The only Exception

di Meliz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** o1- Welcome to Bristol ***
Capitolo 2: *** o2- deep brown eyes ***
Capitolo 3: *** o3- New School ,New Life. ***
Capitolo 4: *** o4 - Bad and Good News. ***
Capitolo 5: *** o5-Spaghetti for lunch ! ***
Capitolo 6: *** o6- Something Wrong. ***
Capitolo 7: *** o7- It's Hard admit feelings. ***
Capitolo 8: *** o8-This is a mess. ***
Capitolo 9: *** o9- i'm sorry. ***
Capitolo 10: *** 1O- friendship. ***
Capitolo 11: *** 11 - ***



Capitolo 1
*** o1- Welcome to Bristol ***


 

Quando scese dall'aereo e pestò il cemento della pista,Mel realizzò di essere atterrata veramente a Bristol.

Si.Purtroppo.Niente in confronto alla sua amata Londra.

-Odio già questa città.-commentò,sbuffando,mentre si dirigeva verso il nastro trasportatore dove avrebbe recuperato la sua valigia.

-Beh,abituati al fatto che vivremo quì per molto molto tempo.E' una fortuna che finalmente tuo padre abbia trovato in lavoro stabile e ben pagato.Non è vero Sean??-disse la madre,mentre con una mano accarezzava fiera la spalla del marito,sornione.

-Esatto Lily. Mel,vedrai che ti piacerà.

Mel roteò gli occhi e prese la sua valigia.

Un quarto d'ora dopo,il taxi scaricò la famiglia davanti la nuova casa.Color panna,a due piani,con ampie finestre e una porta d'entrata sul bordeaux con il pomello dorato,il garage.Riuscì a scorgere un pezzetto di giardino.Sua madre avrebbe passato delle giornate a potare le piante.

-Io vado a farmi un giro.-informò la ragazza,lasciando la valigia sul porticato.

-Non sei curiosa di vedere la casa tesoro?-chiese la madre.

-La vedrò più tardi..-

-Dai entra..!Non sei nemmeno curiosa di vedere la tua nuova stanza?-

Mel lanciò un'occhiata fulminante alla madre.

-Lily,lasciala andare.Non ti perdere!!E torna almeno tra un'ora!!-si raccomandò il padre.

-Papà ho 18 anni,non sono più una bambina!!-esclamò.

-Okey Okey.Ma fa attenzione.-

Mel fece un gesto con la mano per dire " sì,sì ho capito ciao."

Quando si allontanò li sentì ancora borbottare,chiedendosi perchè era diventata così scontrosa e taciturna.

Ma non lo capivano che a Londra aveva lasciato tutta la sua vita?I suoi amici,la sua migliore amica,i parenti.Tutti!Per fortuna nessun ragazzo,perchè era certa che se avesse dovuto lasciare persino il suo fidanzato,avrebbe preferito puntarsi una pistola  nella tempia e premere il grilletto.

 Scosse la testa,come per scacciare i ricordi imminenti,e girò per la prima via che incontrò.C'erano un paio di villette a schiera,tutte molto simili alla sua nuova casa.Ce n'era una abbastanza grande,con un giardino pieno di piante abbastanza alte.Si soffermò qualche secondo per guardare,poi continuò il suo cammino.

Raggiunse poco dopo quello che sembrava un parco.Ma quando entrò capì che non lo era.Murales,ragazzi con skate e che praticavano skateboarding,ragazzi che fumavano chissàche',stereo con musica.Una sorta di ritrovo per tutti gli skaters di Bristol.

Si appoggiò alla rete e scrutava interessata quello che le si mostrava davanti.

-Ti ho battuto Freddie!!Fanculo,sta sera paghi tu da bere!!!-esclamò un ragazzo biondo,con la faccia da teppista.

-Non so nemmeno se mi basteranno i soldi..- rispose,il ragazzo che le dava le spalle.Aveva i capelli scuri e la pelle olivastra,i jeans blu scuro un po' larghi , una felpa grigia con il cappuccio e della scarpe decisamente da skater.Era piuttosto alto.E si chiamava Freddie.

Iniziarono a darsi dei pugni scherzosamente.Mel sorrise.

Uomini.

Sospirò e si voltò per andarsene.Voleva esplorare ancora un po' i dintorni.

Sperando di non perdersi.

-Hei!!!!...HEI!!- sentì la voce del ragazzo biondo alle sue spalle.Si voltò.

Il ragazzo la raggiunse con un sorriso leggermente idiota sulla faccia,appoggiando il braccio nel palo attaccato alla rete.

-Ciao bellezza!Perchè non ti ho mai visto quì ?-

Mel aprì la bocca per rispondere per le rime,ma le sue parole galleggiarono nell'aria nel momento in cui il suo sguardo incrociò quello del morettino Freddie.

Il ragazzo tirò indietro l'amico per una spalla.

-Scusalo,Cook è scemo.-disse,sorridendole.

-Non è vero!Tu sei scemo- esclamò l'amico.

Ricambiò e decise di non fare la solita antipatica.Tornò a guardare "Cook"  e rispose con calma.

-Beh,sono nuova di quì.-

-Ah si?????Carne fresca!-

Freddie tirò un pugno nel fianco dell'amico.

-Io sono Freddie,questo psicopatico è Cook.-Freddie porse la mano verso la ragazza che gliela strinse ridacchiando.

-Io non sono psicopatico! Sono simpatico.E comunque non ci hai detto come ti chiami.-

-Oh ehm..Melissa.Ma chiamatemi Mel.-

-Melissa..-ripetè Cook annuendo.

-Già.-

-Ti va di trombare sta sera?-

Questa volta Freddie gli tirò uno spintone tanto forte da farlo schiacciare nella rete.

Mel sgranò gli occhi e scoppiò a ridere.

-Perchè..Perchè ridi?-chiese il biondino,ridacchiando senza capire il motivo per cui lo facesse la ragazza.

-Ahh,è così che conquisti una ragazza?-chiese sarcastica.

-Beh,spesso funziona.

-Beh,non con me.- rispose,voltandosi e facendo il gesto del saluto.

-Ohhhh andiamo MEL!!-esclamò il ragazzo.

-Ci si vede!-urlò la ragazza.

Poco passi dopo sentì una mano stringerle con dolcezza il braccio.Mel si voltò e incontrò due occhi scuri e profondi.

-Mel,scusalo, Cook è un deficente.-

Mel si strinse nelle spalle.

-E tu sei come lui?-chiese divertita.

-No!!-esclamò il ragazzo.

Mel alzò un sopracciglio.

-No,No!-ripetè.

La ragazza alzò le mani in segno di arresa.

-Va bene,ti credo.-

Freddie le camminò affianco.

-Dove vai ora?-le chiese.

-Mmm,a casa.Sempre se la ritrovo il quartiere.Anche se avevo voglia di visitare un po' la cittadina.Solo che.....non prendermi in giro ma ho paura di perdermi.-

-Beh è normale,sei nuova e non conosci il posto.Ti posso fare da guida però,se vuoi.-

-Fico.-annuì.

-Fico.-ripetè Freddie,con un sorrisino.

-Beh..è stato un piacere conoscerti.-disse.

-Anche per me...allora..ciao.-Freddie si allontanò di qualche passo gongolando.

-Ciao..-rispose,sorridendogli.

I suoi occhi erano bellissimi.Come i suoi capelli,le sue labbra e la sua voce.E il suo profumo.

Le spuntò il sorrisino idiota.Poi tornò alla realtà.

Ehm.

Ma dove cavolo era Green Street n.130?

Fece qualche passo indietro,sperando che Freddie fosse ancora lì.

Lo vide mentre saliva sul suo skateboard giallo.

-Freddie!!!-urlò.Il ragazzo si voltò e la raggiunse sullo skate.

-Ehm.

-Si?-chiese,sbattendo più volte le ciglia con espressione preoccupata.

-...Mi sono persa.-disse,abbassando gli occhi.Sentì le guancie andarle in fiamme.

-Non ti preoccupare,ti accompagno.Dove abiti?

-Green Street 130.-

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** o2- deep brown eyes ***


-Ma dai,è vicino a casa mia.-Freddie indicò la stessa casa che prima Mel si era soffermata ad osservare il grande giardino.

-Questa è casa tua?-chiese.

-Si,proprio questa.-

Mel sorrise.

-E’ grande.-

-Si,abbastanza..

Silenzio.Freddie tirò fuori una sigaretta e l'accese.

-Vuoi?-chiese.

-..Nah.-

-Sei una ragazzina tutta  casa e chiesa?-

Lei ridacchiò.

-Il fumo non mi attira.

-Fai bene.Vorrei smettere ma mi accorgo che non ho nessuna ragione che mi induca a farlo.-

Silenzio.

- E comunnque non sono tutta casa e chiesa.-commentò Mel.

Freddie diede un altro tiro alla sigaretta e alzò un sopracciglio,annuendo.In quel momento era terribilmente affascinante.

-Si che lo sei.Con quel visino acqua e sapone,semplice..non ti ho sentito dire nemmeno una parolaccia.-

Melissa scosse la testa sorridendo e spostò lo sguardo altrove.

-...Come vuoi Freddie..- 

-Intuito maschile.-concluse,buttando la sigaretta a terra.

-Comunque.. la mia casa non l’ho ancora vista.Dentro dico.-disse,cambiando discorso.

-Quando sei arrivata??-

-Da qualche ora.-

-E non sei entrata per sistemare le tue cose?-

Mel scosse la testa  e i suoi capelli  lunghi e castani si mossero leggermente.

-Avevo il nervoso.E avevo bisogno di farmi un giro per calmarmi.

-Il viaggio in aereo ti ha dato i nervi?-

Mel sospirò.

-Preferivo di gran lunga rimanere a Londra.C’era tutta la mia vita.-spiegò.

-..Capisco.-

Ci fu qualche secondo di silenzio.Freddie ripartì sul suo skate dandosi una piccola spinta per stare al passo della ragazza.

-Beh,Bristol non è poi così male.-

Mel  non rispose,ma storse il naso.

Freddie accennò un sorrisino.

-E poi aspetta di conoscere tutti gli altri della combriccola-

-Sono tutti come Cook?-

-Ahah no,Di Cook c’è n’è solo uno in tutta Bristol,fidati.Comunque è uno dei miei migliori amici.Siamo cresciuti insieme..che ricordi-disse,scuotendo la testa.

Iniziò a spiovviginare,ma molto poco.Il cielo però era piuttosto grigio.

-In arrivo un bel temporaleee!!-annunciò Freddie.Si tirò su il cappuccio della felpa grigia.

Mel scrutò il profilo di Freddie mentre era intento a fare qualche piccola acrobazia sul marciapiede.

Che effetto strano le aveva fatto nel momento in cui aveva incrociato il suo sguardo.

Quegli occhi color nocciola che per un momento,pensò di leggere tutto quello che trasmettevano.

In qualche modo aveva la sensazione che Freddie fosse un ragazzo sensibile,complicato,un po’ chiuso in se,ribelle,ma buono.Non parlava di se’,ma era curioso di conoscerla e di ascoltarla.

Mel d’altronde era sempre stata una tipa un po’ riservata e che faceva a pugni con il mondo,testarda  e scontrosa.Eppure con Freddie,così a primo impatto, quella Melissa non esisteva.

Freddie si accorse dello sguardo fisso su di lui da parte della ragazza e la guardò divertito.

-Ho qualcosa che non va?-

-No..nono.Ero solo pensierosa.-

Si tirò su il cappuccio per non mostrare nuovamente le guancie color peperone.Dannazione!

-Uh,Eccoci.E’ questa?-chiese Freddie,indicando la casa.

-Mh? Ah,Si.-

-Non è male.Anzi.-commentò,scrutando dall’alto al basso la casa.

-Lo so che stai cercando di trovare tutti i lati positivi di Bristol per tirarmi su l’umore,ma ora come ora non funziona.E  non penso funzionerà.-commentò

Freddie scoppiò a ridere.

-Sei troppo pessimista….Beh..Ci vediamo Melissa.

-Mel!!-lo corresse.

-Mel,si scusa.

-Ciao Freddie,grazie.-disse,raggiungendo il porticato.

-Di nulla…Ah,Mel!-

Mel si voltò.

-…Ti farò cambiare idea.-

-Sarà una gara dura.-Rispose.

Freddie scosse la testa ridendo e partì a razzo con il suo skate.

Restò qualche secondo a guardare quel puntino oramai lontano.

Freddie.Freddie..e di cognome??Beh poco importava,l’avrebbe scoperto nei giorni seguenti.E poi abitava un paio di quartieri più in là.Magari poteva sbirciare nel campanello.Si certo.Poi magari se lo ritrovava lì ed ecco la sua prima figura di merda a Bristol.

Doveva smettere di pensare così tanto.

Suonò il campanello e aspettò che uno dei due genitori le venisse ad aprire.

-Ciao principessa.Allora,ti piace Bristol?-chiese il padre,spostandosi di lato per farla entrare.

Mel non rispose  subito e si cavò le scarpe,facendo lo slalom tra alcuni scatoloni ancora chiusi.

 

-Ha qualche lato positivo.-commentò.

Il padre la baciò sulla testa.

-Vedii? Non è poi così male!!-

“Lo dico solo per farti contento.” Pensò,mentre con lo sguardo lo seguiva in cucina.

-Ah piccola,io e tua madre abbiamo messo le tue cose in camera tua.Poi sei libera di sistemarle come vuoi tu.-

-Grazie.Ma credo che ora mi farò una dormitina sul divano.-

-Va bene.Ti sveglieremo per la cena.-

Mel fece un cenno di assenso e si buttò sul divano.Non aveva voglia di pensare a nulla.

Anche perché il giorno dopo avrebbe incominciato i corsi nella nuova scuola.Non voleva proprio pensarci.

…Chissà se anche Freddie studiava lì.

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Capitolo 3
*** o3- New School ,New Life. ***


Alle 7 del giorno dopo,quando le prime luci dell'alba accarezzarono dolcemente il profilo  della ragazza,la sveglia suonò.
Mel aprì lentamente gli occhi e fissò il soffitto della sua nuova stanza,la parete fresca di tinteggiatura.Poteva sentire ancora l'odore della vernice. Si stiracchiò leggermente,poi si mise a sedere e diede un'occhiata fuori.Cielo nuvoloso con qualche spiraglio di sole.
Non aveva assolutissimamente voglia di entrare in quella nuova scuola.L'avrebbero guardata tutti,e lei si sarebbe vergognata tantissimo.
-Tesoro sei sveglia?-
Sentì la voce della madre dietro la porta.
-Si..-rispose.
-E' pronta la colazione.Fai presto.-
-Va bene..-
Poteva inventarsi qualcosa.Tipo mal di stomaco.Febbre.Avrebbe preso il phon e poi avrebbe scaldato la fronte.Cazzo che palle.
Aprii la porta del bagno.
La differenza tra la sua vecchia camera e quella nuova,era che quest'ultima possedeva un bagno tutto suo,con tanto di vasca.
Si sciacquò il viso con acqua fresca e si diede un velo di fard,giusto per ravvivare un po' le gote.Lasciò i capelli sciolti e si mise un paio di  jeans blu e un maglioncino grigio e sopra una felpa verde scuro.
Le sue all star nere ed era a posto.
Fuori faceva piuttosto freddo.
-Melissa,sei pronta???-
-Siii,scendo!-
Fece le scale di corsa,arrivò in cucina e prese il cornetto al volo e il succo.
-Siamo in ritardo!-
-Lo so,lo so!-
-Sean!Porti tu Mel a scuola?-
-Sisi,sono pronto.-suo padre fece comparsa in cucina mentre ancora si sistemava la cravatta azzurra.La madre lo aiutò con il nodo e quandò finì sfiorò le sue labbra con un bacio.
-Bene.A posto.Buona giornata a tutti e due.E Mel,sorridi per favore.-
Mel fece un finto sorriso.
-Così va bene?-
Lily sospirò.
-Sisi,va bene.Ora andate o arriverete in ritardo sul serio entrambi.-disse,spingendoli verso l'entrata.




L'atrio della scuola era grandissimo.E chissà dove cavolo era la sua aula.
Guardò di nuovo la mappa che le era stata data in segreteria e la sua classe della prima ora.
1°a ora: Commedia aula 12


B
oh. Doveva in qualche modo chiederlo a qualcuno.
Si guardò intorno in cerca di un viso sveglio e magari così gentile da darle un'informazione.
Il suo battito accellerò leggermente quando riconobbe la figura di Freddie,intento a parlare e ridere con i suoi amici,fra questi Cook.
Fece un passo con l'idea di chiedere  a lui le indicazioni per raggiungere l'aula.Poi si bloccò.
No.non poteva fare la figura della sfigata,quella che si perde sempre.Poi sicuramente Cook non avrebbe fatto altro che metterla in ridicolo con una delle sue tante battutine da sporco maiale.
Fece un passo in dietro e si girò dalla direzione opposta,sistemandosi meglio la tracolla.
-Scusa..?-provò a chiedere al primo che passava,ma questo non la considerò proprio.
-Ehm,scusa??-riprovò con una ragazza alta dai capelli neri.Si fermò e la guardò dalla testa ai piedi.-Ciao,ehm,scusa,sto cercando l'au..-
-..Arrangiati.-
Mel rimase senza parole per un paio di secondi,tempo che la tipa la sorpassasse senza degnarla di uno sguardo.
-Beh,simpatici.-borbottò,abbassando lo sguardo sul foglio.Sentii gli occhi bruciarle dal nervoso e velarsi leggermente.
-Mel!!-
Mel si voltò e incontrò gli occhi neri di Freddie.
-..Oh...Freddie..!-esclamò.Si strusciò gli occhi velocemente con la manica della felpa.Sentii di nuovo il sangue bruciarle sotto le guancie.
-Anche tu in questa scuola!..Ma..Tutto ok?-chiese,preoccupato,notando gli occhi rossi.
-Ehm si si,ho un sonno terribile.-
-Ti capisco...beh.In che aula sei diretta?
-Aula 12..commedia..solo che..-
-..Stessa aula!beh la prima ora.Fammi vedere il tuo orario.-
Mel sospirò,sentendosi  sollevata.Gli passò il foglietto dell' orario e Freddie lo confrontò con il suo appoggiandosi con una spalla agli armadietti.
-Abbiamo....Commedia alla prima ora...Storia alla terza...e...Matematica alla quinta ora.-
Le sorrise e gli restituì l'orario.
-Fico.-commentò.
Mel sorrise.
-Fico sì.-
La campanella suonò di colpo facendoli sobbalzare.
-Incomincia la tortura!-esclamò Freddie.Poi si voltò verso Mel.-Vieni,poi ti presenterò gli altri.-
Annuii e seguì Freddie lungo il corridoio.



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Capitolo 4
*** o4 - Bad and Good News. ***


-Melissa Thompson.Così è nuova di quì?-
-Meeeeeeeeeeel...mmmm...oh si...-la voce e i versi di Cook risuonarono  per tutta la classe facnedo scoppiare una risata generale.
Quanto gli avrebbe tirato un pugno in bocca a quell'imbecille!
-James Cook! fai silenzio per l'amor del cielo!-esclamò il professore,adirato.
Ritornò a guardarla.
-Allora,Melissa Thompson.Dicevamo?Ah si.Lei è nuova di quì.-
Il Prof  la guardò abbassando gli occhiali da vista,dopo aver riletto il suo nome nel registro.
Mel annuì e sentì tutti gli occhi della classe puntati contro.
Non amava quel genere di situazioni.
-Bene.Spero per lei che si ambienti bene in questa scuola e che sopratutto..abbia voglia di studiare.-disse,scrutandola.
Cercava di capire se era una teppista?Una fattona senza voglia di studiare?
Mel fissò il professore e fece un mezzo sorriso.
"Fidati" pensò.
-Bene.Ora scusatemi ma devo andare nell'ufficio della  preside.Torno subito.Non fate troppa baldoria domani fisso una verifica.-
Come non detto,appena il professore chiuse la porta della classe iniziarono a volare areoplani di carta,suonare cellulari e musica.
Mel si guardò intorno scrutando i visi nuovi.Si sentiva un pesce fuor d'acqua e l'unica cosa che la consolava era il fatto che almeno conoscesse Freddie.
Lui era infondo alla classe,vicino a Cook e un altro ragazzo con i capelli piuttosto ricci e l'apparecchio.Cercò il suo sguardo ma Freddie era troppo occupato a parlare con i suoi amici.
Si voltò e giocherellò con i suoi braccialetti,ognuno aveva la sua storia e apparteneva ad una persona.Le si strinse lo stomanco pensando che quelle persone a cui era tanto legata non le avrebbe riviste per molto tempo.
Le mancava passeggiare di sera con Ellen e Lia su e giù per il London Bridge,fare foto stupide,fare progetti futuri con loro...
-Hey,ciao!-
Mel ritornò alla realtà e si voltò verso due faccie molto somiglianti,con capelli e frangetta rosso fuoco e la pelle chiarissima.Meglio dire identiche.
-Io sono Emily Fitch e lei è mia sorella Katie.-
-Oh..! Ciao..piacere.-Mel sorrise e strinse la mano alle due ragazze.
-Il professor Birton ci metterà un sacco come sempre,quindi noi abbiamo tempo per le chiacchiere...Allora,Melissa.Giusto?-
-Si..ma chiamatemi Mel,lo preferisco.-
-Ok,Mel.Da dove vieni?-chiese Katie.
-Londra.-
-Scherzi?Cazzo ..io amo Londra.Starei tutto il giorno in giro per negozi a fare shopping!
-Si anche io.Anche se sono abbastanza costosi.-commentò Katie.
-Si,mi è dispiaciuto molto lasciarla..era una città che amavo.-Mormorò Mel.
-Ti capisco.Beh non pensarci!!Cercheremo di farti divertire anche quà.Hai già conosciuto qualcuno quì a scuola?-chiese Katie.
-Si..Freddie...mi ha aiutata a trovare la classe..-rispose Mel,indicandolo con lo sguardo.
-Ah..Ti piace?-chiese Katie.
Emily la guardò sbarrando gli occhi,come per dirle qualcosa.
-...N-no.-disse Mel,passando dallo sguardo di Emily a quello di Katie.
-Bene.Hai superato il test!-disse Katie,battendo le mani.
-...Test?-chiese Mel,divertita.
-Si...il test " se ti piace Freddie sei mia nemica,se non ti piace sei mia amica "- rispose Emily roteando gli occhi e sbuffando.
-Ah!!-esclamò Mel,con una finta risatina.
-Freddie è il mio ragazzo.-
-Ah.-commentò,cercando di mostrare un sorriso il più sincero possibile.
Ecco.Ora non c'era nessun lato positivo di Bristol.
Si voltarono tutte e tre a guardare Freddie.
Katie gli mandò un bacio e Freddie le sorrise leggermente.Mel si voltò di nuovo cercando di fare finta di niente.
Infondo lo conosceva solo dal giorno prima,come poteva piacergli così,subito?
Che giornata di merda.
-Ehm,scusate ragazze,ma ho bisogno di andare in bagno.-disse,alzandosi e sorpassandole.
-Si certo,non ti preoccupare!-disse gentilmente Emily.
Aveva la tachicardia e il sudore freddo.
Prima di chiudersi la porta alle spalle incontrò lo sguardo preoccupato di Freddie ma lei non ricambiò e lo evitò.
Il corridoio era deserto.
Camminò lentamente e fece dei lunghi respiri per calmarsi.
Ma cosa le prendeva?
Tutto questo solo per un ragazzo di nome Freddie Mclaire?
Lui non aveva fatto nulla per farle perdere la testa,eppure questa notizia le dava terribilmente fastidio.
Entro' nel bagno e si lavò le mani con l'acqua gelata,sentendo il sangue bruciarle nelle vene.
Si guardò allo specchio.Lei non era così carina come Katie.E il suo modo di vestire era anonimo.Era timida e chiusa in se stessa.Katie invece era strasicura di se' e sapeva quello che voleva.E sicuramente Freddie era attratto da una ragazza come Katie.Guardacaso stavano insieme.
Sospirò e uscì dal bagno.
-Mel..-
Sobbalzò e si voltò verso quella voce.Freddie era appoggiato al muro accanto alla porta del bagno e la fissava con quei splendidi occhi color cioccolato.
-Freddie,che ci fai quì?-
Lui alzò le spalle e si avvicinò a lei.
-Stai bene?-
-..Si.Perchè?-
-Non lo so,ti vedo strana.
-Io sono strana...-commentò Mel,sorridendo falsamente.Si avviò verso la classe ma Freddie la prese per un braccio saldamente.
-Vieni con me.
-Dove?-
-Fuori..-
-Fuori??-
-Si,devo fumare.-
-Ma non si può.Non si può andare fuori e non si può fumare.E poi io cosa centro?-
-Lo so.Tu mi fai compagnia mentre fumo!-disse Freddie sorridendo e mettendosi la sigaretta fra le labbra.
-Freddie rischiamo una punizione il primo giorno di scuola...e poi Katie si insospettirebbe.-disse,tirando indietro il braccio dalla stretta del ragazzo.Freddie si voltò, si levò la sigaretta dalle labbra e la mise tra l'indice e  il medio,poi la   la guardò dritto negli occhi.
-Punto uno, sei una fifona... punto due cosa centra Katie ora?-
-...Non state insieme?-
Freddie scoppiò a ridere sommessamente.
-...Se essere scopamici equivale a stare insieme..-commentò.
Non sapeva se essere sollevata da questa notizia o se la cosa potesse essere peggio di prima.
-Ah.-
Freddie ridacchiò.
-Dai vieni,non ci vede nessuno.In questa scuola sono tutti scoppiati.-
-Giuro Freddie che se ci beccano...-
-Meli,Relax.-
-Ah,adesso cos'è sta confidenza?MELI?-
-Suona meglio di Mel.Non rompere,vieni.-
Freddie la prese di nuovo per un braccio e la trascinò per la porta d'ingresso.Fecero mezzo giro della scuola e si nascosero vicino alla pelestra,sotto la tettoia per non bagnarsi.
-Vuoi fare un tiro?-chiese Freddie,facendo uscire il fumo dalle narici.
-No Freddie,non fumo.-
-Dai,un tiro.Almeno hai mai provato?-
Mel scosse la testa.
-Sei proprio una brava ragazza!-esclamò Freddie scoppiando a ridere.-Avanti.-la incitò.
Mel passò lo sguardo dagli occhi di Freddie alla sigaretta un paio di volte.
La prese rabbiosamente e diede un tiro.Tossì.Freddie scoppiò a ridere.
-Ohhh sei diventata coraggiosa ora!-
Mel gli diede un pugno nel fianco continuando a tossire,poi respirò a fondo.
-Ecco perchè non fumerò mai!!-
Si alzò il cappuccio.
-Non credi sia meglio rientrare?-
Freddie diede un altro tiro alla sigaretta poi la buttò per terra,schiacciandola con il piede.
-E va bene fifona..andiamo.-
-E se il professore ci chiede qualcosa?-
-Tu eri in segreteria e io in infermieria-
-E secondo te ci crede?-
-Te l'ho,detto,sono tutti scoppiati quì dentro.-

Rientrarono in classe e fortunatamente il professore non era presente.
-Visto,fifona?-bisbiglirò Freddie.
Mel gli lanciò un'occhiata divertita.Poi incontrò lo sguardo fulminante di Katie.
-Come mai siete rientrati insieme?-chiese.Mel  guardò Freddie.
-...Katie scusa,vieni un attimo,ti devo parlare.-Freddie la portò poco lontano dagli altri e Mel guardò Emily.
-Ti consiglio di non farla arrabbiare.Mia sorella da di matto quando si tratta di Freddie.-disse.
Mel non rispose e si voltò verso gli altri due ,cercando di capire cosa dicessero.
-Katie,per la cronaca,noi non stiamo insieme.Non andare in giro a dire cavolate.- Freddie scandì le parole una ad una.
-Quindi io e te scopiamo e basta?sono solo un oggetto,quando ti servo bene poi mi butti via?-
-Io non ho mai detto di volere una relazione con te.Sai bene che tipo di storia c'era fra me e te.-
-C'era?E' già al passato?Ti ricordo che fino a una settimana fa eri in camera mia,Freddie.Cos'è,hai trovato il tuo nuovo giochino?-chiese,indicando con il mento Mel.
-Chiudi quella fottuta bocca.Con te ho chiuso.-
Freddie la sorpassò e raggiunse i suoi amici.
Katie passò affianco a Mel guardandola negli occhi.
La prese per il polso,stringendola abbastanza e le sussurrò : - Ci vediamo all'uscita di scuola,Melissa.-
Mel rabbrividì.


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Capitolo 5
*** o5-Spaghetti for lunch ! ***


Melissa aspettò ansiosa la fine delle lezioni.
Cosa sarebbe successo?Katie le avrebbe alzato le mani?
Dal modo in cui le aveva stretto il polso era molto probabile.
E poi Emily l'aveva avvertita.
Lei aveva paura?
Un po'.
Non faceva a botte con una ragazza da...dalle elementari.
Sentii lo sguardo di Katie addosso fino all'ultimo minuto di lezione.Si voltò verso Freddie che stava amabilmete cazzeggiando,giocando a tris con il riccioluto (che scoprì poi chiamarsi J.J ).
Pochi secondi dopo le arrivò un bigliettino.Quandò lo aprii notò una calligrafia un po' disordinata ma decisamente maschile.
"Fifona,ti va di fare un giro oggi pomeriggio? Freddie. "
Non potè evitare di sorridere,nonostante tutta l'ansia."Eccome se mi va.sempre se oggi ne esco viva..." pensò.
Prese un foglio dal suo quaderno e ne strappò un pezzetto.
"Per me va bene.Dopotutto tu mi devi fare da guida nella mitica città di Bristol!E comunque non sono fifona!!!Ti ricordo che oggi per colpa tua ho fatto il mio primo tiro di sigaretta..."
" Primo tiro ma non ultimo!! Diventerai una brava fumatrice ,fifona. Comunque facciamo alle tre davanti a casa mia.Senza perderti per favore!!"
Mel gli lanciò un'occhiata divertita e gli fece il gesto dell'Ok.
Questo non fece altro che aumentare la rabbia in Katie.Sentii una matita spezzarsi.
Era proprio una sfigata,fare rissa proprio il primo giorno di scuola.
La campanella suonò e Mel si sentii pietrificata sulla sua sedia.
Cosa poteva fare?
Di certo non la figura della fifona che scappava da qualche parte.
Bene,si sarebbe presa i suoi schiaffoni e a casa ( e a Freddie) avrebbe raccontato una balla,tipo che era caduta.Dipendeva dalla gravità dei lividi e graffi o...altro.
Si alzò,prendendo i suoi libri con l'intenzione di portarli nel suo armadietto ma Katie la bloccò per un braccio.
Mel prese il respiro e la guardò negli occhi.
-Tranquilla che non scappo.Volevo solo mettere i libri nell'armadietto.-mormorò.
-Bene.Ti aspetto quì allora.E se non torni vengo sotto casa tua.Non sarà difficile trovarti.-
Mel annuì e cercò con lo sguardo Freddie,ma era già uscito e la classe era oramai vuota.
Quando tornò in classe non c'era nessuno.Di colpo sentii la porta chiudersi alle spalle.
Una scossa lungo la schiena.Chiuse un attimo gli occhi.
"Ce la puoi fare.Magari tenta con un discorso intelligente e lei cambia idea..." pensò.Si voltò di scatto dall'altra parte decisa.
-Senti Katie io non..-
Non finì la frase perchè davanti a lei si trovò qualcuno che non era Katie.Freddie la fissava divertito a braccia conserte e con n piede appoggiato al muro.Scoppiò a ridere.Mel lo guardò senza capire.
-...Freddie...???Katie dov'è?-
Freddie tirò fuori una sigaretta e l'arrotolò fra le dita.Tranquillamente.
-L'ho mandata a casa.Cosa credi,che non avessi capito quello che voleva farti?-
Mel non disse nulla e sospirò.
-L'avrei affrontata.-borbottò.
Freddie ridacchiò e accese la sigaretta.
-Katie picchia forte.-
-Non mi conosci-rispose Mel,incrociando le braccia al petto.
Freddie scoppiò a ridere.
-Andiamo lottatrice di sumo,ti accompagno a casa o i tuoi ti sgrideranno.-
-..Sono al lavoro Freddie.Non mi aspetta nessuno per pranzo.-lo informò,prendendo il suo zaino e uscendo dalla classe.Freddie la seguì continuando a fumare anche in mezzo al corridoio.
-Freddie rischi di accendere l'allarme antincendio se il fumo arriva ai sensori!!-
-Sei troppo paranoica.Troverò un modo per farti stare zitta in questi momenti-
-Sisi,certo.-Mel scosse la testa e gli lanciò un'occhiata sarcastica.
-Allora possiamo andare con calma?-
-Si...sempre se Katie non esce da qualche armadietto e mi mette le mani addosso.-
Freddie scoppiò di nuovo a ridere.
-Fifona..-
-Non sono fifona...-
-Si.-
-No.
-Si.
-Come ti pare..-
-Eddai che scherzo permalosa!-
Mel non rispose e alzò il cappuccio uscendo dalla porta principale.Pioveva ancora.
Freddie la sorpasso e si mise davanti a lei camminando indietro.
-Sei arrabbiata?-
-No...-
-Dai non dico più che sei fifona.A patto che tu venga a mangiare da me,nel mio capanno.-
-Hai un capanno?-
-Si,nel giardino.E' la mia seconda casa.Fa cagare da fuori,ma dentro è abbastanza fico.-
-Non lo so...-
-Eddaiii...-
Freddie fece una piroetta su se stesso e l'affiancò.
-Guarda che sono bravo a cucinare.
-Illuminami...!-
-Spaghetti .-
-Wow-commentò sarcastica.
-Dai Meli.Infondo ti ho salvato la vita.Mi sei debitrice.-
-Vai a cagare Freddie...-
-Vai a cagare?WOW allora sei davvero una ragazzaccia!dici le parolacce!!-
Mel camminò più velocemente fingendosi offesa con un mezzo sorrisino e sentì la risata fragorosa di Freddie.
Le piaceva un sacco.
-No dai,seriamente.Mi farebbe piacere.-disse,prendendola per un braccio e guardandola intensamente.
-E va bene.Anche perchè siamo completamente  fradici e incomincio ad avere freddo.-
-Ti racconterò miti e leggende del mio capanno...!-
-Ho già la pelle d'oca!-esclamò.







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Capitolo 6
*** o6- Something Wrong. ***


Attraversarono il mega giardino che circondava la casa ed entrarono in quello che Fredie chiamava " il suo nascondiglio".
Dentro i muri erano tappezzati di scritte,foto ( una tra le quali ritraeva Freddie JJ e Cook),un divano che a prima vista sembrava piuttosto vecchiotto e una poltrona impolverata.
Mel si guardò attorno incuriosita.Si fermò al suono cartaceo di qualcosa sotto alla sua scarpa destra.
-Passi molto tempo quì?-chiese,prima che Freddie vedesse quello che aveva in mano.
-Si,abbastanza.Piuttosto che sentire le urla di mio padre...-
Mel si voltò sorridendo mostrandogli una pagina a caso del giornalino porno.
-Questo..non è mio!-esclamò strappandoglielo dalle mani.
Mel ridacchiò.
-Siii certo certo Freddie.-
-E' di Cook.-
-Ok.Semmai è tuo,di J.J e Cook.Sicuramente passerete interi pomeriggi a ravanarvi le mutande guardando queste fantastiche foto.-
-Forse loro sì.Ma ti ricordo che ultimamente ero occupato a scopare con Katie.-
-Beh ora non mi più.Sei libero.-
-Chi te lo dice?Lo dici tu.-sogghignò buttandosi sulla poltrona e accendendo l'ennesima sigaretta.
Mel si limitò a guardarlo.Si fissarono per qualche secondo.Freddie soffiò in alto il fumo e tornò a guardarla.
Mel scosse la testa e si voltò a guardare le scritte nelle pareti,cercando di mostrarsi disinteressata.
-E chi sarebbe?-chiese,continuando a dargli le spalle.
-Non la conosci..-
-Quindi ti stai scopando veramente un'altra?-
Freddie la fissò.
-Ti da fastidio?-chiese,alzandosi e appoggiandosi alla parete accanto a lei,scrutandole il viso divertito.
-Oh si Freddie,sono gelosa marcia.-recitò.
Freddie sospirò.
-Ehhhm,comunque sì.-
-Si?-
-Si,mi sto scopando un'altra.-
-Ti consoli in fretta.-commentò.
Freddie scoppiò a ridere.
-Non è colpa mia se le donne mi vogliono tutte.-
Mel alzò la mano.
-Io sono l'unica eccezione.-
Freddie la guardò e sorrise.
Dio,quegli occhi.Ma quanto era bello?
Troppo.
Ed era lì,insieme a lui.
"BASTA!" pensò.
-Beh,questi spaghetti?-chiese,cambiando velocemente discorso.
Freddie sbattè le palpebre un paio di volte.
-Oh già.Andiamo in casa e li prepariamo.-

*

Freddie buttò i piatti nel lavandino e aprì l'acqua del rubinetto per sciacquarli.
-Sei un bravo cuoco.-
-Vedi che non ti dico bugie!-
Mel si avvicinò per guardare i quadretti appesi al muro.
C'era una foto in cui ritraeva Freddie,suo padre,sua sorella e molto probabilmente sua madre,perchè  aveva gli stessi identici occhi e labbra.
-Freddie,tua madre è bellissima.-
Freddie chiuse l'acqua e si asciugò le mani sui Jeans.
-Grazie..-
-Che lavoro fa?-
-Lei..non c'è più.-
Mel si voltò.
-.....Dio..mi dispiace moltissimo Freddie,io.. non lo sapevo..-
-No,tranquilla...E' morta un anno fa di tumore.-
Silenzio.
Mel instintivamente prese la sua mano e con il pollice accarezzò il dorso.
Freddie abbassò lo sguardo sulle loro mani.
Mel poteva sentire chiaramente i battiti accellerati del suo cuore.Freddie la guardò negli occhi e intrecciò le sue dita tra quelle di lei.
Il rumore sordo di qualcuno che bussava alla porta li fece sobbalzare.
-Freds!!-
Freddie sbuffò.
-E' Cook-
Freddie aprì la porta.
-Hei amico.Cazzo fai?-
Mel scorse la figura di JJ dietro a Cook,intravedendo i ricci.
Cook si accorse della presenza di Mel.
-Ahhhh.Hei Melissa..come stai bellezza?-chiese,entrando senza permesso e mettendosi a sedere comodamente.
-Entra J.J-disse Freddie,lanciando un'occhiataccia alle spalle di Cook.
-Tutto bene.-rispose.
-Non mi chiedi come sto?-
-No.-
-Come siamo scontrose!Sai,c'è una cura per tutta questa tua scontrosità.-
-Lasciami indovinare.Il tuo pene?-chiese scarcastica.
Cook si fece serio.
-Hai indovinato.Beh allora,che ne dici?una bella scopatina?-
-Sei così scontato Cook..-Mel lo superò dirigendosi verso la porta.
-E tu sei una troia.-
-HEI!-Freddie scattò e prese Cook per il colletto della maglia. Lo guardò dritto negli occhi.
Cook gli scoppiò a ridere in faccia.
-No ragazzi andiamo niente botte..-disse J.J cercando di dividerli.
-STAI ZITTO J.J!-urlarono in coro gli altri due.
-Hei amico,perchè scaldarsi tanto?Ho solo detto la verità.-mormorò Cook.
Freddie lo sbattè contro il muro,più furioso di prima.
-Avanti.Colpiscimi.Rovina quest'amicizia solo per una ragazza che conosci da due giorni.-sibilò.
Mel prese per un braccio Freddie.
-Basta ragazzi,finitela.Freddie,per favore..-lo supplicò.
Freddie guardò rabbiosamente negli occhi Cook per una manciata di secondi poi lo lasciò andare.
Cook continuava a sorridere di gusto e Freddie non gli toglieva gli occhi di dosso.
-Ragazzi ora fate pace e..-
-J.J non rompere il cazzo - disse Cook.
-Ok.-
Mel sospirò.
-E' meglio che me ne torni a casa.-mormorò Mel.
Freddie passò lo sguardo su di lei,come per dirle qualcosa.
-Ci vediamo domani.Grazie per il pranzo Freddie.Ciao J.J.-
-Ciao Mel..-
Prese la sua borsa a tracolla e aprì la porta senza voltarsi.
Quando la richiuse sentii distintamente le voci dei tre ragazzi.Rimase ad ascoltare.
-Sei un coglione.-
-Ah io sarei un coglione?Ti metti a fare il romantico con una che conosci da due giorni.Tu sei il coglione!Ma che hai nella testa?Segatura?E poi,permettimi di dirti che Katie è centomila volte meglio.Almeno con lei scopavi e di brutto!Questa quì non te la da nemmeno dopo due giorni..-
-Qual'è il tuo fottuto problema Cook?Che cazzo di problema hai?-
-Il problema è che quella non fa per te.Freds,non è tempo per una storia seria.Tu devi scopare.Scopare  con tante ragazze,diverse,Ti devi divertire.Vuoi impazzire come è successo con Effy l'ultima volta?Ti ha fatto impazzire.Risultato,se n'è andata.Perchè non gliene fregava un cazzo del tuo fottuto sentimento.Fanculo.Sta sera vieni con me e J.J al nightclub in centro.Ho i documenti falsi.Ci facciamo un giro,prendiamo tre belle bionde e ce le scopiamo.Che ne dici?-
-E se ci sono solo delle more?-chiese J.J.
-Ci prenderemo le more J.J.Allora Freds?Eh?Amico?-
-....Si....si va bene.-rispose Freddie.
Mel strinse i pugni.
Respirò a fondo.Sentii un groppo in gola  formarsi.
No,non doveva piangere.
Assolutamente no.
Se ne andò silenziosamente stringendosi nella sua felpa,lasciando che la piogerellina leggera la bagnasse.
In quel momento non gliene fregava un cazzo della possibilità di ammalarsi.
L'immagine di Freddie che si divertiva con altre ragazze le bruciava.
Ma una cosa l'aveva capita : non doveva più illudersi.








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Capitolo 7
*** o7- It's Hard admit feelings. ***


Il giorno dopo Mel si svegliò con un bel paio di occhiaie scure.
Aveva dormito da schifo la notte.Il pensiero di Freddie a letto con una qualsiasi l’aveva tormentata.E per quel poco che aveva dormito,aveva fatto sempre lo stesso incubo.
Fece colazione velocemente e per le sette e mezza era già fuori dalla porta.Era in anticipo,eccome.
Fuori c’era una leggera foschia mischiata ad una nebbiolina bianca,l’odore dell’erba tagliata misto all’umidità.
Decise di dirigersi verso scuola,con l’intenzione di fermarsi  però al bar lì vicino e prendere un altro succo di frutta.
Prese il suo ipod e si incamminò,cullata dagli Oasis,il suo gruppo preferito.Davanti agli occhi le passarono tutte le immagini legate alla vita di Londra,oramai apparteneva al passato.
Le sembrava di stare sulle montagne russe.
Perché Freddie si faceva manipolare in quel modo da Cook?
Era rozzo,maleducato,si metteva sempre nei casini e molto probabilmente metteva nei  suoi casini Freddie e J.J.
Anche se,da una parte,il lato da ragazzaccio ribelle di  Freddie l’adorava.Ma non era come Cook.
Ma forse,sotto quella corazza da duro e antipatico,si nascondeva un Cook debole e buono.
Molto probabilmente era una maschera e difficilmente qualcuno poteva cavargliela.
Arrivò al bar in meno di dieci minuti,si mise a sedere e ordinò un succo all’albicocca.Mise l’ipod nella borsa e tirò fuori il libro di letteratura,ancora impacchettato.Levò la plastica che lo avvolgeva e lo aprì.Le piaceva l’odore delle pagine nuove di zecca.Lo sfogliò un po’,cercando di distrarsi da quei mille pensieri,ma la cosa fu vana.
Lo chiuse sbuffando e lo rimise nella sua borsa.Arrivò la sua bottiglietta di succo all’albicocca e lo sorseggiò,guardandosi attorno.
-Cazzo ragazzi,ho voglia di birra!Anzi,due belle birrette.-
Riconobbe chiaramente quella voce che proveniva dall’entrata,ma non si voltò.
-Cook,abbiamo scuola.E poi non ti sembra un po’ pesante di mattina,la birra?-
-Dai J.J,te ne offro una io.Dobbiamo festeggiare ancora la bella serata di ieri!Vero Freds?-
Mel rabbrividì.
-…Si,ma io non prendo nessuna birra.Ne ho bevuta fin troppa ieri sera.-
Sperò con tutto il cuore che i tre ragazzi non la riconoscessero.
Si alzò lentamente prendendo la sua borsa e la sua bottiglietta.
-Mel!-
Si bloccò,pietrificata.
La voce di Freddie era come un soffio sul cuore.
Si voltò.
-Hei.-disse,senza nemmeno guardarlo negli occhi.
-Che ci fai qui?E’ presto!-
-..Avevo voglia di un succo…-
-Oh.Ti vedo strana.Stai bene?-
-..Si..tutto ok.Tu stai bene?-
Freddie alzò un sopracciglio e le spalle.
-..Si.-
Mel annuì e fece per voltarsi.Freddie la prese saldamente per un braccio.Con il pollice e l’indice le prese il mento e la fece voltare.
-Guardami in faccia.Ti ho fatto qualcosa?-
Mel lo guardò dritto negli occhi color cioccolato.Girò la testa di lato per scostare le dita di Freddie.
-No.Ma spero che tu ti sia divertito ieri sera al night club.-mormorò,mostrando un finto sorriso,ma non accompagnato dagli occhi,freddi e seri.
-Si,si è divertito molto,con Madison..quella gran fica bionda!-Esclamò Cook.
Freddie si voltò di scatto.
-Cook!Porca puttana,chiudi quella fottuta bocca di merda!-esclamò.
Mel diede uno strattone liberandosi dalla presa di Freddie e uscì dal bar.
-Mel…Mel…Melissa…fermati..-
-Lasciami stare Freddie!-urlò.
Freddie la raggiunse e la prese per un polso.
-Perché te la prendi tanto?Noi siamo amici!-
Mel respirò a fondo un paio di volte.
Annuì.
-Hai ragione Freddie.Ora mi lasci,per favore?-chiese,a denti stretti.
-Qual è il tuo problema?!-chiese di nuovo,strattonandola e prendendole entrambi i polsi,appoggiandoli sul suo petto.
Mel non rispose,i ciuffi lunghi dei capelli le erano andati sul viso,e ad ogni  respiro svolazzavano qua e là.Sentii gli occhi bruciarle.
-Non ho nessun problema Freddie.Sono solo…Nervosa.Scusami.Però ora preferirei restare da sola.-
Freddie allentò la presa e Mel riuscì a liberarsi.Camminò stringendosi nella sua felpa blu,con l’eco delle parole che le erano appena uscite dalla bocca.Freddie era rimasto lì impalato,senza dire nulla.

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Capitolo 8
*** o8-This is a mess. ***


La giornata a scuola passò lentamente.Mel sentiva gli occhi di Freddie addosso e la cosa la innervosiva molto.
Non lo sfiorò nemmeno con lo sguardo,neanche quando la professoressa Leyton le chiese di distribuire l'orario di ricevimento ad ogni compagno.A ricreazione uscì velocemente dalla classe per mettere i libri nel suo armadietto e, dato che la giornata si era fatta soleggiata,decise di consumare la sua mela rossa in giardino,seduta su una panchina,ascoltando un po' di musica.Era l'unica cosa che riusciva a distrarla da tutto quel nervosismo.
Ma perchè poi doveva starci così male?In fondo Freddie lo conosceva poco e da poco tempo.
Lui era libero di fare tutto quello che gli pareva nella sua vita.Anche andare a letto con una volgare bionda del night club.
Chiuse gli occhi per un momento e subito le passò davanti agli occhi l'immagine di una ragazza dai capelli lunghi e biondi,le labbra carnose accentuate da un rossetto rosso fuoco,con un vestito stretto e una scollatura che lasciava desiderare.Lei seduta sulle sue gambe,lei che lo prendeva per mano e che lo portava in una stanza e..
Aprii gli occhi di scatto e si cavò le cuffie,infastidita.Si massaggiò le tempie e appoggiò i gomiti sulle gambe.
Ma cosa le stava succedendo?
-Hei,tesoro.-
Si voltò leggermente per scorgere chi c'era dietro di lei.
Biondo,non altissimo,tozzo.
-Che cazzo vuoi Cook?-
-Hei hei heii.Prima di tutto stiamo calmine, che io non ti ho fatto proprio un cazzo.-
Il ragazzo si sedette accanto a Mel con una faccia divertita.
-Allora.Come mai non parli con Freddie?-
Mel alzò un sopracciglio.
-Cos'è,ti ha mandato lui?-
Cook scrollò le spalle. -No,sono io che sono curioso.Ho visto che avete discusso stamattina.E' perchè ieri sera si è trombato quella grandissima gnocca bionda?Sei innamorata di Freddie?-
Mel alzò il dito medio e si diresse verso il cestino poco lontano dalla panchina e buttò via la mezza mela mangiata e il tovagliolino che l'avvolgeva.Cook era rimasto seduto nella stessa posizione,con il braccio steso lungo lo schienale della panchina e l'espressione idiota.Gli passò davanti  senza degnarlo con l'intenzione di tornare dentro.
-Comunque, nel caso tu fossi cotta di lui, beh, ti avviso,non saresti il suo tipo.A Freddie piacciono...mm come posso spiegartelo.Non gli piacciono le brave ragazze come te.Tutte scuola casa chiesa e verginelle.Anche se la cosa dovrebbe far arrapare.Insomma,sono sicuro che non hai mai tenuto un pisello in mano anche se oramai hai 18 anni e i vorrebbe qualcuno che ti insegnasse, che ti portasse sulla retta via.La cosidetta "cura del cazzo".Perchè sicuramente tu hai la faccia di una che fa tanto la santarellina ma a letto è una gran maialona!-
Mel si voltò di scatto e tornò indietro,piazzandosi davanti a lui.
Due secondi dopo,Cook aveva la sagoma della mano di Mel stampata sulla guancia.
Mentre spingeva la porta per rientrare,sentii la risata fragorosa del ragazzo.
Camminò spedita per arrivare al suo armadietto e prendere i libri di scienze e commedia.
Una mano le afferrò il polso e la strattonò,trascinandola nell'aula di musica.
Riconobbe la testa di capelli neri,lisci e lucidi di Freddie.
-Freddie, ma che caz..-
-..Shh!Stai zitta!-disse,mettendole una mano sulla bocca e chiudendo la porta a chiave.
-Cosa vuoi da me?!-sibilò Mel.
-Intanto voglio sapere perchè hai appena dato uno schiaffo a Cook.-
-Perchè è un'emerita testa di cazzo piena di se'.Posso andare?-
-No!dimmi cosa ti ha detto.-
-Mi ha offesa e io giustamente gli ho tirato uno schiaffone.Ma a te cosa importa?-chiese con tono rabbioso.
-Non importa perchè mi importa.-
Passò qualche secondo di silenzio e Mel alzò nuovamente un sopracciglio.Freddie si mise davanti alla porta.
-Allora mi lasci andare?-
-Senti,cosa ti ho fatto Melissa?Mi spieghi cosa cazzo ti ho fatto ?Perchè mi devi trattare così?
-Così come?E poi non chiamarmi Melissa,lo sai che lo odio.
-Mi eviti!-
-Non ti sto evitando!-
Freddie fece una risata sarcastica.Prese una sigaretta e se la mise fra le labbra.Cercò nelle tasche l'accendino nervosamente.
-La smetti!?lo vuoi capire che se ti beccano che fumi quà dentro ti sospendono?!E sospendono anche me perchè pensano che io mi sia chiusa quì con te per fumarmi quella roba!-
Freddie trovò l'accendino e accese la sigaretta soffiandole il fumo addosso.
-Fanculizzati Freddie.Ora spostati e apri questa cazzo di porta.-Mel cercò di spostare il ragazzo spingendolo per un fianco,invano.Lui la prese per un braccio.
-Mel,dai.Cos'è successo?-disse,prendendola per un braccio e guardandola dritto negli occhi.
Mel rimase ipnotizzata.Aprii la bocca ma non uscii nessun suono.
Successe tutto in una manciata di secondi.Si alzò sulle punte prese il viso di Freddie e lo baciò dolcemente.
Quelle labbra che tanto la facevano impazzire erano appoggiate sulle sue.Erano morbide e se fosse stato per lei le avrebbe baciate tutto il giorno.
Si staccò di colpo e lo guardò sgranando gli occhi,realizzando quello che era appena successo.
-Scusa.-mormorò.Sentii le guancie andarle in fiamme.
Freddie la guardò impietrito.
-...No scusa Freddie..non so neanche perchè l'ho fatto..devo aver perso la testa..scusa...scu..-
Freddie la prese per le spalle e la fece appoggiare al muro e la baciò con passione.Poi la prese in braccio e la fece sedere sulla cattedra,continuando a baciarla.Mise le mani sotto la felpa di Freddie e sentii la pelle liscia e calda,un brivido le percorse lungo la spina dorsale.Freddie le baciò il collo facendole venire la pelle d'oca e quando lui le mise le mani sotto la maglietta,toccandole la pancia le fee  solletico e iniziò a ridere.
-Perchè..perchè ridi?-chiese Freddie tra un bacio e l'altro.
-Mi fai solletico..-
Poi ad un certo punto Mel si irrigidì.
-Freddie..- appoggiò le mani sul petto del ragazzo.
-Freddie..fermati.-
Freddie si allontanò leggermente.
-Cosa succede?-
-...Io..noi..io non posso..-
-...Non puoi cosa..?Non puoi..baciarmi?-
Silenzio.
-...cos'è successo ieri sera..?-Chiese Mel,scostando una ciocca dietro ai capelli.
Freddie sospirò e si passò una mano fra i capelli.
Mel scese dalla cattedra.
-Insomma..è andata così no?E' vero?-
Freddie non rispose.
-...Freddie?-
Freddie rimase in silenzio e guardò Mel.
-...Perfetto.-
Mel aprii la porta e se ne andò,lasciando Freddie da solo.
Ecco.
Ora non ci capiva davvero un cazzo.



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Capitolo 9
*** o9- i'm sorry. ***


Quel pomeriggio,Mel si ritrovò di nuovo stesa nel letto a guardare il soffitto.Certo,doveva fare i compiti ma per una volta pensò di poter rimandare a più tardi.Il silenzio di Freddie aveva confermato quello che era successo la sera prima al night club.Ma chi era lei per potersela prendere?Non stavano insieme,si conoscevano da una settimana e tutto stava decisamente andando ad una velocità folle.Ma era la prima volta che vedendo il viso di un ragazzo sconosciuto,incontrando i suoi occhi il suo cuore aveva sobbalzato.C'era qualcosa,un'energia strana che la portava a stargli appiccicata, a cercarlo con lo sguardo,a pensarlo.Il suo cellulare vibrò.Il nome di Freddie comparì accanto alla bustina gialla che lampeggiava in mezzo allo schermo.Mel respirò a fondo e lo aprì.
" Non riesco a non pensarti, a non pensare quello che è successo oggi.Ti prego vediamoci."
Una scossa le passò lungo tutta la spina dorsale.Era così arrabbiata ogni volta che ripensava a ciò che aveva fatto, ma non riusciva ad esserlo davvero.Ovviamente quel messaggio sotto sotto la rese felice.
"...Va bene. Dove?"
Invio.
..20,21,22,23 secondi.
30.
"Casa mia?Nel capanno."
Stava per rispondergli poi le arrivò un altro messaggio.
"Anzi no.Potrebbero disturbarci.Casa tua?"
Mel sgranò gli occhi.Casa sua era ancora piena di scatoloni,un po' incasinata.Però i suoi tornavano alle otto ed erano le 5 del pomeriggio.Sicuramente nessuno li avrebbe disturbati.
"Okey."
Si fiondò nell'armadio e cercò qualcosa di carino da mettersi.Carino?ma non dovevano uscire..dovevano stare in casa.Optò per un paio di panta grige e una t-shirt bianca e sopra una felpa nera.Molto easy. Lasciò i capelli sciolti mettendo solo una mollettina per tirare su il ciuffo.
Il campanello suonò.Ma come faceva già ad essere quì??
Scese le scale a due a due e prima di aprire la porta fece un respiro profondo.
-Ciao..-
Freddie alzò leggermente la mano un po' imbarazzato,con lo skate sotto il braccio.
-Hei..ehm..entra.-
Mel si spostò di lato,il cuore a mille.
-Scusa il disordine ma..dobbiamo ancora sistemare un po'.
-Non ti preoccupare.- le sorrise leggermente.
Silenzio.
-Allora..-cominciò Freddie.
-Hai sete?-lo interruppe.
-Oh ehm..un bicchiere d'acqua va benissimo.
-Okei.-
Mel raggiunse goffamente la cucina,facendo un percorso ad ostacoli tra gli scatoloni.
Prese due bicchieri e li riempì d'acqua fresca.
Freddie teneva ancora lo skate sotto il braccio.
-Appoggialo pure!-
-Cosa?..Oh! si.dove..?
Mel lo prese e lo mise vicino alla porta che dava sul giardino.Poi diede il bicchiere a Freddie.
-Vieni,andiamo in camera che c'è meno caos.
Freddie la seguì su per le scale.
-Fa un po' cagare- lo avvertì.
Freddie entrò e si guardò attorno.
-Ma no, ha delle potenzialità,devi solo decorarla un po'.
Mel annuì leggermente imbarazzata.
Si sedette sul letto e appoggiò il suo bicchiere sul comodino.Freddie si sedette accanto a lei e fece lo stesso.
Seguì un po' di silenzio.Mel giocherellò con un filo della trapunta e aspettò che Freddie dicesse qualcosa.
-Mi dispiace.-
-Di cosa?-
-Ho fatto una cazzata.-
-Parli di oggi o parli di ieri sera?-
-Ieri sera..ovviamente.
Mel alzò le spalle.
-Non so neanche perchè me la sono presa.Io e te non stiamo insieme quindi non ti devi scusare di niente.-mormorò Mel.
-Non è il fatto di stare insieme o meno..sappiamo entrambi che c'è qualcosa fra di noi.
Mel rimase in silenzio e lo guardò.
-Se sai che c'è qualcosa perchè l'hai fatto?-
-Non lo so ti giuro.Penso di essermi spaventato.-
-Spaventato?
-Si.E' una storia lunga.
-Io ho tutto il tempo del mondo.
Freddie le lanciò un'occhiata.Poi scrollò le spalle guardando in basso.
-...Io...mi sono spaventato di quello che stavo iniziando a provare per te.E' successa la stessa identica storia con la mia ex,Effy.L'ho guardata e mi sono innamorato in un giorno.Abbiamo vissuto una storia incredibile,che ci ha portato quasi ad autodistruggerci e...poi lei se ne è andata,lasciandomi così,da un giorno all'altro, mi ha distrutto.Sono stato male e...quando ti ho vista,quando ho iniziato a capire che..c'era qualcosa di strano che mi legava a te mi sono spaventato.
Mel lo ascoltò in silenzio.
-Io non ti farei mai del male.-disse,arrossendo leggermente.
Freddie la guardò negli occhi.
-Ieri sera ho fatto una cazzata,ho pensato che comportandomi da idiota come mi sono imposto di fare da quando Effy se ne è andata, mi avesse aiutato a capire che non provo proprio nulla per te,che è stata solo un'illusione.Invece non è stato così.Mi sono sentito uno schifo.E' stato orribile.Mi dispiace.
Mel sospirò e rimase in silenzio per qualche secondo.
-Non so cosa dire..
Freddie si avvicinò e la baciò,prendendole il viso fra le mani.
-Mi dispiace.
Mel appoggiò una mano sopra la sua che le accarezzava ancora il viso.
-Cook ti darà del coglione.-
-Cook può dire quel cazzo che gli pare.Non sono più la sua marionetta.
Mel abbozzò un sorriso.
-Io voglio stare con te.Ti prego dammi una possibilità..-
Mel annuì e lo ribaciò.
Se questo era sbagliato non lo sapeva.Ma sapeva quello che provava per Freddie.

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Capitolo 10
*** 1O- friendship. ***


Mel arrivò puntuale a scuola il giorno dopo ma non vide Freddie all'entrata.

Forse si era fermato al bar con i suoi amici.

Ripensò al pomeriggio del giorno prima e sorrise.Era così contenta che di notte aveva fatto fatica a dormire.

Aprì l'armadietto e prese i suoi libri.Si guardò attorno ma di Freddie non c'era nessuna traccia.

-Ciao!-

sobbalzò e chiuse l'armadietto con violenza per lo spavento.

-…JJ! mi hai fatto prendere un colpo!

-Scusami,ehm, non volevo,mi dispiace sono uno stupido.

-Ma no, non ti preoccupare,è che mi hai colto di sorpresa.

-Scusami…Mel,Ehm,senti, volevo parlarti di una cosa.

-…Okey,dimmi tutto.-disse,alzando le spalle leggermente.

-Non ora,insomma, in un posto tranquillo.

-Va bene ma..ora c'è lezione.

-Che cos'abbiamo?

-Storia.

-Eddai puoi saltarla e andare alla seconda ora.

Mel sospirò.

-…Freddie dov'è?

-Penso sia con Cook al bar,entreranno anche loro alla seconda ora.Ti prego è improtante.

-E va bene.Dove andiamo?

JJ sorrise.

 

*

-Non sapevo dell'esistenza di questo posto.-commentò Mel,fissando le acque grigie del lago.

-Conosci ancora troppo poco  di Bristol,non è un granché,ma sotto certi aspetti è davvero bella.

Mel annuì.Restarono in silenzio per qualche secondo.

-Allora…cosa mi devi parlare,di così tanto importante da portarmi qui?

-Vedi Mel,ecco è una cosa delicata.

-…Ti ascolto.-annuì e si mise a sedere sull'erba.JJ fece lo stesso.

-Non ti conosco, ma mi sembri una ragazza davvero carina e a posto.

-…Grazie…! - rispose Mel,leggermente imbarazzata.Ma non capiva.

-….E Freddie è un mio amico.

-…Lo so.

-Ti ha raccontato di Effy?

-…Vagamente.So solo che l'ha fatto stare male…parecchio.-

-Effy ha fatto stare male tutti.-affermò JJ,stropicciando dei fili d'erba.- Me compreso.E anche Cook.Ma diciamo che se la sono contesa lui e Freddie.Alla fine lei ha deciso di stare con Freddie.Rovinano la nostra amicizia,rovinando l'amicizia fra Cook e Freddie.Ma è sempre stata una ragazza strana,non sapeva mai cosa volesse, aveva dei problemi.Stare con lei è una sorta di masochismo.Sai bene che potevi farti male.La storia fra lei e Freddie era al limite del vero-simile.Autodistruttiva.Effy distruggeva qualsiasi cosa al suo passaggio.Ha distrutto Freddie.Lui l'amava veramente e ha fatto di tutto per aiutarla ad uscire dai suoi problemi e lei un giorno senza dire niente a nessuno, ha preso su e se ne è andata senza dare spiegazioni.Lasciando Freddie con un messaggio.Pensavamo che fosse l'ennesimo colpo di testa di Effy,che poi sarebbe tornata per riscombussolare tutto,invece oramai è da più di due anni che non si è più vista in giro.Neanche Pandora sa più niente di lei.

-…Pandora?

-Si era la sua migliore amica.

-Viene nella nostra scuola?

-No ha smesso,lavora in un salone di bellezza.Ogni tanto ci vediamo.

Mel rimase in silenzio.

-Hai paura che io possa fare stare male Freddie?

JJ la guardò con i suoi occhi azzurri.

-Freddie è un mio amico e non posso sopportare di vederlo  un' altra volta distrutto.Penso non ce la farebbe.Voglio solo metterti in guardia,prima di intraprendere una storia seria con lui,voglio solo che tu sappia che ha passato davvero un periodo orribile.

Mel lo guardò dritto negli occhi.

-Non mi chiamo Effy.Non voglio fare del male a Freddie.

-Lo spero davvero tanto.

Mel abbozzò un sorriso.

-Sei un vero amico JJ.Tutti dovrebbero avere un amico come te che si preoccupa così tanto.

JJ abbassò lo sguardo,arrossendo.

Mel sospirò.

-Invece io ho paura che se questa Effy tornasse,Freddie potrebbe…

-No.-la interruppe JJ. -Non permetterò che Effy si avvicini a lui neanche di un cm.

-Ma non puoi impedire ad  un amore che non ha mai avuto veramente una fine di ritornare a galla.-mormorò.-… Ho paura che lui possa lasciarmi da un momento all'altro e ho paura delle conseguenze.Non so se posso sopportare del dolore.Ho l'angoscia solo a pensarci.E ho la sensazione che lei prima o poi tornerà.

-Conosco Freddie.E conosco il modo in cui guarda una ragazza che lo interessa e come guarda una ragazza che vorrebbe solo come sua.Ogni volta che ti guarda è praticamente perso.Penso si sia innamorato di te.

Mel sentì il suo cuore accelerare.

- E' che ho paura di esserlo anche io.Eppure lo conosco solo da due settimane.Due sconosciuti non possono innamorarsi.

-Non credi nel colpo di fulmine?-le chiese JJ.

-Non ho mai creduto nell'amore.Non ho mai conosciuto l'amore che ti rende felice.Quello forte,quello passionale.Associo sempre la mia idea di amore al dolore.L'amore fa stare male.

JJ scosse la testa.

-Freddie non ti farebbe mai del male.

-Io non farei mai del male a lui.

JJ la guardò di nuovo negli occhi e le sorrise.

-Va bene,proverò a fidarmi.

-E' un iniziò.-rispose Mel,mettendosi una ciocca dietro le orecchie e ridacchiando.

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Capitolo 11
*** 11 - ***


p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica"> Si ritrovarano all'entrata  del locale alle 11, e l'aria era piuttosto fredda.

-Dicono che stanotte nevichi- commentò JJ,molleggiando sulle gambe.

-JJ,non ce ne frega un cazzo.Può nevicare,potrà fare una tempesta,ma stanotte non ci fermerà nessuno!-urlò Cook,prendendo la testa di JJ e spettinandogli i ricci.

-Cook cazzo ti ho detto un milione di volte che non voglio che mi spettini i ricci!

-Ohh eddai JJ lo sai che oramai è un'abitudine.- 

JJ sbuffò e volse lo sguardo altrove.

-Perchè non si muovono ad aprire questo cazzo di locale,fa un freddo porco!-esclamò Katie.

Mel rabbrividì e si strinse nella sua giacchetta,ma il freddo era davvero tagliente.

Freddie si stava rollando l'ennesima sigaretta.

Si guardò attorno,e riconobbe qualche viso che frequentava la loro scuola.Si rese conto che l'unica persona che non la faceva sentire sola era Freddie.Ma le mancava avere qualche amica.Katie la odiava, Emily e Naomi non la salutavano nemmeno.E a dirla tutta nemmeno lei,non ci aveva mai provato,ma a pelle aveva la sensazione che stesse poco simpatica anche a loro.Forse erano amiche della famosa Effy.O forse come JJ,avevano paura che potesse far stare male Freddie un'altra volta.

Fece un tentativo.

-Quanto si paga l'entrata?- chiese,rivolgendo lo sguardo a Naomi ed Emily.Nessuna delle due rispose,anche se vide in Naomi un accenno che precedeva una risposta,ma venne interrotta da un ragazzo di colore che sbucò dall'entrata.

-Nulla ma cherie, è gratis per gli amici.- disse,e le sorrise.Aveva un viso simpatico.- Io sono Thomas, tu dovresti essere la famosa Melissa.-

Thomas le porse la mano e Mel gliela strinse sorridendo timidamente.

-Famosa?-chiese.

-Si, Freddie mi ha parlato di te.-

-Capisco.-rispose lei,sorridendo e lasciando che Freddie le desse un buffetto sulla guancia.

-Ragazzi,a voi l'onore di entrare per primi.Il primo drink è gratis,come sapete!- esclamò Thomas.

Entrarono e si diressero verso il primo bar.

-Freddie,vado in bagno,torno fra poco.

-Ti accompagno?

-No,tranquillo.- Lo baciò dolcemente.

Si guardò intorno.

Vide la scritta " TOILET" nel piano di sopra e salì le scale.

Era un bagno piuttosto grande,non pulitissimo.

Entrò in uno dei gabinetti.

-Lei lo sa?-

-No, evidentemente no.-

Sentì delle voci femminili entrare nel bagno.Mel si sedette, tirò su i piedi,tenendosi strette le ginocchia  e restò ad ascoltare.

-A Freddie si sarà gelato il sangue.Ma perché è tornata?-

-Lei è fatta così.-

Riconobbe le voci di Emily,Katie e Naomi.

-Secondo voi stasera verrà qui?

-Non lo so.Thomas ha detto di averla incontrata stamattina,non so se le ha detto di stasera.

-Forse verrà con Pandora.

-Il punto è che ora c'è Melissa.Conoscendo Freddie,quando si tratta di Effy,potrebbe mandare a fanculo Melissa  in due secondi.

-Lui è ancora innamorato di Effy.

-Mi spiace per lei, è così una brava ragazza. Tutto il contrario di Eff.Ma forse Effy e Freddie saranno destinati a stare insieme.

-Già…

-Si.

-Dai andiamo.Ho voglia di un altro drink.-

 

*

Sentì la porta chiudersi e quando si accertò che non ci fosse più nessuno uscì lentamente.Sentiva le gambe tremarle,deboli.

E così era tornata?

Si guardò allo specchio e si sistemò i lunghi capelli,mettendoli da una parte.

Respirò a fondo.Uscì dal bagno e si affacciò sulla ringhiera che dava sulla pista . Vide Freddie con il suo drink in mano che si guardava attorno.

Scese le scale lentamente e lo raggiunse.

Freddie sospirò.

-Pensavo ti fosse successo qualcosa!- esclamò, e le accarezzò i capelli.

-Forse è meglio che vada.-gli disse,nell'orecchio.

Freddie la guardò stranito.

-Perchè?- le chiese.

Mel fece una pausa e si guardò attorno.

-So che è tornata. E so che sei ancora innamorato di lei.-

-Cosa???-

-Freddie non sono stupida!- gli urlò.Respirò più volte poi si voltò e se ne andò,facendosi spazio fra la gente che già aveva riempito la pista.

Sentì che qualcuno le strattonava il polso e si sentì tirare indietro.

Vide gli occhi scuri di Freddie.

-Tu non vai da nessuna parte,adesso parliamo- le urlò,sopra la musica assordante.Freddie la portò in un angolo e si mise davanti a lei,bloccandola con le braccia.

-Cos'è questa storia?-le chiese.

Mel si guardò intorno e sospirò,

-Sono andata in bagno e dopo un po' sono entrate Emily,Katie, e Naomi.Hanno detto che Effy è tornata.E hanno detto che tu sei ancora innamorato di lei.

Freddie scosse la testa.

-Non mi importa un cazzo se lei è tornata, e non stare ad ascoltare loro.Sono amiche di Effy e magari ti hanno seguita in bagno e si sono messe a dire queste cose per farti stare male  anche se non è vero,e ci sono riuscite.Senti non mi importa nulla,ti devi fidare di me.Non mi importa più niente di Effy.

Mel lo guardò negli occhi,cercando di capire se fosse sincero.

-Va bene..- rispose.

Freddie le diede un bacio leggero sulle labbra.

-Vuoi andare via di qui?-le chiese.

-No..-

Freddie sorrise.

-Ok.Dai..Andiamo a prenderci una birra.-La baciò di nuovo.

La prese per mano e attraversarono la folla.

Ad un certo punto,qualcuno la prese per i fianchi con forza e Mel mollò la presa dalla mano di Freddie.

Un ragazzo piuttosto ubriaco stava cercando di baciarla e la toccava ovunque.

Nella frazione di un secondo accadde di tutto.

Freddie diede un pugno in faccia al ragazzo, che cadde per terra e poi altri due ragazzi iniziarono a fare a botte,seguiti da altri 3 che si immischiarono.Freddie prese per un braccio Mel.

-Andiamo via!- urlò, avviandosi verso l'uscita.

Corsero lungo il viale e poi si infilarono in una stradina buia fra una casa e l'altra e si nascosero nella penombra,mentre le sirene della polizia urlavano nell'aria.

-Tutto ok?-mormorò Freddie,respirando a fondo,stanco per la corsa.

Mel annuì mentre il cuore le batteva fortissimo per l'agitazione e l'adrenalina.

-Tutti i sabati è di questa storia?- chiese ridacchiando.

-Capita ogni tanto.

-Avrai rotto il setto nasale a quel tipo.

-Ti ha palpata!!-esclamò. - Gli è andata bene,potevo fare peggio.- aggiunse.

Si mise seduto per terra e si rollò un'altra sigaretta.

Mel scrutò ogni minimo movimento.

Possibile che ogni cosa che facesse,l'affascinava così tanto?

-Vorrei dormire con te stanotte.-mormorò.

Freddie era intento a leccare il bordo della cartina e la guardò,aprendo bene gli occhioni scuri.

-Sei sicura?-

Mel annuì.

-Se vuoi..-

-Si che voglio.-

Si alzò da terra e la prese per mano.Espirò il fumo.

-Andiamo.-

 

 

*

Salirono in camera di Freddie senza fare rumore. Sua sorella non c'era e il padre stava dormendo sul divano in soggiorno.

Freddie regolò la luce in camera, si cavò la maglietta  e le scarpe e rimase in canottiera.Mel si cavò le scarpe e i Jeans, rimandendo solo con il top decorato con le stelle dorate.Si mise sotto il piumone, intimidita al pensiero che Freddie la vedesse mezza nuda.Si raggomitolò e gli diede le spalle.Poco dopo sentì Freddie stringerla da dietro,baciandola lungo il collo e la spalla,accarezzandole le cosce.Sentì un brivido lungo la schiena e si voltò,appoggiando una mano sul viso e accarezzandolo.Lo guardò negli occhi e lo baciò.Freddie si mise sopra di lei e la baciò dolcemente,accarezzandole la pelle calda sotto il top.

Sentì l'eccitazione di Freddie quando fece pressione con il bacino verso di lei.

Stava davvero per succedere?Lei lo desiderava.E allo stesso tempo aveva paura.

Aiutò Freddie a levarsi i pantaloni e la canottiera,mentre lui le levò il top.Sentì il contatto con la pelle bollente del ragazzo.

Lasciò che Freddie le levasse le mutandine,mentre il suo cuore stava per uscirle dal petto.

Freddie scivolò lentamente dentro di lei,Mel fece pressione con i polpastrelli nella pelle della schiena del ragazzo.

Non voleva che si notasse.Non voleva fargli capire che le faceva  male.

Freddie la strinse a se e la baciò muovendosi piano e il suo respiro si fece più corto,insieme a quello della ragazza.Mel lo baciò lungo il collo.Freddie si lasciò uscire un gemito e la baciò.La prese di peso e si mise seduto,lasciando che lei si muovesse,respirando velocemente,morendole la pelle e aiutandola nel ritmo.Mel si strinse a luì con forza gemendo e passandogli le dita fra i capelli,mordicchiando i lobi delle orecchie.

 

*

Mel aprì lentamente gli occhi.Guardò il cellulare.Erano le 8 di domenica mattina.

Regnava il silenzio per tutta la casa.Si voltò e vide due occhi color cioccolato che la scrutavano.

-Buongiorno..-mormorò e accarezzò il viso del ragazzo.

Freddie non rispose e continuò a guardarla.Ma non sembrava arrabbiato.

-Cosa c'è..?-gli chiese.

-...Perchè non mi hai detto nulla?-

Mel aggrottò le sopracciglia.Freddie alzò la coperta e mostrò il coprimaterasso sporco di qualche macchia di sangue.

Mel abbassò lo sguardo.

-Mi dispiace…se me le dai le lavo io a casa…-

Freddie scosse la testa.

-No.-fece una pausa.- ….perché non mi hai detto che sarebbe stata la tua prima volta?Sarei stato più cauto.Ti ho fatto male.-

-Non mi hai fatto male..è stato bellissimo.Pensavo che se te l'avessi detto non avresti voluto farlo,o non volessi più stare con me.-

-E' una paranoia stupida.

-Un ragazzo mi ha lasciato per questo,tempo fa.-

-Che razza di idiotà-commentò.

Freddie le accarezzò i capelli.

-Perchè hai deciso di fare la prima volta con me?-le chiese.

Mel volse lo sguardo altrove.

-Non lo so..

Freddie la guardò,poi si stese e si mise a fissare il soffitto.

-Volevi solo perdere la tua verginità per sentirti finalmente parte del mondo degli adulti??- chiese,con sarcasmo.

Mel sorrise e scosse la testa.

-…io… penso di essermi innamorata di te,Freddie..- sussurrò.

Freddie la guardò.Rimase in silenzio.

-Lo penso anche io.-momorò.

-…Pensi anche tu che io sia innamorata di te?-chiese scettica.

Freddie sorrise.

-Penso di essermi innamorato anche io.-

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