For the love of a daughter

di LaMusaIspiratrice162
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


La ragazza aprì la porta della stanza e ne restò estasiata.In quel castello così buio e tetro quella era la stanza più illuminata.Il sole entrava dalle numerose finestre che si trovavano sulle pareti.Quanto gli mancavano i raggi del sole!Lei era nata e cresciuta nutrendosi dell’energia del sole e dell’amore di sua madre.Ma purtroppo ora non aveva più nessuna delle due cose ed era lì in quel palazzo cupo con quell’uomo che non le era mai piaciuto e che a suo parere era stato la rovina di sua madre.
Si sedette sotto la finestra più luminosa e aprì il libro che aveva trovato sulla scrivania.Lo aprì.
Era un diario ma quello che più la insospettì fu il fatto che alcune pagine erano state strappate.
La curiosità comunque la spinse a leggere.

“Ero appena uscita di casa e mi dirigevo nella grande villa di Pierre.Sapevo bene di non averne il permesso eppure ci stavo andando.Ma non voglio che tu mi consideri un irresponsabile poiché avevo un buon motivo per farlo.Se hai mai provato un sentimento forte per qualcuno solo se ti è accaduto potresti capirmi.Io questo sentimento  lo provavo per la mia migliore amica…si chiamava Vanilla.Eravamo davvero molto unite ma questa non fu abbastanza a quanto pare.Quando lei seppe di essere stata adottata era davvero scossa.Pierre le aveva detto la verità dalla quale io avevo cercato di proteggerla.Lei non era figlia della Regina Candy…era figlia di un Orco che mandato in esilio insieme agli altri aveva abbandonato sua figlia fuori all’uscio del palazzo Reale sperando per sua figlia un futuro migliore di quello che avrebbero potuto offrirle.La Regina Candy aveva trovato quella dolce bambina e la aveva amata come una figlia.Ma ora nel Regno si stava diffondendo questa voce e Vanilla aveva deciso di tornare in quella che era la sua “vera” famiglia…gli Orchi.

Le era stato messo un noir nel petto e adesso era cambiata.Nei suoi occhi vi era un odio che non avevo mai neanche pensato di vedere dentro di lei e una gelosia nei miei confronti che neanche immaginavo esistesse.Le avevo chiesto spiegazioni ma non avevo ottenuto nulla.
Il giorno precedente mi aveva anche sfidato.-Chi catturerà il cuore di quel ragazzo potrà continuare ad usufruire dei poteri magici ma colei che perderà sarà costretta ad abbandonare la competizione-mi aveva detto.
Ed io ora stavo andando nella sua residenza per sfidarla ma con l’intenzione di cambiare le condizioni…nel caso avessi vinto lei sarebbe dovuto tornare da me…e sarebbe tornato tutto come prima.Ero arrivata fuori al grande cancello e notai che anche i miei compagni di classe erano già lì.
-Ehy Chocola sei arrivata!-disse Mimura per salutarmi.
-Si eccomi qui!-dissi raggiante.
Ebbene si, io anche nei momenti più bui riuscivo a sorridere…avevo una grande qualità…avevo un sole dentro di me che riusciva a illuminare tutti quelli che erano accanto a me.
Vanilla mi lanciò uno sguardo di sfida.Il cancello si aprì e noi entrammo nel giardino della grande villa che era stato trasformato per l’occasione in una spiaggia.Restai estasiata davanti al potere illimitato della magia nera.L’oceno che infrangeva le sue onde sulla sabbia sembrava così reale.I miei compagni cominciarono a tuffarsi e Vanilla ne colse subito l’occasione per cominciare a flirtare con Ian.La sfida era iniziata.
Ricordai che a Ian piaceva molto il surf e così afferrai la tavola e cominciai a surfare sulle grandi onde azzurre. Mi sembrava davvero molto facile e naturale e soprattutto divertente.
Cominciai ad osservare il paesaggio che mi circondava e tra le alte rocce scorsi una figura che mi era molto familiare.Troppo familiare direi.Era Pierre che dall’altro della costiera sorvegliava la situazione.Credevo che vederlo mi lasciasse indifferente ma a quanto pare non era affatto così.La sua vista mi faceva battere il cuore all’impazzata e sapevo di dover rinunciare a lui…che era sbagliato provare qualcosa per un ragazzo il cui unico intento era quello di uccidermi.Questi pensieri mi fecero perdere il controllo della tavola e caddi in acqua come un sacco di patate.Ian venne al mio fianco e mi aiutò a risalire sulla tavola.
Improvvisamente sentimmo delle grida di aiuto.Ci voltammo spaventati e vedemmo Vanilla che agitava le braccia spaventata e non faceva altro che bere acqua.Entrambi la raggiungemmo a nuoto e pregai Ian di portarla a riva.Io li avrei raggiunti a nuoto.Li guardai allontanarsi veloci e mossi le braccia per seguirli ma non ci riuscii.Era come se qualcosa mi stesse trattenendo e mi portasse giù sempre più giù.L’ultima cosa che ricordo è che due braccia mi afferrarono e mi impedirono di affondare negli abissi.

 
Vanilla si riprese e subito si chiese dove fossi.
-Non preoccupatevi Regina Vanilla…adesso dormite siete così stanca-
-Ti prego aiuta Chocola!Lei mi ha salvato!-
-Se l’oceano sparisse adesso lei resterebbe intrappolata e tu diventeresti la nuova regina di Extramondo!-
-Ma io…-
-Dormi…regina dormi-
E mentre Vanilla cadeva in un sonno profondo la memoria degli altri veniva cancellata e il mare si era dissolto nel nulla.Così io sarei stata soltanto un brutto ricordo finalmente rimosso dalla mente e dal cuore di Vanilla.Quel cuore che forse avrebbe potuto battere di nuovo.

 
Heilà!!Sono tornata nella mia grande categoria con questa grande e lunghissima storia!Sono sicura che vi piacerà molto!Questa idea mi è venuta a Luglio e poi in questi mesi l’ho perfezionata e migliorata!La storia è tratta dal manga a cui però aggiungerò molti eventi e fatti nuovi!!
Spero vi piaccia!
 
P.s. vi piace il mio nuovo nickname??

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ripresi lentamente i sensi.
-Non potevi restartene a casa?No!Perchè tu devi fare l’eroe!!-una voce isterica mi fece sobbalzare.
Mi sollevai e domandai:-Pierre dove siamo?-
-Ah ti sei ripresa!-disse con una leggera nota di sollievo nella voce.
-Si ma dove siamo?-gli chiesi con insistenza
-Cosa ricordi?-
Feci mente locale e cercai di riordinare i ricordi confusi.
-Stavo facendo il bagno nel mare creato da Vanilla quando ho perso i sensi…poi…-
-Ti…ho salvato ma non sono riuscito ad uscire dall’acqua…siamo bloccati qui…nel passaggio dimenticato…-
Mi alzai di scatto ed esclamai:-Non c’è problema…risolvo tutto io!Dolce…dolce…Magia!Oh no ma non funziona!-esclamai spaventata
Pierre rise di gusto.-Credevi che avessi aspettato te?-Rise di nuovo e poi tornò serio-Siamo costretti a vagare qui per sempre!-
Le sue parole mi spaventarono.-Wow sei così ottimista!Sta tranquillo…sicuramente qualcuno si sarà accorto della nostra assenza e ci starà cercando-
Lui ignorò le mie parole e cominciò a camminare.Mi sbrigai a seguirlo.Dopo aver camminato per un bel po’ in quella grotta umida e fredda cominciai a diventare impaziente.Doveva esserci un modo per tornare indietro.
-Secondo te Vanilla ci starà cercando?-chiesi
-Secondo me…no-
-Se vuoi proprio salvarti l’unica persona su cui puoi sperare sono i tuoi genitori…-
Quelle parole mi ferirono ma non lo accusai.Lui non poteva saperlo.Rallentai il passo.
-Ti sei stancata?-mi chiese apprensivo
-No…-
-Vabbè possiamo anche fermarci un attimo…-disse sedendosi appoggiato ad una roccia.
Mi sedetti accanto a lui e osservai attentamente la grotta.Vi erano alcuni animaletti che non avevo mai visto prima.Erano simili alle meduse ma volavano come gli uccelli.Ve ne erano di tutti i colori.I più belli erano di quelli di colore viola.
-Se la tua unica speranza è che i miei genitori ci aiutino…allora siamo spacciati…-
Pierre mi fissò confuso.
-Mia madre è morta e mio padre…bè non so nemmeno chi sia…ma possiamo riporre le speranze in Robin-
Dopo un’istante di silenzio lui rispose:-Siamo più simili di quanto pensassi…anche non ho mai conosciuto mia madre e mio padre…bè magari non lo avessi mai conosciuto…-
Lo guardai nei suoi occhi azzurri che avrebbero affascinato chiunque.Era davvero lui?Non sembrava più il Re dei Malefici freddo e distaccato di sempre ma un ragazzo normale…dolce…simpatico.Il mio cuore accelerò i suoi battiti.
-Perché mi guardi imbambolata?-
Mi ripresi.Quanto tempo lo avevo osservato con quell’aria sognante?
-Sembri diverso…-
-Diverso…diverso da cosa?-chiese avvicinando pericolosamente il suo viso al mio.
-Dal ragazzo che ha cercato di uccidermi e che mi ha rubato la mia migliore amica…-dissi con una nota di acidità nella voce.
Lui si allontanò da me con uno sguardo deluso.
-Ah già...Come se la colpa fosse tutta mia-
-E di chi allora?-
-Io le ho soltanto raccontato la verità…-
-E la hai messa contro di me…-
-No…questo no…ho soltanto messo in risalto sentimenti che lei già provava ma cercava di reprimere…-
-Che vuoi dire?-
-Lei è sempre stata gelosa di te…-
Lo interruppi dandogli uno schiaffo sulla guancia.Mi alzai e corsi verso uno stralcio di luce fioca che si trovava lontano.
Mentre correvo però mi trovai davanti ad un ragno enorme.Il terrore mi paralizzò.Restai lì ferma come una stupida.Pierre mi afferrò per un braccio e mi trascinò dietro una pietra.
-Lo so che mi odi e non ti biasimo…ma direi che forse è meglio che collaboriamo…-mi disse ironico.
Non avevo mai desiderato così tanto di rivedere Robin,Houx,Saule,Duke e persino mio nonno.
Avevo paura come non avevo mai avuta e la visione di Pierre non faceva che infastidirmi.
 

-Cosa significa che non riuscite a trovarla?-chiese Robin terrorizzato
-Non era a scuola,e nemmeno a casa…-
-Non avete idea di dove possa essere?-
-Io lo so…cra…alla reggia di Pierre-    

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


I due ragazzi arrivarono con il fiatone davanti al cancello in ottone della grande villa.Robin li raggiunse con Duke.
-Entriamo?-chiese Saule
-Entro prima io e voi mi seguite-ordinò Robin e i due ragazzi annuirono.
Il tutore attraversò cauto la strada che conduceva all’ingresso sfarzoso.La sua mano sfiorò la porta e questa si spalancò.I ragazzi allora entrarono e guardarono la figura in cima alle scale.
-Cosa volete?-esclamò.
-Dove è Chocola?-chiese Houx
-Non è qui!-
-Possiamo parlare con Pierre?-chiese Robin con tono pacato.
-Neanche lui c’è e ora potete andare via-
La figura scomparve.
-So io dove sono-disse una voce dietro di loro.
Dalle tenebre comparve una figura che si trascinava a fatica verso di loro.Era in uno stato così pietoso che stentarono a riconoscerla.Sembrava sconvolta.
-Che cosa hai Vanilla?-
-Sono rimasti bloccati nel mare che ho creato con la magia…e ora non so dove siano…-fece una pausa e poi riprese:-Ora andate!E’ pericoloso restare qui!-
 
-Ok allora facciamo così io mi arrampico lì sopra e tu distrai il ragno…-
-Che cosa… io sono la cavia?-
-Tranquilla non ti accadrà nulla…sarò più veloce-mi strizzò l’occhio e corse verso la rupe.
Io mi feci coraggio e cercai di distrarre il ragno gridando verso di lui e saltellando ma lui sembrava più interessato a Pierre.(Chi non lo è?)
Dovevo pensare in fretta e soprattutto agire in fretta.Saltai in groppa al ragno e riuscii a controllarlo.Ma improvvisamente lui mi spinse a terra e si avvicinò a me.Ero terrorizzata.
Pierre saltò dalla rupe e colpì la schiena del ragno con un bastone uccidendolo.
Solo in quel momento il mio cuore si fermò e il mio respiro tornò regolare.Pierre mi raggiunse e si accertò che non mi fossi fatta niente sbottò:-Tu sei stata davvero stupida!!Cosa ti è passato in mente??-
Poi mi abbracciò e mi disse dolcemente:-Ero davvero preoccupato per te!-
Il mio cuore riprese a battere e non accennò a fermarsi.Sebbene sembrava sincero e sebbene questo sentimento si stava impossessando di me io non dovevo…non potevo (i miei occhi divennero lucidi) innamorarmi di lui. Cercai di allontanarmi dalle sue braccia e con grande forza di volontà ci riuscii.Anche se mi accorsi che senza le sue braccia stavo anche peggio.Avevo la testa bassa così da non incontrare il suo sguardo quando mi accorsi che dal cadavere del ragno stava uscendo un liquido nero.Fummo circondati da un manto nero.Qualcosa stringeva la mia mano.La sua mano.
-Dove siamo?-
-Non ne ho idea!-
Cercai di togliere la mia mano dalla sua ma non ci riuscii.
-Vuoi smetterla?-mi chiese
-Ok-risposi scocciata
Sullo sfondo comparvero delle immagini e una di quelle mostrava me e Pierre insieme.Eravamo dei bambini.Ma cosa mostravano quelle immagini? Il passato?No era impossibile…io non ricordavo di averlo già conosciuto…o forse si?
Mentre pensavo a questo la sua stretta diminuì.Lo guardai.Un forte vento ci allontanò ed io mi sentii precipitare gridando il suo nome.
 
Aprii i miei occhi e mi ritrovai in un letto baldacchino.Mi affacciai alla finestra e guardai cercando di capire.Era un posto che non avevo mai visto o meglio un deserto che non avevo mai visto.Uscii dalla porta e vidi una donna.
-Ah sei sveglia!-
-Dove è?-
-Di chi parli?-
-Non c’era un ragazzo con me?-
-No…-

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Dopo capii che cosa era successo.Ero precipitata nel deserto Cacao dove la strega Amber mi aveva trovato e portato alla sua “capanna”.Non avevo capito però dove era finito  Pierre.E dovevo scoprirlo.Restai da Amber una settimana circa nella quale imparai molti incantesimi molto utili.Poi passata la settimana la strega dai capelli rossi mi diede dei vestiti puliti e mi affidò il suo animale “domestico”.Era una specie di cane enorme che era anche capace di volare.Mi sembra si chiamasse Cireux…o qualcosa del genere.Comunque lui aveva il compito di riportarmi sulla Terra ma dal primo momento in cui me lo aveva affidato avevo progettato un piano del tutto diverso che attuai appena mi allontanai dal deserto Cacao.Dovevo trovare Pierre…sapere se stava bene…non potevo andare via così.Eppure avevo anche una grande paura poiché mi restava poco tempo.Infatti se fossi rimasta ancora un po’ su Extramondo sarei stata squalificata.Dovevo trovarlo e fare in fretta!!
Intanto guardavo il paesaggio circostante con la speranza di scovare un indizio.Vidi un paesaggio che mi era molto familiare.Le case erano gialle come il colore della paglia (e dei suoi capelli) che era raccolta nei campi di quel villaggio che emanava un  forte odore di zenzero.
Io e Cireux atterrammo e scesi dalla sua schiena avviandomi nel centro abitato.
-Chocola!-
-Ma sei tu?-
Molti uomini e donne,ragazzi e ragazze accorsero e si avvicinarono sorpresi di vedermi.Mi salutarono felici ed io risposi gioiosa ai loro saluti.Era davvero bello rivedere i miei vecchi amici.
Due uomini accigliati passarono discutendo animatamente riguardo ad una presenza misteriosa nella Foresta.Una presenza che emanava energia oscura.Corsi da loro e gli chiesi sfrontata:-In che parte della Foresta?-
-Molto all’interno.Vicino alla quercia secolare-
-Grazie…-risposi e cominciai a correre verso la Foresta.
-Fa attenzione…è pericoloso…-mi avvertirono ma ero troppo lontana per sentirli ed ero troppo testarda per ascoltarli.Arrivai accanto alla quercia con il fiatone e mi guardai intorno.Non era cambiato nulla…tutto era come lo ricordavo…l’odore dell’edera mi riempiva le narici e le fate volteggiavano nell’aria.Improvvisamente l’equilibrio naturale si ruppe e le fate morirono.Il potere oscuro stava distruggendo tutto.Mi voltai spaventata e vidi Pierre.
-Sono felice che tu stia bene-mi disse-Ma sei spaventata!!Cosa c’è?-
-Le fate sono…-balbettai
Lui si rabbuiò e rispose:-E’ il mionoir !Più diventa forte più indebolisce chi mi circonda…e anche me.-
Notai il suo sguardo stanco e triste…doveva essere davvero avvilente essere la causa della morte di qualcuno.
-Ok aspettami porto le fate al sicuro e torno!-
Quando tornai ero insieme a Cirux.
-Cosa vuoi fare?-
-Tu tornerai a casa con me!-
-Ma appena salirò su di lui staremo male tutti e tre!-
Dopo un po’ riuscii a convincerlo e salimmo su Cirux ma come aveva predetto lui il povero animale dopo aver fatto nemmeno 2 metri cadde al suolo sfinito.Mentre io cercavo di farlo riprendere Pierre mi osservava stupito e poi esclamò:-Chocola togliti i vestiti!-
-Che cosa?-gridai rossa in viso.
-Ehi che hai capito?I tuoi vestiti trattengono il potere oscuro…dobbiamo scambiarceli…-
Dopo esserci scambiati i vestiti eravamo davvero ridicoli:lui vestito da donna e io che con i suoi vestiti sembravo Houx.
-Non posso crederci!Sembri davvero una donna!Aspetta-usai la magia e gli allungai i capelli.Adesso sembrava davvero una ragazza.
-Lo trovi davvero divertente?-
-Si-ridacchiai
Era incredibile!Era bellissimo anche versione donna!Passammo inosservati mentre camminavamo per le strade di Extramondo.Pierre si fermò.Alzai lo sguardo:ci eravamo fermati davanti ad una specie di taverna.
-Che cosa hai in mente?-

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


-Che cosa hai in mente?-gli chiesi
-Fidati…ok?-
-Ok!-
Pierre mise un piede sull’uscio poi si bloccò e si voltò per guardarmi negli occhi.
-Non capisco!-esclamò
-Che cosa?-gli chiesi impaziente
-Ti ho ingannata e ho tentato di ucciderti eppure tu ti fidi di me?-
Era strano...lo ammetto eppure in quel momento l'unica paura che avevo era quella di essere illusa...di nuovo da lui.Avevo paura di scoprire che lo amavo.
-Si mi fido di te!-
-Certo che sei strana!-rispose fingendo indifferenza ma gli si leggeva negli occhi che era felice.
-Entra e zitto!-lo rimproverai
-Sissignora!-disse ridendo e aprì la porta della bottega.
Quando al porta si aprì scricchiolando una campanella annunciò il nostro arrivo.Mi guardai intorno e in un primo momento temetti che fosse abbandonato.
Vi erano ragnatele ovunque che dal soffitto cadevano leggere verso il pavimento.Sui grandi scaffali sui quali erano disposti in modo disordinato vari prodotti magici  vi era molta polvere.Nella bottega non molto grande vi era un tanfo di chiuso che mi fece tossire e lacrimare gli occhi.
-Tutto bene?-mi chiese Pierre ironico
-Perché tu non tossissi?-
-Questa è simile alla più ordinata stanza del palazzo degli Orchi…come vedi risparmiamo sulle cameriere-
Un uomo dai capelli lunghi (che somigliava in modo impressionante a Robin) comparve dal nulla facendomi sobbalzare.
-Salve mi chiamo Alchimie in cosa posso esservi utili?-disse cortese eppure qualcosa nel suo sguardo non mi convinceva.
-Ci servirebbe un portale che ci porti sulla Terra-rispose Pierre
-Costa 120 Mila ecurè-
-Quanto?!!-
-Ok…calmiamoci facciamo così lei mi da il portale e poi io la pago domani…-
-No…appena vedrò gli ecurè qui davanti a me potrò darvi il portale…-
-Come facciamo?-chiesi a Pierre
-Lascia fare a me-
Dopo aver contrattato riuscì a far scendere il prezzo a 100 mila ecurè.Meglio di prima.
 
Eravamo fuori alla bottega indecisi su come trovare quella somma.
-Che cosa dobbiamo fare?-gli chiesi
-Tu tornerai sulla Terra con Cirux ed io cercherò di procurarmi 100 mila ecurè-
-Non se ne parla-
-Si invece sei su Extramondo già da 13 giorni e devi tornare a casa per non essere squalificata-
-Io senza di te non me ne vado!-dissi prendendogli le mani e guardandolo negli occhi
Lui guardò i miei assorto in chissà quali pensieri e poi sospirò:-Ok ma facciamo in fretta!-
-Ho un idea!Seguimi-dissi e corremmo verso la grande piazza dove alcuni artisti di strada si stavano esibendo ballando e volteggiando nell’aria.
-Attenzione!-gridai e con uno schiocco delle dita cambiai abito e cominciai a ballare.Ma il pubblico non mi prestò minimamente attenzione.Allora Pierre fece comparire una spada e facendola volare in aria e poi tornare giù riuscì ad affascinare tutti.(anche me!).Tutti lo applaudirono e gli offrirono molti ecurè…o meglio 100 ecurè.Appena finii di contarli gli saltai al collo.Eravamo entrambi arrossiti…forse avrei dovuto moderare le mie reazioni.
-Andiamo-disse staccandosi da me
 
-Abbiamo trovato gli ecurè!Adesso dacci il portale-esclamò Pierre
-Non bastano!-
-Che cosa?Avevi detto che bastavano 100 mila ecurè!-
-Bè ho cambiato idea!Ma-e si rivolse a Pierre-se tu volessi darmi il tuo noir io potrei lasciar andare la ragazza sulla Terra…allora che cosa vuoi fare mio principe?-
Lo guardai e riuscii a precederlo:-No!-esclamai con convinzione
Alchimie mi afferrò per un braccio per fermarmi.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Sappi semplicemente che mi dispiace 
non avrei mai voluto farti sentire così piccola 
la nostra storia sta appena iniziando 
ma lascia che la verità abbatta questi muri, si 

e tutte le volte che ti penso 
penso a come mi hai spronato 
mi hai mostrato come diventare migliore 

(What you mean to me!)
 

-Se tu volessi darmi il tuo noir io potrei lasciar andare la ragazza sulla Terra…allora che cosa vuoi fare mio principe?-
Lo guardai e riuscii a precederlo:-No!-esclamai con convinzione
Alchimie mi afferrò per un braccio per fermarmi.
-Aspetta un attimo…parliamone …ti prego-supplicai Pierre
Lui mi guardò negli occhi e cedette al mio sguardo.Mi liberai dalla stretta di Alchimie e lo seguii in un angolo buio del negozio.
-Non dirmi che…-sussurrai
-Si accetterò-
-Perché?-
-Chocola devi tornare sulla Terra o sarai squalificata-
-Ma tu se perderai il tuo noir…che cosa ti accadrà??-
-Se perderò il mio noir io sarò una persona diversa.Tutto quello che provo ora cambierà…-
-E che provi ora?-chiesi mentre il cuore accelerava i suoi battiti.
-Bè che…ti amo…ti amo Chocola-
In quel momento il mondo si fermò e in un istante mi sentii svenire.Per un istante solo per un istante dimenticai tutto:la gara per le pretendenti al trono,la sua identità,il fatto che la sua vita o meglio il suo cuore era in pericolo…mi sentii una ragazza normale…una che aveva appena scoperto che il ragazzo che amava le corrispondeva e alla quale il cuore stava per uscire dal petto.
Ma l’istante terminò e ritornai alla realtà.Dovevo trovare un modo per salvarlo.
Cercai di parlare ma il groppo in gola me lo impedì così mi limitai a stringergli la mano e a guardarlo negli occhi.
-Non funzionerà-esclamò
-Si invece-
-Ok proviamoci-rispose con tono arrendevole
Ci avviammo verso Alchimie mano nella mano.(La mia mano tremava)
-Allora che hai deciso?-
-Apri prima il portale-
-Hai preso la decisione giusta-disse e con uno schiocco delle dita aprì una voragine nell’aria
Strinsi il mio ciondolo ed esclamai:-Etoile Brillant!-
La luce sprigionata dal mio scettro accecò gli occhi di Alchimie lasciandoci il tempo di entrare nel portale.Eravamo salvi ed eravamo insieme…che cosa ci poteva essere di meglio?
 
Mi ritrovai nel mio letto sana e salva ma da sola.Con milioni di dubbi che mi riempivano la testa.
Ma mi amava davvero o era solo un trucco?Quelle parole le aveva dette davvero o le avevo solo immaginate?Entrai nel bagno e dopo essermi liberata dei suoi vestiti mi immersi nell’acqua calda della vasca tra le tante bolle di sapone che nascevano e poi scomparivano di nuovo nell’acqua.
Un po’ come il nostro amore…era nato dal nulla motivato chissà da quali futili motivi e doveva sparire via all’istante…doveva eclissarsi.Volevo avere delle certezze e le pretendevo …dovevo sapere almeno se lui mi aveva mai amato anche se solo per un attimo…
Avrei voluto cancellare le sue parole dalla mia memoria…dal mio cuore…ma ci sarei riuscita?
 
Il giorno dopo a scuola lui non venne e la giornata passò lenta tra le tante domande che mi ponevano le mie compagne.
-Dove sei stata?-mi chiedevano curiose
Naturalmente mentii a tutte parlando di una vacanza che avevo fatto con i miei genitori…
Quel giorno restai a scuola più a lungo del solito perché fui scelta per pulire la scuola.E proprio mentre spazzavo il cortile pensierosa accadde qualcosa di inaspettato.
Dei passi mossero le foglie dietro di me.Qualcuno con passo lento ma deciso si stava avvicinando.
Sentire il suo odore mi fece immobilizzare e tremare.I miei occhi divennero umidi e il mio cuore si fermò.
-Pierre-sussurrai   

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


E ti amo più di prima
E se oggi non vedrò il tuo volto
Niente è cambiato, nessuno prenderà il tuo posto
Diventa ogni giorno più difficile
Di che mi ami più di prima
E mi dispiace che sia andata così
Ma sto per tornare a casa, sto tornando a casa
E se me lo chiederai io rimarrò, rimarrò
Beh ho provato a vivere senza di te
Le lacrime scendono dai miei occhi
Sono sola e mi sento vuota
Dio son lacerata e scossa internamente
E se chiederai di restareI Will stay



Il giorno dopo a scuola lui non venne e la giornata passò lenta tra le tante domande che mi ponevano le mie compagne.
-Dove sei stata?-mi chiedevano curiose
Naturalmente mentii a tutte parlando di una vacanza che avevo fatto con i miei genitori…
Quel giorno restai a scuola più a lungo del solito perché fui scelta per pulire la scuola.E proprio mentre spazzavo il cortile pensierosa accadde qualcosa di inaspettato.
Dei passi mossero le foglie dietro di me.Qualcuno con passo lento ma deciso si stava avvicinando.
Sentire il suo odore mi fece immobilizzare e tremare.I miei occhi divennero umidi e il mio cuore si fermò.
-Pierre-sussurrai   
-Chocola dobbiamo parlare-
Desideravo anche io parlargli,avevo tante domande da fargli e tanti dubbi da togliermi.Eppure in quel momento ebbi paura e dissi:-Come vedi ho da fare!-risposi con tono scontrosa
Lui schioccò le dita e in quel momento le foglie dai colori accesi tipici dell’autunno cominciarono a volteggiare in aria.Con un movimento lento e armonioso le foglie che ora sembravano fate danzanti atterrarono sul pavimento asfaltato del cortile.
-Direi che hai finito-
Lui si incamminò verso la fontana e si sedette sulla panchina ed io accanto a lui lo guardavo pendendo dalle sue labbra.
-Allora presumo che tu sia confusa…-
Ricordai le ultime parole che mi aveva detto,Oh eccome se ero confusa!
Annuii.
-Bè sono qui per chiarire tutto!O meglio cercherò perché anche io lo sono-
-Tranquillo ho capito tutto-dissi trattenendo le lacrime- tu hai detto quelle cose solo perché volevi che ti salvassi e hai raggiunto il tuo obiettivo…bravo!Mi hai usata di nuovo!E io ci sono…-
Mi alzai dalla panchina e mi voltai per non far vedere che ormai ero in lacrime.
-Che cosa stai dicendo?No…non è affatto così io quelle cose le provavo davvero…-mi afferrò il braccio e fece in modo da guardarmi negli occhi-io ti amo davvero!Mi credi?-
-Si…ti credo ma che senso ha?Tanto…tanto io non ti amo…-
Lui fu sorpreso dalle mie parole e mi lasciò il braccio.Io mi allontanai lentamente da lui e mi voltai.Ero davvero orgogliosa di me…per una volta nella mia vita avevo fatto la cosa giusta.Ero diventata responsabile!Ero proprio orgogliosa!E allora perché piangevo?Perchè sentivo che il mio cuore si stava spezzando?Le mie gambe si rifiutarono di andare avanti.
Dovevo continuare a fingere o ammettere l’evidenza?
 
Due secondi dopo mi ritrovai attaccata alle sue labbra.Erano così dolci ed era davvero il momento più bello della mia vita.Ma cosa era successo?
-Hai cambiato idea?-mi chiese sorpreso
-Sono stata io?-
-Bè si mentre ti allontanavi mi sei corsa incontro e mi hai baciato-
-Allora mi hai scoperto…e adesso?-
-Non so…Tu cosa vorresti fare?-
-Bè mi piacerebbe vivere questa cosa senza dovermi sentire in colpa…-dissi pensandoci su
-E allora facciamolo…-
-Tu dici che ?-
-Si se riuscissimo a vederci di nascosto e a frequentarci non sarebbe…?-
-Sarebbe fantastico ma impossibile…-
-Ma è pur sempre vero che siamo qui…io e te e nessuno ci ha scoperti…perché non potremmo farlo altre volte?-
Mi guardò con uno sguardo dolcissimo a cui non potei resistere.
-E va bene…proviamoci…ripensandoci ho fatto cose peggiori-
-Peggiori?-chiese spaventato e poi scoppiammo a ridere entrambi.
-Ci sono delle regole però.-
-Ascolto!-
-Non dobbiamo parlare di nulla che riguardi il regno quando siamo insieme-
-Certo-risposi
E da quel momento cominciò la nostra storia d’amore morbosa che purtroppo…bè ma sai già come è andata a finire.Ripensandoci forse sarebbe stato meglio se quel giorno me ne fossi andata e lo avessi dimenticato.(Ci sarei riuscita?)
Ma che dico?Non ci sarei riuscita!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


In questo capitolo compare un personaggio che finora non si era ancora visto...vi mancava?(a me no!)
Comunque la prima parte forse è un pò sdolcinata...(togliamo il forse) ma spero che vi piaccia ugualmente!


Il giorno seguente sembrò un giorno molto normale.Andai a scuola,seguii la lezione con la mente altrove e poi la campanella dell’intervallo suonò.
E accadde qualcosa di davvero incredibile.In fin dei conti eravamo come Romeo e Giulietta solo che loro non avevano poteri magici.
Andai in bagno durante l’intervallo e quando mossi la porta per uscire questa non continuò a muoversi. Improvvisamente si bloccò. Tentai di spostarla ma niente.Mi spaventai allora andai vicino alla fontana e girai le manovelle ma l’acqua non scese.
Che cosa stava accadendo?Mi spaventai sul serio.
Sentii dei passi dietro di me.Cominciai a tremare prima di prendere una decisione.Sospirai e con un movimento rapido mi voltai e colpii il ragazzo in pino petto col mio pugno.
-Ehy ma che ti ho fatto?-mi chiese
-Scusa…è solo che è tutto così strano e mi sono spaventato…è come se il tempo…-
-Si fosse fermato…-terminò lui
Annuii io.-Perché il tempo si è fermato…o meglio l’ho fermato io…con la magia-
Cercai di dire qualcosa ma non avevo proprio idea di cosa dire così dopo aver aperto le labbra le richiusi.
-Wow ti ho lasciato senza parole è un evento così raro…-mi prese in giro Pierre poi continuò-così potremo vederci senza correre rischi-
Si sedette accanto al muro.-Non credevo che i principi si sedessero a terra-
Lui rise e mi fece segno di sedermi accanto a lui.Io esitai un attimo e l’atmosfera tra noi (che prima era rilassata) cambiò.Il suo sguardo divenne triste.-Non ti fidi ancora di me-
-No…non è questo…è che…non ci sono abituata…-
-A cosa?-mi chiese curioso
-Ad avere un ragazzo…insomma…hai capito-risposi rossa in viso
-Non dirmi che sei timida ora?-
-Hey perché è così impossibile?-risposi io arrabbiata
Mi sedetti accanto a lui e appoggiai la mia testa sulle sue gambe.
-Mi spieghi che cosa ti piace di me?-mi chiese lui pensieroso
-I tuoi occhi-dissi in un sussurro.Eppure lui mi sentì.
-Che coincidenza!Anche io amo i tuoi occhi…-disse accarezzandomi la guancia
-Sono stati i miei occhi a farti innamorare?-chiesi curiosa mentre il cuore batteva
-Anche..cioè ti ho visto e ho pensato…wow che begli occhi che ha…ma ho provato qualcosa di serio per te da giorno di San Valentino quando ho mangiato quel cioccolatino che ti è caduto dalla finestra…era speciale vero?-
-Dentro avevo messo tutti i miei sentimenti per te e avrei voluto darlo a te ma le cose purtroppo non sono andate come volevo…-dissi dispiaciuta e imbarazzata
Lui mi baciò dandomi un bacio dolcissimo.
-Mi sa che dobbiamo andare-disse lui
-No…-mi lamentai io
-Si tranquilla ci rivediamo domani…ok?-
Annuii fingendomi dispiaciuta.Ci alzammo e uscimmo dal bagno insieme quando le nostre strade si furono separate il tempo riprese a scorrere.
 
-Pierre…dobbiamo parlare-disse Vanilla con fare autoritario
-Ti sto ascoltando…-disse lui strafottente
-Devi smettere di illuderla-
-La mia vita privata non ti riguarda-disse lui con tono freddo
-Ma è la mia migliore amica e voglio il meglio per lei…-
Lui cominciò a ridere.-Se fossi davvero sua amica non saresti gelosa di lei,non trovi?-
-Io ne ho motivo dato che sono la tua ragazza…-
Lui rise di nuovo.-Davvero?-Si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò:-Tu sei solo quella con cui mi faccio vedere…Chocola Meilleure(scandì il mio nome) è la mia ragazza-
-Non illuderla-ripetè lei.
-Basta!-gridò lui freddo.-L’unica che si sta illudendo sei tu!-
Girò i tacchi e si allontanò mentre il viso di Vanilla diventava verde e il suo core sempre più nero.
 
-Chocola-disse Robin bussando alla porta della mia camera.
Buttai sotto il letto gli abiti che Pierre mi aveva dato (che tenevo come un tesoro) e gli dissi di entrare.
-Voglio che tu d’ora in poi sia più responsabile-
Che cosa intendeva?Aveva scoperto qualcosa?

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


-Chocola-disse Robin bussando alla porta della mia camera.
Buttai sotto il letto gli abiti che Pierre mi aveva dato (che tenevo come un tesoro) e gli dissi di entrare.
-Voglio che tu d’ora in poi sia più responsabile-
-Ma io sono responsabile-dissi mentre mi tremavano le mani.
Lui rise…sembrava agitato il che rese agitata anche me.
-Lo hai saputo?-chiese terrorizzata
-Si-annui lui con uno sguardo preoccupato
-E sono in punizione,vero?-chiesi ma sapevo che quella era la cosa migliore che mi sarebbe successo
-No…perché dovresti esserlo?La colpa non è tua…semmai è sua!-
-Bè non è tutta sua…-
Non mi aspettavo tutta questa comprensione.Era effettivamente troppo.
-Vuoi dire che TU hai chiesto a tuo nonno di venirti a trovare?-
-Mio nonno sta venendo qui?-
-Si è quello di cui ti stavo parlando perché tu cosa intendevi?-
-Io…no nulla…ma come mai verrà?-
-Vuole verificare che tu sia abbastanza responsabile…quindi per questa settimana evita di metterti nei guai o convincerà la Regina ad espellerti…intesi?-
-Intesi-
Sentimmo il motore di un automobile che si avvicinava.Ci affacciammo alla finestra della mia camera.Il fumo che proveniva dall’auto entrò nella stanza e ci fece tossire.Quando la coltre nera si dissolse vedemmo la sua auto volante naturalmente ultimo modello e verniciata di rosso…il solito eccentrico!
-Chocola!!-gridò con la sua voce squillante
Robin mi fissò.
-Vai tu…io vengo subito.-
-Robinnn viene e porta dentro le valigie!!-gridò il nonno
-Speriamo  che finisca presto questa settimana –
 
Ero nascosta dietro ad un cespuglio e da lì osservavo tutte le persone che passavano.Avevo già visto Vanilla e il fan club entrare in classe…ma lui dove era?Dovevo avvisarlo che per una settimana non avrebbe dovuto farsi venire strane idee.
-Dove sei Pierre?-sussurravo cercandolo con lo sguardo
-Come mai sei lì?-
Mi voltai e lo vidi confuso che mi guardava.
-Ti cercavo-
-Ah davvero?-
Si sedette accanto a me e mi strinse a lui.Avrei dovuto impedirglielo ma non ci riuscii…lo volevo troppo.
-Pierre non possiamo più vederci per una settimana…-
Si fermò di botto e mi guardò negli occhi serio.
-Perché?-
-E’ arrivato mio nonno per controllare che io sia abbastanza responsabile altrimenti mi farà eliminare dalla gara-
-Ma è terribile…-
Annuii triste e preoccupata.-Fingerà di essere un bidello per potermi controllare meglio-
-Chi è di quelli?-chiese indicandomi un gruppo di bidelli.
-Quello con la barba-
-Ah ma indossa un travestimento?-
-No…-
-Ma sembra un vecchietto così innocuo e buffo…-esclamò divertito
-Comunque non mettermi nei guai…-dissi concludendo il discorso
-Devi fare bella figura…vero?Fidati di me-
Mi diede un rapido bacio sulla guancia e se ne andò.
Mi alzai da terra pulendomi la gonna della divisa.Andai in classe e cercai di catturare qualche cuore per dimostrare a mio nonno di essere abbastanza brava ma non ricevetti i risultati sperati.Cercai di fare colpo mostrandomi brillante durante le lezioni ma non feci che combinare pasticci.Ma adesso era arrivata l’ora di ginnastica e sarei riuscita a rifarmi.
Mi chiesero di fare un salto ed io lo feci alla perfezione ma Vanilla cadendo ne catturò di più.(Naturalmente)La ignorai e provai a rifare il salto ma mentre volteggiavo caddi a terra.I cuori di tutti i ragazzi si illuminarono di arancione.Io li raccolsi ma ne restai sorpresa.Come era possibile?Ero sicura che lo stavo facendo bene e allora come avevo fatto a cadere?
Vanilla guardò un angolo nel buio e disse:-Questo è imbrogliare!-e incrociò le braccia
-Mi ci hai costretto…-rispose una voce
-Ti giuro che non la passerai liscia-rispose Vanilla sotto voce

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Because in real life,
You’re not what I thought
Real life
This isn’t what I want
Guess things aren’t always what they seem

But in my dreams I’m waking up to roses
Champagne, kisses and I know it’s always
Always gonna be
Gonna be this way

 
Camminavo nel cortile della scuola pensierosa con i miei cavalieri al seguito e lo sguardo vigile di mio nonno che mi seguiva.
Cosa stava accadendo?E chi era la persona con cui stava parlando Vanilla?
-Mi hanno detto che sei caduta oggi durante la lezione di ginnastica…non ti sei fatta male,vero?-mi chiese Houx a quanto pare si erano accorti che ero strano
-No ed è questo che mi preoccupa…come ho fatto a cadere?-
-Anche tu puoi cadere…non sei mica invincibile?-mi prese in giro Saule
-Si ma…è stato strano…forse avete ragione-preferii non continuare tanto non mi avrebbero creduto
Una ragazza mi corse incontro tutta emozionata.Mi prese le mani e mi chiese di parlarmi da parte.
-Che cosa hai?-chiesi leggermente sorpresa dal suo atteggiamento
-Pierre…cioè il principe…mi ha baciato-
-CHE COSA?-gridai io
Giuro che il mio cuore si fermò.
-E’ così strano oggi…vado a dirlo agli altri!-
 
Mio nonno chiese a Saule:-Chi sarebbe questo Pierre?-
-Il ragazzo più popolare della scuola nonché principe dei Malefici-
-E ragazzo di cui Chocola è perdutamente innamorata-aggiunse Houx
Saule diede un colpetto a suo fratello.
 
La mia vista si annebbiò ed io mi sentii male ma sentivo i loro sguardi dritti su di me…dovevo fare finta di nulla altrimenti se ne sarebbero accorti.Mi allontanai con passo e lento da mio nonno.Bè in fin dei conti la ragazza poteva essersi sbagliata o averlo sognato!Si era andata sicuramente così!O almeno così pensai finchè non vidi Pierre flirtare con Yurika.Il mio Pierre.
Che cosa provai?Bè in realtà non ricordo bene cosa provai ma ricordo che mi avvicinai a lui con l’intenzione di picchiarlo.Ma poi lo guardai in viso e restai stupefatta.Il suo sguardo era stranissimo…sembrava sotto incantesimo.Ma il disastro accadde quando lui guardò me.
Nel bel mezzo del cortile della scuola lui si inchinò ai miei piedi e mi dichiarò il suo amore.
Come se non bastasse si avvicinò a me e senza nemmeno darmi il tempo di impedirglielo mi abbracciò e poi mi baciò appassionatamente.Le sue dolci labbra che premevano sulle mie mi fecero capire che cosa era accaduto.Aveva ingerito la pozione Love Love.
Mi staccai da lui troppo tardi…ormai mio nonno mi aveva già visto e mi stava avvicinando con uno sguardo davvero minaccioso.Mi tremavano le mani mentre Pierre mi ronzava ancora intorno.
Sentii una risatina così mi voltai.
-Così imparate a sfidarmi…-disse Vanilla a braccia conserte
-Perché?Credevo…-
Vanilla mi ignorò e se ne andò con passo lento.
 Mio nonno si era avvicinato a me,dietro di lui c’erano anche i miei cavalieri e persino Robin.
-Non capisco…io ti chiedo di essere responsabile e tu mi fai questo?-chiese Robin sconsolato
-Io…io non centro nulla… lui aveva ingerito la pozione Love Love e per questo mi ha baciato!-risposi imbarazzata
-Già Pierre non ha mai mostrato alcun interesse per Chocola-mentì Saule per proteggermi
-Hai ragione…proprio nessun interesse-rispose Houx ironico
-Che intendi?-chiese mio nonno interessato
-Bè tanto per cominciare lui ha cercato di rubarle il cuore e poi…-continuò Houx
Saule prese per un braccio il gemello e lo allontanò da noi.Prima di andarsene mi aveva detto:-Non avercela con lui…è solo geloso di Pierre…gli passerà-
Adesso ero da sola con mio nonno e Robin.Con una grande voglia di andarmene via…di scappare.
-Chocola la cosa che mi ha preoccupato è stato vedere il colore del tuo cuore mentre Pierre ti baciava…-
-Perché di che colore era?-chiesi tremando
-Rosa tendente al rosso-rispose Robin pensieroso
-Chocola devi promettermi…che non farai questa sciocchezza…non ti innamorarti di un Orco…sai che cosa hanno fatto a tua madre…se sei vissuta senza una madre e colpa loro…ora a causa sua hai perso anche la tua migliore amica…-
-Hai ragione nonno…ho sbagliato…mi passerà…-risposi convinta.E in quel momento pensai davvero che fosse la cosa giusta.L’unico dettaglio era quello che non sapevo se ci sarei riuscita a dimenticarlo.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


It's hard now to let you be
I won't make excuses
I've made my peace
Didn't take long for me to lose the trust
'Cause these four walls were not strong enough
ooooh
 
Mio nonno si avviò a casa seguito da Robin ma sapevo che il discorso sarebbe continuato a casa.Fui raggiunta da Houx e Saule che mi chiesero se mio nonno mi avesse sgridata oppure no.
Io non risposi e mi incamminai con lo sguardo basso verso il cancello della scuola.Il mio cervello non funzionava più…si era fermato.Qualcuno si avvicinò a noi e dal modo in cui i miei cavalieri si rivolsero a lui capii subito chi fosse.Alzai lo sguardo e lo guardai negli occhi con sguardo indifferente.
-Chocola mi dispiace…-sussurrava dispiaciuto il mio principe
Era a grande distanza da me bloccato da Houx.
-Noi non abbiamo nulla da dirci né ora né mai…-
Accellerai il passo finchè non arrivai fuori alla porta di casa.Per un istante esitai poiché temevo di essere sgridata,punita o peggio espulsa ma alla fine decisi di affrontare le difficoltà a testa alta…come avevo fatto da sempre.
Entrai nell’ingresso  e sentii la voce di Robin che mi chiamava.Ero fregata!*
Lentamente e con passi pesanti andai nello studio di Robin dove naturalmente c’era anche mio nonno. Stava bevendo un liquido in una tazza di porcellana…sperai che fosse una tisana.
-Vogliamo sapere tutto!-
 
-Vanilla vieni qui!-gridò Pierre con quanta voce aveva in corpo
Vanilla però non comparì.
-Ti ho detto che devi venire qui!-gridò di nuovo
Una sagoma comparve in cima alle scale della grande villa.
-Perchè?Cosa ci provi a farmi del male?-
-Oltre ad un piacere che provo davvero quando ti vedo soffrire…lo faccio per lei…-
-Basta…smettila di fingerti la dolce samaritana…non stai aiutando nessuno e lo sai bene quindi fammi il piacere di toglierti questa maschera…come fai a guardarti allo specchio?-
-Tranquillo…sarai punito per bene…-disse lei soddisfatta
-Che cosa?No…oh mio…glielo hai detto?-
Vanilla sorrise.Il suo sorriso era malefico.
Pierre in quel momento fu chiamato da Sylvett che gli portava la notizia che suo padre voleva parlargli.
-Io e te faremo i conti dopo-la minacciò il ragazzo prima di seguire Sylvett.
 
-Tutto?-chiesi io
-Prima Houx ha accennato ad alcuni eventi che sono accaduti… vorrei che ce ne parlassi-disse mio nonno con tono pacato.Quando mio nonno parlava degli Orchi aveva sempre uno sguardo così serio.
-Bè si è vero una volta mi è stato quasi rubato il cuore ma …è stato un momento di debolezza...-
-Ma la cosa che salva Chocola è la sua determinazione…questa le ha permesso di sfuggire a Pierre varie volte e le permetterà di diventare una grande regina…-intervenne Duke in mio soccorso,
Non fui mai così felice di vederlo.
Robin disse di essere d’accordo con il mio famiglio.Le loro parole non so come riuscirono a convincerlo a farmi restare sulla Terra e decise addirittura di partire l’indomani stesso.Naturalmente la mattina dopo mi fece una serie di raccomandazioni.
-Chocola…voglio che tu tenga a mente quanto possono essere pericolosi gli Orchi…devi starne alla larga-
Io annuii a tutti i suoi consigli decisa a mantenere tutte le promesse che gli facevo.
Finita la lista di raccomandazioni potei andare a scuola.Qui il tempo si fermò di nuovo.
Oh no!Non poteva essere!Si stava realizzando la mia paura più grande:quella di affrontarlo!
-Chocola dobbiamo parlare!E non ammetto un no come risposta!-
Meglio togliersi il pensiero subito.
-Andiamo…-
Andammo nella sua saletta privata a cui non prestai attenzione poiché la mia testa era occupata da vari pensieri…e i miei occhi erano pieni di lacrime.
-Chocola…ti ha squalificato?-
-No…per fortuna Duke mi ha difeso-
-Allora è perfetto…-disse abbracciandomi ma io lo ignorai
-Che cosa c’è che non va?-
-Pierre è finita…è stato bello finché è durato…-
-Cosa ti ha detto?-
-Mi ha solo aperto gli occhi su di voi-
Vanilla entrò nella saletta privata.
-Vanilla come hai fatto a…?-
-Ha fatto riscorrere il tempo-rispose Pierre irritato
-Chocola…non ascoltarlo…e credimi non è la persona per te!-
-Io non…ok va bene forse hai ragione!-dissi a Vanilla
-Come puoi credergli dopo quello che ti ha fatto?Prima ti ha abbandonato e adesso ci sta mettendo in pericolo- la accusò Pierre
Pierre si alzò la camicia fino al gomito e poi mi mostrò le cicatrici che aveva in corrispondenza dei polsi.
-Ne sai niente Vanilla?-chiese Pierre per provocarla ma lei non rispose
Ero confusa…mi stavano chiedendo di scegliere…ma perché non potevo avere entrambi?E allo stesso tempo fare felice il regno?
 
*= espressione usata dalla ragazza seduta dietro di me in classe!!(E’ simpaticissima!)   

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Sometimes you think you’ll be fine by yourself 
Cause a dream is a wish you make all alone 
It’s easy to feel like you don’t need help 
But it’s harder to walk on your own.
You’ll change inside 
When you realize 
The world comes to life 
and everything's bright 
from beginning to end 
When you have a friend 
by your side 
That helps you to find 
The beauty you are 
When you’ll open your heart and 
Believe in the gift of a friend 
the gift of a friend

 
 
Ero confusa…mi stavano chiedendo di scegliere…ma perché non potevo avere entrambi?E allo stesso tempo fare felice il regno?E mio nonno?
-Io…-
-Chocola…ti prego…-mi supplicò Pierre
Mi stava supplicando?Ebbene si…e se lui mi stava supplicando io avrei dovuto dargli retta…anche lui stava rischiando molto per me…certo sarebbe stato più giusto perdonarlo ma a quel tempo non facevo che pendere dalle labbra di Vanilla ed ero convinta che ogni cosa che mi diceva era per me…poi ne ho ricevute di batoste e allora ho cambiato idea!Ma in quel momento se tu fossi stata al mio posto davanti ad un ragazzo che ti ha già ingannato molte volte e la tua migliore amica a chi avresti dato retta?
Ormai hai già capito chi ho dato retta.Mi sono dileguata dalla brutta situazione con un “Mi dispiace” appena accennato e sono rimasta in ascolto fuori dalla porta.
Vanilla non disse nulla ma a quanto pare dovette guardare Pierre con uno sguardo cattivo perché lui reagì (e anche in maniera molto esagerata).Pierre diede un pugno che sfondò la parete…lo capii dal rumore che provocò la mano contro il muro oppure sul mobile…non riuscii a capirlo.
Vanilla uscì dalla porta ed io mi parai davanti a lei.
-Dato l’interesse che hai mostrato verso di me…perché non mi dimostri che tu mi vuoi davvero bene e torni a casa con me?-le chiesi con un sorriso appena accennato.
-No…non posso purtroppo avendo ancora un noir non posso venire!-disse lei fingendosi dispiaciuta
La lasciai passare e la guardai andare via da me di nuovo.Questo mi faceva davvero soffrire…
Chissà se anche Pierre soffriva come me…In quel momento desiderai tornare indietro poi pensai alla reazione di prima e mi spaventai.
 
-Ehy Roberta,vuoi venire al funerale?-
-No…non me la sento-rispose la ragazza timida
-Sei sicura…?-
-Oh no!Non voglio venire!-la ragazza piagnucolò
-Ok se è questo che vuoi…ma mi raccomando se hai bisogno di qualcosa…puoi andare giù da Pierre…-
-Neanche lui andrà al funerale?-chiese la bambina sorpresa
-No…sai lui non ama molto mostrare i suoi sentimenti…preferisce stare solo…-
-Come un lupo-
-Esattamente-
-Allora vado-
Appena il ragazzo se ne andò la bambina riaprì il diario e ricominciò a leggere.
 
Mi guardai attorno…ok via libera.Dopo essermi arrampicata sul grande cancello di ottone mi lasciai cadere dall’altro lato.Camminai con passo felpato verso l’ingresso principale e fissai le facce scolpite sul portone principale.(Non usavo la scopa perché temevo di farmi scoprire)
Usai lo scettro per aprire il portone principale ed usai un oggetto che mi ero procurata o meglio che mi avevano dato (Robin mi aveva scoperto mentre scappavo e dopo avermi fatto il terzo grado aveva acconsentito a lasciarmi andare).
Presi in mano la perla dell’invisibilità ed entrai nella grande sala del palazzo.Scrutai con lo sguardo e perlustrai l’androne buio e angusto.La sua camera era sicuramente al piano di sopra.Salii le scale piano facendo attenzione ad ogni scricchiolio e finalmente arrivai in cima.
Attraversai il corridoio con passo lento e il silenzio che mi circondava mi fece rabbrividire.
Improvvisamente il silenzio fu rotto da alcuni gemiti di dolore.Proveniva da una porta lì accanto.Mi avvicinai alla porta e la aprii.Vidi Pierre…il mio Pierre che si medicava le ferite al braccio.L’odore dell’acqua ossigenata misto a quello dell’alcol mi riempì le narici e mi fece trasalire.
I suoi occhi erano lucidi ed io mi sentii uno straccio.Anzi peggio.
Per sbaglio lasciai andare la perla e lui potè vedermi.La perla cadendo a terra si ruppe…ora si che ero in un mare di guai. 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


And if there’s love just feel it,
And if there’s life we’ll see it
This is no time to be alone, alone, yeah
I won’t let you go
Say those words, say those words like there’s nothing left.
Close your eyes and you might begin that there is some way out
Open up, open up your heart to me now
Let it all come pouring out,
There’s nothing I can’t take
And if there’s love just feel it,
And if there’s life we’ll see it
This is no time to be alone, alone, yeah
I won’t let you go

Attraversai il corridoio con passo lento e il silenzio che mi circondava mi fece rabbrividire.
Improvvisamente il silenzio fu rotto da alcuni gemiti di dolore.Proveniva da una porta lì accanto.Mi avvicinai alla porta e la aprii.Vidi Pierre…il mio Pierre che si medicava le ferite al braccio.L’odore dell’acqua ossigenata misto a quello dell’alcol mi riempì le narici e mi fece trasalire.
I suoi occhi erano lucidi ed io mi sentii uno straccio.Anzi peggio.
Per sbaglio lasciai andare la perla e lui potè vedermi.La perla cadendo a terra si ruppe…ora si che ero in un mare di guai.
-Chocola…cosa ci fai qui?-
Riuscivo a leggere un velo di speranza nei suoi occhi…era giusto spezzarla di nuovo?
-Sono venuta per parlare con Vanilla…-
-Ovvio-rispose con voce dura.
-Adesso vado-
-Certo-
Uscii con passo velocissimo dalla sua stanza ed entrai nella stanza di Vanilla tirando un sospiro di sollievo…avevo per caso dimenticato la paura che mi metteva Pierre quando era arrabbiato…se fossimo rimasti insieme ero certa che mi sarei abituata e avrei imparato a sovrastarla in qualche modo…non sopportavo che fosse capace con una parola o uno sguardo fosse capace di zittirmi!
-Chocola?-sussurrò Vanilla
Ah già…ero nella stanza di Vanilla…!
La guardai bene e notai che era davvero strana.Prima di tutto era a letto.
-Ti senti bene??-
-Certo sono felice che tu sia qui!-disse sorridendomi.
Un istante dopo il suo sguardo cambiò e insieme a questo anche il suo atteggiamento che divenne più aggressivo.
- Che-Che cosa ti succede? –le chiesi
-Guarda il mio cuore-disse
Usai lo sguardo scrutatore e vidi che aveva due cristalli del cuore…uno verde e l’altro nero.
-E se catturassi il tuo noir riuscirei a farti tornare normale?-
-Credo di si ma è rischioso!!Non farlo!-disse spaventata
Mentre stavo decidendo cosa fare Vanilla ansimò e notai che la lotta tra i due cuori le faceva del male.Questo bastò a farmi decidere.Presi lo scettro e semplicemente usai la formula che usavo di solito.Nulla sembrò diverso dalle volte in cui avevo catturato cuori di altri colori o quasi.Quando il cuore entrò nel ciondolo cominciai a sentire un male tremendo e non potei fare a meno di gridare.(Il che non era una mossa da fare nel bel mezzo della villa di Pierre)
La porta si spalancò all’istante ma il dolore mi aveva fatto svenire e quindi non riuscii a vedere chi fosse.Questa persona corse da me e mi prese in braccio.Mi avvicinò al suo petto e quando sentii il suo odore capii tutto.Avrei voluto dirgli qualcosa ma non ne avevo la forza.
-Chocola?Chocola ti prego rispondimi…ti supplico non lasciarmi…Chocola riprenditi-
Sentii i passi di Vanilla che si stava avvicinando a me.
-Non toccarla-gridò Pierre
Improvvisamente mi sentii svenire e cominciai a vedere delle immagini sfocate che mano a mano che  le osservavo diventavano sempre nitide.
Quello era Houx?
-Chocola…ti sei fatta male?-
-Chocola stai meglio?-
-Ciao Chocola-
-Ehi ciao…-
-Ah Vanilla devi andare via?Peccato…Chocola che ne dici se andiamo nel bosco-
Le immagini si sovrapponevano le une sulle altre e mi provocavano un forte mal di testa.Che cosa centravano questi ricordi con Vanilla?Erano tutti momenti in cui Houx era stato carino con me…Improvvisamente ci arrivai…
-Vanilla tu sei innamorata di Houx!-esclamai ritrovandomi nella stanza di Vanilla
Lei annuì arrossendo leggermente.
-Mi dispiace…io non lo sapevo…e poi non credo che lui abbia un debole per me-cercai di giustificarmi
Pierre mi fissò a bocca aperta.-Credo che tu ti senta stordita a causa del cuore nero-
-Ma…-
-Tranquilla Chocola la colpa non è tua…sei perdonata…e tu perdonerai me per tutto quello che ti ho fatto?-
-Certo-
Avrei voluto raggiungerla e abbracciarla ma Pierre mi teneva troppo stretta( e la cosa non dispiaceva)
-Pierre posso tornare a casa anche se sono un Orco?-
Pierre annuì.
Sentimmo gli Orchi che correvano per il corridoio…dovevano essere molti.
-Chocola dobbiamo andare…-disse Vanilla preoccupata
Mi alzai e affiancai Vanilla.
-Aspetta!-Pierre mi bloccò il braccio
-Aspetta…se io lasciassi gli Orchi…avrei qualche speranza?-
-Cosa?-gli chiesi incredula
-Si ci ho pensato prima mentre sei svenuta…saresti disposta ad essere la mia ragazza se non fossi un Orco?-
-Io non…-
-Chocola dobbiamo andare…-insistè Vanilla
-Puoi pensarci e poi farmi sapere…ok?-mi chiese Pierre strizzandomi l’occhio
-Ci penserò-risposi

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


-Aspetta!-Pierre mi bloccò il braccio
-Aspetta…se io lasciassi gli Orchi…avrei qualche speranza?-
-Cosa?-gli chiesi incredula
-Si ci ho pensato prima mentre sei svenuta…saresti disposta ad essere la mia ragazza se non fossi un Orco?-
-Io non…-
-Puoi pensarci e poi farmi sapere…ok?-mi chiese Pierre strizzandomi l’occhio
-Ci penserò-risposi
Credo che non serva dirti che fosse stato per me avrei lasciato tutto e sarei anche  scappata con lui se fosse stato necessario ma temevo che così facendo me ne sarei pentita.
Tornammo a casa e tutti furono felici del ritorno di Vanilla.Io fui taciturna per l’intera serata perché non facevo che pensare alla proposta di Pierre.A chi me lo chiedeva dicevo di essere stanca a causa del noir che avevo catturato.Ah mi sembra che quella sera scoprii di essere una purificatrice…perché una volta estratto il noir dal mio cristallo questo era diventato trasparente.Quella notte io e Vanilla dormimmo entrambe nella mia stanza così si accorse subito del fatto che non riuscivo ad addormentarmi e conoscendomi subito capì anche il motivo.
-Chocola…stai pensando alla proposta di Pierre?-
-Si…sto pensando a cosa accadrebbe se accettassi-
-Hai intenzione di accettarla quindi-
-Si…-
-E cosa si trattiene allora?-
La guardai incredula…come poteva farmi questa domanda?Non sapeva quante cose cercavano di costringermi a lasciarlo?
-Tanto per cominciare lui è un orco-dissi
Lei annuì seria.
-Si ma è anche vero che lui si è detto disposto ad abbandonarli pur di stare con me…-
-Anche questo è vero-disse Vanilla
-Ok adesso so che cosa fare…grazie Vanilla-
Appoggiai la testa sul morbido cuscino e subito mi addormentai come se Morfeo mi avesse appena afferrata e dopo avermi cullata mi avesse fatto addormentare.Solo che Morfeo aveva un altro nome.Ora sapevo cosa dovevo fare e forse potevo tornare ad essere serena.
 
Attraversai il cortile titubante.Come avrebbe fatto a prendermi in disparte?Avrebbe fermato il tempo o avrebbe aspettato che terminassero le lezioni?
Il tempo che scorreva mi metteva ansia.
Entrai in classe e lo incontrai anche nei corridoi insieme al suo fan club ma non mi degnò nemmeno di uno sguardo.
Il tempo che scorreva mi infastidiva.
Arrivò l’ora di pranzo e neanche in quel momento si fece vedere.Che avesse cambiato idea?
Il tempo che scorreva mi stava facendo impazzire.
Quando uscimmo di scuola stranamente tornai a casa da sola.Vanilla era al club di ricamo,Houx agli allenamenti di tennis e Saule a quelli di calcio.Camminavo sola e furiosa per la strada che circondava la scuola.Mentre i miei piedi pesanti si muovevano udii dei passi dietro di me.
-Mi sbaglio o noi dovevamo parlare?-
-Stavo cominciando a chiedermelo anche io sai?-
-Scusami ma non ho potuto fermare il tempo…sono troppo debole per usare la magia-rispose lui
-Perché che cosa ti successo?-gli chiesi con tono non più arrabbiato ma preoccupato e premuroso
-Ah tranquilla sto bene…comunque non credo che tu mi stessi aspettando per rifiutarmi,giusto?-
-Giusto-sospirai
-Quindi?-
-Ho pensato alla tua proposta e ho deciso di accettarla ma vorrei capire come hai intenzione di lasciare gli orchi-
-Stai tranquilla ho elaborato un piano…allora il giorno della tua incoronazione io lascerò gli orchi dicendo che devo stare accanto alla mia fidanzata-disse cingendomi con le sue braccia.
-Ma ne sei sicuro?Gli Orchi sono la tua famiglia ed…-
-Ascoltami…da quando conosco gli Orchi non ho mai avuto un momento di felicità e l’ho avuto solo da quando ho scoperto di amarti e la cosa più importante è la felicità,no?-
-Si…-risposi non molto convinta
-Adesso che ci penso potremmo cominciare il piano anche subito?-
-Che intendi?-gli chiesi
-Bè tra qualche sera ci sarà la notte di Walpurgis,giusto?-
-Giusto-
-Ok facciamo così tu non andare alla notte di Walpurgis e lascia fare a me-
Che cosa aveva intenzione di fare?

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Ero lì da sola seduta davanti alla scrivania della mia camera.Avevo le braccia conserte aspettando che lui arrivasse.Avevo detto di essere malata e che questo mi impediva di andare alla notte di Walpurgis e non sapevo perché ma la avevano bevuta.
Qualcuno bussò alla finestra delicatamente ed io andai ad aprire.
-Era ora!-esclamai scocciata
-Scusami ma non è così tardi-
-E’ solo che odio essere all’oscuro di tutto…-
-Ok allora adesso ti racconto…stasera il principe degli Orchi si presenterà alla notte di Walpurgis con la sua ragazza…-
-Che cosa?Ma è assurdo!-
-No tranquilla nessuno ti scoprirà…indosserai una maschera…e poi ho pensato che sarà più facile…cioè in questo modo cominceremo a preparare il popolo e gli Orchi al fatto che io ho una ragazza e al momento giusto dopo l’Incoronazione annunceremo che sei tu…-
-Credo sia un po’ irresponsabile-
-Forse è vero…ma sai come è da quando stiamo insieme ho dimenticato che cosa è la responsabilità-disse lui sorridendomi
-Bè forse potrebbe funzionare-esclamai pensierosa
-Ok allora preparati-disse e dopo aver schioccato le dita comparse una grande scatola sul mio letto.
Sulla confezione c’era scritto il nome di un famoso stilista italiano.Lo guardai con uno sguardo interrogativo.
-Consideralo un piccolo regalino…ok ti aspetto di là-disse uscendo dalla porta.
Sollevai il coperchio dalla scatola scoprendone il contenuto.Vi era un lungo abito color panna leggermente scollato sul seno,legato in vita da una cintura argentata.Nella scatola vi erano anche delle scarpe con il tacco e una maschera bianca riccamente decorata con fili d’oro.Mi truccai con cura facendo attenzione a non esagerare e poi mi legai i capelli in una treccia.
Ora era arrivato il momento di indossare il vestito.Lo infilai facendo molta attenzione perché temevo di rovinarlo.Chiamai Pierre per farmi chiudere la cerniera del vestito.Lui entrò ma non riuscii a vederlo perché ero di spalle.Lui si avvicinò e con le mani tremanti mi chiuse la cerniera.Rimase un attimo in silenzio a fissare il vuoto mentre io indossai la maschera e un copri spalle di pelliccia bianca.
-Andiamo?-gli chiesi impaziente 
Lui si risvegliò dall’apparente sogno e mi mise un braccio dietro alla schiena che però ritrasse subito mettendo la mano in tasca leggermente imbarazzato.
Scendemmo dalla carrozza ma io temevo di uscire da lì.
-Che cosa c’è?-
-E se cadessi?Questi tacchi sono altissimi-mi lamentai 
-Ti terrò io-così disse e poi scese dalla carrozza e mi pose una mano.
La afferrai senza esitazione e lui mi strinse forte a sé Mi pose il braccio ed io lo strinsi.
-Andiamo-sussurrò.
Camminai lentamente scendendo le scale e un paio di volte rischiai anche di cadere ma Pierre impedì che questo accadesse.Eravamo nella grande sala dove si teneva la festa e tutti ci puntavano gli occhi addosso.Naturalmente la notizia che il temibile principe degli Orchi fosse fidanzato era eclatante.Forse cercavano di capire chi fossi.
Per scacciare quel pensiero dalla mia testa mi concentrai sul modo in cui avevano allestito la sala.
Mi soffermai sulle tende bianche raccolte da una fascia color glicine e i divanetti posti in fondo alla sala con tessuto di velluto viola.I tavolini sistemati accanto ai divanetti e l’orchestra posta nell’angolo sinistro della sala dove un gruppo di musicisti elegantemente vestiti suonavano un violino,un clarinetto e un arpa.
La sala era piena di uomini e donne vestite in modo elegante che adesso mi fissavano.
-Che ne dici di ballare?-mi chiese 
-No…forse è meglio di no…siamo già troppo al centro dell’attenzione-
E ci sedemmo su uno dei divanetti.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Seduta lì guardavo tutti gli sguardi posati su di me.Improvvisamente mi venne un dubbio e questo presto si fece spazio nella mia mente.
-E se mi riconoscessero?In fin dei conti indosso soltanto una maschera…-
-Ho pensato anche a questa eventualità…-disse Pierre pronto e dopo aver infilato uan mano nella tasca dei pantaloni prese una piccola boccetta.
-Vai in bagno e prendi questa…ti cambierà i tratti del viso…anche se è davvero un peccato-disse lui con un sospiro.
Io arrossii e dopo averlo guardato un attimo corsi in bagno e chiusi la porta a chiave.Aprii la boccietta e la annusai.Aveva un odore davvero pessimo che mi faceva venire il voltastomaco.Sperai che anche il contenuto non fosse così disgustoso.Mi tappai il naso e bevvi il contenuto tutto di un sorso.Non mi sbagliavo anche il contenuto era disgustoso.Mi guardai allo specchio sperando che almeno facesse effetto e ne restai sorpresa.Tutto era cambiato:il mio mento era diventato più spigoloso,il mio naso era diventato un po’ più lungo,i miei zigomi erano più pronunciati e i miei occhi erano ora color cioccolato.I miei capelli però erano ancora rossi.Sentii bussare alla porta così aprii la porta e uscii dal bagno.Mi guardai intorno disorientata mentre cercavo Pierre.Finalmente lo vidì:era seduto sul divanetto e fissava il vuoto mentre beveva un bicchiere di champagne.
Mi avvicinai a lui e lo chiamai.Lui alzò lo sguardo e poi mi vide.-Uffa…eri più carina prima.-sospirò-Ma se voglio che resti qui con me…non c’è altra soluzione-
Guardai le persone che non stavano ballando e che erano seduti dall’altra parte della sala.Houx e Saule parlottavano tra di loro,Vanilla mi fissava per capire se ero io,Robin invece guardava Pierre.
Chissà che cosa pensavo e se mi avevano riconosciuto…
-Che ne dici di ballare?-disse Pierre alzandosi
-No…mi dispiace non ne sono capace e poi con questi tacchi alti è praticamente impossibile-esclamai
-Tranquilla…non ti farò cadere-disse sorridendomi
Mi prese per mano e mi condusse in pista.Lo aveva fatto di nuovo…era riuscito a convicermi con un semplice sorriso.Insieme a lui mi sentivo così impotente:qualsiasi cosa lui volesse riusciva ad ottenerla senza fatica.
Cominciammo a muoverci e in modo inaspettato io non caddi…anzi ero molto coordinata e leggiadra.Mi muovevo come guidata da un incantesimo…
-Sei più tranquilla adesso?-mi chiese lui
-Si-
Notai che le sue mani che mi stringevano erano sudate e tremavano leggermente.
-Sei agitato per caso?-gli chiesi
Lui prima mi guardò senza dire una parola poi mi rispose:-Non sono agitato…sono spaventato-
Il suo tono di voce era strano…sembrava che stesse confessando un delitto.
-Tranquillo nessuno mi riconoscerà…-
-Non sono preoccupato di questo…-rispose lui serio
-E di che cosa?-
-Guarda il mio cuore…e capirai-
Usai lo sguardo scrutatore e guardai attraverso il suo petto.Il suo cuore che prima era nero adesso era di un bel rosso intenso a tratti viola.
-E’ rosso e viola…e allora?-
-E allora?Mi sono accorto di amarti più di quanto credessi…di desiderarti più di quanto credessi-disse abbassando lo sguardo quasi pentito di averlo detto
Io mi fermai di colpo e rimasi scossa da quelle parole.Stava accadendo tutto troppo in fretta…non avevo mai avuto un ragazzo e non  ci avevo neanche mai pensato.
-Scusami…non avrei dovuto dirlo…-
-No…la colpa è mia…ho 15 anni e tu 19 avrei dovuto pensare ad un eventualità del genere…-dissi io rossa in viso.Respirai e poi dissi:-E poi mi fa piacere che ti attraggo fisicamente-
-In ogni caso…il mio amore è sincero-
Appena finì di dire quelle parole come uno strano gioco del destino tutto divenne buio.Lui si avvicinò a me e mi strinse a lui.
-Che cosa sta succedendo,Pierre?-
-Non lo so-disse lui baciandomi i capelli e stringendomi di più a sé
Improvvisamente sentimmo delle grida.Tutti ci girammo verso la porta principale e la luce si riaccese appena in tempo per permetterci di vedere un intero esercito di Orchi che entrava.
Guardai Pierre chesembrava sorpreso quanto me ma ben presto capii che non era affatto.
Un uomo dall’aspetto austero si avvicinò a noi e si rivolse a Pierre:-Principe devo dire che il suo piano ha funzionato a meraviglia-
-Giroutte di che stai parlando?-
-Lei ha distratto tutti con l’imbroglio della falsa fidanzata permettendoci quindi di entrare-
Mi staccai immediatamente dalle sue braccia e lo guardai sconvolta.
-Quindi mi hai usato?Mi hai mentito!!-gridai con quanta voce e rabbia avevo in corpo
-E pensare che io…-
Le lacrime mi rigavano il volto e ormai parlavo tra singhiozzi così corsi via.
Pierre gridò il mio nome e solo dopo si accorse della grande errore che aveva fatto.Ora tutti quelli che lo avevano sentito sapevano che Chocola Meilleure era la fidanzata del principe degli Orchi.
Pierre nervosissimo-tanto da far paura-si avvicinò a Giroutte e lo spinse a terra.
-Che cosa hai fatto?-gli gridò
-Ti ho aiutato-disse rialzandosi
Pierre lo afferrò per il colletto della camicia e gli gridò contro:-Mi hai aiutato??-
-Non puoi tenere per sempre il piede in due staffe…non puoi essere il principe degli Orchi e allo stesso tempo il fidanzato di quella sgualdrina…pensaci…è meglio che abbia scoperto adesso tu chi sei veramente o meglio quello che devi essere!-
Il ragazzo lo lasciò andare e gli lanciò un incantesimo da cui però il suo consigliere riuscì a difendersi senza difficoltà.Pierre anziché contrattaccare uscì dal salone per cercarmi.
Fu molto fortunato poiché io non ero andata lontano.Ero seduta con il viso tra le mani mentre sentivo le grida dei soldati che venivano feriti.Si era scatenata una grande battaglia che avrebbe portato molti feriti…speravo che i miei amici fossero al sicuro ma forse stavano combattendo dato che facevano parte delle guardie reali.Pregai che nessuno li colpisse.Pregavo senza sosta.
Sentii un gridò acuto molto vicino a me allora alzai lo sguardo e lo vidi.
Che cosa accade quando il tuo incubo peggiore diventa realtà?
Spero che tu non lo sappia…ma in ogni caso te lo spiegherò.Il tempo si ferma e un secondo dura un’ eternità.Il tuo cuore smette di battere e tu smetti di respirare.Senti di essere sul punto di morire ma una forza che non credevi di avere ti spinge ad alzarti e a correre incontro al problema.Ti senti cadere a pezzi eppure sei ancora intera.Ma il tuo cuore è davvero a pezzi.La vista ti si annebbia per un millesimo di secondo e quando riesci a vedere di nuovo temi che sia troppo tardi.Tutti i dubbi e la paure spariscono e voli veloce.
Io così feci mi gettai in volo verso il punto in cui era caduto il corpo ferito e privo di sensi di Pierre.
Si,era stato colpito da una guardia reale ed io nonostante qualche istante prima avrei desiderato la sua morte lo cercavo cercando di non farmi sopraffare dalla paura e dalle lacrime.
Dovevo trovarlo.Dovevo salvarlo altrimenti la mia vita non avrebbe più avuto un senso.
 
Capitolo emozionante eh?Spero vi sia piaciuto perché punto molto su questo cap!
Ringrazio Kirakisho per avermi fatto riflettere sul fatto dell’identità…in poche parole lei mi ha fatto notare che era impossibile che bastasse una maschera per non farla riconoscere da nessuno…e aveva ragione…così ho rimediato con la pozione.
Vabbè ci vediamo al prossimo cap…dove si conosceranno le sorti del nostro Pierre!   

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Robin portò Vanilla nel grande Palazzo insieme ai due gemelli.Disse loro che per evitare pericoli era meglio che restassero su Extramondo.Lui invece sapeva il motivo per cui non tornavano sulla Terra.Cercava di nascondere il segreto che adesso lo spingeva a recarsi dalla Regina per conferire in privato con lei.
-Robin di che cosa dovevi parlarmi?-
La Regina era seduta al tavolo e beveva una tazza di thè caldo.Lo guardava con la solita aria rilassata nonostante fosse preoccupata per quello che era accaduto durante la Notte di Walpurgis.
-Volevo parlarle di una cosa che è accaduta durante la Notte di Walpurgis-
-So dell’attacco degli Orchi-disse lei e il sorriso sul suo volto sparì
-A dir la verità volevo parlarle di un’altra cosa…che potrebbe essere ancora più grave-
La Regina lasciò la tazza di thè sul tavolo,si alzò e andò vicino a Robin notando la nota di preoccupazione nella sua voce.
-Questa sera il principe degli Orchi si è presentato con la sua ragazza.-
-Ho cose più importanti a cui pensare che i gossip sul principino…-disse furiosa la Regina tornando a sedersi-Non mi interessa la vita privata di Pierre-
-E se le dicessi che quella ragazza era Chocola?-
-Che cosa hai detto?Ma ne sei sicuro?-
-Si…l’ho sospettato subito quando l’ho vista,poi Pierre con una pozione le ha cambiato i tratti del viso credendo di ingannarci e poi dopo aver litigato e lei se ne è andata lui ha gridato il suo nome dandomene la conferma.-
-Ora dove è Chocola…con lui?-
-Credo di si…lui è stato colpito da un incantesimo e credo che Chocola sia con lui adesso-
La Regina ormai agitata disse:-Deve lasciarlo!Devono assolutamente lasciarsi…non voglio che anche lei si rovini a causa di una storia a senso unico-
-E se non fosse a senso unico?-
-Che cosa vuoi dire,Robin?-
-Ho guardato il cristallo del cuore di Pierre ed era rosso…lui la ama molto…-
-Be anche se fosse gli Orchi cercheranno di dividerli-
-Ma Regina sa quanto è testarda Chocola…non credo che riuscirò a convincerla-
-Allora c’è una sola alternativa…Pierre deve mollare gli Orchi…-
-Vedrò di capire le sue intenzioni-disse Robin inchinandosi con l’intenzione di congedarsi
-Ah Robin chi ha colpito Pierre?Voglio saperlo e voglio sapere se lo ha fatto per difendersi o per attaccare-
-Non lo so…-
-Stai cercando di proteggere qualcuno…allora non lo ha fatto per difendersi…chi era?-
-Era buio e…non lo so-
Ma Robin lo sapeva eccome,ma non voleva ammetterlo a sé stesso.Questa persona non si era difesa ma aveva attaccato e lo aveva fatto per motivi personali.
 
Correvo nel bosco cercando il corpo di Pierre quando qualcosa mi bloccò:il vestito si era impigliato in un ramo.Corsi più forte e sentii il rumore del vestito che si stracciava dietro di me.
Sentii delle voci in lontananza e allora corsi in quella direzione.Più mi avvicinavo più mi sembrava di riconoscere le voci e di sentire anche alcune risate.Arrivai nella radura con il fiatone e mi guardai intorno.C’era un branco di Orchi che rideva tra di loro e a terra c’era il corpo di Pierre.
-Ah guarda chi c’è là…la ragazzina che ronza intorno a Pierre-
-Ho un nome:Chocola!-
-Ok Chocola…dato che Pierre sta male a causa tua lo curi tu,vero?-
-E quale è il problema?Io non mi tiro indietro come voi!-risposi io spavalda
Il tizio che prima aveva parlato con me e Pierre si avvicinò a me e mi mostrò una boccetta.
-E non ti serve questa?-
La guardai bene e capii che era un medicinale.Lui la alzava e la abbassava poiché si aspettava che io saltassi per prenderla,ma evidentemente non mi conosceva.Contai fino a dieci e poi gli diedi un pugno in pieno viso colpendogli un occhio e lasciandogli un livido abbastanza evidente.
Adesso era davvero furioso e anche se cercavo di non darlo a vedere tremavo come una foglia.
-Dai Giroutte andiamo via…ignorala-e per fortuna lui seguì il consiglio lasciandomi da sola nella foresta con il corpo di Pierre.La boccetta era caduta a terra e dopo aver cercato tra le foglie secche riuscii a trovarla.
Dopo essere riuscita ad afferrare il corpo di Pierre e aver messo il suo braccio intorno al mio collo riuscii con grande fatica a portarlo attraverso il passaggio lunare e a trascinarlo fino alla sua camera dove lo appoggiai sul suo letto.Mi sedetti accanto a lui e appoggiai la sua testa sul mio petto,gli infilai la boccetta in bocca e sperai che il liquido che stava entrando nel suo corpo facesse effetto.
Ricominciai a sentire il suo respiro,affannoso e irregolare certo ma era pur sempre un respiro…era vivo.
Andai nella stanza accanto e tolsi le coperte dal letto.Poi sollevai il materasso e lo trascinai fino alla stanza di Pierre per appoggiarlo accanto al suo letto.Mi stesi sul materasso e cominciai ad ascoltare i rumori della stanza:il respiro di Pierre e il suono di un orologio a pendolo che annunciava che erano le due di notte.Cercai di addormentarmi ma i miei occhi spalancati non accennavano a chiudersi.Non riuscivo a non seguire il respiro irregolare di Pierre.
Quando l’orologio segnò le tre Pierre cominciò a muoversi agitato nel letto come in preda ad un terribile incubo e a lamentarsi.Doveva soffrire davvero molto!
Gli presi la mano e gliela strinsi forte.Così riuscivo a capire quando stava male e quando meglio.
Mentre ascoltavo il suo respiro sentii l’orologio avvisarmi che erano le quattro ed ero ancora sveglia.
La sua mano mi lasciò…questo voleva dire solo una cosa.
Mi alzai in piedi sul materasso per vedere meglio Pierre e lui era lì,stava bene e mi fissava
-Chocola…-sussurrò
Io saltai sul suo letto e poi gli saltai al collo.Lo baciai mentre mi guardava confuso.
-Che cosa è accaduto?-mi chiese
-Qualcuno ti ha colpito ed io…io…-
Ora che tutto si era risolto non riuscivo a fare a meno di piangere,non sapevo se fossero lacrime di gioia o quelle che avevo trattenuto fino a quel momento.
-No…non piangere per me…ti prego…-sussurrò Pierre-Non ti ho mai vista piangere e non voglio che cominci oggi…-
-Credevo di averti perso…-
-Resterò sempre con te fin quando lo vorrai…e lo vuoi?-
-Si…si ti ho perdonato se è questo che intendi…ho capito che non è stata colpa tua…ah e ho avuto una piccola discussione con il tuo consigliere-
-Discussione?-
-Adesso ha un occhio nero…spero che non fosse un tuo amico…-
-Oh no non lo era…e poi se lo è meritato-rispose lui sorpreso
-Chissà che cosa sta accadendo su Extramondo-disse Pierre pensando ad alta voce.
-Credo che la lotta sia terminata…-
-Non parlavo di questo-
-E di cosa?-
-Mentre tu scappavi via io ho gridato il tuo nome-
-Che cosa hai fatto?E adesso tutti sapranno il nostro segreto-
-Già…tranquilla tra qualche ora ti accompagnerò a casa e parlerò con Robin…risolverò tutto-dicendo questo mi prese la mano e la strinse
-Ora cerca di dormire-
Annuii pur sapendo che non ci sarei riuscita. 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Ci stringevamo la mano ancora quando stavamo camminando verso la mia casa.Eravamo pronti a parlare con Robin.La mia mano tremava un po’ e Pierre essendosene accorto la strinse più forte.Eravamo proprio davanti alla porta di legno e Pierre avvicinò la mano per bussare ma la porta sì aprì da sola.Robin a quanto pare ci aveva sentiti arrivare.Robin mi guardò dalla testa ai piedi e mi guardò torvo.Forse mi fissava perché indossavo i vestiti di Pierre.
-Il mio vestito si è rotto nella foresta e Pierre mi ha prestato i suoi vestiti-mi giustificai leggermente imbarazzata
-AH già il vestito!Era molto bello e costoso…scommetto,un tuo regalo Pierre-
-Si era un vestito italiano-
-Ah se solo gli abitanti di Extramondo avessero i soldi che hai tu!Probabilmente non soffrirebbero più la fame!-
Pierre rise e la sua risata sembrava isterica.-Ma guarda un po’ chi mi viene a parlare di ricchezza e di povertà!Rockin Robin…la grande rockstar!!Si è vero al principino degli Orchi tutto è permesso e allora?Ho visto il tenore di vita che ha lei e tutta la corte…e poi sono affari miei se voglio fare un regalo alla mia ragazza!-
-Pierre!-dissi e lo guardai
-No ha ragione il tuo ragazzo la cosa non mi riguarda…che ne dite di entrare?-
Io e Pierre entrammo nel salone e ci sedemmo sul divano,Robin invece si sedette sulla poltrona davanti a noi.
-Chi lo sa?-chiesi
-Per tua fortuna soltanto io e la Regina-
Sospirai.Ero sollevata…almeno mio nonno non lo sapeva.
-E che ne pensate?-chiese Pierre muovendo le mani nervosamente
-Allora la Regina è contraria…ha detto che l’unica soluzione è che voi dovete lasciarvi-
-E lei?-
-Bè ti dirò non sono proprio contrario-
-Davvero?-gridammo io e Pierre all’unisono
-Allora Chocola ti conosco bene e so che se anche ti impedissi di vederlo tu non mi ascolteresti e anche tu Pierre mi sembri un tipo caparbio…inoltre vi ho osservato bene ieri sera e ho guardato i vostri cristalli del cuore…così ho capito che voi vi amate veramente…ma…-
-Ma?-
-Dovete essere consapevoli che scegliendo questa strada dovrete rinunciare a molte cose…e la prima rinuncia credo che dovrai farla tu,Pierre-
-Certo…quale?-
-Ok ecco un ultimatum : se vuoi stare con Chocola devi rinunciare agli Orchi.Pensi di poterlo fare?-
-Certo…in verità ci avevo già pensato io…-rispose Pierre
-Ah perfetto…-guardò il mio viso e dopo aver notato le mie occhiaie marcate e la mia aria assonnata mi disse:-Ok forse è meglio che tu vada a letto,no?-
Cercai di ribellarmi ma dopo aver sbadigliato un paio di volte non potei fare a meno di andare a letto.
Intanto la loro conversazione continuò.
-Allora da quanto tempo va avanti questa storia?-chiese Robin
-Mmmm…da quando siamo rimasti bloccati nel passaggio dimenticato-
-E’ molto tempo…come facevate a vedervi?-
-Ho usato un incantesimo che riesce a fermare il tempo-
-Comunque devo parlarti di una faccenda un po’ delicata.-
Pierre aspettò che Robin ricominciasse a parlare.
-Ho visto il tuo cristallo del cuore e ho notato che è viola…-
-Ah…-si limitò a rispondere Pierre
-Bè è normale per te…ma devi capire che…-
-Lo so…lo so ma non si preoccupi so controllarmi molto bene…-
-Ce la fai a resistere almeno fino a quando lei sarà maggiorenne?-
-Certo-
-E' stato Houx a colpirmi,vero?-
-si...-rispose Robin...adesso aveva avuto la conferma che cercava.
-Non dobbiamo dirlo a Chocola...immagino che la distruggerebbe...-
-Wow sei davvero un bravo ragazzo!Non lo avrei detto-
-Troppe persone credono di conoscermi- -Bè se tu ti comportassi come si deve…io potrei anche premiarti-
-E in che modo?-
-Bè potrei diventare il tuo tutore…sai avere un tutore che fa parte delle guardie reali e del Consiglio sarebbe davvero un vantaggio per te-
-Oh wow…si sarò bravo!!-
Pierre e Robin si alzarono e si strinsero la mano per salutarsi.Tutto sembrava perfetto…purtroppo non sapevo che da un momento all’altro tutto il mio mondo,le mie certezze,tutto si sarebbe distrutto.
Le mie amicizie,il mio amore e il mio regno tutto fu distrutto da un segreto…svelato forse nel momento sbagliato.

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Era passata una settimana da quel giorno e tutto era tornato normale.La routine si ripeteva ogni giorno con la stessa frequenza ed io e Pierre ci vedevamo raramente.
Una sera mentre lavavo la mia scopa questa cominciò ad agitarsi qua e là lanciando spruzzi di acqua sulla mia gonna.Vanilla venne accanto a me per aiutarmi.
-Ma che cosa ha?-mi chiesi
-Non lo so…forse vuole che la seguiamo.-
La scopa si alzò in volo schizzandoci entrambe e si fermò a mezz’aria proprio come se volesse spingerci a seguirla.
Mi alzai e mi sedetti su di lei e questa cominciò a volare fuori dalla finestra.
-Aspetta…dove stai andando?-mi gridò Vanilla che mi stava seguendo con la sua scopa.Insieme a lei erano venuti anche i nostri famigli.
-Non lo so…è lei a guidare me-
Volammo per molto tempo e improvvisamente le tenebre sparirono e la luna lasciò il posto alla grande e calda sfera di fuoco del cielo.Era così bello volare lentamente nel cielo finché la scopa non si fermò facendomi cadere di sotto.Vanilla mi raggiunse quando fui caduta di sotto.Eravamo in un grande ricevimento…supposi poiché vi erano molte donne e uomini vestiti elegantemente che passeggiavano mentre alcuni giornalisti scattavano delle foto.Io e Vanilla ci guardavamo intorno spaesate cercando di capire dove eravamo e perché eravamo lì.
-E voi chi siete?-
Oh no!Qualcuno si era accorto di noi!
Una donna molto alta ed elegante ci guardava curiosa. Aveva i capelli biondi e indossava un abito nero leggermente scollato sul petto che le cadeva lungo fino ai piedi.
-Voi siete Vanilla e Chocola?-ci chiese
Noi annuimmo confuse.
-Venite con me-disse e noi la seguimmo fuori da quell’edificio mentre tutti ci fissavano.
Usciti in strada entrammo in una grandissima e lunghissima auto che lei chiamò limousine.
Ci sedemmo su comode poltrone di pelle mentre lei si presentò con totale naturalezza:-Io sono Sylvia…la strega della luce-
-E che cosa ci facciamo qui?-chiesi
-Mmmm…credo che la vostra scopa volesse parlarmi-
-La mia scopa sa parlare?-
-Certo…la tua scopa prima era una strega che dopo aver commesso un reato è stato trasformata in una scopa-
-E che reato ha commesso?-
-Non ha voluto confessare dove era nascosta una strega che era ricercata dalle guardie-
-Ah…-
La strega ci ignorò e cominciò a parlare con la mia scopa…io non capivo che cosa si stavano dicendo.
-Perché non ce ne andiamo?Comincio ad avere un po’ paura…-mi sussurrò Vanilla
-Aspetta…-
-Oh mio dio!Allora fanno sul serio!!E’ davvero un bel guaio!E c’è di mezzo anche Alchimie?-
Quel nome mi fece tremare.Che cosa centrava Alchimie?
-Siamo arrivati-disse e scese dall’auto aprendoci la porta della sua casa.Entrammo un po’ confuse.
-Allora perché non ci dici che cosa sta accadendo?-chiesi scocciata
-Certo…gli Orchi si stanno organizzando per conquistare la Terra…-
-No…non è possibile…cioè…-
Sapevo che Pierre non avrebbe mai fatto nulla del genere eppure la strega sembrava sicura di questa notizia.
-Si è così e voi dovete allenarvi per essere capaci di poterli affrontare…che ne dite se vi insegnassi qualche incantesimo?-
Io e Vanilla ci guardammo spaventate e poi acconsentimmo:-Ok ci stiamo-

Qualcuno bussò alla porta e Saule la aprì subito.
-Robin…sono felice che tu sia venuto subito…-
-Ho sentito la preoccupazione nella tua voce…-
-Che cosa è accaduto?-
-Non riusciamo a trovarle…non sono da nessuna parte-rispose Houx raggiungendo suo fratello
-Avete cercato nella villa di Pierre?-
-No…allora andiamo lì-
-Come credi di entrare?-chiese Houx a Robin
-Dalla porta…-rispose e suonò il campanello fuori alla grande porta di legno scuro.
Pierre aprì la porta e fu sorpreso di vederli.
-Buonasera…cosa volete?-chiese
-Chocola è da te?-chiese Houx andò subito al punto
-E Vanilla…?-aggiunse Saule
-Perché non riuscite a trovarla?-chiese Pierre spaventato
-Oh mio…siete proprio pessimi a fare le guardie…non riuscite a tenerla d’occhio per due minuti??- continuò furioso chiudendo la porta dietro di sé.
-Che cosa dobbiamo fare ora?-
-Dobbiamo cercarla adesso…-disse Pierre
 
Io e Vanilla ci ritrovammo in una stanza nera ma presto ci separammo.Adesso eravamo separate.
-Adesso affronterete le vostre peggiori paure-ci aveva detto Silvia.
Sentii una voce che mi chiamava così mi voltai e vidi …me stessa!Non potevo crederci…l’unica cosa di cui avevo paura era me stessa??
Uffa come potevo distruggere me stessa?Sicuramente qualsiasi incantesimo avessi usato lei avrebbe fatto lo stesso…perché insomma era me.Dovevo trovare un modo per metterla in difficoltà…per capire il suo punto debole.A quel capii che era più facile di quanto credessi poiché il suo punto debole…era il mio.Ed io sapevo qual’era il mio punto debole:c’era una sola persona che era stata capace di sconfiggermi…ora sapevo cosa fare!
-Sugar Sugar Rune,Choco Rune!-esclamai e il mio aspettò cambiò radicalmente.Adesso non ero più Chocola,ma…
-Pierre…-esclamò l’altra Chocola
Mi avvicinai a lei e le sussurrai nell’orecchio:-Ti amo…Chocola…-
Le cercò di divincolarsi ma io la strinsi di più a me.-Abbi fiducia in me…te ne prego-
Lei si mise le mani alla testa confusa…non sapeva se darmi retta o no e improvvisamente scomparve.Ce l’avevo fatta!Esultai felice e mi ritrovai di nuovo a casa di Silvia insieme a Vanilla.
-Contro chi hai dovuto combattere Vanilla?-le chiesi
-Mia madre e tu?-
-Contro di me-risposi io scocciata
-Sono davvero orgogliosa di voi…soprattutto di te Vanilla!Sai tua madre ha visto ogni cosa!-
-Davvero?-
-Mia dolce Vanilla…so di essere stata dura con te a causa del ruolo che rivesto…ma devi sapere che ti voglio bene!!E potrai mai perdonarmi per aver ferito i tuoi sentimenti? -disse la voce dolce della Regina che proveniva da una sfera che aveva in mano la strega.
-E Chocola apprezzo molto la tua amicizia con Vanilla e col tempo forse potrò apprezzare anche altre relazioni-disse
Io sorrisi e mi allontanai da Vanilla per lasciarle un po’ di tempo per chiarirsi con sua madre.La strega dai capelli biondi però mi chiesi di avvicinarmi a lei ed io le feci.
-Voglio farti un regalo Chocola-
-Ah davvero?Che cosa è??-
-So che vorresti conoscere la storia di tua madre…ed ecco per te questo cristallo del cuore bianco…se tu lo metterai davanti al tuo famiglio credo che…bè resteresti sorpresa di scoprire quello che accadrà-
Afferrai il cristallo del cuore e lo avvicinai a Duke.Una luce bianca investì il suo corpicino e quando si dissolse non era più una rana…
 
P.S.Spero vi sia piaciuto…e comunque se avete notato ho cambiato qualcosina così da non renderlo troppo simile al manga!

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Afferrai il cristallo del cuore e lo avvicinai a Duke.Una luce bianca investì il suo corpicino e quando si dissolse non era più una rana…era un ragazzo!
Aveva i capelli rossi con un ciuffo nero e gli occhi scuri e penetranti.
-Duke??-gli chiesi confusa
-No…no cara non chiamarmi più Duke…chiamami Poivre-
-Ok…ma che cosa centra questo con mia madre?-chiesi leggermente infuriata a Sylvia.
-Lui conosceva benissimo tua madre…vero Poivre?Perchè non le parli di sua madre?-
-Io non…non so…-
-Ti prego…-lo supplicai-Sei l’unico che può aiutarmi…-
Lui sospirò e cominciò il racconto.
Io ero suo fratello e vivevamo tutti e due insieme a nostro padre in una grande casa nella Foresta Zenzero.Il nostro rapporto era molto strano:lei era molto simile a te!I suoi occhi color nocciola erano molto vispi e noi non facevamo che farci dispetti.Molto spesso se io la facevo arrabbiare mi chiudeva in una gabbia e non mi liberava finché non le avevo chiesto scusa.Ma i nostri litigi non duravano mai a lungo poiché non riuscivo a mentirle quasi mai .Era davvero una ragazza in gamba e inoltre era davvero splendida:aveva un aspetto grazioso e un fisico minuto che nascondeva una personalità vivace e forte.Per tutti questi motivi già prima dell’inizio della competizione magica era  molto popolare e inoltre riusciva ad eccellere in ogni test magico. Centinaia di uomini venivano da ogni parte per venire a trovarla e ancora di più desideravano sposarla.
Quando fu scelta per partecipare alla Gara per le Pretendenti tutti eravamo sicuri che sarebbe stata lei la futura Regina e arrivata sulla Terra non deluse le aspettative di nessuno. Conquistò davvero tanti cuori e divenne popolare anche sulla Terra. Ma quando lei partì per andare sulla Terra partii anche io.Non perché mi piacesse vagabondare ma perché cercavo un posto mio…cercavo di capire che cosa ne avrei fatto della mia vita. Mio padre paragonandomi a mia sorella mi aveva sempre dato dell’incapace,dello scansafatiche e così via.
Allora cominciai a viaggiare e visitai davvero molti posti…posti che mi piacquero molto,ma anche posti terribili come i territori occupati dagli Orchi. Continuai a viaggiare per molti anni finché non tornai a casa e venni a conoscenza di quello che era accaduto a mia sorella.
Si interruppe e sembrava molto turbato.
-Su continua!-dissi io
-Chocola…non essere sgarbata…-mi rimproverò Vanilla
-Mi dispiace ma voglio scoprire la storia di mia madre-
-Ok Chocola ma sto per raccontarti qualcosa che ti turberà molto…vuoi saperlo ugualmente?-
Ci pensai un attimo e poi esclamai:-Si-
 
Camminando per le stradine di Ville Violette incontrai un uomo che dopo avermi salutato mi avvertì che mia sorella era stata squalificata dalla gara per le pretendenti al trono. Preoccupato gli chiesi il motivo ma lui si rifiutò di confessarmelo.Corsi fino a casa mia ma questa era deserta allora cercai i miei vicini perché tutte questi eventi stavano cominciando a spaventarmi.
La mia anziana  vicina mi accolse a braccia aperte e mi offrì una tazza di cioccolata calda e mi fece accomodare accanto al camino.Mentre bevevo la cioccolata l’anziana donna mi raccontò quello che era successo.La gara per le pretendenti era stata interrotta prima del previsto a causa di mia sorella.Lei ora era ricercata e accusata di alto tradimento.Alcuni  sostenevano che aveva aiutato gli Orchi a conquistare il mondo degli umani.Lei però era scappata e dato che non riuscivano a trovarla avevano catturato mio padre.
-E ora dove è?-le chiesi io
-Non lo so…ma alcuni sostengono che sia morta poiché le è stato rubato il cuore dopo che si è innamorata di un Orco…ma sono voci assurde…secondo me è solo un complotto…-disse la donna
In quel momento mi sentii davvero in colpa poiché credevo che se mia sorella si era cacciata in quel guaio la colpa era mia…mia che non ero stato insieme a lei…che non stato lì per sostenerla e difenderla!In ogni modo partii deciso a ritrovarla.
Decisi di andare al monte roccioso per poter pensare con calma ad un luogo dove cercarla.
Arrivato lì pensai che se le guardie erano in tutte le parti del regno c’era un solo posto dove poteva essersi nascosta…ossia nella montagna.Mi arrampicai in cima alla montagna e trovai una piccola fessura nella roccia.Mi ricordavo quel posto…spesso ci giocavamo insieme.Toccai la fessura e questa si aprì mostrando la porta.La aprii e ci entrai.Mi ritrovai in una grotta umida dove le gocce di umidità cadevano bagnandomi la testa.Mentre camminavo vidi una luce in lontananza e avvertii un odore di cannella:lei era vicina.Seguii la luce e la chiamai.-Cinnamon-
-Oh Poivre!-mi disse lei.Sembrava molto stanca ma quello che mi colpì fu vedere che aveva tra le braccia una neonata davvero carina.
-Chi è?-chiesi sorpreso
-Mia figlia…si chiama Chocola…non è bellissima?-
-Si…certo ma chi è il padre?-
Lei abbassò lo sguardo e poi mi rispose:-Glace*,il re del ghiaccio e della neve-
-Quindi le voci che dicono che ti sei innamorata di un Orco sono…-
-Vere…si sono vere…ed è stato un errore,lo so,ma adesso tu devi promettermi una cosa…devi proteggerla,anche se è figlia di un mostro ogni bambino è un dono d’amore-
-E tu cosa farai?-
-Devo scappare!Ma sta tranquillo…prima o poi ci rivedremo-mi disse.
Quel giorno lei sparì e ti affidò a me Chocola.Io ti portai a casa e in quello stesso giorno (tremendo) i soldati mi trascinarono al Palazzo e mi chiesero di confessare dove era Cinnamon.
Io mi rifiutai di rispondergli e per questo fui trasformata in una rana.Invece tuo nonno fu liberato qualche giorno dopo l’incoronazione della Regina Candy.
Il racconto era terminato ed il mio cuore era  spaccato in mille pezzi.Ah e i miei occhi erano pieni di lacrime pronte a scendere da un momento all’altro.Il mondo mi era crollato addosso e faceva davvero male!Il mio ragazzo era figlio di Glace…io e Pierre eravamo fratelli!
 
*= Glace è Ice!
 
Oggi ci sono tanti motivi per festeggiare!!Prima di tutto oggi è Capodanno!!Auguro a tutti un felicissimo 2012 ricco di sorprese positive!!Inoltre sapevate che esattamente undici anni fa è nato questo sito grandioso?Buon Compleanno Efp!!
Inoltre il 29 dicembre dell’anno scorso mi sono iscritta…quindi io sono iscritta da un anno!!Wuuu!!Ok a domani!!    

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


-Sapevo che non dovevo dirtelo-disse Poivre
-Avresti dovuto dirmelo prima…invece…-
-E quando?-
-Prima che mi innamorassi di mio fratello…ad esempio!-gridai
Afferrai il manico della mia scopa e volai via.Dopo qualche metro mi accorsi che Vanilla,Blanca e Poivre mi stavano seguendo.
-Sparite!-gridai girandomi per guardarli
Volai più velocemente ma Poivre avendomi superato mi bloccò.
-Smettila di scappare…ok?-mi sussurrò
Esplosi in lacrime e mi lasciai prendere in braccio e poi cullare da mio zio.In un istante fummo fuori alla nostra casa .Poivre bussò alla porta.Sentii molti passi avvicinarsi alla porta ma fu soltanto Robin ad aprire.La sua sorpresa fu grande:alla sua porta aveva trovato un vecchio amico e le due pretendenti che erano inspiegabilmente scomparse.
-Ti spiegherò tutto-si giustificò lui
Mi portò dentro e mi appoggiò sul morbido divano.Vanilla si sedette accanto a me.Io ero lì con la testa appoggiata al cuscino ed ero completamente incosciente o quasi.Qualcuno fece per avvicinarsi ma Vanilla lo allontanò dicendo:
-E’ soltanto scossa…state tranquilli…-
-Allora che ne diresti di spiegarci?-chiese Robin
-Chocola mi ha chiesto di raccontarle la storia di sua madre e quindi ha scoperto anche chi è suo padre…Robin tu sapevi chi era suo padre?-
-No…in verità no…-
Nella stanza scese il silenzio che fu presto interrotto da Saule.
-Allora chi è suo padre?-disse impaziente
-Glace è mio padre d’accordo?-gridai alzando la testa
In questo modo notai che c’era una persona in più.C’era anche Pierre.
La sua espressione allibita e sconvolta mi turbò ancora più profondamente di quanto lo fossi prima.
-Glace…-ripetè Robin-Quindi non era Vanilla ad essere figlia di un orco,ma Chocola…-  
-Già…-
Nessuno parlò più.Houx e Saule si guardavano negli occhi,Robin e Poivre erano intenti a pensare ad una soluzione,Vanilla mi accarezzava i capelli e Pierre sembrava una statua.Era lì senza espressione intento a guardare il vuoto.
-Io vado a letto-dissi alzandomi dal divano.
-Ed io vado a casa-disse Pierre
Ci guardammo un istante negli occhi e poi entrambi ce ne andammo.Andai nella mia stanza e mi buttai sul letto.Qualcuno aprì la porta ed io mi girai per capire chi era.
-Ciao Chocola…posso entrare?-chiese Houx
Io annuii e lui si sedette accanto a me.
-Come stai?-mi chiese
-Male…-
-Bè è strano…hai sempre desiderato essere la Regina di Extramondo e invece sei la principessa degli Orchi…-
Lo colpii con un cuscino.
-Scusami tanto,ma che cosa ti fa stare più male?-
-Tutto…avrei preferito non essere a conoscenza di nulla…-mi lamentai
-Tranquilla…adesso dormi un po’…scommetto che domani starai già meglio e magari troverai anche una soluzione.-
L’ultima cosa che volevo fare era dormire ma il sonno si fece presto sentire ed io mi addormentai.        Forse sarebbe stato meglio restare sveglia quella notte almeno avrei evitato molti guai…perché appena mi addormentai accadde qualcosa di davvero terribile.(L’ho saputo solo in seguito perché me lo ha raccontato Pierre).
Comunque torniamo a quello che è accaduto quel giorno.Appena mi addormentai Giroutte entrò nella mia camera.
-Ciao Houx…ah se solo Pierre non esistesse il mondo sarebbe un posto migliore…non credi?-
-Che intendi?-
-Se Pierre non esistesse la tua cara amata non soffrirebbe e lei amerebbe te…-
-Hai ragione…ma Pierre esiste e non possiamo farci nulla…-
-Sbagliato…per questo sono qui…devi sapere che stiamo organizzando un complotto e ci chiedevamo se tutti volessi prenderne parte-
-Un complotto per ucciderlo?-
-Esatto…-
-No…non ne sono capace…-
-Si invece ci hai già provato una volta…ricordi?Non è così difficile!!E poi non faresti nulla di male…anzi faresti del bene come ti ho già detto prima…Allora che ne dici?-
Il suo cuore diventava sempre più nero e il suo sguardo improvvisamente cambiò.
-Che cosa devo fare?-
 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Houx andò nella villa di Pierre e seguì Giroutte al piano di sopra.Qui c’erano molti altri Orchi che parlottavano tra di loro.Tutta quella situazione gli metteva i brividi.
-Amici miei…Houx ha deciso di unirsi a noi…-
-E anche Alchimie…ha accettato-disse un Orco indicando un mago molto alto dal portamento fiero
Quel mago guardò Houx con disprezzo ed esclamò:-E questo sarebbe il mio sfidante?-
-Sfidante??Non capisco!-disse Houx confuso
-Chi ucciderà per primo Pierre diventerà il re degli Orchi!-
-Esatto ed io ho un conto in sospeso con lui…-disse Alchimie
-Adesso ascoltatemi bene perché vi dirò il piano.-
 
Houx si sbagliava e infatti quando il giorno dopo mi svegliai stavo anche più male della sera precedente.In ogni caso cercavo di tenerlo per me perché non volevo che nessuno si preoccupasse troppo per me.Nessuno parlava di quanto era accaduto anche se noi tutti ci pensavamo.
Quella mattina quando andammo a scuola c’era una sorpresa che ci stava aspettando e non era affatto una bella sorpresa.Io e Vanilla come sempre entrammo in classe chiacchierando e ci sedemmo ai nostri banchi.L’insegnante entrò in classe e annunciò che sarebbe stato organizzato uno spettacolo.Tutti i miei compagni di classe cominciarono ad agitarsi:si chiedevano quale sarebbe stata la trama,chi avrebbe interpretato la parte del protagonista e così via.
Improvvisamente entrò l’organizzatore dello spettacolo.Quando vidi l’uomo dai capelli lunghi e il portamento fiero il sangue mi si gelò nelle vene.Alchimie…lui era lì e la cosa non andava affatto bene!Vanilla si accorse del mio turbamento e mi chiese che cosa stesse accadendo.
Io aprii la bocca ma non riuscii a parlare…dalla mia bocca non usciva alcun suono.Alchimie mi vide e mi fece l’occhiolino:era stato lui.
Lui si schiarì la voce e parlò:-Ragazzi verrà organizzato uno spettacolo teatrale basato sul racconto dei fratelli Grimm e la parte della protagonista verrà interpretata da…ah ma certo da te Chocola Kato!-
Da quel giorno cominciarono i preparativi per organizzare lo spettacolo che durarono un settimana.Una settimana davvero lunga e terribile…nella quale non riuscii a dormire nemmeno una notte.Tante erano le mie preoccupazioni:il fatto che Alchimie si era trasferito sulla terra non faceva che insospettirmi,sapevo che voleva qualcosa…insomma aveva un obiettivo da conseguire e volevo scoprire quale era.Un’altra cosa che mi turbava era il fatto che Pierre non mi parlava dalla sera in cui avevamo scoperto di essere fratelli.Questo mi faceva davvero arrabbiare!!Lui che diceva di amarmi non appena era comparsa la prima difficoltà mi aveva praticamente lasciata da sola…ora che avevo più bisogno di lui!!
Così mi feci coraggio e il giorno dello spettacolo decisi di parlargli.
-Pierre dobbiamo parlare!-
-Mi dispiace ma adesso devo proprio andare!-
Gli afferrai il braccio ed instetti affinché mi parlasse subito.
-Ok va bene…di che cosa mi vuoi parlare?-disse lui scocciato
-Di che cosa??Bè prima di tutto perché mi ignori?-
-Chocola mi dispiace ma non voglio illuderti…-
-Illudermi?Di che cosa stai parlando?-
-Chocola,mi dispiace,ma non sono più sicuro di amarti…-disse senza guardarmi negli occhi-io non ti amo…ma ti voglio bene come ad una sorella.
Quelle parole mi ferirono ma sapevo che mi stava mentendo…ne ero certa,più che certa!
-Mi stai mentendo-dissi con voce tremante
-Mi dispiace ma è la verità…-
-Allora guardami negli occhi mentre me lo dici-
Lui alzò lo sguardo e guardò i miei occhi.Il suo viso si avvicinò al mio e poi fu la volta delle labbra che si avvicinarono pian piano alle mie fino a sfiorarle.Fu in quel momento che cominciò a baciarmi con foga.Quella fu la prova che avevo ragione io.Lui mi amava e allora perché stava facendo di tutto per allontanarmi?
Si staccò da me e disse:-E’ comunque un bacio d’addio!-
-Perché?Che cosa mi stai nascondendo?-
-La nostra storia finisce qui…punto!-disse gridando
Sapevo che se gridava era perché era in difficoltà.
-Tanto lo scoprirò prima o poi…Perché non me lo dici e basta?-
-Io no…te lo dirò dopo lo spettacolo!Ora vai ci vediamo dopo-
-Va bene come vuoi-risposi io confusa e mi avviai nella sala in cui tutti si stavano preparando per andare in scena perché ormai mancava poco tempo.
Non riuscivo a capire che cosa mi stava nascondendo e perché voleva dirmelo dopo lo spettacolo.
Tutto era così strano e non riuscivo a capire nulla.
-Su cominciamo lo spettacolo-disse Alchimie impaziente

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


 Pierre guardò l’orologio.Erano le 10 in punto e sapeva che cosa stava per succedere.Il suo nemico sarebbe arrivato a momenti e avrebbe provato ad ucciderlo.Se lui non ci fosse riuscito ci avrebbe provato Alchimie e sapeva che lui ce l’avrebbe fatta.Ebbene si Pierre era a conoscenza del complotto organizzato per lui ed era questo il motivo per cui aveva deciso di lasciarmi.(Anche in questo caso…tutte queste cose me le ha raccontate dopo)
Era stata dura ma sapeva di aver fatto la scelta giusta ed era anche consapevole che non mi avrebbe rivisto mai più. Immaginava,non senza ragione,che non avrebbe vissuto tanto a lungo da potermi raccontare tutto come mi aveva assicurato.
Mentre questi pensieri gli occupavano la mente sentii dei passi dietro di lui.Passi che si avvicinavano sempre di più.Si voltò e vide il ragazzo che stava aspettando.
-Houx ti stavo aspettando…sono le 10 e due minuti…sei in ritardo!-
-Quindi tu sai tutto?-chiese
Houx si spaventò e fu preso da un dubbio:e se fosse stata una trappola e quello che doveva essere ucciso era lui?
-Allora non dovresti uccidermi?Sai una cosa?E’ così strano che una guardia reale si unisca agli Orchi!-
-L’ho fatto per lei-
-Non ho dubbi…ma sai cosa pensavo?Che se io muoio non permetterò che lei si metta con te-
-Come intendi farlo?-
-Se proprio devo andare all’Inferno…verrai con me-disse sorridendo malignamente
 
Io intanto ero intenta a prepararmi per lo spettacolo.Avevo indossato il vestito di scena che era tutto rosso e composto da una maglia e una gonna larga e avevo legato i miei capelli in due trecce.
-Chocola sei pronta?-mi chiese Vanilla-Su tocca a te!-
Salii sul palco che era stato allestito nella palestra e aspettai che la narratrice cominciasse a parlare.
C’era una volta una bambina che indossava sempre un cappuccio rosso che le aveva cucito sua madre e per questo era chiamata Cappuccetto Rosso.Un giorno la madre dopo aver preparato un po’ di biscotti le chiese di portarli alla nonna.Lei si incamminò per il bosco e passeggiò canticchiando.Improvvisamente spuntò da dietro ad un albero un lupo.
Sul palco io camminavo guardando il pubblico quando davanti a me comparse un grosso lupo…un lupo vero.Aveva il pelo nero e dalla bocca riempita dai suoi grandi denti appuntiti usciva la bava.
Restai immobile e mi guardai intorno.Vidi Alchimie.Stava sorridendo.
 
Houx era riuscito a legare Pierre con le sue liane che erano incredibilmente diventate più forti e resistenti.Pierre legato con un salame si accorse di un dettaglio a cui non aveva fatto caso prima dato che era impegnato a schivare i suoi attacchi.Houx aveva un noir!Ora tutto era più chiaro!
Il suo atteggiamento…il suo sguardo…tutto quello che aveva visto in quel ragazzo lo aveva già visto in se stesso.
-E’ stato davvero un colpo basso…-sussurrò
In ogni caso decise di aiutarlo proprio perché ci era passato anche lui.
Allargò le spalle un paio di volte e riuscì a distruggere le liane.
-Punizione!-esclamò e il noir di Houx uscì fuori dal corpo del ragazzo.
Il corpo del povero giovanecadde a terra senza vita.Pierre si avvicinò a lui e cercò di capire se fosse vivo o morto.
 
Gridai spaventata mentre il lupo mi gettò a terra.Saule comparì davanti a me e allontanò la bestia con una folata di vento che naturalmente era frutto di un incantesimo.
Il lupo tornò all’attacco e spinse Saule giù dal palco.
-Dove è Houx?Vanilla…fallo venire qui!!-gridò Saule
Io sola e indifesa guardavo la bestia e dentro pregavo che lui mi aiutasse,dove era Pierre?
Il lupo si avvicinava sempre di più ed io ormai ero a terra.
-Credevo di essere io il tuo obiettivo-
-Infatti principino questa era una trappola per attirarti qui-
-Oh Pierre…sei venuto qui-sussurrai
-Certo…-mi risposi sorridendomi dolcemente
Sentivo il suo respiro affaticato che mi fece intuire che fosse già stanco e affaticato.Non ce l’avrebbe fatta a sconfiggerlo!
Mi alzai a fatica da terra e cercai il mio ciondolo che  mi era caduto quando prima il lupo mi aveva spinto a terra.
Lo cercavo disperata ma non riuscivo a trovarlo.Vidi qualcosa che brillava e avendolo osservato bene vidi che era proprio il mio ciondolo.
Mi voltai e guardai la scena che mi lasciò senza fiato.Il grande stregone gridò:-Punizione!-
Il cristallo del cuore di Pierre gli uscì dal petto e velocemente raggiunse le mani di Alchimie.
Se ne era andato via...lasciandomi lì a piangere perchè non avevo fatto in tempo a salvarlo.Vanilla si avvicinò a me e cercò di consolarmi.
-Tranquilla...troveremo un modo...-mi ripeteva
Saule venne accanto a noi e aveva in braccio il corpo del gemello.
-Che cosa gli è successo?-
-Non lo so...ma dobbiamo salvarlo-
 
 
 

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Eravamo nella grande biblioteca di Robin e stavamo sfogliando tutti i libri cercando un modo per salvare i due ragazzi.Nella grande stanza comparse un gattino nero che con il suo musetto tenero indicò un libro di quelli che erano ancora nel mobile.Si chiamava “il libro della Genesi”.
Allora buttai a terra il libro che stavo sfogliando e presi quello.Dopo aver appollaiato il libro sulle mie ginocchia il gattino si appoggiò alla mia spalla e quando vide una pagina cominciò a miagolare con insistenza.Allora lessi quella pagina:
“Glace,il grande re dei ghiacci,ha il potere di far rivivere ogni anima a cui è stato sottratto il cristallo del cuore”
-Ma è perfetto!-gridai
-Chocola…devi sapere che non è come andare da Robin e chiedergli un favore…lui è il mago più temuto di Extramondo anche più temuto di Pierre-
-Ma io ho già addolcito Pierre e perché non potrei riuscirci con lui?E poi è mio padre!Insomma conterà qualcosa no?-
Saule mi lanciò un occhiataccia e Vanilla invece sembrava essere d’accordo con me.
-Vengo con te!-disse lei alzandosi
-Davvero?-
-Ma certo…adesso raggiungiamo il passaggio lunare?-esclamò facendomi l’occhiolino
Sorrisi e saltammo insieme sulla scopa volando verso il cielo blu mentre Saule ci gridava contro:-Ehy non lasciatemi qui!!-
Ma fu costretto a restare a casa per occuparsi di suo fratello.
Andammo su Extramondo accompagnate da Blanca seguendo il gatto che ci guidò verso il Palazzo Reale di Extramondo e dopo essere scesi nelle profondità del Palazzo scoprimmo che c’era un altro palazzo sotto quello.
Questo palazzo era il contrario di quello di Extramondo ed era fatto interamente di ghiaccio e circondato da una grande nube di fumo nera che rendeva l’aria irrespirabile.
Cercammo di avvicinarci al Palazzo ma era impossibile.C’era qualcosa che ci impediva di passare…sembrava una membrana protettiva.
Improvvisamente un incantesimo si scontrò contro la membrana e creò una spaccatura.
-Ehy che ci fate qui,ragazze?-
Ci voltammo raggianti ed esclamammo:-Poivre!!-
-Si anche io sono felice di vedervi…ma sbrighiamoci ad entrare prima che si chiuda la spaccatura-
Tutto era talmente buio che non riuscivo a vedere molto e camminavamo lentamente facendo attenzione a non cadere.
Il gattino cercava di guidarci attraverso l’oscurità ma non ci riusciva.
-Aspettate…ho un idea!-dissi prendendo dal mio ciondolo un cristallo del cuore bianco e porgendoglielo.
Il gattino però lo allontanò da se e lo avvicinò a Blanca che avvolta in una luce bianca si trasformò in una bellissima donna con due grandi codini che ricordavano le due orecchie da topo che aveva prima.Mentre Vanilla e Blanca si abbracciavano felici i miei pensieri volarono altrove.
Dovevo trovare un modo per raggiungere mio padre e convincerlo a salvare il mio Pierre…perché ero convinta che senza di lui non sarei riuscita a cavarmela.(Oggi invece so che me la sono cavata eccome…)Comunque Vanilla e gli altri mi dissero:-Ma il tuo corpo sta brillando!-
-Come è possibile?-
-E’ l’energia del tuo amore Chocola,un energia che ci è molto utile…utile quasi quanto una lampada Beghelli-
Grazie alla luce emanata dal mio corpo riuscimmo a raggiungere il palazzo.Ci arrampicammo sul monte con cautela e raggiungemmo un ponte di legno davvero molto danneggiato.
Senza pensarci troppo lo attraversai di corsa ma avendo raggiunto metà del ponte alcune lacrime di ghiaccio mi colpirono.I miei amici mi raggiunsero per assicurarsi che stessi bene.Da sotto volò verso di noi un mostro marino spaventoso che morse il braccio di mio zio.Lui lo colpì con un incantesimo e riuscì ad ucciderlo ma comparvero presto molti altri mostri che cercarono di attaccarci.
-Chocola e Vanilla andate voi nel palazzo!!-gridarono Blanca e Poivre.
Li guardammo mentre colpivano i mostri e dopo aver impresso la loro immagine nei nostri cuori corremmo verso la porta del palazzo.

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


You can’t take back what we never had.
I can be manipulated only so many times.
Before even “I love you” starts to sound like a lie.
(For the love of a daughter)

-Roberta…dobbiamo andare!-disse una voce familiare
-Dove?-chiese alzando la testa da sopra al diario che stava leggendo.
-Al funerale-
-Ma non voglio andarci…-si lamentò
-Non vuoi dare un ultimo saluto a tua madre?-
La ragazza ci pensò su e poi si alzò in piedi.Si avvicinò all’uomo in giacca e cravatta e lo seguì fuori al palazzo.Salirono insieme su una carrozza nera guidata da due corvi.La carrozza partì a tutta velocità volando attraverso il cielo viola di Extramondo.
-Lui non viene?-chiese la ragazza
-No…devi sapere che mio fratello non è molto propenso a mostrare i suoi sentimenti in pubblico…-
-Certo come no…-esclamò lei e si girò a guardare il paesaggio.
Attraversarono il passaggio lunare e tornarono sulla sua amata Terra.Era lì che era cresciuta ed era lì che lei e sua madre avevano vissuto i momenti più felici.
La carrozza si fermò davanti ad una grande chiesa gotica.Scese dalla carrozza e si godé il vento che le scompiglio i capelli.
-Non c’è il vento su Extramondo!-esclamò triste
-Sai anche io ho vissuto per molti anni sulla Terra e quando sono andato su Extramondo mi è mancata molto ma vedrai ti abituerai…-
-Dovrò abituarmi?-chiese lei spaventata
-Bè se non riusciremo a capire chi è tuo padre…resterai con noi…suppongo-
Il suono delle campane interruppe la loro conversazione e i due entrarono nella grande Chiesa.
Dentro la stanza c’era un odore di incenso.Si sedettero in un banco in fondo alla sala.
Guardava le persone cercando di riconoscere le persone di cui aveva letto le gesta nel diario di sua madre.L’uomo accanto a lei si accorse chi stava guardando e gli spiegò chi erano.
-Quelli lì davanti sono delle guardie di Extramondo,quella ragazza invece si chiama Vanilla e quelli seduti accanto a lei ci sono i due gemelli,Houx e Saule e suo nonno Cornu.
-Chi dei due è Houx?-chiese la ragazza
-Quello con i capelli castani-
-Eppure ha la faccia di una brava persona…-pensò
La cerimonia iniziò e la ragazza dopo soli dieci minuti ne aveva già abbastanza.Tutte quelle parole tristi e quelle lacrime la rattristavano profondamente e non aveva voglia di piangere.
-Posso andare fuori?-chiese con gli occhi lucidi
-Certo…solo non allontanarti-
La ragazza annuì e uscì di corsa dalla Chiesa.Si sedette su una panchina che era posta nel parcheggio adiacente alla Chiesa.
Vedeva camminare davanti a lei molte famiglie e ogni nuova famiglia che vedeva le creava una nuova ferita nel cuore.
-Io…sono sola…adesso-disse e le lacrime le bagnarono il volto.
Subito le asciugò e dopo aver fatto un respiro  profondo prese dalla borsa il diario di sua madre e lo aprì.
-Allora dove ero rimasta?Ah ecco!-
 
Camminammo cercando di evitare le macerie e raggiungemmo la grande porta.Toccai la maniglia e la lasciai subito.-Ahi è proprio gelata-
La toccai di nuovo e dopo averla girata entrammo nella grande stanza ricoperta interamente di ghiaccio.Dal tetto scendevano milioni di stalattiti che avevano un aspetto inquietante.Non riuscivo a non pensare a cosa sarebbe accaduto se fosse caduta su di noi solo una di queste stalattiti che a giudicare dall’aspetto sembravano davvero affilate.
Faceva davvero freddo e ogni volta che aprivamo bocca da questa usciva una nuvoletta di fumo.
Tremanti percorremmo un lungo corridoio e poi un ponte di ghiaccio che ci condusse nel luogo in cui riposava mio padre.Avrei voluto raggiungerlo ma Vanilla mi fermò:-Chocola devi stare attenta!Glace è chiuso in un sigillo e se parlerai tu romperai questo sigillo…io lo so perché una volta sentii mia madre che ne parlava con una guardia-
Lo guardai:era davvero bellissimo!Il suo viso pallido era reso più bello dalla montagna di ricci che gli cadevano lungo le spalle.I suoi occhi di ghiaccio così magnetici mi ricordavano Pierre…come si vedeva che era suo padre.I miei pensieri furono interrotti dalla sua voce di ghiaccio eppure c’era qualcosa che trasmetteva affetto nella sua voce.
-Chocola…ho aspettato per così tanto tempo…mia adorata figliola,avvicinati così che possa vedere il tuo viso.Voglio ascoltare la tua voce.So come mai sei qui…vuoi salvare il tuo ragazzo e il tuo amico.Sai una cosa?Ti ho osservata quando sei diventata una pretendente al Trono e quando sei andata sul mondo degli umani.Ho visto anche quando ti sei innamorata di Pierre.-
I miei occhi si riempirono di lacrime,adesso che ci penso forse proverai anche tu la stessa cosa quando scoprirai chi è tuo padre!(No…non te lo dirò ora…altrimenti che gusto ci sarebbe?Devi leggere tutta la storia!)
-Amore…accetta questo dono da me-
Un pezzo di ghiaccio a forma di stella si staccò dalle sbarre di ghiaccio che lo circondavano e mi raggiunse fino ad entrare nelle mie mani.
-Questo è il cristallo di fuoco!Con questo potrai salvare i tuoi amici.Adesso te ne andrai,vero?Perchè non mi fai sentire la tua voce?-
Vanilla mi fissò negli occhi per ricordarmi di non aprire bocca ed io non la aprii.Dai miei occhi scesero delle lacrime che cadendo a terra divennero di ghiaccio e più lacrime cadevano più i ghiacci che circondavano mio padre si scioglievano.Dopo soli due minuti Vanilla gridò atterrita:-Il sigillo è stato rotto-
Nella sala comparì un vento così forte che rischiammo di essere spazzate via.
-Ho aspettato questo momento da tutta la vita e finalmente adesso potrò vendicarmi e riprendere il controllo sugli Orchi!Grazie Chocola…se non fosse stato per te il sigillo non si sarebbe mai rotto.
Adesso il mondo vedrà!E’ iniziata una nuova era per il regno!-disse Glace e facendo una risata malvagia.-Chocola vieni con me e regnerai con me!-
Vanilla mi tirò via e Glace avendo capito che questo significava un rifiuto sparì nel nulla.
L’avevo combinata grossa!Mi ero fatta illudere dalle sue parole dolci e avevo dimentica la sua indole terribilmente malvagia e vendicativa!
-Chocola dovremmo andare…mi sto congelando!-disse Vanilla-Ah e Chocola non è colpa tua…sta tranquilla-
Uscimmo dal palazzo in sella alla mia scopa e cercammo i nostri due amici.Poivre e Libby(Blanca) erano stesi a terra feriti.Scendemmo dalla scopa ed io usai il cristallo donatomi da mio padre e funzionò!Dopo qualche istante si alzarono da terra sorridendomi.Grazie ad un incantesimo fatto da Poivre ci ritrovammo di nuovo a casa sani e salvi.
Aprii la porta ed entrammo in casa.Sentii la voce di Robin intento a spiegare qualcosa a Saule.
Entrammo nella stanza da letto.
-Quindi è scoppiata la guerra su Extramondo perché gli Orchi guidati da Glace hanno attaccato il Palazzo e abbiamo bisogno di rinforzi…te la senti di aiutarci?-
-Voglio aiutavi anche io!-esclamai
-Chocola…no-
-Sono stata io a rompere il sigillo e quindi voglio aiutarvi!!-
-D’accordo ma voglio che qualcuno ti stia sempre incollato così da fare in modo che nessuno ti faccia del male.A proposito ho delle belle notizie per te!-
-Davvero?-
-In questi giorni ho fatto delle ricerche su Pierre e ho scoperto che lui non è tuo fratello…infatti non è il figlio di Glace ed è stato rapito da piccolo e poi portato dagli Orchi.Gli stessi Orchi che hanno organizzato un complotto per ucciderlo e come vedo è andato a buon fine-
-Non è detto-dissi e dopo essermi avvicinata ai due letti su cui riposavano Pierre e Houx presi la pietra e i due ragazzi riaprirono gli occhi.Pierre si alzò dal letto e corse ad abbracciarmi.Mi strinse forte e mi sussurrò all’orecchio:-Credevo che non ti avrei più rivisto e invece…ma come hai fatto?-
Indicai il cristallo di fuoco e lui mi abbracciò più forte:-Grazie-sussurrò
-E sai una cosa?Robin ha scoperto che da piccolo gli Orchi ti hanno rapito e quindi noi non siamo fratelli-
Pierre mi baciò una guancia e mi lasciò.
-Adesso forse è il caso che andiamo su Extramondo!Pierre sei dei nostri?-
-Si-
-Dobbiamo combattere in coppie però…facciamo così io, Chocola e Pierre,Houx e Saule ci occuperemo del Regno,Vanilla,Libby,Piovre andranno al Palazzo e cercheranno di proteggere la regina.-
Avute le disposizioni attraversammo il passaggio lunare pronti a combattere.    

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


-Chocola guarda lì!-mi disse Pierre indicandomi un punto in cui c’erano molti Orchi che stavano spaventando la popolazione.Io,Pierre,Houx e Saule scendemmo e cominciammo ad attaccarli.
Era davvero un impresa sconfiggerli perchè erano tantissimi e noi eravamo davvero pochi.
Guardai il cielo di Extramondo cercando la fonte di tutto il loro potere.Circondato da una grande nube di fumo nera c’era mio padre,il centro del potere degli orchi era il suo enorme noir.Se solo fossi riuscita a purificare il suo cuore!Pensai che l’unico modo per terminare la guerra fosse quello di purificare il suo cristallo del cuore.
Volai in alto dirigendomi verso la nube scura.Pierre si accorse di quello che stavo facendo e avvertì Robin.Insieme mi seguirono ma io ero già nella nube scura.Qui non mi sentivo affatto bene e l’energia del noir mi stava facendo svenire.Glace si accorse di me e cominciò a parlarmi:
-Bentornata,mia dolce Chocola.Non combattermi…non puoi sconfiggermi!Perchè non ti unisci a me?-
Non riuscivo nemmeno ad ascoltare quello che mi diceva.Sentivo il mio corpo pesante e debole.Le palpebre si chiusero ed io caddi.Sentii due braccia che mi afferravano e mi portavano via.
Glace cercò di attaccarmi per fare in modo che restassi con lui ma Pierre mi aveva già portato via.
Il piano escogitato da Pierre e Robin era davvero  buono.Pierre doveva portarmi via mentre Robin distraeva Glace.
 
-Pensi di potermi distruggere?-chiese Glace
-Posso almeno provarci!-rispose Robin sferrando uno dei suoi attacchi migliori
L’incantesimo però non gli fece nemmeno un graffio.
-Adesso tocca a me!-disse Glace
Alzando soltanto un dito riuscì a intrappolarlo e legarlo a testa in giù come un salame.
-Ancora sicuro di riuscire a battermi…-
-Se riuscirò a liberarmi…-
Improvvisamente le catene di ghiaccio che legavano il povero Robin si sciolsero.
-Ma…cosa?-
Una strega dai capelli arancioni comparve improvvisamente al fianco di Robin.
L’uomo sussultò.-Amber…che ci fai qui?-
Lei gli sorrise dolcemente e strinse la sua mano.
-Voglio aiutarti…-
-Ma devi tornare a casa…è troppo pericoloso!-
-So come cavarmela-
La strega diede una dimostrazione delle sue capacità e subito attaccò Glace.
-Galaxie Amber!-esclamò e un vortice di stelle di ghiaccio colpirono il re del ghiaccio.
Glace ne afferrò uno e disse divertito:-E volevi uccidermi con questo?-
Mio padre cominciò a prepararsi per colpire entrambi e ucciderli.Robin lo intuì guardandolo negli occhi e allora fece una scelta davvero tremenda.
Usò tutti i suoi poteri per isolare Amber e riuscì a chiuderla in una bolla resistente ad ogni incantesimo.
Lei lo guardò preoccupata e lui le restituì lo sguardo.La sua espressione era tranquilla e sembrava che le stesse dicendo che sarebbe andato tutto bene anche se lui sapeva che non era così.
La luce lanciata da Ice colpì in pieno il povero Robin e…
 
-Oh no!-mi svegliai in un letto grondante di sudore.
-Chocola che cosa c’è?-mi chiese Pierre accarezzandomi i capelli
-Ho sognato che…Robin era morto…a proposito dove era?-
-E’ ancora con Glace…speriamo che il tuo non sia un sogno prenomitore-
Annuii preoccupata.Nella stanza accanto alla nostra sentimmo molta confusione.
Ci alzammo ed andammo a vedere.Entrati nella grande sala vedemmo Amber che portava in braccio il corpo di Robin.
Pierre si portò le mani alla testa e si appoggiò al muro.Io invece caddi sulle ginocchia e cominciai a piangere sconsolata.Se lui era morto la colpa era mia…
Un membro del Consiglio mi disse:-Potresti provare a purificare il noir di Glace…sei una purificatrice,vero?-
-Sta scherzando,vero?Sta per caso cercando di ucciderla?-disse la Regina Candy
Non l’avevo mai vista così arrabbiata,lei che era sempre così dolce e calma.
-Ah vostra maestà,lei ha fatto in modo che Chocola diventasse una pretendente al Trono pur sapendo che era la figlia di Glace…questo è imperdonabile!Noi ne abbiamo parlato e abbiamo deciso che lei dovrebbe dimettersi-
-Non si preoccupi sarò io a combattere contro Glace-
La voce e le parole di Pierre mi avevano fatto sobbalzare.
-Pierre?-tutti si voltarono verso di lui sorpresi
Lui si stava già avviando verso l’uscita.
-Aspetta!-lo fermai-purificherò il suo cuore e lo distruggerò- 

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


-Aspetta!-lo fermai-purificherò il suo cuore e lo distruggerò-
La porta davanti a noi si aprì e mio nonno entrò nella sala.
-Chocola anche se mi spiace ammetterlo tu sei l’unica che può salvarci-
-Quindi mi stai dando il permesso di andare?-
Mio nonno mi abbracciò e mi disse:-Questo è un addio?-
I suoi occhi erano lucidi e anche i miei.-No…te lo prometto questo non è un addio-dissi
Mi allontanai da mio nonno e guardando i miei amici li salutai esclamando:-Grazie a tutti…vi voglio bene!-
Io e Pierre uscimmo dal Palazzo ma la Regina Candy ci seguì e mi fermò:-Aspetta devo donarti una cosa!-Se non posso fermarti lascia almeno che ti doni questo-
La regina mi donò il suo scettro decorato da tante pietre preziose.
-Ma questo vuol dire che io sono la nuova Regina…-
-Buona fortuna a tutti e due!-disse salutandoci dolcemente.Vanilla ci raggiunse e con gli occhi pieni di lacrime mi gridò mentre volavo in alto con Pierre:-Promettimi che tornerai!-
-Te lo prometto-risposi
Io e Pierre volammo verso la nube di fumo scura che circondava mio padre e il suo enorme noir.
Notai che qualcuno ci stava seguendo così mi voltai e Pierre fece lo stesso.
-Chi sei?-chiese il mio ragazzo alla donna dietro di noi
La donna aveva i capelli viola e gli occhi castani.Sapevo chi era…
-Sei mia mamma,vero?-chiesi
-Si…ma adesso andiamo voglio aiutarvi a distruggere Glace-
Era davvero ingiusto che l’unico momento in cui potevo parlare con mia madre avevo in mano le sorti del mio popolo. Organizzammo un piano e ci preparammo a metterlo in pratica entrando nella sfera di energia oscura.Appena entrati Glace bloccò me e Pierre in una gabbia.Cercai di rompere le sbarre con gli incantesimo ma Pierre mi lanciò un’occhiataccia.Dovevo fare la buona altrimenti il piano non avrebbe funzionato.Cinnamon distrasse Glace mentre io aspettavo che lei mi desse il segnale.

Oh father, please father
I’d love to leave you alone, but I can’t let you go.

-Cinnamon devi darmi il cristallo del fuoco e Chocola-
-Non ti darò nulla-disse
Glace colpì con un fortissimo incantesimo mia madre e intanto Pierre ruppe la prigione che ci teneva prigionieri.Questo era il segnale che stavo aspettando.Guardai il mio ragazzo e mia madre che stavano distraendo Glace.Volsi poi il mio sguardo verso l’enorme noir di mio padre:dovevo purificarlo!
Mi avvicinai al cuore e improvvisamente fui presa dal panico:come dovevo fare a purificarlo?
Dato che era enorme ci sarebbe voluta un’enorme energia che io purtroppo non avevo!
 

You have a hollowed out heart,
But it’s heavy in your chest.
I try so hard to fight it,
But it’s hopeless, hopeless.
You’re hopeless.

-Chocola!-mi chiamò la Regina Candy
Mi voltai indietro e vidi lo spirito della Regina.
-Vostra mestà!-
-Chocola…sto per darti il mio potere e anche tutti i tuoi amici lo faranno ma tu devi assolutamente usarlo bene!Tutto è nelle tue mani adesso!-
Lo scettro che avevo nelle mani si illuminò e l’energia del mio potere crebbe sempre di più.
Ora era il momento di agire.Dovevo farlo anche se questo significava rinunciare per sempre al mio cuore e alla mia vita.Dare la vita per il proprio popolo era il compito principale di una regina.
Alzai lo scettro e gridai la formula.
-Filtre!-
Il cuore divenne bianco e poi si ruppe in mille pezzi.Emanò un’immensa luce che mi fece chiudere gli occhi.
Sapevo che non li avrei mai più riaperti.Sentii una mano che stringeva la mia.
-Addio a tutti!-sussurrai
Una lacrima mi solcò il viso e cadde.
Eh si era proprio la fine per me ma un grande inizio per il Regno.Quel pensiero mi rasserenò e cullata da quella speranza persi i sensi.

Don’t you remember I’m your baby girl?
How could you throw me right out of your world?
So young when the pain had begun,
Now forever afraid of being loved.

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


Riaprii gli occhi e mi guardai intorno.Mi sembrava di stare in un bosco.Mi avvicinai ad un laghetto e guardai la mia immagine riflessa nell’acqua.Ero una bellissima donna alta dai lunghi e disordinati capelli color cremisi.I miei occhi erano verde smeraldo e il mio corpo alto e snello era coperto da una lunga tunica.Ma chi ero?Non riuscivo a ricordarlo.Cercai di sforzarmi ma non riuscivo a ricordare nulla.Era così frustante…più cercavo di ricordare qualcosa più la mia testa era scossa da una terribile emicrania.Sentii dei passi dietro di me e così mi girai.Vidi un uomo biondo dagli occhi blu e una corporatura muscolosa.Non riuscivo a ricordare chi fosse ma non riuscivo nemmeno a non fidarmi di lui.Il mio istinto avrebbe dovuto spingermi a scappare o ad attaccarlo,ma non lo fece.
Mi avvicinai a lui e cercai di parlare,volevo chiedergli chi eroe chi era lui ma dalla mia bocca non uscì alcun suono.
Lo guardai: i suoi occhi erano di un bellissimo colore azzurro che mi ricordava molto il colore del ghiaccio.Lui guardò i miei occhi e mi accarezzò la guancia.
Non sapevo chi ero.Non ricordavo nulla del mio passato ma sapevo che lui ne faceva parte.
 
-Pierre…guarda quante persone sono accorse per onorare Vanilla!-esclamai io
Eravamo nella folla e stavamo aspettando che la mia migliore amica uscisse sul grande balcone con la corona in testa. Quello era il giorno della sua Incoronazione,il giorno più felice e importante della sua vita ed io non potevo mancare. Finalmente sentimmo qualcuno applaudire.Girammo lo sguardo verso il balcone.Vanilla era davvero cresciuta.Adesso aveva i capelli più lunghi che le arrivavano alle spalle ed erano ricci.Il suo viso era grazioso.Aveva proprio l’aspetto di una regina.
-Wow è davvero cresciuta!-esclamò Pierre sorpreso
Colpii la sua spalla con la mano e lo guardai furiosa.Lui scoppiò a ridere e mi abbracciò.
-Ah la mia gelosona…-
-Andiamo a salutarla…-dissi cambiando discorso
-Va bene-
Mano nella mano salimmo le scale e raggiungemmo la stanza del Trono.Mentre ci avvicinammo alla porta sentivamo Vanilla che parlava.
-Ma sembravano proprio loro-
-Ma è impossibile e lo sai…-
-Impossibile ma vero-dissi io entrando.
-Chocola!-gridarono tutti e Vanilla corse ad abbracciarmi.
-Dimmi che non è solo un sogno-esclamò commossa mentre mi stringeva forte.
-No…tranquilla sono qui…ti avevo promesso che sarei tornata,ricordi?-
-Ma come avete fatto?Credevo che foste morti-
-Lo eravamo-rispose Pierre-ma i folletti della foresta ci hanno trovati e con la loro magia ci hanno guarito e dopo averci colpito con la magia ogni giorno per ben due anni abbiamo riaperto gli occhi.
Però non ci ricordavamo più nulla e non riuscivamo nemmeno a parlare.E a poco a poco siamo riusciti  a usare la parola e poi abbiamo anche ripreso la memoria.-
Vanilla prese la corona che aveva in testa e la mise sul mio capo.
-Ma che cosa hai fatto?-le chiesi sorpresa
-Tu sei la vera Regina Chocola…hai rischiato la tua vita per la salvezza del Regno-
-Vanilla…abbiamo attraversato tutto il Regno e ci hanno raccontato tutto quello che hai fatto…se il Regno ora sta bene e sta vivendo questo periodo di splendore…è grazie a te.Hai unito il regno!Sei stata grande!Tu sei la Regina-
-Che cosa avete intenzione di fare?Resterete qui?-ci chiese mio nonno
-No…ci trasferiremo sulla Terra,ma state tranquilli  ci faremo vivi spesso-esclamai  facendo l’occhiolino.
-Bè non possiamo trattenervi…-
Dopo averli salutati uscimmo dal Palazzo e attraversammo il cielo viola di Extramondo.Pierre però invece di dirigersi verso il passaggio lunare si diresse dalla parte opposta.Lo seguii stupita ed insieme atterrammo in un grande giardino.Ci dirigemmo verso una grande lapide di marmo scuro.
Lessi il nome sulla lapide:Rockin' Robin.Feci comparire un fiore con la magia e lo appoggiai alla lapide.
-Mi dispiace Pierre-dissi-Robin era l’unico a sapere il nome dei tuoi genitori-
-Non è questo che mi rattrista…mi dispiace semplicemte che lui sia morto…mi ero affezionato a lui dato che era stato così gentile con me-
Lo abbracciai da dietro e lui si voltò e mi baciò i capelli.
 
Roberta chiuse il diario e si guardò intorno.Sembrava che tutti fossero usciti dalla Chiesa e ora fossero fuori.Era il momento di entrare e salutare sua madre un’ultima volta.Attraversò il pavimento di marmo e si avvicinò alla grande bara di legno dove riposava sua madre.Diede un ultimo sguardo alla donna stesa nella bara…il suo colorito pallido,i suoi occhi color smeraldo,i suoi capelli rossi…tutto le sarebbe mancato.Sentii i passi di qualcuno che stava entrando nella Chiesa e si nascose dietro l’altare.Osservò attentamente l’uomo che si avvicinava alla bara.Alla fine era venuto!
Il principino era sceso dal suo trono e si era scomodato a venire a salutare sua madre.
Aveva le occhiaie e gli occhi arrossati…doveva aver pianto moltissimo.
Prese un cofanetto dalla sua tasca e lo aprì.Prese un anello con un diamante meraviglioso e glielo mise al dito.Gli baciò la mano e se ne andò.Roberta si avvicinò alla bara e salutò sua madre poi uscì dalla Chiesa e salì sulla carrozza che la riportò su Extramondo.
 
Ok questa parte è finita…e questa fanfiction è finita!Ma la storia continuerà nella prossima che si chiamerà Obsessed with you!

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