Cerulean Sins.

di isfinejustcarryon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Icicle. ***
Capitolo 2: *** Fan. ***
Capitolo 3: *** Bignè. ***
Capitolo 4: *** Torg. ***
Capitolo 5: *** Ice cube. ***
Capitolo 6: *** Crushes seven. ***
Capitolo 7: *** Pizza. ***
Capitolo 8: *** Broken biscuits. ***
Capitolo 9: *** Nutella. ***
Capitolo 10: *** Morning. ***
Capitolo 11: *** One. ***
Capitolo 12: *** Squabbles. ***
Capitolo 13: *** Skeletons in the closet. ***
Capitolo 14: *** People invited. ***
Capitolo 15: *** Stake. ***
Capitolo 16: *** Race palpated. ***
Capitolo 17: *** Friends of his older brother. ***
Capitolo 18: *** Tastes. ***
Capitolo 19: *** Discuss and imagine. ***
Capitolo 20: *** Strawberries and cream. ***
Capitolo 21: *** Happy B-Day. ***



Capitolo 1
*** Icicle. ***


E' una raccolta di Torg. TORG
Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.





La vuoi piantare?”

Di fare cosa?”

Almeno un po’ di pudore!”

Non capisco perché ti agiti tanto”

Il sorrisetto che comparve sulle labbra del chitarrista fece irritare ancora di più, per quanto sia possibile, il povero Georg, che se ne stava lì con sguardo vagante.

Cercava in tutti i modi di non far ricadere nuovamente gli occhi su Tom che, beffardo, non osava spostare il proprio sguardo da lui.

Il suono che produsse, almeno per la millesima volta, il chitarrista gli fece reprimere un gemito soffocato, più di frustrazione che altro.

Si stava mettendo d’impegno e non vedeva l’ora che finisse il suo bellissimo lavoro.

Georg si fece scappare un basso ringhio. “Basta, non ce la faccio più”

La risata che ne seguì lo fece alzare dalla sua sedia e uscire dalla stanza, le parole di Tom non accennavano a smettere di vorticare nella sua testa. “Arrivi al limite sempre troppo presto”

Detestava essere nei paraggi mentre Tom Kaulitz metteva tutte le sue energie nel torturare un ghiacciolo, specialmente quando si trattava di uno alla fragola. 

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Capitolo 2
*** Fan. ***


E' una raccolta di Torg. TORG
Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.




David Jost fece il suo ingresso nella stanza adibita per il meet and great, era stranamente agitato. “Ragazzi, qualunque cosa succeda, siate pronti a rispondere intelligentemente ad ogni domanda che potrebbero farvi”

Bill e il resto del gruppo si guardarono per un attimo, straniti dal loro rassicurante manager, che era tutto eccetto quello in quel preciso momento. “David sei sicuro di stare bene?”

L’uomo annuì debolmente e spostò i proprio occhi su Georg e Tom, visibilmente pallido in viso. “Voi due, specialmente voi due, dovete stare attenti. E non mettetevi vicini per fare le foto.”

Tom lo fissò pensando per un momento che avesse improvvisamente perso il nume della ragione. “Qual è il problema?”

David sospirò, cercando di rilassarsi inutilmente. “Diciamo solo che alcune fan là fuori stanno parlando di un argomento molto mh..insolito ecco, quindi per cortesia fate come vi ho detto”

Georg si alzò e toccò lievemente la spalla del manager. “Possiamo sapere qual è questo argomento e cosa centriamo noi?”

Alla fine David Jost annuì e prima di uscire dalla stanza glielo disse.

Chitarrista e bassista sbiancarono improvvisamente sotto gli occhi di Gustav e di Bill, le loro facce trasudavano di curiosità.

Bill Kaulitz non è mai stato un tipo poco impiccione e questo lo sapevano benissimo tutti.

“Che cose’ o meglio chi è Torg?”  

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Capitolo 3
*** Bignè. ***


E' una raccolta di Torg. TORG
Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.




 

Non credere di farla franca in questo modo”

Perché ho fatto qualcosa di sbagliato?”
“Ci puoi scommettere i tuoi capelli idiota!”

Sarebbe?”

Tom arrossì violentemente. “Ecco..insomma..”

Georg sorrise indifferente. “Si?”

Il chitarrista prese a balbettare nervosamente fissandosi il dito della mano, i bignè alla crema gli erano sempre piaciuti, ma ora la sua mente era passata dal ‘qualche volta non fanno male’ al ‘dovrebbero farcirli finché non scoppiano. “Non sai mangiare i bignè e hai finito tutta la crema.”

Il bassista sorrise alzandosi e avvicinandosi pericolosamente al suo viso. “Parli della crema dentro al pasticcino o quella che c’era sul tuo dito pochi secondi fa?”

Tom avrebbe, decisamente, voluto sotterrarsi dall’imbarazzo. 

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Capitolo 4
*** Torg. ***


E' una raccolta di Torg. TORG
Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.




 

 

Torg”

Cosa?”

Torg”

Che lingua è?”

Non è una lingua, è un nome”

E di chi sarebbe?”

Sono i nostri nomi messi insieme”

A me sembra più il nome di un mostro”

Smettila, piuttosto, lo sai che oltre a essere un nome è anche una cosa il Torg?”

E che cosa sarebbe?”

Una presunta relazione tra me e te, Tom”

Il chitarrista rise di gusto e si avvicinò allo schermo del computer, affiancando il proprio viso a quello di Georg. Voltò di poco la propria faccia e lentamente si avvicinò al suo orecchio, facendoci passare sopra la lingua e trasmettendo una serie di brividi, piacevoli, al bassista. “Davvero, non capisco perché tu abbia usato la parola ‘presunta’“

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Capitolo 5
*** Ice cube. ***


E' una raccolta di Torg. TORG
Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.




 

 

 

Tom sbuffò per la seconda volta nel giro di pochi minuti e in maniera abbastanza forte tanto da far pensare a Georg che volesse attirare la sua attenzione. Ed era proprio così siccome il chitarrista lo stava fissando torvo in viso. “Qualche problema?”

Tom annuì. “Ho caldo”

Il bassista spostò il proprio sguardo sul bicchiere d’acqua ghiacciata che aveva in mano,, i cubetti di ghiaccio galleggiavano scontrandosi e producendo un leggero tintinnio. Appoggiò le proprie labbra al bicchiere e ne prese uno nella propria bocca senza staccare gli occhi di dosso dall’altro. “Vuoi un cubetto?”

Il chitarrista si sentì invadere da una ventata di caldo nel momento in cui Georg spostò il cubetto da un lato della bocca, creando un rigonfiamento all’esterno, si leccò le labbra e negò.

Il bassista sorrise e fece schioccare la lingua spostando l’acqua solida che aveva nella bocca dall’altro lato mugugnando. “Come vuoi, non sai che ti perdi”

Tom distolse lo sguardo e accavallò le gambe, sapeva benissimo che cosa si stava perdendo, specialmente con tutto il caldo che improvvisamente si era concentrato all’interno della stanza e all’interno dei suoi boxer. 

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Capitolo 6
*** Crushes seven. ***


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Quel giorno erano tutti e quattro in piscina, privata si intende, la tranquillità costa.

Gustav guardò male, se non peggio, Bill. “Piantala di schizzarmi”

Il cantante annegò di nuovo l’amico “Perché? Ti da fastidio?”

Si Bill, mi da fastidio. Quindi, piantala.”

Bill sbuffò sonoramente e batté le mani sulla superficie dell’acqua, mandando schizzi hai quattro venti. “Uffa, quanto sei noioso. Allora giochiamo a schiaccia sette!”

Gli altri tre lo guardarono per qualche secondo, chiedendo effettivamente a che età corrispondeva la massa celebrarle contenuta nel suo cranio, infine dicendosi mentalmente che era il male minore annuirono.

Uno”

Due”

Tre”

Quattro”

Cinque”

Sei”

SETTE!”

La palla che colpì in piena faccia Tom fece un sonoro ciocco, la faccia del famoso chitarrista era rossa quasi quanto un pomodoro matura. “Georg Moritz Hagen Listing, possibile che tu non abbia un minimo di delicatezza?”

Georg sorrise beffardo. “Quando si tratta di schiacciare no.” 

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Capitolo 7
*** Pizza. ***


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Non lo farei se fossi in te”

“…”

Tom, no.”

“…”

Pena alle dannatissime conseguenze”

“…mh”

Hey, mi stai ascoltando?”

“…”

Ti ho detto di pensare alle conseguenze stupido di un trecciomane”

Ok!”

Il silenzio che seguì il gesto di Tom fu abissale, Bill e Gustav corsero immediatamente ai ripari nascondendosi sotto al tavolo dove stavano mangiando, poco prima, tranquillamente.

LA MIA CAZZO DI MAGLIA NUOVA. TOM KAULITZ DIO PANTOFOLAIO SAI DOVE TE LA METTO QUESTA CROSTA DI PIZZA?”

Tom ghignò. “La cosa mi piace abbastanza”

Georg gliela ficcò in bocca leggermente imbarazzato. “Non capisco a cosa tu ti riferisca”

Bill Kaulitz e Gustav Shafer fecero capolino con la testa, il gemello del chitarrista li stava occhieggiando curioso insieme all’amico che annuì alle sue parole. “Non sapevo che ti piacessero le croste della pizza Tom, di solito le scarti sempre” 

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Capitolo 8
*** Broken biscuits. ***


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Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.




 

Di chi sono questi biscotti?”

Sono miei!”

Posso mangiarli?”

Certo Tom!”

Grazie Gustav!”

Il chitarrista prese a ravanare all’interno del sacchetto con la mano e poi tirò fuori un biscotto intero e se lo infilò in bocca. “Sono buonissimi”

Georg fece una smorfia. “Potresti anche non parlare con la bocca piena così mi eviterai di farmi una doccia con la tua saliva”

Tom sogghignò. “Non hai mai obbiettato fino ad ora”

Prese un altro biscotto questa volta era rotto e fece per rimetterlo dentro, ma il bassista lo precedette e con la bocca glielo strappò dalle dita, non prima di avergli leccato il dito, dando le spalle a Gustav e a Bill. Gli voltò le spalle per tornare a sedere senza prima scoccagli un’occhiata maliziosa e leccandosi le labbra nel vederlo fissarsi il dito. “Odio il razzismo sui biscotti rotti”

Gustav e Bill annuirono. “Ha ragione!”

Tom Kaulitz pensava davvero che i suoi amici fossero dei totali ingenui, e quella era un ulteriore prova che aveva ragione, e sprofondò nella poltrona sospirando. 

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Capitolo 9
*** Nutella. ***


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Georg ma quelli non sono i boxer di Tom?”

Georg si voltò verso Bill indifferente. “Si, non trovi che mi stiano piuttosto bene?”

Il cantante annuì. “Decisamente, mi stupisce che lui te li abbia fatti mettere!”

Il bassista sorrise enigmatico. “Oh, ci sono buoni metodi per convincere Tom”

Bill lo guardò curioso mentre anche Gustav tendeva le orecchie. “Svelameli ti prego!”

Gustav si trovò d’accordo con lui. “Non sarebbe male, sapere come ricattarlo”

Georg rise e poi tornando tranquillo osservò i due amici serio in viso. “Nutella, ecco tutto”

Il cantante e il batterista si squadrarono attentamente e poi seguirono con lo sguardo il bassista che si dirigeva verso la cucina. “Ma a Tom non piace la nutella!”

A quelle parole il ragazzo dai capelli lunghi sorrise e farfugliò qualcosa che i due non riuscirono a capire.

Al piano di sopra Tom era intendo a fissare il soffitto e si leccò, con soddisfazione, le labbra ancora sporche di crema alla nocciola, si stupiva di quante cose quel capellone riusciva a fargli piacere. 

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Capitolo 10
*** Morning. ***


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Georg passò per la sala in completo silenzio, si fermò, e raccolse un giornale che era per terra per poi appoggiarlo sul divano.

Si diresse verso la cucina sempre lentamente sbadigliando e portandosi una ciocca di capelli dietro la testa. Versò nella propria tazza una dose abbondante di caffè aggiungendo anche un po’ di latte, si appoggiò al ripiano e incominciò a sorseggiare assaporandone il sapore.

Quando ebbe finito allungò le braccia muscolose verso l’alto, contraendo i muscoli e facendo schioccare le ossa del collo. Sfregò le proprie mani sulle braccia scoperte e poi tornò nella direzione da cui era venuto.

Passò nuovamente per il soggiorno e poi con riluttanza, perché ancora assonnato, salì le scale.

Dopo tre gradini, tornò in dietro e sorrise. “Buon giorno Tom!”

Fece un’ultima volta dietro front e tornò al piano di sopra.

Tom Kaulitz stava rischiando un attacco cardiaco, si ricordava sempre troppo tardi che a Georg piaceva girare esclusivamente in boxer per casa e sempre troppo tardi gli rispondeva, per l’appunto non lo sentiva mai. “Giorno anche a te” 

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Capitolo 11
*** One. ***


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Bill e Georg stavano giocando animatamente a uno all’interno del tourbus, Gustav era in panciolle su una comoda poltrona con Tom e si stavano guardando un film in tutta tranquillità.

Ogni tanto il chitarrista lanciava furtive occhiate alle sue spalle, osservando quei due componenti della band che continuavano imperterriti a darsi battaglia.

Ritornò al suo film.

No Georg non metterlo, non farmi male”

A quelle parole Tom prestò molta attenzione, specialmente allo sguardo provocatorio di Georg nel piazzare il Jolly sopra il mazzo di carte,

Odiava ingenuamente Bill e i suoi ingenui messaggi subliminali.  

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Capitolo 12
*** Squabbles. ***


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Tom era incazzato nero e con chi se non con Georg, il bassista aveva scelto proprio quel giorno per usare di nascosto la sua chitarra preferita, appositamente appoggiata sul suo sostegno nell’unico angolo ordinato della sua camera.

Bill nel vedere arrivare suo fratello corse verso la cucina. “Georg non dirmi che lo hai di nuovo fatto!”

Il bassista si voltò con aria persa. “Eh? Che cosa?”

Il cantante sospirò. “Hai di nuovo usato QUELLA chitarra?”

Georg sorrise, uno di quei sorrisi abbastanza eloquenti per fargli capire, che si, aveva ragione.

Seduto al tavolo Gustav si passò una mano tra i corti capelli biondi e sbuffò. “Ci risiamo”

In quel momento Tom Kaulitz fece il suo ingresso, appoggiò pesantemente una mano sul tavolo facendo sussultare il povero batterista e grugnì. “Georg quante volte ti devo dire che devi tenere le tue manacce lontane da quella chitarra?!?”

Il bassista sospirò. “Non ho fatto niente di male, l’ho semplicemente toccata”

Tom rise amaramente. “E ti pare poco? Non alzare più un dito su tutto ciò che è mio!”

Gustav e Bill spostavano il loro occhi da uno all’altro. “Ahia qui siamo messi male”

Bill negò. “Tranquillo, se dovessero arrivare al limite ci penserò io!”

Il batterista si voltò allarmato. “No! L’ultima volta li hai chiusi nella stessa stanza e i rumori che ne venivano fuori erano inquietanti. Per non parlare delle loro facce, erano entrambi distrutti, non oso pensare quante se ne siano date..”

Il gemello del chitarrista si dovette trovare d’accordo. “Hai ragione, sono un caso perso. Avevano completamente distrutto tutto, specialmente il letto.” 

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Capitolo 13
*** Skeletons in the closet. ***


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Tom Kaulitz si voltò nel sonno e abbracciò ancora di più il corpo di Georg, si sentiva protetto e al caldo tra quelle due forti braccia.

Erano appena andati a letto dopo una serata tranquilla davanti alla televisione, Bill era stato il primo a lasciare la stanza per ovvi motivi che secondo gli altri tre riguardavano il film che avevano scelto.

Un sonoro bussare alla porta svegliò i due ragazzi dal loro torpore.

Tom abbastanza irritato alzò leggermente la testa mentre il bassista si voltava dall’altra parte. “Chi è?”

Sono io Tom, posso entrare?”

Georg Listing si alzò improvvisamente seguito dall’altro, presi in contro piede si fecero prendere dal panico. “E ora?”

Tom era bianco in volto. “Nell’armadio!”

Il bassista annuì anche se poco felice e si nascose tra i vestiti di Tom che si diresse verso la porta. Una volta che ebbe chiuse le ante aprì per ritrovarsi un Bill Kaulitz alquanto scosso. “Tutto bene?”

Bill negò con la testa e con gli occhi. “Il film mi ha messo un sacco paura, posso dormire con te stanotte?”

Tom Kaulitz si irrigidì. “Non abbiamo più sei anni Bill”

Dai Tomi, solo per stanotte”

Il chitarrista sospirò e pensò che le conseguenze sarebbero state brutte per lui. “Va bene, entra”

Il cantante saltò sopra al letto aspettando che il gemello lo raggiungesse. “Non ci sono scheletri o mostri dentro quell’armadio vero?”

Tom negò poco convinto. “No Bill, nessuno scheletro e nessun mostro” 

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Capitolo 14
*** People invited. ***


E' una raccolta di Torg. TORG
Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.




 

 

 

Georg stava uscendo dalla propria camera per dirigersi in quella di Tom, avevano deciso di prendersi un po’ di tempo da soli siccome gli erano stati concessi tre giorni di break.

Chiuse la porta e controllò di essere a posto, non che dovesse fare un qualcosa di diverso dalle altre volte, ma tanto valeva essere un minimo presentabile.

Geooooooooooooooooooooorg”

Il bassista alzò la testa e si ritrovò davanti Gustav e Bill. “Hey ragazzi!”

Bill sorrise. “Vieni a fare una partita alla play? con Gustav non è divertente!”

Solo perché tu non mi lasci mai vincere!”

Da quando in qua uno deve lasciare vincere il proprio avversario? Sei una schiappa accettalo!”

Mai!”

Georg sospirò. “Mi dispiace ragazzi ma avevo già in programma di vedermi un film con Tom!”

Gustav si illuminò. “Che film è?”

Il bassista comprese immediatamente che non sarebbe stata più una serata tranquilla. “Un film d’azione”

Bill si aggiunse prontamente alla conversazione. “Lo voglio vedere anche io!”

Pure io, tanto non vi disturbiamo no?”

Georg Listing pregò mentalmente se stesso che Tom fosse vestito e che non volesse fargli una delle sue sorprese. “Assolutamente no” 

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Capitolo 15
*** Stake. ***


E' una raccolta di Torg. TORG
Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.




 

 

Giochiamocela!”

Ci sto, cosa si punta?”

Vediamo, chi vince potrà fare all’altro e ordinare di farsi fare quello che vuole”

Bene, la cosa non mi dispiace affatto”

Georg e Tom si scambiarono uno sguardo di sfida e poi incominciarono.

Gustav emise uno sbuffo. “Non credo che sia salutare tutta questa competizione”

Bill negò prontamente. “Invece lo è eccome! Un po’ di competizione non fa mai male a nessuno”

Gustav Schäfer sorrise imbarazzato. “Va bene, ma competere giocando a chi infila più patatine in bocca.. non è normale”

A quel punto toccò al cantante essere d’accordo. “In effetti..”

Alla fine della sfida Tom risultò vincitore. “Ora sei nella merda fino al collo Hagen”

Georg sorrise beffardo. “Non avevo speranze, so bene che portata ha la tua bocca”

Il chitarrista divenne improvvisamente rosso. “Invidioso!”

Il bassista rise. “No, guarda, per niente. Anzi, mi va benissimo così”

Bill rise. “Lo sappiamo tutti che la tua bocca ha una portata enorme, sembri un bidone senza fondo quando mangi. Delle volte ho paura che ti strozzi da quanto di ingozzi.”

Georg Listing lasciò ai due fratelli quella che sembrava una scherzosa litigata, intanto pensava a quanto era bella la passività di Tom e ai preliminari che con quella bocca avrebbe fatto. 

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Capitolo 16
*** Race palpated. ***


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Sono a quattro”

L’ultima non vale, Bill mi aveva distratto!”

Seh e io mi chiamo Gustav!”

Hey”

Georg rise guardando il batterista. “Scusa amico!”

Tom, che prontamente si era allontanato di cinque passi, sbuffò. “In ogni caso, a quanto avevi detto che dovevamo arrivare?”

Cinque” affermò il bassista avanzando lentamente.

Bill Kaulitz stava osservando quelle divertenti sceneggiate da quando si erano svegliati, i loro soliti giochi idioti che guardava mangiando delle succulente caramelle gommose.

Tom stava cominciando a sentire caldo, da una parte aveva Georg che avanzava lentamente verso di lui; motivo del suo aumento di temperatura e dall’altra, il suo gemello che li guardava come se fosse al cinema e invece delle caramelle, reggesse un contenitore con popcorn. “Georg stai lontano”

Il bassista sogghignò. “Non prima di essermi conquistato la vittoria”

Tom deglutì più volte e quando se lo ritrovò a due centimetri dal viso, cercò di spostarlo per allontanarlo da lui. “Bill ci sta guardando”

Georg mise le mani sui suoi fianchi e gli accarezzò la schiena, il chitarrista tremò sotto il suo tocco e capì quello che stava per succedere quando le grandi mani di Georg si posarono sul suo fondoschiena e la sua voce gli sussurrò all’orecchio. “Ho vinto”

Bill si schiarì la voce e attirò l’attenzione dei due, in quanto quella di Gustav era ormai persa nei meandri della sua musica, pompata al massimo nelle sue orecchie dalle piccole cuffie collegate al suo ipod. “Devo ammettere Tom che non ti avevo mai visto perdere così facilmente ad un gioco, sebbene sia quello di chi palpa più in fretta le chiappe dell’altro arrivando a cinque. Stai perdendo colpi fratello!” 

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Capitolo 17
*** Friends of his older brother. ***


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I quattro ragazzi tedeschi erano seduti nella zona relax del loro tourbus. Stavano chiacchierando del più e del meno, come loro solito ed erano abbastanza tentati di portare la loro concentrazione sulla playstation che li chiamava a gran voce dal piano terra.

Bill si stava attorcigliando i pollici dalla noia. “Ieri ho sentito una mia vecchia amica”

Il batterista parve sorpreso, normalmente il cantante non era uno che cercava la gente che apparteneva al suo passato. “Chi? Per caso la conosciamo anche noi?”

Il cantante annuì con un sorriso. “Si dai, quella che aveva il cane ed abitava di fianco a noi!”

I tre parvero ricordarsi improvvisamente e annuirono.

Bill proseguì anticipando la loro domanda. “Ha detto che là va tutto bene, poi mi ha raccontato un po’ di lei. Non che la cosa mi interessasse eh, ma non si fermava, l’unica cosa che ho capito è stata che sua sorella minore ha cominciato a farsi i suoi amici.”

Tom rise allegramente. “Beh fa bene, direi che ha capito tutto dalla vita!”

Gustav negò prontamente con la testa. “Non credo”

Georg stava osservando la scena con dovuto interesse e intanto sorseggiava la sua birra chiara.

Bill sbadigliò. “Io le ho semplicemente detto che sono cose che succedo e poi non è mica la fine del mondo”

Ancora una volta il batterista sospirò e guardò i due gemelli. “Ve la faccio più semplice, mh? Allora Bill, è come se Tom incominciasse a farsi i tuoi amici sotto i tuoi occhi” annuì “comprendete entrambi?”

Georg Listing stava per strozzarsi con la birra e Tom Kaulitz stava per cadere dalla poltrona. Come potevano dire che capivano perfettamente la situazione e sebbene tutto, stavano dalla parte della sorella minore, o in questo caso, del fratello minore. 

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Capitolo 18
*** Tastes. ***


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Non poteva crederci veramente, Tom Kaulitz stava girando in tondo all’interno della stanza in cui si trovava.

Il cuore che gli martellava nel petto e un caldo irreversibile, tanto che gli sembrava di stare andando a fuoco.

Avevano appena finito di fare un intervista, e l’ultima cosa che pensava potesse succedere era che ne uscisse stravolto.

 

L’intervistatrice sorrise al bassista. “Domanda così, su due piedi, tanto per sapere qualcosa in più sui tuoi gusti! Se dovessi prendere un gelato, Georg, a che cosa lo prenderesti?”

Il bassista dei Tokio Hotel sorrise spostando quel tanto la gamba per sfiorare quella di Tom seduto di fianco a lui, una leggerissima occhiata al chitarrista tanto per assicurarsi la sua attenzione. “Vediamo, chiederei sicuramente : tiramisù, la banana con il bacio”

 

 

Odiava le sue occhiate eloquenti, odiava i suoi gesti eloquenti, odiava i suoi messaggi subliminali, odiava Georg Listing. 

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Capitolo 19
*** Discuss and imagine. ***


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Sono stufo, Tom, la devi piantare”

Georg stava inveendo contro di lui da almeno un quarto d’ora, e Tom ormai aveva perso il filo del discorso.

Stava guardando il bassista che girava avanti e indietro davanti a lui, quel corpo muscoloso teso. La maglietta che aderiva perfettamente a ogni singolo muscolo del torace e delle braccia, sembrava dovesse scoppiare da un momento all’altro. Sapeva cosa si celava sotto, lo sapeva bene. Pelle liscia e leggermente colorita, i pettorali scolpiti e gli addominali visibili.

Sotto ai jeans, aderenti ma non troppo, c’era l’inguine e sotto di esso le svariate ragioni, per cui tutte le notti si trovava in compagnia di Georg. Scendendo ancora vedeva bene, come se fosse veramente nudo dinanzi a lui, i quadricipiti.

Se gli dava la schiena poteva ammirare, quella vastità di pelle di cui ricordava la sensazione della notte prima, quando lo aveva abbracciato da dietro. Spalle larghe e forti, in grado di sorreggerlo. E più in basso un fondoschiena da baciare.

Una forte scarica di adrenalina lo invase nel immaginarselo sudato e sopra di lui.

Tom mi stai ascoltando?”

Il chitarrista cadde dalle nuvole e si ritrovò il viso di Georg a pochi centimetri dal suo. “Temo di aver perso il filo del discorso”

Tom Kaulitz sapeva bene che cosa gli era appena successo, perché non era la prima volta. Tutto questo per lui era solo un rapido processo, ormai quotidiano. Ovvero :

Discutere con una persona.

Non capirci un emerito cazzo.

Immaginarla nuda e sudata. 

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Capitolo 20
*** Strawberries and cream. ***


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Bill Kaulitz entrò nel salotto con una ciotola piena di fragole, già tagliate. “Qualcuno gradisce?”

Georg sorrise e allungò la mano verso il cucchiaio che teneva in bocca l’amico, nel prese una cucchiaiata e poi le mangiò. “Buonissime”

Il chitarrista si alzò e gli sedette accanto. “Fa sentire”

Prese il cucchiaio dalla bocca di Georg e poi assaggiò anche lui le deliziose fragole. “Concordo.”

Prima di prenderne un’altra generosa cucchiaiata leccò il cucchiaio guardando il bassista e deglutendo. “Per caso c’è della panna in frigo?”

Gustav annuì e andò in cucina. “Panna spray per il chitarrista!”

La lanciò a Tom che la prese al volo e ci affogò le fragole che teneva nel cucchiaio. “Danke”

Georg aveva decisamente bisogno di levarsi i pantaloni che incominciavano ad essergli stretti. “Passami un secondo la panna”

Bill che se ne era appena spruzzato una quantità oscena in bocca gliela diede, e quando il chitarrista lo guardò lui si alzò e si diresse verso il piano di sopra.

Tom grugnì. “Io ne volevo ancora”

Il bassista sorrise beffardo. “Allora vienila a prendere”

Senza farselo ripetere una seconda volta il chitarrista lo seguì per scomparire con lui oltre le scale.

Gustav guardò Bill per un attimo e poi sbuffò. “NON SPRECATELA PER CASA CHE POI RIPULITE VOI E NON FINITELA! STASERA VOLEVO FARMI UNA CIOCCOLATA CALDA CON LA PANNA E QUELLA è TUTTA QUELLA CHE ABBIAMO.”

Bill Kaulitz sorrise. “Ottima idea Gustav, anche io mi unisco a te per la cioccolata, sempre se ne rimane.” 

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Capitolo 21
*** Happy B-Day. ***


E' una raccolta di Torg. TORG
Bene, io vi ho avvertite. Ciao, questi sono i miei pensieri più oscuri e reconditi.




 

 

 

Quella mattina Tom aveva gli occhi spiritati, probabilmente dipendeva dal fatto che era stato buttato giù dal letto da un Bill alquanto elettrizzato.

Odiava quel giorno, non per motivi banali, ma semplicemente perché il fratello era più allegro del solito.

Neanche avesse ingerito una dose abbondante di zuccheri, sebbene la cosa era abbastanza sospetta dato che si parlava del Kaulitz donna.

In ogni caso, era seduto a tavola e stava fulminando in tutti i modi Georg, o almeno ci provava.

La goccia che fece traboccare il vaso fu quando, il bassista, si alzò da tavola e se ne andò in camera sua.

Dal canto suo, Tom era un tipo abbastanza irascibile e lo sapevano, bene, tutti; per cui si alzò anche lui e più furioso che mai gli andò dietro. “Georg! Non sperare di farla franca! Sai che giorno è oggi? Eh lo sai? Beh è impossibile che tu non lo sappia siccome Gustav è stato tanto gentile da farmi gli auguri!” dire che stava urlando era poco, abbassò la maniglia della porta con foga e la spalancò. ‘Ebbene si, è il mio com-‘

Ora, tutti sappiamo bene quanta perversione può alleggiare nella testa di tom.

Quanti pensieri a luci rosse vengono partoriti dalla sua mente.

Beh, mettetegli davanti Georg nudo, steso sul letto, con un enorme fiocco blu in mezzo alle gambe che sorridendo gli esclama ‘Buon compleanno Tom!’, e fate le vostre attente conclusioni. 

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