One-shot a caso.

di Madame Plague
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Verde Fluo ***
Capitolo 2: *** You're the only one that knows me better than I know myself ***
Capitolo 3: *** Penguin ***
Capitolo 4: *** Come se fossimo gli unici al mondo ***



Capitolo 1
*** Verde Fluo ***


Ecco la prima di una raccolta di one-shot create su delle parole chiave (che saranno i titoli) in momenti di noia. Spero solo non faccian così tanto pena.
Enjoy.
[I personaggi non mi appartengono,i fatti non sono realmente accaduti,e se sono accaduti,non ai personaggi interessati nella storia,non scrivo a scopo di lucro]

Madame Plague


 - Verde Fluo -

 
E per l’ennesima volta ho deciso di fare una delle tante mie cagate, quelle che si fanno d’impulso, quelle che fai secondo quello che senti al momento, ma ti penti di averle fatte solo dopo dieci secondi.
Ma ormai era fatta.
Svelto scendo le scale, per raggiungere i ragazzi allo studio di registrazione come ci eravamo messi d’accordo.
- Heilà, ciao ragazzi!-, esclamo appena varcata la soglia.
Neppure il tempo di mettere il culo all’interno della stanza, che subito quattro paia di occhi, facciamo sei con gli occhiali di Jimmy, mi fissano scioccati.
- Che avete da guardare?-
- Niente, figurati, non c’è nulla che non va.-, esclama Matt cercando di rompere il silenzio, e cercando di non scoppiare a ridere.
- Seriamente, Vengeance, tu ce l’hai un cervello o l’hai venduto a basso prezzo nel mercatino dell’usato?-, domanda Jimmy, sempre simpatico come una spina nel fondoschiena.
- Ha ha, spiritoso. Ho solo voluto cambiare un po’ colore di capelli, mi ero rotto il cazzo del nero.-
- Ok il viola, il blu, tutto quanto, ma per farsi sto colore bisogna essere flippati forte!-, prosegue il batterista.
- Ma sono solo dei cazzo di capelli, i MIEI capelli, che ve ne frega a voi?-   
- Hai i capelli verde fluo!-, grida Brian all’improvviso, come se si fosse accorto solo ora di questo particolare.
- Che occhio, Haner, che occhio.-, gli rispondo sarcastico.
- Verde fluo!-, ripete guardando un punto indefinito del pavimento.
- Sì, Haner, l’abbiamo capito tutti qui.-, mi precede Johnny.
- Verde fluo…-
- BRIAN!-, urliamo tutti e quattro voltati verso di lui, ma lui è come se non ci sentisse, e continua a ripetere a ruota queste due parole.
- Zacky, meglio che ti rifai nero, o questo potrebbe andare avanti in eterno.-, propone irritato Matt cercando di trattenersi dallo sfondare la faccia a Brian.
- Ok…-, dico rassegnato, per poi uscire e dirigermi dalla parrucchiera e cambiare nuovamente colore di capelli.
 
Dopo più di due ore, torno in studio, i ragazzi sono ancora dentro e c’è Johnny che sta registrando il basso.
- Oh, finalmente sei decente!-, interviene Jimmy venendomi incontro.
- Zacky!-, si intromette Brian arrivando sicuramente dal bagno.- Che fine hanno fatto i tuoi capelli verdi?-
- Li ho coperti col nero, ma cazzo, sei ritardato,Haner?-
- Ma perché? Erano così fighi!-, esclama sconsolato.
Lancio uno sguardo complice a Matt, Jimmy e Johnny che ha appena finito di registrare, e dopo un lento movimento del capo verso la porta, escono.
Tiro fuori le chiavi dalla serratura e velocemente esco, serrando la porta alle mie spalle, per poi dirigermi al bar più vicino coi ragazzi.
 
Brian POV

Rimango basito dal fatto che i ragazzi se ne siano andati, chiudendomi in questa stanza puzzolente, oltretutto senza motivo.
“Che ho fatto ora?”

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Capitolo 2
*** You're the only one that knows me better than I know myself ***


Ed eccomi tornata con la seconda OS della serie. Questa volta mi son spostata dal comico (se comico si può definire la cacchina dell'altra volta .-.), a qualcosa di un po' più sentimentale.
Enjoy ^^
Madame Plague

 
You're the only one that knows me better than I know myself
 
- Ora basta, ne ho seriamente piene le palle del suo comportamento infantile, della sua cazzo di gelosia e tutto il resto! Non può farmi fare figure di merda ogni santa volta che una ragazza mi si avvicina, farmi delle scenate assurde, e poi riuscire anche a farmi sentire in colpa! Però quando qualcuno o qualcuna si avvicina a lui, tutto deve essere permesso vero? Sai cos’è? È solo un egoista del cazzo, e questa relazione mi soffoca!-, sbraito per sfogare tutto quello che ho dentro dopo l’ennesima figura del cazzo in un bar, mentre il ragazzo che ho di fronte sorseggia tranquillo una tazza di caffé.
- Hai provato a parlargliene?-, mi chiede Jim, dopo aver messo la tazza nel lavandino.
- Certo che sì, ma lui è come se non ascoltasse! Proprio come un poppante!-
- Lo sai che Zacky è fatto così.-
- Ma io ne ho piene le palle! Basta, ora vado da lui e rompo questa merda di relazione!-, esclamo mentre afferro il cappotto dal divano.
- Non ne hai le palle.-
- Come scusa?-
- Ho detto che non ne hai le palle. Brian, tu ami troppo Zacky, e anche se partirai in quarta col proposito di scaricarlo, appena aprirà la porta, tutte le tue intenzioni crolleranno. Non ti permetteresti mai di distruggergli il cuore, perché si distruggerebbe anche il tuo. Ora, con calma, vai da lui, fa qualcosa di carino, e poi parlatene.-
- Dio, Jim, sei l’unico che mi conosce meglio di quanto io conosca me stesso.-, affermo, sorridendogli, e scorgendo un sorriso anche sul suo volto. -Ma se non mi dovesse ascoltare?-
- Parlagli col cuore e guardandolo negli occhi, e non come una donna in menopausa o in astinenza da cazzo, e ti ascolterà.-
- Grazie Jim, ti voglio bene.-
- Te ne voglio anch’io, e ora, va da lui.-
Detto questo, infilo il cappotto, e dopo essermi richiuso la porta alle spalle, mi dirigo dal ragazzo che amo di più al mondo.

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Capitolo 3
*** Penguin ***


Buonsalve a tutti! E con la terza storia, ci spostiamo di nuovo sul "comico". Non so che altro aggiungere, non son brava con le parole .-. però posso dire che ringrazio chi recensisce, chi legge soltanto e anche chi capita qui per sbaglio.
Enjoy ^-^
Madame Plague


 Penguin

 
- Ok, ho deciso: mi comprerò un pinguino!-
- Christ ma che cazzo stai dicendo?-, esclama Jimmy allibito, cercando di non strozzarsi con la birra.
- Senti Johnny, non puoi ogni cazzo di volta che vedi un film, voler comportarti come se lo stessi vivendo, l’ultima volta hai voluto comprare una cazzo di calzamaglia color vomito per voler fare il protagonista di Elf!-, inizia a sclerare Matt puntandogli il dito contro.
- Ma io voglio un pinguino! Tanto me lo pago io, lo mantengo io, so badare ad un cazzo di animale!-
- Senti, già è un miracolo che Peanut sia vivo perché se ne occupa Lacey. E poi, vorrei farti presente che tu abiti in California.-, continua il cantante, mentre James se ne resta in disparte per farli discutere, tanto Matt se la sarebbe cavata da solo.
- E quindi?-
- L’habitat dei pinguini è dove c’è del fottuto freddo con del fottuto ghiaccio!-
- Ah…non ci avevo pensato…Allora trasformerò casa mia in un ghiacciaio!-
- Ma che..? Non sarebbe comunque il loro posto ideale, non è neanche così grande casa tua.-
- Vero anche questo…Ci sono! Mi trasferirò in Antartide! Così lì potrò avere tutti i pinguini che voglio, e li accudirò, ballerò con loro e…e…-
- Senti Mr. Popper, datti una calmata! Tu non ci andrai in Antartide e non avrai un cazzo di pinguino, te lo vuoi ficcare nella tua testolina bacata?-
Dopo un lungo minuto di silenzio, Johnny pare rassegnarsi.
- Ok, capito capo...-
Matt però si sentì quasi in colpa, perché Johnny sembra che ci sia rimasto davvero male questa volta.
Ma un’idea gli illuminò la mente.

- JC! Ho un regalino per te!-, esclama euforico Matt.
- Un regalo? PER ME? E da quando TU, Matthew Charles Sanders, fai un regalo a ME, in un giorno che non è il mio compleanno né una festività?-
- Senti, apri questa cazzo di borsa o lo riporto al negozio.-
Senza ribattere, il piccolo Johnny libera dai mille imballaggi la sua sorpresa, e finalmente scartata, i suoi occhi iniziano a brillare e un sorriso ebete e soddisfatto gli si stampa sulle labbra.
- Ma…ma…È un pinguino! Grazie Matt!-, esclama il bassista, andando ad abbracciare il suo amico.
- Ovviamente un pinguino vero non era fattibile, però ti ho preso questo peluche. Ho visto che c’eri rimasto così male…-
- Grazie Matt, davvero.-
* * *

Dopo aver visto “Una Notte Al Museo”
 
- Ragazzi, ho una comunicazione da farvi. Lascio la band, ed andrò a fare il guardiano notturno al Museo in centro, così potrò giocare coi dinosauri, insegnare cose agli uomini delle caverne e…-
“Merda, ci risiamo!”, pensa Matt, sull’orlo di un esaurimento nervoso.

 

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Capitolo 4
*** Come se fossimo gli unici al mondo ***


Ed eccomi per la seconda volta nello stesso giorno,già. Dal comico,si va un po' sul triste,ma non triste triste,insomma,mi fa un po' tenerezza e fa salire un poco di malinconia (?)
Enjoy (:
Madame Plague


Come se fossimo gli Unici Al Mondo

 
Son passati già otto anni, e ancora non ho ancora capito come sia successo.
Io, Matt Shadows, fottutamente rincoglionito per il mio batterista.
Tutto è cominciato quando quello stupido di Brian, insistendo per farci vedere un numero di magia, ma sì, il classico numero delle manette, usando come cavie me e Jim, col risultato che siam dovuti rimanere ammanettati insieme per due giornate. Vi direte, perché non avete chiamato un fabbro? Perché voleva risolvere Brian la situazione, e non abbiamo avuto scelta, dato che sarebbe stato capace di metterci il broncio a vita e non suonare decentemente.
Alla fine s’è rassegnato, abbiamo chiamato chi di dovere e ci hanno levato quella ferraglia dai polsi.
Ho sempre passato molto tempo con Jim, anche quando non c’erano gli altri tre ragazzi, ma quella assurda vicinanza, quell’essere costretti a rimanere vicini, ha scaturito strane sensazioni in me, continuavo ad avvampare quando mi fissava con un’espressione furibonda ma allo stesso tempo divertita, ripetendomi quanto coglione era Brian, continuavo ad osservarlo di sottecchi per ammirare il suo viso, e provavo un incredibile imbarazzo quando dovevamo andare al bagno assieme, nonostante ci fossimo visti nudi un sacco di volte negli spogliatoi o simili.
All’inizio credevo fosse tutto scaturito dall’isteria del fatto di non poter fare quello che volevo, ma il tempo mi ha fatto capire che mi sbagliavo, e quest’ossessione per lui, questo sentimento, si è solo rafforzato.
E questo mi sta anche bene, il fatto di innamorarmi di un ragazzo, intendo.
Ma mi chiedo perché lui. Insomma, stiamo parlando di James Owen Sullivan gente, lui è sempre pieno di gnocca tutto il giorno tutti i giorni, basta che guardi una ragazza negli occhi per farla svenire! E gli piace il fatto che sia così.
Poi lo conosco troppo bene, e non ricambierebbe mai quello che provo per lui, visto che rischia di vomitare ogni volta che vede Zack e Brian limonare.
Tuttavia ormai ci ho fatto l’abitudine, e me lo faccio andar bene. E tengo anche a dire che nessuno sospetti nulla su di me, o almeno spero, per quanto mi riguarda, ho sempre pensato di tenere per me questa cosa, non vorrei mai rovinare la nostra amicizia.
Mi chiedo però, se avrò mai il coraggio di venire allo scoperto e affrontare comunque la questione.
Alle volte penso, come una sciocca ragazzina, cosa potrebbe succedere se mi dichiarassi, e lui mi confessasse che aspettava tutto questo da tempo, che mi amava anche lui, ma che non avrebbe mai avuto il coraggio di fare il primo passo e si vergognava per questo ed iniziare a baciarci, sfiorarci e possederci l’un l’altro, sbattendocene altamente di tutto e di tutti, come se fossimo gli unici al mondo.
Però poi torno alla realtà, faccio un sorriso cupo, rassegnato, e cerco di convincere il mio cuore che non accadrà mai e di farsene una ragione, e che magari un giorno, troverò anch’io qualcuno che ricambi il mio amore.

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