Nello spazio di un pensiero.

di _Haru_chan_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piccole regole per creare una bella storia ***
Capitolo 2: *** 2. Ali di Corvo ***
Capitolo 3: *** Lo sconosciuto ***
Capitolo 4: *** Non sei sola ***
Capitolo 5: *** Ricordati che qualunque cosa accada tu sei con noi ***
Capitolo 6: *** E' più facile scappare ***
Capitolo 7: *** Ritorno alla prima casa ***
Capitolo 8: *** Arriva il nuovo bambino ***
Capitolo 9: *** Orchidea ***
Capitolo 10: *** L'ora del racconto ***
Capitolo 11: *** Quella sera di fine Inverno ***
Capitolo 12: *** Acqua ***
Capitolo 13: *** Nuvole su Quercia ***



Capitolo 1
*** Piccole regole per creare una bella storia ***


Beh, che dire? Mi annoiavo e, pansati che ripensa, mi è venuta fuori questa idea ^^
Come penso avrete letto nella presentazione, è una roundrobin, quindi potrete partecipare tutti ^°^
Vorrei però mettere alcune piccole regole, per chi volesse partecipare:

1_ Un capitolo non può superare le quindici pagine di World, escluso un aventuale spazio autore.

2_ Ogni capitolo deve essere la continuazione di quello pecedente, se volete scrivere un missing moment potete farlo, ma precisate il momento in cui si è svolto, con rimando al capitolo, così non ci si confonde ;)

3_ Potete inserire tutti i personaggi che volete, nel limite del possibile, ovviamente ^^ (esempio: il primo aggiornatore decide di ambientare la storia nell'infanzie dei figli delle gemelle. Ovviamente Tomellilla non può apparire.)

4_ Non potete far apparire personaggi di altre opere (se non per pochi paragoni a scopo comico u.ù) o rischiamo di scombussolare le idee a tutti.

5_ Il raiting non deve ASSOLUTAMENTE superare l'arancione.

6_ Sarebbe meglio non usare lo stile copione, ma questo lo lascio ai gusti di chi scrive.

7_ Preferirei se tutti i capitoli venissero scritti in nero, o in Tahoma, o in Comic Sans Ms

8_ Si accettano avvertimenti duraturi per un solo capitolo.

9_ Se la storia rimane senza aggiornamenti per un periodo superiore ai trenta giorni, provvederò a inserire l'avvertimento "incompiuta", e a segnalarla come completa.

10_ potete inserirvi nei capitoli, ma non potete citare altri utenti senza il loro permesso.

11_ Ogni autore può postare quanti capitoli vuole, ma non può postare due volte di seguito.

12_ Ogni capitolo deve essere impostato così:

AUTORE DEL CAPITOLO:
TITOLO DEL CAPITOLO:
GENERE PRINCIPALE DEL CAPITOLO:
RAITING pRINCIPALE DEL CAPITOLO:
AVVERTIMENTO (nel caso ci fosse):

Se non sapete che titolo mettere, potete tranquillamente mettere "Capitolo 5/9/15" a seconda del numero del capitolo.
Detto ciò preciso che, nel caso non si fosse capito, vorrei creare una long fic.
Bene, ora sbizzarritevi, mie gioie ^^

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Capitolo 2
*** 2. Ali di Corvo ***


Autore del capitolo: _Haru_chan_
Titolo del capitolo:  Ali di corvo 
Genere principale: Boh, oserei dire generale 
Raiting principale: Verde. O forse giallo. Diciamo verde limone xD (Flox sarebbe fiera di me °^°)
Avvertimento: Forse un po' di romanticismo fra Flox e Pervinca; ma se la cosa non dovesse piacere, non intendo portarla avanti.

Ali di corvo.

-Su, forza muovetevi, non abbiamo tutto il pomeriggio!- Urla una ragazza dai lunghi capelli rossicci.
-Floooox...- Si lamenta un'altra ragazza dietro la prima; i capelli color cannella più lunghi dell'ultima volta che ne abbiamo sentito parlare.
-Waa, aspettatemi!- Questa volta a parlare è una giovane donna con un vistoso pancione.
-Senti, Flox, sinceramente, non penso proprio che Babù possa pattinare sul ghiaccio, è al sesto mese, non voglio immaginare cosa accadrebbe se dovesse cadere!-
-Niente scuse, Pervinca, e muovi quelle gambe!- Flox fa scivolare la sua mano in quella di Pervinca, e prende a trascinarla lungo la strada.
-Flox, davvero, ho paura per quello che potrebbe succedere!- Urla Vaniglia, divertita ed esasperata al tempo stesso. Ma forse più esasperata che divertita.
-Non è colpa mia se avete voluto avere quel bambino così presto!-
-Flox, ho vent'anni, non è presto!- Ribatte.
-Stai forse insinuando che anche io sia troppo giovane?- Si intromette Pervinca.
-Uhm...- mugola Flox, e poi, sorridendole complice: -Almeno tu non ti lamenti!-
-Flox, io sono solo al terzo mese, se anche dovessi cadere, non accadrebbe niente di niente!-
-Appunto, quindi muovi queste gambe, e raggiungiamo il laghetto!-
-Huf... d'accordo-
-Io però resto fuori, non voglio rischiare- Vaniglia è irremovibile.
-Come ti pare, e ora mettiamoci i pattini, che finalmente siamo arrivate!-
Flox sorride radiosa, e Pervinca si sofferma ad esaminare la gran varietà di colori che l'amica ha accostato fra loro.
Non può fare a meno di pensare di essere stata molto fortunata ad aver trovato un'amica speciale come lei, un po' strana, certo, ma che ti vuole bene sinceramente.
Una mano calda la tira su, e la trascina fino al laghetto.
Cominciano a pattinare vicine, facendo un po' di giri per riscaldarsi.
-Allora- Esordisce Flox - Le cose fra te e Grisam come vanno?-
-Bene. Cioè, male... nel senso...-
Flox la fissa negli occhi, come ad invogliarla ad andare avanti, e a rassicurarla "Sono comunque dalla tua parte" sembra dire il suo sguardo.
-Ecco... il punto è che ho chiesto l'assistenza di Felì, e lei ha accettato... e lui mi aveva detto più volte di non voler una fata tata...-
Flox ridacchia leggermente -Ma se è solo per questo, non ti devi preoccupare, vedrai che capirà!-
Il sorriso sulle sue labbra è così dolce e sincero che Pervinca non se la sente di ribattere, e a sua volta sorride, continuando a fendere il ghiaccio con le lame dei pattini.
-Prndimi per mano- sussurra Flox, e cominciano a correre insieme, con gli occhi chiusi.
"Forza, Flox, una gamba avanti all'altra... ecco, brava... bene, ora solleva un piede, il sinistro, perché sul destro ti reggi meglio... perfetto... cerca di non sbilanciarti e di non dipendere troppo dal sostegno di Vì... Sublime"
-Flox? Flox!-
La ragazza si risveglia dai suoi pensieri, richiamata dalla voce dell'amica, e rischia anche di cadere, perché non ricordava di star andando su un piede solo.
-Ti eri di nuovo messa a parlare da sola?-
Flox sorride mesta, non ci può far niente se si concentra meglio parladno con se stessa mentre pattina.
Le due si lasciano la mano e intraprendono una gara di velocità, vinta da Pervinca, poi prendono a rincorrersi.
-Flox, io esco un attimo, ho le gambe a pezzi- Dice Pervinca, un sorrisino di scuse le increspa le labbra.
L'altra fa cenno di aver capito, e riprende a volteggiare sul ghiaccio.
Apre le braccia, solleva il piede sinistro, e cerca di portarlo più in alto possibile.
Chudi gli occhi, Flox, e un vento fresco ti carezza il volto, gli zigomi pronunciati e costantemente arrossati.
E così ti senti libera, felice, ti senti leggera, ti senti a casa.
Ma qualcosa ti frena, e in una frazione di secondo capisci che qualcosa non va: non senti più il vento scompigliarti i lunghi capelli.
Una sola risposta ti lacera la mente: c'è una persona davanti a te.
Spalanchi gli occhi, ma capisci che è troppo tardi per frenare.
-Hey, spostai! Spostai!- Urli al ragazzo davanti a te, ma quello pare non sentirti, è spaesato, come se si fosse ritrovato lì all'improvviso e senza una spiegazione plausibile.
Lo guardi per il mezzo secondo che vi separa dal capitombolo, e ti sorprendi a pensare che sia proprio carino: la pelle scura, il volto un po' sottile, circondato da capelli nerissimi e lunghi. Ma ciò che ti colpisce di più sono gli occhi: azzurri. Un azzurro purissimo, di una tonalità che non hai mai avuto l'occasione di osservare. E ti fissano spaesati.
Per un attimo ti sembra che abbia delle ali nere: come di corvo, e credi di vedere numerose piume nere come la pece svolazzarti intorno: potresti apprezzare questo spettacolo, se solo tu non fossi preoccupata di travolgerlo.
Senti le urla delle tua amiche ovattate, e poi ti senti sollevata in aria, perdi la concezione dello spazio, e non capisci se stai volando, o se stai cadendo, ma in fondo non fa molta differenza.
E tutto finisce, ti ritrovi lunga distesa su di lui, che ti guarda un attimo, accennando a un debole sorriso un po' spento.
Poi chiude gli occhi: è svenuto.
La neve attorno al suo capo tinta di rosso.

Ti guardi la mano: stringe qualcosa di morbido e fragile: una piuma nera.



Se devo essere sincera, non mi soddisfa affatto.
Volevo descrivere meglio le sensazione di Flox, ma non ci sono riuscita D:
E poi mi sono trovata a usare la seconda persona invece che la terza... roba contorta xD
Un po' mi vergogno, ma dedico questo orribil-capitolo a MiliChituli, che mi simostra sempre il suo affetto, e che è diventata un po' il mio idolo.
Ah! Ultima cosa, se a voi non dispiace, il ragazzo ""Misterioso"" si potrebbe chiamare Raven? Credo che gli possa stare bene come nome ^^
Recensite, anche se solo per criticare.
Sperando di non avervi delusi completamente...
Sempre vostra
_Haru_chan_

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Capitolo 3
*** Lo sconosciuto ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

Segnala il problema cliccando qui.
Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
La storia con indirizzo 'stories/_H/_Haru_chan_/926422.txt' non e' visibile.

L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

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Capitolo 4
*** Non sei sola ***


Autore del capitolo: _Haru_chan_
Titolo del capitolo:  Non sei sola
Genere principale:  Boh. Credo generale, sì, credo generale.
Raiting principale: Direi verde. Ma forse giallo. Diciamo giallino chiaro xD (Flox sarebbe fiera di me °^°)
Avvertimento:  Ancora una piiicola vena di Flox/Pervinca, scusate, ma amo questa coppia ^^"

Non Sei Sola


Flox sentì un peso sul petto, come un grosso macigno: con che coraggio avrebbe potuto dire alla sua migliore amica che era necessario uccidere quel piccolo feto di appena tre mesi al quale sembravano già essere tutti affezionati?
-Io...- Esordì Flox -io... io non sono mai stata brava con le parole, Vì, lo sai bene.-
L'espressione dell'amica si fece di colpo più dura: aveva capito che era una faccenda seria, e probabilmente spiacevole.
-Non girarci attorno, arriva al dunque- disse con voce fredda e distante. -E dimmi chi è il ragaazo con voi-
-Io so-... - cominciò Cloud, ma Flox lo zittì con uno sguardo, e con le lavvra mimò: "Non è necessario che lo sappia subito"
Cloud si schiarì la voce, un po' a disagio -Io sono... ehm.... Raven. Sì, Raven... Piacere!-
-Raven, eh?- chiese Pervinca, scettica.
-Esatto, proprio... proprio Raven.-
-Bene, Raven, e ora, Flox, perché sei qui?-
-Pervinca, te lo giuro, non vorrei dover essere io a dirtelo- La ragazza stava per scoppiare a piangere -Io... devo privarti della cosa più importante che hai.-
Istintivamente, Grisam poggiò una mano sulla pancia di Pervinca, quasi a voler proteggiere la creatura indifesa al suo interno.
-Scusa...- Flox non riuscì a dire altro. "Scusa" non andava bene. "Preferirei morire io piuttosto che uccidere lui, se potessi" ecco, questo sarebbe andato bene. Insomma, con che coraggio si può privare una madre del suo figlio, e dire "Scusa..."?
-Perché?- fece Pervinca secca; dal suo viso non traspariva alcuna emozione, ma la sua voce tradiva paura.
-Io non lo so, Vì... So solo che ci farà del male... che distruggerà tutto...-
-Come?-
-Cosa?- chiese Flox con un filo di voce, alzando il capo a guardare l'amica: si era aspettata un pianto prolungato, la disperazione di una madre, non un interrogatorio.
-Come lo sai?-
Flox degluttì rumorosamente, e cercò sostegno nello sguardo del marito, che però teneva il capo chino, tormentandosi le mani nodose.
-Lo so. Lo so e basta.- La ragazza si stupì di sentire la sua voce calma e fredda.
-Capisco. E cosa c'entra Raven in tutto questo?-
-Oh, lui... niente, lui è... è un forestiero, è il ragazzo che ho travolto ieri.-
Pervinca non sembrava convinta dalla bugia dell'amica, e, riducendo gli occhi a due sottili fessure, indagò:
-E per quale motivo lo avete portato con voi? Lui sa qualcosa vero? E colpa sua? Cos'è? Vi ha forse fatto il lavaggio del cervello?- Ad ogni domanda Pervinca alzava la voca di un tono, e ad ogni parola una lacrima amara le solcava le guance.
-Signora- Intervenne in quel momento Cloud -Signora, io non sono nessuno, vengo da terre lontane, ho incontrato per caso questa giovane coppia, che, scossa com'era dal dovervi dare questa infausta notizia, ha riversato su di me ansie e preoccupazioni, e io li ho accompagnati fin qui solo per assicurarmi che stessero bene, e per non dover stare solo in un paese che non conosco.-
Flox sgranò gli occhi: per poco la bugia non aveva convinto anche lei.
Pervinca nascose il viso fra la braccia, e cominciò a singhiozzare disperata.
-Qualsiasi cosa accada, non pensare mai di essere sola.-
Pervinca spalancò gli occhi pieni di lacrime e arrossati, e soll'evò la testa, fino ad incontrare lo sguardo della sua interlocutrice.
Flox sorrideva mesta, e le teneva una mano posata delicatamente sulla spalla.
-Non sei sola- ripetè, questa volta più convinta -Non lo sarai mai.-
-Grazie...- Pervinca mise la sua mano sopra a quella di Flox, stringendola in una lieve presa -Grazie...-
La strega del Buio continuò a piangere, avvolta nell'abbraccio dell'amica, che continuava a batterla una mano sulla schiena, continuando a sussurlarle che, qualsiasi cosa fosse successa, lei non l'avrebbe mai abbandonata.
Passarono vari minuti, in cui tutti i presenti rimasero a fissare il modo semplice e spontaneo in cui Flox era riuscita a consolare l'amica.
-D'accordo. Ora raccontatemi tutto.- Pervinca si asciugò velocemente le lacrime, sciogliendo l'abbraccio.
Alternandosi, Flox e Acanti raccontarono ciò che sapevano, vedendosi bene dal raccontare il modo in cui erano entrati in possesso delle informazioni, e tralasciando la parte riguardante Raven.
Pervinca si alzò in piedi e prese a camminare in cerchio per la stanza.
-Ma, allora- e qui Flox ebbe la strana impressione di vedere un piccolo sorriso incresparle le labbra -allora io non ho tramandato il mio potere a mio figlio. Dovreste cercare mia sorella.







Spero che nessuno abbia aggiornato prima di me >. Un bacione a chiunque abbia letto, e se potete, recensite!!
Alla prossima
Sempre vostra,
_Haru_chan_

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Capitolo 5
*** Ricordati che qualunque cosa accada tu sei con noi ***


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Capitolo 6
*** E' più facile scappare ***


Autore del capitolo: _Haru_chan_

Titolo del capitolo: E' più facile scappare

Genere del capitolo: Generale, ma forse un po' drammatico

Raiting del capitolo: Giallo

Avvertimento: Nessuno, questa volta.

 

E' più facile scappare

Era un sì.

Vaniglia lo sapeva.

Non avrebbe potuto dire di no.

Non sarebbe riuscita a salvare quella piccola vita che cresceva dentro lei.

Avrebbe fallito come madre ancora prima di diventarlo.

In quel momento, però avrebbe tanto voluto scappare, essere egoista, e, infondo, non era forse un suo diritto?

Nessuno avrebbe potuto obbligarla, la decisione spettava a lei.

Jim le carezzò piano la testa, ma in quel momento la sua mano le parve fredda, e scomoda da avere addosso, fuori posto.

-Sarebbe più facile scappare- sussurrò infine, forse più a se stessa che ai presenti.

Flox le si accovacciò dinnanzi, e la guardò fissa negli occhi.

-Lo so- disse con voce calma -è sempre più facile scappare-

Vaniglia pensò per un attimo che Flox avrebbe voluto consolarla, ma si sbagliava, ella infatti, continuò:

-Pensa a Pervinca, quando tutti al villaggio la credevano dalla parte del Terribile 21, non sarebbe forse stato più facile per lei fuggire e venderci tutti al Nemico? Chissà quante volte ci avrà pensato, eppure è stata corraggiosa, ha combattuto per noi anche mentre tutti le parlavano alla spalle, ci ha difesi in silenzio, senza vantarsi o farcelo notare. Ha combattuto ogni singolo giorno per noi, mentre tutti le erano contro. Lei non è scappata, anche se restando rischiava di perdere tutto. Lei non è scappata. Non farlo nemmeno tu.-

Flox aveva ragione. Aveva maledettamente ragione.

Ma questo non rendeva certo le cose più facili.

Cominciò a tremare involonariamente, e avrebbe tanto voluto piangere.

Abbassò lo sguardo, non aveva il coraggio di sostenere l'occhiata severa di Flox.

Chiuse gli occhi, serrandoli più che potè; voleva a tutti i costi isolarsi da tutto e da tutti, escludendoli da quella fetta di mondo che apparteneva solo a lei e al suo bambino.

Che diritto avevano loro di togliere la vita a suo figlio?

Eppure, Vaniglia sapeva che il suo sarebbe stato un sì.

Aprì gli occhi, decisa più che mai ad affrontare quello che chiamiamo mondo.

-Perché tu non sei scappata?- Domandò alla sorella.

Questa guardò i presenti negli occhi uno alla volta, e, con un sorriso sincero e più luminoso del sole stesso esclamò:

-Perché avevo voi da proteggere!-

Certo”, pensó Vaniglia “Ma anche io ho il mio piccolo da proteggere.”

Pervinca sembrò leggerle nel pensiero.

-Se il sacrificio di uno può portare a salvare l'intero villaggio, io direi che ne vale la pena-

-Non scappare, anche se è più facile- Flox aveva addolcito la sua espressione.

-Non scapperò, tranquilla, anche se sarebbe più facile, non scapperò. Non lo farò mai.-

Ora lo sapevano tutti.

Era un sì.

 

 

Vaniglia non mi piace, ma scrivere su di lei si è dimostrato abbastanza facile.

Sì, sono abbastanza fiera di questo capitolo, anche se non so se a voi piacerà.

Spero comunque di sì, e, sperando di non avervi delusi completamente, vi saluto.

Un bacione,

Sempre vostra,

_Haru_Chan_

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Capitolo 7
*** Ritorno alla prima casa ***


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Capitolo 8
*** Arriva il nuovo bambino ***


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Capitolo 9
*** Orchidea ***


Titolo del capitolo: Orchidea

Autore del capitolo: _Haru_chan_

Raiting: Verde

Genere: Generale

Avvertimento: Nessuno ^^

Orchidea

-Potete entrare-

La voce dell'anziano dottor Chestut fu come un regalo per l'insolito gruppo che si trovava fuori dalla porta dell'improvvisata sala parto.

Sorrise, il dottore, nel vedere le facce dei presenti, ne aveva viste tante nella sua vita, di famiglie in ansia, ma non poté fare a meno di sorridere.

Osservò la fatina dall'impronunciabile nome che si accingeva a varcare la soglia della stanza della neo-mamma, ma poi si fermò, e si rivolse a Jim.

-Credo che sarebbe più giusto se la vedessi tu per primo- disse sorridendo.

Jim annuì stanco, mentre raggiungeva la fata.

Infilò la testa nella stanza, e, sorridendo entrò.

Dietro a lui entrò tutto il resto della combriccola.

Si avvicinarono tutti alla mamma, congratulandosi con lei, solo Raven rimase sempre un po' in disparte.

-Come si chiamerà?- Chiese curiosa Pervinca, mentre teneva fra le braccia quella fragile creaturina appena nata.

-Orchidea, se Jim è d'accordo- Rispose Vaniglia, felice come una pasqua, ma anche un po' stanca.

-E' una femmina?- Chiese esterrefatto Raven, avvicinandosi al gruppo.

-Sì, è una bellissima bambina- confermò Grisam, dando una pacca affettuosa sulla spalla di Jim, come per complimentarsi con lui.

-Non è possibile- Decretò il ragazzo dai capelli corvini.

Gli occhi di Pervinca assunsero la forma di due grossi e viola punti di domanda.

-Non è possibile!- Ripeté Raven, convinto.

-Perché?- Chiese la fatina, mentre accarezzava la testolina pelata della bimba.

-Perché l'ereditario dell'infezione deve essere maschio. Non l'ho deciso io; è stato predetto- Spiegò.

-Allora, meglio così!- Disse Vaniglia, riprendendosi la bimba in braccio.

-Sarà, ma la cosa non mi convince molto- E dicendo così, Raven pose fine a quella conversazione.

Felì si avvicinò alla bambina, che appena la vide, sgranò i grandi occhioni verdi e cercò di afferrarla per le ali. La fatina sentì qualcosa stringersi nel suo petto: Quella bambina le ricordava tanto la sua Pervinca.

-So che sarai una bambina fantastica, Orchidea- sussurrò alla neonata, strofinando il suo naso contro quello della piccola creatura.

 

 

 

E' un capitolo cortissimo lo so bene, intorno alle trecento parole.

Però mi serviva per dare una svolta a questa storia; insomma, nel capitolo precedente la cara Volpina Finceis ha creato uno straordinario colpo di scena, dovevo mantenermi in linea con il suo stile ^^”

Ringrazio te che stai leggendo, e ti pregherei, se hai due minuti di tempo, di lasciare una piccola recensione, anche solo un riga.

Sempre vostra,

_Haru_chan_

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Capitolo 10
*** L'ora del racconto ***


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Capitolo 11
*** Quella sera di fine Inverno ***


Titolo del capitolo: Quella sera di fine Inverno.

Autore del capitolo: _Haru_chan_

Raiting: Verde

Genere: Generale

Avvertimento: Nessuno ^^, P.O.V. Felì

 

Quella sera di fine Inverno

 

Dopo la nascita di Orchidea e l'arrivo mi Marcel, mi presi una giornata per osservare i cambiamenti che aveva subito il villaggio in quegli anni.

Prima di tutto, il numero uno di Via degli Orchi Bassi, aveva inglobato in sé anche il numero tre, appena di fianco a lui, unendo i due grandi giardini.

Il risultato era un enorme parco e due belle villette separate; in quella in cui erano cresciute le gemelle viveva Vaniglia con Jim e la neonata, che era più attaccata ai ricordi della sua infanzia rispetto alla sorella, mentre nell'altra, più nuova e anche un po' più grande, abitavano Pervinca e Grisam, mamma Dalia e papà Cicero, invece, si erano trasferiti dai consuoceri Burdok.

Io, in quei primi giorni, vissi nella casa di Vaniglia, ma ogni sera volavo da quella che ora potevo definire la mia Strega, e non più la mia protetta.

La vecchia casa dei Periwinkle non era cambiata poi molto, certo le foto appese ai muri mi erano per gran parte nuove, e le stanze erano arredate un po' diversamente, ma grossomodo era simile a come la avevo lasciata.

Il posto preferito mio e di Marcel era l'olmo che nasceva nel giardino del numero tre, da cui pendeva una robusta altalena formata da intrecci esperti, dono di nonno Duff, che l'aveva costruita prevedendo i giochi dei suoi nipotini, come si ostinava a considerare anche Orchidea e i futuri figli di Vaniglia e Jim.

L'arrivo della primavera rendeva quel posto magico, e io, Marcel e Pervinca stavamo ore a dondolarci sulla grande altalena a cesta in silenzio a scrutare le gemme appena nate sugli alberi ancora mezzi spogli: era un po' come un posto segreto, nel quale potevamo rifugiarci per scampare alla frenesia di casa Burium, in cui non si riusciva mai a riposare un attimo.

A volte, invece, vi trovavo Pervinca e Marcel, non a fissare le gemme, come di solito facevamo tutt'e tre insieme, ma a parlare, e allora io non me la sentivo di avvicinarmi.

Nonostante li separassero più di cinque anni d'età, Marcel si affezionò moltissimo a Pervinca, la riteneva come un esempio da seguire: anche lei, come lui, era destinata ad un potere che mal si abbinava al suo carattere, e allora... semplicemente, si era presa l'altro.

Il ragazzo veniva momentaneamente ospitato da Pervinca, che lo trattava un po' come un figlio, suppongo per far pratica in vista di quello che le sarebbe arrivato entro poche settimane: cucinava piatti più simili a pozioni che manicaretti per farglieli assaggiare e stavano svegli a chiacchierare ben oltre l'orario della nanna di un bambino.

Fatto sta, che, per il periodo in cui Marcel alloggiò a casa Burdok, lui e Pervinca furono avvolti da un legame estremamente particolare.

Un solo fatto spiacevole si permise di turbare la quiete di quei giorni.

Successe la sera che Grisam decise di invitare Vaniglia, Jim e Orchidea per una cena in giardino.

Inizialmente, tutto filò liscio: avevamo unito due tavoli per formarne uno lungo che posizionammo davanti all'olmo, in modo che, finita la cena, Marcel e Orchidea avrebbero potuto giocare senza essere persi di vista.

Pervinca aveva sparso ovunque candeline profumate che creavano un'atmosfera intima e spettacolare.

La cena fu un successo, Orchidea non pianse neanche una volta, e regalò sorrisoni a tutti quanti, e Vaniglia riuscì a distrarsi un po' dalle preoccupazioni che ogni neo-mamma deve affrontare.

Finché Grisam non mi chiese di volare in casa a prendere dell'altro pane: Appena mi vide volare via, Marcel mi corse dietro e mi tenne stretta, senza lasciarmi possibilità di allontanarmi da lui.

-Scusate- Cercai di giustificarlo, arrossendo d'imbarazzo -Marcel ha dovuto cambiare tre fate tate durante la sua crescita... e temo che si sia affezionato incredibilmente a me, penso avesse paura che me ne volassi via-

La tavolata mi sorrise, comprensiva, e a prendere il pane ci andò Jim, che di questioni di fate ne capiva poco.

-Non ci avevi parlato di due fate prima di te- Osservò Pervinca, mentre faceva giocare un po' Orchidea nel seggiolone.

-Beh, ve ne parlerò adesso- Dissi, liberandomi dalla stretta di Marcel e andando ad accoccolarmi in una piega dello scialle di Vaniglia che sembrava fatta apposta per me -La prima fate di Marcel, una certa Brillalalunanellaseraserena, detta Seren, si licenziò non appena scoprì le difficoltà di Marcel nel controllare i suoi poteri, mentre Cuoreinnamoratocheamamaressereamato, la seconda fatina...-

Non riuscii a finire la frase, perché Marcel prese a urlare, disperato, stringendosi la testa fra le mani.

-Marcel! Marcel!- Lo chiamai più volte, cercando di calmarlo: non era stata una buona idea rivangare quella storia, anche se credevo che ormai lo avesse superato.

-E' STATO UN INCIDENTE!- si lamentava il ragazzo in preda ai singhiozzi.

-Lo so, tranquillo, nessuno ti incolpa!- Cercai di tranquillizzarlo.

-IO... IO NON VOLEVO FARLE MALE! Non potevo controllarmi-

-Marcel- La voce, calma e ferma, arrivò da Pervinca -Non ho idea di che cosa sia successo a quella Cuoreinnamorato eccetera eccetera, ma io ti credo, non sei un ragazzo cattivo, Marcel, e se non sei riuscito a controllarti non devi fartene una colpa.

I tuoi poteri non sono malvagi, ma troppo forti per un ragazzo fragile come te.

Non disprezzarli, e non disprezzare te stesso: Sei una persona preziosa, sei un ragazzo dolce e gentile, non avere mai paure di essere ciò che sei.

Credo di aver capito che cosa è successo, e per questo di dico: Una fata non muore- E recitò a memoria le parole della grande fata Neve, riuscendo a tranquillizzare sia noi che Marcel.

Il resto della serata passò in totale allegria, e Pervinca e Marcel mi permisero per la prima volta di accoccolarmi fra loro e ascoltare le loro chiacchierate.

 

 

Non sono esattamente soddisfatta, ma è la stesura migliore fra quelle che ho scritto fin'ora (Immaginatevi le altre!).

E... Che fatica i nomi delle fate! Che so fanno schifo, però... (Nel caso qualcuno li volesse usare nelle sue fic (Dubito visto che sono orribili, ma non si sa mai), può farlo, ma per favore scriva che li ho inventati io ^^)

Un baciooooneee!!

Sempre vostra,

_Haru_chan_

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Capitolo 12
*** Acqua ***


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Capitolo 13
*** Nuvole su Quercia ***


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