fuori dal finestrino....


 

- Però so che questo fatto è rischioso anche per lui...potrebbe morire...o comunque un giorno dovrete andarvene, lasciandomi. Io quel giorno allora mi lascerò andare e piangerò, soffrirò...e alla fine potrei anche morire. Perchè l'unica cosa che ho capito, perchè l'unica cosa che non è riuscito ad insegnarmi...è vivere senza di lui...-


 

Era calato il silenzio dopo le mie parole, forse non sapeva cosa dire...Alice che non sapeva cosa dire?


 

- Lo ami davvero molto Bella...Penso che non dovresti rinunciare ad un sentimento così puro e profondo-


 

- Non ci sto rinunciano Alice...Ho solo deciso che piuttosto che non avere nulla...mi accontento di quello che già ho...-


 

- Mmm...non mi sembra una gran bella scelta a dire il vero...-


 

- Eh...va bene...Comunque adesso vuoi dirmi perchè continuiamo a girare a vuoto?-


 

- Perchè volevo parlare con te senza che nessuno ci potesse ascoltare! Mi sembra logico!-


 

- E lo shopping?-


 

- Io non ho mai parlato di shopping!-


 

Mi aveva decisamente incastrata! Mi aveva chiesto d'uscire solo per farsi rivelare quello che voleva...quanta fatica inutile...tanto mica lo sapeva già?


 

- Sei davvero incredibile Alice!-


 

- Lo so! Ora direi di tornare pure a casa-


 

- Casa mia?-


 

- Naturalmente no! -


 

- Che domanda sciocca la mia...comunque riuscirai a tenere a bada i tuoi pensieri su ciò di cui abbiamo parlato?-


 

- Perchè di cosa abbiamo parlato?-


 

- ALICEE!!!-


 

- Stai tranquilla ho molti anni d'esperienza...tu piuttosto? Per quanto riuscirai a resistere?-


 

- Il tempo necessario, poi quando potrò riutilizzare quel mio strano potere sarà tutto più facile-


 

- Io non intendevo quello, ma intendevo per quanto riuscirai a stargli accanto senza fargli capire ciò che provi per lui, e resistere a non volere di più-


 

La guardai senza risponderle...non tanto perchè non ne avessi voglia o cose simili, ma perchè effettivamente non sapevo proprio cosa risponderle. Era una domanda che mi ponevo anch'io...per quanto tempo mi sarebbe bastato solo quello che avevo? Per quanto tempo sarei riuscita a non farmi scoprire? NO! Non sarei dovuta cadere in quello sbaglio, non potevo far scoprire a Edward quello che provavo per lui...non potevo di certo rischiare che il nostro rapporto potesse del tutto svanire.

Mi resi conto che ora le strade mi sembravano conosciute, ci stavamo avvicinando a casa Cullen, eh...ok, era ora che la mia mente tornasse a non pensare a tutto quello che provavo per Edward.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE

SPOILER CAPITOLO 17 ABBASTANZA DIVERTENTE

 

- Vuoi morire di freddo Bella?-

Eh Edward, ti svelerò un segreto....è il destino...prima o poi morirò comunque...perciò...

Si girò a guardarmi in una maniera indescrivibile...

era una battuta la mia...

 

NEI PROSSIMI DUE CAPITOLI ACCADRA' DI TUTTO SUL SERIO!!! A PRESTO!!!

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Capitolo 18
*** 17 ***


ECCOMI FINALMENTE CON IL CAPITOLO 17, MI SPIACE AVERVI FATTO ATTENDERE COSI' TANTO! SPERO DI RIUSCIRE A PUBBLICARE IL PROSSIMO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE! COME OGNI VOLTA RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO QUESTA FF! MA NON VOGLIO ESSERE TROPPO NOIOSA, VI LASCIO ALLA LETTURA! UN BACIONEEE

 

 

 

 

 

 

17

 

 

Entrai in casa Cullen subito dopo Alice, sembrava ci fossero solo Emmett e Jasper intenti a giocare ad una partita di scacchi in soggiorno

 

- Ehy, ciao Bellina, sei uscita con Alice e torni senza nessun pacchetto?-

 

- Ci siamo dedicate alla cura del corpo e della mente, niente shopping!-

 

- Dai, lascialo perdere, vieni con me-

 

Senza darmi il tempo di dire nulla Alice mi trascino via...entrammo in un'altra ala del piano terra, non c'ero mai stata, non mi ero neppure mai accorta che ci fosse! Fui sorpresa di vedere al centro d'essa un magnifico pianoforte. Sembrava molto pregiato, era nero lucidissimo, mi ci potevo rispecchiare in quel nero, un pianoforte a coda di una bellezza straordinaria.

 

- Bella, che dici di suonarmi qualcosa? Ti va?-

 

E dicendo ciò m'invitò a sedermi al seggiolino

 

- Vuoi che suono? E cosa vorresti che suonassi Alice?-

 

- Perchè non mi fai risentire quella melodia, quella che hai suonato alla nostra seconda lezione di musica?-

 

Guardai i tasti di fronte a me, da quanto non suonavo, e da quanto non avevo più suonato quelle note...Appoggiai i polpastrelli su quei tasti e mi lasciai andare. Ancora mi chiedevo da dove mi fosse uscita quella melodia...mi venne in mente una strana immagine, come un sogno...un prato pieno di fiori...il sole che splendeva sopra di me...quel vento freddo che mi accarezzava gentile il viso e mi scompigliava i capelli...quel vento che con se portava quel meraviglioso profumo...quel profumo fresco e indecifrabile...se mi concentravo riuscivo a definirlo, forse...sapeva di miele...lillà e di sole. Non avevo mai sentito un profumo più buono....mi lasciai avvolgere, respirai a pieni polmoni, volevo che rimanesse in me...impresso, marchiato a fuoco. Ma com'era possibile che io, in quel momento, in quel luogo, potevo ancora respirarlo? Era un sogno, lo era stato, ma era così vivido...Ora non c'era più Alice nella stanza, e nel soggiorno non c'erano più Emmett e Jasper...c'ero solo io e quel profumo...quella fragranza di cui mi ero innamorata. Stavo andando verso la conclusione della mia melodia, le note si facevano più tormentate e tristi...ed ecco le ultime note malinconiche. Apri gli occhi ad osservare le mie dita che premevano i tasti, da cui ormai non uscivano più note. Sospirai e mi girai per guardare Alice, ma fui sorpresa di trovarmi lei abbracciata a Jasper, accanto a loro c'era Emmett che sorrideva e al suo fianco Esme...e dietro di loro Edward. Cavolo...che vergogna...si erano messi tutti lì ad ascoltarmi?

 

- Oh Bella, sei bravissima a suonare!-

 

- Grazie Esme....-

 

Gli risposi imbarazzata

 

- Bellina, insomma sai fare proprio tutto!-

 

- Non prenderla in giro! Bella, vuoi restare a cena da noi?-

 

La cena sarei stata io?

AAAAAHHHH cos'è che mi veniva in mente? Oddio...cosa dovevo risponderle? Non era di certo la prima volta che mangiavo con loro, a scuola lo facevo, una volta avevo anche fatto colazione lì...ma non mi sembrava un'ottima idea, Edward sembrava ancora alterato...no, era meglio di no

 

- Se non è di troppo disturbo-

 

Cosa? Perchè avevo risposto in quel modo? Dai Isa connetti il cervello, il pensiero e le parole

 

- Fantastico, allora vado a preparare la cena!-

 

Cavolo....mi ero fatta distrarre! Edward mi guardava perplesso...eh, potevo ben capirlo, se aveva sentito quello che pensavo! Avevo così tanta voglia di correre in quel momento...ormai era da molto che non lo facevo...Guardai Emmett...e mi balenò in mente un'idea, ma senza pensarci su lo chiamai, attirando l'attenzione, come succedeva ormai fin troppe volte, su di me.

 

- Emmett!-

 

- Dimmi Bellina!-

 

- Hai da fare?-

 

Ora sì, che mi guardavano tutti molto perplessi

 

- Mi stai chiedendo un appuntamento?-

 

- Certo, se avessi deciso di morire...sai, non credo che a Rose piacerebbe l'idea! Ti volevo chiedere un'altra cosa a dire il vero-

 

- Di cosa si tratta?-

 

- Un giorno mi volevi mostrare il tuo modo di spostarti...l'invito è ancora valido?-

 

Mi guardò con un sorriso smagliante, mentre gli altri erano sconvolti. Senza vederlo mi si posizionò di fronte...

 

- Dai andiamo fuori!-

 

Senza pensarci due volte saltai in piedi e andai fuori con lui

 

- Bella, vuoi davvero farlo?-

 

- Certo Alice! Mi piace da impazzire correre, insomma, il vento sul viso, e come potrei sentirlo di più se non facendomi portare da Emmett o da uno di voi? Certo basta che non mi lanci contro qualche albero Emmett! O qualsiasi altra cose che metta a repentaglio la mia vita...sai, sono troppo giovane per morire!-

 

- Idiozie!-

 

Cos'era l'idiozia? Che ero giovane?

 

- Potremmo sempre seguirvi!-

 

- Chi?-

 

- Insomma io, Jasper e...Edward-

 

Edward? Mmm non sembrava molto convinto....

 

- Come vuoi Alice!-

 

Mi girai verso Emmett pronta per l'avventura! Ero davvero esaltata! Lui si abbassò leggermente

 

- Bellina salta su, forza! Aggrappati bene mi raccomando! Non vorrei che mi scivolassi!-

 

- Non ci provare neppure! Se cado ti riterrò responsabile delle mie azioni! Poi non dire che non ti ho avvertito!-

 

Si mise a ridere a crepapelle, come se la mia minaccia fosse la cosa più buffa del mondo. Mi aggrappai ad Emmett come un Koala, se mi sarei vista da fuori mi sarei presa in giro a vita. Però mi sentivo davvero alta! Con le braccia gli strinsi il collo...

 

- Non ti faccio male vero?-

 

- Stai scherzando?-

 

- No!!-

 

- AHAHAH! Sei pronta Bellina?-

 

- Oddio Emmett...ti prego non mi fare cadere!-

 

Lo sentii ridere di gusto, ma anche a quelli dietro di me! Ma io non stavo scherzando! Oddio...chi me lo aveva fatto fare? Non feci in tempo a pensare altro, ne a dire altro, perchè si mise a correre...al primo impatto restai ad occhi chiusi, avevo una paura che mi facesse sfracellare contro qualche albero...

 

- Allora Bellina!?-

 

Provai ad aprire gli occhi...era...era...tutto tremendamente sfuocato! Vedevo solo marrone e verde...ma era fantastico! Sembrava di stare sulle montagne russe, però andava ancora più veloce, sentivo l'aria sbattermi contro il viso come quasi una frusta, però era davvero strabiliante!

 

- E' FANTASTICOOOO!!-

 

Lo sentii ridere, ed io con lui, ero troppo felice, mi sentivo davvero una bambina esaltata davanti al giocattolo nuovo...anzi, mi sentivo come se mio fratello maggiore mi stesse facendo giocare con lui! Ed era così...Emmett era ciò di più simile ad un fratello che io avessi mai avuto...mi piaceva, era come se stessimo giocando davvero. Se avessi potuto utilizzare i miei poteri gli avrei fatto uno di quegli scherzoni..me lo sarei tenuta per un'altra volta, perchè l'occasione si sarebbe di certo ripresentata, mica avevo perso il mio potere, avevo solo deciso di non usufruirne per un po'. Alleggerì leggermente la presa sul collo di Emmett, però strinsi più forte che potevo le gambe attorno alla sua vita...ero una pazza...alzai la testa per guardare in alto, chiusi gli occhi...e senza preavviso allargai le braccia...una sensazione piacevole si impossessò di me...stavo volando! Era magnifico...mi sembrava davvero stessi volando, l'aria che s'infrangeva sulla mia pelle, sorrisi e riapri gli occhi continuando a guardare in alto...Poi improvvisamente la mia attenzione venne catturata da qualcosa, che si stava muovendo vicino a noi...rimisi le braccia attorno al collo di Emmett, preoccupandomi ancora una volta inutilmente, che stringessi troppo forte. Cercai di osservare meglio, poi capii cos'era o più che altro chi era...Alice, di fianco a lei c'era Edward e poco più avanti Jasper. Mi avvicinai all'orecchio di Emmett

 

- Ehy Emmett, sono loro veloci, e cercano di non andare più forti di te, o sei tu lento?-

 

- Spiritosa Bellina! Vorrei proprio vedere te se fossi un vampiro come correresti-

 

- Sicuramente più veloce di te! Anzi, ti posso anche dire di più mio caro, siccome io mi sono sempre allenata nella corsa, se fossi un vampiro vi straccerei tutti quanti altroché! Poi non dimenticare nemmeno che se lo fossi, potrei farvi diventare improvvisamente molto lenti! E anche in quel caso vincerei comunque!-

 

- Attenta che ti faccio sbattere contro un albero!-

 

- Non ci provare sai?!-

 

Dopo qualche minuto andai di nuovo vicino al suo orecchio...Cercando di parlare il più piano possibile

 

- Emmett fermati di colpo...quando senti che ti stringo...-

 

Non mi rispose, ma sperai mi avesse sentita, e che sentisse la mia stretta, aspettai, e senza pensarci lo strinsi. Si fermò di colpo, vidi gli altri andare un bel pezzo avanti...anzi non li vidi proprio fermarsi. Cercai di scendere dalla sua schiena, oddio, mi sentivo i muscoli congelati, ora mi rendevo conto che anche la mia faccia era congelata, le orecchie, le mani...insomma tutto! Sembravo il cartone animato della carica dei cento uno, quando il cucciolo era sotto la neve e continuava a dire d'avere tutto gelato! Cercai di sedermi su un masso poco distante, ma fu già una grande fatica arrivarci...

 

- Bellina sei tutta intera?-

 

- Mmmm-

 

- Significa sì?-

 

Soffiai l'aria fuori dai polmoni, era davvero tremendo, sentivo l'aria nel corpo come se fosse congelata, avevo freddo ai polmoni...si poteva avere freddo ai polmoni? Sì! Perchè io lo avevo! Forse era stato troppo anche per me quell'esperienza...alzai il viso e vidi che ci avevano raggiunti anche gli altri.

 

- Hey Bella tutto bene?-

 

Se tutto bene comprendeva sentirsi un cubetto di ghiaccio vivente...sì, potevo dire che andava tutto bene...Forse in fin dei conti, sarebbe stato meno doloroso andare a sbattere contro un albero!

 

- Forse dovremmo portarla a casa-

 

Ottima idea Jasper...ma come volevano portarmici? Certo non più correndo...piuttosto sarei rimasta lì tutta notte, ma non avrei riprovato di certo, ora, di nuovo, quel loro modo di muoversi!

 

- Va...tutto...bene...-

 

Oh, le mie corde vocali erano ancora funzionanti!

 

- Alice dalle la tua sciarpa-

 

Cosa?

Senza obbiettare alle parole di Edward, Alice mi avvolse la gola con la sua sciarpa...gelida. Improvvisamente vidi Edward togliersi il cappotto, mi accorsi in quel momento che ero l'unica che non lo avesse, di certo loro non ne avevano bisogno...ma era stata sciocca a non pensarci, dovevo prenderlo io invece che loro!

 

- Metti questo, vedrai che andrà meglio. Allaccialo, che poi andiamo-

 

Certo che lo allaccio, piano, piano, perchè le mie dita erano piuttosto addormentate...aspè...che aveva appena detto? Andiamo? Andiamo dove? Come? Perchè? NO, no, no....io non mi sarei mossa di lì

 

- Vuoi morire di freddo Bella?-

 

Eh Edward, ti svelerò un segreto....è il destino...prima o poi morirò comunque...perciò...

Si girò a guardarmi in una maniera indescrivibile...

era una battuta la mia...

 

- Dai, ti porto io, sono più veloce di Emmett, arriveremo prima! Appena arriviamo ti berrai qualcosa di caldo-

 

Mmm..sì, una bella cioccolata calda, con la panna montata, e il cacao sopra...il paradiso! Ok, stavo decisamente delirando...che aveva detto? Mi portava lui? Non è che per vendetta......no ma che andavo a pensare? Eh, i pochi neuroni che erano rimasti si erano congelati anche loro...

 

- Ok, dai allora noi incominciamo ad andare, così ti facciamo trovare già qualcosa di caldo quando arrivi!-

 

Senza dire altro Alice, Jasper ed Emmett scomparvero...nooooo, non mi lasciate sola con....insomma, era di così pessimo umore.

 

- Eh, dai su-

 

Dai su? Perchè? Non ero già in piedi? Si girò a guardarmi serio

 

- Riesci almeno ad alzarti?-

 

Lo guardai, il suo tono di voce era veramente aspro...ma che ci potevo fare se mi faceva male ovunque? Non avevo aperto ancora bocca per paura di piangere dal male...ci mancava lui, e il suo tono! Ma che avevo fatto di così sbagliato? Si doveva far passare quegli sbalzi d'umore, manco fosse una donna col ciclo! La mattinaa sembra il ragazzo più dolce del mondo e poi, ecco a voi che arriva Edward il glaciale! Mi si avvicinò con aria dispiaciuta...e senza avvertirmi mi prese in braccio, come se fossi stata un peso piuma...

 

- Tieni gli occhi chiusi, cerca di tenerti stretta a me...non ti lascerò cadere, ma è solo per non farti prendere altro freddo-

 

Feci come mi disse, come un gatto mi appallottolai il più possibile al suo petto, e chiusi gli occhi. Percepii che si stava muovendo, ma non sentivo freddo come prima! Anzi, improvvisamente sentivo una temperatura ottima...

 

- Bella siamo arrivati!-

 

Cosa? Aprii piano gli occhi e vidi che eravamo a casa Cullen, Dio sia lodato! Mi fece sedere sul divano poi si allontanò...Vidi arrivare Esme con una tazza fumante...ci voleva proprio un bel tea caldo! Avevo le dita congelate, ma stavo incominciando a riscaldarsi...eh i mammiferi e il loro sangue caldo. Nella prossima vita dovevo nascere pesce! Uno di quei pesci sconosciuti, che vivono nell'oceano, negli abissi più profondi, quelli che addirittura vivono sotto la sabbia degli abissi! Certo i pesci non potevano avere freddo giusto? Bè...certo se li mettevi dentro un congelatore sarebbero stecchiti anche loro...un orso polare! Lui sì, che amava il freddo, ci viveva, con quella sua massiccia pelliccia bianca!

Ma cosa diavolo stavo pensando? Sorseggiai ancora il tea, poi sentii aprire la porta, era tornato Carlisle

 

- Buonasera a tutti!-

 

- Ciao Carlisle!-

 

- Ciao Bella, che ti succede?-

 

- Ha deciso di fare una corsetta con Emmett senza cappotto!-

 

- Devi stare attenta a queste cose Bella, non vorrai prenderti una polmonite!-

 

Tiè! Ma me la stava tirando? Certo, mi ci mancava una polmonite!

 

- Forse per stasera dovresti tornare a casa e metterti sotto le coperte al caldo!-

 

Oh...avrei saltato la cena a casa dei Cullen, mi dispiaceva per Esme, ma in effetti Carlisle aveva ragione...però prima dovevo fare una cosa...dovevo telefonare a Lofo, non l'avevo sentita da ieri, e non le avevo ancora detto nulla sul fatto che per un po' non ci saremmo viste...Alzai lo sguardo su Edward, che aveva il cellulare già in mano. Si avvicinò per darmelo

 

- Grazie-

 

Mi alzai con calma, procurandomi un brivido, composi il numero e mi allontanai in direzione della cucina...

 

- Pronto?-

 

- Ciao Lofo sono io!-

 

- Ehy Isa, finalmente! Come va? Come stai?-

 

- Tutto bene più o meno, ma stai tranquilla!-

 

- Più o meno? Che è successo?-

 

Era giunto il momento per raccontargli tutto, cercai di dargli più informazioni possibili, doveva capire cosa stesse succedendo, ma nello stesso tempo doveva stare tranquilla, non si doveva preoccupare per me.

Dopo una ventina di minuti ero riuscita a raccontargli tutto

 

- E questo per il momento è tutto-

 

- Ho sempre pensato fossi strana Isa, ma una manipolatrice...ahahah scusa se rido, ma è il colmo!-

 

- Ah, grazie Vale, sei sempre molto gentile!-

 

- Dai, sai che scherzo!-

 

- Lo so, lo so, stavo scherzando!-

 

- Però mi dispiace che non possiamo vederci per un po', anche se questo era già nei piani...sai, per evitare problemi qua, dopo la tua scomparsa...-

 

- A proposito di questo....sai qualcosa di nuovo?-

 

- Tuo padre è venuto a casa mia, ha parlato con i miei, che mi hanno fatto poi un cazziatone allucinante...Tuo padre gli ha detto che pensa che io sappia dove sei...ci è voluta tutta la mia dote d'attrice per convincerli del contrario! Comunque, alla fine del discorso ho sentito che i miei gli consigliavano di chiamare la polizia...Però non sembrava che tuo padre fosse d'accordo-

 

- Oddio...speriamo, ci manca pure che la polizia si mette sulle mie tracce-

 

- Non credo che cambi qualcosa, non penso ti possano comunque trovare-

 

- Sì, però non vorrei scaturire più confusione del necessario inutilmente-

 

- Bella, ma hai pensato al denaro? Insomma, penso che tuo padre ti blocchi le carte-

 

- Ci ho pensato, ma per ora non credo d'averne bisogno. Poi nel caso posso sempre svaligiare una banca!-

 

- Con il teletrasporto o manipolando la mente del banchiere?-

 

- Pensavo ad entrambe le cose!-

 

Ci mettemmo a ridere come delle sceme...

 

- A parte gli scherzi...-

 

- Dimmi-

 

- Sei sicura che non utilizzando i tuoi poteri il vampiro non ti localizzi ugualmente? Pensi che ci sia cascato?-

 

- Almeno questo è ciò che pensa Eleazar, però non è pienamente sicuro. Come si dice, chi vivrà vedrà...-

 

- Certo che se ti trova non credo tu vivrai abbastanza...-

 

- Non lo so...però non credi che se voleva uccidermi lo avrebbe già fatto? Non lo so comunque...adesso non ci vorrei pensare...A scuola? Adesso che mi è venuto in mente, sanno di me?-

 

- Sì, hanno parlato con tuo padre ed è stato informato che prima del suo rientro non andavi a scuola già da un po'...però non so come l'abbia presa...-

 

- Di certo non bene...eh...vabbè...adesso comunque ti devo lasciare, se no devo davvero prendere in considerazione lo svaligiamento di una banca, per pagare le ricariche a Edward!-

 

- COSA? Questo è il numero di Edward? Non ci posso credere!-

 

- Ok, dopo questa...ora ti lascio, mi manchi!!!-

 

- Anche tu! Tanto! Aspetto tue notizie, e se c'è qualcosa di nuovo ti farò sapere...sai, reputo che non sarei male come 007!-

 

- Saresti perfetta!-

 

- Un bacio grande Isa! E stai attenta....e....lo sai...-

 

- Sì, lo so! E starò attenta! Ciao Bellissima!-

 

- Ciaoooo-

 

Sapevo esattamente a cosa si stava riferendo o a chi...ritornai in soggiorno e andai a ridare il cellulare al legittimo proprietario. Era ora che tornassi a casa...

 

- Esme, mi spiace non poter rimanere a cena, magari sarà per domani!-

 

- Non ti preoccupare Bella! Domani ti aspetto!-

 

Alice mi si presentò davanti e mi schioccò un bacio sulla guancia

 

- Hai davvero un buon profumo Bella!-

 

Oddio....era proprio ora che andassi

 

- Ehm...grazie... e...grazie anche per oggi-

 

- Dovere!-

 

E detto ciò andò saltellando vicino a Jasper che mi salutò anche lui con la mano

 

- Bellina, allora ci vediamo domani, magari per un'altra corsetta-

 

Ma anche no!!!

 

- Poi vedremo!-

 

- Allora a domani! Buona serata a tutti!-

 

Non c'era bisogno di chiedere chi mi avrebbe accompagnata a casa, Edward era già alla porta. Uscimmo di casa, e mi aprì la portiera per farmi salire sulla sua macchina, il tempo che la portiera si chiuse e quella del guidatore si aprì. Accese subito l'aria calda e partimmo. Guardai fuori dal finestrino per qualche minuto...che silenzio imbarazzante.

 

- Ti dovrò fare una ricarica al cellulare, dopo la telefonata di stasera-

 

- Non ce nè bisogno-

 

OOOKKK...forse era meglio stare in silenzio. Chissà quella notte a chi sarebbe toccato restare da me per sorvegliarmi...magari nessuno, avendo visto che la notte precedente non era accaduto nulla...

 

- Rimarrò io anche stanotte-

 

Improvvisamente spezzò il silenzio mister, più muto di un muto...ahahah...oddio...le aveva tutte insomma! Si girò a guardarmi con il suo sopracciglio perf.....oddio...

 

- Ma non vorrei che avessi qualcosa di meglio da fare-

 

- Di questo non te ne devi preoccupare-

 

Era un modo gentile e cavalleresco di dirmi, fatti gli affari tuoi? Prima che ribattesse, perchè sapevo che lo stava per fare, parlai per prima

 

- Non c'è la macchina di Charlie, probabilmente farà tardi, lo proverò a chiamare-

 

Edward parcheggiò la macchina e io scesi, senza aspettare nessun gesto di cavalleria

 

- Allora a dopo-

 

E chiusi la portiera, precipitandomi in casa. Oh, finalmente i miei pensieri potevano stare un po' tranquilli. Andai verso il telefono, accanto per fortuna, c'era un foglio con i numeri di telefono utili. Composi quello che mi serviva e aspettai che qualcuno mi rispondesse

 

- Pronto?-

 

Avrei riconosciuto la voce rauca, ma anche giovanile di Charlie fra un milione

 

- Papà sono io!-

 

- Ciao Bells, scusa se non ti ho avvertito che sarei tornato tardi-

 

- Ma fino a che ora devi lavorare?-

 

- Non lo so, c'è stato un incidente...-

 

- Che tipo d'incidente?-

 

- Abbiamo trovato una donna morta...-

 

- Cavolo...-

 

- Già, comunque non mi aspettare in piedi! Farò tardi!-

 

- Va bene, ciao papà!-

 

- Ciao!-

 

Certo ora potevo anche dormire e fare sogni tranquilli pensando alla donna morta! Meno male aveva parlato d'incidente! Se no sicuramente la mia mente poco sana ci avrebbe costruito una sorta di storia horror.

Decisi che potevo farmi un bagno caldo, andai in camera per prendere il necessario e poi mi chiusi in bagno, alla fine optai per la doccia...mi spoglia e mi gettai sotto il flusso dell'acqua calda. Avevo davvero bisogno di farmi una doccia, certo non puzzavo, ma volevo riscaldarmi e rilassarmi, e non volevo pensare a nulla. Lavai per ultimi i capelli, per poi uscire dalla doccia e guardarmi allo specchio, c'erano delle gocce d'acqua che cadevano sulla mia pelle, provocandomi dei brividi, decisi di mettermi l'asciugamano in testa, nel mentre mi mettevo dei pantaloncini corti e una maglietta che era due volte me, guardandomi allo specchio sembrava che non li avessi proprio i pantaloni...ma non era solo colpa della maglietta, i pantaloncini era davvero corti! Mi asciugai i capelli un po' con l'asciugamano ed un po' con il phon, dopo circa cinque minuti ero già stufa e rimisi tutto in ordine lasciandomi i capelli umidi. Ritornai tranquilla in camera mia, decisa di svuotare un po' la valigia. La prima cosa che mi capitò in mano fu un album fotografico...quando lo alzai cadde una foto, sorrisi quando l'osservai, c'ero io a cavallo, sorridente...nella foto avevo 8 anni. Era un bel periodo quello, nessun problema, o se c'erano non ero abbastanza matura per capirlo. Senza alzare gli occhi dalla foto, mi alzai per sedermi sul letto, volevo guardarmi un po' di foto...quando mi girai mi venne decisamente un'infarto. C'era Edward davanti alla finestra...Che mi stava fissando senza espressione. Ma quand'era entrato?...Isa? Oddio mi ero dimenticata come si respirava...ok...avevo ripreso a respirare, certo non regolarmente...il cuore di certo aveva perso qualche battito

 

- Non volevo spaventarti, ma ero già qua quando sei ritornata dal bagno...-

 

Che? Non lo avevo neppure visto?

 

- Dopo aver sentito la telefonata con Charlie sono andato a casa a lasciare la macchina, poi sono tornato, e tu eri sotto la doccia. Perciò ti ho aspettata-

 

- Mi hai fatto prendere un'accidente Edward!-

 

- Non è colpa mia se sei decisamente distratta-

 

Oh certo, adesso era pure colpa mia se ero quasi morta dallo spavento!

 

- Sì, ma non esagerare!-

 

Lo guardai decisamente accigliata e sbuffando, per poi mettermi su letto...lui si stava dirigendo alla sedia della scrivania, quando senza pensarci...

 

- Perchè oggi eri così arrabbiato?-

 

Si girò a guardarmi...non sapevo se si stesse chiedendo se era il caso di rispondermi, o se era normale che non pensassi prima di formulare certe domande...forse stava ragionando su entrambe le cose.

 

- Non ero arrabbiato-

 

Certo, dire che lui non era arrabbiato era come affermare che la terra non era rotonda

 

- Il termine corretto infatti è di forma geoide-

 

- Sì va bene...se non me lo vuoi dire basta dirlo, senza girarci troppo attorno-

 

Ci fu un lungo silenzio, prima che Edward lo spezzasse

 

- Mi sono arrabbiato per quello che hai pensato-

 

- Come prego?-

 

- Ti sei spaventata per quello che gli altri avrebbero pensato vedendoci insieme, hai voluto subito mettere in chiaro le cose...insomma, se per te farti vedere in mia compagnia era così tremendo bastava che me lo dicevi. Ti eviterò la mia presenza ora in poi-

 

- Aspetta un momento, io non volevo che tu te la prendessi per i loro pensieri!-

 

- Ma se non me ne sono preoccupato io, non c'era bisogno che te ne preoccupassi te. Se non era che non volessi TU, che pensassero certe cose. Io vivo da due anni qua, e ne ho sentite di tutti i colori sul mio conto e su quello della famiglia Cullen. E questo di certo non sarebbe stato un pettegolezzo da dover a tutti i costi sfatare. Ho pensato che per te, il pensiero che gli altri potessero pensare che tu stessi con me era una cosa così tremenda. E' pur vero che sono un mostro, ma non ti ho mai fatto nulla di male-

 

Ok, stava decisamente parlando da solo...perchè, cosa stava dicendo? Non aveva alcun senso quello che stava dicendo, per niente! Pensava che per me, ripeto, per me! Potesse essere tremendo che gli altri pensassero che c'era qualcosa fra noi? No, un momento, stava dicendo sul serio quello? Credeva che io lo reputassi un mostro, perciò non volevo farmi vedere con lui? Ma era sicuro che l'ultima volta che era andato a caccia avesse bevuto sangue normale e non avariato? Forse l'alce di cui si era nutrito era un'alce alcolizzato? No, perchè davvero, il suo discorso non aveva ne capo ne coda! Aveva finalmente smesso di sparare, cazzate! I suoi occhi si aprirono per guardarmi stupito...ma era vero, aveva detto un sacco di cazzate, non c'era altro termine con cui definirle!

 

- Edward, tu sei un bel ragazzo, tutte le ragazze della scuola vorrebbe uscire con te...e non solo. Ma questo, tu, già lo sai. I ragazzi t'invidiano. Ora, tu pensi davvero che poteva darmi fastidio farmi vedere con te? Potevo solo sentirmi lusingata magari, o invidiata dalle ragazze, ma di certo non potrei mai sentirmi disgustata o cose simili! Non penso neppure, anzi non ci ho nemmeno mai pensato, che tu fossi un mostro. Perchè non lo sei, ed il fatto che tu sia qui, ora, per essere sicuro che non mi accada nulla di male, lo dimostra. Perciò nemmeno tu, dovresti pensare certe cose sul tuo conto! Io, mi sono davvero preoccupata che potesse dar fastidio a te farti vedere con me. Insomma, ti sei visto? Hai notato i tuoi fratelli? Cosa penserebbe la gente? Che sei fuori di testa! Già forse ti reputano strano, poi vederti con me...dai, mi hai vista? Per questo ho cercato di mettere in chiaro le cose, non volevo che pensassero certe cose di te!-

 

Mi guardava serio, aveva ancora un sopracciglio alzato...che avevo detto di così assurdo?

 

- Scusa...nulla, più o meno non hai detto nulla d'assurdo-

 

- Ah, più o meno...-

 

- Certo-

 

- Grazie-

 

- Ascolta, io ti sto guardando-

 

- Sì, me ne sono accorta, e allora?-

 

- Perchè dovrebbero pensare che io sia divenuto pazzo se uscissi con te?-

 

- Insomma dai, ti sei visto? E hai visto me? Non vedi la differenza?-

 

- La vedo ogni giorno. E ti sto guardando, e non comprendo davvero cosa tu voglia dire. O più che altro trovo che sia una vera sciocchezza. Tu pensi di non essere abbastanza carina per farti vedere con me? Non pensi al fatto che la differenza fra noi è che tu sei umana ed io la cosa più lontana che si possa definire tale? Perchè è questa la nostra unica differenza, ed è la più importante-

 

E' la più importante? L'unica differenza che vedeva fra noi era che io ero umana? Certo, ero io quella che ammaliava tutti con lo sguardo, il sorriso, la voce e chi più ne ha più ne metta! Ecco il suo sorriso sghembo, sospirai arrendendomi, non sapevo davvero cosa dire o davvero che pensare dopo le sue parole...

 

- Io reputo che tu sia bellissima Bella, perciò non ci vedo nulla di male a farmi vedere con te. Ed è per questo che non m'interessa di quello che pensano gli altri-

 

.......................................................................................................

 

- Bella tutto bene?-

 

...........Niente.......................la mia testa non riusciva............proprio..........a mettere insieme...........alcun pensiero

 

Ok, dovevo cercare d'uscire dal mio apparente stato di shock, perchè era solo apparente...giusto? Bè, mi aveva semplicemente fatto un complimento....

 

- Ora forse è meglio che io mi sdrai un po'...-

 

Cosa? Che avevo detto? Potevo dire qualsiasi cosa e avevo scelto di dire, che era ora che mi metessi a dormire? Mi sdraiai senza nemmeno rifletterci

 

- Non sei abituata ai complimenti?-

 

Alzai il viso per guardarlo, e lo trovai vicino al mio letto in piedi che mi stava guardando

 

- Sì...non ci sono per niente abituata...-

 

- Ho detto solo la verità. Comunque, ora se vuoi riposare, dormi pure. Io resto qua, perciò puoi stare tranquilla...Posso?-

 

Mi chiedeva se si poteva sedere ai piedi del letto?

 

- Certo...-

 

Mi stavo rendendo perfettamente conto che non stavo facendo nulla di sensato, le mie parole non erano sensate, e aggiungerei anche i miei pensieri. Dovevo cercare di rilassarmi e provare a pensare lucidamente...cavolo! Mi girai dall'altra parte del letto, mi era venuto persino mal di testa, tutta colpa dei capelli umidi. Aveva spento la luce, mentre io ceravo di riprendermi...dovevo! C'era così tanto silenzio, sentivo leggermente solo il suo peso ai piedi del letto, sapevo che lui era lì...nel frattempo sentivo anche il sonno che mi stava per prendere...ma dovevo dire qualcosa...qualsiasi cosa prima d'addormentarmi...anzi no, non una cosa qualsiasi, qualcosa di sensato!

 

- Domani allora non sarà male arrivare a scuola insieme...-

 

E senza rendermene conto mi ritrovai nuovamente il quel meraviglioso prato, nel mio paradiso personale...mi coricai circondata da tutti quei fiori lilla e gialli, respirando quel meraviglioso profumo...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE

SPOILER CAPITOLO 18

 

Nulla...ecco ciò che provavo, sentivo....era tutto così buio, però sentivo qualcosa in lontananza...urla? Sì, qualcuno stava urlando...urlavano il mio nome...

 

ODDIO...COSA ACCADRA'?

AL PROSSIMO CAPITOLO! CIAO!

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Capitolo 19
*** 18 ***


ECCOMI QUI CON UN ALTRO CAPITOLO...SARA' UN BEL COLPO DI SCENA, SPERO VIVAMENTE CHE NON MI LINCIATE! AHAHAH MI AUGURO CHE APPREZZERETE QUESTO CAPITOLO, E CHE VI PIACCIA PROPRIO COME ME CHE L'HO SCRITTO! SPERO CHE MI DITE COSA NE PENSATE! UN GROSSO BACIO A TUTTI!

                                                                             

 

 

 

 

 

18

 

 

Mi sentii leggermente scombussolata, mi sembrava d'aver dormito non so da quanto tempo...improvvisamente percepì dei rumori provenire dal piano di sotto, probabilmente era Charlie. Mi alzai di scatto ed uscii dalla mia stanza di corsa


- Papà?-


- Ehy Bells sei già in piedi? Dai, se ti sbrighi facciamo colazione insieme!-


Avevo voglia di chiedergli come stava, dopo la dura giornata che aveva avuto il giorno prima. Scesi le scale, e come una vera idiota inciampai sui miei stessi passi...per fortuna mancavano solo tre scalini.


- AAAAAHHH-


- O santo cielo Bella! Ti sei fatta male? Ma come hai fatto?-


- Sì, sì, sto bene è tutto a posto...come si dice, il buongiorno si vede dal mattino....e la giornata è iniziata alla grande...-


- Dai, alzati da terra!-


- Volevo solo salutarti prima che andassi a lavoro, ieri non ci siamo proprio visti!-


- Già, è stata davvero una giornata dura-


Mi dirigei verso la cucina per mangiarmi un toast e bere un bicchiere di latte, nel frattempo volevo fare una mini conversazione, così gli chiesi del suo lavoro


- Ma dimmi, l'incidente di cui parlavi, e la donna che ha perso la vita!?-


- Una tragedia, era una ragazza di vent'anni...povera, una morte orribile. Bella, non voglio che tu vada nel bosco da sola!-


- E ora che centra il bosco?-


- L'hanno trovata nel bosco morta...-


- Nel bosco?-


- Sì-


- Pensavo a un'incidente...-


- Lo è stato, un animale l'ha attaccata...è morta dissanguata-


In quel momento mi andò di traverso il latte che stavo bevendo...quella ragazza era stata attaccata da un'animale? E l'aveva dissanguata? Come mai in quei dettagli mi sembrava ci fosse qualcosa di molto conosciuto? Mi vennero i brividi...


- Comunque non ne dovrei parlarne. Non volevo angosciarti Bells!-


- No, figurati papà....-


- Ora devo scappare, ci vediamo stasera. Buona giornata!-


- Anche a te...-


Cavolo, mi era passato l'appetito...il modo in cui era morta mi ricordava così tanto quando i vampiri attaccavano gli umani. Poteva essere solo una coincidenza? Poteva davvero essere stato un'animale? Oppure c'era un vampiro nelle vicinanze di Forks? E se fosse stato il vampiro che mi stava dando la caccia? Versai il resto del latte nel lavandino ed appoggiai il bicchiere...alzai lo sguardo e guardai dalla piccola finestra, appoggiandomi con le mani al top. Mi sentivo davvero agitata....però forse ero solo paranoica. Mi voltai e ci rimasi quasi secca...c'era Edward proprio di fronte a me. Cacchio...mi ero totalmente dimenticata della sua presenza! Non mi ero neppure accorta che forse era in camera mia quando mi ero alzata


- Se rimani lì immobile faremo tardi a scuola!-


- Sì, mi preparo al volo-


Corsi su per le scale andando dritta in camera, m'infilai un paio di jeans e una maglietta, presi le scarpe e me le infilai. Non avevo avuto neppure il tempo di lavarmi, però andai comunque in bagno per mettermi, o cercare di mettermi, un po' a posto i capelli e almeno lavarmi i denti. Appena avevo finito in bagno, tornai in camera a prendere lo zaino e scendere giù. Appena scesi vidi che Edward non c'era più...Ma dov'era andato? Andai alla porta per uscire, appena l'aprii vidi la sua favolosa Volvo grigia metallizzata accesa proprio davanti al vialetto di casa. Chiusi di fretta la porta e andai verso la macchina, e aprii la portiera


- Posso?-


- Ti stavo aspettando!-


Gli sorrisi e mi accomodai


- Pensavo che avessi deciso di darmi buca!-


- Sia mai, avevamo un accordo per oggi non ricordi?-


Un accordo?


- Abbiamo detto che ci saremmo fatti vedere insieme stamani!-


Lo guardai con gli occhi spalancati, voleva che ci vedessero insieme? Sorrisi a quell'idea, in fin dei conti non mi dispiaceva, e forse...nemmeno a lui. Stamani faceva davvero freddo, c'era il riscaldamento nella macchina, però avevo comunque i brividi, nei bordi della strada c'era persino il ghiaccio. Guardavo fuori dal finestrino e vedevo sul vetro la mia immagine riflessa...mi sentivo particolarmente strana oggi...avevo una strana sensazione, che però non riuscivo a spiegarmi. Stavo pensando ai miei poteri, in un certo senso mi mancavano, mi ero così abituata ad averli, che ora, mi sembrava che mi mancasse qualcosa, una parte importante di me stessa. Arrivammo dopo poco a scuola e Edward parcheggiò l'auto allo stesso posto. Appena scendemmo dalla macchina naturalmente gli occhi di tutti erano puntati su di noi, io sorrisi debolmente per l'imbarazzo a Edward che si stava avvicinando. Si abbassò leggermente per sussurrarmi qualcosa all'orecchio


- Visto? Ci stanno guardando tutti...ma non sono così male i loro pensieri. Incomincio ad entrare, ci vediamo a lezione...-


Mentre si allontanava vidi bene il suo sorriso compiaciuto, era davvero strano il suo comportamento, gli piaceva far credere che ci fosse qualcosa fra noi? Ma la domanda giusta era...perchè mai poteva piacergli? Ma comunque sorrisi anch'io...

Improvvisamente mi guardai in giro...sentivo qualcosa...ma non capivo cosa fosse, non era come le volte in cui credevo che il vampiro si stesse impossessando della mia testa, non centrava nulla. Era come un sesto senso...quando senti che sta per succedere qualcosa, ma lo sentivo in una maniera diversa, più forte, come se l'intero spazio che mi circondava mi stava avvertendo o cercava di farlo. Mi spostai per andare verso l'ingresso della scuola, quando accadde...ed in quel momento pensai di tutto.

La macchina di uno studente che aveva preso male una curva, aveva beccato il ghiaccio sull'asfalto...e si stava per schiantare proprio contro di me. Mi attraversarono un milione di pensieri, mi venne in mente la vera storia di Twilight, quando la vera Bella si era trovata nella medesima situazione, in quel momento c'era Edward, era riuscito a salvarla...ma ora lui non c'era. Perciò cosa fare? Mi tornò in mente Eleazar, mi aveva detto di non usare per qualsiasi motivo i miei poteri...ma ora? Cos'era la cosa più giusta da fare? Potevo davvero rimetterci la vita se non avessi fatto nulla, ma avrei rischiato la vita anche se avessi fatto qualsiasi altra cosa. Forse però se avessi utilizzato il mio strano talento avrei messo a rischio non solo la mia di vita, ma anche quella di Edward, di Alice e di tutti quelli a cui io volevo bene. E non potevo, e non volevo essere egoista...li amavo troppo...lo amavo troppo...e la paura mi prevalse...EDWARD!!!


Nulla...ecco ciò che provavo, sentivo....era tutto così buio, però sentivo qualcosa in lontananza...urla? Sì, qualcuno stava urlando...urlavano il mio nome...C'erano voci sconosciute ed altre che mi parevano conosciute. Una voce trillante stava gridando, anche se non capivo cosa...quella voce era della mia amica, Alice, ma perchè stava urlando? Ma c'erano tante altre urla, ed io non riuscivo a dire a tutti che andava tutto bene...Una voce sovrastava tutti...poi di nuovo il silenzio...quel silenzio che mi stava inghiottendo, mi stava facendo sprofondare...quanto tempo era passato? Ora al posto delle urla sentivo delle sirene...ero in un'ambulanza? Ora mi ritornò in mente...la macchina, si stava per schiantare contro di me, ed io avevo paura, e non volevo essere egoista...insomma...stavo morendo? Era questo ciò che si provava? Non sentivo dolore, o forse era talmente forte che non me ne rendevo conto? Ecco di nuovo urla...Charlie, stava perdendo quella che credeva sua figlia, la sua unica figlia...mi dispiaceva per lui...non se lo meritava, gli restavo solo io...Ora c'era ancora quella voce che sovrastava le altre, una voce disperata, ma nello stesso tempo non perdeva la sua melodia...quanto amavo quella voce...chissà se sarei stata in grado di sentirla ancora nel posto dove stavo per andare. Ora avevo capito chi era...Edward...non lo avevo mai sentito così disperato, avrei voluto stringerlo e rassicurarlo, dirgli che sarebbe andato tutto bene...era così felice quella mattina. Oh Edward...quante cose vorrei dirti in questo momento...vorrei che tu sentissi i miei pensieri...Vieni qui, siedi accanto a me. Ascolta, lo senti il silenzio di parole non dette? Abbiamo giocato a rincorrerci, e quando ci siamo infine trovati abbiamo taciuto... Uno sguardo in un altro, come un corpo che s'immerge nell'acqua. Il vento che tra noi sibilava leggero, come a voler violare quel verecondo nulla che i suoni avevano deciso di danzare, e due sorrisi teneramente stupidi sul viso. Abbiamo deciso di non vivere quel momento per timore di non essere ricambiati. Ma come potevano quegli sguardi ancorati l'uno all'altro non ricambiarsi medesimi brividi? Come potevano, il respiro affannoso e i battiti accelerati, non palesare l'emozione che provavamo sol sfiorandoci le dita, in un gesto timoroso quanto dolce? Abbiamo perso il momento, diremo un giorno. La verità è che in quell'attimo abbiamo ucciso la felicità: sorridendo e non baciandoci, sfiorandoci e non toccandoci...

Ora non sentivo più urla...sentivo solo un sottofondo di voci, ma non capivo cosa stessero farfugliando...ma non m'importava particolarmente. Ero proprio sfortunata, proprio adesso che avevo deciso di dare una svolta alla mia vita, di migliorarla, di provare ad essere felice, mi si stava strappando via quell'opportunità...Però dovevano essere orgogliosi di me, avevo dimostrato tenacia in fin dei conti, avevo detto che non avrei utilizzato in qualsiasi caso i miei poteri, ed avevo mantenuto la parola! Ero stata brava! Ma non lo avevo fatto solo per quello...in fin dei conti non dovevo dimostrare niente a nessuno...lo avevo fatto per non metterli in pericolo, per non metterlo, in pericolo. Era assurdo, anche in quel momento, sul punto di morire i miei pensieri erano rivolti a lui...ero come una cieca, avevo un disperato bisogno di accarezzare il suo viso per sentirne e conoscerne i contorni, distorti da un sentimento accecante. Avevo bisogno di cercarlo in mezzo a tutta quella luce, togliere la sagoma perfetta che gli faceva da idea, da rappresentazione della mia mente, e prenderlo per mano... prendere lui. E poi spezzarmi un braccio per poterlo abbracciare, e interrompere un bacio per posare, lieve ma decisa, le mie labbra sulle sue...quanto lo avrei voluto.

Ora però, il mio corpo si faceva pesante, ero così stanca, anche semplicemente di pensare...non volevo più pensare, volevo solo lasciarmi andare, farmi cullare da quella luce accecante come il sole di mezzogiorno. Forse mi sarei svegliata, avrei aperto gli occhi e mi sarei ritrovata in quel prato ricoperto di fiori, quei fiori che solo ora potevo comprendere il loro profumo, quel dolce aroma di miele, lilla e sole...lo sentivo quando c'era LUI accanto a me. Mi sarebbe bastato quello per l'eternità.....ma era davvero così? Mi sarebbe bastato? Forse no...ma ci sarebbe stata altra scelta? O più che altro un'altra opportunità? Ero stata così vigliacca, così codarda, perchè non avevo detto ciò che provavo quando avevo la possibilità di farlo? Ora era troppo tardi, sarebbe stato il rimpianto della mia vita...aveva ragione Alice, dovevo tentare....perchè questo coraggio mi era venuto proprio ora? Sarebbe bastato anche che arrivasse un'ora prima...come potevo andarmene senza dirglielo? Perchè dovevo morire? Perchè proprio adesso? Io non volevo! Non volevo morire! Oddio...che qualcuno mi aiuti...ma non potevano sentirmi, come potevano? Non c'era niente che potessi fare, volevo così tanto piangere...ma sembrava che neppure quello mi fosse concesso. Allora che altro fare? Ora sembrava che un peso fosse legato alla mia vita e mi stava trascinando sempre più giù...ormai era tardi...non potevo fare altro...mi concentrai sulla mia mente...dovevo farmi sentire in qualche modo...doveva sentirmi in qualsiasi modo! Raggruppai tutte le mie restanti forze nella mia testa...pronta ad urlare quel pensiero..ora...ero pronta....


EDWARD TI AMOOOO


E poi finalmente, potei lasciarmi andare....

 

 

 

 

 

 

 

 

ALLORA COSA NE PENSATE? NON E' UN CAPITOLO MOLTO LUNGO, MA FORSE MOLTO INTENSO! O ALMENO LO SPERO!

QUESTA VOLTA NESSUN SPOILER DEL PROSSIMO CAPITOLO MI SPIACE XD

A PRESTISSIMO, UN BACIO GRANDEEE

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Capitolo 20
*** 19 ***


RIECCOMI QUI DOPO UNA LUNGA ASSENZA, CHIEDO SCUSA A TUTTI, MA NON HO AVUTO INTERNET! PER FARMI PERDONARE COMUNQUE PUBBLICHERO' OGGI STESSO DUE CAPITOLI, VA BENE? RINGRAZIO COME SEMPRE CHI MI STA SEGUENDO E CHI MI HA RECENSITA! GRAZIE SUL SERIO! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA! UN BACIOO

 

 

 

19

 

 

Avevo immaginato varie volte cosa si provasse nel morire, avevo sperato che morissi nel sonno per non soffrire...ma mai avrei immaginato che facesse così male. Era la sensazione più atroce che avessi provato in vita mia, ma quella era l'ultima volta che avrei provato qualcosa...

Chiunque, avrebbe forse affermato che qualsiasi cosa si provasse, ne valeva la pena, perchè era l'ultima sensazione, l'ultima sensazione che ti faceva rendere conto che esistesi, o che eri esistito. Ma era una vera stronzata...chiunque avesse voluto provare ciò che sentivo in quel momento sarebbe stato un folle. Forse avevo guardato troppa TV, se mi aspettavo di galleggiare per aria e vedere il mio corpo dall'esterno, perchè non mi ero mai sentita più nel mio corpo come in quell'istante. Era doloroso, Dio solo sapeva quanto lo fosse. Ora volevo morire, volevo che quella tortura cessasse il più in fretta possibile. Non sapevo descriverla, era come quando toccavi con le dita la piastra dei capelli, era come quando mentre stiravi toccavi il ferro da stiro, oppure come quando si cucinava e toccavi una padella rovente, oppure la griglia del forno...ecco era quella la sensazione, però si doveva pensare espansa in tutto il corpo. Perchè non mi ero scottata solo sulle mani, ma su tutto il corpo...come se mi avessero fatto accidentalmente cadere una bevanda bollente addosso...volevo gridare, non potevano alleviare le mie sofferenze? Non potevano immergermi in una vasca piena di ghiaccio? Perchè era reale, il mio corpo stava andando a fuoco!

Mi stavano cremando, ma io non ero ancora morta! Potevo sentire tutto! Oddio, quando sarebbe finita quella tortura? Volevo morire, non desideravo altro che la morte, qualcuno poteva uccidermi, ora e subito? Quanto mai poteva durare tutto ciò? Magari ero già morta e quello era l'inferno! Cosa avevo mai fatto di male per meritarmi una tortura simile? Poi metabolizzai, quel dolore, non proveniva dall'esterno, ma da dentro di me...mi sarei voluta ribellare, avrei voluto squarciarmi la pelle e far uscire dal mio corpo quel terrificante dolore...lo cercavo, cercavo da dove provenisse e mentre cercavo trovai il mio cuore, il mio cuore che pulsava, quanto avrei voluto stringerlo fra le mani fin quando avesse smesso di battere. Dio quanto avrei voluto urlare, avevo un disperato bisogno di urlare...volevo pregare qualcuno per uccidermi, volevo morie, non chiedevo altro che morire...fatemi morire, fatemi more...DANNAZIONE UCCIDETEMI!!! Quanto avrei desiderato non essere mai nata, per non sopportare quel supplizio. Perchè non potevo tornare indietro? Avrei continuato a vivere la mia squallida vita pur di non bruciare viva, pur di non provare quel tormento. Ma c'era qualcosa, c'era qualcosa che mi aveva spinta fin lì, ma non riusciva a tornarmi in mente cosa ci fosse di così importante, nessun viso, nessuna voce, nulla. Qualsiasi cosa fosse, era così importante da farmi arrivare a quel punto? Il dolore improvvisamente raddoppiò. Com'era possibile? Si poteva provare ancora più dolore? Sentivo come se le ossa si spezzassero, o come quando hai un osso rotto e devono mettertelo a posto tirandoti gli arti...

Stavano passando secondi, ore, giorni o anni, non capivo più da quanto tempo ormai stessi in quello stato, ormai nulla aveva più senso.

Improvvisamente mi tornò in mente il motivo per cui ero lì, il motivo per cui stavo in quello stato...io stavo soffrendo per loro, per lui..avevo preferito la morte piuttosto che metterli in pericolo. Improvvisamente il suo viso mi tornò in mente, il suo bellissimo viso...ma il dolore era troppo. Io stavo andando letteralmente a fuoco...a fuoco...come un fulmine capii cosa stesse succedendo...da cosa poteva provenire tutta quella sofferenza, cosa poteva averlo provocato. No, non era possibile...eppure tutto dimostrava l'opposto...le fiamme, il dolore terrificante che provavo. Io stavo morendo sul serio, ma non di quella morte che credevo...quello era uno stadio...ma com'era potuto succedere? Io stavo morendo davvero, chi era stato a farmi questo? Chi aveva preso quella decisione? Chi aveva deciso che l'unica soluzione era di...trasformarmi? Io...non ero pronta...si sentiva troppo dolore, io mi ero ormai arresa alla morte, ed ora l'avrei abbracciata volentieri per non sentire le fiamme. E nessuno poteva sentirmi, a nessuno giungevano le mie preghiere, e sapevo anche in quel caso il motivo...morfina...sicuramente mi avevano somministrato della morfina, credendo che questo avrebbe fatto in modo che io non provassi quello che invece stavo provando. Non ne avevamo mai parlato, non gli avevo detto l'effetto che poteva causare, il dolore si sarebbe sentito comunque, la differenza era che ero totalmente impotente...soffrivo rimanendo come legata, imbavagliata, non potevo fare altro che continuare a sentirlo senza poterci fare nulla. Io volevo solo morire...e se Edward fosse stato lì? Poteva sentirmi...poteva sentire i miei pensieri...no...non avrei mai voluto che lui sentisse i miei pensieri...non doveva!

 

Passò altro tempo in cui le fiamme continuavano ad ardere, ma ora non ero del tutto incosciente...potevo sentire, mi era tornato l'udito, ed era più acuto di quanto mi ricordassi, anche il tatto mi era tornato, potevo sentire un lenzuolo sotto il mio corpo, un materasso. L'effetto della morfina stava svanendo pian piano, ma questo avrebbe solo peggiorato le cose, perchè ora sapevo di poter urlare, ma non potevo, non volevo. Avrei di certo detto qualcosa di cui mi sarei pentita, oppure li avrei feriti, sentendomi urlare dal dolore...si sarebbero sentiti in colpa. La mia mente era finalmente tornata lucida...potevo concentrarmi, volevo concentrarmi su qualcosa che non fosse il dolore...Sentivo qualcosa, forse proveniva da sotto di me, dal piano inferiore potevo azzardare ad ipotizzare. Una televisione? Qualcuno stava guardando forse una partita in TV? Ma dove mi trovavo? Improvvisamente sentii...forse la porta aprirsi...perchè sentii più chiaramente la televisione, poi dei passi che si avvicinava...erano due tipi di passi differenti...improvvisamente se ne aggiunse un altro. Qualcuno stava valutando a che punto era la mia agonia? Improvvisamente il dolore cambiò...però potevo quasi affermare con sicurezza che il fuoco si era spento sulle mie mani, ma anche i miei piedi ora non stavano più bruciando. A chi dovevo essere grata? Il fuoco stava abbandonando il mio corpo, molto lentamente, ed anche il dolore...però sentivo ancora la gola in fiamme, ed avevo una terrificante sete...tutto quel bruciore mi provocava una sete incredibile...Però c'era un punto dove il fuoco ed il dolore si era accumulato, provai a distinguere in che posto...nel petto, nel cuore, ora le fiamme bruciavano lì, il dolore era tutto lì. Incominciai a sentire le pulsazioni accelerare più di quanto già non fossero...

 

- Lo sentite?-

 

Carlisle...era la sua voce, era nitida...proveniva da in fondo al mio corpo, era davanti a me, ai miei piedi. Ma cosa dovevano sentire? Io potevo percepire solo i battiti frenetici del mio cuore impazzito

 

- Manca poco! Lo vedo!-

 

Alice, anche lei era lì, e mi aveva dato una bellissima notizia...mancava poco...e il dolore sarebbe scomparso definitivamente. Se lo diceva lei era sicuramente vero. Erano arrivate altre persone nella stanza, ma le sentivo un po' più lontane...forse erano rimaste vicino alla porta, ma sentivo i loro respiri...altre tre persone erano entrate...mi resi conto che m'innervosì, però non capivo realmente il motivo del mio nervosismo...forse perchè quella non era una festa? In fin dei conti stavo soffrendo! Ma improvvisamente sentii una fitta terrificante al cuore e non riuscii a non contrarre le dita ed afferrare il lenzuolo sotto di me. Sentivo i respiri dei presenti fermarsi un momento a causa del mio gesto, per poi ricominciare a respirare regolarmente...Nuovamente il mio cuore aveva accelerato i battiti, sembrava una locomotiva impazzita. Ormai il rogo si era spento in tutto il corpo, era rimasto solo nel petto...Era un dolore acuto, era una battaglia fra le fiamme e il mio cuore...ma sapevo che entrambi avrebbero perso. Strinsi ancora di più la coperta, ora c'erano dei battiti più profondi...e più lenti...sempre più lenti e profondi...fin quando sentii un battito più forte, più acuto...l'ultimo.

Ora non c'era più nulla, il fuoco si era spento definitivamente, ed il cuore aveva cessato di battere, non c'erano nemmeno più i respiri...e neppure il mio. Poi ci riflettei...non sentivo più dolore...avevo desiderato così a lungo di non sentirlo più...ed ora aveva definitivamente smesso. Però...non riuscivo ad aprire gli occhi, avevo paura di quello che potevo scorgere...però di certo non potevo restare così...immobile, senza parlare e respirare...così provai ad aprire gli occhi.

Li richiusi immediatamente per il fastidio della luce accesa, sentii qualcuno muoversi, qualcuno forse aveva intuito il mio fastidio. Tentai di nuovo, ed ora era tutto perfetto, tutto delineato...sembrava che stessi aprendo gli occhi per la prima volta, mi pareva che non avessi mai visto realmente. Era tutto così chiaro e limpido...era davvero spettacolare. Feci un respiro profondo, ma capii immediatamente che era un gesto innaturale...avrei voluto smettere, non ne avevo di certo bisogno...ma era piacevole, potevo sentire distintamente ogni profumo in quella stanza...Sentivo profumi diversi, cannella, vaniglia, pino, lavanda...e poi dei profumi che conoscevo...miele...lillà e sole. Improvvisamente mi sentii toccare, provai un estremo fastidio per quel gesto, di scatto mi alzai per togliermi da quel contatto. Senza volerlo ero arrivata nel punto più lontano di quella stanza, a me sconosciuta...non mi sembrava neppure d'essermi mossa, ma come potevo ritrovarmi in quell'angolo se non mi ero mossa? Non avevo camminato, non avevo corso, volevo solo spostarmi il più lontano possibile, ed eccomi qua...alzai il mio viso per osservare le persone di fronte a me. Così mi resi conto che mi aveva toccata Alice, aveva ancora una mano tesa sul letto dov'ero bruciata, alla mia reazione, ne susseguirono altre...Jasper si era piazzato proprio davanti ad Alice, come per proteggerla...ma da cosa? Da me? Aveva paura che gli facessi qualcosa di male? Perchè avrei dovuto? Perchè tutta quell'agitazione? Lo vidi guardare in qualche direzione per poi riprendere a fissare me, chi aveva guardato? A chi aveva detto qualcosa? Sicuramente qualcosa su di me...Probabilmente non si fidava di me..ma io non mi fidavo di certo di lui...così senza volerlo...oppure no...dalla mia gola uscì un suono assurdo, mi sembrava come il suono di uno sciame d'api...era un rignhio! Oddio, avevo ringhiato! Oddio, avevo ringhiato contro Jasper! Dovevo fare qualcosa, mi guardavano tutti agitati...dovevo dire qualcosa...forza parla...

 

- Scusa...-

 

La mia voce, no, non era la mia voce quella, ma ero io che avevo parlato! Mi appoggiai al muro dietro di me, per poi lasciarmi scivolare sul pavimento...non ci stavo capendo più nulla, non provavo dolore, non avrei potuto, però avevo la testa che stava scoppiando...

 

- Bella...-

 

Alzai la testa per vedere chi mi avesse chiamato...Carlisle...

 

- So che ti senti spaesata...-

 

Lui lo sapeva?

 

- Ma va tutto bene, stai tranquilla...-

 

Volevo andare via, volevo tornare a casa...riabbassai la testa per alzarla e rendermi conto che mi trovavo nel soggiorno dei Cullen! Ma che diavolo stava succedendo?

 

- ODDIO!!-

 

Passarono pochi secondi che il soggiorno si riempì

 

- Bella, devi cercare di stare calma...-

 

- Io...non volevo...-

 

- Lo sappiamo, ti ci devi solo abituare...-

 

Il soggiorno era illuminato dalla luce esterna, che mi fece distrarre dalle parole di Carlisle, potevo scorgere anche le minuscole particelle che galleggiavano in aria, la luce ci rifletteva contro rendendo quello spettacolo bellissimo. Mai mi sarei aspettata una cosa simile...

Improvvisamente percepii una presenza diversa...così mi girai in direzione della famiglia davanti a me...c'era un uomo che prima non era presente, un uomo che mi sembrava d'aver già visto...mi concentrai per ricordare, così mi venne in mente Eleazar, ma cosa ci faceva qui?

 

- Eleazar?-

 

Si girarono tutti ad osservarlo, stupiti forse...

 

- Sì Bella, appena ho saputo sono corso qua...-

 

- Sono stata brava-

 

Ora mi guardava perplesso, come un po' tutti...

 

- Mi avevi detto di non usare i miei poteri, in qualsiasi evenienza...ed io non l'ho fatto, ma ora, è tutto così diverso, non volevo...-

 

- Santo cielo Bella, tu non ti sei spostata perchè ti avevo detto ciò? -

 

Sì, ma cosa c'era di così strano? Oddio...la gola aveva ripreso a bruciare...mi appoggiai una mano su essa, e poi capii...era la sete...non avevo ancora bevuto...e sapevo cosa avrei dovuto bere...ma ce l'avrei fatta? Io? Che stavo male solo all'idea del sangue? Solo alla sua vista? Io non ero pronta per tutto ciò...

 

- Perchè?-

 

- Cosa Bella?-

 

- Perchè lo avete fatto?-

 

A quel punto i loro occhi si accigliarono, capendo cosa volesse dire quella domanda...

 

- Stavi morendo...-

 

- Ma io sono morta-

 

Feci calare il silenzio, forse non si aspettavano una cosa simile

 

- Non ero pronta per tutto questo...e...la mia gola...la mia gola sta andando in fiamme....-

 

- Immagino Bella...è solo...-

 

Ma non lo feci finire di parlare

 

- La sete...ma io non voglio....io...ho la fobia del sangue...-

 

Perchè era questo il fulcro del discorso...poi mi venne in mente che mi stavo dimenticando di qualcosa d'importante, ma cos'era?

 

- Ma, come ho fatto ad arrivare qui? E...Charlie? E....-

 

Non mi ricordavo, dannazione, non ricordavo cos'altro dovevo chiedergli

 

- Appena ti sentirai meglio ti racconteremo tutto Bella-

 

Alzai lo sguardo per osservare le figure davanti a me, mi osservavano tutti, inclinai leggermente la testa, ero curiosa di sapere cosa stessero vedendo, come apparivo ai loro occhi. C'era Esme accanto a Carlisle, Jasper davanti ad Alice, Emmett e Rosalie che si tenevano la mano, e poi c'erano altri due occhi, che mi guardavano in maniera diversa, non erano occhi di chi aveva paura, ma di chi era tormentato...Ecco cosa mi ero dimenticata, o più che altro di chi, io avevo sopportato tutto ciò per lui...Edward. Ma lui non aveva detto ancora nulla, non si era avvicinato a me...dovevo concentrarmi, dovevo fargli capire che andava tutto bene, ero sempre la stessa in fin dei conti. Feci un sospiro sotto lo sguardo di tutti...

 

- Va tutto bene-

 

Dovevo dire altro...

 

- Mi sento solo un po' confusa, credevo di stare per morire...mi ero arresa a quell'idea, ormai l'avevo abbracciata. Quando invece ho incominciato a capire che il dolore non era causato da quello, il fuoco non era causato da quello...Stavo morendo, ma non nel modo in cui credevo-

 

Mi continuavano ad osservare in silenzio

 

- Comunque grazie...non sarei qua a parlare se non fosse stato per voi...-

 

Alzai il mio sguardo e vidi Alice sorridere e fare un passo avanti...

 

- Tranquilli, non mi farà del male, io l'ho visto...-

 

Mi si avvicinò con cautela, ed io rimasi immobile come una statua per non creare più agitazione di quella che c'era già...

 

- Sei divenuta incantevole Bella...ma io lo sapevo...-

 

La guardai dritta nei suoi occhi color ambra, inclinai leggermente la testa, e mi venne una domanda...

 

- Perchè non hai visto l'incidente?-

 

- Cosa?-

 

A quel punto tutti rimasero pietrificati...

 

- Ho percepito qualcosa, ma non sono stata in grado di vedere, non so se era perchè tu non sapevi cosa fare, ma questo non toglie il fatto che io non ho visto proprio nulla, il tempo era come modificato...-

 

- Tranquilla, non ha più importanza...Sai, quand'ero in quello stato la prima voce che ho riconosciuto era la tua...ti ho sentita-

 

- Aspetta un secondo...-

 

E senza dire una parola scomparse dalla mia vista per ricomparire poco dopo, ma non era stato come le volte precedenti, avevo visto chiaramente i suoi movimenti, persino l'aria che si spostava attorno a lei. Aveva dietro di se un gigantesco specchio, sapevo cosa voleva fare...

 

- Alice, non mi sembra il momento...-

 

Finalmente lo sentì, senti per la prima volta la voce di Edward, ed era a tutti gli effetti la prima volta, perchè non l'avevo mai percepita in quel modo...Era così limpida, perfetta, melodiosa...

 

- Dai, che male c'è!-

 

Mi si piazzò davanti sorridendomi, pronta per farmi vedere la nuova Bella...ed ecco davanti a me lo specchio. Guardavo l'immagine riflessa...ero davvero io? Ero così...così...bella! Non che fossi un cesso prima della trasformazione, sapevo d'essere una ragazza piuttosto carina...ma quello che vidi era stupefacente. L'immagine riflessa era longilinea, perfetta in tutte le sue forme...una cascata di lucenti capelli rossi le cadevano sulle spalle arrivandole a metà schiena, le incorniciavano il viso così accattivante, pure quelle labbra perfette, piene e rosate, che raramente si incurvavano quando incontravano uno specchio, il viso dai tratti fini di carnagione color avorio...che risaltavano....oddio....due occhi color cremisi...due occhi orrendi! Avevo un vestito color bordeaux, che risaltava ancor di più tutto quel rosso...C'era Alice che mi osservava, aspettando qualche mio commento...ma cosa le potevo mai dire?

 

- Sono...terrificante!-

 

Vidi Emmett ridere senza contegno, e Jasper trattenersi, mentre la reazione degli altri era piuttosto contenuta...infatti, cosa c'era da ridere?

 

- Non c'è niente da ridere!-

 

Emmett smise subito...

 

- Sono davvero paurosa...oddio...i miei occhi...sono osceni!-

 

- Tranquilla Bella, il rosso scomparirà col tempo...-

 

Cercò di rassicurarmi Eleazar...

 

- Sei sempre la solita Bella, non cambierai mai. Io trovo che si abbinino ai tuoi capelli!-

 

- Sì certo, e al vestito...sembro una bambola...sì, decisamente una bambola di porcellana con difetti agli occhi...-

 

- Non dire sciocchezze, sei bellissima! Farai una strage....-

 

- Nel senso letterario della parola?-

 

Mi guardarono sconvolti...

 

- Stavo scherzando...-

 

- Vedo che non hai perso il tuo senso d'umorismo! Sai...credevamo fosse troppo tardi....-

 

La guardai tornando seria, ripensai nuovamente alla tortura che avevo subito, avevo sperato di morire piuttosto che continuare a sentire quel dolore atroce....

 

- Pensavamo che la morfina potesse aiutare...-

 

Guardai Carlisle che aveva pronunciato quelle parole...pensava che poteva aiutare, ma aveva capito che non era stato così? Ma come lo aveva intuito...poi mi tornò in mente ancora la trasformazione, volevo urlare...come lo sapeva? I miei pensieri....oddio...Edward...aveva letto tutti i miei pensieri durante la trasformazione? Che altro aveva sentito?

 

- Posso solo immaginare quanto sia stato tremendo non poter fare nulla...-

 

Oddio...sapeva davvero tutto! Alzai il mio sguardo per osservare Edward, ci osservammo, aveva probabilmente capito che io sapevo, che avevo compreso che lui aveva potuto leggere il mio tormento...cosa poteva aver mai provato? Improvvisamente mi tornarono le fiamme nella gola...avevo un disperato bisogno di bere...maledizione...senza volerlo misi nuovamente la mano sulla gola...

 

- E' ora che tu ti nutra...-

 

Osservai Edward che aveva detto quelle parole, aveva ragione, ne sentivo un'estremo bisogno...

 

- Sì, direi che dovreste andare-

 

Aggiunse Alice...dovevo andare a caccia con Edward? Perchè con lui? Sarebbe stato tremendamente imbarazzante...forse Alice lo aveva fatto di proposito? Era possibile...

 

- Ok, voi andate, noi mettiamo un po' a posto, vi aspettiamo...-

 

Edward fece qualche passo avanti, proprio verso di me

 

- Forza Bella andiamo...vieni-

 

Detto ciò incominciò ad andare verso la porta...appena fu davanti ad essa si girò per guardarmi...senza pensarci ero già accanto a lui, lo vidi sorpreso, ma non si scompose, e mi aprì la porta per farmi uscire.

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Capitolo 21
*** 20 ***


COME PROMESSO ECCO SUBITO UN ALTRO CAPITOLO!

 

 

 

 

20

 

C'incamminammo verso il fiume...vidi Edward fermarsi sulla sponda, e senza neppure guardarmi spiccò un salto incredibile oltrepassando l'acqua, era arrivato dall'altra parte con un solo salto, agile ed elegante. Ammirai totalmente i suoi meravigliosi movimenti, aggraziato, bellissimo e perfetto. Si girò ad osservarmi, attendeva che andassi anch'io...

 

- Non è un grande salto Bella-

 

Non aveva urlato per farsi sentire, aveva parlato come se fossi accanto a lui, ma la sua voce mi era risultata perfetta e chiara, proprio come se fossi stata ad un centimetro dalle sue labbra...quelle sue labbra così attraenti...cavolo...ma cosa stavo pensando? Non ero normale, proprio per niente...

 

- Vuoi che ti faccia rivedere?-

 

Lo vidi pronto per saltare nuovamente, ma gli risposi prima che lo facesse

 

- Non ce nè bisogno...-

 

E senza dire altro mi ritrovai accanto a lui, lo guardai senza dire una parola, senza probabilmente nessuna espressione...mi girai a guardare il punto in cui ero poco prima...non avevo bisogno di saltare

 

- Ora ti va di muoverci correndo, senza nessun trucco?-

 

Mi rigirai a guardarlo, ma lui scattò subito a correre...ed io feci come lui. Mi veniva così naturale, correvo spesso, ma non mi era mai capitata una cosa simile, arrivai di fianco a lui, eravamo distanziati solo di pochi metri, non avevo il fiatone e non mi sentivo per nulla stanca, era la cosa più naturale del mondo. Mi resi conto che non mi stavo neppure sforzando, se avessi voluto sarei andata molto più veloce, e lo avrei superato di gran lunga, però era una bella sensazione correre con lui al mio fianco. Ad un certo punto si blocco, lasciandomi correre per qualche centinai di metri, ma fui immediatamente da lui. Ora eravamo fermi entrambi, uno di fronte all'altra, mi domandavo cosa mai stesse pensando...

 

- Ti chiedo perdono per tutto questo-

 

Cosa? Perchè mi stava chiedendo scusa? Per cosa? Tutto questo cosa? Lo guardavo perplessa...

 

- La tua trasformazione...sono stato io...sono stato un'egoista...ma non volevo che tu morissi. Non così, non in quel modo, non in quel momento...Quando ti ho morsa non mi ero pentito, ma poi, ho sentito i tuoi pensieri...quanto tu stessi soffrendo, e io mi son maledetto per quello che ti avevo fatto. Non volevo sentire il tuo tormento, mi faceva male, ma non riuscivo a non ascoltare le tue urla mute...poi improvvisamente sei scomparsa, non ho più percepito i tuoi pensieri e questo mi ha fatto stare peggio-

 

Lo continuavo ad osservare, sentivo che voleva dirmi altro...

 

- Ero entrato a scuola tranquillo, mi sentivo felice per il nostro arrivo a scuola. Improvvisamente, poi...ti ho sentita urlare, ti ho sentita chiamarmi, la tua voce mentale mi era piombata nella testa come un tuono, un fulmine...Cercai di muovermi da umano, fin quando non sentii quel terribile schianto, gente che urlava...prima ancora che urlassero il tuo nome, potei vedere quello che era accaduto attraverso i pensieri degli studenti. Così corsi fuori e quello che vidi mi annientò...i ragazzi presenti avevano spostato l'auto che si era schiantata...e c'eri tu, sdraiata a terra...in una pozza di sangue. Mi sono sentito morire per una seconda volta, mi avvicinai a te sconvolto, Alice era giunta anche lei, ed appena ti aveva visto si era messa ad urlare, tutti lo stavano facendo...mi sono sentito un mostro in quel momento, perchè tu eri lì, e stavi per morire, ed io sentivo un desiderio incredibile di nutrirmi del tuo sangue. Ora lucidamente non so come io ed Alice siamo riusciti a starti accanto in quel momento...ma eri troppo importante...la tua vita, la tua esistenza lo era. Il tuo cuore batteva lento, ed io non percepivo i tuoi pensieri, solo dopo incominciai a percepirli...e capii che ci stavi lasciando, mi stavi lasciando...Avevi un sacco di fratture...e un'emorragia interna...c'era poco da fare, lo sapevo, lo sapevamo tutti. Ero furioso, mi arrabbiai terribilmente con Alice, gli devo ancora chiedere perdono, non era colpa sua, ma in quel momento non ero così lucido...pensai solo che se lei avesse prestato attenzione, poteva evitarlo, avrebbe potuto vedere quello che sarebbe accaduto, ed io a quel punto sarei stato in grado d'evitarlo...fui ancora più furioso ad un certo punto con te...potevi salvarti, avresti potuto con facilità spostarti nel modo in cui eri in grado di fare solo tu...ed evitare l'incidente. Però non lo avevi fatto, pensavo che non avessi avuto tempo, che ti aveva colto di sorpresa...solo dopo capii perchè non lo avevi fatto. E la rabbia crebbe maggiormente, ma non verso Alice, non verso di te, ma odiavo me stesso...sei morta, per non metterci in pericolo, per non mettere in pericolo la vita di chi volevi bene...compreso me. Ed io non potevo lasciarti, non volevo...così ho preso la decisione più difficile della mia intera esistenza, ed anche la più egoista. Mentre eri in sala operatoria, cercai di comunicare con Carlisle, gli svelai quello che avevo in mente, non sapeva cosa dire, ma anche lui ti vuole bene, e non voleva che tu morissi...anche se non era d'accordo con me, lo sentivo chiaramente, non avrebbe mai voluto per nessuno la sua esistenza, insomma, la nostra condanna. Ti ha riempita di morfina, ed ha detto a tuo padre, ma prima dovette convincere gli altri dottori...ma quello fu facile...che eri caduta in coma...che non avrebbe voluto nemmeno lui vederti in quello stato...tuo padre non voleva lasciarti in ospedale, e questo fu di grande aiuto, ma bisognava fare in fretta, stavi per lasciarti andare...Così Carlisle gli propose che poteva portarti a casa nostra, che c'era tutta l'apparecchiatura giusta per tenerti sotto controllo, che saresti stata visitata da lui stesso tutte le ore...Fu difficile convincerlo, ma poi cedette, era troppo immerso nel dolore...voleva solo che la sua bambina non morisse...che non soffrisse, non voleva lasciarti alla mercé dell'ospedale, poi si convinse maggiormente quando Carlisle gli spiegò che poteva farti visitare da degli specialisti, da alcuni suoi amici, così ha acconsentito, ha firmato dei moduli...ma nel frattempo io ed Emmett eravamo già venuti a prenderti...ti avevamo portata già a casa nostra, ed io a quel punto mi sentii spaventato, perchè il tuo cuore stava smettendo di battere... così ti ho morso...avevo il terrore che fosse troppo tardi...ma il tuo cuore non aveva smesso di battere e ne fui sollevato...però non sentivo i tuoi pensieri...e la cosa mi spaventava. Un'ora dopo tuo padre era venuto a casa nostra, non si aspettava che ti avessimo già portata via, anche se gli abbiamo fatto credere che ti avevano trasportato in ambulanza. Non so come, Carlisle gli ha detto che saresti dovuta rimanere senza visite per qualche giorno, Charlie non era per niente d'accordo, ma poi si arrese alle spiegazioni di mio padre. Non c'è stato giorno in cui non ha chiamato, a tutte le ore del giorno e della notte. Improvvisamente poi, dopo alcune ore, incominciai a risentirti...sentivo che non erano pensieri lucidi...sentivo che pensavi che stessi definitivamente morendo...ma poi rimasi scioccato da quello che sentii...stavi soffrendo, sentivi perfettamente il dolore della trasformazione, la morfina non aveva fatto nessun effetto, anzi, aveva peggiorato le cose, lasciandoti completamente inerme...chiamai Carlisle, lo pregai di venire e gli dissi quello che sentivi, non sapevamo cosa fare...ma non potevamo fare nulla, mi sentivo in colpa, gridavi di voler morire, gridavi dal dolore, e tutto quel dolore lo avevo provocato io con il mio egoismo...Cercavo d'allontanarmi il più possibile, ma i tuoi pensieri mi trovavano sempre. Poi sentii la conferma alle mie supposizioni, sapevi l'effetto che avrebbe fatto la morfina, e mi sentii ancora più in colpa, ti potevamo risparmiare un dolore maggiore di quello che hai dovuto sopportare. Oltretutto percepii che avevi capito cosa ti stava succedendo...ti eri resa conto che ti stavi trasformando, e sentii la tua rabbia, non volevi diventare come noi, come me, ormai ti eri arresa, ormai avevi accettato la morte, e non eri pronta a questa esistenza...-

 

Non riusci a non fermarlo, era sconvolto, e non volevo...

 

- Edward...-

 

Lo chiamai, e finalmente smise di parlare, di tormentarsi, smise di ferirsi da solo. Alzò i suoi occhi, il suo sguardo tormentato, con la paura di quello che avrei potuto dire dopo la sua confessione...Rimasi ad osservarlo in silenzio...

 

- Se avessi la possibilità di tornare indietro, all'altra mattina, farei tutto esattamente alla stessa maniera...-

 

Mi guardò sconvolto dalle mie parole...così continuai

 

- Lo rifarei, rifarei tutto nella medesima maniera...Mi ero resa conto che stavo morendo...mi ero arresa a quell'idea ormai...ma non volevo morire...volevo fare ancora tante cose, dire tante cose. Avrei voluto una seconda possibilità, solo una per rimediare, per non aver rimpianti. E tu me l'hai concessa...Quello che ho pensato durante la trasformazione...credo che sia normale, tu sai bene cosa si prova, sai bene cosa si sente, il dolore ti pervade, ed anche tu hai confermato che i miei pensieri non erano lucidi...volevo morire solo per non sentire il dolore, di certo non per l'idea che stessi diventando quello che adesso sono. Non ho mai disprezzato l'idea di diventare un vampiro, dovresti saperlo, certo non mi aspettavo che accadesse realmente, ne di certo così in fretta...Ma ora prova ad immaginare come ti sentiresti all'idea che io non ci fossi più. Se ora io non fossi qui con te e ti stessi parlando?-

 

- E' stato straziante, non puoi capire cosa ho provato all'idea di perderti...-

 

- Non immagini come avrei voluto dirti di non stare male...era l'ultima cosa che avrei voluto...-

 

- Ed io mi son odiato perchè volevo dirti tante di quelle cose, avrei dovuto farlo...e credevo che non avrei mai avuto il tempo necessario...non potevo lasciarti andare, non in quel momento, dopo quella certezza...-

 

Ora avevo perso qualche passaggio....di quale certezza stava parlando? Aveva lo sguardo basso, ma improvvisamente si mise a guardarmi negli occhi, ed io mi sentii annegare nei suoi...perchè mi faceva sempre quell'effetto? Non credevo fosse possibile una cosa simile...non in quel momento, non in quello stadio in cui mi trovavo...Improvvisamente lo vidi avvicinarsi a me, ogni suoi movimento era così calibrato e calcolato...era così vicino a me...potevo sentire il suo profumo avvolgermi, il suo respiro irradiarsi sulla mia pelle...mi sentivo agitata e tranquilla allo stesso tempo, se il cuore poteva ancora battere ora sarebbe galoppato più veloce della luce...poi riprese a parlare...

 

- Non lo avrei mai immaginato possibile, mi sembrava assurdo solo a pensarci e desiderarlo...quando credevo che saresti morta volevo tornare indietro, volevo svelarti tutto...avrei rischiato volentieri che tu mi cacciassi, che mi disprezzassi solo per averlo pensato...ma poi ti ho sentita, ho sentito chiaramente i tuoi pensieri...stavo ascoltando i tuoi pensieri, i tuoi ultimi pensieri...il tuo ultimo pensiero. E in quel momento capii che non potevo lasciarti andare, avevo capito che ero stato un vigliacco, per paura, non ti avevo detto qualcosa d'importante...La cosa più importante, che non avrei mai pensato di poter dire...non potevi morire senza saperlo...senza conoscere la verità...-

 

Ok, stavo totalmente impazzendo...o era lui che stava impazzendo? Oddio....

 

- Il tuo ultimo pensiero era indirizzato a me...il pensiero più bello che io avessi mai udito...il pensiero che avrei sempre desiderato di poter udire...ma non da chiunque...ma proprio da te...ed io dovevo risponderti, ed io volevo risponderti...non volevo altro che dirtelo...-

 

Silenzio...mi osservava in silenzio ed io mi stavo sentendo morire...nuovamente

 

- Io ti amo Bella...ti ho amata dal primo giorno che sei entrata a far parte della mia esistenza...Ogni tuo gesto mi ha fatto innamorare sempre di più di te...non sai per quanto tempo ti ho aspettata, non sai per quanto tempo non ho desiderato altro che il tuo amore...Dal momento stesso che i miei occhi si erano incrociati con quelli verdi, profondi e spaesati nella mensa della scuola...Quando ho sentito per la prima volta la tua voce, quando ho sentito per la prima volta il tuo profumo, quando ti ho parlato per la prima volta, quando hai suonato per la prima volta, quando sei uscita dal parcheggio con la paura d'investire qualcuno...in ogni istante io ti amavo. Per questo, per questo non potevo lasciarti morire...non potevo perderti senza mai averti avuta, senza mai averti confessato quello che provavo...Non potevo perderti dopo aver sentito...che anche tu ricambiavi il mio amore...-

 

A quel punto non riuscii più a trattenermi, lo abbracciai, e singhiozzai, per la prima volta avrei pianto di gioia, ma dai miei occhi nessuna lacrima cadde...sentivo le sue braccia attorno al mio corpo, le sue braccia forti e calde...mi scostai leggermente, per appoggiare la mia fronte alla sua, avevo gli occhi chiusi, mi stavo letteralmente godendo quel momento, fin quando sentii il suo respiro così vicino, le mie labbra così vicine alle sue...non potei resistere oltre...e forse neppure lui...perchè ci baciammo...ci scambiammo il nostro primo bacio...il nostro primo e perfetto bacio...ero felice...non ero mai stata così felice...mi sentivo leggera, libera...avevo realizzato il mio più grande sogno...era tutto così perfetto...

 

- Bella...non posso crederci....osserva!!-

 

Cosa gli prendeva ora? Stavo così bene a guardare lui, ma lui non stava guardando me...spostai leggermente la testa per guardare...e fui elettrizzata e affascinata da quello che vidi...le foglie che giacevano poco prima al suolo stavano galleggiando nell'aria, immobili e leggere...proprio come me in quel momento...era uno spettacolo mozzafiato e fuori dal comune...mi sentivo felice e leggera...leggera...oddio! Ero stata io? Agitata sciolsi l'abbraccio con Edward, e in quell'istante le foglie ricaddero al suolo...cavolo...ero stata sul serio io allora! Afferrai la mano di Edward d'istinto, come per paura...

 

- Sei stata tu! Non posso credere a ciò che ho visto! Ma, come hai fatto?!-

 

- Io...io...non lo so...-

 

Senza preavviso mi prese per la vita e mi alzò facendo un giro su se stesso...quel piccolo gesto mi fece tornare il sorriso e la pace...mi rimise a terra tenendomi sempre fra le sue braccia....ma ora toccava a me...dovevo dirglielo, lo sapeva già, lo aveva sentito attraverso i miei pensieri ancora umani, però non lo aveva sentito con le sue orecchie, non lo aveva sentito dire ad alta voce...

 

- Ti amo Edward Cullen...ti amavo ancora prima d'averti conosciuto...e ti ho amato ancora di più dopo aver avuto quell'occasione...-

 

Mi guardava, i suoi occhi erano così brillanti ed intensi, forse potevo affermare pure lucidi...l'ambra dei suoi occhi era divenuta ancora più chiara, ora era davvero color oro, quell'oro in cui sarei annegata volentieri per tutta la mia esistenza! Poi tornò a guardarmi serio...

 

- Come va la sete?-

 

Come una ghigliottina, la sete tornò a tormentarmi, ma doveva per forza tirare fuori l'argomento? Proprio ora per giunta?

 

- Scusa, per colpa mia ancora non hai potuto nutrirti...dai, ora rimedieremo subito, che dici?!-

 

Acconsentii muovendo solo il capo, non c'era bisogno che dicessi qualcosa, poteva ben comprendere quello che provavo, ci era passato anche lui in fin dei conti...

 

- Direi di spostarci un po' più in la e vedere cosa riusciamo a trovare...-

 

Mi porse la mano ed io ricambiai il gesto afferrandogliela...osservavo le nostre mani unite, e non potevo davvero chiedere di meglio...Poi ci mettemmo a correre, uno accanto all'altro. Vedevo Edward sorridente ed io ero felice, non mi ricordavo d'averlo mai visto così...anche se in effetti c'erano tante cose che non ricordavo...

Ci fermammo dopo un po', senza mai lasciarci...

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Capitolo 22
*** 21 ***


21

 

- Cosa dobbiamo trovare?-

- Speravo di trovare qualche alce per la tua prima volta, ma non riesco a sentirle...però c'è qualcos'altro...-

Inclinai leggermente la testa rimanendo ad osservare la sua perfezione e chiedendomi di cosa stesse parlando. Mi regalò nuovamente un sorriso...

- Ora prova a concentrarti, prova a lasciarti andare, lascia liberi i tuoi sensi...e dimmi cosa percepisci...-

Cercai di fare quello che mi disse...mi concentrai per affinare maggiormente i miei sensi già amplificati. Percepivo ogni singolo fruscio, ogni singolo odore che si portava con se l'aria...c'erano probabilmente degli scoiattoli su alcuni alberi...sentivo le ali di qualche uccello sbattere...il profumo del muschio, della resina e dei pini...erano dei profumi intensi e buoni...ma improvvisamente la mia gola s'incendiò maggiormente...c'era un profumo invitante, dissetante...mi concentrai maggiormente...cercai di capire da dove provenisse, e se c'erano dei rumori. Era un'animale, sicuramente, ma non capivo di cosa si trattasse...però ero certa che ce ne fosse solo uno...

- E' solo...-

- Sì, e riesci a capire dove si trova?-

Cercai di capire da dove veniva portato quell'odore...

- Non è molto distante...da nord?-

- Esatto...ed ora che dici di fare?-

Lo guardai, e senza dire nulla mi misi a correre, sapevo che era dietro di me, non mi preoccupavo...mi concentrai sulla scia...ma mi bloccai appena percepii che ero abbastanza vicina...mi sporsi per guardare di cosa si trattasse, e ci rimasi, quando notai che si trattava di niente meno che...un orso! Voleva farmi cacciare un orso? Era cinquevolte più grosso di me! Non ero mica Emmett! Poi era la prima volta! Sentii dei rumori dietro di me e mi girai di scatto, era Edward, così mi tranquillizzai...Lo fissai incredula e parlai a bassa voce

- Un orso? Dovrei cacciare un orso?-

- Speravo in qualcosa di più facile...ma ci dobbiamo accontentare...-

- Quello mi distrugge...-

- Non scherzare, gli potresti spezzare l'osso del collo con una mano...ricordati quello che siamo...-

Di certo non mi era passato di mente, però mi sembrava davvero pericoloso...

- Senti il suo profumo...-

Perchè doveva dirmi certe cose? Cercavo di resistere, ma più mi faceva notare quel profumo invitante più mi sentivo scoppiare, volevo bere tutto il sangue che possedeva....Senza riuscirci oltre lo attaccai, l'orso di tutta risposta si alzò su due zampe facendomi notare maggiormente la sua stazza imponente...ma non mi avrebbe di certo fermata...cercò di colpirmi ma mi spostai troppo velocemente, cercò continuamente di farlo, ma mi spostavo sempre in tempo. Sembrava non stancarsi, avrei potuto colpirlo...volevo farlo...ma lo avrei fatto soffrire più di quello che era necessario...e non volevo...in fin dei conti amavo gli animali. Mi tornarono in mente le parole di Edward, e la cosa mi fece distrarre, e l'orso se ne approfittò colpendomi alla gamba...non sentii alcun dolore, anzi il rumore che percepì fu stridulo, come le unghie sulla lavagna. Purtroppo la gonna che avevo in dosso aveva un bello spacco verso sinistra, lasciandomi scoperta quasi l'intera coscia...Alice mi avrebbe uccisa! Senza pensarci oltre, muovendomi nel modo che solo io potevo, gli afferrai la testa e con un colpo secco gli spezzai l'osso del collo. Era morto sul colpo, era a terra ed io gli tenevo la testa ancora fra le mani..poi lascia cadere la carcassa. Poi mi ritrovai su di esso, non mi ero accorta nemmeno d'averlo fatto, stavo affondando i denti nella carne e stavo bevendo quel delizioso nettare rosso, caldo, e dissetante. Continuai finchè sentii che non c'era più altro da bere, e mi sentivo anche sazia e piena. Mi alzai pulendomi la bocca col dorso della mano, non sapevo se ce no fosse stato bisogno, ma lo feci d'istinto, poi improvvisamente alzai lo sguardo e vidi appoggiato ad un ramo Edward che mi stava fissando...

- Ora va meglio-

Gli dissi

- Son felice...ad un certo punto credevo fossi in difficoltà...ho avuto un po' paura, è stato strano rimanere fermo ad osservare....Comunque te la sei cavata egregiamente, mi spiace per il tuo vestito...anche se gli accorgimenti non ti stanno per nulla male...E' stato curioso il tuo modo di cacciare-

Mi guardai imbarazzata per la gonna strappata lungo la coscia, ma non perchè si fosse rotta, ma per il suo commento...ma cosa voleva dire che era curioso?

- Curioso?-

- Sì, in effetti dico spesso ad Emmett di non giocare con le prede, ma non mi da mai retta...ma noi tutti di solito lì attacchiamo bevendo quando sono ancora vivi, e non capisco perchè tu lo abbia ucciso prima...-

Mi girai a guardare nuovamente il cadavere dell'orso...

- Mi dispiaceva per lui...-

- Come prego?-

- Sì insomma, credo che in questa maniera ha sofferto meno, è morto subito e non agonizzando...-

- Vuoi dirmi che durante la caccia tu pensavi a come non farlo soffrire e non al suo sangue?-

- ...Sì...-

- E' impressionante...-

Cosa c'era di così impressionante? Volevo solo che non soffrisse più del necessario in fin dei conti...

- Ora possiamo tornare a casa?-

Mi sorrise dolcemente...

- Certo...amore-

Amore...era la prima volta che mi sentivo chiamare in quel modo, era bellissimo, volevo che LUI continuasse a chiamarmi in quel modo. Gli sorrisi contenta...poi mi vennero in mente gli altri, cosa avremmo detto? Edward mi si avvicinò con aria preoccupata, probabilmente la mia espressione la diceva lunga...

- Bella...va tutto bene?-

- Sì, insomma...stavo pensando agli altri...cosa gli racconteremo? Sì insomma di me e te, di noi...-

- Bella, ti stai preoccupando di cosa potrebbero pensare? Pensavo che lo avevamo superato questo discorso l'altra sera...-

L'altra sera? Di che discorso si stava riferendo? Avevamo mai toccato l'argomento? Cercavo di sforzarmi nel ricordare, ma proprio non mi tornava in mente...

- Loro ti conoscono...e saranno contenti di vedermi finalmente felice e completo...Poi credo che in un certo senso lo sappiano già...Alice probabilmente lo avrà visto, e magari avrà già dato la magnifica notizia. Sai com'è fatta...-

Gli sorrisi e mi avvicinai a lui, gli misi le braccia attorno al collo, e alzandomi leggermente sulle punte dei piedi gli schioccai un bacio sulle labbra. Lo vidi sorridermi, per poi prendermi per la vita ed avvicinarmi ancora di più a lui, e questa volta fu lui a baciarmi...ma non fu lo stesso bacio che gli diedi io, ero molto più intenso. Si staccò piano da me, tenendo le labbra comunque vicine alle mie

- Ora forse dovremmo tornare, non vorrei che pensassero che è successo qualcosa...che dici?-

- Se dobbiamo per forza...-

- Ti ricordo che sei stata tu a chiedermi di tornare a casa!-

- Sì, prima che mi venisse in mente Alice!-

- Ancora non te l'ho detto...ma sei bellissima Bella...non credevo fosse possibile una cosa simile. Eri già così fantastica...-

- Grazie...-

Gli sorrisi felice...

- Ora possiamo proprio andare...ma ti va se andiamo direttamente a casa? Insomma, ti va se ti ci porto io?-

- Con piacere!-

Restando abbracciati gli appoggiai la fronte sulla sua, ed eccoci improvvisamente sulle sponde del fiume accanto a casa...era stupenda la sensazione che provavo quando utilizzavo quei poteri. Sentivo cambiare tutto attorno a me, lo spazio si modificava e mi sentivo cambiare con lui, nella mia mente accadeva qualcosa d'inspiegabile. Riuscivo ad espandere attorno a me le mie sensazioni, i miei desideri, proprio come nel bosco. L'atmosfera era così perfetta, mi sentivo leggera, ed eco che le foglie erano incominciate a galleggiare...

- E' incredibile quello che riesci a fare Bella! Ora entriamo forza!-

Detto ciò entrammo in casa...in salotto c'erano Emmett e Jasper che si stavano guardando una partita alla televisione, ma gli altri? Non feci in tempo a concludere il pensiero, che arrivarono immediatamente tutti in soggiorno, e naturalmente la prima fu Alice, che aveva un sorriso smagliante...e conoscevo il motivo.

- Allora? Com'è andata la caccia? -

Chiese Carlisle, poi guardandomi aggiunse...

- Avete trovato delle difficoltà?-

- No, Bella ha avuto un incontro ravvicinato con un orso-

Emmett scattò in piedi euforico

- Come, come? La tua prima caccia con un orso? Insomma hai preso il buon esempio da me! AHAHAH Ma dimmi, non ti avrà fatto troppo male mi auguro-

- A dire il vero non è per niente come te...è durato comunque tutto molto poco, gli ha spezzato l'osso del collo quasi subito-

Mi guardarono tutti perplessi...

- Insomma...Bella non voleva che soffrisse troppo e ha preferito ucciderlo senza agonia...-

- Dici sul seri Edward? Bella è vero?-

- Sì, però mi ha comunque tagliato la gonna, mi ero distratta!-

- Già, perchè se no sarebbe stato impossibile sfiorarla, dovevate esserci per vedere come scompariva e riappariva-

C'era Alice che non diceva nulla, ci osservava ancora con il sorriso stampato in faccia...

- Non ci raccontate altro? Nessun'altra novità?-

Ecco, c'era d'aspettarsi una frase simile, tutti la guardarono probabilmente domandandosi di cosa stesse parlando...ed ora potevo avere la certezza che lei sapeva mentre gli altri no...oddio...che vergogna...e adesso come gli dicevamo ciò che era accaduto? Poi fui sorpresa dal gesto di Edward, mi prese la mano sotto gli occhi di tutti...se fosse stato possibile sarei divenuta rossa come un peperone. Vidi un sorriso comparire sul viso di tutti, non c'era bisogno che aggiungessimo altro...Alice improvvisamente mi abbracciò, mentre Emmett e Jasper spintonavano Edward prendendolo in giro, Rosalie si avvicinò a me dicendomi che era felice d'avere una nuova sorella, e fui davvero felice a sentire le sue parole. Esme e Carlisle si tenevano la vita l'un l'altra, emozionati e contenti anche loro, ed Eleazar aveva appoggiato una mano sulla spalla del suo amico. Mi sentivo estremamente felice! Come avevo potuto pensare che non mi accettassero? In fin dei conti mi conoscevano, ed ora ero come loro, e la cosa più importante era che vedevano Edward finalmente felice, finalmente completo. Avrei voluto che il tempo si fermasse, che quella felicità non scomparisse mai...avrei voluto avere una foto di quel momento, sicuramente me lo sarei ricordato per sempre, ma era bello fermare l'immagine ed imprimerla in qualcosa ti tangibile, in qualcosa che testimoniava quell'evento...Poi silenzio, c'era un'assordante silenzio...mi guardai in giro ed erano tutti immobili...ma cosa stava succedendo? Era uno scherzo? Sembrava quando si giocava alle belle statuine...mi allontanai leggermente per valutare la situazione...ma era così surreale. Ritornai accanto ad Edward, mi ci misi di fronte per guardarlo negli occhi, sembrava che mi stesse guardando...ma che non potesse fare nulla...gli passai la mano davanti al viso...nulla. Ok, mi stavo incominciando ad innervosire e agitare...

- Se è uno scherzo non mi piace per nulla...voglio che la smettiate immediatamente!!!-

Ed ecco che come d'incanto tutti si mossero, però nessuno diceva nulla, si guardavano sconvolti fra di loro...

- Non è stato per niente divertente-

Dissi nervosa...a quel punto Eleazar fu difronte a me, e mi prese per le braccia...ma cosa voleva?

- Come hai fatto?-

Mi stava scuotendo leggermente, mentre gli altri si stavano ancora riprendendo...mi dava fastidio...estremamente fastidio...così di getto gli ringhia contro, non era come quando mi ero svegliata, come quando Alice mi aveva toccata senza il mio consenso, era un ringhio acuto, profondo...che quasi fece paura anche a me. Però non smisi, non riuscivo, ero troppo arrabbiata...a quel punto Edward ritornò in se

- Eleazar lasciala subito! Non vedi che la stai facendo innervosire!? Ricordati che è comunque una vampira da poche ore! Lasciala!!!-

E detto ciò afferrò un braccio di Eleazar, che ritornando anche lui in se mi lasciò subito andare, però la mia ira era troppo elevata, continuavo a ringhiargli contro inferocita...Edward dovette abbracciarmi da dietro le spalle, non tanto per tranquillizzarmi, ma per evitare che saltassi addosso ad Eleazar e gli staccassi la testa dal corpo!

- Bella, stai calma, va tutto bene. Nessuno vuole farti del male...Eleazar non voleva...-

Certo, ci doveva solo provare!

- Rilassati ora, non è successo nulla...-

Stavo cercando di convincermi che fosse così, sentivo in bocca un sapore amaro. Non avevo mai assaggiato qualcosa di più amaro...capii immediatamente di cosa si trattava...il mio veleno. Cavolo, quanto faceva schifo...mi resi conto che mi ero così distratta che mi ero totalmente calmata, la mia attenzione lasciava molto a desiderare. Edward non mi stringeva più, ora era un semplice abbraccio, ed io stavo così bene, che gli appoggiai persino la testa sul petto.

- Scusa Bella...-

Ritornai ad osservare Eleazar che mi stava fissando...forse avrei dovuto chiedergli scusa anch'io...

- Devo riflette sul fatto che tu in fin dei conti sei una neonata-

No, decisamente non gli avrei chiesto scusa, tanto avevo la buona motivazione che ero una neonata pazza!

- In più so bene che non sai controllare appieno ancora le tue capacità-

Ecco forse questo mi avrebbe incuriosito come discorso...

- Di cosa stai parlando?-

So che forse non dovevo avere un certo tono, ma non mi riuscì altrimenti, anche se pensandoci bene la mia voce era stata comunque incantevole.

- Insomma, ci hai immobilizzati, potevamo solo guardare-

Allora non era uno scherzo, oddio, ero stata io? Li avevo immobilizzati? Ma come? Poi riflettei...la foto, fermare l'immagine ed imprimerla, volevo fermarli come in una foto! Mi irrigidì nell'abbraccio di Edward

- Non volevo...-

- Lo sappiamo tesoro, ma dicci, cos'avevi pensato?-

- Volevo avere una foto di quel momento, pensavo che volevo l'immagine di quell'istante...in modo che si bloccasse in una foto...insomma, è stata colpa mia, mi dispiace terribilmente...-

Poi mi tornarono in mente molte cose...ero morta perchè non dovevo utilizzarli, perchè utilizzandoli poteva trovarmi...ed ora, io lo stavo facendo, lo avevo fatto...avevo usato i miei poteri, ora poteva sentirmi, ora lo sapeva che io ero lì...

- Mi ucciderà...-

A quel punto tutti mi osservarono sconvolti, soprattutto Edward

- Bella, che stai dicendo!?-

- Non dovevo utilizzarli!-

- Di cosa stai parlando?-

- I miei poteri Edward! Non dovevo utilizzarli, per questo sono morta! Ma ora li ho utilizzati, li sto utilizzando! Mi troverà!-

A quel punto capì di cosa stavo parlando, tutti lo capirono, perchè li vidi agitarsi, guardardandosi...

- Bella, stai tranquilla! Forse aveva smesso di prestare attenzione!-

Edward cercava di rilassarmi, ma ero troppo agitata, rischiavo di scomparire per sempre, proprio ora che avevo trovato l'amore, ora che avevo l'amore di Edward...volevo piangere...mi misi le mani sul viso per l'impotenza. Non solo io potevo scomparire, anche Edward era in pericolo, tutti lo eravamo...

- BELLA!!-

Poteva venire con l'intera guardia dei Volturi, sarebbe stata la fine...

- BELLAAA!!!-

Aprii gli occhi togliendomi le mani dal viso e vidi Emmett e Jasper che stavano...tenendo i vetri?! Ma cosa diavolo stavano facendo?

- Stai calma! Per favore, stavi per far scoppiare i vetri!-

- Cosa?!? -

- Sì Bella, Edward ha ragione, i vetri hanno incominciato a tremare tutti! Devi stare calma! Poi ascolta, se dovesse venire io lo vedrei in tempo!-

- Come hai visto in tempo la macchina che mi stava per venire addosso? Alice, può entrarti nella testa, puoi farti vedere ciò che vuole!-

La vidi intristirsi alle mie parole, ma erano reali!

- Ma tu puoi!-

Guardai Eleazar

- Cosa?-

- Tu hai il suo stesso potere, come può sentire te, tu puoi fare lo stesso, e lo sai! Già quand'eri umana percepivi che c'era! Devi esercitarti! Se vuoi potremmo anche iniziare subito!-

- Ma questo non fa la differenza, lo capisci? Anche se io sapessi che sta venendo, come pensi che potremmo fare a vincere? Potrebbe farci uccidere a vicenda senza nemmeno accorgercene! Lo hai affermato tu Eleazar! Lo ricordo bene! Ma non solo, e se venisse con l'intera guardia? Con i Volturi insomma? Nemmeno chiamando tutti i clan di questo mondo potremmo farcela, ci uccideranno tutti! Lo so!-

- Bella, ascolta, noi abbiamo te!-

- Scusa?-

- Può governare la nostra mente come puoi farlo tu! Potresti farlo anche tu a loro! Per questo devi esercitarti!-

- Eleazar ha ragione! E poi cosa credi? Noi siamo forti! AHAHAH-

- Emmett, nella storia, Alice aveva avuto una visione in cui se non avesse trovato un qualche pretesto per non far attaccare i Volturi, tutti voi sareste morti! La protagonista della vera storia, aveva uno scudo e vi aveva protetto dagli attacchi mentali, ma erano in troppi, se vi avessero attaccati non ce l'avreste fatta! Ed Alice lo ha visto! Per questo è andata via con Jasper!-

- Cosa? Io, sarei scappata?-

- Non è come pensi, comunque, è un casino...-

- No Bella, possiamo farcela, puoi farcela!-

- Sì, potrei andare da loro...-

- COSA?!?-

- Sì, in fin dei conti vogliono me, ma non lo sappiamo neppure, forse vogliono solo conoscere le mie potenzialità, vedere se sono una minaccia! Quando vedranno che non gli farei nulla...-

- Non ti lasceranno mai andare Bella! Per Aro il tuo potere è troppo prezioso!-

- Ma hanno già qualcuno come me, non gli servirei a niente!-

- Due son sempre meglio di uno! Bella, ascolta, devi prima governare i tuoi poteri! Non sei in grado di fare proprio nulla in questo stadio, non riesci a controllarti! Ci hai immobilizzati, e stavi per far esplodere i vetri!-

Presi un respiro profondo, dovevo cercare di tranquillizzarmi...

- Poi già nella trasformazione hai usato i tuoi poteri! Ad un certo punto ti ho sentita, desideravi che io non sentissi, e i tuoi pensieri sono svaniti! Perciò c'è stato tempo, poteva già localizzarti! Eppure!-

Ok, forse ero paranoica, però avevo così paura...paura di perdere Edward...e la mia famiglia...dovevo esercitarmi, aveva ragione Eleazar

- Va bene, perciò quando iniziamo?-

- Prima di tutto direi che ora ti devi rilassare! Poi direi che potresti andare a cambiarti il vestito, insomma, non so se Edward accetta che tu vada in girò scosciata....-

Mi guardai imbarazzata, ero ancora con la gonna in brandelli, Emmett se la stava ridendo di santa ragione mentre Rose lo rimproverava, ed Edward che mi guardava facendo cenni col capo di assenso alle parole di Eleazar.

- Dai andiamo...-

Ed Edward mi prese per mano trascinandomi via...salimmo le scale ritrovandoci davanti ad una porta, che spalancò facendomi cenno di accomodarmi

- Entra pure!-

Entrai in quella camera perfettamente in ordine, piena di cd, libri, quaderni...era piena di cose interessanti. C'era un TV ultramoderno appeso alla parete proprio di fronte a un divano nero in pelle, c'era uno stereo altrettanto sofisticato. Due facciate anzichè essere muri erano vetrate, c'era una fantastica vista, mi avvicinai ai vetri per ammirare il panorama mozzafiato. Mi girai per osservare Edward che mi guardava attento...

- Sei bellissima...-

M'imbarazzai nuovamente per il suo complimento, però gli sorrisi...

- Allora che ne pensi della mia camera? Ti piace?-

- Sì, è bellissima! Spaziosa, ordinata ed hai una vista che è la fine del mondo!-

- Potrebbe divenire per un po' anche camera tua...-

- Per un po'?-

Ma la domanda giusta era...anche?

- Sì, finchè non avremmo uno spazio tutto nostro...-

Insomma...stavamo insieme? In fin dei conti c'eravamo detti che ci amavamo...ma in fondo non avevamo parlato di qualcos'altro...perchè ora mi dovevo fissare su queste sciocchezze? Cercai di spostare lo sguardo altrove...

- Dovrei renderla più comoda e confortevole forse...magari aggiungere un letto...-

Un letto???

- Ehm...io non dormo più...-

- Già, anche questo è vero...ma potrebbe piacerci comunque stare sdraiati in tranquillità-

Ah...aveva pensato alla tranquillità, era da Edward, cosa mai poteva pensare?

- Mi stavo chiedendo se c'è un vestito per me...-

Volevo cambiare discorso? Sì....

- Alice sta arrivando-

Ed eccola che appariva magnificamente davanti all'uscio della porta, si avvicinò ponendomi qualcosa in mano

- Bella, ti ho portato questo, penso che possa andarti bene-

E senza aggiungere altro si dileguò...perfetto, voleva che stessimo soli insomma...senza nemmeno guardare cosa mi aveva dato osservai Edward, che probabilmente capii al volo

- Ti lascio qualche minuto da sola...mi raccomando non far esplodere nulla!-

E detto ciò uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle...mi spogliai in fretta per mettermi quello che Alice mi aveva portato...peccato che non c'era uno specchio in camera di Edward, così andai verso una delle finestre per scorgere la mia immagine riflessa...era un vestito grazioso, di seta nera che scendeva aggraziato fino quasi al ginocchio, e lasciandomi anche le spalle totalmente scoperte, c'era solo una fasciatura rossa in pizzo proprio sotto il seno, e un altro pezzo di seta nero al di sopra di esso che mi copriva il petto. Mi stava bene, il nero risaltava ulteriormente il colore della mia carnagione divenuta ancora più pallida ed il rosso, s'intonava ai capelli e non solo, anche i miei occhi erano ancora cremisi. Di certo quel pizzo sarebbe stato verde se fossi stata ancora umana...ero sempre stata così entusiasta dei miei occhi...ma perchè pensarci. Toccai i miei capelli, sembravano così morbidi e setosi, non li avevo mai sentiti così vellutati...mi portai una ciocca al naso, per sentirne il profumo...sentivo una miscela di profumi, lampone, mora...e...l'odore dell'erba appena tagliata, quell'odore che sentivo anche sulla buccia dell'anguria...Era un profumo delizioso. Lasciai scivolare la ciocca di capelli dalla mia mano, per poi appoggiarla al vetro davanti a me, guardavo la mia mano, il tatto percepiva qualcosa di caldo...La mia temperatura corporea era così bassa ormai che il vetro mi sembrava caldo rispetto a me. Cercai di non spingere troppo la mano sul vetro, sapevo che una pressione troppo elevate avrebbe causato la sua rottura, ora il vetro era ancora più delicato...Mi ci sarei mai abituata? Forse col tempo...ero obbligata ad abituarmi. Però c'era qualcosa che mi era sfuggito in tutto quel trambusto...o più che altro qualcuno....Sentii il rumore della porta così mi girai ad osservare chi fosse, ma chi poteva essere se non Edward? Mi guardava esterrefatto...ed io ricambiai lo sguardo inclinando la testa...quanto avrei voluto leggergli io nel pensiero...lo vidi riprendersi e farmi un sorriso sereno

- Come va?-

- Mi sento un po' confusa...-

- Immagino...tanti cambiamenti improvvisi-

- Sì...poi non riesco a ricordarmi certe cose...è frustrante-

- Pensi sia qualcosa d'importante?-

- Non lo so, penso di sì...ma non ricordo...-

Era davvero frustrante...cercavo di scavare nella mia mente, ma era un pozzo poco profondo. Improvvisamente mi venne in mente Charlie, ecco forse era lui ciò che mi dimenticavo, non ne ero troppo sicura comunque.

- Ma ora Charlie? Vorrà vedermi, cosa gli dovremmo dire?-

- Potremmo farlo venire, e tu dovrai far credere che sei ancora in coma...non sarà difficile farglielo credere. Poi gli diremo che c'è uno specialista, magari in Europa, gli diremo che Carlisle gli ha parlato del tuo caso, e che vorrebbe vederti. Con questa scusa potremmo dire che Carlisle ti voglia portare da lui...questo farebbe guadagnare un po' di tempo-

- Tu pensi che Charlie sia d'accordo a farmi andare in Europa? Senza di lui? E nello stato in cui crede che sono?-

- Sì, ti lascerà andare, perchè gli daremo la speranza che sua figlia si possa riprendere-

- E dopo? Che faremo?-

- Vedremo...magari possiamo dirgli che non c'è speranza, e ad un tratto insceneremo la tua morte...sarebbe il modo migliore. Poi dovremmo trasferirci da qualche altra parte-

- Sarebbe il modo migliore? Scherzi? Prima gli diamo " Ehy sai c'è una speranza" e poi " Mi spiace ma è morta"...non mi sembra proprio la cosa migliore!-

- E la cosa più saggia da fare Bella!-

- Assolutamente no, ti dico io come faremo. Gli daremo la speranza che io possa svegliarmi, faremo passare altro tempo, il tempo necessario che io riesca ad utilizzare i miei poteri, e che riesca a restare a contatto con gli umani. Poi, per magia io tornerò dall'Europa con le mie gambe!-

- Bella, un giorno comunque dovremmo andarcene!-

- E lo faremo, piuttosto gli spiegherò tutto! lo so anche che mi troverà cambiata, ma potremmo dire che è stato il coma o le cure, insomma qualcosa c'inventeremo! Lui accetterà tutto, basta che sa che io stia bene...che sono viva...più o meno per lo meno-

Mi guardava senza dire nulla, per poi sospirare, era una vittoria!

- Va bene...se è ciò che vuoi e se è ciò che credi più appropriato...-

Sì, ne ero certa!

- Da quanto sono...insomma, da quanto dovrei essere in coma?-

- Quattro giorni-

Erano già passati quattro lunghi giorni? Era incredibile...mi sembrava successo ieri...Dovevo avvisarla! Cosa? Dovevo avvisarla? Ma chi? C'era qualcuno che doveva essere avvisato? C'era qualcuno a cui dovevo dire cos'era successo? Sì...Oddio, come avevo potuto dimenticarmi della mia migliore amica? Lofo! Era da quattro giorni che non aveva mia notizie, e non sapeva nulla di quello che mi era successo! Ma come potevo spiegargli tutto questo? Gli sarebbe venuto un'infarto, e di certo io non potevo stare con lei nelle condizioni in cui mi trovavo...però dovevo chiamarla, dovevo cercare di spiegargli tutto ciò...Alzai gli occhi su Edward

- Edward ti spiace prestarmi il cellulare?-

- A chi devi chiamare?-

- Mi sono ricordata quella cosa importante, che in realtà era una persona...la mia amica Vale!-

- Oh, sì, certo. In questi giorni a dire il vero ha provato a chiamare, ma non le ho risposto, non sapevo cosa dirle e non avevo voglia sinceramente di parlare molto...-

- Cavolo, sarà andata fuori di matto, avrà pensato chissà cosa!-

Prese il cellulare dalla tasca e me lo porse

- Ti lasci sola...-

- Grazie...-

Composi il numero ed aspettai...

- Pronto? Isa, sei tu?-

- Ciao Vale!-

- Dio sia lodato!!! Ma che fine avevi fatto? Perchè non ti sei fatta sentire? Sono stata in pensiero...-

Continuò così per un po' finchè gli chiesi di stare in silenzio che gli dovevo parlare di qualcosa d'importante, lei obbedì subito, percepivo chiaramente anche tramite telefono che era in ansia.

Gli raccontai tutto, dalle cose meno rilevanti, a quelle molto più importanti...parlai senza fermarmi, ma lei era rimasta in silenzio tutto il tempo...la sentii piangere mentre gli raccontavo le vicende che erano successe negli ultimi giorni. Mi ferì sentirla in quello stato, singhiozzai anch'io, ma dovevo essere coraggiosa! Gli parlai delle mie paure, gli raccontai di quando stavo morendo e dei miei pensieri delle mie sensazioni, gli spiegai il dolore che avevo provato durante la trasformazione, la mia speranza di morire per non sentirlo più. Gli dissi anche com'era andata la mia prima caccia, di quello che era successo fra me e Edward, sulla mia paura del vampiro che mi stava cercando...insomma gli dissi proprio tutto. Quando finì di raccontare c'era un gran silenzio, rotto solo dal suo infrenabile pianto...Solo dopo un bel po' smise, continuando a dirmi che stava malissimo, che non avrebbe mai immaginato una cosa simile...

- Isa...io ho bisogno di vederti....-

Aveva ripreso a piangere, non volevo che piangesse, e volevo anch'io vederla...

- Poi ti devo parlare...ma voglio vederti, ti prego Isa, ti scongiuro...-

Non riuscivo a resistere quando qualcuno mi pregava, non volevo, soprattutto non volevo che lei mi pregasse di fare una cosa che anch'io volevo fare...e come c'era d'aspettarsi...

- Ascolta Vale, tieniti pronta, fra poco vengo a prenderti....appena ti faccio uno squillo tieni gli occhi chiusi, e riaprili quando te lo dico io...ok? Ti porterò qua dai Cullen...è meglio che ci sia qualcun altro...insomma...hai capito....Lo squillo è il messaggio per dirti che arrivo, dammi il tempo per avvisare...-

- Ti aspetto....-

E mise giù...

Cavolo, cosa diavolo le avevo promesso? Alzai lo sguardo verso la porta chiusa...avevo bisogno di lui...così lo chiamai

- Edward!-

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Capitolo 23
*** 22 ***


22

 

 

 

 

 

Appeno pronunciai il suo nome Edward si presentò in camera sua, dove lo avevo chiamato

- Finita la chiamata?-

- Sì...-

Allungai la mano per dargli il cellulare, ma appena la sua mano arrivò alla mia per riprenderlo, non lo lasciai. Mi guardò insospettito dal mio comportamento...dovevo dirglielo, doveva aiutarmi.

- Ho bisogno che tu mi faccia un favore, importante...-

- Tutto quello che vuoi-

Lo guardai fisso, e lui ricambiando lo sguardo, ma probabilmente si pentì immediatamente delle sue parole...

- Bella, cosa vorresti che facessi?-

- Ho bisogno del tuo aiuto...devo parlare con la Lofo...-

- Non lo hai appena fatto?-

- Sì...ma intendo faccia a faccia...-

- Nemmeno per sogno Bella! Sei impazzita?-

- Ascolta, lo chiedo a te, perchè mi fido, perchè so che puoi aiutarmi solo tu...ascoltami, voglio andare a prenderla e portarla qua!-

- E nel frattempo? Appena sarai in sua presenza il desiderio di sangue sarà troppo forte!-

- Io gli voglio troppo bene! E poi per questo mi servi...voglio che vieni anche tu con me, cercherò di fare in fretta, tu mi prenderai per mano ed appena saremo lì l'afferrerai e veniamo qua, ed appena saremo arrivati mi allontanerò il più possibile! Edward io ce la posso fare! Ma voglio che tu mi dia una mano, voglio sentirmi ancora più sicura! Ti prego, ne ho bisogno!-

- Quello che mi stai chiedendo è improponibile Bella!-

- Hai detto " tutto quello che vuoi"-

- Certo, prima di sapere che pazzia volevi fare!-

- Tratterrò il respiro! Ti prego!-

- Aspettami qui-

Senza darmi tempo di rispondere lo vidi uscire dalla stanza...era andato a parlarne con gli altri...che naturalmente avevano tutti lo stesso parere...era una follia. Non ero pazza, lo sapevo, forse ero pazza proprio per questo perchè lo sapevo che sarebbe stato pericoloso, non solo per la Lofo, ma anche per gli altri e anche per me. Però dovevo farlo, e io dovevo resistere, non le avrei fatto del male, lei era..la Lofo! La mia migliore amica, quella che mi conosceva meglio di chiunque altro, non le avrei mai fatto del male! Ero più che certa di questo! Ero così persa nel mio autoconvincimento che non mi resi neppure conto che Edward era tornato in camera...

- Bella-

Lo guardai, non sapevo cosa stava dicendo, ma sapevo che se la sua risposta fosse stata negativa l'avrei fatto comunque!

- Va bene-

Cosa?

- Dici sul serio?-

- Sì, so che per te è importante! E poi cocciuta come sei lo faresti ugualmente, perciò è meglio che ci sia io piuttosto! Però al ritorno devi andare in soggiorno, è meglio che ci siano anche gli altri...-

Sapevo il motivo di quella decisione, ma non obbiettai, era la cosa più giusta

- Va bene, però prima devo fargli uno squillo, così lei si prepara al nostro arrivo. Gli ho detto di tenere gli occhi chiusi, e di riaprirli quando lo dico io...-

- Hai fatto bene...però devi cercare di trattenere il respiro...sarebbe meglio che tu non senta il suo profumo...-

Mentre diceva ciò mi diede il cellulare ed io feci lo squillo, gli restituì il cellulare e gli presi la mano, poi feci un gran respiro...sapevo che non c'era bisogno, anche se smettevo di respirare non avevo necessità d'ossigeno nei polmoni, però lo feci d'istinto. Chiusi gli occhi e via, sentii il cambiare della temperatura...eravamo a casa della Vale...Edward mi strinse leggermente la mano per dirmi che potevo tornare, ed ecco di nuovo la temperatura a cui ero ormai abbituata. Senza aprire gli occhi e respirare mi allontanai, spostandomi all'estremità della stanza, rimanendo anche di spalle verso di loro. Aprì piano gli occhi...era giunto il momento...

- Puoi aprirli...-

Non avevo respirato, ma sentii comunque la gola in fiamme, era un dolore atroce, ma lo avrei sopportato...sì, per la mia migliore amica lo avrei fatto, questo e altro. I miei pensieri furono poi interrotti...

- Isa....sei tu...la tua voce...-

Dovevo girarmi, dovevo farmi guardare negli occhi, ma avevo paura di vedere la sua reazione di sdegno, di paura...chiusi le mani a pugno, quasi mi conficcai le unghie nella carne. Mi girai lentamente...come ancora non mi ero mai mossa dalla trasformazione...E di fronte a me Vale...appena i miei occhi incrociarono i suoi, quello che vidi non era ciò che mi aspettavo. I suoi occhi incominciarono a riempirsi di lacrime che gli rigavano il viso, aveva lo sguardo disrtutto...stava piangendo per me? Per favore non lo fare...

- O Dio mio Isabella....tu...sei morta...ed io non ero accanto a te...-

Potevo sembrarle fredda, una statua, ma avrei pianto ed urlato dalla disperazione in quel momento...continuava a piangere, non capivo se mi stesse davvero vedendo...

- E...i tuoi bellissimi occhi verdi...-

Vidi Edward abbassare lo sguardo a quella frase...I miei occhi...sì...ora quello che lei vedeva erano due occhi color sangue, non quelli che lei aveva tanto invidiato...Quanto volevo dirgli qualcosa, però avevo paura, avevo paura che se avessi aperto bocca, il bruciore sarebbe tornato...ma dovevo dirgli qualcosa...

- Va tutto bene Vale...-

Il bruciore era insopportabile, mi era bastato pronunciare quella frase per sentirlo...ma avevo subito di peggio, dovevo ricordarmelo, la trasformazione era stata peggio....quello era sopportabile, soprattutto se fosse stato per qualcuno a cui volevo bene. Vidi gli altri girarsi, non sarebbero voluti restare lì, volevano darmi un po' di spazio, ma non potevano neppure lasciarci sole...perciò quello era l'unico modo.

- Come...stai?-

Dovevo farla smettere di piangere....così sorrisi leggermente a quella domanda prima di risponderle ed attirare lo sguardò di tutti

- Un po' morta, ma per il resto direi bene!-

A quel punto la vidi sorridere leggermente mentre tutti si guardavano stupiti e perplessi, non sapendo forse se ridere o piangere...bè, piangere no, non potevano.

- Sei tu! Non sei cambiata di una virgola, come fai a metterla sul ridere sempre?-

- Piangere non posso...ho qualche problema ai condotti lacrimali. Poi magari fra un centinaio d'anni realizzerò cosa mi è successo! Comunque sono proprio io...-

La vidi fare un passo avanti ed in quel momento tutti erano già pronti...a quel punto gli feci cenno di fermarsi, lei obbedì immediatamente, guardandosi in giro. Volevo così tanto abbracciarla anch'io...ma me lo avrebbero permesso? Ormai mi stavo abbituando al dolore nella gola, era molto più sopportabile, ed avevo davvero voglia di stringerla...però no, non lo avrebbero mai permesso...Ma io dovevo, e non avrei fatto nulla di male, perchè non si fidavano di me?
A quel punto la mia espressione cambiò, ero immobile a valutare la situazione, come una preda circondata dai predatori...non potevano impedirmelo...allargai leggermente le braccia, sotto gli occhi perplessi di tutti

- Mi spiace...ma non vi dovete muovere...-

A quel punto lo percepii chiaramente, erano tutti fermi, ma sapevo che non era per la loro volontà...sapevo che potevano solo osservare senza dire nulla, senza fare nulla...Lofo si guardava in giro senza ben capire...ma io avevo bisogno che nessuno interferisse, in quel modo mi sentivo sola con la mia migliore amica...Feci un passo in avavnti, e mi sentii felice nel constatare che la Lofo non ne fece uno indietro

- Pensavo davvero di morire...-

A quel punto mi osservò attenta

- Non ho mai desiderato così tanto di morire...ma ora che sono qui, sono felice di non essere morta...-

Ero tornata ferma ad osservarla, lei mi guardava dritta negli occhi, poi mi sorprese perchè piano si stava avvicinando a me...non so se era possibile, ma avevo più paura di lei...ormai era abbastanza vicina, potevo vedere chiaramente il sangue scorrere veloce sotto la sua pelle, potevo setire il suo cuore galoppare...no, non dovevo pensare a quelle cose. Allungò leggermente la mano fino al mio viso...e mi sfiorò la guancia con la sua pelle calda...Dio quanto avrei voluto piangere...Chiusi un momento gli occhi per poi riaprirli, aveva nuovamente le lacrime, così non resistetti oltre...l'abbracciai e lei ricambiò il mio abbraccio incominciando a piangere a dirotto...cercavo il più possibile di non stringerla dovevo misurare la mia forza, potevo ucciderla...

- Mi sei mavacata Vale!!-

- Isa!! Anche tu! Perchè è successo proprio a te! Hai sofferto così tanto...ti sarei stata accanto! Ti voglio bene!!-

- Anch'io! Ma ti prego non piangere, perchè mi fai venire il desiderio di piangere e non posso!-

Alle mie parole sembrò disperarsi ancora di più...cavolo! Ma poi improvvisamente la sentii più tranquilla. A quel punto sciolsi l'abbraccio e lei anche...

- Sei bellissima!-

Gli sorrisi

- Grazie...-

- Ma...che hai combinato?-

- Cosa?-

- Insomma...sono tutti così immobili, sembrano statue....-

Cavolo, mi ero dimenticata dei presenti...

- Appena li sbloccherò si arrabbieranno non poco...-

- Allora sei stata davvero tu! Ma come hai fatto? Insomma, riesci a controllare così bene il tuo...talento?-

- A dire il vero no...volevo abbracciarti e sapevo che non me lo avrebbero permesso...sono una neonata, sai cosa significa...perciò ho desiderato che si bloccassero...-

- Sì, è vero, mi ero dimenticata che sei una neonata pazza, che pensa solo al sangue! Anche se non si direbbe! Poi, eri pazza anche prima perciò, non è cambiato poi molto...Comunque penso anch'io che si arrabbieranno non poco Isa!-

- Già...ehy aspè io sono normalissima, non sono una neonata isterica e nemmeno lo ero prima!-

- Sì certo...allora hai preso sicuro da tua madre, perchè tuo padre è piuttosto isterico ultimamente...-

- Mio padre...comunque mia madre sì, era una donna piuttosto calma-

- Sì, lo penso anch'io...-

Le sue parole mi fecero un po' stranire...la vidi allontanarsi un po' girandomi le spalle

- Lo pensi anche tu? -

- Sì, perchè quando tuo padre si è presentato a casa mia nuovamente...era ancora isterico ed ancor di più nervoso...rispetto a tua madre che era estremamente calma...-

- Scusa?...Non....no...non ho capito....-

A quel punto si girò verso di me seria

- Tuo padre è venuto a casa mia accompagnato da tua madre...Devo dire che era piuttosto tranquilla pur sapendo che sua figlia era scomparsa....Comunque capisco da chi hai preso, insomma, è davvero una bella donna, alta, snella, lunghi capelli rossi...siccome tuo padre ha gli occhi castani reputo che hai preso da lei anche i tuoi...insomma il colore dei tuoi vecchi occhi. Però non saprei, perchè aveva gli occhiali da sole...Non ha parlato molto, ha voluto sapere da quanto non ti vedevo...Tuo padre mi sembrava più agitato per la sua presenza più che per la tua scomparsa....-

Mia madre era tornata? Era andata a casa sua per sapere mie notizie? Non la vedevo da quando avevo dieci anni....per quanto ne sapevo non aveva neppure mai chiamato mio padre per sapere di me, ed ora? Ora si era interessata? Più o meno...in fin dei conti aveva dimostrato la sua fredezza anche a lei...

- Che ha detto esattamente?-

- Sono venuti l'altro ieri...e non ha detto molto, ero sola in casa e non sapevo se volessero parlare con me...anche se pareva. Perchè non mi hanno chiesto dei miei genitori. Si è presentata senza porgermi neppure la mano. Mi ha chiesto se ti avevo sentita, e se avevo qualche idea di dove fossi...poi mi ha chiesto effettivamente da quanto non ti sentivo...diceva che sapeva che ci sentivamo, ma voleva sapere a tutti i costi da quanti giorni non ti sentivo...quando ho insistito che non ti sentivo dal giorno della scomparsa l'ho vista innervosirsi molto. Ed è stato l'unico momento in cui ha dimostrato qualcosa...Isa...non ti sembra il caso di sbloccarli? Insomma, sono inquietanti...-

- Prima dimmi se ha detto altro...-

- No, nient'altro...no anzi, quando stava uscendo effettivamente mi ha detto altro...mi ha detto che se ti avessi sentita, ti avrei dovuto dire...insomma ha detto testuali parole, " digli di ricordarsi il discorso che abbiamo fatto quando è partita per le vacanze estive in campeggio...". Dopo quella frase mi ha voltato le spalle e se nè andata. Questo è quanto! Ora direi di lasciarli liberi di muoversi Isa...non vorrei che ti facessero a pezzi e ti dessero fuoco proprio sotto i miei occhi....-

- Oh...sì...-

E a quel punto iniziò il putiferio...chi urlava di qui, chi ulrava di là...insomma tutti ce l'avevano con me! Io dal canto mio avevo ben altro a cui pensare o più che altro da ricordare. Mi ero estraniata totalmente dal caos, dovevo ricordare, era importante che io ricordassi...il discorso, il discorso che mi aveva fatto prima che io partissi per il campeggio. Per prima cosa cercai di collocare il campeggio nel suo spazio temporale, dovevo compiere un passo alla volta...quand'ero andata in campeggio? Quanti anni avevo insomma? I miei avevano divorziato quando io avevo dieci anni, perciò era successo prima, per forza...ora c'ero, era stato proprio quell'anno, a luglio, mi avevano mandato a Caorle...successivamente avevo pensato che lo avessero fatto solo per tenermi lontana dai loro litigi. Ora che avevo capito che era successo sette anni prima, dovevo ricordarmi cosa aveva detto di così importante che mi dovevo ricordare, che solo io sarei riuscita a capire. Cosa mi aveva detto? Certo, sicuramnte raccomandazioni, ma sapevo che ci doveva essere qualcos'altro, qualcosa di più importante delle solite raccomandazioni di un genitore. Ma cosa? Nel frattempo notai che la confusione era leggermente scesa, stavano chiedendo alla Vale come stava dopo il mio abbraccio, lei cercava di rassicurarli, ed Edward sembrava l'unico entusiasto per il mio autocontrollo...Ritornai ai miei pensieri che in quel momento erano più interessanti ed importanti...Ora dovevo collocare il momento in cui avevamo parlato, la mattina della partenza? No, era impossibile, ci sarebbe stato troppo poco tempo...la sera prima? Sì, era stata la sera prima della partenza...io non volevo andare...sarei dovuta rimanere fuori casa fino a fine agosto, ed io non volevo...avevo persino pianto. Mia madre mi voleva consolare...ed in quel momento tornai indietro nel tempo...sembrava che ora mi trovassi in camera mia, ma non quella che avevo lasciato...ma quella di quando avevo dieci anni, anche se molte cose erano rimaste le stesse, la riconoscevo. C'era il mio letto ad una piazza e mezza, sul comodino c'era una lampada piosttosto buffa, con disegnato Pluto, quand'ero piccola mi piaceva davvero tanto. Sul soffitto c'erano attaccate le stelle che si illuminavano la notte, di quel verde sfosforescente...nel letto c'ero io, con le lacrime agli occhi, e seduta accanto a me sempre sul letto...mia madre. Era da così tanto che non la vedevo...mi avvicinai piano...ma sapevo che non potevano vedermi...Ma anche quello era un mio potere? Eleazar aveva accennato a qualcosa di simile, aveva detto che il mio talento poteva modificare lo spazio ed il tempo attorno a me, ma era davvero possibile una cosa simile? Ero tornata indietro nel tempo? Non c'era tempo per pensare a queste cose, io dovevo sapere, dovevo sapere cosa mi aveva detto mia madre...così mi misi ad ascoltare.

***


- Isa, non fare così, vedrai ti piacerà, ci sono tanti altri bambini della tua età-

- No, io voglio restare a casa, perchè non posso restare con voi? -

- Sarà una bellissima esperienza, sarà la prima volta che lascerai casa per visitare un posto nuovo, son sicura che ti piacerà-

- Mi piace più casa!-

- Non ti piace proprio l'idea di visitare un posto di cui non sai nulla? Come fai a dire che non ti piace? Son sicura che dopo che ci arrivi non vorrai più andare via...Però anche quello sarebbe sbagliato, bisogna sempre tornare a casa!-

- Ma io voglio rimanerci a casa! E poi perchè bisogna tornare sempre a casa?-

- Perchè la tua vita è qui amore, ci siamo io e papà che ti vogliamo bene...poi non bisognerebbe cambiare per nessuno e niente, ricordalo Isa!-

- Se sei preoccupata che io me ne vada e non torni più perchè vuoi che vada?-

- Perchè sei grande ormai, ed è giusto che tu faccia un'esperienza simile, voglio che capisci cosa significa andare via da soli per poi tornare...devi capire che c'è un posto che sarà sempre casa tua!-

- Due mesi sono lunghi però!-

- Facciamo così, che dici se facciamo un patto?-

- Un patto?-

- Sì, ti do tempo tre settimane Isa, se non hai cambiato idea, verremo a prenderti...-

- Così tanto tempo?-

- Tre settimane volano vedrai, senza che tu te ne accorga! Però dovrai essere pronta in quel momento, se la tua decisione sarà quella definitiva non potrai tirarti indietro all'ultimo. Avrai abbastanza tempo per organizzarti ed essere pronta, perchè io ti ho avvisata! Che dici, siamo d'accordo?-

- Tre settimane?-

- Sì-

- Va bene! Ma ti dico già che non cambiero idea! E sarò pronta quando arriverai!-

- Ora dormi tesoro, che domani sarà una giornata stancante-

- Va bene, buona notte mamma!-

- Buona notte a te tesoro...-


Vidi mia madre darmi un leggero bacio sulla fronte prima di rimboccarmi le coperte ed uscire dalla stanza...sembrava mi volesse davvero bene...però non ci aveva pensato due volte a lasciarmi. Improvisamente mi sentivo strana, c'era qualcosa che mi stava dando fastidio, come se ci fosse qualcosa che mi risuchiava via da quel posto, da quel momento...

* * * * *

- Bella! Bella!-

Improvvisamente mi ritrovai nuovamente nel soggiorno, con Edward che mi stava scuotendo

- Ehy fai piano, che ti prende? Non ho fatto nulla a Vale!-

- Ma cosa stai dicendo? Ti ho chiamata e non rispondevi, sembravi non esserci! Eri come in trance!-

- Come? In trance?-

Era possibile che la mia testa in quel frangente di tempo avesse abbandonato il mio corpo?

- Non mi ero accorta...-

A quel punto mi abbracciò forte

- Non lo fare più, mi hai fatto spaventare!-

- Tranquillo...-

Eleazar si avvicinò a noi appena il nostro abbraccio si concluse

- Dove sei stata? Perchè sei andata via, hai lasciato qua il corpo ed hai viaggiato con la mente...-

- Non credevo fosse davvero così...comunque nulla...non è successo niente, mi ero persa...nei ricordi...-

Mi guardavano accigliati mentre io cercavo di far finta di nulla...

- Vale, spero non ti abbiano stressata troppo, sono proprio dei malfidenti!-

- Vai tranquilla!-

- Ah no, non dovevi fare una cosa simile Bella! Sai cosa poteva succedere?-

- Ma hai visto che non è successo?-

Li vidi sedersi sui divani...

- Io avevo visto che non sarebbe successo nulla!-

- E perchè non lo glie lo hai detto Alice?-

- Non mi hai dato il tempo!-

Sospirai alzando gli occhi al cielo, erano tutti seduti sui divani tranne me, non volevo fare l'ascociale, ma non sentivo il bisogno di sedermi, non capivo perchè loro lo facevano a dire il vero. Incominciarono a parlare su quello che avremmo dovuto fare nei prossimi giorni, sul piano per Charlie, di quello che avevo deciso. Naturalmente c'era chi pensava non fosse un'ottima idea, ma c'era d'aspettarselo. Eleazar poi parlò degli esercizi che mi aspettavano, disse che dovevo essere pronta perchè sarebbe stata dura e un percorso stancante...stancante...mi tornò in mente il discorso che mi aveva fatto mia madre. C'era qualcosa di strano in quel discorso? Cosa dovevo trovare in quelle parole? Ora poi? Effettivamente poteva essere un discorso adatto anche a quel momento...come? Sì, era così...io avevo lasciato casa per visitare un posto nuovo, avevo conosciuto tante nuove persone, e mi era piaciuto così tanto che alla fine dopo essere tornata a casa, avevo capito che volevo tornare e restare. Aveva detto che non dovevo cambiare nulla della mia vita per qualcun'altro...ma lo avevo fatto, per l'amore che provavo avevo scelto di restare, e alla fine ora, ero divenuta come lui. Poi aveva aggiunto che avevo tre settimane, tre settimane per cambiare opinione, e se così non fosse stato sarebbero venuti a prendermi...a prendermi...e dovevo essere pronta, dovevo essere organizzata, perchè a quel punto non sarei potuta tornare indietro...ed infine mi avvisò che l'indomani sarebbe stata una giornata stancante. Tutto quel discorso era calzante...ma com'era possibile? Perchè mia madre voleva che ricordassi proprio quello? Come faceva a sapere? No, era impossibile che lei sapesse...eppure...Incominciai a riflettere su quello che la Lofo mi aveva detto su di lei. Era bellissima, alta, snella, capelli lunghi rossi...aveva gli occhiali da sole? Ma perchè metterli in inverno? Soprattutto a Milano, che anche in estate il sole non dava così tanto fastidio, era risaputo! Non era per la luce insomma, era inutile, se non fosse che non voleva farsi guardare negli occhi...ma perchè? Non aveva dato la mano in segno di saluto, era rimasta composta e fredda tutto il tempo. Guardai Eleazar...c'era qualcosa che non andava...mi ricordai quando aveva detto che mi aveva vista dai Volturi, pensai a quando la Lofo aveva detto che mi asomigliava molto, che avevo preso da lei...Eleazar diceva d'avermi vista circa vent'anni prima. Incominciai a fare dei calcoli, mia madre ora doveva avere trentasette anni, vent'anni prima aveva l'età che io avevo adesso, cioè diciassette...Io l'avevo sognata, avevo sognato mia madre, era un incubo, mi era apparsa e arrabbiata mi aveva detto che non dovevo essere qui...ed era la stessa sensazione, la stessa che avevo provato quando ero tornata, quando sentivo che dovevo andare via, ma non era il mio volere...c'era qualcuno che voleva che me ne andassi...Eleazar aveva visto un vampiro con i miei poteri, ma era ancora umano...ma non avevo riflettuto molto sulle sue parole...non era un vampiro ma una vampira, dai lunghi capelli rossi proprio come me...non era possibile...no, non potevo crederci...ora le tre settimane di tempo mi sembravano un'avvertimento...no, lo era....avevo tre settimane per prepararmi, e a quel punto dovevo essere pronta perchè sarebbero venuti...sarebbe venuta a prendermi...
Mentre tutti stavano parlando spezzai quell'armonia...

- Abbiamo tre settimane...-

Si girarono tutti a fissarmi non capendo di cosa stessi parlando...

- Bella...abbiamo tre settimane per cosa?-

Guardai Edward...era però come se non lo vedessi, per poi aggiungere

- Fra tre settimane verranno qui per ucciderci....-

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Capitolo 24
*** 23 ***


23

 

 

 

 

 

Mi guardavano tutti, immobili nella loro perfezione...Io ero sicura di quello che avevo detto, ero ormai sicura delle mie idee, ora i pezzi mancanti erano tutti insieme, ed ora mi sembrava tutto più chiaro. Mia madre era una vampira...ma c'era dell'altro aveva i miei stessi poteri, e stava dalla parte dei Volturi...Era possibile che avevo preso da lei le mie potenzialità? Che poteva avermele trasmesse? Lei aveva visitato questi luoghi molto tempo prima, quando ancora aveva diciassette anni, quando ancora non aveva sposato mio padre, quando ancora io non ero neppure nata, ne in programma. Era possibile che i suoi poteri si fossero attivati prorpio alla mia stessa età? Come faceva a conoscere questi luoghi? Ci si era trovata per puro caso? Io, in fin dei conti avevo letto un libro che ne parlava...e se fosse che anche lei era venuta a sapere di questi posti tramite degli scritti? Eleazar aveva raccontato che c'era stato già qualcuno con i miei poteri, circa un centinaio di anni fa, e che aveva scritto di questo luogo...e dei suoi abitanti. Se io avevo avuto questo talento da mia madre era possibile che fosse ereditario giusto? Poteva essere che quel tizio fosse un mio antenato? E che i suoi scritti erano passati da generazione in generazione fino a mia madre? Che leggendoli aveva scoperto tutto? Ed era ancora possibile, che in qualche modo mia madre se ne volesse disfare e in qualche modo inspiegabile erano caduti in mano a qualcuno che tranquillamente aveva scritto un'intera saga su questi luoghi e persone? Ora davvero mi sembrava tutto più cristallino, e tutto molto più terrificante...mia madre, quella che aveva dato la vita voleva uccidermi. Aveva preferito abbandonare sua figlia per tornare dai Voluri, ma perchè? Cosa c'era di così importante, più importante di sua figlia stessa?
Guardavo la mia nuova famiglia che era immobile a riflettere sulle mie parole, e non sapevo se parlargli o meno di tutto ciò...no, non volevo, non me la sentivo, almeno per ora di dirgli la verità...ma come giustificare le mie parole?...Un modo forse c'era...una bugia, che totalmente bugia non era

- Bella...-

Richiamò la mia attenzione Carlisle

- Come fai a dire una cosa simile?-

Era ora...

- L'ho visto...-

- Scusa?-

Ok, ero sembrata Alice....

- Quando ero in trance, la mia mente è viaggiata nel tempo...scoprendo così, che fra tre settimane arriveranno...-

A quel punto qualcuno si alzò in piedi agitato dalle mie parole...altri erano stupiti...

- Ma ne sei sicura? Sei sicura di quello che dici?-

- Sono certa di quello che ho visto...E vi confermo che abbiamo solo tre settimane...-

Mi vergognavo per la mezza bugia che stavo raccontanto, ma la vergogna era troppa, dire che era tutta causa mia...tutta causa di mia madre...era troppo...

- Lofo...ti porto a casa....è ora che tu vada. Sarà meglio! Nel frattempo vorrei che chiamaste Charlie per riferirgli del mio trasferimento in Europa. In questo modo quando torno aspetterò il suo arrivo, vorrà vedermi prima che parta...-

- Aspetta Bella, non credi che dovremmo valutare con calma la situazione?-

- No Alice, questo è quanto...tre settimane volano, ed io ho davvero poco tempo per imparare tutto ciò che potrebbe servirci a non perdere la vita...-

Li vidi sossultare a quelle parole...forse avevano incominciato a comprendere la gravità della situazione...

- Forse dovrei avvertire altri vampiri...ci servirà più aiuto possibile...-

- Mi sembra un'ottima idea Eleazar!-

- Ok, allora io incomincio a mobilitarmi...telefono alla mia famiglia e li avverto di venire qua. Appena arriveranno ci divideremo per andare a cercare chi può volerci aiutare...-

- Perfetto, dai Vale andiamo...-

- Aspetta Bella vengo anch'io con voi...-

- NO!-

Si girarono tutti a guardarmi per la mia uscita così squillante nei confronti di Edward...così mi ripresi...

- Ehm...vorrei che tu andassi con Carlisle da Charlie, se non ti dispiace...Io credo di aver dimostrato che ce la faccio...-

Sapevo che non avrebbe voluto e di certo non era perchè non si fidasse, ma sapevo com'era fatto, se fosse venuto lo stesso avrebbe pensato che io ora credevo che non si fidasse di me, e non avrebbe voluto che accadesse ciò...Però io avevo bisogno di stare con la Lofo da sola, a qualcuno dovevo dirlo...e lei era la scelta migliore.

- Va bene...-

Gli feci un sorriso per ringraziarlo della fiducia....non mi ero mai sentita più falsa di quel momento. Vale mi guardava strana, mi conosceva da troppi anni, e sapeva che c'era qualcosa sotto, e che il mio comportamento la diceva lunga. Salutò velocemente tutti, sperando vivamente di poterli rivedere...Poi piano si avvicinò a me...

- Possiamo andare!-

- Perfetto...torno subito...-

E detto ciò scomparì dalla loro vista per ritrovarmi nella stanza della mia migliore amica, che piano si allontanava da me. Senza dire una parola andò alla finestra dandomi le spalle

- Allora cosa mi devi dire?-

La guardai senza dire nulla...

- Dai, ti conosco e so quando devi dirmi qualcosa d'importante, per questo non hai voluto che venisse Edward, non volevi che lo sapesse...Però mi chiedo cos'è che vuoi nascondergli? E' qualcosa di così tremendo?-

- Di più...-

A quel punto si girò di scatto con espressione preoccupata...era ora che gli dicessi la verità, era ora che qualcuno sapesse la verità...ed era ora che mi sfogassi finalmente...
In fin dei conti non mi ero ancora sfogata di persona con lei, così mi lasciai andare, peggiorai il mio stato d'animo raccontandogli cos'avessi scoperto in quel fragente di tempo...Mentre raccontavo mi sembrava una cosa così inverosimile...era davvero un'incubo. Alla fine del racconto ero ancora più sconvolta di prima e la Lofo era sconvolta quanto me.

- Sono davvero senza parole Bella...Quando hai intenzione di dirlo agli altri?-

- Non lo so, ma dovrò...-

- Ora però ti devi rilassare va bene? Pensa a quanto Edward ti ama...-

- Già...-

- C'è...hai metabolizzato bene? Ora voi due state insieme...-

- Più o meno, ancora non ne abbiamo parlato di questo...-

- Ma dai, che c'è da dire suvvia!-

- Boh...non lo so...comunque ora è meglio che vada, non vorrei farli sclerare maggiormente...-

- Va be, mi raccomando...abbi cura di te...-

- Grazie per avermi ascoltata ed aver cercato di tirarmi su il morale parlandomi di Edward...-

Mi sorrise e avvininandosi piano mi abbracciò....

- Ti vorrò per sempre bene...-

La guardai per fargli capire che anche per me sarebbe stato lo stesso...Poi la lasciai per tornare a casa.

- Bella! Ma quanto tempo ci hai messo? Tuo padre sarà qui a momenti! Sbrigati, andiamo!-

Alice senza darmi tempo, mi trascino nella camera dove c'era il letto che era stata la mia pira...Mi tolsi le scarpe e le infilai sotto il letto poi mi sdraiai...Era una cosa così strana...Mi tirai la coperta fino sotto le ascelle

- Bella, ricordati di respirare...Se no sembrerai morta...Sono arrivati...-

Senza risponderle chiusi gli occhi, avevo una certa ansia...mi concentrai sui rumori...Sentii aprire la porta ed entrare qualcuno, tre perosne, con tre cadenze di passi differenti. Percepì il rumore di un cuore che palpitava velocemene...Charlie! Improvvisamente e purtroppo sentii anche il suo profumo, ero riuscita a controllarmi con la Lofo...ora dovevo ricominciare da capo. Lo sentii salire le scale, ormai era vicino, il dolore si faceva più forte...dovevo resistere. Trattenni il respiro cercando però di muovere la pancia in modo che sembrasse che stessi respirando...

- Oh Dio la mia bambina...-

Improvvisamente sentii il calore della sua mano sulla mia fronte, e le sue dita nei miei capelli...lo sentii improvvisamente piangere...Oh papà..quanto avrei voluto abbracciarlo e dirgli che andava tutto bene...

- E' così...fredda...é normale? Sì insomma, è ghiacciata...-

- Sì Charlie, stai tranquillo è normale...-

- Sembra così diversa, la sua pelle è così chiara....i suoi capelli....insomma...-

- Alice la sta curando anche se è in coma, vuole che sia sempre bellissima...Poi sta avendo le cure migliori che posso dargli...-

- Sembra che stia dormendo, sembra così tranquilla...chissà se può sentirmi...-

Sì papà posso sentirti...

- Era così felice quella mattina...era da molto che non la vedevo così...E' così buona...non merita tutto questo, non meritava quello che le è accaduto....-

- Nessuno lo merita...-

- Pensi davvero che quel medico possa far qualcosa? Pensi davvero che si possa svegliare?Voglio sapere la verita Carlisle...-

- Sì Charlie, credo che ci siano buone possibilità-

Lo sentii piegarsi su di me e darmi un bacio sulla ffronte, quel contatto mi turbò enormemente...

- Ti voglio bene piccola mia...-

Lo sentii andare via seguito da un'altra persona...Carlisle...Ero così triste...strinsi la coperta nelle mani senza aprire gli occhi...e a quel punto sentii che qualcuno si sedette accanto a me, sapevo chi era, Edward. Mi appoggiò la sua mano sulla mia, ed io allentai la stretta sulla coperta...

- Come ti senti?-

Non riuscì a rispondergli e neppure ad aprire gli occhi per guardarlo...

- Dimmi cosa stai pensando...-

C'erano così tante cose a cui stavo pensando e a cui non riuscivo a dare voce...mi vorticavano così tanti pensieri...mi sentivo contemporaneamente così vuota, delusa...morta. Mi resi conto in quel momento che bastava molto meno della morte per uccidere una persona...stavo pensando ancora a quella donna, a quella donna che una volta era mia madre...ma che ora più che mai non lo era più. Cosa stavo pensando? Forse sarebbe stato meglio dirglielo, sarebbe stato sicuramente meglio se lui lo sapesse...Perchè iniziamo a vivere veramente solo quando ci viene data una seconda possibilità? Ma poi è così necessario mancare la prima?E' realmente impossibile cogliere la vita se non sei sul punto di perderla? E' inevitabile accorgersi di amare quella persona prima di compiere un errore fatale? Serve la caduta per accorgersi di volare? Serve veramente?...Oddio...mi stava scoppiando la testa...no, era decisamente meglio non dirgli la verità per il momento...ero davvero una vigliacca...cosa credevo, che non avrebbe capito? Che forse il suo amore non era così grande per comprendermi? Che forse non ero così importante?Tutto questo perchè? Solo perchè in fin dei conti non stavamo insieme? Eh...no, era decisamente meglio che non sentisse neppure i miei pensieri...Aprì finalmente gli occhi per guardarlo, era lì, fermo, che mi osservava, in quel momento percepì chiaramente i lineamenti dei vampiri, dal suo viso non traspariva nessuna emozione, era solo lì fermo e immobile mentre mi osservava...e capii che ai suoi occhi probabilmente io ero lo stesso. Stava ancora aspettando una mia risposta probabilmente...gli sorrisi, cercando in tutti i modi che non notasse la mia angoscia in quel sorriso, che non notasse quanto fosse falso...

- A nulla...Direi che è ora di scendere, devo incominciare ad esercitarmi con Eleazar...-

Mi alzai dal letto con naturalezza, mentre lui era ancora fermo lì...inclinai leggermente la testa per osservarlo

- Vuoi partecipare anche tu?-

- Non penso che sarei di grande aiuto...Quando sono divenuto vampiro ha capito Carlisle prima di me che potevo leggere nel pensiero...-

- Bè, potresti sempre essere un sostegno morale! Poi per te dev'essere importante vedere per la prima volta cosa posso fare con il mio talento!-

- Non hai dubbi che per me sia importante?-

Lo guardai senza capire, il suo tono era così freddo e distaccato...ma cosa voleva dire? Improvvisamente mi sentii chiamare, così sciolsi il nostro sguardo per andare in soggiorno...Mi stupì il fatto di non vederlo venire dietro di me...che aveva improvvisamente?

- Allora Bella sei pronta? Direi che è meglio che andiamo fuori...voi altri invece è opportuno che rimaniate in casa, non si sa mai...-

Guardai stupito Eleazar, aveva paura che facessi qualcosa di così pericoloso? Lo vidi uscire velocemente dalla porta facendomi segno di seguirlo...io guardai per un momento le scale e non percepì l'arrivo di Edward...e la cosa mi ferì più di quanto mi aspettassi. Mi girai ad osservare fuori tramite il vetro, sospirando mi ritrovai già fuori davanti ad Eleazar.

- Perfetto Bella...Allora, per quanto direi che abbiamo tutti constatato, riesci perfettamente a teletrasportarti, sia nella stessa dimensione che in vari spazi temporali. Già questo è un gran inizio, significa che non dobbiamo proprio iniziare da zero. Però c'è una cosa molto importante da fare ora, come inizio, dobbiamo cercare di farti controllare quando hai uno sbalzo d'emozione-

- A controllarmi?-

Insomma mi sembrava come quando ero nervosa per qualcosa e qualcuno mi chiedeva se avessi il ciclo...

- Certamente, insomma Bella, ad esempio oggi, quando ti sei agitata hai fatto quasi scoppiare in mille pezzi i vetri...e questo è uno dei tanti avvenimenti. Perciò, ora vedremo che succede se ti arrabbi...-

- Perciò mi stai dicendo che vuoi farmi arrabbiare e vedere cosa succede?-

- No, voglio farti davvero infuriare e tu devi cercare di controllarti!-

Oh bene....davvero...andiamo bene! Non sarebbe stato comunque molto difficile, Eleazar aveva quel non so che, che faceva innervosire di natura, poi aggiungendo il fatto che ero già nervosa per mia madre, e per Edward! Incrociai le braccia guardandolo già un po' stizzita

- E come credi di farmi infuriare?-

- Non ci vorrà molto, in fin dei conti sei comunque una neonata...-

Oh sì certo, una neonata fuori di testa, ma come avevo potuto dimenticarlo?

- Forse sarebbe stato utile che la tua amica sarebbe restata, o che fosse venuto Edward...-

- Ed ora che centrano Vale ed Edward?-

- Insomma, potevo cercare di farti innvervosire avvicinandomi a lei con strane intenzioni, oppure farlo con Edward. Ma purtroppo la prima l'hai mandata a casa, il secondo sembra poco interessato...-

Perciò era così, Edward era poco interessato? Avevo avuto il dubbio, ma se lo aveva notato anche lui allora lo avevano notato tutti, e se lo avevano notato tutti allora poteva essere vero...

- Ma in fin dei conti posso capire...-

- Scusa?-

Le mie braccia tornarono lunghe sui miei fianchi...

- Forse però non è chè è poco interessamento, ma è rabbia. In fin dei conti lui e l'intera sua famiglia è in pericolo per causa tua...Hai detto che avevi fatto tanto per non usare i tuoi poteri, ti sei lasciata travolgere da una macchina persino. E poi, sul punto di morte, dici che vuoi una seconda possibilità? Non credi che se fossi morta, ora, non saremmo in questo problema? Che forse se fossi morta avresti lasciato vivere tutti noi?-

Le sue parole furono come una frusta sulla pelle, era come il fuoco che mi aveva divorato per lungo tempo...le sue parole erano così reali. Ma perchè ci stavo male? Perchè mi arrabbiavo? Certo non ero arrabbiata con lui, ma con me stessa...lui aveva solo detto quella verità che nessuno ancora aveva avuto il coraggio di dirmi in faccia...

- Credi che non maledicano il giorno in cui sei comparsa in questa città?-

No...io ero morta per cercare di non metterli in pericolo, non potevano pensare una cosa simile...Le mie unghie si conficcarono nel palmo delle mani...

- Ora basta!-

- La verità fa male...lo so bene! Ora hai ottenuto ciò che volevi, in fin dei conti tu stessa hai detto che saresti stata curiosa dei tuoi poteri da vampira...e chissà come mai, eccoci qua...guarda un po' le coincidenze!-

Cosa? Credeva che io lo avessi fatto di propostito? Che io mi ero lasciata travolgere dalla macchina per quest'obbiettivo?

- Questa non è la verità!-

- Ne sei sicura Bella?-

A quel punto non potei non ringhiargli contro...

- Come ti permetti a dire una cosa simile? COME? TU! Che cosa ne vuoi sapere del dolore se non ricordi che significa essere un'umano? Se non ti ricordi cosa significa avere un cuore nel petto che batte?  Tu, proprio tu ora sei qui a dirmi certe cose quando eri il primo ad essere nella guardia dei Volturi?-

Orami non ci vedevo più dalla rabbia...più lo guardavo e più cresceva in me il desiderio di vederlo scomparire...il volerlo vedere soffrire come avevo sofferto io nel momento stesso che il veleno si stava prendendo la mia vita! Forse riprovare quella sensazione, forse essere risucchiato in quel turbine di dolore gli sarebbe servito per comprendere cosa IO avevo sopportato! Lo vidi ad un tratto accasciarsi a terra, in ginocchio, io ero lì a guardarlo dall'alto, provando solo una tale rabbia...

- COSA NE SAI TU DEL DOLOREE!!!-

Gli urlai contro, mentre si piegò su se stesso ed iniziando ad urlare...Lo vedevo che cercava di parlare...cercava forse di dirmi altre falsità? Improvvisamente fui distratta da qualcosa...c'era qualcosa di strano...spostai il mio sguardo da Eleazar e fissai il bosco alle sue spalle...Orami non percepivò più le urla...c'era qualcosa...ma cosa? I miei pensieri fuorno annebbiati improvvisamente...In me c'era un desiderio nuovo ed improvviso...dovevo uccidere Eleazar...ma perchè? Io volevo solo che soffrisse, non volevo certo la sua morte...

- Sì che la vuoi...pensa a ciò che ti ha detto...-

Sì...aveva detto delle cose tremende, ma ero in grado di ucciderlo?

- Sì...-

E lo volevo davvero?

- Sì...-

Sì, volevo che morisse, aveva detto cose tremende...ma poi dopo? Gli altri se la sarebbero presa con me...

- E qual'è il problema?-

Ci sarebbe un forte litigio...

- E tu potresti uccidere anche loro-

No, io non voglio...

- Tu credi di non volerlo, ti stai cercando di convincere, ma in realtà lo vuoi...Perchè loro non sono la tua famiglia...quella non è casa tua-

Non è casa mia...

- No...tu devi tornare a casa...ci sarà sempre un posto dove tornare e quello non è qui...-

Io, non dovevo essere qui...come? Improvvisamente cedetti sulle ginocchia afferrandomi la testa...ora capivo...sapevo cosa fare...

- STAI LONTANA DA ME!!! ESCI SUBITO DALLA MIA TESTA!!! TI ODIO!! LASCIAMI IN PACE!!! STAI LONTANAAAAA!!!-

Le mie urla furono tremende, raccolsi tutte le forze ed incominciai a proiettare dolore in tutte le direzioni, come se potessi colpire davvero qualcuno facendo quel gesto. Percepì la terra sotto di me spaccarsi, era come se fosse caduto un masso da un grattacielo, facendo un foro con attorno varie spaccature...doveva andarsene...che Dio la maledisse per il male che era riuscita a creare...Avevo ancora le mani sulla testa, quando mi setii scuotere e chiamare...

- Bella! Stai calma! Va tutto bene! Guardami! Sono qui, siamo tutti qui, stai bene! E' tutto a posto!-

Ormai non ascoltavo nemmeno quello che mi dicevano tutti, ero troppo agitata, troppo sconvolta...mia madre, mia madre mi era entrata nella testa e voleva che io li uccidessi. E poi cosa avrebbe voluto? Non mi resi nemmeno conto che ormai ero in casa, mi avevano portata di peso, non poteva entrarmi nella testa quando voleva! Dovevo impedirglielo...
Incominciai a singhiozzare togliendomi le mani dal viso, Edward appena vide i miei occhi sconvolti mi abbracciò...Percepì che erano tutti lì a parte Emmett e Jasper che si erano allontanati verso il bosco, così mi allarmai ed incomicai a parlare velocemente fra i continui singhiozzi, anche se capii successivamente che parlavo più a me stessa che a loro...

- No, digli di restare...stanno andando a controllare se c'è qualcuno, ma anche se c'è, non la troverebbero...e poi magari non c'è davvero, magari lei è in Italia, a Volterra...lei è più forte di me, oddio...perchè, perchè mi sta facendo questo? Non mi ha rovinato abbastanza la vita? Perchè non mi lascia in pace? Io la odio! Può entrarmi nella testa quando vuole, in fin dei conti abbiamo lo stesso sangue...-

Le mie parole quasi gridate sovrastavano le voci di tutti, ma improvvisamente sentii silenzio...nessuno parlava, quella apparente quiete era spezzata solo dai miei singhiozzi...mi spaventai un po' così incominciai convulsamente a guardarmi in giro per controllare che stessero tutti bene, ed era così, almeno in apparenza...Mi fissavano...poi capii il motivo...cosa avevo detto? Mi ero fatta sfuggire troppo...ero stata una sprovveduta e stupida...Vidi Edward sedersi accanto a me sul divano..appoggiando le mani sulle mie...

- Bella...tu sai chi è?...Insomma Bella, cosa significa che avete lo stesso sangue?...-

Cosa dovevo rispondergli? Non potevo certo continuare con le menzogne, ormai era inutile...

- Sì...-

Riuscì a dire...per poi prendere un respiro inutile e continuare

- Quella vampira...è mia madre...-

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Capitolo 25
*** 24 ***


CIAO A TUTTI DOPO TANTISSIMO TEMPO! VI CHIEDO ENORMEMENTE SCUSA! MA CI SONO STATI DEI PROBLEMI CHE MI HANNO ASSORBITA TOTALMENTE! VI PROMETTO PERO' CHE NON ACCADRA' PIU'! OGGI CERCHERO' DI METTERE UN PO' DI CAP. SPERANDO DI FARMI PERDONARE! E PER NON LASCIARVI ANCORA A LUNGO ASPETTARE LE VICENDE DI QUESTA FF! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA DEL 24ESIMO CAPITOLO! UN ABBRACCIO A TUTTI!

 

24

                                        

Rimasero tutti esterefatti dalle mie parole, nessuno avevo il coraggio di dire nulla, sicuramente non si aspettavano una cosa simile...ma non era solo quello in fin dei conti. Avevo appena rivelato che il vampiro che voleva ucciderci era mia madre...quella che mi aveva dato la vita, ora, voleva strapparmela...Eleazar fu il primo a parlare...

- Bella, ma sei sicura di quello che dici?-

- Sì, pienamente sicura...e tramite lei so che ci restano tre settimane...-

- Tramite lei?-

- Sì...Alla Vale gli aveva detto di ricordarmi un discorso che mi aveva fatto...al primo impatto non capì cosa volesse significare, cosa c'era mai di così importante in quel discorso? Quando sembravo in trance non ho visto il futuro, ma il passato, era come se fossi nel momento stesso in cui lei mi stava facendo quel famoso discorso. Non comprendevo cosa ci fosse d'importante...non aveva senso...poi incominciai a pensarci...non era un semplice discorso, era come un messaggio criptato, un messaggio che solo io sarei riuscita a cogliere...In quel momento mi ha dato tre ettimane di tempo, mi ha detto che devo prepararmi perchè verranno a prendermi...E che non potrò tornare indietro...E prima, prima una voce in me mi diceva che dovevo ucciderti Eleazar, che sarei stata bene se lo avessi fatto...che era giusto farlo. Mi aveva convinta, ero convinta, era quello che volevo...poi ho pensato a tutti voi, a quello che avreste provato per un mio gesto simile...non volevo...e così la mia testa ha ricominciato a ragionare, la voce, quella voce che credevo la mia coscienza mi diceva che sarei stata in grao d'uccidervi tutti...e che poi sarebbe tornato tutto come prima, che potevo tornare a casa mia...a quel punto ho capito, ho capito che non erano i miei pensieri, io non potevo volere la vostra morte, così mi sono ribellata, ho cercato di farla uscire...ho incominciato a concentrarmi su quello che provavo...e sentivo che da dentro di me si scagliavano con forza in tutte le direzioni delle freccie, ma non erano reali, non erano frecce, era puro potere mentale, puro dolore scagliato ovunque...dovevo farla andare via, volevo farla soffrire, volevo ucciderla. Ma lei probabilmente non era nemmeno lì, non ha bisogno di starmi vicino...lei è collegata a me in un modo naturale, è un legame indissolubile...sono carne della sua carne....-

Erano tutti in silenzio, paralizzati dalle mie parole...la prima a rompere quel silenzio fu Esme

- Come fa una madre a volere la morte della propria figlia?-

- Perchè non ce lo hai detto subito Bella?-

Mi chiese Carlisle

- Come potevo spiegarvi una cosa simile? Come potevo dirvi con naturalezza che...quella che una volta era mia madre adesso è un'assassina? Che adesso vuole uccidermi ed uccidervi?-

- Bella, tu fai parte di questa famiglia ormai, dovevi fidarti di noi!-

Facevo parte di questa famiglia? Non mi ricordavo quand'era stata l'ultima volta che avevo fatto parte di una famiglia...come avevo potuto nascondergli una cosa del genere? Loro che c'erano sempre stati? Loro che mi volevano davvero bene? Mi vergognavo per il mio comportamente...abbassai lo sguardo imbarazzata, per poi rialzarlo e fissare Eleazar...

- Scusa...-

- Per cosa?-

- Per il dolore...non volevo...cioè in quel momento lo volevo, ma non ero lucida, mi spiace...-

- Oh...stai tranquilla, mi hai solo ricordato quello che avevo provato durante la trasformazione...-

- Come? Ti ha fatto provare quel dolore? Bellina, come hai potuto! AHAHAh bè certo non ti sei risparmiato nemmeno tu a farla inferocire è Eleazar? Abbiamo dovuto trattenere Edward! Sarebbe venuto fuori per farti smettere!-

Edward? Edward era lì a guardare? Allora gl'importava...voleva far smettere Eleazar di dire certe cose

- Ho detto quelle cose proprio per farla arrabbiare...certo non mi aspettavo che perdesse così tanto le staffe, le avevo detto di cercare di controllarsi...però almeno ho constatato cos'è in grado di fare...e direi che non mi piacerebbe riprovarlo!-

- Certo c'era da preoccuparsi di più se dava ascolto a quella voce-

Guardai Jasper che si era intromesso tranquillo nel dialogo

- Ma Alice l'avrebbe vista in tempo!-

- Non lo so Emmett, in fin dei conti Bella può bloccare i poteri, perciò poteva bloccare anche i miei!-

- Fantastico...questo significa che nemmeno voi che avete i poteri siete in grado di fare molto...-

- Certo Rose, ma potremmo sempre usare la forza!-

- Certo Emmett, ma ti dimentichi che Bella può entrarci nella mente e farci uccidere l'un l'altro mentre lei rimane a guardare!-

- Perciò Eleazar direi che sarebbe meglio che la prossima volta ci pensi due volte prima di farla infuriare! Se poi nemmeno io posso usare il mio potere per calmarla!-

Stavano parlando di me come se io non ci fossi...sembravano quasi divertiti...ma cosa gli diceva la testa? Gli avevo appena rivelato che la pazza vampira di mia madre ci voleva fare tutti secchi e loro ci stavano scherzando su?

- Chissà chi avrebbe fatto fuori per primo! Di certo si sarebbe ricordata che all'inizio non gli ero simpatica...-

- No, no tesoro, per primo avrebbe fatto fuori Edward ahahahah-

- E perchè mai, proprio Edward?-

- Perchè in quel momento sarebbe stato il primo che avrebbe incontrato reputo ahahah e poi l'ha abbandonata contro Eleazar!-

- Allora lui sarebbe stato il secondo, perchè io ero il primo che avrebbe fatto fuori vi siete dimenticati?-

Ma cosa stavano dicendo? Tutti continuavano a parlare tranquillamente, a parte Edward accanto a me...dopo la mia rivelazione non aveva detto nulla...cosa mai stava pensando in quel momento? Di certo non che lo avrei ucciso, suvvia! Forse però, era ferito...era ferito perchè non mi ero confidata con lui, probabilmente ci aveva ragionato su, era troppo intelligente per non esserci arrivato. Sicuramente aveva capito perchè ero voluta andare via da sola con la Lofo, aveva di certo compreso che gli dovevo parlare, ed ora aveva saputo di cosa...Improvvisamente lo vidi alzarsi ed allontanarsi, gli altri gli avevano lanciato uno sguardo di sfuggita senza però smettere di parlare, forse avevano capito anche loro...Alice si avvicinò a me con naturalezza, mentre il suo ragazzo diceva che lui l'avrebbe protetta...da me.

- Bella...-

Mi chiamò a bassa voce, mentre tutti parlavano fra loro facendo finta di nulla...mi girai ad osservarla

- Vai a parlargli...-

La guardai triste prima d'alzarmi e andare via senza dire una parola. Avevo sentito Edward andare in camera sua così andai su per le scale diretta in camera...la porta non era chiusa...e questo già era un punto di partenza. Bussai leggermente sullo stipide della porta...lui era di spalle e osservava fuori...

- Posso?-

Gli chiesi...e lui senza girarsi mi rispose

- Non dovresti neppure chiederlo....ma forse questo è ovvio solo per me...-

Mmm...non si prostettava nulla di buono, proprio per niente. Entrai e chiusi la porta dietro di me, sapevo che se gli altri avessero voluto potevano udire tranquillamente ogni cosa, ma lo feci ugualmente, non avrei mai perso quell'abitudine.

Cosa dire? Eravamo in silenzio, un silenzio davvero angosciante...ma cosa mai potevo dirgli?

- E' per questo che non hai voluto che ti accompagnassi a portare Valentina a casa vero? Perchè volevi raccontargli la verità...-

Ecco, aveva capito...cosa potevo rispondergli? Era vero...

- Ti sei voluta confidare con lei, ti sei voluta sfogare con lei. Con questo non voglio dire che non dovevi, sarei egoista...in fin dei conti è una cosa naturale, è la tua migliore amica. La cosa che trovo veramente assurda è il fatto che tu dopo non lo hai fatto con me, non solo mi hai tenuto all'oscuro di una cosa così importante, ma mi hai mentito Bella!-

A quel punto si girò a guardarmi negli occhi

- Mi hai fatto credere che andasse tutto bene, mi hai detto che avevi visto il futuro...non ti sei fidata di me! Credevo che ci fosse qualcosa, ma forse mi sono sbagliato in fin dei conti, per me era ovvio che tu ne parlassi prima con me, invece lo sono venuto a sapere per errore, perchè ti sei fatta sfuggire una frase. Cos'è per te l'amore se non provi fiducia? Tu saresti stata la prima a cui io avrei detto una cosa per me così importante! Non Carlisle che è mio padre e che mi conosce da sempre, non Esme che mi comprenderebbe in ogni caso, non ai miei fratelli, ma a te Bella! Sei riuscita a fingere così bene, anche quando ti ho chiesto se andasse tutto bene, proprio quando è andato via Charlie...tu sei riuscita a sorridermi e guardandomi negli occhi mi hai confermato che era tutto ok! Come puoi aspettarti, ora, che io creda a qualsiasi altra cosa che tu mi hai detto? Come? Tu hai creduto che quello che io provo per te sia una cosa superficiale, una cosa non così profonda...per questo non hai voluto dirmelo! Come credi che io mi possa sentire? Come ti sentiresti tu, al mio posto?-

Era distrutto...per colpa mia stava terribilmente soffrendo...ma non doveva pensare che io non lo amassi, era l'unica cosa sicura della mia esistenza in quel momento...

- Allora? Non mi vuoi dire proprio nulla Bella? Forse no...forse fai bene a non dirmi nulla perchè in fondo non sono il tuo ragazzo giusto?-

Cosa? Ma come faceva a sapere...oddio...aveva sentito i miei pensieri...ma quando? Ma certo...nel momento in cui ero sdraiata...stava per dire altro quando lo fermai...doveva sapere

- Io...non ti ho detto nulla...perchè....-

- Perchè cosa?!-

- Perchè mi vergognavo....-

A quel punto lo vidi al quanto perplesso...sembrava non comprendesse la mia spiegazione

- Mi vergognavo della verità...come mi vergogno ora. Lo capisci che è colpa mia Edward? Lo capisci che quella che vuole ucciderti e uccidere tutti è mia madre? Capisci che è solo colpa mia? Che se io non fossi venuta, se fossi tornata e restata non sarebbe accaduto nulla? Mi vergogno perchè sono stata egoista Edward...io ho provato ad andare via...ho tentato, ma stavo soffrendo e non volevo...soffrivo perchè mi mancavi tu...e perciò sono tornata. Ed è perchè io non volevo morire, perchè non volevo lasciarti, che tu mi hai trasformata condannando te stesso e tutti gli altri. Lo capisci? Come potevo dirtelo....-

Le parole mi si bloccarono per il riprendere dei maledetti singhiozzi, volevo dirgli così tante cose...che si sbagliava, che io lo amavo, che mi dipiaceva...Ma improvvisamente e senza preavviso le braccia di Edward mi avvolgevano in un abbraccio, carico d'amore in cui io mi sentii estremamente protetta...

- Scusa...-

Riuscì a dirgli...

- Sshh...non devi chiedermi scusa, non volevo che mi chiedessi scusa...volevo solo che comprendessi che mi avevi ferito con i tuoi silenzi. Volevo che ti fidassi di me....Io ti amo Bella...-

- Anch'io ti amo Edward...-

Restammo in silenzio abbracciandoci...

- Bella...-

- Mmm...-

- Che diresti se ti proponessi di divenire la mia fidanzata ufficialmente?...-

Rimasi ammutolita per un'istante per poi abbracciarlo ancora più forte!

- Non desidererei altro che questo!-

Ed ecco che mi alzò per baciarmi appassionatamente...era bellissimo! Lo vidi sorridere davvero felice...

- Ed appena tutto questo...-

Stava per aggiungere altro quando però mi vide distratta da qualcosa...mi riappoggiò a terra guardando in giro...

- Cosa c'è amore?-

Dal piano di sotto setimmo Eleazar chiamarci, così in mezzo secondo fummò già in soggiorno per vedere cosa stesse succedendo

- Cosa c'è Eleazar?-

Chiese Edward, mentre io ancora non capivo cosa c'era...ma c'era qualcosa che mi distraeva terribilmente...

- C'è qualcuno!-

A quelle parole mi girai di scatto ad osservare Eleazar

- Cosa vuoi dire?-

Senza dare il tempo di rispondere a Edward andai di corsa fuori, sapevo cosa stava per rispondere, non mi serviva restare ad ascoltare. Comunque anche il resto dei presenti mi venne dietro...Restammo tutti fissi e compatti ad osservare davanti a noi, io ero davanti a tutti e qualche passo dietro di me c'era Edward, ma potevo sentire che ad un passo da lui c'erano tutti gli altri; Eleazar che alla sua destra aveva Carlisle e alla sua sinistra Emmett e Jasper, dietro di loro invece c'erano Esme, Alice e Rosalie.

- Bella...-

Incominciò a dire Edward, quando una voce ci giunse alle orecchie, facendoci paralizzare e facendo interrompere qualsiasi tipo di dialogo che stava per cominciare

- Siete numerosi...-

Era una voce penetrante e sensuale, ed io incominciai ad agitarmi...ma fu scioccante quando improvvisamente come per magia a duecento metri di distanza, proprio di fronte a me, comparì...mia madre. Cercai di guardare gli altri, quando percepii che erano immobili, un'immobilità più innaturale del solito...erano paralizzati, fermi come quando io avevo desiderato fermarli per abbracciare Lofo...potevano solamente guardare...Sapevo esattamente che non ero stata io...Ritornai ad osservare quell'estranea difronte a me...mi osservava con attenzione ma senza espressione...cosa dovevo fare? Mi resi conto che ero l'unica a potermi muovere...ma cosa mai potevo fare da sola?

- Come sei cresciuta...-

Di risposta gli ringhia contro...ma la sua espressione non vacillò nemmeno per un'istante, era calma, impassibile...

- Mi ero quasi dimenticata di quanto i neonati fossero susciettibili...ma in fin dei conti lo sei sempre stata...-

- Non sai proprio niente di me...-

- Pensi che io non ti abbia tenuta d'occhi per tutto questo tempo? Oh Isa, sei riuscita a capire che i nostri poteri sono ereditari...pensi che questo non lo abbia capito io prima di te? Sapevo che un giorno saresti stata in grado d'utilizzarli...certo non mi aspettavo un'eventalità del genere, insomma, non credevo mai possibile che tu venissi proprio qui-

L'osservai senza risponderle, m'irritava terribilmente la sua presenza, la sua strafottenza...semplicemente che lei esistesse.

- Credevo d'averti convinta a non tornare, ti sono entrata in sogno per fartelo capire, per rendere le cose più facili...ma tu hai voluto fare di testa tua, come sempre...ed ora guarda a che punto siamo arrivati...ho dovuto mandarti un messaggio tramite la tua amica per avvisarti...-

- Sì, che ho tre settimane-

- Esattamente-

- Poi verrai a prendermi-

- Se la vuoi mettere su questo piano...io pensavo più alla tua morte, però di certo Aro sarà più felice se ti portiamo con noi...certo, questo dipende tutto da te...-

- Da me??!-

- Certo tesoro...se tu verrai con noi non sarò costretta ad ucciderti e ad uccidere, la famigliola felice...-

- Tu...-

- Oppure li ucciderò ugualmente, giusto per il gusto di farlo-

A quel punto non resistetti più, mi mossi come sapevo fare io...ma mi resi conto in fretta dell'errore, perchè comparì proprio davanti a me prendendomi per la gola e sbattendomi contro un albero, che quasi cadde per la forte botta.

- Non fare la stupida Isa, non peggiorare la tua situazione-

Ora era lei che mi stava ringhiando contro, era la prima reazione che aveva avuto da quando era comparsa, e di certo non era una delle migliori...Cercai di divincolarmi dalla sua presa, ma era davvero forte, molto più di me e come se non bastasse improvvisamente sentii dolore...un dolore atroce...il dolore mi fece cedere le gambe e lei a quel punto mollò la presa dalla mia gola per allontanarsi e guardarmi mentre soffrivo...poi finalmente il dolore svanì, lasciandomi tramortita ed ancora in ginocchio a terra...

- Sei ancora troppo debole, quasi inutile aggiungerei-

Lo disse mentre mi voltò le spalle per scomparire e ricomparire davanti agli altri...mi ero dimenticata di loro per un'istante e lei era già lì...no, non doveva fargli del male, non poteva...

- STAI LONTANA DA LOROOO!-

La vidi fermarsi improvvisamente per poi allungare un braccio per toccare qualcosa di trasparente...A quel punto si girò a guardarmi

- Forse non sei così inutile...se ti concentri riesci a fare delle cose eccezionali. Non ci avevo pensato, aprire un varco dimensionale tutto attorno a loro, basterebbe che io faccessi un passo di più per ritrovarmi chissà dove. Non potrei di certo fargli nulla in questo momento...-

A quel punto mi fece un sorriso beffardo per aggiungere...

- Ma Isa, ricordati che se io volessi potrei entrare facilmente nella tua testa...-

- Che tu sia maledetta...-

- Perchè tutto questo rancore, se non fosse per me non sapresti neppure che ti mancano tre settimane..-

- Perchè sei una sadica ecco perchè hai voluto farmelo sapere!-

A quel punto ricomparve ancora davanti a me

- No, non ho fatto e non sto facendo tutto questo perchè sono sadica. Spero che alla fine Isa tu muoia per sempre...perchè preferisco vederti morta piuttosto che vederti condurre questa esistenza...-

Era in piedi davanti a me, quando improvvisamente nella sua mano comparve una specie di lama lunga e affilata in acciaio...la guardai con sorpresa...lei dal canto suo si piegò su di me, ed io in quel momento capii che non potevo muovermi

- Ti sei dimenticata che possiamo giocare con lo spazio? Hai tre settimane....-

E senza aggiungere altro, la vidi prendere forza col braccio, e con una violenza in'immaginabile mi conficcò quella lama in pieno stomaco...di certo la lama si era per metà rotta, ma la violenza con cui aveva compiuto quel gesto gli permise di penetrare la mia carne ormai fatta d'acciaio...scomparì davanti a me, lasciando la possibilità a me e ad gli altri di poterci nuovamente muovere. Cedetti all'indietro per il colpo, non era un dolore insopportabile, ma di certo non era piacevole...il primo ad arrivare in mio soccorso fu naturalmente Edward...

- O mio Dio Bella...aspetta, stai calma...ferma!-

Stai calma? Avevo una lama conficccata nello stomaco e lui mi diceva di stare calma? Certo tesoro!

Lo vidi afferrare la lama per tirarla fuori in colpo solo...A quel punto mi prese fra le sue braccia per abbracciarmi così forte da farmi quasi più male lui che il colpo allo stomaco

- Bella, come stai, va tutto bene, ti fa male? Come ti senti?-

Improvvisamente mi erano tutti attorno per accertarsi sul mio stato di salute...ma io stavo bene, non mi era successo nulla, non ero ferita, non era accaduto nulla...ero solo stata colpita da quella che una volta era mia madre! Cos'era mai di così grave.....

- Ero terrorizzato, non potevo muovermi, non potevo aiutarti...-

- Non solo tu Edward, tutti noi, e non sai quanto avrei voluto pestare le mani!-

- Non dire cavolate Emmett!-

- Ehy che ho detto!-

- Dai, forza, rientriamo, Bella ha bisogno di riposo!-

Ancora? Io stavo bene! Però...non riuscivo a convincerli, forse perchè ancora non avevo parlato? Ecco, perchè non avevo ancora detto nulla?

Rientrammo in casa gli uni vicini agli altri, Edward mi teneva un braccio attorno alla vita come per sorreggermi...

- Dai siediti, rilassati un momento...-

Ma non avevo bisogno nemmeno di sedermi per rilassarmi...

- Avete visto cos'è in grado di fare? Ci ha immobilizzati tutti! Se avesse voluto ci avrebbe uccisi!-

Sbottò improvvisamente Jasper

- Sì, ma siamo ancora qui!-

Gli rispose Emmett

- Certo, ancora per tre settimane!-

- Stai calmo Jasper!-

Alice gli appoggiava una mano sulla spalla per farlo tranquillizzare

- E' stata una sensazione terribile...essere totalmente impotenti ed inerni...-

- Ora sappiamo cos'è in grado di fare, non solo di bloccarci, ma anche di manipolare lo spazio, questo significa anche gli elementi...ma se è in grado di fare tutto ciò significa che lo è in grado di fare anche Bella!-

- Certo Eleazar, e cosa pensi che possa fare in tre settimane Bella? Cosa credi che possa fare fra tre settimane?-

- La ucciderò...-

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Capitolo 26
*** 25 ***


25

 

 

 

Alle mie parole si voltaro tutti, finalmente avevo detto qualcosa, e di certo forse non si aspettavano che dicessi una cosa simile, ma era la verità, a tre settimane da oggi io mi sarei esercitata così a lungo per poi avere la forza d'ucciderla.

- Bella...-

Edward si stava avvicinando quando io incominciai a scuotere la testa

- Io posso farcela, Eleazar mi darà una mano, sarò in grado di farlo...-

- Non è questo il punto, non è solo questo...-

- Sì invece!-

- No Bella, quella è tua madre!-

- Sì, che mi ha quasi uccisa, e che vuole farlo! E lo farà se io non faccio nulla per impedirglielo....e lo farà se non sarò io ad ucciderla prima!-

Mi guardava come se avessi detto qualcosa d'assurdo, ma ora volvevo parlare con Eleazar

- Eleazar!-

- Bella, io ti posso aiutare, posso farti imparare il più possibile...ma il tempo stringe...e tre settimane non basteranno di certo a farti arrivare al suo livello...questo lo capisci?-

Effettivamente in tre settimane non potevo comprendere quello che lei era riuscita in così tanti anni...possibile che non c'era proprio speranza?...Ero in grado di poter fare tante di quelle cose ed era tutto inutile perchè il tempo era poco? Il tempo...mi mancava il tempo....il tempo...lo spazio, io potevo cambiare a mio piacimento lo spazio...ed Eleazar aveva detto altro...

- Eleazar...-

- Dimmi-

- E se ci fosse abbastanza tempo?-

- Come prego?-

- Insomma di quanto tempo hai bisogno? Quanto mi servirebbe per imparare? Per imparare tutto, per essere almeno al suo livello...-

- Non so Bella, direi per lo meno un anno...servirebbero trecentosessantacinque giorni d'esercizio almeno, tutti i giorni di un anno...ma perchè mi chiedi ciò?-

- E se io fossi in grado di procurarti questo tempo?-

- Scusa Bella, ma non riesco proprio a seguirti...-

- Insomma...io posso manipolare lo spazio...ed anche il tempo per quanto sappiamo...perciò se io riuscissi a creare una dimensione dove il tempo è relativo ed un anno potrebbe equivalere ad una settimana...pensi sarebbe sufficente?-

Ora non solo lui, ma tutti mi guardavano come se stessi delirando totalmente, ma non ero fuori di testa!

- In quel caso...sarebbe un'altra storia, reputo che avremmo abbastanza tempo...ma..insomma...-

- Cosa c'è, ora credi che io non sia in grado di farlo?-

- No, assolutamente, penso che tu sia in grado di farlo...ma è...insomma così difficile a pensarlo e concretizzarlo! Poi, insomma, in quella dimensione parallela il tempo trascorrerebbe lento, così lento da tramutare una settimana in un anno...Però ciò significa che io e te staremmo via una settimana per tutti quelli che saranno qua, ma per noi sarà...un lungo periodo...-

- Una persona un giorno mi ha detto che il tempo per i vampiri è relativo, perciò ora che differenza credi ti possa creare un anno?-

Edward a quel punto mi guardò stupito, probabilmente capendo che quella persona menzionata era lui, io gli sorrisi dolcemente per poi tornare a guardare Eleazar.

- D'accordo...-

- Perfetto, allora domani si va!-

- Già domani?-

- Certo!-

- Ok, allora incomincio a prepararmi anch'io!-

Mi girai a guardare Edward

- No Edward, andremo solo io ed Eleazar-

- Cosa? Perchè?-

- Perchè ho bisogno di concentrarmi...e tu saresti troppo una piacevole distrazione...-

Stava per ribattere quando gli posai un dito sulle labbra per farlo tacere

- Per te sarà solo una settimana, non dovrai attendere di più amore...ed ora non dirmi che una settimana, insomma sette giorni sono tanti, perchè sei stato proprio tu a dirmi che il tempo è relativo...E se sei riuscito a stare senza di me tutti questi decenni, una settimana cosa vuoi che possa essere? Senza che tu te ne accorga volerà, ed io sarò già di ritorno, te lo prometto...-

Mi baciò il dito che era ancora sulle sue labbra per poi abbracciarmi, in quel momento percepì chiaramente che gli altri si erano allontanati per lascirci soli. Mi prese per la vita tenendomi stretta a lui

- E tu riuscirai a resistere? Io dovrò attendere una settimana, e tu puoi dirmi quello che vuoi, ma mi apparirà la più lunga della mia esistenza...ma tu, per te...quella settimana sarà un anno, per te sarà così facile?-

- No, sarà la cosa più difficile che io abbia mai fatto, starti lontano per così tanto tempo. Ma saprò che ne è valsa la pena, che servira per un'eternità con te. E cosa sarà mai un'anno in confronto?-

- Che dici se andiamo in camera nostra? Così gli altri sono liberi di venire in soggiorno!-

Gli sorrisi e lo trasportai con me direttamente in camera sua, in camera nostra...

- Sai che non mi ci abituerò mai?-

- Bene, significa che non sono prevedibile...perciò non potrai mai stancarti di me-

- Questo non potrà mai accadere! Però.....-

Lo guardai confusa

- Però cosa?-

- E' sempre più frustrante non riuscire a leggerti nel pensiero...mi ero ormai così abituato in quei pochi giorni che mi hai concesso di sentirti, che ora è più frustrante davvero di prima...-

- Perchè ti divertiva la pazzia dei miei pensieri!-

- Mi chiedo come tu abbia fatto a nascondere così bene i tuoi sentimenti a dire il vero....-

- Guarda che solo tu non lo avevi ancora capito!-

- Ah davvero?-

- Certo, pensa che io ed Alice avevamo anche parlato dei miei sentimenti...-

- Stai scherzando vero? Io, non mi sono accorto di nulla...-

- Perchè a parole di tua sorella tu sei o eri cieco più di un cieco! ahahah-

- Allora questo vale anche per te se non avevi capito che io ero perdutamente innamorato di te. Poi aggiungi che anch'io avevo parlato del mio sentimento con Alice...-

- Ma io non potevo leggergli nel pensiero...aspetta un momento! Alice sapeva che eri innamorato di me? E non me lo ha detto?-

- Non ha detto nulla nemmeno a me di te-

- Non ci posso credere, quella furbona, è machiavellica!-

- Voleva che fossimo noi a dichiararci...-

- E a questo punto dovrei solo ringraziarla allora...-

Mi diede un altro bacio a fior di labbra...

- Hai un profumo magnifico...-

- Grazie...-

- Sai, prima...stavo per chiederti una cosa...prima che quella donna c'interrompesse...-

Finalmente l'aveva chiamata con un nome più appropriato, quella donna...aspetta, dovevo concentrarmi su quello che stava dicendo

- Sì mi ricordo....-

- Ti stavo per chiederti...insomma...quando tutto questo sarà finito...Isabella, ti andrebbe di passare con me tutta l'esistenza? Insomma, mi vorresti sposare?-

Lo guardai sconvolta, no, non scolnvolta....non sapevo nemmeno io come lo stavo guardando...non ero neppure sicura d'aver capito bene cosa avesse appena detto...mi aveva appena chiesto di sposarlo?? Era vero? Lo aveva detto sul serio? Cioè, non potevo crederci...Edward...Edward Cullen mi aveva appena chiesto di sposarlo? Era incredibile...ero sbalordità...confusa....felice. Sì, ero estremamente felice...Mi stava incominciando a guardare preoccupato...

- Forse, è troppo....-

- No!-

- No?-

- No, cioè sì. SI' ti voglio sposare!!-

- Sì? Ti amo Bella! Ti giurò che niente e nessuno ci dividerà! Staremo per sempre insieme!-

Lo abbracciai ancora più forte e più felice, finchè lui si allontanò leggermente...

- Piano Bella, mi fai male!-

- Oh, scusa, non volevo! Mi ero dimenticata che sono più forte di te!-

E gli sorrisi divertita dall'idea

- Non ti ci abituare troppo sai? E' solo una cosa momentanea! Ma adesso non cambiare discorso! Bella...noi ci sposeremo!-

- Sì, quando tutto questo sarà finito...sperando che finisca nel modo migliore....io e te ci sposeremo!-

- Finirà tutto per il meglio amore! Devi crederci! Perchè io credo che tu possa farcela! E poi...fra tre settimane quando tutto sarà finito potremmo dedicarci unicamente al nostro matrimonio!-

- Ok...sempre se non ci penserà prima Alice!-

- Sai penso che già adesso stia pensando a programmare il matrimonio del secolo...dovresti sapere com'è fatta-

- Sì lo so! Perciò al mio ritorno troverò già Alice che programma il nostro matrimonio!-

- Dirà sicuramente che ha poco tempo!-

- Ma io le risponderò che per me ha avuto un anno di tempo!-

Lo vidi rattristirsi improvvisamente

- Cosa c'è? Ho detto qualcosa che non va?-

- No...è che effettivamente io dovrò aspettare poco al confronto tuo...per te sarà trascorso un anno...-

- Ssshh non parliamo di questo, ok?-

Improvvisamente il mio sguardo cadde alle sue spalle, così notati qualcosa di diverso...era buio...non mi ero accorta che si era fatta notte...però non era così buio, i miei occhi vedevano ancora perfettamente. Potevo scorgere ogni singola foglia sui rami che si muoveva a causa del leggero vento, solo il colore era diverso. A Edward non sfuggì il mio sguardo...

- E' la tua prima notte questa...-

- E' tutto così...-

- Strano?-

- No, sorprendente...bellissimo!-

Improvvisamente sentimmo dei rumori al piano di sotto, era arrivato qualcuno? La cosa m'innervosì, non ero pronta per delle visite, e nessuno mi aveva avvisata che stesse per arrivare qualcuno. Non capivo il motivo della mia rabbia era innaturale e stupida, perchè dovevo arrabbiarbi per una cosa così futile? Cercai di concentrarmi sui nuovi arrivati...erano in quattro, non c'era dubbio, però non sentivo odori fuori posto e neppure sentivo dei cuori che battevano, questo voleva dire che non erano umani. Guardai Edward che intuendo i miei pensieri o il mio nervoso...era più probabile la seconda opzione, in fin dei conti non poteva leggermi nel pensiero...cercò mi mettermi al corrente

- E' il resto deil clan di Denali...-

Ora capì di chi si trattava e del motivo per cui erano qua, però poteva comunque avvisare che sarebbero arrivate questa notte...era un normale attegiamento vampiresco non avvisare e saltare fuori all'improvviso? Edward si avvicinò per prendermi la mano

- Scendiamo?-

- Ok-

Scolsi la mia mano dalla sua...ero agitata...non si scompose per il gesto ma mi sorrise, poi insieme scendemmo in salotto, dove vidi 4 bellissime donne. Si girarono per osservarci, ed io mi sentii sotto una lente d'ingrandimento...Con espressione seria cercai di salutarle...a modo mio

- Suppongo che voi siate Carmen, Irina, Kate e Tanya....-

La prima ad avvicinarsi sorridendomi era quella con i tratti più spagnoli, potei dedurre facilmente che si trattasse della compagna di Eleazar, Carmen

- Ciao, è un piacere conoscerti...-

La vedevo cauta nei movimenti, forse l'avevano avvisata della mia appena trasformazione? Forse non c'era bisogno, bastava guardarmi negli occhi, in fondo! Non riuscì a ricambiare il sorriso, però gli risposi ugualmente

- E' un piacere mio conoscere te Carmen...-

- Oh, mi conosci già?-

A quel punto Eleazar si avvicinò alla consorte

- Si può dire che conosce tutto di tutti, giusto Bella!?-

- Allora conoscerai anche me, io sono Irina, piacere!-

- Piacere-

Oh sì Isa il tuo modo di rispondere fa notare quanto ti faccia piacere

- Io sono Tanya...immagino che ti sentirai leggermente scombussolata per tutto questo...-

Per lei non era un piacere? Per me assolutamente no, per quanto io sapessi lei provava una certa attrazione per il mio futuro marito ed attuale ragazzo...La guardai senza neppure rispondere...la sua presenza più di tutti m'infastidiva terribilmente. Non c'era dubbio che fosse bellissima, magra e longilinea, i suoi occhi ambrati che delineavano alla perfezione la sua dieta di sangue animale, un volto attraente adornato da una chioma riccio biodo-rame. Improvvisamente quella che doveva essere Kate, potevo saperlo tranquillamente perchè era l'unica che non si era ancora presentata, allungò la mano per presentarsi

- Io invece sono Kate!-

Spostai lo sguardo sulla sua mano, e mi tornò in mente un dettaglio su di lei...

- Se ti stringo la mano non mi procurerai una scarica elettrica vero?-

Mi guardò esterefatta, ma non solo lei...tutti mi stavano osservando, forse valutando se fossi sana di mente...avrei voluto urlare in quel momento con tutti gli occhi puntati su di me "NO NON SONO PAZZA"! Kate mi sorrise senza togliere la mano

- No, non lo farò...-

A quel punto allungai la mia mano tranquilla...guardandola dritta negli occhi...se mi avesse fatto uno scherzo di cattivo gusto gli avrei staccato letteralmente la testa!

- Mi conosci davvero bene! Solo la mia famiglia sa del mio nuovo talento!-

Carlisle richiamò l'attenzione

- Che dite se ci spostiamo in soggiorno, almeno non restiamo davanti all'ingresso!-

Tutti si spostarono tranquilli seguendo Carlisle. Io dal canto mio non mi spostai, Edward si avvicinò al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa...

- Cerca di stare tranquilla, per un momento son riuscito persino a sentire i tuoi pensieri...la cosa mi ha sorpreso direi...-

Mi stava sorridendo tranquillo

- Che hai sentito?-

Gli chiesi io preoccupata mentre lui non si toglieva il suo sorriso sghembo dal viso, trionfante per avermi sentita

- Mmm che volevi...diciamo comunicarci della tua sanità mentale...e poi dei tuoi propositi per la testa di Kate-

Lo guardai imbarazzatissima, cavolo, doveva sentire proprio in quel momento i miei pensieri? Gli sarò sembrata davvero fuori di testa! Non mi ero concentrata abbastanza, anzi, ero concentrata su altro...cavolo!

- Stai tranquilla, è stato piuttosto divertente, ho capito ancora di più perchè mi mancano i tuoi pensieri!-

- Certo, per farti quattro risate!-

Mi allontanai facendo la finta offesa raggiungendo gli altri che si erano accomodati. Carlisle stava raccontanto gli ultimi aggiornamenti alle nuove arrivate, che ogni tanto lanciavano un'occhiata nella mia direzione, innervosendomi! Poco dopo arrivò Edward che mi abbracciò da dietro dandomi un bacio leggero sulla guancia, questo non sfuggì a Tanya, che mi guardò in cagnesco...ora stava esagerando.

- Allora tu sei una dei famosi manipolatori...-

Oh, sì, stava decisamente esagerando...

- Sì, mi è giunta anche a me questa voce...-

La vidi accigliarsi, mentre vidi perfettamente un piccolo sorriso sui volti di Alice e Rose...Possibile che anche a loro non stesse particolarmente simpatica la bella vampira?

- E sei in grado anche di fare tutto quello che dicono?-

- Forse anche di più...-

- Mah, lo spero...-

Lo sperava? E perchè mai lo sperava? In quel momento sarei voluta andare volentieri via, il mio nervosismo si stava troppo alzando...ma non potevo andare da nessuna parte, dovevo solo cercare di controllarlo, o nel caso scaricarlo su altro...anche se scaricarlo su Tanya non sarebbe stato per niente male...no, no Bella...concentrati...chiusi gli occhi per riaprirli immediatamente, oh, era servito, mi sentivo più tranquilla e leggera...ora nessuno mi guardava più....Forse perchè c'era altro di più interessante da guardare? Decisamente sì...perchè molti piccoli oggetti che erano prima soprammobili in giro per la stanza, ora galleggiavano in aria...Se non fosse particolarmente assurdo sarebbe stato uno spettacolo piuttosto affascinante....

- Bella...è bellissimo-

Disse improvvisamente Edward, facendo tornare gli sguardi su di me, cavolo, persi la concentrazione...gli oggetti s'immobilizzarono per poi cadere nel vuoto. Oddio! Allungai instintivamente le mani

- Fermi!-

E gli oggetti si fermarono prima di cadere al suolo, fiù, poi chi avrebbe sentito Esme? Mi girai ad osservare Edward...Cavolo! Avevo mobilizzato tutti! Maledizione! Sapevo che mi potevano sentire...mi allontanai per prendere l'oggetto più vicino a me...

- Scusate...non volevo di certo immobilizzarvi tutti...eh, prima prendo tutti gli oggetti poi vi sblocco promesso...-

Con la mia velocità mi spostai in giro per la stanza per prendere tutto e rimetterlo a posto, ok, ora sembrava tutto nel proprio luogo d'appartenenza...

- Ora direi che vi potete muovere-

Ed ecco che come per magia tutti tornarono a muoversi...le tre nuove arrivate scattarono in piedi con aria sconvolta, e la prima a parlare fu proprio quello zuccherino di Tanya

- E' stata lei? Insomma sei stata TU!-

- Calma Tanya!-

Eleazar cercava di tranquillizzare Tanya, però non sembrava riuscirci molto...perchè continuava a lamentarsi del mio gesto

- Tanya, è una neonata, non sa utilizzare correttamente i suoi poteri...-

Stavano parlando di me come se non ci fossi, comunque era vero, ero una neonata e non ero riuscita a controllare i miei poteri, ma di certo non avevo fatto nulla di così terribile!

- Non ti sembra d'esagerare? Insomma, non ti sembra di fare un po' troppo la melodrammatica?-

Mi teletrasportai di fianco ad Edward che mi avvolse un braccio attorno alla vita sorridendomi, mi girai ad osservare l'isterica che mi stava fissando ancora più incredula, forse non aveva visto i miei movimenti? Bè, certo come poteva? Edward a quel punto avvicinò le sue labbra al mio orecchio per bisbigliarmi qualcosa

- Ora cerca di stare tranquilla amore-

Sbuffai...

- Mi spiace se vi ho sconbussolato, non volevo, a volte faccio delle cose senza rendermene conto e senza volerlo...-

- Stai tranquilla Bella, non è successo nulla, poi a questo, rimedieremo giusto? Giusto, anzi credo proprio che a questo punto dovremmo prepararci per andare-

- A questo proposito, vi ho preparato io delle cosette che potrebbero servirvi!-

- Certo Alice, come sei fatta tu ci farai portare un'itero armadio!-

- Bella, ricordati che starete via un anno!-

- Un anno? Eleazar ci hai detto una settimana!-

- Calma Carmen, passerà solo una settimana qua, ma nel posto dove andremo noi...insomma il tempo trascorrerà in un maniera un po' differente...-

Eleazar incominciò a spiegare il nostro piano al resto della compagnia, mentre io riflettevo sul da farsi, ancora non avevo creato quella dimensione, e da lì a poco saremmo dovuti andarci, cavolo. Facendo finta di nulla diedi un bacio sulla guancia ad Edward

- Amore scusami un momento torno subito...-

- Dove vai?-

- In camera un momento, arrivo...-

Detto ciò mi allontanai velocemente andando in camera, appena fui entrata mi chiusi la porta alle spalle cercando di non fare alcun rumore, per poi dirigermi alla finestra. Avevo bisogno di spazio, uno spazio più ampio di questo, e non volevo che per sbaglio distruggessi qualcosa...ci mancava solo quello. Lanciai un'altra occhiata alla porta prima di spostarmi direttamente fuori ed andare vicino alle sponde del fiume, ora potevo concentrarmi  liberamente...ok...ma da dove iniziare? Creare una dimensione, una dimensione parallela a questa...dove concentrarmi, in fondo ero una manipolatrice, il mio talento era manipolare le cose, la realtà che mi circondava, a mio piacimento, a mio utilizzo...era come la frase che ripeteva sempre la prof di chimica...nulla si crea, nulla di distrugge ma tutto si trasforma...ed era ciò che dovevo compiere, dove trasformare...presi un respiro analando ogni profumo attorno a me...i miei sensi erano tesi come le corde di un violino, ogni singolo rumore ormai era parte di me, mi sentivo come l'acqua davanti a me, che si diramava e accerchiava i sassi che incontrava...ma non era una sensazione...io mi sentivo esattamente l'acqua, mi sentivo il vento, gli alberi...ero in contatto con essi in una maniera surreale, mi sentivo parte di loro e lo ero, ogni elemento mi poteva obbedire, non perchè io potevo comandarli, ma perchè gli elementi ero io...ora potevo modificare lo spazio...avevo chiuso gli occhi senza accorgermene, ma li riaprì quando senti una goccia calda toccarmi il viso, la setii frantumarsi sulla mia pelle, ma era come se io stessa mi fossi frantumata, ma non era doloroso...riaprì gli occhi, ero ancora sulle sponde del fiume, mi girai e vidi ancora la villa dei Cullen...ma c'era qualcosa di diverso...alzai il mio viso, e potei scorgere delle gocce che stavano per scendere...stava per piovere. No, stava piovendo...potei scorgere attorno a me, altre gocce, che scendevano piano...spostai il mio sguardo sul fiume, l'acqua sembrava non scorrere, ma era un'illusione perchè riuscivo a vedere che non si era fermato lo scorrere, era solo rallentato, in una maniera sovrannaturale...lento. Ci ero riuscita, ero riuscita a modificare lo scorrere del tempo, ero riuscita a teletrasportarmi nella dimensione giusta, era tutto perfettamente uguale, però non c'era nessuno ed il tempo trascorreva nella maniera giusta, però...insomma sarebbe stato troppo vivere in un posto del genere  per un anno. Mi concentrai, doveva sembrare più reale di così, sentii che le gocce incomiciarono a scendere più frequenti, il fiume riprendere piano vita...stava tornando tutto alla normalità, tutto perfetto. Allargai le braccia inebriandomi delle gocce che scendevano sulla mia pelle, era una deliziosa sensazione di ben'essere. Era tutto così perfetto, se era lì che sarei dovuta restare per un anno, era come se fossi sempre stata a casa, come se non fossi mai andata via...sarei potuta restare nella camera di Edward, potevo immaginarmi che lui fosse lì...era fantastico. Ora dovevo tornare, ero stata via già troppo...mi concentrai e rieccomi sulle sponde del fiume...tutta bagnata. Mi girai ritrovandomi tutti che mi stavano fissando, ops, si erano accorti della mia fuga?

- Bella, sei stava via mezzo secondo e guarda come ti sei conciata!-

Mezzo secondo? Era passato così poco? Guardai perplessa Alice davanti a me...

- Ti abbiamo sentita fuori, e siamo venuti a vedere...-

- Ti sei fatta un bagnetto Bellina? AHAHAHAH-

- A dire il vero mi era sembrato d'essere stata via più a lungo...-

- Come?-

- Sono andata a visitare il luogo che ci ospiterà Eleazar...e bè, ti voglio avvisare che stava piovendo!-

- Davvero? Sei già riuscita a crearla? Non ci posso credere, tutta da sola? E dimmi com'è?-

- Sarà una piacevole sorpresa vedrai!-

- Dai, ora rientriamo, Bella ti conviene farti una doccia prima d'andare!-

- Signor sì Alice!-

Edward mi si avvicinò ed io lo presi per mano, senza aspettare gli altri mi teletrasportai con lui in camera nostra...

- Avrò fatto impazzire Tanya!-

- Sei dispettosa! E non capisco cosa ti abbia fatto di male Tanya!-

- Lo so io...-

Eccome se lo sapevo...voleva il mio ragazzo!

- Sembri un pulcino bagnato! Sei così tenera...e non solo...direi che c'è anche qualcosa di sexy in tutto ciò-

Come, come? Ok, era ora che andassi a fare quella doccia

- Ok, vado a farmi la doccia e arrivo!-

Usci di corsa dalla camera chiudendomi in bagno...cavolo, ma che comportamento avevo avuto? Mi aveva appena fatto un complimento ed io? Ero scappata dicendogli che era giunto il momento della doccia? Non potevo essere più imbranata! Non lo avrei rivisto per un anno cavolo! Ma ormai il danno era fatto, tanto ne valeva farsi la doccia!
Mi spogliai infilandomi sotto il flusso dell'acqua calda, la sentivo bollente al confronto della mia temperatura, ma non era mai stato così rilassante come in quel momento. Sentii perfettamente quando la porta del bagno si aprì

- Bella ti lascio sul marmo qualcosa da indossare! Eleazar è già pronto, dice che appena sarai pronta è meglio che partite...-

- Ah...ok...grazie Alice...-

- Per noi sarà un periodo breve, ma ci mancherai, in fin dei conti l'ultima volta che te ne sei andata sembrevamo tutti impazziti, non parliamo poi di Edward...-

Chiusi l'acqua pronta per uscire, Alice mi diede subito l'asciugamano, ed io gli feci un sorriso riconoscente

- L'ultima volta però, sono stata via meno di una settimana, ma voi non sapevate dove io fossi!-

- Anche questo è vero...però ci mancherai ugualmente! Poi per te sarà ancora più dura, per te non si tratterà solo di una settimana...-

- Lo so...ma non vorrei pensarci troppo...non voglio che Edward mi veda afflitta per questa cosa! ok?-

- Eh, va bene...-

M'infilai il vestito che Alice mi aveva portato, naturalmente mi stavo chiedendo se era normale che scegliesse sempre abiti di questo tipo...Appena fui pronta, io ed Alice scendemmo dagli altri che ci aspettavano, a quel punto vidi la bellezza di cinque grosse valige...eh...certo dopo la fatica che aveva fatto Alice, non potevo dirle che non ci sarebbe mancato nulla!

- Allora Bella sei pronta per andare?-

NO!

- Certo Eleazar-

- Perfetto!-

Lo vidi avvicinarsi alla sua famiglia per salutare, così feci lo stesso anch'io, naturalment tutti mi fecero le loro raccomandazioni. Jasper mi diceva di non perdere le staffe, Emmett mi diceva di riportare Eleazar intero, Rosalie mi augurò di riuscire nel mio intento e lo stesso me lo augurarono Carlisle ed Esme che aveva incomnciato a singhiozzare, Alice mi raccomandava di prendermi cura di me...poi arrivò il turno di Edward...Ci abbracciammo forte e a lungo

- Mi mancherai da morire Edward-

- Anche tu amore! Ma ti penserò ogni istante!-

- Già non vedo l'ora del nostro rientro...-

A quel punto ci baciammo intensamente...

- Ti amo...-

- Anch'io, ti amo troppo-

- Dai, è ora d'andare!-

Sciolsi con rammarico l'abbraccio e mi avvicinai ad Eleazar, che aveva avvicinato le valige, attaccandole una all'altra al suo corpo...Guardai Edward negli occhi...

- Mi raccomando, stai attenta...ti stai portando via il mio cuore-

- Ed io ti sto lasciando il mio, compresa la mia anima, abbine cura...vedrò quello che accade attraverso i tuoi occhi...-

E senza dargli il tempo di rispondere scomparsi davanti agli occhi della mia famiglia e dai suoi, dagli occhi della persona che più amavo...

- Eccoci arrivati-

Comunicai ad Eleazar

- Non ci credo...è uguale...-

Già...a parte che eravamo soli

- E' ora di cominciare-

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Capitolo 27
*** 26 ***


26

 

                                    

- POV EDWARD -

 

 

Era appena andata via e già mi sentivo perso e angosciato, non sapere esattamente dov'era mi non tranquillizzava, certo potevo essere sicuro che non era in pericolo, ma forse non era abbastanza...sarebbe stata una settimana interminabile. Mi diressi per sedermi sul divano, si stava per avvicinare Tanya, vedevo già le sue intenzioni, ed ora mi stavo chiedendo se Bella aveva intuito qualcosa e se fosse per questo motivo che non gli stava così simpatica. Però mia sorella Alice fu più veloce e mi si sedette accanto facendola allontanare...e me lo comunicò nel modo in cui solo noi parlavamo

Avevo visto che ti avrebbe assillato, mi devi un favore

Alzai gli occhi al soffitto...

Sarà strano non avere Bella in giro per casa, ormai mi ci ero così abituata...è successo tutto così in fretta. Solo tre giorni fa era ancora umana, e nessuno di voi due si era aperto all'altro. Ora invece, fa parte della famiglia e gli hai chiesto di sposarti...sarà favoloso...e hai notato, anzi son sicura che ti sei accorto di quanto sia divenuta bellissima, non che prima non lo fosse, ma la trasformazione ha eccentuato la perfezione.

Non gli risposi, non c'era bisogno di farlo, ma aveva perfettamente ragione, era successo tutto così all'improvviso. Forse dovevo ancora concretizzare tutto quello che era accaduto, Bella non sembrava neppure una neonata, a parte il suo nervosismo, Jasper continuava a tenermi aggiornato sui suoi altalentanti sentimenti. Per il resto sembrava che fosse un vampiro da sempre, come se fosse nata per essere un vampiro, ed Alice aveva ragione, la trasformazione aveva accentuato ancor di più la sua bellezza, era perfetta. I suoi capelli gli si erano leggermente allungati accentuando il rosso e i leggeri ricci, la sua pelle era divenuta avorio, era semplicemente fantastica, non avevo mai visto una creatura più affascinante. Era stato straziante vederla nel parcheggio della scuola ricoperta di sangue, mi ero sentito così impotente, in quel momento avevo capito che avrei fatto di tutto per non perderla...e questo mio gesto l'aveva condannata a questa terrificante esistenza. Non volevo trasformarla, finchè non ho sentito i suoi pensieri, i suoi pensieri che riguardavano me, aveva rinunciato a salvarsi per non metterci e mettermi in pericolo, quando i suoi pensieri erano rivolti alla sua stupidità per non avermi confessato ciò che provava...ma lo stupido ero io che non ero riuscito a cogliere quello che provava davvero. Ora mi tornò in mente anche la discussione fuori da scuola, lei cercava di spiegarmi quello che provava, quello che sentiva per me, e voleva che gli dicessi che io volevo che restasse...invece come un'idiota ero riuscita a farla piangere, gli avevo detto che volevo che se ne andasse, quando non era vero, solo perchè avevo capito qualcosa di tremendamente sbagliato. Se non fossi stato così cieco forse a quest'ora non saremmo a questo punto, lei forse sarebbe ancora umana, non ci sarebbe stato imbarazzo fra noi, perciò non l'avrei lasciata da sola in quel maledetto parcheggio...Bella faceva vedere a tutti che era forte, che poteva sopportare tutto, ma in realtà era così frgile, aveva abbandonato la sua vita per stare qua, perchè non voleva lasciarmi, aveva perso la vita ed aveva acquistato questa esistenza, ed ora era a conoscienza che sua madre aveva programmato d'ucciderci tutti, compresa lei. Quando era comparsa fui scioccato, ero immobile ed impotente, non potevo far nulla mentre la colpiva, mentre la faceva soffrire, in quel momento mi odiai...ma fui scioccato anche dalla loro somiglianza, avevo compreso in quell'istante come Eleazar avesse scambiato Bella per lei. Era alta quanto la figlia, una donna dai lineamenti atletici, probabilmente anche da umana curava particolarmente il suo aspetto, aveva i capelli leggermente più corti della figlia e più ricci, il colore rosso era anche meno acceso, in confronto del colore dei suoi occhi, che sembrava urlasse di quale sangue si nutrisse. Non potevo davvero crederci, come poteva una madre cercare d'uccidere la figlia? Ma perchè avvertirci, perchè mandare un messaggio per metterci al corrente di tenerci pronti?

- Tu che pensi Edward?-

Lessi immediatamente nella mente degli altri di cosa stessero parlando

- Credo che sia un'ottima idea, forse dovremmo incominciare a dividerci per riunire tutti, più siamo meglio è credo-

- Ok, direi che l'idea di dividersi sia la scelta più giusta da fare-

- Certo Carlisle, hai già in programma la maniera giusta per dividerci?-

- Sì, pensavo che Irina e Tanya potrebbero andare a cercare il clan delle Amazzoni-

- Perfetto-

- Perciò voi siete a posto, Emmett e Rosalie voi andrete dal caln Irlandese, non credo sia difficile convincerli a venire-

- Siobhan sarà felice di darci una mano-

- Esattamente Emmett, invece io ed Esme andremo dal caln Egizio, preferisco andarci io di persona, sarà piuttosto complicato convincere Amun. Alice e tu Jasper, direi che potreste andare da Peter e Charlotte, sicuramente gli farà piacere rivederti Jasper, e poi siccome sono nomadi sarà più facile ritracciarli con Alice-

- Sì, penso che sia la cosa più giusta, Alice potrà vedere in anticipo dove saranno diretti-

- Certo amore!-

- Perciò rimangono Carmen, Kate ed Edward, voi reputo che dobbiate restare qua-

- Ma perchè? Potremmo dare una mano!-

- Lo so Kate, ma serve che qualcuno resti qua. Edward dovrà tenere d'cchio i pensieri degli umani, se qualcuno si dovesse insospettire lo boddiamo sapere in tempo. Poi ci sarà Charlie che verrà qua per chiedere informazioni su Bella, siccome pensa che io ed Esme siamo partiti anche noi per l'Europa, dovrà vedere che ho lasciato qualcuno che accudisse i miei figli, perciò entrate in azione tu e Carmen, crederà sicuramente che siate nostri parenti, e che siete venute qua per dare una mano mentre siamo assenti-

- Va bene, insomma dobbiamo fare da baby sitter-

- Se dovessi tornare dopo degli altri, dovrete cercare voi di spiegare ai nuovi arrivati tutto quello che sta succedendo, e questo sarà il compito più delicato...non stiamo chiedendo solo di schierarsi, stiamo chiedendo di combattere se ci fosse bisogno...anche se spero che non si arrivi a questo-

- Lo so Carlisle, però non sembra che abbiamo molte altre possibilità-

- Ha ragione Kate, ma Alice, tu non riesci a vedere cosa potrebbe accadere?-

- No Tanya, non riesco a vedere nulla...credo che le mie visioni vengano bloccate....-

- Giusto, tutti i talenti che possedete sono completamente inutili, certo se gli comunichiamo questo, non credo che li convinceremo a seguirci in questo suicidio-

- Tanya, ricordati che Bella è andata via con Eleazar per cercare di contrastarli-

- Edward, non credi di porre troppa fiducia nelle capacità di quella ragazza?-

- Quella ragazza ha un nome, si chiama Bella, ed io ho piena fiducia in lei e nelle sue capacità, ricordati che è ha lo stesso potere che hanno i Volturi, e può permetterci di usufruire dei nostri talenti. Poi se il tuo discorso è fatto perchè hai paura, nessuno ti trattiene, puoi fuggire ed andartene quando vuoi!-

Forse ero stato troppo duro, ma era ora che la piantasse di pensare e di dire certe cose su Bella, sentivo che non gli stava simpatica, anzi la odiava nel vero senso della parola, perchè la reputava responsabile di tutto ciò che stava succedendo. Però Tanya non conosceva Bella, non sapeva di cosa fosse in grado di fare, di tutto quello che aveva rinunciato per me, per tutti noi, ed io non avrei permesso a nessuno soprattuto a lei di dire certe cose!

Edward, stai calmo...rimettiti seduto forza

Carlisle cercava di farmi tranquillizzare, non mi ero neppure accorto d'essermi alzato in piedi, così senza dire una parola mi risedetti sul divano.

- Non ho nessun'intenzione di scappare, volevo solo essere sicura...se sei così certo allora non ci resta che partire alla ricerca dei Clan...-

Sapevo che non era tranquilla, certo non potevo dargli torno, ma neppure dargli ragione! Perciò la conclusione migliore era di non aggiungere altro...sarebbe stato meglio...già i pensieri della mia famiglia erano abbastanza irrequieti ci mancavo solo io a farli agitare ulteriormente. Solo Emmet si sentiva esaltato dalla situazione...ma c'era da immaginarlo, era da lui.

- Alice, per caso sai dirci se riusciremo a convincere tutti a venire?-

La vidi concentrarsi a guardare il vuoto come spesso faceva quando cercava di vedere il futuro o le scelte delle singole persone, mi tornò in mente ancora una volta Bella, probabilmente Alice non era in grado di vederla, capitava sempre quando se ne andava in un'altra dimensione, capitava probabilmente perchè in fin dei conti era come se Bella non esistesse, e perciò non poteva percepire le decisioni di qualcuno che non esisteva...ma Bella esisteva eccome.

- Alistair sarà con Peter e Charlotte, ma deciderà di non venire...anche Amun deciderà che è troppo pericoloso, e nn vorrà venire e non farà venire Kebi...per il resto mi sembra che ci siano tutti...-

- Bene, c'era d'aspettarselo da Alistair, è molto eccentrico e pessimista, penserà immediatamente che questa sia una follia...quanto riguarda Amun, posso dire solo che è molto saggio, proverò a fargli cambiare idea, anche se reputo sia comunque molto complicato...-

- Quando pensi sia meglio partire?-

- Direi che sarebbe meglio muoverci prima della luce dell'alba, sarebbe troppo complicato spostarci se uscisse il sole...-

- Ok, perciò è meglio che ci prepariamo immediatamente!-

- Alice, io sarei pronto, che dici se partissimo adesso?-

- Sono d'accordo, prima partiamo, prima torniamo...-

- Tenete sempre i cellulari accesi per qualsiasi evenienza...allora, buona fortuna!-

- Mi raccomando state attenti!-

Esme era preoccupata terribilmente, non eravamo di certi dei bambini indifesi, ma il suo amore nei nostri confronti era esattamente quello di una madre per i propri figli

- State tranquilli torneremo presto!-

Edward...riuscirai a rimanere senza di me?

Alice a volte era assurda, però gli sorrisi e gli risposi ad alta voce

- Cercherò di sopravvivere-

Di risposta mi fece la linguaccia...era davvero la mia sorella preferita...

Dopo tutte le raccomandazioni Jasper ed Alice andarono via di corsa, uscendo dalla veranda. Alice sapeva esattamente dove andare, ero sicuro che sarebbero stati primi a tornare...

- Bene, direi che anch'io e Irina possiamo andare, il caln delle Amazzoni non è dietro l'angolo. Cercheremo di tornare più in fretta possibile-

- Va bene, state attente!-

Vidi Tanya lanciarmi uno sguardo per poi scomparire insieme alla sorella, Emmett si alzò dalla sedia con un sorriso

- D'accordo, allora a noi spetta il caln irlandese!-

- Sì, sappiamo anche esattamente dove si trovano, sarà un viaggio facile e veloce-

- La stessa cosa vale anche per voi, tenete i cellulari accesi in caso di bisogno, io sarò sempre raggiungibile-

Spero che questo servi a qualcosa, certo non avrei fatto nulla di tutto ciò...se non fosse che non avevo mai visto Edward così felice da quando Bella è comparsa...speriamo si risolvi tutto per il meglio...

Guardai Rose ed Emmett andare via ripensando ai pensieri di mia sorella, gli ero sembrato così triste prima dell'arrivo di Bella? Anzi, si notava così tanto di quanto lei mi avesse donato tutta la felicità che tanto mi mancava? Avrei dovuto ringraziarla...per lei tutto questo sarà duro, in fin dei conti anche lei amava quanlcuno, e aveva paura che succedesse qualcosa ad Emmett...però lo stava facendo per me.

- Adesso è il nostro turno, giusto Esme?-

- Direi proprio di sì-

Edward mi raccomando, lascio in mano a te le redini, se avessi bisogno chiamaci...

- Se dovesse venire il padre di Bella, sai come comportarti e cosa dire...-

- Sì, abbi fiducia-

Esme mi venne ad abbracciare forte e poi corse via dietro a Carlisle. Avevano tutti una certa ansia, potevo comprendere bene il loro stato d'animo anche senza l'aiuto di Jasper, erano tutti così preoccupati, la cosa soprendente era che erano preoccupati maggiormete per Bella, non volevano che gli accadesse niente di male...ma io non lo avrei mai permesso, a costo della mia vita.

- Allora restiamo noi..se non vi spiace io andrei a caccia, non mi sono nutrita prima di venire-

- Certo Kate, dovremmo cercare di tenerci occupati...-

- Giusto, Carmen tu invece?-

- Io resterò qui ad attendere il tuo rientro, vai tranquilla-

- Va bene, a dopo-

Detto ciò anche Kate uscì, eravamo rimasti solo io e Carmen...Mi sentivo terribilmente irrequieto, certo non per la presenza di Carmen

- Devi cercare di rilassarti-

- Scusa?-

 

- Si vede lontano un miglio niño-

Le sorrisi, ogni tanto gli sfuggiva qualche parola in spagnolo, era sorprendente che avesse capito come mi sentivo

- Sto pensando a Bella-

- Vedrai che sta bene, il tempo volerà senza che te ne accorga...una semana vola-

- Per me il tempo è stato sempre molto relativo, ma da quando ho conosciuto Bella...ho incominciato a contare i secondi che ci separavano, ed ora sapere che per una settimana non potrò sapere nulla di lei...oltretutto sapere che per lei il tempo non passerà così alla svelta...-

- Es hermoso ciò che provi...son sicura che anche lei mucho amor que-

Sì era vero, era davvero bello quello che io stavo provando, e sicuramente era anche vero che lei mi amava...però...un anno, lei sarebbe stata senza vedermi e sentirmi per un anno...poteva qualcosa cambiare ciò che provava per me? No, non avrei dovuto pensare a una cosa simile...fui sorpreso di scorgere che il buio si stava diramando, lasciando spazio alla luce invernale abitudinale di Forks. Sapevo con certezza che il capo Swan sarebbe venuto a chiedere informazioni su Bella, in fin dei conti gli avevamo detto che sarebbe partita già il giorno prima...i suoi pensieri erano in tal modo così strazianti, Bella era l'unica cosa che le restava e l'amava davvero molto, si era abituato ad averla in giro per casa, anche se era da molto che non si frequentavano...Mi tornò in mente che in fin dei conti lei non era veramente sua figlia, e come avesse potuto scambiarla per lei, possibile che già in quel momento i poteri di Bella era così forti? Era riuscita a far credere a Charlie che era lei sua figlia? Certo non c'era altra soluzione...o forse la vera Bella non era mai esistita in questa dimensione, era stata lei a manipolari le menti e i ricordi, facendo credere a Charlie che avesse una figlia, e di certo non solo a lui, il suo desiderio d'integrarsi era talmente forte d'esserci riuscita senza nemmeno sforzarsi, proprio come aveva fatto con il mio talento. Non voleva assolutamente che io leggessi i suoi pensieri e mi aveva bloccato al di fuori, era davvero sorprendente, era riuscita a compiere delle cose senza nemmeno capirlo. Questo poteva delineare quanto fosse cocciuta quando ci si metteva..ma l'amavo anche per questo.

Passò qualche ora prima che Kate ritornasse dalla caccia, notai immeditamente quanto i suoi occi ora erano più dorati di prima, io nel frattempo avevo incominciato a scrivere sul mio diario quello che era accaduto dopo che Bella era andata via, sapevo che al suo rientro avrebbe voluto sapere tutto, e di certo sarebbe rimasta entusiasta di scoprire che le avevo appuntato ogni cosa...in quel modo la sentivo in un certo senso più vicina, era come se gli parlassi e la facessi partecipe...

- Per caso ha chiamato qualcuno in mia assenza?-

- No nessuno, però dovremmo aspettarci da un momento all'altro la visita di Charlie, il capo della polizia di Forks e niente meno che il padre di Bella-

- Mh, fantastico, sai già cosa dirgli non è vero?-

- Sì certo-

- Carlisle ha detto qualcosa che riguarda l'Europa...-

- Sì, il padre di Bella pensa che lei sia in coma, e che Carlisle l'abbia portata da uno pecialista in Europa...così c'è una buona scusa per la sua assenza...-

- Non era meglio far credere che fosse morta?-

- Bella non voleva, ha voluto lei che gli raccontassimo questa storia, in modo che quando torna e questa faccenda si è conclusa, può riabbracciare il padre e fargli vedere che sta bene...-

- Vuole un gran bene al padre...però quando dovrà lasciare questa città? Come farete? Di certo non potrà tornare a vivere a casa con lui...insomma in fin dei conti sarebbe pericoloso sia per lui che per lei-

- Gli ho chiesto di sposarmi-

- Cosa? Davvero? Dici sul serio? E' splendido Edward! Congratulazioni!-

- Grazie Kate! Ed è proprio per questo che non ci sarà bisogno d'inventare troppe scuse, diremo che ci vogliamo trasferire...-

- E' davvero bellissimo! Sono contenta, se è quello che desideri!-

- Sì...Bella è esattamente tutto ciò che desidero..-

- Ma dimmi...perciò l'amavi già quand'era umana-

- Sì, perdutamente, dal momento stesso che i miei occhi si sono immersi in quel prato verde che erano i suoi...era piena di mistero, così particolare...era diversa da tutte le umane che avevo mai incontrato, ma non era solo questione che non riuscivo a sentire i suoi pensieri...-

- Cosa vedevi e vedi in lei?-

- Lei...è tutto ciò che mi completa, tutto ciò che mi mancava...-

- Ne sei davvero innamorato...è una ragazza fortunata-

- Ed io di più...non potrò mai ringraziare abbastanza il destino che ci ha voluto far incontrare, e non ringrazierò mai abbastanza lei per avermi dato l'occasione d'innamorarmi per la prima volta...sai...quando l'ho conosciuta, è come se il mio cuore morto si fosse nuovamente messo in funizione...quando non ero con lei la cercavo nei pensieri degli altri, finchè non la individuavo...e quando accadeva pecepivo il suo cuore pulsare...era un suono così perfetto...lo sentivo così chiaramente...l'ho spiata a lungo a dire il vero, nei suoi ultimi giorni ero rimasto da lei a dormire per sorvegliarla, ma lei sapeva che ero lì, mi aveva concesso di sdraiarmi accanto a lei. Però non era la prima volta che la vedevo dormire, ero già stato da lei altre notti. Mi è capitato di metterla a letto perchè si era addormentata alla finestra in chissà quali pensieri...ed è stata quella notte, in quella notte capii che non potevo più rimanere senza di lei. La stanza era silenziosa, c'era solo il suo cuore che scandiva il passare del tempo...mi ero davvero concentrato su quei battiti, che ad un certo punto incominciai a pensare che provenissero direttamente da me, sembrava che il mio cuore stava nuovamente battendo, al suo stesso ritmo. A quel punto sapevo esattamente cosa voleva dire, era davvero il mio cuore che batteva, ma nel suo petto...me lo aveva strappato con delicatezza per farlo suo-

Alzai il mio sguardo su Kate che mi guardava sorridente, mi ero lasciato andare senza volerlo...certo non era da me.

- E' stupendo Edward...-

Improvvisamente fummo distratti dal rumore in lontananza di una macchina che si stava dirigendo da noi, percepì immediatamente di chi si trattava, come preannunciato era Charlie.

- Sta arrivando qualcuno-

- Sì, è il padre di Bella-

- Finalmente conosceremo qualcuno che sia umano in questa città...sai, incominciavo a chiedermi se ci fossero solo vampiri, umani che vengono da chissà dove e licantropi! E gli ultimi di certo sono i più ripugnanti aggiungerei!-

Le sorrisi divertito, ma di certo non aveva tutti i torti, non mi sembrava adeguato nemmeno dirgli che Bella era amica dei lupacchiotti. Sentii Charlie fermarsi sul vialetto e scendere dall'auto, potevo percepire la sua agitazione perfettamente, i suoi pensieri erano tutti indirizzati a sua figlia. Andai alla porta e gli aprì

- Buongiorno capo Swan!-

- Buongiorno Edward-

- Si accomodi pure-

Lo portai in soggiorno per fargli conoscere le nuove arrivate

- Vorrei presentarle mia zia Carmen e mia cugina Kate-

- Oh, è un piacere conoscervi, spero di non aver interrotto nulla-

- Si figuri, siamo qua per tenere d'occhio Edward e suoi fratelli, mentre Carlisle si trova in Europa-

Kate era entrata perfettamente nella parte

- A proposito Edward, sai a che punto sono?-

Feci finta di guardare l'orologio prima di rispondere

- Sono partiti per le 20, credo che fra un paio d'ore arriveranno, appena saprò qualcosa comunque sarà il primo che contatterò-

- Grazie mille...-

- Non devrebbe preoccuparsi in questo modo, se mio padre crede che ci siano davvero delle probabilità che Bella si possa riprendere, deve starne certo-

- Lo spero sul serio. Ora...vado, appena sai qualcosa ti prego d'avvisarmi. E' stato un piacere conoscervi-

- Anche per noi, anche se non è per un'evento piacevole...-

- Speriamo che la prossima volta sia per una bella notizia-

Kate mi lanciò un'occhiata dopo quell'affermazione

- Lo spero vivamente! Arriverderci!-

Detto ciò se ne andò, sentivo che le mie raccomandazioni non erano servite a molto, era comunque molto agitato, ma come dargli torto?

- Tipo piuttosto simpatico, forse non troppo eloquente-

- Kate, vorrei anche ben vedere, crede che sua figlia è in coma, e fino a pochi giorni fa gli era stato comunicato che non ce l'avrebbe fatta!-

- Già, anche questo è vero...-

Era solo una piccola circostanta?

- Comunque, che dici se ci mettiamo a fare qualcosa? Ti va di fare...non so, una partita a carte oppure a scacchi-

- Kate ti sei dimenticata che saprei prima ancora che tu facessi la tua mossa quale sarebbe?-

- Giusto, forse non sarebbe leale...potresti sempre dirmi che idee ti sei fatto per il matrimonio, sì insomma, qualcosa di ristretto, in famiglia...o qualcosa in chisa? Dove la porterai in viaggio di nozze? Ma sono ancora più curiosa di sapere come tu gli abbia chiesto di sposarti...dev'essere stato romanticissimo!-

In quel momento Kate mi sembrava Alice, e in quel caso non so se fosse un complimento!

- Sinceramente non ci ho ancora pensato, dovrei discuterne con Bella, e vedere cosa desidera anche lei-

- Il sogno di ogni donna è percorrere la navata col vestito bianco!-

- Non so se Bella è di queste cose, forse il vestito bianco sì...ma non so per la chiesa-

- Mmm magari si potrebbe fare all'aperto! Sarebbe magnifico! Per il viaggio di nozze invece?-

- Avevo una mezza idea, volevo fargli una sorpresa, ma hai visto anche tu che sa parecchie cose su di noi, perciò non mi stupirei se lei lo sapesse già...-

- Sì, mi ero accorta-

- Poi forse non sono stato romanticissimo, gli ho chiesto di sposarmi ieri in camera mia...-

- Insomma, l'anello almeno era bello?-

- A dire il vero...-

- Edward Cullen, non mi dire che gli hai fatto la proposta senza l'anello! Dio mio, hai quasi centodieci anni, sei nato agli inizi del novecento, dove sono finite le buone maniere, insomma la cavalleria, questo non è da te!-

Era vero, aveva perfettamente ragione, avevo un'educazione d'altri tempi, eppure in quel momento avevo agito d'istinto senza nessuna cavalleria. Certo non era una situazione normale, ma forse dovevo aspettare, dopo che tutto questo sarebbe finito, gli avrei proposto di sposarmi magari una sera a lume di candela, mentre gli suonavo la nostra melodia...regalandogli l'anello di mia madre che avevo custodito fino a quel momento apposta per lei...sì, perchè io la stavo cercando, l'attendevo da sempre. Dopo sarei andato con lei da suo padre, per annunciare la notizia e chiedere la sua benedizione...così mi sarei dovuto compotare. Ed era in quel modo che mi ero sempre immaginato quel momento, un momento che doveva risultare indimenticabile...avrei rimediato, sì, gli avrei fatto un'altra volta la proposta. Improvvisamente i miei pensieri furono distratti da una voce mentale a me molto famigliare, che si stava avvicinando...Alice. Era già di ritorno! Potevo sentire perfettamente anche i pensieri di Jasper e dei loro accompagnatori, Peter e Charlotte, ma c'era qualcun'altro..

- Eccoci!-

- Alice! Bentornati! Avete davvero fatto in fretta! Benvenuti...Garrett! Non credevo che...-

- Ciao Kate, Eleazar mi aveva chiamato dicendomi di venire qua da Carlisle-

- E noi lo abbiamo incontrato per strada, così ci siamo uniti al rientro!-

- Ciao Garrett è un piacere rivedereti, e anche voi Charlotte, Peter è un piacere rivedervi!-

- Anche per noi è un piacere rivederti Edward, anche se avremmo sperato che fosse stata una visita piacevole...-

- Lo so...Alice, per caso sai a che punto sono gli altri?-

- Sì, non manca molto che arrivino anche loro, anzi reputo che fra poco saranno qua..prima Emmett e Rose, poi Carlisle ed Esme e per ultime Irina e Tanya...-

- Perfetto, ed ora che abbiamo fatto l'appello vorreste dirmi cosa succede? Da quanto ho capito, non sono stato chiamato per nulla di buono, e sembra che sia qualcosa d'importante...sembra una riunione...-

- Garrett fra non molto Carlisle sarà qua e potremmo raccontarti tutto ciò che c'è sa sapere, fino a quel momento ti chiedo d'attendere e d'essere paziente-

- Va bene Edward, ma puoi dirmi dov'è il resto della tua famiglia? Dove sono andati?-

- Rosalie ed Emmett sono andati a cercare e portare qui i componenti del caln irlandese, Esme e Carlisle invece sono andati dal clan egizio...-

- Invece le mie sorelle Irina e Tanya sono andate a cercare il clan delle Amazzoni-

Sentivo la confusione nella mente di Garrett, ed una certa agitazione, potevo ben capirlo, gli era appena stato comunicato che una miriade di vampiri era diretta qui per qualche strano motivo a lui ancora ignoto. Guardai Alice, e lei mi capì al volo

Abbiamo già spiegato a Peter e a Charlotte cosa sta succedendo, ma sicuramente vorranno più dettagli...nel momento in cui arriva Carlisle potremmo spiegare meglio

- Nel frattempo direi d'accomodarci mentre...-

Non feci in tempo a formulare l'intera frase che arrivarono Emmett e Rosalie accompagnati da Siobhan, Liam e Maggie...Tutti incominciarono a salutarsi affettuosamente...mentre io mi stavo chiedendo cosa stesse facendo la mia dolce Bella.

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Capitolo 28
*** 27 ***


ECCOMI QUI ANCHE OGGI!IN QUESTO CAP SI RITORNA A LEGGERE DAL PUNTO DI VISTA DI BELLA, FORSE UN CAP UN PO' NOIOSO, MA SERVE PER SPIEGARE UN PO' CHE COSA STA FACENDO IN GRANDI LINEE. DOPO DI QUESTO CI SARA' UN SECONDO CAP DOVE RACCONTA EDWARD LE VICENDE, MA SARA' L'ULTIMO DALLA SUA PROSPETTIVA.QUESTA SCELTA E' STATA FATTA PER FAR SCOPRIRE DELLE COSE CHE NON POTEVAMO SAPERE PERCHE' NEPPURE LA PROTAGONOSTA LE CONOSCEVA, ED ANCHE PER UNA QUESTIONE DI TEMPO, LA VERSIONE DI BELLA SAREBBE STATA TROPPO LUNGA E NOIOSA DA LEGGERE, SCRIVERE DEI CAP DOVE IL TEMPO SI MISURA IN UNA SETTIMANA E' UN CONTO, MA NON CREDO DI POTER RIASSUMERE IN UNO O DUE CAP UN ANNO...DIVERREBBE TROPPO DISPERSIVO E NON DETTAGLIATO. SPERO CHE QUESTA SCELTA SIA STATA QUELLA PIU' CORRETTA! RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO QUESTA FF! UN ABBRACCIO CALOROSO

 

 

 

 

27

 

 

- POV BELLA -

 

 

Ormai eravamo da un mese e mezzo in questo posto, all'inizio mi sembrava tutto così normale, anche l'assenza di Edward e degli altri, era come se ogni giorno li stavo aspettando...ma ora mi mancava terribilmente, tutto di lui mi mancava. Certamente se fossi stata umana sarei stravolta dal duro allenamento, o sarei divenuta pazza. Ora mi ero presa una pausa, mi ero appena fatta una doccia e mi stavo asciugando i capelli, erano davvero diventati setosi e belli, mi piacevano particolarmente. Ormai mi ci ero abituata, il colore dei miei occhi era cambiato, era divenuto ambra, proprio come quelli di Edward, se mi concentravo potevo nei miei occhi rivedere i suoi...non avrei mai immaginato che divenisse così dura stargli lontana, ma forse dovevo aspettarmelo, ci avevo già provato e non ero riuscita a stargli lontana. Qua, a parte me ed Eleazar, non c'era nessun'altro, sembrava uno di quei film horror, quando arrivi in una città deserta...ecco, era proprio così, mancavano solamente le palle di fieno trasportate dal vento. Certo Forks non era una vera e propria città, di certo non era come Milano, nemmeno in agosto era con così poche persone...ma ora vederla completamente vuota era alquanto inquietante. Certo anche per Eleazar restare in questo posto gli sembrerà dura, non ne parliamo, ma di certo gli manca Carmen e l'intero clan di Denali, certo non mi piaceva l'idea che Tanya era con Edward, però non ci potevo fare proprio nulla.

- Bella!-

Uscì dal bagno per raggiungere Eleazar

- Ehy, dimmi!-

- Mi stavo chiedendo che fine avessi fatto!-

- Oh, scusa, mi ero andata a fare una doccia-

- Stavo valutando i tuoi miglioramenti, penso che per essere qua da appena una quarantina di giorni hai fatto grandi progressi-

- Son contenta! Ma reputo che posso migliorare ancora molto!-

- Anche quello è vero...-

- Eleazar...-

- Che c'è-

- Pensi davvero che dopo questo allenamento, insomma, pensi davvero che fra un anno sarò in grado di fronteggiarla? Sì insomma, non reputi che questa sia una perdita di tempo vero?-

- Bella, perchè ora ti vengono tutti questi dubbi? Io non sarei qui in questo momento se pensassi che sarebbe una perdita di tempo, ti direi immediatamente di riportarmi a casa. Prenderei la mia famiglia e me ne andrei il più lontano possibile....anzi credo che manderei Carmen il più lontano possibile da Forks, ed io resterei per amicizia di Carlisle. Insomma non sarei qui Bella! Invece ci sono, perchè reputo che in tutta questa storia solo tu possa fare la differenza!-

Gli sorrisi per ringraziarlo....

- Forse è solo che mi manca casa...-

- O che ti manca Edward...ma tu devi pensare che sei qui anche per lui-

- Sai, la sera che siamo partiti mi ha chiesto di sposarlo...-

- Sul serio? Sono contento, reputo che siate una coppia perfetta per stare insieme-

- Sì, lo credo anch'io-

- Insomma gli hai detto di sì-

- Certo che gli ho detto di sì! Non vorrei nient'altro dalla vita se non trascorrere tutta la mia esistenza con lui!-

- L'esistenza è lunga-

- Lo so...ma tu ti sei mai pentito di Carmen?-

- Assolutamente no, è la cosa migliore che mi sia mai capitata, se tornassi indietro rifarei tutto esattamente come ho fatto, pur di trovarla-

- E' bellissimo ciò che provi per lei-

- E' la mia ragione di vita, tu invece Bella? Quando hai capito di provare qualcosa per Edward?-

- Ti sembrerà sciocco e stupido...-

- Dai porva a dirmelo-

- Io mi ero innamorata di Edward ancora prima di conoscerlo, già quando avevo letto di lui, in quei famosi libri di cui vi ho parlato, pesavo che lui fosse l'uomo ideale, speravo d'incontrare un ragazzo come lui. Poi quando mi sono ritrovata qui, mi sembrava davvero surreale, credevo fosse tutto un sogno...ma era così reale. Poi incontrai i suoi occhi per la prima volta, ed è stato fantastico, non potevo credere che esistesse nulla di più bello, di più profondo, di quel mare d'oro colato. Più il tempo passava più mi rendevo conto che Edward era ciò che più desideravo.  Ad un certo punto pensavo che la scelta migliore era andarsene, perchè non avrei avuto nessuna possibilità d'aver un qualsiasi tipo di rapporto con lui, nessun futuro. Perciò ho deciso d'andarmene, sono tornata a casa, e trovandomi così lontana da lui ho compreso quanto mi facesse male non averlo accanto, che forse sarei portuta tornare...stargli semplicemente accanto anche solo come amica, mi bastava questo...ma per quanto poteva bastarmi? Per quanto tempo sarei riuscita a reprimere ciò che provavo per lui? Le cose si sono complicate quando ho dovuto sbloccare il suo potere, mi poteva leggere nel pensiero, poteva scoprire ciò che provavo per lui, ero spaventata da quell'eventualità, magari sarebbe potuto cambiare tutto se lui lo avesse scoperto. Cercavo sempre di pensare a cose frivole, o comunque a non pensare troppo...e cercavo di non pensare per niente a lui. Naturalmente ci fu un po' d'incomprensione, ma per fortuna si sistemò, con la conclusione che ci unimmo ancora di più...sembrava che tutto andasse nei migliori dei modi...fino a quella mattina. Mi sentivo felice, ma improvvisamente avevo la sensazione che c'era qualcosa che non andava, avevo un brutto presentimento, ma non sapevo spiegarlo...ed improvvisamente ho sentito i pneumatici di quell'auto, alzai gli occhi e la vidi, era diretta proprio verso di me...ed in quel momento mille pensieri mi passarono per la testa, non sapevo cosa fare, sapevo che se avessi usato i miei poteri ci avrebbero scoperto, e non solo io sarei stata in pericolo, ma anche le persone che amavo, anche Edward. Perciò scelsi di far scorrere il destino, di farlo compiere...poi ricordo che non riuscivo più a vedere nulla, sentivo solo urla, e io mi sentivo persa, stavo morendo. In quegli attimi mi è venuto il coraggio che fino ad allora non avevo avuto, volevo dire a Edward quello che provavo, mi reputavo una sciocca e stupida, una vigliacca per non avergli confessato ciò che sentivo. Volevo solo una seconda possibilità, volevo dirgli che lo amavo...non volevo altro, mi sentivo sprofondare in una marea nera, mi stava inghiottendo, e volevo solo rivederlo per un'ultima volta, risentire il suo profumo inebriarmi, volevo che mi strigesse e che mi dicesse che lo sapeva, che lo aveva sempre saputo. Raggruppai tutte le forze e urlai mentalmente tutto l'amore che provavo per lui...sperando che il mio pensiero lo raggingesse, poi mi arresi, e mi lasciai andare. Quello che sentii dopo era solo una tortura tremenda...ma ora, forse con la mente più lucida potrei azzardare a dire che ripeterai quella tortura se sapessi di poter vivere felice con Edward. Quando mi ha accompagnata per la prima caccia...mi confessò d'avermi sentita, d'essersi ritenuto responsabile per ciò che mi era accaduto....e che mi amava, che mi aveva sempre amata...in quell'istante l'intero mondo attorno a me poteva scomparire, compresa me, e sarei comunque morta felice! Non potevo credere alle mie orecchie, lui mi amava! Poi è successo tutto in quello stesso giorno...mi ha detto che mi amava e mi ha chiesto di sposarlo!-

Cavolo, non avevo smesso di parlare nemmeno per un momento, sembravo una vera ragazzina alla sua prima cotta adolescienziale, ora mi sentivo terribilmente in imbarazzo

- Scusa, mi sono lasciata andare...-

- Figurati, è stato bello ascoltarti, è bello pensare che tu lo ami in una maniera così incondizionata, ma mi ero accorto di questo, ancora prima della tua trasformazione lo potevo percepire. Vi guardavo e capivo che vi completavate a vicenda...che vi stavate cercando da sempre, senza rendervene perfettamente conto...E' stato bello vedere come si è evoluta-

- Mi stai dicendo che si notava già? Me lo aveva detto anche Alice a dire il vero...ma non credevo! Possibile che solo io e lui non ci siamo accorti di nulla? E' pazzesco!-

- Accade spesso così, tu avevi paura che non potevate avere futuro perchè tu eri umana, e credevi che fosse impossibile che lui provasse qualcosa per te. Lui credeva di non poterti offrire ciò che desideravi, ciò che era giusto per te, Edward ha sempre considerato la sua esistenza una condanna, di certo non desiderebbe per nessuno questo. Aggiungi poi che non credeva possibile che tu ti potessi innamorare di lui...-

- Lui non crede in se stesso-

- Ah, senti da che pulpito ahahah-

- We, we! Cosa fai mi prendi in giro?!-

- Ah perchè ora vuoi dirmi che credi in te stessa?-

- Cavolo Eleazar, quando ti ci metti ahahah-

- Lo so! Ora che dici se ci rimettiamo a lavoro?-

- Sì signore! Agli ordini!-

- Dai spostiamoci fuori-

Mi stavo abituando alla presenza di Eleazar, era un buon amico e confidente, e poi era anche l'unico con cui parlare in fin dei conti!
Uscimmo in giradino con calma, a passo umano, mi stava facendo esercitare anche sulle abitudini umane, che ora mi sembravano così difficili...camminare piano, era il punto di partenza, ed anche forse la cosa più complicata, non solo perchè per i vampiri era facile e normale essere veloci, ma anche perchè la mia mente quando proiettavo la meta dove sarei dovuta andare ero già lì! Comunque oltre alla camminata, dovevo esercitarmi a sbattere le palpebre, non mi ero resa conto che non lo facevo più, ma in fin dei conti era normale, non mi serviva! Ci esercitevamo anche nel stare fermi, ma senza sembrare dei morti in piedi, dovevo spostare il peso da una gamba all'altra, muovermi un pochino sul posto, far finta di scrocchiarmi le ossa...insomma dovevo ricominciare da capo, sembravo una bambina a cui bisognava insegnargli l'educazione, o come comportarsi in pubblico. Però forse certe cose quand'ero umana non c'era bisogno che me le spiegassero, insomma, nessuno mi doveva dire che dovevo spostare il peso oppure chiudere a ritmo le palpebre! Eleazar mi diceva spesso anche di sedermi, affermava che agli umani non piaceva stare a lungo in piedi, ma anche in quel contesto non rimanevano immobili...avevo incominciato a pensare che agli occhi dei vampiri gli umani potessero sembrare creature buffe, in piedi non riescono a starci troppo a lungo perchè poi incominciano a muoversi per il fastidio, seduti la stessa cosa! Insomma, come bisognava mettersi? Vabbè, era un problema che non mi riguardava più ormai...anche se in fin dei conti non avevo mai fatto caso a queste cose. Un paio di volte a settimana mi faceva anche guidare, una volta mi era sfuggito che la mia guida non era eccezionale, lo avessi mai detto! Un giorno sì e un giorno no per due ore Eleazar voleva che guidassi, era come alla scuola guida...o almeno credevo, in fin dei conti non avevo la patente...quando gli parlai di ciò aveva affermato che non c'era problema, che i documenti si potevano contraffare...forse era logico, certo ad esempio Edward non avrà scritto sulla patente o sulla carta d'identità che è nato agli inizi del novecento! Oppure Carlisle, di certo non risultava che in realtà avesse ventitre anni! Non sembrava assolutamente, certo era giovane, ma il suo modo di fare, di parlare, non si addiceva certo ad un ragazzo di quell'età...gli avrei dato almeno...sì, trentatre, trentacinque anni. A quanti anni si poteva praticare medicina? Mah! Di certo comunque non alla sua reale età...anche se realmente aveva più di trecentosettant'anni...ecco un'altra cose che Eleazar cercava d'insegnarmi era la concentrazione. Mi aveva spiegato che i vampiri si potevano distrarre velocemente, ed era assolutamente vero, bastava un rumore, un odore o vedere qualcosa di particolare, e puff addio concentrazione. Ad esempio, se parlavo con lui ed improvvisamente un uccello si posava sul ramo dell'albero fuori, io anzichè ascoltare lui stavo già prestando attenzione a quell'uccello, perchè se fossi davvero attenta non ci avrei fatto caso...insomma...era una cosa alquanto complicata sotto certi versi. Era come se da umana parlavo con qualcuno ed improvvisamente accanto a noi si spacca un vaso, oppure qualcuno sbatteva una porta, o succedeva un'incidente! Certo vorrei vedere chi non si distrarrebbe! Ok, queste cose erano diverse rispetto all'uccello, ma nemmeno era una realtà così distante...il rumore delle sue ali, il rumore delle sue zampe sul ramo, era esattamente amplificato, proprio come un vaso di cristallo rotto ad un centimetro dal tuo orecchio! Naturalmente mi spiegava che dovevo stare tranquilla, era una cosa complicata anche per lui non distrarsi, ma quello che sbagliavo era il fatto che, lui comunque prestava lo stesso attenzione, anche ad entrambe le cose, o faceva finta di nulla per lo meno, ed io invece mi giravo per osservare quel meraviglioso pettirosso sul ramo! Un'altra cosa che era successa in questo periodo era il sole, sì, avevo visto per la prima volta l'effetto del sole sulla mia pelle, sulla pelle dei vampiri...ed era fantastico! Sembravo uno swarovski quando la luce lo colpisce, un prisma, sì...mi ricordava qualche lezione della mia vecchia scuola...potevo scorgere i colori dell'arcobaleno, era proprio come se io fossi fatta di cristallo, di diamanti! Mi sarebbe piaciuto vedere per la prima volta Edward con questo effetto, lui già era bellissimo, ma visto in quel modo sarebbe stato stupendo. Chissà che avrebbe pensato vedendo me invece, certo lui era sicuramente abituato, però era comunque una cosa nuova, non aveva mai visto me, sotto quel punto di vista giusto? Fra le altre cose che dovevo imparare c'era l'autocontrollo, spesso per rabbia avevo dato fuori di matto, ed Eleazar pagava le conseguenze...Però negli ultimi giorni era diverso, riuscivo a far fluire la mia agitazione senza quasi ucciderlo! Al'inizio anzichè su di lui l'avevo proiettata su dei massi, che si erano del tutto frantumati...invece poi ero riuscita a espandere quelle specie di saette dentro il mio corpo, riuscendomi totalmente a controllare...più o meno, Eleazar diceva che il pieno autocontrollo sarebbe stato quando io non mi sarei per nulla arrabbiata per le provocazioni. Quando mi sarebbero sciovalte addosso...come diceva? L'acqua ti bagna ed il vento t'asciuga, quando lo guardai perplessa mi spiegò anche cosa volesse significare...insomma, dovevo fregarmene dei giudizi altrui, delle critiche, dei pettegolezzi, essere superiore a tutte queste cose insomma, perciò ora io il mio motto era quello, nessuno e niente mi smuove! Certo talvolta era davvero complicato! A parte tutte queste cose nettamente noiose, stavo sviluppando pian piano i miei poteri, e certamente questo era molto più allettante! C'erano delle volte che mi sentivo davvero forte, potente, ed altre reputavo che non sarei stata mai in grado di sviluppare appieno le mie doti. Ma in fin dei conti c'era ancora un bel po' di tempo davanti a me, ero solo da un mese e mezzo che mi esercitavo, ero solo all'inizio dell'anno...e questo mi spaventava da impazzire. Mancavano ancora dieci mesi e mezzo...era surreale, mi mancava terribilmente casa, Edward, tutto! E poi era possibile che in un anno quello che sentivo si modificasse? No, era improbabile, ma per lui? Per lui era solo una settimana, però magari in quel frangente di tempo si poteva rendere conto che non ero la donna della sua vita, che mi aveva detto certe cose solo per senso di colpa...no, ma perchè pensavo a certe cose? Ma io, io sarei cambiata in un anno, sarei tornata sicuramente diversa, Eleazar mi stava insegnando davvero molte cose, e fra queste anche a costruirmi attorno una certa scorza impenetrabile, da niente e nessuno...questo mi avrebbe difesa sicuramente dagli attacchi, o dalle parole...ma come sarei divenuta alla fine di queso percorso? Sarei stata ancora la stessa Bella? Solare, felice e piena d'amore? O sarei divenuta una macchina da guerra, perfetta nella mia freddezza e spietata? Dovevo essere come diceva Eleazar, come un fiore, una rosa rossa, che era bellissima agli occhi di tutti, ma nel momento in cui qualcuno la voleva recidere poteva penetrarti nella carne con le sue spine...Ma anche un fiore forte, se reciso, soccombe. Come potrebbe mai non appassire, sradicato e senza luce, a un mondo così freddo e inospitale? Eppure un sottile gioco della mente, cui siamo registi e vittime della nostra immortalità perfetta, mantiene intatta la bellezza di questo fiore morto; una rosa sulla quale il sortilegio ha scritto 'eternità apparente'. E, pur consapevoli di questo manifesto inganno, non abbiamo il coraggio di andar oltre la bellezza statica di un fiore dall'anima perduta....
Perciò...fra un anno...come sarei stata?

 


 

 

 

ATTENZIONE


SPOILER CAPITOLO 28

Ci stupimmo, ma facemmo finta di nulla, quando era scoccata l'ora in cui loro dovevano tornare, facemmo finta di nulla nel constatare che passavano le ore ed ancora loro non si vedevano arrivare. Io incominciai ad agitarmi ancora di più...se gli fosse successo qualcosa?

 


 

ciao e al prossimo capitolo

 

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Capitolo 29
*** 28 ***


ECCOMI ANCHE OGGI CON UN NUOVO CAP.
COME ANNUNCIATO NEL CAPITOLO PRECEDENTE LE VICENDE SONO STATE RACCONTATE DAL PUNTO DI VISTA DI EDWARD E QUESTO SARA' L'ULTIMO IN CUI RACCONTERA' LUI. RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO QUESTA FF E CHI HA RICENSITO! GRAZIE MILLE, I VOSTRI COMMENTI MI SPRONANO A CONTINUARE E FARE SEMPRE MEGLIO! RINGRAZIO COMUNQUE ANCHE CHI LEGGE RESTANDO IN ANONIMATO! E CHI STA INSERENDO QUESTA FF FRA LE PREFERITE, DA SEGUIRE O DA RICORDARE! GRAZIE! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA! ^_^ CIAO A TUTTI


28





- POV EDWARD -



- Ehy anche voi avete fatto in fretta!-

- Bè sì, sapevamo esattamente dove trovarli-

- A quanto vedo siamo in tanti-

- Sì, Siobhan incominciamo a divenire numeri, però c'è spazio per tutti! Direi di spostarci in soggiorno, l'ingresso sta diventando un po' troppo piccolo, e tra non molto saremo ancora più numerosi-

- Perfetto...ora che stiamo diventando sempre più numerosi forse saprò il motivo per cui siamo qui...anzi, a proposito, ma alla fine quanti saremo?-

- Allora oltre te Garrett, vediamo, a parte naturalmente già noi, credo che manchino ancora 9 perosne, a parte Eleazar e Bella naturalmente, che ci raggiungeranno a fine settimana...-

- Perciò altri dieci vampiri con Eleazar...anzi, lui perchè ci raggiungerà fra una settimana? E Bella chi sarebbe?-

- Bella è la mia fidanzata-

- Come? Edward ti sei fidanzato?-

- Eddy ma da quando è divenuto ufficiale?-

- Emmett non chiamarmi Eddy per piacere...e sì, sono fidanzato-

- Ed anche lei...-

- Sì è un vampiro, da un giorno a dire il vero...-

- Sei fidanzato con una neonata? Da un giorno? Insomma chi è che l'ha trasformata?-

- Sono stato io-

- E ti ci sei fidanzato subito? Ma la conoscevi anche da umana? E da quanto? E lei sapeva di noi?-

- Stai calmo Garrett...ci conoscevamo anche prima della trasformazione e sapeva tutto su di noi, ed anche molto di più a dire il vero...comunque sta arrivando Carlisle, e in quel momento ti verrà spiegato tutto!-

- Stai tranquillo Garrett, io, Carmen, Tanya ed il resto del mio caln sappiamo tutto perchè eravamo già qui, perchè siamo arrivati prima, però penso che un po' tutti vogliano sapere che succede esattamente. Immagino che vi avranno spiegato a grandi linee cosa sta succedendo, ma credo che certi dettagli manchino a tutti....-

- Spero di non aver interrotto nulla!-

- Carlisle!-

- Benvenuti a tutti!-

- Siamo felici di vederti!-

L'arrivo di mio padre rilassò tutti gli animi, tutti erano pronti per sapere più dettagli di tutta la storia, e Garrett era felice di conoscere il motivo per cui era stato convocato. Era davvero eccezionale la stima ed il rispetto che si portava con se Carlisle, più l'osservavo più mi chiedevo se io sarei mai riuscito ad divenire come lui. Naturalmente invitò tutti ad accomodarsi e stare tranquilli, perchè voleva aspettare l'arrivo del caln delle Amazzoni per spiegare la faccenda per bene, naturalmente nessuno obbiettò alle sue parole. Per alleggerire la tensione incominciò a chiedere a tutti com'era stato il viaggio, se avevano riscontrato dei problemi, e li avvertiva che se avessero avuto bisogno d'andare a caccia si sarebbero dovuti allontanare da qui...
Improvvisamente mi alzai ricordandomi di Charlie, dovevo chiamarlo!

- Scusatemi un momento-

Mi allontanai velocemente prendendo il telefono, andai in cucina per non far sentire la confusione e composi il numero. Era bastato un solo squillo che Charlie mi rispose immediatamente

- Pronto!-

- Sono Edward Cullen-

- Ciao Edward, dimmi, sono arrivati? E' andato tutto bene?-

- Sì, mi ha telefonato mio padre e mi ha avvisato che sono arrivati da poco, ora porteranno Bella in ospedale, poi ci sarà d'attendere l'arrivo del medico. Non ha saputo dirmi se oggi stesso Bella potrà essere visitata...-

Sentii improvvisamente che erano arrivate Irina e Tanya con il clan delle Amazzoni...dovevo chiudere in fretta la conversazione con Charlie

- Perciò non si sa nulla per il momento-

- Per il momento direi che è presto, sappia che appena mio padre mi fa sapere qualcosa, la chiamerò immediatamente-

- Va bene...allora aspetto una tua chiamata-

- Arrivederci-

- Grazie-

Chiusi la comunicazione con rammarico, avevo altro da fare sicuramente, ma mi dispiaceva enormemente per quell'uomo. Scesi di corsa dagli altri, naturalmente ci furono delle presentazioni per chi ancora non si conosceva, e dei grandi saluti per chi non si vedeva da decenni.

- Ora che ci siamo tutti, Carlisle vuoi spiegare un po' che succede? So che tutti sono a conoscenza di qualcosa che a me sfugge-

- Hai ragione Garrett, è una storia un po' lunga, per questo è stato meglio che c'eravate tutti per iniziare a raccontarvela dall'inizio. Naturalmente ad alcuni di voi sarà già stato detto qualcosa, ma i dettagli erano troppo lunghi...Perciò ora vi chiedo d'ascoltarmi, e alla fine di quello che dirò, siete liberi di dire ciò che pensate, o addirittura liberissimi d'andare via...-

- Carlisle, qualsiasi cosa sia, io resterò ad aiutarvi-

- Grazie Siobhan...-

Con fare stanco Carlisle si sedette su una sedia, non sapeva esattamente da dove partire con il racconto, ma poi concluse che forse era necessario iniziare dall'inizio, dal giorno in cui Bella era arrivata a Forks.
Quando incominciò il suo racconto vidi perfettamente lo sguardo perplesso di tutti, lo sentivo anche nei loro pensieri, soprattutto in quelli di Garrett che non sapeva nulla di tutta la faccenda. All'inizio sentivo lo sconcerto, Carlisle stava parlando di un'umana che veniva da una realtà parallela...non c'era da stupirsi se il racconto sembrasse davvero così surreale. Mentre mio padre raccontava le vicende che li aveva condotti a noi, la mia mente andò a Bella, ormai erano passate un bel po' di ore da quando era andata via, chissà come se la stava cavando. Oltretutto chissà in quel luogo quanto tempo era trascorso, certo potevo fare un paio di calcoli, se una settimana qua era un anno nella dimensione in cui si trovava, significava che un giorno qua erano più o meno equivalente a circa 52 giorni dove si trovava lei...Per lei era già trascorso così tanto tempo? Chissà come si sentiva, chissà se era riuscita a sviluppare appieno una delle sue potenzialità...però in fondo mancava ancora tanto tempo, ancora dieci mesi per lei e sei giorni per me, prima di poterla riabbracciare. Mi mancava enormemente, anche semplicemente il suo profumo, così partiolare, con la trasformazione il suo dolce profumo era divenuto più intenso, era un miscuglio di frutti rossi ed erba appena tagliata. Ogni volta che la baciavo mi sembrava di poter assaporare ancora il gusto di quei frutti, anche se sapevo che era impossibile...ma lei era eccezionale, mi faceva provare delle sensazione che non credevo esistessero, avevo letto tanto sull'amore, su quel sentimento a me sconosciuto, certo provavo amore per la mia famiglia ma non ero lo stesso, lo avevo letto anche nelle loro menti che c'era differenza, c'era differenza per quello che Jasper ed Alice provavano fra loro, ed era ancora differente quello che c'era fra Rosalie ed Emmett...ma anche fra Esme e Carlisle era diverso. Lo avevo letto anche nei pensieri degli umani, ero stato in contatto con loro da ormai centodieci anni, avevano cambiato modo di parlare, interagire, pensare...ma quello che provavano, non cambiava, non era mai cambiato. Quando provavano rabbia, rancore, felicità, odio e amore...nessuno di quei sentimenti era cambiato con lo scorrere dei decenni. Però l'amore non ero riuscito mai a comprenderlo pienamente, almeno fino al momento in cui era comparsa Bella. Ritornai al presente quando sentii silenzio attorno a me, mio padre aveva smesso di parlare, il silenzio consisteva che perlomeno non c'erano più voci, perchè di pensieri ce n'erano fin troppi, e molto confusi. C'era chi era sconvolto per l'itera faccenda, chi incominciava ad aver paura di quello che i Volturi avrebbero fatto al loro arrivo, chi non riusciva ad immaginare che esistesse davvero il talento del manipolatore...i pensieri erano davvero tanti e tutti differenti fra loro. La prima a parlare fu Siobhan

- Perciò in questo preciso istante c'è Bella...che è insieme ad Eleazar, per riuscire ad utilizzare appieno i suoi poteri...Voi siete convinti che questa ragazza ce la possa fare?-

- Abbiamo piena fiducia nelle sue capacità-

Poi prese parola Peter

- Non credete che forse era tutto calcolato? Insomma, che forse questa ragazza sia venuta qua di proposito, che magari sapeva bene che sua madre era dai Volturi, e magari anche che è stata mandata proprio da loro?-

Mi alzai in piedi adirato, come faceva a dire o solo pensare ad una cosa simile?

- Non la conosci neppure, come fai solo a pensare certe cose?-

- Proprio perchè non la conosco credo che sia necessario conoscere tutti i dettagli! Ma perchè ti scaldi tanto Edward?-

- Perchè appena questa faccenda sarà conclusa, lei diverrà mia moglie Peter, perchè lei ha preferito morire piuttosto che rischiare di metterci in pericolo. Perchè tu non eri qui quando lei stava morendo e i suoi pensieri erano rivolti solo a noi, le sue preoccupazioni anche in quel momento erano rivolte a noi! E non eri nemmeno qui quando era in atto la traformazione e gli abbiamo inniettato così tanta morfina credendo di non fargli sentire quel dolore, per invece scoprire successivamente tramite i suoi pensieri, che avevamo solo peggiorato la situazione, prova ad immaginare d'essere stato legato ed imbavagliato quando è accaduto a te! Nella sua mente urlava solo di lasciarla morire, ma poi, quando si è resa conto di quello che le stava capitando, e che non voleva farmi sentire in colpa, ha pregato che io non stessi ascoltando i suoi pensieri! E' per questo che m'innervosisco Peter! Perchè non ti avremmo chiesto di venire se avessimo solo un minimo dubbio su di lei! Perchè reputo che non potresti ottenere altri dettagli oltre a quelli che ti ha dato Carlisle. Oppure potresti sempre attendere sei giorni e conoscere di persona Bella! Puoi fargli anche tutte le domande che vuoi, tanto penso che quando torna non sarà sempre così nervosa, non credo se la prenda...sempre se tu non voglia anche una dimostraione del suo talento...-

- Edward!-

Smisi immediatamente di parlare sentendo mio padre chiamarmi per tranquillizzarmi...tornai in me, capendo d'aver dato uno spettacolo certo non degno di me, era incredibile come perdevo la testa quando si trattava di Bella. Tutti gli occhi erano ora puntati su di me...ma Alice venne in mio soccorso

- E quando avresti informato la tua famiglia che hai chiesto a Bella di sposarti? Volevate per caso scappare a Las Vegas? Certo sarebbe da Bella, no forse lei sceglierebbe le Maldive...però questo non toglie che non ci hai detto nulla! Edward, c'è così poco tempo e tante cose da preparare!-

- A questo proposito, ha detto Bella che se avessi tirato fuori l'argomento, di dirti testuali parole "che per lei un anno è più che suffiente"!-

- E' davvero furba! Vedrai quante glie ne dico quando torna! Sa prendermi anche in giro, solo perchè davanti a lei c'è un anno...eh lasciamo stare! Prometto che appena torna gli strappo tutti i suoi riccili rossi!-

Spero che in questo modo gli animi si siano leggermente pacati, Edward, cerca di stare calmo

- Edward, hai chiesto sul serio a Bella di sposarti?-

Naturalmente Esme era euforica

- Sì, le ho chiesto di sposarmi prima che andasse via con Eleazar...-

- Sono così felice!-

- Ma questo, è un altro discorso, ora che sapete tutto, dovete essere voi....-

Mi guardai in giro, c'erano delle voci, dei pensieri fuori posto, non erano di nessuno dei presenti....

- Edward che c'è?-

- Abbiamo compagnia...-

Immediatamente tutti si alzarono allarmati dalle mie parole, almeno fin quando non vedemmo attraverso le vetrate due vampiri dall'aria stanca. Li raggiungemmo immediatamente, spostandoci tutti fuori. Si poteva notare quanto fossero vecchi...

- Quel che si dice è vero allora, hai visto Stefan?-

- Sì, penso sia stata un'ottima idea venire fin qui Vladimir-

Carlisle fece un passo avanti, come portavoce, voleva chiedere chi fossero i nuovi arrivati, anche se sentivo che qualcuno si era fatto qualche idea.

- Benvenuti..non aspetttevamo visite...Io sono Carlisle e questa è la mia famiglia, gli altri sono nostri amici-

Gli comunicò indicando prima noi e poi il resto della compagnia

- Noi siamo Vladimir e Stefan...ci era giunta voce che state attendendoi Volturi...-

- Questo chi ve lo ha comunicato?-

- Molti anni prima che arrivassero i Volturi eravamo noi che governevamo sui vampiri-

- Certo siamo stati più crudeli forse, ad amministrare la giustizia...-

- Di certo però siamo stati sempre sinceri...-

- Abbiamo ancora qualcuno che ci rispetta, e ci ha comunicato che i Volturi avevano intenzione di venire da queste parti...-

- Non eravamo sicuri di questo, finchè non abbiamo visto in quanti siete...-

- E quello che avete detto...ci spiace se senza il vostro permesso abbiamo origliato, di certo non è un comportamento degno di stima-

- Ma in fin dei conti le vicende o la scusa che sta portando qui i Volturi non c'interessa particolarmente-

- E allora qual'è il motivo per cui vi trovate qui adesso?-

- Ci sembra un'ottima occasione-

- Forse l'unica che ci verrà mai concessa-

- Per vendicarci per quello che ci hanno fatto-

Sentivo che provavano un'estremo odio per i Volturi, erano venuti solamente perchè pensavano che ci fosse una battaglia in procinto di compiersi, e non volevano perdersi l'opportunità di vendicarsi. Ma cosa volevano dire che non gl'interessava la scusa per cui i Volturi erano diretti qui?

- Cosa significa che non v'interessa la scusa per cui vengono?-

- Abbiamo ascoltato attentamente la vostra storia ragazzo...-

- Non ti sei chiesto il vero motivo per cui i Volturi vogliano venire?-

- Di certo, forse, la madre di quella ragazza non vuole vedere sua figlia come vampira...Ma si sa come sono fatti i Volturi, gli piace collezionare i vampiri con delle grandi potenzialità...-

- Sicuramente la ragazza in questione gli sarebbe molto utile, non credevo esistesse davvero quel tipo di talento...-

- Pensa semplicemente cosa potrebbero ricavarne...-

- Ma forse, potevano prendersela quando volevano...se non è che...-

- C'è qualcun'altro fra voi che ha qualcosa che ad Aro può incuriosire...-

- Da quanto abbiamo capito, tu ragazzo leggi nel pensiero, e tu invece riesci a vedere il futuro...sicuramente sono doti molto rare...-

- Chi altri di voi a delle potenzialità?-

Guardai velocemente il nostro gruppo...sentivo che stavano valutando se rispondere

- Io sono Kate del clan di Denali...e riesco ad emanare scariche elttriche al contatto fisico-

- Io sono Zafrina del caln delle amazzoni, e posso provocare illusioni visive-

- Certamente sono talenti interessanti, ma non credo gli servano...hanno già i gemelli-

- Giusto...-

- Chi sarebbero questi gemelli? Cosa sono in grado di fare?-

- Uno di loro si chiama Alec, può inibire i sensi, e colpire più soggetti contemporaneamente, toglie ogni percezione di ciò che vi circonda...-

- L'altra si chiama Jane, lei può colpire a differenza del fratello solo un'individuo alla volta, e può infliggere dolore solo con lo sguardo-

- Perciò i vostri poteri non gli servirebbero a nulla..-

Sentii Kate e Zafrina scosse dalle loro risposte, e sentii anche Garrett innervosirsi parecchio

- Io sono Maggie...del clan irlandese, riesco a riconoscere quando qualcuno mente...insomma riconosco le menzogne...-

- Di certo questo non servirebbe...-

- Non credo gl'interessi molto se qualcuno gli mente, comunque Aro sarebbe in grado di verificarlo lui stesso...-

- Io mi chiamo Jasper, riesco a percepire e manipolare gli stati d'animo-

- Questo è decisamente interessante-

- Sì, potrebbe sempre tornare utile...-

- Io invece sono Benjamin, del clan egizio e riesco a manipolare il vento, l'acqua la terra ed il fuoco-

- Hai ragione Stefan, eh, ora capisco che se ci fosse una battaglia, hanno da guadagnarci parecchio-

- Sempre se vincessero questa contesa-

- Pericò dovremmo combattere...Abbiamo atteso millecinquecento anni, e se vincessero la loro forza sarebbe a quel punto troppo irraggiungibile-

- Allora combatteremo-

Vidi Benjamin lanciare un'occhiata a Tia per poi sorridere

- A quanto vedo devo guadagnarmi il diritto d'essere libero...se ci sarà uno scontro, potete contare su di me!-

Tia si avvicinò a lui e gli prese la mano strigendola forte, si amavano davvero molto

- Ed io combatterò al tuo fianco-

Vidi a quel punto Garrett osservare Kate...provavano qualcosa l'uno per l'altro, ma ancora non se lo erano cofessato, a Garrett non era piaciuta l'idea che i Volturi potessero uccidere Kate, perchè il suo potere non gli serviva

- Ho combattuto varie rivoluzioni contro dei tiranni, perciò questa non sarà la prima volta!-

- Credo di parlare in nome di tutta la mia famiglia, dicendo che non abbandoneremo Carlisle, Eleazar crede in Bella, ed io credo in lei e a tutta la famiglia Cullen. Ho avuto l'occasione di conoscerla, e reputo che darebbe l'anima per ogni componente di questa famiglia. Io sono con voi!-

Kate mi guardò intensamente per poi passare a guardare Tanya, Irina e Carmen che assentivano con il capo, poi si scambiò un'occhiata con Garrett, e si regalarono un sorriso.

- Spero che non si arrivi davvero ad uno scontro-

Irruppe Sihobhan

- In qualsiasi caso io sono con i Cullen!-

Aggiunse Maggie, vedendo Siobhan titubante...

- Sì, naturalmente anche il clan irlandese è dalla parte di Carlisle-

Cercò subito di spiegare, vedendo lo sguardo di Maggie

- Potete contare anche su noi Amazzoni-

Ora tutti o quasi avevano preso posizione

- Io voglio aspettare di vedere questa Bella, voglio conoscerla di persona, e sì, voglio valutare cos'è in grado di fare, voglio essere sicuro di non arrivare lì senza nessuna speranza...-

Non risposi minimamente alla provocazione di Peter, se voleva conoscere Bella, sarebbe stato accontentato

- Ok, allora ci dovremmo mettere comodi, perchè Bella arriverà fra sei giorni, e mancheranno ancora due settimane all'arrivo dei Volturi-

Alice sapeva sempre cosa dire e il momento perfetto in cui dirlo. Vidi sorridere quasi tutti alle sue parole, compreso me. Ci accomodammo tutti finalmente in casa, c'era ancora molto su cui discutere.


Per fortuna i giorni trascorsero piuttosto veloci, era stata una settimana davvero piena...Charlie era venuto un paio di volte, e tutti dovettero nascondersi o allontanarsi, io cercavo d'iventarmi sempre delle bugie credibili, ma per fortuna c'era Alice che sapeva cos'era meglio dirgli, vedeva in anticipo le reazioni che poteva avere, ed io mi basavo sulle sue visioni. Oltre a quello, tutti quanti avevano voluto dimostrare cos'erano in grado di fare, naturalmente Emmett sembrava quello che più si divertiva, soprattutto quando Zafrina utilizzava le sue capacità, sembrava un bambino al parco giochi. Fui sopreso di vedere quello che era in grado di fare Benjamin, aveva governato il vento, creato un mulino nel fiume...insomma ci aveva dimostrato appieno che il suo talento era strabigliante. Ormai era arrivato il giorno del ritorno di Bella, ed io assillavo Alice per sapere se riusciva a vedere qualcosa, ormai non stavo più nella pelle, i presenti pensavano che fossi malato...chi non seguiva la nostra dieta, reputava che il sangue animale mi avesse dato alla testa. Ma erano tutte sciocchezze, io volevo solamente riabbracciare il mio angelo, il mio miracolo personale. Mi era mancata terribilmente in quella settimana, ogni giorno facevo i calcoli per sapere quanto tempo era trascorso per lei. A metà di questa settimana sapevo esattamente che lei era via da sei mesi, esattamente per metà anno. Sentivo comunque la curiosità di tutti, tutti quanti volevano conoscerla, non solo perchè volevano vedere chi mi avesse rubato la sanità mentale, ma erano curiosi di sapere cos'era davvero in grado di compiere. Anch'io comunque volevo sapere quant'era migliorata...

Ci stupimmo, ma facemmo finta di nulla, quando era scoccata l'ora in cui loro dovevano tornare, facemmo finta di nulla nel constatare che passavano le ore ed ancora loro non si vedevano arrivare. Io incominciai ad agitarmi ancora di più...se gli fosse successo qualcosa? Se non riuscivano a tornare? E se i Volturi erano andati a prenderli? E se avesse deciso che non ne valeva la pena? Se in quell'anno avesse capito che per noi non c'era speranza? Mi sembrava di diventare pazzo, ogni minuto che passava, mi sentivo sempre più perso. Naturalmente non aiutarono i pensieri dei presenti, che stavano incominciando a dubitare...no, questo di certo non era d'aiuto.

- Nessuno ha il coraggio di dire nulla, ma sono passate più di dieci ore..quando dovrebbero arrivare?-

Non sapevo cosa rispondere a Peter, avrei voluto, ma non sapevo proprio cosa dirgli...quando improvvisamente sentii un profumo...era delizioso, intenso...sapeva d'erba tagliata...io lo conoscevo...era il suo profumo, il suo, della mia Bella. Mi girai di scatto, guardandomi in giro e correndo da una parte all'altra della stanza, sotto gli occhi di tutti i presenti che non capivano cosa mi stesse prendendo.

- Edward! Che succede?-

Improvvisamente mi giunse qualcos'altro..una voce, quella di Eleazar

- Non sembra neppure che siamo tornati...in fin dei conti non è cambiato nulla da dov'eravamo, non trovi?-

Era fuori, in giardino, ma com'era giunta a me, era giunta a tutti...ma fui il primo a fiondarmi fuori...e il mio cuore sembrava che improvvisamente stesse per scoppiare, quando il mio sguardo incrociò un paio di occhi color miele...

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Capitolo 30
*** 29 ***


29




Ero a casa...finalmente ero tornata, l'unica cosa che lo dimostrava era che Edward era di fronte a me. Era passato così tanto tempo dall'ultima volta che lo avevo visto...Dietro di lui c'erano numerosi vampiri che ci osservavano, riconoscevo naturalmente la famiglia Cullen ed il clan di Denali, ma gli altri mi erano totalmente sconosciuti.

- A quanto vedo ci stavate aspettado, scusate per il ritardo, io e Bella non ci siamo accorti del passare del tempo. Anzi, a dire il vero dovevamo approfondire un'ultima cosa, e abbiamo avuto bisogno di circa un mesetto in più-

Mi sentivo totalmente indifferetne della presenza di così tanti estranei, non mi faceva ne caldo ne freddo la loro presenza lì...e neppure che avessero aspettato un po' di tempo in più. Guardai Eleazar, per comunicarglielo...

Non ti starai mica scusando vero? Non avevamo certo un'appuntamento, tantomeno con tutta sta gente

Mi guardò sorridendo, ormai ero in grado di comunicare tramite la mente, potevo proiettare i miei pensieri direttamente nella sua testa, non avevo bisogno di parole. E naturalmente potevo anche estrapolare i suoi pensieri...potevo entrare nella mente di chiunque dei presenti, certo mi risultava piuttosto strano, ero così abituata solo alla mente di Eleazar...

Bella, sono qui per noi, per te...

Per me? Sì, era vero, però non avevano il coraggio di dirmi nulla. Il primo a sciogliere il silenzio fu Carlisle, e c'era d'aspettarselo

- Bentornati, vi stavamo aspettando-

- Chissà come, e da cosa, lo avevo intuito-

Tutti mi guardarono, erano stupiti? Di cosa? Mica ero muta...

- Certo non ci aspettevamo una tale folla...-

- Spero che questo non ti turbi Bella-

- Perchè dovrebbe?-

Stavo per rituffarmi negli occhi di Edward, quando un ragazzo dai capelli biondissimi s'intromise

- Io sono Peter...-

Peter...l'osservai attentamente...oh...ora ricordavo

- Sì, l'amico di Jasper giusto? Quello che è stato trasformato da Maria...-

- A quanto vedo mi conosci...-

- Pensavo che ti avessero detto che conosco molte cose-

- Sì, mi era stato accennato...infatti ero curioso-

Era solo curiosità di vedere quanto ti conoscessi o era anche per altro?

- Sì, anche per altro...-

Tutti si girarono verso di lui, non capendo esattamente a che domanda avesse risposto

E per cos'altro?

- I tuoi poteri-

Cosa vuoi sapere esattamente?

- Cosa sei in grado di fare...-

- Capisco-

Risposi ad alta voce questa volta

- Bella! Non puoi entrargli nella testa in questa maniera spudorata, un po' di contegno-

Sbuffai alle parole di Eleazar, e sorrisi cordialmente al povero Peter, ora naturalmente gli occhi erano tutti su di me. Vidi Peter risvegliarsi improvvisamente dallo stato di trance

- Ma che diavolo!-

Ma non m'importava di quello che stava per dire...avevo altro a cui pensare, avevo altro da fare. Mi spostai direttamente davanti a Edward, nel modo in cui solo io potevo, lasciando tutti sconvolti a parte lui che continuava a guardarmi...Mi sorrise dolcemente...

- Mi sei mancato da morire amore-

A quel punto ci abbracciammo forte, e ci scambiammo un bacio intenso, sotto gli occhi di tutti, anche se mi erano totalmente indifferenti, era come se non esistesse nessun altro eccetto che noi. Mi era mancato da impazzire...tutto di lui mi era macato.

- Scusa per il ritardo-

- Scusami tu per l'impazienza e la paura che ho avuto non vedendoti tornare-

- Uomo di poca fede, cosa credevi, fossi fuggita? Ed Eleazar aveva mollato tutto per seguirmi? Oppure lo credevi dispero in chissà quale dimensione!-

- Sarebbe stato davvero un problema!-

- A volte mi è venuta la tentazione di mollarlo lì e andarmene, ma soprattutto all'inizio, poi ho incominciato ad apprezzare la sua compagnia...anche perchè era l'unico che c'era-

- Ah grazie tante!-

Mi girai ad osservare il mio amico

- No dai, quando mi ero abituata ai suoi insulti, per cercare di farmi arrabbiare, è stato persino divertente...-

- Oh sì, soprattutto quel giorno che pensavo che stesse scoppiando dalla rabbia, ed invece mi è scoppiata a ridere in faccia! Mai visto un vampiro che si comporta come lei, lo giuro! Ho cercato di fargli modificare certe abitudini, ma è stato vano...-

- Allora vi siete divertiti!-

- Mah, insomma-

- Per i primi sei mesi direi che è stata davvero dura...-

- Bellina, non sei per niente cambiata allora!-

Inclinai leggermente la testa per osservare Emmett, diedi un leggero bacio sulla guancia a Edward per scomparire e riapparire accanto ad Emmett

- Cosa pensavi? Sono morta, i morti non possono di certo cambiare, giusto? I vampiri...scusate-

Mi guardavano tutti perplessi, almeno quelli che non mi conoscevano così bene. Allargai le braccia ed Emmett mi salutò abbracciandomi e sollevandomi da terra contento.

- Bella! Non saluti la tua migliore amica?-

Mi girai ad osservare Alice, e lei corse da me per abbracciarmi

- Bentornata!-

- Grazie! Ho sentito che spesso hai cercato di provare a vedere se riuscivi a localizzarci...-

- Davvero? Lo sentivi? E' fantastico, comunque è colpa di Edward, mi continuava a chiedere se riuscivo a vederti! Ma cosa sentivi?-

- Diciamo che era come qualcuno che mi chiamava in lontananza...sono contenta di rivederti, non credevo che sarei riuscita a rimanere ancora troppo tempo senza la mia stilista preferita-

- Ecco a propostito...-

Chissà perchè stavo per immaginare cosa stava per dirmi, così scappai per andare da Carlisle ed Esme

- Ehy non si fa così, stavo ancora parlando!-

- Carlisle, Esme! Son contenta di rivedervi-

- Bentornata Bella! Appena abbiamo sentito la voce di Eleazar avevamo capito che eri tornata!-

Mi sentivo davvero contenta, e vedevo perfettamente che tutti i presenti erano piuttosto felici. Mi girai ad osservare la causa che scatenava in tutti quell'entusiasmo, Jasper si era avvicinato ad Alice per abbracciarla, sorridente di vederla felice, e contento anche di rivedere me.

- Jasper, stai attento, stai contagiando tutti-

- Scusa Bella, ma credo che non sia tutto merito mio!-

- Rose ti senti contenta?-

- Certo Bella!-

- Vedi Jasper? E' colpa tua!-

- Ehy, io sono contenta perchè sei tornata!-

- Lo so Rose, vi stavo prendendo in giro...-

Mi presentai dietro le spalle di Edward per abbracciarlo e appoggiare il mento alla sua spalla, lui di risposta mi prese le mani per unirle alle sue

- Che dite se ci accomodiamo dentro? O eravate fuori non per il nostro rientro, ma perchè non ci stavate tutti all'interno? Perchè ci potremmo sempre presentare all'aperto-

- Bellina che sciocchezza, la nostra casetta può ospitare anche l'intera cittàdina di Forks-

Sorrisi ad Emmett per poi sciogliere l'abbraccio ed allontanarmi leggermente da Edward, volevo così tanto dimostrargli cos'ero ormai in grado di fare!

- Perdonateci se non vi aspettiamo-

E senza bisogno di nessun contatto fisico teletrasportai me ed Edward direttamente in casa

- Bella! Siamo in casa, e non hai avuto bisogno di tenermi per mano!-

Si era accorto della differenza senza nemmeno che glie lo dicessi! Naturalmente un secondo dopo erano già entrati tutti quanti...Io ed Edward ci dirigemmo al divano in pelle bianca a due posti, era perfetto, in quel modo nessuno avrebbe interferito fra noi! Vidi tutti pian piano accomodarsi, chi sull'altro divano, chi sulle sedie e chi invece aveva preferito stare in piedi. Li osservavo attentamente cercando di capire di chi si trattassero...l'unico con cui avevo parlato era Peter, e vedendo che stava accanto ad una vampira, che gli assomigliava molto potevo capire che si trattasse della sua compaga...mmm...ah sì Charlotte. C'erano poi tre vampire che erano molto più alte degli altri, una di loro era vestita in pelle, aveva decisamente un aspetto selvaggio..sicuramente lei era...Senna, sì, ma le altre due non sapevo come distinguerle, chi era Zafrina? Chi era Kachiri? Mentre stavo cercando di valutare i vampiri che avevo di fronte, uno di essi aveva l'intenzione di parlare, era un ragazzo dai capelli neri, no, forse erano più un blu scuro, la sua pelle era olivastra...sì, riconoscevo anche lui

- Eravamo curiosi di conoscerti, abbiamo sentito parlare molto di te, son contento di fare la tua conoscenza Bella-

- Ero curiosa anch'io di conoscerti Benjamin, son curiosa di vedere quello che sei in grado di fare, il tuo talento reputo sia magnifico. Manipolare gli elementi della natura, è fantastico!-

Mi stavano incominciado a guardare tutti nuovamente perplessi

- Ehm, sì, insomma, piacere...-

Vidi perfettamente Jasper ed Emmett in fondo alla stanza che stavano sghignazzando per la scenetta comica che avevo fatto

- Anche tu hai sentito parlare molto di me-

- No, ho letto molto su di te, direi che è diverso...io non spettegolo sulle persone assenti. Eleazar mi ha insegnato che è maleducato. Giusto Eleazar?-

- Bella!-

- Che ho detto? E' vero, Benjamin dovevi esserci, mi sembrava mio padre quand'ero piccola! Bella, questo non si fa è maleducato, ed è poco umano! Anche se mio padre non mi hai mai detto che avevo un comportamento poco umano in effetti...-

Vidi Benjamin sorridere, ero riuscita a rilassarlo, forse gli stavo anche simpatica...inclinai leggermente la testa per osservare la vampira accanto a lui

- Tu sei Tia non è vero? La compagna di Benjamin...-

- Sì, è un piacere conoscerti Bella-

- Anche per me...ma del vostro clan non manca qualcuno? Nel caln egizio non c'erano anche...sì, Amun e Kebi? Immagino che non sia voluto venire, in fin dei conti conosce Aro e il pericolo che correva a venire...certo non posso biasimarlo-

- Sì, effettivamente Carlisle ha cercato di convincerlo....però è stato inutile-

- Non è un problema, mi spiace solamente che forse è arrabbiato che tu sia venuto senza il suo consenso...Io son contenta che voi ci siate-

- Noi siamo siamo Senna e Zafrina, e lei invece è Kachiri-

Intervenne improvvisamente Zafrina

- Avevo immaginato che voi foste il caln delle amazzoni-

Mi alzai di scatto in piedi, sotto gli occhi sconcertati di tutti, con calma mi sposati davanti al mio obbiettico, Zafrina...mi guardava accigliata, aveva paura? La guardai con un sorriso...

- Ti spiace farmi vedere qualcosa? Sì insomma, so del tuo talento...-

Finalmente la vidi sorridere e porgermi una mano, io senza esitazione gli appoggiai la mia...e tutto cambiò immediatamente! Ero...in una palude!

- Strabigliante! Ci sono anche degli animali!-

- Son contenta che ti affascini!-

- Come potrebbe non esserlo!-

A quel punto scomparve tutto, ed ancora tenendomi la mano mi salutò per bene

- E' davvero un piacere conoscerti. Capisco perchè sei così importante per questa famiglia!-

- Sono felice di conoscere te e le tue sorelle!-

Poi gli scomparì da davanti per ritrovarmi seduta accanto al mio amore, vedevo nei loro occhi la sorpresa in ogni mio spostamento.

- Noi siamo invece il clan irlandese, io sono Siobhan e lui Liam, invece lei è Maggie...-

Sentivo nella sua voce un po' d'agitazione...

- Sì, tu sei una grande amica di Carlisle, son felice di conoscervi...-

Improvvisamente mi bloccai, c'era qualcuno esaltato...mi girai in direzione di due vampiri che ancora non avevo forse notato, sembravano davvero antichi, così antichi che sembravano ricoperti di polvere...la loro pelle era così chiara, quasi trasparente avrei azzardato a dire. Improvvisamente mi ricordai...

- La voce si è sparsa, se anche voi siete qui-

Si girarono tutti ad osservare i due vecchi vampiri

- Sì, si è sparsa velocemente...-

- E' impressionante quello che tu sai....-

- Conosci persino noi...-

- Vladimir, come non potrei conoscere i vampiri più crudeli di questo pianeta, e forse anche i più frustrati. Certo, forse anche i più esaltati da questa situazione-

- Non abbiamo mai detto d'essere dei santi...-

- Comunque hai perfettamente ragione...-

- Siamo onorati di conoscere una vampiro con il tuo talento-

- A dire il vero per ora abbiamo solo visto che si può teletrasportare, e riesce a proiettare la sua voce direttamente nella testa-

Mi girai ad osservare Peter...era davvero scettico e nervoso

- Esme-

- Dimmi Bella-

- Per caso ci sono...dei biscotti?-

- Come?-

Ora erano tutti sconvolti, anche Edward mi guardava sorpreso

- Amore, ma cosa...-

- Stai tranquillo-

- Esme?-

- Si certo...penso d'avere qualcosa...-

- Puoi per caso metterne qualcuno su un piattino e portarmeli?-

Senza aggiungere altro Esme scomparse per ricomparire con un piccolo piatto con sopra dei biscotti, l'odore era nauseante, erano al cioccolato, mi ricordavo che mi piacevano...ma ora era così diverso. Mi porse il piattino ed io lo afferrai

- Grazie-

Mi alzai ed appoggiai il piccolo piatto sopra il tavolino davanti ai divani, per poi riaccomodarmi accanto ad Edward. La mia espressione non faceva trasparire nulla di quello che avessi intenzione di fare...alzai lo sguardo dal piatto per osservare Peter

- Peter, desideri un biscotto per caso? Sono al cioccolato, mi ricordo vagamente che è davvero dolce-

- Grazie, sì-

Tutti si girarono verso quest'ultimo senza capire cosa gli stesse prendendo, ma prima che qualcuno dicesse qualcosa, Peter diede un morso al biscotto

- Sì, è delizioso, avevo un certo l'angurino-

L'osservai con espressione impenetrabile, finchè Eleazar s'intromise

- Bella, lascialo andare. Appena si renderà conto di quello che ha appena ingoiato...dai!-

- Eh, ok...Peter, cosa diavolo stai acendo? E' disgustoso-

In quel momento si guardò in giro ed osservò il mezzo biscotto che aveva in mano...

- Oddio, cos'ho fatto...-

Era quasi piegato su se stesso per eliminare l'elemento estraneo dal suo corpo...La mia espressione si fece ancora più seria, ed anche la mia voce a quel punto sembrò cambiata, come se fosse gelata. In quell'istante sentii esattamente la paura di quelli che erano presenti

- Peter, posso farti compiere tutto ciò che voglio, posso farti credere anche ciò che più desidero. Se io volessi che tu restassi qui per combattere contro i Volturi non staremmo neppure qui a parlarne. Saresti accondiscendente e pronto...Ma siccome reputo che dovresti essere libero di scegliere, non farò nulla di tutto ciò. Vuoi verificare davvero quello che sono in grado di fare? Insomma, verificare appieno? O ti è bastato? Perchè penso sarebbe tremendo se ti dovessi entrare nella testa e chiederti con gentilezza di fare qualcosa di cui ti pentiresti terribilmente. Non trovi? Ma questo non riguarda solo te, ma tutti i presenti, voglio che ognuno di voi sia libero di decidere con la propria testa...se volete posso anche andare via, in questa maniera sareste sicuri che io non centro nulla...Anzi sì, forse dovrei proprio concedervi un momento...-

Mi alzai sotto gli occhi di tutti

- Bella aspetta-

Mi abbassai per sfiorare con le mie labbra quelle dolci di Edward, per poi scomparire. Volevo davvero che credessero che le loro scelte non fossero condizionate da me. Ero sulle sponde del fiume, mi abbassai per toccare l'acqua, era davvero limpida, rispecchiava esattamente il cielo grigio sopra di esso. Mi rimisi in piedi e feci un passo sulla superfice dell'acqua davanti a me, ero in grado di modificare la realtà...potendo fare questo ed altro. Era come se camminassi su una superfice piatta e solida...mi sentivo libera come mai lo ero stata nella mia vita. Improvvisamente setii la voce chiara e delineata di Edward

- Bella vuoi per piacere tornare?-

Sorrisi e ricomparì accanto a lui

- Se me lo chiedi in quel modo come potrei non farlo? Anzi, credo farei qualsiasi cose se me la chiedessi con quel tono-

- Non c'era bisogno che tu andassi via, avevamo già parlato e diciso sul da farsi. Prima che tu ritornassi, perciò non potevi influenzare nessuno in quel momento, perchè non c'eri-

- Ha ragione Edward, tutti noi avevamo già deciso di restare-

- Mi spiace che hai creduto che dubitassi di te...non era mia intenzione...-

- Lo so, la tua intenzione era di voler sapere se andassimo completamente allo sbaraglio. Ed ora sai che così non è! Spero non te la sia presa per la mia piccola dimostrazione, se vuoi posso farti credere che era sangue!-

- Ah no, grazie, non vorrei riprovare la sensazione...Insomma, mi son sentito totalmente un burattino!-

- Che vuoi farci, è l'effetto che fanno tutte le donne su noi poveri uomini-

Naturalmente tutte le donne presenti fulminarono con lo sguardo Emmett...

- Io non so proprio come fa Rose a sopportarti-

- Hai perfettamente ragione Bella, a volte me lo domando anch'io...-

Rispose Rosalie allontanandosi da suo marito che si guardava in giro chiedendosi cosa mai avesse detto di così tragico.

- A quanto pare sei migliorata molto Bella! Eleazar, hai fatto un'ottimo lavoro...-

- Carlisle il merito è di Bella, si è impegnata duramente tutti i giorni...Certo ci son state delle volte...-

- Comunque sì, son migliorata molto!!!-

- Amore perchè non fai finire di parlare Eleazar?-

- Perchè aveva finito di parlare, giusto Eleazar?-

- Sì-

- Ehy! Ma stai usando il tuo potere!-

- No! Sia mai!-

- Lascialo dire quello che voleva dire...-

Cavolo...sicuramente avreva da raccontare cose imbarazzanti sul mio conto

- Va bene, va bene, d'accordo...Eleazar stavi dicendo?-

- Sì...stavo dicendo?-

Mi guardarono tutti, chi con un sorriso e chi un po' accigliato...

- Stavi dicendo che a volte era?-

- Ah sì...dovevate vedere quando prendeva la Volvo di Edward e scappava in giro per Forks come una pazza, ed io gli correvo dietro urlando! In quel momento speravo solamente che davvero nessuno ci potesse vedere...era imbarazzante! Un altro giorno si è messa in mezzo al fiume e ha incominciato ad urlare che stava annegando! Non ha smesso finchè io non gli ho urlato che tanto era già morta, e che i vampiri non hanno bisogno d'ossigeno, naturalmente poi si mise in piedi dimostrando ulteriolmente che ci toccava! Un'altra volta ha sdradicato un albero, esattamente un pino, naturalmente poi fece per girarsi verso di me e fece sbattere il tronco su l'albero accanto, per girarsi di scatto e vedere il danno, mi prese in pieno! Per scusarsi poi, aveva inventato la scusa che l'albero si era impossessato della sua mente...Poi c'è stata una volta che vedevo che non usciva dal bagno, e di certo non è stata l'unica volta, così sono andato a controllare, ho bussato e gli ho chiesto se andasse tutto bene, quando rispose di no quasi urlando aprì la porta e l'ho trovata a fissarsi allo specchio...mi ha guradato e mi ha detto " son sicura d'aver visto un capello bianco, aiutami a trovarlo". Ma la cosa più assurda di tutte è stato un giorno a caccia...ero davvero stupito dal suo modo di cacciare e dalla sua spiegazione, uccidere prima l'animale per non farlo soffrire troppo...ci stava come spiegazione, non potevo certo dirgli nulla, per me è ed era comunque assurdo..aveva anche detto che non si cibava di felini, perchè gli piacevano e non avrebbe mai ucciso un felino...a parte ciò, un giorno una sua preda si era tagliata mentre cercava di resisterle...e fosse mai successo. Si è immobilizzata come una statua, non parlava, non respirava, osservava solo la ferita dell'animale...poi ha incominciato ad urlare e scappare via! Non so per quanto abbiamo corso prima che si decidesse a fermarsi...ho cercato di calmarla, ma era in preda ad un'attacco isterico! Parlava del sangue, che non ci riusciva...-

- Ok, detta così chissà che sembra, ho solo una fobia nel vedere il sangue!-

- COSA?-

Wow, si erano messi tutti d'accordo per fare il coro?

- Stai scherzando non è vero?-

- Mai sentito di un vampiro che ha la fobia del sangue!-

- Ma è spaventoso-

- Più che altro assurdo!-

- Ehy non esagerate...anche da umana non riuscivo a guardarlo, mi faceva svenire! Poi io mica devo guardarlo, devo berlo! Nessuno mi ha mai detto che dovevo guardare quello che bevevo, e non credo che capiti che qualcuno mi versi in una tazza del sangue! Oddio, solo a pensarci sto male!-

- Comunque...a parte ciò, ne ha davvero combinate di tutti i colori! Non ho mai incontrato nessun vampiro come Bella, ma nemmeno un umano! Un giorno la stavo aspettando fuori e improvvisamente ho sentito che aveva messo un cd ad alto volume, poi è uscita dalla porta a rallentatore con sottofondo la colonna sonora di Rocky, il film, avete presente? E ha incominciato a tirare dei pugni a vuoto. Poi mi ha guardato serissima, e ha urlato, "Eleazar, sarai la mia Adrianaaa!"-

Vedevo tutti che stavano ridendo divertiti dal racconto di Eleazar, certo mi sentivo imbarazzata, avevo fatto quelle cose sapendo che tanto c'era solo lui, e un po' per rallegrare la situazione. Però vedevo tutti così divertiti che non volevo interromperlo...ma dopo mi avrebbe sentita

- E a proposito di felini! Un giorno è sparità per qualche ora, e quando è tornata si è presentata con un gatto! Dicendomi che i gatti sono i migliori amici dei vampiri, come i cani per gli umani...e che voleva tenerselo! Per fotura il gatto non sembrava troppo convinto, quanto me in fin dei conti, ed appena l'ha lasciato è scappato!  Poi ha incominciato a tenermi il muso incolpando me della fuga del gatto!-

- Mi piaceva quel gatto! Mi avrebbe tenuto compagnia!-

- Sì, infatti ha detto che quando sarebbe tornata a casa avrebbe chiesto ad Edward di regalargli un gatto! Comunque grazie alle sue scene davvero comiche ci siamo potuti anche divertire! Come una sera, che dopo l'allentamento mi ha detto che aveva bisogno di dormire, perchè era da un bel po' ormai che non riposava...E senza aggiungere altro si era sdraiata sul divano con gli occhi chiusi, eh, sei stata davvero tremenda!-

- Insomma vi siete davvero divertiti, avevo sempre notato quanto Bellina fosse buffa, peccato che mi son perso certe cose!-

- Aspettate un momento, ma hai detto che l'hai rincorsa per Forks?-

- Sì, ma il giorno in cui aveva usato la macchina di Edward non è stata l'unica volta!-

- No, intendevo...a Forks? Sì insomma eravate a Forks?-

- Sì Alice, è vero non vi ho messo al corrente di questo dettaglio...Bella ha creato una dimensione esattamente come questa, ma senza nessuno. Perciò c'era questa casa, c'era Forks, insomma era tutto come se non fossimo neppure andati via, la differenza l'avresti notata solo vedendo che non c'era nessuno, ne umani ne vampiri a parte noi-

- E' per questo che hai detto che non sembrava che foste tornati, che in fondo non era cambiato nulla-

- Esattamente! Bella ha optato per una cosa simile per non sentire troppo la mancanza!-

- E perchè così avevamo anche tutte le comodità necessarie vorrei aggiungere. Insomma, certo non potevo andare in mezzo ai boschi, o su un'isola deserta! Non dovevamo rimanere così poco! Comunque...tralasciando tutte le mie figuracce! Mancano ancora due settimane all'arrivo dei Volturi, certo sarà una sopresa per loro vederci così numerosi...abbiamo ancora due settimane per esercitarci, vorrei valutare quello che siete in grado di fare. In fin dei conti avete potuto constatare un po' delle mie capacità, ora vorrei vedere io cosa siete in grado di fare voi...non fraintendetemi, è che vorrei arrivare a quel giorno preparata, con un piano, con qualche tattica. Se penso di conoscerli compre credo, verranno con tutta la guardia, e forse anche con dei testimoni, forse cercheranno d'accusarci di qualcosa..Di certo non possono scatenare una battaglia senza motivo, la voce si spargerebbe e perderebbero di credibilità..poi c'è un'ultima questione d'affrontare...non meno importante-

Mi guardavano tutti seri e concentrati attendendo che concludessi

- Non vorrei che nel bel mezzo della battaglia, arrivassero i licantropi, certamente sarebbe un problema...Naturalmente non sto dicendo che dobbiamo ucciderli, niente di questo tipo, perciò per chi fosse già esaltato all'idea si metta l'anima in pace. Siccome reputo che più siamo e meglio è, e siccome reputo anche che il fattore sorpresa sia fondamentale...credo che dovremmo cercare di fare un accordo pacifico con il branco. Potremmo sempre dire che è per il bene degli abitanti di Forks...-

- Ci stai dicendo che dovremmo allearci coi licantropi?-

- Decisamente-

- A parte che la cosa non mi aggrada per nulla, reputo anche che sia davvero impossibile convincerli ad allearsi con dei vampiri!-

- A questo Tanya ci penserò io...cercherò di parlargli da persona civile, andrò anche da sola, e farò in modo che Alice ci possa vedere, così non sarete preoccupati. Ma comunque non potrebbe accadermi nulla, sarei in grado di fermarli facilmente...Comunque cercherò di convincerli, se non riuscissi dovrò valutare se sia il caso d'obbligarli con altri metodi...-

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Capitolo 31
*** 30 ***


30




Decidemmo di lasciare per il momento da parte il discorso dei licantropi, innervosiva a molti l'idea di metterli in mezzo, ma sapevo che sarebbe stata una buona idea. L'effetto sorpresa, il numero, la forza...insomma, sarebbe decisamente stato meglio con loro dalla nostra parte. Certo non ero allettata dall'idea di costringerli nel caso si rifiutassero, ognuno era libero di decidere per conto proprio, ma orami non si trattava solo di me, si parlava di qualcosa di molto più grande.
Ero contenta d'essere tornata, finalmente ero a casa...però sentivo che c'era qualcosa di diverso, anche fra me ed Edward, sapevo che era solo qualcosa di mio, era passato un po' di tempo, mi dovevo nuovamente abituare alla presenza di altri attoeno a me. Ma oltre a questo mi sentivo cambiata, forse ero divenuta leggermente più fredda, nel momento del mio rientro e nei momenti successivi, avevo cercato di stabilizzare una certa calma, e di certo se mi fossi fatta vedere fredda e rigida non avrei aiutato la situazione. Perciò dovevo continuare su questa strada, dovevo cercare di farmi vedere sorridente e serena, sapevo bene che Eleazar era a conoscenza di quello che sentivo, ne avevamo parlato a lungo prima del rientro. Sapevamo bene che probabilmente c'erano altri vampiri al nostro ritorno, e che forse alcuni di loro erano scettici su di me, perciò dovevo cercare di guadagnare la loro fiducia, farli sentire sicuri. Ma sapevo anche il vero motivo della mia...freddezza interiore, stavo cercando di controllare tutti. Tenevo sotto controllo le visioni si Alice, bloccavo Jasper, non volevo che sentisse il mio stato d'animo, bloccavo Maggie, non volevo che riconoscesse il mio sorriso falso in certe occasioni e bloccavo il potere di Edward prima di tutti. A parte tutti loro, cercavo di tenere sotto controllo i Volturi, e questo significava perciò anche mia madre...valutavo da lontano se mia madre utilizzava i suoi poteri su di loro, ma avevo visto che non era così, cercavo ti tenere sotto controllo ogni loro mossa, o per lo meno ogni loro gesto o pensiero. Nello stesso tempo cercavo di valutare se i licantropi si fossero accorti della presenza di così tanti vampiri, controllavo quanti di loro avevano avuto la trasformazione...Insomma, cercavo in tutti modi possibili di tenere sotto controllo tutto e tutti. Niente doveva sfuggire al mio controllo. Sapevo che questo era normale con il talento che possedevo, ero una manipolatrice, era nel mio DNA, se potevo definirlo in quel modo, comportarmi come stavo facendo. Però ero convinta di una cosa, quando tutto quell'incubo sarebbe cessato, sarei stata libera, avrei potuto realizzare tutto ciò che più desideravo, cioè, vivere per sempre con Edward al mio fianco. Avevo deciso di restare quel mesetto di più via con Eleazar proprio per lui, perchè dovevo approfondire una cosa che avevo imparato, quello sarebbe stato il mio regalo per Edward, sarebbe stata la mia sorpresa per lui.

- Bella!-

Mi girai di scatto e vidi Eleazar con un sorriso sereno davanti a me

- Ciao!-

- Gli altri sono fuori e si stavano chiedendo che fine avessi fatto-

- Sì, adesso avevo intenzione di raggiungerli-

E mi rigirai per guardare fuori, e non guardare, in fin dei conti ero davanti alla vetrata, però ero troppo concentrata nei miei pensieri

- Come ti senti? Come stai?-

- Bene, come mi dovrei sentire?-

- Spaesata?-

A quel punto mi girai ad osservarlo seria

- Insomma, so quello che stai facendo, e quello che comporta farlo. Ne abbiamo parlato a lungo-

- Sai che c'è bisogno che io lo faccia-

- Sì, lo so bene. Reputo che comunque sei riuscita a cavartela bene fin'adesso, nessuno si è accorto di nulla. E' incredibile come tu riesca a farti vedere sorridente...-

- Eleazar...non dovremmo parlare di queste cose, o se dobbiamo cerca d'avvertirti prima, così cercherò di fare in modo che non possano sentirci. Sai bene che se prestassero attenzione adesso a noi, potrebbero facilmente sentire, non voglio che si preoccupino-

- Tu credi che Edward non si sia accorto di nulla? Insomma, sì, sorridi, scherzi, gli stai vicino...Ma credi sul serio che non percepisca la tua freddezza? O i tuoi gesti calcolati? Insomma ti ama, e reputo che ti conosca...-

- Andiamo da loro, si stanno incominciando a chiedere che fine abbiamo fatto, poi son davvero curiosa di testare quello che sono in grado di fare-

Mi girai diretta alla porta quando Eleazar mi bloccò nuovamente

- Posso farti un'ultima domanda?-

- Eh, se proprio devi!-

- Davvero vuoi fargli quel tipo di sorpresa quando tutto questo sarà finito?-

- Credo che sia il regalo più grande ce io possa fargli...dai, ora andiamo! Se no penseranno che abbiamo una relazione segreta, e che nel periodo in cui siamo stati via e da soli, siamo caduti nella tentazione e ci siamo perdutamente innamorati. E magari pensano che stiamo programmando una fuga romantica!-

Mi guardava con un sopracciglio alzato...

- Ok, stavo scherzando-

- Sei assurda....-

- Sì lo so, però faccio ridere!-

- Scompisciare! Andiamo...-

Uscimmo tranquilli per raggiungere gli altri, si erano formati dei gruppetti sparsi un po' ovunque, ma appena videro me ed Eleazar si riunirono.

- Ehy che fine avevate fatto voi due? Bella, credevo fossi interessata a vedere quello che ero in grado di fare!-

- Giusto Benjamin! Scusa, mi ero appisolata-

Ora mi guardava strano...

- Ok, stavo scherzando, era una battuta...Comunque, sì, volevo vedere un po' cosa sei in grado di fare con il tuo talento-

- Spostiamoci vicino al lago, così ti farò vedere cosa riesco a fare con l'acqua-

- Bene, son curiosa!-

Veloci ci spostammo tutti sulle sponde del fiume accanto alla casa, Benjamin chiese agli altri di spostarsi, naturalmente io fui l'unica che rimasi poco distante da lui.

- Vediamo...-

Lo vidi girarsi davanti a me per guardarmi negli occhi, poi allungò il suo braccio sinistro sopra l'acqua, sicuramente la mia espressione era quella mia reale, seria e imperturbabile, osservavo attentamente quello che stava compiendo. Lo vedevo concentrato, ed ecco che improvvisamente percepì chiaramente l'acqua muoversi, tutti stavano guardando in direzione del fiume, ma io non ne sentivo il bisogno...Dopo qualche istante sopra di me si era creata una bolla d'acqua, era uno spettacolo magnifico, era esattamente come una gigantesca bolla di sapone, ma piena!

- Cosa ne pensi?-

Osservavo quella bolla affascinata, e non risposi neppure a Benjamin...avevo le braccia distese lungo i miei fianchi, per poi unire le mie mani davanti a me, come se avessi fra le mani un'insetto da non far sfuggire...piano allargai le allargai, come se ora stessi afferrando una piccola palla che solo io ero in grado di vedere. Ed in quel preciso istante la bolla d'acqua si divise in tante piccole bolle più piccole, le feci scendere piano, fin quando ne fui circondata, galleggiavano come tanti satelliti attorno al loro pianeta, cioè io.

- Ma, io, non capisco, non sto facendo nulla...sei tu?-

A quel punto mi ricordai della di Benjamin e di quella degli altri, così lo guardai

- L'acqua è materia...ed io posso manipolare la materia a mio piacimento-

- E'...-

- E' strabigliante quello che sei in grado di fare Benjamin-

- ...grazie-

- Ti faccio vedere un trucco a questo punto. Come ti ho detto posso manipolare la meteria, come posso anche modificarla...totalmente-

- Cioè...-

- Vediamo, qualcosa che sia totalmente l'opposto dell'acqua...l'acqua è trasparente...ad esempio dei sassi...-

E sotto i suoi occhi sbalorditi le bolle d'acqua si stavano solidificando, come se si stessero congelando, piano il colore incominciò a mutare...non era più acqua orami, ma erano tanti sassi di media-piccola grandezza, sorrisi per il suo sguardo, probabilmente si stava chiedendo se fosse un'allucinazione, o forse si stava preoccupando...era meglio alleggerire la situazione

- Non ti sembro il sistema solare? Sì, io sono il sole e questi i pianeti!-

- Eh, per niente-

Rispose Eleazar...a quel punto mi girai verso di loro, che avevo totalmente estraniato, uff...

- Sei sempre il solito...-

E a quel punto lasciai cadere attorno a me tutti quei sassi, che si conficcarono bene nella terra sotto di noi. Eleazar con passo tranquillo si avvicinò a me

- E' stato interessante, è come se aveste unito i vostri talenti-

- Sì, anche perchè non so se sarei in grado di far volare l'acqua...insomma modificarla, manipolarla, ma certo non a quel punto-

Ad un tratto sentii bene qualcosa...la mia espressione si fece seria, fredda...le persone accanto a me erano scomparse....la sentivo bene e perfettamente, dovevo fare qualcosa. Eleazar mi stava fissando preoccupato...

- Vai dentro e porta tutti quanti-

Non mi rispose, si girò dirattamente verso gli altri

- Forza andiamo tutti dentro, sbrigatevi!-

- Ehy, cosa succede, Bella!-

- Edward, per piacere vai dentro-

Mi guardò come se lo avessi pugnalato, ma ora c'era qualcosa di più importante...entrarono tutti, naturalmente lamentandosi, e chiedendosi cosa mi stava prendendo. Avevano notato il mio cambio repentino, ma ora non potevo tranquillizzarli, ne spiegargli...Nessuno doveva uscire da quella casa.
Era lì, lo sentivo perfettamente...lanciai un'ultima occhiata verso la casa per poi dargli le spalle

- Le tre settimane non sono concluse, perchè ti trovi qui?-

A quel punto a circa trecento mentri da me si materializzò mia madre

- Volevo vedere come stava mia figlia, ma a quanto vedo, o sento, ti trovo bene. Sei riuscita a stupirmi, hai capito perfettamente che stavo arrivando...complimenti. Comunque mi volevo scusare per come mi sono comportata l'ultima volta che ci siamo viste, spero di non averti fatto troppo male-

- Il dolore è solo frutto della nostra mente, è stato solo un po' fastidioso, hai presente come quando dormi e ti ronza una zanzara nell'orecchio? Ti fa solo rendere conto che sei sveglia...Forse non è un esempio appropriato, in fin dei conti forse ti sei dimenticata cosa significhi dormire...o semplicemente provare qualcosa-

A quel punto il sorriso beffardo scomparì totalmente dalle sue labbra, e ancora prima di pensare qualcosa si smaterializzo, ma io, ora, ero veloce, non mi avrebbe sorpresa, così lo feci anch'io, mi smaterializzai, ed il risultato fu che lei si trovava dov'ero io poco prima e viceversa. Oh sì, ora era davvero stupita...o arrabbiata?

- Non volevo certo innervosirti-

Gli dissi

- Non sono te...-

- E di questo ringraziero ogni giorno-

Eccome se era nervosa...

- E la pensano così anche i tuoi nuovi amici? Forse loro credono che tu assomigli a me più di quanto fai credere loro...Non mi stupirei se quel giorno ti abbandonassero-

Sapevo cosa stava cercando di fare, voleva farmi arrabbiare, perdere il controllo...ma come un'amico mi aveva detto un giorno, l'acqua ti bagna e il vento ti asciuga. Ed era vero, l'osservavo e mi faceva solo pena, questi giochetti non funzionavano più...

- Non sarà un gran problema, poi sono abituata ad essere abbandonata, ti sei dimenticata anche questo? E poi, sai cosa m'importa di cosa pensino di me....pensi che faccia qualche differenza? Lo credi sul serio? Mi deludi, anzi no, non credo tu possa deludermi ancora di più...ma sai? Ora non sono neppure più delusa, sono totalmente indifferente...Ed ora, vuoi dirmi il vero motivo per cui ti trovi qui?-

- Speravo te ne fossi andata-

- Come prego?-

- Isa, puoi pensare quello che vuoi su di me, ma comunque sei mia figlia...-

- Te lo ricordo solo ora?-

- Fammi finire! Sono entrata nei tuoi sogni per spingerti a non tornare, ma non ha funzionato...Dopo che ho sentito cosa ti era successo son venuta di persona per convincerti ad andare via, ed ora, tornando qua, speravo di non trovarti...-

- Mi spiace per la delusione-

- Isabella, quello che sto cercando di dirti è che voglio che tu te ne vada finchè sei in tempo, quando giungerò qua con i Volturi, non ti potrò dare questa possibilità.  Vattene, non lasciarti condurre alla morte per loro!-

- Davvero non ti comprendo...-

- Non volevo che i Volturi scoprissero che esistesa qualcun'altro con il mio potere, soprattuto che si poteva trattare di mia figlia. Perciò quando sei comparsa ho cercato di fare di tutto per mandarti via. Putroppo nella loro guardia c'è qualcuno che riesce a captare i talenti, perciò dopo la tua trasformazione ti ha potuta individuare. Ho dovuto spiegare come stavano le cose, e loro non mi hanno dato altra scelta, mi hanno solo avvertita che nel giro di tre settimane sarebbero venuti a prenderti, con la possibilità d'aquistare anche altri della famiglia Cullen. A quel punto ho voluto che tu lo sapessi, che comprendessi che avevi tre settimane per andartene di qui, che i Volturi non dovevano trovarti, di lasciare i vampiri di questa famiglia al loro destino. I Volturi arriveranno e ti troveranno, a quel punto non potrò fare nulla per te, ti obbligheranno a venire Isa, e se vedessero che non c'è scelta ti uccideranno-

- Forse non ti sei accorta che sono già morta, sarebbe solo la conclusione di questa storia. Seconda cosa mi sembra che io non abbia chiesto il tuo aiuto! Terza cosa...parli dei Cullen senza renderti conto che io faccio parte della loro famiglia. E ti dico un'altra cosa mamma...se nel mio destino c'è scritto che devo morire, sarò felice di farlo con di fianco la mia famiglia e la persona che amo-

Era così, era vero quello che stavo dicendo, se dovevo morire, ero felice di farlo con accanto il mio amore, morire per lui. Improvvisamente percepì qualcosa...stava cercando d'entrarmi nella testa. Volli stare al gioco. Mi accasciai prendendomi la testa fra le mani, chinai il capo, e percepì la sua soddisfazione...incominciai a tossire, poi non la feci più, incominciai piano per poi ridere di gusto, sotto i suoi occhi increduli e perplessi. Davvero credeva che fossi ancora così debole? Così sprovveduta? Non m'incantava più con i suoi trucchi...Mi alzai ancora ridendo di gusto.

Credi d'avvero di potermi entrare così facilmente nella testa?

Gli lanciai quel pensiero direttamente nella sua mente, e lei di risposta inarcò le sopracciglie

- Fino a una settimana fa lo era-

Le cose cambiano

- Ho notato-

Restammo il silenzio ad osservarci per dei lunghi minuti...poi spezzò il silenzio

- Allora se questa è la tua decisione non abbiamo ninet'altro da dirci...spero ancora che quando tornerò qua non ti troverò, ma forse mi sto illudendo-

La vidi girarsi per dare un'occhiata alla casa, e in quel momento notai che ci stavano fissando tutti...

- Buona fortuna Isa...-

- C'è una cosa che vorrei chiederti a dire il vero-

Si mise a fissarmi seria aspettando che parlassi...

- Perchè...?-

- Perchè?-

- Sì, ci ho pensato a lungo, ma non ho trovato soluzione...-

- A cosa?-

- All'inizio mi son chiesta perchè sei venuta in questa dimensione, ma poi ho capito, la curiosità...Ma poi, successivamente la mia domanda mutò. Ora quello che mi chiedo è perchè...perchè mi hai abbandonata, per tornare qua, ma non solo, perchè proprio dai Volturi!? Con un talento simile potevi fare la vita che volevi...cosa ti ha spinto a tornare e stare da loro, questo davvero non lo capisco-

- All'inizio era curiosità, ero giovane, proprio come te, avevo la tua stessa età. Avevo letto di questo posto, e quando ho scoperto i miei poteri sono venuta...e lì, ho conosciuto i Volturi. Quando son tornata a casa ho cercato di vivere la mia vita, mi sono sposata, ho creduta d'amare tuo padre, avrei voluto amarlo...soprattutto quando son rimasta incinta di te...credevo che non avrei più desiderato altro. Ma con l'andar del tempo...incominciavo a sentirmi male, sentivo che ero nata per altro, e che avevo abbandonato qualcosa a cui tenevo troppo...-

- A cosa? Cosa c'era di più importante di tua figlia in questo maledetto posto? Mi stai dicendo che ti sei pentita d'aver sposato papà? D'aver avuto una figlia da lui?-

- No, questo mai potrei dirlo, tuo padre può apparire un uomo freddo, ma sa donare molto amore, mi amava, e certamente io non lo meritavo. Non mi sono mai pentita di te, sei la gioia della mia vita...Ma ora ti faccio io una domanda, e forse a quel punto potrai capirmi, potrai capire la mia scelta...Isabella, quale ragione ti ha spinta a tornare qui? E non dirmi la famiglia, ma per favore...ma davvero, qual'è stata la vera ragione? Perchè quella è stata la mia stessa ragione, la stessa ragione per cui, io, mi trovo dai Volturi-

La vera ragione per cui ero tornata...i miei occhi andarono alla vetrata, dove tutti erano ad osservare la scena, volendo intervenire, ma non riuscendo ad uscire dalla casa, ed in quel momento il mio sguardò incrociò quello di Edward. Era per lui, per lui che ero tornata, perchè...lo...amavo....Di scatto guardai mia madre accigliata...per lo stesso motivo? Lei, era tornata qui, perchè amava qualcuno, e quel qualcuno era qua? E quel qualcuno era dai Volturi?

- Noto che ci sei arrivata-

- Dimmi che è uno scherzo...-

Mi guardava senza rispondere, no, non era uno scherzo, era tornata davvero perchè si era innamorata...si era innamorata di qualcuno...che era dei Volturi!

- Chi?-

- Isa...-

- Ho detto CHI?-

- Questo è irrilevante!-

- Lo sarà per te! Ma non per me, voglio sapere per chi hai abbandonato tuo marito, voglio sapere per chi hai abbandonato tua figlia!-

- Aro si starà chiedendo dove sono, non voglio che s'insospettisca....mi spiace-

- Ti spiace? Non m'importa proprio nulla del tuo dispiacere...non me ne faccio nulla. Ma sappi che è solo colpa tua, tutto questo è solo colpa tua, quello che è successo e quello che succederà! Se tu non avessi distrutto la nostra famiglia, se tu fossi stata una vera madre io non sarei mai venuta qui, o forse non ci sarei rimasta, e non sarei mai morta!-

- Isa...-

Mi teletrasportai davanti a lei, la vidi sobbalzare per la sorpresa. E le mie parole successive uscirono dalla mia bocca attraverso un ringhio

- Tu mi stavi convincendo ad andarmene con i tuoi gesti....-

A quel punto gli volli ricambiare il favore, nella mia mano destra si materializzò una sbarra in acciaio e con un movimento fulminio glie la conficcai con tutta la forza che possedevo nello stomaco...la odiavo...la vidi perdere l'equilibrio e accasciarsi con un ginocchio a terra e l'altro piegato..

- Ed io adesso sto cercando di dirti d'adartene da qui, perchè non sei la benvenuta.....Hai fatto la tua scelta, ed io la mia!-

Afferrai la sbarra che era ancora conficcata in lei e glie la sfilai con un solo gesto...

- Vai via...-

E senza dire altro scomparve, proprio sotto i miei occhi...ero adirata, non credevo possibile provare ancora quel sentimento...avevo in mano ancora la sbarra...la strinsi forte e con ira la scaglia lontana. La vidi attraversare il fiume ed abbattere persino un grande pino, che piombo a terra facendo un gran boato. Chiusi un momento gli occhi e feci un respiro profondo, la rabbia stava uscendo piano dal mio organismo, lasciando una pace quiete e tranquilla. Quando riaprì gli occhi ero tornata me stessa, ora avevo una bella gatta da pelare...Mi avrebbero tutti assalita con una miriade di domande, ed Edward, oddio sarebbe stato furioso perchè l'avevo costretto in casa. Lanciai un pensiero ad Eleazar, era divenuto ormai il mio confidente...mi aveva visto nei momenti peggiori, quando davvero avevo istinti da neonata...era come la Lofo al maschile

Eleazar...puoi venire qui? Da solo....

Lo vidi convincere gli altri di stare ancora in casa, naturalmente sentivo le lamentele...ma cercai di non farci troppo caso. Finalmente dopo qualche minuto lo vidi uscire, e venire di corsa da me. Mi osservava in silenzio, attendendo ciò che avevo da dirgli...

- Ho bisogno di un paio d'ore...devo andare in un posto-

- Immagino dove tu voglia andare-

Hanno bisogno di vedermi sorridente vero?

- Sì, direi, li tranquillizerebbe-

A quel punto sorrisi guardando il pino caduto dall'altra parte del fiume

- Spero che Esme non teneva particolarmente a quel pino, non era mia intenzione. E' che stava per morire, allora sai, ho fatto come con i cavalli, che è meglio sopprimerli per non farli soffrire quando hanno una gamba rotta. Lo stesso è stato per il pino...lo vedevo soffrire-

Si mise una mano sugli occhi, e sentii all'interno della casa qualcuno ridere, e la cosa mi tranuillizzò

- Dio mio Bella...-

- Ok!!! Ci vediamo dopo! Dai un bacio a Edward da parte mia...con passione....anzi forse è meglio di no, l'idea che tu baci con passione Edward non mi aggrada molto. Direi un leggero bacio sulla guancia, anzi sulla mano, sì sulla mano-

- Sei ancora qui?-

Ancora sorridendo scomparì...sapevo dove volevo andare, sapevo il posto in cui avevo BISOGNO d'andare. Ed eccomi in una piccola e calda stanza...

- Ciao Lofo...-

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Capitolo 32
*** 31 ***


31






Davanti a me la Lofo sobbalzò, per poi girarsi e guardarmi stupita.

- Isa!-

Corse da me per abbracciarmi forte,ed io di slancio ricambiai il gesto cercando di calibrare la mia forza, non stavo a contatto con un'essere umano da un bel po' di tempo e me ne resi conto immediatamente, per fortuna prima del mio rientro mi ero nutrita, perciò riuscivo a resistere bene al profumo della mia migliore amica. Era da così tanto tempo che non la vedevo e non la sentivo, per lei come per tutti era passata una settimana, ma per me, era passato un'intero anno.

- Mi sei mancata tanto-

- Anche tu...Ma ora dimmi, com'è andata, come ti senti!? Ma ti sei vista come sei diversa? I tuoi occhi! Non sono più rossi! Grazie al cielo aggiungerei! Devo dire che facevi un po' paura...-

- E' vero, erano terribilmente paurosi! Per il resto...bè che dirti, è passato un anno, non sono cambiati solo gli occhi a dire il vero, ma mi sento cambiata totalmente anch'io...-

- Va bene, dai sediamoci, o almeno lo faccio io!-

- Lo farò anch'io-

- Ora raccontami tutto, se sei venuta qui non è solo perchè ti mancavo. Non fraintendermi, non intendo che gli amici si vedono solo al momento del bisogno! Però so che hai molte cose per la testa, e tante anche da fare...son contenta che tu abbia ritagliato del tempo per parlare con una tua vecchia amica-

- Vale tu sei la mia migliore amica...qualsiasi cosa accada questo non cambierà mai! Mi sei mancata tantissimo, volevo venirti a trovare anche già prima...però ho avuto un contrattempo, che ora ti dirò. Però è anche una questione proprio di sfogo, e questa volta non fraintendere tu le mie parole...ma quando c'è qualcosa che mi turba, oppure mi è capitata la cosa più bella del mondo...la prima persona a cui voglio comunicarlo sei tu! Sei l'unica testimonianza della mia vita reale qui! E' come se tu fossi un'ancora che mi porta nel mondo reale, che non mi farà dimenticare mai quello che mi ha portata a ciò che sono oggi!-

- Ti voglio bene!...-

Le sorrisi, e in quel momento mi resi conto che era un sorriso vero. Le dovevo raccontare così tante cose....naturalmente incominciai dalla mia partenza. Non so per quanto tempo parlai, ogni tanto Lofo rideva di gusto per quello che avevo combinato, altre sembrava spaventata, altre ancora si metteva la mano davanti alla bocca dalla preoccupazione. Più parlavo e la guardavo, più registravo i suoi movimenti, chiedendomi se anch'io da umana ero come lei...non era passato così tanto tempo, ma i ricordi erano difficili da far riemergere, e talvolta non ero neppure in grado di farlo. Però era piacevole guardarla, mi avvvicinava a quella parte di me che era annebbiata, quasi sepolta credevo in certi momenti. Gli parlai anche dell'incontro con mia madre, di quanto mi avesse fatta arrabbiare, e del gesto che avevo fatto. Non era certo una cosa da raccontare alla leggera, in fin dei conti per lei probabilmente gli sarebbe sembrato spaventoso...ma mi stupì ancora una volta quando disse ad alta voce che avevo fatto bene, che se lo meritava! Risi alla sue espressione.

- E questo è più o meno tutto-

- Più o meno?-

- Bè, c'è una cosa...insomma una cosa che ho imparato a fare...quando l'ho fatto la prima volta, Eleazar...bè insomma...-

- Mi vuoi dire che cos'è o mi vuoi far morire di curiosità?-

- E' difficile da spiegare...ed è una sorpresa...se va tutto bene, spero di poterlo fare...-

Gli spiegai dettagliatamente quello che avevo scoperto, insomma quello che ero in grado di fare....Mi guardò con gli occhi e la bocca spalancata, incredula totalmente alle mie parole...

- E'....fantastico....e vuoi farlo vedere ad Edward?-

- Sì!-

- Oddio, chissà come ci rimarrà!-

- Spero gli piaccia...-

- Ne sono convinta...anzi a proposito del tuo fidanzato...sai che mi ha chiamata?-

- Ti ha chiamata?-

- Sì, mi ha stupito terribilmente, non mi aspettavo di certo che mi chiamasse...-

- Ma cosa voleva?-

 -Nulla, dirmi solo che andava tutto bene-

Edward aveva chiamato la Lofo per dirgli che tutto andava bene? Mah...certo era strano...

- A parte tutto Isa, capisco come ti senti...o per lo meno provo ad immaginarlo...Ma non credi che il mondo non cade a pezzi se tu ti rilassi per un momento? Dopo tutto, è successo così velocemente, non intendo solo la tua trasformazione, ma completamente tutto. Insomma, da un giorno all'altro hai scoperto che potevi entrare in varie dimensioni, hai scoperto la vera esistenza dei Cullen, sei andata via e poi sei tornata per riandartene un'altra volta. Hai lasciato casa tua, hai lasciato tuo padre, l'intera tua vita, quella che hai costruito in diciassette anni, che puoi odiare e disprezzare, ma è stata pur sempre la tua vita. Ti sei innamorata per la prima volta, e sei morta per vivere un'altra vita totalmente differente, hai scoperto che il tuo amore era ricambiato, hai scoperto di tua madre, te ne sei andata via per un anno...Isa...se per un momento tu ti lasciassi andare, se per un'istante tu pensassi a te, solamente a te, pensi davvero che questo porterebbe alla fine del mondo? Oddio i Maya hanno predetto la fine del mondo, ma non la propria...tu vuoi fare lo stesso? Perchè se continui così ti distruggerai mentalmente! Perchè non provi a disattivare il tuo talento? Almeno qua, sei con me, sei al sicuro, non accadrà nulla! E poi, pensi davvero che Edward non capisca che c'è qualcosa che non va? Sai com'è fatto! E' paranoico! Crederà che gli nascondi qualcosa, e magari che quel qualcosa in realtà sia che tu non provi più le stesse cose di prima!-

- Ma questo non è vero!-

- Ma questo non lo devi dire certo a me! Non trovi?-

Forse aveva ragione, anzi aveva sicuramente ragione, come sempre...ma aveva davvero diciassette anni? Provai a chiudere gli occhi facendo contemporanamente un profondo respiro, a quel punto feci scivolarie le bariere che avevo costruito con così sgomento, ed era vero, mi sentivo più tranquilla, più in pace.

- Come ti senti?-

- Rilassata-

- Son contenta...Ti avrei offerto qualcosa, ma non credo che nulla di ciò che ho da offrirti potrebbe piacerti-

- Potresti sempre offrirmi una tua vena, ma sgarrerei sulla mia dieta, e questo non va bene-

Ci guardammo serie per poi scoppiare a ridere

- Avrai fatto davvero impazzire Eleazar, non riesco neppure ad immaginare le sue espressioni quando te ne uscivi con una delle tue pazzie! M'immagino te con il sottofondo di Rocky! ahahahah o che lui ti rincorre per le strade di Forks urlando come un pazzo mentre guidi la macchina di Edward!-

- E' stato bello quando gli ho detto che l'albero si era impossessato di me!-

- Ecco, vedi?! Quella è la vera Isabella! Adesso è meglio che tu torni, se te ne sei andata senza una parola come davvero mi hai detto, saranno un po' agitati, oltretutto è da circa tre ore che sei qua, e sai com'è non è che ti voglio cacciare, ma domani IO avrei scuola, e ho dei compiti da fare!-

- Ok, Ok...ho capito me ne vado! Grazie di tutto!-

- Isa aspetta! Un'ultima cosa...-

- Dimmi!-

- Tuo padre-

- Charlie? Dovrei incontrarlo se va tutto bene...-

- No, non Charlie, ma il tuo vero padre Isa! Pensi che sappia di tua madre?-

Mio padre, mi ero quasi dimenticata di lui...avevo dato contro a mia madre per un cosa che avevo fatto io, lo avevo abbandonato.

- Non lo so...potrebbe essere...-

- Hai intenzione d'incontrarlo? Sì insomma, almeno di farti vedere, di fargli vedere che tu stai bene...-

- Sì...vorrei aspettare che questa faccenda si concluda...poi andrò da lui, gli devo chiedere perdono per averlo fatto soffrire...-

Ero ciò che gli rimaneva della sua famiglia, mi ero sempre adirata all'idea che mia madre lo avesse lasciato, ed io avevo fatto lo stesso. Si sarà sentito solo, chiedendosi cos'avesse fatto mai di così sbagliato per il nostro abbandono. Ero stata egoista quanto mia madre, certo lei aveva lasciato anche me, però questo non mi giustificava...mi ero sempre reputata adulta, ma in certi momenti capivo appieno che non lo ero. Dovevo tornare, dovevo dirgli che non era per colpa sua, che prima o dopo sarei comunque andata via, ma che non avrei mai dimenticato io e lui che giocavamo insieme con le biglie sulla spiaggia, che non avrei mai dimenticato di come, fino all'ultimo, si era preso cura di me. Sì, perchè anche alla fine dei miei giorni qui, lui mi aveva curata...sarei tornata, e lo avrei abbracciato forte, dicendogli che ero andata via per amore, per non vivere con un rimpianto tremendo, per non arrivare alla soglia dei quarant'anni avendo un marito ed una figlia e scappare. Era questo cià che gli avrei detto! Appena tutto questo sarebbe finito...

- Vado Vale...grazie...-

Mi sorrise e mi fece l'occhiolino, in tempo prima che svanissi. Ricomparsi seduta su uno dei divani dei Cullen, non c'era nessuno in casa? Lasciai andare la testa all'indietro ed appoggiai le gambe sul tavolino davanti a me, sicuramente era una posizione umana! Ad un tratto sentii perfettamente gli altri arrivare, ma non mi spostai di un millimetro, nemmeno quando percepì i loro occhi incuriositi su di me, non avevo bisongo di vederli per accorgermene. Il primo a parlare natralmente fu Eleazar, non c'era la stupirsi...

- Che fai in quella posizione?-

- Credi mi vada il sangue al cervello? Stavo cercando di valutare la situazione da un altro punto di vista, ma oltre a vedere il mondo sottosopra non cambia poi molto...-

A quel punto tornai dritta con la testa potendo vedere l'espressione assurda dipinta sul viso di...tutti.

- Avevi detto un paio d'ore! Ci stavamo preoccupando!-

- Eh, e di cosa? Che mi sarei suicidata perchè ho conficcato una sbarra d'acciaio nello stomaco di mia madre? O che sarei andata da sola dai Volturi? Per la seconda opzione non credo d'essere così malata di mente! Per la prima, a dire il vero ci ho trovato qualcosa d'emozionante!-

- Bella, non ci hai dato l'opportunità d'uscire di casa!-

- Non credevo avessi così fretta di morire Peter, ho fatto in modo che lei non entrasse nelle vostre teste e farvi uccidere a vicenda! Dovresti ringraziarmi! E poi avevo una certa questione da risolvere...-

- Come conficcargli quella sbarra d'acciaio?-

- Sì Siobhan, ho solo ricambiato il suo gesto d'affetto-

- Edward, devi stare attento, se Bellina dimostra affetto in questa maniera chissà come dimostra l'amore passionale!-

- Emmett!-

- Che ho detto?-

- Dov'è che sei andata?-

- Da Lofo!-

- Sì Alice....-

- Non so per quale motivo, ma riesco a vederti chiaramente adesso! Da quand'eri tornata non riuscivo a vederti, era come se non fossi mai tornata, ma ora è diverso, non capisco cos'è successo, ma ti vedo!-

- Wow Alice, questo è eccezionale!-

- Certo che lo è Rose! Per questo ho capito che sei andata dalla Lofo! Lo stavi per dire!-

- Sì...perciò adesso direi che ci possiamo rilassare-

- Rilassare? Bella, tu ci dici di rillasrci dopo che abbiamo visto quello che abbiamo visto? Insomma, ora sappiamo con certezza che i Volturi verranno qui! E sappiamo che tua madre ci può controllare e poi...-

- Questo lo sapevi anche prima Kate, non c'è bisogno che ti agiti, nel momento in cui verranno qui, il mio primo pensiero sarà proteggere le vostre menti, in modo che possiate essere liberi di fare ciò che volete! Dovreste fidarvi di me, so quello che sto facendo-

- Per questo hai conficcato quella sbarra nel ventre di tua madre e poi sei fuggita via?! Senza neppure dirci dov'eri diretta!-

- Esattamente Tanya, comunque ora sai dov'ero diretta. Siccome sono mancata per un anno, volevo vedere la mia migliore amica!-

- E non hai pensato neppure per un'istante di restare lì vero?-

- Cosa stai insinuando Tanya?-

Ore le sue allusioni mi stavano decisamente innervosendo. Credeva che avessi intenzione di scappare? Ora sarebbe stato decisamente più utile far ripiombare le bariere dell'autocontrollo attorno a me, perchè gli avrei volentieri staccato la testa in quest'istante! Però Vale aveva ragione, dovevo lasciarmi andare, non era giusto per me stessa obbligarmi a far finta di nulla, ad essere indifferente a tutto. Io non ero così, assolutamente, anzi, tutto il contrario! Nel bene o nel male ero sempre sincera, schietta, anche per questo motivo non risultavo molto simpatica

- Sto cercando di dire, che forse, stai programmando di scappare!-

E questo era veramente troppo...
Mi alzai di scatto in piedi, pronta sul serio a fargli del male, ma poi accadde tutto molto velocemente. Tanya si mise sulla difensiva ringhiandomi contro, Kate e Garrett si erano affiancati a lei tenendola per le braccia e spalle. Edward mi aveva afferrata per la vita trattenendomi, Jasper cercava di diffondere calma. Eleazar spalleggiato da Carlisle si piazzarono fra di noi con le braccia tese intimandoci di calmarci

- Basta! Che vi prende a voi due?-

- Tanya ora smettila! Bella per piacere anche tu!-

Edward mi strinse maggiormente

- Amore, va tutto bene...-

Oh no, non andava per niente bene! Feci un ringhio acuto e profondo dal nervoso

- Bella per favore...rammenta quello che hai imparato-

Allontaniamoci...

Lanciai quel pensiero direttamente nella testa di Edward, che lo sentii affievolire la stretta attorno alla mia vita, forse era stata la sorpresa del mio gesto. Senza attendere oltre, mi teletrasportai con lui in camera sua...in camera nostra, dove finalmente saremmo rimasti soli. Sentivo il trambusto dal piano inferiore, per fortuna sembravano tutti pensare che Tanya avesse esagerato, e che chiunque al mio posto avrebbe reagito alla stessa maniera. Cercai di non ascoltare olttre quello che stavano confabulando, dovevo cercare di rilassarmi

- Va meglio ora?-

- Sì...-

- Mi stavo chiedendo per quanto a lungo avresti retto-

- Cosa intendi?-

- Insomma, da quando sei tornata hai dovuto dimostrare ad un sacco di vampiri, che nemmeno conosci, perchè leggere di loro non significa conoscerli, d'essere in grado d'affrontare la situazione, d'essere abbastanza forte, se eri davvero in grado di risolvere la situazione. Ho notato quanto hai cercato di tenere tutto sotto controllo, di far sembrare che tutto andasse nel migliore dei modi. Però, ero curioso di scoprire quando ti saresti lasciata un po' andare, ed immaginavo che questo sarebbe potuto accadere dopo aver fatto visita alla Lofo. Ed ora, dopo aver fatto queste precisazioni, che mi sembrava opportuno fare, ti vorrei chiedere come ti senti. Perchè prima che tu partissi, abbiamo fatto un lungo discorso sulla fiducia, e mi sembrava che fossimo d'accordo sul fatto d'essere sinceri, e di confidarci l'un l'altro-

Mentre lo ascoltavo mi resi conto di quanto fosse saggio e adulto a confronto mio, in fin dei conti aveva centodieci anni, poteva anche intraprendere la carriera da diplomatico politico per me. Però a parte tutto, aveva perfettamente ragione, ero stata falsa nel momento stesso in cui ero tornata. Ma come potevo spiegargli tutto quello che provavo? Potevo dirgli che mi sentivo distrutta per l'incontro con mia madre? Che mi ero resa conto d'averla d'isprezzata, ma che io non mi ero comportata in maniera differente? Che mi sentivo in colpa per il mio vero padre? Come dirgli che mi ero costruita una bariera spessa ed impenetrabile, per far in modo di tenere tutto sotto controllo. Prima della visita alla mia migliore amica, bloccavo linflusso di Jasper, controllavo Alice, i licantropi, mia madre, i Volturi...facevo tutto questo all'oscuro, per non farli preoccupare, per non farlo preoccupare. Però era giusto confessarglielo, dirgli come stavano davvero le cose, che mi volevo lasciare andare, dirgli che mi sentivo come se avessi le responsabilità del mondo sulle mie uniche spalle. La cosa più fondamentale, dirgli che non era cambiato nulla, che io ero la stessa Bella che aveva conosciuto il primo giorno che i nostri occhi si erano incrociati a scuola, quella che aveva paura delle sirighe, quella che aveva la fobia del sangue, quella che lo amava alla follia, e che aveva scelto d'abbattere quelle maledette bariere per lui, per paura che lui potesse credere che non lo amassi più, che fossi divenuta fredda e cinica. Era giusto parlargliene, ma come? Da dove iniziare? L'osservai contemplando la sua bellezza, perchè era davvero fantastico, però ora mi dovevo concentrare...e di certo il fatto che fosse irrestitibile non aiutava il mio autocontrollo. Improvvisamente lo vidi sorridere...perchè? Che c'era ora da ridere? Non era la prima volta che lo faceva, ed ora mi stavo incominciando seriamente a chiedere se gli sembrassi una spece di pagliaccio! Dovevo dirgli qualcosa d'importanete...cavolo!

- A parte tutto, potrei offendermi se reputi i miei centodieci anni come vecchiaia!-

- No, li reputo centodieci anni di saggezza....-

Aspetta un momento...centodieci anni? Oddio, ma come cavolo...

- Hai lasciato cadere tutte le tue bariere, sbloccando in questo modo Jasper, Alice e tutti, compreso me amore. Perciò è da quando sei tornata dalla visita a Vale che posso sentirti. E di certo la cosa non mi dispiace, ti sei rilassata a tal punto che non ti sei accorta che ti potevo sentire-

- Sono un disastro...-

- Ma no amore, sei solo tu-

- In poche parole lo sono sempre stata perciò non fa differenza?-

- No, volevo dire che sei solo tu Bella, quella ragazza così vera, protettiva con le persone che ama, piena d'amore. Però ora perchè mi stai celando nuovamente i tuoi pensieri?-

Ed era vero anche questo, stavo facendo in modo che lui non li leggesse, non era perchè volevo metterlo da parte, ma era semplicemente per il fatto che se avesse prestato troppa attenzione, ci sarebbe stato il rischio che scoprisse il regalo che volevo fargli, e ciò non potevo permetterlo. Avevo chiuso quel segreto al sicuro, non solo rinchiuso nel più piccolo angolo della mia mente, ma avevo fatto in modo che anche quel pensiero nella mente di Eleazar fosse inviolabile.

- Non ti nascondo nulla, credimi. E' solo che preferisco dirti le cose come stanno, senza che tu me le legga nel pensiero. Sai cos'è che mi manca molto di quand'ero umana? Il silenzio, è una cosa di cui ci hanno privato. Ogni tanto vorrei contemplarlo, e mi rendo conto che è impossibile. Si potrebbe pensare che basti rimanere zitti, ma non è così. Anche il quel caso sento tutto, qualsiasi piccolo fruscio che mi circonda lo percepisco, ormai anche i miei pensieri sono rumorosi nella mia testa. E a volte penso a te, a te che anche se sei in presenza di una persona che rimane zitta, senti comunque la sua voce interiore. Perciò son contenta di celarti i miei pensieri, anche per questo motivo, perchè penso che ci son quelle volte che meriteresti silenzio-

- Hai ragione, ci è stato tolto il silenzio, e riflettendoci attentamente, mi sembra di non ricordare neppure cosa significhi. Sarei felice se un giorno potessi ricorlarlo, ma rinuncerei a quello, pur di non rinunciare ad ascoltare la tua voce e i tuoi pensieri-

Finalmente ci abbracciammo, ed io mi sentii al sicuro, era una sensazione che solo lui poteva donarmi. Ero semplicemente felice. Sentivo il suo respiro fra i miei capelli, la sua guancia appoggiata alla mia testa, mentre con una mano mi accarezzava.

- Edward...-

- Dimmi-

- Vuoi ancora sposarmi?-

- Più di ogni cosa al mondo-

- Ti amo-

- Anch'io-

- Ti va di venire con me dai lupi?-

A quel punto si scostò leggermente per osservarmi negli occhi

- Credevo volessi andare da sola...-

- Ho cambiato idea. Certo sarebbe meglio che perlomeno all'inizio tu non ti faccia vedere, reputo che sarà già abbastanza complicato. Però non voglio più lasciarti da parte, sei parte di me ormai...-

- D'accordo, sarò felice d'accompagnarti. Hai già in mente qualcosa?-

- Credo sia necessario che l'incontro si svolga sul confine. Non voglio che si scateni un altro conflitto, abbiamo già abbastanza problemi da risolvere. Tu, fino al mio segnale potresti rimanere nascosto su un'albero, farò in modo che non ti sentano-

- Come credi di convincerli a venire al confine?-

- Certo non sarà tramite una telefonata! Riesci ad immaginarti la scena? Ciao Jacob sono Bella, sì, so che credevi fossi in Europa e per giunta in coma...Nooo non credo sia il caso. Tornando seri, anche se tu lo sei già, riguarda me, credo che il branco sentirà un gran bisogno di venire al confine, senza una ragione ben definita, dove poi incontreranno per caso me-

- Dimmi se ho capito bene, vuoi spingerli al confine con il tuo talento?-

- Arguto! Visto che servono i centodieci anni?-

- Ehy, basta prendermi in giro!-

A quel punto gli dieci un bacio a fior di labbra

- Ok, sei perdonata-

- Ci avrei giurato!-

- Sei pazzesca! Quando hai intenzione d'attuare il tuo piano?-

- Direi che potremmo andarci domani mattina, che ne pensi?-

- Reputo sia un'ottima idea, ed ora, vuoi scendere per tornare dagli altri?-

- Credi muoia qualcuno se restiamo ancora un po' in disparte?-

- Certo che no-

E finimmo per scambiarci effusioni sul suo comodissimo divano in pelle nera...E mentre io contemplavo che in qualsiasi posto sarei stata comoda con lui, notai che non sarebbe stata una cattiva idea comprare un bel letto...

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Capitolo 33
*** 32 ***


CIAO A TUTTI, ECCOCI QUI CON IL CAP 32. VOLEVO RINGRAZIARE TUTTI QUELLI CHE STANNO SEGUENDO QUESTA FF, E RINGRAZIARE robygraz86 PER ESSERSI OFFERTA DI CORREGGERE GRAMMATICALMENTE IL CAP 32 E I PROSSIMI CHE PUBBLICHERO'. CON CALMA CMQ ANCHE I CAP GIA' PUBBLICATI VERRANNO CORRETTI. CON QUESTO HO DETTO TUTTO, SPERO CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO! VI SALUTO SPERANDO IN QUALCHE VOSTRA RECENSIONE POSITIVA! GRAZIE A TUTTI!


32




La notte purtroppo passò troppo velocemente, io ed Edward restammo tutto il tempo sul divano a farci le coccole, mentre gli raccontavo come avevo passato l'anno senza di lui. Gli raccontai anche le pazzie che avevano fatto sclerare Eleazar! Gli raccontai che ormai ero bravissima a guidare, forse anche più di lui, ma quando lo dissi si mise decisamente a ridere! Ma mica scherzavo! In quell'arco di tempo percepii che gli altri si erano tranquillizzati, ed ognuno stava cercando di far qualcosa per far passare il tempo. Per fortuna nessuno ci era venuto a disturbare...ma era comprensibile. In fin dei conti avevano capito che avevamo bisogno di restare un po' da soli, e che non ci era stato concesso ancora!

- Allora oggi andiamo dai lupacchiotti?-

- Già!-

- Se non vorranno darci una mano hai intenzione di costringerli?-

- A dire il vero ci ho pensato...però non lo so, non sono pienamente convinta sia giusto. In fin dei conti rischiano la vita...e di certo la cosa non mi piace, anche se loro accettassero di spontanea volontà-

- Bella, posso farti una domanda?-

- Chiedimi tutto quello che vuoi!-

- Ero curioso di sapere che succedeva nella storia che hanno scritto su di noi...So che molte cose sono state inventate, e per quanto posso aver capito, un tuo antenato si è fatto un viaggetto da queste parti, e forse è stato anche nel futuro, certo sempre in altre dimensioni, e per questo motivo conosceva anche noi. Ma mi stavo chiedendo un po' com'era la storia...-

- A dire il vero Edward, mi sento un po' a disagio a parlarti di questa cosa....non te la prendere...Però posso dirti che anche in quella storia i Volturi era venuti a Forks per...insomma uccidervi. Però si è risolto tutto senza scontri...-

- Sei stata un po' vaga...-

- Lo so...perdonami...-

- Va bene, se non ti va di parlarmene non c'è problema-

- Grazie...-

- Adesso allora direi che ci potremmo alzare da questo divano, e avvisare gli altri che stiamo per andare a parlare con il branco-

Mi alzai contro voglia dalle sue ginocchia...

- Ti scoccia se prima mi cambio? Ti raggiungo!-

- Ok, ti aspetto giù-

Detto ciò lo vidi andare via...senza capirlo bene mi era preso il panico quando mi aveva chiesto della storia. Non so per quale ragione, però mi sentivo triste all'idea che lui forse avrebbe preferito l'altra Bella. Mi stavo anche chiedendo, se tornando indietro, sapendo i rischi che lui e la sua famiglia avrebbero corso per causa mia, avrebbe comunque agito alla stessa maniera...Certo non avrei potuto rimproverargli nulla, se avesse deciso d'evitarmi, in fin dei conti aveva ragione...Ma perché dovevo pensare a certe cose? Certo non mi faceva bene, e comunque ormai le cose non sarebbero cambiate...giusto?
Mi guardai per un momento intorno, capendo al volo che nella stanza di Edward non avrei trovato nulla di appropriato da mettermi, e certo non mi andava di chiedere ad Alice di prestarmi un suo vestito, così senza pensarci su mi teletrasportai a casa mia, o per lo meno nella casa di Charlie...ormai stavo facendo una vera confusione su quale definire casa mia. Per fortuna non c'era nessuno in casa, probabilmente Charlie era a lavoro. Andai verso l'armadio, c'era molta roba che poteva andarmi bene...ed ero anche abbastanza soddisfatta, perché ora come ora, mi sarebbe stato bene qualsiasi cosa! Così decisi per qualcosa di particolare...E dopo essermi vestita mi guardai allo specchio...

- Non avrei mai creduto possibile una cosa simile...-

Avevo scelto il tartan per un abitino scozzese veramente carino! Certo poteva sembrare anche alquanto ironico, visto che si trattava di una maxicamicia da boscaiolo, con tanto di bottoni e tasche, naturalmente in versione femminile. Le maniche terminavano poco più su dei gomiti, e a concludere il vestito c'era una cintura nera a tre fibbie che mi fasciava la vita. Completai con delle calze nere lunghe poco sopra il ginocchio...mi piacevo davvero tanto! Ok, ora potevo andare! Mi teletrasportai direttamente nel soggiorno dei Cullen pronta ad andare, e feci sobbalzare qualcuno per il mio arrivò improvviso...

- Scusate, non volevo spaventarvi!-

Vedevo tutti che mi osservavano sbalorditi, ma maggiormente Edward! La prima a venirmi in contro naturalmente fu Alice

- Bella! Ciao! Ma come sei carina! Direi una sobria campagnola, ma trasgressiva al tempo stesso!-

- Bellina vuoi che i cani incomincino ad ululare?-

Guardai Emmett facendogli una smorfia, scomparendo e ricomparendo accanto al mio ragazzo che non mi toglieva gli occhi di dosso...

- Allora possiamo andare?-

- ...certo...-

- Bella, mi raccomando!-

- Tranquillo Eleazar!-

- Vampiri che si alleano con licantropi....-

- Sarà la prima volta che si stringerà un'alleanza simile...-

- Non pensavo ce ne fossero ancora...-

- Lo credevo anch'io Stefan-

- Forse non sono gli stessi di molti secoli fa Vladimir...-

Ma quei due parlavano sempre in quel modo? Nemmeno una coppia affiatata come Jasper ed Alice...o io ed Edward...ci completavamo così le frasi!

- Ok... allora direi che noi andiamo...a dopo!-

Mi spostai con Edward direttamente al confine, dove avrei dovuto incontrare i licantropi...

- Eccoci qui...direi che ora dovresti nasconderti!-

Mi guardava serio avvicinandosi piano per poi abbracciarmi

-...non è giusto...sei una tentazione indescrivibile-

Detto ciò, lasciandomi totalmente stupita, si allontanò correndo senza darmi modo di rispondergli. Per lui ero una tentazione? Stava dicendo sul serio? Ma che tipo di tentazione?
Ok...Bella torna con i piedi per terra, sei in questo posto per una questione importante!
Svuotai la mente immediatamente, e mi sentii cambiare, la mia espressione, il mio comportamento, la mia vista, il mio udito...tutto ora in me era diverso. Localizzai facilmente i miei obiettivi, le loro menti erano cristalline, pure avrei azzardato a dire...sentivo che erano collegati fra di loro, e certo questo era un vantaggio quanto uno svantaggio. Sarebbe stato facile condurli qui, ma sarebbe stato complicato convincerli tutti...però se avessi convinto almeno uno di loro....Sentivo il mio potere strisciare per arrivare a loro...ero nella loro testa, passavo da una mente all'altra senza difficoltà, ognuno di loro era come collegato con un filo invisibile, non dovevo neppure sforzarmi nel cercarli tutti. Stavano venendo, e c'erano Sam, Quil, Embry, Paul, Jared, Seth...c'era anche una ragazza...Leah...e non poteva mancare Jacob. Li sentivo avvicinarsi sempre di più, così decisi di voltargli le spalle, certo sarebbe stato utile il fatto che non mi riconoscessero immediatamente...Erano ormai poco distanti, potevano sicuramente vedere la mia sagoma.

- Chi sei?-

Riconobbi immediatamente la voce di Leah, forse perché era anche l'unica voce femminile in quel caso. Chissà Edward come si sentiva ad assistere a quella situazione...Però non c'era tempo di pensare a certe cose in quel momento. Mi girai lentamente nella loro direzione, immaginando già le loro reazioni

- O santo cielo...-

- Ma cosa...-

- Tu?-

- Sei un vampiro?-

- E' impossibile-

- Bella?-

- Sì, Jacob sono io...-

- Ma è impossibile! Tu sei in Europa a causa del coma, a causa dell'incidente! Ho capito...i Cullen, sono stati loro, non c'è altra spiegazione! E Charlie? Lui lo sa? Ma com'è potuto accadere?-

- Stai calmo e fammi spiegare-

- Non c'è nulla da spiegare! Sei un vampiro!-

- Ha ragione Leah, e non dovresti essere qui!-

- Sam, io sono qui e ci posso stare! Non mi sembra che stia violando il patto a cui vorresti riferirti-

- Sai del patto? Allora è vero, sono stati proprio i Cullen! Forse non stai violando il nostro territorio, ma i Cullen hanno violato comunque il patto trasformandoti!-

- Sarei morta Sam, e loro lo hanno impedito!-

- No, perché tu SEI MORTA! Perciò questo ci da il diritto d'attaccarli!-

- E sarebbe la cosa più stupita che potreste fare. I licantropi sono...-

- Sai di noi?-

- Sì...e stavo per dire che sicuramente siete molto forti e veloci, ed io non vorrei che vi succedesse qualcosa di male, perché siete stati degli amici, e vi reputo ancora tali. Ma stai attento a ciò che dici Sam, se doveste attaccare la famiglia Cullen...la mia famiglia, non sarò così magnanima con il vostro branco...-

- E' una minaccia questa!?-

Vidi Paul innervosirsi, stringeva le mani a pugno tremando leggermente, certo ci mancava solo che si trasformasse...Però Jacob mi stupì facendo un passo avanti...

- Bella...ma...come stai?-

- Un po' morta, ma per il resto direi che me la cavo abbastanza...-

- Sei così diversa, ma così uguale...non hai perso il tuo senso d'umorismo...Però i tuoi occhi, la tua pelle...-

- Sì, sono cambiati...-

Mi avvicinai lentamente a lui, sotto gli occhi di tutti che incominciarono ad innervosirsi...

- Jacob...-

Cercò di chiamarlo Quil...Ma io feci finta di niente e continuai ad avvicinarmi, ormai eravamo davvero vicini, e capii al volo cosa voleva dire quando lessi che i vampiri affermavano di sentire puzza in presenza dei licantropi. Jake emanava un odore davvero sgradevole, come quello del pelo di un cane che si è rotolato nella terra... sì, davvero sgradevole, cercai di accantonare quella sensazione di disgusto smettendo di respirare. Presi le mani di Jacob, lo vidi sussultare al contatto con la mia pelle, che sicuramente gli doveva essere sembrata gelida al confronto con la sua che era a dir poco bollente, mi sembrava letteralmente d'aver messo le mani in un braciere. Lo guardai negli occhi seria e decisa, ma soprattutto grata per la fiducia che mi stava dimostrando...

- Non ti farò del male, né a te né agli altri, lo giuro. Non son qui per questo, e voi neppure...Siete qui perché io ho bisogno di voi, ho bisogno del vostro aiuto, ma non riguarda solo me...Io e la mia famiglia rischiamo la vita Jacob, ma anche tutti voi, ed anche la cittadina di Forks..-

- Bella...ma di cosa stai parlando? Rischi la vita? Ed anche noi?-

- Sì...e non abbiamo tanto tempo...-

- Sono bugie! Jake non dargli retta!-

- Paul...-

- No, io non ti starò ad ascoltare! Voi vampiri siete la morte, ecco cosa siete!-

Lasciai le mani di Jacob per girarmi ad osservare Paul, era alterato, lo vedevo e lo sentivo. Jacob stava per dire qualcosa...ma percepì chiaramente l'ordine di Sam, voleva che Jake restasse al suo posto.

- Voi non rischiate di morire, perché siete già morti. L'unico rischio per noi invece è la vostra esistenza! Sarò ben lieto di aiutare qualsiasi cosa sia che sta minacciando la vostra non vita!-

Mi teletrasportai di fronte a Paul, la sua espressione rabbiosa lasciò il posto in un attimo allo spavento, come sul volto di tutti i presenti. Lo guardavo nei suoi occhi quasi neri, impassibile e fredda...

- Pensi che se io avessi voluto la vostra morte, sareste ancora qui? Siete qui perché io ho voluto così, perché credevo vi importasse qualcosa oltre a voi stessi, perché tutto questo non riguarda solo quelli come me. E se proprio vuoi saperlo, stiamo rischiando di scomparire a causa di altri vampiri proprio come noi! Però non sono totalmente come noi perché loro, se troveranno degli umani qui, li uccideranno, e lo stesso faranno con voi. Paul, vi ho condotti qui grazie ai miei poteri. Prova a pensarci, rifletti attentamente e capirai che non c'era motivo per cui sareste dovuti venire qui, ma lo avete fatto comunque. Perciò ti dico che posso entrare nella tua testa e in quelle di tutti i tuoi compagni, ed obbligarvi a fare quello che voglio. Però non è giusto e voglio darvi la possibilità di scegliere da che parte stare, voglio darvi una possibilità... Potrai, e potrete, fare quello che ritenete più giusto-

Feci un passo indietro e scomparvi per ricomparire dove mi avevano vista prima. Li osservai guardarsi, si stavano chiedendo probabilmente quale fosse la scelta più giusta, e probabilmente si stavano anche chiedendo cosa fossi in grado di fare...Ma certo non era il momento adatto per mostrarglielo.

- Vuoi spiegarci meglio di cosa si tratta?-

Mi girai verso Sam, sembrava che avessero deciso...certo non erano comunque sicuri sul da farsi, però avevano capito che non stavo mentendo, eravamo davvero in pericolo, tutti quanti.

- Vi spiegheremo tutto...-

- Ci spiegherete?-

- Sì...-

- Cioè?-

- Cioè, non sono qui sola...-

Edward...

Lo chiamai attraverso la mia telepatia, ed eccolo che arrivò in men che non si dica accanto a me, innervosendo i presenti...

- Non abbiamo sentito la tua presenza...-

- Colpa mia, non volevo che v'innervosiste più del dovuto, e vedendo come ha reagito Paul, credo che sia stata la scelta più appropriata direi-

- Vuoi spiegarci come hai fatto? E come ci hai condotto fin qui?-

- Noi vampiri abbiamo dei talenti Sam. Io, ad esempio, posso leggere nel pensiero di chiunque... E Bella è in grado di fare ancora di più, riesce ad entrare nella testa delle persone e manovrarle a suo piacimento. Vi ha condotti al confine per non infrangere il patto, non voleva introdursi nelle vostre terre senza la vostra approvazione. Certo non è stato nobile, ma lo ha fatto per il bene di tutti. Sappiate anche che poteva fare in modo che non aveste nulla da obiettare, e fidatevi se vi dico che ci avreste seguiti in questa missione anche senza il vostro consenso, però ha voluto che non fosse così, voleva che foste liberi di scegliere. Non crediate, quest'alleanza non piace a voi come a me e al resto della mia famiglia...solo Bella voleva la vostra presenza ed aiuto. E se lei crede fermamente che serva il vostro aiuto, allora non ho altro da fare che seguirla ed ascoltarla, perché credo fortemente a lei, e spero che lo facciate anche voi-

- Allora Cullen capirai bene che la questione è più complicata di quanto sembrerebbe...sai bene che non possiamo attaccarvi, o per lo meno non tutti voi....se leggi nei nostri pensieri lo capirai bene-

- Sì, lo so-

Ok, mi ero persa qualche passaggio...a cosa si stavano riferendo?

- Però vogliamo comunque sapere, non possiamo non darvi il nostro aiuto, non possiamo negarlo a Bella, e se anche lei è in pericolo, noi tutti siamo obbligati ad aiutarla. Ma ci dovete dire di più...-

Erano obbligati ad aiutarmi? Lanciai uno sguardo a Edward per capire meglio, ma la sua espressione era indecifrabile, davvero fredda. Vedevo che era nervoso, ma non capivo bene il motivo, era pur vero che davanti a noi c'erano dei licantropi, ma era vero anche che non ci avrebbero attaccati. Forse la causa era l'odore? Sì, c'era una puzza incredibile...ma cosa c’entrava con l'obbligo d'aiutarci? Si sentivano in colpa per la loro puzza? Certo avrebbero dovuto...ok, stavo divagando...

- Bella? Ci sei?-

- Sì, cosa? Scusatemi non vi stavo seguendo...-

- Ce ne siamo accorti...-

- Ti chiedevo se ti andrebbe, se sei d'accordo, che gli racconti di come stanno le cose...insomma tutto-

- Sì, certo, hanno il diritto di sapere.-

Edward incominciò a raccontare tutto dall'inizio, lasciai farlo fare a lui perché mi resi conto che molte faccende, molti avvenimenti, non li ricordavo neppure io. Sentendoli raccontare attraverso Edward, cercavo di rammentarli, ma certe cose erano davvero troppo lontane, era come cercare di ricordarsi a tutti i costi un avvenimento, volerselo ricordare così tanto che lo si immagina, con tutti i dettagli, ma in realtà non è reale, è solo un'illusione creata dalla nostra mente per tappare quel buco. Li vedevo increduli al racconto, spesso si scambiavano sguardi, e a volte guardavano me, nei loro occhi c'era stupore, rabbia, divertimento, tristezza e spavento. Certo era complicato decifrare ogni loro espressione, sarebbe stato sicuramente più facile entrargli nella testa e leggere tutto da lì, ma non dovevo usufruire dei miei poteri per una questione così banale, solo per curiosità, e poi, in effetti, non ero neppure curiosa di sapere cosa pensavano. Ero lì perché volevo il loro aiuto, perché sapevo che di certo sarebbe stato d'impatto vederli con noi, dei grossi lupi che ringhiavano...di certo avrebbero fatto la loro porca, o puzzolente, figura.
L'idea che ci avrebbero potuto esserci anche loro mi tranquillizzava, così avremmo di certo superato in numero i Volturi, però avremmo dovuto fare attenzione, doveva essere una sorpresa, avrei dovuto fare in modo che mia madre non lo venisse a sapere… Ma non mi sembrava che fosse intenta ad osservare cosa succedeva da queste parti. Tornai concentrata quando Edward esclamò che ciò che aveva appena raccontato era tutto...

- E' una cosa surreale...-

Embry lo fissava incredulo, cercando di capacitarsi di quello che Edward aveva appena detto, ma come dargli torto? Insomma, io che vengo da un'altra dimensione, un mio antenato che era già stato qui prima di me, mia madre che era un vampiro, io che avevo certi poteri... onestamente era davvero surreale! Però in fin dei conti riflettendoci per me era ancora peggio, io avevo vissuto una vita piuttosto normale, non sapevo come loro dell'esistenza dei vampiri, ed in più non conoscevo l'esistenza dei licantropi, mi ero trovata in una realtà che credevo fosse fantasia, che all'inizio pensavo fosse un sogno. Dopo aver realizzato tutto ho scoperto dei miei poteri, di mia madre... e poi sono pure morta! Certo vedendola dall'esterno era davvero tutto assurdo.

- Già, non posso darti torto...-

A quel punto si misero a fissare me, che effettivamente non avevo detto nulla fino a quel momento...

- Perciò non c'è altra scelta...se quella che ci hai detto è la vostra idea per risolvere la situazione...insomma, non credete sia un piano poco convincente?- commentò improvvisamente Jacob. Ci guardammo negli occhi intensamente, era davvero un bel ragazzo, ed avevo uno sguardo profondo quanto tormentato...

- C'è sempre un'altra scelta, e poi Jake non esistono pessime idee, solo idee fantastiche messe in atto in modo scadente. E di certo questa non è una di quelle-

Continuava a fissarmi intensamente, non capivo cosa gli stesse prendendo...avevo qualcosa in faccia?

- Comunque, direi che potremmo mettere da parte per un po' il patto che avete stipulato con i Cullen. Vorrei anche che provassimo ad esercitarci sul combattimento, su qualche strategia, sarebbe opportuno andare con un piano ben definito. Potreste venire da noi per esercitarvi, insomma lo faremmo tutti insieme-

- Come? Vuoi che veniamo in mezzo a delle sanguisughe? Sei impazzita?-

Leah era sempre molto schietta

- Leah, ti do la mia parola che non vi accadrà nulla di male-

- Lo sai cosa me ne faccio della parola di un vampiro?-

- Leah, basta!-

- No Sam, ora non mi dire che sei d'accordo ad andare da loro!-

- Leah, la mia famiglia non vi farà nulla di male!-

Anche Edward cercava di convincerla, ma non c'era verso, stava dando di matto...

- Leah, sarebbe più comodo che veniste da noi e non viceversa perché mi è più facile tenere tutto e tutti sotto controllo da lì. Potremmo sempre venire noi da voi, ma questo comporterebbe che certi vampiri comunque non verrebbero, e questo significa che dovrei tenere sotto controllo ancora più situazioni di quanto faccio già. Forse per te non fa differenza, ma per me sì, se mi dovesse sfuggire qualcosa, anche un piccolo dettaglio sarebbe pericoloso per tutti noi. E mi spiace, ma non metterò a rischio me, la mia famiglia e le persone a cui voglio bene per un tuo capriccio irrilevante-

- Irrilevante?-

- Leah ora finiscila!-

Sam era riuscito a convincerla, wow!

- Bella, ci devi dare la tua parola....-

Sapevo cosa voleva dire, non c'era bisogno che aggiungesse altro

- Ti do la mia parola!-

Lo guardai sorridendo, volevo alleggerire la tensione...

- Non posso giurartelo sulla mia vita...per ovvi motivi, però te lo giuro su quello che vuoi!-

Vidi tutti sorridere per la mia frase, ed Edward alzare gli occhi al cielo sorridendo a sua volta, per fortuna si erano rilassati.

- Allora ti crediamo Bella! Ma dimmi, pensavate di iniziare a esercitarci già oggi? Cioè adesso?-

- Avete di meglio da fare? Immagino che tu voglia parlarne anche con gli altri...però vorrei che ci concedessi almeno un po' del vostro tempo per oggi, prima iniziamo meglio credo sia. Poi vi lascerò andare per mettere al corrente tutti.-

Li vidi scambiarsi uno sguardo, probabilmente volevano avere qualche istante per parlare. Presi la mano di Edward e voltandogli le spalle ci allontanammo leggermente. Sicuramente in un'altra situazione Edward non avrebbe mai dato le spalle a dei licantropi, ma ero felice che si fidasse, non solo di loro, ma anche di me, perché non avrei mai permesso che gli succedesse qualcosa di male.

- Bella, non credi sia il caso che avvisiamo gli altri? Insomma, arrivare improvvisamente con un branco di licantropi, non so quanto possa far piacere...-

- Sapevano che saremmo venuti qui, e stai tranquillo, non permetterò che accada nulla di male... Anche se non mi dispiacerebbe vedere Tanya e Leah che si fanno fuori a vicenda-

- Direi che non sarebbe il caso-

- Direi proprio di no...ma posso farti una domanda? Perché c'è qualcosa che mi è sfuggito, ed ancora mi sfugge-

- Cosa?-

- Perché hanno affermato che ci avrebbero dato comunque il loro aiuto? Insomma, sembrava non ci fosse altra scelta, ma non ne capisco il motivo...-

Lo sentii irrigidirsi appena...la domanda lo aveva colto impreparato? Oppure lo rendeva nervoso?

- Hanno deciso...-

Mmmh...non voleva rispondermi. Ci girammo verso il gruppo poco distante...

- Allora? Andiamo?-

Ci disse Jake guardando Edward serio....mah. Feci un sorriso e senza dar tempo a nessuno di cambiare idea...

- Perfetto!-

Teletrasportai tutti all'esterno di casa Cullen... Ma forse sarebbe stato meglio avvisarli...

- Ma che diavolo?-

- E'....è...incredibile-

- Mi sento disorientato...-

Erano un po' scossi...

- Scusate, colpa mia, avrei dovuto avvertirvi...è che mi viene così naturale...-

Fui distratta da dei ringhi provenienti dalle mie spalle, mi girai e vidi i vari clan sulla difensiva. Ero esattamente al centro fra dei licantropi pronti a trasformarsi e dei vampiri irritati...

- State calmi...-

Cercai di dire, ma nessuno mi stava dando retta...e di certo la cosa non mi rendeva felice...continuavano a ringhiare tutti quanti. Sbuffai infastidita dalla situazione, sarei dovuta intervenire con le maniere dure, e certo non mi piaceva l'idea, ma forse era l'unico modo per farmi prestare attenzione. Allargai le braccia...

- Ora smettetela immediatamente tutti quanti-

Ed ecco che piombò il silenzio, chiusi gli occhi prendendo un respiro profondo, ma mi pentì immediatamente quando mi arrivò alle narici l'odore dei lupi...Li riaprì trovandomi Edward che mi fissava...

- Li vuoi lasciare così ancora per molto?-

- Pensi sia così una cattiva idea?-

Mi girai ad osservare i vampiri...che erano immobili senza poter fare nulla

- Sapevate che saremmo andati dai licantropi, questa è la vostra accoglienza? Sono venuti per aiutarci!-

Poi mi girai verso i licantropi

- Vi ho promesso che non vi accadrà nulla, perciò cercate almeno voi di non agitarvi inutilmente!-

Tornai ad osservare i miei simili

- Non voglio esser costretta a dover utilizzare i miei poteri per una cosa simile. Ho di certo ben altre cose a cui dedicare la mia attenzione. Oggi vorrei che ci esercitassimmo sul modo in cui potremmo combattere i Volturi, e insieme a noi ci saranno i licantropi. Chi non è d'accordo è pregato di restarsene in casa, e non dare fastidio. Ed ora penso di aver detto tutto...vi potete muovere adesso-

Tutti quanti poterono nuovamente muoversi e fare ciò che più desideravano, tranne che scannarsi a vicenda. Naturalmente al branco era sembrato molto peggio che ai vampiri, per quest'ultimi l'immobilità era qualcosa di naturale in fin dei conti.

- E' stato orribile!-

Esclamò Quil agitato...procurando dei sorrisi beffardi sui visi dei vampiri presenti

- Eh, mi spiace, ma credo sia stato necessario...E ora chi è che si vuole un po' allenare?-

- Non vedo l'ora! ahahah-

- Perfetto Emmett, chi altro?-

- Mi unirò a voi, credo che potrebbe tornare utile la mia esperienza sul campo di battaglia-

- Certo Jasper, era sottointeso, dovrai escogitare qualcosa....-

- Ho già qualche idea-

- Perfetto-

- Naturalmente sono dei vostri, Jasper può escogitare vari piani, ed io saprò in anticipo se possono funzionare-

- Sicuramente sarà utile Alice-

Alzai lo sguardo e vidi Kate e Garrett lanciarsi uno sguardo d'intesa prima di fare un passo avanti

- Noi siamo dei vostri-

- Grazie-

- Direi che potrei tornare utile. Conosco i Volturi, riesco a localizzarli e posso intuire se fra loro c'è qualcuno di nuovo. E poi mi sento in dovere di tenerti sotto controllo Bella. Non vorrei che per esercitarti combinassi qualche guaio!-

- Mmmh... Eleazar, io non combino proprio nessun guaio!-

- Ok, ma mi unisco ugualmente a voi-

- Ci sono anch'io!-

Maggie fece qualche passo avanti sorridente, sotto lo sguardo agitato di Siobhan...

- Direi che potremmo essere una bella squadra insieme io e te! Non togliendo il fatto che lo faccio anche per me stesso, combatterò per la mia libertà in fin dei conti-

- Giusto Benjamin, e mi piacerà collaborare con te! Il tuo talento mi ha affascinata!

- Anche io e Senna ci eserciteremo con voi-

- Perfetto Zafrina-

Vedevo gli altri titubanti...

- Per ora direi che bastiamo, gli altri possono anche solo osservare-

Mi girai verso il branco.

- Voi invece? Siete pronti?-

- Certo-

Rispose Sam scrutando attentamente il viso dei vampiri del gruppo

- C'è un'ultima cosa...-

Il branco mi osservò perplesso...

- Seth, tu non parteciperai-

- Come? Perché?-

- Non voglio che tu ti faccia male-

- No, io voglio esercitarmi con voi!-

- No...tu non vuoi Seth-

- No...io non voglio...starò a guardare quello che fate voi, sì-

- Perfetto, ora possiamo iniziare-

- Bella!!!-

Eleazar mi stava osservando con sguardo severo

- E dai, è un bambino!-

- Ok, ma non scegliere tu al posto suo!-

- Invece sì! Anzi, Sam, non credi sia più appropriato che Seth non rischi inutilmente?-

- Sì, Bella ha ragione, Seth non si eserciterà. Poi valuteremo se ci sarà bisogno che combatta. Ma non dovresti manovrare la sua mente...-

- Va bene, è tutto sistemato, direi di iniziare. Chi non parteciperà all'esercitazione, è pregato di non interferire, e di allontanarsi possibilmente-

- Direi che potremmo dividerci in due gruppi equilibrati-

- Giusto Jasper, e siccome riesco a identificare bene i poteri di tutti i presenti, direi che potrei pensarci io-

- Ok Eleazar, ma si vince qualcosa?-

Mi guardarono tutti con un'espressione sconcertata

- Stavo scherzando...-

- Allora, cercate di mettevi tutti vicini-

Lo facemmo senza dire nulla, anche se si poteva percepire chiaramente il nervosismo nell'aria, sia tra le fila dei vampiri che tra quelle dei licantropi.

- Perfetto, Alice spostati fuori dal gruppo, alla tua destra-

Alice in maniera armoniosa si spostò alla sua destra, baciando prima Jasper sorridente

- Edward alla tua sinistra-

- Ti aspetto...-

Mi sorrise e si allontanò. Edward da una parte e Alice dall'altra, forse sarebbe stata la prima volta che si vedeva una cosa simile, di certo sarei voluta andare con Edward, ma di sicuro non mi allettava l'idea di combattere contro Alice

- Tu, sei Sam giusto?-

- Sì-

- Vai accanto a Edward-

- Tu invece sei?-

Ci guardammo in giro per vedere di chi stava parlando...

- Io?-

- Sì-

- Sono Jacob-

- Jacob, vai accanto ad Alice-

- Ehi, Eleazar, perché non spieghi anche a noi le tue scelte?-

- Bella, dovresti essere più paziente, tutti i vampiri lo sono, cerca d'esserlo anche tu!-

- Eleazar, Bella ha ragione-

Alice mi sorrise, avrei dovuto ringraziarla, prendeva sempre la mia parte

- Ok, sto cercando d'equilibrare un po' i gruppi. Alice può vedere il futuro e Edward legge nel pensiero, entrambi possono sapere prima, gli attacchi degli avversari. Certamente non potevano essere messi nello stesso gruppo. Sam e Jacob hanno la stessa forza, e lo stesso istinto al comando, perciò reputo che sia meglio che siano divisi. E' equilibrato in questa maniera, poi naturalmente siamo in dispari, perciò il gruppo dove non sarai collocata tu Bella, avrà un componente in più. Questo perché con il tuo talento vali più di un componente. Ora direi che possiamo continuare, siete d'accordo?-

- Eh...-

- Garrett vai nel gruppo di Edward, Kate in quello di Alice-

Li vidi scambiarsi uno sguardo triste prima di dividersi. Questa scelta non l'avevo proprio compresa...

- Tu invece sei?-

- Quil-

- E te invece?-

- Embry-

- Voi due andate con Jacob, invece voi-

- Io sono Paul e lui Jared, lei invece e Leah-

- Bene, voi andate nel gruppo di Sam-

- Emmett con Alice-

- Ehi Alice, sei contenta? Sono nel tuo gruppo, ahahah.-

- Certo Emmett, ma io lo sapevo già-

- Senna anche tu vai in quello di Alice, mentre Zafrina tu vai in quello di Edward. Anche tu Jasper-

Eravamo rimasti in quattro compreso Eleazar, e valutando le cose mi sembrava che stesse dividendo in modo piuttosto strano, anzi sbagliato, le coppie erano state tutte divise. Jasper da Alice, che si erano appena scambiati uno sguardo capendo che sarebbero stati uno contro l'altra, Garrett e Kate erano stati divisi, con loro rammarico, ma anche Senna che sembrava tutt'una con sua sorella Zafrina. Questo di certo non prospettava nulla di buono, ma non poteva dividere anche me....

- Maggie e tu Benjamin, andate anche voi nel gruppo di Edward e gli altri-

Ok, ora restavamo solo io e lui, incrociai le braccia guardandolo seria, sapevo bene qual era la sua scelta.

- Stai scherzando vero Eleazar?-

- Bella, ho diviso tutti! Perciò vale anche per te!-

- Ok, ma i due gruppi non mi sembrano per nulla equilibrati! Ma guardali! Edward, Jasper, Benjamin, Zafrina e Maggie! Hanno tutti delle potenzialità, e li hai messi tutti insieme! Contro solamente Alice e Kate....non mi sembra per nulla adeguato. Sì, insomma non si offenda nessuno, però sono anche di più!-

- Bella, i gruppi sono equilibrati ti dico. Ho diviso le coppie proprio per far in modo che fosse più difficile, e ho messo più talenti insieme perché nel gruppo di Alice e Kate ci sei tu! Anche in questa maniera mi sembra che siate in vantaggio, perciò lamentati meno-

Sbuffai dandogli le spalle dirigendomi al mio gruppo. Alzando gli occhi vidi Jacob sorridermi

- Dai Bells, son sicuro che ce la caveremo insieme-

Gli sorrisi e sospirai

- Su questo non c'era dubbio! Ci sono io!-

- Bellina, ma come siamo modesti-

- Perfetto, ora che ci siamo divisi direi che il branco si può trasformare-

Senza dire una parola Sam si trasformò, e subito dopo tutti gli altri. Naturalmente tutti i vampiri si allontanarono leggermente, non solo perché erano davvero grossi, ma forse anche un po' per il fastidio. Certo facevano un certo effetto...
Vedevo tutti un po' perplessi sul da farsi, anche dopo la trasformazione dei licantropi, ci si guardava senza fare nulla, dovevo sbloccare la situazione, dove fare qualcosa, era importante esercitarsi. Così feci un passo avanti e guardai Benjamin

- Ben, ti spiace creare una piccola sfera, con il fuoco?-

- Certo-

Fece un passo in avanti ed allungò un braccio davanti a lui, tenendo il palmo della mano ben aperto. Lo vidi concentrarsi, ma non troppo, e poco dopo il gioco era fatto, sul suo palmo galleggiava una piccola fiamma...Osservavano tutti quel suo strano e magnifico talento, era l'occasione giusta.

- Grazie-

Senza dire altro allungai un braccio e piegai le gambe, la sfera che era nel palmo di Benjamin scomparve, battei le mani ed attorno a me ora c'erano ben cinque sfere di fuoco. Alzai lo sguardo sul gruppo di fronte a me e sorrisi...

- Scusate-

Lanciai con la mente quelle sfere violentemente contro il gruppo, e poi tutto avvenne molto velocemente. Il mio gruppo si mise in posizione d’ attacco, e gli altri si mossero velocemente per non farsi colpire. Benjamin si piazzò davanti alle fiamme e le fece spegnere di colpo, prima che causassero danni. Emmett si fiondò contro Jasper, che riuscì a schivarlo, ed incominciarono a colpirsi; in aiuto di Jasper, stranamente intervenne Paul. Embry, vedendo Emmett in difficoltà si scagliò contro Jasper, e così si ritrovarono Paul contro Emmett e Jasper contro Embry. Sam cercò d'intervenire, ma Kate lo prese scaraventandolo lontano e facendogli provare il suo talento. In risposta Sam le ringhiò ferocemente e ripartì all'attacco. Garrett si affiancò a Sam, ma non capivo se era per aiutarlo o per accertarsi che non facesse del male a Kate, ma Eleazar lo atterrò prima che riuscisse nel suo intento, così incominciarono anche loro a colpirsi a vicenda e muoversi velocemente. Senna si spostò e Jared le andò incontro correndo e ringhiando, camminavano in circolo senza togliersi gli occhi di dosso. Leah vedendo Sam in difficoltà si scagliò contro Kate, ma alle sue spalle arrivò Quil. Maggie si acquattò e muovendosi molto velocemente andò verso Alice, che sapendo esattamente cosa fare si spostò in tempo, sembrava che stesse ballando. Fui distratta dai suoi movimenti quando vidi Jacob ed Edward scagliarsi uno contro l'altro... Ero preoccupata per Edward. Se le stavano dando di santa ragione, Jacob era feroce, ogni suo attacco lo era, ma Edward riusciva prontamente a schivarlo prima che arrivasse a destinazione. Certo sarebbe stato complicato per Jake, feci un passo, volevo andare a dargli il mio aiuto, certamente sarei stata attenta anche che Edward non si facesse davvero male. Ma percepì qualcosa, mi girai in tempo per bloccare e disintegrare con un pugno un enorme masso diretto contro di me. Alzai il mio sguardo e vidi Zafrina e Benjamin uno accanto all'altro, pronti a darmi battaglia. Improvvisamente non mi trovavo più nello spiazzo davanti alla casa dei Cullen, ero in un deserto infuocato, Zafrina stava usando il suo talento, e questo significava che ora potevano colpirmi senza che io li vedessi, ma si sbagliavano, ero comunque più veloce di loro. Continuavo a scomparire e ricomparire da un'altra parte, ma non cambiava nulla, restavo intrappolata in quell'illusione, ma almeno evitavo di farmi colpire. Sentivo un vento fortissimo, e cominciavo a stufarmi di non poter vedere, così mi fermai e mi concentrai su Zafrina, feci in modo che la sua illusione si ritorcesse contro se stessa. Improvvisamente ritornai a vedere, giusto in tempo per evitare il colpo di Benjamin. Zafrina era interdetta, e si spostava sul campo di battaglia alla cieca, mi avvantaggiai su di lei, comparendole alle spalle e afferrandola per scaraventarla contro un grosso arbusto, che si schiantò a terra per il colpo. Benjamin corse, e fece tremare la terra sotto i miei piedi, prima di creare un cratere, ma mi spostai per non caderci all'interno. Continuando a spostarmi per evitare il talento di Benjamin, cercai di valutare la situazione. Maggie era frustrata nel non riuscire a colpire Alice, Kate aveva un taglio profondo su una spalla, Embry zoppicava, Emmett aveva appena sferrato un micidiale cazzotto a Paul, dopo che lui lo aveva morso facendolo cadere a terra. Eleazar sembrava in parità con Garrett, mentre Leah la vedevo sfogarsi contro Quil, che a sua volta, forse, non voleva colpire troppo duramente la sua amica, perciò era in svantaggio. Jared aveva appena scaraventato a terra Senna, mentre...Jacob era esausto per i colpi a vuoto che stava tirando. Il mio gruppo era davvero in svantaggio...non potevo permetterlo! Mi bloccai, e Benjamin soddisfatto si stava per scagliare contro di me, quando si bloccò cadendo a terra e iniziando ad urlare. Allungai le braccia, e chiusi gli occhi, sentì la mia mente scivolare in quella di tutti, ero come un torrente...ero come se stessi valutando la cosa da un altro punto di vista, da un punto di vista più alto, come se stessi volando sopra tutti loro. Ora avevo le redini della situazione in mano, erano tutti legati a me attraverso un filo invisibile, come tante marionette...aprì gli occhi e mi raddrizzai, mentre Benjamin era ancora a terra con spasmi di dolore. In quel momento Jasper fu colpito violentemente da Embry, Kate afferrò Sam e gli lanciò delle scariche, Edward fu colpito dagli artigli di Jake...Oddio...Edward! Improvvisamente Jasper, seguito a ruota da Garrett, Sam, Paul, Jared, Leah e Maggie, caddero a terra. C'era un miscuglio di grida e ululati, il mio gruppo si bloccò improvvisamente non capendo cosa stesse succedendo. Eleazar di scattò si girò verso di me

- Bella! Basta! Così li uccidi!-

Mi sveglia improvvisamente, lasciando libere le menti di tutti...cavolo, che avevo combinato! Finalmente smisero le urla, arrivarono Esme e Carlisle con dei vestiti, perchè in un'attimo i licantropi erano tornati umani. Guardai Edward che stava osservando in giro, ancora seduto per terra dopo il colpo di Jacob. Mi teletrasportai davanti a lui abbassandomi

- Stai bene?-

- Certo-

Mi girai ad osservare nuovamente tutti quanti

- Eh, scusate, mi sono fatta prendere la mano-

Feci un sorriso....

- Però direi che abbiamo decisamente vinto!-

A quel punto Edward si mise a ridere e mi abbracciò facendomi cadere sopra di lui. Io gli sorrisi dandogli un leggero bacio, mentre quelli in forma cercavano di dare un mano ad alzarsi a quelli ancora sconvolti.

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Capitolo 34
*** 33 ***


ECCO IL CAPITOLO 33! RINGRAZIO ANCORA UNA VOLTA robygraz86  PER AVER CORRETTO QUESTO CAP.PRIMA CHE IO LO PUBBLICASSI. RINGRAZIO ANCHE TUTTI QUELLI CHE STANNO INSERENDO QUESTA STORIA FRA LE PREFERITE, DA SEGUIRE O FRA QUELLE RICORDATE! GRAZIE MILLE! FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE! CIAO AL PROSSIMO CAPITOLO


33




Eravamo rientrati tutti in casa, Carlisle aveva un bel po' di lavoro da fare. Embry aveva un braccio rotto, Paul aveva un grosso ematoma sul viso, Kate aveva la spalla quasi staccata dal corpo, mi era sembrato solo un taglio, invece era peggio. Garrett cercava di non farsi vedere preoccupato per la sua compagna, e mascherava bene anche il suo nervosismo contro Sam. A parte i feriti, erano tutti piuttosto agitati anche a causa mia. Mentre, più o meno tutti, si stavano facendo visitare, mi si avvicinò Eleazar

- Te la sei cavata piuttosto bene...magari ti sei lasciata un po' prendere la mano-

Sapevo che tutti i presenti potevano sentirci, però non volevo mentire

- Non credo. Se fosse stato così, ora, non ci sarebbe nessuno da curare, ma solo cadaveri da seppellire, Eleazar-

Cercavano di far finta di non aver sentito, ma vedevo che si erano tutti leggermente irrigiditi dopo le mie parole.  Edward era accanto a me, e mi strinse leggermente, voleva che capissi e sapessi che avevo il suo sostegno.

- Edward ti spiace se faccio una telefonata?-

- Certo, vuoi chiamare Lofo?-

- Se non ti dispiace-

Senza dire nulla mi diede il suo cellulare. Mi alzai per andare fuori, volevo starmene un po' per i fatti miei, così mi sedetti sulle scale. Composi il numero della mia amica ed aspettai, stranamente non mi rispose, ma poteva essere anche normale, certo non aveva sempre il cellulare dietro, e magari era con il suo ragazzo. Non insistetti oltre e riagganciai. Sentii un rumore provenire dalle mie spalle preceduto però da un odore piuttosto sgradevole. Capì al volo di chi si trattasse.

- Ehi Bells, che combini qua fuori da sola?-

- Mi sto godendo un po' di tranquillità-

- Immagino che sia tutto molto stressante per te-

- Sto cercando di farci l'abitudine-

Sorridendo si mise seduto accanto a me. Non spostai il mio sguardo dall'orizzonte, e rimanemmo in silenzio per un po', finché non lo spezzai.

- Non ti da fastidio?-

- Cosa?-

- Essere qui...insomma in mezzo ad una miriade di sanguisughe. Immagino che anche per voi l'odore non sia piacevole-

- Abbiamo l’olfatto molto amplificato, per questo ci risulta fastidioso starvi accanto. È come immergersi in una vasca di caramello, avete un odore così dolce e forte, che dinenta nauseante. Però ci possiamo fare l'abitudine, ma non credo che potremmo adattarci ad essere circondati da così tanti vampiri-

- Eppure siete qui..-

- Già-

- Mi sto chiedendo ancora il motivo-

- Come?-

- Insomma, voi siete qui! Potevate rifiutare, certo è rischioso anche per i cittadini di Forks e per la vostra tribù quello che sta per accadere. Ma potevate non allearvi con noi-

Distolse lo sguardo da me per osservare questa volta lui, l'orizzonte. Era davvero pensieroso.

- Abbiamo un nemico in comune, e l'unione fa la forza.-

- Poi quando non avremo più un nemico comune, tornerà tutto come prima. I vostri nemici saremo noi-

- Non potrei mai reputarti una mia nemica Bella...certo, non comprendo e non accetto quello che ti è accaduto, insomma sei un vampiro. Però sto pensando che se ora tu non lo fossi, non sarei qui accanto a te, non saremmo qui a parlare...Non potrei capacitarmi di saperti morta...Certo, non sei molto viva a dirla tutta, ma sei qua ed io con te-

Mi guardava intensamente ed io gli sorrisi, erano state davvero delle belle parole...

- E non sei cambiata poi molto-

- Come no?! Sono diventata davvero bella!-

- Non avevi bisogno della trasformazione, lo eri già....-

Come? Wow, i complimenti erano proprio gratuiti! Ma ci stava provando? Sorrisi fra me a quell'idea bizzarra

- Sei fin troppo gentile-

Mi sorrise ed io distolsi lo sguardo imbarazzata...

- A dire il vero pensavo, anzi ero certa, che la mia vita fosse finita. Quando ho compreso che quella macchina mi avrebbe schiacciata, sapevo che sarei morta. Non si può uscire vivi da un'incidente come quello. Non è stata l'unica volta in cui ho rischiato di morire, ci sono andata parecchio vicino in altre occasioni, ma non so come l’avevo scampata. In quel momento però sentivo che era diverso, ho avuto una strana sensazione, era come se la morte avesse finalmente incontrato le tre Parche. La mia vita era un filo teso, troppo teso, pronto a spezzarsi. Perciò lo avevo compreso, non era più la macchina a venirmi incontro, ma era il Tristo mietitore con la sua lunga falce, e una volta giunto non c'era più nulla, solo un grosso vuoto, solo un buco nero che mi trascinava nell'oblio più scuro e profondo. Mi sentivo come se la mia anima, la mia mente, il mio corpo, fossero legato ad un grosso masso che mi faceva sprofondare. Però, stranamente, mi ero arresa all'idea… Certo non desideravo morire, mi sembrava di stare lasciando troppe questioni in sospeso, troppe persone a cui volevo un gran bene. Ma il mio destino era scritto, come quando leggi una storia, un libro, e arrivi al punto dove c'è scritto fine. Magari tu avresti voluto leggere di più, forse non ti aspettavi una conclusione del genere, ma sei inerme, perché non dipende da te. Non puoi andare dallo scrittore e chiedergli di continuare la sua opera, perché per lui è conclusa, non c'è altro da aggiungere. Ed era così anche per me, per la mia vita. Non potevo andare da Dio, dal destino, o chiunque avesse scritto la mia vita e chiedergli di cambiare il finale, pregare che non si concludesse in quella maniera. Ma poi, quando ormai mi ero arresa totalmente, ho sentito che c'era qualcosa che cercava di trattenermi a galla, c'erano delle catene incandescenti che cercavano di trattenermi...e la conclusione sappiamo qual è stata. Io, ora, qui, a parlare con te-

Guardavo Jake, che mi fissava triste, forse mi ero lasciata troppo andare, senza capirne neppure il motivo. Non avevo parlato così liberamente nemmeno con Edward, ma forse era normale. Lui avrebbe sofferto troppo sentendo le mie parole, ma io in fin dei conti dovevo pur dirle ad alta voce, una buona volta. Perché per me ormai era passato tanto tempo, se un anno può essere tanto, e ancora non avevo pensato e parlato seriamente del fatto che, io, in realtà, ero davvero morta. Ma non solo, l’avevo sentita davvero afferrarmi.

- Quando ci siamo incontrati, quel giorno nel bosco, eri già a conoscenza della natura dei Cullen vero?-

La domanda mi spiazzò....

 -Certo, lo sai, la conoscevo da molto prima-

- Io reputo che sono loro che ti hanno condotta alla morte Bella. Non intendo per la trasformazione, non fraintendermi. Però prova a pensarci, prova a pensare se tu avessi deciso di non frequentarli. Quel giorno non saresti andata a scuola con loro...saresti andata a scuola con la tua auto. Non saresti stata nel posto sbagliato, nel momento sbagliato...se tu non fossi stata con loro, a quest'ora tu saresti ancora viva Bella. Nel tuo corpo scorrerebbe ancora sangue, saresti arrossita per i complimenti che ti ho fatto, saresti calda, i tuoi occhi sarebbero ancora di quel verde prato così intenso, il tuo cuore starebbe ancora battendo nel tuo petto.... Ma è anche vero che non si può tornare indietro, ed è inutile che io stia qui a dirti certe cose, e non è neppure corretto. Scusami....-

- Puoi dirmi quello che credi Jake, è giusto che tu lo faccia, ma è anche giusto che io ti dica che le tue parole sono ormai arrivate tardi. Pensarci, rifletterci sopra, non cambia quello che è stato. Però posso solo dirti che sono felice di trovarmi qui. È vero che non potrò più arrossire, non sentire più galoppare freneticamente il mio cuore quando sono emozionata, o quando ho paura...ma sono contenta d'esistere-

- E sei felice che al tuo fianco ci sia Edward-

Mi guardava serio, il sorriso era scomparso dal suo viso. Avevo intuito che la sua ultima frase non era una domanda, non si aspettava una risposta, era semplicemente un'affermazione, e  lo irritava. Non gli stava simpatico Edward, come il resto della famiglia Cullen, come probabilmente tutti i vampiri che erano in casa. Questo lo sapevo bene, però lo vedevo a suo agio con me, lo vedevo felice per la mia presenza, non gli importava che io fossi un vampiro, che fossi una sua nemica naturale, per lui rimanevo la stessa Bella, la sua amica. Certo l'idea che odiasse quella che ormai era la mia famiglia non mi piaceva, ma gli sarei sempre stata grata per quello che stava facendo, per l'amicizia che ci univa. Questa era la seconda volta che gli parlavo, ma si era instaurato qualcosa di bello tra noi, come fra me e Alice, o forse più come fra me e Valentina. Ero riuscita a dirgli quello che avevo provato in punto di morte...Gli sorrisi, e lo vidi sorpreso per il mio gesto, ma non riuscì a resistere dal ricambiare. Jacob era il ragazzo più solare che io avessi mai conosciuto, in tutti i sensi! Era davvero come il sole, gli ero così vicino che mi sentivo persino calda, irradiava calore.

- Grazie -

- Per cosa?-

- Per tutto, per avermi ascoltata-

- Ci sarò sempre-

Senza pensarci gli appoggiai la testa alla spalla, un gesto affettuoso, gli volevo davvero un gran bene. Lo sentii irrigidirsi, probabilmente per il contatto con la mia pelle gelata, ma non si scostò, rimase, anzi, rimanemmo ad osservare davanti a noi senza dire nulla. Nessuno ci avrebbe scambiati per nemici naturali, in quel momento, eravamo semplicemente due amici.
Poco dopo sentii la presenza di qualcuno dietro le nostre spalle, e la percepì chiaramente anche Jacob, perché strinse i pugni. Alzai la testa dalla spalla di Jake per osservare, e vidi con sorpresa che era Edward. Se fosse stato possibile mi si sarebbe congelato il sangue nelle vene, vedendo la sua espressione.

- Disturbo?-

Jacob si alzò dandogli sempre le spalle, per poi girarsi a guardarlo con aria minacciosa, ma non era il solo, anche Edward sembrava alquanto minaccioso in quel momento. Forse lo scontro che era avvenuto li aveva innervositi...

- Stavo rientrando....-

Poi abbassò il suo sguardo su di me, che non mi ero ancora alzata

- Ci vediamo dopo-

E detto ciò rientrò in casa senza guardare neppure in faccia a Edward.... E avrei preferito rientrare anch'io, l'espressione di Edward non prometteva nulla di buono

- Carlisle ha finito il giro delle visite?-

- Sì-

Mmmh....già, nulla di buono

- Ti sei fatto visitare anche tu?-

- No, non ne avevo bisogno-

- Meglio-

- Hai sentito la Valentina?-

- A dire il vero no-

- Troppo concentrata in altro?-

Che? E questo cosa significava?

- Scusa?-

- Penso tu abbia capito benissimo-

- No, un momento, non dirmi che ti ha dato fastidio che fossi qua fuori con Jake! Ma è assurdo!-

- Cosa c'è di così assurdo Bella?-

- Edward...-

- No, non sono per niente d'accordo sul tuo comportamento-

- Aspetta un momento! Non sei d'accordo sul mio comportamento? Ma ti stai ascoltando mentre parli? Non mi devo giustificare con te, perché non ho fatto nulla di male Edward. Ero qua fuori e Jacob mi ha raggiunta, abbiamo semplicemente parlato, come due buoni amici. E non devo dare conto a nessuno su questo! Ma è meglio che  questa discussione finisca qui, prima che peggiori! Magari ne riparleremo quando sarai più lucido e coerente!-

Senza dire altro rientrai in casa lasciando Edward fuori da solo. Non meritavo che mi aggredisse in quel modo, non avevo fatto nulla di male, ma non era solo quello il punto, io e Jake eravamo amici, ottimi amici, non avrei rinunciato a quel rapporto per la sua gelosia isterica. Anch'io ero gelosa di Tanya, lo ero stata e tutt'ora mi dava fastidio la sua presenza, eppure fingevo indifferenza e maturità mentre invece ero colpita da attacchi fulminanti di gelosia! Non ero andata da lui a dirgli che doveva piantarla, perché non aveva fatto nulla. Ma anche in questo la situazione era diversa, Tanya era attratta da Edward, lei non lo vedeva solo come amico, al contrario di Jacob con me.
Senti Edward rientrare, così mi spostai lentamente fra la folla per dirigermi vicino ad Alice che si era seduta sul divano. Probabilmente aveva visto la nostra discussione, ancora prima che si verificasse. La vidi farmi un sorriso, così mi sedetti accanto a lei

- Tutto bene?-

Alzai il mio sguardo su Edward che mi stava osservando, ma lo distolsi immediatamente ancora arrabbiata

- Magnificamente-

Eleazar richiamò su di se l'attenzione

- Direi che l'esercitazione è andata piuttosto bene-

- A parte Bellina che ha dato di matto-

- Non dire sciocchezze Emmett. E poi sapevate tutti cos'ero in grado di fare-

- Ma non credevo che fossi in grado di utilizzare i nostri talenti contro noi stessi, non è stato per niente piacevole-

- Scusa Zafrina, però devo dire che stavo impazzendo! Mi spostavo decisamente a caso, sperando di non urtare nessuno, e cercando di evitare che voi mi colpiste. Non capivo dov'eri e non potevo colpirti per far smettere quelle illusioni, così ho creduto che fosse l'unica soluzione-

- Tranquilla Bells, anche se ti fossi scontrata con qualcuno di noi, non credo che avremmo fatto molto caso alla cosa-

- Certo Jake, tu eri troppo intento a mordere l'aria!-

- Embry tu ne sei uscito con le ossa rotte!-

- Se non fosse stato per Bella il nostro gruppo avrebbe perso-

- Su quello non c'è dubbio Alice. Però a parte questo, intendevo dire che vi siete comportati tutti magnificamente. Avete cercato in tutti i modi di aiutarvi a vicenda! Benjamin, Zafrina ottimo lavoro di squadra! Non avevo dubbi che avreste incontrato qualche difficoltà, però siete riusciti a collaborare perfettamente! Bravissimi anche Quil e Leah, avete lasciato da parte il fatto che foste...amici. Naturalmente Jasper tu hai mantenuto la calma, immagino che sia stato per questo che non hai avuto difficoltà con Embry, e tu stai tranquillo, Jazz ha molta pratica alle spalle. Maggie tu ti sei innervosita troppo invece, è normale, immagino che possa infastidire il fatto che il tuo avversario conosca in anticipo le tue mosse, ma devi restare calma! E lo stesso vale per te Jacob, sei riuscito a colpire Edward solo perché Bella si era accorta che eri esausto-

- Come?-

Tutti mi stavano guardando perplessi, così Eleazar spiegò

- Conosco bene Bella, so come ragiona, e come funziona il suo talento. Ha notato lo svantaggio del suo gruppo, e per prima cosa ha fatto in modo di riportare la situazione in parità. Immagino che chi ha i talenti si è reso conto, che tutto ad un tratto non era più in grado d'utilizzarli. Bella come prima cosa vi ha bloccato, ma poi...si è un po' agitata...e perciò ha attaccato quelli che lei aveva proiettato come nemici in quel momento-

- Questa ultima parte è quella che abbiamo notato maggiormente a dire il vero-

Commentò Paul ancora un po' agitato. E poi incominciò a spiegare cosa aveva provato...Alice mi fece un sorriso e si alzò dal divano per andare accanto a Jasper, ancora non avevano avuto occasione di scambiarsi gesti affettuosi dopo la battaglia. Vidi Jake avvicinarsi e sedersi al posto suo, proprio accanto a me. Sapevo bene che Edward sicuramente in quel momento stava dando di matto...però volevo rilassarmi, non avevo bisogno di altro stress.

- Insomma hai pensato che stavamo perdendo?-

- Ah no, stavate decisamente perdendo. ahahah-

- Donna di poca fede! Per quanto mi riguarda mi stavo solo riscaldando-

- Ma se tra un po' crollavi a terra per la stanchezza!-

- Guarda che noi lupi siamo più in forma di quanto pensi!-

- Allora dovrai dimostrarmelo, perché oggi non mi è sembrato per niente!-

- Credo che ne avrò l'occasione-

- Purtroppo...-

- Stai tranquilla, andrà tutto bene. Nessuno si farà male-

- Lo spero vivamente...anche se sarà davvero molto complicato-

- Bene, ora penso che possiate tornare a casa-

Disse improvvisamente Eleazar riferendosi al branco. Li vidi un po' titubanti, non volevano andare via? S'intromise Jacob

- Io vorrei restare qui se non vi dispiace, potremmo fare dei turni-

- Sì, ha ragione Jake. In questa maniera resteremo sempre in contatto, e così sapremo quello che succede. Direi che oltre te potrebbero rimanere Leah e Paul-

- No, aspetta un momento, io non resto qui!-

- Leah smettila una buona...-

- Resterò io al posto suo!-

- No Seth, nemmeno tu resterai!-

- Leah, se tu vuoi andare vai pure, però non puoi costringere me-

- Ok, allora è deciso Jake, Paul e Seth resteranno qui. Sempre sei Carlisle è d'accordo-

- Naturalmente Sam. Anzi, potete comportarvi come se fosse casa vostra-

- Ci manca pure che impuzzolentiscano tutta casa adesso...-

Commentò a bassa voce Rosalie per niente contenta, facendoci sorridere un po' tutti, a parte naturalmente i diretti interessati. Poco dopo si alzarono per andare via, non senza lanciare uno sguardo verso i loro compagni che restavano. Io, lasciando tutti un po' perplessi, mi alzai con loro.

- Mi sembra giusto che vi riaccompagni dove vi ho presi-

- No, stai tranquilla Bella, ci farà bene correre un po'-

A quel punto Jacob mi toccò il braccio, invitandomi a risedermi

- Forse non vogliono ritornare intontiti, lasciali andare con le loro zampe-

- Bene, come volete-

Così mi risedetti, lasciandoli andare per i fatti loro. Paul preferì uscire comunque da casa, non si sentiva per niente a proprio agio, mentre Jake e Seth restarono tranquilli in soggiorno. Seth si mise a guardare la TV, mentre i vampiri incominciarono a disperdersi nella casa, ognuno perso nei propri affari. Anche Edward, senza nemmeno guardarmi, se ne andò...
Non avevo nulla da fare così mi misi accanto a Seth a guardare la televisione, in soggiorno ormai eravamo rimasti solo noi tre. Jacob si era rilassato tranquillo sul divano, avrei azzardato a dire che si era profondamente addormentato, la giornata era stata dura. Passò un po' di tempo e notai che ormai era stava diventando leggermente buio, anche Seth si era appisolato, così mi alzai per andare ad osservare fuori. Mi sentivo un po' triste a causa della lite con Edward, ma purtroppo avevo un carattere orgoglioso, e forse anche lui. Non mi sentivo di dovergli chiedere scusa, però era davvero assurdo che a lui non importasse. Non ero triste, ero alterata, davvero arrabbiata con Edward. Si stava comportando in modo infantile...ma ero stufa di ragionarci su. I ragionamenti e la filosofia erano cose troppo complesse per l'insieme di istinti basilari che ero diventata. Ecco la realtà, siamo esseri in balìa delle emozioni, incapaci di resistere alle tentazioni, anche quando sappiamo di ferire le persone che amiamo. A che serve rendercene conto? Perché forse sbagliando si impara? Bella favola! Io avevo sbagliato molto in diciassette anni, eppure mi sembrava di sbagliare continuamente, di non aver imparato proprio nulla dai miei errori. Ed Edward, possibile che non si rendeva conto che per una volta non ero io quella che stava sbagliando? Mi sembrava davvero una cosa incredibile....

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Capitolo 35
*** 34 ***


ECCOVI IL CAP. 34! RINGRAZIANDO ANCORA UNA VOLTA robygraz86 PER L'AIUTO CHE MI STA DANDO NEL CORREGGERE I CAPITOLI!  QUESTO CAP. REPUTO SIA MOLTO TOCCANTE, ALMENO SECONDO ME...OGNI VOLTA CHE RILEGGO CIO' CHE HO SCRITTO MI PIACE MAGGIORMENTE, MA LASCIO A VOI L'ULTIMA PAROLA! OLTRE A ROBY VORREI RINGRAZIARE Ladyanyablu  CHE MI HA ESPRESSO IL SUO GIUDIZIO, GRAZIE MILLE PER LE TUE RECENSIONI! GRAZIE ANCHE A CHI STA INSERENDO QUESTA FF FRA LE PREFERITE
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BUONA LETTURA

INDIRIZZO PER CHI E' CURIOSO, PER VEDERE ANELLO:  http://www.google.it/imgres?q=anello+tradizionale+irlandese&um=1&hl=it&sa=N&biw=1016&bih=522&tbm=isch&tbnid=WTGTjh33GdTPnM:&imgrefurl=http://mydeejay.deejay.it/contenuto/claddagh/697194&docid=U6ZSSEzSLIBgvM&imgurl=http://commenti.kataweb.it/commenti/multimedia/123374/2008/09/06/image/179799.jpg&w=360&h=329&ei=xs_hTvS9KsmM4gTDjbGWBQ&zoom=1&iact=hc&vpx=740&vpy=194&dur=112&hovh=215&hovw=235&tx=154&ty=137&sig=104870121447804380352&page=2&tbnh=128&tbnw=155&start=9&ndsp=11&ved=1t:429,r:10,s:9


34




I giorni stavano passando velocemente. Ogni giorno facevamo una piccola battaglia, come esercitazione, ormai partecipavano tutti dopo aver visto come era andata la prima. Certo alla fine il gruppo in cui c'ero io vinceva sempre, ma ormai tutti lo sapevano, e a volte perdevano la voglia d'iniziare quando scoprivano in che schieramento capitavo. Qualche volta avevamo fatto anche un tutti contro tutti, e ne era venuto fuori un vero casino! Eleazar cercava di spiegarci nei minimi dettagli a cosa saremmo andati in contro, sapeva esattamente come funzionavano i talenti dei Volturi e di tutti i componenti della Guardia. Spesso in quei giorni Charlie aveva chiamato a casa Cullen per sapere qualcosa su di me, ed Edward ogni volta aveva qualche buona bugia da raccontargli...Edward...dal giorno nel nostro litigio le cose non erano per nulla migliorate, ci scambiavamo un paio di frasi, in maniera del tutto fredda, e sempre in presenza di qualcuno. Non avevamo trascorso più neanche un attimo da soli. All'inizio avevo pensato che sarebbe venuto a scusarsi o perlomeno a parlare di quello che era successo, ma mi ero sbagliata. Il giorno dopo non mi aveva rivolto neppure la parola. Ero stata tentata ad andare a parlargli io, ma ogni volta avevo cambiato idea. Ero sollevata però dalla presenza di Jake, notava quando ero di malumore o triste, e se ne usciva sempre con qualche battuta assurda, che riusciva a farmi ridere. Non avrei mai immaginato che potessimo essere così simili, né che mi sarei mai trovata così bene a parlare con un ragazzo, era decisamente il mio migliore amico. Un giorno eravamo persino andati a caccia insieme, lui naturalmente era trasformato. Credevo che si sarebbe scandalizzato, e invece mi aveva stupita anche in quel momento. La cosa che m'innervosiva parecchio era che durante le battaglie d'allenamento lui ed Edward si ritrovavano sempre uno contro l'altro, e sembrava che Edward sfogasse la sua rabbia nei miei confronti su Jacob. Spesso sarei voluta intervenire, ma certamente non potevo prendere le parti di nessuno, non volevo pensare a cosa sarebbe potuto succedere! Proteggere Jacob? Sarebbe stato fuori luogo, sarebbe stata la goccia che fa traboccare il vaso...prendere le parti di Edward? A parte che non ne aveva bisogno, sarebbe stato anche giusto perché lui era il mio fidanzato...lo era ancora giusto? Ma Jacob ci sarebbe rimasto troppo male, e non volevo ferirlo. Nell'arco di quei giorni avevo sentito anche Vale, si era scusata per non avermi risposto, ma si era giustificata dicendomi che era con Brad, certo c'era rimasta non poco quando le avevo raccontato quello che stava succedendo, ma aveva cercato in tutti i modi di farmi pensare che sarebbe andato a finire tutto bene... se lo diceva lei! Anche Alice aveva cercato in tutti i modi di farci riavvicinare, ma non era riuscita in nessun modo, con la conclusione che si sentiva tremendamente frustrata e Jasper cercava di starle accanto consolandola. Ma lei non si doveva intromettere, in fin dei conti era una questione nostra, e io non mi sarei arresa, avevo molta pazienza e molto tempo davanti a me....almeno speravo. Certo se fossi morta senza aver fatto pace con Edward.....ma no, perché pensavo a certe cose? Però non potevo non farlo, non potevo accantonare quell'eventualità, mancava solo un giorno ormai, e si sarebbe deciso tutto, la mia intera esistenza, e non solo la mia. Stavo guardando l'acqua scorrere quando i miei pensieri furono interrotti...

- Ehi Bells, che ci fai qui fuori tutta sola?-

- Jake! Mah, nulla di particolare-

- Gli altri sono in casa ancora a parlare delle strategie migliori per domani-

- Che noia, ne abbiamo parlato tutti i giorni nell'ultima settimana, che altro c'è ancora da definire?-

- Credo nulla, ma Jasper ed Eleazar insistono nel chiedere se ci sia ancora qualche dubbio-

- Ormai non credo ce ne siano più, c'è solo da dire chi vivrà vedrà-

- Leggo una vena di pessimismo nelle tue parole...non sarà colpa di qualcuno vero? Ad esempio Edward?-

- Perspicace-

A quel punto si affiancò a me fissandomi, e io mi girai a guardarlo

- Non ho voluto dirti nulla finora...ma credo sia giunto il momento...-

Di cosa stava parlando? Lo guardai perplessa, aspettando che mi spiegasse quello che voleva dirmi da un po'

- Credo che Edward non sia l'uomo giusto per te Bella-

- Come prego?-

- Non offenderti, ma ti è mai passato per la testa che forse non è adatto? Sei sicura di voler passare l'eternità con un uomo che non ha il coraggio di chiederti scusa? Di dirti che ha sbagliato? Un uomo che non si fida di te?-

- Edward si fida di me!-

- Tu credi? Lui è tanto arrabbiato perché è geloso, questo significa che non si fida, che pensa che tu lo possa tradire. Cosa pensi che voglia dire? Che lui non ha fiducia in te Bella! E tu non meriti questo! Meriti qualcuno che ti faccia sorridere, qualcuno che ti sappia stare vicino, che ti parli ed ascolti. Qualcuno che ti ami per quello che sei, che ti ami in qualsiasi caso, qualsiasi siano le tue decisioni, che per il tuo amore sopporti i tuoi amici che non gli vanno a genio, e che non voglia che tu non gli stia accanto perché a lui non gli va...-

Ma cosa stava dicendo? Incominciavo a non seguire più il suo discorso...avevamo iniziato parlando delle strategie ripetute di Jasper ed Eleazar e...da cosa era scaturito tutto questo discorso assurdo? Ma poi dove voleva arrivare? Certo non mi stava facendo piacere dicendomi certe cose...io amavo Edward, io non stavo cambiando per lui, e lui non lo aveva mai chiesto. Si fidava di me! Con lui potevo parlare di tutto! Era assurdo ciò che stava dicendo! Dovevo farlo smettere!

- Ma dove vuoi arrivare con tutte queste cose?-

- Bella, ma ancora non l’hai capito?-

- Jacob, cosa dovrei capire!?-

- Lui non è adatto a te! Non ti merita, e non ti ama abbastanza!-

- E' assurdo quello che dici! Non ti voglio più ascoltare! Lui è adattissimo Jacob!-

- No Bella, lo pensi adesso, ma non è così. Ti ricrederai un giorno, e a quel punto capirai che è troppo tardi! Troppo tardi per tornare indietro, per ritrovare quella persona che ti ha sempre amata, che per te avrebbe fatto di tutto!-

- Jake, non capisco dove tu voglia arrivare...-

- Bella io sono molto più adatto!-

Cosa?? Cosa aveva appena detto?

- Io ti renderei felice! Ogni momento! Io ti amo Bella! Non c'entra l'imprinting, perché proverei le stesse cose anche senza averlo avuto con te! Non puoi negarlo! Non puoi negare che provi qualcosa che va ben oltre all'amicizia per me! Con me stai bene!-

Continuava a parlare, ma non lo stavo più ascoltando...oddio...cosa aveva appena detto? Che aveva avuto l'imprinting? Con me? Ora mi stava tornando tutto più chiaro...ora collocavo e capivo esattamente tutto. I suoi sguardi quando mi aveva incontrata la prima volta nel bosco, la sua preoccupazione nel non volermi far andare via da sola con Lofo, il fatto che non potesse il branco rifiutarsi di darci una mano...ma non solo. Ora capivo l'ira di Edward, perché non voleva che gli stessi vicino. Lui sapeva, sapevo che Jacob mi stava accanto non solo per la nostra buona amicizia, ma perché mirava a ben altro. Ogni volta che nelle battaglie si scontravano non era solo per sfogarsi e per esercizio, ma stavano combattendo...per me, a causa mia. Oddio...Edward cosa aveva subito in tutto quel periodo....Mi aveva vista avvicinarmi sempre di più a Jacob, poteva leggere nei suoi pensieri e capire che lo faceva perché mi voleva. Però non conosceva i miei, non poteva essere sicuro che io lo facessi solo per amicizia. Come avrei reagito io se lui avesse fatto lo stesso? Se lui improvvisamente si fosse avvicinato a Tanya? Io sapevo che lei era innamorata di lui, sapevo che lui amava me, ma come mi sarei comportata vedendolo allontanarsi da me per stare accanto ad un'altra che lo amava? Dovevo andare da lui...avevo sbagliato, credevo che fosse lui quello dalla parte del torto, ma non lo era mai stato....Senza pensarci mi voltai per andarmene, ma Jacob mi afferrò il braccio per impedirmelo. Mi girai incenerendolo con lo sguardo. Non aveva nessuna intenzione di lasciarmi, ma doveva, se non con le buone lo avrei convinto con le cattive...ma nello stesso momento non volevo fargli del male. Avrebbe già sofferto abbastanza per tutto quello...Improvvisamente alle mie spalle sentii un ringhio feroce, così mi girai di scatto, incrociando il mio sguardo con due occhi adirati color onice.

- Lasciala subito!-

Edward era in piedi, dritto... E guardava Jacob in maniera truce, ma sembrava che Jake non avesse intenzione d'ascoltarlo

- Sono rimasto da parte finora, ma adesso basta. Se Bella vuole andare via la devi lasciare andare, hai capito?-

- Non c'entri nulla tu, non dovresti neppure essere qui-

- Quello che non si dovrebbe trovare qui sei tu Jacob, e ora, prima che la faccenda prenda una piega peggiore, lascia andare Bella-

- E' una minaccia sanguisuga?-

A quel punto Jacob mi lasciò il braccio velocemente, perché Edward si era piazzato proprio davanti a lui...oddio

- Edward, Jacob, ora basta per favore!-

Cercai di mettermi in mezzo fra i due per cercare di risolvere la cosa in modo maturo...Ma da quando ero io quella che dimostrava maturità? Gli altri nella casa si erano accorti del trambusto, e questo non ci voleva, ci mancava solo una battaglia fra licantropi e vampiri la vigilia di una giornata come quella che ci aspettava l’indomani! Presi per la vita Edward cercando d'allontanarlo, poi mi girai verso Jacob

- Jacob, ora credo che sia il caso che tu vada via per un po'...per favore vattene! Ora!-

Sembrò risvegliarsi alle mie parole, mi guardò in una maniera indescrivibile, per poi trasformarsi davanti a noi e correre via per scomparire nel bosco. Sentivo Edward adirato come non lo avevo mai visto...prima che gli altri potessero uscire per raggiungerci, decisi d'andare via con lui. Così mi teletrasportai insieme a lui nella dimensione che avevo creato per me ed Eleazar, dove potevamo stare un po' tranquilli e soli.
Continuavo a tenerlo stretto mentre lui era rigido, sembrava non volersi muovere, era davvero arrabbiato...ma non volevo lasciarlo. Lasciai cadere tutte le mie barriere e appoggiai la testa sul suo petto. Lo amavo e mi era mancato quel contatto, Dio solo sapeva quanto mi era mancato, e se fosse stato possibile avrei pianto. Improvvisamente mi sentii abbracciare...stava ricambiando il mio abbraccio, incominciai a singhiozzare, e lui invece incominciò ad accarezzarmi i capelli e la testa, in maniera dolce...come poteva perdonarmi dopo quello che avevo fatto?

- Non devo perdonarti nulla...-

Alzai il mio viso per guardarlo, ed incontrai i suoi occhi, i suoi magnifici occhi tornati color ambra...mi poteva sentire, ed era giusto, e mi faceva stare bene. Non avevo nulla da nascondergli, lo amavo, da sempre, e non avevo mai messo in dubbio i miei sentimenti nei suoi confronti, nella mia vita quella era l'unica cosa certa, l'unica cosa che mi faceva andare avanti, che mi faceva desiderare di vincere contro ogni nemico pur di contemplare l'amore che avevo da donargli per il resto della mia esistenza.

- Stai tranquilla, va tutto bene. Non ero arrabbiato con te, mi dava fastidio che Jacob approfittasse della tua amicizia nei suoi confronti per ben altri scopi-

- Ma perché non me ne hai parlato, perché non me lo hai detto!-

- Perché dovevi essere libera di fare ciò che meglio credevi. Non ho mai messo in dubbio ciò che provi per me-

- Scusa...-

- Non mi devi chiedere scusa!-

- Mi fa sentire meno in colpa-

- Non devi sentirti neppure così...Agli altri sarà venuto un infarto vedendoci scomparire lo sai? Soprattutto poche ore prima di una battaglia come quella di domani-

- Stai tranquillo, qua il tempo passa in maniera differente...-

- Allora è questo il luogo dove tu ed Eleazar vi siete allenati? È davvero identico a casa-

- Sì, era un modo per sentirti più vicino a me-

A quel punto si allontanò leggermente da me per potermi guardare pienamente...

- Penso che Alice abbia visto che saremmo andati via...forse per questo mi ha detto di prendere una cosa...una cosa che avrei voluto donarti un po' di tempo fa, e che avrei dovuto fare...-

Improvvisamente lo vidi inginocchiarsi davanti a me...oddio....
Estrasse dalla sua tasca un piccolo cofanetto in velluto verde, aprendolo davanti a me. Lo guardai senza parole, non mi sarei mai aspettata una cosa simile, un gesto come quello. Il tempo sembrava essersi come fermato. Guardai l'anello custodito in quel cofanetto con grande attenzione, non mi sarei aspettata un anello simile, mi ero fatta delle idee quando avevo letto la storia, e non mi ero immaginata nulla di simile. Era un anello in oro giallo nella parte posteriore, mentre in quella frontale era in oro bianco. L'oro bianco era con dei piccoli diamanti e formava due mani che stringevano un cuore di smeraldo, e sopra ad esso c'era una corona...non sapevo cosa dire

- Isabella...mi vuoi ancora sposare?-

- Non c'è niente al mondo che vorrei di più...-

Si alzò tirando fuori l'anello della custodia, mi prese la mano sinistra e mi infilò l'anello con la punta del cuore rivolta verso di me

- È un anello di fidanzamento irlandese, mi ricorda le mie origini. Mio padre era nato in Irlanda, solo successivamente si era trasferito in America. Questo è l'unico ricordo che mi resta della mia famiglia, l'unico legame con il mio passato. Mio padre lo regalò a mia madre, ed ora io lo regalo a te Bella. Si sarebbe intonato perfettamente col colore dei tuoi occhi...Le mani rappresentano l'amicizia, che tengono unite il cuore che simboleggia l'amore, e la corona è la lealtà che unisce due persone. Quando s'indossa alla mano sinistra e con la corona verso l'esterno, significa che si è promessi, che il proprio amore è già stato donato a qualcuno-

Ero rimasta senza parole....

- Mi auguro per la sorpresa e per la felicità-

Gli sorrisi, poteva ancora leggere i miei pensieri

- Non sapevo che avessi origini irlandesi-

- Qualcosa che non sapevi su di me? Questo mi sorprende!-

A quel punto non resistetti oltre e lo abbracciai, e lui a sua volta mi prese in braccio. I miei capelli gli cadevano sul viso, nascondendo me e lui dal resto del mondo. Ero davvero troppo felice!

- Ti amo!-

- Anch'io!-

Ci mettemmo a ridere come due ragazzini, ma era più forte di noi. Senza avvertirlo ci teletrasportammo a casa, dove tutti stavano uscendo per controllare che fine avessimo fatto. Non avevamo nessun'intenzione di staccarci uno dall'altra, era tutto troppo perfetto....
Ma si sa che le cose belle prima o poi finiscono, perché percepì qualcosa fuori posto. Edward notandolo mi posò a terra ed io incominciai a guardarmi in giro, la sentivo, si stava avvicinando...mia madre.

- Santo cielo...-

Spezzò il silenzio Alice, così ci girammo tutti nella sua direzione non capendo perfettamente cosa avesse, almeno tutti eccetto me. Jasper si piazzò davanti a lei afferrandole le braccia

- Alice, cos'hai visto? Che succede?-

- Sono qui, stanno per arrivare...-

Tutti si allarmarono agitandosi, non sapendo cosa fare, era il momento più sbagliato...Il resto dei licantropi non c'era, probabilmente era andato a cercare Jacob. Non ci voleva, dovevamo dire addio a tutti i nostri piani. Ci radunammo tutti per guardarci in giro...

- Li percepisco anch'io-

Commentò Eleazar

- Maggie, Liam, statemi vicini-

Siobhan era agitatissima oltre che estremamente preoccupata

- Non dovevano essere qui domani?-

Chiese agitato Peter

- Sì, ma hanno cambiato idea-

Gli rispose Alice

- Dobbiamo restare uniti!-

Intimò Jasper restando accanto ad Alice

- Fra quanto saranno qui?-

Domandò Benjamin

- Non manca molto-

- Dobbiamo stare attenti che non usino già ora i loro talenti!-

Disse preoccupata Zafrina. E a quel punto Eleazar si girò di scatto verso di me, che ero ancora leggermente interdetta, e non avevo lasciato ancora la mano di Edward

- Bella, devi proteggere le nostre menti! Se ci attaccassero ora sarebbe la fine-

Mi svegliai da uno stato di trance e mi concentrai immediatamente sui miei amici, dovevo proteggerli in qualsiasi modo. Mentre creavo uno specie di scudo dentro le loro menti, cercai quelle più lontane, del branco, erano piuttosto distanti, ma dovevo avvertirli. Ormai ero nella mente di tutti, canalizzavo i miei poteri in loro...avevo trovato anche i licantropi, e gli mandai un pensiero.

Sono arrivati! Saranno qui fra poco! Dovevano arrivare domani, ma hanno cambiato idea! Se volete ancora essere dei nostri, ora è il momento giusto! Abbiamo bisogno di ognuno di voi!

Guardai Edward che probabilmente stava ancora sentendo i miei pensieri, e sentiva anche quelli angosciati di tutti i presenti. Sentivo che c'era Jasper che cercava ugualmente di tenere sotto controllo tutti. Mi resi conto in quell'istante di quanto fosse fondamentale il suo talento per tranquillizzare il gruppo. E inoltre era l’unico pienamente in grado di pensare lucidamente in battaglia.
Ormai erano abbastanza vicini che potevamo scorgere i loro movimenti, sentirli mentre si avvicinavano. Percepì chiaramente i movimenti successivi. Eleazar e Carmen si presero la mano a vicenda, non c'era bisogno che si dicessero nulla. Alice e Jasper si guardarono l'un l'altra, il loro amore era palpabile nell'aria, non potevano leggersi nel pensiero, ma anche a loro non servivano parole per dimostrarselo. Garrett si avvicinò maggiormente a Kate e le sussurrò all'orecchio quello che aveva sempre voluto dirle, ma che forse aveva atteso troppo per rivelare

- Ti amo Kate...-

Tutti potemmo sentirlo, anche se era solamente un bisbiglio, e tutti potemmo vedere come lei lo aveva guardato felice e triste allo stesso tempo. Emmett e Rosalie si scambiarono un bacio appassionato, mentre Carlisle abbracciò Esme

- Grazie per aver condiviso con me la tua esistenza...-

- Grazie per avermi dato l'opportunità di farlo...-

Tia e Benjamin si guardarono

- Non mi sono pentita d'averti seguita-

- L'essermi stata accanto è il regalo più grande che tu potessi farmi, Tia-

Tutti erano intenti ad avvicinarsi e dirsi quello che pensavano essere le loro ultime parole, si scambiarono sguardi sperando che l'altro non soffrisse. Io ero ancora accanto ad Edward, eravamo mano nella mano, e per la prima volta ne fui pienamente cosciente. Mi girai verso di lui e lo guardai nei suoi occhi pieni d'amore, in quegli occhi che una volta non riuscivo pienamente ad immaginare, e che la prima volta mi fecero provare una sensazione incredibile...

- Non ho più paura...-

Mi guardò sorpreso dalle mie parole, e potevo sentire e notare che tutti stavano facendo caso a quello che stava avvenendo...a quello che stavo dicendo...

- Sono arrivata qui per caso, e mi sono innamorata di te...Non trovo giusto che io abbia dovuto attendere così poco per trovare la mia anima gemella, rispetto a te. Che passato che ho! Anche se me ne ricordo davvero poco, e mi domando come mai la mia mente abbia rimosso tutto quanto. Forse non meritava di essere ricordato. A volte sembra difficile iniziare a dire qualcosa di così importante, non si trovano le parole appropriate, è sempre molto difficile. E allora ti dico una cosa, che le racchiude tutte, Ti Amo. Ti amo come il primo giorno, quando sono annegata nei tuoi occhi. Non ci sono parole che possano descrivere l'amore che provo per te. Dicono che per ogni uomo esistono sette possibili veri amori, ed ora pensa...la superfice della terra è di 509 295 818 chilometri quadrati, insomma circa mezzo miliardo, e la popolazione mondiale ammonta a sette miliardi di persone.. Avrei potuto cercarti per secoli.. Ma quando desideri una cosa con tutta te stessa l'interno universo si smuove per permetterti d'averla. Ed è stato così, il caso ha voluto che io mi trovassi qui, in questo mondo, in questa realtà parallela. Ed ora, guardandoti negli occhi, mi sembra di tornare a quel giorno, di perdermi ancora in quell'immensità dorata, che sembra non abbandonarmi mai, sei stato la cosa migliore della mia vita. E ora posso dire che l'amore vero esiste, e ci accompagnerà, fino al tramonto più lontano, dove riflessi nei tuoi occhi, potrò leggere tutta la mia vita e il mio amore, che riesco ad immaginare solo per te. E alla fine, comunque andrà a finire, portami con te, come una valigia, ed io terrò con me tutto ciò che ci servirà per essere felici. Non mi sarei mai stancata di te, perché stancarmi di te...significherebbe stancarmi di vivere. Ti amo amore mio...-

Mi guardò come se mi stesse guardando per la prima volta, avevo lasciato cadere tutte le mie barriere, ora poteva leggere dentro il mio cuore e non solo nella mia mente. Avrei voluto dirgli quelle parole prima, avrei voluto avere molto altro tempo a disposizione per dirgliele. Ma in fin dei conti ero stata fortunata, mi era già stata donata una seconda possibilità. Già quando la mia vita umana se ne stava andando avevo chiesto e desiderato altro tempo, per dirgli proprio questo...e mi era stato concesso. Mi strinse, guardandomi intensamente.
Ci abbracciamo forte, appoggiandoci l'un l'altra la fronte, ancora immersi nel nostro sguardo, e a quel punto mi accarezzò il viso.

- Sette miliardi di persone nel mondo...Sette miliardi di anime...E qualche volta... te ne serve una sola-

E ci baciammo, un bacio pieno di speranza, di fiducia, di lealtà... d'amore. Sentivo tutti profondamente colpiti per quello che avevo detto, e per la frase di Edward. Molti si sentivano tristi per noi, per il nostro amore durato così poco… Ma non dovevano, perché eravamo stati fortunati, perché c'eravamo incontrati. Dopo diciassette anni senza capire cosa mi mancava, e dopo più di cento...eccoci qui. Ci staccammo, respirando a pieni polmoni il nostro profumo...
Ci girammo all'unisono insieme a tutti, ritrovandoci una miriade di occhi cremisi che ci fissavano. Strinsi più forte la sua mano...miele...lilla e sole...questo era e sarebbe stato il mio paradiso...per sempre.

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Capitolo 36
*** 35 ***


ED ECCOCI QUI CON IL CAP. 35! RINGRAZIO ANCORA UNA VOLTA LA MIA "BETA" robygraz86 PER L'AIUTO CHE MI DA NEL CORREGGERE I CAPITOLI PRIMA DI FARLI LEGGERE A VOI. COME RINGRAZIO ANCHE Ladyanyablu CHE MI STA RECENSENDO! MA NATURALMENTE RINGRAZIO TUTTI QUELLI A CUI QUESTA FF STA PIACENDO! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA DEL CAPITOLO, SPERANDO IN UNA VOSTRA RECENSIONE! UN ABBRACCIO


35




C'erano tredici paia di occhi che ci fissavano in maniera indescrivibile. Riconobbi immediatamente mia madre, che mi stava fissando intensamente, e riconobbi anche chi era al suo fianco. I suoi occhi gelidi e calcolatori, mi sarei immaginata chiunque ma non lui...Aro? LEI era venuta in questo mondo, mi aveva abbandonata, ed aveva abbandonato mio padre, la sua famiglia, per LUI? Edward notò la mia irritazione, e capì al volo che ancora mi poteva leggere nel pensiero. Mi spiaceva doverlo fare, ma era la cosa più giusta: bloccai il suo potere su di me, e di conseguenza lo sentii stringermi la mano.
Di fianco ad Aro e...mia madre...c'erano quelli che dovevano essere Caius e Marcus. Caius aveva uno sguardo decisamente più aggressivo di Marcus, che sembrava alquanto stupito dalla presenza così numerosa dalla nostra parte. Dietro di loro c'erano altri nove vampiri: potei subito riconoscere Jane e Alec, erano uno di fianco all'altro, guardavano fissi davanti a loro e avevano un'aria alquanto inquietante. Sapevo che avevano molti anni alle spalle, ma la loro trasformazione non aveva nascosto i tratti fanciulleschi che caratterizzavano il periodo in cui erano stati trasformati. Poco distante, alla sinistra dei gemelli, c'era un ragazzo dalla corporatura decisamente muscolosa, aveva uno sguardo quasi divertito, compiaciuto...forse esaltato. Capì immediatamente di chi si poteva trattare, non c'era dubbio che fosse Felix. Alla destra dei gemelli invece c'erano altri due vampiri, una ragazza ed un ragazzo. Lei era a dir poco stupenda, una bellissima ragazza, sicuramente era stata affascinante anche nella sua vita umana e la trasformazione aveva solo accentuato quei lineamenti, forse già perfetti. Poteva ammaliare...poteva trattarsi di Heidi? Accanto a lei c'era un ragazzo che continuava ad annusare l'aria, un segugio pensai immediatamente, perciò poteva tranquillamente essere Demetri. Ad un passo da Aro, ma comunque sempre dietro di lui c'era una ragazza, sembrava leggermente timorosa, ma non si spostava di un millimetro dal suo padrone...Renata, era lei, la guardia del corpo personale di Aro. C'era un'altra vampira nella guardia, era alquanto particolare, continuava a fissare le varie coppie davanti a lei, forse si trattava di Chelsea, e sempre forse, stava valutando i legami che ci univano. Poi vidi altri due vampiri, uno accanto a Chelsea e l'altro poco distante, ma non avevo idea di chi fossero, e questo certo non mi tranquillizzava. Fui improvvisamente angosciata nel vedere che proprio dietro alle loro prime file arrivavano altri vampiri. Erano davvero numerosi tutti insieme, di certo ci sovrastavano di numero. Stavano tutti compatti ed erano arrivati tutti all'unisono, fermandosi anche contemporaneamente. Avevano lunghi mantelli grigi, addirittura dei cappucci sulla testa, visti in quel modo potavano sembrare i discepoli di Ade.
Ci scrutavamo a vicenda, e nessuno diceva nulla, fin quando nelle nostre file Carlisle spezzò il silenzio. La cosa non mi sorprese particolarmente, era in fin dei conti il più saggio. Certo lo era anche Eleazar, lo avevo conosciuto abbastanza bene da poterlo dire, ma Carlisle aveva in sé qualcosa di davvero speciale.

- Che sorpresa, non ci aspettavamo una vostra visita...-

Vidi Aro sorridere gentile al suo vecchio amico

- Davvero? Io sono sorpreso di trovare così tanti vampiri riuniti insieme. Eh, sono secoli che non ti vedevo Carlisle...-

Vedere Carlisle da solo davanti alle fila era irritante e oltre modo disarmante, ero estremamente preoccupata per lui.

- E' vero...Ma qual buon vento vi porta così numerosi in questa sperduta città?-

- Potrei fare la stessa domanda a ognuno dei vampiri che è qui presente...-

- Li ho invitati io-

- Capisco...Mi era giunta voce che un componente della tua famiglia può vedere le cose prima che accadano, pensavo fosse stata questa la ragione che ha portato tutti qui, oggi-

- No, abbiamo visto che stavate arrivando solo qualche momento fa Aro-

Sentii Jasper innervosirsi sentendo che Aro si stava riferendo ad Alice, la cosa lo metteva in ansia

Jasper, stai tranquillo, abbiamo bisogno che tu rimanga lucido

Gli lanciai direttamente il pensiero nella sua testa, e sembrava aver funzionato, perché lo sentii riprendere il controllo di se stesso e delle sue emozioni.

- Comunque, sono e siamo qui per una persona...-

Sapevo che si stava riferendo a me, lo sapevano tutti, compreso Edward che strinse la mia mano con ansia, trattenendo un ringhio.
Notando che nessuno aveva intenzione di rispondergli continuò...

- Ti ho riconosciuto immediatamente, assomigli così tanto a tua madre. Il suo sguardo ti rispecchia perfettamente...-

Ora Aro stava fissando me, come tutti del resto, nessuno si era mosso di un millimetro, ma sentivo gli sguardi puntati su di me. Lasciai la mano di Edward, sapevo che non gli sarebbe piaciuto il gesto, ma era necessario. Dovevo farmi vedere forte davanti a loro, non dovevo apparire intimorita. In fin dei conti non lo ero e dovevo dimostrarglielo, e non solo a loro, ma anche ai miei amici.

- Non vedo una grande somiglianza a dire il vero, e potrei aggiungere che di questo ne sono ben felice. I suoi occhi rispecchiano perfettamente la differenza che c'è fra noi-

Lo vidi sorpreso dalla mia risposta, forse non si aspettava tutto quel coraggio.

- Forse su questo hai ragione, ma sai, la famiglia è la famiglia, ed è bene che resti unita...-

Cosa? Finalmente era arrivato al succo della questione...Insomma lei era la mia famiglia e perciò dovevo seguirla, seguirla in Italia, a Volterra, insieme a lui, insieme a tutti loro. Mi irritò terribilmente quella sua affermazione, non tanto perché, con finta gentilezza, mi stava dicendo di seguirli, non era nulla di ciò...Lo guardai  più truce di prima...

- Quella donna non è la mia famiglia da molto tempo ormai...La mia famiglia è qui, ce l'ho attorno, sono i Cullen, e tutti i miei amici. La famiglia non è solamente una questione di DNA, è ben altro, e lei oltre a quello non è nulla per me. Perciò hai perfettamente ragione Aro...-

Lo vidi osservarmi, non capendo la mia ultima affermazione

- Come hai detto tu, è bene che la famiglia rimanga unita, per questo sono qui e intendo rimanerci-

Lo vidi sorridermi e darmi le spalle per tornare lentamente accanto a mia madre, che non mi toglieva gli occhi di dosso.

- Mi spiace che tu la pensi in questa maniera Bella....-

Ed ecco che era arrivata una velata minaccia. Ma la cosa di certo non mi stupiva, come non mi stupiva il fatto che conoscesse il mio nome. Non potevo non rispondergli...

- Avete fatto un lungo viaggio per niente, se credevate che io venissi con voi....-

- Bella, da quanto sei divenuta vampira?-

Che? Perché ora mi faceva quella domanda? Cosa centrava? Dovevo calibrare la mia risposta, non potevo farmi sfuggire certi dettagli...

- Da tre settimane, giorno più, giorno meno...-

- Sei una neonata in piena regola insomma. Immagino che i ricordi siano sbiaditi, non è vero?-

Mi guardava senza togliersi il suo sorriso idiota dal volto...

- Credo di sì...non pensi che forse la trasformazione e gli effetti che ne susseguono, ti abbiano fatto dimenticare quanto tua madre volesse il meglio per te? Forse dovresti solamente provare a vivere con lei un po' di tempo, forse ricorderesti. Non sei curiosa di scoprire appieno ciò che sei in grado di fare?-

- Vuoi farmi diventare un altro piccolo gioiello nella tua collezione?-

Finalmente il suo sorriso era scomparso.

- No, penso che potrei farne a meno, grazie. Mi ricordo perfettamente come mia madre mi ha abbandonata, di come non le sia importato nulla della sua famiglia, di suo marito, di sua figlia. Ed ora che la ritrovo qui, davanti a me, con voi, con te...non immagini minimamente quanto io stia desiderando....che fosse morta molto tempo fa-

Mia madre strinse i pugni visibilmente irritata dalle mie parole, ma era solo una parte dell'ira che io avevo nei suoi confronti. Aro posò i suoi occhi sul viso di mia madre, per poi tornare a fissare me e i componenti della mia famiglia, oltre che ognuno di quelli che era presente nelle nostre file. Forse stava valutando la situazione...a quel punto Carlisle intervenne.

- Penso che Bella abbia chiarito il suo desiderio di restare qui.-

Aro non aveva intenzione di rispondere, o per lo meno stava pensando a qualcosa di più importante per lui. A quel punto valutai attentamente anch'io le figure davanti a me, e tutta la situazione... c'era qualcosa di tremendamente diverso, qualcosa che mi stava sfuggendo, ma cos'era? Provai a pensare alla storia, alla storia tramandata per secoli su questa dimensione... poi i miei occhi perlustrarono il perimetro attorno a noi, gli alberi, mancava qualcosa. Improvvisamente capì di cosa si trattasse, i testimoni, mancavano loro. Non c'era nessun testimone che potesse affermare che loro erano venuti qui per attaccarci, nessuno avrebbe mai saputo se avessimo perso, il motivo per cui i Volturi ci avevano attaccati. Era già tutto calcolato.

Non ci sono testimoni...

Lanciai quel pensiero a tutti i miei amici e famigliari, che si girarono leggermente stupiti e perplessi dal mio pensiero, fin quando piano tutti si resero pienamente conto di ciò che volevo dire. Vidi Aro alzare il suo sguardo su Carlisle

- Carlisle, reputo che sia necessario che tu convinca Bella a venire con noi...-

- Non penso di poterla convincere Aro. E' pienamente in grado d'intendere e di volere, e penso che tu abbia sentito ciò che ha detto. Nessuno di noi costringerà Bella a compiere qualcosa contro il suo volere-

- Infatti...voi-

Intervenne improvvisamente Caius, che fino a quel momento non aveva proferito parola. Forse era stato meglio che non avesse detto nulla, anche perché di certo non aveva detto nulla di gentile, la sua era stata una minaccia in piena regola! Come lo capii io lo capirono tutti, infatti, ognuno di noi, divenne più rigido, cercando di trattenere un ringhio. C'erano riusciti tutti a parte Edward, che si era innervosito parecchio. Infatti ora gli occhi di Aro e Caius erano puntati su di lui, e la cosa mi agitò parecchio. Volevo trattenerlo, ma non feci decisamente in tempo

- Nemmeno voi la costringerete!-

A quel punto il sorriso sul volto di Aro ricomparse...

- Ragazzo, nessuno vuole costringere Bella a fare qualcosa che non vuole. Non c'è bisogno che tu reagisca in questa maniera. Noi stiamo dando solo l'opportunità a Bella di scegliere. Di decidere da sola quello che è meglio per lei, e non solo per lei. Voglio che sappia che la stiamo invitando a seguirci in maniera gentile-

- Sì, oppure con le cattive?-

Commentò a bassa voce Eleazar

- Non pensavo che alla fine arrivassero a tanto-

Parlò sempre a bassa voce Vladimir

- E sono al completo...-

Gli rispose Stefan
Vedevo il nervosismo dei Volturi notando la loro presenza, non si aspettavano di certo di trovarseli qui...

- Direi che abbiamo fatto bene a venire qui Stefan...-

- Non ci sarà un'altra occasione simile...-

A quel punto riprese a parlare Edward

- Nemmeno con gentilezza Bella vuole venire-

- A questo punto dovrò riflettere un momento sul da farsi...-

Si girò verso mia madre, per poi spostarsi vicino a Caius e Marcus. Io mi sentivo estremamente agitata...

- Non gli permetteremo di fare nulla del genere-

Disse improvvisamente Benjamin

- Non possono venire qui e portare via con la forza Bella, ma nemmeno nessuno di noi. Se gli permettessimo ora, di fare una cosa simile, nessuno di noi si potrebbe ritenere al sicuro. Basta che un giorno a loro gli venga in mente qualcuno di noi, che potresti essere tu Maggie, o tu Zafrina, o davvero ognuno di noi, che potrebbe tornargli utile, e non ci penserebbero due volte! Verrebbero a prelevarci, senza il nostro consenso. Anche uccidendo chiunque andasse contro il loro volere!-

Garrett era davvero furioso, ma vedevo che aveva ottenuto un risultato. Siobhan si era avvicinata a Maggie con timore ed ansia, le Amazzoni si erano avvicinate guardandosi con apprensione, tutti ora capivano appieno cosa volesse dire Garrett. Nessuno era al sicuro. In un certo senso mi sentivo anche in colpa, in fin dei conti era colpa mia se loro stavano rischiando la loro vita.

- Comunque non siete obbligati...nessuno di voi è obbligato a restare qui e rischiare la propria vita-

- Non dire sciocchezze Bella!-

Disse improvvisamente Peter lasciandomi davvero stupita

- Ha ragione Peter! E poi non riguarda più solo te-

Aggiunse Siobhan

- E tu sei nostra amica Bella, non ti potremmo mai abbandonare!-

Disse Zafrina

- Fai parte della famiglia!-

Intervenne invece Kate

Ero davvero senza parole...

- Grazie....a tutti voi...-

A quel punto fui distratta, qualcuno stava cercando di violare un equilibrio saldo, troppo saldo. Lo capì perfettamente anche Edward

- Chelsea sta cercando di sciogliere i nostri legami, ma siamo troppo uniti perché ci riesca....-

- Insomma stanno cercando di dividerci per far in modo che sia più facile per loro attaccarci-

Aggiunse Eleazar nervoso, e c'era da capirlo...le mie riflessioni furono improvvisamente interrotte quando vidi Edward spostarsi come un lampo accanto a Carlisle...

- Edward, cosa c'è?-

Gli chiese Jasper captando con il suo talento qualcosa che a noi era sfuggito, forse ansia? Lo vidi guardarsi in giro senza capire...ma io compresi perfettamente cosa stava avvenendo....Jane! Aveva provato ad attaccare Carlisle, ed Edward probabilmente lo aveva letto nei suoi pensieri, ma non capiva com'era potuto accadere, com'era possibile che suo padre fosse ancora in piedi. Spostai leggermente il mio sguardo senza farmi notare verso Jane, l'avevo sentito perfettamente quando il suo potere era entrato in collisione con il mio. Era decisamente forte, ma io stavo proteggendo ognuno di noi, la vidi assottigliare lo sguardo per capire cosa stesse succedendo, ci riprovò immediatamente, ma con lo stesso risultato.

- Carlisle, stai bene?-

- Sì, cosa succede?-

- Jane! Ha cercato di colpirti un paio di volte...ma...-

Poi si girò verso di me

- Bella! Tu?-

A quel punto si girarono tutti ad osservarmi stupiti

- Sto proteggendo ognuno di voi da qualsiasi attacco mentale....-

- Jane sarà alquanto nervosa...-

- Finalmente ha trovato qualcuno che gli tiene testa...-

Commentarono Vladimir e Stefan

- Grazie Bella...-

Mi disse con un sorriso davvero riconoscente Carlisle

- Dobbiamo dimostrargli che anche noi siamo in grado di stupirli!-

Intervenne improvvisamente Zafrina

- Ci penso io-

E vidi Benjamin toccare il suolo sotto di noi e farlo tremare semplicemente con il contatto della sua mano sulla terra. Feci un sorriso, vedendo l'espressione di Caius e di Aro, certamente non si erano aspettati nulla di simile. Ma anche il resto della guardia incominciò a guardarsi in giro, forse non capendo come fosse possibile una cosa del genere. Improvvisamente mi sentii più sicura, non so se Jasper mi stava influenzando, ma notai che nei suoi occhi ora c'era più coraggio.

- Ehi Ben, non vorrai distruggere il campo di battaglia! Ci serve ancora! E poi Esme non sarà felice dopo che questa storia sarà finita, se dovrà rimettere a posto tutto!-

- Ha ragione Bellina! Non vorrai toglierci il divertimento ancora prima d'iniziare!- rise sguaiatamente Emmett.

- Potremmo sempre sradicare pini per dimostrare la nostra forza, come fa Bella!-

Commentò Senna

- Ma anche in quel caso penso che Esme non ne sarebbe felice!-

Risposi io

- Credo che basti che non distruggiamo casa!-

S'intromise Esme sentendosi presa in causa

- Che dici Alice? La casa rimarrà intatta?-

Le chiese Jasper con un sorriso

- Sì, reputo che la casa rimarrà intatta-

- Almeno lei, poi magari noi non ci torneremo a vivere, però la casa sarà fondamentale che rimanga intatta!-

- Sempre la solita...-

Disse Eleazar alzando le mani in segno di resa. Era davvero assurdo che ci mettessimo a scherzare in un momento simile, ma in fin dei conti era meglio così, non dovevamo buttarci giù, avrebbe solo peggiorato una situazione già complicata. Mentre tutti si stavano scambiando dei sorrisi, percepì qualcosa di diverso, era un'attacco...ma non aveva nulla a che fare con Jane e con il suo talento, era qualcosa di molto più forte, di molto peggio. Era subdolo e letale, strisciava attorno a noi, non potevo vederlo, ma lo sentivo chiaramente, come se l'acqua stesse scorrendo e si faceva strada attorno ai massi. Riconobbi perfettamente quel potere, perché era il mio, ma di certo non proveniva da me, seguivo i suoi spostamenti senza muovermi e senza fare nulla, volevo capire cos'avesse in mente, e nello stesso tempo non volevo allarmare gli altri. Pensavo che il duro allenamento con Eleazar sarebbe servito in quel momento, ma non fu così, perché persi totalmente il controllo quando vidi improvvisamente che quell'attacco era indirizzato dritto e feroce contro Edward. Mi girai di scatto verso quella che ora era la mia nemica numero uno, dalla mia gola nacque un ringhio acuto, che fece spostare gli sguardi tutti su di me. Se Aro pensava davvero che non fossi in grado d'intendere e volere gli avrei dato subito una dimostrazione! I miei muscoli si tesero come corde di violino, ero pronta ad attaccare, non smettevo di ringhiare, penso che se mi fossi vista esternamente sarei impietrita per la mia reazione. Edward dovette afferrarmi per un braccio per non permettermi di fare una follia...Gli altri si erano immediatamente tutti immobilizzati, pronti per qualsiasi cosa...

- Bella, stai calma, cos'è successo?-

Edward stava cercando di calmarmi ma ero fuori di me. Come aveva potuto? Lei voleva attaccare proprio Edward. La guardai con odio...e gli lanciai i miei pensieri

Non so cosa mi sta trattenendo da venirti a staccare la testa dal corpo e farla finita una volta per tutte!

La vidi accigliarsi dopo il mio pensiero comunicatogli...

Bella ascoltami, è meglio così, siamo più di voi, e siamo più forti. Non potrete fare nulla per impedirlo, è inevitabile che voi soccombiate. Ascoltami, vieni via con noi, e non permetterò che accada nulla di male ai tuoi amici.

Le sue parole anziché calmarmi mi fecero solo innervosire maggiormente. Era tutta una tale farsa, si stavano prendendo gioco di noi, ci avrebbero uccisi tutti, era nei loro piani fin dall'inizio...Gli avrei fatto vedere io cosa significava, gli avrei dimostrato che non eravamo così deboli come pensavano, non c'era scritto da nessuna parte che noi saremmo morti. Noi eravamo forti...io lo ero! Potevo abbattere ognuno di loro! Lei, Aro, Caius...i loro protettori! Tutti! Glielo avrei immediatamente dimostrato!
Come una saetta scagliai la mia ira, non ebbe il tempo di percepirmi, avvenne tutto troppo in fretta.
Renata che non si era allontanata da dietro di Aro, improvvisamente si mise a ringhiare e urlare. Cadde sulle ginocchia tenendosi la testa, e continuando ad avere degli spasmi atroci di dolore. Si girarono tutti verso di lei senza capire cosa le stesse prendendo...ma nessuno di loro aveva intenzione d'avvicinarsi per controllare. Erano impietriti...come lo erano anche tutti quelli che mi circondavano...Mi madre si girò di scatto verso di me

- Ora basta Bella!-

A quel punto tutti gli sguardi erano nuovamente su di me, Edward cercava di farmi calmare stringendomi maggiormente, ma non sarebbe servito a nulla

- Basta? Questo è solo l'inizio! E' Jane che ha iniziato cercando di colpire Carlisle, e tu hai suscitato tutto questo cercando di colpire Edward! Ed ora hai il coraggio di ordinarmi di SMETTERLA??-

Le ultime parole mi uscirono in un tono simile a delle urla, ero troppo adirata, come si era permessa ad attaccare Edward? In quel momento lo sentii afferrarmi da dietro ed avvicinarsi al mio orecchio, parlandomi con una voce soave

- Amore, stai tranquilla, va tutto bene, io sto bene. Sono qua, vicino a te, non mi è successo nulla....Ascoltami, per favore rilassati-

Non so se fu per le sue parole, per il suo abbraccio, per la sua voce, ma riuscì a rilassarmi. Certamente non era merito di Jasper, il poverino sicuramente aveva tentato di calmarmi, ma lo avevo bloccato facilmente. Feci un respiro profondo. Lasciai libera Renata, che era stata il capro espiatorio della mia ira, e che ora era semplicemente a terra con il fiatone, aveva smesso di contorcersi dal dolore. Ero stata fredda e calcolatrice a colpire lei, volevo far capire che potevo arrivare a chiunque, non avrebbe potuto fermarmi col suo scudo se avessi voluto colpire Aro.
Ora l'intera guardia era pronta per attaccare, erano tutti in posa, rigidi, mentre ringhiavano. Ma il mio gruppo non restò immobile, di conseguenza li vidi tutti pronti per qualsiasi evenienza. Aro stava ancora fissando Renata che si stava riprendendo, forse era rimasto stupito per quello che ero in grado di fare. Era a conoscenza dei poteri che aveva a disposizione un manipolatore, ma forse non era a conoscenza di quanto fossi divenuta forte e capace d'utilizzarli appieno. Vidi perfettamente Felix e Demetri muoversi leggermente, il mio comportamento era stata la scusa ideale per attaccarci in fin dei conti. A quel punto restammo tutti impietriti quando Irina che era accanto a Tanya emise un urlo agghiacciante cadendo a terra, ci girammo nella sua direzione senza capire cosa stesse avvenendo...Anche Edward che era accanto a me si allontanò per controllare, Tanya e Kate erano corse anche loro dalla sorella per aiutarla. Mi girai ad osservare mia madre, era l'unica soluzione possibile, era stata lei! Mi guardò intensamente....

Occhio per occhio Bella...

Ringhiai ferocemente alle sue parole non dette...Irina non smetteva di contorcersi dal dolore, non potevo stare lì ad osservare, non potevo! Senza pensarci su mi mossi facendo un paio di passi, Edward si girò immediatamente nella mia direzione, ma non capì se nella mia o in quella opposta, ero troppo nervosa, agitata per rendermene veramente conto. Ero al centro di quel campo di battaglia

- SMETTILA SUBITO!!-

A quel punto Felix si spostò, e me lo ritrovai di fronte. Lo guardai con ferocia, certo non mi avrebbe fermata proprio lui.

-BELLA!-

Gridò ad un tratto Edward, bastò quel minimo a distrarmi...che Felix mi aveva già afferrata per un braccio. A quel punto nessuno più rimase al suo posto. Edward ed Emmett corsero a darmi una mano. Eleazar si mosse insieme a Carlisle per intervenire, ma a quel punto Demetri con grande velocità insieme a non so chi altro andò contro di loro per fermarli. Zafrina insieme alle due sorelle corsero in loro direzione....ormai tutti si erano buttati nella mischia. Nel frattempo io avevo dato un calcio con tutte le mie forze a Felix, bastò giusto per farmi lasciare il braccio, ci era mancato poco che me lo staccasse dal corpo. Felix si rimise in fretta in piedi trovandosi di fronte Emmett che ringhiava, il mio fratellone preferito e con sempre un sorriso dolce e giocherellone, ora faceva davvero paura. Felix sorrise prima di colpire Emmett, così incominciarono una battaglia tutta personale fra loro. Vedevo Carlisle in difficoltà contro un componente della guardia, mentre Eleazar se la stava cavando contro Demetri. Garrett era rimasto accanto a Kate, Tanya e Carmen che stavano cercando ancora di far riprendere la sorella stesa a terra con spasmi di dolore. Mi spaventai quando sentii uno schianto provenire da dove Emmett e Felix si stavano battendo, mi girai e vidi Emmett a terra...Jasper si mosse velocemente ad aiutare il fratello che poco dopo era già in piedi, ora era un due contro uno, ma Felix sembrava molto esperto. Vidi Alice e Rosalie invece alle prese con Heidi, ma in suo soccorso corse Chelsea. Peter era alle prese con uno della guardia, che ancora non si era tolto il lungo mantello, ma questo non mi avrebbe aiutata di certo a riconoscere di chi si trattasse. Anche Maggie poco distante insieme a Siobhan era alle prese con tre vampiri....erano troppo numerosi! Molto più di noi! A quel punto vidi muoversi anche altri della guardia...un paio si erano lanciati nella direzione mia e di Edward, così mi dovette lasciare la mano per fronteggiarli. Si era alzato un gran vento e capii in quell'attimo che Benjamin si era buttato nella mischia, era contro due grossi vampiri, se ne aggiunse velocemente un terzo, e quel punto Tia non resistette e corse in suo aiuto. Anche Vladimir e Stefan stavano combattendo, mi sembravano così gracili, ma quanto mi sbagliavo...i loro movimenti erano coordinatissimi. A un tratto anche Charlotte stava combattendo contro qualcuno, era brava, ma vedevo che Peter non riusciva a trattenersi dal guardarla spaventato...e poi vidi perfettamente quello che stava per avvenire...lo stavano per colpire, così, senza pensarci mi mossi velocemente, con l'ansia impressa negli occhi di Edward che vide il mio scatto repentino...

- BENJAMIIIIIIN!!!!-

Urlai attirando la sua attenzione, e non solo probabilmente...e gli lanciai un pensiero

Fuoco!

A quel punto nacque dalle sue mani una scintilla, non potevo pretendere di più era nel bel mezzo di uno scontro, ma mi sarebbe bastato. Mi teletrasportai davanti a Peter, che fu sorpreso dalla mia comparsa. A quel punto sbattei le mie mani, e usufruì della scintilla di Ben per dar fuoco al vampiro che lo stava colpendo.

- Grazie...-

Mi disse con un filo di voce, ed io lo guardai intensamente

- Sei un mio amico Peter!-

Mi guardò sorpreso dalle mie parole, ma non era il momento per i convenevoli, il vampiro che aveva preso fuoco stava ancora gridando, e lo vidi schiantarsi contro un altro che sembrava non capisse nemmeno dove si trovava. Guardai Zafrina, sicuramente era merito suo. Un vampiro molto più alterato corse verso di noi, mentre percepì che Kate si era allontanata dalle sue sorelle e da Garrett, e che tre vampiri stavano correndo in loro direzione per attaccarli ora che erano vulnerabili. Peter intuendo ciò mi guardò

- Vai ora!-

Mi spostai davanti a Garrett che sembrava preoccupato, lui, Tanya, e Carmen mi guardarono stupiti, mentre io aprì un palmo davanti a me, proprio verso i tre assassini che si stavano avvicinando...a pochi metri da noi si bloccarono...ero nella loro mente, ora loro erano miei...

- Uccidetevi...-

Lo dissi piano e gelidamente, ma bastò per far in modo che i tre mi obbedissero...si girarono a guardarsi per poi incominciare a combattere fra loro. Mi girai ad osservare i miei amici, c'era Irina ancora a terra, sembrava ancora dolorante, mi inginocchia accanto a lei, terribilmente in colpa per il male che stava subendo. A quel punto urlò

- UCCIDETEMIII-

- IRINA!-

Urlò Tanya sconvolta, mentre cercava di calmarla senza riuscirci...A quel punto le toccai un braccio guardandola

- Tanya, ci penso io...-

- Ma....come...-

- Fidati, però ora vai a dare una mano agli altri, ed anche voi Garrett e Carmen-

Tornai ad osservare Tanya che non sembrava totalmente convinta

- Fidati di me-

Si alzò e corse via senza guardarsi indietro e lo stesso fece anche Carmen

- Aiutala, io....-

- Vai da Kate!-

E a quel punto anche Garrett corse via. Mi girai ad osservare Irina che si contorceva dal dolore, e le posai delicatamente una mano sul viso....

- Andrà tutto bene, starai bene. La tua mente, lei la sta usando contro te stessa, ma lascia che io ti aiuti...-

A quel punto percepì chiaramente Irina calmarsi sotto il mio tocco, stava tornando a respirare normalmente, e a quel punto aprì i suoi occhi incredula. Mi alzai per osservarla.

- Come va?-

- Non lo so....molto meglio direi....grazie-

- Bene, sono contenta, ma ora che dici se andassi a dare una mano a tua sorella Tanya?-

Si guardò in giro stupita da quello che stava avvenendo, si mise in piedi velocemente, cercando fra il trambusto sua sorella, ed appena la vide alle prese con un vampiro il doppio di lei andò di corsa a darle una mano.
Mi girai a cercare Edward e lo localizzai facilmente, aveva atterrato uno dei due vampiri ed ora stava affrontando l'altro...avevo così paura che gli potesse succedere qualcosa. Eravamo in netta minoranza, uno di noi fronteggiava almeno due o tre di loro, ci avrebbero massacrati. Come se non bastasse vidi Caius che si mosse per intervenire anche lui con un sorriso agghiacciante sul volto. Mi stavo per dirigere verso di lui, quando lo vidi distrarsi. Mi girai indietro e trovai otto grossi lupi che ringhiavano guardando la situazione davanti a loro. Sorrisi felice, i licantropi erano venuti alla fine. Mi girai e potei notare che il sorriso dipinto sul viso di quel maledetto ora era svanito, sostituito solo dalla furia nei suoi occhi. Senza darmi il tempo di ringraziarli, i licantropi corsero in mezzo alla battaglia. Potei distinguere Jacob dal suo mantello rosso, era il primo che si era messo a correre in direzione degli avversari, e mi stupì vederlo andare accanto a Edward per dargli una mano. Potei riconoscere anche Seth, era il più piccolo, ero preoccupata per lui, era così giovane, ma riconobbi anche Leah dal suo manto grigio, era andata a dare una mano ad Esme in estrema difficolta...anche Sam, con il suo pelo nero carbone. Sarebbe stato troppo sperare in una vittoria? O sperare semplicemente che i miei amici non morissero?
Proprio in quel momento fui distratta da un urlo agghiacciante.....

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Capitolo 37
*** 36 ***


ED ECCOMI QUI CON IL CAP. 36!! RINGRAZIO COME SEMPRE LA MIA BETA robygraz86 PER L'AIUTO CHE MI DA, E PER CONTINUARE CMQ A RECENSIORE QUESTA FF! COME RINGRAZIO ANCHE Ladyanyablu PER LE SUE RECENSIONI! E' SEMPRE PIACEVOLE CONSTATARE CHE QUALCUNO APPREZZI! MA RINGRAZIO ANCHE CHI L'HAI INSERITA FRA UNA DELLE LISTE! ORA VI LASCIO AL CAP. 36, COSI' POTETE SCOPRIRE CHI E' CHE NEL CAP. 35 HA URLATO! ^_^ OKKK ORA VI LASCIO ALLA LETTURA! AL PROSSIMO CAPITOLO UN BACIONEE!


36





Accadde tutto troppo velocemente, Caius era adirato per la presenza dei licantropi, e si spostò velocemente per colpire, chiunque andava bene da uccidere per lui in quel momento....Non potevo credere ai miei occhi....pensare alla morte era un cosa, vederla davanti ai miei occhi era tutt'altra. Non avevo potuto fare nulla, nessuno aveva potuto....Caius si era avvicinato per andare contro Zafrina, e Kachiri si era messa di mezzo...subendo lei quell'atroce destino...il vento soffiava ancora forte, portando via con se le ceneri...quello che restava di Kachiri. Ero totalmente scioccata, come tutti, Zafrina e Senna erano sconvolte più di chiunque, erano a terra dove c'erano i pochi resti della loro sorella. Ora i Volturi erano con un sorriso compiaciuto, si sentivano più forti....ricominciarono ad attaccare in una maniera più furente se fosse stato possibile. Senna e Zafrina sembravano troppo sotto shock per muoversi, ma Caius era troppo vicino, erano in pericolo, cos'altro avrei potuto fare? Non potevo restare lì a guardare altri morire....Ormai Caius era troppo vicino....senza pensarci ero già davanti a loro. Caius vedendomi si fermò, ma non scomparve il suo sorriso...non gli avrei permesso di fare più del male!

- Spostati....Non eravamo certo venuti qui per ucciderti, ma non mi tentare...-

Gli risposi con un ringhio, senza spostarmi di un millimetro da dov'ero, nessuno mi avrebbe spostata, nemmeno lui. Si accigliò probabilmente nervoso dalla mia risposta, e forse anche per il mio atteggiamento. Poteva vedere attraverso il mio sguardo che non ero intenzionata a scendere a patti, non m'intimoriva con le sue minacce. Forse non sapeva neppure come comportarsi, certamente se fosse stato per lui non avrebbe esitato oltre...infatti...Con un gesto afferrò saldamente quel suo spece di scettrò, lo stesso con cui aveva colpito Kachiri facendola polverizzare nel vero senso della parola. Ma anche in quel momento non mi spostai, non potevo, non perchè avessi paura, ma per Kachiri, non ero riuscita a salvarla, non ero riuscita ad impedire la sua morte, e non avrei permesso che le sue sorelle facessero la sua stessa fine, glie lo dovevo.
Ed ora il tempo sembrava diverso, come quella mattina, quella mattina, quando la morte mi stava venendo in contro. Potevo vedere i miei occhi riflessi in quelli di Caius, mentre alzava il braccio per colpirmi, potevo percepire l'angoscia che mi circondava, potevo sentire i ringhi acuti dei licantropi, come quelli dei vampiri accanto a loro, potevo percepire chiaramente Edward muoversi con l'intento di venire da me. Era tutto nitido attorno a me, come non lo era mai stato, potei vedere che tutti lanciarono uno sguardo nella mia direzione, poterono vedere tutti che Zafrina e Senna non erano più dietro di me, ma molto più distanti, dove nessuno avrebbe potuto colpirle. Sentivo anche chiaramente tutto, la tristezza delle due sorelle...potevo sentire i miei amici...Eleazar che voleva che io mi spostassi, Peter che voleva ricambiare il mio gesto nei suoi confronti, Tanya, Irina e Carmen che cercavano di colpire più forte per voler venire in mio soccorso...erano tutti concentrati su di me, impotenti. Poi c'era la mia famiglia...sentivo l'angoscia di Esme e Rose, l'afflizione di Carlisle, l'ansia di Alice, la rabbia di Emmett, la pena di Jasper...e l'estremo dolore e tormento di Edward.
Oh Edward, quanto lo amavo....era stato atterratto prima che riuscisse ad arrivare da me, Jacob aveva cercato d'aiutarlo, ma non ci riuscivano, non riuscivano nel loro intento di provare a salvarmi.
Respirai a fondo...mentre osservavo impotente Caius, come se quello scettro fosse una falce....
Ma non era così...io non ero meno di lui, lo guardai furente di rabbia al pensiero della paura che Kachiri poteva aver provato vedendo arrivare la morte, vederla arrivare per prendere sua sorella...era stata coraggiosa...si era sacrificata.
Caius con un movimento fluido e veloce si scagliò su di me....facendo l'errore più grosso...

- Poi toccherà al tuo amore...-

Le sue parole mi entrarono nella testa come un fulmine a ciel sereno...la mia ira era al culmine

- NO!-

Urlai con tale foga che vidi molti girarsi...Caius era davanti a me immobile, la sua arma a pochi centimetri dal mio viso...lo guardavo nei suoi occhi....era più faticoso di quanto avessi mai potuto pensare, ero riuscita a trovare un varco nello scudo che mia madre aveva creato attorno alla mente di Caius. Ci ero entrata facendomi spazio, come se stessi cercando disperatamente di scappare da una ragnatela...

- Non permetterò che tu faccia del male a nessun altro....-

Ringhiai quelle parole attraverso i denti, mentre lui era immobile ed impotente...Gli afferrai il braccio che era disteso verso di me, pronta anche a staccarglielo se fosse stato necessario.

Ora non ridi più vero?

Gli dissi direttamente nella sua testa, e a quel punto mi concentrai maggiormente, pronta a vendicare Kachiri....pronta a proteggere Edward, pronta per qualsiasi cosa per aiutare tutti. Caius cedette sulle ginocchia, incominciando a sentire quel dolore...ma poi fui nuovamente distratta. Un lupo aveva ululato...Quil...un vampiro lo aveva afferrato facendogli spezzare qualche ossa, stava correndo in aiuto di Leah che era stata però scaraventata contro un albero tornando umana, per andare in soccorso di Irina. Non mi ero accorta che anche Alec e Jane si erano mischiati nella lotta...e quest'ultima aveva staccato....la testa....ad Irina. Ma com'era possibile? Quella vicenda fu abbastanza per farmi distrarre troppo, mi girai sentendo gridare il mio nome

- BELLAAAA!!!-

Ci fu semplicemente uno spostamento d'aria...ed eccomi davanti mia madre...fu più veloce di me, perchè mi prese per un braccio facendomi girare su me stessa e girandomi a quel punto anche il braccio, facendomi cadere in ginocchio. Non so se fosse possibile, ma in quel momento urlai di frustrazione oltre che di dolore. In un secondo percepì chiaramente che non eravamo più nello stesso posto...Mi lasciò andare con uno strattone allontanandomi da se, di risposta ringhiai scagliandomi contro di lei. Ce le dammo di santa ragione, ogni volta che mi arrivava un pugno, gli ricambiavo la gentilezza, fino al momento che si allontanò da me

- Fermati un minuto Bella!-

Mi bloccai pronta però a continuare ad attaccarla...

- Ascoltami!-

- Ascoltarti? Cos'hai altro da dirmi?-

- Non voglio che finisca con troppe morti!-

- Sei stata tu che lo hai voluto!-

- No, io non avrei mai voluto che finisse in questa maniera! Per questo non volevo che tu venissi qui! Non volevo causarti altro dolore!-

- Tutto ad un tratto ti sei ricordata cosa significhi essere madre? E dimmi, quando te ne sei resa conto?-

- Non me lo sono mai scordata Bella! Tu sei la mia unica figlia! Sei l'unica cosa bella che io abbia mai fatto nella mia esistenza! Ma non lo capisci? Possono avermi portato via tutto, la mia umanità, la mia vita, tutto quanto, ma l'unica cosa di vero valore rimarrà per sempre, ed è rimasta per sempre...e sei tu Bella. Ti ho portata dentro di me nove mesi, ti ho amata e ti amo tutt'ora, ho cercato proteggerti e di difenderti da tutti, anche quando ero già andata via, non mi sono mai persa comunque nulla della tua crescita. Anche quand'eri in difficoltà, io ero presente, entravo a punta di piedi nella tua testa per infonderti coraggio. Bella gli amori finiscono, le amicizie, pure, ma la relazione che c'è fra una madre e una figlia rimane incancellabile e idistruttibile, è il legame più potente che esista al mondo. Avevo solo il potere di aiutarti ad affrontare la vita, anche senza di me al tuo fianco, avrei voluto avere il potere di far sì che le cose ti andassero sempre bene. Ho cercato di darti tutto quello che potevo...i tuoi vivaci cinque sensi, il mondo attorno a te. Venivo in piena notte per darti una leggera carezza, per darti un bacio sulla fronte, cercavo di farti sognare cose piacevoli e scacciare via gli incubi. Spesso ero vicino a te, e riconoscevo chiaramente guardandoti, di guardare me, la mia vita. Ed a volte quando mi sembra tutto troppo cupo, e lì che penso a te, a mia figlia, alla tua vivacità, al tuo sorriso e a quel punto tutto torna più limpido dentro di me. Il mio cuore e la mia mente sono sempre stati con te! Tu sei sempre stata speciale per me, e voglio che tu sappia che non solo per me, ma anche per tuo padre, e per tutti quelli che hanno avuto l'onore di conoscerti. Ho sempre desiderato che tu fossi felice, tranquilla. Tuo padre mi ha contattata immediatamente dopo la tua fuga, sono stata io a dirgli di tornare a casa per controllarti, perchè sapevo che eri qui...perchè lui lo sa, sa di me, sa cosa sono diventata, sa della mia scelta. Non l'ha mai compresa, e non mi ha mai perdonata, per questo non voleva che stessi accanto a te, volevo che sapessi che io c'ero, ma in comune accordo abbiamo deciso di risparmiarti questa atrocità. Perciò dopo aver trovato il tuo messaggio, la tua lettera, mi ha telefonato subito, dicendomi cos'era successo...capì immediatamente che eri tornata a Forks....-

La stavo ascoltando completamente scioccata da quello che mi stava rivelando...era tutto così dannatamente assurdo...mio padre sapeva? Era a conoscenza di tutto? Ma perchè non mi aveva detto nulla? Forse era una domanda sciocca, forse più che ovvia...ma ora potei capire i suoi comportamenti, anche quando l'avevo sognata e glie ne avevo parlato, era diventato così ansioso, così pallido. Ed ecco spiegato anche il comportamento che aveva avuto quand'era andato con mia madre da Valentina, sapeva la natura di mia madre. Ma c'era qualcosa che mi aveva forse scioccata di più...mia madre diceva di amarmi? Era rimasta sempre vicino a me? Ma allora perchè....perchè mi aveva abbandonato se mi amava come diceva....
Come se avesse udito i miei pensieri riprese a parlare

- Venta'anni fa ero una ragazza giovane, in cerca dell'amore, in cerca di una nuova vita, in cerca della libertà. Quando per caso ero venuta qua, e sempre per caso avevo incontrato Aro, ne fui rimasta affascinata...forse puoi capirmi, certo il tuo Edward non è come il mio Aro, ma quello che tu provi per lui è uguale a quello che provo io. Fui sconvolta dalla verità che avevo davanti, sembrava che tutti i film di paura erano reali, ma Aro non ha mai fatto nulla per mettermi in pericolo. Anzi...è stato lui a dirmi di tornare nella mia dimensione, di crearmi una famiglia, una famiglia che lui non avrebbe mai potuto donarmi, anche con tutto l'amore che provava. Forse anche questo ti sembrerà sconvolgente, ma lui mi ama davvero, sai che potrei entrargli nella mente e capirlo se mi dicesse falsità solo per i miei poteri. Quando hanno saputo tramite qualcuno della guardia che c'era un altro con il mio stesso talento, dovetti dire la verità, dovetti svelare che si trattava di mia figlia, perchè erano pronti anche ad ucciderti all'istante se non fossi divenuta vampira, per questo ho cercato in tutti i modi di allontanarti. Aro ha cercato di venirmi in contro, mi ha dato del tempo per convincerti, e a quel punto ho voluto avvisarti, ho voluto dirti che avevi solo tre settimane. Non dipende tutto da Aro, Bella, non fa parte solo lui dei volturi....Ma comunque non toglie il fatto che a quel tempo con grande strazio tornai nella mia vera dimensione, buttandomi a capofitto alla ricerca di qualcuno che riempisse quel vuoto. Poi ho incontrato tuo padre, riusci per un po' a dimenticarmi del dolore che ormai mi perseguitava, così piano nacque un sentimento nei suo confronti...qualcosa che sembrava essere puro, sincero, ma soprattutto vero. Lui sembrava l'amore perfetto, l'uomo che poteva essere quello giusto, quello che mi avrebbe fatto dimenticare, sembrava che potesse realizzare i miei sogni, mi riusciva a far star bene anche nei momenti più cupi. La felicità sembrava finalmente essere arrivata nel mio cuore. Ma quell'amore giovanile, non me lo ero mai dimenticata, capì che stavo andando oltre a certi confini, quando l'ho sposato...e che avevo forse cercato qualcuno solamente come sostituto....come rimpiazzo. So che questo non è degno....ma ormai è troppo tardi per ricriminarsi e chiedere perdono. Ma poi c'era qualcos'altro, stavo diventando adulta troppo velocemente, ormai in me stava cambiando qualcosa...e quel qualcosa era un esserino...quel qualcosa era dentro la mia pancia...quel qualcosa era...una vita! E mi venne il panico...non sapevo cosa fare, so che può ferirti quello che ti sto dicendo, ma voglio che tu lo sappia ugualmente...non era stato voluto, era semplicemente capitato, e quel giorno dovevo fare una scelta. Una scelta che in modo o nell'altro mi avrebbe cambiato la vita, non so la ragione che mi spinse a farlo, ma tornai da Aro...fu sorpreso di vedermi, non era cambiato, era rimasto perfetto come lo ricordavo. Potei leggere nei suoi occhi la felicità nel rivedermi. Gli raccontai quello che era accaduto in quei tre anni, arrivando fino al punto della scoperta che ero incinta...Mi sorprese vederlo felice, fin quando gli dissi che non sapevo cosa fare, che io avevo capito che per me, lui, era troppo importante. Ma anche in quel momento fu più saggio di me, mi disse che dovevo tornare a casa, che dovevo farmi visitare, e che ne avremmo parlato dopo. Con rammarico e senza capire bene me ne tornai a casa e presi un appuntamento per una radiografia...ed ecco poi che attraverso uno schermo, ho guardato quella creatura, il suo cuore batteva, ed in quel momento compresi appiena che dentro di me c'era davvero un bambino...che avevo diritto alla vita. In quel momento capì che ti amavo, e che non avrei rinunciato a te. Il tempo passava, e si delineava sempre di più il mio stato, tuo padre era al settimo cielo, ma anch'io lo ero, entrambi ti abbiamo amata da subito. E poi sei nata...Ma...ben presto mi son ritrovata a pensare e sentire che ero ancora sola, che c'era qualcosa che mi mancava ugualmente, mi chiedevo dove fosse finito l'uomo che reputavo così perfetto, ed allora mi son resa conto che non era mai esistito, o almeno non era lui. La vita incominciò a divenire più dura, più difficile, cercavo di restarti accanto ugualmente perchè ti amavo...e poi ho capito, ho compreso cosa dovevo fare. Dovevo insegnarti tutto quello che poteva servirti se io non ci fossi più stata, dovevo insegnarti a camminare con le tue gambe, dovevo insegnarti a vivere, e a volte avevo così paura, vedevo ansia nei tuoi occhi, e mi risultava difficile pensare di lasciarti...Ti sono stata accanto fino ai tuoi dieci anni, sapendo che in certi momenti mi avevi sicuramente vista triste. Poi arrivò quel giorno così difficile...il giorno in cui ho deciso che eri abbastanza grande....-

- Nessun figlio è prontro per essere....-

- Abbandonato? Ma io non l'ho mai fatto.....-

La guardai negli occhi, e a quel punto la vidi togliersi tutte le bariere, voleva che sapessi che ciò che mi aveva appena detto era la verità...e potei percepirlo benissimo. Entrai nella sua mente e rividi tutto quello che gli era accaduto, tutto quello che mi aveva raccontato, l'amore nei miei confronti, l'affetto che provava per mio padre, l'amore che provava per Aro, il desiderio di stargli accanto ed il tormento nel decidere di lasciarmi...La guardai esterefatta...non sapevo cosa dire...feci un passo, e mi ritrovai davanti a lei. Ci guardammo senza dire una parola...e  ancora in silenzio mi sorprese abbracciandomi. Non resistetti...e ricambiai quel gesto stringendola forte a me

- Volevo davvero il meglio per te, e avevo paura che questo mondo non lo fosse...avevevo paura che restando qui e conoscendo la mia natura, quella dei vampiri, ti poteva accadere quello che non avrei mai voluto per te. Vederti come me....io non rinnego la mia natura, non potrei, ma so cosa comporta, so cosa significhi. La trasformazione è così dolorosa che desideri solo la morte...il richiamo del sangue è la tua ragione di vita...ma non sono solo queste le cose che mi facevano paura. La cosa che mi terrorizzava era il pensiero che tu, trasformandoti, saresti morta. Non potevo sopportare l'idea della mia bambina in quello stato....E' vero che è un processo, gli umani nascono crescono e muoiono...ma nel frattempo vivono! E tu dovevi vivere! E' più che accettabile prospettarsi novant'anni di vita....è giusto...-

- Mamma...-

La vidi sobbalzare nel sentirsi chiamare, o semplicemente perchè non so per quanto tempo non l'avessi chiamata in quella maniera...

- Ho vissuto diciassette anni magnifici, ma mi mancava qualcosa, e penso che tu mi comprenda. Quando ho visto questo posto, quando ho conosciuto i Cullen...Edward...ho provato come te ad andare via, ma mi son resa conto che era inutile, la mia vita ormai era con loro, con lui. Lo amavo troppo, ed era troppo doloroso stargli lontano, mi mancava l'ossigeno...La mia trasformazione è avvenuta perchè c'è stato un incidente, una macchina mi è venuta addosso, stavo morendo mamma...Ed avevo così tante cose da fare ancora, e così tante cose da dire...Edward ha fatto la cosa più difficile nella sua esistenza, odia quello che è...ma non riusciva a pensare d'esistere senza di me...-

- Mi spiace così tanto....-

- Non è colpa tua, non è colpa di nessuno, forse solo mia, solo del mio troppo amore....ma non è nemmeno quella una colpa, ma è la cosa più bella che potesse capitarmi...-

- Vi amate in una tal maniera...-

- Sì....-

- Dobbiamo tornare idietro...-

Disse improvvisamente....

- I tuoi amici saranno i pericolo...-

- Cosa?!?-

- Se non sei nella loro dimensione non puoi proteggerli....-

- Mi stai dicendo che....-

- Ora Jane e Alec sono in grado di colpirli Bella! Ho sentito quello che sei in grado di fare, l'ho percepito, non capisco come tu possa essere divenuta...insomma...più forte di me. In così breve tempo per giunta! Non posso ribellarmi, anche se Aro mi appoggerebbe, le leggi sono chiare....-

- Ma allora è già tutto deciso? Non c'è altra soluzione?-

Non era possibile...

- Bella ascoltami! Concentraci! Tu sei forte! Puoi far in modo che questo finisca! Sento che non hai sprigionato tutto....ma forse ora è giunto il momento....Fai in modo che il tuo amore non si dissolva...-

- Ma tu?-

- Non ti preoccupare per me...farò credere che mi hai colpita e siamo tornate lì....nessuno mi farà del male, hanno paura di me, come hanno paura di Aro...-

La guardai leggermente spaventata

- Sei pronta?-

Ci stava per riportare indietro....ma dovevo dirglielo....

- Ti voglio bene mamma...-

Non fece in tempo a metabolizzare le mie parole che ci ritrovammo nuovamente sul campo di battaglia, non so come, la vidi sbattere contro un albero....Faceva parte del piano giusto? Aveva fatto tutto da sola! Non feci in tempo a rispondermi che rimasi completamente scioccata da ciò che vidi....
Quil, Embry e Paul erano a terra tornati umani, sembravano privi di sensi, poco più in là c'era ancora Leah dove l'avevo lasciata. Gli unici licantropi ancora trasformati erano Seth che era comunque anche lui a terra che gemeva, Sam, che aveva una zampa anteriore che gli sanguinava, non parlando del grosso taglio sul fianco...Jacob anche lui era ridotto male, aveva numerosi tagli sul corpo, era sdraiato a terra mentre ringhiava feroce ed impotente. Mi girai e vidi tutti nello stesso stato....Peter cercava di trascinarsi verso Charlotte, lo vedevo sofferente, mentre lei sembrava addirittura svenuta...ma sapevo che era impossibile...era semplicemente lì con il corpo ma non con i sensi. Poco distante c'era Benjamin in ginocchio, sembrava impotente, non si spostava di un millimetro da quella posizione. Garrett era accanto a Kate ed entrambi si contorcevano per terra, e poco lontano c'era Senna e Zafrina che facevano lo stesso...fui sconvolta nel vedere che a Senna mancava...una mano. C'era Tanya per terra contorta su se stessa, poco più in là Carmen, entrambe si trovavano vicino a dei resti carbonizzati....mi venne un brivido al pensiero che si potesse trattare di Irina. Spostando lo sguardo vidi Eleazar che probabilmente si era cercato di recare da Carmen, ma...gli mancava un braccio. Lo stesso valeva per Vladimir e Stefan erano a terra con spasmi di dolore, erano uno accanto all'altro, non si dividevano mai. Vidi che accanto a Leah c'era qualcuno che non avevo subito notato, si trattava di Maggie e Siobhan, probabilmente avevano cercato di prestargli aiuto, ma non erano riuscite...come il compagno si Siobhan, Liam, che era poco più distante, loro erano con gli occhi spalancati, c'erano ma non potevano dire e fare nulla. Poi vidi Alice, era in ginocchio proprio come Benjamin, i suoi occhi erano puntati su Jasper, che si contorceva su se stesso mentre allungava una mano come se si volesse avvicinare a lei, come se anche in quel momento prima di tutto, prima di se stesso, venisse Alice, ed era davvero in quel modo. Vicino a lui c'era Emmett, il mio fratellone....aveva un braccio come una gamba più separate dal resto del corpo che altro, stava soffrendo terribilmente mentre ringhiava ferocemente. Poi c'erano Rosalie ed Esme, a terra anche loro senza poter far nulla, e Carlisle, poco distante a terra con spasmi, che guardava sua moglie, i suoi figli e i suoi amici....mi girai confusamente, dov'era lui? Ed ecco lì, in ginocchio a pugni stretti, con un grosso taglio alla scapola, che faceva vedere che era sprovvisto di sangue, i suoi occhi spalancati, pieni di angoscia, guardava in tutte le direzione, vedevo che guardava inerne davanti a lui, dove c'era Jasper ed Emmett che stavano soffrendo ancora di più, probabilmente poteva sentire la sofferenza di tutti i presenti, poteva sentire Jasper urlare mentalmente il nome di Alice, Emmett urlare di rabbia per la sua inerzia e per la preoccupazione nei confronti di Rose, ed Alice, che non voleva altro che raggiungere Jasper, ed Esme che amava i suoi figli e sentirli soffrire, e il suo desiderare che le strappassero la vita prima a lei, e ai sensi di colpa di Carlisle...Stringeva così forte i suoi pugni, per trattenere le urla...lo vidi chiudere gli occhi...il dolore lo stava portando via....no....amore....no....NO

- EDWARDDD!-

Gridai così forte che tutti si girarono verso di me, i miei nemici prima di tutti, non facendo caso neppure che ero tornata, e i miei amici, e la mia famiglia ed Edward. Che mi guardò come scongiurandomi di scappare da quel massacro...ma come avrei potuto lasciarlo?

- Sei venuta ad assistere?-

La voce gelida di Jane mi arrivò come uno schiaffo....mi girai ad osservarla...e a quel punto non ci vidi più...il mio potere sembrava così tanto da non poterlo trattenere oltre. Sotto gli occhi di tutti scagliai con tale violenza il mio potere che non ebbero il tempo di muoversi, di urlare, all'unisono tutti quanti caddero a terra...tutti! Vedevo Marcus, Caius ed Aro a terra, Jane, Alec, Felix, Demetri...non c'era nessuno che era in piedi. Con una rabbia indescrivibile potei vedere che finalmente tutti i miei amici e famigliari avevano ripreso a respirare, nessuno più si contorceva dal dolore, ma nessuno riusciva a muoversi per quello che gli era accaduto...c'erano dei singhiozzi, senza lacrime....guardai Edward, e ancora la mia rabbia fu cieca. Senza rendermene conto, ora, ero davanti a Jane, che non si poteva muovere e mi osservava semplicemente...entrandogli nella testa potei vedere quanto male aveva fatto...potei vedere Edward gridare il mio nome prima di divenire totalmente impotente, e quello fu il culmine. Con un gesto troppo veloce gli presi le braccia staccandogliele dal resto del corpo, per lasciarle cadere a terra, mentre l'intera guardia mi osservava, mentre lei ancora mi guardava, con un gesto repentino andai da Alec e davanti ai suoi occhi gli staccai la testa del corpo, la potei sentire urlare mentalmente al mio gesto....ma certo non sarebbe finita lì. Mi girai ad osservare Caius, che mi guardava con ferocia...gli entrai ancora di più nella mente...e senza che lui lo volesse ora teneva la sua arma dritta verso i resti di Alec...

Fallo!

Gli urlai mentalmente, e senza obbiettare, lo colpì...

- Questo è per quello che hai fatto a Kachiri...-

Gli dissi osservandolo. E soddisfatta mi girai ad osservare la polvere che ormai era Alec. Camminai lenta verso i suoi resti, mi abbassai prendendo in una mano un po' di quella cenere, per poi spostarmi nuovamente davanti a Jane, lasciando poi fluire dalla mia mano quei resti.

- Ed ora forse sai minimanete cosa si prova...questo è per Irina-

Mi spostai poi davanti a Felix, che era in ginocchio vicino ad Emmett, sapevo che era stato lui a ferirlo in quel modo...Lo feci mettere in piedi contro la sua volontà, era più alto di me, ma potevo ugualmente guardarlo negli occhi e sentirlo mentalmente maledirmi per quello che avevo fatto. Guardai Emmett disteso a terra, potei incrociare il suo sguardo sofferente, ma tornai immediatamente a guardare Felix...

- Ti ricambio la cortesia....questo è da parte di Emmett-

E senza pensarci troppo ed usando tutta la mia forza gli diedi un calcio alla gamba, che si spezzò dal resto del corpo, facendolo cadere a terra.
Mi spostai al centro di quello che era il campo da battaglia, quello che era la tomba di due grandi amiche, e quella che era stata la tortura per tutti gli altri. I miei amici finalmente erano tornati, si riuscivano a muovere, piano, ma riuscivano nuovamente a muoversi, mi guardavano...ed io mi girai ad osservare i miei nemici, e a quel punto gli feci provare un dolore tale, che gli si sarebbe stato impossibile dimenticare, un dolore tale che gli sarebbe rimasto marchiato a fuoco nella memoria...Li vidi accasciarsi tutti gridando dal dolore, poi andai da Demetri, che era vicino a dov'era poco prima Carlisle, e gli diedi un tale calcio da farlo sbattere contro un pino e farlo spezzare a metà. Poi urlai, un urlo liberatorio, delle parole liberatorie

- ORA CAPITE COSA POSSO FARVI? LO SAPEVATE ANCHE PRIMA, MA NO, I VOLTURI NON SI FERMANO DAVANTI A NULLA VERO? CON CHE SCOPO TUTTO QUESTO? QUAL'E' STATO LO SCOPO!!!??? ORA E QUI POSSO UCCIDERVI TUTTI QUANTI! SIETE SOLO DELLE MARIONETTE NELLE MIE MANI!...-

Presi un respiro profondo...e ripresi a parlare...in una maniera normale, e uscendo dalle loro teste. Li vidi sconvolti.....ma inerni

- Ma non sono come voi, per questo io non vi ucciderò. Penso che quello che abbiate provato sia abbastanza, la vostra sofferenza ed umiliazione si diffonderà in tutto il mondo, tutti i vampiri sulla faccia del pianeta sapranno che i Volturi sono stati sconfitti da una neonata, e che sono stati risparmiati quel giorno proprio da lei, perchè gli facevano pena, perchè è diversa da loro! Quello che vi ho fatto è stata solo una dimostrazione di ciò che potrei davvero compiere...ho fatto in modo che Caius uccidesse Alec, per vendicare Irina e Kachiri! Ma avrei potuto fare di più....Non voglio più sentire parlare dei Volturi, non voglio più rivedervi per tutta la mia esistenza, che questa possa essere breve o eterna. Ed ora...tornatevene da dove siete venuti...non sono venuta qui da un'altra dimensione per uccidervi...ma non mi tentate...-

E guardai Caius in quel momento, che capì al volo che avevo utilizzato le sue parole...Li vidi alzarsi piano ad ognuno per raggrupparsi vicino, non parlavano, non riuscivano a dire nulla...vidi che qualcuno aiutò Felix, e altri Jane, che sembrava scioccata...Improvvisamente ricomparve mia madre, che afferrò Aro per aiutarlo...quel gesto mi fece smettere di respirare....era così dannatamente assurdo...mi guardò intensamente....e a quel punto lasciai cadere io le mie bariere davanti a lei, facendole vedere tutti gli avvenimenti che mi avevano portata fino a lì. Dal libro che lessi, dalla mia fan fiction, dal mio amore per Edward...la mia morte...e poi il mio amore ricambiato, la prima caccia, il mio anno senza di lui e il tormento che avevo subito...

Non posso totalmente comprendere come tu abbia potuto abbandonare tua figlia, ma capisco l'amore che tu puoi provare per Aro, perchè io lo sento per Edward, non potrei esistere senza di lui. E perciò quel minimo posso comprenderti e perdonarti per avermi abbandonata...non so se io comunque avrei fatto lo stesso...non posso di certo recriminarti nulla. Ma sappi che ti perdono ugualmente, e che ti voglio bene mamma....grazie per l'aiuto....buona fortuna

Mi guardò sorpresa, triste e felice allo stesso tempo....

Sarai sempre la mia bambina.....

E scomparirono tutti davanti ai miei occhi....Sentii un piccolo rumore dietro alle mie spalle così mi girai di scatto, ancora con i sensi allerta, ritrovandomi tanti occhi puntati su di me...ma quelli più intensi erano davanti a me...Feci un passo avanti e fui subito davanti a lui con le mie braccia attorno al suo collo...lo baciai con impeto felice...era finita, ero viva e lui anche....

- Ti amo più di ogni altra cosa...-

- Oh amore mio, quando non ti ho vista più ti sei portata via la mia unica ragione d'esistenza....-

- Perdonami se ti ho fatto attendere così tanto prima di tornare....-

- Non importa amore mio...ciò che importa è che ora ci sei, sei viva, lo sono anch'io...mi hai salvato...-

- Ci hai salvato...-

Intervenne Eleazar sorridendomi stando in piedi a fatica, sorretto da Carmen che mi guardava anche lei piena di gratitudine

- Gracias...-

Gli sorrisi, sapendo comunque che era tremendamente dispiciuta nel l'aver perso Irina...Poi Edward mi strinse di più a se

- Ora torniamo a casa....dobbiamo guarire qualcuno...-

E senza preavviso spostai tutti all'interno di casa, non lasciando andare Edward, che mi bacio delicatamente sulla fronte....

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Capitolo 38
*** 37 ***


ED ECCOCI AL CAP. 37...ORMAI NON MANCA MOLTO, EH...CHE TRISTEZZA! PERO' PRIMA O POI TUTTO FINISCE GIUSTO?! MA DAI NON MI DEPRIMO, CI SONO ANCORA ALCUNI CAPITOLI DOPO QUESTO! RINGRAZIO COME SEMPRE Ladyanyablu E robygraz86 PER LE LORO RECENSIONI, E AGGIUNGO UN GRAZIE ALLA MIA BETA PER IL CONTINUO SOSTEGNO E AIUTO! GRAZIE CMQ CHI MI STA SEGUENDO IN ANONIMATO, E CHI HA INSERITO QUESTA FF FRA UNA DELLE LISTE! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA DEL CAP. 37! UN ABBRACCIO FORTE A TUTTI!


37



Esme si fiondò a prendere dei vestiti per i licantropi, che tornando umani erano rimasti nudi, ed erano quelli messi peggio di tutti. Quil aveva delle costole rotte, quando lo avevano stretto gli si erano spezzate, per fortuna senza procurargli altri danni. Leah aveva una spalla lussata, mentre suo fratello Seth aveva un braccio rotto, Sam aveva una gamba rotta oltre anche una ferità al fianco, e Jacob aveva una frattura allo sterno, ed altri tagli. Gli altri avevano solo dei grossi ematomi, per fortuna Carlisle aveva l'occorrente per aiutare tutti. Fra i vampiri quello messo peggio sicuramente era Emmett, anche se ci sorprese tutti mostrandoci un il sorriso, mentre Rose lo rimproverava chiedendogli se fosse divenuto pazzo

- Ma figurati...sono solo così soddisfatto da quello che ho visto. Non potrò mai dimenticare l'espressione di Felix ahahah-

- Tu sei fuori, ma ti rendi conto di come sei ridotto? Sei a pezzi!-

- E' comunque una grande soddisfazione AHAHAH-

Era da lui parlare in quel modo! Mi fece sorridere, come anche agli altri!
Un altro messo male era di certo Eleazar, gli avevano totalmente staccato un braccio, come Senna che invece non aveva una mano. Era alquanto inquietante a dire il vero vederli in quello stato. Mi ero andata a sedere sul divano, mentre osservavo Carlisle che si occupava di tutti, a dargli una mano si aggiunsero Garrett e Benjamin. Mentre lui metteva i punti al branco e li steccava, Garrett e Ben davano una mano ai vampiri. C'era Rose che teneva una mano ad Emmett mentre Garrett cercava di sistemargli il braccio sinistro, spostai lo sguardo e vidi Alice e Jasper che si stavano abbracciando coccolandosi a vicenda, il loro amore era palpabile in tutta la stanza. Kate, Tanya e Carmen erano vicino ad Eleazar mentre Ben cercava d'aiutarlo, erano preoccupate per lui, ma felici che non fosse successo di peggio...certo soffrivano anche loro per la perdita di Irina. A due passi c'era Zafrina accanto a Senna, nei loro occhi vedevo la disperazione...non tanto per la mano di Senna, quella sarebbe tornata a posto, ma la perdita di Kachiri di certo le aveva segnate...

- Edward, riesci a darmi una mano?-

Carlisle voleva che Edward lo aiutasse con le ossa rotte e le fasciature, mi lanciò uno sguardo mentre andava da suo padre. Anche lui aveva una ferita, ma sembrava che non gli creasse troppi problemi. Distolsi lo sguardo da lui quando mi si sedette di fianco Peter

- Come va?-

Fui sorpresa dalla sua domanda, non perché era lui ad avermela fatta, ma perché forse non ero pienamente in me, dovevo ancora metabolizzare tutto quello che era accaduto. Come andava?

- Non lo so...-

Gli risposi sincera, non lo sapevo

- Ti sentirai un po' scombussolata....-

- Sì anche, ma....mi sembra di non aver fatto abbastanza...-

Mi guardò inarcando le sopracciglia, per poi tornare normale, forse aveva capito a cosa mi stavo riferendo, forse perché guardavo le Amazzoni ed il clan di Denali...

- Hai fatto tutto ciò che potevi, nessuno si aspettava che restassimo tutti in vita, anzi, a dire il vero io credo che ad un certo punto ci siamo arresi all'idea che non c'era più nulla da fare.-

Mi girai ad osservarlo, e notai come tutti stavano prestando attenzione al nostro dialogo, cercando di far finta di nulla.

- Quando abbiamo visto che sei sparita, abbiamo subito percepito che c'era qualcosa di diverso, Alec e Jane potevano colpirci. Non hai idea di come mi sentissi frustrato ed inerme davanti a quello che stava avvenendo. Charlotte era poco distante da me immobile, sentivo gli altri gridare dal dolore, tu non immagini come mi sono sentito. Ma poi sei tornata, non mi aspettavo che riuscissi a tornare a dire il vero, non mi ero accorto della tua presenza. Ma quando ti ho sentita, quando ti ho vista, si è accesa una speranza...Tu eri quella speranza Bella! Non devi essere triste per Kachiri e Irina, loro non lo vorrebbero, e se fossero qui, se avessero ancora un momento, starebbero qui davanti a te, per ringraziarti, perché le hai vendicate, e più di qualsiasi altra cosa hai fatto in modo che non siano morte invano. La loro famiglia è ancora viva! Kachiri è morta per salvare sua sorella, e se esiste un paradiso per quelli come noi ora lei è lì, e da lì ha visto come sei corsa in aiuto della sua famiglia...di come ti sei messa davanti a Caius, di come eri pronta a sacrificarti! Mentre eri lì, volevo venirti a dare una mano, proprio come avevi fatto con me, io che ti avevo attaccata subito quando ti ho vista la prima volta, io che non mi fidavo di te... ma tu, non ci hai pensato due volte a venire ad aiutarmi. Come non ti sei spostata quando Caius ti stava per colpire, quando hai pensato prima di tutto ad allontanare Zafrina e Senna. E non hai abbassato i tuoi occhi dal tuo aguzzino. E sei riuscita persino a fermarlo! Ti sei solo distratta per quello che è accaduto nel mentre. Quando Irina è stata colpita, e a quel punto non potevi far nulla, le tue urla di rabbia e di dolore li abbiamo sentiti tutti, ma non si poteva evitare ciò che è accaduto. Tu, Bella, non potevi evitarlo. Ma ti sarà riconoscente, perchè quando sei andata a dargli una mano, quando hai fermato il dolore che sentiva e le hai detto che Tanya aveva bisogno di lei, tu gli hai dato quell'opportunità, quella di essere libera di scegliere, libera di agire. Non incolparti di nulla, perché se non fosse stato per te, io non sarei qui a parlarti, e nessuno sarebbe qui ad ascoltarci!-

A quel punto mi appoggiò una mano sulla spalla, mentre ormai tutti erano girati nella nostra direzione.

- Quando non ti ho vista più, quando ho visto che non tornavi, i miei pensieri non erano che tu ci avessi abbandonati, non l'ho mai pensato...il mio unico desiderio era che almeno tu restassi in vita, che arrivati a quel punto, sarebbe stato meglio che non tornassi. Ma ho visto che per te la vita di ognuno di noi vale di più della tua stessa esistenza. Grazie amica mia...-

E a quel punto andò accanto a Charlotte che gli sorrise dolcemente, per poi girarsi verso tutti...

- E' giunto il momento per noi di lasciarvi. Abbiamo bisogno di nutrirci per riacquistare le forze, e forse dovremmo seguire l'esempio della vostra famiglia. Buona fortuna amici miei...e grazie.-

Gli sorrisi.

Buona fortuna amico mio.

Gli dissi mentalmente, lo vidi sorridere e fare un piccolo inchino con la testa per poi scomparire insieme alla sua compagna. Mi sentii un po' meglio dopo le sue parole, lui che non credeva assolutamente in me, alla fine, era quello che mi aveva dimostrato più fiducia. Mi sentii leggermente triste che se ne fosse andato, ma era giusto così in fin dei conti.

- Forse è giunto il momento che andiamo via anche noi.-

- Hai ragione Vladimir, abbiamo anche noi bisogno di riprendere le forze.-

- Non dimenticando che abbiamo una vicenda da raccontare Stefan!-

Vladimir e Stefan erano con un sorriso stampato sul viso, totalmente soddisfatti di come si erano concluse le cose. Si alzarono all'unisono.

- Penso che ben presto tutti i vampiri sapranno quello che è accaduto qui.-

- Non dimenticate che i Volturi non torneranno mai qui, ma non posso essere sicura che non diano la caccia a voi.-

Dissi con un sorriso.

- Certo, ma questo non ci fa paura...-

- Ormai abbiamo avuto ciò che desideravamo...-

- E' stato un onore incontrarti...-

- … e fare la tua conoscenza...-

- … e naturalmente combattere al tuo fianco...-

- Grazie a voi per il vostro aiuto...-

- Carlisle...-

E in battito di ciglia erano andati via pure loro, inclinai leggermente la testa...erano due vampiri alquanto strani. Non mi trattenni

- Se fra mille anni io ed Edward diventiamo così, chiederò io stessa di sopprimerci....-

- Intendi che vi spostate contemporaneamente e che vi completate le frasi a vicenda?-

- Esattamente Alice!-

- Bellina aspetta un momento, prima fammi riprendere, così vi posso salutare per bene...ahahahah-

- Ehi, che vorresti dire Emmett?-

- Insomma, non è che tu ed Edward siate poi così lontani, ahahah-

- Emmett vuoi che ti stacco totalmente un braccio?-

- Su, su, stavo scherzando!-

Vedevo gli altri sorridenti davanti alla nostra buffa scenetta.

- Certo che se non fossimo arrivati noi...-

Intervenne improvvisamente Jacob, facendo spostare gli sguardi su di loro. Gli sorrisi, aveva ragione, eravamo certamente in difficoltà, erano arrivati al momento giusto.

- Penso che Caius si sia preso un accidente quando vi ha visto, lui che odia i licantropi!-

- Ma tu come fai a....eh...lasciamo stare....-

Commentò Eleazar, facendo ridere tutti...Come si potevano dimenticare che io sapevo tutto, o quasi?

- Quando abbiamo visto Leah sbattere contro quell'albero per poi tornare umana abbiamo pensato al peggio...-

- Ha ragione Maggie, abbiamo provato a controllare che fosse viva, ma non siamo riuscite a raggiungerla-

Sentivo ancora l'agitazione nelle parole di Siobhan

- Per fortuna aveva solo perso i sensi per il dolore-

- Tu Quil sei ridotto parecchio male!-

- Solo qualche osso rotto-

- Guariamo in fretta noi!-

Aggiunse Sam

- Quando siamo arrivati c'era una tale confusione! Ad un certo punto non ci stavo capendo più nulla!-

- Hai ragione Seth!-

Gli rispose Paul

- Ora forse è giunto il momento che anche noi andiamo, ci spiace non aspettare che guariate tutti-

Siobhan si avvicinò a Maggie per appoggiarle una mano sulla spalla, e lei di risposta le sorrise. Siobhan trattava Maggie proprio come una figlia, e forse era proprio così che la vedeva.
A quel punto Carlisle si avvicino a lei, e si strinsero la mano

- Grazie-

- Grazie a te mio vecchio amico!-

Maggie si avvicinò invece a me per stringermi la mano

- Spero di rivederti presto, e che questa volta sia per un'altra occasione, magari più piacevole-

Dicendo ciò lanciò un'occhiata a Edward per poi sorridermi

Mi alzai per stringerle la mano

- Grazie Maggie, lo spero vivamente anch'io!-

Si girò per andare da Siobhan che nel frattempo stava salutando un po' tutti, poi andarono verso la porta tranquilli

- Arrivederci amici-

E detto ciò anche loro si dileguarono...

- Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra-

Interruppe Jasper

- Sì è vero!-

Gli rispose Benjamin

- Tu e Bella soprattutto! Quando si stava dirigendo da Peter, ho visto chiaramente come hai fatto nascere quella scintilla. E' stato sufficiente per far in modo che lei riuscisse a manovrare la materia e dar fuoco ad uno di loro!-

- E' vero! L'ho sentita nella mia testa che mi chiedeva del fuoco, mi era dispiaciuto non poterle donare totalmente ciò che mi aveva chiesto, ma ciò che ho fatto era bastato per aiutarla!-

- In quel momento mi sembrava l'idea migliore!-

- E lo è stata! Hai pensato lucidamente!-

- Ma anche tu ed Emmett avete fatto un bel gioco di squadra contro Felix!-

- Mi sembrava in difficoltà e sono andato in suo soccorso...-

- A dire il vero ad un certo punto ho pensato che tutti i nostri bei piani fossero andati in fumo! E mi sembrava che tu fossi più o meno l'unico ad essere lucido!-

- No, non lo ero pienamente neppure io...mi sentivo davvero in ansia per Alice-

- Oh tesoro...come io ero in ansia per te! Cercavo di vedere in anticipo le mosse del mio avversario, ma ero distratta dalla mia preoccupazione per te-

- Non è stato piacevole vederti in ginocchio e inerme-

- Per me era uno strazio vederti soffrire, mentre io non potevo far nulla...-

- Certo che non hai dato molto retta ai miei insegnamenti Bella!-

Intervenne Eleazar, che oltretutto sembrava essersi ripreso totalmente. Il suo braccio era tornato a posto

- Come?-

- Insomma, ti sei lasciata andare all'ira!-

Sbuffai appena

- Vorrei ben vedere!-

- Ad un certo punto quando sei arrivata al culmine ho persino pensato che facevi secchi tutti...non solo i Volturi, ti ho vista esplodere!-

- Non è vero! Ero in me!-

- Davvero?-

- Certo, se no, come hai detto tu, avrei fatto secchi tutti!-

- Ti ho visto come una macchina da guerra, cinica e spietata....hai ucciso Alec senza battere ciglio....-

- Ti sbagli...-

- Che?-

- Non ho ucciso io Alec, io oggi non ho ucciso proprio nessuno!-

Mi guardò come se avessi detto una bestemmia.

- Ti vorrei far presente che Alec è stato ucciso Caius...A Jane ho staccato solo le braccia, e a Felix una gamba...-

- E non dimentichiamoci del calcione a Demetri! ahahah-

- E del dolore che ha fatto subire subito dopo a tutti loro!-

Commentarono Emmett e Rose

- Certo, ma non li ho uccisi!-

- Comunque abbiamo fatto un ottimo lavoro!-

Concluse Ben con un sorriso

- Che dici se ora andiamo?-

Benjamin si girò a guardare Tia e prenderle la mano

- Sì, è giunto il momento anche per noi....è stato elettrizzante combattere con te Bella!-

- Anche per me Benjamin, il tuo talento mi ha sempre affascinata. E' stato costruttivo!-

- Benjamin, avvisa Amun di come sono andate le cose. Non vorrei che si rifugiasse per secoli in qualche posto sperduto inutilmente-

- Lo farò, Carlisle-

- E aggiungi anche un grazie, è grazie a lui che in fin dei conti tu esisti e ci hai potuti aiutare-

- Grazie mille Bella-

- Spero di rivedervi presto!-

Disse Tia sorridendo

- Sarà così... Senza che ve ne rendiate conto un giorno vi troverete qui perché ho voglia di rivedervi!-

- Non c'è bisogno che usi il tuo talento per farci venire con la forza!-

- Ha ragione Tia, verremo con gran piacere, basta che entri nella nostra testa e ci dici che hai voglia di vederci!-

- Allora sarà fatto!-

- Ciao a tutti! E in bocca al lupo..-

- Dirlo in presenza di otto licantropi non è geniale!-

A quel punto ci mettemmo tutti a ridere, ed anche il gruppo che era stato preso in causa. Ancora ridendo Tia e Benjamin corsero via, come se altri saluti li avrebbero convinti a restare.

- E' meglio che anche noi andiamo.....-

Disse improvvisamente Senna

- Ormai la mia mano è guarita....-

Sentivo nella sua voce amarezza, e il mio sorriso si spense immediatamente, in fin dei conti avevano perso una sorella. Zafrina era in piedi con lo sguardo basso, ed io mi avvicinai a lei. A quel punto mi guardò intensamente, senza che dicesse nulla l'abbracciai forte, e lei ricambiò. Stava utilizzando il suo talento, perché non eravamo più a casa Cullen, ma ora eravamo nel bel mezzo di un meraviglioso prato fiorito. Era un regalo per ringraziarmi, ed io sorrisi.

- Grazie amica mia, oggi hai salvato non solo la mia vita e quella di Senna, ma hai vendicato Kachiri, e hai fatto in modo che la sua morte non fosse stata vana. Le parole di Peter erano giuste, e io ho creduto immediatamente in te, dal momento stesso in cui mi hai stretto la mano sorridente! Non so se è perché in fin dei conti sei da poco tempo vampira, o perché ci conoscevi già, ma hai ancora molta umanità in te Bella. Mi hai fatto ricordare cosa significhi. Spero che continuerai a sorridere e provare il tuo grande amore, spero che non cambierai mai. Che resterai un vampiro che si sente in colpa a bere sangue, che ha rischiato la sua vita per ciò in cui credeva, ha rischiato la vita per il suo amore, per la sua famiglia e per i suoi amici...Non ho parole per esprimerti la mia gratitudine.-

- Ma non devi Zafrina, non mi devi ringraziare. Quel che ho fatto l'ho fatto volentieri, non perché mi sentissi obbligata! Devo io ringraziare te per avermi appoggiata da subito...-

Sciogliemmo quell'abbraccio con tutti che ci guardavano...

- Spero di rivedervi presto, tutti voi-

E senza aggiungere altro lei e sua sorella andarono via. Il branco ci stava osservando incerto, forse stavano pensando che era giunto anche il loro momento d'andarsene.

- Voi vampiri siete davvero strani....-

Spezzò il silenzio Jacob

- Ci siamo fatti un'idea del tutto sbagliata sul vostro conto, certo non tutti sono come voi, ed oggi ne è stata la dimostrazione. Ma forse ora in poi non dovremmo più giudicare senza conoscere appieno...-

A quel punto Sam si alzò in piedi, barcollando per colpa della gamba rotta. Erano pronti anche loro ad andare.

- E' meglio che torniamo, saranno preoccupati...-

- Grazie mille Sam, grazie a tutti voi-

Disse Carlisle

- E' stato per una giusta causa....-

- E non avevamo molta scelta...-

Commentò sogghignando Seth, ricevendo uno scappellotto da sua sorella. A quel punto stavano uscendo mentre noi tutti li guardavamo, e mentre io seguivo la figura di Jacob, del mio amico, che in fin dei conti era stato pronto a sacrificarsi per me e per tutti noi. E probabilmente per quel motivo era andato a dare una mano proprio ad Edward, esclusivamente per me. Mi girai ad osservare Edward, che vidi assentire col capo intuendo il mio volere. Mi spostai immediatamente fuori, facendo girare tutto il branco stupito verso di me, mentre sapevo che i vampiri ci stavano guardando da dentro casa. Jacob tornò leggermente indietro per mettersi davanti a me.

- Credevo che non sareste venuti...-

- Come avrei potuto abbandonarti?-

- Grazie di tutto Jacob...-

Lo vidi guardarmi triste, per lui probabilmente era comunque una sconfitta, comunque sia stava soffrendo. Ma come far finire quel tormento? Poi mi venne un'idea...
Lo vidi stupito mentre allungavo una mano sul suo viso, in una carezza, lo vidi anche leggermente risentire del freddo delle mie mani, ma non si spostò ugualmente.
Gli entrai nella mente, glielo dovevo.

- Jacob, hai tutta la vita davanti a te, sarà piena di gioie, certo ci saranno giorni bui, ma li supererai a testa alta. L'amore che ora provi per me, riuscirai a provarlo per qualcun'altra, e quel qualcuno riuscirà a renderti pienamente felice ricambiando totalmente i tuoi sentimenti. Sei libero...-

Staccai il contatto della mia mano sul suo viso, e vidi che sbatté le palpebre più volte, come se si stesse svegliando da una specie di trance, mi guardava con occhi diversi ora. Entrando in lui avevo sentito quanto forte fosse il suo sentimento nei miei confronti, ma io lo ero di più, e sapevo che non era totalmente giusto, ma sbriciolai quell'amore, dandogli nuovamente la possibilità di riamare. Vidi che comprese ciò che avevo fatto, e come lo comprese lui, capì che lo compresero tutti.

- Resterai la mia migliore amica...-

Lo guardai sorridendo

- E se per caso Edward facesse qualcosa che non va, non trattenerti dal chiamarmi!-

- E verrai?-

- Certo, e come tuo buon amico andrò a picchiarlo!-

- Questa sarebbe divertente da vedere!-

- Naturalmente tu dovrai immobilizzarlo!-

- Certo, per far in modo che tu lo colpisca!-

- Vedo che hai capito!-

Ad un tratto mi abbracciò lasciandomi totalmente stupita...

- Edward è fortunato ad avere il tuo amore, come tu il suo...Vi auguro d'essere felici per sempre!-

A quel punto sciolse l'abbraccio...

- Puoi farmi un ultimo favore?-

Inclinai leggermente il capo perplessa...

- Siamo un po' mal ridotti... ti dispiacerebbe... farci tornare subito a casa?-

Adesso avevo capito cosa mi stava chiedendo, voleva che li teletrasportassi direttamente a casa.

- Ogni tuo desiderio è un ordine!-

E con un piccolo inchino con la testa li teletrasportai tutti a casa loro, per poi girarmi e rientrare in casa dove gli altri mi aspettavano. Mi si avvicinò immediatamente Edward

- Hai fatto una cosa bellissima per Jacob...-

- Ho pensato che sia più giusto che continui a vivere senza questo peso, non avrei mai potuto donargli ciò che desiderava e ciò che meritava.-

A quel punto mi girai ad osservare Eleazar che si mise in piedi, aveva il braccio totalmente guarito

- Allora è davvero finita...-

- No, è appena iniziata...-

Mi guardò sorridente capendo le mie parole

- E' andata meglio di quanto mi aspettassi...certo abbiamo avuto delle perdite importanti.-

- Irina rimarrà nei nostri pensamientos e nei nuestros cuori...-

Vidi Tanya abbassare lo sguardo, e lo stesso fece Kate, e a quel punto Garrett la strinse maggiormente a se. Ora non provavo nessun risentimento nei confronti di Tanya, le sarebbe servito l'amore di qualcuno, ma certo non poteva avere quello di Edward. Mi girai a guardare il mio amore per poi avvicinarmi a lei, che a quel punto alzò il suo sguardo su di me, mostrandomi quanto dolore aveva nell'anima.

- So che Irina era tua sorella da tanti anni, e nulla potrà mai fartela dimenticare, né nulla potrà toglierti il peso che tu stai vivendo in questo momento, ma siamo una famiglia...-

A quel punto mi guardò intensamente

- E noi ed io, ci saremo sempre se tu avessi bisogno. So che nessuno può sostituire Irina, ma sappi che ora hai una nuova sorella, Tanya.-

Vidi il resto della mia famiglia sorridere mentre lei mi guardava stupita.

- Grazie di tutto Bella. Solo il tempo potrà affievolire il dolore che provo adesso, ma sono felice di aver trovato una nuova sorella. E meriti le mie scuse per come mi son comportata nei tuoi confronti e in quelli di Edward. Ti ringrazio enormemente per quello che hai fatto per Irina, hai fatto in modo che non soffrisse più. Io ero lì totalmente impotente e poi sei arrivata tu, mi hai guardata e mi hai chiesto di fidarmi di te. Io, che sono sempre stata una vera stupida nei tuoi confronti, ti ho guardata e ho capito che eri l'unica che poteva aiutarla, e che comunque anche dopo il mio comportamento eri pronta per aiutarmi ed aiutare mia sorella. Ti ho guardata e ho fatto la cosa più giusta fidandomi di te.Grazie.-

- Forse ora anche per noi è giunto il momento di tornare a casa....-

Disse improvvisamente Garrett sorridendo a Kate, facendo capire che si era aggiunto un componente a quella famiglia

- Sembrerà strano...-

M'intromisi io girandomi verso Eleazar, che mi sorrise capendo, e lasciando gli altri perplessi

- Sarà strano non averti in giro dopo così tanto tempo, dovrò trovare qualcun altro da prendere in giro e far spaventare...-

- Me ne hai fatte passare di tutti i colori… Ma ci ho guadagnato di gran lunga, non mi sarei mai aspettato che potessi diventare una così grande amica. Sei ancora piccola e hai ancora molto da scoprire e da imparare, ma non ti sei mai arresa nell'anno che abbiamo trascorso insieme, e posso dire d'aver conosciuto il meglio ed il peggio di te Bella. Ci siamo detti tante cose, siamo divenuti confidenti, ed è vero che forse la convivenza forzata ha contribuito.-

- L'amicizia a volte nasce tra persone che si conoscono da lungo tempo, altre invece nasce per caso, e di certo la prima volta che ti ho visto non credevo che ci saremmo uniti così. Una cosa che durerà per sempre, perché mi hai davvero cambiata, mi hai migliorata regalandomi un'amicizia incondizionata. Quando credevo di non farcela, quando volevo semplicemente piangere perché non ce la facevo più, tu sei rimasto lì, accanto a me, consolandomi, dicendomi sempre parole sagge. E quando vedevi che avevo bisogno di ridere e di divertirmi non ti tiravi indietro, sapendo che stavo per combinarti chissà che disastri. Sì, sei stato un ottimo amico per tutto questo, come quando sapevi che ero fuori a guardare il fiume soffrendo, e tu non riuscivi a non preoccuparti. Che capivi appieno quando stavo pensando al mio amore per Edward, quando avevo paura che forse in quel periodo qualcosa poteva aver modificato ciò che lui provava per me, capivi la melodia che avevo nel cuore, e me la cantavi quando credevo di aver dimenticato le parole. E quando capivi immediatamente che, se stava piovendo, era perché mi sentivo triste e non potevo piangere, e l'unica cosa che riuscivo a fare era far piangere il mondo che ci circondava. E quante altre volte ho sbagliato e me lo hai detto sinceramente, subendo le mie reazioni da isterica pazza, correndo il rischio che ti facessi anche del male... ma tu, anziché arrabbiarti, ti avvicinavi scompigliandomi i capelli e regalandomi un sorriso...-

- Al primo impatto mi affascinava l'idea del tuo talento, e mi sono imbarcato in questa missione solo per quello. Ma poi ti ho conosciuto meglio, abbiamo avuto un po' di tempo per parlare, e così ti ho capita, scoprendo che eri una persona speciale, che lo sei, che tu abbia o no dei poteri. Ho riposto in te piena fiducia, ma anche tu hai fatto lo stesso. Abbiamo condiviso molti momenti, pensieri e sogni, virtù, dolori e gioie. Eravamo liberi di dire basta, di tornare qua, ma tu hai dimostrato una grande tenacia. Ho imparato di più in un anno con te che in tutti i miei secoli. Mi hai insegnato che la vita non è ciò che ci accade, ma è come reagiamo a ciò che ci accade. Il giorno del nostro rientro mi son spaventato non vedendoti, avevi così tanto voluto tornare, così ti sono venuto a cercare, per ore sono andato alla tua ricerca, fin quando finalmente non ti ho trovata in mezzo al bosco, molto distante da casa, vicino a un piccolo laghetto...eri seduta lì e ti stavi rispecchiando in esso. E improvvisamente mi hai detto che avevi bisogno di altro tempo....Ero scioccato da ciò che avevi detto, mi arrabbiai al primo impatto, non capendo cosa ti prendesse tutto d’un tratto. E penso che ti ricordi ciò che ti ho detto. " Non vuoi tornare da Edward? Sarà in pensiero vedendo che non rientriamo!". A quel punto ti sei girata fissandomi seria, e mi hai detto che prima dovevi fargli un regalo. Ho incominciato seriamente a preoccuparmi della tua salute mentale, finché non ti sei avvicinata a me e… mi hai....fatto vedere cosa intendessi... Sono bastati pochi attimi per capire, facendomi rimanere totalmente scioccato. Ti guardai senza parole, e mi dicesti tranquillamente..." Mi ero accorta di questo... e so che Edward resterà in pensiero, ma questo è troppo importante...Lui lo è. Nessuno sa cosa farei per lui...nessuno davvero sa, che se si potesse giuro venderei l'anima per lui". Così decisi che era giusto ed essenziale restare...è bastato un mese, e in quel mese mi hai donato il regalo che nessuno avrebbe potuto mai farmi. Per tutto questo ti ringrazio, e per tutto questo posso affermare che tu sei speciale Bella, e che mi rimarrà per sempre nel cuore la tua amicizia e il ricordo di te...-

Mentre diceva quelle cose avevo cercato di nascondere totalmente i suoi pensieri ad Edward e notavo appieno la sua frustrazione nel non capire, come in tutti quelli che ci stavano osservando.

- Qualcuno vuole spiegarci di cosa state parlando? Vi ricordo che noi non eravamo presenti!-

- Ha ragione Emmett, cosa ci state nascondendo?-

- Non posso dirlo Alice, Bella mi ha fatto giurare di non svelarlo....ma forse qualcosa posso dirlo....che dici Bella?-

- Mah, forse giusto un pochettino...-

- Bella si è esercitata pienamente e duramente per fare una bellissima sorpresa al suo fidanzato per il matrimonio che penso presto ci sarà!-

A quel punto io ed Eleazar ci mettemmo a ridere, capendo solo noi cosa significavano appieno le sue parole. A quel punto mi abbracciò affettuosamente...

Grazie mille amico mio

Penso che sarà il regalo più grande che tu possa donargli...

- Allora aspetteremo l'invito!-

Disse improvvisamente Kate

- Certo, ma poi anche noi aspetteremo quello di te e Garrett-

Aggiunsi io imbarazzando entrambi.

- Finalmente Eddy si sposa ahahah-

- Non mi chiamare così Emmett!-

- Ma non dimenticate che prima dovrete andare da Charlie!-

Si intromise Alice.

- Oddio, mi ero totalmente dimenticata di Charlie! Povero, pensa che io sia ancora in Europa!-

- E non sa che ti devi sposare!-

- E non lo sa neppure la Vale!-

- Insomma avete un gran bel da fare!-

Commentò Garrett sorridendo

- Perciò noi ora andiamo! Grazie di tutto Carlisle!-

- E' stato un piacere rivederti e avervi tutti qui, ma ora sappiamo che non passerà molto tempo che ci rincontreremo-

- Ben detto fratello-

E a quel punto tutti si scambiarono affettuosi saluti, e anche il clan di Denalai, con un componente in meno, ed uno in più, se ne andò, lasciandoci, dopo tanto tempo, semplicemente tra di noi.

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Capitolo 39
*** 38 ***


ECCOMI QUI CON IL CAP. 38! VOLERO RINGRAZIARE ORMAI COME SEMPRE LA MIA BETA robygraz86 CHE MI AIUTA A FAR SI CHE VOI POSSIATE LEGGERE UNA STORIA GRAMMATICALMENTE CORRETTA! E RINGRAZIARLA PER LE RECENSIONI CHE COMUNQUE MI LASCIA SEMPRE! UN GRAZIE SPECIALE VA ANCHE A  deba CHE MI HA SOSTENUTA FIN DALL'INIZIO, QUANDO UN BEL PO' DI MESI FA AVEVO INCOMINCIATO A POSTARE QUESTA FF! MA RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE STANNO SEGUENDO LA FF, CHI IN ANONIMATO E CHI INVECE L'HA INSERITA FRA UNA DELLE LISTE. GRAZIE MILLE A TUTTI! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA! SPERO VI PIACCIA! UN BACIONE




38




Era strano essere rimasti da soli, erano passate solo poche ore, ormai tutti erano andati via, eppure c'era ancora tanto da fare. Una delle cose più urgenti era andare da Charlie. Mi chiedevo come avrebbe reagito a vedermi, sicuramente mi aveva già vista cambiata e diversa, ma certo vedermi ora sarebbe stato ancora più scioccante. Forse aveva già intuito che c'era qualcosa di strano in me, già quand'era venuto a trovarmi, però forse gli sembrava che in fin dei conti stessi meglio, anche se ero per lui ancora in coma. Certo non potevo dirgli com'erano andate davvero le cose, ne quale fosse la verità, ma visto che avevo intenzione di andare con Carlisle ed Edward, avrebbe sicuramente percepito la somiglianza. E non solo avrebbe visto i miei occhi diversi e uguali a quelli loro, ma anche la mia pelle e la freddezza che la contraddistingueva, forse avrebbe notato qualcosa nei miei capelli, più mossi e più setosi, nei miei gesti e nei miei movimenti. Eleazar aveva cercato d'insegnarmi il più possibile, di farmi sembrare umana il più possibile, ma non poteva cancellare la verità, che forse era fin troppo palese. Era pur vero che tutti mi dicevano che non avevo perso il mio modo di fare, e anch'io ne ero convinta, ma non avevo mai davvero riflettuto su come gli umani potessero vedermi, di come ai loro occhi fossi comunque così diversa e strana rispetto a loro. E ora era giunto anche il momento in cui mi sarei dovuta confrontare con uno di loro, non dimenticando che per lui ero la sua bambina, e avrebbe di certo individuato ogni microscopico cambiamento in me. Ero sul divano a pensare, quando i miei pensieri furono interrotti dall'arrivo di Alice

- Bella!-

Alzai il mio sguardo su di lei, che mi stava sorridendo beatamente

- Che c'è?-

- Ho visto che fra un'oretta gli altri torneranno dalla caccia-

- Bene...-

- Ti volevo però porre un quesito-

La guardai aspettando che mi dicesse cosa aveva in mente

- Bianco o diciamo grigio?-

Ero perplessa

- Devo rispondere ad una domanda di cui non vedo la logica?-

- E dai Bella, non essere la solita guastafeste! Bianco o Grigio?-

- Bianco?-

- Bene!-

Bene?

- E dimmi, rosso o verde?-

- Oddio Alice, ma adesso cos'è sta storia?-

- Bella, per favore, è una questione cruciale!-

- Eh...vediamo, una volta avrei di certo detto verde, ma adesso direi rosso-

- Perfetto sì, lo direi anch'io!-

- Mah...se lo dici tu!-

- Ti sei sempre fidata di me, cos’è adesso tutta questa diffidenza?-

- Questa diffidenza dal fatto che mi fai domande che per me non hanno senso, e invece chissà cosa c'è sotto in realtà!-

- Ma sai che le mie sono sempre ottime idee!-

- Lasciamo perdere. Anzi non riesci a vedere come Charlie prenderà la notizia?-

- Potrei in effetti, come tu potresti convincerlo a reagire bene in fin dei conti!-

La guardai sorpresa e interdetta, non avevo proprio pensato a quell'eventualità...e non ci dovevo di certo pensare!

- Non mi sembra un'ottima idea a dire il vero, non mi sembra giusto...-

- Dai stai tranquilla Bella, penso che andrà tutto bene. Charlie ti vuole bene e gli basterà constatare che sei sana e salva...anche se non saprà in realtà che da quell'incidente non ne sei uscita tanto salva. Oh, stanno per tornare, hanno deciso che erano abbastanza pieni-

Mi girai ad osservare fuori, sapendo che parlava del resto della famiglia. Avevano deciso di andare a caccia perché avevano perso molte forze per la battaglia. A dire il vero avevano insistito che andassi anch'io, ma non ne sentivo il bisogno. Stranamente anche Alice aveva detto che si sentiva in piena forma, ed infatti sembrava davvero che lo fosse, anzi, sembrava più che altro...esaltata? Sì, forse era esattamente così...e la cosa mi preoccupava. Poi mi balenò in mente quale fosse il motivo, e la vidi girarsi verso di me

- Non incominciare Bella...-

Aveva visto qualcosa?

EDWARDDDD!!!!!

Gridai mentalmente così forte che per un momento ebbi paura che chiunque avesse dei poteri come quelli suoi mi avesse sentita! Sentii improvvisamente un gran rumore e la porta aprirsi.

- Che succede?!?-

Disse Edward guardandosi in giro allarmato, mentre gli altri stavano arrivando in quel momento. Alice sbuffò appena.

- Nulla Edward! Stai tranquillo!-

Lo vidi sondare probabilmente la mente di Alice, prima d'alzare gli occhi al cielo

- Ehi cosa succede?-

Chiese Emmett avvicinandosi, e lo guardai bene, abbassando lo sguardo sulla sua maglietta....sporca...luridamente sporca...di sangue. Se fosse stato possibile sarei sbiancata maggiormente a quella vista. Jasper avanzò con fare incerto, forse sentiva quello che c’era nell'aria

- Ehm...Bella...tutto ok?-

- Non mi sento molto bene....-

- Ma che succede?-

Chiese invece Rose. E a quel punto vidi Edward spalancare gli occhi, forse aveva intuito...

- Emmett, vai subito a cambiarti per favore!-

- Cosa?-

A quel punto si girarono tutti a guardarlo, arrivando a capire cosa c'era che non andava. Ma senza rifletterci sparì da sotto i loro occhi per ritrovarmi sulla mia bellissima spiaggia preferita, e per fortuna era buio! Come sempre il rumore dell'acqua mi rilassava...Ero totalmente concentrata sul quel suono, ma percepì ugualmente un altro rumore provenire poco lontano dalle mie spalle. Potei riconoscere perfettamente il pulsare di un cuore, mi girai sorpresa nel sentirmi chiamare.

- Bella?-

Davanti a me c'era un ragazzo, un ragazzo che avevo già conosciuto. Mi concentrai nel ricordare, poi improvvisamente mi venne in mente, Karim!
Mi guardava sorpreso, un po' perplesso, forse mi trovava cambiata, e fin dei conti lo ero.

- Ciao Karim! Da quanto tempo!-

Ci pensai per un momento, in effetti non era passato così tanto tempo, almeno per lui

- Sì....da quanto... Ti trovo...bene-

- Grazie!-

Non sapeva cosa dire, e io volevo sciogliere sicuramente l'imbarazzo, era stato così gentile e cordiale con me

- Ero passata a controllare se il mare fosse ancora salato!-

A quel punto lo vidi rilassarsi e sorridermi, non so cosa poteva pensare, ne cosa vedeva, forse ora credeva davvero fossi qualche creatura sovrannaturale, e non avrebbe avuto tutti i torti.

- E cosa mi dici, è ancora così?-

Gli sorrisi, facendomi venire in mente una strana idea.

- Tra poco valuteremo. Sai, sono contenta d'averti incontrato. Volevo davvero ringraziarti per ciò che hai fatto per me-

- Non mi sembra d'aver fatto poi molto!-

- Ti sbagli, mi hai fatto guardare le cose in una maniera differente, e se ora sono qui felice è anche grazie a te! Per questo ti ringrazio.-

- Che dire, sono lieto d'averti aiutata!-

- Vedo che hai un bicchiere, era per assaggiare il mare?-

- A dire il vero si è da poco conclusa una festa su una spiaggia qui vicino...-

- Posso prenderlo per un momento?-

Lo vidi perplesso avvicinarsi per porgermi il bicchiere. La mia mano sfiorò la sua, e vidi la sua espressione quando percepì la mia pelle ghiacciata, forse chiedendosi come fosse possibile che a quasi 40 gradi io fossi così fredda. Però non mi fece domande, non so come, ma mi sembrava che intuisse che c'era qualcosa di strano in me. Forse pensava fosse magia, e sempre forse, non voleva rovinare il momento. La mia idea era sicuramente malsana, ma mi sarebbe piaciuta l'idea che lui non si sarebbe potuto spiegare una cosa del genere, che .potesse pensare che fossi qualcosa di magico e divino. Mi avvicinai al mare e raccolsi con il bicchiere un po' di quell'acqua cristallina, rimasi abbassata dandogli le spalle, mentre manipolavo la materia, facendo scomparire da quell'acqua il sale. Mi alzai per guardarlo sorridente, mentre lui mi osservava incuriosito

- Prima che vada avevo intenzione di farti questo dono...-

E gli porsi il bicchiere, che lui afferrò deciso

- Hai chiesto alle gigantesse di smettere per un momento di produrre il sale?-

Ora il suo sorriso era divertito, incominciava a dubitare, o forse incominciava a pensare che fossi pazza, certo non credeva sicuramente che fosse possibile una cosa del genere. Gli sorrisi.

- Sarebbe davvero assurdo non trovi? Che dici, rimarrai con questo dubbio o assaggerai?-

E a quel punto gli passai accanto.

- Grazie di tutto Karim, buona fortuna.-

Mentre dicevo ciò lo vidi sorseggiare l'acqua.

- ...Ma...è...impossibile....-

Non fece in tempo a girarsi che io scomparvi, lasciandolo solo su quella spiaggia così divina per la sua bellezza, probabilmente con il pensiero che io fossi davvero un angelo o qualcosa del genere, capace di far divenire il mare dolce, e di svanire portata via dal vento. Era davvero una bella immagine. Mi ritrovai nuovamente in soggiorno, con gli altri che mi stavano aspettando, e per fortuna Emmett con una maglietta pulita!

- Ehi Bella! Ti dispiacerebbe avvisarci quando te ne vai chissà dove e in chissà quale dimensione? Non è piacevole non vederti più improvvisamente, e non riuscire a trovarti in nessuna delle mie visioni!-

- Oh, scusa!-

- Cos'è questo odore...?-

- Mmmh...sale?-

- Io non ci credo! Pensavo fosse uno scherzo quando dicevi di voler vendere il cocco sulle spiagge!-

- Ma smettila, il mare cristallino, una spiaggia quasi incontaminata... è il mio paradiso ideale! Quando ho voglia di rilassarmi e pensare è il posto ideale!-

A quel punto mi si avvicinò Edward tranquillo.

- Questo non toglie il fatto che mi fai morire di preoccupazione quando sparisci in questa maniera...-

- Ma tu non puoi morire!-

Lo vidi alzare gli occhi al cielo

- Non cambierai mai! Comunque riguardo al mare, potremmo pensare di farci una vacanza, ad esempio per il viaggio di nozze...-

- E magari andare sull'isola Esme?-

A quel punto mi osservarono tutti

- Bella è incredibile sul serio....-

Commentò Carlisle

- Non ti si può fare una sorpresa!-

- Oh....scusa....-

- Non ti scusare Bellina! E' divertente vedere come spiazzi Edward, non credo che nessuno ci sia mai riuscito! ahahah-

Era bello vedere finalmente un po' di relax e spensieratezza! In fin dei conti era passato davvero molto tempo dall'ultima volta, anzi non mi ricordavo neppure quand'era stata! Restammo a parlare e a ridere tutta la notte, ritornando anche a parlare della battaglia contro i Volturi. Emmett era soddisfatto per quello che avevo fatto a Felix, anche se avrebbe preferito farlo lui stesso. Jasper affermava che se non ci fossero stati i licantropi sarebbe stato più difficile vincere, e continuava a dire che il lavoro di squadra fra me e Benjamin era stato il migliore. Naturalmente venne fuori anche che era a dir poco disperato dal fatto di non poter far nulla quando Alice era in quello stato catatonico. Esme disse che stava soffrendo più nel vedere che la sua famiglia stava male, piuttosto che per quello che le stava capitando...e c'era d'aspettarselo, Esme era la mamma per eccellenza! Carlisle intervenne dicendo che si sentiva in colpa per quello che stava accadendo, che si sentiva responsabile, e dovetti sforzarmi non poco per fargli capire che lui non centrava completamente nulla. Rose invece disse che si era disperata nell'aver visto com'era conciato Emmett, e si sentiva frustrata per non poter comunque far nulla. Poi ci fu Edward che disse di sentirsi disperato per quello che stava succedendo, che si sentiva responsabile di tutto, perché era stato lui a trasformarmi, disse che se non fosse stato egoista tutto ciò non sarebbe accaduto. Ci rimasi un po’, come tutti, infatti restammo in silenzio. Finché non lo spezzai dicendo che se non fosse stato egoista come credeva, io sarei morta quel giorno, e che in quel momento non sarei stata lì con loro. Aggiunse anche che era rimasto scioccato nel vedermi sparire con mia madre, che si era preoccupato, e che aveva incominciato a pensare non vedendomi tornare che fosse accaduto il peggio. E nel momento in cui credeva che la sua esistenza fosse arrivata alla fine, sperava solamente che Dio, se esisteva, avesse pietà almeno della mia anima. Ero rimasta totalmente sconvolta dalle sue parole, e di quello che pensò quando gli giunse la mia voce. Credeva sul serio si essere morto e di essere in paradiso, dove io lo stavo attendendo. Non resistetti dall’abbracciarlo con impeto, singhiozzando per le sue parole. Come poteva essere che lui, con un cuore così grande, potesse davvero amarmi fino a quel punto? Cosa avevo mai fatto per meritarmelo? Smettemmo di parlare quando vedemmo che si stava schiarendo il cielo, ormai mancava poco e saremmo dovuti andare da Charlie. E cominciò a venirmi il panico.

- Bella sei perfetta, stai tranquilla andrà tutto bene!-

- Alice, come fai a dirlo! Oddio, per me gli viene un infarto!-

- Come fai a chiedermi come ne sono sicura? Io sono sempre sicura!-

- Bellina, Alice ha ragione!-

- Stai tranquilla Bella, nel caso è più facile che gli venga un infarto quando gli dici che vuoi sposare Edward!-

- Giusto Jasper! Anzi io scommetto...-

- AH NO! Ora non incominciate a scommetter su una cosa simile!-

- Bella andiamo?-

Mi chiamò Edward, ed io andai verso di lui lanciando un'occhiataccia a quei due che stavano davvero scommettendo sulla causa dell'attacco di cuore di Charlie! Ma come potevano scommettere su una cosa del genere?

Prendemmo la Mercedes nera di Carlisle, lui si mise alla guida con di fianco Edward ed io mi sedetti dietro.

- Bella, vedrai che andrà tutto bene-

- Me lo auguro Carlisle...-

Restammo in silenzio per tutto il viaggio fino a casa di Charlie. Mi fece uno strano effetto vedere quella piccola casetta, sembrava non fosse cambiato nulla, c'era ancora parcheggiato il mio pick up proprio dove l'avevo lasciato… Era abbastanza inquietante. Scendemmo dalla macchina con calma, Edward mi aprì la portiera facendomi nascere un piccolo sorriso, che svanì però immediatamente.

- Sei pronta?-

- Ci sono alternative?-

E detto ciò lo superai per andare verso la porta, chiedendomi se fosse il caso di bussare o entrare direttamente. Mentre mi ponevo quelle assurde domande, vidi aprirsi la porta da sola. Beh, non proprio da sola. Davanti a me c'era Charlie con la divisa da poliziotto, probabilmente stava uscendo per andare a lavoro, in fin dei conti, che ore erano? Ok, non era certo il momento di pensare a certe cose. Alzai lo sguardo sui suoi occhi, che sembravano vedere un fantasma. Non so per quanto restammo così, immobili, semplicemente ad osservarci, e poi prima di metabolizzare i suoi gesti mi abbracciò con slancio.

- Oh, che Dio sia lodato! Bella, bambina mia....-

Lo sentii singhiozzare.
Sembrava non volersi staccare, certo ero felice anch'io di vederlo, ma mi resi conto che era troppo vicino. A quel contatto improvviso il suo profumo mi entrò nelle narici, scendendomi giù per la gola come una vera cannonata. Mi sentivo bruciare dentro, la gola era in fiamme, ed il veleno era abbondante sulla mia lingua. Forse sarebbe stato meglio che mi fossi nutrita prima d'incontrarlo, avevano ragione in fin dei conti, ma non potevo pensare davvero a Charlie in quel modo, a quell'uomo che era stato in quel poco tempo davvero il padre che avrei voluto.

Aiutatemi...è troppo vicino!

Lanciai quel pensiero sia ad Edward che a Carlisle, dovevano aiutarmi! E per fortuna Carlisle intervenne.

- Charlie, Bella ha bisogno di tranquillità, è ancora debole...che dici se entriamo in casa?-

Come se si fosse risvegliato Charlie si rimise dritto guardando oltre le mie spalle.

- Sì, scusami Bella...certo, entrate!-

Andammo in soggiorno per sederci sul divano, e vidi immediatamente l'occhiataccia che mandò Charlie ad Edward quando si sedette lui al mio fianco, però non disse nulla e si accomodò sulla poltrona di fronte a noi, mentre Carlisle si sedette sull'altro divano adiacente al nostro. A quel punto vidi perfettamente Charlie osservarmi e cogliere in me tutti i cambiamenti, che forse poco prima non aveva notato. Restammo in silenzio non so per quanto, sentivo il suo cuore galoppare freneticamente, e di certo la cosa non mi tranquillizzava, anzi! Sapevo cosa vedeva, non mi ero neppure preoccupata di mettermi le lenti a contatto, i miei occhi color ambra, la mia pelle perfetta e color avorio, i mie capelli più lucenti, e ancora non avevo parlato, perciò non aveva udito neppure la mia voce.

- Papà...-

Lo vidi spalancare gli occhi, non so se per la sorpresa o per lo spavento o magari per entrambe le cose. Vidi che mandò giù la saliva prima di parlare...

- Ieri sera è passato, Jacob...-

 Che? Jacob era passato a casa di Charlie?

- Come mai?-

Lo vidi nuovamente stupirsi per la mia voce, così diversa da quella che ricordava.

- Mi voleva parlare di te...mi ha detto che ti aveva vista...-

Ora mi sembrava tutto più chiaro e forse più sconvolgente. Jacob aveva detto a Charlie di avermi vista, ciò significava che lui era a conoscenza che ero già a Forks, almeno dal giorno prima. Ma cosa poteva avergli mai detto? Forse lo voleva preparare psicologicamente?

- Perché non sei venuta subito a casa? Non voglio sapere altro Bella, ma io ero qui, in pena per te...-

Lui sapeva, sapeva più cose di quanto potevo credere, allora perché continuare a mentire? Certo, mi aveva chiesto in una maniera velata di non dirgli la verità palesemente...

- E' complicato da spiegare...-

Guardai leggermente Edward.

Lo sa?

E a quel punto mi concentrai sulla sua mente.

Non è completamente a conoscenza dei dettagli, ma sa che non sei più quella di prima. Non è spaventato comunque.

- Voglio che tu sappia che non sono venuta prima, non perché non tengo a te, ma perché era meglio così, sia per me, che per te.-

- Sei andata davvero in Europa?-

Abbassai lo sguardo sulle mie mani per poi parlare.

- La domanda più giusta da porsi è... Chi uscirebbe vivo da un'incidente come il mio?-

Alzai il mio sguardo su di lui, che sembrava sconvolto ed abbastanza pallido, sapevo anche che Carlisle ed Edward forse non erano pienamente d'accordo su ciò che stavo dicendo, ma mi sembrava giusto e loro non volevano interferire. A quel punto si intromise comunque Edward.

- Capo Swan, al di là di tutto ora Bella è qui davanti a lei....-

Non spostò lo sguardo da me per rispondere

- E sicuramente di questo ringrazierò ogni giorno.-

Era un padre fantastico, non gli interessava che non ero umana, non gli importava nulla di tutto il resto, bastava che io fossi ancora con lui. Lo guardai felice per le sue parole, e lui mi ricambiò con un sorriso felice. Ora potevo sentire come anche Edward e Carlisle avessero ripresero a respirare regolarmente.

- Ma c'è qualcosa di più da festeggiare-

Dissi improvvisamente.

- Cosa c'è di più importante di te?-

- Capo Swan....-

Rispose Edward, facendo sì che Charlie lo incominciasse a guardare male, e non pensavo neppure di sbagliare azzardando a dire che aveva guardato per un momento la fondina appesa al muro.

- Volevo che sapesse che ho chiesto a Bella di sposarmi, e che lei ha accettato. Volevamo la sua benedizione.-

Mi trattenni dal ridere mentre vidi Charlie incominciare a guardare malissimo Edward e me, ma la cosa più divertente era come Edward aveva posto la cosa. Volevamo “la sua benedizione”, ma si usava ancora? E poi che avrebbe fatto se Charlie gli avesse risposto di no? Avrebbe rinunciato a sposarmi? Vedevo Charlie osservare Carlisle, forse sperava che da padre, anche lui avesse qualcosa da dire... forse che io ed Edward eravamo troppo giovani? Forse di certo io, ma Edward...

- Non siete...insomma...troppo giovani? Ci avete riflettuto attentamente? Al giorno d'oggi i divorzi per matrimoni troppo precoci sono numerosi...-

- Ci abbiamo riflettuto parecchio. Ho aspettato Bella per tutta la mia vita...-

A quel punto lo vidi turbato dalle parole di Edward...forse potevo capire la ragione

- La amo, e le resterò accanto per sempre, mi prenderò cura di lei-

- Che dire....-

Prese un respiro profondo, forse per non svenire.

- Non mi sembra giusto che io interferisca se è davvero ciò che desiderate. Bella, lo vuoi veramente?-

- Più di ogni altra cosa all'universo.-

- Allora non mi resta che darvi la mia benedizione. Ma Edward, sappi che se mai la farai soffrire ti verrò a dare la caccia anche se tu fossi dall'altro capo del mondo!-

- Mi darei io stesso la caccia se dovesse capitare.-

A quel punto vidi Edward alzarsi e lasciare il posto accanto a me libero, forse aveva letto i pensieri di Charlie e aveva visto che voleva mettersi accanto a me. Mi prese cauto le mani e lo vidi rabbrividire al contatto con la mia pelle gelata al confronto con la sua, ma non sciolse quel legame, anzi, strinse le mie mani con più vigore.

- Spero che questa scelta ti renda felice Bella, penso che sarei dovuto essere più presente nella tua vita...Ho sempre avuto paura che incontrassi un ragazzo, ti sembrerà assurdo, ma a volte non ci dormivo la notte, anche quando sapevo che tu eri da Alice, e da lei c'era proprio Edward. Ma comunque il giorno dopo non ti facevo domande, non ti chiedevo mai com'era andata, ma non perché non m'interessava, ma per la paura che tu ti stessi avvicinando tanto alla famiglia Cullen perché ti trovavi bene con un ragazzo che per me non ti meritava. Forse sembravo a tutti sempre molto severo, pronto a discutere, e forse è anche vero, ma quando tornavo a casa, dopo una giornata pesante eri l'unica a farmi ritornare il buon umore. Bella, ti amo come non ho mai amato niente nella mia vita, resterai la mia bambina… E ora ti sposerai, chiedendomi di compiere il sacrificio più grande della mia vita, portarti all'altare e guardarti da dietro mentre ti lascio la mano. Ma di una cosa non dovrai mai scordarti: se un giorno dovessi attraversare un momento difficile e ti reputerai sola come mai magari ti è successo, non trovandoti nessuno accanto, basterà solo che tu ti giri per guardare indietro... Troverai un uomo solo, tuo padre...-

A quel punto lo abbracciai forte, cercando di non fargli male, gli volevo davvero un gran bene. Era il padre che avrei sempre voluto, non gli sarei mai stata abbastanza debitrice per tutto ciò che aveva fatto per me. Mi aveva donato una famiglia quando ormai credevo non esistesse.
Fu alquanto complicato convincerlo che mi sarei trasferita a casa Cullen, non era d'accordo, finché Carlisle non gli disse che era necessario, e probabilmente in quel momento capì che era davvero così, che non era possibile che io potessi restare a vivere con lui. Sentii una strana fitta quando entrai in macchina vedendolo sull'uscio della porta mentre mi guardava andare via. Mi tornarono a galla dei ricordi, la prima volta che l’avevo visto e mi ero spaventata, naturalmente non lo avevo riconosciuto e avevo gridato come una pazza. O le nostre cene insieme, o quando ero caduta dalle scale solo per fare colazione insieme a lui. Nulla mi avrebbe mai potuto far dimenticare certe cose.

Quando tornammo a casa, annunciai ad Emmett e a Jasper che Charlie stava bene, e li vidi scambiarsi qualcosa che non vidi perfettamente. Solo dopo Rosalie mi spiegò che Jasper aveva perso perché credeva che non fossi in grado di trattenere i mie impulsi da vampiro, ed Emmett aveva anche lui perso perché aveva scommesso che Charlie ci rimanesse secco dalla notizia del mio matrimonio. Erano davvero assurdi!

- Bella!-

Mi girai in direzione di Alice, mentre Edward si avvicinava per abbracciarmi e alzare gli occhi al soffitto.

- Hai già pensato alle tue damigelle? Quante saranno?-

- Che? Alice a dire il vero non ho proprio pensato a nulla che riguarda al mio matrimonio!-

- A parte il viaggio di nozze vorrai dire!-

Sbuffai.

- Suvvia, dai, a chi hai pensato?-

Mi girai a guardare Edward.

- Tu quanti testimoni vuoi?-

- Io a dire il vero avevo pensato a Emmett e Jasper, potrebbero farmi loro da testimoni...-

- Oh cosa sentono le mie orecchie!-

- Emmett non essere così stupito, sapevo che te lo aspettavi e lo volevi!-

- Sei un guastafeste!-

- Tu Jasper? Che dici?-

- Sarò ben felice da farti da testimone Edward! Non credevo a dire il vero che sarebbe mai successo!-

- Ah grazie...-

- Allora anch'io due direi. Una sarà naturalmente la Vale....a cui devo ancora dire com'è andata e che mi devo sposare, e l'altra potresti essere tu Alice....sempre se non ti dispiace-

- Bella, speravo che tu me lo chiedessi!-

- Come se non l’avessi saputo già...-

- Non fare la guastafeste! Sono così felice!-

- Rose... so che sai suonare il piano, mi piacerebbe che suonassi tu al nostro matrimonio!-

- Dici sul serio? Ne sarò davvero onorata!-

- Perfetto! Allora Bella, è meglio che ora tu vada ad avvertire Lofo, poi dille che dovrà venire qua visto che devo prenderle le misure per il vestito da damigella!-

- Penso che se vi conosceste meglio diventereste grandi amiche voi due, siete uguali!-

- Che vuoi dire con questo?-

- Niente, lasciamo stare. Comunque sì, è meglio che io vada da lei, sarà in pensiero in effetti....-

- Non la vuoi avvisare prima?-

- No amore, le voglio fare una sorpresa!-

- D'accordo, però non mi fare stare in pensiero!-

- Stai tranquillo, ho intenzione di tornare, ricordati che ci dobbiamo sposare in fin dei conti-

- Certo Bellina, magari torni, poi magari sparisci nel momento che devi dire sì?-

Sia io che Edward guardammo malissimo Emmett in quel momento, che per tutta risposta rise a crepapelle

- Anche voi due siete decisamente perfetti insieme! AHAHAHAH-

- Emmett sei una causa persa!-

E senza aggiungere altro diedi un bacio a Edward e sparì per ritrovarmi in camera della mia più grande e cara amica… che non si era neppure accorta della mia presenza.

- Troppo impegnata?-

La vidi girarsi improvvisamente forse spaventata. Aveva gli occhi rossi, come se avesse pianto per chissà quanto tempo, ed appena mi vide corse ad abbracciarmi incominciando a piangere a dirotto, e facendomi preoccupare incredibilmente

- Vale ma che succede? Cos'hai? Va tutto bene? Stai bene? E' successo qualcosa?-

- ISAAA! Non sapevo se eri viva....o Dio ti ringrazio!-

Era disperata...per me? Credeva che mi fosse accaduto qualcosa…

- Vale calmati, va tutto bene, sto bene....-

- Non sapevo nulla, non avevo nessuna notizia, avevo provato a chiamare Edward, ma aveva il cellulare spento. Pensavo che ti fosse accaduto qualcosa, che fossi morta! Lo capisci? Perché non mi hai chiamata, un messaggio, sono morta di paura! Non sapevo cosa fare, a chi rivolgermi....-

Non so quanto a lungo dovetti scusarmi e tranquillizzarla, mi sentivo terribilmente in colpa, non avevo riflettuto su quello che poteva pensare non sentendomi e perciò non sapendo nulla. Riflettendoci mi diedi della sciocca, perché se mi fossi messa per un momento nei suoi panni avrei reagito nello stesso modo, anzi, forse peggio....Quando si fu calmata, decisi di raccontarle per filo e per segno quello che era successo. Rimase sconvolta quando le raccontai della battaglia, della morte di Irina e Kachiri. Le vennero nuovamente le lacrime anche se non le aveva mai conosciute. Raccontai di come avevo cercato di aiutare tutti, e di quando mia madre mi aveva portata nell'altra dimensione. Rimase scioccata da quello che le rivelai, e ora sembrava comprendere meglio il comportamento strano del mio vero padre. Le parlai del nostro piano, e di quando ero tornata sul campo di battaglia, della scena che mi ero trovata davanti. Le confessai che in quel momento una furia cieca si era impossessata di me, vendicandomi suoi Volturi. Le dissi di come avevo fatto uccidere Alec da Caius, di come avevo staccato gli arti a Jane, del calcio a Dimitri e la vendetta su Felix dopo quello che aveva fatto ad Emmett. La vidi percorsa da un brivido alle mie descrizioni, forse era troppo per lei, ma voleva saperlo comunque. Non si aspettava che mia madre stesse con Aro, e fu comunque felice che nessun'altro si fosse fatto più male, o più che altro non fosse morto. Per alleggerire il discorso poi le diedi la notizia del matrimonio, e a quel punto divenne un’esaltata! Stava già programmando come dovevano svolgersi le cose, era davvero troppo simile ad Alice. Poi rimasi stupita quando mi fece vedere il piccolo e bellissimo anello alla sua mano, Brad aveva ufficializzato la cosa! Non potevo crederci! Aveva nuovamente le lacrime agli occhi, ma per la felicità questa volta. Ma mi disse che non si era sentita pienamente soddisfatta per non avermelo potuto raccontare subito. Ero troppo felice per lei, si meritava tutto l'amore di questo mondo. Naturalmente poi le dissi che la volevo come testimone, e che Alice le voleva prenderle le misure, ed era ancora più esaltata all'idea d'indossare un vestito fatto da Alice apposta per lei!

- Allora il viaggio di nozze si svolgerà all'isola Esme? Posso solo immaginare quanto possa essere fantastica! Ed è lì che gli darai il tuo regalo?-

- Certo!-

- Sarà il più bel regalo che qualcuno possa mai fargli...-

- Lo spero!-

- Lo sai! E poi....-

- Poi cosa?-

- Bè, sì insomma, ci sarà la prima notte di nozze!!-

La guardai senza parole

- Non mi dire che non ci hai pensato!!! Sei sempre la solita!-

Restammo a ridere e scherzare per un bel po', finché non le dissi che Edward mi stava aspettando, e che forse stava diventando isterico non vedendomi tornare, anche perché gli avevo detto che avrebbe avuto mie notizie! Ci salutammo dicendoci che ci saremmo viste presto, perché c'erano moltissime cose da preparare e da fare. La salutai e tornai a casa, dove in soggiorno mi attendeva il mio miracolo personale che appena mi vide, sorrise.

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Capitolo 40
*** 39 ***


ECCOMI CON IL CAP. 39
COME SEMPRE VOLEVO RINGRAZIARE LA MIA BETA
robygraz86 CHE ANCHE CON MILLE COSE DA FARE, RIESCE A STARE DIETRO A QUESTA FF. MA VOLEVO RINGRAZIEARE ANCHE Ladyanyablu - deba - Lady blue  CHE MI SOSTENGONO CON LE LORO RECENSIONI, CHE MI FA DAVVERO PIACERE RICEVERE! GRAZIE MILLE! MA UN ALTRO GRAZIE VA COME SEMPRE ANCHE A CHI HA INSERITO QUESTA FF FRA LE PREFERITE, QUELLE DA RICORDARE O FRA QUELLE DA SEGUIRE! GRAZIE ANCHE A CHI SEMPLICEMENTE LA LEGGE! OK, ORA VI LASCIO AL CAP. SPERO VI PIACCIA E CHE VI FACCIA SORRIDERE! UN BACIONE A TUTTI





39



Il mese che susseguì fu a dir poco stressante. Alice sembrava ogni giorno sempre più su di giri, come anche Esme e Rosalie! Lofo era venuta quasi tutti i giorni sotto richiesta, o minaccia nei miei confronti che dovevo andarla a prendere, da parte di Alice. Si chiudevano per ore in una stanza della villa, ed ogni tanto da fuori si sentiva dire " che idea fantastica"! Naturalmente Alice mi aveva detto che Edward non doveva saper nulla, perciò di tenere a bada il suo talento nei confronti di lei e di Vale. Entrambe si erano messe a prendere le misure di tutti! Dalle mie a quelle di Edward, a quelle di Charlie, e di tutta la famiglia! Avevano pianificato ogni cosa! Lasciando me ed Edward all'oscuro!

- Vorrei sapere almeno quanti siamo Alice!-

- A parte te ed Edward è un matrimonio intimo saremo solamente trentatre-

- Trentatre? Solamente tu dici?-

- Bè, sì Bella, sai che in certi matrimoni si arriva anche a cento invitati? Noi non avremo bisogno degli inviti perché ci penserai tu, per il cibo ce ne sarà a volontà anche se non saranno in molti a mangiare in effetti! La Lofo mi ha detto che sarebbe stato meglio fare un buffet, almeno non si noterà che non mangiamo!-

- Come se tutti quelli che hai in mente non sappiano che noi non mangiamo Alice-

S'intromise Edward alzando gli occhi al cielo

- Non importa! Poi ricordati che c'è Charlie! Lui non sa tutto! Ormai comunque manca una settimana, perciò Bella, vorrei che incominciassi ad avvertire gli invitati-

- Che sarebbero?-

- Oddio Bella che domande! Naturalmente tutti i vampiri che hai conosciuto finora! Poi tutti i licantropi! Cosa pensavi?-

- Perciò mi stai dicendo che devo cercare le menti di tutti quanti e dirgli che sono invitati al mio matrimonio?-

- E' complicato da capire?-

A quel punto arrivarono Emmett e Jasper

- Ehi, che state combinando?-

- Bella sta per invitare gli altri!-

- Grandioso Bellina!-

- Sì, grandioso! Vado a sedermi sul divano per concentrarmi!-

- Fai pure, ma sbrigati!-

- Ah, pure?-

Sbuffando mi sedetti sul divano con Edward di fianco

- Pensi di farcela? Sono tanti-

- Dubiti di me?-

- Non potrei mai-

A quel punto mi concentrai, la questione non era che erano tanti, ma che si trovavano a delle distanze incredibili, e in fin dei conti non sapevo esattamente dove trovarli. Sentivo il mio potere scivolare via da me, e strisciare in giro, potevo percepire come tutti mi stessero osservando incuriositi, ma avevo altro a cui pensare. Lanciai il mio potere alla ricerca delle menti che, grazie alla conoscenza che avevamo avuto, potevo riconoscere fra milioni di altre. Fui quasi sorpresa di sentire per primo Eleazar! Mi venne un sorriso, poi gli entrai nella testa

Eleazar...

Lo sentii stupito, forse si stava guardando attorno non capendo chi lo avesse chiamato, non capendo perfettamente che la voce proveniva direttamente dalla sua testa

Sono Bella...

A quel punto sentii la risposta

Bella! Sei tu?! E' incredibile! Dove sei?

Sono a casa naturalmente.

Accipicchia, stai comunicando da Forks?

Sì...ti volevo dire che fra pochi giorni ci sarà il mio matrimonio con Edward, e tu e tutta la tua famiglia siete invitati! Non credo che Alice accetti un no!

Ma noi non avremmo neppure pensato di dare un no come risposta

Siete invitati tutti! Tu e Carmen, Tanya, Kate e Garrett

Saranno tutti entusiasti all'idea.

Me lo auguro, vi stiamo aspettando! Ora però ti devo lasciare, devo andare alla ricerca anche degli altri!

Stai tranquilla, adesso vado ad avvisare, saremo presto da voi.

Ed ecco che uscii dalla sua testa per mettermi nuovamente alla ricerca degli altri, comunicando prima ai presenti che i primi c'erano

- Eleazar, Carmen, Kate, Garrett e Tanya saranno presto qui...-

- Fantastico!-

- Bellina sei un fenomeno!-

- E' straordinario ciò che riesce a fare!-

- Amore sei stanca?-

Scossi il capo e continuai imperterrita...ed ecco che riconobbi in lontananza la mente di Tia e Benjamin, il mio potere entrò in loro come un fulmine

Ciao Tia, ciao Ben

Ora le nostre tre menti erano collegate

Bella?

Sei davvero tu? Ma dove sei?

Sono a casa Cullen naturalmente! Scusate se sono entrata in questa maniera spudorata nella vostra mente, ma dovevo trovarvi.

Non ti preoccupare, ma cos'è successo?

Stai tranquilla Tia, nulla di grave, anzi! Volevo dirvi che fra pochi giorni ci sarà il matrimonio fra me ed Edward, e vorremmo che voi ci foste.

Certo! Ci mettiamo subito in marcia!

Grazie mille amici.

E scivolai fuori da loro.

- Ci sono anche Benjamin e Tia-

Senza aspettare che commentassero ero già alla ricerca degli altri, e trovai quasi subito Peter e Charlotte

Ciao Peter sono Bella, sono a casa Cullen.

Avevo già risposto ad una domanda che sarebbe arrivata di certo.

Bella?

Sì...ti sei già dimenticato di me Peter?

Certo che no! Ma è così strano, ormai mi ero ripreso dalla volta che eri entrata nella mia testa.

Oh scusa, ti ho cercato solo per avvertirti che fra qualche giorno c'è un matrimonio da queste parti, cioè il mio e di Edward, vorremmo davvero che te e Charlotte ci foste.

Certamente! Contaci, stiamo già arrivando!

Scivolai fuori anche dalla sua testa sapendo che la mia intrusione non doveva essere stata piacevole per lui. Questa volta non avvertì gli altri, e continuai, trovando la mente di Maggie

Maggie...

Bella!

Ciao, scusa per questa improvvisata.

Non dirlo neppure per scherzo, sono felice di sentirti.

Anch'io! Volevo chiedere a te, a Siobhan e Liam...se verreste al mio matrimonio.

E' vero! Ma certo! Quando vuoi che veniamo?

Anche subito se ti va! Ho già avvertito quasi tutti, e sono già in marcia per venire!

Allora adesso avviso Siobhan, saremmo lì presto! Salutami gli altri!

Sarà fatto.

- Peter e Cherlotte sono già in marcia, e fra poco partiranno anche Siobhan, Liam e Maggie che vi porge i suoi saluti-

Li vidi guardarsi stupiti, era incredibile che ancora non si aspettavano che fossi così brava. Sorrisi e continuai, rimanendo perplessa quando trovai Vladimir e Stefan. Avrei dovuto invitare anche loro? Certo non erano simpaticissimi, ma in fin dei conti ci erano stati d'aiuto, così entrai nelle loro menti.

Vladimir, Stefan...

Non posso crederci...

Sei proprio tu Bella?

Sì Stefan, sono proprio io.

A cosa dobbiamo questa sorpresa.

Volevo invitarvi al matrimonio mio e di Edward.

Grazie per l'invito.

Saremo lì appena possibile.

Non ci perderemmo per nessuna ragione al mondo questo avvenimento.

Così importante...

Bene, allora vi aspettiamo.

Uscì immediatamente dalle loro menti alquanto inquietanti, per cercare le ultime due vampire che non potevano mancare assolutamente. Dovetti concentrarmi molto per localizzarle, erano davvero lontane, e in un posto davvero sperduto. Ma eccole finalmente.

Zafrina!

Non mi rispose immediatamente...forse non mi aveva sentita.

Zafrina sono Bella! Mi senti?

Bella? Sei davvero tu?

Sì!

Pensavo che fosse frutto della mia immaginazione.

No, ti ho cercata molto prima di trovarti! Non è la tua immaginazione!

Sono contenta di sentirti! Ma c'è qualcosa che non va?

No, stai tranquilla, volevo solo avvisarti che fra pochi giorni ci sarà l'evento più bello della mia vita!

Allora è giunto il giorno del matrimonio?

Sì!!! E vorrei che tu e Senna ci foste!

Saremo da te presto!

Poi uscì anche dalla sua mente, per tornare velocemente a Forks, sapevo che il branco era a conoscenza del mio matrimonio, ma una cosa era saperlo un'altra era essere invitati. Trovai la mente di Jake con facilità...

Jake sono Bella...

Bella? Cosa c'è?

Era sorprendente, era l'unico che non mi aveva chiesto dov'ero e se ci fosse qualcosa che non andava, o che non si era preso per pazzo sentendo una voce nella sua testa

Come saprete fra pochi giorni c'è il mio matrimonio, io ed Edward, e tutta la mia famiglia vorremmo che voi veniste....

Aspettavo il tuo invito a dire il vero! Comunque non mancheremo!

Grazie mille.

Non potrei mai mancare al matrimonio della mia più grande amica, poi sarà il primo matrimonio fra vampiri che io vedo! Non ci saranno sacrifici e cose simili vero?

Scemo!

E detto ciò scivolati fuori dalla sua testa per ritornare concentrata dalla mia famiglia

- Ci sono anche Vladimir e Stefan, e Zafrina e Senna, oltre naturalmente a tutti i licantropi!-

- Sei riuscita a trovare tutti!-

- Avevi dubbi?-

- Che dici se ci ritagliamo un po' di tempo solo per noi ora?-

- Ah no Edward! Bella deve fare le prove!-

- Le prove? Ma che prove devo fare scusa? Mi hai detto che il vestito sarà una sorpresa!-

- Certo Bella, ma dobbiamo provare a vedere come ti muovi a tempo di musica! Dobbiamo organizzare i posti! Parlare dei discorsi!-

- Organizzare i posti e camminare a ritmo di musica? Ma quale musica? E poi che discorsi?-

- Naturalmente la marcia nuziale Bella! Che domande! Dobbiamo vedere come ti muovi, devi esercitarti ancora sui passi! I posti s'intende dove si devono trovare tutti nel momento in cui percorrerai il tappeto rosso! E i discorsi, bè questa è un'idea geniale che ha avuto Lofo! Chi se la sente leggerà qualcosa sulla vostra persona!-

- Cioè Alice?-

Chiese Edward

- Insomma, qualcuno di noi dirà qualcosa su quello che pensa di voi, ad esempio la Lofo parlerà dell'amicizia fra lei e Bella probabilmente. Magari Carlisle parlerà di te Edward, insomma chiunque dirà la sua su di voi!-

- Perciò se qualcuno ha voglia d'offenderci è il giorno ideale!-

- Bella non dire sciocchezze! Ed ora alzati! Voglio che sia tutto pronto per l'arrivo degli altri! Così potremmo liberamente organizzare l'addio al nubilato!-

La guardai sconvolta, mentre mi prendeva per un braccio e mi trascinava via, forse vedendo anticipatamente la reazione di Edward a quelle parole

- ALICE!! QUESTO TE LO SCORDI!!! SONO STATO CHIARO?!-

La giornata continuò con Edward arrabbiato con Alice per l'addio al nubilato che aveva in mente, e Rosalie stufa per dover continuamente suonare. Perché se per Alice camminavo troppo velocemente rispetto alla musica, era giusto che tornassi indietro e ricominciassi da capo. Continuava a ripetere che dovevo contare fino a due ad ogni passo, era davvero snervante! Jasper ed Emmett che se la ridevano e scommettevano su quante volte avrei sbagliato. Carlisle aveva preso il posto di mio padre per le prove, e mi consolava ogni volta che dovevamo ricominciare. Mentre Esme era sparita per preparare gli addobbi.

Il giorno dopo incominciarono ad arrivare gli invitati. I primi furono Eleazar e Carmen, con Kate, Garrett e Tanya. Naturalmente erano davvero felici di rivederci. Avevano persino una piccola valigia in cui dentro c'erano i vestiti per il matrimonio. Poi ci fu l'arrivo del clan Irlandese, Maggie era entusiasta per il matrimonio! Dopo fu la volta di Peter con Charlotte e Benjamin con Tia, si erano incontrati mentre venivano ed avevano fatto il viaggio insieme. Poi con sorpresa arrivarono Vladimir e Stefan, molti degli altri invitati non si aspettavano la loro presenza. Quando incominciarono a parlare in simbiosi mi allontanai velocemente...Ed ecco poi arrivare le Amazzoni, Zafrina appena mi vide mi venne ad abbracciare per salutarmi, davvero contenta di vedermi.

- Sembra di essere tornati indietro nel tempo!-

- Per favore no Eleazar! Direi che questo è ben diverso dall'ultima volta che ci siamo visti!-

- Bella ha ragione! Questo è un avvenimento davvero felice! E vorrei aggiungere una cosa...Bella puoi teletrasportare tutte noi fanciulle lontano da occhi e orecchie indiscrete?-

- AH NO NON CI PENSARE NEPPURE...-

Non diedi tempo ad Edward di finire le sue lamentele che avevo portato tutte le donne abbastanza lontane, ci trovavamo esattamente in un grande prato verde...

- Ben fatto Bella! Ora passa a prendere anche la Vale, l'ho sentita poco fa e le ho detto di tenersi pronta!-

- A quanto vedo hai pensato a tutto!-

E detto ciò andai dalla Lofo. E naturalmente la trovai già pronta che mi aspettava.

- Isa! Ti stavo aspettando!-

- Lo vedo! Ma si può sapere che cosa state organizzando tu ed Alice?-

- Penso che presto lo saprai! Ma stai tranquilla, vedrai che ti divertirai da impazzire! Andiamo?-

- Eh...ok-

Ed eccoci nuovamente insieme a tutte le altre

- Eccovi qui! Ragazze vi presento Valentina detta Lofo, la migliore amica di Bella, proviene dalla sua stessa dimensione. Lofo ti presento Carmen, Tanya e Kate, loro sono del Clan di Denali. Poi ci sono Maggie e Siobhan del clan Irlandese, poi ci sono Zafrina e Senna del clan delle Amazzoni. Poi c'è Charlotte e per ultima ma non meno importante c'è Tia la compagna di Benjamin...-

- Del clan Egizio!-

- Oh, è vero che anche tu sai molte cose!-

- Perciò anche tu conosci le stesse cose di Bella su di noi!-

Commentò Kate...mentre Lofo la fissava in trance...

- Vale....-

- Oh...sì...comunque è davvero un piacere!-

- Anche per noi è un piacere conoscere qualcuno che ha avuto la fortuna di conoscere Bella più profondamente. Se sei la sua migliore amica significa che avete molto in comune! Perciò anche tu sarai una persona eccezionale!-

- Grazie, ma non esageriamo...Bella è unica nel suo genere!-

- Adesso mi sento imbarazzata io!-

- Ok, ok...dopo questi complimenti direi di parlare di cose più serie....-

Alice incominciò ad esporci il suo programma per la serata e nottata, aveva organizzato una mega serata a Seattle, naturalmente in un locale per sole donne! A quel punto immaginai quanto Edward fosse a dir poco alterato in quel momento, e chissà quanto lo sarebbe stato dopo a leggere i nostri pensieri! Stava parlando di spogliarellisti...oddio! Sarei dovuta andare a vedere uno spogliarello?? Vedevo tutte davvero esaltate a quell'idea! Anche la Lofo!

- Non penso che ad Edward piaccia l'idea!-

- Tu credi che Emmett e Jasper non abbiano organizzato nulla?-

- COSA?!?-

- Stai tranquilla Bella! La nostra festa sarà ineguagliabile, cambierà per sempre ciò che pensiamo sugli uomini! Poi Bella, questa è l'ultima occasione che hai di vedere un altro uomo in certe maniere ahahah!-

- Certo, perché poi Edward mi staccherà la testa prima ancora che ci sposiamo! E poi appena torniamo non ci permetterà neppure di uscire!-

- E chi ha mai detto che torniamo?-

- Come prego?-

- Adesso andremo direttamente a Seattle, compreremo dei vestiti per stasera e li indosseremo. Poi andiamo direttamente a divertirci! In questa maniera Edward non potrà impedircelo!-

- Ma...-

- E' un'idea favolosa Alice!-

Commentò Kate

- Una notte che non dimenticheremo mai!-

C'era d'aspettarselo da Rose

- Ci sarà da divertirsi!-

Ci si metteva anche Tanya?

- Sarà qualcosa di nuovo, che dici Zafrina?-

- Uomini che si spogliano davanti a noi? Allettante aggiungerei!-

Oddio anche Senna e Zafrina erano d'accordo?

- Sono pienamente d'accordo a non tornare, chi lo sentirebbe Benjamin!-

No, non anche Tia!

- Derecho, ogni tanto anche nosotras mujeres abbiano il diritto di divertirci un po'!-

Carmen! Ma che le saltava in mente?

- Non sto più nella pelle, non posso di certo lamentarmi di Peter, ma ogni tanto fa bene vedere qualcosa di nuovo ahahah-

- Allora che aspettiamo, andiamo?-

Ora ci si metteva pure la Lofo... mi stavano osservando tutte.

- Che dire...-

Certo non potevo fare la guastafeste, tutto quello era per me, anche se sembravano più esaltate loro!

- Eh...andiamo...-

Dovetti stare attenta che nessuno ci vedesse, già sicuramente avremmo dato nell'occhio! Appena arrivate Alice ci porto direttamente dentro un negozio che già conosceva, e anche le commesse sembravano conoscere lei, infatti appena la videro gli si illuminarono gli occhi. Lei andò da loro spiegando che saremmo andate ad una festa per un addio al nubilato, e che ci serviva qualcosa di appropriato. A quel punto non so quanti vestiti tirarono fuori! Entrarono quasi tutte nei camerini, continuando a cambiarsi e  facendosi vedere per avere un'opinione! Ci mancava solo il sottofondo di Pretty Woman!
La prima a trovare qualcosa di suo gradimento fu Tia, e le stava davvero bene! Aveva scelto un vestitino che assomigliava ad una maglietta, leggermente larga fino alla vita, per poi stringersi al punto giusto. Rigorosamente azzurro con una strana fantasia nera nel lato destro, ed era davvero corto. La seconda fu Carmen, scelse un vestito abbastanza sobrio, nero, che le arrivava quasi alle ginocchia, dietro aveva delle fasce che s'incrociavano, ma nulla di troppo vistoso. La terza fu Zafrina, aveva scelto un vestito corto e stretto in pelle nera, proprio adatto a lei, al di sotto aveva messo dei pantacollant abbinati a degli stivali corti con un tacco vertiginoso. Aveva le braccia totalmente nude...ed aveva un cerniera che le passava lungo tutta la lunghezza del vestito. Maggie scelse un vestito davvero corto, di colore bianco, aveva una cintura marrone che le fasciava la vita, e dei bottoni dello stesso colore lungo il petto, era davvero sensuale. Charlotte e Siobahn scelsero lo stesso vestito, la prima di un azzurro chiaro, mentre la seconda nero. La lunghezza era media, arrivava poco sopra al ginocchio, e proprio dove c'era il seno, c'era una fasciatura il seta, erano davvero graziose. Senna invece scelse un vestito color ocra lucido, era sensuale e sobrio allo stesso tempo, poco più corto di quello di Charlotte e Siobhan, e in qualche modo le esaltava il seno. Poi fu il turno della Lofo, scelse un vestito bianco, dalla parte in fondo salendo era maculato nero e grigio, le spalline le disegnavano una V sul petto, era davvero bella, non l'avevo mai vista così e mi sorprese! Il vestito di Rosalie poi era davvero stupendo, naturalmente quanto lei. Le lasciava scoperta una spalla e le fasciava tutto il corpo, risaltando le sue curve. Lo aveva scelto rosso Ferrari e nero, era a dir poco fantastica. Alice scelse per ultima, era la più indecisa naturalmente, infatti non so quanti vestiti aveva provato. Optò per un vestito bianco e blu, leggermente trasparente, ma non troppo, aveva dei disegni floreali in bianco che rendevano nell'insieme il vestito davvero particolare. Non mi stupì il fatto che scegliesse un vestito che le risaltava le curve in quel modo! Poi arrivò il mio turno, e naturalmente non potei scegliere io cosa mettermi. Alice aveva già programmato anche quello! Scelse un abito che mi copriva giusto i glutei e la parte anteriore, la schiena era totalmente nuda! Il vestito era tenuto insieme solamente da un piccolo fiocco, che comunque non univa le due parti in pizzo... avevo una tale vergogna ad uscire così!
Quando uscimmo dal negozio si girarono tutti! Forse pensavano fossimo delle modelle o cose simili....io cercai di nascondermi fra le altre, per cercare di passare il più inosservata possibile, ma forse era impossibile.
Arrivammo davanti al locale puntuali per quello che affermava Alice, vidi perfettamente i buttafuori restare a bocca aperta vedendoci. Appena entrai rimasi sconvolta da quello che vidi. c'erano un sacco di ragazzi, davvero belli, tutti mezzi nudi. Persino quelli che dovevano essere i camerieri avevano solo i boxer! Forse in fin dei conti non era proprio stata una brutta idea...
Ci dirigemmo verso un angolo dove c'era un tavolo abbastanza grande, su cui c'era un cartello con scritto Cullen, Alice aveva prenotato. Ci sedemmo e potei vedere tutte quante sorridere divertite dallo spettacolo che si presentava attorno, mentre Lofo mostrava imbarazzo. Si avvicinò un ragazzo dai pettorali ben scolpiti, un sorriso stampato sul viso, contornato da dei capelli biondi e due occhi azzurrissimi. Non so come i miei occhi caddero sui suoi boxer, e sul disegno della bandiera americana...Oddio!! Distolsi lo sguardo e potei vedere come ci guardava abbagliato invece lui.

- Ciao bellezze, cosa vi porto da bere?-

Ci guardammo di sfuggita...e Tanya non si trattenne

- Ci basteresti tu...-

Le altre si misero a sghignazzare alla sua battuta, mentre io mi chiedevo se era normale scherzarci su in quella maniera spudorata! Lui le rispose con un sorriso sensuale...Ordinammo da bere, sapendo che comunque nessuna di noi a parte Vale avrebbe bevuto. Dopo aver preso le ordinazioni il ragazzo riprese a parlare.

- Allora, dieci ragazze mozzafiato...devo supporre che c'è qualcosa da festeggiare? A parte la vostra bellezza naturalmente...-

- Sì, la nostra amica qui, domani si sposa!-

Fulminai con lo sguardo Alice, che si mise a ridere insieme a Rose e Senna. A quel punto invece lui si girò verso di me

- Oh allora sei qui per il tuo addio al nubilato...ma sei davvero pronta a rinunciare a tutto questo? Sei così attraente che potresti avere ogni giorno un uomo diverso, potresti farli cadere ai tuoi piedi con uno sguardo...-

A quel punto mi prese la mano e me la baciò...oddio...ma cosa stava facendo? Cosa stava dicendo? Bella concentrati...

- Io...non sto rinunciando a nulla, anzi, ci sto solo guadagnando...-

Mi sorrise.

- Fortunato lo sposo allora....Vi porto subito da bere, e se cambiassi idea, fammelo sapere...-

E si allontanò...con i miei occhi puntati su di lui

- E Bella ha fatto colpo! ahahah-

- Alice!-

- Che c'è, che ho detto? è la verità-

- Se ci fosse stato Edward di sicuro gli avrebbe già staccato la testa a quel povero ragazzo ignaro-

- Hai ragione Senna, ma che enorme spreco...-

- Hai ragione anche tu Tanya, ma la tua battuta?-

- E' stato divertente!-

- Lofo non ti ci mettere anche tu!-

A quel punto fummo distratte da dei ragazzi sul palco che incominciarono a parlare.

- Ci è giunta voce che oggi fra noi c'è un'incantevole creatura che darà l'addio ai suoi corteggiatori, perché domani si sposa!-

- E' QUI!!!-

-ROSE!!-

- Dai Bella!-

- Facciamole un applauso mentre viene sul palco! Forza! Ti stiamo aspettando!-

Mi girai verso la Lofo che era accanto a me e le presi la mano

- Non mi abbandonare!-

- Forza Bella! Non fare la bambina!-

Un ragazzo scese dal palco per raggiungermi e trascinarmi via con lui, mi girai ad osservare le mie amiche che se la stavano ridendo, e mi salutavano con la mano. Che vergogna....
Senza aver tempo di dire nulla mi fecero sedere in mezzo al palco....poi partì la canzone di Full Monty... e nel giro di pochi secondi mi ritrovai circondata da cinque ragazzi con un fisico da mozziare il fiato che incominciarono a ballare e...sculettare! Proprio davanti a me! Anzi, ero circondata! Cercavo di guardare al tavolo delle mie amiche, ma la visuale era coperta da dei pettorali scolpiti...cavolo! Incominciarono a slacciarsi le magliette proprio davanti a me, era surreale! Incominciarono a girarmi attorno come avvoltoi facendomi vedere gli addominali e la schiena scolpita dai muscoli.... Uno improvvisamente si posizionò davanti a me incominciandosi a slacciare i pantaloni....oddio mio! Con un movimento fluido se li tolse restando con....un perizoma!!! I miei occhi si spalancarono e sentii perfettamente le mie amiche ridere di gusto dalla scena. Alzai a rallentatore, deglutendo, lo sguardo sul tizio davanti a me...si mise una mano dietro la testa e l'altra se la incominciò a far scivolare giù per il petto, mentre muoveva il bacino in una maniera indescrivibile! Sarebbe servito essere umana in quel momento, mi sarei così ubriacata da non capire più nulla! Invece ora capivo benissimo e vedevo benissimo! Si allontanò leggermente da me, e a quel punto gli altri che mi erano rimasti dietro fino a pochi minuti prima, ora erano davanti a me che si toglievano i pantaloni. Quello già mezzo nudo si allontanò per andare a prendere un cappello da cowboy per poi ricominciare a ballare in mezzo agli altri, che ormai erano rimasti in boxer. Improvvisamente lo vidi che afferrò un laccio del perizoma...oddio...cos'aveva intenzione di fare??? Continuava a muovere il bacino, e con la mano libera prese il cappello...Mi fece un occhiolino...e si mise il cappello per coprirsi...e poi....si tolse il perizioma!!! Che mi tirò sulle gambe! ODDIO ERA NUDO! LO COPRIVA SOLO IL CAPPELLO! Le donne nella sala incominciarono a gridare come possedute! E in mezzo c'erano le sette arpie che fischiavano, ridevano e oltretutto incitavano! Ma che incitavano??? Il ragazzo si girò verso di loro ed io potei vedere totalmente i suoi glutei nudi! Poi salì sul palco nuovamente quello col microfono

- Fate un applauso ai nostri ragazzi!!-

Il ragazzo nudo si avvicinò a me prima d'andare via

- Se cambi idea sul matrimonio sai dove trovarmi...ti lascio questi come ricordo...-

E se ne andò lasciando il suo perizoma sulle mie gambe....Mi alzai dalla sedia frastornata, cercando di non essere notata.

- E facciamo un applauso anche a questa giovane ragazza che ha avuto il coraggio di resistere! E ha il coraggio di fare ciò che noi desideriamo fare il più tardi possibile, proprio per incontrare donne della sua bellezza!! AUGURI DA TUTTI NOI!!!-

Se fosse stato possibile sarei divenuta interamente della stessa tonalità dei miei capelli! Scelsi giù dal palco, e mentre passavo per i tavoli, ragazze che non mi conoscevano mi facevano gli auguri e mi dicevano che ero stata fortunata! Arrivai al mio tavolo mentre tutte se la stavano ridendo allegramente

- Bella dovevi vedere la tua faccia!-

- Ha ragione Siobhan! Dovevi vederti! Ti ha lasciato un ricordino?-

- Charlotte ci ha visto giusto allora...ahahahah-

- Smettetela subito! E andiamo!-

- Ma nooo Bella vuoi già andare?-

- Maggie, Bella ha ragione! Lofo deve dormire, se no al matrimonio avrà due occhiaie paurose, ed io devo incominciare a preparare gli addobbi, penso che Esme e Carlisle abbiano già incominciato, ma è giusto che gli dia una mano-

- Piuttosto Alice vorrai dire che vuoi vedere se è stato fatto come tu lo volevi!-

- Anche Tanya, direi di sì-

- Qué lástima che Esme non sia venuta!-

- Hai ragione Carmen, però sappiamo com'è fatta. Comunque sapeva che avevo in mente, ed è stata lei stessa a dirmi che qualcuno doveva occuparsi degli addobbi, per non ritrovarci a fare tutto all'ultimo. Perciò direi che è ora di andare...-

- Eh va bene, tanto Bella ha avuto già il suo addio al nubilato!-

- Già Rose!-

- Dai Bella non dire che non ti è piaciuto, lo abbiamo visto tutte!-

- Zafrina! Avevo davanti uno nudo!!!-

A quel punto scoppiarono tutte a ridere

- Beata te!-

- Vale ti ci metti davvero pure tu?!-

Eh, però in fin dei conti avevano ragione....oddio ma che mi veniva in mente?

- Andiamo va!-

- Sì, sì, andiamo prima che cambi idea sul matrimonio ed Edward ci stacchi la testa sul serio!-

- TIA!-

Andammo verso il bagno dopo aver pagato il conto, ci accertammo che non ci fosse nessuno, ed eccoci nuovamente a casa Cullen, esattamente in soggiorno, esattamente con sedici paia di occhi che ci fissavano severi! Potevo vedere come Edward stava sondando le menti a tutte le presenti, ma poteva continuare all'eternità, avevo fatto in modo che le vicende di quella sera fossero nascoste ed invisibili. I primi a spezzare quell'atmosfera furono Vladimir e Stefan, che erano forse gli unici a non fissarci severi

- Le donne sono tornate...-

- Non mi ricordavo che fossero andate via vestite in questa maniera-

- Saranno andate a fare shopping notturno...-

Mi girai ad osservare Lofo

- Lofo, dovevi andare a letto giusto?-

Mi guardò male, forse non voleva che la mettessi in mezzo in quel momento...

- Valentina...puoi usare l'ultima stanza in fondo al corridoio del primo piano....buonanotte...-

Disse freddamente Edward, facendo capire che non potevo fuggire via con lei...cavolo.

- Ok...allora buona...continuazione....ciao....-

Detto ciò andò via cercando di non far rumore, lanciandomi uno sguardo per poi sparire sulle scale...

- Allora, direi che dovremmo iniziare a preparare le cose per domani-

Annunciò Alice

- Dove siete state?-

- Vladimir e Stefan hanno ragione, a fare shopping notturno!-

Alice stava cercando d'arrampicarsi sugli specchi, mentre io percepì qualcosa nell'aria...un profumo diverso, anzi vari profumi diversi, femminili...a quel punto capii e il mio sguardò cambiò

- Voi invece che avete fatto di bello?-

Vidi Benjamin lanciare un'occhiata a Garrett e Peter, Emmett incominciare ad osservare in giro....se noi eravamo colpevoli loro non erano da meno!

- Vado a farmi un bagno caldo...-

Dissi improvvisamente, catturando l'attenzione su di me, non solo per la frase, ma per il tono irritato che avevo nella voce...non sapere cos'era successo mi stava innervosendo non poco...L'idea che una donna avesse potuto spogliarsi davanti ad Edward....oddio. Improvvisamente le luci del soggiorno lampeggiarono.

- Ehm...Bella...-

Jasper forse era quello che più si era accorto di quello che provavo...

- Vado a farmi un bagno caldo per rilassarmi....non vorrei scappare domani nel bel mezzo del mio matrimonio....-

Senza dare tempo a nessuno sparii per andare in bagno, se non mi fossi calmata al più presto sarei esplosa! Accesi l'acqua e ci versai dentro abbondante bagnoschiuma. In breve tempo la vasca ne fu piena, così mi spogliai e mi immersi. Era strepitoso l'effetto che mi faceva l'acqua calda, non so se era a causa della mia temperatura fredda. Sentivo al piano di sotto che Edward stava alzando la voce, e lo stesso Alice, poi susseguirono anche tutti gli altri. Avrei voluto non sentire. Mi immersi tutta nell'acqua sperando che attutisse le voci, ma non sembrava funzionare, anzi sembravano chissà come amplificate. Mi concentrai sui miei stessi sensi, e piano incominciai a non sentire più nulla, era così strano, ma rilassante. Avevo anche chiuso gli occhi, lasciandomi totalmente andare, non avevo bisogno di respirare...non so per quanto restai così, ma piano aprì gli occhi....e...CAVOLO! Emersi velocemente con la testa dalla vasca trovandomi davanti Alice.

- Mi vuoi per caso far venire un infarto??-

- Bella, il tuo cuore non batte...-

- Questo non toglie che mi hai spaventata!-

- Volevo aiutarti a sistemare i capelli....-

- ...Grazie...-

La vidi prendere dei vasetti da un armadietto ed incominciare a versare il contenuto sui miei capelli. Qualsiasi cosa fosse, aveva un profumo delizioso. Era delicato ma intenso, ricordava l'aroma delle torte appena sfornate...

- Che cos'è?-

- E' un olio all'osmanto arancio....è un piccolissimo fiore sai? Non supera il centimetro, ti puoi accorgere di lui solo dal suo profumo-

Rimasi in silenzio ad annusare quella fragranza così buona, quando Alice spezzò il silenzio.

- Non ha fatto nulla... Come te non voleva neppure uscire. Si è sentito in colpa tutta la serata, e quando ti ha vista così arrabbiata... Non puoi immaginare quanto gli sia dispiaciuto.-

- In fin dei conti potevo immaginarlo... Ma ti giuro che non ho mai provato tanta gelosia, anzi, non avevo provato gelosia per nessuno prima d'oggi! Ci sarà rimasto molto male....-

- Stai tranquilla, è una cosa normale ciò che provi, e nessuno, soprattutto Edward te ne farà una colpa. Ora però cerca di rilassarti e lasciarmi lavorare, domani dovrai essere perfetta!-

- Grazie Alice...-






************************************************************************* PICCOLO ANGOLO AUTRICE

PER CHI E' CURIOSO:

VESTITI PER ADDIO AL NUBILATO
Vi metto l'indirizzo per chi volesse vedere i vestiti da cui ho preso spunto


TIA - CARMEN - ZAFRINA - MAGGIE
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ROSALIE: http://shop.bonprix.it/_im1/bonprixbilder/bundles/7er/gross/var1/vv/x2/vvx2393x20.jpg

ALICE: http://gallery.giovani.it/img/mms/foto/2007/10/13/img_4711287262115_verybig.jpg

CHARLOTTE - LOFO - SENNA - SIOBAHN : http://www.affarando.it/blog/wp-content/uploads/2010/10/emporio-armani-vestiti-corti.jpg

BELLA: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=179227805423406&set=a.179226845423502.45327.178894598790060&type=3&theater

ANELLO FIDANZAMENTO: http://www.celtarts.com/Claddagh/tjh663b.jpg

PER ULTIMO IL VESTITO DI BELLA QUANDO E' ANDATA AL CONFINE CON EDWARD PER PARLARE CON IL BRANCO: http://modalicious.blogdo.net/files/2009/03/becky5.jpg


SPERO VI ABBIA FATTO PIACERE VEDERE QUESTE FOTO PER AIUTARVI AD IMMAGINARVI I VARI MOMENTI
UN BACIONE E AL PROX CAPITOLO
CIAOOOO

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Capitolo 41
*** 40 ***


ECCOMI QUI CON IL MIO PENULTIMO CAPITOLO! POI CI SARA' L'ULTIMO E L'EPILOGO! RINGRAZIO COME SEMPRE TUTTI, MA LASCIO I SALUTI PIU' GRANDI ALLA FINE DI QUESTA LUNGA FF! PERCIO' ORA BUONA LETTURA! UN BACIO A TUTTI!


40




La notte passò con Alice che mi sistemava i capelli, le unghie delle mani e persino dei piedi. Vennero anche Rose e Lofo per aiutarla, ed io mi sentii ancora di più una bambola nelle loro mani. Più volte Edward aveva tentato d'entrare in bagno giusto per vedermi, ma prontamente tutte e tre le mie aguzzine gli avevano impedito anche solamente di avvicinarsi. Non volevano che mi vedesse prima del matrimonio, erano intenzionate a fargli una sorpresa.

-Rose ti dispiace andare a vedere se gli addobbi sono a posto? Poi vieni a informarmi, e cerca di tenere a bada i tuoi pensieri se incontri Edward.-

Senza risponderle Rosalie uscì dal bagno di corsa.

-Si può sapere per quanto tempo ancora deve durare questa tortura? Siamo da ore chiuse in bagno!-

- Direi che per i trattamenti del corpo siamo a buon punto, le mani sono a posto, e anche i piedi, i capelli sono pronti per l'acconciatura, e la maschera per il viso l'abbiamo fatta...-

- Perciò Isa, ora direi che fra poco sei pronta per essere vestita, poi truccata, ed infine direi che c'è l'acconciatura per i capelli, che dici Alice?-

- Sì, direi che siamo a metà dell'opera! Sono sicura che Edward s'innamorerà di te una seconda volta, dopo averti vista!-

- Se lo dici tu...-

Improvvisamente rientrò in bagno Rose

- Gli uomini hanno convinto Edward ad andare a caccia per rilassarsi, poi quando rientrano inizieranno a prepararsi. Esme e Carmen stanno sistemando le sedie, mentre Tanya e Kate stanno mettendo il buffet in un angolo del soggiorno. Senna e Zafrina hanno già tolto di mezzo i mobili, Tia e Charlotte hanno posizionato il pianoforte ed ora si stavano preoccupando degli ultimi addobbi esterni, mentre Maggie e Siobahn stanno sistemando quelli interni. Procede tutto come previsto direi!-

- Perfetto, ora possiamo andare a prendere l'intimo per Bella!-

Senza dire altro Rose ed Alice lasciarono me e Vale da sole in bagno. Ero davanti allo specchio e osservavo Lofo

- Gli addobbi esterni ed interni? Le sedie? Il pianoforte fuori? Poi hanno tolto tutti i mobili dal soggiorno?-

- Sarà una bella sorpresa anche per te vedrai, è tutto magnifico!-

Non feci in tempo a farle altre domande che le due sorelle erano tornate.

- Ok Bella, ora in piedi che ti dobbiamo vestire!-

- Mi so vestire da sola!-

- Bella non permetterò che tu rovini certe cose per la tua testardaggine, su forza!-

E ricominciò nuovamente la tortura...mi fecero indossare una culottes bianca di pizzo con ricami rossi, delle calze a rete anch'esse bianche, non avrei mai pensato di indossare le calze autoreggenti! Mi arrivavano fino a metà coscia, dove c'era un elastico fatto tutto di pizzo anche lui. Poi mi fecero indossare anche una giarrettiera, Alice mi disse che era sua e perciò ora avevo qualcosa di prestato, era bianca con due nastri di seta che s'intrecciavano, un rosso e uno blu, e così avevo anche qualcosa di blu. Pensavo che mi avrebbero fatto indossare anche un corsetto, ma per grazia divina non fu così! Più mi guardavo allo specchio più mi sembrava d'essere una spogliarellista. Certo molto raffinata, ma comunque una spogliarellista!
Mi fecero nuovamente sedere di fronte allo specchio, vidi Alice e Lofo uscire, mentre Rosalie incominciò ad infilarmi le mani fra i capelli per fare l'acconciatura. Prese la piastra per i ricci, voleva accentuare quelli miei naturali.

- Sarai una sposa bellissima, Bella-

- Grazie Rose...-

- Non avrei mai immaginato che Edward si sposasse, è sempre stato molto introverso, nessuno si aspettava che si innamorasse-

- Soprattutto di un'umana.-

- Anche, ma forse era da Edward. Certo ora non lo sei più, e la cosa sicuramente ha più senso, ed è meno pericolosa. Non mi sarei neppure aspettata di essere qui a sistemare i capelli a te, e che proprio tu diventassi mia cognata. Ma ne sono davvero felice, non potevo immaginarmi persona migliore di te accanto a mio fratello, so che solo tu puoi renderlo felice...-

Mi sorprese tutta quella sincerità da parte di Rose, sapevo che ormai l'astio non c’era più, ma comunque mi sorprese, e mi fece enormemente piacere. Le sorrisi contenta, per ringraziarla, quando la porta si riaprì, ed ecco tornare Alice e Lofo. Avevano in mano una specie di busta bianca, probabilmente dentro ci doveva essere il mio abito da sposa. Non stavo più nella pelle per la curiosità, Alice non aveva voluto farmelo vedere!

- I capelli direi che sono a posto!-

- Gli uomini sono tornati, e si stanno preparando, di sotto è tutto a posto. Anzi vi dico di più, stanno arrivando gli invitati.-

- Bene, anche i lupi stanno arrivando, addio buon odore!-

- Rose!-

- Che ho detto? È vero, puzzano di cane bagnato!-

Ci mettemmo tutte e quattro a ridere per la battuta di Rosalie, prima che Alice si piazzasse davanti a me pronta per il trucco. Per fortuna dopo la
trasformazione il mio viso era divenuto liscio e perfetto, non ci sarebbe stato molto da sistemare con il trucco. Però sembrava che Alice non fosse totalmente d'accordo, si mise il fondotinta sul dorso della mano, ne prelevò una punta con un pennello da trucco, ed incominciò a stendermelo dalla fronte e scendendo poi verso il basso, su tutto il viso fino al collo, poi si concentrò sul contorno occhi. Dopo finita la prima operazione la vidi prendere la cipria, e un altro pennello, per poi concentrarsi nuovamente sul mio viso. Incominciò a stenderla sulle mie guance, facendo movimenti rotatori ed ampi, capì che voleva infondermi un po' di colorito, ma restando abbastanza naturale. Finita anche questa preparazione mi spazzolò le sopracciglia, e con un pettinino, mai visto prima, mi sistemò le ciglia. La vidi poi prendere una matita, e intimarmi di chiudere gli occhi, incominciò a farmela passare sulle palpebre ad intermittenza, come se stesse disegnando una linea tratteggiata, dalla parte più interna alla parte più esterna, poi la senti passarmi sopra un pennello, forse stava creando la sfumatura. Per fortuna dopo un bel po' smise di torturarmi gli occhi, così potei riaprirli con l'intenzione di guardarla male, ma svanì tutto, quando la vidi raggiante sorridermi. Si concentrò poi sulle labbra. Non ce la facevo davvero più!

- Finito!-

- Non ce la facevo più!-

- Bella sei stupenda!-

- Complimenti Alice, un bellissimo trucco, le sta d'incanto!-

- Dai Bella guardati!-

Alice con un movimento fluido si spostò per farmi vedere la mia immagine riflessa allo specchio e... Ero a dir poco perfetta. Il trucco era eccezionale!
Alice poteva tranquillamente intraprendere la carriera da truccatrice.

- Allora ti piace?-

- Sì, è perfetto!-

- Ok, allora adesso possiamo vedere il vestito, che dici Bella?-

Mi girai immediatamente verso la busta, e a quel punto Alice e Rose con un gesto tolsero la busta, facendomi ammirare il vestito da sposa più bello che io avessi mai visto! Ero senza parole. Probabilmente si aspettavano dicessi qualcosa, ma non trovavo davvero parole. Era un vestito a dir poco fantastico, bianco e rosso, ed ora potei capire le sue domande e gli abbinamenti con l'intimo...Aveva il corpetto color rosso pieno di perle bianche, rigorosamente senza spalline, all'estremità superiore ed inferiore del corpetto era stato applicato del pizzo bianco quasi trasparente e sopra c'erano ricamati dei fiori anche loro bianchi, però forse tendevano al panna. Nell'insieme lo stile era antico. Il corpetto si allacciava posteriormente con un nastro rosso che avrebbe lasciato intravedere la schiena. La parte inferiore era bianca latte con dei fiori rossi applicati sul davanti, si univa alla parte posteriore con altri tre grossi fiori rossi e bianchi che sembravano dover allacciare tutto l'insieme. La parte posteriore era ancora più fantastica se fosse stato possibile, era completamente rossa, ma al di sopra c'era il pizzo trasparente che la copriva, con gli stessi ricami floreali bianchi del corpetto...

- E'....fantastico...-

- Son contenta che ti piaccia Bella! Ora devi indossarlo e farci vedere come ti sta! Forza!-

Tutte e tre mi aiutarono ad infilarlo, poi Alice incominciò a legarmi il corpetto mentre Rosalie mi stava aiutando con le scarpe e Valentina mi aggiustava i guanti, mi sentivo una principessa in quel momento. Quando ebbero finito mi lasciarono dei minuti per ammirarmi allo specchio, ero incantata, non avrei mai potuto immaginare nulla di simile, nulla di così bello...Notai come Alice fosse estasiata per come mi stava il vestito, mentre Lofo era emozionata e si stava trattenendo per non piangere. Rosalie aveva uno sguardo felice, ma mai quanto me...

- Sei bellissima Isa...-

- Grazie Vale...Grazie a tutte voi, non potevo desiderare di meglio.-

- Bella, ora noi andiamo a prepararci, tu resta qui e non uscire, apri solo quando arriva tuo padre, che dovrà accompagnarti giù! Ti porterà lui i fiori-

Detto ciò, tutte e tre uscirono dal bagno per andarsi a preparare, lasciandomi sola dopo un bel po' di tempo. Mi girai allo specchio per ammirarmi nuovamente, sembrava tutto così perfetto... Non so quanto tempo passò, ma percepì l'arrivo dei licantropi, ascoltavo i saluti, però percepivo che non erano in casa. Erano rimasti fuori, in giardino, come tutti. Improvvisamente sentii dei passi fuori dal bagno, seguiti da un rumore più intenso, i battiti di un cuore, e bussò.

- Bells sono io, papà!-

Feci in modo di proteggere i suoi pensieri, adesso anch'io volevo fare una sorpresa ad Edward.

- Entra pure papà-

Aprì la porta quasi con timore, e rimase a bocca aperta quando mi vide. Gli sorrisi

- ...Sei...bellissima...-

- Grazie papà-

A quel punto mi avvicinai per abbracciarlo e lui ricambiò il gesto, lo vidi leggermente scosso per la mia temperatura, ma non si spostò di un millimetro. Improvvisamente sentii bussare nuovamente

- Allora, qua siamo tutti pronti, Bella tu sei pronta?-

- Eh...sì....-

- Questo è per te Bella-

E Charlie mi porse un bouquet di calle bianche e di rose rosse, era magnifico e il profumo ottimo. A quel punto Alice aprì la porta, e vidi lei e Lofo anch'esse vestite in rosso con un nastro sulla vita in seta bianco, avevano anche un sacchettino di porcellana con dei petali di rosa...era incredibile come avessero pensato a tutti i dettagli...comunque erano davvero stupende!

- Siete incantevoli!-

- Certo Bella, ma oggi sei tu la protagonista e sicuramente la più incantevole! Dai andiamo!-

Oddio....improvvisamente mi salì, non so come, una certa ansia. Forse però era normale. Sentii la musica partire e vidi Alice e Valentina scendere per le scale, sapevo che dovevo aspettare un po' prima d'andare anch'io. Charlie forse notò la mia agitazione e mi prese una mano. Ecco, ora dovevano essere arrivate, perché sentivo perfettamente i commenti di tutti.

- Sei pronta?-

- Sì?...-

Incominciammo a scendere le scale, una alla volta, cercavo di ricordarmi di contare fino a due ad ogni passo, ma era complicato pensare ai numeri in quel momento! Più mi avvicinavo al soggiorno più capivo che non era lì la mia meta. C'erano fiori sparsi ovunque, oltre a rose rosse e varie calle. Mi sorprese un profumo che conoscevo bene, c'erano sparsi un po' ovunque anche dei lillà. Mi fece sorridere. Arrivammo in soggiorno, e vidi le vetrate coperte con dei tendaggi bianchi di seta, erano tutti fuori ed Alice aveva previsto che le vetrate avrebbero rovinato la sorpresa. Andammo verso i vetri e a quel punto vidi Eleazar e Benjamin aprire le porte, per poi alzare lo sguardo su di me, e spalancare gli occhi e farmi un dolce sorriso. Spostai piano il mio sguardo, e vidi un tappeto rosso dove c'erano numerosi petali sparsi, sulla destra e sulla sinistra del tappeto c'erano delle poltrone bianche con un piccolo fiocco rosso sullo schienale. Potei vedere come tutti si girassero per...ammirare la sposa. Vidi tutti i miei amici, potei riconoscere tutti, i loro sguardi puntati su di me esterrefatti. Poi ripresi a camminare ed spostai lo sguardo, incrociando due occhi meravigliosi, due occhi color miele fuso, che sembravano brillare lucidi, mentre mi osservava incantato. Mentre percorrevo quel tappeto rosso capì che lui era sempre stato la mia meta, il mio obiettivo, colui che avrei incontrato prima o poi lungo il mio cammino, e a cui ero destinata per l'eternità. Arrivai davanti a lui, e a quel punto Charlie mi diede un bacio sulla mano prima di posarla in quelle di Edward.

- Ti sto affidando la mia stessa vita, prenditene cura...-

- Per l'eternità...-

Poi il resto fu poco importante, ero accanto a lui, e lo guardavo abbagliata, come lui guardava me. Era così elegante, così perfetto. Mi ero così distratta che non sentii neppure la domanda del prete quando mi chiese se lo volevo come marito, dovette allargare leggermente gli occhi... e io caddi dalle nuvole.

- Sì?-

- E' una domanda?-

- No, no... cioè... sì, lo voglio!-

Emmett e Jasper non trattennero una leggera risata, mentre Alice si lamentava dietro di me dicendo che ero sempre la solita, e gli invitati che sorridevano!

- Sì, lo voglio.-

Disse poco dopo anche Edward, e gli sorrisi felice. Ci scambiammo le fedi, due piccole fedi di oro giallo e bianco che si mischiavano. Capii che le aveva scelte lui perché me lo disse col pensiero.

Due vite e due mondi che si uniscono e si fondono per divenire una cosa sola.

Sorrisi nuovamente per la sua spiegazione, e guardando le fedi non potevo che dargli ragione...

- Puoi baciare la sposa-

Disse il prete. Mi mise una mano dietro la schiena e l'altra sul viso, e ci scambiammo il nostro primo bacio da marito e moglie. Sentii tutti applaudire, e qualcuno persino fischiare per il bacio, poi arrivò il riso bianco, che ribalzava sulla nostra pelle facendoci ridere come dei ragazzini.

- Sei bellissimo amore...-

- E tu sei splendida Isabella Cullen-

Mi sorprese con quella frase, non tanto per il complimento, ma perché capii appieno in quel momento cosa significava. Isabella... Bella Cullen... suonava proprio bene! A quel punto incominciarono ad avvicinarsi tutti per fare gli auguri. Anche senza guardare potevo distinguere le mani degli invitati, il branco sicuramente era bollente! Dopo tutti gli auguri iniziammo a ballare. Tutti volevano un ballo con me! Naturalmente il primo a cui concessi il ballo fu Edward, e subito dopo mio padre. Ma arrivò anche Carlisle, che mi baciò sulla guancia, dicendomi d'esser felice d'aver guadagnato una nuova figlia. Eleazar, che mi fece i complimenti per la bellezza, e per la grazia con cui mi ero mossa, nessuno avrebbe mai pensato che non fossi umana. Lo ringraziai dicendogli che era anche grazie a lui. Prima che Emmett venisse per chiedere un ballo aggiunse che voleva sapere al più presto come l'avrebbe presa Edward per il mio regalo. Ballare con Emmett fu divertente, il mio fratellone non si sarebbe mai smentito. Mi fece posizionare sui suoi piedi per ballare, affermando poi che aveva scommesso che sarei scomparsa nel bel mezzo del matrimonio! Anche Jasper mi chiese di ballare, e mi fece uno strano effetto ballare con lui. In quel momento vidi che Alice invece stava ballando con Edward, e guardando Jasper capì quanto fossero cambiate le cose, ora non mi guardava più da drogato! Sorrisi a quel ricordo! Anche Jake naturalmente chiese un ballo con me, per farmi gli auguri... e per chiedermi se poteva chiedere a Lofo un ballo. Mi sembrò molto strana quella domanda... ma gli dissi che ne sarebbe stata felice. Prima di andare da lei mi fece un inchino e mi baciò delicatamente la mano. Si avvicinò in gran fretta Benjamin, che era il miglior ballerino dopo Edward, senza alcun dubbio. Eravamo davvero in sintonia, ci assomigliavamo davvero tanto, forse in fin dei conti era quello il punto di tutto. Anche Peter chiese un ballo, e non potei non concederglielo, mi disse che ero davvero raggiante e che si vedeva che ero felice, ma come poteva essere il contrario? A quel punto Edward tornò vicino a me e mi prese per la vita dandomi un bacio sulle labbra. Ora eravamo sposati, sarebbe stato normale. Improvvisamente Alice richiamò l'attenzione di tutti.

- Volevo prima di tutto congratularmi per l'ottimo lavoro di tutti, direi che è il matrimonio del secolo! Ma adesso abbiamo organizzato una sorpresa per gli sposi!-

Guardai Edward che sembrava non sapere neppure lui di cosa stesse parlando sua sorella.

- Qualcuno di noi ha scritto un paio di righe su di voi, e ci sembra che questa sia un'ottima occasione per dirvi ciò che proviamo e pensiamo su di voi...sulle vostre singole vite, che vi hanno condotto fin qui oggi! Vorrei iniziare io, dedicando queste parole a mio fratello Edward!-

Tutti fecero un piccolo applauso in attesa. Edward appoggiò il mento alla mia testa per mettersi ad ascoltare la dedica di sua sorella.

- Ti conosco da una vita, ne abbiamo passate di tutti i colori, e forse all'inizio litigavamo per ogni minima sciocchezza. Ti ricordi quando all'inizio mi chiamavi folletto buffo, e solo quand'eri arrabbiato mi chiamavi per nome facendo sentire per chilometri la tua voce?! ALICEEE!-

Si misero tutti a sorridere dalle sue parole, persino Edward, e io immaginai la scena.

- Ti ricordi tutte le volte che ci sentivamo persi e ci consolavamo a vicenda? Scusa per non essere la sorella perfetta, per le volte che ti ho fatto arrabbiare, e scusa se ancora oggi continuo a farlo. Ma nonostante ciò, penso a tutti i bei momenti, io e te insieme, e sappi che anche se non te lo dico spesso ti voglio bene, e per te ci sarò sempre! Ti ho sempre raccontato tutto ricordi? E ultimamente anche tu mi hai sempre detto tutto! Grazie! Perché non so cosa farei senza di te, e se a volte ho detto delle cose che ti hanno fatto soffrire, sappi che non le ho mai pensate veramente… E se a volte sono davvero strana, non farci troppo caso. E ti dico di più, non c'è un me senza te. Mi diverto a dirti che siamo diversi, per poi spiare le tue reazioni, ti spio adesso…perché credici queste parole cono dedicate a te! È dedicato a te il mio pensiero perché ti penso spesso. Sei tu quello razionale, io sono quella sognatrice, sei tu quello riflessivo, io sono quella che non ci pensa due volte. Sei tu quello che spesso dice che dico fesserie...lo pensi anche adesso? Spero vivamente di no...ma comunque ti ringrazio semplicemente per la tua esistenza, che ha riempito la mia vita! Ti voglio bene fratellone!-

Applaudirono tutti mentre lei si avvicinava ad Edward che le scompiglio leggermente i capelli prima di abbracciarla teneramente, poi Emmett richiamò l'attenzione.

- Vorrei dire anch'io due parole su mio fratello... Volevo dirti che nella vita s'incontrano persone speciali... Alcune di queste persone ti cambiano l'esistenza, altre te la migliorano, altre ancora ti aiutano a viverla. E per me Edward sei l'insieme di queste persone. Ci siamo conosciuti per caso, forse era nel destino... ma subito fra noi è nato un profondo legame. Sei sempre pronto ad aiutare tutti, me compreso, e quando senti qualcuno triste lo diventi anche tu, ma alla fine... sai sempre come far tornare il sorriso, anche a me che sembro sempre il più allegro. Mi piace il tuo modo di fare, il tuo modo d'essere...a volte anche con un sorriso riesci a migliorare una giornataccia. E a quel punto insieme a te rido anch'io. Riesci a farmi dimenticare il male che ho fatto e che altri hanno fatto a me, e con i tuoi discorsi riesci sempre a farmi rimanere senza parole. Volevo dirti che per me sei davvero importante fratellino, e ringraziarti per tutto ciò che fai per me....-

Sentii Edward stringermi di più. Era emozionato da quello che suo fratello stava dicendo, e io non mi aspettavo di sentire Emmett parlare in quel modo

- Anche se a volte abbiamo qualche discussione, alla fine rafforza ulteriormente il nostro legame. E a causa delle ultime vicende...mi sono reso conto che solo al pensiero di perderti ci sto male... Perché ti voglio bene....e...auguri fratello!-

Edward mi lasciò per andare ad abbracciare il fratello sotto l'applauso di tutti, vedevo Esme emozionata mentre Carlisle l'abbracciava, ed ero davvero felice per quella scena così toccante, erano davvero belli. A quel punto s'intromise Carlisle.

- Vorrei dire due parole anch'io per mio figlio...-

Edward si girò ad osservare stupito suo padre, che gli rispose con un sorriso.

- Ho sempre pensato e saputo che tu fossi una persona speciale, una persona unica, il miglior figlio che un padre potesse desiderare. In breve tempo mi sono affezionato a te come se fossi davvero mio figlio, sembrava che ti avessi cercato da sempre, e non avrei mai pensato che divenissimo una famiglia così unita. Forse hanno ragione quando dicono che le cose migliori nella vita arrivano quando meno te lo aspetti. Non c'è mai stato bisogno che tu facessi grandi cose per essere un buon figlio, lo sei semplicemente. L'eclissi solare c'è una volta ogni diciotto anni, la primavera una volta l'anno, l'alba una volta al giorno, ma tu una volta nella vita. Edward, sei una persona speciale, e per questo non devi cambiare mai. Perciò di al tuo sorriso di non spegnersi mai, di ai tuoi occhi di continuare a brillare, perché solo così farai felice chi, come me, ti vuole bene...-

Carlisle si avvicinò ad Edward per stringergli la mano ed abbracciarlo....si conoscevano da sempre, e Carlisle vedeva Edward davvero come se fosse suo figlio. Tutti rimasero emozionati dalle dediche di Alice, Emmett e Carlisle.

- Ora vorrei dire io un paio di parole sulla mia migliore amica...-

Si girarono tutti nella direzione della Lofo, terribilmente imbarazzata. Ero davvero sorpresa, voleva dedicarmi qualcosa?

-  Noi due... la nostra amicizia... che ci lega orami da sette anni... Eppure sembra ieri, non finirà mai. Tu testarda e orgogliosa, io buona e ingenua, forse fin troppo...-

Mi sorrise, e vidi tutti osservarci incuriositi, in fin dei conti Lofo era quella che mi conosceva meglio, ma ero troppo concentrata sulla mia migliore amica per prestare attenzione ad altro.

- Ma insieme ci completiamo, e anche se a volte discutiamo, non ci abbandoniamo mai! Quanti momenti stupendi sempre insieme...al mare, a Praga, a Barcellona, a Berlino...-

Vidi Charlie stranito dalle sue parole. Ma sorrisi maggiormente, ricordandomi pian piano delle vicende di cui stava parlando.

- Ci tengo troppo a te Isa, e per questo non voglio che ci perdiamo, e ricordati che io ci sarò sempre per te. Come quando io avevo bisogno e tu c'eri, mi bastava un tuo abbraccio per farmi tornare il sorriso, riuscivi semplicemente con la tua allegria a farmi sorridere. Cos'è davvero un'amica? Un'amica è sincera e non gioca con i tuoi sentimenti. Un'amica è per sempre, ti aiuta sempre, non si allontana dai tuoi problemi. Un'amica ti cerca sempre, non solo quando le fa comodo. Un'amica si diverte sempre con te, anche quando non c'è nulla da fare. Un'amica fa di tutto per passare delle giornate con te, sarebbe capace di oltrepassare le barriere del tempo e delle dimensioni.-

Vidi tutti sorridere a quell'affermazione così vera.

- Un'amica fa con te i più bei pigiama party del mondo! Un'amica delle tue cazzate quotidiane, e vorrei aggiungere che ne hai fatte parecchie, non si stanca mai. Un'amica ti fa ridere, ma anche piangere, quando dopo un litigio, pensi d'averla persa. Un'amica assiste ai tuoi cambiamenti, e l’altra ai suoi... e direi che ce ne sono stati parecchi. Un'amica ti vede pronta per scuola, per uscire, appena sveglia, in costume, in pigiama, appena uscita dalla doccia, dopo un giro e in tutte le forme possibili e immaginabili. Un'amica ti consiglia, e ti suggerisce chi fa per te, come per i ragazzi... Mi hai aiutata con Brad, mi hai spronata e spero di aver ricambiato il favore. Un'amica ti capisce al volo, senza troppi giri di parole. Con un'amica scambiare uno sguardo e ridere è semplicemente unico. Un'amica sa quando stai male, e prontamente tace, per lasciarti il tempo di riflettere... Un'amica poi, cerca di strapparti un sorriso, facendo di tutto e di più, e tu ci sei sempre riuscita. Un'amica ti difende sempre, anche quando sa che non hai ragione. Un'amica accetta i tuoi gusti, perché sono anche quelli che fanno di te ciò che sei, e lei lo sa. Un'amica se ne frega di quello che pensano gli altri, per lei conta solamente ciò che pensi tu. Un'amica ti seguirebbe fino in campo al mondo... eccome se lo farebbe! Un'amica naviga nella fantasia con te, e sogna insieme a te. Un'amica va al mare con te e il divertimento è assicurato! Un'amica ama parlare degli altri con te, lo farebbe per ore... e ultimamente per quanto l’hai fatto? Un'amica rispetta il tuo mondo, perché sa che è sacro, anche se per lei magari non c'è nulla di così importante oltre a te. Un'amica ti conosce davvero! Un'amica non ha segreti con te e tu non li hai con lei. Un'amica riesce a sfogarsi solo con te. Un'amica vive perché vivi tu! Un'amica ride, si stupisce e si emoziona, quando trova una foto di molto tempo prima e nota quanto siete cambiate. Un'amica farebbe di tutto solo con te, perché tu sei tu! Un'amica ti vuole bene per davvero, un'amica se si comporta così, non è solo un'amica... è la migliore amica, una sorella, un appiglio, una guida, il tuo tutto! So che è difficile trovare una persona così, ma vorrei che tutti la trovassero proprio com'è accaduto a me...-

Poi venne di corsa ad abbracciarmi mentre tutti si erano davvero emozionati e battevano le mani per le sue parole e per la nostra grande amicizia.

- Ti voglio bene Valentina!-

- Anch'io Isa, e te ne vorrò sempre! Anche quando sarò una vecchia decrepita e tu ancora bellissima e con un figo di marito e con una figata di famiglia!-

Me lo disse a bassa voce, ma sapevo che le orecchie accanto a noi erano pronte e potevano averla sentita, ma chi se ne fregava? Mi misi a ridere felice! Poi la vidi leggermente allontanarsi, così la guardai sorpresa.

- Che c'è?-

- Non ho finito...-

- Mi sembra che hai detto abbastanza...-

Si allontanò ancora un po' da me per poi tirare fuori un foglio, voleva leggermi qualcosa?

- Mi è stata lasciata questa lettera, con la preghiera di leggerla a te Bella, perciò voglio che tu ascolti....-

Le era stata lasciata?

- Isabella... Dona tutta te stessa, ma non restare vuota. Ascolta tutti, ma non giudicare. Apri la mente ad ogni idea, ad ogni soffio di vento, ma dal vento non farti trasportare. Vivi ogni emozione, ascoltala, fattene impregnare, ma non rimanerne in balia. Sollevati dai tuoi dolori, faticosamente, ma con grinta e fierezza. Sii sempre sincera con te stessa, fedele alla tua anima, coerente al tuo pensiero, ma non fossilizzarti. Vola alta, libera, ma non con ali di cera. Non dimenticarti mai di chi ti vuole bene, tendi sempre la mano a tutti, ma non restare delusa se rimarrà vuota. Sii umile, ma non farti calpestare. Conserva sempre un tuo equilibrio, ma non temere di rischiare qualche volta, esponendoti: anche se poi spesso ti dovrai leccare le ferite, sarai comunque cresciuta dentro. Ama, sbaglia, ma non perderti. Ridi spesso, non prenderti troppo sul serio, ma non sminuirti. Urla, lotta, piangi, ma non farti detestare. Guarda sempre le cose anche da un altro punto di vista che non sia il tuo, ma non farti influenzare se non sei convinta. Vivi con fede, ma non essere bigotta, Dio vuole gesti autentici. Creati sempre una visione d'insieme, sollevandoti al di sopra delle situazioni, ma una volta deciso, segui la tua strada con fermezza e senza ostinazione, le persone intelligenti sono pronte anche a cambiare idea. Abbi desideri piccoli, ma sogni grandi. Ci saranno momenti della vita in cui dovrai fare una scelta, che ti cambierà radicalmente. Fermati ad annusare un fiore, a farti scaldare da un raggio di sole, a godere delle piccole cose, ma non prendertela se verrai derisa per questo. Non negare il tuo sorriso a nessuno, ma fa sempre che venga da cuore. Sii consapevole dei tuoi limiti, ma cerca di superarli e non creartene di inesistenti. Non vergognarti di essere come sei, ma ricorda sempre che ogni persona è unica e quindi speciale. Ci sarà un giorno in cui non potrai più scegliere, perché hai già fatto le tue scelte. Non odiare mai nessuno perché è un sentimento che distrugge prima di tutto chi lo prova, ma non dimenticarti del male ricevuto e impara da esso. Forse verrà un momento in cui rimpiangerai la tua infanzia, la tua adolescenza. Cerca il silenzio quando intorno a te c'è troppo rumore, ma non lasciargli prendere il sopravvento. Verrà il momento in cui non potrai più tornare indietro, dal tuo viaggio per la vita. Ricorda che la solitudine fa paura solo se non si sta bene con se stessi, ma non rifuggire i rapporti con gli altri, perché sono una fonte di ricchezza inesauribile. Ci saranno momenti in cui amerai ed altri in cui odierai. Trova sempre del tempo per te stessa, ma non diventare egocentrica. Ci sarà sempre qualcuno o qualcosa che ostacolerà il tuo cammino, ma tu non fermarti. Dai sempre il meglio di te, con passione, ma non scoraggiarti se non otterrai il risultato desiderato, il vero valore è nell'impegno. Nel sentiero della vita incontrerai i sentimenti buoni e quelle cattivi, che si contrasteranno, ma tu non temere. Quando fai del bene non ostentarlo, dimenticatene subito. Morirai altre volte, ma come la fenice, al suono di una nuova emozione tu risorgerai. Se è possibile prendi tu l’iniziativa, perché le redini della tua vita sono in mano tua, ma non combattere contro i mulini a vento. Ti volterai più volte indietro e sentirai la nostalgia di un rimpianto, scandito dal rumore delle rotaie del treno della vita, che fugace ed impetuoso segnerà la tua esistenza. Fai il possibile per rispettare gli impegni presi e per mantenere le promesse fatte, perché ciò ti farà onore, ma sappi che gli altri, molto spesso, non faranno la stessa cosa con te. Credi sempre in ciò che sei, perché le tue speranze, i tuoi sogni, nessuno potrà portarteli via! Non dimenticare che niente è assoluto e ben definito, nemmeno il bene e il male, ma tutto è relativo, dipendente da miliardi di fattori diversi. Il bene vincerà sul male, perché è così che dev'essere ed è così che sarà. E non avrai il rimpianto di non aver vissuto....non dimenticarti mai le tue origini e da dove provieni... Per sempre tuoi... Andrea e Camilla-

La vidi richiudere la lettere e guardarmi, mentre tutti facevano un applauso a quella lettera piena d'emozioni, ma non capendo di chi fossero quei sentimenti scritti su un pezzo di carta. Solamente lei, la mia migliore amica poteva saperlo, perché conosceva i nomi dei miei genitori... i miei veri genitori, mia madre Camilla e mio padre Andrea.
Sentivo tutti commentare quelle belle parole, mentre Lofo si avvicinava a me.

- Penso che tu debba conservarla...-

- Quando te l'hanno data? Dove?-

- L'ho trovata stamattina sul cuscino...-

- E' stata qui ed io non me ne sono accorta?-

- Non so cosa dirti Isa...-

Percepì che Edward si stava avvicinando così presi quella lettera.

- Tutto bene?-

- Certo amore...-

- Edward, c'è il taglio della torta!-

- Cosa? Arrivo...-

- Alice ha pensato proprio a tutto, ma la torta... Isa... davvero va tutto bene?-

- Sì...è solo che ci sono rimasta un po'. Non me l’aspettavo e… Forse ho individuato il momento in cui è venuta...-

Sì, quando ero nella vasca da bagno ed avevo azzerato i miei sensi, era l'unica spiegazione per non averla percepita. Il pensiero che i miei si fossero nuovamente incontrati, che mia madre avesse raccontato a mio padre ciò che mi era successo, e ciò che era avvenuto successivamente, era disarmante. Cosa poteva pensare di sua figlia? Sua figlia che ora aveva un'altra famiglia e lo aveva messo da parte? Proprio come aveva fatto sua moglie? Mi avrebbe mai perdonata? Ma forse lo aveva già fatto. Le parole in quella lettera erano anche sue, ed era impregnate d'amore.
Improvvisamente fui distratta dalle urla di Alice contro Emmett, ma che succedeva? Io e Lofo andammo verso il tavolo che avevano messo ad uso per il buffet...

- Emmett che fine hanno fatto quelli originali?-

- AHAHAH non so, sono scappati? O forse sono qui?-

Vedevo tutti ridere, ma di cosa stavano parlando? Mi avvicinai maggiormente e vidi sul tavolo una torta davvero magnifica, e sopra...erano posizionate due statuine, anche se, solo una si vedeva bene che era quella dello sposo, perché l'altra era come caduta nella torta, come se fosse ceduto il pavimento, e lo sposo era in ginocchio per cercare di recuperarla....

- Siccome ci aspettavamo che Bellina sparisse nel bel mezzo della cerimonia, credevo fosse essenziale prendere una tale decorazione! ahahah-

Ma come gli era venuta in mente un'idea simile? Presi un coltello che era posizionato sul tavolo, pronta per vendicarmi, ma non potevo accoltellarlo davanti a Charlie! Ma potevo fare peggio, perché il coltello si sarebbe rotto... ma questo...

- Alice vuoi farci una foto mentre tagliamo la torta?-

- Ma Bella...-

- Voglio questa foto come ricordo...-

Ora mi guardavano tutti perplessi mentre Emmett sghignazzava. Con Edward feci la foto del taglio della torta e subito dopo presi un piatto e ci misi all'interno la prima fetta, e mi girai nella direzione di mio fratello

- Emmett, per te la prima fetta... al mio fratellone preferito... sperando che il mio gesto ti rimanga impresso per sempre nella memoria!-

Assottigliai il mio sguardo su di lui facendogli un sorriso, e vedendo tutti sconvolti dal mio gesto, ma ancor di più per quello di Emmett.

- Grazie Bellina, avevo davvero voglia d'assaggiarla!-

E senza pensarci su, si mise a mangiare la fetta di torta, tranquillo.

- Bella...-

Mi riprese Eleazar... Mentre Edward rideva e si avvicinava al mio orecchio

- Un'incantevole vendetta direi, posso giurare che se lo ricorderà per l'eternità!-

Dopo quel piccolo siparietto mi girai lasciandolo libero, e percepì subito il momento in cui scappò via dal soggiorno per andare in bagno. La festa continuò per un po', finché Edward annunciò che dovevamo lasciare la festa perché ci attendeva un volo per il viaggio di nozze. Lo guardai stupita, a cosa serviva l'aereo se c'ero io? Forse si era stufato di tutta quella gente e voleva restare finalmente da solo con me, quanto io desideravo restare sola con lui. Andai al piano superiore per cambiarmi e mettermi qualcosa di più comodo, Alice e Lofo mi aiutarono a togliermi il vestito, ed in quel momento vidi che le valige erano già pronte, aveva organizzato proprio ogni minima cosa. A quel punto salutai la Lofo, dicendole che ci saremmo sentite prestissimo, e subito dopo il regalo che avevo intenzione di fare ad Edward. Mi abbracciò forte e la teletrasportai a casa, poi scesi dagli altri. Salutammo tutti, amici e parenti, per poi farci vedere andare via con la macchina. Non la parcheggiammo troppo distante, in modo che poi qualcuno della famiglia la ritrovasse facilmente. Tanto quella messa in scena era solo per Charlie dopotutto! Scendemmo dall'auto e prendemmo le valige...

- Allora sai già la destinazione?-

- Certo! Isola Esme, arriviamo!-







*****************************************************************Angolo autrice

PER CHI ANCORA UNA VOLTA E' CURIOSO:

ABITO DA SPOSA BELLA FRONTALE:
http://farm2.static.flickr.com/1107/1300284313_3fcc1f402c_o.jpg

ABITO DA SPOSA BELLA POSTERIORE: http://farm2.static.flickr.com/1308/1301155556_0722ceddd6_o.jpg

Nella seconda foto il colore però non è rosso, mi spiace, ma dovrete usare un po' d'immaginazione

BOUQUET BELLA: http://img21.imageshack.us/img21/9803/bouquet172jpg.jpg

TORTA: http://www.pianetadonna.it/gallery/foto_gallery/coppia/torte-nuziali/rose-rosse_1.jpeg?-3600

NON POTEVA MANCARE L'IMMAGINE DELLE STAUINE MESSE DA EMMETT: http://laccarossa.files.wordpress.com/2008/10/imm_01.jpg

Spero che con queste immagini vi abbia aiutato ad immaginare meglio lo svolgimento del matrimonio!
Ci vediamo al prossimo e ultimo capitolo! Un bacione a tutti!!!

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Capitolo 42
*** 41 ***


ECCOVI L'ULTIMO CAPITOLO PRIMA DELL'EPILOGO, CHE ORA PUBBLICO ANCHE! VI LASCIO ALLA LETTURA E I SALUTI LI RINVIO ALL'EPILOGO! UN BACIONE




41



Ci ritrovammo su una candida spiaggia bianca, c'era solo il rumore del mare e degli animali, la luna faceva capolino sopra di noi rendendo ancora più meraviglioso quello spettacolo. A pochi metri dal mare c'era una villa a dir poco surreale. Grazie alle numerose vetrate, era aperta alla natura che la circondava, e regalava una vista mozzafiato sull'oceano. Era articolata su due livelli, le camere erano posizionate al piano superiore, sicuramente dove la vista era migliore. Una delle cose più spettacolari era vedere come il piano superiore fosse sorretto da dei pilastri in legno che finivano a terra, e proprio al di sotto della camera c'era una magnifica piscina illuminata.

- Allora, è come ti aspettavi?-

- Molto meglio...-

A quel punto senza avvertirmi mi prese in braccio

- Che fai?-

- E' tradizione che il marito porti in braccio la moglie in casa!-

Sorrisi alla sua affermazione, mentre mi conduceva in quella magnifica casa, per poi rimettermi a terra quando fummo dentro.

- Vado a recuperare le valige, vorrai farti una doccia!-

- Grazie…-

Lo vidi uscire, così incominciai a guardarmi in giro. Non mi sarei mai aspettata nulla di simile, neppure nelle mie più assurde fantasie! Sentii Edward tornare.

- E' davvero stupenda Edward…-

- Sono contento che ti piaccia, avrei voluto fartela come sorpresa, era il mio regalo, ma è quasi impossibile farti una sorpresa, sai sempre tutto!-

- Non ce n'era bisogno, perché il regalo più grande sei tu. Ma non mi sarei mai aspettata nulla di simile, ti assicuro che è una sorpresa!-

Si avvicinò per baciarmi, gli misi le braccia attorno al collo per poi osservare la sua perfezione e sorridere.

- Vado a farmi una doccia...-

Presi la valigia che doveva essere mia e salì le scale seguita da mio...marito. Oddio... Edward, era davvero mio marito!

- Vieni, il bagno è qui!-

Entrai in bagno e mi infilai sotto la doccia calda, era sempre una sensazione stupenda. Non so per quanto ci restai, ma ad un certo punto mi resi conto che era ora d'uscire. Afferrai un asciugamani per coprirmi e andai in camera. Edward non c'era, ma percepii dei rumori fuori casa, così andai verso la vetrata. La vista era più bella di quanto mi aspettassi, non solo per la luna che si rifletteva nell'acqua, non solo per la spiaggia, non solo per l'oceano, ma perché in mezzo all'acqua c'era l'uomo della mia vita che si stava facendo una nuotata. Andai verso la valigia, sapendo che se era stata Alice a prepararla, avrei trovato di tutto a parte ciò che cercavo! Infatti appena l'aprì trovai un sacco di intimo, merletti, pizzi....eh, Alice! Mi stupii trovare un foglietto, riconobbi la calligrafia della Lofo.

Dopo che ha fatto la tua valigia, l'ho riaperta e ho inserito sul fondo una busta con delle cose in più!
Mi devi un favore amica mia
 Tua Lofo


Sorrisi e cercai in fondo alla valigia, trovando una busta. L'aprì e ci trovai dentro dei costumi, delle magliette normali e persino dei pantaloni! Le dovevo più di un semplice favore! Presi un costume e me lo infilai e ritornai in bagno per osservarmi, mi stava bene, potevo andare. Tornai alla vetrata e ci appoggiai una mano per poi ritrovarmi nell'acqua cristallina dell'oceano. Edward si accorse subito di me e mi venne incontro

- Sei stupenda...-

- Grazie....-

Mi abbracciò da dietro, ed io mi feci cullare dalle sue braccia, mettendomi ad osservare l'orizzonte.

- Chi l’avrebbe mai detto....-

- Cosa?-

- Che sarei stata qui un giorno, con te... Che ci saremmo conosciuti, innamorati, che io sarei diventata una vampira, e che ci saremmo sposati. Mi sembra ancora tutto così surreale... a volte ho paura di svegliarmi e rendermi conto che è stato tutto un magnifico sogno. O che da un momento all'altro debba succedere qualcosa che distrugga tutta questa felicità-

Lo sentii stringermi maggiormente

- Neppure io mi aspettavo tutti questi cambiamenti nella mia esistenza. L'ho sempre reputata vuota, inutile, fin quando i miei occhi si sono persi in quelli verdi di un'umana nella mensa della scuola di una piccola e sperduta cittadina di Forks. Alice mi aveva detto che ci sarebbe stato un cambiamento, ma non avrei mai immaginato una cosa di questo tipo. Certo ne abbiamo passate di tutti i colori, e reputo che le peggiori almeno secondo il mio punto di vista sono state quando avevi deciso d'andartene, quando hai rischiato la vita e quando ho creduto che fossi morta nella battaglia. Ma ora va bene, va tutto bene, e non voglio che tu abbia paura che possa succedere qualcosa, perché d’ora in avanti sarà tutto perfetto-

- Spero che tu lo stia dicendo perché ci credi e non per convincere me e te stesso.-

A quel punto mi girai per abbracciarlo e guardarlo negli occhi.

- Che dici se ora rientrassimo in casa?-

- Come mai tutta questa fretta?-

- Ah bè, se vuoi possiamo restare qui ancora per un po'...-

- Penso che non mi abituerò mai al fatto di non leggerti nel pensiero. Mi sono abituato al tuo modo di spostarti, ma è frustrante non sapere cos'hai in mente quando dici certe cose...-

- Ahahah! Ma hai provato per un po' a sentire i miei pensieri! Non ricordi? Quand'ero ancora umana, e non credo che ci fossero molte cose interessanti da sentire.-

- Forse perché certe volte non pensavi prima di fare una delle tue domande?-

- Anche!-

- Anche per quello ti amo, perché in qualsiasi caso sei sempre stata una sorpresa, imprevedibile... Nessuno potrà mai dire che mi sono innamorato di te perché non riuscivo a sentirti. Perché dopo che è successo mi sono convinto maggiormente del mio amore nei tuoi confronti!-

Oddio quanto lo amavo!

- Comunque penso che tu abbia in mente qualcosa se mi hai chiesto di rientrare, perciò ora rientriamo!-

- Sei un curiosone!-

- Potrei non dormirci la notte!-

Ridemmo alla sua battuta per poi uscire con calma dall'acqua, non c'era bisogno di teletrasportarci, né di correre. Nessuno ci metteva fretta e davanti a noi in fin dei conti avevamo davvero l'eternità!
Rientrammo in casa e andammo ad asciugarci e a lavarci, anche se lo avevo fatto anche prima ne avevo nuovamente bisogno. Feci la doccia per prima per rimanere un momento da sola per pensare. Mancava davvero poco ormai e avrei dato il mio regalo ad Edward. Mi sentivo agitata come non lo ero mai stata in vita mia! E non solo in vita!
Ne approfittai per cambiarmi e mettermi qualcosa di più comodo. Aprii nuovamente la valigia pensando che in fin dei conti ora Edward era mio marito, perciò non sarei dovuta essere in imbarazzo...ma come potevo non esserlo? Scelsi un coordinato mutanda e reggiseno nero con fiocchetti rossi, e sopra m'infilai un babydoll anch'esso nero ma in seta, non volevo fosse trasparente. Feci giusto in tempo a cambiarmi che Edward uscì dal bagno, ed appena mi vide percepì perfettamente che smise di respirare e si bloccò sull'uscio della porta. Sperai solamente che fosse una reazione positiva. Lo vidi deglutire e capì che gli si era formato probabilmente del veleno sulla lingua, sì, era una cosa positiva! Gli sorrisi e riprese a respirare.

- Tutto bene?-

- Sì-

Oh...era tornato Edward monosillabi. Sorrisi alla mia battuta mentale... dai Bella fai la seria! Mi guardò con attenzione.

- C'è qualcosa che non va?-

- Direi il contrario... Sei...perfetta-

Se fosse stato possibile ora la mia carnagione sarebbe divenuta del colore dei miei capelli.

- Ti va di sederti qui accanto a me?-

Senza che aggiungessi altro si era già seduto proprio davanti a me sul letto, che come minimo era a tre piazze.

- Non so se ti ricordi, ma devo ancora darti il mio regalo di nozze....-

Chissà a cosa pensava in quel momento, forse aveva idee strane, gli stavo parlando del mio regalo di nozze, vestita per modo di dire, e su un letto...

- Sì, mi ricordo... e direi che è il più bel regalo che io abbia mai visto...-

Ecco, lo sapevo che avrebbe pensato a quello. Sorrisi e mi sedetti a gambe incrociate sul letto, mentre lui non spostava i suoi meravigliosi occhi da me.

- Non è solo ciò che pensi a dire il vero....-

Mi guardò stupito.

- Eh... hai dimenticato che l'ho fatto vedere anche ad Eleazar? Credi che mi sia messa in babydoll davanti a lui?-

Lo vidi pensarci per un secondo prima di divenire serio, forse era infastidito da quell'idea o quell'immagine.

- In effetti...-

- Già....-

Presi un respiro profondo, anche se non serviva, ma ero così agitata!

- Quando sono andata via con lui per allenarmi, proprio l'ultimo giorno ho scoperto una cosa, ed è stato quello il motivo per cui sono stata via un altro mese, per cui ho ritardato il mio ritorno. Era una cosa importante e dovevo per forza lavorarci su, per riuscirci, per regalartela.-

- Mi fai preoccupare....-

- No, non preoccuparti, non te lo farei come regalo se fosse una cosa brutta, non trovi?-

- Anche questo è vero... ma allora di cosa si tratta?-

Ecco, era arrivato il momento.
Mi concentrai con tutta me stessa, vidi lui capirlo e immobilizzarsi, forse per aiutarmi. Era così vicino a me... allungai una mano sul suo viso perfetto. Accarezzando con i polpastrelli le sue labbra, mentre sentivo il suo respiro infrangersi sopra esse, dissi:

- Non posso cambiare determinate cose, non ne sono in grado, non fino a quel punto. Solo Dio è padrone di ciò... ma ti posso far riprovare, almeno per un po' ciò che significa...-

Con le dita gli sfiorai la guancia, restando incollata al suo sguardo che si aprì maggiormente. Incominciò a respirare pesantemente, e forse si stava rendendo conto di ciò che stava accadendo. I suoi occhi erano immersi nei miei, lo vidi stringere i pugni, e io continuavo ad annegare nei suoi occhi...verdi, grigi e azzurri come il mare più puro, come il cristallo più lucido, come il mare infinito in un pomeriggio d'estate, quei colori della meraviglia fatta carne. Due distese attraenti e seducenti di incantesimi complessi, di pianure sterminate, di pace e di gioia. Quelle iridi piene di riflessi solari erano quasi impossibili da guardare, perché ti sentivi opprimere, affogare dall'oceano limpido che vi traboccava dentro. E quei piccoli, minuscoli punti neri che erano le pupille si confondevano in tutto quell'azzurro grigio così mistico e fantasioso, che nemmeno la mente del più grande artista avrebbe potuto realizzare volutamente. Sembrava un'isola in cui vicino alla spiaggia l'acqua è cristallina per poi divenire sempre più scura negli abissi. Mi venne quasi da tremare davanti a quei due occhi angelici e traboccanti d'amore, pace e semplice beltà. La sua pelle era rosata, calda e profumata in una maniera indescrivibile, tanto che dovetti concentrarmi per non perdere il controllo. Le sue labbra ora erano di un rosa acceso, umide, e carnose, i suoi capelli riflettevano la luce soffusa della stanza con delle tonalità che non avevo mai percepito. Tornai nell'abisso dei suoi occhi ed improvvisamente mi stupì vedendoli lucidi. Una lacrima ne uscì, attraversando la guancia, arrivando alle mie dita. Era così calda, così umana...proprio come lui in quell'istante

- .....il mio cuore....sta battendo....-

Sorrisi alle sue parole, era vero, sentivo perfettamente il suo cuore pulsare. Era davvero incredibile, un suono più bello non l'avevo mai percepito. Mi stupì anche la sua voce, era diversa, non c'era dubbio, ma comunque stupenda, come lui. Mi alzai per prendere uno specchio per poi tornare da lui, che rimase sorpreso probabilmente di non vedere i miei movimenti. Gli misi davanti lo specchio e lo vidi spalancare gli occhi per poi passarsi una mano sul viso.

- .....è impossibile....sono...umano...sono...vivo!-

Si coprì il naso e la bocca con le mani, come se stesse pregando, come se non credesse a quello che vedeva.

- Ci riesco per non più di un paio di ore. Purtroppo non posso cambiare totalmente quello che siamo, ma posso modificarlo per un po' almeno. Questo è il mio regalo per te Edward... so che non hai mai accettato la tua esistenza e che ti mancava la tua umanità. Quando ho capito e scoperto che potevo farlo io... ho subito pensato a te. Volevo farti riprovare cosa significa, farti capire che hai ancora un cuore anche se non batte, che hai ancora un'anima in te.-

I suoi occhi non smettevano di versare lacrime, e la cosa incominciò a preoccuparmi.

- ...è una cosa...brutta?-

Mi guardò come se avessi detto una bestemmia.

- E' la cosa più bella che io abbia mai provato... è il regalo più grande che potevo mai ricevere. Bella...il mio cuore sta battendo....sto piangendo di gioia amore mio...-

A quel punto mi abbracciò con foga, rimasi immobile per il gesto improvviso.

- Grazie...o Dio....quanto ti ringrazio....-

Era così caldo... Ma ora sarebbe arrivato il bello. Mi concentrai ancora di più, però questa volta su me stessa. Sapevo che era come un orologio, come la storia di Cenerentola. Ad una certa ora tutto sarebbe svanito, quell'esplosione di potere si sarebbe esaurita tornando in me facendo tornare prima me e poi lui nuovamente congelati nella nostra immortalità. Ma ci sarebbe bastato, ci sarebbe bastato quel poco tempo a noi concesso. Volevo che mi toccasse quando la mia pelle era ancora calda, e quando la sua era ancora calda, quando i nostri occhi si potevano immergere in quel mare dei suoi ed in quel prato dei miei. Era leggermente doloroso all'inizio, fin quando il cuore non riprendeva a battere regolarmente, poi era tutto in discesa, almeno fin quando saremmo tornati come prima. Capì che se ne accorse, perché si spostò per guardarmi. Ora i miei occhi erano tornati quelli di cui si era innamorato, quelli che aveva incrociato il primo giorno. Mi accarezzò delicatamente come se potessi scomparire, come se ancora avesse una forza inumana.

- Non posso crederci...-

A quel punto ci baciammo, come mai avevamo fatto prima. Allora anche dai miei occhi cadde una calda lacrima. Mi sentivo felice. Ci sdraiammo mentre ancora ci baciavamo.

- E' il regalo più bello che potevi farmi. Ti amo più di ogni altra cosa.-

- Il regalo più grande è l'amore che tu provi per me Edward. Grazie semplicemente d'esistere. Ti Amo, e ti amerò per sempre.-

E a quel punto smettemmo di parlare per baciarci e unirci ancora di più. Nulla ci avrebbe mai potuti separare, per l'eternità.





************************************************************Angolo autrice

SEMPRE PER CHI E' CURIOSO

VILLA ISOLA ESME:
http://www.designerblog.it/galleria/big/sentosa-house-singapore/1

OCCHI EDWARD: http://www.ioarte.org/img/artisti/Madiba__occhi_g.jpg

OCCHI BELLA: http://a8.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc6/167773_174950935882717_153074121403732_405169_6309717_n.jpg

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Capitolo 43
*** EPILOGO ***


RICORDATEVI CHE PRIMA DELL'EPILOGO HO PUBBLICATO IL CAP. 41!


EPILOGO






La vita è qualcosa di indescrivibile. C’è chi la paragona a una scatola di cioccolatini, non sai mai ciò che ti capita. Alcuni la paragonano a un'occasione irripetibile. Altri ancora ad un brivido che vola via. Molti la paragonano ad uno specchio, che ti sorride se lo guardi sorridendo. Jim Morrison la paragona all'inferno. Ma io la paragono ad uno spettacolo teatrale. Mi sono ritrovata in un altro mondo, come se fossi su un palco, con tante altre persone. Il sipario si è aperto ed io ho incominciato la mia commedia, ho cercato di dare del mio meglio per renderla meravigliosa. E alla fine, quando calerà il sipario, spero di ricevere applausi e fiori, perché significherà che ho dato davvero del mio meglio, e ho vissuto questo viaggio con il sorriso stampato sulla faccia. Oppure no, forse potrei dire che la mia vita è come un libro in fin dei conti, in cui c'è la mia storia, storia di lacrime, storia di nuovi sorrisi, di nuove parole, amici nuovi e amici che non si incontreranno più, la storia di un amore che durerà per l'eternità. E come ogni storia e come ogni libro, c'è bisogno che qualcuno lo scriva, e la scrittrice sono io... io che sono l'unica che poteva decidere d'iniziare e anche decidere di porre fine alla storia della mia vita. Ho capito tante cose scrivendo la mia storia, ho capito che la mia vita vale tanto quanto è profondo il segno che riesco a lasciare in essa, perché io ho creduto in tutto questo, ho seguito un miraggio in cui nessuno credeva. Ma non ho mai mollato, ho corso incontro a quel miraggio fin quando non è divenuto reale.
Ed ora a voi l'opinione. Tutto questo mi riporta a leggere ciò che mi ha condotto qui, ero davvero infantile e sprovveduta... Quante cose sono cambiate, non credete? Sono migliorate? Peggiorate? Ognuno è libero di vederla e pensarla come più gli piace, in fondo siamo liberi di pensare ciò che più desideriamo giusto? Libero arbitrio, in fin dei conti è questo il fulcro della nostra esistenza.

Sorrido mentre rileggo le mie parole. Sento Edward chiamarmi così, prima di chiudere il portatile ed andare da lui scrivo l'ultima cosa. Per me le cose non potevano andare in una maniera migliore di questa. Non sono dentro la mia storia, ma dentro la mia vita, e la sto vivendo appieno in ogni istante che passa.

- Arrivoooo!!!-

Sorrisi mentre chiusi il portatile per raggiungere Edward.






                                                                                                                       Fine.....................forse









ECCOCI ARRIVATI ALLA FINE DI QUESTA LUNGA FF! SEMBRAVA NON FINISSE PIU'! ^_^
VOLEVO FARE UN PO' DI RINGRAZIAMENTI! A TUTTI QUELLI CHE HANNO MESSO QUESTA FF FRA LE SEGUITE, GRAZIE MILLE A TUTTI! GRAZIE PER AVERMI SOSTENUTA LEGGENDOLA, MI SIETE STATE DI GRAN SOSTEGNO!
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MA ANCHE NATURALMENTE GRAZIE ALLE DUE CHE L'HANNO INSERITA FRA QUELLE DA RICORDARE! MI FA ENORMEMENTE PIACERE!

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ED ECCO ANCHE CHE RINGRAZIONE CHI HA INSERITO QUESTA FF FRA LE PREFERITE, MI FA DAVVERO PIACERE, E' UN'EMOZIONE CONSTATARE CHE QUALCUNO APPREZZI A TAL MODO CIO' CHE HO FATTO, MI AVETE DATO LA FORZA PER CONTINUARE, GRAZIE

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GRAZIE MILLE A TUTTI VOI!
ORA VI DEVO PROPRIO LASCIARE...CON IMMENSO DISPIACERE...MI ERO AFFEZIONATA, NON SOLO ALLA STORIA, MA TUTTI VOI! CHI HA RECENSITO E CHI L'HA INSERITA FRA UNA DELLE LISTE...SIGH...BE'...CHE POSSO AGGIUNGERE...

FINE...........................FORSE
IHIH

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