I thought everything was wrong but something went right.

di brunetteitw
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Something went right. ***
Capitolo 2: *** Confused. ***



Capitolo 1
*** Something went right. ***


Era il 15 settembre,il che poteva significare una sola cosa..primo giorno di scuola,nel vecchio liceo più famoso di Los Angeles,anche se non mi era ancora chiaro,dopo tre anni che lo frequentavo del perchè esso fosse così gettonato. La squadra di football che perdeva ogni singola partita? O le cheerleader così scadenti? Il fatto è che ho sempre odiato quelle due categorie,non so bene il perchè,ma si atteggiavano così esageratamente..e alla fine non erano nessuno,solo dei perdenti. Parcheggiai l'auto nel parcheggio della scuola,un bellissimo pick up rosso fuoco,ridipinto dalla sottoscritta,corsi verso l'entrata della scuola e proprio quando entrai suonò la campanella:
«accidenti,per un pelo>>,pensai.
«Ciao tesoro,Jess>>,disse una voce da dietro mentre io ancora avevo il fiatone a causa della corsa verso l'entrata.
Mi voltai e:
«Oh ciao Jason>>,gli diedi un bacio sulla guancia.
Jason era il mio ragazzo,bè,prima ancora era il mio migliore amico poi accadde tutto così velocemente che non so bene spiegare come sia successo ma ora eccoci qui,fidanzati da quasi un anno,anche se non so bene cosa mi stesse succedendo ultimamente..non era più il ragazzo di cui ero forse innamorata,concorreva al titolo di capitano della squadra di football e come io ho già detto,odiavo la squadra di football e come se non bastasse lui insisteva che ero tagliata per diventare cheerleader,ma non sarebbe mai successo.
«Ti accompagno in classe?»,disse lui.
«Bè veramente..okay»
Era cambiato in questi tre mesi che era stato a Washington da suo cugino e..era superficiale,era diverso.
«Che cos'hai fatto quest'estate allora?Ti sono mancato?»
Mi limitai solo ad annuire,non volevo sbilanciarmi troppo.
Mentre camminavamo non sapevo se guardarlo negli occhi mentre parlava oppure se guardarmi in giro e mentre mi decidevo eravamo già arrivati davanti alla classe di biologia.
«Jess,ci vediamo all'ora di pranzo?»
« Okay,vengo a cercarti io»,sorrisi e mi voltai,non gli diedi neanche un bacio.
Probabilmente all'ora di pranzo non ci saremmo visti.
Varcai la porta della classe e mi sedetti in terza fila,nè troppo infondo e nè davanti,era il posto perfetto,vicino alla finestra. Poco più in là,dalla parte opposta a me,nella mia stessa fila si sedette un ragazzo dai capelli ricci,non so da dove potesse provenire,ma sicuramente non era di Los Angeles,e sopratutto era nuovo di questa scuola. Non so bene per quale motivo quel ragazzo attirò la mia attenzione,forse erano i suoi capelli..erano così belli e lucenti,riccioli e..sembravano così morbidi e allo stesso tempo naturali. Forse era il modo in cui era vestito,elegante ma allo stesso tempo perfetto per l'ambiente scolastico,o forse ancora era quella borsa che portava a tracolla e che mi era molto familiare,anche se non ricordo il perchè. E mentre ci pensavo e ripensavo,la prof interruppe i miei pensieri.
«Ragazzi,ben tornati a scuola,come avete passato le vacanze? Ne parleremo in un secondo momento perchè ora voglio presentarvi il vostro nuovo compagno di classe,il suo nome è..»
«Nicholas»,intervenne lui.
«Nicholas,esattamente. Viene da Dallas e i suoi risultati scolastici degli scorsi anni sono davvero molto elevati,cara Jessica,avrai filo da torcere quest'anno»,la professoressa mi sorrise maliziosamente,e solo a quel punto mi resi conto che mi aveva menzionata,fino ad all'ora stavo fissando i riccioli di quel ragazzo e non mi ero accorta che la prof avesse iniziato a parlare,ricambiai il sorriso. Non feci neanche caso alle parole della prof,pensai solo a ricambiare il sorriso. Quel ragazzo comunque era affascinante,ma aveva qualcosa di strano..era carino.

 

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Capitolo 2
*** Confused. ***


Era incredibile,era finita solo la prima ora del primo giorno di scuola e ci avevano già assegnato dei compiti. Stiamo scherzando? Mentre mi portai verso l'aula di inglese con mille libri che reggevo tra le braccia incrociate e camminando a passo veloce incrociai Jason,era come se mi perseguitasse. E feci finta di non averlo visto.
«Jess?»
Mi voltai di scatto
« Oh..hey,ciao» ,gli sorrisi e me ne andai fingendo di essere di fretta,non gli lasciai neanche il tempo di ricambiare il saluto o cose simili. Qual'era il mio problema? Jason era un ragazzo meraviglioso,non fumava ed era astemio,aveva buoni voti a scuola ed è sempre stato rispettoso nei miei confronti e in quelli della sua famiglia,insomma,era il desiderio di ogni ragazza,ma non più il mio.
Feci per entrare nell'aula quando nello stesso preciso istante anche Nicholas (si chiamava così?) stava entrando.
« Entra pure»,disse lui accennando un mezzo sorriso.
Ricambiai il sorriso e ringraziai,dopodichè entrai,lui si sedette proprio affianco a me.
Per un attimo lo fissai,sembrava un ragazzo così interessante,e tanto carino l'avevo già detto che è carino? e quella borsa era davvero troppo familiare,sembrava quella del mio nonno.. cavolo se mi manca,ogni tanto vorrei poterlo riabbracciare ma è una cosa impossibile,lui era il mio unico nonno,l'altro non si faceva vedere da prima della mia nascita. Il mio nonno era il migliore del mondo,la persona più buona,gentile e altruista che io ebbi mai conosciuto in vita mia,ma ci ha lasciato già da qualche anno ormai. Il nonno aveva una borsa quasi uguale,ci teneva i medicinali per l'asma e per il diabete Era una cosa che mi ha sempre spaventato,era una cosa che mi impressionava,avevo paura che se il nonno si sarebbe dimenticato per caso di farsi una puntura,sarebbe morto e purtroppo..bè,è successo. Forse il fatto della borsa era solo una coincidenza,ma solitamente quel tipo di borse la utilizzano solo le persone che soffrono di diabete. Il fatto è che quel ragazzo mi incuriosiva parecchio.
« P
rima non ci siamo presentati personalmente,in ogni caso io sono Nicholas,ma chiamami Nick,lo preferisco di gran lunga!» 
« Molto piacere Nick! E il tuo nome è..» 
«O h,ops! Chiamami Jess,per favore» ,feci un sorriso imbarazzato.
Rise in modo imbarazzato,era veramente bello. Ed era diverso. Ma diverso da chi? ..forse da Jason. Cosa mi passava per la testa?
« C'è qualcosa che non va?» 
« Eh?» 
« Sembri pensierosa..» 
« Oh no,non ti preoccupare! Va tutto bene» ,gli sorrisi per rassicurarlo.
Come aveva fatto a capire che qualcosa non andava? Mi aveva letto nel pensiero o cos'altro? Avrei dovuto aver paura?
« Ragazzi,se non vi disturbo,vorrei poter iniziare la mia lezione!» ,la prof ci interruppe.
« Scusi professoressa,è tutta colpa mia» ,disse Nick.
Lo fulminai con uno sguardo,cosa gli passava per la testa? Non era affatto tutta colpa sua,o almeno non del tutto. Occavolo che gesto dolce.
In realtà prof,è anche colpa mia» ,affermai io.
Nick mi guardò,che cosa voleva?
« Non mi importa di chi è la colpa,ma per porre subito fine a questo chiacchiericcio,vi dividerò» .
Oh accidenti,perchè?
Era il compagno che si era interessato di più a me in tre anni di liceo. Certo,ho delle amiche ma.. era diverso. Un'altra volta,e non so spiegare neanche il perchè.
« Io direi che il nuovo arrivato può spostarsi vicino a Eloise,mentre tu..Jessica,puoi andare vicino a Dan» 
Giustamente,lui si becca il capitano delle cheerleader ed io il lercio della classe,bene,bell'inizio dell'anno.
Non andava affatto bene.
La lezione di inglese fu una noia mortale,e quella di matematica altrettanto,considerando che Nick non frequentava il mio stesso corso.
Era ora di pranzo. Sarei potuta andare a sedermi vicino a Jason,certo,avrei potuto ma non lo feci. La mia migliore amica dov'era? La chiamai al cellulare.
« Taylor,dove sei seduta?» 
« Vieni infondo alla mensa,verso destra il penultimo tavolo» 
« Ok ti raggiungo» 
Mi avvicinai al tavolo e indovinate un po'?
« Scusa Jason ma tu cosa ci fai qui? Non pranzi con la tua nuova squadra di football e le cheerleader?» 
Mi guardò malissimo,e così fece anche Taylor,dopodichè se ne andò senza neanche accennare un ''ciao''.
« Taylor,ma cosa voleva Jason?» ,chiesi incuriosita e allo stesso tempo infastidita.
« In realtà mi ha chiesto di stare zitta,ma non posso mantenere il silenzio con la mia migliore amica. Vuole che io ti convinca a diventare cheerleader..» 
« E per quale assurdo motivo?» 
« A questo non saprei risponderti..» 
« Ne sei sicura?» 
« ..Dice che se diventa capitano della squadra di football,diventerà ufficialmente il ragazzo più popolare della scuola,e ad ogni ragazzo popolare che si rispetti,la sua ragazza deve essere il capitano delle cheerleader,o come minimo,deve essere parte integrante del gruppo,è convinto di questo» 
Le risi in faccia,poi tornai seria.
« Ti prego,dimmi che scherzi» 
« Ero incredula anche io,è cambiato davvero tanto in questi tre mesi» 
« Pensavo fosse solo una mia impressione..» 
« Scusa Jess se ti interrompo ma hai visto quel ragazzo?» 
« Quale?» 
« Mi pare che si chiami Nicholas,è di Dallas» 
Mi voltai e.. Oh accidenti.
« Come lo conosci?» 
« Lo conoscono praticamente tutti qui!» 
« Ah,davvero?» 
« Dicono che abbia dei volti altissimi e che sarà l'orgoglio della nostra scuola,tra l'altro sembra anche molto carino e simpatico,cosa dici?» 
« Eh? Cioè.. sì,hai ragione» 
« Cosa ne dici se magari ci provo?» 
« Scusa in che senso?» 
« Nel senso che alla prima festa me lo faccio e poi si vedrà! Terra chiama Jess!» 
« Non mi sembra il tipo da feste,ma fai come vuoi» ,risposi quasi scocciata.
« Va tutto bene?» 
« Non ti preoccupare» 
Mi alzai bruscamente dal tavolo,ero quasi urtata,ma per quale motivo? La mia migliore amica era single e aveva la via libera per poterci provare con Nick,sembrava carino,dolce,simpatico e anche gentile,sarebbe stato perfetto per lei. E in più io ero fidanzata,era libera di fare quello che voleva. Inoltre Nick non lo conoscevo neanche,mi facevo davvero troppi problemi,eppure sapevo che sarebbe successo qualcosa tra me e lui.

 

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