Weird destiny... di lisettola (/viewuser.php?uid=70821)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Chapter 1 ***
Capitolo 3: *** Chapter 2 ***
Capitolo 4: *** Chapter 3 ***
Capitolo 5: *** Chapter 4 ***
Capitolo 6: *** Chapter 5 ***
Capitolo 7: *** Chapter 6 ***
Capitolo 8: *** Chapter 7 ***
Capitolo 9: *** Chapter 8 ***
Capitolo 10: *** Chapter 9 ***
Capitolo 11: *** Chapter 10 ***
Capitolo 12: *** Chapter 11 ***
Capitolo 13: *** Chapter 12 ***
Capitolo 14: *** Chapter 13 ***
Capitolo 15: *** Chapter 14 ***
Capitolo 16: *** Chapter 15 ***
Capitolo 17: *** Chapter 16 ***
Capitolo 18: *** Chapter 17 ***
Capitolo 19: *** Chapter 18 ***
Capitolo 20: *** Chapter 19 ***
Capitolo 21: *** Chapter 20 ***
Capitolo 22: *** Chapter 21 ***
Capitolo 23: *** Chapter 22... un epilogo Natalizio! ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Corriamo
per le strade di Londra. Scappiamo lasciando dietro
di noi il matrimonio di Bill, i nostri amici in pericolo.
Entriamo
di corsa in Hyde Park e sembra sia tutto
tranquillo.
“Hermione li abbiamo seminati quei mangiamorte?”
dico a
bassa voce.
“Si… anche se…” dice lei
guadandosi intorno.
“… non c’è troppo
silenzio?” completa Ron in un sussurro.
“Camminiamo.” Dico dopo aver fatto pochi passi
sentiamo un
fruscio dietro di noi. Ci voltiamo di scatto.
“Cos’era?” chiede impaurita Hermione.
“Non lo so ma nulla di buono… andiamo
avanti.”
“Salve ragazzi…” un uomo incappucciato
ci sta aspettando
alle nostre spalle. Ghigna malefico.
“Via!” urlo inutilmente, quell’uomo
è dannatamente veloce.
Ha
dei pugnali in mano, non usa la magia? Altri due lo
raggiungono e siamo accerchiati.
“è la fine per voi. La ragazzina e il rosso
l’Oscuro Signore
ce li lascia. Ci sarà da divertirsi.” Ridono,
ridono prendendosi gioco di noi.
Tutta questa fatica per nulla. Tra poche ore saremo morti.
Ron tenta di prendere la bacchetta ma loro sono più veloci.
Uno lo immobilizza al suolo, ferendolo al braccio con il pugnale.
Cerchiamo di
farlo anche io e Hermione ma una sferzata di fuoco ci blocca. Mi brucia
la mano
ed a Hermione una gamba.
“Capoline…. AAHH!” un urlo si leva da
uno dei tre uomini.
Cade a terra nel suo sangue, con un pugnale conficcato nella schiena.
Non possiamo scappare velocemente, dovremmo portare Hermione
in braccio. Io e Ron ci guardiamo e capiamo che non c’è
via di fuga, a meno che
colui che ha scagliato il pugnale non uccida anche gli altri due.
Un ombra nera si pone tra noi e i due uomini rimasti. Non
parla. non fa rumore, sembra quasi che non respiri.
“Traditrice! Come ti permetti di metterti contro
L’Oscuro
Signore? Lui porterà giorni di gloria alla Gilda.”
“è proprio quello che voglio evitare.”
Dice semplicemente.
Improvvisamente una folata di fuoco avanza nuovamente verso
di noi ma è come bloccata da uno schermo invisibile.
“Tu avresti avuto un posto d’onore nel nuovo mondo.
Tradire
la tua gente per questi tre sciocchi, insignificanti Maghi!”
“Voi non siete la mia gente, non mi sono mai sentita parte
della vostra stupida gilda. Quindi ora addio.” Dice e gli si
avvicina tirando
fuori dei coltelli lottano per pochi secondi e i due uomini si
accasciano al
suolo.
Con
noncuranza raccoglie i pugnali e si avvicina.
“Non voglio farvi del male, fidatevi di me e seguitemi. Tra
meno di 20 minuti qui sarà pieno di mangiamorte.”
“Abbiamo scelta?” dico sarcastico.
“No non credo.” Dice sogghignando la ragazza.
“Ho un
nascondiglio non lontano da qui. Ci sarà tutto, cibo, acqua,
medicine.”
Iniziamo a camminare a passo svelto fino ad un punto ricco
di alberi. “Presto! Di qua.”
La strana ragazza ci fa entrare un una specie di botola
nascosta tra l’erba. “Entrate.”
Entriamo
e prima di entrare la ragazza controlla che nessuno
ci abbia seguito.
Quando si toglie il mantello credo di essere morto, mai
vista una ragazza più bella, è un angelo.
Una cascata di capelli biondi le coprono le spalle e quando
si volta vengo ipnotizzato da due occhi color ghiaccio. La pelle
è candida come
la neve.
Arrossisco quando mi tende la mano e dice “Il mio nome
è Lilith.”
***********************************
Salve a tutti.... in vista del nuovo
film del nostro maghetto ho deciso di postare la mia prima fic su di
lui... è da un pò che la stò scrivendo
ma volevo aspettare di essere vicina all'uscita del film per
pubblicarla.
ogni settimana
pubblicherò un capitolo... se proprio non ho tempo x colpa
dell'uni ogni 2... ma dato che son già molto avanti + delle
2 settimane in caso di problemi o esami non vi farò
aspettare...
Bon... spero vi piaccia... ho un
pò (tanto XD) cambiato la storia del 7 libro.... ma segue la
sua trama... Harry non è mai stato innamorato di Ginny (non
mi odiate, adoro ginny ma mi andava di mettere un personaggio tutto
mio...) e Il mio personaggio Lilith e la sua gilda sono ispirati al
libro di Licia Troisi Le guerre del mondo emerso...
Credo di avervi detto tutto..... mi
raccomando fatemi sapere se vi piace!!! commentateee! ^^
*Lisa*
Ps.
si accettano suggerimenti su che attrice vorreste che fosse Liith....
devo fare la copertina della storia ma non so chi utilizzare... (anke
se son tentata da Emil de Ravin o Teresa Palmer....) mettetelo nei
vortri commenti!!
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Capitolo 2 *** Chapter 1 ***
<
E siccome
vi voglio bene e sono troppo eccitata per domani.... ecco a voi
un altro capitolooo! ^^ non vi ci abituate però eh!!! XD
Seguo
i tre assassini da un ora. Le ultime notizie mi dicono
che sono dietro a Harry Potter e ai suoi amici. Devo raggiungerli.
Sento
delle urla. Dannazione li hanno presi. Corro, corro
più forte e silenziosamente che posso. Senza pensarci un
attimo tiro fuori un
mio coltello e lo lancio verso uno dei tre uomini in nero. Un urlo mi
dice che
ho ottenuto ciò che volevo, è morto.
Con
un balzo mi metto tra i due uomini restanti e i tre
maghi.
“Traditrice! Come ti permetti di metterti contro
L’Oscuro
Signore? Lui porterà giorni di gloria alla Gilda.”
“è proprio quello che voglio evitare.”
Odio la Gilda, odio
Voldemort.
Mi
accorgo che sta per lanciarci addosso il suo fuoco e
faccio scudo con la mia energia.
“Tu avresti avuto un posto d’onore nel nuovo mondo.
Tradire
la tua gente per questi tre sciocchi, insignificanti Maghi!”
La mia gente?!
“Voi non siete la mia gente, non mi sono mai sentita parte
della vostra stupida gilda. Quindi ora addio.” Voi e i vostri
deliri di
onnipotenza.
Come sono stata addestrata a fare mi muovo velocemente,
sgusciando a ogni tentativo di attacco e uccidendo il mio nemico. Mi
avete
voluta addestrare, ora non lamentatevi.
Raccolgo i miei pugnali e li rimetto nel loro fodero.
“Non
voglio farvi del male, fidatevi di me e seguitemi. Tra
meno di 20 minuti qui sarà pieno di mangiamorte.”
“Abbiamo scelta?” dice un ragazzo che riconosco
essere
Potter. Il suo sguardo e sospettoso e il suo tono scettico. Mi volto e
sorrido
tra me e me.
Per loro fortuna il mio nascondiglio non è lontano. Sono
piuttosto messi male. La ragazza a una grave ustione a una gamba, il
rosso
perde sangue e il moro è pieno di tagli e ha una mano
bruciata.
Arrivo alla botola e li faccio entrare, dopo un breve
controllo li seguo dentro.
Mi tolgo il mantello e me li ritrovo tutti e tre a fissarmi.
Non mi piace.
Vado verso il moro e lui arrossisce. Gi tendo una mano “Il
mio nome è Lilith.”
“Piacere. Harry Potter” dice debolmente.
“Lo so.” Dico sorridendo. Arrossisce ancora di
più.
“Io sono Ron Weasly e lei è Hermione
Granger.” La ragazza mi
sorride in una smorfia di dolore.
“è davvero un piacere conoscervi.”
Sorrido e mi volto a
prendere le mie erbe dallo scafale.
Inizio a preparare un impasto per le bruciature.
“Con
questo non dovrebbero neanche rimanere le cicatrici.”
Dico, una volta pronto, alla ragazza. Mi guarda con gratitudine. Glie
l’hanno
fatta bene… la sua gamba ha ustioni da poco sopra il
polpaccio a sopra il
ginocchio il suo vestito da sera bruciacchiato.
“Scusate la curiosità…. Non credete che
andando in giro
così conciati vi si nota parecchio?”
“Siamo scappati da un matrimonio.” Dice il moro
scettico
mentre mi chino sulla gamba della ragazza.
La ragazza mugola un po’ quando sfioro la sua gamba
“Mione
tutto bene?” chiede Ron avvicinandosi.
“Solo un attimo sto già meglio. Grazie
Lilith.”
“Fa niente. Grazie a te per esserti fidata.”
“Non capisco ancora perché lo
faccia…” dice il
rosso guardandomi male.
“Ron!” dice Hermione cercando di difendermi.
“No Hermione. Giustamente sorge qualche dubbio quando
qualcuno ti salva la vita da tre assassini, uccidendoli a sangue
freddo.” Dico
spalmando gentilmente l’unguento sulla gamba della ragazza.
“e dopo avervi
difeso mi sembra divertente uccidervi adesso che siete al
sicuro.”
“Tu sei una di loro! Ti muovi come loro! Ti
conoscevano!”
“Ron smettila.” Dice calmo Harry mettendo una mano
sulla
spalla del ragazzo. “Lasciala almeno spiegare. E ci sta
aiutando, mi sembra
doveroso fidarci almeno per il momento.”
“Molto ragionevole Harry.” Dico finendo di fasciare
Hermione.
“Chi sei?” mi chiede poi. Sento i loro sguardi su
di me.
“Mi sembra giusto dirvi tutta la
verità.” Guardo i ragazzi.
“Mi permettete però di curarvi prima che le ferite
si infettino?” I due ragazzi
annuiscono. Mi avvicino al rosso e metto sulla sua ferita ancora
sanguinante
delle erbe per fermare l’emorragia e disinfettare, intanto
inizio a raccontare.
“Come
ho già detto mi chiamo Lilith. Da che mi ricordi sono
cresciuta nella gilda, mi hanno allenato per tutta la vita e poi circa
un anno
fa mi sono accorta di come ero intollerante alle loro cavolate. Non mi
piace
uccidere lo faccio solo per necessità, mentre loro provano
piacere, una cosa
intollerabile.” Tutti mi fissano curiosi del mio racconto.
Sospiro e continuo.
“ Me ne sono andata anche perché non posso
sopportare ciò che Voi- sapete-chi
fa. La sua stupida convinzione di saper come deve andare il mondo,
l’ho
conosciuto un anno e mezzo fa…. E dopo
quell’incontro ho deciso di andarmene,
cosa che gli assassini non hanno preso bene.”
“Quale è il tuo potere?” chiede
improvvisamente Hermione.
“Sei ben informata vedo… Controllo
l’energia.”
“Ho letto molto. So che è molto raro il tuo potere
rispetto
agli altri.”
“Che significa?” domanda Harry volgendo il suo
sguardo da me
a Hermione.
“La setta degli assassini accoglie solo coloro che hanno dei
poteri particolari ma non sono maghi o streghe.” Dice
Hermione spiegando
perfettamente la situazione.
“Tu non sei una strega?” domanda meravigliato Ron.
“No.” Rispondo sorridendogli e finendo di bendare
anche lui.
“I membri della gilda devono solo poter controllare uno
degli elementi. Aria, acqua, fuoco, Terra ed energia.
Quest’ultimo è uno dei
più rari e più forti.”
“Ma hai studiato proprio tutto su di noi.” Dico
sorridendo
leggermente.
“No Hermione studia tutto e basta.” Dice Ron
sorridendo però
dolcemente.
“Lo trovavo interessante.”
“Quindi saprai piegare meglio di me come funziona la traccia
spirituale.”
“Mai sentito parlare? Che roba è?”
chiede Ron guardando
stupito Hermione.
“Una cosa che ha pochi interessa. Solitamente noi tendiamo a
ignorare coloro che hanno il potere degli elementi, perché
la gilda preferisce
mantenersi riservata. Dividiamo semplicemente in Manghi e babbani. Ma
esiste
anche un'altra forma di magia che è dovuta alla traccia
spirituale.” I due
ragazzi pendono dalle labbra di Hermione. Mi avvicino a Harry.
È messo
maluccio. Inizio a medicarlo e lui sobbalza.
“In noi maghi funziona incanalandosi attraverso la bacchetta
ed è più potente. I babbani non la trovano mentre
diciamo i possessori degli
elementi ne hanno per metà, con la quale però
riescono a controllare pienamente
un elemento.”
Harry
mi guarda negli occhi mentre gli prendo la mano e la
cospargo dell’unguento. È vero ciò che
ho sentito sui suoi occhi, sono verdi
come lo smeraldo. Meravigliosi. Ma che vai a pensare Lilith?
Mi allontano un secondo da lui per prendere altre erbe. “Il
mio potere è ancora più particolare io posso
controllare la mia traccia spirituale
e trasformarla in energia. E mi dicono essere più raro
perche si tramanda di
generazione in generazione, però ne salta tre prima di
riapparire. La mia bis
bis nonna lo aveva… se avessi la minima idea di chi sia la
mia famiglia.”
“Nessuno ti ha mai detto chi ti ha portato alla
gilda?”
chiede Hermione guardandomi
triste.
“No, solo le guardie lo sanno e il capo ovvio. Ma tutti si
ostinano a mantenere il segreto.”
Torno accanto al moro e inizio a curargli le ferite che ha
sul viso. Sono poche e piccole, ma meglio essere prudenti. Hermione
inizia a
parlare dell’attacco di quella sera con Ron e io me ne
rimango in silenzio a
curare le ferite a Harry, che non ha l’aria di ascoltare
molto Hermione. Mi sta
guardando insistentemente.
“Tu
stai bene?” mi chiede in un sussurro.
Gli sorrido e lo guardo negli occhi. “Sono abituata a questo
genere di cose. Quelli erano tre mezze cartucce.”
È davvero molto bello,
nonostante i tagli sul viso. “Grazie per esserti preoccupato
per me.” Ed
arrossisco. Che mi è capitato… io non arrossisco
mai, non devo, non posso
permetterlo.
“Figurati, ci hai salvato la vita.” Sorrido ancora
alla sua
faccia che si colora di rosso. È un ragazzo molto timido, e
gentile.
“Lilith che facciamo adesso?” chiede Hermione
“Dobbiamo rimanere qua dentro per qualche giorno, intanto
che voi vi riprendete… dopo non lo so. Dovrò
abbandonare questo posto si
riempirà di mangiamorte.”
“Tu dove andrai?” chiede
Ron
“non lo so… ma so nascondermi bene. Voi pensate a
trovarvi
un posto sicuro. Però adesso mi sembra che abbiate bisogno
di dormire.” apro la
piccola porticina al lato del rifugio. “Non è il
massimo ma ho solo questo. Ci
sono cuscini e letti.”
“Hai di tutto qui. Andrà più che
bene!” dice Hermione
guardando la stanzetta meravigliata.
“Io dormirò di qua e faro un po' di guardia... non
si sa
mai.” mi prendo un materasso e lo piazzo al centro della
stanza. “C'è una
dispensa con un po' di tutto dentro e da bere su quello
scaffale.”
ci diamo la buonanotte e i ragazzi vanno a letto.
Nel
semibuio della stanza mi metto in ascolto dei rumori
della notte. Mi è sempre piaciuto il buio, nella gilda forse
l'unica cosa buona
che mi hanno insegnato è saperla apprezzare e studiare. Il
tremolio delle
candele, gli spifferi che entrano dalla botola, i respiri rilassati dei
ragazzi. Ne sento due, qualcuno non sta dormendo.
Inizio a lucidare i miei pugnali, la mia magia non mi
permette di uccidere, tranne che soffocare bloccando il respiro con una
barriera, quindi utilizzo sempre i miei pugnali per uccidere. E
purtroppo sono
brava. Purtroppo per gli altri. Sono stata addestrata molto bene.
Chi non riesce a dormire si sta alzando. Pochi secondi dopo
compare Harry cercando di non fare rumore.
“Guarda che sono sveglia.” dico facendolo
sussultare. Mi
scappa una risatina. “Ti ho sentito da quando ti sei
alzato.”
“Hai orecchio.” dice rimanendo fermo vicino a me.
“Sono stata addestrata così.” sorrido
amaramente. “Non sei
stanco?”
“Non riesco a dormire.” dice strofinandosi la
cicatrice.
“Bene siamo in due. Io dormo pochissimo.”
picchietto la mano
sul materasso accanto a me. “Ti va di farmi
compagnia?”
Si siede accanto a me sorridendomi.
“così sei stata allenata dalla gilda...”
“Già. Non è stato poi così
piacevole.”
“Sai nemmeno io sono stato cresciuto dai miei.”
“Ne ho sentito parlare. Io non so nemmeno chi
siano.”
“Mi dispiace.” dice imbarazzato.
“No, no c'è da dispiacersi. Se mi hanno lasciata
lì non sono
sicura che gli interessasse di me.”
cala un silenzio imbarazzato.
“Scusa per i miei discorsi cinici e deprimenti. Non sono
abituata ad avere qualcuno con cui parlare.”
“Fa niente.” arrossisce con me e scoppio a ridere.
“Che hai da ridere?” dice sorridendo.
“Niente. Siamo molto simili in un certo senso. Ci
imbarazziamo a parlare ma non lo vogliamo dare a vedere.”
“non imbarazzarti.”
“Non è colpa tua. Sono cresciuta sola. Parlavo
solo con i
miei maestri e l'argomento era sempre il solito... allenamento,
uccisione...”
“Che cosa allegra. Posso farti una domanda?”
“Certo.”
“quando hai fatto... insomma... il primo...?” dice
spettinandosi i capelli e evitando di guardarmi.
“Ho ucciso per la prima volta a 12 anni.” dico
tranquilla.
È una
cosa con cui ho imparato a
sopravvivere. “so di non essere una persona normale a
parlarne così
leggermente... infatti è sconsigliabile stare vicino a
me.”
"Sei stata cresciuta così... non fartene una
colpa.”
“Ho voglia di cambiare. Chi non lo vorrebbe? Almeno di
uccidere solo per stretta necessità, difesa.”
“Parli sinceramente.”
“Non sono mai stata così sincera con nessuno.
Voglio avere
una vita normale! Uscire con gli amici, trovarmi un ragazzo,
emozionarmi per il
mio primo bacio.” arrossisco violentemente. Per fortuna non
ha la vista
allenata come la mia. “Farmi una famiglia, crescere i miei
figli e diventare
nonna. Nella gilda quando non sei più utile mandano qualcuno
a ucciderti, non
ci sono sentimenti, solo il piacere del sangue.”
“Deve essere un posto orribile.” dice serio.
“Lo è. Scusami parlo troppo. Dimmi di te... come la vita a
Hogwarts?”
“Io adoro quella scuola. Non sapevo neanche di essere un
mago, i miei zii me lo tenevano nascosto e mi trattavano come una
specie di
mostro. Arrivato a Hogwarts ho conosciuto Ron, Hermione e la
verità sui miei
genitori. Non è mai stato facile ma sono stati gli anni
migliori della mia
vita.”
“Vorrei poterti aiutare a sconfiggerlo, davvero, Ne hai
passate tante, ti meriti un po' di pace.”
“Vieni via con noi.” dice di getto. Rimango
imbambolata.
“Ti fidi così tanto di me?” chiedo
meravigliata. Mai nessuno
mi ha trattata così. Come un amica.
“Mi ha salvato la vita, mi sembra il minimo fidarmi di te.
Tu vuoi una vita tranquilla... finito tutto questo potremmo...
insomma...
diventare amici. Uscire tutti insieme... ti farò conoscere
gli altri miei
amici! Potremo vivere tutti una vita normale.” dice con un
velo di tristezza
negli occhi.
“Dovresti parlarne con Ron ed Hermione. Se loro accetteranno
vi seguirò.” poggio la mia mano sulla sua.
“Grazie.”
Il moro arrossisce e mi sorride. “Figurati. Meglio che vado
a letto.” dice alzandosi.
“Buonanotte Harry.”
“Buonanotte.”
Mi
addormento poco dopo per poi risvegliarmi nella mattinata
dalla porta della camera che si apriva.
“Buongiorno Lilith!” dice Hermione sorridendomi.
“Buongiorno.” dico alzandomi e andando a prendere
dei
merendini e tirandoli ai ragazzi.
Mangiamo in silenzio lanciandoci piccole occhiate. Finito di
mangiare ci sediamo su delle sedie nella stanza e passiamo la giornata
chiacchierando tranquillamente, come fosse una riunione di vecchi amici.
Dopo
qualche giorno per far riprendere i ragazzi crediamo
sia ora di tagliare la corda.
“Direi che stanotte è meglio andarsene di qui.
È sicuro ma
meglio essere prudenti.” dice Harry guardando in terra.
“E vorrei chiedere se
per voi va bene portare con noi Lilith....”
Dopo un attimo di silenzio prendo la parola. “Capisco se non
volete. Io troverò un posto... non sono proprio il tipo di
cui ci si fida...”
“Io mi fido di te... Per me va bene.” dice
improvvisamente
Hermione sorridendomi.
“Bè se va bene a voi, va bene anche a
me.” dice Ron
semplicemente.
“Grazie ragazzi. Siete fantastici... cercherò di
aiutarvi
più che posso.”
“Ne sono sicuro Lilith.” dice Harry.
“Potete chiamarmi Lily.” vedo i tre guardare Harry
e me. Io
lo guardo interrogativa.
“Mia madre si chiamava così. Va bene...
Lily...”
“Questa sera andremo a Grimmuld Place e ti spiegheremo tutto
Lily.”
Per
la prima volta qualcuno si fida di me e io mi sento
incredibilmente felice, nonostante la consapevolezza dei guai in cui mi
sto
cacciando.
**************************************************
salve genteee!!! eccomi con il primo capitolo della mia storiella....
non è un gran che ma a me piace ecco... >.< XD
spero davvero che piaccia anche a voi.... come ho già detto
alla mia unica =( ma meravigliosa commentatrice il nome di Lilith mi
piaceva un sacco e sapete perchè? tutti pensano che Lilith
sia un demone ma in realtà non lo è... (leggete
qua la sua storia se vi interessa...) e inoltre il suo
diminuitivo
è Lily, proprio come la mamma di Harry e come il fiore (Lily
= giglio).... bon vi ho detto tutto.... spero mi commenterete e mi
risponderete alla mia domanda...
Secondo
voi che attice potrebbe interpretare Lily? help mi serve per la
copertina! ^^
Baciii!
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Capitolo 3 *** Chapter 2 ***
La sera prepariamo alcune borse con
del cibo e ci cambiamo gli abiti.
“Ci smaterializziamo Lily, non è una cosa
piacevole la prima volta.” Dice Harry guardandomi serio.
“Forte! Ho sempre voluto provare!”
Hermione ride forte. “Viaggia con Harry.” Dice
semplicemente .
“O-ok… che devo fare?” non sono mai
stata così insicura, ma quando si tratta di magie che non
posso compiere non posso fare a meno di essere nervosa. Harry
mi porge un braccio.
“Devi solo tenerti forte.” Mi sorride. Afferro
saldamente il suo braccio.
Improvvisamente è come se tutto il mio corpo fosse preso e
risucchiato in un tubo, tutto gira e un attimo dopo sento i miei piedi
toccare l’asfalto. Mi gira la testa…
“Hey!” Harry mi prende al volo mentre sto per
cadere.
“Ragazzi non è sicuro stare qua!” dice
Hermione.
“Non riesco a trovare l’equilibrio.” Dico
cercando inutilmente di stare eretta.
“Capita spesso, dura poco più di due minuti. Harry
aiutala a entrare.”
“Io sono il custode segreto di questo posto.
L’indirizzo è Grimmauld Place 12.” Mi
dice in un orecchio il moro.
Con mio sommo spavento, vedo apparire una nuova casa tra l’11
e il 13.
Harry mi cinge per la vita e mi aiuta a farmi avanti sui gradini di
pietra.
Guardandoci le spalle entriamo e chiudiamo la porta alle nostre spalle.
“Ok… ce la fai ora a stare in piedi?” mi
chiede il moro lasciandomi lentamente. Annuisco. Ora è tutto
apposto.
Quando entriamo si accendono delle lampade e illuminano un corridoio
polveroso e ricco di ragnatele. Alzando la testa mi accorgo che le
pareti sono piene di teste di elfi domestici.
“Ce razza di posto è? Somiglia più ai
corridoi della gilda che a una casa.” Dico nauseata al
ricordo.
“Questa era la casa del mio padrino, Sirius Black.”
Disse Harry tristemente. Ricordo che è morto poco tempo fa e
non aggiungo altro.
“Qualcuno è stato qui” sussurra Hermione.
“Severus Piton?” una voce sussurrò dal
buio il nome.
“Le fatture contro Piton di Malocchio.” Sussurra
Harry. “Non siamo Piton.” Aggiunge ad alta voce.
Una folata d’aria mi arriva addosso e sento la mia lingua
intrecciarsi. Che cavolo è stato?
“Maledizione Languelingua…” biascica
Hermione.
D’improvviso una figura polverosa emerge da un tappeto
infondo all’ingresso e scivola verso di noi. Estraggo il
pugnale ma Ron mi blocca facendo no con la testa. La sagoma
inizia a indicare Harry che, spaventato, alza la bacchetta e
invece che pronunciare un incantesimo inizia a urlare: “No!
No! Non siamo stati noi! Non ti abbiamo ucciso…”
Quando pronuncia quell’ultima parola la sagoma esplode in una
nuvola di polvere facendoci tossire tutti.
“Tutto bene ragazzi?” riesco a dire dopo essermi
ripresa. Mi guardano tutti con gli occhi arrossati per la polvere e
annuiscono. Poi aggiungo. “Qui c’è stato
qualcuno ma se n’è andato. Vi assicuro riuscirei a
sentirne anche l’odore se ci fosse qualcuno.”
Continuano a guardarmi e annuiscano di nuovo non riuscendo a parlare
per la gola irritata dalla polvere.
Giunti alla fine del corridoio un urlo mi fece sussultare.
“Luridi Mezzosangue, feccia, macchie di disonore, marchi di
vergogna sulla casa dei miei padri…” urlava una
donna in un dipinto.
Harry la guarda con rabbia e gli urla “Zitta!” e
sparando alcune scintille rosse dalla bacchetta chiude delle tende
davanti al quadro.
Harry ci guida verso il salotto e si siede su un divano polveroso.
“Dormiamo tutti qui stasera? Non ho voglia di stare
sola.” Dice Hermione nervosa.
Assentiamo tutti e mi siedo accanto a Harry che si tiene la fronte con
una mano.
“Tutto bene?” domando.
“Si, non ti preoccupare è da quando è
tornato che fa così…. Vedi è come se
la notte che ha tentato di uccidermi avesse creato un legame. Riesco a
sentire la sua rabbia, e la cicatrice fa sempre male.”
“Che noia deve essere…” ma non finisco
la frase perché vedo una lontra d’argento
fluttuare nella stanza.
“Famiglia al sicuro, non rispondete, ci spiano.”
Enuncia in fretta.
Sento Ron tirare un sospiro di sollievo. Doveva essere la sua famiglia.
“Meno male…” dice rincuorata Hermione.
Harry annuisce.
Mi cingo le gambe e metto la testa sulle ginocchia. Io non
c’entro niente in questi momenti, mi sento molto a disagio.
Sento una mano posarsi su una mia spalla. Alzo la testa e incontro gli
occhi di Harry.
“Lilith quello che ti stiamo per dire lo sanno solo 4
persone… e 3 si trovano in questa stanza. Il quarto puoi
immaginare chi è.” Mi guarda serio e annuisco. Mi
sento molto una bambina, mi sento scoperta davanti al suo sguardo e
questa cosa mi piace e mi fa paura allo stesso tempo. “Io ho
fiducia in te e ti prego di non tradirla mai. La nostra missione ne
andrebbe compromessa e così l’intero
mondo.” Annuisco con forza senza riuscire a staccare gli
occhi dai suoi.
“Credo sia meglio che tu parta dalla notte in cui
tentò di ucciderti.” Dice Hermione seria.
“La notte del 31 ottobre di 16 anni fa I miei genitori
morirono per salvarmi la vita. Mia madre fece scudo con il suo corpo al
mio, così facendo mi lasciò una protezione. Lui
non poteva toccarmi.”
“Poteva?” chiedo curiosa. Sospira.
“Fino al giorno del suo ritorno. Per farlo usò una
pozione e in essa ci mise anche il mio sangue. Adesso la protezione per
molti aspetti non è più valida. E la domanda che
penso abbia tormentato molti è: come ha fatto ha
sopravvivere nonostante la maledizione gli sia ritorta
contro?”
Ora pendo letteralmente dalle sue labbra. Le sue belle labbra
sottili… no! No, no, no… non puoi, non
è da te.
“Silente prima di morire mi ha raccontato la sua
storia…” mi spiega tutto quello che ha scoperto su
quell’… no chiamarlo uomo sarebbe un insulto
all’umanità.
“Possibile che mi faccia ancora più schifo di
quello che mi faceva prima?” dico disgustata alla fine del
racconto. Dividere la sua anima in 8 parti. 7 Horcrux. Un diario, un
anello, un medaglione appartenuto a Salazar Serpeverde, il serpente
Nagini, qualcosa di Tassorosso, qualcosa di Corvonero e qualcosa di
Grifiondoro presumibilmente… ma nessuno degli ultimi 3
è sicuro.
“Il nostro compito, come avrai capito, è
distruggerli.” Dice facendo il punto della situazione.
“Non sarà facile. Saranno protetti e la sua magia
e diversa dalla vostra, lui non si fa scrupoli a usare le
più terribili maledizioni.” Harry mi
guarda serio.
“Lo so bene…” abbassa lo sguardo e si
guarda le mani. Mi viene voglia di stringerne una nella mia e senza
pensarci lo faccio.
“Vi aiuterò in ogni modo che è
possibile.” Dico guardandoli tutti. Annuisco e mi accorgo di
avere ancora la mano di Harry nella mia. Arrossiamo ma lui continua a
stringerla e io di certo non voglio lasciarla. È una
sensazione confortante sentire il suo calore tra le mie dita, ma allo
stesso tempo imbarazzante. Riesco a intrecciare le sue dita alle mia e
mentre lo guardo sorridendo avverto una strana sensazione alla bocca
dello stomaco. Lilith… non è il momento giusto
per entrambi per avere una relazione, sempre che lui ti desideri come
lo fai tu. Tanto è inutile nasconderlo. Harry è
davvero molto bello e il suo carattere gentile mi ha stregato.
È un ragazzo che si è dovuto trasformare in un
uomo troppo presto, un po’ come me che a 6 anni sapevo
già affrontare la morte a sangue freddo. Ok forse io ho
fatto troppo presto… ma in lui vedo uno spirito affino.
E il suo essere così timido e impacciato, nonostante so che
nasconde un carattere forte per ciò che ha passato, mi fa
impazzire. Ok, sono completamente persa per lui e quanto
c’è voluto? Poco meno di una settimana. Perfetto.
Hermione mi accompagna in bagno e mi cambio con una sua tuta che mi
presta. Vedermi vestita con una maglia rosa mi fa davvero strano.
Tornate in sala troviamo tre sacchi a pelo posizionati su un pavimento
e il divano coperto da un telo.
“Abbiamo solo questi ma tu puoi dormire sul divano, almeno
non starai scomoda.” Dice Ron indicandolo.
Poco dopo ci sdraiamo e Ron e Hemione si addormentano tenendosi per
mano.
Sento Harry sospirare.
“Non dormi?” chiedo sotto voce.
“No. Penso a quanto quei due siano idioti e a quanto ancora
ci metteranno a capire che sono innamorati.” Si volta verso
di me e ridacchio. “è da quando si conoscono che
si danno battaglia, ma non possono fare a meno l’uno
dell’altra.” Sospira. “Mi fanno sentire
terribilmente solo.”
“Loro ti vogliono bene.”
“Si ma vorrei poter trovare quello che hanno loro. Anche se
non so se uscirò vivo da questa missione.”
“Non parlare così… ti rivelo una
cosa.” Dico arrossendo un po’ per quello che stavo
per dire. “Tu sei stato il primo a darmi fiducia e a
dimostrarsi amico nei miei confronti… con Ron e Hermione
ovviamente. Io… ti prometto che farò tutto
ciò che è in mio potere perché non ti
accada nulla.”
C’è un attimo di silenzio e poi mi dice
“Grazie. Bè io posso dire che sei la cosa migliore
che mi è capitata in tutta questa storia. Dico
davvero.”
Le mie guance si colorano di un bel rosso vivo e il cuore mi martella
forte nel petto.
C’è qualche minuto di silenzio per far calmare il
mio cuore, poi un brivido di freddo mi pervade.
“Dovrebbe essere estate questa?” sussurro.
Lo sento aprire la cerniera del suo sacco a pelo e lo vedo alzarsi. Una
volta vicino al mio divano si ferma.
“Posso?” Dice guardando timidamente il divano.
“C’è posto per due? Io ho una
coperta.” Sorride.
Il mio cuore impazzisce di nuovo.
“c-certo…” mi alzo e lo lascio
accomodare, poi mi siedo tra le sue gambe e appoggio la mia schiena sul
suo addome e la mia testa su una sua spalla.
Ci copre entrambi con il sacco a pelo e mi cinge il ventre con le sue
braccia. Ora ho davvero caldo.
“Grazie.”dico mettendomi le mani sopra le sua.
“Non potevo mica lasciarti morire di freddo?” mi
sussurra in un orecchio. “Se ti da fastidio dormire vicina a
me…” fastidio? Non sono mai stata meglio.
“No. Sto bene. Non sono abituata a stare così
vicina alle persone, ma è davvero piacevole. Di solito noi
ci avvicinavamo solo per uccidere o allenarci. Nessun gesto
d’amicizia o d’affetto in genere.”
“Terribile… a me viene spontaneo abbracciare
Hermione o tenerle la mano… o dare pacche sulle spalle a Ron
e roba varia. A quanto fosse naturale non ci avevo mai
pensato.”
“Bè anche per me adesso con voi lo
è… ci conosciamo appena eppure mi sento come se
ti conoscessi da una vita.” Accarezzo distrattamente un suo
braccio. Da quando riuscivo a essere così confidente con le
persone? Solo con lui.
Sposto i piedi e li avvicino ai suoi. Sussulta.
“Come fai ad avere i piedi così gelati?”
dice sorridendo
Io sorridendo inizio a salire per la sua gamba gelandogli anche i
polpacci e con ciò do inizio a una guerra silenziosa, fatta
di pizzichi, solletico e piedi gelati.
Con la mia agilità ovviamente ne esco vittoriosa e mi
ritrovo praticamente sdraiata su di lui a pancia in giù, con
le mie gambe in mezzo alle sue, leggermente divaricate.
Ansante per le risate trattenute e per i movimenti mi accascio con la
mia testa sul suo petto e sento il suo respiro veloce e il suo cuore
battere. È un rumore rilassante.
“Buonanotte Harry…”
“Buonanotte Lily...” ci addormentiamo
così, uno tra le braccia dell’altra.
La mattina mi sveglio con le prime luci dell’alba che
filtrano dalle spesse tende.
Alzo leggermente la testa e guardo Harry che dorme rilassato con la
bocca leggermente schiusa.
Facendo attenzione a non svegliarlo mi alzo e vado in bagno. Ripensando
a quella notte mi sento fremere. Riesco ancora a sentire il suo odore
nei miei capelli e la cosa mi fa impazzire.
Da oggi dovrò impegnarmi al massimo in questa missione, per
poter concedere a tutti una vita tranquilla e per sperare in una
possibile relazione tra me e Harry. Avevo trovato il mio scopo,
ciò che mancava nella mia vita.
Torno in sala e trovo Harry seduto e sveglio guardarsi intorno con
occhi insonnolentiti.
Mi avvicino di nuovo a lui e ci abbracciamo sotto la coperta.
“No ti ho trovata.” Mi dice semplicemente
stringendomi. Cose che per lui sono segno di amicizia mi fanno fremere.
Quando si sveglia totalmente mi chiede “Ti va di venire con
me in camera del mio padrino?”
“Vorrai stare solo.”
“Voglio fartelo conoscere almeno attraverso la sua
casa.”
Annuisco e mi alzo. Salendo lentamente per le scale della casa sento la
mano di Harry stringersi nella mia in cerca di conforto. Stare in
quella casa piena di ricordi del passato doveva fargli male, e stava
cercando in me un appoggio. L’unica persona non che non
appartiene al suo passato ma al suo presente.
Arrivati all’ultimo e più polveroso piano ci
troviamo davanti una stanza con una targa con scritto Sirius.
“Non sono mai entrato qui.” Dice tristemente.
Spinge la porta e entra seguito da me.
La camera è molto lussuosa con le sue tende di velluto e il
suo letto riccamente intagliato. Tutto è coperto di polvere,
anche i mozziconi delle candele e il grande armadio al lato.
Il muro è tappezzato con tantissimi poster di moto e donne
quasi nude. Mi viene da sorridere pensando al ragazzino che molti anni
fa viveva in questa camera.
Oltre ai poste vi erano moti stendardi rossi e oro e alcuni avevano un
leone sopra.
“Questi sono del Grifondoro.” Dice Harry
sfiorandoli leggermente.
C’è un'unica foto appesa che si muove come le foro
magiche. Ritrae 4 ragazzi allegri che si tengono a braccetto.
Uno era magro e molto bello ma dall’aspetto trasandato come
l’uomo che stava alle sua destra, un’altro lo
riconobbi come quello schifoso attendente di Voldemort, Peter Minus.
Infine vi era un uomo che somigliava in modo impressionante a Harry.
“Questo è…”
“Si è mio padre.” Dice sorridendo
tristemente.
Guardo in terra e trovo diversi libri con le copertine staccate.
Harry raccoglie un foglio accartocciato da terra e, dopo averlo
lisciato lo legge.
Mi volto e inizio a sfogliare un libro ma quando mi volto di nuovo mi
accorgo che sta piangendo.
È come in catalessi ma riesce ugualmente a passarmi il
foglio, che leggo con un groppo in gola. Una lettera di sua madre al
suo padrino.
“Harry…” dico asciugandogli una lacrima.
Lui continua a fissare pensieroso il foglio con la calligrafia di sua
madre. Noto un cartoncino strappato sotto il mobile.
“C’è qualcosa lì
sotto.” Dico indicandolo.
Harry lo prende e si scopre una foto. Un piccolo Harry sta cavalcando
una piccola scopa giocattolo. Sorrido tra me e me.
“Silente…. cosa?” dice
all’improvviso il ragazzo.
“Che?” mi ripassa la lettera.
Non so quanto crederle, però, sembra impossibile che
Silente…
Già! Silente cosa?
“Harry! Lily! Harry!” sentiamo la voce di Hermione
urlare la voce di Hermione dal pianerottolo.
“Siamo qui… che
c’è?” dice Harry preoccupato, uscendo
dalla camera.
“Ci siamo svegliati e non vi abbiamo trovati. Ci avete fatto
prendere un bello spavento.” Su volta e urla per le
scale.”Ron! sono qui!”
“Bene! Digli da parte mia che sono due idioti!”
sentiamo arrivare la voce di Ron da parecchi piani sotto. Rido per
l’affermazione, mentre Harry mostra la lettera a Hermione.
Lei sorrise tristemente guardando il piccolo Harry della foto.
“Andiamo a fare colazione…” dice poi
dolcemente.
Passando leggo il cartello appeso sull’altra porta.
“Non entrare senza il permesso di Regulus Arcturus
Black.”
Harry corre accanto a me. “Cosa?”
“è scritto lì…”
dico indicando il cartello.
“Hermione!! Vieni qui!!” urla alla ragazza che
intanto era già al piano di sotto.
“Che succede?” chiede preoccupata.
“Abbiamo trovato R.A.B.”
*********************************************************
Salve gente! ^^ perdonatemi il ritardo ma ero dal mio ragazzo e aveva
problemi alla linea.... u.u cm al solito... ma che ci si può
fare? sta in mezzo al nulla e per assistenza devi aspettare almeno 3 o
4 gg... T__T
bien... vi saluto ragasshi... fatemi sapere che ne pensate...
bacetti!
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Capitolo 4 *** Chapter 3 ***
“Il fratello di
Sirius?”
“Era un Mangiamorte… poi ebbe paura e se ne
andò… ma fu ucciso.” Disse Harry
sovrappensiero.
“Magari aveva scoperto gli Horcrux e voleva eliminarlo! RON!
Ron corri! Vieni qua!” urla Hermione.
“Cosa succede? Se sono i ragni giganti ancora una volta
io…”
Hermione gli indica il cartello. “R.A.B.!”
“Ma mi volete spiegare chi diamine è? Non fate
altro che ripetere quelle iniziali!” dico stufa di non capire.
“Scusami Lily… Io e Silente andammo a cercare il
medaglione un anno fa. Quando Silente morì lo presi io per
distruggerlo ma al suo interno vi era solo un biglietto firmato da
R.A.B. . Un falso… ma adesso sappiamo chi l’ha
preso!” dice con enfasi Harry.
“Allora entriamo…” prendo una forcina e
nel giro di 3 secondi ho aperto la porta.
“Forte. Quasi meglio dell’alohomora.”
Dice Ron meravigliato della mia velocità.
Gi sorrido e li lascio entrare nella stanza.
Al contrario dell’altra questa è completamente
tappezzata con stemmi verdi-argento e in un angolo è
tappezzato di articoli di giornale.
“Sono tutti su tu-sai-chi!” dice Ron guardandoli.
“Doveva essere un suo fan prima di entrare nei
Mangiamorte.” Dico schifata.
Harry si mette a guardare sotto e in ogni armadio in cerca del
medaglione.
“Aspetta proviamo così!” esclama
Hermione tirando fuori la bacchetta “Accio
Medaglione!”
Non succede niente.
“Non è qui?” chiedo delusa.
“Potrebbe esserci ma essere protetto da
controincantesimi.” Dice Hermione.
“E come facciamo a trovarlo, allora?” chiede Ron
ancora più deluso.
“Continuiamo a cercare.” Dico iniziando a guardare
ovunque e a dare colpi per capire se ci potesse essere un nascondiglio.
Non troviamo assolutamente niente anche dopo un ora i ricerca nella
camera.
“Non è qua ma potrebbe essere da qualche parte nel
resto della casa.” Dico lasciandomi cadere seduta sul letto e
alzando una nuvoletta di povere.
“Si, proviamo a cercare in altre stanze. Ci siamo liberati di
così tante cose quando siamo venuti qui la
prima…” Hermione si blocca a metà della
frase con aria assorta.
“Mione tutto bene?” chiede Ron.
“C’era un medaglione.” Dice con lo
sguardo perso nel vuoto.
“Che?” diciamo in contemporanea io Harry e Ron.
“C’era un medaglione in salotto. Nessuno riusciva
ad aprirlo…e…”
“Kreacher ha preso tante cose!” dice Harry.
“Chi?” chiedo disorientata.
Non ricevo risposta ma Harry mi trascina giù per le scale.
Quando arriviamo in cucina si decide a parlare “Kreacher
è l’elfo domestico di questa casa.”
Iniziano a cercare in un armadio, pieno di coperte sporche dove trovano
solo un vecchio libro e un topo morto.
Demoralizzati poi si allontanarono.
“Non è ancora detta l’ultima”
disse Harry e alzando la voce chiamò l’elfo. Che
comparve con un forte crac.
Più piccolo di un uomo con la pelle pallida e grinzosa e
orecchie da pipistrello, ecco come è un elfo domestico.
“Padrone” gracchia guardando Harry come se fosse
spazzatura. “Di ritorno nella vecchia casa della mia padrona
con quel traditore del suo sangue, la sudicia Mezzaosangue e altra
feccia che non conosco…”
“Ti proibisco di offendere chicchessia!” ringhia
Harry “Ho una domanda da farti e ti obbligo di rispondere con
sincerità!”
“Si padrone.” Risponde L’elfo
inchinandosi profondamente. Il suo atteggiamento ha un non so che di
sgradevole.
“Due anni fa c’era un grosso medaglione
d’oro nel salotto di sopra. Noi l’abbiamo buttato
via. L’hai preso tu?”
“Si.” disse l’elfo raddrizzandosi. Ci
guardammo l’un l’altro con gioia e poggio una mano
sul fianco di Harry, abbracciandolo. Lui sussulta.
“Ehm…. E… e adesso dove
è?”
“Andato.” Disse l’elfo chiudendo gli
occhi. Strinsi inconsapevolmente la maglia di Harry.
“Come sarebbe a dire andato?” Kreacher
rabbrividisce e non rispose. “Ti
ordino….”
“L’ha rubato Mundungus Fletcher: i ritratti, i
guanti, calici blasonati della famiglia e….e.. e il
medaglione del Padron Regulus, Kreacher ha sbagliato, Kreacher non ha
obbedito agli ordini.” E inizia a colpirsi con
l’attizzatoio ma Harry gli si getta sopra e gli ordina di
stare fermo. Gli occhi dell’elfo si riempiono di lacrime.
Ci facciamo raccontare tutta la storia e alla fine provai persino pena
per quell’elfo.
“Così adesso Mundungus ha il
medaglione.” Dico lasciando Harry e camminando avanti e
indietro. “Potrei andarlo a cercare, di sicuro nessuno mi
noterebbe…”
“No!” mi interruppe Harry. “So cosa fare.
Kreacher ehm… vorrei chiederti un favore. Tu devi andare a
cercare Mundungus perché ci serve quel medaglione. Non
vogliamo che padron Regulus sia morto invano.”
L’elfo annuisce asciugandosi gli occhi
“Poi vorrei regalarti questo” dice Harry tirando
fuori il falso medaglione.
Kreacher si mise a piangere ancora più forte di prima ma una
volta calmato e dopo aver ringraziato Harry, ci rivolge un profondo
inchino per poi smaterializzarsi alla ricerca del ladro.
Passano 24 ore e di Kreacher nessuna traccia. Harry è moto
nervoso al momento e io tento di distrarlo.
“Harry raccontami ancora di Hogwarts…”
chiedo sedendomi vicina a lui e prendendogli una mano. È
diventato un gesto indispensabile.
“Che vuoi sapere?” mi chiede gentilmente.
“Tutto…”
“Tutto è davvero troppa roba.” Dice
ridendo lievemente.
“Quello che ritieni sia il meglio.”
“Assolutamente il quiddich… sai io
giocavo.”
“In che ruolo?”
“Cercatore.” Dice con un velo di tristezza.
“Era anche il capitano della squadra! Ed io ero il
portiere.” Aggiunge Ron tutto orgoglioso. “Ma lui
dicono fosse il più giovane cercatore da un secolo a questa
parte.”
“Wow! Allora dovevi essere un campione.”
“Non esageriamo. Mi piace molto giocare.” Dice
arrossendo.
“Altre cose?”
“Oh bè…. La stanza delle
necessità…”
“Cos’è?”
“è una stanza che non tutti conoscono ma la quale
può diventare tutto.” Lo guardo stranita.
“Si, per esempio… due anni fa avevamo bisogno di
una stanza dove allenarci con le magie. E passando 3 volte davanti alla
stanza e pensando a quello di cui avevamo bisogno compariva.”
“Forte!”
“Oh si davvero!”
“Si… a Harry piace tanto perche ci amoreggiava con
la Chang!” lo prende in giro Ron.
Gelosia, ecco come si chiama quella fastidiosa sensazione alla bocca
dello stomaco. Hermione mi guarda e poi distogliendo lo sguardo tira
una gomitata a Ron.
“Che c’è?” chiede Ron shoccato.
“Smetti di prenderlo in giro.” Dice seria.
“Ok ok… come siamo
suscettibili…”
“Lily vieni ti faccio provare altri miei vestiti.”
Dice poi tirandomi per una mano.
“Si.”
Camminiamo per il corridoio e entriamo nel bagno.
“Proviamo…. Questi jeans. Sono elasticizzati,
potrai muoverti liberamente.” Dice porgendomeli
mentre mi spoglio. Li infilo e mi stanno abbastanza bene.
“Grazie Hermione…”
“E di che? Guarda, ti dirò sono felice che ci sia
anche tu. Tutto questo tempo con solo uomini…”
dice ridendo.
“a te piace Ron, non è vero?” dico
improvvisamente. La riccia arrossisce ma non mi risponde.
“e a te piace Harry…” non era una
domanda. È il mio turno ad arrossire. “Quindi
andiamo d’accordo. Ma se fai soffrire Harry te la vedrai con
me. Non ne ha bisogno in questo momento.” Dice seria.
“Come potrei? Non ho mai avuto un ragazzo, non ho mai baciato
nessuno. Non ho il coraggio di fare niente.”
“Bè forse se aspetti sarà Harry a fare
il primo passo, ma ti avviso, i suoi tempi sono molto lunghi.”
“Ma se non so nemmeno se gli piaccio…”
“Nella vita non si può mai
sapere…” finisce criptica Hermione.
“Mettiti questa.” Mi passa una maglia nera senza
maniche. Mi sta parecchio attillata ma ci so bene.
“Bè tu almeno hai qualcosa da metterci
dentro.” Dice ridacchiando.
“Che scema…” rido anche io e gli do una
leggera spallata.
“Davvero Lily sei splendida. Potresti sembrare una
fotomodella.” Dice mettendomi davanti allo specchio. In
effetti, il mio corpo, fasciato con quei vestiti non sta affatto male.
“Bè anche tu sei molto bella Hermione…
basterebbe tu te ne accorgessi per smettere di non esserlo.”
Dico sorridendo.
Inaspettatamente mi abbraccia e, dopo aver ricambiato
l’abbraccio, ce ne torniamo in sala dove ci sono i ragazzi.
Harry è comodamente sdraiato sul divano e io mi ci butto
praticamente sopra per ritrovarmi a cavalcioni su di lui. Inizio a
dargli noia e lui risponde a solletico, finché non rotoliamo
giù per terra, ridendo.
“Sei davvero dispettosa!” dice facendo finta di
colpirmi la testa.
“Oh si! Da poco ho scoperto che è il mio
passatempo preferito.” Dico ridendo.
Mi alzo e vado alla finestra per aprirla e far entrare un po’
d’aria in casa. Quando sono lì davanti per poco
non mi prende un infarto. Ci sono degli uomini incappucciati che mi
stanno fissando.
“Tranquilla, non possono vedere la casa, così come
non possono vedere te.” Mi dice Hermione.
“Sono Mangiamorte. Sospettano che siamo qui?”
“Molto probabile, ma non ne hanno la certezza. Altrimenti
avrebbero mandato Piton.”
Rimaniamo sole io e Hermione nella sala mentre Harry e Ron vanno in
cucina a cercare dell’improbabile cibo. Infatti tornano
sconsolati.
“Non abbiamo niente da mangiare ragazzi. Avremo potuto
chiedere anche quello a Keacher.” Dice Ron tenendosi la
pancia che brontola.
Vado a cercare nella mia sacca e vi trovo dei merendini.
“Sono gli ultimi rimasti. Mangiate io vado a prendere altro
cibo.”
“Ma ti vedranno!” dice Ron scandalizzato.
“è pericoloso Lily...” dice Harry
spaventato.
“Oh andiamo ragazzi…. Son tre stupidissimi
Mangiamorte. Pensate che una come me si possa far scoprire da
quelli?” frugo nella sacca. Prendo una parrucca nera e me la
sistemo in testa. “Inoltre loro sanno che sono una ragazza
pallida e bionda, non mi riconosceranno se mi vedessero in una strada a
parecchi metri da qui.”
“ mi farai scurire la tua pelle allora?”
“Hai un incantesimo che può farlo?”
chiedo meravigliata a Hermione.
“Posso farti sembrare sudamericana se vuoi… ma
durerà solo 3 ore.”
“Mi avanzeranno.”
Hermione si mise a lavoro e dopo aver sentito prurito sulla mia pelle
sono pronta. Mi guardo le mani, sono davvero scure.
“Forte! Non sembri neanche tu.” Dice Ron
guardandomi fa vicino.
“Se non fosse per gli occhi. I tuoi occhi chiari risaltano
davvero tanto con questa carnagione.” Dice Harry.
“No problem.” Mi metto un paio di occhiali da sole.
“Uhh che sexy…” mi prende in giro
Hermione. Ci mettiamo a ridere tutte e due.
“Uscirò dalla finestra dell’ultimo
piano, è la più vicina al tetto. Poi
salterò su quello accanto e scenderò dal retro
della casa. E al ritorno rifarò il percorso al
contrario.”
Saluto i ragazzi ma Harry mi accompagna al piano di sopra.
“Fai attenzione.” Mi dice serio.
“Tranquillo, anche se mi prendessero non aprirò
bocca su di voi, so sopportare le torture.”
“Tu vedi di non farti prendere proprio.” Mi dice
mentre sguscio come un gatto fuori dalla finestra. “Ho
bisogno di te, viva” dice sorridendomi. Farfalle svolazzanti
hanno fatto il loro ingresso nel mio stomaco.
Gli sorrido di rimando e mi arrampico fino al tetto. Camminando quatta
e saltando senza il minimo rumore riesco ad arrivare in una strada
isolata.
Cammino per un po’ e trovo un piccolo supermercato. Compro
quanta più roba mi è possibile e me ne torno
indietro variando leggermente il percorso per stare tranquilla. Quando
sono sul tetto del numero 12 è passata appena un ora da
quando me ne sono andata. Controllo che le persone davanti
all’edificio non mi abbiano visto e mi calo
nell’appartamento dalla stessa finestra da dove sono uscita,
che Harry ha lasciato aperta.
Cammino silenziosamente fino alla cucina dove poggio le buste e, dopo,
vado fino alla sala, dove trovo i tre intenti a guardare dalla finestra
se i Mangiamorte mi scoprivano.
Mi avvicino senza alcun rumore e una volta arrivata in
prossimità delle loro orecchie dico un tranquillissimo
“Eccomi!”
Vedo i ragazzi sobbalzare e Hemione cacciare un urlo degno di un tenore.
“Non lo fare mai più!” dice Ron
tastandosi il cuore.
“Piccola Burla!” dico ridendomela di gusto
“Bè io ti perdono solo perché porti
cibo…. Dov’è?”
“In cucina.”sorrido a Harry che mi guarda sollevato.
“Abbiamo novità… Keacher è
tornato con Mundungus… La notizia buona è che
è vero che l’ha preso lui…”
“E la cattiva?” chiedo
“….la cattiva è che il medaglione
adesso è al ministero.”
“Miseriaccia… so che ora è in mano di
quell’imbecille. Come faremo a prenderlo?”
“Faremo un piano e ci proveremo. Dobbiamo
provarci…” dice Hermione dopo aver ingoiato il
boccone di quello che stava mangiando.
“Farà dFifile” dice Ron a bocca piena
sputacchiando ovunque.
“ingoia Ron.” Dico ridendo.
“Ci verrà in mente qualcosa
vedrete…” dice Harry con poca convinzione.
Gli stringo la mano e gli sorrido. “Ne sono sicura
Harry… mangiamo e mettiamoci subito a lavoro.”
Annuisce e dopo avermi, ahimè, lasciato la mano ci mettiamo
a mangiare.
***************************************************
Saaaaalve bella genteee!
sono risorta dalla tomba! più o meno.... al momento sono in
classe e ho pensato.... dato che il proff sta dicendo cose ovvie mi
metto ad aggiornare la mia storiella... XD
ma si può sentire uno che sta a scrivere alla lavagna cose
del tipo "gulp, crash, sbatt, strapp"... per non far mancare
l'"ans,ans"... si sto studiando i fumetti... XD
bene... voglio chiedervi un paio di cose... preferite che questa storia
diventi a rating rosso o che metta dei missing moments?
Come vi sembra Yvonne Strahovski come Lily? è quella che fa
Chuck... casomai cercate qualche immagine su google prima di rispondere.
RISPONDETE!
è importante! ^^
Bene ora mi metto a seguire sennò l'esame lo date voi... XD
Baciiii!
|
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Capitolo 5 *** Chapter 4 ***
Me
triste... me non riceve recensioni.... me non aveva più
voglia di postare... ç__ç
*******************
Dopo
due mesi di preparativi è tutto pronto per entrare in
azione, io sono pronta. Purtroppo qualcuno si è convinto che
non dovrei andare con loro.
“So bene cosa
vuol dire, non sono un ingenua Harry!”
“Ma
sarà pieno di maghi e tu non sai nemmeno come è
fatto il ministero, come funziona. Non voglio che tu ti metta in
pericolo!”
“Credi che
anche senza magia non sappia difendermi?! Tu allora non hai ben capito
con chi hai a che fare!”
“non mi
interessa tu non verrai! È troppo pericoloso!” mi
dice Harry urlando. Mi sento salire le lacrime. Che stupida che sono,
come se fosse la prima volta che qualcuno mi urla contro….
Ma non era Harry.
Quando mi accorgo che
è scesa la prima lacrima mi volto e corro di sopra, fino in
soffitta. Stare al buio mi ha sempre aiutato a calmarmi.
Lui non può
andare da solo, io devo sapere come sta, io lo devo proteggere!
“Lily?”
sento Harry chiamarmi dolcemente dalla porta. Sono tentata di non
rispondere ma un fascio di luce mi illumina dalla sua bacchetta.
Si avvicina lentamente
a me e si inginocchia di fronte.
“Spegni la
luce.” Dico con voce tremante per il pianto.
Mi da ascolto e con una
piccola parola fa spegnere la sua bacchetta.
“Lily…
scusami se ti ho urlato contro.” Mi dice prendendomi una
mano. “è solo…. Troppe persone sono
morte a causa mia, e non voglio che tu sia una di
quelle.” Dice poi asciugandomi una lacrima.
“Tu…
tu s-sei diventata importante p-per me… non voglio che ti
accada nulla.” Ecco… mi ha fatto piangere ancora
di più. Ma dove è finita la donna che viveva alla
Gilda? Anche se devo dire preferisco questa.
Mi alzo in piedi e
Harry fa come me, sorridendomi dolcemente nel buio. Improvvisamente lo
abbraccio mettendo una mia mano nei suoi capelli e accostando il mio
naso al suo collo per bearmi del suo profumo.
“Harry anche
tu sei importante. È per questo che vorrei venire con te,
per proteggerti. Te l’ho promesso no?”
“Ci saranno
altre occasioni. Io… mi sentirei molto più
tranquillo se tu ci aspettassi qui.”
Lo guardai negli occhi,
che nonostante il buio brillavano di un verde intenso.
“Se ti
accadesse qualcosa non me lo perdonerei mai.” Dico
stringendolo di più a me. Lui mi passa le sue braccia
intorno hai fianchi e mi stringe a sua volta.
“Lily
io…” dice con voce tremante
“Io… io credo che dovremmo t-tornare
giù.”
Boom! Crollata nella
realtà. Chissà cosa mi immaginavo ma decisamente
la mia mente sta prendendo una piega un po’ troppo fantasiosa.
Scendiamo
giù in silenzio e andiamo in cucina dove ci sono gli altri,
intenti a mangiare.
“Quella radio
va?” chiedo avvicinandomi.
“Prova!”
dice sorridendo Hermione.
“Mi sono
appassionata alla musica babbana da quando sono
scappata…”
“oh si!
È carina vero?” chiede lei avvicinandosi.
“Reparo!” dice puntando la bacchetta sulla radio.
“Prova ora.”
La accendo e la musica
inizia a diffondersi nella stanza.
Le note di Mine, una
canzone della cantante babbana di nome Taylor Swift, escono dalla radio
e con Hermione mi metto a canticchiarla.
You remember, we were
sittin’ there, by the water
You put your arm around
me for the first time
You made a rebel of a
careless man’s careful daughter
You are the best thing
that’s ever been mine…
“Ohh…
che romantica!” sospira Lei.
Annuisco e ascolto le
parole della canzone. Quanto vorrei un giorno poter discutere con
qualcuno semplicemente per una bolletta da pagare e magari fare pace
facendo l’amore, portare i bambini a scuola, vederli
crescere. Questo futuro sembra così lontano.
Guardo Harry giocare
con Ron a Scacchi magici e mi perdo nel fissarlo.
“ce la
farete. Appena tutto sarà finito sono sicura che sarete
felici insieme…” mi sussurra Hermione.
“Cosa? No,
io…” mi guarda come se la cosa fosse ovvia.
“Ma non lo so… se io non gli piaccio?”
“Meno male
sei addestrata bene…. Non te ne accorgi di come ti
guarda?” dice sorridendo soriona.
“ no..
io…. Non ho fatto caso a nulla di particolare.”
Dico rossa come un peperone e con il cuore a mille.
“Lo vuoi
vedere in crisi per levarti ogni dubbio? Mettiti molto vicino a lui e
dagli un bacio sulla guancia, però vicino alla
bocca.” Ride di gusto. “Già quando vi
tenete per mano diventa un pomodoro davanti a noi.”
“Ma
io…. Non ce la faccio. Mi vergogno solo a pensare di
farlo…” dico arrossendo come non mai.
“Voi essere
sicura di piacergli?”
“Va
bene…. Ma dopo che voi siete andati a letto. Mi
imbarazza.”
“Come
vuoi… puoi anche non farlo. Lo dico solo per te. Io so
già che tu gli piaci.”
La guardo intensamente
imbarazzandomi per quello che stavo per dire.
“Mione…
non ho mai avuto una amica, ne tantomeno una migliore amica, quindi non
so cosa vuol dire. Ma credo di iniziare a capirlo con te.
Io…. Bè… ti voglio
bene…”
“Oow! Che
dolce!” mi abbraccia forte “Ti voglio bene anche
io… sono felice di averti incontrata.”
Entrambe un
po’ commosse andiamo dai ragazzi.
“Di cosa
parlavate voi due?” chiede Ron guardando la scacchiera.
“Amori,
matrimoni… cose da donne.” Dice noncurante Hemione
senza accorgersi di aver attirato l’attenzione di entrambi.
Dopo poco
più di mezzora Ron straccia Harry.
“Son le
10… Meglio andare a letto.” Dice la ragazza
guardando l’orologio.
“Buonanotte!”
diciamo in coro io e Harry ai due, che avevano iniziato a dormire nei
letti delle stanze al primo piano.
“Tutto ok,
Harry?” chiedo mentre ci sdraiamo insieme sul divano come
tutte le sere.
“Si. Dobbiamo
prendere quel medaglione, in un modo o nell’altro. Altrimenti
saremmo morti ugualmente.”
“Ti prego non
parlare così Harry… io sarei persa senza di
te… ho bisogno di saperti al sicuro.” Dico con le
lacrime agli occhi.
“Purtroppo
non ti posso dire che sarò al sicuro domani… ma
ti prometto che farò di tutto per tornare da te…
sempre.”
Lo stringo forte e
ripenso a quello che ha detto Hermione. Dai… magari ha
ragione e magari… no! Niente sogni ad occhi aperti.
Lo guardo negli occhi e
lentamente mi avvicino alla sua bocca per poi cambiare direzione e
baciarlo su una guancia dolcemente. Poi mi allontano un secondo e lo
vedo arrossire come non mai.
Allora è
vero! Mi sta esplodendo il cuore.
Mi appoggio al suo
petto e ascolto il suo cuore battere forte. Lui inizia a carezzarmi i
capelli dolcemente e successivamente la schiena. Pace assoluta ecco che
sento.
Piano piano ci
addormentiamo stretti l’uno all’altra, cercando di
non pensare a cosa accadrà il giorno dopo.
La mattina arriva
decisamente troppo presto, veniamo svegliati da Hermione prestissimo.
Mangiamo qualcosa e
iniziamo a fare le valigie.
Una volta controllato
di avere tutto ci accingiamo a partire.
Hermione si
smaterializza con Ron, per il ministero, con il mantello
dell’invisibilità. E io e Harry rimaniamo da soli
in quella casa.
“Ok…
io vi posso vedere sulla porta. Non appena arrivate fatemi un
segno.” Dico indossando la parrucca e guardando poi
seriamente Harry. “Vedi di tornare da me. Altrimenti ti vengo
a cercare anche nell’altro mondo e te le do di santa
ragione.” Dico puntando il dito contro il suo petto.
Ride senza entusiasmo.
“cercherò di mantenere la mia promessa.”
Mi dice serio “Voglio mantenerla.”
Coraggio, Lily,
coraggio! Lo vuoi fare e ce la puoi fare.
Mi alzo in punta di
piedi e appoggio le mie labbra sulle sue, per baciarlo dolcemente.
L’hai fatto
davvero. L’hai baciato. E lui è fermo immobile,
confuso per il tuo gesto.
“Lily…”
non riesce a continuare.
“Piccolo
incentivo per farti tornare.” Dico sorridendogli. Ma sono
sempre io o cosa? Quando sto con lui faccio cose che non mi sarei mai
sognata.
Mi sorride a sua volta,
ancora imbarazzato per il nostro piccolo bacio.
“Ci
siamo!” esclama Hermione che si è appena
materializzata.
Sorrido a entrambi
cercando di rincuorarli. Hermione mi fa l’occhiolino e Harry
mi guarda intensamente. In un attimo si smaterializzano e rimango sola
sulla soglia di casa.
Facendo lo stesso
percorso sui tetti esco e scendo nella strada accanto, per poi
camminare come se fossi a passeggio, fino alla piazzetta davanti al
palazzo.
Mi siedo su una
panchina e come stabilito mi metto a fingere di leggere un
libro babbano, con i sensi all’erta. Come previsto i
mangiamorte mi ignorano.
Il tempo passa e io mi
sto logorando nell’attesa. Non resisto, da tanto son nervosa
mi scordo di girare le pagine del libro.
E se non riuscissero
più ad uscire dal ministero? Se i mangiamorte li avessero
presi? e se…?
Un forte crack mi
distrae dai miei pensieri e vedo apparire Ron, Harry e un mangiamorte
attaccato al braccio di Hermione.
Corro verso di loro,
dopo aver creato una barriera per difenderci, tronco il collo al
mangiamorte che teneva Hermione con un gesto secco e mi
aggrappo a Harry che mi stringe spasmodicamente.
“Dobbiamo
andarcene!” urla Hermione e in men che non si dica la
sensazione di sottovuoto ritorna per poi sparire e lasciare spazio a
una brezza fresca. Ma con un odore strano. Un odore che conosco bene.
L’odore del sangue.
“Chi
è ferito?” guardo Harry ma è tutto
intero e guarda preoccupato alle mie spalle.
Mi volto e Ron
è a terra in una pozza di sangue, con Hermione che cerca di
tamponare la ferita.
“Lily, Harry!
Il dittamo veloci!” dice Hermione sconvolta. Corro a prendere
la borsetta incantata di Hermione e cerco ma non trovando la
bottiglietta chiamo Harry che usa un incantesimo d’appello e
una volta stappata la passa a una tremante Hermione, che ne versa
qualche goccia sulla ferita di Ron.
Manca un pezzo di
carne, come se l’avessero tagliato via di netto con il
coltello.
“C’era
qualcuno della gilda?” chiedo preoccupata a Harry ma mi
risponde Hermione.
“No. Si
è spaccato.”
“Si
è…. Che??”
“Spaccato…
era indeciso quando ci siamo smaterializzati e una parte di lui
è rimasta di là, a Grimmuld Place.”
“Oddio…”
dico shoccata avvicinandomi a Ron. “Si
riprenderà?” dico bagnando una pezza con la mia
acqua e posandola sulla sua fronte. Hermione mi guarda sorridente.
“Voi due
montate la tenda.” Dice passandomi di nuovo la borsetta.
La porto a Harry che in
un attimo prende la tenda e con un incantesimo la monta.
“Ma ci
entriamo qui?” Chiedo perplessa osservando la tenda che basta
a malapena per 2 persone.
“È
una tenda magica… entra.” Dice dolcemente Harry.
Quando entro dentro
rimango senza fiato. È grossa come un piccolo appartamento!
Hermione porta dentro
con un incantesimo Ron e lo poggia su un letto.
“Io
farò il turno di guardia.” Dico sciogliendomi i
capelli. “Voi tre riposate d’accordo?”
“Ok…
ho messo qualche incantesimo di protezione quindi ce ne accorgeremo di
sicuro se arriva qualcuno.” Annuisco e esco fuori dalla
tenda, sedendomi accanto all’entrata.
Dopo poco
più di un minuto esce Harry.
“Abbiamo il
medaglione.” Dice sedendosi di fianco a me.
“Per
fortuna…” dico guardando l’erba.
“Ragazzi
volete un tè?” dice la riccia uscendo dalla tenda
con due tazze in mano.
Annuisco, mi serve per
rilassarmi un secondo. “Grazie” dico prima che
rientri.
Rimaniamo per un
po’ a sorseggiare il nostro tè ma io devo
parlargli.
“Non ho mai
avuto tanta paura in vita mia…” dico poggiando la
tazza sull’erba, arrabbiata. “Se mi dici ancora di
aspettarvi mentre voi rischiate la vita…. Te lo puoi
scordare!” dico tirandogli dei ceffoni ad ogni parola, dove
capita.
“Hey! Hey!
Ferma!” intanto si lamenta lui. Mi fermo e lo guardo negli
occhi, con le lacrime nei miei.
“Non lo fare
mai più…” dico stringendomi nelle
ginocchia.
“D’accordo…
ma voglio sapere una cosa in cambio.” Mi guarda e mi alza la
testa con due dita, delicatamente. “P-perché
quel… bacio?” dice incerto, arrossendo.
Arrossisco furiosamente
anche io e mi metto a giocare con i fili d’erba.
“Ecco…
i-io… m-mi dispiace. Sapevo che non era una cosa da farsi
ma… insomma… tu mi p-piaci…
e…e… non so cosa mi sia
preso.” Dico nascondendomi il volto tra le mani.
“Cavoli…
mi sa che c’è un malinteso” dice
prendendomi le mani. “Credi che io te l’abbia
chiesto perche non lo desideravo?”
Alzo la testa e lo
guardo stupita. Nonostante fosse rosso d’imbarazzo mi
guardava serio.
Mi getto tra le due
braccia e ci stringiamo forte.
“Mi piaci
anche tu Lily… mi piaci da quando ti ho vista la prima volta
nel rifugio. E mi piaci ancora di più adesso.”
“Oh
Harry!”
Mi prende dolcemente il
volto tra le mani e mi bacia. Mi bacia con passione e mi strige.
Le sue mani sono sulla
mia schiena, sui miei capelli e le mie carezzano i suoi.
Le nostre lingue si
accarezzano piano e io penso che mi stia esplodendo il cuore.
Ci separiamo dopo un
po’ e abbiamo entrambi l’affanno. Ci guardiamo e
sorridiamo come due scemi.
“grazie per
avermi regalato il tuo primo bacio.” Dice carezzandomi
leggero il volto.
“Non sarei
mai stata capace di donarlo a qualcun altro”
Ci teniamo per mano
guardando nel buio della foresta.
“Lily….
Quando tutto sarà finito… tu…
insomma… vorresti diventare la mia r-ragazza?”
“anche
adesso.” Dico seria.
Mi guarda sconsolato.
“Lily lo vorrei tanto ma adesso è pericoloso. Se
qualcuno lo scoprisse ti potrebbe far del male.”
“Credi che
adesso sia meno in pericolo di come potrei essere diventando la tua
ragazza? La gilda sa che sono con te e non me lo perdonerà
mai. Se mi prendono sono morta. E sinceramente per te morirei
volentieri.” Lo guardo con occhi imploranti.
“Hai ragione
per metà…” mi dice abbracciandomi di
nuovo. “ma non devi morire per me, in troppi lo hanno
già fatto…. E tu sei diventata
indispensabile…”
Lo bacio senza dire
niente. È bello baciarlo, per un po’ mi fa
dimenticare lo schifo in cui siamo coinvolti.
****************************************************************************
non vi piace? lo so di non essere una cima ma mi piacerebbe anche
ricevere commenti con critiche negative.... ç_ç
vabbè apparte questo ho deciso DEFINITIVAMENTE chi
sarà Lily... e il responso è.......... TAYLOR
MOMSEN!
è bellissimaaa! e quasi perfetta come mi immafinavo Lilith!!!
appena posso farò la copertina della storia.... o
meglio farò fare xkè non riesco a usare
Photoshop!!! ç_ç
Bien spero di sentire qualcuno stavolta... ç__ç
Bacetti!!!
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Capitolo 6 *** Chapter 5 ***
Dopo un po’ che montavamo la
guardia Harry si addormenta stanco della giornata passata. Lo guardo
dormire con la bocca semiaperta e la testa appoggiata sulle mie gambe e
penso di non aver visto niente di più bello. Credo di essere
cambiata, anzi, lo sono sicuramente. Con Lui riesco a essere la normale
adolescente che non sono mai stata. Riesco a commuovermi, preoccuparmi
per qualcuno che non sono io, essere spontanea... mi anno cresciuta
come una assassina fredda, egoista e calcolatrice ma lui ha stravolto
il mio essere, con i suoi dolcissimi occhi verdi.
Lo lascio dormire finchè Hermione e Ron vengono a darci il
cambio.
Lo sveglio dolcemente, accarezzando i suoi capelli neri, spaventato
sobbalza e scatta a sedere.
“Scusami! Non volevo dormire. Mi dispiace,
io…”
“Tu eri stanco e non ti devi preoccupare. Sai bene che posso
stare sveglia quanto voglio.” Dico mentre ci alziamo.
Entriamo nella tenda e ci sediamo su un letto.
“Come va?” mi chiede passandomi una mano tra i
capelli.
“bene. Nonostante tutto sono particolarmente
felice.” Dico sorridendo e poggiando la fronte sulla sua.
Prende un grande respiro chiudendo gli occhi, poi li riapre guardandomi.
“Ho paura per te. Tutte le persone a cui tengo soffrono,
altre sono morte. Non voglio questo anche per te.” Dice
abbassando gli occhi sulle sue ginocchia.
“Harry, pensaci bene: se fossi ancora nella gilda soffrirei ,
se non ti avessi incontrato sarei sola. Inoltre la Gilda mi ucciderebbe
per il tradimento. Sono morta in ogni caso. La mia unica speranza
è che tu vinca. Io ti aiuto per noi, per avere un futuro
insieme, o sperare che almeno tu lo abbia. Morirei non avendoti vicino
adesso. Tu, Ron e Hermione, siete tutto quello che mi rimane.”
Mi sorride imbarazzato quanto me. “Non farti più
paranoie di quante non te ne devi già fare.”
Non dice niente e mi bacia disperato. In quel bacio riesco a sentire il
suo grazie e la sua preoccupazione. Non so come fa a trasmettermi i
suoi pensieri così o solo attraverso gli occhi.
Son sicura. Non ho mai baciato nessun’altro ma non lo
farò mai. Il suo bacio è come nei miei sogni,
anzi ancora meglio. Io sono sua. È questo il mio destino,
salvare la sua vita e essere sua per sempre.
Non so quanto stiamo su quel letto a baciarci ma ad un certo punto
sentiamo dei rumori dall’ingresso della tenda.
Ci voltiamo si scatto e vediamo Hermione che ci guarda sorpresa.
“Oddio!! Scusatemi!! Avevamo freddo e… mi
dispiace!” dice tutto d’un fiato diventando rossa
come i capelli dell’amico che era fuori.
Scoppio a ridere insieme a Harry per la sua reazione e poco dopo lo fa
anche lei.
“Non fa niente Mione…” dico poi
sorridendogli.
Lei, presa una coperta, ci guarda felice e torna fuori da Ron.
“Andiamo a letto?” mi sussurra Harry e io annuisco
senza riuscire a staccare i miei occhi dai suoi.
Ci sdraiamo insieme sul piccolo letto e ci abbracciamo l’un
con l’altra. Nel giro di pochi minuti ci addormentiamo. Credo
che il suo calore mi sia arrivato fino al cuore.
La mattina dopo vengo svegliata da un forte odore di Tè.
Apro gli occhi e vedo Hermione indaffarata ai fornelli, così
vado verso di lei e inizio a darle una mano a preparare la colazione,
tè e pane tostato. Non abbiamo altro.
“Buongiorno!” dico allegra.
“Ma come siamo allegri oggi! Qualche motivo in
particolare?” dice, sorridendo maliziosa, Hermione. Gli
faccio una linguaccia e vado verso di Harry con una tazza di
tè fumante.
Quando gli sono vicina i vapori caldi lo svegliano. Mentre si
stropiccia gli occhi mi dice: “ ma tu non dormi
mai?” facendomi scoppiare a ridere.
“Buongiorno anche a te!” dico porgendogli la tazza.
“…e comunque ho chi dorme anche per me.”
“hey! Ieri è stata una giornata
stancante….” Dice prima di sorseggiare il suo te
guardandomi. Io non riesco a smettere di fissarlo. Arrossisco
furiosamente e, appena poggia la tazza sul comodino, gli do un bacio a
fior di labbra.
Mi fa compagnia nell’arrossire e mi sussurra “avevo
paura di aver solo sognato quello che è successo
ieri.”
“Per fortuna è vero…” sorrido
e gli carezzo i capelli spettinati come sempre.
“non sono bravo con queste cose…” dice
guardandosi le mani che intanto stava torturando.
“Cosa?”
“Bè… lo stare insieme a qualcuno. Ho
sempre paura di fare la cosa sbagliata.”
“ricordati che io non ho avuto nessuno prima di
te…”
“e allora come fai?” ma di che parla?
“fare che?”
“A sapere sempre la cosa giusta da fare con me.” Mi
dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“la mia teoria è di seguire sempre
l’istinto, lo faccio sempre.” Dico sorridendo.
“lo farò anche io allora.” Dice in un
bisbiglio, arrossendo di nuovo.
Con un dito sotto il mio mento mi avvicina dolcemente al suo viso e
poggia le sue labbra, le sue meravigliose labbra, sulle mie, in un
bacio casto ma molto intenso. È la cosa più buona
che abbia mai assaggiato.
Non appena cerco di approfondire il contatto sento un tossicchiare
imbarazzato provenire dell’ingresso della tenda. Ci voltiamo
si scatto e vediamo un Ron dalle orecchie particolarmente rosse
borbottare un “mi sono perso qualcosa…”.
Scoppiamo entrambi a ridere mentre la riccia scuote la testa
sconsolata. “si stanno insieme… ma non
c’è bisogno di fissarli
così.” Dice trascinandolo al tavolo per fargli
fare colazione.
Rossa quanto le orecchie di Ron, esco dalla tenda per dargli il cambio.
Pochi secondi dopo esce Harry dalla tenda con in mano il famoso
medaglione.
“e adesso che lo abbiamo che ne facciamo?” chiedo
guardandolo mentre si siede vicino a me.
“dovremmo distruggerlo” dice rigirandoselo tra le
dita.
“E come?” dico guardando i miei pugnali.
“Non credo che quelli bastino… non ho idea di come
fare.” Dice sconsolato poggiando l’horcrux sulle
sue gambe. Lo prendo, me lo rigiro un po’ tra le mani per poi
metterlo nella sua tasca. Quell’affare mi da i
brividi…
“Intanto lo abbiamo noi… non ti abbattere
Harry!”
Mi guarda intensamente negli occhi e mi carezza una guancia.
“Starei ore a guardare i tuoi occhi, sembrano fatti di acqua
e ghiaccio.” Dice sorridendo e arrossendo leggermente. O
almeno non quanto me.
“oh Harry!” sospiro gettandogli le braccia al collo
“Ti avessi incontrato prima! Avessi saputo come era la vita
fuori da quella maledetta Gilda…”
“Questa non è vita. Voglio farti conoscere la
pace. Voglio portarti a Mielandia e farti assaggiare i suoi mille
dolci. Voglio farti volare con me su una scopa, sopra il lago nero.
Voglio portarti a Hogsmade per san Valentino. Voglio dormire con te nel
nostro letto.” E dicendo quest’ultima
frase arrossisce furiosamente.
Poggio la testa sul suo petto e scoppio a piangere silenziosamente.
“Mi vorrai anche dopo?” chiedo in un sussurro.
“Certo che ti vorrò. Ti vorrò
finché il sangue scorrerà nelle mie
vene.” Dice asciugandomi le lacrime. “Non
piangere.”
Lo guardo in quegli occhi di smeraldo e lo bacio dolcemente.
“Vorrei vedere Hogwarts…” dico cercando
di immaginarmi quella scuola.
“Prometto che ti ci porterò un
giorno…” sorrido tra le lacrime “ anche
se non dovrei fare promesse che potrei non mantenere. Non so neanche se
uscirò vivo da questa storia.”
“Non lo dire neanche!” esclamo guardandolo
sconvolta. “farò tutto ciò che
è in mio potere per salvarti. Se non ci riuscirò
morirò con te. Non potrei sopportare il pensiero che tu
giaci freddo, in una bara.”
“Allora devo salvarmi per te.” Dice baciandomi la
fronte.
Non ho mai provato sentimenti così forti. Non ho mai avuto
qualcuno che non mi considerasse una macchina della morte. Quello che
sto provando è amore? La sensazione di pace che provo mentre
mi stringe a sé è amore? Non lo so. Non sono
esperta di sentimenti. Ma qualunque cosa sia, vi prego, fatela durare
per sempre.
Nel pomeriggio siamo tutti seduti ad un tavolo e discutiamo su come
distruggere il medaglione.
Hanno provato con ogni incantesimo che conoscono ma nessuno ha
funzionato e, mentre Hermione si esauriva sui libri, io ho iniziato a
colpirlo a più non posso con un pugnale. L’unico
risultato è stato il pugnale rotto.
“Ricordami di non farla mai arrabbiare.” Dice Ron
guardandomi spaventato mentre continuo a torturare quel benedetto
affare.
Lo scaglio in un angolo della stanza e mi siedo, innervosita,
su una sedia. Harry lo raccoglie e mi poggia le mani sulle spalle.
“Ma è possibile che silente ti abbia mandato in
questa missione suicida per recuperare questi maledetti Horcrux, per
poi non dirti come distruggerli?”
“A quanto pare.” Dice tristemente Harry. Si mette
la catena al collo e esce, in silenzio, lo seguo e abbracciati passiamo
la notte, a fare la guardia.
Alle prime luci dell’alba mentre stavo raccogliendo dei
funghi per mangiare qualcosa (tutte le riserve di cibo sono rimaste a
Grimmauld Place.) sento Harry gridare.
Spaventata corro da lui, ma lo vedo, solo, sdraiato a terra a parlare
da solo, con gli occhi chiusi.
“Harry! Harry! Svegliati!!” grido disperata.
Apre gli occhi portandosi una mano alla cicatrice.
Hermione esce dalla tenda armata di bacchetta a causa delle urla.
“Non vi preoccupate! È solo un sogno.”
“Lo so che è stata la cicatrice!!” urla
Hermione arrabbiata. “Lo vedo dalla tua faccia! Stavi
guardando dentro la mente di Vol..”
“Non pronunciare quel nome!” urla Ron
dall’interno della tenda.
“nella mente di tu-sai-chi!” dice stizzita!
“Non volevo…. Tu riesci a controllare i tuoi
sogni?”
“Se solo tu avessi imparato
l’occulmanzia…”
Guardavo la scena inerme. Mi aveva parlato del legame che si era creato
quella notte ma non immaginavo quanto potesse essere forte.
“Ha trovato Gregorovich! Probabilmente lo ha ucciso. Ma prima
gli ha letto nella mente e…”
“vai a letto. Se sei così stanco da
addormentarti.”
“Ma,,,”
“Vai!” dice non accettando altre repliche.
Lo seguo nella tenda, mentre Ron esce alzando le spalle.
“chi è Gregorovich?” chiedo curiosa una
volta stesi sul letto.
“è un fabbricante di bacchette Bulgaro. Lui
cercava qualcosa che però è stato rubato al
fabbricante.”
“No vorrà creare un altro Horcrux?”
chiedo disgustata.
“Non ne ho idea… ma Hermione pensa che sia troppo
pericoloso per lui. Ha già spinto la sua anima al
limite.”
“Non penso che si preoccupi più di tanto della sua
anima.”
“Già… probabile.” Dice poi
chiudendo gli occhi e assopendosi.
Le cose per noi si stanno mettendo male. Il cibo che troviamo nella
foresta è davvero poco e, anche se per me è
sufficiente, ai ragazzi non basta. Dopo aver fallito un tentativo di
comprare un po’ di cibo in un paese vicino, a causa dei
dissennatori, la situazione inizia a scaldarsi.
“Io sto morendo si fame!” ringhia Ron.
“stiamo andando avanti con questi funghi marci e pesce
bruciacchiato.”
“Allora vai tu tra i dissennatori!” gli dice in
malo modo.
“Non posso usare il braccio!”
“Bravo… comodo così!”
“Mi domando però come mai non sei riuscito a
evocare il partronus.” Dice pensierosa Hermione.
“Non lo so….”
“di che forma è il tuo patrono Harry?”
chiedo curiosa.
“Un cervo… mio padre era un animagus e si
trasformava in…”
“Ma certo!” esclama Hermione “Harry
togliti il medaglione!”
Tutti la guardammo incuriositi ma non appena lo toglie lo vedo fare un
sospiro sollevato.
“Va meglio?” chiede con un sorriso la riccia.
“Molto.” Dice Harry rispondendo al sorriso.
“Portiamola a turno!” esclamo.
“D’accordo.” Dice Harry porgendomelo.
“ti va di iniziare?”
“certo..” dico mettendomelo al collo.
Giriamo di luogo in luogo, principalmente in foreste, e più
il tempo parra più il malumore aumenta, soprattutto per chi
porta l’Horcrux. Per me è un peso infinito, penso
e ripenso, e anche se so che è solo per la sua influenza non
riesco a fare a meno di essere di malumore.
Mi fa ricordare quanto la mia vita sia misera, quanto poco mi merito di
avere Harry al mio fianco. Quante persone innocenti ho ucciso? Non che
mi sia mai piaciuto davvero ma l’ho fatto comunque e sento le
loro vite gravarmi sulle spalle. Quando lo tolgo va un po’
meglio, non del tutto però.
“Harry? non ce la faccio più” dico
stremata togliendomi il medaglione e poggiandolo sul tavolo di fronte a
Harry. “i pensieri non se ne vanno...
Io…” scoppio a piangere. Lui si alza e mi
abbraccia stretta.
“Non portarlo
più…basta…”
Mi allontano da lui “Ho bisogno di stare un po’ da
sola… vado…. Cerco qualcosa da
mangiare…”
Esco velocemente dalla tenda e mi allontano nel fitto del bosco.
È notte e l’oscurità è
sempre dalla mia parte. Anche se piove forte non mi infastidisce, mi
piace la sensazione dell’acqua che mi scivola sulla pelle.
Sto fuori a calmarmi diverse ore, riesco a trovare dei frutti e a
cacciare una lepre, con delle erbette che trovo posso fare uno stufato.
Quando mi avvicino alla tenda sento che c’è
qualcosa che non va. C’è troppo silenzio.
Harry dall’esterno della tenda si sta riparando
dall’acqua con un incantesimo. Appena mi vede si alza in
piedi e mi viene incontro facendo l’incantesimo anche su di
me.
“Dove si stata?” mi chiede arrabbiato.
“Nel bosco… guarda cos…” dico
porgendogli la sacca con il cibo. Lui la lascia cadere a terra.
“Non ti immagini cosa ho passato?!” mi urla contro.
“Non sapevo dove eri, non sapevo se stavi bene!”
“Sai bene che me la so cavare benissimo da sola.”
Dico leggermente alterata iniziando a piangere.
“non mi interessa! Io…” mi guarda e
quando si accorge che quello che mi bagna il viso non è
pioggia mi stringe a se. “Scusa!” annuisco contro
il suo petto. “Ne sono successe di tutte e con questo affare
non potevo fare a meno di preoccuparmi. Avevo paura te ne fossi
andata.”
“Ti ho promesso che non ti avrei mai lasciato solo. Mantengo
le mie promesse. Che è successo?”
“Oh… Ron… è andato
via.” Dice freddo.
“Come?!” grido sorpresa.
“A quanto pare tutta questa storia non è
all’altezza delle sue aspettative.”
“E un grandissimo idiota! Hermione? Come sta?”
chiedo preoccupata per lei.
“L’ha distrutta. Ha anche voluto insinuare che tra
me e lei ci fosse qualcosa perché ha scelto di rimanere. Ma
dico io!”
“vado da lei..” dico baciandolo dolcemente.
Annuisce e mi porge il sacchetto che era a terra.
Entro silenziosamente nella tenda. Poso tutto sul tavolo e mi spoglio
mettendomi vestiti asciutti addosso.
Guardo Hermione, che singhiozza sotto le coperte.
Senza dire una parola mi avvicino e mi infilo sotto le coperte con lei,
abbracciandola.
Lei si volta e mi abbraccia a sua volta.
“è un idiota.” Sussurra con voce rotta.
“ si ma lo sapevi già, no?” dico
asciugandogli le lacrime. “ma tornerà. Lo sai
anche tu.”
“Non credo.”
“La speranza è l’ultima a
morire.”
Tira fuori la bacchetta e mormora un incantesimo per far asciugare i
miei capelli.
“Grazie…” gli dico sorridendo.
“Grazie a te..”
Rimango con lei finché i singhiozzi passano e la sento
addormentarsi profondamente. Devo convincermi davvero delle mie parole.
La speranza è l’ultima a morire.
********************************************
Salve! pèosto di fretta perché non so quando avro
tempo nei prossimi giorni!!! spero di trovare anche stavolta qualche
commento!! grazie anche a chi mi segue silenziosamente!! <3
baciiii!!!
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Capitolo 7 *** Chapter 6 ***
Ho deciso di creare dei missing moments per questa
storia.... così, se volete leggere i momenti piccanti vi
basta cliccare sul link posizionato nell'esatto punto in cui va il
missing moment... scusatemi ma dovevo avere la copertina ma non trovo
nessuno che me la faccia... se volete offrifrvi volontari ditelo pure!
ç___ç sono di fretta quind vi saluto! baci e
commentate!!!
***************************************************************
Abbiamo atteso diversi giorni , per
vedere se Ron sarebbe tornato. Ma dopo una settimana dobbiamo andare
via.
Vedo Hermione guardarsi intorno, sperando di vederlo sbucare tra gli
alberi.
Poggio le mie mani sulle sue spalle e la trascino verso Harry.
“Andiamo?” sussurra Harry ad entrambe.
La riccia annuisce debolmente e io stringo più forte le sue
spalle annuendo.
Rimanendo attaccata a Hermione prendo una mano a Harry.
Lo vedo guardarsi intorno per un attimo prima di sentirmi risucchiata.
So che sperava di vederlo dietro un albero.
Una volta arrivata mi ritrovo a fissare la bellissima costa inglese.
Hermione si accascia a terra e inizia a singhiozzare. Harry la guarda
triste e io mi chino ad abbracciarla.
Una volta montata la tenda e applicati alcuni incantesimi
intorno ad essa mando gli altri a riposare e io mi metto a fare la
guardia.
Li sento parlare da dentro la tenda ma li lascio la loro privacy,
infondo io non c'entro niente.
Nel tardo pomeriggio, dopo aver mangiato il coniglio cacciato il giorno
prima, Harry mi viene a fare compagnia fuori dalla tenda.
“Vai a riposare Lily...” mi sussurra dopo avermi
baciata.
“Non ne ho bisogno.” carezzo la sua guancia.
“Che faremo adesso Harry??
“Non lo so. Se devo dire la verità
vorrei andare a Godric's Allow, vorrei vedere dove sono nato.”
“Ma sarà pericoloso. Lui si aspetta di vederti
lì.” dico triste.
“Lo so bene.” dice guardandosi le mani.
“se vuoi andare, io sono con te.” dico prendendone
una. “devi chiederlo ad Hermione però.”
“Lei non vorrà mai.”
Infatti Hermione è intransigente. Cerchiamo entrambi di
convincerla ma fu inutile.
Ci spostiamo di continuo, e non sappiamo che cosa fare. Sta per
arrivare il natale, la neve ricopre gran parte del terreno circostante.
(….. missing
moment.......)
“Che stavi dicendo Mione?” chiedo avvicinandomi e
sedendomi accanto a lei.
“Dicevo che forse avete ragione e dovremmo andare a Godric's
Allow.”
“Davvero?” dice stupito Harry.
“Davvero... infondo è là che abita
Bathilda Bath.”
“Chi?” domando spaesata.
“è la più grande storica della magia
dei nostri tempi.” mi risponde Harry.
“E lei potrebbe sapere qualcosa sulla spada di
Grifondoro.” completa Hermione.
“Dobbiamo stare attendi però. Io potrei usare il
mio travestimento, voi la pozione polisucco.
Potete scegliere una vecchia coppia di sposi e io potrei passare per
vostra figlia.”
“Buona idea Lily!”
“Grazie Mamma...” ribatto ridendo.
Passiamo diverse giornate a prepararci e il freddo inizia a farsi
sentire ancora di più. Il giorno che decidiamo di andare
è davvero pungente.
Ci smaterializziamo, dopo aver preso la nostra roba, e ci ritroviamo in
una piazzetta innevata.
Silenziosamente ci incamminiamo verso una strada piena di luci
natalizie.
“Deve essere la vigilia.” dico sentendo i cori
natalizi provenire da una piccola chiesa.
“Guardate!” dice Hermione indicando un obelisco.
Non appena mi avvicino si trasforma in una statua che raffigura una
giovane coppia con un bambino in braccio della donna.
“Harry! Sei tu con i tuoi genitori!” dice in un
sussurro Hermione.
Guardo attentamente la coppia. Lui è molto alto e con i
capelli scompigliati, tutto in lui mi ricorda Harry. “Tu sei
identico a tuo padre...” sussurro.
“...Ma ha gli occhi di sua madre. Lo dicono tutti.”
dice sorridendo la riccia.
In quel momento mi volto a guardare la giovane donna, è
davvero molto bella, anche se in quella statua non potevo distinguere
bene i suoi occhi. Tra le sue braccia un bambino piccolo, il piccolo
Harry.
“Adiamo.” dice Harry avviandosi verso il cimitero
dietro una piccola chiesa.
Una volta all'entrata di esso si ferma.
“Tutto bene?” dico passando un braccio sull'anziano
signore in cui si è trasformato Harry.
“Sono qui... ma non so dove sono.”
“Cerchiamoli.” dice Mione allontanandosi.
Dopo un po' che cerchiamo l'effetto della polisucco è
svanito e i due son tornati ai loro originali aspetti.
Vedo Harry fissare intensamente una lapide. Li ha trovati.
Tocco leggermente Hermione e gli indico Harry. Lei mi fa segno di
andare da lui.
Mi avvicino lentamente e lo abbraccio da dietro. Poi guardo la lapide.
Un fiotto di tristezza si fa strada in me, mentre mi faccio
più avanti e guardo il viso di Harry. Vederlo per la prima
volta ricoperto di lacrime mi fa odiare ancora di più il
mostro che ha fatto questo. Glie li asciugo con dei baci e lo stringo
forte.
“Mamma, papà... lei è Lilith, la donna
più straordinaria di questo mondo. È la mia
ragazza.” si volta a guardarmi e asciuga le mie lacrime,
uscite fuori per quello che aveva detto. Poi aggiunge guardandomi negli
occhi “ Adesso non saprei più come andare avanti
senza di lei.” mi sorride e io rispondo con un sorriso un po'
bagnato.
Dopo pochi istanti si avvicina Hermione e con un incantesimo fa
apparire una corona di fiori e la poggia sulla tomba.
Dopo un attimo di silenzio Harry ci trascina entrambe via da quella
tomba, e all'improvviso il lo fermo.
“Che c'è?” mi domanda preoccupato.
Mi guardo intorno e capisco. “C'è qualcosa, o
qualcuno, dietro una siepe alla mia destra.” sussurro.
Entrambi si voltano a guardarla. E vedemmo chiaramente della neve
spostarsi da sotto di esso.
Prendo in mano uno dei miei pugnali e li spingo fuori dal cimitero.
Con i sensi al massimo percorro una stradina ghiacciata che ci
allontana da lì e ci porta in una strada più
affollata e con un pub. Mescolandoci tra la gente ci allontaniamo da
chiunque ci stesse spiando.
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Capitolo 8 *** Chapter 7 ***
Mentre camminiamo nelle stradine della
cittadina innevata ci guardiamo intorno. Improvvisamente sento Harry
trascinarmi via dalla mia direzione, insieme ad Hermione.
“Harry ma che ti prende?” grida questa, che stava
per cadere su una lastra di ghiaccio “Dobbiamo trovare la
casa di Bathilda e... oh...” capisce subito perché.
Davanti a noi si trova una casa molto annerita, con dei cespugli
inselvatichiti dal tempo e il lato destro del piano di sopra
completamente esploso. Era casa sua.
Istintivamente lo vedo poggiare una mano sul piccolo cancelletto di
ferro. Quando lo fa, spunta un cartello dai cespugli:
Qui, la notte del 31 ottobre 1981
Persero la vita Lily e
James Potter.
Il figlio Harry
è l'unico mago
mai sopravvissuto
all'Anatema che Uccide.
La casa, invisibile ai
babbani, è stata lasciata intatta
nel suo stato di rovina
come monumento ai Potter
e in ricordo della
violenza
che distrusse la loro
famiglia.
E intorno a queste parole vi sono incise firme, date e messaggi di
incoraggiamento verso Harry.
Lo vedo sorridere, leggendone alcune. “è
incredibile, io...” ma lo interrompo indicando al centro
della strada.
Una vecchia signora, tutta ingobbita ci sta fissando da lontano. Dopo
un po' che la stiamo guardando ci fa sogno di avvicinarci.
Harry ad alta voce chiede “ Sei Bathilda?” Questa
annuisce e ripete il gesto.
Iniziammo a seguirla fino a una casa malandata.
L'odore di questa casa non mi piace. Sa di morte.
“Harry andiamocene. Non c'è nulla di buono in
questa casa.”
“No, tranquilla, mi hanno detto che non è proprio
sana di mente. E poi piccola com'è non avremo problemi a
sovrastarla.” Mi sussurra lui.
La vecchia fa dei cenni indicando prima Harry, poi se stessa e poi il
soffitto.
“Vole che andiamo di sopra con lei.” ma la vecchia
dice di no con la testa quando ci muoviamo tutti e tre e poi di nuovo
indica Harry.
“Vorrà parlarmi da sola.” dice Harry
accostandosi alla vecchia.
“No Harry... è pericoloso.” lui mi fa
segno di stare tranquilla e si avvia al piano di sopra con la vecchia.
Io e Hermione ci guardiamo e capendo cosa abbiamo in mente entrambe ci
accostiamo alle scale.
Dopo pochi minuti di attesa sentiamo degli strani rumori. Corriamo al
piano di sopra e ciò che vediamo ci gela il sangue nelle
vene. Un enorme serpente si sta scagliando verso Harry togliendogli la
bacchetta.
Mi getto vicino a lui e lo spingo facendogli schivare una seconda
codata che mirava dritto alla sua testa per poi erigermi di fronte a
lui. “Mi riconosci, Nagini, vero?”.
Improvvisamente vengo distratta da un tonfo. Harry è caduto
a terra svenuto.
“Hermione!” grido, e lei si avvicina al corpo
svenuto di Harry. Questo si riprende dopo un veloce incantesimo e grida
“sta arrivando! Hermione, Lily! Sta arrivando.”
Distratta dalle parole di Harry, non mi accorgo del serpente che mi
stappa i pugnali di mano e si lancia verso di noi. Senza pensarci
proteggo i due ragazzi.
Come mi hanno insegnato nella gilda mi lancio verso di lui e con tutto
il mio peso lo allontano da Harry e Hermione. Con un colpo della coda
manda in frantumi lo specchio dietro di noi, le cui schegge mi
graffiano il viso. Sento il suo corpo viscido arrotolarsi su di me e
vedo la sua testa avvicinarsi al mio collo. Ma sono
più svelta e con un pugno la allontano. Sento Harry
chiamarmi e, in un attimo di distrazione, i denti del serpente
conficcarsi su una spalla, molto vicino al collo. Urlo per il dolore e
non mi accorgo cosa succede intorno a me. Mi accorgo, però,
che le spire di Nagini spariscono e vengono sostituite da due braccia
forti. Poi un forte risucchio e più nulla.
Quando riapro gli occhi la prima cosa che vedo sono quelli
verdissimi di Harry che mi guardano. Provo ad alzaremi ma una fitta
alla spalla mi fa cadere di nuovo sul letto.
“Stai ferma qui. Non ti devi muovere.” dice serio.
“Quello era un pitone ma ci doveva essere un incantesimo
sulle sue zanne, o una pozione. Si rimarginano con più
difficoltà.”
Quando abbasso lo sguardo mi accorgo della benda che ha sul torace.
“Che ti è successo?”
“L'horcrux... Hermione non riusciva a toglierlo.”
“Lei? Lei come sta?” chiedo preoccupata.
“Bene, solo qualche graffio.”
sospiro sollevata ma vedo Harry alzarsi e allontanarsi.
“Dove vai?” speravo si stendesse con me.
“Ti preparo del tè.”
“Non mi va... torna qui.” dico mentre mi da le
spalle. Ma non si volta. “Harry...”
“Come diavolo ti è saltato in mente di lottare con
il serpente a mani nude?!” mi dice con voce alterata.
“Io... volevo proteggervi...”
“Siamo maghi Lily! Anche tu... non hai usato neanche il tuo
potere! tu... quanto ti ho visto tra le sue spire, ferita, non sai
quello che ho pensato! Non avevo bacchetta, me l'ha rotta il serpente,
per fortuna Hermione ha una buona mira e non ti ha colpita con il suo
incantesimo! Sei una stupida! Non dovevi farlo.” finisce
quasi gridando.
Non dico niente. Lo guardo alzarsi arrabbiato e uscire fuori dalla
tenda.
Poco dopo entra Hermione e io scoppio a piangere.
“Anche tu sei arrabbiata con me?” chiedo senza
guardarla.
“Davo ammettere che è stato un gesto piuttosto
avventato il tuo... ma non potrei mai avercela con te.” dice
sorridendo. “e neanche Harry. Dagli tempo, ha temuto di
perderti, era sconvolto.”
sorrido tra le lacrime e le asciugo. La ragazza mi controlla la ferita
e ci versa sopra un po' di dittamo. “Entro un giorno
sarà apposto. Ma temo che rimarrà la cicatrice,
non sono un poi così esperta.”
“Tu sei bravissima Hermione. Sei la persona più
brillante che abbia mai conosciuto.”
arrossisce furiosamente e mi abbraccia. “Comunque a quanto ho
visto non sarebbe la prima...”
“No, decisamente no. Tra punizioni e ferite di
combattimento...” sorrido forzatamente e rabbrividisco in
ricordo dei giorni alla gilda.
Mi sorride tristemente e si alza dalla sedia. “Vado
a impedire che Harry distrugga tutta la foresta. Prima
involontariamente a sradicato un albero.”
La guardo uscire dalla tenda e rimango sola. Non riesco a sopportare la
lontananza di Harry. Mi volto dalla parte della spalla sana e guardo il
tessuto della tenda.
Sto per addormentarmi quando sento dei passi avvicinarsi. So che
è Harry ma non mi volto.
In silenzio lui si siede sul letto, poi si sdraia accanto a me e mi
abbraccia, ben attendo a non toccarmi dove mi fa male.
“Scusami, ho esagerato. Quando ho pensato che in quel momento
potevi morire per volermi proteggere non ho potuto fare a meno di
arrabbiarmi... ma non sono arrabbiato con te. Lo sono con me
stesso.”
“No devi esserlo.” dico voltandomi. Lo bacio
dolcemente e sorrido.
“vai a dare il cambio a Hermione, ha faticato un sacco per
curarci entrambi. Appena starò meglio ti darò il
cambio.”
“Hai Ragione. Non ti preoccupare, tu riposa quanto vuoi.
Starò lì fino a domani mattina.” e dopo
avermi dato un altro bacio a fior di labbra si alza e esce dalla tenda.
Non riesco a tenere gli occhi aperti così in meno di un
minuto crollo tra le braccia di Morfeo.
Mi sveglio nel cuore della notte, è tutto silenzioso tranne
che per il leggero respiro di Hermione che dorme nel letto sopra il
mio. Provo ad alzarmi lentamente e a muovere la spalla, non fa
più male, o almeno mi da giusto un piccolo fastidio. Mi alzo
in piedi e dopo essermi vestita e aver preso le mie armi esco per
andare fuori da Harry.
Quando esco mi guardo intorno per cercare Harry ma non lo trovo. Perdo
un battito... ma dove è?
“Harry!” lo chiamo ad alta voce, poi mi ricordo
degli incantesimi di protezione. Sono indecisa su che fare. Non posso
lasciare la tenda e Hermione, sono ancora debole ma non posso lasciare
Harry, ovunque sia.
Sto per andare a cercarlo quando lo vedo tornare dal folto del bosco
bagnato fradicio.
“Ma dove diavolo eri finito?! Mi hai fatto prendere un
colpo.” lo abbraccio e mentre guardo dietro le sue spalle
vedo una chioma rossa bagnata e due occhi celesti guardarmi colpevoli.
“Sei tornato.” dico avvicinandomi. Quando mi
avvicino ancora di più lui indietreggia spaventato.
“Hey! Calma volevo solo darti un abbraccio.” dico
ridendo “Anche perché non ti assicuro di come
possa reagire Hermione, quindi ho deciso di essere gentile. Abbi paura
di lei non di me.”
“Oh ma ti assicuro che già ne ho.” rido
ancora e gli tiro una pacca sulle spalle. Solo ora noto una grossa
spada penzolargli da una mano.
“E questa?” dico prendendola in mano e esaminandola.
“è la famosa spada di Grifondoro..”
risponde Harry.
La faccio sferzare un po' nell'aria e torno ad osservare
l'elsa incastonata di rubini.
“è davvero una bella spada... ma dove diavolo
l'hai trovata?” chiedo a Ron.
“ecco... vedi...” e inizia a spiegarmi della cerva
d'argento, di Harry che si era tuffato nel laghetto ghiacciato, di come
l'avesse salvato, di come avesse distrutto l'horcrux.
“Per fortuna eri lì.” dico sollevata,
lanciando un occhiataccia al mio ragazzo.”E tu... rifallo e
se ne esci vivo ti uccido con le mie mani.”
Poi, prendendo per mano Harry, rientro dicendo. “Hermione!
Sveglia ci sono novità.”
“Che c'è?” dice svegliandosi di
soprassalto.
“Vorrai dire chi c'è...”
quando gli occhi della ragazza incontrano quelli del rosso vidi passare
prima sorpresa e po rabbia. In un attimo gli fu addosso urlandogli e
colpendolo ovunque potesse.
Poi si avvicinò a Harry, gridandogli di ridargli la
bacchetta, in quel momento decido che è meglio intervenire.
Cereo uno scudo tra noi e Hermione.
“Lily! Lasciami subito! Liberami!”
“Non finché non ti calmi Hermione.” dico
ridacchiando.
“D'accordo! D'accordo!!!” dice poi incrociando le
braccia spazientita. “.... ma prima dimmi come diavolo ai
fatto a trovarci! Se non siamo al sicuro dobbiamo spostarci!”
“Oh no! Vi assicuro che siete perfettamente al sicuro e che i
tuoi incantesimi funzionano alla grande! Vi ho trovato grazie a
questo.” dice tirando fuori un piccolo accendino.
“Grazie a un accendino?” chiedo meravigliata.
“Questo non è un semplice accendino. È
il deluminatore di Silente.” mi corregge Harry.
“Il che?”
Ron semplicemente lo fa scattare e la luce di una candela lì
vicino sparisce improvvisamente.
“carino!” dico sorridendo a Ron.
“un pomeriggio mentre ascoltavo la radio ho sentito il mio
nome uscire della mia tasca, così l'ho preso e quando l'ho
fatto scattare è uscita una sfera di luce.” dice
con sguardo perso, guardando qualcosa che noi non avremmo mai potuto
vedere. “Allora ho saputo cosa fare. Ho preparato la mia roba
e mi sono avvicinato a questa sfera.” dice allungando il
braccio come per prendere qualcosa. “Mi è entrata
dentro!” dice tornando a guardarci per poi poggiarsi una mano
sul petto. “Proprio qui. E mi sono smaterializzato sapendo
che vi avrei trovati.”
Lo sguardo di Hermione si addolcisce un po' ma se ne usce con un
“Buon per te!” infilandosi di nuovo sotto le
coperte.
“Poteva andare peggio...” dico a bassa voce.
“Si per esempio potrebbe farti caricare dai passerotti come
l'altra volta.” dice Harry ridacchiando.
“Non è escluso che non lo rifaccia.”
sentiamo dire alla riccia da sotto le coperte.
Ron si lascia andare in un sorriso e se ne va a letto anche lui.
“Harry va a dormire.” gli dico dopo un bacio.
“Credo di preferire di dormire vicino a te. Prendo delle
coperte.” dice scappando prima che lo potessi contraddire.
Quel ragazzo è inguaribile!
********************************************************
Salve bambocciuole.... XD
oggi sono feliceeee! finalmente ho fatto la copertina!!! alla fine me
la sono fatta con l'aiuto di una mia amica! ora che ho capito le basi
posso sperimentare! anche se sono (abbastanza) soddisfatta di quello
che ho fatto... ^^ vi piace??
poi volevo condividere con voi una foto meravigliosa della Lily...^^
è bellissima qui!!
Ci sentiamo al prossimo capitolo!!! commentateee!! baciottoli!
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Capitolo 9 *** Chapter 8 ***
Lo so...
sono imperdonabile... ho avuto un bruttissimo momento. non riuscivo a
mettere tre parole sensate in riga. Ho scritto parecchio ma i capitoli
saranno un pò più corti. lo so, sono crudele
perchè è il momento saliente, ma non posso fare
altro... non saprei come dividerli altrimenti.
Spero ci sia sempre qualcuno che mi segue.... se si fatevi sentire!
<3
Dedico il capitolo di ritorno alla collega e compagna di corso (...e
fedele commentatrice! ^^) ika90!
siamo sempre di corsa ma un giorno dobbiamo fermarci a prendere un
caffè insieme. ^^ ci si vede mercoledì insieme al
Montale... purtroppo... ç__ç (ho provato a
correggerlo un pò seguendo il tuo consiglio, dato che lo
dovevo
ripostare... che ne dici, meglio? ^^ dimmi poi se ricevi la mia
risposta alla recenzione dato che cancello il capitolo che hai
commentato.)
Spero vi piaccia! Il prossimo arriverà presto!
(sono una scema... ho dovuto cancellare e ripostare perchè
mi sono scordata di mettere il link del video...)
Il tempo che seguì il ritorno di Ron fu molto noioso.
Hermione era sempre di malumore e Ron, consapevole che il motivo di
questo era lui, continuava a avere un aria da funerale ogni volta che
era vicino a lei.
L'unica nota positiva era che riuscivo a passare più tempo
da sola con Harry, mentre lui si esercitava a utilizzare la sua nuova
bacchetta, che Ron aveva rubato a uno dei Ghermidori.
Mi dedicai anche alla lettura e dopo aver letto 'Storia di Hogwarts'
decisi di leggere il libro 'Fiabe di Beda il Bardo'. Sono immersa nella
lettura di 'Baba Raba e il ceppo Ghignante' quando mi accorgo che Harry
si è addormentato sull'erba umida, mi avvicino per
svegliarlo e farlo andare a letto quando lo sento parlottare ne sonno.
Non riesco a fare in tempo a svegliarlo che lo vedo aprire gli occhi di
scatto.
“Lily...” dice sgomento stringendomi forte a se.
“Che c'è? Mi stai soffocando Harry!”
dico ridendo leggermente.
“Ti cerca. Lui ti sta cercando...”
“bè è normale, sta cercando tutti noi.
Poi io ho tradito...”
“No! No, lui ha detto... era uno dei miei sogni son sicuro...
lui ti vuole viva, ha detto che ha bisogno di te.”
“non dire sciocchezze Harry! Perché avrebbe
bisogno di me?”
“è quello che vorrei sapere....” dice
guardandomi negli occhi in modo strano.
“Che vuoi dire? Non ti fidi più di me
adesso?” dico leggermente alterata allontanandomi da lui.
“NO! no... non è questo. Certo che mi fido di te!
È solo...”
“Solo non abbastanza.” dico voltandomi e sentendo
gli occhi pungermi.
“Lily...” ma non fece in tempo a dirmi altro che
uscì Hermione dalla tenda.
“Che succede?”
“Ha avuto un altro sogno. E Lui sta cercando me.”
dico a bassa voce.
“Harry che cosa hai visto?” chiede Ron uscendo a
sua volta.
“Ha ordinato di setacciare ovunque per trovare
lei.” dice indicandomi con un cenno del capo e avvicinandosi
per accarezzarmi il volto. “Lui è euforico. Ha
trovato una cosa che cercava da tanto, una certa Bacchetta di Sambuco.
La conosci?”
“Bè.... no. Ho solo letto una favola
su...”
“Ma certo! Le Fiabe di Beda il Bardo!”
Hermione prende il libro e si mette a sfogliarlo, una volta trovata,
legge la storia. (Qui
per il racconto... anche se credo lo conosciate
tutti.)
“Lo conosco, mamma me le leggeva sempre prima di andare a
letto. Ma sono solo storie giusto?” dice Ron perplesso.
“Bè rifletteteci...” dico camminando
avanti e indietro “Perchè dovrebbe parlare di una
fiaba Vol...?”
“Non lo dire!” urla Ron coprendosi le orecchie come
se stessi dicendo cose rivoltanti.
“Lui...” proseguo guardandolo male “...
poi stranamente si parla di un mantello dell'invisibilità.
Sbaglio o ne possiedi uno Harry?”
“Si ma potrebbe non essere quello. Chissà quanti
ne esistano!”
“Ti sbagli. Ne ho visti tanti è vero ma nessuno
funziona come il tuo! Sono tutti incantesimi momentanei, durano non
più di un paio di settimane. Tu da quando lo hai?”
“Era di mio padre, me lo ha dato silente al natale dei miei
undici anni.” dice con voce assorta.
“Allora siamo veramente davanti a uno dei doni della
morte?” chiede Hermione stupita tirandolo fuori dalla sua
borsetta a perline “mi sembra impossibile.. eppure il tuo
ragionamento non fa una piega.”
Lo prendo e tocco il tessuto setoso, per poi rimetterlo nella borsetta
di Hermione.
“Allora i doni esistono davvero.” dice Ron
guardandomi. Rientriamo dentro la tenda e ci sediamo al tavolo.
“Si. E quel che è peggio è che Lui ha
il più potente di tutti, la bacchetta di Sambuco.”
“Oh ma dai!” esclama Hermione ripensandoci
“No può esistere quella dannata bacchetta!
Tu-sai-chi non può averla se non esiste.” dice
sicura.
“Mione... secondo me ha ragione. Hai mai sentito parlare di
nulla di più simile al mio mantello di quello?”
“No. Ma il fatto che sia in una favola non mi aiuta a credere
che quello sia un dono della morte!”
“Andiamo ma di cosa hai bisogno Mione? Di uno storico che te
lo dica? Ogni prova è al suo posto!” dico alterata
“Harry ha il mantello dell'invisibilità... e ora
la Bacchetta è nelle mani di Voldemort!”
“NO!” orla spaventato Ron “Il suo nome
è taboo! È così che trovano gli
oppositori... è stregato e...”
Si zittisce quando tutti sentiamo un forte crack al di fuori della
tenda.
“Merda!” dice poco finemente il rosso facendo
scattare il suo deluminatore per spegnere le luci nelle tenda.
“Sappiamo che siete lì dentro! Uscite con le mani
alzate! Non ci interessa chi uccidiamo!”
Vedo Hermione puntare la bacchetta contro Harry e mormorare un
incantesimo, rendendo il volto del moro gonfio e irriconoscibile.
Sicura che almeno per un po' non lo avrebbero riconosciuto uscii
silenziosamente ignorando le proteste della riccia.
“Guarda guarda chi si rivede...” una voce familiare
mi fa venire la pelle d'oca. Il Guardiano dei novizi della Gilda si fa
avanti. “La nostra piccola traditrice! Ho sentito che hai
aiutato Potter... non è per caso che ci hai portato da
lui?”
mi si gela il sangue nelle vene, ma ritrovo il coraggio per essere la
solita donna di ghiaccio.
“Non ne ho idea di chi siano, lì ho trovati alcune
settimane fa che si davano alla fuga. Ho pensato di sfruttare un po' la
loro ospitalità prima di divertirmi un po' con
loro.” dico fredda e con un sorrisino perfido.
“Ma bene... allora non sei fuggita per aiutarlo vero? Per
fare una tua festicciola personale!”
“Ad essere sincera l'ho aiutato, so che tu ne sei al
corrente... ma sai com'è... volevo conquistare la sua
fiducia per poi avere l'onore di consegnarlo io stessa all'Oscuro
Signore. Purtroppo non ce l'ho fatta.” credeteci, vi prego,
credeteci!
“Bene. Ma sarai punita ugualmente per questo.”
“No credo proprio. Io me ne ritorno per la mia
strada.” da fuori riuscirei ad aiutarli.
“tu invece vieni con noi. Il Signore Oscuro ti sta
aspettando...”
“Ma che..?” non riesco a dire altro
perché un incantesimo a tradimento mi raggiunge e crollo a
terra svenuta.
Quando mi sveglio mi sento come se mi fosse crollata addosso una
montagna. La testa la sento pesante e mi ci vuole un po' prima di
ricordarmi tutto quello che è successo.
Quando ci riesco scatto a sedere. Harry! Mi guardo intorno per cercarlo
ma non trovo altro che una camera molto lussuosa e mi rendo conto di
essere stata messa su un morbido letto dalle lenzuola pregiate.
Qualcuno mi ha vestita con un vestitino molto elegante e noto che ci
son delle scarpe con il tacco in terra. Ma che diavolo..??!! cosa
vogliono da me? Perché mi trattano così invece di
rinchiudermi in una cella?
Mi alzo dal letto e mi infilo quelle scarpe. Mentre mi avvicino allo
specchio che è vicino alla porta vedo che mi hanno pure
truccata. Devo andare ad un gran gala per caso? Qualunque cosa vogliono
da me devo stare al loro gioco, è l'unico modo per salvare i
ragazzi prima che l'incantesimo al viso di Harry svanisca.
Mi avvicino alla porta e la apro. Non c'è nessuna guardia
all'esterno della camera, sono sicuri che non riuscirò a
passare oltre la soglia di questa casa.
Mi avvio verso le scale e le scendo, fino ad arrivare a un grande
salone, dove trovo qualcuno seduto in una poltrona vicino al
fuoco.
“Benvenuta a Malfoy Manor cara. Fa come se fossi a casa
tua.” dice Lucius Malfoy alzandosi e guardandomi.
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Capitolo 10 *** Chapter 9 ***
“Benvenuta a Malfoy Manor
cara. Fa come se fossi a casa tua.” dice Lucius Malfoy
alzandosi e guardandomi.
“Se sono a casa mia perché sono stata privata dei
miei effetti personali?”
“Le armi sono state portate via ma puoi avere tutto il
resto.” dice indicandomi la borsa di perline di Hermione su
di un tavolo.
Cercandovi dentro riesco a trovarvi lo specchio di Harry, che, mi
raccontò una volta, era magico. Magari avrei potuto usarlo
come arma, o se qualcuno avesse avuto l'altro specchio gemello avrei
potuto chiedere aiuto.
Poi mi viene un idea. “Posso tenere tutta la borsa? Non sono
tutti oggetti miei ma sai... dovevano essere il mio bottino una volta
uccisi quei perdenti.”
“Certo, tutto ciò che vuoi.”
“Dove sono quei tre?” chiedo cercando di sembrare
indifferente.
“In una cella, tra poco la Mezzosangue verrà
interrogata. Abbiamo i nostri dubbi che lui fosse Harry Potter... il
ragazzo sfigurato... ne sai niente?” chiede guardandomi
sospettoso.
“No non lo è. È sempre stato
così da quando li ho incontrati.” dico guardandolo
dritto negli occhi per persuaderlo che quella fosse la
verità.
“Bene.”
Sento, improvvisamente, delle urla agghiaccianti del piano di sotto.
Sono le urla di Hermione... Stringo i pugni fino a infilarmi le unghie
nei palmi per cercare di non muovermi e di sembrare indifferente.
“è iniziato l'interrogatorio.” dice
sorridendo. Mi trattengo, non so grazie a cosa, per non saltargli
addosso e ucciderlo.
Respiro profondamente e chiedo “Che cosa volete da
me?”
“Sono stato incaricato dal Signore oscuro in persona per
rivelarti un segreto che ti è stato precluso per
anni.” dice versandosi un bicchiere di Whisky Incendiario
“La storia della tua nascita.”
“Il Signore Oscuro sa la mia storia?” chiedo
realmente stupita.
Mi sorride in tutta risposta e beve un sorso dal suo bicchiere.
“Ti racconterò una storia, la storia di un
grandissimo mago, con la volontà che tutte le cose rare di
questo mondo fossero sua.
Questo mago riuscì a trovare una delle rarissime discendenti
di coloro che possedevano il dono dell'energia, proprio come il tuo, ma
quella stupida discendente era solo una babbana che conosceva tutti i
segreti del mondo magico.” si interruppe per dare un altro
sorso al suo drink. “è già... mancava
ancora una generazione a quel potere così raro. Il grande
mago concesse il privilegio alla donna di avere un figlio da lui, in
modo che ereditasse i poteri dei discendenti della madre e la grandezza
del padre. Così nove mesi dopo nacque una bella bambina
dalla chioma bionda come la madre, che il grande mago chiamo
Lilith.”
Non riesco a muovere un muscolo, non riesco neanche più a
respirare.
“Lui è...” non so che dire spero solo di
aver capito male.
“Il grande Signore Oscuro è tuo padre
Lilith.”
No, non può essere. Non è vero.
“N-ne sei sicuro?”
“Come sono sicuro che i draghi sputano fuoco.”
mi sento le gambe cedere sotto quel peso, devo andarmene, devo stare
sola per un attimo.
“Io... credo di dover... andare un secondo in
bagno.” mi fa gesto con la mano di andare.
A passo svelto mi avvio alla porta e me la chiudo dietro velocemente.
NO! non può essere! Per anni ho sperato di sapere chi fosse
la mia famiglia ma non lui. Quell'essere viscido e schifoso, quel
mostro, quel... lui ha fatto tutto questo! Lui ha ucciso i genitori di
Harry... Oh Harry! Se sopravviveremo a tutto questo non mi
vorrà neanche più guardare, io stessa non riesco
più a guardarmi. Alzo gli occhi e con fatica mi guardo,
schifata di me stessa.
Cosa farò adesso? Devo liberarlo perché, anche se
non mi vorrà, io lo voglio sapere libero! Io lo amo
più della mia stessa vita! Mi ucciderò se
è necessario, lui mi vuole viva, loro faranno qualunque cosa
per non farmi ferire, perché se mi trova morta qui saranno
tutti nei guai.
Frugo nella borsetta e tiro fuori lo specchietto di Harry. Lo guardo
per un po' vedendo solo il mio riflesso, ma ad un certo punto vedo
sbucare un occhio celeste.
Nonostante lo stupore dico svelta “Ti ho visto! Aiutami per
favore! Harry è in pericolo! Siamo a Malfoy
Manor...” poi rimetto lo specchio dentro la borsa.
Mi guardo di nuovo schifata allo specchio e mi passo un po' di acqua
fredda sul collo e sulle guance. Mi siedo sul bordo di una grande vasca
e faccio dei respiri per calmarmi.
Lo faccio inutilmente poiché pochi secondi dopo sento un
crack provenire da vicino alla porta e quando apro gli occhi mi trovo
davanti un elfo domestico.
“E tu chi sei?” domando allibita.
“Sono Dobby signorina. Lei chiede aiuto per salvare Harry
Potter e Dobby c'è sempre per aiutare Harry Potter
signore.”
“Tu puoi smaterializzarti fuori di qui!” dico
felice.
“Certo signorina, Dobby è un elfo!”
“Mio dio! Grazie Dobby!” dico abbracciando l'elfo
senza pensarci. “Ma chi è il tuo
padrone?”
“Dobby non ha padroni! Dobby è un elfo
libero.” dice fiero.
“se ce la faremo a uscire vivi di qui farò
qualunque cosa per ripagarti di quello che stai facendo.”
“La signorina è gentile con Dobby. A Dobby
piace.” dice sorridendo felice.
“Non intervenire finché non lo dico io! Devi
seguire il mio piano, Dobby, e tutto andrà per il meglio!
Allora... io...”
Dopo aver spiegato il piano a Dobby mi sistemo al meglio e esco dal
bagno.
Lucius è sempre lì ad aspettarmi: Inizia il piano.
“Devi scusarmi, ma è stato uno shock sapere di
essere la sua diretta discendente. Infondo, ho passato la mia vita
ammirandolo, sapere che lo incontrerò e potrò
chiamarlo finalmente padre mi riempe il cuore di gioia.” dico
sorridendo.
“Ne sarà lieto. Arriverà domani,
così, ci accerteremo anche sull'identità dei
prigionieri.”
“Bene... ma prima vorrei chiedere una cosa: Mi aspettavo di
poter uccidere quei perdenti, erano giorni che lo progettavo. Posso
almeno torturarli?” dico con il mio miglior sorrisetto sadico.
“Non so, veramente...”
“Vuoi negarmi questo? Adoro il suono delle urla!”
“E va bene! Come desideri...”
Lo seguo fino ai sotterranei.
“La signorina desidera avere un rende-vous con i nostri
prigionieri!” dice a Bellatrix Lestrange, che stava
sorvegliandoli con Narcissa Malfoy e il figlio Draco.
“Ma bene! La signorina segue le orme di suo padre! Sono
sicura che sarà fiero di te! La tua inutile madre babbana
è stata uccisa ovviamente. Tu capisci vero?” dice
lei con la sua vocetta odiosa. Stringo i pugni e vado avanti.
“Certo. Quando hai già dato tutto quello che puoi
dare è inutile restare al mondo.”
“sentila Lucius. Mi riempie d'orgoglio!”
mi avvicino alle sbarre della cella e vi trovo i tre ragazzi, feriti e
pieni di lividi, i loro sguardi carichi d'odio. Mi colpirono come una
fucilata.
“Tu! Noi ci fidavamo di te!” dice Hermione in
lacrime.
“La prossima volta, se ci sarà, scegliete meglio
su chi riporre la fiducia.” dico impassibile, cercando di non
scoppiare a piangere e a implorare il loro perdono.
“Sei una maledetta bugiarda. Sei anche figlia di quel mostro
e non ce lo hai mai detto! Sai bene che cosa ci ha fatto!”
dice Ron carico d'odio.
“Tutto ciò che è stato fatto,
è stato fatto per il bene superiore.”
Da quando sono davanti a loro non ho mai guardato Harry, non lo avevo
mai guardato fino ad ora. Ciò che vedo mi fa morire dentro,
uno sguardo misto tra odio e disgusto si vede bene nella sua faccia
sfigurata e mi fa quasi cedere.
“Dicevi di essere mia amica, non ci posso credere
di...”
“STA ZITTA LURIDA MEZZOSANGUE!” Quanto mi costa
aver usato quella parola. Lei scoppia ancora di più a
piangere.
“Come ti permetti!” ringhia Ron avvicinandosi alle
sbarre.
“Come osi tu parlarmi in questo modo!” gli rispondo.
Bellatrix si avvicina a me e mi porge un pugnale. “Prego.
Fagli vedere come si porta rispetto all'erede del Signore
Oscuro.”
“Grazie.” è proprio quello che volevo.
Un arma.
Mi aprono le sbarre e io entro avvicinandomi a Hermione. Vedo il
braccio sanguinante, lo prendo per vedere che cosa ha, sempre
sgarbatamente.
Quella pazza della Lestrange gli ha inciso sul braccio la parola
'mezzosangue', ecco il perché delle sue urla. Mi ribolle il
sangue nelle vene. La guardo negli occhi in modo che nessuno possa
vedermi ma non con lo sguardo strafottente e finto di prima, la guardo
con il MIO sguardo, che è come una supplica. Mi fissa
stupita. La avvicino in malo modo, prendendola per i capelli e gli
sussurro nell'orecchio “Hermione perdonami...”.
capisce tutto e grida, poi si lascia strattonare verso gli altri due.
Vado verso di loro e guardo tutti supplicante, sto solo fingendo!
Mi volto e cammino verso i Mangiamorte.
“Voglio fare un altro gioco....” prima che
capiscano cosa voglio dire mi punto il coltello alla gola.
“Giochiamo a liberateli immediatamente!”
***********************************************
No, non mi sono dimenticata di
voi.... mi sono sentita male e adesso sono solo depressa!
più ci avviciniamo a luglio più mi vien la
tristezza.
sto rileggendo tutti i libri, prima del finale. lo voglio in grande
stile... andrò al cinema con una maglia fatta da me,
possibilmente con la cravatta di Hufflepuff ( si sono una Hufflepuff e
fiera di esserlo. u.u XD) e magari il marchio nero se trovo qualcuno su
internet che vende il trasferello.
Piangerò come una disgraziata e sarò in lutto per
non so quanto. ok... stasera m'è presa male...
Spero il capitolo vi piaccia. ho scritto la storia perchè mi
sono sognata questo e il prossimo capitolo, quindi spero di averlo
scritto bene.
Buonanotte gente!
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Capitolo 11 *** Chapter 10 ***
“Voglio fare un altro gioco....” prima che
capissero cosa volessi dire mi punto il coltello alla gola.
“Giochiamo a liberateli immediatamente!”
“Che vuoi fare ragazzina?” chiede Bellatrix.
“Voglio che voi li liberiate, altrimenti mi ammazzo,
qui.”
“Credi che ce ne importi qualcosa a noi?”
“Oh si che ve ne importa! Non credo che il mio paparino
sarà molto felice di trovarmi qui sgozzata. Badate che sono
capace di farlo.”
si guardarono l'un l'altro e capirono che avevo ragione.
“Bene. Ora che siamo tutti d'accordo datemi le loro
bacchette!” Non sapevano che fare, lo vedevo nei loro occhi.
Quindi incalzai “LE BACCHETTE!” Gli urlo contro e
poi proseguo “Vi assicuro che se ho anche solo il vago
sospetto che stiate per lanciare un incantesimo, mi taglio la
gola.”
Prendo le bacchette che Draco Malfoy mi porge e facendo dei passi
indietro mi avvicino ai ragazzi. Gli lancio le bacchette e grido
“Dobby!” L'elfo appare al mio fianco.
“Portali via.”
L'elfo annuisce e si avvicina al trio ma Harry lo interrompe.
“Non ti lascio qui.” dice avvicinandosi a me.
“Credimi,è meglio per tutti.” Quando mi
volto a guardarlo mi accorgo che l'incantesimo di Hermione è
sparito.”Cavolo!” esclamo.
Cerco si nasconderlo dietro di me ma... “è
Potter!” urla Lucius Malfoy.
Non faccio in tempo a rendermene conto che la moglie era già
riuscita a chiamarlo, toccandosi il marchio nero. In pochi attimi
sarebbe arrivato.
Tutti iniziarono ad attaccarci, Harry riesce a disarmare Draco, che
aveva ripreso la sua bacchetta, prima di venire risucchiati nel
teletrasporto di Dobby.
Mi ritrovo in un bosco, non so che bosco sia. Quando Dobby mi lascia io
sono ancora con il pugnale alla gola. Crollo a terra, ma sempre
stringendo il pugnale.
L'elfo mi si avvicina e mi sorride gentilmente. “Sei stato
bravissimo Dobby....” dico prima di scoppiare a piangere.
Mi tolgo le scarpe e le lancio via, non riesco a togliere il vestito lo
taglio con il pugnale che ho ancora in mano, ferendomi ad un braccio.
Non mi importa.
Inizio a strusciare il viso convulsamente per portare via il trucco e
magari anche la mia faccia.
Vedo Hermione avvicinarsi a me e cercare di farmi stare
ferma, mi sposto in malo modo.
Vedere il mio sangue mi da un leggero sollievo, come se potessi far
colare via il suo, di quel mostro ma mi passo ugualmente la lama su un
palmo aperto e guardo il sangue scendere singhiozzando.
“Lily...” Harry si avvicina per evitare che mi
tagliassi anche l'altro palmo.
Non riesco a guardarlo negli occhi, non riesco proprio a guardarlo.
Riesco solo a piangere.
Con delicatezza lui mi prende la mano e facendo un po' di forza mi
toglie il pugnale e lo getta lontano.
“è tutto finito Lily, è tutto finito.
Non ci pensare più.” dice stringendomi a se.
Io non mi muovo, non rispondo neanche all'abbraccio, come
può anche solo toccarmi?
“andatavene v-via... l-lasciatemi sola...” dico con
voce rotta dal pianto
“Perché tu possa fare stupidaggini? Non ci penso
neanche.”
Mi prende in braccio e io lo lascio fare; entriamo nella tenda montata
da Ron, lui mi stende su un lettino. Dolcemente mi toglie i vestiti che
ormai sono pieni di sangue e con una spugnetta mi pulisce il viso,
cercando di pulire via le lacrime.
Quando a finito mi versa del dittamo sui tagli e dopo averli bendati mi
copre con un lenzuolo.
Sento il suo sguardo su di me ma rimango con gli occhi chiusi,
continuando a piangere.
“Parlami, ti prego. Dimmi qualcosa.” dice
carezzandomi il volto.
Non voglio dire niente e anche se volessi non ne avrei la forza, quindi
mi volto, dandogli la schiena.
Riprendo a singhiozzare sentendo le sue carezze, non voglio la
compassione di nessuno, quantomeno la sua.
Passano i giorni e io non mi muovo da quel letto se non per andare in
bagno, e lo faccio quando chi è in tenda dorme. Quel tempo
è poco perché c'è sempre Harry accanto
a me, se lui dorme o Ron o Hermione.
Tutti hanno provato a farmi mangiare o bere qualcosa, ma riescono a
farmi bere solo con la magia e non mastico quando mi mettono del cibo
in bocca, rischiando di soffocare. Magari lo facessi, mi leverei di
torno, facendo un bel favore a tutti.
Spesso Hermione si sdraia con me, mi abbraccia e si mette a
singhiozzare dicendomi di iniziare a mangiare, altrimenti mi potrei
sentire male.
Solo 5 giorni dopo rispondo, con voce fioca “magari. Mi
faccio talmente schifo che preferirei morire che guardarmi di nuovo
allo specchio.”
“Ma come puoi dire questo?” dice scandalizzata.
“Hermione puoi uscire?” sento la voce di Harry
vicino al letto.
La riccia senza dire niente si alza e se ne va.
Lo sento sedersi sul letto vicino a me.
“Lily guardami...” dice poggiando la sua mano sulla
mia spalla ma io non rispondo e non lo guardo.
“Cavolo mi vuoi guardare!” dice un po'
più alterato. Non voglio farlo.
“GUARDAMI!” Dice voltandomi malamente lui stesso.
Con gli occhi chiusi e le lacrime che riprendono a scendere dico
“Non ce la faccio Harry...”
“Perché?”
“Perché non lo merito neanche. Sono disgustosa. Il
Suo sangue scorre nelle mie vene, e guarda cosa vi ha
fatto...” mi passo una mano sugli occhi e continuo
“Cosa ha fatto ha te...”
rimane in silenzio per alcuni secondi, finché lo sento
sospirare come per cercare le parole.
“Tu non sei lui.” dice alla fine semplicemente.
“Sai un grande mago una volta mi ha insegnato che
c'è una cosa che fa la differenza tra una persona e l'altra.
Sai cos'è?”
scuoto la testa in segno di negazione.
“Le scelte che facciamo. Tu... tu hai scelto di aiutarci, ti
saresti uccisa per noi, ed è successo più di una
volta. Come puoi anche minimamente pensare di essere come quel
verme?”
“Ciò non toglie che abbia il suo sangue.”
“e da quando questo è importante? Lily... io...
non mi interessa niente di che sangue scorre nelle tue vene.”
sospira profondamente e mi da un bacio sulla fronte. Mi carezza il viso
dolcemente. “Mi sono innamorato di te prima di saperlo... e
t-ti amo... anche adesso, più di prima.”
cosa? Apro gli occhi e lo guardo stupita.
“Cosa hai detto?”
“Che ti amo. Ti amo così come sei. Amo ogni tuo
difetto, ogni tuo pregio. E se questo comprende il fatto che tu sei sua
figlia vorrà dire che per una volta gli sarò
grato, per una volta sarò felice di una scelta che ha
fatto.” dice guardandomi negli occhi. Quanto mi erano mancati
quegli occhi verdi, la paura era di trovarci sentimenti negativi, ma
tutto quello che vedo è dolcezza e magari un po' di
tristezza per i momenti passati.
Mi metto a sedere sul letto e mi getto tra le sue braccia.
“Oh Harry! Ti amo anche io...” gli sussurro
sollevata all'orecchio.
Mi prende il viso tra le mani e poggia la sua fronte sulla mia.
“Promettimi che mangerai. Promettimi che tornerai la Lily di
sempre, la Mia Lily...”
“Te lo prometto.” sussurro prima di baciarlo
appassionatamente. Lui mi accarezza i capelli, mi accarezza la schiena,
mi stringe a se cullandomi.
“Voglio sentirti vicino amore mio. Sei il mio siero della
felicità personale.” dico sedendomi cavalcioni
sulle sue gambe.
“Come mi hai chiamato?” Domanda guardandomi
intensamente.
“Amore mio.” dico sorridendo per la prima volta da
giorni.
“Dillo di nuovo...”
“Amore mio...” dico allargando il sorriso e
mettendo una mano tra i suoi capelli scompigliati.
“Merlino come sei bella.” dice accarezzandomi la
schiena.
Mi ricordo solo in quel momento di essere solo in intimo ma poco
m'importa.
“Fai l'amore con me.” chiedo spudoratamente ma con
le guance arrossate.
Lo vedo diventare scarlatto ma guardarmi serio.
“Sicura?”
“Voglio fare l'amore con te. Voglio farlo nella speranza di
farlo ancora e ancora e ancora... finché non saremo vecchi.
E se dovessimo morire prima di esserlo... voglio morire senza il
rimpianto di non essere stata tua almeno una volta.”
(Missing
moment)
************************************************
ciao! questo capitolo è breve perchè
c'è un missing moment moooooolto red! spero vi piaccia...
mi sono un pò bloccata. dovrei scrivere la scena alla
Gringott ma non esce fuori... se avete suggerimenti li accetto
volentieri!
Bene ora smetto di blaterare e vi pubblico il capitolo... <3
Commentateeee!
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Capitolo 12 *** Chapter 11 ***
è passata quasi un ora da
quando Harry ha mandato via Hermione, quando usciamo dalla tenda, rossi
in volto e ancora scossi dalla nostra prima volta.
Corro verso Hermione e la stringo forte e lei mi stringe a sua volta.
“Scusami. Scusami. Scusami....!” dico attaccata al
suo collo.
“Non hai niente da farti perdonare.” mi dice
gentilmente.
“Ti ho trattata male. Ti ho detto cose orribili e ti ho fatta
stare male...”
“Se tu non l'avessi fatto saremmo tutti morti.” mi
dice allontanandomi dolcemente. “Ma devo dire che
finché non mi hai chiesto scusa ci ho creduto in
pieno.”
“Sono una brava attrice.” dico tristemente.
“Andiamo a mangiare qualcosa?” mi chiede speranzosa.
“Certo.” bacio Harry dolcemente e entro nella tenda
con la ragazza.
“allora...” mi dice dopo aver fatto un incantesimo
di insonorizzazione intorno a noi. “Come è
stato?” dice con sguardo malizioso negli occhi.
“Che cosa?” chiedo rossa facendo finta di nulla.
“Oh andiamo! Non sono mica Ron! Siete stati qua dentro un
sacco di tempo e siete usciti con quell'aria... da disperata a
euforica.... può essere successa solo una cosa...”
arrossisco e annuisco “Aaaahh! Lo sapevo! Racconta, ma non
particolari. Sarebbe come sentire le prestazioni di mio
fratello.” rabbrividisce scherzosamente.
“Oh Mione... è stato incredibile, dolce e... non
lo so... avrei altri 1000 aggettivi!” rispondo sedendomi
sognante su una sedia. “Ha detto di amarmi.” dico
con le guance imporporate.
“ne avevi dubbi?”
“Di certo dopo quello che è successo, dopo quello
che ho scoperto.”
“Come stai?” dice poggiandomi davanti un
piatto con un uovo strapazzato, del pane e del formaggio.
“Tu come staresti se scoprissi di avere lo stesso sangue
della persona che più disprezzi in questo mondo?”
“Se tu non senti di appartenergli il sangue non significa
niente Lily. Poi non sei solo figlia sua no? Hai anche una madre... e
per quel che so di certo somigli più a lei che a
lui.”
“L'ha uccisa. Una volta che mi ha fatta nascere l'hanno
uccisa.”
“Glie la faremo pagare anche per questo. Stanne
certa.” dice addentando con rabbia un pezzo di pane
“Intanto hai i tuoi buoni motivi per essere di buon
umore.” dice maliziosa, facendomi imporporare.
Restammo qualche giorno nella radura dove ci trovavamo, per darmi il
tempo di rimettermi in forze e capire quale era la nuova mossa da fare.
“Mentre mi torturava non faceva altro che chiedermi dove
avessi trovato la spada e se fossi entrata nella sua camera blindata
alla Gringott.” dice Hermione sfiorandosi il braccio.
“Mi sembra ovvio che ci sia nascosto qualcosa di importante,
lei, però non ne sa niente degli Horcrux, secondo
me...”
“No, altrimenti lo avrebbe già avvisato e noi
saremmo in guai seri.” disse Harry guardando un punto
indefinito nella foresta. Non appena gli tocco una spalla si volta e mi
guarda profondamente. “Dobbiamo andare alla Gringott.
Dobbiamo frugare nella camera blindata dei Lestrange. Potrebbe esserci
un horcrux.”
“Harry è impossibile rubare alla Gringott
normalmente, e noi siamo dei ricercati.” dice disperata
Hermione.
“si e dobbiamo entrare nella camera della Lestrange. Non oso
immaginare che razza di maledizioni ci possono essere.”
afferma Ron annuendo all'affermazione della riccia.
“Dobbiamo provare. Ricordatevi che io sono un ottima ladra
grazie alla gilda.” dico sedendomi in braccio a
Harry. “Datemi un paio d'ore e troverò una base di
un piano, a fine giornata avrò tutti i dettagli.”
“è pericoloso.” dice Hermione.
“cosa di questa storia non è pericoloso per
noi?” dice Harry tristemente. Lo bacio dolcemente sul collo e
gli sussurro paroline dolci e piccanti all'orecchio fino a farlo
arrossire e sorridere. Ho scoperto essere un buon modo di tirarlo fuori
dalle sue paranoie di colpevolezza. Hermione ride capendo cosa ho fatto.
“organizza un piano. Se è fattibile lo
facciamo.” dice poi sospirando.
Sorrido soddisfatta e mi vado a sedere lontano da loro sotto un albero.
Neanche un ora e mezzo dopo entro nella tenda dove sono tutti a bere un
tè.
“Di già?” chiede stupito Ron.
“Per chi mi hai preso?” rispondo scherzando.
“Ho avuto una buona idea ma è comunque
pericolosa.”
“se la trovavi non pericolosa mi preoccupavo di
più.” dice Hermione.
“Dilla.” mi sussurra Harry mentre mi siedo di nuovo
sulle sue ginocchia.
“Dobbiamo trovare uno dei tanti gnomi della Gringott e
convincerlo ad aiutarci, solo loro possono aprire le camera di
sicurezza.. e per passare inosservati dovremmo usare la polisucco, una
di noi” dico indicando me e Hermione
“dovrà diventare Bellatrix. La più
grande difficoltà è trovare qualcosa per
trasformarci in lei.”
“Dei capelli possono bastare?” dice Hermione
tirando fuori molto schifata una bustina con una piccolissima ciocca di
lunghi capelli neri dentro. Mi sorride poi soddisfatta.
“Ma dove li hai presi?!?!” chiedo sorpresa
prendendo la bustina.
“Strappati mentre mi torturava. Me li sono ritrovati nella
manica.”
corro ad abbracciarla e quasi cadiamo per l'entusiasmo.
“perfetto! Meraviglioso...” dico saltellando in
giro per la stanza. “di gnomi che c'è l'hanno con
Voi-sapete-chi ce ne sono. Dovrò girare un po' per i boschi
da sola, sarò praticamente invisibile.”
“No.... verrò con te.” dice Harry serio.
“Harry.. tu sei un grande mago.... ma devo dire che nel
nasconderti non sei proprio al mio livello.” dico dandogli un
buffetto. Mette il muso e beve dalla sua tazza. Mi farò
perdonare.
“Harry, Lily ha ragione. Deve andare da sola. Gli darai il
mantello dell'invisibilità e sarà al
sicuro.” dice Hermione poggiando una mano sulla sua spalla.
La scosta bruscamente e esce dalla tenda. La riccia mi fa un segno e
così lo seguo.
“sai che andrò fuori di testa vero?”
dice senza voltarsi.
Mi avvicino e lo abbraccio da dietro.
“tornerò da te amore mio. Fidati.”
“Mi fido di te, non mi fido degli altri.” dice
voltandosi e stringendomi a se.
(Missing
moment)
*****************************
So di essere imperdonabile... lo so
benissimo! sono stata bloccata per 2 motivi: una scena che non mi
riusciva riassumere (Gringott) e l'idea di una storia originale, che
NON pubblicherò poicè vorrei farne un libro.
(Lisa troppo ambiziosa.... XD)
Spero che qualcuno che mi segue ci sia ancora... e vi chiedo nuovamente
scusa!
un bacione one one e tanto conforto per chi è depresso come
me per domani! ç____ç
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Capitolo 13 *** Chapter 12 ***
Passiamo molto tempo a organizzare
l'incursione alla Gringott, non abbiamo moto cibo e spesso dobbiamo
nutrirci di sole bacche e funghi, che troviamo nel sottobosco.
Dopo un po di tempo, stranamente, inizio a risentire del poco cibo.
Dico stranamente perché prima di questo caso non ho mai
avuto questo genere di problemi.
Dopo la quarta volta, in poche ore, che rimetto Harry mi guarda
preoccupato.
“Lily, stai bene?”
“Non ti preoccupare.... avrò un intossicazione
alimentare.” dico debolmente. Mi sento fiacca e mi gira la
testa, non molto sto bene.
“Forse è meglio che tu riposi, se dormi un
po'...”
“Harry è la mattina, quando mi sveglio, che sto
peggio.”
“Se starai ancora così allora,forse, dovresti
rima...”
“Non ci pensare nemmeno!” non gli lascio neanche
finire la frase che mi metto ad urlare, adirata. “Non rimango
qui ad aspettarti stavolta. Non ci provare nemmeno!”
mi guarda allarmato mentre io vado ad arrampicarmi su un albero,
proprio vicino alla tenda. Trovato un ramo basso e comodo mi ci sdraio
sopra.
Sono passati più di due mesi da Villa Malfoy e la relazione
con Harry va che è una meraviglia, devo dire però
che è veramente troppo apprensivo, non vedo l'ora che tutta
questa faccenda sia finita.
Ho soltanto un po' di nausea, dannazione! Non sono mica in punto di
morte.
Stavo così bene due giorni fa, mentre facevamo l'amore e....
e.... oh cavolo!
“Merda!” impreco tra me e me. Faccio due calcoli e
inizio a sudare freddo.
“Lily! Ti prego scendi di lì.... non so come
salire.” sento dire a Hermione in tono disperato.
Lei mi potrà aiutare, non lo dirà a nessuno se
non vorrò. Scendo dell'albero con un salto e mi avvicino
alla ragazza.
“Mione, devo parlarti... in privato.” dico tirando
un occhiata ai due ragazzi a qualche metro da noi.
Annuisce e senza dire niente entriamo nella tenda.
“Che succede?” chiede preoccupata, prima di
scagliare degli incantesimi sulla tenda, per assicurarci
privacy.
Sto tremando... “F-orse sono.... non lo so, non sono
sicura...” dico farfugliando.
“Non ho capito nulla...” mi dice sorridendomi
dolcemente e cingendomi le spalle.
“Potrei essere incinta” dico tutto d'un fiato in un
sussurro, che la riccia capisce bene, perché la vedo
sbiancare.
“Per la barba di Merlino.... Lily... sei sicura?”
“No! Non lo so... è solo che non ho mai sofferto
di nausee o mai avuto problemi a mangiare poco...” dico
piagnucolando. “Poi ho fatto dei calcoli. Il ciclo l'ho
avuto, l'ultima volta, una settimana prima dii Villa
Malfoy..” mi prendo la testa tra le mani.
Sento Hermione rovistare nella sua borsa di perline e la guardo di
sbieco.
“Che fai?”
“Dovrei avere quello che fa per noi nel libro di incantesimi
di guarigione.” dice tirando fuori il libro. “Non
ho mai provato a farlo ma ho letto che esistono alcuni incantesimi o
pozioni che ti possono dire se sei incinta.” sfoglia
velocemente il libro. “Non l'ho mai fatto ma... ecco qui!
Dice che devi macchiare un foglio con una goccia di sangue e poi devo
fare questo incantesimo...” mentre lei si studia
l'incantesimo cerco nella borsa le pergamene.
“Ok, è abbastanza semplice. Proviamo.”
Mi passa un ago da cucito e io mi buco l'indice della mano sinistra. Lo
strizzo bene finché non c'è una bella gocciolona
di sangue. La spalmo sul foglio.
Hermione mormora l'incantesimo e io non riesco a guardare.
“Lily...”
“no... non guardo.” dico invece voltandomi
lentamente a guardare. C'è una data scritta in rosso.
“Che significa?” chiedo con la bocca secca.
“Se non sono in atto gravidanze la macchia
diventerà nera. Se...” legge con voce insicura e
io inizio a tremare. “se vi appare una data in rosso,
complimenti! Quella è... è la data di
concepimento.”
“Cavolo!” mi metto le mani nei capelli.
“no... perché? Siamo stati due idioti... dovevamo
stare attenti!” guardo terrorizzata la riccia. “Che
faccio?”
“Ah non lo chiedere a me!” dice alzando le mani.
“Sono tua amica ma questo lo devi decidere con
Harry.”
“Non posso dirglielo! Mi rilegherebbe in tenda ad aspettare
il vostro ritorno!” senza neanche accorgermene inizio a
piangere. Lo voglio il bambino, lo so e basta. “Amo Harry
più di me stessa e avere un bambino da lui è un
sogno. Ma non so niente neanche di quello che succederà
domani... non è il momento.... perché non siamo
stati attenti??” inizio a singhiozzare. “Non voglio
fare del male al bambino... ma non voglio neanche favi andare da
soli... ne morirei...”
“Lo vuoi tenere?” dice dolcemente Hermione.
“Certo che lo voglio. Anche se non so neanche se lui lo
vorrà...”
“Harry piangerà di gioia quando lo
saprà... te lo assicuro. Ma tu devi dirglielo.”
“Non posso dirglielo ora!” singhiozzo stremata.
“Mi farebbe rimanere ad aspettarvi e io non voglio, ho
bisogno di essergli vicino. Farò di tutto per proteggere il
bambino, userò i miei poteri al massimo... ma non posso
lasciarvi andare da soli.”
mi guarda sconsolata. “D'accordo. Ma ti avverto: al primo
momento di calma dovrai dirglielo!”
“Non vedo l'ora di farlo...” dico con un piccolo
sorriso.
Abbraccio la riccia e vado a sciacquarmi il viso.
Una volta pronta esco dalla tenda e trovo Harry subito lì
fuori ad aspettarmi.
“Lily, scusami... mi dispiace. Non posso fare a meno di
preoccuparmi per te e...”
“Va tutto bene...” dico abbracciandolo.
“Ho esagerato anche io.”
“Comunque stai bene?” mi domanda carezzandomi i
capelli.
“Si, sto bene.” no, decisamente non posso
parlargliene ora. Lo farò il prima possibile, dopo la
Gringott. Andrà tutto bene.
****************************
ok.... questo capitolo fa pena.... ma ci
vuole!
Devo annunciare che ho già finito di scrivere la storia, o
meglio, devo solo correggere l'ultimo capitolo e scrivere l'epilogo.
Non vi preoccupate però! ce ne sono ancora 4 da
leggere per voi! (escluso l'epilogo!)
via.... devo andare! Un commentino me lo lasciate?
ç.ç pretty please?
Bacione!
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Capitolo 14 *** Chapter 13 ***
“grazie per aver accettato
di aiutarci, Unci-unci.”
“Non faccio le cose a gratis, lo sai bene,
signorina.” dice il folletto con una voce sgradevole.
“Come sempre...” dico falsamente cordiale.
“Voglio quella spada, come da accordo. Appartiene ai folletti
e ai folletti deve tornare.”
“Non appena avremo finito la missione la spada
sarà tua.” affermo con voce scocciata le stessa
frase ripetuta almeno 10 volte in 3 giorni in cui l'elfo ci aveva
giovato della sua sgradevole compagnia.
Mancano pochi minuti all'alba ed al momento di partire e stiamo
sistemando gli ultimi dettagli. Abbiamo trovato degli abiti molto
simili a quelli indossati da Bellatrix Lestrange, che adesso sono
indosso a Hermione. Lei si è offerta volontaria per
trasformarsi in Bellatrix per la paura che la pozione polisucco potesse
far male al mio bambino.
Eh già, il mio bambino. Non ci posso ancora credere! Secondo
quel benedetto foglietto è successo il giorno dopo la nostra
prima volta, e adesso ho appena finto il terzo mese. Non posso fare
controlli ma Hermione mi ha sempre imbottito di pozioni rigeneranti e
rinforzanti, che secondo lei aiutano moltissimo lo sviluppo sano e
forte del bambino.
“Questa è l'ultima della
scorta.” Dice dandomi una fialetta contenente un
liquido violaceo. “Bevila stasera e poi spero di riuscire a
procurarmene altra.” Dice con sguardo di rimprovero.
“Quando hai intenzione di dirlo a Harry?”
“Tra poco partiremo e una volta recuperato quello che ci sta
dentro a quella benedetta camera...”
“Bè ti conviene metterti una maglia più
larga di quella, ti è sbucata la pancetta.” dice
in disapprovo, ma il suo sguardo si addolcisce quando mi sfiora con una
mano il ventre.
Non me ne ero accorta... è come se fosse esplosa nell'arco
di una notte, rifletto mentre mi cambio la maglia. Ovviamente
è ancora piccola, ma con una maglia stretta si nota
già.
Mi sento in colpa per non dirlo a Harry ma ho una dannata paura che mi
costringa a rimanere lontana da lui e non potrei sopportarlo.
Ho anche un altra paura, che lui non lo voglia. Ho paura che mi lasci
sola, che non ne voglia sapere di figli (anche se Hermione è
di tutt'altro avviso.) e che si arrabbi con me per averlo tenuto.
Di certo non avrei mai potuto fargli del male, anche se lo capisco solo
adesso cosa provo veramente. Ho dentro di me questa minuscola
creaturina che non conosco, ma per cui darei la vita. È una
cosa strana e bellissima, non so neanche come descriverla.
“è ora di partire...” mi dice Harry
mentre si avvicina. “Tutto ok? Ti vedo strana...”
“Sono solo preoccupata. Tu non lo sei?” dico
facendo un mezzo sorriso.
“Da matti. Non so come riusciremo a uscire di
lì!”
“Le fughe sono un altra mia specialità, non
temere.”
Prendendoci per mano ci smaterializziamo con gli altri fino a Diagon
Alley, Hermione trasformata in Bellatrix, Ron con Barba e capelli
lunghi, Harry sotto il mantello con il folletto sulle spalle ed io con
un mantello simile a quello di un mangiamorte addosso, una parrucca e
il cappuccio calato fino agli occhi.
Non so con quale colpo di fortuna riusciamo a stregare le guardie
all'ingresso e il folletto dietro il bancone che ci permette di andare
avanti con il nostro piano, ma comunque destando qualche sospetto.
Sferragliando in un carrello della Gringott fino alle
profondità della banca mi ritrovo a pensare che
sarà molto difficile scappare. Non impossibile
però.
Passiamo sotto una cascata che annulla i travestimenti di Ron e
Hermione, che tornano al loro aspetto, fradici di acqua gelata.
“Si sono accorti che ci sono intrusi!” dice il
folletto con un aria di superiorità. “Vi
avevo detto che sarebbe stato impossibile passare
inosservati!”
Una volta giunti vicino alla camera dei Lestrange, Harry e il folletto
Unci-unci fanno indietreggiare un enorme drago che è a
guardia della porta con dei Sonacci, per permetterci di entrare in una
camera stracolma di gioielli.
“Cosa devo cercare?” chiesi guardandomi attorno.
“Qualcosa con un Tasso o un corvo inciso sopra.”
Iniziai la mia ricerca quando sentii Ron gridare. Per sbaglio aveva
toccato un candeliere che, prima, gli aveva scottato la mano, poi aveva
iniziato a moltiplicarsi.
“Non toccare niente ragazzo, attento! A quanto par
è stato incantato tutto qui!”
“AH! Grazie per averci deliziato con questa notizia. Non ce
ne eravamo accorti.” dico sarcastica. Il folletto mi guarda
male e Harry ride sotto i baffi.
Dopo pochi secondi di ricerca Harry esclama “eccola! La coppa
Tassorosso!” e dopo quello il disastro.
Per cercare di raggiungerlo Hermione fa cadere una pila d'oro che
mentre cade inizia a moltiplicarsi ad una velocità
impressionante, inondando la sala d'oro.
Mi sento sommergere da una marea di pesanti piatti d'oro e li sento
scottare da sopra i vestiti. Riesco ad allontanarli con un campo di
energia e cerco Harry con lo sguardo, trovandolo anche lui sommerso dal
metallo, in una smorfia di dolore per il calore di esso. Con non poca
fatica riesco ad allontanare l'oro bollente dal suo corpo e a fargli
strada verso la coppa, posizionata in una mensola alta, sopra il mare
di copie.
“Uscite di qui voi! Aspettateci all'ingresso della
camera!”
mentre Ron Hermione e il folletto si allontanavano da quella valanga
preziosa iniziammo a sentire de rumori metallici avvicinarsi.
“Stanno arrivando!” grido a Harry. Mi guarda
preoccupato per un secondo e poi si allontana dalla mia
protezione per prendere la coppa, in un grido di dolore.
Questa è incandescente ma non la può lasciare
poiché altrimenti andrebbe persa nelle sue molte
copie.
Prendendolo per un braccio lo trascino dentro lo scudo e corriamo fuori
da quell'inferno... trovandone un altro. Centinaia di folletti ci
corrono incontro armati di pugnali e Unci-unci, approfittando della
nostra distrazione riesce a togliere la spada di mano a Ron e
a correre verso i suoi simili urlando “ladri, ladri,
ladri!”
“Razza di folletto doppiogiochista!” dico
arrabbiata cercando una via di fuga.
Mentre mi guardo intorno mi accorgo che Harry si è
avvicinato al drago, montandogli in groppa e porgendomi la mano.
La prendo e chiamo gli altri due.
“Non è certo un uscita che passerà
inosservata... ma funzionerà!” dico mentre il moro
spezza le catene al drago e gli altri salgono.
La creatura ci mette qualche secondo ad accorgersi di essere slegato e,
non appena lo fa, inizia a arrampicarsi sulla parete rocciosa, in cerca
di aria fresca, rompendo il soffitto, aiutato dai tre maghi.
In poco più di un minuto, con un ruggito possente, arriviamo
nel gran salone di marmo, dando il via ad un fuggi fuggi generale.
Con un battito di ali, il drago, si solleva in aria andando a sbattere
sul soffitto di vetro e rompendolo, per poi librarsi nei cieli di
Londra.
Dolorante e con una scheggia di vetro in una gamba, rimango attaccata
al drago con i ragazzi, per almeno 10 minuti, finché non
siamo in aperta campagna e non vediamo il drago abbassarsi.
“se si accorge che siamo su di lui è la
fine!” dico terrorizzata.
“C'è un lago lì! Buttiamoci! Al mio 3!
1... 2... 3!”urla Harry e non appena urla il 3 tutti ci
buttiamo, facendo un gran tuffo nel lago.
Riemergo dall'acqua nera e prendo fiato, l'impatto è stato
forte e il dolore alla gamba è lancinante.
Mi guardo intorno e riesco a scorgere una testa rossa accanto a dei
capelli lunghi, poco più in là Harry.
Mi avvicino, tremante di dolore e lo abbraccio con forza.
“Perdi sangue.” dice lui guardandomi spaventato,
poiché il frammento di vetro si è tolto dalla
ferita ed essa ha iniziato a sanguinare copiosamente, tingendo l'acqua
di rosso. Tenendomi per la vita, mi trascina fino a riva e mi fa
stendere.
“Hermione! Il dittamo... corri!” lei si avvicina di
corsa con la bottiglietta dell'essenza in una mano e la bacchetta
nell'altra. Mentre versa le gocce sussurra delle formule che in pochi
secondi mi fanno passare il dolore e mi fanno smettere di sanguinare.
“Grazie Mione... dovresti fare la medimaga sai? Sei
formidabile.”
La riccia arrossisce un po' ma poi mi guarda seria. “Io devo
curare le bruciature di Ron. Vi lascio soli.” e con
un'occhiata eloquente si allontana.
Ok, devo dirglielo... Harry sono incinta! No, troppo diretto. Harry, ti
piacerebbe diventare papà? Sai, allora sei sulla buona
strada... troppo stupido!
“Harry?” il ragazzo alza gli occhi, puntandoli nei
miei e mi sorride. “Harry io....” ma non riesco a
finire la frase perchè all'improvviso si accascia a terra,
urlando di dolore.
“Harry!” urlo impaurita. Gli altri due ragazzi si
avvicinano correndo.
“è la cicatrice!” dice Hermione cercando
di scuoterlo.
Dopo alcuni secondi il moro si ferma e smette di urlare, aprendo
lentamente gli occhi.
“lo sa! Sa che stiamo dando la caccia agli
Horcrux!” dice massaggiandosi la fronte. “e non
è tutto, uno è a Hogwarts! Dobbiamo andare! E
subito! Sta andando a controllare la caverna e quando non lo
troverà... saranno guai.”
“Come diavolo pensi di entrare nella scuola? Non ci si
può materializzare là!” dice Ron.
“ci materializzeremo a Hogsmeade, poi da lì
troveremo un modo.”
i ragazzi iniziano a prepararsi e io rimango impietrita. Devo parlargli
ma non credo sia il giusto momento... oh andiamo, per te no sarebbe un
buon momento nemmeno se stessimo a fare un picnic.
“Harry ti devo parlare...”
“non ora, Lily. Lui ci sta cercando... e dobbiamo
muoverci!”
mi prende per mano insieme agli altri due e dopo esserci nascosti sotto
il mantello ci smaterializziamo verso la cittadina.
Non appena i nostri piedi toccano il suolo sentiamo un urlo lacerante
spezzare il silenzio della notte e alcune grida.
“è Potter! Forza, catturiamolo!”
“mandate i dissennatori!”
cerchiamo di nasconderci ma inutilmente poiché dopo esserci
nascosti in un vicolo iniziano ad avvicinarsi i dissennatori.
Tremo dal freddo e mi accascio a terra, debole e in lacrime,
poiché presa dai ricordi più terribili della mia
vita, mentre vedo Harry estrarre la bacchetta per poi farne uscire un
cervo argentato, brillante come la luna, che in pochi secondi allontana
i dissennatori e sparisce come una nuvola di fumo.
“stai bene?” dice mentre mi tira su, stringendomi a
se. Annuisco debolmente e mi stingo a lui, iniziando a camminare.
“Laggiù! Ho visto il cervo!”
“Il patronus di Potter!”
sentiamo aprire una porta vicino a noi e sussultiamo spaventati.
“Potter, dentro, presto!” sento dire all'anziano
signore sulla porta. Trascino tutti dentro e li porto su per le scale
del Pub che riconosco essere il Testa di porco, luogo dove ho avuto
alcuni affari con maghi loschi.
Senza neanche respirare sentiamo il proprietario discutere con i
mangiamorte convincendoli che era stato lui a far scattare l'allarme e
a fabbricare un patronus, anche se il suo era una capra invece di un
cervo... e quei mangiamorte poco furbi ci credano, ringraziando il
cielo!
“Potter! ma che diavolo ti salta per la testa, stupido
ragazzo!”
l'uomo con la barba appare nella stanza propri mentre noi scendiamo
l'ultimo scalino.
“è lei! È lei che ho visto nello
specchio!”dico indicandolo.
“Si... e tu sei quella ragazzina che un paio di anni fa ha
combinato quel disastro qua nel mio bar...”
“Lei è Abefort Silente? Il fratello di Albus
Silente....”
“si Potter.... e vorrei sapere cosa è passato per
il tuo cervello bacato per farti decidere di venire qua!”
*******************************
Saaaalve! posso spiegare il motivo del ritardo:
ho in mente un nuovo finale e lo sto scrivendo. quello che avevo
già scritto era troppo melassoso... questo è
triste ma mooolto meglio. vorrei sapere... a voi va bene il finale
unico o vi metto anche quello schifus di finale che avevo
già scritto?
con il finale nuovo inoltre la storia si allungherà di
qualche capitolo... si lo so che rompo le scatole e che ne faccio
parrare di tutte a sti poveri disgraziati! XD
Ma voi lo avete visto il film che c'è ora al cinema HANNA?
ecco io sono andata a vederlo ieri e lo sapete perchè? parla
di una assassina, pallida, bionda e con gli occhi azzurri....
è identica alla mia Lily!! vi giuro però che non
l'ho copiata! anzi io ho ideato la storia moooolto prima che uscisse il
film, anche in america! ma se volete capire più o meno come
è stata cresciuta e come si muove e agisce Lily andate a
vederlo! è pure identica nell'aspetto , proprio come l'avevo
immaginata, solo è più giovane Hanna di Lily.
bò... guardatelo che a me è piaciuto parecchio
anche come film!
Basta blaterare! vi saluto... besosssssss e alla possima!
COMMENTATE E RISPONDETE ALLA MIA DOMANDA! ^^
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Capitolo 15 *** Chapter 14 ***
“Lei è Abefort
Silente? Il fratello di Albus Silente....”
“si Potter.... e vorrei sapere cosa è passato per
il tuo cervello bacato per farti decidere di venire qua!”
“Dobbiamo entrare a Hogwarts... è una missione che
mi ha lasciato suo fratello che...”
“AH! Mio fratello! Così gentile da lasciare a un
ragazzino una missione SUICIDA!”
“Io mi fidavo di lui, non me l'avrebbe affidata se non
l'avesse ricevuto necessario.”
“Silente voleva bene a Harry...”
“Ah si? È quante volte ha nominato me? Quante
volte ha nominato sua sorella?” chiede indicando un ritratto
sopra il camino. “teneva davvero alla sua famiglia!”
“signore, non c'entra il passato adesso, sappiamo per certo
che questo è l'unico modo per sconfiggere definitivamente
Lei-Sa-Chi. Ci deve aiutare...” dico gentilmente.
mi guarda incuriosito per un attimo e poi si rivolge al ritratto della
sorella.
“Sai cosa fare.” ella annuisce e inizia a camminare
all'interno del ritratto. Poi ci guarda nuovamente. E prende dalla
dispensa del pane e del formaggio. “Mangiate prima di
andarvene ne avete bisogno!” E ci versa 4 burrobirre.
Guardo la mia e gentilmente chiedo “potrei avere dell'acqua,
invece?”
Harry preoccupato si avvicina a me mentre bevo. “stai
bene?”
“Si Harry, ho cercato di parlartene prima ma siamo dovuti
correre via... vedi io....”
“HARRY!” Mi volto verso il ritratto e vedo apparire
un ragazzo, alto e moro che va ad abbracciare il mio ragazzo.
“Sapevo che saresti tornato!” dice poi abbracciando
gli altri due.
Mi metto in disparte e li lascio parlare, sentendomi fuori luogo...
Succede così quando parlano della loro scuola, mi sento di
troppo.
“Neville, ti voglio presentare Lilith...” dice
Harry avvicinandosi a me. “La mia ragazza.” dice
arrossendo e facendomi arrossire con lui.
Il ragazzo, sorridente mi tende la mano, che io accetto subito, e dice
“la tua ragazza eh? Per me è un
piacere...” dice con sorriso malandrino “... per
Cho non sarà altrettanto! era convintissima che una volta
tornato ti saresti buttato tra le sue braccia! Finalmente la
smetterà di blaterare con i membri dell'ES...”
Guardo Harry interrogativa e lui mi risponde con un alzata di spalle
“non so cosa si sia messa in testa ma io potevo assicurarle
già de un bel po' prima di partire che non avrebbe avuto
altre possibilità.”
mentre Harry torna noncurante a parlare con i ragazzi mi si avvicina
Hermione. “Cho Chang è la ex ragazza di Harry...
sono stati insieme qualche mese, anche se non sono sicura che potesse
definirsi la sua ragazza, si vedevano pochissimo e lei, francamente
è una gran rompi scatole... la classica bella della scuola.
Io non la sopporto.”
Ci avviciniamo al buco del ritratto mentre Neville dice ad Abefort
“Ne arriveranno un altro paio, Ab!” e quest'ultimo
ci urla dietro qualcosa che è simile a “Questa non
è una stazione ferroviaria!” prima che il
passaggio si chiuda.
Mentre i maghi parlano della situazione nella scuola io me ne sto
dietro a pensare. Non ho ancora avuto occasione di dire a Harry del
bambino e ho la brutta, bruttissima sensazione che sta per accadere
l'ennesimo casino.
Dopo qualche minuto arriviamo alla fine del tunnel e Neville apre il
passaggio dicendo “hey, ragazzi! Guardate chi è
tornato!!”
Quando i compagni riconoscono Harry, nella stanza iniziano a risuonare
urla e applausi, poi tutti vogliono correre ad abbracciarlo. Quando la
folla intorno a lui si è diradata, mi accorgo con disappunto
che una bellissima ragazza asiatica è rimasta attaccata al
braccio di Harry. Per niente piacere di conoscerti Cho Chang.
Mi avvicino a lui dicendo “Harry dobbiamo
muoverci...”
il moro annuisce e allontana gentilmente la ragazza per avvicinarsi a
me. Gli prendo la mano e lui intreccia le sue dita con le mie,
raccogliendo uno sguardo sorpreso e arrabbiato da Cho. Sorrido
soddisfatta, mai provare a scherzare con un'assassina innamorata.
“Sono tornato per cercare un oggetto, un oggetto che ci
aiuterà a sconfiggere tu-sai-chi, che potrebbe appartenere a
Corvonero, un oggetto raro. Sapreste dirmi cosa potrebbe
essere?”
un leggero brusio si diffonde per la sala, finché una
ragazza dall'aria strana si fa avanti.
“Potrebbe essere il Diadema perduto di Priscilla
Corvonero?”
“Luna, come tu stessa hai detto è perduto, nessuno
che è ancora in vita sa dove sia...” dice Cho con
aria scocciata.
“no, Cho, Luna potrebbe aver ragione. Sapete mica se
c'è qualcosa che lo raffigura?”
“La statua di Priscilla... se vuoi ti accompagno nella nostra
sala comune...” dice Cho illuminandosi tutta.
“... Luna vai tu con Harry sono sicura che saprai spiegargli
un sacco di cose sul fatto che derivi dal corno di erum... ehm... di un
riccicorno schiattoso.”
“Certo!” dice la ragazza svampita dai capelli
biondi avvicinandosi a Harry.
Lo guardo negli occhi e gli dico “Fai attenzione e torna da
me...” per poi avvicinarmi e baciarlo delicatamente sulle
labbra.
Mi sorride dolcemente e annuisce, accarezzandomi il volto.
“Che carini... la tua ragazza è davvero bella
Harry.” dice con voce assorta Luna, ricordandoci che siamo in
una stanza piena di persone che ci stanno guardando e facendoci
diventare paonazzi.
Mi vado a nascondere dietro ad Hermione mentre Harry e Luna spariscono
sotto il mantello.
“ma non è mica giusto! Le più carine se
le prende lui!”
“Già prima Cho... ora questo schianto...”
arrossisco ancora di più per i commenti dei compagni e mi
volto verso la riccia.
“Grazie... anche se sarebbe Cho a doverti ringraziare, per
avergli salvato la vita.” dico facendola ridere.
Iniziamo una lunga attesa, nella quale non riesco a stare ferma un
attimo. 15 minuti dopo che Harry è uscito dalla stanza, essa
si è riempita di persone, tutte provenienti dall'ordine
della fenice, entusiaste finalmente di poter combattere e nella gran
confusione mi perdo Ron e Hermione.
Quando dopo 30 minuti Harry fa ritorno per poco non inciampa in uno
scalino dalla sorpresa, tutti lo accolgono con gioia mentre io tanto di
avvicinarmi per parlargli.
“Harry! Qui parlano tutti di combattere... non avevi detto
che...” dico sottovoce.
“Lui sa che stiamo qui, ho bisogno di tempo per trovare il
diadema... non vorrei ma ci attaccherà in ogni
modo.” mi dice allo stesso mio tono, per poi rivolgersi a
tutti ad alta voce. “Stanno facendo evacuare i minorenni,
l'appuntamento è in sala grande per organizzarsi. Si
combatte.”
Un boato si alza nella sala e tutti iniziarono a uscire dalla sala per
raggiungere la Sala Grande.
“Lily, dove sono Ron e Hermione?” mi chiede
guardandosi intorno.
“Non ne ho idea, sono spariti poco prima che tu
tornassi...” mi fermo vedendo Harry piegarsi e poggiarsi una
mano sulla fronte.
“Lui è qui... ed è arrabbiato come non
lo è mai stato.” mi dice una volta ripeso.
Lo prendo per mano e lo trascino di corsa fino alla Sala Grande, dove
la vicepreside Minerva McGrannit stava dando direttive. Non facciamo in
tempo a capirle che un'altra voce coprì quella della strega,
una voce che avrei riconosciuto ovunque, poiché popolava i
miei incubi.
“So che vi state preparando a combattere. I vostri sforzi
sono inutili. Non potete fermarmi. Io non voglio uccidervi. Nutro un
enorme rispetto per gli insegnanti di Hogwarts. Non voglio versare
sangue di mago
“Consegnatemi Harry Potter e a nessuno verrà fatto
male. Consegnatemi Harry Potter e lascerò la scuola intatta.
Consegnatemi Harry Potter e verrete ricompensati.
“Avete tempo fino a mezzanotte.”
Nella sala cadde il silenzio più assoluto, nessuno sembrava
respirare, nessuno si mosse, finché una ragazza di
Serpeverde iniziò a sbraitare “Ma è
laggiù! Potter è laggiù! Qualcuno lo
prenda!”
In meno di un secondo mi metto con il mio corpo a far scudo a Harry,
urlando “Azzardati ad avvicinarti!” quasi come un
sibilo.
Con mia enorme sorpresa altre 200 o più persone si misero
tra noi e i Serpeverde, sfilando bacchette per fronteggiarli.
“Perfetto, signorina Parkinson, lei e la sua casa sarete i
primi ad uscire.” Disse la vicepreside, che poi
continuò a dare direttive agli altri studenti.
Subito dopo che i minorenni se ne sono andati, l'auror Kingsley si mise
sulla pedana degli insegnanti, per impartire ordini a coloro che sono
rimasti.
“...bene, siamo quasi pronti.”dice dopo aver
assegnato i ruoli di capo. “Venite qui per...”
“E la gilda?” dico sovrastando la sua voce.
“Non la potete fermare così e sono sicura che se
ne porteranno dietro parecchi di loro.”
“Che ne sai?” Chiede curioso. Arrossisco e non
riesco più a parlare, quindi interviene Harry.
“Lei era una di loro. Li ha traditi ed è venuta ad
aiutarmi. Ne sa molto, ascoltatela.”
“Davvero saresti disposta a passare i loro segreti per
aiutarci a sconfiggerli?” mi chiede l'auror.
“Non aspetto altro da più di 2 anni...”
dico fiera.
“Bene vieni con noi e ci aiuterai ad organizzarci.”
Guardo Harry e lui annuisce. “Io devo andare a cercare
l'Horcrux. E magari ritrovare anche Ron ed Hermione. Rimani con loro,
so che ti difenderanno al meglio.”
“Io voglio difendere te...” E dico sentendo le
lacrime pizzicare gli occhi.
“Lo farai già, aiutandoli.” dice
stringendomi a se. “Ti amo Lily, non te ne
dimenticare.”
“Come posso farlo?” dico carezzandogli i capelli e
poi lasciandolo andare via.
Passo i minuti che mancano a mezzanotte a girare per i castello e dare
consigli a coloro che dovevano piazzare incantesimi, in modo che anche
il più bravo assassino avrebbe trovato resistenza. Mi fermai
alcuni secondi, soddisfatta del mio lavoro, finché non
sentii un rombo in lontananza.
Era iniziata.
*****************
Non so che dire, non ho scusanti! ho davvero una difficoltà
immensa nel finire questa storia! mi dispiace davvero tanto.... ma ci
siamo quasi.... mi manca di scrivere si o no 2 capitoli e poi
pubblicherò tutto.
so che non me lo merito ma un commentino me lo lasciate? =3
un bacione e buonanotte!
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Capitolo 16 *** Chapter 15 ***
L'inferno sta divagando nella scuola
di magia e stregoneria di Hogwarts, ne sono certa. Ragni, giganti,
mangiamorte, membri della gilda si sparpagliano per i corridoi del
castello seminando morte e distruzione.
Nel tentativo di trovare Harry arranco, uccidendo qualunque nemico mi
si para davanti, sferrando colpo su colpo, cercando di difendere
più persone possibili, riconoscendo alcuni volti a terra,
visti nella stanza delle necessità. Non mi fermo
finché non giungo nella Sala Grande, una distesa di corpi ne
occupa la maggior parte e molti maghi combattono cercando di evitarli.
Mentre cerco di aiutare quella che riconosco essere la sorella
più giovane di Ron, la stessa voce di qualche ore prima
inizia a parlare e tutto si ferma.
“Avete combattuto valorosamente. Lord Voldemort sa apprezzare
il coraggio. Ma avete subito pesanti perdite. Se continuerete a
resistere, morirete tutti, uno per uno. Io non desidero che
ciò accada. Ogni goccia di sangue magico versata
è una perdita e uno spreco.
“Lord Voldemort è misericordioso. Ordino alle mie
forze di ritirarsi, immediatamente. Avete un ora. Disponete i vostri
morti con dignità. Curate i vostri feriti.
“Ora, Harry Potter, mi rivolgo direttamente a te. Tu hai
consentito che i tuoi amici morissero per te piuttosto che affrontarmi
di persona. Io ti aspetterò nella Foresta Proibita. Se entro
un'ora non ti sarai consegnato a me, la battaglia
riprenderà. E questa volta vi prenderò parte io
stesso, Harry Potter, e ti troverò e punirò fino
all'ultimo uomo, donna o bambino che abbia cercato di nasconderti da me.
“Un'ora.”
Finito di parlare i seguaci di Voldemort spariscono in meno di un
istante, lasciando il castello in un silenzio innaturale, dopo gli
scoppi della battaglia.
Lentamente, maghi e streghe, iniziano a cercare i propri cari,
scoppiando in lacrime ogni volta che riescono a farlo. Sia per la gioia
di vederli vivi, che per la disperazione di trovarli stesi in terra,
immobili.
Tutti i morti vengono disposti al centro della stanza, dove scorgo un
capannello di chiome rosse, chine a piangere il corpo di un giovane,
identico ad un'altro che si dispera sul cadavere del proprio fratello
gemello.
Quando vedo Ron ed Hermione avvicinarsi a loro mi volto di scatto,
trovando un'Harry sconvolto sulla soglia della Sala.
Corro da lui e mi getto tra le sue braccia tremanti.
“Amore mio... amore mio ce la faremo. Ho avuto tanta paura ma
so che possiamo farcela, so che non morirà
nessun'altro....” dico. Lo cullo tra le mie braccia piangendo
e accarezzandolo dolcemente.
“Lily, fatti curare da madama Chips. Io devo fare una cosa da
solo...” dice mostrandomi una fiala, contente un liquido
azzurro-argento, che riconobbi come un ricordo.
“Ok... ok. Ma tu torna da me ok? Promesso?”
“Te lo prometto.” dice baciandomi la fronte.
“Ti amo più della mia stessa vita, Harry
Potter.”
“E io più della mia...” mi risponde per
poi posarmi un casto bacio sulle labbra. Dopo una carezza leggera mi
guarda con i suoi occhi smeraldini e si allontana salendo le scale, in
cerca di un Pensatoio.
Come mi aveva chiesto vado a farmi curare e a farmi dare alcuni pozioni
rinvigorenti e rinforzanti, in modo di essere al meglio e di essere
ancora sicura che il mio bambino fosse forte. Durante la battaglia sono
riuscita a concentrarmi e a creare come uno scudo su di lui, con i miei
poteri, in modo che nessun colpo, anche casuale, potesse fargli del
male. So che sono una sciagurata a combattere nelle mie condizioni,
come mi dice l'infermiera dopo la breve visita, ma non posso fare a
meno di essere vicina a Harry, non voglio che gli accada niente. Mi ha
promesso che tornerà, me lo ha promesso... e allora
perchè mi sento così agitata? Vado verso Hemione
e chiedo “Mione hai visto Harry? Si è allontanato
per vedere il ricordo... non è ancora tornato...”
mi guarda sgranando gli occhi e io inizio a tremare con lei.
“No sta benissimo, sarà ancora nello studio del
preside, dove c'è il pensatoio. È
lì... sono sicura.”
“Vado da lui allora...”
Mentre cammino veloce per l'ingresso, mentre ho quasi raggiunto le
scale, la voce di Lord Voldemort viene amplificata di nuovo per tutto
il castello.
“Harry Potter è morto. È stato ucciso.
Stava fuggendo, per mettersi in salvo mentre voi davate la vita per
lui. Vi portiamo il suo corpo a dimostrazione che il vostro eroe
è caduto...” Non riesco a capire più
nulla d quello che sta dicendo.
Non è vero, non è vero.... Harry me l'ha
promesso... lui ha promesso che sarebbe tornato. Con passo lento e
cauto vado fino alla porta d'ingresso e scendo gli scalini che mi
separano dal manto erboso.
Guardo avanti e vedo una massa di uomini in nero camminare verso di me
con un uomo gigantesco che spiccava tra la folla. Tra le braccia di
quell'uomo un cadavere ciondolava.
È una trappola. È tutto finto. Non...
con una corsa la vicepreside mi supera e non appena inquadrata la scena
la sento emettere un grido disperato che mi fa ragionare: è
tutto vero, è Harry quello. Mi avvicino come la McGrannitt e
lo guardo meglio. Ciuffi di capelli neri si sparpagliano sulla fronte
del ragazzo e riesco a vedere lo scintillio dei Suoi occhiali tondi.
Le ginocchia mi cedono e le lacrime scendono copiose prima che riesco
ad emettere un urlo, tanto straziato da non riuscire a riconoscere la
mia stessa voce, seguito da quelli di Ron ed Hermione.
È tutto finito. Harry è morto! Mi hanno strappato
il cuore, non lo sento più battere. Mi sento tradita... lo
ha prommesso, sarebbe tornato da me, gli avrei detto del bambino e ci
saremmo crogiolati nella nostra felicità... no, non
più. Adesso non lo avrebbe mai saputo, non lo avrebbe mai
conosciuto.
“Lo avevi promesso!” urlo mentre Ron e Hermione mi
trattengono “avevi promesso che saresti tornato da
me!” urlo insieme a tutti i sopravvissuti e amici di Harry.
Riesco a sentire Hermione che mi accarezza dolcemente prima di perdere
ogni forza e smettere di ribellarmi a loro.
“Silenzio!” grida Voldemort alla folla.
“è finita, posalo ai miei piedi, Hagrid, dove
è giusto che stia!”
guardo il mezzogigante poggiare il corpo esanime di Harry sull'erba
fresca e il Signore Oscuro iniziare a passeggiare avanti e indietro.
“Harry Potter era solo un ragazzo che contava sul sacrificio
degli altri, un codardo, che è stato ucciso mentre tentava
di scappare dal castello...”
“SEI UNO SPORCO LURIDO BUGIARDO!” Urlo prima do
correre verso di lui.
Non mi interessa di quale e quanti mangiamorte riesco ad uccidere. So
solo che devo arrivare a lui, non ho mai avuto così tanta
voglia di uccidere qualcuno, neanche quando ero fedele alla gilda.
Con quel balzo riesco ad arrivare da lui ma l'unica cosa che riesco a
fare è uno strappo nella sua veste, prima che mi immobilizzi
al suolo.
“Ma guarda guarda.... il sangue del mio sangue. Piccola
perfida traditrice.” mi prende il mento tra due dita per
voltarmi verso di lui. “sei piena di energia, sei brava ad
uccidere, sei giovane e sei molto bella.” lo sento
ridacchiare e voltarsi “signori e signore mia figlia! Sei
proprio degna di tuo padre...” quando si avvicina di nuovo
gli sputo in faccia.
“Come OSI! Tu sei stata cresciuta per combattere questi
idioti, tu sei stata cresciuta per essere la mia erede.” dice
preso dalla rabbia.
“non sarò MAI tua, uccidimi piuttosto!”
dico ringhiando “e questa gente ha più coraggio ti
tutti i tuoi cani messi insieme!” mi volto a guardare il
corpo di Harry da vicino e sento le lacrime salire. “Harry
non è mai stato un codardo! Harry se è morto
è morto per noi! È cento volte più
uomo di te!”
“Crucio!” urla Voldemort puntando la sua bacchetta
su di me. Un dolore atroce mi percorre tutto il corpo, l'unica cosa che
cerco di fare è difendere dal dolore il bambino,
intensificando lo scudo su di lui, usando tutte le mie energie per
salvarlo.
Sento Hermione urlare di smettere, impaurita anche per la sorte di mio
figlio.
Quando smette mi accascio al suolo, stremata per lo sforzo e faccio
l'errore di portare lentamente le mie mani al ventre.
“Cosa?” dice l'Oscuro Signore avvicinandosi a me e
sollevandomi la maglia in malo modo “ Mia figlia mischiata
con quel Potter?” mugolo e cerco di rannicchiarmi per
proteggere il mio ventre.
“Perfetto, farò vedere a tutti che vuol dire
difendere un Potter.. nato o non nato.”
no so che fare, mi rannicchio ancora di più e cerco di
formare di nuovo una barriera, non riuscendoci. Sono debole e mio
figlio morirà, tutto ciò che mi rimane di lui.
“Eh no che non lo fai!” sento la voce di Neville
urlare, poi lo sento correre verso di noi e crollare al suolo vicino.
Vorrei ringraziarlo ma ho solo un filo di voce. Non riesco a fare
niente, tranne che allungare una mano verso quella di Harry, il quale
corpo è vicino a me, e sussurrare parole al vento,
poiché lui non le potrà mai sentire.
“Mi dispiace. Amore mio, mi dispiace tanto. Non sono riuscita
a proteggere te, non riuscirò a proteggere nostro
figlio....” dico piangendo. “Mi sento
così inutile... vorrei solo che mi uccidesse e la facesse
finita!” singhiozzo leggermente e allento la presa nella sua
mano sentendo l'energia abbandonarmi.
Improvvisamente succedono molte cose contemporaneamente.
Urla e grida dai confini della scuola mi fecero capire che altri maghi
erano venuti a proteggere la scuola, rumore di zoccoli e sibilare di
frecce mi fecero immaginare che i centauri avevano iniziato la loro
battaglia, un urlo Voldemort e uno sferzare di spada mi federo capire
che qualcuno aveva ucciso il suo serpente, Nagini, ultimo Horcrux. Ma
io non riuscivo a guardare altro che due meravigliosi occhi verdi che
mi fissavano, umidi di lacrime.
“Sei vivo...” è tutto quello che riesco
a dire prima di vederlo sparire sotto il suo mantello.
Questa è la sua ultima battaglia, stavolta so che ce la
farà... deve farcela, anche senza di me.
Sento delle braccia forti che mi sollevano e vedo una ciocca di capelli
rossi. Ron mi sta portando via dalla folla insieme ad Hermione.
“Grazie...” dico prima di perdere definitivamente i
sensi.
*********************
Tristissima... non ho ricevuto nemmeno un
commentino.... ç__ç vabbene, me lo sono meritato.
ma questo me lo commentate? scrivete anche solo " mi ha fatto pena."
:lecry: spero comunque che vi piaccia almeno un pochino. bacetti...
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Capitolo 17 *** Chapter 16 ***
Vengo svegliata da un tocco leggero.
Qualcuno mi sta toccando la fronte, asciugando il sudore e controllando
la febbre.
Apro gli occhi, è tarda mattinata a giudicare dal sole, e
una voce gentile mi chiede “come ti senti tesoro?”
mi volto e rispondo all'infermiera che mi visita “Come se mi
fosse passata sopra una valanga di sassi.”
“tesoro è un miracolo che tu sia viva.”
dice passandomi un calice con una qualche pozione dentro.
Mentre bevo ceco di fare mente locale e mi viene un colpo al cuore.
“signora... il... il bambino sta bene vero?” dico
con un filo di voce e le lacrime agli occhi. Il fatto che non mi abbia
detto nulla mi fa temere il peggio, così allungo le mani
verso la mia pancia trovandola priva del piccolo rigonfiamento che
tanto amavo.
“mi spiace piccola, ho fatto di tutto per tentare di salvarlo
ma... avevi in corso un aborto spontaneo. Succede quando si
è sottoposti a grande stress e poi la
battaglia....”
non la sento più. Neanche la vedo, le lacrime offuscano la
mia vista.
Il mio bambino, il mio bambino non c'è più... ed
è solo colpa mia! Non l'ho saputo proteggere! Harry che mi
dirà? Perchè scommetto che Hermione gli ha
raccontato tutto. Mi odierà. Mi odio da sola... vorrei
essere morta anche io.
“Tesoro calmati. Lo so che è anche più
doloroso delle ferite ma devi essere forte. Devi riposare e
passerà.”
“è mio figlio! Come può passarmi con
del riposo?” dico urlandogli contro. Questa mi guarda
compassionevole e triste. Mi pento subito di aver trattato male quella
donna così mi scuso a mezza voce.
“Non dirlo tesoro.” dice per poi passarmi una
pozione sonnifera. “Bevi questa e al tuo risveglio
farò entrare il signor Potter.”
bevo la seconda pozione e sento subito il senso di intorpidimento del
sonno prendermi inesorabilmente.
Mentre verso le mie ultime lacrime prima di addormentarmi pensando a
Harry, a come potrebbe sentirsi in questo momento. Una parte di me
vorrebbe che non gli importasse nulla del bambino ma so che non
potrà mai essere così, è il mio Harry,
lui lo avrebbe voluto, lo avrebbe amato, sono sicura che sta soffrendo
ed è tutta colpa mia. Con questo peso immenso nel petto, il
sonno mi prende ed io prego che mi tenga con se per sempre.
Quando mi risveglio è di nuovo notte. Mi guardo intorno
mentre mi stiro le gambe, sto decisamente meglio rispetto alla mattina.
Provo ad alzarmi dal letto e ci riesco subito, quelle pozioni sono
miracolose... certo, c'è un dolore che nessuno
può portarmi via, quello che mi colpisce dritto al cuore.
Come può mancarmi così tanto qualcuno che non ho
mai conosciuto?
La morsa si stringe quando vedo Harry addormentato su una poltrona. Il
suo volto è teso, in un sonno agitato; starà
ricordando la battaglia, tanti morti saranno difficili da dimenticare,
lui non è un mostro come me.... lui non si merita questo.
L'ho fatto soffrire troppo, ho mentito troppo, sono stata egoista ma
adesso per una volta non lo sarò.
Raccolgo dei vestiti puliti, delle pozioni, del cibo da un vassoio e
carta e penna, poiché non lo posso lasciare senza una parola:
Perdonami. Ho fatto troppi errori per rimanere qui ed avere
ancora il coraggio di starti vicino. Oltre ad aver ferito te mi sento
spezzata a metà, non potrei più essere quella di
prima, Harry. Devo andarmene, devo andare a cercare un luogo che mi
faccia trovare la pace. Non credo che tornerò ma sarai
sempre nei miei pensieri. Ti amo.
Dopo aver scritto queste righe e averle poggiate sul mio letto mi
avvicino a Harry. Con un ultima occhiata e una leggera carezza, corro
via da lui, per cercare una pace che forse non avrei mai trovato.
*******************************************
Capitolino corto, tristissimo, ma necessario... entro
martedì correggo e posto il prossimo! intanto ho
già finito la storia!! quindi cercherò di postare
con regolarità... ^^ un bacione e commentate!
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Capitolo 18 *** Chapter 17 ***
In 2 anni non mi sono mai trovata
fuori luogo come adesso. Questo è il Ministero della Magia
diavolo! Non c'entra nulla con me!!
In una delle mie poche visite al centro di Londra è ovvio
che mi dovessi scontrare con Kingsley Shakebolt, adesso diventato
ministro della magia. In così pochi mi conoscono e
ovviamente ne incontro uno, anche se meglio lui che Harry, penso con un
sussulto.
E perchè diavolo mi sono lasciata convincere a venire a
questa festa? Vuoi che Harry, Ron ed Hermione non siano qui?
Nel mio stupidissimo abito da sera, in un angolo della sala, a sperare
che non accadesse l'inevitabile.
“Lily?” Sento una voce e quando mi volto trovo
Neville che mi guarda sorpreso. “allora sei davvero
qui!” aggiunge in un sorriso.
“ah perchè lo sanno già
tutti?” dico in un lamento.
“Quelli che ti conoscono... e ti avverto Hermione
è sul piede di guerra. Ti sta cercando ovunque.”
mugugno un lamento mentre Neville se la ride.
“C'è poco da ridere, quella mi uccide!”
mi guardo intorno cercandola, o almeno sperando di scorgere da lontano
la faccia che ha tormentato i miei pensieri per questi anni.
“Lui non è ancora arrivato. Ha avuto dei problemi
a lavoro.” dice in un sussurro. “Perchè
sei tornata? Non fraintendermi, ne sono felice... ma perchè
adesso?”
“Non ne ho idea... mi sono lasciata convincere. Forse
perchè mi mancavano... e speravo di vederli senza essere
vista. ma...”
“è impossibile. E poi non puoi venire
così bella se non vuoi essere notata.” mi dice
gentilmente.
“Oh... grazie Neville...” dico arrossendo.
“Hey non illuderti, sono impegnato io!” dice in
tono scherzoso.
“Disdetta! Chi è la fortunata?” rispondo
scherzandoci a mia volta.
“Luna... te la ricordi?”
“Certo che si! Anche se vi conosco poco ho un ottima memoria.
Sono felice per...”
non faccio in tempo a finire la frase che un violento schiaffo mi
colpisce ad una guancia.
“Ouch! Ha fatto male questo...”
“Te lo meriti! Te ne darei 2000 di schiaffi...”
dice Hermione rossa di rabbia per poi farsi spuntare le lacrime agli
occhi. “Ma sono troppo felice di vederti.” dice poi
buttandomi le braccia al collo.
Dio se mi era mancata. Inizio a piangere con lei e la stringo forte,
non mi ricordavo che il suo odore fosse così buono e
così.... di famiglia.
Dopo alcuni minuti ci calmiamo e ci spostiamo in un angolo del salone
ancora più privato e ci mettiamo a parlare.
Mi racconta che è entrata a far parte del ministero nella
sessione di difesa delle creature magiche, per difendere al meglio i
diritti degli elfi domestici e che tra pochi giorni si
sposerà con Ron.
“Cosa?? ma è meraviglioso!”
“Siamo nel pieno dei preparativi, sono così
felice... oh ma tu devi venire... ti aggiungo come damigella, non
dovrebbe essere un problema per la sarta fare il vestito anche per
te....”
“Hermione non credo che sia una buona idea...”
“Non ci provare carina! Ti abbiamo cercata per mesi e mesi!!
ora che ti ho trovata non mi scappi più.” dice con
un velo di tristezza.
“Mi avete cercata?”
“Ovunque. Sapevamo che sarebbe stato inutile, tu sei come un
fantasma quando vuoi. Ma non ci siamo arresi subito. Harry a continuato
per sei mesi a cercarti.”
“Ti prego, io non...”
“Non vuoi sentir parlare di Harry? Be in vece te lo devo
dire... non è più lui.”
“Che vuoi dire?”
Non ha tempo di rispondermi che un applauso si sparge per la sala e
capisco che è entrato, dopotutto questa è la
festa de secondo anniversario della vittoria, accompagnata da un evento
di beneficenza .
Mi tremano le gambe, non ci posso credere! Dopo due anni, adesso
è così vicino.
“Stai calma...” dice Hermione prima di andare verso
di lui fendendo la folla. La seguo finché non riesco a
vederlo, da lontano e mi prende un tuffo al cuore.
Alto, fisico scolpito e capelli un po' più lunghi di come li
teneva al tempo, il corpo fasciato da uno smoking nero e i suoi soliti
occhiali tondi. Ancora più bello di come mi ricordavo,
questo è un uomo, non il ragazzo che ho lasciato
addormentato su quella poltrona.
Solo qualche secondo dopo noto una cosa che mi fa morire dentro: il suo
braccio è sui fianchi di una ragazza alta quasi quanto lui,
bellissima, con uno stacco di coscia allucinate e un decoltè
strepitoso. Mentre sento le lacrime bagnarmi appena gli occhi lui si
volta e il suo sguardo sorpreso cade su di me. Dio come vorrei
sprofondarci in quegli occhi verdi.
Mi fissa per alcuni secondi incredulo e io impaurita dalla sua reazione
mi volto e con tutta la calma che mi è possibile mi avvio
all'uscita. Che scema che sono. Sono un idiota!
Credevi che un ragazzo come lui rimanesse solo a lungo? Credevi che
fosse ancora innamorato di te come lo sei tu?
Mentre cammino nell'atrio vuoto sento dei passi dietro di me.
“Ti sei dimenticata qualcosa?” mi dice una voce fin
troppo familiare.
Cerco di ricacciare le lacrime indietro e mi volto. È molto
più vicino di quanto immaginassi. Mi tende la borsa.
“G-grazie... io... Kingsley mi ha praticamente costretta a
venire ma... devo andare a lavoro.”
…domani mattina.
“Oh. dove lavori?”
“ in un bar in periferia da un anno. L'anziana proprietaria
mi lascia usare l'appartamento sopra il bar e in
più mi paga. È davvero gentile.” dopo
la mia frase cala un silenzio davvero imbarazzante, per interromperlo
prendo la borsetta che teneva ancora in mano e dico “Devo
andare. Ci vediamo al matrimonio! Hermione mi ha chiesto di fare da
damigella.”
“Ok. Solo... come stai?” dice avvicinandosi un po'
di più.
“Vivo. Ora torna alla festa... La tua ragazza e gli altri si
staranno chiedendo dove sei.”
mi guarda tristemente. “certo. Hai ragione.”
Mi volto ma poi torno di nuovo a guardarlo. “Mi sono
dimenticata. Saluta Hermione e dalle questo.” prendo un
volantino del bar e ci scrivo il mio numero di cellulare sopra.
“Digli di farmi sapere per il vestito.”
“Riferisco.” risponde prendendo il foglio.
Mi volto e comincio a camminare “Ciao Harry!” dico
senza guardarlo e con le lacrime che scendono.
“Ciao...”
Fuori, chiamo un taxi per andare a casa e sono talmente assorta nei
miei pensieri che non mi accorgo nemmeno di essere arrivata. Pago il
tassista e entro in casa lanciando le scarpe col tacco in un angolo del
corridoio.
Mi spoglio e lascio il vestito sul pavimento del bagno, entro nella
doccia e faccio partire il getto gelido.
Che illusa. Cosa pensavi di trovarlo disperato? Tu gli hai detto che
non saresti più tornata e lui giustamente si è
rifatto una vita, si è trovato una donna che sicuramente lo
renderà più felice di quanto tu lo abbia mai
fatto. Egoista. Sei sempre la solita.
Mi tocco il ventre e sento altre lacrime scorrere. Adesso avrebbe avuto
un anno e sarebbe stato bellissimo. Lo avremmo chiamato James come suo
nonno e sarebbe stato il bambino più viziato della
galassia.... invece non c'è più. Sono sola con il
fantasma di un figlio mai nato e il dolore di un amore perduto.
***********************************
Voglio cercare di finire di pubblicare la fanfiction entro il giorno di
Natale, dato che l'ultimo capitolo/epilogo è a tema
natalizio! quindi pubblicherò mooooolto spesso! ^^ il
prossimo capitolo arriverà mercoledì! ne mancano
soltanto 5!! verranno pubblicati Mercoledì 14 -
Venerdì 16 - Lunedì 19 - Mercoledì 21
- Venerdì 23.
Un bacione!
ma un commentino non me lo merito proprio? ç__ç
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Capitolo 19 *** Chapter 18 ***
Il mattino dopo mi sveglio di buon ora
e vado ad aprire il bar. Sistemo i tavoli sotto il piccolo gazzebo
all'ingresso e mi metto al bancone ad aspettare i primi clienti. Per le
7 e mezza c'è un buon numero di clienti, persone che spesso
vengono qui a far colazione prima di andare a lavoro.
Sono impegnata con l'ennesimo caffè della giornata quando
una chioma riccia e svolazzante mi appare davanti.
“Buongiorno! Sono passata ad assaggiare il tuo
cappuccino.”
le sorrido e mi do da fare.
“Come mai sei sparita ieri sera?” mi dice con fare
malandrino.
“Avevo da fare...” dico mentre monto la schiuma del
suo cappuccino.
“Oh si certo.... riproviamoci.... come mai sei sparita non
appena è arrivato Harry?” mi dice sfoggiando un
sorrisetto furbo.
“Mione...”
“Rispondi!”
“non mi sentivo a mio agio.” dico allontanandomi da
lei e andando a pulire un tavolo. Che diavolo... mi ero scordata che
era così.
“tu sei sempre innamorata di lui! E non inventare
barzellette!”
“E anche se lo fossi? Non cambia niente... lui ha la sua
fidanzata strafiga che certamente lo renderà più
felice di me.”
“Non è la sua ragazza....”
“...e magari lui la ama veramente e …
che?” chiedo poggiando malamente il vassoio sul bancone.
“Non è la sua ragazza. Non sapeva con chi andare e
ha chiesto alla segretaria della sezione auror di accompagnarlo... che,
sono sicura, preferirebbe uscire con te che con lui.”
“davvero?” dico con un sorrisino sulle labbra.
“Giuro! Ma ti devo avvertire... lui non è
più come prima e diciamo in questi anni non ha propriamente
fatto voto di castità...”
“con questo intendi che ha avuto molte ragazze?”
“ con questo intendo che, più che altro,
è passato da un letto ad un altro.” mi dice
tristemente. Una fitta al cuore. “gli hai fatto male. Solo
con noi ogni tanto si comporta come quello di sempre, per gli altri
è diventato un uomo freddo e insensibile, per le donne
è diventato uno stronzo. È difficile che si apra
con qualcuno, ci vorrebbe un miracolo.”
“Mi dispiace.” dico sedendomi su una panca.
“Non sei stata solo te. La guerra, tutti quei morti... forse,
l'unica mia sensazione, è che se tu ci fossi stata l'avresti
tirato fuori dal circolo delle paranoie.”
“Che ha detto del bambino?” dico in un filo di voce.
“non ne ha mai parlato... non è facile tirargli
fuori qualcosa.” mi guarda e aggiunge. “e tu? Cosa
dici?”
“Cosa vuoi che dica?” aggiungo piangendo.
“che in 2 anni non ho ancora smesso di soffrirne! Mi sento
male ogni giorno. Quando penso che adesso avrebbe avuto più
di un anno e che io, invece di stare qui a logorarmi adesso sarei ad
insegnarli a parlare e a camminare... mi verrebbe voglia di essere
morta con lui.”
“Non dire così!”
“Lily tesoro...” sento l'anziana proprietaria del
bar avvicinarsi “in un anno che lavori qui non ti sei mai
fatta un giorno di festa. Che ne dici adesso di andare con la tua amica
e cercare di smettere di pensare al bambino?”
“No io....”
“Vai!” dice in un sorriso e una carezza.
“Grazie.” dico abbracciandola delicatamente. Ho
quasi paura di romperla da quanto è fragile.
Mentre salgo le scale con Hermione al seguito gli dico “Uno
dei primi giorni in cui lavoravo mi ha vista piangere. Gli ho
raccontato tutto e mi ha spiegato che anche lei ha perso un figlio
quando era giovane, è morto pochi giorni dopo essere nato.
Mi ha aiutata tanto.”
Entro nell'appartamento per cambiarmi i vestiti.
“è piccolo ma è casa. Fai tutto
ciò che vuoi, prendi da bere, mangia quello che vuoi. Tra 2
minuti sarò pronta.”
corro in camera e, dopo essermi tolta i vestiti da lavoro, mi infilo le
prime cose decenti che trovo per poi tornare in cucina.
Hermione sta guardando i miei vecchi coltelli attaccati al muro, come
se fossero da esposizione.
“Continuo ad allenarmi sai? Non voglio perdere
l'agilità che ho.... forse è l'unica cosa di
buono che mi hanno fatto imparare alla Gilda.” dico
versandomi un bicchiere d'acqua. “dove vuoi andare?”
“C'è un pranzo dai Weasley... pensavo di portarti
lì e poi di portarti con le altre damigelle a provarti
l'abito.”
“Ma ci sarà...”
“si, ci sarà Harry, ma non ti permetto di
continuare a evitarlo. È successo quello che vuoi tra voi
due ma io sono amica di entrambi e tra poco mi
sposo. Vi voglio vicini a me.”
“Come puoi voler ancora essere mia amica?”
“Perchè sei una persona speciale, anche se tu non
lo pensi. Tutti sbagliano e io non ho intensione di perdere una delle
mie migliori amiche per i tuoi sensi di colpa.”
gli sorrido imbarazzata e lei continua “forza... la Tana ci
aspetta.”
mi allunga il braccio e so che si vuole smaterializzare.
“oddio.... è una vita che non mi smaterealizzo.
Non mi è affatto mancato però!”
Mentre io gli prendo il braccio lei ride e dopo pochi secondi sento
quella sgradevolissima sensazione di essere risucchiata da un tubo per
poi poter riprendere a respirare e guardare una bella casetta nel pieno
della campagna.
“Tutto ok?”
“certo... non ho ancora perso l'abitudine.” dico
sorridendo.
La riccia si incammina verso la casa quando vedo la mamma di Ron uscire
per vedere chi era appena arrivato.
“Hermione, cara, non ti aspettavo così
presto.” poi si volta a guardarmi. “Oh, Lily! Ma
che piacere rivederti.” dice poi abbracciandomi.
“Ma guarda qui! Sei pelle e ossa... e così
pallida... sei sicura di stare bene? Vieni ti offro un po' di torta al
cioccolato.”
“Sto bene signora Weasley...”
“Chiamami Molly cara.”
“Molly sta bene. È sempre stata così...
è la sua corporatura.” dice Hermione ridendo
mentre entriamo in casa.
“ma alla torta al cioccolato non si dice mai di
no!” dico allegramente sorpresa dall'ospitalità di
quella donna.
“Così mi piaci cara...” mi dice
passandomi un enorme e deliziosa fetta di torta.
Rimaniamo a chiacchiera finché non iniziano a
materializzarsi gli altri ospiti.
“Molly dovrei andare in bagno...”
“Hermione accompagnala tu... scusa cara ma devo finire di
preparare il pranzo.”
La riccia mi accompagna al bagno e mi lascia. Una volta fatto torno in
cucina e mi prende il solito tuffo al cuore, poiché Harry
è seduto su una sedia vicino a Ron. Non ho il tempo di
parlare che la mamma di Ron inizia ad apparecchiare la tavola.
“posso dare una mano?” chiedo avvicinandomi.
“No, cara tu sei un ospite non devi faticare.”
“Nessuna fatica! Infondo sono abituata, al bar lo devo fare
tutti i giorni.” dico iniziando a prendere i bicchieri che
aveva appena tirato fuori e a metterli sulla tavola.
Mi lasciano fare e quando arrivo a quello di Harry ne approfitto per
avvicinarmi un po'... se non fosse per uno stupido gatto che mi passa
tra le gambe e, essendo completamente distratta, mi fa cadere
rovinosamente accanto alla sedia del moro.
“Grattastinchi!” urla Hermione inseguendolo.
“stai bene?” mi chiede Harry alzandosi tendendomi
una mano, senza pensare la prendo e mi rendo conto che è la
prima volta in 2 anni che ci tocchiamo.
La sento solo io quest'elettricità?
“tutto bene... ci vuole ben altro.” mi tira su,
praticamente solo con un braccio, e mi tira vicino a se. Dio il suo
odore. Perchè non lo vendano in spray?
“Ti sei sbucciata un ginocchio.” mi dice
prendendomi di peso e mettendomi su una sedia.
Con un colpo di bacchetta vedo la piccola ferita cicatrizzarsi in un
attimo.
Mi guardo intorno, in imbarazzo, per cercare di non guardare i suoi
occhi e mi accorgo che non c'è più nessuno.
“Dove sono andati tutti?”
“A cercare di prendere il gatto di Hermione. Ultimamente ha
il vizio di scappare e nessuno riesce più a prenderlo per un
bel po'!”
infatti poco dopo sento delle urla provenire dal giardino.
“Riesce persino a schivare gli incantesimi.”
aggiunge.
“Che gattaccio!” dico sorridendo. Poi per superare
il momento di imbarazzo inizio a mettere anche i piatti e Harry mi
segue mettendo le posate in tavola.
Poco dopo aver finito arrivano tutti, con in testa una scarmigliata
Hermione e un gatto molto irritato.
Superata la fase 'io ammazzo quel gatto' ci sediamo a tavola e
ovviamente io mi ritrovo davanti a Harry e accanto a Hermione e un
fratello di Ron. Quando iniziamo a mangiare, scopro che è
tutto delizioso e con gioia da parte di Mamma Weasley, mi servo due
volte di ogni piatto.
Il fratello di Ron è molto simpatico e mi ricordo essere uno
dei due gemelli. Quello rimasto vivo dalla battaglia.
“Ragazzi quanto mangi.... ma dove la metti tutta quella
roba?”
“Ho un ottimo metabolismo e mi alleno tutti i
giorni.” dico sorridendo.
“che ti alleni si vede. Dimmi un po' il ragazzo che ti
aspetta al tuo bar ce l'hai?”
“Bè, sai, ho un sacco di spasimanti....”
dico scherzando. Per poco Harry non affoga con l'acqua che stava
bevendo. “Un sacco di simpatici ottantenni che mi danno tante
mance. Me li sposerei tutti, sono così adorabili e
gentili.” continuo col solito tono ignorando la soddisfazione
della sua reazione. Forse non è tutto perduto.
“Oh, immagino! Gli ottantenni hanno il loro
fascino.” dice stando allo scherzo.
“mmm... poi con quei parrucchini e quelle dentiere!”
“Le dentiere poi!” continuiamo facendo ridere tutto
il tavolo.
“Sono così sexy quando gli cadono nei
bicchieri...” dico cercando di rimanere seria ma non
riuscendoci e scoppiando a ridere insieme agli altri.
Il pranzo continua tranquillo, nonostante i numerosi sguardi del moro
che non riesco a decifrare e a fine pranzo riempio di complimenti la
signora Weasley.
“Devo fare due passi per digerire tutta questa roba!vi
dispiace se esco un po' in giardino?”
“Vai pure!”
Quando esco il sole è piacevolmente caldo e
così decido di togliermi i pantacollant e il coprispalle che
tenevo in casa, per cercare di prendere un pochetto di colore anche
sulle gambe, rimanendo con un vestitino corto e senza spalline.
In pochi secondi mi arrampico su un vecchio albero con pochissime
foglie e mi sdraio su un grosso ramo, rilassandomi totalmente.
Qualche minuto dopo mi sento chiamare dal basso. “Lily! Dove
sei?” dice la voce di Harry.
Con un salto gli sbuco davanti facendogli paura. “Non hai
perso il vizio si scalare gli alberi...”
“Mai. Si sta così in pace
lassù.” dico sistemandomi la gonna.
“Hermione ha detto di dirti che tra 10 minuti andate al
negozio di vestiti.”
“Io son già pronta.” dico per poi
guardarlo bene. “Tu non rimani?”
“No. Mi aspettano al ministero.” dice col solito
tono freddo che ha tenuto tutta la giornata. Mi ha stufata.
“bene.” rispondo col suo solito tono. Mi volto e
faccio per entrare in casa quando lui mi prende per un braccio.
“Perchè sei tornata?” mi chiede ansioso.
“non volevo veramente. Il ministro mi ha costretto ad andare
a quella stupida festa, Hermione mi ha implorata di essere al suo
matrimonio. Lei... io non credo di potermene andare di nuovo.”
dico senza guardarlo. “non ti preoccupare, sarà
come se non fossi qui, potrai continuare la tua vita come
vuoi.”
“Non ho mai detto di non essere felice di vederti.”
aggiunge mentre mi allontano da lui.
“Ma non sembri esserlo. Ma tranquillo, hai tutte le ragioni
del mondo.” dico scappando da lui, per l'ennesima volta.
Passo tutto il pomeriggio con Hermione e le altre due damigelle, Ginny
e Luna, per negozi e, dopo aver comprato il vestito, l'intimo e
prenotato il parrucchiere e manicure mi accorgo di aver speso una
fortuna.
“Ragazze sono a secco... è meglio se torno a casa
prima di dover vendere anche quella.”
Hermione mi accompagna a casa smaterializzandosi da un bagno di un
caffè.
“il matrimonio è il 20. il 18 vengo a portarti
all'ultima prova del vestito, è incredibile come ti stia
bene.”
non la sto praticamente ascoltando, pensierosa come sono sul
comportamento di Harry. Non lo riconosco più, è
strano non veder passare nemmeno un emozione nei suoi occhi.
“è cambiato vero?” annuisco e basta e
lei mi guarda triste. “Riposati.” dice in un
sorriso prima di smaterializzarsi.
La mattina del 18 la passo tranquilla, tra un caffè e
l'altro, fino all'ora di pranzo, quando mangiando un panino fuori dal
bar, quasi non mi strozzo, vedendo Harry venire da me.
“Ciao.” mi dice leggermente imbarazzato.
“Hermione?” dico terrorizzata.
“emergenza. Il posto dove devano fare il matrimonio
è allagato. È dovuta andare ad aiutare e a
controllare che fosse tutto apposto. È andata fuori di testa
e se non fossi venuto io penso che mi avrebbe ucciso con uno
sguardo.” dice sorridendo leggermente.
“immagino. Maniacale com'è, sarà a dir
poco intrattabile.” annuisce allargando il sorriso. Mi ero
scordata di quanto mi abbagliasse.
“Andiamo...” dico facendolo entrare in casa per
smaterializzarci.
Mentre saliamo le scale mi tremano le mani. Cavolo cavolo cavolo...
tutta la giornata con lui. Cavolooo!
Mi chiudo la porta alle spalle appena entriamo nell'appartamento e
prendo il braccio che il ragazzo mi offre. Sembra di essere tornata
indietro nel tempo, mentre vengo risucchiata mi stringo di
più a lui, un po' per paura, un po' per sentirlo vicino
ancora una volta.
Quando i miei piedi toccano terra siamo già davanti al
negozio, galante, mi apre la porta e aspetta che io entri per
richiuderla.
“Salve. Siamo qui per i vestiti del matrimonio
Weasley-Granger.” dice affabile ad una commessa, che rimane
abbagliata dal suo tono e, sicuramente anche dal suo aspetto.
“da questa parte, i vestiti sono già pronti nei
camerini”
Mi accompagna nel mio e mi lascia sola a cambiarmi.
Quando mi son fatta scivolare la seta blu notte dell'abito sul corpo
esco per guardarmi meglio, in uno specchio più grande,
trovando Harry tutto intento a farsi il nodo alla cravatta.
“faccio io. ” dico avvicinandomi e iniziando ad
armeggiare, facendo in pochi secondi un nodo perfetto.
“Grazie.” mi guarda e riguarda bene. “Sei
un incanto.” dice poi con un filo di voce.
“Grazie...” dico per poi sistemargli il colletto
della camicia, rossa dall'imbarazzo. Mi basta così poco per
ricascarci? Non sono mai risalita in verità.
Un tossicchiare infastidito della commessa ci riporta alla
realtà.
“può andare...” dice guardandomi a
malapena.
“Perfetto!” cinguetta poi dopo aver studiato Harry
da capo a piedi.
“Bene, allora possiamo cambiarci e andare.”
dico voltandomi inviperita per entrare nel camerino.
Datti una calmata, non è il tuo ragazzo, può fare
quello che vuole con le altre, se vuole farsi quella commessa nel suo
camerino che lo faccia pure. Ma chi voglio imbrogliare?
Quando esco con il vestito in mano trovo Harry fuori dal camerino ad
aspettarmi, che lo prende e si avvia alla cassa.
“Io ho già pagato la volta scorsa.” dico
mentre mi incartano il vestito.
“Io no.” E tira fuori due galeoni per pagare.
Quando usciamo lo vedo tirare fuori un foglio dalla tasca e mi viene un
colpo vedendo che il è il numero della ragazza. Imbarazzato
lo getta nel primo cestino che trova.
“Ti va un gelato?” dice poi improvvisamente.
“Mi è venuta una gran voglia di gelato.”
annuisco con un gran sorriso ed entriamo nella prima gelateria che
troviamo.
Io prendo un cono con cioccolato, fragola e panna montata, mentre lui
lo prende cioccolato, cocco e panna montata.
Ci sediamo sui tavolini fuori della gelateria e dopo un attimo di
silenzio iniziamo a scherzare tranquillamente, infatti lui mi prova a
fregare l'ultimo pezzetto di panna e dopo un accurata lotta l'unica
cosa che ottiene è farsi spiaccicare il mio gelato in faccia.
“Ma dai! Adesso sono appiccicato di gelato... Questa me la
paghi!”
“Mi sbaglio o non ci sei mai riuscito a farmela pagare per
tutte le volte che ho vinto io?”
“Signorina io sono agile e tu no! Guarda che ora mi alleno
pure io!”
“e si vede...” dico passando un dito sulla punta
del suo naso, sporca sia di cioccolata che di fragola, per poi
mettermelo in bocca. “Ma mi spiace, come hai appena visto
vinco sempre io.”
mi guarda negli occhi e fa il mio stesso gesto di prima, portandosi un
dito in bocca.
“Hai ragione, fragola e cioccolato stanno bene
insieme.”
“Anche il cocco ci sta bene.” dico prendendo un
fazzoletto e cercando di pulirgli via il gelato.
“Ho fatto proprio un bel lavoro...” ridacchio
mentre lo pulisco.
Sembra quasi che non sia successo nulla, noi così vicini,
così allegri. Non credo che sia mai successo di essere
così leggeri, senza pensieri.
Potevamo essere qui a far assaggiare il gelato a nostro figlio...
sento le lacrime iniziare a formarsi agli angoli degli occhi e mi
volto, dandogli le spalle.
“ti accompagno a casa.” ecco che è
tornata la voce fredda.
Da un vicolo ci smaterializziamo direttamente nel mio salotto e io non
ho ancora smesso di piangere.
“Grazie... ci vediamo tra un paio di giorni... al
matrimonio.”
“ok... ciao.” e senza aggiungere altro si
smaterializza.
Mi siedo sul divano portando le ginocchia al petto e inizio a
singhiozzare. Mi viene voglia di riandarmene.... sparire di nuovo.
Voglio il mio vecchio Harry, non quello freddo e menefreghista,anche se
alla fine me la sono andata a cercare.
Ma forse non è tutto perduto, forse al matrimonio posso
provare a farlo riavvicinare... e magari potremmo tornare insieme. Come
ho già detto in passato: la speranza è l'ultima a
morire.
**********************************
Scusate se sono di poche parole! un mio amico mi ha preso alla
sprovvista venendomi a trovare dopo cena, esattamente quando volevo
pubblicare! ^^ quindo perdonatemi il ritardo! =3
A domani con il prossimo capitolo! <3 commentiniiii?? XD
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Capitolo 20 *** Chapter 19 ***
Lo
sapevo!ho passato una
notte in bianco e adesso sono in ritardo pazzesco. Ma poteva passarmi
a prendere qualcuno invece di prenotarmi la corsa in questo
trabiccolo di autobus magico?
Il Nottetempo, come hanno detto che
si chiama, è guidato da un pazzo e non ha neanche le sedie
incollate
sul pavimento.
All'ultima frenata cado dalla sedia e, dopo essermi
alzata imprecando, scendo trovandomi davanti ad un grosso parco con
una piccola villetta al centro e un tendone nascosto tra gli
alberi.
Mi incammino per il vialetto e, non appena arrivo
all'ingresso dell'edificio, vedo la rossa sorella di Ron venirmi
incontro.
“Per fortuna sei arrivata! Se tardavi ancora penso che
Hermione ti avrebbe cruciata all'istante.”
“Scusa. Non ho
dormito e...”
“non ti scusare! Sono solo 15 minuti di ritardo,
la cerimonia inizia tra un mezz'ora e tu sei giù pronta.
È Hermione
che è maniacale. Credo che tra poco avrà una
crisi di nervi.”
Mi
trascina dentro l'edificio e dentro una stanza, dove trovo Hermione
immersa nel tulle bianco del suo vestito da sposa.
“Mione sei
magnifica!”
“No! Sono un disastro! E se il vestito mi si
rompe? ..e magari a Ron piaceva più panna che perla? E i
miei
capelli sono...”
La prendo per le spalle e la guardo dritta
negli occhi. “I tuoi capelli sono perfetti! Sono sicura che
Ron
sarà troppo occupato a vedere quanto sei bella per pensare a
che
colore gli piaceva il vestito. Anzi conoscendolo non ci
penserà in
ogni caso.” dico ridendo per sdrammatizzare un po', infatti
sul suo
viso appare un sorrisino. “Penserà solo che questo
è il vostro
giorno, che vi amate e che sarete uniti per sempre. Vi appartenente,
pensa alla vostra fortuna!”
“Puoi andare a dirlo anche a Ron?
È convinto che lei scapperà
dall'altare.” mi volto e vedo Harry
sulla porta alle nostre spalle.
“Non lo può pensare veramente!”
dice sorpresa Hermione.
“come tu non puoi pensare che a lui non
piacerai. Sei meravigliosa, quasi quasi ti sposerei io.” dice
sorridendo, avvicinandosi ed abbracciandola. Sul volto di Hermione il
sorriso si allarga, accompagnato da un lieve rossore.
“Mi
dispiace, è arrivato prima mio fratello!” dice
Ginny per poi
prenderlo per una manica ed allontanarlo. “Ora fuori! qui
è
riservato solo alla sposa e alle damigelle.” per poi buttarlo
fuori
e chiudergli la porta in faccia.
“è ora!” dice una donna con
gli occhi luccicanti di lacrime, che riconosco come la mamma di
Hermione.
Io, Luna e Ginny ci incamminiamo per il corridoio che ci
porta all'arco che si apre sul tendone, collegato all'altare con un
lungo tappeto.
Spargiamo petali bianchi su di esso al nostro
passaggio, accompagnate da una lieve musichetta che si ferma non
appena arriviamo vicine allo sposo e a Harry, che è il
testimone.
Lo
guardo negli occhi e gli sorrido, facendolo arrossire lievemente ma
veniamo distratti dalla marcia nuziale, che ci fa voltare per non
perdere l'arrivo di Hermione.
È bellissima, fasciata dal suo
abito bianco, arricchito da uno splendido sorriso e un rossore sulle
guance.
Durante la cerimonia mi perdo nei miei pensieri. Chissà
se anche Harry mi avrebbe guardato così se ci fossimo
sposati, con
quello sguardo che può appartenere solo alla persona che ti
ama fin
dal profondo del suo cuore e che è rimasto per tutto il
tempo negli
occhi di Ron.
Quando il celebrante li annuncia come il signor e la
signora Weasley mi sciolgo in lacrime e corro ad abbracciare gli
sposi insieme alle altre damigelle, per poi scostarmi e lasciare
spazio alle famiglie e agli amici.
Poco dopo un uomo chiede a
coloro rimasti seduti sulle sedie di alzarsi e, quando lo fanno in un
colpo di bacchetta fa apparire dei tavoli e altre decorazioni che
vanno a formare il luogo del pranzo.
Ginny e Luna mi chiedono di
sedermi con loro ed io accetto avvicinandomi ad un tavolo non lontano
da quello degli sposi.
Mentre chiacchiero allegra con le ragazze
vedo una cosa che mi fa morire dentro.
Harry è seduto a un tavolo
vicino al nostro al suo fianco una ragazza bionda lo sta tenendo per
mano e gli sta sorridendo melensa.
Mi volto e inizio a fissare il
mio piatto pieno di cibo con le lacrime agli occhi. Come potevo
pensare di avere altre possibilità? Sono un ingenua ad aver
pensato
che venisse da solo, anche se alla festa non era con una ragazza che
gli sbavava dietro, lui è troppo per me.
In tutto il pranzo
riesco a mangiare si e no 3 bocconi e non posso di certo dire ce sono
l'anima della festa ma il culmine lo tocco quando, dopo il taglio
della torta, vedo la ragazza mettere in bocca ad Harry un cucchiaino,
con un po' di torta alla panna sopra.
“Brutta giornata?” mi
chiede un ragazzo seduto vicino a me.
“Non sai quanto. Sono
felicissima per Ron ed Hermione ma proprio oggi non sono dell'umore
di festeggiare. Lo farò una volta che tornano dalla luna di
miele.”
“Scusami sono un cafone, non mi sono presentato.”
mi
tende la mano e continua “Sono Matt, un collega Auror di
Ron.”
“Piacere.” dico prendendo la sua mano
“Lily.
Un'amica della sposa e dello sposo.”
“Tu sei Lily? Quella Lily
che è partita con loro ed Harry Potter alla ricerca degli
Horcrux?
La figlia di...?”
“Si sono io.” dico interrompendolo
bruscamente.
“Scusami! Mi dispiace, non volevo turbarti con le
mie domande.”
“Niente.” dico poi rilassandomi.
“Ti va
di ballare con me, se non ho già bruciato irrimediabilmente
la mia
possibilità?”
“Certo.” dico posando gli occhi sulla pista,
dove Harry stava ballando con la ragazza.
Mano nella mano con il
mio cavaliere mi dirigo al centro della sala dove inizio a ballare un
lento con lui.
Durante il ballo mi accorgo che il moro mi sta
guardando e io, indispettita mi stringo ancora di più al
ragazzo e
inizio a ignorarlo.
Alla terza canzone, più veloce delle
precedenti mi separo da lui e cerco Harry con lo sguardo, trovando
quello che non volevo vedere.
Lui e la ragazza sono avvinghiati
l'uno all'altro in un bacio appassionato.
Sento le lacrime salirmi
agli occhi e mi volto verso Matt “Andiamo a bere.”
dico
secca.
Così ci allontaniamo dalla pista e andiamo a sederci in
disparte, con due cocktail in mano, parlando del più e del
meno.
Sento l'alcol salirmi alla testa dato che non sono abituata
a bere e inizio a flirtare con il ragazzo biondo, in maniera
spudorata, una volta che vedo Harry e la sua compagna vicino a
noi.
Presa alla sprovvista sento le labbra di Matt poggiarsi sulle
mie ma non faccio niente per allontanarlo, anzi lo bacio a mia volta,
sentendo però che c'era qualcosa di sbagliato in questo.
Le sue
labbra non sanno di buono come quelle di Harry, sanno di alcol e la
sua lingua non mi accarezza dolcemente, lo fa con foga e nella
maniera sbagliata, sbagliata rispetto a come lo faceva il moro.
“Devo
fare due passi.” dico scostandomi da lui e uscendo dal
tendone.
Perchè l'ho baciato? Anche se erano passati due anni
riuscivo ancora a sentire il sapore di Harry sulle mie labbra, mentre
ora sento solo quello delle labbra sbagliate.
“Che fai scappi?”
sento la voce di Matt provenire da dietro di me. “Ora che la
serata
si fa interessante te ne vai?”
“Scusami ma ho sbagliato a
comportarmi così. Non me la sento di...”
“Di, di, di... non
mi interessa. Mi provochi e te ne vai? Non si fa così
carina.”
dice avvicinandosi e stringendomi a se.
“Allontanati, non ti
voglio fare del male.” dico seria.
“Ho già dimenticavo... qui
davanti a me ho un'assassina. Un assassina figlia di un assassino.
Intrigante non me ne sono mai scopata una.” dice
trattenendomi
bruscamente per il vestito e strappandolo, lasciandomi un senno
scoperto dato che non porto il reggiseno.
Impaurita, uso il mio
scudo per allontanarlo e lo sento imprecare.
“Perchè fai la
ritrosa, sono sicuro che ti divertirai tanto con me quanto ti sai
divertita con Potter. Ho sentito dire che eri incinta di lui, prima
che il tuo paparino uccidesse vostro figlio...”
Con le lacrime
agli occhi vedo un ombra avvicinarsi a lui e dargli un pugno in pieno
naso.
“Ha detto no.” sento Harry dire rabbioso.
“Cazzo,
Potter potevi spaccarmi qualcosa. Che vuoi? Non ne hai avuta
abbastanza? Te la ridò non appena ho finito.”
Un'altro pugno lo
colpisce alla mascella e poi vedo Harry tirare fuori la
bacchetta.
“Se non te me vai, stavolta ti faccio male
veramente.”
Il biondo lo guarda impaurito e in meno di 3 secondi
si rialza e corre via, lontano dalla festa e da noi, per poi
smaterializzarsi.
Tolgo il mio scudo e mi lascio cadere a terra in
lacrime.
Sento Harry avvicinarsi, prendermi tra le sue braccia
delicatamente e portarmi a sedere su una panchina lì vicino.
Con
delicatezza infinita mi copre il seno lasciato libero dal vestito e
con un incantesimo ripara il danno per poi sussurrare “Vieni
Lily,
ti riporto a casa.”
“Non importa... tu hai la tua ragazza a
cui pensare. Lascia perdere me, non faccio mai niente di
buono.”
dico tra le lacrime.
“Non mi interessa niente di quella.
Preferisco pensare a te, l'ho sempre fatto.” dice
carezzandomi i
capelli.
Lo guardo e lo abbraccio spontaneamente, quando lo faccio
lui mi bacia sulla fronte e mi stringe per poi smaterializzarsi nel
mio salotto. Lentamente mi poggia sul divano e si allontana
lasciandomi sola con le mie lacrime.
Dopo pochi secondi si siede
accanto a me e dolcemente mi cinge con un braccio le spalle. Mi
accarezza i capelli e mi asciuga le lacrime.
“Ti prego, smetti
di piangere.”
“Non ci riesco... è tutta colpa mia...”
“di
che parli? Non è colpa tua se quell'idiota,
ubriaco...”
“Di
nostro figlio...” dico con un fil di voce.
Rimane per un po' in
silenzio e io mi stringo su me stessa. “Perchè non
me l'hai
detto?” domanda poi all'improvviso.
“Avevo paura... paura che
tu non lo volessi, paura che tu mi costringessi a rimanere fuori
della battaglia. Ma non sai quanto adesso vorrei che tu l'avessi
fatto... sono stata una stupida egoista.”
continuo a piangere
mentre lui rimane immobile nella sua posizione. Mi odia, avevo
ragione.
Dopo poco lo sento muoversi, trascinarmi verso di lui,
slacciare le mie braccia dalle gambe, farmi allungare e stendere sul
suo petto, come stavamo le prime sere a Grimmuld Place,
abbracciandomi e cullandomi.
Lascio che le mie lacrime bagnassero
il suo petto mi strige sussurrandomi “sto male anch'io,
certo...
ma... spesso, penso che se fossimo stati insieme avremmo superato
tutto. Spesso penso che se lui non fosse stato mio sarebbe vivo, se
Voldemort non avesse capito che noi stavamo insieme... non prenderti
tutte le responsabilità. Io avrei fatto la tua stessa cosa.
Non ti
avrei mai lasciata combattere da sola.”
dopo qualche minuto di
silenzio aggiunge “avrebbe avuto più di un
anno...”
annuisco
e mi stringo a lui “sono sicura che sarebbe stato un
maschio....
sarebbe stato come te. Lo avrei amato con tutta me
stessa.”
“promettimi che è l'ultima volta che piangi per
lui.
Sono 2 anni.... e ora di rincominciare.”
“ricominciamo....
tutto?” dico guardandolo negli occhi “anche noi?
Perchè mi è
mancato tanto il mio Harry... promettimi che sarai di nuovo te. Lo so
che questa è solo una maschera.”
mi fa poggiare nuovamente la
testa sul suo petto e sento il suo cuore battere forte.
“volevo
solo... non pesare sugli altri. Con tutti i guai che ho portato
non...Dio... mi mancavi come l'aria. Perchè te ne sei
andata?”
“Pensavo di trovare pace al mio dolore solo lontana
da te. Sono stata un idiota... la pace riesco a trovarla solo quando
sono con te...”
sento che inizia a singhiozzare leggermente e lo
faccio sedere.
“scusa... ”
mi siedo cavalcioni sulle sue
ginocchia e gli prendo il volto tra le mani. “lo sai che con
me
puoi fare ciò che vuoi, se devi piangere, fallo. Adesso sono
qua....
Non fa bene trattenersi, rischi di diventare davvero freddo come
fingi di essere...”
“Nemmeno esagerare però...” pigola
poggiando la fronte alla base nel mio collo.
“No... così si
rischia di diventare patetici come me.....” dico accarezzando
i
suoi capelli e sentendolo ridacchiare tra le lacrime.
Lo cullo per
un po', lo faccio calmare, finché non lo sento accarezzarmi
la
schiena e sospirare.
“Non era solo nei sogni, la tua pelle sa
davvero di zucchero... e altre cose buone...”
Poggio al fronte
sulla sua e chiudo gli occhi.
Gli sfioro il naso con il mio
delicatamente e poi la mia guancia con la sua, sento la barba
pungermi leggermente ma è una sensazione piacevole.
Quando, però,
sento il suo respiro sulle mie labbra, mi allontano all'improvviso e
lui mi guarda confuso.
“Scusa... ma... non adesso. Non
oggi.”
“Hai ragione. Scusami... però permettimi di
chiederti
un appuntamento.” mi dice sorridendomi.
“Quando vuoi...”
sorrido in risposta.
“Vuoi venire a cena con me? Domani?”
“si...
sai che questo è il nostro primo appuntamento?”
dico con tono
scherzoso.
“il primo di una lunghissima serie.... Non ti lascio
più andare.”
“Ci conto.” dico lasciandolo alzare.
Mi
guarda sorridente nel suo abito da festa e mi fa un cenno di saluto
prima di smaterializzarsi dal mio salotto.
L'ho ritrovato, è
tornato il mio Harry! Penso di essere così felice da poter
scoppiare!!
Inizio a gridare di felicità, soffocando il rumore
con un cuscino del divano. Diamine sembro un'adolescente alla prima
cotta.... infondo è come se lo fossi! Mi batte il cuore
così forte!
Che mi metterò domani? Dove mi porterà?
Mentre sono immersa nei
miei pensieri un forte crack fa apparire Hermione, ancora circondata
dal suo abito bianco.
“Se mi dici che è successo quello che
penso ti perdono per essere andata via senza salutarmi.” mi
dice
sedendosi sul divano, affogando nei suoi veli.
Mi fissa aspettando
una risposta mentre io faccio l'indifferente
“Perchè? Cosa è
successo?”
“Per prima cosa ho visto quella gallina, che è
stata tutta la sera appiccicata a Harry, andarsene parecchio
irritata, un minuto fa. Poi, cosa che mi ha stupito ancora di
più,
ho visto Harry sorridere, sorridere veramente!” dice
gesticolando
come una pazza. Poi mi guarda e aggiunge “Poi adesso vengo da
te e
hai questo sorriso ebete sulla faccia... siete tornati insieme vero?
Dimmi di si ti prego! Dimmi che non ho le visioni.”
“non
proprio...” dico diventando di un bel rosso acceso.
“Ma c'è
qualcosa vero? Adesso mi sono portata un cambio e mentre mi vesto per
partire tu mi racconti TUTTO! Non voglio andare in viaggio di nozze
senza sapere che cosa è successo.”
Mentre l'aiuto a liberarsi
dal vestito e la guardo vestirsi gli racconto tutta la serata,
accompagnata dai suoi sospiri e imprecazioni.
Finito il racconto
inizia a saltare per la stanza felice quasi quanto me.
“Lo
sapevo! Lo sapevo!!! voi due non potete stare separati, voi dovete
assolutamente stare insieme. È come hai detto a me... voi
due vi
appartenete.”
la volto e inizio a sfargli l'elaborata
acconciatura facendo cadere la sua chioma in riccioli morbidi e
ordinati.
“Non lo so... e se poi ci accorgiamo che è stato
solo
uno sbandamento adolescenziale? Che non siamo più fatti per
stare
insieme?”
“Impossibile. No, no, no! Io non credo di aver visto
nessuno come voi. Voi siete come legati da un filo, siete diversi ma
complementari.”
“Bè anche tu con Ron lo sei. Siete
meravigliosi.”
“Lo amo più di ogni altra cosa al mondo ma a
noi ci sono voluti anni per finire insieme.” dice voltandosi
“Ciò
non vuol dire che non siete legati da quel filo. Magari era solo un
po' più lungo... sono sicura che in un modo o nell'altro voi
sareste
finiti insieme comunque.”
“Si credo di si.” dice sorridendo
tutta imporporata. Poi mi abbraccia forte e io non posso fare altro
che ricambiare con tutto il mio affetto.
“Ti voglio bene!” mi
sussurra in un orecchio.
“Anche io Hermione, un immensità di
bene!”
“Ci vediamo tra due settimane! Italia aspettami che
arrivo!” dice sciogliendo l'abbraccio e sorridendo.
“Mi
raccomando, comportatevi bene e cercate di mettere in fabbrica tanti
Weasleyucci...” dico maliziosa facendola diventare bordeaux.
Si
allontana per smaterializzarsi ma si ferma all'improvviso
“Quasi
dimenticavo...” prende il suo bouquet da una busta si volta e
me lo
lancia.
“entro un anno tocca a te!” mi dice con un
occhiolino.
“non vale ci sono solo io!” dico ridendo.
“certo
che vale.” dice sorridendo prima di smaterializzarsi di nuovo
alla
festa, lasciandomi sola con il cuore pieno di gioia, per la prima
volta da tanto tempo.
****************************
Eccomi!
^^
fatemi sapere che ne pensate.... sento poca partecipazione!
...tranne per la gentilissima Crimson_Iris che ringrazio
infinitamente! <3
commentini?? ^^ Baci a tutti!
|
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Capitolo 21 *** Chapter 20 ***
Il giorno dopo, all'ora di pranzo,
ricevo la visita di un maestoso gufo, con legata a una zampa una
lettera da parte di Harry:
Ti vengo a prendere per le 18.30. vestiti comoda e calda. Anche se
è maggio non è caldissimo dove ti
porterò. A più tardi.
Incuriosita più che mai nel pomeriggio inizio a prepararmi,
indossando un paio di Jeans elasticizzati e attillati, una maglia a
maniche lunghe molto carina ma comoda e scarpe a tennis nere.
Decido di portarmi anche un maglioncino di pile per stare calda come mi
ha detto.
Mentre mi sto pettinando in bagno sento che Harry è appena
arrivato con la materealizzazione.
“Arrivo!!” dico mentre finisco di legare i capelli.
Corro in sala e vedo Harry poggiato al muro con in mano un manico di
scopa.
“Buonasera.” mi dice allegro.
“Ciao... ma... dove ai intensione di portarmi con quel
coso?”
“Lo scoprirai presto... prima ci smatreializziamo.”
mi porge la mano che afferro saldamente e in un attimo mi ritrovo
circondata da alberi.
“Dove diavolo siamo?” chiedo guardandomi intorno.
“In una foresta.” mi dice prendendomi in giro.
“Molto sagace.” dico irritata.
“Fidati. Mettiti la felpa e tieniti stretta a me.”
monto dietro di lui a cavallo della sua scopa e con una spinta sul
terreno si alza in volo, facendomi cacciare un grido.
“Non mi dire che hai paura di volare?”
“No... è solo la prima volta che lo faccio. Dammi
tempo di abituarmi.” dico stringendomi a lui e arpionandomi
alla sua felpa. Fa qualche giro tra gli alberi, zigzagando abilmente
tra di essi e, una volta che mi sente tranquilla, inclina leggermente
il manico all'insù, uscendo dalle chiome verdi.
Uno spettacolo impressionante mi si para davanti, una distesa d'alberi
si affaccia su un enorme lago e più avanti, vicino alle sue
rive, il castello di Hogwarts si erige in tutta la sua bellezza.
Rimango estasiata dalla vista, delle tante piccole luci che si
sprigionano dalle finestre del castello, stringendomi ancora di
più a Harry ma non per paura, in un vero e proprio abbraccio.
“Toglie il fiato non è vero?” mi dice
mentre voliamo sul lago.
“Non era cos' due anni fa.”
“Lo so... è per questo che ho voluto portarti qui.
Non voglio che per te rimanga un luogo triste, voglio che tu lo veda
almeno un po' con i miei occhi, questa è stata la mia casa
per 6 anni.”
ha ragione, ogni volta che pensavo a Hogwarts lo pensavo come un luogo
tetro, un luogo di morte ma adesso, vedendolo così, mi
vergogno anche ad averlo pensato.
“è bellissimo.”
“Te lo avevo detto no? Ti avrei portato a volare sopra il
lago nero....”
“Te lo ricordi.” dico con gli occhi umidi.
“Ogni cosa. Non dimenticherò mai niente di quello
che ho fatto o farò con te.”
continuiamo a volare sopra il parco fino ad arrivare a un grande campo
con 6 anelli. Dove atterriamo al centro del suo prato.
“Non è così male volare. Capisco
perchè ti piace tanto.”
mi sorride e con un movimento di bacchetta fa apparire dal nulla un
enorme coperta, delle lanterne e un cestino con la cena
dentro.
Ci sediamo e in silenzio iniziamo a mangiare, guardandoci di tanto in
tanto, in maniera imbarazzata.
Quando finiamo, sistemo tutto nel cesto e lo appoggio sul
prato, fuori dalla coperta, per poi sdraiarmi a guardare il cielo.
Sento Harry che mi osserva per un po', mentre traccio linee invisibili
tra le numerose stelle che ci sono in cielo, e poi si sdraia anche lui
al mio fianco, chiudendo gli occhi e respirando profondamente.
“Mi ero dimenticato questa sensazione. Pace, non avere
pensieri per la testa...”
Lo guardo rilassarsi e mi volto su un fianco, fino a sentire il suo
calore per la vicinanza, con un dito inizio a tracciare il suo profilo,
delicata come una carezza e dopo appoggio la mia testa sul suo petto e
vado a infilare una mano nei suoi capelli, giocando con delle ciocche
ribelli.
Improvvisamente lui si volta verso di me e poggia la sua fronte sulla
mia e la sua mano sul mio fianco.
“Se adesso provassi a baciarti, tu accetteresti il mio
bacio?” dice facendo accelerar i battiti
del mio cuore.
“si, credo che lo accetterei molto volentieri.”
dico in un bisbiglio timido
“bene, perchè ho una voglia matta di
farlo...” dice prima di avvicinarsi e poggiare le sue labbra
sulle mie.
Allora erano davvero perfette come le ricordavo le sue labbra... e la
sua lingua, oh! É dolce e sa del pasticcino al miele che
aveva mangiato prima.
Mi accarezza lentamente, dolcemente, appassionatamente, facendomi
girare la testa.
Non so per quanto stiamo lì, minuti, ore... non mi interessa
davvero. Sarei morta per avere un altro bacio come quello, solo il suo,
perchè gli appartengo, non potrei mai essere di nessun'altro.
Quando ci separiamo mi accorgo di essere completamente avvinghiata a
lui, circondando le sue gambe con una gamba e stringendo con una mano
la sua felpa, mentre lui mi trattiene vicino a se con una mano sui miei
capelli.
“Se l'intento era farmi declassare il bacio di ieri, con
quell'idiota, da orribile a schifoso ci sei riuscito in
pieno.” dico con voce roca e un sorriso sulle labbra.
“Ci speravo... ma non mi sono concentrato poi tanto su
quel pensiero, anzi per nulla. Mi hai distratto...”
scherza anche lui con voce roca. Dio com'è sexy.
Inizia ad accarezzarmi i capelli con delicatezza e poi mi abbraccia
forte ispirando tra di essi e facendomi il solletico sul collo con il
suo respiro.
Mi metto a ridere e cerco di allontanarmi da lui ma inutilmente dato
che ha stretto la sua presa attorno a me, capendo che mi sta dando noia
e volendo farmi il solletico, ma sa bene che è una mossa
inutile poiché, infatti, dopo pochi secondi di lotta riesco
a bloccarlo, mettendomi a cavalcioni su di lui e bloccando i suoi polsi
sopra la sua testa.
“Ce la farò mai ad avere la meglio?”
chiede ansante con un sorriso sulle labbra.
“Non puoi saperlo, ti consiglio ci provarci e e riprovarci se
avrai tempo.”
“Ci proverò tutta la vita.” dice sempre
sorridendomi ma con tono più serio.
(...Missing Moment...)
****************************************
Capitolo corto ma con missing moment annesso.... ^^
sono in ritardo con la pubblicazione mi dispiace tanto! non trovavo
più la usb dove tengo le mie storie... ore di panico! XD
Ora vado, che crollo dal sonno!
Commentate!! ^^
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Capitolo 22 *** Chapter 21 ***
Nella settimana seguente non
c'è stato giorno in cui non ci siamo incontrati. Spesso lo
vado a trovare nel suo ufficio alla pausa pranzo, la sera ci troviamo a
casa mia, guardiamo un film e facciamo l'amore per tutta la notte.
La mia felicità è palpabile, anche dopo un turno
pieno al bar sono attiva e sorridente come non mai.
È l'ora di pranzo e tra poco più di un'ora esco
per andare a fare compere.
“Lily! Come siamo radiose oggi!” sento una voce
alle mie spalle.
Ok, posso aver detto una piccolissima bugia... qualcuno, al di sotto
dei 60 anni che mi fa il filo c'è.
Thomas Jackson, 28 anni, figlio del proprietario di uno degli uffici
legali più importanti di Londra, a sua volta avvocato, anche
uno dei migliori oserei dire.
“Ciao Tom... è tua quella??” dico
strabuzzando gli occhi e indicando una Lamborghini argentata, dietro di
lui.
“Regalo di papà per il mio compleanno... l'ho
usata oggi per la prima volta. Ti va un giro?” dice
sorridendo e sfiorandomi un braccio, cercando di affascinarmi.
Mi dispiace, sei affascinante ma non sei Harry... “Mi
dispiace, ho da lavorare.” dico andando a un tavolo per
prendere le ordinazioni.
Lo vedo sedersi ad un tavolo e fissarmi, così, finito di
prendere gli ordini da quel tavolo, vado da lui.
“Ci sono le tue meravigliose Lasagne?”
“Si.... con la solita acqua frizzante, bicchier di vino rosso
e macedonia?” sorride e annuisce. Tutte le settimane viene e
chiede sempre le stesse cose, non è un mistero capire la sua
ordinazione.
Vado a prendere il pranzo dei due tavoli e, mentre li metto nel
vassoio, noto un ragazzo che mi sta osservando appoggiato allo stipite
della porta.
“Harry!” grido sorpresa, lasciando tutto sul
bancone per andare a gettarmi tra le sue braccia.
Con un salto allaccio le mie gambe alla sua vita e mi lascio stringere
e baciare.
“Non dovevi lavorare fino a stasera?” dico posando
i piedi a terra ma lasciando le mie mani intrecciate dietro la sua nuca.
“Ho finito prima e ho pensato di farti una
sorpresa.”
“Una bella sorpresa...” aggiungo sfiorando le sue
labbra con le mie.
Mi separo da lui e, sorridendo come una scema ritorno a servire i
tavoli, trovando Tom che osservava la scena esterrefatto.
Non lo considero neanche e chiedo a Harry “Hai
pranzato?”
“No. Speravo di farlo con te...”
“Oh! Harry mi dispiace! Ho già mangiato un panino
poco fa.... che ne dici se ti porto io qualcosa e mangi qua?”
“Certo!” mi dice sorridendo e piazzandosi a un
tavolo.
Corro in cucina e preparo un bel vassoio pieno delle cose migliori
portandolo al moro.
“Buon appetito...” dico e dopo averlo baciato vado
a vedere i clienti del tavolo a fianco al suo.
“Lily, tesoro, non mi avevi detto di aver trovato un
così bel ragazzo.” sento dire alla vecchia
proprietaria. Vedo Harry arrossire mentre lei si avvicina per guardarlo
meglio.
“Hai ragione, non vi ho presentati... Meredith, lui
è Harry...” il moro si alza e porge la mano
all'anziana signora.
“Oh! Il ragazzo con cui stavi insieme due anni fa?”
“Sono proprio lui...” aggiunge Harry meravigliato
che lei sapesse di noi.
“Harry, lei è Meredith, la proprietaria del
locale. Mi è stata molto vicina in questi anni.”
“La piccola Lily mi ha raccontato della vostra storia... caro
ragazzo...”
“Gli ho detto che ci siamo conosciuti mentre eravamo in
quella vacanza studio, nei boschi.” dico rispondendo alle
domande silenziose del moro.
“Trattala bene questa ragazza! È così
cara... ormai la considero come una nipotina. Quindi vedi di non farla
stare male!”
“Awww! Meredith!” dico un po' commossa dalle sue
parole, abbracciandola.
“Non si preoccupi signora... non mi passa neanche per la
testa.” dice lui guardandomi dolcemente e tornando a sedere.
“Ma come! Fai le presentazioni e non mi chiami?”
dice Tom avvicinandosi, tendendo in una mano un bicchiere di vino e
l'altra a Harry. “ Thomas Jackson, un caro amico di
Lily.” caro amico? Da quando?
“Harry Potter, il ragazzo di Lily.” dice sorridendo
della mia faccia all'affermazione di Tom.
“Lily, non mi hai mai detto di avere un ragazzo...”
dice poggiando la sua mano sulla mia spalla.
“scusa Tom, ci siamo ritrovati da poco... non mi piace molto
parlare del mio passato.”
“Per questa volta sei perdonata.” dice
scherzosamente, per poi passarmi una mano sui fianchi.
Improvvisamente, il bicchiere che teneva in mano si frantuma e il vino
va a macchiare l'immacolata camicia del ragazzo.
“Cavolo!” dice lasciandomi di botto per tamponarsi
la camicia con un tovagliolo. “Perdonami, devo scappare. Ho
un processo importante e... che sbadato che sono!” dice
guardandosi la camicia.
Mi volto verso Harry che mi guarda colpevole, mentre il Thomas si
allontana.
“Scusa! Ho perso il controllo e...” lo guardo,
ancora rosso di gelosia, e scoppio a ridere.
“Ma hai visto che faccia??” dico cercando di
prendere aria.
“Come? Non sei arrabbiata con me?”
“Arrabbiata?! Penso di doverti ringraziare. Non lo sopporto
quello! Faccio la carina con lui perchè
è un cliente abituale... non lo sopporto! Lui
crede che prima o poi cadrò ai suoi piedi perchè
è ricco e bello. Sempre a fare il brillante...”
“Ti viene dietro?” chiede facendo finta di nulla.
“Geloso?”
“No...” lo guardo con un sopracciglio alzato e lui
sbuffa. “... si ….”
“Non devi. Tu sei il mio ragazzo e sei molto più
bello di lui...” dico al suo orecchio languida.
“... sei più simpatico e oltretutto sei un mago...
che potrei volere di più?” quando mi allontano lo
vedo arrossire fino alla punta delle orecchie, ricordandomi
molto il suo migliore amico Ron.
La vita non è mai andata meglio, con Harry al mio fianco mi
sento come se potessi conquistare il mondo. L'amicizia con Hermione
cresce di giorno in giorno, mi sento come in una grande e felice
famiglia, soprattutto quando andiamo tutti a pranzo dai Weasley, dove
Molly mi ha preso molto in simpatia e mi vizia fino all'inverosimile.
“Lily, tesoro, prendi una fetta di torta! Ho fatto una delle
tue preferite...”
“Grazie!” dico avvicinandomi il piatto con la torta
per poi metterne in bocca un pezzo a Harry.
Manca poco a Natale e sono 6 mesi che io e Harry siamo tornati insieme
e da 2 vivo con lui. Non è stata una cosa programmata ma,
dopo un mese che ero sempre da lui, semplicemente mi ha dato le chiavi
di casa e io ho deciso che era ora di lasciare il mio piccolo bar, per
iniziare la mia nuova vita.
************************************
Mi sono riempita di impengni imprevisti e mi sa che domani non ce la
faccio a postare l'ultimo capitolo..... ma non vi preoccupate... se non
arriva domani, arriva sabato!
Un grazie enorme a tutti quelli che mi seguono!
bacetti....
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Capitolo 23 *** Chapter 22... un epilogo Natalizio! ***
Quest'anno festeggiamo il Natale il
pomeriggio al ministero, con i colleghi auror di Harry e Ron, e la sera
ci scambieremo i regali alla Tana. Non vedo l'ora di dargli il mio!
Sarà il più speciale dei Natali...
“fammi capire... come mi dovrei vestire io?” dico a
Harry rovistando nell'armadio.
“Non so.... l'anno scorso erano tutti in tiro. Per fortuna
che per noi uomini possiamo andare sul classico completo...”
dice tirando fuori quello che aveva comprato la settimana prima.
“Grazie... quasi quasi vengo vestita da uomo eh?!”
dico irritata. Mi guarda sogghignando, divertito per il mio nervosismo.
“Di che ti preoccupi? Sarai perfetta in ogni
modo...” dice circondandomi la vita con le braccia.
“no che non lo sarò!” dico scostandolo
bruscamente. “è la prima volta che andiamo ad una
festa insieme, come una coppia. Non voglio fare brutte figure con i
tuoi colleghi!”
“Non ne farai, fidati di me!” dice baciandomi il
collo dolcemente.
“Se fai così non penso che andremo da nessuna
parte...” dico sospirando per i brividi di piacere che mi sta
procurando.
Ride e prende un vestito dal mio armadio. È rosso ed ha una
bella scollatura sulla schiena.
“mettiti questo, è il mio preferito.”
Poche ore dopo siamo al ministero, circondati da persone che non
conosco e che a malapena mi guardano, poiché sono al fianco
di Harry.
“vado a prendermi da bere.” dico improvvisamente,
allontanandomi dalla folla che si è creata intorno a noi.
Non lo sopporto, non mi sta guardando neanche Harry, ogni volta che
cerco di avvicinarmi un po' di più a lui si volta e inizia a
parlare con un altra persona. Mentre bevo un bicchiere di succo
d'arancia lo vedo farmi cenno di avvicinarmi e di sedermi in una sedia
vuota vicina a lui.
“Tutto bene?” mi chiede mentre mi siedo.
“Alla grande.” dico sarcastica ma dato che non mi
sta neanche guardando non credo che abbia notato.
“Potter, le devo parlare un secondo in privato.”
dice il suo capo.
“Vai pure....” dico mentre si alza senza chiedermi
nulla.
Lo guardo allontanarsi, imbronciata, finché un ragazzo non
mi si avvicina e mi chiede di ballare.
“Penso che accetterò. A quanto pare il mio ragazzo
non ha intenzione di guardarmi.”
mi porge il braccio e mi guida verso il centro della pista,
cingendomi delicatamente e iniziando a ballare.
Dopo poco sento Harry dire infastidito: “ credo sia ora di
andare. I Weasley ci aspettano.”
Il ragazzo, intimorito, se ne va e io seguo Harry che cammina, due
passi avanti a me, guardando in terra.
“Sei silenziosa. Tutto bene?” dice, finalmente
guardandomi per la prima volta da quando siamo usciti di casa. Non
rispondo e continuo a camminare.
Quando siamo fuori non mi chiede niente ma lo sento teso quando ci
nascondiamo in un vicolo e, per mano, ci materializziamo dai Weasley.
Lascio la sua mano e faccio per avvicinarmi, a passo svelto, alla casa,
quando mi ferma prendendomi per un braccio.
“Lily...”
“che vuoi? Hai deciso che è ora di rivolgermi la
parola?” dico alzando la voce. “era troppo
imbarazzante farlo tra tutta quella gente, vero? O forse eri troppo
impegnato a guardare le gambe delle tue colleghe?” finisco
rossa di rabbia in volto e con le mani strette al petto.
“Scusami.”
“è stato umiliante.”
“Credimi non erano queste le mie intenzioni.” dice
accarezzandomi i capelli. “ci potevano essere milioni di
donne a quella festa, ma non sarei mai riuscito a guardarne neanche
mezza. Tu sei... non ho parole per descriverti davvero.”
arrossisce quasi quanto me. “sei di una bellezza allucinante
stasera. L'unico motivo per cui non ti guardavo è per
cercare di non portarti nel mio ufficio e fare l'amore con te fino a
domattina... per cercare di fingere che non mi importasse che i miei
colleghi ti mangiassero con gli occhi.” si passa le mani sul
volto e poi incatena i suoi occhi ai miei. “cercavo di
resistere fino a stasera per darti tutti i regali...”
“tutti? Quanti ne hai presi?” dico allarmata.
“Sono due in realtà! Ma credo che uno sia adesso
il momento di dartelo.... se trovo il coraggio e le parole
giuste...”
“Non preoccuparti...” no, lascia preoccupare me per
trovare le parole dopo che avrai aperto il mio di regali.
“Non sono bravo con le parole... lo sai bene!” con
un colpo di bacchetta fa apparire un piccolo pacchetto rosso, con un
fiocco dorato. Me lo porge e io sfaccio il fiocco per aprirlo... e
rimango pietrificata dall'emozione. Un piccolo diamante incastonato in
un anello brilla con la poca luce che arriva dalle finestre della Tana.
“Ok.... mi ero preparato un bel discorso ma adesso vorrei
dirti mille altre cose e mi sono dimenticato tutto.” dice
grattandosi il capo imbarazzato. “Ti amo. Amo tutto di te,
ogni singolo aspetto. Ti ho amata mentre ci battevamo contro Voldemort,
ti amo adesso che sappiamo di poter invecchiare insieme. Ed
è quello che voglio fare... quindi... vuoi
sposarmi?”
“Non te le sei cavata male... anzi...” dico ridendo
tra le lacrime.
“Meno male....” dice sospirando sollevato
“credevo di fare un disastro.” aggiunge facendomi
scoppiare ancora di più a ridere. Rimango un secondo in
silenzio per tornare seria e poi annuisco.
“si.” dico guardandolo negli occhi. Si apre in un
ampio sorriso e mi abbraccia, facendomi alzare e volteggiare in aria.
“finalmente!!” sento gridare dalla porta di casa.
Mi volto e vedo Ron sorriderci abbracciando un'Hermione sull'orlo delle
lacrime.
“Mettiglielo! Mettiglielo!” dice attirando
l'attenzione degli altri Weasley che si affacciano incuriositi.
Harry, rosso ormai come un pomodoro, toglie l'anello dalla scatolina e
me lo mette al dito delicatamente.
Veniamo immediatamente circondate da persone che non fanno che guardare
il mio anello e tirare pacche sulla schiena ad Harry.
“Congratulazioni Ragazzi!”
“che cosa romantica...”
“dobbiamo festeggiare il doppio allora!”
Trascinata dalle donne in casa, non riesco ancora a capire niente di
quello che mi succede intorno.
“Scusate, devo andare in bagno...” dico
allontanandomi mentre tutte erano già arrivate a parlare di
vestiti da sposa.
Mi chiudo a chiave e l'occhio mi cade sull'anello che porto da
pochissimi minuti al dito. mi. Sto. Per. Sposare. Mi sto per sposare
con Harry.
Il mio flusso di pensieri viene interrotto dal bussare alla porta del
bagno.
“Mi sono ricordato che non ho ancora dato un bacio come si
deve alla mia fidanzata...” dice Harry quando apro e me lo
ritrovo davanti.
Ci baciamo appassionatamente finché non sentiamo risatine
alle nostre spalle.
“Aspettate la luna di miele... o magari di arrivare stasera a
casa...” dice George ridacchiando. “Stiamo per
cenare.”
scendiamo e ceniamo in tutta tranquillità. Penso di non aver
mai vissuto un natale migliore: il chiacchericcio allegro di tutta la
famiglia, il cibo eccellente, le decorazioni che cantano canzoni
natalizie, la mano di Harry che stringe la mia.
Verso mezzanotte siamo tutti con la pancia piena e felici ma manca
ancora una cosa all'appello...
“è ora dei regali!” dice il signor
Weasley. Così tutti andiamo verso l'albero di natale e ci
sediamo tutti vicini a esso.
“Già! Devo prendere l'altro mio
regalo!!” dice Harry alzandosi nuovamente e andando al piano
di sopra. “Iniziate intanto...”
mentre ringrazio Ron ed Hermione per la bella borsa piena di cioccorane
(Ho scoperto essere il mio dolce preferito...) che mi hanno regalato
vedo Harry tornare con un piccolo batuffolo di pelo bianco in braccio.
“Scusami, non riuscivo a prenderlo! Si era nascosto sotto
l'armadio di Ron. Buon natale!” dice mettendomi sulle gambe,
con delicatezza, un piccolo micino bianco che miagola tutto impaurito.
“Oddio! è la cosa più adorabile che
abbia mai visto!” dico prendendolo tra le braccia
“ciao piccolino!” gli faccio qualche moina e poi mi
volto verso Harry ringraziandolo a non finire.
“Mi hai detto che ti sono sempre piaciuti... adesso che
abbiamo una casa tutta nostra mi sembrava bello tenerne uno! Come lo
vuoi chiamare?”
“eeeemmm... Cloud! Come una nuvoletta....”
Mentre alcuni sono impegnati a giocare con il gattino e altri scartano
i loro regali decido che è ora di dare il mio al mio
fidanzato...
Il mio regalo consiste in un week-end in Spagna, in corrispondenza
delle finali Europee di Quidditch, e un'altra piccola, grande,
sorpresa...
Lo vedo come pietrificarsi davanti al bigliettino.
“è vero?” dice poi sotto voce, in modo
che solo io possa sentire. Mi guarda serio.
“si. Sono di 2 mesi... questa l'ho fatta 3 giorni fa per
sicurezza.”
Mi sorride con una luce negli occhi che non avevo mai visto e mi
abbraccia, lasciando cadere il biglietto.
“L'altro regalo arriverà un po' prima del tuo
compleanno... intanto fa compagnia a me. Buon natale
Papà!” scritto dietro l'ecografia fatta pochi
giorni fa.
“Ehi, amico! Sappiamo che sei contento di andare alla finale
ma... Ahia!” dice Ron fermato da uno scalpellotto di Hermione.
“Ti amo.” mi sussurra.
“Io anche di più!” gli accarezzo i
capelli.
“Che succede ragazzi?” chiede la signora Weasley
curiosa, come il resto della famiglia.
Ci separiamo, Harry raccoglie l'ecografia e la da a Molly. Per poi
prendermi per mano, borbottando scuse a tutti e trascinandomi via.
Ci fermiamo in cucina e rimaniamo in silenzio per qualche secondo.
“Che serata...”
“Già!”
mi squadra un po' per poi dire “Sei felice?”
“Da matti... voglio davvero fare di tutto perchè
stavolta vada tutto bene!” mi poggio una mano sul ventre
“Sono un po' spaventata, spero di essere in grado di
essere... mamma. È tutto così grande per
me.”
mi abbraccia nuovamente sussurrandomi “so per certo che non
solo sarai una mamma perfetta ma sarai una moglie perfetta... io non ti
so descrivere quanto tu mi stia rendendo felice.”
rimaniamo a coccolarci finché non poggia anche lui una mano
sul mio ventre e sento qualcosa bagnarmi le guance.
“Stai piangendo.” dico asciugando la sua lacrima.
“Stavolta è perchè sono felice. Davvero
troppo felice per contenermi.” mi sorride e, dopo essersi
asciugato gli occhi, mi riporta dagli altri, dove veniamo festeggiati
allo sfinimento.
In questo momento non mi importa del passato, voglio solo imparare a
godermi il mio nuovo futuro, un futuro che si prospetta anche migliore
di quello che era nei miei sogni.
***********************
Bè... che dire.... anche questa storia è giunta
al termine! (è la seconda storia che finisco... le altre mi
sa che le toglierò prima o poi!) Ringrazio tutti quelli che
mi hanno seguita e supportata!
Ho in stesura una Snape\nuovo personaggio, però prima voglio
finirla e poi pubblicarla con tutta calma!
a presto e....
Buon Natale!
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