Souls Adventure. Do you know that dreams come true?

di BakaMakaInu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un ricordo sbiadito. Qualcosa di compromettente per Soul? ***
Capitolo 2: *** Un arrivo tanto atteso. Sarà stato un bene andare a scuola? ***
Capitolo 3: *** Reazione a catena. Cosa mi lega davvero a te? ***
Capitolo 4: *** Kingdom Dreams. A metà tra sogno e realtà? Parte 1 ***
Capitolo 5: *** Kingdom Dreams. A metà tra sogno e realtà? Parte 2 ***
Capitolo 6: *** Hope to see you again in a dream. Mamma, sei ancora con me? ***



Capitolo 1
*** Un ricordo sbiadito. Qualcosa di compromettente per Soul? ***


oWo Saaaaaalve a tutti, allora, sono le 5:13 del mattino ed io non ho dormito per tutta la notte. Il genio qui presente ha avuto la brillante idea di prendere 2 caffè prima di andare a dormire. CHE GENIO :') .  Ho appena finito di fare un disegno e , visto che non avevo nient'altro da fare xD, ho deciso di scrivere questa ff. Non so quanto sarà lunga, di cosa parlerà, su quale coppia dell'anime si incentrerà e di che rating sarà.. quindi, aspettatevi di tutto, buona lettura :D.
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Un ricordo sbiadito. Qualcosa di compromettente per Soul?

*driiiiiin* *driiiiiin* (forse non mi crederete ma mentre scrivevo driiiiin è suonata all'improvviso la sveglia xD vabè,  continuiamo!).
Silenzio.
Strano, non era stata lei a spegnere la sveglia, ma allora, chi era stato? La giovane meister era nel suo letto, si sentiva accaldata. Che avesse la febbre? Un fazzoletto fresco sulla fronte riusciva solo a placare leggermente quel calore tutt'altro che piacevole, che l'avvolgeva, tuttavia aveva anche forti brividi che la scuotevano dalla punta dei piedi fino alle cime dei capelli.
Oh si, aveva la febbre. Deve essere alta, penso la giovane. Lo dedusse dal fatto che non riusciva ad aprire bene gli occhi e se ci provava sentiva i nervi della testa tesi come corde di violino e sentiva come una freccia che le perforava le tempie da parte a parte. Si  tocco istintivamente le tempie con l'indice e il medio di entrambe le mani per bloccare le pulsazioni del sangue che sentiva battere sotto le sue fragili dita. Quella si che era una Signora Emicrania ragazzi!
-Va tutto bene?-
Una voce più che familiare le sussurrò queste parole.
-Hai spento tu la sveglia?- Chiese con un filo di voce.
-Si-
-Grazie, penso che l'avrei sopportata per molto- Disse lei con un sorriso tirato che non fece altro che far peggiorare la sua emicrania. Si sentiva morire. Si piegò in due per il dolore. L'albino scatto dalla sedia e con un balzo si mise in piedi. I gridolini della bionda lo mandavano in crisi. Cosa avrebbe potuto fare? Ad un certo punto si bloccarono entrambi. Passarono alcuni secondi, no, minuti. Soul era ancora paralizzato.
-Va.. va tutto bene.. Maka? - Si azzardò a chiedere.
Passò altro tempo e il giovane non ebbe risposta.
-Maka?- La ragazza era rimasta tutto il tempo immobile, Soul stava iniziando a preoccuparsi davvero.
- Si, stai tranquillo. Queste emicranee le ho sempre avute, ma non ne ho più avute da quando i miei genitori si sono separati..- Continuò parlando sempre con un filo di voce.
-Bando alle ciance.. andiamo a scuola- Disse la bionda.
-Hei hei hei, dove credi di andare? Hai la febbre e resterai a casa per oggi, non ricordi cosa è successo ier..- Si bloccò di scatto, non arrossì, ma un senso di vergogns lo assalì.
-Ieri? No, non me lo ricordo.. ricordo solo che ero in camera mia e poi ho sentito solo il rumore della porta che si apriva di scatto-
-Poi più nulla? Sicura?- Chiese sospettoso l'albino.
-Si.. nulla di nulla.-
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Bene bene bene, questo capitolo è molto corto, ma non è da considerare un capitolo.. diciamo un prologo per presentare la storia. Ovvio che non eliminerò gli altri personaggi.. compariranno man mano che si andrà avanti nella storia.
Grazie mille per aver speso del tempo a leggere questa cacatina.

xoxo
BakaMakaInu

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Capitolo 2
*** Un arrivo tanto atteso. Sarà stato un bene andare a scuola? ***


ff soul eater cap 2 -Poi più nulla? Sicura?- Chiese sospettoso l'albino.
-Si.. nulla di nulla.-
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La biondina cercò di alzarsi dal letto, barcollò inizialmente, poi si stabilizzò. Lui era rimasto lì, con le braccia allargate affinchè potesse accogliere il corpo della meister se fosse caduta o svenuta a causa della febbre.
-Soul, potresti uscire? Mi devo cambiare.- Chiese con gli occhi lucidi la ragazza.
-Allora prima facevi sul serio, non mi stavi prendendo in giro, vuoi davvero andare a scuola?- Chiese il giovane con gli occhi color del tramonto con un'aria più di sorpresa che interrogativa.
-Si-
-No- Contribattè lui.
-No cosa?-
-No, non verrai oggi! Non ti reggi in piedi ed io non voglio fare l'infermierina di turno- Disse con una finta aria scocciata.
-Ah, vabbè, allora rimarrò a casa- Disse. Se l'era presa per davvero, dopotutto Soul stava solo scherzando ma lei recepì il messaggio in maniera diversa. Come se fosse un peso per lui.

*7:50*
-IO VADO- grido dal basso dell'edificio l'albino - TORNERò PRESTO! RIGUARDATI!-
Affacciata alla finestra la meister rispose che sarebbe stata bene.

*8:15*
Soul ora sarebbe arrivato già a scuola. Si sarebbe vestita e sarebbe entrata alla seconda ora. Non le importava della febbre, era da tanto che nella scuola giravano voci che una ragazza nuova sarebbe arrivata in quei giorni. Non doveva perdersi il "debutto", se così si poteva chiamare, della ragazza dal quoziente intellettivo più altro che avesse mai visto. Sarebbe stata un'ottima rivale, insieme ad Ox ovviamente. Sarebbe stata una delle prime a presentarsi e le avrebbe fatto capire che era una persona temibile, sia in missione che negli studi.
Si vestì in fretta e in furia, non ebbe neanche il tempo di spazzolare le fibre color grano. Gonna e camicia, neanche il cappotto, andava troppo di fretta, era tardi..
-Le 8:45, accidenti a me.. perchè ho perso tempo in chiacchiere? Se non mi sbrigo non mi faranno entrare neanche alla seconda ora.

*8:10*
Il ragazzo coi capelli d'argento arrivò a scuola. Erano tutti ai piedi della scalinata, li stavano aspettando e rimasero un po' basiti dall'assenza di Maka.
-YAHOOOOOOOOOOO SOOOOOOOOUL, DOVE CAZZO TI ERI CACCIATO FRATELLO!-
-Buon giorno anche a te Black*Star- Rispose la buki.
In seguito salutò gli altri.
-E Maka? Va tutto bene?- Chiese la ragazza coi capelli corvini.
-Oh, non si sentiva bene, solo un po' di febbre, un paio di giorni e si rimetterà.- Sorrise falso l'albino. In realtà era preoccupato, non per la febbre quanto per l'emicranea. Decise di non pensarci.
-Potrebbe essere un virus-  Subito disse l'asimmetrico shinigami.
-Già, può darsi. Su entriamo o faremo tardi.- Fu così che si incamminarono sull'immensa scalinata della DWMA.

*8:50*
-..bene, invece per sezionare il pancreas bisogna dare un taglio netto col bisturi proprio al centro del tessuto..-
Un "che schifo" arrivò alle orecchie del prof Stein che di tutta risposta lanciò come un dardo il bisturi vicino al collo dell'alunno e si conficco sullo schienale di legno. L'alunno ancora impaurito iniziò a sudare freddo. Stein si avvitava continuamente la vite conficcata nella sua testa. Soul seguiva distrattamente la lezione. -Chissà come sarà la nuova studentessa..- sussurrò appena, ma con un tono abbastanza alto che la stella nera riuscì a sentire le parole dell'albino. Si mise in piedi sul banco con le gambe leggermente divaricate.
-MA SI PUòòò SAPERE CHE AVETE TUTTIII? NESSUNO SI ACCORGE PIù DI ME PER COLPA DI QUELLA STRONZA! -urlò l'azzurro.
-SARà INTELLIGENTE MA L'AUREOLA SPLENDERà SOLO SU DI ME! -Quelle ultime tre parole le urlò con più enfasi quando..
..quando un altro bisturi gli passò in mezzo alle gambe, sfiorando appena.. beh, avete capito cosa.
-La prossima volta non sbaglierò la mira, caro Black*Star- disse il professore.
Black*Star stava per urlare ancora cose tipo. SE PROVI A TOCCARE UN DIO COME ME LA FURIA DIVINA SI ABBATTERà SU DI TE! oppure più semplicemente SE CI PROVI TI SPACCO QUELLA FACCIA DI MERDA e bla bla via dicendo.
Ma non fu così.


-Scusate il ritardo, ma non si preoccupi, ho il permesso firmato!- Una vocina sottile si insinuò nella classe e nelle orecchie del ragazzo con gli occhi del color della pietra filosofale.
Cosa diamine stava combinando quella benedetta ragazza?


* * *
Anticipazioni.
Il frusciare di una gonna di seta, il ticchettio di un tacco modesto. Due occhi neri come la pece, i capelli  rossi come il sole al tramonto. Avrebbe fatto crepare parecchi cuori di mal d'amore,  ma il suo obbiettivo era un altro.
Si fermò davanti alla classe Crescent Moon. Guardò il biglietto, poi il cartello appeso alla porta.
-Sì, deve essere questa.-

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Hola! Bene, ho aggiornato subito perchè le vostre recensioni mi avevano dato la carica *W*. Chi sarà mai questa misteriosa ragazza? Cosa avrà fatto Maka la notte prima? A cosa sono legate le emicranee di Maka? Quale sarà l'obbiettivo della misteriosa ragazza? Perchè Black*Star è così idiota?
 Dovevo inserire assolutamente Stein in questo capitolo.. Adoro troppo quel personaggio, ma soprattutto la sua furia omicida :3

Al prossimo capitolo!
Un bacio.
BakaMakaInu

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Capitolo 3
*** Reazione a catena. Cosa mi lega davvero a te? ***


Cap 3 -Scusate il ritardo, ma non si preoccupi, ho il permesso firmato!- Una vocina sottile si insinuò nella classe e nelle orecchie del ragazzo con gli occhi del color della pietra filosofale.
Cosa diamine stava combinando quella benedetta ragazza?
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-Bene Albarn, fammi vedere il permesso- Disse lo scienziato pazzo.
-Certamente- ripose la bionda meister.
Dopo aver constatato che tutto fosse in regola la mandò al posto accanto alla sua weipon. Salì il primo gradino della lunga scalinata che portava al suo banco, perchè diavolo il suo banco doveva essere quello più in alto?
 I rubini di Soul intanto la guardavano sconsolati. Quella ragazza era solo una secchiona. Andare a scuola con la febbre, ma come le era venuto in mente?
*
Le porte della Shibusen si aprirono per far posto ad una nuova alunna.
-Per prima cosa la segreteria- disse la misteriosa giovanissima donna.
S'incammino spavalda verso l'anziana signora che stava seduta davanti alla scrivania. -Posso fare qualcosa per te?-
-Si, signora, vorrei sapere in che classe sono stata inserita- rispose con un  sorriso la giovane.
- Certo cara, il tuo nome?
*
La scalata di Maka continuava. Da qualche minuto la sua testa aveva iniziato a pulsare di nuovo, la vista leggermente appannata, ma continuava imperterrita a salire quelle innumerevoli scale. Continuava sotto gli occhi dei compagni a salire scalino dopo scalino. Stava cercando di non dare a vedere almeno che la testa le stava iniziando a dolere, ma non poteva celare la febbre a causa delle fiamme che le ricoprivano il volto.
*
-Bene tesoro, la tua classe è l'aula Crescent Moon, tieni - porgendole un biglietto- ci sono le indicazioni per arrivarci - sorrise cordiale la signora.
-Grazie mille signora- Rispose anche lei con un sorriso, ma gli angoli della bocca si piegarono in un ghigno che la signora della segreteria non vide perchè aveva già rimesso il naso nelle sue scartoffie.
Avanzava tranquilla nei corridoi seguendo le indicazioni scritte sul biglietto e man mano si avvicinava sempre di più alla classe.
- Finalmente è arrivato il momento-
*
La sua emicrania aumentava sempre più, le pulsazioni nella testa le battevano nel cervello come con un martello. Riuscì a sedersi prima di cadere a terra si prese subito le tempie con le dita e iniziò a massaggiarsele. Soul stava per aprire bocca ma lei lo zittì con tre semplici parole ben scandite.
-Non  Dire  Niente-
*
Il frusciare di una gonna di seta, il ticchettio di un tacco modesto. Due occhi neri come la pece, i capelli  rossi come il sole al tramonto. Avrebbe fatto crepare parecchi cuori di mal d'amore,  ma il suo obbiettivo era un altro.
Si fermò davanti alla classe Crescent Moon. Guardò il biglietto, poi il cartello appeso alla porta.
-Sì, deve essere questa.-
Bussò alla porta e aprì con finta timidezza. -Salve-
*
Non sapeva se sarebbe riuscita a resistere ancora, quell'emicrania era decisamente più forte rispetto a quella della mattina. Non sapeva il perchè ma andò a posare gli occhi sull' asimmetrico shinigami. Anche lui si stava portanto le mani alla testa ma sembrava soffrire molto meno di lei o forse riusciva a non darlo a vedere.
Sentì il corpo andarle a fuoco.
-Maka, vuoi che ti porti in infermeria?-

-Bene ragazzi, date il benvenuto alla nuova alunna, avanti presentati, non avere paura, non ti disseziono mica.- Disse con fare maligno il professore.
- Salve a tutti il mio nome è Senara Custer e mi sono appena trasferita in questa città e spero di fare presto amic..

Un tonfo. Un respiro irregolare. Il sospiro di un ragazzo esasperato dalla testardagine di una certa ragazza.
-Penso che la risposta sia un si.-
- Hei Professore, la porto in infermeria- se la caricò in spalla e iniziò a scendere le scale una ad una. Sentiva il respiro affannato accarezzargli il collo e il calore della sua fronte bruciargli la guancia. La febbre doveva essersi alzata parecchio, quella stupida non si era messa neanche il cappotto!
Si fermò accanto al banco di Kid. - Kid, tutto bene?-
L'albino aveva notato che anche Kid sembrava non sentirsi bene..
- No, tutto bene.. tutto be.. ne.. tut..to be..
Ancora.
Il volto candido sul tavolo, ma non ce l'avrebbe fatta a portarli entrambi in spalla.
- KIIID, KIDDDDDD, CHE CAZZO TI è PRESO, AMICO!
Una certa stella nera atterrò con un balzo sul banco dello shinigami, prese per il colletto il ragazzo e iniziò a scuoterlo vivacemente.
-Black Star!- La voce del professore non lo raggiunse minimamente.
-Black Star, ho in mano un bisturi e sei nel mio raggio d'azione, vuoi avere figli o vuoi diventare una donna con un' operazione veloce e indolore?-
- TU PROVACI E VEDI CHE TI COMBI.. - Tsubaki lo prese per un braccio e dolcemente gli disse - Ti prego, Black Star..-
Non sapeva resistere a quella vocina dolce, si calmò di colpo, si caricò in spalla il ragazzo e, insieme all'amico dagli occhi rossi si diresse verso la porta della classe.

Soul sentiva il battito accellerato della giovane martellargli la schiena. Appena passò accanto a quella ragazza, come si chiamava? Ah, Senara, il cuore della ragazza andò sempre più forte, sembrava che stesse per uscirle dal petto, decise di allontanarsi in fretta e, man mano che si allontanavano dalla classe sentiva che il respiro della ragazza si faceva sempre meno affannato e che il cuore stava tornando ai suoi normali battiti.

No, quella Senara non gli piaceva affatto.

***
Anticipazioni.
Era tutto buio, dove si trovava? Sentiva una voce..
-Ciao.-
-Ciao.-
-Vuoi fare una sfida?.
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BENEE, ecco un altro capitolo e, finalmente, è arrivato il tanto atteso nuovo personaggio che causerà non pochi guai ai nostri amici..
COMUNQUEE, ho deciso all'ultimo momento che i personaggi non saranno più OCC ma cercherò di mantenerli più IC possibile, vorrei anche cambiare le avvertenze, io non so proprio come fare ( SONO UN'IMBRANATA PATENTATA XD) chi mi aiuta? ç_ç
Dal prossimo capitolo si inizierà a capire il significato del titolo.
Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate :D
Al prossimo capitolo.
Un bacio a chi recensirà e a chi non lo farà xD
BakaMakaInu.

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Capitolo 4
*** Kingdom Dreams. A metà tra sogno e realtà? Parte 1 ***


ff soul eater cap 4 Saaalve, piccolo avvertimento, le parti scritte in corsivo sono flashback :D Buona lettura!
*
No, quella Senara non gli piaceva affatto.
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Un luogo buio e umido avvolgeva la meister. Non si vedeva un palmo dal naso.
-Ma dove diamine sono finita? Eppure pensavo di essere in classe..-
Non appena terminata la frase sentì come se qualcuno stesse camminando calpestando delle foglie..
-Chi c'è? Soul? ..-
Nessuna risposta.
Decise di proseguire. Si sentiva un odore salmastro nell'aria. Sembrava di camminare nell'aria, il nero delle tenebre ricopriva tutto, terra e cielo.

Una luce..
-L'alba!-
Una flebile luce iniziò a spuntare timida dietro l'orizzonte, era piccola e calda, proprio come la sua anima. Vedendo lo spettacolo che le si presentava agli occhi, l'unica cosa che riuscì a dire fu..
-Ma dove cazzo mi trovo?-
Davanti agli occhi, ai suoi profondi smeraldi, si presentava una vista eccezionale. Si trovava su una landa di terra circondata dal mare.
Vi erano alberi, alberi maestosi e sapienti che parevano scrutarla con disprezzo per la sua piccolezza.
Vi erano muschi e liane che ricoprivano rovine diroccate di templi che probabilmente avevano più storia in un singolo mattone che in uno dei tanti libri che la giovane leggeva.
Vi era il mare. Il mare che rifletteva la flebile luce del sole ancora pallido che tardava ad alzarsi. E se ve lo state chiedendo, no, niente sole ghignante. Non c'era nulla che potesse ricordarle la tanto temuta città della morte. Ormai la sua mente era annebbiata dalla bellezza del posto. Non le importava più tornare indietro, sarebbe voluta rimanere lì il più a lungo possibile.
La pace. Non lo dava a vedere, ma lei voleva la pace. Stanca di combattere, stanca di uccidere, perchè in fondo era quello il suo lavoro e quello sarebbe stato fino al momento della sua morte.
Esplorò la zona per tutta la giornata che passò stranamente in fretta. Ormai era notte. Aveva perso la cognizione dello spazio e del tempo.
Era tutto buio, dove si trovava?
Sentiva una voce..
-Ciao.-
-Ciao.-
-Vuoi fare una sfida?.

*
Soul era assonnato. Era passato un po' di tempo da quando Maka e Kid avevano perso conoscenza. Black*Star era tornato in classe e lui era rimasto lì con loro in infermeria. Non aveva proprio voglia di assistere a una noiosissima lezione di vivisezione di Stein.
Il ragazzo dagli occhi cremisi era seduto in modo scomposto su una sedia in mezzo ai due letti. Ogni tanto bagnava il panno sulla fronte della sua meister, aveva la febbre alta, ovvio che fosse svenuta. E Kid? Cosa gli era successo? Perchè era svenuto anche lui improvvisamente? Qualcosa non tornava e Soul se ne era accorto...
*

-Una.. sfida??-
-Si.. perchè, c'è qualcosa che non va?-
Maka aveva difronte una ragazza, forse qualche anno più grande di lei, i capelli rossi come il sangue e gli occhi.. non aveva mai visto occhi così. Aveva gli occhi d'argento, aveva l'argento vivo colato negli occhi che nascondevano tuttavia una grande tristezza.. forse la tristezza di essere sola?

-Che occhi meravigliosi!-
-Hai visto tesoro? Ma non dirlo mai a nessuno-

Una
leggera fitta alla testa colpì la ragazza, pian piano divenne sempre più forte. Riusciva bene o male a sopportare quei momenti critici in cui sembrava che il cervello stesse per uscirle dalle orecchie. Che si stesse abituando al dolore?

-Allora.. giochiamo?
-V..va bene- Disse un po' titubante la meister. Poi si voltò e rimase a bocca aperta. Prima dietro di lei c'era un'enorme distesa blu, il mare. Ora non più. Ora c'era una giungla sconfinata con alberi ovunque, fatta eccezione per una zona. Ora, accanto a quelle rovine di antichi palazzi esplorati in precedenza, c'era una piscina fatta con le stesse pietre di quelle rovine. Forse non era una piscina, no.. era qualcosa di più. Un riquadro rettangolare fatto di pietre ricoperte da muschio e sopra di essa c'erano tanti alberi che sapientemente intrecciavano i loro rami per creare un reticolo fitto affinchè non filtrasse il sole. Era enorme, a vista d'occhio potevano essere almeno 15 metri di lunghezza, ma potevano essere anche 100, era piuttosto buio per poterlo dire con certezza.
-Allora- disse la ragazza con gli occhi d'argento - Io lancio questo in acqua e tu lo devi andare a prendere, se riuscirai a riportarmelo, ti darò un dono.-
La meister rimase un po' perplessa, ma decise di accettare, fece un solo cenno con il capo.
La ragazza lanciò l'oggetto in acqua. Era una un cubo di metallo bianco con una striscia rossa nel mezzo. Mentre il cubo era a mezz'aria, si divise in tanti piccoli pezzi.
Maka sibilò un - O cazzo - prima di buttarsi in acqua alla ricerca dello strano oggetto.
Era in acqua, provava sensazione piacevole, come se fosse tornata a casa. Aprì gli occhi, iniziò a cercare. Trovò il primo pezzo sul  fondo proprio vicino a dove si era tuffata. Strano.. sul fondo c'erano altre rovine, anche esse ricoperte dal muschio e da liane.
Si bloccò di colpo. C'erano altre donne, ma nuotavano più veloci di lei. Era come se l'acqua fosse il loro elemento. Ogni tanto risaliva in superficie per prendere aria. Continuò la sua ricerca, trovò altri sei pezzi.. ne mancava solo uno. Vide una di quelle..
-SIRENE!- Come aveva fatto a non accorgersene? Erano davvero sirene!? Non erano tutte come nei libri che aveva letto.I suoi libri le descrivevano come esseri malvagi che attiravano con canti melodiosi i marinai per farli tuffare in mare per poi portarli sul fondo, ucciderli e mangiare la loro carne. Invece non era così. Alcune avevano lo sguardo dolce con lunghi capelli che si muovevano sinuosi insieme ai loro corpi, le sorridevano e una le aveva indicato persino dove si trovava un pezzo del cubo, altre avevno sguardi truci e cattivi e ghignavano in continuazione.
-Alla fine sono come gli umani, ci sono i buoni e ci sono i cattivi- Penso la ragazza. Salì in superficie per prendere un bel respiro profondo per poter prendere l'ultimo pezzo che aveva visto mentre scrutava le sirene.
Nuotò in mezzo alle creature e finalmente prese l'ultimo pezzo. Risalì in superficie per consegnare a quella giovane donna tutti i pezzi. Uscì dalla piscina e le porse i pezzi.
-Bene, hai superato la prova, ora riceverai il mio premio.
Maka aveva i pezzi del cubo messi disordinatamente sulle mani messe a coppa per poterli contenere. Aveva le braccia tese davanti a lei per mostrare alla ragazza il frutto del suo lavoro. Ad un tratto, la ragazza con gli occhi d'argento disse una frase che alle orecchie di Maka sembrò incomprensibile e una luce avvolse le mani della meister. Una volta che la luce svanì, rivelò sulle mani della meister un medaglione in pietra grande quanto una noce con degli intarsi sul fronte. Erano per lo più ghirigori senza un senso apparente, l'unica cosa che saltava all'occhio era che era particolarmente simmetrico.
-Sui lati della piscina- Interruppe la giovane con gli occhi d'argento- Ci sono delle effigi, cerca quella che raffigura lo stesso motivo presente su questo medaglione.-
-E poi?- Chiese la bionda-
-Poi capirai-
La ragazza con gli occhi di smeraldò rimase un po' perplessa all'inizio, ma decise di andare.
*
Maka si stava agitando e Soul iniziava a preoccuparsi. Che stesse avendo un altro attacco di emicrania? Pronunciava frasi farfugliate e senza senso.
-Sarà la febbre- dissè l'albino senza pensarci.
*
Si tuffò, si avvicinò alla parete sinistra e iniziò a cercare, c'erano davvero tante effigi, ci avrebbe messo una vita a trovare la sua, poi una sirena le si avvicinò e le indicò un piccolo corridoio che si apriva verso la parte sinistra della piscina. La ringraziò con un cenno del capo e quella parve esserne felice. Era felice di aversa aiutata. Si addentrò nel corridoio, stranamente il suo corpo non esponeva la sua normale richiesta di salire in superficie per respirare. Che stesse respirando sott'acqua? Finalmente la trovò, avvicinò il medaglione all'effige e questi si fusero in una cosa sola, il risultato fu una nuova effige. Era lei, con i capelli notevolmente più lunghi e un abito elegante e pieno di tulle, proprio come quello delle principesse e stava... stava danzando, pareva felice. Sorrideva infatti. Quell'effige era una specie di fermo-immagine.
     
                                                                                  *Sei tu la prescelta*

Si alzò di scatto dal letto, ancora un po' rossa in volto per la febbre. Una luce calda entrava dalla finestra. Il tramonto
-Buon giorno, anzi.. buona sera- Sorrise Soul.
-Soul!!- Disse sorpresa la meister, aveva l'aria piuttosto spaventata e stava sudando freddo.
- Stai bene?- Disse preoccupato l'albino.
-Si, stai tranquillo è tutto a posto- Disse con un sorriso tirato la giovane.
Solo dopo si accorse che Soul le stava tenendo la mano, dopo che la ragazza posò lo sguardo sulle sue dita intrecciate con quelle da pianista della sua buki, quello, forse un po' per l'imbarazzo, forse un po' per la sorpresa, sciolse subitole sue dita arrossendo leggermente in volto.
Ma stringeva qualcos'altro nella mano opposta.
- Il medaglione..-

***
Anticipazioni
-Bene ragazzo, mi suoneresti qualcosa?-
-E come dovrei suonare? Non c'è nessuno strumento qui!-
-Vedi questo? Non serve solo ad appoggiare i bicchieri..
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Good Morning! Come va?
Quando si dice..- Ma tu le cose te le sogni la notte?-
Ebbene si ragazzi, questo è uno dei miei tanti strani sogni xD
Ecco da cosa prende il titolo la ff . Anche il prossimo capitolo sarà uno dei miei tanti sogni strani xD !
Spero di non avervi annoiati con questo chilometrico capitolo,
Lasciatemi una recensione e fatemi sapere cosa ne pensate, sia del capitolo che dei miei sogni stupidi.
Un abbraccio e al prossimo capitolo!
BakaMakaInu.

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Capitolo 5
*** Kingdom Dreams. A metà tra sogno e realtà? Parte 2 ***


Souls Adventure ff capitolo 5 - Stai bene?- Disse preoccupato l'albino.
-Si, stai tranquillo è tutto a posto- Disse con un sorriso tirato la giovane.
Solo dopo si accorse che Soul le stava tenendo la mano, dopo che la ragazza posò lo sguardo sulle sue dita intrecciate con quelle da pianista della sua buki, quello, forse un po' per l'imbarazzo, forse un po' per la sorpresa, sciolse subitole sue dita arrossendo leggermente in volto.
Ma stringeva qualcos'altro nella mano opposta.
- Il medaglione..-

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Maka era seduta sul letto, Soul era andato a prendere qualcosa da mangiare dalla mensa della scuola, si era risvegliata con gran fame. La febbre era scesa quasi del tutto e per quella notte sarebbe rimasta a scuola e l'albino aveva deciso di farle compagnia. Stava facendo un  esame completo della stanza girando leggermente la testa da sinistra verso destra. Era davvero una stanza carina. Il suo candore era accentuato dal contrasto con la luce del sole al tramonto,  c'erano vasi con fiori, forse finti, tende , sedie, tre mobiletti con le medicine e..
-Un altro letto?- Disse la giovane Shokunin sorpresa.
E per di più il letto era occupato da una persona conosciuta, anzi fin troppo bene.
Il volto candido da shinigami era appoggiato dolcemente sul cuscino, gli occhi chiusi e i capelli sparpagliati sul cuscino, le righe bianche erano coperte dagli innumerevoli capelli neri. La luce del sole rosso risplendeva sul suo volto, Maka si intenerì a vederlo, aveva uno sguardo da ebete sul volto.
Solo  in quel momento le baleno in mente un pensiero.
Certo che Kid è davvero bello, pensò la ragazza. Beh, Kid era davvero un bel ragazzo. Un bel fisico, un ragazzo elegante che bada sempre alle buone maniere, non si scompone QUASI mai, occhi bellissimi, capelli lucidi e sempre in ordine e.. e.. a che stava pensando? Lei era innamorata di Soul.. perchè vedeva Kid sotto quella luce? Era il suo migliore amico Santo Dio! E poi non sarebbe stato opportuno pensare a lui in quel modo.
-Ta daaaaan- Era entrato Soul con un vassoio fumante, aveva fame, come se avesse camminato per giorni. 
-Finalmente! Avevo una fame!-
Una sonora risata da parte dell'albino -Tu non ti smentisci mai! Cos'è, vuoi mangiare tanto per fare ingrossare le tue tette inesistenti?-
-Ringrazia il fatto che io sia ancora un po' debole ma appena mi rimetto penso che la tua testa sarà DISTRUTTA!
Risero insieme, era da tanto che non succedeva, i loro rapporti stavano diventando tesi dalle ultime battaglie, ma ora sembrava che tutto fosse risolto.
Iniziò a mangiare e mentre ingurgitava un cucchiaio di minestra chiese..
-E Kid? Che gli è successo?-
-Ne so meno di te, ti stavo portando in spalla e come gli siamo passati accanto è piombato con la faccia sulla cattedra e..-
-L'avevo visto-
-Come?-
-Avevo visto che si toccava le tempie e comunque.. quella ragazza, quella coi capelli rossi..-
-Non mi piace.. ho una brutta sensazione-
-Si anche io, ma ho una strana sensazione-
***

-Dove mi trovo? Sembra.. una strada di città, ma non è Death City- disse ad altra voce il ragazzo con gli occhi dorati.
Era in una città normalissima, con gente normalissima ed un sole normalissimo, tutto davvero troppo normale.
Una bella cittadina, una cittadina marittima, lo intuiva dall'odore salmastro, infatti era una città galleggiante attaccata solo con un ponte al resto della terra. C'era un castello vicino al ponte, davvero grande, dalle decorazioni pareva di età gotica, dopo un primo giro di perlustrazione si trovò in una via enorme, probabilmente la via principale. C'era una fontana e svoltando verso destra notò un parco, vi entrò e subito un bel venticello fresco pervase le sue piccole narici, un piccolo laghetto dove sguazzavano pesciolini rossi e piccole tartarughe, vi si specchiò e notò che..
-Le strisce Sanzu..- ebbene si, anche le strisce sulla sua testa erano scomparse, ora davvero era tutto troppo normale. Era troppo normale ai suoi occhi.
Tanti alberi, tanti pini profumati, un'atmosfera davvero particolare e quasi magica. Si sentivano le risate dei bambini che giocavano al parcogiochi, e gli anziani seduti a dei tavolini vicino a cespugli di rose rosse, rosse come il sangue. Quel colore particolare si confondeva con i capelli di una ragazza che aveva gli occhi d'argento. Li aveva visti da qualche altra parte quegli occhi così particolari.
-Ciao, non sei di queste parti vero? - La ragazza gli si stava avvicinando.
-No, e tu saresti?-
-Non ti sembra sia scortese chiedere il nome ad una persona senza nemmeno presenzarsi?-
-Si, scusa.. hai ragione-
-Dai, non fa niente, ti presento mio nonno- E fu così che si avvicinarono ad uno dei tavolini dove erano seduti gli anziani, erano per lo più coppie di anziani che avevano passato felicemente la loro vita insieme, passando momenti belli, ma anche momenti brutti che non avrebbero fatto altro che rafforzare il rapporto di vero amore che legava i loro mignoli da un filo rosso che non si sarebbe spezzato mai. ( *nota a fine capitolo).
Ma questo anziano era solo, e loro si avvicinarono proprio a lui.
-Ciao nonno, questo è un mio amico, ti dispiace restare con lui? Io vado con le mie amiche- La ragazza fece un cordiale sorriso e po se ne andò così veloce che l'anziano non fece neanche in tempo a ricambiare il sorriso il quale andò perduto con un alito di vento.
-Allora, tu sei Kid, vero?- chiese cordiale l'anziano.
-Si.. piacer.. ma hei! Io non le ho mai detto il mio nome.. e non mi sembra di averlo detto neanche a suo nipote, come fa a saperlo?- Chiese curioso l'ex shinigami finalmente simmetrico.
-Ci sono tante cose che tu non sai, caro ragazzo- Disse sorridendo l'anziano, ma la sua bocca si curvò in un sorriso tutt'altro che felice e rassicurante e nei suoi occhi il ragazzo leggeva una punta di malinconia e tristezza. Pareva essere un uomo che ne aveva viste di tutti i colori e che sicuramente aveva sofferto per amore, aveva sofferto tanto, lo conosceva appena, eppure quell'anziano si era già aperto così tanto con lui e, per intenderci, non a parole, ma con un semplice gioco di sguardi.
Il ragazzo non lo notò subito ma il tavolino difronte loro era davvero particolare, aveva tanti rilievi messi in modo confusionario, ma per intenderci, non rilievi rozzi, bensì rilievi belli ed eleganti, i tipici ghirigori che possiamo trovare ai bordi di una cornice ottocentesca. Il tavolino era tondo e solo per metà era decorato dai questi magnifici ghirigori, all'altra metà c'era un disegno. Un angelo. Uno splendido angelo dai lunghi riccioli dorati, le grandi ali bianche che occupavano tutto lo spazio restante, languidi occhi blu fissavano il nulla, ma ciò che colpì davvero il ragazzo fu il fatto che l'angelo portava sulle spalle una candida pecorella.. che rappresentasse la parabola della pecorella smarrita?
-Allora..- la voce dell'anziano lo ridestò dai suoi pensieri- sai suonare il pianoforte?-
-Non molto bene, diciamo che il mio livello è quello di un bambino che sa suonare fra martino, non ho mai approfondito la passione per la musica-
-Ed hai fatto male, caro ragazzo. Il pianoforte è la maggiore espressione della musica, il pianoforte è vita. Facciamo così, io adesso ti insegno a suonare il piano e tu mi prometti che non ti dimenticherai di me, in cambio ti prometto ancora che veglierò sempre su di te-
Quelle parole suonavano un po' strane a Kid, ma per la prima volta si sentì protetto e decise di accettare.
-Bene ragazzo, mi suoneresti qualcosa?-
-E come dovrei suonare? Non c'è nessuno strumento qui!-
-Vedi questo? Non serve solo ad appoggiare i bicchieri..-
-Come?-
-Guarda , anzi, ascolta il tavolo- Fu così che l'anziano premette uno dei rilievi del tavolo e ne uscì un suono melodioso ma deciso, proprio una nota del pianoforte.
-Fantastico.. ma.. ma dove sono le corde?-
-Non ci sono.. le corde sono nella mia anima- Fu così che l'anziano premette leggermente la mano nel suo petto e ne uscì un piccolo filo. -Quello è il SI, la mia nota rappresentativa, trattala con cura- Sorrise cordiale- e qual è la tua?-
-Io davvero.. non lo so- disse sconsolato il ragazzo
-Premi una sporgenza a caso e riconosceremo la tua nota rappresentativa-
-Sicuro che funzioni così?-
-Stanne certo e poi ho più esperienza di te.. non credi?-
E così il ragazzo, se pur un po' titubante premette una nota a caso.
L'anziano ascoltò il suono finchè non si dissolse nella sottile aria primaverile
-Mmmmm, il DO, la nota più ambigua della scala-
-Perchè la più ambigua? -Chiese quasi offeso il ragazzo
L'anziano notò una nota di rabbia sul suo volto e subito fece una grassa risata.
-Avanti, non te la sarai presa mica? Il DO è presente due volte nella scala, senti bene..-L'anziano suonò la scala da otto DO RE MI FA SOL LA SI DO.
-Hai capito?-
-Hem, veramente no.. - Era difficile che Kid non capisse qualcosa.. ma quella volta era successo.
-Il DO è presente due volte in veste di nota più bassa e più alta, ecco perchè la più ambigua. Questo vuol dire che sei una persona con frequenti sbalzi d'umore ma che tuttavia sa sempre esserci per i suoi amici..-
-Bando alle ciance,suonami qualcosa Kid, suonami Per Elisa di Beethoven-
-Ma io no so se..-
-Tu provaci- disse deciso l'anziano.
Le sue mani iniziarono a volare sul tavolino e l'angelo sembrava fissarlo, non in senso negativo, sembrava lo stesse.. ammirando? Proprio un angelo? L'angelo è l'essere che dona gioia e che porta al paradiso, invece lui è e sarà per sempre un Dio della Morte, colui che punisce le anime prave e che le accompagna sulla nave di Caronte fino alle porte dell'inferno. Un contrasto troppo forte per i suoi occhi.
Stava continuando a suonare e si meravigliò si se stesso.. Era Soul il pianista, non lui.. allora perchè lo stava facendo?
Proprio nel bel mezzo del brano arrivò un usignolo che iniziò a volare come se fosse impazzito, come se stesse avvisando l'anziano che qualcuno stesse arrivando e che dovesse nascondere qualcosa.
-Bene, penso sia arrivato il momento, addio Kid..-
-Come? NO! Aspetti! Non può lasciarmi così! Lei non mi ha detto chi è! Ho ancora tante cose da chiederle!-
-Hai saputo già abbastanza, mi ha fatto piacere incontrarti ancora una volta ricordati che veglierò per sempre su di te..-
Buio. Tutto divenne improvvisamente buio. Poi una voce fin troppo familiare lo destò dal suo SOGNO.
-Kid.. KID!!-
-Mmmm- mugugnò lo shinigami.
-Accidenti, ci stavi facendo preoccupare!- Disse la biondina.
-Scusate ma.. dove sono?-
-Nell'infermeria - Intervenne Soul -Siete crollati entrambi in classe-
-Davvero? Mi dispiace avervi creato fastidio- Disse lo shinigami nuovamente asimmetrico.
Soul si limitò a mostrare fiero i suoi denti da squalo.
-Maka, quel medaglione? Non ce l'avevi appena entrata in classe- Chiese curioso il ragazzo dagli occhi dorati una volta sedutosi sul letto.
-Oh, questo? Davvero, sarà una storia lunga.. ma vi prego di ascoltarmi..

***
Anticipazioni
-
Possibile che l'attenzione sia puntata solo su voi due? Anche io voglio sognare cose da Dio!-
-NON PENSARE CHE SIA BELLO STUPIDO CRETINO!-
***
-Voglio che controlliate quella ragazza, le sue capacità e i suoi limiti, per questo, andrete in missione con lei-
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Holaaaaaaa da quanto tempo!
Scusate se non aggiorno da parecchio ma i cosplay mi stanno dando tanto lavoro >W<
Bene bene bene, stavolta è toccato a Kid ma nel prossimo capitolo noteremo che Black Star non sarà felice di non essere al centro dell'attenzione eheh.
Comunque volevo precisare per quella nota lasciata in sospeso a metà capitolo, dove si parla di mignoli e fili rossi xD
Non è altro che una vecchia leggenda giappo secondo la quale ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo la cui estremità è legata al mignolo della persona acui siamo destinati, una cosuccia da niente insomma xD
Spero di aggiornare presto.
Un bacione graaaande grande.
Lasciatemi una recensione e fatemi sapere cosa pensate :D
BakaMakaInu.
P.S.:Non mi va di rileggere tutto, quindi se ci sono incongruenze o orrori di ortografia fatemelo sapere xD

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Capitolo 6
*** Hope to see you again in a dream. Mamma, sei ancora con me? ***


Soooul eater capitolo 666 xD -Maka, quel medaglione? Non ce l'avevi appena entrata in classe- Chiese curioso il ragazzo dagli occhi dorati una volta sedutosi sul letto.
-Oh, questo? Davvero, sarà una storia lunga.. ma vi prego di ascoltarmi..
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-YAHOOOOOOOO COMPAGNI TUUUUUUUUUUUUTTO BENE AAAAHAHAHAH- non poteva che essere la Stella della situazione! Chi poteva essere così stupido da gridare come un pazzo in un'infermeria?
-Dai Black Star, calmati ti prego!- La solita Tsubaki, con la sua solita vergona, con i suoi soliti occhi dispiaciuti, anche se vi si poteva notare una punta di divertimento.
Erano entrati nell'infermeria e trovarono i due meister addormentati nei loro comodi letti mentre la giovane buki dai capelli d'argento giaceva addormentato sulla sedia con la testa appoggiata sul letto della sua artigiana.
Erano passati due giorni da quando era arrivata quella nuova ragazza dai capelli rossi come le rose impregnate di sangue e da quando quei due sciagurati erano finiti in infermeria.
Ovviamente Black Star non si preoccupò minimamente del fatto che i due fossero in convalescenza e che Soul probabilmente era stanchissimo visto che li aveva accuditi per parecchio tempo e con molta nonchalanche si avvicinò a Soul urlando
-DAIII CAZZO FRATELLO!! SVEGLIATI SANTO BUE!!-
Iniziò a scuotere il povero ragazzo prendendolo dal collo della maglietta e continuò ad urlare
-CHE MINCHIA STAI SOGNANDO?? PONY COLORATI? AVANTI SVEGLIATI !! COME OSI CONTINUARE A DORMIRE ALLA PRESENZA DI UN GRANDE DIO COME ME EHHH?-
-Stai zitto brutto rincretinito- Si era svegliata Maka e con la voce del sonno aveva pronunciato questa flebili parole, Soul iniziò a mugugnare qualcosa di incomprensibile tipo -Altri cinque minuti, Maka- e Kid.. Beh Kid, già da appena sveglio, si stava disperando semplicemente per l'asimmetria dei capelli di Black Star e Soul.
-BLACK STAR!- Urlò l'artigiana disperata, voleva solo un po' di silenzio.
Forse la stella aveva compreso la situazione, finalmente.
-Però..- si pronunciò la camelia- come state ora, va tutto bene?
-Si, più o meno, ho solo la testa un po' indolenzita, ma..-
-- Possibile che l'attenzione sia puntata solo su voi due? Anche io voglio sognare cose da Dio!- interruppe Black Star, era davvero incorreggibile.
-NON PENSARE CHE SIA BELLO, STUPIDO CRETINO!- Disse con le lacrime agli occhi la figlia della falce della morte. Forse stava realizzando solo in quel momento di aver avuto una paura bruta, quasi come quando era bambina e sentiva i suoi genitori urlare di rabbia. No, non voleva ricordare quei momenti.
-Avanti Maka calmati- cercò di persuaderlà il ragazzo dagli occhi cremisi.
-Va bene, va bene, ma vi prego di ascoltarmi. Questo è il mio sogno..-
Tutti gli occhi erano puntati su di lei, si sentiva un po' in imbarazzo, era come se stesse lasciando andar via una parte di sè..
-Non ero a Death City, ero in un bosco e dopo un 'fantomatico' giorno, ho incontrato una ragazza che mi ha chiesto se volessi fare una sfida..
-Aspetta Maka- la interruppe lo Shinigami- Quella ragazza aveva
--I capelli rossi e gli occhi d'argento?-- dissero all'unisono.
Si guardarono stupiti negli occhi e una ventata di tensione e con un pizzico di paura si stava diffondendo nell'aria già abbastanza sfavorevole.
-Mio Dio- Esclamò Soul preoccupato- Maka continua a raccontare, vogliamo saperne di più.
Nel frattempo nella testa della giovane, una tempesta di pensieri e preoccupazioni, le stavano bombardando il cervello. Cosa poteva fare? Avrebbe dovuto continuare la storia del suo sogno o avrebbe dovuto mentire? E se fossero stati notati altri particolari somiglianti a dei ricordi di Kid? E se Kid avesse fatto il suo stesso sogno? Aveva parura, tanta tanta paura. Sentì la sua mano gelata riscaldarsi improvvisamente, qualcuno le stava accarezzando la mano, respirava faticosamente, voleva che tutti andassero via, voleva rimanere sola, sola con i suoi pensieri. Aveva freddo, e sentiva che la temperatura corporea stava salendo, sentiva il corpo leggero, che stesse per svenire ancora? Sentiva tante persone che la chiamavano ma in quel momento sentiva solo una gran confusione, gli occhi le si stavano chiudendo, mentre la presa intorno alla sua mano fu rafforzata. Poi il nulla.
-No, no, no, no, non ancora!- Disse scosso l'albino. Cosa poteva fare? C'erano tante persone ma nessuno riusciva a prendere l'iniziativa. Solo il ragazzo dai capelli azzurri riuscì a mantenere il sangue freddo, uscì dalla stanza e si diresse verso il laboratorio di vivisezione. Lì avrebbe trovato Stein. Lui avrebbe potuto aiutare Maka di certo. Non voleva che i suoi amici soffrissero, in più, voleva vederci chiaro. Chi era quella ragazza che avevano sognato gli altri meister?

***
-Vieni Maka-chan! Andiamo a fare il bagno?-
-Si mammina, aspetta, vado ad avvisare papino-
-Certo tesoro fai presto!-
*Cosa? Ma, dove sono?Aspetta, ma quella sono io da piccola! Quello è papà e quella? Quella chi.. Oddio, la mamma! Ma sbaglio o non possono vedermi? Non mi ricordo di questo episodio della mia vita però..
Si trovava nel bagno, e a quando pare non poteva essere vista. Sua madre era una bellissima donna, venuta a mancare quando la Maka era piccola durante una missione per proteggere la sua falce, il padre di Maka.( NDA: si, c'è un'ingongruenza con l'inizio della storia. All'inizio avevo detto che si erano separati, ora che la madre di Maka è morta, le spiegazioni nel prossimo capitolooo :) ) Non glielo aveva mai perdonato. Stava vedendo la madre che entrava nella vasca da bagno piena di schiuma e l'aria calda e umida provocata dai vapori, le dava una sensazione familiare,*
-Mammaaaa sono io! Sto entrandoooo-
-Certo entra cara, non sono ancora entrata nella vasca.-
*La sua mamma era bellissima, alta e slanciata, con un bel seno, ciò che a lei mancava. L'unica cosa che aveva ereditato dalla madre erano i capelli color del grano e gli occhi color di smeraldo*

***
-Cos'è successo dottore?- Chiese preoccupato l'albino.
-Niente, le si è solo alzata la temperatura, ma non so perchè sia svenuta di nuovo. Forse dovremmo farle degli analisi. Che si stia indebolendo come la madre?- L'ultimo pensiero non doveva essere pronunciato ad alta voce, ma casualmente lo fece.
-Come scusi?-
-No, niente, lascia stare..-

***
*La madre di Maka era entrata nella vasca, la metamorfosi stava iniziando. I capelli, da biondo cenere stavano diventando rossi come il sangue e gli occhi d'argento come la collana che portava al collo. Le gambe erano unite in una sola e lunga coda color del cielo al mattino di un giorno di mezz'estate*
-Che bello mamma, ma perchè io non riesco a fare ciò che fai tu?-
-Tranquilla piccola mia, arriverà il giorno in cui incontrerai una ragazza il cui nome inizia con la diciannovesima lettera dell'alfabeto, lei ti darà ogni spiegazione, ma metti questa collana, o la sua presenza ti farà del male. Noi sirene non possiamo stare l'una accanto all'altra fuori dall'oceano, o i nostri poteri lotterebbero per prevalere gli uni sugli altri.-
-Va bene, mamma. Ma quando potrò incontrare questa ragazza?-
-Quando realizzerai di essere innamorata di un ragazzo che possiede nel DNA l'inverso di capelli e occhi rispetto ai miei.-
- Cosa? Non capisco mamma! Spiegati meglio, ti prego.-
-Quando arriverà il momento capirai, ti ho raccontato abbastanza, ora ci dobbiamo seprare, adorata figlia. Ricorda che il tuo canto può abbattere il muro dell'odio ed il tuo coraggio può ricostruire quel muro secondo principi d'amore e fedeltà. D'ora in avanti non ricorderai il mio, volevo dire il nostro segreto.Al momento giusto, quando incontrarai sirene in sogno, tutto tornerà ad essere chiaro. Spero di rivederti ancora in un sogno.-

***

La giovane ragazza si alzò all'improvviso. Era da sola. Non c'era nessuno, nemmeno Kid. Nemmeno.. Soul. Dov'erano andati tutti? Aveva bisogno di parlare con Soul. Doveva raccontargli il suo sogno. Questa volta non sarebbe dovuto succedere niente. Avrebbe parlato chiaramente.
Si alzò dal letto e si infilò le pantofole, aprì di scatto la porta ed iniziò a correre per tutta l'infermeria. Dov'erano tutti? Si affacciò alla finestra e si accorse che era notte. Come poteva mettersi in contatto con qualcuno? Moriva dalla voglia di raccontare di sua madre e di Soul poteva fidarsi.
Era rimasta affacciata a quella finestra e ammirava in cielo trapunto di stelle d'argento
-Aaaah, argento.. proprio come i capelli di Soul.. così profumati, e come gli occhi della mamma. Hei, aspe.. aspetta un momento! Cosa aveva detto la mamma? Ah si! "Quando realizzerai di essere innamorata di un ragazzo che possiede nel DNA l'inverso di capelli e occhi rispetto ai miei." Quindi, Soul ha i capelli d'argento, mentre mia madre aveva gli occhi di questo colore.. e poi? Un momento.. Soul ha gli occhi rossi e mia madre aveva i capelli del medesimo colore. 
-Cosa diavolo sta succedendo? Cosa diavolo MI sta succedendo?
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Il giorno dopo Soul era andato a trovarla, ma non si sarebbe mai aspettato una visione del genere.
Maka seduta sul letto, vestita e che disse con tutta la grinta che aveva in corpo -Soul, andiamo. Ti devo parlare.-
Fu così che la ragazza gli raccontò tutti e due i sogni, anche se, affermò Maka, che il secondo le sembrava più un un Flash-Back che un sogno. Gli raccontò anche la sua riflessione sui suoi capelli e occhi in relazione a quelli della madre.
-Aspetta un attimo, tu affermi che nel sogno tua madre ti abbia detto "Quando realizzerai di essere innamorata di un ragazzo che possiede nel DNA l'inverso di capelli e occhi rispetto ai miei", in pratica mi stai dicendo che sei innamorata di me?
La ragazza sbiancò ed iniziò a balbettare- C-c-cioè, si no, vabè, nel senso che ti voglio bene, m-m-m-ma non fraitendere- disse imbarazzata la ragazza, iniziò a ridere nervosamente e l'albino per tranquillizzarla le diede un bacio sulla fronte e le sussurrò all'orecchio -Tranquilla, anche io sono innamorato di te-

Se ne andò dicendo - Questo è stato molto, molto fico.

***
Anticipazioni
-Voglio che controlliate quella ragazza, le sue capacità e i suoi limiti, per questo, andrete in missione con lei-
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*Coff coff*
Accidenti ragazzi, questo capitolo è stato un parto! Spero apprezziate perchè mi sono impegnata moooolto xD
Come prima cosa vorrei dirvi che una delle anticipazioni che ho scritto nel capitolo precedente è stata ripresa, mentre l'altra no, la inserirò nel prossimo capitolo, visto che, se avessi continuato a scrivere sarebbe uscita fuori una cosa disumana xD
Niente, con questo capitolo vi dò gli auguri di un Felice Natale (ormai passato, aimè) e gli auguri di un Felice Anno Nuovo

Un bacio ed un abbraccio fortissimo
BakaMakaInu.


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