Tiara Blu;

di Acquamarine_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una proposta inaspettata ***
Capitolo 2: *** Preparativi e dolcezze ~ ***
Capitolo 3: *** Il gran giorno e..la gran sera! ~ ***



Capitolo 1
*** Una proposta inaspettata ***


Sei seduta su un tronco basso e fissi il sentiero davanti a te.

É tutta colpa sua, è uno stupido!

Perché non capisce mai niente?

Ti volti di scatto, c'è qualcuno.

La tua mano corre immediatamente alla bacchetta.

La guerra ti ha segnato anche in questo.

-Chi va la?- dici scattando in piedi.

Senti qualcosa toccarti il braccio e balzi in piedi.

Cosa sta succedendo?

-Hermione, senti io..-. Questa voce la conosci benissimo.

É per colpa sua se sei qui.

-RONALD! COSA DIAVOLO TI SALTA IN MENTE?- gridi portandoti una mano sul cuore.

Batte forte.

-Senti, mi dispiace. Non dovevo essere così..- comincia sicuro.

-Stupido, infantile, imbecille..?- chiedi.

-E scemo- aggiunge lui con un sorriso.

É questo ciò che ti ha fatto innamorare di lui.

Ha il sorriso più bello del mondo.

Lo guardi con rimprovero e poi scoppi a ridere.

Gli getti le braccia al collo e lo baci.

-Non smettere mai di essere così stupido, scemo ed imbecille- gli sussurri a fior di labbra.

-Hai dimenticato infantile- ti ricorda toccandoti il naso.

Ti guarda negli occhi, serio.

-Sposami- dice calmo.

Strabuzzi gli occhi e boccheggi per qualche secondo.

-Cosa?- chiedi spaesata.

-Oh!- esclama battendosi la fronte.

Si inginocchia e prende la tua mano, poi con l'altra estrae qualcosa dalla giacca.

-Non sono l'uomo perfetto e non lo sarò mai. Sono infantile, imbecille, scemo e stupido, mangio come un maiale e ti faccio infuriare di continuo, ma io ti amo. Ti amo come non ho mai amato nessun altra in vita mia e voglio che tu resti con me sempre. Tu vuoi sposarmi anche se sono così?- in alcuni punti ha impiegato del tempo prima di parlare, in altri ha parlato velocemente.

Cosa devi fare?

'' Devi Rispondere'' ti sussurra una vocina.

Avevi tante volte immaginato questo momento mentre leggevi i tuoi libri, mentre guardavi quei film d'amore che tanto piacciono a tua madre, ma mai avresti pensato di sentirti così.. felice.

Cosa puoi rispondergli?

Vuoi passare la tua vita con un uomo orgoglioso con cui litighi di continuo?

Vuoi passare la tua vita con quel ragazzo che ti ha presa in giro al primo anno, facendoti piangere? Che non ti ha parlato per settimane quando stava con quella? Che ti ha fatto piangere lacrime amare, perché non ti vedeva?

-Assolutamente si- dici a voce alta, mentre il resto del mondo tace per un po'.

***
Angolo Autrice:
Mini-Long di 3 capitoli scritta per il contest ''Il mio grosso grasso matrimonio..'' di OneLove4.
Il Matrimonio di due Grifondoro molto conosciuti.
In alcuni punti può sembrare OOC, ma ogni OOC ha una spiegazione.
Ah! Il secondo e il terzo capitolo sono più lunghi di questo, rispettivamente 4 e 7 e mezzo pagine di Open Office in Calibri 14 :)
Essendo solo tre capitoli, saranno pubblicati una volta alla settimana! :D

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Capitolo 2
*** Preparativi e dolcezze ~ ***


Ginny si siede di fronte a te e ti sorride.

-Allora come vanno i preparativi?- ti chiede con voce angelica.

-Come vanno i preparativi? Io tuo fratello lo uccido! Dove è andato? Doveva chiamare lui per il buffet, insomma!

Stai gridando come una matta, allora la ragazza si alza e ti abbraccia.

-Sono così felice! Stiamo per diventare quasi-sorelle, capisci?- dice allegra.

-Si Ginny, lo so, ma io da sola non ce la faccio!- rispondi.

Stai impazzendo.

Mai avresti pensato che Hermione Granger potesse dar di matto così.

Tua zia Polly lo diceva sempre, gli uomini sono la rovina delle donne.

-Ma tu non sei sola! Ci siamo io, tua madre, mia madre..e poi c'è Ron!- ti dice lei.

-Se solo sapessi dove si è cacciato..- dici sconsolata.

-É con Harry da.. qualche parte- dice vaga.

-Tu lo sai!- la accusi.

-Io? Certo che no- dice scrollando le spalle.

-Tu eri..voi state complottando contro di me, non è così?- dici.

-É più grave di ciò che pensavo. Fammi vedere cosa manca ancora- ti dice allungando una mano per prendere la lista delle cose da fare- e non fare.

Legge attentamente le cose non sbarrate e poi ti sorride.

-Vediamo di mettere qualche altra X qui sopra- dice alzandosi.

 

-Allora, che ne pensi?- chiedi al ragazzo di fronte a te.

-Beh.. insomma è..- comincia impacciato.

-Si, in effetti non piace neanche a me, è troppo piccola- dici porgendogli il braccio.

-Torniamo a casa?- ti chiede afferrandolo.

-No, ce n'è ancora una- gli dici sorridendo.

Annuisce e ricambia il sorriso.

-Stavolta è quella giusta, ne sono sicuro- ti dice.

-Lo avevi detto anche questa volta e quella prima e quella prima ancora- gli ricordi.

-Stavolta ne sono sicuro

Lo speri davvero.

Il tuo regalo non può essere consegnato tardi.

 

-Harry, l'abbiamo trovata- dici felice mentre il tuo migliore amico annuisce d'accordo.

 

* * *

 

-Allora, ricapitolando- esordisce Ginny .

-Il vestito lo sceglierai mercoledì, i fiori arrivano la mattina del matrimonio, al cibo ci pensa mamma.. la lista degli invitati?- chiede.

-Dovevamo finirla oggi pomeriggio io e Ron, ma lui non c'è, come vedi- dici nervosa.

Lo sei spesso negli ultimi tempi.

-Vorrà dire che la finirete stasera, dedichiamoci ad altro ora. Che ne dici di riposarti un pochino? Ti vedo stanchissima- ti dice.

-Da quando sei così apprensiva?- chiedi.

-Da sempre, solo che tu non lo sapevi. Su, ora vai di sopra, ci penso io a rimettere tutte queste carte a posto.

Ecco Ginny che cambia discorso.

Ma come potresti rifiutare?

Hai imparato che arrivare al limite delle proprie forze non è un bene e ora non puoi permetterti di crollare.

-Va bene ma..- scuoti la bacchetta e ordini – Fogli locomotor- in modo che ti seguano – Vai anche tu a riposarti, domani hai una partita!- concludi sorridendo.

-Oh beh, mi sa che mi tocca arrivare in forze. Forza Holyhead Harpies!- dice alzando la mano destra le cui dita formano una 'V'.

Ridi e ti dirigi al piano superiore, portandoti dietro decine di fogli di pergamena e Ginny.

 

-Hey- ti sussurra qualcuno all'orecchio sinistro.

Emetti un suono non ben distinto e infili la testa sotto il cuscino.

Senti dei movimenti sul letto ma non ti muovi.

Sei a pezzi.

Lavoro, casa, preparativi, famiglia, amici, ancora lavoro.

Il Ministero ti occupa tanto tempo e i preparativi del matrimonio tante energie, Ron ti aiuta tantissimo, ma è ugualmente stancante.

Non vedi l'ora che finiscano.

Improvvisamente una luce ti investe il viso e capisci che qualcuno deve averti sfilato il cuscino dal viso.

'Chissà chi' pensi sarcastica.

-Ronald!- dici con la voce impastata dal sonno.

-Ma..ma come fai? Hai gli occhi chiusi!- dice confuso.

-Solo tu puoi rompere le scatole ad una povera donna distrutta- dici melodrammatica.

Senti una lieve risata, lui si china verso di te e ti lascia un bacio sulla fronte.

Improvvisamente ricordi una cosa e scatti a sedere.

-TU!, dici indicandolo con l'indice, come hai potuto lasciarmi da sola? Dobbiamo ricontrollare la lista degli invitati, mandare gli inviti, selezionare i regali, mandare i ringraziamenti, incartare le bomboniere e poi dobbiamo..- non riesci a terminare la frase poiché ti ritrovi le labbra alquanto occupate.

 

* * *

 

Sei in piedi davanti allo specchio e sorridi.

Finalmente l'hai trovato.

Accarezzi l'abito dolcemente, come se temessi di romperlo.

É quello giusto, lo senti.

É perfetto, perfetto per te.

 

Esci dal camerino e guardi il tuo migliore amico.

-Che ne dici?- chiedi facendo una goffa giravolta.

Ti guarda pensieroso, poi sorride.

-É il migliore che hai provato. Ti sta benissimo, amico- esclama soddisfatto.

Ti guardi indeciso allo specchio e senza pensarci esclami: - Ci credo, costa un botto!-

Fortuna vuole che il commesso passi proprio ora e ti senta.

-Mi scusi, signore, ha qualche problema con i prezzi? Ci sarebbe il reparto economico di là, se le interessa. Questi sono abiti di alta sartoria, prodotti in Inghilterra dai più bravi tessitori della Gran Bretagna, inoltre..- comincia impassibile, come se stesse recitando una poesia imparata a memoria.

-Mi scusi, non intendevo questo. Lo prendo- dici velocemente, anche per farlo stare zitto.

Ti piace l'abito, sei entusiasta.

Sei soddisfatto di te stesso, finalmente hai comprato qualcosa senza passare dalla seconda mano.

 

* * *

 

Ginny ti guarda a bocca aperta.

Dopo minuti di silenzio riesce finalmente ad articolare qualcosa.

-Puoi ripetere?- chiede con un filo di voce.

Le sorridi e ti siedi accanto a lei.

-Tu ed Harry siete due delle persone più importanti della mia vita ed io voglio cominciare la mia nuova vita con voi. Per favore, sii la mia testimone. Ron lo chiederà ad Harry, anzi, direi che lo ha già fatto- rispondi allegra, riferendoti alle voci che provengono dal giardino.

-Allora?- la incalzi.

-Tu.. voi.. ne siete sicuri?- chiede lei.

-Assolutamente- rispondi sicura.

-Sicuri sicuri?- continua.

-Ginny!- le dici cominciando ad infastidirti.

Lei scoppia a ridere e ti abbraccia.

-Certo che si! Sarò la tua testimone! Ti voglio bene, Hermione- dichiara finalmente sorridendo.

-Sicura sicura?- chiedi scherzosamente.

Scoppiate entrambe a ridere e sentite la porta scattare.

Gli uomini sono tornati.

 

Sospiri e sorridi al tuo migliore amico.

Siete seduti nel giardino della Tana e siete appena tornati dalla prova del costume per il matrimonio.

Tua madre voleva accompagnarvi, ma poi ha deciso che sarebbe stato meglio lasciarti solo con Harry.

Lei avrebbe accompagnato Hermione quando avrebbe provato il suo.

Da una parte sei stato felice, dall'altra avresti voluto tua madre con te.

Forse perché ti sei reso conto di star per cominciare una vita senza di lei.

-Harry? Volevo chiederti una cosa- cominci.

Non sei mai stato bravo con le parole, quando devi fare un discorso importante ti imbarazzi e diventi impacciato, confondendo tutto.

Non sai spiegarti come hai saputo proporre ad Hermione il matrimonio senza scoppiare a ridere, o piangere, dal nervosismo.

Lui si volta e ti guarda con i suoi occhi smeraldini.

-Si?- chiede con un sorriso.

Respiri profondamente, poi ti passi una mano sul viso.

Lo guardi e pensi a come potresti cominciare.

Magari potresti.. no, troppo formale.

O forse potresti dire 'Senti Harry, sai, tu sei il mio migliore amico, ci sei sempre stato per me, ti voglio bene come un fratello e io ed Hermione avevamo pensato di'.. no. Troppo sdolcinato.

-Ron?- ti chiama e tu ti rendei conto di essere rimasto troppo a lungo in silenzio.

-Si?- chiedi confuso.

-Cosa dovevi dirmi?- chiede pazientemente.

Respiri ancora.

-Vorrstiessrilmiotestm?- chiedi velocemente.

-Scusa?- chiede ancor più confuso di te.

-Vorresti essere il mio testimone?- ripeti con più calma.

Era tanto difficile?

Strabuzza gli occhi e poi indica se stesso, poi te.

Annuisci.

Ti sorride e dice – Ma certo che si!

É fatta.

***
Angolo Autrice:
Ecco che arriviamo al mio ''OOC''.
Hermione è esaurita, forse un po' troppo, ma credo sia adatto alla situazione :D 
Piccola nota: quando a dividere i paragafi c'è uno spazio vuol dire che sono fatti che accadono nello stesso momento, quando invece ci sono gli asterischi accade a distanza di tempo (anche giorni dopo l'altro episodio). Ho inserito anche momenti che non c'entrano nulla con i preparativi perché io amo il fluff e non volevo limitarmi solo a descrivere i fatti *w*
Alla prossima con l'ultimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Il gran giorno e..la gran sera! ~ ***


Respiri profondamente.

Devi stare calmo, tutto andrà bene.

Guardi nello specchio e stenti a riconoscerti.

Sei cresciuto così tanto senza nemmeno accorgertene, Ron.

Ed ora stai per sposare l'unica donna che tu abbia mai amato.

Forse è la prima cosa di cui sei assolutamente certo: tu ami Hermione e vuoi che lei sia tua moglie.

Non sai quando hai cominciato ad amarla, forse quando al primo anno ti ha zittito, o quando al secondo è stata pietrificata, o quando al terzo ti ha stretto la mano.

É stato forse quando morivi di gelosia per Krum, quando lei era gelosa di Lavanda o quando li hai abbandonati in quel bosco.

Non sai quando sia cominciata, ma sai che non finirà tanto presto.

Cerchi di sistemarti la cravatta, ma non ne sei capace.

Non si può evitare?

Qualcuno bussa alla porta.

-Si?- chiedi.

Una voce che tu ami tanto ti chiede di entrare e tu acconsenti.

-Oh tesoro! Sono così felice! Ma.. ma vieni qui, Ronnie, la mamma ti aiuta con la cravatta. Avevi dimenticato di metterla, tesoro?- ti chiede premurosa tua madre.

Sai che non vuole fare la mamma chioccia, ma non è capace di fare altro.

La adori.

-Si, mamma, è così. Sono un po' confuso!- menti.

Sai che quando è agitata, perché lo è, non va contraddetta.

Sei confuso, agitato, nervoso, hai paura, ma sei anche felice come non mai.

Lasci sistemare la giacca, la cravatta, il fiore nel taschino e il gilet a tua madre, sebbene sai benissimo che erano perfetti così com'erano.

-Vado a vedere se Hermione ha bisogno di aiuto- annuncia con un sorriso.

Ti concedi un' ultima occhiata allo specchio e poi tuo padre compare sulla porta.

-Dai Ronald, forza. Andrà tutto bene!- ti incoraggia.

-Andiamo?- chiedi insicuro, desiderando ardentemente che il momento sia giunto e che non arrivi mai.

Lui ti sorride e ripete -Andiamo- con tono ben diverso dal tuo.

Mentre esci dalla porta ti rendi conto che le attenzioni di tua madre, gli incoraggiamenti di tuo padre e la tua vecchia vita ti mancheranno tantissimo, ma capisci anche che sei pronto.

Pronto per vivere la tua nuova vita assieme ad Hermione.

 

Cerchi di respirare profondamente e calmarti, ma ti risulta molto difficile.

Ginny è nell'altra stanza a litigare con la borsa dei trucchi, Luna legge un giornale babbano con aria sognante – e al contrario - e la tua nipotina, Janet, non riesce a stare ferma.

Avendo dovuto invitare anche la tua famiglia – che non sa nulla dei tuoi poteri -, al matrimonio sarà assolutamente vietata la magia.

Per te non sarà molto difficile, per undici anni hai vissuto senza, per altri sette sei tornata nel mondo Babbano, ma per i maghi Purosangue e quelli che sono cresciuti nel Mondo Magico sarà più difficile.

Alcuni, come Luna, l'hanno trovato divertente ed educativo, altri, come Ginny, si dichiaravano preoccupati di combinare qualche disastro.

Andrà tutto bene, te lo senti.

-Allora, Hermione, secondo te dovrei truccarmi sui toni chiari o del colore del vestito?- chiede Ginny.

-Lo sai che non sono brava in queste cose, non ne ho la minima idea- rispondi sinceramente.

Tra te e lei formate una compagnia ben informata in cose di trucco e vestiti.

-Che ne dici di un bel giallo canarino?- chiede Luna con voce allegra.

-Ma il mio abito è turchese- le fa notare cautamente Ginny.

Sei d'accordo anche tu.

Non ne capirete niente di trucco e abbinamenti, ma di certo sapete anche voi che un abito turchese e un ombretto giallo non vanno d'accordo.

-Ma è un colore così allegro!- dice lei con la sua solita aria sognante.

Le sorridente teneramente, quella ragazza è capace di far dimenticare le preoccupazioni per qualche momento.

Ginny corre davanti allo specchio a truccarsi e Luna torna a leggere il giornale.

Janet è impegnata a contare tutte le perline del suo abito e sembra molto concentrata nella sua attività.

Non appena la scenette finisce, però, l'ansia torna ad invaderti.

Hai bisogno di un' altra dose di Luna-anti-nervosismo, immediatamente.

Dì qualcosa, maledizione!

Mentre cerchi un argomento da proporre alle altre per non sederti - potrebbe rovinarsi il vestito -, andare in panico - potresti scappare via – o diventare impaziente – potresti correre da Ron e obbligarlo a muoversi -, qualcuno bussa alla porta.

Fa che sia lui, ti prego, fa che sia lui.

Fa che non sia lui, per favore, fa che non sia lui.

-Hermione, tesoro, possiamo entrare?- chiede qualcuno dal corridoio.

-Mamma!- gridi camminando verso la porta e cercando di non cadere.

Quando la spalanchi lei entra seguita da tuo padre.

Ginny è pronta ed esce con Janet dicendo che avrebbe aspettato fuori, Luna le segue dopo aver riposto il giornale accanto agli altri.

-Mamma, papà, non sapete nemmeno come mi sento! Sono talmente nervosa!- cominci agitandoti.

Le ti posa una mano sul braccio e ti sorride.

-Sei bellissima, amore mio- ti sussurra tuo padre.

-Non è vero. Ora vado di la e lui mi dice che non mi vuole più sposare- continui.

Lasci spazio all'ansia la quale esplode come un ordigno poiché l'avevi repressa fino a questo momento.

Tua madre ti zittisce posandoti il dito indice sulle labbra.

-Non succederà nulla di tutto questo. Andrai di là, lui sarà felice, tu sorriderai, vi sposerete e sarete felici- dice incoraggiandoti.

-E se decidesse di non sposarti se la vedrà con me- dice con nonchalance tuo padre.

-Papà!- lo riprendi.

-Dicevo per dire- dice lui con uno strano sorriso.

-Sei pronta, tesoro? Hai tutto?- chiede tua madre.

Guardi come sei vestita e la formula della tradizione compare nella tua mente.

Qualcosa di nuovo.

L'abito.

Qualcosa di vecchio.

Gli orecchini del tuo diciottesimo compleanno, il primo dopo la guerra.

Qualcosa di prestato.

La giarrettiera di Ginny.

E ...

-Non ho nulla di blu!- dici ad alta voce.

Non sei mai stata molto per le tradizioni, ma stavolta hai voluto seguirle per tenere con te le tue origini.

Saranno origini non magiche, ma tu ne vai fiera.

I tuoi genitori ti sorridono.

-É per questo che siamo qui- ti dicono.

Non capisci cosa intendano fin quando non ti ritrovi tra le mani una custodia di velluto.

-Questo cosa sarebbe?- chiedi confusa.

-Aprilo- ti incoraggia tua madre.

Giri l'oggetto tra le mani tremanti e fatichi un po' ad aprirlo, ma poi ci riesci.

Gli occhi ti si riempiono di lacrime, ma tua madre ti ordina di non piangere.

Quante volte hai guardato questa tiara e hai sognato di indossarla?

Mai ti saresti aspettata di poterlo fare davvero un giorno.

Soprattutto perché credevi che tua madre non se ne sarebbe mai separata.

-Ma mamma, questa è la tua..- cominci.

-Ora è tua- conclude l'altra donna con voce sicura.

-No, non posso. Te l'aveva regalata la nonna.. no, no- dici sicura.

-Ora noi la regaliamo a te- insiste.

-No, no- ripeti tu.

-Hermione su, non fare la bambina, voglio che tu la abbia perché per me non c'è nulla più importante di te. Quella è solo una tiara, tu sei mia figlia. É la cosa materiale più preziosa che ho e voglio donarla alla persona più importante della mia vita. Tuo padre è d'accordo con me, quindi abbiamo deciso di regalarti questa affinché non ti dimentichi di noi. Quando la guarderai penserai alla tua mamma e al tuo papà anche se saranno lontani- dice con voce emozionata.

-Mamma..- continui.

-Shh..basta. Su, vieni qui, così ti aiuto ad indossarla- conclude.

-Mamma.. vi voglio bene- dici abbracciandoli.

-Su, ti si sbava il trucco!- dice tua madre. Lo sai, non vuole piangere.

Guardi la tiara di tua nonna e sorridi.

É un gioiello cui tua madre tiene molto poiché le fu donato da sua madre il giorno del matrimonio con suo padre.

É uno degli ultimi regali di tua nonna prima di morire.

Tua madre ti aiuta ad indossarla e ti sistema il velo, poi esce dalla stanza con la scusa di andare a controllare che tutto sia pronto.

Tua padre ti sorride e ti si avvicina.

Ti getti tra le sue braccia e vorresti piangere, ma qualcosa te lo impedisce.

Forse la voce di tua madre che grida -Ti si sbava il trucco!

-Mi mancherai tantissimo!- confessi.

Ti bacia i capelli e sorride ancora.

-Non me ne vado mica, Hermione- dice.

-Sappiamo tutti e due che non sarà più la stessa cosa- ribatti.

-Ci sarò sempre, amore mio. Sempre- ti assicura.

Lo guardi negli occhi - i tuoi stessi occhi - e ti senti meglio e peggio allo stesso tempo.

-Ti voglio bene- dite insieme, poi scoppiate a ridere.

Vi voltate verso la porta e vedete tua madre e Molly guardarvi come ipnotizzate.

Arrossisci immediatamente.

Le due donne notano il tuo disagio e si affrettano a dire – É tutto pronto, cara -.

Ti senti più agitata di prima mentre le due donne si incamminano verso la cerimonia.

Tuo padre ti porge il braccio e ti chiede -Sei pronta?-.

-No- rispondi sinceramente tu, afferrandolo.

-Ma dovrò farlo prima o poi, no?- continui decisa.

-Non sei costretta- dice.

É forse rimpianto, quello che senti? Sapevi che non avrebbe rinunciato facilmente alla sua bambina, la sua unica bambina, sebbene lui avesse cercato di nascondere i suoi sentimenti.

Gli sorridi e gli dici che sei sicura, che Ron ti ama, che vuoi andare di là e sposarlo.

Non sei mai stata così sicura in vita tua ed anche se sei agitata non devi lasciarti andare.

Mentre attraversi la porta sostenendoti al suo braccio ti rendi conto di aver lasciato in quella stanza la tua vecchia vita che non tornerà mai più.

-Ci sono io con te, Hermione, non ti lascerò cadere-.

 

 

Mentre avanzi a passi lenti il cuore comincia a batterti forte.

Ti fermi davanti al lungo corridoio e aspetti che Janet e Philip facciano la loro entrata.

Mentre il bambino porta il cuscino con gli anelli - donati da Ginny ed Harry -, la bambina lascia dietro di sé una scia di petali colorati.

La marcia nuziale comincia e il tuo cuore perde un battito.

Tuo padre ti stringe il braccio per incoraggiarti e cominciate a camminare.

Un passo, respiro, un altro passo, respiro..

Cerchi di non cadere, non piangere, non stringere troppo il braccio di tuo padre e sorridere a tutti, ma non sei sicura di reggere ancora per molto.

Alzi lo sguardo verso l'altare ed incontri due occhi azzurro cielo che ti guardano ammirati.

La vista di Ron ti calma un pochino.

Sorridi, mentre ti concedi un' occhiata al tuo sposo.

Ha lasciato i capelli liberi, evitando stupide gelatine.

Indossa un abito classico, scuro. La giacca blu copre un gilet ed una camicia bianchi, accompagnati da una cravatta anch'essa scura.

I pantaloni sono blu e le scarpe sono nere e lucide.

Un bel fiore bianco, un fiore d'arancio, fa capolino dal taschino sulla giacca.

Non vedi l'ora di essere tanto vicina da poterne sentire il profumo.

 

La guardi avanzare verso di te e non vedi l'ora di averla vicina. Non riesci a vederle il viso, è coperto da un velo leggero, ma sai già che sarà bellissima.

Il tuo sguardo scende verso l'abito e ti rendi conto che nessun vestito sarebbe stato più adatto a lei.

Il corsetto stretto decorato da perline ha un taglio a cuore. All'altezza dei fianchi parte una lunga gonna arricciata sul davanti e fermata da una rosa bianca. Lo strascico è breve, sai che Hermione ama stare comoda.

Il velo è fermato da una piccola tiara impreziosita da pietre blu a forma di goccia e arriva all'altezza delle spalle.

Il braccio destro è stretto da tuo suocero, che le sorride, mentre il sinistro tiene stretto il bouquet: un mazzo di fiori d'arancio -di tradizione, aveva spiegato, simboleggiavano la verginità e le nozze - con qualche fiore di camomilla – a rappresentare le avversità che avrebbero superato, insieme – e due gigli – rappresentanti degli spiriti puri e non corrotti -.

Arriva accanto a te e tutto intorno sembra sparire.

Il signor Granger poggia la mano di sua figlia sulla tua, le sfila il velo e le bacia la fronte, affidandola a te per il resto della vita.

 

I tuoi occhi si incontrano con quelli di Ron e il cuore comincia a batterti all'impazzata.

Il parroco comincia a parlare, ma non sai se riuscirai a rispondere alle domande che ti rivolgerà.

Quasi non senti la prima parte del discorso, tanto sei impegnata a guardare lui e non scoppiare in lacrime.

Poi il parroco passa il microfono a Ron. Sorridi, forse perché credi non sappia usarlo.

Harry deve avergli spiegato tutto, però.

Sorride, poi comincia il suo discorso.

-Tanti anni fa non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione, ovvero quasi sposato con te. Eri insopportabile. Perfettina, altezzosa, permalosa. Tutto. Non so precisamente quando sei cambiata, o se sono stato io a cambiare, so solo che ora siamo qui e io voglio sposarti. Non so come riesco a dirti tutte queste cose senza scoppiare a ridere, o piangere, come stai facendo tu - gli rivolgi una linguaccia -, ma sento il bisogno di dirtelo. Non posso dirti che sarò il marito perfetto, il padre perfetto o l'uomo perfetto, perché so che non lo sarò, ma posso assicurarti che ti amerò e ti rispetterò sempre, perché io voglio stare con te e non c'è niente e nessuno che riuscirà ed impedirmelo- conclude con voce bassa, ma tutti sono riusciti a sentirlo a giudicare dagli applausi e i commenti positivi che si sentono.

Ti passa il microfono e le gambe ti diventano molli.

Balbetti qualcosa di incomprensibile e senti qualcosa toccarti il braccio.

Incontri gli occhi castani di Ginny e il suo sorriso rassicurante.

-Sta calma- mima con le labbra.

Ti volti verso Ron e dietro di lui Harry ti incoraggia con un sorriso.

Non ha bisogno di parole.

Chiudi gli occhi e respiri.

-Sinceramente non so cosa dire. É come se la mia mente si fosse svuotata. Lo vedi cosa mi combini? L'avresti mai detto che saresti riuscito a farmi rimanere senza parole? Nemmeno mia madre c'è mai riuscita. Dovresti esserne fiero. Rifacendomi al tuo discorso.. te l'ho mai detto che anch' io non ti sopportavo?

Eri.. rude, maleducato e snervante. Non ti piacevo e tu non piacevi a me. E se dovessi dirti quando ho deciso che eri cambiato abbastanza per starmi vicino, a differenza tua saprei dirtelo. Ma non te lo dirò, perché sapere una cosa non vuol dire saperla spiegare. Posso dirti un' altra cosa però. Posso giurarti che ti amerò anche quando mi farai arrabbiare, e lo farai spesso; posso dirti che ti amerò anche quando dimenticherai le cose, quando lascerai le tue cose in giro, quando dirai che non so cucinare e che leggo troppo. Ti giuro che cercherò di non prendermela troppo con te, di non farti arrabbiare e di non arrabbiarmi. Ti giuro che ti sarò sempre fedele, perché ti amo. Ecco, lo sapevo, mi ero ripromessa di non parlare troppo e invece lo sto facendo- concludi sotto gli occhi divertiti di Ronald.

-Nei poteri conferitimi dalla Legge, vi dichiaro marito e moglie- recita il parroco, un omino basso e quasi completamente calvo dal viso rassicurante.

-Può baciare la sposa- aggiunge rivolto a tuo marito -suona bene, vero Hermione?-.

Ron prende il tuo viso tra le mani e poggia dolcemente le labbra sulle tue, tra gli applausi e la gioia degli invitati.

Finalmente riesci a sentirlo, il suo profumo di primavera.

 

Ti siedi ai piedi dell'arco floreale sotto cui sei diventata la Signora Weasley e ti sfili finalmente le scarpe.

Gli invitati sono tutti andati via, Ron è rimasto nel locale per salutare i signori Weasley prima che si smaterializzassero. Tu li hai già abbracciati precedentemente, sono stati davvero carinissimi per te.

Molly si è persino scusata per quella volta al Quarto Anno quando ti ha mandato un uovo di Pasqua minuscolo. Ti è venuto da ridere, ma temevi si offendesse, così l'hai abbracciata forte ringraziandola di tutto ciò che ha fatto per te.

Mentre il vento ti accarezza le spalle nude vedi comparire il tuo sposo sullo stesso corridoio adorno di fiori bianchi che hai percorso quella stessa mattina e lo vedi avvicinarsi.

Ti sorride e si inchina, porgendoti la mano.

-Mi concede questo ballo, Signora Weasley?- ti chiede galante.

-Con estremo piacere, Signor Weasley- rispondi sorridendo.

Cominciate a ballare un ballo strano, forse un valzer. Non ballate molto bene, ma vi sentite al sicuro una tra le braccia dell'altro.

Poggi la testa sul suo petto e lo senti battere forte, proprio come il tuo.

Alla fine del ballo lo vedi prendere la bacchetta e afferri il suo braccio.

-Devo mostrarti il mio regalo- ti sussurra all'orecchio.

Annuisci incuriosita, ma non commenti.

-Tieni gli occhi chiusi- si raccomanda.

Obbedisci, come ipnotizzata.

Vi smaterializzate e senti la familiare stretta allo stomaco quando arrivate a destinazione.

-Posso aprire gli occhi?- chiedi in un sussurro.

-Non ancora, aspetta- ti dice mettendoti una mano sul fianco.

Improvvisamente gridi e ti spaventi, poi capisci che ti ha preso in braccio.

Nonostante lo spavento continui a tenere gli occhi chiusi, sebbene la curiosità ti divori.

Dopo circa due minuti i tuoi piedi tornano a terra e lui ti dice di attendere ancora un attimo.

Si allontana, probabilmente, poiché senti dei passi.

-Incendio- sussurra.

-Puoi aprire gli occhi, amore- dice a voce più alta.

Quando apri gli occhi ti ritrovi in un luogo che non conosci.

Ci sono un lungo divano rosso e un cuscino che conosci bene.

Era il tuo preferito quando eravate a scuola, ha una piccola toppa dorata che lo rende diverso - e speciale - rispetto agli altri.

Una finestra si trova sulla parete opposta alla tua posizione e a circa cinquanta centimetri c'è un grande camino – acceso - su cui sono posizionate alcune foto di te, Ron e voi due insieme.

Sulla parete destra della stanza, invece, si trova un grande libreria stracolma di libri tra cui riconosci alcuni dei tuoi libri preferiti – Storia di Hogwarts, Orgoglio e Pregiudizio, Cime Tempestose, Le fiabe di Beda il Bardo – e una piccola scrivania.

Alla tua sinistra si trova un grande specchio e poi parte un corridoio che purtroppo non è illuminato.

-Dove siamo?- sussurri un po' stupidamente, forse, poiché una foto di te e Ron che vi baciate scattata poche ore prima troneggia nel tavolino alla tua destra.

Lui si avvicina di nuovo a te e ti abbraccia da dietro, poi poggia la testa sulla tua spalla.

-Benvenuta a casa, Signora Weasley-.

***
Angolo Autrice:
Ed eccoci giunti all'ultimo capitolo di questa mini-long :D Mi auguro vi sia piaciuta e non vi abbia fatto troppo schifo! :D Mi sono soffermata soprattutto su Hermione perché.. mi veniva più semplice, perché di solito si parla di più delle spose e perché . .non ci sono altri perché :D Ringrazio tutti coloro che hanno letto/leggeranno ed hanno recensito. Se qualcosa non vi è piaciuto, vi prego di farmelo notare! 
p.s. So che il discorso inserito tra i trattini va staccato da essi, appena ho un po' di tempo lo modifico!
Baci e grazie!

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