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di RainFitcher
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Londra? Proprio non voglio ***
Capitolo 2: *** Il ragazzo con il pacco di sigarette ***
Capitolo 3: *** Sono Coraline, la sua ragazza. ***
Capitolo 4: *** Così lontano e pure così vicino ***
Capitolo 5: *** Come in una fotografia ***
Capitolo 6: *** La tua felicità e tutto ciò che desidero ***
Capitolo 7: *** Cos'è lamore ***
Capitolo 8: *** Papà ***
Capitolo 9: *** Una giornata al lago ***
Capitolo 10: *** Cinque anni di noi ***
Capitolo 11: *** Piccoli avvenimenti ***
Capitolo 12: *** 'Mangia, idiota!' ***



Capitolo 1
*** Londra? Proprio non voglio ***


Era un normale mercoledì mattina di gennaio, mi alzai alle 7 per prepararmi per andare a scuola, ed ecco che puntuale alle 7.30 arriva la chiamata di Alison, la mia migliore amica, colei che amo con tutta me stessa. ♥ Alison: Buuuuuongiorno coccodè! Io: Buongiorno tesoro bello! Alison: Sei sveglia? Io: Nono, e nel sonno che ti sto parlando (: Alison: Ahah spiritosa, ti stai preparando? A che punto sei? Io: Quasi pronta, devo solo mettere il cappellino. Alison: Bene, sono a casa tua tra 5 4 3 2 1... *suona il campanello* Attaccai il telefono mi misi il cappello al volo presi lo zaino e via.. no, aspetta, la mamma! Io: Màà io vado a scuola ci si vede a pronzo! Mamma: Puntuale tesoro, mi raccomando! Io: Certo mamma! Esco di casa ed eccola, Alison. Alison: Ben 7 secondi di ritardo signorina Fitcher proprio non ci siamo! Io: Oddio! Sembri la prof di storia! Ci incaminammo ridendo verso lo starbucks per prendere il nostro solito caffè mattutino e poi andare a scuola. Arrivammo a scuola. Alison: Oddio, oddio, c'è Erik! Io: Ok, Alison fai un bel respiro e calmati. Alison: Santo cielo com'è bello! Erik passa e sorride a Alison. Io: Uuuh ti ha sorriso! Alison: Mi ha sorriso, non ci credo! Io: è cotto! Alison: Ma che dici? Io: Fidati! Alison rimane per qualche minuto in silenzio con la faccia sognante, poi ad un certo punto la scossi. Io: Oi Ali, andiamo a lezione, o vuoi restare qui tutto il giorno a fantasticare su Erik? Alison: Preferirei la seconda opzione, ma il mio buon senso mi dice di andare in classe. Io: Tu hai un buon senso? Accipicchia Ali, mi sconvolgi. Ci mettemmo a ridere e andammo a lezione. Le cinque ore passarono, ed era ora di andare a casa. Arrivai a casa. Io: Mamma sono arrivata! Mammma: Rain, è pronto lavati le mani e vieni a tavola! Mi lavai le mani e andai a tavola, come al solito a tavola eravamo solo io e mia madre, i miei si sono separati quando avevo 5 anni, mio padre vive a Londra non ho gran rapporto con lui, a malapena lo conosco. Mamma: Tesoro, ecco io avrei una cosa da dirti.. Io: Dimmi tutto mamma. Mamma: Ho parlato con tuo padre, e visto che è da tanto che non ti vede, ecco bè lui vuole che tu vada a vivere con lui a Londra per un anno. Io: Mamma ma.. Mamma: Ascoltami amore, so che qui ai tutti i tuoi amici, la tua scuola, e tutto il resto ma tu hai anche un padre, è giusto che tu passi del tempo anche con lui, parti domani mattina il volo per Londra è alle 6 in punto.. Mi alzai dalla tavola Io: Scusa mamma io non ho più fame. Andai in camera chiamando Alison in lacrime, che arriva subito a casa, gli spiegai la situazione, passamo il pomeriggio insieme facendo le valige tra un pianto e l'altro. La sera Alison: Ora devo andare. Io: Alison.. Aliso: Rain, rimarrai la mia migliore amica, sempre. Non sarà di certo la distanza a dividerci, sappi solo che anche se io non sono lì fisicamente con te, ti starò sempre vicina, sempre lo giuro, perchè è questo che fanno le amiche combattono per stare assieme, e noi combatteremo, e sai una cosa? Vinceremo anche. Mi sorrise. Dopo quelle parole scoppia in lacrime e l'abbracciai, la strinsi forte, era come se stessi concentrando tutto il mio amore in un abbraccio, e in effetti è proprio quello che stavo facendo, anche se ogni mio gesto mi sembrava ridicolo e insulso dopo le sue parole, dopo le parole di un'amica, una vera amica nella quale sai di poter contare, sempre. Alison: Basta piangere tesoro mio, voglio ricordarti con un bel sorriso non con le lacrime che ti rigano il tuo bel viso. Mi asciugò le lacrime e mi diede un bacio nella fronte. Io: Non so cosa dirti, ogni cosa mi sembra stupida, posso solo dirti un banale grazie, di aver scelto me, grazie di esserci sempre, grazie di sopportarmi, solo grazie Alison. Alison mi abbarciò nuovamente e poi se ne andò. Andai in camera mia, in quel momento volevo solo addormentarmi, non pensare a nulla, e sperare che quest'anno sarebbe passato in fretta. Ed ecco che arrivò la mattina mi svegliai alle 5 anche se non avevo dormito granchè alle 6 ero in aereoporto pronta per prendere l'aero, mia madre mi saluto con un lungo abbraccio, un bacio sulla fronte e poi mi sussurò all' orecchio '' è la cosa giusta, ti voglio bene.'' Presi l'aero ed eccomi diretta ad un anno di Londra, un anno di papà e perchè no? un anno di novità.

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Capitolo 2
*** Il ragazzo con il pacco di sigarette ***


Arrivai a Londra in areoporto c'era mio padre ad aspettarmi, ammetto che feci fatica a riconoscerlo, eravamo impacciati e imbrazzati e non sapevo proprio come comportarmi, andammo in macchina, diciamo che ero un po indisposta nei confronti di mio padre, non lo consideravo un buon padre, quindi ero scontrosa. Papà: Rain, caspita come sei cresciuta. Io: Bè considerando che l'ultima volta che mi hai visto sono stati 4 anni fa, sai, è normale crescere. Papà: Lo so, non sono stato un padre magnifico non sai come mi dispiace, per questo ho chiesto a tua madre di madarti qui da me, per recuperare il tempo perso. Io: Non siamo a scuola, non è un corso di recupero che puoi recuperare 4 anni uno, sono 4 anni della mia vita che tu hai perso. Ma non ti proccupare, io sto bene. Quando ho finito di dire ciò è calato il silenzio più assoluto, disturbato solo dal rumore dellle macchine che ci sfrecciavano accanto, la tensione era al massimo.Questo immenso silenzio fu interrotto dalla frenata di mio padre e poi la sua voce che dice 'Eccoci.' scesi dalla macchina, ed entrai in casa, era piccolina ma accogliente. Papà: La tua camera è al piano di sopra, seconda porta a destra. Io: Ok. Andai in camera a portare le valige, era una stanzetta non enorme ma neanche tanto piccola, era vuota, c'era solo un letto e la scrivania, le pareti erano bianche come era triste, mi sentivo vuota, avevo bisogno di uscire, di vedere un po' dove avrei passato quest'' anno. Io: Io esco. Papà: Ok, comunque ti ho iscritto a scuola, inizierai lunedì prossimo. Io: Perfetto. Uscii da casa, il cielo era nuvoloso, e faceva freddo. Vidii un parco, mi sedetti in una panchina, ero arrabbiata, nervosa e triste. Mi accesi una sigaretta con le lacrime che mi rigavano il viso, e anche se avevo il cappuccio il vento riusciva a scombinarmi i capelli. Ero immersa nei pensieri, avevo così tante domande che mi giravano per la testa,chissà cosa starà facendo Alison, avrei voluto chiamarla, ma da lei a quest'ora era notte fonda, poi una voce interruppe i miei pensieri. Voce: Ei, tutto apposto? Feci segno di si con la testa senza nemmeno alzare lo sguardo per capire chi era. Ragazzo: Vedi che fumare non risolverà mica i tuoi problemi. Poi alzai gli occhi, non riuscii a vedere granchè c'era nebbia, riuscivo a vedere solo un ragazzo alto con dei riccioli e un pacchetto di sigarette in mano. Io: Disse il ragazzo con il pacchetto di sigarette in mano. Dissi ironicamente. Si mise a ridere. Ragazzo: Non sono per me queste, sono per un amico! Io: Sisi, tutti così dicono! Lui continuò a ridere. Ragazzo: Sono Harry. Mentre disse ciò un raggio di sole lo illuminò, aveva degli occhi verdi dalle mille sfumature e un sorrisso accecante, era così bello.Mi sorrise e poi mi strinse la mano. Io: Rain, piacere. Harry: Che bel nome! Molto particolare. Io: Grazie! Harry: Di nulla! E comunque dico sul serio, sono per un mio amico, dovrei portargliele ti va di accompagnarmi? All'inizio ero un po' indecisia, in fondo neanche lo conoscievo, ma poi mi lasciai convincere, mi ispirava fiducia. Io: Bè non saprei.. Harry: Dai, non ti mangio mica! Io: E va bene.. Mi sorrise, io mi alzai e lo seguii. Harry: Ti va di spiegarmi perchè piangevi? Io: Mi sono appena trasferita qui, vengo dal Canada, Toronto, bè ho lasciato tutto lì, la mia casa, la mia scuola, la mia migliore amica... Harry: Il tuo ragazzo.. Io: No, non sono fidanzata. Harry: Ah. Come mai ti sei trasferita qui? è stata una scelta dei tuoi? Io: Starò qui per un anno, con mio padre. Harry: Ah i tuoi sono ecco come dire... Io: Si, i miei sono separati tranquillo, puoi dirlo ormai ci sono abituata. Harry: Ok dai cambiamo discorso. Io: Dove stiamo andando? Harry: A casa mia, vivo con i miei quattro migliori amici. Io: Wow! Deve essere bello vivere tutti assieme Harry: Sisi, e poi loro sono molto più che amici, sono come fratelli. Harry si fermò. Harry: Eccoci, siamo arrivati, ora te li presento. Harry bussa in casa. Harry: Ragazzi sto per entrare, sono con un ospite! Siete vestiti? Zayn: No, e dove è il problema? Harry: è una ragazza! Zayn: A maggior ragione! Harry: Sto per entrare, vatti a vestire Zayn. Poi Harry si rivolse a me Harry: Scusa D: Mi misi a ridere, poi mi fece entrare in casa era davvero enorme. Zayn: Ei ciao bella, io sono Zayn. Io: Io sono Rain. Harry tira il pacco di sigarette addosso a Zayn. Harry: Tieni amico! Zayn: Che delicatezza! Arrivano gli altri tre. Liam: Liam, piacere. Niall: Niall! Louis: Io sono Louis baby! Mi fece l'occhiolino, mi misi a ridere. Io:Rain, molto piacere! Liam: Com'è che non piange, o non grida, o non sviene? Harry: Non credo sappia chi siamo.. Li osservavo incuriosita. Zayn: Davvero non sai chi siamo? Io: Si che lo so, siete Harry, Zayn, Niall, Louis e Liam, giusto? Zayn: Si ma non in quel senso Io: Non sto capendo un granchè Niall: Dai diciamoglielo poveretta Zayn: No, teniamola sulle spine ancora per un po' Louis: Siamo una band famosa, in tutta europa e anche in America siamo i One Direction! Zayn: Louis, sei sempre il solito! Io: Famosi? Harry: Essì proprio così Io: Ok, sono un po shokkata. Si misero a ridere Liam: Che ne dite se andiamo in salotto a vederci un film? Harry: Ossì, però vediamo ''Love actualy'' Niall: Harry l'abbiamo visto mille volte Zayn: Appunto! Louis: Ouu non aggredite l'amore mio. Louis abbraccia Harry e fa finta di baciarlo. Mi misi a ridere. Liam: E Love Actualy sia! Andammo in salotto a guardare il film. Ero nel divano in mezzo tra Zayn e Harry accanto ad Harry c'era Louis e nelle poltrono stavano Niall e Liam. Durante il film, non feci altro che guardare Harry anche lui fece lo stesso ma non appenna i nostri sguardi si incrociavano, cambiavamo subito traiettoria, imbarazzati come due bimbi. Finì il film. Louis: Chi vuole una carota? :D Io: Io! Amo le carote! Louis: Un punto per te, baby! Harry: Ne voglio anche io una! Liam: Anche io! Niall e Zayn: E anche noi! Louis: Carote per tutti! Passammo il pomeriggio insieme, a scherzare, ridere, e a mangiare carote.(?) Erano le 20.00 Io: Ragazzi si è fatto tardi, devo proprio andare, mi sono divertita tantissimo, ci si vede! Niall-Zayn-Louis-Liam: Ciao Rain! Harry: C'è buio, non ti lascio tornare sola, ti accompagno. Io: Non c'è bisogno tranquillo! Harry: Insisto. Mi sorrisse, ricambiai il sorriso. Io: Come vuoi. Uscimmo di casa. Stavamo in silenzio Harry mi guardava, io tenevo la testa bassa, e quando alzavo lo sguardo incontravo i suoi occhi e mi ci perdevo. *Harry in prima persona* E che cazzo Harry, smettila di fissarla e cerca di dire qualcosa d'inteligente. Io: Comunque, scusa per i miei amici, ecco sono un po' troppo spontanei Si mise a ridere. Rain: Ma no tranquillo, sono simpatici! Io: Simpatici, certo, anche se dovrebbero imparare a controllarsi Rain: Mi piace la gente spontanea e allegra come loro. Mi disse sorridendo, santo cielo che sorriso. Arivammo a casa sua. Rain: Ecco si è questa, o lmeno credo. D: Mi misi a ridere. Io: Rain, oggi sono stato benissimo con te, ti va ecco se domani usciamo? Rain: Si, certo! Io: Bene, ti vengo a prendere alle 10 Rain: No, c'è mio padre, se per te va bene vengo io da te Io: Va benissimo. Gli sorrisi. Scoppiò un silenzio imbarazzante che durò qualche minuto. Rain: Bè allora buonanotte. Mi diede un bacio sulla guancia. Io: Buona notte Rain. Se ne andò, fece qualche metro poi si girò, si toccò i capelli e mi sorrise, ricambia il sorriso, poi mi morsi il labbro. Era così bella.

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Capitolo 3
*** Sono Coraline, la sua ragazza. ***


Mi svegliai, erano le 9.00 mi feci una doccia, mi vestii mi misi un jeans stretto le converse bianche una maglietta bianca e sopra una felpa verde acqua, mi truccai, poi mi sistemai i capelli, sono lunghi e rossicci, mi feci due lunghe trecce, ero pronta. Scesi in cucina, c'era un biglietto attacato al frigorifero; 'Ho un impegno di lavoro, mancherò per tre giorni, mi dispiace tanto. Papà.' Bè, la cosa non mi stupisce affatto. Sospirai e mi avviai, dopo dieci minuti arrivai a casa dei ragazzi, suonai il campanello, mi venne ad aprire Zayn a petto nudo. Zayn: Ei bella Io: Ciao Zayn Mi diede un bacio sulla guancia. Zayn: Il signorino si sta preparando dovrebbe scendere a momenti. Gli sorrisi. Dopo qualche minuto scese Harry. Harry: Buongiorno Mi sorrise, ricambia. Io: Giorno. Harry: Bene, noi andiamo ci si vede più tardi. Zayn: Ok, ciao! Io: Ciao! Uscimmo di casa. Harry: Allora, andiamo al parco a prenderci un frappè, che ne dici? Io: Perfetto Arrivammo al parco, prendemmo i frappè e iniziammo a parlare. Harry: Come mai hai deciso di trasferiti qui con tuo padre? Io: In realtà non l'ho deciso io, è stata un idea di mio padre dice che vuole recuperare il tempo perso con me, e intanto oggi ho trovato un biglietto con scritto che mancherà per tre giorni, non si sta impegnando molto per avere un buon rapporto con me. Harry: Bè mi dispiace, quanti anni avevi quando i tuoi si sono semparati? Io: Avevo cinque anni, non ho molti ricordi di loro due assime, mi ricordo le litigi e le urla, e poi quel natale di dieci anni fa, quando mio padre se ne andò di casa. Harry: Caspita Rain deve essere stato orribile, non sai come mi dispiace. Io: Diciamo che non è stato uno spasso ma, va bene così, è capitato, poteva andarmi peggio, l'importante è che sono ancora viva, no? Gli sorrisi e lui ricambio. Harry: Sorridi sempre, è una bella cosa. M disse aggiustandomi i capelli dietro l'orecchio, avvicinò il suo viso al mio eravamo così vicini, riuscivo a vedere ogni sfumatura dei suoi occhi, le nostre labbra erano a due centimetri di distanza, sentivo il cuore andare a mille era tutto magico, ma una voce interruppeè la magia. Coraline: Harry! Amore! Ci staccammo immediatamente. Harry: Ei Coraline Coraline: Lei chi è? Io: Rain, molto piacere! Coraline: Io sono Coraline, la ragazza di Harry. La sua ragazza. In quel momento mi cadde tutto il mondo addosso. Finsi un sorriso, poi guardai l'orologio. Io: Si è fatto tardi, devo andare a casa. Coraline, è stato un piacere, ciao Harry. Coraline: Ciao ciao. Harry: Cioa Rain. Si, era fidanzato, che stupida che sono stata ad illudermi, non sarei mai piaciuta a un ragazzo come lui, così simpatico, dolce, bello, allegro, gentile. Me ne andai a casa e chiamai Alison, avevo bisogno di sentire la sua voce. Alison: Pronto? Rain? Io: Alison, amore! Alison: Amore mio, che bello sentrti, allora? Come stai? Come è lì? Io: Qui è bello, ci sono tanti parchi e tante cose da fare.. Alison: Vedi che non è poi tanto male? Hai fatto amicizia? Io: Bèè, diciamo. Alison: Racconta Io: Ho conosciuto cinque ragazzi, Niall, Zayn, Louis e Liam. Alison: Si ma sono quattro Io: Ah si, poi c'è Harry.. Dico col tono un po' triste. Alison: Perchè quella vocina? Che ti ha fatto questo qui? Se vuoi lo vado a picchiare. Io: Ma no stupida! Non mi ha fatto nulla, sono solo io e le mie stupide illusioni. Alison: Non fare mezze frasi, raccontami tutto su. Io: L'ho conosciuto il pri mo giorno che sono arrivata si è avvicinato a me abbiamo iniziato a parlare, era così gentile poi mi ha portato a casa sua nella quale vive con i suoi amici e me li ha presentati, poi mi ha chiesto di uscire e oggi mi stava per baciare, cioè almeno credo si era avvicinato ma poi è arrivata la sua ragazza. Alison: E tu ci stai male? Perchè è fidanzato intendo. Io: No, lo conosco appena mica mi sono innamorata, mi ero solo illusa di piacergli ma infondo è normale essere gentili con i nuovi arrivati, sono io che mi faccio stupidi film. Alison: Si, è normale essere gentili, ma non è normale provare a baciare ''la nuova arrivata'' secondo me gli piaci. Io: Ali, ma è fidanzato! Alison: E allora? Non vuol dire che non si possa innamorare di qualcun altra. Io: Innamorare, esagerata. Alison: Amore, devo andare, ci sentiamo domani, ti amo. Io: Ciao tesoro, ti amo anche io. Attaccai e mis tasi sul letto a pensare. *Harry in prima persona* Coraline: Che ci facevi con quella? Io: Si chiama Rain, e nulla è nuova e gli stavo facendo vedere Londra. Coraline: Stagli lontano. Mi disse soridendomi nervosamente poi mi bacio, aveva un sapore strano dalle altre volte, non mi piaceva più. Coraline: Domani sera c'è una festa nel pub vicino la spiaggia, ovviamente noi ci andiamo. Io: Come vuoi. Coraline: Ok, ci vediamo domani ciao amore. Mi diede una bacio e poi se ne ando, mi asciugai con la mano la bocca per levare il suo sapore, stavo iniziando a non sopportarlo, non capivo cosa mi stesse accadendo. *Rain in prima persona* Era sera mi preparai qualcosa da mangiare, guardai un po' di tv, poi andai a letto cercai di addormentarmi ma Harry riempiva la mia mente impedendomi di dormire, dopo ualche ora riusci ad addormentarmi.

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Capitolo 4
*** Così lontano e pure così vicino ***


*Rain in prima persona* E' mattina sento chiamarmi. Voce: Ei Rain... piccola svegliati. Io: Mamma, altri cinque minuti. -Dico borbottando. Sento una risata, spalanco gli occhi è Harry. Io: Oh dio santissimo. Harry mi hai fatto prendere un colpo! Che ci fai qui? Come sei entrato? Harry: Ieri mi avevi detto che tuo padre è fuori per tre giorni e che perciò eri sola quindi avevo voglio di venirti a trovare, le chiavi di riserva erano sotto lo zerbino, tipico dei londinesi. Mi sorrise, ricambiai. Harry: Ho portato dei cornetti. Dice indicanto la scrivania si alza prende un cornetto e me lo porge. Io: Grazie! -gli dissi sorridente. Harry: Non c'è di che! Finisco di mangiare il cornetto. Harry: Bene pigrona, ora alzati e preparati andiamo a fare un giro! Un giro? è fidanzato, e io sento di provare qualcosa per lui, è meglio se lo dimentico, non è a me che lui pensa. Cerco d'inventarmi una scusa per non uscire con lui. Io: Heeem a dire la verità proprio non posso, devo studiare tra non molto dovrò ricominciare la scuola, ed è meglio che ripassi un po' tutto. Harry: Mh, come vuoi, ma sta sera c'è una festa nel locale vicino alla spiaggia qui c'è l'indirizzo-mi porge un foglietto. Io: Ma.. Harry: Non è un invito, ma un obbligo,ci vediamo là! Mi sorrise, ricambiai. Io: E va bene. Harry: Ciao Rain, a stasera! Io: Cia Harry! Una cerca di evitarlo e quello t'invita ad una festa! Quindi avevo due problemi, primo; Harry ancora nella mia mente. Secondo: Che cacchio mi metto? Non avevo davvero nulla nell'armadio, quindi decisi di andrare a comprare qual cosa. Comprai un vestitino bianco molto semplice con una scollatura profonda sulla schiena e come scarpe delle smplici decoltè bianche. Erano le 19.30 dovevo essere al locale alle 21 mi iniziai a preparare, mi feci la doccia mi sistemai i capelli li feci lisci e li lasciai sciolti, mi truccai nulla di pesante un trucco leggero, mi vestii ed ero pronta. Chiamai un taxi alle 21.15 ero arrivata. *Harry in prima persona* è arrivata, è bellissima è vestita tutta di bianco come un angelo, si guarda intorno intimidità. Mi faccio avanti per accoglierla. Io: Rain, sono qui! Alza lo sguardo ci guardiamo, sorridiamo. Ad un certo punto sbucano i ragazzi. Nial: Ei Rain! Come sei elegante! Rain: Ciao biondo, e grazie! Liam: Heilà Rain! Rain: Ei Liam! Louis: Oddio, ma sei un schianto! Rain: Heem grazie Lou! Louis: Mi dispiace piccola, ma io dicevo ad Harry! Ci misimo a ridere. Arrivò Coraline. Coraline: Ciao ragazzi, Ciao heeem scusa ma non ricordo il tuo nome. Rain: Rain. -Arriva Zayn- Zayn: Wow Fitcher sei stupenda, ti va di ballare? Ma che cazz? Che intenzioni ha Zayn con Rain? Rain: Ma certo Malik! Vanno a Ballare, Coraline mi bacia, rimango impassibile. Coraline: Si può sapere che ci fa quella lì qui? Io: Ho detto che si chiama Rain, è una mia amica e l'ho invitata ok? Coraline: Stai calmino, andiamo a prendere qualcosa da bere. Annuisco. Io e Coraline siamo al bancone del bar rimango incantato fissare Rain che balla, le sue movenze, come muove il corpo, le gabbe i suoi capelli che vanno di qua e di la, purtroppo la mia visuale incluede anche Zayn che balla insieme a lei. Coraline mi sventola una mano d'avanti agli occhi. Coraline: Smettila di guardare al trove, guarda me! Sbuffai. Corline: Oh guarda un paparazzi, baciami su. Mi prese e mi diede un bacio appassionato. *Rain in prima persona* Ed ecco che vidi Coraline e Harry baciarsi mi crollò il mondo addosso, sapevo che fosserò fidanzati, ma vedere quella scena loro due che si baciano, mi spezzò il cuore. Mi allontanai da Zayn, usci dal locale, mi tolsi le scarpe andai inspiaggia e mi sedetti in riva al mare, un lacrima mi rigò il viso, d'un tratto sentii una voce.

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Capitolo 5
*** Come in una fotografia ***


*Rain in prima persona* Sentii una voce. 'Ei' mi girai, era Herry. Mi asciugai velocemente le lacrime. Si sedette accanto a me. Io:Ei Harry:Occhi lucidi, hai pianto per caso? Che c'è? Zayn ti ha pestato i piedi? Mi misi a ridere. Io: Non ho pianto! Harry:Mmmh sarà.. Gli sorrisi, poi alzai lo sguardo verso il cielo, lui fece lo stesso. Harry: è proprio una bella serata, piena di stelle. Io:Si, proprio bella. Sai, le stelle mi affascinano molto, sono tantissime, infinite, sparse nel nulla, ed è fantastico come possano creare delle immagini nel cielo nero. Harry: Io vedo solo tanti puntini bianchi! Io: Hai la sensibilità di una padella! Ci misimo a ridere. Harry: Che fai? Offendi? Io: No no, non mi permetterei mai! Gli tirai un po' di sabbia addosso. Harry: Ooooh, dimmi che non l'hai fatto. Io: Ops, l'ho fatto! Harry: Ah se ti prendo! Io: Prima devi riuscirci! Iniziammo a rincorrerci e tiraci sabbia come due bimbi, fin quando non mi raggiunse, mi prese da dietro e inziò a farmi il solletico. Io: AHAHAHAHHA. il solletico no, per favore! Harry: Mi dispiace Fitcher! Continuò a farmi il solletico, dopo un po' smise. Si staccò da me e si tolse la maglietta. Io: Non vorrai mica... Non mi diede neanche il tempo di finire la frase che si gettò in acqua. Io: Tu sei pazzo Styles. Harry: Dai vieni l'acqua è bellissima! Io: Harry, siamo a febbraio! Harry: E allora? Hai paura Fitcher? Io: Mi stai sfidando? Harry: Può darsi. Mi guardai un po' intorno, poi mi gettai in acqua anche io, io e Harry inizziammo a schizzarci e a farci scherzi, quando ad untratto non lo vidi più. Io: Harry? Mi sentii abbracciare da dietro, era lui, chi altro sennò? Mi fece girare verso di lui, eravamo faccia a faccia, stavamo in silenzio, ci guardavamo fissi negli occhi, i nostri visi diventavano mano a mano sempre più vicini, era come un gesto involontario, come se ci attirassimo come due calamite, il battito aumentava sempre di più, il suo respiro si faceva sempre più forte sopra al mio, le emozioni che si mescolavano sempre di più, finquando non sentì le sue labbra premere sulle mie, per poi concederci un lungo dolce bacio pieno di emozioni. Ci staccammo lentamente, mi sorrise sulle labbra ricambiai il sorriso, senza dire nulla, ricominciammo a baciarci, misi le mie mani intorno al suo collo, lui mise le sue mani intorno ai miei fianchi stringendomi a lui, avrei voluto fermare quel momento per sempre, come in una fotografia, bloccare quel momento dove tutto sembrava perfetto.

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Capitolo 6
*** La tua felicità e tutto ciò che desidero ***


Lentamente ci stacchiamo, ed ecco che sorrido come un ebete con gli occhi ancora chiusi, li apro, incontro il suo sguardo, mi sorride. Rain: Ora e meglio andare, non credi? Annuisco, le tendo la mano, l'afferra e mano nella mano ci avviamo in macchina. Io: Non mi piace che passi la notte sola a casa tua, sta notte vieni da me. Rain: Non vorrei disturbare.. Io: Non dirlo nemmeno! Nessuno disturbo. Mi sorride, dopo poco arrivviamo a casa, i ragazzi non ci sono, sono ancora alla festa e chissà a che ora torneranno. Io: Vieni con me, ti do una mia felpa. Andiamo in camera mia, apro l'armadio ci frugo un po' dentro e poi le porgo la felpa, la prende e sorride, scoppoia un silenzio imbarazzante. Rain: Bèè, io vado a cambiarmi. Interrompe lei il silenzio. Esce e si dirige in bagno, nel frattempo mi cambio anche io, riapro l'armadio cerco qualcosa 'tò guarda!possiedo un pigiama!' penso tra me e me in quanto dormo sempre nudo, ma questa sera per quanto mi sarebbe piaciuto proprio non potevo. Si apre la porta entra lei, indossa solo la mia felpa che le viene al quanto grande ma che gli lascia comunque le gambe scoperte, sorrido alla vista della sua bellezza. Rain: Ci navigo! -disse ridendo- Io: Molto sexy! Ci misimo a ridere entrambi. *Rain in prima persona* Ecco che ritorna quel silenzio imbarazzante, oddio che faccio? devo dormire con lui o no? dove devo dormire? nel letto, nel divano, per terra, nella cuccia del cane? Che imbarazzo, non so come comportarmi. Harry: Bene, tu dormi qui, io dormo giù nel divano. 'problema risolto.' pensai. Io: Va bene. Harry: Buonanotte Rain. Mi si avviccina e mi da un bacio in fronte, perchè si comporta così? Come se nulla fosse accaduto? Forse quel bacio non significava nulla per lui. Io: Notte Harry. Se ne va chiudendo la porta, mi metto sotto le coperte, mi accoccolo cercando calore, ho freddo, e sono pensierosa piano chiudo gli occhi cercando di prendere sonno, quando mi sento abbracciare. Harry: è una notte troppo fredda per dormire da soli. Mi sussura dolcemente all'orecchio, mi giro dalla sua parte, appoggio la mia fronte contro la sua gli sorrido, sporge le labbra, mi bacia.Lentamente mi stacco dalle sue labbra e mi accoccolo sul suo petto, mi addormento lasciandomi cullare dai battiti del suo cuore. La mattina seguente, vengo svegliata dai raggi di sole che battano sulla mia testa, Harry è al mio fianco, ancora dorme come un ghiro, santo cielo quant'è bello. Sorrido e gli bacio una guancia, fa qualche verso poi torna a dormire sorridente, mialzo lentamente da letto stando attenta a non far rumore per non svegliarlo, scendo in cucina inizio a preparare la colazione penso farà piacere hai ragzzi svegliarsi e trovare la colazione pronta. Ci sono delle rivistein cucina ne apro una e la guardo aspettando che il latte si riscaldi, andava tutto benissimo ma d'untratto vidi quel articolo; 'HARRY STYLES E CORALINE FLACK LA NUOVA COPPIA EMERGENTE, I DUE SI TOLOGONO PARECCHI ANNI, MA SI SA, L'AMORE NON HA ETA', E I DUE PICCIONCINI SEMBRANO AMARSI DAVVERO. HARRY ULTIMAMENTE E' SEMPRE FELICE AL FIANCO DELLA SUA AMATA' che cosa sto facendo? lui non ama me, avra solo avuto una sbandata, una piccola debolezza, e io non devo dargli corda, lui ama Coraline ed è lei la sua felicità, io mi farò da parte. Una voce interrompe i miei pensieri, riposo velocemente la rivista, è Harry tutto assonato si avvicina a me per abbracciarmi dicendo 'Buongiorno' evito il suo abbraccio, tengo la testa bassa cercando di non incrociare il suo sguardo. Harry: Che succede? Io: Harry, riguardo ieri sera, sta tranquillo ho capito tutto, è stato un errore una piccola debbolezza, so bene quanto ami Coraline. Perciò tranquillo, facciamo finta che non sia successo niente. Fingo un sorriso. Harry: Ma.. Io: Davvero Harry, non c'è bisogno che dici nulla è tutto apposto, ti ho preparato la colazione, cioè a te e ai ragazzi, ora scappo, non vorrei che arrivasse mio padre e non mi trovasse a casa, ciao Harry. Harry: Ciao Rain. Esco da quella casa e mi avvio a casa di mio padre, il vento mi scompiglia i capelli, un lacrima rigail mio viso, perchè deve essere così complicato? Ti auguro solo che tu possa essere felice, t'amo Harry.

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Capitolo 7
*** Cos'è lamore ***


*Harry in prima persona* Cosa ho combinato? Ho tradito Coraline, che cosa mi sta capitando? Mi sento strano, io non ho mai prvato quello che ho provato ieri con Rain, forse io... No, ma cosa vado a pensare io è Coraline che voglio, Rain è solo una piccole debolezza, credo. La voce ci Niall interruppe i miei pensieri. Niall: E quindi hai passto una nottata con Coraline, eh? Disse facendomi l'occhiolino. Io: E te che ne sai? Niall: Ieri sera sono andato in camera tua per vedere se eri tornato, e ho visto che eri in compgnia, ah ma che fine ha fatto Rain è uscita dal locale e non l'ho vista più. Io: Niall, io... Non era Coraline la ragazza con cui ero. Niall: Come scusa? Io: Era Rain. Dissi alzando gli occhi al cielo. Niall: Cosa? Tu e Rain avete... Io: No! non abbiamo fatto sesso! Niall: Ah, quindi avete solo dormito, giusto? Io: Heeeem non proprio, io ecco, io l'ho baciata. Dissi tutto di un fiato. Niall: Ma è fantastico! Rain è fantastica! Io: Non capisci? Ho tradito Coraline. Niall: Harry, qua sei tu che non capisci, se l'hai tradita vuol dire che non l'ami veramente, vuol dire che provi qual cosa per Rain, qual cosa di forte. Harry: Sono un disastro. Niall: Dove è Rain adesso? Harry: è andata via, senza darmi troppe spiegazioni. Niall io esco, ho bisogno di pensare. Niall: Ok amico, a dopo. Uscii di casa e m'incamminai, forse Niall aveva ragione o forse no, ero così confuso. *Rain in prima persona* Sono qui seduta su di una panchina, al freddo a piangere come una stupida. D'untratto mi sento chiamare, è Niall. Io: Niall! Si avvicina, si siede accanto a me, mi asiugo velocemente le lacrime. Niall: Rain, so tutto, so quello che è successo ieri sera, so quello che è succeso sta mattina, so che lo ami e so anche che lui ama te. Io: Ti sbagli Niall, non è così. Niall: Ma guardati, hai tutti gli occhi lucidi, non riesci a guardarmi negli occhi negando di amarlo. Io: Anche se fosse, lui non è me che vuole. Niall: Non stiamo qui a parlarne, fa freddo andiamo a casa. Lo guarda storto. Niall: Tranquilla Harry è uscito. Andammo a casa, Niall mi fece accomadare in salotto. *Harry in prima persona* Stavo per rientare a casa, la passeggiata non è servita proprio a un bel niente, ho ancora un sacco di confusione in testa, come stavo dicendo stavo entrando in casa quando senti delle voci provenire dal salotte, erono Niall e Rain che parlavano, stetti ad ascoltare senza farmi vedere. Niall: Vedi Rain, io e il resto dei ragazzi pensiamo che Coraline non sia la ragazza giusta per Harry, insomma a 32 anni potrebbe essere sua madre! E in oltre crediamo lo stia usando per avere successo insomma è ovvio che una coppia del genere faccia scalpore! Lei non è la ragazza giusta per lui e dobbiamo farli separare! Rain: Niall, non ci provare, non azzardarti a farli separere, ma non vedi com'è felice Harry? Si è innamorato di una 32enne e allora? Capita. Non si decide di chi innamorarsi, l'amore è un sentimento troppo forte per essere comandato, è una cosa così bella essere innamorati, ti batte forte il cuore, non capisci più nulla, sorridi quando la persona che ami sorride provacondo brividi sulla tua pelle, desideri che il tempo da trascorrere assime non finisca mai, ogni contatto,ogni carezza, ogni abbraccio, provaco più di tutte le emozioni che si provano in una vita, ma sopratutto capisci di essere innamorato quando ti accorgi che preferisci la sua felicità alla tua. Niall: E tu, tu sei innamorata di Harry, giusto? Rain non rispose, sentivo solo singhiozzare e tirar sul col naso. Lì capì tutto, sapevo quello che dovevo fare, tutte le mie domande erano svanite, feci marcia indietro e cori a casa di Coraline, bussai, mi venne ad aprire mi si avvicinò per baciarmi, ma la scansai. Coraline: Che ti prende? Io: è finita, scusa, ora devo correre dalla persona che mi rende felice, da colei che amo. Corsi di nuovo via, la sentivo urlare in lontananza 'Tene pentirai Styles' Ma non gli diedi importanza, ora l'unica cosa importante era lei, dovevo andare da lei,io avevo bisogno di lei. Dopo 10 minuti arrivai a casa di Rain. Predi le chiavi da sotto lo zerbino e corsi in camera sua era di spalle, si girò di scatto sentendo aprire la porta. Rain: Che ci fai qui? Io: Ho lascito Coraline, E mi dispiace, sono uno stupido, avrei dovuto capirlo prima. Rain: Cosa avresti dovuto capire? Mi avvinai velocemente a lei, le presi il viso tra le mani e la gurada negli occhi. Io: Che sei la mia felicità. Pressai le mie labbra sulle sue, ricambio il bacio. Le mie mani si spostarona dal suo viso ai suo finchi lei intreccio le sue mani al mio collo, la strinsi forte senza interrompere il bacio, anche se eravamo nella sua cameretta tutta disordinata tutto sembrava così maledettamente romantico e perfetto, non l'avrei lasciata andare, non mi seri fatto scappare la mia felicità.

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Capitolo 8
*** Papà ***


*Harry in prima persona* Apro lentamente gli occhi, ho dormito da Rain, ma non è accanto a lei, mi passo una mano tra i capelli, e scendo in cucina, è lì che armggia con i fornelli con dei pantaloncini e una felpona, è con le cuffie, canticchia, è così bella ogni giorno di più. Mi avvicino e l’abbraccio da dietro, si gira togli le cuffie e mi sorride. Rain: Buongiorno dormiglione! Io: Giorno. La bacio. Rain: Ecvo a te, ho prepararto la colazione, fritelle, tipeche americane! Dice porgendomi un piatto. Io: Gnam! Finiamo di mangiare, mi viene un idea. Io: Che ne dici di andare a fare un giro, ancora non conosci bene la città. Rain: Oh si, perché no? Vado a preparami. Io: Vado anch’io. Ci prepariamo e poi usciamo, per prima cosa, ovviamente, la porto al Big Beng. Rain: Oh accidenti è fantastico! Io: è solo un vecchio orologio! – dico ridendo Rain: Che scemo che sei! Continuiamo a passeggiare. Rain: Ma io non so nulla di te, raccontami un po’. Io: Bè mio papà è morto quando avevo 10 anni, lasciando me mia madre e mia sorella da soli, e allora sono diventato io l’uomo dic casa, sono sempre stato vicino a mia mamma e a mia sorella, era un momento difficile per tutti solo se uniti potevamo superarlo, dopo la morte di mio papà mi sono chiuso in me stesso non ridevo più, non avevo più amici, poi un giorno mia mamma mi fece fare il provino per ‘x – factor’ e lì grazie ai ragazzi sono rinato, ho ricominciato a essere l’Harry di sempre, adesso sono la persona più allegra del pianeta, anche see mi manca sempre mio papà e mi mancherà per sempre. Rain mi abbraccio forte, e questo abbraccio durò molto. Rain: Mi dispiace così tanto, io non me lo sarei mai immaginato.. Io: Non fa nulla, solo, non essere troppo dura con tuo papà tu che puoi cerca di avre un bel rapporto con lui. Rain: Lo farò. Gli sorrisi. Rain: Si è fatto tardi e mio papà starà tornando. Io: Ti accompagno a casa Arivammo. Rain: Eccoci. Io: Si, hem allora… Rain: Ci sentiamo. Mi sorrise, ricambiai il sorriso e me ne andai feci qualche metrò ma mi fermo la voce di Rain –Harry!- mi venen in contro prese il mio viso tra le mani e mi baciò, ci staccamo lentamente, sorrise sulle mie labbra e torno in casa. Come può già mancarmi? *Rain in prima persona* Sento aprirsi la porta, è mio padre. Papà: Sono tornato! Io: Ciao. Papà: Come te la sei cavata in questi giorni? Io: Bene. Papà: Hem, stavo pensando, ecco ho una casa sul lago, e mi chiedevo se domenica ti andassse di passarci una giornata assieme, e poi bè hai fatto amicizia con qualcuno, no? Io: Si. -Risposi timidamente- Papà: Bè poi magari ci potrebbero raggiungere nel pomeriggio, cioè sempre se ti va. Sembra un ragazzo che chiedeva di uscire ad una ragazza per la prima volta, era così insicuro e impacciato. Io: Bè si, è un idea carina. Papà: Perfetto! Andai in camera mia. Bene, avrei passato una giornata padre- figlia, o meglio mezza giornate almeno ci sarebbero stati i ragazzi nel pomeriggio.

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Capitolo 9
*** Una giornata al lago ***


*Rain in prima persona* Ed ecco arrivata la domenica, la famosa giornata padre-figlia, sono in macchina con mio padre. Dopo un oretta di viaggio finalmete arriviamo, è una casa meravagliosa, piccolina ma assolutamente adorabile, è tutta in legno, molto rustica. Entriamo, mio padre accende subito il camino, dopo poco ci ritroviamo attorno al calore del camino, con in mano una tazza di cioccolata calda fumante, osservavo il fuoco, stavo in silenzio. Papà: Hem, allora, come ti trovi qui a Londra? –spezzò il silenzio- Io: Abbastanza bene, è una bella città. Papà: E dimmi, chi sono questi amici che ci raggiungeranno nel pomeriggio? Io: Sono cinque, Harry, Zayn, Niall, Louis e Liam. Papà: E come li hai conosciuti? Io: Ho incontrato Harry nel parco e poi lui mi ha presentato gli altri. Papà: Capisco, e come mai non ti sei trovata neanche un’ amica femmina? Io: Ce l’ho già un’amica, non ho bisogno di un rimpiazzo. Papà: è un’amica che sta a Toronto? Io: Si, Alison. Papà: è da tanto che vi conoscte? Io: Da quando andavo alle medie, all’inizio non ci sopportavamo ma poi abbiamo iniziato a legare e lei è diventata sempre più importante, è un pezzo essenziale della mia vita. Una lacrima rigò il mio viso, mi mancava Alison, mi mancava da morire, era dura andare avanti senza di lei. Papà: Ti manca tanto, vero? Annui col volto bagnato dalle lacrime. Papà: Dai, non ti ratristare, su mi dai una mano a cucinare qualcosa per il pranzo? Sono una frana ai fornelli. Risi e mi asiugai le lacrime. Io: D’accordo. Facemmo un po’ di casino ma alla fine riuscimmo a mangiare. Erano le 2 del pomeriggio a momenti sarebero arrivati i ragazzi, ed ecco che ento il rumore del clakson, sono arrivati, esco di caa e gli vado incontro. Io: Ciao ragazzi! Niall: Ciao Rain! Liam- Zayn: Ciao bella. Louis: Ciao carotina! Harry: Ciao amore. Arrossi e gli sorrisi. Io: Prego entrate. Entrammo in casa, li presentai a mio padre. Io: Bè, papà loro sono i ragazzi, e ragazzi lui è mio papà. -Salve signor Fitcher, è un piacere conoscerla- dissero all’unisono, si strinserò la mano. Papà: Piacere mio ragazzi, chiamatemi James. Avete fame ragazzi? Posso offrirvi qualcosa? Liam: No grazie, non si preoccupi, abbiamo finito di mangiare poco fa. Niall: Ma parla per te! cioè se non le dispiace io avrei un po’ di appetito. Ci mettemmo tutti a ridere, il solito Niall. Papà: Senti biondino, non ti do proprio nulla se non mi dai del tu! Niall: D’accordo mi scusi, cioè scusa! Continuammo a ridere. Papà e Niall andarono in cucina, rimanemmo io e i ragazzi in salotto. Mi senti abbracciare da dietro, mi girai e vidi quei bellissimo occhi smeraldo dentro ai miei. Harry: Ancora non mi hai salutato. Io: Ciao! Harry: Dai, sai che intendo. Io: Harry c’è mio papà. Harry: Un bacinono piccolino, per favore! *fa la faccia da cagnolino bastonato* (lol) Risi, e lo baciai, lentamente ci staccammo, ma eravamo ancora abbracciati arrivò mio papà ci staccamo velocemente, non è che non volevei presentare Harry a mio papà, olo che era davvro troppo presto. Papà: Ragazzi, il lago è compltamente ghiacciato, perché non andate a pattinare? Zayn: Che idea fantastica! Io: Papà, tu non vieni? Papà: No, ho troppo freddo, divertitevi. Gli sorrisi e usci con i ragazzi. Iniziammo a pattinare, io sono brava pattino fin da piccola, ma vedere i ragazzi era uno spasso na facevano atro che cadere. Mi raggiune Harry e si agrappo a me, era proprio una frana! Io: Sei davvero negato! Dissi ridendo. Harry: Oh, ti ringrazio, tu si che sei gentile. Ci mettemmo a ridere entrambi. Harry: Come va con tuo papà? Io: Bè abbaimo parlato sta mattina. Harry: Bene! Già è un passo avanti, e sono sicuro che nel giro di poco acrete un rapporto bellissimo. Gli sorrisi, ad un certo punto Harry cadde e mi trascinò giù con se, ero sopra di lui. Io: Vedi, te l’ho detto che sei negato! Harry: Chi ti dice che non l’abbia fatto apposta? Lo guardai storto, poggiò le sue labbra sulle mia, ogni bacio con Harry era come un uragano di emozioni incontrollabili,più che farfalle sentivo rinoceronti nello stomaco, ogni volta che sono con lui, non penso a niente solo al fatto che lui è con me e io sono con lui.

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Capitolo 10
*** Cinque anni di noi ***


Sapete che giorno è oggi? oggi è il 12 febbraio, vi starete chiedendo che ha di speciale questo giorno, bè questo è il giorno più importante della mia vita, è il mio anniversario con Alison, il nostro primo anniversario che passavamo separate, la prima cosa che feci appena sveglia fu chiamarla. Non mi rispose, ero tristissima, era il nostro anniversario e neanche potevo sentirla per telefono, le mandai un messaggio. 'Auguri amore mio, 5 anni di noi, è dura averti lontana, mi manchi.' Scesi in cucina. Papà: Buongiorno. Io: Giorno. Papà: C'è qualcosa che non va? Ti vedo triste. Io: Oggi è il mio anniversario con Alison, ed è il primo che passiamo lontane, non mi risponde neanche al telefono. Papà: Magari starà dormendo, vedrai che ti richiamerà appena potrà.- dice rassicurandomi. Io: Si, ma ciò non toglie che saremo lontane. Papà: So cosa ti ci vuole per tirati sul morale, un bel po' di sano shopping, magari puoi comprare anche un regalino a Alison e glielo mandiamo via posta, ecco te. - mi porge dei soldi. Non ero proprio del rumore giusto per fare shopping, ma meglio di stare in casa a deprimersi. Mandai un messaggio a Harry 'Grande capo avere dato me soldi. Shopping?' Dopo pochi minuti mi rispose. 'AHAH. cinque minuti e sono da te.' Dopo poco arrivò Harry, salì in macchina. Harry: Buongiorno splendore. Io: Giorno. Harry: Qualcosa non va? Io: Oggi è un giorno speciale, e lo sto passando lontano dalla mia migliore amica, Alison, è il nostro anniversario. Harry:Oh, mi dispiace, dai sono sicurò che la vedrai presto. Dopo un po' arriviamo in centro, giriamo un po' di negozi, il mio pensiro era trovare un regalo per Alison, non trovai nulla, non c'era nulla che richiamava la mia attenzione. Era bello passeggiare per le vie di Lonra per mano con Harry, come al solito stavo bene quando ero al suo fianco anche se, non riuscivo a darmi pace, volevo Alison qui con me. Io: Harry, portami a casa. Harry: Heem, così presto? Io: Si, dai. Harry: No dai Rain stiamo un altro po' in giro, magari trovi qualcosa per Alison. Io: No, ormai c'ho rinunciato. Dai andiamo. Harry: Ecco, heem no, cioè io ho bisogno di comprami.. ecco io devo comprami un.. un.. pigiama! si ecco, un pigiama, sai ne ho proprio bisogno. Ma che cosa gli prende? sembra che cierchi una scusa per perdere tempo, bo, forse è una mia impressione. Io: Un pigiama? Hem, ok, come vuoi. Giriamo ancora per due ore, non gliene piaceva neanche uno di pigiama, uno era troppo pesante, uno troppo leggiero, un troppo verde, e un troppo piggiamoso, tutte lui se le inventava, alla fine non ne comprò neanche uno. Harry: Che ore sono? Io: Ormai sono le 13.30 è tutta la mattina che mi fai girare per Londra per comprarti un semplice pigiama. Harry: Scusami, ora ti riaccompagno a casa. Andammo in macchina, dopo poco arrivammo a casa. Io: Ti va di entare? Harry: Certo! Presi le chiavi e aprì la porta. Io: Papà sono a casa, c'è anche Harry- dissi alzando la voce per farmi sentire, a nessuno rispose. Io: Ma dov'è? Harry: Vedi se è in salotto. Mi avviai in salotto, aprì la porta e....

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Capitolo 11
*** Piccoli avvenimenti ***


Non potevo crederci, era lì, Alison era lì d'avanti a me, le corsi subito in contro e l'abbracciai, la strinsi così forte che quasi le impedivo di respirare, ci staccammo mentre lei mi sussurò 'buon anniversario amore mio' Io: E tu già sapevi tutto, è per questo che cercavi di perdere tempo! - mi rivolsi a Harry. Harry: Ok, mi hai scoperto! Corsi ad abbracciarlo, non potevo credre che lui avesse fatto una cosa del genere per me. Io: Grazie grazie grazie. Harry: Non ringraziare solo me, è stata un’idea di tuo papà- disse indicandolo. Mi avvicinai a mio papà. Io: Grazie, è davvero importante per me. Papà: è il minimo che potessi fare. Gli sorrisi e lui ricambiò. Niall: Ei, anche noi abbiamo collaborato alla sorpresa! Louis: Si, anche noi ci mertiamo un grazie! Andai ad abbracciare anche loro e rangraziarli. Alison: Ei quella che si è fatta 8 ore di aerio tutta sola sono io, non ce lo scordiamo! Un grazie non lo merito? Io: Grazie cretina! Niall: Bene adesso che abbiamo finito con i ringraziamente mangiamo! Ci misimo a ridere e ci avviammo in cucina. Dopo mangiato i ragazzi avevano le prove del gruppo. Liam: Noi abbiamo le prove, ci sentiamo dopo. Zayn. Ciao ragazze e ancra auguri a voi due. Niall: Ciao ragazze, arrivederci signor Fitcher – mio padre lo fulmina con lo sguardo- cioè James, era tutto bunissimo.- prosegue il biorndino. Papà: Non avevo dubbio che ti sarebbe piaciuto il pranzo, Niall. Disse ridendo. Louis: Ciao Rerè, ciao Alison. - Rerè così mi chiamava quel tenerone di Louis. Alison: Ciao ragazzi. Li accmpagnai alla porta, mi si avvicinò Harry, si guardò in giro e dopo essersi assicurato che non ci fosse mio papà mi baciò. Harry: Ti vengo a prendere alle 20, ciao splendore. – mi sussurò. Gli sorrisi e annui. Se ne andarono, ed io avevo un po’ di tempo da passare con Alison, ci avviammo in camera mia. Io: Allora? Che mi racconti? Con Erik? Alison: è slo uno strnzo, prima mi chiede di uscire e il giorno dopo lo vedo baciarsi con un'altra. Io: Azz. Vabbè meglio che hai scoperto subito che tipo è. Alison: Si, esatto. Parliamo di te invece. Tu e Harry siete troppo teneri! Com’è successo? Come te l’ha chiesto? Io:Non mi ha chiesto proprio nulla, cioè non ho capito se stiamo assieme. Alison: A me pare proprio di si, è davvero dolce. Io: Si, si lo è. – dico sorridendo.- te ince? Sei convita che non ti abbia vista fare gli occhi dolci a Louis? Alison: È così carino, e poi è divertente mi fa ridere da morie! Io: Si Lou è così! Ti mette di buon umore. Alison: Credi che abbia una possibilità? Io: Certo! Quella carota non faceva altro che guardarti. Alison mi sorrise. Io: Harry mi ha invitata ad uscire, ma mi spiace lasciarti sola, se vuoi gli dico che non posso e sto con te. Alison: Ma no scema! Va pure. Mi arrivò un messaggio, era Harry. ‘Sta sera porta anche Alison, Lou non fa altro che chiedermi di lei, facciamo un uscita a quattro, figo! AHAH a stasera.♥’ Io: Buona notizia Ali, sta sera esci con me Harry e Louis! Alison: Davvero? Come mai? Io: Louis ha chiesto di te. Alison: jdsbhjdsjha sul serio? –mi disse con un sorriso a 32343487 denti. Io: Si, stupida! Alison: DEVO SUBITO ANDARE A PREPARAMI. Io: Ali ma sono appena le 16.15 usciremo con i ragazzi verso le 20! Alison: Oh diamine ho pochissimo tempo- disse correndo in bagno. Mi avviai in cucina ridendo, mi senetivo strana, debole, andai a bere un bicchier d’acqua e poi mi accocolai nel divano e sfinita sprofondai in un sonno profondo. Mi sento chiamare. Alison: Rain, svegliati, i ragazzi staranno per arrivare. Mugugnia qualcosa di incomprensibile anche per me, girandomi e riggirandomi nel divano, Alison mi mise una mano in fronte. Alison: Oh santo cielo, Rain ma tu scotti, mi sa che ti sei presa una bella febbre. Ancora non mi alzai dal divano, suonò il campanello. Alison andò ad aprire. Alison: Hem, ciao ragazzi. –li fece entrare Harry- Louis: Ciao Alison! Alison: Ragazzi c’è un problemino, Rain non si sente bene. –disse conducendoli nel salone dove mi trovavo. Harry si sedette affianco a me, e anche egli mi poso una mano sulla fronte. Harry: Ma scotta! Io: Naah, sto bene. – dissi tossendo. Louis: Sisi, certo. –disse ridacchiando Io: Non voglio rovinarvi la serata andate senza di me. –dissi alzando il busto. Harry: Si, appunto Lou Alison, andate pure io e Rain rimaniamo qua. Io: No, Harry tranquillo puoi andare con loro, me la caverò da sola. Harry: Ma non dire sciocchezze, che non c’è nemmeno tuo padre, a proposito dov’è? Alison: è ad una cena di lavoro. – Intervenne Alison. – sicura che posso andare anche senza di te?. – continuò. Io: Certo, divertitevi.- le dissi sorridendo. Louis: Bè allora a più tardi, ciao ragazzi. Alison: Ciao Harry, Ciao tesoro. Io- Harry: Ciao! Lou e Ali uscirono di casa. Harry mi si avvicino sorridendo. Harry: Ciao malatina della quale mi prenderò cura. Io: Ciao infermire che si prenderà cura di me. Harry: Cacchio, dovrebbe essere al contrario! Ci mettemo a ridere. Harry, si prese cura di me per tutta la sera, mi preparò la cena, ogni minima cosa che gli chiedevo me la rendeva senza obbiettare, era davvero bravo come infermiere (lol) Harry: Dunque signorina- disse distendendosi sopra di me, si avvicinò al mio viso, le nostre labbra erano a due centimetri di distanza, lo bloccai prima che mi baciasse. Io: Harry, ho la febbre, non è il caso. Harry: Non fa nulla, ho degli ottimi anti corpi. –disse sorridendo, mi baciò appasionatamente le sue labbra si muovevano esperte sulle mie e così anche le sue mani sul mio corpo, le mie mani giacavano con i suoi ricci, d’un tratto la situazione si capovolge, mi trovo sopra di lui. Lentamente infilò una mano dentro la mia maglia, ma d’un tratto… Papà: Sono tornato! Ci ricomponiamo velocemente. Io: Hem, ciao papà! Harry: Buona sera signor Fitcher Papà: Ciao ragazzi, ma che ci fate voi due qui soli? Io: Nulla! E solo che ho la febbre e Alison ha un appuntamento quindi per non lasciarmi sola, Harry è venuto qui a prendersi cura di me, tutto qua. Harry: Esatto, ma dato che adesso lei è arrivato e Rain non è più sola, tolgo il disturbo, arrivederci Signor Fitcher, buona serata. Papà: Harry? Harry: Mi dica. Papà: Mi chiamo James. – Disse facendo l’occhilino. Harry: Giusto, quindi, buona serata James! Papà: Ciao Harry! Io: Vieni, ti accompagno alla porta. Accompgani Harry alla porta. Harry mi prese per i fianchi e mi baciò dolcemente. Harry: Buona notte piccola stella. Io: Notte Harry. – Gli sorrisi lo vidi frecciare per la strada con la macchina. Andai in camera mia, chissà a che ora tornerà Alison, sperò che l’appuntamento sti andando bene. Vado a dormire ripensando a quello che è succeso poco fa con Harry, stave per accadere, stavo per farlo, per davvero, non ci potevo credere. Tutto questo stava accadendo a me, proprio a me Rain Fitcher, mi sembrava tutto così surreale.

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Capitolo 12
*** 'Mangia, idiota!' ***


Sento una voce chiamarmi, era Alison che cercava di svegliarmi dolcemente.
Alison: Tesoro, dai svegliati.
Mi rigirai nel letto, poi mi stiracchiai per bene e alzai il busto e lo poggiai sulla testata del letto.
Io: Buongiorno! -dissi sorridendo-
Alisono: Giorno, allora come stai?
Io: Molto meglio.
Alison mi poggio una mano in fronte.
Alison: Bè, sembra che la febbre ti sia passata. -sorrisi- e visto che addesso sei sveglia e stai bene, posso urlare!
Alison si alzo e inzio a saltare e urlare come una pazza, gli tirai un cuscino addosso per farla calmare, si zittii mi guardò e poi si precipito sul mio letto con un sorriso a 32 denti.
Io: Mmh, perchè qualcosa mi dice che l'uscita con Louis è andata bene? -risi-
Alison: Bene? è andata splendidamente! era tutto così najcndsndsk e lui era così njdsndkekjd e allora io ero tutta sknckdsncsdj e quindi gnè gnè.
Io: E quindi gnè gnè? AHAHAH ti ha baciata?
Alison: Sssssi, è stato dolcissimo. E oggi usciamo di nuovo!
Sembrava che mentre parlasse le pupille dei suoi occhi si trasformassero in cuoricini, sembrava davvero presa da Lou e ero molto felice per lei.
Io: Mi fa piacere, amore. -sorrisi-
Alison: E te invece? Con il bel infermiere? -rise-
Io: Bèè - mi morsi il labbro pensando alla sera precedente- ecco mi ha baciata, e poi di nuovo e di nuovo ancora e poi io sono finita sopra di lui e ainfilato una mano dentro la mia maglietta e...
Alison: E poi?
Io: E poi è arrivato mio padre.
Scoppiamo a ridere entrambe
Alison: Oddio davvero?
Annui e lei ricominciò a ridere, d'un tratto sento vibrare il telefono, lo affero è un messaggio di Harry 'Buongiorno piccolina, io e Lou alle 10 in punto veniamo a prendervi, e vi portiamo un po' da noi, vi va? (:'
Risposi 'Buongiorno a te, certo che ci va, a tra poco (:'
Vidi che l'orario ed erano già le 9.30
Io: Ali, tra mezz'ora ci vengono a prendere i ragazzi, meglio sbrigarsi.
Alison sgranò gli occhi e si precipitò in bagno. Alle 10 eravamo pronte, e i ragazzi puntuali suonarono al campanello, prima di uscire buttai una voce 'Papà sto uscendo' senza nemmeno aspettare una risposta chiusi la porta alle mie spalle e mi avviai dai ragazzi che mi aspettavano in macchina.
Io: Buongiorno! -sorrisi-
Louis: Giorno Rerè
Harry: Buongiorno splendore.
Louis mise in moto e ci avviammo verso casa.
Una volta arrivati salutai gli altri, e poi andammo in salone.
Niall arrivo in salone con un vassoio pieno di roba, pane, nutella, patatine, pasticcini e chi più ne ha più ne metta.
Niall: Prego, servitevi. -ci sorrise-
Guardai tutto quel cibo desiderosa, ma dovevo controllarmi.
Io: No, grazie.
Alison: Rain, smettila e mangia.
Io: Non ho fame.
Alison: Non dire cavolate.
Harry: Perchè non vuoi mangiare?
Alison: Si sente grassa, e si rifiuta di mangiare. -intervenne Alison-
Io: Alison, non è il caso, smettila.
Harry mi guardò stupito.
Harry: Rain, sei perfetta non farti complessi.
Abbasai la testa.
Harry: Ora mangia, su.
Mi avvicino un pezzo di pane e nuttella alla bocca, serrai la bocca e la riapri solo per dire 'no' e poi la sigellai nuovamente.
Harry: Dai, fallo per me. - lo guardai- per favore.
Io: E va bene.
Sbuffai e iniziai a mangiare il pezzo di pane lentamente.
Louis: Rgazze, io e gli altri vi volevamo invitare a passare una settimana nella nostra villetta al mare, vi andrebbe?
Io e Alison ci guardammo e sorridemmo.
Alison: Ci farebbe molto piacere! -disse entusiasta-
Harry: Fantastico! ci andiamo lunedì prossimo e torniamo la domenica, va bene per voi?
Io: Va benissimo. -sorrisi-
Passamo una bella giornata, tra risate e scherzi vari, poi dopo cena i ragazzi ci riaccompagnarono a casa. Non vedevo l'ora che arrivasse quella settimana da passare assieme sarebbe stato fantastico, l'unica mia preoccupazione era chiederlo a mio padre, avrebbe acconsentito?

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