Sonic Rush Battle

di blazethecat31
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Operazione di salvataggio ***
Capitolo 2: *** Un amaro sacrificio ***
Capitolo 3: *** Lavori in corso ***
Capitolo 4: *** Riunione di famiglia ***
Capitolo 5: *** Nuovi alleati ***
Capitolo 6: *** Flashback dal paradiso ***



Capitolo 1
*** Operazione di salvataggio ***


Era una calda mattina di luglio, e Blaze stava sorvegliando come al suo solito i Sol Emeralds nonostante il gran caldo ma all'improvviso Gardon, suo unico e fedele servitore, entrò nel tempio.
-Principessa Blaze? Ecco è da un po’ che volevo farvi una proposta… che ne dite di prendervi un giorno di riposo? Oggi è una così bella giornata, sarebbe uno spreco rimanere chiusi qui- Chiese con la sua voce anziana e tremante. Conosceva bene la sua padrona, ma in fondo sarebbe stato da stupidi rimanere in casa con un tempo del genere.
-Ma che dici? Lo sai benissimo che questo è il mio compito!- Sbottò lei, facendo echeggiare la sua voce per tutto il tempio. Si alzò nervosamente dal gradino sul quale era seduta.
-Per  favore, calmatevi.  Siete sempre così tesa... la prego lo faccia per me! Si prenda un giorno di vacanza, anche solo per oggi se lo desiderate, è per il vostro bene- Pur di convincerla arrivò al punto di inginocchiarsi e allungò le braccia verso di lei.
-Ok come vuoi. Forse una vacanza non mi farebbe male…- Si stiracchiò per bene e Gardon tutto felice la spinse ad andare. Lei, costretta ad accettare l'offerta, andò nella vicina spiaggia a farsi un bagno, l’acqua era fresca e cristallina, un  vero e proprio toccasana, specialmente durante una giornata afosa come quella. Nel mentre nuotava tranquillamente notò che il cielo stava lentamente cambiando colore, cosa piuttosto insolita anche nel suo mondo. Andava tra il viola e il blu, proprio come il suo primo scontro insieme a Sonic contro i due Eggman per evitare che le due dimensioni si unissero; dopo un breve periodo di riflessione capì che c'era qualcosa che non andava. C’era il rischio che i due mondi si fondessero  insieme per la seconda volta e Blaze doveva fare di tutto per non farlo accadere. Così uscì dal mare e tutta grondante d’acqua tornò a casa in fretta e furia e cercò una scusa per convincere il suo maggiordomo a farle usare i Sol Emeralds, doveva tornare nel mondo di Sonic.
-Mi sono ricordata di un impegno molto importante che devo portare a termine entro oggi e ho bisogno dei Sol Emeralds, fammi entrare!- Forzò la porta facendo cadere il suo sostituto e prese le gemme in mano.
-Principessa Blaze, stia attenta!- Gli urlò buttato a terra com’era, all’improvviso fu avvolto da un bagliore e quando riaprì gli occhi la gatta era sparita.

 Blaze arrivò su Mobius e vide subito Amy, Tails e Shadow, ma si accorse subito che avevano un brutto aspetto.
-Ragazzi, abbiamo un problema- Disse dirigendosi velocemente verso di loro. La riccia fu la prima a vederla e a salutarla.
 -Blaze!!... Lo sai anche tu vero?- La abbracciò forte, stava piangendo come una disperata.
 -Si, anche da me il cielo è di questo colore- Ricambiò l’abbraccio, ma non capiva perché Amy stesse piangendo così tanto, il problema non era della sua portata, era come se si stesse riferendo ad altro. Shadow intervenne.
-Non intendiamo quello-
-Blaze è successa una catastrofe!- La strinse ancora più forte di prima.
 Ma allora cos’è successo? E dov’è Sonic se non è con voi?- Chiese quasi urlando nel mentre continuava ad abbracciare la sua amica. Tails si avvicinò a Amy e le mise una mano sulla spalla.
-Eggman ha rapito Sonic e ci ha rubato i Chaos Emeralds tutto in una volta…- La volpe cercò in tutti i modi di non piangere.
-Raccontatemi tutto- Blaze non riusciva a crederci. Amy si fece forza e iniziò a narrare quella spiacevole avventura.
-Stavamo andando a cercare gli Emeralds, anche Sonic era con noi e li avevamo appena raccolti tutti. Poi arrivò Eggman con uno strano robot, mirò contro di noi e dal suo mirino uscì uno strano liquido. Sonic, con gran prontezza di riflessi, ci spinse via e fu colpito lui, al contatto con il liquido non riuscì più a muoversi. A quel punto il robot lo prese e iniziò a sbatterlo da tutte le parti con gran violenza…infine Eggman uscì con una piccola navicella e Sonic era con lui completamente fermo. Dopo il robot ci cadde addosso e non capimmo più nulla, in quel momento deve averceli rubati- Ci fu un piccolo attimo di silenzio, dopodiché Amy per la disperazione si accasciò a terra, ricominciando a piangere.
-Dobbiamo andare a salvarlo, mi sorprende che voi siate li impalati-Blaze si girò e strinse i pugni con forza, piena di collera.
-Stavamo pensando ad un piano- Disse Tails portandosi le mani dietro la schiena.
-Stiamo solo perdendo tempo, bisogna salvare Sonic e recuperare gli smeraldi in fretta! Ho un brutto presentimento…-
 -Che vuoi dire?- Domandò Shadow puntando lo sguardo verso di lei.
 -Prima il cielo e ora questo insolito rapimento…credo che Eggman stia cercando si raggiungere qualcosa di più importante-Il suo viso passò da serio a leggermente triste, la cosa non era da lei.
Amy smise definitivamente di piangere capendo che la gatta era ancora più preoccupata e triste di lei, ma non lo dimostrava.
-Cosa ci può essere di più importante per Eggman se non uccidere Sonic?-
-Se ha davvero lo stesso comportamento di Eggman Nega...ho capito! Stanno lavorando d'astuzia: vogliono unire le due dimensioni, è questo il loro grande obbiettivo! Ma hanno pure bisogno dei Sol Emeralds…qualcuno di voi sa nuotare?- Il ragionamento sembrava piuttosto insensato, cosa aveva in mente Blaze?
-Io ce la so…ma che c’entra questo?-Chiese Amy speranzosa.
 -Vi spiego il piano: Tails e Shadow prenderanno il Tornado X e ci porteranno vicino all’isola dove si trova la base di Eggman, arrivati ad una certa distanza ci faranno scendere e proseguiremo a nuoto e nel mentre noi  andremo a cercare Sonic loro distrarranno Eggman, e secondo me ci sarà anche Eggman Nega con lui- Sapeva a cosa andava incontro, ma avrebbe fatto di tutto pur di liberare il suo migliore amico.
-Ma Blaze...tu...tu soffri di vertigini!!- Urlò spaventata Amy, saltando all’indietro per lo stupore.
-Lo so...ma tu sai come divento quando c'è in gioco la vita di un amico…- Le rispose sottovoce, in modo che solo lei potesse sentirla.
-Allora  è deciso, andiamo a salvare Sonic!!- Urlò Tails alzando il pugno. Tutti gli altri annuirono e si diressero verso le Mystic Ruins. Lì presero il Tornado X.
 Dopo qualche minuto arrivò il momento di Amy e Blaze, dovevano tuffarsi in acqua da un’altezza non indifferente.
-Blaze, Amy buona fortuna- Le incoraggiò Tails, Shadow si limitò a sorridere leggermente ed ad alzar loro il pollice.
-Arrivo Sonic!!!- Amy non ebbe problemi a buttarsi, per il suo amato riccio avrebbe fatto qualsiasi cosa, ma Blaze, soffrendo di vertigini, ebbe delle difficoltà.
-Avanti, cosa stai aspettando? Buttati!- Si ripeté nel mentre le tremavano le gambe ma proprio non riusciva a trovare il coraggio di lanciarsi in mare.
-Blaze, che ci fai ancora qui? Se non aiuterai Amy a salvare Sonic potrebbe finire male per loro!- Le ripeté nervosamente Tails.
In quel momento la guardiana dei Sol Emeralds chiuse gli occhi, aprì il portello e si lasciò andare, cadendo in mare senza farsi troppo male. Quando riemerse vide l’aereo dirigersi velocemente verso l’isola.
Nel mentre nuotavano verso la base di Eggman Amy fece a Blaze una domanda.
-Blaze, vorrei farti una domanda un po’ personale se non ti dispiace- Era curiosa di sapere come si sentiva prima di conoscere lei e tutti gli altri. Anche se non era il momento più adatto sentiva dentro sé che se non lo avesse fatto quella volta non ne avrebbe avuto più l’occasione
-Dimmi pure- Rispose lei, ancora un po’ frastornata dal lancio.
-Come ci si sente ad essere soli, senza nessuno su cui contare?- Aveva un po’ paura di come le avrebbe risposto, quello era un argomento che a Blaze non piaceva per niente, una volta le disse che faceva riemergere in lei tanti brutti ricordi. Ma con grande stupore si sentì rispondere.
- E’ una sensazione che spero tu e gli altri non possiate provare mai. Ti senti inutile, come se esistessi solo per dar fastidio agli altri ma prima o poi...ti ci abitui-
-Tu non sei inutile, sei una mia amica….ti ha fatto piacere conoscerci?-
 Se mi ha fatto piacere? Senza di voi non avrei mai capito il significato delle parole "aiuto" e "amicizia"…- All’improvviso si sentì un gran boato, come dei missili appena lanciati.
Blaze tornò improvvisamente tesa.
-Non c’è più tempo per le domande, Tails e Shadow hanno già iniziato a combattere!- Si mise a nuotare il più velocemente possibile, ormai la base era vicina. Entrarono nella base e iniziano a cercare Sonic. Appena entrarono sentirono un urlo molto forte proveniente dal piano superiore, le due capirono benissimo di chi si trattava e si misero subito a correre.
Il riccio era rinchiuso in una cella con delle strane sbarre, ogni volta che si toccavano emettevano una forte scarica elettrica .
-Sonic! Ti salvo io!! La riccia prese il martello Piko Piko  e diede un forte colpo alle sbarre che emisero un'ennesima scarica.
 Blaze non poté vedere quella scena: vedere i suoi amici soffrire la faceva star male ogni volta. Presa dalla rabbia si trasformò in un vortice di fuoco mentre Amy era accasciata a terra dolorante.
-Sonic...allontanati il più possibile dalle sbarre!!!- Colpì con violenza le sbarre che rilasciavano elettricità su tutto il suo corpo, ma più il suo dolore aumentava più metteva forza. Con uno sforzo che sembrava al di fuori delle sue capacità riuscì a far fondere le sbarre ma appena finito svenne. Amy e Sonic si precipitarono su di lei, il riccio la prese in braccio.
-Blaze… rialzati...ti prego!- Urlò nella sua testa.
 Dopo un po’ di tempo Blaze si risvegliò, frastornata si alzò in piedi massaggiandosi la testa.
E così andarono a cercare i Chaos Emeralds.
-Se l'esperienza non mi tradisce, credo che siano nella sala principale- Ma appena arrivarono iniziò a suonare una sirena con un rumore assordante.
-Ci hanno scoperto, dobbiamo fuggire, vado a prendere gli Emeralds e torno- Blaze corse subito verso l’altare ma in quel momento Eggman Nega sbucò da dietro quest’ultimo. Era rimasto di guardia.
-Stavi andando a prendere qualcosa? Questi li prendo io se non ti dispiace e adesso...CHAOS CONTROL!- Come aveva fatto a imparare quella tecnica che solo Sonic e Shadow erano in grado di Eseguire?
 Sonic, Blaze e Amy vennero colpiti da una forza devastante.
 -Come può essere!?- Sbottò il riccio.
-Devono aver trovato un modo per sfruttare i loro poteri- Disse Blaze ansimando.
 - Ma allora quel liquido con cu imi rapirono mi ha copiato le abilità!- Era pieno di rabbia e stava per attaccare il nemico.
-CHAOS CONTROL!- Fece di nuovo Eggman nega, creando un vortice, subito entrò

-Sta andando nel mio mondo! Entriamo nel vortice, presto! I Sol Emeralds sono la nostra unica possibilità!- I tre iniziarono a correre verso il vortice e infatti si ritrovarono nel mondo di Blaze.
-Dovete rimanere al sicuro, io andrò a combattere Nega con le mie gemme- Fece per dirigersi verso il robot del suo acerrimo nemico ma Sonic la bloccò.
- Vogliamo aiutarti, non possiamo lasciarti combattere da sola. Ho un piano: Amy distrarrà Nega e tu prenderai i Chaos Emeralds e dopo li darai a me-
-Ma Amy non rischierà troppo in questo modo-
-Le amiche fanno questo, Blaze- Le fece l’occhiolino, tramutando la preoccupazione della gatta in sicurezza.
-Ok, facciamolo!- Blaze riunì i Sol Emeralds e si trasformò in Burning Blaze, intanto i due porcospini si misero in posizione.
-Eggman Negaaaaa, spilungone pancioneeee ,vieni a prendermi dai!!-E gli fece la linguaccia.
 -Brutta impertinente mocciosa, come ti permetti? assaggerai la mia ira!- Il suo robot stava mirando verso di lei e così abbassò la guardia.
-Prendi questo Nega!- Blaze attaccò e riuscì a strappare gli smeraldi dal ventre del robot, e li passò subito a Sonic.
-Stupido porcospino rosa, guarda cosa è successo per colpa tua! Mi vendicherò!- Il robot di Nega prese Amy e la scaraventò in mare.
-Nega! Questa me la paghi!- Caricò tutta se stessa in un colpo devastante che mandò Nega in orbita, sconfiggendolo definitivamente, poi cercò di andare a salvare Amy ma vide una scena che pensava non avrebbe mai potuto vedere…
Amy, arrivo!- Si, proprio così Sonic stava per buttarsi in acqua! Si trasformò in Super Sonic e si buttò, dopo pochi secondi riemerse con Amy tra le braccia. Blaze cercò di raggiungerli, ma appena guardò in alto vide un vortice da cui uscì Eggman con, attaccato al suo aereo, il Tornado X.
-Ho fatto avvicinare troppo gli Emeralds… un errore imperdonabile. Nel mentre li stavo dando a Sonic li ho avvicinati troppo a me.- Si mise una mano in faccia per la vergogna.

Intanto, dopo che Sonic salvò Amy…
-Amy, mi senti? Amy?!- Amy aprì un occhio e vide il suo eroe preoccupato per lei.
-Grazie Sonic….- Il riccio si avvicinò a lei, l’uno poteva sentire il fiato dell’altra, erano così vicini, e lui stava per darle un dolce bacio sul viso. Ma Blaze interruppe quel magico momento.
-Sonic, Amy! Eggman ha preso Tails e Shadow!-

 

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Capitolo 2
*** Un amaro sacrificio ***


Intanto Eggman aveva preso la mira su Sonic e Amy e gli lanciò nuovamente quella specie di colla. Dopo numerosi tentativi riuscì a colpirli, li mise dentro il Tornado X insieme a tutti gli altri e in un attimo il velivolo scomparì. Non aveva completamente interesse per Blaze, come se si fosse voluto occupare dopo di lei.
-Finalmente vi ho catturato!! Stupidi ricci…e per quanto riguarda te.. Blaze…- Si girò minacciosamente verso l’unica rimasta libera, guardandola con fare crudele. Le linee della sua fronte si abbassarono, facendo cambiare espressione ai suoi occhi che riflettevano crudeltà.
-Che cosa vuoi da me!?- Sbottò lei, più determinata che mai a salvare i suoi amici.
-Ho in mente un accordo… dovrai superare quattro prove più una finale. Se riuscirai a completarle tutte lascerò liberi Sonic e i tuoi stupidi amichetti!- Attese una risposta con il ghigno sulla faccia. Si sentiva con la situazione in pugno, pensava che niente sarebbe andato storto questa volta. Voleva fargliela pagare non tanto per aver ucciso i suo alter-ego, lo infuriava il fallimento del suo piano proprio per colpa di una delle sue vittime. In fondo sentiva che avrebbe accettato.
-Attento come parli Eggman! E poi chi mi dice che non stai mentendo?- Strinse segretamente i pugni, mettendoseli dietro la schiena, anche lei era accecata dall’ira.
-Semplice, attualmente il Tornado X con tutti dentro è all'interno di una cella su misura, per esser certo che non possano scappare, se supererai le prove io aprirò la cella...ma se fallirai o ti vorrai rifiutare io premerò questo pulsante che farà stringere a poco a poco le pareti…immagino tu sappia come andrà a finire- Prese in mano il telecomando sfiorando il pulsante, con fare provocatorio, ma non rideva come al suo solito.
Blaze, ancora nella sua forma super, divenne pallida, iniziò a tremare, ma nonostante tutto si stava avvicinando al suo nemico. La condizione l’aveva completamente sconvolta.
Nel tragitto ebbe un flashback, era la sua prima lotta contro Sonic, quando lui l’aveva sconfitta.
 
Sonic:” Ti aiuterò io Blaze! Non puoi continuare in queste condizioni!”
Blaze:” Non ce n’è bisogno, so benissimo cavarmela da sola!!”
Sonic:” Sai a che cosa servono gli amici?!”
Blaze:”…”
Sonic:” Ad aiutarsi nei momenti difficili, e con te ci saranno sempre ovunque tu vada…”
 
Blaze si ricordò quel momento così particolare, Sonic le aveva insegnato cos’erano gli amici.
-Allora? Non abbiamo tutto il giorno!- Eggman iniziò ad innervosirsi e prendeva nervosamente a calci la sua Egg Mobile.
-Non ho altra scelta...io ho fatto il danno facendo creare il vortice e io rimedio…- Pensò tra sé e sé. Poi affermò.
-Va bene… ma prometti che li libererai se riuscirò- Riprese tutta la sua sicurezza.
-Perfetto! Iniziamo con la  prova dell'acqua!- Blaze venne teletrasportata in un'isola circondata da squali e vide un'altra isola poco più avanti. Si ritrovò senza i Sol Emeralds e sentiva le voce di Eggman proveniente da chissà dove.
-Il tuo obbiettivo è arrivare all'altra isola che è esattamente a 100 metri da te, e se ti stessi chiedendo dove sono le tue bellissime gemme puoi prendere un sospiro di sollievo, sono sul tuo altare, li andrò a prendere personalmente quando tutto finirà-
La gatta fece finta di non sentire e si tuffò, gli squali non erano un problema per lei. Prese velocità e si iniziò a fare una sorta di slalom. Era praticamente fatta.
Intanto Tails era riuscito a intercettare la navicella di Eggman, permettendogli di vedere cosa stava facendo Blaze riuscendo a ingannare i dispositivi di sicurezza.
-Prova dell'elettricità!- La voce del dottore echeggiò minacciosa.
Blaze finì in una cella come quella dove era stato rinchiuso Sonic poco tempo fa.
-Esci dalla cella. Muhahah!!!- Non si poteva vedere la sua espressione, ma di sicuro non vedeva l’ora di vedere il cadavere della sua nemica dietro le letali sbarre elettriche.
Dal canto suo, lei usò la stessa tecnica che usò per liberare Sonic, divenne un vortice infuocato, ne uscì dolorante ma superò ugualmente la seconda prova.
-Sei un osso duro...ma non è ancora finita! Prova del fuoco!- Questa volta lo scenario fu quello del  deserto infuocato di Shamar, Blaze si ritrovò con una specie di radar al polso.
-Quel radar ti indica la strada per arrivare all'oasi più vicina, non hai nulla, quindi vedi di essere veloce se vuoi che tu e gli altri sopravviviate-
Così iniziò la traversata del deserto, la sua unica possibilità erano i cactus, unica riserva d'acqua presente in quelle zone, ne trovò uno solo a metà del viaggio e prendere l'acqua non fu un'impresa facile. Il cactus, non essendo secco, non poteva bruciare e Blaze dovette fare tutto manualmente ma dopo una buon’ora riuscì ad arrivare anche se completamente disidratata, l'altra metà del viaggio le fece sprecare tutte le sue riserve.
-Eggman!...Non vuoi capire che sono pronta a tutto pur di salvare le persone a cui tengo?- Disse ansimando e tenendosi sulle ginocchia.
-Sei una che non molla eh? Vediamo se resisti a questa…vai con la prova del ghiaccio!- Dal caldo soffocante si passò al gelo. La sopravvissuta fu portata in una regione inesplorata di Holoska, tra i  ghiacci polari.
 -Questa volta il tuo obbiettivo è sopravvivere per due ore, se rimarrai in vita accederai alla prova finale!-Il collegamento si interruppe a causa della violenta burrasca di neve. La temperatura era di circa -10 C°.
-Se non trovo un riparo al più presto finisco in ipotermia….- Passarono venti minuti e Blaze non aveva trovato ancora nulla. Le rimaneva una sola soluzione, doveva mettersi sotto la neve, risparmiare il più possibile le energie e attendere che la prova finisca. Dopo cinquanta minuti il suo corpo iniziò a diventare freddo e rigido, e le stava venendo un gran sonno, ma al solo pensiero che se si fosse addormentata non avrebbe più rivisto i suoi amici iniziò a divampare. Era una forza che non aveva mai avvertito prima, si sentiva imbattibile, sicura che niente avrebbe potuto fermarla. La forza che sentiva dentro era talmente potente che iniziò ad ansimare pur di riuscire  a controllarla. Non ne era consapevole, ma per la prima volta le era salita l'adrenalina a mille, il solo pensiero che se avesse fallito avrebbe perso Amy e tutti gli altri la faceva rimanere in vita. Finalmente passarono quelle due ore, che sembravano non passare mai. Il collegamento con Eggman riprese a tempo di cronometro.
-Hai resistito troppo per i miei gusti, dubito che resisterai tentando di affrontare la prova finale- Fece andare via Blaze da quel luogo maledettamente gelido e la fece tornare vicino alla sua navicella, sospesa sul mare. Eggman schiacciò un pulsante direttamente dalla Egg-mobile che aprì una piccola stanza da cui uscì un robot simile a Sonic.
-Cara Blaze...ti presento il mio Metal Sonic 2.0, se lo sconfiggerai la porta della cella dove sono rinchiusi i tuoi amici si aprirà automaticamente grazie a un meccanismo che io stesso ho ideato- Il robot prese vita, i suoi occhi si accesero di un rosso vivo e il metallo che rivestiva tutti i suoi circuiti era più lucido che mai.
-Eggman non rischierebbe mai così tanto...questo vuol dire solo una cosa, quel robot deve essere un osso duro- Pensò Blaze nel mentre si stava riprendendo dal gran freddo della prova precedente. Era preoccupata, non sapeva quanto potente potesse essere quel robot, raccolse tutta la sua forza e la sua determinazione e iniziò a combattere, ma come previsto da Eggman tutti i suoi attacchi furono inutili, il metallo di cui era fatto Metal Sonic era troppo resistente per essere fuso e i suoi attacchi causavano dolori lancinanti ogni volta sempre più forti. Era praticamente imbattibile.
Blaze era allo stremo delle forze, pensava di non farcela, pensava che ormai combattere non sarebbe servito a niente, ma in quel momento le venne un'idea, anche se sapeva benissimo a cosa sarebbe andata incontro. Si ricordò di una mossa che aveva imparato che le permetteva di immobilizzare facilmente l’obbiettivo, con poche mosse semplici, e così tentò questo folle, impulsivo e pericolosissimo piano d’attacco. Creò una palla di fuoco enorme come diversivo e la lanciò contro il robot, facendo sollevare del fumo e impedendo al robot di vedere, gli si avvicinò e gli mise le braccia attorno al collo, con la mano sinistra del robot tra loro due, stringendo più forte che poté. Si mise in orizzontale per avere un miglior controllo su di lui e puntò verso la navicella di Eggman. Intanto gli altri stavano vedendo tutto, Sonic e Amy avevano capito benissimo cosa voleva fare Blaze.
-Ora ho capito cosa voleva dire Blaze quando diceva che noi le abbiamo insegnato il significato delle parole "Aiuto" e "Amicizia”- Affermò la riccia appoggiando le mani sullo schermo grazie al quale lei e gli altri potevano vedere ogni cosa.
-Non pensavo fosse capace di arrivare a questo solo per salvarci… Blaze ha intenzione di sacrificarsi per salvare noi!- Concluse Sonic, sentendosi impotente. Davanti a una situazione del genere non avrebbe mai potuto far nulla.
 In quel momento Blaze mise tutta le sue poche forze rimaste nelle gambe e con uno scatto allucinante partì con Metal Sonic tra le braccia, incapace di muoversi, era a velocità massima e sembrava quasi una meteora. Colpì in pieno la nave di Eggman, ne rimasero solo delle macerie. Il colpo fu violentissimo. Di Metal Sonic e Blaze nessuna traccia. La cella del Tornado X si aprì e tutti  si diressero verso la zona dove prima era accaduto il disastro. Si avvicinarono e iniziarono a cercare tra i resti dell’astronave sparsi per la riva del mare. Sonic non ci fece nemmeno caso e cercò freneticamente. Dopo un po’ di tempo Tails vide un guanto bianco uscire da un cumulo di macerie galleggianti.
-Venite ragazzi! Ho trovato qualcosa!- Gli altri lo aiutarono a levare le macerie da li, ma ciò che videro fu sconcertante e gioioso al tempo stesso.
-Ma quello è…Eggman!!!- Gridarono tutti in coro lasciando subito il braccio, che ricadde in acqua a peso morto. Tails gli si avvicinò e cercò di sentirgli il polso.
-Blaze è riuscita a farlo fuori…non perdiamo le speranze continuiamo a cercare!!- Lasciarono perdere il cadavere del loro acerrimo nemico, Blaze era di certo più importante di lui. Continuarono a cercare il corpo, ma dopo ore di ricerca trovarono solo l'elastico con cui si legava i capelli e il bracciale che le aveva regalato Amy poco tempo prima. Nemmeno di Metal Sonic fu trovato qualcosa.
 -E’ riuscita a portare la pace in entrambi i mondi…- Amy aveva le lacrime agli occhi, si inginocchiò sull’acqua e iniziò a prenderla a pugni, come se per qualche ignoto motivo potesse servire a qualcosa.
-Ma per farlo ha sacrificato se stessa- Disse anche Sonic in lacrime. Fece alzare Amy dall’acqua e si allontanarono tutti dalla spiaggia. Grazie al Chaos Control di Shadow tornarono su Mobius tristi come non mai. Amy volle tenere il bracciale, mentre Sonic l’elastico, come se così facendo Blaze sarebbe rimasta per sempre con loro. Si fece sera, tutti si riunirono in una spiaggia vicino alle Mystic Ruins e accesero un falò, in memoria della loro amica ormai defunta. Ad un certo punto la fiamma iniziò a farsi sempre più grande e tutti guardarono con gli occhi spalancati, videro Blaze uscire da quella fiamma, ma non aveva un aspetto normale. Aveva un paio d’ali, come se fosse diventata un angelo e i capelli sciolti che si muovevano con il vento. Solo Amy ebbe il coraggio di parlare.
-Blaze…perché?- Furono le uniche parole che riuscì a pronunciare, dopodiché iniziò a piangere disperatamente.
-Siete gli unici amici che ho, sarei stata disposta a tutto pur di salvarvi la vita- Era tranquillissima, era certa di aver fatto la cosa più giusta.
Intanto una lacrima scivolò sul viso di Sonic. Blaze gli si avvicinò e lo abbracciò. Il riccio iniziò a sentire calore dentro il suo corpo. Lo stesso fece con Amy e Tails, che intanto si erano messi a piangere come fontane. Shadow rimase in silenzio, con  lo sguardo basso, e senza farsi vedere o sentire se ne andò via.
-So che la mia perdita è stata dura per voi, ma vi prego di non tornare indietro nel tempo con il Chaos Control. Se eviterete la mia morte i nostri nemici torneranno ancora, e io voglio che qui regni la pace. Veglierò sempre su di voi, vi aiuterò con tutti i mezzi possibili, non vi abbandonerò mai!- Dette queste parole Blaze scomparve, proprio come il fuoco da cui era uscita.
Dopo quell’annuncio Sonic, Amy, Tails e tornarono a casa, sperando di poter trovare il modo di farla tornare in vita, con la stessa determinazione con cui lei li salvò.
 
Nota dell’autrice: nel caso siate rimasti straniti dal mossa che usò Blaze per intrappolare Metal Sonic vi dico che quell’immobilizzazione esiste veramente. Viene insegnata nei corsi di Jujitsu, un’arte marziale giapponese, e ha preso il nome di “Hon Kesa Gatame (Immobilizzazione Fondamentale a Fascia)”
Detto questo spero che la Fanfiction vi sia piaciuta nonostante questo grande colpo di scena, ma sappiate che non è ancora finita.
Un saluto a tutti i miei lettori abituali (ammesso che ci siano).
-blazethecat31-

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Capitolo 3
*** Lavori in corso ***


Tailsina era molto in pensiero, non vedeva Blaze da quasi una settimana. Sapeva che era andata su Mobius, ma nulla del suo sacrificio e della pace che aveva portato in entrambi i mondi. Ignara di tutto si diresse davanti all’altare dei Sol Emeralds, Blaze le aveva detto che chiunque abbia subito modifiche da parte loro sarebbe stato in grado di usarli, e glielo insegnò. Si mise al centro dell’altare e alzò un braccio, in quel momento sparì. Si diresse  verso la casa di Tails, c’era anche Amy in casa.
-Ehi ragazzi, cosa sono queste facce tristi?- Spalancò la porta con violenza, facendo vibrare le pareti.
-Non lo hai saputo…vero?- Disse Tails con le lacrime agli occhi. La sorella non ci stava capendo niente.
-Ti faccio vedere una cosa…- Amy prese dalla tasca il bracciale di Blaze e insieme a Tails abbassò lo sguardo e chiuse lentamente gli occhi.
-Un momento, quel bracciale glielo avevi regalato tu….cosa è successo?! E dov’è Blaze?!- Iniziò a preoccuparsi seriamente. Era più ansiosa e preoccupata che mai.
-Blaze….si è sacrificata per salvarci…ed è riuscita a portare le pace in tutti e due i mondi…- Non ci fu risposta, la volpe era completamente incredula, ma fiduciosa nelle parole di Amy.
-NO! Non può essere!!!-Anche lei in scoppiò in lacrime e uscì di casa correndo.
-Tailsina! Dove vai?!- Urlò il fratello, tentando inutilmente di fermarla allungando un braccio.
-Non posso vivere senza di lei!...Non ne vale più la pena!!- Era in preda ad un attacco di crisi suicida, non riusciva a sopportare l’idea che la sua migliore amica fosse morta.
-La devo seguire, non posso permettermi di perdere anche lei- E anche Amy iniziò a correre per seguirla. Arrivarono in una zona di montagna e Tailsina si fermò davanti ad un burrone, Amy aveva capito benissimo le sue intenzioni e senza esitare un attimo chiamò Sonic sul cellulare.
-Sonic!! Abbiamo un problema grave ,dirigiti subito verso le montagne a nord delle Mystic Ruins!-
-Amy? Che succede?-
-Vieni dove ti ho detto e non discutere!- E gli chiuse il telefono in faccia.

Tailsina era ferma, davanti al bordo, respirava a fondo, sapendo che quei respiri sarebbero stati gli ultimi che avrebbe esalato.
-Blaze….sto arrivando, se davvero l’aldilà esiste rimarrò con te per sempre…- Chiuse gli occhi e stava per fare un passo avanti, ma in quel momento arrivò Sonic.
-Fermati!!! Secondo te a Blaze farebbe piacere ciò che stai per fare?!- La prese per le spalle, riuscendo a bloccarla all’ultimo secondo.
-Non posso vivere senza di lei, la mia vita vi sarebbe solo d’intralcio!-Dette queste parole si scrollò le mani di Sonic di dosso, saltò e cadde giù. Nel mentre precipitava iniziò a sentire calore, che le pervase tutto il corpo. Ad un certo punto qualcosa fermò la sua caduta, pensava di essersi spiaccicata al suolo, ma non aveva sentito né il tonfo e né il dolore.
-E’ fatta?- Disse fra sé e sé nel mentre apriva forzatamente gli occhi.
-Quante volte te lo devo dire che non devi fare queste cose? La tua vita non è inutile, fattene una ragione!- Forse un miraggio, forse un miracolo, ma Tailsina vide Blaze che l’aveva bloccata a mezz’aria.
-Blaze? Allora non sei morta!-Sorrise commossa abbracciandola. Intanto Blaze iniziò a risalire con Tailsina fra le braccia, appena arrivata in cima la mise a terra dolcemente; Amy e Sonic  guardavano sbalorditi.
-Questo è...un miracolo!- Urlarono i due ricci in coro nel mentre correvano verso il bordo.
-Ti rispondo subito Tailsina, io non sono viva, ma posso vivere nei cuori di chi mi ha voluto veramente bene, per questo potrò interagire solo con voi tre-
-Blaze...ma allora te ne andrai?- Le prese la mano e stava per ricominciare a piangere, come per non farla andare via.
-A volte ci sono cose che non possiamo vedere, ma non significa che queste ci abbandonino per sempre. Quando  avrete bisogno d'aiuto verrò- Strinse la mano dell’amica, per farla sentire al sicuro.
-Ora devo andare-
-E quando tornerai, faremo una festa, vero?- Finalmente la volpe riprese a sorridere.
-Ma certo!- Sorrise anche Blaze, abbracciò forte Tailsina e in quel momento sparì.
-Non vedo l'ora che arrivi quel giorno! Ora è meglio tornare a casa, che ne pensate?- Sonic cercava in tutti i modi di far tornare un po’ di allegria, in fondo tutti ne avevano bisogno in quel momento.
-Ok ma....Tailsina dove andrà ora? Non abbiamo più spazio per ospitarla da quando Tails ha preso la stanza degli ospiti come nuovo laboratorio- Domandò Amy indicando l’amica.
-Nessun problema, costruiremo una casa tutta sua! Vicino alle Mystic Ruins, ti va l'idea Tailsina?- Rispose lui, ripreso dallo shock di prima.
-Sarebbe bello…ma starei da sola- Stava per prendere i Sol Emeralds dalle grandi tasche della gonna per tornare a casa.
-Ferma dove sei! Ti informo che io ho intenzione di trasferirmi. Vogliono costruire un inceneritore a Little Planet e a me non piace stare in posti simili…possiamo vivere insieme, anche perché quella casa sta iniziando a diventare troppo piccola per me- La raggiunse e la invitò a posare i diamanti.
-…Ok- Detto questo Amy e Tailsina si abbracciarono, e insieme a Sonic si avviarono verso casa.

Arrivati davanti alla casa di Amy Tailsina si fermò.
-No... Amy, non posso, l'hai detto anche tu che non c'è molto spazio.. perciò…-
-Per questa notte dormirai nella mia camera, domani inizieremo i lavori per la tua casa, che ne dici?- Le schiacciò l’occhio e sorrise.
-Grazie Amy!- In quel momento l’abbracciò di nuovo.
La mattina dopo lavorarono sodo sia Amy che Tailsina, naturalmente aiutate da Sonic e Tails. Arrivato quasi il tramonto la casa era in piena fase di costruzione, Amy e Tailsina si sedettero per fissare il sole all'orizzonte.
-Grazie per l’aiuto Amy- Erano comodamente sedute su una panchina davanti a un dirupo che dava sulla spiaggia piena di scogli e pietre.
-Figurati, è stato un piacere per me aiutarti- Non si guardarono negli occhi, erano troppo occupate a fissare quel meraviglioso tramonto.
-Ma visto che non è ancora finita... non voglio disturbarti un'altra notte, dormirò fuori- Incrociò le braccia con fare deciso.
-Cosa??!!Ma sei impazzita!?No no, tu vieni a casa mia!- Si girò e le scrollò con forza le spalle.
-Forza, andiamo! Dobbiamo riposarci, domani ci aspetta un lungo lavoro- Grazie ai suoi “dolci” metodi di persuasione riuscì a convincerla di nuovo.

Arrivò l’ora di andare a dormire e le due amiche erano in camera da letto, mentre Sonic era impegnato nella sua tipica corsa serale.
-Perché non riesco a farmene una ragione? Non è morta per causa mia, quindi non ho colpa…devo trovare un modo per togliermela dalla testa!- Si disse nel mentre correva senza una meta precisa. All’improvviso si fermò.
-Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? Un chili dog mi darà almeno una piccola tregua-Ripartì e si diresse verso la panineria più vicina. Ma stranamente non fu così felice di mangiare il suo piatto preferito, non aveva nemmeno fame.
-Ma che mi succede? Non è da me comportarsi in questo modo…forse è meglio andare a dormire- Si sentiva molto male, a tal punto da buttare il resto del panino dentro il primo cestino che incontrò e se ne andò a casa, si mise a letto ma era ancora turbato. In quel momento iniziò a sentire molto caldo, vide una piccola fiamma fluttuare nell’aria farsi sempre più grande, apparve Blaze.
-Hai qualche problema? Posso aiutarti se vuoi- Si mostrò subito molto amichevole e gli si avvicinò.
-No…poi mi passa- Si mise sotto il lenzuolo e si girò dall’altro lato.
-Questo non mi sembra qualcosa di temporaneo- Con un balzo attraversò il letto e lo guardò dritto negli occhi. Sonic tentò in tutti i modi di nascondere la sua frustrazione.
-Davvero…non è necessario-
-Senti, io resto con te fino a quando non ti tranquillizzerai, intesi?- Si sedette a terra e incrociò le gambe per stare più comoda.
-Se proprio vuoi…resta pure- Dopo aver parlato cercò di mettersi comodo anche lui, e dopo aver trovato la posizione giusta non si mosse più, nel sonno non cambiava quasi mai posizione, tranne quando sognava di saper correre alla velocità della luce. Non voleva ammetterlo, ma ora che aveva compagnia si sentiva molto più tranquillo. Quando finalmente iniziò a dormire Blaze si diresse a casa di Amy. Appena arrivò notò che Tailsina non si stava godendo un meritato riposo dopo la gran fatica di quel giorno. Si dimenava, stava vivendo un incubo. Le si avvicinò, cercando di capire cosa stesse creando in quel momento il suo subconscio.
-Basta, non  ne vale più la pena…devo farla finita!-Si svegliò di scatto e si mise a piangere, sentendo tutto anche Amy si svegliò.
-Tailsina…ma che succede?- Si levò nervosamente il lenzuolo di dosso.
-Non ce la faccio…senza Blaze non è più la stessa cosa, lei aveva ragione quando diceva che è meglio non ricevere amore che smettere di riceverlo….- Era disperata, si mise le mani in faccia in modo che le sue lacrime non bagnassero il cuscino, Blaze intervenne subito.
-Anche se non ho più una vita terrena non vuol dire che io non ti voglia più bene-
-Ti prego, Blaze, aiutami!-
-Andiamo per gradi, cosa stavi sognando poco fa?- Si avvicinò al letto e cercò di far calmare anche lei.
-Ecco, io….ero davanti al ponte, quello dove mi incontrasti la prima volta... io mi ero appena buttata giù…in quel momento mi svegliai. Era da un po’ che non facevo sogni del genere…- Era riuscita a smettere di piangere, ma continuava a tirare su con il naso.
-Se per questa notte rimango qui tu riusciresti a tranquillizzarti?- Trovò una piccola sedia e si accomodò. Amy e Tailsina annuirono.
-Allora voi due tornate a letto, io starò qui per tutta la notte. Se avete qualche necessità non esitate a chiamarmi- Passò del tempo e tutte si addormentarono, Blaze compresa, ma all’alba era già scomparsa. Appena le altre due si svegliarono si precipitarono subito alle Mistyc Ruins per continuare i lavori, nel mentre camminavano incontrarono Sonic, con un sorriso smagliante stampato in faccia; raro a vedersi in quel periodo.
-Ciao Sonic, siamo di buon’umore oggi?- Anche loro erano più serene.
-Non lo so…oggi mi sento particolarmente bene, pieno d’energia e pronto a continuare la costruzione della vostra casa!- Di colpo si mise a correre e nel giro di pochi secondi sparì dalla loro vista.

 

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Capitolo 4
*** Riunione di famiglia ***


Passarono i mesi e arrivò l’autunno, finalmente la casa fu pronta.

-Amy, che ne diresti di organizzare quella festa insieme a Tailsina e Blaze che ormai stiamo preparando da mesi?- Domandò Sonic nel mentre stava entrando nella nuova abitazione. Aveva due piani, al primo c’erano la cucina, la sala da pranzo e il salotto; al secondo le varie stanze da letto, di cui due unite da un unico balcone, due bagni e uno sgabuzzino. All’esterno c’era un piccolo giardino.
-Perché no? Così faremo vedere a Blaze la nostra nuova casa, avviso subito Tailsina!- Salì le scale, la trovò messa sul balcone a guardare il sole che tramontava dietro le montagne. Le disse tutto e la sua tranquillità si tramutò in gioia.
-Yahoo!!! Prepariamo tutto, questa sarà una festa spettacolare!-Iniziò a saltare per tutta la casa urlando con tutto il fiato che aveva nei polmoni.
-Forza, per questa sera tutto deve essere pronto! Io vado a prendere cibo e bevande, tu e Amy penserete alle decorazioni- Sonic uscì di casa tutto contento dell’idea, dopo mesi di lavoro ininterrotto una festa ci voleva proprio. Aveva comprato carne, chili dog a volontà, bibite varie e delle arance, frutto preferito di Tailsina. Stava per fare ritorno a casa quando una mano grande e grossa ricoperta da un guanto scuro con dei buchi sulle nocche lo prese per un braccio. Si girò e vide davanti a lui l’immagine di un gatto alto, magro e vestito di nero.
-Chi sei?! Lasciami!- Si liberò l’altra mano facendo cadere tutto per terra e cercò inutilmente di liberarsi ma lui riuscì a trattenerlo con molta facilità.
-Non mi conosci? Io pensavo che Blaze ti avesse parlato molto di me!- Disse la misteriosa figura, con voce inquietante.
-Tu conoscevi Blaze?!- Cercò di scrutarlo meglio, ma visto che il suo viso era allo scuro non riuscì a capire chi fosse, e se lo avesse già visto da qualche parte.
-Mi presento, il mio nome è Calamity The Cat e sono il padre di Blaze- Fece un passo avanti, in modo che la luce di un lampione riflettesse il suo volto di color grigio e con il pelo spelacchiato.
-Non è possibile!! I suoi genitori sono morti cinque anni fa, a causa di Metal Silver!-
-Questo è quello che credeva lei, in realtà è stato tutto un mio piano! Io ho dato l’idea a Eggman Nega, io ho fatto credere la mia morte…-In quel momento Sonic lo interruppe.
-Visto che tu non sei morto…allora dov’è la madre?- Immaginava già la risposta.
-Intendi Elizabeth? Lei è sempre stata contro di me, per questo ho lasciato che Metal Silver si occupasse di lei- Rispose con un sorriso malvagio. In quel momento apparve Blaze.
-Tu…..COSA???!!!- Avrebbe voluto picchiarlo, ma purtroppo poteva interagire solo con Sonic, Tailsina e Amy.
-Blaze! Mia cara principessina, cosa ci fai qui, non dovresti essere in paradiso?- La figlia volle subito cambiare argomento.
-Lascia andare Sonic, ORA!!!-
-Non puoi fermarmi, non hai idea di quanto io sia potente!!- Lui aveva il potere di controllare gli effetti meteorologici, era addirittura capace di far nevicare a luglio.
-Nessuno ha detto che dobbiamo combattere!-Dette queste parole iniziò a brillare, impedendo la vista a Calamity, e prese Sonic.
-L’hai voluto tu!!!- Anche se non ci vedeva mise una mano a terra e da li iniziò un violento terremoto.

 

-Non pensi ci stia mettendo un po’ troppo?- Chiese Amy preoccupata nel mentre guardava fuori dal balcone nell’attesa di veder arrivare il suo amato porcospino.
-…Magari c’è fila al supermercato- In quel momento il terremoto arrivò anche da loro.
-Presto ,sotto al tavolo!- Urlarono in coro.

 

-Avvisa immediatamente Tailsina e Amy, Sonic. Torna a casa!- Lo spinse per farlo accelerare ancora di più.
-Non lo permetterò!-Il sisma divenne ancora più forte e Sonic cadde a terra, in quel momento Calamity lo raggiunse, lo prese e lo addormentò con del cloroformio che si era portato dietro, portandolo via con sé.
-Devo andare a salvarlo….ma anche Amy e Tailsina sono in pericolo- Pensò fra sé e sé Blaze.

 

-Se continua così la casa crollerà!- Amy era in preda al panico ma la volpe la rassicurò.
-Tranquilla, ho chiesto a Tails di usare del materiale antisismico come fondamenta della casa, reggerà- Se la tenne vicino per tutta la durata del terremoto.

 

Blaze decise di tornare alle Mystic Ruins.
-Ragazze, dobbiamo uscire immediatamente, Sonic è stato rapito!- La situazione era grave, non aveva il tempo di spiegare tutto nei dettagli.
-Ma come? Gli Eggman sono fuori combattimento…chi può essere stato??- Domandò Amy.
-Vi spiegherò tutto appena il terremoto si calmerà-Appena passò tutto le tre ragazze uscirono fuori e Blaze raccontò loro di suo padre e del rapimento di Sonic.
-Tu mi hai sempre raccontato che tuo padre non era uno a posto…ma arrivare al punto di uccidere tua madre e mettersi contro tutta la tua famiglia mi pare esagerato…e poi perché?- Tailsina cercò di essere comprensiva, sapeva che Blaze stava soffrendo molto a causa di questa scoperta. Fortunatamente o per sfortuna era abituata a vederla in quello stato. A differenza degli altri era in grado di comprendere anche i suoi stati d’animo più nascosti, come se sapesse perfettamente dove cercare.
-Credo abbia intenzione di voler conquistare il mio e il vostro regno, ma non sono mai riuscita a capire quali siano i suoi scopi nei dettagli- Smise di camminare e iniziò a scavare nelle zone più remote dei suoi ricordi per cercare di capire perché stesse accadendo tutto questo, ma non trovando una risposta fu costretta ad andarci per intuito.
-Sai dove potrebbe trovarsi?- Anche Tailsina iniziò a pensare a quei pochi luoghi che conosceva del pianeta, ma nessuno sembrava poter essere un buon nascondiglio.
 -A dire la verità no…ma visto che Tailsina ha con sé i Sol Emeralds dovrebbe essere ancora qui, su Mobius…senza di essi non può andarsene da questo mondo- Improvvisamente divenne una sorta di immagine riflessa che accingeva a sparire.
-Che succede?- Amy cercò invano di toccarla, le sue mani attraversavano il suo corpo come se avesse toccato una nuvola.
-Il mio tempo a disposizione qui è scaduto, ma potrò tornare presto. Sicuramente mio padre continuerà a scatenare intemperie per tutta la notte, dovete rimanere in casa e avvisare Tails! E non preoccupatevi per Sonic, mio padre non è di certo Eggman- Ora anche la sua voce stava scemando.
Le due si misero a correre verso casa e quando trovarono il tempo di girarsi Blaze non c’era più.

Nel frattempo Calamity aveva portato Sonic in una casa diroccata, vicino Metropolis, era quello il suo nascondiglio.
-Cosa vuoi da me?!- Era ancora stordito, quindi non poteva reagire nel caso Calamity avesse voluto fargli del male.
-Tu mi aiuterai a conquistare Mobius e la dimensione parallela ad esso!-Erano nella cantina. Il pavimento era polveroso, unica fonte di luce era una finestra posta in alto, le pareti gocciolavano per la forte umidità e sembrava che nessuno fosse entrato lì da tempo, forse era una vecchia base di Eggman ormai abbandonata, lo si poteva intuire dai vari bulloni e pezzi di ferro sparsi in giro. E sembrava che tutto fosse protetto da dei sistemi di sicurezza, c’erano telecamere ovunque.
-E chi dice che io starò dalla tua parte? Non puoi costringermi!- Con le poche forze che aveva si alzò e si avvicinò a lui come per volerlo attaccare.
-Ah, no? E se io scatenassi l’apocalisse e tutti i tuoi amici verrebbero coinvolti? Hai tutta la notte per  pensarci, ci sentiamo domani mio futuro alleato!- Lo spinse all’indietro, facendogli sbattere la testa contro il muro, e di conseguenza Sonic perse i sensi. Chiuse  la stanza a chiave e si allontanò dall’edificio. Dovevano essere le due del mattino e il riccio si risvegliò, ora aveva ripreso le forze. Blaze apparve in quel momento.
-Cosa vuole fare mio padre?- Era preoccupata e si sentiva impotente, ma avrebbe fatto il possibile per aiutarlo.
-Se non starò dalla sua parte distruggerà tutto e tutti…- Si mise in ginocchio e iniziò a preparare mentalmente un piano di fuga.
 -Ah, devo darvi una bella notizia…Posso tornare in vita- Per quanto la notizia fosse gioiosa lei la espose con molta serietà.
-COSA?!?!?! Ma è…meraviglioso!!!-Si mise a saltare per tutta la stanza dalla contentezza.
-Ma in tutto questo c’è un lato negativo…-In quell’istante Sonic si bloccò.
-Sarebbe?- Si riavvicinò al muro.
-E’ come se dovessi rinascere, perciò perderò tutti i miei ricordi, voi mi dovrete aiutare a recuperare la memoria. Avrete bisogno dei Sol Emeralds, qualcuno che sappia usarli, Tailsina in questo caso, del mio bracciale e del mio elastico, che sarebbero le uniche cose che sono rimaste nel mondo dei vivi e che appartengono a me. Ti spiegherò tutto nei particolari appena sconfiggerete mio padre, se tentereste ora mettereste le gemme a rischio, capisci?- Gli mise le mani sulle spalle per fargli meglio capire che non c’era altro modo.
-A proposito, come faremo a sconfiggerlo?-
-Non conosco bene i suoi punti deboli, forse bisognerebbe portarlo in un luogo dove non può usare i suoi poteri…-
-Nello spazio per esempio- Non sembrava esistere un luogo migliore. Blaze in segno di conferma alzò il pollice.
-Ora, se mi aiutassi a trovare un modo per uscire di qui mi faresti un favore-
-Nessun problema, ti basterà rompere il vetro della finestra e scappare da lì-
-Tutto qui? E le telecamere?- Era stupito, Calamity aveva fatto tutto quel trambusto per catturarlo e non aveva pensato a come tenerlo prigioniero.
-Pensi veramente che quegli aggeggi obsoleti funzionino ancora? Comunque, ora devi raggiungere gli altri alle Mystic Ruins e spiegargli tutto, un’altra cosa: state attenti, appena mio padre verrà a sapere della tua fuga scatenerà       l’inferno, quindi rimanete uniti, cercate di rimanere in casa e non uscite per nessun motivo. Sono stata chiara?-
-Si. Non vedo l’ora di dirlo agli altri, ne saranno felicissimi!-  Sonic ruppe il vetro con uno spin dash, scappò dalla finestra e si diresse verso le Mystic Ruins. Arrivato lì disse tutto e tutti erano felicissimi all’idea di poter riavere con loro Blaze. Dopo il sisma Tails si era diretto nella casa vicina per vedere se le altre stavano bene.
-Adesso il problema sta nel cercare di attirare Calamity  nello spazio- Prese il suo inseparabile palmare per cercare di tracciare una buona traiettoria.
-Io avrei un’idea. Grazie al Chaos Control potremo portarlo sullo spazio, una volta arrivato lì lo combatteremo e…- Stava per finire di parlare quando un forte lampo lo interruppe, si scatenò un violentissimo temporale, cosa molto inusuale in un posto soleggiato come le Mystic Ruins. Tailsina, che aveva il terrore dei lampi, cacciò un urlo e si nascose sotto al tavolo.
-Blaze è stata previdente nel dirmi di scappare via…Calamity si è accorto della mia fuga e sta scatenando la sua ira, ma vorrei capire cosa ci risolve a fare così…-
E’ il suo modo di agire, quel gatto è molto irascibile…- Rispose prontamente Tailsina da sotto il tavolo e con le mani in faccia.
Ad un tratto si senti bussare forte alla porta di casa.
-No, non può averci trovati così presto!- Amy prese il suo martello, era pronta a combattere ma aveva paura del nuovo nemico.
-Shh! Fai silenzio! Non siamo del tutto sicuri…vado a vedere, voi state fermi- Bisbigliò il riccio. Si avvicino e aprì di poco la porta: dallo spiraglio che creò scorse due figure: una alta e una un po’ più bassa, entrambe bagnate sullo sfondo scuro e piovoso, essendo sempre più perplesso Sonic la aprì del tutto e si trovò davanti un riccio viola, bagnato e infreddolito e una riccia color azzurro chiaro nello stesso stato.
-Scusate il disturbo, ma siamo stati sorpresi da questa tempesta, casa nostra è molto lontana da qui e stiamo viaggiando da ore…- Il più grande stava chiedendo cortesemente un riparo, si vedeva che sia lui che la sua compagna erano anche molto stanchi.
-Vi prego, fateci entrare, stiamo morendo di fame e freddo!- Implorò la più piccola gettandosi in ginocchio sullo zerbino fradicio d’acqua.
-…Va bene, entrate- Nessuno sapeva chi fossero quei due, ma come Sonic diceva sempre “non è mai il momento sbagliato per compiere una buona azione”.

 

 

 

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Capitolo 5
*** Nuovi alleati ***


-Grazie infinite! Non so se saremo riusciti a stare ancora per molto con quel gelido temporale…il bello è di solito qui c’è sempre molto caldo e…- Sonic la interruppe avvicinandole il dito alla bocca.
- Ok, passiamo alle cose importanti: diteci chi siete e da dove venite.-
-Dovete scusarla, quando è impaurita fa sempre così…comunque; io mi chiamo Alex The Hedgehog.- Disse il riccio più alto accennando un inchino.
-…E io sono Sonikkina The Hedgehog, entrambi veniamo da Green Hill.- Concluse lei imitando l’amico, ma con una voce più debole e acuta.
Dopodiché tutti i protagonisti ormai –chi poco, chi meno- conosciuti, si presentarono il più educatamente  possibile. Tailsina esitò un attimo ma alla fine prese parte al comitato di benvenuto anche se da lontano, i lampi squarciavano la notte come coltelli nella carne, e lei era l’unica che ci faceva caso. Ma sembrava esserci qualcos’altro che la turbava.
-Ora vorremo sapere cosa ci fate così lontani da casa, avete la minima idea del tempo che ci vuole per arrivare a Green Hill?- Domandò Sonic facendo accomodare i due su dei divani.
-Ecco noi…facciamo parte di un’associazione contro le abilità speciali usate per fare del male: la ACASV.-
-Che vuol dire: Associazione Contro le Abilità Speciali usate Violentemente, e Eggman ne è il primo esponente grazie al suo Quoziente Intellettivo più alto al mondo. L’ultima volta è stato avvistato nei pressi di Seaside Hill ed eravamo diretti lì. Ma poi abbiamo saputo che è stato definitivamente sconfitto da una misteriosa ragazza e abbiamo fatto dietro front ancora prima di arrivare, poi ci ha sorpreso il terremoto e ora questo temporale…tutta fatica sprecata!- Sbottò Alex cercando in qualche modo di non sfogare la sua rabbia per non fare brutta figura davanti a tutti.
Tailsina si prese di coraggio e si riavvicinò al gruppo, voleva raccontare com’era veramente andata.
-Non esattamente…- Sonikkina la guardò con aria sorpresa.
-Noi sappiamo benissimo chi è stato e come ha fatto…- Aggiunse Amy prendendo finalmente la parola.
-E sappiamo pure la causa di questi fenomeni fuori stagione…-Concluse il volpino.
-E’ stata una nostra cara amica ad uccidere Eggman…il suo nome era Blaze The Cat, la principessa dell’altra dimensione.- In quell’istante tutti i testimoni del fatto abbassarono lo sguardo, cercando di scacciare quel brutto ricordo almeno per pochi minuti.
-E perché ora non è qui con voi?- Chiese ignaramente Sonikkina scatenando lo sdegno generale, il suo compagno di viaggio si era già fatto una mezza idea dell’accaduto.
Ecco lei…si è sacrificata per distruggerlo, nello stesso tempo ci ha salvati dalla sua minaccia e aveva finalmente portato la pace…poi  è spuntato fuori  suo padre, che tutti pensavamo fosse morto. E’ lui che ha incitato Eggman ad attaccare…lui comandava tutta questa faccenda…lui ha voluto che sua figlia morisse…tutto questo solo per conquistare questi due mondi!!!- Urlò Tailsina nel mentre dava sfogo al suo istinto masochista: stava prendendo il muro a pugni, ma poi riuscì a ricomporsi. Dopotutto, non doveva dimenticarsi di essere davanti ad estranei.
-Ma per fortuna…senza questi non può far nulla.- E tirò fuori i Sol Emeralds, cercando di nascondere il suo dolore in tutti i modi; ma fortunatamente i nuovi arrivati erano troppo concentrati ad esaminare le gemme e non ci fecero caso, mentre tutti gli altri sapevano benissimo che non sarebbe stata una buona idea intromettersi tra lei e i suoi sentimenti in un momento del genere.

-Cosa hanno di così importante queste gemme?- Chiese nel frattempo Alex, che le aveva già messe in fila sul tavolo esaminandole ad una ad una.
-Si chiamano Sol Emeralds, aiutano a mantenere la pace nell’altra dimensione ma per ora ce n’è più bisogno qui. E non ci serviranno solo per sconfiggere questo nuovo nemico…potrebbero anche far tornare in vita Blaze!-
-Oh, che bello, così la potrò conoscere!- Nel mentre Sonikkina fantasticava, Alex si stava facendo sempre più serio.
-Parlatemi di questo vostro nemico.-
-Si chiama Calamity The Cat, è color grigio e tutto spelacchiato e poi ha il potere di controllare i fenomeni naturali, infatti è stato lui a scatenare il terremoto e la tempesta.- Gli occhi della riccia azzurra si illuminarono dopo le parole di Amy, sentendosi illuminata saltò sulle spalle di quest’ultima attirando l’attenzione di Alex, senza curarsi del rispetto che non stava dando.
-Alex, hai sentito?-
-Forte e chiaro, sembra che abbiamo una nuova missione. E ora….ma che ci fai sulle spalle di Amy?? Scendi subito! Gli ospiti non si trattano così!!-Sbottò lui spingendola all’indietro con non troppa violenza.
-Vuol dire che ci aiuterete?- Domandarono tutti in coro.
-E’ nostro dovere fermare chiunque usi i propri poteri per scopi malvagi, questo Calamity fa al caso nostro.- Dopodiché si levò un leggero mormorio da parte di Sonic, Tails, Tailsina, Amy e Sonikkina; in ordine.
-Allora è deciso!-
-La fortuna è dalla nostra parte!-
-Si, abbiamo davvero avuto molta fortuna.-
-….Perfetto.-

-Non so voi, ma per me si è fatto tardi; è meglio andare a dormire, domani ci organizzeremo sul da farsi. Non c’è motivo di preoccuparsi di Calamity, non è da lui vagare nella notte. Starà sicuramente pensando ad un piano per conquistare i due mondi…- Tailsina stava già andando a preparare i letti. Anche se in verità voleva solo stare un po’ da sola.
-Allora noi andiamo a cercare un hotel, vieni Sonikkina, andiamo.-
-Dove pensate di andare voi due? Fuori non si può ancora uscire e non ci sono hotel nei paraggi, quindi resterete qui.- Sonic li bloccò e li accompagnò nelle loro stanze.
-Fortuna che io e Tailsina  abbiamo voluto mettere le stanze per gli ospiti; ne abbiamo tre…forse anche troppe- Sorrise stupidamente Tails.
-Se proprio non abbiamo altra scelta allora…una va benissimo. Siete gentilissimi.-
- Ha ragione, non solo ci avete fatti entrare, ora ci ospitate pure per la notte! Non daremo alcun fastidio, promesso!-Tutti si diressero verso le proprie stanze, con la speranza che tutto sarebbe tornato come prima.

Intanto a Metropolis Calamity era andato a controllare la situazione nella cantina, e scoprendo che Sonic era scappato cercò un modo per vendicarsi.

-Ora che Sonic è scappato mi rimane un solo asso nella manica…userò questo radar creato da Eggman Nega in grado di dare la posizione esatta dei Sol Emaralds, così non solo porterò a compimento il mio grande piano, ma mi leverò di mezzo quell’inutile riccio e tutti i suoi compari! Domani darò inizio all’operazione! AHAHAHAHAH!-

 

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Capitolo 6
*** Flashback dal paradiso ***


N.d.A.: E dopo non so quanto tempo ecco il sesto capitolo. Questo sarà più corto degli altri perché non avevo un emerito niente da scrivere, però ci tengo a finire questa serie per quanto possa apparire lunga e inutile.

Grazie per l’enorme pazienza.

 

 

Tailsina sognò di nuovo quella notte, stava passeggiando tranquillamente quando si ritrovò improvvisamente dentro un castello immenso, il salone era addobbato con le migliori decorazioni natalizie, e al centro c’era un grandissimo albero tutto da riempire con palle di vetro, neve artificiale e una stella in cima. C’era anche qualcuno: la prima era una piccola gattina che stava decorando l’albero, una più grande portava degli scatoloni e in fondo alla stanza c’era un felino dall’aria cupa e crudele che guardava le altre, quasi con disprezzo.
-Mamma, questo sarà un bellissimo Natale, sono sicura che quest’anno verranno tutti i poveri del regno a festeggiare con noi e riceveranno regali e cibo! Sarà il migliore di tutti!!- Sorrideva la piccola nel mentre si apprestava a mettere sull’abete di plastica una piccola decorazione fatta da lei rappresentante tanti piccoli pacchi-regalo ammucchiati.
-Hai ragione Blaze…questo Natale sarà diverso da tutti gli altri.-
Aveva pienamente ragione.
-Elizabeth, vieni qui.- Disse all’improvviso la figura messa all’angolo.
-Ehi papà, perché non vieni ad aiutarci?- Continuava la micetta messa dietro l’albero impegnata ad addobbare cercando più attenzione da parte dei genitori.
Ma non furono parole quelle che le diedero una risposta.  Sentì sbattere qualcosa contro il muro candido, così violentemente che buona parte delle decorazioni cadde e si ruppe, tra cui il lavoretto della piccola Blaze.
-Ma cosa…papà, cosa stai facendo?!?!- La scena era orribile. Calamity aveva preso la moglie per le spalle, spingendola ferocemente contro il muro, per poi iniziare a picchiarla con qualsiasi cosa gli capitasse fra le mani.
-I poveri non devono festeggiare con noi!! Sono ladri, sporchi, analfabeti, non hanno il diritto di entrare qui e non dovrebbero nemmeno guardarci in faccia!!!-  Prese Elizabeth per il collo lasciandole appena uno spiraglio per respirare, si avviò verso la porta d’ingresso e la buttò fuori, tutta dolorante.
Blaze era rimasta impietrita, voleva fare qualcosa, ma il timore di suo padre si fece avanti proprio in quel momento, spesso gli capitava di imprecare, buttare i piatti di porcellana pe terra, arrabbiarsi con i servitori perché il cibo non era buono, ma mai si era spinto fino a questo punto. In preda alla disperazione si rinchiuse nella sua cameretta piena di bambole e peluche di ogni genere e si rintanò sotto le coperte, con il terrore e la consapevolezza che la sua piccola famiglia non sarebbe più stata la stessa.
Quel Natale fu veramente diverso.  Calamity finì in esilio per  due anni nella Terra Dei Monsoni, Elizabeth rimase in ospedale per tutta la durata delle feste, mentre Blaze scappò di casa con uno zainetto pieno di cibo e regali, ma non erano per lei. Aveva solo sei anni, povera gattina.
E infine, la tragedia di due anni dopo.
L’incubo che aveva vissuto, il suo odio nei confronti del padre, ora Tailsina aveva finalmente le idee chiare. Non era un sogno qualsiasi, ma una confessione di Blaze; che fu costretta a rivivere quell’esperienza pur di mettere i loro amici in guardia, fargli comprendere fino a che punto sarebbe arrivato Calamity pur di raggiungere i suoi scopi. E appena Tailsina si svegliò radunò tutti –esclusi i nuovi arrivati- e li informò del fatto.
-Un morivo in più per fare giustizia…-Pensò ad alta voce Sonic digrignando i denti.
-Non mi sarei mai potuta immaginare niente del genere…-Aggiunse Amy con le guance visibilmente bagnate.
-Se solo ce lo avesse detto prima… avremmo potuto sventare questa nuova minaccia alla radice.- Disse Tails, ancora sdraiato sul letto.
-E’ incredibile come sia riuscita a tenersi tutto dentro per tutti questi anni, quella gatta non finisce mai di stupirmi.- Concluse Tailsina apparentemente tranquilla ma decisamente segnata da quel sogno.
-Ora però bisogna riprendere in mano la situazione. Per prima cosa bisogna andare a cercare Calamity e mettere fine ai suoi sogni di gloria, dopo faremo tornare in vita Blaze.-
-Ragazzi, cosa state combinando?-Si udì una vocina attutita da dietro la porta: era Sonikkina impaziente di fare colazione.
-Non essere impaziente e vai a sederti in cucina!- La rimproverò il suo amico.-
-Alex mi sembra un po’ troppo severo…non trovate?- Fece notare Tailsina a tutto il gruppo accennando una risata.
-Che strano…dopo tutto quello che è successo sta sorridendo…chissà cosa le è preso.- Pensò sospettoso Sonic.

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