In cerca di un futuro migliore.

di Sunset95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


capitolo 1 - in cerca di un futuro migliore -

Titolo: In cerca di un futuro migliore.

Capitolo: 1


Blair Waldorf una donna separata di ormai 26 anni, si recò in un convento di New York. Era la mamma di una splendida bambina e l'amava più di ogni altra cosa, aveva dovuto “sbarazzarsi” di lei quando la piccola aveva 2 giorni. L'aveva dovuta dare in adozione, solo così poteva avere una chance con Louis. Si comportò male ma si era recata al convento per adottare sua figlia.

Già sembra strano: “Adottare sua figlia!” ma era l'unica cosa che poteva fare per riaverla. Chuck non l'aveva più visto dopo il suo matrimonio.

Il suo matrimonio con Louis era andato male, lui era un uomo violento e non voleva figli, Blair quando seppe questo lo lasciò, non le importava di nulla, solo di trovare la sua bambina, conosceva solo il convento in cui l'aveva lasciata. C'erano delle ottime suore, molto disponibili e gentili.

Pensò di parlare a Chuck di questa bambina, ma quando lo chiamò alle industrie Bass la segretaria disse: “Il signor Bass si è trasferimento, mi ha chiesto chiaramente di non comunicare a nessuno il posto in cui andrà a vivere. Mi dispiace signora Waldorf. A risentirla!”

Si sentì malissimo. Si era trasferito per colpa sua.


Ritornando a quella mattina.

Buongiorno come posso aiutarla?” disse una gentile suora all'interno del convento.

Salve, io sono Blair Waldorf... E' difficile da dire... Ma ho abbandonato in questo convento mia figlia, nata il 19 febbrario qui a New York. Vorrei poterla adottare... Mi sento malissimo. So che è tardi e che forse si trova presso un'altra famiglia che forse si stà prendendo cura di lei, meglio di come avrei fatto io... Però...” disse Blair.

Signora Waldorf, si calmi. Come si chiama sua figlia? Ha per caso un segno particolare? Qualcosa per distinguerla? Ci sono più di 350 bambini in questo convento...” continuò la suora.

Sì, immaginavo – disse con una voce da pianto – comunque se può servirle, ecco una foto di suo padre, alla nascita era identica a lui! Aveva i suoi stessi occhi e il suo stesso sorriso – Blair estrasse una foto di Chuck dalla sua Hermes, era una foto speciale per lei. L'avevano scattata a Central Park quando avevano entrambi 19 anni – Ecco qui, tenga “ porse la foto alla sorella.

Oh ma io... Non posso crederci – disse la suora con stupore – lei è la madre di Alexis!” disse la suora con occhi sgranati.

Alexis? E' così che si chiama la mia bambina? La prego non mi dica che è già stata data in adozione!?” disse Blair.

Certo che nò signorina Waldorf! Sua figlia è qui nel nostro convento! E se posso permettermi, è indentica a suo padre, però ha i suoi capelli signorina Waldorf. Sìsì... gli stessi boccoli, lo stesso colore! Alex, come la chiamiamo noi, è una bambina fantastica. E' ancora all'asilo ma riesce già a scrivere il suo nome, fare la conta fino a 20 e salutare in francese, tedesco, spagnolo, italiano e russo.” disse la suora sempre più felice.

Davvero? Ma è una bellissima notizia! Davvero! Anche io ero come lei quando andavo a scuola... La prego... Posso vederla?” disse Blair con le lacrime che le scendevano sulle guancie.

Certo. E' mattina presto e per lo più domenica, quindi i bambini dormono fino alle 9 e mezza. Però faremo un eccezione.. Sono le 8 e 45! Vado subito a chiamarle sua figlia!” continuò la suora.

Non si preoccupi, se stà dormendo non voglio disturbarla! Non vorrei che già dal primo giorno mi prendesse in antipatia...” disse Blair.

Ma le non lo farebbe mai! E' una bambina così amorevole! Ci aiuta per fino alla mensa dei senza tetto, parla con loro e li dà conforto.” disse la suora camminando, verso la scala che conduceva alle camere dei bambini. Blair si sedette.

Che fa? Non viene con me? Coraggio!” disse la suora.

Sii! Certo... Non credevo che potessi!” disse Blair raggiungendo la sorella.

Certo che può. Nel suo caso stiamo facendo un eccezione ovviamente. Teniamo a cuore Alex e poi lei mi sembra davvero una splendida persona.” disse la suora.


Arrivarono al piano di sopra. C'erano due frecce. Dormitori ragazze a destra, dormitori ragazzi a sinistra.

La suora fece strada a Blair e aprì la porta.

Blair rimase meravigliata, era una camera enorme, con soffitti altissimi, piena di bambine che dormivano beatamente nei loro letti.

Solo una era fuori dal suo letto.

Una bambina con dei lunghi capelli color cioccolato, così lunghi che le arrivavano oltre le scapole. Avevano un aspetto morbido e dei boccoli sulle punte. La bambina si voltò e Blair la riconobbe.

Era la sua bambina.

La sua vita, quello che più contava per lei.

Si era comportata male abbandonandola subito dopo il parto, ma all'epoca era quella la decisione giusta da prendere.


Alex scese dal letto e andò correndo verso le due donne.

Sorella Julia, non riuscivo a dormire. Chi è lei?” puntò il dito verso Blair, che intanto piangeva, non sapeva se di gioia o dolore. Gioia perchè finalmente aveva ritrovato la sua bambina e dolore perchè quando nacque non si occupò di lei.

Lei è...” la suora fù interrotta.

Ciao Alex. Piacere io mi chiamo Blair... Non saprai chi sono e neanche cosa voglio ma... sorella Julia mi ha detto che sei una bambina sveglissima, ti piace studiare e fare i compiti...” anche Blair venne interrotta, ma questa volta dalla sua bambina.

Sì, ciao Blair. Ma non mi hai ancora detto chi sei... La tua borsa... wow è bellissima! Ne ho vista una del genere su VOGUE di sorella Anna...”

Sorella Anna legge VOGUE? Cosa?” disse sorella Julia sconvolta.

Sisi, quando noi dipingiamo lei è lì a leggere VOGUE, ma quando le ho chiesto che cosa fosse lei ha subito richiuso il giornale.” disse Alex.

Blair pensò: “Buon sangue non mente... E' proprio come me! Ma solo caratterialmente e per la capigliatura. Il resto è tutto di Chuck!”

Blair disse: “Tesoro è difficile da spiegare – Blair tirò un sospiro - Io sono la tua vera mamma... Ti prego amore, perdonami per non essermi presa cura di te. Io ti amo, più di qualsiasi cosa al mondo e sei così bella che faresti invidia a tutti!”

Noi non vogliamo invidia.” disse la suora rimproverando Blair.

Ma... Ma... Quindi tutte le mie preghiere sono state ascoltate! Tu sei davvero la mia mamma!” disse Alex non trattenendo l'entusiasmo. Si attaccò alla gonna di Blair, questa si abbassò ed entrambe si abbracciarono. I loro volti erano coperti di lacrime, anche quello di sorella Julia che disse: “Non ho mai visto qualcosa di più bello da quando faccio questo “mestiere” voi siete così... Mamma e figlia!”

Era assolutamente vero.


Il loro abbraccio finì e la bambina tenendo le mani sulle guance di Blair le disse: “Ti prego, però se porti via me, porta via anche Mark. Lui è il mio migliore amico e senza di lui non posso stare. A Natale sono stata in un convento del New Jersey per tre giorni e senza la sua presenza la mia vacanza è stata terribile! Lui si comporta bene solo se me al suo fianco... Ha già cambiato tante famiglie e due lo hanno mandato indietro.”

Non so, tesoro... Lui forse ha dei genitori..” disse Blair.

No signorina Waldorf! Purtroppo Mark è un bambino un po' difficile... vivace... Lo hanno mandato indietro già 2 famiglie. E' un piccolo teppista ma stà bene solo se stà con Alex! Se lo desidera potrebbe adottare anche lui...” disse suor Julia.

Ti prego! Adotta anche lui!” Alex giunse le mani come se stava pregando.

Non so... tesoro...” disse Blair.

Ti pregooo! Se porti via me, devi portare via anche lui! E' importante per me...” disse Alex.

Va bene... Adotterò anche lui! Ho avuto a che fare con uomini difficili in passato – si ricordò di Chuck -” disse Blair ancora con le lacrime agli occhi.

Grazie MAMMA!” rispose Alex.


Blair non aveva mai sentito dire quelle parole, quando la MAMMA in questione era lei. Abbracciò Alex molto forte e la suora le ricordò che doveva aiutare a fare la valigia.

Intanto tutte le bambine si svegliarono per il rumore provocato dalle 3 donne e tutte andarono in torno a Blair ammirandola. Le avrebbe adottate tutte se solo avesse avuto un uomo al suo fianco. Ma purtroppo non c'è l'aveva.


Aiutò la sua bambina a preparare le sue cose e intanto si sentì toccare da un bambino. Si girò e vide un bimbo alto più o meno quando Alex. Aveva un cappotto e un cappello tipo quelli che portava Chuck da adolescente. Si girò e prima ancora che potesse parlare il bambino le disse: “Tu devi essere Blair, vero? Piacere, io sono Mark. Mi hanno riferito che vuole adottare anche me.. Beh sarei onorato di entrare a far parte della tua vita... anche se non abbiamo legami di sangue.”disse Mark con una voce da adulto.

Blair rimase scioccata. Sembrava Chuck da piccolo, anche lui aveva quel modo di parlare da avvocato 40enne, anche lui indossava quel cappello e anche lui aveva quel cappotto verde che non piaceva a nessuno. Ma piaceva a lui e questa era la cosa che li importava!

Blair non sapeva che dire.

Disse: “Ma allora tu sei Mark! Ciao! Sei felice di venire a casa con me e Alex?” disse Blair abbracciandolo.

Sì, molto. Ma devi promettermi una cosa.... Promettimi che non mi abbandonerai come hanno fatto le altre famiglie...” disse Mark tenendo strette le guance di Blair, proprio come Alex.

Certo che te lo prometto, tesoro!” Blair era spaesata. Non era mai stata madre e adesso si ritrovava per fino con due bambini!

Le suore che intanto osservavano la scena rimasero a bocca aperta: Blair aveva proprio fatto breccia nel cuore di Mark. Lui odiava tutti, perfino le suore del convento. Li piaceva solo stare con Alex e adesso con Blair. Non da fidanzato ma da amico, quasi fratello maggiore.


Scesero le scale. I bambini si tenevano per mano e Blair portava le loro valigie. Non erano molto pesanti. Salutarono le suore e i bambini non adottati e si incamminarono verso il taxi.

Quando arrivarono dentro Blair cercò un dialogo con entrambi: “Allora bambini, cosa volete fare adesso?”

I bambini presero le mani di Blair visto che era seduta nel mezzo e appoggiarono la testa sulla sua spalla. Non risposero.

Blair si diresse ad entrambi: “Va bene, allora... andremo in hotel!”

Hotel?! Wow!” disse Alex entusiasta.

Hotel? Blair... Ma non hai una casa?” disse Alex con un sopracciglio alzato.

Sì, certo che c'è l'ho! Ma mia madre, cioè... vostra nonna, non sa che sono in città... Quindi per ora staremo in hotel!”

Wow, che figata!” dissero Alex e Mark..

Blair li strinse forte.


Passarono prima dal Palace, poi dal Plaza e da altri hotel a 4-5 stelle ma nessuno aveva un posto per una matrimoniale + 2 lettini. Era rimasto solo un hotel a cui chiedere ospitalità.


L'EMPIRE STATE OF BUILDING.


Il taxi si fermò davanti ad esso, buttò fuori un respiro, prese per mano i bambini ed entrò. L'hotel non si chiamava più Empire, ma... Charles's Hotel.

Blair capì tutto. Era l'hotel di Chuck.

Si diresse con i bambini alle mani verso la reception, dove c'era un anziano signore che rispondeva al telefono.

Salve come posso aiutarla?” chiese l'anziano.

Salve, vorrei una camera matrimoniale con due letti per i miei figli – Mark e Alex si attaccarono in un lungo abbraccio alle gambe di Blair -.”

Sì, c'è posto. La vostra camera è la 5398. Buon pernottamento.” disse l'anziano.


Blair e i bambini entrarono nella camera e i piccoli rimasero a bocca aperta.

Wow che chiccheria, mamma!” disse Alex, sì, doveva abituarsi al fatto che Alex la chiamava mamma.

Blair... Ma è tutto fantastico!” disse Mark. Lui non la chiamava mamma ma cosa si poteva aspettare da un bambino di 5 anni che aveva già cambiato 2 famiglie?

Sono contenta che vi piaccia.” rispose Blair abbracciandoli.


Adesso è l'ora del pranzo bambini! Su scendiamo nella sala da pranzo e oggi pomeriggio andremo a comprare dei vestiti nuovi!” disse Blair.

Wow! Vestiti nuovi?” gridarono Alex e Mark insieme.


Scesero nella sala da pranzo. Una ragazza bionda si fece dire il numero della camera e gli fece strada verso un tavolo nascosto. Accanto c'era un altro tavolo, vuoto, apparecchiato per una persona.

Allora bambini cosa volete ordinare?” disse Blair.

Posso scegliere qualsiasi cosa?” disse Mark.

Certo! Puoi ordinare pasta italiana o carne, o pesce se preferisci. Oppure solo zuppa di verdure!”

Io e Mark odiamo la verdura, mamma!” disse Alex tenendo il menù il mano.

Ah bè.. Non lo sapevo! Però so che fa bene. Fa diventare tutti molto forti e grandi!” rispose Blair.

Sì, Blair lo sappiamo. Ma la verdura è un cibo banale, non è come la carne o il pesce!” disse Mark.

Ah ah.. Continua...” disse Blair. Era appassionata da quello che dicevano i suoi bambini. Lei non aveva partorito anche Mark, ma ormai era entrato nel suore cuore. Forse aveva bisogno più lui di amore che Alex.

Allora io prenderò un hamburger di maiale, con purè e patate.” disse Alex.

Sì, anche io.” rispose Mark.


Ordinarono e dopo poco Blair vide un uomo sedersi al tavolo affianco.

Questo la fissò e disse: “Blair?”

Chuck? O mio Dio, sapevo che questo era il tuo hotel ma non avrei mai pensato di incontrati!” disse Blair.

Chi è quell'uomo mamma?” disse Alex puntando il dito verso Chuck.

Chuck sentì morire il suo cuore, MAMMA? Qualcuno l'aveva chiamata in quel modo?


Una donna si avvicinò al tavolo di Blair e disse: “Signora, questo hotel ha anche il servizio babysitting prima dei pasti, siamo a quel tavolo al centro, - disse indicando un tavolo vuoto pieno di colori al centro della sala - vuole che vengano con me i suoi figli?”

Veramente è il primo giorno che mangiamo tutti insieme...” Blair fù interrotta.

Ti prego... Posso andarci?” chiese Max.

Ok! Quando arriva il pranzo vi chiamo!”

I bambini si allontanarono con quella donna.


E così hai 2 figli, Waldorf?” disse Chuck guardandola.

Chuck, ti ho cercato per anni per parlarti di questa questione! Ma dove eri finito?” chiese Blair.

Sono stato prima in Europa, dove ho aperto una nuova catena di hotel. Poi in Bielorussia dove ho aperto un ospedale pediatrico e poi in Africa a fare volontario per 3 anni.” disse Chuck fiero del lavoro compiuto.

Davvero? Wow! Sapevo del tuo periodo di redenzione... Ma non credevo arrivassi a tanto!” disse Blair.

Le cose cambiano, B.... Adesso potresti parlarmi di quella cosa per cui mi hai cercato per tanti anni... Che devi dirmi?” disse Chuck.






Ciao a tutti! Come state? Io bene XD

Non scrivo da molto tempo, sono stata impegnata con l'inizio della scuola e con la fine delle vacanze. Ho ripreso a scrivere da poco :)

Per quanto riguarda “La nostra storia: Blair, Chuck, Alice Audrey” non so quando ritornerò a scriverela... Mi aveva un po' stancato e poi devo farmi venire nuove idee in mente per non farla sembrare troppo banale!

Spero che questa nuova FF vi piaccia :)

Non so di quanti capitoli sarà formata... Ma il prossimo lo posterò domani :)


Commentate e …...

XOXO.


Denise.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


cap 2 in cerca di un fut migl

Titolo: In cerca di un futuro migliore.

Capitolo: 2

IN BASSO I RINGRAZIAMENTI.


Chuck è difficile da spiegare... Ricordi la nostra ultima notte di sesso?” chiese Blair.

Certo che la ricordo. Come potrei dimenticarla?” rispose Chuck.

Ecco... durante quella notte...” Blair non riusciva a parlare.

... Durante quella notte? Cosa?!” chiese Chuck spaventato.

Ecco... Durante quella notte io e te abbiamo concepito un bambino...”

Cosa? Blair sei impazzita per caso?” chiese Chuck quasi urlando.

Shhh... Non urlare!...” disse Blair alzandosi dal tavolo.

Ok... scusa – Chuck ritornò al suo tono di voce normale – Blair, non so che dire... Sono spaesato – si mise una mano sulla tempia – loro sono figli miei vero? Scommetto anche che portano il cognome di quel dannato principe adesso!” disse Chuck.

Blair che intanto si era riaccomodata rispose: “No... Chuck, è abbastanza complicato da spiegare... Praticamente, dopo due giorni dalla nascita... Io ho abbandonato nostra figlia e....” disse Blair con le lacrime agli occhi.

Aspetta! Tu hai fatto... Cosa? Perchè non me ne hai parlato? Avremmo trovato una soluzione e se proprio non la volevi potevi affidarla a me... Invece che abbandonarla in un orfanotrofio!” disse Chuck arrabbiato.

Chuck... Io credevo che tu non la volessi... Cioè... Io e te non abbiamo mai parlato di avere dei figli... Comunque non sono entrambi nostri figli... Cioè... Alex sì, ma non Mark... Lui è il migliore amico, quasi un fratello per Alex, mi ha chiesto quasi in ginocchio di adottare anche lui, quindi l'ho fatto... Non mi chiedere perchè ma, non volevo deluderla... Lui non è tuo figlio, ma ti somiglia in tutto e per tutto...” disse Blair con le lacrime che le percorrevano le guancie.

Bè... Sinceramente non so che dire... Io rimango dell'opinione che non avresti dovuto abbandonarla ma ormai... è inutile piangere sul latte versato. Non credi?” disse Chuck bevendo del vino.

Sì, purtroppo è così... Comunque ti capisco se non vuoi occuparti di loro... Una è tua figlia ma non l'hai mai conosciuta, l'altro non è neanche tuo figlio...” disse Blair.

No, Blair! Ti prego permettimi di occuparmi di loro! Voglio fargli sentire la mia presenza come PADRE – Chuck scandì bene questa parola – non come amico o peggio come PADRE ADOTTIVO – per entrambi sono il loro padre. E poi.... anche se Mark non è realmente mio figlio, voglio che facciano parte della mia vita...” disse Chuck.

Sono commossa Chuck! Allora questi anni ti hanno fatto davvero bene! Prego... Se lo desideri... Accomodati al nostro tavolo, tra poco arriverà il pranzo.” disse Blair portando la mano sulle sedia accanto alla sua.

Va bene” Chuck si sedette accanto a lei.

Mamma... E' arrivato il cibo? Ho fame....” chiese Alex correndo verso Blair.

Amore, si lo stanno portando... Tu Mark hai fame?” chiese rivolgendosi verso Mark che si trovava tra lei e Chuck.

Certo mamma... Volevo dire Blair...” disse Mark mortificato.

C-cosa? Tesoro, puoi chiamarmi anche tu mamma se lo desideri! Ormai siamo una famiglia, tutti e tre insieme!” disse Blair.

Grazie, mamma!” disse Mark stringendo Blair in un tenero abbraccio.

Lei era felice. Finalmente anche Mark si era adattato a questa nuova situazione. Si amavano ed era questo quello che contava.


Mamma ma chi è lui? Tuo marito?” chiese Mark.

Si, mamma... Chi è lui?” chiese Alex.

Lui è Chuck Bass...” disse Blair.

Ciao Alex... Mark! Io sono Chuck... Io sono.....” disse Chuck guardando il basso.

Tu sei?” chiese Alex.

Ecco.... Io sono... Vostro padre” disse Chuck. Non mosse i suoi occhi dal pavimento.

C-c-cosa?” chiesero i bambini insieme.

Ma mamma... Tu non ci avevi parlato di lui!” disse Alex.

Comunque... Piacere, io sono Mark – disse Mark voltandosi alla sinistra, dov'era seduto Chuck -”

Chuck quasi non ci credeva, questo bambino li assomigliava così tanto. Alex era identica a Chuck, aveva la stessa faccia e lo stesso sorriso beffardo ma Mark aveva gli stessi suoi comportamenti da 40enne, quando in realtà aveva solo 5 anni.

Piacere io sono Chuck Bass” disse Chuck porgendo la sua mano.

E io sono Alexis” disse Alex andando vicino a Chuck, questo porse la sua mano anche alla bambina.

Senti... Chuck... O papà... posso abbracciarti?” chiese Alex intimorita.

Certo tesoro... Puoi farlo anche tu Mark.” disse Chuck rivolgendosi a Mark.

I due bambini si strinsero a Chuck.

Lui non trattenne l'entusiasmo e le sue lacrime percorsero le sue guancie. Era così emozionato. Aveva guadagnato due figli e incontrato di nuovo una persona speciale: Blair.

L'unica che gli avesse mai fatto battere il cuore.

Chuck sussurrò qualcosa nelle orecchie dei bambini: “Mi siete mancati così tanto... Penso che non potrò più stare senza di voi...”

Alex rispose con un bacio e Mark disse: “Sono così felice... Finalmente qualcuno che mi ama e che non mi detesti! Vi voglio bene, nuovi genitori.”

Chuck e Blair si guardarono negli occhi e sorrisero.


Quando l'abbracciò finì, i due bambini si sedettero sulle sue ginocchia: Alex sulla sinistra e Mark sulla destra.

Ecco qui le vostre ordinazioni!” disse il cameriere.

Grazie!” rispose Blair.

Signor Bass si vuole accomodare in questo tavolo?” chiese il cameriere.

Sì, grazie! Mi porti dell'acqua gassata e una bistecca con purè di patate.” disse Chuck.

Provvederò subito, signor Bass!” disse il cameriere camminando verso il lungo corridoio che portava alla cucina.


Allora Blair cosa hai in programma per oggi?” chiese Chuck.

Non so Chuck. Vorrei portare i bambini a fare un po' di shopping... I vestiti che portavano in orfanotrofio non gli si addicono più e poi vorrei passare un po' di tempo con loro...” disse Blair mentre tagliava la sua carne.

Mamma può venire anche papà con noi?” chiese Alex.

Certo, se papà vuole può venire con noi.” rispose Blair.

Sì certo! Verrò con voi... Alle 15 avevo una riunione importante col consiglio dell'hotel ma sono il direttore, quindi... Posso benissimo disdirla!” disse Chuck facendo l'occhiolino a sua figlia.

Che bello! Sììììì!” dissero Alex e Mark.

Dove hai intenzione di portarci, Blair?” chiese Chuck.

Non so... Vedremo strada facendo... Non sono molto informata sui negozi per bambini. Mia madre da piccola mi portava da Children's Place, American Children e For Brook... Erano qui vicino...” disse Blair.

Si, anche mio padre mi portava in questi negozi! Cosa avete intenzione di scegliere, bambini?” chiese Chuck.

Io voglio un cappotto bianco come quello della mamma, poi delle scarpe nuove e un vestitino.” rispose Alex.

Io voglio una camicia come la tua e poi un papillon...” disse Mark.

Perchè vuoi un papillon?” chiese Blair fissandolo.

Perchè nella foto all'entrata dell'hotel c'è una sua foto – Mark indicò Chuck - con un papillon viola... E' possibile averlo, papà?” chiese Mark.

Chuck era scioccato. L'aveva chiamato papà, anche lui.

Blair rise e si chiese come avessero fatto quelle famiglie a spedire indietro, questo bambino, per due volte. Era così amorevole!

Certo che puoi averlo!” disse Chuck, sorridendo.

Evvai!” rispose Mark.

E io cosa posso avere uguale a te?” chiese Alex con il broncio.

Vediamo.... Una sciarpa?” disse Chuck.

Ok, potrebbe andare bene.” rispose Alex.

Alex ma non vuoi qualcosa uguale alla mamma?” chiese Blair.

Vediamo... Oltre il cappotto... I tuoi orecchini.” disse Alex indicando gli orecchini di Blair.

I miei orecchini? Ma non puoi indossarli... tu non hai nemmeno...” disse Blair.

Adesso nò... Ma in futuro potrò farlo!” disse Alex facendo l'occhiolino.

Blair pensò che fosse proprio identica a lei.


Il pranzo terminò e Chuck invitò Blair e i bambini a salire nel suo attico.

Le porte dell'ascensore si aprirono:

Woow! Questa è casa tua?” disse Alex.

Woow! Guarda che divano... E che tv...” disse Mark inoltrandosi nel salone.

Chuck, ma è tutto diverso qui! Cos'hai fatto?” chiese Blair stupita.

Ho regalato i miei vecchi mobili al guardiano notturno... visto che volevo rendere la casa più accogliente, quindi ho cambiato tutto... Adesso c'è una cucina più attrezzata, una camera da letto che non sembri quella di un gigolò e ho tolto quella orribile vetrata che c'era dietro a quel divano.” disse Chuck indicano il punto in cui, quando seppe che Blair stava per sposarsi, tirò un pugno alla vetrata.

Sisi, lo vedo! E' così.... CASA, adesso!” disse Blair.

Sono felice che ti piaccia.” disse Chuck sorridendo.

Cos'è un gigolò papà?” chiese Alex.

Sìì... Credo di non aver mai sentito questa parola prima d'ora... Cosa vuol dire?” chiese Mark.

Adesso spiega il significato di questa parola... Bass!” disse Blair portandosi le mani sui fianchi.

Bè... Intanto la parola gigolò non si dice! E' una bruttissima parolaccia che nessuno può dire! Poi un gigolò è un uomo che cambia sempre ragazza... moglie...” disse Chuck.

Sorella Darmha ci ha detto che si può avere una sola moglie nella vita, quindi un gig... quella brutta parola... è un peccatore?” chiese Alex.

Alex! Ma com'è possibile che tu debba sempre pensare a non commettere peccati?” le chiese Mark con un sopracciglio alzato.

Ehi... Voi due non litigate!” disse Blair.

Ok...” dissero Mark e Alex.

Mamma, allora... Chi lascia il proprio marito o la propria moglie è un peccatore?” chiese Alex.

Blair si sentì morire. Sua figlia non doveva assolutamente sapere della sua separazione con Louis, a tutti i costi.

No... Tesoro! Cioè... Non è proprio un peccatore... Chi non si trova bene col proprio marito o con la propria moglie ha il diritto di separarsene...” disse Blair.

Sì, la mamma ha ragione! Però tesoro, preferirei che tu non ti sposassi mai...” disse Chuck guardando Alex.

Certo papà! Io non voglio sposarmi! Voglio passare tutta la mia vita in giro con te e la mamma.” disse Alex speranzosa.

E io?” chiese Mark.

Potrai venire anche tu... Mark!” disse Alex.


La “famiglia” si inoltrò nel salone.


Che ne dite se guardiamo un po' di tv, tutti insieme?” chiese Chuck subito dopo essersi accomodato sul divano con Blair e i bambini.

Sì, che bello papà!” dissero i bambini insieme.


Accesero la tv e si sedettero tutti insieme sul grande divano che c'era nell'attico di Chuck, era un meraviglioso divano di pelle color crema.

Sembravano davvero una famiglia.

I bambini si tolsero le scarpe, lo stesso fece Chuck.


Dopo pochi minuti i bambini si addormentarono e finalmente la “vecchia” coppia ebbe del tempo per parlare senza essere disturbata.

Blair... Blair... Blaiiir!” disse Chuck aumentando il suo tono di voce ad ogni ripetizione.

Shh... Che c'è? Non vorrai svegliare i bambini!?” chiese Blair.

Certo che nò! Senti Blair... Che ne dici se parliamo un po'?” chiese Chuck.

Si... Certo... Dai su andiamo in cucina.” disse Blair.

Ok va bene.” rispose Chuck.

Lui l'aiutò ad alzarsi e insieme andarono verso la cucina.

Entrambi sentirono elettricità nelle loro mani, quando si toccarono. Come se la fiamma si era riaccesa o meglio stava per ardere di nuovo, visto che non si era mai spenta.


Allora vuoi qualcosa da bere? Ho di tutto... E non solo alcolici!” disse Chuck sorridendo.

Sì, grazie... Un caffè! Ma.. guarda, guarda... quindi nell'attico di Chuck Bass si trova del caffè! Ma non sarà mica che il mondo stà cadendo a pezzi?” disse Blair avvicinandosi sempre di più a lui.

Bè... Si! E indovina... - Chuck aprì la dispensa sopra il microonde – ci sono anche i cereali!” disse Chuck.

Woow! Cereali?!” disse Blair ridendo.

Entrambi si sederono al tavolo che si trovava verso la finestra.

Chuck presa la mano di Blair, di nuovo quella scossa speciale.

Di cosa vuoi parlare, Bass?” chiese Blair.

Di tutto! Come hai passato questi lunghi anni? Perchè ti sei lasciata con Louis e poi perchè hai deciso di andare a cercare Alex?” chiese Chuck tutto d'un fiato.

Allora... Adesso ti racconterò tutto, ma tu devi promettermi che farai lo stesso con me!” disse Blair.

Ok, spara!” disse Chuck stringendo ancora la sua mano.

Allora... quando abbiamo passato la nostra ultima notte di sesso... come ben sai abbiamo concepito la nostra piccola Alex... Io non so come dirlo... Cioè... Ho scoperto di aspettarla la stessa mattina che ti ho salutato, prima di partire per Monaco con Louis..” Blair venne interrotta.

Aspetta! Cosa? Tu lo sapevi già? E perchè non mi hai detto niente visto che quella mattina ci siamo anche salutati?” disse Chuck.

Perchè avevo paura. Paura che tu non l'accettassi e paura che mi avresti tradita di nuovo. Comunque io, Louis, la sua “simpatica” madre, mia madre e Cyrus ci siamo imbarcati esattamente un giorno dopo. Ho passato due mesi d'inferno su quella barca! Passavo le mie giornate a vomitare anche se mi cibavo solo di patate...” Blair venne interrotta di nuovo.

Aspetta! Perchè mangiavi solo patate?” chiese Chuck.

Non c'era nulla che mi attirasse. C'era solo pesce crudo.... Bleee! - Chuck rise -... Allora come ti dicevo facevo di tutto per non accettare il fatto che fossi incinta, finchè un bel giorno mentre mi cambiavo vidi che il mio stomaco si era leggermente arrotondato. Fù in quel momento che ebbi la piena consapevolezza che dentro di me c'era una piccola creatura. Figlia MIA e TUA... era impossibile che fosse figlia di Louis poiché io e lui non avevamo praticamente mai fatto sesso. Sono riuscita a tenere il segreto ben nascosto fino ad una settimana dopo dal matrimonio, il mio ventre era cresciuto e quando Louis mi si gettò addosso, si accorse che la pancia era troppo cresciuta. Mi disse di abortire, oppure la mia fiaba da principessa sarebbe finita. Io decisi di portare avanti la gravidanza, ma non appena Alex nacque, Luois decise di darla in adozione... né mia mamma, tanto meno Serena sanno di lei.... Chuck non hai idea di come mi sia sentita persa, ero sola. Volevo a tutti i costi prendermi cura di quella bambina... Della mia bambina!” disse Blair con le lacrime.

Sai cosa penso... Ma comunque devo ringraziarti per non aver abortito e per averla ripresa con te.... E poi, Mark! E' così me!” disse Chuck tenendo stretta la sua mano.

Sì, hai ragione. Comunque ti dico uffialmente che mi è giunta una lettera da parte della mamma di Louis dove dice che non sono più gradita a corte, né tantomeno nei pressi di Monaco... Quella strega!... Comunque ho lasciato Louis perchè era violento, ma lui non lo accetterà mai! Sono stati 5 anni d'inferno! Io... Volevo solo te, Chuck!” disse Blair.

Cosa? Era violento? Ma come si è permesso di toccarti? Blair non per voler sempre ragione ma... quel principe, non mi è mai piaciuto! Io dicevo che aveva qualcosa di sbagliato... Comunque posso rivelarti una cosa: Anche io volevo solo te! Sei stata la prima e l'ultima a cui ho detto TI AMO, la persona più speciale e , scusa se mi permetto... Bastarda che abbia mai conosciuto. Ma non ho smesso un minuto di pensarti ed amarti...” disse Chuck avvicinando le sue labbra a quelle di Blair.

Prima ancora che le due bocche si incontrassero arrivò correndo verso di loro Alex: “Papà, Mamma... Cosa state facendo?” chiese Alex con la faccia sorpresa.

Ehm... Niente tesoro... Allora ti sei svegliata?” chiese Chuck portandola sulle sue ginocchia.

Sì, ho fatto un brutto sogno – Chuck strinse forte, Alex a sé -, ho sognato che mentre dormivo mi riportavate al convento.” disse Alex con la voce tremolante.

Ma nò... Tesoro! Sai che non lo faremmo mai! Tu sei la nostra gioia più grande, la nostra piccola bambina!” disse Blair toccandole il ginocchio.

Grazie mamma, grazie papà. Quando andiamo a fare shopping?” disse Alex battendo le mani.

Quando Mark si sveglierà!” disse Blair.

Forse dovremmo svegliarlo? Io mi diverto tantissimo a svegliarlo al mattino... Vado da lui e gli faccio il solletico sulla pancia!” disse Alex divertita.

Davvero? - Blair e Chuck risero – E lui cosa fa?” chiese Chuck.

Lui dice che sono stupida, ma... mi diverto troppo!” disse Alex.

Ah... Blair mi sono scordato di dirti che ieri sera ho incontrato tua madre e Cyrus al Butter... Mi hanno salutato e mi ha detto che dovrei continuare a starti lontana” Chuck rise.

Cosa? Tu hai incontrato mia madre? Come stà? Saranno due anni che non la vedo!” disse Blair.

2 anni? E dove andavate in vacanza tu e Louis?” chiese Chuck.


I due si dimenticarono che la loro figlia era ancora lì, ad ascoltarli.

Essa chiese: “Aspetta, mamma? Ho una nonna? Davvero? Come si chiama? E tu perchè eri a Monaco?” chiese Alex saltellano sulle ginocchia di Chuck.

Oops...” farfugliò Chuck.

Ben lavoro Bass! - Blair diede un calcio alla gamba di Chuck – Sì, amore. La mia mamma si chiama Eleanor e suo marito si chiama Cyrus vivono qui vicino... Invece mio padre si chiama Harold e vive in Francia.” disse Blair.

Che bello! Quando lì potrò conoscere?” chiese Alex.

Molto presto...” rispose Blair.


I tre sentirono dei passi...

Ehi! Di cosa parlavate?” era Mark. Aveva tutti i capelli scompigliati e la faccia assonnata. Era senza scarpe come Alex e con i primi bottoni della camicia sbottonati.

Ehi Mark! Indovina?” disse Alex andando verso di lui.

Ben alzato... dormiglione!” disse Blair.

Ciao Mark!” disse Chuck scompigliandoli, ancora di più i capelli.

Ciao genitori! Cosa dovrei indovinare?” chiese Mark.

Io e te abbiamo dei nonni!” disse Alex.

Nonni? Davvero? Ma sono stati qui mentre dormivo?” chiese Mark.

No, tesoro... Purtroppo non sanno che noi siamo qui... Chuck che dici se una di queste sere gli portassimo a conoscerli?” chiese Blair.

Per me va bene Blair... Allora visto che siamo tutti svegli che dite se andiamo a bere qualcosa e dopo a fare shopping?” chiese Chuck a Blair e ai bambini.

Siii!” gridarono i bambini.

Sì... Chuck per me va benissimo... Ma prima devo andare nella mia suite a cambiarmi!” disse Blair.

Blair... Dai! Ma stai benissimo! Dobbiamo sbrigarci... Abbiamo tante cose da mostrare ai nostri bambini...” disse Chuck.

Ci metterò pochissimo...” disse Blair.


Prese la borsa e il cappotto e mentre chiamava l'ascensore la chiamò Alex:

Mamma... aspetta! Posso darti un bacino?” chiese Alex.

Certo tesoro! La mamma non se ne và per tanto tempo... Sarò qui tra 10 minuti!” disse Blair.

Aspetta... mamma... Un bacio anche a me...” disse Mark.

Blair si avvicinò ai suoi figli e gli baciò.


Poi si avvicinò Chuck:

Mamma.... Per me niente bacino?” chise Chuck.

Nò! Tu sei un bimbo cattivo!” disse Blair.

Va bene...” disse Chuck mettendo il broncio.

Dai vieni qui!” Blair si avvicinò a Chuck e li diede un bacio sulla guancia.





Buonasera,

Upper East Siders ;) Tutto bene?

Sono qui con un nuovo capitolo.

Ringrazio:

isa_89: Grazie mille :D

gossip1: Grazie mille anche a te! :D

dada10: Graziee :D

francynike: Grazie davvero! Mi hai resa felicissima... Quasi mi sono commossa e chi mi conosce sa che è un evento straordinario XD Cmq l'idea l'ho avuta leggendo della ff Chair su un sito americano. La storia era molto ma molto diversa e poi era un one-shot... Però mi sono ispirata da lì. Baci e mille grazie anche a te :D

Fiby CullenBass_: Che pacco ahah grazie per avermi corretta. Scrivo la notte dopo un'intensa giornata di studio e scuola... Purtroppo è l'unico momento in cui ho l'ispirazione! Grazie mille anche a te :D

Gossip_Girl: A presto e graziee :D


PS: Questo capitolo era di 10 pagine ma l'ho dovuto tagliare perchè era davvero troppo lungo... Non so.. Quando mi prende la foga di scrivere non riesco più a fermarmi.. Andrei avanti per ore XD

Ci risentiamo nel prox capitolo con tante altre novita.

XoXo.

D.

PPS: Vorrei ringraziare la mia amica Angela (Guccina) per la bellissima persona che è e per l'amicizia che mi dimostra ogni giorno anche tramite un pc. Tesoro tra poco facciamo 1 anno che chattiamo ahah :D Ti voglio bene e grazie per l'affetto che mi dimostri.... Ma soprattutto grazie per leggere tutte le mie FF e per sopportarmi :D

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


cap 3


Papà... Cosa facciamo noi intanto che torna la mamma?” chiese Alex.

Voi cosa volete fare?” chiese Chuck guardando verso i bambini.

Sì... Ho trovato potremmo discutere di qualcosa... o... qualcuno...” disse Alex accavallando le gambe.

Qualcuno... Come?” chise Chuck, interessato al discorso che la figlia stava per iniziare.

Qualcuno come la mamma!!” disse Alex agitando le sue piccole mani.

Cioè?” chiese Chuck.

Papà! Sia io che Alex ci siamo accorti che tu e la mamma volete fidanzarvi!” disse Mark.

Già... Papà... Quando sono entrata in cucina oggi avevo capito che tu le stavi per dare un bacino...” disse Alex.

Davvero? Ehi ma cosa vi facevano studiare in convento?” chiese Chuck allibito.

Abbiamo visto “Via col vento” circa 10 volte... Per non parlare di altri vecchi film... A me piacevano tanto...” disse Alex.

Sai che anche alla tua mamma, piacciono i vecchi film?” le disse Chuck.

Sul serio? Wow! Allora qualche volta potremmo vedere qualcosa insieme... Ma papà... E' questo il punto... Io, anzi... Noi vorremmo sapere qualcosa: Tu e la mamma dove e quando vi siete conosciuti? Sembra che vi conosciate da tanti anni...” disse Alex.

Bè... Tesoro io e la mamma ci siamo conosciuti a scuola... Eravamo entrambi molto piccoli, ma da subito abbiamo fatto amicizia. Io le facevo tanti dispetti, ma non volevo ammettere che le volevo bene... Tantissimo bene!” disse Chuck ricordando i bei tempi.

Che bello, papà! Ma adesso cosa provi per lei?” chiese Alex.

Adesso le voglio tantissimo bene... Dopo tanti anni è sempre la stessa vecchia Waldorf! Con i suoi ricci color cioccolato e con la sua pelle chiara... Insieme a voi due è la persona più importante della mia vita!” disse Chuck.

Davvero?” chiese Alex.

Sì, ma mi raccomando non dirglielo... se nò si monta la testa!” disse Chuck facendole l'occhiolino.

Papà... Io avrei una richiesta...” disse Mark aggiustandosi la camicia.

Dimmi tutto, tesoro...” disse Chuck.

Allora... sono rimasto affascinato dai vestiti bellissimi che porti in tutte le foto che hai qui.. In hotel... quindi volevo chiederti se potresti mostrarmi tutti i tuoi papillon... I tuoi vestiti azzurri e quelli viola!” chiese Mark.

Certo che posso! Qual è il tuo colore preferito?” chiese Chuck.

L'azzurro... Ma da quando ho visto il tuo papillon rosa dico... Viola!” disse Mark.

Ottima scelta! Su vieni con me... Ti mostro il mio guardaroba.” disse Chuck andando verso la sua camera.

Voi andate io rimarrò qui a vedere la tv!” disse Alex.

Ok, tesoro.” disse Chuck.


La bambina accese la tv e vide che trasmettevano un programma: “Io e il mio papà!”. Alex non l'aveva mai guardato prima, ma osservando le prime scene divenne triste. C'erano tante immagini e video di bambine che giocavano e passavano del tempo con il loro padre. C'era chi aveva compiuto i suoi primi passi, in compagnia del proprio padre; chi aveva detto la sua prima parola e questa in questione era stata papà e chi aveva partecipato al ballo “Padre-figlia” che organizzavano alle elementari.

Lei pensò che conosceva suo padre da poco e che non aveva compiuto nessuna di queste azioni con lui.


In quel momento Blair entrò e la vide piangere:

Amore! Perchè piangi? Dov'è papà? Cos'è successo?” chiese Blair con la voce tremolante, appena essersi seduta accando a lei.

Papà è nella sua camera con Mark... Ma io stavo vedendo questo programma e allora ho pensato che conosco solo da poche ore il mio papà! Mamma... Tu e papà eravate con me quando ho compiuto i miei primi passi?” chiese Alex speranzosa.

Gli occhi di Blair si riempirono di lacrime, erano lacrime di dolore miste a vergogna. Si vergognava perchè non era stata in grado di prendersi cura di sua figlia.

Blair mentì, non se la sentì di raccontare delle bugie alla sua bambina.

T... esoro... Certo che eravamo con te! Scherzi? E' stato un momento fantastico!” disse Blair.

Davvero? Wow! Credevo che ero già in orfanotrofio! E come è stato?” chiese la bambina.

Un giorno te lo racconterò... Adesso su, bella bambina... Andiamo a vedere dove si sono cacciati Mark e tuo padre.” le disse Blair prendendola per mano.

Si sentiva uno schifo. Le aveva mentito... Bè sicuramente la verità le avrebbe fatto del male, quindi forse aveva fatto bene.


Entrambe, mano nella mano entrarono della camera di Chuck.

Trovarono i due “uomini” nella cabina armadio, seduti sul pavimento che rovistavano tra delle scatole.

Ehi voi cosa state facendo?” chiese Blair.

Stavamo rovistando tra i vestiti di papà... Mamma, non hai idea di quanti completi, papillon e calze possiede! Per non parlare delle scarpe!” disse Mark.

Sì, tesoro... Lo so! E' una specie di fissa che tuo padre ha più o meno da quando ci siamo conosciuti...” disse Blair.

Ehi, Waldorf... Ti ricordi di questa?” chiese Chuck sbandierando la sottoveste che portava Blair durante la loro priva volta, nella limousine.

Cosa? Bass... Ma non mi dire che la conservi ancora?” disse Blair strappandogliela dalle mani.

Bè... Sì... mi vergogno a confessarlo... Ma ci tengo a quello straccetto... Mi ricorda tanti bei momenti!Che ne dici? Non sarebbe meglio riportarli in vita?” chiese Chuck col suo tipico sguardo malizioso.

Un giorno... forse.... Bass!! Ma cosa mi fai dire? Comunque non mi aspettavo che un tipo così rude come te potesse essere così legato ad un oggetto...” disse Blair colpita.

Quando l'oggetto appartiene o è appartenuto ad una persona speciale, vale la pena conservalo...” disse Chuck.

Già!” disse Blair.

Che ricordi vi porta alla mente?” chiese Mark.

Cosa? Questo?Bè... Nulla! Ricordo che l'abbiamo comprato insieme! Si vostro padre mi aveva accompagnata a fare dello shopping quel giorno...” disse Blair, mentendo.

E' bellissimo, mamma! Ti prego indossalo di nuovo!” disse Alex.

Certo Alex! Un giorno di questo lo indosserò di nuovo, solo per te!” disse Blair.

Non vedo l'ora! Mi raccomando Waldorf fammi un colpo di telefono quando lo farai...” disse Chuck.

Sei disgustoso!” lo rimproverò Blair.

Tranquillo, papà... sarò io ad avvisarti.” disse Alex.

Grazie tesoro!” rispose Chuck.

Dai uomini indossate il cappotto... Così andiamo a fare shopping! Io e Alex saremo in salone ad aspettarvi.” disse Blair camminando verso la porta.


Le due ragazze uscirono dalla camera di Chuck e si diressero verso il salone.

Alex indossò il suo cappotto e sussurrò nell'orecchio di Blair dolci parole:

Mamma, ho parlato con papà... Le ho chiesto cosa prova per te e lui ha detto che sei la persona più importante della sua vita! Mamma ma ti rendi conto? Adesso vi potrete mettere insieme!” disse la bambina.

Cosa? Davvero tuo padre ha detto queste parole?” chiese Blair.

Certo! Chiedilo anche a Mark se non ci credi!” affermò Alex.

Grazie tesoro! E comunque non basta solo questo per fidanzarsi... Ci vogliono altre cose! Come l'amore, il rispetto...” disse Blair.

Sì, certo! Però Lui secondo me è innamorato... perso di te, mamma!” disse Alex.

Tesoro, ma cosa ti facevano vedere in convento?” chiese Blair.

Alex rise e poi rispose: “Anche papà mi ha fatto la stessa domanda. Noi abbiamo visto “Via col vento” circa 10 volte, per non parlare di altri vecchi film. Ma a me piacciono! Magari potessimo vivere negli anni in cui si indossavano i lunghi abiti...” disse Alex.

La penso esattamente come te! Papà ti ha detto della mia passione per i vecchi film vero?” chiese Blair.

Sì! Qualche volta dobbiamo vedergli tutti e 4 insieme!” disse Alex battendo le mani.


In quel momento entrarono Chuck e Mark.

Entrambi avevano un cappotto blu che li arrivava più o meno alle ginocchia... Blair rimase sbalordita dalla somiglianza di quei due.

Wow! Dove andate così eleganti? Mark dove hai preso quella giacca?” chiese Blair.

Ti piace? – Mark fece un giro su sé stesso – me l'ha regalata papà...” disse.

E' stato un piccolo regalo! E' stata una delle mie prime giacche, la tenevo gelosamente rinchiusa nell'armadio, avevo 11 anni. La cameriera la lavò in lavatrice e si stinse così tanto che poteva essere indossata solo da un bambino di 5 anni!” disse Chuck.

E' bellissima, tesoro! Sei identico al tuo papà!” chiese Blair rivolgendosi a Mark.

Adesso possiamo andare?” chiese Alex irritata.

Certo, tesoro! Andiamo!” disse Chuck.


I quattro presero l'ascensore, arrivarono nell'atrio dell'Empire e quando uscirono i bambini rimasero a bocca aperta per la limousine.

E questa sarebbe la tua macchina?” chiese Mark con gli occhi spalancati.

Sì, è la mia limousine... Non si chiama macchina ma limousine...” disse Chuck.

La tua limousine è davvero bella papà!” disse Alex.

Sì, anche a me piace.... E anche a vostra madre da quel che ricordo..” disse Chuck facendo l'occhiolino a Blair.

Bè si... Sarà la lunghezza o i divani in pelle che ci sono dentro...” disse Blair.

Oppure....” Chuck venne interrotto.

Stà zitto, Bass!” disse Blair.

Sì, hai ragione scusa.... Dimentico che ci sono dei bambini...” disse Chuck.

Allora, possiamo entrare?” disse Mark.

sì, certo...” disse Chuck.


Arthur gli aprì la porta e quando i bambini entrarono rimasero a bocca aperta.

Woow! E' tutto così bello... papà!” disse Alex.

Vi piace?” chiese Chuck.

Li sembrò strano che questi bambini all'età di 5 anni non avessero mai visto una limousine da dentro... Lui alla loro età andava perfino a scuola con questa! Poi si ricordò che nel convento era impossibile che si muovessero con delle auto così costose o addirittura in limousine.

E' bellissima!” dissero i bambini insieme.

Bass ma è sempre la stessa di 10 anni fa o sbaglio?” chiese Blair guardandosi intorno.

Bè... Sai com'è... Ci ero affezionato allora ho deciso di non venderla, tanto a distanza di 10 anni le auto non sono cambiate... Poi comunque non è che faccio i km con questa! Mi serve solo per spostarmi in città...” disse Chuck.

Blair sorrise.

Allora Blair quale sarà la prima tappa del “Tour di New York”?” chiese Chuck.

Non so... Potremmo andare prima da Le Petit... Che dici?” chiese Blair.

Sì, ci andavo sempre da bambino... E... Blair, davvero... Sono felice che stiamo portando i nostri figli a fare shopping. Siamo i loro genitori ed è bello che possiamo andare con loro! Non ricordo una volta in cui mio padre mi ha accompagnato a fare questo genere di cose! Lasciava il lavoro alla sua segretaria o ad una delle mie 4 tate.” disse Chuck.

Sì, Chuck... Anche io sono felice di questo. Da piccola mia madre non mi portava mai a fare shopping per abiti e vestiti. Dovevo indossare solo abiti disegnati da lei, una volta volevo delle scarpe come quelle di Serena. Erano di Armani, nere e a ballerina. Per quanto l'avessi pregata, mia madre non me le fece acquistare... Diceva che non era una buona pubblicità per il suo marchio.” disse Blair.

Ah... Waldorf... Che genitori che abbiamo avuto!” disse Chuck sospirando.

Sì, Chuck... Ma noi non saremo mai così!” disse Blair.

Blair li prese la mano e lo guardò negli occhi.

I due sentiono una vocina proveniente dall'altra parte della limousine.

Era quella di Mark.

Mamma, papà... E' questo il negozio?” chiese Mark guardandoli.

Shh, idiota... Non vedi che si stavano quasi per baciare?” Lo rimproverò Alex.

Oops... Scusate.” disse Mark.

Tesoro, non ti devi neanche scusare, noi non stavamo per fare nulla, avevo la mano infreddolita... Allora papà ha deciso di scaldarmela!” disse Blair rossa in volto.

Sì certo...” disse Alex prendendola in giro.


I 4 scesero dall'auto e si diressero all'interno del negozio.

I bambini rimasero a bocca aperta, era tutto così bello, c'era per fino una tv al plasma nel bel mezzo del negozio.

Allora io e Mark faremo un giro nel reparto ragazzi, tu e Alex farete un giro nel reparto ragazze.” disse Chuck a Blair.

Sì, certo! Quando abbiamo finito ti mando un messaggio” disse Blair.

Sì, anche io!” disse Chuck.


Gli “uomini” si allontanarono e Blair e Alex si avvicinarono al reparto ragazze.

Amore sei felice che siamo qui a fare shopping insieme?” chiese Blair con un sorriso enorme. Quasi non ci credeva. Da quando aveva dato Alex in adozione aveva sempre sognato un momento così, loro due nel reparto bambine a rovistare tra abiti, fasce, cappotti e scarpette.

Sì mamma! Sono davvero felice! Che bello! Ti voglio tanto bene!” disse Alex abbracciando le gambe di Blair. Questa si abbassò.

Anche io tesoro! Allora che dici se prima vediamo i cappotti? Io da piccola gli amavo!” disse Blair euforica.

Certo mamma... Che ne dici di questo? Amo questo colore!” disse Alex puntando con il piccolo ditino un cappotto fuxia con cappello coordinato. Era fantastico e da sotto faceva l'effetto “palloncino”.

Sìì! E' davvero bellissimo! Brava, tesoro! Hai gli stessi gusti della mamma.... E che ne dici di prendere anche questo?” chiese Blair indicando un cappotto azzurro pallido. Anche questo con cappello coordinato e pellicciotto sempre azzurro, intorno al collo.

Sììì! E' bellissimo!” disse Alex entusiasta.

E questo? Ti piace?” chiese Blair indicando un cappotto blu a pois bianchi.

No... Mamma, scusa... Ma non mi piacciono i pois!” disse Alex.

Neanche a me! Ottima scelta tesoro! Adesso dirigiamoci al reparto abiti... tanto passeremo ancora da molti negozi....” disse Blair.


Reparto bambini.

Papà cosa dici di questo cappotto?” chiese Mark indicando un cappotto montgomery blu.

Sì, è bellissimo! Prendiamolo.” disse Chuck.

Aspetta! Ma se compro questo ci starà male con i papillon che andremo a comprare...” disse Mark.

Chuck pensò che pensava solo ai papillon, era proprio come lui.

No, con questo non starà bene... Ma compreremo anche questo completo...” disse Chuck indicando un completo gessato marrone.

Sì! E' bellissimo! E questo che ne dici?” chiese Mark indicando un completo gessato blu e bianco.

Ti piace il gessato? Comunque sì... se lo desideri lo compreremo!” disse Chuck strapazzando i capelli del figlio.

Sì! Io amo il gessato! Senti papà.... Quando potrò avere uno smook?” chiese Mark.

Uno smook? Cos'è?” chiese Chuck.

Un completo nero con un papillon sempre nero... La camicia di solito e bianca e chi lo indossa si fa i capelli col gel...” disse Mark.

Ahh... Ma tu vuoi dire uno smooking! - Chuck rise – Quando vuoi... Se non sbaglio qui c'è un settore apposito per gli smooking per bambini...” disse Chuck.

Signorina... Mi scusi!” Chuck chiamo la commessa.

Sì, come posso aiutarla?” disse la commessa.

Tempo fa c'era un settore per smooking in questo negozio... Mi sa indicare dove si trova?” chiese Chuck.

Sì... Allora... E' proprio lì infondo, dopo il reparto per bambine.” disse la commessa.

Grazie!” rispose Chuck.

Papà... Ma allora dovremo passare per forza dalla mamma e Alex?” chiese il bambino.

Credo di sì...” disse Chuck.


I due si incamminarono verso il reparto dove si trovavano le due ragazze con una cesta piena di abiti, cravatte, papillon e calzini. Per non parlare di maglioni colorati ed altro.


Reparto bambine.

Mamma ti prego posso prendere questo?” chiese Alex agitando un completo composto da maglia bianca e gonna.

Sì tesoro! Certo... Metti tutto nella cesta... Tanto è papà a pagare!” disse Blair ridendo.

Sì.. ahahah!” continuò la bambina.

Posso provarlo?” chiese la bambina.

Certo... Vuoi che ti aiuto?” chiese Blair.

Sì.. grazie...” le due ragazze entrarono nel camerino.

Blair aiutò la bambina a levarsi la maglietta, vide grossi lividi lungo la schiena e sulla pancia. I suoi occhi gli fissavano.

Amore, cosa ti è successo qui? Sei caduta?” chiese Blair.

No... Mamma... Non posso dirtelo...” disse la bambina col broncio. Tutt'un tratto si era rattristita e i suoi occhi si erano riempiti di lacrime.

Tesoro, sono la tua mamma a me puoi dirlo! Se non vuoi non diremo nulla a papà e a Mark. Ok?” disse Blair massaggiandole la testa.

Va bene, però mentre te lo racconto posso sedermi in braccio a te? E tu potresti abbracciarmi?” chiese la bambina.

Certo vieni qui!” Blair si scrollò i vestiti di dosso e mise la bambina sulle sue ginocchia.

Tempo fa al convento c'era una suora cattiva. Non so cosa volesse da me... Ma ogni volta che mi guardava, lo faceva in un modo strano... Per non parlare di quando mi cambiava, non faceva altro che fissare le mie parti intime...” disse la bambina.

Cooosa? Tesoro, raccontami tutto! Và avanti, come si chiama questa suora?” chiese Blair stringendola a sé.

Lei si chiama sorella Martha... Un giorno mentre mi stava cambiando mi ha gettata sul letto e voleva per forza che aprissi le gambe. Io non ho voluto e lei ha incominciato a picchiarmi selvaggiamente... Poi è arrivata sorella Uma e le ha chiesto di finirla...” disse la bambina incominciando a piangere.

Amore! Ma perchè non me l'hai detto prima? Potevamo parlarne insieme... Quella suora del cazzo non la deve passare liscia! Per nulla al mondo... Domani andrò in convento con tuo padre e insieme la faremo cacciare dalla città!” disse Blair piangendo.

No.. Mamma! NO! Non puoi farlo! Lei mi ha detto che se l'avessi raccontato a qualcuno mi avrebbe picchiata ancora! Ti prego mamma... non farlo e non dirlo neanche a papà!” disse la bambina.

Ma tesoro...” disse Blair baciandole la testa e abbracciandola.

Blair si ricordò di quando la picchiava Louis e del dolore che le provocava ogni volta.

No, mamma!” disse la bambina.

Blair si sentì in colpa per averla abbandonata e per averle fatto passare questi momenti orribili. Ovviamente il giorno dopo sarebbe andata alla polizia con Chuck e avrebbe denunciato questa suora, ma prima doveva indagare su chi fosse questa.

Tesoro, su... Adesso vestiamoci e andiamo a casa... Va bene?” chiese Blair asciugandole le lacrime.

Va bene, mamma...” disse la bambina dandole un bacio sulla guancia.


Le due sentiono delle voci.

Blair... Alex, dove siete?” era Chuck.

Alex... Mamma... Dove siete?” si sentì anche Mark.

Siamo qui! Siamo pronte....” disse Blair.


Le due uscirono dal camerino.

Chuck notò ad entrambe gli occhi rossi e chiese: “Cos'è successo, ragazze?”

Chuck... Devo parlarti!” disse Blair.

Dimmi tutto.” disse Chuck.

Bambini voi intanto andate a vedere il reparto scarpe io e papà staremo qui a decidere dove andare a cena questa sera...” disse Blair.

Ok.” i bambini andarono al reparto scarpe che si trovava di fronte al camerino.

Chuck non hai idea di cosa ho scoperto!” disse Blair, i suoi occhi si riempirono di nuovo di lacrime.

Cosa?” chiese Chuck.

Stavo aiutando Alex a provare un completo e quando le ho levato la canottiera ho visto che aveva tanti lividi sparsi per il corpo... Le ho domandato cosa fossero e lei mi ha detto che una suora voleva abusare di lei, però lei si è rifiutata e questa ha incominciato a picchiarla servaggiamente...” Blair piangeva, ma venne interrotta.

Che cosa? Chi è questa bastarda? Andrò ad ucciderla con le mie stesse mani quando usciremo di qui...” disse Chuck.

Chuck, ti prego! Lei non voleva dirmelo, mi ha confessato tutto ma ho dovuto strapparle le parole dalla bocca! Non voleva... Domani andremo entrambi a scoprire chi è questa! E poi andremo a denunciarla!” disse Blair.

Certo, ma dopo vorrei che le dessero l'ergastolo! Come si fa ad abusare di un angelo così bello e delicato?” disse Chuck fissando la sua bambina.

Non lo so.... Questa stronza non la deve passare liscia! E Chuck... per favore, se puoi portaci di nuovo a casa... Dopo questa rivelazione non credo che Alex abbia voglia di rimanere qui...” disse Blair.

Certo... Mi dispiace solo per Mark...” disse Chuck.

Chuck lui ci tiene a passare del tempo con te! Noi andremo a casa e voi finirete il vostro shopping... Ok?” chiese Blair.

No,no... Sono fratelli. Devono capire che ci devono essere l'uno per l'altro.” disse Chuck.

Va bene...” acconsentì Blair.


Bambini... su... Che dite se torniamo a casa? Siamo qui già da un ora e mezza... Per non parlare del traffico che abbiamo trovato lungo la strada...” disse Chuck.

Sì, per me va bene... Mamma possiamo vedere tutti insieme la tv sul letto di papà?” chiese la bambina.

Certo che possiamo!” disse Blair.

Ma... Alex! Io volevo avere il mio smooking...” disse Mark con il broncio.

Potrai averlo domani... Tesoro.” disse Blair.

Sì, domani saremo di nuovo qui a cercare il tuo smooking.” disse Chuck.

Va bene... tanto mi stavo annoiando...” disse il bambino.


Arrivò la commessa:

Allora avete scelto?” chiese.

Sì, prendiamo tutta questa roba, pago con carta...” disse Chuck porgendole la carta.

Va bene! Sarà fatto...” disse la commessa prendendo la carta e il cesto di roba dalle mani di Chuck.

E... signorina... C'è anche questo...” disse Alex.

Va bene... Grazie... E... A presto!” disse la commessa.


I 4 entrarono nella limousine.

Papà.... io, la mamma e Alex... Possiamo dormire da te stanotte?” chiese Mark.

Tesoro, non mi sembra il caso... Abbiamo la nostra bellissima suite che ci aspetta... Non ricordi quanto abbiamo faticato per trovarla all'ultimo momento?” chiese Blair.

Sì... Però...” Mark venne interrotto.

Blair, sai che per me và benissimo...” disse Chuck.

Chuck, grazie... so che sei gentile e ti ringrazio ancora... ma non credo sia una buona idea...” disse Blair.

Dai Waldorf... Terrò le mani apposto, ci divertiremo...” disse Chuck.

Dai mammaa....” la implorò Alex.

Va bene... Dormiremo da papà!” disse Blair.

Evviva!! Sì!!” urlarono i bambini e Chuck.

Ma dove dormiremo?” chiese Blair.

“Per pura Coincidenza ho un letto king size... E poi ci saranno i bambini tra di noi!” disse Chuck.

Woow! Allora dormiremo tutti insieme?” chiese Alex.

Sì, tesoro!” disse Chuck.

Va bene, credo di poter fare questo sforzo...” disse Blair.


Lei però mentiva. Non era uno sforzo, ma anzi era felicissima di poter dormire nel letto con Chuck, con i loro bambini che li separavano... faceva così tanto famiglia! Una famiglia che Blair e tanto meno Chuck non avevano mai avuto. Eleanor non c'era mai, quindi Blair poteva andare solo nel letto di Dorota, ma era troppo orgogliosa per farlo. Bart lo stesso.

Erano felici entrambi di poter dare una bella famiglia ai loro bambini.


I quattro entrarono nell'attico di Chuck.

Chuck, per favore... Chiama la cameriera e dille se può portare qui le mie valigie e quelle dei bambini.” chiese Blair.

Sì, lo farò subito. Blair sai benissimo che per me puoi rimanere anche tutte le notti qui... finchè non troverai una casa...” disse Chuck.

Ti ringrazio... Davvero!” disse Blair.

Di niente... E poi se devo essere sincero non vedo l'ora di vederti indossare qualcuno dei tuoi babydoll di Victoria Secret...” disse Chuck prendendola per i fianchi.

Ecco... sembrava troppo bello per essere vero! Un Bass non pervertito.... forse chiedo troppo.” disse Blair ridendo.

Peccato che ci sono i bambini....” disse Chuck.

Chuck! Su, adesso mollami! Visto che si sono fatte già le 7 che dici se cucino qualcosa?” chiese Blair.

Cosa? Ma non farmi ridere... Tu che cucini? E cosa sapresti fare?” chiese Chuck ridendo.

Tutto! Al palazzo ero sempre sola e l'unico modo per far passare il tempo era vedere programmi di cucina... Passavo intere notti a cucinare e fare dolci... A Louis non piaceva che avessi quest'abitudine perciò una volta che cucinavo mangiavo qualcosa e poi regalavo tutto alle colf...” disse Blair.

Bel gesto!” disse Chuck.

Allora... Cosa volete mangiare bambini?” disse Blair voltandosi verso i bambini.

Sai cucinare?” chiese Mark.

Certo che lo sa fare! E' una donna... tutte le donne sanno cucinare!” disse Alex.

Mark è quello che ho detto anche io.” Chuck e Mark risero.

Ma cosa c'è da ridere? So davvero cucinare...” disse Blair.

Si, mamma... Io ti credo... Solo che non sembri una che sa cucinare...” disse Mark.

Invece so farlo!” ripetè Blair.

Sì, sa farlo...” ripetè Alex.


I bambini accesero la tv e Chuck e Blair si trovarono soli in cucina.



* * * * * * * * * * * * *



Questo è il cappotto fuxia e il completo che stava per provare Alex: http://imageshack.us/photo/my-images/101/cap3e.jpg/
Cappotto azzurrino: http://imageshack.us/photo/my-images/705/cap31r.jpg/
Montgomery di Mark: http://imageshack.us/photo/my-images/834/cap3mark.jpg/
Completo gessato: http://imageshack.us/photo/my-images/835/marka.jpg/



* * * * * * * * * * * * *



Buon pomeriggio, UESiders ;)

Sono di nuovo quì con un altro capitolo!

Ringrazio:

gossip_girl

isa__89

Fiby Cullen_Bass

dada10

francynike (grazie x l'idea... hai visto ci sono le foto adesso! :D)

guccina95: tesooorooo... graziee <3

al prossimo capitolo :D

chissà cosa accadrà in cucina......... ;)

*****

CI TENGO A DIRE CHE QUESTE IMMAGINI NON MI APPARTENGONO E CHE LE HO PRESE DAL SITO WWW.PETIT.IT


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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


cap 4

Allora Bass cosa vorresti mangiare?” chiese Blair mettendosi un grembiule da cucina.

Cosa? Anche il grembiule adesso? Chi sei tu e cosa hai fatto alla mia Blair?” chiese Chuck con un sopracciglio alzato.

Ahah – disse Blair sarcastica – sono sempre io... Solo che adesso sono diventata una donna vera! Allora, vuoi rimanere a stomaco vuoto, oppure...” disse Blair.

Va bene, va bene... Non ti disturberò più! Posso rimanere qui a vederti? Sai mi ci devo abituare...” disse Chuck vedendo Blair che cercava qualcosa nella dispensa.

Grande passione per gli spaghetti di soia, vero Chuck? Comunque a cosa ti devi abituare... Al fatto che sappia cucinare o che sono qui...” disse Blair con un sorriso malizioso.

Ad entrambe le cose... Non te la prendere ma la prima è quella che mi sconvolge di più! Comunque sì, ho una grande passione per gli spaghetti di soia... Ma cosa cucinerai?” chiese Chuck.

Allora avevo pensato ad un risotto di funghi e patate con contorno di crema di verdure e crostini. Che ne dici?” chiese Blair portando una grande pentola sul fuoco.

Sì! Sicuramente sarà tutto buonissimo...” disse Chuck.

Allora qui c'è un coltello e sul lavolo ho disposto le verdure...” disse Blair.

Sì e allora?” disse Chuck.

Non ti aspetterai che faccia tutto da sola, vero?Prendi quel coltello e taglia le verdure a cubetti...” disse Blair.

Non ho mai tagliato niente in vita mia! - Chuck vide Blair che alzava un sopracciglio sospirò e disse – Va bene... Cosa vuoi che tagli?” chiese Chuck.

Allora devi tagliare delle carote, due zucchine, patate, una cipolla... tutto quello che c'è qui... Ti và se intanto parliamo?” disse Blair mentre tagliava i funghi e le patate di fronte a Chuck.

Certo...” disse Chuck.

Chuck non sai quanto mi senta male per quello che è successo ad Alex... Davvero non ho parole per descrivere la mia sofferenza e il mio dolore. Chissà quante ne avrà passate... Quanto ancora ci deve dire e raccontare.” disse Blair.

Anche a me, dispiace così tanto. Lei è davvero un angelo, è sveglia, bellissima, educata... Tutto quello che un genitore può desiderare, non so come abbia fatto quella bastarda a credere di poter abusare di lei.” disse Chuck.

Ma secondo te ha abusato anche di Mark? Rispondi sinceramente Chuck.” disse Blair.

Nò... Blair... Credo di no, comunque dobbiamo indagare, da oggi non ci dovrà sfuggire nulla... Ma pensi che dovremmo portargli dallo psicologo?” chiese Chuck.

Io penso di no, cioè... E' tutto da vedere! Domani dobbiamo scoprire assolutamente chi è questa bastarda.” disse Blair.

Blair, ho un investigatore privato, che fa tutto quello che voglio! Posso chiedere a lui.” disse Chuck.

Va bene, ma ricorda loro non devono sapere niente...” disse Blair.

Si, certo! Sarò discreto...” disse Chuck.

Allora cosa mi sai dire di Serena, Nate e gli altri? Non vedo più nessuno da anni!” disse Blair.

Ho parlato a lungo con Lily ieri sera e mi ha detto che lei e Rufus stanno benissimo e indovina?” disse Chuck.

Cooosa?” chiese Blair.

Serena e Dan stanno per avere un bambino!” affermò Chuck.

Nò! Cosa? Ma è uno scherzo?” chiese Blair.

E' la stessa cosa che ho detto a Lily ieri... A quanto pare è proprio così! Non sono sposati, ma dopo vari tira e molla durati quasi 5 anni lei è rimasta incinta e adesso vivono anche insieme, nel loft di Humphrey.” disse Chuck.

Serena... con Humphrey... a Brooklyn? Chuck credo proprio che tu ti sia sbagliato...” disse Blair.

No, Blair! E' proprio così!” disse Chuck.

Oh mio Dio!” affermò Blair.

Senti Chuck.... E mia madre come ti è sembrata?” chiese Blair.

In splendida forma... Sai non sembra più il mastino che era 5 anni fa! Sembra rilassata e gentile...” disse Chuck.

Sicuro di non averla confusa con Dorota?” chiese Blair.

No, era proprio lei! E comunque chiamala, dille che sei qui e prenota un tavolo al Butter per domani sera...” disse Chuck.

No, no, no! Perchè dovrei farlo?” chiese Blair.

Perchè lei è tua madre e ha il diritto di sapere che noi adesso siamo una famiglia!” disse Chuck.

Sì, Chuck.... ma credo che dovrei dirle una cosa alla volta... Non sa neanche che sono quasi divorziata da Louis e adesso non posso dirle che sono tornata con Chuck Bass che ho due bambini e che non ho un posto dove vivere...” disse Blair.

Quanto la fai tragica, Waldorf! Invitala – Chuck si pulì le mani e prese il cordless dal mobile – e dille che ci sarà una sorpresa.” disse Chuck.

Ma come faccio Chuck?” chiese Blair.

Blair, io pagherei oro per avere una madre a cui raccontare la mia felicità in questo momento! Prendi il telefono componi quei dannati numeri e chiamala!” disse Chuck.

Blair si sentì malissimo. Chuck aveva ragione, era fortunata ad avere una madre e doveva raccontarle tutto.

Va bene, lo farò!” disse Blair.

Blair compose il numero e si fermò: “Ma sai forse non ricordo neanche il numero a memoria...”

Fà quel numero!” disse Chuck.

Va bene, signor capitano!” disse Blair.


Blair compose il numero velocemente e rispose al telefono Dorota:

Buonasera, casa Waldorf-Rose chi parla?” chiese gentilmente la donna.

Ciao Dorota! Sono la signorina Blair.”

Signorina Blair! Come stà? E il principe?” chiese Dorota euforica.

Bene, grazie... Ana e Xzaver?” chiese Blair.

Benissimo, grazie! Vuole parlare con la signora Eleanor?” chiese Dorota.

Sì, grazie! Ciao Dorota!” disse Blair.

Buonasera, signorina Blair.” disse Dorota.


Dopo pochi minuti si sentì la voce di Eleanor.

Tesoro! Ciao! Come stai?” chiese Eleanor.

Bene, mamma... Grazie... Io sono a New York!” disse Blair.

Ma scherzi? Perchè non me l'hai detto? Saremmo andate a pranzo insieme con Cyrus o tu saresti venuta qui a cena da noi... Come stà Louis?” chiese la madre.

Louis? Ah certo... Sì... Stà bene... Ma mamma io voglio parlarti proprio di questo...” disse Blair.

Non c'è bisogno che tu me lo dica, perchè ho già capito... Sei incinta, vero?” chiese Eleanor entusiasta.

No, mamma.... Senti ma io e Louis...” Blair venne interrotta di nuovo.

Sei sterile?” chiese Eleanor.

Mamma! Certo che nò! Io e Louis abbiamo rotto!” disse Blair. Pensò: “via il dente, via il dolore!”

Tu e Louis cosa?” chiese Eleanor.

Sì, mamma io e lui abbiamo rotto. Siamo in via di divorzio e secondo l'avvocato saremo ufficialmente divorziati tra 3 al massimo 4 settimane!” disse Blair.

Ma perchè? Cioè non dirmi che l'hai tradito con quel Chuck Bass...” disse la madre.

No, mamma... non l'ho tradito ma ci siamo lasciati perchè lui se ne fregava di me e soprattutto perchè era un uomo violento che non voleva neanche bambini...” disse Blair.

Tesoro, mi dispiace.... Dimmi a quale hotel sei! Domattina pranzeremo insieme.” disse Eleanor.

Sono all'Empire....” disse Blair.

Ecco, ci avevo scommesso! So che stai con quel Bass!” disse Eleanor.

Mamma nò! Sono sola!” disse Blair.

Chuck intanto aveva messo tutto nella pentola. L'odore della crema di verdure calda e del risotto arrivarono fino al salone, dove si trovavano i bambini. Questi corsero velocemente verso la cucina e appena entrarono Alex gridò: “Mamma, che odore...”

No, tesoro!” gridò Blair che parlava ancora al telefono con la madre.

Blair dove sei? Sento qualcuno che chiama “mamma”” disse Eleanor.

Al... ristorante, mamma! Comunque adesso devo andare... E' stato bello sentirti, ciao!” Blair riagganciò.

Ma chi era?” chiese Mark sedendosi al tavolo.

Era vostra nonna... E' ansiosa di conoscervi!” disse Blair mentendo.

Davvero? Wow che bello! Non ho mai avuto una nonna!” disse Alex.

Sì, domani vi conoscerà! Andate a cambiarvi adesso, la cameriera deve aver portato i vostri vestiti, quando tornerete ci potremo accomodare a tavola.” disse Blair.

I bambini uscirono dalla stanza.

Blair, ma non le hai detto nulla!” insistì Chuck.

Lo so... Sono così stupida! Quando potrò dirglielo adesso, se non l'ho neanche invitata a cena!” disse Blair portandosi le mani alle tempie.

Dai, domani la richiamerai e andrà tutto bene! Non preoccuparti!” disse Chuck abbracciandola.

Blair accettò l'abbraccio e dopo all'incirca 10 secondi disse: “Bè... credo che sia giunta l'ora di chiamare i bambini...”

Sì, lo penso anche io...” disse Chuck.

Aleeex, Maark... E' pronto...” gridò Blair.

Non ci credo Chuck, finalmente lo faccio... Chiamo i miei figli a mangiare cibo cucinato da me! Tu non ne hai idea... E' una vita che desidero farlo!” disse Blair.

Sì, sei davvero una madre e scommetto anche una cuoca stupenda! Posso levarmi una curiosità?” chiese Chuck.

Certo, chiedimi  tutto quello che vuoi.” disse Blair riempiendo i piatti.

Ma quando noi stavamo insieme... Pensavi mai a come sarebbero stati i nostri figli?” chiese Chuck.

Sì certo! Cì pensavo di continuo, alcune notti erano dedicate a sognare i nostri bambini... Sapevo che sicuramente avrebbero preso la tua faccia! Era inevitabile!” disse Blair.

Sì, anche io ci pensavo spesso. Ho sempre immaginato mia figlia identica a te... Invece eccola qui, la mia fotocopia!” disse Chuck.

Sì è proprio identica a te!” disse Blair.


I bambini entrarono con il loro pigiama nuovo.

Ma vi stanno benissimo!” disse Blair abbracciandoli.

Sì, è vero! Siete così buffi!” disse Chuck.

Grazie papà!” disse Alex.

Papà, ma io non voglio sembrare buffo.” disse Mark.

Ma non lo sei tesoro! Sei solo tenero!” disse Blair.

Sì, sei tenerissimo! Adesso che dite se ci accomodassimo a tavola?” chiese Chuck.

Sì!” gridarono i bambini.

Chuck ha sempre sperato che avrebbe fatto queste cose con i suo figli, mangiare tutti insieme a tavola la sera, abbracciarli subito dopo aver messo loro il pigiama. Erano cose che a lui erano mancate, ma che non voleva che mancassero ai suoi figli.

E' arrivato il momento di assaggiare il tuo cibo, Waldorf!” disse Chuck.

Chi è il primo?” chise Mark.

Ma insomma che nessuno ha fiducia in quel che cucina la mamma? Sarò io la prima!” disse Alex masticando il primo boccone.

Va bene.. Dai... assaggiamo...” disse Chuck.

Blair rimase con le mani incrociate e aspettò che tutti avessero finito di masticare.

Bè, allora... Come vi sembra?” chiese.

Buonissima!” disse Chuck.

Bass non c'è bisogno che ti inventi le cose... Bambini a voi piace?” chiese Blair.

Mamma, ma è favoloso!” disse Mark.

Davvero?” chiese Blair.

Davvero, mamma! Hai superato te stessa! E' buonissimo!” disse la bambina.

Blair... ma io ero serio! Davvero è buonissimo! Ma quante volte l'hai cucinato?” chiese Chuck.

A dire la verità... E' la prima volta che cucino per qualcuno. Ho sempre cucinato per solo per me...” disse Blair.

E' tutto buonissimo, mamma!” disse Mark.

Visto? Che ti avevo detto io? La mamma sa cucinare bene!” disse Alex.


Si sentì bussare alla porta.

Chuck, pensando che fosse il cameriere a cui avevo chiesto del vino, si alzò e andò ad aprire.

Charles!” disse la donna.

Signora Waldorf! A cosa devo questa visita?” chiese Chuck.

Oh, Charles!Non fare il bambino... Dimmi dov'è mia figlia... so che è qui!” disse la donna.


In quel momento arrivò Alex, con il suo “perfetto” tempismo.

Papà, perchè ci metti tanto? Chiè?” disse la bambina.

Chuck prese la bambina in braccio e Eleanor mortificata disse: “Charles, scusa... Sono mortificata, davvero! Chiedi scusa a tua moglie da parte mia... Non volevo...”


In quel momento fece capolino dal salone Blair:

Tesoro... Ma dove ti sei cacciata?” chiese.

Sono qui mamma!” disse la bambina.


Blair fissò la madre da dietro a Chuck e Eleanor rimase scioccata.

Tu, cosa? Blair... Ma non vorrai dire... Che lei...” disse indicando la bambina.

Mamma! Io volevo invitarti a cena domani... Per spiegarti tutto... ti prego..” disse Blair.

Papà, chi è lei? Ho paura.” disse Alex stringendo Chuck.

Arrivò anche Mark: “Siete qui? Ma chi è lei?” disse puntando il dito verso Eleanor.

Signora Waldorf, penso che dovremo discutere di tante questioni, quindi la prego si accomodi.” disse Chuck.

Certo!” rispose Eleanor entrando.

Tesoro, non aver paura! Va in cucina con Mark, così io, questa signora e tuo padre potremo parlare!” disse Blair.

Va bene, mamma.” dissero i bambini.


Eleanor era di nuovo colpita. L'avevano chiamata mamma, la sua bambina era una madre? Da quando?


Si accomodarono tutti sul lungo divano crema.


Mamma! E' lungo da spiegare...” disse Blair.

Blair, ti prego! Dimmi che questi sono i figli di Charles e non i tuoi...” disse Eleanor.

No, mamma... Sono i nostri figli!” disse Blair.

Cosa? I vostri figli? E da quando avete dei figli?” chiese Eleanor.

Ti ricordi il periodo prima del matrimonio con Louis?” chiese Blair.

Certo che mi ricordo...” rispose la madre.

Bè... durante quel periodo, io ho dato alla luce una bambina... una bellissima bambina, con gli occhi color nocciola e i capelli ricci. Quella bambina è stata abbandonata da me in un orfanotrofio e adesso l'ho ripresa con me... E ho adottato anche un altro bambino... Mark.” disse Blair.

Blair... Ma sei impazzita forse? Ho sempre detto che la sua influenza ti fa del male.” disse Eleanor indicando Chuck.

Blair prese la mano di Chuck, seduto alla sua destra.

Mamma, lui non c'entra nulla e io non voglio che tu ti rivolgi a lui in questa modo! Ci ha offerto casa sua e tutto il suo amore! Non si merita di essere trattato così...” disse Blair.

Blair, lascia perdere...” disse Chuck.

No, Chuck! Io non lascio perdere! Cara mamma, se non ti va bene questa situazione sei pregata di andartene...” disse Blair.

Blair, sono qui per parlare con te! Non c'è bisogno che mi tratti in questa maniera! Sei grande, quindi puoi fare tutto quello che vuoi... Anche metterti con uno così.” disse Eleanor guardando Chuck con disprezzo.

Mamma!” disse Blair.

Ok, scusa... Comunque, sarei felice di conoscere i miei nipoti... Sempre se lo desideri...” disse Eleanor.

Sei la loro nonna, quindi ne hai il diritto, solo una cosa: sono dei bambini che hanno sofferto molto, quindi sei pregata di non trattarli come trattavi me da piccola! Dimostrali amore e loro ti ripagheranno con la stessa moneta. Sono due bravi bambini..Alex, la femminuccia è così amante della moda e del buongusto... E' sveglia e intelligentissima. Per non parlare di Mark... Lui sembra più figlio di Chuck, ma questo è solo un particolare...” disse Blair.

Allora che aspetti a farmeli conoscere?”disse la donna più anziana.

Sì, gli chiamo subito... Alex, Mark! Venite qui, c'è una persona che vuole conoscervi...” gridò Blair.


I bambini arrivarono correndo e si posizionarono sulle ginocchia dei genitori.

Ciao, bambini! Allora come vi chiamate?” chiese Eleanor. Alex le ricordava così tanto Blair, aveva i suoi stessi capelli e il colore degli occhi era identico.

Alex si alzò e porse la sua mano verso quella della donna più anziana: “Ciao... Io sono Alexis... Tu come ti chiami?”

Eleanor fece un enorme sorriso e fissò i suoi occhi.

Ciao... Io sono Eleanor! Sai chi sono io?” chiese ad Alex.

La bambina agitò la testa in segno di NO.

Io sono la mamma della tua mamma...” disse Eleanor.

Ma allora tu sei... Tu sei la mia nonna?” chiese la bambina.

Sì, sono proprio io!” disse Eleanor.

Intanto però Mark era affondato nella piega del collo di Blair.

Eleanor lo vide e li disse: “ E tu chi sei?”

Io?” il bambino guardò in faccia sua nonna.

Io sono... Insomma... Loro sono i miei genitori...” disse il bambino timidamente.

Quindi, tu sei?” li chiese Blair.

Il loro figlio...” disse Mark.

Intendo.. Tu come ti chiami?” li chiese la nonna.

Mi chiamo Mark...” disse il bambino.

Ah, ciao Mark! E così voi siete i miei nipoti?” chiese la donna più anziana.

Sìì!” disse Alex.

Che ne dite di un abbraccio?” chiese la donna.

Sìì!” dissero i bambini. Sì lanciarono addosso a lei e la strinsero forte, potevano sentire il suo Chanel n° 5 anche solo odorandole i costosi abiti.

Chuck, né tanto meno Blair non l'avevano mia vista così rilassata e a proprio agio.

Senti... possiamo chiamarti nonna?” chiesero i bambini.

Sì, mi farebbe davvero piacere! Allora io sono “nonna”! Capito?” chiese Eleanor.

Sì, certo!” dissero i bambini.

Mamma, se la nonna lo desidera può fermarsi a mangiare con noi?” chiese Alex.

Tesoro... Non credo che la nonna potrà rimenere... Avrà taanto da fare.” disse Blair.

Per la tua felicità Blair, cara... Non ho niente da fare stasera e poi Cyrus e fuori città.” disse Eleanor.

Evvai!” disse Blair sarcastica.

Vuoi vedere cosa ha preparato la mamma?” chiese Mark a Eleanor portandola verso la cucina.

Tua madre cucina?” chiese Eleanor.

Sì! E anche benissimo!” dissero i bambini.

Ok, andiamo...” disse la donna più anziana, mentre i bambini, che la tiravano per mano la portavano in cucina.

Blair e Chuck rimasero da soli.

Che noia... Rimane qui per cena...” disse Blair.

Blair, non essere dura con lei! Stà cercando in tutti i modi di essere una buona nonna e una buona madre... Ricordi il discorso che abbiamo fatto poche ore fa?” chiese Chuck.

Certo che ricordo... E comunque a me dà fastidio solo il fatto che sembra falsa nei confronti dei bambini... Con me non è mai stata così... Attenta!” disse Blair.

Sì, lo so... Ma lei non mi sembra assolutamente falsa, anzi...” disse Chuck.

Scommetto che anche tuo padre sarebbe stato contento di aver trovato due nipotini.” disse Blair.

Dici sul serio? Secondo me mi avrebbe rimproverato per essere dolce con loro... con voi.” disse Chuck.

Sì, Chuck. Sarebbe stato fiero di te.” disse Blair.

Chuck le sorrise e l'abbracciò.


Finito l'abbraccio si fissarono, era per entrambi uno sguardo pieno d'amore e di passione. Si avvicinarono o vicenda e in meno di due secondi le loro bocche si incontrarono.

Ci fù un bacio. Un bacio pieno d'amore, come tutti quelli che si erano dati fino a quell'istante, fù un bacio casto. Un semplice bacio, ma per entrambi valeva tanto.

Blair lo abbracciò di nuovo e li sussurrò nell'orecchio: “Grazie.”

Lui le diede un bacio sulla fronte e le sussurrò: “Grazie a te. E' stato magnifico..”


Il loro abbraccio fù interrotto da Mark che si fermò vicino la porta della cucina.

Mamma, papà... La nonna vuole assaggiare la crema di verdure.” disse il bambino.

Certo, tesoro... Dai Chuck andiamo...” disse Blair.

Ook, ma stasera dopo averli messi a letto continuiamo..” disse Chuck con sguardo malizioso, mentre le teneva le mani.

Va bene, papino.. Dai andiamo c'è TUA suocera che ti aspetta...” disse Blair ridendo.

Ah! Che bello!” disse Chuck sarcastico.


In cucina.

Blair devo farti i miei complimenti era tutto buonissimo! Dal risotto, alla crema! Complimenti, davvero.” disse Eleanor pulendosi la bocca.

Grazie, mamma! Sono contenta che vi piaccia... Tesoro vuoi andare a dormire?” chiese ad Alex che aveva la testa poggiata sopra il tavolo.

Nò – la piccola sbadigliò – cioè si... Ma voglio stare con te, papà e la nonna... E anche con Mark! Non voglio che questa giornata finisca...” disse la bambina.

Ma domani ci aspetta una giornata ancora più bella! Bambini andate a lavarvi i dentini, io e papà salutiamo la nonna e arriviamo.” disse Blair.

Va bene... - i bambini si avvicinarono ad Eleanor – ciao nonna, mi ha fatto piacere che tu sia stata con noi...” disse Mark.

Anche a me... Ciao nonna!” disse Alex abbracciandola.

Ciao, amori! Mi ha fatto piacere stare con voi...” disse Eleanor baciandoli.


I bambini uscirono dalla cucina per dirigersi nella camera di Chuck.

Deduco che dormirete qui tutti insieme..” disse Eleanor.

Sì, questi sono i piani.” rispose Chuck.

Seriamente... Sono molto felice di aver conosciuto i miei nipoti! Visto che non vi lasciano via di scampo, quando volete potete uscire da soli e magari potete lasciare Alex e Mark da me... Sai Blair, c'è ancora la tua camera e poi il letto è grande, c'è posto per due bambini mingherlini.”

Mamma, grazie! Veramente ci servirebbero due ore domattina... Dovremmo fare dei servizi, sai non è facile adottare due bambini da un giorno all'altro...” disse Blair.

Sì immagino... Allora a che ora?” chiese Eleanor.

Facciamo verso le 10 e mezza?” chiese Blair.

Ok. Adesso credo proprio che debba andare a casa... Sono stanca, poi non c'è neanche Cyrus... Vedrò di lavorare...” disse Eleanor.

Mamma non lavorare sempre! Dormi...” disse Blair.

Tesoro, da quando te ne sei andata a Monaco non sai quanto mi manchi... Non c'ero molto in casa, ma quando eravamo entrambe a casa ci sedevamo in cucina e mangiavamo quintali di gelato... Quindi per non pensarci ho iniziato a lavorare il doppio... Ovviamente quando c'è Cyrus stò con lui... Ma quando invece sono sola, non so davvero che fare” disse Eleanor.

Lo so, mamma... E mi dispiace...” disse Blair.

Di niente tesoro, allora ci vediamo domani... Augurate la notte ai miei due angeli.” disse Eleanor.

Certo! Ciao mamma.” disse Blair.


Le due si baciarono e quando chiusero la porta Chuck disse a Blair:

Hai visto che non è andato poi così male?”

Sì ho visto... la cosa più strana è che sembra amare i suoi nipoti..” disse Blair.

Bè.. tutti hanno un cuore...” disse Chuck.

Sì, anche colei che mi fece diventare bulimica! Ahh... Vieni qui Chuck, ho bisogno di un abbraccio...” disse Blair.

Sì, certo!” disse Chuck.


I due si abbracciarono e dopo poco andarono nella camera di Chuck.

Entrarono e si trovarono di fronte ad una scena bellissima: c'erano Alex e Mark che dormivano al centro del letto di Chuck, ognuno era girato dalla parte opposta ma erano fantastici. Alex stringeva un coniglietto di spugna e Mark,stingeva un orsacchiotto.

Chuck e Blair si guardarono in faccia, entrambi si cambiarono e si accomodarono affianco ai loro figli.

Blair era accanto a Mark e Chuck era accanto ad Alex.

Entrambi si “avvinghiarono” ai propri figli non appena entrarono nel letto.

Blair indossava una bellissima sottoveste di “La Perla” glicine e Chuck un pigiama di seta blu.

Il nostro Bass non perse occasione per fare il pervertito, ma lo faceva con amore. Perchè stava condividendo il letto con la madre dei suoi figli, la guardò addormentarsi e la chiamò: “Waldorf?”

Che c'è Bass?” disse Blair.

Aspetta...” disse lui.

Si alzò, le si avvicinò e le diede un bacio.

Questo è per la bellissima giornata che mi hai fatto passare.” disse Chuck.

Io devo ringraziare te!” disse Blair.

Buonanotte, amore...” disse Chuck.

Notte, amore... Amore?... Bass potresti farmi dire di tutto...” disse Blair.

Dormi Waldorf!” disse lui.

Ok, notte.” disse lei.


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Mark dormiente : http://bornangels.com/wp-content/uploads/2010/12/child-sleep-apnea.jpg
Alex dormiente: http://www.insomniabulletin.com/uploads/editor/children_sleeping_1.jpg

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Buogiornoo UESiders... ;)

Uffa questo è venuto troppo ma troppo lungo... Se vi piacciono più corte

fatemelo sapere :D

Comunque ringrazio:

francynike: sisi, si risolverà tutto... non preoccuparti :) grazie mille :D

isa__89: grazie bellaaaa :D

dada10: grazie anche a te :D


e ringrazio sempre guccina :D


ci vediamo al prossimo capitolo.........


xoxo.

D.

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CI TENGO A SOTTOLINEARE CHE QUESTE FOTO NON MI APPARTENGONO E CHE LE HO PRESE DA GOOGLE.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


cap 5


Papà... Papààà!” gridò la piccola Alex appena alzata.

Chi... - Chuck aprì gli occhi di soprassalto – Buongiorno, tesoro!” disse Chuck baciando la bambina.

Buongiorno, papà! Uffa la mamma e Mark dormono ancora...” disse Alex.

Si... E tu non hai più sonno? - Chuck guardò l'orologio – Tesoro ma è prestissimo! Sono ancora le 6 e mezzo!” disse Chuck.

Sì... so che è presto... Però non voglio perdere un attimo della giornata con te e la mamma.” disse la bambina.

Non preoccuparti, non appena si sarà fatto giorno faremo colazione e ci divertiremo per tutta la giornata... ok?” chiese Chuck.

Va bene... Ma intanto dovrei dormire?” chiese Alex.

Credo di sì principessa... è ancora molto presto!” disse Chuck.

Che bello quando mi chiami principessa, papà...” disse la bambina sistemandosi tra le braccia di Chuck.

Buonanotte principessa... Tra poco saremo di nuovo svegli!” disse Chuck.

Buonanotte papà.” disse la bambina.

Dopo cinque minuti dormivano di nuovo.


Ore 8.50

Chuck... Ehi Chuck!” disse Blair muovendoli il braccio.

Buongiorno, Waldorf!” disse Chuck.

Buongiorno...” Blair si sedette accanto a lui.

Dormito bene nel mio letto super costoso e comodo?” disse Chuck.

Benissimo! Si stà da favola... I materassi del palazzo erano così duri... Ho passato davvero una bella nottata, Chuck.” disse Blair.

Grazie Waldorf, ma come sai non è tutto merito mio... E' stato anche per Alex e Mark... A proposito... Dove sono?” chiese Chuck.

Si sono svegliati da circa 10 minuti e sono sul divano a guardare la tv, ti aspettavamo per fare colazione tutti insieme.” disse Blair.

Grazie... Sai ti devo fare i complimenti la mia vestaglia ti stà benissimo!” le disse Chuck.

Ah, scusa per averla presa! Stamattina mi sono svegliata presto e faceva freddo... Ho dimenticato le mie a Monaco.” disse Blair.

Non preoccuparti, mi fa piacere che ti possa sentire a tuo agio con i miei vestiti indosso.” disse Chuck.


Blair si alzò.


Bass, su alzati! Ti aspettiamo in cucina.” disse Blair.

Arrivo.” disse Chuck.


Ore 8.55

Buongiorno bambini!” disse Chuck.

Ciao, papà!” grido Mark.

Buongiorno, papà!” gridò Alex.

Cosa guardate? Chiese Chuck sollevando il Times dal tavolino del salone.

Elmo!Lo conosci?” chiese Mark.

Sì, certo che lo conosco! E' quel pupazzo enorme tutto rosso?” disse Chuck.

Bass, questa mi è nuova! Come fai a sapere chi è Elmo?” gli chiese Blair.

Lo guardavo anni fa, quando mi sentivo solo. Incuteva tenerezza!” disse Chuck.

Io amo Elmo!” disse Alex.

Allora volete che chiami il servizio in camera?” chiese Chuck.

No! Perchè mai dovresti farlo? Stò preparando tantissimo cibo.” disse Blair.

Ah, scusa Waldorf... Mi ero dimenticato della tua dimestichezza con i fornelli. Cosa stai preparando?” chiese Chuck.

Pancakes!” disse Blair.

Wow!” disse Chuck.

Ore 9 e 15.

Venite! Sono pronti i pancakes...” disse Blair.


In meno di 5 minuti arrivarono lì, Chuck e i bambini.

Sù sedetevi e assaggiateli.” disse Blair.


I tre assaggiarono i pancakes cucinati da Blair.


Allora?” chiese la donna.

Buonissimi!” disse Chuck.

Mamma... sono... strepitosi!” disse Alex.

Sì, davvero buonissimi!” disse Mark.

Che programmi abbiamo per la mattinata?” chiese Mark.

Allora... Voi starete con la nonna per un po' e io e papà andremo a fare dei servizi insieme...” disse Blair.

Sì, bambini. Alle 10 e 30 vi porteremo all'attico di Eleanor e ci rimarrete almeno fino alle 12. Io e la mamma torneremo presto.” disse Chuck versandosi del caffè.

Che bello! Non sono mai stata a casa della nonna!” disse Alex.

Ti piacerà, tesoro! Appena arriveremo ti mostrerò la mia camera e tutte le stanze della casa...” disse Blair.

Sì, poi sapete... C'è un grande pianoforte a casa della nonna!” disse Chuck guardando malizioso Blair.

Chuck! - Blair lo rimproverò – Papà ha ragione è un pianoforte così bello! Sapete che vostro padre sapeva suonare?” disse Blair.

Davvero? Che bello! Ho sempre sognato prendere lezioni di pianoforte!” disse Mark.

Quando vorrai, potrai fare pratica con me... Tesoro!” disse Chuck.

Grazie, papà!” lo ringraziò Mark.

Io, invece voglio imparare a suonare il violino.” disse Alex.

Violino?!” disse Blair.

Sì! Trovo abbia un suono così elegante... sofisticato.” disse Alex.

Va bene, allora al più presto vi iscriverò a un corso di violino e pianoforte!” disse Blair.

Blair! Fai decidere ai bambini.” disse Chuck.

Io voglio che sia papà ad insegnarmi a suonare.” disse Alex.

Tesoro, mi dispiace io so suonare solo il pianoforte.” disse Chuck.

Mamma quando andremo a scuola?” chiese la bambina.

No! Io odio fare i compiti!” disse Mark.

Visto che la pre-scuola (in America non si chiama proprio così, ma il senso è quello. Ci vanno tutti i bambini fino ai 6 anni se non sbaglio.) oramai è iniziata, ci andrete direttamente dopo l'estate. Ok?” disse Blair.

Sìì, va benissimo!” dissero i bambini.

E quando ne avresti parlato con me?” disse Chuck sorseggiando il suo caffè.

Scusa se non te ne ho parlato... Ma mi sono informata su internet proprio stamattina, mentre dormivate. Ho iscritto i bambini alla nostra scuola elementare! Contento?” disse Blair.

Alla nostra? Ma come esiste ancora? Blair non voglio che finiscano per fare la stessa vita che facevamo noi!” disse Chuck.

Come no? Io non vedo l'ora che Alex possa andare alla Costance così da diventare 'QUEEN A.' ed essere la figlia della regina B. Poi voglio che Mark vada al Sant Judes e che diventi uno studente modello!” disse Blair euforica.

Scordatelo Waldorf! Non voglio che i miei angeli diventino come eravamo noi al liceo! Eravamo dei diavoli! NO NO! I miei figli non andranno a scuola lì...” disse Chuck.

Non vi sembra alquanto prematuro toccare quest'argomento, visto che io e Mark dobbiamo ancora compiere 6 anni?” chiese Alex con l'aria da saputella.

I genitori si guardarono e sorrisero.

Sì, tesoro! Perdonaci.” disse Blair.

Ben detto, principessa!” disse Chuck.

E in teoria cosa si farebbe a questo Saint Jude?” chiese Mark.

E' una scuola superiore, diversa dalle altre. Lì ci vanno i più ricchi di New York...” disse Chuck.

Forte! Voglio andarci!” disse Mark.


Chuck mandò uno sguardo di rimprovero a Blair.


Che dite se adesso andiamo tutti a prepararci?” disse Blair.


Si prepararono tutti.

Alex indossò il suo nuovo completo e cappottino, lo stesso Mark. Chuck e Blair si vestirono semplici ma eleganti, sappiamo tutti cosa voglia dire “semplicità” per quei due.


In limousine.

Perchè dobbiamo rimanere dalla nonna?” chiese Alex.

Io e la mamma andremo a fare delle commissioni...” disse Chuck.

Ahh... Va bene.” disse Alex.

Uffa... Credevo che dovevate andare a fare le carte per farmi diventare Mark Bass.” disse Mark.

Presto, tesoro!” disse Chuck.

Come presto? Chuck non ne abbiamo mai parlato..” disse Blair scioccata.

Ok, ma come tu ti sei informata per la scuola io ho l'ho fatto per il cognome. Blair, siete la mia famiglia, vorrei tanto che i bambini e se vorrai che tu, portassero il mio nome.”

Cos'era quella una proposta, Bass?” chiese Blair.

Non credo Waldorf... Io guardo lontano... Moolto lontano.” disse Chuck.

Sì, anche io... Infatti preferisco rimanere Waldorf fino al giorno della mia morte!” disse Blair.

Signor Bass, siamo arrivati.” si sentì la voce di Arthut dalle casse.

Ok bambini, andiamo!” disse Blair.


All'attico Waldorf.

Tìn.

Sì senti il rumore dell'ascensore.

Eleanor, Cyrus e Dorota andarono incontro a Blair, Chuck e ai bambini.

Salve bambini! Io sono Dorota!” disse Dorota abbracciando i bambini.

Ciao... Io sono Alex.” disse la bambina.

Io sono Mark...” disse il bambino.

Tesoriii....” disse Eleanor aprendo le braccia.

Nonna! Ciao!” dissero i bambini.

Volete conoscere una persona?” chiese Eleanor.

Sì, certo!” dissero i bambini.

Allora... Lui è mio marito: Cyrus... Cyrus, loro sono i figli di Blair... Alex e Mark.” disse Eleanor.

Ciao, Cyrus!” dissero i bambini.

Non voglio sostituirmi a vostro nonno Harold, ma se volete potrete chiamarmi: NONNO. Va bene?” disse l'uomo.

I bambini gridarono un OK.

Charles, come stai?” continuò Cyrus.

Tutto bene, signor Rose!” rispose Chuck.

Oh, ma quante volte te l'ho detto!? Sentiti libero di chiamarmi Cyrus!” disse l'uomo basso.

Va bene...” disse Chuck.

Cyrus! Ehii!” disse Blair.

Blair... Cara!” disse Cyrus abbracciandola. Aveva fatto lo stesso con Chuck.

Chuck si sentiva bene quando abbracciava quell'uomo, emanava un'energia positiva... come pochi.


Allora bambini... Volete vedere la casa?” chiese Eleanor.

Ceerto! Posso vedere prima la camera della mamma?” chiese Alex.

Certo! E tu, Mark cosa vuoi vedere?” chiese Eleanor.

Mi piacerebbe tanto provare a suonare quel pianoforte!” rispose timidamente il bambino.

Oh certo, ma attento a non fare troppo rumore! I vicini potrebbero denunciarci. Già mi immagino i titoli sui giornali: “Il nipote di Eleanor Waldorf sveglia tutto l'edificio.”

Mamma! Non essere troppo drastica!” disse Blair.

Non lo sono tesoro... dico solo che...” disse Eleanor.

Chuck la interruppe: “Signori Rose... bambini... Io e la mamma dovremmo proprio andare! Torneremo tra poco e dopo... Tutti a pranzo fuori!”

Ok, ciao papà, ciao mamma.” dissero i bambini saltellando da una parte all'altra.

Ciaoo!” risposero Blair e Chuck abbracciandoli.


I due chiamarono velocemente l'ascensore e in meno di 10 minuti si trovarono in limousine.

Bass, dove mi porti?” chiese Blair.

Dove vorresti andare, Waldorf?” chiese Chuck.

Allora si và prima in direzione convento e dopo a prendere un caffè e un dolcetto ipocalorico.” disse Blair.

Va bene! Come vuoi... Tanto mi sono preso due settimane di ferie dalla industrie Bass... Io, tu e i bambini potremo fare tutto quello che ci và!” disse Chuck.

Davvero? Wow! Che bella notizia! Neanche per me avevi mai rinunciato al tuo lavoro...” disse Blair.

Baby, è per voi!” disse Chuck.

Come hai intenzione di umiliare quella suora, Chuck?” chiese Blair.

Umiliare? Io voglio che venga arrestata! I bambini non si toccano... Se sono dei Bass poi, non vanno neanche menzionati, anzi sì... Solo per elogiarli.” disse Chuck.

Anche io lo vorrei... Mamma mia, sono proprio curiosa di che faccia abbia!” disse Blair.

Alex ti ha detto come si chiama?” chiese Chuck.

Sì, sorella Martha. Già il nome indica poco spessore.” disse Blair.

Già!” disse Chuck.


Al convento.

Buongiorno, l'altro ieri sono venuta e ho adottato una bambina...” Blair venne interrotta.

L'ha riportata indietro? Sappia che qui per le femmine vale come un negozio, la roba in saldo non si cambia!” disse la suora puntando il dito verso Blair.

Ma lei è pazza! Come fa a dire una cosa del genere? Mia figlia non è in saldo e neanche le altre bambine di questo convento! Ma come si permette? Per favore mi faccia parlare con la madre superiora.” disse Blair agitata.

Sono io! Cosa mi vuole dire? E chi è lui? Qui non possono entrare uomini!” disse la suora guardando Chuck.

Lui deve esserci per forza! E'.... E'..... - Blair non sapeva che dire – E' mio marito! Ok?! E comunque vorrei parlarle di alcuni lividi che ho trovato sul corpo di mia figlia. Mia figlia qui veniva picchiata!” disse Blair.

Già ed è una cosa del tutto inspiegabile! Cavolo, dovreste essere le donne più brave del mondo, non dovreste toccare i bambini in quel modo! Povere anime innocenti...” disse Chuck.

Non so di cosa voi stiate parlando!” disse la suora.

Lei è per caso sorella Uma?” chiese Blair.

Sì, sono io!” disse la suora.

Lei ha visto tutto, ha visto sorella Martha che cercava di stuprare mia figlia! Lei conosce tutta la verità e io adesso vi denuncerò! Questo convento chiude definitivamente i battenti.” disse Blair.

Lei non può farlo signora......”

Bass! Signora Bass!” aggiungette Chuck.

Blair lo fulminò con lo sguardo.

Ah, no!? E perchè non potrei farlo?” chiese Blair.

Perchè tutti questi bambini rimarrebbero senza una casa e verrebbero abbandonati su di una strada! Ma in effetti a lei cosa può importare? Ha sua figlia tra le braccia, la sua bambina è al sicuro!” disse la suora gridando.

Blair si sentì male. La suora aveva ragione... Dove sarebbero andati a vivere tutti quei bambini?

Troveremo un'altra soluzione! Sorella Uma... Adesso io e mia moglie dovremmo proprio scappare! Le faremo avere la lettere dell'avvocato al più presto. Saluti. Andiamo Blair!” disse Chuck.

Ok.... a mai più brutta suora del cazzo!” disse Blair urlando.

Si calmi! Siamo pur sempre in un convento!” disse la suora urlando.

Io non sono neanche cattolica!” disse Blair.

Blair, andiamocene!” disse Chuck prendendo la ragazza per il braccio.

Certo! Non voglio perdere neanche più un momento a parlare con gente così inutile! Noi ce ne andiamo ma posso assicurarle che la storia non finisce qui. Ci rivedremo. Magari in carcere o da qualche altra parte!” disse Blair urlando.


In limousine.

Bass, portami a fare colazione!” disse Blair appena entrata in limousine.

Va bene... Come desidera signora Bass – Blair li diede un colpo sul braccio - Allora... Cosa hai intenzione di fare?” chiese Chuck poggiando la mano sopra il ginocchio di Blair, che si trovava alla sua sinistra.

Non lo so... Voglio denunciarla e spedirla in prigione, poi buttare la chiave e non rivederla più.” disse Blair.

Blair!” disse Chuck alzando un sopracciglio.

Chuck, sono confusa! Come ti ho detto vorrei andare a denunciare tutto alla polizia, ma poi quei bambini dove andranno? Loro sono così piccoli, indifesi. Non hanno genitori!” disse Blair.

Potrei chiedere a Cyrus un parere che ne pensi?” disse Chuck.

Mi sembra una fantastica idea! Però lui è un avvocato... E se racconterà tutto alla polizia?” disse Blair impaurita.

Non lo farà! Conosci Cyrus... Lui è uno degli uomini più buoni e gentili che abbia mai conosciuto.” disse Chuck.

Sì, hai ragione. Grazie, Chuck... Per tutto!” disse Blair stringendoli la mano.

Blair, non dirlo nemmeno. Stò facendo tutto questo per i nostri bambini! Siete la mia famiglia!” disse Chuck.

Gli occhi di Blair si illuminarono.

Lui aveva detto questo solo quando stavano insieme, non si era mai spinto così oltre. Lei avrebbe voluto solo abbracciarlo e baciarlo in quel momento ma si limitò a dirgli alcune parole: “Io... Non so che dire... Sei una brava persona Chuck Bass! Sei cresciuto, maturato. Tutto quello che una donna desidera.” disse Blair sorridendo.

Sì, tranne Blair Waldorf.” disse Chuck girandosi i pollici.

E cosa te lo fa pensare? So che non sei un uomo paziente... ma questa volta dovrai esserlo. Tempo al tempo, Bass.” disse Blair.

Wow! E questo cosa vuol dire?” chiese Chuck sopraffatto.

Siamo arrivati!” disse Blair.


Si trovarono di fronte alla caffetteria.

Blair la riconobbe era vicino alla NYU lei ci aveva passato bei momenti, c'era stata molte volte con Serena, due o tre con Chuck e poi una volta con Vanessa.

Quest'ultima era la più squillida.

Chuck aprì la porta e Blair entrò.

Non poteva credere a quello che aveva davanti agli occhi.

C'era Serena seduta ad un tavolo con Nate e Dan.

Serena stava divorando una bomba alla crema, mentre Dan e Nate stavano sorseggiando i loro caffè.

Serena non credeva a quello che aveva di fronte: La sua Migliore Amica.

Essa si alzò dal tavolo e corse verso Blair: “No!! B, sei proprio tu? Mio Dio quanto tempo che non ci vediamo?” disse Serena abbracciandola.

S! Come mi sei mancata! Sì, saranno anni che non ci vediamo... Come stai? Chuck mi ha raccontato del bambino e di Dan.” disse Blair.

Serena intanto si stava salutando e abbracciando con Chuck.

Oh, io benissimo! Cioè le nausee mattutine mi uccidono e i miei piedi assomigliano a quelli di un elefante, ma stò bene. Tra non molto avrò la mia bambina tra le mie braccia!” disse Serena.

Sì, è una sensazione stupenda.” disse Blair.

Si, ma tu... Come lo sai? Cioè... non voglio essere indiscreta ma tu non hai figli! Passato troppo tempo con Dorota e i suoi 3 figli?” chiese Serena

E' una lunga storia....” Blair venne interrotta dal suo telefono che squillava.


Rispose e subito le salì l'ansia.

Era Cyrus che non aveva una notizia molto buona da comunicarle.

Blair...” Cyrus sembrava singhiozzare.

Cyrus? E' successo qualcosa ai bambini?” disse Blair agitata.

No, loro stanno benissimo. Tua madre è stata portata via da un'ambulanza, dicono che sia infarto, Blair ti prego non agitarti!” disse Cyrus.

Era un brav'uomo. Pensava a non far agitare Blair, invece di correre da sua moglie.

No! Dimmi che non è vero!” gli occhi di Blair si riempirono di lacrime.

Purtroppo sì, i bambini sono a casa con Dorota. Noi ci troviamo al Sant Margharet.” disse Cyrus.

Arriviamo!” disse Blair.

Essa continuò: “Chuck, dobbiamo andare! Mia madre non si è sentita bene, Cyrus mi ha detto che ha avuto un infarto... Ho paura di perderla, negli ultimi anni non siamo mai state insieme! Non abbiamo mai avuto un buon rapporto, ma le voglio bene... insomma...”

Andiamo subito! Ciao Serena... Scusaci.” disse Chuck.

Sì, andate pure!” disse Serena.


Blair prese Chuck sotto braccio e uscirono.

Chuck, sinceramente... Secondo te si è sentita male perchè sono una cattiva figlia?” chiese Blair.

Blair, no! Ma di cosa parli... Niente si può prevedere! E stai tranquilla tua madre starà benissimo! Su andiamo all'ospedale, ti starò affianco in ogni momento, proprio come tu hai fatto con me.” disse Chuck abbracciandola.

Grazie, questo significa molto per me.” disse Blair.





Buon pomeriggio UPSiders ;)

Sono qui con un nuovo scintillante capitolo *--*

L'inizio non intriga molto ma la fine.... :D

Se ho tempo stasera pubblico l'altro capitolo visto che è già pronto.

Ci sentiamo presto :)


Commentate :D


Grazie a:

Fiby CullenBass

francynike: ho cambiato un po' di cose XD

isa__89

dada10

stella__sc

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mara90

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


cap 6


"Signorina, dove pensa di andare?" chiese l'infermiera.

Blair stava entrando nel reparto dov'era ricoverata la madre, ma l'infermiera non voleva farla entrare.

Con la faccia sconvolta, il mascara sotto gli occhi e i rossetto sbavato Blair disse: "Veramente.. Io.. Volevo andare da mia madre, circa 40 minuti fà ha avuto un infarto e io..."

"Mi dispiace, le visite sono dalle 15 alle 19. Non può entrare." disse l'infermiera antipatica.

"Cosa? Ma come non posso entrare! Forse non ha capito bene... Mia madre la grande stilista Eleanor Walforf ha avuto un infarto stamattina... Mi facci entrare o butterò giù questa dannatissima porta." disse Blair.

"Si permetta e chiamerò la sicurezza." disse l'infermiera.

Chuck era dietro Blair e aveva sentito tutto, si fece avanti: "Gentilissima, signora - lesse il cartellino - Carol, faccia entrare me e la mia ragazza in questo reparto. Potrei comprare anche tutto l'ospedale e farla licenziare se voglio! Per cui apra questa porta." disse Chuck.

L'infermiera prese le chiavi dalla tasca e aprì la porta, poi disse: "Lo faccio solo perchè ho tre bambini e mio marito mi ha lasciata!"

"Forse è per la sua ipersensibilità che lo ha fatto!" disse Blair.

 

I due entrarono nel reparto e videro Cyrus seduto su di una poltroncina rossa, aveva le mani sul viso. L'uomo sentì i passi, si tolse le mani dal viso e andò verso i ragazzi: "Blair, siamo quì da 45 minuti ormai e non mi hanno detto niente. Ho paura che tua madre non c'è la possa fare... Io di certo non me lo perdonerei." disse Cyrus.

Blair lo abbracciò: "Cyrus, ma non dirlo neanche per scherzo! Tu non c'entri! Sono stata io a farla stare male, non ci siamo viste nè sentite per anni e adesso l'ho fatta stare male. Mi sono presentata con i bambini, come se nulla fosse successo... Lei ha accusato il colpo e per poco non ci stà rimettendo la palle. Sono una figlia cattiva!" pianse la ragazza.

"Blair, nò! " disse Cyrus continuando l'abbraccio.

Verso di loro avanzò un dottore, aveva un sorriso sulle labbra quindi Blair si rincuorò.

"Voi siete i parenti di Eleanor Waldorf?" chiese.

"Sì, siamo noi!" rispose Cyrus.

"Io sono la figlia." disse Blair.

"Allora... La signora stà benissimo. Grazie ad una nuova tecnica di rianimazione si è ripresa." disse il dottore.

Blair e Chuck si sorrisero e Chuck le cinse il bacino.

"Però... La signora dovrà subire un intervento a cuore aperto, oggi non c'è posto ma per la fine della settimana l'intervento sarà fatto se nò la signora, purtroppo, non resisterà." disse il dottore.

Gli occhi di Blair si riempirono di nuovo di lacrime.

"C-Cosa vuol dire?" chiese Cyrus.

"E' un intervento per proteggere il cuore da un altro eventuale infarto, andrà bene, non preoccupatevi. La signora Waldorf è forte c'è la farà." disse il dottore.

"Possiamo vederla?" chiese Blair.

"Adesso proprio no, potrete rivederla nel pomeriggio o addirittura stasera tutto dipende da come resiste ai farmaci. Se volete, potete benissimo andare a casa e ritornare nel tardo pomeriggio." disse il medico.

"Sì, andate dai bambini. Io rimarrò quì, Blair... ti prego, và ad occuparti dei bambini, erano così preoccupati." disse Cyrus.

"No, io rimarrò quì." disse Blair sicura.

"No, davvero..." disse Cyrus.

"Blair, dai non preoccuparti, andrò io dai bambini. Tu rimani quì con Cyrus e aspetta che tua madre si svegli!" disse Chuck.

"Lo faresti... davvero? Oh, grazie! Chuck ti prego non dirgli che mia madre si dovrà operare... vorrei farlo io. Salutameli e baciali da parte mia." disse Blair.

"Lo farò, ciao Blair e mi raccomando quando vuoi tornare chiama la mia limousine." disse Chuck.

"Grazie... E Chuck... Vieni quì." Blair lo abbracciò e gli diede un bacio vicino alla bocca.

"Stà tranquilla, tua madre c'è la farà!" disse Chuck.

"Lo spero..." disse Blair.

 

Chuck ritornò all'attico di Eleanor e lì trovò Dorota davanti all'ascensore.

"Signor Chuck, come stà la signora Eleanor?" chiese Dorota impaziente.

"Dorota... Si è ripresa, ma dovrà subire un intervento a cuore aperto nei prossimi giorni." disse Chuck.

"Oh, no! Spero vada tutto bene. I signorini Alex e Mark sono di sopra, nella camera della signorina Blair a vedere i cartoni. Sono agitati e preoccupati, cerchi di tranquillizarli." disse Dorota.

"Si, lo farò." disse Chuck.

 

L'uomo salì velocemente le scale, aprì la porta e vide Alex e Mark sotto le coperte che guardavano la tv.

I bambini videro il loro padre e si sollevarono dal letto.

"Papà, come stà la nonna?" chiese Alex.

"Papà, lei è m-morta?" chiese Mark.

"Bambini, nò! Non preoccupatevi! La nonna stà benissimo! Si è ripresa perfettamente." disse Chuck.

"E la mamma, dov'è?" chiese Alex.

"La mamma è rimasta all'ospedale con Cyrus, tornerà nel pomeriggio." disse Chuck.

"E noi intanto dove andremo?" chiese Mark.

"Voi dove desiderate andare? Central Park, a comprare un giocattolo dalla Fao Schwarz o a fare una passeggiata?" chiese Chuck.

"Possiamo fare tutti e tre?" chiesero i bambini.

"Ok, credo che si potrà fare. Allora, andiamo prima a fare una passeggiata a Central Park, poi da Fao Schwarz e poi andremo pranzare da qualche parte. Dove volete pranzare?" chiese Chuck.

"Possiamo andare da Mc Donald's?" chiese Mark.

"Ottima idea! Papà, andiamo da Mc Donald's?" chiese Alex.

 

Chuck odiava il Mc Donald's, l'aveva sempre detestato, infatti ci era andato solo una volta e aveva ordinato il take away, ma i suoi bambini volevano andarci quindi... Chuck decise di accontentarli.

 

"Mc Donald's? Ok, credo che la mamma mi ucciderà stasera." disse Chuck.

"Dai papà, mamma ti ama, non farebbe mai una cosa del genere!" disse Alex.

"Papà, si vede che ti ama! Non ti torcerebbe un capello!" disse Mark.

"Questi non sono discorsi per bambini di 5 anni, quindi andiamo al parco." disse Chuck.

 

I bambini indossarono i loro cappotti e tutti e due con il loro padre andarono a Central Park, rimasero innamorati dalla bellezza di questo parco.

Chuck non ci poteva credere che non ci erano mai stati.

"Cosa? Non ci siete mai stati?" chiese.

"No, è la prima volta. La mamma mi ha raccontato che c'è un laghetto con le anatre che lei ama, possiamo andarci?" chiese la bambina.

"Oh, tesoro! Mi dispiace! Il laghetto in inverno ghiaccia, New York è una delle città più fredde del mondo in inverno. In primavera o in estate, potremo andarci." disse Chuck.

"Possiamo andare su quella giostra?" chiese il bambino.

"Va bene." rispose il padre.

I bambini corsero in direzione della giostra, Chuck si sedette su di una panchina e gli osservava, erano bellissimi, sembravano così spensierati. Pensò che avrebbe amato vedergli com'erano da piccoli, festeggiare con loro il primo Natale o il primo compleanno. Ma purtroppo Blair, non aveva voluto intraprendere questa strada. I suoi pensieri vennero interrotti quando vide Nate.

Sì, Nate il suo migliore amico era proprio lì che passeggiava portando una carrozzina color lavanda. Erano anni che non lo vedeva ma rimase sorpreso, era triste e mentre passeggiava aveva le cuffie nelle orecchie. Chuck si chiese come avesse fatto a sentire la bambina nel caso avesse pianto.

Nate lo vide e Chuck si alzò.

"Ciao Nate!" disse Chuck.

"Chuck Bass! Da quanto tempo! Come stai?" chiese Nate.

"Benissimo, soprattutto in questo periodo. Tu?" chiese Chuck.

"Io... Non molto, ho messo incinta una ragazza conosciuta negli Hamptons l'anno scorso, ha partorito ed è nata Hilary... Oggi era il mio giorno, dovevo portarla in giro... quindi.. sono quì." disse Nate.

"Ah, io invece..." Chuck venne interrotto da Alex e Mark.

Alex andò verso di lui: "Papà, ci siamo stufati di andare su quelle giostre... Andiamo a fare un giro?"

"Papà... sono stufo.. Odio quella musichetta della giostra, è rivoltante!" disse Mark.

"Cosa? Papà? Chuck non mi dire!" disse Nate.

"Papà chi è lui?" chiese Alex.

Chuck non sapeva come rispondere a tutte queste domande.

"Allora bambini... lui è il mio migliore amico, Nate. Nathaniel loro sono i miei figli Alexis e Mark." disse Chuck.

"Chuck Bass ha dei figli? AHAHAH.." disse Nate.

"Certo che ha dei figli, cos'hai in contrario?" disse Mark incrociando le braccia.

"Ehi, ehi... Calma... Chuck ma sono identici a te!" disse Nate.

"Lo so, Nate. Sono la mia fotocopia, vero? Bè, grazie." rispose Chuck.

"Ma scusa chi è la loro madre?" chiese Nate con un sopracciglio alzato.

Ancor prima che Chuck potesse rispondere, lo fece Alex: "Nostra madre è Blair Waldorf, la conosci?" chiese Alex.

"Blair?" chiese Nate scioccato.

"Bambini, che ne dite se andate a fare un altro giro sulla giostra e io parlo con Nate?" chiese Chuck.

"No, non sopporterò un'altra volta quella orribile canzone." disse Mark.

"Dai, tesoro.. Ricorda: FAO SHWARZ e MC DONALD'S." disse Chuck.

"Ok, andiamo Alex." disse Mark, facendo l'occhiolino.

"Ok." disse Alex.

 

I bambini di allontanarono.

 

"Chuck, non voglio farmi gli affari tuoi, ma... Con Blair? Se non sbaglio fino a poco tempo fà era sposata con Louis." disse Nate.

"Allora, te lo dirò una volta sola. Blair è rimasta incinta di me la notte del fidanzamento con Louis, questo non voleva la bambina per cui, Blair l'ha data in adozione. Ha divorziato da Louis e ha adottato nostra figlia, però poi ha adottato anche un altro bambino Mark... perchè diceva che mi assomigliava... Insomma, Nathaniel... lo sai che la semplicità non fà per noi!" disse Chuck.

"Woow! Adesso capisco... E tu e Blair state insieme adesso?" chiese Nate.

"Nate, sai che l'amo e l'amerò per sempre... Ma non sò come farglielo capire che la desidero più di ogni altra cosa al mondo. Non è facile da dire e da spiegare." disse Chuck.

"Già ti capisco, io sono andato a letto con questa ragazza solo per dimenticare Serena, che era tornata con Dan, però... Si è presentata da me 5 mesi dopo dicendo che era incinta. Io non ci credevo, cioè lei... E' una ragazza facile, però quando Hilary è nata ho fatto il test del DNA ed è risultata al 100% mia figlia, poi guardala, è identica a me!" disse Nate uscendo la bambina dalla carrozzina.

"Sì, hai ragione, è identica a.... te!" disse Chuck.

I bambini tornarono verso di lui: "Papà, possiamo andare da Fao Schwarz, adesso?" chiese Alex.

"Va bene... andiamo... Nate vuoi venire con noi? Dopo andiamo anche da Mc Donald's." disse Chuck.

"Tu da Mc Donald's? E' uno scherzo anche questo?" chiese Nate.

"No. Allora vuoi venire?" chiese Chuck.

"Sì, certo. Hilary resterà con me fino alle 20 di questa sera." disse Nate.

"Ok, allora andiamo verso la limousine." disse Chuck.

 

I cinque attraversarono Central Park e andarono nella limousine di Chuck.

 

"Allora, perchè Blair non è con voi?" chiese Nate.

"Sua madre si è sentita poco bene, ma per fortuna adesso stà bene. E' all'ospedale con Cyrus." disse Chuck.

"Ah... Ho capito. Comunque... Chuck... C'è una cosa che devo dirti." disse Nate.

"Cosa?" disse Chuck.

"Ho paura che... il bambino di Serena sia mio." disse Nate.

Nate però si era completamente dimenticato che lì con loro c'erano due bambini di 5 anni che ascoltavano tutto.

Alex non capì l'affermazioen di Nate e disse: "Come fà ad essere tuo? La mamma dice che questa Serena che tra l'altro non mi avete mai fatto conoscere... è fidanzata con Dan." disse Alex.

"Io e lei siamo stati insieme prima che lei si fidanzasse con Dan!" disse Nate dimenticandosi che aveva davanti una bambina di 5 anni.

"Nate! Shh! Non dire più niente." disse Chuck.

"Comunque Natehaniel, dovresti parlare con lei di questo, non credi?" disse Chuck.

"Ma questa è la Fao Schwarz?" disse Mark.

"E' questa!" disse Alex.

"Ok, andiamo." disse Chuck.



I bambini appena entrarono rimasero a bocca aperta. Lì dentro c'era di tutto, bambole, giochi da tavolo, macchinine, peluche. Tutto quello che un bambino poteva desiderare!

"Allora dove andiamo, prima?" chiese Chuck.

"Io voglio andare al reparto macchine telecomandate e animali di gomma." disse Mark.

"Io voglio andare al reparto peluche e bambole." disse Alex.

"Ok, allora andremo prima al reparto maschile, è proprio lì." disse Chuck indicando un corridoio.

"Ok, vengo anch'io." disse Nate.



Erano le 13.40.

Chuck e i bambini erano ancora lì.

Si erano salutati con Nate e Hilary, che strillava perchè voleva mangiare.

Erano in quel negozio da più di un'ora e sia Alex che Mark non avevano preso nulla. Erano indecisi, non facevo altro che prendere un giocattolo per poi lasciarlo.

Chuck non ne poteva più. Amava stare con i suoi bambini ma erano davvero incontentabili.

Finalmente arrivò il momento della scelta.



Alex prese una bambola My Doll che le assomigliava, Aveva una casacchina verde e una gonna rosa a quadretti con dei fiori. Poi prese due gemellini cinesi, un maschietto e una femminuccia. Chuck le chiese come mai avesse deciso di prendere delle bambole con gli occhi a mandorla e lei rispose: "Papà, hanno i nostri stessi occhi! Sembrano davvero i miei fratellini."

Chuck rise divertito.



Mark prese una macchina telecomandata, una Ferrari. Poi prese un orso polare della Trudy e il Monopoli della Disney. Corse da Chuck dicendo: "Papà, ho preso il Monopoli! Adesso io, tu, la mamma e Alex potremo divertirci."

Anche in questa circostanza Chuck rise divertito.

Si ricordò di una frase che aveva letto su qualche rivista in Russia: "I bambini sono divertenti, proprio perchè si possono divertire con poco." Si ricordò che quel Von Hofmannsthal aveva proprio ragione.



Poi senza farsi vedere da nessuno Chuck prese un libro di favole e lo pagò a parte. Stasera ci sarebbe stata una fantastica sorpresa.



Andarono alla cassa Chuck pagò e se ne andarono.

Lasciarono i pacchi Fao Shwarz in macchina e entrarono da Mc Donald's. Chuck provò a convincerli nuovamente che sarebbe stato meglio andare a mangiare italiano o cinese, ma i bambini preferirono il Mc Donald's.



Arrivò il momento di ordinare.

"Buongiorno, come posso aiutarvi?" disse la cassiera.

"Salve, allora... Vorrei due Happy Meal, uno con Hamburger, l'altro con toast, poi un'insalata per me e della coca-cola, grazie." disse Chuck tutto d'un fiato.

"Ok, allora sono... 27,50 $." disse la cassiera.

"Così poco?" chiese Chuck.

Gli parve strano non pagare cifre come 400 $ o 200$, la cassiera lo guardò con un sopracciglio alzato: "Siamo da Mc Donald's non da Deluchi!" disse.

Pagarono e si sedettero ad un tavolo.

Per Chuck era tutto così strano, non c'erano tovaglie, forchette d'argento, tovaglioli di stoffa e le sedie erano così scomode, il tavolo poi era appiccicoso e puzzava di lecca-lecca alla Coca-Cola.

I bambini incominciarono a mangiare e Chuck fece lo stesso.

La bambina ruppe il silenzio: "Sai, papà.. è la prima volta che veniamo quì. Al convento mangiavamo sempre verdure."

"Tesoro, anche io non sono mai venuto quì." disse Chuck cercando di pulirsi il muso con un tovagliolo di carta.

"Davvero non sei mai venuto?" chiese Mark.

"Sì, davvero." disse il padre.

"Come sono i panini?" continuò Chuck dopo poco.

"Il mio è buono...." disse Alex.

"Anche il mio.... Papà non ti arrabbiare ma la prossima volta preferirei mangiare un pasto vero." disse Mark.

"Già.... Anche io." rispose Chuck, manipolando la forchetta di plastica.

"Allora domani diremo alla mamma che di và da Deluchi!" disse Chuck.

"Cos'è Deluchi?" chiese Alex.

"Deluchi è un ristorante bellissimo dove si mangia italiano." disse Chuck.

"Bello allora domani andiamoci!" rispose Mark.

"Certo, tesoro." rispose Chuck.

Intanto lì intorno passava una cameriera che borbottò: "Ma cosa vengono a fare quì, questi ricconi da strapazzo? Che rimanessero a mangiare nei loro ristoranti super chic."

Chuck aveva sentito ma fece finta di niente.

Alex invece si girò di scatto verso la signora e disse: "Noi avevamo voglia di mangiare cibo da Fast Food e comunque non si permetta di dire una cosa del genere a mio padre! Lui non voleva venire quì, ma sono stata io a convincerlo! In effetti aveva ragione... Quì siete tuti antipatici." gridò.

Chuck e Mark sorrisero. Era proprio come Blair.

"Papà... Andiamo!" disse la bambina.

"Tesoro devo ancora finire la mia insalata." disse Chuck.

"Papà... sù... la ordinerai col servizio in camera! Non ne possiamo più di stare quì!" continuò Mark.

"Va bene...." disse Chuck.





Ore 18.30.

Blair uscì dall'ascensore e levò i tacchi.

Era tutto buio e c'era silenzio, sicuramente Chuck e i bambini dormivano.

Lasciò la borsa e il cappotto sul divano e andò verso la camera da letto. Si trovò davanti ad una scena bellissima: Chuck dormiva con i suoi figli al lato. Mark era sulla destra e Alex sulla sinistra, tenevano la testa sul suo petto e sul fondo del letto c'erano tanti giocattoli e per terra delle scatole.

Blair sorrise e si sedette accanto a Mark.

Chuck sentì il letto piegarsi e si svegliò: "Blair, sei tornata! Come stà tua madre?" chiese.

"Stà benissimo! Domani vorrebbe tanto vedere i suoi nipoti, lei dice che forse sarà l'ultimo addio, ma non sò come convincerla che non sarà così... Allora cosa avete datto oggi?" chiese Blair.

"Oh... E' stata una giornata... Moolto piena. Siamo andati a Central Park, dove abbiamo incontrato Nate con sua figlia, poi siamo andati da Fao Schwarz e poi al Mc Donald's." disse Chuck.

Blair rise in silenzio: "Avrei pagato oro per vederti mangiare con le forchettine di plastica. I bambini sono stati felici vero?" disse Blair.

"Sì, certo... Sono stato spettatore di una scena alla Blair Waldorf, fantastica. Alex era lì che inveiva contro una cameriera che aveva osato borbottare contro di noi." disse Chuck.

"Aww... Uffa... Avrei voluto essere con voi, ma mia madre aveva bisogno di me." disse Blair.

"Sì, hai fatto bene a restare all'ospedale." disse Chuck.

"Adesso, Bass... Fammi un pò di posto... Ti dico di più se non c'erano i bambini sarei voluta rimanere tra le tue braccia." disse Blair accostandosi sul letto.

"Possiamo farlo, sù andiamo nell'ex stanza di Nate." disse Chuck.

"Chuck, ma non possiamo. I bambini si preoccuperanno se non ci vedranno quando si sveglieranno." disse Blair.

"Ma no... Gireranno l'attico e ci troveranno. Tranquilla Waldorf." Chuck si alzò, lasciò Alex e Mark dormienti e prese per mano Blair, entrarono nella stanza di Nate e si posizionarono sul letto con una coperta sopra.

Blair era sul petto di Chuck ed esso le massaggiava la testa.

"Sono così felice, Blair." disse Chuck.

"Sì, anche io... Bass, sei importante per me." disse Blair.

"Anche tu per me...." Chuck si fermò, avrebbe voluto dirle altro ma non era pronto.

I due si addormentarono felici: Blair odorando il suo fantastico odore e Chuck toccando i suoi meravigliosi boccoli color cioccolato.







Buon pomeriggio a tutte.

Ho la febbre quindi ho scritto questo capitolo stamattina, quello che avevo scritto in precedenza non mi attirava. L'ultima scena è tratta dal mio ultimo sogno XD

Grazie a:

dada10...grazieeee

francynike: scusa... non avevo mai capito questa regola, infatti ogni volta mi soffermo su come viene scritta. Non preoccuparti non mi sono offesa :) se le critiche sono costruttive ben vengano :) comunque g non farà chi sai tu XD

fiby cullen_bass... grazie :D

isa__89... grazie mille :)


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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


cap 7

Si fecero le 2o e 3o.

Alex, si svegliò, non vide suo padre e si spaventò. Svegliò l'ormai fratello di soprassalto: “Mark, ho paura... Svegliati! Papà non è qui. In più c'è silenzio... Ho paura che ci abbiamo abbandonati.”

Alex, continua a dormire e non rompere. Non ci hanno abbandonato saranno in cucina o sul divano.” disse Mark.

Ti dico di nò! Non sento rumori!” disse Alex.

Và a cercargli allora!” disse il bambino.


Alex si alzò e andò alla ricerca dei genitori.

Intraprese un corridoio buio che si trovava vicino l'ascensore, vide una stanza illuminata. Impaurita si fece coraggio ed entrò.

Rimase stupefatta dei suoi genitori.

Erano sul letto abbracciati che dormivano, erano entrambi senza scarpe e sopra di loro c'era una coperta scozzese rossa.

Alex inciampò sulla scarpa del padre e visto che c'era il parquet, per il rumore i due genitori si svegliarono.

Tesoro... Ciao!” disse Blair alzandosi velocemente.

Ciao.. Mamma, mi sei mancata, oggi. Credevo non tornassi più.” disse la bambina abbracciandola.

Ma nò, tesoro adesso sono qui.” disse Blair.

Anche Chuck si svegliò: “Tesoro, ma sei sveglia! Vieni qui, su.” disse alla bambina.

Arrivò anche Mark.

Ma siete svegli... Perchè vi trovate in questa camera?” chiese Mark.

Questa è la ex camera di Nate, tesoro.” disse Blair.

Ma il Nate di oggi?” chiese Mark.

Sì, tesoro proprio lui.” disse Chuck.

Visto che è già tardi che ne dite se papà ci porta a cena?” chiese Blair euforica.

Mamma... oggi quel Mc Donald's mi ha veramente disgustato. Non avevo mai mangiato niente di così orribile!” disse Mark.

Dai... Mark! Non essere esagerato. Non era buono come il cibo che fanno qui, ma non era poi così male.” disse Alex.

Parla per te, sorellina.” disse Mark.

Va bene... allora prepariamoci e andiamo da qualche parte. Chuck cosa ci consigli? Dobbiamo festeggiare, la nonna stà bene!” disse Blair.

Mmm.... Deluchi? Che ne dici?” chiese Chuck.

Benissimo! Allora su bambini andiamo a vestirci!” disse Blair.


Blair e i bambini uscirono, mentre Chuck rimase steso sul letto.

Gli sembrò tutto così diverso, era la vita che aveva sempre desiderato. I suoi pensieri vennero nuovamente interrotti da un cellulare che squillava, era quello di Blair.

Chuck gridò: “Blair, è il tuo cellulare – lesse il nome – è Cyrus, rispondo?” chiese.

Sì... Tanto non sarà nulla di grave.” rispose Blair urlando dal bagno.


Pronto Cyrus.” disse Chuck.

Charles... Eleanor è morta. La mia magnifica moglie è morta...” disse Cyrus tra le lacrime.

Come morta? Cyrus... ma come? Mi era stato detto che si era ripresa.” disse Chuck.

Sì, si è ripresa, ma mentre ero a prendere un caffè ha avuto un altro infarto, purtroppo non c'è stato il tempo di rianimarla, l'abbiamo persa, Chuck.” disse Cyrus.

Adesso cosa dirò a Blair?” disse Chuck.

Cerca di starle vicino, lei ama sua madre più di qualsiasi altra cosa al mondo.” disse Cyrus.

Certo, non macherò e... Cyrus saremo lì tra meno di un'ora.” disse Chuck.


Chuck sospirò e andò fino alla sua camera da letto, c'era Blair che cercava di sistemare una fascia sui capelli di Alex. Il ragazzo la vide e le disse: “Blair... Vieni un momento, devo parlarti.”

La faccia di Blair divenne triste, lo seguì fuori e continuò: “Allora, cos'hai da dirmi?”

Blair, amore mio... Non so come dirtelo. Tua madre non c'è più.” disse Chuck.

Come.... Perchè non c'è più? Dov'è andata?” chiese Blair.

Tesoro... tua madre non c'è più Mi dispiace davvero...” disse Chuck.

Blair scoppiò in lacrime.

E' impossibile, stava cosìbene stamattina!” disse.

Sì, ma è stata colta da un secondo infarto e i medici non hanno avuto tempo di rianimarla... Blair ti prego...” disse Chuck abbracciandola.

Lasciami, Chuck. E' per colpa nostra che lei.... che lei è morta! Adesso scusami corro all'ospedale!” disse Blair.

Vengo con te! Lasceremo i bambini con Dorota!” disse Chuck.

No! Rimani con loro! Ti prego!” disse Blair.


Infilò e le scarpe e dopo meno di 5 minuti, Blair, era già nell'ascensore.

Chuck non sapeva che fare, prese il telefono e compose il numero di Serena.

Serena,... Eleanor è morta! Devi tenere i bambini per una notte, puoi venire qui se vuoi.” disse Chuck.

Chuck, mi dispiace davvero tanto... comunque Sì, sono con Nate. Saremo lì tra poco.” disse Serena.


Quei 15 minuti sembravano interminabili.

Serena sembrava non arrivare mai, Chuck non aveva detto nulla



"Bambini... Siete pronti a conoscere zia Serena?" disse Chuck andando verso la camera da letto.

 

Dopo 15 minuti Serena e Nate erano lì.

Appena entrarono Chuck corse in ascensore e la scena a cui non presenziò fù abbastanza simpatica.

I bambini erano immobili fissando Serena e Nate, Alex sogghignava, mentre Mark era serio con le braccia conserte. Serena decise di rompere il ghiaccio: "Allora... Io sono Serena, piacere!"

Alex continuò a fissarla e rispose: "Io sono Alex, lui è il mio ormai fratello Mark. Sei la sorella di nostro padre?" chiese.

"Una specie di sorella... mia madre è stata sposata con il padre di Chuck e quindi siamo diventati fratelli, ma ci conosciamo da quando avevamo 6 anni, io, lui - indicò Nate - e i vostri genitori siamo sempre stati molto uniti." disse Serena.

"Ah ok. Ma come fà ad essere di lui - indicò Nate - il bimbo che hai nella pancia? Lui non vive con te." disse Alex.

"E tu come fai a saperlo? Nate non ci posso credere... hai raccontato tutto a Chuck!" disse Serena portandosi le mani sui fianchi.

"Si... l'ho fatto... ma.. non guardarmi così! Chuck è il mio migliore amico... Poi guarda non ti capita ogni giorno di diventare padre di due figli non voluti!" disse Nate.

"Basta, Nate! Mi hai stancato.... sei solo un bambino!" disse Serena.

"Ehi! Scusate! Ci siamo noi quì!" disse Mark.

"Si, hai ragione.... TU... sei la fotocopia di tuo padre, ma vi hanno fatto con 'copia e incolla'?" chiese Nate.

"No e comunque mi hanno adottato.... Non sono davvero figlio loro." disse Mark con il broncio.

"Mark, ma cosa dici? Se ti sentirebbe la mamma...." disse Alex.

"Mark... I tuoi genitori ti amano! Anche se non sei sangue del loro sangue tu somigli ad entrambi, sai. Io sono sicura che darebbero la vita per te!" disse Serena.

"Credi?" chiese Mark.

"Si, ne sono sicura." rispose Serena.

 

All'ospedale.

Chuck era arrivato nel reparto dove si trovava Eleanor.

Trovò Cyrus fuori dalla stanza in lacrime, lo abbracciò e gli disse che era davvero dispiaciuto.

 

Questo era vero. Chuck non aveva mai potuto vedere Eleanor, lei lo disprezzava, ma lei era la donna che aveva partorito la sua amata il che faceva di Eleanor una brava donna. In fondo anche Chuck sapeva questo... Aveva un cuore, solo che lo teneva nascosto, come suo padre d'altronde.

 

Cyrus disse che Blair era da più di un'ora chiusa nella stanza dove si trovava il cadavere, non era uscita neanche per una pausa o per dire che aveva bisogno di conforto.

Chuck non sapeva che fare: APRIRE o NON APRIRE la porta della camera dove si trovava Eleanor.

Diede retta al cuore ed aprì quella porta.

Vide Blair con il capo poggiato sul braccio della madre, aveva il mascara di nuovo sbavato, i capelli arruffati e singhiozzava. Appena vide Chuck gli corse incontro e lo abbracciò, lo strinse così forte che per poco non lo faceva respirare.

"Chuck... io davvero, non ci posso credere! Come ha potuto andarsene così?" disse Blair singhiozzando.

"Tesoro, queste cose succedono così. Quando meno te l'aspetti... Mi dispiace." disse Chuck stringendola.

"Sì, anche a me. Avevamo così tante cose da fare insieme... insieme io e lei, insieme io, tu, lei e i bambini.... Lei è morta per colpa mia." disse piangendo.

"Shh, amore, no! Non c'entri! Sono sicuro che stava già male... Li infarti non vengono senza un motivo." disse Chuck.

"Sì, questo lo so. Ma forse io le ho recato solo altro danno, non ci parlavamo e vedevamo da anni... Sono stata cattiva." essa continuò a piangere.

"Posso fare qualcosa per te?" chiese Chuck.

"Vieni, stai quì con me e non lasciarmi per nulla al mondo." disse Blair stringendogli la mano.

"Non ti lascerò mai... Dai, supereremo anche questa!" disse Chuck.

 

Entrò Loreyn, una collaboratrice di Eleanor.

"Blair, scusa... Per domani ho prenotato la chiesa, per il funerale, mi servirebbero le coordinate bancarie per pagare il tutto. Tua mamma non le faceva sapere a nessuno." disse Loreyn con aria spavalda.

"Cosa hai detto? Io sono sul letto di morte di mia madre, è morta da meno di 5 ore e tu mi chiedi del funerale? Ma che cazzo me ne può fregare? Lei è morta! Non c'è più! Brutta stronza antipatica non farti vedere mai più!" gridò Blair alzandosi dalla sedia.

Chuck si alzò e andò dalla donna che si trovava ancora davanti alla porta: "Mi scusi..." disse.

"Che vuole? Deve farmi la predica anche lei? Eleanor è sempre stata una mia grande amica, non faceva altro che elogiare Blair e ripetere che era sposata con un principe... E' inutile che ve la prendete con me!" disse Loreyn.

"Scusi, la mia ragazza. E' sconvolta, volevo dirle che può benissimo usare le mie coordinate per il funerale di domani. Sono Chuck Bass, faccia avere i conti alla mia azienda." disse Chuck.

"Va bene... Come vuole! E il catering come lo vuole?" chiese Loreyn.

"Adesso credo che stia esagerando.... Comunque per le altre cose... decida lei. Lavorava con Eleanor, conosceva quindi i suoi gusti." disse Chuck.

"Sì, va bene..." disse la donna.

 

La donna se ne andò e Chuck ritornò nella stanza, dopo aver preso dei caffè.

"Tieni, bevilo." disse porgendolo a Blair.

"Tieni Cyrus..." disse porgendone un altro all'uomo ormai afflitto.

"Grazie mille, Charles. Sei davvero gentile!" gli disse Cyrus.

Blair era rimasta in silenzio per tutto il tempo fissando il viso di sua madre.

Aveva preso il caffè, ma non aveva levato lo sguardo dal corpo neanche per un istante.

Chuck non disse nulla, prese un'altra sedia e si mise vicino a Blair. Alla sinistra di questa c'era Cyrus.

"Quante rughe aveva." disse Blair dopo 20 minuti.

"Cosa?" disse Chuck.

"Stavo pensando... Aveva tante rughe! Eh menomale che andava dal chirurgo... Voglio nome e cognome lo denunceremo domani!" disse Blair fissando ancora sua madre.

"Stai reagendo proprio come me. Anche quando è morto mio padre, io facevo così. Me la prendevo con tutti. Ma... Blair... Che cosa c'entra questo chirurgo? Perchè te la vuoi prendere con lui? Questo non risolverà niente." disse Chuck stringendole la mano.

"Almeno il giorno del suo funerale doveva sembrare come voleva lei... Più giovane... Già, perchè lei è morta. E' morta. E' morta." continuava a ripetere piangendo. Da quando Chuck era entrato nella stanza le lacrime le si erano fermate, adesso aveva rincominciato. Stringeva saldamente Chuck e adesso si trovava con il viso attaccato al suo petto.

Dopo una buona mezz'ora parlò di nuovo: "Come stanno i bambini, Chuck?" chiese.

"Stanno bene, non sanno niente. Ho chiamato Serena e le ho chiesto se si poteva occupare di loro, era con Nate." disse Chuck.

"Serena? Lei non sà badare a sè stessa figuriamoci a due bambini di 5 anni!" disse Blair.

"Staranno bene... Lei sembra maturata." disse Chuck.

"Senti... Posso chiederti una cosa?" chiese Blair.

"Certo, farò tutto quello che vuoi." disse Chuck.

"Stanotte vorrei che dormissimo insieme. Ho paura a restare sola." disse Blair.

"Certo, manderemo i bambini nella camera di Nate e staremo insieme. Abbracciati, senza staccarci un attimo." disse Chuck.

"Mi piacerebbe sentirmi al sicuro." disse Blair.

 

Passarono velocemente 2 ore.

Nessuno dei due parlava, Blair e Cyrus erano immobili fissando Eleanor. Entrambi speravano in un movimento per far capire che i medici si era sbagliati, ma questo non avvenne.

Blair era ancora ripiegata sulla spalla di Chuck quando entrò il dottore.

"Signora Bass." disse il medico.

Blair si girò di scatto naturalmente, come se fosse lei la signora Bass, Chuck fù felice di questo movimento. Cyrus rimase un pò perplesso.

"Venga per favore, devo parlarle." disse il medico.

Blair e Cyrus si alzarono e andarono verso il dottore.

"Come sapete la signora è morta per un infarto, uno al giorno d'oggi è passabile ma due.... la situazione poi è stata maggiormente aggravata dal fatto che la signora Waldorf faceva pesante uso di antidepressivi da poco più di 5 anni, per non parlare poi delle traccie di fumo che abbiamo trovato nei suoi polmoni.. come minimo fumava 15 sigarette al giorno." disse il dottore.

"Cosa? Antidepressivi? Sigarette? Mi scusi ma non credo sia davvero mia madre." disse Blair.

"Sì, posso assicurarle che mia moglie non ha mai fatto uso di queste sostanze, ha sempre odiato il fumo." disse Cyrus.

"Mi dispiace.... ma le analisi parlano chiaro. Purtroppo questi antidepressivi dovrebbero togliergli dal commercio." disse il dottore.

"Secondo lei perchè ne faceva uso?" chiese Cyrus.

"Molte volte si fà uso di antidepressivi per colmare il vuoto d'affetto che una persona lascia o per non pensare, oppure solamente perchè si è depressi. Il fumo è solo un effetto degli antidepressivi." disse il dottore.

"Gli ha presi per colpa mia...." disse Blair.

"Cosa c'entra lei?" chiese il dottore.

"5 anni fà sono andata a vivere a Monaco, col mio, allora, marito. Non mi sono sentita con mia madre per anni." disse Blair.

"Si, sarà stato per questo o anche per un improvvisa novità. Le persone che prendono antidepressivi non le subiscono bene." disse il dottore.

"Immagino...." disse Blair.

"E' giunto il momento di dare l'ultimo saluto a sua madre, adesso la porteremo a fare l'autopsia, ancora condoglianze. E... se potete, uscite dal retro. L'atrio è pieno zeppo di giornalisti." disse il dottore.

"Ma come, non posso rimanere altro tempo con lei?" chiese Blair speranzosa.

"No, purtroppo non si può. Quando c'è un infarto si procede poche ore dopo la morte." continuò il dottore.

Blair incominciò a piangere, di nuovo.

"Dai... Ti ricordi cosa ci siamo detti?" disse Chuck.

"Sì... Certo che lo ricordo, ma non credevo che avrei dovuto salutare mia madre proprio adesso, è morta da 8 ore!" disse Blair.

"Dai... prendi coraggio e ringraziala per la vita che ti ha dato." disse Chuck.

"Devo farlo. - Blair si avvicinò alla madre e le prese la mano - Cara mamma, sei sempre stata... pungente con me, tanto acida e mi hai anche fatto diventare bulimica e insicura... ma ho sempre saputo che avevi un cuore d'oro e ieri lo hai dimostrato con Alex e Mark, eri felice con loro e io non ti avevo mai vista così, prima d'ora. Ho sempre saputo che eri una brava donna, lavoravi tanto per non farmi passare l'infanzia e l'adolescenza che hai avuto tu *... non avrei mai pensato di dirlo ma... mi mancherei. Sarai sempre nei mio cuore mamma, ti amerò per sempre." arrivò Chuck da dietro e le cinse i fianchi. Si fece avanti anche Cyrus che disse: "Blair, sai tua madre era tanto felice stamani, era felice di vedere te e i bambini... poi mentre ero in salone e loro nel suo ufficio, Mark è venuto da me e mi ha detto che era svenuta, siamo corsi da lei e dopo abbiamo chiamato l'ambulanza... sembrava tutto risolto. Forse è anche colpa mia... non le ho dedicato tanto tempo in questo periodo. Ero stato chiamato da Paris Hilton per difenderla in una causa: aveva lanciato una bottiglia, vuota, di Vodka a una cameriera. Dovevo solo dedicare più tempo a tua madre." continuò Cyrus.

"Cyrus, no... E' inutile che continuiamo a darci le colpe. Lei non c'è più...." disse Blair.

 

Arrivarono i medici e portarono via Eleanor.

Blair urlava e singhiozzava, mentre Chuck la stringeva. Cyrus era serio, immobile, fisso a guardare sua moglie andarsene.

"Dai, andiamo a casa. Ci sono i bambini che ci aspettano." disse Chuck.

"Sì, andiamo. Ciao Cyrus, noi andiamo dai bambini se vuoi potresti venire a stare da noi." disse Blair verso Cyrus.

"No, grazie, Blair. Credo che rimarrò quì. Tu và dai bambini, hanno bisogno di te. Appena avrò i risultati dell'autopsia chiamerò a Chuck." disse Cyrus.

"Ok." disse Chuck.

 

La "coppia" se così la si poteva chiamare, stette in silezio per tutto il viaggio in limousine.

Arrivarono all'attico e videro che i bambini erano ancora svegli mangiando torta al cioccolato e cocco. C'erano Serena e Nate con loro.

Serena corse ad abbracciare Blair: "Ehi... B.... Non sai quanto mi dispiace, davvero." disse stringendola a sè.

"Anche a me, Serena." disse Blair.

"Mammaaa!" gridarono i bambini.

"Amori!" disse Blair abbracciandogli.

"Mamma... ci sei mancata." disse Mark.

"Già, mamma. Guarda cosa mi ha messo Zia Serena?" disse Alex mostrando le sue mani. Serena le aveva messo uno smalto rosa pallido con dei brillantini.

"Che bello che è!" disse Blair.

"Papà... C'era puzza di quella sostanza in tutta la casa, non si poteva respirare." disse Mark.

"Lo so, tesoro... Queste donne ci faranno morire!" disse Chuck sorridendo al bambino.

"Mamma, come stà la nonna?" chiese Alex.

Blair diventò di nuovo triste: "Tesoro, la nonna... è volata in cielo, con gli angioletti. Starà bene." disse Blair ai suoi figli.

"Ma lei e nonno Bart staranno vicini?" chiese Mark.

"E tu come sai di Bart?" chiese Chuck.

"Sono stata io! Non volevo dirlo, perdonatemi. Mi hanno chiesto perchè ero la loro zia allora ho dovuto spiegare tutto." disse Serena.

"Comunque sì, Bart e la nonna staranno vicini. Adesso credo che dovremmo andare a dormire, bambini." disse Chuck.

"Sì... abbiamo sonno, papà." dissero i piccoli.

"Chuck, io intanto saluto Serena e ti aspetto nel letto." disse Blair.

"Per questa sera vi lascerò la mia camera, bambini. Abbiatene cura." disse Nate entrando in salone.

"Nate! Da quanto tempo." disse Blair abbracciandolo.

"Ciao, Blair. Mi dispiace per tua madre!" rispose il biondo.

"Dispiace a tutti." disse Blair.

"Allora bambini, andate nella stanza di Nate, io prenderò una cosa." disse Chuck.

"Va bene... Ciao zia Serena, ciao zio Nate è stato bello rimanere con voi." disse Alex.

"Buonanotte, mamma, buonanotte anche a voi." disse Mark.

"Notte, tesori." dissero gli altri.

 

Chuck corse nella sua camera e prese il libro che aveva comprato oggi. Doveva essere una sorpresa e voleva anche dar vita ad una specie di tradizione. La favola della buonanotte, tutto quello che suo padre non gli aveva mai raccontato.

"Ho una sorpresa, per voi...." disse Chuck entrando nella camera di Nate.

"Che sorpresa?" chiese Alex.

"Eccola quì....!" Chuck alzò il libro delle favole.

"Vuoi leggerci una fiaba?" gridò Alex.

"Sìì! Una fiaba per entrambi. C'è una storia diversa per ogni giorno dell'anno." disse Chuck.

"Bello! Da cosa cominciamo?" chiese Mark.

"Oggi è prevista... La stellina." disse Chuck.

"Dai papà, inizia." disse Alex.

Chuck si sedette tra di loro e incominciò a raccontare la fiaba. Era piccola ma c'era voluta un'ora per raccontarla, i bambini interrompevano continuamente per fare domande riguardo il cielo, le galassie. Mark voleva sapere come si poteva fare l'astronauta e Chuck gli disse che forse era meglio fare l'imprenditore. Lui rispose che le cose semplici non erano per lui e Chuck sorrise.

I bambini si addormentarono, Chuck sgattaiolò fuori dalla camera e andò nella sua. Trovò Blair con indosso un suo pigiama di seta, era già nel letto e sembrava aspettarlo. Appena vide Chuck accennò un sorriso, era la prima volta che lo faceva nelle ultime ore, c'era da aspettarselo, sua madre era morta.

Chuck si allentò la camicia si tolse le scarpe e si sdraiò accanto a lei.

"Sai cosa mi ricorda questo momento?" chiese Blair.

"Cosa?" disse lui.

"Era il giorno delle elezioni di Trip Van der Bilt, Serena mi aveva gettato nella torta e la sera ero molto triste. Ti avevo detto che sarei andata in casa invece cambiai idea, sei entrato nella tua camera. Questa camera. E mi hai trovato nel letto proprio nella posizione in cui sono adesso, mi hai abbracciato da dietro e siamo rimasti così fino al mattino successivo." rispose Blair, i suoi occhi erano nuovamente pieni di lacrime, ne cadde una sul viso, ma la mandò via.

"Aspetta - Chuck le si avvicinò e l'abbraccio da dietro - Così dici? Blair... io... ti... ti amo... Blair non ho mai smesso di farlo, oggi quando ti ho visto in quelle condizioni mi sono sentito morire. Tu non meriti di stare male e di sentirti in colpa. Oh, amore mio non sai quanto mi sei mancata in questi anni... il tuo profumo, i tuoi capelli, la tua fantastica pelle. Tutto." disse Chuck.

"Anche tu, tantissimo. Anche io ti amo. Anche quando mi sono sposata con Louis per quanto mi convincessi era inutile, il mio cuore è sempre stato e sarà sempre solo tuo. Il nostro è un amore difficile, troppo forte. Ma l'amore dev'essere così! L'amore semplice, puro, non esiste per noi." disse Blair.

"Non esiste per noi... E ti ricordi quando ti dissi che prima o poi ci saremo ritrovati? Ecco a cosa pensavo. Tu, io e due marmocchi che quando stai leggendo loro una fiaba ti interrompono ogni secondo per farti domande. Ecco dove volevo arrivare." disse Chuck.

"Anche io ci pensavo e quando è nata Alex, ho subito pensato che alla fine saremo finiti di nuovo insieme. Grazie per essermi stato accanto oggi." disse Blair.

"Non ringraziarmi, Blair. L'ho fatto perchè ti amo." disse Chuck.

"Che bello sentire il suono di queste parole di nuovo dalla tua bocca e io mi sento ancora come se avessi 17 anni!" disse Blair.

"Buonanotte, Waldorf."

"Notte, Bass."

dissero baciandosi.



Si addormentarono tristi per la morte di Eleanor, ma felici per essersi ritrovati.



. FINE CAPITOLO .


**********


* = Non sappiamo nulla sull'infanzia e adolescenza di Eleanor, ma ho immaginato che venisse da una normale famiglia di New York. I suoi genitori si sono indebitati per permetterle di frequentare una buona scuola di moda, ha incominciato a lavorare presso un sartoria e a 19 anni ha venduto il suo primo abito. Vorrei che fosse andata così la storia =)



Buonasera UESiders ;)

Eccomi con un nuovo capitolo.

Ringrazio tutte come sempre:

dada10..... grazie, sei davvero una delle mie più care recensioniste *--* <3

francynike93: grazie anche per i consigli :D mi sei stata di grande aiuto :D

isa__89: grazieeee :D anche tu... una delle mie + care recensionist :) <3

fiby culleb__bass: b pensa che l'infarto sia stato per colpa sua ma poi scopre che è stato per gli antidepressivi e sigarette che fumava :) grazie mille anche a te.... <3 <3 *--*


ringrazio ancora tutte e...... ci vediamo prossimamente :)

xoxo.

D.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


cap 8

Blair quel giorno si svegliò presto, erano le 6 e 30 e due ore dopo ci sarebbe stato il funerale di sua madre. Le aveva reso la vita impossibile, sempre, ma era sempre sua madre.

Rimase tra le braccia di Chuck così da non svegliarlo e quando anch'esso si svegliò erano le 8.

"Blair... Sei sveglia? Perchè non mi hai svegliato?" chiese l'uomo.

"Sei dolce quando dormi Bass... e poi mi dispiaceva svegliarti. Chuck tra meno di due ore ci sarà il funerale..." disse Blair.

"Sì, lo so. - vide Blair con le lacrime che le rigavano il viso - Vieni quì - lei si mise tra le sue braccia - ...shh, non piangere, Sò che è un momento difficile." disse Chuck.

"Sì, è difficile... L'ho odiata per non sai quanti anni, ma ho sempre saputo che lei mi amava. E adesso è morta." disse Blair piangendo tra le braccia di Chuck.

"Mamma perchè sei triste?" chiese Mark.

I bambini erano sulla soglia della porta e si tenevano per mano.

"Mamma perchè piangi?" chiese Alex avvicinandosi ai genitori.

"Oh, Alex, Mark... Entrate - i bambini le si avvicinarono -... Ieri la nonna... è...lei...è...è volata in paradiso." disse Blair, non riusciva a pronunciare quelle parole.

In meno di un secondo vide il viso dei bambini trafitto dalla tristezza.

"C-cosa?" chiese Mark.

"Mamma! Perchè non me lo hai detto? Perchè? Io sapevo che ieri c'era qualcosa che non andava, lo vedevo negli occhi di zia Serena... Lo sapevo! Mi hai mentito! Mi avete mentito!" disse Alex urlando e piangendo.

"Tesoro, no... Io... L'ho fatto solo per non farti stare male, è stata una cosa improvvisa." disse Blair tristemente.

"No! Dovevi dircelo! L'avrei voluta salutare... dirle che le volevo bene... che ero felice di avere una nonna." disse Alex.

"Ma lei lo sà! E sono sicura che dall'alto lei ti proteggerà e veglierà su di te, sì, ne sono sicura." disse Blair.

"Noo! Non lo sà. Mi hai mentito!" disse la bambina correndo fuori dalla camera di Nate e andando verso la camera di Chuck.

I genitori e Mark sentirono sbattere la porta e Blair incominciò a piangere.

"Chuck, lo sapevo! Era quello che temevo!" disse Blair.

"Mamma no... Alex fà sempre così. Quando qualcosa non le và bene corre in camera, si chiude a chiave e piange. Dopo due ore e di nuovo fuori." disse Mark.

"Dai Blair... Vado a parlarle." disse Chuck andando verso la porta. Percorse il corridoio velocemente e quando arrivò davanti alla porta bussò due volte, non ebbe risposta e decise di parlare: "Alex... sò che sei lì dentro, sù fammi entrare." disse.

"No! Vai via! Voglio stare da sola." disse la bambina con la voce tremolante.

"Tesoro, sai che mi ricordi tanto la mamma? Sù.. fammi entrare." la incoraggiò Chuck.

"Lei è cattiva. Non doveva mentirmi." disse Alex.

"Ma lei lo ha fatto per te.... Dai principessa, prometto che parleremo soltanto. Se non vuoi parlare della mamma, potremo parlare di vestiti, bambole, giocattoli.... Tutti ciò che desideri." disse Chuck parlando verso la porta.

"Va bene, ma promettimi che mi comprerai un servizio da te come quello che ho visto da Fao Schwarz.." disse Alex.

"Ok, lo prometto, sù apri questa porta." disse Chuck.

Dopo meno di 5 secondi, Chuck vide la porta aprirsi, dietro c'era Alex.

"Ecco la mia principessa." disse Chuck prendendola in braccio e posandola sul letto.

Alex l'abbracciò forte e chiese: "Papà, secondo te la mamma mi odia?"

"No... Non potrà mai odiarti, però... Se io prometto di comprati il servizio da thè tu dovrai promettermi di chiedere scusa alla mamma." disse Chuck stendendosi vicino alla bambina.

"Va bene... Vorrei poter rimanere tra le tue braccia per sempre." disse Alex.

Chuck si emozionò, ma non lo diede a vedere.

"Anche io, principessa. Hai un buonissimo odore, uguale a quello della tua mamma appena sveglia." disse Chuck.

"Davvero? Vorrei tanto essere come lei da grande." disse Alex.

"Certo che sarai come lei, ma non fisicamente... I lineamenti gli hai presi da me!" disse Chuck.

"Amo essere come te!" disse la bambina.

"Grazie, principessa. Adesso và dalla mamma, io porterò Mark fuori dalla camera." disse Chuck.

I due uscirono dalla stanza, tenendosi per mano.

 

Intanto nella camera di Nate.

 "Mamma... lei fà sempre così! Non essere triste." disse il bambino guardando Blair.

"E' proprio come me... Dai... vieni quì." disse Blair a Mark.

Il bambino si avvicinò e si stese di fianco a lei.

"Avvicinati di più, ho bisogno di coccole." disse Blair.

"Ok..." rispose il bambino intimidito. Si sentiva strano, non aveva mai avuto una "mamma" che l'amasse come Blair, quasi non ci credeva. Di solito era lui a cercare coccole, non gli altri in lui.

Rimasero così per circa 10 minuti poi Chuck e Alex entrarono nella stanza.

"Mamma... C'è una cosa che devo dirti." disse Alex, giocando con i pollici e tenendo lo sguardo basso.

"Cosa devi dirmi?" chiese Blair.

"Voglio.... chiederti scusa, mi sono comportata male, non te lo devo. Hai preso sia me che Mark a vivere con te e io.... non dispiaciuta." disse Alex.

"Grazie, accetto le tue scuse, adesso vieni quì..." disse Blair.

La bambina si avvicinò e si stese accanto a Blair, dall'altra parte c'era Mark.

"Blair... credo che ci dovremmo preparare." disse Chuck.

"Oh... si... lo penso anch'io." disse Blair.

"Dove stiamo andando?" chiesero all'unisono.

"Stiamo andando a dare l'ultimo saluto alla nonna." disse Blair trattenendosi le lacrime e uscendo dalla camera.

"Papà... credi che la mamma si riprenderà?" chiese Mark.

"Sì, certo. Purtroppo anche quando il mio papà è morto, sono stato malissimo. Questo succede." disse Chuck.

"Sì... Papà, cosa posso indossare?" chiese Mark.

"Cosa? Fammi capire stiamo per andare al funerale della nonna e l'unica cosa che tu sai dire è: Cosa posso indossare? Ma sei impazzito forse?" gridò Alex alzandosi dal letto.

"Voglio essere sempre elegante e comunque non credo che questi siano affari tuoi!" disse il bambino agitando le braccia.

"Dai bambini non litigate, almeno non oggi." disse Chuck prendendo entrambi per mano.

"Coraggio, andiamo a lavarci." continuò il padre.

 

Per le 9 erano tutti pronti.

Blair era completamente vestita di nero. L'attillato tubino, le scarpe... era tutto nero. Così Chuck e i bambini.

Il tragitto in limousine fù silenzioso, nessuno parlava e i bambini tenevano lo sguardo rivolto verso Blair che aveva messo un grande paio di occhiali da sole Chanel, per nascondere le lacrime. Ogni tanto si sentiva solo tirare sù col naso. Erano tutti tristi, Chuck che teneva salda la mano di Blair, i bambini che non avevano sorriso da quando erano usciti di casa.

In chiesa Blair trovò suo padre, non le sembrava vero, era davvero lui. Abitavano vicini, ma non si vedevano quasi mai.

"Blair!" gridò Harold andando verso di lei.

"Papà!" disse Blair uscendo dalla limousine.

I due si abbracciarono e Blair continuò: "Come mai sei quì?" era sorpresa, di vedere suo padre e soprattutto non c'era Roman, cosa ancora più strana.

"Bè, tesoro... io e tua madre siamo stati sposati per 20 anni, non sò se sai cosa vuol dire? E Louis, dov'è? Non lo vedo... Oh guarda c'è anche quel tuo amico... Com'è che si chiama? Ah.. sì, Chuck Bass." disse Harold guardando verso il cancello.

"Papà... sì, scusa avrei dovuto parlartene... io e Louis abbiamo rotto, tra poco mi arriverà il divorzio effettivo, Chuck è quì per me..." Blair venne interrotta.

"Cosa? Ci sono anche due bambini con lui, chi sono i suoi figli?" disse Harold.

"No cioè si..insomma... ehmm..." Blair venne interrott di nuovo.

Alex correva verso di lei urlando: "Mammaaaa!"

"Mamma? Mi sono perso qualcosa?" chiese Harold sopraffatto.

"Signor Waldorf, è un piacere. Mi dispiace dell'accaduto." disse Chuck avvicinandosi con Mark alla mano.

"Ciao Chuck! Potresti andar via un momento? Ho bisogno di scambiare quattro chiacchiere con mia figlia..." disse un Harold agitato.

"Certo." disse Chuck allontanandosi.

"Allora, mi vuoi dire cosa succede?" continuò l'uomo fissando Blair.

"Piacere... Io sono Alexis prossimamente Bass. Tutti mi chiamano Alex, ma amo il mio nome per intero. Come ti chiami? Chi sei?" disse la bambina.

"Bass?" chiese Harold.

Blair rimasta in silenzio fino a questo momento rispose: "Sì, papà... Lei è... è mia figlia, mia è di Chuck, è stata in un orfanotrofio fino all'altro ieri, poi sono andata a prenderla e con lei ho adottato anche il suo miglior amico... sai.." disse Blair.

"Blair, insomma! Perchè non me lo hai mai detto? Potevo aiutarti a non darla in adozione, sono uno degli avvocati più bravi al mondo." disse Harold.

"Sì, perdonami... papà. Comunque lei è Alex." disse puntanto la bambina.

La bambina sorrise verso Harold.

"Ciao... Alex! Io sono Harold, sono il papà della tua mamma." disse. Quanto le sembrava strano che la sua bambina era una madre.

"Ohh... bene. Allora tu sei quello che abita in Francia?" chiese la bambina.

"Sì, sono proprio io." disse Harold.

Blair vide Chuck e Mark avvicinarsi e disse: "Lui è Mark, l'altro MIO bambino." accentuò la parola "mio" quasi per far sentire Mark ben accetto.

"Ciao Mark, io sono Harold, il papà delle tua mamma... Sono quindi vostro... nonno, suppongo." disse l'uomo più anziano.

"Ciao! Mark presto Bass, piacere." disse il bambino togliendosi il guanto, seguì una bella stretta di mano.

"Presto Bass? Ciao Chuck, scusa... non ti ho salutato." disse Harold girando lo sguardo verso Chuck.

"Signor Waldorf. Mi dispiace interrompere questo momento ma credo che dovremmo entrare." disse Chuck.

"Dobbiamo proprio?" rispose Blair mettendosi di nuovo gli occhiali da sole.

"Sì, dobbiamo. Sù, andrà tutto bene e io sarò sempre al tuo fianco." disse Chuck non badando al fatto che Harold era ancora lì e che aveva sentito tutto.

"Blair-Bear, sono felice che tu e Chuck abbiate ritrovato l'intesa perfetta per portare avanti questa "nuova" famiglia... detto tra noi... Louis non mi piaceva affatto, l'ho accettato solo perchè tu ne eri innamorata." disse Harold.

"Papà, io non ho smesso di amare Chuck per un secondo nella mia vita, ho sposato Louis così le cose erano più semplici, ma io sono una Waldorf e amo gestire le cose complicate." disse Blair.

"Sono felice per te Blair-Bear." disse Harold.

 

I 5 entrarono nella chiesa, Blair si salutò con Cyrus ed iniziò la celebrazione. I bambini rimasero in silenzio alla seconda panca accanto a Chuck, Blair e Cyrus erano davanti, Blair ogni tanto soffiava il naso e si asciugava le lacrime, Cyrus faceva lo stesso.

La celebrazione finì dopo 45 minuti, a Blair pareva durata ore, aveva sempre odiato i funerali tantomeno quello della madre, aveva un senso di malinconia che la logorava. Già le mancava, non erano mai state le tipiche "mamma e figlia" da sit-com americana come "Una mamma per amica" o altro, ma con il loro rapporto riuscivano ad essere unite, anche a distanza. Erano donne Waldorf, in fin dei conti.

Quando la celebrazione finì Blair si incamminò con Cyrus verso il cimitero, Chuck, i bambini e Harold tornarono all'attico all'Empire.

Il tragitto il limousine fù silenzioso, c'era Alex che ogni tanto faceva qualche domanda circa la separazione dei genitori della madre, Mark era in silenzio fissando per tutto il tempo Harold.

 

All'Empire.

"Allora questo è il tuo attico?" chiese Harold guardandosi intorno.

"Bambini... andate a lasciare i cappotti e toglietevi le scarpe, io e il nonno parleremo un pò." disse Chuck chinatosi verso i bambini.

I bambini annuirono e corsero verso la camera di Chuck.

"Comunque.... Sì, è il mio. L'ho comprato circa 7 anni fà, io e sua figlia stavamo ancora insieme, da fidanzati intendo, è stata lei a darmi l'idea di comprare tutto l'hotel." disse Chuck accomodandosi sul divano "Prego, Signor Waldorf, si accomodi." continuò.

"Ti ringrazio Chuck e per favore chiamami Harold, ho appena scoperto di essere nonno e questo mi ha fatto guadagnare qualcosa come 10 anni di più, non farmi sembrare ancora più vecchio - Harold si accomodò sul grande divano Bass - Allora, c'entri qualcosa col divorzio di mia figlia e Louis, intendo... state insieme? Ho sempre saputo che lei non ha mai smesso di amarti. Quest'estate l'ho beccata mentre baciava una vostra foto, avevate circa 17 anni, sì è stato per il suo 17esimo compleanno, mi disse che le regalasti una collana." disse Harold.

"Harold, davvero lei ricorda quella collana? Ha davvero baciato la mia foto? Se devo essere sincero non c'entro nulla col loro divorzio, io e Blair non ci sentivamo dal suo matrimonio, poi circa 3 giorni fà l'ho incontrata quì di sotto, nel ristornate del mio hotel, con Mark e Alex e da quel giorno non ci siamo lasciati per un istante. Prima che lei dica qualcosa... Amo sua figlia, non ho mai smesso di amarla per un istante, per me significa tutto e se devo essere sincero penso proprio che oggi noi stavamo insieme se 5 anni fà non le davo la benedizione si sposare Louis... forse oggi Blair sarebbe sposata con me." disse Chuck guardandosi i pollici.

"Sì, ho sempre saputo che sarebbe andata a finire così... Da quando avevate 6 anni siete sempre stati così uniti, Nathaniel e mia figlia non avevano la stessa.... chimica.. che avevate voi, vi capivate all'istante. Ho sempre saputo che mia figlia sarebbe finita con te." disse Harold.

"Lo dici come fosse un dispiacere..." disse Chuck.

"No, Chuck... se mia figlia è felice lo sono anche io. Vedo l'amore nei vostri occhi, questa.. credo sia la cosa più importante." disse Harold.

"Ah.. Harold, scusa... sò che non è il momento giusto per parlarne ma avrei bisogno di un consulto..." disse Chuck.

"Prego..." disse Harold.

"Allora... vorrei dare ai bambini il cognome Bass... sarebbe come una sorpresa nei loro confronti, ho già chiamato alcune persone ma... mi fido più di un tuo consulto." disse Chuck.

"E' una grande cosa questa... Allora per fare questo, basta rivolgersi ad un avvocato, in questo caso io, richiedere il permesso al tribunale dei minori di New York e il gioco è fatto. Alex e Mark saranno Bass, ovviamente c'è da aspettare qualcosa come una settimana o forse due ma credo che per te faranno i documenti più velocemente." disse Harold.

"E' questa la bellezza di chiamarsi Bass." disse Chuck sorridendo.

"Papà... Allora posso avere il mio set da F.S." disse Alex entrando nel salone.

"F.A... stà per...?" chiese Chuck.

"Fao Schwarz, ovviamente - Chuck e Harold sorrisero - per favore... mi avevi promesso il servizio da te." disse Alex incrociando le braccia.

"Ehi, se porti lei da F.A. voglio comprare anch'io qualcosa." disse Mark.

"Ok, ok... andremo da F.A. come la chiamate voi." disse Chuck.

"Sei il papà più bravo del mondo." disse Alex abbracciandolo.

"Io direi dell'universo!" aggiunse Mark.

"Chuck, non viziarli così ti prego... Diventeranno peggio di Blair di questo passo!" disse Harold.

"Sì hai ragione ma i soldi ci sono, quindi non vedo perchè non dovrei viziarli." disse Chuck.

 

Andarono al negozio, i bambini fecero acquisti e tornarono a casa molto presto, lasciarono Harold al Palace e Chuck e i bambini tornarono all'Empire.

Chuck però rimase sorpreso: Blair non era ancora tornata a casa.

Erano ormai le 17, avevano pranzato e i bambini si erano addormentati sul divano guardando "Gli Aristogatti", Chuck era seduto sulla poltrona a leggere il Times quando entrò una triste Blair.

Chuck in silenzio le andò incontro: "Blair... Che hai fatto?" chiese, la ragazza aveva la faccia rossissima, il trucco sbavato e gli occhi di lacrime.

Blair lo vide e si attaccò al suo collo: "Chuck non puoi capire... sono stata contattata dal notaio... e ho saputo che ha lasciato tutto a me!"

"Cosa?" chiese Chuck.

"Tutto, Chuck. Mi ha lasciato la 'Eleanor Waldorf Design', il suo attico, i suoi soldi... E' tutto mio adesso." disse Blair.

"Sei la sua unica figlia... A chi avrebbe dovuto lasciarla?" chiese Chuck.

"Non lo sò... ma io non ho la sua stoffa... non potrò mai arrivare ai suoi livelli.. sono preoccupata." disse Blair.

"Ehi, ehi... calmati. Tu saprai sicuramente gestire l'azienda, hai carattere e soprattutto hai stile... e questo è importantissimo in un mestiere come quello di stilista..." disse Chuck.

"Sì... ma io... non ho mai avuto a che fare con niente di quel mestiere e in più da piccola ho odiato questo lavoro... mi portava lontano mia madre... e io voglio essere presente per Alex e Mark." disse Blair.

"E lo sarai! Quando hai le sfilate in giro per il mondo potremo partire tutti insieme, oppure mandare qualche sostituto. Dimmi che hai accettato, ti prego." disse Chuck.

"Certo che ho accettato! Ma comunque continuo ad avere forti dubbi. Però un domani tutto questo sarà di Alex e diciamo che questo mi rincuora un pò."

"Sì... hai ragione... tutto sarà di Alex e Mark un giorno, le industrie Bass e la Waldorf design."

"Ti prego, stringimi a te... non sò se potrò sopportare questo." disse Blair.

"Vieni quì.... Aspetta..." Chuck trascinò la ragazza nella sua stanza e la buttò sul letto.

"Dai vieni quì... " disse facendo spazio tra le sue braccia.

"Chuck... Ti amo." disse Blair.

"Anche io." rispose Chuck.

Si baciarono, ancora.. ancora e ancora...

In meno di 5 minuti Chuck si trovava sopra di lei, le baciava il collo, teneva questo con una mano e l'altra l'aveva portata sotto la coscia. Blair iniziò a tirare giù la lampo del vestito e subito ne venne fuori. Chuck sbottonò la camicia e tolse i pantaloni, velocemente.

"Waldorf, sei davvero bella." le disse.

"Anche tu Bass, mi ero dimenticata del tuo profumo e del modo in cui mi fai tua."

Lui entrò con tutto se stesso in lei, la ragazza si fece scappare un grido ma appena pensò che i bambini erano nella camera affianco si ammutolì.

Dopo una lunga dose di sesso lui cadde di fianco a lei e la trascinò in un abbraccio.

"Ti amo." disse mentre lei era nella sua piega del collo.

"Io di più." rispose Blair.

Rimasero abbracciati, nudi e in silenzio per vari minuti, quasi addormentandosi, poi sentirono un leggero grido: "Mamma, papà... dove sieteee?"

"Cazzo! Alex!" disse Chuck.

"Dai, Chuck. vai in bagno e prendi due accapatoi.. diremo che abbiamo fatto una doccia." disse Blair.

"Blair... è una bambina sveglia! non ci crederà perchè abbiamo i capelli asciutti!"

"Veloce, Bass! Ha meno di 5 anni , non è un Marines!"

Chuck corse in bagno a prendere gli accappatoi, li indossarono e prima di aprire la porta Blair disse: "E' stato bellissimo! Da quanto non lo facevamo?"

"Da quando abbiamo concepito la nostra pricipessa, credo." rispose Chuck.

I due si baciarono ed uscirono.

"Finalmente, siete quì!" disse Alex con le braccia incrociate e l'aria antipatica.

"Scusa tesoro, stavo asciugando i capelli e papà ha voluto aspettare con me." disse Blair.

"Io non ci credo... E comunque secondo me vi siete fidanzati." disse Mark.

"Cosa? Cosa te lo fà pensare?" disse Chuck.

"Oh... voi credevate che stavo dormendo ma invece ero sveglissimo! Vi siete detti ti amo.. e solo gli innamorati lo dicono." rispose Mark.

"Cosa? Perchè non hai detto che eri sveglio?" chiese Blair.

"Avrei rovinato tutto... io e Alex vogliamo vedervi insieme!" rispose Mark.

"Oh, Chuck hai sentito? Che teneri... Dai venite quì." disse Blair.

I 4 si sedettero sul divano accanto ai bambini e si abbracciarono.

"Allora?" chiese Alex.

"Allora.. che?" chiese Chuck.

"Siete fidanzati?" chiese Alex.

"Certo!" disse Chuck.

"Woooow! Bel colpo papà!" disse Mark abbracciandolo.

"Chuck, credevo che mi avresti consultato prima di dare una notizia del genere!" disse Blair.

"Oops, scusa." disse Chuck.

"Che bello... adesso siamo una famiglia vera!" disse Alex.

"Sì!" rispose Blair.

"Wow... famiglia vera... con Alex e voi due - il bambino indicò Chuck e Blair - tutto quello che posso desiderare." disse Mark sorridendo.

"Certo che lo siamo... tesoro." rispose Blair.

"Chi ha voglia di una cena italiana?" disse Chuck.

"Sììì!" rispose Alex.

"Ioo!" disse Mark.

"Allora, andate a vestirvi." disse Chuck.

I bambini corsero nella camera dei genitori a vestirsi.

"Allora, dove vuole andare la mia bella fidanzata?" chiese Chuck cingendo i fianchi di Blair.

Blair si spostò.

"Cosa c'è che non và?" continuò Chuck.

"Ecco... ho sbagliato nuovo! Ho fatto sesso il giorno del funerale di mia madre... Chuck, faccio schifo." disse Blair, le sue lacrime baciavano le sue guancie rosee.

"Pensi che sia stato un errore vero?" chiese Chuck.

"Sì, se devo essere sincera. Non era il momento." disse Blair.

"Blair, con te non è mai il momento... dimmi per favore, che errore abbiamo commesso? Tua madre sarà felice per noi... ci amiamo... me l'ha detto oggi anche tuo padre, tutti si accorgono del nostro amore." disse Chuck.

"Sì, ma oggi era il giorno del suo funerale! Avrei dovuto portarle rispetto." disse Blair sedendosi di nuovo sul divano.

Chuck si sedette accanto a lei e le prese la mano: "Senti Blair... ascoltami. Il rispetto si dichiara in altri modi, Noi ci amiamo... non è stato un errore. Sù vieni quì.... - Blair appoggiò la testa sul suo petto - Ricordi l'anno prima che nascesse Alex? In occasione della serata "Santi e peccatori"? - Blair annuì con la testa - Bene, ricordi le parole che ci siamo detti?"

"Certo, come potrei scordarmele! 'Se due persone sono destinate a stare insieme alla fine si ritroveranno'.... " disse Blair.

"Ecco... Ed è proprio quello che è accaduto a noi! Quindi non aver paura, stiamo costruendo la nostra nuova famiglia... ed è questo che importa. Anche tua madre, morta è importante per l'amor del cielo, ma ci siamo noi e ci sono i bambini, c'è amore."  disse Chuck.

"Sì, hai ragione... Vieni quì Bass." Blair alzò la testa e li diede un casto bacio.

"Anche baci? Wow! Allora siete davvero fidanzati!" disse Alex.

"Oh Mio Dio, bambini...! Da quanto ci stavate spiando?" chiese Blair.

"Da quando stavate parlando di santi e peccatori qualcosa del genere..." disse Alex.

"Cos'è ' Santi e peccatori'?" chiese Mark.

"E' una festa che ha dato tuo padre, tanto tempo fà. Ci si travestiva da angeli o diavoli." disse Blair.

"Sì, bella serata, ma la fine meno..." disse Chuck.

"Posso organizzarla per la mia prossima festa di compleanno?" chiese Mark.

"NO, tesoro!" disse Chuck.

"Perchè?" chiese Mark.

"Perchè è per adulti! Quando diventerai grande potrai organizzarla, vabene?" disse Blair.

"Ok..." disse Mark.

"Bene, Chuck... andiamo a prepararci." disse Blair.

"Dove stiamo andando?" chiese Chuck.

"Dobbiamo mangiare italiano!? Ricordi?" disse Blair.

"Sì, certo." rispose Chuck.



******

 

Buonasera a tutte UESiders ;D

Sono tornata dopo un breve periodo d'assenza dovuto ad impegni scolastici T_T

Prometto di essere molto più presente adesso, soprattutto perchè ho già pronto l'altro capitolo... in questo c'è la “seconda” prima volta di C&B ma non so perchè non riesco a farmi andare giù questo capitolo...

ditemi cosa ne pensate, ma soprattutto se è fatto bene....

siate critici ;)


Grazie a: isa__89; dada10; francynike93; sole_90; stella_coco


xoxo.

D.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***


cap 9

Erano passate 2 settimane ormai da quando Chuck e Blair si erano detti 'Ti amo', avevano denunciato la suora che aveva cercato di abusare di Alex e con successo era stata arrestata.

I bambini da due giorni erano a tutti gli effetti dei Bass, Mark e Alex giravano per l'hotel urlando: "Siamo dei Baaass!", erano felici, anche Blair lo era. Non le sembrava vero, questa era la famiglia che aveva sempre desiderato.

I "Bass" (ufficialmente non lo erano visto che Chuck e Blair non erano sposati ma era come se lo fossero) quel giorno erano stati invitati all'attico 'Van der Humphrey' per il pranzo. Lily, ma anche Rufus e Dan, erano ansiosissimi di conoscere i bambini. Lily non stava più nella pelle, si sentiva una nonna, anche se per Alex e Mark non lo era a tutti gli effetti.

I Bass uscirono dall'ascensore e trovarono una gioiosa Lily pronta ad accoglierli: "Oh, Charles, Blair..." disse abbracciandoli.

"Lily, ciao!" disse Blair.

"Lily... Hai visto chi sono con noi?" disse Chuck.

"Vedo proprio adesso... due splendidi bambini. Io sono Lily, piacere." disse la donna porgendo la mano ad Alex e poi a Mark.

"Ciao, io sono Alex Bass." disse la bambina stringendo la mano della 'nonna'

"Ciao.. io sono Mark." disse il bambino.

"Ma che nomi splendidi, prego accomodatevi nel salone, ci sono Nate, Serena, Dan e Rufus." disse Lily.

 

La famiglia consegnò i cappotti alla cameriera ed entrò in salone.

C'era Serena che sgranocchiava patatine dopo averle intinte nel guacamole, Rufus seduto sulla poltrona, Nate e Dan seduti ai lati di Serena.

"Oh, B!" disse Serena correndo verso gli amici.

"Ciao Alex, ciao Mark." disse Serena abbracciandoli.

"Ciao, zia Serena." dissero i bambini tenendola stretta.

"Piano, bambini... nella pancia di zia Serena c'è un piccolo bambino, non dovete farli del male." disse Blair.

"Ohh... va bene." dissero Mark e Alex.

 

Il pranzo continuò bene, Alex e Mark si sentivano benissimo a casa di Lily e già l'amavano. La loro 'nuova' nonna gli aveva detto che potevano rimanere quando volevano a dormire e Chuck mandò uno sguardo malizioso a Blair. I bambini erano felici, Lily era dolce, simpatica e spontanea con loro. Poi Alex rimase estasiata dalla sua grandissima collezione di abiti e scarpe. Ne aveva di più di Blair e questa era una cosa al quanto sorprendente per Alex. Anche Rufus sembrava simpatico, aveva mostrato la sua collezione di chitarre a Mark che ne era rimasto entusiasta. Dan meno, invece non piacque subito ai bambini.

 

Tornarono a casa verso le 5 del pomeriggio. Alex e Mark non avevano fatto altro che parlare bene di Lily e Rufus, entrambi erano rimasti estasiati della dolcezza che trasmettevano quei due.

Appena tornarono tutti e quattro si sedettero a guardare 'Colazione da Tiffany', sembrava tutto così perfetto.

"Ho fame." disse Mark non distogliendo lo sguardo dalla tv.

"Hai mangiato come un maiale da Lily... Nonna Lily." disse Alex, specificando le ultime parole.

"Sì, ma adesso ho fame. - dopo poco continuò - Possiamo ordinare dal servizio in camera qualcosa?" disse Mark guardando verso Chuck.

Chuck che stava per addormentarsi non diede segni di vita.

"Papàà!" gridò il bambino.

"Mmm." disse Chuck tenendo chiusi gli occhi.

"Posso ordinare una fetta di torta al cioccolato?" chiese Mark.

"Suona bene... torta al cioccolato anche per me." disse Alex.

"Chiedete alla mamma." rispose Chuck.

"Mamma possiamo ordinare qualcosa dal servizio in camera?" chiese Alex.

Blair che era caduta in un sonno profondo non rispose.

"Lo prendiamo per un sì." disse Alex.

"Allora chi chiama?" disse Mark.

"Tu! Sei tu che hai avuto l'idea!" disse Alex.

"E cosa dovrei dire? Non sò nemmeno qual'è il numero da comporre." disse Mark.

"Idiota! Papà mi ha detto che basta che premi uno e subito sarai collegato con l'atrio. Da quà, fai fare a me." disse la bambina togliendo il telefono dalle mani del fratello.

"Ok! Ma non chiamarmi idiota, sis." disse Mark.

Dopo tre squilli la segreteria rispose: "Salve, cosa desidera signor Bass?" chiese una gentile ragazza al telefono.

"Salve, sono la figlia del signor Bass. Potrebbe portare due pezzi di torta al cioccolato nel nostro attico, grazie." disse la bambina tutto di un fiato.

"Provvederemo, signorina Bass." rispose la ragazza.

"Ok, grazie. - la bambina mise giù la chiamata - Visto? Non è poi così difficile!" disse al fratello.

"Sei tu che l'hai voluto fare per forza, se me lo avessi spiegato l'avrei fatto io!" rispose Mark.

"Sìsì, certo." rispose Alex.

Mentre camminavano verso il divano si sentì bussare alla porta.

"Hanno fatto presto." disse Mark.

"Mark, è impossibile che sono loro. Va bene che siamo i figli del proprietario dell'hotel ma non hanno il teletrasporto." disse Alex incrociando le braccia.

"Io vado ad aprire." disse Mark.

"Nò! Si arrabbieranno." disse Alex.

"No, voglio vedere chi è! Se è nonna Lily?" chiese Mark.

"Giusto... o zia Serena. Coraggio, và ad aprire, verrò con te." disse Alex.

I bambini aprirono la porta un pò timorosi e si trovarono davanti un uomo sulla cinquantina e una donna che poteva avere più o meno 45 anni, erano ben vestiti e Mark rimase sorpreso per quanto la donna assomigliasse ad Alex.

Alla vista dei bambini l'uomo e la donna rimasero a bocca aperta: 'Così Chuck aveva dei figli.' pensarono.

"Salve, voi chi siete?" chiese Mark.

"Ciao... Noi siamo..." disse la donna.

"Ha dei figli?" chiese l'uomo sbalordito.

"Credo di sì... " disse la donna.

"Chi siete?" ripetè Alex.

"Ehm... ciao tesoro, possiamo parlare con tuo padre o tua madre per favore?" chiese la donna, senza rispondere alla domanda della bambina. Si era abbassata alla loro stessa altezza così da poterli vedere meglio.

"Dormono." rispose Alex sbattendo le palpebre.

"Posso sapere chi sono i vostri genitori?" chiese l'uomo.

"Blair Waldorf e Charles Bass." rispose Mark.

"Ecco... Evelyn, andiamo, coraggio." disse l'uomo, prendendo quel che sembrava la compagna per il braccio.

"Nò, sono venuta fin quì, voglio capire." disse la donna.

"Alex? Mark? Ma chi è?" si sentì una voce, sembrava sempre più vicina, finchè non arrivò alla porta. Era Blair.

"Ma con chi state parlando?" disse.

I bambini non fecero in tempo a rispondere che Blair vide chi aveva davanti: Bart Bass ed Elizabeth/Evelyn Fisher, la presunta madre di Chuck.

"Oh Mio Dio!" gridò Blair portandosi le mani alla bocca per lo stupore.

"Blair, ti prego, calmati." disse la donna.

"Non intendo calmarmi." disse Blair quasi svenendo.

"Mamma, stai bene?" chiese Alex.

"Sì, bambini per favore andate dentro, nella camera di vostro padre o in quella di Nate." disse Blair.

I bambini corsero dentro, non avevano mai visto Blair così spaventata.

"Ma voi, siete davvero... No, non può essere." rispose Blair.

"Sì, Blair, siamo noi. Ti prego, lasciaci spiegare." disse Bart.

Si aggiunse anche Chuck che andò verso la porta assonnato: "Blair, mi hanno detto i bambini che hai bisogno d'aiuto." disse Chuck.

Nessuno fece in tempo a parlare.

"Cosa?" disse Chuck stropicciandosi gli occhi.

"Ciao Chuck." disse Bart.

"Chuck..io.." disse Evelyn.

"Ditemi che è un incubo?" disse Chuck.

"Chuck, ti prego, facci entrare ti spiegheremo tutto!" disse Evevlyn.

"Blair, entra, ti prego. Non voglio questa gente in casa nostra." disse Chuck.

"Chuck, no! Dai... falli entrare, sono i tuoi genitori!" disse Blair.

"Nò." rispose Chuck.

La tirò per il braccio e chiuse la porta dietro di lui.

"Lo sapevo." disse.

"Cosa sapevi?" chiese Blair.

"Il mio investigatore, Andrew Tyler ha scoperto che Bart era ancora vivo. Io non ci ho creduto, perchè mio padre fingerebbe di essere morto? Invece è tutto vero. Dio, Blair, quando mi fà schifo." disse Chuck.

"Chuck, nò! Se lo ha fatto significa che aveva dei buoni motivi! Prima che se ne vadano, chiama la reception e chiedi di farli salire." disse Blair.

"Nò, Blair tu non capisci! E' bruttissimo veder morire tuo padre e pensare per tutta la vita di aver ucciso tua madre." disse Chuck.

"Lo so.. e ti capisco. Ma loro ti hanno dato la vita, Chuck, sono venuti quì. Dai loro un'altra possibilità."

"Nò. Il discorso è chiuso." disse Chuck versandosi dello scotch.

Blair arrivò vicino a lui e li prese la mano.

"Come sei testardo Chuck Bass, ti conosco troppo bene per non confermare che il discorso è davvero chiuso." disse Blair.

"Blair, potrei anche farli salire ma... come dobbiamo dirci? Con che faccia posso parlargli quando mio padre se ne andato dicendo a tutti che era morto!" disse Chuck.

"Magari potresti almeno farli salire, chi l'ha detto che devi per forza guardarli in faccia." disse Blair toccandoli il viso con la mano libera.

"Blair, come ho detto il discorso è chiuso. Se sono così importante per loro mi dovranno venire a cercare... stò seriamente pensando di raddoppiare lo stipendio ad Andrew Tyler, riesce a sapere tutto con così tanta velocità." disse Chuck.

"Continua a pensare a queste cose inutili! Chuck, tuo padre e tua madre sono lì davanti alla porta del tuo appartamento, sono venuti a cercarti!" gridò Blair.

"Per me possono benissimo rimanere lì." rispose Chuck.

"Mamma chi erano quei signori?" disse Alex entrando in salone.

"Erano dei signori che vogliono il male di papà, principessa." disse Chuck toccando la testa della bambina.

"Oh, allora... non chiamarli più." disse Alex.

La porta bussò di nuovo.

"Vado io!" rispose Blair.

"Mamma, non ti scomodare. Vado io, dev'essere sicuramente il servizio in camera." disse Alex.

Servizio in camera?” disse Blair alzando il sopracciglio.

Sì.” rispose Mark.

Era proprio il servizio in camera.

 

La serata passò velocemente. Rimasero tutti insieme, partecipando ad una maratona di film di Audrey, da 'Vacanze Romane' a 'Colazione da Tyiffany' passando per 'Sabrina'. Tutti si addormentarono presto. Blair vedeva Chuck pensieroso, ma non faceva domande, sarebbe stato troppo orgoglioso per rispondere. In realtà era felice e scioccato per questo ritorno dei suoi genitori. Quella sera però non ci fù sesso. Dormirono tutti insieme nel grande letto di Chuck, abbracciati.

 

Il mattino dopo corsero a far colazione da StarBucks e dopo andarono a Central Park.

"Possiamo andare sulle giostre?" chiese Mark.

"Certo, tesoro. Noi vi aspetteremo quì." disse Blair.

"Questi sono 20$ divertitevi!" disse Chuck.

"Woow! 20$? Grande!" disse Alex.

Blair e Chuck si sedettero su di una panchina di fronte la giostra.

"Chi l'avrebbe mai detto che Blair Waldorf e Chuck Bass avrebbero accompagnato i propri figli a Central Park, di domenica mattina?" disse Blair accavallando le gambe.

"Sai, Blair... Io l'ho sempre pensato. Insomma queste giornate esistevano già nei miei pensieri l'anno in cui siamo stati insieme." disse Chuck.

"Davvero? Che dolce! Sai, anche io ci pensavo sempre." disse Blair, dandogli un bacio.

"Non ci credo! Li hai invitati?" chiese Chuck guardando verso l'inizio del viale, c'erano Bart e Evelyn. Dopo la scorsa notte non avevano più toccato l'argomento.

"Tua madre mi ha chiamato stamattina! Piangeva, Chuck! Cosa avrei dovuto fare? Secondo te come mi sarei sentita io se Alex non mi avesse accettata?" disse Blair alzando la voce.

"Come prima cosa lei non è mia madre! Io non ho una madre..."

"Chuck, certo che c'è l'hai!" disse Blair toccandoli il braccio.

"No! Non c'è l'ho, Blair. Ti avevo chiesto di non immischiarti, invece tu come al solito l'hai fatto. Alex ti doveva accettare per forza, è mia figlia, quindi come me, chissà quante volte ha pregato Dio di riabbracciare i suoi genitori. Io non facevo altro da piccolo. E comunque lei mi aveva detto che non era mia madre, quando io avevo deciso di accettarla! E se fosse un altro tentativo si riprendersi la società? Come la mettiamo?" disse Chuck.

"Chuck, sai benissimo che non è così. Lei adesso stà dalla parte di tuo padre! Lasciali almeno spiegare cos'è successo! Questa è la buona occasione! Coraggio, Chuck!" disse Blair.

Bart e Evelyn intanto si erano avvicinati verso di loro.

"Ciao, Chuck. Ciao Blair." disse Bart.

"Salve, signor Bass! Evelyn." disse Blair.

"Blair, puoi benissimo chiamarmi Bart se ti và." disse Bart.

"Con molto, piacere." disse Blair.

"Ohh.. adesso lo puoi anche chiamare per nome! Hai sentito Blair? Coraggio cosa volete? Rispondetemi e vi darò tutto ciò che desiderate! Lasciate in pace me e la mia famiglia e per favore finiamola con questa pagliacciata, stile famiglia 'Bradford'" disse Chuck.

"Chuck, non fare così, ti prego. Noi siamo quì per te. Sappiamo che è un pò tardi visto che hai ormai 25 anni, sei padre e hai una compagna stabile... ma vogliamo ricostruire ciò che è possibile! Hai dei figli anche tu." disse Evelyn.

"Sì ed io non gli avrei mai abbandonati oppure non mi sarei mai finto morto." disse Chuck.

"Chuck, per favore. Sediamoci, prendiamo un caffè e discutiamo di tutto. Come degli adulti!" disse Bart.

"Adulti? Ahah - rise sarcastico - perchè tu lo sei stato, fingendoti morto?" disse Chuck.

"No e infatti mi dispiace, ma ti prego." disse Bart.

"No e comunque la giostra sarà finita, vado a riprendere i miei figli." disse Chuck.

Chuck si guardò intorno ma non vide nè Alex, nè Mark. In un attimo si sentiva come se stava per morire.

"Chuck, dove sono i bambini?" disse una Blair, disperata guardando verso la giostra.

"Blair, io... non lo so. Lo sapevo che non era una buona idea. Cazzo, Blair abbiamo perso i nostri figli!" gridò Chuck.

Girarono tutto il parco, ma di Alex e Mark non c'era traccia.

Avevano avvisato la polizia che non faceva altro che perlustrare Central Park, sia Chuck che Blair si sentivano morire, erano così incapaci. Avevano perso i loro bambini.

"Signori Bass, forse è meglio ritornare a casa. Sono le due del pomeriggio, i bambini si troveranno sicuramente, lei è una delle persone più ricche del mondo." disse l'agente.

"Agente, ma secondo lei.... Può c'entrare un rapimento?" chiese Blair.

"Sì, signora... come ho detto il suo compagno è una delle persone più ricche al mondo.” disse l'agente.

"I miei bambini..." disse Blair piangendo.

"Blair, calmati. Agente... C'è un modo per cercare questi presunti rapitori e sapere la cifra del riscatto?" disse Chuck stringendole la mano.

No, signor Bass non è possibile e comunque non credo che sia un rapimento. Di solito i bambini gridano quando vengono rapiti e qui nessuno ha sentito nulla.” disse l'agente.

"Chuck, non agitarti. Và a casa e controlla lì." si sentì una voce proveniente da dietro, era quella di Bart.

"Tu, zitto! I miei figli sono scomparsi nel nulla, come potrei non agitarmi?" disse Chuck.

"Io ti consiglio di andare a casa." disse Bart.

"Non solo siete venuti quì a rompere la nostra quiete, ma avete anche fatto perdere i nostri figli, un grande applauso ai signori Bass, resuscitati dal nulla." disse Chuck battendo le mani.

"Chuck, basta! Piantala, loro non c'entrano nulla. E' per colpa nostra che si sono persi!" disse Blair lasciandoli la mano.

"Credo che ormai dovremmo andare a casa, se ci sono novità c'è le comunicheranno." disse Evelyn.

"Agente, la prego, appena sà qualcosa, mi chiami!" disse Blair.

"Certo signora Bass, come potrei non farlo!" disse l'agente.

 

I quattro entrarono nella limousine di Chuck, il trucco di Blair era distrutto dalle lacrime che aveva versato. Chuck era agitato. Ci fù un silenzio per tutta la durata del viaggio.

Appena tornarono all'Empire ed entrarono nell'attico, Bart si guardò intorno: "E così questo è l'Empire? Devo farti i miei complimenti, Chuck. Bell'hotel." disse Bart.

"Preferirei non sentirti, la tua presenza è già imbarazzante." disse Chuck sedendosi sul divano.

"Chuck!" disse Blair.

"Blair.." disse Chuck.

La porta della camera di Chuck si aprì ed uscirono Alex e Mark.

"Mammaaaa! Papàààà." gridarono Alex e Mark.

"I miei tesoriiii." gridò Blair correndo ad abbracciarli.

"Oh mio Dio!" disse Chuck abbracciandoli.

"Ci siete mancati." disse Alex piangendo.

"Anche voi! Ma dove vi eravate cacciati?" chiese Chuck.

"Quando siamo scesi dalla giostra non vi vedevamo più, per cui visto che avevamo speso solo 8 dollari, con il resto dei soldi abbiamo pagato il taxi che abbiamo preso per tornare quì." disse Alex.

"Avete preso un taxi?" chiese Blair.

"Sì, e... papà scusaci tu dici sempre che i Bass non prendono i taxi. Non succederà più, ma è stata un emergenza." disse Mark.

Chuck sorrise: "Aw, non preoccupatevi. Adesso farete un bel bagno, così da levare l'odore di mezzo pubblico! Va bene?"

"Sìì!" dissero Alex e Mark.

"Ah e papà... mi hanno fatto pagare un extra perchè non credevano che fossimo ospiti all'Empire e quando ho detto: 'L'empire è di mio padre!' il tassista mi ha risposto: 'Sì, mio padre invece è Obama.' Mi sono sentita così offesa." disse Alex.

"Oh tesoro." continuò Blair stringendoli.

"Studipo, tassista con bassa paga, tipico." disse Chuck.

Bart ed Evelyn intanto avevano visto tutta la scena sorridendo.

"Ehi, ma ci sono ancora quei due?" chiese Alex indicando Bart ed Evelyn.

"Ciao, tesoro!" disse Evelyn.

"Ciao.." ricambiò timidamente Alex.

"Ma chi siete?" chiese Mark.

"Noi siamo..." Bart non riusciva a trovare le parole.

"Allora, bambini, chi ha voglia di un bagno?" chiese Blair.

"Oh, si." disse Alex.

"Sì!" continuò Mark.

"Ok, allora tutti a fare il bagno." disse Blair.

I bambini andarono verso il bagno, Blair si avvicinò a Chuck: "Ho intenzione di metterli nella vasca e di farli giocare, sarò da voi tra due minuti." disse Blair, dopo lo baciò sulla bocca e camminò verso il bagno.

"Ok." rispose Chuck ricambiando il bacio.

Chuck si sedette sul divano di fronte ad Evelyn e Bart.

"Bei bambini, Charles." disse Bart.

"Grazie." rispose secco Chuck.

"Siete molto legati vero?" chiese Evelyn.

"Sì, molto." continuò Chuck.

"Chuck... noi ti vorremmo chiedere scusa, per esserci comportati male. Tutto quì. E comunque ti ho detto di controllare qui perchè tu da piccolo scappavi sempre, poi prendevi la limo e tornavi a casa." disse Bart.

"Oooh! Bart Bass che chiede scusa! Dirò di scriverlo su Wikipedia. E comunque non mi interessa di ciò che facevo da piccolo." disse Chuck.

"Chuck, non fare il buffone." disse Blair arrivando dalla camera matrimoniale.

"Dove sono i bambini?" chiese Evelyn.

"Stanno facendo il bagno, così noi possiamo discutere meglio." disse Blair.

"Oh." rispose Evelyn.

"Bart, stava chiedendo proprio scusa a Chuck, scusa per tutto. Non ci aspettiamo di certo che dopo anni, così dal nulla possiamo piombare nella vostra vita ed esserne partecipi, ma ci piacerebbe condividere qualche attimo con voi." disse Evelyn guardandosi l'anello.

"Facciamo finta che abbia accettato le scuse, fatto questo ve ne potete anche andare, la porta è dritto sulla destra." disse Chuck acidamente.

"Chuck! Falli parlare!" sussuò Blair.

"Grazie mille, per essere venuti in visita da noi." disse Blair.

"Da quanto siete sposati?" chiese Bart.

"Oh.. bè... non siamo sposati, stiamo insieme da 3 settimane più o meno... alla nascita di Alex, io ero sposata con il principe Louis non sò se ha... hai letto su qualche rivista. Ho commesso l'errore più brutto che potevo compiere, l'ho abbandonata e a Chuck non ho detto niente. Poi ho divorziato da Louis e sono corsa a New York a riprendere mia figlia, ho adottato anche Mark il suo migliore amico. Non me la sentivo di separarli." disse Blair.

"Oh, ottima scelta." disse Evelyn.

"E voi? Tu, dopo esserti finto morto dove hai trovato lei? Vi siete rimessi insieme?" chiese Chuck fissando l'anello che portava la madre.

"Ti ringrazio per averlo chiesto, Chuck. Sì, io e tuo padre stiamo insieme." disse Evelyn.

"Sì, Chuck infatti ne approfitto per raccontarti perchè sono sparito. Il mio detective poco prima della mia presunta morte mi ha raccontato che tua madre era viva e che si trovava in Australia, con tuo zio. Io sono corso a vedere dove si trovava fingendomi morto. Volevo mettere fine alla mia vita nell'Upper East Side, soprattutto perchè avevo scoperto che anche Lily mi tradiva." disse Bart.

"Sì, mi ha trovata dopo un anno di ricerche. Ci siamo fidanzati e poi io sono tornata da Jack, perchè aveva minacciato di uccidermi se non l'avessi fatto. Infatti quando ti ho levato l'hotel stavo con lui... Poi però sono ritornata da tuo padre che intanto si trovava in Germania, ci siamo fidanzati, da 4 anni a tutti gli effetti. Siamo tornati quì anche per organizzare il nostro matrimonio." disse Evelyn.

"In Germania? Cosa ci facevi in Germania?" chiese Chuck.

"Oh, ho aperto alcuni ristoranti... " disse Bart.

"Poi scusate... Matrimonio?" chiese Chuck perplesso.

"Sì, matrimonio." disse Bart.

"Sì, infatti vorremmo anche invitarvi. Vorremmo fare una cerimonia intima, solo noi due, voi due e i bambini." disse Evelyn.

"Che giorno sarebbe questo ipotetico matrimonio?" chiese Chuck.

"Siamo all'inizio di marzo quindi credo che due settimane a partire dalla settimana prossima siano sufficienti per organizzare un matrimonio." disse Evelyn.

"Voi ovviamente dovresti farci da testimoni." disse Bart.

"Aspetta! E' già imbarazzante il fatto di essere invitato al matrimonio dei propri genitori, dovrei farti anche da testimone adesso? E' uno scherzo?" chiese Chuck.

"Chuck! Evelyn, grazie, io e Chuck saremo felicissimi di farvi da testimoni. Alex e Mark ovviamente dovranno fare i paggetti, poi." disse Blair.

"Sì, certo. Ovviamente pago tutto io." disse Bart.

"Vuoi dire pago tutto io! E' tutto mio adesso, ricordi?" disse Chuck.

"Certo che ricordo. Infatti volevo chiederti se mi era permesso aiutarti, anche solo come vice presidente del consiglio di amministrazione o come direttore dell'hotel." disse Bart.

"Lo sapevo che volevi i miei soldi." disse Chuck.

"Chuck, avanti. Siamo quì seduti da 20 minuti e non fai altro che sembrare uno stupido bambino viziato, te lo ripeto se vuoi sentirtelo dire: non voglio i tuoi soldi. Voglio solo poter essere un padre per te e un nonno per Alex e Mark, lo stesso Evelyn." disse Bart.

"Mammaaaaaaa." si sentirono delle voci provenire dal bagno.

"Vado, i bambini mi reclamano." disse Blair.

Blair andò verso il bagno e Bart ne approfittò per attaccare bottone con Chuck: "Come te la cavi con l'azienda Chuck?" chiese.

"Oh, benissimo. Abbiamo avuto qualche periodo di crisi, ma ci solleviamo, sempre. Sei anni fà ho comprato l'Empire e devo dire che è stata una delle mie più grandi fortune. Ho fondato un altro hotel e mi sono dimesso dalla carica di amministratore delegato." disse Chuck.

"Tu cosa?" chiese Bart.

"Bè, si... ho dei figli, non posso di certo comportarmi come un padre menefreghista." disse Chuck.

"Ti ho già detto che mi dispiace. E comunque se ti và, visto che con gli affari ci sò fare potrei ricoprire io la carica di 'amministratore delegato'." disse Bart.

"Sì, credo che sarebbe una splendida idea." disse Evelyn.

"Ovviamente potresti anche non pagarci. Tua madre ha molti soldi, non so se lo sai.. ma è una delle donne più ricche d'America." disse Bart.

"Bart, ti prego non esagerare." disse Evelyn.

"In che campo saresti 'forte', mamma?" Chuck pronunciò la parola mamma con un tale disprezzo che sembrava una parolaccia.

"I miei genitori hanno fondato una casa cosmetica, quando ero piccola. E' diventata famosissima col passare del tempo." disse Evelyn.

"No! Non voglio pettinare i capelli..." correva verso il salone un Mark spaventato e Blair che lo rincorreva con un pettine.

"Tesoro, è solo un pettine!" disse Blair.

Bart e Evelyn guardavano divertiti.

"Ancora spaventato dal pettine, Blair?" chiese Chuck guardando vero la fidanzata.

"Aw... si purtroppo.... Stà fermo, Mark!" disse Blair.

Il bambino si sedette e si fece pettinare i capelli per bene, Blair non alzava mai la voce. Ma quando c'è n'era bisogno era la prima ad usare il pugno di ferro.

Poi arrivò Alex, entrambi i bambini avevano un accappatoio in dosso.

"Ancora voi! Posso sapere chi siete?" chiese Alex guardando verso Evelyn e Bart.

"Loro sono i genitori di vostro padre." disse Blair.

"Oh... come vi chiamate?" chiese Mark.

"Oh, bè... io sono..Bart." disse il 'nonno' impacciato.

"Io sono Evelyn, ciao.. bambini, tu devi essere Mark giusto?" chiese Eve.

"Sì, sono Mark." disse il bambino.

"E tu devi essere Alex, giusto?" disse Evelyn guardando verso la bambina.

"Sì, molto piacere, Alexis Bass." disse la bambina porgendo la mano, verso i nuovi 'nonni'.

"Siete contenti di essere dei Bass?" chiese Bart.

"Sì, moltissimo. L'altro giorno siamo andati da Dior a fare shopping, io e la mamma, appena abbiamo detto di consegnare gli abiti presso l'attico 'Bass', la commessa ci ha fatte sentire come delle regine. Fragole, champagne, anche se per me solo thè freddo." disse Alex.

"Capisco, e a te, piace essere un Bass?" chiese Bart, a Mark.

"Tantissimo! L'altro giorno siamo andati all'ufficio con papà, io e Alex. Ci siamo divertiti un mondo e potevamo fare tutto quello che volevamo, visto che siamo i figli del capo! La segretaria, voleva farci perfino da baby-sitter." disse Mark.

Chuck... voglio dire... Papà, vi porta in ufficio?” chiese Bart sorpreso.

Sì, beh... Blair doveva sbrigare delle carte per la sua azienda, quindi sono venuti in ufficio con me. E' stato... divertente.” disse Chuck acidamente.

Oh, bene. Ti vedo proprio felice, Charles!” disse Bart.

Sì, credo sia proprio la parola giusta.” disse Chuck.

Io e Bart saremo molto onorati di avervi a cena, questa sera.” disse Evelyn.

Ti ringrazio, Evelyn! Ci farebbe piacere.” disse Blair.

Davvero? Non a …..” Chuck non riuscì a finire la frase.

Davvero!” disse Blair acidamente.

Adesso, dobbiamo proprio andare. Ci vediamo stasera.” disse Evelyn andando verso la porta.

Sì, Evelyn ha ragione... E.. Chuck, mi ha fatto davvero piacere conoscere la tua famiglia. Sei un buon padre.” disse Bart dandogli una pacca sulla schiena.

Grazie, davvero.” disse Chuck.

Quel davvero era un 'davvero' sincero, era sorpreso che suo padre gli avesse fatto dei complimenti, non era mai accaduto prima, neanche quando prendeva un buon voto a scuola o quando aprì il Victrola.

Ciao anche a voi, a stasera.” disse Bart toccando la testa coperta dei bambini (indossavano ancora l'asciugamano.)

A, stasera.” dissero Alex e Mark felici.

Ciao, bambini, ciao Blair.” disse Evelyn.

Ciao.” dissero insieme.

Buona sera UESiders ;D

Grazie davvero a tutti! :)

Francy: perdonami ma avevo già scritto il capitolo, poi Bart è una figura che mi stà particolarmente a cuore.

Il prossimo capitolo, sarà sicuramente breve, perchè riguarderà un flashback, più precisamente sapremo cosa hanno combinato Alex e Mark nell'ufficio di Chuck :D I prox capitoli in generale saranno un alternarsi di: FlashBack, One-shot e capitoli dellla FF. Pubblicherò sempre su questa storia :)

Vi piace l'idea del ritorno di Bart?

Lasciatemi un commento mi raccomando e mi rivolgo anche alle 160 lettrici silenziose, niente paura, lasciate un commento, anche una critica sarà ben accettata.



XOXO.

D.

Alex: http://imageshack.us/photo/my-images/210/desktop0.jpg/

Mark: http://imageshack.us/photo/my-images/13/k2495820.jpg/



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Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***


cap 9

Tre lunghe settimane erano ormai passate dal giorno in cui Bart si era presentato all'attico di Chuck. Infatti mancavano pochi giorni al tanto atteso matrimonio di Bart ed Evelyn.

Bart aveva parlato con Lily e insieme avevano deciso che fosse meglio rimanere con i rispettivi nuovi compagni visto che non si amavano più.

Chuck, Blair e i bambini si erano trasferiti all'attico di Eleanor dopo che questa era deceduta, Blair trovava che fosse come un modo per portarle rispetto. Vegliare sulla casa che le era sempre appartenuta.

Chuck faceva finta di non tollerare i suoi genitori ma Blair sapeva che lo faceva per orgoglio. Quello stupido orgoglio che gli aveva divisi tante volte. "Storia vecchia." pensò Blair.

Sì,storia vecchia perchè Chuck adesso era un uomo diverso. Un padre di famiglia, come amava definirsi lui, che amava i suoi bambini e sua moglie (anche se Blair per ora era solo la sua ragazza).

L'attico che Bart aveva comprato era pieno zeppo di assaggi per il cibo che avrebbero mangiato il giorno delle nozze, partecipazioni da mandare alla tipografia e cristalli. Doveva essere fatto tutto in un massimo di 3 giorni. Ma Evelyn e Blair appartenevano a dei Bass, questo significava che potevano avere tutto ciò che desideravano in minor tempo possibile.

 

"Evelyn... direi che questo satin andrà benissimo... che dici?" chiese Blair alla sua futura suocera.

"Mmm... si... direi che andrà benissimo." rispose Evelyn.

 

Entrambe con Alex che le seguiva camminavano all'interno di un famoso negozio di abiti da sposa a New York. Cercavano qualcosa di classe, ma non bianco. Qualcosa che andasse bene per una sposa, anche se questa avesse avuto più di 40 anni.

 

"Nonna, coraggio provalo! Sono sicura che ti starà da favola." disse Alex.

"Si, credò che lo proverò." rispose Evelyn.

La commessa fece accomodare Evelyn all'interno del camerino col suo fantastico vestito in satin, quando Blair da lontano fissò alcuni abiti da sposa. Fremeva dalla voglia di toccarl e avvicinarsi ad essi, ma sapeva che per ora non poteva. Non poteva perchè aveva appena divorziato da un principe e poi insomma... era più importante il matrimonio di Bart ed Evelyn, in questo momento. La voglia era troppa per cui si guardò intorno e si avvicinò lentamente al vestito. Era un abito fantastico, sul rosa chiarissimo con dei fiori come cintura e un corpetto rivestito con del pizzo.Guardò il cartellino: Vera Weng.

Questo le diceva tutto.

Sentì qualcuno avvicinarsì, non ebbe il tempo di allontanarsi dal vestito quando la commessa le si avvicinò: "Vuole provarlo?" chiese gentilmente.

"No... io... grazie... ma sono quì per altr..."

"Mamma... la nonna è pronta!" gridava Alex.

"Ecco... io... dovrei andare..." disse Blair.

 

Attraverò il largo salone del negozio e si posizionò davanti al camerino.

Uscì Alex, sorridente.

"Ecco a voi... la futura signora Bass!" disse.

Evelyn uscì timidamente dal camerino.

Era bellissima e il vestito le stava da favola, era come vedere Chuck vestito da donna visto che avevano praticamente la stessa faccia.

Eve notò la faccia sorpresa e sorrise: "Che ne dici, Blair?" chiese.

"Io... bè... io... penso che ti stia da favola, Evelyn!"

"Dici sul serio? A me piace... però... non lo so... noteranno che sono io la sposa?" chiese preoccupata.

"Certo che lo noteranno! Chuck mi ha detto che avete deciso di estendere gli inviti... Lily, Serena... anche il nuovo marito di Lily e la sua famiglia!"

"Bè... sai... anche loro hanno fatto e fanno parte della vita di Bart quindi mi sembrava una buona idea invitarli, Bart voleva una cerimonia intima... ma alla fine l'ho convinto! Così ha deciso di invitare anche alcuni suoi ex soci in affari... qualche collega... e così siamo arrivati a 109 invitati!" disse Evelyn.

"109? Wow! Saremo tantissimi!" disse Blair.

"Sì... e ovviamente ho invitato anche tuo padre e il suo compagno... com'è che si chiama? Ah, si... Roman..."

"Davvero gli avete invitati?" chiese Blair sorridente.

"Sì... io e Bart abbiamo preso questa decisione di comune accordo.. vorremmo presentarci per bene, come marito e moglie..." disse Evelyn.

"Grazie mille, Evelyn." disse Blair.

"Oh.. di niente tesoro!" disse la donna più anziana.

"Bè... credo proprio che prenderò questo!" disse Evelyn alla commessa.

"Ottima scelta signora... l'aspetto alla cassa... e lei... ha deciso se provare o no quell'abito? Sono tutti della nuova collezione, fatti apposta per una signora elegante come lei." disse la commessa a Blair.

"Io... no... non credo che lo proverò!" disse Blair.

"Che abito, Blair?" chiese Evelyn.

"Sì... che abito, mamma?!" chiese la bambina.

"Io..."

"La signora stava osservando un fantastico abito da sposa di Vera Weng... è ovviamente della nuova collezione." disse la commessa.

"Credo che può andare adesso!" disse Blair, seccata alla comessa.

La commessa senza dire niente si voltò e si diresse verso la cassa. Prima ancora che potesse compire il primo passo, Evelyn le bloccò il braccio.

"Aspetta!" disse.

"Evelyn... io non lo voglio provare, quell'abito!" disse Blair.

"Dai... Blair... sarebbe una bellissima occasione... fammi un regalo!" disse Evelyn.

"Daii... mamma! Ti pregoo...." disse Alex.

"Ok...ok... lo proverò... mi dia una 40... dov'è il camerino?" chiese Blair.

 

15 minuti dopo.

"Blair.... Blair... sei pronta?" chiese Evelyn.

La "nuora" non rispose. 

Era in un bagno di lacrime... non meritava di provare un vestito così bello. I suoi pensieri erano diretti ad un matrimonio con Chuck e Alex e Mark che facevano i paggetti, ma non era tutto così semplice. Il divorzio era arrivato ma... cosa avrebbero detto i giornali? Ma soprattutto... cosa avrebbero pensato di lei i suoi amici, i suoi famigliari?

Che era "una" facile.

Ecco cosa avrebbero pensato.

 

"Blair... coraggio... se non esci tu entrerò io!" disse Evelyn.

Prima ancora che Blair potesse rispondere la donna più anziana fece il suo ingresso all'interno del  largo camerino.

"Blair, tesoro... perchè piangi?" chiese dolcemente carezzandole il viso.

"Eve.... io.... io.... non mi merito di avere Chuck, Alex e Mark... non me lo merito. Sono 'una' facile... ecco cosa pensa la gente di me! Pensa questo!" disse cercando di tenere a bada le lacrime che scendevano delicatamente sul suo viso.

Eve senza dire nulla si avvicinò alla ragazza e l'abbracciò.

"Tesoro.... no.... non dire così... nessuno ti giudica! Se hai fatto determinate scelte... è stato perchè nel momento in cui le stavi prendendo, credevi fossero giuste... non piangerti adesso!"

"Eve... io..."

"Coraggio! La vita è breve! Come dovrei sentirmi secondo te, io? Ho abbandonato mio figlio nelle fasce.... quando sono tornata ho finto di non essere sua madre, quando lo ero davvero.... coraggio! Hai una figlia.... anzi... due bambini stupendi.... un ragazzo che ti ama alla follia e nel caso ti servisse una spalla su cui piangere e con cui confidarti.... hai me! Sò che sono sempre 'la suocera' però.... credo che abbiamo molto in comune!"

"Evelyn.... grazie..." disse Blair.

"Di nulla, tesoro!" disse Eve.

"Adesso... levati questo vestito... ho fatto un errore a chiederti di provarlo! Che stupida che sono!"

"Nono... non preoccuparti.... ogni tanto è giusto rivedere la propria coscienza." disse Blair.

Le due uscirono dal camerino.

"Allora??!! Possiamo andare a casa? Ho sete e devo fare la pipì!" disse Alex.

Blair e Evelyn guardarono la bambina e sorrisero.

 

Dall'altra parte della città.

"Chuck come credi che dovremmo vestirci?" chiese Bart al figlio mentre entrambi, più Mark che li seguiva, giravano per il Prada Store di New York.

"Credo che mutande e canottiera possano andare più che bene.." rispose Chuck.

"Chuck! Sii serio per una volta! Sei padre anche tu e che tu voglia o no... prima o poi sarai al posto mio!" rispose Bart.

 

E in effetti Chuck ci pensava da tempo. Lui e Blair si erano ritrovati da pochi mesi, ma l'amore si rafforzava sempre di più, poi cosa di grande importanza era che non aveva mai fatto del sesso così avventuroso ed entusiasmante con Blair. La paura che i bambini arrivassero nel cuore della notte, come era successo molte volte, gli rendeva più eccitati, in più amava svegliarsi avendo lei al suo fianco. Amava che i loro piedi freddi si scontravano nel bel mezzo della notte, amava avvolgere le braccia intorno al suo esile corpo stile "cucchiaio".

Comunque sia, pensava fosse arrivato il momento di comprare il fatidico ANELLO.

Voleva qualcosa di speciale, voleva comprarlo, ma ogni qual volta arrivava davanti alla gioielleria scappava. Invece doveva rimanere lì, per comprare l'anello a Blair. In realtà aveva paura. Paura che Blair potesse dirli di no. Usciva appena da un divorzio, ma tutto sembrava essere perfetto, loro due con Alex e Mark erano già una famiglia.

Blair aveva organizzato per loro anche un viaggio ad Orlando, in Florida, al "Walt Disney World Resort". La partenza era organizzata per il giorno seguente al matrimonio di Evelyn e Bart. Ovviamente sia per Alex che per Mark doveva essere una sorpresa, avrebbero saputo tutto non appena avrebbero messo piede nel parco divertimenti. Chuck aveva pensato che quella poteva essere la volta buona per farle "la proposta" ma era tutto ancora da organizzare.

 

"Mark come vuoi vestirti per il matrimonio del nonno?" chiese Chuck, dolcemente al bambino.

"Non lo so, papà... tu come ti vestirai?" chiese il bambino.

"Sicuramente un papillon.... ma il colore è da destinarsi..."

"Wow! Anche io allora... " rispose Mark.

 

Bart poco dopo uscì dal camerino.

"Come stò?" chiese.

"Assomigli a quel pinguino pelato di.... com'è che si chiamava quel film, papà?" chiese Mark.

"Chi ha incastrato Roger Rabbit?"

"Sìì... è quello!" disse Mark ridendo.

"Bel colpo figliolo!" sorrise Chuck.

"Chuck... è proprio tuo figlio.... continuate a ridere e a comprare quegli stupidi papillon! La cravatta  è molto più signorile!" rispose Bart.

"Ma non farmi ridere..." disse Chuck.

 

I tre uomini continuarono a fare shopping per l'imminente matrimonio.

 

I giorni passarono velocemente. Chuck aveva finalmente trovato il coraggio di andare da Harry Winston a comprare l'anello per Blair. La scelta era stata ardua. Voleva trovare qualcosa di sofisticato, moderno e grandioso, ma allo stesso tempo tradizionale e non pacchiano. Forse c'era riuscito e dopo un'ora e mezza aveva trovato l'anello che faceva per lui.... anzi per Blair! Aveva nascosto tutto nella cassaforte del suo ufficio così che Blair non avrebbe mai saputo niente. Voleva dirlo ai bambini, ma era fin troppo agitato.

Tutto era pronto: avrebbe chiesto a Blair di diventare sua moglie la prima sera che avrebbero passato ad Orlando.

 

Tutti erano pronti per il matrimonio.

Dopo una lunga e stremante attesa, Evelyn si fece largo lungo la navata, seguita da Blair e Alex. Tutte e tre le donne Bass (Blair non lo era... ma lei e Chuck sembravano quasi sposati) erano fantastiche. Blair indossava un fantastico abito del tessuto simile a quello di Evelyn, ma senza spalline, anche il vestito di Alex richiamava il colore degli abiti di sua madre e di sua nonna. Mark poi era carinissimo nel suo papillon grigio, identico a quello di Chuck.


Vuoi tu Bartholomew Bass prendere la qui presente Evelyn Fisher come tua sposa? In salute e in malattia, in ricchiezza e povertà, finchè morte non vi separi?” chiese il prete ai due sposi.

Chuck fissò Blair, lei arrossì leggermente e abbassò lo sguardo.

Sì, Lo voglio.” ripose Bart.

Blair prese la mano di Chuck e la strinse a sé.

Vuoi tu Evelyn Fisher prendere il qui presente Bartholomew Bass come tuo sposo? In salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finchè morte non vi separi?” chiese il prete alla donna.

Sì, lo voglio.” rispose Evelyn.

Bene. Per il potere conferitomi dallo stato di New York e dalla chiesa, io vi dichiaro marito e moglie.”

Può baciare la sposa.” continuò il prete.

Evelyn e Bart si baciarono, causando l'imbarazzo di Chuck che preferì non guardare. Alzò solo per un istante lo sguardo e si accorse di quanto i suoi genitori fossero innamorati. Bart sembrava un altra persona quando aveva Evelyn al suo fianco e forse Chuck non lo aveva mai visto così felice, neanche quando si era sposato con Lily.

Anche la cerimonia all'Empire andò benissimo soprattutto il momento dei balli.

E ora è giunto il momento di chiamare sulla pista Bart ed Evelyn.” disse il DJ al microfono.

I due si concedettero un ballo molto romantico, si tenevano stretti, causando ancora l'imbarazzo di Chuck. Blair notò questo e li si avvicinò.

Imbarazzato, Bass?” chiese.

Io... no! Perchè dovrei esserlo? I miei genitori stanno per sposarsi dopo che mia madre era scappata con mio zio, ma soprattutto dopo che entrambi si erano finti morti.... perchè dovrei esserlo?” disse Chuck.

Blair gli sorrise.

Non scordarti che siamo nell'Upper East Side.... qui tutto può accadere!” disse Blair.

Sì... anche un lento tra Chuck Bass e Blair Waldorf...” disse il ragazzo.

Benissimo... che aspetti allora ad invitarmi?” chiese Blair.

Chuck levò il bicchiere di champagne dalle mani di Blair e le prese la mano.

Signorina Waldorf, può concedermi questo ballo?” chiese.

Molto volentieri.” rispose la ragazza.

E così i due iniziarono a ballare guardando ogni tanto i loro figli che cercavano di ballare il lento.

Cercavano perchè Mark non faceva altro che pestare i piedi alla ormai sorella.

Mark vuoi smetterla di pestarmi i piedi?” urlava la bambina.

Il bambino sbuffava.


Poi fù il momento del ballo padre e figlia.

Harold non era potuto andare al matrimonio, perchè aveva una causa da combattere per conto di Lindsay Lohan però Bart si avvicinò lentamente alla ragazza e imbarazzato le chiese: “Blair.... vorresti concedermi questo ballo?”

Blair guardò Chuck sorpresa, che le sorrise.

Certo... con molto piacere...” rispose Blair impacciata.

Quando mi chiederai di andare a ballare, papà?” chiese Alex al padre, mentre mangiava la sua torta cocco e cioccolato.

Vuoi andare a ballare?” le chiese Chuck.

Sì.” rispose la bambina.

Va bene.... allora... signorina Bass, mi concederebbe questo ballo?” le chiese.

Alex sorrise portandosi una mano alla bocca e con l'altra incontrò la mano del padre, che gentilmente porse la sua.

E io con chi ballo, adesso?” chiese Mark.

Ohh... tesoro, mi dispiace... la mamma è andata a ballare col nonno... và a chiedere alla nonna... è da sola seduta al tavolo...” disse Chuck indicando Evelyn seduta al tavolo.

Sìì... lei profuma di talco!” rispose il bambino.

Chuck lo guardò perplesso, scosse la testa e avanzò con la sua piccola principessa verso il centro della pista.

Papà, aspetta!” disse Alex fermandosi.

Che succede?” chiese Chuck.

Ho qualche briciola? Sono sporca di cioccolato all'angolo della bocca?” chiese la bambina.

No. Sei perfetta.” rispose il padre.

I due iniziarono a ondeggiare, come poco dopo la canzone finì.


Poi fù il momento del ballo “mamme e figlio”.

Chuck rimase a guardare come tutti i maschi della sala corressero verso la loro madre a chiederle di ballare.

Eric invitava Lily, Mark invitò Blair, Chuck si guardò intorno, si diresse verso Evelyn e le chiese se gentilmente li potesse concedere un ballo. La madre accettò e diretti verso la pista i due iniziarono a ballare.

Sei un bravissimo ballerino, Charles... devo farti i miei complimenti.” disse Evelyn, stringendosi al figlio.

Grazie... non sei la prima che lo dice...” continuò Chuck.

Sai, Chuck... io volevo ringraziarti per questa fantastica giornata...”

Ma io non ho fatto nulla... è Blair che ha organizzato ogni cosa...”

Ma tu sei stato presente dal primo momento in cui siamo arrivati, quindi è anche merito tuo... e poi volevo ancora scusarmi per quanto ti ho fatto soffrire in questi anni... prima facendoti credere che ero morta... poi scappando, dicendoti che in realtà non ero tua madre...”

E non scordarti la volta in cui con l'aiuto di Jack mi avete tolto l'hotel... ma credo sia acqua passata... sono passati molti anni, siamo cresciuti tutti, ma soprattutto siamo maturati.” disse Chuck.

Sì... lo credo anche io... e vorrei ringraziarti ancora per aver dato il posto da vice presidente delle Industrie Bass a tuo padre... lui ne è felicissimo... ha detto che grazie a te gli affari sono andati meglio...” disse Evelyn.

Sì, in realtà è così... quando Blair partì per Monaco non avevo niente con cui svagarmi quindi il business sembrava l'unica cosa che potesse occupare i miei pensieri.... allora...”

Evelyn portò il suo indice allo bocca di Chuck e lentamente disse: “Shh... voglio godermi il primo ballo con mio figlio.”

Chuck non si mosse e pensò per un momento a quanto bella sarebbe stata la sua vita se sua madre non se ne fosse andata. Di scatto, così senza pensarci si girò verso Evelyn e le baciò velocemente la guancia. Lei sorrise e l'abbracciò ancora più forte: “Ti voglio bene, Chuck.” disse.

Anche io.” concluse lui.

Continuarono a ballare ridendo di tanto in tanto, ammaliati dal ballo che aveva coinvolto Bart e Alex.

Poi ci fù il momeno della torta.

Una magnifica torta a cinque ripiani con due fiocchi ai lati.


Magnifica organizzazione, Waldorf.” disse Chuck abbracciando la ragazza a fine serata.


Erano ormai tornati del loro attico, Alex e Mark si erano addormentati nella limousine con la testa sulle spalle dei loro genitori. Si trovavano dei loro fantastici letti a dormire. Per il momento avevano preferito dormire insieme, poi quando questi sarebbero diventati più grandi, si sarebbero divisi in più camere.

Alex in futuro avrebbe ereditato la cameretta di Blair e a Mark ne avrebbero fatta una nuova, magari a posto di quella di Serena.


Grazie, Bass.” disse Blair baciandolo delicatamente sulle labbra.

Si accomodarono sul loro grande letto Queen Size come Blair appoggiò la testa sul suo petto.

Ti vedo pensierosa... a che pensi?” chiese il ragazzo carezzando il braccio della sua ragazza.

Te lo dirò solo se non mi ritroverai ripugnante o altro...” Blair si tirò su e si sedette.

Prometto che non ti ritroverò ripugnante.” disse lui.

Allora... l'altro giorno quando sono andata a fare la prova dell'abito con Evelyn, ho visto un fantastico abito da sposa Vera Weng... era invitante e … non c'è l'ho fatta... l'ho provato. Mi stava benissimo... e io capisco che questo ti farà pensare che voglio velocizzare tutto, ma non è così così.. infatti ti ho chiesto, prima se sarei sembrata ripugnante...”

Blair... non preoccuparti, mi stò occupando di tutto io.”

Cosa?” chiese lei.

Non preoccuparti, Blair... mi occupo io di tut...”

No... non intendevo quello... di cosa ti stai occupando?” chiese lei.

Notte Waldorf.” disse lui nascondendosi sotto le coperte.

Cosa? Chuck! Chuuuck! Dai...”

Notte.” disse lui.

Va bene... dormi pure... scoprirò sola cosa c'è sotto... e domani prenderò io il posto vicino al finestrino.” disse lei.

Fà quello che vuoi, Waldorf...” disse lui.

Lei sbuffò e si tuffò sotto le coperte.


Ore 4:00.

Blair... ehi... Blair...” Chuck le toccava delicatamente il braccio.

Mmm... cosa c'è?” lo toccò delicatamente senza levare la mascherina dagli occhi.

E perchè sei vestito?” continuò lei.

Stiamo per andare in vacanza! Ricordi i piani?”

Che tipo di piani?” chiese lei nel sonno.

Orlando. Florida. Parco divertimenti. Disney. Mark. Alex.”

Blair si svegliò di soprassalto: “Il viaggio!” urlò.

Ecco, sì.. coraggio Waldorf vestiti. Tra circa mezz'ora il jet Bass sarà in volo verso Orlando.” disse lui.

Lei li si avvicinò e mise le braccia intorno al suo collo: “Ci pensi? La nostra prima vera vacanza come una famiglia... sono emozionata, Chuck.” disse.

Anche io... molto emozionato... sono così felice.” disse lui.


Blair non lo aveva mai visto così eccitato. Neanche quando dovevano partire per le loro precedenti vacanze.


Ti amo, Chuck. E grazie per questa fantastica occasione.” disse lei baciandoli delicatamente le labbra.

Anche io ti amo.” disse lui.

Và a vestirti... io andrò a svegliare i bambini.” continuò.


Lei andò verso il bagno come lui camminò verso la camera dei ragazzi.

Entrò in silenzio nella stanza e si sedette sul bordo del letto di Alex.

Alex... Alex...”

La bambina pian piano si svegliò.

Mmm... cosa non và, papà? Ho sonno.” disse.

Tesoro, io e la mamma abbiamo una sorpresa per te e Mark.” disse Chuck.

Sorpresa!” urlò Alex.

Sì... sorpresa... ci pensi tu a svegliare tuo fratello, mentre io finisco di portare i bagagli in macchina?” le chiese.

La bambina annuì.


Chuck avrebbe potuto benissimo chiedere a qualche cameriere di portare i bagagli nella limousine, ma voleva farlo lui. L'aveva visto mille volte nei film e non desiderava fare altro, menomale che Blair aveva preparato i bagagli la notte, dopo essere tornati dal matrimonio, se nò come avrebbero fatto?!


Prese i bagagli e li portò nella limousine, quando si ricordò dell'anello.

Arrivò nell'ufficio più velocemente che poteva. Prese l'anello dalla cassaforte e lo nascose nella tasca interna della giacca di pelle.

Sì, Chuck Bass con una giacca di pelle... sembrava difficile da credere. Ma erano diretti a Disneyland, lì non importa se sei l'uomo più ricco di New York o un povero contadino. Importa solo il tuo grado di fantasia e il tuo divertimento.


Dopo mezz'ora erano tutti pronti. I bambini non appena saliti in limousine si addormentarono, su di loro, il dondolio della macchina aveva un effetto anestesizzante. Sembrava quasi che non si muovessero più.

Non appena misero piede all'interno del jet Mark e Alex si svegliarono.

Woow! Non ho mai preso un aleleo!” disse Mark.

Aereo, tesoro. Aereo.” disse Chuck.

Che bello, papà... mamma, tutto questo è grandioso!” aggiunse la bambina.


Il volo fù abbastanza monotono. Alex e Mark facevano domande su qualsiasi cosa vedessero. Mark era arrivato perfino a chiedere informazioni sul motore dell'aereo. Sembravano tutti estasiati e felici, lo si poteva leggere nei loro volti.


Allora dove siamo?” chiese la bambina.

Dove siamo?” chiese Mark.

Guardate davanti a voi.” disse Blair.

Gli occhi dei bambini si illuminarono.

Erano a Disneyland.

Non posso crederci... Mark tirami un pizzicotto, per favore.”

Il bambino di poche parole, si girò verso la sorella e le tirò un pizzicotto sulla guancia.

Ahu!” disse la bambina.

Mi hai detto tu di tirarti un pizzicotto!” rispose il bambino.

Va bene... non c'è tempo per arrabbiarsi.” disse Chuck.

Papà... ti prego... possiamo entrare? Per favore!” disse Mark.

Certo che possiamo entrare. Vostra madre ha prenotato una fantastica vacanza per noi quattro di una settimana!” disse Chuck.

Una. Settimana.” disse Alex.

Sì! Siete felici?” chiese Blair.

Felicissimi” rispose i bambini all'unisono, come si buttarono tra le braccia dei loro genitori.


La limousine non poteva entrare dentro il parco, per cui presero una navetta che potesse portarli direttamente all'hotel “Disney's Yacht Club Resort”.

L'hotel più esclusivo do Disneyland.

Arrivati all'hotel, Blair portò i bambini in bagno, mentre Chuck si recò verso la reception.


Buongiorno e benvenuto a Disneyland!” disse il ragazzo receptionist.

Buongiorno... mia... moglie... ha prenotato per noi e i nostri figli... siamo i Bass.” disse fieramente.

Un attimo che controllo sul computer.” disse il ragazzo.


Dopo una trentina di secondi, il ragazzo continuava a spulciare le varie cartelle del pc cercando la loro prenotazione. Chuck lo fissava. Più che altro guardava le facce che questo “strano” ragazzo faceva.


Allora? Trovato nulla?” chiese.

No. Mi dispiace non c'è nessuna prenotazione a nome Bass qui.”

Può controllare usando Waldorf come cognome.” disse.


Il ragazzo continuò a guardare nel pc ma nulla. Non c'era nessuna prenotazione.


Mi dispiace. Non c'è nessuna prenotazione qui.” disse.

Va bene... allora sono convinto che posso prenotare adesso una camera per me e la mia famiglia. Vero?” chiese Chuck.

Mmm. No! Mi dispiace, non abbiamo più posto e dal quel che ho visto non è rimasta una stanza in qualsiasi hotel di Disneyland, non si preoccupi però. C'è ancora un'opzione che può scegliere e che non è stata prenotata....”

Quale?” chiese Chuck.

Vacanza in camper. Camper Disney, ovviamente.” disse il ragazzo.

Chuck lo fissò strabuzzando gli occhi.

Blair lo avrebbe ucciso.




Ecccccooomii... ritornata :D

Vi è piaciuto?

Ahah non sapete quanto mi stò divertendo a scrivere il prossimo capitolo XD

Basta una piccola recensione e grazie a tutte le persone che mi hanno sostenuta, grazie a tutte le persone che hanno mandato le mail. Tante mail.


Xoxo.

D.


Abito Evelyn, però il suo è sui toni del grigio: http://www.dressbraw.com/product/Graceful-Draped-Sheath-Column-V-Neck-3-4-Sleeves-Floor-Length-Mother-of-the-Bride-Dresses-1799567.html

Anello Blair: http://engagementringsblog.net/wp-content/uploads/2011/04/eng787.jpg

Hotel a Orlando: http://disneyworld.disney.go.com/resorts/yacht-club-resort/

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