Need to be saved.

di Waitingaprince
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre. ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro. ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque. ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sette. ***
Capitolo 8: *** Capitolo otto. ***
Capitolo 9: *** Capitolo nove. ***
Capitolo 10: *** Capitolo dieci. ***
Capitolo 11: *** Capitolo undici. ***
Capitolo 12: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***


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Need to be saved.

Capitolo uno.


Vedeva solo una luce.
Era morta?
No, ma ci stava andando vicino.



Era tutto così genuino e bello per loro.
Come se quell’amore fosse stato già programmato dal fato per essere eterno eppure era entrato nelle loro vite all’improvviso, come un uragano.


Ciao, sei nuova di qui?
Sì, mi sono trasferita da poco” sorrise.
Non aveva mai visto un ragazzo tanto bello: capelli ricci, occhi verdi ed un sorriso stupendo, di quelli che illuminano anche le giornate più buie.
Piacere, sono Harry” le porse la mano.
Quella ragazza aveva qualcosa di magico nonostante l’avesse conosciuta pochi istanti prima: alta, con dei lungi capelli castano scuro mossi, occhi color cioccolato. Il suo profumo lo aveva stordito in un modo piacevole: sapeva di canella.
Piacere, Clare” la strinse muovendo ancora una volta le labbra in quel sorriso tanto luminoso da far invidia al sole.


Dove mi stai portando?” chiese lei mentre lui la trascinava per una delle strade di Holmes Chapel.
Tu continua a tenere gli occhi chiusi, non ti preoccupare” disse lui ridendo.
Anche lei rise.
Era tutta una risata il loro rapporto.
Dopo ogni litigata ridevano, come se nulla fosse accaduto.
Lo sai che giorno è oggi?” chiese il ragazzo quando si fermarono abbracciandola da dietro.
Martedì?” chiese lei ridendo.
Oltre al fatto che è mercoledì” scoppiò a ridere lasciandole un dolce bacio sul collo “Oggi è il ventidue Marzo
Il nostro anniversario” sussurrò lei emozionata tenendo ancora gli occhi chiusi.
Esatto” lui sorrise “Puoi aprire gli occhi
Lei li aprì.
Era sera, ma il cielo era illuminato da milioni di stelle.
La vedi quella?” disse il riccio indicando una stella del cielo più luminosa delle altre.
Lei annuì.
Bene” le porse una busta dentro la quale c’era una lettera “Quella da oggi è la tua, la nostra stella. Si chiama Clare. Quando non ti sarò vicino, tu guardala e pensami, anche se è giorno. Così ti ricorderai che io sono sempre sopra di te per proteggerti anche se non ti sono vicino” sorrise sinceramente.
Mio Dio” fu l’unica cosa che lei riuscì a sussurrare prima che una lacrima di commozione le scendesse lungo la guancia.
La asciugò velocemente.
Aprì la lettera.
C’era il certificato: quella era la loro stella.
Un bigliettino scivolò fuori dalla busta mentre apriva il certificato, ma riuscì a prenderlo prima che cadesse a terra.
Lo lesse.
Ti amo” due semplici parole scritte dalla calligrafia perfetta del ragazzo che amava più della sua vita.
Si voltò per guardarlo meglio negli occhi.
Anche io ti amo” sorrise.
Le loro labbra si unirono in uno dei baci più belli che si fossero mai scambiati, pieno di dolcezza.


Possibile che due semplici ragazzi di sedici anni si amassero nel vero senso della parola?
No, a sedici anni è impossibile.
Loro erano un’eccezione.


Anche io ti devo dare il mio regalo” sorrise lei dandogli un altro bacio a fior di labbra.
A me basti tu” sorrise lui mentre le stampava un altro bacio.
Lei sorrise e si staccò, cercando nella borsa.
Cacciò un foglio di carta.
Meeting con Ringo Starr a Holmes Chapel, libreria “Wings”(*).
23 Marzo.
Ore 19.00.
Tieni” diede al ragazzo quel foglio di carta tanto sottile quanto importante.
Harry quasi sbiancò.
Lo so che non sarà mai bello quanto il tuo regalo, ma so quanto adori i Beatles (**) e ci tengo veramente ad accompagnarti a quel meeting” mentre parlava si torturò una ciocca di capelli sperando che il ragazzo avesse gradito il regalo.
Harry l’abbracciò.
E’ il regalo più bello che mi abbiano mai fatto, dopo l’averti incontrato” sorrise.


Dopo il meeting i due ragazzi camminavano mano nella mano cantando a squarciagola “Yellow Submarine”, seguita da “Penny Lane”.
Le strade erano affollate, ma a loro non importava: erano felici.
Fu un attimo.
Stavano attraversando la strada, Clare era più avanti.
Una macchina che non aveva rispettato il rosso del semaforo colpì a ottanta kilometri orari il fianco della ragazza che cadde rovinosamente a terra.
Lei lo vide, il bastardo che l’aveva investita, stava scappando mischiandosi nella folla di persone che stavano accorrendo.
Ci volle un altro attimo prima che Harry si rendesse conto di quello che era successo davanti ai suoi occhi e si catapultasse facendosi largo tra la folla.
Clare, ti prego non lasciarmi” urlò Harry tra le lacrime stringendole la mano.
Ricordati che ti amo”.
Fu l’ultima frase che la ragazza disse prima di chiudere gli occhi, perdendo i sensi.


La ragazza non è morta, ma è caduta in coma” disse il medico.
Il mondo cadde sulle spalle di Harry, tutto in una volta.



(*): non sapendo i nomi delle librerie ad Holmes Chapel ho inventato questo nome.
(**): è scritto nell'Yearbook che Harry ama i Beatles.



Eccomi qui con questa nuova storia da più capitoli.
Non chiedetemi come, ma questa idea mi stava girando in testa da una settimana e quindi eccola qui.
Vorrei sapere sul serio cosa ne pensate, è molto importante.
Ovviamente accetterò tutte le critiche/commenti, ma anche complimenti (se ce ne saranno), che avrete intenzione di farmi.
Per chi non avesse un account su Efp, vorebbe dirmi qualunque cosa su questa fanfic, sono anche su twitter: @waitingaprince.
Grazie a tutti per aver letto fin qui.
Waitingaprince*

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Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


ggg
Need to be saved.
Capitolo due.


I'm broken.
Do you hear me?
I'm blinded,
But you are evrything I see.


Clare Kirkland, sedici anni, investita da un'auto in corsa che non ha rispettato la precedenza. La polizia sta indagando sul colpevole che è fuggito. Ora la ragazza è in coma.
Così recitavano i giornali del giorno dopo.
Harry era rimasto in quell’ospedale tutta la notte, per starle vicino.
Si era seduto per terra in un angolo e ora la guardava.
Era stesa su un letto collegata a dei macchinari che ogni tanto facevano un “tic”.
Il ragazzo si stava sentendo male: una morsa gli aveva stretto il cuore e lo stomaco e
non riusciva neanche a piangere: era come se gli fossero finite le lacrime.
La madre di Clare arrivò urlando.
Dov’è mia figlia? La devo vedere! Dov’è?
Il padre la seguiva con lo sguardo basso e il volto rigato dalle lacrime: era nelle stesse condizioni di Harry.
Arrivarono nella stanza di Clare.
Signora, la prego, si calmi” disse il dottore “Lo so che è una situazione difficile per lei, lo è per tutti. La ragazza è caduta in coma. Ho paura che avrà bisogno di cure più specifiche che potrà trovare solo a Londra. Noi faremo il possibile, decida lei se vuole che sua figlia venga trasferita. Ora vi lascio soli” disse ancora per poi congedare i genitori di Clare.
La madre guardò la figlia stesa su quel letto.
Non riusciva a credere che sua figlia fosse stesa su quel letto.
Lei non meritava tutto quello che stava accadendo.
Diede un’occhiata in giro e poi lo vide.
Vide Harry, seduto in quell’angolo con la testa tra le mani che si disperava.
Tu” urlò puntandogli il dito contro.
Il ragazzo alzò lo sguardo: aveva gli occhi vuoti, spenti.
Tu dovevi essere investito da quella macchina, non mia figlia! E’ tutta colpa tua!” scoppiò in lacrime.
Il marito la prese per le spalle e guardò Harry.
Scusala, non è vero” mimò con le labbra per poi stringere la moglie.
Ma quella frase ormai aveva colpito Harry come un pugnale in pieno petto.
Era vero, invece: doveva essere lui quello nel letto, non lei.
Cominciò a fissare ancora il corpo della sua ragazza.
E’ colpa mia” pensava.


Dopo qualche ora la madre di Clare prese il cellulare e compose un numero, ancora in lacrime.
Pronto?
Pronto Susan, mi puoi passare Lawrence? E’ importante
Certo
Minuto di silenzio.
Signora Kirkland!
Lawrence, ciao


Lawrence, per tutti Lawrie, era il migliore amico di Clare quando viveva a Londra prima di trasferirsi ad Holmes Chapel.
Nonostante lei si fosse trasferita, si continuavano a sentire e la loro amicizia non aveva risentito del trasloco.
Per i genitori di Clare era come un secondo figlio.


Lawrence, Clare torna a Londra
Ma è fantastico
No, non lo è"
Minuto di silenzio.
"Lawrie.. Lei.. lei.. è in coma” la madre di Clare scoppiò ancora a piangere e il marito la stringeva forte.
Si sentì il tonfo di un telefono cadere per terra e poi qualcuno che lo raccoglieva frettolosamente.
Lo so che ti sto chiedendo tanto, ma tu le devi stare vicino. Sei una delle persone più importanti della sua vita e io e mio marito non potremo starle vicino sempre. Parlerò io con i tuoi genitori” la voce della donna era spezzata dal pianto trattenuto a fatica.
Dall’altra parte del telefono si sentivano i singhiozzi di Lawrie.
Farò il possibile, signora Kirkland” sussurrò tra le lacrime.
Grazie, appena arriveremo a Londra ti chiamerò” e così attaccò il telefono.
E finalmente le starai lontano” sussurrò infine guardando Harry in cagnesco.
La madre di Clare odiava Harry, ma non si sapeva la ragione precisa. Forse perché lei era “la sua bambina” e non riusciva ad accettare l’idea che quel ragazzo e sua figlia stessero insieme.


Londra.
Clare amava quella città.
La chiamava “la città dei sogni”.
Era cresciuta lì e lì aveva vissuto alcuni dei momenti più belli, quelli che lei chiamava "sogni".
Quei sogni l'avrebbero salvata.


Era il ventitre Marzo.
Due anni esatti dopo quell’incidente.
Stava piovendo.
Era come se Londra sentisse il dolore che provava il migliore amico di Clare quel giorno.
C’era una radio accesa e moltissime persone camminavano per la strada tentando di sfuggire alla pioggia riparandosi nei negozi.
Lawrence era seduto vicino al letto della ragazza, stringendole la mano e parlandole di quello che stava succedendo nell’ultimo periodo.
Ho incontrato una ragazza, si chiama Cassie” le strinse forte la mano “Secondo te cosa devo fare? A me piace tanto
Scosse la testa, sapendo che non gli avrebbe risposto.
Non penso ti interessi in questo momento"
Per qualche minuto non parlò, osservando ancora la ragazza.
"Sai, sono passati due anni Clare. Due anni che non ci sei, sono tanti. Perché te ne sei andata? Ti prego torna Clare, mi manchi tanto
Una lacrima solcò il viso del ragazzo che teneva lo sguardo basso.
Non piangere” un sussurro.
Pensò di esserselo immaginato, non era possibile.
Si voltò verso la ragazza.
Aveva gli occhi leggermente aperti e lo scrutava come se avesse voluto metterlo a fuoco.
Lawrence si alzò fissandola e corse fuori urlando "E' viva, si è svegliata”.
Clare rimase un po' sbigottita.
Aprì definitivamente gli occhi e si guardò intorno.
Harry?” chiese girando la testa da un lato all’altro.
La canzone alla radio finì.
E questa era One Thing, il nuovo singolo di Louis Tomlinson, Niall Horan, Liam Payne, Zayn Malik ed Harry Styles: I One Direction”.
Il mondo si fermò.
Harry Styles.
Quel nome cominciò a rimbombarle nella testa, facendole male.
Harry?” chiese ancora sperando che il ragazzo comparisse davanti ai suoi occhi e che non fosse lo stesso citato alla radio.
Nulla.
Harry?” chiese un’altra volta.
Nulla.
Lawrence tornò.


Clare non parlò, mentre il medico controllava i vari macchinari e la osservava.
"La dimetteremo tra due settimane, intanto si riposi" disse il dottore congendandoli.


"Dov'è Harry?" chiese Clare appena il dottore uscì dalla stanza.
Lawrence non rispose, tenendo lo sguardo basso.
"Mi ha abbandonato, vero?" chiese trattenendo le lacrime.
L'amico continuò a non rispondere.
"Harry mi ha abbandonata"
Questa volta non trattenne le lacrime.
L'amico l’abbracciò forte.
Sì, Harry l'aveva abbandonata per il successo.


Eh già, sono ancora qua.
Ok, Clare si è svegliata, ma Harry è famoso ora.
Cosa succederà?
Lo scopriremo nella prossima puntata!
Ringrazio:
-fiveguysmakemesmile, ohmiseriaccia, LemonadeSound, itsfrancy, emotions, _Destiny1 e ElisaGervasi per aver recensito.
-itsfrancy, LemonadeSound, MuffinRipieno, ohmiseriaccia, virgi_1D e _Destiny1 per aver inserito la storia nelle seguite.
Grazie a tutti, siete fantastici :')
Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, ci tengo veramente!
Per chi non avesse un account Efp, sono anche su twitter @waitingaprince.
Grazie a tutti!
Waitingaprince*

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Capitolo 3
*** Capitolo tre. ***


yuppidu
Need to be saved.
Capitolo tre.

And everything I do
Brings me back to you.

I genitori di Clare arrivarono il giorno dopo.
Avevano le lacrime agli occhi e non smettevano di ringraziare il cielo.
Ci sei mancata tantissimo” disse la madre tentando di non piangere di gioia.
Anche a me” disse la ragazza facendo un mezzo sorriso.

Oggi ti dimettono” disse Lawrie.
Eh già” sospirò lei “ma non penso che sarà lo stesso
I genitori di Clare entrarono ancora una volta nella stanza.
Oggi è il grande giorno” commentò il padre facendo una voce buffa.
Yuppi” disse la figlia muovendo le mani, per nulla felice.
Clare, come sai, rimarrai a Londra a casa di Lawrence finché non ne compreremo una nuova. Non vogliamo riportarti ad Holmes Chapel perché sappiamo che troveresti troppi ricordi. Lo facciamo per il tuo bene” disse la madre.
Sì, come no” pensò lei.

Faceva finta di nulla.
Faceva finta di non pensarlo.
Faceva finta che non esistesse.
Faceva finta di stare bene.

Era passata una settimana.
Ma vai a quel paese” urlò Lawrence in piena crisi di nervi.
Che succede?” chiese Clare sbucando dalla porta della camera del ragazzo.
Shakespeare deve andare a farsi una vita” si mise le mani nei capelli.
Che cosa devi fare?
Una relazione su Romeo e Giulietta
Romeo e Giulietta.
Un ricordo troppo nitido le passò per la mente.
Ti aiuto io, me lo ricordo abbastanza bene
Prese la sedia più vicina e si sedette di fianco al ragazzo.

Un noioso pomeriggio di Marzo, il ventidue, all’insegna di un altrettanto noioso progetto di teatro.
Harry come ti è venuto di dire al professore che avremmo portato una scena di Romeo e Giulietta? Io non mi ricordo quello che ho mangiato a cena, come faccio a ricordarmi un’intera scena di un’opera teatrale?” era in una crisi di panico.
Ma non abbiamo ancora cenato!” esclamò lui.
Entrambi risero.
Bene! guarda il maestro all’opera, mia cara Clare” disse lui alzandosi dalla comoda sedia su cui era seduto.
Oh! Allora, cara santa, lascia che le labbra facciano ciò che fanno le mani; esse ti pregano, tu le esaudisci, per timore che la fede non si cambi in disperazione” disse lui muovendosi teatralmente.
I santi non si muovono, ancorché esaudiscano le altrui preghiere” recitò lei svogliatamente leggendo dal libro e seguendo il ragazzo.
Allora non muoverti, intanto che io raccolgo il frutto della mia preghiera. Ecco, le tue labbra hanno purgato le mie del loro peccato” (*) disse Harry guardandola intensamente negli occhi.
Furono pochi istanti e tra loro non vi fu più distanza.
Fu il loro primo bacio.

Dato che ti ho aiutato a finire la relazione ora mi accompagni a fare shopping” commentò vittoriosa Clare.
No, ti prego no!” si disperò Lawrence “era meglio la relazione!
Mi dispiace, ma l’hai voluto tu!” disse tirandolo giù per le scale.
Devo rifarmi il guardaroba e di certo non posso continuare ad usare le tue felpe. E poi i miei genitori mi hanno lasciato la carta prepagata! Approfittiamone!
Law sospirò esasperato.
Va bene, lo faccio per le felpe” scosse la testa prendendo la giacca e uscendo di casa seguito dalla ragazza.

Dai, ti prego!” implorò.
No, non ci penso nemmeno” disse il riccio girando la testa dall’altro lato.
Ma perché, Harry?” protestò Clare.
Non ti puoi far accompagnare da Dianna o da Rachel?
Sì, ma con loro non potrei di certo fare questo
La ragazza si mise in punta di piedi e sfiorò le labbra del ragazzo con le proprie.
Sorrise appena si allontanò di poco.
Mi hai convinto” disse lui ridendo e baciandola ancora.

Scacciò l'ennesimo ricordo che era salito a galla dalla sua mente sorseggiando il suo frappuccino.
Dopo aver comprato tutto quello che era possibile, Clare aveva concesso all'amico di sedersi ad un bar.
Continuo a non capire cosa ci troviate voi donne nello shopping” Law scosse la testa.
E’ antidepressivo” disse lei, senza pensarci.
L'amico la guardò storto e lei si rese conto di quello che aveva appena detto, ma continuò a sorseggiare il suo frappuccino facendo finta di niente.
Addentò poi il suo muffin al cioccolato.
Ti sei sporcata” disse Law.
Clare si passò un fazzoletto agli angoli della bocca per pulirsi.
Sei ancora sporca
Dove?
Law indicò l’angolo sinistro della bocca e Clare si pulì.

Clare, ti sei sporcata
Dove?” disse scostando la crepes dalla bocca e tentando di pulirsi con le mani.
Sei ancora sporca
Harry si avvicinò baciandole un angolo della bocca.
Ecco, ora sei perfetta

Ormai ogni singola azione le ricordava lui, nonosante cercasse di non darlo a vedere.
Guarda che la nostra giornata non è finita!” esclamò tentando di liberare la mente.
In quale altro posto pieno di modelli e ragazze in estasi mi vuoi portare?” chiese ironico.
Il primo negozio di cd che ci capita a tiro” commentò lei.

Bene, vediamo cosa mi sono persa in questi due anni” disse facendo avanti ed indietro per il reparto di dischi tenendo in mano cinque buste di cinque negozi diversi.
Fu in quel momento che lo vide.
Le venne un tuffo al cuore.
Prese il cd nelle mani e osservò la copertina: il viso sorridente di Harry.
Lesse il titolo.
Up All Night” sussurrò “Prendo questo cd e andiamo a casa” disse infine rivolgendosi a Lawrence.
Si diresse alla cassa e pagò.
Ancora non credeva di avere quel disco tra le mani.

Tornarono a casa esausti.
Non me lo chiedere mai più, capito? MAI” urlò il ragazzo esasperato buttando poco aggraziatamente le buste che aveva in mano sul letto della ragazza.
Ti voglio bene anche io” disse lei dandogli un bacio sulla guancia.
Ah, siete tornati” notò Susan, la madre di Law.
Ciao mà
Salve
Clare c’è un pacco da parte dei tuoi genitori sulla scrivania. Hanno detto che è importante
Controllo subito, grazie” entrò in camera sua e si chiuse la porta alle spalle.

Guardò il pacco che si trovava sulla scrivania per qualche istante.
C’era un bigliettino sopra.
Lo aprì e lo lesse.
Ciao Clare! Sono papà. Abbiamo trovato una casa perfetta a Londra. Nei prossimi giorni io e tua madre la andremo a visitare e speriamo di acquistarla. Intanto ti volevo mandare queste che ci hanno consegnato in ospedale, il giorno in cui ti hanno dimessa. Forse risveglieranno in te ricordi non piacevoli, ma è giusto che le abbia tu. Ti voglio bene, papà.
Clare non esitò ad aprire il pacco, ormai curiosa.
Lettere su lettere le si presentarono davanti agli occhi.
Prese quella che sembrava la prima in ordine cronologico e si rigirò la busta fra le mani.
Lesse il nome di colui che la mandava e sbiancò.
Harry.
La aprì quasi con foga e cominciò a leggere.
Cara Clare..



(*)= il testo è preso dall'opera originale.


Tadaaaan! Eccomi qui con un ritardo pazzesco!
Spero che vi sia piacciuto questo capitolo!
Ringraziamenti speciali a:
-itsfrancy, LemonadeSound, _Destiny1, BeWhoYouWannaBe e heavenhoran_ per aver recensito.
-bountyH, fiveguysmakemesmile, Harryjustkissme e HazzasHaribo per aver inserito la storia tra le preferite.
-Esaul, fiveguysmakemesmile, heavenhoran_, itsfrancy, LemonadeSound, MuffinRipieno, ohmiseriaccia e virgi_1D per aver inserito la storia tra le seguite.
Spero di non deludere nessuno :)
Per chi non avesse un account di efp ma volesse comunque farmi sapere cosa ne pensa, sono anche su twitter @waitingaprince.
Per ora è tutto!
Waitingaprince*

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro. ***


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Need to be saved.

Capitolo quattro.


Dear John,

I see it all now that you’re gone

Don’t you think I was too young
to be messed with?


Cara Clare,
Sono Harry. Oggi ti hanno trasferito a Londra e tuo padre mi ha detto che posso scriverti queste lettere, anche se non so se mai le leggerai.
E’ passata una settimana da quando non ci sei e qui sembra tutto morto.
Dianna e Rachel non parlano più con nessuno, nemmeno con me.
La scuola senza di te è diventata imporvvisamente silenziosa.
Non riesco a vivere in mezzo a questo silenzio, senza la tua voce, la tua risata.
Torna presto Clare, mi manchi tanto.
Harry.

Scosse la testa violentemente chiudendo gli occhi per scacciare le lacrime che premevano contro le palpebre.
Io sto bene
Si morse il labbro inferiore e aprì la lettera seguente.

Cara Clare,
Mi sto sentendo male.
Anche quest’anno Quinn ha organizzato la festa a casa sua. Questa volta, però, serviva anche gli alcolici e penso di averne bevuti troppi. La mattina dopo mi sono svegliato nel suo letto, nudo. Mi sono alzato e mi sono vestito: volevo fuggire da quella situazione. Lei si è svegliata. “Rimani con me” diceva con fare malizioso e io scuotevo la testa per dirle di no. Ad un certo punto ha detto “Smettila di resistermi Styles, lei è morta”. Mi è venuta una stretta allo stomaco e mentre ti sto scrivendo provo la stessa sensazione. “Ed io con lei” ho risposto e me ne sono andato.
Clare, lo so che non mi perdonerai e non mi crederai mai più. So perfettamente di essere un codardo che non ti dice le cose in faccia, ma non so come fare.
Non ci crederai mai, ma ti amo.
Torna presto.
Harry.

Strinse la lettera tra le mani rovinando la carta.
Lui non esiste, perché dovrei leggere queste lettere?
Ne prese un’altra e continuò quella specie di tortura.

Cara Clare,
Lo so che non mi hai perdonato. Nemmeno io riesco a perdonarmi quello che ho fatto.
Ho perso la mia verginità così, come se fosse una cosa di poco conto e non con la persona che amo. Senza di te sto diventando un altro: cambio ragazza in continuazione perché ognuna mi ricorda qualcosa di te, ma non riesce ad eguagliarti. Mi sto comportando da stronzo mentre tu non ci sei e sto facendo male a me e a te, più di quanto già non abbia fatto.
Ti amo ancora, forse più di prima.
Harry.

Ma che logica è?
Tentò di buttarla sul ridere per mascherare a sè stessa l’evidenza.

Cara Clare,
Sono a Londra. Ero venuto a trovarti e ti ho anche parlato per quanto mi è stato concesso. Ti ho chiesto scusa per quello che è successo, ma so benissimo che non mi perdonerai così facilmente. Mi dispiace.
Ho fatto l’audizione per Xfactor.
L’ho fatto perché ormai mi sento inutile e voglio riuscire nell’unica cosa in cui sono bravo dato che anche come ragazzo sono uno schifo: cantare.
Ho cantato “Isn’t She Lovely”, quella canzone che tu adoravi e che canticchiavi ogni volta che potevi, perfino durante i compiti in classe.
All’inizio mi hanno detto che non ero stato preso. Ho pianto tanto. Mi sono sentito deluso da me stesso e in colpa perché volevo dimostrare che non sono tanto pessimo come ragazzo e che sarei riuscito a combinare qualcosa nella mia vita. Tu ti saresti arrabbiata con me, ma ancora di più con i giudici. Però mi hanno dato un'altra possibilità e ho duettato con un ragazzo molto simpatico. Ci hanno lasciato in sospeso per un po', però alla fine mi hanno preso. Quando l’ho saputo ho pensato a te: al tuo sorriso, ai tuoi baci, ai tuoi abbracci. Immaginavo che tu fossi vicino a me a sostenermi, ma ora non può essere così.
Sono in un gruppo che abbiamo chiamato “One Direction” con altri quattro ragazzi: Liam (il ragazzo con cui ho duettato), Niall, Zayn e Louis. Hanno un’aria piuttosto simpatica, penso che ti piacerebbero.
Abbiamo cantato Torn e ci hanno preso definitivamente nello show.
Io avevo una parte solista, sai?
Forse saresti stata fiera di me.
Vado avanti anche per te.
Harry.

Era rimasta colpita dal fatto che si era messa a canticchiare quella canzone.

Cara Clare,
Abbiamo passato il primo turno.
Vivere con quei quattro è molto divertente: sono veramente simpatici.
Abbiamo cantato “Viva la vida” dei Coldplay.
All’inizio Zayn aveva dei problemi con l’andare a tempo con la base, ma ha superato queste difficolta e abbiamo passato questo turno.
Siamo feliccissimi.
Anche io.
Sono felice perché non ho completamente fallito in questa vita.
Spero che tu torni presto.
Ti amo.
Harry.

Basta

Cara Clare,
Questa settimana abbiamo cantato “My Life Would Suck Without You”. Era una delle tue canzoni preferite. Parla un po di me, questa canzone. La mia vita fa schifo senza di te, anche se, quando leggerai, probabilmente starai pensando: “ma che scrive? La sua vita a gonfie vele ed è anche famoso”. Non è così. Tutti quei sorrisi sono tirati, costretti, non c’è niente di vero nella mia vita, ormai.
Questa settimana non mi sono sentito bene. Ho avuto quello che a me è sembrato un attacco di panico e agli altri è sembrato un semplice segno di nervosismo da palcoscenico.
Mi sono sentito male, in colpa, ricordandomi di te e di quando, vedendo Glee, la cantavi saltellando per la casa e dicendo di adorare Will ed Emma durante questa canzone mentre io ti osservavo divertito dal divano.
Siamo passati comunque, perché sono riuscito a contenermi e a non dare troppe spiegazioni.
Tu per me non sei morta, perché altrimenti lo sarei anche io.
Harry.

Maybe I was stupid for telling you goodbye
, maybe I was wrong for tryin’ to pick a fight
Le tornò in mente in un secondo.

Cara Clare,
Sono uscito con una ragazza, o meglio, ho provato ad uscirci, ma non ci sono riuscito. Lei si chiama Cher. Mi ricorda tanto te, il tuo modo di fare, la tua testardaggine. Ma abbiamo deciso di non andare oltre ad una sola uscita. Io, almeno, non ce la facevo.
Per scusarmi con te ho chiesto ai ragazzi di cantare “Total Eclipse Of The Heart”.
Ti chiedo scusa per quello che sto facendo. Vorrei solo ricominciare la mia vita, anche se nel peggiore dei modi, ma mi rendo contro che non ci riesco.
Mi manchi Clare.
Harry.

Una lacrima sfuggi al suo controllo.

Cara Clare,
Abbiamo cantato All You Need Is Love. Mi tremavano le gambe quando sono salito sul palco. “Andrà tutto bene” mi ha detto Lou, prima di salire. “Andrà tutto bene, un corno” gli avrei voluto rispondere. Quella canzone è quella che più di tutte mi ricorda te. Mi ricorda quel maledetto ventitre Marzo. Quel maledetto giorno in cui dovevo essere io a terra, sull’asfalto gelido, non tu! Mi ricorda quell’ultimo momento in cui ti ho stretto la mano cantando proprio questa canzone prima di attraversare quella strada. Mi ricorda il ballo invernale dove ti portai e dove mi esibii per la prima volta mentre ti guardavo sorridente.
L’unica cosa di cui ho bisogno è di essere amato da te, e da nessun altro.
Non ce la faccio, non più.
Harry.

Un’altra lacrima le scese lungo la guancia.

Cara Clare,
Non abbiamo vinto. Siamo arrivati terzi. E’ stato strano. Quando arrivi a quel punto ti aspetti di vincere, di ricevere il premio finale. E invece no.
Abbiamo firmato un contratto con la Syco. Il nostro album uscirà a Novembre, ma il primo singolo uscirà ad Agosto.
Faremo una canzone per le ragazze che si sentono insicure e che non sanno di essere belle, proprio come te.
Tu dicevi sempre di non essere bella, o di non esserlo abbastanza per me. Per me eri, sei e sarai sempre perfetta.
Ti amo.
Harry.

Si morse il labbro inferiore, facendone uscire una leggera goccia di sangue, per non scoppiare in un pianto silenzioso.

Cara Clare,
Il nostro album è uscito.
Penso che in ogni canzone ci sia un poco di noi due.
Ha avuto tantissimo successo e abbiamo in programma anche due tour: uno nel Regno Unito e uno in America con i Big Time Rush.
Abbiamo fatto vari signing in vari paesi e quelle che ci hanno colpiti di più sono state le italiane: sono veramente fantastiche.

Ora sto con una donna. Si chiama Caroline e ha tretadue anni. Io in realtà non vorrei stare con lei. Eravamo ad un party e lei mi ha baciato. Da quel giorno pensa che abbiamo una relazione e io non voglio lasciarla: mi sentirei in colpa. Lei in realtà vorrebbe solo un po' più di attenzioni.
Ok, mi sento estremamente ridicolo.
La lascerò, ora la chiamo.
Ok, l’ho chiamata e le ho detto che non ho intenzione di continuare. Mi ha insultato per un po, ma non è importante.
Ora sono deluso da me stesso. Sto facendo soffrire tante persone che mi vogliono bene solo per capriccio e questa cosa non mi sta bene, ma non riesco a cambiarla.
Senza di te non so come andare avanti, non so che mosse fare, non so come comportami. Mi sento un idiota.
Riuscirai mai a perdonarmi?
Harry.

Sto bene, sto benissimo” sussurrò respirando profondamente.
Aspettò di calmarsi, ma ciò non avvenne.
Allora decise di liberarsi.
Accartocciò con foga la lettera e con violenza la scaraventò verso il muro che aveva davanti.
Col cavolo che sto bene, io sto malissimo” sussurrò rabbiosa.
Poi rivolse lo sguardo alle lettere che aveva appena finito di leggere.
Ma lo sai che ti perdonerei mille e altre mille volte ancora” sussurrò buttandosi sul letto e iniziando a piangere silenziosamente.

Clare, è pronta la cena!
L’urlo di Law la fece sobbalzare.
"Arrivo"
Si alzò dal letto, andò in bagno e si sciaquò la faccia.
Facciamo finta di stare bene


Vas Happenin guys?
Eccomi qui con un ritardo assurdo.
Non sono pienamente soddisfatta di questo capitolo perché penso di non essere riuscita a rendere al meglio le idee che avevo, ma spero che vi piaccia comunque.
Ho dovuto accorciare le lettere altrimenti sarebbe venuta tipo un'altra storia (?) LOL
Ringrazio:
-Erika 97, Viviciuz, ohmiseriaccia, bountyH ed Esaul per aver recensito il capitolo precedente.
-bountyH, fiveguysmakemesmile, HazzasHaribo e Laraloves1D per aver inserito la storia tra le preferite.
-Erika 97, Esaul, fiveguysmakemesmile, heavenhoran_, itsfrancy, LemonadeSound, MuffinRipieno, ohmiseriaccia e virgy_1D per aver inserito la storia tra le seguite.
Grazie a tutti/e :')
Vi è piaciuto questo capitolo, allora? Fatemi sapere con una recensione :3
Se non avete efp potete anche seguirmi su twitter: @waitingaprince.
Al prossimo capitolo,
Waitingaprince*

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque. ***


n jjk jk
Need to be saved.

Capitolo cinque.

Skies are crying,
I am watching
Catching teardrops in my hands
Only silence, as it's ending,
like we never had a chance.

Voleva fingere di stare bene.
O almeno provarci.
Aveva deciso di costruire attorno a sè una gabbia di vetro dalla quale avrebbe potuto osservare lo scorrere felice della vita delle persone a lei care senza influire.
Lo faceva perché si era ritrovata catapultata nei suoi diciotto anni senza aver vissuto quel periodo che ti serve per maturare.
Era stata costretta a crescere senza rispettare i tempi che le servivano.
E con quella gabbia avrebbe provato a sopravvivere in quel mondo troppo grande e sconosciuto per lei.
Ma quella prigione di vetro veniva graffiata ogni giorno da quel cd posto sulla scrivania ancora avvolto nel cellophane, da quella scatola di lettere abbandonata, dai ricordi dei momenti passati con lui.
I graffi stavano diventando crepe più profonde e la sua protezione si sarebbe rotta presto.

Erano le cinque del mattino.
Clare si era svegliata per un brutto sogno.
Era in un parco abbandonato e c'era un ragazzo alto ad aspettarla: era Harry.
Lei correva verso di lui, ma era come se non si muovesse.
Una ragazza si avvicinava ad Harry e lo baciava.
Lei cadeva a terra e piangeva.
 
Il sole doveva ancora sorgere.
Era stesa sul divano a guardare un episodi di Glee, troppo nuovo perché potesse capire cosa fosse successo in quei due anni.
Non lo stava propriamente guardando: fissava lo schermo pensando ad altro.
Riusciva, però, a sentire quello che i personaggi cantavano, perché le loro voci le entravano nel cuore come quelle di pochi.
Don’t forget me, I beg
Le voci di Mercedes e Santana la percorrevano da parte a parte, rubandole l’anima.
Girava fra le mani il suo nuovo BlackBerry bianco regalatole dai genitori per motivi sconosciuti.
Aveva provato a chiamarlo, ma il numero era stato disattivato.
Doveva aspettarselo: era famorso ora; se tutti i suoi vecchi amici avessero avuto il suo numero non ne sarebbe uscito vivo.
Venne distratta dal rumore della porta che si apriva e chiudeva alle spalle del divano.
Spaventata, si acquattò sul divano e si sfilò una pantofola tenendola in mano come se fosse stata una mazza.
Alzò la testa per vedere chi fosse e sospirò rumorosamente vedendo che era il padre di Law di ritorno dal turno di guardia: era un medico.
Mi hai fatto spaventare” sussurrò sorridendo, sollevata.
Oh, come mai sveglia a quest’ora?” disse l’uomo andandole vicino e dandole un bacio sulla guancia.
Era come un secondo padre per lei.
Non riuscivo a dormire. Com’è andato il turno di guardia?” chiese spegnendo il televisore.
Tutto bene. Mi hanno dato una lettera per te. L’hanno consegnata il giorno dopo la tua dimissione” disse progendole la lettera tirata fuori dalla tasca interna della borsa.
Clare rimase paralizzata e la afferrò titubante.
"Non ho idea del perché non me l'abbiano data prima. A volte in ospedale c'è troppo da fare e perfino le segretarie si dimenticano le cose" sbuffò esasperato.
Grazie” riuscì a sussurrare lei alzandosi dal divano “Vado a dormire, mi sta tornando il sonno” continuò con le mani che le tremavano, andando in camera sua.

Era seduta sul letto e il cuore le batteva forte, quasi volesse uscirle dal petto e correre via perché non riusciva a reggere quella situazione troppo angosciante.
Rigirò quella busta di carta fra le mani.
Poi, senza più pensarci, la aprì.

Cara Clare,
Non mi sono scordato di te e nemmeno di quello che ti ho fatto.
Sono venuto a trovarti in ospedale ieri per chiederti scusa ancora una volta sperando di essere perdonato, ma tu non c’eri.
Ho chiesto spiegazioni.
Se n’è andata” è stato l’arido commento dell’infermiera che avevo fermato.
Il mondo mi è crollato sulle spalle come quel ventitrè Marzo e mi ha schiacciato definitivamente, come se Atlante non fosse riuscito a sorreggerlo più.
Non riesco a mangiare, a dormire, non riesco a parlare di questa cosa ai ragazzi: loro non sanno niente di te.
Pensano che io andavo a trovare un parente, quando venivo da te in ospedale.
Li tratto male, tutti, e quando mi chiedono di calmarmi li tratto peggio urlando che loro non capiscono.
Non capiscono cosa vuol dire perdere una persona importante da un giorno all'altro senza preavviso, senza poterle dire di amarla, nonostante tutto, e senza poterla salutare.
Non sanno cosa si prova.
Mi sento abbandonato dall’unica cosa bella che la vita sapeva darmi, ora che non ci sei e nemmeno il successo potrà darmi la felicità che mi davi tu.
Clare, perché non ci sei più?
Perché mi hai abbandonato così?

Clare toccò la carta come se fosse stata seta, nel punto in cui l’inchiostro era sbiadito a causa di una goccia d’acqua: Harry aveva pianto.
Continuò a leggere.

La vita fa brutti scherzi, ma la morte ancora di più.
Non ti permette di salutare e di confessare tutto perché arriva prima di quando te lo aspetti e quando la aspetti non arriva, quasi per farti indispettire: da degli appuntamenti e poi viene quando gli pare.
Per te è arrivata in anticipo.
Ha ragione, avere una persona come te con sè è qualcosa di fantastico.
Di questo passo vi raggiungerò presto.
Ti amerò per sempre,
Harry.

Rilesse ancora una volta quelle righe.
La gabbia di vetro che si era costruita intorno a sè, ormai oppressa dalle troppe crepe e dai troppi graffi, si frantumò in milioni di schegge che trafissero il fragile corpo di Clare e in maniera particolare gli occhi e il cuore, facendola scoppiare in un pianto silenzioso.
Ci aveva provato a credere che non esistesse, ma lui esisteva ancora.
Esisteva ancora e pensava che lei fosse morta


ZAYNZAYN (?)
Eccomi qui con questo capitolo.
Ok, è molto corto rispetto agli altri, ma se lo avessi fatto più lungo avrei spezzettato la storia e non avrei reso bene le emozioni di Clare come volevo.
Quindi eccomi qui!
Ringrazio:
-Manu_Directioner, Viviciuz, xlovesyoureyes, fiveguysmakemesmile, bountyH e Esaul per aver recensito il capitolo precedente.
-bountyH, fiveguysmakemesmile, Hazzasharibo, Laraloves1D, Viviciuz e xlovesyoureyes per aver inserito la storia tra le preferite.
-Erika 97, Esaul, fiveguysmakemesmile, heavenhoran_, ila_malik1D, itsfrancy, LemonadeSound, MuffinRipieno, ohmiseriaccia, virgy_1D, e xlovesyoureyes e _gottabeyou_ per aver inserito la storia tra le seguite.
Siete meravigliosi :')
Chiedo scusa per eventuali errori anche se l'ho riletto varie volte çç
Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, mi raccomando.
Scirverò il prossimo capitolo con minimo cinque recensioni!
Per chi non avesse efp sono anche su twitter: @waitingaprince.
Un bacio a tutti e al prossimo capitolo,
Waitingaprince*

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Capitolo 6
*** Capitolo sei. ***


dnwiendw
Need to be saved.

Capitolo sei.


Just a small town girl
Livin' in a lonely world
She took the midnight train
Goin' anywhere

Si svegliò verso le sette del mattino rannicchiata nel suo letto.
Stringeva ancora la lettera fra le mani con la testa pogiata sul cuscino umido a causa delle lacrime.
Ci mise un po’ a realizzare quello che le stava succedendo.
Si mise dritta ed osservò ancora una volta la lettera.
Non era possibile che stesse succedendo tutto a lei.
Una morsa le strinse il cuore e le lacrime ricominciarono a scorrere.
Osservò il cd ancora avvolto nel cellophane sulla scrivania.
Lo prese, accese il computer e lo inserì, intenta a trasferire le canzoni sul suo cellulare.

Aveva bisogno di riflettere e di prendersi una pausa da quel mondo che la stava schiacciando.
Cercò su internet gli orari dei treni.

Si era vestita e si era messa un giacca leggera, in caso ci fosse stato vento.
Era sulla porta di casa quando la voce del suo migliore amico la interruppe.
Dove vai?
A fare un giro di shopping” disse lei non voltandosi, facendo finta di armeggiare con la serrautra e tentando di non far trasparire le sue intenzioni.
Law sbuffò e la lasciò perdere.
Lei uscì.

Si ritrovò a vagare per Piccadilly Street per poter arrivare a Piccadilly Circus per poter prendere l’Underground ed arrivare a Waterloo Station.
Il tempo era soleggiato e, stranamente per quella città, nemmeno una nuvola osava svolazzare nel cielo per coprire quella sfera incandescente.
Quel tempo non rispecchiava per niente il suo stato d’animo che le faceva scoppiare la testa, facendola confondere ancora di più.
Il rumore dei clacson rimbombava e la gente che camminava troppo velocemente non andava col suo ritmo, facendola sentire lenta e oppressa.

Entrò nell’Underground, osservando il tabellone per capire quale fosse la fermata di Waterloo Station.
Delle ragazze stavano cantando e lei si fermò con lo sguardo ad osservarle.
Avevano in mano un cd su cui riuscì a leggere il nome della band: One Direction.
Spalancò gli occhi, forse un po’ troppo perché quelle ragazze la guardarono stranite, per poi ignorarla.
Si portò una mano al petto pensando di aver sentito il cuore che perdeva un battito.

Fermata di Warteloo Station” disse la voce robotica, risuonando all’interno della locomotiva.

Un biglietto per Holmes Chapel” disse alla cassiera che alzò lo sguardo su di lei molto svogliatamente.
Non c’è un diretto” disse acidamente.
C’è un treno che fermi alla stazione?” chiese lei.
Sì, ma parte tra dieci minuti
Mi dia un biglietto per quello
La cassiera abbassò lo sguardo sul computer ancora più svogliatamente di poco prima e stampò il biglietto.
Sono venti sterline
Clare prese il biglietto e porse alla cassiera una banconota, correndo verso il binario indicato su quel misero pezzetto di carta per paura di perdere il treno.

Salì giusto in tempo e si andò a sedere al posto assegnatole.
Prese il cellulare e fissò lo schermo che era aperto sulla sezione “musica” in cui c’era solo l’album che si chiamava “Up All Night”.
Si decise ad ascoltarlo.

Era incredibile come in ogni canzone ci fosse una parte di loro e della loro storia.
Quel cd le si era cucito addosso e le aveva trapassato l’anima.
Tentava di riconoscere la voce di Harry e si sentiva fiera di lui e di quello che era diventato, anche senza il suo aiuto e una lacrima di commozione mista a tristezza le solcò la guancia.

Poi arrivò quella canzone.
Le trapassò completamente il cuore.

Flashes left in my mind

Going back to the time
Playing games in the street
Kicking balls with my feet
Dancing on with my toes
Standing close to the edge
There's a part of my clothes
At the end of your bed

As I feel myself fall
Make a joke of it all

Scoppiò in un pianto silenzioso e il ragazzo al suo fianco si voltò verso di lei, preoccupato.
Cosa succede? Vuoi un bicchiere d’acqua?” chiese cortese, ma preoccupato.
Clare si asciugò le lacrime con la manica della sua giacca e scosse la testa per dire di no.
No, grazie del pensiero” gli rivolse un debole sorriso.

Era incredibile quanto quella canzone avesse cucita addosso la loro storia.
Desiderava tornare indietro nel tempo e fermarsi per dire ad Harry un ultimo "ti amo" o dargli un ultimo bacio.

Stazione di Holmes Chapel, siete pregati di non attraversare la linea gialla
Clare si alzò di scatto salutando il ragazzo che poco prima era stato tanto gentile con lei.
Scese dal treno che ripartì alle sue spalle.
Osservò la grande scritta metallica in caratteri cubitali che recitava “Holmes Chapel”.
Sospirò.
Bentornata a casa” si disse.


Trullallerò trullallà (?)
Sono ancora qui! :3
Mi dispiace se questo capitolo è corto, ma diciamo che è di passaggio.
Ringrazio:
-itsfrancy, PayneIsMyKryptonite, Viviciuz, truedirectioner, _LoveCottonCandy e ad __AmaZayn per aver recensito il capitolo precedente.
-truedirectioner per aver recensito il primo e il quarto capitolo.
-bountyH, fiveguysmakemesmile, HazzasHaribo, Laraloves1D, MartyOneD, Viviciuz, xlovesyoureyes, _LoveCottonCandy e __Amazayn per aver inserito la storia tra le preferite.
-Erika 97 per aver inserito la storia tra le ricordate.
-Erika 97, Esaul, fiveguysmakemesmile, fleur rebeLLe, Follow_me, heavenhoran_, ila_malik1D, itsfrancy, LemonadeSound, loveotaku, MuffinRipieno, ohmiseriaccia, PayneIsMyKriptonite, virgi_1D, xlovesyoureyes e _gottabeyou_ per aver inserito la storia tra le seguite.
Siete veramente tantissimi!
Grazie mille :')
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e fatemelo sapere con una recensione dai :3
Scriverò il prossimo capitolo quando avrò sei recensioni!
Per chi non avesse un account di efp mi può seguire su twitter: @waitingaprince.
Ci si vede al prossimo capitolo<3
Un bacio,
Waitingaprince*

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Capitolo 7
*** Capitolo sette. ***


capitolo sette.
Need to be saved.

Capitolo sette.


In another life
I would make you stay

So I don’t have to say
You were the one that got away
The one that got away

Non sapeva perché aveva preso quel treno.
Non sapeva perché era lì.
Non sapeva cosa le stesse passando per la testa.
Sapeva solo che voleva vedere Harry.
E non sapeva come.

Cominciò a vagare per quella che per un anno e anche più era stata la città che l’aveva vista amare, baciare, credere.
E ora quella città la vedeva stanca, abbattuta, senza speranze.
Ricordava tutte quelle vie bene impresse nella mente.
In ognuna di esse c’era un ricordo di loro sorridenti o meno.

Arrivò ad una panetteria molto affollata anche per un sabato mattina.
Clare scrutò verso l'interno e vi riconobbe un uomo grassoccio che urlava alla folla, principalmente di ragazze, che chiedeva la precedenza per essere servita, di mantenere la calma.
Incoriusita, riuscì ad entrare.
Dave” urlò tentando di farsi notare dall’uomo.
Ci riuscì e l’interessato spalancò gli occhi.
Clare” esclamò facendo segno alla folla di farla passare “Clare, ma tu..” non riusciva a trovare le parole e cominciò a gesticolare ignorando la folla che voleva ancora essere servita.
Mi sono svegliata” sorrise lei gradendo il fatto che l’uomo non voleva essere invadente “Comunque vedo che gli affari vanno bene” sorrise ancora alludendo alla folla, per cambiare argomento.
Sì. Da quando Harry è diventato famoso, molti vogliono vedere dove lavorava” disse Dave, grattandosi la nuca mentre lo sguardo della ragazza si rabbuiava al sentire il nome del ragazzo.
Quando arriva questo pane?” urlò qualcuno.
Subito” rispose l’uomo, irritato.
Lo sai che Harry..” iniziò Dave abbassando la voce, ma poi cambiò idea.
Scosse la testa e le mise una mano sulla spalla.
Non arrenderti Clare, non farlo mai” disse serio per poi voltarsi verso la folla.
Lei lo guardò interrogativa, ma, sapendo che non avrebbe ricevuto una spiegazione per quella frase enigmatica, scosse la testa ed uscì dal negozio che continuava ad essere affollato.

Oltre ai rumori della panetteria, la cittadina era avvolta nel silenzio, quasi per fare in modo che Clare potesse riflettere senza essere disturbata.
Passò davanti alla scuola dove si erano conosciuti.
Sorrise al ricordo, un sorriso amaro.

Passò davanti a casa sua, che li aveva ospitati mentre facevano progetti di un futuro insieme e dove in quel momento i suoi genitori erano affaccendati, probabilmente per il trasloco a Londra.
Decise di non entrare: non voleva che i suoi la vedessero in quello stato e non voleva essere sottoposta ad un interrogatorio di terzo grado sul perché lei fosse lì e non a Londra con Law.
Si fermò al cancello che portava al vialetto di ghiaia dove si erano scambiati, alla fine del loro primo appuntamento, uno dei baci che Clare ricordava come il più dolce di quelli che si erano dati.

Grazie della bellissima serata” disse lei con un sorriso perfetto stampato sul viso.
Grazie a te per aver accettato” sorrise anche lui.
Rimasero per qualche minuto così, senza sapere cosa dire o fare.
Allora io vado” disse lei intenta a voltarsi per aprire il cancello.
Aspetta!” esclamò Harry, come se si fosse dimenticato di un particolare essenziale.
Sì?” chiese lei.
Harry si avvicinò al suo viso e la baciò. Un bacio senza pretese, uno di quei baci così spontanei e belli che vengono ricordati per tutta la vita.

Accarezzò il cancello con dolcezza, come se fare questo le avesse potuto permettere di riavere Harry.
Una lacrima le rigò il volto.
La asciugò velovemente e riprese a camminare.

Si ritrovò davanti alla casa di Harry senza accorgersene.
La guardò per qualche secondo in silenzio.
C’era qualcuno all’interno, probabilmente Anne, perché Dusty (*) era sdraiato sulla panchina che si trovava sotto al patio.
Avrebbe voluto entrare e chiedere spiegazioni, avrebbe voluto chiedere perché era capitato tutto a lei, perché Harry non era nella sua stanza d’ospedale quando si era svegliata, perché l’aveva abbandonata così, per una vita che lui stesso riteneva troppo grande.
Scosse la testa per cacciare via quei pensieri e le lacrime che le premevano gli occhi.

Vide la libreria “Wings” (**) dove avevano incontrato Ringo Starr quel maledetto ventitre Marzo.
I ricordi del sorriso di Harry le tornarono alla mentre troppo nitidi per poter reggere il peso delle lacrime.

Clare! E se poi dico una cretinata?” il riccio era agitato.
Tu sei una cretinata vivente, quindi sii naturale” rise lei dandogli un bacio sulla guancia.
Ah-Ah” disse lui “Molto divertente Kirkland
Mai quanto te Styles” disse lei continuando a ridere “Al massimo gli dai una caramella” Clare non smetteva di ridere.
E’ un’idea” disse lui facendo finta di essere pensieroso per poi scoppiare a ridere con la ragazza.
Arrivò il loro turno.
Ciao ragazzo!
Salve signor Starr” disse Harry impacciato.
Chiamami pure Ringo” disse lui.
Ok” disse il riccio incerto “Mi può firmare questi cd?
Certo come ti chiami?
Harry
Ringo cominciò a firmare.
Da Ringo al mio amico Harry”: li firmò tutti così.
Una foto” disse Clare prendendo la sua macchina fotografica.
Ringo rimase sorpreso, ma concesse la foto e si mise in posa insieme ad Harry.
Grazie” disse la ragazza.
E tu chi sei?
La sua fidanzata” disse lei indicando Harry che intanto si tratteneva dal saltellare per la felicità.
Vi auguro il meglio” disse l’uomo, soddisfatto.
Grazie signor Starr
Chiamami Ringo
Grazie signor Ringo” sorrise lei per poi andarsene mano nella mano con Harry.

Tentando di asciugare le lacrime arrivò a Covent Street (***).
Il mondo si fermò intorno a lei per qualche minuto, come se fosse avvenuta una glaciazione.
Lì era avvenuto l’incidente.
All’inizio della strada c’era un mazzo di fiori freschi e sotto un biglietto scritto da qualcuno che riconobbe come Rachel.
Clare, ci manchi. Torna presto.
Le lacrime non si fermarono e Clare decise di cambiare strada.

Senza veramente volerlo, il suo subconscio la portò al parco.
Aveva smesso di piangere, così fece un respiro profondo.
L’aria primaverile e il profumo di ciliegi in fiore (****) le riempirono le narici, facendola sorridere.
Fece un lungo giro e alla fine decise di andare nel loro posto.

Clare, sei mai stata al parco?
Non ancora. Questa settimana ho dovuto sistemare gli scatoloni del trasloco. Non pensavo fossero così tanti” la ragazza sbuffò.
Bene, allora ti porto in un posto
La prese per mano e, senza che lei potesse protestare, la trascinò fino al parco.
Harry le fece attraversare un cespuglio e davanti a lei apparve una fontana con delle panchine ai lati.
Sembrava tutto abbandonato per quante foglie secche ricoprivano la stradina.
Nessuno conosce questo posto, tranne me e te. Sarà il nostro posto segreto
Clare sorrise contenta.
Grazie

Arrivò davanti al cespuglio e lo sfiorò con le dita.
Il tatto con quelle foglie le provocò lo stesso effetto di anni prima e sorrise, anche se malinconicamente.
Fece attenzione a non farsi male ed attraversò il cespuglio.
Era tutto uguale ad anni prima, era tutto come lo ricordava, tutto troppo perfetto.
Fece per avvicinarsi ad una fontana, ma si bloccò.
Seduto sulla panchina c’era un ragazzo che piangeva.


(*): Il gatto di Harry, per chi non lo sapesse.
(**): Non sapendo i nomi delle librerie ad Holmes Chapel ho inventato questo nome.
(***): Non sapendo i nomi delle vie di Holmes Chapel ho inventato questo nome.
(****): Non sapendo quali tipi di piante crescono in Inghilterra ho messo i ciliegi.


Dopo questa lista di "Non sapendo" eccomi ancora qua a parlarvi (?).
Questo capitolo mi è uscito così e diciamo che anche questo è di pasaggio.
Ringrazio:
-_LoveCottonCandy, MidnightSun01, __AmaZayn, bountyH, Esaul, Follow_me e Viviciuz per aver recensito il capitolo precedente.
-Bigfootlouis per aver inserito un commento al primo, al secondo e al sesto capitolo.
-bountyH, fiveguysmakemesmile, HazzasHaribo, Kira7, Laraloves1D, Lau_Carrots, MartyOneD, Viviciuz, xlovesyoureyes, xStyleswife_, _LoveCottonCandy e __AmaZayn per aver inserito la storia nelle preferite.
-Erika 97 per aver inserito la storia tra le ricordate.
-Erika 97, Esaul, fiveguysmakemesmile, fleur rebeLLe, Follow_me, heavenhoran_, ila_malik1D, itsfrancy, LemonadeSound, loveotaku, Morettina_crazy, MuffinRipieno, ohmiseriaccia, PayneIsMyKryptonite, virgy_1D, xlovesyoureyes, xswagfiah e _gottabeyou_ per aver inserito la storia tra le seguite.
Grazie siete fantastici dwinidwn **
Spero seriamente che questo capitolo vi sia piaciuto! Fatemelo sapere con una recensione! :3
Il prossimo capitolo lo scriverò quando avrò sette recensioni!
Se non avete un account efp, sono anche su twitter: @waitingaprince.
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Waitingaprince*

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Capitolo 8
*** Capitolo otto. ***


cnsio
Need to be saved.

Capitolo otto.

And if you have a minute why don’t we go

Talk about it somewhere only we know?

This could be the end of everything

So why don’t we go

Somewhere only we know?

Rimase lì impalata per qualche minuto, ma quel tempo così breve ai suoi occhi parve corrispondere ad un secolo.
Osservò bene il ragazzo seduto sulla panchina che teneva il volto fra le mani.
Gli stessi ricci ben definiti, leggermente più lunghi.
Gli stessi occhi verdi, rovinati dal rossore causato dalle lacrime.
Le stesse mani che amava stringere nelle sue, bagnate dalle limpide gocce di dolore.
Aveva aspettato quel momento da quando si era svegliata dal quel sonno durato due anni, ma non riusciva a muoversi.
Sentiva che le gambe avrebbero smesso di sorreggerla da un momento all’altro.
Le lacrime bruciavano gli occhi, ma non scendevano.
Fece un respiro profondo e riosservò il ragazzo.

Ciao Harry” disse sedendosi al suo fianco sulla panchina.
Il riccio alzò lo sguardo.
Sorrise.
Ora ho anche le visioni” sussurrò guardandola.
Sei più bella di come mi ricordavo
Le lacrime cominciarono a scendere dagli occhi della ragazza che avvicinò la mano al volto.
Non piangere” disse Harry dolcemente “Ora sei in cielo, dovresti essere felice”.
Clare lo guardò.
Avrebbe voluto dirgli che era viva, che era veramente davanti a lui, che non era una visione o un sogno ad occhi aperti.
Voleva abbracciarlo, baciarlo, ma era paralizzata dal dolore che provava vedendolo piangere.
Non riuscì a parlare.
Perché mi hai lasciato, Clare?” chiese lui con la voce spezzata dal pianto.
Io non ti ho mai lasciato Harry” disse lei tirando su col naso “Sono sempre stata qui. Perché mi hai abbandonato?”.
Ho paura” confessò Harry “Ho paura di rovinare tutto, di deludere qualcuno, di non piacere alle persone, di fare un passo falso. Questo mondo è troppo grande per me. Perché te ne sei andata, Clare?” richiese lui continuando a piangere.
Io sono sempre stata qui, Harry. Sei tu che sei scappato” ripetè lei con la pazienza che la caratterizzava dai tempi in cui erano stati insieme.
Non è vero” affermò lui deciso.
Clare lo guardò stupita.
Non è vero” ripetè lui “Tu non c’eri quando io ho fatto i provini per Xfactor, non c’eri alla mia prima esibizione, non c’eri quando è uscito il primo singolo, quando è uscito l’album, quando ho fatto il mio primo concerto. Non c’eri”.
Clare lo guardò stravolta da quelle parole, mentre le lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi ancora più violentemente.
Come si permetteva di dire che lei non c’era stata? Come?
Era lui quello che aveva sbagliato, quello che l’aveva lasciata a morire in un letto d’ospedale.
Era lui quello che si era goduto la sua vita e che era diventato famoso, mentre lei viveva solo grazie a delle macchine stesa in un letto di uno stupido ospedale.
Come cavolo si permetteva di fare quelo discorso tanto egoista?
Respirò profondamente.
Perché sei cambiato così tanto Harry?” chiese lei, stanca. "
L'Harry che conosco non mi avrebbe mai detto una cosa del genere".
Non sono cambiato. Il mondo che ho intorno è troppo grande per me e io non riesco a gestirlo da solo, Clare” il ragazzo la guardò “Ma tu sei solo una visione, non puoi capire” concluse sospirando.
La ragazza lo fissò con uno sguardo indecifrabile.

Il suo corpo si mosse da solo.
Diede uno schiaffo al ragazzo che la guardò paralizzato.
Non sei l’unico che si è trovato in un mondo troppo grande.
Non sei l’unico che ha sofferto.
Io non me la spassavo nel mio letto d’ospedale, attaccata a quelle macchine. Quando mi sono svegliata mi sono sentita piuttosto inutile” prese un respiro “Harry, diamine. Mi sono svegliata da quel fottuto coma e l’unica cosa che sai dirmi è che è colpa mia se mi hanno investito e che è colpa mia se tu sei andato a letto con venti ragazze in un mese, facendoti sentire in colpa? Dopo aver letto quelle lettere pensavo che il successo non ti avesse cambiato, ma mi sbagliavo
La ragazza si alzò di scatto sotto lo sguardo sconvolto del riccio.
Clare, sei viva” sussurrò tentando di prenderle la mano, realizzando finalmente la situazione.
Lei si scansò brutalmente.
Sì, ma non grazie a te” rispose acida.
Si incamminò verso il cespuglio.
Aspetta” sentì dire al riccio, ma non si voltò.

Le lacrime cominciarono a scorrere più volecemente dai suoi occhi, offuscandole la vista.


Eccomi finalmente qui!
Siete stati veramente in tanti a recensire il capitolo precedente e quindi ho cominciato a scrivere il più presto possibile.
Ok, questo capitolo me lo aspettavo diverso, ma è uscito così e ne sono mediamente soddisfatta.
Rigrazio:
-_LoveCottonCandy, Viviciuz, LemonadeSound, itsfrancy, ChiaraStyles, xswagfiah, __AmaZayn, MandyHoran, Heyitscaren e niallsfish per aver recensito il capitolo precedente.
-Bigfootlouis per aver inserito un commento breve al capitolo precedente.
-Bigfootlouis, bountyH, ChiaraStyles, fiveguysmakemesmile, HazzasHaribo, Heyitscaren, Kira7, Laraloves1D, Lau_Carrots, MartyOneD, niallsfish, onlymeandyou_Styles, Viviciuz, xlovesyoureyes, xStyleswife_, _loveCottonCandy e __AmaZayn per aver inserito la storia tra le preferite.
-Erika 97 e niallsfish per aver inserito la storia tra le ricordate.
-ChiaraStyles, Erika 97, Esaul, fiveguysmakemesmile, fleur rebeLLe, Follow_me, heavenhoran_, Heyitscaren, ila_malik1D, itsfrancy, Juliet 28, LemonadeSound, loveotaku, MandyHoran, Morettina_crazy, MuffinRipieno, Natalie__, niallsfish, ohmiseriaccia, PayneIsMyKryptonite, SleepMore_, SomethingBeautiful, virgy_1D, Viviciuz, xlovesyoureyes, xswagfiah e _gottabeyou_ per aver inserito la storia nelle seguite.
Spero di non avervi deluso con questo capitolo, ma vi garantisco che continuerò presto e che non è finita qui!
Mi scuso per eventuali errori di battitura, ma il mio computer ha il correttore in inglese e quindi anche se lo rileggo tante volte non mi accorgo degli errori.
Scriverò il prossimo capitolo quando avrò almeno otto recensioni.
Per chi non avesse un account efp sono anche su twitter: @waitingaprince.
Aspetto tante recensioni!
Grazie ancora,
Waitingaprince*

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Capitolo 9
*** Capitolo nove. ***


trullalla
Need to be saved.

Capitolo nove.


Oh, a simple complication,
Misscomunications lead to fall out:
So many things that I wish you knew,
So many walls that I can’t break trough.


Non voleva veramente dire quelle cose.
Aveva mentito spudoratamente.
Ma era colpa di Harry se si era comportata così: le sue parole le avevano trafitto il cuore.


Era tornata al punto di partenza.
Vagava ancora una volta senza meta per le strade di Holmes Chapel.
In quel silenzio che avvolgeva la cittadina, il suono di una canzone proveniente dalla tasca del tuo pantalone riecheggiò per quella strada come un urlo.
Prese il cellulare dalla tasca e rispose, per sentire il meno possibile quella canzone che l’aveva segnata.
Pronto?


Erano a casa di Harry, sul divano, a guardare l’ultimo episodio della prima stagione di Glee (*).
Finn e Rachel stavano per entrare in scena e Clare era quasi più emozionata dei due attori.
Harry la guardava divertito accarezzandole i capelli.
Finn entrò in scena e Clare emise un urletto di emozione che fece ridere Harry sotto i baffi.
Highway run into the midnight sun, wheels go round and round, you're on my mind”.
Clare cominciò a canticchiare quella canzone che aveva già sentito precedentemente alla radio con le lacrime agli occhi, mentre i due protagonisti di Glee si guardavano intensamente.
I’m forever yours, faithfully” sussurrò il riccio all’orecchio della ragazza che arrossì guardandolo.
Lui sorrise.
Qualunque cosa accada, ti sarò vicino” le disse stampandole un dolce bacio sulle labbra che la ragazza ricambiò volentieri.
Quella volta Glee non era tanto importante (**).


Clare, dove cazzo sei?” la voce arrabbiata di Law la riportò alla realtà, trapanandole un timpano.
Ad Holmes Chapel” disse lei con naturalezza, ringraziando il cielo per non aver fatto notare all’amico che la voce le si era rotta per il pianto.
Cosa ci fai là?” disse passando al tono preoccupato.
Volevo schiarirmi le idee..” lasciò in sospeso la frase sospirando.
E..” la esortò lui.
In quel momento Clare odiò il fatto che quel ragazzo la conoscesse troppo bene per nascondergli qualcosa.
Ho visto Harry” sussurrò, sperando che il ragazzo non l’avesse sentita.
Ci fu un minuto di silenzio.
Dimmi che stai scherzando” la voce di Law si fece implorante.
No” disse lei.
Law non parlò per un pò.
Vai a casa dei tuoi e dici che sei lì, così non si preoccupano. Hanno chiamato già tre volte” disse il ragazzo per sviare l’argomento, sbuffando contrariato.


Harry era ancora seduto su quella panchina.
C’era qualcosa che non andava.
Clare era viva.
Ma come poteva esserlo se all’ospedale gli avevano detto che non sarebbe tornata?
Eppure era lei quella ragazza, ne era sicuro.
I dubbi lo stavano uccidendo.
Si alzò dalla panchina e si diresse verso casa.


Bussò alla porta e poco dopo le aprirono.
Ciao papà” disse osservando il padre che aveva assunto un’aspressione indecifrabile.
Ciao mamma” urlò per farsi sentire, entrando in casa.
Clare!” esclamò la donna, affacciandosi dalla cucina, stupita dalla presenza della figlia.
Ci stavamo preoccupando! Law non ci voleva dire dov’eri!” il padre la guardava con un certo disappunto.
Infatti lui non sapeva che sono qui. Mi ha chiamato sul cellulare e mi ha anche urlato addosso” sbuffò lei.
La madre osservava la scena con aria rassegnata: Clare era sempre stata una ragazza “ribelle” e forse se l’aspettava un comportamento del genere.
Abbiamo preparato i tuoi scatoloni. Partiremo per Londra tra tre giorni, vuoi tornare con noi o tra stasera e domani?” chiese la madre sviando l’argomento.
Clare ci pensò qualche istante.
Deciderò al momento” disse infine scrollando le spalle.
I genitori avevano notato gli occhi arrossati della ragazza, ma sapevano che tentando di parlarne lei avrebbe cambiato argomento e sarebbe stata una perdita di tempo.
Puoi portare questo pacco ad Anne? Lo ha dimenticato qui l’altra volta che ci è venuta a trovare
Clare annuì e prese un pezzo di carta.


Anne osservava il figlio steso sul divano mentre era appoggiata allo stipite della porta della cucina che affacciava sul salotto.
Era assorto nei suoi pensieri e lei sapeva bene di non dover intervenire.


Si stava torturando su cosa dovesse fare.
L’aveva fatta soffrire troppo e non lo meritava.
Voleva scusarsi e dirle la verità, che l’amava e che non era colpa della ragazza, ma solo sua se lui era cambiato, pur senza volerlo.
Qualcuno bussò alla porta distraendolo momentaneamente dai suoi pensieri.
Vado io” disse Anne mentre il figlio ritornava a rimuginare sul da farsi.


Nessuno era dietro la porta, eppure aveva sentito bussare.
Scrollò le spalle e guardò a terra: sull’uscio era pogiato il pacco che non trovava da qualche giorno.
Lo prese tra le mani e osservò i lati dell’abitazione.
L’unica persona che vide fu una ragazza che non riuscì a riconoscere.
Chiuse la porta e osservò ancora il pacco.
Solo allora notò che sull’oggetto che aveva in mano c’era un foglietto di carta indirizzato al figlio.
Per te” disse porgendolo al riccio che quasi saltò dal divano per quanto era assorto nei suoi pensieri.
Harry prese il bigliettino.
Di chi è?” chiese noncurante.
Non saprei. Ho visto una ragazza, ma non sono sicura che sia stata lei a lasciare questo pacco. Lo avevo dimenticato a casa Kirkland. Può essere stata una fan  che ha approfittato dell’occasione” disse la donna alzando le spalle e andando in cucina.
Quando la donna fu nell’altra stanza Harry aprì il foglietto.
And I’m wishin’ on a star to find out where you are, and I’m wishin’ on a dream



(*): Ho controllato le date di uscita e anche se non corrispondo mi faceva piacere inserire quest'episodio.
(**): Per intenderci la suoneria del cellulare di Clare è Faithfully dei Journey.



Trullallero eccomi qua!
Ho fatto presto questa volta!
Partiamo subito con i ringraziamenti:
-_LoveCottonCandy, Viviciuz, ChiaraStyles, onlymeandyou_Styles, Follow_me, Heyitscaren, OllyStyles, __AmaZayn, PayneIsMyKryptonite, MandyHoran e itafrancy per aver recensito il capitolo precedente.
-Alina_1D, Bigfootlouis, bountyH, ChiaraStyles, fiveguysmakemesmile, HazzasHaribo, Heyitscaren, hugmemalik, Kira7, Laraloves1D, Lau_Carrots, MartyOneD, niallsfish, OllyStyles, onlymeandyou_Styles, Viviciuz, xlovesyoureyes, xStyleswife_, _LoveCottonCandy e __Amazayn per aver inserito la storia tra le preferite.

-Erika 97 e niallsfish per aver inserito la storia tra le ricordate.
-ChiaraStyles, Erika 97, Esaul, fiveguysmakemesmile, fleur rebeLLe, Follow_me, heavenhoran_, Heyitscaren, horangobieber, ila_malik1D, itsfrancy, Juliet 28, LemonadeSound, loveotaku, MandyHoran, Marty_18, mccurlyshair, Morettina_crazy, MuffinRipieno, Natalie__, niallsfish, ohmiseriaccia, PayneIsMyKryptonite, SleepMore_, SomethingBeautiful, virgy_1D, Viviciuz, xlovesyoureyes, xswagfiah e _gottabeyou_ per aver inserito la storia tra le seguite.
Tra un po' i ringraziamenti saranno più lunghi dei capitoli AHAHAHAHAH
Grazie a tutti del sostegno.
Ho aggiornato ieri e vedendo oggi undici recensioni sono stata veramente felicissima! Siete fantasici :')
Vi volevo comunque dire che quando il numero di recensioni che serve per il capitolo successivo, mi baso sui "preferiti". Nel senso che se ci sono diciotto persone che hanno inserito la storia tra i preferiti vorrei nove recensioni. Faccio la metà (?)
Detto questo penso che non smetterò mai di ringraziarvi per tutto il supporto che mi avete dimostrato fino ad ora!
Quindi spero vi sia piaciuto anche questo capitolo.
Ho voluto mettere di proposito questo finale enigmatico, capirete meglio nel prossimo capitolo.
A proposito di prossimo capitolo, scriverò quando avrò almeno dieci recensioni :3
Per chi non avesse un account efp, sono anche su twitter: @waitingaprince.
Aspetto con piacere i vostri commenti!
Un bacione,
Waitingaprince*

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Capitolo 10
*** Capitolo dieci. ***


cnsdiu
Need to be saved.

Capitolo dieci.

Ti brucerai,
Piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai,
Ci incanteremo mentre scoppi in volo.

Si stava chiedendo perché l’avesse fatto.
Era la cosa più stupida e senza senso che le fosse mai venuta in mente.
Dov’era finito il suo cervello quando aveva scritto quel biglietto?
Probabilmente anche se lo avesse cercato nell’angolo degli oggetti smarriti non l’avrebbe trovato.
La verità era che voleva scusarsi per come si era comportata.
E voleva vederlo, ancora.

Quella situazione lo confondeva, troppo.
Non era sicuro di aver capito il significato di quel biglietto.
Ormai non era sicuro nemmeno di sè stesso.
Avrebbe tentato anche a costo di cadere nel fallimento.
La verità era che voleva scusarsi per come si era comportato.
E voleva vederla, ancora.

Era stesa sull'ultimo divano rimasto in casa mentre gli altri erano imballati.
Si chiedeva se avesse capito il messaggio e se ci fosse una possibilità per loro.
Ne avevano passate tante, troppe, e questa era l'ennesima prova.
La loro era una lotta continua contro un mondo troppo grande se si combatte da soli.
E in quel momento, pur essendo molto vicini, erano soli.
Scosse la testa osservando il cielo al di là del vetro trasparente della finestra.
Le prime stelle cominciavano a mostrarsi nel cielo che osservava Holmes Chapel dall'alto.
Era ora.
Si alzò di scatto dal divano e andò verso il tavolino ancora non imballato sul quale era sistemata una banconota da venti sterline.
"Io vado a cena fuori" urlò per farsi sentire dai genitori che si trovavano in stanze differenti.
Prese la banconota e la infilò nella tasca del jeans.
"Clare" cominciò la madre, ma la ragazza era già fuori casa.

Era steso sul divano fissando il televisore acceso.
In realtà non stava guardando la tv, ma il rumore di sottofondo gli teneva compagnia.
Già, compagnia.
Perché leggendo quel biglietto si era reso conto di quanto fosse solo senza di lei.
Di quanto tempo sprecasse per credere che qualcuno avrebbe guarito quel vuoto che si era creato due anni prima nel suo cuore.
Rigirò il bigliettino in una mano mentre con l'altra si sistemava il ciuffo.
Trattarla in quella maniera era stato uno degli sbagli più grandi della sua esistenza.
Scrollò le spalle e guardò fuori.
Le stelle cominciavano a splendere in quell'oceano scuro che era il cielo.
Era ora.
Si alzò dal divano e si affacciò alla porta della cucina.
"Io esco" disse alla madre per voltarsi e uscire di casa.

Era seduta su una panchina a fissare una stella.
Voleva finire quella storia che la stava massacrando e quella stella le ricordava che quello strazio sarebbe finito presto e che avrebbe potuto dire "ne è valsa la pena".
Si stava chiedendo perché il destino era stato tanto crudele da doverle far subire quella prova.
Le prove erano per due persone, non per una sola, e lei da sola non riusciva a reggere quel peso sul petto.
Una goccia d'acqua le bagnò la punta del naso, ma non se ne curò.

Se solo avesse saputo che non era l'unica a pensarla in quel modo.

Sentiva che il suo corpo si muoveva troppo lentamente rispetto al mondo che lo circondava.
Un uomo in bicicletta quasi correva rispetto a lui, che camminava con fare lento e svogliato.
Quando faceva così voleva dire che stava riflettendo su cosa fare e che aveva bisogno di tempo.
Cosa le avrebbe detto quando l'avrebbe vista, se l'avesse vista?
Che aveva fatto un errore enorme?
Che era un perfetto idiota?
Queste cose lei le sapeva già e le avrebbe confermato quello su cui sapeva fosse più insicura.
"Ti amo, nonostante tutto" le avrebbe detto.
Nonostante tutto.
Nonostante le litigate.
Nonostante l'incidente.
Nonostante il tempo.
Nonostante la sua idiozia.
Una goccia d'acqua gli cadde sulla punta del naso.
"Merda" imprecò prima di cominciare a correre.

Era ancora lì, seduta su quella panchina mentre la pioggia la bagnava.
Continuava ad osservare il cielo nel punto in cui, coperta dalle nuvole, doveva brillare una stella che proprio in quel momento pensò si fosse spenta a causa della noncuranza di quello che era il suo custode nonché custode del cuore.
Perché diavolo aveva pensato che qualcosa potesse succedere?
Perché si era illusa fino a quel punto?
Perché la vita era stata così con lei?
Aveva davvero creduto che fosse lei quella che doveva scusarsi, ma non era così.
Diede un pugno alla panchina su cui era seduta.
"Fanculo" disse sia per il dolore che in quel momento provava alla mano, sia per come si sentiva in quel momento.
Piangeva, tanto da far confondere quelle perle salate con la pioggia che ormai l'aveva completamente sommersa.
Lei non voleva e non poteva muoversi: le gambe non rispondevano ai comandi.
Aveva perso ogni speranza.
Preferiva senza dubbio rimanere lì e prendere una broncopolmonite: avrebbe fatto meno male.
"Clare" una voce la distrasse.
Si voltò.
Sentì qualcosa bruciare.


Salve a tutti!
Come va? Qui tutto bene!
Scusate per l'immenso ritardo, ma tra scuola e impegni vari il mio cervello è andato a farsi benedire.
Sono riuscita, dopo un parto pentagemellare a partorire questo 'coso'.
Prima di tutto ringrazio:
-Lau_Carrots, MandyHoran, itsfrancy, Heyitscaren, Viviciuz, OllyStyles, Follow_me, ChiaraStyles, __AmaZayn, Esaul, bountyH, Natalie__ e xlovesyoureyes per aver recensito il capitolo precedente.
-xlovesyoureyes per aver recensito l'ottavo capitolo.
-SheisBen e Bigfootlouis
per aver inserito un breve commento al capitolo precedente.
-Alina_1D, Bigfootlouis, bountyH, ChiaraStyles, fiveguysmakemesmile, HazzasHaribo, Heyitscaren, hugmemalik, Kira7, Laraloves1D, Lau_Carrots, MartyOneD, MilagorsLovesLondon, onlymeandyou_Styles, niallsfish, OllyStyles, vio_1D_, Viviciuz, xharrycurls, xlovesyoureyes, xStyleswife_, _LoveCottonCandy, __AmaZayn
per aver inserito la storia fra le preferite.
-Erika 97 e niallsfish per aver inserito la storia tra le ricordate.
- ChiaraStyles, Erika 97, Esaul, fiveguysmakemesmile, fleur rebeLLe, Follow_me, heavenhoran_, Heyitscaren, horangobieber, ila_malik1D, itsfrancy, Juliet 28, LemonadeSound, loveotaku, MandyHoran, Marti_18mccurlyshair, Morettina_crazy, MuffinRipieno, Natalie__, niallsfish, ohmiseriaccia, PayneIsMyKryptonite, SleepMore_, SomethingBeautiful, virgy_1D, Viviciuz, xharrycurls e _gottabeyou_ per aver inserito la storia tra le seguite.
Ok, scrivere questi ringraziamenti mi farà venire i crampi alle mani!
Comunque questo capitolo non è molto lungo, ma non so perché vi voglio tenere un po' sulle spine.
Quindi se volete il prossimo capitolo, che penso sarà l'ultimo, aspetto undici recensioni!
Per chi non avesse un account efp ma vorrebbe comunque dire qualcosa sulla ff, sono anche su twitter: @waitingaprince.
Ora vado.
Ciau c:
Waitingaprince*

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Capitolo 11
*** Capitolo undici. ***


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Need to be saved.

Capitolo undici.

One more, one more, can we try?

One more, one more,

Can we try one more time
To make it all better?

Clare!” disse ancora, non convinto che la ragazza lo avesse sentito.
La pioggia continuava a battere insistente, nonostante fosse primavera inoltrata.
La ragazza scosse la testa, senza motivo apparente.
Si avvicinò fino a starle difronte e idicò un punto del cielo.
Tu per me non sei mai morta. Quella stella brilla ancora e brillerà finché tu vivrai, per questo ha il tuo nome: per ricordarmi che nessuna stella potrà eguagliare la persona che ho incontrato” disse.
Clare lo guardò con gli occhi lucidi.
Scusami se non te l’ho detto prima” sorrise il riccio.
Fanculo Styles!” esclamò lei abbracciandolo per poi scoppiare a piangere.
Piangeva perché quello che aspettava da tanto, troppo tempo si era finalmente realizzato.
Piangeva perché da quel momento forse la sua vita sarebbe tornata quella di sempre.
Piangeva perché avrebbe ricominciato ad amare.
Piangeva di gioia.
Harry le diede un bacio fra i capelli e la strinse a sé.
Torniamo a casa” disse poi, prendendole la mano.

Mamma, sono tornato” urlò il riccio entrando in casa seguito da Clare.
Il loro passaggio provocava il cadere di gocce d'acqua sul  pavimento: erano completamente bagnati.
Nessuno rispose, ma il ragazzo trovò un bigliettino posato sul tavolo centrale del salone.
Ho ricevuto una chiamata urgente da tua zia e sono dovuta partire immediatamente! Spero di tornare il più presto possibile. Baci, mamma
Lasciò il pezzo di carta dove lo aveva trovato.
Vuoi farti una doccia calda? Non puoi rimanere così, ti verrebbe un malanno. Ti do una maglia e una tuta!” sorrise tenendole ancora la mano e portandola in camera sua.
Le diede degli asciugamani e i vestiti di ricambio.
Se hai bisogno di qualcosa chiamami” disse infine chiudendole la porta del bagno.

Si mise la maglia larga di Harry addosso.
Il profumo del ragazzo le invase le narici provocandole una piacevole sensazione.
Sentiva di aver finalmente trovato la sua casa.

Era seduto sul divano del salone, aspettando che la ragazza, la sua ragazza, uscisse dal bagno.
Aveva un sorriso enorme stampato sulle labbra.
Finalmente era successo, finalmente poteva tornare ad amare l’unica ragazza che per lui era importante.
Scosse la testa.
Clare uscì dal bagno con i capelli arruffati, dato che non aveva avuto la possibilità di pettinarseli, indossando i vestiti che le aveva prestato.
Ho lasciato i miei vestiti in bagno, sul termosifone” disse anche se sapeva che essendo primavera forse le caldaie non fossero accese.
Harry annuì e sbattè la mano sul cuscino del divano per farle intendere di sedersi al suo fianco.
Clare si accomodò.

Erano seduti uno di fianco all’altro da qualche minuto e ancora non avevano parlato.
Quel silenzio stava diventando molto imbarazzante.
Posso pettinarti i capelli?” chiese Harry, spezzando quella tensione.
Lei annuì.
Il ragazzo andò in bagno e prese una spazzola per poi tornare in salone.
Fece mettere Clare di spalle e cominciò a pettinarle i capelli.
Li trattava come la seta e stava attento a non farlo male quando il suo “lavoro” incontrava un nodo.
Tentava di essere il più delicato possibile.

Posò la spazzola sul tavolo di cristallo situato davanti al divano e la guardò.
I capelli, ora perfettamente pettinati, le ricadevano lungo le spalle.
Era forse più bella di come la ricordava e l’amava più di quanto non avesse fatto prima.
Non si era mai sentito in quel modo con nessun altra e ciò lo rendeva felice.
Improvvisamente le baciò delicatamente la spalla, scoperta dalla maglietta troppo larga.
Un brivido percorse il corpo della ragazza.
Harry” sussurrò lei quasi per richiamarlo, ma fu un sussurro troppo flebile.
Continuò a lasciarle una scia di baci lungo la spalle per poi arrivare al collo.
Possiamo ricominciare tutto?” chiese lui con voce roca.
Lei non rispose mentre deglutiva a fatica.
Ti prego” le sussurrò all’orecchio.
La fece voltare verso di sé per guardarla negli occhi, quegli occhi che sempre l’avevano incantato.
Renderò tutto migliore, te lo prometto” disse serio inchiodando lo sguardo in quello della ragazza.
In quegli occhi vedeva disperazione, vedeva una persona persa e poi una persona che aveva ritrovato qualcosa in cui credere, vedeva incertezza, ma, soprattutto, vedeva amore, amore che non aveva mai visto negli occhi di tutte quelle ragazze con cui aveva tentato di sostituirla, cadendo nel fallimento.
Clare annuì impercettibilmente.
Voleva ricominciare.
Voleva tornare ad amare.
Voleva tornare ad essere amata.
Voleva lui.
Il riccio la baciò.
Fu un bacio dolce, lento e delicato, senza pretese, in cui erano racchiuse tutte le emozioni che entrambi avevano provato per tre anni e che in quel momento continuavano a provare.
Harry la fece stendere mettendole le mani sotto la maglietta larga continuandola a baciare.
Harry” sussurrò lei incerta.
Lui si fermò guardandola insicuro, terrorizzato dallo sbagliare anche il più piccolo particolare.
Ti amo” disse lei sorridendo, cancellando ogni incertezza.
Ti amo anche io” disse lui baciandola e sorridendo contro le sue labbra.

Quella volta fu forse la prima vera volta per entrambi.
Senza violini, musica romantica, candele e fiori.
Senza pretese.
Erano solo loro, nient’altro era necesarrio.
Solo amore.
Avevano avuto solo il bisogno di essere salvati.


Eccomi qui! Questo era l'ultimo capitolo, ma dato che sono buona ne farò un altro che sarà l'epilogo.
Questo perché
mi fate troppo felice con le vostre recensioni e non posso deludervi così!
Ringrazio:
-Viviciuz, Bigfootlouis, Follow_me, _Olly, Heyitscaren, MandyHoran, onlymeandyou_Styles, ChiaraStyles, xlovesyoureyes, VeroniqueParks e _LoveCottonCandy per aver recensito il capitolo precedente.

-Alina_1D, B r o k e d, Best_1Direction, Bigfootlouis, bountyH, ChiaraStyles, EsseMoon, fiveguysmakemesmile, HazzasHaribo, Heyitscaren, hugmemalik, Kira7, Laraloves1D, Lau_Carrots, MartyOneD, MilagrosLovesLondon, niallsfish, onlymeandyou_Styles, vio_1D_,Viviciuz, xharrycurls, xlovesyoureyes, xStyleswife_, _LoveCottonCandy, _Olly e __AmaZayn per aver inserito la storia tra le preferite.
-Erika 97 e niallsfish per aver inserito la storia tra le ricordate.
-ChiaraStyles
, Erika 97, Esaul, fiveguysmakemesmile, fleur rebeLLe, Follow_me, heavenhoran_, Heyitscaren, horangobieber, ila_malik1D, Illbeyourhero_, itsfrancy, Juliet 28, LemonadeSound, loveotaku, MandyHoran, Mari_1d, Marti_18, mccurlyshair, Morettina_crazy, MuffinRipieno, Natalie__, niallsfish, NIALL_WMYB, ohmiseriaccia,PayneIsMyKryptonite, SleepMore_, SomethingBeautiful, virgy_1D, Viviciuz, xharrycurls e gottabeyou per aver inserito la storia tra le seguite.
Troppa gente da ringraziare AHAHAHAH
Grazie mille gente!
Allora vi è piaciuto questo capitolo? Sappiate che la storia non è finita perché scriverò anche l'epilogo che pubblicherò a tredici recensioni!
Fatemi sapere che ne pensate perché sapete che ci tengo tantissimo!
Per chi non avesse un account efp, sono anche su twitter: @waitingaprince.
Vi voglio bene piccole carote!
Un bacio,
Waitingaprince*

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Capitolo 12
*** Epilogo. ***


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Need to be saved.

Epilogo.

I'm out of touch
I'm out of love 
I'll pick you up when you're getting down
And out of all this things I've done
I think i love you better now


"That's what makes you beautiful"
Le ultime note di quella canzone risuonarono nel Madison Square Garden seguite da urla, fischi ed applausi.
Clare non la smetteva di battere le mani osservando il palco con un grande sorriso stampato sul volto.
"Clare, diamine. Smettila di fare così! Sembri una di queste ragazze impazzite" esclamò Dianne sbuffando sonoramente.
La mora in tutta risposta si voltò per farle la linguaccia.
"Lasciala stare, è innamorata" rise Law baciando la bionda che gli si era seduta in braccio.
"Coerenti, insomma" disse scoppiando a ridere Clare "L'unica che mi capisce è Rach" concluse con tono drammatico abbracciando l'amica che osservava sognante il ragazzo biondo sul palco, nonché suo fidanzato.

Era sulla soglia di quella casa esitante.
Nella sua mente si stava svolgendo un dibattito su se fosse meglio suonare o no quel campanello.
"Oh, al diavolo" pensò poggiando la mano sul campanello il cui suono risuonò all'interno dell'abitazione.
"Arrivo, un attimo" sentì urlare una voce di donna.
"Eccomi" continuò la stessa voce aprendo la porta.
La donna che aprì la porta si ritrovò piuttosto interdetta vedendo la ragazza mora.
"Clare?" chiese per verificare che fosse realmente lei.
"Salve signora Miller. Dianne è in casa?" chiese Clare con nonchalance facendo finta di non notare che alla donna davanti a lei erano salite le lacrime agli occhi che presto avrebbero fatto forza anche sui suoi.
La signora Miller annuì solamente.
"Dianne, scendi immediatamente!" urlò poi.
"Che cosa vu.." la bionda si era sporta dalla porta della camera e aveva spalancato gli occhi più del dovuto non riuscendo a concludere la frase per lo stupore.
"Rachel muoviti" urlò rientrando per pochi secondi nella camera per poi uscire tirando con forza l'amica che barcollava dietro di lei.
Dianne per poco non cadde per le scale e con un salto evitò anche il braccio di Rachel che era caduta.
Senza pensarci due volte abbracciò la mora che si trovava davanti a lei scoppiando in un sonoro pianto.
"Sei tu, vero? Sei viva, vero?" continuava a chiedere insistentemente mentre Clare le accarezzava i capelli.
"Sì, sono io" sussurrava lei per consolare l'amica.
Rachel, dopo aver realizzato la situazione e dopo essersi ripresa dalla botta, si alzò e corse verso le amiche, unendosi all'abbraccio con le lacrime agli occhi.
"Non te ne andrai più, vero?" chiese.
Sembravano delle bambine che avevano bisogno di conferme e Clare sorrise al pensiero con gli occhi lucidi.
"Sì, non me ne andrò"

"Ehi Madison Square Garden!" urlò Zayn nel microfono mentre un boato percorreva l'arena.
"Questo concerto è stato magnifico. Non vorremmo mai finirlo, ma purtroppo dobbiamo farlo" continuò Liam.
"E vorremmo finirlo dedicando una canzone ad una ragazza qui presente di cui uno di noi è ormai perdutamente innamorato" rise Louis facendo roteare un dito vicino alle tempie.
"Quindi le canteremo una canzone perché con le parole non siamo molto bravi e poi perché il nostro cuore è come uno stereo e solo cantando riusciamo a esprimerci" sorrise Niall.
"My heart is a stereo, it beats for you so listen close" Harry cominciò a cantare e Clare lo osservò incantata.
In quel momento il mondo intorno a lei era scomparso e l'unica persona che riusciva a vedere era il suo ragazzo che intonava quella che ormai era una delle sue canzoni preferite.
Cantava fino a finire il fiato mentre quei cinque ragazzi si muovevano su quel palco che ormai era loro.
"I only pray you never leave me behind, because good music can be so hard to find" Harry mise la mano destra sulla fronte come se stesse cercando qualcuno e si avvicinò al lato del palco da dove Clare lo guardava.
La guardò per qualche istante e le prese la mano, facendola salire sul palco.
"I'll take your hand and hold it closer to mine"
Fu tutto troppo veloce.
Le gambe di Clare tremavano come mai era successo nella sua vita.
Il cuore le batteva forte nel petto e le guance le si erano colorite oltremodo.
Era troppo bello per essere vero.
La presa della mano di Harry si fece più forte.
"My heart’s a stereo, it beats for your, so listen close. Hear my thoughts in every note"
Harry si avvicinò e i loro nasi si scontrarono.
Trovarsi su quel palco davanti a tutte quelle persone osservando gli occhi del suo ragazzo era stata una delle cose più assurde e allo stesso tempo belle che le fossero mai capitate.
I sorrisi dipinsero i loro volti e Clare abbassò lo sguardo, estremamente imbarazzata.
"È una delle cose più folli che tu abbia fatto" sussurrò lei mentre la melodia finiva.
"Amarti ogni giorno di più è la cosa più folle che io abbia mai fatto" la voce di Harry percorse l'arena provocando un grande sussulto da parte della platea.
"Cretino" il sussurro della ragazza venne interrotto dalle labbra del ragazzo che si posarono delicatamente sulle sue.
Tutto intorno a loro sparì.
Per Clare quel bacio voleva dire tante cose.
Voleva dire che finalmente erano tornati insieme.
Voleva dire che ogni ferita si era rimarginata.
Voleva dire che tutto sarebbe tornato alla normalità.
Voleva dire che poteva ricominciare a credere in quella magia grandissima che univa il mondo.
Voleva dire che avrebbe ricominciato ad amare.


Ciao bella gente!
Come va?
Sapete, mi dispiace un sacco aver messo questa storia tra le concluse. Mi piacevano Clare ed Harry come personaggi. Mi consola pensare che la loro storia in realtà non finirà mai (?) AHAHAH
Con voi sarò sincera: mi scoccio di scrivere quella lista infinita di persone che hanno recensito/inserito nelle preferite/inserito nelle ricordate/inserito nelle seguite questa storia quindi: VI RINGRAZIO VERAMENTE TUTTI DI TUTTO QUELLO CHE AVETE FATTO, SIETE STATI FANTASTICI, SIETE LA MIA FONTE DI ISPIRAZIONE!
Grazie, sul serio<3
Ora però, prima di chiudere definitivamente, vi voglio dire due cose.
La prima è la lista delle canzoni che ho usato all'inizio di ogni capitolo.
I capitolo: una frase che ho inventato io.
II capitolo: More Than This - One Direction
III capitolo: One Day At The Time - The Jonas Brothers
IV capitolo: Dear John - Taylor Swift
V capitolo: Skyscraper - Demi Lovato
VI capitolo: Don't Stop Believin' - Journey
VII capitolo: The One That Got Away - Kary Perry
VIII capitolo: Somewhere Only We Know - Keane
IX capitolo: Story Of Us - Taylor Swift
X capitolo: Piccola Stella Senza Cielo - Ligabue
XI capitolo: Gotta Be You - One Direction
XII capitolo: Lego House - Ed Sheeran
Ok, la seconda cosa è che non vi libererete di me perché ho intenzione di scrivere qualche one shot e qualche long-fic sui One Direction. Se volete leggerle fatemelo sapere e vi contatterò via posta quando le pubblicherò!
Grazie per essere stati con me durante tutto questo, non smetterò mai di dire quanto siete magnifici!
Vi saluto!
Un bacione,
Waitingaprince*

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