La piccola piromane

di LisaAngius
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La piccola piromane ***
Capitolo 3: *** A casa Halliwel ***
Capitolo 4: *** Nuova Dimora ***
Capitolo 5: *** Nuovo giorno ***
Capitolo 6: *** Lezione ***
Capitolo 7: *** Che esagerazione! ***
Capitolo 8: *** Visite ***
Capitolo 9: *** Sviluppi inaspettati ***
Capitolo 10: *** Bacio ***
Capitolo 11: *** Sogni ***
Capitolo 12: *** Di nuovo a casa Halliwell ***
Capitolo 13: *** Confidenze ***
Capitolo 14: *** Missione di salvataggio ***
Capitolo 15: *** Confidenze tra donne ***
Capitolo 16: *** Nuovo giorno ***
Capitolo 17: *** Un errore ***
Capitolo 18: *** Incontri ***
Capitolo 19: *** Il fratellino ***
Capitolo 20: *** Che confusione! ***
Capitolo 21: *** Nemici\amici ***
Capitolo 22: *** Lotta ***
Capitolo 23: *** Il biondino dove lo metto ***
Capitolo 24: *** Nuova sistemazione ***
Capitolo 25: *** Chiacchiere tra fratelli ***
Capitolo 26: *** Chiacchiere e lezioni ***
Capitolo 27: *** Il rivale ***
Capitolo 28: *** Allo scoperto ***
Capitolo 29: *** Missione di salvataggio ***
Capitolo 30: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Un ragazzo alto moro dai luminosi occhi smeraldini percorreva a lunghe falcate il corridoio della sua scuola. Aveva un fisico ben modellato e il genere di sguardo che farebbe cadere in ginocchio qualsiasi ragazza, eppure, con suo sommo disappunto, mentre camminava i sussurri femminili che lo seguivano avevano sempre un neo che gli metteva in corpo una gran voglia di spaccare qualcosa: la domanda “Chi è quel figo?” che a volte sentiva porre da qualcuna delle nuove allieve aveva sempre una sola immancabile risosta “Il fratello di Wiatt Halliwell”. Maledizione! Voleva un bene dell’anima a suo fratello, e amava la sua famiglia ma se già per un’adolescente era difficile essere il figlio di una delle Prescelte, che tradotto per i non praticanti la magia, era l’equivalente magico dell’essere il figlio del Presidente degli Stati Uniti, avere anche come fratello maggiore il mitico possessore di Excalibur, uno con un potenziale magico che i demoni bruciavano solo a sentirlo nominare e per di più anche il classico Principe Azzurro biondo e con gli occhioni azzurri era..beh era troppo!

“Chris hai un minuto?”

Il ragazzo rallentò il passo girandosi molto lentamente con la speranza che se avesse preso tempo gli Anziani avrebbero misericordiosamente  avuto bisogno della zia e lei avrebbe orbitato da qualche altra parte. Ma potevano gli Anziani per una volta essere d’aiuto e decidere di impicciarsi della vita degli altri quando servivano? No ovviamente! Dannati essere inutili

“Si zia Paige?”

Occhiali da maestrina, capelli rosso fiamma molto in contrasto con l’abbigliamento severo e occhi in quel momento più fiammeggianti dei capelli

“Come ti è venuto in mente di consegnarmi il compito sugli angeli bianchi vuoto!”

C’è qualcosa di peggio che avere Piper Halliwell come madre e Wiatt Halliwel come fratello grande? Oh c’è eccome! Paige Methwees, una che dopo quindici anni come insegnante ancora non conosceva la differenza tra una professoressa e una aguzzina, che oltre a essere tua zia, e fin qui tutto andava bene, era anche la tua professoressa. E questi erano cavoli!

Chris roteò gli occhi esasperato

“Zia Paige stai parlando con me, insomma, come se ci fosse bisogno di un compito in classe per sapere che so cosa è un Angelo Bianco…sai te, mio padre, Wiatt e me? Beh quello è un angelo bianco!..ho svolto il compito in maniera soddisfacente?”

Paige strinse le labbra. Brutto segno

“Stammi a sentire se non vuoi che chieda a tuo padre se quel compito gli sembra esaustivo ti consiglio di rifarlo meglio….entro domani mattina!”

Oh no suo padre no! Lui avrebbe dovuto essere la sua unica speranza perché era l’unica persona normale della famiglia da quando gli Anziani lo avevano reso di nuovo umano…ma suo padre significava un sicuro coinvolgimento anche della madre…e non era sicuro che stavolta sua madre non l’avrebbe fatto esplodere

“Non possiamo negoziare zia? ”Implorò col suo sorriso più affascinante

Paige lo fissò un attimo mordendosi le labbra come se stesse davvero soppesando la cosa

“Mmh lasciami pensare…NO”

“Ma zia Paige dovrò passare la sera a spulciarmi i libri della bibblioteca”

“E’ quello che hanno fatto anche gli altri!”

“Si ma hanno avuto due settimane…”

“Anche tu..anzi tu stai avendo un giorno in più degli altri…ringraziami nipote!”

Quanto detestava sua zia quando faceva quel ghigno sadico

“Non ho molta voglia di dire grazie sai?”

“Lo so ma se non obbedisci ti orbito nel piano astrale vedi cosa ti conviene di più nipotino”

Chris ringhiò esasperato guardando la schiena di sua zia che, ormai soddisfatta, si allontanava lasciandolo solo.

Beh non aveva grandissime alternative, decise avviandosi verso il vecchio locale polveroso, per quella sera la biblioteca sarebbe stata la sua migliore amica. Solo che non aveva considerato un piccolo dettaglio..se ti chiami Halliwell non puoi sperare di avere una vita tranquilla

Si era appena seduto al tavolo col primo libro da leggere in mano quando cominciò a sentire una sorta di scampanellio

“Oh no e ora che succede!”. Si chiese mentre buttava i libri sul tavolo sbuffando

Aveva un leggero dubbio su cosa potesse essere, dopo sedici anni con sua zia e suo fratello riconosceva il richiamo degli angeli bianchi quando hanno una missione. Solo che lui non era un angelo ancora…e allora quello scampanellio che voleva?

Aveva sentito dire a sua zia che quando aveva cercato di negare il richiamo di un protetto era quasi impazzita perciò…forse gli conveniva lasciarsi guidare!

Si concentrò cercando di controllare il respiro e di escludere tutto tranne quel richiamo dalla sua mente e orbitò.

Quando aprì gli occhi per vedere dov’era si trovò davanti a una delle zone più malfamate di San Francisco, i cassonetti metà bruciati e metà rovesciati col risultato che la strada emanava un tanfo terribile. stava per orbitare via quando i suoi occhi misero a fuoco qualcosa che si muoveva all’angolo opposto della strada, strinse gli occhi per vedere meglio e riconobbe immediatamente le due creature davanti a lui: demoni! Mutaforme per la precisione. Il suo istinto lo portava a eliminare la minaccia ma appena si mosse i due demoni presero fuoco.

Chris guardò il punto da cui erano spariti i demoni chiedendosi che diavolo fosse successo, non era stato lui ma allora?

La risposta venne quando un urlo spaventato attirò la sua attenzione. Rannicchiata nell’angolo verso cui si stavano avviando i demoni quando lui gli aveva visti c’era una ragazzina, più o meno della sua età con un bel visino dai tratti regolari, anche se poco pulito, incorniciato da ricci rosso fiamma, dove spiccavano grandi occhi ambrati.

“Ma che..?”

Si avvicinò alla ragazza lentamente per non spaventarla ancora di più

“N-non v-volevo..” balbettò la ragazza

“Sei stata tu?”

Il corpo della ragazza fu scosso da un lungo brivido mentre annuiva

Una pirocinetica..Guaio! grosso guaio, pensò chris sperando che quella gatta da pelare non gliel’avessero mandata gli Anziani come protetta.

Grosso errore! Mai pregare che gli Anziani non facciano qualcosa. Sarà il qualcosa che faranno

 

 

 

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Capitolo 2
*** La piccola piromane ***


p>La piccola piromane

 

Chris osservava disperato la ragazzina davanti a lui. e ora cosa doveva fare con lei?

“Ehm piccola..”. sussurrò avvicinandosi di un passo

La giovane lo guardò spaventata e si spostò rabbrividendo. Ok, la stava spaventando

“N..non farmi male..non volevo ucciderli”

Suo malgrado il giovane Halliwell scoppiò a ridere

“Scusa? Per aver ucciso dei demoni?”

La ragazzina sbiancò.

“D..demoni? mon dieu!”

La osservò un attimo perplesso

“Si, demoni!”

“Quelli erano demoni?” chiese la giovane con un gemito angosciato

“Si lo erano”

La ragazza lo guardò disperata

“E’ un incubo!”

Gli occhi smeraldini si strinsero perplessi mentre un dubbio si faceva strada nella mente del ragazzo

“Tu conosci la magia?”

“Magia?”. Sussurrò la giovane con l’aria di prenderlo per pazzo “Ouì nei libri!”

Evidentemente la  francesina non sapeva di essere una strega, capì il giovane Haliwell

“Beh ho una notizia per te: quella che hai fatto ora si chiama magia e non c’è solo nei libri!”

La giovane lo guardò confusa

“Io cosa?”

“Se vuoi ti dico anche di più..conosco quello che hai fatto..tu hai il potere della pirocinesi…in pratica controlli il fuoco”

La giovane urlò spaventata

“Non lo voglio! Non mi piace!”

Chris annuì. La pirocinesi non era un dono facile da controllare, la sorella della zia Billie per esempio era ammattita a causa di quel potere

“Beh è…inconsueto ma imparerai a controllarlo come fanno tutti coi loro poteri”. Tentò di rassicurarla

Non ci credeva, per niente. Certo, lei avrebbe potuto imparare a controllare i suoi poteri, ma imparare a usarli per le ragioni giuste era un’altra cosa

La giovane lo fissò un attimo

“Chi sei?”

Il ragazzo sorrise cercando di assumere un’aria affidabile e rassicurante

“Mi chiamo Chris, Chri Halliwell”

Il bello dell’avere a che fare con qualcuno che non aveva mai conosciuto nulla di magico? Era solo Chris per una volta, non il figlio di Piper Halliwell ne il fratellino di Wyatt Halliwell

La ragazza  lo fissò circospetta

“E cosa sei esattamente?”

Mmh che bella domanda! Come le spiegava la sua natura? Non era semplice farle capire che cos’è un mezzo-angelo. Meglio optare per la versione semplice

“Sono uno stregone come te”

“Non è che quelli di prima erano amici tuoi?”

Chris scoppiò a ridere davanti a quel faccino contratto in una buffa espressione corrucciata

“Te lo stavo per chiedere io!”

La rossina lo trucidò con lo sguardo

“A te sembravano amichevoli?”

Chris scoppiò nuovamente a ridere

“I demoni? No non lo sono mai! Hai idea di cosa volessero da te?”

La francesina scosse il capo

“Hanno detto che volevano che andassi con loro”

Chris sobbalzò stringendo gli occhi pensieroso. Da quando in qua i demoni si prendevano la briga di rapire umani? Di norma li facevano semplicemente fuori. Strano molto strano che avessero pensato di prendersi quella strana ragazza. A meno che…la sorella di Billie era stata presa dai demoni per educarla…che fosse una cosa del genere? Diede una rapida occhiata alla ragazza. Mmh a occhio e croce gli sembrava troppo cresciuta perché un simile piano fosse attuabile. Ma forse l’avevano trovata troppo tardi…

“Mmh beh per essere una principiante li hai sistemati alla grande!”

Appena fissò gli occhi dorati velarsi capì di aver commesso un errore

“Io non volevo uccidere nessuno! Mi sono spaventata e volevo che se ne andassero e mi lasciassero in pace e poi…non so neanche come ho fatto!”

Chris le scompigliò i capelli

“Smettila di scusarti! Ora ti spiego una cosa che una strega buona deve imparare alla svelta, noi siamo il bene, loro il male; loro tentano di ucciderci, noi gli eliminiamo prima che ci riescano”

“Mai io non voglio andarmene in giro a fare wonderwoman! Io voglio solo stare tranquilla”

Chris rise scuotendo la testa

“Piccola impara, non puoi stare in pace quando hai poteri magici..a proposito non mi hai detto il tuo nome!”

“Mi chiamo Arielle”

“Mmh francese?”. Chiese il moro curioso

Oui sono nata a Orlenans”

“E cosa ci fai a San Fransisco?”

“I miei genitori sono morti anni fa dopo che ci eravamo trasferiti qui..sono appena scappata dall’orfanotrofio”

Ah ecco cosa ci faceva quel cataclisma di ragazzina in giro da sola

“Ehi specie di piromane fuggiasca! Torna subito da dove sei venuta sei una preda facile da sola se i demoni ti cercano!”. Intimò severo

Arielle mise su una più che convincente espressione determinata

“Non ci torno là”

Bastarono pochi istanti a guardare il suo viso per convincere Chris che non le avrebbe fatto fare come diceva lui

“Se ti proponessi una scuola dove le persone come noi imparano a controllare i loro doni?”

La ragazza si illuminò all’istante

ouì  voglio imparare a farlo!”

“Oook ora ti porto dalla direttrice”

E che il cielo lo proteggesse quando zia Paige avesse scoperto che calamità le stava portando!

 

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Capitolo 3
*** A casa Halliwel ***


A casa Halliwell

 

Il giovane Chris prese per mano la ragazzina rossa e orbitò con lei a casa sua, tanto era sicuro che ci sarebbe stata tutta la famiglia. E infatti..

“Ciao nipotino!”. Esclamò Phoebe seduta con Paige e Billie in salotto

“Oh guarda il mio allievo…finito il compito?”. Ridacchiò Paige

“Ciao Chris”. Esclamò Billie passandogli affianco

“Ehi fratellino ben tornato!”. Tuonò Wyatt uscendo da camera sua

“Oh almeno uno dei miei figli si è ricordato di venire a casa”. rise la madre uscendo dalla cucina

Chris guardò la ragazzina che gli si stringeva al braccio spaventata a morte da quella invasione pazzesca di parenti

“Ehm abbi pazienza piccola sai le mie zie a volte si dimenticano che ora hanno un marito e dei figli e che non abitano più qui”

Piper Halliwell guardò curiosa la ragazza che suo figlio aveva portato con se

“E questa da dove sbuca?”

“Lei è Arielle”. Rispose allegramente Chris

Osservò un attimo lo sguardo carico di terrore della piccola francesina e il modo in cui cercava di nascondersi dietro di lui e decise di non costringerla a stringere le mani a tutti.

Phoebe si alzò dalla poltrona incuriosita dalla paura che sentiva venire dalla nuova arrivata

“Nuova protetta?”

Wyatt sorrise entusiasta

“Grande! Sei un angelo bianco anche tu adesso! Sono fiero di te!”. esclamò “Però a me non le danno così carine”. Protestò osservando la ragazzina dai graziosi occhi dorati col fisico minuto e ben fatto

Chris indietreggiò leggermente per evitare lo stritolante abbraccio del fratellone, e quasi inconsciamente, si spostò quel tanto che bastava ad allontanargli Arielle. E che cavolo quella era la prima volta che qualcuno non conosceva prima la sua fama di lui e soprattutto la fama di suo fratello e ora Wyatt ci si metteva di mezzo? E no eh!

“No Wyatt lei non è una mia protetta io…”

“Ti ha chiamato?”. Domandò Paige

Chris annuì leggermente

“Si, credo…”

“Allora è una tua protetta!”. Chiuse la questione la zia

“Ma io non l’ho chiamato!”. Protestò timidamente Arielle

Chris sorrise rassicurante

“Non lo hai fatto consapevolmente ma vedi piccola se gli anziani ci assegnano qualcuno e quel qualcuno è in pericolo noi lo sentiamo”

“Anziani?”. Chiese la rossa confusa

Quattro paia di sguardi perplessi si puntarono su di lei

“Si sono i nostri capi, si occupano del bene supremo e roba simile…”. Spiegò Chris “Lei non sapeva di essere una strega”. Aggiunse a beneficio dei famigliari

“Oh è una nuova come me!”. Esclamò Billie estasiata

“E qual è il suo potere? Lo sa già?”. domandò Paige

Eccolo il dono di Paige per le domande che vorresti evitare

“La pirocinesi!”. Borbottò Chris sperando di non essere sentito

Billie impallidì

“Sbarazzatene”. Sibilò

“Billie..”. cominciò gentilmente Piper

“No no e no!”. Strillò lei isterica

Arielle gemette di disperazione. Se loro le avessero negato aiuto si sarebbe ritrovata da sola con quei…cosi che le davano la caccia

“Bilie basta stai spaventando questa povera creatura e posso garantirti che per oggi ne ha avuto abbastanza!”. Tuonò Chris secco

“D’accordo ora sediamoci tutti e parliamo con calma!”. Ordinò Piper prendendo in mano la situazione

“Allora che succede esattamente Chris?”. Chiese Phoebe quando si furono seduti tutti

“Beh ecco è stata attaccata..”. spiegò Chris

“Da cosa?”. Chiese Paige in tono professionale

“Demoni!”

Piper annuì

“Che demone?”

“Mutaforme ma credo ci sia qualcosa di strano!”

Paige lo guardò dritto negli occhi

“Cosa?”

“La volevano rapire non uccidere!”

“Rapire? E perchè?”. Chiese Wyatt perplesso (autrice: e quando mai questo capisce!)

“Non ne ho la più pallida idea!”

Piper fissò Arielle

“Ragazzina tu cosa ci dici?”

Arielle tremò intimidita

“Io..io non lo so!”. Balbettò “Non so cosa volessero da me!”

“Allora dobbiamo scoprirlo!”. Fece Paige decisa

Chris si schiarì la voce

“Io dico che deve rimanere nella scuola al sicuro finchè non capiamo qualcosa!”

“E così controlliamo che non faccia danni”. Annuì Billie

Arielle sospirò di sollievo. Una casa! avrebbe avuto una casa!

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Capitolo 4
*** Nuova Dimora ***


Nuova dimora

 

Paige fece strada alla ragazzina che suo nipote aveva portato a casa, la quale al momento era impegnata a guardarsi attorno estasiata dal grande spazio che la circondava

“Siamo sicuri che questa sia una scuola? Ouì?”. Chiese perplessa

“Mmh si abbastanza sicuri a giudicare dai compiti!”. La rassicurò Chris facendole l’occhiolino

“Non mi sono dimenticata del tuo compito Chris caro”. Lo freddò la zia fissandolo da sopra la sua spalla mentre continuava a precederli nel corridoio

Chris assunse un’aria altamente oltraggiata

“Ma zia ho un compito importantissimo ora, devo occuparmi di Arielle”

Paige rise sarcastica

“Ritenta, sarai più fortunato caro!”

Chris storse il naso

“Eddai zia non ho tempo di studiare se devo badare ad Arielle”

“Ehi io so badare a me stessa..l’unica cosa che mi serve è liberarmi di questo stupido potere!”. Protestò la rossina

“Tu non farai niente di simile! Hai quel potere per un motivo è devi scoprirlo non scapparne”. Intimò Chris

Arielle mise il broncio

Mon Dieu! Non posso semplicemente vivere in santa pace?”

Paige sorrise comprensiva facendole un buffetto

“Tesoro tutte noi lo abbiamo desiderato almeno mille volte a testa..ma scoprirai che essere una strega ha i suoi lati positivi!”

“Per esempio?”. Chiese la rossa sarcastica

“Beh prendi me per esempio…non avrei incontrato il mio attuale marito se non fossi un angelo bianco!”

Arielle la fissò improvvisamente interessata

“Veramente?”

Paige annuì con un sorriso allegro

“Si piccola, se ti fa piacere un giorno ti racconterò la nostra storia”

La ragazzina annuì entusiasta

“Oh ouì! Mi piacciono le storie d’amore!”

Paige rise

“Allora sarò contenta di raccontarti la mia!”

La guidò fino a una stanza leggermente isolata dalle altre

“Ho pensato di sistemarti qui così avrai il tempo di ambientarti con calma senza nessuno che piomba a presentarsi!”

La giovane annuì con un sorriso grato

Mercì”. Sussurrò timida

“Di nulla piccola…bene ti lascio con mio nipote ti spiegherà come funzionano le cose..chris hai una lezione fra dieci minuti non devo dirti altro non è vero?”

Chris sospirò

“No zia ho capito tutto”

Paige annuì soddisfatta

“Bravo nipote”. Cinguetto facendogli un buffetto sulla guancia sparendo subito dopo

Arielle si guardò attorno entrando in quella che sarebbe stata la sua stanza per tutto il periodo di studi magici. Era spaziosa, illuminata da un’ampia finestra con le pareti candide vivacizzate da tendine e copriletto arancioni e mobili in legno chiaro.

“Spero di piaccia”. Eclamò Chris osservando la sua espressione entusiasta

La ragazza rise allegramente

“Mettiamola così…è senz’altro migliore di quella che avevo in orfanotrofio!”

“Ah beh è un grosso complimento immagino!”. Scherzò il moretto

Arielle si sedette sul letto guardandosi attorno curiosa

“Dimmi Chris come funzionano le cose qui?”

“Non è nulla di complicato Arielle devi frequentare le lezioni secondo gli orari che poi ti darà mio padre  e fare i compiti che ti daranno i professori, per il resto puoi fare quello che desideri..certo apparte appiccare fuoco alla scuola!”

Arielle ridacchiò divertita

“Bene, è una vera furtuna che la scuola mi serva in piedi allora, non?”

Gli occhi verdi del ragazzo la scrutarono un momento con aria critica

“Sai cosa piromane? Ti ci serve una rassettata..vediamo se zia Paige è onnisciente come sempre…”

Si chinò nell’armadio togliendo un vestito di lino banco con espressione soddisfatta

“Ecco qui! È onnisciente come sempre”

Arielle guardò il vestito curiosa

“Ma…è sprecato per stare a scuola…”

“Oh ma piantala! Avanti fila in bagno e datti una sistemata!”. Esclamò Chris scompigliandole i capelli

Era curioso di vedere come sarebbe stata Arielle in abiti da “persona normale” così si sedette sul letto e aspettò. Lo scrosciare dell’acqua lo aveva quasi fatto addormentare quando la porta si spalancò all’improvviso ed entrò suo fratello

“Ah ciao Chris zia Paige mi ha chiesto di portare gli orari ad Arielle!”. Spiegò allegramente

“Non si usa bussare?”. Sbottò Chris

Whyat lo guardò perplesso un attimo poi parve capire e arrossì

“Ooopss non ci avevo pensato”

Chris sbuffò seccato. Che suo fratello non pensasse non era una gran novità

“Ehm..signori?”. chiese una vocina timida dietro di loro. Chris ebbe il tempo di chiedersi come mai Whyatt avesse assunto un’espressione da mascella caduta al suolo quando si voltò e…

La ragazzina si intravvedeva carina sotto gli abiti troppo larghi, coi capelli sconvolti e il viso impiastricciato. Ma con quel vestitino che finalmente era la sua taglia, i capelli pettinati che ricadevano in morbidi boccoli sulle spalle…beh era un qualcosa!

“Cavolo…Arielle il look da monella di strada non ti rendeva di sicuro giustizia!”. Esclamò Whyatt

“Rimettiti gli occhi nelle orbite Whyatt”. Sbuffò Chris

Forse i demoni non sarebbero stati la cosa più pericolosa da cui avrebbe dovuto difendere la sua protetta dopotutto…

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Capitolo 5
*** Nuovo giorno ***


Nuovo giorno

Autrice: alllooooraaa fa schifo? commentate per favore

 

Arielle si alzò allegra guardandosi attorno, per un momento ebbe la tentazione di nascondersi sotto le coperte per paura di scoprire che aveva sognato tutto. Del resto la sua vita ultimamente era stata molto strana e tra demoni che spuntavano dal nulla, angeli bianchi, famiglie magicamente pazze e scuole di magia era facile pensare che potesse essersi sognata tutto. Ma poi il suo sguardo si posò sui fogli che aveva lasciato sulla scrivania, gli orari che Wyatt era venuto a darle la mattina precedente, si alzò curiosa e cominciò a leggere la riga di quel giorno. Il giovedì aveva lezione di levitazione alle nove, guardò l’orologio: mancava mezz’ora, era il caso di sbrigarsi.

Corse a fare la doccia vestendosi a velocità massima schizzando poi fuori dalla camera dopo essersi data un veloce colpo di spazzola.

“Ehi buongiorno Arielle!”. Fece una voce alle sue spalle

Anche Chris aveva appena finito di prepararsi in fretta e furia perché si era addormentato tardi per finire il compito della zia la notte prima, col risultato che quella mattina non aveva sentito la sveglia. Era appena uscito giusto in tempo per la lezione di levitazione quando vide Arielle che percorreva il corridoio davanti a camera sua.

La giovane si voltò sorridendo

“Buongiorno anche a te Chris ti vedo affannato…”

In effetti aveva fatto una corsa pazzesca per non arrivare in ritardo altrimenti la professoressa lo avrebbe riferito alla zia e sarebbero stati dolori

“Ehm…si…sai io…ahm…mi hanno chiamato perché c’era un demone stamattina”

Beh “ho dovuto combattere con un demone”  suonava molto più figo di “sai non ho sentito la sveglia” e perché un ragazzo giovane e bello non dovrebbe fare il figo con una ragazza giovane e bella?

Arielle arricciò il naso perplessa

“Perché hanno chiamato te?”

Bene quella ragazza avrebbe dovuto pubblicare il manuale “Come mandare sotto i tacchi l’autostima di un uomo in dieci mosse”

“Beh perché era necessaria la mia presenza”

“Ma perché tu? Tu vai a scuola, devi alzarti presto, rispettare gli orari delle lezioni, avrebbe dovuto pensarci tuo fratello che è più libero!”

Et voilà signori una vera fuoriclasse!

Il povero Chris la guardò allibito. Non era possibile anche lei che della sua famiglia non sapeva nulla pensava che suo fratello fosse meglio di lui. Allora non era questione di fama era una superiorità oggettiva, forse.

“Sono perfettamente in grado di gestire anche io certe situazioni ci sono cresciuto come Wyatt!”. Ringhiò a denti stretti

La giovane lo guardò perplessa senza capire che cosa avesse detto di tanto brutto

“Non ne ho dubbio ma non dovresti essere distratto dai tuoi impegni scolastici!”

Chris sbuffò

“Ma certo non ne avevi dubbi!”

Si avviò per il corridoio con passo rabbioso e veloce desiderando di allontanarsi il più possibile da lei.

Accidenti lei era la sua unica speranza di essere considerato come tutti gli altri…quanto meno di essere considerato pari a suo fratello e invece…

“Chris aspetta fermati”. Esclamò una voce dietro di lui

Si girò di scatto

“Si, Arielle?”

“Guarda che dicevo sul serio…davvero intendevo parlare dei tuoi impegni scolastici”

Chris la guardò in silenzio per un attimo

“Si?”

La ragazzina scosse la testa esasperata

“Chris come accidenti potrei giudicare te  e tuo fratello non vi ho visti fare nulla?”

Beh in effetti, si disse il moretto, forse la sua reazione era stata un tantino eccessiva…in fondo perché Arielle avrebbe dovuto fare paragoni? Come aveva detto giustamente lei non li aveva manco mai visti all’opera

“Hai ragione scusami Arielle ho esagerato…”

“Decisamente”. Commentò la giovane perplessa “Sembrava ti avessi detto chissà cosa..”

“Oh è solo che…sai far parte della mia famiglia è un carico di responsabilità non indifferente…”

“Davvero?”

Chris annuì convinto

“Quando sarai stata abbastanza a contatto con noi capirai”

Arielle lo fissò pensierosa

“Beh immagino sia sempre meglio che non avere nessuna famiglia!”

Chris sussultò come se lo avessero colpito. Si, nella sua semplice osservazione, la ragazzina lo aveva messo di fronte a un suo grande, gigantesco errore. Si lamentava sempre della sua famiglia troppo invadente troppo famosa, ma come sarebbe stata la sua vita senza le coccole di sua madre, i consigli di suo padre…e si, persino le risse scherzose con Wyatt?

“Hai ragione…devo sembrarti un idiota superficiale eh?”

La ragazzina rise allegra

“No Chris solo che tu sei cresciuto avendo una famiglia e quando sei da sempre abituato ad avere qualcosa diventa naturale, la dai per scontata!”

Il bel moretto annuì serio

“Si hai ragione, dovrò smettere di farlo…ehi Arielle…perché sei scappata dal collegio?”

Gli occhi dorati scattarono verso il basso

“Oh non era nulla di tremendo ma non mi piaceva”

“Come mai?”. Chiese Chris inquisitorio

“Beh c’è così poco…affetto…insomma le direttrici e le educatrici non hanno mai tempo e hanno troppi alunni per occuparsi di uno di noi in particolare..e i bambini non restano lì allungo di solito così insomma non si fanno amicizie serie…”

Chris aggrottò le sopraciglia confuso

“Ma tu ci sei rimasta tanto tempo se ho capito bene…”

Un lieve rossore si diffuse sulle guance della ragazzina

“Si io…sono un’eccezione…”

“Eccezione?”

Arielle annuì

“Si io…facevo cose strane perciò ecco…di solito dopo qualche tempo mi rimandavano all’orfanotrofio le famiglie”

“Beh ora sai perché facevi quelle cose strane!”. Fece Chris cercando di farla ridere

“Si ora lo so, era solo magia…e…cavolo! Mi stai facendo fare tardi il mio primo giorno di scuola!”

I due ragazzi si guardarono allarmati e cominciarono a correre verso l’aula

 

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Capitolo 6
*** Lezione ***


Lezione

 

Arielle entrò di corsa in aula e immediatamente lo sguardo della professoressa di Levitazione si puntò su di lei

“Alla buon ora cominciamo male signorina, primo giorno e già…”. guardò l’orologio “Dieci minuti di ritardo”

“E’ colpa mia professoressa mi ha fermato per chiedermi indicazioni sull’aula e io…”. Balbettò Chris entrando subito dopo di lei

“Halliwell di te non mi stupisco manco più…da molti anni ormai so che tu sei l’eccezione che conferma la regola che il sangue non è acqua!”

Chris abbassò la testa punto sul viso mentre Arielle si sedeva nel banco mortificata per lui e per se stessa. Seguì attentamente la lezione fino a che…un fogliettino non le comparve nella mano. Prese il foglietto spiegandolo lentamente cercando di non farsi vedere, c’era solo una persona che poteva essere così pazza da orbitarle un biglietto nella mano

 

Scusami hai iniziato male le lezioni, non volevo farti arrivare tardi

Arielle ridacchiò, se aveva avuto qualche dubbio sul mittente, il contenuto del messaggio glielo toglieva. Azzardò uno sguardo verso la professoressa per assicurarsi di nuovo di non essere vista e scribacchiò una veloce risposta facendo segno a Chris che poteva riprendersi il bigliettino, che puntualmente scomparve dalle sue mani

 

Chris Halliwell non sei poi così pentito sennò non mi distrarresti, comunque non preoccuparti mi è piaciuto chiacchierare con te

 

Chris ridacchiò leggendo il biglietto. Quella piccola peste era davvero incredibile prima lo mandava praticamente al diavolo e poi con la massima naturalezza gli diceva che gli era piaciuto parlare con lui. mah! Continuando a sorridere sollevò lo sguardo e…il sorriso si spense vedendo gli occhi della professoressa a pochi centimetri dai suoi

Oh cavolo dov’era un bell’attacco di demoni quando serviva? Si chiese disperato.

“Ehm…lei magari crederà il contrario ma…le assicuro che la stavo ascoltando!”

La professoressa fece un sorriso nevrastenico pericolosamente vicino a un ghigno cattivo

“Davvero Halliwell? Illuminaci magari qualcuno dei tuoi compagni non ha capito”

Per fortuna un angolo del suo cervello era collegato così riuscì a ripetere a sufficienza da far sembrare che aveva ascoltato sul serio

“Molto bene”. Dichiarò la professoressa con l’aria di pensare tutto il contrario  “Ora ti spiace farmi leggere il biglietto?”

Chris cominciò a sudare freddo

“Sono solo appunti professoressa”

Se quella  scopriva che si scambiava messaggini con una compagna in classe era un uomo morto

“Beh fammi vedere se hai preso gli appunti bene!”

Il foglietto nelle sue mani si incendiò rischiando di ustionarlo

“Oh cavo..ehm come vede non posso professoressa”

La donna lo fissò arrabbiata

“Halliwel cosa ti è venuto in mente”

“Non sono stato io professoressa!”. Protestò sincero

“Certo..e dovrei crederti naturalmente….”

“Sono stata io professoressa”. La interruppe Arielle “Mi scusi sono nuova non controllo il mio dono…”

La donna la guardò allibita

“Come accidenti hai fatto?”

Arielle abbassò il viso

“Sono una pirocinetica”

La donna sbuffò insofferente

“Ci mancava anche questa calamità! Una pirocinetica ma a che pensano le prescelte!”

La ragazzina tornò a seguire la lezione che la professoressa aveva riniziato dopo qualche ulteriore borbottio con il viso in fiamme. Accidenti che figura aveva fatto! Non avrebbe dovuto fare una cosa così pericolosa, oltretutto avrebbe potuto fare male a Chris…

Il moretto a cui stava pensando le fece l’occhiolino e lei si ritrovò a sorridere come lui. Oh beh alla professoressa la rabbia sarebbe passata…e in fondo non era successo nulla no? Dunque…inutile piangere!

Chris la chiamò mentre era intenta a controllare dove fosse la sua prossima lezione

“Ehi piromane”

La ragazzina sorrise instaurando poi un’aria severa prima di girarsi

“Che cosa c’è?”

“Grazie di avermi salvato dalla prof”

“Avrei dovuto lasciarti a cavartela da solo ma visto che c’era anche la mia risposta…”

Chris rise divertito

“Si, si lo so non l’hai fatto per me l’hai fatto per la tua reputazione!”

“Ecco esatto”. Annuì Arielle

“E hai pensato che la tua reputazione a momenti mi costa una mano?”

La ragazzina arrossì di botto

“Oh ecco io…mi dispiace”

“Vorrei ben dire che non ti dispiaccia mi stavi per mandare a fuoco…”. Fece Chris fingendosi arrabbiato

“Ma…non volevo farti male…”

“Pensa sa avessi voluto farmene cosa mi avresti combinato”

Arielle mise il broncio

“Eddai Chris non ti sei fatto  nulla!”

“Ma potevo!”

Arielle sbuffò insofferente

“E va beeeeene chiedo umilmente perdono ok?”

“Ok ma sei ancora in debito cara!”

“Cosa vuoi che faccia?”. Chiese la rossina esasperata

“Oh lo saprai quando avrò voglia di dirtelo!”. Fece Chris con un ghigno

Il visino delicato della giovane si contrasse in una smorfia di disappunto

“Ma non è giusto!”

“Oh si che è giusto riscuoterò il debito quando meno te lo aspetti!”

Era il caso di avere paura? Si chiese Arielle preoccupata

“Ah a proposito…come hai fatto a usare il tuo dono con tanta precisione?”. Chiese Chris

Arielle alzò le spalle tranquilla

“Oh, istinto…”

Il bel moretto la fissò spaventata

“Cosaaaa??? Tu non eri sicura di farcela?”

“ehm…no!”. Rise Arielle cominciando a correre

Chris si diede all’inseguimento infuriato

“TORNA QUI PICCOLA PIROMANE PAZZA SE TI PRENDO ALTRO CHE PROTEGGERTI!”

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Capitolo 7
*** Che esagerazione! ***


Che esagerazione!

Autrice: perdooonooo fa schifo ma abbiata pazienza mercoledì mi laureo di meglio non sono riuscita a fare

 

Arielle correva mezzo divertita e mezzo disperata per i corridoi della scuola, era giusto un tantino preoccupata dall’aria omicida di Chris quando aveva scoperto che in realtà lei non sapeva che avrebbe incendiato solo il biglietto..che esagerato però, infondo gli aveva salvato la vita con la professoressa!

“Arielle fermati immediatamente o giuro che te la faccio pagare mooolto cara signorina!”. Urlò Chris alle sue spalle

La ragazzina scoppiò a ridere

“Chris dammi atto di non essere totalmente idiota..col cavolo che mi fermo tu mi uccidi se mi prendi!”

Un ringhio sordo arrivò da dietro di lei

“T’ammazzo lo stesso tanto, la differenza è che se mi faciliti il compito forse ti do una morte meno dolorosa”

Arielle si voltò facendogli la linguaccia

“Oh dai Chris non ho fatto nulla di male insomma tu stai bene”

Chris la fissò severo agguantandola per un braccio

“Si è vero ma poteva andare molto peggio…Arielle la magia è una cosa precisa se anzi che il biglietto avessi preso la mia mano…o qualsiasi altra parte del sottoscritto sarei finito molto male!”

Arielle lo guardò confusa

“Ma io non volevo farti male…”

“Non è questo il punto Arielle! Il punto è che poteva succedere, tu hai corso un grosso rischio!”

La ragazzina abbassò lo sguardo

“Ok non lo faccio più”

“Per lo meno comincia  a esercitarti ad usare il tuo potere così un’altra volta sarai tranquilla di non mandare a fuoco nessuno che tu non voglia!”

La ragazzina annuì entusiasta

“Quando posso cominciare?”

“Quando avremo la lezione di incantesimi”

“Non vedo l’ora”. Esclamò felice la ragazzina

Chris la guardò severo

“Non ti è più permesso usare il sottoscritto come cavia ti è chiaro il concetto?”

“Usare come cavia chi?”. Chiese una voce dietro di loro

I due ragazzi sobbalzarono girandosi spaventati, davanti a loro c’era Leo che li fissava curioso

“Oh salve papà”. Fece Chris con aria innocente

Leo lo guardò divertito.  Commovente il modo in cui suo figlio credeva ancora possibile nascondergli le cose instaurando l’aria innocente

“Salve figliolo che stai combinando?”. Fece fingendo la stessa non curanza del figlio

“Oh nulla di che, fra poco vado a lezione…ti ho presentato Arielle?”. Fece Chris spingendo delicatamente la ragazza avanti

Leo sorrise cortesemente alla ragazza

“Salve Arielle io sono Leo…so che hai conosciuto il resto della famiglia”

Arielle annuì sorridente

Ouì lei è il padre di Chris e Wyatt?”

Leo annuì

“Spero che tu non sia rimasta sconvolta dal resto degli Halliwell”. scherzò

La ragazzina scosse vigorosamente la testa

“Oh no siete una famiglia interessante”

Chris e Leo si guardarono scoppiando a ridere

“Beh un modo generoso di descriverci!”. Osservò Leo

“E’ che non ha conosciuto ancora quella pazza di Mel papà”. Rise Chris

Leo gli scoccò un’occhiata di biasimo

“Eddai Chris non parlare così di tua sorella!”

“C’è anche una sorella?”. Chiese Arielle curiosa

“Oh si se ti interessa abbiamo anche i miei sei cugini”. Spiegò Chris

La rossina sgranò gli occhi fissandolo

“Davvero? Sei?”

Il ragazzino annuì divertito

“Si tre di zia Phoebe e tre di zia Paige”

“E vivete tutti assieme?”

Di nuovo padre e figlio scoppiarono a ridere

“Quasi”. Fece Leo ridendo

“In teoria hanno una casa loro ma in pratica compaiono a casa nostra come e quando vogliono”. Spiegò Chris

Arielle sorrise estasiata

“Che bello!”

Il bel moretto ridacchiò divertito

“Ti assicuro che non diresti che bello che ti capitassero in camera a qualsiasi ora!”

“Basta chiudere la porta”. Fece Arielle perplessa

“Beh è un po’ difficile se hai a che fare con gente che orbita”. Rise Chris

La ragazzina aggrottò la fronte confusa

“Orbita?”

“Si siamo quasi tutti angeli”. Spiegò Leo confuso

“Arielle è nuova della magia papà”. Precisò Chris intuendo cosa stava pensando il padre

“Oh Paige mi ha spiegato qualcosina…è vero che sei una pirocinetica?”

Arielle annuì imbarazzata

“Si…ma non faccio male a nessuno”. Si affrettò a precisare

Chris fece un versetto come una risata subito camuffata da colpo di tosse

“Oh non pensavo che tu aggredissi nessuno”. La rassicurò Leo divertito

“Ah ecco perché…la signora che abita da voi è parecchio preoccupata…”

“Si capisco…vedi piccola il tuo è un potere difficile e pericoloso..ma d’altronde mia moglie fa esplodere cose e persone perciò,…”. La rassicurò Leo facendo scoppiare a ridere i ragazzini

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Capitolo 8
*** Visite ***


Visite inaspettate

 

Autrice: Mie careeee. Mi sono laureata con 93 e il primo esame della seconda laurea è andato alla grande sono di ottimo umore XD

Arielle entrò in camera sua dopo la lezione di storia e si guardò attorno storcendo il naso. Primo giorno e già aveva messo un disordine improponibile nella stanza. Beh non era stata proprio colpa sua, si giustificò, aveva dovuto correre da una lezione all’altra e ogni volta che tornava in camera aveva appena il tempo di lanciare i libri sul letto poi scappava via

“Mmh missà che devo mettere in ordine…”. Sussurrò pensierosa

Insomma vabbè che era camera sua e nessuno ci poteva entrare senza avvertire ma…beh prima di tutto il disordine se viene lasciato accumulare non se ne va più e poi magari in quella scuola facevano come al suo orfanotrofio dove ogni mattina c’erano delle ispezioni. Un brivido le corse lungo la schiena. Potevano buttarla fuori se trovavano la stanza coi libri e i pigiami che le aveva dato Paige buttati alla rinfusa?

Il pensiero la face scattare a riordinare con una velocità impressionante. Non avrebbe permesso che la facessero uscire di là, lei era felice in quel posto, c’era gente che le voleva bene, c’erano delle cose interessanti da imparare…e c’era Chris!

Chris…

Beh lui, a quanto aveva capito l’avrebbe seguita anche se non fosse stata più in quella scuola, ma era così divertente incrociare il suo sguardo ironico di tanto in tanto durante le lezioni e ridere nelle pause tra una materia e l’altra! Si, non voleva che finisse!

Un bussare leggero la colse mentre finiva la sua opera, poggiò il libro e corse alla porta.

“E tu chi diavolo sei?”. Fece perplessa

Una bambina dai luminosi occhioni castani, un sorriso furbetto e i codini ricci che le incorniciavano il visino delicato le sorrise divertita

“Io sono Melinda piacere”

Arielle strinse la mano che la bambina le tendeva curiosa

“Ehm io sono Arielle…tu…sei un allieva?”

La ragazzina rise e scosse la testa

“Nooo mamma dice che sono piccolina!”. Cantilenò ridendo divertita

“Ah e mamma sa che sei qui?”. Chiese curiosa la ragazzina

La bimba scosse la testa ridendo ancora di più

“Mamma pensa che sono in camera a giocare”. Sussurrò in tono cospiratorio

Oh cavolo e ora che ne doveva fare di quella cosina scappata di casa?

“Ehm…ma..magari mamma ti cerca e si spaventa dovresti tornare da lei”. Tentò

La bambina continuò imperterrita a fissarla curiosa

“Sei la fidanzata di Chris?”

La ragazzina avvampò mentre la candela che teneva poggiata sulla scrivania per allenarsi prese fuoco sciogliendosi

“Chi io? Io no…ma chi..No! che accidenti dici!”

La bambina rise

“Allora perché sei tutta rossa?”. Cantilenò divertita

La rossina sbuffò infastidita

“Perché odio le domande sceme..tu chi sei, sei una dei parenti di Chris?”

La bimba annuì con vigore

“Io sono la sorella!”

Bene! Andava bene! Ora cominciava a capire perché Chris non era entusiasta della sua famiglia!

“Beh piccola non credo che tuo fratello sarebbe felice di sapere che vai in giro facendo certe domande!”. Le fece notare con aria severa

Melinda alzò le spalle tranquilla

“Oh  pazienza lui non è contento di nulla”

Ah ancora meglio se ne fregava altamente che il fratello potesse risentirsi

“Bene ora ti spiacerebbe andare prima che mi arrabbi io?”

Vana speranza, lungi dall’andarsene la piccola peste cominciò a girare per la stanza curiosando

“Hai una stanza carina”. Esclamò

Arielle alzò gli occhi al cielo

“Si, non c’è male…avanti ora vai a casa ti staranno cercando”

La piccola sollevò con delicatezza un carillon

“Zia Phoebe è furba di sicuro dice a mamma dove sono se mi cerca”

La ragazzina scoppiò a ridere

“E non ti preoccupa che ti sgridi?”

La ragazzina la fissò perplessa

“Perché? Poi le passa”

Ah beh e allora! Pensò la ragazzina divertita

“Sai piccola peste dove ero io non saresti stata così tranquilla”

Gli occhioni marroni si spalancarono puntandosi avidi su di lei

“Dove stavi prima?”

“In un orfanotrofio”

Melinda la guardò perplessa

“Cos’è?”

“Un posto dove stanno i bambini che i genitori non possono seguire”

“E perché non li possono seguire?”

Arielle aprì la bocca per rispondere e…

“MELINDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA”

La voce di Chris le fece sobbalzare entrambe

“Oh oh”. Sussurrò Melinda nascondendosi sotto il letto

Arielle rise guardandola e andò ad affacciarsi nel corridoio

“Ehi Chris è qui!”

Chris si voltò ed entrò nella stanza come una furia

“Mel vieni fuori, stavolta te le suono!”. Tuonò

La bambina scappò fuori attaccandosi alla gonna di Arielle

“Nu”. Piagnucolò

La rossina rise divertita

“Eddai Chris voleva solo conoscermi!”

“E’ scappata di casa di nascosto mamma si è spaventata!”. Sibilò Chris

“Volevo vedere la tua fidanzata”. Si giustificò candidamente Mel

Chris si immobilizzò diventando paonazzo

“Cosaaaaa???”

“Lo ha detto Wyat che avevi una ragazza carina!”

“Una protetta Mel, lei è la mia protetta!”. Sibilò Chris

“Ah allora è la fidanzata di Wyatt se la trova carina!”

“NO”. Esclamò Chris isterico

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Capitolo 9
*** Sviluppi inaspettati ***


Sviluppi inaspettati

Chris guardò furioso la sorellina, in quel momento sarebbe stato più che felice di darle una sonora sculacciata. Ma doveva lasciare fare hai genitori, chissà magari quella volta la mamma l’avrebbe fatta esplodere, pensò speranzoso

“Questa la pagherai molto cara signorina”. Sibilò

Melinda sgranò gli occhioni

“Pecchè? Che ho fatto?”. Domandò con aria ingenua

Il giovane Halliwel roteò gli occhi cercando di non dare in escandescenze

“Che hai fatto? Melinda! Sei scappata di casa, sei andata a rompere le scatole a una persona che non conoscevi….e chiedi che hai fatto?”

Il grazioso visino non perse minimamente l’aria ingenua

“Ma Chris la porta si è aperta da sola….”

Chris lasciò uscire un respiro irritato

“Melinda lo so, la porta della Scuola di magia si è aperta anche per me e Wyatt ma il fatto che tu sappia evocare l’entrata non ti da il diritto di andarci senza avvertire ne, tanto meno, tu autorizza a invadere la camera di Arielle!”

La ragazzina lo guardò curiosa

“Quando la sposi?”

Il bel moretto sobbalzò

“Melinda! Falla finita qui nessuno sposa nessuno per ora!”

La bambina mise il broncio

“Ma è carina!”

“Lo so che è carina Mel ma questo non vuol dire….”

Melinda cominciò a saltellare eccitata

“Hai detto che è carina, hai detto che è carina!”. Cantilenò

No, non era possibile! Quella maledetta peste era riuscita a fregarlo!

“Melinda giuro che…”

“Oh finalmente l’hai trovata!”. Fece una voce dietro di loro

La bambina si illuminò correndo subito nella direzione della persona che aveva parlato e saltandogli in braccio

“Papà! Papà”. Strillò allegra

Leo rise sollevandola

“Ciao principessa! Lo sai che ci hai fatti spaventare?”

La piccola si produsse in un adorabile sguardo da cucciola

“Lo so papà non lo fassio più”. Promise schioccandogli un bacio sulla guancia

Leo scosse il capo divertito

“Certo come no! Adesso corri a tavola che è tardi!”

Un’idea improvvisa colse Chris mentre cercava di convincersi che il fatto che quella peste la facesse costantemente franca non era un motivo valido per ammazzarla: Era decisamente il caso che andasse a scusarsi con Arielle!

“Ehm papà io devo fare una cosa ma torno subito”. Promise

Leo annuì come se sapesse già tutto, cosa possibile dal momento che di norma suo padre era onnisciente.

Il moretto si affrettò a tornare alla scuola e bussò timidamente alla camera di Arielle. Fortunatamente, la porta si spalancò prima che lui potesse cadere preda dell’impulso di andarsene e fare come se non fosse mai accaduto nulla

“Ah ma allora voi Halliwell avete un vizio per le invasioni!”. Rise Arielle vedendolo

Bene, a quanto pareva, anche volendo non avrebbe potuto fingere che non fosse accaduto nulla

“Ehm ecco a proposito di questo…”

La francesina scoppiò a ridere

“Chris rilassati è solo una bambina non mi ha fatto del male, davvero!”

“Lo so  ma immagino tu non sia abituata a microbi  maleducati e impiccioni che ti piombano in camera all’improvviso…”

“Oh no ma è stato divertente!”. Rise la ragazzina

Chris storse il naso

“Parla per te!”. Sbuffò

Arielle ghignò sadicamente

“Eh lo so ti ha rovinato la sopresa!”

Poteva il nostro eroe intuire la trappola? Naaah, insomma la genetica non è un opinione e Wyatt non è adottato dunque….

“Ehm…sopresa?”. Chiese perplesso

“Certo! Adesso quando mi chiederai di sposarmi io non sarò stupita a dovere!”. Affondò Arielle scoppiando a ridere  di gusto

Il bel moretto la fulminò indispettito. Ma tu guarda! Lui andava a chiederle scusa per l’invadenza della sorellina e quella si prendeva gioco di lui, carogna!

Bene visto che aveva voglia di giocare ne avrebbe pagato le conseguenze!

“Ah, si?  Da quand’è che ti sei messa in testa di accalappiarmi?”. Sussurrò avvicinandosi con un ghigno perfido

La ragazzina indietreggiò di un passo arrossendo

“S-stavo solo scherzando Chris”

Il ragazzo si produsse in sospiro teatrale molto disperato

“Peccato perché vedi…a me l’idea non dispiaceva”

L’espressione di Arielle per un secondo lo terrorizzò. Mica poteva dargli fuoco per l’imbarazzo vero? O si?

“M-ma….ti ha dato alla testa la magia?”. Balbettò la rossina

Chris gettò indietro la testa scoppiando a ridere. Massì meglio dirle che scherzava prima che lo bruciasse per davvero

“Dai Ary sto scherzando!”

Però a guardarla bene…magari il matrimonio no, ma approfondire la conoscenza non gli sarebbe dispiaciuto. In fondo non aveva mentito dicendo alla sorella che la trovava carina. Quella ragazza ERA oggettivamente molto carina, si disse osservandola con attenzione

“Uff meno male mi stavo spaventando!”. Rise Arielle sollevata

Il moretto osservò i suoi occhi che si illuminavano per il divertimento dello scherzo e un’idea assolutamente folle balenò nella sua mente

“Assì? Davvero ti sei spaventata?”.

La ragazzina annuì divertita

“Pensavo fossi impazzito di colpo!”

“Mai affermato di essere normale mia cara!”. Affermò poggiando le labbra su quelle di lei

Beh tutti dobbiamo morire prima o poi no? E farsi incendiare da una pirocinetica per averla baciata a tradimento è sicuramente una morte originale!

 

 

 

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Capitolo 10
*** Bacio ***


Bacio

 

Il primo pensiero che colse la mente di Chris quando elaborò quello che stava facendo fu che tutto sommato se non altro sarebbe morto di buon umore. Aveva fatto quella sciocchezza guidato dal mero istinto, però si stava rivelando piacevole, aveva un buon sapore quella ragazzina, sapeva di fragola e aveva le labbra morbide…anche se un tantino ferme, pensò con un piccolo gemito di fastidio, avrebbe voluto che reagisse, se lo aspettava da un carattere passionale come quello della graziosa francesina, invece nulla, stava lì immobile a lasciarlo fare.

Che fosse la calma prima della tempesta? Si chiese, mentre si allontanava da lei

“Che accidenti ti è saltato in mente?”. Ringhiò la ragazzina appena le sue labbra furono “libere”

Stava letteralmente ribollendo di rabbia, il che detto di una pirocinetica poteva anche essere preso pericolosamente alla lettera. Cosa cavolo era saltato in mente a quel matto?!  Non era tanto un discorso di “per chi mi hai presa” a farla infuriare, era l’evidente scontatezza con cui aveva creduto che la cosa fosse gradita

“Arielle santo cielo calmati era solo….”

Forse era meglio che non pronunciasse la parola gioco, era convinto che lei avrebbe preso a colpo sicuro l’interpretazione più offensiva del termine

“Solo cosa?”. Sibilò la ragazza inviperita

Una donna infuriata è peggio di un processo in tribunale, non si tratta solo di quello che dici, anche tutto quello che penserai verrà usato contro di te in giudizio.

“Era solo un bacio”. Tentò di salvarsi il moretto

Il problema era che l’aria sbruffona permetteva all’ascoltatrice di finire la frase con un molto pericoloso “come ne ho dati tanti”. Grosso errore!

“Chris io non so come t’abbiano abituato le ragazze della scuola”. Sibilò Arielle e, chissà perché, l’idea che lo avessero “abituato troppo bene” la faceva arrabbiare ancora di più “Ma se ti permetti un’altra volta di mettermi le mani addosso in quel modo t’assicuro che ti faccio imparare che a giocare col fuoco ti BRUCI”

Il moretto fissò il viso corruciato della ragazzina e un sorrisino malizioso gli incurvò le labbra. Era più forte di lui, non riusciva ad averne paura. Anzi, quando era arrabbiata lo intimidiva molto meno di quando la prendeva in giro

“Ok signorina se mi prometti di non darmi fuoco all’istante ti prometto di non baciarti mai più”

“E…??”. Ringhiò la rossina

“E…non ti toccherò mai più in nessun modo che sia meno che amichevole”

Arielle lo guardò un attimo diffidente. Era troppo divertito per essere credibile…che cosa c’era dietro?

“Promesso?”

“Promesso niente baci o altro”

“Mmh…ok ti lascio vivere..!”. Concesse la ragazzina, con la stessa circospezione di un animaletto che annusa un cibo strano

“Finchè non sarai tu a chiedermelo…”. Ghignò Chris avviandosi a grandi passi lungo il corridorio

“CHRISTOPHER HALLIWELL CHE COSA HAI DETTO????”. Urlò furiosa Arielle

Chris voltò la testa osservandola divertito

“Beh bisogna mettere in conto tutto nella vita”

“No, Chris non che io ti possa chiedere un bacio!”

Il ragazzo scoppio a ridere

“Bacio così male?”

La risposta sincera sarebbe stata no, ma l’orgogliosa fanciulla non l’avrebbe ammesso manco sotto tortura

“Si, anzi peggio mi fai direttamente ribrezzo!”

Altra risata. Aveva una lampadina in fronte con la scritta BUGIA

“Ti direi chi disprezza compra ma parliamo di una merce che non ti puoi permettere”

La ragazzina inarcò un sopraciglio

Se proprio voleva la guerra, lui stesso le aveva fornito un’arma pericolosa

“Mmh sai non sono una grande esperta mi servirebbe un metro di paragone”

Il moretto sbarrò gli occhi,  fraintendendo clamorosamente la frase

“Vuoi un altro bacio?”

Glielo stava chiedendo davvero? Si chiese speranzoso, forse era più dotato di quanto avesse pensato

“Si mi serve provare un  altro ragazzo per poterti valutare…mmh vediamo…ne conosco solo uno qui in zona…”

No, non stava per fare il nome che pensava lui, vero?

“Oh hai fatto amicizia coi nostri compagni di scuola?”. Tentò disperatamente

La ragazzina scosse la testa

“Nah, solo con tuo fratello”. Flautò con aria angelica

SBAM! Colpito e affondato!

Il suo complesso di inferiorità non avrebbe senz’altro potuto reggere una vittoria di suo fratello anche in quel campo

“Arielle stai lontana da mio fratello!”

La ragazzina sgranò gli occhioni sbattendo dolcemente le ciglia

“Perché?”. Chiese, più o meno che la stessa aria innocente di Melinda

“Perché non sei l’unica qui con un potere in grado di uccidere!”. Ringhiò Chris

“Oh! Oh! Siamo suscettibili?”

Nuuuoooo assolutamente lui non era mai suscettibile, soprattutto  non se si trattava del fratello

“No, detesto sentire scemenze!”

La ragazzina scoppiò a ridere

“Sicuro? Non è che temi che tuo fratello baci meglio di te?”

Gli occhi verdi cominciarono a mandare scintille

“Assolutamente no! Per il semplice motivo che non è così!”

La risata si fece ancora più divertita

“Almeno non rendere così evidente che sei in soggezione quando si tratta del fratellone, è sin troppo facile prenderti in giro”

“Io non sono in soggezione con mio fratello! Non ho NULLA da invidiargli”. Ruggì

“Beh quando lo avrò messo alla prova ti dirò se è vero”

Il ragazzo sbuffò

“Fidati mi implorerai di baciarti di nuovo per farti dimenticare quell’ameba”

La ragazzina scosse la testa tornando a ridere. Ok se si fosse permesso di baciarla di nuovo lo avrebbe ammazzato, ma tutto sommato era divertente finchè teneva le mani apposto

“Fila via sbruffone prima che ti ammazzi sul serio!”

 

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Capitolo 11
*** Sogni ***


Sogni

 

Un ragazzo biondissimo stava sdraiato sul letto con aria annoiata. In quella stanza, nulla sembrava avere il potere di distrarlo e di fargli perdere quell’espressione di insofferenza mentre i suoi occhi chiarissimi vagavano soffermandosi suoi vari oggetti senza esserne attratti. La porta della stanza cigolò e il ragazzo si alzò con uno scatto.

“Cosa stai facendo piccolo?”. Chiese una voce femminile dai toni bassi, leggermente roca

Il ragazzo sbuffò quasi mettendo il broncio

“Nulla, qui non c’è assolutamente nulla da fare!”

Una risata divertita si diffuse per la stanza

“Povero caro, ti annoi?”

Il ragazzo annuì

“Alquanto”

“Sai che non possiamo farti uscire allo scoperto ancora!”

Il ragazzo annuì serio

“Si lo so”

“Nel frattempo perché non ti alleni?”

“Sono secoli che mi alleno ormai so a memoria ogni stupido incantesimo”

“D’accordo ho capito…non preoccuparti presto avrai una compagna di giochi”

Il ragazzo ghignò

“Tu vai più che bene”

Una mano femminile, bianca e delicata dalle unghie perfettamente curate, sfiorò con lentezza la guancia pallida del giovane

“Oh sei gentile, diciamo che allora avrai due compagne di giochi”

Il ragazzo aggrottò le sopraciglia

“Avete preso qualcun altro?”

“Ancora no piccolo Jean ma presto, te la porteremo qui”

Il ragazzino sorrise

“Lei sarà contenta di rivedermi”

“Ma certo! Quale ragazza non lo sarebbe?”

 

 

La ragazzina si svegliò di soprassalto scattando a sedere, il respiro affrettato, goccioline di sudore che le scorrevano lungo la schiena facendole venire freddo, spingendola a stringere le braccia attorno al corpo

“Jean…”. Sussurrò alzandosi

Si avvicinò allo specchio fissandosi, scostando dalla fronte i riccioli bagnati che la infastidivano.

Era solo un sogno, si disse cercando di calmarsi. Ne faceva tanti del resto, era una cosa normale. Sicuramente il suo cervello aveva messo in relazione il suo passato e quanto era accaduto la settimana precedente quando era stata attaccata da quei demoni e ne aveva fatto uno strano minestrone.

E se così non fosse stato?

Stava imparando tante di quelle cose che avrebbe di norma creduto impossibili che forse, forse non era poi così strampalato credere che quello che aveva visto potesse essere vero.

E se fosse stato vero, chi era la persona che aveva sognato con il suo fratellino? Che c’entrava Jean con una tipa del genere? A quanto ne sapeva lei, era stato adottato da una famiglia normalissima…chi era quella tipa? E di chi parlava quando aveva accennato al fatto di portarle una compagna di giochi?

Fissò pensierosa la sua immagine allo specchio sfiorandosi le labbra con un dito mentre meditava sul da farsi.

Quello che aveva sentito aveva forse a che fare con lei? Era lei la compagna di giochi a cui aveva accennato quella donna? Se era così forse poteva avere a che fare coi demoni che l’avevano aggredita!

L’idea le diede i brividi, non poteva pensare che quella gente avesse in mano suo fratello.

Respirò a fondo cercando di calmarsi e riordinare le idee, la prima cosa che doveva fare era anzitutto capire se in quel sogno ci poteva essere qualcosa di vero e poi, se così era, avrebbe cercato un modo per liberare il fratello.

Si concentrò sperando di aver capito quello che le aveva spiegato Chris su come chiamarlo e due minuti dopo lui era là, scompigliato, poco vestito e con gli occhi arrossati dal sonno ma pronto all’azione

“Che succede?”. Chiese guardandosi attorno in cerca di pericoli che l’avessero potuta spingere a chiamarlo

“Mi serve un informazione!”. Annunciò Arielle sedendosi sul letto e invitandolo a fare altrettanto

Il ragazzo la fissò perplesso

“Alle due del mattino? Non potevi dirmelo domani?”

La ragazzina scosse la testa con veemenza facendo sbatacchiare i riccioli ramati

“No, ora Chris!”

Gli occhioni ambrati sbarrati dalla preoccupazione lo convinsero a prenderla sul serio

“Ok, che vuoi sapere?” . Chiese sedendosi al suo fianco

“I sogni premonitori esistono?”

Il moretto la guardò con la bocca spalancata

“Tutto qui? Si Arielle esistono ma…”

La ragazzina si alzò di scatto imprecando in modo poco signorile

“Arielle che c’è? Che diavolo hai?”. Chiese Chris spaventato afferrandola per le spalle

“Ho sognato mio fratello”

Il ragazzo inarcò un sopraciglio

“Hai un fratello?”

“Si, siamo stati assegnati a orfanotrofi diversi e io non lo vedo da quando eravamo piccoli…era in mano a una tipa strana che parlava di portare da lui qualcuna…”

Chris capì al volo

“Potresti essere tu?”

La ragazzina alzò le spalle

“Potrei essere io o una qualsiasi ragazza…”

“E parlavano di portarti da lui…potrebbe avere a che fare coi demoni che ti volevano rapire…”

La ragazzina gli strinse la mano preoccupata

“Allora hanno mio fratello!”

“Arielle calmati per favore! Senti se ora chiamo mia madre mi fa esplodere ma domani ti prometto che ti porterò dalla famigia  e loro avranno senz’altro delle idee”

La ragazzina scosse la testa

“Mio fratello…”

“Tuo fratello non è in pericolo sennò non sarebbe vivo tesoro”

La rossina capì che diceva la verità e annuì rassegnata all’attesa

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Capitolo 12
*** Di nuovo a casa Halliwell ***


Nuovamente a casa Halliwell

 

La ragazzina si sedette sul letto con aria pensosa seguita dallo sguardo comprensivo di due occhi verdi. Capiva bene che, per quanto l’avesse rassicurata che suo fratello non correva rischi immediati ad Arielle non doveva andare a genio l’idea di lasciar passare del tempo prezioso.

“Parlami di tuo fratello…come mai vi siete persi di vista?”

La ragazzina spostò lo sguardo su di lui ma i suoi occhi rimanevano persi nel vuoto

“Mamma e papà sono morti quando avevamo cinque anni, io sono rimasta all’orfanotrofio, Jean è stato adottato”

Chris la guardò curioso

“Come mai? Voglio dire…di solito se si sceglie un bambino che ha un fratello o una sorella si prendono entrambi..”

Arielle alzò le spalle

“Non ne ho idea…forse non potevano permetterselo…quelli che gestivano l’orfanotrofio sono stati particolarmente felici, sai Jean faceva cose strane, pensavano che nessuno l’avrebbe voluto…io invece…io ho cominciato poco dopo la sua partenza e da allora nessun genitore mi ha tenuta per più di un mese”

Chris annuì. Jean doveva aver sviluppato i suoi poteri da subito come Wyatt mentre per Arielle doveva esserci voluto un  “evento soglia” come la separazione del fratello

“Ma se tuo fratello è stato adottato cosa ci fa in un covo di demoni?”

Arielle scosse la testa con disperazione

“Non lo so Chris non ne ho idea!”

Il moretto la fissò un attimo pensieroso…aveva sentito altre volte di demoni che si camuffavano, forse era successa una cosa del genere

“E se i suoi genitori adottivi fossero stati dei demoni in realtà?”

Gli occhi dorati assunsero un’aria confusa

“Che intendi Chris?”

“Sai a volte i demoni si mescolano agli umani per degli scopi, forse quelli che hanno adottato tuo fratello erano demoni travestiti…”

Arielle sospirò

“Non posso aiutarti in questo..io non li ho mai visti…”

“Non preoccuparti piccola, capiremo che cosa è successo”

“Ma perché dovrebbero aver preso mio fratello? Che cosa vogliono da lui?”. Soffiò la ragazzina  frustrata

“Magari i suoi poteri…ricordi che cosa faceva Jean?”

La ragazzina meditò qualche istante

“Freddo,  a volte prendeva un bicchiere in mano e quello si spaccava e quando le inservienti dell’orfanotrofio lo prendevano era congelato”

Chris annuì

“Cliocinesi, l’inverso del tuo potere!”

“E’ pericoloso?”.  Domandò la ragazzina timidamente

“Beh non è come far partire delle vampe di fuoco…ma essere trasformato in un maxi ghiacciolo non è piacevole”

“Credi che vogliano che Jean faccia qualcosa per loro?”

Chris scosse la testa

“E’ probabile piccola ma non te lo posso giurare chiaramente”

La ragazzina lo fissò negli occhi

“Sembrava che lo stessero addestrando per qualcosa…”

Chris annuì

“Ovvio, non vedo altro motivo per cui tenerselo vivo!”

“E che succede quando avrà fatto il qualcosa per cui lo stanno addestrando?”

Il moretto sospirò. Già troppo giusta quella domanda!

“Non lo so piccola, potrebbe essere che gli serva a più di uno scopo…”

Gli occhi dorati si fissarono nei suoi come a leggere i suoi pensieri

“E se non fosse così? Quando non gli servirà più lo uccideranno vero?”

Chris la fissò in silenzio. Aveva capito da sola, non c’era bisogno di infierire ulteriormente confermando il suo timore. Avrebbe voluto dirle di stare tranquilla, che non era così..ma avrebbe clamorosamente mentito e lo sapeva,, se Jean serviva a uno scopo preciso, e non vedeva come altro spiegare il fatto che dei demoni si fossero presi la briga di addestrarlo, quando avesse compiuto la sua missione sarebbe stato inutile, ergo se ne sarebbero sbarazzati.

Si alzò in piedi sospirando

“Dai vieni con me è un’ora decente per chiamare a rapporto la famiglia!”

Dieci minuti dopo il trio Halliwell con l’aggiunta di, Wyatt, Leo, Billie e la piccola Arielle erano riuniti nel salotto di casa Halliwell intenti ad ascoltare il racconto di Billie.

Billie ascoltava Chris e intanto la sua mente tornava a quindici anni prima, quando aveva cominciato ad avere visioni che le mostravano Christie. Anche lei come il fratello di Arielle era stata presa dai demoni e sottoposta a un addestramento….e lei ricordava molto bene l’epilogo di quella storia.

Chris non aveva pronunciato ancora le ultime parole  che già Billie era scattata in piedi con gli occhi accesi

“Non provare a proporre quello che penso Christopher Halliwell!”. Ruggì

Chris sospirò, se l’era aspettata quella reazione

“Billie che dovremmo fare? Lasciarlo in mano ai demoni?”

“Nooo portatelo in casa così potrà ammazzarci nel sonno come sicuramente gli sarà stato insegnato!”

Chris incrociò le braccia sul petto con aria testarda

“Cosa ne sai di cosa gli sarà stato insegnato?”

Billie fece una risata sarcastica

“Oh perfavore! Io te e Wyatt li possiamo distruggere quando vogliamo, loro lo sanno e ora che si stanno riorganizzando vorrannno coglierci di sorpresa!”

“Se la pensi così allora prima o poi quel ragazzo verrà a cercarci”

Qualcosa di pericoloso lampeggò nelle iridi castane di Billie

“E farà la fine che si merita!”. Sibilò

Arielle scattò in piedi pallida e spaventata

“No!”. Urlò “E’ mio fratello!”

La disperazione di quella ragazzina sembrò non fare particolarmente compassione a Billie

“Allora dovrai scegliere da che parte lottare ragazzina!”

“Billie!”. Tuonò Phoebe “La stai spaventando ora basta! Non è ancora successo nulla!”

Chris avrebbe volentieri preso a schiaffi quella che ormai chiamava zia per la cattiveria che stava dimostrando verso Arielle, cercò con lo sguardo la ragazzina ma vide solo una chioma di capelli fiammeggianti che scompariva oltre la soglia

“Complimenti Billie davvero”. Sibilò andando dietro ad Arielle

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Capitolo 13
*** Confidenze ***


Confidenze

 

La ragazzina seduta sulle scale fissava la strada senza vederla, davanti ai suoi occhi scorrevano le immagini della discussione di poco prima, gli occhi accesi di rabbia di Billie, il suo tono gelido. Non aveva dubbi, quella donna avrebbe ucciso suo fratello senza pensarci su più di tanto. E lei? Lei cosa avrebbe fatto se si fosse scoperto che le ipotesi di Billie erano giuste? Dove avrebbe trovato il coraggio di combattere contro la famiglia Halliwell che le aveva dato un posto dove stare quando era ridotta praticamente a vivere in mezzo ai cassonetti nelle strade peggiori? Alla fin fine quei demoni che erano venuti a cercarla erano la cosa migliore che le fosse accaduta, se loro non avessero portato Chris da lei….beh gli esseri umani magari non ti daranno fuoco come i demoni ma sanno essere altrettanto sadici, pensò con un brivido mentre la sua mente elencava le varie cose che solo per un pelo non le erano capitate.

Come poteva schierarsi contro chi l’aveva salvata? Ma come poteva schierarsi contro il suo fratellino?

Cercò di moderare il respiro e di calmarsi, si disse che, infondo, lei non sapeva davvero che cosa volevano quelli da Jean. Ma dei demoni non possono certo addestrarti a fare cose buone, dunque, di qualunque cosa si fosse trattata le Halliwell avrebbero comunque deciso di fermarlo.

Forse poteva parlarci, forse suo fratello era ancora in tempo per salvarsi, pensò speranzosa.

E se così non fosse stato? La cosa migliore nel caso Jean si fosse rivelato irrecuperabile forse sarebbe stata non schierarsi. No, si corresse, sarebbe stata la scelta più vigliacca, e lei non era una vigliacca! Oltretutto, anche a cercare di non prendere posizione, prima o poi si sarebbe comunque trovata in mezzo se veramente l’altra persona che quei demoni volevano era lei.

In che situazione si era cacciata? Si chiese con un gemito angosciato.

Strinse forte le mani tra i capelli mentre lacrime di panico cominciavano a solcarle il viso.

Una mano delicata le tolse i riccioli dalla stretta mentre un braccio la attirava dolcemente contro qualcosa di solido

“Ti strapperai i capelli”. Fece la voce di Chris al suo orecchio

La ragazzina alzò il viso lanciandogli un’occhiata timida

“Non volevo farti litigare con la tua famiglia”

Chris le diede un colpetto sulla testa con un sorriso storto

“Piantala! Non è stata colpa tua”

La ragazzina storse il naso in una smorfia offesa

“Pare che Billie non la pensi così però”

Il bel moretto scosse la testa sospirando dispiaciuto

“Ary…è complicato…”

“Capisco benissimo Chris, non sapete cosa voglia mio fratello, potrebbe essere pericoloso e certo non è così facile pensare di portarvelo in casa…”

“Non è solo questo…”

Gli occhi dorati si accesero lentamente di curiosità frugando il viso di Chris attratti dal velo di amarezza che si sentiva nel suo tono

“Che altro c’è?”

“Vedi piccola per Billie…è una questione personale…”

“Una questione personale?”

Arielle scosse la testa fissandolo con la fronte aggrottata per la confusione

“Hai risvegliato qualcosa del suo passato che lei cerca di dimenticare da anni”

“Spiegami”

Chris si mordicchiò le labbra indeciso

“Non so se…”

“Chri voglio scoprire che è successo a mio fratello e per farlo ho bisogno di voi…se mi negherete questa possibilità voglio sapere perché!”

Chris fissò la ragazzina. Arielle aveva maledettamente ragione, aveva per anni creduto che suo fratello fosse allegro e felice cresciuto da una famiglia normale e adesso di colpo scopriva che la famiglia normale erano forse dei demoni travestiti che l’avevano addestrato a fare chissà che diavolo e, come se non fosse sufficiente Billie le faceva una scenata. No, decisamente la ragazzina aveva il diritto di sapere perché tutto ciò

“Ok, Billie non era figlia unica”

La ragazzina strinse gli occhi perplessa. Non era figlia unica? E che le importava di questo? Odiava forse tutti i fratelli e le sorelle esistenti al mondo?

“Oh”. Sussurrò non capendo

“Sua sorella maggiore si chiamava Christie  e era una pirocinetica come te”

“Odiava sua sorella quindi ce l’ha con me perché ho lo stesso potere?”

“No piccola…vedi…Christie aveva subito la stessa sorte di tuo fratello”

Finalmente, il viso chiaro della ragazzina si illuminò di una lieve comprensione

“Era stata rapita?”

Chris annuì

“Come Jean aveva sviluppato i poteri per prima quindi i demoni l’hanno presa”

“E cosa volevano da lei?”

Forse la stessa cosa che volevano dal fratello, forse le sarebbe servito per salvare Jean capire quella storia

“Servirsene per aiutare la Triade”

“La Tria…cosa?”

“Mettiamola così: tipacci poco raccomandabili”

“E che è successo allora?”

“L’hanno trovata e riportata a casa”

Arielle si illuminò di speranza

“Ma allora è salva?”

Chris scosse la testa

“No, è morta”

La ragazzina impallidì. I demoni l’avevano trovata nonostante la protezione delle Halliwell?

“Morta?”

Di nuovo il moretto annuì

“Lei era rimasta in combutta con quei demoni…pensavano di avere salvato un’innocente ma avevano portato a casa una spia…ha traviato persino Billie a tal punto da farle credere che mia madre  e lei zie erano quelle cattive”

La ragazzina lo fissò spaventata

“Davvero?”

“Si”

“Billie poi è tornata vero?”

Chris annuì

“Si, e Christie ha tentato di ucciderla”

La ragazzina prese a tremare. No, si disse, non sarebbe successo a suo fratello

“Come..come è morta?”

“L’ha uccisa Billie”

 

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Capitolo 14
*** Missione di salvataggio ***


Missione di salvataggio

 

Arielle fissava Chris con gli occhi sbarrati dall’orrore.

“Billie…Billie ha ucciso sua sorella?”

Chris annuì con un sospiro mesto

Gliel’avrebbe volentieri evitata questa bella cronaca ma..ma non sarebbe stato corretto, lei aveva il diritto di sapere

“Ari…guarda che lei non voleva, Christie le aveva lanciato contro una palla di fuoco e lei, ha reagito d’istinto, l’ha rimandata indietro e l’ha colpita”

“Ma Christie..Christie voleva ucciderla, vero?”

L’espressione del bel moretto si fece cauta

“Diciamo che lanciandole una palla di fuoco non pensava di certo di farle un piacere”

“Come..come ha potuto!”. Esplose la ragazzina con frustrazione

Chris scosse la testa

“Arielle devi immaginare che le hanno fatto il lavaggio del cervello fin da quando era molto piccola”

“Come potrebbero aver fatto a mio fratello…”

Chris le fece una carezza tenera sul viso

“Non sappiamo che cosa gli hanno fatto”

“E’ questo il problema”. Sospirò esasperata “Chris onestamente comprendo i timori di Billie”

Chris la guardò sorpreso

“Sul serio?”

“Si sul serio, solo che…non posso abbandonare mio fratello senza sapere se ho almeno una possibilità di salvarlo”

Chris annuì serio

“Si capisco piccola, se si trattasse di mio fratello anche io vorrei trovarlo e capire se c’è almeno una possibilità per lui”

Gli occhi dorati saettarono disperati verso di lui

“Non so da che parte cominciare”

“Arielle non essere sciocca tu non cominci proprio nulla da sola”

La ragazzina aggrottò la fronte confusa

“Che altro dovrei fare Chris? Fingere che non ho visto nulla?”

“No scema non intendevo quello! Voglio dire che non lo farai da sola…se anche la mia famiglia non volesse partecipare, io devo darti una mano..sono il tuo angelo bianco no?”

La rossina sorrise speranzosa

“Dici sul serio?”

Chris roteò gli occhi sbuffando esasperato

“Arielle mi pare abbastanza ovvio no?”

Un lampo di sollievo attraversò gli occhi della giovane

“Grazie”

Il moretto le scompigliò delicatamente i capelli. Era buffa con quell’aria da bimba che ha ricevuto un dolcetto

“Dovere, direi”

La ragazzina lo fissò preoccupata mordicchiandosi il labbro

“Non voglio ficcarti in una cosa pericolosa perché sei il mio angelo bianco…”

“Non scegli tu Arielle”. Le fece notare lui tranquillo

“Ma così…non scegli neanche tu….”

Chris ridacchiò divertito

“Arielle non si scelgono gli incarichi, ti trovano…e credimi se tu hai trovato me ci deve essere un motivo!”

La rossina corrugò la fronte perplessa

“Vediamo se ho capito, in pratica io ti sarei capitata tra capo e collo non perché sei sfigato ma perché, in qualche contorta maniera, aiutare me ti dovrebbe essere utile?”

Un ghigno impertinente fece piegare le labbra del bel moretto

“Meglio credermi destinato che molto sfigato non trovi Ari?”. Rise

L’espressione della rossina si fece mezzo esasperata

“Se lo dici tu…”

“Oh si signorina decido io come vedermi se permetti”

“Chris..se dobbiamo trovare mio fratello, cosa dobbiamo fare?”

Chris la fissò qualche secondo in silenzio passandosi la mano sulla guancia pensieroso

“Tanto per cominciare voglio capire se i demoni che volevano rapirti quando io ti ho trovata sono gli stessi che hanno tuo fratello”

“E se sono gli stessi che facciamo?”

“Cerchiamo di capire che se ne fanno di voi due”

“E poi?”

“Poi decidiamo se tendergli una trappola o andare diritti a prendere tuo fratello”

La ragazzina annuì

“Ok, credo di seguirti”

“Naturalmente l’ideale sarebbe avere la mia famiglia al nostro fianco”

Arielle scosse la testa desolata

“Non ci aiuteranno!”

“Oh lo vedremo”. Ridacchiò Chris alzandosi e tirando Arielle per la mano perché lo seguisse

“Chris non essere sciocco Billie avrà un attacco isterico solo se glielo riproponi”. Cercò di resistere la ragazzina

Chris rise trascinandola nell’andito verso la sala da pranzo dove tutti erano riuniti

“Arielle sta buona è la mia famiglia saprò bene come gestirmela!”

Arielle lo guardò poco convinta

“Tu ne sei proprio sicuro?”

Chris ghignò

“Sicurissimo”. Affermò facendola finire dentro al salotto con uno spintone

Phoebe si avvicinò immediatamente alla ragazzina

“Stai bene cara?”

“No che non sta bene Phoebe non ci vuole l’empatia per capirlo, nessuno starebbe bene”. Esclamò Billie

Arielle la fissò negli occhi

“So che tu qui dentro mi capisci meglio di tutti”

Occhi dorati e occhi azzurri si fissarono per un lungo istante poi Billie annuì

“Si piccola ed è proprio questo il punto”

“Sono certa che se avessi potuto salvare tua sorella lo avresti fatto”

Gli occhi della bionda si fecero lucidi

“Certo che lo avrei fatto era mia sorella maledizione, mi chiedo ogni fottuto giorno se trovandola prima…se capendo prima che l’avevano traviata a quel punto…ma non ho potuto salvarla”

“Forse io sono ancora in tempo, ma ho bisogno di voi”

“E se non lo fossi?”

“Non lo saprò finchè non avrò provato! E se non provo, potrò solo aspettare che lui mi trovi e allora quello che è certo è che sarà tardi”

Di nuovo le due ragazze si fissarono

“Se lo troviamo e lui non è recuperabile, è morto!”

“Se lo troviamo e lui non è recuperabile…prima o poi sarebbe morto comunque”. Sussurrò Piper

Le sorelle si guardarono. Forse, forse stavolta potevano scrivere un epilogo diverso alla storia

 

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Capitolo 15
*** Confidenze tra donne ***


Confidenze tra donne

 

Billie era stesa sul letto della sua camera a casa Halliwel, aveva preferito rimanere in quella casa, dopo che l’avevano lasciata Paige e Phoebe perché la sua stanza del college non la voleva più vedere nemmeno da una fotografia, per lei, le avrebbe sempre inevitabilmente ricordato il momento in cui era entrata là dentro e ci aveva trovato i suoi genitori stesi a terra, martoriati dalle ferite e, lì per lì andare a casa Halliwel le era sembrata la soluzione migliore, non aveva tanti soldi a disposizione e risparmiare l’affitto di una stanza non poteva che farle comodo, certo una volta trovato un lavoro stabile avrebbe potuto andarsene ma si era giustificata dicendo dopotutto i demoni avevano si offerto una tregua alle Sorelle ma non c’era da fidarsi dei demoni e due bambini come Wyatt e Chris facevano gola, tanta gola e quindi era bene che in caso di necessità ci fosse qualcuno capace di proteggerli oltre a Piper, poi era nata Melinda e allora aveva deciso che tanto valeva restare finchè anche la piccola non fosse stata grandicella e poi…poi chi glielo faceva fare ad andarsene sotto sotto? Ci stava così bene lì, le sembrava di avere sul serio una famiglia. Sospirò, Phoebe l’aveva più volte invitata a non prendere la famiglia di Piper come un surrogato della sua, le aveva detto che lei era giovane, aveva tutta una vita davanti per formare una famiglia che fosse sul serio sua e non ci sarebbe riuscita se si fosse adagiata sul “guardare dalla finestra” la famiglia di Piper. Ma lei forse non era pronta a spiccare il volo, forse doveva ancora elaborare quanto era accaduto. In fondo non era tanto strano che non fosse ancora pronta a stare sola, come poteva quando appena le urla gioiose dei figli di Piper smettevano di farsi sentire lei entrava nel tunnel dei ricordi? Come poteva quando aveva sempre davanti agli occhi i suoi genitori e sua sorella?

I suoi genitori….

Il dubbio terribile che sentiva ogni volta che pensava a loro tornò a tormentarla, aveva tante volte pensato di usare la proiezione  per tornare indietro e chiarire la verità ma  poi ci aveva rinunciato, tutto quello che poteva fare era sbattere la testa su quella domanda, ostinatamente, come una falena che continua a sbattere sulla lampadina anche se le brucia le ali.

Era stata Christie a far uccidere i suoi genitori?

Il cuore urlava no, ma la mente le suggeriva che infondo non sarebbe stato poi così strano, non era forse riuscita a portarla dalla parte della triade dopo quella morte? Non aveva forse cercato di uccidere anche lei quando aveva capito  che non l’avrebbe aiutata? E allora cosa le impediva di uccidere anche i loro genitori?

In fondo cosa sapeva lei di quella storia? Sapeva solo che aveva lasciato soli i suoi genitori con Christie e che dieci minuti dopo sua sorella era corsa a casa Halliwel dicendo che era stata convocata da Piper che in realtà non aveva mai nemmeno preso il telefono,. Lì per lì lei aveva creduto alla versione della sorella che dei demoni avevano imitato Piper ma poi….poi, dopo la Battaglia finale, dopo quello che aveva scoperto di Christie aveva iniziato a ipotizzare che in realtà non ci fosse stata nessuna chiamata, che Christie li avesse uccisi per poi correre da lei con una scusa per crearsi un alibi.

Un bussare alla porta la distrasse da quei foschi pensieri. Si alzò svogliata e aprì la porta con uno scatto infastidito. La vista della persona davanti a lei la fece sobbalzare

“Arielle..”. balbettò

Che diavolo ci faceva quella ragazzina là? Che cosa voleva da lei? Avrebbe dovuto essere l’unica persona a cui avrebbe dovuto voler parlare, perché era andata a cercarla?

Arielle sorrise timidamente. Era rimasta molto incerta se fare quel passo, ci aveva pensato per tutta la sera dopo essersi ritirata nella camera che le aveva offerto Piper per quella sera con la scusa che tanto valeva che ormai stesse là per quella notte ma con la palese intenzione di non lasciarla sola coi suoi pensieri. Ci aveva pensato e aveva deciso che Billie doveva avere bisogno quanto lei di  non stare sola coi propri pensieri in quel momento quindi tanto vale fare due chiacchiere

“Ti disturbo?”. Sussurrò

Billie scosse la testa con un sospiro che sapeva di amaro

“No, non dormivo”

Arielle annuì. Su questo non aveva avuto dubbi, era certa che anche lei non riuscisse a prendere sonno

“Ti va di fare due chiacchiere?”

La biondina si spostò per farla passare

“Perché no”. Sussurrò alzando le spalle

La ragazzina posò due tazze sulla scrivania

“Tanto vale addolcirci l’umore, no?”

Un lento sorriso affiorò sulle labbra della biondina

“Cerchi di comprarmi?”

Arielle rise

“Funzionerebbe la cioccolata per corromperti?”

Billie scoppiò a ridere

“Vade retro Satana! Non lo sai che la via dell’inferno è lastricata di cioccolata e patatine?”

Arielle fece un ghigno impertinente nel perfetto stile di Melinda

“Oh mio dio allora desidero andare all’inferno”

Bille finse uno sguardo accigliato

“Attenta la cioccolata è l’oppio delle culone!”

“Oh pazienza ne vale la pena!”

“Beh se lo dici tu…”. Rise Billie prendendo la cioccolata e sedendosi sul letto “Ma se rimango single perché mi hai fatta ingrassare ti odierò a vita”

“Quando troverai un uomo interessante fammi un fischio e mi impegno a metterti a dieta per farti dimagrire nel caso”

Le due ragazze si guardarono scoppiando a ridere

“Sai tu mi ricordi me quando sono arrivata qui…”. Osservò Billie

Arielle abbassò lo sguardo

“Davvero?”

“Si, anche io non avevo nessuno, non andavo  d’accordo con i miei, mia sorella era scomparsa e io avevo questi poteri di cui non sapevo bene che fare. Davo la caccia ai demoni quando mi ha trovato Paige”

Arielle rise

“Allora eri più avanti di me”

“Nah, non crederlo ero un cane sciolto mi sarei fatta ammazzare in tre giorni, credevo di sapere tutto ma non avevo la preparazione delle Sorelle”

“Se sei sopravvissuta fino a che non è arrivata Paige significa che era bravina”

Billie rise

“Si, modestamente un po’ me la cavavo…ma non sufficientemente…mi dice Chris che anche tu te la sai cavare benino”

La ragazzina scosse la testa

“Non è vero, è stato un caso”

Billie rise

“E’ sempre un caso piccola all’inizio”

Arielle la guardò negli occhi

“Billie secondo te per mio fratello ci sono speranze?”

La ragazza scosse la testa

“Non ne ho idea Arille non voglio che tu pensi che deve andare per forza come per mia sorella, forse lei aveva qualcosa di guasto….”

“Guasto?”

“Si forse lei era malvagia per natura, o forse, non so forse semplicemente era traviata…in ogni caso nessuno ti costringerebbe a fare del male a tuo fratello,  non avere paura”

Mai, si promise, mai avrebbe permesso che quella ragazzina portasse il peso che portava lei, a costo di farsi odiare per sempre per averle ucciso il fratello davanti agli occhi

“Io voglio salvarlo”

“Lo so Arielle l’ho voluto anche io”

“Allora mi capisci, vero?”

Billie annuì

“Arielle anche dopo che ho visto mia sorella cercare di uccidermi ho provato per due maledetti anni a riportarla indietro”

“Davvero?”

“Si piccola, finchè non è entervenuto l’Angelo del destino e mi ha intimato di smetterla di usare i miei poteri perché si stava stancando di dovermi bloccare….sarei impazzita se non ci fossero stati Piper e i bambini”

Arielle annuì

“Capisco”

“Spero che la tua storia abbia un epilogo diverso piccola, davvero”

Arielle la fissò negli occhi

“Ma non ci credi”

Billie sorrise

“Quando vivi con le Halliwell impari che tutto è possibile credi a me!”

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Nuovo giorno ***


Nuovo giorno

 

Chris si svegliò sentendo dei rumori in cucina. Qualcuno si era alzato presto quella mattina, pensò osservando la sveglia, che in quel momento segnava le otto del mattino. Era riposato e non aveva voglia di stare a poltrire a letto, dunque decise di controllare chi era questa persona tanto mattiniera, forse era Arielle che non riusciva a prendere sonno. Quando scese in cucina si trovò davanti a una chioma bionda e due occhi castani che ridacchiavano di lui

“Chiudi la bocca che ti ci entrano le mosche”. Rise Billie

“Buongiorno anche a te zia”. Borbottò il ragazzino

La strega scoppiò in un’allegra risata

“Scusa, è che la tua espressione era fenomenale”

“E ti sorprende? È da quando ho memoria che non ti vedo sveglia prima delle dieci del mattino”

Billie alzò le spalle

“Oh oggi mi sento mattiniera”

Chris la guardò diffidente

“Tutto qui?”

“Si e poi…il mio ospite quando si sveglierà vorrà un pochino di privacy”

Il giovane Halliwell sobbalzò

“Billie! Mamma ti uccide se scopre che hai portato uno sconosciuto in camera”

La donna scosse la testa divertita

“Veramente non è per nulla sconosciuta questa persona”

Il ragazzino la osservò curiosa

“Oh! Hai una storia stabile? Da quando? Come mai non lo sapevamo?”

“Non ho nessuna storia Chris, semplicemente Arielle si è addormentata in camera mia”

Chris la guardò con la mascella penzoloni

“In camera tua?”

Che cosa? Billie era forse uscita di testa? Se c’era una persona in camera della quale Arielle non sarebbe mai andata era Billie, figuararsi se ci avrebbe dormito

Billie rise

“In camera mia, si”

Ok lo stava prendendo in giro

“Non ci credo nemmeno se lo vedo”

Billie lo guardò con aria innocente

“E perché mai? Non si può più dormire in camera di un’amica?”

“Arielle non è tua amica, dai Billie sappiamo entrambi che non la puoi vedere!”

Billie scosse la testa seria

“Questo non è vero Chris”

“Beh fai di tutto perché sia così! non ti biasimo intendiamoci, io capisco che per te sia difficile…”

“Si è difficile Chris, mi ricorda troppo quello che ho passato perché non sia difficile…ma non me la prenderei mai con lei per questo”

Chris la fissò interdetto

“Dunque…sei seria, Arielle ha dormito da te”

La bionda si strinse nelle spalle

“Credo avesse bisogno di stare con qualcuno…io ero quella che poteva capirla meglio”

Chris scosse il capo incredulo. Cioè riassumendo quella ragazzina si sentiva sola, aveva bisogno di parlare con qualcuno e logicamente non va da lui ma da una che con lei aveva sempre fatto l’isterica

“Poteva venire da me”. Borbottò

Billie rise

“Tu hai un fratello o una sorella rapita dai demoni?”

Chris alzò le mani in segno di resa

“Si zia ho afferrato il concetto”

Billie ghignò divertita

“Bravo il mio ragazzo”

Un lieve sorriso curvò le labbra del ragazzo

“Tutto qui?”

Billie inarcò un sopraciglio

“Perché che altro vuoi?”

“Beh non mi dici che cosa vi siete dette?”. Chiese con aria indifferente

Billie ridacchiò scoppiando a ridere

“Assolutamente no Chris, sono cose fra donne”

Il ragazzo la guardò perplesso

“Suvvia che cosa vi sarete dette di così segreto…”

“Nulla che tu debba sapere”

La curiosità cominciò a solleticare la mente del giovane. Che segreti poteva aver confidato la bella francesina?

“Ma da che parte stai!”. Sbuffò mettendo il broncio

“Dalla sua! Si chiama solidarietà femminile”

“Come dalla sua! Billie tu mi hai praticamente cresciuto!”

“Solidarietà femminile!”. Cantilenò Billie

“Oh beh molto lieto di vedere che siete diventate grandi amiche!”. Sbuffò sarcastico

La bionda lo fissò un attimo con un sorriso divertito che aleggiava sul viso

“Dai diciamolo, lei ti piace!”

Le guance del giovane si tinsero di rosso

“Non dire sciocchezze!”

Billie rise sarcastica

“Ma certo te la mangi con gli occhi per puro hobbie non perché ti piace!”

Chris la guardò male

“Io non me la mangio con gli occhi!”

Se la mangiava con gli occhi? Si chiese preoccupato. Beh era una bella ragazza, non ci sarebbe stato niente di male però che poco dignitoso! Beh perché invece baciarla e poi dire “è solo un bacio” è dignitosissimo! Lo derise la sua coscienza

Dannazione perché l’aveva baciata?

“Si Chris tu te la mangi con gli occhi!”. Rise Billie “La guardi così”. aggiunse instaurando un aria ebete con gli occhi sbarrati e bocca aperta con tanto di lingua a ciondoloni

Il giovane Halliwell comprese l’esatto significato di autocombustione

“Billie non dire così!”

“Vedrai se non ti molla un ceffone prima o poi si vede benissimo che le stai togliendo la biancheria nella tua testa”

“Billie ti giuro che…”

“Buongiorno, di che parlate?”. Chiese una voce allegra alle loro spalle

“Buongiorno Arielle, parlavamo della tua biancheria!”. Rispose con assoluto candore Billie

Chris chiuse gli occhi

No, ORA aveva imparato cosa fosse un autocombustione…e se non l’aveva imparato bene ci avrebbe pensato subito Arielle

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Capitolo 17
*** Un errore ***


 

Un errore

 

Arielle strinse gli occhi confusa.  Doveva aver frainteso qualcosa in quella frase, si disse. In fondo non era manco una cosa così strana,  soprattutto agli inizi, quando era appena arrivata in America le capitava spesso di confondersi con la lingua

“Prego? Non ho capito”

Chris fece una risata che di divertito non aveva nulla, sembrava più che altro isterica.

“Ti sta prendendo in giro Arielle!”

Arielle li guardò sempre più confusa

“Prendendo in giro?”

Billie li guardò con un ghigno cattivo

“Veramente…”

Prima che Chris potesse decidere in che modo ucciderla un fulmine coi codini e gli occhioni castani si fiondò in cucina saltando in braccio ad Arielle

“Arielle, Arielle!”. Cantilenò la bimba

Arielle rise stringendo la piccola

“Ciao Melinda, era un pezzo che non ci vediamo”

La bimba le schioccò un bacio sulla guancia

“Odori di buono”. Esclamò

La ragazzina rise

“Molto consolante”

Il giovane Halliwell le fissava pieno di orrore. Bene, molto bene, se oltre alla zia Billie ci si metteva Melinda poteva anche andare a spararsi

“Melinda sembra quasi che non hai mai sentito gente che si lava!”

La ragazzina alzò le spalle indifferente

“Si, ma non tutti quelli che si lavano hanno un buon odore”

  Beh in effetti Melinda non aveva tutti i torti, non tutti i profumi e non tutti i bagnoschiuma che usa la gente sono profumati. Ed era vero che Arielle aveva un buon profumo, sapeva di frutta….e per fortuna non era telepatica altrimenti avrebbe corso il rischio che lo uccidesse in quel momento, pensò scuotendosi mentalmente.

Melinda guardava Arielle speranzosa

“Resti con noi Arielle?”

La ragazza scosse il capo

“No cherie devo tornare a scuola”

“Devi andare subito subito?”. Insistette la bambina facendo gli occhioni da cucciola

La rossina la fissò esitante

“Oh beh ecco…subito subito no ma…”

“Allora puoi giocare un pochino con me!”. Strillò la bambina battendo le mani entusiasta

Chris scosse la testa roteando gli occhi. Sua sorella era sempre la stessa, una piccola tiranna pestifera

“Non ti sfiora il dubbi che forse Arielle non ha voglia di giocare con te?”

La piccola guardò Arielle

“Vero che vuoi?”

La rossina rise guardando divertita Melinda, come se una qualsiasi persona civile avesse potuto dire di no a quella domanda

“Si che ne ho voglia, se aspetti che faccia colazione mi fermerò a giocare con te un pochino”

La piccola corse via urlando esultante mentre Arielle si dedicava finalmente alla colazione

“Non sei costretta a darla vinta a quel piccolo mostro”

Sguardo severo

“Chris avanti, definire mostro quella povera bambina mi sembra eccessivo”

Il moretto scosse la testa

“Perché tu non ci devi vivere!”

“Anche tu eri piuttosto insopportabile da piccolo”. Osservò Billie alzando brevemente lo sguardo dai suoi cereali

“Billie!”. Ululò Chris

Arielle ghignò e fece uno sguardo complice a Billie

“Che combinava?”

“Era un gran piagnone se non ce l’aveva vinta lui rompeva le scatole per ore!”

“Veramente?”

“No”. Sbuffò il diretto interessato risentito

“Oh si invece!”. Lo contraddisse Billie “Quando è arrivata Melinda dovevi vederlo, faceva di tutto ma proprio di tutto per avere l’attenzione su di se!”

“Non esagerare non facevo di tutto!”

Billie lo fissò truce

“Non mi scorderò mai quando ti sei nascosto per un’ora solo per vedere noi che impazzivamo a cercarti e poi ne sei uscito dicendo: volevo vedere se mi avreste cercato o avreste deciso di tenervi solo Wyatt e Melinda”

Arielle scoppiò in una risata argentina

“Lo ha fatto veramente?”

“Oh si!”. Confermò Billie annuendo seria

“Ti avrei ammazzato”

Chris non rispose, era troppo concentrato nei suoi pensieri. In quell’occasione avevano usato Wyatt per ritrovarlo, avevano modificato l’incantesimo “Per una sorella scomparsa” che aveva fatto arrivare la zia Paige a casa loro dopo la morte di zia Prudence…con una piccola modifica quell’incantesimo poteva essere usato per scoprire dove si trovava Jean

“Arielle ho un’idea per scoprire dov’è tuo fratello”. Sillabò

Billie lo fissò confusa

“Come?”

“Invochiamo il fratello perduto”

“Vuoi usare la formula  che abbiamo usato per trovare te tramite Wyat?”

Chris annuì

“Dovrebbe funzionare no?”

“Non ci penso neanche, non senza le sorelle”

“Scopriamo dov’è e non facciamo nulla finchè non tornano ok?”

Billie lo fissò un momento interdetta poi annuì

“Ok”

Salirono di corsa in soffitta, Billie prese un pestello mettendoci rosmarino, cipresso e radice di millefoglie poi lo porse ad Arielle

“Tieni, pestalo e recita la formula che c’è qui”. Spiegò alla ragazza mettendole davanti il libro delle Ombre

La ragazzina cominciò a sminuzzare gli ingredienti sussurrando: “Potere delle streghe sorgi,
invisibile nei cieli forza porgi.Vieni a noi che ti invochiamo, vieni a noi ed insieme restiamo”.

Chris annuì soddisfatto

“Brava piccola ora devi farti un piccolo taglio e fai cadere il sangue nel mortaio poi recita il resto”

La ragazzina seguì le istruzioni proseguendo la formula

"Sangue al sangue ti chiamo con la voce, sangue al sangue ritorna qui veloce”

Alla fine della formula la terra tremò, i tre chiusero gli occhi e quando li riaprirono si trovarono in una specie di villa

“E’ una mia impressione o qualcosa è andato storto?”. Sussurrò Chris

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Capitolo 18
*** Incontri ***


Incontri

 

I tre si guardarono attorno preoccupati. Il posto in cui erano sembrava una villa molto grande

“Dove siamo finiti?”. Chiese timidamente Arielle

Billie e Chris si scambiarono uno sguardo orripilato

“Non ne ho idea”. Esclamarono in coro

Arielle sentì il respiro defluire di colpo dai polmoni. Aveva sbagliato l’incantesimo

Mon dieu! Cosa è andato storto?”

Chris cercò di mettere insieme l’espressione più rassicurante possibile. In fondo avevano combinato un guaio ma era una cosa risolvibile e poi far sentire in colpa Arielle non avrebbe risolto la situazione

“Non è detto che tu abbia sbagliato qualcosa Arielle potrebbe essere un’interferenza o cose simili”

Billie si mise a braccia conserte fissando Chris severa

“Che ti avevo detto? Ti avevo avvertito che sarebbe stato più saggio aspettare le sorelle!”

Il moretto sbuffò

“Eddai Billie non è successo nulla, adesso vi orbito via, ce ne torniamo a casa in un lampo ragazze!”. Proclamò sicuro di se

Per la serie le ultime parole famose!...

Prese la mano delle due donne, chiuse gli occhi e….

“Beh che succede? Che stai aspettando?”. Chiese Billie accorgendosi che non succedeva nulla

Chris la fissò colmo di orrore

“Non ci riesco, ci deve essere qualcosa che mi blocca”

Billie roteò gli occhi

“Grandioso!”

Arielle fissò entrambi con aria spaventata

“Che facciamo ora?”

Il moretto cercò di sorridere

“Beh non è così grave c’è sempre il potere di Billie!”

La bionda annuì e chiuse gli occhi, rallentò il respiro immettendo e espellendo l’aria dai polmoni a ritmi regolari, nella sua mente cercava di visualizzare casa Halliwell in ogni più piccolo e infinitesimale dettaglio. Sentì come se si fosse trovata sopra un nastro trasportatore, la sensazione di stare fermi su qualcosa che si muove che avvertiva ogni volta che usava la proiezione per spostarsi in un tempo o un posto lontano….ma stavolta qualcosa andò storto, una frazione di secondo dopo si sentì come se avesse impattato contro una parete e tutto tornò fermo.

Aprì gli occhi dolorante e guardò gli altri due. Chris massaggiava una spalla e Arielle la fronte, entrambi con delle smorfie di dolore stampate sui visi.

“Ne deduco che manco il tuo potere funziona”. Borbottò Chris

Billie scosse la testa

“A quanto pare no”. Sussurrò spaventata

Sentirono uno schiamazzo nel corridoio e dei passi che si avvicinavano di corsa

“Maledizione leviamoci di qui”. Esclamò Chris prendendo per la mano le altre due e cominciando a correre

“Ma perché scappiamo? Non sappiamo chi c’è qui potrebbero non essere dei nemici”. Chiese Arielle

Billie la guardò esasperata

“E se invece lo sono? Meglio non rischiare”

“Senza contare che se è gente non magica non possiamo comparirgli in casa così”. Concluse Chris

Mentre correvano una voce concitata si alzò dal corridoio che si erano appena lasciati alle spalle

“Dicono che ci sono intrusi, state all’erta!”

I tre accelerarono l’andatura ma poco dopo dei passi concitati echeggiarono davanti a loro

Si fermarono di botto guardandosi. E ora? Avevano la strada chiusa!

Arielle vide una porta alla sua destra, si avvicinò e provò ad aprirla. Non era chiusa a chiave e lei si affrettò a entrare di corsa assieme ai suoi due compagni

“E adesso?”. Chiese confusa

Chris sospirò pesantemente

“Non ne ho idea piccola”

Non erano in una bella situazione, erano soli in un luogo dove non funzionavano i loro poteri o comunque da cui non potevano uscire con la magia e nessuno, nemmeno loro a dire il vero, sapeva dove si trovassero. Ergo non potevano chiamare aiuto e non potevano sperare che l’aiuto arrivasse spontaneamente

“Chi diavolo siete voi?”

I tre scattarono spaventati al suono di quella voce. Arielle fu la prima a riprendersi, quella stanza l’aveva riconosciuta nonostante la sua mente avesse tardato a elaborare la cosa

“Jean!”. Esclamò avvicinandosi come una sonnambula al biondino davanti a lei

Chris la trattenne afferrandola saldamente per un braccio e la spinse dietro di se

“Sei impazzita?”

Arielle lo fissò senza capire

“Impazzita? Quello è mio fratello!”

“E non sai che intenzioni abbia”. Le bisbigliò Billie all’orecchio mentre si sistemava affianco a Chris

“Arielle?”

Chiese il ragazzo perplesso. Incredibile! Com’era arrivata là sua sorella? Perché non aveva dubbi che fosse lei, erano decenni che non si vedevano ma avrebbe riconosciuto la chioma rossa e gli occhi dorati dovunque.

La ragazzina annuì

“Si sono io”

Il ragazzino fissò freddamente Billie e Chris che ancora stavano piazzati davanti ad Arielle come se fossero stati pronti a farle da scudo

“Lasciate andare mia sorella”. Sibilò assottigliando gli occhi

Chris inarcò un sopraciglio

“Sennò?”

Quel ragazzino non gli sembrava così pericoloso, aveva grosso  modo la sua età che male poteva fargli?.

Sentì come tanti insettini che gli pungessero il braccio e poi fu come se non avesse più quell’arto, abbassò gli occhi e…aveva il braccio destro completamente ghiacciato

“Sennò un braccio congelato necessita di una pressione minima per spezzarsi”. Fece Jean divertito

Piccolo schifoso! Pensò furibondo il moretto

Arielle posò una mano sul braccio di Chris riportandolo alla forma normale

“Ma che ti prende! Sono miei amici!”

Il ragazzino la fissò scettico

“Questi due sfigati?”

Billie ringhiò

“Piccolo moccioso!”

Una risata roca proveniente dalla porta calamitò l’attenzione di tutto il gruppo.

Una donna con lunghi capelli corvini, ondulati e  lasciati sciolti sulle spalle che incorniciavano un viso dai tratti decisi con labbra carnose e brillanti occhi verdi dal taglio allungato era poggiata contro lo stipite della porta.

“Suvvia Jean è questo il modo di trattare gli ospiti?”. Rise 

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Capitolo 19
*** Il fratellino ***


Il fratellino

 

Arielle guardava a bocca aperta la bellona vestita di pelle nera appoggiata alla porta

“E tu chi diavolo sei?”

La mora le si avvicinò ancheggiando e cominciò a girarle attorno

“Arielle giusto?”

La ragazzina annuì sempre più perplessa

“E tu chi accidenti sei?”. Ripetè esasperata

La donna la studiò per un pochino storcendo il naso con aria critica

“Mmmh carina…ma deplorevolmente priva di sex appeal”

Gli occhi di Arielle lampeggiarono e il comodino di fronte a lei prese fuoco

“Chi-accidenti-sei!”. Sillabò infuriata

Ma da dove accidenti saltava fuori quella tipa! Non solo non si degnava di farle l’onore di dire chi fosse ma si permetteva anche di criticare, ma si era guardata bene quella specie di Catwoman dei poveri?

“Mi chiamo Christel e sono un’amica di tuo fratello…e mi aspettavo qualcosa di meglio conoscendo l’affascinante Jean”. Sussurrò facendo l’occhiolino a Jean

Chris afferrò Arielle prima che decidesse di strangolare la tipa e le si mise davanti

“Sta alla larga da Arielle”

La risata roca e lenta della donna riecheggiò nella stanza mentre passava con dolcezza una mano sulla guancia di Chris

“Che carino…non fare il cattivo bambino tesoro mi dispiacerebbe doverti punire”

“Cosa volete?”. Chiese Billie

Christel indicò Arielle con un piccolo cenno della testa

“Ci serve l’aiuto della ragazzina”

“Mai”. Sibilò Arielle

La donna scoppiò a ridere

“Oh non arruffare il pelo ragazzina! Non sai manco per cosa”

“Non  farò nulla che implichi un’uccisione o roba criminale in generale!”. Affermò la rossa convinta

La donna le scompigliò i capelli

“Oh che tenera”

“Ary calma non dobbiamo uccidere nessuno!”. La rassicurò Jean

“Beh nessun umano almeno”. Precisò la donna

“Vogliono che gli aiutiamo a uccidere la triade”. Precisò il ragazzo in risposta allo sguardo perplesso della sorella”

“La triade è morta!”. Sibilò Chris

“Questo lo pensi tu!”. Lo derise Christel

Billie scattò in avanti infuriata

“Sono morti, io li ho visti!”

La mora scosse la testa

“No, li avete temporaneamente fermati ma non era destino vostro eliminarli definitivamente!”

Billie rise, una risata aspra e priva di gioia

“Oh e di chi è?”

“Nostro”. Fece Jean indicando lui e la sorella

“Sai cos’è ho qualche difficoltà a credere a uno alleato con una Sirena!”. Frecciò Chris

La donna lo guardò ammirata

“Come l’hai capito?”

“Studio i demoni da quando sono nato praticamente”

Gli occhi verdi di Christel si strinsero perplessi

“Davvero? Come ti chiami ragazzo?”

“Chris Halliwell”. Proclamò il ragazzo gonfiando il petto

Billie digrignò i denti in preda alla tentazione di uccidere quel cretino. Ma come gli era venuto in mente di sbandierare di essere figlio delle Halliwell?!

Le labbra sensuali di Christel si stirarono in un sorriso soddisfatto. Un Halliwell! Meglio di quanto avesse sperato!

“Bene, bene bene….”. sussurrò

Chris comprese al volo il suo errore ma  non poteva rimediare ormai

“Non convincerete ne me ne la mia famiglia ad aiutarvi!”. Proclamò

Jean fece una risata derisoria

“Come se tu ci servissi! Io e mia sorella bastiamo e avanziamo”

Christel scosse la testa con aria di rimprovero facendo schioccare la labbra

“Non si tratta così una persona tanto importante Jean, no no no!”

“Mi pare che Chris abbia espresso abbastanza chiaramente che non vuole aiutarvi e anche io!”. Dichiarò Arielle

La donna rise divertita

“Oh quanto coraggio piccolo il mio pulcino bagnato!”

Arielle strinse le labbra indispettita

“Come pensate che io vi aiuti quando avete cercato di rapirmi”

Una genuina sorpresa alterò i lineamenti sia di Jean che di Christel

“Di che parli?”. Chiesero in coro

La ragazzina rise

“Volete farmi credere che voi non sapete nulla dei demoni che mi hanno dato la caccia settimane fa?”

I due si guardarono confusi

“No, per nulla!”. Esclamò Jean

Christel sibilò visibilmente contrariata

“L’hanno trovata!”

Jean annuì

“Già, dannazione avevo detto che dovevamo fare in fretta!”

Lo sguardo di Chris passò dall’uno all’altra

“Chi l’ha trovata?”

“La triade”

“La triade? Ma che…non dovrebbero volerla morta se è come dite voi?”. Chiese Billie

Christel scosse la testa

“No, la vogliono viva e dalla loro parte, hanno capito che è un rischio minore allearsi con lei e Jean che non farseli nemici cercando di ucciderli”

La ragazzina li fissò confusa

“State cercando di dire che voi siete i buoni?”. Chiese scettica Arielle

Christel fece un ghigno malizioso

“Diciamo i cattivi che hanno motivi di vedere morta la triade”

“Ovvero?”.Chiese Chris

“Ci piace il patto che abbiamo fatto con le Halliwell e non vogliamo che la triade ci rimandi sul piede di guerra…onestamente per noi demoni minori siete un tantino troppo distruttivi”

Chris, Billie e Arielle si guardarono confusi

E ora a chi credere?

 

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Capitolo 20
*** Che confusione! ***


Che confusione!

 

I tre ragazzi si guardavano con un inizio di emicrania per la confusione di quella storia

“Possiamo…possiamo parlare da soli?”. Chiese Arielle

Christel annuì facendole un pizzicotto leggero sulla guancia

“Ma certo bambina, Jean vieni con me”

Jean esitò un momento, non gli piaceva per nulla l’idea di lasciare la sorella maggiore ora che l’aveva rivista dopo anni! Christel intuì i pensieri del ragazzo e gli si avvicinò passando lentamente una mano sulla sua guancia

“Andiamo Jean, tua sorella non fuggirà possiamo anche lasciarli soli!”. Sussurrò conducendolo con se

Quando furono usciti Chris si lasciò cadere sul letto stremato

“Mamma mia!”

Le due ragazze annuirono

“Già”. sussurrarono in coro

Chris le guardò con una mano sopra la fronte

“Voi che ne dite?”

“Che questa cosa è assurda!”. Esclamò Billie

Arielle annuì con vigore

“Oh si concordo! Demoni che si alleano con i buoni contro altri demoni, bah!”

Il giovane Halliwell le fissò in silenzio

“Sapete”. Articolò lentamente “Anche l’altra volta i demoni hanno aiutato la mia famiglia contro la triade…”

Una tenue speranza si accese nel cuore della ragazzina. Forse allora  suo fratello non era cattivo! Forse poteva essere salvato

“Lo pensi davvero?”

Billie scosse la testa. A lei sembrava poco meno che una colossale ingenuità credere a quella versione. Insomma anche i demoni che avevano cercare lei e Chrystie per far tornare la triade avevano fatto in modo che credessero a una sorta di morale rovesciata. E anche Christie sembrava ben intenzionata come Jean finchè non aveva scoperto che sapeva fin dall’inizio che la triade era tornata e stavano lavorando per loro.

“Chris mio dio pensi che se lavorassero per la triade direbbero: piacere, siamo gli scagnozzi della triade” ?”

“Se lavorassero per la triade a cosa servirebbe tenerci vivi? Avrebbero potuto ucciderci no?”

Billie roteò gli occhi

“Oh andiamo! Arielle gli serve viva e collaboratrice, è molto più semplice farla lavorare con la convinzione che sta agendo per il bene che costringerla con la forza a fare quello che vogliono!”

Chris si passò una mano sul mento pensieroso

“Eppure…”

“Eppure?”

“Beh potrebbe essere come dicono loro!”

La bionda si passò una mano tra i capelli esasperata

“Chris e se invece mentono? Se ce li ritroviamo contro con Arielle annessa?”

Arielle alzò di colpo il viso fulminandola

“Non vi tradirei mai!”

Billie la fissò seria

“Anche io dicevo che non avrei mai tradito le Sorelle piccola”

Chris scosse la testa

“Ragazze così non si cava un ragno dal buco che vogliamo fare?”

“Io…”. Sussurrò Arielle

“Si?”. Chiese Chris gentilmente

“Vorrei correre il rischio”

“Non ce lo possiamo permettere Arielle!”. Sibilò Billie

“E se..e se chiedessimo il parere delle Sorelle?”

Billie inarcò un sopraciglio mentre una smorfia di derisione appariva sul suo viso

“Come? Io qui non le vedo”

“Aspetta un momento!”. Fece Chris deciso andando verso la porta

Guardò fuori nel corridoio e fece un cenno verso qualcuno che Billie e Arielle non videro

“Tornate qui!”

Jean  e Christel entrarono immediatamente nella stanza

“Allora?”. Chiese Christel

“Avete prove che la triade è viva?”

Christel annuì

“Naturalmente!”

“Bene mostratecele”. Ordinò Billie scettica

Christel rise

“Mettete in strada la piccoletta e interrogate i demoni che verranno a cercarla, vedrete che li manda la triade”

Chris ringhiò

“Non pensarci nemmeno!”

“E poi chi ci dice che non sarebbero demoni istruiti da voi per fingersi collaboratori della triade?”. Obbiettò Billie

Un leggero sorriso aleggiò sulle labbra della Sirena”

“Mio caro allora siamo a un punto morto,voi capite bene che finchè non fanno qualcosa io non posso provare che siano vivi”

Billie sbuffò

“Ci vorrebbe il dono di Phoebe..”. Sussurrò

Christel annuì

“Bella idea! Sei inguardabile ma hai avuto una bella idea!”

Billie ringhiò mentre Chris la fissava curioso

“Che vuol dire bella idea?”

Christel sorrise

“Oh ma è ovvio no? Si può fare! parlerò con Phoebe!”

I tre prigionieri la fissarono allibiti

“Ma…ma …vuoi dire che ci lasci uscire?”

La donna annuì

“Io verrò con voi assieme a Jean”

Uno sguardo passò tra Billie Arielle e Chris mentre quest’ultimo annuiva sospirando. C’era da sperare che sua madre non lo facesse saltare in aria!

 

 

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Capitolo 21
*** Nemici\amici ***


Nemici\amici

 

I tre ragazzi camminavano fianco a fianco nel vialetto di casa Halliwell. Chrystel li aveva guidati fuori dall’enorme villa in cui l’incantesimo li aveva portati e da là i loro poteri avevano funzionato perfettamente.

Chris guardò la rossina al suo fianco che camminava con la fronte aggrottata per la preoccupazione e le guance rosse per i forti colpi emotivi subiti in quella giornata. Aveva fatto la cosa giusta  a seguire il suo istinto? Si chiese per la decima volta. E se Jean e Chrystel si fossero rivoltati contro di loro una volta arrivati a casa Halliwell? E se avessero convinto Arielle a passare dalla loro parte?

I due fratelli erano una coppia tutt’altro che da sottovalutare, un cliocinetico e una pirocinetica assieme potevano essere veramente esplosivi…nel senso più letterale del termine. Certo doveva riconoscere  a se stesso l’attenuante di non aver avuto altra scelta, non sarebbero usciti da quella casa se non aiutati da quei due, e loro non li avrebbero fatti andare via da soli

“Chris non sono sicura che abbiamo fatto la cosa giusta”. Sussurrò Billie al suo orecchio

“Manco io zia, manco io”

Arielle gli si accostò

“Non fate quelle facce ragazzi!”

Billie sbuffò seccata

“Che facce vuoi che facciamo Arielle siamo in pericolo!”

“Esagerata Billie!”

“Oh davvero? Tu trovi? Senti capisco che tu voglia credere all’innocenza di tuo fratello…”

Arielle scosse il capo

“Non è quello Billie è che insomma le sorelle sono perfettamente in grado di fermarli entrambi se fanno qualcosa di stupido”

Chris annuì vigorosamente. Massì si era dato pensiero per nulla! Aveva in casa loro delle streghe potentissime, se la sarebbero cavata senza problemi!

Billie fissò Arielle con gli occhi a fessure

“Dipende….”

“Da cosa?”. Chiese la rossina perplessa

“Da quante persone combattono”

“Ma di che?...”. Cominciò Arielle, ma poi capì e le sue labbra si piegarono in una piega amara

“Oh tu hai paura che io combatta con loro vero?”

La bionda arrossì

“Beh in fondo è tuo fratello…”

“Non tradirò la famiglia Halliwell”

Uno sbuffo sonoro arrivò da dietro di loro. Quando si voltarono trovarono Jean particolarmente seccato e Chrystel particolarmente divertita

“Avete finito di decidere se ci metteremo o no a scannarvi tutti?”. Sbuffò Jean

Arielle gli scoccò un’occhiata severa

“Sono certa che tu non vuoi scannare nessuno”

Jean ghignò

“Il tuo amichetto non ne è così certo e manco l’altra tipa”

Billie lo fissò truce

“Non ne sono certa per nulla ragazzino!”

“Siamo arrivati” esclamò Chris indicando la casa davanti a loro. Aveva preferito non orbitare direttamente in casa nel caso ci fosse qualcuno di non magico in visita.

“Finalmente”. Sbuffò Jean

Arielle osservò Christel che ridacchiava divertita

“Che diavolo hai da ridere!?”

“E’ così sexy quando si arrabbia!”

La rossina roteò gli occhi esasperata. Santo cielo non era possibile!

“Cammina dentro!”. Ringhiò

La donna le passò davanti ancheggiando mentre Jean guardava la sorella con un ghigno divertito

“Gelosa della nostra femmina alfa sorella?”

Arielle arricciò il naso

“Quella cosa calzata a fatica in una ridicola tutina di pelle nera?”

“No quella con un corpo da favola fasciato di pelle nera”

Il battibecco fu interrotto dall’ingresso in casa Halliwel. Chris chiamò i suoi genitori appena entrato e pochi minuti dopo sbucò Piper dalla cucina. La donna guardò curiosa i nuovi venuti

“E loro?”

Chris sospirò

“Credo servano le ziette!”

La donna rise

“Nulla di più semplice..Paige?!”

Con un lieve scampanellio arrivò la più piccola di casa Halliwell

“Si?”

Chrystel rise

“Wow che immediatezza!”. Esclamò divertito

Paige puntò lo sguardo verso di lei

“Chi diavolo sono questi?”

“Dopo, dopo ora porta qui Phoebe”

Una manciata di minuti dopo le tre sorelle più gli ospiti erano riuniti nel salotto. Chris aveva raccontato l’inizio della loro avventura e Chrystel aveva chiarito i dettagli che riguardavano la sua posizione e quella di Jean

“Così, fondamentalmente vorreste dirmi che siete una sorta di fazione ribelle demoniaca e che la triade è tornata?”. Chiese Piper alla fine

Phoebe aggrottò la fronte

“Dicono la verità”

Le sorelle, Billie e Chris sobbalzarono

“Ma zia tu non puoi leggere le emozioni di Chrystel è una sirena!”. Fece Chris

Phoebe sorrise

“Si ma quelle di Jean, quelle le leggo benissimo…Ah Chris non gli stai simpatico!”

Jean sobbalzò

“Che diavolo…”. Borbottò

Arielle ridacchiò sfiorandogli la mano

“E’ un’empatica”

“E’ violazione della privacy ed è inquietante!”

“Oh ci si abitua”. Fece Piper con naturalezza “Phoebe il problema è che quello che senti in Jean implica solo che lui crede che dicano la verità”

La seconda delle Halliwell apparve leggermente esitante

“Beh vero ma..”

“Avete prove che la triade sia ancora viva?”. Chiese Piper ai due

Jean aprì la bocca e in quell’esatto momento una decina di demoni comparve attorno a loro

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** Lotta ***


 

Lotta

 

Il più giovane dei Polignaque congelò uno dei demoni che gli si era scagliato contro, subito disintegrato da un colpo preciso di Phoebe

“Bel colpo!”. Si complimentò  il ragazzo

Phoebe ghignò

“Diciamo che è un metodo collaudato”

Affianco a loro Piper fece esplodere una coppia di demoni

“Si, vedo che avete una tecnica....notevolemente efficace!”

Chris e Arielle corsero affianco a Jean e un nuovo attaccante fu prima congelato dal biondino e poi sciolto dalla sorella minore

“Fuori quattro!”. Rise Arielle

“Cinque”. Precisò Chris che aveva appena fatto orbitare un coltello da cucina nella gola del demone più vicino a lui

“Beh queste sono le prove che cercavate!”. Osservò Jean

Un nuovo demone fu ridotto in ginocchio da Chris e incendiato da Arielle

“Che prove?”. Chiese il giovane Hallivel

“Mi pare abbastanza eloquente...stiamo combattendo con voi”

Chris indicò Chrystabel che era appena stata scagliata dall'altra parte della stanza da un demone

“Non direi, state difendendo voi stessi in fondo, quelli mi pare non vi trovino simpatici”

Il biondo sbuffò

“Oh che idiota! Questa non è forse la prova che siamo contro di loro?”

il ragazzo si concesse uno sguardo truce mentre colpiva un nuovo aggressore

“Non direi per quanto ne so potreste avere sacrificato qualcuno dei vostri per convincerci a fidarci”

Jean  non ebbe modo di replicare perchè il ragazzo fu allontanato nella mischia. Nessuno si accorse in quella confusione che una figuretta era comparsa nelle scale al piano di sopra ed era intenta a osservare la battaglia dalla balaustra.....nessuno eccetto uno dei demoni.

Arielle non vide la bambina che li stava guardando ma si accorse dell'aria soddisfatta del demone che l'aveva notata, si guardò intorno alla ricerca di qualunque cosa avesse suscitato un'aria tanto compiaciuta intuendo che di sicuro non era fuorviera di buone notizie per loro.

“Chris!”. Urlò quando capì che cosa aveva visto il demone

Ma sfortunatamente il ragazzo non l'aveva sentita.

Arielle cercò di colpire il demone prima che avesse il tempo di spostarsi ma prima che il getto di fiamme lo colpisse quello sorrise soddisfatto e si smaterializzò.

D'istinto Arielle si lanciò verso le scale ma fu bloccata per un braccio da suo fratello

“Che succede”

la ragazza indicò le scale

“L'hanno vista”. Gemette

Jean fissò la bambina poi il suo sguardo si puntò sul demone che era comparso dietro di lei e le si stava avvicinando

“Dannazione!”. Imprecò

Arielle digrignò i denti per la frustrazione. Dannazione! Non riusciva ad attirare l'attenzione degli Halliwell e non osava attaccare lei il demone per paura di sbagliare mira e fare del male a Melinda.

“Che cosa facciamo?”

il fratello le fece cenno di stare ferma

“Ci penso io”.

Gli occhi del ragazzo si illuminarono e il ghiaccio ricoprì il corpo del demone.

Melinda doveva aver capito qualcosa perchè si girò verso il demone congelato alle sue spalle.

Gli occhi della bambina si sbarrarono e lei emise uno strillo terrorizzato.

Per un attimo tutti, demoni compresi smisero di combattere fissando la bambina. Piper fu la prima che si riscosse mandando in frantumi il demone che aveva cercato di aggredire Melinda

“Vai in soffitta Melinda corri”. Intimò alla bambina

la piccola comprese al volo che quello era uno di quei casi in cui conviene obbedire e corse a nascondersi.

Nel giro di un paio di minuti ogni demone era stato ucciso e nella casa tornò una parvenza di calma

“Tutti interi?”. Chiese Piper

“Suvvia tesoro non era un grosso pericolo abbiamo affrontato di peggio!”. Fece allegramente Paige

“Ma non Melinda”. Sussurrò Piper a denti strettiì

“Mel? Melinda vieni giù”. Chiamò Chris

la bambina si affacciò con aria cauta dalla balaustra

“Sono andati via?”

Arielle annuì sorridendo rassicurante

“Vieni  piccola va tutto bene”

la  bambina scese di corsa le scale aggrappandosi poi alla gamba di Jean

“Glattie!”. Squittì

Jean guardò confuso la sorella

“Ma che diavolo...”

la rossina alzò le spalle

“E' il suo modo di dimostrare che ha gradito il salvataggio”

Piper si avvicinò staccandogli di dosso la bambina

“Melinda non è la sola che ha gradito”. Affermò fissandolo negli occhi

Jean inarcò un sopraciglio

“Significa che ora mi credi?”

“No...ma ho un debito!”

Billie la fissò storcendo il naso scandalizzata

“Piper! Non dire sciocchezze avremmo potuto salvarla tutti noi”

Piper annuì

“No non c'era modo di intervenire lo hai visto”

“Non è una buona ragione per fidarci di loro”

“Ha salvato mia figlia questa per me è una buona ragione!”. Fece Piper

“E anche per me”. Affermò Paige

“E per me!”. Le fece eco Phoebe

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Capitolo 23
*** Il biondino dove lo metto ***


Il biondino dove lo metto!

 

Piper osservò un attimo pensierosa Jean che aveva invece un’espressione incredula

“Dunque…ora siamo alleati?”

Christabel si avvicinò con un sorriso soddisfatto

“Mi pare che il succo del discorso fosse quello!”

Paige instaurò uno sguardo duro

“Non abbiamo detto che ci fidiamo sia chiaro, siete sotto osservazione”

“Ovvero? Volete tenerci qui in quarantena?”. Chiese la sirena ironica

“Tu puoi andare dove ti pare ma al primo passo falso ti ammaziamo senza fare troppe domande…lui…”.Guardò un attimo Jean pensierosa “Che ne facciamo di lui?”

“Cosa? Io salvo una delle vostre figlie e voi mi mettete in prigione per ringraziarmi?”. Protestò Jean indignato

Billie lo guardò truce

“Possiamo sempre cambiare idea ed eliminarti subito”

Il biondo incrociò le braccia con aria strafottente

“Avanti puoi provarci”

Uno scappellotto preciso atterrò micidiale sulla sua nuca

“Se tu uccide giuro che non mi metto a difenderti”. Sibilò Arielle

“Ma Ari…”

“Smettila di provocare!”

Paige guardò il ragazzo pensierosa

“Potremmo portarlo alla mia scuola…”

“Non ho bisogno di nessuna scuola!”. Saltò su Jean

“Lo abbiamo addestrato da quando era piccolo  non vedo perché non possiamo continuare a prenderci cura noi di lui”. Protestò Chrystel

“Forse ha ragione Chrystel, zia Paige”. Fece Chris che non aveva nessuna intenzione di sorbirsi quel coso antipatico a lezione

“Non se ne parla non può restare in mezzo ai demoni!”. Affermò decisa Phoebe

“Non mi pare che dobbiate decidere voi!”. Protestò di nuovo Jean

Arielle sorrise estasiata

“Andiamo fratellone ti ci troverai benissimo! Io e Chris ci divertiamo un sacco là!”

Gli occhi azzurri del ragazzino si assotigliarono pericolosamente senza che la sorella notasse il cambiamento

“Vi divertite?”

“Oh si le lezioni sono stupende, Paige e gli altri insegnanti ci insegnano un sacco di cose fortissime!”

“Dunque se ho ben capito voi vi addestrate là giusto?”

Arielle annuì

“Ci dormiamo anche!”

Ecco il verbo dormire gli piaceva

“Se non ti sembra troppo scarsa per te penso che troveremo una stanza”. Fece Paige

Jean guardò Chris con un ghigno perfido

“Oh se mia sorella ci si trova bene non è di sicuro scarsa”

Chris digrignò i denti. Maledetto! Ci avrebbe giurato che avrebbe fatto in modo di stargli incollato per disturbarlo

“Allora vediamo…se per te non è un problema puoi dividere la stanza con Arielle…”

Il ghigno sadico aumentò dimensione

“Non è assolutamente un problema anzi preferisco”

Paige guardò Arielle

“Per te è un problema Arielle?”

La ragazzina scosse allegramente la testa ignara dei progetti diabolici del fratello

“Per nulla  Paige”

“Allora è deciso…Jean potrai anche uscire di tanto in tanto non è una prigione, giusto per rassicurarti”

Bene, molto bene! Questo era ottimo così avrebbe potuto andare  a trovare Chrytabel

“Grazie della rassicurazione”

“Ma non potrai andare nella villa dove stavi ti avverto”. Precisò Paige

Il ragazzo annuì

“Ok”

Nessun problema, Chry l’avrebbe incontrata fuori

Chris lo fissò truce. E no bello anche lui aveva il diritto di rompere le scatole!

“E non potrai incontrarti con nessuno di loro”

Chrystabel emise un sibilo di protesta

“Non è giusto perché non dovremmo visto che stiamo dalla vostra parte entrambi?”

“Per ora! Ma se sta a contatto con noi potrebbe passarti informazioni che magari useresti in seguito contro di noi quando il vento sarà cambiato!”. Osservò il piccolo di casa Halliwel

Billie annuì con calore

“Non ha tutti i torti!”

Piper, Paige e Phoebe che avevano capito benissimo cosa passava nella mente di Jean, soprattutto Phoebe, si scambiarono uno sguardo divertito

“Oh io sono sicura che non passerebbe nessuna informazione!”. Asserì Phoebe

Piper ridacchiò

“Nah non penso che Jean ne avrebbe il tem…ehm voglio dire..non ne avrebbe l’occasione se evitiamo di metterlo a parte di troppe cose”

Arielle, che non aveva capito a cosa stavano pensando le tre sorelle, sorrise con calore

“Sono certa che non vi tradirebbe”

“Vedrò di occuparmi di altro quando sarò con lui”. promise Chrystel ghignando

Le tre sorelle scoppiarono a ridere

“Non ne dubitavo!”. Assicurò Piper

Chris le guardò insoddisfatto

“E voi vi fidate della sua parola?”

“Via Chris infondo se dobbiamo lavorare con lei qualcosa scoprirà comunque!”

Paige annuì

“Al massimo se ha scoperto troppo alla fine di tutto la uccidiamo!”

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Capitolo 24
*** Nuova sistemazione ***


 

            Nuova sistemazione

 

Un urlo di terrore lanciato da una voce femminile ruppe il silenzio della scuola. Chris si svegliò di colpo e scattò in piedi, veniva dalla camera di Arielle e Jean. Qualche secondo dopo, un secondo urlo, questa volta maschile fece correre il ragazzino verso la camera dei due compagni di studi. Bussò forte aspettandosi che nessuno aprisse perché occupati in una battaglia demoniaca….invece la porta si spalancò e davanti a lui apparve Jean

“Che c’è a quest’ora?”. Sbuffò il biondo

Chris lo guardò incerto se prenderlo per scemo…o prenderlo a testate. Ma come si metteva a urlare in piena notte e poi si lamentava che bussavano?

“Lo dovrei chiedere io che cavolo succede!”. Sbottò infastidito

Arielle apparve dietro il fratello

“Niente Chris non preoccuparti solo un piccolo incidente”. Assicurò

Il ragazzo inarcò un sopraciglio poco convinto. Un incidente?

“Che incidente se posso chiedere?”

“Non puoi chiedere!”.  Sbuffò Jean

Arielle fece un sibilo simile a quello di un gatto arrabbiato e posò la mano sulla spalla del fratello per costringerlo a spostarsi. Chris entrò nella stanza guardandosi attorno..sembrava tutto apposto eccetto…una macchia nera come di bruciato ai piedi del letto di Arielle

“Che cos’è?”. Chiese Chris indicando il letto

La ragazzina guardò il fratello e incrociò le braccia

“Quella cretina di mia sorella si spaventa con poco!”

“Che cosa?”. Sibilò Arielle facendo due passi verso di lui “Io sono una cretina? Mi hai messo un ragno nel letto sapendo che io ne ho la fobia!”

“E giustamente tu hai ben pensato di incenerirlo assieme a me, no?”

“Ti sarebbe stato bene che lo facessi!”. Ringhiò la francesina

Chris si massaggiò le tempie stringendo gli occhi confuso da quella valanga di accuse

“Vi spiacerebbe parlare con calma? Non capisco niente!”

Arielle lanciò al fratello uno sguardo da se-parli-ti-uccido e si affrettò a spiegare

“Mi sono svegliata e mi sono trovata un ragno grande quanto la mia mano sul letto…mi sono spaventata e devo avergli dato fuoco…assieme alla testiera del letto quasi”

Chris roteò gli occhi

“Beh Ari mi pare di capire che il ragno riposa in pace ora”

La ragazzina annuì

“Beh si…”

“Sei stata efficace sul serio allora”. Rise Chris

Massì infondo anche ai migliori inizialmente capita di fare errori simili finchè non succede nulla di grave meglio riderci no?

La ragazzina sorrise rassicurata

“Beh grazie”

Jean fece una smorfia oltraggiata

“Sei stata efficace? Per poco non mi ammazza e tu le fai i complimenti?”

Si beh il fatto era, dovette ammettere il giovane, che parte delle sue considerazioni concilianti e benevole erano dovute al fatto che nessun uomo sarebbe in grado di sgridare una bella fanciulla in camicia da notte…e lui santo cielo non era mica di legno!

“Ce lo avevi messo tu il ragno?”

“Si ma…”

“Allora ti saresti meritato un po’ di cottura!”. Sentenziò il ragazzo

“Ma insomma le ho sempre fatto questi scherzi se lo doveva aspettare!”

Arielle lo trucidò con lo sguardo

“Il fatto che tu sia sempre stato un cretino non ti autorizza a esserlo ancora Jean!”

“E c’è da aggiungere che prima tua sorella non aveva il potere di darti fuoco!”. Rise Chris

“Pff ci rinuncio! Tanto darai sempre la ragione a lei”

Beh…aveva degli ottimi argomenti, ridacchiò tra se il ragazzino osservando la fanciulla

“Ok, io torno a dormire, lieto di essermi precitato senza motivo“

Si era precipitato sul serio considerò la ragazzina notando che era piombato in camera loro con solo i boxer…e aveva un corpo che sembrava fatto con la proporzione aurea accidenti a lui.!

Cessato l’allarme, i tre ragazzi tornarono a letto (Chris e Arielle appena fu passata la crisi da ormoni adolescenziali impazziti) e la mattina dopo erano pronti per le lezioni.

“Una noia mortale!”. Affermò Jean uscendo dall’aula

Arielle gli lanciò un’occhiataccia

“Smettila le lezioni di Paige sono molto affascinanti!”

“Oh lascialo perdere tuo fratello è cretino”. Sbuffò Chris

“Cretino a me? Le trovo noiose perché io sono troppo avanti!”

“Jean Polignaque!”. Ringhiò Paige dietro di loro

I ragazzini si voltarono perplessi mentre la furibonda maestra si avvicinava a passo di carica

“Si paige?”. Chiese Chris

“Questo disgraziato mi ha lasciato l’esercizio in bianco!”

Arielle e Chris scoppiarono a ridere

“Che vuoi farci zia lui è avanti!”. Rise Chris

Paige trucidò Jean con lo sguardo

“Talmente avanti che oggi mi fa l’esercizio che non ha fatto in classe  e il doppio dei compiti!”

 

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Capitolo 25
*** Chiacchiere tra fratelli ***


Chiacchiere tra fratelli

 

Il ragazzino biondo tornò sbuffando nella camera che divideva con la sorella e si lasciò cadere sbuffando sul suo letto

“Stanco?”. Ridacchiò la sorella

Jean alzò uno sguardo truce su di lei. Ma come lui aveva dovuto sgobbare tutto il giorno per riuscire a fare tutti quei dannati compiti e la sorella rideva pure? Per la serie oltre al danno la beffa!

“No, no sono fresco come una rosa”

La rossina ridacchiò divertita

“Finiti tutti i compiti?”

Il ragazzino roteò gli occhi infastidito. Ma perché, perché doveva romperle le scatole

“Oh si tu e quell’aguzzina di Paige potete essere felici”

Arielle scosse la testa esasperata

“Dai Jean ha fatto bene! Insomma eri distratto in maniera vergognosa e non le hai nemmeno fatto i compiti”

Il biondino alzò le spalle

“Non capisco l’utilità di quella roba, insomma basterebbe allenarmi e mandare formule nuove a memoria senza tante cose”

“Jean mettiti in testa che ora le cose sono cambiate, questa non è il posto dove stavi questa è una scuola e in una scuola se non lo sai si studia”

Un ghigno impertinente piegò le labbra del ragazzino

“Mai stato a scuola”

“Forse ti sarebbe servito!”. Sbuffò la sorella infastidita

Il ragazzo la fissò senza capire

“Perché? Insomma sulla magia so tutto quello che mi serve e il resto posso crearlo”

Arielle inarcò un sopraciglio

“Ne sei proprio sicuro?”

“Ma certamente! Ti faccio un esempio…che me ne faccio di tutte quelle nozioni di storia della magia?”

La ragazza scosse la testa divertita

“Dimmi un pochino sapientone, come fai a conoscere grosso modo gli effetti e le controindicazioni di un incantesimo creato ex-novo?”

Gli occhi del ragazzino si in sbarrarono perplessi

“Beh non si può, no?”

“No ma nel caso ti venga in mente di fare un incantesimo che qualcun altro in passato ha scoperto essere pericoloso lo impari studiando i grandi eventi accaduti ai maghi del passato”

Il ragazzino piegò le labbra poco convinto

“Non mi pare proprio così, insomma è raro che un incantesimo sia così sbagliato da dover addirittura essere ricordato nella storia per le sue conseguenze”

“Ma accade anche questo, oppure…se ti trovi ad avere a che fare con una fata o con un Orco o una ninfa o qualcuno delle razze non umane come fai a sapere come relazionartici se non conosci cosa è successo tra la sua razza e gli umani?”

Jean si passò una mano tra i capelli meditando sulla questione. Beh in effetti quelle erano delle ragioni logiche…

“Può darsi ma a cosa mi serve studiare dal momento che non mi interessa avere a che fare con le altre razze?”

Un ghigno affiorò sul viso della bella rossina

“Fidati le altre razze magiche ti interesserebbero”

“Quali altre razze magiche? Apparte i lepricauni per l’oro le altre non servono a nulla”

Il ghigno furbetto si accentuò

“Sai alcune sono molto affascinanti…”

“Tzè tipo gli orchi? Ho sentito dire che puzzano maledettamente”

“Non parlavo degli orchi! Parlavo di sirene, valchirie e ninfe”

“E che me ne faccio?”

La ragazzina scoppiò a ridere

“Non ne hai mai vista una si vede!”. Esclamò mettendogli davanti le illustrazioni del suo libro

Jean emise un basso fischio guardando l’immagine di una ninfa

“Sono veramente così?”

Arielle annuì divertita

“Oh si ho anche sentito dire che sono molto…allegre!”

Il ragazzo la fissò diffidente non osando dare il senso che la sua mente voleva per quella frase

“Davvero?”

“Si e se non la pianti di fare il fesso lo dico alla tua amica…come si chiama? Ah si Christel”

Jean mise il broncio offeso

“Infame”

“Molto! Raccontami chi è lei, la conosci da molto?”

Jean alzò le spalle

“Si occupa di me da quando sono arrivato in quella villa”

“Ossia?”

“Ossia da quando mi hanno adottato…mi hanno portato là dicendo che ero speciale, che avevo poteri che avrebbero permesso di salvare il mondo da gente brutta e hanno iniziato ad addestrarmi”

“Ti trattavano male?”

“No per nulla…tu invece che ci fai qui?”

“Sono andata via dall’orfanotrofio quando sono stata grande a sufficienza e mi hanno trovata i demoni…Chris mi ha salvata e poi…mi sono unita alla famiglia Halliwel”

Un momento di silenzio calò tra i due fratelli....avevano dieci anni da recuperare

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Capitolo 26
*** Chiacchiere e lezioni ***


Chiacchiere  e lezioni

 

Autrice: eccomiii sono viva e sono tornata a scrivere…è una buona notizia per voi? XD dai fatemi sapere

 

Il ragazzo biondo si stava sistemando i capelli con il gel mentre la sorella sistemava i lunghi ricci fiammanti a colpi di spazzola

“Nulla nel libro di storia della magia che ti aiuti?”. Chiese ironico

La ragazzina gli lanciò uno sguardo truce dallo specchio

“Oh no, sembra che nessuno si sia mai preso la briga di inventare un incantesimo per lisciare i ricci”

Jean ridacchiò

“Forse nessuno ha mai avuto un cespuglio come il tuo in testa”

Una spazzola atterrò esattamente sulla testa del biondino

“Aia!”. Sibilò il ferito

“Così impari a dire scemenze!”. Lo rimbeccò la sorella

“Non sono scemenze! Me lo ricordo ancora quando cercavano di pettinarti all’orfanotrofio”

Arielle storse il naso

“Si me lo ricordo anche io! Eccome se me lo ricordo, non è colpa mia se erano così poco gentili in orfanotrofio”

Jean rise. Le urla di sua sorella ogni volta che la persona che si occupava di lei tentava di pettinarla erano assordanti, ogni volta temeva che la stessero spellando viva

“Non erano poco gentili erano i tuoi capelli a essere impossibili!”

“Non è vero!”

“Oh si che è vero! Te ne andavi in giro coi vestiti sempre bucati chissà come e i tuoi capelli erano sempre in disordine”

“Correzione: eri tu a ridurmi in quel modo a forza di risse”

“Io?”. Sussurò Jean con aria offesa “Ma se ti difendevo in continuazione!”

Era vero, nessun bambino poteva alzare la voce con lei se suo fratello era nei paraggi e nessuno poteva maltrattarla….tranne suo fratello appunto

“Si mi difendevi da tutti ma il problema era che non c’era nessuno a difendermi da te”. rise la rossina

L’aria offesa del ragazzino permase

“Eddai non esagerare erano normali liti tra bambini”

“Certamente che si concludevano con vestiti rotti e lividi per me e tagli, morsi e graffi vari per te”

Jean rise.

“Oh si eri una vera pantera!”

Il viso della bella rossina si atteggiò a un’aria truce ma i suoi occhi sfavillavano di orgoglio

“Non esagerare!”

“Non esagerare? Ma se una volta mi hai quasi staccato una guancia a morsi”

Arielle rise. La ricordava, quella scena:  la maestra le aveva regalato un dolce per una giusta risposta a una domanda e suo fratello aveva cercato di apropriarsene e lei…beh aveva reagito! Ne era nata una rissa senza esclusione di colpi e a un certo punto la bambina, che si era trovata con le braccia bloccate aveva morsicato il fratello alla guancia per paura di vedersi sotrarre il prezioso cioccolatino

“Avevi iniziato tu!”. Puntualizzò la ragazzina

“Volevo solo una metà del dolcetto”. Si difese il biondino, intento a dare gli ultimi tocchi al suo look

Arielle, che si era finita di preparare da un pezzo, lo guardò divertita

“Oh e perché avrei dovuto dartelo? In fondo me l’ero guadagnata io!”

Jean la guardò con aria angelica

“Per amore fraterno?”

La ragazzina scoppiò a ridere

“Nah risposta sbagliata!”

“Sappi che quel bel cioccolatino non l’ho ancora scordato! Te lo rinfaccerò a vita!”

“Nemmeno io l’ho scordato, era delizioso”. Sussurrò Arielle in tono flautato

Jean le fece una linguaccia

“Oh piantala non è salutare essere così golosi!”

“Ah no?  E perché?”

“Ricorda sorella due minuti in bocca e tutta la vita nel sedere!”

La faccia della ragazzina parve gonfiarsi per l’offesa

“Oh! Io non sono per niente grassa”

“Per ora sorella, per ora!”

“Beh e anche se ingrasso che importa”. Sbuffò nervosa la ragazzina

“Immagino che il tuo angelo non gradirebbe!”

Gli occhi dorati si spalancarono sorpresi

“Oh intendi Chris?”

“Certo!”

“Che gli importa se ingrasso non essere sciocco”

“Beh quando vi sposerete avrebbe qualche difficoltà a portarti all’altare!”. Rise il ragazzo correndo fuori dalla camera

La ragazzina si lanciò dietro di lui furiosa

“Ti ammazzo!”. Ringhiò

La sua corsa si arrestò contro qualcosa di solido…Chris Halliwell

“Chi è che vuoi ammazzare?”. Chiese divertito

“Oh ehm…nessuno Chris scherzavo”. Mormorò imbarazzata la ragazzina

“Voleva ammazzare me!” intervenne Jean con un’aria da: e-ora-diglielo-se-hai-coraggio

“Ehi che diavolo fate voi tre dovreste essere diretti alla mia lezione!”. Fece una voce furiosa

Paige Halliwel era davanti a loro con le mani sui fianchi e una faccia che li convinse a filare tutti e tre pronti a seguire la lezione con molta, molta attenzione

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Capitolo 27
*** Il rivale ***


Il rivale

 

La giovane Arielle si diresse serena verso la biblioteca sedendosi comodamente dopo aver fatto cadere con un sospiro di sollievo i pesanti libri che aveva con se. Ripresi libri e quaderni si mise a studiare con entusiasmo affascinata dalla nuova lezione e il resto del mondo scomparve dalla sua mente…finchè il resto del mondo, o almeno una sua parte, non bussò bruscamente alla porta.

“Salve”

La ragazzina sollevò lo sguardo infuriata chiedendosi chi accidenti si fosse messo in testa di disturbare una persona che si era rifugiata in biblioteca con palese intento di studiare in santa pace e…incontrò gli occhi azzurri di un ragazzo che le sorrideva allegramente come se fosse perfettamente normale sedersi a chiacchierare con una persona impegnata in altro.

“Si?”. Chiese seccata

“Anche tu segui le lezioni del professor Allow?”. Chiese il seccatore indicando con lo sguardo prima il libro posato davanti ad Arielle e poi quello poco più avanti…e solo allora la ragazza si rese conto che il seccatore era semplicemente qualcuno che aveva occupato quel tavolo prima di lei.

“Oh si…”. Rispose addolcendo il tono

Il lieve cambiamento di tono fu un incoraggiamento più che sufficiente per il ragazzo a continuare la chiacchierata con la bella rossa.

“Sei nuova?  Non mi pare di averti mai vista…”

Incerta per un momento, la ragazzina decise infine che sarebbe stato piuttosto maleducato continuare a rispondere a monosillabi per scoraggiare il suo interlocutore, che per altro sembrava anche un tipo abbastanza simpatico da meritare almeno un briciolo di attenzione.

“Si, sono appena arrivata qui, mi ha portata Paige”

“Anche io sono stato portato qui dalle Halliwell…oh a proposito mi chiamo Stephan e tu?”

La ragazza sorrise lievemente osservando la mano che lui le stava porgendo e la strinse allegramente

“Arielle”

“Cosa hai fatto per attirare l’attenzione delle Halliwel?”

“Oh ecco…un guaio coi demoni”. Rispose velocemente la ragazza con lo sguardo basso

Il giovane rise

“Oh io ho fatto di peggio”

“Tipo?”

Il ragazzo fissò qualche istante la penna che Arielle teneva in mano la quale poco dopo cambiò padrone.

“Ma che…”. Sussurò la rossa fissando la penna  che ora era nelle mani del ragazzo

“Furti”. Rispose semplicemente Stephano

Arielle lo fissò inarcando un sopraciglio interrogativa

“Seguivo i passanti che mi sembravano avere qualcosa di valore e usavo la telecinesi per derubarli”

La ragazzina annuì comprendendo la situazione

“Orfano?”

“Esattamente! Mi volevano portare in orfanotrofio ma sono scappato prima…non mi piaceva granchè l’idea!”

La ragazzina annuì seria

“Credimi hai fatto la scelta migliore!”

“Ci sei stata anche tu?”

Arielle annuì

“Si e sono fuggita…in effetti forse avrei dovuto vivere come hai fatto tu se non mi avessero trovato le Halliwell…”

“Beh ti dirò sei stata fortunata che ti abbiano trovato le Halliwell, non è una bella vita quella di strada”

Lo fissò perplesso, ma come lei lo stava ammirando per la sua idea di fuggire e lui  praticamente la ammoniva perché aveva rischiato facendo la stessa cosa?

“Mi sembri vivo e vegeto”

“Perché mi hanno trovato le Halliwel altrimenti chissà che fine avrei fatto”

In effetti doveva riconoscere che…forse si sarebbe pentita amaramente di essere fuggita se non l’avesse trovata Chris…

“Forse hai ragione!”

“Forse…o magari te la saresti cavata a meraviglia chissà…comunque sai…è piacevole avere qualcuno con cui parlare di questa cosa”

La ragazzina scoppiò a ridere

“Perché prima eri solo soletto?”

“No ma sai…non è un ottimo biglietto di presentazione dire “ciao sono un ladro!”…”

Di nuovo ci fu uno scroscio di risa

“Si, immagino…”

Quando il giovane Halliwel entrò in biblioteca trovò i due così che ridevano assieme con l’atteggiamento di chi si conosce da secoli. E non riusciva a spiegarsi perché, ma la cosa non gli piacque per nulla

“Ehi ciao Arielle, Stephen…”

La ragazzina lo salutò con entusiasmo mentre l’altro gli rispose con un amichevole cenno del capo

“State studiando anche voi la lezione di oggi?” chiese sistemandosi in mezzo ai due ragazzi

Dal momento che tutti e tre stavano studiando la stessa materia decisero di mettersi a ripassare assieme e quel giorno Chris fu molto più brillante di quanto non gli capitasse di solito nello studio e si allontanò dal tavolo della biblioteca pensando con un sorriso soddisfatto che aveva decisamente battuto Stephano quanto a preparazione.

“Bravo sei decisamente il maschio con le corna più robuste!”. Rise una voce alla sua destra

Chris si voltò controllando l’andito che stava percorrendo e trovandosi di fronte a Jean

“Che diavolo stai dicendo pivellino!”. Sbuffò

Jean rise sprezzante

“Non è ovvio? Sembravi un cervo che prende a cornate il rivale…un pochino patetico a dire il vero!”

Chris lo fulminò con lo sguardo

“Di quale rivale parli?”

“Il tipo castano seduto vicino a mia sorella prima che arrivassi tu…sai non dovrei impicciarmi ma avete dato uno spettacolo molto divertente!”

“Non è un mio rivale”

Primo non era alla sua altezza abbastanza da essere un rivale e secondo non c’era nulla in cui rivaleggiasse

“Davvero? Perché tu sembravi pronto a sbranarlo se si fosse avvicinato troppo ad Arielle”

Cosa? Lui non era assolutamente geloso di Arielle!

“Non vedo perché dovrei”

“Perché lei ti piace idiota”

“Non…non è vero!”

Non era assolutamente vero! Si era bella, era attraente e…

E bella e attraente è un modo di dire che ti piace!

 

Oh cavolo non era davvero attratto dalla sua protetta vero? Insomma….non poteva avere il vizio di famiglia…o si?

 

 

 

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Capitolo 28
*** Allo scoperto ***


Allo scoperto

 

Il moretto minore di casa Halliwell girava tra le mani la matita con cui da tre quarti d’ora si illudeva utopisticamente di riuscire a sottolineare il suo libro. Scosse la testa sbuffando infastidito mentre le sue dita stringevano la matita desiderando di romperla. Porca miseria era la terza volta che leggeva quella dannata prima riga e sembrava che le parole non volessero imprimersi nel suo cervello. Era troppo concentrato sulla discussione appena avuta con Jean, decise. Lì per lì lo aveva mandato al diavolo e si era allontanato seccato ma…il fatto era che le ultime parole del giovane francese si erano infilate nella sua mente e non ne volevano uscire…

Lei ti piace….

Aveva ragione? Si insomma…che la ragazzina fosse decisamente un bellissimo soggetto su cui puntare lo sguardo non se l’era mai nascosto ma…arrivare a ipotizzare qualcosa di più della semplice attrazione significava guai, guai serissimi!

Sospirò sbattendo la testa sul libro. Che cosa doveva fare?

La mano del ragazzo passò più volte tra i capelli in un gesto nervoso finchè Chris decise che non poteva sfuggire a quella domanda, doveva trovare una risposta se non voleva continuare a essere ossessionato. Ok, si disse sospirando rassegnato, non era così difficile in fondo, doveva solo cercare di calmarsi e di analizzarsi a fondo, nulla di complesso se paragonato alle battaglie coi demoni che erano la sua routine quotidiana da anni!

Due…cosa provava per Arielle…

Ammirazione, senza dubbio, quella era conclamata e poi? Beh tenerezza e molto molto senso di protezione…si quello non era nulla di tremendo in fondo era normale voler proteggere una ragazzina sola al mondo o quasi e per altro perseguitata dai demoni. C’era altro? Si chiese con circospezione. Si c’era altro, c’era il fatto che più di una volta si era trovato a fantasticare su di lei e in quelle fantasie la protezione  c’entrava poco, c’era il fatto che più la conosceva e più aveva la sensazione che si capissero a meraviglia.

Fissò accigliato la sua mano che, persa ogni velleità di sottolineatura ormai scarabocchiava a casaccio. Tutte queste sensazioni lo rendevano cosa? Innamorato di quella piccola peste?

Beh…se non proprio innamorato ci si avvicinava quantomeno. E la cosa era un problema! Lui non poteva essere innamorato di quella ragazzina! Per cominciare la momento non poteva permettersi distrazioni se voleva davvero proteggerla e inoltre…

“Ehi Chris tutto bene?”

Il ragazzo alzò il viso fissando con sollievo la persona davanti a lui, ecco una adatta a dargli consigli sentimentali

“Zia Phoebe ciao!”

La donna sorrise con dolcezza sedendosi di fronte a lui

“Tutto bene?”. Chiese di nuovo

Un ghigno impertinente affiorò sulle labbra del moretto

“Zia, che razza di domanda inutile mi fai? Come se non sapessi che puoi leggere le mie emozioni!”

Un ghigno molto simile spuntò sul viso della zia

“Beh sai com’è nipotino è scortese  non chiedere”

Il ragazzino scoppiò a ridere

“Vuoi essere modesta e eviti di ostentare la tua onniscienza o cosa?”

“Si, per cominciare questo…e poi con un mortale non posso semplicemente parlare dei suoi sentimenti…devo fingere di non saperli ti pare? Quindi è meglio se con voi non mi prendo abitudini diverse”

Chris annuì

“Capisco ma vedi…il problema zia è proprio che non lo so nemmeno io che cosa provo al momento…”

Phoebe aggrottò le sopraciglia

“Si sento una certa confusione…”

Il ragazzino sospirò scuotendo la testa

“Ne ho davvero da vendere”

“Prova a parlarmene magari sfogarti ti aiuterà a chiarirti le idee…”

Si guardò attorno circospetto

“Sono previste invasioni?”

Phoebe rise divertita

“No nipote tranquillo siamo soli, mamma è a lavoro e zia Paige e tuo padre hanno lezione…certo non garantisco che non ci siano invasioni di demoni…”

“Ecco vedi zia…si tratta di Arielle…”

“Oh ti sei deciso a riconoscere che ti piace!”

“Beh si…un momento ma come…”

Si interruppe subito scuotendo la testa davanti al ghigno della zia. Domanda idiota, lo sapeva perché aveva letto le sue emozioni

“Da quanto lo sai?”

“Da subito piccolo ma…diciamo che capisco che tu fossi più impegnato a salvarle la vita che a concentrarti sulle tue emozioni per lei”

“ Beh si…”

“Qual è il problema? Non sai come dirglielo?”

“Non so se dirglielo zia insomma…”

“Non avrai mica paura della stupida legge degli angeli bianchi e dei protetti vero? Insomma…tu sei la prova vivente che si può infrangere…”

“Si ma…ecco sai stare con un Halliwell non è facile”

“Manco controllare la pirocinesi, eppure Arielle se la cava bene”

“Non è la stessa cosa zia lo sai…insomma c’è gente che è morta…”

“Temi che le possano fare del male?”

“Ecco…lei già ha dei poteri…interessanti..se diventa la donna di un Halliwel…”

“Chris…tuo padre è un mortale eppure è vivo no? Zio Harry lo stesso no? Perché Arielle che è una strega non dovrebbe farcela?”

Chris roteò gli occhi seccato

“Zia non cantare vittoria non è ancora detto che arriveranno all’anno prossimo!”

“E’ questo il punto? Hai paura per lei?”

“Non voglio una persona in più da guardare chiedendomi se prima o poi la dovrò seppellire!”

Uno scappellotto piombò sulla nuca del ragazzino

“Allora nessuno di noi avrebbe dovuto avere una famiglia e poi…guarda che in realtà ci sono più possibilità di morire in un incidente stradale o domestico”

“Ma…”

Il ragazzo si irrigidì appena aperta bocca

“Chris?”. Chiese Phoebe preoccupata

“Arielle, mi sta chiamando”

Sarebbe andato da solo ma la zia gli prese la mano prima che orbitasse e quando arrivarono alla scuola di magia tutto quello che videro fu il lampo di una chioma rossa e tre tonache nere che sparivano

 

 

 

 

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Capitolo 29
*** Missione di salvataggio ***


Missione di salvataggio

 

Quando Chris si volse verso la zia vide un’espressione sofferente sul suo viso

“Chris maledizione calmati! ORA!”. Sibilò Phoebe

Il ragazzo la guardò con aria ebete? Calmarsi? Il suo incubo si era appena avverato e lui avrebbe dovuto calmarsi? Non era possibile, si disse, era un’incubo! Si, senza dubbio ora si sarebbe svegliato spaventato nel suo letto per poi essere pervaso dalla cosolante certezza che non era successo nulla in realtà, che quella ragazzina non era scomparsa nel momento esatto in cui stava dicendo di temere che le succedesse qualcosa….

“Chris!”. Ringhiò di nuovo la donna

Solo a quell’ennesimo richiamo il ragazzo capì il senso di quello che la zia diceva, Phoebe era un’empatica…ergo tutto il panico che sentiva in quel momento  stava andando a lei!

“Io…”

La mano della donna salì delicatamente a sfiorargli il braccio

“Respira avanti respira, se continui così tu andrai in corto circuito e ci farai andare anche me…non possiamo permettercelo dobbiamo stare lucidi per aiutare Arielle”

Dopo qualche minuto il ragazzo riuscì a controllare mente e  polmoni e a calmarsi quel tanto che bastava a non impazzire e a non far impazzire la zia

“Dobbiamo salvarla!”

Phoebe annuì

“Va  a prendere Piper e Wyat io avviso Paige e Leo!...ah chiama prima il fratello di Arielle!”

Chris annuì e pochi istanti dopo era nella camera di Jean  che grazie al cielo era là

“Hei Halliwell hai ripensato al mio discorso di ieri?”. Chiese il biondo vedendolo comparire

“Non è il momento Jean abbiamo un problema, Arielle è stata presa dalla Triade!”

Il ragazzo saltò giù dal letto

“Sei sicuro?”

“Sicurissimo l’ho visto”

Un lampo attraversò gli occhi cerulei

“Stai scherzando vero? Mia sorella è stata rapita davanti a te e tu non hai mosso un pelo?”. Ringhiò

“Non ho fatto in tempo, quando sono arrivato stavano sparendo!”

“Ma eri là”

“Senti Polignaque anche io tengo a quella dannata ragazzina, se avessi potuto fare qualcosa l’avrei fatto! Ora non rompere le scatole e vai a cercare Christal! Ci vediamo fra due minuti a casa Halliwel”.  Sibilò il giovane oltraggiato sparendo dopo l’ultima frase

Ed esattamente due minuti dopo tutti gli Halliwel erano riuniti nel salotto insieme a Billie, Jean e Chrystel

“Dobbiamo proprio prenderci quella?”. Sbuffò Billie guardando Chrystal

La sirena bruna ghignò

“Si io vi servo”

“Billie smettila”. Sibilò Chris “ Non aiuteremo Arielle litigando”

La bionda prese un respiro scoccando a Chris un’occhiata che diceva chiaramente: solo-perché-è-Arielle.

“Allora come sono i piani?”. Sospirò

Christal si fece avanti

“Signori dobbiamo distrarli, quelli là sorveglieranno la ragazza a vista non ci lasceranno avvicinare così facilmente”

“Anche una volta che ci avviciniamo cosa volete che facciamo alla triade?”. Fece notare Jean

“Beh li abbiamo già sconfitti”. Obbiettò Paige

Jean roteò gli occhi

“Non abbastanza se mia sorella è dove è”

Chris roteò gli occhi

“Stai buono!...in ogni caso ha ragione se la triade è tornata l’altra pozione non era sufficiente perciò…stavolta come la sistemiamo?”

Paige si guardò attorno sfiorandosi le labbra pensierosa

“E se non la eliminassimo affatto?”

Gli occhi di tutti si puntarono su di lei chiaramente perplessi

“Che diavolo dici?”. Chiese Jean

“Possiamo confinarli nel piano astrale!”

Il biondino la fissò perplesso

“Il piano astrale? Che diavolo è?”

La donna gli scoccò un’occhiata severa

“Se solo tu avessi studiato!”. Sbuffò “E’ una zona di blocco temporale dove in pratica il tempo torna su se stesso”

“E non rischiamo che vengano liberati?”. Chiese Christel

Chris scosse la testa mentre l’idea della zia cominciava a parergli affascinante

“Se li mandiamo là mentre stanno per esplodere per esempio continueranno in perpetuo e se li portano via da là…beh moriranno all’istante e prima che si rigenerino ci sarà da aspettare..nessuno potrebbe allearsi con loro non darebbero più certezze di tornare in tempo”

“Non mi sembra una cosa sicura sicura!”. Obbiettò Christel

Paige si guardò attorno

“Idee migliori?”

Si da il caso che idee migliori non ce ne fossero e così circa una ventina di minuti dopo una truppa di demoni faceva irruzione sotto il comando di Chrystel nel covo della triade guidati dall’incantesimo per richiamare una sorella perduta.

“Ora tocca a noi”. Sussurrò Chris a Jean nascosto con lui dietro a una colonna

Avevano deciso che sarebbero andati solo i due ragazzi mentre le sorelle avrebbero aspettato pronte ad accorrere al richiamo di Chris in caso di necessità perché due persone avevano più probabilità di infiltrarsi durante la battaglia  che uno solo.

Quando arrivarono davanti alla porta dietro cui secondo l’incantesimo era tenuta Arielle,  Jean guardò il partner di missione

“Ci prendono in giro?”

Il moro scoppiò  a ridere

“La triade crede molto in se stessa, li conosco”

Entrarono di corsa e dovettero immediatamente buttarsi in terra a causa di una vampata di fuoco. Chris controllò la direzione da cui erano venute le fiamme con il terrore di vedersi davanti Arielle. Se era lei ad attaccarli Jean si sarebbe schierato con lei e lui…lui non aveva ne il potere ne la forza di combatterli si sarebbe solo potuto scavare la fossa! Ma la persona davanti a lui non era Arielle, era uno della triade!

“Bene, bene il nostro giovane amico, ti aspettavamo”

Jean si alzò di colpo

“Dov’è mia sorella?”. Ringhiò

Il demone rise

“Tranquillo pulcino è lassù”

Ma la vista che si presentava agli occhi dei due ragazzi non era rassicurante, la ragazze era appena per i polsi a una lastra di metallo e sembrava incosciente.

Una nuova risata scosse il demone quando vide come i due ragazzi guardavano la figura stesa sul tavolino

“E’ viva, avevamo solo bisogno di valutare la vostra fedeltà ma se tu giuri per lei…”

Cris guardò preoccupato il ragazzo

“Ferma! Non è un giuramento normale la renderesti schiava…”

Il ragazzo lo fissò con freddezza

“E’ una mia scelta!”

“Bravo ragazzo”. Sussurrò il demone  “Noi vi vogliamo come nostri bracci destri sareste potenti e rispettati non schiavi”

Un ghigno di piacere affiorò sulle labbra del ragazzo

“Potere?”

“Si e tanto”

“Posso uccidere il moro qui?”

Il demone sorride paterno

“Ma certo sarà il nostro regalo di benvenuto!”

Prima che Chris potesse reagire Jean mosse la mano ma non contro Chris..contro i tre demoni, scagliando la fialetta precisamente in mezzo  a loro

Quando la pozione fece il suo corso i due ragazzi cominciarono una cantilena

Demoni di fuoco, demoni del male io vi confino per sempre nel piano astrale!”

Quando i tre demoni furono spariti corsero dalla rossina che proprio in quel momento apriva gli occhi

“Arielle stai bene?”

La ragazzina si guardò confusa attorno …e quando cominciò a elaborare…

“Come diavolo vi è venuto in mente di venire a salvarmi da soli?”

I due ragazzi si guardarono. Si stava bene!

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Capitolo 30
*** Epilogo ***


Epilogo

 

 

 

autrice: Ok, fine un pochino matta ma ho voluto farvi ridere dato che la storia è molto seria in certi punti

 

Alla prossima

 

Lizz

 

 

“Penny, cherie attenta coi fornelli!”

La piccola con i capelli rossi e i luminosi occhioni verdi fissò la mamma  corrucciata

“Mamma sono con la nonna su!”

Arielle scosse la testa disperata uscendo dalla cucina e  guardando il marito seduto sul divano del salotto che si limitò ad alzare le spalle.

“E’ figlia tua, normale le piaccia il fuoco”

Eh si i nostri eroi alla fine si sono sposati…molto alla fine..vi posso assicurare che Chris ci ha messo del tempo per dichiararsi…in fondo sarebbe stato banale se si fosse dichiarato dopo averla salvata no?

La donna lo fissò severa

“Non mi pare un buon motivo per non cercare di imporre la disciplina a tua figlia!”

Il tono voleva essere severo ma il piccolo tremore del labbro denunciava la sua voglia di sorridere.

Chris occhieggiò la porta della cucina dove sua figlia e sua madre si davano alla culinaria

“Gli hai passato tu la pirocinesi mica io”. Rise

“Oh! Sei impossibile!”

“Bhe su cara c’è di peggio!”. Rise lui attirandola contro di se

“Tipo?”. Rise la donna mettendosi comoda fra le braccia del compagno

“Pensa se avesse preso dallo zio!”.

“O dalla zia!”. Rise Arielle

Chris scosse la testa

“Ancora non ci credo di avere una sirena come cognata!”

“Che vuoi mio fratello se ne è innamorato…”

Eh si anche Jean non era sposato ma aveva la sua metà…la bella sirena Christel!

Mi volete chiedere che fine hanno fatto gli altri? Beh mica sono un’agenzia matrimoniale! XD

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