Illumini il mio mondo, come nessun altro.

di ImDelilah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


“Illumini il mio mondo, come nessun altro.” Capitolo I New York, 9 Novembre 2011. Nel suo appartamento al 10 piano di uno dei più bei grattacieli della Grande Mela, Delilah era in balia del sonno. Dormiva, ma non profondamente. C’era qualcosa che le ronzava in testa ma non sapeva con precisione di cosa si trattasse. Decise di alzarsi. Quel pomeriggio era non poco scocciata, e così decise di prendere l’impasto per i pancakes e mangiarne due o tre prima di iniziare i lunghi e noiosi ‘preparativi’ che l’attendevano per andare alla festa di Summer. Oh sì, lei le odiava le feste, e come se le odiava. Forse perché sempre brutti fatti le capitavano quando andava ad una di esse. Era davvero scocciata, non voleva andarci. Non voleva andarci. Pensò addirittura di chiamare l’amica inventando una delle sue fatidiche ma allo stesso tempo banali scuse pur di restare a casa a crogiolarsi sul suo morbido divano. Ma non l’avrebbe mai fatto, per quanto lo volesse. Sam era la sua migliore amica da così tanto, non l’avrebbe delusa solo perché era una ragazza pigra e sfaticata. Si fece forza e andò in bagno. Aprì il rubinetto della doccia aspettando impazientemente che l’acqua si riscaldasse per poi tuffarsi dentro per una doccia lunga e rilassante. Delilah non si sentiva bella, non si sentiva sexy o affascinante nonostante tutti i suoi amici dicessero che lo fosse. Lei non aveva conto del loro parere e si sentiva, come dire, una ‘sfigata’. La ragazza si specchiò e si vide brutta. Ma non poteva perdere tempo con le sue paranoie e aprì l’armadio per scegliere velocemente cosa avrebbe indossato al party. Sì, non ci volle molto tempo per decidere. Prese un vestito ad una spalla, di merletto bianco, abbastanza corto ma allo stesso tempo sofisticato. Era fiera della sua scelta. Andò in bagnò e si truccò velocemente sistemando i capelli raccolti in un morbido chignon e indossò la collana, la sua collana. Quella con scritto ‘Harry’. Sì, Harry era il suo amore irraggiungibile, impossibile e infinito. Era un membro della band Londinese ‘One Direction’. Lei si innamorò di lui sin dal primo istante che lo vide. Fu il suo amore platonico. Del scacciò velocemente i pensieri e prese la sua borsa buttandoci un po’ di robaccia a caso all’interno. Così scese. Fuori faceva il gelo, e casa di Sam non era tanto vicina. La ragazza gelava e decise di mettersi a correre. Corse, corse per circa 5 minuti con la bocca aperta e tanto fu il freddo che le si congelò la gola. Le bruciava da morire. Ma questo non la fermò; continuò a correre, correre, correre. Finchè “SBAM!” Si ritrovò a terra, aveva preso una grande botta. O meglio, le avevano dato una grande botta. Davanti ai suoi occhi c’era un ragazzo molto alto, riccioluto e dagli occhi colore del mare. Il suo sorriso era talmente bello da far invidia al sole; Delilah lo riconobbe subito. Era lui. Sì, era proprio lui. Harry Styles. In persona. Dio, se venne a mancar meno. Le mancava il fiato, e stavolta non perché aveva corso troppo. Si sentiva terribilmente imbarazzata dinanzi a quella immensa bellezza che tanto amava. Il ragazzo si scusò più volte e la aiutò ad alzarsi – Oh mio Dio, scusami, davvero. Scusami, non so cosa mi sia preso…- disse lui. Oh, ehm… no! Non c’è problema, sai… siamo tutti un po’ distratti alle volte- replicò lei, con il cuore che le scoppiava dal petto. -Vieni qui, ti aiuto ad alzarti, non sarà di certo facile correre alle 9 di sera col gelo e con un paio di tacchi 12 – disse il riccioluto. L’aiutò ad alzarsi, dopodiché ci fu un istante in cui i due si guardarono a lungo, scrutandosi l’un l’altro. Harry fu a rompere il ghiaccio: - Beh, comunque… piacere di conoscerti. Io sono Harry – accennò un sorriso facendo impazzire la ragazza che disse imbranatamente – Ehm si… lo so! Cioè, non ti conosco. Ma si, ti conosco… ehm. Tu sei Harry, dei One Direction. Sì, proprio tu. – si strappò velocemente la collana dal collo per paura che il ragazzo potesse vederla. Lui le chiese – Beh… sai, mi dispiace di averti buttato all’aria –accennò una risata- quindi, per perdonarmi mi farebbe piacere portarti stasera al concerto dei One Direction, con me… - La ragazza si sentì venir meno, sentì un brivido percorrerle per tutta la schiena. Non riusciva nemmeno a respirare e disse con stupore e confusione – Oh mio Dio! Non posso crederci, oh mio Dio. Ehm… grazie. Grazie Harry. – accennò un sorriso che man mano si trasformò in uno di quei sorrisi bellissimi, a 32 denti. Harry la guardò, per un po’ di tempo e i suoi occhi erano così profondi mentre la guardava che sembrava essere innamorato di lei. Delilah spense il cellulare dimenticando di proposito della festa e corse in macchina, dove Harry l’avrebbe portata al concerto della sua band, dove l’avrebbe fatta sognare dal vivo. Continua…

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


In macchina la tensione era alta, almeno per Delilah. Era talmente nervosa che si sfregava le unghie così forte da farle sanguinare. Era imbarazzata, e non le usciva alcuna parola da bocca. Harry scosse la situazione, facendole un complimento – Devo dirti che… sei proprio carina, ehm… com’è il tuo nome? - la ragazza disse frettolosamente – DELILAH! Sì, proprio così! E’ il mio nome! – e pensava tra sé e sé – dio, come sei stupida Del. Smettila di fare la stupida, perché sei così tesa? E’ovvio che ti piace da morire, ma contieniti- . Ci fu un silenzio che durò a lungo finchè l’autista non parcheggiò e i due scesero dalla macchina. Harry diede la sua giacca alla ragazza, poggiandogliela dolcemente sulle sue esili spalle. Le disse – Vai, prendi il posto in prima fila, io… devo andare. Sta per iniziare… -. Del fece una corsa arrivando dinanzi il palco. Oramai non aveva più freddo, nonostante la temperatura fosse molto bassa, il suo cuore era stato riscaldato dalle dolci parole di Harry che, tra un complimento e l’altro, rese la ragazza di una tale felicità che da un momento all’altro sarebbe scoppiata dalla gioia. Si sedette davanti a tutti, aspettando impazientemente di rivedere quella perfezione di ragazzo che qualche istante prima le aveva stravolto la vita. Non perse tempo, e per non apparire sciatta e sgualcita da lui prese in fretta lo specchio che aveva nella borsa ripassandosi il rossetto sbavato. Oramai s’era fatta ora, i ragazzi erano sul punto di spuntare d’improvviso sul palco riempiendo d’amore e gioia i cuori di tutte quelle ragazze, arrivate fin lì solamente per loro. Ecco che il concerto cominciò, Delilah sentì le farfalle nello stomaco appena vide Harry, il quale tenne gli occhi puntati solo su di lei, per tutta la serata. Al termine Harry chiamò la ragazza che andò nel backstage per conoscere il resto dei ragazzi. Erano tutti fantastici, non c’erano differenze. Ognuno era speciale ed unico. Harry chiamo Delilah e le disse – Sai, Delilah… mi ha fatto davvero piacere averti qui con me questa sera. – sorrise, e quel sorriso fece sciogliere la ragazza che a sua volta ricambiò il sorriso sinceramente. I due rimasero in silenzio a testa bassa per parecchio tempo, la timidezza era grande e nessuno riusciva a far uscire le parole da bocca. Quando improvvisamente Harry si avvicinò lentamente alla ragazza, guardandola negli occhi senza distogliere lo sguardo per nulla al mondo. I suoi occhi erano di una tale dolcezza che anche Del lo fissò, intensamente. Erano ad un centimetro di distanza l’un l’altro. Harry ridusse ancora di più questa distanza e sfiorò le labbra di lei, dandole un bacio dolcissimo. Delilah lo strinse forte a sé e ricambiò il bacio, chiudendo gli occhi, e sperando che quell’attimo si fosse congelato per sempre, senza mai sbiadire, senza mai consumarsi. Continua...

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