Naruto: La Saga di Resident Evil

di WilliamDuck
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** L'arrivo ***
Capitolo 3: *** Relax e momenti imbarazzanti ***
Capitolo 4: *** La quiete prima della tempesta ***
Capitolo 5: *** Vecchie conoscenze e nuovi incontri ***
Capitolo 6: *** Era ora! ***
Capitolo 7: *** Il risveglio e il ritorno alla casa maledetta ***
Capitolo 8: *** Inizia la vera avventura ***
Capitolo 9: *** Il rapimento di Hinata ***
Capitolo 10: *** I sentimenti di Kiba ***
Capitolo 11: *** Brutti presagi ***
Capitolo 12: *** Dura battaglia e tradimento ***
Capitolo 13: *** E adesso? ***
Capitolo 14: *** Nuovi compagni d'avventura ***
Capitolo 15: *** Rincontri e scontri ***
Capitolo 16: *** Pensieri e preoccupazioni ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Naruto: La Saga di Resident Evil


 
- N-naruto-kun, p-puoi venire un attimo q-qui?- A parlare è stata una giovane ragazza di non più di 20 anni, dai capelli del colore della notte con delle sfumature blu e dagli occhi quasi totalmente bianchi.
- Sì, eccomi arrivo Hina-chan.- Questo invece è Naruto Uzumaki, giovane agente dell'FBI, anch'esso ventenne; capelli colore del grano e occhi color del cielo.
- Guarda questo fascicolo- disse Hinata Hyuuga.
- Bhè cosa c'è di strano?- chiese il ragazzo.
- M-ma come c-cosa c'è di strano?! G-guarda attentamente.- rispose, sempre gentilmente, la mora.
- Ehm... io continuo a non vedere nulla di anomalo.- disse il biondo.
- G-guarda qui. Il luogo c-che ci segnalano si trova in America, mentre qui siamo a Konoha e ci o-occupiamo solo di c-casi che si svolgono in tutto il G-giappone.- fece notare, paziente, la ragazza.
- Ora che me lo fai notare, hai proprio ragione. Quindi come mai hanno contattato noi e non l'FBI americana?- domandò retorico il ragazzo.
- N-non saprei. F-forse è perché non basta o non è sufficientemente preparata per q-questo tipo di caso. D-dovremmo parlarne con T-tsunade-sama.- propose lei
- Ottima idea. Andò io a parlare con la vecchietta e le chiederò anche altre informazioni sul caso, inoltre, vorrei offrirmi di risolverlo io e tu mi accompagni, vero???- domandò in tono supplicevole e con occhi da cucciolo il ragazzo.
- N-naruto-kun sei s-sleale; lo sai che non riesco a dirti di no q-quando mi fai gli o-occhi da cucciolo.- disse tutta rossa la ragazza, infatti Hinata è perdutamente innamorata di Naruto dai tempi delle medie, ma lui, idiota com'è, non se n'è mai accorto. "In realtà non riesco a dirti mai di no." pensò, invece.
- Quindi è un sì??- disse, con uno sbrilluccichio negli occhi, il biondo.
- O-ok, ti accompagno. C'è un solo problema.- disse la ragazza sconsolata.
- Quale?- disse Naruto.
- V-vedi dove siamo diretti è più una p-piccola campagna con alcune case che una c-città ed inoltre si trova quasi ai confini dell'America... Sarà dura arrivarci.- disse la ragazza rassegnata all'idea che comunque non si sarebbe salvata dalla determinazione del ragazzo; quando si mette una cosa in testa non lo smonta più nessuno.
- Ahh ma questo non è un problema. I soldi del viaggio li ho già messi da parte nella mia ranocchietta di porcellana... Anche se sono i miei risparmi non c'è problema. E poi mi ci vuole proprio una bella uscita fuori programma all'estero.- disse lui eccitato all'idea di partire.
- O-ok, v-vai a discuterne con T-tsunade-sama e dille che ci sarò a-anch'io.
- Bene... Vado e torno.- disse sorridendo sornione il biondo e facendo arrossire la moretta.
Mentre il ragazzo si incamminava, Hinata pensava che dopotutto una svolta alla propria, monotona routine non avrebbe potuto fare altro che bene, ma non sapeva quanto si sbagliava...
Intanto nell'ufficio di Tsunade, capo-direttrice della stazione dell'FBI del paese discuteva pacatamente con un uomo sulla cinquantina dalla chioma bianca, di nome Jiraiya, sul più e il meno quando, ad un tratto, sentirono bussare alla porta.
- Avanti- disse Tsunade.
- Oh ciao Naruto, come mai qui?- disse sorpresa la donna bionda, dopo aver visto chi aveva di fronte.
- Ciao baa-chan, sono qui per parlare con te di un caso a cui io e Hinata vorremmo prendere parte.- rispose il ragazzo.
- Tu e Hinata?! Conoscendoti l'avrai costretta a parteciparvi con la tua tecnica da cucciolo bastonato.- disse la donna, sorvolando sul nomignolo datogli dal ragazzo.
- Eheheh... La mia tecnica funziona sempre.- disse orgoglioso il biondo.
- Quindi ho ragione io. Comunque pensando alle cose serie, sai che hai la mia approvazione a partecipare a qualunque 'missione' alla quale tu voglia partecipare, quindi non vedo il motivo per il quale tu sia qui...- rispose la donna confusa.
- Bhè è una missione, se così si può definire, fuori dal Giappone, precisamente ai confini dell'America, in una piccola campagna fuori dalla città di New York.- disse il ragazzo speranzoso.
- Se è così hai il mio pieno appoggio e fai vedere agli americani cos'è un vero agente dell'FBI.- rispose la bionda orgogliosa del proprio agente, ha sempre portato a termine ogni incarico, facile o difficile che sia stato e non si è mai lamentato.
- Certo baa-chan conta pure su di me e su Hinata.- disse il ragazzo con un sorriso che partiva da un orecchio e arrivava all'altro.
Detto questo uscì dall'ufficio e si diresse vicino la macchinetta automatica per prendere un caffè.
Proprio ad aspettarlo c'era Hinata che non appena lo vide gli andò incontro sorridendo timidamente.
- A-allora??- domandò la ragazza.
- Ci ha dato la sua approvazione!- esclamò, o meglio urlò, il ragazzo.
- Bene allora q-quando partiamo?- chiese la mora.
- Se per te va bene anche domani.- propose il biondo.
- P-perfetto allora domani mattina a-alle 10, v-va bene?- domandò.
- Certo. Comunque io ora vado perché ho finito il mio turno.
- O-ok, a-allora a domani Naruto-kun, c-ciao.- salutò la corvina.
- Ciao Hina-chan a domani.- disse il ragazzo sorridendo e uscendo dall'ufficio.

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Capitolo 2
*** L'arrivo ***


La mattina seguente nell'ufficio di Tsunade:
- Tsunade, sai che mi fido ciecamente del mio figlioccio, ma ho un brutto presentimento riguardo la missione che hai affidato a Naruto e Hinata...- disse l'uomo.
- Ma di che ti preoccupi Jiraiya? Sai bene com'è fatto Naruto e anche se dovesse impiegarci mesi la porterà a termine. E poi se ci dovessero essere complicazioni Naruto le risolverà, vedrai...- disse rassicurante la donna.
- Ma è proprio di questo che mi preoccupo! E se dovessero asserci complicazioni troppo gravose e Naruto non riuscirebbe a risolverle? Non è un Dio e soprattutto non è invincibile.- puntualizzò il cinquantenne.
- Oh quanto sei pignolo, e in più porti pure sfiga.- disse rassegnata la donna.
- Mah, vabbé io ti ho avvertito ora fa' un po' come vuoi.- disse offeso.
 
 
Intanto, fuori la stazione dell'FBI, una ragazza stava aspettando l'arrivo di qualcuno...
"Sono le 8 e 15, l'appuntamento era alle 7 e 45 e Naruto-kun ancora non arriva; è bello vedere che certe abitudini non cambiano" pensò,con un sorriso sulle labbra, Hinata. "Mi chiedo perché abbia chiesto proprio a me di accompagnarlo, insomma poteva chiederlo a Sasuke-kun o Sakura-chan, i suoi migliori amici, invece che chiederlo a me. Che stia cominciando ad accorgersi di me..."
Nel mentre stava facendo questi pensieri, vide alzarsi un grosso polverone e pensò "Parli dell'angelo e spunta l'aureola" (che volete farci è innamorata xD ndA).
- ECCOMIIIIII!!!!- urlò il ragazzo da lontano.
- Anf.. anf... finalmente... anf... ce l'ho fatta- disse ansimando il giovane.
- Scusami Hina-chan, non ho sentito la sveglia... eheh.- disse grattandosi la nuca in evidente imbarazzo.
- N-non p-preoccuparti Naruto-k-kun, non è da molto che a-aspetto.- balbettò lei dandosi della stupida perché non riusciva a non balbettare vicino a lui "Di questo passo penserà che sono balbuziente" pensò delusa.
- Qualcosa non va?- chiese il ragazzo preoccupato.
- Eh? Ehm... N-no, no niente s-stavo solo p-pensando- "A te" aggiunse mentalmente.
- Ok.- sorrise il biondo.- Comunque devo ammettere che oggi sei proprio carina.- aggiunse ammaliato.
Hinata non ebbe neanche la forza di rispondere, era tutta rossa ed era andata in iperventilazione "M-mi ha d-detto ch-che sono c-c-carina" continuava a pensare, si sentì mancare e, come da copione, svenne.
Al suo risveglio si ritrovò sul divano della stazione, in braccio a Naruto e in più i loro volti erano vicinissimi.
Arrossì all'inverosimile e si allontanò da lui.
Naruto accortosi del suo risveglio le chiese come stava.
- B-bene, grazie Naruto-kun.- rispose.
- E di cosa? Non preoccuparti.- eccolo un altro dei suoi meravigliosi sorrisi.
- M-ma dove ci troviamo?- chiese la ragazza.
- Benvenuta nel mio ufficio.- disse lui.- Mi dispiace per il disordine ma non ho mai tempo per fare le pulizie.- disse imbarazzato.
- N-non preoccuparti, se v-vuoi un giorno di questi ti aiuto i-io.- si propose la ragazza.
- Davvero lo faresti?- domandò adorante il biondo.
- C-certo.- rispose.
- Coooomunque, dimmi la verità per caso di piace qualcuno qui nell'FBI?- domandò con sguardo indagatore.
Hinata andò nel panico totale; cosa rispondergli?, sarebbe stato quello il momento della sua dichiarazione?
- E-ecco... i-io...- cominciò a farfugliare.
- Guarda che non sei costretta a dirmelo, non mi offendo mica.- precisò subito il ragazzo.
- B-bhè in r-realtà c'è un r-ragazzo che mi p-piace, e anche tanto.- confessò infine.
- Davvero? E chi è? Non mi dire che anche tu vai appresso al Teme, vero? Oppure è Kiba?- cominciò a tempestarla di domande.
- Na-naruto-kun v-veramente non è n-nessuno dei due.- disse Hinata al massimo dell'imbarazzo.
- Ho capito!- esclamò Naruto.
"Ho parlato troppo adesso avrà capito che il ragazzo che mi piace è lui e mi allontanererà" pensò agitata.
- Si tratta di Neji, anche se è tuo cugino, non ci vedo nulla di male nel fatto che possa piacerti.- disse orgoglioso.
"Oh mio Dio crede davvero che mi piaccia mio cugino, devo smentirlo subito" pensò.
- M-ma no Na-naruto-kun non si tratta di lui.- lo smentì lei.
- Ah, e allora di chi si tratta?- disse un po' deluso, perché convinto di aver trovato la soluzione.
Hinata, troppo imbarazzata, distolse lo sguardo e lo rivolse verso la parete su cui era appeso un orologio.
Non appena vide l'ora si agitò.
- Naruto-kun! Guarda che ore sono!- esclamò agitata.
Naruto si voltò e per poco non faceva cadere Hinata, che era ancora poggiata con la testa sulle sue gambe, a terra per la fretta di alzarsi.
- Merdaaaa! Sono le 9 e 45 e fra 15 minuti dobbiamo partire!- urlò lui.
Cominciò a correre trascinandosi, letteralmente, Hinata appresso.
- N-naruto-kun rallenta! N-non riesco a-a t-tenere il passo.- provò a balbettare.
Naruto non la udiva proprio e così dopo 10 minuti di corsa sfrenata arrivarono all'aeroporto.
- Anf.. anf... Appena... anf... in tempo.- ansimò Naruto.
Hinata, intanto, stava cercando di respirare normalmente.
- Dai, Hinata, un ultimo sforzo, sull'aereo ci riposeremo quanto vorremo.- disse, incoraggiante, il ragazzo.
- E-eccomi a-arrivo.- disse e lo raggiunse.
 
 
Una volta sull'aereo
- Dicevamo prima?- cercò di ingaggiare un discorso il ragazzo visto che il silenzio non gli era mai piaciuto.
Ad un tratto si sentì aleggiare in aria un rumore, che Hinata associò allo stomaco di Naruto e sorrise.
- Ehm... Mi dispiace, ma ho fame.- e per la terza volta in un giorno Naruto si ritrovò in imbarazzo davanti alla stessa persona.
- N-non p-preoccuparti Naruto-kun, è ora di pranzo è n-naturale che tu abbia f-fame e in e-effetti a-anche io.- lo rassicurò lei.
- Menomale, ma secondo te qui hanno del ramen.- sperò il ragazzo.
- N-non lo so, m-ma se ti fa p-piacere l'ho preparato io stammattina p-prima di venire all'a-appuntamento con t-te.- "Mi fa uno strano effetto dire 'appuntamento' e 'te' se mi rivolgo a Naruto-kun" pensò lei.
- Davvero??- domandò con la bava alla bocca.
- S-sì- rispose lei semplicemente.
- Posso assaggiarlo?- chiese supplichevole.
- C-certamente l'ho p-preparato per t-te- disse di getto la ragazza per poi pentirsene.
"Oh mio Dio, cos'ho detto, ora non vorrà più vedermi" pensò tristemente la ragazza.
- C-cosa l'hai preparato per... me?- chiese lui.
- Ehm... S-sì, spero ti f-faccia piacere.- disse tutto d'un fiato Hinata rossissima.
- Se mi fa piacere? Mi rendi felicissimo Hinata-chan.- replicò Naruto con un sorrisone stampato in faccia.
Nella troppa foga di alzarsi, Naruto, andò a sbattere contro il sedile di fronte, con conseguente caduta e perdendo i sensi.
 
 
Svegliatosi si ritrovò con la testa sulle gambe di Hinata e i loro volti vicinissimi, proprio come poche ore prima solo che la situazione era inversa.
Intanto, Hinata, aveva preso dalla sua borsa due ciotole di ramen e a quella vista Naruto si riprese, prima di fare l'agghiacciante (per lui ndA) scoperta di non potersi alzare e quindi di non poter mangiare il suo adorato ramen.
- Dannazione non posso muovermi e ora come farò a mangiare il mio ramen?- disse piagnucolando.
- S-se v-vuoi posso i-imboccarti io.- si offrì Hinata.
- Davvero lo faresti?- domandò con occhioni da cucciolo.
- C-certo.- rispose "Per te questo e altro" aggiunse nella sua mente.
- Grazie mille Hina-chan.- ringraziò Naruto.
- D-di niente N-naruto-kun.- disse.
Prese una ciotola, le bacchette e prese un bel boccone e lo porse a Naruto.
- A-apri la b-bocca Naruto-kun.- "Si sta realizzando uno dei miei sogni" pensò eccitata.
- Ahh.- aprì la bocca Naruto.
E Hinata vi infilò il boccone.
- C-com'è?- domandò speranzosa.
- Ma Hina-chan sei una cuoca eccezionale, è buonissimo, addirittura meglio dell'Ichiraku.- disse ammirato lui.
- D-dici d-davvero??- disse lei incredula, infatti l'Ichiraku era il ristorante preferito del biondino e guai a chi osava parlarne male davanti a lui.
- Certamente.- rispose risoluto il biondo.
"Ha detto che sono una brava cuoca e che cucino addirittura meglio dell'Ichiraku, questo è un giorno da segnare sul calendario"
- G-grazie m-mille, N-naruto-kun no-non me l'aspettavo.- disse arrossendo violentemente la ragazza.
Così tra un complimento da parte di lui e rossore da parte di lei, finirono il pranzo e Naruto decise di fare un sonnellino, Hinata, invece, lo guaradava incantata.
"Com'è bello mentre dorme, sembra un angelo, anzi è un angelo e poi posso guarlarlo senza arrossire o svenire".
Persa in questi pensieri non si era resa conto di essere osservata da un tipo tutt'altro che affidabile che si avvicinò a lei.
- Signorina Hyuuga, salve.- disse l'uomo.
- O-orochimaru-sama, s-salve non l'avevo n-notata.- "Mamma mia, che paura! Questo tipo mette i brividi, ma è comunque un mio superiore e devo portargli rispetto".
- Mi ha mandato Tsunade-sama e ha detto che devo partecipare alla missione con voi.- disse riferendosi a Hinata e a Naruto, che ancora dormiva beatamente.
- M-ma non ce n'era bisogno.- replicò lei.
- Non fraintenderla, si fida di voi, ma Jiraiya-sama aveva un brutto presentimento e così hanno mandato me.- spiegò l'uomo.
- Oh, v-va b-bene.- disse intimorita la ragazza.
- Se mi cercate sono in prima classe.- disse togliendo il disturbo.
"Fiuu, se n'è andato" pensò sollevata.
Nel frattempo Naruto aveva aperto un occhio e si guardava intorno.
- Siamo arrivati, Hina-chan?- domandò con la voce impastata dal sonno il biondino.
La ragazza sobbalzò, non essendosi accorta del risveglio del ragazzo.
- N-naruto-kun ti sei svegliato! C-comunque no, n-non siamo a-ancora arrivati.- disse la mora.
- Uffi, che noia, dattebayo!- ed eccolo lì il suo grido di battaglia (?).
- Cosa possiamo fare per passare il tempo?- continuò.
- Ehm... P-parlare?- azzardò Hinata.
- C-comunque poco fa è-è v-venuto O-orochimaru-sama e a detto che parteciperà con noi alla m-missione.- continuò titubante.
- Ma come parteciperà con noi? Noi bastiamo e avanziamo per questa missione; non a caso siamo gli agenti migliori.- disse con una punta di orgoglio.- Tsunade-baachan non si fida più di noi?-
- Non è q-questo N-naruto-kun, Tsunade-sama ha fatto p-partecipare anche O-orochimaru-sama perché Jiraiya-sama aveva un b-brutto p-presentimento.- spiegò la ragazza.
- Addirittura è stata un'idea dell'Ero-sennin?!- disse incredulo.
- Ehm... S-sì.- disse solamente lei.
- Quando torniamo mi sente...- disse ferito nell'orgoglio.
- N-naruto-kun, l'hanno fatto per noi.- disse convincente lei.
- Mhh, va bene , ci credo solo perché sei tu a dirmelo.- disse convinto.
Hinata, naturalmente, arrossì vistosamente, ma Naruto non ci fece caso, ormai abituato al comportamento dell'amica.
Proprio in quel momento, una voce dall'altoparlante li avvertì del loro arrivo in America.

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Capitolo 3
*** Relax e momenti imbarazzanti ***


Scesi dall'aereo
- Era ora che arrivassimo, non ce la facevo più a stare fermo su quel sedile.- disse Naruto stiracchiandosi.
- G-già, a-anche io non r-resistevo più.- concordò Hinata.
- Mhh.- fece lui con aria pensosa.
- Ch-che succede, N-naruto-kun?- chiese lei preoccupata.
- Chissà dove sarà ora quella serpe che osano chiamare vice-direttore.- disse il biondo.
- Mi cercava, signor Uzumaki?- arrivò ad un tratto Orochimaru.
- In effetti sì, serpe. Sai che non mi sono mai fidato di te, figuriamo ad averti in missione nella stessa "squadra", se si può definire così, visto che tra me e te non corre buon sangue.- disse il biondino per niente intimorito.
- Bada a come parli con me, ragazzino.- disse la serpe, assottigliando gli occhi.
- Altrimenti?- chiese spavaldo il ragazzo.
- Altrimenti ti faccio licenziare, sono un tuo superiore e devi portarmi rispetto.- replicò con aria superiore.
- Umpf, io seguo solo gli ordini di Tsunade-baachan non i tuoi, serpe.- indugiò sul nomignolo da lui,"affettuosamente", datogli Naruto.
- Ti pentirai amaramente del tuo affronto, moccioso.- disse con un tono tutt'altro che amichevole, l'uomo.
- Sì, sì cerco come no.- lo prese in giro il biondo.
- Andiamo Hina-chan.- continuò gentilmente porgendo una mano ad Hinata, che era rimasta a guardare la scena senza dire una parola.
Hinata, naturalmente, accettò volentieri la mano che Naruto le porse.
 
 
Dopo essersi fermati ad un bar e aver ordinato qualcosa da bere cominciarono a parlare.
- Cavoli, quella serpe ha la dote di farmi saltare sempre i nervi.- disse ancora furente Naruto.
- C-calmati N-naruto-kun, è comunque u-un n-nostro superiore e-e co-come tale va trattato.- spiegò non molto convinta Hinata.
- E' proprio questo che mi fa incavolare, si da tante arie per una carica che poi, alla fine, non merita.- spiegò con enfasi il biondo.
- D-dai non p-pensiamoci più e p-poi abbiamo una m-missione da svolgere, n-no?- disse con bellissimo sorriso la mora.
"Quant'è bella!" - S-sì, hai ragione.- incredibile ma vero questa volta è stato Naruto a balbettare.
- Brr.- fece Hinata senza volerlo.
- Hai freddo?- chiese premuroso il biondino.
- U-un p-pochino.- disse imbarazzata la ragazza.
Naruto cominciò a sbottonarsi la sua adorata felpa, interamente nera con una spirale dietro arancione.
Hinata che non si aspettava, improvvisamente, questo piacevole (e ci credo ndA con occhi sognanti) "strip-tease", arrossì come un pomodoro.
"Che carina quando arrossisce! Poverina chissà cosa sta pensando in questo momento?" pensò il ragazzo con un sorrisetto.
"Aspetta, aspetta... cosa sta facendo? Si sta spogliando? Proprio davanti a me? E per di più in mezzo a una via trafficata?" pensava a raffica la ragazza che era sul punto di svenire.
Naruto si tolse la felpa e la mise addosso ad Hinata, che intanto stava facendo pensieri poco casti su Naruto (non ha tutti i torti xD ndA) e a quel contatto lei capì ogni cosa, lo strip-tease improvvisato in mezzo alla strada, il perché davanti a lei e soprattutto perché lo stava facendo: le stava prestando la sua felpa perché non sentisse freddo.
- M-ma t-tu c-come farai, N-naruto-k-kun?- domandò imbarazzatissima per l'equivoco.
- Non ti preoccupare, ci vuole altro che un po' di freddo per farmi a... a... ETCIù.- starnutì prima ancora di finire la frase.
- Ehm... Dicevi?- disse lei ridendo.
Sentendo la sua risata cristallina, Naruto, ne rimase ammaliato e dopo un po' cominciò a ridere anche lui.
- D-dai riprenditela p-prima che ti a-ammali sul serio.- disse lei seria.
- No, no, sono un gentiluomo, io, e non se ne parla proprio di riprendermi la felpa e farti morire di freddo...- "Piuttosto muoio io" pensò.
Incredibile, ma vero anche Naruto è perdutamente innamorato di Hinata dai tempi delle medie, anche se è un tipo spavaldo e che parla anche troppo non è mai riuscito a dichiararsi per paura di un rifiuto.
- S-se proprio i-insisti...- si arrendette la mora.
Naruto sorrise, di quel sorriso che solo lui può fare e che è capace anche di spaccare il mondo.
- Dai andiamo a vedere dove alloggeremo.- disse, incominciando ad avviarsi seguito poco dopo da Hinata, Naruto.
- Preferiresti una camera singola o una per due, cioè vuoi una camera solo per te oppure condividiamo una stanza insieme?- s'informò Naruto.
- P-per m-me è lo s-stesso, N-naruto-kun.- rispose la mora, la cui idea di dormire nella stessa stanza di Naruto l'allettava parecchio.
- Allora, se per te va bene, prendiamo una stanza per due.- disse, con la solita esuberanza, il ragazzo.
- O-ok.- "Dormirò nella stessa stanza di Naruto-kun, dormirò nella stessa stanza di Naruto-kun, dormirò nella stessa stanza di Naruto-kun" ecco quello che continuava a pensare la mora.
Davanti un hotel
- Credi che questo possa andare bene?- chiese Naruto.
- C-certo.- aveva risposto solamente Hinata.
- Ok, dai entriamo.- la incoraggiò lui.
- Salve, vorremmo una stanza per due.- disse alla ragazza dell'hotel.
- Certamente.- disse cordiale la ragazza dell'hotel.
- Scusate la domanda, ma voi due state insieme?- chiese sfacciata.
I due ragazzi arrossirono all'inverosimile e risposero simultaneamente
- N-no,no.- "Anche se mi piacerebbe" pensarono entrambi.
La ragazza fece un sorrisetto soddisfatto.
- Quindi non ti dispiace se ci provo, vero?- domandò guardando Naruto e mangiandoselo con gli occhi.- Sai, sei molto affascinante.- continuò.
Naruto se possibile arrossì ancora di più.
- E-ecco... v-veramente... i-io...- disse imbarazzatissimo.
- Ma guardalo, fa anche il timido, ma quanto sei bello.- civettò sempre la ragazza dell'hotel.
Hinata, intanto, ribolliva di gelosia, cosa che, per il suo carattere buono e altruista, stonava parecchio.
- A-adesso io a-avrei bisogno di riposare s-se non ti dispiace, i-il viaggio è s-stato parecchio faticoso.- continuò a fatica Naruto.
- Sì, certo ecco la chiave della vostra camera.- disse cordialmente, è incredibile il cambio di personalità.
- G-grazie.- disse ancora scosso.
 
 
 
 
Una volta in stanza
I due ragazzi arrossirono vedendo che all'interno c'èera solo un letto matrimoniale.
- M-ma come c'è solo un l-letto matrimoniale?- domandò all'aria Naruto.
- A-a q-quanto p-pare...- disse Hinata, che dentro di lei scoppiava di gioia "Dormirò nello stesso letto di Naruto-kun, dormirò nello stesso letto di Naruto-kun, dormirò nello stesso letto di Naruto-kun" continuava a pensare.
- N-naruto-kun s-se non ti c-crea disturbo i-io andrei a f-farmi un b-bagno.- disse rossa in viso.
- Figurati, io invece penso che farò un pisolino.- disse e provò ad immaginarsi Hinata mentre faceva un bagno, nuda, nell'acqua calda, in balia dei suoi istinti animali e arrossì vistosamente a quella prospettiva, tanto che Hinata cominciò a preoccuparsi.
- C-che hai Naruto-kun?- domandò seriamente preoccupata per la salute del ragazzo.
- N-niente, niente non preoccuparti.- rispose, con un sorriso, il biondo.
"Quasi, quasi mi faccio il bagno con lei... NO! BASTA FARE IL PERVERTITO, NARUTO. L'Ero-sennin ha avuto una brutta influenza su di me" pensò.
- O-ok, faccio s-subito.- disse rassicurata dal sorriso del biondo.
- Non preoccuparti, fai con calma, tanto nessuno ci corre dietro, no?- ok è proprio cotto a puntino, Naruto che non vuole entrare subito in azione?! Lui che non ha per niente pazienza?!
- C-come v-vuoi.- rispose timidamente la ragazza.
A quel punto Naruto si addormentò e sognò lui e Hinata che si baciavano.

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Capitolo 4
*** La quiete prima della tempesta ***


Intanto nel bagno le cose non erano molto diverse
Hinata, nella vasca da bagno, stava immaginando che Naruto entrasse dalla porta, anche se chiusa a chiave, nudo, per farsi il bagno con lei.
"HINATA! QUESTI NON SONO PENSIERI DA FARE! PERVERTITA" continuava a ripetersi nella mente, eppure non poteva farne a meno (sporcacciona xD ndA).
Mentre faceva questi pensieri, avvampava e non per il calore presente nel bagno.
"Sì, ma è impossibile non fare certi pensieri; è bellissimo, con quei fili di grano sempre scompigliati e quegli occhioni da cucciolo che sembra abbiano preso due pezzi di cielo e messi al posto dell'iride e quelle braccia muscolose e quei pettorali da paura che ho avuto la fortuna di vedere, insomma, sembra un angelo sceso in Terra" pensò con occhi sognanti.
Pensando ciò si addormentò e sognò lei e Naruto che si baciavano.
 
 
 
 
 
 
Nel frattempo, Naruto si era svegliato e, vedendo che Hinata ancora non era uscita dal bagno, cominciò a preoccuparsi.
"Speriamo che non le sia successo qualcosa..." pensava sempre più preoccupato.
"Adesso provo a bussare almeno per vedere se sta bene, anche se sarei tentato di entrare... INSOMMA, NARUTO LA FINISCI?!"
Combattuto tra questo desiderio, bussò alla porta del bagno.
In quel momento, Hinata si svegliò e sentendo che il biondino continuava a chiamarla gli rispose.
- N-naruto-kun, s-scusami mi ero a-appisolata e s-sono rimasta i-in a-acqua più del d-dovuto.- rispose la mora, una volta uscita dalla vasca, aprendo la porta, in accappatoio ovviamente (non vogliamo che il nostro volpino muoia d'infarto no? xD ndA).
Naruto, vedendola così, per poco non moriva davvero d'infarto.
- N-non preoccuparti, Hina-chan, e-ero solo p-preoccupato che n-non ti fosse accaduto q-qualcosa.- rispose rosso in viso.
"Che carino si è preoccupato per me" pensò felice la corvina.
- G-grazie per e-esserti preoccupato per me, N-naruto-kun.- disse, con lieve imbarazzo, la mora.
- Figurati Hina-chan.- rispose, con un sorrisone, Naruto.
- O-ok, a-aspetta ancora un secondo che mi vesto e poi s-scendiamo a-a farci u-un giro, che ne d-dici?- chiese, speranzosa, la ragazza.
- Certo, partiremo domani per la missione, oggi si fa pacchia.- rispose, facendole l'occhiolino, con l'immancabile rossore di lei, il biondo.
- E-ehm... ti d-dispiacerebbe u-uscire.- disse, imbarazzata, la mora.
- E-eh? S-sì c-certo, scusami.- mormorò, rosso come un peperone, il ragazzo.
 
 
 
 
 
 
Una volta pronta, si avviarono verso una caffetteria.
- Hina-chan, tu cosa prendi?- chiese, gentile, il biondino.
- U-un t-tè caldo, g-grazie.- "La finirò mai di balbettare in sua presenza?" si chiese, mentalmente, Hinata.
- Perfetto, io un caffè ristretto.- disse al barista.
- D'accordo, se volete accomodarvi...- lasciò in sospeso il barista.
- Grazie.- disse, semplicemente, il ragazzo.
Una volta seduti al tavolino
- Non vedo l'ora di entrare in azione...- disse, tutto eccitato, Naruto.
- S-sei s-sempre il solito.- disse, con un tenero sorriso, la ragazza.
A tale visione, Naruto, rimase imbambolato.
- N-naruto-kun, c-che ti prende?- disse la ragazza perplessa.
- N-niente niente, mi ero fermato a pensare...- "Da quando in qua io penso, ma aspetta lo sto facendo anche ora..." pensò scettico lui.
- O-ok.- rispose la mora, non molto convinta.
- Ecco le vostre ordinazioni.- arrivò il cameriere con un vassoio in mano.
- Un caffè ristretto per il ragazzo e un tè caldo per la ragazza.- diede loro le ordinazioni.
- Grazie.- dissero in coro i ragazzi.
- Non c'è di che.- disse e si allontanò il cameriere.
Bevvero le loro bevande, che, da gentiluomo, pagò Naruto, si fecero una passeggiata per il parco e ritornarono in albergo, poiché era sera inoltrata.
- Posso andare prima io, Hina-chan?- chiese, o meglio implorò, Naruto.
- C-certo, vai N-naruto-kun.- rispose, con quel suo tono gentile, la corvina.
In bagno
- Certo che Hinata si fa sempre più bella.- sussurrò sognante.
- Ahh, basta fare certi pensieri, devo uscire per far entrare Hinata.- detto fatto uscì dal bagno.
Avevo addosso una maglietta nera con al centro un vortice arancione e un pantaloncino corto nera con i bordi arancioni, entrambi consumati, anche se non li usava molto, visto che era solito dormire in boxer.
- Hina-chan, mi dispiace di averci messo molto.- mormorò dispiaciuto.
- N-non p-preoccuparti, N-naruto-kun, t-tanto io ho già fatto.- disse lei.
Infatti, solo allora, Naruto, notò che Hinata indossava una camicia da notte blu scuro e il pantalone di una tuta, usato ormai come pigiama, anch'esso blu scuro.
- Ehm... S-senti Hina-chan, t-tu... ecco... tu da quale lato del letto vorresti dormire?- mormorò, arrossendo, il biondo.
- P-per me n-non fa differenza, N-naruto-kun.- mormorò anch'essa arrossendo.
- A-allora io prendo il lato destro, quello vicino la finestra.- continuò lui.
- O-ok.- non fu in grado di dire altro la mora.
Si distesero sul letto, Hinata a sinistra e Naruto a destra, entrambi avevano un colorito che dire rosso acceso è riduttivo, e si diedero le spalle per non incrociare lo sguardo dell'altro.
Si addormentarono così, l'uno dando le spalle all'altro, facendo sogni sull'altro e sognando di essere, finalmente, una coppia.

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Capitolo 5
*** Vecchie conoscenze e nuovi incontri ***


La mattina seguente, Hinata si svegliò rilassata e stranamente sentiva una sorta di calore, ma non riusciva proprio a spiegarsi da dove arrivava questo calore.
Aprì gli occhi di scatto e si ritrovò abbracciata a Naruto con la testa sul suo petto.
Arrossì all'inverosimile e lentamente, molto lentamente alzò gli occhi verso il viso di Naruto, sperando che non fosse già sveglio.
Speranze vane le sue, quando arrivò ad incrociare gli occhi di Naruto trovò quelle pozze marine aperte e in più Naruto la guardava dolcemente e, non appena la vide voltarsi verso di lui, le sorrise.
- Buongiorno, Hina-chan.- le disse, sempre molto dolcemente, il biondo.
- B-b-buongiorno, N-n-naruto-kun.- bascicò la poveretta, sull'orlo di un infarto.- S-scusami, spero d-di non a-averti dato f-fastidio.- continuò poi.
- Figurati, Hina-chan, anzi ho dormito benissimo.- sorrise sincero.- Quasi, quasi rimango a letto, ho un sonno...- continuò sbadigliando sonoramente.
- N-non puoi però, o-oggi si entra in a-azione.- disse, smettendo un secondo di essere imbarazzata, la corvina.
- Giusto, oggi è il grande giorno.- rimembrò il biondo.- Sarà meglio prepararsi.- aggiunse.
- T-ti di-dispiace se il bagno lo u-uso prima io?- chiese la mora.
- No, no vai pure, del resto fino ad ora l'ho usato sempre prima io.- le sorrise il ragazzo.
- O-ok.- e si diresse in bagno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tempo 20 minuti erano entrambi pronti.
- Allora, esattamente dove si trova questa campagna in cui dovremmo andare?- chiese il giovane.
- P-proprio ai confini della città.- disse, pacatamente, la ragazza.
- Capisco... Ma noi ora siamo al centro della città, vero?- chiese scettico.
- E-esattamente.- rispose la ragazza.
Mentre camminavano, Naruto, immerso nei propri pensieri, tutti riferiti alla persona che aveva accanto, urtò un passante.
- Mi scusi non vole...- s'interruppe non appena si voltò per vedere chi aveva urtato, si trattava di un ragazzo dai tratti selvaggi, con due segni rossi sulle guance, capelli castani e occhi color nocciola.
Guardò il ragazzo con occhi sgranati e subito dopo lo abbracciò con foga.
- KIBA!!! Amico mio... Da quanto tempo non ci vediamo!- urlò contento.
- Naruto?!? Sei veramente tu?! Cosa ci fai qui a New York??- domandò, incredulo, il castano.
Naruto, staccatosi da Kiba, gli rispose.
- Sono qui in missione con una mia compagna.- disse, accennando con la testa a Hinata, che ancora stava un po' distante dai ragazzi.
- Ah, vedo che sei in dolce compagnia...- disse, lanciando uno sguardo malizioso al suo migliore amico.
- Kiba, non cominciare con queste storie...- mormorò, rosso in viso, il biondo.
- Ahahahah, va bene Dongiovanni.- naturalmente, il castano, alludeva alla bellezza del biondo, tipica del principe azzurro, capelli biondi, occhi azzurri e sorriso smagliante, che gli aveva procurato, ai tempi del liceo, molte ragazze che chiedevano anche solo un appuntamento con lui.- Passando alle cose serie.- disse, diventando improvvisamente serio.- Posso venire in missione con voi? E' da un po' che non ricevo qualche incarico.- infatti anche lui era un agente dell'FBI.
- Non saprei... Tu che dici Hina-chan?- chiese consiglio il biondo.
- P-per m-me non ci sono p-problemi.- rispose, imbarazzata, la mora.
- Scusa la sgarbatezza, non mi sono presentato, sono Kiba Inuzuka, migliore amico del qui presente testa quadra.- disse, porgendole la mano.
- P-piacere, H-hinata Hyuuga.- disse a sua volta, ricambiando la stretta di mano, anche se più dolcemente.
- Ok, allora tu partirai con noi.- disse, rivolto al castano, anche per fare in modo che quei due si staccassero, soprattutto quel cane pulcioso del suo migliore amico, il biondino.
- Bene...- disse solamente.
- E' inutile che ti atteggi a duro, amico. Sei, e sarai sempre, solo un buffone.- lo prese in giro, con un sorrisone, Naruto.
- Ti do tre, e dico tre, secondi per scappare, dopodiché te la vedrai davvero male e il tuo bel faccino verrà rovinato.- sussurrò, pericolosamente, il ragazzo.
- Sì, certo che paura...- continuò a prenderlo in giro lui.
- Uno...- sussurrò.
- Guarda me la sto facendo addosso.- continuò, imperterrito.
- Due...- sussurrò con voce ancora più grave.
- Hina-chan qualcosa mi dice che è meglio allontanarsi.- mormorò più a se stesso che alla ragazza.
- TRE!!! Corri Naruto, se vuoi avere salva la vita.- urlò Kiba.
Si mise a rincorrerlo, mentre Naruto rideva spensierato, ritornando indietro nel tempo.
Hinata, intanto guardava la scena allibita, erano dei ventenni o dei bambini intrappolati in dei corpi da "adulti"?
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice:
Da quando ho iniziato la fic sono le prime note che inserisco xD
Bene, qui entra in scena Kiba, che fa la parte del migliore amico di Naruto, il quale ha un ruolo non dico fondamentale, ma che mi serve per continuare la fic, almeno da come l'ho programmata.
Mi dispiace per l'aggiornamento in ritardo, ma non ho avuto proprio tempo.
Volevo ringraziare in particolare alegargano1, per aver seguito la fic fin dagli inizi, RomanticDancer, mia cara amica che ha recensito tutti i capitoli, finora, della fic e che mi ha dato spunto per continuare, ancora rido ora per l'idea stampalata che mi ha dato xD, do solo uno spunto "traduttore per lo zombesco" e questo dice tutto, almeno per noi due xD e, infine ma non per importanza, volevo ringraziare Tsukoyomi_Sama per aver recensito l'ultimo capitolo prima di questo.
Al prossimo cap, sperando che continuiate a seguirmi.
 
 
NaruHina4ever

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Capitolo 6
*** Era ora! ***


Quando i "bambini" ebbero finito di giocare, l'allegra combriccola si avviò verso la casa della campagna ai confini di New York.
- Hina-chan, quanto manca ancora?- chiese, impaziente, il biondino.
- D-dovremmo ritrovarci l-la casa di fronte tra poco.- disse la mora.
Kiba e Naruto camminavano dietro e Hinata faceva da "guida".
- Naruto, ho visto come la guardi... Non è che per caso la bella moretta ti piace?- sussurrò, malizioso, Kiba.
Naruto, a quelle parole, avvampò di brutto.
- M-ma che d-dici Inu-bau?- borbottò, d'un fiato, il biondo.
- Testa quadra, guardati! Sei arrossito di botto, secondo me sei cotto a puntino.- disse, con l'aria di chi la sa lunga, il cane... excusez-moi, il castano.
- In realtà, sì mi piace molto.- disse, a bassissima voce per non farsi sentire dalla diretta interessata, Naruto.
- Ecco, lo vedi? Io ho sempre ragione.- urlò trionfante, Kiba.
- E sta' zitto un po'! Se urli ci sente Hinata.- sussurrò, dandogli un pugno in testa, il biondino.
- Giusto, hai ragione.- mormorò, zittendosi subito, il ragazzo.
- Comunque, come mai Akamaru non è con te?- chiese, curioso, il biondo.
- Si è fratturato una zampa e ora è al veterinario per un po' di controlli.- rispose, afflitto per la sorte del suo compagno, Kiba.
- Capisco...- disse, solo, Naruto.
- R-ragazzi, siamo arrivati.- disse la corvina, richiamandoli.
- Uff, era ora!- esclamò Naruto.
- Un giorno mi spiegherai perché devi sempre urlare.- disse, con aria rassegnata, Kiba.
- Forse quando saremo vecchi, mentre facciamo una partita a carte fuori da un bar, con i bambini che ci scorazzano intorno, te lo dirò.- disse il biondo, suscitando l'ilarità del castano e facendo scappare un risolino alla mora.
Una volta che ebbe finito di ridere, Hinata tornò ad occuparsi delle cose serie.
- D-dobbiamo entrare? Questa c-casa ha un non so ché di macabro.- disse, percependo una scossa lungo la spina dorsale, la corvina.
- Anche a me fa uno strano effetto.- replicò Kiba.
- Vabbé io entro.- disse Naruto, entrando.
- Ma è... è gigantesca.- esclamò ad alta voce, una volta entrato.
- Wow, hai ragione.- concordò con l'amico, dopo averlo seguito dentro, seguito a ruota da Hinata, il castano.
- Kiba, secondo me, sarebbe meglio dividersi per perlustrare meglio la casa...- disse, con l'aria di chi è sicuro di ciò che dice, il biondino.
Kiba gli arrivò di soppiatto dietro le spalle e gli sussurrò in un orecchio:
- Vuoi stare da solo con la tua bella eh?-
Il biondo arrossì di botto e si girò verso l'altro per dargli un pugno, molto forte, in testa.
- Ahi, testa quadra, tanto lo sai che ho ragione io.- si lagnò, il poveretto in questione.
Hinata sbalordita da quella reazione di Naruto chiese:
- S-scusate, ma che è s-successo?-
- N-niente, non ti preoccupare Hina-chan, è solo che un certo cane pulcioso sta facendo il cretino.- disse, sconsolato, il biondo.
- Hey!- esclamò, infastidito, il diretto interessato.
- Rettifico: è un cretino.- aggiunse poi.
- E' così che la pensi?- disse, minaccioso, Inu-bau (Quanto mi piace chiamarlo così xD ndA).- Allora corri!!!- finì la frase.
E ricominciarono a correre per la casa sotto lo sguardo attonito della povera Hinata.
- Dai, calmiamoci, mi arrendo.- si mise a ridere poi, il biondino.
- Hina-chan, tu che ne pensi? Io e te a sinistra e il cane a destra ok?- chiese, girandosi verso di lei.
- Certo, Na-naruto-kun.- "Che bello io e Naruto-kun da soli" pensò con un'espressione beata sul volto.
- Vabbé io vado, a dopo piccioncini.- disse, per poi scappare verso destra, è il caso di dirlo, con la coda tra le gambe.
I due dapprima arrissirono, poi si ripresero.
- Io quel cane rognoso prima o poi lo faccio fuori.- disse, con una vena pulsante sulla fronte, il biondino.
- D-dai, N-naruto-kun non è il  caso di prendersela.- disse, con un fil di voce.
- Massì, non ne vale la pena.- e riacquistò il suo fantastico sorriso.- Allora, andiamo?- continuò poi, avviandosi.
- A-aspettami N-naruto-kun.- disse, correndogli dietro, la mora.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Entrati nel grande salone
- Hina-chan, vieni qui!- ordinò, dolcemente, il ragazzo.
- C-cosa c'è, Naruto-kun?- chiese, una volta vicina a Naruto.
- Guarda, sembra sangue.- disse, disgustato.- La cosa strana è che è verde, deve appartenere a qualche strana creatura locale.- aggiunge non molto convinto.
- F-fa i-impressione.- disse, anche lei disgustata.
- N-naruto-kun, mentre tu "analizzi" il s-sangue, io vado avanti in perlustrazione, o-ok?- chiese la corvina.
- Va bene, ma fai attenzione! Se dovesse succedere qualcosa, tu urla ed io sarò da te in un lampo.- disse, seriamente preoccupato.
"Sento che mi innamoro sempre di più di questo angelo" pensò sognante.
- O-ok, lo farò.- e uscì dal salone.
 
 
 
 
 
 
 
 
"Sento dei rumori strani, come se qualcuno stia mangiando voracemente." pensò intimorita.
Ad un tratto sentì qualcuno chiedere aiuto e lamentarsi.
A quel punto corse verso la voce e, svoltato l'angolo, si ritrovò davanti ad una scena agghiacciante.
Una strana creatura, che assomigliava vagamente ad un cadavere di un umano, stava, letteralmente, mangiando la gamba di Kiba e quest'ultimo si dimenava tentando di sfuggire alla presa della creatura.
Allora, Hinata, fece come suggeritogli da Naruto, ovvero urlò più che potè.
 
 
 
 
 
 
Intanto nel salone
- Che strana melma, chissà a che creatura appartiene questo sangue...- disse, pensieroso.- Ho un bruttissimo presentimento.-
Ad un certo punto, sentì qualcuno urlare.
- Ma questa è Hinata.- e corse più che potè verso quelle urla.
 
 
 
 
 
Arrivato a destinazione, vide Hinata bianca come un lenzuolo e la gamba di Kiba che veniva divorata da quell'essere.
Senza pensarci, scagliò un potente calcio alla testa del mostro facendogliela staccare dal resto del corpo, mentre dal collo fuoriusciva quel sangue verde visto prima in salone.
Dopo essere stato colpito l'essere cadde a terra privo di vita.
- Anf... anf... come... anf... state?- disse, ansimando, il biondo.
Hinata, ancora troppo scioccata, non rispose e Kiba, invece, cedette sotto il peso della sua gamba, perché ormai dell'altra era rimasta solo la coscia e parte del ginocchio, traumatizzato.- Grazie, Naruto.- ebbe solo la forza di dire.
- Figurati, amico mio.- disse, rivolto al castano.- Era il minimo e poi tu avresti fatto la stessa cosa per me.- e sorrise debolmente.
- Hina-chan, hai delle bende?- chiese il biondino.
- M-m-mi dispiace Naruto-kun, le ho lasciato nell'albergo.- disse, dispiaciuta.
- Non preoccuparti.- detto ciò, si strappò un lembo della manica della divisa e si avvicinò a Kiba.
- Kiba, ora dovrò stringere forte la stoffa attorno a ciò che rimane della tua gamba per evitare che perda ancora più sangue, o potresti morire dissanguato.- disse, avvicinandosi di più.- Sentirai dolore, ma è necessario se vuoi continuare a vivere.- e si abbassò all'altezza della gamba di Kiba.
La strinse forte attorno alla gamba e il castano cacciò un urlo fortissimo per il dolore.
- Kiba, resisti ho quasi fatto, ma ora viene la parte più dolorosa.- e si strappò un altro lembo di stoffa dalla divisa
- N-naruto-kun fai piano.- disse, preoccupata, la corvina.
- Non preoccuparti Hina-chan, per caso hai dell'acqua.- chiese poi.
- S-sì, ma a cosa ti serve?- chiese, perplessa, la mora, porgendogli l'acqua.
- Devo bagnare la stoffa per far rinfrescare almeno la ferita, se così si può chiamare, in modo da alleviare anche il dolore.- spiegò lui.
Prese la stoffa imbevuta di acqua e la passò, dolcemente, sulla ferita.
- Cavoli, ti ha lasciato un bel ricordino.- cercò di riderci su.
- Naruto, non è il momento di fare lo spiritoso.- disse, assumendo un piccolo broncio.
- Scusa, hai ragione.- disse, perdendo il sorriso.
- Hey, hey! Scherzavo, cos'è quell'aria da funerale?- disse, preoccupato per il cambio d'umore dell'amico.
- E' che sono un idiota, tu hai rischiato la vita e io rido, come se fosse una cosa positiva.- disse, sempre più afflitto.
- N-naruto-kun, tu non s-sei un idiota, hai solo cercato di sdrammatizzare e non hai nessuna colpa per questo.- disse, con molta determinazione, Hinata.
Naruto, alzò il capo e la guardò stupito da quella reazione inaspettata, poi le sorrise
- Grazie, Hina-chan.- e fece un sorriso ancora più luminoso del solito.
- Comunque, Kiba ho finito di fare la fasciatura.- disse poi, rivolgendosi all'amico.
- Naruto, non ti ringrazierò mai abbastanza.- sorrise sincero, il castano.
- Ma finiscila e pensa a restituirmi i 100 dollari che ti ho prestato.- disse, fintamente scorbutico, il biondo.
"1... 2... 3..." contò mentalmente.
- HEY!! Hai detto che non avrei dovuto restituirteli.- urlò l'interpellato.
- Ahahahahahah, guarda che faccia hai fatto?- disse, tenendosi la pancia per le troppe risate.
- Tornando alle cose serie, cos'era quella "cosa"?- chiese, schifato e terrorizzato, il biondino.
- C-credo sia un cadavere umano che per sopravvivere deve nutrirsi d-di esseri viventi.- disse, finemente, Hinata.
- Uno zombie in poche parole.- disse Naruto.
- Che onore sono stato quasi fatto fuori da uno zombie.- disse, disgustato, il castano.
- Ora, Hinata hai la tua pistola con te?- chiese il biondino.
- Sì!- rispose, stranamente sicura.
- Tu Kiba ce l'hai?- chiese all'amico.
- Ovviamente, testa quadra.- rispose, seccato, ricevendo un pugno in testa dal biondo.
- E questo perché?- piagnucolò non capendone il motivo.
- Perché diavolo non l'hai usata allora?- disse, alzando lievemente la voce, il ragazzo.
- Mi sono fatto prendere dal panico.- rispose, imbarazzato.
- Uhm, per questa volta te la sei cavata, ma non ci sarò sempre io.- disse, più preoccupato che arrabbiato.
- Sì, è vero, ma la prossima volta non mi farò prendere di sorpresa.- disse, fiducioso.
Naruto si chinò sul corpo senza vita, ormai si può dire, dello zombie.
- Che cosa combini?- chiese, perplesso dal comportamento del compagno, Inu-bau.
- Controllo se magari ha con sé erbe medicinali oppure munizioni, o ancora armi.- disse per poi prendere un'erba medicinale e delle munizioni per la pistola.
- Allora sono quindici colpi e facciamo cinque ciascuno.- disse dandone cinque a Hinata e cinque a Kiba.
- E l'erba medica?- chiese, dubbioso Kiba.
- La metto nel mio zaino.- rispose.
- Scusa, ma non ne avrei bisogno io?- domandò il castano.
- No, con la fasciatura che ti ho fatto, non dovresti avere problemi.- rispose, convinto.
- Uffa, ma io come faccio a camminare ora?- si lamentò il ragazzo.
- Uhm, aspetta vengo subito vado a cercare un bastone, rimani qui Hina, fagli compagnia che io torno in un attimo.- scappò via poi.
Tra i due scese un silenzio imbarazzante.
- Posso farti una domanda, Hinata?- chiese ad un tratto.
- C-certo, dimmi Kiba-kun.- rispose la corvina.
- A te piace Naruto, vero?- chiese con un sorrisetto.
La corvina avvampò all'inverosimile e farfugliò qualcosa
- I-io... B-bhè... io...-
- Non sei obbligata a rispondermi se non vuoi.- chiarì subito.
- N-non è q-questo, è c-che mi vergogno.- rispose, sempre rossa.
- Capisco, ma a me puoi dirlo non lo dirò a lui.- le sorrise.
- V-va bene, s-sì N-naruto-kun, mi piace molto, ma non trovo mai la forza di d-dirglielo.- disse, abbassando il capo.
- Allora penso di aver appena risolto il problema.- disse, con un sorrisone, il castano, rivolto dietro la mora.
Hinata si girò dietro e per poco non moriva per lo stupore.
Naruto, era lì dietro di lei con un'espessione ebete stampata in faccia e la bocca spalancata, doveva aver sentito l'intera conversazione.
- H-hina-chan, p-puoi ripetere q-quello che credo di aver appena sentito, per favore?- disse, con un'espessione meravigliata.
- N-n-naruto-kun da qu-quanto sei q-qui?- 
- Abbastanza dall'aver sentito ciò che credo di aver sentito.- disse.- Hina-chan, ti prego ripetilo, ho bisogno di sentirlo uscire dalle tue labbra.- la supplicò.
Kiba, allora, decise di lasciare un po' di intimità a quei due e prese il bastone che Naruto ancora teneva in mano.
- Ragazzi, io vado di là in salone.- e se ne andò, sicuro di non essere stato sentito.
- E-ecco... i-io...- prese un profondo respiro e lo disse.- Naruto-kun, Naruto tu mi piaci moltissimo!-
Naruto a quel punto non resistette più e la baciò; un bacio casto, puro e pulito a cui Hinata, dopo un primo istante di disorientamento, rispose con foga.
Una volta staccatosi dalle sue labbra parlò
- Hinata, non sai da quanto aspetto di sentire quelle parole pronunciate dalla tua bocca...- le sussurrò in un orecchio, facendola rabbrividire.- Ti amo, Hinata.- sussurrò quelle parole in modo dolcissimo e la corvina pianse, pianse lacrime di felicità e si ributtò su quelle labbra tanto desiderate unendovisi in un bacio passionale, in cui immise tutta la passione che si era tenuta dentro per tutti quegli anni, e osò passare la sua lingua sul labbro inferiore dell'amato chiedendo l'accesso; accesso che gli fu consentito poco dopo.
Le lingue, dapprima timorose, ora, presa più confidenza, si scontravano e poi si fondevano come se fossero una cosa sola.
Hinata aveva le mani tra i capelli di Naruto e quest'ultimo la teneva in braccio sorreggendola con le sue forti braccia.
Era un momento paradisiaco per entrambi, che avevano aspettato anche troppo per quel momento.
Si staccarono solo per mancanza di fiato ed ansimavano simultaneamente.
Allora la corvina rispose a ciò che non aveva avuto il tempo di rispondere prima
- Anch'io ti amo, Naru.- e gli sorrise dolcemente e teneramente.
Lui sorrise felice come non lo era mai stato e disse
- Ascolta Hina, ti andrebbe di diventare la mia ragazza?-
- E me lo chiedi? Sì, sì e ancora sì- dopodiché lo ribaciò e caddero in un mondo in cui esistevano solo loro e il loro amore.
Si staccarono e Naruto disse
- Che dici dovremmo andare a cercare Kiba? E' da un po' che non lo vedo.- disse, con sguardo malizioso, il biondino.
Al che la mora arrossì e rispose
- P-penso che dovremmo andare a cercarlo.-
- Ok.- e si presero per mano.
Rientrarono nel salone e videro Kiba che gironzolava per la stanza guardando i dipinti.
- C'mon, abbiamo una missione da svolgere, non siamo qui per osservare i quadri.- disse Naruto, imitando un militare.
- Se è per questo, non siamo qui neanche per pomiciare.- disse, con un ghigno, il castano.
I due arrossirono e Naruto disse
- Hey Kiba! Questo è un colpo basso.-
- Ahahahahah, sei diventato rosso come un pomodoro.- lo prese in giro.
- Dai, basta contuiamo la missione.- disse il biondino.
- Non sarebbe meglio riposarci, Naru?- disse la corvina.
- Hai ragione, Hina, ma non credo che qui dentro saremmo al sicuro.- disse lui.
- E se noi ritornassimo all'hotel e Kiba-kun prenotasse un'altra stanza?- chiese, speranzosa, la mora.
- Uhm, sì perché no? A te Inu-bau sta bene?- chiese al compagno.
- Ho capito perché volete andare in hotel! Volete "innaugurare" il vostro fidanzamento.- disse, con sguardo ammiccante.
- KIBAAA!!!- urlò Naruto, più rosso di un peperone e Hinata era anche peggio di lui.
- Comunque, a me sta bene.- disse, facendo finta di niente, il castano.
E si incamminarono verso l'hotel, il giorno dopo sarebbe stata una giornata molto faticosa.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'Autrice:
Che faticaccia =/
Innanzitutto mi scuso per il ritardo mostruoso =/
Spero di aver reso al meglio la scena NaruHina =D
Fatemi sapere
Poi volevo ringraziare: Tsukuyomi_Sama, alegargano1, RomanticDancer e iViRteX_SiLeNT, e parlando a quest'ultimo hai visto ho seguito il tuo consiglio e ho allungato il cap? :P
Volevo anche ringraziare Hinata Uzumaki per aver recensito e avermi esposto la sua opinione =)
Ringrazio anche chi legge solamente ma un commentino non costa nulla no? xD
 
 
 
NaruHina4ever

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Capitolo 7
*** Il risveglio e il ritorno alla casa maledetta ***


Quella mattina, stranamente, fu Naruto a svegliarsi per primo.

Aprì gli occhi e notò che Hinata era, teneramente, accoccolata al tuo torace.

Sorrise dolcemente e le accarezzò i capelli amorevolmente.

A quel contatto, Hinata si svegliò e guardò, rossa in viso, Naruto.

Solo la sera prima si erano realizzati i suoi sogni ed in più, quella notte, si erano completati a vicenda (lascio il resto all'immaginazione xD).

- Buongiorno, amore.- le disse Naruto.

- B-buongiorno, Naru.- e gli si avvicinò al viso per baciarlo.

Stettero così per alcuni minuti abbondanti finché non sentirono bussare alla porta.

- Chi è?- disse Naruto, annoiato per l'interruzione.

Si infilò i suoi boxer ed andò ad aprire.

- Giorno Naru, vedo che questa notte hai fatto le ore piccole.- disse, squadrandolo dall'alto al basso, malizioso, Kiba.

Il ragazzo divenne paonazzo e gli urlò contro

- Questi non sono affari che ti riguardano!-

- Ahahahah, che faccia buffa!- rise lui.

- Mpf.- fece Naruto.- Piuttosto, come va la gamba?- continuò.

- Meglio di ieri sicuramente e, per fortuna, con la fasciatura che mi hai fatto tu, il sangue si è bloccato in quel punto.- rispose Inu-bau.

- Bene, almeno non morirai dissanguato.- disse Naruto.- Ma se non la finisci con le tue battutine sarcastiche morirai in un modo atroce che neanche puoi immaginarti.- continuò con voce lugubre.

- N-naru, calmati, scherzavo, eheh.- disse, intimorito, Kiba.

- Ahahahahah faccio così paura?- chiese, tenendosi la pancia, Naruto.

- Piantala, me la sono fatta addosso.- disse, indignato, il castano.

- Dai Naru, smettila. Dobbiamo prepararci per la missione.- disse, soave, Hinata, incredibile, ma vero aveva anche smesso di balbettare in sua presenza.

- Ringrazia Hina perché ti ha salvato la pelle.- disse il biondino.

- Ahahahah grazie Hinata.- decise di stare al gioco.- Inu-bau.

- Di niente Kiba-kun.- rispose, ridendo, lei.

- Sì, sì certo prendetemi in giro.- disse , sbuffando.- E tu esci da questa stanza!- ordinò poi all'amico.

- Certo, certo vi lascio soli soletti.- disse, con un sorrisetto malizioso, Kiba e uscì dalla stanza.

- E così ti prendi gioco di me, eh?- disse Naruto, avvicinandosi, pericolosamente, alla corvina.

- Dai, Naru scherzavamo.- disse, tentando di trovare una via di fuga, la mora.

- E adesso scherzerò io con te.- disse, con un ghigno quasi sadico.

- Naru...- disse la corvina un secondo prima, di ritrovarsi il ragazzo addosso sul letto.

- Ahahahahahahah, Naru smettila!- rise la ragazza, visto che Naruto le stava facendo solletico (avete pensato male ammettetelo xD ndA)

- No, è la tua punizione e la mia vendetta.- rise anche lui.

- Ahahahahahahah.- rise, ancora, la corvina.

Dopo un po'

- Ok, basta dobbiamo andare.- la lasciò libera, ma prima che potesse alzarsi completamente, la baciò.

- Lo sai che ti amo, vero?- le disse il biondo, dolcemente.

Questa volta fu lei a baciarlo.

- Sì, e lo sai che anche io ti amo tanto tanto?- disse lei continuando allacciando le braccia al collo di Naruto.

- Sì, lo so.- e le cinse la vita con le sue forti braccia.

Continuarono a baciarsi per un po' poi, come da copione, Kiba bussò alla porta.

- Ma che state combinando? Vi volete dare una mossa, piccioncini?- urlò, senza aprire la porta, il castano.

- Kiba io...- disse, calmo, il biondo.- TI AMMAZZOOOOO!- urlò poi.

Il ragazzo scappò a gambe levate e scese giù ad aspettarli.

- Quel ragazzo è un caso senza speranza.- disse, rassegnato.

Detto ciò cominciò a spogliarsi.

Hinata arrossì come un pomodoro e gli disse

- N-naru, che fai??-

- Uh? Mi cambio. Perché?- disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

- E n-non potresti farlo in bagno?- disse lei, imbarazzata, senza guardarlo negli occhi e torturandosi le mani.

- Sei imbarazzata?- chiese lui e le si avvicinò con un sorriso malizioso stampato in faccia.

- Sì.- disse, con un fil di voce, la moretta.

- Ah sì? Ma non è che per caso noi stavamo insieme da ieri?- si divertì a stuzzicarla.

- Sì, ma non è un buon motivo per s-spogliarti davanti a me.- replicò, paonazza.

- Ah no? E perché?- e le si avvicinò di più, fino a trovarsi in piedi davanti a lei.

- Perché sì.- disse, sempre con la testa china, arrossendo di più.

- Ahah sei arrossita di più.- la schernì lui.

- Ma la smetti?!- gli disse diventando, se possibile, ancora più rossa.

- Ahahahah, ok la smetto.- disse e le alzò il mento con l'indice e il pollice.

- Ti amo, ogni secondo di più.- sussurrò prima di poggiare, nuovamente, le labbra su quelle morbide di lei.

Si staccarono e Naruto filò in bagno, non prima di averle fatto un sorriso dolcissimo.

"Ma quanto amo questo ragazzo?!" pensò, sempre più innamorata, Hinata.

Naruto si affiacciò con la testa, con lo spazzolino in bocca e le fece l'occhiolino.

"Immensamente" pensò guardandolo.

E, particolare di cui si accorse solo in quel momento, era ancora nuda e in fretta e furia si vestì, prima che Naruto uscisse dal bagno.

Il biondo uscì dal bagno lindo e pinto, perfettamente vestito e lavato.

- Hina, io ho fatto ora tocca a te.- le disse.

- Sì, sì faccio in un lampo.- ed entrò.

Dopo pochi minuti ebbe fatto e insieme, mano nella mano, scesero per andare incontro a Kiba.

E in effetti lui era lì, sulla porta d'ingresso, con quel bastone improvvisato e, sinceramente, faceva senso vedere che metà gamba gli mancava.

- Finalmente!- esclamò non appena li vide.

- Scusa, ci siamo trattenuti per un po'.- disse Naruto, facendo arrossire la ragazza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si avviarono e dopo circa una mezz'oretta arrivarono.

- Ma ora che sappiamo cosa ci aspetta, dobbiamo proprio entrare?- disse Hinata, indietreggiando.

Il biondo la abbracciò da dietro e la strinse tra le sue braccia per tranquillizzarla

- Hina, non devi avere paura... Ci sono io qui con te e ti proteggerò anche a costo della vita.- la strinse più forte e a sé e la coccolò finché non si fu calmata del tutto, poi la scostò leggermente per guardarla negli occhi e le disse con un leggero sorriso

- Va meglio ora, angelo mio?- 

- Molto, grazie Naru.- e lo baciò sulle labbra, un bacio che sapeva di coraggio, di tristezza e di amore.- Però devi promettermi che farai attenzione e che, mi duole molto dirlo, non morirai.- aggiunse triste.

- Te lo prometto, Hina. E tu sai che io mantengo sempre le mie promesse.- le sorrise sornione.

Lei sorrise di rimando e, prendendo a due mani il coraggio, entrarono nella casa degli orrori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Quando siamo entrati la prima volta era inquietante, adesso lo è di più.- disse Kiba, tremando come una foglia.

- Ti capisco del resto tu hai avuto un incontro ravvicinato con uno di quei cosi.- disse, sacccente, Naruto.- Hina, rimani al mio fianco.- aggiunse rivolgendosi alla fidanzata (finalmente lo posso scrivere ndA).

- D'accordo Naru.- disse lei, raggiungendolo.

- Questa volta, andremo tutti insieme, l'ultima cosa che ci serve è essere attaccati da degli zombie quando siamo soli.- disse Naruto, nel perfetto ruolo del capo.

- Naru, ora che ci penso, non abbiamo più visto Orochimaru-sama.- ricordò, inpovvisamente, Hinata.

- La serpe? Hai ragione, non l'abbiamo più visto. Qui c'è qualcosa che mi puzza...- disse, con aria pensosa, il biondino.

- Sherlock Holmes, ci incamminiamo? Prima finiamo meglio è, non mi va di rimanere qui a lungo.- disse Kiba, risvegliandolo.

- Ehm... Ok, da dove cominciamo?- chiese, a nessuno in particolare, il biondo.

- Questa volta da destra, tanto il salone l'abbiamo già visto e il corridoio in cui quel mostro mi ha divorato la gamba è pieno di porte chiuse a chiave.- rispose il castano.

- E come lo sai che sono chiuse a chiave, Kiba-kun?- chiese la mora.

- Bhè, perché prima che mi attaccasse ho provato ad aprirle tutte, ma erano tutte chiuse, per l'appunto, a chiave.- rispose.

- Allora, dobbiamo cercare una chiave.- disse Naruto.

- No, testa quadra, credo che ne servirà più di una, alcune hanno delle serrature diverse.- disse, lievemente infuriato, Kiba.

- Inu-bau, non scaldarti tanto non potevo saperlo.- disse Naruto.

- Scusa, hai ragione Naruto. E' che sono agitato e non mi sento tranquillo qui dentro.- rispose Kiba.

Dopo lo scambio di battute si avviarono verso la parte destra dell'abitazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Finalmente >.<

Ciao a tutti =D

Bene, bene...

Allora, in questo capitolo niente avventura, ho voluto dare un po' di spazio ai novelli fidanzati.

Ringrazio coloro che hanno avuto la pazienza di recensirmi: vale _hina, Tsukuyomi_Sama, Hinata Uzumaki (che mi ha minacciato perché dovevo metterlo presto xD), iViRteX_SiLeNT e alegargano1.

Ringrazio anche RomanticDancer che so che legge i capitoli, ma non ha tempo per recensirli.

Ringrazio anche chi legge solamente.

Alla prossima

 

 

 

 

 

NaruHina4ever

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Capitolo 8
*** Inizia la vera avventura ***


Aprirono la porta e attraversarono il corridoio.

- Stammi vicino, Hina.- disse Naruto, diretto alla sua ragazza.

- Sì.- rispose la ragazza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo un po'

- Fermi! Ho sentito un rumore strano.- sussurrò il biondo.

Naruto si avvicinò pian piano alla fonte del suono, ma girato l'angolo dovette ritrarsi subito, infatti all'angolo, precisamente vicino la porta, c'erano ben tre di quelle creature.

Tornò indietro facendo ancora meno rumore e disse

- Cavolo, e ora come facciamo?-

- Perché che è successo?- chiese Kiba.

- Ci sono tre di quei cosi dietro l'angolo.- sussurrò.

- Accidenti, quante munizioni abbiamo?- chiese il castano.

- Io ne ho 35.- rispose Hinata.

- Anch'io.- rispose, a sua volta, Naruto.

- Bene, anch'io.- disse anche Kiba.

- Sono 105 in tutto, dovremmo farcela.- disse, risoluta, Hinata.

- Ragazzi, puntate alla testa, se mirerete bene, potrebbe bastare anche un solo colpo.- 

Si avvicinarono con passo felpato, agli zombie e con un colpo secco Naruto sparò ad uno dei tre, facendolo morire immediatamente.

Gli altri due si girarono verso di loro e si poteva notare subito che del sangue rosso, e quindi non loro, colava dalle loro bocche.

Un conato di vomito prese i nostri tre eroi, ma riuscirono a sopprimerlo.

Un colpo partì dalla pistola di Kiba che, non avendo mirato bene, prese la spalla di uno dei due, facendolo indietreggiare.

Uno dei due si buttò su Naruto cercando di morderlo.

- Naruto!!- urlò Hinata.

Con un calcio ben piazzato, Naruto lo allontanò da sé e fece partire subito un altro colpo che prese in piena fonte lo zombie che prima gli si era buttato addosso, uccidendolo.

- Fuori due! Ora ne manca solo uno.- disse Naruto.

E con un ultimo colpo, Naruto sparò all'ultimo zombie prendendolo ad un tempia, visto che era col volto girato verso Kiba, che era alla sinistra del mostro e, quindi, alla destra di Naruto.

Ora i corpi delle tre creature giacevano a terra privi di vita.

Naruto frugò nelle vesti dei tre e ne trovò: una chiave, 30 munizioni, che distribuì per lui e per loro, e due erbe mediche.

- Kiba, credi che questa chiave potrebbe servirci?- chiese al suo amico.

- Fa' vedere.- gli rispose.

La esaminò e disse

- Sì, combacia con una delle serrature che ho visto.-

- Bene, allora andiamo! Prima finiamo e prima ce ne andiamo.- disse, energicamente, Naruto.

- Sono d'accordo.- concordò Kiba.

E si incamminarono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arrivati nel corridoio detto da Kiba

- Allora, Inu-bau, qual è la porta?- chiese il biondino.

- Aspetta, devo vedere. Dammi la chiave!- rispose il castano.

Gli diede la chiave e Kiba iniziò a provare ad infilarla in tutte le serrature delle porte.

- Genio, l'avrei saputo fare anch'io...- disse, scocciato, Naruto.

- E perché non l'hai fatto?- chiese Kiba, con la lingua di fuori (ahahahah oddio rido mentre immagino la scena xD ndA).

- Perché pensavo tu sapessi quale porta fosse.- rispose, sempre più scocciato, lui.

- Se devo essere sincero, non sapevo neanche se questa chiave aprisse qualche porta, eheh.- disse, grattandosi la nuca, Inu-bau.

Naruto cadde all'indietro , ma subito si riprese prendendo Kiba per il bavero della maglia.

- Cioè, tu mi stai dicendo che prima, quando mi hai assicurato che questa chiave aprisse una di queste porte, non sapevi neanche tu con certezza che la chiave servisse a qualcosa??- gli urlò in faccia il biondo.

Il castano, da parte sua, era alquanto impaurito.

- Dai, Naru, lascialo in pace, tanto così non risolvi niente.- cercò di calmarlo, Hinata.

- Uhm... Ok.- disse Naruto.- Ritieniti fortunato, c'è sempre Hinata che ti salva da una brutta fine.- sbuffò e si prese la chiave dalla mano di Kiba.

- Ehm... Naruto?- lo chiamò Kiba.

- Che c'è?- disse, con tono infastidito.

- Mi raccoglieresti il bastone? Sai mi sono fatto prendere di sorpresa e l'ho fatto cadere.- replicò il castano.

- Ammetti che hai avuto paura e te lo raccolgo.- disse, sorridendo, l'Uzumaki.

- Mai!- replicò quello.

- Ammettilo.- disse ancora Naruto.

- No!- rispose ancora Kiba.

- Su, ammettilo. Non ti costa nulla.- ridacchiò sotto i baffi il biondo.

- Ohh, e va bene. Lo ammetto ho avuto paura, contento?!- rispose, infine, l'Inuzuka.

- Non sai quanto!- rise il biondino.

Dopo che ebbe finito di ridere, gli raccolse il bastone e controllò, una per una, tutte le porte e alla fine trovò quella combaciante.

- Era ora!- esclamò l'Uzumaki.

Aprirono la stanza e non credettero ai loro occhi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Mi dispiace lasciarvi così con questo capitolo più corto degli altri, ma mi è servito per tenere un po' la suspance.

Con la gioia di alcuni hanno fatto la loro comparsa i nostri "adorati" morti viventi.

Ringrazio coloro che hanno avuto la pazienza di recensire: Tsukuyomi_Sama, alegargano1, vale _hina, Hinata Uzumaki (nee-chan *^*), che ha preso l'abitudine di minacciarci con un forcone xD, dattebayo-chan e RomanticDancer ^_^

State crescendo e questo non può far altro che farmi piacere ^w^

Ringrazio anche chi leggerà soltanto.

Al prossimo capitolo

 

 

 

 

 

NaruHina4ever

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Capitolo 9
*** Il rapimento di Hinata ***


Dovettero ritrarsi immediatamente, perché al di là della porta c'erano almeno dieci zombie e, come se non bastasse, al centro della stanza c'era un enorme vasca con dentro, quella che si presuppone sia, una piovra-zombie.

- Ora siamo veramente nei guai! Se ci vedono non ci penserebbero due volte a divorarci!- esclamò, preoccupato, Naruto.

- Dobbiamo mettere appunto un piano!- replicò Kiba.

- Beh, per gli zombie non ci sono problemi... Vista quanto è grande la stanza dovremmo prima uccidere quelli più vicini, cosicché quelli più lontani non sentano o non si avvicinino troppo in fretta. Oppure potremmo usare dei coltelli, se li abbiamo, almeno non faremmo rumore e quelli più lontani li spareremmo. Invece, la piovra potremmo ucciderla dopo, visto che da lì non si puù muovere, ma potrebbe ostacolarci ora con i tentacoli...- ebbene sì, questo piano fu ideato dal nostro biondino, cosa che stupì non poco Kiba.

- Da quanto tempo sei così intelligente, testa quadra??- chiese, infatti.

- Sempre stato, Inu-bau.- rispose, altezzoso, il biondo.- Cambiando discorso, li abbiamo i coltelli?- chiese poi.

- Vediamo un po'...- disse Kiba, mettendosi una mano nelle tasche ed estraendone un taglierino.- Io ho solo questo.- disse mostrandolo.

- Può andare.- disse Naruto.- Noi come siamo messi, Hina?- chiese alla ragazza, infatti era lei che portava lo zaino con i medicinali e le erbe mediche ed eventuali armi.- Visto che sei tu quello che è sempre in azione, sarebbe meglio se lo portassi io.- gli rispose una volta quando lui si oppose ed egli non potè far altro che arrendersi all'evidenza.

La ragazza frugò per un po' nello zaino, poi ne cacciò fuori due coltelli di media lunghezza, perfetti per lo scontro corpo a corpo, ma in quel modo sarebbero dovuti avvicinarci di più al nemico.

- Bene. Siamo messi abbastanza bene, ma, Hina, io preferirei che tu rimanessi qui fuori. Se dovesse succederti qualcosa con quei cosi non me lo perdonerei mai.- le disse, serio, il biondo.

- Ma, Naru, io voglio starti affianco!- replicò, subito, lei.

- Ti prego, Hina. E' meglio così.- le disse accarezzandole una guancia.

La ragazza si sciolse a quel semplice contatto con la mano calda del ragazzo e chiuse gli occhi assaporandosi quel lieve tepore e il senso di sicurezza che solo Naruto era in grado di darle.

Il biondo avvicinò piano il suo viso a quello della corvina e unì le sue labbra con quelle della ragazza.

D'altro canto, Hinata, che non se l'aspettava, rimase per un istante immobile, ma non fu che un attimo e subito rispose a quel bacio carico d'amore e parole non dette.

Dovettero staccarsi per mancanza d'aria, poggiando la propria fronte su quella dell'altro.

- Ti amo, tanto tanto tanto.- disse Naruto dolcemente, con il tono volutamente basso.

- Anch'io Naru. Più della mia stessa vita.- e si ribaciarono, ma non sapevano che quello potrebbe essere stato il loro ultimo bacio.

- Naruto, quando hai finito, mi fai un fischio.- disse Kiba, scocciato, non che volesse dare fastidio al suo migliore amico, ma non potevano perdere tempo.

Naruto, per risposta, gli fece un gesto poco fine con il dito medio della mano sinistra, l'unica libera visto che con l'altra era occupato ad accarezzare la chioma corvina di Hinata.

- Ma tu guardalo...- borbottò, sottovoce, il castano.

Alla fine, si staccarono e, con un'ultima carezza, entrarono nella stanza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

All'interno della stanza

Si richiusero la porta alle spalle e si guardarono intorno per vedere quale convenisse uccidere prima.

Naruto convenne che fosse meglio fare uno a destra e uno a sinistra, per cui si separarono.

L'impresa si rivelò molto ardua per Kiba, insomma camminare con una sola gamba, con supposto solo un misero bastone, che sembrava a momenti volesse cedere sotto il suo peso, non era per niente facile.

Miracolosamente, riuscì ad avvicinarci ad uno zombie più appartato che gli rivolgeva le spalle.

Gli tagliò, con una certa fatica, il collo, tranciandogli l'esofago e quindi non lasciando più passare l'aria, e questo morì quasi all'istante.

Fece un segno a Naruto per dirgli che ne aveva fatto fuori uno, ma quando si girò vide che Naruto ne aveva fatti fuori già quattro.

"Questo ragazzo è un terminator! Meglio averlo dalla mia parte e non farlo arrabbiare più, potrei rimetterci la pelle!" pensò, impressionato, Inu-bau.

"Ne rimangono solo cinque, sarà un gioco da ragazzi ucciderli, ma dovremmo usare la pistola, sono troppo lontani e si accorgerebbero subito di noi." pensò il biondino.

Fece segno a Kiba di usare la pistola e quello annuì col capo.

Agguantò la pistola e sparò al primo che gli capitò sotto tiro e gli fece saltare la testa.

A quel punto gli altri quattro che rimanevano si girarono e subito, per quanto gli fosse possibile, si mossero verso di loro.

Uno di loro, non fece un tempo a muoversi che subito venne colpito al cuore da Kiba e cadde a terra, morto.

Naruto, per facilitare il tutto, sparò ad ognuno di loro almeno ad una gamba, così che si muovessero più a rilento e per loro ci fosse più tempo per prendere bene la mira, ma la piovra, con uno dei suoi tentacoli, gli fece volare lontano la pistola e lo prese per una gamba facendogli perdere l'equilibrio e, inevitabilmente, farlo cadere.

- Dannazione!! Kiba, dammi una mano!- urlò verso il compagno.

- Naruto!- si disfece di uno zombie, sparandogli, e corse (vabbé, corse... ndA) verso il compagno.

Arrivato lì, sparò al tentacolo che teneva intrappolata la gamba di Naruto, liberandolo.

- Grazie, Kiba.- gli disse e corse a riprendere la sua adorata pistola.

Kiba, intanto cercava di tenere occupati gli ultimi due zombie.

Sparò un paio di volte, ma entrambe le volte mancò i colpi vitali e prese la gamba e il braccio di uno dei due.

Naruto tornò, ma anche lui fece cilecca e prese solo la spalla dell'altro.

Stanco, prese il coltello e si avvicinò ai due...

Ne fece fuori subito uno, centrando il petto di uno dei due.

Kiba non fu da meno e lanciò il coltello al centro della testa dell'ultimo rimasto, bucando il cranio e danneggiando il cervello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fuori dalla stanza

Hinata aspettava, pazientemente, che i due uscissero dalla stanza e faceva avanti e indietro lungo il corridoio.

Poi, stanca, si fermò davanti la porta, ma, improvvisamente, sentì una mano premere forte sulla sua bocca per non farla urlare e trascinarla lontano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I due ragazzi, finalmente, uscirono dalla stanza, ma fuori ad aspettarli non c'era nessuno e Naruto subito si preoccupò.

- Dov'è Hinata? Hey, Hina dove sei?- la chiamò invano.

Kiba si guardava intorno preoccupato, stava cominciando ad affezionarsi a quella ragazza sempre silenziosa e, che spesso e volentieri, arrossiva ai complimenti del suo ragazzo.

- HINATAAAAAA!!!!- urlò, disperato, il biondino, con le lacrime agli occhi.

Mentre si guardava in giro, Kiba notò un biglietto buttato a terra e lo raccolse.

- Hey, Naruto! Guarda!- chiamò il biondo, Inu-bau.

- Cos'è?- chiese, ancora scioccato; e come biasimarlo non trovava la sua ragazza e chissà che fine aveva fatto, e se fosse... NO! Non doveva neanche pensare una cosa simile, Hinata era viva! Da qualche parte, ma viva.

Scartocciò il foglietto e lo lesse ad alta voce, piangendo copiosamente

 

 

 

"Se volete vedere la vostra amica ancora viva vi conviene sbrigarvi;
sapete, non ho molta pazienza e con la noia potrebbe succederle qualcosa di brutto.
Scoprirete presto chi sono,
soprattutto tu Naruto Uzumaki"

 

 

A quel punto a Naruto, fu tutto chiaro, l'avevano rapita; ma perché? A che scopo? E, soprattutto, chi era quel brutto figlio di puttana che aveva osato mettere le mani sulla sua Hinata?!

Una cosa era sicura, quando l'avrebbe trovato gli avrebbe fatto patire le pene dell'inferno, doveva morire, ma non subito, prima doveva soffrire, implorare pietà e lui fargli credere di accogliere la sua richiesta per poi finirlo.

- Questo bastardo avrà vita breve. Parola di Naruto Uzumaki!- urlò, in preda all'ira più nera.

In quel momento, Kiba, ebbe un lampo di genio.

- Naruto, ma questo qui, come fa a sapere il tuo nome e addirittura il cognome?- domandò.

- Giusto! A questo non avevo pensato.- disse d'accordo.

"Come se tu pensassi!" pensò Inu-bau, stando ben attento a non dirlo, con l'umore che si trovava Naruto poteva davvero stroncargli l'esistenza.

- Quindi è qualcuno che mi conosce.- disse il biondino.

- Già... Ma chi potrebbe essere?- chiese il castano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Ciauuu ^_^

Ora sono sicura che mi odieranno a morte in molti ^^''

A dire il vero, il rapimento di Hinata non era in programma.

Vedere lì Hinata, da sola, fuori la porta senza nessuno che la proteggesse me l'ha fatto venire in mente.

E l'ho messo.

Ringrazio come sempre, Tsukuyomi_Sama, vale _hina, alegargano1, Hinata Uzumaki (nee-chan *^*) e dattebayo chan per aver recensito.

Ringrazio anche coloro che hanno solo letto.

Con tanto affetto ^w^

 

 

 

NaruHina4ever

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Capitolo 10
*** I sentimenti di Kiba ***


- Io, un'idea su chi potrebbe essere ce l'ho, ma non vorrei fare sentenze a casaccio e poi non ho uno straccio di prova sul fatto che potrebbe essere stato lui.- disse, sconsolato, Naruto.

- Vabbé, tentar non nuoce, e lo diresti solo a me, non lo saprebbe nessun altro.- gli disse Kiba, spronandolo.

- Uhm... Hai ragione. Secondo me, è stata la serpe.- disse, più o meno convinto.

- Intendi Orochimaru?- chiese, sapendo già la risposta, il castano.

- Proprio lui.- rispose, prontamente, il biondo.

- E per quale motivo avrebbe dovuto farlo?- chiese, confuso.

- Perché io non mi faccio mettere i piedi in testa da lui, non obbedisco ai suoi ordini e perché ha detto che me l'avrebbe fatta pagare.- disse, assolutamente convinto.

- Come movente potrebbe anche essere e potrebbe aver rapito Hinata come esca per farti andare da lui, ma non capisco... Perché anche lui è con voi?- chiese, dubbioso, Inu-bau.

- Dice che l'ha mandato Tsunade-baachan come supporto.- affermò, con una smorfia, il biondino.

- Ma come?? Non siete i suoi agenti migliori? Perché avrebbe dovuto mandare anche lui?- chiese, incredulo.

- Certo che siamo i suoi agenti migliori e non so proprio perché abbia mandato anche lui.- disse l'ultima parola con evidente ironia.

- Comunque, cosa facciamo ora?- chies il castano.

- Ovvio, cerchiamo immediatamente Hinata!- esclamò, risoluto.

- Ma se non sappiamo neanche da dove iniziare!- esclamò, a sua volta, Kiba.

- E cosa dovremmo fare? Stare con le mani in mano aspettando un presagio divino?!- chiese, sarcastico.

- Beh, non dico questo, ma la casa è enorme cercarla sarà un'impresa e poi non sappiamo neanche se è ancora qui oppure se l'ha portava in un altro posto per evitare la trovassimo.- gli disse.

- E' vero. Ma intanto proviamoci. Che dici ci dividiamo o rimaniamo insieme?- gli chiese Naruto.

- Insieme, assolutamente! Con la gamba falsa che mi ritrovo, mi farebbero secco in quattro e quattr'otto.- disse, immediatamente, Kiba.

Naruto soffocò una risata.

- Mmm... L'idea mi alletta parecchio.- rise.

- Spiritoso.- lo guardò di traverso, il ragazzo.

- Passando alle cose serie. Hai una radio per caso?- disse diventando improvvisamente serio.

- Per farci cosa? Vuoi sentire la musica in un momento del genere?- lo guardò stranito, pensando che l'amico stesse impazzendo.

Naruto si schiaffò una mano in fronte.

- E poi sarei io l'idiota!- gli disse, lievemente alterato.- Mi serve per chiamare rinforzi, no?-

- Ahhh, ho capito. Ma non c'è bisogno di scaldarsi tanto.- replicò, imbronciato e voltandosi dall'altro lato.

- Non è ora di fare il bambino, Kiba.- gli disse, arrabbiato.

- Sì, scusami.- fece quello.

- No, scusami tu Kiba. Sono nervoso, e anche tanto, per la questione del rapimento e non so che pesci pigliare.- ribatté Naruto.

- Io non posso capire cosa si provi a perdere, anche momentaneamente, la ragazza di cui si è innamorati, perché in effetti lei neanche mi calcola.- disse, deluso, Inu-bau.

- Aspetta, aspetta! Ti sei innamorato? E di chi?- chiese, interessato.

Kiba arrossì fino alla punta dei capelli.

"Maledetta linguaccia!"

- Chi io?! M-ma di nessuno. Era tanto per dire...- cercò di sfignarsela in qualche modo.

- Kiba, ti conosco da troppo ormai. E so riconoscere quando dici la verità o dici una balla. Ecco, quella che hai detto ora era una balla.- disse, comprensivo, Naruto.

- E va bene, mi arrendo. La conosci Hanabi, la sorellina minore di Hinata?- si arrese.

- Ma chi la fotocopia di Hinata versione tappo-freddo?- fece, incredulo.

- Ehm... Sì, proprio lei.- rispose rosso in viso.

- Ahi, ahi, ahi! Amico, ti sei cacciato in guai grossi.- rispose, sarcastico, il biondo.

- Mpf, non la conosci.- fece, inbronciato.

- Non la conosco?! Ma se quel paio di volte che l'ho vista sembrava volermi riempire di botte!- rispose a tono.- Comunque com'è che la conosci tu?- chiese poi.

- L'ho incontrata per caso quando andavo alle superiori. E' stato un colpo di fulmine e da allora l'ho sempre guardata da lontano.- fece sognante.

- E' partito del tutto 'sto qui!- disse, più a se stesso che a Kiba, guardandolo.

Riprendendosi, Kiba e Naruto continuarono a bisticciare ancora un po'.

- Basta giocare! Dobbiamo trovare Hina!- fece, risoluto, il biondino.

- Mi sembra ovvio! Non possiamo perdere la mia futura cognata! Proviamo ad andare lì.- disse, indicando un punto non definito al fondo della stanza.

- Ci andiamo a scontrare con il muro??- chiese, guardandolo come si guarda un malato mentale.

- No, idiota. La vedi quella porta? Lì, dobbiamo andare.- rispose.

- E cosa ti fa credere che sia la parte giusta da dove cominciare?- fece Naruto.

- Il mio sesto senso canino.- rispose, orgoglioso, il castano.

- Andiamo bene allora! (mi sono trattenuta, volevo scriverlo in romanaccio xD ndA)- fece il povero Naruto.

- Tsk, ragazzo di poca fede!- disse cominciando ad incamminarsi.

- Hey! Cagnaccio aspettami!- e Naruto gli corse dietro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Lo so, è corto come capitolo, ma tentate di capirmi l'ho finito alle 2:43!

Ho un sonno che tra poco mi addormento sulla tastiera xD

Vabbé che sono abituata ad andare a dormire alle 4:00 e anche più tardi (anche nei giorni scolastici xD), ma oggi sono stanca perché mia sorella mi ha sballottolato a destra e a manca perché aveva voglia di shopping xD

E con lei lo shopping e peggio di come lo si fa con Ino xD

Come si vede il nostro Inu-bau è innamorato di Hanabi. Ma lei ricambierà? Oppure Kiba resterà deluso?

Comunque vada tra i due si saprà verso la fine della fic, credo xD

Non vorrei far entrare Hanabi in una situazione del genere

Ma, come ho già detto diverse volte, io sono imprevedibile, tanto che nemmeno io so davvero cosa fare xD

Recensite in molti, eh! xD

Tanti saluti ^.^

 

 

 

 

NaruHina4ever

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Capitolo 11
*** Brutti presagi ***


Naruto appoggiò una mano sulla spalla di Kiba e si accasciò leggermente per riprendere fiato, respirando affannosamente.

- Amico, quando ti ci metti sei veramente veloce, sai?- disse Naruto una volta ripresosi.

- Naturalmente, Testa quadra.- fece lui, altezzoso.

- Ecco che adesso se la crede...- disse, sconsolato, Naruto.

Inu-bau lo ignorò.

- Allora, da dove proseguiamo?- chiese il biondo.

- Da quella parte.- disse, ma si fermò un ciglio prima di arrivare alla porta.

- Che ti prende?- gli chiese il biondino.

- Entra prima tu.- biascicò tra i denti.

Naruto colse benissimo ciò che disse, ma lo voleva stuzzicare un po'.

- Scusa, che hai detto?- chiese infatti.

- Entra prima tu.- sussurrò leggermente più forte.

- Eh??- fece ancora il biondo, divertito.

- ENTRA PRIMA TU!- urlò stanco.

Naruto scoppiò in una fragorosa risata, spezzata poi da un rumore sinistro.

- Cos'è stato?- chiese allarmato al compagno.

- Non ne ho idea, ma sembrava venisse da quella rampa di scale.- disse Kiba, indicando una rampa di scale.

- Resta qui. Vado a controllare.- disse Naruto.

- Ma...- cercò di dire, venendo interrotto.

- Niente ma, rimani qui. Intesi?- disse alzando il tono di voce per intimorirlo.

- O-ok.- rispose il ragazzo castano.

Naruto agguantò la sua fedele pistola, se l'avvicinò al viso e si avvicinò quatto quatto alla fonte del suono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non appena salita la rampa si girò a destra e come un fulmine si ritrasse.

- Pssst. Kiba!- lo chiamò a bassissima voce.

Il castano capì che lo stava chiamando solo per il movimento delle labbra.

Notando di aver conquistato la sua attenzione, il biondo continuò a parlare.

- Ci sono cinque zombie diversi da quelli che abbiamo incontrato finora, sembrano dei gorilla con gli artigli e camminano a due zampe.- disse, sempre a bassa voce, l'Uzumaki.

- Diavolo! E ora come facciamo?- rispose lui.

- Non ci resta che affrontarli.- disse, ma venne ferito ad una spalla da uno dei cinque, che per fortuna aveva sbagliato mira, altrimenti con gli artigli che si trovava gli avrebbe tagliato la testa.

Gemette di dolore e lanciò uno sguardo supplicante al castano, il quale, vedendo l'amico in quelle condizioni, non ci pensò due volte e sparò allo zombie.

Quello si allontanò, così da permettere al biondo di rialzarsi.

Quest'ultimo cercò di guadagnare tempo affinché il castano salisse le scale, impresa resa difficoltosa sempre da quella maledetta gamba.

Lo stesso zombie di prima, puntò il collo di Naruto e ci si fiondò.

Il biondino si abbassò fulmineamente e lo zombie gli tagliò solo qualche capello.

- Uff. Me la sono vista brutta questa volta.- si appoggiò su una mano e, diventando quasi un tutt'uno con il pavimento, sferrò un calcio ai piedi dei tre zombie che si avvicinavano, facendoli cadere.

Si rialzò e pose fine alla vita dei tre con un colpo ciascuno.

- Kiba gli altri due li lasciò a te.- fece passandosi una mano sulla fronte sudata. Aveva rischiato la vita ben due volte e l'aveva sempre scampata per un soffio, non c'era da meravigliarsi che fosse stanco.

- Con piacere.- rispose l'Inuzuka.

Lanciò il suo taglierino in mezzo alle gambe di uno dei due, convinto di avergli fatto molto male, ma dovette ricredersi infatti per quello fu un colpo come un altro.

- Cretino. Sono zombie, non provano dolore. Sono già morti.- disse, scocciato di aspettare, Naruto.

- E se io gli trancio "quello", come fanno a riprodursi.- chiese ingenuamente.

- Mordendo?!- fece Naruto.

- Ma hanno morso anche me e non mi è successo niente.- disse Kiba.

- Ora che ci penso, potrebbero esserci delle loro cellule nel tuo corpo. Dopo vediamo con calma.- disse il biondo e uccise i due.

- Forza, andiamo!- esclamò Naruto.

- E dove genio?- gli chiese Inu-bau.

- Proviamo con quella porta.- e si fiondò ad aprirla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'aprì e vide un'enorme stanza con varie vasche con dentro piovre, contenitori a grandezza umana che contenevano zombie addormentati e un tavolo pieno di sangue su cui giaceva il corpo privo di vita di un agente dell'FBI.

Lo riconobbe subito: si trattava di Asuma Sarutobi.

Lo spettacolo era orrendo e Naruto ringraziò tutte le divinità, esistenti e non, di avere uno stomaco d'acciaio, altrimenti, ne era sicuro, avrebbe vomitato: il corpo, dell'ormai defunto Asuma, era squartato con un profondo taglio, che partiva dalla giugulare e arrivava un po' sopra il basso ventre, da cui fuoriuscivano alcuni organi e budella, questi non erano squartati, ma avevano segni evidenti di morsi, segno che probabilmente gli zombie ci avevano banchettato.

Un altro conato di vomito lo prese, ma soppresse anche quello.

Alzò lo sguardo, cercando di dimenticare quell'orrore, ma quello che vide gli piacque ancora meno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Il capitolo forse è un po' troppo spinto, soprattutto nell'ultima parte, in cui per poco nel descriverlo vomitavo anch'io.

Spero sia piaciuto, perché non è che mi soddisfi molto =/

Ringrazio coloro che hanno recensito: Tsukuyomi_Sama, vale_hina, Hinata Uzumaki e dattebayo chan.

Bye bye ^_^

 

 

 

 

NaruHina4ever

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Capitolo 12
*** Dura battaglia e tradimento ***


Ciò che vide gli fece ribollire il sangue nelle vene.

Una ragazza stava incatenata mani e piedi ad una specie di altare, come se dovesse essere un sacrificio, occhi bendati e aveva solo la bocca scoperta, tanto anche se avesse urlato non avrebbe concluso nulla e lei se n'era resa conto quasi da subito.

E per Naruto quella non era una ragazza comune: quella ragazza era Hinata! La sua Hinata!

Si trattenne dall'urlare, sarebbe stato  controproducente.

La cosa strana era che c'era una sottospecie di mostro dalle dimensioni abnormi, con la bocca spalancata e gli occhi iniettati di sangue proprio di fronte all'altare, ma sembrava essere una statua, visto che non si era mosso neanche di un millimetro.

Non vi badò più di tanto e si avvicinò con cautela, all'altarino.

Notò, con sollievo, che Hinata era ancora viva, impaurita a morte, ma viva e questa era la cosa importante.

- Hey, Hina! Mi senti?- bisbigliò il ragazzo, Kiba era rimasto fuori a fare da palo, in caso ci fossero stati attacchi nemici li avrebbe avvisati.

La ragazza spalancò gli occhi, anche se lui questo non poteva saperlo, a quella voce.

- N-naru! Sei tu?!- quasi urlò lei.

- Shh! Sì, sono io. Adesso ti porto via da questo postaccio.- la calmò lui, accarezzandole una guancia.

Cominciò a toglierle le catene, ma era tutt'altro che facile, erano davvero resistenti!

- Hina! Non ho scelta.- le disse il biondo.

Prese la sua pistola dal retro dei jeans e fece partire un colpo in direzione di un catenaccio.

La liberò del tutto da quella fastidiose catene, le tolse la benda che le copriva gli occhi e la prese tra le sue braccia.

La mora, dal canto suo, lo guardò con gli occhi lucidi e lo abbracciò forte.

- Grazie! Grazie Naru! Se tu non fossi *sniff* arrivato...- lui la zittì con un bacio a fior di labbra e la guardò dolcemente.

- Non potevo permettere a quelli di toccarti, sei la cosa più importante che ho.- le disse, dolcemente.

Lei non parlò, si limitò a baciarlo di nuovo, un bacio profondo e voluto da entrambi.

- Quanto mi sono mancate queste labbra! Kami, se mi sono mancate!- disse lui, tra un bacio e un altro.

- Ma guarda che scenetta commovente!- sghignazzò una voce nell'ombra.

Entrambi si staccarono di scatto dalle labbra dell'altro e guardarono in direzione della voce.

- Ti stavo aspettando, Naruto Uzumaki.- disse la voce uscendo dal suo nascondiglio e mostrandosi.

- Ci conosciamo?- disse, astioso, il biondino.

- Tu non mi conosci, ma io conosco te.- disse quello.

Era un ragazzo sui venticinque, capelli argentei legati in una coda, occhiali inforcati, un dito poggiato su di essi come a tenerli fermi e sorrisetto sulle labbra.

Affianco a lui ce n'era un altro: capelli anch'esso argentei, ma tirati all'indietro, occhi di un violetto spento e una falce portata dietro le spalle.

- Hey! Quella è la cena di Jashin-sama! Rimettila subito dov'era!- ordinò repentorio, quest'ultimo.

- La mia ragazza non è la cena proprio di nessuno!!- urlò Naruto, adirato.

Naruto dava le spalle all'altare e ad un tratto sentì un rumore provenire da esso.

Si girò e notò, con orrore, che quello che lui aveva dato per una statua, era un mostro in carne ed ossa e nonostante la sua stazza, si muoveva velocemente, tanto che fu subito affianco al tizio con la falce.

- Vi presento Jashin-sama! Che ora è molto arrabbiato per il fatto che gli abbiate soffiato via il suo sacrificio umano. Sapete, ha bisogno di almeno un sacrificio al giorno, ma visto che anche tu sei qui perché non dargliene due?!- disse quello.

Il terrore si dipinse negli occhi dei due ragazzi nel vedere come quella creatura li guardava affamato.

Il biondo cominciò a correre verso la porta, l'aprì e, una volta affidata Hinata a Kiba, la richiuse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Cosa diavolo fa quell'idiota?? Da solo non ce la può fare contro quell'essere!- urlò Kiba.

Hinata stava seduta, rannicchiata in un angolo, tenendosi le gambe con le braccia e singhiozzando.

Kiba s'intenerì e le si avvicinò.

- Dai, Hinata. Naruto è un osso duro, vedrai che se la caverà.- le disse lui, sorridendole e abbassandosi alla sua altezza.

Il viso di Kiba venne sostituito da quello di Naruto e Hinata, credendo di avere davanti il suo Naruto, lo abbracciò e lo baciò sulle labbra.

Kiba era rimasto spiazzato, ma poco dopo si ritrovò a ricambiare il bacio senza sapere neanche lui il perché.

O forse lo sapeva: aveva visto negli occhi di Hinata, lo sguardo di Hanabi e quei loro lineamenti così simili tra loro che lo facevano impazzire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intanto nella stanza

Naruto aveva da un po' chiuso la porta e si voltò a guardare, con sguardo carico di determinazione, il suo avversario.

- Ma che ragazzo coraggioso!- lo derise il ragazzo con gli occhiali.

- Voglio sapere chi siete!- ordinò Naruto.

- Va bene. Io sono Kabuto Yakushi, mentre lui è Hidan.- rispose tranquillo quello occhialuto.

- Ehilà, amico. Come butta?- gli fece quello che corrisponde al nome di Hidan.

Naruto lo guardò in cagnesco e capì che voleva solo prenderlo in giro, per cui non rispose.

- Ho capito.- fece rassegnato.- Prego, Jashin-sama, serviti pure.- diede il via libera alla creatura.

Quello non se lo fece ripetere due volte e partì all'attacco.

Naruto impugnò saldamente la pistola, mirò e gli sparò un colpo dritto in mezzo alla fronte.

Si stupì perché il mostro parve non risentirne, né si scompose minimamente, come se non gli fosse successo nulla e continuò la sua corsa.

Gli arrivò davanti e spalancò le fauci tentando di mangiarlo in un sol boccone.

Naruto si spostò appena in tempo, ma quello gli sferrò una zampata che lo fece sbattere contro una colonna dell'arco sotto il quale c'era l'altare.

Si rialzò, dolorante, e si asciugò un rivolo di sangue che gli usciva dalla bocca con il dorso della mano.

Fece partire un altro colpo, questa volta diretto all'altezza del cuore.

Neanche quello ebbe l'effetto desiderato.

Hidan scoppiò a ridere.

- Jashin-sama non ha punti deboli, l'unico modo per soddisfarlo e in qualche modo "disattivarlo" è quello di dargli in pasto carne umana fresca, è praticamente invincibile.

Il biondo spalancò gli occhi, allora non c'era nulla da fare! Se voleva che Kiba e Hinata si salvassero doveva offrirsi come sacrificio a quel Jashin. Si sentì a terra e senza più la forza di lottare.

Si lasciò cadere lungo la colonna, con uno sguardo spento, fisso nel vuoto.

La creatura naturalmente non si lasciò fuggire un'occasione così ghiotta e si avventò su Naruto.

Gli morse la spalla sinistra e il biondo urlò dal dolore, mentre Hidan e Kabuto ridevano, il primo sguaiatamente, il secondo in modo più pacato, ma non per questo meno divertito.

Un lampo attraverso la mente del biondo che, rialzandosi tempestivamente, prima che il mostro sferrasse un nuovo attacco e corse verso Hidan.

Aveva Jashin alle calcagna e Hidan di fronte, il quale non conoscendo le intenzioni del biondo, non si mosse.

Jashin stava per raggiungerlo, ma lui riuscì a spostarsi di lato, cosicché mangiasse Hidan al suo posto.

L'argenteo urlò, un urlò soffocato poiché si ritrovò subito nella pancia del mostro e di lui non rimase che un ricordo.

Jashin, come aveva detto lui, si spense come se fosse un giocattolo che ha consumato le batterie.

Kabuto applaudì.

- Bravo Uzumaki. Sei riuscito ad annientare Jashin, impresa non facile, con l'astuzia e hai girato a tuo vantaggio la situazione.- disse fintamente ammirato.

Naruto, tenendosi con una mano la spalla sanguinante, lo guardò torvo.

- Il padrone sarà felice di saperlo.- detto questo sparì così com'era arrivato.

Si avvicinò di nuovo alla porta, ma questa volta per uscirne.

L'aprì e ciò che vide fuori lo lasciò senza parole e con un senso di angoscia mista a furia cieca.

Hinata e Kiba! Kiba e Hinata! Si stavano baciando!

La sua ragazza e il suo migliore amico si stavano baciando!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

*sbucando fuori solo con la testa*

Ehm... salve.

In quanti mi odieranno per questo capitolo?

dattebayo chan per aver ferito Naruto, Hinata Uzumaki, vale_hina e non so chi altro per aver fatto baciare Kiba e Hinata.

Ma cercate di capirmi, mi serviva qualcosa per movimentare ancora di più la scena e un qualcosa che nessuno si aspettava, eheh ^^''

Faccio rientrare in scena il NaruHina, ma poi faccio tradire il povero Naruto da Hinata con Kiba. Che bastarda che sono! xD

Più che bastarda sono masochista, visto che ho sentito un dolore al petto nel fare quella scena e la reazione del povero Naruto.

Come sempre ringrazio coloro che hanno avuto la pazienza di recensire: Tsukuyomi_Sama, vale_hina, Hinata Uzumaki e dattebayo chan.

A presto, raga ^^ (sempre se la mia nee-chan, alias Hinata Uzumaki, mi ci fa arrivare ^^'')

 

 

 

NaruHina4ever

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Capitolo 13
*** E adesso? ***


Un solo pensiero era in grado di formulare il biondo.

"Non ci credo, è impossibile! Mi rifiuto di credere che sia successo! Hinata non può avermi tradito! Con Kiba per giunta, il mio migliore amico! Mi sono fidato ciecamente di loro, ma solo ora capisco di aver sbagliato su tutta la linea a fidarmi tanto..."

- Na-naruto, non è come credi.- la voce di Kiba  fece capolino interrompendo momentaneamente i suoi pensieri.

Lo guardò e mai come in quel momento avrebbe desiderato non vedere mai più quel brutto muso, come lo definiva lui.

Il biondino era triste, molto, ma dopo aver udito le parole proferite dal castano, montò una rabbia indescrivibile nel suo essere.

- Ah davvero?!?! Non è come credo?? La scena si spiega da sé non c'è bisogno di inutili parole.- gli urlò contro infuriato.

- N-naru, p-posso... possiamo s-spiegare.- mormorò a voce appena udibile Hinata.

Già quel verbo usato al plurale, per indicare lei e Kiba, lo fece innervosire e ingelosire, se poteva ancora permettersi di provare un'emozione del genere verso di lei.

Naruto si girò verso di lei e poté constatare che anche in quel momento la desiderava, desiderava poterla abbracciare, baciare, accarezzare... scosse energicamente il capo e tornò a guardarla, furente.

- Cosa vuoi spiegare?! Che finora mi hai preso in giro? Che mi hai usato come un giocattolino? Che puntavi a far ingelosire il mio migliore amico facendoti vedere con me?? Che quando dicevi di amarmi erano solo menzogne e invece amavi lui??? Dimmelo Hinata, perché io proprio non ci arrivo!!!- urlò con lacrime di frustrazione e di angoscia che gli rigavano il viso.

Anche Hinata piangeva, ma rispose comunque.

- NO!- urlò.- Io ti amo con tutta l'anima, non mi è mai interessato nessuno all'infuori di te! Ti amo, ti amo, TI AMO!- urlò con tutto il fiato di cui disponeva.

- E io dovrei crederti, secondo te? Ma per cosa mi hai preso? Per un idiota da usare a tuo piacimento? Se è vero, come dici tu, che mi ami, allora mi spieghi perché l'hai...- faticava a dire quella parola, gli faceva male anche solo pensarlo, pensare che Kiba aveva posseduto per un istante ciò che lui credeva fosse solo suo.- Perché l'hai... baciato? DIMMI PERCHé!!!- il suo corpo aveva dei singulti dovuti al pianto irrefrenabile che lo scuoteva.

- Non lo so.- rispose abbassando il viso.- Non so il perché io l'abbia fatto. Ero scioccata da ciò che mi era successo, Kiba era stato tanto gentile a preoccuparsi per me e io...- non riuscì più a parlare perché il pianto glielo impediva.

Inaspettatamente, Naruto si avventò su Kiba, che cadde sotto il già precario equilibrio, e cominciò a pestarlo.

- Tu! Sei uno stronzo! Una testa di cazzo! Un pezzo di merda! Ti consideravo più di un fratello! Eri la mia famiglia insieme a Hinata, Sasuke e Sakura. Ma tu hai rovinato tutto, hai minato la nostra amicizia!- si sfogò continuando a colpirlo.

Kiba teneva gli occhi chiusi, con le lacrime che fuoriuscivano, steso sotto il peso del suo migliore amico, ma non si muoveva, non reagiva, nonostante il suo labbro inferiore già sanguinasse, nonostante avesse un occhio pesto, nonostante sentisse un dolore acutissimo alla sua gamba malandata per via della botta ricevuta con il duro pavimento. Sapeva di meritarselo. Naruto aveva tutte le ragioni del mondo per essere infuriato con lui.

- Perché? Perché l'hai fatto? Perché mi fai soffrire così dopo aver trovato finalmente la felicità? Perché cazzo?- continuò a sfogarsi il biondino.

- Non lo so, Naruto. Non lo so, cazzo! Ho rivisto Hanabi negli occhi di Hinata. Pensavo di averla di fronte. Pensavo di star realizzando il mio sogno!- urlò con difficoltà, Naruto gli stava seduto sullo stomaco e pressava in modo allucinante il diaframma e i polmoni, rendendogli difficoltosa la respirazione.

- Hai realizzato il tuo, ma hai distrutto il mio di sogno!- urlò ancora dandogli un pugno sul naso, dal quale fuoriuscì, copioso, del sangue.

Kiba sputò un rivolo di sangue dalla bocca, ma continuava a subire senza fare nulla.

- Basta, Naruto! Così lo uccidi!- urlò Hinata tentando di fermarlo.

- Ma brava, difendi il tuo fidanzatino.- le disse astioso Naruto, rialzandosi dal corpo del ragazzo.

Voltò le spalle ad entrambi e si incamminò.

- Sapete che vi dico?- cominciò arrestando il suo cammino, ma senza voltarsi.- Andatevene entrambi al diavolo! A mai più rivederci!- urlò cominciando a correre versi una meta sconosciuta.

I due rimanevano lì, Kiba sdraiato a terra, con ancora gli occhi chiusi, piangendo silenziosamente, Hinata non si era mossa di un millimetro era rimasta nella posizione del prima del bacio con Kiba e piangeva sommessamente.

Nel corridoio vicino alle scale si udiva un solo suono: i singhiozzi di Hinata. Non faceva nulla per trattenerli. Doveva sfogarsi e piangere era l'unico modo da lei conosciuto. Non era il tipo da rompere tutto per sfogarsi. La sua indole era fin troppo pacifica per permetterglielo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non pensava, non parlava. Piangeva. Piangeva e correva. Correva lontano dalla scena che gli si era presentata poc'anzi davanti. Correva lontano dalla causa del suo pianto disperato. Correva non sapeva neanche dove. Sapeva solo che doveva correre. Correre e basta. Non poteva permettersi di pensare, il suo pianto si sarebbe accentuato. Non era il tipo da pianto lui, ma in quel momento non poteva farne a meno.

Corse finché le gambe non cedettero sotto lo sforzo.

Cadde sulle ginocchia, ma non sentì dolore. Il dolore fisico era niente comparato al dolore che stava esplodendo nel suo cuore.

Scagliò un potente destro contro il muro al suo fianco.

L'unico risultato che ottenne fu vedere fuoriuscire dalle nocche il suo sangue. Rosso vermiglio, vedeva solo quel colore. La vista si offuscò, le immagini diventarono sfocate e le palpebre calavano sui suoi occhi senza aver avuto permesso alcuno. Cadde disteso a terra privo di sensi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hinata piangeva, ma non faceva solo quello, pensava anche, pensava a ciò che aveva distrutto.

"Sono una stupida! Ho baciato Kiba. Kiba!!! Il migliore amico di Naruto! Adesso sicuramente mi odierà e non vorrà più vedermi. Ed è tutta colpa mia! Mia, mia e solo mia! Chissà cosa sta facendo ora... Chissà se è ancora triste..." i suoi pensieri vennero interrotti da Kiba.

- Lo so cosa stai pensando...- disse mentre era ancora disteso con gli occhi chiusi.- Stai pensando che non vorrà più vederti, che non tiene più a te, eccetera. Ma se ci pensi con calma, è impossibile.- si girò verso di lei, aveva gli occhi lucidi, ma non piangeva più.- Lo dimostra la sfuriata che ha appena fatto, se non teneva a te non ci sarebbe rimasto così male e non mi avrebbe picchiato. Già in passato io, per uno scherzo del destino, adocchiavo sempre le ragazze che piacevano anche a lui, ma succedeva inconsapevolmente, io non sapevo che piacevano a lui e lui non sapeva che piacevano a me. Ma questa volta è diverso perché, con tutto il rispetto, tu, Hinata, non mi piaci (seeee come no!!! xD ndA) e a me piace tua sorella. Mi dispiace Hinata, è colpa mia se hai litigato con Naruto...- ma lei lo interruppe.

- No, Kiba-kun. Non è colpa tua è solo colpa mia. Sono io che ti ho baciato e per questo ti chiedo scusa.- gli disse con un sorriso amaro.

- Ma sono io che non avrei dovuto ricambiare e allontanarmi subito.- ribatté prontamente lui mettendosi a sedere di scatto e facendo una smorfia di dolore per una fitta alla gamba.

- Ma sono comunque io che ho iniziato.- replicò la mora.

- Diciamo che abbiamo entrambi le nostre colpe, tu per avermi baciato, io per aver ricambiato.- le disse con un sorriso rassicurante.

- Grazie.- sussurrò con un fil di voce, abbassando il capo.

- Uh? E di cosa?- chiese il castano, confuso.

- Per avermi risollevato il morale.- rispose rialzando la testa e facendo un timido sorrisino.

- Non preoccuparti.- rispose sorridendo.

Si alzò a fatica, puntò il suo bastone sul terreno e si avvicinò ad Hinata.

Le porse una mano che lei osservò confusa.

- Vieni, andiamo a cercare quel baka.- chiarì lui.

Lei afferrò la sua mano, si rialzò e subito la lasciò sentendosi a disagio.

Lui rise alla reazione della mora e cominciò a camminare.

Lei lo seguì e insieme partirono alla ricerca del tanto amato biondino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Allora...

Mi dispiace per il ritardo abnorme, ma ho avuto problemi di salute e, devo dirlo, poca voglia di scrivere, in compenso ho scritto qualche shot qua e là e ho iniziato una nuova long ^^

Non linciatemi! Se mi uccidete non potrete vedere se e quando si sistemeranno le cose!

Il capitolo è un po' corto, ma mi serviva per tenere un po' di suspance, eheh

Oltre che corto è anche triste, della serie: "Evviva l'allegria!" xD

E c'è fin troppo KibaHina >___<

Piaciuta la reazione di Naruto? xD

Ne dubito xD

Come sempre ringrazio le anime pie che mi recensiscono: Tsukuyomi_Sama, vale_hina, alegargano1, Hinata Uzumaki, Matt2291, RomanticDancer e dattebayo chan.

Alla prossima

 

 

 

NaruHina4ever ^^

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Capitolo 14
*** Nuovi compagni d'avventura ***


Aprì gli occhi di scatto, richiudendoli poco dopo per il fastidio della luce, troppo forte per i suoi occhi abituatisi all'oscurità. Li riaprì lentamente, iniziando a vedere qualcosa seppur in modo sfocato.

Pian piano cominciò a vedere le figure in modo più nitido.

Sentì una spiacevole costrizione ai polsi e alle caviglie.

Provò a strattonarli un po', senza successo. Ben presto si accorse di essere incatenato ad una parete di una stanza, con delle ferite, superficiali o profonde, per tutto il corpo che perdevano sangue, ma la sua soglia del dolore era abbastanza alta per cui risentiva solo di quelle più profonde, formando una lieve espressione di dolore sul suo volto abbronzato.

Lasciò vagare lo sguardo nella stanza per capire in che razza di posto si trovava.

Alla parete di fronte a quella dove c'era lui, vi era la porta, a quella di fianco vi era una frusta, con cui probabilmente lo avevano picchiato procurandogli le ferite che riportava, ma esse erano troppo profonde e poi sembravano procurate da un arma da taglio, e al centro della stanza, un tavolo con due sedie, l'una di fronte all'altra.

Sentì il rumore di alcuni passi in avvicinamento e chiuse gli occhi fingendosi dormiente.

L'individuo indugiò ancora un po' prima di entrare e Naruto cominciava a sudare freddo.

La maniglia che si abbassava e la porta che nel suo aprirsi cigolava in modo quasi surreale, non facevano altro che alzare la tensione.

Lo sconosciuto entrò e si richiuse lentamente la porta alle spalle.

Naruto teneva ancora gli occhi chiusi, ma tremava leggermente, non aveva paura, ma il rendersi vulnerabile davanti a qualcuno lo infastidiva.

Era stato separato sia dalla sua adorata pistola che dal suo coltello, in più incatenato mani e piedi, totalmente alle mercé del primo che passava.

Una delle sedie strusciò a terra provocando un rumore insopportabile per i nervi già tesi del biondo e da questo il ragazzo capì che il nuovo arrivato si fosse messo comodo.

Sentiva il suo sguardo su di lui e la cosa gli dava alquanto fastidio, ma ancora una volta era impotente.

Si domandò cosa volesse costui, perché non faceva nulla.

La curiosità vinse sulla prudenza e lentamente aprì gli occhi, interpretando perfettamente la parte di colui che sta svegliandosi.

Davanti a lui trovò un ragazzo della sua età, capelli azzurrino, occhi viola, così come la maglietta che portava, e un sorrisetto strafottente sul volto.

- Guarda che lo so che eri sveglio.- gli disse quello, spiazzandolo.

- Chi sei?- gli domandò astioso, una volta ripresosi.

- Colui che sarà la tua salvezza.- gli rispose.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Erano ore ormai che giravano tra quell'Inferno, evitando accuratamente ogni creatura che scorgevano da lontano.

Hinata era avanti e, disperata, cercava dovunque pensando di essersi dimenticata di qualche dettaglio importante.

Kiba svoltò un angolo da solo e vide che il muro era dipinto da del sangue e una piccola pozza ne era presente a terra.

Era rosso, motivo per cui si spaventò parecchio.

Sperò con tutto se stesso che non fosse del suo compagno.

Richiamò Hinata, era giusto che ci fosse anche lei.

- Dimmi Ki...- si interruppe quando vide quel colore che le metteva addosso un'ansia incredibile.

Kiba si avvicinò al muro e annusò il sangue.

Fin da piccolo era risaputo che lui possedesse un fiuto più sviluppato del normale e questo particolare, insieme al suo aspetto un po' selvaggio, lo rendevano molto simile ad un cane, motivo per cui Naruto lo chiamava Inu-bau.

Ancora una volta si ritrovò a pensare al suo migliore amico, sempre se dopo ciò che era accaduto Naruto lo considerasse ancora tale.

Scacciò il pensiero di Naruto dalla sua mente, ma ben presto tornò a farvi visita: il sangue sulla parete e sul pavimento era di Naruto.

Il problema ora era dirlo ad Hinata.

- Ehm... Senti Hinata.- cominciò senza che si voltasse verso di lei.

Quel particolare e la voce grave di Kiba le fecero intuire ciò che il castano tentava di dirle e scoppiò in un pianto silenzioso, interrotto solo di tanto in tanto da quache singhiozzo.

- H-ho c-capito K-kiba-kun.- gli disse.

Improvvisamente, al castano venne l'istinto di abbracciarla e consolare quella fragile creatura, ma si trattenne non conveniva complicare una situazione già di per sé complicata.

Si limitò ad appoggiarle una mano sulla spalla, lei alzò lo sguardo verso di lui ed egli sorrise rassicurante.

- Sono sicuro che sta bene, ci vuole ben altro che un po' di sangue per metterlo KO.-

Lei gli sorrise timidamente.

- Grazie Kiba-kun.- lo ringraziò.

- Figurati, per un'amica questo ed altro.- rispose sempre sorridendo.

"Naruto ti giuro che la proteggerò a costo della vita fino al tuo ritrovamento, poi dovrai occupartene tu, come è giusto che sia! Te lo devo, amico." pensò assolutamente convinto di ciò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Ti piacciono le frasi ad effetto, vero?- disse Naruto al misterioso ragazzo che l'aveva liberato, ora si ritrovava a seguire quel tipo senza neanche sapere che intenzioni avesse.

- Abbastanza, si nota?- fece sarcastico l'azzurro.

- Lasciamo perdere, piuttosto non mi hai detto come ti chiami e nemmeno perché mi hai salvato.- puntualizzò il biondo.

- Giusto, mi chiamo Suigetsu Hozuki e ti ho salvato per il semplice motivo che faccio parte dell'FBI giapponese e ho il dovere di estinguere quelle creature disgustose.- disse mostrandogli il distintivo.

- Bene, un collega.- e mostrò anch'egli il suo distintivo.

Suigetsu si sorprese.

- Pensavo avessero mandato solo noi...- lasciò la frase in sospeso.

- Noi?- fece eco Naruto.

- Io e i miei due compagni, li stiamo raggiungendo ora.- spiegò brevemente.

Calò il silenzio e nessuno dei due teneva a spezzare quell'aria di quiete.

Dopo poco si videro in lontananza due chiome dai colori accesi.

- Eccoli! Sono loro.- li indicò Suigetsu.

Vi arrivarono di fronte e i due ebbero due diverse reazioni: il ragazzo, capelli arancio e fisico abbastanza robusto, gli rivolse un'occhiata incuriosita; la ragazza, capelli rossi, occhi del medesimo colore e occhiali sul naso, si avvinghiò al suo braccio.

Naruto la guardò incredulo.

- Ciao, io sono Karin del Sud e quel colosso che vedi lì è Juugo della Bilancia, che ne dici di fare conoscenza?- disse ammiccante la rossa.

- Mi dispiace sono...- fidanzato avrebbe voluto dire, ma si morse la lingua e ingoiò l'amaro boccone.

- Uhm... Come ti chiami tu invece?- gli chiese Juugo.

- Naruto Uzumaki.- rispose.

- Naruto Uzumaki?! Quel Naruto Uzumaki?!- spalancò gli occhi l'azzurro.

- Ehm... Credo di sì, perché?- domandò spaesato il biondino.

- Ma come perché?! In Giappone non si fa altro che parlare di te!! Dicono tu sia il miglior agente del Paese!- gli rispose incredulo, che quel ragazzo si sottovalutasse? Oppure erano gli altri che gli davano troppo valore? In fondo, aveva dovuto salvarlo lui...

- Sapevo di essere il migliore della mia città, ma addirittura del Paese...- fece evidentemente sbalordito il ragazzo.

- Che ne dite se prima ce ne andiamo da qui e una volta fuori ne riparliamo?- chiese retorico Juugo. - E poi, Naruto devi cambiarti quella maglia zuppa di sangue e medicarti le ferite.- aggiunse.

- Juugo ha ragione, prendiamo una matrimoniale e una doppia all'albergo più vicino?- e accarezzò il petto scolpito dell'ormai esasperato biondo con fare lussurioso.

Naruto lanciò un'occhiata di aiuto ai due che, per tutta risposta, scoppiarono in una fragorosa risata lasciando il povero biondo al suo destino, che non è che fosse poi così terribile!

Se la scollò di dosso, ma lei, per niente scoraggiata, ripartì all'attacco.

Il biondino abbassò il capo sconsolato pensando a quanto vorrebbe che al posto della rossa ci fosse una certa ragazza dai capelli del colore della notte e gli occhi lunari.

Chissà cosa stava facendo in quel momento... "Sicuramente sarà insieme al suo ragazzo a fare chissà cosa." quel pensiero fu come un pugno allo stomaco, primo perché il presunto ragazzo era il suo migliore amico e secondo perché gli faceva male pensarla tra delle braccia che non fossero le sue.

Accantonò il pensiero altrimenti sarebbe impazzito e, avviandosi con i suoi nuovi compagni, cercò qualunque modo per distrarsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Girovagarono ancora nella casa non trovando il ragazzo e cominciando seriamente a preoccuparsi.

Questo almeno finché videro quattro figure diverse da quelle incontrate finora.

Non erano zombie, ma avevano quel nonsoché che li rendeva ancora più inquietanti.

Dalla vita in giù non cambiava nulla, a parte una lunga coda da rettile e zampe squamose, mentre dalla via in su avevano un corpo da coccodrillo, ma la testa non era né umana, né da rettile, era le due cose miste insieme: un occhio giallo con la pupilla sottile e nera, l'altro era rosso sangue senza pupilla, la bocca era sfigurata da un sorriso inquietante che prometteva una morte lenta e dolorosa, le orecchie erano entrambe verdi a punta e i capelli erano solo una corta frangia che cadeva loro appena sopra gli occhi che gli copriva di poco la visuale.

Ad Hinata e Kiba si gelò il sangue nelle vene, avevano fatto tanto per evitare gli zombie e ora si trovavano quei mostri orribili davanti.

Hinata se lo sentiva, non ce l'avrebbero fatta. Era Naruto l'anello forte del gruppo, senza di lui non avevano speranze.

"Naruto, ti prego, solo tu puoi salvarci." pensò tra le lacrime.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Ehm... Allora... *si nasconde dietro un oggetto non indentificato* Lo so sono in un terribile ritardo, sia con questa che con le altre tre, ma ho una spiegazione.

Il primo motivo è che sono stata indaffaratissima, il secondo è che la scuola mi sta col fiato sul collo, ma dico si possono fare otto compiti in classe in sei giorni?? o.O e il terzo è la mancanza di ispirazione, appena avevo un momento libero provavo a scrivere qualcosa senza riuscire mai a scrivere nulla, così oggi mi sono messa di punto e ho fatto uscire fuori il capitolo (che sicuramente farà schifo, ma pazienza non si può avere tutto nella vita)

I nuovi mostri (mi sembra di essere su Striscia xD) come avete visto (letto xD) sono per metà umani e per metà rettili, non so da dove siano venuti, ma volevo fare qualcosa di diverso e centrano molto con la trama non li ho fatti tanto per, eh!

Vi aspettavate l'entrata in scena del mitico team Taka?

Non so perché, ma li adoro, sia loro tre da soli, sia loro tre con Naruto, e sia loro quattro (compreso Naruto) con quel teme di Sas'ke.

Ringrazio, Tsukuyomi_sama, vale_hina, alegargano1, dattebayo chan, RomanticDancer, Hinata Uzumaki e Matt2291, per aver recensito lo scorso capitolo

Siete fantastici! **

Come andranno avanti le cose adesso?

E perché ve lo chiedo anche sapendo che voi non potete saperlo? xD

I misteri della vita xD

Spero di rivedervi al prossimo capitolo

Baci <3

 

NaruHina4ever ^^

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Capitolo 15
*** Rincontri e scontri ***


- L'uscita è ancora molto lontana?- chiese Naruto mentre camminavano per i corridoi della casa con Karin ancora incollata al braccio.

- Diciamo un cinquanta metri.- rispose Juugo.

- Una cinquantina di metri?! Ma quanto è grande questa casa?- fece sbalordito il biondino.

- E' una villa, cinquecento per cinquecento.- rispose l'azzurro.

- Ma è una reggia!- esclamò l'Uzumaki visibilmente sorpreso.

- Senza contare i sotteranei.- continuò Suigetsu.

- Ci sono dei sotterranei?- fece in biondo.

Nessuno rispose, non ce n'era bisogno.

- Dormi con me, vero Naru-chan?- domandò con voce zuccherosa Karin.

- Per la trecentesima volta, no. Dormirà Suigetsu con te.- rispose scocciato.

- Io con chi?!?!- fecero all'unisono i due diretti interessati.

- Io ho bisogno dei miei spazi.- rispose Naruto.

- Io non condivido il letto con nessuno.- rispose Juugo.

- Ma io voglio Naru-chan, non questo calamaro gigante.- disse acida.

- Neanch'io voglio dormire con una racchia che credi?- adorava farla arrabbiare.

La rossa si stava già preparando per ucciderlo, che Naruto la trattenne al suo braccio.

Lei prese la palla al balzo e se lo abbracciò tipo koala.

- Sia chiaro che non ti pesto a sangue solo perché mi ha trattenuta Naru-chan.- disse prima guardando furiosa Suigetsu, poi con occhi mielosi Naruto.

Juugo, in testa al gruppo, fece segno di fermarsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Dannazione!- imprecò Kiba.- Sono diversi da tutti quelli che abbiamo incontrato finora.- continuò preoccupato.

Hinata li guardava terrorizzata in silenzio.

- Non siamo zombie.- disse uno dei quattro.

I due si sorpresero.

- Sapete parlare?!- disse stupito Inu-bau.

- Ovviamente, dovete sapere che prima eravamo semplici umani, ma poi il nostro padrone creo ciò che siamo ora, DNA umano misto a quello dei coccodrilli, noi siamo Alli-humans, la razza perfetta. Gli Alli-humans hanno un solo scopo: proteggere e servire il nostro padrone. Questo vuol dire che siamo costretti, per credo e per fedeltà, ad uccidervi. Poi ci ciberemo delle vostre saporite carni e berremo il vostro delizioso sangue.- detto questo partirono in simultanea all'attacco puntando sui due.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Perché ci siamo fermati?- chiese Suigetsu voltato verso il suo compagno, così come gli altri due dietro.

Juugo alzò il braccio davanti a sé e indico un preciso punto. Gli altri seguirono con lo sguardo la direzione indicata e trattennero un urlo di stupore e orrore.

- Che sono quei cosi?- chiese disgustata la rossa.

- Quelli sono gli Alli-humans, avevo sentito parlare di loro, ma non avrei mai pensato di vederne uno.- spiegò Suigetsu.

- Alli-humans?- chiese Naruto.

- Esseri per metà umani e per metà coccodrilli. Ma chi sono quei due davanti a loro?- chiese indicando le due figure che davano loro le spalle.

"Hinata e... Kiba?! Che ci fanno lì... insieme?" altro pugno allo stomaco al solo pensarlo. "Sicuramente stavano cercando l'uscita e sono incappati in quei cosi."

- Ma stanno parlando? Quei così sanno parlare?- chiese Karin.

- A quanto pare...- lasciò la frase in sospeso perché avevano smesso di parlare e si preparavano ad attaccare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Questa è la fine." pensò tra le lacrime Hinata. "Naruto sappi che ti ho sempre amato, spero un giorno mi perdonerai." ormai era sicura che a poco la sua vita sarebbe stata spezzata.

"Che modo schifoso di morire! Per di più muoio nella consapevolezza che il mio migliore amico non mi voglia più vedere." pensò invece Kiba.

Uno dei mezzi rettili stava per tranciare la gola di Hinata, che vide passarsi tutta la vita davanti, con i suoi artigli, ma un colpo di pistola dritto al cuore lo sbalzò prima lontano, andando a sbattere contro il muro, e poi lo uccise.

I due si voltarono indietro e con loro somma gioia videro Naruto con la mano ancora protesa verso gli Alli-humans, che indietreggiarono, con la pistola saldamente impugnata.

- Na-na-narut-o!- fece Hinata, estremamente felice di vederlo ancora in vita, ma quella maglietta piena di sangue non la faceva stare tranquilla.

Lui li squadrò entrambi per interminabili secondi, poi voltò loro le spalle e parlò con i suoi nuovi compagni.

- Fuori uno. Agli altri pensateci voi, io non ho voglia.- disse annoiato e impassibile.

- No problem, amico! Comunque tiro magistrale, i miei complimenti.- fece ammirato Suigetsu.

- Naturale, è Naru-chan dopotutto no?- e se lo strinse di nuovo.

"Che vuole quell'oca dal mio Naru? E perché lui non fa niente? Che mi abbia già... rimpiazzata?" pensò tra la gelosia e la depressione.

- Karin te lo ripeterò ancora... scollati di do...- fu interrotto da Karin che lo baciò, prepotente, sulle labbra.

Juugo e Suigetsu non ci fecero molto caso, sapevano che sarebbe successo prima o poi e in più erano impegnati nella battaglia, Kiba ne parve molto sorpreso, mentre Hinata aveva spalancato gli occhi rossi, nuovamente sull'orlo del pianto e spalancato la bocca. Ne era molto turbata e infastidita. "Naruto..." pensò incapace di pensare altro.

Naruto si staccò bruscamente.

- Ma che hai fatto?!- chiese mezzo infervorato e sorpreso.

- Ti ho baciato.- disse con ovvietà la rossa.

- Questo l'avevo capito, ma perché?- chiese ancora.

- Mi pare di averti già detto che mi piaci molto no?- rispose ancora.

- Non è una buona giustificazione.- disse il biondo.

- Quanto la fai lunga! Era solo un bacio dopotutto!- si lamentò la rossa.

Naruto si zittì. "Solo un bacio... anche quello tra Kiba e Hinata era stato solo un bacio?" pensò confuso.

Si sedette contro il muro, con Karin avvinghiata al braccio naturalmente, e con gli occhi chiusi. Era confuso da tutto gli eventi che si succedevano, ma una cosa era certa, sarebbe andato via con i suoi nuovi amici e non con quei traditori!

Suigetsu e Juugo tornarono vittoriosi, ma un po' malconci. Suigetsu aveva la faccia sfregiata su una guancia da un taglio, Juugo un braccio ferito. Nulla di grave insomma.

- Possiamo andare.- dichiarò Juugo, al che Naruto e Karin si alzarono subito.

Iniziarono a camminare verso Kiba e Hinata, li superarono, sotto lo sguardo demoralizzato dei due, e Naruto si fermò un solo istante di spalle.

- Statemi bene e... auguri.-

Dopodiché ricominciò a camminare.

Era abbastanza lontano ormai.

- NON ANDARE!- urlò Hinata in sua direzione.

Il biondo ebbe un sussulto, ma non si fermò né tornò indietro, continuò per la sua strada.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Lo so sono imperdonabile... più di un mese! Ma credetemi, non ho avuto tempo e tra svago e libri, non so ancora come io sia viva.

Passando al capitolo.

Alli-humans, nome di merda, ma non mi veniva altro nome da dare a quei cosi.

Le cose tra i due non si sono ancora risolte e TA-DAN bacio tra Naruto e Karin! Cioè lei ha baciato lui xD

Altre novità? Non mi pare, ma capitemi sono le 4:46 del mattino, ho sonno e sembra quasi che abbia bevuto chissà quanti litri di vino xD

Ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito ^^

Baci <3

 

 

NaruHina4ever ^^

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Capitolo 16
*** Pensieri e preoccupazioni ***


"L'ho perso... L'ho perso per sempre..." calde lacrime cominciarono a scendere dai candidi occhi di Hinata, percorrendo velocemente le guance e schiantandosi al suolo.

Kiba la guardò e istintivamente l'abbracciò per consolarla.

- Non devi piangere Hinata. Vedrai che tornerà, è molto innamorato di te, dagli solo tempo di sbollire la rabbia e tornerà.- le accarezzò il capo.

Lei si aggrappò alla sua maglietta e cominciò a piangere a singhiozzi.

La lasciò fare, aveva bisogno di sfogarsi.

Col passare del tempo, pianse più piano fino a smettere del tutto e, staccandosi dal ragazzo rossa, notò che gli aveva bagnato la maglietta.

- Mi-mi d-dispiace Kiba-kun, t-ti ho bagnato la maglietta.- disse abbassando la testa dispiaciuta.

- Oh non fa nulla.- le disse con un sorriso, inducendola a rialzare la testa.- Tu piuttosto ti senti meglio?-

Lei gli rivolse un sorrisino timido.- S-sì, g-grazie Kiba-kun.-

- E di cosa? Naruto non me lo perdonerebbe mai.-

Si sorrisero con mal celata tristezza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Ma insomma! Perché non posso dormire con Naru-chan?- disse, o meglio urlò, Karin.

- Mi hai rotto un timpano...- disse pacatamente il biondino. "E anche qualcos'altro!"

- Di nuovo con questa storia, Karin? Non puoi perché mi è parso di capire che Naruto sia fidanzato con la moretta di prima e poi lui non vuole.- le rispose Juugo un po' infastidito.

- Con quella sgualdrinella? Anche se fosse, non lo merita!- esclamò sicura.

"Non mi merita?! Ma chi sono? Un Dio per caso?! E non permetterti di parlare così di Hinata! Ma io ti faccio a pezzi e poi ti cucino alla brace per poi darti in pasto ai... aspetta perché la sto difendendo? Mi ha tradito con il mio migliore amico!" era chiaro che il cervello di Naruto stava avendo un calo di produzione dovuto all'inattività dei 20 anni trascorsi.

- Se dobbiamo dirla tutta, qui la sgualdrina sei tu.- niente da fare adorava farla arrabbiare.

- Cos'hai detto, sardina in scatola?! Io ti uccido!- ma ancora una volta Naruto salvò il "povero" Suigetsu da morte certa trattenendo Karin al suo braccio.

- Vedi che il mio Naru-chan mi vuole?- rivolgendosi a Juugo, ma guardando Naruto con occhi smielosi.

"In realtà ti trattengo solo per salvare Suigetsu, ma quel demente di un tonno continua a stuzzicarti!" e lanciò un'occhiataccia all'azzurro che in risposta gli sorrise mostrando la dentatura particolare.

Naruto e Juugo sospirarono all'unisono e si guardarono con compassione, Naruto chiedendosi come avesse fatto quel povero Cristo a sopportarli finora e Juugo chiedendosi come facesse a sopportare la sanguisuga accollata ogni secondo al braccio.

Superata la crisi fu Naruto a parlare.

- Dove alloggeremo?- chiese curioso.

Suigetsu gli rivolse un altro sorriso.

- Hotel a 5 stelle amico mio, mai sentito parlare del Gokage? Ci sono solo ricconi che usano i soldi come tappeto!-

A questo punto al biondo sorse spontanea una domanda.

- E noi come faremo a pagare?-

- Tutto a spese del nostro capo, Kimimaro, che di soldi ne ha a palate.- rispose lo squaletto, pardon, Suigetsu.

- Sì, ma io che centro? Cioè, io non dovrei nemmeno stare qui con voi.- disse nascondendo la malinconia, gli mancavano le cazzate di quel pazzo di Kiba e la dolcezza della sua Hinata, o almeno gli piaceva pensare che fosse ancora sua.

- Tranquillo, non dirà niente, tanto ha già pagato per quattro, non so perché però, vallo a capire!-

Arrivarono di fronte all'hotel e Naruto fece cadere a terra la mascella.

- Uuuuurcaaaa! (Cit. Goku xDD ndA) Ma è immenso!-

- Non a caso è a 5 stelle.- gli disse Suigetsu strafottente.

Entrarono e gli occhi delle persone presenti si puntarono su di loro, in particolare le ragazze presenti sembrava volessero spogliare Naruto con gli occhi.

- Hai successo, neh Naruto?- ridacchiò l'albino.

"Mi sento nudo, dattebayo!" tutto rosso seguì Juugo che faceva strada.

- Dormiremo tutti in un'unica stanza, ma ci sono tre letti, un singolo mio, uno di Naruto e il matrimoniale lo condividerete.- disse Juugo con tono che non ammetteva repliche.

I due degluttirono e annuirono più volte, Naruto sorrise.

Entrarono in stanza e Naruto si buttò sul letto come un affamato che non mangia da giorni e, nemmeno il tempo di spogliarsi e mettersi qualcosa di più comodo, si addormentò come un sasso con un solo pensiero in testa "Hinata".

Juugo, messo il pigiama, lo seguì poco dopo.

Suigetsu e Karin si sdraiarono e si diedero le spalle.

Ma prima di addormentarsi, un sorriso comparve sulle labbra di Suigetsu.

Karin macchinava un assalto con conseguente stupro di Naruto, ma lasciò perdere e si addormentò anche lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hinata non riusciva a dormire in quel letto troppo vuoto e troppo grande per lei, aveva bisogno di Naruto.

Kiba, invece, nella stanza affianco, si perdeva nei suoi pensieri tutti rivolti all'amico, finché le palpebre si chiusero prepotentemente facendolo cadere tra le confortevoli braccia di Morfeo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Salve a tutti ^^

Scrivo questo capitolo, più che altro per farvi capire che ancora sono viva e che la fic non è sospesa, per cui si può considerare un capitolo di transizione visto che non succede nulla xD

Continuo a mettere scene KibaHina (che sinceramente mi fanno ribrezzo D:), ma non temete il NaruHina tornerà alla ribalta più forte di prima, poco ma sicuro! u-u

Beh, continuo a ringraziare quei santi che nonostante i miei ritardi continuano a seguirmi, grazie =D

Non so che altro dire per cui vi saluto che sto crepando dal sonno (5:32 dice tutto xD)

Baci <3

 

NaruHina4ever ^^

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