Her Everything for Them

di Spuffy93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo & Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo & Capitolo 1 ***


Her, everything for them

 

Autrice: Sara(Spuffy93/Caskett93)

 

Timeline: Dopo il finale della terza stagione. Quindi SPOILERS per chi non l'avesse visto!!

Rating: Io parto con un giallo, poi lo sapete, le storie fanno da sole, casomai cambio

Personaggi: Kate, Rick e un/una nuovo/a protagonista. Inoltre avremo anche Lanie, Esposito, Ryan, Alexis e Martha

Summury: Hanno sparato a Kate durante il funerale, ma lei si è salvata, lei ricorda e Castle lo sa. C'è solo un piccolo problema. Josh. E' lui quello che la sta riportando a casa dopo 6 settimane di convalescenza. Ma cosa succederà quando Kate riceverà quella lettera che le cambierà per sempre la vita?

 

N.d.A. Lo so, dal riassuntino non si capisce una pippa XD Ma che ci volete fare, per i titoli e riassunti sono negata. Spero che almeno la storia vi piaccia.

 

Ora diamo pane al pane e vino al vino. Questa storia è sbucata fuori dopo aver letto “Vieni con me.” di Maria (amore non metto il nick solo perché è troppo lungo XD)

La cosa divertente è che la storia in questione è risultato di una richiesta mia, di Francy091 e di Cutuletta... No cioè, la sua storia, ispirata ad una nostra idea mi ha fatto venire l'idea. U_U

Oltretutto volevo segnalarvi anche questa storia, l'ho iniziata a leggere solo dopo che avevo iniziato a scrivere la mia storia quindi le somiglianze non sono volute. Third time's A charm (credo di averla scritta giusta... ) che sarebbe il seguito di A Winter Wonderland. Le potrete trovare entrambe nella sezione di Castle su Fanfiction.net... Vi avverto però che sono in inglese.

Detto ciò credo sia ora di lasciarvi alla storia... XD

Ma anche no! Prima devo fare una cosa importantisssssssima (con tante esse U_U)

 

DEDICO LA STORIA A TUTTO IL GRUPPO DI EFP, MA SOPRATUTTO A MARIA, CHE MI HA ISPIRATO, A AMY, LA MIA SISTER CHE HA PER PRIMA CONTROLLATO LA TRAMA, A FEDERICA, A MARILENA E A MONICA (eh sì, non te la sfuggi Mamy) CHE HANNO LETTO IN ANTEPRIMA ALCUNI CAPITOLI E MI HANNO CONSIGLIATO GRAZIE!!!!!

 

Prologo & Capitolo 1

 

Previously on Castle...

 

Rick si tuffa su di lei, ma è troppo tardi. La pallottola l'ha già raggiunta. Quando entrambi sono ormai a terra lui vede il suo guanto bianco insanguinato.

Le voci dietro di lui sono solo un rumore in sottofondo, le solleva lievemente la testa intimandole di stare in silenzio, di non sprecare fiato.

Kate, please. Stay with me, Kate.” è appena un sussurro. Rick nota che lo sgurdo della detective è perso nel vuoto, se ne sta andando. “Don't leave me. Please. Stay with me, okay?” la sta supplicando mentre con dolcezza le accarezza la spalla e il braccio sinistro. Kate respira sempre peggio. Una prima lacrima scorre lungo la sua guancia, segno che ancora riesce a sentirlo, che capisce ciò che le sta dicendo. Con quella semplice lacrima lei esprime la sua volontà di rimanere, di voler vivere. “Kate...” la chiama ancora Rick cercando di tenerla attaccata al mondo con la sua voce. “I love you...I love you, Kate.” il suo volto è totalmente serio. Non può rischiare di perderla senza farle sapere che la ama. Lei prova ad accennare un sorriso, per fargli capire che lo ha sentito ma non ci riesce. I suoi occhi si chiudono lentamente e la sua testa si rilassa. Rick la guarda disperato soffermandosi sopratutto sul foro d'entrata della pallottola. Ritorna a guardare il suo viso in tempo per vedere una seconda lacrima scivolare lungo il profilo della guancia destra. Quando la lacrima si stacca dalla pelle della detective e scopare nel terreno Castle sente il suo mondo scomparire con lei.

Non lei, non morire ti prego...L'unico pensiero nella sua mente.

 

Sei settimane dopo – Ospedale

 

Kate è felice, finalmente dopo 42 giorni, di cui 3 passati in terapia intensiva tra la vita e la morte, può tornarsene a casa. Sta preparando le valige e lui è lì, accanto a lei che l'aiuta, che le sorride. Lui, Josh, che non l'ha mai lasciata per quei 42 giorni, che ha assistito all'intervento, che era con lei quando si è risvegliata, che semplicemente è il suo ragazzo.

Questa è la scena che Rick Castle sta vedendo dalla soglia della camera. La sua Kate, anzi solo Kate, felice con il dottorino.

 

Sangue sui suoi vestiti. Un'ambulanza. La corsa all'ospedale.

 

Castle scuote la testa cercando di mandare via quelle immagini terribili, del giorno più brutto della sua vita.

Dopo l'intervento, per tre interi giorni, è stato ad aspettare che Kate si riprendesse, volendo solo esserle vicino quando si sarebbe risvegliata, ma il posto accanto al suo letto era già occupato da Josh e lui fu mandato via, allontanato come si fa con una mosca fastidiosa.

Finalmente, dopo il quarto giorno di permanenza in ospedale, Beckett si svegliò, Lanie lo chiamò per informarlo e lui si fiondò all'ospedale. Voleva parlarle, doveva parlarle. Quando arrivò però aveva trovato quell'odioso dottorino. Lui era lì che le teneva la mano, che le sorrideva.

E' facile preoccuparsi di una persona che sta male fisicamente! Ma dov'eri quando abbiamo riaperto il caso di sua madre? Dov'eri quando Royce morto? Dov'eri quando Roy è morto? Nel momento in cui lei aveva più bisogno di te tu non c'eri! Pensò lo scrittore nauseato alla vista di quella scena. Lasciò i fiori che le aveva portato sulla soglia della camera e se ne andò.

Quando finalmente era riuscito a parlarle, due giorni dopo, lei sembrava ancora troppo sotto shock, non ricordava niente del funerale del capitano, ma piano piano, con il passare dei giorni i ricordi iniziarono ad affiorare, finché, una mattina in cui lui si era presentato nella sua camera per farle un saluto veloce, aveva visto nei suoi occhi la paura e allora aveva capito. Lei sapeva, lei ricordava le sue parole. Da quel giorno Beckett iniziò ad evitare di guardarlo negli occhi e se poteva cercava di evitare di rimanere sola nella stanza con lui.

Ed ora è davanti a quella porta, ogni volta che li vedeva insieme era come una pugnalata. Respirando profondamente si fa coraggio ed entra.

Ehi Becks!” esclama sorridendo. Lei si gira e per un millesimo di secondo il suo sguardo si illumina, ma è solo un attimo, poi tutto torna normale, i suoi occhi evitano quelli di lui.

Come mai sei qui Castle?” domanda atona.

Non sapevo che tu saresti uscita... comunque sono semplicemente passato per dirti che forse non sarà al distretto Lunedì...”

Vado a mettere queste in macchina Katie...” mormora Josh dandole un bacio sulle labbra, mentre a Castle quasi pare di sentire il suo cuore rompersi in mille pezzi. Josh esce dalla stanza lasciandoli soli.

Perchè?” domanda lei improvvisamente preoccupata.

Ultimamente non ho scritto molto e martedì devo consegnare la prima bozza di Heat Rises. Devo scrivere ben otto capitoli in tre giorni...”

Oh, quindi martedì...” inizia lei sorridendo timidamente.

Martedì sarò al mio posto, vicino alla tua scrivania...” mormora l'uomo felice della sua precedente reazione. Lei era preoccupata, forse non tutte è perduto. “Sai, spero che Ryan ed Espo ti incatenino alla sedia. Giuro che se esci da quelle mura prima del tempo stabilito chiederò un favore al sindaco e ti costringerò a prendere delle vacanze forzate...” le dice scherzoso. Lei sorride ancora una volta e Rick non può fare a meno di pensare che è magnifica. “Beh, allora io vado Kate. Ci vediamo lunedì forse, al più tardi martedì.”

Certo. Ci vediamo Castle.” risponde sempre timidamente lei.

Rick esce dalla stanza lasciando finalmente cadere la sua maschera, dando la possibilità al suo viso di esprimere tutta la tristezza che sente dentro di se.

L'immagine di lei preoccupata dell'eventualità che lui non vada più al distretto fa spuntare un piccolo sorriso sulle sue labbra.

Ma se è così preoccupata che io me ne vada, perché non mi parla? Le ho detto che la amo e lei continua a fare finta di non ricordarsi niente. Prima pensavo che fosse un modo gentile per dirmi che non gli interessavo, ma adesso? Lei ci tiene a me e so che, anche se non lo ammetterà mai, quel nostro unico bacio è contato molto per lei. Ma allora perché? Per Josh? Per paura? Vorrei solo parlarle! Sospirando Castle entra nella sua macchina e si dirige a casa non sapendo che al suo ritorno al distretto il martedì seguente nulla sarebbe stato più lo stesso.

 

Kate rientra finalmente a casa sua. La degenza in ospedale è stata molto lunga ma le è servita. In quel luogo non aveva molto da fare se non riflettere. Era da ormai più di una settimana che si ricordava perfettamente tutto quello che era successo, anche quelle ultime parole che Castle le aveva sussurrato poco prima che cadesse nell'incoscienza.

 

Il viso di Rick è contratto dal dolore, come se fosse lui ad essere stato colpito dalla pallottola. “I love you, I love you Kate...”

 

In quei giorni aveva capito che non amava Josh, certo, stava bene con lui, la faceva sentire quasi felice, ma quando, dopo 3 giorni di coma, si era risvegliata e aveva trovato lui al suo fianco, ne era rimasta delusa. Per un momento aveva pensato che fosse Castle, quando poi però la sua vista era tornata a fuoco aveva capito che non era il suo partner a tenerle la mano e per un momento il suo sorriso era scomparso dal suo viso.

Nelle settimane seguenti non aveva mai avuto tempo di parlare con Rick liberamente, Josh sembrava volerle rimanere appiccicato come una gomma da masticare.

Lui vuole essere presente a tutti i costi adesso, ma il giorno del funerale dov'era? si domandava. Poi erano iniziati ad affiorare i ricordi di quel giorno terribile, ma fino a poco più di una settimana prima non ricordava niente di ciò che Castle le aveva rivelato.

Quando la rivelazione era arrivata lei si era sentita invadere da un moto di felicità, ma poi era tornata la paura. Mille e più domande le ronzavano in testa.

Perché me lo ha detto?

Perché in quel momento?

Lo pensa davvero o erano solo parole dette al vento?

Beckett era terribilmente spaventata perché Rick Castle sembrava essere l'unico uomo capace di distruggerla totalmente. Era già rimasta bruciata l'estate precedente e non poteva rischiare un'altra volta. Il suo cuore non avrebbe retto.

Così aveva deciso di far finta di niente, di rientrare negli schemi abituali, ma sapeva che prima o poi avrebbero dovuto affrontare quella discussione.

Beckett si lascia cadere sul divano e Josh si mette al suo fianco abbracciandola.

Non posso continuare in questa maniera, devo dirglielo. Non è giusto farlo soffrire a questo modo. Come ha fatto a non accorgersi che non lo amo? Pensa la detective svincolandosi dal suo abbraccio. Che domanda stupida, come potrebbe notare cambiamenti che non esistono? Io non l'ho mai amato, mi sono solo illusa. Castle aveva ragione, mi sono nascosta in questa relazione troppo a lungo.

Josh, dobbiamo parlare....” comincia a dire Kate con un sospiro.



TBC...

Allora ragazze, che ne pensate di questo inizio?
Beh, spero che vi piaccia questa mia nuova storia. Fatemi sapere, mi raccomando!
Bacioni
Sara

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Come avevo promesso ecco il secondo capitolo di questa storia.
Domani dovrei postare un nuovo capitolo di Death in LA e di My Family, americani permettendo...
Non dico altro e vi lascio alla storia.. Buona lettura!!!

Capitolo 2

 

E' domenica mattina, Kate si è fatta portare fino al cimitero con un taxi. Erano passati ben oltre quaranta giorni da quando si era ritrovata in quello stesso posto, in bilico tra la vita e la morte.

Sospirando si fa forza per superare la soglia del cimitero, con passi sicuri e veloci si avvicina al luogo dove sa che si trova la tomba del suo secondo padre, colui che l'ha tradita per proteggerla, che ha dato la sua vita per provare a salvarla.

Finalmente arriva nel luogo di sepoltura ma rimane sorpresa nel trovarci già qualcuno.

Castle?” domanda facendo girare lo scrittore.

Oh, ciao Beckett...” le risponde lui con un sorriso gentile.

Cosa ci fai qui? Non avevi otto capitoli da scrivere?” domanda guardandolo male.

Giuro che se mi ha mentito lo strozzo con le mie mani...

Oh, siccome ho già finito cinque capitoli su otto ho deciso di venire a trovare un po' il capitano...” spiega lui sorridendole ancora.

Davvero?” domanda la donna timidamente vergognandosi del suo ultimo pensiero

Sai, quando sono uscito dall'ospedale, dopo il tuo intervento, e tu eri in coma, avevo bisogno di sfogarmi ma non volevo turbare né mia madre né Alexis. Così sono venuto qui e ho parlato con lui. Era ciò che più somigliava a un padre per me... “ inizia a spiegarle Castle sorridendo gentile. “Ormai era un'abitudine per me venire qui e raccontargli i progressi nella tua guarigione e quindi, quando mi sono ritrovato con del tempo libero ho pensato di continuarla...”

E' molto dolce...”

Già, non dirlo in giro, ne va della mia reputazione...” scherza lui sorridendo furbo.

C'è Josh con te?” chiede dopo alcuni secondi di silenzio Rick. Kate scuote semplicemente la testa. “Non sarai venuta in macchina da sola!?” chiede preoccupato.

No, ho preso un taxi. Non preoccuparti, non guiderò fino a domani, esattamente come mi hanno consigliato i medici.” risponde lei roteando gli occhi.

Senti, lo so che molto probabilmente stasera avrai da fare con il dottor motocicletta, ma Alexis e Martha vorrebbero tanto vederti. Quindi mi chiedevo se ti andava di pranzare da me...” le dice lo scrittore sorridendo. “Naturalmente giuro che farò il bravo bambino e non ti darò noia...” aggiunge con aria maliziosa. Beckett rotea nuovamente gli occhi.

Vengo, ma lo faccio solo perché non ho di meglio da fare e perché voglio bene ad Alexis e Martha...”

Ehi, ed io dove sono finito? Non mi vuoi bene?” le chiede Rick mettendo su il broncio.

Forse... probabilmente... no.” gli risponde ridacchiando. Lui sorride.

Sei una perfida strega detective.”

Già, peccato che i miei incantesimi non funzionano molto bene su di te...” dice in un sospira Kate. “Altrimenti mi sarei liberata di te già tre anni fa.”

Il silenzio cala tra di loro mentre Beckett si avvicina alla tomba e vi posa un piccolo bouquet di fiori.

Grazie Roy... pensa dentro di se mentre rievoca alcuni dei momenti più belli vissuti con il capitano.

Castle la lascia fare con calma, si allontana di qualche passo e rimane ad osservarla mentre inizia un dialogo unidirezionale con il loro capitano. Le lacrime iniziano a rigarle le guance, ma sul suo viso è ben in mostra uno dei suoi fantastici sorrisi. Rick continua a guardarla ammirato e quando finalmente lei da l'ultimo saluto a Roy e gli si avvicina la stringe in un dolce e confortevole abbraccio.

Come stai?” chiede dandole un piccolo bacio sui capelli.

Non lo so...” gli risponde sincera. I due rimangono abbracciati ancora per qualche secondo poi Castle si allontana impaurito da una suo probabile brutta reazione una volta finito il momento di sconforto. Lei lo guarda stranita quando sente il suo abbraccio sciogliersi.

Non vorrei trovarmi con un braccio rotto in più punti...” risponde scherzoso.

Ti faccio paura, Castle?” domanda con lo stesso tono la donna iniziando ad allontanarsi con Rick dal cimitero.

Sì, molto più di quel tuo dottorino...” aggiunge volendo continuare a farla sorridere ma lo sguardo della detective si spegne. “Ho detto qualcosa di male?” domanda quindi preoccupato.

No... niente.” mente Kate tornando a sorridere. “Allora, hai intenzione di darmi questo passaggio fino a casa tua o no?”

Certo Milady. Prego mi segua fino all'auto...” Rick le offre il braccio e lei accetta volentieri.

Con piacere Milord...” scherza a sua volta. “Muoviamoci, io e una certa piccola donna abbiamo un discorso da concludere dallo scorso giovedì, quando qualcuno” continuò Beckett sottolineando la parola qualcuno. “Ci ha interrotte...” conclude con aria di rimprovero verso il suo partner.

Rick le sorride e le apre lo sportello della Ferrari per farla salire poi si avvia verso il suo loft.

 

Kate rientra a casa poco prima delle sei, il suo appartamento è vuoto da quando, due sere prima, lei e Josh si sono lasciati. Sospirando posa le chiavi sul mobile vicino all’entrata, si toglie il cappotto e si lascia cadere sul divano ripensando alla splendida giornata passata in casa Castle. Alexis e Martha erano felicissime di rivederla al di fuori di quella stanza d’ospedale e lei era altrettanto felice di poter finalmente passare una giornata tranquilla in compagnia di persone che le volevano bene.

Lei e Alexis avevano finito il discorso iniziato in ospedale e Kate si era riscoperta felice che la giovane donna fosse venuta da lei per chiedere consiglio. Ormai era impossibile negarlo, voleva bene alla giovane Castle come ad una sorella minore e la cosa sembrava ricambiata.

Dopo aver pranzato tutti insieme, lei, Alexis e Martha si erano messe a guardare un film mentre Rick piagnucolava perché doveva finire il libro.

Quando era venuto il momento di ritornare a casa Kate aveva sospirato e aveva chiesto a Castle se poteva darle un passaggio.

Sospirando nuovamente per la sensazione di solitudine Kate si toglie le scarpe, si avvolge in una coperta e poi così rannicchiata sul divano accende la televisione iniziando a fare zapping da un canale all’altro.

Dopo nemmeno dieci minuti i suoi occhi iniziano a chiudersi, la notte precedente aveva dormito poco e adesso ne doveva pagare lo scotto, così, senza quasi accorgersene, Kate sprofonda in un sonno senza sogni

 

Nikki guarda Rook discutere con Raley ed Ochoa, il suo sguardo si addolcisce lievemente mentre pensa alla loro ultima serata insieme. Quell’uomo è così dolce, sensibile, passionale, e, anche se non lo ammetterà mai ad ala voce, i suoi sentimenti per lui stanno iniziando a cambiare. Non è mai stato solo sesso tra loro, ma adesso c’era qualcosa di diverso, c’era amore.

Voi tre, non dovreste lavorare?” chiede la detective avvicinandosi ai suoi uomini

Oh, andiamo Nikki, abbiamo appena catturato un pericoloso Serial Killer!” esclama Rook.

Heat sorride per lo sguardo supplichevole dell’uomo. “Che ne dici se invece vi invito fuori a bere a mie spese?”

Ci sto fratello…fammi solo chiamare Lauren.” risponde Ochoa battendogli il cinque.

Sono con voi…” dice Raley inviando un messaggio alla sua donna.

Dai Nikki…” Heat li guarda un ultima volta poi annuisce con un sorriso.

E va bene, andiamo.” Mormora avvicinandosi a Rook e prendendolo per mano.

 

Rick rilegge il suo ultimo capitolo soddisfatto, si stropiccia gli occhi e sbadiglia. Sono le due di notte. Finalmente ha finito. Con un giorno di anticipo addirittura.

Castle salva il documento, chiude il computer e poi si avvia verso la sua stanza il più silenziosamente possibile per non svegliare sua madre o Alexis.

Una volta sotto le sue coperte i suoi pensieri vertono sulla bellissima giornata passata con la sua famiglia.

Chissà che faccia farà domani quando mi vedrà a distretto con un giorno di anticipo… pensa sorridendo l’uomo prima di addormentarsi.

 

TBC




Angole delle risposte alle recensioni!

Stavolta andiamo in ordine.
@Auri! Ma allora ti dierti ad essere sempre la prima vero? XD Ho visto, letto e commentato la tua bellissima storia mi acara U_U
Oddio, non so che mi farai nei prossimi capitoli.. XD Spero di non venir linciata da nessuno XD Credo questa FF sia molto crudele nei vostri confonti.. peggio dei diciannove capitolo di Everytime in my mind.. (Chi ha orecchi per intendere intenda [Amy! U_U] XD)
Grazie ancora Auri!!!
@Fede E come al solito la mia sorella che già a letto qualcosa, vorrebbe parlare ma si trattiene.. Oddio, mi immagino te che vuoi dire una cosa e ti trattieni..Oddio Rotolo XD XD XD E adesso che ti ho conoscuito non vedo l'ora di leggere la tua prossima recensione per vedere le tue faccine e rotolarmi a terra dalle risate XD XD Oddio... XD XD
@Marta! Beh.. quello dovrai aspettare a scoprirlo.. dipende da come prenderete quello che accadrà... Infondo il trailer non lascia dubbi su ciò che accadrà mi sembra muahhahahhaha Come mi diverto male... =_='' Spero ti sia piaciuto anche questo secondo capitolo mia cara.. Se tutto va bene anticiperò a Sabato l'uscita del prossimo! XD Grazie ancora!!!
@Mari Ma spero anche sì.. E per due motivi. Il primo che se facesse una cosa del genere poi li farebbe finire insieme e seconda cosa dovrebbe pagarmi i diritti d'autore per l'idea e quindi io gli direi: "Ohn Babuto malefico, i tuoi soldi non mi interssano. Vuoi la trama? Bene, fammi diventare sceneggiatrice!" U_U XD
Grazie sorellona! Sbaciotti pure a te!
@Ehi sorella, non preoccuparti, non mi da noi Saretta XD Oddio,, mi sono messa a ridacchiare leggendo la recensione.. mia amdre avrà pensato che sono impazzita totalmente.. di solito quando rido almeno leggo una FF non una recensione XD
Grazissime!!!
@Rebecca Ci vuole un po' di Angst.. le storie tutte felici e contenti non sono troppo nel mio stile.. e questa storia è anche troppo dolciosa per i miei gusti.. I sono la mano destra del signore Oscuro, preferisco le torture fisiche o psicologiche a i fiori e il miele.. (riferimento alle apette XD)
Beh, l'unico modo che hai per scoprire quello che succede è continuare a seguirmi mia cara XD Grazie ancora *-*
@Luli Oddio, mi sa che qui prima o poi mi linciate... XD Povero Rick.. Ci arriverà così vicino.... Muahhahahahahahahahhaahha Okay, la smetto altrimenti conosco un paio di voi molto capaci di prendermi e torturarmi davvero, per non parlare di coloro che inizierebbero con le telefonate minatorie.. ç_ç
Grazie Lu! Sei mitica!!!
@Misato Beh, è passata una settimana, ma prometto che il prossimo post arriva prima. U_U Grazie mia cara!!!
@Ivi E io ripeto.. qui ci sta il linciaggio prima o poi *Sara si mette la sua tuta antiproiettile* Che volete, meglio essere pronta a tutto no?
Comuqnue grazie mille ivi, spero ti sia piaciuto anche questo *-*
@Cucciolina mia! Oddio O_O Mi ci è voluto più tempo aa leggere le tua recensione che il mio capitolo! XD Grazie sisterian, sei una sorella fantastica XD Be, per arrivare a dove hai letto tu ne deve passare di acqua sotto i ponti non credi? XD XD XD
Grazie! Bacione!
@Leoolove Grazie, felice che ti piaccia la storia, speriamo che tu abbia gradito anche questo capitolo!
@Fra..... No, non ho parole... XD Ma sei totalmente sclerata mentre scrivevi la recensione? O_o?  Amore mio, lo so che eri agitata per l'incontro di Venerdì, ma che ti ci sei messa nel latte e caffè quella mattina? XD Comnque l'adoro! Sei fantastica mia cara!!!! Bacione la tua adorata nipotina!
@Kia! Da quant'è che non te vedevo on line! Ho pure visto che hai aggiornato *___________* Me ha letto e presto (si spera) recensirò XD Non preoccuparti per il tuo ritardo, sarà sempr è inferiore al mio =_=''
Non preoccuparti, di Josh adesso non rimarrà che un ricordo Muahahahahahhaahha

Beh, che altro dire se non grazie a tutte voi e anche a quelle che mi hanno inserito tra le storie seguite, preferite o da ricordare... GRAZIE!!!
baci
Sara

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Scusate il terribile ritardo! Ma avevo i miei parenti americani e non ho potuto mai fare niente. Ma adesso riecchime!
In questo capitolo troverete un nuovo personaggio.... XD
Buona lettura!!!

Capitolo 3

Rick entra nel distretto la mattina dopo con i soliti due caffè in mano pensando a quanto quel piccolo gesto gli sia mancato.
Da lontano vede Kate chinata sulla scrivania, molto probabilmente a svolgere del lavoro d’ufficio, si avvicina il più silenziosamente possibile e le porge il caffè.
“Castle? Lo so che potrei sembrare ripetitiva, ma che ci fai qui?” domanda sorridendo.
“Beh, ieri sera ho finito la bozza quindi ho deciso di venire a darti noia con un giorno di anticipo.” scherza l’uomo sedendosi al suo solito posto.
"Allora, quando riceverò la mia copia in anteprima?” domanda Kate cercando di mascherare il suo interesse. Presto, lo farò correggere a Gina e poi te ne farò inviare una copia.”
Beckett non riesce a trattenere un sorriso.
“Ti hanno messo a fare lavoro d’ufficio?”
“Già, il nuovo capitano mi ha messo a redigere i rapporti arretrati…” mormora Kate sospirando pesantemente.
“Deve essere proprio un mostro a preoccuparsi di te…” mormora con sarcasmo.
“Ha detto che voleva parlarti domani quando saresti arrivato, ma visto che ci sei vai adesso, così ti presenti…” Castle alza un sopracciglio sentendo una nota strana nella sua voce.
“Se non ti conoscessi bene direi sei gelosa del nuovo capitano. Avresti voluto essere al suo posto?…” domanda semi serio l’uomo.
“Punto primo, non sono gelosa e secondo… beh, lo capirai…” conclude tornando al suo lavoro. Rick alza le spalle e si dirige verso l’ufficio del capitano, bussa gentilmente alla porta e senza aspettare risposta entra.
“Mi hanno detto che vol….” Rick si blocca quando alzando lo sguardo nota che sulla sedia del capitano vi è seduta una donna, sulla quarantina, capelli neri, fisico minuto e due stupendi occhi azzurri.
“Lei deve essere il signor Castle…” dice alzandosi e squadrandolo da capo a piedi. “Piacere di conoscerla, sono il nuovo capitano, Helen Bels.”
“B-buongiorno…” balbetta Castle stringendole la mano e pensando che quella è proprio una bella donna.
Niente a confronto di Kate però…
“Volevo solo assicurarle che la sua collaborazione con noi è assicurata ma esigo che obbedisca alla lettera ai miei ordini e a quelli della detective Beckett.”
“C-certo.”
“Bene, adesso che abbiamo chiarito questo punto le consiglio di andare ad aiutare la detective o di tornarsene a casa se preferisce.” Aggiunge aprendogli la porta. “Ci vediamo signor Castle…” conclude mentre un Castle senza parole esce dall’ufficio.
“Allora Bro, che te ne pare?” domanda Esposito arrivandogli alle spalle.
“E’ una donna…” riesce a mormorare lui.
“Già…”
“Una donna davvero bella…” aggiunge Ryan unendosi alla conversazione.
“Già…” confermano i due.
“Ragazzi, smettetela di sbavare e tornate a lavorare!” intima Beckett avvicinandosi. “Ryan, Esposito, voi non avevate un omicidio da risolvere?”
“E’ una donna…” continua a mormorare Rick sedendosi al fianco di Beckett.
“L’avevo già capito Castle. Cos’è che ti sorprende tanto?” chiede lei scocciata dalla situazione e, anche se non lo ammetterà mai, gelosa.
“No, solo non me lo aspettavo. Insomma, una bella donna come lei, avrà si e no la mia età, che fa il capitano…” spiega Rick.
“Perché credi che le donne non …”
“No, non fraintendermi, so di quello che siete capaci voi donne Becks, solo che … non lo so… sono solo sorpreso.”
“Salvato in calcio d’angolo Castle…” mormora Beckett prima di tornare al suo lavoro mentre lo scrittore sospira sollevato.

“Che stai facendo?” domanda Castle tornando dal take away messicano dietro l’angolo con il loro pranzo.
“Controllavo l’email.”
“Tua cugina?” domanda Rick con un sorrisetto furbo.
“Già. Le h mandato un email l’altra sera, dopo essere tornata dall’ospedale e non mi ha ancora risposto…” Rick avverte una punta di preoccupazione nella sua voce. “Noi ci rispondiamo sempre, lo sai…” aggiunge preoccupata.
Castle si siede al suo fianco e le passa una scatola del take away. I due iniziano a mangiare mentre Rick ripensa al terzo giorno di coma di Kate.

/flashback/

Rick stava facendo avanti e indietro nel corridoio davanti alla stanza di Kate, avrebbe tanto volute entrare, tenerle la mano, ma c’era Josh con lei che in questo momento ne aveva più diritt, così lui si limitava a percorrere avanti e indietro il corridoio sofferente come un leone in gabbia.
“Mi scusi…” lo chiamò qualcuno dalle sue spalle. “Lei è Richard Castle?” continuò  la voce.
“Oggi non fimo autografi…” mormorò atono.
“Non le volevo chiedere un autografo, volevo sapere qual era la stanza di Kate Beckett…” mormorò gentilmente la voce. Solo allora Rick si girò e si diede la pena di guardarla. Appena la vide capì subito che quella donna doveva avere una qualche parentela con Kate, la somiglianza era davvero impressionante! Avevano gli stessi lineamenti del viso, le uniche differenze visibili erano nel naso, quello della sconosciuta era lievemente all’insù, e negli occhi, i suoi erano azzurri, un po come quelli dello scrittore. Osservandola meglio notò anche altre differenze come ad esempio il fatto che il colore dei capelli della sconosciuta era lievemente più chiaro, che era di almeno una decina di centimetri più bassa di Kate e che era più smilza di corporatura.
“Kate non mi aveva detto di avere una sorella…” affermò l’uomo sorridendole.
“Infatti sono sua cugina…” le rispose sorridendo gentile.
“Ve l’hanno mai detto che siete praticamente uguali?”
“Sì, in molti. Abbiamo preso molto entrambe dal ramo della famiglia di mia madre e di zia Jo…”
“Mi chiedo perché non mi abbia mai parlato di te…”
“Katie è molto riservata…” spiegò semplicemente.
“Che maleducato, tu sai come mi chiamo, ma io non te l’ho chiesto….”
“Mi chiamo Jessica, Jessica Stevenson.”
“Piacere di conoscerti. Come mai non ti ho mai visto con Katie?” continuò ad indagare l’uomo.
“Abito in San Francisco e tra i nostri lavori e mia figlia non ho molto tempo per farmi un volo qui nella grande mela…”
“Scusa le domande, ma sono molto curioso, come hai fatto a sapere che Kate stava male?” domandò Rick. “Insomma, Jim è fuori per lavoro e siamo riusciti a contattarlo solo poche ore fa e per arrivare qui in volo da San Francisco ci vuole del tempo…”
“Io e Katie ci scriviamo abitualmente tre volte alla settimana. Quando ho notato che non mi rispondeva più sono salita sul primo aereo per NY e sono andata a casa sua. Non trovandola lì sono andata al distretto e quando ho chiesto di lei mi hanno raccontato quello che è successo e mi hanno detto di venire qui.” Spiegò la donna. “Sai, lei mi ha parlato molto di lei.”
“Ti prego, dammi del tu, altrimenti mi farai sentire vecchio. Comunque Kate è in quella stanza.” Le disse Castle indicando la stanza alle sue spalle. “Adesso con lei c’è il suo ragazzo…”
“Ragazzo?” lo interruppe la donna.
“Sì, Josh… non ti a parlato di lui?”
“A quanto pare no, ma ora mi sentirà…”
“Non credo, è in coma…” mormorò lui.
“Non posso rimanere molto, se non si sveglierà puoi dirle che sono passata e che voglio sue notizie al più presto?” chiese Jessica. Castle annuì e lei entrò nella stanza di Kate per uscirne solo la sera tardi verso le sette per riprendere l'aereo che l’avrebbe portata da sua figlia.
/Fine flashback/

Quando Kate si risvegliò dal coma Castle le riferì il messaggio e nelle settimane seguenti, prima che ricordasse della sua confessione, gli raccontò di sua cugina. Jessica aveva due anni meno di Kate. Prima della morte di Johanna anche Jessica viveva a New York, Kate fin da piccola era molto legata alla cugina e la somiglianza evidente tra le due le faceva scambiare sempre per sorelle ed era così che loro si sentivano, sorelle in tutto tranne che sulla carta. Quando il padre di Jessica se ne andò di casa lei e Mary, sua madre e sorella di Johanna, si trasferirono in un piccolo appartamentino non lontano da casa di Kate. Le due cugine passavano ogni momento libero insieme, condividevano la maggior parte degli interessi e anche se Jessica era relativamente pi calma di Kate, entrambe adoravano combinare guai.  
Quando la madre di Kate morì e Jim iniziò a darsi all'alcool, Jessica sostenne Kate al meglio delle sue possibilità. Poi un giorno Mary le disse che si sarebbero trasferite, che lei aveva avuto un ottima opportunità di lavoro a San Francisco e che avrebbe accettato anche per poter buttarsi alle spalle la terribile storia di sua sorella che la stava distruggendo piano piano.
Così lei e Kate si dovettero allontanare ma si promisero di sentirsi ogni volta che potevano via telefono o email. Fino a quattro anni fa, poco prima che Rick e Kate iniziassero a lavorare insieme, Jessica veniva con sua madre tutti i natali per festeggiare con loro, ma poi Mary era morta. Un infarto, non c'era stato niente da fare per lei. Jessica aveva passato un intero mese a casa di Kate per riprendersi ma poi era tornata a San Francisco, ormai aveva una vita lì, un ragazzo e sopratutto un lavoro come avvocato. Poi, un anno fa lei l'aveva chiamata e con un tono entusiasta le aveva detto che era incinta di due mesi. Kate si era subito congratulata e aveva promesso a Jessica di andarla a trovare alla nascita del bambino e aveva mantenuto la promessa. Adesso Jessica viveva in un bell'appartamento a San Francisco con il suo uomo e la sua piccola bambina che, in onore della zia, aveva chiamato Johanna.
Castle si girò ad osservarla nuovamente. Il suo viso era pallido. Poteva capire la paura di Kate derivante dall'assenza di risposte da parte di sua cugina.
“Senti, ti voglio proporre un accordo.” inizia Rick con un lieve sorriso.
“Sentiamo...” mormora la detective guardandolo negli occhi.
“Visto che Tanto sei relegata al lavoro d'ufficio per le prossime due settimane, che ne diresti se ti prendi una giornata di vacanza mercoledì e andiamo a vedere come mai Jessica non ti risponde? Così potrò vedere la tua pseudo nipotina...” aggiunge sorridendo.
“non occorre Castle...” cerca di protestare Kate.
“Ti giuro che prenderò dei biglietti in economica per te se ti farà sentire meglio...” aggiunse lui. “E se vuole può venire anche Josh. Ma a lui il biglietto non lo pago, sia chiaro.” aggiunse con un sorriso divertito.”
“Non credo sia interessato...” mormora la donna.
“Allora andremo?”
“Va bene. Se entro domani non avrò sue notizie andremo a controllare. Sei felice ora?”
“Mai stato più felice...” risponde con un sorriso soddisfatto Rick.

TBC

Angolo delle risposte alle recensioni:
Ragazze, oggi cerco di stringere perchè ho gente in casa! SCUSATE!!!! ç_ç
@Cri, grazie tantissimo per la recensione.. da domani rinizio pure io sperando prima o poi di recuperare tutto. Per prime farò le long finite poi quelle in WIP e infine le shot.. povera a me... grazie!!!
@Cutu mamy, sei pesa però.. povero Roy XD E poi ti chiedi come mai da qualche giorno ti tiene il muso durante le vostre "sedute" XD Beh, se me ne accorgo (purtroppo a volte mi scappa) le rispondo in singolo XD Grazie mamy!
@Fra Interessante sapere il tuo menù per colazione (p.s. sai che anche mamy non beve il caffè?! Chissà da chi ho preso io... Senza non parto XD Stile Beckett/Lisbon). Grazie zietta per tutte quelle cosette dolci che mi dici!!! TI VOGLIO BENE.... P.s.2 io firmerei la petizione
@Holvs, io sono totalmente negata con i titoli se hai in mente qualcosa dimmelo pure :) Comunque la storia è la cosa più importante, non il titolo. Prova a leggerla :)
@Mari Americani non hanno permesso :) eccomi qua con un infinito ritardo.. ora piango.. beh, scusami sorellona, spero di farmi perdonare con sto capitolo XD
@Ivi Oddio, ma come mai quando leggo le tue recensioni sorellina mi viene sempre da sorridere?? XD Sei la meglio XD Grazie mille sono felice ti piaccia.. ora nei prossimi capitoli ci sarà un po' di tristezza ma poi spero di fare un viaggio con voi ad HappyLand... vi ho già fatto soffrire troppo con My Family XD
@Reb!!! Oh, qui di signori oscuri ce ne sono pochi... c'è della tristezza ma non troppa cattiveria.. ho fatto pure promessa di non farvi aspettare fino al 20° chappy per un bacio XD Grazie!!!
@Fede! La scena di aver finito alle due l'ho messa PERCHE' E' TROPPO DA NOI! No, cioè, quante volte finiamo di scrivere a quell'ora? Sempre quasi quindi ho pensato che pure per lui potrebbe essere uguale.. insomma, siamo scrittori amatoriali ma sempre scrittori siamo XD Grazie sorellina!!!
@Sanguy! Oddio, ancora rido per l'affare del pesce lesso in scatoletto XD Ma grazi, sono felice che ALMENO tu sia al passo.. io per rimettermi ala passo nemmeno una vita.. Gue Gue Gue! XD Grazie ancora!!!
@Auri! Ma come adoro le tue recensioni sclerati, sono troppo belle, mi diverto a leggerle talmente tanto che a volte vorrei postare solo per vedere che mi scrivi XD Grazie bella! Bacione!

Okay, adesso che ho finito piccolo annuncio sulle pubblicazioni!

Da Lunedì che viene le cose funzioneranno così:

Lunedì - New Friend more Fun
Martedì - Her, Everything for Them
Mercoledì - Death in LA
Giovedì - New Friend More Fun
Venerdì - My Family


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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

 

"Kate, il tuo turno è finito..." le fa notare Rick verso le otto di sera.

"Voglio finire questo rapporto..." mormora la donna senza nemmeno alzare lo sguardo.

"Josh ti aspetterà a casa, su, in fondo è il tuo primo giorno, puoi andare a casa in orario..." ribatte lui odiando anche il solo pensiero di Josh nel suo appartamento.

"No, non mi sta sicuramente aspettando..." mormora la donna posando la penna sulla scrivania.

"Turno di notte?" domanda Castle sorridendole dolcemente.

"No..." Kate evita il suo sguardo sperando che ciò le renda più facile dirgli di lei e Josh.

"E' partito?" continua ad interrogarla.

"In un certo senso..." inizia la donna. "L'altra sera quando mi ha riportato a casa abbiamo parlato... l'ho lasciato..." sussurra continuando a guardare il rapporto finito.

"Ah..." riesce solo a dire in un primo momento. "Mi dispiace Beckett..." aggiunge stringendole dolcemente la spalla in segno di conforto.

Kate avverte il tono realmente dispiaciuto dell'uomo e ne rimane sorpresa.

So che stai pensando... sono veramente dispiaciuto Kate. Non potrei mai gioire di qualcosa che ti rende anche minimamente infelice...” le dice lui come se le avesse letto nella mente.

Kate alza per la prima volta lo sguardo dall'inizio della discussione e gli sorride dolcemente.

Lo so...” ammette.

Allora... ti va un passaggio a casa e una cena cucinata da chef Castle?” domanda l'uomo sorridendole.

Martha e Alexis?” domanda Kate.

Al è da Ashley. Qualcosa sull'uscita di un film troppo importante... mia madre invece è a una delle sue serate di poker.”

Va bene, ma solo se mi permetti di aiutarti...” risponde con un piccolo sorriso.

Affare fatto. Adesso andiamo, non credo che queste carte sentiranno la tua mancanza...” scherzò l'uomo passandole il cappotto.

 

Rick, hai comprato cibo per un esercito!” lo rimprovera per l'ennesima volta Kate aprendo il portone del palazzo.

Immagino che il tuo frigo sia vuoto e, visto che sei appena stata dimessa dall'ospedale, è meglio che tu mangi sano!” ripete nuovamente Castle sorridendo di nascosto al sentirsi chiamare per nome dalla detective.

Kate si ferma alla cassetta della posta, prende alcune buste e poi entra in ascensore con lui per andare al suo piano.

Una volta arrivati alla porta Kate la apre, posa le chiavi e la posta sul mobiletto e aiuta Castle a sistemare la spesa.

Allora chef Castle, cosa prevede il menù di stasera?” domanda Beckett sorridendo.

Ti piace la cucina italiana?” Kate annuisce. “Allora che ne dici di un bel piatto di pasta alla carbonara?”

Non credo di averne mai mangiata...”

Non sai cosa ti perdi allora. Vieni, aiutami così in una ventina di minuti avremo finito.”

I due iniziano a girare intorno ai fornelli ridendo e scherzando.

Come predetto da Castle, venti minuti dopo, i due sono seduti al tavolo con due bei piatti di pasta davanti a loro.

Su Detective, assaggia. Non dirmi che non ti fidi della mia competenza in cucina...”

Kate gli sorride e poi prende una forchettata di spaghetti.

Devo ammettere che sono buonissimi.” confessa la donna stupita. “Dove hai imparato?” chiede curiosa.

Una delle baby-sitter di Alexis ce la cucinava ogni volta che veniva a guardarci, alla fine me la sono fatta insegnare.”

Guardarci?” chiede Kate alzando un sopracciglio.

Sai che sono un bambinone. A volte quando Al era piccola avevo bisogno di una mano...” spiega l'uomo sorridendole.

Una volta finita cena i due iniziano a sparecchiare. Beckett è molto stanca così decide di andare a sedersi sul divano.

Castle, mi prendi la posta per favore visto che sei ancora in piedi?” Rick obbedisce e poi si siede al suo fianco.

Kate inizia a controllare le buste. Una bolletta dell'acqua, della pubblicità, la bolletta della luce.

E questa cos'è?” si domanda guardando l'ultima busta. “Viene da uno studio legale di San Francisco...” mormora la donna iniziando a preoccuparsi.

Kate la apre e inizia a leggere in silenzio. Castle vede la sua espressione mutare mano mano che va avanti. Incredulità, tristezza, disperazione, felicità, di nuovo tristezza e infine paura.

Kate...” sussurra dolcemente l'uomo mettendole una mano su un ginocchio. Lei non risponde.

Katie, cosa succede?” domanda sempre più spaventato. Senza dire una parola lei gli passa la lettera.

 

Dalla scrivania di Mark Feller,

Studio legale Hart

Canal street, 183

San Francisco 18304E

 

All'attenzione di Katherine Beckett,

Sono spiacente di informarla che il giorno 18 giugno sua cugina, Jessica Stevenson e il suo compagno Matthew Shadows sono morti in un incidente d'auto. Durante la collisione, la bambina, Johanna Shadows, che si trovava sul sedile posteriore, è sopravvissuta senza conseguenze permanenti per la sua salute.

La signorina Stevenson ha lasciato scritto nel suo testamento che in caso di morte di entrambi i genitori lei, signorina Beckett, sarebbe diventata unica tutrice della bambina che in questo momento si trova presso una casa d'accoglienza dei servizi sociali di San Francisco in attesa di una sua risposta alla presente lettera.

In caso di risposta positiva l'aspettiamo qui in San Francisco per effettuare la firma dei vari documenti per l'affidamento permanente della bambina.

In caso volesse rinunciare al suo ruolo di tutrice la bambina verrà affidata ad un orfanotrofio in quando non vi sono altri parenti in grado di potersi occupare della piccola.

Condoglianze

 

Mark Feller

 

Castle posa la lettera sul tavolino davanti al divano e poi abbraccia Kate.

Mi dispiace...” le sussurra mentre la stringe a se. Sentendo quelle parole Kate sembra finalmente riprendersi e si stringe a lui con forza nascondendo la faccia nell'incavo del suo collo e iniziando a piangere in silenzio.

Rick le carezza la schiena con dolcezza.

Non c'è più... mia... mia cugina Rick!” esclama la donna liberando totalmente il suo dolore. “Perché? Cosa ho fatto di male meritarmi tanto dolore?” domanda iniziando a singhiozzare.

Shh... Non è colpa tua Kate.” le mormora l'uomo all'orecchio non riuscendo però a non chiedersi a sua volta la stessa cosa.

Perché deve soffrire tanto? Perché il destino si accanisce su di lei? Prima la madre, poi Royce, il suo mentore, il capitano e adesso sua cugina! Non è giusto accidenti! Sembrava aver iniziato a accettare la morte di Roy e adesso questo.

Tu-tutti qu-quelli che amo... muoiono...” mormora la donna tra i singhiozzi.

Non pensarlo nemmeno Kate!” l'anticipa Rick. “Tu non ne hai colpa!” le ripete stavolta costringendola a guardarlo negli occhi. “Guardami Kate. Non. E'. Colpa. Tua!” le ripete scandendole parola per parola.

Kate si stringe nuovamente a lui.

Il suo profumo la fa sentire protetta, al sicuro. Il suo abbraccio riesce a scacciare un po' di quel dolore immenso per aver perso quella che per lei era in tutto e per tutto una sorella. Le sue parole dolci la rassicurano in un modo in cui solo sua madre c'era riuscita prima.

Non posso farcela... Rick, non ce la farò...” mormora la donna cercando di fermare le lacrime. Rick la guarda confuso. “Come farò ad occuparmi di Johanna? Sono una poliziotta accidenti, i miei orari sono impossibili e lei è una bambina di appena sei mesi...” mormora spaventata la donna.

Non sarai sola Kate...” le sussurra sorridendole. “Io ti aiuterò, tuo padre ti aiuterà, Lanie lo farà, perfino Esposito e Ryan vorranno fare gli zii. Non pensare nemmeno per un secondo che ti lasceremo sola...” la rassicura asciugandole le ultime lacrime con i pollici. “Adesso bevi un bel bicchiere d'acqua. Chiami la Bels e le chiedi un paio di giorni di permesso.” le dice con dolcezza. “Dopodiché io e te partiremo per San Francisco con il primo volo che riuscirò a trovare...”

Castle, io non sono una madre, non so niente di bambini come...” mormora ancora spaventata la donna. Rick la blocca.

Ti aiuterò io Kate. Fidati di me.” Kate lo guarda negli occhi per alcuni minuti poi annuisce.

Rick si alza e tenendole un braccio intorno alle spalle l'accompagna in cucina, le versa un po' d'acqua e la fa bere. Kate afferra il cordless e digita il numero del distretto.

Dodicesimo distretto, desidera?” mormora una voce maschile.

Sono la Detective Beckett, vorrei parlare con il capitano Bels...”

TBC

Siccome volevo postare prima di andare via, vi rispondo in singolo! XD
Bacione!
Sara

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Scusate il ritardo assoluto, ma ho avuto molti impegni.. =_='' Stasera posto tutti gli arretrati però don't worry!

Capitolo 5

 

La macchina l'ho noleggiata io, perché devi guidarla tu scusami?” domanda petulante Castle mentre con il GPS del cellulare guida Beckett tra le strade di San Francisco.

Perché, finché avrò vita nessun uomo guiderà mai una macchina in mia presenza.” ribatte le donna. “Sopratutto se noleggi una Ferrari Castle...”

Oh... Allora è una vendetta perché ho voluto prendere una macchina così appariscente...” mormora sorridendo l'uomo. Kate ride in risposta, a volte quell'uomo le fa paura, riesce a capire quello che le passa di mente come solo sua madre aveva fatto prima di allora.

La detective era più calma e tranquilla rispetto alla sera prima. Aveva passato la notte tra le braccia di Castle piangendo e parlando con lui su quello che avrebbe dovuto o non dovuto fare con Johanna, avevano parlato anche di Jessica, della loro infanzia insieme, finché lei non si era addormentata sentendosi finalmente più tranquilla, più calma, più sicura tra le sue braccia.

Castle l'aveva svegliata il giorno dopo alle sei e l'aveva costretta a farsi una doccia veloce e cambiarsi prima di trascinarla all'aeroporto.

E così, dopo quattro ore di viaggio erano arrivati a San Francisco.

Kate adesso era sicura della scelta fatta la sera prima. Avrebbe preso con se Johanna, non l'avrebbe lasciata in un orfanotrofio, sarebbe stato l'ultimo favore che avrebbe fatto a sua cugina. Sospirando si girò a guardare un secondo Castle, seduto al suo fianco concentrato sul GPS del suo cellulare. Quell'uomo le era rimasto vicino durante il crollo della sera prima, l'aveva aiutata a prendere una decisione, l'aveva lasciata sfogare e soprattutto non le aveva permesso di tirarsi indietro.

Sorridendo Kate torna a dare la sua completa attenzione alla strada prima che Rick la sorprenda a guardarlo.

Sai, preferirei tu fissassi la strada piuttosto che me...” mormora l'uomo sorridendo malizioso.

Accidenti, beccata! Pensa la donna sentendosi istantaneamente arrossire. Prima che possa solamente pensare a ribattere al commento di Castle, il suo telefono squilla, lei lo tira fuori dalla tasca e incastrandolo tra la spalla e l'orecchio risponde.

Beckett.”

Ragazza, dove diavolo sei?” domanda la dottoressa Parrish. “Come mai tu e lo scrittore non siete al distretto? Avete finalmente deciso di saltare il fosso?” continua con tono malizioso.

Lanie!” la rimprovera Kate.

Gira a sinistra Becks...” le dice Castle.

C'è Castle con te?

Sì. Scusami Lanie, solo che tutto e successo così di fretta che mi sono scordata di chiamarti per avvertirti...” mormora la detective con un ton o di voce decisamente triste.

Dammi il telefono Beckett...” mormora Castle.

Ce la faccio a fare due cose insieme...” ribatte la donna.

Forse, ma non voglio rischiare di rovinare questa bellissima Ferrari nera.” continua lui rubandole il telefono. “Spiego io a Lanie, non preoccuparti...” Kate rotea gli occhi ma dentro di se lo ringrazia per averle tolto quel peso.

Ehi, come sta la mia dottoressa preferita?” domanda lui portandosi il telefono all'orecchio.

Bene Castle, grazie per averlo chiesto. Ora parla.

Siamo a San Francisco.” inizia lo scrittore tornando serio.

Che ci fate... no, aspetta, ti prego dimmi che non c'entra Jessica...” mormora la dottoressa spaventata.

Già. Ha avuto un incidente. Lei e Matthew non ce l'hanno fatta, ma Johanna è viva e stiamo andando a prenderla, Kate è sua unica tutrice.” mormora l'uomo. Kate riesce a trattenersi dal piangere a stento, ma dopo il crollo di ieri sera si è ripromessa di essere forte e di non crollare più. Avrebbe dovuto essere forte anche per la sua pseudo-nipotina che presto sarebbe diventata sua figlia.

Figlia. E' strano dire questa parola. E' molto, troppo tempo che non penso più ad avere una famiglia, una vera famiglia... pensa dentro di se la donna sospirando.

Oddio... Richard, mettimi in vivavoce.” comanda Lanie. Rick obbedisce.

Ehi dolcezza, come stai?” le chiede dolcemente.

Meglio.” risponde atona la donna.

Mi dispiace tantissimo Katie... senti, parlo io con i ragazzi va bene?”

Grazie Lanie...”

Per così poco?” chiede ironica la donna e a Kate pare quasi di vedere il dolce sorriso che sta facendo mentre dice quelle parole. “Allora, come ti senti al pensiero che stai per diventare mamma?”

Terrorizzata.” risponde seria Beckett.

Immaginavo...” ribatte ridendo. “Lo sai che noi tutti ti aiuteremo vero? Dopotutto non è cosa da tutti i giorni diventare zia...” mormora seriamente la donna.

E' quello che le ho detto pure io.” conferma Castle. “Non sarà mai sola.”

Strano a dirsi, ma concordo con writer boy...”

Mi devo sentire offeso? No, perché se mai ritiro quanto detto in precedenza sulla dottoressa preferita.” ribatte mettendo il broncio l'uomo.

Smettila di fare il bambino Rick.” continua Lanie. “Pensala così Kate, tu sei già una mamma, stare dietro a Castle è un lavoro a tempo pieno.” continua facendo sorridere la detective.

Rick incrocia le braccia continuando a tenere il broncio.

Grazie Lanie...” mormora la donna.

Sempre ragazza. Muovetevi a tornare che vogliamo tutti conoscere la nostra nuova nipotina...”

Certo. Ci vediamo domani, giovedì al più tardi.” mormora Kate sorridendo timidamente prima di riattaccare.

Accosta un secondo.” mormora Rick. Kate ubbidisce senza pensarci due volte. “Becks, stai veramente bene?” domanda l'uomo ben sapendo che la detective non sta affatto bene.

Vuoi la verità? No, sto male, maledettamente male, mia cugina, mia sorella anzi, è morta...” mormora la donna tristemente.

Lo so. Sarebbe stato stano il contrario Kate. Ora scendi, guiderò io, tu hai bisogno di pensare e di calmarti.” Kate annuisce e per la prima volta in quattro anni di Partnership segue alla lettera un consiglio di Castle.

Castle, secondo te posso farcela? Intendo con tutta questa cosa di Johanna...” mormora la donna.

Certo Kate. Ti ho visto con i bambini, ci sai fare. Hai un dono naturale, ti adorano già dopo pochi minuti.” Beckett rimane stupita dalla sua solita capacità di dire la cosa giusta al momento giusto.

Thanks Rick...”

Always.”

 

Buongiorno, lei deve essere la signorina Beckett...” mormora l'assistente sociale facendoli accomodare nel suo studio.

Detective...” la corregge Castle.

Certo mi scusi. E lei è il suo fidanzato?” domanda la donna.

No.” dice Kate. “Magari..” mormora allo stesso tempo Rick facendole roteare gli occhi.

Okay...” mormora la donna sorridendo divertita. Mi chiamo Janet Brown, mi occupo io del caso della piccola Shadows. Visto che lei è qui devo pensare che ha ricevuto la lettera dell'avvocato di sua cugina e che ha deciso di accettare la tutela di Johanna?” domanda con un dolce sorriso la donna.

Sì esatto...” mormora Kate. “Quando potrò vedere Jo?” domanda iniziando ad innervosirsi per la voglia di vedere la sua pseudo-nipotina.

Tra poco, prima dovrà firmare alcuni documenti e poi le porteremo la bambina e sarete libere di andare.

Come sta?” chiede ancora Beckett preoccupata.

Sta benissimo fisicamente, ma continua a piangere giorno e notte. Crediamo che si sia accorta della mancanza della madre. E' stato difficile farla mangiare e bere i primi giorni ma adesso sembra essersi calmata lievemente anche se continua a piangere ogni qual volta non sta dormendo....” mormora tristemente la donna.

Crede che questo possa avere conseguenze in futuro?” domanda preoccupato Rick.

Non glielo saprei dire. La bambina è troppo piccola per serbare un vero ricordo della cosa, ha solo sette mesi, ma a livello di inconscio potrebbe ricordare qualcosa dell'incidente e della madre.” mormora la signorina Brown. “Ora le devo fare questa domanda. E' sicura di aver meditato su ciò che comporterà il fatto di ottenere la tutela della bambina?”

Kate annuisce, nelle ore di volo ha capito benissimo cosa vuole dire per lei avere una bambina a cui badare, ha capito benissimo che ciò vuol dire sopratutto meno tempo per lavorare.

Certo, ci ho pensato e ho capito che ne vale la pena. Jessica era come una sorella per me e non solo glielo devo, ma lo voglio fare. Non permetterò che Jo finisca in un orfanotrofio.” spiega Kate. Rick le sorride orgoglioso.

Questa è la Kate Beckett di cui mi sono innamorato. Pensa osservandola.

Perfetto, allora procediamo alla firma dei documenti mentre io chiedo alla mia assistente di andare a prendere la piccola.” Beckett annuisce nuovamente. Il tocco di una mano sulla sua spalla la fa girare. E' spaventata, terribilmente spaventata da quello che sta per fare, ma vedendo Rick sicuro e orgoglioso di lei al suo fianco sente come una scarica di adrenalina invaderla. Ce l'avrebbe fatta, non sarebbe stato facile, ma ce l'avrebbe fatta per Jessica, ma sopratutto per Johanna.

TBC

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Eccomi qui con l'aggiornamento!
Non vi preoccupate, presto risponderò alle recensioni!

Capitolo 6

 

Ecco, questa era l'ultima. Ora se volete sedervi aspetteremo che Rosemarie torni con la piccola.”

Certo.” rispondono insieme Castle e Beckett.

Mi può spiegare bene come funzionerà questa cosa dell'affidamento?” domanda Kate.

Allora, dovrà superare un periodo iniziale di prova di tre mesi. In questo lasso di tempo un assistente sociale la verrà a trovare su base regolare con un preavviso minimo in modo da poter verificare le condizioni di vita della piccola. Una volta finiti questi primi tre mesi, se verrà giudicata idonea la tutela sarà ufficialmente approvata. Un assistente sociale verrà comunque almeno una volta l'anno a verificare le condizioni di vita della piccola, sa, meglio non rischiare.” spiega la donna sorridendo.

Kate annuisce semplicemente. I secondi passano in silenzio mentre i tre attendono l'arrivo di Rosemarie.

Il suono di un pianto disperato li fa voltare verso la porta esattamente pochi secondi prima che questa si apra rivelando l'assistente di Janet con Johanna in braccio.

Kate inizia a sentire le lacrime pungerle nuovamente gli occhi, davanti a lei c'è l'ultimo ricordo lasciatole da sua 'sorella'. Johanna era molto cresciuta dall'ultima volta che l'aveva vista un paio di mesi prima, adesso iniziava a vedere in lei qualcosa di Jessica, come gli occhi di un azzurro unico, ma anche di Matthew, come i capelli corvini. Kate si alza seguendo un istinto primordiale che la obbliga ad avvicinarsi alla bambina, la prende in braccio e inizia cullarla cercando di calmarla. La cosa non sembra funzionare bene.

Jo, su, non fare i capricci... Ti ricordi di me? Ci siamo viste un po' di tempo fa, sono la zia... Calmati piccola, andrà tutto bene...” inizia a sussurrarle dolcemente all'orecchio e la bambina inizia finalmente a quietarsi, il suo pianto si riduce a un lieve lamento fino a scomparire del tutto mentre la bambina scivola nel mondo dei sogni.

Accidenti detective, non sapevo ci sapessi fare con i bambini...” mormora Castle ammirando la scena. La sua Kate con una bambina in braccio, mai aveva visto qualcosa di più dolce, bello e in un certo senso sexy in vita sua.

Nemmeno io...”

Forse è per via della somiglianza con Jessica?” propone Rick. “O magari si ricorda veramente di te, della tua voce. Io non avrei mai scordato una voce del genere...” si lascia sfuggire l'uomo maledicendosi l'istante dopo averlo detto per paura della sua reazione.

Già, chi lo sa.” mormora invece la donna continuando a cullare la piccola Jo sotto lo sguardo attonito di tutti e tre i presenti.

Beh, detective Beckett, credo che dopo quello che ho appena visto dubito che la piccola posta stare meglio in qualsiasi altra famiglia. E' la prima volta da quando è qui che qualcuno riesce a calmarla. Di solito urlava finché non crollava addormentata e anche nel sonno si lamentava. La guardi, adesso sembra quasi.... serena.”

Kate guarda il viso della sua pseudo-nipotina e non può che sorridere.

E' bellissima non trovi?” chiede rivolta a Castle.

Esattamente come sua madre e la cugina. Le donne della tua famiglia sono uno schianto. Avrei voluto avere del tempo per conoscerle tutte.” mormora l'uomo avvicinandosi con uno sguardo reverenziale. Kate alza lo sguardo e nota che gli occhi di Rick sono puntati sulla sua bambina.

Possiamo andare?” domanda Beckett rivolta verso le due donne.

Certo. Buon ritorno a casa...” mormora Janet mentre Rosemarie passa a Castle un borsone con dentro alcune cose della piccola come vestiti, qualche pannolino, il biberon e quant'altro per affrontare i primi giorni. Rick precede Kate fuori dallo studio tenendogli aperte le porte.

Ti andrebbe di provare a prenderla in braccio? Dopotutto se tu il padre modello e poi io devo guidare...” domanda la donna una volta arrivati di fronte alla Ferrari.

Cosa? Io?”

No, stavo parlando con l'altro Richard Castle che mi ha accompagnato fino a San Francisco...” mormora la donna con tono ironico.

Ma se si sveglia?” domanda preoccupato.

Non dirmi che hai paura...” chiede sorridendo furba la donna. Lui scuote la testa gonfiando il petto.

Ti ricordo che io ho già passato questa fase... Ho una bellissimi figlia adolescente... purtroppo.”

Allora prendila. Non ti permetterò mai di guidare con lei a bordo.” dice Beckett passandogli con delicatezza la bambina. La piccola sembra destarsi e Castle attende preoccupato che inizia a strillare ma lei, dopo averlo guardato per un paio di secondi fa uno sbadiglione e si riaddormenta.

A quanto pare le piaci...”

Rick rimane in silenzio stupito dal piccolo miracolo che sta tenendo in mano. Aveva dimenticato come era bello stringere tra le braccia un neonato.

Allora Castle, entri in macchina o devo prendere Jo e andarmene lasciandoti qui come un pesce lesso?” domanda sorridendo divertita Kate.

Eh?” domanda confuso l'uomo guardandola. “Oh, sì, arrivo..” aggiunge entrando nella macchina. “Scusa, ero distratto.”

Non lo avevo notato Castle, ti giuro che non lo avevo notato.” risponde ironica Beckett prima di partire. “A che ora abbiamo l'aereo?”

 

I tre arrivarono all'aeroporto appena in tempo per sentire l'ultima chiamata per il check in del loro volo. Cercando di non svegliare la bambina si affrettano verso il gate. Una volta arrivati al banco mostrano i biglietti e riescono a salire. Mentre Castle sistema i piccoli bagagli a mano Kate riprende in braccio Jo che sta ancora placidamente dormendo.

Doveva proprio essere distrutta. Nemmeno la corsa e la confusione dell'aeroporto l'hanno svegliata.” mormora la donna sedendosi e carezzandole dolcemente una guancia prima di sistemarla nel piccolo seggiolino che hanno comprato per il viaggio in aereo. Per fortuna Castle conosceva le regole per il trasporto di bambini più piccoli di due anni, altrimenti lei avrebbe fatto una bella figuretta.

Alle otto e mezzo esatte l'aereo decolla riportandoli verso New York.

Sono passate appena due ore dall'inizio del viaggio quando un piccolo movimento nel sedile al suo fianco la fa svegliare. La bambina si è svegliata e la sta guardando con gli occhi pieni di lacrime già pronta per iniziare a gridare. Kate le stacca le cinture e la prende subito in braccio.

Ben svegliata piccola mia!” la bambina le sorride in risposta. “Ora la zia Kate ti porta a casina...” mormora cullandola leggermente. La piccola Johanna inizia a fare un discorsone e Kate sorride divertita annuendo e commentando i suoi versi con alcuni 'ma davvero?' o 'che cosa interessante' o ancora 'ma che brava'.

Castle si sveglia e girandosi a destra vede Kate parlare con la bambina e non riesce a non pensare che Kate, al contrario di quanto possa pensare, sarebbe un ottima madre.

E' veramente bellissima. E' una donna fantastica e io sono fortunato a poterle anche rimanere vicino.

Oh, ma cosa vedono i miei occhi? La detective Kate Beckett ha un cuore a quanto pare...” scherza l'uomo facendola arrossire.

Scherza pure Castle...” ribatte la donna facendogli la linguaccia.

E poi sarei io il bambino.. ma guardati, la linguaccia come i bambini delle elementari.” continua a stuzzicarla lui.

Castle, ti ricordo che sono una detective della sezione omicidi. Ho una pistola a casa mia, non farmi desiderare di usarla...” mormora seria la donna. Castle deglutisce e poi torna a guardarla in silenzio.

Jo, visto che sei sveglia ti va di conoscere per bene lo zio Rick?” domanda con una vocina buffa Beckett. La bambina le sorride e così Kate passa la bambina a Castle. “Johanna lui è Richard, Rick lei è Johanna.” li presenta.

Ma che bella principessina!” dice l'uomo facendole il solletico sul pancino. La risata argentina della bambina fa sorridere entrambi.

Ma che bella bambina!” mormora una ragazza di all'incirca vent'anni dalla fila di sedili adiacente alla loro. “Ha i suoi occhi signore e il suo viso... Avete proprio una bella bambina!” aggiunge facendoli arrossire.

Non è mia figlia...” mormora imbarazzato Rick.

Nemmeno mia. E' mia nipote.” chiarisce la donna imbarazzata a sua volta.

Ma davvero? Perché mi sembra proprio che abbia gli occhi dello stesso colore. Che strana coincidenza.” continua la ragazza sorridendo. “Beh, vi auguro al più presto di averne una tutta vostra allora.” conclude la ragazza facendoli arrossire ulteriormente.

Veramente...” inizia Castle ma viene fermato da Beckett.

Non occorre Castle.” lo rassicura con un sorriso. Kate inizia a lavorare con il seggiolino per slegarlo dal posto poi lo sposta nel suo sedile e lo rilega tutto in modo da potersi avvicinare a Castle e sua figlia.

E strano guardarla e pensare che adesso è come se fosse mia figlia...” mormora la donna con un lieve sorriso. “Avrei preferito continuare a farle da zia...”

Lo so Kate. Ma purtroppo è andata così, non ci puoi fare niente. Cerca solo di vedere il lato positivo di tutta questa storia, finché Johanna sarà qui tu avrai il più bel ricordo che potesse lasciarti.” le sussurra cullando la bambina che sembra volersi riaddormentare.

Già, spero solo di essere all'altezza...”

Lo sei Kate! Non dubitarne nemmeno per un istante, ma ti sei vista prima? Ti assicuro che non ho mai visto nessuno con un istinto materno come il tuo. E non hai nemmeno avuto i soliti nove mesi di tempo per abituarti all'idea.” le dice lui sorridendole. “In un solo giorno hai accettato l'idea di diventare come una madre per questa bambina, hai accettato di fare a patti con la tua vita per avere cura di lei e ti assicuro che non tutte le donne a questo mondo lo farebbero. Johanna non poteva essere più fortunata in queste circostanze.” la rassicura l'uomo.

A costo di sembrare ripetitiva, grazie Rick...” mormora la donna lasciando andare un'unica lacrima.

Always...” le risponde lui asciugandogliela con il pollice.

TBC


Bacione
Sara

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Ecco il nuovo Chappy Spero continuii a piacervi come i precedenti!
Buona lettura!!!



Capitolo 7

 

Kate...”

Lasciami dormire Rick...” mormora tra sogno e realtà la donna.

Ma sei sveglia o dormi?” domanda l'uomo.

Sai che odio che tu mi svegli a questo modo...” borbotta la donna allungando il braccio e appoggiandolo sul suo petto. “Dormi Rick...” comanda in un borbottio appena decifrabile.

Okay, ora sono sicuro che dormi ancora.” ridacchia Castle. “Vorrei rimanere così ancora molto, ma siamo arrivati e dobbiamo scendere.”

Kate apre finalmente gli occhi e si ritrova praticamente appoggiata a Castle. La donna si scosta

con la stessa con la velocità di un fulmine.

Che facevi!?” esclama guardandolo male.

Ma se sei tu che ti sei spalmata addosso a me mia cara detective...” gli fa notare l'uomo. Kate sta arrossendo così decide che slegare Johanna dal seggiolino al suo fianco è un ottima idea.

Dormivo Castle.” gli fa notare.

Appunto, sai come si dice, i sogni sono desideri...”

Smettila altrimenti farò in modo che il mio sogno ricorrente di spararti si avveri.” mormora la donna facendogli un sorriso maligno. Rick ridacchia ma smette di punzecchiarla. “Che ore sono?” chiede Kate prendendo in braccio la bambina.

Sono le due e mezzo.”

Accidenti, è veramente tardi e io non ho sistemato niente per lei...” mormora la donna sospirando.

Senti, se ti va potresti venire da me. Ho il lettino di Alexis ancora montata nella sua vecchia stanzetta e oltretutto ho la camera degli ospiti libera. Potresti venire da me per stanotte. Dopotutto hai tutto il necessario.” le dice alzando il piccolo bagaglio che la detective si era portata dietro per ogni necessità. Kate si morde lievemente il labbro pensierosa mentre prende la piccola tra le braccia.

Mm.. va bene.” si arrende alla fine.

Cavoli, devi essere veramente stanca se non provi nemmeno a replicare.” la provoca lui.

Chiudi il becco prima che cambi idea Castle.” lo riprende la donna roteando gli occhi. I tre scendono dall'aereo, Rick con i loro due zaini e il borsone con le cose di Johanna e Kate con la bambina stretta tra le sue braccia.

Una volta finiti i vari controlli, salgono sulla macchina che Castle aveva lasciato la mattina prima nel parcheggio e si dirigono verso il Loft.

 

Rick conduce Kate e la piccola alla fine del corridoio al secondo piano del suo loft.

Allora, questa è la stanza degli ospiti come sai.” le dice indicandole la stanza in cui la detective aveva già dormito dopo l'esplosione del suo appartamento. “Questa invece è la camera che usavo quando Al era più piccola.” aggiunge aprendo la porta alla fine del corridoio, situata tra la stanza degli ospiti e la camera di Castle. Kate entra nella stanza e accende la luce rimanendo lievemente stupita da quello che vede. “Non ho mai avuto il coraggio di smontare il lettino e togliere i suoi giochi. A volte quando non so più cosa scrivere mi aiuta venire qui e sedermi sulla poltrona su cui di solito cullavo Alexis le poche volte in cui mi svegliava di notte.” le spiega Rick.

E' la stanza che ogni bambina dagli zero ai tre anni desidererebbe.” commenta con un sorriso la detective continuando a guardarsi intorno.

Al centro della stanza c'era un lettino, sparsi un po' dappertutto ci sono peluche di tutte le dimensioni e di tutti i colori per non parlare dei mille e più giochi.

Per stanotte credo non ci siano problemi a farla dormire qui.” mormora Rick non volendo svegliare la bambina. “Questo non credo ti servirà, visto che le stanze sono adiacenti, ma non si sa mai.” continua passandole il baby monitor e prendendo Johanna in braccio. Beckett lo guarda mentre con molta delicatezza sistema la piccola nel lettino rimboccandole con tenerezza le coperte.

Devo ammetterlo Castle, sei un padre fantastico...” mormora Kate sorridendogli.

Già, lo so detective.” si vanta lui precedendola fuori dalla stanza. Beckett rotea gli occhi e dopo aver posato un piccolo bacio sulla fronte della sua piccolina lo segue fuori dalla stanza.

Bene, buonanotte Becks. Se hai qualsiasi problema non farti remore a svegliarmi, capito?”

Oh, andiamo Castle, non sono una ragazzina, saprò badare a Jo...” ribatte la donna orgogliosa.

Beh mia cara detective, ci sarà un motivo se normalmente i genitori sono due...” allo sguardo scettico della donna lui sorride beffardo. “Ne riparleremo tra un paio di giorni, quando tu ammetterai che non è così facile e che ti serve una mano. Fino ad allora Buonanotte Kate.” conclude l'uomo dandole un lieve bacio sulla guancia prima di entrare nella sua stanza.

Beckett rimane per un attimo confusa dal gesto dell'uomo ma poi sembra riprendersi, un lieve sorriso spunta sulle sue labbra mentre le sue guance si fanno rosse. Scuotendo la testa la detective entra nella camera di fronte a quella di Castle, si mette la maglietta e i pantaloncini che usa come pigiama e si sistema nel letto degli ospiti appoggiando sul comodino il baby monitor. Piano piano la stanchezza accumulata in quegli ultimi giorni inizia a farsi sentire e Kate, cullata dal rumore del respiro sereno di Johanna, si addormenta.

 

Kate si sveglia all'improvviso ansimante. Ha avuto il solito incubo, quello che ormai la perseguita da settimane, quello che non la lascia libera nemmeno il giorno, quello di cui ricorda ogni più piccolo dettaglio come se fosse un vero ricordo, qualcosa di realmente accaduto.

Sta parlando alla cerimonia di Roy, è tranquilla, triste certamente, sconfortata ma pur sempre tranquilla. Al suo fianco c'è Rick, le sta sorridendo poi vede il suo sguardo attirato da qualcosa.

Kate!” grida lui saltandole praticamente addosso.

Castle, ma che stai facendo!” urla lei arrabbiata togliendoselo di dosso. E' solo quando si guarda le mani, coperte dai guanti, che capisce cosa sta succedendo. I suoi guanti, una volta candidi adesso sono rosso sangue. Kate si gira verso l'uomo al suo fianco e nota subito il sangue che sta uscendo abbastanza copiosamente da un buco sulla sua schiena.

Rick!” inizia a chiamarlo, ma l'uomo sembra non riuscire a distinguere la sua voce. “Rick, stai con me ti prego!” continua a chiamarlo lei facendo pressione sul foro per fermare la fuori uscita del sangue. Attraverso le lacrime Kate vede comunque la scintilla negli occhi del suo partner spegnersi. “Andiamo Castle, non puoi lasciarmi così! Non per una stupida pallottola!” gli dice in tono concitato. Lui sembra sorriderle per un attimo poi i suoi respiri si fanno più affannosi finché, dopo un ultimo rantolo si accascia inerme sul prato.

Si sveglia sempre in questo punto, quando nel sogno e arriva la consapevolezza che Rick è morto.

Kate fa dei respiri profondi e riesce finalmente a calmarsi. Si sta per rimettere a letto quando avverte delle voci provenire dal baby monitor.

Per fortuna che non si è svegliata, sai, lei ha tanto bisogno di dormire Jo...” sta sussurrando Castle. Kate si alza e esce dalla sua stanza. La porta della cameretta in cui sta Johanna è aperta e lei riesce a vedere nitidamente Castle sulla poltrona che le da le spalle e che culla dolcemente la sua nipotina. Beckett rimane immobile a guardarli stupita da quanto quella scena la tocchi nel profondo.

Allora detective, ha ancora intenzione di continuare a fissarci?” domanda l'uomo all'improvviso risvegliandola e facendola arrossire.

Non vi stavo fissando.” ribatte orgogliosa Kate.

A me sembrava proprio che tu lo stessi facendo, potevo sentire il tuo sguardo su tutto il mio bellissimo corpo.” scherza lui rimettendo una Johanna ormai addormentata nel lettino.

Come mai sei qui?” domanda volendo cambiar discorso la detective.

Si era svegliata, non stava proprio piangendo, ma faceva dei versetti strani così ho voluto controllare. Aveva il pannolino sporco l'ho cambiata e poi l'ho cullata per farla riaddormentare.” le spiega l'uomo.

Io non ho sentito niente...” mormora Kate.

Sono più allenato di te. Non le ho dato il tempo di iniziare a piangere, è per questo che non te ne sei accorta.” le spiega sorridendole. “Ora vai a letto, sei distrutta e domani sarà una lunga giornata.” le ricorda l'uomo.

Già, acquisti da fare, persone da farle conoscere, cose da imparare... sembra una bella lista.” Rick le sorride dolcemente.

Non preoccuparti, se vuoi ti aiuto io.”

Mmh..Ci penserò. Notte Castle.” mormora la donna rientrando nella sua stanza.

A domani detective.” le risponde Rick rientrando a sua volta per provare a godersi quelle ultime di sonno che gli erano rimaste.


TBC!

Bacione
Sara

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Grazie a tutte quelle che leggono e recensiscono <3
Questo nuovo capitolo è dedicato alle mie sorelline :) Vi voglio bene ragazze XD
Non essere gelosa mamy, lascia lo spazio anche a loro <3


Capitolo 8

 

 

Sveglia dormigliona! Abbiamo una lunga giornata davanti!” esclama Castle facendo irruzione nella camera degli ospiti dove Beckett stava tranquillamente dormendo.

Vattene Castle!” gli urla tirandogli un cuscino che lui evita abilmente.

Mancato mia cara detective.” dice ridacchiando. Kate sta per ribattere quando un pianto improvviso la fa alzare di scatto dal letto e fiondare nella stanza accanto.

Rick la osserva prendere in braccio la piccola Johanna e cullarla con dolcezza sussurrandole parole dolci.

Molto bene Beckett. Vedo che il tu istinto materno sta sbucando fuori...” la prende un po' in giro lui. Beckett rotea gli occhi e poi confusa guarda la bambina che continua a piangere insistentemente. “Dai, secondo te cos'ha?” le domanda Castle avvicinandosi. Lei sembra impaurita.

Non lo so... come faccio a capire che vuole?!” esclama lei continuando a cullarla dolcemente. Castle reprime a stento una risata, non ci tiene ad essere ucciso dalla detective.

Beh, tanto per cominciare potresti vedere se ha bisogno di un cambio di pannolino.” propone l'uomo sorridendo gentile. Kate si immobilizza per un attimo e lo guarda stralunata. “Oh, andiamo, non dirmi che non hai mai cambiato un pannolino...” mormora Rick vedendo il suo sguardo. “Davvero? Ma... ma non hai mai fatto da baby-sitter?”

Sì, ma a bambini più grandi, e tanto tempo fa...” si difende la donna.

Lo scrittore scuote la tesa divertito e le prende di braccio la bambina, la posa sopra il fasciatoio che c'è in un angolo della stanza e inizia a sbottonarle il pigiamino con le paperelle che le avevano messo mentre si trovava con i servizi sociali.

Sì, credo che ha bisogno di essere cambiata.” mormora l'uomo continuando a sorridere. “Guardami attentamente mi raccomando.” Kate annuisce mentre Castle toglie del tutto la tutina alla piccola. “In questo caso conviene prima pulirla un po' con le salviettine e, a meno che non ti sia impossibile, dopo darle una sciacquata.” le spiega l'uomo dirigendosi in bagno dopo aver eseguito le sue stesse istruzioni. Kate lo segue a ruota stupita da quanto Castle ci sappia fare. Johanna ha smesso di piangere appena lui l'ha presa in braccio per cambiarla.

Assicurati che l'acqua si a temperatura corporea, altrimenti la bambina comincerà di nuovo a strillare.” le spiega l'uomo mostrandole come capirlo utilizzando il polso.

Dopo che Castle ha lavato la piccola i due tornano nella cameretta e completano l'opera con talco e pannolino nuovo. “Capito tutto?” domanda alla fine dell'operazione riabbottonando il pigiamino.

Credo di sì.” dice la donna sorridendo. Johanna nel mentre si è riaddormentata così lui dopo averle fatto una leggera carezza la rimette nella culla.

Bene. Adesso vai a lavarti e vestirti, fai veloce, rimango un po' io con la piccola.” mormora l'uomo.

Beckett non se lo fa ripetere due volte, si dirige nella camera degli ospiti, prende il suo zainetto, tira fuori uno dei cambi che si era portata per il breve viaggio e si dirige nel bagno per farsi una piccola e veloce doccia.

Dopo nemmeno quindici minuti Kate rientra nella stanza della bambina con i capelli ancora leggermente umidi.

Allora, cosa facciamo ora grande maestro?” lo prende in giro richiamando la sua attenzione.

Andiamo a fare un po' di shopping.”

E la lasciamo sola?” domanda spaventata Kate.

Certo che no. Ci sono Al e mia madre di sotto che le stanno già preparando il latte e non vedono l'ora di fare la sua conoscenza da sveglia del piccolo mostriciattolo.” mormora l'uomo. “Sai, quando sono rientrate stamani e hanno sentito il vagito di una bambina si sono spaventate...” le dice ridacchiando mentre scendono al piano di sotto.

Kate!” esclama Alexis appena la detective mette piede in salotto. Senza sapere bene come la donna si ritrova nell'abbraccio della giovane Castle. “Oh Kate, mi dispiace tantissimo per tua cugina...” mormora la ragazza con gli occhi lucidi. “Papà ci ha spiegato tutto prima di svegliarti e abbiamo visto anche Johanna. Ti somiglia molto lo sai? Se non fosse per gli occhi potrebbero prenderla per tua figlia.” aggiunge subito dopo sorridendo. Kate si sente presa talmente alla sprovvista che l'unica cosa che si ritrova in grado di fare è abbracciare a sua volta quella dolce ragazza in un muto ringraziamento.

Oh cara...” mormora Martha sbucando dall'ufficio di Castle e aggiungendosi all'abbraccio delle due.

Grazie...” mormora la detective sorridendo.

Madre, figlia. Io e la detective abbiamo degli acquisti da fare, ci lasciate andare per favore? Gli altri arriveranno subito dopo pranzo e non abbiamo molto tempo.”

Gli altri?” domanda Kate stupita.

Certo. Esposito e Lanie, Ryan e Jenny e tuo padre.”

E questo quando è stato deciso?” domanda confusa la donna.

Verso le nove, quando hanno iniziato a bombardarmi di telefonate perché non rispondevi al cellulare.” Beckett tira fuori il cellulare dalla tasca e lo guarda.

Oh... è morto.” spiega lei.

Lo immaginavo. Ora però andiamo. Sono già le dieci, e dobbiamo essere qui per almeno mezzogiorno e mezzo. Abbiamo solo sue ore e mezzo per comprare tutto ciò che potrebbe tornare utile alla piccola principessina.” insiste l'uomo aprendole la porta e facendo segno di uscire.

Solo due ore e mezza?” mormora Kate basita. “Tu sei pazzo Castle.” aggiunge roteando gli occhi ma precedendolo fuori dal loft.

Forse si, forse no. Chi lo sa...” mormora lui ridacchiando mentre la segue chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Martha e Alexis a ridere complici per la scena a cui avevano appena assistito.

Peggio di marito e moglie non trovi nonna?”

Già, quando vorranno capirlo che sono perfetti l'uno per l'altro?” domanda retorica Martha.

Vado a prendere la piccola. Voglio tenerla un po' in braccio.”

Fai pure. Tanto è l'ora della pappa...” conferma sorridendo la donna guardando la sua nipotina salire velocemente le scale.

 

Kate, rilassati. Mia madre e Al se la caveranno benissimo.” le dice l'uomo vedendola tesa.

Sono rilassata.” ribatte lei.

Certo, e io sono la regina Elisabetta. Stai uccidendo il volante della mia Ferrari.” le fa notare.

Beckett sospira e si arrende all'evidenza cercando di rilassare le mani.

Senti, mia madre mi ha tirato su e Alexis fa spesso la baby-sitter a bambini anche più piccoli.” la rassicura lui. “Se la caveranno alla perfezione.”

La detective annuisce solo lievemente più rilassata. Il resto del corto tragitto dal loft al centro commerciale lo passano in silenzio.

Cosa dobbiamo prendere esattamente?” domanda Kate una volta scesa dalla macchina.

Beh, vestiti, pigiamini, bavaglini, tutto quello che serve per farle il bagnetto e per cambiarla, il latte in polvere visto che tu non potrai provvedere naturalmente, poi un lettino per la tua casa e sopratutto giocattoli. Per il passeggino se vuoi ti do quello di Alexis, così non dovremo affrontare spese eccessive...” Kate è a bocca aperta per tutte le cose che le ha elencato l'uomo ma poi nota un piccolo particolare.

Noi dovremo?” domanda squadrandolo.

Cosa credi che farò pagare a te qualcosa? Sono lo Zio Castle.” dice quasi offeso. “Mai successo che faccia pagare ad una donzella delle cose per un'altra bella donzella.” aggiunge sorridendo dolcemente

Castle, Johanna è un mio compito, non tuo. Non voglio che tu spenda nemmeno un centesimo per noi. Me la caverò.”

Non scherziamo Becks. Pagherò io.”

Non devi farlo Castle.” ribatte lei.

Infatti non lo faccio perché devo, ma perché voglio.” le spiega sorridendole. “E adesso zitta e andiamo. Abbiamo perso fin troppo tempo.” continua riprendendo la strada verso l'entrata del centro commerciale. Beckett lo osserva camminare piacevolmente sorpresa dalla gentilezza di Rick. “Allora, vieni?” le domanda accorgendosi che lei è rimasta ferma immobile nel punto in cui l'aveva lasciata.

Kate si risveglia dalla piccola trance in cui era caduta e gli sorride dolcemente .

Sono fortunata ad avere una persona come Castle vicino. Pensa seguendolo all'interno del centro commerciale.


TBC

Recensioni? Ma anche sì....
Felicissima se mi dite che ne pensate XD
Bacioooooooo
Sara

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Aggiornamento rapido prima di Castle su Rai 2!!!!

Capitolo 9

 

Kate e Castle arrivarono nel loft di Rick verso venti all'una, posarono le migliaia di cose che avevano comprato in sala e si lasciarono scivolare sul divano.

Papà, Kate, siete solo dieci minuti in ritardo. Pensavamo peggio.” disse Alexis raggiungendoli con Johanna. La bambina sorrideva felice e faceva tanti versetti adorabili.

Dov'è tua nonna?” domanda Castle avvicinandosi alla figlia e rubandole la bambina di braccio dopo averle dato un bacetto.

E' andata a fare la spesa. Mancavano alcune cose per la festa.” spiega la ragazza.

Rick si siede nuovamente a fianco di Kate e la giovane Castle si siede al suo fianco.

Avete comprato tutto?” chiede Alexis curiosa.

Sì, tutto.” conferma Kate sorridendo. “Tuo padre ha detto che potevo prendere il tuo passeggino per la piccola, ti dispiace?”

Ma certo che no. A patto che tu prometta che mi farai venire a vedere Johanna tutte le volte che vorrò. E' una bambina così adorabile!” dice Alexis facendo il solletico alla piccola che si trova sempre tra le braccia di Rick.

Non c'è nemmeno da chiedere.” ribatte la donna sorridendo.

Johanna si guarda intorno curiosa e poi inizia a sbracciare sorridendo in direzione di Kate.

Credo che la principessina voglia la mamma.” mormora Castle praticamente gettandola tra le braccia di Kate.

Sii delicato Castle!” lo rimprovera lei prendendo la bambina e stringendola a se. La piccola continua a guardarla sorridente poi fa un enorme sbadiglio e si accoccola tra le sue braccia pronta ad addormentarsi.

Beh, sapevo che a volte potevi essere pesante detective, ma se basta stare tra le tue braccia per addormentarsi...” scherza lo scrittore guadagnandosi un giocoso pugno da sua figlia e una roteata d'occhi da Kate.

Davvero divertente Castle.” mormora la donna.

Ora ti sei alleata contro di me, figlia?” domanda stupito l'uomo fissando la sua prole negli occhi.

Quando fai lo scemo non è questione di alleanze, ma di giustizia. Kate non poteva picchiarti così ho rimediato io.” dice seria la giovane donna.

Tu stai troppo tempo con mia figlia. Ha imparato il tuo modo di roteare gli occhi, la tua occhiataccia e il tuo modo di parlare. E' come avere una piccola Beckett anche a casa che è pronta a redarguirmi o schernirmi.” brontola lo scrittore facendole sorridere. “Ma che le hai fatto, un corso? Il lavaggio del cervello?”

Nahh... Talento naturale.” ribatte Kate sorridendo.

Credo che sia la vicinanza a te che scatena questo lato nelle donne.” aggiunge Alexis.

Ma brave, prendiamo in giro il povero scrittore.” borbotta l'uomo. “Spero che anche lei non diventi come voi due.” aggiunge guardando Johanna.

Tesoro, sono tornata. Tuo padre è...” si annuncia Martha per poi interrompersi prima di completare la domanda notando i tre seduti sul divano circondati da borse. “Avete per caso svaligiato il negozio?” domanda poi abbassando il tono di voce per non svegliare la piccola.

Colpa sua.” mormora Kate indicando con un cenno Rick. “Si è anche rifiutato di farmi pagare.” aggiunge alzandosi dal divano. “Sentite, la vado a mettere nel lettino un po' così noi possiamo preparare le cose per la festa. Nel frattempo Rick, renditi utile e sposta tutte le borse nel tuo ufficio.” ordina la donna salendo le scale.

Strega!” le dice dietro Rick prima di sospirare e iniziare ad eseguire i suoi ordini perdendosi così lo sguardo complice che passa tra sua madre e sua figlia.

 

Johanna dorme sempre?” domanda Rick due ore dopo sparecchiando la tavola.

Sì, nemmeno un rumore.” conferma Kate indicando il baby monitor. “Ora zitto e finisci di sparecchiare. Tra poco arrivano gli altri.” aggiunge la donna.

Agli ordini mia signora.” borbotta l'uomo. “Sei peggio di una moglie sai?” aggiunge sorridendo.

Fortuna per te che non lo sono allora Castle.” ribatte lei scherzando.

Non ascoltare mio padre Kate. Lui non capisce nulla di donne. Sarebbe fortunato ad avere una donna come te per moglie.” mormora maliziosa Alexis togliendo la tovaglia e facendo praticamente affogare suo padre che stava bevendo un bicchiere d'acqua.

Al!” esclama l'uomo guardandola male.

Dei rumori arrivano dal baby monitor e Kate ringrazia la sua buona stella per averle dato la possibilità di sfuggire ad una potenziale discussione imbarazzante e dolorosa.

Johanna mi chiama. Finisci di sistemare.” dice la donna prima di scappare al piano di sopra.

Dovresti dirglielo.” mormora Alexis appena è sicura che Kate sia fuori portata d'orecchio.

Cosa?” chiede Castle facendo il finto tonto mentre sistema il centro tavola.

Non fare l'ignorante Richard.” lo riprende Martha sorseggiando il suo bicchiere di vino rosso.

No, veramente non so di cosa state parlando.” mente lo scrittore ripensando a quello che era successo poco tempo prima in quel maledetto cimitero.

I love you...I love you, Kate.”

Scuotendo la testa Rick ritorna al presente proprio mentre il campanello suona.

Devono essere loro. Vado ad aprire.” dice felice mentre dentro di se ringrazia la sua buona stella per averlo salvato da una conversazione potenzialmente imbarazzante e dolorosa.

Ciao Lanie!” esclama l'uomo aprendo la porta e abbracciando velocemente la donna.

Ciao anche a te writer boy.” commenta Lanie sorridendogli.

Yo Castle.” esclama Esposito entrando in casa dopo la sua ragazza.

Come va Javi? Vi siamo mancati ieri?” domanda sorridendo lo scrittore.

Nah... forse a Ryan.”

Qualcuno mi ha chiamato?” la voce del bell'irlandese lì fa girare nuovamente verso la porta da dove sbucano anche Ryan e Jenny seguiti da Jim.

Ehi fratello!” Castle saluta Ryan dandogli una leggera pacca sulle spalle.

Felice di rivederti Castle.” mormora timida Jenny.

Felice di rivederti pure io.” ricambia l'uomo abbracciando velocemente la ragazza.

Dov'è Kate?” domanda Jim entrando e chiudendo la porta alle spalle.

Di sopra con la bambina. Si è appena svegliata ora la chiamo.” dice l'uomo facendoli accomodare prima di salire al piano di sopra.

Kate! Sono arrivati.” esclama avvicinandosi alla stanza della bambina.

Eccoci. Ho praticamente finito.” mormora la detective. Rick si affaccia nella stanza e la vede chiudere il pannolino. “Aveva bisogno di un bel cambio la signorinella.” aggiunge senza girarsi consapevole che lo scrittore è proprio alle sue spalle. “Fatto.”

Proprio un ottimo lavoro detective.” si complimenta l'uomo osservando Johanna parlottare allegramente.

Imparo in fretta io.” si vanta la donna sorridendo. “Adesso andiamo, se non ho capito male sotto ci attendono ospiti.” Rick le sorride e la conduce la piano di sotto.

Appena i due mettono piede in salotto vengono subito assaliti da Lanie e Jenny.

Oh, ma è un amore!” esclama Jenny guardando Johanna ridacchiare felice per tutte quelle attenzioni.

O mio dio...” sussurra invece Lanie prima di spostare gli occhi su Kate con uno sguardo del tipo 'è uno scherzo?'

Cosa c'è Lanie.” domanda Kate.

Niente. Solo pensavo ad una cosa... prima però dammi la mia nipotina.” risponde evasiva la donna allungando le braccia per prendere la bambina. Sorridendo Kate passa la piccola alla sua migliore amica.

Ma che bella bambina che sei...” mormora Lanie con una dolcezza a lei estranea.

Mi sa che sei nei guai fratello.” dice Rick che intanto si è avvicinato insieme agli altri due uomini.

Che intendi?” domanda confuso Esposito.

Guardala fratello.” Javier fissa la sua donna e nota il luccichio nei suoi occhi ogni volta che la bambina sorride. “Buona fortuna.” aggiunge Ryan quando si accorge che Javier ha capito.

Oh, non credere che per te sia diverso fratello” aggiunge Esposito dopo alcuni secondi facendo un cenno verso Jenny.

Kate sentendo il teatrino tra i due scuote la testa e alza gli occhi al cielo.

Ehi papà” esclama poi andando ad abbracciare l'uomo.

Katie, sono così felice di vederti fuori da quelle quattro mura bianche...” mormora l'uomo abbracciandolo a sua volta

Anch'io.”

Signor Beckett...” lo saluta di nuovo Rick arrivando alle spalle di Kate.

Smettila di chiamarmi Signor Beckett. Mi fai sentire più vecchio di quello che sono. Jim sarà più che sufficiente.” ribatte l'uomo sorridendo. “Grazie per quello che hai fatto per mia figlia e la piccola Johanna.” aggiunge l''uomo.

L'ho fatto con piacere. Come mai potrei lasciare nei guai due donne del genere?” domanda retorico lui guadagnandosi uno schiaffetto giocoso sul petto da Kate.

Smettila Castle!” gli dice sorridendo.

Sa che sua figlia è un vero tiranno? Non è in casa sua ed esige comunque di dare ordini!” si lamenta giocosamente l'uomo.

Eh, questo la preso sicuramente dalla madre.” ribatte l'uomo sorridendo complice a Rick.

Non è vero! Non sono un tiranno.” si ribella Kate.

Oh si che lo sei.” controbatte Rick.

Papà, Kate per favore, non iniziate a dare spettacolo con i vostri battibecchi.” si intromette sorridendo Alexis. “Kate, papà a ragione, ti piace dare ordini ma non sei un tiranno e oltretutto se tu non ti comportassi a questo modo lui continuerebbe a fare il lavativo.”

Beh, però ho ragione...” mormora Rick facendo roteare gli occhi a Kate che si allontana disperata e raggiunge la sua pseudo-figlia. “Dai ammettilo!” aggiunge seguendola.

Ma fanno sempre così?” domanda Jim alla giovane Castle.

No... a volte sono peggio. E non stanno nemmeno insieme... ufficialmente.” aggiunge sorridendo.

Oh, è questioni di poco tempo ormai per quello bambina.” mormora Martha apparendo alle sue spalle.



TBC
 

 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Scusate il ritardo.. cercherò di essere più puntuale con gli aggiornamenti :)
Buona lettura!

Capitolo 10

 

La festa a casa Castle andò avanti ancora a lungo, perfino Johanna sembrava voler che non finisse in quanto decise che per quel pomeriggio non avrebbe dormito.

Tutti le giravano intorno prendendola in braccio, cullandola, facendole le smorfiette e tanti sorrisi, chi non vorrebbe rimanere sveglio ricevendo tutte queste attenzioni.

“Sai qual è la cosa positiva di questa storia?” domanda Rick a Kate mentre guardano la piccola nelle braccia del nonno.

“No, illuminami.” ribatte ironica la donna.

“Col fatto che è stata sveglia tutto il pomeriggio stanotte dormirà che è una meraviglia.” spiega l'uomo.

“Meglio per me.” risponde la donna sorridendo.

“Anche per me.”

“In che senso?” domanda confusa Kate.

“Nel... nel senso che dormiremo meglio no?”

“Castle, io stasera torno a casa mia. Infondo il lettino l'hai fatto mandare da me e hai pagato pure perché lo montassero. Non c'è motivo per cui io rimanga qui.” mormora Kate facendo un sorriso timida.

“Già... non c'è motivo.” conferma Rick lievemente rattristato ma con il solito sorriso alla Castle sul viso.

“Castle, mi fai vedere cosa avete comprato per la mia piccolina?” domanda Lanie tirandolo per il braccio e saltellando come una bambina di due anni.

“Certo zietta con i fiocchi.” la prende in giro l'uomo portandola nel suo ufficio. Kate li guarda allontanarsi sorridendo dolcemente. Johanna è tra le braccia di un estasiato Ryan che sta vicino alla sua futura sposa, al loro fianco Esposito e Jim li guardano sorridenti mentre Martha e Alexis stanno raggiungendo Rick e Lanie.

Kate ripensa allo sguardo che Rick aveva poco prima, quello sguardo da uomo distrutto che cerca di nasconderlo. Sa di avergli fatto male, di averlo ferito dicendogli che non voleva rimanere con lui per un'altra notte, sapeva benissimo che dietro quell'offerta non c'erano secondi fini, era solo l'offerta di un amico che vuole dare una mano, il problema è che il fatto di guardare Johanna insieme a lui iniziava a piacerle troppo e questo per lei non andava bene.

Johanna è una sua responsabilità, non di Castle, non poteva scaricargliela addosso, non sarebbe stato giusto nei suoi confronti e oltretutto doveva ancora capire come affrontare quelle parole che le rimbombavano nella testa ogni volta che lui la fissava o le sorrideva, doveva capire cosa si nascondeva dietro alla stretta che le prendeva lo stomaco ogni volta che si perdeva in quelle due pozze azzurre che sono i suoi occhi. Kate si diresse verso la cucina, quei pensieri le avevano risvegliato la voglia improvvisa di bere qualcosa di forte.

Trovò una bottiglia di scotch e se ne versò due dita in un bicchiere, non sarebbe bastato nemmeno per renderla allegra ma l'avrebbe aiutata a sciogliere la tensione accumulata in quei giorni.

Nel giro di una settimana era stata dimessa dall'ospedale dopo una ferita quasi mortale da arma da fuoco, aveva lasciato il suo ragazzo perché aveva capito di non amarlo, aveva perso sua cugina, l'unica altra parente rimastele oltre a suo padre e si era ritrovata madre senza i consueti nove mesi di preavviso.

Finito lo scotch pulì il bicchiere e tornò dagli ospiti, la bambina iniziava ad essere stanca e lei notò quella che aveva ormai capito essere la sua faccia da pianto. Con gentilezza la tolse dalle braccia di Ryan e iniziò a cullarla facendola subito sprofondare in un sonno profondo.

“Scusa Kevin, ma stava per piangere... è stata una lunga giornata per lei, aveva molto sonno.” sussurra con un sorriso dolce Kate interrompendo le sicure proteste che il neo zio stava per formulare.

“Tesoro, io è ora che torni a casa...” mormora suo padre totalmente rapito dallo spettacolo della sua piccola Kate con una bambina in braccio.

“Oh, non preoccuparti papà, capisco.” risponde sorridente Beckett.

“ Beh, anche noi dovremo andare, Jenny ha promesso ai suoi genitori che gli avremmo invitati a cena e così dobbiamo andare a cucinare.” si scusa a sua volta Ryan. Lei risponde con un sorriso sincero. “Quando tornerai al distretto?” domanda prima di arrivare alla porta.

“Non so, credo che riprenderò dopo domani. Voglio prima sistemare un po' di cose a casa mia e inoltre devo trovare un posto in cui lasciare la piccola mentre lavoro, almeno la mattina. Papà si è offerto di aiutarmi qualche pomeriggio.” risponde sincera.

“Okay, allora a dopodomani.” la saluta Ryan uscendo con la sua fidanzata e con Jim Beckett.

Kate sale al piano di sopra decidendo che la bambina sarebbe stata più tranquilla nel lettino piuttosto che tra le sue braccia. Oltretutto doveva anche riorganizzare il ritorno a casa con i mille e più acquisti che avevano fatto lei e Castle la mattina.

Quando tornò al piano di sotto trovò gli unici due ospiti rimasti a chiacchierare amichevolmente con Rick e Alexis.

“Eccoti, pensavamo che fossi scappata con Jo...” mormora Lanie sorridendomi.

“E' crollata e ho pensato che intanto che noi trasferivamo i vari acquisti in macchina avrebbe riposato meglio di sopra.” spiego alzando le spalle.

“Quindi non rimani a dormire anche stanotte Kate?” domanda Alexis triste.

“No...” risponde sorridendole gentile Beckett. “Voglio e devo tornare a casa.” spiega con altrettanta gentilezza.

“Domani posso venire a trovarvi?” chiede con un sorriso sfavillante la giovane Castle. “Ti prego, ti prego, ti preeeeego...” guardandola Kate non poté trattenersi dal ridacchiare.

“Adesso ho la conferma che è tua figlia, fratello...” l'anticipa Esposito ridacchiando a sua volta.

“Siete così simili quando fate quella faccia a cucciolo bastonato.” contribuisce Lanie riuscendo a trattenersi a stento dal ridere in faccia a Rick.

“Per fortuna che almeno lei non è petulante come il padre.” aggiunge Beckett sorridendo. “E comunque certo che puoi venire. La porta di casa mia non sarà mai chiusa per te.”

“Mi sento offeso. Tieni più a mia figlia che a me? Per lei la porta è aperta e io come metto piede in casa tua ricevo minacce di morte e avvertimenti sul fatto che dormi armata!” brontola l'uomo fingendosi offeso. Kate e Alexis roteano nello stesso istante gli occhi. “Avete visto! La sta plagiando, alla fine mi ritroverò con una Beckett in miniatura che gironzola per casa mia!” aggiunge facendo scoppiare tutti a ridere.

“Bene, e dopo questa noi vi lasciamo. Mi raccomando non litigate troppo voi due e cercate di non fare casini...” li redarguisce Lanie trascinando praticamente Esposito fuori dal loft dello scrittore.

“Ci affidiamo a te Al, mi raccomando!” aggiunge Javier rivolto alla giovane Castle.

“Non preoccuparti zietto...” lo prende un po' in giro Beckett. “Ce la caviamo anche da soli. E a proposito, ci sono delle scartoffie burocratiche da sistemare sulla mia scrivania. Che ne dici di iniziarle fintanto che non tornerò?” aggiunge maligna lanciando un'occhiataccia al suo sottoposto.

Esposito guarda Lanie implorante.

“E no, te la sei cercata e ne paghi le conseguenze.” ribatte la donna uscendo dall'appartamento. Sospirando sconfitto Esposito la segue chiudendo la porta dietro di se.

“Becks, tu tieni d'occhio Jo mentre io carico la macchina. Ci vorranno cinque minuti poi vi accompagnerò al tuo appartamento.”

“Grazie.”

“Per così poco...”

“Alexis, tu vieni con me e Jo?” chiedo la detective.

“Certo che sì, il lavoro di fatica lo lascio a mio padre, infondo ha bisogno di rimettersi in forma. I suoi addominali stanno piano piano scomparendo.” scherza la ragazza guardando poi con un sorriso suo padre lanciarsi verso lo specchio all'entrata e alzarsi la camicia per controllare di persona.

Kate sorride all'inizio ma quando capisce le intenzioni dello scrittore prova a distogliere lo sguardo ma è come se una forza estranea al suo controllo le impedisse di voltarsi. Il suo sguardo rimane fisso sulla pancia di Castle e l'unico pensiero sensato che riuscì a formulare fu che infondo Alexis si sbagliava, e che Castle, per essere un pigro scansafatiche aveva degli addominali invidiabili. Distratta dalla visione dello scrittore la donna non notò il sorrisino furbo che nacque sul viso della giovane Castle.

“Ma che dici figlia!” ribatte Castle continuando ad osservarsi. “I miei addominali sono in ottima forma.” conclude lasciando ricadere la camicia e girandosi beccando la detective con gli occhi ancora puntati verso quelli che fino Alexis poco fa erano i suoi addominali. Rick si lascia andare in un sorrisetto malizioso per aver beccato la detective con le mani nella marmellata. “Visto qualcosa di interessante Beckett?” domanda facendo il finto ingenuo. “Mi sembri molto... sovrappensiero.” aggiunge sornione.

“Io... solo pensavo... che un po' di esercizio non ti ucciderà.” recupera la donna appena in tempo scappando al piano di sopra prima che Rick noti il rossore sulle sue guance.

Sospirando teatralmente l'uomo si dirige verso il suo studio pronto a prendere sul serio il suo compito di facchino. Cosa non farebbe per le sue donne.



P.S. Messaggio promozionale a nome di CUTULETTA
"Carissime lettrici e scrittrici siamo alla ricerca di nuovi adepti per il gruppo "Castle made of efp writers" di facebook. Particolarmente gradite persone che vivono in ABRUZZO dove una fiera militante di noi non aspetta altro che organizzare raduni regionali. Accorrete!!!!"

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Scusate se non ho postato ne nulla ultimamente, ma sono stata messa in punizione da mia madre... -.- Sì lo sò, ho 18 anni, ma che ci posso fare, se non faccio come dice mi caccia di casa... XD
Cmq ecco il nuovo capitolo..


Buona lettura!

Capitolo 11

 

Facchino sia all'andata che al ritorno. E nel tuo palazzo non c'è nemmeno l'ascensore, mi sono fatto i quattro piani a piedi!” sbuffa l'uomo lasciandosi cadere sul divano di Kate.

Oh, andiamo, non pesano poi così tanto e oltretutto ti ho pure aiutato. Ho portato io la borsa della bambina.” ribatte Kate sorridendo.

Certo, quella era il bagaglio più leggero!” le fa notare lui. “Adesso esigo che tu mi inviti a cena qui.” aggiunge con faccia seria.

Sogna.”

Non sogno, esigo io. Altrimenti riporto in macchina tutto e te le faccio portare su a te!”

Oh, andiamo Castle, non fare il bambino.” lo prende in giro lei. “Se ci tieni tanto puoi rimanere a cena, a patto che tu aiuti a cucinare...”

Va bene.” risponde lui subito sorridendo felice.

E che tu vada a fare la spesa. Non ho niente in frigo.” aggiunge la donna fregandolo. “Ricordati che hai accettato.” Kate inizia a scrivere un bigliettino con tutte le cose necessarie per quella sera e i successivi giorni.

Cosa?! Non vale così detective!” Castle rimette il broncio.

Sei tu che non mi hai fatto finire. Vai!” esclama la donna indicandogli la porta e passandogli il biglietto. Mugugnando l'uomo esce dall'appartamento.

Kate sorride divertita dalla scena, si dirige verso la camera degli ospiti, ora camera di Jo e inizia a mettere a posto le cose che le hanno comprato. La bambina dorme beata nel lettino, non si è mai svegliata da quando sono partiti da casa di Rick.

Una volta finito di mettere in ordine Kate si siede vicino al lettino della piccola e inizia ad osservarla.

Jo, è ora della pappa, sveglia...” mormora Kate prendendola in braccio dopo alcuni minuti. Ormai erano le otto passate e per lei era ora di cena. Jo fa un po' di bizze per essere svegliata dal suo riposino ma quando vede Kate sembra subito calmarsi. La donna gli sorride e ritorna in cucina, mette la piccola sul seggiolone e, mentre inizia a prepararle il latte, le da uno dei tanti giochini che le hanno comprato.

Dopo pochi minuti la cena di Jo è pronta, Kate prova la temperatura sul polso e trovandola perfetta prende la piccola in braccio e si dirige in salotto per stare più comoda sul divano.

La piccola sorride felice quando vede il biberon.

Avevi fame, vero Johanna?” mormora Beckett sorridendole in rimando.

Castle torna proprio in quel momento, battendo così il suo personale record per la spesa più veloce, e le trova accoccolate sul divano.

Siete bellissime.” si lascia scappare venerandole con lo sguardo.

Beckett si accorge della presenza dell'uomo e arrossisce per quello che le ha detto.

Scusami, è solo che non mi sono riuscito a trattenere. Non vedevo una scena simile da beh... mai.” spiega l'uomo. “Meredith non ha mai fatto così per Al.. anche quando l'allattava sembrava insofferente o comunque distratta. Tu invece eri talmente concentrata su di lei che non ti sei accorta nemmeno della porta.” conclude sorridendole.

Beh... grazie...” mormora la donna alzando lo sguardo solo dopo essersi assicurata di aver mandato via tutto il rossore.

Sarebbe stato ancora più bello se tu la stessi allettando al seno, ma non mi lamenterò troppo.” aggiunge sorridendo malizioso e ricevendo una cuscinata in piena faccia.

Porco.”

Stavo scherzando, giuro!”

Sarà meglio per te, altrimenti la prossima volta è una pallottola.” sibila la donna non riuscendo però a nascondere un lieve rossore per i pensieri tutt'altro che casti che le sono venuti in mente sugli addominali che aveva visto nemmeno due ore prima, su Castle che la vede nuda e su lei e lui in un letto.

Scusa, mi è scappata... ero diventato troppo serio.” le dice avvicinandosi con uno dei suoi sorrisi più belli che subito fa sciogliere Kate.

Va bene, diciamo che ti credo.” lo perdona lei.

Grazie...” mormora lui sorridendole. “Posso farlo io?” domanda poi indicando Jo e il biberon.

Certo. Io intanto sistemo la spesa e inizio a cucinare. Quando hai finito cerca di farla addormentare, mettila nella culla e raggiungimi.” gli spiega passandogli prima la bambina e poi il biberon ancora pieno per un terzo.

Non sarebbe meglio il lettino?” chiede lui.

No, voglio tenerla vicina mentre cuciniamo, lasciala in salotto.”

Benissimo.”

Kate si dirige in cucina e inizia a sistemare la spesa pensando a cosa fare per cena.

Quando Rick la raggiunge dieci minuti dopo la trova indaffarata a preparare una teglia di lasagne.

Wow, non sapevo che sapessi cucinare piatti italiani.” dice sorpreso l'uomo.

Te l'ho già detto, mia madre mi ha insegnato a cucinare. Adesso dammi una mano, taglia la pasta così dopo la cuociamo e poi la disponiamo insieme alla besciamella e il sugo.” spiga Kate sorridendo. Lui obbedisce e in meno di mezz'ora hanno finito il loro lavoro.

Siamo stati veloci.” mormora l'uomo infornando la teglia. “Anche se comunque sono le nove e mezzo e prima delle dieci non mangeremo comunque.”

Ci sono cose per cui vale la pena aspettare no, Castle?”

Sì, per alcune più di altre.” conferma l'uomo fissandola intensamente e facendole capire che lui sta parlando di lei. Beckett arrossisce ma non replica, non ancora, ha bisogno di pensare da sola per un po' prima di fare qualsiasi cosa.

Vero. Adesso che ne dici se vai a sciacquarti la faccia visto che hai delle carinissime ditate di farina su tutto il volto?” lo prende in giro lei.

Davvero?” chiede lui tirando fuori il cellulare per vedere e se è vero e così non accorgendosi che la detective ha infilato la mano nel sacchetto della farina.

No.” ammette la donna. “Ma ora sì.” aggiunge buttandogli un po' di farina addosso.”

Strega...” borbotta lui tossicchiando. “Non inizio una guerra solo perché sono sicuro che poi faresti pulire me.” borbotta lui avvicinandosi a lei e scuotendo i la farina che aveva nei capelli su di lei sporcandola leggermente. “Mi accontento di fare questo e di togliere il pacco di farina per sicurezza.” borbotta lui guardandola.

La cosa che più mi stupisce è che tu non voglia farmela pagare Castle.”

Chi ha detto questo? Ho detto niente guerra con la farina, non che non ti avrei punito.” mormora lui afferrandola e alzandola di peso all'improvviso.

Cosa?... “ esclama lei sorpresa mentre Castle ridacchiando si dirige in bagno. “Castle fammi scendere!” esclama lei iniziando a capire cos'ha in mente lo scrittore. “Non provarci Castle, ho una pistola, ricordi!”

Sì, vero, ma non addosso in questo momento.” dice lui. Kate inizia a muoversi per scappare dalla sua presa ma Rick la stringe con più forza e con una mano la prende per i polsi e le blocca le braccia.

Una volta entrato nel bagno apre la doccia mentre Kate ancora prova a ribellarsi.

Non farlo Castle...” mormora lei.

Te l'ho detto che te l'avrei fatta pagare e ringraziami che sono gentile, è solo un po' d'acqua.” le dice lui prima di spingerla sotto la doccia completamente vestita.

Castle!” esclama lei cercando di sfuggire al getto freddo ma lui la blocca per le braccia e la tiene sotto. “Lasciami uscire Castle....” dice lei iniziando a divertirsi. Le sembra di essere tornata bambina quando con i suoi amichetti faceva i gavettoni e gli agguati.

Solo se dici la parolina magica...” la prende in giro lui.

Per favore?”

No no...”

Ti prego?” chiede lei non riuscendo a nascondere un sorriso

Ancora non ci siamo, ti do un indizio, inizia per erre.” le spiega lui felice che lei non sia realmente arrabbiata con lui.

Mi lasci per favore Rick?” dice lei sottolineando il suo nome. Lui annuisce e bagnandosi più di quanto non sia già chiude l'acqua. “Sei un bambino.” dice lei uscendo dalla doccia e prendendo l'accappatoio.

Oh, andiamo lo so che ti sei divertita.”

Sei ancora vivo no?... mi sembra un ringraziamento anche troppo caritatevole, non farmi cambiare idea Castle.” lo prende in giro lei infilandosi l'accappatoio e lanciandoli un asciugamano. “Usa questo, sei un po' bagnato anche tu.”

Grazie.” risponde lui asciugandosi i capelli e togliendosi la camicia rimanendo in canottiera e lasciando basita Kate.

Che c'è? Ho le maniche e il davanti zuppi, la metto ad asciugare un poco...” spiega lui divertendosi un mondo a vederla arrossire.

C-certo. Non c'è problema.” mormora Kate cercando di non fissare le sue braccia e il suo petto.

'Quella canottiera non è che sia molto d'aiuto visto che è bagnata e bianca!' pensa dentro di se la donna cercando di spostare lo sguardo dai suoi addominali che si intravedono perfettamente attraverso il tessuto leggermente bagnato.

Rick la guarda divertito scappare al piano di sopra con la scusa che si deve cambiare io vestiti bagnati.

'Credo proprio che sarà una serata interessante.” pensa lo scrittore passandosi un ultima volta l'asciugamano tra i capelli prima di gettarlo nel cesto dei panni sporchi.

TBC


 


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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Scusate ragazze, ma la scuola mi sta sballando tutto e il fatto che mi abbiano riempito di compiti e interrogazioni non aiuta di certo.. Cercherò di provare ad essere più regolare con i post, ma non posso promettere nulla :(

Ringrazio tutte coloro che mi hanno lasciato delle bellissime Recensioni, in particolare Marty che ha recensito tutta la storia nel giro di due giornate... Felice che ti sia piaciuta tanto!

Ed ora, senza altri indugi ecco il chappy!


Capitolo 12

 

Quando Kate tornò al piano di sotto completamente vestita e sicura di saper gestire la situazione si ritrovò davanti una scena a dir poco bellissima e non per il fatto che Rick era praticamente mezzo nudo in casa sua, no, quello non c'entrava niente o quanto meno non in quel momento.

Johanna doveva essersi risvegliata durante la sua non troppo breve assenza e Castle la sta cullando tra le sue braccia sussurrando una dolce ninna nanna, in quel momento Kate capì l'emozione che Rick aveva provato ritornando dal supermercato. Quella che ha davanti agli occhi è la più bella immagine del mondo, la sua piccola con l'uomo che la ama.

'Già, lui mi ama...' pensa la donna prendendosi ancora un attimo per osservare la scena. Scuotendo la testa scende gli ultimi scalini e respinge quest'ultimo pensiero dentro ad un cassetto nella sua mente. Non può pensarci adesso, non dopo tutti gli eventi di quegli ultimi giorni, non con lui in mezzo al suo salotto mezzo nudo con in braccio Jo.

Si era risvegliata.” spiega l'uomo smettendo di cantare. “Non preoccuparti ho tolto le lasagne dal forno e ho già preparato tutto.” aggiunge quando lei lo guarda con una leggera vena di preoccupazione. Kate sorride timida e togliendo Johanna dalle braccia dell'uomo la porta di sopra nella nuova cameretta quando torna al piano di sotto Castle con tanto di guanto da forno sta mettendo la teglia delle lasagne in tavola.

I due si siedono e iniziano a mangiare in silenzio.

Grazie.” dice lei dopo alcuni minuti.

Per cosa? Per la cena? Ma se hai fatto tutto tu.” ribatte lui sorridente.

Per tutto, per essermi rimasto vicino, per avermi aiutato con Jo, per averle fatto tutti questi regali. Non so se potrò mai ringraziarti abbastanza.”

Non devi Kate, casomai è il contrario, sono io che dovrei ringraziare te. Adesso mangia, domani per te sarà una giornata impegnativa e dovrai essere in forma.”

Tu andrai al distretto?” chiede la donna riniziando a mangiare.

Sì, la Bels ha detto che se voglio rimanere devo essere d'aiuto sia che tu ci sia o no. In poche parole farò il tuo stesso lavoro senza paga e con meno vacanze visto che io non ho gli arretrati da recuperare e per ora nemmeno la scusa della paternità.” dice lasciando un sacco di sottintesi nell'ultima parte.

Beh, puoi sempre fingerti malato...” insinua la donna sorridendo per cambiare discorso.

Giusto ma poi chi ti darebbe noia al distretto? Meglio per te se non mi ammalo mai.” il silenzio cala di nuovo tra di loro mentre finiscono di mangiare

Come hai fatto a crescerla da solo?” chiede all'improvviso Kate posando la forchetta. Un sorriso lievemente nostalgico ma comunque felice spunta sul viso dell'uomo.

Non ti nascondo che è stato molto difficile. Ero agli inizi della mia carriera, avevo un mucchio di consegne da rispettare, a stento riuscivo a pagare l'affitto. Pur di passare del tempo con la mia bambina certe volte mi mettevo a lavorare di notte, magari vicino alla sua culla. La guardavo dormire e l'ispirazione non tardava mai ad arrivare. C'erano certe volte che scrivevo tutta la notte e poi mi addormentavo vicino a lei.” lo sguardo dell'uomo è puntato su Beckett ma è come se non la stesse guardando veramente. “Pensa che una volta sono arrivato a non dormire per più di trenta ore solo perché avevo una consegna da rispettare ma non volevo perdermi il primo giorno di scuola della mia bambina.” dice sorridendo Rick.

Me lo aspettavo...” ammette Kate iniziando a togliere i piatti visto che entrambi avevano finito di mangiare.

Castle guarda l'ora, tra cena, scherzi e chiacchiere sono già le undici e mezzo

Devo andare a casa Kate, domani mi devo svegliare presto, la Bels ha detto che mi vuole al distretto alle otto in punto.” borbotta l'uomo.

Certo, capisco, non preoccuparti Castle.” dice lei sorridendo dolcemente. Rick le si avvicina.

Grazie per la serata. Saluta Jo per me domani e non esitare a chiamarmi se hai bisogno di qualcosa okay?” la donna annuisce ma Castle sa che non lo farà per via del suo orgoglio e della sua voglia di essere indipendente.

Ci vediamo Castle.”

A presto detective.” sussurra l'uomo prima di avvicinarsi ulteriormente e darle un leggerissimo bacio sulla guancia. Kate lo guarda sorridendo lievemente mentre si allontana e solo quando la porta si chiude dietro di lui si permette di toccare il punto in cui le sue labbra l'hanno sfiorata. La dolcezza di quel gesto l'ha colta impreparata, il suo cuore batte velocemente, le manca il respiro e le sue guance si stanno tingendo di un bel rosso porpora.

'Da quando Castle riesce a sconvolgermi con un gesto così innocente come un bacio sulla guancia?' si chiede la detective iniziando a salire al piano di sopra per prepararsi per la notte. I ricordi dei tre anni passati insieme con lui al distretto le scorrono nella mente mostrandole tanti piccoli momenti simili. 'Chi voglio ingannare? E' da sempre! Perfino la prima volta che ci siamo visti non ci ho capito più niente quando mi ha baciato sulla guancia! E' riuscito pure a rubarmi delle prove da sotto il naso!' si dice la donna ripensando con un sorriso alla prima volta in cui aveva dovuto arrestarlo.

Continuando a rivivere i suoi ricordi Beckett si dirige nella cameretta di Jo e le da la buonanotte con un piccolo bacio sulla fronte.

La sua vita sarebbe cambiata d'ora in poi, ma guardando quel piccolo angioletto dormire, Kate non poté non pensare che avrebbe accettato volentieri tutti i cambiamenti per lei.

 

Beckett si sveglia alle otto il mattino dopo quando sente Johanna fare dei versetti dalla stanza accanto. Alzandosi dal letto si dirige nella cameretta della piccola sorpresa che Jo non l'abbia svegliata nel bel mezzo della notte.

Ciao piccola...” mormora prendendola in braccio. “Vedo che sei sveglia già adesso...” aggiunge lasciandole un piccolo bacietto sulla fronte. “Oggi abbiamo tante cose da fare, posti da visitare e accordi da prendere. Dici che ce la faremo?” la bambina fa alcuni buffi versetti e con le sue piccole manine cerca di afferrare una ciocca di capelli di Kate. “Lo prendo per un sì.” dice Backett sorridendole e iniziando ad avviarsi giù con la bambina stretta a se. Dopo una veloce colazione per entrambe Kate si veste e cambia la piccola poi munita di tutto l'occorrente per una giornata fuori prende la macchina e si dirige verso uno dei tre asili nido che ci sono nei dintorni del suo appartamento.

Kate decide di iniziare con il più vicino, ma una volta arrivata capisce già che non è il posto dove vorrebbe lasciare Jo, non che non fosse un posto carino, ma sembra una piccola prigione, non aveva nemmeno un piccolo giardino dove poter far giocare i bambini, così senza nemmeno scendere si dirige verso la sua seconda possibilità, ma lungo la strada si accorge che non è strategicamente ben posizionato. Portare Jo la mattina in quel posto le avrebbe fatto impiegare venti minuti in più per andare a lavoro in quanto si trovava in una direzione diametralmente opposta al distretto.

Okay, questa è l'ultima possibilità Jo, questo è il nido dove Zio Rick lasciava Alexis quando doveva allontanarsi per qualche ora, dice che è un bel posto e ha un prezzo onesto. Speriamo bene...” mormora Kate entrando nel piccolo palazzo.

Buongiorno.” la saluta una ragazza sulla ventina che sta all'ingresso.

Salve, mi chiamo Kate Beckett e volevo...” inizia Kate prima che la ragazza le si avvicini e la interrompa.

Oh, signorina Beckett, il signor Castle ci ha avvertito che sarebbe passata in mattinata a trovarci e ci ha chiesto di farle fare un giro dell'asilo...” le spiega la biondina sorridendo cordialmente. Kate rotea gli occhi ma è sorpresa da quella piccola premura da parte di Rick.

Visto lo zio, pensa sempre a noi...” sussurra a Jo che sorride divertita dall'espressione della detective.

Mi segua prego.” sussurra la ragazza.

Il nido non era grandissimo, anzi l'intero posto era composto solo da tre stanze più la hall e un piccolo giardino interno, ma sembrava un luogo perfetto. Oltre alla biondina dell'ingresso c'erano altre due ragazza, una sulla trentina che guardava i bambini più piccoli e una che doveva avere all'incirca l'età della biondina dell'ingresso che invece si occupava di quelli leggermente più grandicelli.

Sembra un bel posto.” ammette Kate alla fine del giro.

Con noi la piccola sarà al sicuro, glielo assicuro.” dice la donna.

Quanto costerebbe?” chiede schietta Kate.

Dipende dal tempo che lascerebbe la bambina con noi.”

Non so con esattezza, io sono un detective della omicidi e quindi non ho orari precisi, mio padre è disposto a tenerla con se ogni tanto i pomeriggi e qualche mattina ma credo che almeno cinque giorni a settimana fino all'ora di pranzo la bambina dovrà rimanere qui.”

Quindi lei è Nikki Heat!” esclama la biondina stupita. “mi sembrava di averla già vista da qualche parte.”

Beh, non esattamente...” cerca di dire Kate ma la biondina la prende per mano e la trascina nella prima stanza dove i più piccoli stanno facendo un riposino. Facendo un piccolo cenno alla donna sulla trentina all'interno le chiede di uscire un attimo.

Signorina Beckett allora vuole iscrivere sua figlia?” domanda la donna davanti a lei con un sorriso gentile.

Monica, lei è Nikki!” esclama la biondina cercando di trattenersi per non disturbare il riposo dei bambini.

Quella del libro?!” dice allo stesso modo l'altra. “Ecco perché Richard ha chiesto di mostrarle la scuola.” Kate rimane stupita da come quella donna chiami per nome Castle.

Vi conoscete così bene?” domanda curiosa.

Beh, lui mi trovò lavoro qui anni fa quando Alexis era piccola. Ero la baby sitter della piccola Castle.” spiega la donna. “Adesso lo dirigo io l'asilo dopo che la vecchia padrona si è messa in pensione.” conclude sorridendo felice. “Saremo felici di avere sua figlia qui, ogni amico di Richard è amico nostro.”

Oh, beh, grazie, ma non so se me lo potrò permettere visto che dovrei lasciarla molte ore a settimana. Molto probabilmente tutte le mattine tranne la domenica e alcune volte anche i pomeriggi se mio padre non può venire a prenderla.”

Di solito noi non teniamo i piccoli alcuni giorni il pomeriggio e altri no, ma faremo un eccezione. Il costo verrebbe sui seicento dollari al mese.” ammette la donna. “Ma posso ridurre fino a quattrocento cinquanta.” aggiunge con un sorriso. Kate riflette per alcuni secondi ma poi capisce che è la sua unica possibilità, non troverà tanti posti altrettanto ben messi e disposti a farle sconti.

Credo che sia una proposta più che accettabile, come la iscrivo?” domanda sorridendo a sua volta.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


E come ormai è consuetudine di domenica ecco il nuovo capitolo... Sto ancora scrivendo questa storia, ma ormai da questo capitolo alla fine ne mancano una decina se non meno....
Mi scuso con tutte coloro che mi recensiscono ma ho avuto un sacco di lavoro da fare ultimamente tra esami e verifiche... Prometto che da ora in poi vi risponderò! Bacione!
Bah, vi lascio al capitolo


Capitolo 13

 

Aveva riniziato a lavorare solo da dieci giorni ma Kate Beckett poteva dire di essere già sull'orlo dello sfinimento. A quanto pare il bellissimo asilo che a lei tanto piaceva non è di ugual gradimento per la piccola. Monica l'aveva chiamata più volte per dirle che Jo iniziava a piangere dopo pochi minuti che se ne è andata e continua a lungo finché non si addormentava o Kate non tornava a prenderla.

Così Beckett è stata costretta a scappare all'asilo nido durante tutte le occasioni possibili, a volte saltando i pasti perché costretta dalla politica di ferro del nuovo capitano.

Rientrando nell'appartamento con Johanna in braccio Kate nota la confusione che inizia a guadagnare terreno, tra il lavoro e Johanna i tempi per le pulizie sono notevolmente diminuiti. Ogni secondo libero del suo tempo lo passa con la sua piccola nipotina.

Guardando l'orologio sospira, sono già le otto, è uscita due ore dopo il normale orario per colpa di un caso, per fortuna suo padre ha guardato Johanna per quelle due orette.

Kate prepara cena per la piccola e poi si concede un po' di riposo sul divano mentre Jo gioca nel box che le ha regalato Castle.

Ripensando agli ultimi tre giorni Kate non riesce a trovare un solo momento di tranquillità, una piccola lacrima le scende lungo la guancia.

Sua cugina è morta.

E' già passata una settimana ma il pensiero fa male esattamente come il primo giorno.

Johanna sembra forse accorgersi del suo stato d'animo perché smette di fare i suoi soliti versetti incomprensibili e di giocare con uno di quei giocattoli che stimolano la vista e l'udito.

Beckett si gira verso la bambina e la trova ad osservarla con gli occhi lucidi.

No, Jo, non piangere piccola...” sussurra la donna prendendola di nuovo tra le braccia. La bambina mette una manina paffutella sulla guancia di Kate e tocca la lacrima che stava lentamente scendendo.

Sai, manche anche a me tanto la tua mamma... Anche se non ci vedevamo molto spesso eravamo ancora tanto legate...” dice tirando su col naso Beckett. “Sai, forse dovremmo piangere entrambe, ogni tanto fa bene dicono...” continua mentre altre lacrime sfuggono al suo controllo e raggiungono la prima. Anche gli occhi di Jo si fanno lucidi e alla fine anche lei si lasci andare a un piccolo pianto in versione però meno silenziosa.

Kate culla a se la bambina cantandole una ninnananna cercando di tranquillizzarla e finalmente, dopo una decina di minuti la piccola si addormenta.

Sospirando la porta nella sua stanzetta, la mette nel lettino e accendo il monitor portandosi il compagno di esso, con se, nel bagno,

Per la prima volta in molto, molto tempo, Kate riesce a fare un vero bagno nella vasca. La casa avrebbe bisogno di una pulita ma stasera è troppo stanca, magari lo farà quando il caso sarà chiuso e avrà un po' più di tempo.

 

Castle rientra a casa preoccupato come ormai di consuetudine nelle ultime due notti.

Negli ultimi giorni le occhiaie di Beckett si sono ulteriormente scurite e, come se non bastasse, Castle poteva giurare che nel giro dell'ultima settimana avesse perso un paio di chili.

Tutti al distretto avevano notato la sua stanchezza, ma nessuno le aveva voluto parlare, dopotutto conoscevano bene Beckett, se lei voleva evitare un argomento così sarebbe stato.

Ehi papà!” esclama Alexis rivolta verso il padre. “Com'è andata oggi? Qualche caso interessante?” Rick sorride a sua figlia e si lascia abbracciare.

Abbiamo un nuovo caso piuttosto complicato, sembra uno di quelli tosti, infatti domani dobbiamo essere al distretto di prima mattina alle sei.” spiega l'uomo rabbuiandosi leggermente al pensiero che quelle sarebbero state altre ore in meno di sonno per Kate. Il cambiamento repentino d'umore non passò inosservato a sua figlia che facendolo sedere a tavola iniziò a interrogarlo.

Che succede papà?”

Niente figlia...”

Si tratta di Kate vero?” insiste la ragazza. Rick sospira e semplicemente annuisce. “Spiegati...”

Credo che Johanna inizi ad essere un peso troppo grande perché possa mantenerlo da sola sulle proprie spalle... Negli ultimi giorni è dimagrita e ho notato che le occhiaie si sono scurite. Lo sai com'è Beckett, è testarda come un mulo e orgogliosa fino al ridicolo quindi non ne vuole parlare e non vuole nemmeno chiedere l'aiuto di nessuno. Ormai la vediamo solo a lavoro, rifiuta ogni invito fuori per bere una birra per non pesare troppo su suo padre, e in questo posso anche capirla, ma non credo che a Jim dispiaccia guardare Jo per un paio d'orette in più una sera ogni tanto! in fondo con l'asilo riesce a coprire gran parte della giornata...” conclude Rick sospirando tristemente. Gli manca Kate, gli manca il suo sorriso, gli manca il suo arrossire dopo una delle sue battutine maliziose, gli mancano i loro sguardi da pubblicità dei profumi, ma sopratutto gli mancano i loro battibecchi.

Papà, ti sei dato da solo la risposta... Beckett è fatta così e finché non scoppierà sai che non chiederà mai aiuto a nessuno. L'unica cosa che puoi fare ed essere vicino a lei quando succederà sperando che i danni siano minimi...” ammette la figlia. Purtroppo Alexis ha ragione, con Beckett è sempre stato così e Rick lo sa. “La ami non è vero?” chiede la ragazzina stupendolo.

Io... ecco...” Castle inizia a balbettare ma vedendo il sorriso felice sul volto della sua bambina non riesce a mentire. “Sì, la amo...”

L'hai ammesso finalmente... quando hai intenzione di dirlo pure a lei?” domanda sua figlia sorridendo giocosamente.

Non lo so...” risponde Rick sorvolando sul fatto che lui quelle parole gliel'ha già dette.

 

Finalmente, dopo un altra settimana di indagini il caso viene chiuso.

Rick vedendo l'ora propone un giro di birre all'Old Aunt ma Kate, come al solito ormai, rifiuta dicendo che è tardi e che Johanna la sta aspettando. Sospirando Castle la guarda allontanarsi sperando vivamente che la sua musa approfitti di queste ore di calma per farsi un meritato riposo.

Kate torna a casa dopo essere passata da suo padre per prendere la piccola, ormai sono le sette di sera così prepara cena per entrambe e poi passa un po' di tempo a giocare con la piccola. Ultimamente Jo ha iniziato a comportarsi meglio, i pianti a scuola sono diminuiti, quindi lei ha ripreso a mangiare regolarmente anche se una volta o due era comunque dovuta andare a trovarla per calmarla e inoltre gli incubi che la facevano agitare spesso la notte sembravano essere diminuiti.

Dopo nemmeno un oretta la bambina è troppo stanca anche solo per tenere gli occhi aperti quindi Kate, cantandole la solita ninnananna, che Jo sembra apprezzare, la mette nel suo lettino e torna di sotto per mettere a posto i giocattoli.

Una volta entrata in salotto a Beckett viene quasi da piangere, la confusione accumulata in quei quindici giorni è incredibile e non saranno certo quei due giochi messi a posto a rendere più ordinato il suo salotto. Sparsi per casa ci sono vestitini e bavagli, alcuni sporchi altri puliti, in cucina il frigo è pieno di take away avanzati e alcuni cartoni sono appoggiati anche sul tavolo in attesa di essere buttati, un dito di polvere sembra regnare sovrano in tutta la casa e per finire il secchiello della spazzatura sembra in procinto di eruttare da un momento all'altro.

Sospirando Kate si dirige verso il bagno con il monitor a portata di mano. Ormai è tardi e lei ha bisogno di dormire così dopo una veloce doccia si getta nel letto, ci penserà domani a mettere un po' in ordine, in fondo è domenica e non ci sono casi quindi può rimanere a casa tutto il giorno.

 

Sono le otto e mezzo di mattina quando il suono del campanello risveglia Kate. Johanna per fortuna sembra non averlo ancora sentito perché non provengono rumori dal baby monitor.

Mettendosi velocemente la vestaglia Kate si fionda verso la porta. 'Per fortuna che chiunque sia dall'altra parte non ha insistito nel suonare, altrimenti Jo si sarebbe di sicuro svegliata' pensa la donna dandosi una veloce sistemata ai capelli.

Guardando dallo spioncino vede la figura di una donna a lei sconosciuta.

Kate apre la porta lasciando il catenaccio inserito per sicurezza.

Mi scusi, lei chi è e cosa vuole a quest'ora della mattina?” domanda stizzita.

Ma come signorina Beckett, mi sembra che le abbiamo inviato un messaggio per avvertirla...” dice la donna guardandola con espressione severa che alla povera detective ricorda tanto quella della sua crudele prof di matematica del liceo.

Mi scusi, non capisco cosa intende...”

Ieri sera le abbiamo mandato un messaggio sul cellulare per avvertirla che sarei passata di mattina presto per controllare come andava l'affidamento.” dice la donna parlando lentamente come se avesse a che fare con una persona lenta di comprendonio. “Mi chiamo Linda Maiers, sono l'assistente sociale di questo distretto.” aggiunge mostrando il tesserino. “Devo entrare per controllare le condizioni di salute e di vita della piccola.” conclude facendo un cenno con la mano.

Certo... Aspetti un secondo che mi metto qualcosa di più consono addosso e poi le apro...” mormora Kate richiudendo dolcemente la porta e fiondandosi al piano di sopra per cambiarsi e controllare il telefono.

Merda!” esclama quando nota il motivo per cui non ha visto il messaggio. Il suo cellulare è morto, la batteria doveva essersi scaricata. Tornando al piano di sotto Kate toglie alcuni vestiti sporchi della piccola e li getta nella cesta nel bagno, ma sa bene che non può far molto altro, una bussata impaziente infatti arriva dalla porta d'entrata. Sospirando Kate va ad aprire la porta ben sapendo che non sarà una bella giornata.


TBC

Allora? Che ne pensate? Fatemi sapere ragazze su!

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Scusate ragazze, aggiorno con un giorno di anticipo semplicemente perchè domani sto via tutto il giorno e per paura di non aver tempo e voglia la sera sul tardi posto ora.. :)
Bacione!


Capitolo 14

 

Appena l'assistente sociale entra in casa si guarda intorno e notando la gran confusione che regna nella casa inarca un sopracciglio in maniera esplicita.

Allora Signorina Beckett, vogliamo sederci? Sarò piuttosto veloce per oggi, tanto ci vedremo ogni due settimane d'ora in poi...” dice la donna e a Kate pare quasi una minaccia. Le due donne si siedono sul divano e la Maiers inizia subito l'interrogatorio. “Allora, mi descriva una suo giornata tipo.”

'Ho iniziato bene, e adesso sarà ancora peggio... perfetto!' pensa Kate cercando di non dare a vedere l'odio che prova verso quella donna.

Beh, di solito mi alzo verso le sette, mi preparo per andare a lavorare e po...”

Che lavoro fa?” domanda interrompendola.

Sono una detective della omicidi, credevo lo sapesse visto che conosceva il mio nome...”

In realtà no. Ci sono state date solo le specifiche sul caso della piccola, di lei sapevamo solo nome, cognome, età, indirizzo e contatto telefonico.” spiega la donna. “Continui...”

Dopo preparo la colazione per me e per Jo e quando è pronta la sveglio. A un quarto alle otto la porto all'asilo nido che c'è a un paio di isolati di distanza e poi vado al distretto. A volte vado a trovarla se la giornata e tranquilla altrimenti vado a prenderla la sera alle sei. Se esco più tardi da lavoro mio padre la prende per conto mio e la tiene con se finché non torno a casa. Sto con la piccola finché non si addormenta poi mi preparo per andare a dormire. Il sabato se non abbiamo casi facciamo orario ridotto e quindi ieri avevo intenzione di portarla un po' fuori ma purtroppo abbiamo avuto un caso in settimana, era molto difficile e quindi ho dovuto lavorare tardi anche ieri...” conclude la donna.

Visto che è una Detective avrà anche un arma di ordinanza. Dove la tiene?”

Beh, preferisco non dirle con esattezza dov'è, sappia solo che è chiusa a chiave e che la chiave da quando Jo è qui la porto sempre io al collo.” mormora la donna mostrando la catenina con l'anello accanto al quale adesso brilla una piccola chiave.

La bambina come si è comportata?”

Beh, all'inizio aveva molti incubi e se io o mio padre o Richard non eravamo con lei piangeva in continuazione ma adesso sembra aver preso in simpatia anche Monica, l'insegnate del nido e gli incubi sono notevolmente diminuiti, adesso alcune notti riesce a dormire senza mai svegliarsi.”

Devo dedurre che la confusione nel suo appartamento è dovuta dal poco tempo che ha passato in casa...” Kate annuisce abbassando lo sguardo, quella donna riesce a metterla in soggezione esattamente come faceva la sua vecchia prof di matematica. “Posso vedere la bambina?” chiede poi alzandosi in piedi.

Certo, tanto è ora di colazione per lei.” accetta Kate dirigendosi verso la camera della sua nipotina seguita da quell'arpia.

Un po' piccola come camera...” le fa notare la donna.

Lo so, l'appartamento doveva essere solo per me, questo era un piccolo ufficio, ma ho pensato che per ora potesse andare bene, poi farò fare dei lavori per allargarla quando otterrò il permesso dal padrone dell'appartamento. Unirò questa camera è il ripostiglio guadagnando altri quattro metri quadrati. Così la stanza sarà di dodici invece che otto...” Beckett si avvicina al lettino e tirando giù la sbarra laterale da un bacetto sulla guancia di Jo per svegliarla. La bambina apre subito gli occhi e allunga le braccina per afferrare il collo di Kate anche se per ora la sua stretta non è abbastanza forte.

Giorno bellissima, che ne dici di fare colazione? C'è una tata che vuole conoscerti...” mormora Kate stringendola dolcemente a se. Jo inizia a fare i suoi versetti e poi si gira a guardare l'ospite nella stanza. In quei pochi momenti l'assistente sociale sembra essersi trasformata, si avvicina a Kate e dolcemente prende in braccio la piccola facendo una vocina dolce la saluta e le dice di chiamarsi Linda. Johanna sembra apprezzare e ricambia con alcuni versetti. Dopo alcuni istanti Linda ridà la piccola a Kate e scrive alcune cose su un taccuino.

La bambina sembra in ottima forma.” dice tornando al suo normale tono di voce.

'Ci sa fare con i bambini, lo devo ammettere, è riuscita a non spaventare Johanna facendo quella sceneggiata. Per un momento ho pensato che fosse più gentile di quanto sembrasse.' pensa Kate dentro di se tornando in cucina e iniziando a preparare il latte per la bambina.

Credo che per oggi abbiamo finito signorina Beckett.”

Davvero?”

Sì, e voglio essere sincera con lei. Questo affidamento è stato voluto dalla madre della piccola, questo è l'unico motivo per cui, prima di cercare una vera famiglia, siamo venuti da lei. Signorina Beckett, lei ha un lavoro pericoloso, orari incredibili e per di più è single... non è una buona cosa per un genitore di una bambina ancora così piccola.” dice la donna ed ogni sua parola e come un macigno sulle spalle di Kate. Sono le stesse cose che preoccupano anche lei. “Per quanto la bambina sia felice con lei sarò costretta a dare una relazione negativa su di lei se le sue abitudini non cambieranno. La piccola ha bisogno di una figura materna più che mai visto che non avrà, almeno per ora, una vera figura paterna. Le consiglio di passare più tempo con la piccola.”

Mi sta chiedendo di rinunciare al mio lavoro?! E come la manterrei dopo? Facendo la cameriera in qualche locale?!” esclama Kate iniziando a scaldarsi.

Certo che no, le chiedo solo di rispettare i suoi turni. Entri alle otto, faccia la pausa pranzo ed esca alle sei, come dovrebbe essere.”

Ma sono detective capo, ho delle responsabilità verso la mia squadra...” mormora Kate.

Torni a fare semplicemente la detective così potrà avere più tempo. Nella sua situazione signorina Beckett deve fare una scelta: o la sua carriera o Johanna. Non ce ne sono molte altre visto le sue risorse...” dice la donna infilando il dito nella piaga. “Arrivederci...” conclude uscendo dalla casa. Beckett da il latte alla piccola e, riflettendo sulle ultime parole della Maiers prende una decisione.

 

Detective Ryan, può venire un attimo nel mio ufficio?” chiede la Bels quando Kate esce dalla stanza. E' Lunedì mattina. Kate è arrivata un ora fa e fino ad adesso è stata con il capitano. Rick la guarda uscire a testa bassa e capisce che deve essere successo qualcosa.

Ehi Kate...” la chiama, ma la donna tira a dritto e esce dal distretto.

Ma che le sarà successo?” domanda Esposito.

Non lo so ancora, ma lo scoprirò presto.” dice Castle.

Dopo cinque minuti un Ryan molto stupito e confuso esce dall'ufficio della Bels ed è subito circondato da Rick ed Esposito.

Allora fratello, che è successo?” chiede Javier.

Sono... sono stato promosso a Detective Capo...” mormora l'uomo ancora stupito.

Come!? E Beckett?” domanda Rick preoccupato.

Ha chiesto... di essere retrocessa a semplice detective per avere un orario di lavoro meno pesante...” continua Ryan sempre con la solita faccia a pesce lesso.

Accidenti, lo sapevo che sarebbe successo...” borbotta Rick.

Io non lo voglio il suo posto...” mormora Ryan. “Ma la Bels ha detto che è stata lei a propormi e che come suo ultimo ordine da capo detective voleva che lo accettassi.”

Devi andare a parlare con Becks, Castle...” dice Esposito. “Non posso avere latte e miele come superiore!” esclama Esposito cercando di sdrammatizzare.

Ha ragione, beh, non sulla parte di latte e miele...” dice Ryan. “Non voglio essere il suo superiore... devi convincerla a tornare detective capo!”

E perché io scusate?!” esclama Rick. “Sapete quanto sia testarda!”

Proprio per quello... Tu sei l'unico a qui potrebbe dare ascolto in questo momento.” dice Esposito mentre Ryan annuisce.

Senza stare ad indugiare oltre Castle prende la giacca e esce dal distretto.

Deve sistemare le cose.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15

 

Rick aveva girato tutti i luoghi in cui aveva pensato potesse trovarsi Kate con la piccola Johanna. Era andata al suo appartamento, a casa del padre di lei, all'asilo e anche a casa di Lanie ma non l'aveva trovata.

'Dove si è cacciata?!' pensa dentro di se l'uomo riavviandosi verso il suo appartamento. Aveva preso la Ferrari per andare a lavoro quel giorno, il tempo era fantastico e un gretto col tettuccio abbassato sembrava l'ideale.

Rick è ad un paio di isolati da casa sua quando improvvisamente gli viene un'idea, all'incrocio successivo svolta a destra e si dirige sicuro verso la sua nuova destinazione.

 

Beckett guarda felice la piccola Jo tentare di gattonare. E' un po' impacciata, ma la sua voglia di esplorare il nuovo ambiente la fa procedere rapida.

Ti piace il parco... anche a me piaceva molto, adesso che ho più tempo libero potremo venire qui più spesso che ne dici Jo?” chiede alla piccola prendendola in braccio. Johanna risponde con un sorrisone che soglie il cuore a Kate e che la rende sicura della sua scelta.

La donna si siede a terra con la piccola accoccolata tra le braccia per godersi ancora un po' di quel sole prima di rientrare per preparare il pranzo.

Sai, non so se nessuno te l'ha detto prima, ma sei una mamma fantastica.” Kate apre gli occhi stupiti.

Castle che ci fai qui?” Rick si siede al suo fianco e vedendolo Jo inizia subito a sbracciarsi e a bofonchiare.

Anche tu mi sei mancata signorinella!” Castle la prende in braccio e lei sorride di nuovo.

Come sapevi che sarei stata qui?” chiede Kate consapevole del motivo per cui il suo scrittore è qui.

Beh, all'inizio non ne avevo idea, poi mi sono ricordato del motivo per cui oggi avevo deciso di andare al distretto con la Ferrari. E' una bella giornata, forse una delle ultime, volevo assorbire i raggi del sole, quindi mi sono detto, anche Kate vorrà godersela. Ho fatto due più due, questo è il parco più vicino a casa tua e quindi eccomi qui.” Johanna sta cercando di infilarsi in bocca la mano di Castle, ma essendo essa troppo grande, il risultato è un sacco di bavetta sul dorso di suddetta mano. A quella vista Beckett non riesce a trattenersi oltre inizia a ridere rotolandosi letteralmente sull'erba.

Guarda, la tua mamma è impazzita Jo...” sussurra in maniera complice Rick all'orecchio della bambina. “Però vedi quanto è bella quando ride?” aggiunge con tono lievemente più alto in modo che anche lei lo senta.

Scusa... non ce l'ho... proprio fatta...” cerca di dire riprendendo fiato. “Eravate troppo carini e io avevo un gran bisogno di ridere oggi.” aggiunge più seria. Johanna vedendo Kate avvicinarsi a Rick inizia di nuovo a sbracciarsi. Beckett la prende tra le sue braccia inizia a cullarla dolcemente facendole prendere sonno. “E' stata una giornata lunga...” Kate sospira sapendo di non poter rimandare oltre quella conversazione. “Senti Castle, ho fatto quello che dovevo fare. Non posso avere tutte le responsabilità a lavoro, fare turni impossibili e contemporaneamente guardare Jo. Anche se all'asilo mi trattano con un occhio di riguardo, grazie alle mie conoscenze...” la donna lo guarda storto ma sorride per fargli capire che non è un vero rimprovero. “Io... lei è mia figlia davanti alla legge, io sarò la sua figura materna d'ora in poi e voglio esserci! Non voglio che passi più tempo con tate o maestre che con me, oltretutto tra il tempo che dedicavo a lei e al mio lavoro non avevo tempo per la casa, è stato orribile quando l'assistente sociale è venuta e mi ha criticato per la confusione terribile che regna a casa mia. Mi ha detto che l'affidamento è stato voluto dalla madre della piccola, che questo è l'unico motivo per cui, prima di cercare una vera famiglia, siano venuti da me. Mi ha detto che ho un lavoro pericoloso, orari incredibili e per di più sono single e che questo non è una buona cosa per un genitore di una bambina ancora così piccola, Castle, se le mie abitudini non cambieranno me la porteranno via...” ormai la donna ha le lacrime agli occhi così Rick le si avvicina e l'abbraccia cercando di dare un po' di conforto. “Io amo il mio lavoro, ma se è questo il sacrificio che devo fare per poter rimanere con Jo, beh, allora lo farò serena.”

I tre rimangono semplicemente abbracciati in silenzio per alcuni minuti. Chiunque passando di lì e vedendoli avrebbe potuto scambiarli per una famigliola che cerca di godersi una delle ultime belle giornate prima dell'arrivo prepotente dell'autunno, nessuno avrebbe mai capito il dolore che scorreva tra quelle due figure strette in un dolce abbraccio.

Mi dispiace tantissimo Kate... so quanto conta il tuo lavoro per te ed è per questo che sono qui...” dice Rick scostandosi leggermente dalla detective.

Che vuoi dire?”

Se ci fosse un modo perché tu possa continuare con il tuo lavoro e rimanere con Jo cosa diresti?”

Direi che è fantastico, ma non trovo modo, e ti assicuro che ho vagliato tutte le possibilità...”

Non tutte.” Rick sorride nervoso. “Senti, ora rimani in silenzio e dammi il modo di spiegarti tutto okay?” Kate annuisce. “Che ne dici di ritrasferirti nel mio loft?”

Cosa?!” esclama la donna quasi svegliando Jo.

Ti ho chiesto di lasciarmi finire...” le fa notare Rick sorridendo.

Oh, scusa... continua.”

Pensaci, risolveresti tutti i tuoi problemi. Quando non abbiamo casi potrò rimanere io a guardarla, potrei portarla al distretto così vedrebbe spesso anche te, e quando abbiamo un caso potremo lasciarla all'asilo poi io la vado a prendere e preparo tutto, anche la cena, così quando tu torni potrai passare tutto il tempo che vuoi con lei. Oltretutto potremo lavorare alcune ore a casa, tanto di solito siamo solo io e te che rimaniamo fino a tardi al distretto, oltretutto ho chiesto alla Bels se fosse possibile fare in modo che la domenica sia libera per te, in modo che tu possa passarla con Jo e lei mi ha detto che va bene, a patto che io rimanga disponibile in caso di necessità. Oltretutto potrai affittare il tuo appartamento per il periodo in cui rimarrai da me, pensaci, nuovi introiti che ti aiuteranno con le spese future della piccola...”

Aspetta un attimo, ma così ti saremo di peso Rick, io non voglio essere un peso per qualcuno, sono capace di badare a me stessa e alla piccola da sola.” ribatte la donna lievemente irritata.

Non sto dicendo che non puoi occuparti di lei Kate, sto solo dicendo che se ti lasci aiutarti riuscirai ad occuparti di lei senza rinunciare totalmente alla tua vita... tu ami il tuo lavoro e aiuti molte persone. Sono sicura che Johanna sarà fiera di avere una mamma così eccezionale...” dice serio stringendole una mano. “E oltretutto io avrei altre due splendide donne per casa... cosa potrebbe esserci di meglio?” aggiunge con tono più leggero. Kate sorride ma Castle nota ancora confusione nel suo sguardo. “Non devi rispondermi subito Kate, solo pensaci okay? Non è come se ti stessi dichiarando il mio amore incondizionato e ti chiedessi di venire ad abitare con me e sposarmi...” aggiunge non sicuro nemmeno lui se sta scherzando o no. Un lieve rossore si diffonde sulle guance di Kate al ricordo di quelle parole che l'uomo davanti a lei le aveva sussurrato mesi fa, prima che sprofondasse nel buio. I love you, Kate. I love you. Avrebbero dovuto parlare anche di quello prima o poi, ma non oggi.

Vero...” la voce le esce in un sussurro.

Oltretutto la prossima volta che la terribile assistente sociale viene a trovarti potrai schiaffeggiarle in faccia la miglior figura paterna del mondo...” dice giocosamente dandosi delle arie.

Se lo facessi davvero mi toglierebbero subito la piccola Castle...” dice ridacchiando la donna.

Auch... mi ferisci così Kate...” mormora Rick portandosi una mano al petto. La detective sorride ancora una volta.

Sai, sono sicura che mi pentirò di quello che sto per dirti, ma non credo sia una cattiva idea...” gli occhi di Castle iniziano a brillare di felicità.

Davvero?” chiede volendo quasi saltellare sul posto.

Davvero. Credi... credi di potermi dare una mano a traslocare le cose di Jo?” domanda timidamente Beckett.

Ohhh... questo vuol dire che dovrò rifarmi piani di scale con centinai di borse, non è vero?”

Certo Castle, non vorrai mica che sia una donna a faticare vero?!” lo rimprovera divertita dalla sua espressione. Rick non risponde semplicemente sospira e sorride. In fondo ci si è messo lui da solo in questo guaio.

TBC

Post più veloce del mondo :)
Scusate ma essere indaffarate in questo periodo è un eufemismo per me U_U

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Allora, prima di tutto le scuse.
- Uno. Mi scuso tantissimo per non aver postato sabato ma ho avuto una settimana incasinata e quindi ho avuto problemi a postare nel fine settimane.
- Due. Mi scuso tantissimo per non aver risposto alle recensioni ma ho pochissimo tempo per colpa della scuola.. Questo è l'anno della maturità e i prof rompono già le scatole.. Scusate ancora!!!



Capitolo 16

 

E così tu e Castle andate a vivere insieme?” domanda Lanie alzando un sopracciglio. Lei e Beckett sono all'Old Haunt che aspettano l'arrivo del resto del gruppo.

Non andiamo a vivere insieme insieme...” ribatte lei un po' imbarazzata provocando una nuova alzata di sopracciglio. “Dico sul serio! Rick si è offerto di ospitarci per rendermi la vita più semplice! Avrò la mia camera e Jo tornerà nella vecchia cameretta di Alexis...” spiega la donna.

Da quando lo chiami Rick?” chiede Lanie sorridendo maliziosa. Kate arrossisce lievemente e rimane in silenzio. “Qui c'è sotto qualcosa e ora tu mi dirai esattamente cosa mia cara!” Kate lo sa bene che non è una richiesta ma un ordine.

Non sta succedendo niente Lanie...” prova ancora lei cercando di sembrare sincera ma il suo tentativo fallisce miseramente.

Kate, sono la tua migliore amica. Io voglio solo il tuo bene, puoi fidarti di me... Lo vedo che sei agitata e tesa ultimamente intorno a Castle e so che questo non ha del tutto a che fare con il trasloco.” stavolta non c'è malizia nel suo tono solo tanta preoccupazione. “Voglio solo aiutarti Katie... Oltretutto tenerti tutto dentro non ti fa bene, rischi di scoppiare.” Beckett sospira, Lanie ha ragione e lei lo sa.

Okay, ti dirò tutto... solo... non interrompermi okay? Abbiamo poco tempo, gli altri potrebbero arrivare da un momento all'altro..” Lanie annuisce e Kate prende un bel respiro. “Tutto è iniziato alcune settimane dopo il mio incidente.” inizia lei con difficoltà. “Ero in ospedale che parlavo con Josh. Non parlavamo di niente di importante, solo chiacchiere leggere su quello che stava capitando nel mondo al di fuori della mia stanza quando lui è dovuto andare via. Si è scusato e mi ha detto che mi amava.” Kate sospira, è in arrivo la parte più difficile. “In quel momento mi è tornato in mente il giorno del funerale, mi sono ricordata dello sparo, di Castle sopra di me che mi pregava di rimanere con lui.... Lanie, il suo sguardo... era così spaventato.” gli occhi di lei si stanno inumidendo leggermente tanto che l'amica decide di avvicinarsi a lei per stringere la mano con fare consolatorio. “E poi... io stavo... stavo mollando Lanie... era tutto troppo doloroso.” Lanie rabbrividisce a queste parole. “Ma poi lui mi ha guardato negli occhi e mi ha detto... mi ha detto che mi ama.” le ultime parole sono un sussurro talmente flebile che Lanie crede quasi di non averle sentite. “Poi tutto è diventato buio, ma credo che sia anche per quelle parole che ho avuto la forza di resistere...”

Oh Katie ma perchè...” inizia Lanie.

No.” Beckett la interrompe. “Cioè, io ci ho provato, ma poi... poi è successo tutto il casino di Jo e ho rimandato e adesso ho paura.” ammette a donna.

Tu lo ami.” non è una domanda e quindi Kate non risponde ben sapendo che non può contraddire la sua amica. “Dagli una possibilità Kate...”

Non.. non posso.” inizia lei scuotendo la testa spaventata dal solo pensiero. “E se lui fosse arrabbiato? E se non volesse più vedermi? Non posso perderlo Lanie. Ormai anche solo la sua amicizia è indispensabile per me.”

Non sarà arrabbiato, ti ama, tutti lo sanno al distretto, ti ama da ormai oltre tre anni. Solo tu non te ne eri accorta.”

E se non funziona? E se quando arriva la prossima 'Gina' scompare di nuovo.” Lanie la guarda e le sorride dolcemente capendo che in realtà è questo il vero nodo della situazione.

Katie... pensala in un altro modo... E se funzionasse? Castle è cambiato. Smentirò se mai proverai a dirlo a qualcuno, ma ormai credo che abbia superato i diciotto anni.” dice sorridendo per alleggerire un po' l'atmosfera. “Insomma, non te lo sta provando anche adesso ospitandoti? Non te lo sta provando da ormai oltre un anno? Pensaci Kate, è mai uscito con qualcuna? Lo hai più visto autografare un seno o comportarsi da perfetto imbecille con le donne?” Lanie si accorge che alle spalle di Kate stanno arrivando i ragazzi con Jo e Jenny. “Pensaci Kate...” le sussurra prima di alzarsi per andare incontro ad Esposito.

Finalmente siete arrivati...” mormora la donna dopo aver dato un bacio a fior di labbra a Javier.

Scusa baby, ma la mamma qui presente doveva cambiare la piccoletta.” dice Esposito indicando con il pollice Castle che si trova alle sue spalle con la piccola Johanna tutta sorridente in braccio.

Lanie gli tira un piccolo schiaffetto sul braccio e raggiunge la sua adorabile nipotina.

Ehi piccola... Vieni un po' con zia Lanie...” la piccola sorride e borbotta mentre si allunga verso la simpatica zia.

Oh, inizio a capire come funziona...” inizia a lamentarsi Castle. “Zio Rick va bene quando si tratta di cambiare pannolini, ma subito dopo che ha finito preferisci stare con zia Lanie... Questa me la lego al dito.” dice lui facendo uno sguardo ferito che fa scoppiare a ridere tutto il gruppo.

Tutti si siedono e iniziano a chiacchierare allegramente di tutto e di niente. Durante la serata Jo passa da uno zio all'altro finché non crolla addormentata e allora Kate la prende con se. Per gran parte della serata la donna è stata assente, dentro di se continuava a risentire all'infinito le parole della sua migliora amica, la lettera di Royce e l'ultimo discorso fattole dal capitano.

Beckett ...” la richiama Esposito.

Scusa?” domanda lei non avendo sentito la domanda.

Mi chiedevo se hai già parlato con la Bels...” ripete lui.

Certo che sì. Appena Castle ha finito col trasloco mi ha costretta ad andare al distretto oggi. Rimango io il capo, mi dispiace Ryan.” scherza la donna rivolta al suo sottoposto.

Nah.. mi piace dove sono.” commenta l'irlandese felice. “E oltretutto non credo che sarei mai riuscito a non chiamarti capo o a comandare Javi, molto meglio così.” la tranquillizza lui. Le ore passano in fretta quando le persone si divertono e quindi in tempo zero sono già le dieci e i sei amici si salutano prendendo ogni coppia una strada diversa.

Johanna sta tranquillamente dormendo tra le braccia di Kate. Rick non ha voluto sentire scuse è tardi e Kate ha bevuto una birra.

Castle, posso sopportare una birra!”

Meglio non rischiate no?” domanda retoricamente sedendosi a lato guida.

I due tornano nel loft dello scrittore, ormai sono due giorni che Kate si trova in casa Castle e deve ammettere che, con l'aiuto della famiglia Castle e dei suoi amici e parenti, la sua vita è molto più facile.

Grazie ancora Rick...” mormora la donna una volta dentro casa Castle.

Per cosa? Per l'ospitalità? Ormai sei di famiglia qui Kate, anzi, credo che mia madre ormai ti consideri sua figlia e Alexis ti vede se non come una madre una specie di sorella maggiore fantastica a cui ispirarsi.” le dice lui dolcemente. “Ora vai a mettere a nanna la piccola principessa. Se avrai bisogno di me non esitare a chiamarmi, rimarrò sveglio un altra oretta perché voglio scrivere un idea prima che possa sfuggirmi.” conclude lui sorridendo e prendendo il portatile da sopra il tavolo di cucina dove l'aveva lasciato.

Certo...” risponde semplicemente la detective lanciando prima uno sguardo alla sua piccola Johanna e poi uno più timido all'uomo davanti a lei. Lui le sorride gentilmente e poi le fa cenno di precederlo al piano di sopra. I due salgono le scale insieme, entrano nella camera che ormai appartiene di diritto alla piccola e la mettono a dormire.

Notte Jo...” sussurra Kate baciandola sulla fronte.

Notte principessa.” dice invece Rick replicando il gesto della donna. I due escono sorridenti, quella bambina ha il potere di ammaliare qualsiasi essere vivente.

Beh, buonanotte Detective Beckett.” dice Rick sorridendo.

Notte Castle.” risponde lei allo stesso modo.

Rick...” la voce di Kate lo blocca.

Sì?” domanda lui voltandosi e trovando Beckett molto vicina.

Grazie...” sussurra la donna prima di alzarsi sulle punte dei piedi e dargli un leggero bacio sulla guancia indugiando forse un po' più a lungo del dovuto. “A domani...” sussurra poi prima di rifugiarsi nella sua camera.

Rick rimane immobile in corridoio per alcun istanti poi sorridendo entra nella sua stanza.

Kate dopo essersi cambiata nella sua tenuta da notte invernale si infila sotto le coperte. Il suo ultimo pensiero prima di addormentarsi è rivolto allo scrittore nella stanza vicino alla sua. Aveva deciso, presto gli avrebbe parlato.

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Mi dispiace moltissimo non aver potuto postare prima ma ho avuto problemi con internet e varie altre cosette comuqnue ecco  il nuovo capitolo per chi ancora legge questa storia :)
Buona lettura!

Capitolo 17

 

Col passare dei giorni la situazione in casa Castle assume un senso di routine. Nei giorni lenti, senza casi, la “famiglia” si sveglia alle sette, Castle prepara la colazione mentre Kate prepara la piccola Jo per l'asilo. Tutti insieme mangiano, poi Kate scappa al distretto accompagnando Alexis a scuola mentre Rick rimane con Johanna fino verso le nove e mezzo, orario in cui la porta all'asilo per raggiungere Beckett al dodicesimo. Durante l'ora di pranzo Castle torna a prendere la piccola e la porta con se al distretto per far in modo che Kate possa passare del tempo con lei dopodiché ritorna a casa con la piccola e, insieme ad Alexis e qualche volta Martha, attendono il ritorno di Beckett per cenare.

Quando invece c'è un caso la giornata è lievemente diversa. Se chiamano di notte Rick e Kate portano la piccola da Jim che la tiene finché Castle, dopo aver esaminato con Beckett la scena del crimine, non la torna a prendere per portarla all'asilo dove rimane finché alle quattro Alexis o Martha non vanno a prenderla. La sera Rick torna prima delle sei e mezzo così può far cena alla piccola e a tutta la famiglia con l'aiuto di Alexis e quando Jo si addormenta lui e Beckett, che solitamente torna verso le otto, lavorano al caso.

Certi giorni sono più semplici di altri ma grazie all'aiuto della famiglia Castle adesso Kate è riuscita finalmente a trovare un equilibrio tra il lavoro e la sua figlioccia.

Beckett ogni mattina mentre fa colazione con Rick e Alexis non può non pensare a quanto sia stata fortunata e non può non ripensare alle parole della sua amica. Lanie ha ragione, deve parlare con Rick, deve dirgli quello che prova perché adesso è giunto il momento, adesso entrambi sono alla stessa pagina.

E' una domenica mattina, nessun caso su cui investigare e Beckett non è in chiamata quindi insieme a Castle decide di portare la piccola a fare un giro. E' vero, è ottobre e ormai inizia a fare freddo fuori ma le belle giornate non sono ancora scomparse e i tre decidono di approfittarne per un ultimo picnic.

“Ora mentre aspettiamo che la mamma sistemi la pappa io e te principessina andiamo a giocare, che ne dici?” domanda Castle una volta arrivati. La piccola Jo sorride e batte le manine per esprimere il suo consenso. “Vedo che adesso ti piace stare con zio Rick...” borbotta lui mettendo il broncio facendo così ridere Kate.

La donna guarda Castle portare la piccola sull'altalena e posizionarla dentro il seggiolino prima di spingerla dolcemente ricevendo come ricompensa delle grandi risatone.

Oggi è il primo vero giorno dopo una settimana e mezzo di convivenza in cui Kate ha la possibilità di stare sola con Rick e parlargli. Mentre sistema la tovaglia e i piatti di plastica le mani le tremano leggermente per l'agitazione, le solite preoccupazioni che giorni fa aveva espresso a Lanie le tornano improvvisamente tutte alla mente ma lei cerca di zittirle ricordandosi le parole dell'amica. Lei lo ama, lui la ama. Andrà tutto bene, dovrà solo essere onesta e spiegargli con calma tutto, fargli capire che non è per cattiveria o crudeltà che gli ha mentito, ma semplicemente per una stupida paura di essere ferita.

“Allora, cosa abbiamo di buono per questa ragazzina e per il suo zio preferito?” domanda Rick tornando sorridente con Jo in braccio.

“Oh, per lei tante cosine, per te insalata, stai mettendo su pancetta Castle, tua figlia aveva proprio ragione.” scherza allegramente la donna ben sapendo che Rick in realtà sta tornando in forma.

“Divertente detective.” inizia Castle con uno sguardo malizioso che fa preoccupare Kate. “Ma le vorrei ricordare che lei ha molto gradito la vista della mia “pancetta” quando ho controllato.” Beckett arrossisce ma, a differenza di come avrebbe fatto poche settimane prima, non smentisce, invece prende Jo dalle braccia di Castle e si siede per terra iniziando a darle un po' di omogenizzato sorridendo felice. Rick rimane stupito per un secondo dall'assenza di risposta di Kate ma poi decide di non dargli troppa importanza e si siede a sua volta per guardare lo spettacolo che ha davanti.

Sono ormai parecchi giorni che la loro “convivenza” va avanti ma lo scrittore rimane ancora incantato osservando la donna che ama dar da mangiare alla piccola Johanna. Kate ancora crede di non essere una buona madre per la piccola e Castle non riesce proprio a capacitarsi di come la donna non veda che madre perfetta è. Ogni volta che ha Jo in braccio il suo sguardo brilla di felicità, non la perde mai di vista ed è sempre la sua prima preoccupazione in ogni momento della giornata.

I tre rimangono nel parco per un oretta o due dopo aver finito il pranzo ma poi tornano al loft di Castle perché la piccola si è addormentata.

“Puoi portarla tu di sopra Castle? Finisco di ordinare la cucina.” dice Beckett notando che erano rimaste alcuni piatti da lavare dalla colazione della mattina.

“Okay, non c'è problema.” ribatte lui felice.

Kate lo guarda salire le scale e sorride notando l'affetto che quell'uomo prova per una bambina che conosce da appena un paio di settimane. Facendo i piatti Beckett inizia a riordinare le idee, ormai il momento, non può rimandare oltre. Dopo pochi minuti Castle è di nuovo in salotto, computer alla mano che annota qualche idea, è così immerso nel suo lavoro che, una decina di minuti dopo, non sente nemmeno Kate avvicinarsi a lui e sedersi sul divano.

“Rick...” l'uso del suo nome di battesimo lo riporta alla realtà e lui posando il computer sul tavolinetto rivolge tutta la sua attenzione a Kate.

“Scusa, non ti avevo sentita, stavo annotando un idea per il nuovo libro.” dice tutto sorridente. “C'è qualcosa che non va?” chiede poi notando lo sguardo nervoso e un po' preoccupato della donna.

“No, solo che... volevo parlarti.” inizia titubante la donna facendolo preoccupare ancora di più. La detective Beckett non è mai titubante, men che mai quando parla con lui. “I... I remember everything.” dice seria la donna arrivando dritto al punto. Per un momento Castle sembra confuso ma poi le sorride tranquillo.

“I know...” risponde posando una delle sue mani su quella di lei.

“D-davvero?”

“L'ho capito subito quando hai ricordato quello che era successo Kate.”

“E perché allora... non... insomma, perché non hai detto nulla?” chiede confusa la donna.

“Non volevo metterti sotto pressione.” spiega tranquillo. “Cercare di parlare di certe cose con te mentre tu non sei ancora pronta e contro producente così ho deciso che avrei aspettato.” aggiunge sempre sorridendo. Kate non sapendo cosa dire lo guarda per la prima volta negli occhi e nota che il suo sguardo esprime nervosismo, speranza ma anche un po' di paura.

“Rick, io..”

“Non devi dire nulla Kate.” la interrompe lui subito. “Quello che ho detto lo penso ancora, ma non voglio che tu... che tu ti senta costretta a dirmi qualcosa.” dice nervo lui. “Insomma, io ti amo, tengo molto a te e non vorrei che questo ro...”

“Oh, accidenti Castle, vuoi stare zitto!” lo interrompe lei prendendolo per la camicia e attirandolo a se.

Rick rimane stupito quando sente le labbra morbide di lei sulle sue. Kate lo sta baciando e lui non sta facendo un bel niente. Mentalmente si calcia e recupera un po' di lucidità, le sue braccia avvolgono la sua esile figura e inizia a rispondere al bacio.

E' solo uno sfiorarsi di labbra, solo un piccolo gesto col quale però entrambi vogliono esprimere senza l'uso delle parole i loro sentimenti.

Dopo alcuni istanti Kate si allontana e lo guarda negli occhi sorridente. Non servono parole. Rick la stringe a se baciandole dolcemente il capo, la fronte, il naso, le guance e infine di nuovo le labbra. Lei sorride, mai prima di allora si era sentita così bene, così protetta, così amata semplicemente stando tra le braccia di un uomo. Beckett riavvicina le loro bocche e stavolta approfondisce il bacio liberando due anni di passione repressa.

La scintilla ormai si è trasformata in un fuoco e entrambi perdono il contatto della realtà. Rick continua a baciarla senza darle tregua, staccandosi dalle sue labbra solo il minimo indispensabile per permetterle di riprendere fiato quando il bisogno di ossigeno si fa impellente.

Senza nemmeno ricordarsi come Kate si trova sdraiata sul divano con una mano affondata tra i morbidi capelli di Rick e l'altra sulle sue spalle mentre lui sta lasciando una sci di caldi baci lungo il suo collo. Sospirando la donna riavvicina le loro labbra bisognosa di quel contatto.

Troppo presi in quella nuova e bellissima attività nessuno dei due si accorge del bussare alla porta almeno fino a che una voce conosciuta da Beckett non inizia a chiamarla.

“Signorina Beckett!” Kate si stacca da Rick sentendosi chiamare ma lui continua a baciarle la mascella, il collo e poi di nuovo le labbra.

“Rick...” sussurra lei cercando di richiamare la sua attenzione. L'uomo si ferma e finalmente anche lui sente qualcuno bussare alla porta.

“Chi è?” chiede un po' scocciato.

“L'assistente sociale.” ribatte Kate cercando di spingerlo via per potersi sistemare un poco per andare ad aprire. Rick spalanca gli occhi spaventato e scatta in piedi.

“Tu sistemati, io vado ad aprire.” comanda a Kate che corre in bagno ad aggiustarsi un po' i capelli e la camicetta tutta spiegazzata per la sessione di baci appena conclusa. Castle fa due profondi respiri, si specchia per controllare di essere in ordine e poi apre la porta con il migliore dei suoi sorrisi.

“Buongiorno signora Maiers.” dice gentile spostandosi per farla entrare.

“Buongiorno.” dice lei senza ricambiare il sorriso. “Mi hanno detto che la signorina Beckett si è trasferita qui recentemente. E' in casa?” domanda già pronta ad annotare un eventuale risposta negativa.

“Sì, certo, è su, sta mettendo la piccola Jo a letto.” risponde Rick odiando a prima vista quella donna. “Sa, abbiamo fatto un piccolo picnic per goderci una delle ultime belle giornate e la piccola è piuttosto stanca dopo tanto divertimento.”

“E lei sarebbe...” chiede la donna quasi ignorando tutto il discorso precedente.

“Oh, mi scusi. Sono Richard Castle.” si presenta lui allungando la mano. La donna alza un sopracciglio e non ricambia il gesto.

“Come mai la signorina si è trasferita qui? Siete coinvolti in una qualche relazione sessuale?”

“No!” esclama Rick offeso da una domanda del genere. “Certo che no, lei aveva bisogno di una mano e io l'ho aiutata perché Kate è una delle persone più importanti della mia vita.” aggiunge serio.

“Mmm, capisco. Può chiamarmi la signorina Beckett.”

“Non ce n'è bisogno, sono qui.” dice Kate scendendo le scale. “Ho sentito le sue domande e devo dire che non mi piace come sta interrogando Rick. Lui non è costretto a risponderle.” Beckett si mette a fianco dell'uomo come a difenderlo. La Maiers sembra offesa ma non ribatte ed invece inizia ad ispezionare la casa.

“Scusami...” sussurra Kate come se la colpa per il pessimo comportamento della donna dipendesse da lei.

“Non importa. Quella donna odia il suo lavoro, si vede lontano un miglio. Dovresti far rapporto e chiedere un diverso assistente sociale.” mormora lui in modo che solo Beckett possa sentirlo. Lei semplicemente annuisce.

“Devo vedere la bambina.” dice la donna riavvicinandosi a loro con un espressione di delusione difficilmente nascosta per non aver trovato niente di cui lamentarsi.

“Sta dormendo.” ribatte Rick.

“Non la sveglierò, non si preoccupi.” dice fredda la donna che seguendo Beckett va al piano di sopra mentre Castle rimane ad attenderle giù.

“Non ho niente da segnalare Signorina Beckett.” annuncia la donna tornando al piano di sotto alcuni minuti dopo. “Ma questo non vuol dire che non la terrò d'occhio.”

“Certo.” risponde mantenendo la calma Kate. “Rick, vuoi accompagnare la signora Maiers alla porta per favore?”

“Con piacere. Mi segua prego.” Castle le apre la porta la fa uscire e dopo un piccolo e rapido arrivederci la chiude e torna dalla sua Kate. “Avevi proprio ragione. E' una donna odiosa.” mormora abbracciandola.

“E con un tempismo orribile aggiungerei.” Rick sorride malizioso e le da un piccolo bacio a fior di labbra.

“Avremo tutto il tempo del mondo per noi Kate, non preoccuparti...”

Recensioni? Graditissime U_U

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Ed è difficile dirlo ma questo è il penultimo capitolo... terzultimo se si conta anche l'epilogo piccino picciò che ho scritto ç______ç

Prometto di finire la storia prima di natale :) come regalo.. che ne dite?



Capitolo 18

 

Un lieve pianto arriva dal piano di sopra.

“Abbiamo tutto il tempo del mondo?” ripete Kate divertita. “Le ultime parole famose.”

“Magari ne avremo. Che ne dici se provo a vedere se mi riesce farla riaddormentare? Così potremo stare un po' insieme, poi ti cucinerò le mie speciali lasagne.”

“Mi sembra un ottima idea...” sussurra Kate sorridendo felice alzandosi sulle punte dei piedi per baciarlo.

Jo continua a piangere dal piano di sopra così Rick si allontana.

“Adesso scusami ma la mia principessina mi sta chiamando.” dice lui tutto sorridente. Kate alza un sopracciglio. “Non lo senti, dice a gran voce il mio nome.” Castle sembra quasi serio.

“Ah, già, dimenticavo che avendo all'incirca la stessa età vi capite tra di voi.” dice scherzosamente la donna dandogli una leggera spinta per suggerirgli di andare dalla piccola.

“Ah, doppio ah. Veramente divertente detective.” dice Rick avviandosi al piano di sopra.

Castle non fa in tempo a scomparire al primo piano che il cellulare di Kate squilla. E' Lanie.

“Ciao Kate!” esclama la dottoressa dall'altro capo del telefono.

“Wow... Cos'è tutto questo entusiasmo Lanie? Hai vinto cento milioni alla lotteria?”

“No.” ribatte la donna. “Ma mi piacerebbe.” aggiunge con aria sognante.

“Allora, che succede?” domanda Beckett curiosa sorridendo all'idea che la sua amica non poteva fare una chiamata meno tempestiva.

“Volevo solo che fossi la prima a sapere che io e Javi abbiamo deciso di comprare casa insieme!”

“Davvero?”

“Davvero!”

“Ma non coabitavate già?”

“Sì, ma stiamo nella casa di Javi, la prossima sarà nostra, è diverso.” spiega la dottoressa con ancora più entusiasmo.

Sono felicissima per voi Lanie! Che ne dici di festeggiare?” chiede Beckett sorridendo.

E lo chiedi pure?” esclama quasi offesa. “Tra mezz'ora al solito posto?”

Chi arriva per prima ordina i drink...” accetta Kate.

Allora a dopo dolcezza.”

Ciao Lanie!” Beckett chiude la chiamata e proprio in quel momento le braccia di Rick la circondano in un tenero abbraccio.

Adesso che la mia piccola amichetta ci aveva dato un po' di tempo per noi tu osi sprecarlo scappando da Lanie?” chiede fintamente offeso lui.

Espo e Lanie comprano una casa insieme. Dobbiamo festeggiare, voi uomini non potete capire.” lo prende in giro lei. “Non preoccuparti, torno prima di cena così potrai farmi mangiare le tue fantastiche lasagne e poi potremo stare un po' soli...” sussurra la donna avvicinandosi a lui e iniziando a disegnare cerchi sul suo petto con l'indice.

Devi proprio andare?” piagnucola Castle volendo solo stringerla a se e non lasciarla andare mai più.

Non fare il bambinone Castle.” lo riprende lei con aria da mammina.

Posso avere un piccolo anticipo? Giusto per passare le prossime due orette...” le domanda Rick con la sua miglior espressione a cucciolo ferito.

Kate si rialza e lo bacia dolcemente.

Felice?”

No, ma me lo farò bastare per ora...” scherza lui aiutandola ad indossare il cappotto. “E adesso vai che prima parti prima torni.” aggiunge spingendola fuori e facendola sorridere.

A dopo Rick...” sussurra lei salutandolo sulla porta con un ultimo piccolo bacio.

 

Quando Kate arriva al bar trova Lanie ad aspettarla al loro solito posto con due drink davanti.

Beckett non fa in tempo ad accomodarsi che Lanie inizia ad osservarla con il suo sguardo indagatore.

Lanie...” Kate richiama la sua attenzione.

Si dolcezza?” chiede lei senza interrompere la sua analisi.

Potresti smetterla di analizzarmi come se fossi un cadavere e tu stessi cercando una prova per incastrare l'assassino? Per favore?” la sto pregando. “E'... è inquietante.”

Kate...” inizia Lanie mentre un sorriso malvagio le spunta sul volto facendo presagire il peggio a Beckett. Non sono mai buone notizie per lei quando la sua migliore amica ha quel sorriso. “Tu e Castle l'avete fatto!” esclama entusiasta e forse a voce troppo alta visto che metà del locale si gira a guardarle.

Lanie!” esclama Beckett iniziando a diventare color pomodoro per l'imbarazzo. “Puoi abbassare la voce?”

Ops, mi dispiace Kate.” dice lei dispiaciuta ma mantenendo il sorriso di prima.

E comunque no, non l'abbiamo fatto.” precisa Kate roteando gli occhi.

Certo, e io non sono una dottoressa.” ribatte Lanie non credendo nemmeno per un istante alla detective. “Tesoro, hai le labbra gonfie, gli occhi ti brillano e sei felice e rilassata. Non ci sono molte cose che possono far uscire tutti insieme questi indizi.” le fa notare. “Non ci credo che tu e Castle non abbiate fatto nulla, nemmeno se me lo giurasse la mia nipotina in persona.”

A parte il fatto che Jo ancora non parla, e poi tu hai parlato di sesso.. nessuno qui ha detto che non è successo niente niente...” ammette maliziosa Beckett.

Okay, hai esattamente cinque secondi per iniziare a raccontarmi.” la minaccia la dottoressa. “E mi raccomando, non tralasciare i dettagli, soprattutto quelli piccanti.” aggiunge maliziosa.

Kate rotea gli occhi ma rispettando il termine dell'amica le racconta quello che è successo in serata.

 

Castle guarda nuovamente l'orologio. Le sette e mezzo. Ormai Kate dovrebbe arrivare da un momento all'altro.

L'uomo controlla nuovamente le lasagne.

Bene, sono quasi pronte...” mormora tra se e se. Johanna si è svegliata di nuovo ma dopo aver passato un oretta a guardare Zio Rick cucinare si era riaddormentata e non aveva più emesso un suono.

Appoggiandosi al banco di cucina Rick ripensa agli eventi del giorno, al pic nic alle loro confessioni, ai baci. Quasi non riesce a credere che sia vero, continua ad aspettarsi di risvegliarsi solo nel suo letto con Alexis che lo scuote rimproverandolo che Beckett aveva chiamato per un nuovo caso e che lei come al solito aveva dovuto fargli da segretaria.

Quando cinque minuti dopo Kate rientra Castle è sempre talmente immerso nei suoi pensieri che non la sente arrivare così lei decide di fargli un piccolo scherzetto e silenziosamente si avvicina a lui. Quando le braccia della donna lo circondano poco manca che all'uomo venga un infarto.

Oddio Kate, vuoi uccidermi?” chiede divertito.

Se volessi potrei spararti...” risponde lei alzando le spalle. “E comunque te l'hanno mai detto che sei un fifone Castle?”

Oggi è in vena di battute detective? E comunque non sono un fifone, solo che stavo pensando e non ti avevo sentito rientrare e mi hai colto di sorpresa...” ribatte lui mettendo il broncio.

Che eri immerso nei tuoi pensieri l'avevo capito.” dice sorridendo Kate e Castle vedendola felice non può che ricambiare. “A che pensavi?”

A noi.” ammette lui senza vergogna. “Sai, tutto questo mi sembra un sogno. Ho paura di svegliarmi e scoprire che in realtà non esiste nessuna Johanna, che tu non mi ami e che la mia vita è sempre la solita routine...” Beckett si avvicina al suo uomo e lo bacia dolcemente.

Sono qui Rick, non è un sogno e io non vado da nessuna parte...” sussurra dolcemente la donna riavvicinando i loro visi per poterlo baciare nuovamente.

Stavolta entrambi si lasciano andare, Kate socchiude le labbra e permette alla lingua di Rick di andare a sfiorare la sua. Brividi, e non di freddo, le corrono lungo la schiena mentre Rick la stringe possessivo a se e piano piano la spinge all'indietro finché non è bloccata tra il corpo di lui e il ripiano di marmo. Con un piccolo sforzo la solleva e la fa sedere in modo da essere alla stessa altezza.

Beckett si allontana dopo alcuni minuti per prendere un po' d'ossigeno mentre Rick continua a baciarla seguendo la linea della mascella e poi giù lungo il collo fino alla clavicola e in quel momento si accorge di uno strano odore.

Rick...” sussurra cercando di ottenere la sua attenzione.

Sì?” risponde lui senza staccare per più di un secondo la sua bocca dalla pelle esposta di Kate.

Stanno bruciando...”

Cosa?” chiede lui confuso allontanando le labbra da lei.

Le tue magnifiche lasagne...” risponde ridacchiando la donna.

Accidenti!” esclama l'uomo prendendo il guanto da forno e affrettandosi a salvare il salvabile.

 

Commenti? Sempre ben accetti!

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Oddio come è strano dirlo... Questo è l'ultimo capitolo... Dopo questo a separarci dalla parola fine c'è solo un piccolo epilogo ç_______ç
Buona lettura!


Capitolo 19

 

Circa tre settimane dopo

 

Kate! Tua figlia ti chiama... di nuovo!” esclama Rick con aria afflitta dalla stanzatta di Jo.

Castle, quante volte te lo devo ripetere?” chiede esasperata la donna. “Sa solo dire Mama e Pappa. Quando imparerà a dire zio chiamerà solo te...”

Sicura?”

Sicura...”

Tutte le volte che Rick è insieme alla piccola e lei chiama a gran voce mamma è sempre la stessa storia. Ormai è da due settimane che va avanti la cosa.

Mi sento messo da parte... la principessina non vuole bene più a zio Rick...” borbotta l'uomo.

Su, non è vero Rick, e lo sai...” dice Kate addolcendo il tono e lo sguardo. “Lei ti vuole bene solo che non è facile dire zio o Rick... dovevi trovarti un nome più facile da pronunciare mio caro...” finalmente Castle sorride e Beckett si avvicina per baciarlo.

Grazie...” sussurra lui quando si separano.

Non c'è di che...”

Che ore sono?” chiede Rick sempre col sorriso sulle labbra.

Le quattro.” risponde dopo una veloce occhiata la donna. La piccola Jo ormai non ha più niente da dire visto che si è addormentata tranquilla tra le braccia della detective che la guarda felice.

Presto arriverà la nuova assistente...” dice agitata la donna.

Vuoi calmarti Kate?” Castle è divertito dalla sua reazione. “Solo perché la Maier era un'arpia non vuol dire che anche questa Matthews sia della stessa pasta...” le ricorda ancora lui.

Ti ho già ringraziato per quello che hai fatto con quella strega?”

Sì, ma se vuoi ringraziarmi ancora non mi tiro indietro...” Kate sorride e posata di nuovo sua figlia nella culla lo bacia con passione.

Il campanello suona.

Eh, ma allora ce l'hanno con me!” esclama Rick sull'orlo delle lacrime facendo sorridere Beckett.

Su andiamo Castle, prometto che stanotte sarò tutta tua...” sussurra con voce sensuale la donna prima di scendere al piano di sotto ad aprire alla nuova assistente sociale. Castle rimane indietro, bloccato dal pensiero di quello che lui e la sua musa avrebbero fatto quella notte. “Rick, non vieni?” domanda Kate dal piano di sotto. Lo scrittore riesce quasi a vedere il ghigno maligno che la donna sicuramente ha sul viso.

Beckett è pericolosa e lo sa bene sfortunatamente per Castle.

Quando Rick arriva al piano di sotto Kate è nel soggiorno insieme a una giovane donna sulla trentina che deve essere la nuova assistente.

Buongiorno, lei deve essere la signorina Matthews...” si annuncia Rick. “Piacere di conoscerla, sono Rick Castle, il ragazzo di Kate.” aggiunge allungando la mano. La giovane donna sorride e la stringe.

Piacere, Christine Matthews.” risponde la donna. Rick si siede vicino alla sua musa e sorride gentile. “Bene, come certo saprete la signorina Maiers è stata messa sotto inchiesta... Grazie alla vostra segnalazione abbiamo scoperto che non eravate la prima famiglia che quella donna aveva giudicato in maniera non oggettiva.” Castle vede negli occhi della donna il disgusto profondo che prova solo al pensiero. “Io prenderò il suo posto per tutti i futuri incontri e sappiate che, anche se vi sono grata per quello che avete fatto non sarò per ciò permissiva. Se questo non è l'ambiente giusto per Johanna non farò certo un buon rapporto. Per me la priorità sono i bambini.” sia Kate che Rick annuiscono. “Bene.” aggiunge con un sorriso. “Posso vedere la piccola?”

Certo, si è appena addormentata però...” avverte Rick.

Mi basta vederla, non disturberò il suo riposo.”

Rick guarda le due donne salire silenziosamente al piano di sopra e sorride felice. Quella Christine gli sta simpatica, sembra una brava ragazza, responsabile e brava nel suo lavoro.

Dopo alcuni minuti le donne tornano giù e trovano un caffè bello e pronto ad aspettarle.

Grazie.” dice con un lieve sorriso Kate.

Non occorreva signor Castle...” anche l'assistente sociale sorridente prende il caffè.

Non si preoccupi, tanto non ho niente da fare per ora...” risponde Rick alzando le spalle.

Possiamo sederci?” chiede la Matthews indicando il divano con un cenno? “E' dalle otto che sono fuori a fare controlli e visto che mi sto facendo tutto in bici mi fanno male le gambe...”

Certo...” Kate le fa strada e il trio si riaccomoda nelle vecchie posizioni.

Allora, ora devo farvi alcune domande, probabilmente vi sono state già fatte, ma vogliono che io ricontrolli per vedere se la Maiers ha omesso alcune cose dal suo rapporto.”

Vada avanti.”

La Maiers aveva detto che la signorina Beckett si era trasferita qui per bisogni economici e per il rapporto intimo che aveva con il signor Castle è vero?” domanda Christine tirando fuori un taccuino.

Non esattamente.” risponde Castle per Kate. “All'inizio avevo proposto a Kate di venire ad abitare qui per offrirle il sostegno di una famiglia per guardare la piccola, da sola non poteva farcela, ma mano mano che la nostra coabitazione è andata avanti abbiamo scoperto che il nostro rapporto stava cambiando. Sono innamorato di Kate da molto, ma di partenza la mia idea era di offrirle solo sostegno e aiuto.”

E' vero, ero in difficoltà tra lavoro e spese e stavo per chiedere una retrocessione ma Rick mi ha bloccato e mi ha fatto un offerta che, letteralmente, non potevo rifiutare.” aggiunge Kate intrecciando la mano con quella di lui.

Bene, e posso sapere adesso come è messa la vostra situazione?”

Stiamo insieme.” dicono allo stesso tempo. Christine sorride.

Johanna come si trova qui?” domanda ancora.

Bene, adora Rick e anche Alexis e Martha, la figlia e la madre di lui.”

La piccola soffre di qualche disturbo del sonno o alimentare?”

No.” risponde Rick. “Da dopo la prima settimana ha dormito sempre sogni tranquilli giusto?”

Sì.” Kate annuisce. “Sembra non ricordare dell'incidente.”

Ha dei problemi a legare con la piccola?”

No, abbiamo un ottimo legame.” Kate sorride.

Ha iniziato a chiamarla mamma.” dice Rick mettendo il broncio. Kate rotea gli occhi.

Lo scusi, è geloso perché la piccola non riesce a dire zio o Rick.” Christine sorride e annuisce.

Chi non vorrebbe le attenzioni di quell'angioletto.” concorda la donna.

Comunque anche se mi chiama mamma credo che abbia in qualche modo capito che non sono Jessica.” dice tristemente Kate al pensiero di sua cugina. “Abbiamo messo una foto di Je e Matt sul comodino vicino al letto della piccola e l'altro giorno lei ha voluto giocarci a forza. Ha voluto la foto vicina e ci faceva scorrere la manina come ad accarezzarla...” racconta triste Kate.

Ha fatto bene a lasciare quella foto. Non sarebbe giusto che la piccola scordi dei veri genitori.”

Non succederà.” la rassicura Rick.

Beh, io credo di aver finito per oggi.” dice la Matthews alzandosi e rimettendo il taccuino nella borsa. “Ci rivediamo presto. Signorina Beckett, Signor Castle.” dopo un ultimo saluto la donna esce e lascia di nuovo soli Kate e Rick.

E' simpatica.” commenta Beckett.

E sa fare bene il suo lavoro. Credo inoltre che abbia avuto una buona impressione che sia felice dell'ambiente in cui vive Jo.” Kate annuisce.

Credo tu abbia ragione...”

Sai, io credo dovremo dire alla Bels che stiamo insieme.”

Cosa?! Assolutamente no Castle!” ribatte Kate fintamente inorridita.

Ma perché? Ti vergogni di me?” chiede lui mettendo il broncio.

Effettivamente....” Castle fa una faccia offesa. “Hai rimesso su pancetta Rick... magari se perdi qualche chiletto...” mormora la donna maliziosa.

Hai qualche tipo di attività in mente?” le domanda lo scrittore attirandola a se.

Ho un paio di idee Castle... magari se fai il bravo bambino potrò spiegartele...” aggiunge la donna in un sussurro.

Sarò il migliore.” dice serio Rick prima di avvicinarsi e baciare con passione la donna.



Commenti? Beh, se ne lasciate anche uno piccolo piccolo so contenta.....

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Capitolo 20
*** Epilogo ***


Siamo arrivate alla fine belle mie! ç_____ç
Buona lettura! Ci vediamo di sotto!


Epilogo – ç____ç

 

Relazione finale sull'affidamento Beckett/Shadows

 

Nei ventiquattro mesi passati a seguire la Signorina Beckett posso affermare con sicurezza che, dopo un primo periodo di assestamento durante il quale la giovane donna ho dovuto trovare un modo per coniugare i suoi impegni lavorativi con i suoi nuovi doveri verso la piccola, la situazione è andata sempre migliorando.

La bambina ha stretto un legame fortissimo non solo con la Signorina Beckett, ma anche con il suo compagno, Il Signor Castle, e tutta la sua famiglia.

Nella persona di Katherine Beckett sono sicura che Johanna Shadows potrà trovare un ottimo esempio positivo, una madre protettiva e piena di affetto.

Senza aggiungere altre frivole considerazioni consiglio vivamente di procedere con le pratiche d'adozione in quanto credo che la signorina Shadows non potrebbe trovare una migliore famiglia in cui crescere.

 

Cordiali Saluti

Christine Matthew

 

 

 

Queste sono le conclusioni finali sul mio rapporto.

Ieri ho ricevuto una conferma, avrete l'affidamento di Johanna. Congratulazioni

 

Buona fortuna

Christine

 

“Ce l'abbiamo fatta?” domanda Kate non riuscendo quasi a credere a quello che sta leggendo.

“Sì! Ce l'abbiamo fatta Kate!” Rick prende la donna fra le sue braccia e la fa girare. Kate ride felice e quando Castle la rimette giù va vicino a quella che ormai è sua figlia a tutti gli effetti e la stringe a te.

“Hai sentito piccola? Rimarrai sempre con noi. Con Rick, con Lex, Martha, Zia Lanie, Zia Jenny, Zio Kevin e Zio Javi...”

“Pecche mamma? Doveo andale via?” chiede la piccola confusa.

“No, non l'avrei mai permesso principessa.” dice Rick abbracciando entrambe le sue donne.

Johanna sorride felice e stringe le sue braccia intorno al collo della mamma.

“Questo è l'inizio di un nuovo bellissimo capitolo...” sussurra Kate sorridente.

“Già. Tu, io, Jo, Alexis.. e beh, anche mia mamma purtroppo.” Beckett ridacchia. “Però forse dovremo fare qualche piccolo cambiamento...” aggiunge Rick ricevendo un occhiata sospettosa da Kate. “Sai, sono ormai venticinque mesi, tre settimane e due giorni che stiamo insieme e quindi io.. pensavo che...” Castle non riesce a continuare, sta balbettando.

“Non ci credo, il grande Castle ridotto a balbettare?” scherza Kate. Rick fa due respiri profondi e sorride alla sua Beckett.

“Kate, in questi anni passati insieme a te sono cambiato molto, sono diventato un uomo migliore e ormai non posso nemmeno pensare di vivere lontano da te o da Jo.... quindi mi chiedevo se...” Rick tentenna di nuovo ma stavolta Kate non ha più voglia di scherzare. Castle si inginocchia e mette una mano in tasca per estrarre una piccola scatoletta di velluto blu. “Katherine Beckett, vuoi rendermi l'uomo più fortunato del mondo e accettando di diventare mia moglie?” chiede finalmente sorridendo dolcemente. Beckett è senza parole, le lacrime le scendono lungo le guance.

“Sì... Sì Castle!” esclama dopo qualche istante. Rick si alza e le mette l'anello dopo di che l'abbraccia e la bacia.

“Mammaaaaaa” brontola Johanna. “Mi state stizzando...” Rick si allontana ridendo.

“Scusa principessina, ma io e la mamma siamo tanto felici.”

“Pecche?” chiede curiosa.

“Pecche...”inizia Beckett ma si accorge dell'errore. “Perchè Rick mi ha chiesto di rimanere tutta la vita con lui.”

“Sempe?”

“Sì non ti liberi più di me...” risponde Rick. “Sempre se tu mi vuoi principessa...”

“Sì! Rimane ancche Lezi e Matta?” chiede con gli occhi che le brillano la piccola.

“Tutti.” annuisce Kate.

“E il mio compeanno?” chiede sorridendo furbetta la bambina.

“Che ne dici se festeggiamo tutti insieme signorinella. Magari anche con i bambini dell'asilo?” chiede Rick sorridendo felice.

“Sìììììììììì!” esclama la piccola battendo le manine.

“Cosa vuoi come regalo?” chiede invece Kate.

“Mmm...” Castle non riesce quasi a trattenere le risate vedendo il cipiglio pensieroso della piccola Jo. “Vojio.... vojio che Rick è papà.” nessuno dei due fa una mossa. Johanna non ha mai chiamato Rick papà, entrambi nemmeno credevano che la piccola sapesse veramente cosa sia un papà.

“Jo, ma sai cos'è un papà?” chiede Kate.

“Sì! Papà vuole bene a mamma e me.” dice lei sicura. “Rick vuole bene a me e mamma. Rick è papà. Posso?” chiede la piccola sorridendo felice.

“Beh, se Rick vuole credo che possiamo farlo...” sussurra Kate guardando il suo fidanzato.

“Certo che voglio...” mormora Rick con le lacrime agli occhi.

Johanna non lo sa ma ha appena fatto un regalo bellissimo a Rick, un regalo che lui mai avrebbe osato pretendere o chiedere ma che da mesi è nel suo cuore.

“Grazie...” dice Rick abbracciando dolcemente entrambe. “Ti amo Kate...” sussurra poi all'orecchio di Beckett.

“Anch'io Rick.”

 

FINE!




Beh, ho finito... Non so se vi piace o no come finale ma io mi sono divertita a scriverlo :)
Oggi è il 24 dicembre quindi ne approfitto per dirvi BUON NATALE ragazze!!!

Un augurio speciale alla mia specialissima famiglia! Voi sapete quanto vi voglio bene e continuerò a volervene finchè vivrò.
Grazie perchè state rendendo specilissimo questo natale solo con la vostra presenza.. (anche se solo per via internet XD)
Grazie ancora carissime. <3 Love you all! <3

E prima di lasciarvi un saluto anche da Kate, Rick e Jo!

  

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