Remember everything we shared.

di Rue
(/viewuser.php?uid=130314)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A new life. ***
Capitolo 2: *** L'inizio. ***
Capitolo 3: *** Novità. ***
Capitolo 4: *** La partita. ***
Capitolo 5: *** L'appuntamento. ***
Capitolo 6: *** Un nuovo amico. ***
Capitolo 7: *** La festa. ***
Capitolo 8: *** Consigli. ***
Capitolo 9: *** Arrivi. ***



Capitolo 1
*** A new life. ***


CAPITOLO 1
 

A NEW LIFE.



-Salvami ti prego, portami via di qui- dissi a mio padre. Mi voltai verso di lui che era intento a scaricare le valigie.
-Non posso, tesoro. Vorrei davvero che tu venissi con noi, ma non possiamo portarti. La mamma è triste per questo, ma vedrai ti piacerà vivere con i tuoi cugini. Zia Elle e Zio Ed sono delle persone davvero simpatiche.
Simpatiche un corno! L’ultima volta che sono andata da loro, non facevano altro che dirmi quello che dovevo fare e come comportarmi, Per non parlare di loro figlia Alice, una vera stronza. Anzi una Barbie tutta rifatta stronza. L’unico componente della famiglia sopportabile era Niall, che amore quel ragazzo, ormai siamo come fratelli. Peccato non esserlo veramente.
-Sisi certo papà. Vi mancherò molto e bla bla bla. Dimmi la verità. Non mi volete più tra i piedi, sono solo un peso per voi, Lo sono sempre stata.-
Dopo questa mia infelice uscita papà si voltò verso di me, come sconvolto dalle mie parole. Adesso sicuramente inizierà a urlarmi contro e dirmi che non voleva una figlia del genere, una figlia che infrange le regole, che vive in presidenza, una figlia che frequenta quel genere di compagnie. Lo fa sempre.
Inaspettatamente però mi stringe in un abbraccio, mi culla. E anche se provo ad opporre resistenza, cedo. Sono poche le volte che mi abbraccia e non riesco mai a sottrarmi da questa manifestazione di affetto.
Sentivo il suo fiato sulla testa, mi stava mormorando qualcosa, ma io ero troppo intorpidita dal suo profumo.
Era inutile fare la ragazza forte, non lo sono.
Non lo sono mai stata.
Quando ci separammo, mi accorsi che avevo iniziato a piangere. Mio padre fece finta di niente, e io gliene fui grata.
Era arrivato il momento di andare.
-Ciao papà.- gli dissi con il magone.
-Ciao Em.- Queste furono le ultime parole che sentii prima di immergermi nella folla dell’aereoporto.
 
Dopo lunghissime ore su quel dannato aereo, e mille occasioni per ripensare a ciò che avevi lasciato in California. Finalmente arrivai a Londra.
Quella città mi era sempre piaciuta, io e la mia migliore amica Rose avevamo progettato di andarci insieme, lei era una pazza come me ed eravamo come sorelle ormai.
Forze, Emma. Ce la puoi fare. Voi Criss siete forti. Me lo ripetevo come un mantra nella mente. Ce la potevo fare.
Stavo cercando ormai da diversi minuti la mia nuova ‘famiglia’. Quando vidi un uragano con i capelli biondi venirmi addosso e abbracciarmi.
Quando ormai ero pronta a lanciare un bel calcio negli stinchi al mio aggressore, riconobbi il profumo di Niall e la sua risata.
Lo abbracciai subito di rimando, e non so  per quanto tempo rimanemmo così.
Quando finalmente ci staccammo vidi tutti gli occhi della famigli Horan che mi fissavano.
Gli zii mi guardavano in modo strano, come una poveraccia. Alice, invece con la sua solita espressione da superiore. Gliela ficcherei volentieri dove dico io quell’espressione! Aveva la capacità di farmi arrabbiare con solo uno sguardo quella ragazza.
E infine Niall, era davanti a me, e mi teneva ancora per le mani. I suoi occhi azzurri erano puntati nei miei e non riusciva a smettere di sorridere. Erano anni che non ci vedevamo di persona, riuscivamo a parlare solo tramite Skype e mi era mancato tantissimo. Non mi ero mai accorta di quanto fosse importante. Era più di un cugino, un fratello vero e proprio.
A rovinare quel momento idilliaco fu la Stronza con la S maiuscola.
- Emma, oddio quanto sei ingrassata!- disse.
COSA?! Ha. Osato. Dirmi. Che. Sono. Grassa. Ora. La. Uccido.
Niall, capendo le mie intenzioni, cioè scagliarmi addosso a lei e strapparle uno per uno quei quattro peli piastrati che si ritrova per capelli.
Mi trattenne per un braccio e mi sussurrò, con il suo accento irlandese –Sei bellissima, Em. Non ascoltarla. è solo invidiosa di te perché non hai bisogno di rifarti tutta e truccarti con chili di fondotinta per essere strafiga.-.
Arrossì immediatamente, e Niall scoppiò a ridere, e di riflesso anche io. La sua risata era troppo contagiosa.
Dopo questo momento di Ilarità, lo Zio e la zia si avvicinarono finalmente a me per stringermi la mano. Non era cambiati per niente, freddi come sempre. A volte mi sono chiesta come abbia fatto a nascere Niall da loro. Per questo sostengo con fermezza che sia stato adottato..
Dopo questi calorosissimi saluti ci dirigemmo tutti verso l’uscita. Sotto lo sguardo perplesso di Alice, il suo povero cervellino da oca non capiva ancora per cosa ridevamo..
Appena usciti, rabbrividì. Indossavo solo dei pantaloncini e un maglioncino leggero, non avevo pensavo al clima londinese prima di partire. Niall si accorse dei brividi di freddo e mi passo un braccio intorno alle spalle, tentando di alleviare la sensazione di gelo.
Arrivammo fino alla macchina e una volta saliti partimmo.
Iniziò così la mia nuova vita.
Non avevo amici, né una famiglia. Avevo solo un fratello.E Dovevo ricominciare tutto da zero.







SPAZIOAUTRICE:
Ora siete liberi di lanciarmi addosso pomodori. è la mia prima FF sui One Direction e anche la prima Long.
Questo è solo il capitolo intoduttivo, nei prossimi capitoli succederanno tante belle cose a Emma. Bè, dipende dai punti di vista..
Il prossimo credo che lo posterò tra qualche giorno, perchè devo partire.
Spero vi siamo piaciuta, e grazie per aver letto :3

Byee, Rue.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'inizio. ***


CAPITOLO 2.
 

L'INIZIO.

 
Passai tutto il viaggio in macchina ad aggiornare Niall riguardo la mia vita, e a ignorare i commenti acidi di mia cugina.
Gli raccontai di tutte le cazzate che avevo fatto con i miei amici, le delusioni e le avventure con Rose. Quando sentii quel nome Niall si illuminò e arrossì. Ero sicura che a lui piacesse la mia migliore amica, mi ricordo ancora le occhiata che le lanciava quando sono venuti a trovarmi.
Dopo innumerevoli risate e  battutine, arrivammo a Casa Horan. O per meglio dire Villa megagalattica Horan.
Era la casa più grande che avessi mai visto. La porta era gigante e fatta in legno scuro, preceduta da un portico. Per arrivare fin lì, c’era un vialetto tutto in pietra, che si addentrava tra le varie piante e i fiori.
Ma l’interno era ancor più bello. La prima sala era un atrio su cui si affacciavano le grandi scale che portavano ai piani superiori. Tutto era d’antiquariato, e io avevo anche paura a muovermi, vista la mia goffaggine.
Mi accorsi però di un particolare, non avevo preso le mie valigie. Stavo per uscire a prenderle, quando entrò Niall con appunto le mie valigie e il fiatone.
Ma povero piccolo Horan! Dovevo aver caricato un po’ troppo le mie valigie.
Ops..
-La tua camera è quella degli ospiti di fianco alla camera di Niall e Alice- La zia mi distrasse dai miei pensieri.
Mi diressi subito verso la mia nuova camera, con il mio cuginetto che si lamentava per il peso delle borse. Non gli farà male un po’ di ginnastica!
Per fortuna la mia camera era di fianco a quella di Niall, erano anche comunicanti. La sfortuna era invece che era di fianco anche a quella di Alice e anche lì c’era un porta ci univa. Decisi che avrei subito sprangato quella porta, non volevo mica le fastidiose interruzioni di mia cugina mentre dormivo e mi riposavo.
-Ehy, Niall. Graziee!- Dissi appena entrammo e lui lasciò giù le borse.
-EMMA! Cavolo, quante cose hai portato? Guarda che puoi fare shopping anche qui.- si lamentò di nuovo.
-Dai, N. Non ti lamentare, scommetto che le ragazze andranno matte per i tuoi muscoli-
Niall arrossì tantissimo e corse via dalla stanza.
Era sempre stato timido e dolce. Ogni volta che si parlava di lui arrossiva e poi scappa via. Scossi la testa, eravamo l’opposto.
Io forte e sfrontata. Lui dolce e timido. I miei capelli erano neri e ondulati mentre i suoi biondi e lisci. L’unica cosa uguale erano gli occhi. Che sono infatti l’unica cosa che amo di me.
Dopo aver sistemato i miei vestiti nell’armadio ed aver personalizzato un po’ la camera con i poster di Harry Potter. Sì, sono una fan sfegatata di quel maghetto, e provo un grande amore per J.K. Rowling, decisi di farmi una bella dormita, e di riprendermi così dal viaggio.
Mi stesi sul letto matrimoniale, e non appena toccai il cuscino mi addormentai.
 
Sentivo delle risate e delle persone parlare. Stavo tentando di capire a chi appartenessero quelle voci, quando cessarono.
Ormai il mio sonno era stato interrotto, per cui era inutile continuare a stare a letto.
Allora mi alzai, e maledicendo in tutto le lingue possibile le persone che mi avevano riportata alla realtà, mi cambiai. Decisi di mettere un paio di leggins, le converse e una mega felpona rossa che apparteneva al mio ex. Quando avevamo rotto, avevo pensato di buttarla, ma ero troppo affezionata.
I miei piani per quel giorno erano: visitare la città, dormire, mangiare, dormire e chiamare Rose. Non ero ancora pronta per chiamare la mamma.
Prima di andare, decisi di avvisare Niall e Alice dei miei piani. Mi diressi prima verso la camera di Alice, tolto il dente tolto il dolore.
Raccolsi tutta la mia pazienza, e apri di scatto la porta che comunicava con la sua stanza urlando – ALICEEE! IO ESCO, NON ROMPERE LE PAAL- mi bloccai all’improvviso vedendo che sul letto non c’era alice. A meno che non avesse i capelli neri e una cresta, e indossasse i boxer. Il mio sguardo cadde involontariamente laggiù nelle zone basse, ma fui subito pronta a rialzarlo per guardare il ragazzo in faccia. Rossa come un pomodoro e imbarazzatissima, lo guardai meglio. Era decisamente carino, pelle olivastra e occhi marroni. Era proprio un figo, decisamente il mio tipo.
L’unica cosa che stonava era il sorriso strafottente che aveva e mi guardava ridacchiando del mio imbarazzo.
Sentii una rabbia montarmi dentro e decisi di eclissarmi dalla stanza con un –Chiunque tu sia, addio.- sibilato.
Una volta tornata nella mia camera, e dopo essermi calmata e dopo aver assunto un colore normale.
Decisi di entrare nella camera di Niall, sperando di non trovare sorprese.
Ma anche lì mi andò male.
Stessa scena ma soggetti diversi. Sul letto era steso un ragazzo con i capelli marroni ricci e con due occhi chiarissimi. Niall era invece al computer e stava parlando al telefono con un certo Louis.
Non mi avevano ancora notato, decisi così di tossicchiare per attirare l’attenzione.
Appena lo feci, il ragazzo sconosciuto si girò verso di me e mi sentii attratta dai suoi occhi, sentivo di affogarci lì dentro, e anche lui mi fissava.
Niall si alzò subito dalla sedia e mi si avvicinò mettendomi un braccio intorno alle spalle.
-Ah, Harry! Questa è la cugina di cui vi ho parlato! – e aggiunse poi rivolto a me –Emma, questo è Harry. Uno dei miei tanti amici-.
Sorrisi a Harry, che prontamente scese dal letto per stringermi la mano.
Solo allora mi accorsi che anche lui indossava solo i boxer, e non potei fare a meno di arrossire di nuovo. Oggi ce l’avevano con me?!
Niall si accorse del mio imbarazzo e si ricordò di come era vestito o meglio svestito Harry.
Gli urlò infatti subito – STYLES! METTITI SU QUALCOSA! IMMEDIATAMENTE.-
Harry non se ne curò, anzi replicò ridendo –ALTRIMENTI COSA MI FAI HORAN?! MI VUOI SCULACCIARE?! Lo so che il mio fascino è irresistibile, ma non credevo di aver fatto innamorare anche te caro amico.-
Non potei non ridere vedendo la faccia di Niall cambiare colore ed espressione.
Il mio cuginetto iniziò a rincorrerlo urlano –HARRY! TU SEI MORTOOOO!- mentre l’altro rideva a crepapelle e saltava il letto per scampare all’ira di Niall.
Quella era decisamente una scena esilarante e inizia subito a ridere tenendomi la pancia e facendomi venire le lacrime.
Niall aveva ormai raggiunto Harry e lo stava buttando a terra, quando entrò Alice e un ragazzo. Non riuscivo ancora a vederlo perché era fuori dalla porta ma lo sentivo ridere, probabilmente per quello che stavano facendo i due casinisti.
-Che bambini che siete!- esordì la regina del mondo. Alice ci aveva degnato della sua presenza e osava anche commentare noi poveri mortale che ci divertiamo con questi giochetti infantili.
-Alice perché ci hai onorato della tua presenza? Ti mischi alla plebe, oh grande regina?- gli risposi.
Alice mi guardò sconvolta per alcuni minuti, e non sapendo cosa dire se ne andò. Non bisogna sforzare troppo il suo cervellino.
Grazie alla sua uscita di scena, riuscì a vedere il ragazzo.
Oddio. Era il ragazzo che ho trovato in camera di Alice. Cacchio, che imbarazzo.
Lo vide anche Niall e infatti lo salutò.
-Ah, ZAYN! Mi aiuti, Niall è un po’ nervosetto oggi, non  vuole che Em mi veda in boxer!- Anche Harry alla fine se ne era accorto.
Doveva essere un ragazzo davvero espansivo per chiamarmi subito Em. Se fosse stato qualcun altro gliene avrei dette di tutti i colori, ma invece detto da lui mi sembra il più bel nome del mondo.
-Bè. è la mia cuginetta preferita!- esordì Niall,abbandonando il tenta omicidio dell’amico e abbracciandomi,
Ammetto che era davvero imbarazzante, ma non potei fare a meno di scompigliarli i capelli e dire –Come siamo dolci oggi, N!-
E tanto per cambiare lui arrossì.
Si accorse che non mi aveva ancora presentato a Zayn e infatti disse
- Zayn, questa è Emma! Emma, lui è Zayn-
- Sì, ci siamo già visti- risposi io. Niall e Harry mi guardarono confusi mentre Zayn rispose –Già, e mi hai già fissato abbastanza-
Gli altri due ci guardarono sorpresi, e io non mi feci intimorire –Bè, non che abbia visto sta gran cosa. Ho amici più attraenti-
Niall e Harry intanto scoppiarono a ridere, senti anche Harry dire qualcosa, e vidi mio cugino arrabbiarsi e rincorrerlo, uscendo dalla stanza. Chissà cosa aveva detto..
Alla fine eravamo rimasti solo io e Zayn, che aveva un sorriso davvero poco rassicurante.
Lo vidi avvicinarsi a me piano piano, e io di riflesso indietreggiai, sbattendo però contro il muro.
Ormai era a pochi centimetri, sentivo il suo fiato sulla mia guancia. Lo fissavo negli occhi e non riuscivo a distogliere lo sguardo.
- Vuoi dire che non ti piaccio?- disse.
- No-
-Sicura? A me non sembra..-
E poi fu un attimo, si avvicinò fulmineo e poi se ne andò, con un sorriso da vincitore in faccia.
E io? Io rimasi immobile, con le gambe tremanti. Con il sapore della sconfitta in bocca e la sensazione delle sue labbra sulle mie.
Non può averlo fatto. Me la pagherà.














SPAZIO AUTRICE:
Sono riuscita a scriverlo, e così l'ho pubblicato! :)
Non è proprio un bel capitolo, ma almeno in questo succede qualcosa.
Preferite Zayn o Harry?
E cosa succederà ancora a Emma?
Spero vi sia piaciuta! :D

Byee.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Novità. ***


CAPITOLO 3.
 

Novità.

 
Erano passati diversi giorni da quell’accaduto, e continuavo a meditare su ciò che era successo. Nel frattempo avevo anche conosciuto gli altri amici di Niall. Oltre Harry e Zayn, i migliori amici di mio cugino erano Liam, un ragazzo castano molto dolce e Louis, quel ragazzo era una bomba, ogni cosa che diceva faceva ridere. Lui e Harry erano sempre attaccati, si abbracciavano e si sbaciucchiavano.
Ormai li conoscevo abbastanza bene, e qualche volta ero anche uscita con loro. Non erano male, sembrano una grande famiglia, ed era pronti a proteggersi l’un l’altro.
Stavo lavando i piatti dopo una delle tante cene con i ragazzi, erano degli animali quando mangiavano e spesso mi toccava anche pulire da sola.
Ero di nuovo persa nei miei pensieri, riguardanti ovviamente la solita persona, che non mi accorsi di Harry.
-Vuoi che ti aiuti, Em?- mi chiese. Sobbalzai, perché credevo di essere sola o forse perché era decisamente molto vicino.
Ecco un'altra cosa che mi faceva confondere. Ogni volta che Harry era vicino, mi emozionavo e sentivo di provare qualcosa anche per lui, ed era questo il problema. Come potevano interessarmi due ragazzi?
La differenza tra i due era però che Zayn non mi cagava più, ci ignoravamo a vicenda, invece con Styles stavo creando un bel legame, eravamo spesso insieme e ormai sapeva tutto della mia vita.
-Miseriaccia, Harry! Non arrivare più all’improvviso, comunque certo!- risposi una volta ripresa dallo shock.
Continuammo a lavare e asciugare i piatti per un po’ in silenzio, quando sentii un potente schizzo d’acqua arrivarmi in faccia.
Sorpresa, mi girai verso colui che aveva compiuto il misfatto che intanto se la rideva con in mano il doccino. Allora, per pura vendetta, presi una pentola piena di acqua e schiuma e gliela lanciai tutta addosso.
Ben gli stà!
Anche Harry era ormai fradicio, ma non sembrava voler abbandonare il campo di battaglia. Continuammo così a bagnarci per molto altro tempo, sempre scherzando e ridendo. Quando ormai tutta la cucina era bagnata, decidemmo di smettere.
Giocando ci eravamo avvicinati molto, e infatti ormai eravamo petto contro petto, e continuavamo a fissarci negli occhi. Non riuscivo a distogliere lo sguardo, erano magnetici, decisamente i migliori che abbia mai visto.
Volevo che mi baciasse. Non sapevo perché ma lo volevo.
Eppure non lo fece, si allontanò di scatto e si passo una mano nei capelli, imbarazzato.
Quando alzò lo sguardo su di me, dovette leggere molta delusione perché si affrettò ad aggiungere – Ehm.. Emma, ti volevo chiedere se.. Se non vuoi non importa,eh. Rimaremmo amici comunque, non cambierà niente tra loro, no perché sai tu magari potresti pens-
-HARRY STYLES! SMETTILA DI STRAPARLARE, E ARRIVA AL SODO!- Sbottai ad un tratto. Continuava a parlare di altre cose, ed io volevo sapere cosa voleva chiedermi.
-Bè, ecco.. Vuoiuscireconmesabatosera?- disse velocemente.
-Eh?-
-Ehm.. Vuoi uscire con me sabato sera?- Abbassò lo sguardo, forse per la paura di un eventuale rifiuto.
Io? Io stavo ballando la conga dentro di me, mentre fuori ostentavo una certa calma. Tuttavia non potei soffocare il sorriso gigante che mi spuntò.
-Sì, Harry!- risposi, forse troppo eccitata. Dovevo calmarmi se non volevo che mi prendesse per una maniaca.
-Oh,, capisco. Guarda non importa, fai come se non l’aves.. ASPETTA. COSA?-
-Ho. Detto. Sì.-
Anche Harry iniziò a sorridere, e dopo avermi scoccato un bacio sulla guancia e avermi fatto promettere di non dire niente ai ragazzi per ora, se ne andò dalla cucina.
A quel punto potei sfogarmi e iniziai a saltellare sul posto, come una povera pirla.
Mi bloccai solo quando sentii una risata.
Mi girai spaventata verso la porta, e infatti sullo stipite era appoggiato il peggiore dei miei incubi. Zayn.
Infastidita me ne andai via, senza neanche parlargli. Quando gli passai di fianco, lo sentì però sussurrarmi nell’orecchio –è inutile che lo illudi, Criss-
Non capii bene cosa intendesse, ma mi fece innervosire anche di più.
Tornai così in salotto e mi sistemai vicino a Niall,che mi rivolse uno sgurado perplesso e mi mise un braccio intorno alle spalle, calmandomi.
 
Dopo aver visto tutto il film ‘The day after tomorrow’ andai in camera per dormire. Però appena mi stesi sul letto, non riuscii ad addormentarmi, troppo felice per le notizie di quel giorno.
Decisi così di chiamare Rose, per aggiornarla.
Dopo alcuni squilli a vuoto finalmente rispose.
-Ehy, Bambola- era sempre la solita Rose.
-Ehy, ti disturbo?-
-Scherzi?! Sono pronta per le news!- sapeva sempre quando mi succedeva qualcosa quella ragazza. Chissà come faceva..
-Ecco, hai presente Harry?- chiesi.
-Intendi il ricciolo con manie di nudismo?-
-Si proprio lui. Vedi.. mi ha chiesto di uscire..-
-DAVVERO?! LO SAPEVO. Dove andrete? Cosa farete? Vi bacerete? Oddio. Cosa vuoi mettere? Non una felpa, spero! Devi andare a fare shopping. Poi dev-
-ROSE! è solo il primo appuntamento, e magari mi porta in un fast food..-
-Uh,, un fast food. Che scelta interessante. è originale, potresti mettere su quel vest-
-ROOOSEEEE! BASTA. Mi vestirò normale.-sbottai di nuovo.
-E va bene, Em. Ma ricordati di lavarti i denti dopo, non vorrai avere un fiato micidiale, mi spiacerebbe perdere un gran figo per colpa della tua mania di mangiare sempre cipolle.
-ROSE! Sei sempre la solita. Non ti preoccupare, so badare a me stessa- Dissi sbadigliando.
-Ok. Ora vai a letto che non voglio che ti vengano ancora di più le occhiaie-  disse quella che era la mia migliore amica.
-Certo. Buona Notte, Rosie.-
-Notte, Em.-
Chiusi la chiamata e mi accasciai sul letto.
Mi addormentai così, con un sorriso sulla faccia.













SPAZIO AUTRICE:
Allora.. questo è il capitolo.
Fa un po' pena, ma spero vi sia piaciuto comunque :)
Questa volta è incentrato su Emma e Harry, tra cui finalmente succede qualcosa. WOHOOO!
AHAHAH mi spiace per le sostenitrici di Zayn .
Coomunque penso di aggiornare nei verso i primi di Gennaio.
AH, BUON ANNO A TUTTI! :3

Bye, 
Rue.






Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La partita. ***


CAPITOLO 4.
 

LA PARTITA.

 
Erano passati alcuni giorni dalla sera della proposta di Harry, e ormai mancava poco tempo a quel sabato sera.
Avevo passato tutto il tempo a pensare a cosa sarebbe successo.
Più volte volli chiamare Harry e disdire tutto, per paura che se fosse andata tutto male l’avrei perso.
Certo era molto strano che in così poco tempo mi fossi affezionata a tal punto a una persona, ma era successo.
Con l’altro mio problema non era più successo nulla, lui continuava a frequentare Alice e io continuavo la mia vita.
Spesso lo trovavo a fissarmi e credo che anche io mi imbambolavo spesso su di lui.
Quella sera avevamo deciso di andare a vedere Harry e Louis giocare a calcio.
Entrambi facevano parte della stessa squadra e da quello che avevo capito erano una coppia formidabile.
Per loro era un’importante partita di campionato,per cui c’eravamo organizzati per andare a vederli. Sinceramente io ci capivo ben poco, ma decisi comunque di andare.
Ci eravamo incontrati tutti davanti allo stadio e avevamo trovato subito dei buoni posti nelle prime file. La partita continuava abbastanza bene. Harry e Louis erano davvero fantastici, si capivano al volo. Ma pian piano agli occhi di una a cui interessa poco il calcio diventò tutto molto noioso. Decisi così di fare qualche domanda a Niall che era seduto di fianco a me.
-Ehy Niall,posso farti una domanda?.- chiesi.
-Certo- rispose subito lui, ancora con gli occhi fissi sul campo.
-Come mai Alice non viene più alle partite? Mi ricordo che le piaceva molto il calcio.
Niall si girò triste verso di me e per un momento maledissi la mia curiosità, poi rispose – è cambiata, Emma. Non immagini quanto. Prima era perfetta, ora si comporta da regina, crede di essere la padrona di tutto. Non so perché è cambiata ma mi manca terribilmente.
Dopo questa confessione, abbracciai forte Niall. Era vero ciò che aveva detto.
Quando eravamo piccoli, io, Niall e Alice eravamo un trio inseparabile.
A volte ripensavo ancora a quel tempo, e provavo puro dolore. Perché sentivo di provare un enorme vuoto. Sentivo la mancanza della vecchia Alice.
Eravamo quasi alla fine della partita, quando sentii l’esigenza di andare in bagno, per rimanere un po’ da sola.
Lo dissi agli altri e mi diressi verso gli spogliatoi, dove c’era l’unico bagno.
Ero ancora persa nei miei pensieri sulla mia infanzia, e non mi accorsi dell’altra persona presente nella stanza.
Solo quando alzai lo sguardo sullo specchio che avevo davanti a me, mi accorsi del ragazzo che era appoggiato allo stipite.
Sobbalzai per lo spavento, e mi girai furiosa verso Malik, che mi osservava con il suo solito ghigno.
-Malik, ti sembra il modo di arrivare?! Mi hai spaventata.- esclamai, non ancora del tutto ripresa dallo shock.
Lui per risposta rise e si avvicinò ulteriormente a me.
Questa volta non mi spostai, rimasi ferma al mio posto. Non avrei commesso lo stesso errore dell’altra volta, non mi sarei mostrata debole.
Ormai era molto vicino.
Lo fissavo negli occhi, e sorprendendo anche me non facevo che ripetermi quanto fosse bello.
Eppure non provavo altro che attrazione fisica per lui. Infatti anche se ero inebriata dal suo profumo e non riuscivo a distogliere gli occhi, continuavo a sentire il mio odio verso di lui.
-Emma.Emma.Emma. Non puoi scappare, cadrai ai miei piedi come tutte le altre.- Mi sussurrò in un orecchio.
Provai un’ondata di brividi appena lo disse. Persi l’uso della lingua e mi limitai a scuotere la testa, come una stupida.
Perché mi faceva questo effetto?!
-Oh, io credo proprio che lo farai. Te lo già detto una volta. Non illudere quello sfigato di Styles, è solo un perdente. Potresti stare con me, che sono molto meglio. Devi solo lasciarti andare. - Disse ancora. Mettendomi le mani sui fianchi e abbassandosi sulle mie labbra.
Quell’insulto rivolto a Harry mi fece reagire.
Non poteva insultare così la persona che mi piaceva. Non poteva.
Fu allora che notai la differenza tra ciò che provavo per Harry e quello che provavo per Zayn.
Con Zayn c’era pura attrazione fisica, niente di più. Non era qualcosa che partiva dal cuore.
Invece per Harry provavo dei veri sentimenti. Sentivo di essere legata a lui non come amica ma come qualcosa di più.
E io non volevo essere solo un giocattolo, io volevo il vero amore.
E sapevo che con Harry sarebbe successo.
-NON. INSULTARE. HARRY. Non hai idea di come lui sia! Lui ha più cuore in una chiappa, che tu in tutto il corpo!- Urlai allora.
Zayn rimase sorpreso dalla mia reazione, probabilmente credeva di avermi già in pugno.
Questo suo momento di distrazione mi diede la possibilità di spingerlo di lato, e dirigermi verso l’uscita.
Tuttavia poco prima di chiudere la porta sentii le sue ultime parole.
-Non mi arrenderò, Criss. Anche a costo di rendere la tua vita un inferno-.
 
Turbata da quello spiacevole scontro, tornai sul campo.
Solo allora mi accorsi che la partita era ormai finita.
Ovviamente aveva vinto la squadra di Harry e Louis, non avevo dubbi.
Mi diressi con passo sicuro verso di loro, che festeggiavano urlando.
Appena arrivai da loro, mi inglobarono nel loro abbraccio di gruppo.
Nonostante stessi per morire asfissiata, non potei non mettermi a ridere di cuore e a urlare, dimenticando tutto il resto.
Avevo trovato finalmente una famiglia, qualcuno che non mi avrebbe mai abbandonato.
Quando sciolsero l’abbraccio, vidi Harry togliersi la maglia e fare un giro completo del campo.
Quel ragazzo non riusciva a stare vestito per due secondi, cacchio!
Ridendo ancora di gusto si avvicinò a noi, e mi circondò le spalle con il braccio.
Il mio cuore iniziò a battere sempre più forte, e giurai di essere arrossita.
Presi allora l’iniziativa, e lo baciai sulla guancia.
Lo senti immobilizzarsi per un momento, e ebbi paura di aver fatto qualcosa di sbagliato. Ma poi lo vidi aprirsi in un sorriso gigante, e subito mi tranquillizzai.
Inutile dire che ci furono diversi fischi di ammirazione dalla squadra.
Così non potei fare a meno di arrossire di nuovo, fino a diventare un pomodoro.
Sentivo anche degli occhi perforarmi la schiena.
Sapevo a chi appartenevano ma non mi girai.
Non avrebbe rovinato questo momento magico.
Ora volevo solo pensare ad Harry. Solo ad Harry e a nessun altro.















SPAZIO AUTRICE:
BUUU. lo so fa schifo come capitolo çç
Orrore e ribrezzo.
Coomunque qui viene approfondito il rapporto tra Emma e Zayn. ;D
Chissà cosa succederà tra i due..
Vincerà Harry o Zayn?
Continuate a dirmi se preferite la coppia 'Zemma' (?) o 'Hemma' (?).. :3

Bye,
Rue.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** L'appuntamento. ***


CAPITOLO 5.
 

L’APPUNTAMENTO.

 





Mancavano 5 minuti.
Sì, finalmente il grande giorno era arrivato.
Era sabato sera e mancavano solo 5 dannati minuti all’appuntamento.
Ero seduta impaziente sul divano, e fissavo continuamente l’orologio che c’era in soggiorno.
Non c’era nessuno in casa oltre me. Niall era andato da Liam insieme a Louis e Zayn. Più volte mi aveva chiesto di andare con loro ma io avevo rifiutato ogni volta.
Era diventato molto sospettoso e ancor di più quando ebbe scoperto che neanche Harry sarebbe venuto. Ebbe però il buon senso di non chiedere niente. Alice era andata a dormire da una delle sue amichette oche, e gli zii erano partiti la sera prima per un convegno su non-ho-idea-che-cosa.
Due minuti.
Mancava ancora meno. Possibile che il tempo passi così lentamente?
Alla fine avevo optato per un abbigliamento sobrio, non troppo elegante.
Indossavo dei Jeans scuri molto stretti, con un maglietta con le maniche a tre quarti in pizzo, dovetti abbandonare le miei solite converse e mettere un paio di ballerine, ritrovate magicamente nel mio armadio dopo anni di inutilità.
Quanto al trucco, avevo messo solo la matita e il mascara per mettere in risalto gli occhi, e un po’ di terra, giusto per non sembrare troppo cadaverica.
I capelli invece li avevo lasciati sciolti, leggermente ondulati.
Un minuto.
Mancava un minuto. Ero davvero esaltata per questo appuntamento.
Forse pensavo di aver trovato i ragazzo giusto, quello che avrei davvero amato.
Però avevo anche paura. Paura di non piacergli abbastanza, paura che rimanga deluso.
Ero piena di dubbi ed emozioni contrastanti. Sembravo una di quelle rimbecillite protagoniste dei libricini romantici, che non fanno altro che pensare a queste cosa. Dovevo tornare ad essere Emma, non un’adolescente in preda a crisi ormonali.
Il campanello suonò improvvisamente.
Ero così persa nei miei pensieri che non avevo controllato di nuovo l’orologio.
Mi alzai così velocemente che inciampai nel tappeto, e caddi a terra come un sacco di patate, esclamando anche a gran voce –Merda!-
Quando mi rialzai, controllai che niente si fosse rovinato o sporcato e mi diressi con più calma verso la porta.
Questa volta non ci furono più inconvenienti, e presto fui davanti alla porta.
Aprii la porta lentamente, per prepararmi mentalmente.
Davanti a me c’era Harry, che appena mi vide mi chiese
-Emma, ciao! Ma è successo qualcosa di là? Ho sentito un tonfo.-
Non riuscivo ad articolare una parola.
Davanti a me c’era Harry, ma non era il solito Harry.
I ricci sembravano ancora più ricci e i suoi occhi erano più in evidenza.
Indossava dei semplici Jeans con un maglione blu, e un paio di superga bianche, sicuramente prestate da Louis, lui amava quella marca.
Non era vestito con capi d’alta moda, eppure trovavo solo una parola per descriverlo: perfetto.
Era davvero bellissimo.
Mi accorsi che ero rimasta a fissarlo per troppo tempo e provai a inventarmi qualche scusa.
-No, è stato…il gatto che ..ha fatto cadere una lampada.. sì il gatto!- risposi. Non era una grande bugia, ma ero ancora troppo inebriata dal suo profumo e dalla sua bellezza per ragionare lucidamente.
I miei ormoni stavano organizzando un colpo di stato.
-Ah, il gatto.. Non sapevo Niall ne avesse uno..-rispose divertito. Aveva sicuramente capito tutto sulla mia disastrosa caduta.
-No..Ehm.. Non è il nostro gatto, è quella della vicina. Sai è entrato dalla finestra e lo stavo rincorrendo per buttarlo fuori..- risposi dopo che mi venne  questa idea geniale.
-Ah, va bene. Andiamo allora?- propose ancora dubbioso.
-Certo. Prendo la borsa e arrivo.-
Corsi dentro casa e presi al volo la mia borsa, mi diedi anche una controllata allo specchio, ma vedendo che tutto era a posto, tornai da Harry.
Una volta usciti Harry mi mise un braccio intorno alle spalle, inutile dire quanto il battito accellerò, e mi guido verso la sua macchina.
Quando gli chiesi dove volesse portarmi, disse che era una sorpresa. E passammo tutto il resto del viaggio a parlare degli argomenti più disparati, dalla pazzia di Louis alla musica fino ai nostro interessi e ai telefilm.
Non sapevo dove stavamo andando, e il ragazzo non voleva neanche dirmelo.
Arrivammo dopo solo una quindicina di minuti.
Harry parcheggiò la macchina, e mi condusse verso l’entrata di un locale che si chiamava ‘Da Luigi’, un ristorante italiano.
L’interno era molto bello, semplice ma raffinato.
Le luci erano soffuse, e i tavoli erano tutti sparsi qua e là intorno al grande palco.
-Ma ci sarà uno spettacolo?- chiesi a Harry indicando il palco.
-Vedrai..- disse con tono misterioso.
Una cameriera ci condusse al nostro tavolo, e Harry come un bravo gentiluomo mi aiutò a sedermi.
Era davvero un ragazzo fantastico, stava acquistando molti punti quella sera.
-Amo l’Italia. Come facevi a saperlo?-
-Mi ricordo che me l’avevi detto un giorno.- rispose.
-Te lo ricordi?-
-Io mi ricordo tutto quello che riguarda te.-
Arrossì subito e bevvi un sorso d’acqua per calmarmi, anche a causa degli occhi di Harry che continuavano a fissarmi.
Passammo tutto il resto della serata a chiacchierare tra un boccone e l’altro.
A un certo punto della serata, quando ormai avevamo mangiato anche il dessert, un uomo sulla cinquantina salì sul palco e annunciò che sarebbe iniziato il karaoke. A quella parola venni percorsa da un brivido di paura, perchè ero stonata come una campana e non volevo rendermi ridicola davanti alla persona che mi piaceva. Harry la pensava diversamente, era stranamente felice.
Ma il peggio non era ancora arrivato, infatti il presentatore annunciò che la prima persona ad esibirsi sarebbe stata scelta a caso tra il pubblico.
Mi voltai verso Harry che mi sorrise rassicurante, e non feci in tempo a chiedergli di fuggire che un fascio di luce si proiettò su di noi.
-Abbiamo la prima esibizione- annunciò l’uomo.
Mi girai terrorizzata verso di lui. Ma subito disse:
-Ricciolo, dai vieni sul palco!-
Appena sentii quella frase tirai un sospiro di sollievo e il mio cuore rallentò subito il ritmo.
Harry si alzò nervoso, ma per niente contrariato.
Lo vidi salire sul palco e parlare con il Dj per la canzone.
Sentii anche delle ragazzine fare apprezzamenti a voce alta su di lui, e non potei fare a meno di provare una morsa di gelosia.
Ritornai a concentrarmi su di lui appena sentii le prime note della canzone.
“My life is brilliant.
My love is pure.
I saw an angel.
Of that I’m sure.”

Appena iniziò a cantare rimasi senza fiato. Era bravissimo. Aveva una voce fantastica, calda e avvolgente. Mi senti trascinare da questa canzone.
“You’re beautiful. You’re beautiful.
You’re beautiful, it’s true.
I saw your face in a crowded place,
And I don’t know what to do,
‘Cause I’ll never be with you.”

Continuava a cantare fissandomi, e io non distoglievo gli occhi.
Ci guardavamo negli occhi e io sentivo il battito accelerare.
Sentivo la felicità traboccare dal cuore, e non riuscivo a levarmi quel sorriso gigante che increspava le mie labbra.
La canzone finì e Harry tornò da me, mentre tutta la sala applaudiva estasiata.
-Sei bravissimo,Harry.- gli dissi subito.
-Non sono stata poi questa grande cosa, Emma. Ero ok.- rispose imbarazzato.
-Eri fantastico. Fidati di me, Harry- lui per risposta sorrise e mi offrì la sua mano per uscire dal locale.
Ovviamente pagò lui il conto, come a ogni appuntamento che si rispetti.
Il viaggio di ritorno in macchina lo passammo in silenzio. Ma non era un silenzio imbarazzato, era un silenzio condiviso da entrambi, ognuno perso nei propri pensieri.
Una volta arrivati a casa, Harry mi accompagnò fino alla porta.
-Eccoci qua.- esordì come una stupida.
-Già- rispose.
- Grazie per la bella serata.- risposi ancora.
Rimanemmo ancora qualche minuto nel totale imbarazzo.
In quegli istanti non facevo altro che ripetermi:
Baciami. Baciami. Baciami.
Sperando inutilmente di trasferirgli questo ordine telepaticamente.
I miei desideri furono esauditi.
Harry si avvicinò lentamente, e mi prese il viso con una mano, accarezzandomi lentamente con il pollice la guancia.
I brividi mi percorsero tutta la schiena.
Mi avvicinai io. Come per invitarlo a continuare.
Ormai i nostri nasi si toccavano.
Fu lui a mettere fine alle distanze tra di noi.
Le nostre labbra combaciarono perfettamente e gli misi le braccia intorno al collo.
Fu il bacio più bello della mia vita.
Sentivo tutte le emozioni attraversarmi il cuore, e sentivo anche le famose farfalle nello stomaco.
Quando ci separammo, fu un’agonia. Non ne avevo abbastanza delle sue labbra.
-Buona notte, Harry- mormorai.
-Notte, Em.- rispose prontamente lui con un sorriso stampato in faccia.
Si girò e percorse tutto il vialetto.
Solo quando scomparve dalla mia vista, entrai in casa.
Corsi per tutta la casa, facendo il ballo della felicità.
Stanca di dimenarmi come una pazza, mi buttai sul mio letto.
Non pensai ancora a chiamare la mia amica. Volevo crogiolarmi ancora un po’ ripensando a quel bacio.
Mi addormentai ancora una volta con il sorriso sulla faccia, ma con un nuovo sapore sulle labbra.













SPAZIO AUTRICE:
Mi sono impegnata molto per fare questo capitolo. E sono fiera del mio lavoro. Mi piace molto come è venuto. 
Spero sia lo stesso anche per voi. :D
Questa volta invece ci sono interessanti sviluppi nella coppia 'Hemma'. Finalmente succede qualcosa tra di loro. 
Chi non vorrebbe un ragazzo tenero come Harry?! *w*
Continuate a farmi sapere se preferite Hemma o Zemma! 
E grazie a chiunque abbia recensito, messo la storia tra le preferite, seguite o ricordate. Grazie mille :3
E un grazie anche a un'amica che mi ha prestato un po' della sua fantasia. :3

Bye,
Rue.





Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Un nuovo amico. ***


CAPITOLO 6.
 
 

UN NUOVO AMICO.

 





-è ora- Mi voltai verso Harry che aveva parlato.
Erano passati alcuni giorni dal nostro appuntamento. E ogni giorno non facevo altro che pensare a lui. Lo amavo davvero tanto..
Eravamo usciti altre volte di nascosto, ma ormai avevamo deciso di rivelare tutto ai ragazzi. Anche se avremmo dovuto dire addio alla Privacy.
-Okay. Andiamo- Eravamo seduti sul mio letto, abbracciati.
-Sei sicura?- mi chiese ancora.
-Sì. Non mi sembra giusto tenerli all’oscuro- dissi.
Mi alzai sorridendo e tirai in piedi anche Harry.
Che ridendo mi diede un bacio che durò decisamente troppo poco.
Allora mi aggrappai al suo collo, e approfondii io il bacio.
Rimanemmo ancora un po’ in camera, e poi, dopo esserci ricomposti, scendemmo in soggiorno, dove tutti erano riuniti.
-Emma deve dirvi qualcosa- esordì Harry appena li raggiungemmo.
-Ah, scarichiamo le fatiche a me, eh Hazza?- lo accusai.
Calma, Emma. Ce la puoi fare. Loro saranno sicuramente felici.
-Ecco.. Io volevo dirvi che..- iniziai chiudendo gli occhi – Io e Harry stiamo insieme-
ecco. L’avevo detto.
Aprii gli occhi per vedere le reazioni dei ragazzi e di Alice.
Sì, purtroppo c’era anche lei.
Erano tutti paralizzati. Anche Harry aveva perso il suo sorriso, preoccupato da ciò che stava per succedere.
Il primo a riprendersi fu Louis.
Sì alzò e urlò – COSAAA?! Mi stai rubando il mio Harry, stronza!- rimasi un attimo sconvolta, poi decisi di stare al gioco.
-Mi dispiace, Tomlinson. Si vede che sei troppo noioso e Harry ha scelto me.-
-Noioso?! Patato, come puoi tradirmi con questa qua?- aggiunse poi rivolto a Harry.
Harry scoppiò a ridere e tutti lo seguimmo a ruota.
Louis se ne andò allora con un espressione da finto offeso, e non mancò di urtarmi la spalla.
Harry si calmò, e raggiunse il suo amico in cucina urlando
- Amore! Lo sai che ci sei solo tu.-
Continuai a ridere, e mi ricomposi solo quando vidi arrivare Liam verso di me.
-Congratulazioni Emma! Sono davvero felice per voi.- E mi abbracciò.
Anche Niall si avvicinò.
-Emma, lo sapevo che non avrei potuto tenere lontano i ragazzi da te ancora per molto.- disse con faccia sconsolata.
-Niall, te l’ho mai detto che ti voglio bene?- ridacchiai.
-Non me lo dici spesso. Puoi ripetere-
-Ti voglio tantissimo bene.-dissi abbracciandolo.
Mi strinse a sé e disse: -anche io,Emma. Anche io-
Se ne andò anche lui in cucina, reclamando a gran voce del cibo.
-Bè. Congratulazioni.- sussurrò fredda Alice, uscendo dalla sala.
Eravamo rimasti solo io e Zayn.
Avevo sentito il suo sguardo su di me tutto il tempo.
Lo sentivo trafiggermi con gli occhi.
Mi girai agitata verso di lui.
Il nostro rapporto non era migliorato. Da quel giorno nello spogliatoio ci limitavamo a incrociare gli sguardi ogni tanto, ma non ci rivolgevamo mai la parola.
-Congratulazioni, Emma.- disse con uno strano tono.
Sembrava.. triste. Incredibile ma sembrava davvero ferito.
Quel tono mi trafisse, mi fece dubitare di conoscerlo. Ma forse fu solo la mia immaginazione. Forse era solo un grande attore.
-Ma non credere che mi arrenda.- aggiunse alzandosi.
Si avvicinò sempre di più fino ad arrivare davanti a me.
Io ero paralizzata, aspettavo che facesse qualcosa.
-La partita è ancora aperta.-
Fu questa la sua ultima frase prima di uscire.
Il mio cuore aumentò il ritmo, era strano che riuscisse a farmi ancora sentire così ogni volta che era vicino.
Ma sentivo che l’attrazione per lui stava diminuendo, forse il mio amore per Hazza era prevalso.
Forse avevo finalmente trovato ciò che cercavo.
Il vero amore.
 
Mi svegliai di soprassalto quando sentii il cellulare vibrare.
Aprii gli occhi lentamente, risvegliandomi dal mio torpore.
Afferrai quell’oggetto malefico che mi riportato alla realtà proprio quando Logan Lerman mi stava baciando. Sì, l’avevo sognato. Era stato tutto fantastico fino al momento in cui ho capito che era un sogno.
Non è mica vietato sognare una star del cinema se sei fidanzato.
E poi è impossibile non innamorarsi di Logan.
Comunque lo presi in mano e notai che mi era arrivato un messaggio da Rose.
 
EMMA HELENA CRISS! NON TI RICORDI CHE HAI UNA MIGLIORE AMICA?!
SONO SECOLI CHE NON CHIAMI. INIZIO A PENSARE TI ABBIA RAPITO IL RICCIOLINO!

 
Sorrisi di fronte alla sua preoccupazione e gli dissi che l’avrei chiamata presto, raccontandogli tutte le novità.
Mi sdraiai ancora a letto ma ormai non riuscivo più a prender sonno.
Vidi l’immagine di Logan volatilizzarsi davanti a me, con mio grande rammarico.
Decisi così di scendere giù a farmi una camomilla e stare un po’ sul portico a pensare.
Presi una coperta e scesi in cucina. I ragazzi stavano dormendo tutti sul divano. Quindi tentai di non fare rumore, per non svegliarli.
Rischiai di rovesciare tutta la camomilla, quando, uscendo sul portico, vidi Zayn seduto sulla panchina.
Sembrava occupato ad ammirare il cielo e le stelle, ed ero sicura che non mi avesse visto.
Rimasi un attimo ancora a guardarlo.
 Sembrava così vulnerabile. Gli occhi brillavano grazie alla luce della luna, e una lieve smorfia di tristezza sembrava increspare le sue labbra.
Era così diverso da come l’avevo visto di solito. Sembrava finalmente lui e non la maschera da figo che si era creato.
Mi avvicinai silenziosa e mi sedetti di fianco a lui.
Quando mi vide si girò sorpreso ma tornò subito ad ammirare il panorama.
Non avrei mai creduto di stare così vicino a lui senza aver voglia di ucciderlo.
Passammo molto tempo in silenzio, ognuno perso nei suo pensieri.
-Posso farti una domanda?- esordì a un certo punto Zayn.
Mi voltai sorpresa che mi avesse rivolto una domanda con voce seria e non ironica.
Mi ripresi subito e annuì con la testa.
-Ti sei mai sentita come se non fossi mai abbastanza? Come se non facessi mai niente di buono?- chiese allora lui.
Rimasi spiazzata da quella domanda. L’aveva pronunciata con dolore, quelle parole provenivano dal cuore.
Ripensai alla mia vita. E trovai la risposta.
-Certo, Zayn. Ogni normale sentirsi così, soprattutto quando si fallisce.- risposi allora.
-No, io non volevo dire questo. Intendevo se ti sei mai sentita troppo poco per qualcuno, o senza nessuno che ti ama.-
-Sì, qualche volta. Quando mi hanno spedito qua credevo che i miei genitori non mi volessero abbastanza bene e avevo iniziato a covare un profondo odio verso di loro. Ma sentivo che sotto questo odio si celava solo il desiderio di essere amata. Ho capito che loro mi vogliono bene, anche se non lo dimostrano mai. Però un po’ di quell’odio rimane ancora con me per ricordare cosa si prova. Ma sono sicura Zayn che sia qualcuno che ti vuole bene, che ci tiene a te.- queste parole mi erano uscite dal cuore. Avevo raccontato della mia famiglia, l’unico che sapeva questa storia era Niall. Neanche Harry la conosceva.
Zayn mi guardò intensamente e poi riportò lo sguardo al cielo.
Quando parlò per un attimo credetti che fosse solo la mia immaginazione, era un sussurro.
-Non credo,Emma. Sono solo. Tutte nella mia famiglia mi odiano. Alice sta con me solo per il sesso. Non ho nessuno. Sono solo come un cane.-
quelle parole mi colpirono nel profondo. Erano cariche di dolore e tristezza. C’era anche una richiesta di affetto.
-Ci sono i ragazzi, Zayn. Loro non ti abbandoneranno mai. Sono la tua nuova famiglia. Prova ad aprirti con loro, prova a mostrare te stesso e non una maschera da Sono-un-figo-e-lo-so.
Zayn ci pensò su, e poi sorrise debolmente.
Nonostante fosse poco, fui comunque felice perché ero riuscita un po’a rallegrarlo un po’.
E poi a sorpresa mi abbracciò. Io non mi sottrassi, anzi mi strinsi ancora di più lui.
Sentivo il suo respiro scompigliarmi i capelli.
-Grazie, Emma.- sussurrò con imbarazzo.
In risposta sorrisi contenta.
Quando ci separammo mi sentii un po’ male, era bello stare tra le sue braccia.
-Ah, ma non andare in giro a dire che ci siamo abbracciati o abbiamo parlato civilmente. Io ho una reputazione da mantenere.-
In risposta gli tirai uno scherzoso pugno sul braccio.
-Certo, Malik. Questa sera non è mai esistita.- dissi ridendo.
Mi alzai allora dalla panchina e mi diressi verso la porta di entrata.
Girai ancora un ultima volta la testa verso di lui e lo vidi fissarmi con un vero sorriso sul viso, non una delle solite smorfie.
Avevo conosciuto il vero Zayn. Avevamo superato il nostro odio, e costruito un legame, per il momento debole ma pur sempre presente.
Io avevo trovato un amico. E lui un amica.

















SPAZIO AUTRICE:
Cosa ne pensate?
La seconda parte di questa capitolo, per la gioia di alcune di voi, si concentra su Emma e Zayn. 
Finalmente riescono a parlare civilmente, e ad approfondire un po' il loro rapporto.
Spero davvero che vi sia piaciuto! E se volete dirmi cosa ne pensate, sia complimenti che critiche, siete liberi di lasciarmi una recensione *--*
Grazie ancora a chiunque l'abbia messa tra le preferite, seguite o ricordate. E anche a chiunque a recensito. (:
Grazie anche a chi mi sopporta parlare della mia FF tipo Marta, o che mi costringe a scrivere sotto minaccia come Ambra (Di cui ho appena scoperto il nome!) :3
Chissà cosa succederà ancora a Emma..

Taaaaanto amore,
Rue.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La festa. ***


CAPITOLO 7.
 

LA FESTA.

 
 
-Allora ci vediamo questa sera alle 9- disse Louis.
Stavamo tornando dal campo da calcio, e ci eravamo organizzati per stasera.
Volevamo infatti fare una mega festa a casa nostra.
L’unico problema erano i miei zii. Dovevamo ancora convincerli a lasciarci la casa, ma sarebbe stato facile visto che avevano un impegno con i loro amici ricconi.
-Okay, ciao ragazzi-dissi io, prendendo Niall sottobraccio e dirigendomi a casa.
-A dopo!- risposero allora gli altri.
Camminammo ancora un po’ in silenzio, ognuno perso nei proprio pensieri.
-Come stai, Em?- chiese allora Niall.
Mi girai verso di lui e lo vidi fissarmi.
-Benissimo. Non sono mai stata tanto felice devo ammetterlo- risposi euforica. –Tu invece?-
-Bene bene. Sono felice anche io che sei con me. Non sai quanto mi eri mancata-
-Cos’è siamo in vena di sentimentalismi oggi?- lui arrossì immediatamente.
-Anche tu mi sei mancato!- aggiunsi.
Gli scoccai un rumoroso bacio sulla guancia che lo fece sorridere.
-Con Harry invece?-
Strabuzzai gli occhi, e mi girai sorpresa verso di lui.
Però aspettai prima alcuni secondi per rispondere.
-Credo di amarlo davvero, Niall. Non è come con gli altri fidanzati che ho avuto, lui è speciale.- dissi ripensando a tutto quello che era successo in quelle settimane.
Eravamo diventati ancora più uniti. Non riuscivamo a stare l’uno senza l’altro, ci messaggiavamo continuamente. Anche per le cose più stupide.
Una volta avevamo discusso per ore sul nostro progetto di dominare il mondo, abbandonato il giorno dopo, purtroppo.
Ero anche molto convinta, io.
-E con Zayn, invece?- domandò, togliendomi dai miei pensieri.
Mi girai sorpresa verso di lui, e arrossì di botto.
Tra di noi le cose erano migliorate. Non eravamo certo migliori amici, ma passare da odiarci a scambiare ogni tanto qualche parola era tanto per noi.
Non so perché ma ero felice, forse il motivo era che ero l’unica a conoscerlo realmente, l’unica con cui si fosse aperto.
-Niente di che- dissi. –abbiamo deciso di odiarci cordialmente-.
-Ma perché? Non capisco cosa vi ha fatto cambiare idea-.
-Boh, non lo so.- Avevamo deciso di non rivelare a nessuno di quella sera, e non potevo raccontarlo neanche a Niall.
A dirla tutta mi sentivo anche un po’ in colpa.
-Va bene.- disse non convinto. I suoi occhi mi scrutarono indagando.
-Tu invece, Niall? C’è qualche ragazza oltre me nella tua vita?- dissi tentando di cambiare discorso.
-Bah. Forse…- Lo guardai speranzosa- ma non te lo dirò mai.- aggiunse facendo la linguaccia.
Arrivammo a casa, e io corsi in camera per riposarmi, senza neanche mangiare. Era stata una giornata pensante.
Mi ero appena cambiata, quando sentii le urla degli zii dal piano di sotto.
Non dovevano essere molto d’accordo con il fatto che Niall organizzasse una festa, ma alla fine cedettero, grazie all’insistenza di mio cugino.
Mancavano ancora un po’ di ore al party per cui mi sdrai sul letto, accesi lo stereo e mi rilassai. Ignorando cosa sarebbe successo da lì a poche ore.
 
-Emma, dai! Sono arrivati tutti!- urlò Niall.
-Arrivo, arrivo- Mi stavo truccando quando mio cugino mi chiamò.
Era ormai l’ora della famosa festa, e la maggior parte degli invitati era arrivata. Ma io, da assidua ritardataria, non ero ancora pronta.
Avevo deciso di indossare un abitino nero che arrivava fino a meta coscia aderente,un po’ accollato davanti ma con una grande scollatura sulla schiena.
Per le scarpe avevo optato per delle decolté sempre nere, mentre i capelli li avevo raccolti in una treccia scomposta.
Mi guardai allo specchio soddisfatta, e scesi velocemente le scale, per andare incontro a Harry.
Erano alla fine della scala, e appena mi videro si girarono tutti e cinque con la bocca aperta.
Harry mi si avvicinò veloce, e mi baciò con trasporto.
-Sei bellissima,Em.- mi disse in un orecchio.
Sentii il mio sorriso allargarsi.
-Grazie.- dissi imbarazzata.
-Cavolo Emma, adesso capisco perché Harry mi ha tradito con te. Complimenti.- disse Louis.
-Cavolo, Emma!-
- Wow- sentii anche dire da Liam e vidi anche Harry girarsi con uno sguardo assassino verso di loro, fulminandoli con gli occhi.
- Louis vuoi che ti prenda a carotate in testa? E tu Liam forse la prossima volta che vieni a casa mia vuoi sperimentare le mie posate, in particolare i cucchiai?-
Liam fece una faccia terrorizzata e scappò verso il bancone delle bevande.
Probabilmente avrebbe affogato la sue paura nell’alcool..
Non potei non mettermi a ridere davanti a quella scena, era così buffo Harry geloso.
Ma lui non apprezzò tanto e infatti mi spinse verso la porta che dava sul giardino, standomi appiccicato dietro come per coprirmi dagli occhi degli altri ragazzi.
Eravamo arrivati al centro del giardino, vicino al bordo della piscina, quando sentii Harry cingermi i fianchi e ondeggiare leggermente, a ritmo della musica lenta che veniva da dentro.
Io mi si le braccia intorno al suo collo e appoggiai la testa sul suo petto, devo sentivo il suo cuore battere.
Era un momento magico.
Come se fossimo solo io e lui.
Senza nessun’altro.
-Ti amo-
Credetti di essermelo sognato. Era impossibile che Harry mi avesse detto queste parole. Ma ebbi la conferma quando lui si fermò, probabilmente preoccupato che per me non fosse lo stesso.
Presi il suo viso tra le mani, e quando ormai le mie labbra erano sulle sue mormorai –Anche io.-
Lui mi baciò con dolcezza, e poi con più passione.
Ero totalmente concentrata su quel bacio.
Mi sembrava pazzesco. Credevo di scoppiare dalle tante emozioni che provavo.
Una sensazione indescrivibile.
Non so dopo quanto tempo ci staccammo, ma mi accorsi di avere il fiatone.
Tutti e due avevamo dei sorrisi da paralisi sul viso, e non facevamo che ridacchiare.
Harry continuava dei leggeri baci sulle labbra e allora gli diedi una spinta per farlo smettere.
Solo che non mi ero accorta che mentre ballavamo c’eravamo avvicinati alla piscina.
SPLASH.
Sì. Avevo spinto Harry Styles in piscina. E io suoi amati riccioli erano bagnati.
Riemerse sputacchiando con i capelli tutti davanti alla faccia.
Sembrava molto Samara di The Ring.
Scoppia a ridere davanti a quella scena, e non riuscivo a smettere.
Quando mi calmai, asciugai le lacrime.
-Un po’ fradicio eh, Styles?- dissi.
Lui mi guardò male ma subito cambiò espressione, facendo un ghigno poco rassicurante.
Si avvicinò a me, che ero accovacciata sul bordo.
-Ma non sarò il solo.-
Mi prese alla sprovvista. Afferò i miei fianchi e mi spinse con lui in piscina.
Cacchio, l’acqua era fredda.
Quando riemersi, lo vidi ridere bellamente fino alle lacrime.
-Un po’ fradicia eh,Criss?- disse imitando la mia voce, con il risultato di sembrare una gallina.
-tu sei morto.- mi buttai su di lui con l’obiettivo di strozzarlo.
Continuammo a scherzare ancora un po’, poi decidemmo di andare a cambiarci.
 
Appena uscimmo dalla piscina, sentii Harry darmi una pacca sul sedere.
Ma scappò via prima che riuscissi a fermarlo.
Razza di un pervertito!
Decisi di andare in cucina a bere un po’ d’acqua, prima di andare a cambiarmi.
Mi appoggiai al bancone osservando la pista da ballo.
Tutti erano decisamente ubriachi, soprattutto i miei amici.
Louis stava ballando con una biondina molto carina, che sembrava starci.
Liam stava parlando con altri ragazzi che non avevo mai visto.
E Niall stava scherzando con una moretta invece. Volevo indagare bene su chi fosse, e infatti mi sporsi per vederla meglio.
Ma sentii qualcuno mettersi vicino a me, così abbandonai l’impresa per vedere chi fosse.
-Cos’è, sei gelosa di Niall?-
Era Zayn,
-No, mi preoccupo solo per lui.- risposi.
Rimanemmo in silenzio indecisi su cosa dire.
Poi Zayn mi si mise davanti, con una sguardo deciso.
Era vicino, molto vicino.
-Senti Emma.- iniziò. Miseriaccia, mi aveva chiama Emma e non Criss. Giurai di sentire gli angeli cantare. Era da quella sera che non mi chiamava con il mio nome.
-ti devo dire una cosa. Sento che tra noi due c’è qualcosa. Lo sento. E devo dirti la verità. Tu mi piaci.- continuò guardandomi negli occhi.
Io spalancai gli occhi e la bocca, sorpresa. Dovevo anche avere una faccia abbastanza pirla, ma ero decisamente troppo sconvolta.
Zayn Malik ha detto che gli piaccio. Io, Emma Criss.
Ripresa dallo shock, mi accorsi che si era avvicinato ulteriormente e ora sentivo il suo fiato sulla guancia.
-Zayn, io sto con Harry.- mormorai, non molto convinta.
Non volevo ferire i suoi sentimenti, e a dirla tutta ero anche un po’ felice per quella dichiarazione.
-Non importa.- sentii dire da Zayn prima che mi baciasse.
Mi prese totalmente alla sprovvista. Rimasi bloccata per un po’, ma poi reagì. Ma non scansandolo, ma bensì assecondandolo.
Solo dopo un po’ mi accorsi di cosa stavo facendo.
Stavo tradendo Harry,
Spinsi via bruscamente Malik e raggiunsi di corsa la porta della cucina.
Un attimo prima di chiuderla, lanciai un’altra occhiata a Zayn.
Teneva la testa china, triste.
Per un attimo volli tornare lì, per spiegargli la situazione.
Ma neanche io sapevo perché l’avevo fatto. Ero confusa.
Per cui scappai in camera correndo.
Mi buttai sul letto con i vestiti bagnati e accesi lo stereo.
Sperando di non pensare più.
 
“What do you do
When your heart’s in two places?
You feel great but you’re torn inside.
You feel love but you just can’t embrace it,
When you found the right one at the wrong time”
 
Anche la musica ce l’aveva con me. Mai canzone fu più azzeccata,
Mi addormentai così. Versando inconsciamente tante lacrime, ripensando a quello che era successo prima.
Inconsapevole che qualcun altro aveva assistito alla scena.
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE:
Mi spiace immensamente per il ritardo. Davvero. Non aggiornavo da 8 dannati giorni, ma non ho avuto proprio il tempo di scrivere çç
Questo capitolo è orribile. Non mi piace per niente. Ma non volevo farmi rimanere troppo tempo senza capitolo.
Cooomunque anche Emma adesso è confusa. Harry o Zayn?
Anche io avrei problemi a decidere.
E chi sarà la persona che ha visto tutto ciò che è successo con Zayn?
Dovrete aspettare il prossimo capitolo, cari. v.v
Continuate a farmi sapere chi preferite :3
Grazie mille a tutti quelli che hanno recensito, messo la storia tra le preferite, seguite o ricordate. :D
Ah, la canzone è 'Broken Arrow' di Pixie Lott.
 
 
Taaaanto amore <3
Rue.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Consigli. ***


CAPITOLO 8.
 

CONSIGLI.

 
 
Ho baciato Zayn.
Era la stessa identica frase che mi girava in testa da ben tre giorni.
Ho baciato Zayn.
Sì, l’avevo fatto. E poi sono scappata senza chiarire.
Ho baciato Zayn, dannazione!
Cosa potevo fare ora? Dovevo parlare con lui o ignorarlo? Dovevo dirlo anche a Harry ed essere sincera e rovinare la loro amicizia, o non dirlo, salvare la loro amicizia ma diventando una cattiva fidanzata ?
Perché la mia vita non poteva andare bene per una buona volta? Tutto doveva sempre incasinarsi.
Mi rigirai per l’ennesima volta nel letto sbattendo frustrata i piedi e sprofondando con la testa nel cuscino, forse nel tentativo di soffocarmi.
Già vedevo i titoli dei giornali: ‘Ragazza morta nella sua stanza, tutta colpa di una bacio’ o ‘Bacio suicida. La vita di Emma Criss’.
Stavo decisamente impazzendo, questa situazione mi stava distruggendo i pochi neuroni che mi rimanevano.
Stavo ricominciando a crogiolarmi nel mio dolore quando sentii la porta aprirsi e qualcuno entrare.
Non avevo abbastanza voglia per vedere che fosse così rimasi in quella posizione senza muovermi.
Dopo poco sentii una pressione sul materasso e qualcuno stendersi accanto a me.
Girai la testa e mi sorpresi di vedere lì Liam che mi fissava.
Non eravamo mai stato molto amici, certo scherzavamo e mi fidavo di lui, ma non era come con Niall o.. Zayn.
Ecco di nuovo lui. Dovevo pensare assolutamente ad altro. Come era possibile che ci tenessi tanto a lui? Forse era perché era così solo. Probabilmente. Mi è entrato dentro quando si è mostrato davanti a me. Quando ha svelato il vero Zayn.
Mi sdraiai di fianco a lui a pancia in su ed entrambi ci mettemmo a guardare il soffitto, senza dire niente.
Fu lui a rompere il silenzio.
-Sai, Emma. Una volta avevo una migliore amica, si chiamava Natalie..- esordì.
Io rimasi in silenzio, non sapevo cosa dire. Lui si girò verso di me per vedere se lo stessi ascoltando e quando vide che lo stavo guardando, ritornò a fissare il soffitto e continuò il suo racconto.
-Eravamo inseparabili. Io vivevo per lei e lei per me. Era più di un’amica. Era una vera e propria sorella. Era una ragazza forte, non ho mai conosciuto nessuno come lei. Si mostrava forte, sembrava solo una combinuaguai. Eppure lei non era così in realtà. Era molto fragile, insicura e si era costruita un guscio intorno a sé e non aveva lasciato entrare nessuno. Poi sono arrivato io e sono riuscito a entrarle nel cuore.- sorrise perso nei suoi ricordi.
Quel discorso mi fece venire le lacrime agli occhi. C’era una tenerezza pazzesca nel tono in cui diceva quelle parole. I suoi occhi si illuminavano. Si vedeva che le voleva un bene dell’anima.
-Poi è arrivata un’altra ragazza nella mia vita, Lucy. Mi ha conquistato, e così ci siamo fidanzati. Mi piaceva certo. E stavo davvero bene con lei ma non l’amavo. Era più attrazione fisica. La nostra storia è durata un anno. E nonostante tutto è stato uno dei periodi fantastici della mia vita.
In tutto quel tempo Nat era rimasta con me, ma si stava allontanando pian piano. Lo sentivo. Non mi guardava più come prima, era più riservata. Si era richiusa nel suo guscio e mi aveva lasciato fuori.
Io non capivo perché, sono stato giorni interi a pensarci, dimenticando persino di mangiare o dormire. Anche Lucy aveva visto questo mio cambiamento, e credeva che io ero in realtà innamorato di Nat. La rassicuravo del contrario ma anche io ero confuso. Non capivo più niente.-
Perché mi sembrava una situazione famigliare? Certo, ero io il Liam della situazione. Divisa tra due parti del mio cuore. Divisa tra due ragazzi.
Ma non mi lasciò tempo di pensare ancora a questo perché continuò a raccontare.
-Mi convinsi che non c’era niente tra me e la mia migliore amica. Insomma eravamo solo amici. Non era possibile. E poi sicuramente a lei non sarei mai piaciuto. Un giorno decisi di chiarire con Nat. Andai da lei, ma si mise a urlarmi contro. Disse che non capivo niente. E scopri che in realtà mi amava e per lei era più di un amico. Ero sconvolto, lei piangeva e continuava a incolparmi. Così semplicemente scappai.
Lasciai Lucy e mi trasferii qui. Ed è stata la scelta più codarda della mia vita. Ancora rimpiango di averla fatta. Avrei dovuto sistemare tutto.
Sono tornato là l’anno scorso. Avevo finalmente capito di amare Natalie.
Ma quando sono arrivato lei non c’era più. La vicina di casa mi disse che era partita con la famiglia per l’America. Ero distrutto. Gli avevo spezzato il cuore e ormai era troppo tardi per rimediare. E avevo finito per rompere anche il mio di cuore. Ho passato un periodo terribile, credevo che non sarei più riuscito ad amare. E anche ora ho paura di innamorarmi.-
Mi accorsi che avevo iniziato a piangere. Le lacrime avevano rotto l’argine che avevo creato e non volevano smettere di scendere. Era una storia terribile. Sentivo che Liam aveva davvero sofferto per questo, tutto quello che mi aveva detto era vero.
Liam vide le lacrime e mi strinse a se, preoccupato.
-Scusa Emma. Davvero, non volevo. Non avrei dovuto raccontarti questa storia.- disse allora allarmato.
-Nono, Liam. Non ti preoccupare. Mi spiace solo che tu abbia sofferto così tanto. Non te lo meriti questo dolore. Comunque.. Perché mi hai raccontato questo?- risposi.
-Tutti abbiamo visto come sono messe le cose tra te, Harry e Zayn..-
-C-cosa? Ma non è successo niente tra me e Zayn!.- lo bloccai prima che continuasse,
-Em, non mentirmi. Si vede che è successo qualcosa. Prima siete nemici giurati, poi vi avvicinate e diventate amici amici e ora non vi parlate più. Avete anche paura di guardavi. E poi Zayn mi ha raccontato tutto.-
Lo guardai sorpresa, non credevo che l’avesse detto a qualcuno.
Lui si accorse della mia espressione sbigottita e aggiunse infatti.
-Sì è strano. Ma credo di essere l’unico di cui Zayn si fida totalmente. Non so perché, ma è sempre stato più legato a me. E credimi gli ho già fatto la ramanzina per quello che ha fatto. Non doveva. Ma adesso tocca a te decidere. Sono entrambi miei amici e non voglio che soffrano ma anche tu lo sei e non puoi continuare così. –
Si fermò ancora.
-TI ho raccontato questa Emma per un semplice motivo. Devi seguire il tuo cuore. Capire cosa vuoi e comprendere i tuoi sentimenti. Prenditi il tempo che vuoi, ma non fare come me. Non perdere il ragazzo giusto per colpa di una svista.
Ricordati quello che ti ho detto.-
Lo abbracciai forte. Alla fine si era accorto di tutto. E voleva solo aiutarmi, forse per rimediare all’errore che ha fatto tanti anni fa.
-Grazie, Liam. Seguirò il tuo consiglio.- sussurai.
Aveva ragione, dovevo affrontare il problema. Era finito il tempo di nascondermi.
-Ma di nulla, Emma. è questo quello che fanno gli amici. E io sono tuo amico.- disse. -E poi diciamocelo sono il migliore psicologo in giro.- aggiunse poi, per sdrammatizzare la situazione.
Gli tirai un pugno sul braccio, facendolo ridacchiare.
-Ti piacerebbe, Payne! Sembri più una vecchietta pronta a dare consigli.-
-MI HAI DATO DELLA VECCHIETTA?!- iniziò a farmi il solletico.
Per la prima volta da giorni, risi di cuore. Non riuscivo a smettere.
Ci fermammo dopo un po’, anche perché lui doveva tornare di sotto da Niall e Louis.
Dopo avermi saluto si diresse verso la porta. E poco prima di richiuderla aggiunse –Non fare come me.- e poi se ne andò.
 
Avevo passato il resto del tempo a pensare alle parole di Liam. Avevo provato a interrogare il mio cuore. A capire cosa fare. Ma non avevo concluso molto.
Decisi così di uscire a fare un giro, magari l’aria mi avrebbe schiarito le idee.
Indossai un maglione pesante e mi diressi verso la porta d’ingresso, dopo aver salutato i ragazzi che stava giocando alla play come sempre.
Tuttavia fui intercettata dalla zia, che mi chiamò in cucina per dirmi qualcosa.
Ero davvero preoccupata. Non avevamo mai parlato da sole, se non per dirmi di non tornare tardi o per darmi qualcosa da fare.
Per cui fui anche molto sorpresa e la seguì incerta.
-Emma. Ti starai sicuramente chiedendo cosa ti devo dire.- iniziò.
Io feci un cenno con la testa per far capire che la stavo ascoltando.
-Nell’ultimo periodo io e lo zio abbiamo notato che sei migliorata a scuola. E che ci aiuti molto in casa, per cui puoi invitare una tua amica da noi per questo weekend. Pagheremo noi tutto.-
Ero sconvolta. Non avrei mai creduto che gli zii mi avrebbero fatto questo regale. Stavo per saltare dalla felicità. Erano settimane che non vedevo Rose, e mi mancava da morire.
-Okay. Vado subito ad avvisare. Grazie.- risposi con un sorriso gigante in faccia, che venne prontamente spento da quello che disse dopo.
-Per ora sei decente. Devi migliorare molto però.- e con questo uscì dalla cucina.
Scossi le spalle. Era già tanto che mi avesse concesso questo. Un passo alla volta.
Di buon umore uscii fuori e mi diressi verso il parco, pronta a chiamare la mia migliore amica per informarla.
 
-DAVVERO?!- urlò Rose.
Allontanai il cellulare dall’orecchio, temendo che mi avesse rotto un timpano.
-Si. Lo so. Sembra strano anche a me. Quindi è un sì il tuo?- chiesi.
-OVVIO! Mi manchi da morire, e poi voglio vedere quegli strafighi dei tuoi amici.- disse.
Risi di cuore. Mi avrebbe fatto bene passare del tempo con lei. Avevo bisogno di una ragazza con me. Ormai ero solo circondata da maschi.
-Allora ti chiamo stasera per dirti tutto. Ciao, Rosie!-
-Ciaaaaaaaaaaaaao!- disse la mia amica tutta esaltata.
Dopo questo suo entusiasta saluto, riattaccai.
Senti qualcosa toccarmi la spalla. Mi girai urlando e pronta a tirare un calcio negli stinchi al mio aggressore, quando vidi che era Harry.
Mi guardava decisamente preoccupato per la mia reazione.
-HARRY! Non farlo mai più. Mi hai fatto prendere il colpo.- dissi tirandogli un pugno sul braccio.
Lui per risposta scoppiò a ridere.
Allora gli tirai un pugno più forte e iniziai a camminare spedita verso il parco.
Lui si asciugò le lacrime e mi raggiunse.
-Dai, non prendertela.- disse e mi abbracciò da dietro.
Non potei fare a meno di sciogliermi e mi girai.
-Stupido.-
-Lo so. Ma mi ami per questo.- disse.
Mi girai verso di lui e mi baciò.
Prima era un bacio lento e tenero, poi sempre più passionale. Sentivo le sue mani scorrere sulla mia schiena, e continuavano a provocarmi dei brividi.
Un po’ di tempo dopo mi staccai da lui. Un po’ perché mi mancava il respiro, un po’ perché stavamo decisamente degenerando.
-E poi non potresti comunque resistere al mio fascino- disse tutto convinto.
Gli tirai un pugno ridendo.
-AHI! E questo per cos’era? è la pura verità! Cacchio, tre pugni in mezz’ora.  è un record anche per me.
Scoppiai a ridere ancora di più e iniziai a camminare con lui di fianco.
Si. Ero decisamente innamorata di questo scemo.
 
Passai tutto il pomeriggio in compagnia di Harry, ridendo e scherzando.
Eravamo seduti sulla panchina e stavamo parlando dei nostri progetti di stasera.
-Quindi ho un appuntamento con il gelato al cioccolato e un film strappalacrime- finì di dire.
Harry rimase un attimo zitto.
-Puoi venire da me se vuoi. I miei sono fuori per il weekend. Potresti dividere il tuo gelato con me. Quanto al film strappalacrime non credo di essere in grado di vederlo- disse concludendo con una smorfia.
Io ci pensai su un po’. Io e Harry. Da soli.
Mi vennero i brividi solo a pensarci.
-Okay.-
Ci alzammo dalla panchina e iniziammo a dirigerci verso a casa sua, improvvisamente nervosi.
 
Avevamo deciso di vedere un film in TV e ci eravamo stravaccati sul divano.
Io ero davvero concentrata sul film ma bene presto la mia attenzione diminuì, grazie anche a un certo ragazzo che continuava a baciarmi e a giocare con i miei capelli.
E infatti dopo poco tempo abbandonammo completamente il film e iniziammo a baciarci.
Non erano i soliti baci dolci e lenti. Questi era passionali e mi facevano rabbrividire.
Harry mi fece stendere sul divano e si mise sopra di me, senza mai staccarsi dalle mie labbra.
Ogni tanto mi staccavo per riprendere fiato, ma lui subito se ne riappropriava.
E quando invece si staccava lui lo facevo io.
Continuavamo quell’assurdo gioco e intanto sentivo le sue mani accarezzarmi il ventre.
Quando iniziò a risalire verso l’alto, mi bloccai.
Non volevo ancora. Volevo prima risolvere la questione con Zayn. Mi sentivo ancora troppo di merda per quella storia.
Appoggia le mani sul suo petto e lo spinsi via.
Lui mi guardò confuso e allora spiegai.
-S-scusa. Ecco, io non voglio ancora. S-sai...- continuavo a balbettare, ero molto imbarazzata.
-Oh. Non ti preoccupare. Non c’è problema.- mi bloccò lui, sorridendo.
Sorrisi anche io di rimando. Quel ragazzo era fantastico. Non si scoraggiava per niente.
-Allora io vado. è tardi. E sono stanca.- dissi per rompere il silenzio che si era creato.
-Va bene, ti accompagno a casa.-
-Ok.-
Mi diedi una sistemata e poi uscimmo, diretti a casa.
Passammo tutto il viaggio a parlare del più e del meno, ma non eravamo sciolti come prima. Eravamo un po’ nervosi. Forse per quello che stava per succedere a casa sua.
Quando arrivammo davanti al portone , ci salutammo con un bacio, che durò decisamente tanto, e io scappai dentro, per informare la mia amica degli eventi del pomeriggio.
 
Avevo chiamato Rose e avevo riferito tutto. Inutile dire che la sua reazione fu mettersi a urlare al telefono e a farmi un interrogatorio degno di mia madre.
Mi alzai dal letto controvoglia. Ero stanchissima ma dovevo dire a Niall che sarebbe venuta la mia amica e poi era tutto il giorno che non ci parlavo.
Era pur sempre il mio migliore amico e volevo sapere come stava.
Aprii la porta che univa la mia camera e la sua.
-Niall, lo sai chi viene a tr..- mi bloccai, spalancando gli occhi.
Davanti a me non c’era Niall.
Bè, lui c’era. Ma non era da solo.
C’era anche una ragazza. E si stavano baciando.
Ero paralizzata. Non avevo mai visto Niall con nessuna ragazza. E non conoscevo neanche questa.
Si staccarono all’improvviso e si girarono di scatto verso di me. Dovevano aver sentito la porta aprirsi.
Arrossì di botto, imbarazzata.
E uscì mormorando frasi sconnesse.
-S-scusate. Scusate. N-non volevo..- dissi mentre chiudevo la porta.
Dio, che figura di merda.
Mi misi le mani in faccia, sentendo la faccia andare a fuoco.
Perché non bussavo mai?!
Dall’altra parte della porta sentii Niall scoppiare a ridire, probabilmente per la figura che avevo appena fatto.
Che stronzo! Io stavo morendo dall’imbarazzo e lui se la rideva.
Niall Horan, me la pagherai.
Prima dovevo chiarire con Zayn, poi mi sarei vendicata.










SPAZIO AUTRICE:
Okay. Potete uccidermi. Sono in ritardissimo çç Mi rendo conto che un mese è tantissimo!
Ma non avevo per niente l'ispirazione, e sono stata davvero occupata con la scuola.
Vi prometto che cercherò di aggiornare più spesso! Le idee ce le ho già. Ma non ho il tempo..
Cooomunque eccolo qua il capitolo. è lungo lungo. Cosa ne pensate?
Non è uno dei migliori che ho scritto, ma sono comunque fiera :3
Non sono bellissimi Harry e Emma? Che cosa succederà tra i due?
E vi è piaciuta la storia di Liam? 
E chi è la misteriosa ragazza di Niall?
Spero vi sia piaciuto. Ditemi cosa ne pensate in una FF. Anche le critiche sono ben'accette :3
Ah, grazie a chi mi sostiene e tenta di farmi venire l'ispirazione. 
E grazie anche a chi recensisce e a chi l'ha messa tra le preferite, seguite o ricordate!
Non so come farei senza di voi :'D
Alla prossima!




Taaaaaaaaaanto amore <3,
Rue.





Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Arrivi. ***


CAPITOLO 9.

 

Arrivi. 

 

 
 
 
-Em, sei sicura che sia qua che deve arrivare?-
-Si. C’è scritto nel messaggio e sono sicura anche dell’orario. Rilassati e sii paziente. Dovrebbe arrivare tra poco.-
Era la decima volta che Niall me lo chiedeva e ormai stavo perdendo le staffe.
Eravamo in aereporto da un’oretta per Rose. 
Si, aveva deciso di partire subito e di raggiungerci.
Per cui io e il mio adorabile ma insopportabile cuginetto eravamo andati a prenderla all’aereporto, ma lei non era ancora arrivata.
-Me l’hai detto anche un quarto d’ora fa e non mi sembra sia arrivata. E poi è impossibile calmarsi, non fai altro che camminare avanti e indietro sbattendo i piedi.- disse lui.
Gli rivolsi una delle mie migliori occhiate omicide e forse fu questo a fargli capire di dover stare zitto.
Rompeva soltanto perché voleva tornare dalla sua amata.
Tra l’altro..
-Nialluccio, come va con la tua nuova fidanzatina?- chiese sedendomi appiccicata a lui.
Mi guardò spaventato e questo non fece altro che aumentare il mio ghigno.
-t-tutto bene. – rispose titubante.
-ah sì?- volevo proprio metterlo in imbarazzo e ci riuscì benissimo visto che arrossì tantissimo, ormai si mimetizzava con la sua maglietta dal tanto era rosso.
Era sempre stato timido e riservato ma era troppo divertente vederlo in difficoltà.
-s-si.-
- siete tutti pucci pucc—l’unica cosa che mi impedì di finire la mia frase fu un uragano come mi si lanciò addosso sbattendomi contro lo schienale della sedia.
Ma perché nessuno poteva arrivare tranquillamente come tutto le persone normali?!
NO. Ovviamente la gente ci teneva tanto a rompermi le costole.
Ci mancavo solo un grido di guerra distruggi-timpano tipo’BANZAAAAAI’ e l’aggressione sarebbe stata completa.
-HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLA-
Appunto.
Forse non era proprio ‘BANZAI’ ma l’obiettivo urliamo-nell-orecchio-a-Emma-così-non-ci-sente-più era stato comunque raggiunto.
Tentai di mugugnare un saluto ma mi uscì più come un grido di dolore soffocato. Cosa che in parte era.
Lancia un’occhiata terrorizzata a Niall che però si allontanò ridendo della mia sventura.
Niall James Horan, assaggerai la mia vendetta due volte.
Quando mi lasciò andare, potei guardarla meglio.
Era identica a prima. Stessi capelli rossi spettinati, stessi occhi, stessi lentiggini, stesso look e ovviamente anche stesso atteggiamento da pazza sfrenata.
Ecco a voi Rose Murray. Alias la mia migliore amica.
In quel momento mi accorsi di non averla ancora salutata bene, per cui mi lancia su di lei in perfetto stile koala.
-Mi sei mancata tantissimo.-
-Anche tu. Non sai quanto.- sussurrò lei in risposta.
Ci separammo solo dopo qualche minuto e qualche lacrima. Anche io ho un cuore tenero eh!
Mi diressi verso Niall con Rose a braccetto e li presentai.
-Rose, questo è Niall mio cugino. Niall, lei è Rose.-
Forse avrei dovuto avvisare il mio cugino della grande espansività della mia amica, che abbracciava tutti. Anche quelli appena conosciuti.
Quando vidi la sua faccia spaventante e supplicante del mio aiuto, si eliminò ogni dubbio.
Vendetta Niall. Dolce vendetta.
Non si prende in giro Emma Criss. Mai.
Un giorno dominerò questo mondo e tut..
-… e quindi devi fami conoscere tutti quei figoni bestiali.-
mi girai confusa verso Rose, ero troppo presa dai miei monologhi interiori da non rendermi conto che stava parlando.
-Eh? Ah, sisi. Andiamo dai, così li incontri subito.- risposti dopo qualche secondo.
Raggiungemmo subito la macchina e una volta volta caricati tutti i bagagli di Rosie, ed erano davvero tanti, ci dirigemmo a casa.
Il viaggio passò velocemente tra gli aneddoti della mia amica e le continue risata.
Finalmente la mia vita era completa.
Non ero mai stata così felice, e mi aspettava un weekend fantastico con la mia migliore amica, con il mio ragazzo e con i miei amici. Niente avrebbe potuto rovinarlo.
O forse no.
 
-Guardali!- mi disse Liam.
Era passato un giorno dall’arrivo di Rose e tutto procedeva benissimo.
È inutile dire che tutti si erano subito innamorati dell’esuberanza di Rose.
Non mi ero mai divertita tanto come ora. Passavamo le ore con i ragazzi a ridere e fare qualsiasi cosa ci passasse per la testa. Tutto. Non c’era una volta che ci eravamo fermati.
E ovviamente avevamo fatto gli scemi per tutta la città.
-Okay, hai ragione. C’è qualcosa sotto. Maledetta Rose, non mi ha detto niente.-
Io e Liam eravamo seduti sul divano e stavamo osservando Rose e Louis che battibeccavano.
Il mio caro amico Tomlinson si era subito mostrato molto interessato all’altra mia cara amica. Aveva fatto lo scemo più del solito, se questo fosse mai possibile.  E mi aveva tamponato tutto il tempo per sapere tutto di lei, mi aveva addirittura chiesto di chiederle cosa pensava di lui.
Bè, non era necessario chiedere. Ogni volta che il ragazzo era nei paraggi gli occhi di Rosie si trasformavano in due cuoricini luccicanti che continuavano a fissarlo e emanavano amore ovunque.
Bleah. Mi facevano venire il diabete prima o poi.
Bè, più o meno. Non erano poi tanto smielati, anzi.
Non facevano che litigare, urlarsi contro, fare gare, picchiarsi e ricorrersi.
 Sembrava di vivere con dei bambini dell’asilo, il livello celebrale era quello ovviamente.
Però erano teneri. Mi piacevano davvero tanto insieme ed era tanto tempo che non vedevo Rose così spensierata con un ragazzo.
I due piccioncini sentendosi osservati da me e Liam, che li fissavamo spudoratamente mangiando pop corn, decisero di continuare a litigare in cucina. Non capii bene di che cosa parlavano, riuscii a sentire solo la mia amica dire ‘No, Tommo. Non lo farò mai.’
Bah, gliel’avrei chiesto dopo.
-che palle. Mi stavo divertendo.-
-anche io, Liam. Forse siamo stati un pochino invadenti.-
-ma va.. okay, forse un po’-
risi per l’espressione buffa di Payne, aveva una faccia da cucciolo di cane bastonato adorabile, completa anche di labbro all’infuori.
Mi guardai in torno.
Tutti gli altri erano in sala con noi, chi suoi divani, chi per terra.
Alla mia destra c’era Harry che stava bellamente russando sul divano con la bocca aperta.
Figuriamoci se era rimasto con me a farmi le coccole, no. Lui doveva per forza fare il suo sonnellino pomeridiano per mantenere la sua straordinaria bellezza.
Vanitoso del cavolo.
Alla mia sinistra invece, sul tappeto, c’erano Niall e Jen che dormivano anche loro.
Jennifer era la misteriosa ragazza bionda e ora fidanzata di Niall.
L’avevo conosciuta la settimana prima e nonostante la sua timidezza avevamo legato.
Non era male, era simpatica e per niente snob.
Certo, questo non mi aveva fermato dal minacciarla di staccarle tutti i capelli se avesse mai fatto soffrire il mio amato cuginetto.
Insomma, ero pur sempre Emma. Dovevo mantenere la mia reputazione da bulla.
Mi aveva subito rassicurato però e devo ammettere che era vero. Si vedeva che era innamorata e il sentimento era reciproco. Per cui avevo dovuto abbandonato i miei propositi di strappatrice di capelli.
Ora avevano la mia benedizione.
Anche loro erano bellissimi insieme. Come in quel momento. Niall aveva la testa sulla spalla di Jen e avevano le gambe e le mani tutte intrecciate.
All’improvviso sentii Liam tirarmi una gomitata e indicarmi con lo sguardo Zayn.
Era l’unico sveglio con noi, Alice non ci aveva fortunatamente degnato della sua presenza.
Non avevamo ancora parlato ed era proprio per questo che Liam aveva richiamato la mia attenzione.
Dovevo andare e chiarire.
Mi alzai e con la testa alta mi diressi verso Zayn.
Era arrivato il momento.
 
-Dobbiamo parlare.-
Zayn alzò lo sguardo sorpreso verso di me e, dopo un momento di esitazione, si alzò seguendomi su per le scale fino alla mia stanza.
Una volta dentro chiusi la porta e presi un respiro, preparandomi al discorso.
Mi girai e vidi che Malik mi fissava.
Con un gesto della testa lo invitai a sedersi sul letto insieme a me, e una volta comodi iniziai.
-Senti, Za..Malik. riguardo al-al..- non riuscivo neanche a dirlo.
-Bacio.- concluse lui al posto mio, facendomi inevitabilmente arrossire.
-si. Ehm, quello. Non voglio illuderti. Tu non mi interessi. Ci siamo avvicinati e sono contenta. Ma credo che tu abbia frainteso. Io ti voglio come amico. Non come fidanzato o che. Non voglio che ci spingiamo oltre ok? Dimentichiamo tutto. Nessuno lo saprà mai.-
presi un respiro.
-Tu non mi piaci, Zayn. E non mi piacerai mai.- lo vidi trasalire ma dovevo continuare.
-Io amo Harry. E nessun’altro.- conclusi finalmente.
Dovevo fagli capire tutto. Non potevo permettermi di essere gentile, doveva capirlo.
Così avrebbe evitato di ferirsi ulteriormente.
Vidi passare diverse emozioni nel suo sguardo.
Rabbia, umiliazione, dispiacere e infine tristezza.
Mi si strinse il cuore. Ero una delle poche persone con cui si era confidato e lo stavo ferendo come nessun’altro aveva fatto.
-P-potremmo rimanere comunque amici..- dissi titubante nel tentativo di salvare la situazione.
E ovviamente avevo sbagliato.
Si arrabbiò subito ancora di più.
-AMICI?! COME POSSO ESSERE AMICO DELLA PERSONA CHE MI PIACE? COME?! VAFFANCULO EMMA. CON TUTTO IL CUORE. MI ERO APERTO CON TE.  È molto meglio se non ci parliamo né vediamo più.-
Aveva ragione.
Ero solo una stupida egoista.
Rimanemmo in silenzio per molti minuti finchè non fu lui stesso a parlare.
-ci conviene scendere, non vorrei mai che il tuo fidanzatino pensasse che noi due stiamo facendo qualcosa di sconcio quassù.-
Incassai la frecciatina senza dire niente. E sempre zitti ci dirigemmo verso le scale.
 
Subito appena raggiunsi la porta mi accorsi che c’era qualcosa che non andava.
C’era uno strano silenzio innaturale.
Rose e Liam mi lanciarono un sguardo allarmato e solo allora mi accorsi di Harry che mi veniva incontro infuriato con dietro Alice con un ghigno bastardo.
Guardai preoccupata il mio fidanzato e mi decisi a chiedere cosa succedeva.
-Cosa succ..- non feci in tempo a finire che lui mi urlo contro alcune parole che non avrei mai voluto sentire quel giorno.
-HAI DAVVERO BACIATO ZAYN?-
 
OCCAZZO.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE:
cheddire. HO AGGIORNATO. *tosse imbarazzata*
okay. Mi dispiace così taaaaaanto. Non riuscivo a scrivere, avevo un vero e proprio blocco.
Ogni volta che aprivo il foglio di word mi passava la voglia e mi toccava chiudere tutto..
Però ce l’ho fatta. HO AGGIORNATO. *alleluja alleluja*
Sinceramente non mi convince tanto come capitolo ma non volevo farvi aspettare ancora tantissimo tempo.
Non vi prometto che aggiornerò subito ma ci proverò. Ora ho le idee chiare.
Coooomunque cosa ne pensate?
La coppia #Rouis vi piace? A me sì. Me li immagino come due pazzi scatenati, chissà che pericolo pubblico!
Veniamo alla cose importanti invece..
PARLIAMO DI ZAYN E EMMA.
Chi è che è triste per lui? Mi spiace per tutte quelle nel team #Zemma ma #Hemma ha stracciato tutti.  HEMMA RULES.
Ditemi cosa ne pensate quindi con un recensione, anche le critiche sono ben’accette c:
e grazie mille a chi è rimasto ed ha aspettato così tanto. GRAZIE DAVVERO.♥
#muchlove,
Rue.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=903541