Black blood and green eyes.

di MadLucy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Christmas? Crona loves it. ***
Capitolo 2: *** Happy New Year! Tears and sparkling wine. ***
Capitolo 3: *** Madness. Darkness. Love. ***
Capitolo 4: *** Corners, Soul and silver rings. ***



Capitolo 1
*** Christmas? Crona loves it. ***


Cronaxmaka


Christmas? Crona loves it.









Crona fissa le lucette intermittenti sull'albero. Rosse. Blu. Verdi. Oro. Viola. Ancora rosse.
-Ma...Maka?-
-Dimmi!-
-Per...perchè cambiano colore?- Indica i rami.
-Ehm...non so, sono fatte così. Perchè?-
-Perchè io vo...voglio che siano di un colore solo.-
La ragazza lo guarda perplessa. -Davvero? E quale?-
-Il ve...verde. Il verde è anche il colore dei t...tuoi occhi e...- Crona abbassa lo sguardo, avvampando.
-...uhm, mi piacciono i tuoi occhi.-






Maka appende l'ultima pallina laminata, con un sorriso.
-Uff! Finalmente ho finito. E' venuto bene, non trovi?-
Crona solleva gli occhi, distratto. -Mmhh? Ah...sì.-
-Tutto okay?- La ragazza scende dalla scala, posizionata accanto all'albero.
-Stavo solo...cioè, pensavo...co-cosa si celebra a Natale?- domanda lui, timidamente.
Maka si gratta la testa. -La nascita di Gesù Bambino. E...insomma, la famiglia, la felicità! Sei felice, Crona?-
Il ragazzino la guarda. Il suo bel volto, il suo sorriso dolce, quei codini tanto graziosi. La sua Maka.
Arrossisce. -Sì. So...sono felice.-






-Questo è un Re Magio.- Maka sventola davanti alla faccia di Crona una statuetta di plastica.
-Va...va bene.-
-E questa è Maria. La vedi?-
-Sì, la ve...vedo.-
-Bene. Mentre questo,- Agita il malcapitato con foga. -E' l'angelo, quindi va messo sopra la stalla. Sopra. Hai capito bene?-
-Sì, Maka, ma...-
-Le pecorelle (queste) vanno con il pastore (dovrebbe avere una specie di turbante...)-
-Maka!-
-Cosa c'è?!-
-Io...so cos'è un pre...presepe!-
-...-
-Mak...-
-E dirlo prima, Mister Non ho mai sentito parlare del Natale?!?-





Maka varca la soglia. Crona è lì, inginocchiato accanto ad un tavolino.
I suoi occhi, grandi pozze blu pesto, si perdono incantati dentro una pallina di neve.
-Cosa c'è?- domanda premurosa.
-Questa.- Crona la indica con un dito.
-Sì, è bella, vero?- Un velo di malinconia oscura il suo sguardo.
-Ma...ma gli abitanti che ci...ci sono dentro? Rimarranno lì per sem...sempre?!-
-...credo di sì.- conclude Maka perplessa. -Come mai?-
-Ecco, io mi senti...sentivo proprio così.- Crona rindica nuovamente la pallina. -Intrappolato in una sfera di vetro...senza poterne uscire. Ma tu...- Le sorride con riconoscenza. -Tu mi hai sa...salvato, Maka. E' tutto merito tuo.-
-Su, non esagerare!- Maka sorride, rovescia la palla. Una tempesta fitta neve galleggia nell'acqua che la riempie.
-Grazie a te, fi...finalmente l'inverno è finito.- Anche Crona sorride, la gira.
La neve smette di cadere.




Un trillo acuto rieccheggia in cucina.
-Ecco fatto! Sono pronti i biscotti!- Maka indossa un paio di guantoni da cuoca.
Apre lo sportello del forno ed estrae una teglia fumante.
Crona, seduto al tavolo, lancia un'occhiata intimorita agli abeti di cioccolato.
-So...sono bollenti. Potrei scottarmi la lingua se...se ne mangio uno.-
-Beh, allora aspetta che si raffreddino!- propone Maka. Il ragazzino annuisce piano.
-We wish you a merry Christmas, we wish you a merry Christmas...-
Il pupazzo appeso alle sue spalle, un Babbo Natale sorridente, inizia a strillare allegro.
Crona caccia un urlo e crolla in ginocchio sotto il tavolo. -Ahaahhhhh!!!-
Maka trattiene una risatina. -Su, vieni fuori, sciocchino! E' solo un giocattolo...Dài, non fare così! Guarda che vengo a tirarti fuori!-
Silenzio.
La ragazza sospira, si mette carponi e allunga la testa verso Crona. -Non avere paura, avanti...-
Lui le getta le braccia al collo. -Cos'era, pe...perchè si è me...messo a cantare?! Non...non...non so come comportarmi con un Babbo Natale canterino!-
Maka gli dà un furtivo bacino sulla guancia.
Crona tace, immobile.
-Meglio?-
-S...sì. Un po'.-








Signor Angiolo dell'Autrice: Ed ecco a voi la prima raccolta Crona/Maka di Efp! Ta-daaaaan!
Okay, vado pazza per questi due. Stimolano troppo la mia vena creativa. *-* Ma tanto me sa che tutti vanno fuori di testa per Maka e Soul...U.U (faccino triste).
Maka è molto carina e simpatica, e fin qua siamo tutti d'accordo. Ma Crona...Crona...Crona...è...
La cosa più tenera e adorabile che io abbia mai visto! Chu! Chu!
...mi do una calmata. Meglio.
Beeene, scriverò ogniqualvolta mi verrà un'idea. Forse farò anche il capitolo di Capodanno...
Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate! ^-^
Lucy






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Capitolo 2
*** Happy New Year! Tears and sparkling wine. ***




Happy New Year! Tears and sparkling wine. 









Crona segue lo sguardo di Maka. E' puntato sull'orologio appeso alla parete, che rintocca pacato i secondi incessanti.
-Co...cosa stai aspettando, Ma...Maka?-
Lei sorride. Il suo viso sembra risplendere di luce, è bellissima quando sorride. Ma in fondo, medita Crona arrossendo, lei è bella sempre.
-Ma la mezzanotte, è ovvio! E' Capodanno, no?-
Crona aggrotta la fronte, pensieroso. Tace. La ragazza sospira.
-Cosa non ti è chiaro?-
-Perchè atte...attendere con tanta impazienza l'a...l'anno nuovo?! Cos'ha di tanto speciale?-
-Nulla. Però...è una tradizione, capisci? Ci si augura a vicenda di trovare la felicità nell'anno che sta arrivando!-
Silenzio.
-Tu me...meriti di essere felice più di tutti, Maka! Pe...perchè sei la persona più buona del mondo, buona buona buona!- esplode Crona, convinto. Poi avvampa ed abbassa lo sguardo.
Maka sente il sangue affluirle rapidamente alle guance, tingendole di rosso porpora. -Ti sbagli. Sei tu quello che merita un po' di serenità!-
Serenità. Gli occhi del ragazzo si perdono in quelli di Maka.
Sì, sarà un anno sereno.






Sono le nove. Gli altri stanno ancora mangiando: si possono udire le urla fragorose di Black*Star, le risate incontrollabili di Patty e i pianti disperati di Kid, dato che sicuramente ha trovato qualcosa di poco simmetrico.
Maka si chiude la porta alle spalle, ogni suono giunge ora attutito.
Crona è in piedi, stringe un giornale. I suoi occhi sono infinitamente tristi, specchi che riflettono soltanto oscurità.
-Crona?- Sobbalza. Si volta di scatto.
-Ah, sei tu, Ma...Ma...Maka.- balbetta fioco.
-Cosa c'è? Cos'hai lì?- Lei si avvicina e sbircia il titolo. Crona esita, ma è solo un istante. Le permette di guardare.
L'articolo è lungo, paragrafi e paragrafi di righe fitte fitte. Ma in centro c'è una foto. Grande, terribile.
Gli occhi ambrati di Medusa le restituiscono uno sguardo freddo e vagamente sardonico, il ghigno dipinto sul suo viso è puramente derisorio.
Maka chiude il giornale di scatto. Gli occhi del ragazzo sono umidi di lacrime.
-Ohh, no. No, ti prego, non fare così. Odio vederti triste.- Lascia semplicemente che Crona si stringa a lei forte forte, come non volesse lasciarla più. Gli accarezza dolcemente le ciocche morbide e irregolari, strofinandole con le dita. -Lei fa parte del tuo passato, ormai. Non può più farti del male, è andata via. Via, e non tornerà. Sei libero, capisci?! Devi lasciartela alle spalle, insieme a quest'anno che sta tramontando. Quello che verrà è ancora una pagina bianca, però. Ora la tua vita dipende solo da te, Crona. E' nelle tue mani.-
E lì, in quella cucina dal lavello colmo di piatti sporchi da lavare, Crona Gorgon piange le ultime lacrime per sua madre.
Le ultime. Non ne avrebbe versate più.





Sono le dieci. Mentre i commensali gustano il dolce un chiacchiericcio allegro rende l'atmosfera più festosa.
-Ne vuoi un po'?- Crona si gira sorpreso. Maka gli sta tendendo un calice di cristallo lungo e sottile, colmo d'un liquido oro pallido e frizzantino.
-Co...cos'è?-
-Spumante. Porta bene, sai?-
Il ragazzino scuote febbrilmente il capo. -N...no, grazie.-
-Ohh, su! Solo un sorsetto!- lo supplica sgranando quegli occhi...quegli occhi...
-Va be...bene.- si arrende flebile.
Le sue labbra si avvicinano al bordo del bicchiere...di più...di più...
-Bleah! E'...è amaro!- sussurra disgustato.
Maka si alza e solleva indici e medi, formando due v. -Cel'ho fatta, ragazzi! Crona l'ha bevuto!-
Black*Star solleva di scatto la testa. -Cosa?! Non è giusto! Non dovevi riuscirci, dovevi perdere!-
Lei si limita a ridere. -Vi ho fregati, vi ho fregati...-
-Ma cosa...cosa succede?- interviene Crona perplesso.
-Abbiamo scommesso che Maka non sarebbe mai riuscita a convincerti a bere quel maledetto spumante, ecco cosa!- Soul tira fuori dalla tasca dei pantaloni il portafoglio, irritato. -Le dobbiamo venti dollari. Non è per niente fico.-
-Scusa. E' stato meschino da parte mia usarti per rapinare questi qua.- ammette Maka, stringendosi nelle spalle.
-No...non preoccuparti. Io...per te...farei qualsiasi cosa!- aggiunge con enfasi, divenendo dell'ormai proverbiale rosso fucsia. E, come per dimostrare ciò che ha appena detto, svuota rapido tutto il bicchiere.
-Crona! Ma che fai?! Così dopo non ti reggi in piedi!- esclama Maka, indecisa se essere preoccupata o semplicemente divertita, fra le risate generali.
-Scu...scusa.- Crona appoggia il calice sul tavolo, medita in silenzio. -Non era poi co...così male.- conclude sorridendo.





Sono le undici. Ormai il tavolo è stato sparecchiato, tutti siedono davanti alla tv.
-Maka?-
-Dimmi.- La ragazza smette di sfogliare il libro poggiato sulle ginocchia e gli sorride.
-Che...che propositi hai pe...per l'anno nuovo?- Il ragazzo si torge le mani nervosamente.
-Ecco, vediamo...Picchiare di meno Soul con l'enciclopedia -dicono tutti che sono troppo cattiva-, studiare il più possibile e dare il meglio a scuola, accettare di tanto in tanto un invito a cena di mio padre -anche in questo caso non sarà facile-, fare qualche viaggio... Cose del genere. E tu?-
Crona avvampa. -Beh...ecco, io...vorrei riuscire a ripaga...ripagarti per tutto quello che hai f...fat...fatto per me.-
-Ma non ce n'è bisogno, davvero! Mi ha fatto molto piacere aiutarti, ci mancherebbe! Insomma, siamo amici io e te, no?-
Lui la osserva in silenzio. -...sì.- conclude piano.
-Ecco.- Maka prende un lungo bastoncino sottile, lo avvicina alla fiamma della candela sul tavolo. Subito mille scintille luminose iniziano a scoppiettare, come minuscoli fuochi d'artificio.
-Co...cos'è questa co...cosa?!- bisbiglia Crona sgranando gli occhi. -Non so come comportarmi con le ste...stelline che esplodono!-
La ragazza ride. -Non stanno esplodendo! Sono solo fusette. Sono completamente innocue. Avanti, prova!-
Lui avvicina la mano titubante, la prende con la mano tremante. I suoi occhi bui riflettono la luce dorata.
-...è bellissima.- sussurra.
-Lo so.- ribatte Maka sorridendo. Senza sapere che lui non stava affatto parlando della fusetta.





-Cinque! Quattro!- Black*Star balza sul tavolo sbraitando il conto alla rovescia.
-Tre!- Soul si prepara a stappare la bottiglia.
-Due! Uno...-
Il tappo di sughero salta via. Tutti iniziano ad urlare e ridere.
-Buon anno! Buon anno!- rieccheggia senza sosta, in un eco traboccante di gioia.
Crona si gira e, accidentalmente, le sue labbra sfiorano quelle di Maka, dietro di lui. Ovviamente le sue guance prendono fuoco.
-Scu...scu...scu...scusa! Non vole...volev...-
Lei invece lo attira a sè e lo bacia dolcemente ma con fermezza, soffocando tutte quelle scuse balbettate a fatica.
-Buon anno, Crona.-
soffia a fior di labbra.








Signor Angiolo dell'Autrice: Ciao! Ecco il secondo capitolo, tutto ispirato alla festa di questa sera, che io adoro! ^-^
Che dire, li adoro troppo. Non so perchè, ma è così. Davvero, sono ripetitiva, ma le SoMa non le reggo proprio più. Qualcuno inventi un antibiotico!
Vabbè, vabbè, la smetto. Queste storie sono venute un po' più lunghe delle precedenti, spero non siano noiose. Ho cercato di mischiare qualcosa di comico (ma ve lo immaginate Crona ubriaco?! °_° ), di un po' triste e di romantico: insomma, tutto un casino. =)
Spero vi siano piaciute! Mi farebbe piacere se lasciaste una recensione,
Lucy




 

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Capitolo 3
*** Madness. Darkness. Love. ***


uenbdehudr

Madness. Darkness. Love.















-Maka.- Un'ombra contro il muro.
Lei soffoca un urlo terrorizzato. -No!-
-Maka.-
Lei scappa, scappa, scappa. -No, no! Ti prego, no!-
-Maka...-
Strilla, in agonia. -Lasciami stare!-
-Maka, dolce Maka. Sto venendo da te.- Quella voce...si avvicina, è sempre più vicina.
Geme, Maka. Crolla sulle piastrelle, cede e non riesce a rialzarsi. E' la fine.
Lo sente. E' lì.
-Vedi? Sapevo che alla fine saresti stata mia.- Una fredda dolcezza, una cantilena sardonica agghiaccia il suo cuore fremente.
Solleva a fatica lo sguardo. La sua figura, più nera delle tenebre, è ritagliata nel buio soffocante della stanza.
-Smettila Cro...Crona!- tossisce convulsamente. -T..tu non sei così! Non devi lasciarti vincere dalla follia!-
-No? Perchè no, Maka? E' così divertente. Guarda quante cose posso fare.- Crona si inginocchia di fianco a lei. -Guarda quanto potere. E non balbetto più, visto? Ora sei tu quella che balbetti.-
Sorride derisorio, o forse solo pazzo.
-Guardami.- sussurra lei.
-Guardarti? Perchè dovrei guardarti? I tuoi occhi sono troppo penetranti. Mi mettono a disagio. Ops, nulla può più mettermi a disagio! Ora sono forte, ora sono onnipotente. Non ho più paura, Maka! Non posso più avere paura di nulla! Non...-
-Guardami, Crona.- Il ragazzo si afferra la testa fra le mani.
-Non voglio guardarti! Lasciami impazzire, lasc...-
Le labbra calde e vellutate della ragazza soffocano dolcemente quelle parole.
-Sshh, basta. Smettila di avere paura, ti prego. Ci sono io qui.- supplica in un bisbiglio.
E lo stringe, stringe il suo corpo tremante con dolcezza.
-Va tutto bene. Tutto bene. Andrà tutto bene.-
Un raggio di luce entra dalla finestra, illumina una volta per tutte quella stanza buia.








La guardi, Crona.
Non è bella? Sì, è bella. Bellissima.
I suoi capelli sembrano l'oro dei gioielli, non trovi? E i suoi occhi...
...i suoi occhi sono verdi. Verdi come le squame del piccoletto.
Ed è anche fragile, come il piccoletto. Indifesa. Piccola e debole.
La sua vita è come un filo fra le tue forbici.
Spezzalo, Crona. Spezzalo, godi della vista del suo sangue che scorre in un'orrida cascata scarlatta.
Imbrattane le tue mani, aspirane a fondo il profumo, assaggiane il gusto amaro e tingi le tue labbra di cremisi, la tua anima di peccati inconfessabili.
Lacera quelle vene delicate, strappa quella pelle candida di purezza e lascia sgorgare tutto quel rosso.
E' un essere umano, ma non ti importa. Tu sei un'arma, uno strumento. Gli strumenti non fanno domande.
Stringi le mani attorno la sua gola e soffoca l'alito vitale che tenta d'emergere affannoso, martoria quel bianco corpo minuto.
Uccidi. Non è questo che fanno le armi?

Baciala dolcemente su quel collo immacolato, su quelle labbra di perla; cingila forte e non lasciarla mai più.
Accarezzala con quelle mani indegne e sporche, percorrila con dita carezzevoli e dolci.
Amala. Per la prima volta in vita tua.
Ciò che è bello non va distrutto. Perchè disintegrare qualcosa di tanto perfetto?
Maka. Maka. Maka.
E' un dono, è la tua salvezza.
Aggrappati a lei e credi in quel sentimento che riscalda...sì, che riscalda il tuo cuore.
Perchè tu non sei un'arma, uno strumento. Tu hai un cuore.
Tu hai Maka, ora. Tutto ciò di cui hai bisogno.








Crona è immobile. Pietrificato.
Uccidere.
-Avanti, sciocco. Falla finita. Ammazzala.- La voce di Medusa è ghiaccio sulla pelle.
Maka giace, gli occhi chiusi, le mani giunte al petto sull'altare davanti a lui. Priva di sensi.
Uccidere.
-Forza, sbrigati! Non abbiamo tutto il giorno. Sbarazzati di questa seccatura e andiamo.- Sua madre stringe gli occhi d'ambra irritata.
Crona non può. Crona non può uccidere Maka. Crona non è un mostro.
-Non voglio.- mormora atono.
Uccidere.
-Non vuoi?! Questa è bella!- Medusa ride. -Tu non fai quello che vuoi. Fai quello che dico io. Perciò datti una mossa.-
La figura esile, armoniosa, avvolta di bianco di Maka.
E quella buia, maligna di Medusa, dipinta di nero.
Uccidere, uccidere, uccidere!
-No!-
Il pugnale, gelido fra le sue mani, s'infrange a terra.
Forse, in fondo, l'amore può vincere la follia.













Note dell'Autrice: Ehilà.
Inizio con il dire che nessuna di queste scene ha un senso, un nesso logico o un legame con le altre. Niente. Pura follia.
E continuo...dicendo che più scrivo e più li adoro. Non posso farci niente. *-*
Che ve ne pare?
Lucy









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Capitolo 4
*** Corners, Soul and silver rings. ***


Corners, Soul and silver rings.

















Gemiti. Fruscii. Colpi.
Maka apre un occhio, lentamente. La palpebra si solleva pigra, permettendole di scorgere solo il buio che imbratta il soffitto.
Graffi. Urti. Qualcosa che soffoca.
Apre anche l'altro, svelta. Dopo qualche istante scatta, preoccupata.
Eccolo, è lì. Di nuovo. Come il giorno prima e quello ancora e quello ancora.
Rannicchiato e minuscolo in un angolo gelido, perso Crona, perso fra troppe piastrelle.
Scende dal letto in fretta, i suoi passi rimbombano nello spazio che li divide. Insignificante, immenso.
-Crona! Ehi, cosa fai lì per terra?!- Si inginocchia ansiosa.
Silenzio, il silenzio di marmo delle tombe. Distacco e morte. Buio e basta.
-Ti prego, Crona...- Una mano allungata cautamente.
E il disastro.
-Non toccarmi!- Sussulta Maka, sussulta la ragazza spaventata dall'ombra di un mostro.
Un mostro, forse, quello che si volta con gli occhi grondanti sangue.
Sangue dalle iridi blu di nebbia e polvere, sangue dalle unghie masticate disintegrate martoriate senza pietà, sangue da quella pelle di carta che vuole strapparsi.
Capelli rossastri, denti rossastri, un pigiama spiegazzato e rossastro.
-N...non to...to...toccarmi, Ma-Maka, mia pic...cola Maka...-
Frammenti di frasi morte, soffi deboli e incerti. Rosso che sgorga da labbra senza colore.
-Ancora quei sogni bruttissimi?- bisbiglia, dolci quelle parole leggere che invece danzano.
Crona ansima. Si afferra il volto e lo nasconde nella stoffa.
-Non guarda-da-darmi... Faccio schifo, Maka. Il tempo non gua...guarisce le ferite, l'amo...more non purifica il san...gue. -
Sgrana gli occhi vitrei, la vede o forse no.
-Ohh, Crona!- Calde quelle braccia che gli cingono il collo chiazzato di viola, caldo quel corpo così vicino al suo.
-Crona, Crona, Crona. Andiamo a dormire.-
-Rip...ripugnante!- geme il ragazzo, graffiando ancora quelle braccia scarnificate dalle unghie aguzze. -Una creatura disgustosa... come puoi ama...amare qualcosa come m-me?!-
E Maka lo guarda, e un sorriso nasce dolcemente sulle sue labbra, e bacia delicata quelle umide rosse di lui.
Niente ferite, niente sangue, solo Crona.
-Non dirlo mai più...non odiarti più, ti prego. Amati, almeno la metà di quanto ti amo io. Amati.-
Un sussurro all'orecchio. Una mano tesa per aiutarlo ad alzarsi. Tutto ciò di cui Crona ha bisogno.
-Io non amo qualcosa, sai? Io amo qualcuno. Io amo te. Non sarai mai qualcosa, Crona. Non lo sarai più.-
Una mano insanguinata che stringe quella bianca. Un bacio esitante. Lacrime di gioia e non più dolore.
Lacrime di gioia, per sempre. Le notti nell'angolo erano finite.







-Che bella giornata, eh?- Maka solleva allegra un bicchiere d'aranciata, ingenuamente.
Sono al tavolino di un bar all'aperto, le due del pomeriggio, un caldo afoso e placido. Troppo stretto, quel tavolo.
Non se ne accorge, la piccola sciocca Maka, di ciò che sta avvenendo sotto i suoi occhi.
Uno che si tormenta le mani, l'altro accanto si tormenta il cuore. Eppure lei aveva pensato che sarebbe stato divertente.
Loro, i due ragazzi della sua vita, a bere qualcosa insieme. Divertente?
Crona lancia qualche occhiata incerta al ragazzo di fianco. Ma Soul non guarda lui: guarda Maka, certo, che oggi è così bella con i capelli sciolti e la canottiera azzurra, che sorride incantevole e perfetta come una visione priva di consistenza.
Maka, che non si rende nè renderà mai conto.
Crona morde il labbro inferiore, mortificato. L'aveva detto, lui: no Maka, ti prego, non so come comportarmi con quelli innamorati di te, non riesco a sopportare il suo odio. La risposta era stata un divertito ma cosa dici, sciocchino?! Esageri, figurati, si sarà già completamente scordato di me.
Ma il suo non è uno sguardo impassibile. E' colmo d'amore per quella ragazza, medita Crona con malinconia, che non sarà mai di Soul.
Semplicemente perchè è sua.
E può solo accettare quel disprezzo, quell'amicizia che non tornerà più come prima e chinare la testa.
-Che bella giornata.- dice Maka, ignara di ciò, ignara di tutto. Ma Soul stringe i pugni, Crona si rannicchia nelle spalle intimorito.
No, non è una bella giornata, ma solo lei non lo sa.








-Cos'è?! Dai, cos'è?!-
Maka tamburella impaziente le dita sulla scatolina rivestita di lucida carta rossa, decorata da un discreto fiocchetto oro. Crona sorride piano, uno di quei suoi sorrisi timidi ma contenti -non più spaventati da tutto ciò che li circonda- che la ragazza si è abituata a vedergli in volto.
-Un regalo per te... no?-
Lei sbuffa. -Grazie mille, Mister Ovvio! Un regalo, sì, ma che genere di regalo?!-
Gli occhi blu intenso di lui s'illuminano. -De...devi aprirlo.-
-Davvero posso?!-
-Certo, vo...volendo potre...tresti anche tenerlo così, per be...bellezza.- ribatte Crona scrollando le spalle.
-Oltre che Mister Ovvio sei anche Mister Simpaticone...- Maka gli fa la linguaccia, poi il suo sguardo cade nuovamente sul pacchetto.
Inizia a staccare la carta, prima con cura per non rovinarla, poi freneticamente riducendola a brandelli, sotto lo sguardo di un divertito Crona.
Sul palmo della sua mano rimane una piccola custodia rettangolare, di velluto blu scuro. La ragazza trattiene il respiro, il cuore che comincia a pulsare spasmodicamente nel petto.
-E'...- La voce le muore in gola.
-A...aprilo!- la esorta in risposta lui, senza riuscire a nascondere l'entusiasmo.
Con dita esitanti, Maka solleva il coperchio.
Una fedina sottile, un anello d'argento tanto minuscolo ed esile da confondersi con il morbido velluto bianco su cui è adagiato. Con un brillantino verde, uno smeraldo piccolo quanto la capocchia di uno spillo.  
-Allora, Ma...Maka...- Il ragazzo le stringe le mani nelle sue, con delicatezza. -...di...diventeresti la mia ra...ragazza...-
Cade il silenzio. Ragazza? Maka scoppia a ridere, chiedendosi come può essere stata così sciocca da credere che lui stesse per chiederle di...
-...per poi spo...sposarmi nella stessa chiesa do...ve ci siamo conosciuti?!- sbotta infine Crona, d'un fiato, avvampando.
Maka non risponde. E' svenuta sui cuscini del divano.

















Note dell'Autrice: Rieccomi, dopo tipo mesi. -.- Eheh, trovatemelo voi il tempo di scrivere e giuro che posto trenta capitoli!
Vabbè, ecco, questi due mi hanno rispirata. Che scene strane, nessuna a che fare con le altre... pazienza.
Vi piacciono? No? Sì? Boh? Sapete qual'è l'unico modo per farmelo sapere?
Recensire. ^-^ Recensirete questa povera autrice distrutta dallo studio, vero? *-*
Vostra CroMa incallita per l'eternità,
Lucy

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