LA LEGGENDA DEI GUERRIERI D'ARGENTO

di lord Martiya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01: COLUI CHE E' COME UN FANTASMA ***
Capitolo 2: *** 02: COLORO CHE CUSTODISCONO LE SURPLICI ***
Capitolo 3: *** 03: COLORO CHE RECLAMANO LE SURPLICI ***
Capitolo 4: *** 04: COLORO CHE ADDESTRERANNO ***
Capitolo 5: *** 05: COLUI CHE RACCONTA ***
Capitolo 6: *** 06: COLORO CHE SONO DESTINATI ALL'INFERNO ***
Capitolo 7: *** 07: COLORO CHE DOMANO IL CAOS ***
Capitolo 8: *** 08: COLORO CHE SI PREPARANO ALLA GUERRA ***
Capitolo 9: *** 09: COLORO CHE CONTENDONO IL GOLD CLOTH PARTE PRIMA ***
Capitolo 10: *** 10: COLORO CHE CONTENDONO IL GOLD CLOTH PARTE SECONDA ***
Capitolo 11: *** 11: COLORO CHE CONTENDONO IL GOLD CLOTH PARTE TERZA ***
Capitolo 12: *** 12: COLORO CHE ATTACCANO ***
Capitolo 13: *** 13: COLUI CHE MANEGGIA IL MITH-RIHL ***
Capitolo 14: *** 14: COLORO CHE DOMINANO I CARAIBI ***
Capitolo 15: *** 15: COLUI CHE NASCONDE UN DIAVOLO ***
Capitolo 16: *** 16: COLORO CHE ARDONO ***
Capitolo 17: *** 17: COLORO CHE VESTONO D'ARGENTO ***
Capitolo 18: *** 18: COLORO CHE RITORNANO ***
Capitolo 19: *** 19: COLORO CHE VESTONO D'ACCIAIO ***
Capitolo 20: *** 20: COLEI CHE INFIAMMA ***
Capitolo 21: *** 21: COLUI CHE PIETRIFICA ***
Capitolo 22: *** 22: COLUI CHE HA FORGIATO L'ACCIAIO ***
Capitolo 23: *** 23: COLORO CHE RAPISCONO ***
Capitolo 24: *** 24: COLUI CHE DOMINA I BLACK SAINTS ***
Capitolo 25: *** 25: COLORO CHE CHIEDONO VENDETTA ***
Capitolo 26: *** 26: COLORO CHE VESTONO D'ORO ***
Capitolo 27: *** 27: COLORO CHE PARTONO ***
Capitolo 28: *** 28: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 1 ***
Capitolo 29: *** 29: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 2 ***
Capitolo 30: *** 30: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 3 ***
Capitolo 31: *** 31: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 4 ***
Capitolo 32: *** 32: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 5 ***
Capitolo 33: *** 33: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 6 ***
Capitolo 34: *** 34: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 7 ***
Capitolo 35: *** 35: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 8 ***
Capitolo 36: *** 36: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 9 ***
Capitolo 37: *** 37: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 10 ***
Capitolo 38: *** 38: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 11 ***
Capitolo 39: *** 39: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 12 ***
Capitolo 40: *** 40: COLORO CHE DISTRUSSERO L'IMPERO ***
Capitolo 41: *** 41: COLORO CHE RINASCONO ***
Capitolo 42: *** 42: COLUI CHE MUORE PER HILDA ***
Capitolo 43: *** 43: COLUI CHE FALSIFICA ***
Capitolo 44: *** 44: COLUI CHE FU RINNEGATO ***
Capitolo 45: *** 45: COLUI CHE NARRA ***
Capitolo 46: *** 46: COLUI CHE CI VEDE FIN TROPPO BENE (E CHE GLI ALTRI VORREBBERO FOSSE CIECO) ***
Capitolo 47: *** 47: COLORO CHE COMBATTONO NEGLI ABISSI ***
Capitolo 48: *** 48: COLUI CHE PORTA LA MORTE ***



Capitolo 1
*** 01: COLUI CHE E' COME UN FANTASMA ***


Mi presento, sono lord Martiya, uno scrittore folle col pallino dei crossover. Nella mia follia, mi sono chiesto che cosa sarebbe saltato fuori da un cross-over fra Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodiaco), la versione manga di Sailor Moon, Yu Yu Hakusho e Hokuto no Ken (Ken il Guerriero), concentrandomi principalmente sulle figure dei 108 Spectre, i guerrieri infernali (secondo la definizione data da Kurumada a pagina 178 dell'ultimo volume del manga) Saint Seiya Chapter III - The Hades). Voglio dire, dei Saint si sa più o meno da dove vengono e le loro origini, così come dei guerrieri di Poseidone, ma degli Spectre? Si sa solo che 243 anni prima della serie regolare affrontarono i Saint (all'epoca 73), lasciando vivi soltanto quello dell'Ariete (Sion, poi ucciso da Saga), quello della Bilancia (Doko, il Maestro dei Cinque Picchi) e quello della Lira, Orfeo, anche se quest'ultimo è un caso a parte. Nient'altro. Non si sa chi erano prima di diventare Spectre, perché proprio loro divennero tali, da dove provengono le loro armature, le Surplici. Niente di niente, a parte il fatto che Kurumada, per le loro 108 stelle, si è ispirato a quelle di un romanzo cinese intitolato Sulle Rive del Fiume, in cui compaiono 36 stelle del cielo (gli Spectre Custodi) e 72 della terra (gli Spectre di basso rango, anche se Myu combatte alla pari con i Gold Saint), cui corrispondono altrettanti guerrieri. Ovviamente quello che leggerete è la mia versione dei fatti, quindi, se troverete qualcosa di strano, non scandalizzatevi.
by lord Martiya
P.S.:I: Per Saint Seiya, le mie informazioni provengono principalmente dalla versione giapponese dell'anime (si ringrazia Yamato Video per averne iniziato la pubblicazione in DVD con sottotitoli accanto all'edizione storica), dalla Gold Jump Selection (in cui si apprende che prima del Gran Sacerdote Sion Saga assassinò il suo braccio destro, un Sacro Guerriero d'Argento chiamato Ares, come Arles nell'originale), dal manga originale per la seconda parte della serie di Hades (sempre che non ne pubblichino l'anime in tempo), dal quinto film, il Prologo al Regno dei Cieli, da Saint Seiya-Episode G, attualmente in pubblicazione, in cui Kurumada, aiutato dal disegnatore Megumu Okada, narra la guerra contro i Titani avvenuta 6/7 anni prima dell'inizio della serie regolare, e da tutto ciò che sono riuscito a recuperare riguardo all'Hypermith, ovvero le origini di Saint Seiya secondo Kurumada, approfittando di un gap dell'Hypermith (si dice che la guerra contro Ade iniziò nel 1743, non quando finì) per spostare la mia storia di sessant'anni in avanti rispetto alla cronologia classica.
P.S.II: Come ho già specificato, per Sailor Moon mi baserò esclusivamente sul manga, prendendomi solo una piccola libertà sulla sua conclusione per esigenze di copione.
P.S.III: Per Yu Yu Hakusho mi baserò sull'anime, compresi i due film, fino al termine dell'Ankoku Bujutsukai (praticamente utilizzerò solo quello che è disponibile in Italia), basandomi sul manga per tutto il resto.
P.S.IV: Dove possibile utilizzerò sempre i termini delle versioni originali o le loro traduzioni in italiano per una questione di purezza (fa eccezione il linguaggio di Jamian del Corvo: rende meglio il personaggio. E poi fa troppo ridere!)
P.S.V: Ques'ultimo post scriptum diverrà un appuntamento fisso, in cui, per sicurezza, renderò noti i nomi giapponesi dei vari Saint e dei personaggi di altri cartoni cui, nella versione italiana, sono stati alterati i nomi, che compaiono nel capitolo per una più rapida identificazione. Iniziamo subito: Mitsumasa Kido (o Kido no MItsumasa)=Alman di Thule; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Leo Aiolia=Ioria del Leone; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro; Gran Sacerdote Aries Sion=il Grande Sacerdote; Sagitta Maya=Lesia di Sagitta Oscura (uno dei personaggi degli O.A.V.: ho pensato di utilizzarli, ma a modo mio).



CHAPTER 1: COLUI CHE E' COME UN FANTASMA



Quanto tempo è passato, dalla fine di quell'ultima, lunghissima guerra sacra fra Atena e Ade? 241 anni. E quanto dalla fine dell'ultima guerra sacra in assoluto, la seconda contro i Titani, giusto poco prima che quel tale giapponese, Mitsumasa Kido, consegnasse i cento allievi che si era impegnato a raccogliere? Quattro anni. A volte gli capitava di ripensare ad un episodio accaduto durante quell'incursione dei Giganti, inviati da Ponthos per recuperare l'Arma. Uno, Lyakos lo Scarlatto, era stato annientato da Leo Aiolia, che gli aveva anche impedito di uccidere Aquila Marin, un secondo, lo sfortunatissimo Prox il Celeste, aveva attaccato briga con Virgo Shaka ma era finito nelle grinfie di Cancer Death Mask (forse per lui sarebbe stato meglio morire per mano di Shaka, cui non piace infliggere dolore, piuttosto che ucciso dal più sadico Saint vivente), ma altri tre avevano sfidato lui e due Silver Saints.
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Stava leggendo, alla luce della luna, il poema Opere e Giorni, di Esiodo, mentre si trovava ai limiti del cimitero del Santuario a controllare che eventuali soldati nemici non cercassero di infiltrarsi da lì approfittando della presenza di due Giganti (uno si stava battendo con Aiolia e l'altro stava cercando di ottenere l'obbedienza di Shaka), come avevano già fatto i soldati al seguito di Iperione. Ad un tratto chiuse il libro e salutò i due Silver Saints giunti lì nascondendo la loro presenza.
_ Ma come fa, Orion? _ chiese il primo, uscendo allo scoperto.
_ Ci sarà pure un motivo se il Gran Sacerdote Ares l'ha messo al comando delle covert actions e dei soldati, Sagitta. _ rispose il secondo. _ Giusto, Mulo?
_ Esatto, Orion Ebdera. _ confermò Mulo, mentre Sagitta ridacchiava. _ Sagitta Maya, cos'hai da ridacchiare?
_ Ehm... Lo sa cosa vuol dire mulo in italiano? _ chiese Maya.
_ Designa l'ibrido nato da un esemplare maschio di cavallo e da uno femmina di asino, mentre nella lingua dei miei avi vuol dire fantasma. Ed io, in effetti, sono il fantasma di ciò che fui. Come mai da queste parti?
_ Stavamo pattugliando il Santuario, e volevamo avvertirti che due Giganti sono penetrati nel Santuario. _ rispose Ebdera.
_ Lo so. I soldati al loro seguito hanno attaccato una nostra pattuglia di allievi soldati e sono stati abbattuti da Aquila Marin, che è rimasta coinvolta nello scontro fra Aiolia ed un gigante, che è appena morto. In questo momento il secondo ha attaccato Shaka, che stava per abbatterlo ma ha cambiato idea: Death Mask ha voglia di combattere. Laggiù, sotto lo Star Hill, un secondo gruppo di nemici dotati di armi bianche seguito a breve distanza da tre Giganti sta per passare il limite della zona sacra e per imbattersi in una nostra pattuglia armata di fucili d'assalto. Andiamo, o quei residuati della stirpe di bronzo potrebbero ucciderli.
Mentre si incamminavano verso lo Star Hill, Maya gli chiese cosa intendeva per stirpe di bronzo.
_ Esiodo, nelle Opere e Giorni, parla di cinque stirpi di esseri umani: una d'oro, pacifica e gloriosa, vissuta al tempo di Crono e mutata da Zeus in demoni buoni ed invisibili, una d'argento, di abili guerrieri, mutata da Zeus in beati infernali, una di bronzo, dotata di forza mostruosa e immensa stupidità, annientata da Zeus per la sua malvagità, una di eroi, altrettanto forte ma più giusta ed intelligente che fu trasportata nelle Isole Fortunate, ed una di ferro, ora vivente.
_ Non capisco...
_ Poi ti spiego.
In quell'istante iniziarono gli spari, ed i tre accellerarono il passo fino a Mach 3, e sotto lo Star Hill trovarono i corpi dei soldati invasori crivellati dai soldati del Santuario, che, vedendoli, si misero sull'attenti.
_ Riposo. _ commentò Mulo. _ Ottimo lavoro: rapido e con poco spreco di colpi. Ma ora ritiratevi: i vostri fucili non servono contro gli uomini di bronzo che stanno per giungere.
_ Come hai osato chiamarci?! _ tuonò una voce.
_ Uomini di bronzo: nel mito si parla di voi Giganti come di una stirpe che fu annientata da Zeus, Atena ed un gruppo di uomini guidati da Eracle per aver assaltato l'Olimpo, ed Esiodo parla di una stirpe di uomini bronzei dotata di immensa forza e annientata da Zeus per la loro malvagità. Ci arrivi o ti devo fare un disegnino?
_ Insolente. Muori!
Mentre i soldati fuggivano il Gigante cercò di colpirlo con un pugno, ma Mulo, muovendosi alla velocità della luce, lo scansò abilmente.
_ Tutto qui o mi sottovaluti?
_ Niente male, umano. _ commentò un secondo Gigante, giunto in quel momento insieme al terzo. _ Uomo di ferro, sei veloce, per un non-Saint.
_ Se non è un Saint è perché lo vuole. _ ribattè Maya. _ Lui è forte come i Gold Saints, ma per voi basto io. PHANTOM ARROW!
_ Non le sento neanche, insetto. _ disse il terzo Gigante, senza elmo, che poi ricevette in fronte una freccia d'oro.
_ Erano tutte illusioni, idiota. Tutte tranne la freccia dorata, in grado di colpire anche un dio, creata dal mio cosmo e dal mio cloth.
_ Muori! _ tuonò il primo, ma fu sbattuto a terra da un pugno di Ebdera prima ancora di potersi muovere.
_ Anch'io posso muovermi alla velocità della luce, ed il mio colpo è potente almeno quanto quello del mio migliore allievo. _ disse sprezzante Ebdera. _ Vuoi verificare? GALAXIAN EXPLOSION!
_ Siete buoni avversari, per morire. _ commentò l'ultimo superstite. _ E' proprio vero: il ferro è un metallo più vile ma più robusto del bronzo.
_ Qual'è il tuo nome? _ chiese Mulo.
_ Sandez.
_ Perché non ti ritiri, Sandez? Fuggire non è un disonore, non quando l'alternativa è una morte inutile.
_ I Titani non la pensano così. Morirò, ma lo farò in battaglia.
_ Prima che ciò avvenga, voglio dirti una cosa: le stirpi di cui parlavo esistono realmente. Quella d'oro fu creata da Cronos e dalla sua sposa Rea, e rischio di venire annientata quando da essa sorsero coloro che abbatterono il loro creatore: è la stirpe di angeli da cui sorsero Zeus e gli altri dei, e che ora lo serve.
_ Interessante.
_ Quella bronzea siete voi, ultimi figli di Uranos, più antichi della stirpe d'oro e rinati grazie al richiamo dei Titani vostri fratelli. Quella di ferro è la stirpe nata dall'evoluzione su questo mondo, e fra essi sorgono i guerrieri che sanno manovrare il cosmo, quelli che alcuni chiamono eroi. Gli uomini d'argento, invece... Non importa. Sappi solo che alcuni di loro divennero beati inferi, ma i discendenti della maggior parte di loro vivono ancora, in parte mischiati e in parte separati agli uomini di ferro, e che ne hai uno davanti. Sei pronto?
_ Certo. HEAVEN'S BREAKING!
_ ZANNA DEL TUONO!
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Mentre ripensava a quegli avvenimenti, Mulo fu raggiunto da Orion Ebdera.
_ Hai chiamato? _ chiese il Saint.
_ Cosa sai sulla Guerra Sacra contro Ade? _ chiese Mulo.
_ Quello che sanno tutti: è iniziata nel 1743 con gli attacchi di guerrieri non identificati che dopo 12 ore sparivano nel nulla e si è andato avanti così per sessant'anni, quando fu trovata la base in terra degli Spectre, e nella battaglia finale morirono tutti i Saint superstiti tranne il defunto Gran Sacerdote Aries Sion ed il maestro Doko, mentre gli Spectre furono tutti uccisi e le loro anime sigillate.
_ Non è del tutto esatto: l'anima di uno Spectre fu portata avanti nel tempo prima che potesse venire sigillata, ed ora che il sigillo si sta indebolendo e gli Spectre più forti si stanno risvegliando...
_ Si stanno già risvegliando?
_ Credo proprio di sì, purtroppo, e credo che siano in qualche modo coinvolti con la Notte degli Inganni.
_ ...
_ La tua missione sarà impedire loro di riprendere le Surplici. Esse furono sigillate in un tempio vicino al luogo della battaglia finale... A proposito, sai dove avvenne?
_ Naturalmente.
_ Bene. Lo sorveglierai, in attesa che ti giungano nuovi rinforzi e che il nuovo custode delle Surplici venga a conoscenza della sua missione. Ora va.
Ebdera sparì nel nulla, mentre Mulo, osservando la Luna, appena sorta, pensava.
Chissà se le voci sono vere... Se lo fossero avremmo già vinto la Guerra Sacra e non dovremmo più preoccuparci degli Spectre...

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Capitolo 2
*** 02: COLORO CHE CUSTODISCONO LE SURPLICI ***


Rieccomi a voi, cari lettori. Dite la verità, dopo aver letto il primo capitolo pensavate che la fanfic fosse dedicata solo a Saint Seiya, vero? Vi ricrederete, il tempo di leggere questo capitolo e vi ricrederete. Buona lettura!
by lord Martiya
P.S.: Capricornus Shura=Capricorn del Capricorno; Sagitta Maya=Maya della Freccia.



CHAPTER 02: COLORO CHE CUSTODISCONO LE SURPLICI



Quello che sembrava un ragazzo diciassettenne piuttosto basso e con un vestito d'altri tempi (indossava, oltre ad un paio di pantaloni neri in 'stile ninja', una tunica nera lunga circa fino al ginocchio con un foulard bianco ed una fascia bianca sulla fronte) aveva appena lasciato, correndo a velocità impensabili, un tempio buddista disperso fra le montagne del Kanto, diretto verso il mare e verso il completamento del suo incarico: era stato assunto da un rappresentante del Santuario per avvertire una persona dell'incarico che si era assunta, ma non era arrivato in tempo al tempio, e aveva dovuto utilizzare quello che veniva chiamato jagan, occhio malvagio, un innesto a forma d'occhio che aveva in fronte e che dava alcuni poteri a seconda del modello (quello di Hiei era un modello da ricerca e autodifesa, in grado di individuare chiunque in quasi ogni luogo, di vedere entro fortezze immensamente protette e di dare a colui che lo possedeva discreti poteri telecinetici), per rintracciarlo. Certo che Yusuke Urameshi poteva anche evitare di andare al mare con gli amici il giorno dopo la morte della sua maestra di arti marziali e dopo una nottataccia terrificante come quella che avevano appena passato nell'Aldilà (per fortuna non nell'Inferno), ma, conoscendo lui e gli altri, avrebbe dovuto aspettarselo: i ragazzi riuscivano ancora ad essere spensierati, nonostante tutto, ma loro non erano come lui. Non erano nati nel Makai (Mondo Demoniaco) come yookai (letteralmente 'spettri', sono esseri di diverse razze e aspetti molto simili per natura ai demoni) e coinvolti fin dal terzo giorno di vita nelle terribili guerre, cessate da appena sei mesi, del Makai, non erano nati con la consapevolezza di aver ucciso la propria madre semplicemente venendo concepiti, non erano stati gettati in un burrone appena nati semplicemente perché nati maschio e ibrido con un essere umano fra gli yookai koorime, non erano stati costretti, per sopravvivere, a mettere in bella mostra la preziosissima pietra Hirui (una perla nata dalle lacrime delle koorime; quelle nate dalle lacrime di parto sono particolarmente preziose e portate come portafortuna dal figlio che le aveva fatte generare nascendo) che era l'unico ricordo della propria madre per attirare predoni di altre specie yookai da uccidere e mangiare, non era stati costretti, una volta acquisita una certa forza e calmata la propria rabbia verso tutto e tutti, a rinunciare ad essa per farsi impiantare, in un'operazione dolorosissima che gli aveva lasciato alcuni capelli bianchi, un jagan per ritrovare l'unico ricordo della madre e la propria, innocente, sorella gemella, fuggita dalle altre koorime perché disgustata dal trattamento che loro avevano riservato a lui e poi rapita da yookai schiavisti che l'avevano venduta ad un gioielliere umano, non erano entrati in contatto con ogni forma di male, non avevano visto ciò che lui aveva visto: non erano Hiei. Kurama in parte poteva capirlo, visto che era la reincarnazione di uno yoko (yookai con sembianze di essere umano dotato di coda e orecchie di volpe o di volpe a nove code, possiede le capacità di evocare e manovrare le piante del Makai, di manovrare le piante del mondo umano e di trasformarsi in ciò che voleva, seppur restando a forza dimezzata mentre era trasformato) ladro che, per salvarsi dagli inviati di Enma, era stato costretto a reincarnarsi come essere umano, ma non del tutto: lui non aveva assistito a ciò cui aveva assistito lui. Era arrivato rapidamente vicino al luogo dove si trovava la combriccola, ma era meglio non farsi vedere, per ora: Botan era presente, e, benché si fidasse di quella ragazza nata nella stirpe degli angeli e nonostante Enma fosse stato deposto, non si fidava a lasciare che informazioni sul suo incarico arrivasserò nell'Aldilà, col rischio che le riferisse a Koenma, il nuovo e più benevolo sovrano dell'Aldilà, e questi se le lasciasse sfuggire con la persona sbagliata, non dopo che la sera prima aveva rischiato di saltare per aria insieme a mezzo Aldilà a causa di un gruppo di fedeli di Enma. E a proposito di rischiare di saltare per aria... Se quello che gli stava puntando addosso una specie di bazooka illudendosi che non lo avesse notato non era un fathe quell'assassino era davvero un idiota a pensare che un normale lanciarazzi potesse farlo fuori: lui non era quella specie di demone chiamato 'il Giudicatore' partorito dalla mente di Joss Wendyqualcosa, l'autore di quel vecchio telefilm chiamato Buffy the Vampire Slayer (splendida puntata, quella: un demone che non poteva essere ucciso da arma forgiata e che uccideva gli umani con un tocco, apparentemente invincibile... Fatto fuori con un bazooka! Be, non era certo un'arma forgiata, un razzo ripieno di tritolo o peggio). Bene: avevano lanciato. Tre... Due... Uno... Preso e girato... Tre... Due... Uno... A giudicare dall'assenza di un qualsiasi botto l'assassino era un fathe, altrimenti il razzo ne avrebbe fatto uno grosso. Bene, Botan era andata, poteva farsi notare. Come previsto, Kurama si era accorto del razzo ed era in allerta, ma, per una volta, non si era accorto di lui. Era già la seconda volta che succedeva, ma la prima volta era distratto. Evidentemente l'aver acquisito il pieno controllo del jagan gli aveva dato un altro trucco oltre alla capacità di utilizzare sempre tutta la sua forza senza ricorrere a quell'orribile trasformazione da Hulk superocchiuto. Bè, in fondo Kurama non l'avrebbe mai percepito se non fosse stato per l'energia emanata dal suo jagan, quindi ora che riusciva a farlo scomparire, bloccandone le emissioni, non poteva essere individuato se non voleva. Quasi quasi...
_ Cosa stai cercando? _ gli chiese, dopo essersi teletrasportato alle sue spalle e rischiando di beccarsi un colpo dalla sua frusta (o meglio da una rosa rossa che Kurama, grazie a qualche lezione di arti marziali, sapeva trasformare in frusta (tecnica Rose Whip), trucco, quello di trasformare una pianta in arma, che gli riusciva con ogni genere di pianta del mondo umano).
_ Hiei! _ urlò Kurama, riconosciutolo e riprendendo il suo aspetto umano di ragazzo diciannovenne con lunghi capelli rossi. _ Mi hai fatto prendere un colpo...
_ Il razzo per poco non lo faceva prendere a me.
_ Che razzo? _ chiese Kazuma Kuwabara, un loro amico (a dire la verità, lui e Hiei non erano esattamente amici...).
_ Hai la patente?
_ No...
_ Allora togliti di mezzo, faccia spiaccicata: non puoi essere di nessuna utilità, a fermare gli Spectre...
_ Chi?! _ urlò Kurama.
_ E' uno scherzo, vero? _ chiese Yusuke: evidentemente la maestra Genkai gli aveva spiegato qualcosa.
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_ Dove cavolo può essere finito Ebdera? _ si chiese Shura, Sacro Guerriero d'Oro del Capricorno.
Lui e Sagitta Maya erano appena arrivati al tempio dove erano custodite le Surplici, ma non c'era traccia del Silver Saint di Orione, arrivato prima di loro. In compenso si sentiva una splendida musica di violino nell'aria... Una musica da Spectre. Iniziava a pentirsi di essersi separato da Maya per cercare Ebdera: insieme avrebbero potuto resistere meglio. Ormai, però, si erano separati, e non gli restava che attendere l'arrivo di Shaka.
_ HUNTING ARROW EXPRESS!
La musica di violino cessò di colpo, ma, dopo una terribile emanazione cosmica, riprese e iniziò a farsi più vicina: Maya doveva aver trovato qualcosa che sarebbe stato meglio non avesse trovato.

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Capitolo 3
*** 03: COLORO CHE RECLAMANO LE SURPLICI ***


Ed eccoci al capitolo tre. Qui si inizia ad agire, quindi tenetevi for... Ma che dico? Siamo ancora in preparazione, per le grandi battaglie! Scusate per l'attesa, e buona lettura!
by lord Martiya
P.S.I: Per coloro che non conoscono Yu Yu Hakusho: a causa di una promessa e della sua fedina penale sporca (in gioventù era noto per andare in giro con un gioiello preziosissimo per attirare ladri da mangiare), Hiei non ha mai rivelato a Yukina di essere suo fratello, e, minacciati di morte per loro e per i loro cari, non l'hanno mai fatto neanche coloro che conoscono questo segreto, vale a dire Yusuke, Botan, Shizuru, il divino Koenma e Kurama. Ciò nonostante, probabilmente Yukina se n'è accorta.
P.S.II: Verso la fine del manga di Yu Yu Hakusho Enma Daioh, il Re dell'Aldilà, viene spodestato per i suoi crimini, e nel penultimo capitolo i suoi seguaci compiono un atto terroristico (citato nel capitolo 2 di questa fanfic) per ristabilire lo status quo antecedente alla sua cacciata.
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Capricornus Shura=Capricorn del Capricorno; Virgo Shaka=Virgo della Vergine.
Pers: Hokuto no Ken: Kasumi no Ramon (o Ramon Kasumi)/Ryuuken=Ryuuken (il vero nome di Ryuuken lo si scopre in un manga che narra le avventure a Shangai di suo fratello, il cui nome, Kenshiro, Ryuuken avrebbe poi appioppato ad uno dei ragazzi suoi allievi); Jagi=Jagger.



CHAPTER 03: COLORO CHE RECLAMANO LE SURPLICI



_ Di chi era, l'auto? _ chiese Hiei.
_ Mia... _ rispose Shizuru Kuwabara, la sorella maggiore di Kazuma nonché l'unica del gruppo ad avere la patente.
_ Ma come può essere che un'automobile improvvisamente venga tagliata in due? _ chiese Keiko Yukimura, la fidanzata di Yusuke (Hiei non era riuscito a convincere nè lei nè Yukina, la sua adorata sorella gemella, a non venire).
_ Excalibur. _ rispose laconicamente Kurama.
_ Come no, magari c'è anche mago Mer... _ iniziò Kazuma Kuwabara.
_ Idiota. _ lo interruppe Hiei. _ L'Excalibur in questione è la tecnica di taglio a distanza e a contatto che i Sacri Guerrieri del Capricorno si tramandano da migliaia di anni.
_ ...
_ Sbrighiamoci, o quelli potrebbero riprendere le Surplici! _ disse Kurama.
_ Scusate...
_ Non ora, Kuwabara. _ disse Yusuke, mentre, insieme a Hiei, Kurama e Kazuma Kuwabara, iniziava a correre.
_ Ma io...
_ Non è il momento. _ lo interruppe Kurama.
_ Ma...
_ Idiota. _ disse Hiei.
_ Volete spiegarmi chi sono questi Spectre e che cosa sono le Surplici?!
_ Non gliel'avete detto?
_ Non mi piace parlarne... _ rispose Kurama.
_ Pensavo lo sapesse... _ si scusò Yusuke.
_ Va bene. _ disse Hiei. _ Ascolta, Faccia Spiaccicata...
_ Ehi! _ rispose Kuwabara.
_ Come dovresti sapere (anche se ne dubito), visto che sei stato un agente speciale dell'Aldilà, seppur di secondo piano, l'Aldilà è diviso in più zone, di cui quelle destinate alle anime ed accessibili a chi non sia già morto definitivamente sono il Portone del Giudizio, dove i morti subiscono un primo giudizio, e l'Inferno, dove vengono rinchiusi i dannati, ovvero i peggiori criminali, e, in una zona speciale detta Tartaro, gli dei malvagi sconfitti (e c'è un posto speciale riservato per Enma, appena lo si becca), i dannati che hanno ragiunto un potere pressochè divino ed i peggiori criminali. Un tempo questa zona era dominata dal nostro 'amico' Yakumo, ma, dopo la sua ribellione e la conseguente relegazione nel Tartaro, il suo posto fu preso da un Dio di origini materiali e non spirituali che, carpendo la Sfera degli Inferi, aveva causato la sua sconfitta: Ade. Poiché anche i primi custodi dell'inferno, i demoni Meikaiki, erano stati reclusi nel Tartaro, Ade cercò a lungo dei guardiani che lo aiutassero nell'immane compito di custodire, punire e, nei rari casi di pentimento, purificare i dannati, e li trovò nell'esercito dei 108 Spectre, guerrieri che, in attesa del ritorno della loro 'Sovrana', si posero al suo servizio per sopravvivere abbastanza a lungo. 301 anni fa Enma, temendo che il mondo umano cadesse nelle mani degli yookai, autorizzò Ade alla conquista della Terra, ma i suoi 108 Spectre, dopo 60 anni di guerra, furono sconfitti a caro prezzo dai Saint della dea Atena. Le loro anime furono sigillate affinché, in un momento in cui erano in vita due soli Saint aiutati da un unico soldato, poi dimissionario, essi non potessero tornare alla carica, mentre le loro armature, le Surplici, furono sigillate vicino al luogo dove avvenne l'ultima battaglia. Ci sei stato, è la palude presso il tempio di Genkai, l'ultima discendente di una dinastia di esperti di arti marziali. Ora il compito spetterebbe a Yusuke... Proprio ora che i più forti fra gli Spectre si stanno risvegliando.
Kazuma, stupito, rimase senza parole.
_ Se non ci credi puoi chiedere a Kurama: è lui il soldato dimissionario.
_ Si può sapere come fai a saperlo? _ chiese Kurama.
_ Mi manda Mulo.
_ Avrei dovuto immaginarlo...
Mentre Hiei raccontava i quattro erano arrivati al tempio, dove trovarono una specie di piccola astronave da carico, il Sacro Guerriero del Capricorno svenuto e piantato in terra per le corna dell'elmo e attorniato dai pezzi del cloth della Freccia ed un muro invisibile che impediva a loro e a un biondino (o biondina) dai capelli incredibilmente lunghi e con un Gold Cloth di avvicinarsi all'astronave, mentre un gruppo di uomini incappucciati caricava una serie di casse metalliche.
_ Ciao ciao, Shaka, e salutami il Gran Sacerdote. _ salutò un uomo in armatura con in mano una custodia di violino ed una katana al fianco.
_ Che cavolo era? _ chiese Kazuma.
_ Ad occhio e croce sono passati allo Jamir ad affittare un velivolo da carico dai Seleniti. _ commentò Hiei. _ Chi li becca più, ora?
_ Signor Hiei, potrebbe cercare di capire cos'hanno fatto a Shura? _ chiese Shaka, il biondo Sacro Guerriero d'Oro della Vergine.
Hiei esaminò e, dopo una rapida occhiata, sentenziò: _ Cancellazione di lavaggio del cervello e di parte della memoria: evidentemente era venuto a sapere di qualcosa che scottava e che aveva convinto qualcuno a fargli un lavaggio del cervello, e gli Spectre hanno voluto liberarlo privandolo di quelle informazioni.
_ Interessante... _ disse Shizuru Kuwabara, appena arrivata ed ansimante.
In quella Hiei, con una parlantina che gli altri non sospettavano neanche, convinse i suoi amici e le ragazze ad unirsi ai Saint (a dire il vero non voleva convincere Yukina, ma la ragazza non volle sentire ragioni).
_ Che testardaggine... _ commentò Hiei. _ Addio. _ disse, facendo per andarsene.
_ Dove vai? _ chiese Kurama.
_ Ho un conto da regolare, giù a Tokyo, e questa è l'occasione giusta. Forse riuscirò a regolare anche il tuo conto...
_ Quale conto?
_ Mentre ero in città uno yookai ha fatto saltare in aria la fabbrica del tuo padre adottivo, ammazzandoti la famiglia, e prima che la mia tortura lo uccidesse mi ha detto di essere stato inviato dal Kraken. Non è che hai fatto qualche scherzo agli uomini di Poseidone?

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_ Kasumi no Ramon, dimmi che stai scherzando, ti prego. _ disse Mulo nel telefono, a cui aveva inserito il vivavoce perché anche il Gran Sacerdote, venuto nell'ufficio di Mulo per osservare alcuni dati sulla possibile fine di Aiolos, potesse sentire.
_ Vorrei anch'io scherzare, ma è così: i cieli sopra Tokyo sono oscurati da nubi enormi, e tutta la popolazione è sparita nel nulla. _ ripetè la voce di Ramon Kasumi (Kasumi no Ramon era la dicitura alla jap del suo nome). _ Inoltre, in città, girano degli strani mostri e delle belle ragazze, tutti vestiti con le più disparate e assurde varianti delle divise scolastiche!
_ Ho capito... Passa agli altri l'ordine di starne fuori, e mettilo in pratica tu stesso.
_ Certo che lo faccio: prima di intervenire dovrei far passare a uno dei miei figli il singhiozzo. Quell'idiota di Jagi, quando ha visto come andavano in giro, ha riso fin quasi a strozzarsi!
_ ... Passo e chiudo.

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Capitolo 4
*** 04: COLORO CHE ADDESTRERANNO ***


Quant'è durato l'addestramento di Ikki? Secondo me, molto meno di quello dei suoi compagni di sventura, visto che il Santuario ha fatto in tempo ad arruolarlo e quando ruba il Gold Cloth dimostra una capacità organizzativa almeno in parte coltivata, segno che non doveva essere la sua prima azione di questo tipo, quindi perché non avrei dovuto farlo comparire qui?
Buona lettura!
by lord Martiya
P.S.I: Il racconto del primo incontro fra Ikki e Shaka l'ho preso dal manga, in cui si vede il primo incontro fra Ikki e i Black Saint ed in cui si vede la sfida contro Jango, posticipata dagli sceneggiatori dell'anime con la scusa che, al momento dell'investitura di Ikki, Jango non era sull'isola.
P.S.II: Shaka dimostra più volte di essere fissato con le scimmie, ed al primo incontro con Ikki lo paragonò a Son Goku, il protagonista della leggenda di Sayuki, da cui furono tratti, fra il resto, l'omonima serie e Dragonball, ed in seguito (Hades Chapter) Shaka avrebbe fatto lo stesso paragone a Saga, Shura e Camus, per poi paragonarli per antifrasi alle tre scimmiette sagge (dopo aver combattuto con Shaka, a Saga rimase solo la vista, a Shura il gusto e quindi la parola e a Camus solo l'udito).
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Capricornus Shura=Capricorn del Capricorno; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Perseus Argor=Argor di Perseo; Pyxis Spartan=Virnam della Bussola (la costellazione è una mia ipotesi piuttosto condivisa); Cancer Death Mask=Cancer del Cancro; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Guilty=il Maestro di Phoenix; Pisces Aphrodite=Fish dei Pesci; Aquarius Camus=Aquarius dell'Acquario; Eridanus Geist= Morgana di Eridano (c'è chi dice che sia del Serpente, ma non sono d'accordo); Hydrus Docrates=Docrates dell'Idra Maschio (la costellazione di Docrates è una mia ipotesi, anche questa piuttosto condivisa).
Pers. Yu Yu Hakusho: Karasu=Corvo/Ià.


CHAPTER 04: COLORO CHE ADDESTRERANNO



Il gruppo composto da Shaka, Shura, Yusuke, Kurama, Kazuma, Shizuru, Keiko e Yukina stava camminando fra le montagne attorno al Santuario.
_ State attenti. _ suggerì Shaka. _ Il Saint di pattuglia è uno pericoloso e piantagrane.
_ Che si faccia sotto: ho giusto bisogno di sfogarmi! _ urlò Shura. _ A proposito, chi è? Shaina? Argor? O magari Spartan?
_ Non è un Silver Saint.
_ Cos'é, Saga è finalmente tornato a casa? O è Death Mask?
_ No.
_ Un Bronze Saint?! E chi cavolo sarebbe il Bronze Saint così piantagrane?! Karasu? Toguro Otooto? O il pazzoide con sette personalità? O magari quella specie di clown del Triangolo, Suzuki?
_ Chi?! _ chiese Yusuke.
_ Adesso capisco perché Hiei continuava a sghignazzare, mentre si leggeva il regolamento dell'Ankoku Bujutsukai... _ disse Kurama.
_ Voi avete partecipato a quel torneo?! _ si stupì Shura: conosceva quel l'Ankoku Bujutsukai, e sapeva che il nome di Torneo Oscuro di Arti Marziali era un eufemismo per il più terribile gioco al massacro mai partorito da mente umana (partecipavano sedici squadre di 5 elementi più, eventualmente, una riserva che scendeva in campo in caso di morte di un titolare; una era la squadra campione dell'edizione precedente, e le altre quindici erano, in teoria, selezionate tramite Royal Battle fra i membri più forti delle varie squadre mentre navigavano verso l'isola dove si teneva il torneo, di fatto il più delle volte erano i superstiti di una battaglia generale fra le varie squadre che prendevano il nome della squadra vincitrice; benchè la maggior parte dei combattenti fossero yookai di livello medio-basso (quelli più forti, all'epoca, non potevano recarsi nel mondo umano, e se acquisivano tale forza in esso venivano rapidamente falciati dagli Hunter, i cacciatori di Enma Daioh), potevano partecipare anche gli umani; il manager (solitamente un grosso criminale umano) della squadra vincente guadagnava il 45% degli incassi diretti del Torneo e aveva il diritto di selezionare una squadra di 'ospiti', generalmente umani che avevano combattuto contro i criminali yookai e yookai loro alleati, che non potevano rifiutarsi di partecipare; una volta iniziato il torneo non si poteva lasciare l'isola finché la propria squadra non vinceva o non veniva sconfitta; non c'era limite alle armi utilizzabili (c'è chi ha usato bombe create dal proprio cosmo), ai punti in cui colpire l'avversario, alle uccisioni (a meno che l'avversario non venisse prima dichiarato sconfitto) o alle tecniche (un combattente chiamato Shishiwakamaru ha sterminato parte degli spettatori nella semifinale dell'ultima edizione, mentre Hiei, nella finale, ne ha fatto strage demolendo anche gran parte dello stadio); si veniva dichiarati sconfitti quando si muore o si resta a terra o fuori dal ring toccando qualcosa che ne è fuori (sempre che il ring, come nella finale dell'ultima edizione, non venga distrutto) per dieci secondi; i membri della squadra vincitrice avevano diritto a vedere esaudito un proprio desiderio (due nel caso quello espresso venga esaudito prima della finale), sempre che non comportasse la distruzione del Santuario o di un'altra organizzazione sopra un certo limite), ma non poteva immaginare di trovarsi davanti a dei superstiti del Torneo.
_ Partecipato? _ replicò Kazuma. _ Tsk: tu hai davanti il grande Kazuma Kuwabara, il capitano degli ospiti, nonché dei vincitori, dell'ultima edizione del Torneo!
_ Se eri il capitano, come mai la squadra si chiamava Team Urameshi? _ lo stroncò la sorella.
_ Madre de DiOOOS!!!! _ urlò Shura, finito in una buca molto profonda ripiena di plastico da cui riemerse un po' affumicato ma illeso (dopotutto era un Gold Saint). _ Nemmeno Gantz, Burmer e Gashoki avrebbero osato tanto...
_ Te l'avevo detto che il Sacro Guerriero della Fenice è un piantagrane. _ gli disse Shaka. _ Pensa che quando sono arrivato a Death Queen Island per dare una lezione ai Black Saint li ho trovati tutti in ginocchio e piuttosto malridotti intenti a giurargli di non torcere un capello ad anima viva senza un suo ordine. Ed è anche irascibile: ho fatto una battutina su una sua vanteria e ha cercato di farmi fuori. In ogni caso è un tipo a posto, solo lievemente irascibile.
_ Non per niente è l'allievo di quel pazzoide di Guilty. Te lo ricordi che aveva giurato di addestrare un Saint della Fenice anche a costo della vita?
_ L'ha fatto. _ disse Mulo, apparendogli alle spalle. _ Signori, vengo chiamato Mulo, che nella lingua dei miei avi significa 'fantasma', o yoorei, come direste voi, e sono il responsabile delle operazioni segrete e, da un paio d'ore, degli assegnamenti per l'addestramento. In quanto tale, e avendo a disposizione i vostri dati, ho già provveduto a selezionare dei degni istruttori per voi.
_ Istruttori? _ si stupì Kazuma. _ Kazuma Kuwabara non ha bisogno di istruttori.
_ Invece sì: la sua abilità di creare spade di energia spirituale è ammirevole, ma non sa maneggiarle come si deve, ed in questo un ottavo dan di Kendo esperto nell'uso della doppia spada ed in combattimenti reali potrebbe aiutarla.
_ ...
_ E anche se così non fosse, è la regola: si deve essere addestrati sotto la supervisione del Santuario per un minimo di un anno, quindi: lei, signor Kuwabara, insieme al signor Urameshi e alla signorina Yukimura, verrete addestrati da me; lei, signorina Kuwabara, verrà addestrata dal qui presente Shura, un Saint un po' irascibile ma abile combattente e maestro; lei, signor Kurama, verrà addestrato dal Sacro Guerriero dei Pesci, Aphrodite, col quale, ho notato, ha già una certa affinità di tecnica, che, sono sicuro, porterà entrambi a grandi migliorie; quanto a lei, signorina Yukina, ho pensato di assegnarla, in quanto yookai dotata di un naturale potere di controllo sulle energie fredde, ad Aquarius Camus, il nostro massimo esperto in questo campo. Prima di iniziare gli addestramenti, però, mi servirebbe l'aiuto dei signori Urameshi, Kurama e Kuwabara per un 'lavoretto' a Tokyo: dovrete fare da guide a me e ad un gruppo di Sacri Guerrieri, fra cui siete compresi anche voi, Shaka e Shura, per raggiungere una parte della vostra città prima che un certo guaio si estenda.
_ Che razza di guaio? _ chiese Shura.
_ Quando l'abbiamo detto ad Aries Mu è venuto di gran carriera.
_ Del tipo grosso, dunque. Chi altri c'è?
_ L'intera schiera dei Gold Saint tranne Saga, che però dovrebbe raggiungerci sul posto, i Sacri Guerrieri d'Argento del Serpentario e di Eridano e alcuni Bronze Saint pratici della città o che potrebbero tornare utili: Apus Karasu, Caelum Itsuki, Equuleus Otooto, Hydrus Docrates, Phoenix Ikki e Telescopium Sensui. Seguitemi, non c'è tempo da perdere.
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Castello di Heinstein, Germania.
_ COME SAREBBE A DIRE "SI VA IN GIAPPONE"?! _ urlò lo Spectre Lune di Barlon (Stella del Cielo Eccellente). _ PRIMA DI SVAGARCI DOBBIAMO RISOLVERE I CASINI PROVOCATI DAI NOSTRI SOSTITUTI ALL'INFERNO! E POI NON MI PARE CORRETTO CHE L'UNICO ASSENTE AL RECUPERO DELLE SURPLICI SI METTA A DARE ORDINI IRRESPONSABILI!
_ Non fare così, Lune, non tenerti la rabbia dentro. _ gli rispose sarcasticamente uno Spectre incappucciato di piccola taglia, per poi replicare duramente: _ A parte il fatto che c'ero, seppur sotto copertura, e che appena arrivato al castello mi sono fatto un mazzo tanto per ripararle, come dimostra lo stato della tua, ti ricordo che il mio sostituto si è lasciato sfuggire parecchi carcerati. Ti pare che, dopo le evasioni dei Titani e della banda di Yakumo, eviterei i controlli, se non ci fosse qualcosa come quel 'lavoretto' da completare?
_ Non vorrai dirmi che...
_ Voglio.

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Capitolo 5
*** 05: COLUI CHE RACCONTA ***


A Tokyo! Qui inizia la prima grande battaglia della fanfic, contro antiche guerriere selenite. Ce la faranno i Saint a sconfiggerle? Chi lo sa? Chi lo sa? Che poliziotto, Jonny Bassotto... Scusatemi per la boiata, e buona lettura!
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Leo Aiolia=Ioria del Leone; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Capricornus Shura=Capricorn del Capricorno; Aries Mu= Mur dell'Ariete; Eridanus Geist=Morgana di Eridano (c'è chi dice che sia del Serpente, ma non sono d'accordo); Sagittarius Aiolos=Micene di Sagitter (Sagitter... Che cavolo passava nella mente di chi decideva i nomi italiani dei personaggi?!); Aquarius Camus=Aquarius dell'Acquario; Taurus Aldebaran=Torus del Toro (almeno avessero utilizzato il nome latino giusto, nella versione italiana...); Pisces Aphrodite=Fish dei Pesci; Poseidone=Nettuno (ma perché quei rompiscatole che hanno deciso i nomi italiani per Atena hanno utilizzato quello tratto dalla mitologia greca e per Nettuno quuello tratto dalla mitologia romana?); Scorpio Milo=Scorpio dello Scorpione.
Pers. Sailor Moon: Wiseman/Death Phantom=il Grande Saggio/il Supremo Fantasma (e chi sarebbe, il nonno di Casper? Certo che un nome migliore i CENSORED di Mediaset potevano anche sceglierlo...).



CHAPTER 05: COLUI CHE RACCONTA



Un aereo supersonico stava volando verso Tokyo a tutta velocità trasportando un nutrito gruppo di Sacri Guerrieri e le loro guide.
_ Che c'è, Death Mask? _ chiese Aiolia al collega, tremante. _ Non dirmi che hai paura di volare.
_ Hai il cervello bacato, sottospecie di gatto troppo cresciuto? _ rispose Death Mask. _ Sono semplicemente furioso: possiamo muoverci alla velocità della luce, e invece andiamo in giro con 'sto coso!
_ Grazie tante per la considerazione! _ sbottò Shaina. _ O forse hai dimenticato che, in genere, noi Silver Saint non siamo così veloci?
_ Inviperibile come la madre ma non altrettanto controllata. _ mormorò Shura. _ Per fortuna che non è altrettanAHIA! MA... Argh!... Mi strozza...
_ Mai parlare della madre di Shaina davanti a lei. _ avvisò Mu mentre teneva bloccata Shaina con la telecinesi, salvando il povero Shura (che aveva già ricevuto un calcio basso) dal tentativo di strangolarlo di Shaina. _ E, soprattutto, mai fare paragoni tra le due, altrimenti... Bè, ormai lo sai già.
_ Saperlo prima...
_ RICORDATELO BENE, PERCHE' SE CI RIPROVI TI DISINTEGRO, ANCHE A COSTO DI FARMI AMMAZZARE! _ gli urlò dietro Shaina, nonostante la Silver Saint di Eridano e Death Mask fossero riusciti a calmarla (relativamente).
_ Ed è anche capace di farlo. _ disse Toguro Otooto, Bronze Saint del Cavalluccio Marino, a Yusuke, Kazuma, Kurama e Ikki. _ E' così terribile che di solito non viene inviata in missione, visto che ha la tendenza a fare a pezzi in modo piuttosto... Come dire... Ah, sì, vomitevole chiunque si frapponga fra lei e il suo obiettivo. Compagni compresi. Non per nulla la seconda regola per non farsi ammazzare se vivi al Santuario è evitare i discorsi su Siroè dell'Ofiuco se non sei assolutamente certo che Shaina sia fuori portata d'orecchio.
_ E la prima? _ chiese Yusuke.
_ Evitare di discutere su Aiolos del Sagittario con Aiolia: mi hanno detto che, anni fa, Camus dell'Acquario ha fatto una piccola citazione del suddetto mentre parlava con Aiolia e ha ricevuto di colpo un attacco, sebbene lieve. Quindi...
_ Signori, un poco di attenzione, prego. _ disse Mulo mentre, insieme a Taurus Aldebaran, usciva dalla cabina di pilotaggio. _ Gradirei darvi qualche informazione sulla natura del guaio che stiamo andando a risolvere. Nel caso si riveli necessario, io o i Sacri Guerrieri dell'Ariete, del Cancro, dell'Ofiuco e del Serpente provvederanno a darvi altre informazioni.
Dopo aver detto ciò si guardò attorno, pronto ad eventuali domande, ma, non sentendo nulla, continuò.
_ Le radici di questa crisi risalgono all'epoca del mito, più di diecimila anni fa, quando il Santuario originario nel continente di Mu era appena stato costruito e gli stessi ottantotto cloth non erano ancora stati forgiati. In quella remota epoca, quando ancora la maggior parte del genere umano viveva nella barbarie, in tre zone di questo pianeta, vale a dire Atlantide, sede anche dell'originario Santuario dei Mari dominato da Poseidone, Mu e la nazione sotterranea che alcuni idioti dissero avesse l'assurdo nome di Shamballà... Vabbè che era già tanto che quegli imbecilli ne avessero scoperto l'esistenza, ma un nome del genere potevano evitarselo... Il Jamir, per intenderci, erano state colonizzate, all'epoca della prima sconfitta di Crono e dei possenti Titani... Piantatela di ridacchiare tronfi, voi sette, che voi e gli altri Gold Saint ne avete fatta di fatica per sconfiggerli nuovamente, quattro anni fa... Dicevo, erano state colonizzate da un popolo che, dalla localizzazione lunare della sede del loro governo centrale, era detto Selenita. I Seleniti erano, anzi sono, un popolo molto avanzato in numerosi campi, fra cui quello metallurgico, come testimoniato dalla resistenza dei Gold Cloth, quello dei viaggi, altrimenti non avrebbero mai fondato un impero interstellare di circa tremila anni-luce di raggio, e quello militare. E qui sta la nota dolente: il possente esercito selenita era guidato da delle guerriere, generalmente una per pianeta, di grandi poteri, pari, una volta sviluppati appieno, almeno a quelli dei Sacri Guerrieri d'Oro. Accadde però un guaio su Cauldron, quella che può essere chiamata la Stella Zero del Sagittario...
_ Ci dev'essere qualcosa che porta iella, in quella costellazione. _ scherzò Pisces Aphrodite, beccandosi in contemporanea due pugni sul naso, uno da parte di Aiolia e uno da parte di Death Mask.
_ Un'altra battuta così e ti trasformo in bastoncini di pesce. _ lo minacciò Shaina.
_ Ora che abbiamo appurato la possibilità di trasformare Aphrodite nel Sacro Guerriero di Capitan Findus, posso continuare? _ chiese Mulo. _ Il guaio su Cauldron fu involontariamente provocato dalla giovane protettrice di quel mondo, che involontariamente liberò la creatura che, nei tempi più remoti, fu sigillata nel vortice d'energia di Caudron: l'essere chiamato Caos. Caos è la personificazione del male, la creatura più demoniaca della storia, lo spirito maligno per antonomasia, nato quando, in tempi remotissimi, il primo Giudice dei Defunti, Enma Daioh, tentò di raccogliere l'energia data dai pensieri malvagi dalle creature di origine spirituale e sigillata nel Cauldron da Urano. Appena liberato, Caos dimostrò il suo malefico potere plagiando la sua involontaria liberatrice ed un'altra guardiana. Nel tempo altre nove guardiane furono plagiate, e tutte quelle che tentarono di resistere furono private della loro essenza, che i poteri di Caos potevano, anzi possono utilizzare per ricrearle in eterno, benché dotate di capacità combattive inferiori a quelle originarie, fato che toccò anche ai più forti dei guerrieri che si opposero a loro guidati dalle protettrici. Fu allora, all'inizio di questa crisi, che furono forgiati i cloth, in quanto Poseidone, per prepararsi a combattere Caos, dichiarò guerra ad Atena per ottenere l'arma di Crono, il Megas Drepanon, pensando che se tale arma aveva annientato Urano con essa sarebbe stato uno scherzo sconfiggere Caos. Anche Atene ne era cosciente, ma temeva che, una volta desigillato, il Megas Drepanon potesse cadere in mano ai Titani superstiti, timore condiviso dall'Imperatrice, che concesse ad Atena l'aiuto del più abile degli insuperati forgiatori di armature del pianeta Nemesis affinché, nel continente di Mu, creasse i cloth. Il luogo in cui furono forgiati e il fatto che da sempre i riparatori, Sacri Guerrieri dello Scultore o chi per essi, appartenessero al popolo di Mu, ha ingenerato qualche confusione sulla paternità dei cloth, ma, come può confermarci Ikki, i tentativi locali di imitazione sono alquanto scadenti. Comunque, mentre qui sulla Terra, e per la precisione nei territori di Atlantide governati da Poseidone, in quelli di Mu governati da Atena e nell'America, infuriava la prima Guerra Sacra, le guerriere plagiate e le decadute, aiutate da esseri demoniaci evocati da Caos, distrussero i mondi seleniti nella loro avanzata verso la Luna, nonostante parte di essi, come la gran parte dell'orda dei Master Pharao, venisse annientata o, come Nehellenia, Death Phantom ed il novantesimo Master Pharao, sigillata. A prezzo dell'abitabilità del pianeta e della vita di tre di loro le protettrici di Kinmoku, già vincitrici dei Master Pharao, e nove delle protettrici del nostro Sistema, aiutate dai guerrieri locali, sigillarono le undici guerriere plagiate e la coscienza di Caos sul decimo pianeta del nostro Sistema, Nemesis.
_ Ma il decimo pianeta non... _ iniziò Kazuma.
_ Sedna è una luna di Nemesis, l'unica abitata ancor oggi dagli 'elfi' lì esiliati da Crono all'inizio del suo regno. Stavo parlando della fine della guerra, che avvenne poco dopo la battaglia di Nemesis: infatti uno dei demoni era riuscito a scamparla e aveva plagiato gran parte dei guerrieri di Atlantide affinché attaccassero la città lunare di Silver Millennium. Nella battaglia Poseidone, insieme a ciò che restava del suo esercito e a otto Saint inviati lì per concordare la pace, annientò l'intero continente, ma ciò non bastò a salvare Silver Millennium e a costringere i pochi superstiti di Nemesis e di Silver Millennium a riparare a Jamir, in India e a Mu, annientando definitivamente l'Impero Stellare Selenita.
_ Un po' come gli Zentradi per la Protocultura nel background di Macross? _ chiese Yusuke.
_ Paragone azzardato ma calzante. Tornando ai guerrieri Seleniti, chiamati dal mito "Stirpe d'Argento", le protettrici si calarono in sonni di migliaia di anni, in attesa del risveglio di Caos e della battaglia finale, mentre i 108 guerrieri di Nemesis, per sopravvivere abbastanza a lungo, si posero al servizio di Ade. Fra i Sacri Guerrieri il loro nome, Spectre, si pronuncia con terrore, visti gli avvenimenti della Guerra Sacra contro Ade di 241 anni fa, ma, nonostante siano attualmente al servizio del principale nemico di Atena quelli che fra loro sono già risvegliati non ci saranno ostili, ed anzi, ci saranno d'aiuto, perché il nostro nemico ora è Caos. Come potranno confermare i Gold Saints, 4/5 anni fa i Titani, approfittando dell'incapacità dei guardiani inferi deputati a sostituire gli Spectre, riuscirono a sfuggire alla prigione del Tartaro, ma vi furono ricacciati dalla forza dei Gold Saint, e, in particolare, di Aiolia, ma prima di cadere nuovamente Crono ruppe i sigilli di Caos, permettendogli di scatenare i resti delle sue orde demoniache, benché con scarsi risultati... Fino a circa un anno fa. A quel punto, con i demoni ormai esauriti, Caos iniziò a lanciare all'assalto le decadute e le traditrici, che sembra stiano avendo la meglio sulle protettrici superstiti e su quelle rinate. Fortunatamente, con l'assenza delle ultime guerriere sul pianeta, che stanno contrattaccando proprio su Cauldron, Caos ha fatto la boiata di lanciare una delle plagiate all'assalto in grande stile su Tokyo, permettendo a noi e agli Spectre di individuare la sua base operativa sulla Terra, la tv locale di Tokyo chiamata Ginga TV, in cui si dovrebbe trovare un teletrasportatore per arrivare su Cauldron. Prima che tu lo chieda, Milo, no, non si poteva utilizzare il potere di Mu per arrivare su Cauldron senza passare per Tokyo, visto che molto probabilmente le difese anti-teletrasporto che i Seleniti installarono su Cauldron proprio per evitare questo genere di arrivi sono ancora attive, e quanto all'uso, Shura, qui ci pensiamo io, Mu o gli altri seleniti del gruppo, o magari Kurama, visto che, a quanto ne so, dovrebbe saperli azionare. Signor Mu, le dispiacerebbe eliminare la decaduta che ci è appena salita sull'ala?
_ STARLIGHT EXTINCTION!
Dalla mano di Mu si sprigionò un bagliore dorato che passò la fusoliera dell'aereo senza far danni ed annientò la decaduta.
_ Grazie. _ disse Mulo. _Per concludere, è per raggiungere Ginga TV che entrano in azione le nostre guide: poiché nessuno di noialtri è abituato al sistema di localizzazione topografico nipponico, con i mostri che sicuramente Caos avrà sguinzagliato per Tokyo non riusciremo minimamente ad orientarci. Quindi dovrete guidarci voi, che di Tokyo siete pratici. Fortunatamente non ci sarà pericolo di accoppare degli innocenti: per il fatto stesso che la battaglia sia iniziata qui, nessuno che non abbia un cosmo decente sarà a disturbarci. In compenso rischieremo il fuoco amico: la Sacra Guerriera Carina Flaming è già entrata in azione in città, e immagino che conosciate tutti di fama i suoi dolci metodi.
_ Io no. _ disse Kazuma mentre i Saint correvano a controllare se avevano delle medicazioni anti-ustioni.
_ Hai presente Hiei in una giornata no e con meno mira del solito? _ gli chiese Yusuke. _ E' più o meno così. Dopotutto è stata istruita proprio da Hiei.
_ Hiei ha istruito una Saint? _ si stupì Kurama.
_ Non dirmi che non lo sapevi: dopotutto sei il suo migliore amico...
_ Hiei è quel tipo di persona che se ha un buon motivo nasconderebbe la sua esistenza persino alla sorella.
_ Ah, già...
_ Tu come lo sai che l'ha addestrata lui?
_ Me l'ha detto lei quando l'ho incontrata per caso al mio ritorno dal Makai, e chissà perché mi ha anche chiesto notizie di te. Per caso la conosci?
_ Signor Mulo, qual'è il vero nome di Flaming?
_ Non sono autorizzato a darti quest'i... _ iniziò Mulo, per poi bloccarsi e correre all'oblò. _ Vi prego, ditemi che il cielo non sta diventando rosso e che non stanno scoccando fulmini neri...
Nessuno rispose.
_ Spero solo che il Kokuryuha sia quello di Hiei o di Flaming, e non il suo...
_ Il suo di chi? _ chiese Yusuke.
_ Quello dell'Uccisore di Draghi, lo Spectre del Drago Ultimo della Stella del Cielo Machiavellico: lui e altri sei Spectre, ovvero il Messaggero della Morte, il Benu o Fenice Egizia del Comandante del Cielo, Lucius del Cocito, del Cielo Solitario, Fabian della Rosa, del Cielo Oscuro, Amedevil di Chimaera, del Cielo Strano, Andreas di Castitas, del Cielo Abile, e Cristofer, il Vampiro del Cielo Impazzito, hanno una forza che si dice superiore a quella della maggior parte degli dei. Dico, te li immagini i danni di un Kokuryuha lanciato con quella forza?
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_ Che katz è successo? _chiese lo Spectre del Vampiro. _ Su c'era il cielo rosso...
_ Lo sapevi che fra i Sacri Guerrieri ce n'è una addestrata da Hiei? _ rispose il Comandante del Cielo.
_ Vaccaccia lurida! Quel fidiputt è...
_ Sta semplicemente arrivando il tempo.
_ Che katz di tempo?
_ Quel tempo. Ti ricordi di Cassandra e...
_ Santo Katzinkanto! Quel tempo! L'incarenata 'ndo katz l'hai infilata?
_ In viaggio.

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Capitolo 6
*** 06: COLORO CHE SONO DESTINATI ALL'INFERNO ***


Ci siamo! Finalmente i Saint combattono! Ce la faranno a sconfiggere le guerriere selenite? La risposta è NO. E allora chi le batte? Leggete, e lo capirete.
Buona lettura!
by lord Martiya
P.S.I: Visto che chiamare 'Cobra Incantatore' il Thunder Claw di Shaina mi fa star male e che mi sembrava strano che un'italiana come Geist e un razzista come Docrates avessero colpi col nome in giapponese, ho pensato di tradurre in italiano i nomi originali dei loro colpi (il colpo di Docrates, il Maglio di Eracle, gliel'ha insegnato uno nato in Italia).
P.S.II: Sensui, un personaggio tratto da Yu Yu Hakusho, ha ben sette personalità e cosmi diversi; Shinobu, la principale, non è altro che l'unione delle altre sei personalità, e quindi può utilizzare o il suo cosmo da solo o quelli di tutte e sette le personalità, riunendoli in un'aura sacra dorata chiamata Seikoki (Energia Spirituale Divina), che gli permette di volare e di passare i kekkai (barriere di energia, come il Crystal Wall di Mu, ma, in teoria, permanenti) e può diventare un'armatura aggiuntiva chiamata Kikotoi (Armatura dell'Energia Spirituale).
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro (io, nella versione italiana, invece di Cancer l'avrei chiamato Canchero, visto il tipo); Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Hydrus Docrates=Docrates dell'Idra Maschio; Eridanus Geist=Morgana di Eridano; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Scorpio Milo=Scorpio dello Scorpione; Aries Mu=Mur dell'Ariete; Taurus Aldebaran=Torus del Toro; Leo Aiolia=Ioria del Leone; Capricornus Shura=Capricorn del Capricorno; Aquarius Camus=Aquarius dell'Acquario; Pisces Aphrodite=Fish dei Pesci; Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Dubhe Siegfried=Orion; Megrez Alberich; Sea Dragon/Gemini Kanon=Dragone del Mare/Kanon dei Gemelli; Sea Horse Vian=Cavallo del Mare; Scilla Io=Kira di Scilla; Krisaore Krishna=Krisaore; Lymnades Kaisa=Lemuri delle Limnadi; Siren Sorrento=Siria delle Sirene; Lacerta Misty=Eris della Lucertola; Ara Ares=Arles dell'Altare.
Pers. Sailor Moon: Sailor Starfighter/Koo Seiya=Sailor Star Regina del Coraggio(più lungo, mi raccomando!)/Seiya; Sailor Starmaker/Koo Taiki=non lo so e non lo voglio sapere!/Taiki; Sailor Starhealer/Koo Yaten=non lo so e non lo voglio sapere/Yaten; Sailor Kakyuu/Principessa Kakyuu=Principessa Kakyuu.
Pers. Yu Yu Hakusho: Karasu=Corvo/Ià.



CHAPTER 06: COLORO CHE SONO DESTINATI ALL'INFERNO



_ Non c'è anima viva... _ commentò Ikki osservando la desolazione di Tokyo.
_ Non è esatto: le anime ci sono eccome... _ ribattè Yusuke.
_ ...ma senza corpo. _ completò Death Mask.
_ Ve l'ho già detto, è uno dei poteri di Caos: strappare ai viventi la propria essenza e catturarla. _ spiegò Mulo. _ Il procedimento fa scomparire i corpi, ma permette di creare gli zombi di cui vi ho parlato, anche se, nel caso delle tradritrici, ciò non è possibile finchè non vengono uccise. E' per questo che portano quei bracciali, che, all'occorrenza, possono lanciare sfere che annientano i corpi e lasciano solo l'essenza, anche se l'orialcon contenuto nei cloth vi proteggerà: dopotutto l'orialcon deve avere qualche virtù, se i Seleniti Atlantidei ci hanno fatto gli Scale, no? Se volete sconfiggerle al primo colpo, distruggete i bracciali, e loro svaniranno.
_ Se pensate di esserne in grado, fatevi sotto. _ disse beffardamente una voce, appartenente ad una ragazza vestita di nero e in modo piuttosto succinto e pettinata con una lunga coda nera. _ O avete paura di una donna indifesa?
Ikki si fece avanti.
_ Tu sei la mia prima vittima? Io sono...
_ HOYOKU TENSHO!
Istintivamente la guerriera decaduta alzò le braccia per proteggersi il volto, cadendo nella trappola di Ikki, che sapeva muoversi nel varco del tornado generato dal "Volo nel Cielo delle Ali della Fenice": il Saint colpì i bracciali da distanza ravvicinata con il colpo preferito del suo maestro, il Phoenix no Ken (Colpo di Phoenix), mandandoli in frantumi e facendo sparire nel nulla la guerriera.
_ Idiota...
_ Spostati! _ gli urlò Shaka, e Ikki fece appena in tempo a saltare che il punto in cui si trovava fu colpito da tre sfere di energia. Mentre il Bronze Saint atterrava vicino a Docrates ed alle Silver Saint, dalle sfere uscirono altre tre ragazze, due identiche per aspetto e vestiti alla prima tranne che nel colore dei capelli (castano scuri per una e biondo platino per l'altra) e la terza con abiti altrettanto succinti ma in stile più 'cinese' e velati, e con dei lunghi capelli rossi come i suoi vestiti (tranne la nera corona da imperatrice cinese) pettinati in due chignon ad anello, che, mentre Ikki confabulava con i vicini, minacciarono di morte i loro avversari.
_ Ma davvero? _ ribattè una delle Silver Saint. _ Assaggiate piuttosto il colpo più crudele della costellazione di Eridanus: ARTE SEGRETA DEL COLPO ABBAGLIANTE FANTASMA!
_ E allora? _ ribattè la guerriera in rosso, per poi assumere un'espressione sconvolta ed iniziare una lotta a tre con le compagne.
Subito Docrates prese Ikki e con la sua immensa forza lo lanciò sopra le tre, colpendo le due in nero con dei pugni che le paralizzarono, permettendo alla decaduta rimasta di ucciderle trapassando i loro cuori mentre Shaina si avvicinava di corsa.
_ ZANNA DEL TUONO! _ fu l'urlo di Shaina, ed il suo colpo e la conseguente scarica distrussero i bracciali dell'ultima nemica. _ Allora, fratellone, chi è che vi sarebbe solo d'impiccio?
_ Santa Rosalia... _ mormorò Death Mask. _ Ho una sorella incosciente... Si può sapere perché ti sei lanciata a testa bassa?! Poteva disintegrarti! E tu, papà, non le dici niente?!
_ Avevano calcolato tutto. _ rispose Mulo. _ E poi, pensi che mi avrebbe ascoltato? Ha un carattere sempre più simile a quello di tua madre. Se solo ne avesse la stessa forza...
_ Per carità! _ urlò Shura, che l'aveva conosciuta. _ Con quel carattere sarebbe una minaccia per tutto il Santuario, non solo per i nemici di Atena! Se almeno sa... Scusascusascusa!
_ Ah, bè... _ disse freddamente Shaina, già pronta a far fuori il Gold Saint.
_ ... Andiamo avanti... _ disse Mulo. _ Ginga TV si trova nella 7ma via del 3zo quartiere di Juban: signori, fate strada.
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_ Come volete... TENKUHAJA, CHIMI MORYO!
_ RESTRICTION!
_ ZANNA DEL TUONO!
_ STARLIGHT EXTINCTION!
_ GREAT HORN!
_ MAGLIO DI ERACLE!
_ LIGHTNING BOLT!
_ TENMA KOFUKU!
_ EXCALIBUR!
_ AURORA EXECUTION!
_ ROYAL DEMON ROSE!
_ RESSHU SHIENDAN!
_ QUEST BOMBER!
_ REIGAN!
_ SHOTGUN!
_ REIGAN!
_ KUROBARA RYUSEIDAN!
_ REIKEN!
_ ZANNA DEL TUONO!
_ ZANNA DEL TUONO!
_ HOYOKU TENSHO!
_ MAGLIO DI ERACLE!
Il gruppo di otto decadute che aveva cercato di opporsi all'entrata degli inviati del Santuario a Juban, dopo essere state distratte dai demoni illusori (ma comunque letali) evocati da Shaka col Tenkuhaja, Chimi Moryo (Cielo che Conquisti il Male, Libera gli Spiriti Maligni), erano state bloccate da Milo e poi sterminate dagli altri Gold Saint e da Mulo, mentre i mostri con cui si accompagnavano, anch'essi bloccati, furono annientati dal resto del gruppo e dai demoni evocati da Shaka (che si autodistrussero su di loro).
_ Le facevo più toste... _ commentò Death Mask.
_ Qualcuno le aveva già colpite con una specie d'esplosivo. _ disse Shura, mentre i corpi delle sconfitte sparivano.
_ Espl... _ mormorò Mulo. _ Ci avrei scommesso...
_ Come? _ chiese Kurama.
_ Gemini Saga è stato qui.
_ Saga? _ si stupì Milo. _ Ma era scomparso!
_ Naaa! Il defunto Sacerdote Sion gli aveva ordinato di tenere d'occhio le attività di Posidone dopo un loro attacco, e quel furbastro ha messo una rete di spie efficientissima, ha comunicato al Sacerdote Ares come contattarlo e si è poi reso irreperibile. Vista la situazione, il Sacerdote deve averlo avvisato, e lui...
_ ... vi ha preceduti. _ disse una voce autoritaria, mentre da dietro l'angolo uscì un uomo robusto, sui venticinque anni, con lunghi capelli di un nero così scuro da sembrare blu e con indosso un cloth il cui elmo aveva ai lati due faccie, una triste ed una ghignante. _ Mi sa che dovevo finirle, invece che lanciare il Galaxian Explosion e basta... Ma ormai...
_ C'è un'altro mostro proprio dietro di te. _ lo avvisò Aldebaran.
_ GALAXIAN EXPLOSION! C'era un mostr... Impossibile!
Il mostro era intatto, e alla velocità della luce sferrò un pugno capace di ucciderlo a Saga... colpendo l'aria dove il Gold Saint si trovava un attimo prima. Il Gold Saint colpì il mostro con una raffica di pugni in quello che sembrava l'occhio destro della creatura, per poi mollarle un doppio calcio su quello che sembrava il naso dandosi la spinta per arrivare verso gli altri guerrieri e guide del Santuario, che, a parte Shaka, Shura e Mulo, erano stati scaraventati a terra dalla concentrata onda d'urto del Galaxian Explosion e si stavano rialzando.
_ Ritirata! _ urlò Mulo, sconvolto, mentre il coso sferrava un altro pugno a Saga, mancandolo nettamente.
_ TOTAL VACUUM!
Il mostro, colpito da una bolla d'energia, esplose, e da dietro esso emerse un guerriero dotato di un'armatura nera come la notte più profonda ma risplendente, come una notte stellata, dotata di ali simili a quelle di un pipistrello e vagamente somigliante al Gold Cloth del Leone.
_ Affrontare uno di questi cosi senza saper creare il vuoto... _ mormorò il guerriero, per poi chiedere a Saga: _ E tu chi saresti, razza di pazzo?
_ Gemini Saga.
_ Ma voi siete Saint, i Sacri Guerrieri di Atena. Sei pazzo o semplicemente non sapevi con cosa avevi a che fare? Nemmeno io, Amedevil di Chimaera, avrei potuto batterlo se non avessi saputo creare il vuoto.
_ La Stella del Cielo Strano...
_ Non lo sapeva. _ disse Mulo. _ Credo di essere l'unico a sapere di questi cosi... A sapere dei...
Un'altra creatura, identica alla precedente, cadde violentemente ai piedi dei Saint.
_ ODIN SWORD!
Un fascio di energia cadde ai piedi della creatura mentre si rialzava, e subito dal terreno si alzò una colonna di energia e frammenti di terreno energizzati che la investì in pieno, facendola ricadere, mentre un ragazzo dai lunghi capelli biondo platino le atterrò ai piedi.
_ DRAGON BREATH BLIZZARD!
Investita dal doppio superpugno del colpo, la creatura, in equilibrio precario, ricadde senza danni, per poi iniziare a rialzarsi davanti al suo stupefatto assalitore, che fu affiancato da un ragazzo più basso e ghignante che teneva in mano una specie di aspirapolvere.
_ Serve una mano, Sig? _ gli chiese il nuovo venuto.
_ Non da te, Alberich. _ ribattè "Sig".
_ Peccato, perché si dia il caso che nella biblioteca di casa mia si parli di queste statue di terracotta semoventi, e sia anche spiegato come sconfiggerle.
_ Fatti avanti, allora.
_ Metterai una buona parola per me con Hilda?
_ Mgrr... Sì.
Alberich appoggiò la bocca dell'aspirapolvere alla creatura, che si era rialzata, paralizzandola.
_ Ma come...
_ L'elevatissima energia interna del golem lo rende invulnerabile, ma è anche il suo punto debole: basta metterlo nel vuoto per farla uscire rompendone la corazza e ritrasformandolo nella statua di terracotta che era. _ spiegò Mulo.
_ Golem?
_ Nella Genesi il termine indica la massa informe da cui fu creato l'uomo, ma nei testi esoterici e cabalistici indica creature fabbricate da sapienti maestri, come Elias di Chelm o Jehuda Loew di Praga, cui fu trasmessa la sapienza dei seleniti nemesiani che vendettero agli ebrei schiavi di Nabucodonosor il segreto della sua fabbricazione. Di fatto, il golem è una statua di terracotta, solitamente di questa forma per riconoscerla immediatamente, su cui, prima della cottura, viene affisso un cartiglio imbevuto di energia spirituale con scritti settantadue segni, che nella cabala vengono identificati con quelli del vero nome di Dio, e che dopo la cottura vengono letti per dargli vita. I segni possono anche essere incisi, come in questo caso, ma di solito si usa il metodo del cartiglio per poterli ritrasformare in statue di terracotta nel caso, fin troppo frequente, che si ribellino o perdano il controllo. L'esercito israeliano ne tiene una decina pronti, cui serve solo la lettura della formula, in caso di necessità: ne è l'ultima arma, perché, nonostante sia lento nello spostarsi, il golem è pressochè invincibile.
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_ Ma... Si può sapere come fate a resistere a questa [parolaccia greca che mi rifiuto di tradurre] di puzza nauseabonda?! _ chiese Aiolia, a terra come gli altri Gold Saint tranne Death Mask e Shaka e come Mulo, le guide, i Bronze Saints ed i nordici.
_ Le maschere delle Sacre Guerriere hanno dei filtri, e Shaka sa annullarsi a piacimento i sensi. _ spiegò Mulo. _ Come lo invidio...
_ Se vuoi ti spiego come fare. _ disse Shaka. _ Il difficile è toglieli agli altri, specie se nel frattempo li immobilizzi...
_ Quanto a me e allo Spectre, credete che un'odore dolciastro, per quanto forte, possa avere effetto su uno che si tiene dei cadaveri in putrefazione in casa o su un guardiano dell'Inferno? _ chiese Death Mask, più sorridente del solito. _ Dopotutto, anche l'odore della carne putrefatta è molto dolce: del cioccolato non può certo nausearci.
_ Cioccolato?! _ urlò Saga. _ Sono stato steso da del profumo di cioccolato?!
_ Probabilmente lui si è risvegliato... _ mormorò Amedevil.
Crack!
_ Cos'era? _ chiese Shaina, mettendosi in posizione da combattimento.
Crack!
_ Nulla di preoccupante.
Crack! Crack! Crack!
_ Ci avrei scommesso... _ disse Amedevil, dopo aver guardato dietro l'angolo formato da un grattacielo del quartiere commerciale di Juban. _ RYUSEIKEN! Ora che quelle povere decadute sono sistemate, piantala con lo Sweet Chocolate e vieni qui subito!
L'odore di cioccolato svanì come d'incanto, e subito dopo un biondino dalla carnagione abbronzata vestito con la divisa della Polemikì Aeroporia (l'aviazione greca) arrivò di corsa.
_ Ehi, e quelli che ci fanno qui? _ chiese il biondino indicando i Saints.
_ Il loro lavoro: o credevi che non avrebbero partecipato al gioco? Andiamo, che 'l capo s'è portato dietro anche la tua Surplice.
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_ Hiei è stato qui. _ disse Kurama, osservando le sagome bruciate sui muri di Ginga TV.
_ Come sarebbe a dire che dovrei consegnarvi Ioseph perché lo portiate all'inferno?! _ urlò una voce dall'interno.
_ Avrei dovuto aspettarmelo, che ci fossero pure loro... _ mormorò Mulo.
_ Piantagrane, pensi quello che penso io? _ chiese Saga, per poi rispondersi, con una voce pressochè identica ma con un tono lievemente più isterico: _ Per una volta sì, donnicciola. _ e concludere, a due voci: _ Andiamo! _ lasciando tutti tranne Mulo e Shura di sale mentre entrava scrocchiandosi le dita.
_ Ha due personalità, anche se di solito non vanno per niente d'accordo. _ spiegò Mulo.
_ Seguiamolo: se vanno d'accordo, significa che là dentro c'è qualcuno da uccidere. _ spiegò Shura.
Il gruppo seguì Saga, arrivando giusto in tempo per trovare sette tizi vestiti con armature color oro, uno dei quali era sul punto di azzuffarsi con uno Spectre biondo dotato di una Surplice alata identica nel colore a quella di Amedevil, poco più basso dell'ignoto corazzato e dagli occhi coperti dall'elmo (si tenevano per i baveri delle rispettive corazze).
_ Mollalo subito! _ ordinò Saga. _ Ucciderlo spetta a noi!
_ E chi vuole ucciderlo? _ gli chiese lo Spectre, mollando l'altro, che lo mollò per indicare uno dei suoi compagni. _ Quello che devo affidare alle cure di Isis è lui.
_ Ma che... _ si stupì il tizio in armatura dorata.
_ Cosmic Marionation, Sea Dragon. E' la tecnica preferita di Griffon Minos, cioè io, e immagino che tu, Sea Dragon, non sia così scemo da non capirne il perché. Quindi molla subito Sepp, o potrei anche suicidarti. E voialtri non provate a fare alcunchè: il tuo muro, Sea Horse, lo sfondo a sputi o poco più, i tuoi animaletti, Scilla, li so contrastare mentre il tuo Big Tornado mi può al massimo spettinare, la tua lancia, Krisaore, te la faccio ingoiare con il Cosmic Marionation, le tue illusioni, Lymnades, non mi ingannano, i tuoi ridicoli colpi, Sepp, non possono neanche lucidarmi la Surplice, e quanto a te e al tuo flauto, Siren, sappi che Wyvern Radamanthis, il mio collega nascosto dietro di te, non ha il minimo orecchio musicale, e che quindi contro di lui non puoi nul... Che vuoi, bellicapelli?
_ Se ho ben capito loro sono i Marine Generals di Poseidone, giusto? _ gli chiese Kurama, che aveva estratto dai capelli una rosa rossa.
_ Tu sei...?
_ Kurama.
_ Ah, Kurama... Writer dice che lei è sveglio almeno quanto lui, e lui è sveglio, quindi dovrebbe conoscere già la risposta affermativa alla sua domanda. Altro?
_ Quel Sepp... E' il generale del Kraken? _ chiese Kurama, il cui sguardo iniziava a mostrare rabbia.
Minos annuì, e Kurama mutò la sua forma in quella di yoko (spettro volpe), dai lunghi capelli color argento e lo sguardo di ghiaccio, per utilizzare tutto il suo potere combattivo, mutando nello stesso tempo la rosa in frusta.
_ ROSE WHIP!
_ Penso che potremo scambiarci qualche trucco... _ fù il commento di Aphrodite, maestro designato di Kurama.
_ Fermi! _ ordinò una voce rimbombante, proveniente da uno Spectre piuttosto basso e con una sciarpa e degli occhialoni identici a quelli utilizzati nella Seconda Guerra Mondiale dai soldati sul fronte africano, dotato di un'armatura color 'notte stellata' dall'elmo a forma di testa di drago con un'alta cresta e completamente priva di decorazioni argentee, a differenza di quelle degli altri Spectre dotati di armature dello stesso colore (anche se la cresta emanava il bianco splendore di quel metallo). Lo Spectre portava in spalla uno scrigno identico a quelli dei cloth, dello stesso colore della sua Surplice e decorato in un rilievo argenteo dall'immagine di un'arpia. Doveva essere importante, perché al suo ordine Radamanthis, fino ad allora nascosto in un comparto nel muro, Minos, che aveva trattato con disprezzo tutti tranne Kurama ed i suoi compagni, Amedevil e Valentine si misero sull'attenti. Subito dopo Minos guardò le sue mani, collegate a quelle di Sea Dragon da dei fili dorati, che fece immediatamente sparire, liberando la sua vittima.
_ E tu chi saresti? _ chiese incuriosito Saga.
_ La Stella del Cielo Machiavellico, uno dei due Spectre che oggi reclamano un'anima dannata da gettare nel proprio carcere. _ disse il nuovo venuto, per poi rivolgersi verso Kraken Ioseph (Sepp è l'abbreviazione del suo nome). _ Quanto a te, sappi che non sei abbastanza forte o colpevole da essere relegato nel Tartaro, quindi dovrai accontentarti di sguazzare nel Flegetonte insieme agli altri violenti contro il prossimo sotto il controllo di Gordon e Isis, quando si risveglieranno. Spiacente, ma non sei all'altezza della malvagità di Adolf o della potenza di Crono. Valentine, a te!
Lo Spectre gettò in aria lo scrigno, che si aprì facendone uscire la Surplice dell'Arpia, la quale rivestì subito Valentine.
_ Che cavolo sta succedendo? _ disse una nuova voce, ferma e decisa, proveniente da uno Spectre che, sotto un ampio mantello rosso sangue, indossava una Surplice di un blu così scuro da sembrare quasi nero e costellato da bagliori dorati e di decorazioni argentee. La corazza era molto simile al cloth della Fenice, code comprese, anche se era decisamente più estesa e decorata ed il suo elmo, invece di avere due punte verticali, era sormontato da un disco argenteo. Aveva inoltre una katana al fianco e qualcosa sulla schiena nascosto dal mantello.
_ Milord, attendiamo ordini. _ disse Radamanthis.
_ Riposo. Sea Dragon, voglio proporti un patto: Kraken Ioseph combatterà prima contro Kurama e poi contro Radamanthis, che in quanto comandante della custode del girone cui è destinato Sepp la sostituirà, e se riuscirà a sopravvivere ad entrambe le prove verrà graziato... Per ora.
_ Ci sto. _ rispose Sea Dragon.
_ Ma... _ iniziò Ioseph.
_ Niente ma: percepisco i cosmi di troppi Spectre, se ci attaccassero non potremmo vincere. E' l'unico modo che hai per sopravvivere, quindi cerca di vincere.
_ Kurama, Kraken, in posizione. _ ordinò lo Spectre dalla Surplice Blu. _ Ehm... Mulo, come si dice 'Iniziate' in giapponese?
_ Ajimehe, Messaggero della morte.
_ Grazie. Ajimehe!
_ In Brasile esiste una pianta carnivora chiamata mimosa pudica, Kraken. _ gli disse Kurama.
_ Oh oh... _ commentò Yusuke.
_ Poveraccio... _ commentò Karasu, il Bronze Saint del Tucano, ed in quel momento dal terreno uscirono degli strani mostri, formati da un tubo e da delle 'cose' simili alle foglie acchiappamosche di certe piante carnivore.
_ Le mimose del Makai, invece, non sono affatto pudiche, anzi, cercano di divorare e bruciare tutto ciò che si muove, come può confermarti Karasu.
_ Quell'acido digestivo faceva un male...
_ Infatti. Addio Kraken.
Le 'mimose del Makai' si avventarono su Kraken, che, dimostrando parecchia agilità, riuscì ad evitarle nonostante, grazie al cosmo di Kurama, si muovessero alla velocità della luce, avvicinandosi allo stesso tempo allo yoko e tenendo la mano destra come una punta di lancia.
_ KRAKEN HEART DESTROYER!
Il colpo di Ioseph, diretto al cuore di Kurama, fu da questi fermato semplicemente afferrandogli il polso con la mano sinistra, mentre la frusta che teneva nella mano destra ritornò una rosa, che Kurama rimise nei capelli.
_ Con te non ho bisogno di altro che della mia arma più debole... Mimose, è vostro! _ disse sprezzante lo yoko, gettando verso le piante il suo avversario, che perse l'elmo quando fu catturato dalla prima pianta. Subito dopo tutte le piante lo avvolsero, e dalla loro stretta uscirono, uno alla volta, uscirono i pezzi dello Scale (l'armatura dei guerrieri di Poseidone) di Kraken, intatti. Poco dopo le mimose aprirono la loro stretta e rientrarono negli squarci del terreno da cui erano uscite, lasciando cadere lo scheletro del fu Kraken Ioseph che, all'impatto col terreno, andò in polvere.
_ Cioè... Se non riuscivo a liberarmi all'Ankoku Bujutsukai avrei fatto anch'io quella fine? _ chiese, spaventato, Karasu.
_ Esattamente. _ rispose Kurama dopo aver ripreso il suo aspetto umano.
_ Spettacolare, davvero. _ disse una nuova voce, proveniente da un nuovo Spectre, la cui Surplice era nella forma quasi identica al cloth dell'Acquario (le uniche differenze erano un paio d'ali angeliche e l'elmo chiuso), che guidava un gruppo di 16 Spectre (lui compreso), tutti tranne tre dotati di Surplici color notte stellata, mentre gli altri, un guerriero dalla corazza dotata di ali da pipistrello e di un elmo identico al volto di un capro con un cero ardente di energia cosmica fra le corna che gli copriva interamente il volto, un guerriero dalla Surplice identica a quella di Ikki se non nei colori e nella mancanza delle code di piume, ma dalle ali spiegate, ed uno strano tizio che fissava insistentemente Mu ed aveva un'armatura dotata di ali farfallinee e circondato da farfalle argentee, le cui Surplici avevano il colore della terra.
_ Come mai da queste parti, Lucius? _ gli chiese il Messaggero della Morte.
_ Volevamo avvisarvi che Toguro Ani sta arrivando, fratello. _ rispose lo Spectre.
_ Chi?! _ si stupì Mulo. _ Eppure...
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Due anni prima, Arena delle Finali dell'Ankoku Bujutsukai sull'isola di Kubikukuri.
Nello stadio, semidistrutto dalla sfida fra Hiei e Bui, Sakyo, manager e capitano del Team Toguro, i campioni in carica, aveva appena ottenuto l'approvazione dei commissari di gara alla sua proposta, già accettata dal manager e capitano degli sfidanti del Team Urameshi, Koenma (all'epoca principe dell'Aldilà): decidere la vittoria dell'intero Torneo nello scontro fra il terribile Toguro Otooto e Yusuke Urameshi. I due, sotto gli occhi dell'arbitro Juri (una yookai dall'aspetto di una graziosa ragazza pesce), stavano per iniziare il combattimento, quando nello stadio echeggiò una risata stridula, e, dalla buca nel ring in cui la Reiken in forma 'schiacciamosche' di Kuwabara l'aveva relegato nella sfida precedente, emerse Toguro Ani, il bassissimo fratello maggiore di Otooto, senza aver riportato altro danno della perdita del braccio sinistro, che era comunque in via di rigenerazione.
_ Scommetto che questa non te l'aspettavi, Yusuke Urameshi. _ disse. _ Avanti, fatti sotto!
_ No, ditemi che non è vero! _ urlò Kuwabara, che nell'incontro, oltre ad averlo sfrittellato, l'aveva anche fatto a pezzi più volte. _ Quel bastardo è ancora vivo!
_ So di deluderti, sciocco ragazzone tutto muscoli, ma evidentemente non era ancora giunto il mio turno di morire! _ ribattè lo yookai, rigenerando il braccio perduto. Poi disse a Yusuke: _ Credi davvero di poter battere il mio fratellino? Che ingenuo, hai forse dimenticato che è riuscito a battere persino la tua cara, vecchia maestra Genkai? Eh già, l'ha ridotta in poltiglia.
_ Sei un bastardo! _ gli disse Yusuke.
_ Povera Genkai, anche lei si era illusa. E pensa che era molto più forte di te! Aveva fatto male i suoi calcoli. Credeva di poter fermare la potente energia di mio fratello. Da giovane, Genkai era davvero una donna notevole.... Mi chiedo come mai io mi sia lasciato sfuggire un simile fiore... Comunque, alla fine è diventata una vecchia decrepita, ed ha tirato le cuoia: la vita va così. Urameshi, preparati a fare la stessa fine della tua adorata Genkai! Fra poco raggiungerai la tua maestra, e metteremo fine a questo gioco! _ Che maledetto! _ fece Kuwabara, avvicinandosi al ring.
_ Cerca di star calmo! _ gli ordinò Kurama.
_ Devo fermarli, Kurama!
_ Ti sbagli, fra poco sarà tutto finito.
_ Che dici?
_ I due attori principali non si fanno rubare la scena.
_ Eh?
_ Fra poco, Toguro Ano raggiungerà il Tartaro. _ disse Hiei. _ Resta solo da vedere chi dei tre gli consegnerà il biglietto.
In effetti, Yusuke, in quel momento aveva iniziato a sorridere, mentre Toguro Otooto, dopo aver digrignato alle parole del fratello, aveva ripreso la sua solita espressione impassibile. Inoltre un terzo cosmo, triste e colmo di odio, aveva iniziato lentamente ad espandersi.
_ Su, coraggio, fratello, dimmi che sei pronto a combattere. _ disse Toguro Ani, che non si era accorto delle reazioni del fratello e del terzo cosmo, che avrebbe dovuto essergli familiare. _ Pensaci: unendo i nostri cosmi, diventeremo uno solo, e nessuno potrà mai sconfiggerci! _ Non era vero: nessuno dei due aveva raggiunto il Settimo Senso, anche se erano entrambi al livello dei Silver Saint (Otooto, addirittura, si avvicinava a quella soglia oltre la quale era possibile disintegrare un Bronze Cloth con un unico colpo ed annientare in pochi colpi un Silver Cloth: secondo la scala del Reikai, era un combattente di grado B+), ma se si fossero uniti solo un Gold Saint o un loro pari avrebbe potuto batterli.
_ Spostati. _ gli rispose Otooto, dopo esseglisi avvicinato.
_ Cosa dici?!
_ Dico che sei di troppo, fratello.
E con un calcio, senza nemmeno gonfiare i suoi muscoli per aumentare il suo cosmo, lo mandò a sbattere su ciò che restava del soffitto blindato (ma non abbastanza per Hiei e Bui) dell'arena.
_ Come hai potuto farmi questo?! _ urlò Ani, mentre si dava la spinta sul soffitto. _ Siamo diventati insieme yookai per le arti marziali! Io ti punirò!
_ Io non ho rinunciato al mio onore, nè, tantomeno, alla mia dignità. _ ribattè Otooto, colpendo il fratello con uno schiaffo del dorso della mano destra e mandandolo in tribuna.
_ Maledetto... Ma cosa...
Una mano guantata di nero lo aveva brancato per la gola. Era la mano di Mulo, al cui fianco si vedevano altri quattro uomini vestiti di nero e dal volto coperto ed il giovane Lacerta Misty, da poco Silver Saint, che però non indossava il cloth.
_ Che cosa ti avevano fatto i membri della mia famiglia? _ chiese Mulo, la voce grondante di disprezzo.
_ Q... quale famiglia?
_ O la famiglia di mia moglie, o i miei vicini di casa, o i miei cani? Cosa ti avevano fatto perché tu li uccidessi? Perché hai aiutato quel karbaro ad avere una vendetta per la giusta punizione inflittagli? I tuoi poteri rigeneranti ti hanno salvato dai miei pugni e tuo fratello da Karasu e dagli altri killer, ma non sopravviverai ancora. MAGLIO DI ERACLE!
L'onda d'urto energetica del terribile colpo, sferrato dopo che Mulo ebbe lanciato in aria la sua vittima, disintegrò Toguro Ani, senza che ne restasse traccia.
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_ E' sopravvissuto e si è rigenerato, acquisendo anche altri poteri quando cercammo di sfruttarlo per aprire un tunnel verso il Makai. _ spiegò Sensui, il Sacro Guerriero di Telescopium. Poi, con voce femminile, disse: _ L'avevo detto, io, che era meglio portarlo al Santuario, ma voi... _ . Riprendendo la sua voce normale, ma con un tono da sadico infuriato, urlò: _ ZITTA!
_ Tieni a bada le tue personalità accessorie, Sensui. _ gli ordinò Mulo. _ Che è successo, poi? Avrei dovuto venire a sapere che era ancora in giro...
_ L'ho attaccato ad una delle piante carnivore, che l'avrebbe torturato in eterno a causa del suo stesso potere rigenerante. _ disse Kurama.
_ Peccato che Caos mi abbia liberato e reso più potente, vero? _ chiese Toguro Ani, vestito con una divisa da marinaio militare nipponico della Seconda Guerra Mondiale, appena entrato nella stanza insieme a quattro guerrieri dai bracciali dorati. _ Ora che sono diventato uno dei suoi Fathes, sono invincibile!
_ Un che?
_ Fathe. _ spiegò Lucius. _ Poichè sotto un certo limite di non so cosa non conviene trasformare le proprie vittime in esseri decaduti prelevandogli l'essenza, Caos e soci spesso trasformano le loro vittime in mostri chiamati Fathes contaminandola. Avendo l'essenza e quindi l'anima mantengono una certa autonomia decisionale, ma...
_ Ha ancora l'anima? _ chiese Mulo, concentrando il suo cosmo sulla punta dell'indice destro.
_ Certo.
_ ONDA DEL MONDO DEI MORTI!
Investito dalla scarica di energia, Ani si accasciò al suolo, mentre Mulo gli si avvicinò e ne esaminò il corpo.
_ Colpo perfetto. _ commentò.
_ Che razza di tecnica era? _ chiese l'Uccisore di Draghi.
_ L'Onda del Mondo dei Morti spedisce l'anima della vittima all'ingresso dell'Aldilà, il Sekishiki, e più è perfetta la sua esecuzione maggiore è la quantità di energia vitale della vittima a venire cancellata: se la perfezione è totale l'anima della vittima, anche se questi fosse un Gold Saint nel pieno delle sue forze, non può più tornare nel suo corpo ormai morto e non ha altra scelta che gettarsi nella fossa dello Yomotsu Hirasaka e raggiungere il Mondo dei Morti. _ spiegò Death Mask. _ Almeno mi riuscisse totalmente, 'sto trucco.
_ Consolati: è la prima volta che riesco a lanciarlo perfetto.
_ Ehi, e quelli? _ chiese Kuwabara.
_ Eh eh... EX... _ iniziò Shura.
_ Non sprecare cosmo, i quattro generali del Cauldron sono invulnerabili agli attacchi diretti. _ spiegò il Messaggero. _ Pharao, Athana, a voi.
Due Spectre, un ragazzo dalla Surplice alata ed il cui elmo non era chiuso (caso quasi unico) ma era un semplice diadema con la forma dell'ureo (diadema con effige di cobra indossato dai faraoni) armato di arpa ed una ragazza dalla corazza alata e dall'elmo simile ad una testa di civetta ed armata di lancia, seguiti a ruota da Aiolia e Death Mask.
_ Non dovremo utilizzare il Kiss in the Darkness, spero. _ disse il ragazzo, Pharao.
_ Le tue maledizioni non funzionano su chi non ha anima, e con i mezzi tradizionale ci metteremmo troppo: fa schifo anche a me baciarli, ma dobbiamo farlo. _ ribattè Athana, ed all'istante i due, schivati i pugni nemici, baciarono sulla bocca due degli avversari, che immediatamente iniziarono ad avvizzire finchè di loro non rimasero che la pelle e le ossa, che furono abbandonati a terra, mentre tutti gli altri, tranne gli Spectre e Death Mask, osservavano inorriditi.
_ Lo dico sempre: l'energia vitale degli uomini fa schifo! _ urlò Pharao.
_ Specie se sono sporchi... Ma questo qui da quanto tempo è che non si lavava? _ aggiunse Athana. _ AAAARGH! _ urlò uno dei due, finito in una Boston Crab (Presa a Granchio Rovesciato: sali sulla schiena dell'avversario e tiri forte le sue gambe) inflittagli da Death Mask: il Gold Saint aveva ipotizzato che una pelle invulnerabile non salvasse da prese che infierivano sulle ossa, e l'improvviso spezzarsi della schiena del suo avversario gli diede ragione. Il quarto, invece, era stato bloccato da Aiolia, che, sollevandolo, lo stava strozzando, esattamente come nel mito Eracle, primo Gold Saint del Leone, aveva ucciso l'invulnerabile Leone Nemeo. Evidentemente il trucco funzionava, perché Aiolia non ebbe difficoltà a vincere.
_ Ora che ce ne siamo sbarazzati, ditemi: la guerriera misteriosa... _ iniziò Mulo, ma fu interrotto da una Spectre dalla Surplice simile al Silver Cloth dell'Aquila, ma notevolmente più esteso (anche se l'elmo era identico) e con le ali visibili anche quando indossato.
_ Non è la sovrana. _ sentenziò essa.
_ Che vuoi dire, Cassandra? _ chiese l'Uccisore di Draghi.
_ Prima le è arrivata una profezia: a quanto pare, la guerriera misteriosa commetterà un grave errore e tornerà indietro nel tempo per impedirlo. _ spiegò Lucius.
_ Tenete. _ disse il Messaggero della Morte, gettando ai Sacri Guerrieri un rosario buddista di 108 grani, di cui 25 bianchi e gli altri neri, raccolto da Shaka. _ E' il rosario di Enma: ogni grano corrisponde ad uno Spectre, e se è bianco vuol dire che lo Spectre combatte per Ade, altrimenti... E' una moneta di scambio per quel libro e i Saint che ho spedito in viaggio. E non dite di no, che l'ho già preso. Addio.
Gli Spectre scomparvero nel nulla.
_ A che libro si riferiva? _ chiese Saga.
_ A quello in cui, durante l'addestramento, Ara Ares ed Orion Ebdera hanno trovato le istruzioni per il Galaxian Explosion. _ spiegò Mulo. _ Ci sono anche le descrizioni di tutte le tecniche delle guerriere, come il Galaxian Explosion.

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Capitolo 7
*** 07: COLORO CHE DOMANO IL CAOS ***


Su Cauldron, finalmente. Prima di eliminare Caos, però, occorre sconfiggere o far rinsavire Sailor Galaxia, e qui c'è un problema: già di suo è la guerriera Sailor più forte dopo Sailor Cosmos, che però non dovrebbe esistere, quindi, che cosa succederebbe se facesse ricorso al potere delle guerriere Sailor che ha sconfitto? Farà ricorso a questo potere? E, soprattutto, c'è un modo per farla rinsavire? Leggete e saprete.
Buona lettura!
by lord Martiya
P.S.I: Preferisco chiarire fin d'ora che Yoochiro, nella versione italiana Yuri, è un personaggio che compare solo nell'anime di Sailor Moon, quindi non lo vedrete (a dire il vero potrei utilizzarne il nome in futuro, ma non contateci troppo).
P.S.II: Rispetto alla conclusione del manga di Sailor Moon e alle origini di Sailor Cosmos mi sono preso qualche libertà per esigenze di copione.
P.S.III: Poiché qui in Italia la versione manga di Sailor Moon non è troppo conosciuta, ho pensato di annotare in questo Post Scriptum alcuni suoi particolari, necessari per la comprensione di questo capitolo: Galaxia non è posseduta da Caos, ma vuole annientarlo per dimostrare di essere la guerriera Sailor più forte di tutti i tempi, e per questo iniziò a devastare pianeti e a rubare gli Starseed (qui definiti essenze) delle altre guerriere Sailor per ottenere abbastanza potere; Galaxia e le sue compagne annientarono rapidamente le guerriere Sailor del Sistema Solare (Aluminum Siren sconfisse Mercury e Jupiter, Lead Crow abbattè Mars e Venus e Galaxia sconfisse in due tornate Uranus, Neptune, Pluto e Saturn), per poi far sì che le guerriere del sistema solare, misteriosamente rinate e col cervello fritto, sfidassero (perdendo) Sailor Moon davanti al Galactica Palace, dimostrando che, in qualche modo, Galaxia è in grado di riportare in vita le guerriere Sailor cui ha rubato lo Starseed, che rinascono mutate in qualcosa di simile alle Sailor Animamates, ma, a differenza delle "pompate" Sailor Animamates (lo si capisce quando Chi e Phi, in difficoltà contro Sailor Moon, diventano volontariamente delle Animamates nel tentativo, fallito, di sconfiggerla, riuscendo solo ad abbattere Sailor Kakyuu), più deboli del normale (questa è una mia deduzione, ma, visti anche i terrificanti poteri di Sailor Saturn ed il fatto che Sailor Moon le sconfigge tutte con un unico colpo respingendo persino un attacco planetario, è poco probabile che fossero dotate almeno dei loro soliti poteri); nel manga (ed anche nella versione originale dell'anime) il Ginzuishoo (Mistico Cristallo d'Argento) non perde i suoi poteri contro i primi Daimon di Tomoe, sono invece gli oggetti utilizzati da Sailor Moon per trasformarsi a mutare forma, pur contenendo tutti il Ginzuishoo (altrimenti non si spiegherebbe il fatto che Metallia, Wiseman/Death Phantom, Master Pharao 90mo e Nehellenia, nel manga, sono tutte emanazioni di Caos che bramavano il potere del Ginzuishoo); Chibiusa porta sempre con se il Ginzuishoo del futuro, incastonato in oggetti per la trasformazione simili a quelli di Sailor Moon.
P.S.IV: In greco antico (ma anche in greco moderno) la parola angelos (pron. anghelos) vuol dire messaggero, ma il fatto che nelle edizioni greche della Bibbia, inizialmente le più diffuse fra i non ebrei, individuasse soprattutto le creature semidivine messaggere di Dio ha fatto sì che in tutte le altre lingue tali creature venissero chiamate angeli, angels o altro, a seconda del paese.
P.S.V: Pers. Saint Seiya: Dubhe Siegfried=Orion; Megrez Alberich=Megres.
Pers. Sailor Moon: Sailor Kakyuu/Principessa Kakyuu=Principessa Kakyuu; Sailor Starfighter/Koo Seiya=Sailor Star Regina del Coraggio/Seiya; Sailor Starhealer/Koo Yaten=non lo so e non lo voglio sapere/Yaten; Sailor Starmaker/Koo Taiki=non lo so e non lo voglio sapere/Taiki; Sailor Venus/Aino Minako=Sailor Venus/Marta; Sailor Saturn/Tomoe Hotaru=Sailor Saturn/Ottavia Tomoe; Sailor Pluto/Meioh Setsuna=Sailor Pluto/Sidia; Sailor Mercury/Mizuno Ami=Sailor Mercury/Amy; Sailor Mars/Hino Rei=Sailor Mars/Rea; Sailor Jupiter/Kino Makoto=Sailor Jupiter/Morea; Sailor Uranus/Tenoh Haruka=Sailor Uranus/Heles; Sailor Neptune/Kaioh Michiru=Sailor Neptune/Milena; Sailor Heavy Metal Papillon=questo personaggio compare solo nel manga; Sailor Chi=solo manga; Sailor Phi=solo manga; Sailor Lethe=solo manga; Sailor Mnemosyne=solo manga; Sailor Tin Nyanko/Suzu Nyanko=Sailor Metallia (e Sailor Berillia dove l'hanno lasciata?); Sailor Lead Crow/Karasuma Akane=Sailor Vulcania; Sailor Aluminum Siren/Aya Reiko=Sailor Fantasia (chissà se c'è Sailor Storia Infinita); Sailor Iron Mouse/Nesu Chuuko=Sailor Cuore di Ferro; Tsukino Usagi=Sailor Moon/Bunny; Sailor Chibimoon/Tsukino Chibiusa=Sailor Chibiusa/Chibiusa; Sailor Quartet (Sailor Pallas, Ceres, Vesta e Juno)/Amazones Quartet (Palapala, Cerecere, Vesves e Junjun)=Quartetto delle Amazzoni (esatto: nel manga sono delle guerriere Sailor che Nehellenia ha trasformato in guerriere al suo servizio, poi portate nel futuro da Sailor Saturn dove la Neo-Regina Serenity le ritrasforma in guerriere Sailor); Sailor Chibichibi/Sailor Cosmos=Sailor Chibichibi (ci credereste se vi dicessi che nel manga quello di Chibichibi è il travestimento di Sailor Cosmos, una superguerriera Sailor del futuro che assomiglia a Sailor Moon tornata indietro nel tempo per sconfiggere Caos prima che questi divenga troppo forte?); Sailor Galaxia=Sailor Galaxia



CHAPTER 07: COLORO CHE DOMANO IL CAOS



_ E così, questo è il Cauldron... _ commentò Minos guardandosi attorno. _ Lo immaginavo diverso...
_ Questo deserto è solo la parte più schifosa del pianeta. _ disse seccamente Aiakos. _ Non perdiamo tempo, che Caos non aspetta!
_ E lasciare senza doni il comitato di benvenuto? _ chiese Satana del Grande Capro (Comandante della Terra, capo del plotone di Spectre della Terra di Minos).
_ Voi chi siete?! _ chiese in tono autoritario il capo del 'comitato di benvenuto'.
_ Ma non le avevano fatte fuori i Saint, queste? _ si chiese il Messaggero della Morte. _ Ah, già, decadute, che seccatura...
_ Ho chiesto chi siete!
_ 22 annientatori continentali coi vostri nomi sopra, ecco chi siamo! _ rispose Cristofer.
_ KINMOKU FUSION TEMPEST!
_ Che katz credi di farmi con questo venticello, mamma di minkia? Ho le palle esagonali, e questa è la dimostrazione: SILVER DEATH STICK!
Le quattro decadute furono travolte da una scarica di proiettili d'energia argentea simili ai paletti di legno grezzo usati per ammazzare i vampiri.
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_ Che cavolo ti è successo? _ chiese 'Sig' al suo compagno di viaggio, trovato legato e appeso al soffitto per le gambe nella sala del teletrasportatore di Ginga TV.
_ Una valchiria... _ rispose il tappo. _ Una bellissima valchiria...
_ Una valchiria si sarebbe mostrata a te? Alberich, sei sicuro di non aver ricevuto anche delle botte in testa?
_ Allora rispondi a questo, Sigfried: che razza di essere ha le sembianze di una donna bellissima ed è capace di appendermi qui in tre secondi esatti?
_ Una guerriera Sailor molto forte.
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_ Laggiù c'è il Galactica Palace. _ spiegò Aiakos indicando un palazzo in lontananza. _ E' là dentro che si trova il vortice del Cauldron, e là dentro si trova Galaxia. Certo che quella è proprio matta...
_ Non è certo una novità. _ rispose Lucius. _ Liberare Caos...
_ Non sai quanto sia matta: quella l'ha liberato apposta perché voleva dimostrare di essere la guerriera Sailor più potente, e se sta collezionando le essenze delle sue colleghe senza darle a Caos significa che, benché rincretinita da quel mostro, è ancora fissata con questa mania di invincibilità!
_ Vaccaccia lurida... _ imprecò Cristofer. _ Perché katz l'hanno lasciata a piede libero, e, soprattutto, perché katz l'hanno lasciata diventare guerriera e guardiana di questo mondo?!
_ Si potrebbe fare la stessa domanda riguardo a te. _ gli disse Fabian della Rosa.
_ Ha ragione. _ ricarò l'Ammazzadraghi.
_ Porca miseria... Va bene che non c'è due senza tre, ma Kakyuu e le sue guardie del corpo stanno diventando ridicole! _ disse il Messaggero della Morte indicando un carro armato gigante del pianeta Kinmoku. _ Usare un coso simile contro di noi... Ora basta! GALAXIAN EXPLOSION!
Il carro armato gigante, insieme a gran parte del terreno intorno ad esso, venne disintegrato.
_ E quello dove l'hai imparato? _ chiese Lucius. _ Ah, già...
_ Come cavolo hanno fatto a salvarsi? _ chiese Minos, vedendo le quattro decadute davanti al portone. _ Il coso era telecomandato. _ spiegò Aiakos. _ Comunque c'è un rimedio a tutto: GALACTICA ILLUSION!
L'attacco di Aiakos si scontrò con il Star Serious Laser di Sailor Starfighter e con il Kinmoku Fusion Tempest di Sailor Kakyuu, annullandosi con essi, ma il Greatest Caution di Radamanthis arrivò a segno, abbattendo le suddette e ferendo Starmaker e Starhealer, poi finite da un secondo attacco di Aiakos.
_ Fermi! _ ordinò Lucius ai compagni, che vedendo la strada libera si stavano muovendo. Un attimo dopo una scarica di fiamme si diresse sugli Spectre, ma fu bloccata dall'Uccisore di Draghi, che la rimandò al mittente. Un attimo dopo otto guerriere Sailor decadute piombarono loro davanti.
_ Come osate cercare di violare la sacralità del Galactica Palace, la grande fortezza posta a difesa di Cauldron?! _ iniziò una delle guerriere, una bionda armata di catena. _ Se anche Sailor Galaxia dovesse perdon...
_ GREATEST CAUTION!
_ SILENCE GLAIVE SURPRISE!
Il contrattacco di una delle decadute, armata di naginata (sorta di alabarda giapponese simile ad una falce), annientò il Greatest Caution, e fu per puro miracolo che gli Spectre non riportarono altri danni che una ferita all'orgoglio di Radamanthis.
_ Ehi! _ urlò la prima, mentre Lucius parlottava con Myu e l'Uccisore di Draghi. _ Perché non mi hai lasciato finire?!
_ E' tipico degli Spectre: non perdono tempo a parlare, ma attaccano subito, come hanno fatto nella battaglia di Nemesis. _ spiegò un'altra guerriera, dotata di uno scettro molto lungo.
_ ORA! _ urlò Lucius, e in quel mentre Myu e l'Uccisore bloccarono le guerriere coi loro poteri telepatici.
_ Molto bene... _ disse Radamanthis. _ GREATES...
_ Fermo! _ ordinò il Messaggero della Morte, mentre Lucius estraeva degli ofuda (pergamene sacre scintoiste usate come sigilli e per gli esorcismi, sono detti anche okami). _ Lascia fare a Lucius: sarà molto più utile.
_ RIN, PYOO, TOO, SHA, KAI, JIN, RETSU, SAI, ZEN...
_ Che sta facendo Lucius? _ chiese Radamanthis. _ Un esorcismo?
_ AKURYOO TAISAN! _ urlò Lucius, colpendo le decadute con gli ofuda e facendole cadere a terra, liberandole dal blocco di Myu e dell'Uccisore di Draghi e paralizzandole. Poi, rivolgendosi a Radamanthis, disse: _ La formula che ho appena recitato invocava il potere di Sole, Luna, Terra, Cielo, Fuoco, Vento, Acqua, Roccia, Stelle e si concludeva con l'ordine agli spiriti maligni di andarsene: era un esorcismo.
_ Non sei tu quello chiamato anche Lucifero?
_ A volte lo fanno.
_ L'angelo ribelle in persona, il re di tutti i diavoli, che fa un esorcismo: robe da pazzi.
_ Molto spiritosi. _ disse una guerriera con ali di farfalla. _ Ma ora basta scherzare: Sailor Heavy Metal Papillon vi sconfiggerà! FAIRY THRONGING!
Myu di Papillon ribattè con la stessa tecnica, riuscendo a sopraffare l'attacco della guerriera decaduta e ad atterrarla.
_ Nella battaglia di Nemesis non eri ancora decaduta, eri ancora una delle Sailor Animamates, ed il tuo cosmo potenziato dal potere di Caos ti ha permesso di sconfiggere il mio Fairy Thronging, ma la situazione ora è cambiata: ora sono più potente di allora, e dispongo anche di una variante potenziata del Fairy Thronging ottenibile evocando le Fairy dell'Aldilà, mentre tu sei stata sconfitta dal Sailor Quartet e dalla guerriera del futuro e ora sei una decaduta. _ commentò Myu, osservandola. _ Non puoi competere con me: arrenditi, altrimenti...
_ Credi forse di spaventare la cacciatrice di anime? _ replicò Heavy Metal Papillon.
_ Peggio per te. FAIRY THRONGING!
_ GALACTICA PLANTS TEMPEST!
L'attacco energetico riuscì a sopraffare il Fairy Thronging e a colpire Myu, danneggiandone lievemente la Surplice. Subito dopo la sua autrice, Sailor Chi, insieme alla collega Sailor Phi e a tutte (tranne una, oltre alla stessa Sailor Galaxia) le altre guerriere traditrici sopravvissute alla battaglia di Nemesis (Sailor Lethe, Sailor Mnemosyne, Sailor Tin Nyanko, Sailor Lead Crow, Sailor Aluminum Siren e Sailor Iron Mouse), tutte decadute negli scontri con le guerriere di Sol, le Starlights e, nel caso di Tin Nyanko, Lucius, sbucarono fuori, permettendo a Heavy Metal Papillon di riunirsi a loro.
_ Pensavate forse che fosse così facile? _ chiese Sailor Chi. _ Se è così, siete solo dei poveri idioti.
_ Perché credi che abbia acconsentito all'esperimento esorcistico di mio fratello? _ ribattè il Messaggero della Morte.
_ Quale esperimento? _ chiese spaventata Sailor Phi.
_ Quello che ci ha permesso di riguadagnare le nostre essenze. _ rispose la guerriera bionda che prima aveva cercato di fermare gli Spectre, che però era visibilmente cambiata. Segno visibile del cambiamento era il semplice fatto che lei, come le sue compagne, non avesse più i bracciali dorati delle Animamates e delle Decadute. _ Preparatevi a soccombere, perché se anche le mie compagne vi perdoneranno, Sailor Venus non lo farà, e vi punirà con il VENUS LOVE AND BEAUTY SHOCK!
L'attacco di Sailor Venus quasi colpì Sailor Tin Nyanko, che, scansando, replicò con l'attacco energetico Galactica Annihilation, respinto dalla Venus Chain, mentre Myu riprendeva a combattere con Sailor Heavy Metal Papillon, confrontando il Fairy Thronging Inferno del guerriero infernale, nato dall'unione del Fairy Thronging con le Fairy dell'Aldilà, con le fiamme del Galactica Scales, l'attacco più potente della guerriera decaduta. Lo scontro tra le guerriere decadute da una parte e le guerriere del sistema solare e Myu dall'altra si accese furente, mentre gli altri Spectre passavano avanti.
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Davanti al Vortice, Sailor Moon, Sailor Chibimoon e le quattro guerriere del Sailor Quartet (Pallas, Ceres, Vesta e Juno) stavano affrontando Sailor Galaxia, la quale, anche a causa dell'inferiorità numerica, era in netta difficoltà, sotto gli occhi della piccola e misteriosa Sailor Chibichibi, che osservava impassibile la scena. Finalmente, dopo che un attacco ravvicinato di Moon aveva fatto volare a Galaxia la corona (Galactica Tiara), il suo talismano da guerriera Sailor nonché la fonte dei suoi attacchi mortali, Chibimoon sembrò riuscire a bloccarla con il Pink Lady's Freezing Kiss.
_ Arrenditi! _ le ordinò Sailor Pallas. _ Altrimenti Sailor Pallas ti ucciderà. E a Sailor Pallas non piace uccidere, quindi non darle questo dispiacere, ti...
_ Vuoi piantarla?! _ le urlò Sailor Galaxia. _ Dai sui nervi, con questo tuo "Sailor Pallas dice, Sailor Pallas fa"!
_ A chi lo dici... _ confermò Sailor Vesta.
_ Pensa che ce la dobbiamo sorbire da anni... _ rincarò Sailor Juno, mentre Sailor Ceres ridacchiava.
_ Poverine... _ disse Sailor Galaxia, espandendo il suo cosmo, mentre, finalmente, Sailor Chibichibi iniziava a muoversi verso Sailor Moon. _ Non preoccupatevi, ora porrò fine al vostro tormento e vi vendicherò... GALAXIAN EXPLOSION!
Il terrificante attacco ferì mortalmente il Sailor Quartet, permettendo a Galaxia di prelevarne le essenze, e stese Sailor Chibimoon, mentre Sailor Moon, sbalzata dall'onda d'urto del colpo, atterrò vicino a Chibichibi, che le sfiorò la fronte.
_ E ora, a noi tre. _ disse Galaxia, dopo aver recuperato la tiara. _ GALACTICA SUPER STRINGS!
Con questo nuovo attacco Galaxia riuscì a bloccare le sue due avversarie.
_ Ti sei rivelata un'avversaria molto difficile, Sailor Moon. _ affermò Galaxia. _ E tu, strana bambina, nonostante non abbia fatto assolutamente nulla possiedi un potere immenso. Le vostre essenze sono giusto ciò che mancava alla mia collezio... Si può sapere cos'hai da ridere?!
_ Se non provvedo, le Jaoh Ensatsu Senju Kokuryuha ti spazzeranno via insieme a Caos prima che tu riesca a privarcene. _ le rispose Chibichibi, disintegrando i fili del Galactica Super Strings senza muoversi e liberando anche Sailor Moon. _ Addio.
Sailor Chibichibi sparì nel nulla con quelle parole, mentre Sailor Moon, approfittando della distrazione di Sailor Galaxia, la colpì con lo Starlight Honeymoon Therapy Kiss.
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_ Pensavo che in quella situazione avrebbe ceduto alla disperazione, e invece... _ mormorò l'Uccisore di Draghi. _ Bè, vorrà dire che mi risparmierò le fiamme ancora per un po'.
_ Come, scusa? _ chiese Radamanthis. _ Riesci a vedere quello che sta succedendo?
_ Negli ultimi anni ho imparato qualche altro trucchetto.
_ Imparato? _ chiese, dalle sue spalle, Sailor Chibichibi, ritrovandosi con tutti gli Spectre pronti ad ucciderla.
_ Ehm... Cassandra, sei proprio sicura che sia questa la superguerriera? _ chiese Valentine.
_ Avrei dovuto immaginare che avreste faticato a credermi. _ disse Chibichibi mentre si avvolgeva di un'abbagliante luce argentata, dalla quale riemergeva completamente diversa: fisicamente era identica a Sailor Moon, a parte il colore argenteo dei capelli e i chignon a forma di cuore invece che di palla, mentre il vestito, pur essendo simile a quelli delle guerriere Sailor del sistema solare, aveva un aspetto quasi sacrale.
_ Valentine, in oltre diecimila anni di servizio di guardia nell'Inferno non hai ancora imparato ad aspettarti di tutto dai compatrioti? _ gli chiese Fabian della Rosa (Stella del Cielo Oscuro).
_ Bando alle ciance. _ disse il Messaggero della Morte. _ E tu, guerriera Sailor, non sai che cambiare il passato è molto rischioso? Puoi cambiare il destino che ti aspetta, ma utilizzare il potere...
_ ... Di viaggiare nel tempo per cambiare ciò che è già avvenuto non è un diritto di nessun essere vivente, dio, umano o qualsiasi cosa sia. _ completò quella che un tempo era Sailor Chibichibi. _ No, non hai un'imitatrice, e Cassandra è stata alquanto imprecisa, visto che non sono qui di mia volontà. Ma, come diresti tu, perché sprecare parole, preziose armi affilate, quando si può vedere di persona? Imprimete nelle vostre menti questa visione, e comprenderete ciò che dovete comprendere.
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Davanti al Vortice, Sailor Moon, Sailor Chibimoon e le quattro guerriere del Sailor Quartet stavano affrontando Sailor Galaxia, la quale, anche a causa dell'inferiorità numerica, era in netta difficoltà. Finalmente, dopo che un attacco ravvicinato di Moon le aveva fatto volare via la Galactica Tiara, Chibimoon sembrò riuscire a bloccarla con il Pink Lady's Freezing Kiss.
_ Arrenditi! _ le ordinò Sailor Pallas. _ Altrimenti Sailor Pallas ti ucciderà. E a Sailor Pallas non piace uccidere, quindi non darle questo dispiacere, ti...
_ Vuoi piantarla?! _ le urlò Sailor Galaxia. _ Dai sui nervi con questo "Sailor Pallas dice, Sailor Pallas fa"! _ A chi lo dici... _ confermò Sailor Vesta.
_ Pensa che ce la dobbiamo sorbire da anni... _ rincarò Sailor Juno, mentre Sailor Ceres ridacchiava. _ Poverine... _ disse Sailor Galaxia, espandendo il suo cosmo. _ Non preoccupatevi, ora metterò fine al vostro tormento e vi vendicherò... GALAXIAN EXPLOSION!
Il terribile attacco ferì mortalmente il Sailor Quartet, permettendo a Galaxia di prelevarne le essenze, e stese Sailor Chibimoon, mentre Sailor Moon fu sbalzata all'indietro, da dove, sconvolta per la morte delle sue ultime compagne, non riusciva più a rialzarsi.
_ Ed ora, a noi due. _ disse Sailor Galaxia, dopo aver ricuperato la tiara. _ GALACTICA SUPER STRINGS!
Con questo nuovo attacco Galaxia riuscì a bloccare la sua avversaria.
_ Ti sei rivelata un'avversaria molto difficile, Sailor Moon. _ affermò Galaxia. _ La tua essenza è esattamente ciò che manca alla mia collezione: una volta che l'avrò a disposizione, sarò finalmente invincibil... Un momento... Che cosa sta succedendo?!
Il cielo si era improvvisamente coperto di nuvole, da cui colonne di luce nera e saette nere partivano colpendo il Galactica Palace, mentre ciò che era rimasto visibile del cielo assumeva un colore rosso sangue. Pochi istanti dopo una legione di draghi di fiamme nere solcò il cielo, e, sotto gli occhi sbigottiti di Galaxia, uno di loro, distaccatosi dal gruppo, inghiotti Sailor Moon e Sailor Chibimoon, per poi tornare da dove era venuto. Immediatamente un altro drago si scagliò contrò Galaxia, che riuscì a scansarlo per miracolo, mandandolo a fondere il pavimento. Altri due attaccarono Galaxia, che riuscì a scansarli con crescente difficoltà, ma, ritrovatasi senza vie di fuga, la guerriera Sailor dovette fronteggiare il successivo colpendolo col Galaxian Explosion. L'attacco, per quanto terrificante, non sortì effetto, ed il drago riuscì a divorarla, per poi entrare nel Vortice insieme agli altri, annientando Caos fra le fiamme. Nel frattempo il drago che aveva inghiottito Moon e Chibimoon arrivò al cospetto dell'Uccisore di Draghi, dove sputò le due guerriere al cospetto degli Spectre e svanì nel nulla.
_ Ben fatto, Ammazzadraghi. _ si complimentò il Messaggero della Morte.
_ Preferirei essere chiamato Toryuusan. _ disse l'Uccisore di Draghi.
_ Katz vo' dire? _ chiese Cristofer.
_ Uccisore di Draghi in giapponese più il suffisso di rispetto 'san'.
_ Zitti. _ ordinò il Messaggero della Morte. _ Percepisco una strana forza...
Improvvisamente qualcosa mise a terra gli Spectre, senza però provocare danni.
_ Ma che... _ iniziò Lucius, ma il Messaggero lo interruppe.
_ Toryuusan, prova a controllare la vita presente in questo settore dell'Universo. _ ordinò.
Dopo pochi istanti, Toryuusan disse: _ Sparita. Completamente.
Un silenzio inorridito seguì il responso.
_ La reazione fra l'energia del Kokuryuha e quella di Caos ha annientato ogni forma di vita su tutti i pianeti nel raggio di circa cento anni luce, con le sole eccezioni dei pianeti anticamente seleniti. _ spiegò Toryuusan.
_ E non ha fatto solo quello... _ disse Lucius, indicando due luci, attorno alle quali iniziarono a materializzarsi tutti coloro che in passato erano stati privati delle loro essenze.
_ Un momento... _ esclamò Sailor Moon. _ Migliaia di mondi sono... morti?
_ Per colpa nostra. _ rispose Toryuusan. _ Ti sei mostrata psichicamente incapace di continuare la lotta, e ho reagito d'istinto. Le conseguenze... Che serva di lezione ad entrambi.
Una delle due luci iniziò a splendere maggiormente, per poi svanire nel nulla.
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_ L'energia di quei morti ha duplicato i Ginzuishoo e creato due guerriere di immenso potere, nate dalla duplice duplicazione di tutte le essenze delle guerriere Sailor. _ spiegò Chibichibi.
_ Il che spiega pe... _ iniziò il Messaggero della Morte, ma Chibichibi lo interruppe e finì la frase al suo posto: _ ... rché tu riesca a dire le mie esatte parole e a capire esattamente cosa sto pensando, e, soprattutto, la stessa, irritante abitudine di Nem di finire le mie frasi: hai lei dentro. Almeno Nem l'aveva perduta, 'sta cavolo di abitudine... Volevi dire questo?
Il Messaggero della Morte rispose mollandole un pugno formidabile in un occhio.
_ Esattamente. _ disse lo Spectre. _ Finisci il discorso, che dobbiamo lavorare.
_ Volentieri. _ rispose Sailor Chibichibi. _ In qualche modo lo sconforto di Sailor Moon deve aver influito su di me, sta di fatto che una delle due Sailor Cosmos si è ritrovata improvvisamente indietro nel tempo e, ricordandosi dello stratagemma di Chibiusa si è trasformata nella piccola Chibichibi. Il resto lo sapete.
_ Dunque, tu sei esattamente ciò che Galaxia sta cercando di diventare: la Guerriera Sailor Definitiva, ancora più potente del sommo Urano, e per di più con il Ginzuishoo a disposizione. _ si stupì Andreas di Castitas (Stella del Cielo Abile).
_ Complimenti! _ disse Fabian, rivolgendosi a Toryuusan. _ Hai come figlia la Guerriera Sailor più potente mai esistita! Chissà come la prenderà la tua ragazza, quando saprà che hai una... Ehi, stavo solo scherzando!
Toryuusan gli aveva puntato una spada di fiamme nere alla gola.
_ Se volete raggiungere prima il Vortice, posso teletrasportavi lì. _ si offrì Sailor Cosmos
_ Fermi dove siete! _ urlò una guerriera Sailor decaduta dai lunghi capelli neri, vestita con una Sailor suit identica a quella di Galaxia tranne che nella tiara (sostituita da un'elmo simile a quelli greci) e nel colore, rosso sangue invece che oro, ed armata con un'ascia bipenne. Alle sue spalle c'erano migliaia di guerriere Sailor, pronte a combattere.
_ Sailor Cauldreis? E tu che ci fai qui? _ le chiese Aiakos. _ Ti credevo sulla Terra a rompere le scatole ai Saint!
_ Sailor Earth è arrivata prima. _ disse il Messaggero della Morte.
_ Basta chiacchiere! _ intimò Sailor Cauldreis. _ Arrendetevi, o vi uccideremo!
_ Sai la novità! _ rispose Lucius. _ Non sarebbe la prima volta.
_ Dateci pure dei vigliacchi e dei nemici del progresso, ma preferiamo non arrenderci e restare nell'ambito di ciò che conosciamo. _ proclamò il Messaggero della Morte.
_ Più contorto non ci riesci? _ gli chiese Cosmos, mentre con un gesto mandava in frantumi i braccialetti a tutte le guerriere tranne Cauldreis. _ Signor Aiakos, mi pare di ricordare che lei abbia una faccenda in sospeso con la signorina...
_ Esattamente. _ confermò Aiakos. _ Voi andate avanti, qui ci penso io!
Cosmos si teletrasportò via con gli altri Spectre, mentre Aiakos, messosi in posizione di combattimento, fronteggiava Cauldreis e la sua ascia.
_ Perché? Perché ti sei unita a Galaxia, invece di fermarla?_ chiese Aiakos. _ Tu ne avevi la possibilità, lo so: a te Galaxia avrebbe dato ascolto.
_ Ti ho già risposto su Nemesis. _ rispose Cauldreis, mentre espandeva il suo cosmo e attorno ai due, mentre tutto assumeva l'aspetto dello spazio stellato, si aprivano infiniti occhi. _ E come feci allora dopo averti risposto, ti sconfiggerò: stavolta non ci sono i ghoul a salvarti. GALACTICA ILLUSION!
L'attacco, un tornado di potenza formidabile, raggiunse Aiakos, che lo bloccò con una sola mano, per poi rimandarglielo indietro persino più potente, senza però ferirla gravemente.
_ Sono passati più di diecimila anni da allora. _ disse Aiakos. _ Diecimila anni di cambiamenti: il tuo indebolimento, il mio rafforzamento, ed il fatto che ora conosco questa tecnica persino meglio di te che l'hai inventata.
_ Non penserai di sconfiggermi col mio stesso colpo, spero. _ disse Cauldreis.
_ Non temere: Aiakos di Garuda, Giudice Infernale e Comandante degli Spectre, ha altre freccie al suo arco.
Cauldreis si lanciò all'attacco, cercando di colpire Aiakos con l'ascia, ma questi la scagliò in aria con il Garuda Flap prima che potesse arrivare abbastanza vicino, e, col piede, tracciò una croce per terra.
_ 3... 2... 1... 0. _ contò Aiakos, ed allo zero Cauldreis si schiantò violentemente dove Aiakos aveva tracciato la croce, morendo per l'impatto.
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Myu stava combattendo un feroce corpo a corpo, in cui stava avere la meglio, con Sailor Heavy Metal Papillon, quando questa spiccò il volo con le sue ali.
_ Prendi questo! GALACTICA SCALES!
Myu utilizzò le ali della sua Surplice per volare ed evitare l'attacco, e subito dopo bloccò Sailor Heavy Metal Papillon con i suoi poteri telecinetici.
_ Sei sconfitta. FAIRY THRONGING INFERNO!
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Alcune guerriere decadute giacevano ai piedi di una donna completamente avvolta in un mantello, che però non ne nascondeva le generose forme.
_ E così Serenity ha imparato a combattere. _ disse fra se la donna. _ Buono a sapersi.
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Il confronto fra Sailor Moon e Sailor Galaxia era praticamente alla pari: lo Starlight Honeymoon Therapy Kiss ed il Galactica Inflation erano equivalenti, e nessuna delle due poteva permettersi di interrompere l'attacco per utilizzare il proprio colpo più potente, altrimenti sarebbe stata annientata. Improvvisamente le due guerriere furono abbagliate da una luce color argento, e quando questa scomparve erano apparsi Sailor Cosmos e gli Spectre.
_ Dì un po', perché non la sistemi tu, visto che hai abbastanza potere da riuscire a sopportare il suo attacco e quello di Sailor Moon insieme senza farti nulla? _ chiese Satana del Grande Capro (Stella del Comandante della Terra).
_ Riesco a difendermi e a spaccare i bracciali delle decadute, ma devo ancora imparare ad utilizzare il mio potere. _ rispose Sailor Cosmos.
_ Difenditi da questo! _ urlò Galaxia. _ GALAXIAN EXPLOSION!
Le sfere d'energia generate dall'attacco quasi raggiunsero Sailor Cosmos, ma Toryuusan si frappose e le parò tutte roteando una spada dall'elsa orribile, per poi spostarsi e lasciare che il Messaggero della Morte contrattaccasse con la stessa tecnica, senza però riuscire a danneggiare Galaxia.
_ Cosa credevi di fare, di potermi ferire con il mio colpo migliore? _ disse Galaxia, lanciando il Galactica Super Strings, che però il Messaggero della Morte seppe parare con una barriera d'energia.
_ E tu credevi che fosse così facile sconfiggermi? _chiese il Messaggero della Morte, ordinando di stare indietro agli altri Spectre con un cenno della mano.
_ In effetti meriti di portare il nome dell'angelo portatore di morte delle nostre antiche leggende. _ rispose Galaxia. _ Ma non puoi battermi. Perché piuttosto non ti unisci a me? Ci pensi? Io, la guerriera Sailor più potente di tutti i tempi, e tu, così potente da aver assunto il nome di lord Martiya, insieme potremmo conquistare senza problemi il potere assoluto ed annientare Caos...
_ Io non sono Iason. Certo, da ancora prima di unirmi agli Spectre ero così forte da essere stato soprannominato Martiya, Angelo della Morte, ma se ora vengo chiamato lord Martiya è perché giurai fedeltà alla Sovrana, Sailor Nemesis. E non ho la minima intenzione di tradirla.
_ In questo cas...
Prima che Galaxia finisse di parlare, lord Martiya si lanciò in un cross chop da distanza ravvicinata, mancando di poco il bersaglio, per poi iniziare una furiosa ed imprevedibile serie di attacchi, senza però riuscire a colpirla... O meglio, senza volerla colpire: l'attacco serviva solo a distrarre Galaxia per permettere a Lucius di utilizzare su di lei l'Akuryoo Taisan, esorcizzandola e facendola svenire.
_ Non pensavo sarebbe stato così facile... _ commentò Amedevil.
_ Dov'è? _ chiese lord Martiya a Toryuusan, che indicò un punto sul terreno. _ Lucius, congela il terrenpo dove ti indica Toryuusan. Lucius obbedì. Pochi istanti dopo il terreno iniziò a spaccarsi, ed un'altra Sailor Galaxia ne uscì saltando, per poi venire bloccata dalla catena della Surplice di Castitas in modalità Great Capture.
_ Di un po', che cavolo ho esorcizzato? _ chiese Lucius.
_ Un'illusione molto ben fatta. _ spiegò lord Martiya. _ Galaxia deve aver intuito che avevamo in mente qualcosa, ed è riuscita a rifugiarsi sottoterra appena in tempo.
_ ... AKURYOO TAISAN!
Stavolta Lucius riuscì ad esorcizzare Galaxia, che, non appena liberata, cercò di strangolarlo: aveva appena spedito le essenze in mano a Caos, permettendogli di liberarsi.
_ Queste essenze? _ chiese Fabian, facendo apparire attorno a se numerose luci argentee.
_ Ma come... _ si stupì Galaxia.
_ Prima di arrivare su Nemesis e diventare Spectre ero il ladro più famoso del Makai, insieme a mio fratello.
_ Fuori il rospo: come si può far fuori Caos? _ chiese lord Martiya.
_ Non si può: il kekkai di sigillo esterno e quello mediano impediscono di agire su ciò che è contenuto all'interno del vortice più di quanto si sia già fatto. _ rispose Galaxia.
_ Sigillo esterno e...?
_ Il sommo Urano mise quattro kekkai di sigillo: uno alla coscienza di Caos, che infransi nel tentativo di studiarlo e di comprendere come abbatterlo; uno all'influenza dei suoi poteri, per bloccare o perlomeno limitare i poteri di Caos e tenerlo dentro; uno alle influenze esterne, per impedire che qualcuno lo liberasse; ed uno mediano, che supporta gli altri due rimasti. Una volta infranti, basterebbe l'energia del Ginzuishoo ad annientare Caos... Il problema è che solo il sommo Urano sapeva come infrangerli.
_ Balle. _ commentò Toryuusan. _ So benissimo come, o meglio chi infrangerli.
_ In effetti Scutum Telamon avrebbe potuto infrangerli... _ confermò lo Spectre Taboo dello Scrittore (Stella del Cielo Egualitario). _ Il problema è trovarlo: gli unici Sacri Guerrieri originari ancora in circolazione sono Lyra Orfeos e Lepus Genes, e nessuno dei ha questo potere.
_ Baka.
_ Cosa?!
_ Anche il tizio con la faccia spiaccicata possiede la Jigento.
_ LA COSA?! _ si stupirono Galaxia, Cosmos e parecchi Spectre.
_ La sciabola dimensionale, in grado di aprire varchi nello spazio-tempo e di infrangere qualsiasi kekkai.
_ Esiste davvero?! _ chiese Galaxia.
_ C'è qualcuno in grado di usarla? _ domandò invece Radamanthis.
Writer e Toryuusan annuirono.
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_ Dov'è Kuwabara? _ chiese Kurama.
_ Il tizio col muso sfrittellato? Di là. _ rispose Death Mask. _ Perché lo cerchi? Sei la sua ragazza, per caso?
Kurama, dopo averlo guardato molto male, glielo spiegò.
_ Non ho capito... Tu vorresti farmi credere che quello spilungone col cervello bacato ed il muso da cavallo sfrittellato da centinaia di pugni avrebbe un simile potere? _ si stupì Death Mask.
_ Ce l'ha. _ rispose Kurama. _ Il che significa che gli Spectre potrebbero anche venirlo a prendere, nel caso ci sia una ba...
Si sentì un urlo disumano.
_ Troppo tardi.
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Davanti al vortice gli Spectre, compresi Myu e Aiakos, e le guerriere Sailor, compreso il gruppetto rimasto con Myu, stavano aspettando il ritorno di lord Martiya.
_ Mi aspettavate? _ chiese il suddetto, apparendo alle loro spalle con Kuwabara (svenuto) in spalla.
_ Ma come hai fatto? _ gli chiese Sailor Saturn.
_ Che cosa gli hai fatto? _ gli chiese invece Toryuusan.
_ Gli ho soltanto proiettato nella mente l'immagine del tizio che più odia che si fa la ragazza di cui è innamorato. _ rispose lord Martiya. _ Da brivido, ma necessario per immobilizzarlo: non ci saranno problemi a convincerlo.
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_ Non ci credo... Quel tizio col muso da somaro e i capelli finti avrebbe il potere della Jigento?! _ chiese Alberich.
_ Ce l'ha. _ confermò Sensui.
Mulo piantò delle imprecazioni formidabili.
_ E così conosci anche delle imprecazioni. _ disse Hiei, apparso dal nulla con un sacco sulle spalle.
_ Hiei, presto, devi individuare Kuwabara! _ disse Yusuke.
_ Perché ti preoccupi di quest'idiota? _ ribattè, tirando fuori l'idiota in questione dal sacco. _ L'ho trovato là dietro: qualcuno gli ha fatto vedere qualcosa di sconvolgente ed il lavaggio del cervello, per poi cancellare il tutto. C'era anche questa.
Hiei estrasse di tasca una sfera di cristallo e la gettò sul muro, infrangendola. Sul muro apparve l'immagine di lord Martiya, che spiegò di aver utilizzato Kuwabara per infrangere parte dei sigilli che ancora tenevano imprigionato Caos allo scopo di annientarlo e che l'operazione era felicemente riuscita, aggiungendo anche di aver messo in viaggio il Sacro Guerriero della Carena e di aver fatto provvedere a consegnare al Santuario dei Mari un potenziale sostituto (da convincere) di Ioseph.
_ Anche questa è fatta. _ commentò Mulo.
_ Spero che non si debba combattervi, Sacri Guerrieri. _ disse Sorrento.
_ Questo è un nobile desiderio, Siren. _ aggiunse Sea Dragon. _ Un desiderio di pace che loro dovranno esaudire, per il loro stesso bene.
Dopo queste enigmatiche parole Sea Dragon si voltò e se ne andò, seguito dai Generali superstiti.

LA LEGGENDA DEI GUERRIERI D'ARGENTO
RACCONTO 1: IL CAULDRON
FINE
CONTINUA...

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Capitolo 8
*** 08: COLORO CHE SI PREPARANO ALLA GUERRA ***


E otto. Con questo capitolo si arriva all'inizio dell'anime di Saint Seiya. Preparatevi ad ammirare il rischioso piano del mio omonimo personaggio per sbarazzarsi di più Sacri Guerrieri possibile e a conoscere anche gli altri guerrieri fedeli ad Atena: si inizia con le grandi battaglie (richieste da un commentatore dell'opera)!
by lord Martiya
P.S.I: Alcune sequenze dell'episodio sono liberamente tratte dai capitoli speciali di Saint Seiya: Episode G.
P.S.II: Il personaggio di Sagittarius Arcer è ispirato all'omonimo personaggio della fanfiction Saint Seiya Shogun Hen, in pubblicazione su www.burningblood.it.
P.S.III: Come probabilmente sapete Shinji Ito, Takashi Mitsuhashi, Imai e Tanigawa sono personaggi del manga e anime Kyo Kara Ore Wa (in Italia Due come noi).
P.S.IV: In Saint Seiya Episode G viene citato un avvenimento reale, l'incidente alla centrale nucleare di Three Miles Island del 28/03/1979. Per esigenze di copione ho dovuto sdoppiarlo, inventandomene un secondo in un'altra centrale a causa dell'importanza dell'evento nella storia del personaggio di Aiolia.
P.S.V: Pers. Saint Seiya: Kraken Isac=Abadir del Kraken; Sea Dragon Kanon/Gemini Kanon=Kanon; Crystal Saint=Maestro dei Ghiacci (la costellazione è una mia ipotesi); Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Aries Mu=Mur dell'Ariete; Appendix Kiki=Kiki; Grande Sacerdote Aries Sion=Grande Sacerdote; Libra Doko=il Maestro dei Cinque Picchi; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco (o Serpentario); Cassios=Cassios; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Aquarius Camus=Acquarius; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila.
Pers. Sailor Moon: Sailor Chibichibi/Sailor Cosmos=Sailor Chibichibi; Jadeite=Jack; Nefrite=Nevius; Zoisite=Zakar (nell'originale è un maschio, ma, almeno nel manga, non un gay); Kunzite=lord Kaspar (che, nella versione originale dell'anime, è gay come Zoisite); Sailor Lead Crow=Sailor Vulcania (chi è, la guerriera Sailor personale del dottor Spock?); Sailor Tin Nyanko=Sailor Metallia (lo chiedo di nuovo: e Sailor Metallia dove l'hanno lasciata?); Hino Rei/Sailor Mars=Rea/Sailor Mars; Tsukino Usagi/Sailor Moon=Bunny/Sailor Moon; Tomoe Hotaru/Sailor Saturn=Ottavia Tomoe/Sailor Saturn.



CHAPTER 08: COLORO CHE SI PREPARANO ALLA GUERRA



Un ragazzo svenuto giaceva ai piedi di un'enorme colonna. Aveva i capelli biondi chiazzati a tratti di tintura verde, dei vestiti leggeri e l'occhio sinistro coperto da una benda insanguinata, ma lo svenimento era stato causato più da un principio di congelamento che dalla ferita. Il ragazzo, però, si riprese, ed espandendo il suo cosmo guarì dal principio di congelamento in pochi istanti.
_ E così controlli le energie fredde. Molto bene. _ commentò una voce proveniente dal nulla.
_ Chi sei? _ chiese il ragazzo. _ Dove mi trovo?
_ Sei al Santuario dei Mari, ai piedi della Colonna dell'Oceano Artico. Io sono Sea Dragon, il Generale dei Mari custode della Colonna dell'Oceano Atlantico Settentrionale, mentre tu sei destinato a difendere quella colonna indossando lo scale di Kraken. Qual'è il tuo nome?
_ Isac, allievo di Crystal, Sacro Guerriero della Corona Boreale e pretendente del cloth di Cygnus, e non ho intenzione di accettare la tua offerta.
_ E così sei allievo del Crystal Saint. Lo conosco. Immagino che avrà almeno un altro allievo.
_ Si chiama Hyooga.
_ In giapponese vuol dire 'ghiacciaio', ed anche 'glaciale'. Un nome molto appropriato, non c'è che dire. E' forte?
_ Molto. Quanto me, penso.
_ Il suo cuore?
_ Che?
_ E' una persona pura?
_ Sì.
_ Ne sei certo?
_ Certissimo.
_ Allora lascia a lui il cloth di Cygnus, ed accetta il tuo destino: se fallisse nel purificare il Santuario, potrai vendicarlo e far sì che il suo sacrificio non sia inutile.
_ Purificare il Santuario? Che cosa stai dicendo?! Il Santuario è il baluardo a difesa della Giustizia in Terra e dell'umanità!
Sea Dragon uscì dall'ombra davanti a lui e giunse fino a circa un metro da lui.
_ Un tempo era così. _ affermò Sea Dragon. _ Ora, ne dubito.
_ Che cosa intendi dire?
_ Hai mai sentito parlare di Saga?
_ Il Gold Saint dei Gemelli? E' un uomo giusto e rispettato, amato come fosse un dio in terra.
_ Ma è anche un ingenuo: non percepì il male che quasi tredici anni fa infettò il Santuario. Io lo so bene, perché me ne accorsi e cercai di avvisarlo, ma non mi credette.
_ Tu conosci Saga personalmente... Chi sei veramente?
_ Kanon suo compagno di addestramento e suo fratello gemello. Venni incriminato con una falsa accusa dagli emissari del male, e rinchiuso nella prigione di Capo Sounion, dove trovai il tridente del dio Poseidone, e dalla divina arma venni condotto al cospetto del dio che ora servo. Egli si era appena destato dal suo lungo sonno e non aveva percepito il male nel Santuario, quindi lo misi al corrente. Quindi entrò nel corpo di uno dei pochi uomini puri ancora esistenti e si riaddormentò, ma prima mi diede un ordine: ricostituire l'ordine dei Guerrieri Marini in attesa della caduta o della purificazione del Santuario, e poi risvegliarlo per epurare l'umanità nel primo caso o aiutare i Sacri Guerrieri superstiti contro il Nemico.
_ Quale nemico?
_ Quando sarà il momento, il dio Poseidone ce lo dirà. Fino ad allora, anche se ho dei sospetti, non se ne dovrà parlare. E' necessario che per allora tutti e sette i Generali dei Mari siano presenti e che tu indossi lo scale di Kraken.
_ Fammi tornare su: devo avvertire il Maestro e fare del mio meglio per diventare un Saint in grado...
_ Non posso farlo.
_ Ma perché?!
_ Abbiamo già fin troppi problemi con le spie, ed il tuo ritorno sarebbe esattamente ciò che gli emissari del male vogliono: sapere esattamente chi è a conoscenza della loro presenza al Santuario.
_ Ma...
_ Non puoi fare altro che fidarti di Hyooga ed indossare lo scale. Provvederò personalmente a renderti forte abbastanza.
_ ... Non indosserò lo scale, e non mi farò...
_ Accettare il mio addestramento non vuol dire accettare il tuo destino. Mi darai la tua risposta definitiva solo quando il Santuario sarà caduto o purificato, ma fino ad allora dovrò tenerti qui. Accetta almeno la mia offerta di addestramento.
Kanon gli tese la mano, e, dopo alcuniistanti di esitazione, Isac gliela strinse.
_ Nella colonna c'è un'abitazione, un po' rustica ma vivibile. Puoi utilizzarla. _ disse Sea Dragon.
_ Grazie. _ rispose Isac.
_ Inizieremo l'addestramento domani mattina alle cinque, ora di Roma. La sveglia è già regolata. Se vuoi scusarmi...
Kanon si voltò e si diresse verso il Tempio di Poseidone. Mentre camminava sorrise malignamente.
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Santuario, Palazzo dei Bambini Gemelli. Saga era nel tempio, cosa che non accadeva da lungo tempo, ed era circondato da numerosi spiriti maligni.
_ Chi sei tu? _ chiesero le ombre. _ Nel Palazzo dei Bambini Gemelli si cela l'oscurità. In questo tempio incustodito sono radicate le tenebre. E' tale oscurità ad attrarre noi ombre. Tu emani il nostro stesso odore... L'odore del buio. Chi sei, dunque, essere dotato di due aure, una umana e una oscura?
_ Noi siamo coloro che posseggono la forza dei due gemelli dalle immortali spoglie. _ rispose Saga. _ Dei due fratelli, Castore è colui che dispone dell'arte della guerra. Tale potere consente alla nostra anima di comandare tutti i Sacri Guerrieri. Di suo fratello Polluce è l'invincibile pugno di ferro, offertogli da Efesto, Fabbro Divino. Tale potere consente alle nostre braccia di disintegrare l'intera Via Lattea. E' questo il sommo colpo di Saga, Gold Saint di Gemini. E' questo il GALAXIAN EXPLOSION.
In qualche modo il colpo esplosivo di Saga dilaniò e fece a pezzi le ombre, nonostante fossero puro spirito. Le poche fra loro che erano riuscite a scamparla iniziarono a riunire se stesse ed i resti delle meno fortunate in un unico essere, che oso restare e continuare a parlare col Sacro Guerriero.
_ Gemini Saga... _ iniziò. _ La tua esistenza, Sacro Guerriero, è da sempre ammantata di mistero. Sei dunque realtà?! Nondimeno proprio tu, che del Sacro Guerriero dovresti avere la sacralità, emani invece la nostra stessa aura demoniaca. Benche tu sia un uomo, la tua natura non si discosta dalla nostra. Se è così, perché non ti unisci a noi? A noi che del corpo siamo privi è indispensabile un alleato di carne e sangue che ci aiuti a fare del mondo degli uomini un luogo di tenebre! Tu che possiedi un'aura oscura dovresti anelare ad un mondo di oscurità. Non vorresti un mondo differente? Uno brulicante di tenebre?
_ A tal punto brami passare a un altro mondo? _ chiese Saga, mentre nella sua mano destra iniziava ad apparire una sfera di spazio distorto. _ In tal caso ti ci condurremo noi!
_ Cosa?! La mano di Gemini Saga può distorcere lo spazio?!
_ ANOTHER DIMENSION!
In un istante la sfera inglobò l'intero tempio, e l'ombra, chiedendo disperatamente a Saga di rivelarle la sua vera identità, fu attirata al centro della distorsione ed inghiottita nel mondo di tenebre cui anelava.
_ E' proprio ciò che stiamo cercando di scoprire. _ disse, piangendo, Saga. _ A nessuno più di noi sta a cuore capire chi siamo.
Il giorno dopo il Terzo Tempio dello Zodiaco sarebbe stato nuovamente incustodito: Saga aveva ripreso la maschera che indossava da lunghi anni, senza sapere che tre persone, ognuna incosciente delle altre, avevano assistito al dialogo e che una di esse aveva scoperto il suo segreto.
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Chiba (una città del Giappone a due tiri di sputo da Tokyo). Ad un incrocio di una zona poco frequentata e malfamata un liceale coi capelli tinti di biondo ed un altro con divisa allungata e capelli lunghissimi sparati in aria a cresta stavano osservando una scena desolante: un gruppo di teppisti nudi e appesi ai muri per i testicoli a oltre due metri da terra. Improvvisamente altri due liceali, di un'altra scuola (non indossavano una divisa marinaresca come i primi due ma delle divise simil-top manager, anche se uno dei due l'aveva personalizzata), arrivarono di corsa e, vedendo lo spettacolo, sbiancarono.
_ Mitsuhashi! _ urlò il più alto dei nuovi arrivati dopo essersi ripreso. _ Come hai osato fare tutto questo?!
_ Eh? Imai? _ rispose il biondino. _ Che cazzo vuoi? Noi siamo appena arrivati! Vero, Ito?
_ Eh? Sì, certo! _ confermò il crestone.
_ Non mentite! _ disse il secondo dei nuovi arrivati. _ In tutto il Giappone soltanto Mitsuhashi è così spietato da fare una cosa simile!
_ Ti sbagli, Tanigawa. _ disse una voce nelle loro menti. _ All'occorrenza so essere molto più spietato di voi.
Toryuusan apparve in un turbinio di fiamme nere, presentandosi come uno dei guardiani dell'Inferno.
_ Uno dei guardiani dell'Inferno? _ si stupì Imai, aggiungendo poi, pieno di gioia: _ Allora sei venuto a prendere Mitsuhashi!
_ Ehi, vuoi che ti ci spedisca? _ lo apostrofò Mitsuhashi.
_ Idioti. _ disse Toryuusan. _ Ero semplicemente di passaggio quando ho avvertito la presenza di questi idioti e che stavano picchiando un tale che cercava di difendere sua sorella.
_ Li ha... _ iniziò Ito, ma Toryuusan lo interruppe.
_ Li avrei semplicemente pestati, _ disse questi _ se, un attimo prima che li attaccassi, non avessero detto di volersi divertire abusando della ragazza davanti al fratello. Spero che si ricordino la lezione: nessuno può torturare qualcuno maltrattandone la sorella e passarla liscia, non con me in zona. Ah, non tirateli giù: provvederà la polizia fra mezzora.
Touryuusan si allontanò a piedi, nascondendosi alla vista della gente normale.
Nessuno può permetterselo, nemmeno un dio. pensò Toryuusan. Specie se si tratta di mia sorella.
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Oltre diecimila anni prima degli avvenimenti finora narrati, Africa Settentrionale lungo il Nilo.
Toryuusan era in piedi nella folta vegetazione che in quei secoli passati ricopriva quella parte dell'Africa, ai piedi di un'immensa statua a forma di leone. Ai suoi piedi vi erano la Saint della Poppa e quello dello Scudo di quell'epoca, morti ed irriconoscibili, con i cloth in frantumi ed accanto ad una scritta in caratteri nemesiani.
_ Esione... _ mormorò Toryuusan.
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Nemmeno un dio! pensò Toryuusan prima di teletrasportarsi in un altro luogo.
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Stonehenge, 542 D.C.
Toryuusan era in piedi davanti al Bronze Saint di Pegaso di quell'epoca e gli teneva una spada dall'elsa orribile puntata alla gola. Attorno vi erano quattro dei, uno dei quali armato e coperto di sangue (non si capisce se suo o di altri), due disarmati ed assolutamente identici se non nel colore degli occhi e dei capelli (giallo oro per il primo e grigio argento per il secondo) ed il tatuaggio in fronte (stella a sei punte per il biondo e stella a cinque punte per l'argenteo) ed uno disarmato, con lunghi capelli neri ed occhi color del mare, che si teneva con la mano la guancia destra, ferita da un pugno del Saint, ed un essere umano, che indossava un armatura bianco-argentea simile al cloth di Crater ma molto più estesa e protettiva. Quest'ultimo fece per muoversi, ma Toryuusan puntò immediatamente la spada alla sua gola, bloccandolo.
_ Come ti chiami? _ gli chiese Toryuusan.
_ Jacopus. _ rispose.
_ Ti faccio i miei complimenti, Jacopus, per aver saputo tirar fuori la capacità segreta del tuo cloth: sei il primo dai tempi di Pylades. Se tu e questo rompiscatole rinato pur di combattere per Atena foste stati meno impulsivi vi sareste risparmiati un guaio: il sire Ade è nel mondo umano solo per comunicare ai contendenti la neutralità degli dei Inferi.
_ Neutralità?! _ urlò il dio armato al dio ferito, volgendo le spalle a Toryuusan, che nel frattempo aveva smesso di minacciare Jacopo, ma tenendo d'occhio quest'ultimo. _ CHE STORIA E' QUESTA, ADE?!
_ Ti ho promesso aiuto, è vero, ma la volontà di Enma è quella di estraneità degli dei inferi a questo conflitto. _ disse impassibilmente Ade. _ Il Saint che mi ha attaccato è morto immediatamente, e non ho intenzione di fingere che il suo gesto sia stato dettato da Atena e non da un equivoco. Tutto ciò che posso fare è consigliarti di non voltare le spalle al nemico.
_ CHE CAZZO INTENDI DIRE?!
_ Gli dei inferi sono neutrali. _ disse Toryuusan, appoggiando la punta della spada alla parte posteriore della corazza del dio armato. _ Io no.
Toryuusan affondò la spada nel centro della schiena del dio, infilzandolo, e fece compiere all'arma un violento movimento verso l'alto, tagliandone il corpo e la corazza.
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_ Si può sapere che ci faccio qui? _ chiese Toryuusan, in mezzo ad immense rovine. In cielo si vedeva la Terra.
_ Dovevo chiederti una cosa. _ rispose Sailor Cosmos.
_ Cioè?
_ Dieci katana. Dieci spade sacre con cui armare altrettanti guerrieri. Naturalmente fornirò io la materia prima.
_ E io cosa ci guadagno?
_ So il perché dell'imperfezione delle tue opere.
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Jamir, residenza di Aries Mu. Davanti alla torre Mu stava allenando un bambino all'uso della telecinesi, benché con scarsi risultati.
_ Devi concentrarti di più! _ gli disse Mu. _ E' la centosettesima volta che te lo ripeto, Kiki!
_ Ma signor Mu, non ci riesco! _ ribattè Kiki.
_ Pistaaa!!!! _ disse una voce femminile proveniente dall'alto.
Pochi istanti dopo una ragazza diciassettenne dai capelli azzurri raccolti in una coda di cavallo e vestita con un kimono rosa sfrecciò davanti a loro volando su di un remo.
_ E' lei Mu del Jamir? _chiese.
_ S... Sì. _ rispose stupito Mu.
_ Ottimo. Mi chiamo Botan, e sono una guida del fiume Sanzu. Ho un pacco per lei da parte di lord Martiya.
Botan depose il pacco, estraendolo dalla manica del kimono, e sfrecciò via, tornando nell'Aldilà. Mu, ripresosi dallo stupore, aprì il pacco con la telecinesi, trovandovi un DVD ed un biglietto in cui lord Martiya spiegava che nel DVD c'era un filmato realizzato dagli Spectre riguardo alla Notte degli Inganni e che il filmato avrebbe potuto essere visto una sola volta: subito dopo il DVD si sarebbe cancellato automaticamente.
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Oak Island, Canada. Sull'isola, come al solito, vi era un gruppo di cercatori di tesori pagati dal magnate di turno, stava cercando di scoprire il segreto del pozzo chiamato Money Pit. Un uomo incappucciato ed invisibile agli operai si aggirava nel cantiere, stupito per la loro presenza, e decise di rivelarsi.
_ Che ci fate qui? _ chiese. _ Non avete letto la lastra di pietra deposta qui?
_ E lei chi è?! _ chiese il capo dei cercatori.
_ Qui le domande le faccio io. _ rispose l'uomo incappucciato, puntando una katana alla gola del cercatore. _ Ora rispondi.
_ A... A che lastra si riferisce?
_ Alla lastra di pietra deposta a 27 metri sotto terra.
_ E' stata ritrovata dagli scopritori del pozzo. Non si è mai riusciti a leggerla...
_ Ah, davvero? Avrei dovuto cambiarla con una in una lingua che voi gaje sapeste leggere... Bè, vi dico subito che quella lastra intima di non scavare oltre, se si tiene alla propria pelle.
Un cercatore cercò di colpire l'incappucciato con una badilata alle spalle, ma morì senza causa apparente non appena l'incappucciato gli ebbe puntato un dito verso la testa.
_ Non ci riprovate: le vostre vite dovrebbero valere più di questo lavoro, dal vostro punto di vista. _ disse l'incappucciato. _ Dal mio, invece, le vite di un gruppuscolo di gaje avidi di lavoro e di denaro rubato dal tesoro che si sta cercando valgono meno delle energie necessarie per stroncarne una. Sparite.
I cercatori, invece, lo circondarono.
_ Dì al tuo amico cecchino di abbassare il fucile, se ci tieni alla pelle. _ intimò uno di loro.
_ Quale cecchino? _ chiese l'incappucciato.
_ Quello che ha abbattuto uno dei miei uomini un attimo fa. _ disse il capo, riprendendo un po' di spavalderia nonostante la katana alla gola.
_ Nella mia lingua gajo significa colui che pensa lentamente, e gaje ne è il plurale. Normalmente viene anche utilizzato per identificare coloro che non fanno parte del mio popolo, senza connotati dispregiativi, ma voi siete davvero gaje: se ci fosse un fucile avreste visto il sangue, non siamo in un film!
I cercatori di tesori cercarono di colpirlo, ma, come il loro compagno, morirono non appena indicati, compreso il capo.
_ Io vi perdono, e spero che anche Dio possa perdonarvi. _ disse, nell'antico dialetto nemesiano, una donna incappucciata comparsa dal nulla alle spalle dell'uomo.
_ Medea. _ disse l'uomo incappucciato, girandosi lentamente. _ Non abbandonerai mai l'abitudine di fare questi scherzi pericolosi? Avrei potuto girarmi di scatto e farti a pezzi con la spada!
Medea non rispose, ma gettò via mantello e cappuccio, mostrando il suo vero aspetto: era una giovane donna bellissima, alta circa 1.80 m, con un corpo splendido e ben proporzionato, un viso ovale ed impassibile, grandi occhi verde acqua capelli nerissimi e lunghi fin sotto le ginocchia, ed era vestita con una tuta aderente nera decorata con argentee stelle a sedici punte sparse un po' dappertutto.
_ Sapevo che mi avresti riconosciuta immediatamente, lord Martiya, esattamente come io ho riconosciuto te. _ disse Medea. _ Che gli hai fatto?
_ Ho semplicemente privato d'elettricità le terminazioni nervose, provocando loro una morte definitiva e, per i gaje, inspiegabile. _ disse lord Martiya, abbassandosi il cappuccio e mostrando il volto e l'elmo della surplice (come ha fatto a nascondere l'enorme disco argenteo verticale non si capisce). _ Fra questi morti, che ritroveranno nei loro letti, ed il messaggio che lascerò, dubito che qualcuno cercherà ancora di profanare il pozzo.
_ Profanare? _ chiese Medea, accennando un sorriso. _ Strana parola, se detta da te. Piuttosto, cos'è successo a voi Spectre, per costringervi a rinascere uno ad uno in questo modo?
_ Ade aveva deciso di conquistare il mondo sterminando ai gaje, e noi, vedendone bene i crimini, non avevamo obiezioni. Prima, però, bisognava annientare Atena ed il suo esercito, e, nel 11826, secondo il principale calendario gaje 1743 D.C., abbiamo iniziato a farli attaccare da guerrieri malvagi morti in guerre passate promettendo loro che, se ci avessero portato la testa di Atena entro dodici ore, avrebbero avuto in premio la vita eterna. Naturalmente quegli stupidi fallivano regolarmente, ma ogni tanto riuscivano a portarsi dietro dei Sacri Guerrieri. Nonostante i vari ricambi, nel 1803 i Saint erano stati ridotti a 51, da 73 che erano inizialmente. A quel punto il Grande Sacerdote Dabhi ed Atena riuscirono a stupirci.
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16/04/1803, Giappone, davanti all'allora base in Terra dell'esercito di Ade.
Nella foresta che circondava il palazzo si muovevano due yookai, ovvero il leggendario ladro yoko Kurama, che teneva in mano uno specchio, ed il suo altrettanto leggendario compagno, Kuronue, uno yookai d'aspetto umano con lunghe orecchie a punta ed ampie ali simili a quelle di un pipistrello, completamente vestito di nero, compreso l'ampio cappello, e con al collo un amuleto grigiastro con incastonata una pietra rosso sangue. I due ladri riuscirono ad introdursi nel palazzo, evitando le trappole e la sorveglianza dei soldati Skeleton, e raggiunsero una stanza, dove Radamanthis stava parlando a quattro uomini inginocchiati davanti a lui. Kurama non perse tempo e, nascostosi insieme a Kuronue, volse lo specchio verso i cinque uomini.
_ Medraot della Luce e Vortigern della Violenza, eh? _ disse lo Spectre. _ L'ultima volta avete fallito. Lo stesso vale per voi, Claudas del Fuoco e Caradoc delle Fiamme, quandò è toccato a voi. _ Pura sfortuna! _ replicò uno dei quattro, un uomo enorme.
_ Frena la tua lingua, Caradoc! La sfortuna non esiste, in guerra esiste solo l'abilità di fronteggiare il nemico e la natura. Evidentemente la tua e quella di Claudas unite non erano sufficienti a compiere la missione. Anche il dio Ade è di questa opinione, ed egli ha decretato che voi quattro agiate insieme. Avrete dodici ore dal momento in cui raggiungerete il Santuario, dopodichè, se non avrete ucciso Atena, morirete all'istante. Conoscete la strada. Andate.
I quattro si alzarono ed uscirono dalla stanza, mentre Radamanthis se ne andò per un'altra porta. Kurama e Kuronue seguirono i quattro sicari e, raggiuntili, Kurama li uccise con un attacco a tradimento e scappò col compagno, ma, prima che riuscissero ad uscire, gli Skeleton scoprirono i cadaveri e diedero l'allarme. Una squadra di Skeleton li trovò all'uscita e cercò di fermarli, ma fu sbaragliata. Nella foresta i due stavano correndo, inseguiti dagli Skeleton, quando la catena che reggeva l'amuleto di Kuronue si spezzò. Lo yookai si gettò a riprenderlo, ma cadde in una trappola e venne trafitto da numerosi bambù.
_ Scappa, Kurama, non pensare a me! _ urlò Kuronue, vedendolo tornare a liberarlo. _ SCAPPA!
Dopo un attimo di esitazione Kurama scappò, mentre Kuronue fu raggiunto dagli Skeleton, che lo fecero a pezzi.
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_ Radamanthis non si è accorto di quei due? _ si stupì Medea.
_ Erano molto abili. _ rispose lord Martiya. _ Se Kurama non avesse ucciso quei quattro l'avrebbero scampata.
_ Capisco. Così, quel ladro ha saputo rivelare ad Atena l'origine degli attacchi. Spiegami piuttosto com'è che i possenti Spectre si sono fatti sconfiggere da un esercito che non era neanche la metà di loro.
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17/04/1803. Nella palude vicino al palazzo di Ade i 108 Spectre, lord Martiya in testa, erano schierati davanti ai Saint superstiti. Ai piedi del capo degli Spectre giacevano, morti o morenti e con i cloth in pezzi, i Saint di Virgo, Orion, Canis Maior, Dorado, Tucana, Cassiopeia, Vulpecula, Crater, Corona Borealis e Coma Berenices, mentre dietro di lui c'era un buco aperto.
_ Non sprecate altri tentativi e arrendetevi: Ade sa essere generoso. _ disse lord Martiya.
_ E se preferissimo combattere? _ chiese il Sacro Guerriero del Sagittario, che impugnava l'arco e la freccia d'oro del suo cloth, mentre gli altri cinque Gold Saint ancora in grado di combattere impugnavano le armi del cloth di Libra.
_ In tal caso, Sagittarius Arcer, vi aspettano la morte ed il Cocito: Enma ha disposto che voi, che, dal suo punto di vista, tradite una delle divinità originarie facciate la fine dei traditori degli dei.
_ Trad...
_ So che è un punto di vista stupido, ma è quello del giudice delle anime. Allora?
_ Combatteremo.
Lord Martiya non rispose, ma alzò la gamba destra ed aprì le braccia. In quella un fulmine colpì il palazzo, e subito dopo un altro colpì il Sacro Guerriero della Vergine, che, pur moribondo, iniziò ad emanare un cosmo potentissimo.
_ Ma che cosa... _ si stupì lord Martiya. _ BENU WINGED PUNISHMENT!
Chiudendo le braccia davanti a se lord Martiya generò un tornado attraversato da fiamme bluastre che sterminò i Saint, ma per quello di Virgo fu come una brezza tiepida. Il Saint iniziò ad emanare fulmini, facendo strage degli Spectre, compresi i più potenti.
Poche ore dopo, mentre il cielo si rannuvolava, il Saint dell'Ariete, un ragazzo diciottenne dai lunghi capelli verdi con due macchie rosse in fronte, si aggirava fra i cadaveri, ma fu circondato da un gruppo di Spectre della Terra.
_ Perché non vi arrendete, invece di perire tutti fino all'ultimo guerriero? _ chiese il Gold Saint, mentre la pioggia iniziava a cadere torrenziale.
_ Non farci ridere, Gold Saint. _ rispose una Spectre dalla surplice simile al cloth di Coma Berenices. _ Il mondo chiamato Inferno, in cui ci riuniamo attorno al dio Ade, è costantemente legato alla morte. Un combattente che giura fedeltà contemporaneamente alla vita e alla morte è quanto di più deplorevole possa esistere. A ragion veduta non possiamo lasciare il mondo sotto il controllo di Atena: quando sono i deboli a dominare la Terra, questa non può essere protetta dal nemico. Una volta sciolto il sigillo che imprigiona il dio Ade avremo fatta nostra la Terra, e vinta la Guerra Sacra.
Gli Spectre, tranne la ragazza, attaccarono tutti insieme con fasci d'energia, ma il Gold Saint eresse il muro d'energia chiamato Crystal Wall e si difese dall'attacco.
_ Atena, la nostra dea, non aspira affatto a dominare il mondo: il suo cuore trabocca d'amore nei confronti della Terra e della vita. _ affermò il Gold Saint, espandendo il suo cosmo. _ Ciò a cui anela Atena non è il dominio, bensì l'armonia. La forza che mira a creare l'armonia è la stessa potentissima forza che tutela la pace: tale forza si chiama amore. Cessate l'attacco.
_ Ma sei scemo? _ ribattè uno Spectre dalla surplice simile ad un elfo. _ EARTHQUAKE MIXER!
_ STARDUST REVOLUTION!
Una pioggia di meteoriti dorate generate dal cosmo del Gold Saint uccise gli Spectre tranne quella che aveva parlato per prima, che schivò il colpo ed avvolse il Sacro Guerriero di fili, iniziando a stritolarlo.
_ Sei pronto a morire? _ chiese la Spectre.
_ ROZAN HYAKURYUHA!
Il Sacro Guerriero della Bilancia sferrò dall'alto il suo terrificante attacco, e la Spectre fu dilaniata dalle zanne di cento draghi.
_ Eccellente Sion, Sacro Guerriero d'Oro dell'Ariete! _ chiamò il nuovo venuto, precipitandosi a soccorrere il compagno.
_ Libra Doko... _ rispose Sion, liberandosi dei fili rimasti espandendo il cosmo. _ Dunque anche tu sei sopravvissuto.
_ Già. Tuttavia, oltre a noi due, sono morti tutti. Non è rimasto un solo alleato, nè un solo nemico.
_ Vacua come tutte le guerre, per quanto questa sia sacra. Vi sono periti quasi tutti i cavalieri di Atena, colei che protegge la pace: una simile perdita è fin troppo pesante.
_ Sarà anche stato un conflitto sterile, tuttavia nessuno è morto invano! Il cosmo originato dalla forza delle anime dei guerrieri caduti permarrà eternamente su questa terra per poi trasformarsi nei semi dai quali sboccieranno le vite dei nuovi Sacri Guerrieri. Io sono certo che, ottenuta una nuova vita, essi ritorneranno a proteggere il pianeta.
_ Già... Anch'io voglio credervi... E fino al loro ritorno mi impegnerò a mantenere la pace sulla Terra. Lo giuro sulle anime dei caduti.
Il cielo iniziò a rischiararsi, ma la pioggia continuava a cadere torrenziale.
_ Anche il cielo ne è partecipe... _ constatò Sion. _ La luce della benedizione scende sulle anime dei caduti, e allo stesso tempo scorrono lacrime d'amore per placare la sofferenza.
_ Non la mia. _ disse lord Martiya, iniziando a suonare il violino da una ventina di metri di distanza. I due Saint seguirono la musica, e trovarono lo Spectre seduto vicino al cadevere di Arcer, morto con la spada dello Spectre conficcata in testa. Lo Spectre continuò a suonare, ed i due Sacri Guerrieri non interferirono.
_ Vi ringrazio per non aver interrotto il mio requiem per i caduti di oggi. _ disse lord Martiya dopo aver smesso di suonare. _Voi siete gli ultimi dei vostri.
_ Come tu dei tuoi. _ rispose Doko.
_ Esatto.
_ Se lo sai, arrenditi. _ chiese Sion.
_ Io guardo al futuro: Atena sta imprigionando le anime dei miei compagni morti per avere il tempo di ricostituire il suo esercito, ma dovrà partire da zero. Voi morrete qui. Ora. E se anche Atena riuscisse a sconfiggermi, quando, fra duecento anni, i miei uomini rinasceranno e si risveglieranno, colei la cui anima ho mandato nel futuro avrà già preparato una base da cui lanciare un attacco decisivo contro un esercito inesperto e con tattiche e tecniche improvvisate.
_ STARDUST REVOLUTION!
_ ROZAN HYAKURYUHA!
Gli attacchi, per quanto potenti, non riuscirono a superare l'aura cosmica dello Spectre. Questi riprese in mano la spada ed attaccò, ma il fendente della sua spada si arrestò sullo scudo di Atena, intervenuta a difendere i suoi cavalieri. Subito dopo lo scettro della dea trapassò lord Martiya, uccidendolo sul colpo.
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_ Hai decisamente avuto una giornataccia, 241 anni fa. _ disse Medea. _ Addirittura peggiore di quella di Galaxia.
_ Eri su Cauldron? _ si stupì lord Martiya.
_ Sono arrivata dopo di voi.
_ E perché non ti sei fatta vedere?
_ Ho un piano, ma non si deve sapere che sono in giro. Solo tu, gli altri sei e lei. Nessun altro deve saperlo.
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Tempio di Hikawa, mattina del 15/01/2045.
Quattro uomini e due ragazze erano davanti alla scalinata del tempio.
_ Jadeite, dobbiamo proprio farlo? _ chiese uno degli uomini, che a prima vista lo si sarebbe scambiato per una donna.
_ Sì, Zoisite. _ rispose Jadeite (un uomo dai corti capelli biondi). _ Purtroppo dobbiamo farlo.
_ Già, ma se ci becca ci ammazza! _ disse il terzo uomo, dai lunghi capelli castani scuri. _ Diglielo anche tu, Kunzite, a questi tre pazzi.
_ Purtroppo hanno ragione loro, Nefrite. _ rispose Kunzite, un uomo dai lunghi capelli bianchi. _ Lucius ha iniziato a comportarsi in modo piuttosto strano, ed un'occasione simile potrebbe non ripresentarsi: dopo quello che è successo l'anno scorso probabilmente non si staccherà più Sailor Mars, ed ora che questa è al matrimonio della Principessa e che il vecchio sacerdote del tempio è morto abbiamo campo libero.
_ Ma in che cosa si è comportato stranamente? _ chiese Nefrite.
_ Bè, prima di tutto, quando eravamo alle dipendenze di Beryl ha fatto una cosa insolita. _ disse Jadeite.
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Circa cinque anni prima, in un'altra dimensione.
Jadeite aveva di fronte una quattordicenne Rei Hino, nei suoi panni di diaconessa del tempio ed ancora inconsapevole di ciò che era stata.
_ Immagino tu ti stia chiedendo perché ti trovi qui, Rei Hino. _ chiese Jadeite. _ E' per la tua bellezza: sei molto bella, e ti voglio al mio fianco nella conquista del mondo.
_ Scordatelo! _ rispose Rei, arrabbiata. Poi, vedendo un giovane diacono del tempio dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi rosso-marroni semichiusi sollevare uno degli autobus rubati da Jadeite con i loro passeggeri e spostarlo vicino a quest'ultimo, disse: _ Sapevo che Heero nascondeva qualcosa, ma questo...
_ Heero chi? _ chiese Jadeite.
Sailor Moon, che si trovava sull'autobus, suonò il clacson, facendo prendere a Jadeite un coccolone quasi sufficiente a farlo svenire (nulla di che stupirsi: provateci voi, a restare coscienti quando uno vi suona il clacson di un autobus a mezzo metro di distanza!).
_ Io. _ disse il diacono, mettendo giù l'autobus. _ Heero Yashima.
_ Puoi batterlo? _ chiese Rei, ancora stupita.
_ Domanda retorica, Rei-sama.
_ E perché non l'hai fatto?
_ Dai una trota ad un affamato e lo sfamerai per un giorno, insegnagli a pescare e lo sfamerai per una vita.
_ Vuoi... Vuoi che lo batta io? E come?
_ Usando la penna che hai trovato ieri. Ora ti spiego...
Heero le parlò all'orecchio, mentre Jadeite, ancora col cuore a mille, si rialzava.
_ Fermo dove sei! _ gli intimò Sailor Moon, ed iniziò la sua tiritera.
_ Tu, spregevole ammasso di sterco putrido di uno schifoso cancro purulento, pagherai per aver osato tanto! _ urlò Jadeite a Heero, ignorando totalmente Sailor Moon.
_ Devi aver perso la memoria. _ disse Heero, senza scomporsi. _ Nella tua vita passata mi avresti riconosciuto immediatamente, e non avresti osati dire qualcosa del genere a me, Lucius del Cocito.
_ CHI?!
_ MARS POWER, MAKE UP!
Con quelle parole Rei Hino si trasformò per la prima volta in Sailor Mars, stupendo Jadeite per la seconda volta. Jadeite cercò di attaccare con un flusso di energia, ma Sailor Moon gli lanciò contro il diadema, che lo avvolse, bloccandolo.
_ Non potete battermi con questi ridicoli trucchi! _ gridò Jadeite. _ EYE BEAM!
Jadeite sparò un raggiò con gli occhi, diretto verso Sailor Mars, ma Heero lo bloccò con la sua aura e, mentre Sailor Mars raccoglieva le energie, lo colpì agli occhi con una folata di aria sottozero, costringendolo a chiuderli. Subito dopo Sailor Mars lo annientò col Fire Soul.
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_ In effetti è strano che non ti abbia ucciso subito ma abbia deciso di spiegarle a combattere... _ ammise Nefrite. _ Strano ma non preoccupante.
_ Il peggio arriva ora. _ disse una delle due ragazze, che aveva capelli rossi.
_ Che intendi dire, Sailor Lead Crow? _ chiese Zoisite.
_ Siamo in pubblico! Devi chiamarmi Akane Karasuma!
_ Per quanto miao riguarda, chiamiaomiao Nyanko Suzu. _ disse l'altra ragazza, che, oltre alla parlata, aveva anche un'acconciatura da gatta.
_ Stavo dicendo? Ah, sì.
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Circa un anno prima, davanti al tempio di Hikawa.
Sailor Lead Crow stava facendo a gara a chi insultava più ferocemente con due corvi parlanti.
_ Ferma dove sei! _ dissero in coro Sailor Mars e Sailor Venus, in piedi sul tetto del tempio e stagliate contro il sole.
_ Come osi profanare la sacralità di questo tempio con la tua volgarità? _ chiese Sailor Mars.
_ Come hai osato assassinare la tua maestra? _ chiese Sailor Venus.
_ Se anche i sacerdoti scintoisti e Sailor Coronis dovessero perdonarti, noi non lo faremo! _ dissero in coro. _ Siamo Sailor Venus e Sailor Mars, e siamo venute fin qui per punirti in nome della Luna!
Lead Crow le colpì con i raggi dei braccialetti, prelevando le loro essenze ed inviandole a Galaxia.
_ Per fortuna che l'ho persa, quest'abitudine di dire frasi idiote. _ commentò.
_ Avresti fatto meglio a non perderla. _ disse una voce carica di rabbia e risentimento.
_ Ma chi...
Lead Crow si girò, e vide Lucius, con il vestito diaconale che era solito portare mentre si trovava al tempio, guardarla con uno sguardo carico d'odio, per poi chiudere gli occhi.
_ Questo colpo lo dedico a te, Rei-sama, e giuro che ti libererò. _ disse Lucius, espandendo il cosmo ed incrociando le braccia sul petto. _ MARS FIRE SNAKE!
_ GALACTICA TORNADO!
Il tornado di Lead Crow andò a vuoto: Lucius aveva ghiacciato ed utilizzato l'umidità dell'aria per creare un miraggio ed attirare l'attacco dell'Animamate, che fu colpita alle spalle ed annientata dal serpente di fuoco di Lucius.
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_ Ha utilizzato un colpo di fuoco? _ si stupì Nyanko.
_ A volte li usa. _ disse Zoisite.
_ Non lo fa spesso per cogliere di sorpresa l'avversario, che in genere non sa di questa sua insolita capacità. _ spiegò Kunzite.
_ Già, ma conosce tecniche infuocate ben più efficaci del Mars Fire Snake. _ fece notare Nefrite.
_ Un attimo... _ disse Zoisite. _ Ti ha guardata con uno sguardo carico d'odio?
_ Sì. _ rispose Lead Crow.
_ Uno sguardo carico d'odio lui?
_ Te l'avevo detto che si comporta stranamente... _ disse Jadeite.
_ Prima di stupirti ascolta cosa miao ha fatto! _ disse Nyanko.
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Circa un anno prima, scuola superiore distrettuale di Juuban.
Nyanko, in divisa scolastica, stava parlando con Usagi in cortile quando Lucius, anche lui in divisa scolastica, si parò loro davanti.
_ Salve, Nyanko. _ disse.
_ Vi conoscete? _ chiese Usagi.
Lucius non rispose ma si limitò a piazzare una bottiglia di vetro in testa a Nyanko.
_ Questa bottiglia è piena di nitroglicerina. _ disse Lucius. _ E' un esplosivo altamente volatile.
_ Che... _ iniziò Nyanko, alzando la voce, ma Lucius le mise una mano davanti alla bocca.
_ Se urli rischi di farla cadere, Sailor Tin Nyanko. _ le disse sottovoce Lucius.
_ Come l'hai chiamata? _ chiese Usagi.
_ Sailor Tin Nyanko. E' un'amica di Iron Mouse, Aluminum Siren e Lead Crow.
Usagi rimase interdetta per un attimo, poi salutò e se ne andò.
_ Non credevo che potesse essere così sadica. _ disse Lucius. _ Ah, prima di farti restare lì tutto il giorno, sarà meglio che ti dica una cosa: quel barattolo in realtà contiene un composto a base di acido nitrico.
_ Cooosa?! _ urlò Nyanko, facendo cadere a terra il barattolo, che esplose.
_ La nitroglicerina è un composto a base di acido nitrico. _ le disse Lucius, vedendo che era riuscita a non farsi male. _ Ti aspetto a Hikawa, gatto fasullo.
_ Qui ed ora, Spectre.
Lucius si guardò intorno e, vedendo che tutti gli studenti stavano scappando per l'esplosione, fece cenno di sì con la testa. Subito dopo Nyanko sentì un tocco sulla testa, e vide con orrore che dal suo corpo partivano vari fili che arrivavano alle sue spalle, e, mentre le sue dita iniziavano a piegarsi con pose innaturali, riuscì a girarsi, vedendo Minos, senza surplice, che la stava torturando col Cosmic Marionation.
_ So che hai alcuni conto in sospeso con Minos. _ disse Lucius, sorridendo sadicamente. _ Sarò generoso. Minos, è tutta tua.
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_ Molto strano... _ ammise Zoisite. _ Lucius non avrebbe mai fatto lo scherzo della nitroglicerina: ti avrebbe uccisa e basta!
_ E se... _ iniziò Lead Crow.
_ Se? _ chiesero in coro gli altri.
_ E se si fosse innamorato di Sailor Mars?
Kunzite, Zoisite, Nefrite e Jadeite la guardarono come se fosse scema e scoppiarono a ridere come ossessi.
_ Ma che ho detto? _ chiese Lead Crow.
_ Lucius del Cocito non ha sentimenti. _ spiegò Nyanko.
_ Almeno è quello che vuole far credere. _ disse una voce femminile.
Il gruppo si girò, e vide la stessa Spectre che, 242 anni prima, aveva quasi ucciso Aries Sion, insieme ad un prete sfregiato sulla sessantina con in spallaun enorme zaino ricoperto da un telo. I quattro ridaciani smisero di ridere.
_ Tu? _ si stupì Kunzite. _ Credevo che... Tu non c'eri, sul Cauldron!
_ Avevo altro da fare. _ rispose la Spectre. _ Voi sei, piuttosto, siete davvero così scemi da osare spiare Lucius?
I sei spioni si teletrasportarono via.
_ Non hai una bella fama. _ disse il prete.
_ Sono la migliore. _ rispose la Spectre. _ Tu, piuttosto, perché vai in giro travestito da prete? Ti manca solo il colletto bianco e saresti indistinguibile.
_ Mi piace così. Allora? Qual'è la risposta al quesito?
_ Il capo vuole che risponda sinceramente, quindi... Dì al Fantasma che si era nascosto dove pensa lui, Sacro Guerriero.
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14/07/2046, Tokyo, una via trafficata nel distretto di Shinjuku. Una BMW bianca accostò, e l'autista chiese un'informazione ad una passante. La ragazza fece per avvicinarsi, poi scappò urlando.
_ Ma che... _ si stupì il guidatore. Un attimo dopo il suo cellalare suonò.
_ Sai perché è scappata? _ chiese l'uomo che chiamava. _ E' perché Hiei... Perché io ho messo sul tetto della tua auto un cartello che indica cosa sei realmente: un serial killer.
Il chiamante riattaccò. Il guidatore scese dall'auto e, vedendo che il cartello c'era davvero, lo staccò e lo distrusse. Dalla folla uscì Imai che, facendo pubblicità ad un sexy-bar, gli diede un volantino su cui non c'era la pubblicità di un locale ma due ideogrammi: Hiei. Sconvolto, l'uomo fece per parlare con Imai, che era già sparito nella folla.
_ Le è successo qualcosa? _ gli chiese Mitsuhashi, travestito da poliziotto e con una parrucca castana a coprire l'ossigenatura dei capelli. _ La vedo sconvolto.
_ Eh? No, agente.
_ Ha un biglietto sulla schiena.
L'uomo prese il biglietto e lesse ancora gli ideogrammi della parola Hiei, poi alzò lo sguardo per parlare con Mitsuhashi, ma questi era già sparito. L'uomo, spaventato, entrò in una sala giochi lì accanto e, direttosi al distributore di bevande, prese un caffè tremendo. Poi, colto da un tremendo mal di pancia, corse in bagno, dove trovò un cartello con su scritto: Hiei avrebbe potuto avvelenarlo, quel caffè, invece di filtrarlo con vari avanzi di cucina ed aggiungerci del lassativo.
_ Non è possibile... _ si stupì l'uomo.
Il testo del cartello cambiò in: Invece sì, cocco: qualcuno vicino ad una tua vittima mi ha assunto per fartela pagare.
Dopo il cambio di testo, il cartello sparì nel nulla. L'uomo, scaricatosi, salì in macchina e fece per andarsene, ma non appena girò la chiave d'avviamento la vettura si riempì di fumo. L'uomo fece per scendere, ma si accorse con orrore che tutte le portiere erano state saldate. Allora cercò di riavviare il motore, ma questi non partì. Si accese invece l'autoradio, tramite la quale Hiei gli disse: _ Il mio cliente è il padre della ragazza che hai ucciso due giorni fa, ed è un sovrintendente della Metropolitan Police. Stai tranquillo, il mio contratto dice solo di consegnarti. Vivo. Tra poco la polizia verrà a prenderti. Non opporre resistenza, mi raccomando: la tua pistola è senza munizioni, le ho messe via.
L'uomo controllò la pistola, e vide in effetti che era scarica.
_ Che ti avevo detto? _ chiese Hiei.
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Hiei stava passeggiando per Tokyo insieme a Ito, Mitsuhashi, Imai e Tanigawa.
_ Non immaginavo che il lavoro dello sweeper fosse così divertente. _ disse Mitsuhashi.
_ Il caso di oggi era particolare, infatti. _ ammise Hiei. _ Comunque devo ammetterlo: avete superato la prova. Siete assunti.
_ Capo, guardi qui. _ disse Ito, indicando un manifesto attaccato ad un palo.
_ Che c'è? Questi cloth li riconosco... Appartengono ai Saint di Monoceros, Ursa Minor e Leo Minor!
Sul manifesto, infatti, c'erano, in posizione da combattimento, i Saint che Hiei aveva appena citato. I tre erano ritratti come pubblicità ad un torneo di arti marziali chiamato Galaxian Wars.
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_ Allora? _ chiese Hiei, appena tornato a casa, a Sailor Saturn, che si trovava al computer attorniata da Sailor Uranus, Sailor Neptune, Sailor Pluto, Ito, Mitsuhashi, Imai e Tanigawa.
_ Ho controllato: avevi ragione. _ ammise Sailor Saturn. _ Queste Galaxian Wars sono un torneo a cui sono invitati a partecipare i Sacri Guerrieri di Andromeda, Cygnus, Draco, Hydra, Leo Minor, Lupus, Monoceros, Pegasus, Phoenix e Ursa Minor. Quanto al premio... Guarda.
Hiei guardò sullo schermo, e vide uno scrigno dorato con inciso un centauro alato ritratto nell'atto di scoccare una freccia.
_ Un torneo pubblico in cui si utilizzano i cloth e con in premio questo... _ commentò Hiei. _ Il Grande Sacerdote non la prenderà bene.
_ E' così grave? _ chiese Ito.
_ Rivelare al mondo l'esistenza dei Sacri Guerrieri basterebbe a farli fustigare e crocefiggere tutti.
_ Non pensavo che la segretezza fosse così importante, per i Saint. _ si stupì Tanigawa.
_ I Saint sono i guerrieri a protezione del pianeta, ma per agire hanno estremo bisogno di una certa segretezza. Pensate a cosa succederebbe se l'esistenza di un piccolo esercito praticamente invincibile e con influenza su tutti i capi di stato diventasse pubblica.
_ Oddio... _ mormorò Imai.
_ Se devono restare nel segreto, allora perché sappiamo di loro e siamo ancora vivi? _ chiese Mitsuhashi.
_ I Sacri Guerrieri sono soldati, non spie o politici: hanno bisogno di noi e di vari altri collaboratori come spie e per altri servizi, e finché Atena o il Grande Sacerdote non ordinerà il contrario non cercheranno mai di conquistare il mondo, a loro basta utilizzare la minaccia della propria forza per impedire lo scoppio di una guerra che annienti il pianeta. _ spiegò Hiei. _ E poi coloro che per qualche motivo vengono a sapere della loro esistenza vengono quasi sempre uccisi.
_ Uccisi? _ si stupì Imai.
_ Uccisi. A volte vengono coinvolti nella parte di missione di competenza del Sacro Guerriero di turno e vengono uccisi da chi ha piantato la grana, come John Black sette anni fa, durante 'l'incidente' al reattore di Dallas. Altre volte è il governo coinvolto ad agire, come nel 1986 a Chernobyl, quando metà degli agenti di basso livello del KGB che rimasero coinvolti e gli addetti che disattivarono l'impianto dopo l'eliminazione del pazzo 'sparirono' nel nulla. Ci sono anche casi in cui essi stessi costituiscono la grana, come 'nell'incidente' di Three Miles Island nel 1979, ed in quel caso se ne occupano i Sacri Guerrieri o le forze speciali del Santuario. Negli altri rari casi di 'non autorizzati' che scoprono il Santuario gli eventi vengono cancellati dalla loro memoria o entrano al servizio del Santuario, come l'assistente di Leo Aiolia. Dalla costruzione del Santuario attuale, e specialmente da quando Sion decise di rivelare l'esistenza del Santuario ai capi di stato per impedire una guerra nucleare, nessun essere umano è venuto a sapere di loro senza il loro consenso e gli è sfuggito... Almeno fino ad oggi.
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_ Non sarebbe più semplice organizzare un torneo come per il cloth di Pegasus? _ chiese Kuwabara, mentre, accompagnato da Mulo, Shaina e da un tizio dai capelli azzurro chiaro vestito come un samurai.
_ Per quel cloth ci sono 1128 aspiranti. _ rispose Mulo. _ Qui solo 57: numero non adatto ad un breve torneo, ve la vedrete in Royal Battle.
_ Hai per caso paura? _ chiese Shaina.
_ Per tua norma e regola, il... _ iniziò Kuwabara.
_ E' troppo tonto per avere paura di qualcosa. _ lo interruppe il samurai.
_ E' stata davvero una fortuna che Shishiwakamaru sia stato abilitato come istruttore mentre eravamo a Tokyo, vero? _ chiese Shaina.
_ Per lui sì: i suoi problemi, quelli di combattimento, almeno, riguardavano la sua tecnica di spada, e...
_ Piantala di vantarti: lo so che come spadaccino sei più bravo di me. _ disse Mulo.
Il gruppo si fermò, vedendo un ragazzino giapponese di circa dodici anni ed un enorme ragazzo greco con vestiti tipici degli allievi Saint trasportare in spalla Docrates.
_ Cassios, si può sapere che cavolo gli è successo? _ chiese Shaina.
_ Non lo so, maestra! _ rispose il ragazzone.
_ Phoenix. _ disse Shishiwakamaru. _ Hydrus è stato così scemo da offrirsi come suo sparring partner per verificare il Phoenix Genmaken.
_ Il cosa?
_ Colpo dell'Illusione Demoniaca di Phoenix. _ tradusse il giapponese. _ Santo cielo, Cassios, sei davvero così ignorante da non conoscere la lingua più diffusa nelle arti marziali?
_ Vuoi morire prima del torneo, stupido jap?
_ Cassios e Seiya, portate immediatamente Docrates in infermeria e tornate ad allenarvi! _ ordinò Shaina. _ Non fra di voi! DI CORSA!
I due, conoscendo la fama di Shaina, partirono a tutta birra con Docrates in spalla.
_ E io che mi chiedevo perché ti chiamano Tisifone... _ mormorò Mulo.
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In Siberia Mulo, Camus, un Sacro Guerriero dai capelli bianchi e dal cloth apparentemente di cristallo ed un altro Sacro Guerriero altissimo e dal cloth blu scuro piuttosto inquietante si stavano avvicinando ad un villaggio.
_ Ritieni davvero di poterti fidare di Hyooga? _ chiese Camus.
_ Come l'altro, ci ha informati dell'esistenza delle Galaxian Wars non appena gli è arrivato l'invito, quasi in contemporanea a Hiei. _ rispose Mulo. _ E poi dovresti fidarti un po' di più delle capacità educative del tuo allievo.
_ Alt! Chi siete?! _ chiese, uscendo dal villaggio, una donna che indossava una curiosa armatura.
_ Veniamo dal Santuario. _ rispose Mulo. _ Tu chi sei?
_ Sono Natasha, dei Blue Warriors! Vi... Brutto pezzo di rasputitsa ambulante, che hai da ridere?!
In effetti Mulo stava sghignazzando sguaiatamente, osservato perplesso dai tre Saint, da Natasha e da altri cinque uomini ed una donna che indossavano curiose armature.
_ Siete in sette... Dov'è l'ottavo? _ chiese Mulo.
_ Il signor Alexer è rimasto a Blue Grado. _ rispose uno dei nuovi arrivati, che indossava un'armatura che ricordava vagamente un uccello gru. _ Non è necessario che si impegni nella conquista delle calde terre del sud.
_ Conquistare? _ chiese il Sacro Guerriero dal cloth di cristallo. _ Scordatevelo. Io, il Crystal Saint, Sacro Guerriero della Corona Boreale, ve lo impedirò anche a costo delle vostre vite.
_ Delle nostre vite?
_ Non potete battermi.
_ Crystal, calmati: si può arrivare ad un accordo. _ disse Mulo. _ Altrimenti perché pensi che sarei scoppiato a ridere?
_ Volete unirvi a noi?
_ Catiz...
Il Sacro Guerriero altissimo attaccò i sette Blue Warriors con pugni a velocità di mach 47, facendoli svenire.
_ Che delusione... Nemmeno i leggendari Blue Warriors sono stati all'altezza del Sacro Guerriero della Lince... _ disse Catiz.
_ Forse questo Alexer lo sarà... _ disse Mulo. _ Camus, potresti portarli al Santuario e metterli sottochiave? Io e Catiz andiamo a Blue Grado a giocare.
Correndo ad una velocità addirittura superiore a quella dell'attacco di Catiz i due raggiunsero Blue Grado, dove trovarono la Spectre che aveva quasi sconfitto Sion intenta a raccogliere un blocco di ghiaccio.
_ E tu chi sei? _ chiese Catiz.
La Spectre lo guardò e sorrise.
_ Vuoi combattere? _ chiese.
_ Certo.
_ Scusami, ma ora non ho tempo. _ disse, e sparì.
_ Buon per te, Catiz. _ disse Mulo. _ Per quanto tu sia forte, sei ancora troppo debole, e inoltre non hai esperienza: ti avrebbe ucciso in pochi istanti.
_ Ma...
_ Allenati: solo così potrai competere con quella specie di demone.
_ La conosce?
_ Solo di fama. Andiamo.
I due entrarono nel palazzo, dove videro un biondino con il cloth di Cygnus fronteggiare un uomo ferito al volto che indossava una strana armatura blu.
_ Prendi, Hyooga! _ urlò il ferito. _ BLUE IMPULSE!
_ AURORA EXECUTION!
L'attacco di Hyooga travolse il suo avversario, che piombò ai piedi di Mulo.
_ Ben fatto, Hyooga. _ si congratulò Mulo. _ Il Santuario ha una missione per te.
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U.S.A., Stato del Missisipi. Un gruppo di cavalieri vestiti con lenzuoli bianchi ed armati di torce e vecchie carabine Winchester M2 cavalcava nella notte verso un accamcampamento Rom.
_ Non sapete che il porto d'armi abusivo è severamente punito, specie quello di armi da guerra? _ chiese un ragazzo alto e pallido che dimostrava circa 20 anni, vestito con un lungo impermeabile nero 'stile Matrix' e con occhiali da vista a lente ovale sugli occhi rosso-marroni e che portava i lunghi capelli neri raccolti in un codino.
_ Togliti di mezzo! _ intimò uno dei cavalieri.
_ Siete del Ku Klux Clan?
_ E allora?!
_ Io sono Polarca.
I Ku Kluxer aprirono il fuoco su Polarca, che li abbattè tutti con una katana e lasciò sui loro cadaveri un biglietto con su scritto il suo nome.
_ Come mai non sei in Giappone a completarle l'addestramento? _ chiese Hiei, appena apparso dal nulla. _ Non preoccuparti: appena finisco qui arrivo.
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_ Ehilà, Kurama! _ salutò Kuwabara. _ Allora, ce l'hai fatta?
Kurama non rispose, ma si limitò a girarsi e a mostrare lo scrigno col Bronze Cloth della Volpe.
_ Naturalmente. _ disse Kurama dopo essersi nuovamente girato. _ E tu e gli altri?
_ Eh eh... D'ora in poi chiamami signor Kazuma Kuwabara dello Scudo: sono un Silver Saint, ora. Quanto agli altri, Yukimura ha ottenuto il cloth del Compasso il mese scorso, e Urameshi sta ancora aspettando che inizi il torneo per l'investitura al cloth della Coppa, che inizierà dopodomani. Sai nulla di Yukina e mia sorella?
_ No, perché?
_ Su di loro non so nulla, e sinceramente sono preoccupato. Voglio dire... All'ultimo momento è saltato fuori Shishiwakamaru e mi hanno fatto addestrare a quel pazzo, e l'addestramento di Yoorei-sama ha quasi ucciso Yukimura...
_ Sono vive. _ disse Mulo comparendogli alle spalle. _ Yukina deve solo completare l'addestramento, mentre sua sorella si sta guadagnando l'investitura.
_ Capisco... Mi tolga una curiosità: come mai per certi cloth non si combatte?
_ Perché gli aspiranti sono stati tutti ammazzati dall'addestramento. Infatti Yukina non dovrà confrontarsi con altri, visto che stavolta nessun altro ha sopportato il freddo della Siberia, e mi risulta che anche Kurama non abbia dovuto guadagnarsi il cloth in combattimento, visto che Aphrodite ha ammazzato di fatica tutti gli altri aspiranti.
_ Cosa?!
_ Non solo di fatica... _ disse Kurama.
_ Immagino. _ commentò Mulo. _ Alcuni devono essersi suicidati perché non sopportavano più quel vanesio. Considerazioni a parte, Kurama, ho un incarico per lei: deve aiutare i Saint di Antilia, Grus, Mensa, Microscopium, Norma, Octans, Pictor e Piscis Austrinus a perfezionarsi.
_ Ant... Queste costellazioni non appartengono agli otto Sacri Guerrieri perduti che in epoca mitologica sorvegliavano il secondo tempio di Poseidone?
_ Abbiamo appena trovato i loro successori: i Blue Warriors.
_ I Blue...
_ Warriors. Hanno bisogno di perfezionarsi: col tempo e la mancanza di esperienza di combattimento, i loro metodi d'addestramento sono un po' scaduti.
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Nell'arena del Santuario Seiya e Docrates erano in piedi davanti allo scrigno del cloth di Pegasus.
_ Ognuno di voi ha sconfitto nove avversari. _ disse loro il Grande Sacerdote, in piedi in posizione rialzata. _ Dei 1024 guerrieri siete rimasti solo voi due. Combattete dunque fra di voi! Al vincitore donerò il Bronze Cloth di Pegasus, che farà di lui un glorioso Sacro Guerriero di Atena!
Seiya rimase incantato a guardare lo scrigno, e non si accorse dell'attacco a tradimento di Cassios che lo sbattè a terra. Subito dopo Cassios cercò di schiacciarlo a pedate, ma Seiya riuscì a scansarsi, senza però evitare di venire afferrato.
_ Non avrai mai il cloth di Pegasus! _ affermò Cassios. _ E' mio, di Cassios, un greco!
Alcuni soldati presenti come spettatori ridacchiarono, ma si zittirono immediatamente quando Marin intervenì.
_ Lui non è pronto! _ disse la Sacra Guerriera.
_ Marin, la colpa è di chi mostra i punti al nemico. _ le disse Shaina. _ Continua così, Cassios!
Cassios iniziò a stritolare l'avversario, poi, caricando un chop, annunciò a Seiya che gli avrebbe staccato un orecchio e mise in pratica la promessa... O meglio, ci provò, perché fu Seiya, liberandosi, a staccargli l'orecchio sinistro.
_ Non avrò pietà! _ minacciò Cassios dopo una sequela di imprecazioni.
Seiya non rispose, ma, spavaldo, si mise in posizione di combattimento.
_ Cassios! Le cose non sono più come una volta! _ gli disse Seiya, invitandolo con la mano a farsi sotto.
_ Cosa?! _ urlò Cassios. _ Bada a te!
Cassios cercò di effettuare un placcaggio, ma Seiya lo scansò con un saltò e replicò con un calcio volante, mandandolo ad alcuni metri di di distanza. Dopo il volo Cassios si rialzò solo per ricevere da Seiya una scarica di pugni che lo costrinsero sulle ginocchia.
_ In questi sei anni abbiamo vissuto insieme al Santuario, quindi ti lascerò la vita. _ annunciò Seiya, provocando l'ira di Cassios che tentò un attacco, mandando in frantumi parte del pavimento.
_ Non lascerò che un giapponese porti il cloth nella sua patria! _ urlò Cassios lanciando un pugno che Seiya parò con una sola mano.
_ Non l'hai ancora capito? _ chiese Seiya. _ Sei tu che non meriti il cloth!
_ Che cosa?
_ Di un Sacro Guerriero non hai che la forza fisica. Non hai mai sentito il cosmo espandersi nel tuo corpo?
_ Il cosmo?
Seiya compì un salto all'indietro, allontanandosi da Cassios.
_ Cassios, te lo ripeto: sei finito! _ disse Seiya.
_ Stupido! _ gli urlò Cassios. _ Posso vedere il tuo 'spazio' ma non ti lascerò il cloth!
Seiya non ribattè ma iniziò a tracciare con le braccia la posizione delle stelle della costellazione di Pegaso. Cassios, spaventato, si scagliò su Seiya.
_ Fermati, Cassios! _ urlò Shaina. _ Non avvicinarti a lui!
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
In pochi istanti il 'Colpo delle Meteore di Pegasus' di Seiya massacrò Cassios, conquistando la vittoria ed il cloth.
_ Niente male. _ commentò Mulo, che assisteva da lontano.
_ Chissà se sopravviverà... _ si chiese Catiz. _ Dopotutto, ora che Shaina fa parte della fazione di Gigars...
_ Credi davvero che sia così scema da abbracciare i loro ideali razzisti? Le ho chiesto io di infiltrarsi nel gruppo, e lei e Cassios sono ottimi attori. Vedrai, Shaina gli salterà addosso e troverà il modo di farlo andare: dopotutto, nonostante le roda che il suo discepolo le abbia prese, Seiya ha vinto onestamente, e per farlo fuori si dovrà vedere se si unirà o meno ai traditori.
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_ Pensi di dare al Santuario quell'informazione? _ chiese Hiei, in piedi su di un albero.
_ Al momento opportuno. _ rispose Polarca. _ Prima devo far iniziare le Galaxian Wars.

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Capitolo 9
*** 09: COLORO CHE CONTENDONO IL GOLD CLOTH PARTE PRIMA ***


Iniziano le Galaxian Wars, il torneo fra Bronze Saint voluto dal defunto Mitsumasa Kido. Chi vincerà? Se avete visto l'anime o letto il manga lo saprete di certo. Se invece non lo sapete... Leggete e vedrete, non ho innovato molto!
by lord Martiya
P.S.I: Ho spostato la spiegazione sul perché delle Galaxian Wars all'inizio del torneo in quanto mi sembrava perlomeno strano che venisse fatta alla terza serata di combattimento invece che all'inizio come nel manga, dal quale ho ripreso il sorteggio degli incontri.
P.S.II: L'idea di mettere un arbitro nelle Galaxian Wars è esclusivamente mia (perlomeno non mel'ha suggerita nessuno e non ce n'è traccia nel manga o nell'anime).
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Saori Kido=Lady Isabel di Thule; Leo Minor Ban=Ban del Leone Minore; Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Ursa Minor Geki=Gerki dell'Orsa Minore; Cygnus Hyooga=Cristal del Cigno; Hydra Ichi=Aspides dell'Idra Femmina; Gigars=Gigars; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Phaeton=Feton (non vi ricorda peto o fetente?); Grande Sacerdote Ara Ares=Grande Sacerdote Arles; Draco Shiryuu=Sirio del Dragone; Shun Rei= Fiore di Luna; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Black Phoenix=Phoenix Nero; Phoenix Shadows=le Ombre di Phoenix.






Tokyo, 10 settembre 2046. Circa centomila persone si erano radunate sugli spalti del Colosseo Grado, l'arena costruita per ospitare le Galaxian Wars. Il tetto si era appena chiuso e sul soffitto si potevano vedere le stelle. Dal 'cielo' scesero quattro pannelli che si disposero a quadrato sopra il ring.
_ Signore e signori, grazie di essere qui al Colosseo Grado. _ disse una ragazza bellissima dai capelli viola apparentemente sospesa nell'aria e con in mano un lungo scettro con un effige simile a Nike, dea greca della vittoria. _ Sono lieta di darvi il benvenuto. Sono la vostra ospite, Saori Kido. Come probabilmente già sapete, ogni Sacro Guerriero dipende dalla costellazione che lo protegge. Questo significa che possono esserci tanti Sacri Guerrieri quante costellazioni. Cioè 29 nel cielo boreale e 47 in quello australe. Tra i due cieli, lungo l'eclittica zodiacale, giacciono altre dodici costellazioni. A queste costellazioni rispondono i più possenti fra gli ottantotto Sacri Guerrieri. A loro sono garantiti i più grandi onori. Questi dodici Sacri Guerrieri possono indossare un Gold Cloth. Quello è il Gold Cloth. _ aggiunse, indicando lo scrigno del Gold Cloth del Sagittario. _ Il motivo per cui abbiamo proclamato le Galaxian Wars è assegnare questo cloth ad uno dei Sacri Guerrieri che ora portano il Bronze Cloth. Era il desiderio di mio nonno, Mitsumasa Kido, che morì cinque anni fa. Otto anni prima ottenne questo Gold Cloth e seppe dell'esistenza dei Sacri Guerrieri. Per il resto della sua vita preparò questo torneo. Trovò 100 ragazzi promettenti in tutto il Giappone e per farne dei Sacri Guerrieri li mandò ad addestrarsi in varie parti del mondo. Posso ora presentarvi il più grande torneo della storia.
Lo scettro di Saori si illuminò e sprigionò 10 globi di luce che si diressero sul ring esagonale al centro dell'arena, dove i Sacri Guerrieri di Andromeda, Draco, Hydra, Leo Minor, Lupus, Monoceros e Ursa Minor ne afferrarono uno ciascuno. Mentre Saori Kido spariva un uomo incappucciato salì sul ring e raccolse i tre globi rimasti.
_ Buonasera. _ salutò l'incappucciato. _ Io sono l'arbitro di questo torneo. Passo ora ad illustrarvi le regole delle Galaxian Wars. I dieci contendenti si affronteranno in un torneo ad eliminazione diretta seguendo l'ordine indicato dai globi da loro raccolti. _ mentre diceva ciò i Saint mostrarono al pubblico i globi, su cui erano stampate le dieci lettere dalla A alla J e, seguendo l'ordine delle lettere, sui pannelli comparve lo schema degli incontri in cui i Sacri Guerrieri di Cygnus, Pegasus e Phoenix erano stati inseriti in ordine alfabetico delle costellazioni. _ Negli incontri non sarà proibito nessun tipo di attacco o condotta pericolosa, a patto che siano portati utilizzando il proprio corpo o il proprio cloth. In caso di morte i Sacri Guerrieri si assumono piena responsabilità. Ogni incontro avrà termine quando un contendente morirà, non sarà in grado di rialzarsi in un lasso di tempo di settanta secondi in cui l'avversario non l'abbia attaccato o questi riesca a conquistare due punti, ottenibili ognuno costringendo l'avversario a terra per dieci secondi. Non vi è alcun limite di tempo. Possiamo ora iniziare col primo incontro! A causa dell'assenza di Cygnus e Pegasus, l'incontro vedrà opporsi il Sacro Guerriero di Leo Minor, il Leone Minore, Ban, al Sacro Guerriero di Monoceros, l'Unicorno, Jabu.
Dopo che gli altri cinque Saint furono scesi dal ring l'arbitro diede il via all'incontro e scese dal ring, sparendo in una nuvola di fumo. Subito Jabu attaccò Ban con un calcio volante al petto, facendolo arretrare, ma prima di riuscire ad atterrare Ban lo afferrò per una gamba e lo sbattè duramente sul ring, attaccandolo poi con un pugno che Jabu riuscì a scansare saltando all'indietro. Ban riuscì poi a piazzare due pugni allo stomaco di Jabu, che fu costretto sulle corde volgendogli la schiena, e, approfittando della brutta posizione dell'avversario, iniziò a tempestarlo di pugni alla schiena dove questa non era protetta dal cloth. Improvvisamente Jabu, dopo aver guardato verso il palco di Saori Kido, spiccò un salto e mollò a Ban un tremendo calcio volante al volto, seguito da una scarica di pugni al volto e allo stomaco che atterrarono il povero Ban. Ricomparendo in una nuvola di fumo l'arbitro contò i dieci secondi ed assegnò a Jabu il primo punto, ma mentre quest'ultimo, giratosi, si godeva il pubblico, Ban si rialzò ruggente ed infuriato mentre l'arbitro spariva nuovamente.
_ Vuoi un consiglio? _ chiese Ban mentre l'aura di Leo Minor appariva alle sue spalle e quella di Monoceros alle spalle di Jabu. _ Dopo il mio attacco non rialzarti, Jabu... Sempre che tu ne rimanga in grado! LIONET BOMBER!
Ban tentò di lanciare il suo colpo segreto ma Jabu, dando prova di possedere capacità telecinetiche, lo bloccò in aria e lo colpì con scariche elettriche, per poi colpirlo alla pancia con un calcio volante dandosi lo slancio con le corde. L'arbitro ricomparve e, contati i dieci secondi, assegnò a Jabu il secondo punto e la vittoria dell'incontro.
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11 settembre.
_ Grazie per la vostra presenza. _ disse l'arbitro del torneo, sul ring insieme a Seiya ed al Sacro Guerriero di Ursa Minor. _ L'incontro di oggi è fra Pegasus Seiya, il Sacro Guerriero di Pegaso, e Ursa Minor Geki, Sacro Guerriero dell'Orsa Minore.
_ Ma guarda, il mio primo avversario è il giovane e fragile Seiya. _ disse Geki mentre il suo avversario si godeva le ovazioni del pubblico. _ Vuol dire che cercherò di non ucciderti.
Geki si avvicinò a Seiya e gli mise una mano sulla spalla, ma dovette ritirarla come se ustionata.
_ Attento alla mano, Geki, il mio cosmo sta per esplodere. _ gli disse Seiya.
_ Il tuo cosmo sta per esplodere? Bene! Mostra quant'è forte questo tuo cosmo.
_ Non credo. Non meriti di vedere il mio cosmo al massimo.
_ Cominciate! _ ordinò l'arbitro sparendo nel fumo.
Seiya iniziò l'incontro piazzando sul naso di Geki un calcio volante da 1375 KgW di potenza, atterrando l'avversario.
_ Solo 1375 KgW? _ si stupì Geki, appena rialzatosi. _ Non ti hanno mandato in Grecia, per allenarti? Mi aspettavo calci un po' più forti.
Geki si lanciò in un placcaggio della potenza di 1403 KgW, che Seiya riuscì tuttavia a bloccare.
_ Geki, con quel corpaccione arrivi solo fino a 1403 KgW? Vergogna! _ lo rimproverò Seiya.
_ Seiya, sei uno stupido. _ ribattè Geki. _ HANGING BEAR!
Geki era nella posizione perfetta per eseguire il suo colpo mortale, una stretta al collo che, contemporaneamente, sollevava anche la vittima, tecnica sviluppata ai danni degli orsi Grizzly delle Montagne Rocciose.
_ Seiya, la mia vera forza è nelle mani. _ spiegò Geki mentre il commentatore era sconvolto dalla potenza di 1876 KgW in crescita della stretta. _ Una volta preso non puoi più sfuggirmi.
Mentre la pressione dell'Hanging Bear raggiungeva i 1900 KgW Seiya cercò di liberarsi colpendo le braccia di Geki col taglio delle mani, fallendo nonostante alternasse questi attacchi con ginocchiate sotto i gomiti dell'avversario: da quella posizione Seiya poteva sfruttare solo metà della sua forza. Seiya svenne per alcuni secondi, poi, quando la pressione aveva ormai raggiunto e oltrepassato i 2000 KgW, strinse i polsi di Geki.
_ Sei ancora cosciente? _ si stupì Geki. _ Stai per morire, cosa pensi di fare? Queste mani sono il mio orgoglio. Provano che sono un Sacro Guerriero: non puoi liberarti!
Come per fargli dispetto, Seiya, esercitando una pressione di oltre 3000 KgW, infranse i bracciali del cloth di Geki e si liberò dalla stretta, attaccando poi con una versione 'calcistica' del Pegasus Ryuseiken prima di tornare a terra. L'arbitro ricomparve sul ring e, spingendolo con un dito, mandò Geki a terra mentre il suo cloth si frantumava a causa dell'attacco di Seiya.
_ Game over! _ annunciò l'arbitro. _ Ursa Minor Geki non può più continuare l'incontro. Pegasus Seiya vince e passa il turno!
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12 settembre.
_ Attenzione, prego. _ disse l'arbitro, presente sul ring insieme ai Saint ancora in gara. _ A causa dell'assenza dei Sacri Guerrieri di Cygnus e Phoenix siamo costretti a rimandarne gli incontri. Ci scusiamo per l'attesa.
_ Magari ha avuto paura, ma non è strano: Cygnus non è giapponese. _ disse sottovoce Jabu a Seiya mentre scendevano dal ring.
_ Che cosa?! _si stupì Seiya.
_ Non lo sapevi? E' mezzo giapponese e mezzo russo.
_ Vuoi dire che Cygnus è Hyooga?
_ Già! E' da un bel po' che non ci vediamo, Seiya. _ esclamò Hyooga, appena arrivato nell'arena ed intento a piazzare lo scrigno del suo cloth accanto a quelli degli altri partecipanti e a quello del Gold Cloth. Fatto ciò saltò sul ring e disse: _ Vengo da lontane lande ghiacciate a reclamare il Gold Cloth.
_ Taglia corto, vigliacco! _ gli ordinò Jabu. _ Sei in ritardo!
_ Ah, Jabu. Mi piacerebbe battermi subito con te.
_ Che cosa?
_ Sono spiacente, ma l'ordine degli incontri dice che prima dovrete giungere entrambi in finale. _ fece notare l'arbitro. _ Il tuo primo avversario è Hydra Ichi. Sali sul ring, Hydra.
Ichi non se lo fece ripetere due volte, e, sparendo nel fumo, l'arbitro diede il via all'incontro.
_ Eh eh eh... Hai detto che sei qui per reclamare il Gold Cloth? _ chiese Ichi. _ Odio quelli che non sanno stare al proprio posto!
_ Ah, sì? Perché? _ ribattè Hyooga.
_ Ti manderò all'inferno.
Ichi attaccò con una serie di pugni che Hyooga si limitò a schivare arretrando, finendo sulle corde.
_ Ora non hai più spazio per scappare. _ disse Ichi.
_ E allora? _ rispose glacialmente Hyooga.
_ Crepa!
Ichi lanciò un altro pugno, che Hyooga scansò senza problemi, e poi attaccò con una ginocchiata allo stomaco (kitchen sink nel gergo del wrestling), andando a segno. Subito dopo colpì Hyooga con un calcio alla guancia e lo respinse sulle corde con una spallata, arretrò ed iniziò a muovere le braccia come se fossero le spire di un serpente, mentre alle sue spalle appariva l'aura di Hydra.
_ Questa volta morirai! _ gridò mentre sferrava un destro.
_ Non penserai di sconfiggermi con questo tipo di velocità, spero. _ disse Hyooga parando il pugno.
Istantaneamente tre artigli spuntarono dal braccio di Ichi e si conficcarono nel bracciale sinistro di Hyooga, rimanendoci: era il colpo mortale di cui era dotato il cloth di Hydra, il Mellow Poison.
_ Hyooga! Le zanne di Hydra possono trapassarti il cloth e colpirti. _ spiegò Ichi. _ Sono anche velenose.
_ E allora? _ chiese Hyooga, che nel frattempo aveva estratto e frantumato gli artigli.
_ Non provare a resistere, stai per morire! Il veleno delle zanne si spargerà in tutto il tuo corpo!
_ E finché il veleno non mi uccide, starai fermo sul ring a guardarmi?
_ Certo che no! Ti darò il colpo di grazia, così non soffrirai! Ma non avrò troppa compassione: dovrai gustare tutti i miei colpi!
Ichi prese e tempestare il suo avversario con pugni al volto e al petto, senza che Hyooga facesse niente per scansarli e pararli.
_ Non parlavi di un colpo di grazia? _ chiese Hyooga, dopo che l'ultimo destro di Ichi si era fermato sul suo petto. _ I tuoi pugni sono quelli di un bambino, è perfino inutile evitarli. Non sai fare di meglio?
Altri tre artigli spuntarono dal bracciale di Ichi e si conficcarono nel pettorale di Cygnus.
_ Non l'ho detto? _ chiese Ichi. _ I miei artigli, una volta usati, ricrescono! Ora hai altre tre ferite avvelenate. Te la sei cercata, Hyooga!
Hyooga scoppiò a ridere.
_ Ma che cosa c'è da ridere? _ chiese Ichi. _ Il veleno ti ha già preso al cervello?
_ Nella palude di Lerna, in Grecia, viveva un mostro chiamato Idra. _ rispose Hyooga. _ Aveva nove teste velenose. Anche se ne schiacciavi una, rispuntava immediatamente ed era già velenosa. Le tue zanne funzionano allo stesso modo. Quindi mi basterà impedire loro di rigenerarsi.
_ Chiudi quella boccaccia!
Hyooga afferrò il braccio di Ichi e, concentrando il suo cosmo, lo portò ad una temperatura di -100° C. Una volta liberato Ichi attaccò con una ginocchiata in caduta, arrivando sulla spalla di Hyooga, e fece spuntare altre tre zanne velenose dal ginocchio, colpendo l'elmo di Hyooga.
_ Sei finito! _ urlò Ichi dopo essere tornato a terra. _ Nemmeno tu, Hyooga, non puoi avere che pochi secondi da vivere colpito alla testa dalle mie zanne!
_ Non l'hai capito, vero? _ chiese Hyooga, mentre gli artigli rimasti conficcati nell'elmo e nel pettorale congelavano ed andavano in frantumi. _ Hydra! Puoi provare tutte le volte che vuoi: i tuoi artigli con me non funzionano.
_ Ma questo significa che...
_ Esatto. I tuoi artigli non sono mai arrivate al mio corpo: sono stati tutte respinti dal Bronze Cloth di Cignus. DIAMOND DUST!
L'attacco congelante di Hyooga mandò in frantumi il cloth di Hydra, guadagnando così la vittoria con un unico colpo.
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13 settembre, Santuario, palazzo delle guardie e del primo ministro.
Nell'ufficio del primo ministro Gigars, un vecchietto basso e con un diamante al posto dell'occhio sinistro, Gigars era seduto alla sua scrivania, affiancato da Shaina e dal colonnello Phaeton, comandante dei soldati corazzati del Santuario, mentre dall'altra parte del mobile era seduto Polarca.
_ Qual'è il tuo compenso? _ chiese Gigars.
_ Queste informazioni sono gratis. _ rispose Polarca.
_ Ah, sì? _ chiese Phaeton.
_ Dov'è la fregatura? _ rincarò Shaina.
_ Se il Santuario dovesse cadere, quanto tempo passerebbe prima di una guerra nucleare? _ ribattè Polarca. _ Due mesi, ad essere ottimisti, visto che è solo la vostra egemonia sul mondo ad impedirla. Polarca prese e se ne andò.
_ Cosa facciamo? _ chiese Phaeton.
_ Si da l'informazione al Grande Sacerdote, idiota! _ rispose Gigars.
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_ E così... Mulo aveva ragione, a quanto pare, nel sospettare del regno di Ameria. _ disse il Grande Sacerdote osservando i documenti portatigli da Gigars, che, in ginocchio, era davanti a lui. _ Gigars, occupati del Gold Cloth e richiama immediatamente Mulo: le sue capacità sono necessarie contro Ameria.
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Colosseo Grado, Tokyo.
_ A causa del mancato arrivo di Phoenix al Colosseo, siamo costretti ad anticipare il primo incontro della seconda fase. _ annunciò l'arbitro. _ Pegasus Seiya contro Draco Shiryuu. Cominciate!
Seiya iniziò l'incontro con un calcio volante che mancò il bersaglio, poi, dopo un rapido scambio di colpi, attaccò nuovamente con un calcio volante che risultò però controproducente, poichè Shiryuu lo parò con il suo durissimo scudo e, visto che il calcio era stato sferrato con la punta del piede, gli fece un male cane, sufficiente ad impedirgli di scansare un poderoso destro diretto alla bocca dello stomaco che lo mise a terra.
_ Shiryuu! _ chiamò una giovane ragazza in abito cinese che si avvicinò al ring.
_ Shun Rei! _ si stupì Shiryuu, girandosi mentre l'arbitro riappariva sul ring. _ Shun Rei, cosa è successo? _ L'Anziano Maestro sta molto male.
_ Che cosa? L'Anziano Maestro? Shun Rei, vengo con te.
_ Ti ritiri? _ chiese l'arbitro.
_ Ho già vinto... O no?
_ Non dire stupidaggini! _ urlò Seiya.
_ Non hai fatto neanche un punto.
_ Shun Rei, aspettami qui. _ disse Shiryuu. _ Me la sbrigherò in qualche minuto.
_ Sicuro di poter mantenere la promessa? _ chiese Seiya.
_ Non preoccuparti, dopo il prossimo colpo non ti rialzerai più.
_ Continuate! _ ordinò l'arbitro, mentre alle spalle di Shiryuu appariva l'aura di Draco.
_ ROZAN SHORYUHA!
Il Rozan Shoryuha (Onda del Drago che Sorge di Rozan) colpì in pieno Seiya, scaraventandolo quasi fuori dal ring.
_ Andiamo, Shun Rei. _ disse Shiryuu, facendo per scavalcare le corde del ring mentre l'arbitro contava Seiya.
_ Shiryuu, aspetta! _ disse Shun Rei indicando il ring: Seiya, seppure con difficoltà, si era rialzato.
_ L'ho colpito con lo Shoryuha ed è ancora in piedi! E' forse immortale?
_ Anch'io ho una ragione molto importante per non arrendermi. _ rispose Seiya iniziando a tracciare la posizione delle stelle di Pegaso. _ Shiryuu! Preparati ad assaggiare il PEGASUS RYUSEIKEN!
Seiya attaccò unendo, per la prima volta, sfere di energia ai pugni, ma, nonostante fosse riuscito a perfezionare il suo colpo, l'attacco non ebbe il minimo effetto: Shiryuu, utilizzando lo scudo sul braccio sinistro del suo cloth, parò tutti i colpi che non riusciva ad evitare, senza riportare la minima crepa al cloth. Seiya lanciò nuovamente il Ryuseiken, ma anche stavolta non ottenne il minimo risultato.
_ Non l'hai capito, Seiya? _ chiese Shiryuu. _ Lo scudo al mio braccio sinistro è diverso dagli altri scudi e cloth. Per il mio addestramento come Saint venni mandato in Cina, nella leggendaria terra dei draghi, a Rozan. Si dice che la grande cascata di Goro-Ho che scorre laggiù abbia la stessa natura della Galassia e si riversi dai cieli. Nelle acque profonde sotto la cascata dormiva il cloth di Draco, che per durezza e splendore sorpassa i diamanti. Hai capito, Seiya? Per battermi devi infrangere questo scudo.
Shiryuu chiese a Seiya di arrendersi, e, ricevuto un netto rifiuto, attaccò con un pugno che Seiya cercò di parare con il bracciale sinistro, che andò in frantumi: il tirapugni sul bracciale destro del cloth di Draco era duro quanto lo scudo sul bracciale sinistro, e permise al pugno di Shiryuu di andare a segno in faccia a Seiya, che fu nuovamente scaraventato a terra. Nonostante i danni subiti e le parole di Shiryuu, secondo cui lo scudo ed il tirapugni del cloth del Drago erano i più forti, Seiya si rialzò quasi subito.
_ Perché? _ si stupì Shiryuu. _ Perché continui a tentare di combattere?
_ Perché vedo la possibilità di vincere. _ rispose Seiya.
_ Che cosa?
_ Certo, Shiryuu! Per quanto forti, sto per distruggerti scudo e pugno!
Seiya si lanciò all'attacco, ed un istante dopo, a costo di gravi danni all'elmo ed alla testa e finendo a terra, riuscì a mantenere la promessa: lo scudo ed il tirapugni del cloth di Draco erano in frantumi. Mentre l'arbitro contava Seiya, giungendo a 27 secondi e dando un punto a Shiryuu, i pannelli mostrarono la moviola dell'attacco, rivelando cos'era successo: a velocità supersonica Seiya, un attimo prima di finire addosso a Shiryuu, si era fermato ed aveva cercato di spaccare il braccio sinistro a Shiryuu mollandogli una craniata dall'interno, ma questi riuscì a girare il braccio e a parare con lo scudo, frantumando parte dell'elmo di Pegasus e ferendo Seiya, per poi cercare di spaccargli la testa con un pugno, ma Seiya riuscì a scansarsi, mandando il pugno di Shiryuu contro lo scudo e frantumando scudo e tirapugni, come nella favola cinese in cui lo scudo imperforabile e la lancia inarrestabile si distruggono a vicenda (anche per questo, in cinese, questa parola si scrive con gli ideogrammi di scudo e lancia).
_ Shun Rei, mi spiace, puoi aspettarmi ancora un po'? _ chiese Shiryuu. _ La battaglia è un po' più lunga del previsto.
_ Ma Shiryuu, lui... _ disse Shun Rei, venendo però interrotta da Shiryuu.
_ No, si rialzerà. Seiya si rialzerà: è fatto così. Posso avvertire il suo spirito combattivo. Anche lui vuole vincere ad ogni costo. O magari ha una ragione importante per continuare?
_ Non posso ancora perdere! _ urlò Seiya iniziando a rialzarsi.
_ Razza di pazzo... _ commentò l'arbitro. _ Vuoi davvero continuare a combattere?
_ Certo!
_ Contento tu... E tu, Shiryuu? Dopotutto sei disarmato.
Shiryuu non rispose ma si tolse il cloth, rispedendolo nello scrigno e restando a torso nudo.
_ Ti arrendi? _ chiese l'arbitro.
_ Lo scudo e il tirapugni sono perduti: ormai il cloth è inutile. _ rispose Shiryuu.
_ Direi di no...
_ Seiya! Posso ancora usare la forza fisica per sconfiggerti!
_ Per me va bene. _ rispose Seiya, togliendosi a sua volta il cloth. _ Se ti sconfiggessi indossando il cloth la vittoria non mi porterebbe nessuna gloria.
_ Questi sono scemi uguali! _ esclamò l'arbitro. _ Seiya posso capirlo, dopotutto ha ricevuto una bella botta in testa, ma Shiryuu...
_ Seiya! Shiryuu! I cloth sono fatti per proteggervi! _ esclamò il Saint di Andromeda. _ Toglierle per combattere è un suicidio!
_ E' vero! Le capacità offensive donatevi dall'addestramento sono immensamente superiori a quelle difensive, i vostri cloth servono a rimediare a ciò! Eppure volete combattere senza la loro protezione?!
_ Per favore, li lasci stare! _ chiese Jabu. _ Quei due stanno cercando...
_ Potrebbero anche ammazzarsi a vicenda, per quel che me ne frega, ma cercare di dissuaderli fa parte dei miei compiti!
_ ...
_ Vogliamo continuare. _ disse Seiya.
_ Tu. _ rispose l'arbitro. _ Ma Shiryuu?
_ Sì. _ confermò Shiryuu.
_ Come preferite. Andromeda, e anche lei, signorina, tornate nel backstage. Monoceros, allerti le squadre mediche! Quanto a voi due... Se è questo che volete, continuate pure!
L'arbitro sparì, lasciando i due pazzi al loro destino.
_ Seiya, perché stai rischiando la vita in combattimento? _ chiese Shiryuu.
_ E PERCHE' GLIELO CHIEDI ORA, RAZZA D'IDIOTA?! _ urlò una voce rimbombante.
_ Non sei obbligato a rispondermi. _ disse Shiryuu, ignorando la domanda rivoltagli. _ Credo che tu abbia le mie stesse ragioni, non ti interessano solo la gloria ed il Gold Cloth.
_ Questo è pateticamente ovvio. _ disse Hiei, apparso alle spalle di Shiryuu. _ Ora, che ne dici di rispondermi, razza d'idiota?
_ Tu non cerchi di comprendere le motivazioni di un avversario valoroso?
_ E gliel'hai chiesto ad un passo dalla morte di uno di voi? Sei davvero un idiota. _ disse Hiei, andandosene alla velocità della luce.
I due, ripresisi dalla sorpresa, espansero i propri cosmi, facendo comparire le rispettive auree. Improvvisamente Shiryuu cercò di sferrare un pugno, andando a vuoto, cui Seiya replicò con un pugno, andato anch'esso a vuoto, cui Shiryuu rispose con un calcio (altro colpo a vuoto...). Dopo una breve pausa i due tentarono una prova di forza, interrotta da Seiya con un calcio, che Shiryuu scansò staccandosi e saltando all'indietro.
_ Eccomi, Shiryuu! _ esclamò Seiya. _ PEGASUS RYUSEIKEN!
Neanche stavolta ebbero effetto.
_ Naturalmente non ho provato a bloccare i tuoi colpi come prima. _ ammise Shiryuu. _ Non proverei mai a bloccare i colpi di un Sacro Guerriero a mani nude. Ma posso contare ogni tuo colpo.
_ Le hai contato?! _ si stupì Seiya.
_ Proprio così. Ma non le ho contate, lo ho schivate. Tu dici che i tuoi colpi sono supersonici, ma non tutti viaggiano così veloci: solo pochi di essi sono così veloci, gli altri invece sono un po' più lenti. Sono in grado di controllare il Pegasus Ryuse...
Come a smentirlo, in quel momento un improvviso dolore lo avvisò che uno dei colpi del Ryuseiken era andato a segno sulla sua pancia.
_ Eccomi! PEGASUS RYUSEIKEN!
Shiryuu tentò di schivarle saltando, ma ottenne risultati ancora peggiori: due colpi andarono a segno. In quella situazione Shiryuu si decise a lanciare nuovamente lo Shoryuha, ma Seiya non aveva ancora cessato le sorprese.
_ Shiryuu, sei sicuro di voler usare lo Shoryuha? _ chiese.
_ Che cosa? _ replicò Shiryuu.
_ L'artiglio destro del drago è del tutto indifeso. _ spiegò Seiya in riferimento al tatuaggio sulla schiena di Shiryuu. _ Questa volta potresti morire.
Shiryuu rimase di sale: pur avendolo visto una sola volta, Seiya si era accorto che, nel lanciare lo Shoryuha e le sue varianti, chi lo esegue lascia per un attimo la guardia abbassata sul cuore, che è, di fatto, il punto debole dello Shoryuha. In ogni caso Shiryuu non aveva scelta, e preparò comunque lo Shoryuha, lanciandosi all'attacco. Lo Shoryuha andò a segno, ma a potenza ridotta: Seiya riuscì a colpirlo nel punto debole con un pugno un istante prima che lo Shoryuha andasse a segno, sfruttandone la forza per potenziarsi e smorzandone l'attacco e scagliando Shiryuu fuori dal ring giusto ai piedi dell'arbitro, riapparso improvvisamente per iniziare a contare. Un attimo prima, però, controllò il corpo di Shiryuu.
_ Draco Shiryuu ha un principio d'infarto e non può continuare il combattimento. _ annunciò l'arbitro. _ La vittoria va a Pegasus Seiya! Voi delle squadre mediche, muovetevi!
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_ Buffo: lo ha combattuto fin quasi ad ammazzarlo e a rischio della vita, e poi l'ha salvato in extremis con l'aiuto di due altri avversari. _ affermò Mulo, salendo su di una nave insieme a Ikki.
_ Chi sono gli altri? _ chiese Ikki.
_ Vai sempre per le spicce, eh?
_ Signor Fantasma! _ chiamò un Black Saint sosia di Ikki con il cloth di fenice nera, circondato da un gruppo di sosia.
_ Che c'è, Black Phoenix?
_ Ordini del Santuario. _ disse Black Phoenix consegnando un plico a Mulo ed uno a Ikki.
Mulo aprì il suo plico e lesse, per poi disintegrarlo con l'azione del cosmo.

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Capitolo 10
*** 10: COLORO CHE CONTENDONO IL GOLD CLOTH PARTE SECONDA ***


Seconda parte delle Galaxian Wars. Ikki sta per intervenire, spargendo sangue e prendendo oro e figuraccie. Quali figuraccie? Non lo so: quando ho scritto il capitolo ero ubriaco! Scherzo, bevo pochissimo (forse il mio unico pregio)! Comunque non posso dirvi troppo, no?
by lord Martiya
P.S.I: Nella versione originale il Santuario invia un solo Sacro Guerriero a recuperare il Gold Cloth (Ikki nell'anime e Hyooga nel manga, anche se quest'ultimo è inviato solo a sterminare i partecipanti al torneo in quanto la forma diversa del Gold Cloth faceva pensare ad un falso, come in seguito ammesso da Lacerta Misty), e nessuno degli altri partecipanti pensa di conquistare il Gold Cloth per riportarlo in Grecia.
P.S.II: Nel manga il 'litigio' fra Seiya e Jabu avviene alla conferenza stampa di presentazione del torneo, ed è soprattutto questa (e la demolizione della stanza operata dai due sotto gli occhi dei più importanti giornalisti del Giappone) ad attirare spettatori alle Galaxian Wars. Visto che, nell'anime, i due litigano alla presenza dei soli Saori e Tatsumi ed a torneo iniziato, ho ritenuto opportuno inventarmi una qualche promozione pubblicitaria allo scopo di giustificare l'affluenza di pubblico e la trasmissione del torneo in mondovisione (di fatto si trattava di un torneo di arti marziali come altri, apparentemente non diverso dal torneo Pride di arti marziali indiscriminate che si tiene annualmente in Giappone o dal Torneo Mondiale di Arti Marziali). Ovviamente i campioni che compaiono sono tutti inventati. A questo proposito accludo un piccolo glossario di quel poco che ho preso dalla realtà: yokozuna=campione di Sumo; NJPW=New Japan Pro Wrestling (una delle tre più importanti federazioni di wrestling del Giappone, insieme a AJPW e Pro Wrestling NOAH); Junior Heavy (o Junior Heavyweight)=categoria di wrestler con peso inferiore ai 100 kg; Heavyweight=categoria di wrestler con peso di almeno 100 kg; AJPW=All Japan Pro Wrestling; WWE=World Wrestling Entertaiment (la più importante federazione di wrestling a livello mondiale); Smack Down=nel gergo del wrestling è la mossa finale tipica di un lottatore (qualcosa come il Pegasus Ryuseiken per Seiya, per intenderci), ma nella WWE è una delle tre principali sezioni (le altre sono Velocity, per gli esordienti, e Raw, dura quanto Smack Down), dotata di suoi titoli; Raw=letteralmente significa crudo, ma è il nome di una delle sezioni principali della WWE, dotata di suoi titoli (le manca il titolo di campione degli Stati Uniti, presente in Smack Down, ma ha quello femminile, assente in Smack Down); UFO=Universal Fighting-arts Organization (importante federazione di Shoot Fighting, 'sport' simile al wrestling ma con mosse portate al limite del reale (e del letale), in essa si tengono i tornei Pride e Inoki Bomba-ye); Romero Special=era la terrificante Smack Down del lottatore Rito Romero, consistente in una dolorosissima e complicata presa a gambe e braccia.
P.S.III: Il Regno di Ameria compare nell'anime di Saint Seiya nell'episodio 16, riferito alla nazionalità di una portaerei o petroliera distrutta dai soldati del Santuario. La mia collocazione di Ameria ai confini dell'Italia viene dallo stesso episodio, in cui, in una città invasa in cui è presente un incursore del Santuario, una donna chiama la figlia "Nina".
P.S.IV: Da questo episodio in poi, alla fine di ogni capitolo del racconto allegherò un'anticipazione del prossimo capitolo.
P.S.V: Pers. Saint Seiya: Pegasus Seiya=Pegasus di Seiya; Miho=Lamia; Makoto & Akira=Smarty (come i confetti. Se penso che quello grasso è Akira/Sancho)& Sancho; il terzo bambino non viene mai chiamato per nome nè nella versione italiana nè in quella originale, a quanto ne so; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Shun Rei=Fiore di Luna; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Ursa Minor Geki=Gerky dell'Orsa Minore; Leo Minor Ban=Ban del Leone Minore; Ara Ares=Arles dell'Altare; Gigars=Gigars; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Pandora=lady Pandora (al momento in cui scrivo Saint Seiya The Hades-Junikyu hen, unica parte dell'anime in cui compare questo personaggio, non è ancora arrivata in Italia, quindi non so che nome le daranno); Phoenix Shadows=le Ombre di Phoenix; Black Phoenix=Phoenix Nero.



CHAPTER 10: COLORO CHE CONTENDONO IL GOLD CLOTH PARTE SECONDA-PHOENIX!



14 settembre 2046, Tokyo.
Seiya era nel letto di una stanza dell'ospedale privato della Grado Foundation attorniato da una ragazza di circa tredici anni e da tre bambini che ridacchiavano mentre uno di loro prendeva una padella.
_ Rozan Shoryuha! _ urlò uno dei tre, cercando di colpirlo con la padella e facendolo cadere dal letto per lo spavento.
_ Seiya-chan! Tutto a posto? _ chiese, preoccupata, la ragazza.
_ Mi fa male la testa! _ disse Seiya in tono dolorante e tenendosi la testa. _ Va subito a chiamare un dottore! Potrei morire!
_ Ma io stavo scherzando! _ si lamentò il 'padellaro'.
_ Makoto, è tutta colpa tua! _ lo accusò uno degli altri due bambini, più basso e grassottello.
_ E' vero! _ confermò il terzo. _ Seiya è ridotto così per colpa dello Shoryuha! Come puoi fargli questi scherzi? Arrangiati da solo!
_ Perdonami! _ urlò Makoto, in lacrime. _ Non volevo farti del male! Se tu dovessi morire, morirei anch'io!
_ Ehi, guardami, sto bene. _ lo rassicurò Seiya. _ Sto scherzando.
_ Anche noi! _ risposero le tre piccole pesti, spingendo la ragazza a ridacchiare.
In quel momento qualcuno bussò alla porta, e Shiryuu e Shun Rei entrarono con un dolce.
_ Come stai, Seiya? _ chiese Shiryuu.
_ Sono quasi guarito. _ rispose quest'ultimo, ignorando il comportamento delle tre piccole pesti, intente a fare linguaccie e gesti di sfida alle spalle di Shiryuu.
_ Bene. _ disse Shun Rei.
_ Ho saputo da Shun Rei che tu mi hai salvato la vita. _ disse Shiryuu.
_ Ma figurati! _ rispose Seiya.
_ Oggi noi torniamo a Goro Ho. _ disse Shiryuu, facendo cenno a Shun Rei di tirar fuori il dolce, cosa che distraè le tre piccole pesti dalle linguaccie. _ Prima di partire ho una cosa di dirti. _ aggiunse Shiryuu, dopo che le piccole pesti e l'amica di Seiya ebbero seguito Shun Rei (ed il suo dolce) fuori dalla camera di Seiya. _ Una cosa spiacevole.
_ Una cosa spiacevole?
_ Alla fine dell'incontro ho avvertito che c'era qualcuno che ci stava osservando, oltre al tappo misterioso e agli Spectre.
_ Un altro?
_ Qualcuno all'interno del Colosseo.
_ Tu credi che possa essere Phoenix?
_ Non lo so, quindi dovrai fare attenzione. La sensazione che ho provato è diversa da quella degli altri Sacri Guerrieri. Forse la Catena di Andromeda può scoprire chi è costui.
_ La Catena di Andromeda? Dimmi cosa è successo!
_ La catena di Andromeda è estremamente potente quando viene usata in difesa. Avverte i movimenti del nemico e crea una barriera impenetrabile. E quindi, se vogliamo scoprire chi era il nemico al Colosseo, la Catena di Andromeda è l'unica cosa che può aiutarci.
_ Perché sei sicuro che si tratti di un nemico? Non può trattarsi di un inviato del Santuario? Magari proprio Phoenix: in Grecia era noto come uno dei principali inviati del Grande Sacerdote.
_ E' un nemico, altrimenti la Catena non si sarebbe allarmata. Inoltre, se si trattasse proprio di Phoenix, non potrebbe che essere lui.
_ Lui...?
_ Sì. Quello che avrebbe dovuto morire.
_ Non è possibile!
_ Sì, invece!
_ Questo vuol dire che Phoenix è lui, tornato dall'inferno?
Poco dopo Shun Rei e gli altri sarebbero tornati nella stanza, ma di Seiya avrebbero trovato solo il pigiama, le bende e la biancheria di ricambio, e di Shiryuu nemmeno quello (anche perché non abitava lì).
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Al Grado Colosseum Stava per iniziare un nuovo incontro, e l'arbitro era in piedi sul ring.
_ Poichè Phoenix non si è ancora presentato al Colosseo, il suo incontro con Lupus è rinviato a domani, data in cui, se non si presenterà, sarà squalificato con conseguente passaggio alle semifinali del suo avversario. _ annunciò l'arbitro. _ L'incontro di oggi è fra il Sacro Guerriero di Andromeda, Shun, ... _ disse mentre questi, fra le acclamazioni di gran parte del pubblico femminile, entrava di corsa dal backstage e saltava sul ring mentre il suo cloth usciva dallo scrigno e si posava su di lui. _ ed il Sacro Guerriero di Monoceros, Jabu. _ Anche Jabu entrò di corsa e saltò sul ring indossando il cloth come aveva fatto Shun, ma non ebbe lo stesso apprezzamento del pubblico femminile: evidentemente non era abbastanza carino.
_ Sei molto popolare, Shun. _ ammise, in tono neutro, Jabu. _ Avresti dovuto diventare un attore del cinema invece che un Saint.
_ Jabu, non ti sembrano strani questi combattimenti? _ chiese Shun.
_ Ma di che stai parlando? Hai già paura prima di cominciare?
_ Certo che no, Jabu, altrimenti non mi sarei prestato a quella sceneggiata.
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Due settimane prima, Tokyo Dome.
Nel Tokyo Dome, stracolmo, era stato allestito un enorme ring di wrestling, su cui salì un annunciatore in giacca e cravatta.
_ Come tutti sapete, Saori Kido, presidentessa della Grado Foundation ha sfidato i più importanti campioni di arti marziali del pianeta a battere uno dei Sacri Guerrieri che, fra dieci giorni, parteciperanno al torneo chiamato Galaxian Wars da lei indetto. _ disse l'annunciatore. _ Hanno accettato la sfida: Ikki Tsuji, yokozuna, Tiger Mask VIII, campione NJPW della categoria Junior Heavy, Black Tiger VI, campione NJPW della categoria Heavyweight, Naoki Date, campione AJPW della categoria Junior Heavy, Naoto Kajiwara, campione AJPW della categoria Heavyweight, Tiger Dream IV, campionessa femminile WWE, The Black Pegasus, campione Junior Heavy WWE Smack Down, Wild Bear, campione degli Stati Uniti, Pedro Venturas, campione Junior Heavy WWE Raw, Giant Convict, campione mondiale Raw e Smack Down, A-Bomb, campione UFO del torneo Pride; Antonio Corderas, campione UFO dell'Inoki Bomba-ye, Satoru Kobayashi, campione mondiale di Kick Boxing, e il campione mondiale di arti marziali, nonchè detentore del titolo mondiale dei pesi supermassimi, l'imbattuto pugile italo-thailandese Giacomo Poli! Il pubblico salutò i campioni con immense ovazioni.
_ Ed ecco il loro avversario. _ annunciò il tizio, mentre Jabu, Geki, Ban e Shun entravano nell'arena, accolti da risate sarcastiche. _ Shun di Andromeda! _ Vedendo che il combattente che saliva sul ring sembrava quasi una bella ragazza, disse: _ No, aspettate un attimo... Volete davvero far scendere in campo quella femminuccia?
_ E' quanto basta per battere quei poveracci. _ rispose Jabu.
_ E' un insulto! _ urlò Wild Bear.
_ E' quanto basta a lasciarmi solo sul ring: vi batterà tutti. _ disse Giacomo Poli. _ Per una volta avrò un avversario al mio livello.
_ Povero Shun... _ commentò l'annunciatore. _ In questo incontro non ci sono regole, tranne quella che si viene eliminati solo per KO. Eventuali armi sono laggiù. _ e, prima di scendere, indicò uno scatolone in un angolo del ring.
Quando il gong suonò, Shun disse: _ Fatevi sotto tutti insieme, così posso battervi e tornarmene a casa in meno tempo.
_ Andrai all'ospedale, invece! _ urlò l'enorme Wild Bear, cercando di colpire Shun con un pezzo di filo spinato che Shun gli rubò e gli infilo nel cavallo dei pantaloni e fra le chiappe, prima di buttarlo fuori dal ring a calci, dove svenne per il dolore, il tutto in circa cinque secondi. Mentre tutti gli altri tranne Poli, che restava appogiato al paletto delle corde, e Tsuji, che si mise in posizione di combattimento, frugavano nello scatolone delle armi improprie, Pedro Venturas, Tiger Mask VIII e Tiger Dream IV cercarono di colpire Shun con dei calci volanti, ma questi li afferrò, li stese con una botta in testa l'uno e li buttò nello stomaco dello yokozuna, che finì KO. Subito dopo gli 'armati' si lanciarono su Shun, che li evitò e lasciò che, nella foga, si ferissero fra loro prima di dar loro il colpo di grazia.
_ Vedo che te la cavi, Sacro Guerriero di Bronzo: Cepheus ti ha addestrato bene. _ commentò Poli.
_ Come fai a conoscere la costellazione del mio maestro? _ gli chiese Shun.
_ Mio cugino è un fantasma che infesta il Santuario.
_ Sei... Sei il cugino di Yoorei-sama?
_ Il membro più debole della famiglia.
_ Allora posso batterti!
Poli non rispose ma, muovendosi alla velocità del suono, cercò di colpire Shun, fallendo e sbriciolando uno dei paletti di sostegno nel tentativo. Poi, con una velocità di esecuzione insolita per un uomo del peso di 164 chili, benchè dotato di un cosmo sufficiente a competere con un Bronze Saint, sferrò una serie di pugni assassini che Shun fece molta fatica ad evitare, riportando alcuni graffi alle guancie ed ai fianchi. Nonostante ciò, Shun riuscì a colpire il suo avversario con una scarica di pugni allo stomaco, bloccandolo il tempo necessario per piazzare una Romero Special e farlo svenire dal dolore.
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_ Per che cosa combatti? _ chiese Shun. _ Per conquistare il Gold Cloth?
_ Questi non sono affari tuoi. _ rispose Jabu. _ Io sono qui solo per vincere.
_ Io invece non desidero ottenere nulla. Voglio solo vedere mio fratello tornare sano e salvo. Lasciamo perdere quest'incontro.
_ Stai dicendo cose assurde! Lasciar perdere l'incontro?!
_ Cominciate! _ ordinò l'arbitro.
Jabu attaccò correndo e cercando di colpire con un pugno, ma Shun scansò sia quest'assalto sia quello che Jabu sferrò subito dopo con un calcio volante mentre le catene avvolte ai polsi del cloth di Andromeda si svolgevano, allungandosi e disponendosi a spirale sul ring.
_ Non c'è altro modo per sistemare le cose fra noi? _ chiese Shun mentre le catene terminavano di posizionarsi. _ Jabu, non cercare nemmeno di avvicinarti. Se vuoi entrare nel perimetro della catena di Andromeda, dovresti prima capire che valore dai alla tua vita. Se comprendi davvero il rischio che corri, allora sei il benvenuto.
_ Cosa hai detto?! _ chiese Jabu, stizzito. _ Non sottovalutarmi!
Jabu si scagliò a testa bassa contro Shun, ma la catena, improvvisamente, si mosse e lo colpì, ferendolo e danneggiando in più punti il cloth dell'Unicorno.
_ E'stato molto sgradevole. Chiudiamo questo scontro insensato. _ propose Shun al suo avversario, ancora a terra per il contrattacco subito. _ Se non avessi avuto pietà di te, il mio attacco ti avrebbe ucciso.
_ Pietà? Ma che stai dicendo? _ replicò Jabu, rifiutando la proposta. _ Stavolta ti ammazzo! Preparati!
Le uniche differenze con l'assalto precedente furono i punti in cui Jabu fu ferito ed il suo cloth danneggiato.
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Santuario, Palazzo del Grande Sacerdote.
_ Avevi già preparato un piano per annientare Ameria, vedo. _ disse il Grande Sacerdote, assiso in trono con alcuni fogli in mano, a Mulo, in ginocchio davanti a lui insieme a Gigars.
_ Sospettavo che Ameria fosse la base dei nostri nemici fin da quando una donna ha riunito l'ex-Jugoslavia e l'Albania sotto quel nome. _ rispose Mulo. _ Non ho dovuto fare altro che apportare modifiche alla squadra di eliminazione dei capi in base alle nuove informazioni.
_ Procedi, e annienta Ameria. La Contesa deve avere fine.
Mulo si alzò e si mosse verso un'uscita laterale della Sala del Trono.
_ Gigars, Ikki è già entrato in azione? _ chiese il Grande Sacerdote.
_ Lui e i Black Saints colpiranno a momenti. _ rispose Gigars.
_ Non hai letto la copia del piano consegnatati da Mulo?
_ Quale copia?
_ Spero per te che questa tua cretinata vada a buon fine.
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_ Signorina... _ mormorò Jabu guardando il palco di Saori Kido mentre si rialzava con difficoltà. _ Non posso fallire davanti alla Signorina...
Jabu si buttò sulle corde per riprendere fiato studiando la posizione difensiva di Shun. Improvvisamente lo sguardo di Jabu si illuminò ed il Sacro Guerriero spiccò un salto, portandosi esattamente sulla verticale di Shun.
_ UNICORN GALLOP!
_ Stolto! La catena è più forte quando attacca dal basso! _ gridò Shun.
Jabu aveva pensato che attaccando dall'alto la catena non potesse colpirlo, e considerando che il suo colpo mortale era proprio un attacco dall'alto gli era parso quasi un invito a nozze. Ma si sbagliava: la catena poteva attaccare anche sulla verticale del suo proprietario, ed in quella posizione poteva attaccare tutta, non solo una parte, ed infatti Jabu fu quasi ucciso e cadde a terra col cloth gravemente danneggiato e privo del corno. Quasi incapace di muoversi, Jabu non potè fare altro che lasciare a Shun il primo punto. Improvvisamente le catene abbandonarono la posizione di difesa e, mentre quella con la punta a sfera fissata al bracciale sinistro si riavvolgeva attorno al polso di Shun, quella a punta piramidale fissata al bracciale destro si posizionò in modo da formare una parola in greco antico: ACIA.
_ Shun! Che cosa sta succedendo? _ chiese Hyooga, avvicinandosi al ring senza il cloth.
_ Chi sarà mai Axia? _ si chiese Shun. _ Di quale nemico si tratterà?
Di colpo la catena fu tesa da Jabu, che, rialzandosi un attimo prima di essere dichiarato sconfitto, l'aveva afferrata.
_ Ora che tengo ferma la tua catena, hai qualche altro trucco? _ chiese Jabu, sicuro di avere ormai la vittoria in pugno.
_ Fermati, Jabu! La catena ci sta dicendo qualcosa d'importante! _ chiese Shun. _ Qualcosa che riguarda tutti noi Sacri Guerrieri!
_ Che cosa?!
_ Ti prego, ascolta le mie parole! Lascia andare la catena!
_ Tsk! Perché dovrei?! Questa è la mia occasione. Non la lascerò andare prima di averti sconfitto!
Jabu cercò di attaccare Shun frustandolo con la sua stessa catena, ma da essa ricevette una scossa elettrica tremenda che, insieme ad una repentina mossa di Shun, lo scaraventò contro le corde, costringendolo a mollarla.
_ Non è una normale catena, Jabu. _ spiegò Shun. _ Quando viene afferrata da un nemico emette una corrente elettrica pari a 10000 volts.
Improvvisamente la catena iniziò a muoversi freneticamente sul pavimento, nonostante Shun l'avesse mollata e tenesse il braccio fermo.
_ Ora che diavolo succede? _ chiese, spaventato, Jabu.
_ Sta muovendosi più velocemente. _ disse Shun, evidenziando l'ovvio, mentre Nachi, Hyooga e l'arbitro salivano sul ring e, insieme a Jabu, gli si avvicinavano, per poi aggiungere: _ Il nemico dev'essere vicino. In quella direzione.
Per 'quella direzione' Shun intendeva la direzione che la catena indicava disponendosi a freccia. La direzione in cui si trovavano il Gold Cloth ed i 10 scrigni dei Bronze Cloth.
_ Cosa sta cercando di dirci la catena? _ chiese Hyooga.
_ Non riesco a capirlo. _ ammise Shun.
_ Axia in greco vuol dire 'cosa preziosa'. _ disse sottovoce l'arbitro, che teneva in mano alcuni petali di rosa nera. _ La catena ci sta dicendo che Phoenix ha in mente qualcosa di brutto e che riguarda il Gold Cloth.
_ Chi?! _ si stupì Jabu.
_ E' arrivato mentre Shun ti picchiava ed ha messo il suo scrigno accanto ai vostri.
La catena riprese a muoversi freneticamente, pur continuando ad indicare il Gold Cloth, mentre Seiya e Shiryuu entravano di corsa nell'arena. Improvvisamente le luci dell'arena, comprese quelle della cupola che riproducevano il cielo stellato, si spensero, e la cupola fu attraversata da fulmini rossi.
_ Piantala con gli effetti speciali e vieni fuori, buffone! _ intimò l'arbitro.
Come per obbedire all'ordine, i fulmini cessarono, mentre le catene di Andromeda riprendevano la posizione di difesa circolare. Subito dopo dallo scrigno del Gold Cloth si alzò una colonna di luce dorata, e dallo scrigno uscì Ikki, che si era preso la briga di abbassare la visiera del suo cloth. Le luci dell'arena si riaccesero, permettendo ai presenti di identificare il nuovo arrivato. Il pubblico, vedendo che si trattava di un Sacro Guerriero, iniziò ad acclamarlo, senza sospettare perché fosse giunto.
_ L'ultimo Sacro Guerriero partecipante, il decimo, Phoenix, è appena arrivato! _ annunciò un cronista, che fungeva sia da viceannunciatore che da telecronista. _ Accogliamolo con un applauso!
_ Bel lavoro, Gem. _ mormorò l'arbitro sottovoce.
Ikki fece un sorrisetto e, con fare piuttosto insolente, si piazzò con un piede sopra lo scrigno del Gold Cloth, osservando i Sacri Guerrieri presenti sul ring come un gatto osserva dei topi in trappola, mentre, come per risposta, le catene di Shun presero ad agitarsi come mai prima di allora, almeno per quanto ne sapeva Shun. Migliaia di anni prima, quando erano nelle mani del loro precedente e primo proprietario, Lynkeos, c'erano stati momenti in cui si erano agitate maggiormente, ma a provocare quell'agitazione era stata la furia di una divinità. Improvvisamente quella a punta sferica, nonostante gli sforzi di Shun di trattenerle entrambe, si lanciò all'attacco.
_ Shun, non ricordi? _ chiese Seiya.
_ Phoenix è Ikki! _ aggiunse Shiryuu, mentre la catena si avvolgeva al polso di Ikki.
_ Cos'hai detto, Shiryuu?! _ si stupì Shun.
_ Ho detto che Phoenix è Ikki!
_ Povero, povero Ikki! _ commentò in tono sarcastico una voce che, insieme ad una triste melodia di violino, gli cancellò il sorrisetto dalla faccia. _ Con tutto l'impegno che ho messo per farmi assumere come curatore dei dati dei Saint partecipanti e per fare le schede da mettere sul sito, potrei sentirmi un po' offeso nel pensare che il più famoso dei partecipanti stessi non le ha degnate di un'occhiata!
I vari Sacri Guerrieri lì presenti, con le sole eccezioni di Ikki e Hyooga (quest'ultimo stava scuotendo la testa mormorando la traduzione in russo della parola 'idioti'), si lamentarono a modo loro della propria stupidità.
_ Tranquillo, Sacro Guerriero della Pernice, non sono qui per giocare con te. _ disse con tono tranquillo la voce sarcastica. _ Io e gli altri siamo qui solo per guardare un combattimento come si deve.
_ In effetti Shiryuu ed il tizio sarcastico hanno ragione! _ disse Jabu. _ Non ricordi? Phoenix non può che essere Ikki!
_ Sì, è vero! _ disse Shun con un filo di voce, mentre la melodia del violino assumeva per un attimo un tono allo stesso tempo malinconico e felice, per poi tornare triste. _ E' mio fratello!
_ Attenti! _ gridarono Shiryuu e Seiya, accortisi che Ikki aveva lentamente espanso il suo cosmo per tutto il tempo.
Per un breve istante i Saint poterono vedere l'aura della Fenice, poi... Un gesto di Ikki. Un pugno. E, ad oltre venti metri di distanza, parte del guardaspalle sinistro di Shun andò in pezzi.
_ Non ci credo... _ commentò Seiya, incapace di credere a quello che aveva appena visto.
_ Tu non sei mio fratello! _ dichiarò Shun. _ Lui era fortissimo, ma anche molto nobile! Chi mi sta davanti ora è un essere carico d'odio!
_ Vedo che sei rimasto un frignone, Shun. _ disse Ikki, rimettendo nell'elmo la visiera. _ Il solo vederti mi disgusta. Se c'è una cosa che detesto è vederti piangere. Quindi comincerò da te. Avrai l'onore di essere la mia prima vittima!
Ikki attaccò Shun con un calcio volante che, nonostante la catena rimasta in posizione di difesa e quella attaccata ad Ikki avessero cercato di fermarlo, andò a segno, quasi scaraventando Shun fuori dal ring e liberandosi della catena. Le fan di Shun non apprezzarono e presero ad urlare contro Ikki, che le ignorò.
_ Che cosa... Che cosa mai ti è accaduto? _ gli chiese Shun.
_ Io non ho niente da dirti. _ rispose.
_ Sta a sentire, disgraziato! _ gli urlò Jabu, afferrandogli un braccio. _ Ero io quello che stava combattendo con Shun, perciò sparisci!
Jabu non fece bella figura: il suo tirare con tutte le sue forze non ottenne neanche di spostare il braccio di Ikki. Ikki liberò il braccio e tirò un pugno a Jabu, ma questi riuscì a scansarlo. Poi cadde a terra svenuto: l'onda d'urto del pugno l'aveva centrato in pieno, e questa, insieme ai danni già subiti contro Shun, lo misero a terra.
_ Aya... A causa della stupidità di Monoceros e dell'interferenza di Phoenix, sono costretto a sospendere l'incontro! _ annunciò l'arbitro. _ Certo che te la sei andata a cercare, Jabu...
_ Saori Kido! _ chiamò Ikki, indicandone la tribuna. _ Non lascerò impuniti nè te nè Mitsumasa Kido!
_ Taci! Mostra rispetto quando parli con la Signorina! _ ordinò una voce rauca in tono imbestialito.
_ Tatsumi! Ti ricompenserò per le buone maniere che usavi verso di noi!
_ Aya, che tonto... _ commentò l'arbitro.
_ Chi è il prossimo? Seiya o Shiryuu?
_ I prossimi, vorrai dire. _ disse l'arbitro, appoggiato ad un angolo.
Le luci dell'arena si spensero nuovamente. L'arbitro indicò un palo angolare alla sua sinistra, che venne illuminato da un riflettore, e, utilizzando una catena per imitare la discesa di un ragno appeso al suo filo, sul palo scese ed atterrò, nella sua corazza alata così simile al cloth di Andromeda da essere anch'essa dotata di catene, Andreas di Castitas, portando in spalla un'enorme croce in argento. Andreas usò la croce per indicare il palo fra lui e l'arbitro, che venne illuminato da un riflettore. Immediatamente un pipistrello si posò sopra il palo e, illuminatosi di luce argentea, assunse la forma di un uomo in armatura armato d'ascia: era Cristofer del Vampiro, armato di un'ascia d'argento con cui indicò l'arbitro, che venne illuminato da un riflettore. Immediatamente i petali di rosa presero a vorticare e tagliarono la tunica dell'arbitro, rivelando un uomo robusto di altezza media che vestiva la Surplice della Rosa: era Fabian, che mutò repentinamente aspetto diventando un magro e alto yoko dai lunghissimi capelli dorati. Fabian estrasse dai capelli una sfera d'argento che tenne sospesa fra le mani. Immediatamente la sfera prese a brillare di una luce argentea e tenue, proiettando poi un sottile raggio argenteo verso un punto davanti al palo alla sua destra. In quel punto prese a brillare una luce bianca incredibilmente abbagliante, che quando scomparve si rivelo provenire da una sfera in mano ad Amedevil della Chimera, illuminato da un riflettore. Lo Spectre guardò verso il palo alla sua sinistra e con la sfera lanciò una fiammata davanti al palo. Le fiamme assunsero la forma di un angelo, poi congelarono e presero a muoversi. Non erano fiamme, non più: era Lucius del Cocito, con in mano uno specchio dalla superficie argentea. Appena illuminato da un riflettore Lucius prese in mano un accendino, lo accese e lo gettò sul ring davanti al palo alla sua destra. Immediatamente la fiamma divampò, divenne nera e scomparve, lasciando al suo posto Toryuusan del Drago Ultimo, che teneva una mano sulla stessa spada con cui, secoli prima, aveva abbattuto un dio a Stonehenge. Alla luce di un riflettore mostrò una scatolina di carta e la gettò in aria. Immediatamente fu tagliata da un enorme coltello da lancio a più lame ed il fosforo in essa contenuto, a contatto con l'aria, prese a bruciare di fiamme azzurre, subito sostituite dall'aura blu di lord Martiya di Benu e dallo Spectre stesso, sospeso in aria intento a suonare il suo violino e con una sfera argentea incastonata nel disco della Surplice. Nel momento in cui lord Martiya toccò terra e smise di suonare le luci si riaccesero, rivelando la presenza attorno al ring di circa settanta fra Spectre del Cielo e Spectre della Terra. Una Spectre del Cielo dal volto coperto e dai lunghissimi capelli neri impugnava una lancia a cui era attaccata una bandiera bianca con il volto di Shun.
_ E quello che significa? _ chiese il Sacro Guerriero di Andromeda.
La Spectre non rispose, ma staccò la bandiera dalla lancia e fece per lanciarla su Ikki, venendo però fermata da un ordine in selenita di lord Martiya.
_ Sentimi bene, Ikki. _ disse lord Martiya. _ Per i motivi che puoi immaginare abbiamo pensato di venire qui direttamente ad osservare te e gli altri concorrenti, compreso quel deficiente scornato. Il fatto che i nostri biglietti siano gratis e ce li abbia procurati Fabian, che abbiamo fatto assumere apposta per questo, non significa che li vogliamo sprecare. Comunque posso venirti incontro, visto che quelli per i prossimi match non li abbiamo ancora per una questione di prudenza. Quindi ti offro una scelta: o fai il tuo incontro con Nachi, oppure ti lascio nelle grinfie di Pandora. Poi ti lasceremo in pace. Allora?
_ Per caso questa Pandora la conosco? _ chiese Ikki.
_ Rispondi prima tu.
_ Mmgrrr... Va bene, pesterò per primo Nachi.
_ Sì, la conosci. Ehi, tu, povero sfigato, indossa il cloth.
_ Povero sfigato a me?! _ si indignò Nachi. _ E poi, perché dovrei combattere?
Lord Martiya lo convinse facendogli passare a due millimetri dalla pelle una sventagliata di coltelli come quello che aveva spaccato la scatolina, coltelli che, come quello di prima, tornarono e sparirono fra le pieghe del suo mantello mentre Nachi indossava il cloth ed il soffitto della cupola tornava stellato.
_ In sostituzione dell'incontro sospeso a causa della stupidità di Jabu, inizia ora quello fra Lupus Nachi e Phoenix Ikki. _ annunciò Fabian, dopo che gli altri, Spectre compresi, ebbero sgomberato il ring. _ Che inizi il massacro!
_ Ikki! Non fingere di credere di essere l'unico tornato dall'inferno! _ disse Nachi.
_ Aya! Questo è più scemo di Jabu!
_ Tutti noi Sacri Guerrieri siamo sopravvissuti a qualcosa di infernale.
_ Dice sul serio? _ chiese Ikki a lord Martiya.
_ Mente in buona fede. _ rispose lo Spectre.
_ Sta attento, Lupus! _ gridò Seiya.
_ Non preoccuparti, lui non è diverso da noi. _ rispose Nachi.
Ikki lo guardò negli occhi per pochi istanti, poi puntò il pugno sinistro verso di lui. Dal pugno partì un sottilissimo e breve raggio di energia cosmica che raggiunse il cervello di Nachi. Nachi iniziò a tremare, cacciò un urlo e rimase paralizzato in piedi.
_ Ma che... _ chiese, stupito, Shiryuu.
_ Phoenix Genmaken... _ mormorò Seiya.
_ Ikki gli ha mostrato l'inferno, e già che c'era lo ha completamente paralizzato. _ disse lord Martiya. Ikki toccò Nachi, facendolo crollare.
_ Ha vinto Ikki... _ dichiarò Fabian.
_ Ora mi lasciate lavorare? _ chiese il Sacro Guerriero.
_ Fa pure. _ rispose lord Martiya, che schioccò le dita.
In pochi istanti tutti gli Spectre, compreso Fabian, scomparvero nel nulla.
_ Tatsumi! _ chiamò Ikki, scagliando un pugno la cui onda d'urto centrò in pieno Tatsumi, facendolo volare via nonostante il blindovetro del palco di Saori Kido lo riparasse. _ Non ho dimenticato ciò che mi hai fatto sei anni fa! Le cicatrici che mi hai lasciato! Chi è il prossimo? _ chiese subito dopo, guardando gli altri Saints. _ Seiya? Shiryuu? Oppure Hyooga? Perché non chiamate anche Shun e non attaccate tutti insieme? Eh eh eh... Ho visto tutte le vostre tecniche, e nessuno di voi può fermarmi! Non siete alla mia altezza.
_ Signor Ikki! _ chiamò una voce. _ Ikki, signore, lasciateli a noi!
Sparsi per gli spalti erano comparsi numerosi Phoenix Shadows, i Black Saints che indossavano il Black Cloth di Phoenix, che si presentarono subito come Black Saints e seguaci di Ikki.
_ Certo, sono i miei seguaci! _ disse Ikki, dopo aver sghignazzato per un attimo.
_ E' così? _ chiese Shun. _ Hai venduto l'anima al male? Sei un Black Saint?
I Phoenix Shadows si portarono alle spalle dei Bronze Saints, irridendoli per la facilità con cui li avevano circondati.
_ Seiya, restituisci il portafogli a quella minkionissima mezzasega! _ urlò Cristofer.
_ Non ce l'ha più! _ disse Andreas. _ Gliel'ho fregato, tanto per arrotondare! _ Voialtri, è ora di muoversi, prima che quei pazzi ci ripensino. _ disse Ikki. _ Per oggi può bastare. Avanti, prendiamo il nostro souv... Idiota. _ commentò, vedendo il Black Saint scippato da Seiya raccogliere da terra i denti perduti a suon di pugni.
Le luci si spensero nuovamente, e dallo scrigno del Gold Cloth, circondato da tre Shadows, si levò una colonna di luce in cui il Gold Cloth levitò per un attimo e scomparve, subito seguito dagli Shadows e da Ikki col suo scrigno. Pochi istanti dopo lo scrigno del Gold Cloth cadde fra gli spettatori, rivelandosi vuoto: i Black Saints l'avevano davvero rubato. I Bronze Saint si gettarono all'inseguimento, ma prima Seiya e Shiryuu dovettero convincere Miho (questo era il nome dell'amica di Seiya) e Shun Rei a non fermarli.
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Black Phoenix stava correndo per uno dei corridoi del Grado Colosseum con l'elmo del Gold Cloth, diretto alla centralina da cui erano controllate le luci dell'arena.
_ LIONET BOMBER!
Davanti alla centralina di controllo c'erano due Shadows morti e col cloth in frantumi, mentre davanti a loro, in condizioni migliori ma un po' acciaccato, c'era Ban con indosso il suo cloth.
_ Dammi quell'elmo! _ ordinò Ban.
_ HOO GENMAKEN!
Black Phoenix centrò Ban con un pugno che, apparentemente, non ebbe effetto. Istanti dopo, Ban iniziò a contorcersi dalla paura.
_ Ringrazia che non ho il tempo di finirti. _ disse Black Phoenix prima di sparire.
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Uno Shadow stava correndo forsennatamente in una stazione merci vicino al porto. Improvvisamente, oltrepassato un convoglio in partenza, si fermò e disse: _ Qualcuno mi sta seguendo o me lo immagino?
La risposta fu portata da alcuni fiocchi di neve: era Hyooga, fermo dall'altra parte del treno.
_ Dammi la parte di Gold Cloth che porti con te. _ intimò Hyooga, che non si era nemmeno preso il disturbo di portarsi dietro il cloth.
_ La mia parte di Gold Cloth? Spiacente, non posso dartela.
_ Capisco. Vorrà dire che la prenderò con la forza.
Lo Shadow attaccò con tre pugni, di cui due schivati ed uno parato. Hyooga gli afferrò il braccio e cercò di scaraventarlo via con un Ippon Zeoi (una mossa di Judo), ma lo Shadow sfruttò la mossa per lanciarsi in aria e, utilizzando un riflettore per abbagliare Hyooga, colpirlo con un calcio volante, che venne parato.
_ Tutta qui, la tua forza? _ chiese Hyooga. _ Lascia che ti restituisca quel che ti devo.
Hyooga iniziò ad espandere il suo cosmo, e nella stazione iniziò a nevicare, una delicata pioggia di neve che rapidamente si trasformò in una piccola tormenta, più un effetto speciale che un vero e proprio attacco.
_ DIAMOND DUST!
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_ Perché mi hai impedito di ucciderlo? _ chiese Pandora, su uno dei tetti di Tokyo.
_ Perché ci serve ancora: quando sarà rinsavito, prenderà parte alla guerra fra Sacri Guerrieri e si schiererà con Atena, facendo strage di Sacri Guerrieri di Bronzo e d'Argento, per poi contribuire ad abbattere l'esercito di Poseidone. _ rispose lord Martiya. _ Ho organizzato la cosa troppo bene per permetterti di mandarmela all'aria. Quando sarà il momento potrai farne ciò che vuoi, ma non prima.
_ Ci sono anche...
_ Ichi ha combattuto bene, stasera, e così Geki, ma Black Phoenix, due secondi fa li ha battuti in un attimo. Quei due e Jabu non hanno più il cloth, e gli altri due loro compari che ce l'hanno ancora sanno di essere troppo deboli: prima di prendere parte alla guerra, dovranno allenarsi duramente.
_ Avevi già previsto tutto, dunque.
_ No: per far sì che succedesse tutto ciò, ho dovuto fare qualche piccolo intervento. La situazione è questa: i Saints di Saori Kido hanno recuperato quattro parti del Gold Cloth, Ikki ne ha tenute cinque. Che cosa succederà, secondo te?

continua...

***

Nel prossimo episodio: Nella Valle della Morte situata in Crimea cavalcarono in seicento... Ed ottennero una vittoria strategica, facendo retrocedere le linee russe e bloccando la loro artiglieria in modo da permettere lo sfondamento. In quella vicino al monte Fuji non si cavalcherà, ma si combatterà comunque abbastanza per giustificare il paragone. Sarà una lotta dura, quasi come lottare contro se stessi, per Seiya ed i suoi compagni. La domanda è: riusciranno a rimettere insieme il Gold Cloth? O saranno Ikki ed i suoi Black Saints a vincere? Questo e (poco) altro nel prossimo episodio.

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Capitolo 11
*** 11: COLORO CHE CONTENDONO IL GOLD CLOTH PARTE TERZA ***


Ci siamo. Ce la faranno Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun a sconfiggere Ikki e a recuperare il Gold Cloth senza farsi ammazzare? E, soprattutto, che cosa si inventeranno gli Spectre per controllare i Sacri Guerrieri? Legete, e lo scoprirete.
by lord Martiya
P.S.I: Nell'originale Black Dragon salva la vita a Shiryuu perché, per una volta, anche lui voleva credere nell'amicizia, non perché gli ha ricordato di quando lui credeva nell'amicizia.
P.S.II: Pers. Saint Seiya: Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Saori Kido=lady Isabel di Thule; Thanatos=Thanatos; Black Pegasus=Pegasus Nero; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Black Swan=Cigno Nero; Appendix Kiki=Kiki; Draco Shiryuu=Sirio del Dragone; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Black Andromeda=Andromeda Nero; Black Dragon=Dragone Nero; Hydrus Docrates= Docrates dell'Idra Maschio; Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Leo Minor Ban=Ban del Leone Minore; Ursa Minor Geki=Gerky dell'Orsa Minore; Hydra Ichi=Aspides dell'Idra Femmina; Lupus Nachi=Black del Lupo.



CHAPTER 11: COLORO CHE CONTENDONO IL GOLD CLOTH PARTE TERZA-AOKIGAHARA



22 settembre 2046.
Una settimana prima di questa data Saori Kido aveva ricevuto questa lettera: "Vi sfido. Tempo: tra una settimana. Luogo: la Valle della Morte nella piana di Aokigahara, ai piedi del monte Fuji. Naturalmente ognuno avrà con se una parte del Gold Cloth. Firmato: Ikki, Sacro Guerriero di Bronzo della Fenice, ed i Black Four". Shiryuu si era recato in Cina per far riparare i cloth suo e di Seiya, scoprendo tra l'altro che il suo maestro era in piena forma e che gli aveva mandato Shun Rei con quella notizia per metterne alla prova i nervi (e tenete conto che Shiryuu avrebbe vinto contro Seiya se, per la fretta di tornare a Goro-Ho, non avesse mostrato lo Shoryuha fin dall'inizio), quindi non era insieme agli altri quando, il 15 settembre, Hyooga aveva combattuto contro uno dei Black Four, i quattro Black Saints più potenti insieme a Black Phoenix, che era però tornato a Death Queen Island con gli Shadows superstiti. La battaglia fra Hyooga e Black Swan si era conclusa a favore del Bronze Saint, ma Black Swan era sopravvissuto, riuscendo inoltre a congelare un braccio a Hyooga. E gli altri tre erano sicuramente suoi pari. Era quindi con una certa apprensione che Seiya, ancora privo di cloth, Hyooga, ormai perfettamente guarito, e Shun, col guardaspalle di nuovo integro, accompagnati da Saori Kido e da Tatsumi, si stavano recando in elicottero alla sfida.
_ Questo significa che moriremo? _ chiese Seiya a Tatsumi, che aveva appena detto che nella Valle della Morte si moriva in fretta.
_ No, voi non morirete. _ disse Saori. _ Dovete riprendere le parti del Gold Cloth che ha Ikki.
_ Cos'è più importante per lei, il Gold Cloth o le nostre vite?
_ Bè, veramente...
_ Smettila di fare domande! _ ordinò Tatsumi. _ E' chiaro che il Gold...
_ Tutti e due. _ affermò Saori, lasciando alquanto stupiti i Saints, i quali la ricordavano soprattutto come la bambina viziata con la passione di cavalcare Seiya (che si rifiutava regolarmente) e Jabu (regolarmente volontario) che era da piccola.
Nonostante tutto, Tatsumi fu alquanto riluttante ad affidare ai tre Sacri Guerrieri le parti recuperate del Gold Cloth: per lui, il Gold Cloth valeva ben più delle loro vite.
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_ Allora? _ chiese il dio dai capelli d'argento a lord Martiya. _ Com'è la situazione?
_ Pegasus ha le braccia del Gold Cloth, e a momenti l'apprendista di Mu gli darà il suo cloth. _ rispose lord Martiya, che portava ancora la sfera incastonata nell'elmo. _ Andromeda ha la gamba destra, mentre Cygnus la sinistra, e tutti e tre hanno un sonaglio per capire dove sono. Niente male come tattica, per dei dilettanti.
_ Non mi riferivo a quello, ma al tuo piano.
_ Devo ancora vedere chi, fra i Sacri Guerrieri, schiatterà, ma è a buon punto.
_ L'altro.
_ L'altro?
_ Non prendermi per scemo. So benissimo che hai qualcosa in mente, altrimenti non avresti perso due anni ad addestrare quell'angela nelle tue adorate arti marziali.
_ Thanatos, non farmi domande e non ti dirò bugie.
_ Ade non se n'è accorto, probabilmente perché è troppo preoccupato per il suo corpo, ma io e Hypnos sì, e...
_ Fa pure. Poi chi ci lascia la pelle sei tu.
_ Vuoi dire che...
_ Non voglio, ma devo. Ora, perché non te ne torni nell'Elisio e mi lasci lavorare?
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Seiya, con indosso il cloth e portandosi dietro le braccia del Gold Cloth, stava camminando per la valle quando, in piedi su una roccia, fece la sua comparsa uno dei quattro Black Four, che indossava un Black Cloth pressochè identico al Bronze Cloth di Pegasus.
_ Ti stavo aspettando, Seiya! _ disse il Black Saint.
_ Chi sei? _ chiese Seiya.
_ Black Pegasus!
_ Che cosa?!
_ Pensavo che tu avessi troppa paura per venire.
_ E invece sono qua. Hai portato il Gold Cloth?
_ Non ti serve saperlo!
Black Pegasus attaccò con una raffica di calci volanti, senza riuscire a colpire Seiya. Seiya aspettò che Black Pegasus atterrasse e lo attaccò con una raffica di pugni, tutti schivati, e con la versione calciata del Ryuseiken, mettendolo con le spalle contro una roccia. Quando, intrappolatolo, Seiya cercò di colpire il Black Saint con un pugno in faccia questi ne approfitto per allontanarlo con un Ippon Zeoi e replicare con il Black Ryuseiken, colpendo Seiya con sfere d'energia nera e buttandolo in un burrone.
_ Per te dovrebbe bastare. _ disse Black Pegasus. _ Non è così difficile sconfiggerti, nonostante l'addestramento al Santuario. Un tintinnio alle sue spalle lo indusse a voltarsi, permettendogli di scoprire che Seiya non aveva riportato un graffio.
_ Incredibile! Hai evitato tutti i miei colpi?! _ gridò Black Pegasus.
_ No, cinque o sei mi hanno centrato. _ ammise Seiya.
_ Non è possibile, se quello è il tuo solito cloth!
_ Cloth riparato. _ dichiarò Toryuusan, apparendo dal nulla con uno scatolone ripieno di pop corn. _ Non è un lavoro perfetto come i miei, ma è comunque sufficiente a rimetterlo nelle condizioni di base. Black Pegasus, sei nei guai.
Toryuusan sparì nel nulla, lasciando i due Pegasus basiti.
_ Fai attenzione, Black Pegasus! _ gridò Seiya, il primo a riprendersi. _ Questo è il vero PEGASUS RYUSEIKEN!
_ BLACK RYUSEIKEN!
Le meteore azzurrognole di Seiya ebbero rapidamente ragione di quelle nere di Black Pegasus e colpirono il bersaglio, ferendolo a morte, ma non prima che questi riuscisse ad unire alcune meteore nere in una sola e a colpire Seiya alla pancia, senza però ferirlo.
_ Questa parte del Gold Cloth la prendo io. _ disse Seiya mentre raccoglieva la cintura del Gold Cloth, caduta a Black Pegasus quando aveva subito il Pegasus Ryuseiken. _ Credo che userò questa tecnica contro Ikki.
_ Eh eh eh... Non riuscirai nemmeno a sfiorare il signor Ikki. _ dichiarò Black Pegasus. _ Seiya, se ti illudi che basti sconfiggere me ti sbagli! Molto presto proverai il vero potere del Black Ryuseiken. Il terrore del Kokushiken.
Queste furono le ultime parole di Black Pegasus.
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_ Kokushiken? _ chiese Thanatos dopo aver inghiottito dei pop corn.
_ Non conosci questo colpo?! _ chiese, un po' offeso, Amedevil, appena arrivato insieme a Toryuusan, Lucius, Fabian, Cristofer ed Andreas.
_ Mai sentito nominare.
_ Significa "Colpo della Morte Nera", e fa un male cane. _ spiegò Andreas.
_ Alla faccia del male cane! _ esclamò Fabian. _ E' il complemento del Black Ryuseiken, ma è molto peggio!
_ Katz, se è peggio! _ confermò Cristofer. _ Dove colpisce il Black Ryuseiken compaiono delle macchie che si espandono, e a quel punto... E' un colpo degno di questo fidiputt che l'ha inventato!
_ Grazie. _ disse Amedevil.
_ Fidiputt... Un termine davvero adeguato. _ disse Thanatos. _ Volevi vedere che cosa ne sarebbe riuscito a fare, è per questo che gliel'hai insegnato?
_ Speravamo che riuscisse ad usarlo su vari Sacri Guerrieri, prima di farsi ammazzare. _ disse Toryuusan.
_ Adesso vedremo se quei pazzi riusciranno a convincermi a salvare quel poveraccio. _ disse lord Martiya.
_ Ne dubito. _ disse Lucius. _ L'unico di loro che ci potrebbe riuscire...
_ Sta arrivando. _ disse Toryuusan.
_ Ha la pelle dura, eh?
_ Non quanto l'altro che sta arrivando con una compagnia di soldati corazzati del Santuario.
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Hyooga era quasi arrivato alla Roccia del Leone, il punto della valle dove Ikki stava aspettando l'arrivo dei suoi uomini o dei suoi sfidanti. Prima di giungerci, però, avrebbe dovuto vedersela contro Black Swan, il Black Saint del Cigno.
_ Ti aspettavo, Cygnus. _ disse il Black Saint. _ Ora vedremo chi di noi è il vero Sacro Guerriero della costellazione del Cigno!
_ Black Swan, consegnami la tua parte di Gold Cloth e vattene. _ ordinò Hyooga.
_ Che cos'hai detto?
_ E' inutile che tu e gli altri Black Saints proviate a combattere con noi.
_ Che cosa?! Giuro che questa volta ti sconfiggerò! BLACK BLIZZARD!
In precedenza il colpo di Black Swan, simile ad un Diamond Dust di colore nero, aveva dimostrato poca efficacia contro Hyooga, abituato a colpi congelanti più potenti dall'addestramento del Crystal Saint e dalla sfida contro Alexer ed il suo Blue Impulse. Stavolta la situazione fu diversa: il Black Blizzard non ebbe la minima efficacia sul Bronze Saint, pur riuscendo a congelare tutto il campo di battaglia.
_ Black Swan, ti ho già detto una volta che i tuoi colpi sono troppo deboli per Cygnus. E' inutile insistere con lo stesso attacco. _ disse Hyooga.
_ Va all'inferno!
_ KOLISO.
Puntando l'indice verso Black Swan e muovendolo in cerchio, Hyooga generò dei cerchi di cristalli di ghiaccio che immobilizzarono Black Swan.
_ Black Swan, ti sarà impossibile liberarti da quegli anelli. _ dichiarò. _ Arrenditi, e consegnami la tua parte del Gold Cloth.
_ Sarebbe come accettare un trattamento di favore dal mio nemico, e questo un Black Saint non lo farà mai! _ replicò Black Swan. _ Avanti, uccidimi!
_ Va bene. Allora ti annienterò onorando il tuo spirito guerriero.
_ Che vuoi dire?
_ Non sfuggiresti nemmeno al Diamond Dust, ma questo è il colpo più forte di Cygnus. AURORA THUNDER ATTACK!
Il colpo, un vero e proprio tifone di gelo, travolse e sballottò Black Swan per tutta la zona, lasciandolo poi appeso e congelato ad sporgenza del Monte Fuji con solo un braccio libero.
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_ Idiota. _ dissero, in un involontario coro, lord Martiya, Toryuusan, Lucius, Amedevil, Fabian, Andreas e Thanatos.
_ Minkione. _ disse Cristofer.
_ Ha voluto dare a Black Swan l'occasione di salvarsi, l'idiota. _ disse Lucius.
_ E adesso Black Swan la utilizzerà per farlo ammazzare da Ikki. _ aggiunse Toryuusan.
_ Sacrificarsi per la vittoria... Ti rendo onore, Black Swan: sei uno dei pochi veri uomini che ancora nascono fra i gaje. _ concesse Thanatos.
_ Comunque era bello, quel trucco del minkione, il Katzoso o come si chiama... _ disse Cristofer.
_ Si chiama Koliso, in russo vuol dire 'cerchio'. _ spiegò Lucius, provandolo sullo stesso Cristofer. _ E forse può avere anche altri usi, oltre a questo...
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Ikki era in piedi sulla Roccia del Leone, con le braccia incrociate, in attesa che arrivassero i suoi uomini o i suoi avversari.
_ Cosa vuoi, Black Swan? _ chiese, voltandosi. Ma Black Swan non c'era.
C'era invece, semicongelata, la testa di cigno dell'elmo di Black Swan, teletrasportata lì dalle ultime forze del suo proprietario. Ikki raccolse il piccolo cigno, lo strinse nel pugno e chiuse gli occhi per un po' di secondi, forse un minuto.
_ Bene, Black Swan. _ disse poi. _ Ti ho capito. Posso vedere chiaramente le informazioni che hai raccolto con le tue ultime forze.
_ Ah ah ah! Ikki, che cos'hai visto? _ gli chiese Hyooga, appena arrivato con la gamba destra ed il guardaspalle del Gold Cloth.
_ La tua sconfitta, Hyooga.
_ Tu credi di poter sconfiggere proprio me, Hyooga? Sei tu che andrai a raggiungere il tuo Black Saint.
_ Cosa?
_ E' inutile parlarne, Il risultato di questo scontro è già deciso. Fatti avanti, Ikki!
_ Sono pronto!
Hyooga iniziò una serie di mosse aggraziate che ricordavano lo sbattere le ali di un cigno che si alza in volo, diffondendo il gelo per aumentare l'effetto dei suoi attacchi congelanti. Subito dopo lanciò il Diamond Dust, ottenendo solo di farselo rimandare indietro: Ikki l'aveva visto molto bene durante il torneo, ed utilizzare su un Saint una tecnica che ha già avuto modo di vedere vuol dire volersi suicidare. In ogni caso, Hyooga riuscì ad evitare di subire troppi danni per il colpo.
_ Qualcuno che non riesce neppure a superare la morte della madre non ha nessuna possibilità di sconfiggermi. _ dichiarò Ikki.
_ Cos'hai detto? _ esclamò Hyooga, stupito per ciò che aveva sentito: come poteva Ikki conoscere qualcosa che soltanto il Crystal Saint, Isaac e Yoorei-sama avevano saputo? _ Vuoi farmi credere che riesci a leggermi nel cuore?
_ Ne sei sorpreso? Per te ormai è tardi. Il mio colpo non si limita a danneggiare il corpo, ma si estende alla mente, al cuore e allo spirito. Hyooga, oggi ti distruggerò l'anima! PHOENIX GENMAKEN!
Dopo aver subito l'attacco di Ikki, Hyooga ebbe una visione di una delle sue visite al feretro della madre, che giaceva in una nave sotto il mare quasi perennemente ghiacciato della Siberia. La visione, però, fu tremenda: al posto del volto della madre vide quello di uno zombie, e, ripreso conoscenza, urlò come se avesse il diavolo alle calcagna, contorcendosi a terra.
_ Vedi ora il potere del Genmaken? _ chiese Ikki, sghignazzando.
_ Ikki! Hai cercato di spezzare il mio spirito ed hai ottenuto il risultato opposto. _ disse Hyooga, tremando dalla rabbia non appena riuscì a smettere di urlare. _ Hai distrutto crudelmente il mio ricordo più prezioso, colmando di furia ogni fibra del mio corpo! Grazie al tuo colpo, non avrò più alcuna pietà di te! Potrei ucciderti senza esitazioni! Prova la mia furia, Ikki! AURORA THUNDER ATTACK!
L'attacco di Hyooga spazzò via Ikki, travolgendolo e mutandolo in un pezzo di ghiaccio spiaccicato contro la Roccia del Leone. Così almeno sembrò agli inizi: Ikki aveva scansato il colpo, che si era abbattuto su di un cloth vuoto ed un'immagine creata con la tecnica Zanzooken (Colpo dell'Immagine Residua, una classica tecnica ninja). Per colmo di sfortuna, Hyooga era ormai paralizzato dal Phoenix Genmaken: la visione che l'aveva colmato di furia serviva solo a distrarre le sue difese mentali per poter poi bloccare i nervi. E tutto grazie alle informazioni che Black Swan aveva inviato ad Ikki, inserendo il ricordo del Koliso e dell'Aurora Thunder Attack nel cigno dell'elmo e teletrasportandoli al Bronze Saint a costo della vita. Ormai la sfida fra Ikki e Hyooga non poteva che concludersi con la distruzione del cuore di quest'ultimo, che venne infatti colpito dal Phoenix no Ken. Non senza un prezzo: Hyooga riuscì a congelare il braccio destro di Ikki, punendolo per non aver colpito con tutta la sua forza.
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Un ragazzino di non più di dieci anni era seduto su di una roccia all'entrata della Valle della Morte, guardando un sonaglio che aveva in mano.
_ Devo consegnare questo campanello a Shiryuu, però se non mi sbrigo a tornare il signor Mu si arrabbierà con me. _ pensava. Poi disse: _ Sembra che la battaglia sia cominciata! Andiamo a vedere come ss la cavano!
Il bambino scese dalla roccia ed entrò in una zona coperta dalla nebbia, poi, avvertendo una presenza, si fermò e lanciò una sfera di energia verso il nuovo arrivato, diradando la nebbia e scoprendo che si trattava di Shiryuu, la cui vista gli fece quasi prendere un colpo.
_ Kiki! Non sono un fantasma. Lo vedi? Non sto fluttuando. _ disse Shiryuu, attirando l'attenzione del ragazzino sulle sue gambe (in Giappone si pensa che i fantasmi non abbiano gambe).
Kiki iniziò a saltellare come un pazzo per la felicità urlando: _ Shiryuu! Sei vivo!
_ Non è strano che tu sia sorpreso, non credevo che sarei riuscito a tornare indietro dalla soglia stessa della morte. _ disse Shiryuu. _ Tutto grazie a Mu.
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_ Non so se ammirarlo o dargli dell'idiota. _ commentò Toryuusan.
_ Perché? _ chiese Thanatos.
_ Per riportare in vita un cloth serve un quarto del sangue di un Saint o qualche goccia di sangue di qualcuno che abbia raggiunto lo stato divino. E lui ne ha riportati in vita due, di cloth.
_ E vuole combattere con solo metà del suo sangue?! Ma se è letteralmente un miracolo che sia vivo!
_ Che sia sopravvissuto lo è di certo, ma tieni conto che sono passati quattro giorni da allora. Ha abbastanza sangue da essere vivo. Ma da combattere...
_ Dieci a uno Black Dragon o lo ammazza o gli salva la pelle. _ commentò lord Martiya.
_ Lo sapevate che il Sacro Guerriero di Andromeda ha tendenze suicide? _ chiese, con noncuranza, Andreas.
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Shun stava dimostrando una certa propensione al suicidio: mentre vagava per la valle all'inseguimento di Black Andromeda, la sua controparte fra i Black Saint, aveva trovato, completamente nero ed in un burrone, Seiya, e, nonostante Black Andromeda gli avesse spiegato che, dopo il trattamento di Black Pegasus, Seiya era praticamente già morto ed avesse iniziato ad attaccarlo, lui continuava imperterrito a non mollare Seiya e cercare di tirarlo su con la catena.
_ Puoi fermarti un attimo, Black Andromeda? _ chiese Black Dragon, il Black Saint del Drago, appena arrivato sul posto. _ Questo è il fratello minore del signor Ikki. Non giocarci troppo, uccidilo con un solo colpo.
Black Andromeda avrebbe preferito continuare a torturarlo, ma Black Dragon era più forte di lui, ed inoltre gli ordini di Jango prima e di Ikki poi l'avevano posto come numero due dei Black Saint, secondo in autorità solo a Black Phoenix ed unico Black Saint in grado di competere con lui e Jango, quindi non gli restava altro da dire se non: _ BLACK FANG NEBULA!
La catena piramidale di Black Andromeda si moltiplicò, mutandosi in numerosi serpenti che avvolsero Shun e lo morsero nelle parti non protette dal cloth.
_ Shun... _ chiamò Seiya tramite il suo cosmo.
_ Seiya... Sei ancora vivo? _ chiese Shun.
_ Shun, lascia andare la catena!
_ Ma che stai dicendo?!
_ Così moriremo tutti e due! Non pensare a me, va' e sconfiggi il tuo avversario!
_ Non posso farlo! Tutto questo accade a causa di mio fratello!
_ No, la causa di tutto è il Gold Cloth. Non puoi lasciarlo nelle loro mani! Io sto per morire. Shun, tu devi restare vivo per proteggere il Gold Cloth!
_ Seiya!
_ Questo è il mio addio.
_ Non farlo, Seiya!
Seiya lo fece: colpì la catena che lo tratteneva, rompendola e lasciandosi precipitare nel burrone. In quella Black Andromeda fece l'ultimo errore della sua vita, deridendo Shun perché piangeva la morte di Seiya. Evidentemente Black Andromeda non aveva compreso perché Black Dragon gli aveva detto di finirlo subito: conoscendo Ikki, gli aveva consigliato di ammazzarlo prima che Seiya si suicidasse perché sapeva che, con la boccaccia che si ritrovava, Black Andromeda non sarebbe riuscito a stare zitto ed avrebbe fatto infuriare a morte il suo avversario. Ed infatti Shun, liberatosi in un attimo dei serpenti, si infuriò fino alla morte di Black Andromeda, ammazzato con un unico, terribile colpo.
_ Notevole, Andromeda. _ commentò Black Dragon. _ A quanto pare la panciera del Gold Cloth è ora in mano tua. E non basta: avevi già lo schiniere sinistro. Se poi contiamo il pettorale, che ho qua io, e le tre parti di Seiya, qui ci sono sei parti in tutto. Alla fine o io o tu guadagneremo sei parti in un colpo solo!
_ Posso partecipare anch'io? _ chiese Shiryuu, arrivando sul sentiero.
Shiryuu e Shun si accordarono in modo che il primo affrontasse Black Dragon ed il secondo salvasse Seiya, e, nonostante l'attacco di Black Dragon, Shun scese a salvare l'amico dopo essersi appeso alla catena.
_ Idioti. _ disse Black Dragon, dopo aver rinunciato (almeno per ora) ad ammazzare Shun. _ Che senso ha sforzarsi di salvare qualcuno che è praticamente già morto?
_ Magari è inutile, ma non staremo qui a guardarlo morire. _ rispose Shiryuu. _ Questa è l'amicizia, Black Dragon!
_ Amicizia? E' qualcosa che non capisco. Capisco solo che in questo modo qualcuno si sacrifica quando non è necessario.
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_ Allora? _ chiese Hydrus Docrates ad uno dei soldati che lo accompagnavano.
_ Cygnus è morto contro Phoenix, che ha sottomano tre parti del Gold Cloth. _ rispose il soldato. _ Draco sta combattendo contro Black Dragon per il possesso del resto del Gold Cloth, mentre Andromeda sta cercando di salvare Pegasus, caduto in un burrone e morente dopo il combattimento contro Black Pegasus. Black Pegasus, Black Swan e Black Andromeda sono morti.
_ Interveniamo? _ chiese uno dei soldati.
_ No, sergente. _ rispose Docrates. _ Noi siamo qui come rimedio d'emergenza. Se anche Black Dragon fallisse, Ikki non dovrebbe fare altro che non sottovalutare i suoi avversari per vincere, e noi non dovremmo fare altro che andare a Tokyo ad ammazzare gli altri ribelli e Saori Kido.
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_ Povero Draco... _ commentò lord Martiya.
_ Non si può dire che non se la sia andata a cercare. _ ribattè Lucius.
_ Sai, forse curerò il suo compare... Sempre ammesso che Andromeda riesca a tirarlo su.
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Shiryuu era nei guai: Black Dragon l'aveva pestato a sangue quasi senza colpo ferire.
_ Sappi che dopo averti ridotto allo stremo delle forze mi basterà usare questo dito per finirti. _ disse Black Dragon puntando l'indice verso l'avversario. _ E sarà chiaro una volta per tutte chi di noi due è il vincitore.
_ Non dire assurdità! _ ribattè Shiryuu, ancora combattivo nonostante facesse fatica persino a tenersi in piedi. _ Sei impazzito dopo aver visto la fine che abbiamo fatto fare ai tuoi compagni!
_ Spiacente, amico, il mio cuore non è così sensibile. Non ho mai sofferto per la sconfitta di nessuno.
Shiryuu continuò ad osservare Black Dragon puntargli addosso l'indice mentre alle spalle di questi appariva un'aura non ben definita nè come forma nè come colori. Black Dragon abbassò poi il braccio, ma subito dopo puntò nuovamente l'indice verso Shiryuu, come se volesse trafiggerlo col dito, generando un'onda d'urto che spazzò via la vittima designata nonostante distasse alcuni metri.
_ Sono sbalordito. _ ammise Black Dragon dopo essersi avvicinato a Shiryuu, ancora a terra per il colpo subito. _ Non da te, ma dalla resistenza del tuo cloth. L'abilità di Mu è... _ Negli occhi di Black Dragon brillò una luce di comprensione, come se si fosse accorto di qualcosa. Subito dopo afferrò Shiryuu e, sollevatolo da terra, ingiunse: _ Parla, dunque! Ti sei privato di una grande quantità di sangue per darlo a Mu, non è vero? Quindi è per proteggerti le ferite che hai lottato in modo fin troppo prudente per un Sacro Guerriero! Che cosa ti ha spinto a scendere in campo così malridotto?
_ Per amicizia! _ rispose Shiryuu, che nel frattempo era stato mollato a terra.
_ Tu rischi la vita per salvare quelle dei tuoi compagni, anche se sai che questo sforzo sarà inutile. E' quella che voi chiamate "amicizia"?
_ Proprio così.
Black Dragon prese Shiryuu per il bavero del cloth e lo sollevò da terra.
_ E allora, in nome dell'amicizia... Muori, Shiryuu!
Black Dragon colpì Shiryuu con un montante.
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_ Bel tipo, questo Black Dragon. _ commentò Andreas.
_ Sbaglio o la sua tecnica è... _ iniziò Thanatos.
_ E'. _ disse Lucius, tendendo una mano verso Cristofer.
_ Fankulo! _ disse il 'vampiro', sbattendogli sulla mano un lingotto d'oro. _ E strozzatici!
Cristofer prese una chitarra elettrica da una custodia dietro una roccia e si mise a suonare.
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_ Ma sei scemo?! _ chiese stupito Black Dragon a Shiryuu, che lo aveva interrotto dalla distruzione della catena di Andromeda e si era tolto il cloth. _ Vuoi combattere senza il cloth?
_ Non tengo alla mia vita! Ti batterò col Rozan Shoryuha! _ dichiarò Shiryuu, mentre il suo cosmo si espandeva e bruciava come mai prima di allora, elevando un'aura di drago fino al cielo, e le sue ferite iniziavano a sanguinare copiosamente.
_ Sappiamo entrambi che così ridotto non puoi usare lo Shoryuha senza morire! Perché ti ostini?!
_ Anche se alla fine risultasse tutto vano e il mio sacrificio non servisse a nulla, non cederò!
_ Perché?!
_ Sarei disposto a morire anche solo per amicizia! Perché l'amicizia è l'unico sostegno spirituale che noi, che non abbiamo mai conosciuto i genitori, abbiamo! E almeno io, Shiryuu, voglio morire per quello in cui credo!
Anche se alla fine risultasse tutto vano e il mio sacrificio non servisse a nulla, non cederò!
Fu questo il pensiero che attraversò la mente di Black Dragon mentre diceva a Shiryuu che l'avrebbe ucciso con il colpo che conteneva tutta la sua energia.
"Sarei disposto anche a morire per un vero amico! Perché i veri amici e la dea sono l'unico sostegno di noi che abbiamo perso tutto a causa della malvagità dei Gaje e dei Tosev!" Dove?! Dove ho sentito queste parole?! _ pensò Black Dragon, accorgendosi troppo tardi del Rozan Shoryuha per poterlo evitare o contrattaccarlo. Black Dragon lo parò con lo scudo del suo Black Cloth, ma la potenza di Shiryuu fu tale da mandarlo in frantumi insieme a tutto il cloth ed alle costole, prima di sbatterlo contro la parete di roccia alle sue spalle, che gli franò addosso.
_ Ce... Ce l'ho fatta! _ disse Shiryuu, ormai morente. _ Non ho mai incontrato un guerriero più forte di lui, però l'ho sconfitto, anche se ciò mi costerà caro.
Shiryuu si lasciò cadere a terra in un lago di sangue, come per riposarsi prima della morte.
_ Shiryuu! _ chiamò Black Dragon, uscendo da quella che avrebbe dovuto essere la sua tomba di roccia.
E' buffo riuscire a ricordare dove avevo sentito quelle parole grazie al Nemico. E sono pronto a scommettere che quel buffone è qui con i suoi compari a godersi lo spettacolo con un po' di pop corn... E infatti eccoli là... Ma lui?
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E così ce l'hai fatta, Shiryuu. pensò lord Martiya, portatosi a pochi metri dai combattenti e mascherandosi con un'illusione.
_ Black Dragon! Allora non ti ho vinto! _ esclamò Shiryuu, rialzandosi per morire in piedi.
Ma il colpo di grazia non ci fu. Black Dragon gli infilò invece un dito nel petto, facendo sparire tutte le sue ferite come per miracolo, e quando lo tirò fuori, complice la tremenda ferita che aveva nel petto, faceva persino fatica a parlare, oltre che a restare in piedi.
_ Mi hai salvato la vita, Black Dragon. Perché l'hai fatto? _ chiese Shiryuu, stupito del suo gesto.
_ Perché mi hai fatto ricordare di un tempo in cui ti avrei battuto nello spazio di un respiro ed in cui anch'io credevo nell'amicizia. _ rispose Black Dragon, morendo.
_ Uaaaaaa! _ urlò Shun, tirato su insieme a Seiya da lord Martiya.
_ Avete una fortuna indecente, lo sapete? _ disse lord Martiya mettendo una mano su Seiya, che fu avvolto da una tenue luce azzurra. _ Ma forse la meritate, visto che avete convinto ad aiutarvi l'unica persona al mondo che poteva curare Seiya. Ecco fatto: se la sua volontà di vivere è forte, guarirà in pochi minuti, ma non dovrà fare sforzi pesanti. Pesanti per un Sacro Guerriero, voglio dire.
_ Ma tu chi sei? _ chiese Shun.
_ Lord Martiya di Benu, della Stella del Comandante del Cielo... O Stella del Cielo della Vita e della Morte, come si diceva circa tredicimila anni fa.
_ Tu sei uno Spectre! _ gridò Shiryuu, spaventato a morte.
_ Certo! Non dirmi che mi avevi scambiato per un Black Saint! Non sono così brutto!
_ Perché ci hai aiutati?
_ Perché a noi Spectre, che abbiamo perso tutto già prima di diventare Spectre, rimangono due soli conforti spirituali: la Sovrana e l'amicizia. E si può dire che io abbia un debole per i veri amici. Ma non sperate che lo faccia di nuovo: più Sacri Guerrieri muoiono, meglio è per i miei uomini. _ e scomparve insieme al corpo di Black Dragon.
_ Shiryuu, secondo te possiamo fidarci? _ chiese Shun.
_ Guarda Seiya. _ rispose Shiryuu.
_ Non è più comperto dalle macchie nere!
_ Credo che possiamo fidarci... Per questa volta.
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_ Signore, la situazione è critica! _ gridò il sergente dei soldati corazzati del Santuario. _ I Black Four sono morti, e Phoenix è solo contro...
_ Capo! Cygnus è vivo! _ gridò un altro soldato.
_ Prepararsi ad intervenire. _ ordinò Docrates. _ Forse una situazione simile è troppo persino per Ikki, ora che ha un braccio congelato.
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_ Chissà come se la caverà Ikki... _ si chiese Toryuusan.
_ Non bene. _ affermò lord Martiya. _ Solo contro quattro avversari, uno dei quali probabilmente sa come ribattere il Genmaken... Direi che ormai possiamo andare.
_ Non eravate venuti per assicurarti che il tuo piano funzionasse? _ chiese Thanatos.
_ Ogni profezia ha in se una parte nascosta, e conoscendola si può impedire che si avveri... O far sì che si avveri. Siamo venuti qui proprio per assicurarci che si arrivasse al punto che l'avverarsi della profezia e la guerra fratricida dei Sacri Guerrieri diventassero inevitabili.
_ E te ne vai senza goderti la fine dello spettacolo?
_ Ho detto che possiamo andare, non che dobbiamo.
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Ikki era, in effetti, nei guai: era circondato da Shun, Shiryuu, Hyooga e Seiya, questi ultimi vivi quasi per miracolo.
_ Anche se sei il più forte fra tutti noi, Ikki, stavolta per te è finita. _ dichiarò Shiryuu. _ Non hai più modo di difenderti. Gli dei non ti hanno perdonato.
_ La tua sorte si deciderà qui, Ikki. _ disse Seiya. _ Faresti meglio ad arrenderti, finché sei in tempo.
_ A meno che tu non preferisca combattere contro ognuno di noi.
_ Fratello! _ gridò Shun.
Ikki si mise a sghignazzare, convinto delle proprie possibilità.
_ Ora basta con le chiacchiere! _ disse Ikki. _ Tu sarai il primo a soccombere, Shun!
_ No, aspetta, fratello! _ gridò questi, afferrandogli i polsi. _ Sei anni fa mi lasciasti raccomandandomi di essere forte e mi dicesti anche che ci saremmo riabbracciati. Ricordi? Mi stringesti forte la mano, come ora stringo la tua. Non puoi averlo dimenticato!
_ Basta! La vuoi finire?!
Hyooga li separò e fronteggiò Ikki.
_ Ikki! Se intendi usare il Genmaken, non funzionerà! _ dichiarò.
_ Che cosa?!
_ L'hai ammesso tu stesso. Ricordi? Il colpo mortale di un Sacro Guerriero è efficace soltanto una volta.
_ Allora sono sicuro che non avrai paura a fronteggiare nuovamente il Genmaken.
_ Infatti mi basterà solo fare in modo che il tuo Genmaken si ritorca contro di te.
_ Contro di me? Ma certo! Interessante.
Ikki si allontanò e si preparò a fronteggiare Hyooga, che stava già diffondendo il gelo.
_ DIAMOND DUST!
_ PHOENIX GENMAKEN!
Ikki cercò di sferrare il suo colpo su Hyooga, ma il Diamond Dust si frappose a mò di scudo fra i due, rimandando il colpo illusorio su Ikki, la cui cicatrice in fronte iniziò a sanguinare.
_ Allora, Ikki, come ti senti sotto gli effetti del tuo stesso Genmaken? _ chiese Hyooga al suo ormai immobile avversario. Poi spiegò ai suoi sbigottiti compagni: _ La sua mente è sconvolta da incubi terrificanti. Ho provato anch'io il suo colpo e rabbrividisco al solo ricordo.
Ikki restava immobile, tranne i capelli, scossi da un leggero vento.
_ Non riesci nemmeno più a parlare? _ gli chiese Hyooga.
_ Ma cosa gli è successo? _ chiese Shiryuu.
_ Il suo spirito è completamente distrutto, ed i suoi nervi paralizzati. E' il colpo di grazia, Ikki! Finalmente questa inutile lotta finirà una volta per tutte!
Hyooga cercò di finire Ikki, ma la catena di Shun lo bloccò.
_ Che cazzo fai, Shun?! _ gridò Hyooga.
_ Perdonami, Hyooga! _ piagnucolò Shun. _ Non posso lasciarti colpire così duramente mio fratello.
_ Ma ti sei bevuto il cervello?! Pur essendo tuo fratello, Ikki intende ammazzare persino te! Inoltre, se non lo colpisco ora, non avrò più occasione di batterlo!
_ E piantala! _ sbottò Ikki, che stava dando un'occhiata ad un rosario a forma di croce tirato fuori dal buco nel pettorale del cloth del Cigno. _ Stavo facendo scena per ammazzarti meglio... Credevi davvero che il Phoenix Genmaken potesse avere effetto su di me? Dovresti ringraziare Shun: ti ha salvato la vita, come prima ha fatto questo regalino di tua madre... Ora basta con le parole! Stavolta attaccatemi tutti insieme!
_ Fratello! _ gridò Shun.
_ Avete tutti quanti una faccia da cadavere! _ urlò Ikki, mentre alle sue spalle appariva l'aura fiammeggiante della Fenice. _ Non credo possiate tenermi testa combattendo uno ad uno! Vi spazzerò via con un solo battito d'ali della fenice! HOYOKU TENSHO!
Ikki mantenne la sua promessa: Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun furono spazzati via dal vortice bollente creato da Ikki, e subito dopo vennero persino presi a pugni da Ikki, che sfruttò l'occhio del ciclone da lui creato per attaccarli. Quando il tornado si placò ed Ikki tornò a terra, quella zona della Valle della Morte era stata cpmpletamente devastata e Hyooga, Shiryuu e Shun giacevano svenuti ai piedi di Ikki.
_ E' finita. _ disse Ikki. _ Ora non mi resta che prendere il Gold Cloth e... Cosa?! Il Gold Cloth si è rimontato!
Ikki era esterrefatto: le parti del Gold cloth recuperate da Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun si erano assemblate come per essere indossate, e dietro di esse...
_ Seiya?! _ esclamò Ikki, vedendo Seiya dietro al Gold Cloth. _ Ma perché?!
_ Per la verità non capisco. _ ammise Seiya. _ So solo che al mio risveglio ho trovato il Gold Cloth qui, davanti a me, come se cercasse di proteggermi.
_ Che cosa vuoi dire? Vorresti forse insinuare che il Gold Cloth ha voluto dimostrare dalla vostra parte?
_ Come posso saperlo? Comunque, come minimo, il Gold Cloth non passerà nelle tue mani!
_ Cosa?!
Seiya non rispose, ma si limitò ad espandere il suo cosmo e a tracciare la costellazione di Pegaso, mentre l'aura dello stesso gli appariva alle spalle.
_ Pensi che il Pegasus Ryuseiken possa avere effetto su di me? _ chiese Ikki. Coglione!
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
Indietreggiando Ikki riuscì a scansare le prime meteore, ma si ritrovò poi con le spalle contro una parete di roccia ed impossibilitato a scansare la fine della scarica e quella successiva.
_ Non è possibile! _ esclamò Ikki. _ Seiya doveva essere agonizzante!
_ Ikki! Il Gold Cloth esige che sia un vero Sacro Guerriero ad indossarlo! _ dichiarò Seiya.
_ Credi davvero di riuscire a battermi? La fortuna non ti aiuterà due volte!
Ikki cercò di colpire Seiya con un pugno, ma questi ribattè colpendo il pugno di Ikki col Ryuseiken, facendo finire a terra entrambi. Rialzatosi, Ikki contrattaccò col Phoenix no Ken, cercando di sfondare la testa a Seiya, ma questi riuscì ad evitarlo e ribattè con un Ryuseiken da distanza incredibilmente ravvicinata sul petto di Ikki, che volo via col cloth danneggiato, finendo sulla parete di roccia. Ikki si rialzò, pronto a contrattaccare, ma improvvisamente il suo cloth andò in frantumi, che furono rapidamente spazzati via dal vento.
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_ Impossibile! _ esclamò il sergente dei soldati corazzati. _ Phoenix... Battuto!
_ Non è così facile. _ ribattè Docrates.
_ Ma signore, è ferito, ha un braccio congelato, il suo cloth è in frantumi e giace a terra disperato ed incapace di rialzarsi!
_ Sta facendo scena: non è ferito gravemente, e quanto al cloth... Non lo sai che, secondo la leggenda, ogni cinquecento anni la fenice si brucia volontariamente per poi risorgere dalle proprie ceneri?
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Ikki, nonostante avesse subito un Ryuseiken senza la protezione del cloth, era scoppiato a ridere. Per un attimo Seiya pensò che il suo avversario fosse impazzito per i colpi subiti, poi vide l'impossibile: il cloth della Fenice si era rigenerato sopra Ikki, guarendone completamente le ferite ed il braccio congelato.
_ Seiya, il cloth di Phoenix è immortale. _ disse Ikki. _ Come l'araba fenice risorge dalle proprie ceneri, così il mio cloth è in grado di ricomporsi da solo, ogni volta più forte e potente di prima. E' praticamente indistruttibile. In fin dei conti, sembra che l'ultimo vincitore sia io.
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
Ikki non ebbe alcuna difficoltà a parare ogni meteora a mani nude, come a suo tempo aveva fatto Shaina, uno dei Sacri Guerrieri d'Argento più forti.
_ Coglione! Ora che sono di nuovo pieno di energie, il tuo Ryuseiken non serve più a nulla. Le vostre minaccie si sono rivelate un'autentica burla!
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_ Pare che tu abbia fatto male i tuoi calcoli. _ disse Thanatos. _ Ikki vincerà, ed i Sacri Guerrieri non si stermineranno fra loro.
_ Seiya ha ancora due assi nella manica, e Ikki farà sicuramente l'errore di utilizzare nuovamente l'Hoyoku Tensho. _ disse lord Martiya. _ L'Hoyoku Tensho ha un punto debole fatale di cui probabilmente Seiya si è già accorto, e quei tre svenuti non smetteranno certo di combattere. Aggiungi che Ikki è sotto l'effetto di un Genromaoken ma ha subito anche un attacco mentale...
_ Capisco.
_ Scusa, ma quale sarebbe il punto debole dell'Hoyoku Tensho? _ chiese Andreas.
_ Qual'è la differenza fra quel colpo ed il Benu Winged Punishment? _ gli domandò Fabian.
_ Che il tornado ha un... Ah, ecco.
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_ Ti farò a pezzi a suon di pugni! _ urlò Ikki, cercando di spaccare il braccio sinistro di Seiya con un pugno, pugno che si infranse contro lo scudo del cloth di Draco, posizionatosi sul bracciale di Seiya.
_ Ma che... Shiryuu è ancora a terra tramortito! _ esclamò Ikki. _ Che può essere successo?! A meno che lo scudo non si sia mosso da solo ed abbia difeso Seiya! E' assurdo!
_ Assurdo o verosimile ha poca importanza. _ disse Seiya. _ Sta di fatto che lo scudo di Shiryuu è potentissimo! Nemmeno tu riuscirai ad oltrepassarne la barriera!
_ Non è necessario frantumarlo, perché ora frantumerò la tua mente! PHOENIX GENma cosa?!
La catena destra di Shun aveva bloccato il braccio di Ikki e si era agganciata al bracciale destro di Seiya.
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
Ikki iniziò a parare le meteore, ma fu improvvisamente colpito dal Diamod Dust di Hyooga, lanciato dal cosmo di Hyooga attraverso Seiya, e poi travolto dalle altre meteore, finendo infine bloccato da Seiya contro la parente di roccia e con una ferita al petto.
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_ Qeou qelontos! _ esclamò Docrates. _ Intervenite subito!
_ Ma... _ iniziò uno dei soldati.
_ Ma un corno! Se a missione finita Ikki cerca di ammazzarvi me la vedo io con lui.
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Nonostante le ferite ed il risveglio di Shiryuu, che si era ripreso lo scudo, Shun, di nuovo con entrambe le catene, e Hyooga, Ikki voleva ancora combattere, ed iniziò a riempire di pugni la faccia di Seiya, poi respinto con un pugno allo stomaco. Subito dopo Ikki lanciò nuovamente l'Hoyoku Tensho, ma Seiya riuscì ad infilarsi nell'occhio del ciclone e a colpirlo col Pegasus Ryuseiken, mettendolo finalmente fuori gioco, benché non svenuto. Ikki sembrava essersi calmato, ed i quattro Saint si avvicinarono e, vedendo che Ikki non li attaccava nè li insultava, cercarono di fargli dire cos'era successo a Death Queen Island.
_ Possiamo ancora unirci e lottare insieme, Ikki! _ disse Seiya dopo che Ikki ebbe chiesto loro di ucciderlo e prendere il Gold Cloth.
_ Non dire stronzate! _ rispose Ikki. _ Io non sono l'unico ostacolo alla vostra lotta contro il male!
_ Che cosa vuoi dire?!
_ Il Santuario... Il Santuario è ormai... Appunto.
La terra si squarciò, inghiottendo il Gold Cloth, ed i soldati corazzati del Santuario uscirono dal crepaccio e si lanciarono all'attacco, mentre alcuni di loro recuperavano gli otto pezzi del Gold Cloth.
_ Ikki! Sono Black Saints?! _ chiese Seiya.
_ Ma sei scemo?! _ gli rispose Ikki. _ Sono...
I tre soldati con i pezzi del Gold Cloth, fra cui il sergente, e la loro scorta colpirono la terra, aprendo un altro crepaccio per bloccare Shiryuu e Hyooga che li stavano inseguendo, buttandoci inavvertitamente dentro Ikki.
_ Ma porca merda... _ esclamò il sergente. _ Stavolta ci ammazza!
_ No, si è aggrappato alla parete! _ esclamò uno dei soldati.
_ Appunto! Filiamo!
Mentre i soldati col Gold Cloth scappavano e la loro scorta si lanciava contro Seiya, Hyooga e Shiryuu, Shun tirò su Ikki, perdendo più tempo a causa dello stesso Ikki che non voleva farsi tirare su che a causa dei soldati, che rapidamente si accorsero del perché Shun non combatteva. Stava anche iniziando a nevicare, quando...
_ Siete un branco di incapaci! _ urlò Docrates, mostrandosi in cima alla Roccia del Leone. _ Cosa ci vuole a farli fuori, ridotti come sono?!
_ E quello ch... E' Hydrus Docrates! _ gridò Seiya, riconoscendo il Sacro Guerriero.
_ Branco di imbecilli, almeno avete recuperato tutto il Gold Cloth?!
_ No, capo! _ rispose il sergente. _ Manca l'elmo!
_ Seiya, come fai a conoscerlo? _ chiese Shiryuu.
_ Lui ed Ikki sono famosi, al Santuario. _ rispose Seiya. _ Si dice che abbia un corpo gigantesco ed una forza smisurata e terribile!
_ Le dimensioni di un corpo non sono nulla! _ affermò Hyooga.
_ Ma davvero? _ chiese Docrates, espandendo il suo cosmo e congiungendo i pugni sopra la testa.
_ Hyooga, sei un idiota! _ gridò Seiya.
_ MAGLIO DI ERACLE!
Docrates non fece in tempo a lanciare il suo terribile colpo che Ikki, con le ultime forze rimaste, usò il Phoenix no Ken per distruggergli la Roccia del Leone sotto i piedi, e per evitare che anche Shun, cui aveva dato l'elmo del Gold Cloth, si facesse seppellire per salvarlo dalla frana provocata dal Maglio di Eracle, che aveva centrato il Monte Fuji.
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_ Ne ha di coraggio, quell'umano, per ammazzarsi sotto una montagna insieme al nemico. _ commentò Lucius.
_ Sono ancora vivi, sia Phoenix che Hydrus, benché il primo sia finito fin nella camera magmatica del Fujiyama ed il secondo abbia alcune tonnellate di roccia sopra la testa. _ disse Thanatos. _ Ed anche alcuni dei soldati.
_ Un attimo... _ disse Cristofer. _ Quel povero sfigato di Phoenix è giù nella camera magmatica?
_ Spero solo che non sia finito nel granoturco del fratellino. _ disse lord Martiya. _ Lo spero per il suo bene.
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Toryuusan stava contando parecchi soldi, allontanandosi da Ikki mentre il Sacro Guerriero mangiava del pop corn da una cassa vicina alla lava della camera magmatica.
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Ospedale privato della Fondazione Grado.
_ Che cosa?! _ urlò Jabu, nel letto di una stanza in cui erano presenti anche Ban, Geki, Ichi, Nachi e Saori Kido. _ Perché non ce l'ha detto, signorina?! Avremmo potuto...
_ Farvi ammazzare. _ completò Saori Kido. _ Avreste ottenuto solo di farvi ammazzare. Dovete far riparare i cloth ed allenarvi.
_ Ma...
_ Credo che Ikki sia solo il primo di numerosi inviati del male: dovete tornare dai vostri maestri e rafforzarvi, oltre che far riparare i cloth.
_ Per i cloth, so che qui in città c'è un tizio in grado di ripararli. _ disse Ichi, stupendo gli altri.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Cosa voleva dire Ikki sul Santuario? E Jabu e soci riusciranno a far riparare i loro cloth? Per sapere questo dovrete attendere due episodi. Nel prossimo, invece, assisterete ad un grande ritorno (quasi tre metri di altezza) ed alla fine di una dea.

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Capitolo 12
*** 12: COLORO CHE ATTACCANO ***


Per esser condottieri han superato prove di rara crudeltà, ma ormai è giunto il momento. Chi vincerà il Gold Cloth, fra Docrates (non avrete mica creduto che bastasse tirargli in testa settecento tonnellate di roccia, per ammazzarlo, vero?) ed i Sacri Guerrieri fedeli a Saori Kido? E riusciranno i Sacri Guerrieri ad annientare i guerrieri che, negli ultimi vent'anni, hanno ucciso molti di loro utilizzando Ameria come base? E, soprattutto, chi mel'ha fatto fare di scrivere tutto ciò? Per rispondere alle prime due domande non avete che da leggere, mentre per la terza la risposta è semplice: il mio cane, Gaia Pazzoide (non sto scherzando: si chiama davvero così).
by lord Martiya
P.S.I: Il nome del Regno di Ameria compare nell'anime di Saint Seiya nell'episodio 16, riferito alla nazionalità di una portaerei o petroliera distrutta dai soldati del Santuario. La mia collocazione di Ameria ai confini dell'Italia viene dallo stesso episodio, in cui, in una città invasa, una donna chiama sua figlia "Nina" (chiaro nome italiano).
P.S.II: Pers. Saint Seiya: Hydrus Docrates=Docrates dell'Idra Maschio; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Saori Kido=Lady Isabel di Thule; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Appendix Kiki=Kiki; Grande Sacerdote Ara Ares=Arles; Gigars=Gigars; Medusa Kurag=Medusa della Medusa; Eridanus Geist=Morgana di Eridano; Delfinus Dolphin=Delfino del Delfino; Serpens Sea Serpent=Serpente di Mare del Serpente; Corona Borealis Crystal=il Maestro dei Ghiacci; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro; Leo Aiolia=Ioria del Leone; MonocerosJabu=Asher dell'Unicorno; Ursa Minor Geki=Gerky dell'Orsa Minore; Lupus Nachi=Black del Lupo; Hydra Ichi=Aspides dell'Idra Femmina; Leo Minor Ban=Ban del Leone Minore.



CHAPTER 12: COLORO CHE ATTACCANO



Valle della Morte, 23 settembre 2046. Una squadra di guardie del Santuario stava scavando nella frana provocata da Docrates, dalla quale avevano già estratto una decina di soldati in condizione di combattere, tre feriti e sedici cadaveri. Improvvisamente il terreno tremò, e Docrates, senza neanche un graffio, uscì dalla frana con le braccia del Gold Cloth in mano.
_ Voi, con me! _ ordinò ai soldati corazzati.
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Alla Kido Mansion non era giornata, per Seiya e gli altri.
_ Come è potuto succedere?! _ stava sbraitando Tatsumi. _ In quattro siete tornati con una sola parte del Gold Cloth!!! Dovresti vergognarti, Shiryuu! E anche tu! Non sei più un bambino, Shun! E tu, Seiya, non rispondi?! E tu, Hyooga, che ne pensi?!
_ Ora basta. _ ordinò Saori. _ Vuoi tacere, Tatsumi?
_ Ma, veramente, signorina, io...
_ Se non ascolti quello che ti dico, puoi fare i bagagli e andartene.
_ Sì. _ disse Tatsumi, uscendo dalla stanza con la coda fra le gambe. _ E voi me la pagherete! _ aggiunse prima di uscire, rivolgendosi ai Sacri Guerrieri.
Saori Kido cercò di consolare i Sacri Guerrieri del loro fallimento, incitandoli a continuare a sperare.
_ Ma chi possono essere questi nuovi nemici? _ chiese Hyooga.
_ Lei li conosce, Saori-san? _ chiese Shiryuu.
_ No, non li conosco. _ ammise Saori.
_ Kido non ti ha detto niente in proposito? _ chiese Seiya.
_ No. Il nonno ha detto solo che le Galaxian Wars avrebbero potuto essere sabotate da esseri malefici che vogliono impadronirsi del potere.
_ E perché... _ iniziò Shiryuu, ma fu interrotto.
_ ... Il torneo si è tenuto, allora? Volevi dire questo, Shiryuu? _ disse Medea, comparsa dal nulla ed avvolta in un mantello con cappuccio. _ La risposta è semplice: esca per il male.
_ E tu chi sei?! _ chiese Seiya, afferrandola per il mantello.
_ Un'amica che se si arrabbia diventa una nemica oltre le tue capacità. _ rispose Medea dopo aver sbattuto Seiya contro la parete utilizzando il cosmo. _ Comunque, sono qui per dirvi una cosa: non fidatevi di nessuno oltre ai partecipanti alle Galaxian Wars, al pelatone, a Mu, e ad Appendix Kiki. Forse i vostri maestri vi aiuteranno, ma è poco probabile, e di certo gli Spectre ed il fantasma di Mitsumasa Kido hanno ciascuno un regalino per voi, ma tutti gli altri saranno quasi certamente vostri nemici, e potrebbero attaccarvi in qualsiasi momento.
Come a confermare l'avvertimento, Tatsumi iniziò ad urlare, chiamando aiuto dall'ingresso della villa. Seiya e gli altri si precipitarono ad aiutarlo, ma quando videro che Kiki stava giocando con Tatsumi iniziarono a sghignazzare, senza accorgersi che Medea se n'era andata.
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_ Allora, Gigars, ancora nessun rapporto? _ chiese il Grande Sacerdote mentre, al tramonto, osservava il Santuario dalla terrazza del palazzo del primo ministro.
_ Per la verità, signore, io... _ balbettò Gigars.
_ Non voglio scuse, ma il Gold Cloth! Con la tua imprudenza hai perso il Gold Cloth e provocato l'estendersi della rivolta!
_ Santità, forse la parola più adatta per definire il comportamento di Gigars è negligenza. _ disse un giapponese sui quarant'anni che vestiva una lunga toga nera e portava una lunga cicatrice sull'occhio sinistro.
_ Taci, Sakyo Nakamura! Con la tua fedina penale tu sei l'ultimo a poter parlare!
_ Il fatto che Sakyo sia un ex-criminale non impedisce che abbia ragione: se tu avessi letto il piano lasciatoti, ora non ci ritroveremmo in questa situazione. _ disse Mulo. _ Fossi in te pregherei che Docrates, che a quanto ne so è appena uscito dalla frana, riesca a ricuperare il Gold Cloth.
_ E tu come fai a saperlo?
_ Io sono come Babbo Natale: prima o poi, vengo a sapere tutto. Dopo che Ameria sarà distrutta, se Docrates fallisce sarai in una situazione precaria.
_ Com'è che sei sicuro del successo, visto che hai inviato solo Cancer e Leo contro Eris?
_ Perché forse quei due sono anche troppo.
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Ponte di comando della portaerei nucleare Petrovic, ammiraglia della flotta di Ameria, di stanza nelle Bocche di Cattaro, ore 23.50 (ora locale).
_ Tra poco scade l'ultimatum delle Nazioni Unite, ammiraglio. _ disse il capitano della Petrovic.
_ E allora? Voglio proprio vedere se oseranno attaccarci! _ rispose l'ammiraglio.
Gli allarmi iniziarono a suonare.
_ Che cosa succede?! _ chiese l'ammiraglio.
_ Signore, abbiamo a bordo degli intrusi che stanno fuggendo col plutonio del reattore e delle testate e sterminando l'equipaggio! _ disse un ufficiale.
_ Signore, ricevo comunicazioni dalle altre navi: gli equipaggi stanno venendo sopraffatti da uomini in tute nere che rubano il plutonio dei reattori e delle testate! _ gridò l'addetto alle comunicazioni.
Le navi iniziarono ad esplodere una dopo l'altra, mentre sul ponte di volo una decina di uomini in tute nere con degli zaini ed un tizio con un costume da medusa... No, con il cloth della Medusa, correvano come forsennati.
_ Lunga vita al Grande Sacerdote! _ gridarono gli uomini in nero prima di buttarsi in mare.
_ HYAKUMAN VOLT DENGEKI KEN!
Il Sacro Guerriero della Medusa colpì il ponte di volo con un pugno, ed immediatamente la nave fu percorsa da una scarica elettrica che fece scoppiare le munizioni convenzionali dell'armamento di bordo e degli aerei.
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_ Ah ah ah ah ah! Brucia, brucia! _ gridò, esultante, un uomo con una tuta nera ed una specie di pettorale, osservando il rogo della Petrovic. _ Il piano non sarebbe potuto andare meglio di così. La flotta del Regno di Ameria è stata annientata, proprio come il Grande Sacerdote desiderava.
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Comando del Porto Militare di Cattaro.
I soldati non si erano accorti della totale distruzione della flotta, ma stavano combattendo fra di loro, vittime delle illusioni di Geist, mentre i Sacri Guerrieri del Delfino e del Serpente li uccidevano e distruggevano tutte le attrezzature. In tre minuti la Flotta da Battaglia del Regno di Ameria (1 portaerei, tre incrociatori, sedici cacciatorpediniere e 27 fregate) era affondata ed il principale porto militare di Ameria era stato completamente distrutto. Tutto ciò per opera di un Sacro Guerriero d'Argento, tre Sacri Guerrieri di Bronzo novellini e cinquantasette incursori del Santuario.
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Lubiana, ex-capitale della Slovenia e sede dello Stato Maggiore del Gruppo d'Armate Settentrionale del Regno di Ameria, 24 settembre 2046, ore 02.24 (ora locale).
Il generale Urbinov, comandante del Gruppo, entrò nella sala in cui si era riunito lo stato maggiore.
_ Situazione? _ domandò.
_ Comunicazioni con Cattaro e la flotta da battaglia interrotte attorno alla mezzanotte. Si ritiene sia stata distrutta. _ disse un attendente. _ Comunicazioni con Nova Gorica, Koper, Dravo e Iesenice interrotte da pochi minuti. Si ritiene siano cadute in mano a Italiani e Austriaci. Maribor e Rjieca sono sotto attacco, e gli Ungheresi hanno passato la Drava. L'intera aeronautica è distrutta al suolo dalle incursioni dei Typhoon e Tornado Italiani e Greci e dagli attacchi di commandos nemici. Da Novi Sad è appena giunta notizia che lo Stato Maggiore del Gruppo Orientale e gli stati maggiori delle armate e divisioni del loro Gruppo sono stati sterminati, così come la gran parte dei nostri. E siete tutti condannati a morte per ordine del Santuario.
I vari ufficiali non fecero in tempo a stupirsi per l'ultima frase che la testa di Urbinov fu staccata di netto dal collo, e prima che questa toccasse terra erano già morti per mano di un incursore del Santuario.
Entro le 02.30, tutti gli Stati Maggiori tranne quello Occidentale e quello generale, entrambi con sede a Belgrado, furono sterminati dagli incursori del Santuario.
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Campo Guardie Speciali, nei pressi di Strumica (città nell'ex-Republika Makedonija), ore 02.37.
Un gruppo di uomini dotati di armature simili ai Black Cloth si era rinchiuso in un bunker. Due di loro si piazzarono ai lati dell'entrata, in attesa che un nemico osasse entrare.
_ BURST STREAM!
Un'onda di luce bianca, abbagliante come il sole, cancellò il bunker ed i suoi occupanti.
_ Ultimi resistenti eliminati, signor Vega. _ disse l'autore dell'attacco, Lynx Catiz, rivolgendosi ad un uomo di media statura e piuttosto robusto completamente coperto da una corazza simile a quella delle Guardie Imperiali del Santuario.
_ Molto bene. _ rispose Vega. _ Sei contento?
_ Ho trovato un paio di avversari potenzialmente validi, ma non sono durati molto: mancavano d'esperienza.
_ Meglio così: ciò ha limitato le perdite, anche se ti ha fatto divertire di meno.
Vega si guardò attorno, ed osservò circa un migliaio di soldati corazzati del Santuario raccogliere i feriti e i corpi dei loro compagni morti, aiutati dai Sacri Guerrieri di Vulpecula, Crux, Corona Borealis, Triangulum, Camelopardalis, Vela e Scutum, mentre Apus Gashoki percorreva ciò che restava del campo in cerca dei guerrieri di Ameria che erano rimasti solo feriti per finirli.
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Palazzo Reale di Ameria, Belgrado, ore 02.45 (ora locale).
Con fare furioso una donna dalla pelle così pallida da sembrare bianca e con i capelli azzurri percorse il palazzo fino alla sala del trono insieme ad alcuni uomini armati, e nella sala trovò, in doppiopetto, Leo Aiolia e Cancer Death Mask.
_ E voi chi siete?! _ chiese la donna.
_ E' lei la regina Erii? _ chiese Death Mask.
_ Rispondi!
_ Lo prendo per un sì... Il mio nome è Max Deathmask, ed il mio collega è Aiolia Leontos. Per ordine del Segretario Generale delle Nazioni Unite David Nussboym dobbiamo condurla all'Aja, dove verrà processata per i crimini contro l'umanità di cui si è macchiato il suo governo.
_ Fateli fuori.
_ Mh... Bwahaha!
Death Mask iniziò a sghignazzare espandendo il suo cosmo, e gli uomini armati tremarono e caddero senza subire un colpo, uccisi dal semplice contatto con l'aura cosmica di Death Mask al suo massimo.
_ Eh eh... Ecco la tua storia: quando gli inviati di Nussy, che, ufficialmente, saremmo noi, sono arrivati, ti hanno trovata morta e decapitata, con una stella a sedici punte incisa sulla pancia, segno che la minoranza rom che hai perseguitato ti ha trovata ed uccisa prima di noi. Il che non è neanche troppo falso! Bwahaha! Addio, dea della discordia. ONDA DEL MONDO DEI MORTI!
Eris, la dea della discordia e regina di Ameria, cadde al suolo con lo spirito scagliato all'ingresso dell'Aldilà. Death Mask, ridendo, le si avvicinò, le posò un piede sul collo e schiacciò forte, decapitandola.
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_ Dove sono? _ si chiese Eris.
La domanda era logica: non aveva mai visto quello strano posto desolato, in cui umani, cani e creature varie (c'erano anche elfi, yookai e vari esseri senzienti non assimilabili agli umani), camminavano lentamente alla luce di pochi fuochi fatui dirigendosi verso un cratere in cui si buttavano dentro.
_ E' il Sekishiki. _ rispose Cristofer del Vampiro. _ Il luogo in cui le anime dei defunti che accettano la propria morte si recano per raggiungere l'Aldilà. E quello _ indicando il cratere _ è lo Yomotsu Hirasaka, il punto di non ritorno oltre cui, senza l'Ottavo Senso, solo gli angeli, gli oni e noi Spectre possiamo vivere.
_ Vorresti farmi credere che quel misero umano mi ha uccisa con un sol colpo?!
_ No. Cancer Death Mask è un fidiputt di prima classe, ma non riesce ad uccidere un dio senza barare. E, sapendolo, ha barato, utilizzando su di te la capacità di scagliare qui le anime per poi decapitare il tuo corpo inerte. E' un annientatore continentale su cui il Santuario scrive di volta in volta il nome di qualcuno, un po' come me rispetto a lord Martiya... E sugli annientatori continentali c'è scritto il tuo nome, mamma di minkia!
Cristofer colpì Eris con delle zanne spuntate dal bracciale della sua Surplice, assorbendone corpo spirituale ed anima. Cristofer del Vampiro, sghignazzando come Death Mask prima di lanciare il suo colpo, aveva appena annientato una divinità.
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Santuario, Tempio del Granchio Gigante, ore 04.15 (ora di Atene, a Belgrado erano le 03.15).
_ Cancer, Leo, quali risultati avete ottenuto? _ chiese Gigars, entrato nel tempio con una maschera antigas.
I due non risposero, ma Death Mask tirò fuori da un vaso la testa di Eris e gliela mostrò, prima di prendere una scala e metterla sopra la porta rivolta verso il Tempio dei Bambini Gemelli con la scritta "Attenti, o invasori: arrendetevi ora o morirete come questa dea".
_ Le operazioni contro Ameria sono andate a buon fine. _ disse Aiolia, anche lui dotato di maschera antigas. _ Il che, in caso di fallimento di Docrates, potrebbe significare la tua fine.
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Tokyo, tempio di Hikawa, 25 settembre 2046.
_ E così cercate il riparatore? _ chiese Lucius del Cocito ai suoi interlocutori, ovvero Jabu, Geki, Nachi, Ichi e Ban. _ E perché dovrei dirvi dove trovarlo? Andate in Jamir, piuttosto, come tutti.
_ Non abbiamo tempo per recarci da Mu. _ disse Jabu. _ Le forze del male stanno attaccando, e...
_ Sicuri che siano forze del male? Recatevi a questo indirizzo, ma state attenti: non garantisco delle vostre vite, nel caso quel pazzo furioso decida di farvi fuori.
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Con un colpo di mano teso a ricuperare l'elmo del Gold Cloth, Docrates aveva semidistrutto la Kido Mansion e, sentendo le sirene della polizia, se l'era filata rapendo Saori Kido e Tatsumi (che Seiya gli avrebbe lasciato più che volentieri), offrendosi di restituirli in cambio dell'elmo, che avrebbero dovuto portare al Colosseo Grado. L'elmo era stato consegnato (ed i soldati che avrebbero dovuto portarlo in Grecia erano stati intercettati e malmenati da Hyooga), ma Docrates aveva liberato solo Tatsumi (e per fortuna che i Sacri Guerrieri dovrebbero essere gli onesti, e ripeto onesti, difensori della pace e della giustizia): prima di liberare anche la ragazza voleva fare la pelle a Seiya per vendicare la sconfitta di suo fratello minore Cassios.
_ Ora ti toglierò un orecchio. _ disse Cassios a Seiya, tenuto in una sola mano (ma quant'è grosso, 'sto bestione?). _ E lo farò davanti alla tua amichetta.
Docrates tirò fuori gli artigli del suo bracciale destro (è anche questo un cloth dell'Idra, dopotutto) e si preparò a colpire Seiya, ma un attacco di Shun, che aveva sconfitto i tre soldati che lo avevano attaccato, lo bloccò e liberò Seiya. Immediatamente Docrates utilizzò la sua forza, enorme per un Sacro Guerriero di Bronzo, per far volare Shun, che, finito a terra, ritirò la catena e la lanciò contro i riflettori sopra il ring, facendoli cadere in testa a Docrates. Per un attimo sembrò che Docrates fosse stato sconfitto, ma invece uscì dalle macerie del ring e dei riflettori senza un graffio. Nel frattempo Seiya si era lanciato alla carica contro i soldati che sorvegliavano Saori, mettendoli KO facilmente anche grazie all'effetto sorpresa e liberando l'ostaggio.
_ NEBULA CHAIN!
L'attacco di Shun con la catena non riuscì a far danni, ma solo ad afferrare un braccio di Docrates, che iniziò a tirare a sè Shun. La catena mandò immediatamente la scarica elettrica a Docrates, che però era stato abbastanza furbo da mettersi dei guanti isolanti sotto il cloth proprio per questa evenienza. Per un istante Shun sembrò spacciato e destinato a beccarsi un'artigliata da Docrates, ma Hyooga bloccò il gigantesco Saint con un calcio volante in faccia, permettendo a Shun di liberarsi ed attirando le moleste attenzioni di Docrates non appena questi vide l'elmo del Gold Cloth.
_ Non riesco a capire qual'è il suo punto debole! _ esclamò Seiya, mentre Docrates preparava il Maglio di Eracle, in modo da tirar giù i tre Saint, Saori Kido ed il Colosseo in una volta sola.
_ Forse io lo so. _ affermò Hyooga. _ Di solito i giganti non hanno gambe molto robuste.
_ Ma...
_ Lasciate fare a me!
_ Va bene, ma prima, per distrarlo, grida il nome del colpo che Ikki ha usato su Nachi.
_ Eh?
_ L'ha completato esercitandosi su di lui.
_ MAGLIO DI...
_ Phoenix Genmaken! _ gridò Hyooga, lanciando invece il Diamond Dust in modo da congelare il pavimento e ricoprire di ghiaccio le gambe di Docrates, che nel frattempo aveva interrotto il suo attacco per proteggersi la testa.
Rapidamente Hyooga, scivolando sul ghiaccio, si lanciò alle gambe di Docrates e le afferrò, bloccandole completamente col ghiaccio prima che questi si accorgesse di essere stato fregato. Immediatamente Docrates tirò fuori gli artigli, ma Hyooga, riuscendo chissà come a restare in piedi sul ghiaccio, lo sollevò, rendendolo vulnerabile al Pegasus Ryuseiken di Seiya ed alla Nebula Chain di Shun, che gli frantumarono il cloth, ferendolo a morte.
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Shiryuu e Kiki erano giunti alla Roccia del Leone per riprendere il resto del Gold Cloth, ma erano arrivati tardi: le guardie del Santuario l'avevano già ricuperato insieme ai feriti e ai morti, e proprio in quel momento il loro elicottero stava decollando.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Chi è il riparatore di cloth? Accetterà di riparare i cloth di Jabu e compagni? Quale sorte attende Gigars per il suo parziale fallimento? Questo e i primi dettagli del folle piano di lord Martiya di Benu vi aspetta nel prossimo episodio.

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Capitolo 13
*** 13: COLUI CHE MANEGGIA IL MITH-RIHL ***


Di cosa sono fatti i cloth? Orialcon, gamanion (xantos per quegli imbecilli di mediaset) e polvere di stelle, d'accordo, ma la lega formata da questi elementi come si chiama? Dev'essere robusta, visto che, se lavorata in un certo modo, permette di creare i quasi indistruttibili Gold Cloth. Qualcosa che magari è leggendario, come... Mu, ti ho sgamato: per me è il mith-rihl. Mu, vuoi rispondermi? Macché... Buona lettura!
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Leo Minor (Lionet) Ban=Ban del Leone Minore; Ursa Minor Geki=Gerki (o Geki?) dell'Orsa Minore; Hydra Ichi=Aspides dell'Idra; Lupus Nachi=Black del Lupo; Ara Ares=Arles dell'Altare; Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Grande Sacerdote Aries Sion=il Gran Sacerdote; Saori Kido/Atena=lady Isabel di Thule/Atena; Sagittarius Aiolos=Micene del Sagittario; Capricornus Shura=Capricorn del Capricorno; Mitsumasa Kido=Alman di Thule; Sagitta Maya=Maya della Freccia; Gigars=Gigars; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario. Pers. Sailor Moon: Sailor Saturn/Tomoe Hotaru= Sailor Saturn/Ottavia Tomoe; Sailor Uranus/Tenoh Haruka=Sailor Uranus/Heles; Sailor Neptune/Kaioh Michiru=Sailor Neptune/Milena; Sailor Pluto/Meioh Setsuna=Sailor Pluto/Sidia.



CHAPTER 13: COLUI CHE MANEGGIA IL MITH-RIHL



Jabu ed i suoi compagni erano rimasti di sasso: non si aspettavano che il riparatore di cloth abitasse in una villa addirittura più grossa di Kido Mansion e con muri di cinta altissimi.
_ Porca miseria... _ imprecò Jabu. _ Ci manca solo di incontrare delle principesse-guerriere di altri mondi, e siamo a posto.
Jabu suonò.
_ Chi osa suonare codesto campanello? _ chiese una voce femminile, vellutata ma molto, molto dura e minacciosa.
_ Monoceros Jabu, Sacro Guerriero di Atena. _ rispose il Bronze Saint, senza farsi intimorire. _ Io e i miei compagni vorremmo conferire con colui che ripara i cloth.
_ Ah, davvero? Peggio per voi.
Una botola si aprì nel pavimento, facendoli cadere lungo uno scivolo fino ad una vasca piena di una schiuma puzzolente che si solidificò rapidamente, bloccando i Bronze Saint. Subito dopo arrivò una ragazza vestita con una curiosa marinaretta ed armata di naginata (alabarda giapponese, è praticamente una lancia fatta per tagliare un samurai e il cavallo che monta in un colpo solo) che prese il blocco e lo portò in una stanza con un videoproiettore collegato ad un lettore DVD, a fianco del quale, in piedi, vi erano tre giovani donne vestite in modo quasi identico all'altra ragazza ma con 'attrezzature' diverse (una aveva una spada, una uno specchio e la terza una via di mezzo fra un enorme scettro con una sfera in cima ed una chiave), un tizio alto circa un metro e settanta e con uno sguardo omicida e quattro altri tizi, di cui uno biondo ossigenato ed uno con i capelli sparati in aria a mo' di punte.
_ Benvenuti, Sacri Guerrieri di Atena. _ disse il tizio. _ Io sono Hiei, e credo voleste parlare con me. Queste invece sono le mie ospiti: la ragazza con la naginata è Sailor Saturn,...
_ Siamo a posto. _ disse Jabu: sapeva che, di fatto, le Guerriere Sailor erano principesse guerriere di altri mondi.
_ ... la signorina con la sciabola è Sailor Uranus, quella con lo specchio Sailor Neptune e l'ultima è Sailor Pluto. Infine, i miei assistenti: il biondo è Takashi Mitsuhashi, quello con i capelli a porcospino Shinji Ito, il ragazzo basso Iatsuo Tanigawa e l'ultimo Katsutoshi Imai. Dico, lo sapete che avete corso un bel rischio a venire qui?
_ Eh?
_ Il Santuario ha dichiarato ribelli tutti voi che avete partecipato alle Galaxian Wars: potrei anche consegnarvi, sapete?
I cinque Saint inschiumati iniziarono a rabbrividire.
_ Resta solo da verificare quanto siano legittimi gli ordini del Gran Sacerdote, cosa che stavamo appunto per verificare. Il DVD che stavamo per guardare contiene alcune informazioni sulla cosiddetta Notte degli Inganni, presumo ne abbiate sentito parlare, e sul Gran Sacerdote attuale, e ho faticato molto per convincere una mia amica a portarmelo. Ah, non crediate che possa essere visto da qualcun altro: poi diventerà un DVD vuoto e registrabile. Questo nel caso decida di aiutarvi e voi pensiate di farlo vedere a qualcun altro.
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Prima scena del DVD: ufficio del Primo Ministro. Data: 19/10/2032.
Un ragazzo mascherato dai lunghi capelli bianco-grigiastri con un elmo cremisi ed una toga bianca simile a quella del Gran Sacerdote stava parlando con un ragazzo dai lunghi capelli così neri da sembrare a tratti blu vestito con una tunica a maniche lunghe molto simile a quella del suo interlocutore ma di diverso colore e priva di contrassegni religiosi.
_ Perché l'hai fatto, Saga? _ chiese l'uomo mascherato. _ Perché hai cercato di uccidere il Gran Sacerdote?
_ Perché sta perdendo il senso del realismo. _ rispose Saga. _ Gli avvenimenti recenti e le circostanze per me fortunate ma non per altri che hanno portato al mio addestramento come Gold Saint mi hanno spinto a riflettere, e sono giunto ad una conclusione: probabilmente il Gran Sacerdote non sarà in grado di difendere l'infante Atena, quando ritornerà in terra, e potrebbe addirittura decidere di nominare Aiolos come suo successore. Questo non deve avvenire: Aiolos è troppo ingenuo. Se Mulo fosse un Gold Saint non avrei fatto nulla, ma...
_ Forse hai ragione, ma hai scelto i mezzi sbagliati. Puoi ancora pentirti: non ho detto a nessuno ciò che ho scoperto, e...
Di colpo i capelli di Saga assunsero la stessa tonalità di quelli del suo interlocutore, mentre i suoi occhi furono invasi da un rosso sanguigno.
_ GALAXIAN EXPLOSION!
Il colpo di Saga investì in pieno il suo interlocutore, mandandogli in pezzi la maschera, sotto cui, a causa del colpo, vi era solo un'ustione unica, e mandandolo a terra, dove, dopo qualche movimento del corpo, rimase immobile.
_ Ares dell'Altare, ti facevo meno stupido. _ disse Saga. _ Dopotutto, eri il Primo Ministro di Atena... Non importa: per tutti Gemini Saga sorveglia le attività di Poseidone, e grazie al tuo sacrificio avrò una copertura fenomenale.
Mentre Saga rideva la scena si dissolse lentamente.
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Seconda scena del DVD: Star Hill. Data: 27/08/2033.
Il Gran Sacerdote Aries Sion era in piedi, con dietro Saga travestito da Ara Ares, e osservava le stelle per ottenere presagi sul futuro.
_ E così, sta succedendo di nuovo: anche 280 anni fa, quando iniziò la guerra contro Ade, la Stella Polare si era spostata verso il prolungamento dell'asse terrestre. _ disse il Gran Sacerdote. _ Di solito è spostata di un grado, ma quando raggiungerà il prolungamento il sigillo perderà completamente il suo potere. Già ora sento che i più forti degli Spectre si stanno risvegliando, e pochi mesi fa ho percepito il potere di Thanatos e Hypnos: la fuggitiva deve averli liberati. Ara Ares, Sacro Guerriero d'Argento e Primo Ministro, ti nomino custode di questa mia volontà: alla mia morte il mio successore sarà Sagittarius Aiolos.
_ Aiolos? _ chiese Saga.
_ Sì, Aiolos. Forse è meno adatto di Saga, e sicuramente meno di Mulo, ma è la migliore fra le scelte possibili: Mulo non è un Saint, mentre Saga... Credo che un demone si agiti nel suo cuore, e non posso correre... Tu?!
Saga si era tolto la maschera.
_ Temevo l'avresti fatto: non mi lasci altra scelta. _ disse Saga, per poi uccidere, con un unico colpo, il Grande Sacerdote. _ Aiolos è troppo ingenuo: non posso permettergli di avere quella carica. In qualità di Sacro Guerriero dell'Altare, poiché non è stato nominato un successore, il defunto Ares dovrebbe salire al trono come Gran Sacerdote reggente. Dovrò sostituirlo, a quanto pare: il Gran Sacerdote è morto, lunga vita al Gran Sacerdote.
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Terza scena del DVD: Sala del Trono di Atena e del Gran Sacerdote. Data: 02/09/2033
Saga, con indosso il cimiero dorato del Gran Sacerdote, era seduto sul trono Sacerdotale, in meditazione, quando percepì un cosmo incredibilmente potente, proiettato da uno spirito informe con un cimiero in stile greco, che iniziò ad avere influenza sulla sua anima.
_ Uomo dall'animo oscuro... _ 'disse' lo spirito. _ Mortale che proietti il mio spirito...
_ Chi sei? _ chiese Saga. _ Chi sei tu che assoggetti il mio animo?
_ Inginocchiati! _ ordinò lo spirito mentre, dentro di esso, si materializzava una daga dorata e Saga obbediva all'ordine. _ Io sono colui che mostrerà la via agli esseri umani! Sono un'ombra senza fine... Una forza ultraterrena che riposa nel profondo dell'animo umano... Io sono il Cosmo. Il Cosmo è ordine. Io mantengo l'ordine e l'armonia in tutto il mondo, mentre tu sei l'opposto del potere che posseggo. Sei colui che crea il disordine... SEI IL CAOS! Uomo dalla mente lacerata, il tuo spirito appartiene al bene, ma le tue azioni sono malvagie. Avanti! Impugna questa daga! E' la lama dell'uomo designato a uccidere la dea.
_ Uccidere la dea? _ chiese Saga, mentre lentamente, e con mano tremante, impugnava la daga.
_ ESATTO. TU UCCIDERAI LA DEA.
Per un breve, lunghissimo istante, Saga rimase fermo, poi, con una nuova fermezza, si alzò ed uscì dalla Sala, recandosi verso il luogo in cui riposava l'infante Atena, mentre lo spirito spariva nel nulla da cui era venuto. Per un breve istante il video inquadrò un gambale viola, poi tornò a seguire Saga, captando in qualche modo anche il suo pensiero.
Vergine Atena, prima di separarci restituiscimi la mia anima. Anzi, poichè la mia anima non più mi appartiene, la affido a te. Ma c'è dell'altro. Prima che t'incammini, presta ascolta al mio giuramento: tu sei la mia vita, e io ti amo.
Ormai Saga era giunto davanti alla culla dove Atena, incarnatasi in una neonata, dormiva, sempre con la daga saldamente in mano.
_ Hai davvero intenzione di impugnare quell'arma? _ chiese Aiolos, entrando nella stanza. _ Sai meglio di me che colei che di fronte a te è la dea Atena, simbolo di pace per noi Sacri Guerrieri. Puntare un'arma contro quella creatura innocente non è congeniale alla condotta del Gran Sacerdote da cui tutto dipende: abbassa quella daga, Ares.
_ Sagittarius Aiolos... _ disse Saga. _ Vorresti dunque ostacolarmi? Non brandisco quest'arma per mia scelta, ma per il volere di un dio supremo.
_ Un... dio?
_ Non ci si può opporre alla volontà di un dio. Egli scelse per questa fanciulla un destino di morte. Ascolta le mie parole: nessuno potrà impedire che questo avvenga.
Con queste parole Saga cercò di trafiggere Atena, ma Aiolos, rapidamente, la salvò e la prese in braccio, colpendo al contempo Saga e facendogli volare via la maschera e l'elmo.
_ Saga?! _ si stupì Aiolos. _ Come puoi...
_ Mi hai visto. _ disse Saga, raccogliendo e indossando maschera ed elmo. _ Ora, anche tu dovrai perire: tutti coloro che legano la propria esistenza ad Atena sono destinati a sprofondare negli abissi dell'oscurità, poichè l'anima di quella fanciulla è contaminata dalle tenebre, proprio come la mia.
_ Se il destino di Atena è davvero la morte io tenterò di mutarlo, anche a costo di dare la mia anima in pasto alle tenebre. Poichè noi Sacri Guerrieri esistiamo unicamente per proteggere la nostra dea.
Saga sospirò, e per un attimo sembrò arrendersi, ma poi lanciò il Galaxian Explosion, prontamente evitato da Aiolos saltando fuori dalla finestra. Recuperato il cloth del Sagittario corse via dal Santuario, ma, al limite della zona sacra, fu intercettato da un gruppo di guardie imperiali guidate da un uomo di corporatura normale e mascherato avvolto in un mantello e bloccato sul ciglio del burrone. Le guardie, cosa per loro inusuale, erano armate di sciabole, scimitarre, katana e wakizashi.
_ Nobile Aiolos, per favore, consegnateci Atena! _ chiese l'uomo mascherato. _ Non è ancora troppo tardi: datemi ascolto, vi prego.
_ Mi dispiace... Non posso ascoltarvi. _ rispose Aiolos. _ Mi assumerò le mie colpe... Accetterò anche la morte... Però non adesso. Bedoun, per favore, ordinate alle guardie di lasciarmi passare.
_ Non dite sciocchezze! _ replicò Bedoun, gettando il mantello, sotto cui indossava una corazza nera simile a quella dei suoi soldati ed impugnando una spada da scherma. _ Il Gran Sacerdote ci ha ordinato di fermarvi e di ricondurvi con Atena al Santuario, vivo o morto, anche utilizzando le armi: tornate indietro.
_ Non posso.
_ Perdonateci... Uccidiamolo.
Le guardie imperiali, Bedoun in testa, attaccarono con le spade, ma Aiolos, pur ferito di striscio da Bedoun, spezzò rapidamente le armi al livello dell'elsa.
_ Sei abile... Troppo abile. _ ammise Bedoun. _ Ritiratevi: non potete scalfirlo. Forse nemmeno io, ma resisterò... Fino alla morte!
Bedoun attaccò a mani nude, ed Aiolos non cercò di contrattaccare, ma si limitò a schivare i colpi e, quando questi iniziarono a sfiorarlo, a bloccargli le mani.
_ Perché? _ chiese Bedoun. _ Il tuo sguardo e il tuo atteggiamento non sono quelli di un traditore, quindi perché rapisci Atena?
_ Perché il Santuario non è più un luogo sicuro, per lei.
Di colpo la terra venne squarciata da un fendente ben diretto, che per poco non colpì Aiolos: era Shura, Sacro Guerriero del Capricorno, che, pur avendo solo dieci anni, era già un valente guerriero.
_ Non fatevi ingannare! _ disse Shura, tremante di rabbia. _ Codesto uomo è colpevole di aver attentato alla vita del Gran Sacerdote e di aver rapito la Dea.
_ Shura, ascoltami... _ disse Aiolos, ma Shura lo ignorò.
_ Perlomeno ti è rimasto abbastanza onore da non esserti fatto scudo col corpo della Dea, espediente che comunque non ti avrebbe salvato: se anche l'avessi fatto, Essa è troppo piccola per coprirti a sufficienza, e avrei potuto colpire tranquillamente il tuo corpo.
_ Non mi farei mai scudo di Atena: proteggerla è il compito primo di noi Sacri Guerrieri.
_ E allora perché la rapisci?! Perché compi una simile pazzia?!
_ Può darsi che la mia sia davvero una pazzia, non lo so, e non mi aspetto neanche che capiate, ma devo andare avanti per tutto ciò in cui credo: se non cederete il passo, sarò costretto ad aprirmi un varco.
_ EXCALIBUR!
Il colpo di Shura mirò alle gambe di Aiolos, che, per evitarlo, si gettò nel burrone alle sue spalle. Alcune guardie fecero per avanzare, ma Shura e Bedoun le fermarono, temendo un qualche trucco, giustamente: pochi istanti dopo Aiolos ricomparve con Atena in braccio, librandosi nell'aria grazie alle ali del suo Gold Cloth.
_ Guardie: filatevela, e di corsa! _ ordinò Bedoun, i cui ordini, dopo un attimo di esitazione, furono prontamente eseguiti dalle guardie.
_ Seguiteli, o dovrò aprirmi un varco. _ disse Aiolos, deponendo a terra Atena.
_ Mai. _ rispose Shura.
_ In questo caso... ATOMIZER THUNDERBOLT!
Numerose e terrificanti sfere di energia scaturirono dal pugno destro di Aiolos e, attraverso fasci di vuoto, si diressero contro Shura, il quale, sfruttando al massimo la sua incredibile velocità, ben superiore alla media persino per un Gold Saint, riuscì a scansarne la maggior parte, ma ne bastò una per metterlo KO, benché fosse stata indebolita dallo scontro con un fendente di Shura.
_ Perdonami, Shura... _ disse Aiolos, prima di ricevere una scarica di calci alla nuca da Bedoun, che lo tramortì.
_ Mai distrarsi. _ disse, mentre rianimava Shura.
_ A... Atena? _ chiese il Gold Saint, mentre, ancora debole, si rialzava.
_ E' qui.
_ Grazie per il consiglio. _ disse Aiolos mentre si rialzava, visibilmente in forma migliore di Shura.
_ I Gold Saint si combattono fra loro per l'inganno di un vecchio bacucco: ridicolo. _ commentò una voce di bambino.
L'istante dopo Shura e Bedoun vennero immobilizzati e sollevati da terra da un potere telecinetico, e, portati verso un masso, persero i sensi e caddero nuovamente a terra, mentre la piccola Atena gattonava verso di loro. Sul masso era in piedi una figura di bambino, completamente avvolta in un mantello nero e con in mano una wakizashi.
_ Grazie, chiunque tu sia. _ disse Aiolos.
_ Anche se sono uno Spectre? _ chiese il bambino.
_ Che?! INFINITY BREAK!
Il bambino non si mosse e, roteando l'arma, annullò il colpo massimo di Aiolos.
_ Bella gratitudine. _ commentò il bambino.
_ Siete voi Spectre i re... _ iniziò Aiolos, ma il piccolo Spectre lo interruppe.
_ Balle! Noi stiamo semplicemente approfittando di uno scherzetto ideato ai vostri danni da un vecchio bacucco. A proposito, sai come si dice 'tempo' in greco?
_ Cronos.
_ Cambia il c con il k, cosa ottieni?
_ Kronos.
_ Che, oltre a voler dire 'vecchio bacucco', è...
_ ...
_ Vedo che hai capito. E' una delle tre grazie che ti facciamo prima della tua morte.
Con queste parole il bambino colpì Aiolos con un pugno, passando senza problemi il Gold Cloth e ferendo a morte il suo proprietario.
_ Spiacente, ma non posso lasciarti vivere: sai troppo. _ disse lo Spectre. _ In compenso potrai raccontare la tua storia alla persona adatta, e farò in modo che Saga non possa trovare il tuo Gold Cloth, affinché serva a purificare il Santuario. Parola della Stella del Cielo Machiavellico.
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Quarta scena del DVD: Partenone, Atene. Data: 03/09/2033.
Benché fosse l'alba, Mitsumasa Kido, in veste di turista, stava scattando alcune foto, quando udì il pianto di un neonato e, seguendolo, arrivò dove Aiolos, morente, giaceva, affiancato dallo scrigno contenente il suo Gold Cloth e con in braccio la piccola Atena.
_ E' lui. _ disse il piccolo Spectre, comparendo alle spalle di Mitsumasa Kido. _ Aiolos, puoi raccontargli la tua storia e compiere il tuo dovere. Mitsumasa Kido, ascolta attentamente ciò che costui ti dirà: da ciò dipende la salvezza del mondo.
_ Che cosa... _ iniziò Kido, ma Aiolos lo interruppe.
_ La malvagità regna nel Santuario. _ disse. _ E' apparso un uomo che, plagiato da essa, ha tentato di uccidere la piccola.
_ Il Santuario?
_ Solo a prezzo della mia vita ho potuto salvare questa bambina. I Sacri Guerrieri non hanno ostacolato quell'uomo, e alcuni l'hanno persino aiutato. Non posso fuggire oltre. Vorrei che si prendesse cura della bambina finché non sarà cresciuta.
Mentre diceva ciò, Aiolos, con le sue ultime forze, si rialzò, porgendola a Kido.
_ Questa bambina è l'incarnazione di Atena, che discende nel mondo quando vi regna il male. _ continuò Aiolos. _ Un giorno, attorno alla Dea Atena si riuniranno giovani dotati di vero coraggio e vera forza. Quei giovani estirperanno il male e proteggeranno la giustizia sulla Terra. La prego di dare questa al più forte dei Sacri Guerrieri cresciuto fra essi. Il Gold Cloth del Sagittario...
In quell'istante Aiolos morì, affidando a Mitsumasa Kido la piccola Atena.
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Altre scene: le battaglie dei Gold Saint contro i Titani, compresa la prima, disperata battaglia fra Aiolia e Iperione, in cui il Gold Saint, nonostante il suo avversario, grazie al Megan Xifos (Grande Spada in greco), l'arma-corazza donatagli da Gea, avesse dimostrato a tratti una superiorità quasi imbarazzante, con una disperata serie di attacchi riuscì a danneggiare l'arma del Titano, costringendolo alla ritirata, la prima battaglia fra Mu e Giapeto, guerrieri di abilità telecinetiche equivalenti e di capacità combattive pari benché diverse (Mu poteva contare sul devastante Stardust Revolution, mentre il secondo poteva chiamare a suo sostegno uno dei giganti Ecatonchiri, poi annientato dallo Stardust Revolution) e la sconfitta di Crono; la strage dei Sacri Guerrieri d'Argento e di Bronzo avvenuta poco dopo la sconfitta di Crono; la conquista del Bronze Cloth da parte di Ikki, la sua battaglia contro i Black Saint e la sfida a Shaka.
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Cinquantasettesima scena del DVD: Tempio di Genkai. Data: 13/06/2044.
Un Sacro Guerriero d'Argento, Orion Ebdera, era nella palude presso il tempio. Alcuni degli spiriti che la infestavano lo assalirono, ma lui, con la sua sola aura cosmica, li disperse, raggiungendo una pozza d'acqua poco profonda in cui si tuffò. In fondo ad essa vi era una porta metallica su cui era attaccato il sigillo di Atena, che Ebdera distrusse senza problemi, entrando poi nella camera dietro la porta. Nella camera giacevano 108 bare, ognuna con impresso un simbolo e affiancata da uno scrigno metallico, identico a quelli dei Cloth, aperto in modo da mostrare la Surplice custodita in esso. Ebdera andò senza esitazioni verso la bara con il simbolo di Benu, poi perse conoscenza, mentre dal corpo usciva uno spirito che penetrò senza problemi nella bara. Pochi istanti dopo la bara fu avvolta da un bagliore bianco-azzurro, e quando si dissolse, mentre Ebdera riprendeva conoscenza e si rialzava, la bara non c'era più: al suo posto, vestito della sua Surplice, c'era lord Martiya di Benu.
_ Bastardo... _ gli ringhiò Ebdera.
_ Perché? _ chiese lord Martiya. _ Ah, già, scusa. Potendo avrei evitato di possederti per tutti questi anni, 'sta cosa fa schifo anche a me, ma avevo bisogno di ritrovare le Surplici ed il mio corpo, e quando sei passato vicino alla montagna da cui ero appena uscito... Perlomeno, ora, possiamo combatterci ad armi pari.
_ Non me lo faccio certo ripetere! STARDUST REVOLUTION!
Meteore d'energia violetta si diressero verso lord Martiya, infrangendosi contro la sua aura cosmica, aura che, allargandosi, iniziò a distorcere lo spazio alle sue spalle.
_ Voglio darti un consiglio: quando potrai tornare a combattere, cerca la forza dentro di te, perché incontrerai qualcuno contro cui la tecnica che hai appreso mentre ti possedevo non ti garantirà la vittoria, qualcuno che potrai perlomeno ferire solo quando guardando nel più profondo della tua anima, acquisirai il Settimo Senso. Fino ad allora, vagherai nell'ETERNAL ODISSEY.
Mentre Ebdera veniva risucchiato nella prigione dimensionale di lord Martiya gli scrigni delle Surplici si richiusero. Poi, mentre lord Martiya, con lo scrigno della sua Surplice in spalla, raccoglieva una custodia di violino da dove giaceva il suo corpo, arrivarono alcuni uomini incappucciati.
_ Raccogliete le Surplici. _ ordinò mentre estraeva il violino dalla custodia.
Poi, suonando, salì in superficie e si pose vicino alla palude, dove fu poi trovato da Sagitta Maya.
_ Dov'è Ebdera? _ chiese Maya, messosi in posizione di combattimento. _ Rispondimi! HUNTING ARROW EXPRESS!
La scarica di freccie, sia reali che di cosmo, avrebbe colpito il violino di lord Martiya se questi, cessando di suonare, non le avesse bloccate per aria e dissolte. Poi, con un gesto della mano, affettò il cloth di Maya.
_ Hai cercato di distruggere il violino ereditato dai miei avi. _ disse lord Martiya. _ Per punizione, quando tornerai a combattere per Atena dovrai riconquistarlo al tuo stesso discepolo. ETERNAL ODISSEY!
Dopo aver rinchiuso anche Maya nella sua prigione dimensionale lord Martiya, suonando, si avviò verso Shura.
_ Ciao, cornetto. _ lo salutò una volta giuntogli alle spalle.
_ EXCALIBUR!
_ Mancato: riprova. _ disse lo Spectre dopo aver scansato facilmente il colpo. _ Anzi, sta' fermo.
Con queste parole lord Martiya lo paralizzò.
_ Non sprecare energie: ho bloccato i tuoi centri motori per tenerti fermo mentre ti infliggo il Genromaoken. Non in versione tradizionale o da assassinio, però: voglio solo cancellarti la memoria della vera identità del Gran Sacerdote. La tua scoperta durante la Titanomachia, ricordi? Quando sei andato a dirgli che sospettavi di Saga e poi hai scoperto che Ara Ares è morto e sepolto, e che Saga l'ha sostituito, un attimo prima che te lo piazzasse lui, il Genromaoken.
Shura gli sputò addosso, mancandolo, mentre lord Martiya lo colpì col Genromaoken, provocandone anche lo svenimento. Un attimo dopo lo girò e lo piantò per terra per le corna dell'elmo, per poi deporre ai suoi piedi i pezzi del cloth della Freccia.
_ Willow, hai completato l'incantesimo anti-teletrasporto? _ chiese alla Spectre, mentre questa arrivava.
_ Certo. _ rispose.
_ Bene, ora piazza qui un muro d'aria, di quelli invalicabili: tra un po' arriveranno altri Saint, e non voglio combattere ora.
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Cinquantottesima scena del DVD: parcheggio sotterraneo di Ginga TV. Data: 14/06/2044.
Una guerriera Sailor armata di spadone giaceva riversa al suolo, gravemente ferita da un golem, mentre Sailor Cauldreis era a fianco del mostro con un'ascia bipenne nella mano sinistra, l'unica restante (la mano destra, con tutto il braccio fino alla spalla, giaceva tagliata di netto all'ingresso del parcheggio).
_ Sei abile, Sailor Earth. _ Sailor Cauldreis, puntando il bracciale per privare Sailor Earth dell'essenza. _ Stavi per sconfiggere addirittura me, Sailor Cauldreis, ma, a quanto pare, nemmeno tu puoi sconfigere un golem. L'idea di fulminare il cartiglio era buona, ma per distruggere la formula avresti dovuto fondergli la fronte, cosa impossibile senza il potere del Jaoh Ensatsu Ken. Arrivederci, compa...
Una fiammata violentissima di colore bianco-azzurro colpì Sailor Earth, incenerendone anche lo scheletro e impedendo a Cauldreis di prenderne l'essenza. Pochi istanti dopo anche lo spadone svanì nel nulla, mentre dall'ingresso entrava una Sacra Guerriera di Bronzo dal braccio destro bendato.
_ E tu chi sei?! _ chiese Cauldreis.
_ Un tempo venivo chiamata Maya Kitajima, ora sono Flaming, Sacra Guerriera di Bronzo della Costellazione della Carena, e combatto per la dea Atena. _ rispose la Saint.
_ Interessante. Golem, uccidila.
Il golem iniziò ad avvicinarsi a Flaming, che però gli balzò addosso e gli piantò in fronte una spada di fiamme nere, distruggendone la formula.
_ Grazie. _ disse Flaming. _ Senza di te non avrei mai scoperto che la Jaoh Ensatsu Kiken tramandatami dal maestro Hiei poteva sconfiggere un golem.
Cauldreis fece per scagliarle addosso l'ascia, ma Flaming reagì rapidamente.
_ FIRE SOUL!
La stessa fiammata che aveva incenerito Sailor Earth, stavolta lanciata alla massima potenza, ridusse Sailor Cauldreis a cenere di cenere.
_ Niente male. _ si complimentò lord Martiya, appena arrivato. _ Madame, sono spiacente di informarla che devo imprigionarla per un paio d'anni.
_ Tu e quale esercito? _ chiese Flaming, sbendandosi il braccio destro, su cui, attraverso il bracciale del cloth, si intravedeva un tatuaggio a forma di drago nero.
_ Non ci provare neanche: il tuo cosmo è troppo debole perché il tuo Kokuryuha possa anche solo farmi sudare.
_ Ah, ma davvero? _ chiese Flaming, avvolta da un cosmo fiammeggiante nero. _ JAOH ENSATSU KOKURYUHA!
Dal braccio di Flaming si sprigionò un'onda infuocata nera con la forma di un drago che si abbattè su lord Martiya, senza però riuscire a intaccarlo.
_ Poiché sei l'allieva di Hiei, dovresti sapere che il Kokuryuha, per quanto devastante e versatile, non è un colpo invincibile: durante l'Ankoku Bujutsukai Hiei lo lanciò contro Bui, ma questi, non sapendo che avrebbe raddoppiato il suo potere, gliel'ha rigettato addosso, e anche nello scontro contro Sensui Shinobu si è rivelato inutile. Arrivederci: ETERNAL ODISSEY.
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Le ultime scene del DVD mostrarono agli spettatori le battaglie dei Saint unitisi a Saori Kido contro Ikki, i Black Saint e Docrates e la sconfitta di Eris per mano di Death Mask.
Mentre dal lettore usciva il DVD ormai vuoto Hiei, impassibile, si avvicinò ai cinque Saint con una fiamma biancastra nella mano destra e, giunto a tirò, toccò la schiuma solidificata, liberando i Saint.
_ Riparerò i vostri cloth: fateli uscire dagli scrigni. _ annunciò Hiei. _ Tutti quanti.
Dopo aver esaminato le condizioni dei cloth disse: _ Nachi, il tuo cloth è in ottime condizioni. Non ci vorrà molto per ricondizionarlo a zero ore.
_ Per cosa? _ chiese Nachi.
_ Rimetterlo come nuovo: quando si parla di attrezzature da combattimento si dice così. Ban, per te ci vorrà un po' di più, con conseguente aumento del prezzo.
_ Prezzo? _ chiese Ichi.
_ Hiei è un professionista: non lavora certo gratis. _ spiegò Sailor Saturn.
_ Anche se a volte ha fatto delle eccezioni, era solo perché gli tornava utile. _ confermò Sailor Pluto.
_ Non preoccupatevi: pagherà tutto Saori Kido, e solo quando questa storia sarà finita. _ concluse seccamente Hiei. _ Quanto agli altri tre cloth, mi serve il vostro aiuto: i cloth di Ursa Minor, Hydra e Monoceros sono morti, e non mi è concesso il dono di ridare la vita senza sacrificare qualcosa. Questo qualcosa è ciò che vi da la vita: è il vostro sangue. Solo il sangue di un Sacro Guerriero può ridare la vita ad un cloth morto. Se siete disposti a tale sacrificio non avete che da dirlo a Sailor Saturn: non avrà problemi a prendervi esattamente la quantità di sangue necessaria, e a quel punto provvederò nell'officina.
Senza dire altro, ed utilizzando la telecinesi datagli dal jagan, portò con se i cloth nella stanza accanto, sulla cui porta, che Sailor Pluto, che lo seguiva, chiuse rapidamente alle sue spalle, campeggiava la scritta "Officina di Hiei. Non entrare senza permesso, se hai cara la vita".
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_ Lavoretto facile. _ commentò Hiei dopo aver riparato il cloth del Lupo. Poi, sentendo bussare, disse a Sailor Pluto di aprire la porta e di far entrare Sailor Saturn e i Saint.
_ Vedo che vi siete decisi. _ disse Hiei, prendendo le sacche di sangue dategli da Sailor Saturn. _ Avete deciso anche da che parte stare?
_ Con la signorina Saori, è ovvio! _ proclamò Jabu. _ Perché non ci avete detto che occorreva così poco del nostro sangue?
_ Perché volevo mettervi alla prova: poiché non sapevate che per riportare in vita un cloth occorre una quantità di sangue di Saint pari a circa un quarto di quello che tu e Ichi avete normalmente e a un sesto di quello di Geki avete pensato che rischiavate la vita, e non mi piace aiutare chi non merita. Ora, invece, so che meritate questo e anche di più. Immagino che, una volta riparati i cloth, vorrete recarvi dai vostri maestri per perfezionarvi.
_ E perché no?
_ Perché sicuramente dei nutriti gruppi di soldati corazzati o guardie imperiali del Santuario vi aspettano al varco per saltarvi addosso e ammazzarvi, magari aiutati da dei Sacri Guerrieri e forse dai vostri stessi maestri. Vi aiuterò io, e gratis: per una volta voglio essere generoso. In fondo non voglio neanche mandare in rovina la Fondazione, e visto il costo del Mith-rihl e che, conoscendo Mu, è anche possibile che quello abbia spedito il conto a Kido Mansion, aggiungerci anche quello non mi sembra proprio il caso.
_ I cloth sono fatti di cosa?! _ si stupì Ban.
_ Mith-rihl: leggende a parte, è il nome che si dà alla lega formata da Orialcon, Gamanion e Polvere di Stelle, la stessa lega di cui sono fatti i cloth. _ spiegò Ichi. _ A proposito, signor Hiei, potrei sapere perché nell'addestramento non viene spiegato come riparare i cloth?
_ Primo: io, con la mia allieva, l'ho fatto. _ rispose Hiei. _ Semplicemente il Mith-rihl può essere lavorato solo a temperature altissime, insopportabili per chiunque non abbia appreso il Jaoh Ensatsu Ken, come me o la mia allieva. L'avete vista, nel filmato: era Flaming. L'unico altro modo di lavorare il Mith-rihl è utilizzare gli strumenti del cloth dello Scultore, creati apposta quando vennero forgiati i cloth, e quello che li ha a disposizione è Aries Mu, che sta addestrando apposta un apprendista per quel cloth.
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26 settembre 2046, Santuario, terrazza del palazzo del primo ministro.
Gigars era a colloquio con quello che tutti credevano Ares dell'Altare, sotto lo sguardo di Mulo e Sakyo.
_ Signore, chiedo perdono ma era impossibile! _ piagnucolò Gigars.
_ Idiota! _ gli urlò Saga. _ Mi pare che tu, che sei il primo ministro, abbia dimenticato una cosa molto importante: che non ammetto fallimenti evitabili! Se tu avessi seguito il piano di Mulo, invece di pensare solo alla possibilità di screditare i non greci facendo uccidere Phoenix ed i Black Saints da Hydrus dopo averli fatti passare per traditori, a quest'ora avremmo il Gold Cloth del Sagittario! E invece, qual'è il risultato che hai ottenuto? Hai fatto estendere la ribellione, spingendo quattro infiltrati nel gruppo di Saori Kido e mandato a farsi uccidere e distruggere il cloth uno dei Sacri Guerrieri più forti! Inoltre Phoenix è disperso, i contatti con i Black Saints interrotti e 20 soldati corazzati sono morti ed altri sei invalidi!
_ Pietà!
Saga si avvicinò a Gigars, che tremava per la paura, e si fermò davanti a lui.
_ E va bene. _ disse.
_ Eh?
_ Visto che, in qualche modo, sei riuscito a recuperare otto pezzi del Gold Cloth, ti darò un'altra possibilità di recuperare anche l'elmo.
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Ufficio del Primo Ministro.
Shaina era in piedi sull'ingresso, intenta ad ascoltare Gigars.
_ Così non ho scelta: o sconfiggere i ribelli o affrontare l'ira del Grande Sacerdote. _ finì Gigars. _ Dammi un consiglio, Shaina!
_ E' una questione delicata, signor Primo Ministro. _ disse Shaina. _ Per vincere, i maschi si sono rivelati inaffidabili. Per eliminare Seiya e i suoi compagni occorre una donna.
_ Aspetta, Shaina! Sai bene che non posso privarmi del tuo aiuto, in questo momento.
_ Ma non mi riferivo a me. Mi riferivo a Geist.
_ Geist? Buona idea. Ultimamente gli americani stanno alzando un po' troppo la cresta, e nei Caraibi c'è anche una nave della Fondazione Grado. Una volta che avrà terminato di affondare quelle navi, potrà provvedere a questa missione senza nemmeno muoversi dai Caraibi.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Grande battaglia, nei Caraibi. Un Sacro Guerriero d'Argento affronterà in casa i quattro Sacri Guerrieri schieratisi con Saori Kido. Riuscirà Geist a riprendere quell'elmo? E, soprattutto, sapendo che i Caraibi sono anche il territorio di Kanon, riusciranno a scampare all'esercito di Poseidone? Questo e (niente) altro nel prossimo episodio.

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Capitolo 14
*** 14: COLORO CHE DOMINANO I CARAIBI ***


Il Santuario ha fatto scendere in campo uno dei Sacri Guerrieri d'Argento, i temibili combattenti secondi solo ai Sacri Guerrieri d'Oro, fra le schiere di Atena, contro la dea stessa, senza sapere di opporsi a lei. Bè, probabilmente Saga l'ha già capito, ma gli altri ne dubito. Sicuramente Geist combatterà fino alla morte, sua o dei suoi avversari. Spero che vinca lei, sarebbe un peccato se morisse una così bella ra... Lasciamo stare... Buona lettura!
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Serpens Sea Serpent=Serpente di Mare del Serpente; Delfinus Dolphin=Delfino del Delfino; Medusa Kurag=Medusa della Medusa; Eridanus Geist=Morgana di Eridano; Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Gigars=Gigars; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Seahorse Baian=Cavallo del Mare del Cavallo del Mare; Saori Kido/Atena=lady Isabel di Thule/Atena.



CHAPTER 14: COLORO CHE DOMINANO I CARAIBI



09 ottobre 2046, mar dei Caraibi. Grazie alla copertura di Geist (che li aveva salvati) e delle sue illusioni, i Sacri Guerrieri di Delfinus, Medusa e Serpens erano riusciti a sottrarre l'elmo del Gold Cloth a Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun, che avrebbero aggiunto al più presto al plutonio preso dai reattori di due cacciatorpedinieri americani e della petroliera della Fondazione Grado che avevano requisito per attirare fin lì i Sacri Guerrieri, inviato al Santuario insieme al petrolio contenuto nella petroliera. I tre e Geist si erano poi ritirati su Inferno Island, un ex-covo di pirati che Geist aveva da tempo eletto a sua residenza, in attesa che arrivasse l'aereo del Santuario che doveva venire a prendere l'elmo. Purtroppo per loro, il primo velivolo che arrivò fu uno strambo incrocio fra un aereo quadrimotore turboelica ed un elicottero con a bordo Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun. Non che Geist non se l'aspettasse.
_ Che cavolo è?! _ urlò Seiya spaventato quando vide l'illusione creata da Geist davanti al coso volante.
_ E' un uccello a due teste! _ rispose Shun. _ Compare nelle Mille e Una Notte!
_ Non è possibile! _ urlò Shiryuu.
In effetti l'uccello non era reale, ma i danni che fece al coso volante lo furono abbastanza da farlo precipitare in mare. I Sacri Guerrieri ed il pilota riuscirono a gettarsi prima che il velivolo si schiantasse, ma Geist non aveva ancora finito con gli scherzi: un enorme serpente marino afferrò Shun e lo tirò sottacqua. Hyooga, il nuotatore migliore del gruppo, si tuffò all'inseguimento, ma appena vide con cosa avevano a che fare lanciò un Diamond Dust subacqueo, riuscendo in qualche modo (e stancandosi da matti) ad attivarne l'effetto congelante solo quando questa colpì il mostro marino, costringendolo a mollare Shun e ad emergere. Il serpente di mare, però, non aveva ancora finito di stupire: infatti, una volta emerso, mutò forma, rivelandosi per Sea Serpent, il Sacro Guerriero di Serpens, che, oltre tutto, riusciva a stare in piedi sull'acqua come se fosse sulla terraferma.
_ Per voi è stato facile vincermi su una nave. _ ammise Sea Serpent. _ Quello non era certo il mio habitat naturale, ma sull'oceano sono io il più forte, e vi ucciderò tutti!
Sea Serpent riuscì a mollare un calcio volante a Shiryuu e poi, immersosi, raggiunse da sotto Hyooga, dandosi poi la spinta e saltando in aria col Saint del Cigno. Fu un errore: Hyooga lanciò il Diamond Dust contro il mare, preparando una piattaforma solida e dura esattamente dove Sea Serpent cadde di faccia, facendosi un male cane. Rialzatosi nonostante la botta tremenda, Sea Serpent cercò di rituffarsi, ma Seiya fu più veloce e lo centrò col Pegasus Ryuseiken, uccidendolo.
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Dopo aver mollato il pilota sulla crosta di ghiaccio, i Sacri Guerrieri si arrampicarono sulla scogliera dell'isola, arrivando in cima grazie alla catena di Shun, nonostante gli insetti velenosi che Geist aveva piazzato (non si sa mai...) e nonostante Hyooga fosse stanco morto a causa della lotta in acqua e della faticaccia del congelare l'acqua dell'oceano. In cima c'era però una seconda sorpresina: Delfinus Dolfin, Sacro Guerriero di Bronzo con pochissima fantasia ed allievo di Geist.
_ Sei arrivato, maledetto ragazzo utilizza catene? _ chiese Dolphin. _ Vi ringrazierò abbondantemente per l'altra volta, colpendo il vostro corpo punto dagli insetti velenosi. Siete pronti? DOLPHIN KICK!
Con un unico calcio volante avvitato Dolphin riuscì a colpire Shiryuu, Seiya e Shun, ignorando Hyooga, chiaramente troppo stanco per combattere.
_ Per quanti siate ad attaccarmi, non riuscirete mai a sconfiggere Dolphin. _ dichiarò.
_ Ne sei sicuro? _ chiese Shiryuu, prima di riempirlo di botte e buttarlo giù dalla scogliera.
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Poiché ormai era troppo malandato per non essere un peso morto, Hyooga decise di restare indietro finché non si fosse ripreso. Così, privi di un elemento, Seiya e Shun andarono avanti, risalendo la corrente di uno dei paludosi fiumiciattoli dell'isola utilizzando un tronco come barca, ma non prima che, per sfuggire ad un attacco di pipistrelli vampiri (altri 'cuccioli' di Geist), Shiryuu non si fosse buttato in acqua, ricevendo lo Hyakuman Volt Dengeki Ken e venendo fulminato abbastanza da dover restare indietro. Quando finalmente i due riuscirono ad arrivare ai piedi del castello in cui viveva Geist, Kurag, Sacro Guerriero della Medusa, rovesciò loro il tronco, buttandoli in acqua, e salì sul tronco, pronto a finirli.
_ Eri tu, dunque! _ esclamò Seiya. _ Prendi! PEGASUS RYUSEIKEN!
Kurag, ben sapendo di essere molto più a suo agio in acqua rispetto ai suoi avversari, dopo aver scansato il Ryuseiken si gettò in acqua e cercò di strangolare Seiya utilizzando i tentacoli del cloth della Medusa. I tentacoli non erano però troppo resistenti, e Shun riuscì a spaccarli con la sua catena. Seiya si aggrappò al tronco, su cui era risalito anche Shun, ma Kurag lo rovesciò di nuovo, costringendolo ad allontanarsi mentre Shun, dopo aver saltato, afferrò un braccio di Kurag con la catena, senza immaginare che il Mith-rihl è un ottimo conduttore.
_ Ci sei cascato! _ esclamò Kurag, che evidentemente lo sapeva. _ HYAKUMAN VOLT DENGEKI KEN!
Il "Colpo Elettrico da un Milione di Volt" tenne fede al suo nome e mise fuori gioco Shun, ma Kurag fu abbastanza ingenuo da non aspettarsi che Seiya riuscisse a travolgerlo col Pegasus Ryuseiken, che lo colpì fino ad ammazzarlo e a distruggergli il guardaspalle destro.
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Dopo aver lasciato indietro anche Shun, Seiya entrò nel castello e, seguendo l'istinto, riuscì a trovare la camera in cui Geist aveva lasciato l'elmo del Gold Cloth. Seiya, aspettandosi qualche scherzo (dopotutto non è completamente scemo), si guardò intorno e, non vedendo nulla si accinse a prendere l'elmo, che svanì nel nulla.
_ Davvero pensavi che sarebbe stato così facile? _ chiese Geist, fino ad allora nascosta dietro una colonna, per poi svanire nel nulla mentre compariva una trentina di elmi del Gold Cloth.
Seiya, sapendo che un Gold Cloth è quasi indistruttibile, lanciò il Ryuseiken, che li mandò in frantumi tranne uno, quello autentico.
_ Sei stato molto astuto, lo riconosco. _ disse Geist, apparendo davanti all'elmo. _ O forse semplicemente troppo impulsivo per cascarci. Ma non credere di aver vinto, Pegasus Seiya. Prova a prenderlo, se ci riesci. _ aggiunse, mettendosi in posizione da combattimento ed espandendo il suo cosmo, che fece comparire alle sue spalle l'aura di Eridanus, simile ad un dinosauro. _ Ricordi questa tecnica, Seiya?
_ Oh, no... _ mormorò Seiya.
_ ZANNA DEL TUONO!
Seiya, che aveva già visto fin troppo bene quella tecnica assassina, riuscì a scansarla senza farsi (troppo) male.
_ Ehi, aspetta! La Zanna del Tuono è il colpo mortale di Shaina-san! _ esclamò Seiya mentre Geist era impegnata a liberare la mano dalla colonna in cui si era conficcata durante l'attacco (dopotutto quel castello era stato costruito apposta per resistere ai colpo dei Sacri Guerrieri). _ Visto che usi questa tecnica, devo dedurre che c'è un legame fra di voi!
_ Se sopravviverai ti svelerò tutto. _ rispose Geist. _ Su, avanti!
Geist iniziò ad attaccare a pugni, riuscendo infine a buttare a terra Seiya. Cercò poi di sgozzarlo, ma Seiya riuscì a scansarsi e ad allontanarsi. Le illusioni di Geist, però, lo spinsero nuovamente a tirò della Sacra Guerriera d'Argento, che riuscì a metterlo a terra con un pugno allo stomaco. Geist, approfittando del fatto che Seiya era a terra, lanciò l'Arte Segreta del Colpo Abbagliante Fantasma, sparendo alla vista di Seiya e proiettandogli ogni genere di allucinazione di guerrieri ostili e pericoli per stancarlo. Seiya, di punto in bianco, smise di combattere e lanciò il Pegasus Ryuseiken, riuscendo quasi a colpire Geist.
_ Come mi hai scoperta?! _ chiese stupita Geist, costretta ad interrompere il flusso allucinatorio.
_ I fantasmi sono inodori, ma tu emani profumo. _ rispose Seiya.
_ Sei proprio un animale, lo sai? Devo ancora perfezionare l'effetto del mio colpo sull'olfatto, ma non importa: col tatto funziona benissimo, se voglio!
A conferma di ciò, Geist utilizzò un'inedita variante del suo colpo allucinatorio, facendo credere al corpo di Seiya di essere stato inchiodato alla parete da una ventina di braccia che Geist gli avrebbe sparato addosso.
_ Ora assaggerai appieno la Zanna del Tuono. _ disse Geist, graffiando Seiya alla pancia ed alla gamba con le sue unghie lunghissime ed affilate come gli artigli di un dinosauro.
Quando però Geist lanciò la Zanna del Tuono, l'elmo del Gold Cloth si mosse e la colpì alla testa abbastanza forte da aprirle in due maschera ed elmo e da raggiungerla ai centri vitali del cervello, uccidendola.
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10 ottobre 2046, Arena del Santuario.
_ Hai combattuto e vinto tutti gli altri aspiranti, Yusuke Urameshi. _ dichiarò Saga, avvolto nella toga da Grande Sacerdote. _ Io ti consegno dunque il cloth di Crater e ti nomino Sacro Guerriero di Bronzo. Ma ricorda: non utilizzare mai il suo potere per scopi personali, o verrai dichiarato ribelle e tutti i Sacri Guerrieri ti attaccheranno fino alla tua morte.
Dalla terrazza del suo palazzo, Gigars, insieme a Shaina, Mulo e Death Mask, aveva osservato il combattimento.
_ Scusate, ma i Sacri Guerrieri inviati nei Caraibi sono tornati. _ disse Phaeton, appena giunto. _ Ehm, e... Bè, ecco... Ci sarebbe una cosa...
_ Sai, Gigars, dovresti piantarla con queste beghe politiche sulla grecità dei Sacri Guerrieri. _ disse Mulo con un tono di voce stranamente morbido. _ Portano solo guai.
Mulo, subito seguito da Shaina, Death Mask e Gigars, superò Phaeton e si trovò davanti Dolphin, piuttosto malridotto, e le bare di Geist, Sea Serpent e Kurag.
_ Come... Come hanno potuto battere Geist? _ chiese Shaina, sconvolta.
_ Non l'hanno fatto, infatti. _ disse Death Mask, avvicinatosi al cadavere di Geist. poi, dopo aver girato la testa di 180°, disse: _ Lo sapevate che l'elmo del Gold Cloth è infestato dal fantasma di Aiolos?
_ Dal cosa?! _ dissero, stupiti, tutti gli altri.
_ Geist è stata ammazzata dall'elmo del Gold Cloth, che l'ha colpita abbastanza forte da spaccarle l'elmo e raggiungerle i centri vitali. Poiché nessuno di quei quattro era abbastanza forte da fare ciò, la deduzione più logica è che, una volta ripreso quell'elmo, Shaka dovrà esorcizzarlo. Gigars, vuoi sapere una cosa?
_ Che cosa? _ chiese Gigars.
_ In ultima analisi, è colpa delle tue beghe politiche e della tua negligenza se abbiamo dovuto allestire questa missione. Visto che il Santuario è ancora, nonostante te, un luogo dove un mezzo anarchico come papà ed un fascista come Daldux possono incontrarsi in tutta cordialità, spero proprio che il Grande Sacerdote mi autorizzi a punire la tua negligenza: sono abbastanza arrabbiato da farmi prestare un paio di cose dall'amico fascio di papà.
Death Mask se ne andò con un sorrisetto sadico sulle labbra, seguito da Mulo. Shaina invece mollò un calcio nei testicoli al Primo Ministro, prima di andarsene.
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11 ottobre 2046, ore 02.45.
Due uomini, di cui uno enorme, si trovavano nel Colosseo Grado.
_ Shuren, si può sapere perché dobbiamo distruggere questo posto? _ chiese il gigante.
_ Siamo guerrieri di Nanto, ed il maestro Souther vuole dimostrare al Santuario che Nanto, almeno per ora, è dalla loro parte e disposto a dare una mano. _ rispose Shuren.
_ Io intendevo dire perché noi.
_ Sei o non sei Fudo della Montagna, la più grande macchina da demolizione personificata di cui Nanto disponga? E io sono o non sono Shuren delle Fiamme, il miglior piromane di tutti e 108 i guerrieri di Nanto?
_ Sì.
_ Chi più di noi può demolire questo palazzo?
_ Appunto: Saori Kido lo capirà subito.
_ Non temere: Yuda è abbastanza furbo da farci passare per una banda di teppisti.
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_ OK, fuori il rospo, ragazzi. _ disse Seiya, dopo il termine di una discussione sulla distruzione del Colosseo Grado. _ Chi di voi è stato inviato dal Santuario per riprendere il Gold Cloth?
_ Io, perché? _ rispose Hyooga.
_ E chi, oltre a me, si era offerto volontario?
Shiryuu e Shun alzarono la mano.
_ Bene. Lo chiedo perché penso che sia successo qualcosa di strano al Santuario. Mi sono ricordato che Geist era allieva di Mulo, e Ikki ha cercato di dirci qualcosa sul Santuario prima dell'attacco di Docrates.
_ Pensi che... _ iniziò Shiryuu, ma non concluse: non ce n'era bisogno.
_ Saori-sama, forse è meglio che tu prenda l'elmo del Gold Cloth e ti nasconda da qualche parte. _ disse Seiya.
_ Lo penso anch'io. _ disse Shiryuu. _ Se davvero il nemico è il Santuario, è probabile che arrivino altri avversari forti come Docrates.
_ Che state dicendo?! _ intervenne Tatsumi. _ Questa è la sede della Fondazione Grado!
_ Nel mondo la gente non vede di buon occhio la Fondazione. _ disse Seiya. _ Dobbiamo essere estremamente prudenti.
La porta della stanza della Kido Mansion in cui si trovavano esplose.
_ Scusate, è qui Saori Kido? _ chiese un tizio in armatura, entrando dalla porta.
_ S... Sono io. _ disse Saori, stupita per l'entrata.
_ Molto bene. Sono Seahorse Baian, dell'esercito di Poseidone. Mi risulta che lei, nei Caraibi, abbia gettato in mare un anello e due braccialetti d'oro ed una collana di perle rosse in cambio di un bene più grande. E' così?
Saori annuì.
_ Noi seguaci di Poseidone non prenderemo parte alle vostre beghe. _ disse Baian, sbattendo i suddetti gioielli su di un tavolo. _ Se li riprenda.
Baian si girò verso est e se ne andò, sfondando alcuni muri.
_ Che razza di... _ disse Seiya.
_ Ho un'idea. _ disse Shiryuu. _ Seiya, Hyooga, noi tre potremmo andare a chiedere ai nostri maestri se sanno qualcosa, e nel frattempo Saori-sama e Shun potranno nascondersi.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Che sorte attende Gigars, dopo questo nuovo fallimento? Ed i maestri di Seiya, Shiryuu e Hyooga si schiereranno con loro o con il Santuario? Sapendo che il maestro di Hyooga, Crystal della Corona Boreale, e quello di Seiya, Marin dell'Aquila, si trovano attualmente al Santuario, credo che ci sarà qualche difficoltà a parlargli. Quali? Lo saprete nel prossimo episodio, insieme al perché Mulo non ha mai cercato di diventare un Sacro Guerriero.

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Capitolo 15
*** 15: COLUI CHE NASCONDE UN DIAVOLO ***


Evvai, quindicesimo capitolo! Restano ancora in giro gli ultimi scagnozzi di Ameria, e la sorte di Gigars è in forse. Spero proprio che schiattino tutti! Buona lettura!
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Gigars=Gigars; Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro; Phaeton=Feton; Corona Borealis Crystal=il Maestro dei Ghiacci; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Jacov=Jacov; Dolvar=Balder (ho utilizzato come Spectre questo personaggio del secondo O.A.V. di Saint Seiya).



CHAPTER 15: COLUI CHE NASCONDE UN DIAVOLO



Santuario, sala del trono Palazzo del Grande Sacerdote. Davanti a Saga, Mulo e Death Mask e ai nuovi Sacri Guerrieri delle costellazioni di Columba e Puppis, Gigars aveva appena terminato il suo rapporto sull'ultima missione di Geist. La reazione di Saga non si fece attendere, ed un'esplosione di energia cosmica scaraventò Gigars all'indietro.
_ Gigars, sai cosa ti aspetta, vero? _ chiese Saga. _ La responsabilità della morte di Morgana dell'Eridano detta Geist e dei suoi allievi è tua.
_ Santità... _ piagnucolò Gigars.
_ Dovrei accogliere la richiesta di Cancer Death Mask. _ disse Saga, facendo sorridere Death Mask in modo per nulla piacevole. _ Tuttavia sarò generoso. Poiché la missione non è fallita completamente, ti darò un'altra possibilità.
_ Davvero? Vi...
_ Dovrai trovare un modo di portarmi l'elmo del Gold Cloth o Daldux troverà un nuovo modo per decapitare te.
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Vicino all'arena, Gigars, insieme a Phaeton, stava osservando i vari Sacri Guerrieri presenti al Santuario.
_ E' un bel problema il fatto che la gran parte dei Sacri Guerrieri che potrebbero portarti l'elmo senza dire nè a nè bà siano dalla mia parte, vero? _ chiese Mulo, comparsogli alle spalle insieme ad un uomo incappucciato alto più o meno quanto lui ma molto più muscoloso e a Gashoki.
_ E non puoi nemmeno mandarne molti: siamo in piena emergenza a causa dei superstiti dell'esercito di Ameria, e tutti i Sacri Guerrieri sono stati radunati per questo. _ disse l'incappucciato.
_ AAAAAARGH!
_ Tranquillo, Daldux è qui solo per aiutarci a difendere il Santuario, non per te. _ disse Mulo a Gigars. _ Lo sai che mi fai quasi pena? Voglio darti una dritta, una possibilità di salvarti: Seiya, Shiryuu e Hyooga stanno per lasciare Tokyo e raggiungere i propri maestri e chiedere loro delle dritte, mentre Saori Kido rimarrà in Giappone insieme a Shun.
_ E tu come fai a saperlo? _ chiese Gigars. _ Ah, già...
Gigars e Phaeton se ne andarono, pedinati da Gashoki.
_ Perché gliel'hai detto? _ chiese Daldux.
_ Perché so come ragiona: andrà a ordinare a Crystal di far fuori Hyooga, e magari di utilizzare la popolazione del villaggio di Kobotek per costruire una base in Alaska, ma non credo che Crystal sarà felice di quest'incarico. _ rispose Mulo. _ E dalla morte di quell'idiota ne guadagnerà tutto il Santuario.
_ Vuoi diventare Primo Ministro?
_ Io fare il politicante? A me bastano le covert actions del mio incarico, e i complotti politici non mi piacciono!
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Crystal stava osservando l'allenamento di un gruppo di guardie quando Gigars e Phaeton lo raggiunsero e gli comunicarono la missione.
_ Ma sei scemo? _ chiese Crystal. _ Come pensi di poter ordinare una cosa simile a me?
_ Come osi, insolente?! _ gridò Phaeton.
_ Taci, leccaculo del coglione!
_ Cosa?! Vuoi disobbidire al Grande Sacerdote?! _ chiese Phaeton, afferrando per le spalle Crystal, che lo scaraventò a terra senza fatica.
_ Il Santuario e i Sacri Guerrieri hanno il dovere di difendere la pace e la giustizia quando il male infesta il mondo! _ gridò Crystal, attirando l'attenzione dei soldati. _ Come puoi far macchiare il Santuario di simili azioni?!
_ Non ho idea di cosa parli. _ rispose Gigars. _ Possiamo andare, Phaeton.
_ Aspetta! Fammi incontrare il Grande Sacerdote!
_ Ubrithes! Guardie, arrestate quest'uomo!
In un minuto esatto, e senza neanche farsi venire il fiatone o fare sul serio, Corona Borealis Crystal stese un centinaio di guardie e Phaeton, e avrebbe ammazzato Gigars se Saga non l'avesse fermato.
_ Che cosa sta succedendo? _ chiese.
_ Santità, cosa volete che accada in Siberia? _ chiese Crystal, inginocchiatosi davanti a quello che credeva il legittimo Grande Sacerdote.
_ Non ammetto insubordinazioni, non ora.
_ Ma...
_ Non mi piace ripetermi. GENROMAOKEN.
Il colpo demoniaco di Saga plagiò la volontà di Crystal, senza che Gigars riuscisse a capire cosa fosse successo e senza che Saga si accorgesse che Gashoki aveva capito fin troppo.
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12 ottobre, aeroporto di Atene.
Seiya, con in spalla lo scrigno del cloth, stava per uscire dall'aereoporto quando incontrò Gashoki, che riconobbe come Sacro Guerriero dallo scrigno che questi portava in spalla.
_ Salve, Seiya. _ disse Gashoki. _ Sai chi sono?
_ Un Sacro Guerriero, come me, ma molto più anziano. _ rispose Seiya. _ Posso esservi utile?
_ No, ma io posso essere utile a te, dandoti l'informazione che cerchi.
_ Davvero?!
_ Sì. Il Grande Sacerdote Ara Ares non è Ara Ares, ma qualcun altro, e se lo è davvero significa che Ara Ares si è venduto al male, su questo non ho dubbi. Vai in Siberia, avvisa Hyooga che Crystal è stato plagiato da colui che passa per Grande Sacerdote e trasformato in un assassino e poi torna a Tokyo a proteggere Saori Kido. Io mi impegnerò a smascherare il Grande Sacerdote.
_ Ma...
_ Sbrigati! Shaina è in giro e ti vuole morto, e ha pure la luna storta!
Seiya non si fece pregare, ed acquistò un biglietto aereo per la Siberia.
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I superstiti delle guardie speciali di Ameria stavano cercando di entrare nel Santuario passando vicino allo Star Hill.
_ Ma allora è un vizio! _ disse un uomo robusto dal volto coperto che portava in spalle lo scrigno del cloth di Dorado. _ Tutti gli intrusi cercano di passare da qui, chissà perché...
_ E tu chi sei? _ chiese uno degli invasori.
_ Bedoun! _ esclamò Vega, appena arrivato insieme a Mulo. _ E così ce l'hai fatta!
_ E tu mi hai sostituito al comando delle guardie imperiali, vedo. _ rispose Bedoun.
_ Cos'hai imparato, di nuovo? _ chiese Mulo.
_ Di nuovo nulla. Di vecchio...
Bedoun conficcò una mano nel terreno e lo fendette, come se la mano fosse stata una spada, aprendo una voragine sotto i piedi degli intrusi. Poi, prima che quelli che c'erano caduti riuscissero ad uscire, richiuse a forza la voragine.
_ Loockwana... _ mormorò Mulo. _ E la sai utilizzare anche in modi non proprio ortodossi, vedo.
_ Stupido essere inferiore... _ disse uno dei superstiti. _ Pagherai con la vita!
La guardia ameriana cercò di attaccare, ma Mulo lo bloccò.
_ Come osi?!
_ Sentimi bene, pezzo di merda, sono già incazzato, quindi vedi di piantarla o mi scazzerò inculando te e gli altri coglioni con cui ti accompagni. _ disse Mulo.
Sentendo Mulo utilizzare delle parolacce, Vega e Bedoun se la filarono, ben sapendo che quando Mulo iniziava ad essere volgare significava che si stava arrabbiando sul serio.
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_ Come mai sei contrario, Virgo? _ chiese Saga, che stava parlando con Shaka nella sala del trono.
_ Santità, percepisco chiaramente che nell'animo di Mulo si agita un demone tremendo, che lui stesso fatica a tenere a bada. _ rispose Shaka. _ E Mulo lo sa. Credo sia per questo che non ha mai voluto diventare Sacro Guerriero d'Oro quando ne ha avuto l'occasione, e perché molto probabilmente rifiuterà di vestire il cloth dell'Altare e... L'avete sentito anche voi?
_ Sì: un cosmo immenso e pieno di rabbia, vicino allo Star Hill. Verifica subito.
Shaka lo raggiunse di corsa, e trovò una distesa di terreno vetrificato in cui si ergeva un uomo robusto dal volto completamente sfregiato e con una katana al fianco. L'uomo raccolse da terra una maschera nera e la indossò, poi, con una certa calma e lentezza, raccolse ed indossò anche un mantello nero ed un turbante e poi chiese a Shaka se serviva qualcosa.
_ Mulo? Ma che è successo? _ chiese il Sacro Guerriero.
_ I superstiti di Ameria hanno cercato di passare da qui, ma quando li ho incontrati uno di loro ha toccato il tasto sbagliato. _ rispose Mulo._ Te l'immagini se un giorno perdessi il controllo? Se avessi un cloth, nessuno potrebbe fermarmi.
_ Sarai dunque contento di aver appena dato al Grande Sacerdote un'ottima ragione per cambiare idea su di una tua possibile nomina a Sacro Guerriero dell'Altare.
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_ Yoorei-sama? _ chiamò Yusuke entrando nell'enorme biblioteca del Santuario.
_ Che c'è? _ chiese Mulo, che fino a poco prima stava leggendo un libro antico.
_ Come mai non hai mai voluto diventare un Sacro Guerriero?
_ Per lo stesso motivo per cui ho addestrato numerosi Sacri Guerrieri.
_ Che?
_ E' una vecchia storia. Hai mai sentito parlare della cosiddetta "Confraternita"?
_ Vagamente. So che era una specie di società di mutuo soccorso e profitto.
_ Che è una società di mutuo soccorso e profitto. Io, Vega, Gine, Bedoun, Daldux, Milan ed altri, ora defunti, facemmo un patto: di soccorrere con ogni mezzo gli altri contraenti ed i loro cari. Molti anni fa, quel patto mi ha provocato un... guaio. L'allora fidanzata di Gine era continuamente molestata da un tizio, così, visto che Gine non riusciva mai a beccarlo, ho pensato di dargli io una calmata. La prima volta non l'ha capita, e neanche la seconda. La terza invece sì: in fondo, quando lui e suo padre hanno cercato di bruciarmi la casa, gli è andata ancora bene se mi sono limitato a pestarli a sangue. Il problema era invece il padre, il peggior idiota che io abbia mai incontrato, incapace di capire non solo di aver sbagliato, ma persino di non potersi nemmeno difendere. Così, nel 2007, è successo il fattaccio: la mia famiglia e quella di una mia amica si erano riunite a casa mia, e quando io e quella mia amica siamo arrivati, abbiamo trovato tutti morti. La mia famiglia, la sua, persino i miei cani e i miei vicini di casa. Tutti, tranne mio zio e sua moglie. Lei stava per partorire, e così non erano venuti, altrimenti quell'idiota e Toguro Ani avrebbero ucciso anche loro.
_ Toguro Ani?!
_ Esatto: era già marcio allora, abbastanza da partecipare al massacro per puro divertimento. Anche perché sapeva che suo fratello l'avrebbe difeso. Purtroppo per lui, Toguro Otooto non si trovava lì, quel giorno, e feci a pezzi entrambi. Poi ho scoperto che Toguro Ani si era salvato, ma il problema non era questo. Il problema è che, da quel giorno, nel mio animo si nasconde un diavolo. Per ora riesco a tenerlo benissimo sotto controllo e, addirittura, a scatenarlo a comando, come hanno imparato alcuni idioti qualche ora fa, ma se un giorno perdessi il controllo? Con un cloth a disposizione sarei inarrestabile, e forse più devastante della guerra nucleare. Sapendo del mio diavolo, Gine, che si sentiva un po' responsabile di ciò, riuscì a trovare la soluzione: il Santuario. Il Grande Sacerdote Sion acconsentì ad utilizzare i nostri servigi e le nostre capacità in cambio di due cose: il 10% dei profitti derivanti dalla tecnologia dei motori a idrogeno e dell'elettrolisi che ci aiutò a diffondere, e di darmi un modo di tenermi calmo. Finora ha funzionato, ma, per sicurezza, ho addestrato numerosi Sacri Guerrieri, sperando che uno di loro si riveli in grado di uccidermi, se perdessi il controllo. Pensi di poterlo fare? Le capacità le hai, o comunque le avrai a breve, ma... Conto soprattutto su di te, Yusuke.
Mulo uscì dalla biblioteca insieme al libro, lasciandosi dietro un Sacro Guerriero spaventato a morte.
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Hyooga aveva raggiunto il villaggio di Kobotek, vicino al quale sorgeva la casa di Corona Borealis Crystal, trovandolo deserto. Il Saint ispezionò il villaggiò, ma non trovò anima viva o corpi morti. In compenso trovò segni di lotta, come se qualcuno fosse venuto improvvisamente ed avesse preso su tutta la popolazione, come avevano cercato di fare Alexer e i suoi compagni quando erano ancora i Blue Warriors, ma molto più velocemente ed efficacemente. Hyooga decise allora di recarsi dal suo maestro, sperando che ci fosse e che sapesse qualcosa, e che, soprattutto, non cercasse di farlo fuori: Hyooga non aveva dimenticato che forse il nemico era il Santuario, ed era ormai abituato a considerare anche le ipotesi peggiori ed apparentemente impossibili. Mentre correva a mezze maniche (in Siberia in quello che lì era già inverno... Come cavolo faceva a sopravvivere?) verso la casa del maestro, incontrò finalmente qualcuno: Jacov, un suo piccolo amico che viveva a Kovotek. Ed era pure malconcio. Hyooga non perse tempo e riportò Jacov a Kovotek, in una casa in cui aveva acceso il camino.
_ Dimmi cos'è successo. _ chiese Hyooga, dopo che il suo amico si fu rimesso un po' in forze.
_ Sono arrivati degli uomini strani al villaggio. _ rispose Jacov.
_ Degli uomini strani? Sono stati loro a portare via tutti?
_ E' successo ieri. Solo io sono riuscito a sfuggirgli.
_ E il maestro Crystal che ha fatto?
_ E' cambiato. Ha venduto l'anima al diavolo.
_ Che cosa?!
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Crystal si trovava in piedi davanti alla propria casa, nei pressi di ciò che restava della Montagna del Ghiaccio Eterno distrutta da Hyooga per prendere il cloth di Cygnus, aspettando la sua preda. E, esattamente come si aspettava, Hyooga stava arrivando di corsa, e per di più senza indossare il cloth di Cygnus, come se non si aspettasse un attacco. Evidentemente non si aspettava di essere attaccato da lui, o forse aveva saputo qualcosa ma non voleva crederci. Non era importante per Crystal. Lui aveva degli ordini, e li avrebbe eseguiti.
_ Maestro! _ chiamò Hyooga, correndo e fermandosi davanti a lui.
_ E' da molto che non ci vediamo, Hyooga. _ rispose Crystal, osservando divertito lo sguardo di Hyooga: vedendolo, il suo allievo si era reso di essersi cacciato in un guaio. Non aveva addestrato uno stupido, dopotutto.
_ Maestro, cosa diavolo è successo qui?
_ Hyooga! Sii riconoscente nei confronti di chi ti ucciderà e ti spedirà all'inferno!
Crystal colpì Hyooga con un pugno alla pancia, scaraventandolo a terra. Hyooga, spaventato, si rialzò, mettendosi in guardia. Crystal sferrò un nuovo pugno, che Hyooga scansò agilmente, salendo sulla montagna.
_ Hyooga, non posso lasciarti vivere. _ disse Crystal.
_ Maestro, ancora oggi vado fiero di essere stato istruito da voi. _ disse Hyooga. _ Siete un Sacro Guerriero eccezionale, e non voglio combattere contro di voi!
Crystal ridacchiò e distrusse ciò che restava della Montagna del Ghiaccio Eterno, senza però colpire Hyooga, che gli saltò alle spalle e si preparò nuovamente a difendersi.
_ Hyooga, dov'è l'elmo del Gold Cloth? _ chiese Crystal.
_ Maestro, perché me lo chiedete? _ chiese Hyooga.
_ Questo non ha importanza.
Hyooga fece un gesto di diniego, e Crystal cercò di colpirlo nuovamente. Hyooga, capito di non poterlo battere senza cloth, se la diede a gambe. Crystal cercò di inseguirlo, ma un improvviso mal di testa lo bloccò, impedendogli di seguirlo.
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Lucius del Cocito ed un'altro Spectre del Cielo stavano osservando di lontano il combattimento.
_ Come mai si è fermato, Dolvar? _ chiese Lucius.
_ Il Genromaoken dev'essere somministrato più e più volte per soggiogare completamente la volontà di qualcuno, e ad intervalli di tempo non inferiori ad un giorno. _ rispose Dolvar. _ Non è come quando lo si usa per far compiere un omicidio, che ne basta uno. Qui bisogna somministrarlo più volte per circa un mese, altrimenti sai i mal di testa...
_ Vedo.
_ Secondo te, chi vincerà?
_ In uno scontro basato sul controllo delle energie fredde il maggior vantaggio non dipende dal cosmo ma dal freddo del colpo, cosa in cui si equivalgono. I due si equivalgono anche come tecnica, più o meno: Hyooga utilizza delle tecniche che Crystal non riesce ad utilizzare o non conosce, ma le tecniche che hanno in comune Crystal le esegue decisamente meglio. Però Crystal ha due vantaggi: il suo cloth è uno dei quattro cloth 'speciali', ed inoltre il suo cosmo è più forte di quello di Hyooga. Resta solo da vedere se il mal di testa gli permetterà di sfruttare appieno tali vantaggi.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Lo spietato scontro dell'aurora fra Hyooga ed il suo maestro prosegue, ma a Gigars non basta. Non può bastargli, visto che deve, ad ogni costo, consegnare l'elmo del Gold Cloth a Saga per non cadere nelle grinfie del furente Death Mask. Riuscirà, con l'aiuto del Sacro Guerriero della Fornace, a superare la catena di Andromeda o brucerà fra le fiamme della vendetta? Lo saprete nel prossimo episodio.

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Capitolo 16
*** 16: COLORO CHE ARDONO ***


Ardi! Con questo grido, nella versione italiana dell'anime, Incendiary si lanciava all'attacco. Peccato che ci sia qualcuno più abile di lui, a bruciare il nemico.
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Doko Libra=il Maestro dei Cinque Picchi; Jacov=Jacov; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Corona Borealis Crystal=il Maestro dei Ghiacci; Phaeton=Feton; Fornax Incendiary=il Cavaliere delle Fiamme; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Seika=Patricia; Ara Ares=Arles dell'Altare.



CHAPTER 16: COLORO CHE ARDONO



Draco Shiryuu era al cospetto del suo maestro, Libra Doko. Nonostante il suo aspetto fosse ormai quello di un piccolo vecchietto, una via di mezzo fra un puffo abbronzato e troppo cresciuto ed un grasso folletto, il suo cosmo era ancora potente, e l'età, per quanto avesse minato il suo corpo e la sua capacità di espandere il cosmo, aveva affinato l'intuito e la saggezza dell'anziano Sacro Guerriero. Era per questo che, senza aver ricevuto la minima informazione sul Santuario e senza aver lasciato i dintorni di Goro-Ho da 243 anni, sapeva già tutto della guerra in corso, o quasi.
_ Il Grande Sacerdote è cambiato? _ chiese Shiryuu.
_ Sì._ rispose Doko. _ Il legittimo Grande Sacerdote è morto tredici anni fa senza un successore, e qualcuno che si nasconde sotto l'identità di Ares dell'Altare ne ha preso il posto.
_ E chi sarebbe?
_ Non so altro.
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Siberia, 12 ottobre 2046.
Fra Kovotek e Blue Grado, l'antica fortezza in cui, per diecimila anni, risiedettero i Blue Warriors, un imponente squadra di soldati del Santuario in pieno assetto da battaglia artica ed i soldati di Blue Grado sorvegliavano la popolazione di Kovotek, manodopera coatta per la costruzione di una piramide di ghiaccio, la fortezza che avrebbe sostituito Blue Grado come porta d'accesso al regno sottomarino di Poseidone. I sorveglianti non avevano pietà. Chi, perché troppo stanco, interrompeva anche per un breve istante il proprio lavoro, riceveva una frustata, e continuava a venir frustato finché non riprendeva a lavorare. C'era solo due differenze fra loro e gli zek, i miseri lavoranti dei gulag sovietici e dei (poco) più miti campi di lavoro che ne avevano preso il posto: gli zek erano (quasi) sempre criminali condannati ai lavori forzati, non civili innocenti, ed al termine della pena sarebbero tornati a casa per riposarsi, non spediti verso l'eterno riposo.
_ Muoviti, stupido vecchio! _ ordinò un soldato di Blue Grado al capovillaggio, troppo stanco persino per reggersi in piedi.
Un altro lavorante, vedendo il sorvegliante distratto, cercò la fuga, ma uno dei soldati del Santuario gli piantò un proiettile cal. 7.76 NATO nella nuca, uccidendolo con un unico colpo ed in modo spettacolare.
_ Non provateci più! _ ordinò il cecchino. _ E' meglio qui che all'inferno!
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Fuori infuriava la tormenta, e Jacov era contento che Hyooga, appena sfuggito a Crystal, lo avesse lasciato lì a dormire senza prenderlo con se, facendosi semplicemente indicare la strada. Non era invece contento di essere stato svegliato da un Sacro Guerriero sconosciuto ed in vena di interrogarlo.
_ E tu chi sei? _ chiese Jacov, spaventato dalla vista che aveva davanti.
_ Sono un amico di Hyooga. _ rispose il Sacro Guerriero.
_ Sei il Sacro Guerriero di Pegasus, Seiya, non è vero?
_ In persona!
Allora era un amico! Jacov lo sapeva: Hyooga gli aveva parlato di lui, dicendogli della sua tendenza a saltare fuori all'improvviso.
_ E Hyooga dov'è? _ chiese Seiya.
_ Ti prego, aiutalo! _ supplicò Jacov. _ E' andato alla Piramide di Ghiaccio, a salvare gli altri!
_ Alla Piramide di Ghiaccio?
_ Ti ci porto io!
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Due soldati di Blue Grado armati di fruste e spade e due soldati del Santuario armati di fucili d'assalto Tavor dotati di lanciagranate stavano cercando di far camminare una bambina e la madre. Uno dei Blue alzò la frusta, ma improvvisamente lui e gli altri tre divennero statue di ghiaccio e si frantumarono, ed in mezzo ai frammenti si ergeva, forte del suo cloth e delle energie fredde, Cygnus Hyooga.
_ Coraggio, amici, si torna al villaggio, ora! _ disse Hyooga.
I soldati del Santuario non erano affatto d'accordo, ed i loro Tavor, i migliori fucili d'assalto reperibili nel 2046, con proiettili 5.56 NATO, studiati apposta per squarciare i giubbotti antiproiettile e chi li indossava mantenendo abbastanza forza per far fuori almeno un'altra persona, e lanciagranate a frammentazione, erano una forte argomentazione sull'opportunità di restare lì. Non quanto il cosmo di Hyooga, però. Certo, erano un centinaio ed i 5.56 NATO erano abbastanza forti, a quella distanza, da far fuori un Sacro Guerriero, se lo colpivano dove non c'era il cloth, danneggiabile solo da colpi cosmici o da armi ben più potenti. Il problema era colpire una persona che si muoveva ad una velocità superiore a quella del suono e che tirava pugni formidabili, ed infatti furono massacrati. I soldati di Blue Grado, più numerosi ma dotati solo di armi bianche, non ci provarono neanche a fermarlo: ne avevano già prese fin troppe quando Hyooga aveva visitato Blue Grado, e preferivano vivere per diventare più forti che affrontare ora un nemico troppo forte.
_ Forza, andiamo! _ disse Hyooga. _ Non permetterò che vi facciano del male!
_ Come sei benevolo, Hyooga! _ lo canzonò Crystal dalla Piramide.
_ Maestro!
I prigionieri cercarono di scappare, ma Crystal non aveva la minima intenzione di lasciarli andare, e, senza neanche togliersi il mantello, fece peggiorare la tormenta. O meglio, ci provò: Hyooga lo bloccò colpendo la Piramide con l'Aurora Thunder Attack, senza danneggiarla più di tanto ma facendola tremare a sufficienza da far cadere il maestro.
_ Niente male, Hyooga. _ si complimentò Crystal, accettando cavallerescamente la fuga dei suoi prigionieri. _ Un ottimo attacco. Solo non capisco perché non l'hai rivolto contro di me. Sei stato un imprudente! Hai forse avuto compassione di me?!
_ Odio il destino che mi costringe a combattervi, maestro! _ rispose Hyooga.
_ Sei un folle! Questi tuoi pensieri benevoli ti condurranno alla morte!
Crystal lanciò il mantello contro l'allievo, come se volesse usarlo come lama, ma Hyooga lo scansò. Non scansò invece il calcio volante arrivato subito dopo. Riuscì invece a scansare il pugno successivo e a portarsi alle spalle del maestro, contro cui lanciò uno dei carrelli carichi di ghiaccio, senza risultato. I due saltarono all'unisono, ed un breve scambio di pugni in aria rese chiaro che nel corpo a corpo erano pressochè alla pari. Crystal però cercò nuovamente il corpo a corpo, e, sfruttando l'indecisione di Hyooga, riuscì ad aprirsi un varco e a stordirlo per pochi istanti. Un tempo sufficiente da balzargli in spalla e, calandosi giù fino ad afferrargli le caviglie, bloccarlo con il Toketsu Ken. Il Colpo Congelante che aveva permesso la sconfitta di Docrates. Una volta immobilizzate le gambe di Hyooga, Crystal scese ed iniziò a trattare l'allievo come un punching ball, come se volesse esercitarsi a suo danno. Nessuno dei due, però, si era accorto che un soldato del Santuario era ancora lì. Era il cecchino. Il suo fucile non era in commercio, ma era stato costruito al Santuario su progetto di Milan, un amico di Mulo. Ed era stato studiato apposta per combattere gli Spectre. Sarebbe andato comunque bene anche contro un Sacro Guerriero. Non doveva fare altro che prendere bene la mira e premere il grilletto. Ora che la tormenta si era finalmente calmata e che Hyooga non poteva scappare, era facile premere la mira, come al corso d'addestramento. Bastava premere il grilletto. Lo fece... E la mano di Seiya gli piegò verso l'alto la canna del fucile, facendogli sprecare un ottimo colpo ed un fucile (Mulo non gliel'avrebbe passata liscia, aveva una passione per quel genere di arma) e rivelando la sua posizione. Al soldato non restava che la fuga, complice il fatto che a Seiya premeva di più salvare l'amico. Ed infatti Seiya utilizzò il Ryuseiken per spaccare la morsa di ghiaccio e colpire Crystal.
_ Come osi interferire nella battaglia?! _ chiese, infuriato, Crystal. _ Chi sei?!
_ Sono il Sacro Guerriero di Pegasus, Seiya! _ rispose Seiya.
_ Pegasus Seiya... E così tu saresti l'allievo di Aquila! Questo mi farà risparmiare un sacco di tempo: devo uccidere anche te.
_ Le parole di quel Sacro Guerriero erano veritiere. Al Santuario è successo qualcosa a Crystal.
_ Al Santuario?! _ esclaml Hyooga.
Seiya si preparò a fronteggiare Crystal, che, per quanto lo riguardava, non era troppo dispiaciuto del cambio di avversario. Si sarebbero attaccati, se Hyooga non avesse convinto Seiya a farsi da parte. Ci fu uno scontro fra i loro Diamond Dust, e Hyooga ebbe la peggio.
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_ Pare che la testa non gli faccia male a sufficienza. _ commentò Dolvar.
_ Aspetta a dirlo. _ ribattè Lucius. _ Lo scontro fra i Diamond Dust ha comunque indebolito l'attacco di Crystal, e Hyooga è una testa dura.
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Affiancato dal Sacro Guerriero della Fornace, Gigars attendeva davanti alla Kido Mansion che i suoi soldati completassero l'ispezione.
_ Niente, eccellenza. _ disse uno dei soldati. _ La casa è deserta.
_ E' deserta, eh? _ disse Gigars. _ Incendiary, dalle fuoco. Poi andremo a trovare Saori Kido ad Aokigahara.
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_ Dove si è imbucato, quel porado? _ chiese Mulo, infarcendo la domanda con una parolaccia nemesiana.
_ Ha detto che si sarebbe occupato personalmente del recupero dell'elmo. _ rispose Phaeton. _ Perché?
_ Perché arruolare a forza la popolazione di Kovotek è la scusa che aspettavo per farlo a pezzi, visto che non ci è concesso fare una cosa simile. Fa lo stesso...
_ Come?
_ Lo sapevi che il maggiordomo di Saori Kido è un terzo dan di Kendo, e che Saori Kido pratica Aikido, Tai Chi, Kempo e Karatè? Spero proprio che lo ammazzino!
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Crystal non aveva cercato di finire l'allievo: gli era sorto un mal di testa tremendo, e quando fu passato Hyooga era pronto all'ultimo scontro, con le mani giunte sopra la testa.
_ Speri di ingannarmi, Hyooga? _ chiese Crystal. _ Non puoi aver già appreso quel colpo. Ora ti darò il colpo di grazia! AURORA VORTEX!
_ AURORA EXECUTION!
Non ci fu confronto: l'Aurora Execution era il più potente colpo freddo conosciuto dai Sacri Guerrieri del Santuario, ideato da un Sacro Guerriero ora defunto, e stava all'Aurora Vortex di Crystal esattamente come l'Aurora Vortex o l'Aurora Thunder Attack, colpi più o meno equivalenti, stavano ad un Diamond Dust male eseguito. E, come poco più di due mesi prima era successo ad Antilia Alexer, soltanto l'immensa resistenza del suo cloth impedì a Crystal di morire, pur mettendolo in condizione di non nuocere. O così sembrava: pochi istanti dopo, Crystal era di nuovo in piedi, nella posizione dell'Aurora Vortex. Crystal lanciò il suo colpo, e, nonostante lo stato in cui l'Aurora Execution l'aveva lasciato, riuscì a distruggere la Piramide di Ghiaccio. Corona Borealis Crystal, anche grazie alle ferite inflittegli dall'Aurora Execution, era di nuovo in se. Pochi istanti dopo, era morto. Non ci fu il tempo di piangerlo. Solo quello di seppellirlo nel ghiaccio e di tornare in Giappone: Seiya e Hyooga avevano percepito il cosmo di Fornax Incendiary distruggere Kido Mansion.
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_ E uno. _ commentò lord Martiya, appena giunto in Siberia.
_ E uno? _ chiese Dolvar.
_ E' il cloth di Corona Borealis, quello che oggi è rimasto privo di padrone. Uno dei quattro cloth potenzialmente più letali dei Gold Cloth.
_ E' davvero così pericoloso, quel cloth? A me non sembrava.
_ Perché il cosmo di chi lo indossava era insufficiente a permettergli di mostrare il suo vero potere.
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_ E voi chi siete? _ chiese Shun, sceso in campo per difendere lo chalet in cui Saori Kido ed il suo maggiordomo avevano trovato rifugio.
_ Sono Fornax Incendiary. _ rispose il Sacro Guerriero. _ Ed ora che lo sai?
_ Incendiary? Siete stati voi ad appiccare il fuoco alla Kido Mansion?
_ Io con il mio colpo.
Approfittando della chiacchierata le tre guardie cercarono di entrare nello chalet, ma tutto ciò che ottennero fu di farsi stendere dalla catena di Shun.
_ RED HOT PUNCH!
L'attacco incendiario di Incendiary ridusse in cenere alcuni alberi, ma non Shun, abbastanza agile da scansare senza fatica quell'attacco di prova.
_ Prima di iniziare il combattimento, dimmi: chi c'è dietro a tutto questo? _chiese Shun, senza ottenere risposta. _ Giuro sulla catena del Sacro Guerriero di Andromeda che ti farò confessare. CIRCLE DEFENCE!
Shun dispose le sue catene nella formazione di difesa a spirale che aveva massacrato Jabu, senza aspettarsi ciò che sarebbe successo.
_ Sembra che tu opponga una certa resistenza. _ disse Incendiary. _ Ma saprai resistere al mio micidiale colpo di fiamma? RED HOT PUNCH!
La catena seppe disperdere la fiammata, ma alcuni alberi, sfiorati dalle fiamme, iniziarono a bruciare, appiccando il principio di un incendio che, in poco tempo, avrebbe potuto raggiungere il rifugio. Shun iniziò allora a bruciare al massimo il suo cosmo, e la fiammata successiva non fu dispersa, ma soffocata.
_ Incendiary, finché avrò la mia catena non potrò essere sconfitto! _ proclamò Shun.
_ Forse non potrai essere sconfitto, ma allo stesso tempo non potrai mai vincere! _ replicò subito Incendiary. _ E fino a quando riuscirai a resistere? Nel frattempo quello chalet verrà distrutto dal fuoco!
Aveva ragione: le fiamme stavano ormai raggiungendo lo chalet. Per bloccarle, Shun iniziò ad abbattere gli alberi in fiamme con la catena, ma così facendo la catena non riusciva più a soffocare completamente le ondate di fiamme del Red Hot Punch.
_ Incendiary, dai il colpo di grazia ad Andromeda! _ ordinò Gigars, ormai sulla porta dello chalet. _ Io vado a prendere l'elmo, così potremo tornare al Santuario.
_ FIRE SCREW!
Stavolta la fiammata iniziò a turbinare attorno alla catena di Shun, per sfiancarlo col semplice calore e costringere lentamente la catena a ritirarsi. Nel frattempo Gigars era riuscito ad entrare nello chalet... E ne era uscito di corsa tenendosi il fianco destro, inseguito da Tatsumi armato di shinai (la spada di bambù utilizzata nelle gare di kendo).
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_ Chi pensi vincerà? _ chiese lord Martiya.
_ Incendiary è piuttosto furbo, ed è ben preparato sulle capacità della catena di Andromeda. _ rispose Toryuusan. _ Ma Shun non è l'unico avversario che deve affrontare, e quando si combatte fra guerrieri del fuoco privi del Jaoh Ensatsu Ken vince chi sa utilizzare le fiamme o i venti più caldi. Incendiary morirà oggi.
_ Immagino.
_ Resta da vedere se prima riuscirà ad uccidere Shun.
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Ormai la catena si era ritirata troppo per poter difendere Shun efficacemente.
_ RED HOT PUNCH!
Queste tre parole sembrarono la condanna a morte del Sacro guerriero di Andromeda, ormai avvolto dalle fiamme. Shun svenne... Ed un vento caldo disperse e soffocò le fiamme che minacciavano lo chalet, mentre il fuoco che ardeva sopra Shun salì fino al cielo, dove assunse le sembianze di un uccello. Subito dopo l'uccello di fuoco torno a divampare addosso a Shun, ed in esso comparve un'ombra che teneva Shun sottobraccio. L'ombra camminò lentamente e, portandosi dietro Shun, uscì dalle fiamme, rivelandosi per ciò che era realmente: Phoenix Ikki. La fenice era risorta. E ciò, per qualcuno, significava guai.
_ Fratello! Eri vivo? _ esclamò Shun, rinvenuto, non appena vide chi lo aveva salvato.
_ E tu che vuoi?! _ chiese Incendiary, furente per l'interruzione.
Ikki si limitò a sorridere.
_ E' un miracolo che tu sia vivo, Phoenix. _ disse Gigars, senza rendersi conto di essere lui quel qualcuno per cui il ritorno in scena di Ikki significava guai. _ Su, prendi l'elmo del Gold Cloth! Il Grande Sacerdote Ares ne sarà felice!
La risposta di Ikki fu eloquente e concisa come ben poche cose, oltre all'onda d'urto del pugno di un Sacro Guerriero pari ai Silver Saints, possono fare. Fu un miracolo che la concisione della risposta non avesse nemmeno steso Gigars.
_ Attacca quando vuoi. _ disse Ikki, rivolgendosi a Incendiary.
_ Come? D'accordo. _ rispose Incendiary, riuscendo in qualche modo a mantenere un contegno nonostante, come mezzo Santuario, avesse una paura folle di Ikki e volesse vendicare Gigars, che, anni prima, l'aveva salvato da una vita di stenti ad Atene e reso un Sacro Guerriero. _ Te ne pentirai amaramente! FIRE SCREW!
Il Fire Screw, nonostante si basasse sul fuoco e non sulle energie fredde, era incredibilmente simile al Diamond Dust. E, come il Diamond Dust che Hyooga aveva lanciato contro Ikki, anche questo Fire Screw ritornò al mittente. Dopo questo scherzetto, Ikki diede al suo avversario il tempo di rialzarsi, per poi colpirlo con il Phoenix Genmaken. Prima ancora che il Genmaken iniziasse a bloccare i suoi nervi, Incendiary, in preda ad un incubo in cui veniva bruciato dalle sue stesse fiamme, cadde nel burrone vicino allo chalet, morendo. Mentre Gigars e le tre guardie malmenate da Shun fuggivano, Seiya, Shiryuu e Hyooga giungevano sul posto, in tempo per vedere la fine di Incendiary.
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13 ottobre 2046, villaggio di Rodorio.
Gigars e le tre guardie che eranp state con lui in Giappone entrarono nell'emporio, dove lavoravano un vecchio, un uomo sulla trentina con la faccia orribilmente sfregiata dalle ustioni ed una ragazza sedicenne di chiare origini orientali.
_ Buongiorno. _ disse lo sfregiato.
_ Dobbiamo rientrare immediatamente! _ disse Gigars. _ Apri subito il passaggio!
_ Seika, vuoi provvedere?
La ragazza condusse i quattro sul retro ed aprì loro il passaggio sotterraneo per rientrare al Santuario, ma si rifiutò di far passare Gigars.
_ Togliti di mezzo! _ ordinò Gigars.
_ Fa come ti dice. _ disse Death Mask uscendo dal passaggio. _ Non sarà un bello spettacolo.
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Death Mask era nel Tempio del Granchio Gigante, intento ad imbalsamare la testa di Gigars, quando lo raggiunse Yusuke.
_ Che cavolo vuoi? _ chiese Death Mask. _ Ah, a giudicare dalla tua faccia, papà ti ha detto del diavoletto che ha nel cuore. Prima che tu lo chieda, la risposta è no.
_ Eh?
_ Non c'è nessuno, qui al Santuario, in grado di estirpare il diavolo dentro papà.
_ E lei come fa a saperlo?
_ Cervello, ragazzo, cervello. Non ci vuole molto a capirlo. Comunque un modo esiste, forse due.
_ Cosa?!
_ Non ti agitare, non si tratta di nulla di speciale. Quello certo non è applicabile, visto che lo conosceva solo la mamma, ed è morta da anni.
_ Ma se...
_ E chi ti dice che non l'abbia usato? Il problema è che, quattordici anni fa, è stata ritrovata a pezzi, e da allora il diavolo è ritornato. Ed è un guaio più grosso di quanto tu possa immaginare, visto che mia madre era Ophiucus Siroè, uno dei Sacri Guerrieri d'Argento più forti della storia. Era prossima allo stato divino, forse anche più di Shaka, ed aveva poteri immensi. Eppure, qualcuno l'ha uccisa. Oh, non ne è certo uscito illeso, anche perché la mamma ne teneva ancora in mano un orecchio e c'era parecchio sangue di quel misterioso bastardo, ma l'ha battuta. Due domande sorgono spontanee. Chi? Perché? Sappi solo che, nel momento esatto in cui papà estrarrà dal fodero la sua katana, allora avrà davanti quel bastardo e potrà sfogare tutta la sua rabbia, e forse liberarsi del diavolo che c'è in lui.
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Saga era sul trono, alla presenza di Mulo e Shaka, al suo fianco, e Phaeton, inginocchiato davanti a lui.
_ Il tuo primo compito, Primo Ministro Phaeton, è recuperare l'elmo del Gold Cloth. _ disse Saga. _ Va' ed assolvilo.

continua…

***

Nel prossimo episodio: Scendono finalmente in campo i Sacri Guerrieri d'Argento, dal cosmo inferiore solo a quello dei Sacri Guerrieri d'Oro. Riusciranno Seiya e gli altri a fermare la loro terribile furia? E cosa nasconde lord Martiya sotto la frase "è in viaggio"? Lo scoprirete (forse) nel prossimo episodio.

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Capitolo 17
*** 17: COLORO CHE VESTONO D'ARGENTO ***


Phaeton primo ministro... Bè, più danni di Gigars non può certo farli. Riuscirà dove Gigars ha fallito miseramente? Spero di no. Buona lettura!
by lord Martiya
P.S.I: Nella versione originale, la barriera di Misty non ha nome, pertanto quello di Ecud de l'Air (Scudo d'Aria in francese) è di mia invenzione. L'attributo di travestito che gli faccio rivolgere da Seiya me l'hanno suggerito alcune versioni straniere dell'anime, in cui Seiya scambia Misty per una ragazza finché Misty, sporcatosi col sangue di Seiya, non va in mare a farsi un bagno nudo (in battaglia, tra l'altro, e nonostante sapesse che Ikki, Shiryuu, Hyooga e Shun potessero arrivare da un momento all'altro).
P.S.II: Pers. Saint Seiya: Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Phaeton=Feton; Ophiucus Shaina=Shaina dell'Ofiuco o Serpentario; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Miho=Lamia;Appendix Kiki=Kiki;Akira, Makoto & ???=Sancho (e don Chishotte dove l'ha lasciato?), Smarty e ???; Lacerta Misty=Eris della Lucertola; Canes Venatici Asterion=Asterione dei Cani da Caccia; Cetus Moses=Moses della Balena.



CHAPTER 17: COLORO CHE VESTONO D'ARGENTO



13 ottobre 2046, Santuario.
Vicino all'arena, Marin stava camminando quando giunse Phaeton.
_ Aspetta, Marin. _ ordinò. _ Vai subito in Giappone ed ammazza Seiya.
_ Ammazzare Seiya? _ chiese educatamente Marin.
_ Esatto. Partirai immediatamente. Preparati.
_ E' un ordine che proviene direttamente dal Grande Sacerdote?
_ Non fare domande inutili!
Phaeton non si rendeva conto del rischio che correva a provocare in quel modo un Sacro Guerriero d'Argento. Marin stava infatti per tirargli un pugno, quando giunse Shaina.
_ E' una richiesta impossibile, per lei. _ disse quest'ultima. _ Marin non può uccidere Seiya: i suoi legami con quel ragazzo sono troppo forti. Se vuoi vedere morto Seiya, lascia fare a me.
_ Shaina! Con chi credi di parlare?! _ gridò Phaeton. _ Cos'è questo modo di esprimersi?!
_ Verso chi?
_ Da oggi sono il nuovo primo ministro.
_ Cosa? Tu?
_ E Gigars? _ chiese Marin.
Phaeton si portò il pollice al collo.
_ Morto? Tanto meglio! _ esclamò Marin.
_ Come nuovo primo ministro, formulerò ancora una volta il mio ordine: Marin, vai ad uccidere Seiya!
_ Phaeton, ascolta, lascia andare me al suo posto. _ chiese Shaina.
_ Poche storie! Se proprio vuoi intervenire, sceglierai fra i Sacri Guerrieri d'Argento gli altri quattro inviati.
_ Fra i Sacri Guerrieri d'Argento? Ah ah ah! Marin, come salverai Seiya dalla loro furia? Non resisterà più di due minuti, contro gli avversari che ho in mente io.
_ Cioè? _ chiese Phaeton.
_ Lacerta Misty, tanto per cominciare: insieme a me, Marin, Perseus e Cepheus, è uno dei pochi Silver Saint in grado di combattere alla pari con Ikki. Per Hyooga ci vuole qualcuno che sappia trattare con quel freezer scatenato... Centaurus Babel. E poi Canes Venatici Asterion, con i suoi simpatici poteri, e Cetus Moses, che non sarà un gran che come velocità e capacità difensive, ma picchia duro. Ah, Marin, per trattare con quel maniaco di Misty...
_ Sì? _ chiese Marin.
_ Passa a casa mia e fatti dare il 'persuasore' da Cassios.
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14 ottobre 2046, in una spiaggia vicino a Tokyo.
Saori Kido, facendo una faticaccia incredibile, era riuscita a convincere Seiya e gli altri a non attaccare immediatamente il Santuario e a prendersi un paio di giorni di riposo, e così, Hyooga era andato allo zoo, Ikki e Shun al cimitero per pregare sulle tombe dei loro genitori, Shiryuu in un giardino zen a meditare e Seiya, naturalmente pedinato da Kiki e dalle piccole pesti, stava passeggiando in spiaggia insieme a Miho. Naturalmente Marin scelse proprio quel momento per 'venire a trovare' il suo allievo. E, naturalmente, Seiya non esitò ad andare ad accogliere la sua 'dolce' insegnante.
_ Che magnifica sorpresa! Qual buon vento ti porta? _ esclamò, senza neanche sospettare che Marin potesse essere venuta lì per lavoro e non per rivederlo. Neanche il fatto che Marin indossasse il suo cloth ed avesse un martellone con la scritta 'Il Persuasore', una vanga ed una rozza croce di legno con su scritto 'Pegasus' che le uscivano dallo zaino lo fece sospettare.
Lacerta Misty ebbe la delicatezza di comparire davanti a Seiya per chiarirgli le cose.
_ Seiya, ti sono rimaste solo due strade da percorrere: suicidarti, oppure morire per mano della tua maestra Marin. _ disse Misty. _ Non hai modo di salvarti.
_ Ma tu chi sei? _ chiese Seiya. Poi, dopo aver notato l'aspetto alquanto femmineo di Misty (sembrava quasi una bella ragazza dopata), chiese: _ Marin-san, chi diavolo è questo travestito?
_ Lacerta Misty. _ rispose Marin. _ E' un Sacro Guerriero d'Argento molto più forte di te.
_ I cloth sono un patrimonio dell'antica Grecia! _ proclamò Misty. _ E' stato un grave errore conferirli anche agli stranieri!
_ Ma tu non sei francese? _ gli chiese Kiki.
_ Di Marsiglia. Un'antica colonia greca: anche se non sono nato in patria, sono di stirpe...
_ Sì, sì, abbiamo capito. _ disse Seiya. _ Marin, non puoi riportarlo al Santuario e tornare con un sicario meno scemo?
_ Taci! _ ringhiò Misty. _ Tu sei un giapponese, non hai diritto di parlarmi o di essere un vero Sacro Guerriero! Ora te ne farò rendere conto.
_ Che arroganza. Miho-chan, potresti andare a chiedere alla signorina Saori di chiamare il manicomio?
Miho scoppiò a ridere, come del resto Marin, Kiki e le piccole pesti, ma scappò spaventata insieme alle pesti quando, con un pugno allo stomaco, Misty atterrò Seiya.
_ Ho intrapreso questo lungo viaggio per ammazzare Ikki, ma penso che scambierò la mia vittima con Marin. _ disse Misty, iniziando a schiacciare la testa di Seiya col piede. _ Su, scegli! Ti suicidi o ti rompo la testa così? Credo che in questo modo la finiremo prima. Muori!
Dopo aver alzato il piede, Misty cercò di spaccare la testa di Seiya, ma questi lo bloccò con le mani.
_ Come osi toccarmi con le tue luride mani, verme?! _ esclamò Misty. _ Oppure hai scelto la via del suicidio?
_ Non scherzare, non scelgo nessuna di queste possibilità! _ gridò Seiya. _ Non ci resta che combattere!
_ Che cosa hai detto?
_ Ho detto che combatterò, maledetto travestito! _ rispose Seiya, scagliando Misty in aria.
Misty riuscì però ad atterrare in piedi, palesemente divertito.
_ Combattere? _ chiese Misty, guardandolo come uno scemo. _ Vuoi combattere contro di me? Eh eh eh... Un Sacro guerriero di Bronzo che sfida un Sacro Guerriero d'Argento e si illude di poter vincere...
Misty iniziò a ridere di gusto, iniziando persino a piangere dal ridere.
_ Cosa c'è di così buffo?! _ chiese Seiya.
_ Ma sei davvero così con o fai finta? _ ribattè Misty. _ Marin, non ti invidio... Seiya, pensi che un Bronze Saint ed un Silver Saint possano combattere tra loro? La differenza fra un Silver Saint ed un Bronze Saint è come quella fra un dio e un verme.
_ In Giappone c'è un proverbio che dice: "Anche il verme ha la sua collera".
_ Come pensi di combattere con chi indossa un Silver Cloth senza indossare un cloth?
_ ...
_ Lo posso portare qui io! _ esclamò Kiki, che, infatti, teletrasportò lì il cloth di Pegasus, che Seiya indossò immediatamente.
_ E anche così bardato, cosa pensi di fare? _ chiese Misty.
_ Questo: PEGASUS RYUSEIKEN!
Misty si limitò a far muovere in circolo le palme delle mani, e le meteore si dissolsero prima di raggiungerlo, come schiantandosi contro un muro invisibile. Misty fece per contrattaccare, ma Marin fu molto più veloce, e bloccò Seiya. Subito dopo, senza batter ciglio, gli sfondò il petto, gli scavò la fossa, ce lo gettò dentro, lo seppellì, piazzò una croce e mollò una martellata a Misty, che, per complimentarsi, aveva iniziato a farle delle avances. Marin se ne andò, non prima che Misty ebbe fatto volar via Kiki, che aveva provato a disseppellire Seiya. Misty invece rimase, con la scusa di aspettare l'arrivo degli altri Bronze Saint, ma, non appena Marin si fu allontanata abbastanza da non vederlo, colpì la tomba di Seiya, dalla quale quest'ultimo uscì illeso.
_ Già, proprio come sospettavo. _ commentò Misty. _ Marin ha cercato di fregarmi col trucchetto del Colpo Vuoto. Ben eseguito, certo abbastanza da ingannare i miei occhi, ma non da ingannare la mia mente. Pazienza: vorrà dire che ci penserò io, a te. _ aggiunse, puntando l'indice verso Seiya.
Senza neanche sfiorarlo, Misty travolse Seiya con una potenza sufficiente a farlo volare in mare.
_ Mi fai pena. _ disse Misty non appena Seiya fu tornato a riva.
_ Cosa?! _ esclamò Seiya.
_ Cosa c'è di più penoso di un guerriero con capacità tanto immature? Non solo non mi hai sconfitto, ma ti sei ferito, e persino sporcato. Ecco perché sei un Bronze Saint. La vera forza sta nello sconfiggere l'avversario senza subire alcun colpo. Non una goccia di sangue, non un urlo, non uno strepito. Chi si comporta così è un vero vincitore. E infatti, io, Misty, non conosco il dolore, perché non ho mai subito il colpo di un avversario.
_ L'hai detto! Ma anche se sarò sconfitto, riuscirò a mettere a segno almeno un colpo! Ora guarda il mio PEGASUS RYUSEIKEN!
_ E' tutto inutile. ECUD DE L'AIR.
Muovendo le mani come prima, Misty riuscì nuovamente a bloccare il Ryuseiken: il movimento delle sue mani generava davvero un muro invisibile.
_ Ti concedo dieci secondi prima di darti il colpo di grazia. _ disse Misty. _ Potrai giocare ai Sacri Guerrieri con Marin al Nono Cerchio infernale.
_ Vorresti dire che Marin-san...
_ Chi non esegue gli ordini del Grande Sacerdote viene punito. E la punizione per un simile reato è la morte.
_ Cosa?!
_ Su, ora conto. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10. MARVEL TRIPPER!
Dal dito di Misty venne generato un tornado che travolse Seiya. Poi, prima che questi finisse in mare, venne colpito anche da una scarica di proiettili d'energia, che lo ferirono, facendo schizzare parte del suo sangue addosso al narcisista Misty.
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_ Niente male. _ commentò lord Martiya, seduto su una barca lì vicina e nascosto da un'illusione. _ Ma non basta.
_ Eppure crede di aver già vinto. _ aggiunse Lucius. _ Ma che...
_ E' un narcisista di prima classe: sporcatosi del sangue di Seiya, prova l'irresistibile bisogno di farsi un bagno completo.
_ ... Se ci fosse Ikki e non Seiya, questo sarebbe un errore fatale.
_ Direi che ci siamo.
_ Credi che sia giunto il momento?
_ Stasera al più tardi, dopo che Misty sarà caduto contro Seiya.
_ Sei sicuro che vincerà?
_ Chi non conosce il dolore non conosce veramente la paura della morte. E, contro un avversario come Seiya, ciò potrebbe, anzi, gli sarà fatale, se non saprà reagire.
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_ Non c'è nessuno più bello di me, a parte Atena. _ si vantò Misty, intento a fare il bagnetto.
_ Ma sei scemo, oltre che travestito e gay? _ domandò Seiya, riemergendo dal mare.
_ Seiya, non sei riuscito a raggiungere l'Ade?
_ Stavolta sarò io a darti tempo! Indossa il cloth per batterti! E fai alla svelta: non sei un bello spettacolo!
_ Perché vuoi provare ancora dolore? Per sperare di battermi dovresti fare un miracolo.
_ E allora farò un miracolo! Per vincere!
_ Sei un po' lento a capire. Come te lo devo dire che un Bronze Saint come te non ha speranze di vincere contro un Silver Saint come me?
Seiya continuò a guardarlo con lo sguardo di chi è pronto a tutto per vincere, e Misty, compreso che non sarebbe riuscito a farlo suicidare, tornò a riva e si rivestì.
_ In guardia! _ urlò Seiya.
_ Quelle con. _ commentò Misty, vedendo Seiya lanciarsi all'attacco. _ Pensi davvero di poter fare un miracolo? ECUD DE L'AIR.
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
_ Lo scontro sarà deciso solo in base alla forza. MARVEL TRIPPER!
Ancora una volta, Seiya finì in acqua, travolto dal Marvel Tripper.
_ Non capisci ancora che il Ryuseiken non ha alcun effetto? _ commentò Misty, un attimo prima di sputare sangue: una delle meteore l'aveva centrato in pieno, in un punto non protetto dal suo di Lacerta. _ Che significa?! Cos'è ciò che provo?!
_ E' il dolore, Misty. _ gli spiegò Seiya, ancora vivo nonostante tutto.
_ Assurdo! Non ho mai conosciuto il dolore!
_ Ora invece lo conosci, Misty. _ disse lord Martiya, rivelandosi. _ E questo decreta la tua sconfitta, e senza possibilità di errore, perché ora inizierai a temere di essere sconfitto, e ciò ti porterà verso la sconfitta. Sono qui apposta per suonare il tuo requiem.
_ Balle! Lord Martiya di Benu, ti ordinò di rivelarmi che fine hanno fatto Carina Flaming, Orion Ebdera e Sagitta Maya!
_ Tu dai degli ordini a me? Sai, ciò suscita in me un dubbio: se ridere o piangere. Ma voglio essere generoso, non con te ma con Seiya, che non è così presuntuoso da non vedere quale potere sfida, e ti risponderò: quest'informazione può interessarlo.
_ Cosa? _ esclamò Seiya.
_ Eternal Odissey. Questo è il nome della mia prigione dimensionale. Quattro Sacri Guerrieri sono in viaggio, in un'eterna odissea che avrà fine solo quando io deciderò così. Addio.
Lord Martiya scomparve, e nell'aria iniziò ad echeggiare la sua triste melodia di requiem.
_ Maledetto... _ mormorò Misty.
_ Misty, ti insegnerò una cosa anch'io. Il significato delle parole di quello Spectre.
_ E sarebbe?
_ Un uomo il cui corpo non è mai stato ferito non si può vantare. Per un uomo, una ferita sul corpo è una prova di coraggio, in altre parole una medaglia! E un uomo come te, che non è mai stato ferito, non può vincere!
_ Tsk! La medaglia di un uomo mediocre.
_ Io farò un miracolo!
Seiya iniziò a preparare il suo colpo segreto, mentre Misty, iniziando a temere la sconfitta, si preparò a difendersi e lo guardò negli occhi. E ciò che vide suscitò in lui un ricordo. Il ricordo del giorno in cui vide in faccia la morte.
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19 marzo 2042, stadio principale dell'isola di Kubikukuri.
Era in corso lo scontro finale dell'Ankoku Bujutsukai. Toguro Otooto, nel suo ultimo combattimento come yookai, aveva portato il suo potere al 100%, iniziando a dissolvere e ad assorbire l'energia vitale degli spettatori. Gli spettatori non potevano nè fuggire nè combattere: Sakyo aveva fatto spuntare dal nulla dei muri altissimi, che circondavano lo stadio, e Toguro Otooto era troppo forte per loro. Nell'arena, lontano da dove un tempo sorgeva il ring (disintegrato da un pugno di Toguro all'80%), giaceva Kuwabara, apparentemente morto (solo a fine incontro Yusuke avrebbe scoperto che Kuwabara aveva finto di essersi fatto ammazzare da Toguro per far sì che tirasse fuori tutta la sua forza), mentre dove c'era stato il ring Yusuke Urameshi e Toguro Otooto si fronteggiavano, pronti all'ultimo colpo. In tribuna, Lacerta Misty tremava dalla paura: non aveva mai visto un simile potere, nè una volontà di combattere fino all'ultimo come quella che traspariva dagli sguardi di Yusuke e di Toguro Otooto.
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Seiya aveva lo stesso sguardo che, quasi cinque anni prima, avevano Yusuke Urameshi e Toguro Otooto. Uno sguardo che colmò Misty di terrore.
_ Non mi colpirai, maledetto! MARVEL TRIPPER!
Seiya riuscì a resistere al tornado e alla scarica di proiettili energetici, poi iniziò a correre verso Misty.
_ No! Polverizzerò il Pegasus Ryuseiken! ECUD DE L'AIR!
_ PEGASUS SUISEIKEN!
Stavolta Seiya non lanciò una raffica di colpi, ma balzò in aria e concentrò tutta l'energia del Ryuseiken in un unica sfera di energia, che, una volta lanciata, infranse senza problemi l'Ecud de l'Air, danneggiando lievemente il Silver Cloth di Lacerta: il Colpo della Cometa di Pegasus era ben più letale del Pegasus Ryuseiken da cui derivava.
_ Non è possibile! _ esclamò Misty.
_ Da qui non puoi usare la barriera! _ esclamò Seiya, che era giunto alle spalle di Misty e l'aveva bloccato addosso a se. _ Te l'avevo detto che avrei fatto un miracolo! PEGASUS ROLLING CRASH!
Seiya saltò, conducendo Misty in mare con un volo a spirale e facendolo schiantare (so che sembra strano, ma se colpite l'acqua con sufficiente velocità vi farete più male che sul cemento a pari velocità, e potete essere sicuri che il colpo di un Sacro Guerriero la raggiunge eccome). I due sprofondarono, ed il mare sopra di loro divenne rosso di sangue. Lord Martiya, appena terminato il requiem, si rivelò nuovamente, seguito da Lucius.
_ Ma cos'è successo? _ chiese Lucius.
_ I Sacri Guerrieri hanno uno straordinario intuito per come ribattere gli attacchi dell'avversario. _ rispose lord Martiya. _ Seiya non conosce un'acca di francese, quindi non poteva capire dal nome come contrastare l'Ecud de l'Air, ma vedendolo si è accorto che, come il Marvel Tripper, è un colpo basato principalmente sullo spostamento d'aria. Da qui all'accorgersi della necessità di buttare Misty in acqua, dove non può utilizzare i suoi colpi speciali, il passo è breve.
_ Ma pare non sia servito a molto.
Misty era riemerso, e, seppur sanguinando, stava lentamente camminando verso riva.
_ Avevate ragione. _ disse Misty appena giunto a riva. _ Tu e Seiya avevate ragione. Avevo paura di ferirmi in battaglia, e quando lui è riuscito a ferirmi non sono più riuscito a combattere. Ma Seiya non solo non ha avuto paura di ferirsi, ma ha cercato la vittoria anche a rischio della sua vita. Seiya ha vinto. Alla fine ha vinto lui.
Lacerta Misty cadde, morto per le ferite inflittegli da Seiya, proprio mentre il suo vincitore riemergeva dall'acqua, ferito in modo non troppo grave. Vivo e vincitore. Seiya, dopo aver lasciato sul cadavere di Misty una 'Saint Card' (sorta di biglietto da visita che i Sacri Guerrieri lasciano sui corpi degli avversari sconfitti per annunciare al mondo chi ha vinto), se ne andò, chiedendosi cosa sarebbe successo a Marin.
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Erano passate diverse ore da quando Misty era morto, prima che Marin, insieme ai Sacri Guerrieri d'Argento Canes Venatici Asterion e Cetus Moses trovassero il suo cadavere.
_ Asterion, guarda! _ gridò Moses dopo aver ispezionato la 'tomba di Seiya'. _ Il cadavere di Pegasus non c'è!
_ E infatti ha firmato il misfatto. _ rispose Asterion, mostrandogli la Saint Card lasciata da Seiya.
_ Marin, ti era stato ordinato di eliminare Pegasus Seiya! _ gridò Moses.
_ Gli hai dato il colpo di grazia, vero? _ incalzò Asterion.
_ Secondo me è stato Seiya ad uccidere Misty.
_ Ci devi una spiegazione, non credi?
Marin fece un passo indietro, sforzandosi di trovare una spiegazione credibile o una via di fuga.
_ E' tutto inutile, Marin. _ disse Asterion. _ Hai lanciato il Colpo Vuoto, ed ora stai cercando di capire come fregarci o scappare.
_ Ho avversari difficili, eh? _ disse Marin.
_ Tapping.
_ Eh?
_ E' il nome del mio potere speciale. Passai da queste parti tre anni fa, in viaggio di perfezionamento, e per la precisione a Mushiyori, proprio quando era stato aperto un varco con il Makai. Da allora, se voglio, riesco a leggere nel pensiero di chi è a meno di novanta metri da me. Cosa che si addice ad un cane da caccia, no?
_ A questo punto non c'è bisogno di aggiungere altro a ciò che sai già.
Moses cercò di colpirla, ma Marin saltò.
_ Moses, non ha saltato! E' dietro di te! _ gridò Asterion.
_ RYUSEIKEN!
_ E' un'altra illusione! Ora è sotto di te!
Marin in effetti era sotto il naso di Moses, e cercò di colpirlo, ma questi, sfruttando la sua superiore forza fisica, le bloccò il colpo e la afferrò: Shaina sapeva del vizio di Marin di utilizzare illusioni per disorientare l'avversario, e le aveva affibbiato Moses e Asterion proprio perché sapeva che, insieme, l'avrebbero potuta sconfiggere con facilità, se avesse tradito il Santuario. La conclusione di ciò non poteva che essere una.
_ KAITOS SPURTING BOMBER!
Moses, col suo colpo letale, scagliò Marin in aria, bloccandone i movimenti con una corrente d'aria, e quando ricadde a testa in giù completò il colpo piazzandole un destro micidiale sulla testa, che la mise KO. Moses fece per darle il colpo di grazia, ma Asterion lo fermò, ritenendo più utile utilizzarla come esca per attirare Seiya, che infatti venne legata a testa in giù alla croce, in attesa dell'alta marea, che stava giungendo.
_ Ma Seiya verrà? _ chiese Moses.
_ Verrà di certo. _ rispose Asterion. _ Ho sentito alcune voci in proposito. Marin è venuta dal Giappone fino in Grecia alla ricerca del fratello da cui è stata separata da piccola.
_ Marin è la sorella di Seiya?!
_ Forse. Anche se quella maschera che indossa le impedisce di ricordare.
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Seiya era davanti a casa, quando percepì il cosmo di Marin indebolirsi.
_ Seiya, Marin è nei guai! _ gridò Kiki, appena teletrasportatosi dal luogo dove Moses e Asterion stavano uccidendo Marin.
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Asterion e Moses stavano giocando a carte quando si sentirono un urlo e dei passi di corsa.
_ Marin-san! _ urlò Seiya, preoccupato della sorte della maestra.
_ Come volevasi dimostrare. _ disse Asterion.
_ Già... _ convenne Moses, piuttosto in debito con Asterion ed ormai convinto a non giocare più a soldi con chi sapeva leggere nel pensiero. _ Fermo lì, Pegasus Seiya! Se vuoi salvare Marin dovrai sconfigere me, Cetus Moses! Ma fa' presto, tra poco ci sarà l'alta marea. Non hai molto tempo.
Seiya, infuriato, non se lo fece certo ripetere, e gli mollò un pugno in pancia sufficiente ad atterrarlo, convincendo Moses che Marin e Seiya fossero davvero fratelli. Seiya corse verso Marin, ma Moses, rialzatosi, si frappose nonostante il mal di pancia.
_ Se vuoi salvare Marin prima devi sconfiggere me! _ disse Moses.
_ Togliti! _ gridò Seiya, cercando fallimentariamente di riatterrarlo: Moses era un guerriero esperto, ed era molto difficile fregarlo due volte con lo stesso trucco. Ed infatti Moses riuscì ad afferrare il braccio di Seiya.
_ Ti restituisco il favore! KAITOS SPURTING BOMBER! Va' all'inferno con tua sorella Marin!
_ Zitto, Moses! _ gridò Asterion.
_ Dovrebbe avere le ali ed un cosmo ben più forte per liberarsi!
Peccato che il cloth di Pegasus le avesse, le ali, benché nascoste, e le parole di Moses permisero a Seiya di utilizzarle inconsciamente, oltre a dargli l'energia sufficiente a liberarsi: quando Moses cercò di piazzare il destro e completare l'attacco ricevette un calcione sulla mano, rompendosi la mano.
_ Fa attenzione, Moses! _ gridò Asterion. _ Il prossimo attacco...
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
Troppo tardi: Moses era ormai come una balena arpionata più volte dai balenieri, e come essa non potè che morire. Seiya aveva fatto fuori due Silver Saint di fila, uno dei quali era stato addirittura ben più forte di lui.
_ Mi dispiace, ma ce n'è ancora uno. _ disse Asterion, frapponendosi fra Seiya e Marin.
_ Togliti di mezzo! _ ordinò Seiya. _ Marin-san può morire!
_ Tutti gli attacchi che hai portato finora non avranno alcun effetto su di me: io so tutto ciò che pensi.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Marin è in bilico fra la vita e la morte. Riuscirà Seiya a salvarla? E cosa vuol fare lord Martiya? Lo saprete nel prossimo episodio.

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Capitolo 18
*** 18: COLORO CHE RITORNANO ***


Coloro che ritornano... Oggi assisterete a quattro ritorni da un lungo viaggio ed al ritorno della dea Atena. Povero, povero Saga...
by lord Martiya
P.S.I: Nella versione italiana dell'anime il Million Ghost Attack di Asterion è stato diviso in due tecniche, l'Inganno di Asteriore e la Croce d'Argento.
P.S.II: Pers. Saint Seiya: Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Canes Venatici Asterion=Asterione dei Cani da Caccia; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Appendix Kiki=Kiki; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Saori Kido/Atena=Lady Isabel di Thule/Atena; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Sagitta Maya=Lesia della Freccia; Centaurus Babel=Babel del Centauro.



CHAPTER 18: COLORO CHE RITORNANO


Seiya, per salvare Marin, doveva slegarla dalla croce a cui era stata legata da Asterion prima che annegasse. C'erano due problemi: la marea era salita abbastanza da commergere la testa di Marin, ed Asterion non era intenzionato a lasciarlo passare.
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
L'attacco di Seiya andò a segno contro un tronco: Asterion aveva utilizzato il trucco ninja della Utsushimi no Jutsu (Tecnica per Sparire Senza Cancellare la Propria Presenza), ed aveva evitato con facilità l'attacco.
_ Te l'avevo detto che leggo nei pensieri. _ disse Asterion. _ Quindi non riuscirai mai ad andare a segno.
Seiya lo ignorò, e, approfittando del fatto che Asterion non era più fra lui e Marin, cercò di raggiungerla. Non ebbe successo: Asterion era abbastanza veloce da mettersi fra loro senza troppe difficoltà.
_ Ehi, lo scontro non è ancora finito! _ disse Asterion.
_ Togliti! _ replicò Seiya, sottolineando i suoi argomenti con un pugno, naturalmente andato a vuoto.
_ E' ora che tu ti renda conto della vera forza di un Sacro Guerriero d'Argento! MILLION GHOST ATTACK!
Le immagini che Asterion generò con il suo cosmo non erano un milione, ma erano comunque abbastanza da impedire a Seiya di trovarlo. Ed il peggio, per Seiya, era che tutte quante sparavano fasci di energia.
_ In genere i Sacri Guerrieri di Bronzo arrivano a mach 1. _ disse Asterion dopo aver fatto sparire i fantasmi ed essersi avvicinato a Seiya. _ Certo, tu arrivi a mach 2, ma io sono ancora più rapido: non puoi eguagliare la mia velocità di movimento!
_ Marin-san... Sorella... _ mormorò Seiya.
_ Deliri? Marin è morta da... Toglimi una curiosità, Marin. Come hai fatto a liberarti?
Marin si limitò ad indicare Kiki, seduto sulla croce a cui era stata legata. Kiki salutò beffardamente, poi si teletrasportò via.
_ Sai, non avevo molta sete. _ disse Marin. _ E poi bere l'acqua di mare fa male.
_ Il tuo destino è di morire qui, prima o poi! _ replicò Asterion. _ Non dimenticare che io leggo tutti i tuoi pensieri!
Asterion cercò di leggere nei pensieri di Marin, ma si accorse che questa aveva svuotato la mente: avrebbe intuito le mosse di Asterion non con un potere speciale ma con la profonda concentrazione che era riuscita a raggiungere, e le sue mosse si sarebbero regolate in base a quelle di Asterion. Asterion tentò il Million Ghost Attack, ma ebbe una pessima sorpresa: Marin non solo lo aveva riconosciuto fra i suoi sosia, ma gli era addirittura arrivata alle spalle, riuscendo, mentre Asterion si girava, a sferrargli sul petto il suo colpo più letale, il calcio volante noto come Eagle Toe Flash, crepandogli il pettorale del cloth e ferendolo a morte.
_ Credevo che almeno tu non ti saresti sottomesso passivamente ad Ares. _ disse Marin al suo avversario morente.
_ Vuoi davvero consegnare il Santuario ai nostri nemici? _ chiese Asterion. _ In quel caso che accadrebbe?
_ E' chiaro: una guerra totale fra i Sacri Guerrieri. Forse i Bronze Saints, compreso Seiya, moriranno tutti, ma così il Santuario sarà liberato dal male che vi regna, e per i superstiti inizierà una nuova era.
_ Sei pazza!
_ Esiste la trappola per Sacri Guerrieri perfetta, quella in cui, per il solo fatto di esserci finiti dentro, non si può restare illesi, e tutti i Sacri Guerrieri ci sono dentro. Possiamo solo limitare i danni.
_ Complimenti! _ esclamò lord Martiya, rivelatosi dopo la morte di Asterion. _ Sei la degna allieva di Apus Gashoki. Dimmi, quando avete iniziato a sospettare?
_ Quando Gigars è diventato primo ministro. Il solo fatto che un razzista come lui fosse diventato primo ministro ha messo in allarme molti, ed acuito i sospetti che Yoorei-sama già nutriva.
_ Ed immagino che Gashoki ti abbia detto di cos'è successo a Crystal.
_ Già. Dove si trova Atena?
_ In un edificio bruciato, in attesa dell'arrivo dei Sacri Guerrieri a lei fedeli.
Marin rise per un attimo. Quando Hyooga, inviato da Saori Kido, giunse sulla spiaggia, Seiya era già rinvenuto. Lord Martiya era nuovamente scomparso, mentre Marin se ne era andata, lasciando solo un messaggio nella sabbia: Seiya, guard Athena. Seiya, proteggi Atena.
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Saori Kido aveva riunito i suoi Sacri Guerrieri e Tatsumi, che ormai si portava sempre dietro l'elmo del Gold Cloth, alle rovine del Colosseo Grado.
_ Al Santuario devono essere molto preoccupati se ci mandano contro addirittura i Sacri Guerrieri d'Argento. _ disse Saori dopo aver saputo cosa era successo.
_ La lotta sta giungendo al suo punto culminante, finalmente. _ disse Ikki.
_ E sarà anche una lotta per la sopravvivenza. _ aggiunse Shiryuu.
_ Seiya, parlaci un po' di Marin. _ disse Hyooga.
_ A dire la verità, come tutti voi sapete, sono alla ricerca di mia sorella. _ rispose Seiya.
_ Allora, Seiya, Marin è forse tua sorella? _ chiese Shun.
_ Già, o almeno così mi hanno detto i Sacri Guerrieri d'Argento.
_ Ci sono delle prove certe? _ chiese Saori.
_ No. L'unica cosa che so è che, fino a tre anni fa, al Santuario solo io e Marin eravamo giapponesi.
_ Ma se Marin è davvero tua sorella, perché finora te l'ha tenuto nascosto? _ chiese Shun.
_ Forse ha ritenuto opportuno non parlarne per motivi che ignoriamo. _ gli rispose Ikki.
_ Può darsi, ma forse neanche lei sa di essere la sorella di Seiya e ignora la verità. _ aggiunse Hyooga.
_ Ma è assurdo! _ ribattè Shiryuu.
_ Forse. O forse no. Se lo sapesse probabilmente sarebbe rimasta ed avrebbe detto personalmente a Seiya di proteggere Atena.
_ Proteggere Atena? _ esclamò Saori.
_ Dai tempi più remoti la vita dei Sacri Guerrieri è interamente votata alla Dea Atena, la dea della guerra prudente, dell'intelligenza e dell'ordine. _ disse Ikki.
_ Ma questa cosiddetta Atena esiste davvero in questo tempo? _ chiese Shiryuu.
_ Se Marin ha scritto di proteggerla vuol dire che esiste. _ rispose Seiya.
_ Infatti. _ aggiunse Tatsumi, guardando Saori. _ Atena esiste.
_ Che ti avevo detto, Lucius? _ disse lord Martiya. _ Stasera al più tardi!
Lord Martiya e Lucius erano seduti dove un tempo si trovava il pilastro del Gold Cloth.
_ E voi che volete?! _ chiese Ikki.
_ Vorresti sfidarci senza neanche il tuo cloth? _ chiese Lucius.
_ Vogliamo solo raccontarvi una storia. _ disse lord Martiya. _ Una storia che anche altri devono ascoltare. Bè, due di loro la conoscevano già, almeno in parte, ma ho dovuto fargli dimenticare parte di ciò che sapevano.
Lord Martiya infilò la mano nel nulla, e ne tirò fuori Maya e lo lanciò in malo modo vicino a Seiya.
_ Ehi! _ urlò Maya. _ Che stai facendo?!
Lord Martiya gli tirò addosso un tizio sul metro e novanta che indossava il cloth della Lepre, poi Orion Ebdera ed infine Carina Flaming. Flaming materializzò nelle sue mani una spada di fiamme nere, e si lanciò contro lord Martiya, che la bloccò senza problemi e la ributtò addosso a Maya.
_ E piantala, una buona volta! _ sbottò lo Spectre. _ Certo, vi ho cacciati in una situazione brutta, ma ho solo approfittato di un avvenimento, e poi hai altri nemici da battere prima di me!
_ Che intendi dire?! _ chiese Flaming.
_ Puoi toglierti? _ chiese Maya: Flaming era infatti in piedi sulla sua pancia.
_ Ops...
_ Dunque, da dove posso incominciare? _ disse lord Martiya. _ Come quasi tutti voi sapete, 243 anni fa, nell'anno 11886 del nostro calendario, per voi il 1803 D.C., un incredibile colpo di fortuna durante la guerra fra Ade ed Atena ha dato la vittoria ad Atena ed agli ultimi due Sacri Guerrieri rimasti.
_ Cosa?! _ esclamò il Sacro Guerriero della Lepre. _ Atena ha vinto nonostante te?!
_ Sì, Lepus Genes. _ rispose lord Martiya, suscitando un certo stupore: tutti gli altri, tranne Tatsumi, sapevano che Lepus Genes era uno dei Sacri Guerrieri delle origini e che, come Lyra Orfeos, era scomparso nel nulla oltre diecimila anni prima. _ E, come puoi immaginare, Atena ha ritenuto opportuno sigillare i nostri spiriti. Io fui uno dei primi a liberarsi e a risvegliarsi, ma, come puoi ben immaginare, non potevo reincarnarmi come hanno fatto gli altri 107.
_ Che intende dire? _ chiese Maya.
_ E' immortale. _ rispose Ebdera. _ O, perlomeno, se anche tu riuscissi ad ucciderlo non ci metterebbe molto a risorgere.
_ Cosa che mi ha procurato un guaio: non sapevo dove fosse il mio corpo e quindi non potevo rientrarci e risorgere. _ aggiunse lord Martiya. _ Per fortuna passavi tu, e ho potuto possederti...
_ Che maniaco! _ esclamò Seiya, ricevendo in cambio una tonnellata di roccia in testa.
_ Possederlo come avrebbe fatto un fantasma, pezzo d'idiota. _ disse lord Martiya. _ Nel corpo di Ebdera mi sono infiltrato nel Santuario, dove sono anche rimasto coinvolto nella guerra contro i Titani, ma prima di allora avevo già iniziato a farvi uno scherzetto. Vuoi continuare tu, Ebdera?
_ Che cacchio... _ mormorò Ebdera. _ Immagino sappiate che il Grande Sacerdote Ara Ares non è Ara Ares. Ara Ares è stato ucciso circa quattordici anni fa, prima che il Grande Sacerdote Sion morisse.
_ Il Grande Sacerdote sarebbe dunque un impostore?! _ esclamò Maya.
_ Sì. Potrei anche dirvi il suo vero nome, se lord Martiya non me l'avesse fatto dimenticare. L'impostore in questione ha anche ucciso il Grande Sacerdote Sion quando questi, credendolo il vero Ara Ares, gli ha comunicato il nome del suo successore. Poi, poco tempo dopo, quando la dea Atena è tornata al Santuario come neonata, è successo il fattaccio: Crono, il più potente dei Titani, per quanto ridotto a solo spirito riuscì a plagiare l'impostore e lo spinse ad uccidere la dea. Aiolos, Sacro Guerriero d'Oro del Sagittario, impedì l'omicidio e, a costo della vita e dell'onore, mise in salvo la dea. Oh, certo, poi l'impostore riuscì a liberarsi dal controllo di Crono e guidò i Sacri Guerrieri alla vittoria contro di lui, ma a quanto pare ora non vuole più rinunciare al trono del Santuario. Non so altro, purtroppo.
_ Tatsumi, vuoi continuare?
_ Subito! _ rispose Tatsumi. _ Il signor Mitsumasa Kido me lo disse alcuni anni fa, dopo la partenza dei ragazzi per i luoghi in cui sarebbero diventati Sacri Guerrieri. Mi raccontò che uno strano bambino lo condusse da un Sacro Guerriero morente di nome Aiolos. Il Sacro Guerriero gli raccontò della presa di potere al Santuario di un usurpatore e che questi aveva cercato di assassinare la dea Atena, ancora in fasce, e, prima di morire, gli affidò il suo Gold Cloth e la dea Atena. Gli affidò lei, Saori-sama.
Tutti gli ascoltatori, tranne Lucius e lord Martiya, rimasero di sale.
_ E'... E' assurdo! _ esclamò Saori. _ Se fossi la dea Atena lo saprei!
_ Giusto! _ aggiunse Flaming. _ Stai cercando di fregarci! Se non fosse così, come mai Saori-daimyojin non sa di essere la dea Atena?
_ Io vi ho già fregati. _ disse lord Martiya. _ Quando Ara Ares venne ucciso, mi accorsi che si stava avverando una certa profezia, profezia che prevedeva, fra l'altro, che i Sacri Guerrieri si ammazzassero fra loro. Io non ho fatto altro che assicurarmi che la profezia si avverasse. Quanto alla sua domanda, Atena, essa dimostra semplicemente che, in assenza di un richiamo, nel meccanismo della reincarnazione si perde il ricordo di ogni vita precedente, ma non si preoccupi: secondo la profezia, Atena avrebbe iniziato a rivelarsi a se stessa e agli altri soltanto quando, attorno a lei, si fossero riuniti i nove Sacri Guerrieri destinati a difenderla. Carina Flaming, potrebbe spiegarmi che vuol dire il suffisso -daimyojin? Io conoscevo soltanto l'affettivo -chan, l'affettivo-rispettoso -kun, il rispettoso -san ed il quasi servile -sama.
_ Non è un suffisso, ma un titolo. _ gli rispose Lucius. _ Gli scintoisti danno questo titolo ai loro dei.
Flaming fece per dire qualcosa, ma percepì il proprio cosmo espandersi in maniera anomala ed entrare in risonanza con quelli di Genes, Ebdera, Maya, Ikki, Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun. I loro cosmi entrarono poi in risonanza con un cosmo immenso, superiore a quello già enorme di lord Martiya e, a differenza di quello dello Spectre, pieno di serenità e calore invece che della fredda tristezza che pervadeva lord Martiya da molti secoli, fredda tristezza venata da lumi di speranza. L'immenso cosmo pieno di serenità proveniva da Saori Kido, e rafforzò quelli dei nove Sacri Guerrieri lì riuniti.
_ Atena... _ mormorò Genes. Poi, inginocchiandosi, disse: _ Dea Atena, io, Lepus Genes, ti rinnovo il mio giuramento di fedeltà.
Uno dopo l'altro, tutti e nove i Sacri Guerrieri riconobbero il cosmo di Atena e si inginocchiarono, giurandole fedeltà. Poi Flaming cadde addormentata.
_ Non ditemi che conosce l'Ensatsu Kokuryuha... _ mormorò Genes.
_ Lo conosce, e l'ha usato su di me prima che la mandassi in viaggio. _ rispose lord Martiya. _ Non si sveglierà per almeno mezzora.
_ Buono a sapersi! _ tuonò il Sacro Guerriero d'Argento della costellazione del Centauro, Babel, comparso in cima al Colosseo avvolto dalla sua aura di fiamme. _ Sono appena arrivato, ma non ci vuole un genio per capire che siete tutti e nove dei traditori.
_ Vuoi confrontarti con la mia immensa forza? _ chiese Ebdera.
_ Piantala! Lo sappiamo tutti che la tua forza immensa era in realtà di lord Martiya.
_ Ma vaffanculo...
_ Scusami, ma Georgia a volte non riesce a stare zitta. _ disse lord Martiya prima di sparire insieme a Lucius.
_ Benissimo! _ esclamò Babel. _ Flaming dormirà per un po', quindi non rischierò di finire come il mio maestro contro il suo all'Ankoku Bujutsukai!
_ Per tua fortuna. _ replicò Hyooga. _ So com'è andata.
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10 marzo 2042, isola di Kubikukuri.
Era in corso la sfida fra il Team Urameshi ed i Rokuyookai (Sei Spettri Giocherelloni), l'unica squadra così poco seria da aver deciso i titolari e l'ordine di discesa in campo alla morra cinese (facendo finire in riserva il vicecapitano), e dopo l'incontro fra Kuwabara (Team Urameshi) e Rinku (Rokuyookai), vinto da Rinku per una combinazione di stupidità di Kuwabara e fortuna allo stato puro, e quello fra Kurama (Team, Urameshi) ed il ricattatore Roto (Rokuyookai), conclusosi con la morte del secondo, l'arbitro della prima fase e cronista Koto, una yookai-gatto, chiamò in campo i nuovi concorrenti. Per un po' non si mosse nessuno, poi Zeru, il capitano dei Rokuyookai, salì sul ring.
_ Questo vuol dire che gli altri due tizi sono ancora più forti? _ si chiese Kuwabara.
_ No. _ rispose Hiei. _ Zeru è sicuramente il più forte. Hanno semplicemente preso questa prova sottogamba: credo che abbiano tirato a sorte per decidere i turni.
_ Team Urameshi! _ chiamò Koto. _ Un concorrente, prego!
_ Lo sistemo io: non gradito assolutamente il suo comportamento di ieri sera. _ disse Hiei. _ E poi devo restituirgli il portafogli.
_ Rokuyookai, Zeru! Team Urameshi, Hiei! _ annunciò Koto. _ Hajimene!
_ Sei un pivello. _ disse Hiei, rivolto al suo avversario. _ Ieri hai rotto una tazza. Ad un pivello come te poteva sembrare tagliata in due con una spada, ma ho notato subito che i bordi erano stati sciolti da un intenso calore. Devi ancora perfezionarti.
_ Bè, e se anche fosse? _ replicò Zeru. _ Dimmi perché dovrei accettare consigli da un jaganshi.
Hiei gli gettò il portafogli che gli aveva rubato la sera prima.
_ Molto spiritoso. _ commentò Zeru, espandendo il suo cosmo fiammeggiante al punto da incenerire svariati spettatori. _ YOOKADAN!
Zeru lanciò svariate sfere di fuoco con la sua tecnica del Proiettile del Fuoco Spettrale, che Hiei non ebbe difficoltà ad evitare.
_ Questo terzo incontro si prospetta come una gara interessante! _ commentò Koto a beneficio del pubblico. _ Hiei non ha ancora potuto contrattaccare!
_ Allora, amico? _ chiese Zeru. _ Non te l'aspettavi, vero? Scommetto che non hai mai visto niente del genere, in vita tua.
_ Già. _ convenne Hiei. _ Non ho mai visto un'arroganza simile.
_ Ma davvero? Bè, ora proverai una tecnica che ho appena completato e non ho fatto in tempo a tramandare al mio allievo Babel. YOOKAZAN.
Zeru divenne rosso fuoco, e trafisse la pancia di Hiei con la mano e lo scagliò via. Poi, prima che cadesse, lo colpì con un proiettile di fuoco ancora più potente di quelli di prima, facendo ammutolire il pubblico. Infine, mentre Koto ne annunciava la vittoria, iniziò ad andarsene.
_ Bene! Il terzo round del primo incontro si è concluso velocemente! _ annunciò l'arbitro. _ L'indiscusso vincitore è...
_ Discutiamone. _ disse Hiei: il jaganshi era illeso, fatta eccezione per la tunica e la camicia che indossava, semidistrutte dal fuoco di Zeru, ed era avvolto da un'aura di fiamme nere.
Zeru, sconvolto, si volse, senza osare credere a ciò che vedeva.
_ Non è possibile... _ mormorò. _ Non può possedere quella tecnica... Un jaganshi non può poter fare ciò...
_ Non sottovalutare il potere del jagan. _ gli disse Hiei, mentre Koto, spaventata, era scesa dal ring e si era messa al riparo. _ JAOH ENSATSU KOKURYUHA!
La terrificante onda di fuoco a forma di drago, per quanto ancora imperfetta a causa dell'ancora insufficiente potere di Hiei, investì Zeru e lo disintegrò, lasciando di lui soltanto un'ombra sul muro dietro di lui.
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_ Vuoi essere la mia prima vittima?! _ esclamò Babel.
_ Vedremo! _ ribattè Hyooga.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Ghiaccio contro fuoco. Hyooga contro Babel. Riuscirà Hyooga a vincere il suo avversario? E come saranno presi, al Santuario, il fallimento di Misty, Moses e Asterion ed il tradimento di Marin? E poi, chi sono quei tre strani ragazzi e da che parte stanno? Lo saprete (forse) nel prossimo episodio.

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Capitolo 19
*** 19: COLORO CHE VESTONO D'ACCIAIO ***


Atena è tornata, ma i guai non sono ancora finiti per Seiya e co. Riusciranno a cavarsela anche stavolta, o Babel riuscirà a bruciarli?
by lord Martiya
P.S.I: Il colonnello Golan, nell'anime di Hokuto no Ken, lavora direttamente alle dipendenze di Shin, che venera come un dio. Ho preferito seguire la versione del manga, in cui Golan, pur probabilmente a conoscenza di Shin, agisce per proprio conto (anche perché il fatto che Golan veneri qualcuno come un dio, dopo le esperienze che ha avuto, mi è sempre sembrata una fesseria).
P.S.II: Pers. Saint Seiya: Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Centaurus Babel=Babel del Centauro; Saori Kido/Atena=Lady Isabel di Thule/Atena; Sagitta Maya=Lesia della Freccia; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Steel Saints (Sho, Daichi & Ushio)=Cavalieri d'Acciaio (Shadir, Benam & Lear); Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Phaeton=Feton.
Pers. Hokuto no Ken: Colonnello Golan=il Colonnello; Kyokusei (Shosei) no Souther=Sauzer della Stella dell'Imperatore o Stella del Generale.



CHAPTER 19: COLORO CHE VESTONO D'ACCIAIO


Aspettandosi che la sfida fra Hyooga e Babel, finalmente sceso nell'arena, cominciasse da un momento all'altro, Genes aveva provveduto a mettersi davanti a Flaming, ancora addormentata.
_ Permettete di lasciarvi trasportare? _ chiese Ebdera, prima di teletrasportare se stesso e tutti gli altri tranne Hyooga dove era stata situata la tribuna d'onore.
_ Bel trucco. _ commentò Babel. _ REIKADAN!
I Proiettili di Fuoco Spirituale (versione personalizzata da Babel dello Yookadan) iniziarono ad investire l'intera arena. Ebdera bloccò quelli diretti verso la tribuna d'onore usando il Crystal Wall, ma Hyooga, non essendogli abbastanza vicino, fu investito in pieno dalle fiammate, che non erano certo uno scherzo. Ma il peggio doveva ancora venire.
_ Vi finirò con un colpo solo! _ gridò Babel. _ FOTIA ROUFIHTRA!
Il Vortice di Fiamme avvolse rapidamente l'intera arena ed iniziò a sciogliere la dura roccia di cui era composta, poi, di colpo, l'incendio si spense.
_ Ora basta giocare. _ disse Babel. _ Andrete all'inferno avvolti dalle fiamme!
Il cielo fu illuminato da tre lampi di luce verde acqua, che si posarono sul pilastro del Gold Cloth. Erano tre ragazzi, chiaramente giapponesi, che furono immediatamente vestiti da armature vagamente somiglianti ai cloth e ispirate ad un tucano, una volpe ed un pesce spada. Per un breve istante tutti li osservarono, perplessi ed in guardia, poi, vedendoli immobili, Babel riprese l'attacco, stavolta concentrandosi sul solo Hyooga. Hyooga, concentrando il suo cosmo gelido al massimo, riuscì a farsi largo in una delle sfere di fuoco e a raggiungere Babel per calciarlo, ma il Silver Saint riuscì a schivare e allontanarsi, riprendendo il bombardamento con il Reikadan. Hyooga, pur colpito in pieno, riuscì a resistere, e replicò con il Diamod Dust, che Babel parò con un'enorme palla di fuoco che lanciò contro Hyooga, mancandolo. Fu poi il turno del Fotia Roufihtra, che Hyooga, con uno sforzo immenso, riuscì a vanificare.
_ Quante altre delle mie fiamme riuscirai a respingere? _ chiese Babel, ormai sicuro della vittoria. _ Non molte, immagino. REIKADAN!
Le sfere di fuoco di Babel appiccarono un incendio tutt'attorno a Hyooga, ormai in difficoltà nel resistere al potere del Sacro Guerriero d'Argento, ma i tre misteriosi ragazzi intervennero ed iniziarono a correre attorno all'incendio.
_ STEEL HURRICANE!
Con questo grido di battaglia i tre trasformarono l'incendio in un tornado di fiamme che quello con l'armatura da tucano aspiro in un bracciale.
_ Chi diavolo siete voi?! _ chiese Babel.
_ Gli Steel Saints!
_ I cosa?! _ esclamò Genes.
_ Steel Saint col Marine Cloth, Ushio! _ si presentò quello con l'armatura da pesce spada.
_ Steel Saint Daichi del Land Cloth! _ si presentò quello con l'armatura da volpe.
_ Sho dello Sky Cloth! _ si presentò quello con l'armatura da tucano, chiaramente il capo, prima di attaccare Babel con le sue stesse fiamme.
Babel riuscì a bloccarle e ad avvolgerle attorno a se, intenzionato a contrattaccare dopo averle potenziate, ma Hyooga riuscì a congelarle con il Diamond Dust, imprigionandolo. Babel riuscì a liberarsi quasi subito, ma era chiaro che aveva riportato dei danni.
_ Ti sei reso conto del potere di Cygnus? _ chiese Hyooga.
_ Non sei un normale Sacro Guerriero di Bronzo! _ esclamò Babel.
_ Ti manderò nel luogo dove si trovano Misty e i suoi amici. Solo allora dovrai meravigliarti!
_ Cosa?! Sei solo un Sacro Guerriero di Bronzo, non vantarti troppo!
_ Renditi conto del potere di un Sacro Guerriero di Bronzo! AURORA THUNDER ATTACK!
_ FOTIA ROUFIHTRA!
Stavolta fu l'attacco di Hyooga a prevalere, e Babel, assiderato a morte, finì ai piedi di Saori Kido.
_ Non è possibile... _ mormorò Babel. _ Essere sconfitto da un Sacro Guerriero di Bronzo...
_ Tu stesso hai riconosciuto che non siamo normali Sacri Guerrieri di Bronzo. _ ribattè Hyooga.
_ Ora che mi avete vinto, avete intenzione di fuggire?
_ Per niente. _ replicò Ebdera. _ Faremo l'esatto contrario: non fuggiremo e non ci nasconderemo, ma conquisteremo il Santuario.
_ Siete pazzi!
_ No, faremo il nostro dovere, e ci riusciremo anche perché Atena è con noi.
_ Eh?!
Saori Kido gli prese la mano, ed il cosmo di Babel venne rafforzato e purificato: anche Babel, come altri Sacri Guerrieri, era stato plagiato da Saga. Babel, in punto di morte, comprese di aver sfidato Atena, ma che il suo tradimento era stato perdonato per il suo pentimento di azioni che era stato costretto a fare. Poi, un attimo prima che Atena potesse curare le sue ferite e salvarlo, morì.
_ E' davvero un tipo fortunato. _ commentò Ikki. _ Andare all'altro mondo stringendo la mano di Atena...
_ Già, e ci ha pure fatto sfuggire gli Steel Saints. _ aggiunse Maya.
Gli Steel Saints erano scappati, ed era scappata anche una spia.
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Pochi minuti dopo, in una stanza del palazzo imperiale di Tokyo, la spia fece rapporto ai suoi mandanti.
_ E così, colonnello Golan, credono davvero che Atena si sia reincarnata in Saori Kido? _ chiese uno dei due mandanti, un uomo dai capelli biondo-platino e con un punto rosso tatuato in fronte e con un'espressione sadico-omicida.
_ Sì, Maestro Souther. _ rispose la spia, ovvero il colonnello Golan.
_ Curioso... _ commentò l'altro mandante, un uomo dal volto duro e con i capelli castano chiaro tagliati a spazzola. _ Colonnello, lei è un soldato dell'esercito giapponese, ma anche un guerriero di Nanto. A chi va la sua fedeltà?
_ Sono prima di tutto un guerriero di Nanto, signor Falco. La mia fedeltà va prima di tutto all'Impero Selenita ed alla futura imperatrice Serenity, poi al Maestro Souther. Solo dopo aver ottemperato i miei doveri verso l'Impero e verso Nanto posso preoccuparmi della mia fedeltà di soldato all'Impero Giapponese. Altrimenti non sarei qui, ma sarei andato direttamente a fare rapporto al ministero della difesa.
_ Buona risposta. _ disse Souther. _ Puoi andare a fare rapporto ai tuoi superiori dell'esercito, ma dirai loro solo che i Sacri Guerrieri ribelli sono nove in tutto e che la loro guida è Saori Kido. Lasciami il nastro e la videocamera: dirai loro che un colpo vagante l'ha distrutta.
_ Sissignore!
Golan fece il saluto militare ed uscì dalla stanza.
_ Secondo te, è davvero Atena? _ chiese Falco.
_ E io che ne so? _ rispose Souther. _ L'unica cosa che sappiamo è che abbiamo percepito un cosmo immenso, poco fa, quindi potrebbe anche esserlo. Ho anch'io una domanda: a chi va la tua fedeltà, all'Impero Giapponese che proteggi attualmente o all'Impero Selenita che fu difeso dai tuoi predecessori?
_ All'Impero Selenita, naturalmente. Toglimi una curiosità: hai intenzione di entrare in gioco, in questa guerra intestina fra i Sacri Guerrieri, o no?
_ Per niente. Ho fatto distruggere il Colosseo Grado solo come atto simbolico, in modo da chiarire che, se serve, il Santuario potrà contare su di me. Ma non mi chiameranno mai: se utilizzassero qualcosa di diverso dai Sacri Guerrieri, i vari governi capirebbero che esistono altri modi di battere un Saint oltre ad utilizzare un altro Saint o qualcosa di molto simile.
_ Il che sgretolerebbe l'egemonia che il Santuario ha faticosamente costruito. Sei piuttosto astuto, lo sai?
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Il colonnello Golan fece il suo rapporto, come ordinatogli da Souther, ed ebbe bisogno di tutto il suo notevole autocontrollo per non uccidere i vari generali, politici e presidenti di grandi compagnie che lì dentro, proprio nel ministero della difesa giapponese, stavano conducendo un'orgia ed erano completamente ubriachi, loro e le puttane che li stavano divertendo, comprese le due che tirarono in testa al colonnello mezzo litro di una qualche mistura superalcolica.
_ Che c'è, colonnello, non si unisce a noi? _ chiese il generale Fukaoji, capo di stato maggiore dell'esercito.
_ Sono in servizio, signore. _ rispose Golan, senza lasciar trasparire l'immenso disprezzo che provava verso quegli uomini.
_ Uh? Non si atteggi a grand'uomo, colonnello: i suoi marmittoni non sono altro che scartini, ora. E anche se ci fossero altre persone come lei, non riuscirebbero mai a battermi. Non ora che il Giappone è una potenza nucleare: con un solo dito posso premere il pulsante dei missili, io.
Perché?! pensò il colonnello. Perché mi sono posto al servizio di questi porci, e ho trascinato con me i berretti rossi?! Come ho fatto a non capire subito la loro vera natura?! Maestro Souther, la invidio: lei non deve avere a che fare con costoro.
_ Esistono anche poteri più grandi di quello della bomba H. _ disse il colonnello. _ Con permesso...
Il colonnello, mascherando totalmente il suo disprezzo per quei porci, uscì e andò a farsi un bagno. Un lunghissimo bagno.
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15 ottobre 2046, Santuario, sala del trono del Grande Sacerdote.
Saga, Mulo, Shaina, Sakyo e Phaeton avevano appena finito di esaminare il filmato inviato loro da Souther insieme ai corpi di Incendiary, Misty, Moses, Asterion e Babel.
_ Mulo, per caso sapresti dirmi che cosa sono questi Steel Saints? _ chiese Saga.
_ Non so nulla, di loro. _ rispose Mulo. _ Però li ho già visti.
_ Dove?! _ chiesero all'unisono Saga e Phaeton.
_ Nella sigla di apertura del programma delle Galaxian Wars compaiono per alcuni secondi accanto al Gold Cloth. _ rispose Shaina.
_ Quindi sono alleati di Saori Kido? _ chiese Sakyo.
_ Se è così, nemmeno lei sa della loro esistenza. _ rispose Mulo. _ O sono il terzo incomodo, oppure devono essere un regalo a sorpresa di quel furbastro.
_ E, come se non bastasse, adesso Ebdera, Maya, Flaming e Lepus sono con i ribelli, e per di più credono di dipendere direttamente da Atena! _ esclamò Saga. _ Mulo, quanto è forte il Sacro Guerriero di Lepus?
_ Lepus Genes è dotato di poteri pari a quelli di un Sacro Guerriero d'Oro. _ rispose Mulo. _ Inoltre era il successore designato allo stile Nanto Hakuro Ken della scuola di Nanto, uno dei sei principali, quindi c'è da aspettarsi che ne conosca 17, oltre al suo. E' una dannata grana.
_ Phaeton, tu sei il nuovo glorioso primo ministro del Santuario. Spremiti le meningi. Utilizza tutte le tue cellule cerebrali, e trova un modo per eliminare i ribelli e Saori Kido. Ed anche Julian Solo: quel pivellino potrebbe decidere di aiutarli, e troverebbe sicuramente un modo per esserci di danno!
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_ Si può sapere che hai in mente? _ chiese Bedoun vedendo Mulo offrire un risotto ai funghi a lui e Gashoki.
_ Perché me lo chiedi? _ ribattè Mulo.
_ Perché sei un noto tirchio, e odi cucinare. _ rispose Gashoki. _ Hai qualcosa in mente, e non venirci a dire che vuoi solo farci un favore.
_ Infatti i funghi di questo risotto sono speciali. Ma se preferite che dia a qualcun altro la possibilità di espandere il proprio cosmo come quando aveva vent'anni, lo manderò a Libra Doko.
Bedoun e Gashoki mangiarono rapidamente i loro risotti.
_ Io non sento differenze. _ commentò Bedoun.
_ Neanch'io. _ confermò Gashoki.
_ Guardatevi le mani. _ rispose Mulo.
Le loro mani, nonostante avessero entrambi sessant'anni, erano tornate lisce e senza grinze come quando erano più giovani. Bedoun e Gashoki si guardarono negli occhi, e, vedendo che anche il volto di Gashoki, a parte la cicatrice, era tornato come quand'era più giovane, Bedoun chiese a Mulo che razza di funghi erano.
_ Toshi no Kazudake. _ rispose Mulo. _ In giapponese, toshi no kazu vuol dire 'quanti anni hai', e dake è alla fine dei nomi dei funghi.
_ Si chiamano 'funghi-quanti anni hai'? _ si sorprese Gashoki. _ Vuoi dire che...
_ Mangiare un Toshi no Kazudake sbatte automaticamente il corpo di chi l'ha mangiato ad un'età pari alla lunghezza in centimetri del fungo. Quelli che vi ho dato erano lunghi venti centimetri, quindi ora i vostri corpi hanno vent'anni. Aggiungete a ciò l'esperienza maturata negli ultimi quarant'anni, e capirete che ora siete ben più forti di quando avevate vent'anni, ed anche di quando i vostri corpi avevano la vostra età.
_ Sei diabolico.
_ Grazie.
_ E perché non l'hai mangiato tu? _ chiese Bedoun.
_ Perché non mi va di ingannare la morte con questo stupido trucchetto: voglio morire quando sarà giunto il momento. Non l'avrei dato neanche a voi, se non ce ne fosse stata la necessità per il bene del Santuario.

continua...

***

Nel prossimo episodio: La storia di Flaming! Cosa l'ha spinta a diventare una Sacra Guerriera? E perché Hiei ha accettato di insegnarle il suo più grande segreto? Questo e (qualcos')altro nel prossimo episodio.

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Capitolo 20
*** 20: COLEI CHE INFIAMMA ***


Flaming. Fiammeggiante. Questo è il nome con cui l'allieva di Hiei ha deciso di essere nota. Tenete conto che è allieva di Hiei e comprenderete perché ha scelto questo nome. Ma perché l'ha addestrata?
by lord Martiya
P.S.I: Fra i personaggi di Yuu Yuu Hakusho, Maya Kitajima, che in questo racconto compare come Carina Flaming, Yatsude e Tasaka compaiono soltanto nel capitolo speciale Two Shots, pubblicato alla fine del settimo volume del manga e trasposto in un episodio speciale dell'anime che racconta del giorno in cui Hiei e Kurama si sono incontrati.
P.S.II: Questo è il mio capitolo preferito, fra i 47 scritti finora.
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Sagitta Maya=Lesia della Freccia; Saori Kido/Atena=lady Isabel di Thule; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Leo Aiolia=Ioria del Leone; Perseus Argor=Argor di Perseo; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Julian Solo=Julian Kedives.



CHAPTER 20: COLEI CHE INFIAMMA



21 ottobre 2046, Tokyo.
Sei giorni. Tanto era il tempo occorso ai tecnici della Fondazione Grado per trasformare i sotterranei del Colosseo Grado in un nuovo quartier generale che sostituisse Kido Mansion per la lotta di Atena contro Saga ed il Santuario da lui dominato.
_ Partiamo subito e cambiamo i connotati all'usurpatore! _ propose Seiya all'inaugurazione del QG.
_ Sei impaziente come sempre. _ ribattè Hyooga. _ Non dobbiamo agire in modo avventato.
_ E' vero. _ confermò Maya. _ L'usurpatore, chiunque sia, è stato in grado di uccidere il Grande Sacerdote Sion, che è un ex-Sacro Guerriero d'Oro, e dei più potenti!
_ Non dimenticare, inoltre, che la maggior parte dei Sacri Guerrieri che vivono al Santuario sono ben superiori alla media della loro casta, e che potremmo magari beccarli in un momento in cui tutti i Sacri Guerrieri si trovano al Santuario. _ aggiunse Ebdera.
_ Per prima cosa dobbiamo conoscere il nostro nemico. _ disse Saori. _ Penso sia importante, prima di partire, informarci sulla situazione interna del Santuario. Attaccare dopo non sarà troppo tardi.
_ Io, Maya e Flaming potremmo cercare di infiltrarci. _ propose Ebdera. _ Dopotutto non possono sapere del nostro ritorno e che siamo dalla vostra parte.
_ A meno che lord Martiya non si sia premurato di informarli. _ disse Genes. _ Francamente ne dubito, ma è sempre stato un tipo imprevedibile. Oppure gli Steel Saints: per quanto ne sappiamo potrebbero essere nemici sia nostri che del Santuario.
_ A proposito, Tatsumi, sai niente di loro? _ chiese Ikki.
_ No. _ rispose Tatsumi. _ Il Signore non me ne ha mai parlato. Ma nella sigla delle Galaxian Wars compaiono per alcuni secondi accanto al Gold Cloth.
_ Potrebbero essere stati al servizio di Kido. _ ipotizzò Shun.
_ Come osi chiamarlo solo 'Kido'?!
Shiryuu, che sopportava meno di tutti l'atteggiamento di Tatsumi verso il vecchio Mitsumasa Kido, gli mollò un pugno in testa per dargli una calmata.
_ Pensiamo piuttosto a come dare un'occhiata al Santuario. _ propose Ebdera.
_ Maya non ha più il cloth, e probabilmente è stato sostituito. _ fece notare Flaming. _ Inoltre è decisamente più debole sia di me che di Ebdera, potrebbe far sorgere qualche sospetto. Sarà meglio che non partecipi alla ricognizione.
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A Tokyo era già notte. Ad Atene invece, per la differenza di fuso orario di ben sette ore, era giorno. E la situazione era meno felice: tre reclute avevano avuto l'infelice idea di disertare, e stavano cercando di fuggire, inseguiti da un paio di Silver Saints, che stavano giocando al gatto col topo. Aiolia, invece, li raggiunse e tagliò loro la fuga.
_ Su, tornate indietro insieme a me. _ disse Aiolia.
_ Nobile Aiolia, ti scongiuro, lasciaci passare! _ lo supplicò uno dei fuggiaschi.
_ Se tornate indietro, credo che verrete perdonati.
_ No, è già troppo tardi. _ disse uno dei due Silver Saints inseguitori.
_ Perseus Argor! Che hai in mente?
_ Il mio lavoro. Bada ai fatti tuoi.
_ Di un po'...
_ Non meritano indulgenza! _ esclamò Shaina, l'altro Sacro Guerriero d'Argento inseguitore.
Vedendo comparire i più spietati dei Sacri Guerrieri d'Argento, i tre fuggiaschi si gettarono in ginocchio, supplicandoli di lasciarli andare.
_ Pidocchi... _ commentò Argor. _ Disertare equivale a comprare un biglietto di sola andata per l'inferno, e io sono il vostro bigliettaio.
_ Pietà! _ supplicò uno dei disertori. _ Chiudete un occhio, nobile Argor!
Argor fece loro l'occhiolino.
_ Per favore, Argor, evita questo genere di battute. _ gli ordinò Aiolia. _ Tu e Shaina siete di guardia, quindi la decisione di ucciderli o salvarli spetta a voi due, ma non puoi torturarli con del sarcasmo di bassa qualità!
Argor non rispose, ma si portò al fianco di Aiolia, ponendosi quindi sulla via di fuga dei disertori.
_ Va bene, pidocchi. _ disse, volgendosi verso i 'pidocchi'. _ Vi porgerò le spalle: approfittatene per scappare.
Mentre Argor si girava, avendo ben cura di agitare per aria i suoi lunghi capelli, i tre disertori tentarono la fuga. Aiolia parve sospettare qualcosa, ed ordinò ad Argor di fermarsi, ma era troppo tardi: mentre i tre lo sorpassavano, divennero di pietra.
_ Ora che sono pietrificati per l'eternità, esponeteli come monito per i disertori. _ disse Argor, osservando i tre.
_ Che crudeltà... _ commentò Aiolia, disgustato.
Shaina ne fu invece divertita.
_ Mi sei piaciuto, Argor. _ disse. _ So che Phaeton sta organizzando qualcosa per annientare i ribelli, e potresti occuparti di Ikki, con un modo d'agire e capacità simili. Che ne dici se gli propongo di farti partecipare?
_ Va bene. _ rispose Argor.
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Flaming era in cima alle rovine del Colosseo Grado, intenta ad osservare la luna.
_ Sono passati quasi sei anni, ormai... _ mormorò.
_ Sono passati quasi sei anni da cosa? _ chiese Maya, arrivatole alle spalle.
_ Da quando ho scoperto di essermi innamorata di uno yookai che mi ricambiava ed ho incontrato il maestro. Vattene.
Maya fece per ribattere, ma vide che la ragazza impugnava una spada di fiamme nere, e capì che era meglio non provocarla.
Un tempo avevo lo stesso nome di quel Silver Saint. pensò con nostalgia Flaming. Maya Kitajima... E a volte Shuichi mi prendeva in giro perché avevo il nome della protagonista di un vecchio manga. Erano bei tempi. Ora so che non potevano durare, ma vorrei tanto poter tornare indietro.
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21 gennaio 2041, in un'anonima cittadina del Kanto (la regione di Tokyo).
Per la quindicenne Maya Kitajima era un normale lunedì di scuola. Tutti gli studenti, come al solito, stavano discutendo sul perché un sacco di gente lì spariva nel nulla, facendo ipotesi assurde (intervento divino, rapimenti ad opera di extraterrestri, ecc.). Tutti tranne Shuichi Minamino, l'unico studente che, nell'intera scuola, indossasse la divisa. Lui preferiva trascorrere il doposcuola vagando per l'edificio assorto fra i suoi pensieri, senza accorgersi che Maya lo stava pedinando. Una finestra andò in frantumi, e nell'edificio entrò uno strano coso.
Uno yookai! pensò Maya.
_ Io devo ucciderti assolutamente... _ disse lo yookai. No, non stava parlando. Non normalmente: Maya percepiva le sue parole direttamente nella mente. _ Questo paese sarà il mio territorio!
_ Hedoki, quand'eri agonizzante non mi avevi detto che non volevi più avvicinarti a questa città? O l'hai già dimenticato? _ replicò Shuichi, comunicando nello stesso modo.
Shuichi conosce quello yookai? E l'ha anche combattuto e sconfitto? E' un ragazzo fantastico!
_ Ti ucciderò sicuramente! _ continuò Hedoki. _ Perché ho un padrone così potente che non puoi neanche immaginar... Ehi!
Shuichi aveva mosso il braccio destro, e Hedoki scappò, rompendo un'altra finestra.
_ Shuichi, era uno yookai? _ chiese Maya. _ E' la prima volta che ne vedo uno...
_ Ma dai... _ rispose Shuichi. _ Di cosa stai parlando?
_ Non cercare di ingannarmi: l'ho visto benissimo. E poi, come immaginavo, sei capace di comunicare con gli yookai tramite la tua energia spirituale, non è vero? Ti ho visto parlare con quello, Hedoki! Sono davvero commossa! E' da quando ti ho conosciuto che credevo che tu fossi diverso dagli altri! Sai che mi piace l'occulto e cercavo da tempo qualcuno che se ne intendesse? Sono davvero fortunata che il mio primo amore sia proprio quello ideale! Che cosa romantica...
Dopo la fine del doposcuola, i due fecero un po' di strada assieme, e Maya cercò in continuazione di far confessare Shuichi a proposito dello yookai e di capire se anche lui l'amava. Quando, finalmente, erano davanti a casa sua e lei si era arresa sulle possibilità di farlo parlare su una delle due cose, Shuichi la trattenne per una spalla. Poi la prese in braccio e saltò con lei, salvandola da una palla di fuoco. Un attimo dopo, un ragazzino basso apparve alle loro spalle e cercò di decapitare Shuichi, che però riuscì a schivare il fendente di katana.
_ Complimenti! _ disse l'aggressore misterioso. _ Non credevo che l'avresti schivato.
_ Ti sei fatta male? _ chiese Shuichi a Maya.
_ N.. No. _ rispose Maya, ancora stupita dagli avvenimenti. _ E tu, Minamino?! Sono parecchio pesante...
_ Non è questo il problema.
_ Lascia la ragazza e battiti, o non garantisco della sua incolumità! _ ordinò l'aggressore.
_ Ora vattene. _ disse Shuichi a Maya, mollandola.
Shuichi estrasse di tasca un filo d'erba e lo trasformò in una spada, ed iniziò a combattere con l'aggressore ad una velocità incredibile, allontanandosi da lei e sparendo rapidamente dalla sua vista.
Wow... Shuichi è incredibile! pensò Maya. Non è solo un affascinante ragazzo dai capelli rossi come pensano le mie amiche! E' anche in grado di combattere alla pari con quella furia...
In quella, Maya perse i sensi, e quando li riprese era in una fabbrica di manichini abbandonata. Davanti a le, che le volgeva le spalle, c'era uno yookai. Non poteva essere nient'altro: era alto più di due metri e massiccio, ed aveva sei braccia, di cui due sulla testa... E stava parlando con Shuichi e l'aggressore misterioso del pomeriggio!
_ Te lo chiedo per l'ultima volta. _ disse l'aggressore. _ Dimmi il nome della koorime che hai mangiato.
_ Non saprei... _ rispose lo yookai. _ Non me lo ricordo affatto...
_ Oggi hai preso una ragazza, non è vero? _ chiese Shuichi. _ Dove l'hai portata?
_ Oh... Quindi sei un amico di quella ragazza? Ok, ti do un indizio: riesci a capire cos'è questo? _ rispose lo yookai, mostrandogli un piede umano.
_ Maledetto! _ gridò Shuichi, cercando di fare a fette lo yookai.
Lo yookai però, con le sue unghie lunghissime, riuscì a parare gli attacchi di Shuichi e del suo nuovo 'amico', e con le braccia libere li colpì con un pugno a testa. Subito Shuichi e l'altro iniziarono a muoversi a tutta velocità attorno allo yookai, e quando si incrociarono il tizio misterioso sparì. Yatsude lo vide e lo centrò con un pugno, scoprendo di aver colpito un manichino con la sua tunica.
Ma allora è un ninja?! pensò Maya.
_ Utsushimi no Jutsu, idiota. _ disse il ninja, in piedi sulla testa dello yookai, prima di decapitarlo mentre Shuichi lo tagliava all'altezza della pancia.
_ Siete stati bravi... _ disse la testa dello yookai, ancora vivo. _ Come compenso vi dirò una cosa: la ragazza è sana e salva... Inoltre non ho mai mangiato una koorime... Se avessi mangiato uno yookai di così alto rango, non sarei mai stato... sconfitto da... voi... vermi.
_ Un'altra perdita di tempo. _ commentò il ninja. _ Perlomeno ho ricavato un po' di cibo.
_ Non vorrai mangiarlo, spero! _ esclamò Shuichi.
_ E allora?
_ Hiei, è un essere senziente!
_ Embè? Non ci sono controindicazioni alla mia dieta. Sono mezzo umano e mezzo koorime, e lui non è nè umano nè koorime, neanche in parte: non può procurarmi problemi di salute.
_ Ma...
_ Quando non avrai altro da mangiare che i corpi dei tuoi avversari e da bere il loro sangue, non ti farai tanti scrupoli.
_ ...
_ Per ora non sono più in simili condizioni, quindi posso metterlo in freezer e conservarlo. Per caso la tua fidanzata è quella laggiù, semisvenuta?
_ Kitajima non è la...
_ Ma lo vorresti: sei arrossito.
Shuichi non rispose, ma, un po' scocciato, andò e prese in spalla Maya, che finse di essere ancora incosciente: voleva capire cosa stava succedendo. Shuichi tirò fuori dalla tasca una bustina con dentro una polverina, e la fece respirare a Maya.
_ Le hai dato il polline di Mugenbana, il Fiore del Sogno? _ chiese Hiei.
_ E' meglio così. _ rispose Shuichi.
_ Le hai fatto dimenticare solo gli avvenimenti di oggi o anche che ti ama?
_ ...
Farmi dimenticare?! pensò Maya. Che cos'ha in mente?!
_ Devi esserne davvero innamorato, se rinunci a lei per evitare che venga coinvolta nei tuoi guai. _ disse Hiei. _ Qual'è il tuo nome?
_ Shuichi Minamino. _ rispose Shuichi.
_ L'altro.
_ ... Sono Kurama.
_ Quel Kurama? Se Yatsude fosse venuto dopo che tu avessi recuperato tutti i tuoi poteri, per lui sarebbero stati guai.
Passarono alcuni giorni, e Maya, comprendendo i sentimenti di Shuichi, fece finta di aver dimenticato tutto, stando ben attenta a non fargli capire che le aveva dato della camomilla solubile invece del polline di Mugenbana e chiedendosi che cavolo se la portasse dietro a fare, la camomilla solubile. Poi Shuichi ebbe l'occasione di dimostrarsi un buon amico, se non un innamorato. Shuichi infatti la consolò con molta dolcezza, quando sua madre morì in un incidente d'auto. Alla veglia funebre della madre, però, successe un fatto non molto piacevole, per lei. Maya si era accorta da tempo che Takasa, un compagno di classe di lei e Shuichi, aveva una cotta per lei, ma non si sarebbe mai immaginata che, davanti a tutti, cercasse di rapirla.
_ Sei patetico. _ disse una voce rimbombante proveniente dal muro della sua casa.
Hiei era lì, ed era in piedi sul muro.
_ E tu ne saresti innamorato? _ chiese Hiei. _ Se fosse vero, penseresti più alla sua felicità che alla tua, e non avresti effettuato questo ridicolo tentativo di rapimento.
_ Come ti permetti?! _ esclamò Takasa, agitando verso di lui il suo coltello a serramanico. _ Vieni giù a ripeterlo, se ne hai il coraggio!
Hiei gli mollò un calcio volante in faccia, mettendolo KO e polverizzandogli denti, naso e mascella, per poi sparire nel nulla fino al giorno dopo, quando Maya lo vide per caso uscire dalla città e lo seguì. Per un po' Hiei fece finta di nulla, poi si girò a guardarla.
_ Che vuoi? _ le chiese.
_ Un aiuto, Hiei-san. _ rispose Maya.
Hiei inarcò un sopracciglio quasi impercettibilmente e per un istante brevissimo, segno, nel suo caso, che era incredibilmente stupito.
_ Shuichi Minamino non ti aveva fatto dimenticare tutto? _ chiese Hiei.
_ Ha sbagliato bustina, e mi ha dato della camomilla solubile. _ rispose Maya.
_ Hm. E che razza di aiuto vorresti da me?
_ Vorrei imparare a difendermi, così Minamino non dovrebbe più preoccuparsi per me.
_ Davvero commovente. Scordatelo.
_ Eh?
_ Io non do lezioni. E non dirmi che pagheresti bene: so che puoi farlo, ma non mi interessa. Ma forse un'eccezione si può fare... Hai mai sentito parlare dei Cavalieri?
_ Cavalieri?
_ Cavalieri. Come Cavalieri noi intendiamo alcuni gruppi di guerrieri dotati di particolari armature e che combattono con l'energia spirituale, che, nel gergo utilizzato da loro e dalla maggior parte di quelli che hanno a che fare con loro, viene chiamata cosmo. Quasi ogni ordine è legato ad un dio o ad un gruppo di divinità. Un tempo esistevano numerosi ordini di Cavalieri, ma dopo le numerose guerre scoppiate quando Zeus, il dio che aveva il potere su tutti gli dei, è sparito nel nulla, quasi tutti furono annientati insieme alle divinità indù, scinto, ecc. Attualmente sopravvivono questi ordini: i 108 Spectre, temporaneamente al servizio di Ade, il dio che domina sull'Inferno per conto di Enma Daioh; i God Warriors, le sette guardie carcerarie che, per conto di Odino, sorvegliano i discendenti di Atlantide; le sette armate dei Marine Warriors, fedeli al dio dei mari Poseidone; i misteriosi Blue Warriors, otto guerrieri slegati da ogni divinità che vivono nel freddo nord; i Guardian Angels, un tempo al servizio di Zeus ed ora agli ordini del concilio che ne fa le veci; ed infine i Sacri Guerrieri, o Saints, di Atena, la dea greca della guerra prudente e dell'intelligenza, che da anni impediscono ai conflitti sulla Terra di degenerare in guerre nucleari. Attualmente sono in corso i preparativi per uno scontro che coinvolgerà gli Spectre, i Sacri Guerrieri ed i Marine Warriors. Gli Spectre ci sono già tutti, ma i Sacri Guerrieri ed i Marine Warriors stanno cercando di aumentare il proprio numero. Se vuoi imparare a difenderti, e incidentalmente difendere la causa di Atena, dovrai accettare di venire addestrata per diventare un Sacro Guerriero di Atena.
_ ... Accetto.
_ Pensaci bene. La mia forza, per quanto notevole, è attualmente più bassa di quella di un Sacro Guerriero di Bronzo, quelli mediamente più deboli fra gli 88 Saints, e per superarmi e diventare abbastanza forte dovrai sottoporti ad un addestramento devastante. Inoltre, la maggior parte degli aspiranti muore entro tre mesi dall'inizio dell'addestramento a causa della sua durezza.
_ E allora?
_ Se a te va bene... C'è ancora un ultimo particolare: non ho mai capito bene perché, ma le donne che si uniscono ai Sacri Guerrieri sono costrette a portare una maschera, e non possono farsi vedere senza essa da uomini che non siano Sacri Guerrieri d'Oro, il Grande Sacerdote a capo dell'ordine in nome di Atena o il loro maestro. Se un uomo che non sia fra loro le vedesse senza maschera, per un qualsiasi motivo, sappi che la Sacra Guerriera dovrà ucciderlo o innamorarsene. Per imparare a difenderti, sei disposta a sottostare a questa condizione?
Maya esitò un attimo, poi accettò.
_ Ti addestrerò personalmente nelle mie tecniche di fuoco. _ disse Hiei, porgendole una maschera come quelle indossate dalle Sacre Guerriere. _ Dovrai metterci il massimo impegno, Maya Kitajima.
_ D'ora in poi vorrei essere chiamata Flaming, maestro. _ rispose Maya.
_ Va bene. Flaming... Fiammeggiante. Molto adatto.
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Erano passati cinque anni da allora, quasi sei. Hiei aveva mantenuto la sua promessa, rendendola abbastanza forte da sapersi difendere. Non solo difendere: pur essendo una Bronze Saint, era addirittura più forte di alcuni dei Sacri Guerrieri d'Oro, e, grazie al Kokuryuha, poteva battersi alla pari anche con gli altri, benché i loro cosmi fossero superiori al suo. Chissà però che fine aveva fatto Shuichi... Il leggendario yoko Kurama.
_ Che ne dici di andare in Grecia dopodomani? _ le chiese Ebdera, comparso dal nulla.
_ Come?! _ rispose stupita.
_ Per Saori Kido è arrivato un invito ad un party piuttosto importante da un miliardario greco che ha una villa a Capo Sounion. Sua Divinità ha deciso di accettare per portarci in Grecia con una copertura, e mentre gli altri le resteranno accanto come guardie del corpo noi torneremo al Santuario.
_ E se fosse una trappola?
_ E' un rischio necessario, o così dice Sua Divinità.
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_ Vuoi dirmelo sì o no?! _ gridò Kurama nel telefono.
_ No. _ rispose Hiei dal Giappone. _ Se vuoi saperlo, valla a cercare e chiediglielo: ho dimenticato il suo precedente nome.
_ Cosa?!
_ Ho voluto dimenticarlo per sua stessa richiesta.
Kurama cercò di chiedergli qualche informazione, ma Hiei riattaccò bruscamente.
_ Come mai così preoccupato? _ chiese Jin, il Sacro Guerriero della Vela.
_ Perché ho la sensazione di conoscere il Sacro Guerriero della Carena. _ rispose Kurama.
_ Stai tranquillo, io e Tooya te la porteremo viva.
_ Sempre che riusciate a sopravvivere: non dimenticare che l'ha addestrata Hiei.
_ E allora? Anche Gastel è allievo di Hiei, ma non può competere con noi!
_ Già, ma Gastel non era il suo allievo prediletto.
_ ... Forse sarà un po' dura...
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23 ottobre 2046, vicino al Santuario.
Come da programma, Flaming ed Ebdera si stavano recando al Santuario, ed erano in una gola vicino ad uno degli scudi energetici della linea più esterna. Quegli scudi impedivano le rilevazioni satellitari o con quasi ogni altro genere di strumento ed erano un pesante ostacolo per qualsiasi invasore.
_ Identificatevi! _ ordinò una delle guardie che sorvegliavano lo scudo.
_ I nostri cloth sono la nostra identificazione, soldato. _ rispose Ebdera. _ Togliti di mezzo: dobbiamo conferire con il Grande Sacerdote per rapporto.
_ Orion Ebdera e Carina Flaming.
_ Sei forse cieco? Per l'ultima volta, togliti di mezzo.
_ Voi non andate da nessuna parte, traditori! _ ringhiò una voce alle loro spalle: Vela Jin, ex-ninja del Makai e Sacro Guerriero di Bronzo era alle loro spalle e tagliava loro la ritirata.
Vicino alle guardie, come materializzatosi dal nulla, comparve Camelopardalis Tooya, ex-ninja del Makai e Sacro Guerriero di Bronzo.
_ I Servizi d'informazione del Santuario sono eccellenti. _ disse Tooya. _ Speravate davvero di ingannarci?
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Nella cosiddetta alta società, Saori Kido e Julian Solo erano noti entrambi per l'abitudine di presentarsi ai party con notevole anticipo. Anche per questo, nè Saori nè Julian si stupirono di essere soli alla villa insieme ai camerieri ed alle rispettive guardie del corpo: erano arrivati tre ore prima. E anche per questo Julian ne approfittò per chiedere a Saori di sposarlo, senza sapere di aver chiesto la mano di una dea.
_ Per me è un onore, ma non me la sento. _ rispose Atena. _ Non ora.
Seiya e Tatsumi tirarono un sospiro di sollievo. Che l'avesse fatto Tatsumi non stupì: si considerava quasi uno zio geloso, nei riguardi di Saori Kido/Atena, e per istinto diffidava di Julian Solo ancor prima che quel ricchissimo sedicenne chiedesse la mano di una ragazza che, in fin dei conti, aveva solo tredici anni. Ma Seiya sì.
_ Buon per te, Julian Solo, o rischiavi di diventare vedovo prima ancora del matrimonio! _ gridò una voce.
Subito i camerieri si tolsero le livree, rivelando sotto di esse le armature dei soldati corazzati del Santuario, e le guardie del corpo di Julian Solo gli puntarono le pistole alla tempia: incursori del Santuario. Genes abbattè tutti gli incursori in un attimo, ma la situazione non cambiò di molto: si erano cacciati tutti nella trappola di Phaeton.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Perché Saga teme Julian Solo al punto da avergli sguinzagliato dietro i Sacri Guerrieri? I Sacri Guerrieri al servizio di Atena riusciranno a farsi largo fra i combattenti del Santuario e ad uscire dalla trappola? E gli Steel Saints e i Marine Warriors, che ci fanno in Grecia? Lo saprete nel prossimo episodio (almeno credo).

Rispondo Capricciosamente ed Egoisticamente alle Vostre Domande
X Reira: Se per grande puffo intendi il Maestro Doko, sì: lui aspetterà fino all'Hades Chapter. Per i Toshi no Kazudake, invece, devo ringraziare Rumiko Takahashi: in un episodio del manga di Ranma 1/2 Ryoga ne mangia uno lungo sei centimetri, con conseguenze facilmente immaginabili. Specie se anche Ranma ne mangia uno simile e quelli che vengono coltivati per farli tornare alla giusta età vengono continuamente distrutti dalle loro liti o mangiati da Kuno...

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Capitolo 21
*** 21: COLUI CHE PIETRIFICA ***


E' giunto il momento di Argor di Perseo, un Sacro Guerriero che riesce sempre a stupire al punto da lasciare tutti di sasso. Letteralmente.
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Phaeton=Feton; Saori Kido/Atena=lady Isabel di Thule/Atena; Julian Solo=Julian Kedives; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Perseus Argor=Argor di Perseo; Pyxis Spartan=Birnam della Bussola; Sagitta Maya=Lesia della Freccia; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Seadragon Kanon=Kanon del Drago Marino; Mermaid Tetis=Titis della Sirena; Steel Saints (Sho, Daichi & Ushio)=Cavalieri d'Acciaio (Shadir, Benam & Lear).



CHAPTER 21: COLUI CHE PIETRIFICA



Questa volta Phaeton si era dimostrato geniale: aveva saputo attirare in trappola Julian Solo, considerato un potenziale pericolo per il Santuario, e Saori Kido con i suoi Sacri Guerrieri, lasciando loro la scelta di combattere contro un battaglione di soldati corazzati per uscire dal balcone su cui si trovavano o gettarsi nel mare sotto capo Sounion. E per Ebdera e Flaming la situazione era ancora peggiore: stretti fra due dei più forti e feroci Sacri Guerrieri del Santuario e a pochi chilometri dallo stesso, quindi con la certezza pressoché totale di venire rapidamente circondati da tutti i Sacri Guerrieri, guardie imperiali, incursori, soldati corazzati e guardie presenti al Santuario.
_ Verrete al Santuario sulle vostre gambe o in barella? _ chiese Camelopardalis Tooya, uno dei due Bronze Saints che avevano intrappolato Ebdera e Flaming e che era posizionato sulla strada per il Santuario.
Ebdera, dopo aver fatto cenno a Flaming di arretrare, alzò le braccia sopra di se, come ad indicare il sole, poi, descrivendo un ampio cerchio, le portò in basso, fece un passo indietro e si mise in posizione da combattimento fronteggiando Tooya, mentre Flaming si preparava ad affrontare Vela Jin, che sbarrava loro la ritirata. Tooya creò una spada di ghiaccio che gli avvolgeva il polso destro e si lanciò alla carica, ma rimase bloccato a mezz'aria, come nella rete di un ragno. Per batterlo, Ebdera non dovette fare altro che agire sul suo sistema nervoso per farlo svenire.
_ Crystal Net: non puoi vederla senza poteri telecinetici, ed una volta che ci finisci dentro non puoi distruggerla senza suicidarti e non puoi più uscirne, neanche col teletrasporto. _ spiegò Ebdera.
_ Ora è il tuo turno! _ gridò Flaming. _ ETA NOVA!
_ BAKUFU SHOHEKI!
L'attacco Eta Nova di Flaming, che prendeva il nome dalla stella Eta della costellazione della Carena, diventata una supernova tre anni prima, era un'onda di energia cosmica pura, studiata per combattere un altro eventuale conoscitore del Jaoh Ensatsu Ken (sarebbe stato come cercare di spegnere un incendio innaffiandolo di napalm), ma il Bakufu Shoheki (Barriera di Vento Esplosivo) era uno scudo formidabile, un vero e proprio ciclone in grado di deviare praticamente ogni cosa (nell'Ankoku Bujutsukai Jin si era salvato dal Reigan di Yusuke proprio con questa tecnica). Jin pensava di essere praticamente al sicuro nell'occhio del ciclone che aveva creato, ma si sbagliava: Flaming sapeva di quella tecnica, e voleva spingere Jin ad usarla per poi trasformarla in un tifone di fuoco con il suo Fire Soul. La trappola riuscì, e per non essere soffocato dalle fiamme Jin dovette annullare il tifone e volare più in alto grazie al suo controllo del vento, esponendosi così al Jaoh Ensatsu Rengokusho di Flaming, che lo lasciò svenuto con il cloth semidistrutto e parecchie ustioni di terzo grado. Poi, col teletrasporto, Ebdera e Flaming se la filarono, raggiungendo l'aereo con cui erano venuti in Grecia.
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_ Pare che tu li abbia sottovalutati. _ commentò Mulo, percependo la fuga di Ebdera e Flaming.
_ Già... _ ammise Phaeton. _ Spiegami una cosa: perché il Grande Sacerdote teme tanto Julian Solo? E' ricco, certo, e possiede la più imponente flotta commerciale del pianeta, ma non ha un esercito privato o...
_ Non ancora. Vedi, abbiamo raggiunto la certezza che in lui dimori lo spirito di Poseidone. E' stato coinvolto proprio per impedire che si unisca a Saori Kido contro il Santuario. Poi si deciderà se usarlo come ostaggio o consegnarlo ai Marine Warriors, sperando che loro non ci mettano lo zampino.
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Atena e Julian Solo non conoscevano questo particolare, altrimenti si sarebbero buttati in acqua e Julian avrebbe ordinato ai Marine Warriors di dare una lezione ai soldati del Santuario. Non sapendolo, Saori ordinò ai suoi Sacri Guerrieri di aprire loro la via, cosa che Genes fu ben lieto di fare: il Saint si gettò in mezzo ai soldati del Santuario, e, una volta in mezzo, utilizzò il Nanto Rekkyaku Zanjin (Calci Taglienti Furiosi di Nanto), una serie di calci prima a testa in giù e poi tenendosi su una sola gamba, facendoli letteralmente a pezzi.
_ Julian, si può sapere perché il Santuario ce l'ha con te? _ chiese Atena.
_ Non lo so... _ rispose Julian. _ Forse perché ce l'ha con te e perché le nostre famiglie sono sempre state molto legate.
Il loro gruppo uscì dalla casa, e lì Seiya cacciò un urlo: davanti a lui c'era colei che, ormai, era diventato il suo peggiore incubo, Ophiucus Shaina, e per di più in compagnia dei Sacri Guerrieri d'Argento Perseus Argor, meno famigerato solo di Death Mask e Shaina, e Pyxis Spartan, celeberrimo telecineta.
_ Ricordatevi il piano di fuga! _ gridò Maya. _ PHANTOM ARROW!
I tre Sacri Guerrieri d'Argento si misero in posizione per difendersi, e quando si accorsero che le freccie di Maya erano illusorie si ritrovarono con i bersagli principali in fuga insieme a Maya, Hyooga, Ikki e Genes e la via dell'inseguimento bloccata da Seiya, Shiryuu e Shun.
_ Seiya! _ chiamò Shaina. _ Oggi regoleremo tutti i conti in sospeso: il tuo destino è di venire sconfitto da me!
_ Ma vuoi lasciarmi in pace?! _ sbottò Seiya. _ Che ti ho fatto?!
_ Se anche voi ribelli attaccaste tutti insieme, al Santuario ci sono molti guerrieri dotati di grandi poteri, a cui non potreste tenere testa neanche se Orion e Carina fossero ancora vivi!
_ Orion e Carina... Oh, no!
_ Oggi arriveremo alla conclusione! Avanti, Seiya!
_ Shaina! _ chiamò Argor. _ Mi hai chiamato solo per farmi assistere al tuo combattimento?
_ Hai ragione. Io mi occuperò di Seiya, e tu degli avanzi.
_ Avanzi?! _ sbottarono insieme Shiryuu e Shun.
_ Già.
_ Voglio anch'io dei rifiuti! _ disse Spartan.
_ Mettiti d'accordo con Argor. Finché mi lasciate Seiya, non avrò nulla da obiettare.
_ Faremo da noi. Perfetto! Io mi lavoro quello. _ disse Spartan, indicando Shiryuu.
_ Prenditelo pure. _ disse Argor. _ Io mi occuperò del gay. Ti manderò all'inferno per direttissima!
_ NEBULA CHAIN!
Perseus Argor aveva trovato il modo per far infuriare Shun, che lo attaccò con la catena facendolo indietreggiare, prima di disporla in Circle Defence. Seiya e Shiryuu erano in condizioni peggiori. Seiya, infatti, dovette sopportare una scarica di pugni di Shaina, che, dopo alcuni colpi parati, riuscì a lanciarlo sul tetto, mentre Shiryuu scoprì a sue spese che la telecinesi di Spartan gli permetteva non solo di sbatacchiarlo qua e là per il campo di battaglia, ma addirittura di spostare l'aria per tirargli dei pugni di tutto rispetto. Per quanto lo riguardava, Seiya cercò di ribaltare la situazione con il Pegasus Ryuseiken, ma Shaina, nonostante il recente rafforzamento del cosmo di Seiya, riuscì ancora una volta a pare tutte le meteore.
_ Seiya, sono più veloce del tuo Ryuseiken di 0,02 secondi. _ disse Shaina.
_ Questa è pazza... _ mormorò Seiya (ditemi voi che senso abbia misurare una cosa simile mentre cercano di ucciderti...).
_ Una pazza che ti ha in pugno!
_ PEGASUS SUISEIKEN!
Shaina riuscì ad accorgersi che era un colpo troppo potente per pararlo solo quando era troppo tardi per schivarlo, e, pur riuscendo ad attutire la botta saltando all'indietro, subì danni abbastanza pesanti.
_ Come cavolo hai fatto ad apprendere un colpo simile?! _ esclamò Shaina.
_ Quando si è in pericolo di vita si può tutto! _ ribattè Seiya.
_ L'hai imparato da Marin quand'è venuta in Giappone?
_ Ma se ha cercato di uccidermi!
_ Stupido gajo, mi hai preso per scema?! Lo sappiamo benissimo, che Marin è una traditrice che non osa neanche farsi vedere al Santuario!
_ Cosa?!
_ ZANNA DEL TUONO!
Ancora una volta, Seiya subì il terribile attaccò di Shaina e la conseguente scarica elettrica, provando una sensazione simile a quella provocata dal morso di alcuni serpenti. Shaina ne approfittò per immobilizzare Seiya e cercare di strangolarlo. Seiya, ormai in fin di vita, mormorò qualcosa sulla sua parentela con Marin, e Shaina, nonostante stesse cercando di ucciderlo, lo trovò così divertente da ridacchiare e da allentare la presa. Fu un tragico errore.
_ PEGASUS ROLLING CRASH!
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Anche gli altri Sacri Guerrieri avevano dovuto ingaggiare battaglia: infatti, mentre essi conducevano al sicuro Atena e Julian, un improvviso attacco di soldati con armature scagliose li aveva intercettati nei pressi di un antichissimo tempio di Poseidone, ed il gruppo era stato costretto a dividersi. Maya scortò Julian nel tempio, Ikki e Hyooga, dopo essersi aperti un varco, scortarono Atena all'aereo e Genes rimase indietro, a battersi con i superstiti e a fronteggiare l'improvviso arrivo di Telescopium Sensui e Caelum Itsuki. Sensui, per la precisione Sensui Kazuya, puntò il Kikoju (Fucile d'Energia Spirituale) nel braccio destro contro Atena, per abbatterla a distanza, ma si ritrovò improvvisamente Genes sulla traiettoria. Con un calcio Genes deviò il colpo di Kazuya e poi cercò di trafiggere la testa di Sensui, ma la mano d'ombra di Itsuki bloccò il suo attaccò. Una scarica di energia cosmica di Genes mise immediatamente KO Itsuki, danneggiando pesantemente il suo cloth, ma nel frattempo Sensui aveva capito di dover usare i metodi pesanti con lui, e la sua personalità cui toccò scendere in campo fu, naturalmente, Shinobu. Sensui Shinobu aveva appena evocato la sua Seikoki (Aura di Luce Sacra, l'unione dei suoi sette cosmi), quando, fra loro, volò Maya, scagliato fin lì da Kanon. I due si girarono verso il tempietto e videro che, coperta da Kanon, una guerriera-sirena dell'esercito di Poseidone si stava buttando in mare portando con se Julian Solo ed un tridente color oro. Kanon salutò beffardamente e si buttò in mare. Genes, vedendolo distratto, stese Sensui con una presa alla nuca utilizzata un tempo dai daiachi per far svenire i prigionieri di guerra e, prendendo su Maya, si precipitò a raggiungere l'aereo.
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Dopo aver battuto Shaina, Seiya decise di tornare ad aiutare Shiryuu e Shun. Vedendolo, Argor saltò a piè pari Shun e le sue catene per fronteggiarlo. Shun lanciò la catena all'attacco, ma questa, prima che i capelli di Argor gli ricadessero a coprirgli la schiena, cadde come svenuta, mentre Spartan scagliò Shiryuu a fianco di Shun.
_ Ma che diavolo ha sulla schiena? _ mormorò inorridito Shun.
_ Vuoi saperlo, Andromeda? _ chiese beffardamente Argor. _ E sia, te lo rivelerò. Apri bene gli occhi e guarda.
Argor scosse i capelli, ed istantaneamente Shun, che lo stava guardando per cercare di capirci qualcosa, venne pietrificato. Seiya e Shiryuu accorsero a cercare di capire cos'era successo e se potevano fare qualcosa.
_ Volete sapere perché è rimasto così stupito, diciamo... di sasso? _ chiese beffardamente Argor. _ E' successo perché ha visto questo. _ disse, staccandosi dalla schiena un pannello esagonale con l'effigie in rilievo del leggendario demone Medusa e fissandoselo sul bracciale sinistro a mo' di scudo. _ Di solito lo porto sulla schiena: è lo scudo di Medusa.
_ Lo scudo di Medusa?! _ esclamò Seiya, stupito perché la semplice vista di quello avesse potuto pietrificare Shun. _ Quello scudo non ha niente di particolare, oltre a quella brutta effigie! Perché Shun...
_ Secondo la leggenda greca, Medusa era una donna mutata in mostro dall'ira di Atena. Aveva una chioma di serpenti, zanne da cinghiale, ali d'oro e... Bè, uno sguardo vale più di mille parole.
_ Attento, Seiya! Non guardare lo scudo! _ ordinò Shiryuu.
Gli occhi dell'effigie di Medusa si aprirono con un bagliore verdastro, e Seiya, che non aveva seguito il consiglio di Shiryuu, venne pietrificato.
_ Sapete, Medusa era talmente brutta da lasciare di sasso uomini e dei, e chiunque guardi negli occhi l'effigie di questo scudo fa la stessa fine, che sia uomo o dio. _ disse Argor, prima di rendersi conto che Shiryuu l'aveva scampata. _ Come cavolo hai fatto a scamparla?!
_ Come immaginavo si tratta del leggendario scudo di Medusa... _ mormorò Shiryuu. _ Se solo me ne fossi accorto prima... Perdonami, Seiya.
_ Rispondi!
_ Mi sono riparato con lo scudo del Drago. Sapevo della particolarità del cloth di Perseo: me l'ha spiegata il mio anziano Maestro.
_ Anziano Maestro? Ma certo! Sei un discepolo del leggendario Doko! Benché semplice Bronze Saint, non potrai che soddisfarmi, come avversario. Vedrai che lascerò di sasso anche te!
_ Lo scudo del Drago si vanta di essere il più forte. La forza di Medusa non ha potuto nulla contro di lui.
_ Interessante. Chissà come riuscirai ad usarlo...
_ Fatti sotto, Argor!
I due si studiarono per alcuni istanti, poi Shiryuu decise di passare all'offensiva.
_ Questa è la più potenta tecnica della costellazione di Draco. _ annunciò Shiryuu. _ ROZAN SHORYUHA!
Shiryuu lanciò lo Shoryuha e riuscì a metterlo a segno senza pietrificarsi nonostante Argor ne avesse approfittato per far aprire gli occhi a Medusa, ma riuscì a malapena a far fare un salto mortale all'indietro ad Argor, che, a parte un po' di male dove l'aveva beccato (ovvero alla mascella), non aveva riportato danni.
_ Il Rozan Shoryuha non ha... _ mormorò Shiryuu.
_ E' naturale che non funzioni. _ rispose Argor.
_ Cosa?!
_ Probabilmente non ne sei consapevole, ma hai sferrato lo Shoryuha cercando allo stesso tempo di proteggerti da Medusa. Caro mio, non puoi fare bene due cose contemporaneamente: o ne fai bene una o non ne fai bene nessuna. In questo caso, hai fatto bene la difesa, e sei ancora in carne, ma se avessi fatto bene l'attacco, chissà cosa sarebbe successo. Che ne dici di verificarlo? Riuscirai a distruggere lo scudo di Medusa prima di restarci di sasso?
Argor cercò nuovamente di pietrificare Shiryuu, che, istintivamente, si riparò dietro il suo scudo. In quella, Spartan, che fino ad allora aveva cercato di rianimare Shaina, si teletrasportò alle spalle di Shiryuu e lo immobilizzò per farlo pietrificare. O meglio, ci provò: all'ultimo, Shiryuu riuscì a liberarsi e a spostarsi, facendo pietrificare Spartan al suo posto.
_ Ora siamo uno contro uno! _ disse Shiryuu, interrompendo il fiotto di imprecazioni in arabo, farsi e tedesco che usciva dalla bocca di Argor.
Argor rispose cercando nuovamente di pietrificarlo, poi, non appena Shiryuu si fu riparato, Argor colpì lo scudo con un calcio volante, scagliando Shiryuu a terra e all'indietro e, senza dargli il tempo di rialzarsi, cercò di sfasciarlo o strapparglielo insieme al braccio a suon di calcioni, impedendogli di reagire. Poi, dopo essere stato scagliato indietro da un calcio più forte degli altri, Shiryuu si ricordò di un particolare della leggenda di Medusa: che Perseo era riuscito a decapitarla e a difendersi dal suo sguardo utilizzando uno scudo iperlucente prestatogli da Atena per vederla di riflesso, e pensò di contrattaccare con lo stesso trucco.
_ LAS AL'GHUL GORGONIO!
Il Las Al'Ghul Gorgonio (in arabo Testa del Demone Gorgone) era un colpo alquanto interessante: prima un'illusione tattile ed ottica bloccava la vittima come se fosse avvolta da un branco di serpenti, poi, quando questa svaniva, la vittima riceveva una scarica di calci volanti prima che avesse il tempo di difendersi. Fu quasi un miracolo che Shiryuu fosse riuscito a difendersi, ricevendo sullo scudo la maggior parte dei calci, ma riportò comunque dei danni e finì a demolire una parete della villa.
_ Povero idiota. _ disse Argor. _ Non stai combattendo contro Medusa, ma contro il Sacro Guerriero di Perseo! E' naturale che io conosca quel vecchio trucco.
_ Già... _ mormorò Shiryuu, rialzandosi.
Argor rimase metaforicamente di pietra: credeva di aver ammazzato Shiryuu con il suo colpo mortale, e si ritrovò costretto ad ammettere che Shiryuu non era da sottovalutare. Quest'ultimo ne aveva pensata un'altra, e si bendò per affrontare Argor frontalmente senza venire pietrificato. Non funzionò: nonostante avesse chiuso gli occhi, Argor, più per scherno che per altro, gli pietrificò il braccio sinistro e gli mandò in pezzi la benda di fortuna.
_ Come direbbe Mulo... Notizia flash, figliolo: il raggio pietrificante di Medusa va direttamente al nervo ottico, senza che nulla lo fermi. _ disse Argor. _ Bè, il tuo scudo potrebbe, ma non puoi più usarlo. Pronto al gran finale?
Argor, dopo averlo riempito di calcioni in pancia, cercò nuovamente di pietrificare Shiryuu, ma ci fu un'interferenza nota sotto il nome di Steel Saints: Sho, infatti, utilizzando il suo Sky Cloth come un aliante a razzo e appendendosi ad esso, arrivò in volo e calciò lo scudo della Medusa, deviandone il raggio prima di atterrare ed indossare lo Sky Cloth. Fu poi il turno di Daichi, che, utilizzando il Land Cloth come uno skateboard a motore, investì Argor prima di mettersi in armatura. Infine, Ushio: il Marine Cloth quasi centrò in faccia Argor prima di essere indossato.
_ Chi cazzo siete?! _ sbottò Argor.
_ Gli Steel Saints! _ rispose Daichi. _ Sono Daichi del Land Cloth!
_ Sono Sho dello Sky Cloth! _ si presentò Sho.
_ Infine, Ushio del Marine Cloth! _ aggiunse Ushio.
Argor era decisamente scazzato, e si era reso subito conto di avere un preciso vantaggio sui suoi avversari: il suo cosmo, enorme anche per un Sacro Guerriero d'Argento, e la conseguente velocità di mach 27 che ne derivava. Gli Steel Saints, invece, pur essendo in grado di combattere alla pari con i migliori agenti speciali dei vari eserciti del mondo, non avevano un cosmo, e la loro unica speranza di vincere era rispedire addosso ad Argor il raggio pietrificante di Medusa. Sho ci riuscì, ma Argor riuscì ad evitarlo e li riempì di botte.
_ Fermati e affrontami! _ ordinò Shiryuu un attimo prima che Argor pietrificasse i poveri Steel Saints.
_ Uffa... _ sbottò Argor. _ Con tutte le botte che ti ho dato alla testa sei forse impazzito? Se vuoi, ti pietrificherò per primo.
Shiryuu non rispose, ma, ricordatosi che, secondo il suo maestro c'era un modo per proteggersi da Medusa, lo mise in pratica, infilandosi le dita negli occhi fin quasi a cavarseli: il sangue, se pieno di energia cosmica, era la barriera perfetta per il raggio di Medusa, e tanto per sicurezza Shiryuu aveva messo fuori uso i suoi stessi occhi. Argor era sbigottito: anche lui sapeva che il potere di Medusa poteva essere fermato in quel modo, ma non si aspettava che qualcuno l'avrebbe usato.
_ Sei completamente impazzito?! _ esclamò.
_ La mia mente è lucida. _ rispose Shiryuu. _ Per noi la vita è sempre a rischio in battaglia. Fatti sotto, Argor: il pugno destro del Drago è ancora vivo!
_ Non scherzare! Prendi!
Argor, approfittando della cecità di Shiryuu, iniziò a massacrarlo di pugni, impedendogli qualsiasi reazione. Gli Steel Saints cercarono di aiutare Shiryuu, ma quest'ultimo disse loro di fermarsi, dicendo che vedeva chiaramente Argor e i suoi attacchi.
_ Ma davvero?! _ ribattè Argor. _ Dimostralo! LAS AL'GHUL GORGONIO!
_ Lo vedo... Atena me l'ha indicato. _ disse Shiryuu. _ ROZAN RYUHISHOO!
In condizioni ottimali, ovvero contro un bersaglio in volo esattamente sopra di chi lo usa, il Rozan Ryuhishoo (Volo del Drago di Rozan) è molto più letale del Rozan Shoryuha, ed Argor era in posizione ottimale: con un solo pugno, Shiryuu mandò in pezzi lo scudo di Medusa e trafisse il cuore di Argor, battendolo. Con la sconfitta di Argor e la distruzione dello scudo di Medusa, l'effetto pietrificante, che, a causa dei cosmi di Seiya, Shiryuu, Shun e Spartan, non era stato definitivo su nessuno dei quattro, perse efficacia, ed in pochi istanti, mentre Ebdera giungeva per controllare cos'era successo, ciò che era stato pietrificato tornò in vita.
_ Che cosa è successo? _ chiese Ebdera. Poi, vedendo Argor morto, capì e disse: _ Formidabile...
_ Argor! _ gridò Spartan, vedendo il cadavere del suo compagno.
Spartan cercò di soccorrerlo, ma, vedendo con orrore che era già morto, attaccò con la telecinesi. Non funzionò: il Marine Cloth di Ushio disturbava quasi ogni genere di onde, comprese quelle psichiche che rendevano possibile la telecinesi.
_ La pagherete lo stesso! _ gridò quando si rese conto che gli Steel Saints lo bloccavano. _ MEGAS LAMBDA!
_ CRYSTAL WALL!
Spartan lanciò un'onda di energia con la forma della lettera greca lambda (Megas Lambda significa Grande Lambda), ma, intercettata dal Crystal Wall, tornò al mittente.
_ Sparisci, Spartan. _ ordinò Ebdera. _ Senza telecinesi non puoi sperare di battermi.
_ Mai, traditore! DAIMONON ORGE'!
_ STARLIGHT EXTINCTION!
Nonostante il nome altisonante, la Daimonon Orgè (Ira dei Demoni) non potè competere con la luce dorata dello Starlight Extinction, e svanì insieme al suo creatore, che lasciò soltanto il cloth.
_ Che cosa gli hai fatto? _ chiese stupito Seiya.
_ Lo Starlight Extinction è come un faro che tutto guida. _ rispose Ebdera. _ Ma è anche una porta luminosa, e quando la luce si spegne, la porta del nulla si chiude alle spalle di chi vi è entrato. Shun, prendi Shiryuu: ha perso molto sangue, e per sfidare Argor si è accecato.
_ Cosa?! _ esclamò Shun.
_ Muoviti!
Shun prese Shiryuu con se, ed Ebdera li teletrasportò all'aereo insieme a Seiya.
_ Benissimo. _ disse. _ Chi siete, voi tre Steel Saints?
_ Se volete saperlo, chiedete del professor Asamori al Centro di Ricerche della Fondazione Grado, Ebdera-san. _ rispose Sho, prima di filarsela insieme ai suoi compari.
______________________________________________________________________

_ Non è possibile... _ commentò Vega, venuto di persona insieme ad alcune guardie imperiali a controllare cos'era successo a Capo Sounion. _ Telescopium e Caelum KO, Perseus morto...
_ Signore, abbiamo trovato il cloth di Pyxis. _ disse una guardia. _ A prima vista non presenta danni.
_ Solo il cloth? Starlight Extinction, è chiaro. Ed Ophiucus?
_ Non c'è.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Che fine ha fatto Shaina? E qual'è il legame fra un dipendente della Fondazione Grado e gli Steel Saints? Questo e (forse) altro nel prossimo episodio.

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Capitolo 22
*** 22: COLUI CHE HA FORGIATO L'ACCIAIO ***


Finalmente viene squarciato il velo di mistero sugli Steel Saints. Da dove vengono? Chi c'è dietro di loro? Come fanno a combattere contro i Sacri Guerrieri pur non avendo un cosmo? E, soprattutto, ma a me, che me ne frega?
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Steel Saints (Sho, Daichi & Ushio)=Cavalieri d'Acciaio (Shadir, Benam & Lear); Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Sagitta Maya=Lesia della Freccia; professor Asamori=professor Rigel; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno.



CHAPTER 22: COLUI CHE HA FORGIATO L'ACCIAIO



Susumu Oyama, direttore dell'aereoporto privato della Fondazione Grado stava rientrando in ufficio per sistemare alcune pratiche quando, davanti alla porta, sentì una voce nell'ufficio. Sapendo che la Fondazione aveva dei nemici potenti non andava mai in giro disarmato, ed entrò in ufficiò con la pistola spianata.
_ Non disturbare! _ sbottò Shaina, mettendolo KO con l'onda d'urto di un pugno. _ Scusate, c'è stata un'interferenza... Sì, mi sono nascosta nel bagagliaio dell'aereo. Potreste inviarmi dei rinforzi?
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Dopo aver portato Shiryuu all'ospedale privato della Fondazione Grado per un'operazione nel tentativo di salvargli pelle e vista, Atena si recò al Centro Scientifico Grado insieme agli altri Sacri Guerrieri tranne Shun (rimasto davanti alla sala operatoria), dove ebbe una curiosa sorpresa: gli Steel Saints non solo erano presenti, ma si stavano allenando in una palestra a loro riservata.
_ Senza dubbio sono gli Steel Saints. _ commentò Seiya. _ Ma che ci fanno qui?
_ Ehi, come sta Draco? _ chiese Sho, dopo aver interrotto il suo allenamento.
_ Lo stanno operando in questo momento. _ rispose Maya.
_ Speriamo vada tutto bene! _ disse Daichi mentre si sganciava dalla tonnellata di metallo che stava trascinando.
_ Ma voi chi siete? _ chiese Atena.
_ Avete degli strani cloth. _ aggiunse Genes.
_ E' naturale, noi non combattiamo bruciando il cosmo. _ rispose Daichi.
_ Comunque siamo molto forti anche noi tre. _ aggiunse Ushio.
_ Siete sopravvissuti ad un pestaggio di Argor, è ovvio che siate forti. _ ribattè Ebdera. _ Comunque, che razza di cloth avete?
_ Sono meccanici. _ rispose Sho.
_ Dunque sono macchine. _commentò Ikki.
_ E di chi è stata l'idea? _ chiese Flaming.
_ Di Mitsumasa Kido. _ rispose Daichi.
_ Per ordine del nonno?! _ esclamò Atena.
_ Scusate se vi ho fatto aspettare. _ disse uno scienziato di mezza età, identificabile come il professor Asamori grazie al cartellino di riconoscimento sul camice. _ Signorina, è molto tempo che non ci vediamo.
_ Professor Asamori, ma che accidenti significa tutto questo?
_ Vi spiegherò tutto.
Asamori condusse i suoi visitatori in un salotto davanti ad un ritratto di Mitsumasa Kido e lì spiegò tutto.
_ Di ritorno dalla Grecia tredici anni fa, Mitsumasa Kido mi affidò il seguente incarico: costruire tre armature meccaniche che aveva chiamato Steel Cloth e selezionare coloro che le avrebbero dovute utilizzare e combattere al fianco dei Bronze Saints. _ disse Asamori. _ Tentai di realizzare gli Steel Cloth a partire da dei vecchissimi progetti incompleti fornitimi dal signor Mitsumasa, ma non riuscii a completarli per la difficoltà di soddisfare varie condizioni apparentemente incompatibili, come la durezza estrema ed il peso ridotto al minimo. Influenzato dall'entusiasmo del signor Mitsumasa mi dedicai completamente alla creazione degli Steel Cloth, notte e giorno. Naturalmente non ne feci parola con nessuno. Quando il signor Mitsumasa morì cinque anni or sono, sentii un enorme vuoto dentro di me. Ma Daichi e gli altri che avrebbero dovuto indossare gli Steel Cloth erano stati scelti, ed avevano iniziato l'addestramento. Non potevo rinunciare a tutto a metà strada, e alla fine, recentemente, sono riuscito a completare gli Steel Cloth!
_ Non sapevo che il nonno avesse fatto tanto. _ disse Atena.
_ E anche prendendo per i fondelli Mulo. _ aggiunse Ebdera. _ Erano parecchi anni che nessuno riusciva a fregarlo.
_ Però c'è una cosa che non capisco, professore. Perché crede che il nonno mi abbia tenuta all'oscuro di tutto questo?
_ Il signor Mitsumasa mi parlò così: _ disse Asamori. _ "Professore, la prego di mantenere il massimo segreto anche con mia nipote Saori. Inganna prima i tuoi amici se vuoi ingannare i tuoi nemici. Voglio regalare gli Steel Saints a Saori solo dopo che i nove Sacri Guerrieri le si saranno radunati attorno e che lei abbia preso coscenza di essere la reincarnazione di Atena ed abbia deciso di combattere".
_ Ora capisco. Professore, la ringrazio. La sua opera è stata ammirevole.
_ E' lei che è ammirevole, Signorina.
_ E' impressionante come Mitsumasa Kido avesse programmato tutto. _ disse Ikki. _ Esistono davvero pochi uomini di quella statura.
_ E noi che pensavamo che fosse un vecchio oni per come ci trattava da bambini. _ aggiunse Seiya.
_ Non parlare così! _ gli disse Hyooga, tappandogli la bocca.
_ C'è una cosa che non quadra. _ disse Genes. _ Ai miei tempi avevo sentito parlare di un progetto selenita di armature meccaniche più versatili e leggere delle tute potenziate delle truppe ordinarie per equipaggiare i D.
_ I D? _ chiese Seiya.
_ Gli agenti speciali dell'Impero Selenita. Una via di mezzo fra una spia vera, il James Bond dei vostri film ed un cavaliere vero e proprio. E questi Steel Cloth hanno tutta l'aria di essere il completamento del progetto. Non è che qualcun altro sapesse degli Steel Saints?
_ Forse sì. _ rispose Hyooga. _ Tempo fa, una donna bellissima è comparsa dal nulla ed ha accennato ad un regalo del fantasma di Mitsumasa Kido.
_ Tipico di lord Martiya: adora vantarsi delle informazioni che riesce a recuperare, e trova sempre un modo per farlo senza farsi vedere. Può darsi che fosse lord Martiya stesso mascherato con un'illusione o qualche altro Spectre, oppure... No, è impossibile.
_ Cosa è impossibile? _ chiese Atena.
_ Che fosse Medea. Di solito si aiutavano a vicenda, ma è sparita nel nulla poco dopo la battaglia di Nemesis.
_ E se invece fosse lei? _ ipotizzò Ikki.
_ Sarebbe una grossa sorpresa. Ed un grosso guaio, se dovremo affrontare gli Spectre.
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29 ottobre 2046, QG della Fondazione Grado.
Poiché i medici della Fondazione erano riusciti a salvargli la vita ma non gli occhi, Shiryuu era stato trascinato a Goro-Ho da Shun-Rei e Kiki, nella speranza che guarisse. Ed Ikki stava litigando con Seiya sulla possibilità che Shiryuu potesse tornare a combattere.
_ Lui guarirà! _ affermò Seiya. _ Si è ripreso per ben due volte! E' nato sotto una stella che gli da questa possibilità!
_ Guarda in faccia la realtà, Seiya. _ ribattè Ikki.
_ Cosa?!
_ Il Santuario è un nemico più potente di quanto tu possa pensare. E se ti scaldi tanto solo perché un amico è stato messo fuori gioco, sei ancora un moccioso.
Seiya, infuriato, cercò di mollargli un pugno, ma Ikki lo scansò e lo mise a terra con un montante.
_ Come immaginavo, è più opportuno che stia da solo. _ disse Ikki, e fece per andarsene.
_ Aspetta, Ikki! _ gridò Seiya.
_ Aspetta, Ikki! _ ordinò Atena.
_ Non ho mai amato la compagnia. _ ribattè Ikki. _ D'ora in poi starò solo, così potrò fare a modo mio.
_ C'è bisogno di fare queste scene per dirci che vuoi stare un po' da solo? _ chiese Ebdera. _ Immagino che, in caso di necessità, ritornerai.
_ Ovvio.
Più tardi, Atena stava osservando il cielo, chiedendosi se era degna di essere una dea, quando si accorse improvvisamente e nel modo peggiore che qualcuno aveva riempito l'arena di gas soporifero: infatti si addormentò, e solo l'intuito di Ebdera potè dare l'allarme. I Sacri Guerrieri accorsero, ma ormai Atena stava volando via, rapita da uno stormo di corvi.
_ Corvus Jamian... _ mormorò Ebdera.

continua...

***

Nel prossimo episodio: I corvi di Jamian hanno rapito Atena! Riusciranno i suoi Sacri Guerrieri a salvarla dalle grinfie del più stupido dei Silver Saint e di colei che l'ha chiamato? Lo saprete nel prossimo episodio.

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Capitolo 23
*** 23: COLORO CHE RAPISCONO ***


E' finalmente arrivato Jamian, il personaggio più ridicolo di Saint Seiya, così stupido da sembrare un incrocio fra i personaggi più idioti di Rumiko Takahashi (come dimenticare i fratelli Kuno, di Ranma 1/2, e le uscite idiote dei personaggi di Urusei Yatsura, detto anche Lamù?) e Akira Toriyama (autore anche di Dr. Slump & Arale, oltre che di Dragonball). Attento, Killkenny: stavolta rischi davvero di ammazzarti dalle risate!
by lord Martiya
P.S.I: Nell'anime di Saint Seiya, ed in particolare nella versione italiana, Jamian è ancora più stupido che nel manga. Lo dimostra il fatto che nell'anime muoia cadendo in un burrone nonostante il suo cloth sia dotato di ali (ben visibili nella scheda pubblicata nel volume 6 del manga) Tenete conto che le ali dei cloth, come già dimostrato da Seiya nel combattimento contro Moses ed in seguito da Seiya, Hyooga ed Ikki nell'Hades Chapter, consentono di volare, ed otterrete la misura della 'genialità' di questo Silver Saint (Kurumada è stato più benevolo degli sceneggiatori dell'anime, verso di lui: pur avendo chiarito che non sa utilizzare le ali del suo cloth, sempre che sappia che ci sono, lo fa morire in modo più dignitoso, spazzato via dall'Hoyoku Tensho).
P.S.II: Le battute di Corvus Jamian sono esattamente quelle dell'edizione italiana (l'unica parte in cui ha superato quella originale), mentre con alcune rispostacce che gli danno ci ho messo un po' di mio.
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Sagitta Maya=Lesia della Freccia; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Corvus Jamian=Damian del Corvo; Saori Kido/Atena=lady Isabel di Thule/Atena; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Cerberus Dante=Vesta del Cerbero;Auriga Capella=Agape dell'Auriga.



CHAPTER 23: COLORO CHE RAPISCONO



_ Corvus Jamian! _ gridò Ebdera. _ Non può che esserci il suo zampino!
_ Non può essere lui! _ ribatté Maya. _ Certo, può dominare i corvi, ma è troppo stupido!
_ Dev'esserci lo zampino di Shaina o qualcun altro. Seiya, Hyooga, Shun, inseguite quei corvi e salvate Sua Divinità! Maya, cerca Shaina ed abbattila, o perlomeno tienila lontana! Genes, Flaming, resteremo qui: è probabile che si tratti di una trappola.
Atena era stata infatti rapita da uno stormo di corvi. Secondo gli ordini di Ebdera, Maya si mise in caccia, mentre Seiya, Hyooga e Shun inseguirono i corvi. Un plotone di soldati corazzati del Santuario costrinse Hyooga e Shun a rimanere indietro, e così Seiya, dopo aver attraversato tutta Tokyo, giunse da solo sulle montagne vicine, dove Corvus Jamian attendeva la sua preda, e fu costretto a scalarle senza l'aiuto di Shun e delle sue catene.
_ Che cari... I miei corvacci sono tornati dal loro padrone. _ commentò Jamian all'arrivo dei corvi.
Jamian li ricompensò con del cibo per il lavoro fatto ed ordinò loro di portare Atena al Santuario.
_ Allora, bellezza, sei pronta per il viaggio? _ chiese beffardamente Jamian mentre cambiava i legami che avvinghiavano Atena ai suoi corvi.
_ Non osare toccarla! _ ordinò Seiya, che finalmente aveva raggiunto i corvi.
_ Chi sei tu, moccioso?!
_ Pegasus Seiya, un Sacro Guerriero di Bronzo.
_ Seiya? Finalmente! Così sei tu che hai sconfitto Misty, vero?
_ Lascia subito andare Saori-sama.
_ Sì, come no! Aspettavo proprio che me lo chiedessi tu, ragazzino. Vienila a prendere, sei ne sei capace!
Con un fischio Jamian adunò i corvi attorno a se.
_ Fatti avanti, Seiya! _ gridò Jamian, e, con movenze piuttosto idiote e che ricordavano un corvo spastico, iniziò ad attaccare, riuscendo a mettere a segno un paio di colpi.
_ Ragazzino, sei giunto alla fine del tuo viaggio. _ annunciò Jamian. _ Preparati a ricevere il Black Wing Shaft.
Coperti dagli attacchi energetici di Jamian, i corvi, pervasi dal suo cosmo, attaccarono Seiya non appena Jamian ebbe cessato il fuoco, ma furono sbaragliati e messi in fuga dal Pegasus Ryuseiken.
_ Black Wing Shaft eh? Sembra più il titolo di un film che un temibile colpo! _ commentò beffardamente Seiya.
_ Aspetta, per cantar vittoria è ancora presto. _ ribattè Jamian.
Come conferma, le piume dei corvi iniziarono ad appiccicarsi a Seiya, e, per effetto del cosmo di Jamian, si rivelarono pesantissime, così pesanti che Seiya, ricoperto da esse, non riuscì più a restare in piedi e cadde a terra, iniziando a soffocare.
_ Adesso hai capito il potere del Black Wing Shaft? _ chiese Jamian, per poi rivolgersi ai corvi. _ Avanti, piccolini, ubbidite a papà. Portate questa fanciulla al Santuario, e porgete i miei saluti al Grande Sacerdote. Aprite le vostre ali al vento!
_ Saori-sama... _ mormorò Seiya.
_ Come osi essere ancora vivo? Sei dunque pazzo? _ chiese Jamian. _ Preferisci che ti finisca a suon di calci, è chiaro!
Jamian iniziò a prendere a calci Seiya, continuando e sbraitando più del protagonista di un film di kung-fu finché Seiya, bruciando il suo cosmo, non lo fece volare via insieme alle piume dei corvi.
_ Come sei riuscito a liberarti del mio Black... Ehi, parlo con te! _ gridò Jamian, ignorato da Seiya.
Seiya non cagò minimamente Jamian, ma, rischiando seriamente di ammazzarsi e tirando giù mezza montagna per darsi la spinta, abbattè un po' di corvi col Pegasus Ryuseiken e prese Atena al volo, finendo con lei in un burrone. Seiya riuscì a dirigere la caduta su una stretta passerella di roccia e ad attutire la caduta di Atena, ma per farlo si spaccò il braccio destro.
_ Sei in difficoltà, grande eroe? _ chiese Jamian, che li aveva seguiti.
Jamian, approfittando del fatto che Seiya era costretto a tenere su Atena che rischiava ancora di cadere giù, cercò di buttarli giù con un calcio, ma Seiya, con uno sforzo enorme, si spostò tirando su Saori, e, complice uno sgambetto di Seiya, fu Jamian a cadere di sotto.
_ Ti prego, aiutami, Seiya! _ gridò Jamian, che era riuscito ad aggrapparsi ad un costone di roccia.
_ Con te farò i conti un'altra volta. _ rispose Seiya. _ Chiedilo alle tue cornacchie, di salvarti!
_ Che cosa? Nonononono, aspetta, non lasciarmi, no!
_ Indulgente come sempre, eh? _ commentò Shaina, comparsa a destra di Seiya.
_ Porca miseria...
_ Grazie al cielo, Shaina, dammi una mano... _ implorò Jamian.
_ Una mano? _ chiese Shaina. _ Eccola.
Shaina gli tirò una mano finta.
_ Grazie, la tua gentilezza mi commuove. _ commentò Jamian, riuscendo finalmente a risalire e mettendosi dall'altra parte di Seiya.
_ Seiya, se fossi in te Jamian non lo lascerei vivo. _ disse Shaina. _ E' così idiota da essere insopportabile, ed io non perderei mai l'occasione di sbarazzarmi di un coso simile. Anche perché potrebbe aiutarmi a frantumarti. Sarai felice di morire insieme alla tua padroncina. Dovresti ringraziarmi, in fondo ti faccio un favore.
_ Perché non dici grazie?
_ Zittisciti, pezzo d'idiota! Stavo dicendo, Seiya? Ah, già... Dietro hai la roccia, davanti un burrone, a sinistra quell'idiota di Jamian, che, per quanto scemo, vale pur sempre qualcosa come guerriero, e a destra ci sono io. Come te la caverai stavolta, Seiya?
Seiya, accortosi che Atena si stava riprendendo, dopo due minuti in cui chiacchierarono sottovoce come due innamorati le disse di tenersi forte e si buttò di sotto insieme a lei sotto gli occhi di Shaina, cui stava venendo una crisi isterica, e di Jamian, che rimase a bocca aperta finché Shaina, tanto per passare il tempo, non cercò di fargli un origami con la lingua.
_ Eeeh?! Ma dov'è andato?! _ si stupì Jamian. _ Quell'uomo è pazzo! Buttarsi da questa altezza vuol dire suicidio assicurato! Che roba!
_ Hm! Seiya, ti comporti sempre in modo gentile... _ commentò Shaina. _ Il tuo volo sembrava quello di una stella cometa che vola... Libera nel cielo.
_ Che fai, contempli le stelle?! Guarda che Seiya è giù nel burrone!
_ Vuoi finirci anche tu?
_ Eh eh eh... Perché dovrei buttarmi nel burrone? Seiya ormai...
_ A parte il fatto che è ancora vivo, ti stavo minacciando. Ha la pelle troppo dura: si sarà nascosto in qualche anfratto per fregarci.
_ Però, mica scemo!
_ Comunque, non può esserne uscito intero, specie se il suo braccio destro è davvero fratturato. Li prenderemo con calma domattina: ora è troppo rischioso, specie con quello che l'esercito ha tirato lì sotto una settimana fa.
_ Lo sai, Shaina, che non ragioni affatto male?
_ Non si può certo dire lo stesso di te.
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Nel QG della Fondazione Grado c'era un intruso: Gastel di Corona Australis, allievo di Hiei. Il Sacro Guerriero era giunto senza farsi scoprire davanti all'elmo del Gold Cloth, ma lì era stato beccato da Ebdera e dagli altri.
_ Siamo stati istruiti entrambi da Hiei, anche se in tecniche diverse. _ disse Flaming. _ Ritirati, non voglio ucciderti.
Gastel non rispose, ma si mise in una posa simile a quella in cui i giapponesi raffigurano i fantasmi e cancellò completamente la propria aura. Poi attaccò, cercando di aggirare Flaming, ma questa riuscì a colpirlo con un pugno infuocato alla pancia, aprendogliela.
_ Ma come... _ mormorò Gastel.
_ Sei riuscito ad occultare perfettamente la tua aura, ma sei troppo lento per chi ha acquisito il settimo senso. _ rispose Flaming.
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All'alba, alcune ore dopo e duecento metri più in basso, Atena si risvegliò in un prato. Poco lontano, svenuto, giaceva Seiya. Atena si precipitò a soccorrerlo, e si fermò per un attimo a guardare il suo volto dormiente.
_ Non provare a baciarlo, o al Santuario ci arriverai a rate! _ minacciò Shaina, inarrestabile terzo incomodo. _ La timida fanciulla indifesa, che intrapendenza!
Shaina scese sul costone fiorito, ancor più vicina ad una crisi isterica.
_ Avanti, molla Seiya e salverai almeno la pelle.
_ Devo proteggere Seiya. _ rispose Atena.
_ Tu e quale esercito? Forza, togliti o ti faccio a pezzi.
_ No.
_ Non costringermi a fare ciò che non voglio. Mio fratello, in combattimento, fa fuori tutti quelli che gli capitano a tiro, anche se non centrano niente, ma io odio ammazzare gli indifesi.
Atena non si mosse, e Shaina si preparò a saltarle addosso.
_ Eh, no, Shaina, quella ragazza tu non la tocchi! _ disse Jamian, arrivato volando coi corvi. _ Fa parte della mia missione portare la principessina al Santuario, e io ho intenzione di obbedire agli ordini.
_ Fa pure, mi liberi da una seccatura.
_ Chissà come hanno fatto quei due pazzi a fare quel volo e ad essere ancora vivi... _ commentò, per poi dire ad Atena: _ La signoria vostra è pronta a volare al Santuario assieme al suo bel Jamian?
_ Sono molto spiacente di dover declinare il suo gentile invito, ma come vede sono molto occupata: questo poveruomo ha bisogno di me, e io non ho proprio cuore di abbandonarlo in questo modo. _ rispose Saori. _ Porti i miei saluti ad Ares, se vuole.
_ Ma... Ma cosa dici, mi prendi in giro?! Non ti permettere più, sai! Quel poveruomo io te lo strangolo! Sì, eh, mi...
_ Jamian! _ sbottò Shaina. _ Quel ragazzo appartiene a me. Se non ricordo male, la tua missione è portare Saori Kido al Santuario.
_ Senza intromettermi in cose che non mi riguardano, certo. Prenditi pure il tuo Seiya, anche se non capisco perché ci tieni così. Tanto ho la mia principessina tutta capricci, a cui pensare.
Atena iniziò ad espandere il suo cosmo.
_ Ma che sta succedendo? _ si chiese Jamian. _ Non capisco. E'... E' come se una grande energia fosse sparita dal nulla, è inverosimile, non credo alle palline dei miei occhi!
_ Oh, porca miseria... _ mormorò Shaina. _ In tutta la mia vita non ho mai avvertito un cosmo simile, neanche da Shaka. Non può essere Seiya, figuriamoci Jamian... Da dove proviene questo straordinario cosmo? Che provenga da... Non è possibile!
_ Ma... Sono completamente immobilizzato, non riesco più a muovermi, nemmeno un dito, e più mi sforzo di muovermi più mi sento schiacciato al suolo, che mi succede?
_ Torna al Santuario, Jamian, ubbidisci. _ ordinò Atena.
_ E come faccio? Sono immobilizzato!
_ Presto sarai libero di andartene. E quando sarai tornato al Santuario dirai a colui che passa come Grande Sacerdote che lo aspetto qui, tra queste impervie montagne.
_ eh... eh...
_ Gli puoi anche dire che non tenterò di nascondermi o di evitarlo.
_ Seiimpazzitaacausadellacaduta, ehsì, nonc'èaltra spiegazione... Il Grande Sacerdote qui?! E' assurdo!
Impassibile, Atena lo liberò dalla presa.
_ Forse non sai che il Grande Sacerdote è ministro di Atena, e tutti gli ottantotto Sacri Guerrieri gli devono adorazione... _ mormorò Jamian. _ Perché egli dovrebbe venire qui?! Mie adorate creature della notte, avventatevi su quella piccola creatura e sbranatele il cuore! Ahr! Ahr! Ah? Ma che succede? Perché vi siete fermati? Sbranate quella donna, corvacci! Eh? Non me! No! Avete capito male! Non dovete sbranare me, dovete sbranare lady principessa, non me, aiuto!
I corvi di Jamian avevano in effetti attaccato Atena, ma, prima ancora di sfiorarla, si erano posati in adorazione attorno a lei e poi si erano avventati sul loro padrone, riempiendolo di beccate prima di mettersi in posizione per guardare il loro antico signore.
_ Perché non mi avete ubbidito, corvacci traditori? _ disse Jamian, ridicolizzato dalle piume di corvo che gli spuntavano dall'elmo. _ Dopo tutto quello che ho fatto per voi, che ingrati...
_ Questo potere... E se fossimo noi, i ribelli? _ mormorò Shaina.
Jamian, infuriato, si scagliò contro Atena, ma fu bloccato dalla catena di Shun, arrivato assieme a Hyooga e Maya.
_ Altra spazzatura... _ mormorò Shaina.
Jamian fischiò per richiamare i corvi, ma l'unico che decise di cagarlo gli cagò in testa.
_ I corvi non mi ubidiscono più... _ mormorò.
Vedendolo in quello stato, Shun lo mollò, mentre Shaina cercò di saltare addosso a Seiya, ma fu fermata da Shun, che le avvinghiò un braccio con la catena.
_ Non ti permetterò di toccare Seiya con un dito. _ disse Atena.
Shun, Hyooga e Maya la scavalcarono e si posero a fianco di Atena. Shun cercò di colpire Shaina con l'altra catena, ma questa riuscì a scansarla e a liberarsi anche dell'altra. Jamian, invece, senza essere stato colpito iniziò a camminare continuando a ripetere "I corvi non mi ubidiscono più..." finché non finì nel burrone.
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Sul fondo del burrone i Red Caps, un reggimento speciale dell'esercito giapponese guidato dal colonnello Golan, stavano fronteggiando un gigante alto 40 metri che alcuni giorni prima, insieme all'aviazione, erano riusci a farci cadere dentro. Con i Red Caps c'erano un ragazzo di circa venticinque anni alto più di due metri e molto massiccio e, in groppa ad un enorme cavallo nero, Polarca.
_ Voi! _ tuonò il gigante. _ Voi avete ucciso mia madre! Voi mi avete rinchiuso nelle viscere della terra e negato la luce!
_ Ma è scemo? _ chiese il ragazzone.
_ No, Raul Kasumi. _ rispose Polarca. _ Ci ha semplicemente scambiati per Sacri Guerrieri o simili: lui e gli altri giganti furono rinchiusi nelle viscere della terra migliaia di anni fa per loro mano.
Il gigante si mise in posizione da combattimento e, tenendosi la pancia, crollò svenuto.
_ Ma come hai fatto? _ chiese il colonnello a Polarca.
_ Lo ha colpito con un pugno enorme... _ mormorò Raul. _ Eppure non si è mosso.
_ Lo ho colpito con un pugno creato dalla mia aura. _ disse Polarca, smontando da cavallo. _ Hai talento, Raul: non è da tutti riuscire a vedere una simile manifestazione del cosmo. Ti propongo una sfida: monta Re Nero, e cerca di restargli in groppa.
_ E che ci vuole? _ chiese uno dei soldati.
_ Non è un cavallo comune... _ disse Raul.
Raul gli montò in groppa e, dopo poco, Re Nero rinunciò a disarcionarlo.
_ Re Nero ha riconosciuto il tuo talento, Raul. _ disse Polarca. _ Abbine cura.
_ Eh? _ si stupì Raul.
_ Io sono stato semplicemente il suo tutore, in attesa di trovare qualcuno che meritasse la sua amicizia ed il suo aiuto. Tu potrai fare grandi cose, un giorno. Cerca di non tradire le aspettative di Re Nero.
_ Cer...
Jamian piombò fra loro e si ruppe l'osso del collo.
_ E dire che questo cloth ha le ali... _ commentò Polarca.
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_ Coglione... _ disse Shaina, commentando il volo di Jamian. _ Preparatevi a morire!
_ NEBULA CHAIN!
Shun cercò di colpire Shaina, ma questa salì sulla catena e corse fino ad arrivargli davanti, dove gli mollò una scarica di calcioni dappertutto. Fu poi il turno di Hyooga, che si beccò prima la Zanna del Tuono e poi un pestaggio in piena regola. Shaina poi cercò di saltare addosso a Seiya, ma, mentre era in aria, Maya riuscì a centrarla con l'Hunting Arrow Express e a buttarla nel burrone.
_ Dubito che basti a sistemarla. _ disse Maya. _ La seguo!
Maya si gettò all'inseguimento di Shaina. Hyooga e Shun, per quanto malconci, si apprestarono a portare Seiya in ospedale, ma Cerberus Dante ed Auriga Capella, altri due Sacri Guerrieri d'Argento, scelsero proprio quel momento per farsi vivi.
_ Adesso porteremo Saori Kido al Santuario. _ disse Dante.
_ Diteci chi siete! _ ordinò Hyooga.
_ Sono Dante del Cerbero, il cane da guardia dell'Inferno.
_ Sono Capella, della costellazione di Auriga. _ disse Capella.
_ Davanti a voi c'è l'infer... Ehi, dove andate?!
Atena e gli altri, volendo portare Seiya in ospedale, avevano cercato di filarsela mentre i Silver Saints parlavano.
_ Consegnateci Saori Kido senza fare storie e vi risparmieremo la vita. _ disse Dante.
_ Voi, piuttosto, fareste meglio a lasciare il Giappone senza fare tante storie. _ ribattè Hyooga.
_ Cosa?! Sei solo uno stupido Sacro Guerriero di Bronzo! _ disse Capella. _ Con chi credi di poterti battere, dopo il trattamento di Shaina?!
_ Prendi questa palla chiodata! _ ruggì Dante.
Dante cercò di colpire Hyooga con una delle catene con palla chiodata del suo cloth, ma Shun la bloccò con la sua.
_ Sarò io il tuo avversario. _ disse Shun. _ Oppure ritorna al Santuario, rinunciando ad una futile battaglia.
Capella cercò di colpire Hyooga con uno dei dischi del suo cloth, che poi gli tornò in mano.
_ Ultimo avvertimento. _ disse Capella.
_ Vai al diavolo! _ rispose Hyooga.
_ SAUCER KOGEKI!
Stavolta il disco si moltiplicò, ma tutti i colpi furono intercettati dall'altra catena di Shun. Dante non restò a guardare, e ne approfittò per afferrare la gamba di Shun con l'altra sua catena e liberare la prima, per poi trascinare a se Shun.
_ SAUCER KOGEKI!
_ DIAMOND DUST!
Per un attimo sembrò che Hyooga avesse ghiacciato tutti i dischi in cui si era moltiplicato quello lanciato da Capella, ma erano tutte illusioni: quello vero colpì Hyooga alle spalle, e subito dopo Dante beccò anche lui con l'altra catena. Poi decise di usarli per il lancio del peso e li buttò nel burrone, mentre una terza catena prendeva il posto delle prime due, che il cloth iniziò a sostituire.
_ Dopotutto erano Sacri Guerrieri di Bronzo. _ commentò Dante. _ Non erano degni di essere nostri avversari.
_ E adesso vuoi degnarti di venire con noi al Santuario senza fare tante storie? _ chiese Capella ad Atena.
I due stavano sghignazzando tronfiamente, quando percepirono un cosmo enorme e a loro ostile che li zittì: era Ikki, che, in groppa ad un effetto speciale, ed usando le ali del suo cloth, scese dal cielo, frapponendosi fra loro ed Atena e Seiya.
_ Non vi permetterò di toccarla con un solo dito. _ disse Ikki.
_ Chi sei tu? _ chiese Dante.
_ Non c'è bisogno che mi presenti. Vi dirò solo che ho visto l'inferno parecchie volte.
_ Se hai intenzione di ostacolarci, sistemeremo anche te! _ minacciò Capella.
Ikki non rispose, ma, con un fascio di energia cosmica, tracciò una linea per terra.
_ Non oltrepassate questa linea finché non ce ne saremo andati. _ ordinò Ikki. _ Chi di voi passerà, morirà. Coraggio, Signorina, andiamocene alla svelta.
_ Andarcene? _ chiese Atena.
_ Se non facciamo presto, Seiya schiatta!
_ Va' a farti fottere, Bronze Saint! _ urlò Capella.
Capella oltrepassò la linea tracciata da Ikki due volte: la prima di corsa, la seconda in volo dopo aver beccato un pugno da Ikki.
_ Vi avevo avvertiti. _ disse Ikki.
_ Ma chi cavolo sei? _ chiese Dante.
_ D'accordo,te lo dirò come souvenir per il tuo viaggio all'inferno: Phoenix Ikki.
_ Phoenix Ikki? Quello di Death Queen Island?
_ Mi conosci?
_ Prendi questo!
_ No, non mi conosci.
Dante attaccò con una palla chiodata, che Ikki parò con una sola mano e gli rimandò addosso, mancandolo di pochissimo.
_ Cazzo, se è forte... _ commentò Dante. _ Vediamo ora come te la cavi!
Dante attaccò con tutte e tre le palle chiodate: due furono parate, la terza si avvinghiò al braccio di Ikki.
_ Vale anche per te, Ikki: se attraversi quella linea, morirai! _ dichiarò Dante.
_ Davvero? _ chiese Ikki.
_ Quella linea è il confine tra la vita e la morte. Su, oltrepassala, Phoenix! No, aspetta che viene da te il mio NAILED BALLS ASSAULT!
Ikki, dopo aver spaccato un centinaio di palle chiodate, con un salto arrivò alle spalle di Dante.
_ Credo di essere diventato uno zombie. _ disse Ikki.
_ Ma vaff... _ imprecò Dante.
_ Ti dirò, non è la prima volta che attraverso il confine fra la vita e la morte sulle ali della fenice.
Ikki, piuttosto di cattivo umore, pestò a sangue il povero Dante, riducendolo più o meno come Shaina aveva ridotto Hyooga se non peggio.
_ Direi che possiamo andare. _ disse Ikki.
_ Col cavolo! _ gridò Capella, ancora vivo. _ SAUCER KOGEKI!
Capella attaccò con entrambi i dischi, che si avvicinarono ad Ikki, tornarono indietro ed iniziarono a massacrare Agape, tagliandogli le mani e ferendolo fino ad ammazzarlo e distruggergli il cloth.
_ Ikki, ma che accidenti è successo? _ chiese Atena.
_ L'ho colpito con un Hoo Genmaken. _ rispose Ikki. _ Nell'illusione i dischi mi decapitavano, poi, visto che continuavo ad avanzare, Capella me li lanciava di nuovo e veniva fatto a pezzi dalle sue stesse armi: evidentemente li controlla telepaticamente. Direi che finalmente ho finito.
_ Ikki, Hyooga e Shun sono nel burrone!
_ Se non riescono a tornar su da soli, non sono di nessuna utilità come Sacri Guerrieri.
_ Dante ce li ha buttati dopo che si sono battuti con Shaina.
_ E sono sopravvissuti? Con quella, se le girano i cinque minuti, è meglio suicidarsi: si fa prima e si soffre meno!
_ Fermi! _ ordinò Dante.
_ Uffa...
Dante lanciò la palla chiodata, che si avvinghiò di nuovo al braccio di Ikki.
_ Che cosa vuoi? _ chiese Ikki, sul punto di arrabbiarsi sul serio (e se gli girano a lui, i cinque minuti, ormai l'unico che si salva è Shaka!).
_ Stavolta ti darò il colpo di grazia! _ proclamò Dante.
_ Non mi pareva di averti picchiato anche alla testa...
Dante, scazzato, lanciò la seconda palla chiodata, ma una catena di Shun, riuscito a tornare su insieme a Hyooga nonostante tutto, la intercettò. Poi Ikki si liberò il braccio e se andò, affidando Dante alle cure del fratello e Seiya a quelle di Atena e Hyooga. Dante cercò di inseguirlo, ma Shun glielo impedì, dando inizio ad uno scontro di catene. Dopo un breve scambio di colpi singoli, Dante lanciò il Nailed Balls Assault, che venne bloccato dalle catene di Shun, che riuscì anche a mollargli un pugno. Dante ci riprovò con il Nailed Bomber Tackle, una spallata aerea dopo essersi avvolto di palle chiodate, ma Shun utilizzò una particolare modalità di difesa della catena, la Spiral Duct, per deviare Dante conto la montagna e stritolarlo, frantumandogli tutte le palle chiodate. Fu poi il turno di Shun di attaccare, e Dante ne fu massacrato a morte.
_ Porca miseria... _ commentò Maya.
_ E Shaina? _ chiese Hyooga.
_ Scomparsa.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Ritorno a Death Queen Island. Riuscirà Ikki a battere nuovamente i Black Saints, ora che il loro capo è tornato? E sopravviverà a Mulo, giunto a Death Queen Island per abbattere definitivamente i Black Saints? Lo saprete nel prossimo episodio.

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Capitolo 24
*** 24: COLUI CHE DOMINA I BLACK SAINTS ***


I Black Saints sono i Sacri Guerrieri del male, nemici di Atena. Loro sovrani sono la notte senza stelle e la distruzione. Come mai si sottomisero ad un Sacro Guerriero di Atena?
by lord Martiya
P.S.I: L'episodio 32 dell'anime di Saint Seiya, cui si ricollega quest'episodio del racconto, è parzialmente tratto da un flashback del manga in cui viene narrato l'incontro fra Ikki ed i Black Saints (fra cui, nel manga, non esiste Black Phoenix). Ho mischiato i dati sia del manga che dell'anime per questo episodio, ma ho lasciato Seiya in ospedale (è inverosimile che Atena permetta a Seiya di lasciare l'ospedale in quello stato) e ho fatto uccidere Esmeralda ai Black Saints invece che a suo padre Guilty.
P.S.II: Il Dragone Riflesso è un personaggio che compare solo nel manga, durante lo scontro fra Shiryuu e Black Dragon, aiutando il secondo, di cui è fratello, finché non viene ucciso da Shiryuu per proseguire ad armi pari lo scontro con Black Dragon, mentre Black Unicorn è un Black Saint di mia invenzione.
P.S.III: Son Goku è il protagonista dell'antica leggenda Sayuki, nota in Cina e Giappone, da cui sono derivati molti manga e anime, fra cui Dragonball e, appunto, Sayuki. Con la sua citazione, Shaka dimostra per la prima volta la sua fissa più evidente, quella delle scimmie (nell'Hades Chapter prende più volte in giro Saga, Shura e Camus dando loro delle scimmie in modo alquanto criptico).
P.S.IV: Pers. Saint Seiya: Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Esmeralda=Esmeralda; Guilty=il maestro di Phoenix; Black Swan=Cigno Nero; Black Andromeda=Andromeda Nero; Black Phoenix=Phoenix Nero; Black Dragon=Dragone Nero; Black Pegasus=Pegasus Nero; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Jango=Jango; Miho=Lamia; Steel Saints (Sho, Daichi & Ushio)=Cavalieri d'Acciaio (Shadir, Benam & Lear).



CHAPTER 24: COLUI CHE DOMINA I BLACK SAINTS



Ikki, dopo aver massacrato Dante e Capella, stava tornando in città.
_ Salve, Phoenix Ikki. _ disse Medea, apparsargli alle spalle.
_ Che cosa vuoi? _ chiese Ikki. _ E chi sei?
_ Chi sono? Non te lo dirò. Ti dirò che un tal Jango è tornato a Death Queen Island.
_ Jango?!
_ Proprio lui. Fa buon uso di ciò che sai.
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04 novembre 2046, ospedale privato della Fondazione Grado.
_ Ikki è a Death Queen Island? _ esclamò Seiya, ricevendo la notizia da Hyooga e Shun.
_ Sì, gli Steel Saints lo hanno individuato laggiù. _ rispose Hyooga.
_ Mio fratello ci è andato per eliminare definitivamente i Black Saints ed il loro nuovo capo, Jango, un ex-soldato di Ameria. _ aggiunse Shun. _ O così l'informatrice ha detto ad Ushio.
_ Quale informatr... Non importa! _ disse Seiya. _ Dobbiamo subito recarci laggiù!
_ Ma Seiya...
_ Sono già andati Ebdera e Flaming. _ disse Hyooga.
_ E se non bastassero? _ chiese Seiya. _ No, è meglio che va... mpf!
Hyooga gli aveva premuto sulla bocca uno straccio imbevuto di cloroformio per farlo dormire.
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Ikki, con lo scrigno del suo cloth in spalla, stava camminando per Death Queen Island quando un terzetto di Black Saints lo incontrò.
_ Così finalmente sei tornato, Phoenix! _ lo apostrofò uno dei tre.
_ Siete venuti a darmi il benvenuto? _ chiese Ikki.
_ Scherzi?! Questa è Death Queen Island, il capolinea dell'inferno! Te ne sei dimenticato?!
_ Come posso essermene dimenticato? Questa è la mia seconda patria, una patria cui sono grato, ricoperta dall'odio della gente.
_ Proprio così. Bene, non c'è bisogno di far intervenire il venerabile Jango. Sistemeremo da noi, con le nostre mani, questo traditore!
_ Pensate di farcela? Siete i Black Saints, i Sacri Guerrieri falliti. Un'accozzaglia di rifiuti!
_ Cos'hai detto?
_ Lasciatemi passare e chiudero un occhio.
_ Ora vedrai quanto sono terribili i Black Saints che hann...
Ikki non gli diede il tempo di finire e lo uccise insieme agli altri due prima di andarsene per la sua strada.
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Un gruppo di Phoenix Shadows giaceva morto ai piedi di Mulo, giunto a Death Queen Island.
_ E così, sei venuto anche tu, Ikki. _ disse fra se. _ Due piccioni con una fava: ti lascerò combattere contro i Black Saints, e chi vincerà se la vedrà con me. Anzi, no. Quest'isola è satura del cosmo triste e rancoroso di milioni di Black Saints e delle loro vittime. Saprò farne buon uso.
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Mentre camminava sulle pendici del vulcano, Ikki trovò dei fiori nella terra devastata di Death Queen Island e, guardandolo, sorrise.
Somigliano molto ad Esmeralda... pensò Ikki. Esmeralda...
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Due anni prima, Death Queen Island.
Ikki, non ancora Sacro Guerriero, ed una ragazza identica a Shun stavano correndo, mano nella mano, per l'isola, nonostante le obiezioni, per lo più scherzose, di Ikki.
_ Guarda che meraviglia, Ikki. _ disse la ragazza quando giunsero ad un prato fiorito vicino alla pira dov'era conservato il cloth di Phoenix.
_ Non credevo che su quest'isola ci fosse un luogo così bello! _ esclamò Ikki. _ Grazie, Esmeralda.
_ Ascolta, Ikki. Perché devi essere sempre coperto di ferite, pur di diventare un Sacro Guerriero? Perché gli esseri umani si odiano e si combattono al punto di versare tanto sangue? Ci devono pur essere cose molto più belle per cui valga la pena di vivere, non ti pare? Io sono sicura che ce ne sono! Anche in una terra infernale come questa. Vedi? Ci sono fiori belli e graziosi come questo! _ aggiunse Esmeralda cogliendo un fiore.
Guilty, maestro di Ikki e padre di Esmeralda, comparve all'improvviso e colpì la figlia.
_ Pensa ai fatti tuoi! _ ordinò. _ Anche se sei mia figlia non ti permetto di disturbare gli addestramenti!
_ Ma che diavolo... _ mormorò Ikki.
_ Su, Ikki. Avventati contro di me con odio e ira!
_ No, ti prego, non farlo Ikki! _ scongiurò Esmeralda.
Ikki, in preda all'ira, attaccò Guilty, che, parando i colpi, fu costretto ad arretrare.
_ Odia! _ lo incitò Guilty. _ Odiami! Odia tutto!
Ad un certo punto Guilty non ebbe più via di fuga, avendo alle spalle una parete di roccia. Ikki lo attaccò con il Phoenix no Ken, ma si fermò prima di colpirlo.
_ Pezzo d'idiota, perché ti sei fermato?! _ chiese Guilty. _ Non capisci che questa esitazione può costarti la vita?! Idiota!
Guilty lanciò il Phoenix no Ken alla testa di Ikki, sfiorandolo, e centrando in pieno con l'onda d'urto la povera Esmeralda, che cadde a terra. Ikki si precipitò a soccorrerla, ma non potè fare nulla.
_ Che stupida. _ disse Guilty. _ Non avrebbe dovuto impicciarsi.
_ Cosa? _ chiese Ikki, sul punto di scoppiare.
_ Mi hai sentito.
Ikki gli si lanciò addosso, più furibondo di prima, e stavolta Guilty non riuscì neanche a difendersi.
_ Così, Ikki! _ lo incitò. _ Questo è il vero odio! Ciò che sei stato finora è morto e sepolto, insieme alle tue lacrime! Odia! Odia me! Odia la Fondazione Grado, che ti ha costretto a venire fin qui! Odia tuo fratello che ti ha mandato qui al suo posto!
Ikki sferrò nuovamente il Phoenix no Ken, ma stavolta si fermò pochi millimetri prima del cuore di Guilty, quando il cloth della Fenice uscì dallo scrigno e si pose addosso ad Ikki.
_ Sai, Ikki, ieri è passato un Silver Saint che mi ha dato due doni. _ disse Guilty. _ Il primo è stato l'ultimo segreto del cloth della Fenice: quel cloth immortale avrebbe protetto soltanto un uomo che desiderava fin dal profondo il potere di ridare la vita a qualcuno. E' per questo che ho colpito Esmeralda, per gettarla in uno stato di morte apparente. L'altro dono è...
Un tifone travolse Ikki, Guilty ed Esmeralda, uccidendo padre e figlia.
_ E così hai resistito, Bronze Saint. _ commentò il responsabile dell'attacco, un uomo cieco identico a Black Dragon. _ Sono il Dragone Riflesso, dei Black Saints. Il signor Black Unicorn, che il signor Jango ha nominato suo sostituto, ha ordinato la vostra morte, ed io sono il vostro boia.
Ikki gli staccò la testa con un ceffone, poi si recò nella parte di Death Queen Island più simile all'inferno, dominata dai Black Saints.
_ Fermati! _ gli ordinò un Black Saint quando Ikki entrò nel loro territorio.
_ Sparite, falliti. _ rispose Ikki, nonostante il grosso dei Black Saints fosse attorno a lui.
_ Dì un po', lo sai chi siamo?
_ Certo. Siete quei falliti che, dopo anni di allenamento, non sono riusciti neanche a diventare Sacri Guerrieri di Bronzo. Toglietevi, che devo uccidere Black Unicorn.
_ Maledetto! Ora...
_ HOYOKU TENSHO!
I Black Saints cercarono di attaccare Ikki, ma furono tutti sbaragliati in un sol colpo nonostante fossero centinaia.
_ Niente male, Phoenix. _ commentò Black Swan, che aveva assistito al massacro.
_ Il tuo cosmo è diverso da quello di questi pivelli. Chi sei?
_ Sono Black Swan, uno dei sei Black Saints più forti insieme a Black Unicorn, Black Phoenix, Black Dragon, Black Pegasus e Black Andromeda. Perché vuoi la testa del capo?
Ikki passò oltre dandogli dell'idiota.
_ Come ti permetti?! _ sbottò Black Swan.
_ Guilty era il mio maestro, idiota! _ rispose Ikki. _ Ed Esmeralda... Ma che te ne parlo a fare?
_ Ehm... Se vuoi sapere dove si trova il signor Black Unicorn te lo dirò, sempre che tu resista al mio colpo che congela anche le fiamme! BLACK BLIZZARD!
Ikki lo parò e lo rispedì al mittente ancora più forte, mettendolo a terra.
_ Allora? _ chiese Ikki.
_ Si trova in cima al vulcano. _ rispose Black Swan. _ Ma non riuscirai mai ad arrivare a lui, per... Ehi, vuoi ascoltarmi?!
Ikki se n'era andato non appena aveva saputo dove trovare la sua vittima, e si fermò dove trovò un fiore. Fece per raccoglierlo, ma la catena di Black Andromeda lo distrusse.
_ Un fiore ti sembra così raro? _ chiese Black Andromeda. _ Non importa. Piuttosto, sei pronto a morire per il mio BLACK FANG NEBULA?!
Le catene mutate in serpenti avvolsero Ikki ed andarono rapidamente in frantumi.
_ Ma come hai fatto? _ chiese Black Andromeda, un attimo prima di venire pestato.
Poco dopo Black Unicorn, Black Phoenix, Black Dragon e Black Pegasus attaccarono Ikki tutti insieme, ma subirono l'Hoyoku Tensho, che li mise fuori gioco, e Black Unicorn, in sovrapprezzo, fu anche buttato nel vulcano.
_ Povero sciocco. _ disse Ikki. _ Dovevi accettare in pace la tua sorte, saresti morto senza soffrire: ora che ho il cloth di Phoenix, al mondo non ho più nemici degni di questo nome.
_ Davvero? _ chiese una voce.
Ikki si girò, e vide un bagliore dorato da cui proveniva un cosmo immenso, simile a quello di un dio.
_ Dicono che anche Son Goku si ergesse sulla mano di Budda proclamandosi il più forte. _ disse Shaka dopo aver dissolto il bagliore che lo avvolgeva. _ Proprio come te.
_ Chi sei, e che ci fai qui? _ chiese Ikki.
_ Sono Shaka, e sono venuto a sconfiggere i Black Saints. Ma non dovevano essere un gran ché, se è bastato un Sacro Guerriero di Bronzo alle prime armi a batterli tutti. Addio.
_ Aspetta! Prima mi hai deriso, paragonandomi a quello scimmiotto della leggenda.
_ Non arrabbiarti, era solo un paragone.
_ Sta zitto! Prima di deridermi, prova questo! HOYOKU TENSHO!
Shaka lo prese in pieno, ma non si fece neanche un graffio.
_ Ricorda che c'è sempre qualcuno più forte. _ disse Shaka. _ A paragone dei Sacri Guerrieri d'Oro, e specialmente di me, persino tu sei come quella scimmia sulla mano di Budda.
A dimostrazione di queste parole, Shaka colpì Ikki con una potenza enorme, utilizzando poi il suo cosmo per curarlo e velocizzare la rigenerazione del suo cloth.
_ Dimenticherai completamente questo nostro scontro, ma se tradirai il Santuario e ci sfideremo, esso tornerà alla tua attenzione e ti riempirà di terrore. _ decretò Shaka mentre agiva sulla mente di Ikki.
Poco dopo i Black Saints al gran completo li raggiunsero e Black Dragon, a nome di tutti loro, giurò fedeltà ad Ikki e al Santuario.
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Erano passati più di due anni da quei fatti, ma Ikki li ricordava benissimo.
Esmeralda, avevi ragione tu. pensò Ikki, mentre si chinava a raccogliere il fiore. Al mondo ci sono cose molto più belle dell'odio e dell'ira. L'ho capito veramente dopo aver incontrato Seiya e gli altri. E poi ho capito anche che bisogna combattere per proteggere queste cose belle.
Raccolto il fiore, Ikki cambiò strada e si diresse verso la costa.
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_ Dov'è Jango? _ chiese Flaming al povero Black Saint sopravvissuto a lei ed Ebdera per essere interrogato.
Il poveraccio, dopo aver guardato i cadaveri dei suoi compagni ed aver guardato Flaming che lo teneva per il bavero del cloth, indicò un punto sulla costa dell'isola. Flaming lo lanciò alle sue spalle, come un rifiuto, e, insieme ad Ebdera, si diresse verso quel posto.
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Ikki aveva raggiunto le tombe di Guilty ed Esmeralda, situate sulla costa di Death Queen Island. Stava per deporre il fiore sulla tomba di Esmeralda quando una fiammata lo incenerì.
_ Ti aspettavo, Phoenix. _ disse un uomo con un ustione sul volto e l'armatura delle guardie speciali di Ameria.
_ E così sei tu Jango. _ disse Ikki. _ Sei pronto a morire?
_ Non potrai fare lo sbruffone ancora a lungo. Dopotutto ti sei impadronito del cloth di Phoenix e del mio esercito mentre ero assente, e per di più facendoti aiutare da un Sacro Guerriero d'Oro. Ma ora io, Jango, regno nuovamente sull'intera Death Queen Island e sui Black Saints, e come loro capo decreto la tua morte!
_ Tsk. Finché ci saranno uomini come te, il sangue continuerà a scorrere. Sarai tu a morire, e per mano mia. Qui ed ora, e con i tuoi Black Saints!
Jango fece un fischio, ed il grosso dei Black Saints, sbucando da sottoterra, saltò addosso ad Ikki, riuscendo a strappargli lo scrigno del cloth. Poi Black Phoenix entrò in scena e colpì Ikki con lo Hoo Genmaken, approfittando dell'illusione per iniziare a strangolarlo.
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Mulo aveva raggiunto il vulcano ed era entrato nel cratere, levitando giusto sopra la lava.
_ Cosmo di rancore e di malvagità di Death Queen Island! _ chiamò Mulo. _ Parla sotto forma di grido dei defunti! Io ti porto la punizione divina per coloro che ti hanno creato! Il tempo è giunto, non dovrai più attendere, per la giusta vendetta! Che la vendetta degli innocenti assassinati dai Black Saints si abbatta su di loro e su quest'ultimo lembo di Mu ormai totalmente profanato dal male!
La lava iniziò a ribollire più del normale, e l'intera isola iniziò a tremare con forza impercettibile ma in lenta e costante crescita.
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_ Al mondo non servono due Phoenix. _ disse Black Phoenix, mentre strangolava Ikki. _ Ho sempre dovuto sopportarti, quando tu eri il capo, ma ora mi vendicherò!
_ Tu e quale esercito? _ chiese Ebdera, appena giunto sul luogo insieme a Flaming.
_ Non gli ci vorrà molto per liberarsi e batterti. _ aggiunse Flaming.
_ Uccideteli! _ ordinò Jango.
_ STARDUST REVOLUTION!
L'intera armata dei Black Saints fu crivellata dall'attacco di Ebdera, che risparmiò soltanto Flaming, Ikki, Jango, Black Phoenix e la tomba di Esmeralda.
_ Ma cosa... _ mormorò Jango.
_ Il mio cosmo ha generato una piccola galassia, e nel breve tempo in cui le ho dato la forza e l'energia di esistere, in essa ha infuriato una tempesta di meteoriti, effimere quanto la galassia ma non per questo meno letali. _ spiegò Ebdera. _ Questo era lo Stardust Revolution: fra i miei colpi, uno solo è più letale.
_ Forza, Ikki! _ lo incitò Flaming. _ Sei uno dei Sacri Guerrieri della speranza al servizio di Atena!
_ E' inutile! _ disse Black Phoenix, smettendo di strangolare Ikki. _ Tra poco il mio Hoo Genmaken lo spingerà al suicidio.
_ PHOENIX NO KEN!
Mentre lo scrigno di Ikki si apriva ed il cloth ne usciva a vestire Ikki, Black Phoenix morì, cercando di capire come aveva perso.
_ Credevo sarebbe venuto anche Seiya. _ disse Ikki.
_ Infatti gli abbiamo dovuto dare il cloroformio, e forse anche altro. _ rispose Ebdera.
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Hyooga, Shun, Miho e gli Steel Saints erano stanchi morti ai piedi del letto di Seiya, dopo una faticaccia tremenda per mettergli la camicia di forza e riaddormentarlo.
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_ Prendi questo, Phoenix! _ disse Jango. _ DEATH QUEEN INFERNO!
Il colpo di Jango, un tifone di fuoco, colpì Ikki e bruciò per pochi istanti, poi Ikki, senza un graffio, lo spense con l'aura cosmica.
_ Esmeralda giace sepolta in quest'isola. _ disse Ikki. _ Non profanerete la sua tomba versando altro sangue. Jango! Questo è il vero colpo della Fenice, il PHOENIX GENMAKEN!
Jango rimase paralizzato dal colpo, che in breve paralizzò anche i nervi del suo cuore, provocandone l'arresto.
_ Andiamocene, presto! _ gridò Ebdera. _ Qualcosa sta per distruggere l'isola!
Per confermare le sue parole il vulcano esplose, e l'intera isola iniziò a tremare, sul punto di esplodere anch'essa.
_ No... _ mormorò Ebdera. _ L'energia che sta distruggendo Death Queen Island mi impedisce di usare il teletrasporto per fuggire!
_ JAOH ENSATSU KOKURYUHA!
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In pochi minuti, Death Queen Island venne distrutta in una gigantesca eruzione esplosiva, ancora più devastante di quella che aveva distrutto Krakatoa, dalla potenza stimata di 5000 megatoni. Nell'immensa distruzione restò soltanto Mulo, protetto grazie alla stessa energia che aveva provocato l'esplosione.
_ E così ce l'hai fatta. _ disse, osservando il drago di fiamme nere che, stagliandosi nel cielo rosso sangue, volava verso il Giappone.
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Il drago del Kokuryuha atterrò vicino a Tokyo e si dissolse, rivelando di aver trasportato fin lì Flaming, Ebdera ed Ikki.
_ Molto versatile, vero? _ chiese Flaming.
_ Ikki, ho un consiglio da darti. _ disse Ebdera. _ Ho notato che gli attacchi dei sicari del Santuario e dei Black Saints hanno danneggiato il tuo cloth. Recati nel vulcano dell'isola di Kanon, nel Mediterraneo, e lì la lava particolare di quel vulcano lo rigenererà alla perfezione.
_ Come quella del Fujiyama? _ chiese Ikki.
_ Ancora meglio. Ora scusatemi, ma forse ho trovato il modo di curare gli occhi di Shiryuu.

continua...

Nel prossimo episodio: Duplice faida, fra due Sacri Guerrieri d'Argento e fra gli allievi di Doko! Riusciranno Ebdera e Shiryuu a vincere? E gli occhi di Shiryuu potranno guarire grazie all'idea di Ebdera? Questo e (poco) altro nel prossimo episodio.

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Capitolo 25
*** 25: COLORO CHE CHIEDONO VENDETTA ***


Già il capitolo 25... Ne abbiamo fatta, di strada! E' l'ora della vendetta, per qualcuno, e del licenziamento per qualcun altro. Sul licenziatario non ho dubbi, ma i vendicatori (no, non sto parlando di Thor, Capitan America, Iron Man e soci, quindi voi della Marvel potete starvene a cuccia) riusciranno a farcela?
by lord Martiya
P.S.I: Nell'anime di Saint Seiya è Seiya a recarsi al monte Jandara e a battersi con Aracne, tra l'altro con l'aiuto di Sho, finendo poi di nuovo in ospedale. Non era meglio lasciarcelo direttamente?
P.S.II: Nell'anime di Saint Seiya (non nel manga perché lì non compare nemmeno) Aracne muore per mano di Seiya, e soprattutto non c'è nessuna prova che siano fratello di Spartan, che, tra l'altro, non muore ma scappa al Santuario portandoci Shaina.
P.S.III: Lo scontro fra Aiolia e Lyakos lo Scarlatto proviene interamente da Saint Seiya Episode G (nella versione italiana Lyakos viene chiamato Lava Rossa, in quanto il suo nome, in greco, vuol dire esattamente questo).
P.S.IV: Pers. Saint Seiya: Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Phaeton=Feton; Appendix Kiki=Kiki; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Shun Rei=Fiore di Luna; Oko=Demetrios; Libra Doko=il Maestro dei Cinque Picchi; Tarantula Aracne=Aracne della Tarantola; Aries Mu=Mur dell'Ariete; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Leo Aiolia=Ioria del Leone



CHAPTER 25: COLORO CHE CHIEDONO VENDETTA



Mulo era al cospetto del Grande Sacerdote insieme a Phaeton e Sakyo.
_ Death Queen Island è distrutta, e con essa i Black Saints. _ disse Mulo. _ Purtroppo Carina ha trovato il modo di scampare all'esplosione insieme a Orion e Phoenix.
_ Hai compiuto comunque un ottimo lavoro, a differenza di qualcun altro. _ rispose Saga. _ Purtroppo, Phaeton, ho dovuto constatare che la tua intelligenza si è sviluppata su basi prettamente tattiche, e non a sufficienza da poter continuare a condurre le operazioni contro i ribelli. Pertanto, puoi nuovamente considerarti capitano dei soldati corazzati.
_ Sì. _ rispose mestamente Phaeton, badando a nascondere il sollievo di non essere stato ammazzato come Gigars.
_ Sakyo, da questo momento sei il nuovo primo ministro. Conduci a termine le operazioni contro i ribelli.
_ Vostra Santità, purtroppo non sono in grado di farlo. _ rispose Sakyo.
_ Come?
_ Le informazioni in nostro possesso mi inducono a ritenere che nessuno dei Sacri Guerrieri di Bronzo e d'Argento possa competere con il Jaoh Ensatsu Ken di Carina o la tecnica omicida di Lepus. I Sacri Guerrieri d'Oro, probabilmente, non avrebbero troppe difficoltà a batterli, ma la mia nuova autorità di Primo Ministro non si estende su di loro: per volontà di Atena, i Sacri Guerrieri d'Oro devono obbedienza soltanto alla dea stessa ed al Grande Sacerdote, e solo in casi particolari anche ad altri membri della gerarchia del Santuario.
_ Sei piuttosto pessimista. Mulo, pensi che abbia ragione?
_ Purtroppo è fin troppo probabile che ciò sia vero. _ rispose Mulo.
_ C'è un problema, però: dopo la fine dello stato di emergenza, soltanto Leo e Pisces sono rimasti al Santuario. Sakyo, cercherai di indebolire i ribelli mentre attendiamo il ritorno dei Sacri Guerrieri d'Oro.
_ Come lei desidera. _ rispose Sakyo.
_ Secondo uno dei miei informatori, Orion ha intenzione di sperimentare un modo di curare gli occhi di Draco. _ interloquì Mulo. _ Si potrebbe tendergli una trappola, se ha in mente ciò che penso.
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05 novembre 2046.
Orion Ebdera si trovava davanti ad un burrone sull'altopiano del Pamir, nella zona che alcuni chiamavano Jamir. Dall'altra parte del burrone, collegata alla sua da uno stretto ponte di roccia, c'era una torre, ma Ebdera non poteva vedere niente di ciò a causa di una nebbia.
_ Fermati! _ ingiunse una voce. _ Questo è il territorio di Mu e dei seleniti!
_ Appunto: devo vedere Mu. _ rispose Ebdera. _ Togliti di mezzo, se non sei una guardia selenita, o morirai.
_ Morire? Noi siamo già morti! Chi sei? Sei forse un Sacro Guerriero?
_ Embè?
_ Ti unirai a noi, allora!
Davanti ad Ebdera si montarono centinaia di scheletri che indossavano armature simili ai cloth.
_ Voi siete ciò che resta di coloro che cercarono di far riparare i propri cloth e fallirono contro gli spiriti, vero? _ chiese Ebdera. _ Ed immagino vogliate abbattermi perché mi unisca a voi. Bè, scordatevelo: tutto ciò che otterrete da me è lo STARLIGHT EXTINCTION.
In un lampo, nebbia e scheletri si dissolsero, rivelando il burrone e gli spuntoni che, in fondo ad esso, attendevano chi falliva contro gli scheletri o cadeva dalla passerella rocciosa. Conoscendo finalmente l'esatta posizione del palazzo di Mu, Ebdera si teletrasportò davanti ad esso, ed un paio di tonnellate di massi gli piovvero addosso, sbriciolandosi per effetto della sua telecinesi.
_ Kiki, sono io, Ebdera! _ gridò Ebdera, e Kiki si materializzò davanti a lui. _ Che cavolo ti è preso?
_ Mi scusi, ma ero venuto a chiedere al signor Mu se aveva una cura per gli occhi di Shiryuu e, non trovandolo, ho temuto che ci fosse un qualche sicario. _ rispose Kiki.
_ Capisco. E' un peccato. Sai indicarmi la strada per il monte Jandara?
_ Certo!
Kiki teletrasportò se ed Ebdera ai piedi del Jandara.
_ Grazie. _ disse Ebdera. _ E' strano...
_ Come? _ chiese Kiki.
_ C'è qualcosa che mi impedisce di arrivare lassù col teletrasporto. Se penso che ho sempre odiato il free-climbing...
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Erano passate circa due settimane, da quando Shiryuu, per sconfiggere Argor, si era accecato con le sue stesse mani, e nemmeno le erbe mediche di Rozan che Shun Rei continuava a propinargli riuscivano ad ottenere qualcosa. Dopo vari giorni di 'degenza', Shiryuu aveva convinto Shun Rei a lasciargli fare una passeggiata, in cui, dopo un po', la convinse anche a svagarsi un attimo facendosi una nuotata. Naturalmente non andò liscia: Shun Rei finì in un punto dove la corrente era molto forte, e per un po' venne trascinata da essa, rischiando di affogare senza che Shiryuu riuscisse a soccorrerla a causa della cecità. Fortunatamente per Shun Rei, ormai svenuta, un ragazzo si gettò in acqua e la salvò.
_ Non preoccuparti per Shun Rei, ha solo perso conoscenza. _ disse il ragazzo.
_ Oko! _ esclamò Shiryuu, riconoscendolo dalla voce.
_ Già. _ confermò lui dopo aver deposto Shun Rei. _ Sono Oko. Tu ed io eravamo chiamati il Drago e la Tigre di Goro-Ho, e siamo stati addestrati insieme dal maestro.
_ Quando sei tornato? Anzi, prima di tutto ti ringrazio.
_ C'è poco da ringraziare, Shiryuu! Volevo solo evitare che succedesse un guaio prima di aver sistemato quell'importante faccenda con te. Non credo che tu abbia dimenticato la nostra promessa.
Decisamente non era giornata, per Shiryuu: la loro era una promessa di duello, e Oko era intenzionato a mantenere la sua parte. Anche Shiryuu lo era, ma avrebbe preferito che Oko giungesse a combattere in un altro momento. Non era andata così, e Shiryuu non poteva né voleva tirarsi indietro.
_ Fin da quando eravamo ragazzi abbiamo rivaleggiato in abilità per ottenere il cloth di Draco sotto la guida del Maestro. _ disse Oko. _ Ma, a differenza di te, forse non sono stato un discepolo ideale.
_ Naturalmente: nonostante il Maestro ce l'avesse proibito, continuavi a recarti nei villaggi e a combattere contro i bulli e gli esperti di arti marziali. _ rispose Shiryuu.
_ Fino a quando il Maestro non mi ha scacciato da Rozan. Allora partii per un viaggio e mi sottoposi ad un durissimo addestramento per sottrarti il cloth di Draco. Ma mentre vagabondavo per affinare le mie tecniche persi a poco a poco l'interesse per il cloth. Tuttavia, non posso tollerare che ci sia qualcuno più forte di me! E anche per questo, Shiryuu, io ti sconfiggerò! MOKO REPPU SHIDEN KEN!
Il vortice del Moko Reppu Shiden Ken (Colpo del Fulmine e del Turbine della Tigre Feroce) travolse Shiryuu e lo inchiodò ad una parete di roccia alle sue spalle.
_ Fermati! _ implorò Shun Rei, appena rinvenuta. _ Shiryuu è cieco!
_ Non dirglielo, Shun Rei! _ le disse Shiryuu.
_ Cos'hai detto? _ chiese Oko, interrompendo l'attacco. _ E' cieco?
_ Perché ti sei fermato? Il nostro scontro non è ancora finito! Non mi serve la tua pietà!
_ Non è questo. Tu ora non sei lo Shiryuu che conosco.
_ Cosa?!
_ Il tuo cosmo si è intimidito prima di combattere, e la sua lucentezza è svanita. Non c'era neanche bisogno di iniziare a combattere: avevi già perso.
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_ Pare che sia sempre il solito. _ disse lord Martiya, in cima al monte Jandara. _ Neanche la morte riesce a cambiarlo, e non si è neanche risvegliato.
_ Già. _ convenne Medea. _ Che ne dici di risvegliarlo ora?
_ No. Il suo lavoro permetterà ancora la morte di altri Sacri Guerrieri e renderà Shiryuu nuovamente in grado di combattere e vedere.
_ E se morisse?
_ Con diecimila anni a lavorare per Ade, vuoi che non ci sia rimedio ad una situazione simile?
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06 novembre 2046.
Shiryuu, nonostante le ferite e Shun Rei, era sotto una cascata, intento a meditare.
Ha ragione Oko. pensò. Con la vista ho perso una cosa ancora più importante. Come posso fare? Come posso fare? Come posso fare per tornare lo Shiryuu di un tempo? _ Confrontarsi con te stesso e le tue paure potrebbe essere un buon inizio. _ disse lord Martiya.
_ Che?!
_ Devi trovare da solo il modo di risollevarti, altrimenti sarà soltanto una pezza che si staccherà nel momento in cui affronterai nuovamente un avversario a te superiore. Quindi, pur conoscendolo, non te lo dirò: devi ancora batterti e cercare di abbattere Sacri Guerrieri più potenti di te, prima che io entri in azione. Sei più fortunato di quanto tu stesso credessi, eh? Bè, cerca di dimostrarti abile ed intelligente quanto credi.
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Orion Ebdera, con lo scrigno del cloth in spalla, era ormai giunto fin quasi alla vetta del monte Jandara, quando fu attaccato dalle aquile. Avrebbe potuto spazzarle via senza problemi, ma capiva di essere lui l'intruso e che probabilmente quelle aquile avevano lì i loro nidi, e si limitò a scansare gli attacchi finchè questi non cessarono improvvisamente.
_ Chi sei, e perché sei giunto fin qui? _ domandò Medea, mentre le aquile si inchinavano al suo cospetto.
_ Sono Orion Ebdera, Sacro Guerriero d'Argento al servizio di Atena. _ rispose Ebdera. _ Sono venuto per prendere dell'Acqua della Vita.
_ E perché?
_ Un mio compagno è cieco a causa di una ferita, e l'Acqua potrebbe guarirlo.
_ Davvero? Lascia perdere, era una domanda retorica. Sapevo già chi sei e perché hai sfidato i pericoli del Jandara, e ho voluto verificare se avresti cercato di ingannarmi. Se tu avessi osato, avresti fatto una brutta fine. Prendi. _ Medea mosse una mano, e nelle mani di Ebdera comparve una borraccia riempita con l'Acqua della Vita. _ Puoi andare.
_ Aspetta! Chi sei?
_ Un giorno lo scoprirai, ma quel giorno non è oggi. Va'.
Ebdera iniziò a ridiscendere la montagna, conscio che non avrebbe ottenuto nient'altro da Medea.
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Era sera, ed Oko stava arrostendo alcuni pesci ed un cervo. Quando si apprestò a mangiare un pesce avvertì una presenza, e, giratosi, vide Doko, suo antico mentore.
_ Cosa vuoi da chi hai ripudiato? _ chiese Oko. _ O forse vuoi chiedermi di risparmiare la vita a Shiryuu, il tuo cocchino?
_ Bene, Oko, hai raffinato di molto le tue tecniche. _ disse Doko, sedendosi vicino al fuoco. _ Ma sicuramente solo quelle.
_ Cosa intendi dire?
_ Che non hai acquisito la vera forza.
_ Sarà... Comunque, maestro, i tuoi sofismi non attaccano, con me. Quando ero ancora un bambino, i miei genitori sono stati attaccati e uccisi a botte da alcuni ladri proprio come quel cervo! In quel momento, più che i ladri che avevano assassinato i miei genitori e i miei fratelli, odiai me stesso che, impaurito, non feci nulla per aiutarli. E dopo che mi hai ripudiato come discepolo, mentre vagavo alla ricerca di nemici formidabili, ho capito che la vera forza consiste nello sconfiggere gli avversari e nel rimanere vittoriosi in campo! Quindi sconfiggerò anche Shiryuu!
_ Come immaginavo, non hai ancora compreso il motivo per cui ti ho ripudiato come mio discepolo. Come sei caduto in basso...
_ Cosa?! Tu hai paura che sconfigga Shiryuu, per questo mi parli così!
_ No. Lo scontro con Shiryuu è scritto nel destino. Ma anche se diventassi il miglior combattente del mondo, la tua non è vera forza. _ disse Doko, alzandosi ed iniziando ad andarsene. _ I colpi di colui che non conosce i principi della lotta prima o poi vengono sconfitti. Volevo solo dirti questo.
_ Mi stai insultando! Questo non lo permetto nemmeno al mio vecchio maestro! Prova a ricevere il mio colpo, prima di darti tante arie! MO... Co... Cos'è questo cosmo pieno di calma che avvolge il maestro?
Doko aveva arrestato l'attacco del suo antico discepolo semplicemente espandendo il cosmo, emanando un'ombra del suo enorme potere, ombra che bastò a paralizzare Oko.
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07 novembre 2046.
Shiryuu, pur avendo cambiato posto, era ancora intento a meditare, e se non fosse stato per l'insistenza di Shun Rei sarebbe pure stato a digiuno.
Per la prima volta in vita mia ho avuto paura. pensò. Avevo perduto la fiducia che un tempo avevo in me stesso. Oko aveva ragione: lo scontro era finito ancora prima di iniziare. Avevo perso una cosa che per un Sacro Guerriero è ancora più importante della vista. Ma se vengo sconfitto così, non potrò più essere il Sacro Guerriero di un tempo e non avrò più i requisiti per battermi al fianco di Ebdera e degli altri. Posso vincere! Ma posso anche perdere! ______________________________________________________________________

Doko stava pescando vicino a Goro-Ho quando Shiryuu giunse da lui con il cloth di Draco nello scrigno.
_ Alla fine hai deciso di batterti con Oko? _ chiese Doko.
_ Sì, Maestro. _ rispose Shiryuu, deponendo lo scrigno. _ Vi prego solo di una cosa. Custodite questo cloth fino al termine dello scontro. Se scoprirò di essere degno del vero Drago, tornerò sicuramente a prenderlo.
Per un po' Doko non parlò, poi, senza smettere di pescare (e riuscendo pure ad acchiappare un pesce), disse: _ Se sei pronto a morire, significa che non hai alcun dubbio. Ma non riuscirai a battere Oko solo grazie a questo. Pensa al motivo per cui combatti: se non sei in grado di sapere perché rischi la vita, non riuscirai mai a far esplodere il tuo cosmo fino al suo limite massimo.
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Kiki era ancora ai piedi del Jandara, intento ad aspettare Ebdera, quando fece la sua apparizione un Sacro Guerriero.
_ Tu sei Kiki, il ragazzino che vive con Mu? _ chiese.
_ Che cavolo te ne frega? _ rispose Kiki. _ E come fai a saperlo?
_ ... Dov'è Mu? Ed Orion Ebdera? _ chiese, afferrando Kiki per la collottola.
_ Non lo so! Lasciami! Lasciami!
_ Bugiardo! Se non vuoi che ti rompa quella tua testolina, conducimi subito da almeno uno di loro.
_ Non lo so, stupido gajo d'un gay che non sei altro! E chi cavolo sei?!
_ Non sono affari tuoi! Ed ora parla!
_ Ma non lo so! In che lingua devo dirtelo, nell'orripilante dialetto di Lethe?! E se anche non lo sapessi, non te lo direi mai!
_ Non prendermi alla leggera!
Il Sacro Guerriero, sapendo di essere in un luogo dove il teletrasporto non funzionava, tirò Kiki contro un masso, ma Ebdera, con un salto, lo afferrò appena in tempo.
_ Riconosco il Silver Cloth della Tarantola, ma non te. _ disse Ebdera. _ Chi sei, o Sacro Pisciasotto Placcato Argento che fa il teppista con i più deboli?
_ Sacro Pisciasotto Placcato Argento a me?! _ gridò Aracne.
_ Oh, scusa, volevo dire Dissacrato Pisciasotto Placcato Argento.
_ Credi forse di essere pari a me, a Tarantula Aracne?!
_ Ti chiedo nuovamente scusa: sicuramente ti ho concesso troppo credito.
_ Ora basta! Pagherai per aver ucciso mio fratello Spartan, e senza potermi scappare con i tuoi trucchi: qui la telecinesi non funziona! TARAN...
Ebdera gli aveva fatto piovere in testa un masso da dieci tonnellate.
_ Non funziona il teletrasporto, idiota. _ disse Ebdera. _ Kiki, potresti portare l'Acqua della Vita a Shiryuu?
_ Volo! _ rispose Kiki dopo aver afferrato la borraccia.
Quello di Kiki non era un modo di dire: si sedette su di un masso e lo fece volare, usandolo per spostarsi. Pochi istanti dopo il masso che copriva Aracne andò in frantumi, ed Aracne si preparò ad attaccare, tenendosi in una posizione che ricordava quella di un ragno.
_ Fatti sotto: per una schiappetta secca come te, non ho bisogno del mio cloth, nemmeno stanco come sono ora. _ disse Ebdera.
_ TARANTULA NET!
Ebdera scansò il colpo indietreggiando, e ritrovandosi invischiato in una ragnatela d'energia cosmica.
_ Avanti, liberati, se ne sei capace: più ti dimenerai per colpirmi o liberarti, più la mia tela ti sottrarrà energie! _ disse Aracne.
_ Ho un attacco che non necessita di farmi muovere, lo sai? _ replicò Ebdera. _ Anzi, ne ho due, ma l'altro voglio tenerlo per un altro momento, quindi... STARLIGHT EXTINCTION!
Con un unico colpo Ebdera attirò nella luce sia Aracne che la tela, dissolvendoli e lasciando solo il cloth della Tarantola.
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Oko era in piedi su una roccia in cima ad una cascata, in attesa. Chi attendeva venne.
_ Oko, sono qui per risolvere quella faccenda, in adempimento alla nostra promessa. _ disse Shiryuu.
_ D'accordo. _ rispose Oko, girandosi e bendandosi gli occhi. _ Così siamo nelle stesse condizioni. Sei pronto, Shiryuu?
_ Certo, Oko.
I due si scagliarono contemporaneamente l'uno contro l'altro, colpendosi in volo. Subito dopo Oko attaccò cercando di strappare pelle ed organi a Shiryuu, riuscendo infine a graffiarlo sul petto. Shiryuu, dopo aver scansato il colpo abbastanza per non farsi strappare qualche pezzo di costola, fece alcuni passi indietro prima che Oko lo avvisasse che dietro di lui c'era soltanto il vuoto appena dopo la cascata. Oko riprese ad attaccare, e, dopo essere nuovamente giunto vicino a strappare una costola a Shiryuu, finì con lui nel torrente una trentina di metri più sotto dopo aver centrato (te pareva) e fracassato (te pareva 2: la vendetta) una roccia della cascata (era a 'due piani'). Ripresosi, Shiryuu cercò di capire dove fosse finito Oko, ma non ci riuscì in tempo per non farsi afferrare alla gola. Shiryuu però riuscì a liberarsi rimpendogli un braccio, e, pur con un enorme sforzo per colpire l'agilissimo Oko, riuscì a centrarlo con una variante di ginocchio del Rozan Shoryuha. Per un attimo, Shiryuu credette di aver vinto.
_ Complimenti, Shiryuu: sei degno di essere il mio rivale di tutta la vita. _ disse Oko, ancora in grado di combattere: era riuscito a diminuire l'impatto dello Shoryuha con i suoi tentativi di scansarlo, e per di più aveva stancato parecchio Shiryuu. _ Finalmente mi hai mostrato il tuo colpo mortale, ma non sei riuscito a darmi il colpo di grazia! Lo scontro l'ho vinto io, Shiryuu!
_ Cosa?! _ si stupì Shiryuu.
_ Sai meglio di me che non potrai usare il Rozan Shoryuha una seconda volta: è una tecnica che puoi usare solo facendo esplodere il tuo cosmo fino al limite massimo. Non puoi usarla due volte, o verresti annientato tu stesso dallo Shoryuha. Ormai ho vinto io, Shiryuu!
_ No, basta! _ implorò Shun Rei, che era riuscita a trovarli anche stavolta. _ Smettetela di battervi!
_ ROZAN SHORYUHA!
Shiryuu aveva saputo trovare il motivo per cui combatteva, mentre Oko combatteva solo spinto dalla rabbia, ed aveva perso, pagando il prezzo più caro. Doko, dopo che Oko, in punto di morte, lo ebbe ammesso, finalmente riaccolse spiritualmente Oko come discepolo, per poi sparire nel nulla.
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08 novembre 2046, Tokyo.
E' l'alba, e Lepus Genes, che ha sempre sofferto d'insonnia, montava la guardia all'elmo e allo scrigno del Gold Cloth di Sagittarius ed al Silver Cloth di Tarantula, preso su da Ebdera per spargere terrore al Santuario (Ebdera sapeva che la maggior parte degli esseri umani può affrontare senza problemi un pericolo noto che non temono più di tanto ma si spaventa a morte davanti all'ignoto). Nel suo sonnecchiare come un cane da guardia, pronto a scatenarsi nel momento stesso in cui sentiva un rumore sospetto, non si accorse che qualcuno aprì una porta nell'aria fino a quando non gli arrivò una mazzata sufficiente a farlo svenire. Abbandonata lì la clava, rotta sulla testa del Sacro Guerriero, due mani biancoguantate afferrarono l'elmo e lo scrigno e lo portarono dentro la porta, che si richiuse immediatamente e sparì.
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Ad Atene era ancora notte, ed un uomo in armatura nera non ebbe difficoltà ad introdursi nel Santuario, nascondendosi nella notte e muovendosi nel buio come solo un pipistrello sa fare. E Cristofer del Vampiro era di natura simile ai pipistrelli: per lui fu facilissimo introdursi nei Dodici Templi che, insieme al Palazzo di Atena, costituivano la fortezza nel cuore del Santuario, eludendo la sorveglianza delle guardie imperiali e di Pisces Aphrodite (Aiolia stava dormendo) e raggiungendo il nono tempio in cui, custodite dalle migliori guardie imperiali, giacevano otto parti del cloth del Sagittario. Le guardie, il giorno dopo, non avrebbero trovato le parti del cloth, rubate da Cristofer, ma solo una lattina (vuota) di succo di pomodoro. Nulla potè fermare Cristofer tranne il suo istinto commerciale: passando accanto ai Sacri Guerrieri di Puppis e Scutum, che non si accorsero di lui, colse l'occasione di scattare una fotografia redditizia, prima di sparire nella notte insieme al bottino.
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Le guerriere Sailor avevano stabilito da lungo tempo un quartier generale sotto la sala giochi Crown, nel distretto Juuban di Tokyo. Questo QG era considerato territorio neutrale da Santuario, Spectre ed esercito di Poseidone, quindi non era strano che in esso Aries Mu, che aveva preso con se il cloth di Sculptor oltre a quello di Aries che gli era proprio, e Libra Doko avessero incontrato pacificamente Griffon Minos.
_ Perché ci avete chiesto di venire qui col cloth di Sculptor? _ chiese Mu. _ Volete rubarmi gli attrezzi per riparare i cloth ed uccidermi?
_ Non siamo quel tipo di bari, in guerra. _ rispose Minos. _ Vogliamo semplicemente sapere da che parte state, se col Santuario o con Saori Kido.
_ Perché chiedete qualcosa che già sapete? _ chiese Doko.
_ Per avere conferma.
_ Siamo dalla parte di Atena, che si trova qui in Giappone come Saori Kido.
_ Bene.
Minos schioccò le dita, ed un soldato skeleton di Ade portò su un carrello lo scrigno del Gold Cloth del Sagittario, aperto e con il cloth in evidenza, mentre un altro portò alcuni lingotti di orialcon e gamanion ed un sacchetto di polvere di stelle.
_ Ma come avete fatto? _ chiese Mu.
_ Il Vampiro ha ripreso le parti custodite al Santuario di notte, e, su nostra richiesta, Sailor Pluto ha viaggiato avanti nel tempo di mezzo secondo e nello spazio di vari chilometri insieme a Sailor Saturn per l'elmo e lo scrigno. _ rispose Minos. _ Potete revisionarlo. Poi resterà qui, sotto la custodia delle guerriere Sailor, se accettate.
Doko annuì, mentre Mu aprì lo scrigno del cloth di Sculptor ed afferrò gli strumenti capaci di riparare i cloth in esso contenuti.
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_ E' uno scherzo, vero? _ chiese Seiya, nel suo letto d'ospedale.
_ Sì, ma degli Spectre, perché l'elmo del Gold Cloth è stato rubato davvero e nessun altro avrebbe potuto ideare un lavoretto simile. _ rispose Ebdera. _ Devono aver voluto accelerare l'invio dei Sacri Guerrieri d'Oro. Spero solo non compaia Aiolia...
_ Perché?
_ Lo sai perché Marin l'ha soprannominato il Demone Mietitore di Dei?
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Sette anni prima, Santuario.
Un'orda di guerrieri al servizio dei Titani aveva attaccato una torre di guardia poco sorvegliata, senza sospettare che in zona ci fosse Aquila Marin, giovane (aveva nove anni) ed inesperta Silver Saint che li massacrò in pochi istanti. Lyakos lo Scarlatto, gigante, riuscì però a bloccarla sotto il suo piede. Stava per schiacciare, quando avvertì un cosmo simile a quello di una belva, appartenente ad un ragazzo in ombra apparso dal nulla.
_ Fai un solo passo e schiaccerò questa donna! _ intimò Lyakos. _ Se non ti va, perché non vieni tu a darle il cambio?!
Vedendo che il nuovo venuto non si muoveva, Lyakos cercò di schiacciarlo, ma ebbe una sgradita sorpresa: lo sconosciuto era Leo Aiolia, aveva la luna storta perché poche ore prima, vedendo combattere Mu, si era preso un colpo, e soprattutto bloccava il piede di Lyakos col suo, senza farsi schiacciare. Lyakos levò il piede e provò a schiacciarlo col ginocchio, ma Aiolia lo bloccò con una mano e, stringendo forte, fece cinque buchi nella pelle e nell'armatura di Lyakos.
_ Dato che persegui nello schiacciare vite umane, ti impartirò l'umiliazione di essere schiacciato. _ disse Aiolia, saltando e schiacciando a pedate il povero Lyakos, molto più alto di lui (era piccolo per essere un gigante, ma erano comunque 35 metri circa!). _ Avanti, alzati! Ti concedo l'onore di provare il mio cloth riparato. A te, che guardi dall'alto in basso chiunque è più piccolo, mostrerò la vera forza, ma soprattutto ti farò pagare di aver infierito sui miei compagni d'armi: preparati a morire!
Aiolia mollò un nuovo e tremendo calcio a Lyakos, affondandolo nel suolo.
_ Maledetto! _ urlò Lyakos, rialzandosi. _ Chi diavolo sei?!
_ Chi sono? _ chiese Aiolia. _ Sono colui che ridurrà a brandelli il tuo corpo e il tuo spirito: sono il tuo personale dio della morte.
Aiolia ributtò a terra Lyakos senza sforzo.
_ E' inammissibile! _ gridò Lyakos, sferrando un nuovo pugno. _ Non lo permetterò! Mai accadrà che un dio venga piegato da un uomo!
_ Vorresti dire che è naturale che un uomo debba soccombere contro un dio? E chi l'ha stabilito? _ chiese Aiolia, parando il colpo. Poi, ributtando a terra Lyakos, proclamò: _ Non è altro che una sciocchezza decisa da voi divinità! Perché mai gli umani dovrebbero obbedirvi?! Che gli uomini siano necessariamente più deboli degli dei è una chimera partorita dagli stessi dei.
Aiolia colpì più volte il gigante, senza pietà.
_ Tu che sei un Sacro Guerriero non possiedi una fede?! _ chiese disperatamente Lyakos, sempre più incredulo e pesto. _ Non credi negli dei?! _ Aiolia gli mollò un altro calcione, più forte degli altri. _ Sei fuori di senno?! Credi di poterla scampare, dopo aver fatto una cosa simile a un dio?!
_ Allora io ti domando: gli uomini dovrebbero perdonari agli dei qualsiasi sopruso?! _ ribattè Aiolia, attaccando furiosamente e sbattendolo a terra. _ Se gli dei calpestano e uccidono i deboli solo per far sfoggio della loro forza, come possiamo venerare come divinità esseri tanto meschini?! _ Poi, accompagnando ogni parola con un pestone sulla faccia di Lyakos, disse: _ Gli uomini non sono così stupidi!
Lyakos era ormai morto, ma Aiolia non tralasciò di dirgli che, a suo parere, lui non era un dio come proclamava di essere nè un uomo come sosteneva Mulo, ma un mostro.
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Saga e Mulo stavano osservando la lattina di succo di pomodoro, sbigottiti.
_ Mulo, chiama qui tutti i Sacri Guerrieri: siamo in emergenza. _ disse Saga.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Scendono in campo i Sacri Guerrieri d'Oro, dalla forza formidabile, già vincitori, pochi anni prima, dei Titani. Come resistere al loro potere, capace di abbattere persino divinità inferiori, e alla loro velocità, pari a quella della luce? E, soprattutto, è possibile? Lo saprete nel prossimo episodio!

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Capitolo 26
*** 26: COLORO CHE VESTONO D'ORO ***


Finalmente scendono in campo i Sacri Guerrieri d'Oro, i guerrieri che, sei anni prima, abbatterono Crono ed i Titani (vedi Saint Seiya Episode G, attualmente in corso di pubblicazione). Francamente non vorrei essere nei panni di Seiya e degli altri...
by lord Martiya
P.S.I: Nella versione originale dell'anime di Saint Seiya c'è un'evidente contraddizione, in quanto nei primi episodi Saori parla di 12 Gold Cloth mentre nell'episodio 37 Seiya, che pure avrebbe dovuto saperlo, rimane stupito scoprendo l'esistenza di altri Gold Cloth oltre a quello del Sagittario (cosa ancora più grave se si tiene conto che Seiya era stato addestrato al Santuario, e quindi avrebbe dovuto aver scorto almeno una volta dei Sacri Guerrieri d'Oro in armi, ed era amico di Aiolia, Sacro Guerriero d'Oro particolarmente famoso per gli scontri con i Titani di Episode G). Vista la situazione, per una maggiore coerenza ho ritenuto opportuno seguire la versione del manga, in cui Seiya, pur non conoscendo l'entità dei loro poteri, sa dei dodici Sacri Guerrieri d'Oro e che Aiolia è uno di loro.
P.S.II: In Giappone si definisce senpai il compagno di lavoro o di scuola più anziano.
P.S.III: Cepheus Albireo è un personaggio esclusivo dell'anime di Saint Seiya, in quanto, nel manga, è sostituito da Cepheus Daidalos, personaggio completamente diverso e piuttosto sfiducioso in Shun.
P.S.IV: Nè il manga nè l'anime di Saint Seiya chiariscono il nome del colpo con cui Aiolia cerca di abbattere Seiya. Penso si tratti del Lighning Fang perché in entrambi i casi si parla di "shishi no kiba" (zanne del leone), ma è una mia supposizione.
P.S.V: Pers. Saint Seiya: Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Scorpio Milo=Scorpio dello Scorpione; Leo Aiolia=Ioria del Leone; Miho=Lamia; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cepheus Albireo=Albione di Cefeo; Leo Aiolia=Ioria del Leone; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Canis Maior Sirius=Orione del Cane Maggiore; Musca Dios=Dedalus della Mosca; Hercules Argetti=Arghetti di Ercole;



CHAPTER 26: COLORO CHE VESTONO D'ORO



Santuario, pomeriggio dell'8 novembre 2046, Sala del Trono.
Saga, nelle vesti di Grande Sacerdote, attendeva, assiso in trono, l'arrivo di un Sacro Guerriero d'Oro.
_ Sei l'ultimo ad arrivare, Scorpio. _ disse Saga all'arrivo di Milo. _ Eppure vivi sull'isola di cui porti il nome.
_ Chiedo perdono, Santità, ma ho avuto un impedimento. _ rispose il Sacro Guerriero d'Oro.
_ Non importa. Ho una missione per te.
_ Oddea...
_ Immagino saprai che un gruppo di Sacri Guerrieri di Bronzo ha scatenato una guerra contro di noi dal Giappone.
_ Sì, lo so. Ma, dopo tutto, sono solo Sacri Guerrieri di Bronzo sbarbatelli, e la loro non può che essere una farsa. Basterà mandargli addosso un paio di Sacri Guerrieri di Bronzo più esperti.
_ E' quello che avevo fatto. Erano stati inviati Phoenix Ikki e Cygnus Hyooga, ma Gigars è riuscito a spingerli ad unirsi ai ribelli. Per di più, per qualche ragione, si sono convinti che Saori Kido sia la dea Atena e la venerano come tale. In questo stato sono in gioco l'onore e la credibilità del Santuario: è necessario abbatterli.
_ Dei Sacri Guerrieri di Bronzo ribelli... E' roba da pazzi! A proposito di pazzi, perché non mandargli addosso Shaina e qualche altro Sacro Guerriero d'Argento?
_ Già fatto. Ophiucus Shaina e Tarantula Aracne risultano dispersi in battaglia. Lacerta Misty, Perseus Argor, Cetus Moses, Pyxis Spartan, Cerberus Dante, Corvus Jamian, Auriga Capella, Centaurus Babel e Eridanus Geist sono invece morti per loro mano, e Canes Venatici Asterion per mano di Aquila Marin, ribellatasi e scomparsa. Sono inoltre morti i Sacri Guerrieri di Bronzo di Hydrus, Medusa, Serpens, Corona Borealis, Corona Australis e Fornax.
_ ... Dev'esserci qualche errore! Non è possibile che dei Sacri Guerrieri di Bronzo ancora inesperti possano battere dei Sacri Guerrieri d'Argento di tale valore!
_ Presumo siano in qualche modo manovrati dagli Spectre: infatti, il 14 ottobre, sono ricomparsi i Sacri Guerrieri caduti prigionieri di lord Martiya, vale a dire Orion Ebdera, Sagitta Maya, Carina Flaming e Lepus Genes, e si sono uniti ai ribelli.
_ Quindi, se ho capito bene, la mia missione è uccidere i ribelli?
_ No. Non solo. Riteniamo che abbiano in mano il Gold Cloth del Sagittario. Dei Sacri Guerrieri d'Oro, ce ne sono due la cui fedeltà al Santuario è in dubbio: Aries Mu e Libra Doko. Aries, come ben sai, odia le visite e si è ritirato a Jamir molti anni fa. Secondo l'ultimo rapporto di Tarantula prima di scomparire, però, è scomparso nel nulla, e temo si sia unito ai ribelli. Quanto a Libra, ha sempre rifiutato di allontanarsi da Rozan, sostenendo di aver ricevuto da Atena un incarico alla fine della guerra contro Ade, ma ciò non gli ha impedito di addestrare Draco Shiryuu, uno dei ribelli, e di non abbatterlo alcune settimane fa, quando questi si recò da lui per cercare di ottenere informazioni su di noi. Se si unissero ai ribelli, in special modo nel caso uno di essi riuscisse ad indossare il Gold Cloth del Sagittario, la situazione sarebbe estremamente grave.
_ Ho capito.
_ Aspetta, Milo! _ disse Aiolia, entrando nella sala. _ Santità, il Sacro Guerriero di Leo reclama per se questa missione.
_ E cosa faresti se ti dicessi che ho già scelto Milo? _ chiese Saga.
_ Lo porterei in infermeria, perché verrebbe pestato a sangue da un demone furioso.
_ Che cosa hai detto?! _ chiese Milo.
_ Molto bene. _ disse Saga. _ Aiolia, sei sicuramente più motivato e deciso di Milo: il tuo reclamo è accettato. Parti subito, e portami il Gold Cloth del Sagittario e le teste dei ribelli.
Aiolia salutò e si ritirò a prepararsi per la missione proprio mentre entrava Mulo.
_ Capo, c'è un problema. _ annunciò Mulo. _ I Sacri Guerrieri di Andromeda Island non hanno risposto alla convocazione, come già all'epoca dell'attacco ad Ameria.
_ Sono un Sacro Guerriero d'Argento e tre Sacri Guerrieri di Bronzo, dico bene? _ chiese Saga.
_ Sì.
_ Milo, domani provvederai a reprimere quest'insubordinazione. Il tuo obiettivo primario sarà Cepheus Albireo, maestro del ribelle Andromeda Shun. Mulo, per buona misura fa' sorvegliare Aiolia.
Saga si ritirò.
_ Ho sentito delle strane voci sul Grande Sacerdote. _ disse Milo.
_ Cioè? _ chiese Mulo. _ Ti riferisci ai tizi trovati morti che si pensa l'abbiano visto in volto?
_ Sì, è esatto.
_ E' vero.
_ Non è un po' sospetto?
_ Ammetto che è inusuale che un Grande Sacerdote uccida tutti quelli che lo vedono in volto, ma è già successo con vari suoi predecessori, e non certo dei peggiori. Sono altre le cose sospette.
_ Cioè?
_ Piccole tessere di un curioso mosaico. Ma non è questo il momento di parlarne.
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09 novembre 2046, Tokyo, Ospedale Grado.
Seiya, per l'ennesima volta, era scappato dalla sua stanza d'ospedale, e per l'ennesima volta Miho lo stava cercando nell'immenso parco (e annesso bosco).
_ Mi scusi, ha visto Seiya? _ chiese a una giovane dottoressa dai capelli castani e di origini occidentali.
_ E' scappato di nuovo? _ ribattè la dottoressa. _ Credo sia al limite nord del bosco. Tenga questa, dovrebbe essere abbastanza robusta.
Miho si ritrovò con in mano una grossa corda e, prima di andare a cercare Seiya, la ringraziò. La dottoressa si recò in una radura, dove aprì lo scrigno del cloth dell'Ofiuco.
_ E' di nuovo in perfette condizioni. _ commentò dopo un'attenta analisi con un vetrino da gioielliere. _ Ho fatto bene a prender su della polvere di stelle per accellerare la rigenerazione.
Shaina, lamentandosi della scarsa qualità della tintura per capelli verde che si trova in Giappone, gettò il travestimento da medico ed indossò cloth e maschera.
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Nel primo pomeriggio, dopo che Miho ebbe nuovamente trascinato in ospedale Seiya, Shaina entrò nella sua stanza e cercò di uccidere Seiya, che giaceva nel letto legato come un salame.
_ Ma tu sei Shaina-san! _ urlò Seiya, che aveva scansato il colpo per miracolo. _ Che cavolo sei venuta a fare qui?! E che hai fatto ai capelli?!
_ Idiota. _ rispose Shaina.
_ Accidenti a quella malfidata di Miho-chan! Perché doveva legarmi proprio oggi?!
_ Perché la corda gliel'ho data oggi.
_ Che?!
_ Muori!
Il colpo sarebbe stato mortale, se Seiya non fosse riuscito a spostarsi e a dirigerlo sulla corda, che fu troncata di netto.
_ Perché sei rimasta in Giappone?! _ chiese Seiya.
_ Come posso tornare al Santuario senza nemmeno la testa di uno di voi, dopo la morte di Dante e Capella?! _ ribattè Shaina.
_ Ma perché proprio io?!
_ Perché sì!
Seiya, per scappare a Shaina, si buttò dalla finestra, immediatamente seguito da Shaina, che lo raggiunse nel bosco.
_ Perché scappi?! _ chiese Shaina. _ Non vuoi combattere seriamente contro di me?!
_ Dovrei avertelo già detto! _ rispose Seiya. _ Non riesco a combattere seriamente contro una donna!
_ Maschilista! _ ribattè Shaina, tirandogli un pugno che disintegrò l'albero alle sue spalle. _ Sono una Sacra Guerriera, non dovresti considerarmi una donna.
_ Eh?
_ Fin dai tempi del mito, Atena stabilì che le donne che si univano ai Sacri Guerrieri avrebbero dovuto portare una maschera e rinunciare alla propria femminilità. E, se fossero state viste senza maschera da un uomo, potevano concedergli un'eccezione, ma se costui le avesse riviste in volto esse avrebbero dovuto scegliere se ucciderlo o... Ma che importa? Tu hai visto una cosa che volevo mostrare ancora meno del mio viso.
_ ...
_ E' da allora che ho iniziato a tingermi i capelli, ma visto che stai per morire e che la vostra tintura fa schifo, posso darti un indizio.
Shaina si tolse per un attimo la maschera in modo che Seiya la vedesse al naturale, poi la rimise. Seiya rimase scioccato: si era finalmente reso conto che la ragazza che, cinque anni prima, Seiya aveva incontrato quand'era capitato per sbaglio nel campo d'addestramento femminile ed aveva visto in volto, riuscendo a metterne a nudo la femminilità, era proprio Shaina, la Sacra Guerriera così spietata da essere stata soprannominata Tisifone.
_ Dalla faccia che hai fatto, vedo che non sei del tutto scemo. _ disse Shaina. _ Fin da quando è morta mia madre soltanto i miei familiari mi hanno trattata come una ragazza. Fino a quel giorno in cui hai visto non solo il mio volto ma anche la mia anima. Quella volta ho voluto graziarti, e da allora ho combattuto come una furia per dimenticare la tua gentilezza. Ma non solo non ci sono riuscita, ma l'hai rifatto: mi hai nuovamente visto volto e anima. Ormai devo ucciderti, oppure... No, è irrealizzabile, fra noi.
_ Eh?
_ Faccio prima ad ammazzarti direttamente!
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Milo si ergeva davanti al cadavere di Cepheus Albireo, Sacro Guerriero d'Argento, che giaceva morto con quattordici piccole ferite e accanto ad una rosa rossa.
_ Sei stato abile, abbastanza da salvare i tuoi discepoli. _ disse Milo. _ Appena pesco quell'impiccione, gliela do io, la bellezza.
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Shaina stava attaccando a tutto spiano, ma nemmeno uno dei suoi pugni andava a segno. Seiya riuscì anzi a parare uno dei colpi e a bloccarle il braccio.
_ Tu vuoi morire, Shaina-san. _ disse. _ E' per questo che non posso combatterti. Anzi, non voglio combAAAAAAARGH!
Shaina gli aveva mollato un calcio basso.
_ Ed ora... _ iniziò Shaina, ma, avvertendo un cosmo fin troppo famoso, si bloccò. _ Non è possibile! Scappa, Seiya, presto, o quel demone ti farà a pezzi!
_ Ma sei impazzita?! _ urlò Seiya. _ Come faccio a scappare, dopo 'sto scherzetto?! E poi, non volevi ammazzarmi tu?!
_ Appunto! Se ti ammazza lui, io resto con un pugno di mosche!
Alle spalle dei due ci fu un'esplosione, e l'onda d'urto li sbattè ai piedi di Aiolia.
_ La mia solita fortuna. _ commentò Shaina. _ Proprio l'unico Sacro Guerriero d'Oro che non rispetta il diritto di prelazione, doveva capitarmi...
_ Ciao, Aiolia-senpai. _ salutò Seiya.
_ Spiacente, ma non sono qui per una visita di cortesia. _ rispose Aiolia. _ Dov'è il Gold Cloth del Sagittario?
_ Dovresti andarlo a chiedere agli Spectre: ci hanno rubato l'elmo.
_ Uhm... Non mi pare che tu stia mentendo. Non importa: il tuo destino è segnato.
_ Che cosa?
_ Mettiti in fila: c'ero prima io! _ disse Shaina.
_ Togliti: ho degli ordini precisi, e se resti lì rischi di farti male. _ ribattè Aiolia.
_ Lascialo a me, ti ho detto!
_ Tu non puoi uccidere Seiya, e dovresti saperlo meglio di chiunque altro. Ora spostati, o rischi di venire considerata ribelle anche tu.
_ Senti, Aiolia, il Santuario non è più come un tempo, e... _ iniziò Seiya.
_ La legge è la legge.
_ ZANNA DEL TUONO!
Shaina cercò di fermare Aiolia, ma lo squilibrio di forze era tale che per batterla al Gold Saint bastò una versione incredibilmente indebolita del Lightning Bolt, colpo che, oltretutto, come la Zanna del Tuono, aveva la sua forza nell'elettricità mista al cosmo. Fu poi il turno di Seiya, che ricevette una versione ulteriormente indebolita del Lightning Bolt lanciata con un solo dito. Seiya rimase cosciente (era chiara intenzione di Aiolia quella di spingerlo alla resa), ma fu comunque scaraventato a terra senza neanche riuscire a capire che cosa era successo.
_ Chi si ribella al Santuario non può che morire per espiare la sua colpa. _ dichiarò Aiolia.
_ Cos'ha fatto per te il Santuario, perché tu gli sia così grato? _ replicò Seiya. _ Marin mi ha raccontato che è stato proprio il Santuario a uccidere Aiolos, tuo fratello maggiore!
_ Dopotutto, non credo proprio che tu capisca lo stato d'animo di chi ha per fratello un traditore. Per me non era solo un fratello. Era un maestro e l'uomo che più ammiravo come Sacro Guerriero dotato di vera forza e vera gentilezza. Ma...
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03 settembre 2033, Tempio del Centauro Arciere.
Il giovane Aiolia, che a quel tempo viveva nella casa del maestro-fratello, era a terra nella sua camera da letto, con davanti sei ufficiali dei soldati corazzati.
_ Dov'è Aiolia?! _ chiese uno di loro. _ Se sei suo fratello, devi per forza saperlo!
_ Non lo so! _ rispose aiolia. _ Cos'ha fatto mio fratello?!
_ Ha rapito Atena ed è fuggito dal Santuario con il suo Gold Cloth ed uno dei tesori della dea!
_ Ti rendi conto anche tu della gravità del crimine, vero?! _ aggiunse un altro.
_ Mio fratello ha... _ si stupì Aiolia.
_ E' inutile parlare con te. _ disse il primo. _ Rimani sempre il fratello di un traditore.
_ E allora? _ chiese una voce. _ Anche un eroe può avere un vigliacco per fratello, così come un traditore può avere per fratello un eroe fedelissimo. Che tu faccia di un'erba un fascio fa notare che sei un idiota totale.
_ Non è esattamente così che l'avrei messa, ma sono d'accordo con Massimo: questa vostra idea è alquanto balzana. _ aggiunse una seconda voce.
I sei ufficiali si girarono e videro due bambini avvolti in mantelli.
_ Dite un po', ma lo sapete con chi state parlando? _ chiese uno di loro.
_ Certamente: con sei ufficiali delle truppe corazzate che non sanno con chi stanno parlando. _ rispose il secondo bambino.
_ Correzione, Shaka: con dei manichini corazzati troppo stupidi per capire con chi stanno parlando, figuriamoci per i loro gradi! _ lo corresse Massimo.
I sei, infuriati, si scagliarono su di lui, ma le loro teste caddero a terra insieme al mantello di Massimo, che rivelò il Gold Cloth di Cancer.
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_ Quel giorno gli avvenimenti successivi al tradimento di mio fratello spinsero Massimo del Cancro ad assumere il nome di Death Mask e a diffondere una leggenda di terrore per stroncare con essa ogni possibile tradimento, ma mi portarono anche ad odiare mio fratello. _ disse Aiolia. _ Completato l'addestramento giurai che avrei lavato la sua onta diventando un Sacro Guerriero d'Oro a lui superiore.
_ E così che sei diventato il fedele schiavetto di colui che si fa passare per Grande Sacerdote? _ chiese Seiya. _ Io crederei fermamente in mio fratello, qualunque cosa accada. Questo è essere fratelli! Questo è vero amore!
_ Questo è essere ingenui. _ disse lord Martiya, scendendo da un albero.
_ E tu che ci fai qui?! _ chiese Aiolia.
_ Mi stavo godendo lo spettacolo di due Sacri Guerrieri che si scannano fra loro, ma le parole di Seiya sono alquanto ingenue. Dì un po', Seiya: se tu avessi un fratello malvagio e colpevole di svariati omicidi, ricatti e tentati omicidi, ed in più avesse commesso crimini quali alto tradimento e pratiche commerciali contrarie all'etica, e tu, oltre che giudice, fossi anche testimone, cosa faresti? Non occorre che tu risponda. Basta che tu rifletta.
_ Appunto. _ aggiunse Aiolia.
_ E se il caso di tuo fratello non rientrasse in questa categoria? Non ti pare di essere stato un po' frettoloso a credere alla versione ufficiale?
Lord Martiya sparì, lasciandosi dietro questi interrogativi.
_ Dovresti ascoltarlo, senpai. _ disse Seiya. _ Io ora credo in Saori, la dea Atena, e credo anche nei miei amici! Se intendi ucciderli ad ogni costo, nonostante il mio avversario sia tu, io combatterò fino alla fine!
_ E' inutile, Seiya. _ disse Aiolia. _ Non hai alcuna speranza contro il Demone Mietitore di Dei.
_ Non possiamo saperlo senza combattere!
_ Che testa dura...
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
Tutte le meteore diedero l'impressione di attraversare Aiolia: il Sacro Guerriero d'Oro si spostava troppo velocemente perché le meteore potessero colpirlo o perché Seiya riuscisse ad accorgersi che si muoveva.
_ Colpo delle Stelle Cadenti di Pegaso? Ma come hai potuto chiamarlo così? _ chiese Aiolia.
_ Che cosa?! _ si stupì Seiya.
_ Le vere stelle cadenti sono molto più veloci.
_ Ma come riesci ad evitarle così?!
_ I Sacri Guerrieri di Bronzo più deboli hanno una velocità di circa mach 1. I Sacri Guerrieri d'Argento hanno mach 2 come requisito minimo di velocità. In ogni caso, raramente superate l'ambito dei mach. Per noi Sacri Guerrieri d'Oro è diverso: anche il più lento di noi raggiunge una velocità di almeno trecentomila chilometri al secondo.
_ Com'è possibile?! Questo significa che potete percorrere la circonferenza della Terra circa sette volte al secondo!
_ E potremmo raggiungere il Sole in otto minuti circa: ogni Sacro Guerriero d'Oro riesce a muoversi alla velocità della luce.
Venuto finalmente a conoscenza dell'enorme velocità dei Sacri Guerrieri d'Oro, Seiya rimase scoraggiato: non sarebbe mai riuscito a colpire Aiolia.
_ Mi sembra che tu abbia capito quale differenza c'è fra te ed un Gold Saint. _ disse Aiolia. _ Stavolta subirai un colpo serio, così morirai senza provare sofferenza alcuna.
_ Non mi arrenderò tanto facilmente! _ gridò Seiya lanciandosi in un attacco disperato.
_ LIGHTNING FANG!
Raramente i Sacri Guerrieri d'Argento superavano, riguardo la velocità, l'ambito dei mach. Shaina, quel giorno, ci riuscì, e subì il Lightning Bolt alla massima potenza al posto di Seiya.
_ Sh...Shaina-san... Perché hai fatto tutto questo per me?! _ chiese Seiya mentre la soccorreva.
_ Seiya... Una Sacra Guerriera cui viene visto il volto non può fare altro che uccidere l'uomo da cui è stata vista oppure amarlo. _ spiegò Shaina. _ Ma io sapevo bene che per entrambi sarebbe stato troppo imbarazzante che io ti avessi amato.
_ Shaina...
_ Stando così, lo sento... Il tuo cosmo... Il tuo cosmo, Seiya, è pieno di una vastità molto calda e dolce. Il tuo cosmo nasconde in se la possibilità di nascondersi ulteriormente. Fanne buon uso per quello in cui credi! Non come me... Seiya, io ho finito per innamorarmi di te... Perdon...
Shaina svenne senza riuscire a completare la frase, e Seiya, convinto che fosse morta, iniziò a disperarsi.
_ Seiya, per oggi ti risparmio la vita per riguardo nei confronti di Shaina. _ disse Aiolia.
_ Aspetta, Aiolia. _ disse Seiya. _ Perché non hai bloccato il tuo colpo? Tu avresti potuto intuire che Shaina-san si stava precipitando su di me per proteggermi! A che scopo utilizzare il tuo colpo contro una donna?! Non ti perdonerò mai per ciò che hai fatto! Anche se dovessi morire qui, io ti sconfiggerò!
Seiya colpì la faccia di Aiolia con tutta la forza che aveva, ma non riuscì neanche a fargli muovere la testa.
_ Ti senti un po' soddisfatto, così, Seiya? _ chiese Aiolia. _ Aver sottovalutato Shaina, senza pensare che avrebbe potuto raggiungere il livello dei Sacri Guerrieri d'Oro e che avrebbe potuto rialzarsi così rapidamente è stato indubbiamente un mio errore. Perdonami, Seiya.
Aiolia raccolse Shaina e disse a Seiya di non preoccuparsi, visto che non bastava certo così poco per abbatterla, e che avrebbe provveduto a sistemare le cose per lei, ma chiarì anche che poi sarebbe ritornato e, se non si fosse arreso, l'avrebbe ucciso.
_ Sei troppo indulgente! _ gridò una voce. _ Anche Shaina è colpevole di tradimento!
_ Glielo spieghi tu a Death Mask e Mulo? _ chiese Aiolia.
_ ... Perché non abbatti Seiya ora?
Aiolia tirò giù un albero e chiese ai tre Silver Saint che ci si erano appollaiati sopra che ci facevano lì.
_ Ordini. _ rispose Canis Maior Sirius, il Sacro Guerriero che prima aveva parlato. _ Dopotutto, sei o non sei il fratello di un trad... Ah! Scusascusascusa!
Aiolia stava per tirargli in testa Hercules Argetti, un Sacro Guerriero d'Argento di 240 cm d'altezza per 180 kg di peso.
_ Potete tornare alla base e dire al capo di non avere preoccupazioni ridicole: Leo Aiolia miete sempre il suo nemico, che sia uomo o dio. _ disse Aiolia.
_ Non stavi per tornare al Santuario senza completare la missione? _ chiese Sirius.
_ Devo riportare al Santuario uno dei nostri che ho ferito per sbaglio. Ma non posso certo impedirvi di coprirmi la ritirata.
_ Benissimo! _ disse Argetti, che nel frattempo era stato rimesso a terra. _ Vorrà dire che mi prenderò la sua testa. CORNEFOROS!
Il Corneforos (in greco vuol dire "Portatore di Corno") è una tecnica molto simile al Kaitos Spurting Bomber, ma non necessita di contatto fisico e, grazie alla maggiore potenza di Argetti rispetto a Moses, più potente. Nonostante ciò, e nonostante non avesse con se uno straccio di cloth, Seiya sopravvisse: Dios della Mosca, appesosi ad un albero, intercettò la sua caduta afferrandolo con le gambe, impedendo ad Argetti di mollargli il colpo di grazia.
_ Lui non è una preda solo tua. _ disse Dios. _ Sarò io, Musca Dios, ad abbatterlo. Su, Seiya, sali ancora una volta in alto nel cielo con il calcio mortale della Mosca! DEAD END FLY!
A Dios andò ancora peggio: Sirius afferrò Seiya ancora prima che Dios lo colpisse.
_ Non dimenticatevi di me, Canis Maior Sirius, il più anziano di noi tre. _ disse Sirius.
_ Ma se abbiamo la stessa età! _ replicò Dios.
_ Anzianità di servizio. A parte questo, ho un'idea: Argetti lo lancerà in aria con il Corneforos, e poi sarà il più rapido ad abbatterlo.
_ Per me va bene.
_ E per te, Argetti?
_ CORNEFOROS!
_ DEAD END FLY!
_ GREAT MOUNTAIN SMASHER!
_ Presto, fuggite! _ gridò Aiolia. _ Non potete competere con chi indossa un Gold Cloth!
Troppo tardi: il Gold Cloth del Sagittario li ammazzò tutti e tre prima ancora di posizionarsi su Seiya.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Il Gold Cloth ha scelto di aiutare Seiya a combattere Aiolia. Riuscirà Seiya a sconfiggere il Demone Mietitore di Dei? O il suo sangue sporcherà le terribili Zanne del Leone che divorò persino degli dei? Questo e (qualcos')altro nel prossimo episodio!

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Capitolo 27
*** 27: COLORO CHE PARTONO ***


Capitolo 27. E finalmente sono alla fine della seconda parte della fanfic. Ma non illudetevi: la mia follia non si è ancora esaurita! Come se la caveranno i nostri Sacri Guerrieri, ora? Non temete, presto lo saprete!
by lord Martiya
P.S.I: Nel manga di Saint Seiya, sia Aiolia che Aiolos sono biondi, anche se Aiolia, pur di avere il meno possibile fra i piedi l'immagine del fratello che considera traditore, se li tinge.
P.S.II: Desidero ringraziare il webmaster della Death Mask Home Page (www.saint-seiya.it), per l'idea del soprannome attribuito a Shiryuu da Death Mask, e Black Dragon, autrice della fanfic Il Doppio Dono su Yuu Yuu Hakusho (detto anche Yu degli Spettri), presente su manganet.it, per il personaggio di Hiro, il personaggio innominato presente nella fanfic sopracitata (ho chiesto a Black Dragon il nome di questo personaggio per una fanfic andata perduta).
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Leo Aiolia=Ioria del Leone; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Saori Kido/Atena=lady Isabel di Thule/Atena; Sagitta Maya=Lesia della Freccia; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Libra Doko=il Maestro dei Cinque Picchi; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Appendix Kiki=Kiki; Shun Rei=Fiore di Luna; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro; Aries Mu=Mur dell'Ariete; Taurus Aldebaran=Torus del Toro; Scorpio Milo=Scorpio dello Scorpione; Aquarius Camus=Aquarius dell'Acquario; Capricornus Shura=Capricorn del Capricorno; Pisces Aphrodite=Fish dei Pesci; Chamaleon June=Nemes del Camaleonte; Cepheus Albireo=Albione di Cefeo; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Bootes Leda=Leda del Guardiano; Cassiopeia Spica=Salzius di Cassiopea; Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Ursa Minor Geki=Gerky dell'Orsa Minore; Lupus Nachi=Black del Lupo; Hydra Ichi=Aspides dell'Idra; Leo Minor Ban=Ban del Leone Minore.



CHAPTER 27: COLORO CHE PARTONO



Aiolia pensava che sarebbe stata una missione semplice. Non facile, una missione che richiedeva l'impiego di un Sacro Guerriero d'Oro non poteva esserlo, ma semplice sì. E lo era stata, anche se non quanto si aspettava (dopotutto c'era dentro anche Shaina). Poi il Gold Cloth del Sagittario aveva ammazzato tre Sacri Guerrieri d'Argento ed aveva rivestito Seiya. Se da un lato non doveva più fare la fatica di cercarlo, dall'altro ora doveva affrontare qualcosa che assomigliava tremendamente ad un Gold Saint, e magari anche una squadra di Spectre o peggio.
_ Decisamente non è giornata per nessuno di noi, Seiya. _ disse Aiolia, deponendo a terra Shaina. _ Non capisco come tu abbia fatto a vestire un Gold Cloth, ma è chiaro che non posso più tornare al Santuario senza averti battuto. Ora prenderai coscienza della forza di un vero Sacro Guerriero d'Oro! LIGHTNING BOLT!
Senza neanche capire come, Seiya stavolta riuscì a vedere l'attacco di Aiolia e a scansarlo con un salto, e replicò con il Pegasus Ryuseiken, riuscendo a colpire e mettere a terra Aiolia.
_ Non è un sogno! _ esclamò Seiya. _ Ho battuto il Sacro Guerriero d'Oro Aiolia!
_ Ne dubito. _ disse Aiolia, rialzatosi senza un graffio, che avanzava mentre l'aura dorata del Leone, sinonimo di morte per quasi ogni suo avversario, compariva alle sue spalle. _ Certo, con l'ausilio di un Gold Cloth sei diverso da quello che sei stato finora, ma resti comunque più debole di me. LIGHTNING BOLT!
Stavolta il colpo andò a segno, e Seiya ne fu quasi ammazzato.
_ Nemmeno con un Gold Cloth puoi essere un mio avversario. _ disse Aiolia. _ Eseguirò l'ordine del Grande Sacerdote uccidendoti!
_ Aiolia... Perché obbedisci a... _ iniziò Seiya, ma Aiolia lo interruppe.
_ Perché il Grande Sacerdote è l'uomo giusto per assistere Atena! E' un grande uomo, dotato di amore e giustizia! Egli, insieme a Saga e Shaka, merita di essere considerato pari a un dio! Mu...
_ Fermati! _ ordinò Hyooga, che era venuto all'ospedale a trovare Seiya insieme a Shun, ed ora si trovava in un grosso guaio insieme a Shun.
_ Ehi! _ esclamò Shun. _ Come mai Seiya indossa il Gold Cloth del Sagittario?!
_ Presto, scappate! _ gridò Seiya. _ Quello è Leo Aiolia, il Demone Mietitore di Dei!
_ Seguite il consiglio. _ disse Aiolia. _ Vi do il tempo che mi sarà necessario ad ammazzare Seiya, poi, se vi trovo ancora qui, vi ammazzo.
Hyooga e Shun attaccarono Aiolia, ma uno schermo di elettricità mista a cosmo abbastanza debole per crollare sotto un qualsiasi attacco di un Sacro Guerriero d'Oro li ributtò indietro di parecchi metri.
_ Se volete sfidarmi in queste condizioni, vuol dire che fra voi c'è una splendida amicizia. _ disse Aiolia.
_ Lui è un amico insostituibile! _ replicò Hyooga. _ Non ti lasceremo agire facilmente!
_ Chiunque sia l'avversario, rischieremo la vita per proteggere Seiya! _ aggiunse Shun.
_ Che triste destino... _ li compianse Aiolia. _ Vorrei salvarvi, ma devo mantenere il giusto ordine, e punirvi in nome di Atena! Fatevi sotto!
_ FIRE SOUL! Flaming era intervenuta, ed il suo attacco riuscì a colpire Aiolia e a danneggiarlo.
_ Due domande, Aiolia. _ disse Flaming. _ Pensi per caso che chi non indossa un Gold Cloth non sia alla tua altezza? E credi che Atena sia dalla parte di colui che chiami Grande Sacerdote?
_ Tu che ne pensi? _ replicò Aiolia. _ So benissimo che a volte i Sacri Guerrieri delle caste inferiori riescono a raggiungere il livello di un Sacro Guerriero d'Oro, e so anche che è naturale che Atena sostenga il Santuario ed il Grande Sacerdote Ares.
_ Ti mancano parecchi dati, è chiaro. Dovremo batterci, visto che l'uomo a cui obbedisci è l'incarnazione del male.
_ Non sopporterò oltre i tuoi vaneggiamenti! LIGHNING BOLT!
_ BURNING MANDALA!
Flaming riuscì a scansare l'attacco di Aiolia e a colpirlo con i cerchi di fuoco del Burning Mandala, ma stavolta il Gold Saint si aspettava un attacco di alto livello e riuscì a minimizzare i danni.
_ Rendi onore alla tua fama, Carina Flaming. _ ammise Aiolia. _ Ma cosa farai quando passerò ai metodi pesanti?
_ E tu cosa farai quando avrò esaurito le tecniche apprese dai combattimenti di Sailor Mars e colpirò con le fiamme del Jaoh Ensatsu Ken? _ replicò Flaming.
Aiolia e Flaming stavano per riprendere a combattere, ma si fermarono avvertendo il cosmo di Atena.
_ Chi diavolo è questa ragazza?! _ esclamò Aiolia vedendo Saori, affiancata da Maya ed Ebdera.
_ Aiolia, il Grande Sacerdote Ares non è dalla parte di Atena. _ disse Saori.
_ Cosa?
_ Saori-ojosama, è pericoloso farsi vedere adesso! _ esclamò Seiya.
_ E così questa ragazza è Saori Kido... _ mormorò Aiolia.
_ Bravo, hai vinto una bambolina. _ disse Maya.
_ Aiolia, ti ricordi di Crono? _ chiese Ebdera.
_ E' naturale! _ rispose Aiolia.
_ Bene. Perché, vedi, Crono ne ha combinata una, tredici anni fa: ha completamente rincretinito il tizio che è ora Grande Sacerdote.
_ Che?! Ma se il Grande Sacerdote ci ha guidati alla vittoria proprio contro Crono!
_ Ho detto rincretinito, non soggiogato. Quell'uomo era già stato abbastanza svitato da osare uccidere Ares dell'Altare e prenderne il posto, diventando Grande Sacerdote alla morte di Sion, ed anche abbastanza intelligente da fregarci tutti. I Sacri Guerrieri, Mulo e persino Crono, che, come ben sai, è caduto proprio contro di noi. Ma la fregatura peggiore è stata quando ha incontrato Crono. Quel giorno lo spinse a cercare di uccidere Atena. Atena, capisci? Fu solo grazie ad Aiolos che Atena si è salvata. E cosa ne ha ricavato, Aiolos? Morte e disonore, persino tu, suo fratello, lo esecri. Dovresti piuttosto onorarlo qui, davanti ad Atena, che Aiolos, morente, affidò a Mitsumasa Kido.
_ E dovrei crederci?
_ Hai sentito il cosmo di Atena, no?
_ E così, per tredici anni, avrei creduto l'esatto opposto della verità?
_ E' esatto. Noi ci siamo radunati proprio per questo, per proteggere Atena dai sicari dell'usurpatore.
_ Se ciò fosse vero, allora mio fratello... No, non può essere!
_ Stammi a sentire, Aiolia. _ ordinò Atena. _ Se sei un vero Sacro Guerriero, non devi sconfiggere noi, ma l'usurpatore che ora domina i Sacri Guerrieri.
_ Puoi fornirmi una prova? Se tutto ciò che tu ed Ebdera mi avete detto è la verità, vorrei una prova che dimostri che sei la vera Atena. Se sei davvero Atena, non riuscirei mai a ferirti, nemmeno con il mio Photon Burst: il mio stesso cloth e quelli del Sagittario, di Orione e della Carena me lo impedirebbero.
_ Che?! E perché non le hai chieste al signor pezzo grosso, le prove?! _ esclamò Maya.
_ D'accordo. _ disse Atena.
_ Aiolia, sei impazzito?! _ gridò Seiya. _ Con che coraggio un Sacro Guerriero d'Oro può chiedere una cosa simile ad u...
_ Non è un affare da poco, per me! _ ribattè Aiolia.
_ Non ti dovrebbe servire una prova!
_ Per me è necessaria.
_ Aiolia, fai quello che credi. _ ordinò Atena.
Aiolia esitò, stupito dal coraggio di quella che credeva un'impostrice, poi lanciò il suo colpo più potente, il Photon Burst, mettendoci tutta la forza di cui era capace. Ed i cloth agirono: quello del Leone dissipò gran parte della potenza del colpo, e quello del Sagittario costrinse Seiya a frapporsi fra Aiolia e Atena, dandogli la forza di bloccare il Photon Burst. Per un attimo Aiolia udì la voce di suo fratello rimproverarlo, poi Seiya gli ributtò addosso ciò che restava del Photon Burst, spedendolo quasi in orbita. _ Questa è la volta buona che smetto di tingermi i capelli... _ commentò Aiolia.
Tutti lo guardarono come se si fosse rincretinito.
_ Se mio fratello non ha tradito, non ho alcun bisogno di cercare di differenziarmi da lui. _ spiegò Aiolia.
Il Gold Cloth del Sagittario si staccò e scomparve.
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Nel loro QG, le guerriere Sailor erano disperate.
_ Dove cavolo è finito quel maledetto Gold Cloth?! _ esclamò Sailor Moon, in preda ad una crisi isterica.
_ Non lo so! _ rispose Sailor Mars.
_ Questa è la volta buona che gli Spectre ci fanno la pelle... _ mormorò Sailor Galaxia.
_ Ma no! _ esclamò Sailor Venus. _ Un po' di ottimismo!
_ Ottimismo con quei pazzi furiosi?! Come può essere possibile?!
_ Intanto il Gold Cloth è tornato tre secondi fa.
_ ...
Le altre tre corsero nella stanza in cui era custodito il Gold Cloth e lo videro in bella evidenza.
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Aiolia era appena tornato al Santuario, e, lasciata Shaina a qualcuno di cui poteva fidarsi, si recò nel Palazzo del Grande Sacerdote. Davanti all'ingresso della Sala del Trono sei guardie imperiali gli ordinarono di fermarsi.
_ Non possiamo lasciare entrare nessuno senza permesso. _ spiegò il caporale. _ Siamo in emergenza.
Aiolia massacrò le guardie ed entrò nella sala del trono.
_ Che succede, Aiolia _ chiese Saga. _ Perché sei ritornato senza aver eseguito l'ordine imperiale?
_ Shaina è rimasta ferita, e necessitava di cure. _ rispose Aiolia.
_ Quindi, ora che è in salvo, ripartirai.
_ No. Cos'è successo la Notte degli Inganni?
_ Lo sanno tutti, ormai: Aiolos cercò di uccidere Atena, e, scoperto, la rapì. Poi qualcuno fece sparire entrambi.
_ Davvero? E perché dovrei crederci?
_ Sei impazzito, Aiolia? Non hai sterminato i ribelli, e nemmeno recuperato il Gold Cloth del Sagittario, ed ora mi accusi di menzogna? Pensavo che tu fossi diverso da tuo fratello.
_ Ed è così: io riuscirò dove lui ha fallito, giustiziando il vero traditore! Da tredici anni la dea si trova in Giappone, e tu hai osato inviare i Sacri Guerrieri ad ucciderla!
_ Capisco. E così, alla fine te ne sei reso conto anche tu. Sei in ritardo, lo sai? Death Mask, Shura e Aphrodite lo sanno da quando abbiamo battuto i Titani, anche se lord Martiya l'ha fatto dimenticare a Shura.
_ Cosa?!
Saga travolse Aiolia con un colpo alla velocità della luce, scagliandolo a terra.
_ Tu, a differenza di loro, puoi solo essermi di danno, quindi non ti soggiogherò. _ disse Saga. _ Invece ti ucciderò.
_ Non ci contare! _ ribattè Aiolia. _ LIGHTNING BOLT!
Saga conosceva il segreto della potenza nonché punto debole del Lightning Bolt e del Lightning Plasma: la corrente elettrica viaggiava attraverso un vuoto generato dal cosmo di Aiolia. Il vuoto rendeva il colpo più devastante, ma deviando o cancellando il vuoto la massa di energia veniva deviata o dispersa. E, come già aveva fatto il Titano Iperione, Saga cancellò il vuoto, bloccando senza problemi il Lightning Bolt. Aiolia caricò allora il Photon Burst, molto più potente e senza quel punto debole, ma due voci lo fermarono: Mulo e Shaka erano giunti.
_ Che cavolo sta succedendo?! _ chiese Mulo. _ Aiolia, sei forse impazzito?!
_ Non lo so, ma è chiaro che ha tradito il Santuario! Shaka, neutralizzalo! _ordinò Saga.
_ Hai sentito, Aiolia? _ chiese Shaka. _ Arrenditi, o sarò costretto ad abbatterti.
_ Non posso. _ rispose Aiolia. _ Ora non ho tempo per i dettagli, ma so che il vero traditore è il Grande Sacerdote! Ritirati o aiutami!
_ Shaka, non serve la clemenza con lui. _ disse Saga. _ Sconfiggilo!
_ Mi attaccherai, Shaka?
_ E' inevitabile. _ rispose Shaka. _ Rischieremo di annientarci a vicenda, o di iniziare la battaglia dei mille giorni.
_ Non esitare, Shaka! _ ordinò Saga. _ Lancia i tuoi colpi!
Shaka e Aiolia cercarono di colpirsi a vicenda con un pugno, ma entrambi bloccarono il colpo dell'avversario ed iniziarono una prova di forza: era la battaglia dei mille giorni, e nessuno dei due avrebbe ceduto di un passo neanche se fossero passati appunto mille giorni. I due se ne resero immediatamente conto, e cessarono simultaneamente di cercare di sopraffarsi a vicenda.
_ In questa situazione, non ci resta che lanciarci i nostri colpi migliori. _ disse Shaka.
_ Shaka, vuoi che ci ammazziamo a vicenda?! _ esclamò Aiolia. _ Fino a questo punto obbedisci agli ordini del Grande Sacerdote?!
_ Devo proteggere Atena. Uno scontro fra i Sacri Guerrieri d'Oro non ci dovrebbe essere. Anch'io non lotto volentieri, ma non posso evitarlo. Grazie agli insegnamenti del Budda, ora dissiperò ogni dubbio in me. TENBU HORIN!
Aiolia cercò istintivamente di coprirsi, perché era a conoscenza dell'effetto più terribile del Tenpu Horinin (Aurea Ruota di Danza Celestiale), ma per sua fortuna Shaka ne utilizzò l'altro effetto, cancellando da se ogni dubbio.
_ I dubbi sono svaniti. _ dichiarò Shaka. _ Ormai non ho più alcuna esitazione nell'ucciderti! TENMA KOFUKU!
_ PHOTON BURST!
Il Photon Burst ed il Tenma Kofuku (Capitolazione dei Demoni) si annullarono a vicenda, ma per Aiolia sarebbe stato meglio morire: Saga lo colpì con il Genromaoken in versione omicida: non appena uno dei Sacri Guerrieri di Bronzo fedeli ad Atena gli fosse comparso davanti, lo avrebbe attaccato, e se ne avesse subito un colpo sarebbe divenuto una macchina omicida, fino a quando non avesse ammazzato colui che l'avesse colpito.
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Nonostante l'Acqua della Vita, Shiryuu non aveva riguadagnato la vista, ma l'aveva presa con filosofia, anche perché, secondo Doko, l'Acqua della Vita avrebbe avuto effetto quando il cosmo di Shiryuu avrebbe raggiunto un livello superiore.
_ Shiryuu, c'è una cosa che devo dirti. _ gli disse Doko, in presenza di Kiki e Shun Rei. _ Credo che il Santuario stia per inviare i Sacri Guerrieri d'Oro per uccidere Atena. E' quindi giunto il momento che anch'io mi unisca a voi.
Improvvisamente Shiryuu e Doko avvertirono un cosmo molto potente provenire dalla cascata, e da essa, camminando sull'aria, uscì Cancer Death Mask con indosso il suo cloth.
_ E' molto che non ci vediamo, Anziano Maestro. _ disse Death Mask.
_ Death Mask? _ chiese Doko. _ Il Grande Sacerdote dev'essere molto nervoso se invia un sicario persino contro di me.
_ Non lo nego.
_ Fermati! _ gridò Shiryuu, che si frappose fra Death Mask e Doko.
_ Sparisci, cappotto! _ disse Death Mask, buttando via Shiryuu come se fosse una cartaccia.
_ Fermati! Io, Draco Shiryuu, non perdono chi osa levare la mano contro il mio maestro, sia un Sacro Guerriero o qualcos'altro.
_ Ahò, Doko, ma che razza di idiota hai addestrato?! Sparisci o ti pesto, cappotto!
Shiryuu cercò di dargli un pugno, ma Death Mask si scostò facendogli lo sgambetto. Shiryuu iniziò ad attaccare a raffica, senza riuscire neanche a sfiorare il Gold Saint.
_ Già stanco? _ chiese Death Mask quando Shiryuu cessò l'attacco. _ Ora ti farò assaporare la differenza fra un Sacro Guerriero d'Oro come me ed un cappotto del tuo calibro.
Girandogli attorno, Death Mask colpì Shiryuu con lo spostamento d'aria generato dallo schioccare delle sue dita. Death Mask fece per tornare a parlare con Doko, ma Shiryuu cercò di mollargli un calcio volante. A questo punto Death Mask, parato il colpo con l'indice, iniziò a perdere la pazienza e, dopo averlo colpito con un fascio d'energia relativamente debole, lo buttò nella cascata, provocando, naturalmente, lo svenimento di Shun Rei.
_ Dov'eravamo rimasti, Anziano Maestro Libra Doko? _ chiese Death Mask.
_ Libra Doko?! _ esclamò Kiki.
_ Di che ti stupisci? Ah, ho capito: sei esattamente il tipo di persona che non riconoscerebbe un Sacro Guerriero d'Oro neanche se lavorasse per lui, se non vede il Gold Cloth.
_ Anziano Maestro, se siete davvero un Sacro Guerriero d'Oro, perché non avete mosso un dito per salvare Shiryuu?! Lui è il vostro allievo prediletto!
_ Anziano Maestro, perché vi siete ribellato al Santuario?
_ Ribellato? _ chiese Doko. _ Ribelle è il Grande Sacerdote, che ha assassinato il suo predecessore ed il vero Ara Ares e che da tredici anni cerca di uccidere Atena.
_ E' per questo? Avrei dovuto immaginarlo.
_ Pensavo che tutti i Sacri Guerrieri avessero giurato fedeltà all'usurpatore perché ignari della sua malvagità, ma c'è anche chi, come te, osa servirlo pur sapenso che è votato al male.
_ Col passare del tempo, il senso comune cambia, e con esso i concetti di bene e di male, di giustizia e di ingiustizia. Succede che i malvagi, se vincitori, vengano osannati come eroi, ed i buoni, se sconfitti, tacciati di malvagità. La storia lo dimostra. Maximilien de Robespierre, ad esempio, fu certamente un governante migliore e più benevolo della gran parte dei suoi avversari politici, ma fu sconfitto, ed oggi i suoi discendenti noti vengono spesso invitati a buttarsi nel lago più vicino con un pietrone al collo. Oppure il maresciallo Tito: fu tra i vincitori della Seconda Guerra Mondiale, e per cinquant'anni ci si è dimenticati di tutte le persone che ha fatto buttare nelle foibe insieme a vari criminali di guerra semplicemente perché volevano restare italiani invece di diventare iugoslavi. Certo, se cerchi sotto i cadaveri dei fasci e degli innocenti che ha fatto ammazzare si possono trovare quelli dei civili che lo sostenevano quando la Jugoslavia era in mano a fasci e nazi, ma non mi pare una giustificazione sufficiente per abbassarsi al loro livello. O no?
_ In quest'ultima parte del tuo ragionamento non ti sbagli: non c'erano giustificazioni.
_ Appunto. E capiterà la stessa cosa: una volta che il Grande Sacerdote avrà vinto, i suoi atti malvagi diverranno atti di giustizia necessaria, anche se fossero lo scatenare una guerra nucleare o lo sterminio ingiustificato di un intero popolo.
_ Stolto! Il male non può mai diventare giustizia. Prima hai detto bene: il concetto di giustizia che i popoli hanno cambia a seconda del tempo, ma la vera giustizia è immutabile. E tu stesso lo hai dimostrato: con il tempo gli atti malvagi vengono smascherati, indipendentemente dal concetto di giustizia, esattamente come con le foibe che hai appena citato, o con l'attuale notorietà delle stragi compiute dall'esercito americano nei confronti degli sconfitti pellerossa, nonostante gli Stati Uniti siano ora una delle maggiori potenze del pianeta. Qualunque cosa succeda, alla fine il male viene smascherato e sconfitto!
_ E' da voi fare un sermone persino ad un n... Dite un po', per caso tenete una lampadina gigante nell cascata? Oh... Miii, che testaccia!
La 'lampadina gigante' altro non era che la luce del cosmo di Shiryuu, che aveva indossato il cloth ed era riemerso a cavallo di una colonna d'acqua.
_ Non l'hai ancora capita? _ chiese Death Mask.
_ Stupido! Come dice il Maestro, non può esserci cambiamento nella vera giustizia! _ ribattè Shiryuu. _ E tu, che non ne conosci l'esistenza, non hai i requisiti per indossard un Gold Cloth! ROZAN SHORYUHA!
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_ Sei davvero convinto che sia necessario? _ chiese Saga, assiso sul trono del Grande Sacerdote con accanto Mulo e Shaka.
_ Sì: potremmo essere stati spinti a combattere contro la vera Atena, e l'unico modo per accertarsene è questo. _ rispose Mulo.
_ Già... VOI CHE SIETE RIMASTI AL SANTUARIO, E VOI SPARPAGLIATI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO. VI CONVOCO TUTTI, SACRI GUERRIERI D'ORO. VE LO ORDINO COME GRANDE SACERDOTE, SOVRANO DEL SANTUARIO: RISPONDETE AL CHRYSOS SYNAGEIN!
L'aveva fatto: Saga aveva convocato il Chrysos Synagein, la Riunione Dorata, cui tutti i Sacri Guerrieri d'Oro erano obbligati a partecipare, a meno che non avessero incarichi particolari. Con questo gesto, Saga aveva deciso di rischiare il tutto per tutto: schierare i Sacri Guerrieri d'Oro contro Atena.
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Death Mask percepì il richiamo al Chrysos Synagein e rimase distratto, pagando la distrazione beccandosi in pieno il Rozan Shoryuha, che riuscì a spostarlo di un paio di metri.
_ Shiryuu, sei molto migliorato sia fisicamente che moralmente. _ commentò Doko. _ La potenza del tuo cosmo dev'essere cresciuta parecchio, se sei riuscito a spostare Death Mask. Certo, ha percepito il Chrysos Synagein, quindi non era nelle condizioni migliori per concentrarsi sulla battaglia, ma anche così...
Death Mask iniziò a sghignazzare. Era un brutto segno, per Shiryuu: Death Mask sghignazzava solo quando stava per combattere seriamente.
_ Sai, cappotto, due anni fa ho colto Saga a 'colloquio' con delle ombre che cercavano guai. _ disse Death Mask. _ Quel 'colluquio' mi ha ispirato un trucchetto. L'ammasso stellare M4, o Nebulosa Presepe, della costellazione del Cancro qui viene chiamato Sekishiki. Sekishiki indica l'energia proveniente dai cadaveri ammucchiati: in altre parole, Presepe è un baratro in cui vengono attratte le anime dei morti.
_ No! Utilizzerà l'Onda del Mondo dei Morti! _ esclamò Doko.
_ Almeno, quella è la leggenda. Una leggenda che mi ha fornito il nome adatto per il mio adattamento dell'Another Dimension: PRAESEPE NEBULA!
Nell'aura dorata di Death Mask comparve un buco dai bordi argentati che aveva la forma del Cancro e che divenne rapidamente una specie di buco nero. Shiryuu iniziava ad essere lentamente attirato verso di esso, quando si avvertì un secondo cosmo immenso, la cui azione paralizzò Death Mask, costringendolo a richiudere il buco nero. Death Mask fu poi liberato dalla morsa, e Aries Mu si fece vedere, finalmente con indosso il cloth.
_ Non trovi che sia puerile che un Sacro Guerriero d'Oro come te affronti seriamente un Sacro Guerriero di Bronzo infinitamente più debole, specie se richiamato dal Crysos Synagein? _ chiese Mu. _ Per di più Shiryuu è un mio conoscente, non ti permetterò di attaccarlo facilmente.
_ Anche il signor Mu è un Sacro Guerriero d'Oro?! _ esclamò Kiki.
_ No, è uno Spectre a cui è caduto in testa un secchio di vernice dorata! _ lo canzonò Death Mask. _ Ma guarda un po' che roba... Vai a parlare con un maestro di arti marziali, ed il suo discepolo crede che tu sia venuto ad ammazzargli il maestro e cerca di farti la pelle, e quando ti decidi a spiaccicare quella mosca arriva 'sto caprone a rognare! Sai che ti dico, cappotto? Ti aspetto al Tempio del Grande Cancro! Quanto a te, Mu, fottiti!
Death Mask fece un occhio nero a Mu e se ne andò nella cascata borbottando imprecazioni, sparendo poi alla vista.
_ E' venuto col Gold Cloth pur sapendo che in queste condizioni sarebbe stato scambiato per un sicario e se la prende fino a questo punto per un'interferenza? _ si stupì Mu.
_ Deve avere qualcosa in mente. _ disse Doko.
_ Già... Kiki, con me.
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I Sacri Guerrieri d'Oro avevano percepito il richiamo del Chrysos Synagein e si erano precipitati al Palazzo del Grande Sacerdote. Il primo ad arrivare, come per le riunioni facoltative, fu Taurus Aldebaran.
_ Shaka, sei sicuro di non essere uno iettatore? _ chiese Aldebaran. _ Da quando sono un Sacro Guerriero d'Oro il Chrysos Synagein è stato convocato solo due volte, ed ogni volta eri presente quando il Grande Sacerdote ci ha convocati!
_ Molto spiritoso, Aldebaran. _ ribattè Shaka.
_ Già, davvero. _ aggiunse Milo, appena giunto. _ Questa volta, Aldebaran, non rechi le scuse di Mu e dell'Anziano Maestro. Significa che parteciperanno?
_ Boh? Non mi hanno lasciato detto niente, quindi presumo che ci saranno.
_ Lo spero. _ aggiunse Camus. _ Vedo con piacere che Aiolia ha finalmente acquisito un po' di sangue freddo.
_ Non è esattamente così. _ rispose Shaka.
_ Fammi indovinare, è impazzito ed il Grande Sacerdote gli ha dato una calmata? _ chiese Shura.
_ Esatto.
_ Spero che si riprenda: la sua forza potrebbe esserci necessaria per imporre la giustizia.
_ Già... _ aggiunse Death Mask. _ Mi sarebbe tornata comoda... Uno va a fare una chiacchierata col vecchio Doko, e salta fuori un cappotto rompipalle che cerca di ammazzarti, ed un caprone ti impedisce di dargli la lezione che merita! Mi avrebbe sicuramente fatto comodo, il suo aiuto! Ah, Milo, non credo che Doko verrà.
_ Ma che razza di incarico ha, per giudicarlo più importante del Chrysos Synaghein?! _ sbottò Milo.
_ Qualcosa di molto grosso, no?
_ Infatti è così. _ aggiunse Mu, venuto con una bistecca su un occhio.
_ Che hai fatto all'occhio? _ chiese Aldebaran.
_ Indovinello: chi era il caprone? _ chiese Death Mask.
_ ...
_ Sei sempre il solito violento. _ disse Aphrodite. _ Non potresti mai vincere, contro di me: non hai il minimo fascino.
_ Pare che siamo tutti, se Doko non viene. _ disse Milo.
_ <>Ora ci siamo tutti. _ disse una voce.
Il gruppo si girò, e videro Gemini Saga con indosso il cloth.
_ Bell'illusione. _ commentò Mu.
_ Illusione? _ si stupì Milo.
_ Esatto. _ confermò Saga/illusione. _ I miei impegni mi consentono di partecipare, ma per non farmi scoprire dai ragazzi di Poseidone ho ritenuto opportuno venire solo in spirito. Non preoccupatevi, in caso di necessità riuscirò lo stesso a difendere il mio tempio.
_ Ed è un bene. _ disse Saga/persona. _ Perché sarà necessario. Dopo l'esito della recente missione di Aiolia in Giappone, ho ritenuto opportuno sottoporre i ribelli e Saori Kido all'ordalia.
_ Che?! _ esclamarono in coro Aldebaran, Death Mask, Milo, Shura e Aphrodite.
_ L'ordalia, o, se preferite, il giudizio divino. I ribelli dovranno superare il Junikyu entro dodici ore, e voi, secondo il vostro giudizio, li farete passare dai vostri templi o li bloccherete con la forza. Gli altri Sacri Guerrieri avranno libero accesso al Junikyu fino al Tempio dei Pesci Gemelli, e potranno aiutare o ostacolare l'impresa a seconda del loro giudizio. In ultimo, nominerò fra i Sacri Guerrieri un 'sostituto' che sorvegli il Tempio del Centauro Arcere. Per tale nomina, accetterò suggerimenti. Domande?
_ Quando? _ chiese Death Mask.
_ Fra una settimana esatta.
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_ Dì un po', papà, c'è per caso il tuo zampino nell'ordalia? _ chiese Death Mask al padre, trovatolo in biblioteca.
_ Esatto. _ rispose Mulo.
_ Come mai hai suggerito quest'azione?
_ Somma di particolari strani. Prima che ti portassi in Sicilia per addestrarti, Ares dell'Altare parlava il greco con un lievissimo accento nemesiano. Quando siamo tornati, parlava il nemesiano con un lievissimo accento greco. Ci sono stati anche cambiamenti minimi nella voce e nella camminata. Se a tutto questo aggiungi il comportamento strano che tiene da poco prima della guerra contro i Titani ed in particolare questa curiosa ribellione, non ti viene qualche dubbio?
_ Certo.
_ Ora tocca a te. Come mai, dalla guerra contro i Titani, reciti la parte dello sterminatore e del fedelissimo del Grande Sacerdote quando vorresti fargli la pelle?
_ Eh?
_ Non puoi ingannarmi: ho una certa esperienza, di recite e truffe, ed inoltre sono tuo padre.
_ Avrei dovuto immaginarlo. Scoprirai tutto il 10.
_ Sputa il rospo, Massimo.
_ Non siete tu e l'Anziano Maestro, a dire sempre che occorre aspettare il momento adatto per rivelare un segreto?
_ Touché. Da quant'era che non vincevi una discussione con me?
_ E' la prima volta.
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10 novembre 2046, Tokyo.
Un uomo non troppo alto, vestito con una tunica nera simile a quella di Hiei e con il volto coperto da un vistoso cappello di paglia ed armato con una grossa tachi (sciabola simile alla katana ma più grossa utilizzata in Giappone prima dell'introduzione della katana) raggiunse, senza essere visto, le rovine del Colosseo Grado, si diresse all'ingresso del garage sotterraneo del nuovo QG della Fondazione e lo sfondò con un calcio, entrò e si sedette comodamente su di una macchina. Alcune guardie arrivarono e gli puntarono addosso le pistole, intimandogli di arrendersi.
_ Portate qui i Sacri Guerrieri. _ ribattè l'uomo mentre, sollevata la testa del cappello, li guardava <>molto male. _ Subito.
Le guardie scapparono urlando, e poco dopo arrivarono Hyooga e Shun.
_ Portatemi da Saori Kido. _ disse. _ Devo riferirle un messaggio da parte del Grande Sacerdote.
_ E perché dovremmo farlo?! _ ribattè Hyooga.
Con una rapidità sorprendente l'uomo gli puntò la tachi alla gola.
_ Ti basta? _ chiese, rinfoderando l'arma. _ Muoviamoci.
Reso chiaro che, se fosse stato ostile, avrebbe tranquillamente potuto ucciderli, l'uomo fu condotto da Saori Kido, alla quale consegnò la tachi in segno di pace.
_ Il mio nome è Hiro. _ si presentò. _ Attualmente, lavoro per il Santuario, e devo riferire un messaggio per conto del Grande Sacerdote. Riferisce che, il 16 novembre, siete tutti invitati al Santuario per cercare di risolvere questa faccenda col minor spargimento di sangue possibile e alla presenza dei Sacri Guerrieri d'Oro. Addio.
Hiro riprese in mano la tachi e sparì nel nulla.
_ Adesso capisco da chi ha preso... _ commentò Flaming.
_ Per caso conosci quella furia? _ chiese Seiya.
_ Di fama: è il padre del mio maestro Hiei. E devo dire che hanno un modo di fare piuttosto simile.
_ Che cosa facciamo, con quest'offerta? _ chiese Ebdera.
_ O la va o la spacca. _ rispose Atena. _ Andremo al Santuario il 16 novembre.
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16 novembre 2046, Tokyo.
Shun, con lo scrigno del cloth in spalla, si stava recando all'aereoporto privato della Fondazione Grado per il viaggio al Santuario, quando qualcuno lo chiamò, ed una ragazza che indossava una maschera ed il Bronze Cloth del Camaleonte gli saltò davanti.
_ June! Da quando sei giunta qui dall'Isola di Andromeda? _ chiese Shun.
_ Shun, hai davvero intenzione di penetrare nel Santuario e sfidare i Sacri Guerrieri d'Oro? _ chiese June.
_ Sì, certamente.
_ Allora non posso lasciarti andare. Proprio i Sacri Guerrieri d'Oro hanno devastato l'Isola di Andromeda, nostra seconda patria e luogo d'addestramento.
_ Cosa?! I Sacri Guerrieri d'Oro hanno...
_ Uno solo di loro. Shun, l'Isola era in subbuglio, da quando avevamo saputo che ti eri ribellato al Santuario. Il fatto che uno dei ribelli provenisse dall'Isola di Andromeda poteva farci passare tutti per traditori, ma il nostro maestro Albireo credeva in te e prese posizione di neutralità, anche perché già in precedenza nutriva dei sospetti sul Santuario. Ciò non fu tollerato.
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09 novembre, Isola di Andromeda.
_ Chi diavolo ha suonato la campana per l'adunata?! _ gridò Albireo, infuriato, ai suoi allievi.
_ Io. _ rispose Milo, uscendo dalla sabbia come uno scorpione.
_ Ma...
_ Alt! Le domande le faccio io. Già due volte, nelle ultime settimane, è stato dichiarato lo stato d'emergenza, e già due volte i Sacri Guerrieri di quest'isola non hanno risposto alla chiamata del Grande Sacerdote. Come mai?
_ E come mai il Grande Sacerdote ha causato una ribellione?
_ Devo dunque dedurne che anche voi siete traditori di Atena?
_ No di certo. Semplicemente non riconosco la legittimità del Gr...
_ RESTRICTION!
Albireo rimase paralizzato, e Milo iniziò a lanciare proiettili di energia cosmica sui suoi discepoli, ammazzandone molti e facendo svenire June. Quando rinvenne, June trovò i cadaveri dei suoi compagni tranne due e quello del maestro Albireo, spogliato del cloth e con accanto una rosa rossa.
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_ Milo, da solo ed in pochissimo tempo, uccise tutti quelli che si trovavano sull'isola, compreso il nostro maestro. _ disse June. _ Mi sono salvata solo perché non mi ha vista.
_ Il maestro ed i miei amici sono morti per colpa mia... _ mormorò Shun.
_ Quel che è fatto è fatto. Comunque, Shun, intendi lo stesso affrontare i Sacri Guerrieri d'Oro dopo aver sentito questo? Non hai alcuna possibilità di vittoria!
_ June, perdonami. Non mi resta che andare, qualunque cosa accada. E poi, ho degli amici molto forti!
_ Verrete uccisi tutti. Non riuscirete a tornare vivi. Andrete lo stesso?!
_ Nonostante tutto non capisci? Non ti lascio morire!
June, con la frusta del suo cloth, colpì Shun, tagliando le cinghie di cuoio dello scrigno e battendo a terra Shun.
_ Dovessi ferirti, io, June del Camaleonte, non ti lascerò partire! _ dichiarò June. _ NEBULA WHIP!
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Atena, Ebdera, Maya, Flaming e Genes erano già giunti all'aereoporto, e stavano aspettando l'arrivo degli altri Sacri Guerrieri.
_ Tatsumi, ma come ti sei conciato?! _ chiese Atena.
_ Come posso lasciarvi andare al Santuario senza di me, signorina? _ ribattè Tatsumi, che aveva indossato un armatura da kendo (niente elmo e kimono, però) ed era armato di shinai (la spada di bambù che si usa negli incontri di kendo). _ Io, Tokumaru Tatsumi, vi proteggerò con la mia abilità di terzo dan di kendo!
_ Smettila, Tatsumi, non c'è nessun Sacro Guerriero che verrebbe danneggiato dal tuo shinai! _ disse Ebdera.
_ Ebdera, corregimi se sbaglio, ma il Fantasma non è un ottavo dan? _ chiese Maya.
_ Nono. _ lo corresse Seiya, appena arrivato con Hyooga. _ E' passato di grado alcuni mesi fa.
Tatsumi per poco non si prese un colpo.
_ Ma che sta facendo, Shun? _ chiese Seiya. _ E' rimasto a letto?
_ Lui è diverso da te! _ replicò Hyooga. _ Shun rispetta gli orari. Vedrai, sarà qui in men che non si dica.
_ Sempre che lui e la sua ragazza non si ammazzino a vicenda... _ mormorò sottovoce Ebdera.
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Cercando di battere Shun, June stava demolendo tutta la via, senza ascoltare Shun che cercava di convincerla a piantarla, ed alla fine era riuscita a prendergli un braccio.
_ Ti fermerò, anche se dovessi romperti il braccio! _ disse.
_ Cerca di capirmi, June! _ ribattè Shun.
_ Come posso capirti?!
_ Non c'è altro da fare.
Shun si decise a reagire, e con un paio di pugni riuscì a mettere KO June. Sembrava che le grane fossero finite, ma non era così: c'erano altri due Sacri Guerrieri di Bronzo, per la precisione gli altri due superstiti dell'Isola di Andromeda (sconfitti da Shun durante un torneo per l'assegnazione del cloth di Andromeda), Bootes Leda e Cassiopeia Spica.
_ Allora anche voi siete riusciti a lasciare l'Isola di Andromeda sani e salvi! _ esclamò Shun.
_ Se il nostro maestro Albireo avesse rispettato, come doveva, gli ordini del Santuario, l'isola di Andromeda sarebbe salva. _ disse Leda.
_ Non è ancora troppo tardi, Shun. _ aggiunse Spica. _ Siamo venuti per prendere la tua testa ed offrirla al Santuario.
_ Aspettate! _ disse Shun. _ Prima ascoltate ciò che ho da dirvi!
_ DOUBLE NEBULA CHAIN!
Il doppio attacco di catena di Leda e Spica riuscì a bloccare Shun e a legarlo come un salame.
_Cosa si prova a subire un attacco con catene, il tuo punto forte? _ chiese Leda.
_ E' inutile che cerchi di divincolarti. _ disse Spica. _ Le nostre due catene non ti lasceranno finché non sarai rimasto senza fiato! E' ironico, non ti pare? Secondo la mitologia greca, Andromeda fu incatenata ed offerta in sacrificio per placare l'ira di Poseidone, Re degli Oceani. Ed ora Shun di Andromeda, in catene, sarà sacrificato per placare l'ira del Santuario, e non verrà Perseo a salvarti! Anche questo è il tuo destino!
Shun, sentita la pappardella di Spica, per un attimo si convinse che fosse davvero il suo destino. Poi ricordò ciò che una volta gli era stato detto dal fratello: sono gli esseri umani a forgiare il proprio destino.
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Shun arrivò all'aereoporto, portando in spalla anche lo scrigno di June e la ragazza in braccio.
_ Eravamo preoccupati, Shun! _ esclamò Seiya. _ Ma che diavolo ti è successo?
_ Mi dispiace di essere in ritardo. Vi spiegherò con calma dopo. _ rispose Shun, prima di affidare June agli Steel Saints perché la facessero curare, con l'avvertimento di non farle togliere la maschera, altrimenti qualcuno ci avrebbe rimesso la pelle.
_ Scusa la curiosità, ma che fine hanno fatto Leda e Spica? _ chiese Ebdera.
Shun lo guardò male.
_ Avevo fiducia che te la saresti cavata alla grande. _ disse Ebdera. _ Ma non mi hai ancora risposto: che fine hanno fatto?
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Leda, lentamente, rinvenne e si accorse di tre cose: aveva una brutta ferita all'occhio sinistro, lui e Spica, ancora svenuto, erano stati appesi ad un albero e a testa in giù con le loro stesse catene, ed infine un gruppo di bambini aveva disegnato sulle loro faccie ed i loro cloth. Davanti a loro, intenti a sghignazzare, c'erano Jabu, Geki, Nachi, Ichi e Ban, mentre Miho (si trovavano all'Orfanotrofio delle Stelle, dove lavorava Miho) cercava di trattenere i bambini.
_ Maledetto Shun! _ urlò Leda. _ Giurò che alla prima occasione ti prendo a calci nel sedere finché non mi spacco il piede, fosse l'ultima cosa che faccio!
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_ E così, sono partiti. _ commentò Toryuusan osservando di lontano l'aereo di Saori Kido.
_ Cassandra, secondo te cosa succederà? _ chiese lord Martiya.
_ La mia profezia si ferma alla freccia ed alla carneficina finale, ma non mi dice se Atena sopravviverà a questa prova. _ rispose Cassandra.
_ Con un po' di fortuna, forse riesco a riprendere Juvul. Sarà maglio che li segua.
Lord Martiya tirò fuori le ali del suo cloth e raggiunse l'aereo, sul quale si sedette, scroccando il passaggio per la Grecia.
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_ La lotta sarà molto dura. _ disse Ebdera.
_ Che intendi dire? _ chiese Seiya.
_ Chi può essersi sostituito al vero Ares dell'Altare ingannando in un colpo Shaka, dotato di un intuito formidabile capace di riconoscere il male senza errori, Mulo, sospettoso di natura e deformazione professionale, e persino il defunto Grande Sacerdote Sion, che ha addestrato personalmente il vero Ares? C'è soltanto una persona che corrisponde a questo identikit: Saga, il Sacro Guerriero d'Oro dei Gemelli dotato di due personalità, superato in potenza soltanto dallo stesso Shaka. Se davvero è lui, che si nasconde sotto quella maschera, rischiamo grosso.
LA LEGGENDA DEI GUERRIERI D'ARGENTO
RACCONTO 2: LA PROFEZIA FINE

CONTINUA...

***

Nel prossimo episodio: Finalmente al Santuario, davanti a nuovi e potenti guerrieri dotati di potenza quasi senza pari: i Sacri Guerrieri d'Oro. Essi riconoscerebbero senza problemi Atena, ma devono prima vederla, e Saga non è tanto scemo da lasciare che ciò succeda. Come rimediare al danno? E Maya saprà sfruttare il cloth appena ricuperato? Lo saprete nel prossimo episodio (almeno credo).

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Capitolo 28
*** 28: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 1 ***


Sono finalmente giunto alla parte più celebre della saga di Saint Seiya, la scalata dei Dodici Templi dello Zodiaco e la conseguente battaglia contro i Sacri Guerrieri d'Oro, i veri e propri Cavalieri dello Zodiaco. Spero di non sfigurare, nella mia rivisitazione.
by lord Martiya
P.S.I: Nell'anime e nel manga di Saint Seiya è Mu, e non il mio omonimo (personaggio totalmente mio), a spiegare il significato del Settimo Senso ai Sacri Guerrieri di Bronzo, e solo dopo aver riparato i cloth.
P.S.II: Nella versione italiana di Saint Seiya, poiché probabilmente non erano in grado di capire il concetto di iai, i responsabili del doppiaggio fecero un casino attribuendo il potere del Great Horn alle corna del cloth, anche perché Seiya, in gesto di sfida, ne spacca una.
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Saori Kido/Atena=lady Isabel di Thule/Atena; Sagitta Maya=Lesia della Freccia; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Sagitta Tramy=Beteljus della Freccia; Aries Mu=Mur dell'Ariete; Appendix Kiki=Kiki; Delfinus Dolphin=Delfino del Delfino; Taurus Aldebaran=Torus del Toro.



CHAPTER 28: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE PRIMA-ARIES & TAURUS



16 novembre 2046, cieli della Grecia.
Un convertiplano (aereo con motori che, a seconda delle esigenze, può posizionare i motori in assetto orizzontale o verticale) a reazione stava sorvolando l'Attica, ma fu affiancato da due caccia EF-2000 Typhoon.
_ State sorvolando una zona militare. _ annunciò il pilota di uno dei caccia. _ Avete dieci secondi per invertire la rotta e seguirci, o verrete abbattuti.
Nell'abitacolo lampeggiò una spia, ed il pilota richiamò dei dati sullo schermo dell'elmo e, incredulo, ordinò al compagno di rientrare.
_ Scusateci per il disturbo. _ trasmise al convertiplano. _ Siamo stati avvisati solo ora. Buon volo.
I due Typhoon se ne andarono, mentre il convertiplano, posti i motori in verticale, atterrò nella zona militare, e per la precisione nell'arena del Santuario. Dall'aereo scesero Atena, Ebdera, Maya, Genes, Flaming, Seiya, Hyooga e Shun.
_ Lei è Saori Kido? _ chiese una donna apparsa dal nulla. _ Benvenuta al Santuario.
Seiya cacciò un urlo di puro terrore.
_ Seiya, che ti prende? _ chiese Shun.
_ Si vede che non conosci lady Black Dragon. _ ribattè Ebdera, che la teneva d'occhio. _ Quando si arrabbia, l'unico che riesca a tenerle testa è Mulo, ed è un'esperta di Jaoh Ensatsu Ken.
_ Il che spiega il soprannome. _ commentò Flaming.
_ Potete stare tranquilli: non sono venuta qui per combattere. _ disse lady Black Dragon. _ Sono semplicemente la vostra guida.
Lady Black Dragon li condusse ad una montagna vicino al Junikyu e la colpì con un calcio, facendo cadere giù Shiryuu.
_ Non avrai mica pensato che non ci fossimo accorti di te, vero? _ chiese lady Black Dragon._ Forza, seguitemi!
_ OK, OK, ma prima toglimi una curiosità: che hai fatto alla faccia? _ chiese Maya. _ L'ultima volta che ti ho vista dimostravi tutti i tuoi cinquantasette anni, mentre ora che ne hai cinquantanove ne dimostri venti!
Le scarpe di Maya presero fuoco.
_ Se vuoi ringiovanire e hai più di vent'anni, fatti offrire un risotto ai funghi da Mulo. _ disse lady Black Dragon. _ Qualcun altro vuole finire al rogo?
Visto che nessuno rispondeva, lady Black Dragon li condusse ai piedi del Junikyu mentre discutevano con Shiryuu dell'effetto dell'Acqua della Vita.
_ Benvenuti al Junikyu: i Dodici Templi. _ disse. _ Questi sono i templi del Montone Bianco, del Toro d'Oro, dei Bambini del Cielo, del Grande Cancro, del Leone d'Oro, della Vergine Celeste, della Bilancia del Bene e del Male, dello Scorpione del Cielo, del Centauro Arciere, del Capro Lucente, della Giara del Tesoro e dei Pesci Gemelli. Ognuna di esse corrisponde ad una costellazione zodiacale, ed ognuna di esse è difesa dal Sacro Guerriero d'Oro di quella costellazione. Ognuno di loro giudicherà se lasciarvi passare o meno, e nello spazio fra i vari templi agiranno anche gli altri Sacri Guerrieri e gli altri guerrieri.
_ In parole povere volete sottoporci all'ordalia? _ chiese Genes.
_ Bravo, hai vinto una bambolina! _ rispose lady Black Dragon mettendogli una Barbie in mano.
_ Ohè, mi copi le uscite?! _ sbottò lord Martiya, saltando fuori dal nulla. _ Ehi, che avete da guardarmi? Io sono qui solo per prendere un aiutino e godermi lo scherzetto di una persona di mia conoscenza.
_ ... Avete dodici ore, scandite dall'Orologio a Fiaccole. Ora vado ad accenderlo, voi cominciate pure.
Mentre Black Dragon si dirigeva a destra del Junikyu, Atena, seguita dai suoi Sacri Guerrieri (che, a parte il disarmato Maya, si portavano i cloth in spalla), mise piede sulla scalinata che conduceva al Junikyu.
_ Non arriverete nemmeno al Tempio del Montone Bianco! _ gridò una voce che, apparentemente, proveniva dal nulla. _ Io, Sagitta Tramy, ve lo impedirò! PHANTOM ARROW!
Frecce illusorie cominciarono a sciamare da ogni direzione. Poi, improvvisamente, uno scalino si infranse e ne uscì il cloth della Freccia, che si posò su Maya un attimo prima che questi lanciasse l'Hunting Arrow Express contro Tramy, che era nascosto sotto lo scalino, uccidendolo.
_ Riposa in pace, allievo. _ disse Maya. _ Un momento... Se il cloth l'ha abbandonato, allora...
Maya si girò, e vide confermato il suo atroce dubbio: Atena era stata colpita al petto dalla Freccia d'Oro, e subito dopo cadde svenuta.
_ Non preoccupatevi, la freccia che annienta anche gli dei non l'ha ragiunta al cuore: il cloth non l'ha permesso. _ disse lord Martiya.
_ La freccia che annienta gli dei?! _ si stupì Seiya.
_ Esatto! Quando forgiò i cloth, il mio fratellino matto diede al cloth della Freccia la capacità di generare, tramite il cosmo del Sacro Guerriero, tre tipi di frecce: quelle avvelenate dalla punta bronzea, che Maya è solito lanciare insieme a quelle d'energia dell'Hunting Arrow Express, quelle argentee che frantumano i cloth, solitamente lanciate per aprire la strada a quelle bronzee, e quelle dorate che passano praticamente ogni barriera e succhiano cosmo ed energia vitale, che Maya ed il suo defunto allievo Tramy scagliano fra quelle illusorie. Lo fa perché queste, a differenza di quelle bronzee ed argentee, si generano molto lentamente ed il cloth ne può conservare solo due alla volta. Se la profezia non mente, prima che Atena schiatti avete dodici ore, ore che saranno scandite dall'Orologio a Fiaccole: quando il fuoco posto in corrispondenza di Pisces si sarà spento, vorrà dire che Atena sarà morta. Forza, muovetevi: se fate alla svelta, il Grande Sacerdote potrà estrarla o comunque suggerirvi come fare.
Lord Martiya fece per andarsene, ma Ebdera gli afferrò il braccio.
_ Credi di passarla liscia? _ chiese Ebdera.
_ Sì, visto che stavolta non centro niente. _ ribattè lord Martiya, sciogliendosi dalla presa. _ Prenditela con Kanon, piuttosto.
_ E dovrei crederti?
_ Puoi controllare, se vuoi.
Ebdera diede un'occhiata al cadavere di Tramy e, imprecando, gli mollò un calcio.
_ Muoviamoci, presto! _ ordinò, indossando il cloth. _ Dobbiamo passare i templi e convincere il caporione a collaborare in dodici ore!
Anche gli altri indossarono i cloth e percorsero rapidamente la scalinata fino al Tempio del Montone Bianco, ma, nel piazzale antistante, un masso per poco non li schiacciò tutti.
_ Vi stavo aspettando. _ disse Mu, in piedi sull'entrata del tempio.
_ Dì un po', che cavolo hai in mente?! _ chiese Flaming, impugnando la Jaoh Ensatsu Kiken (Spada di Energia Spirituale della Fiamma Fatale del Re Malefico), la sua letale spada di fiamme nere che aveva annientato un golem. _ Vuoi ostacolarci?!
_ E se fosse, che cosa fareste?
_ Piantala con questa sceneggiata! _ disse Ebdera. _ Sarai anche un Sacro Guerriero d'Oro, ma come attore fai schifo!
_ ...
_ Te l'ho sempre detto, capo! _ esclamò Kiki, sbucato dal nulla. _ Se vuoi imbrogliare qualcuno, devi prendere lezioni dai nemesiani!
_ Ma che senso ha tutto questo?! _ esclamò Seiya.
_ Nei vostri cloth ci sono innumerevoli crepe, rimaste a causa delle dure battaglie. _ spiegò Mu. _ I cloth di Orion, Sagitta, Carina e Lepus non hanno subito danni dall'ultima riparazione, e sono in perfette condizioni, ma i vostri... Kiki, mostra loro in che condizioni sono.
Kiki fece una specie di scansione ai cloth di Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun ed infine scosse la testa.
_ Come immaginavo. _ commentò Mu. _ Sono danneggiate, nonostante i tentativi di rigenerazione. Entro un certo limite, i cloth riparano da soli i danni, come una ferita leggera in un essere vivente guarisce senza cure. Tuttavia...
_ Aspetta, Mu! _ esclamò Seiya. _ Che intenzioni hai?!
_ Seiya, Mu si sta preoccupando per voi! _ replicò Kiki.
_ Ma non abbiamo tempo!
_ Trovalo. _ ribattè Flaming. _ Tu, Shiryuu, Hyooga e Shun dovrete trovarlo, o i vostri cloth si polverizzeranno al primo attacco!
_ ...
_ Bando alle ciance. _ disse Ebdera. _ Mu quanto ci vuole per riparare quattro Bronze Cloth in quelle condizioni?
_ Circa un'ora, con l'aiuto di Kiki. _ rispose Mu. _ Comunque non vi fermerò, se mi direte di voler sfidare i Sacri Guerrieri d'Oro con cloth pieni di crepe.
_ Seiya, Shiryuu, Hyooga, Shun: voi quattro rimarrete qui e vi farete riparare i cloth. _ disse Ebdera. _ Noi daremo immediatamente la scalata al Junikyu.
_ Ma... _ iniziò Shun.
_ Poche ciance! _ lo interruppe Genes. _ Se vi fate ammazzare al primo colpo, ci siete solo d'intralcio!
_ Ottimo! _ commentò lord Martiya. _ Vedo che hai messo su un po' di senso pratico. Quasi quasi vi do un aiutino... Ma sì. Voi avete una vaga idea del potere dei Sacri Guerrieri, vero? E' tale che sfugge alle vostre capacità di esaminarle, ma non dovete temerla più del necessario. Il livello della corazza, infatti, è solo un accessorio per un cavaliere, visto che ciò che fa veramente la differenza è il cosmo. I Sacri Guerrieri d'Oro sono così potenti perché, consciamente o, come ha fatto Flaming, inconsciamente, hanno raggiunto l'essenza del cosmo, risvegliando completamente il proprio Settimo Senso.
_ Settimo Senso? _ chiesero in coro i vari Sacri Guerrieri.
_ Da aggiungere ai cinque sensi comuni ed al sesto senso, che alcuni definiscono intuito, da cui dipendono in gran parte i poteri telecinetici, la capacità profetica e quella di agire sulle menti ed ampia tutti e sei i sensi precedenti. Se volete competere contro i Sacri Guerrieri d'Oro, dovrete dunque acquisire il Settimo Senso. Fra voi otto, solo Genes e Flaming l'hanno acquisito. Potete farcela anche voi, ma solo grazie a voi stessi: dovrete imparare a conoscere i vostri cosmi fin nel profondo, ed allora, e solo allora, acquisirete il devastante potere e la capacità di muoversi alla velocità della luce, requisiti minimi per poter essere pari ad un Sacro Guerriero d'Oro. Buona fortuna.
Lord Martiya scomparve nuovamente, e subito dopo Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun affidarono i cloth alle cure di Mu, mentre Ebdera, Maya, Flaming, che aveva ricevuto da Mu un mantello speditole da Hiei, e Genes passavano il primo tempio.
_ Di qui non si passa! _ dichiarò Dolphin, il Sacro Guerriero del Delfino, ricomparso apposta per vendicare la sua maestra Geist e gli altri due suoi discepoli. _ DOLPHIN KICK!
Flaming lo afferrò e lo scagliò nel secondo tempio, quello del Toro d'Oro, da cui uscì in volo finendo addosso a Maya, non prima che questi, d'istinto, lo avesse imbottito di frecce energetiche.
_ Tiratela da qualche altra parte, la spazzatura! _ urlò Aldebaran, che si ergeva all'ingresso del tempio.
Ebdera e gli altri parlottarono fra loro, poi iniziarono a correre.
_ Prendi questo! _ gridò Maya. _ HUNTING ARROW EXPRESS!
Aldebaran oppose la sua corazza alle frecce bronzee ed energetiche, riuscendo a pararle senza problemi ma senza riuscire a fermare Ebdera, Flaming e Genes, che gli passarono fra le gambe. Aldebaran si girò per attaccarli, ma Maya riuscì a colpirlo con un calcio dietro il ginocchio, facendogli perdere l'equilibrio ma senza evitare una poderosa gomitata che lo spedì sopra la porta.
_ Vedo che sei riuscito a far passare i tuoi compagni. _ disse Aldebaran, che lo fronteggiava a braccia incrociate. _ Vediamo ora come te la cavi a passare tu.
_ HUNTING ARROW EXPRESS!
_ GREAT HORN!
Prima ancora che le frecce si fossero allontanate da lui di pochi millimetri, Maya fu travolto dal Great Horn e le sue frecce distrutte, senza neanche riuscire a vedere il colpo. Nonostante tutto, Maya sopravvive ed è ancora cosciente.
_ Ed è pure a braccia incrociate... _ mormorò Maya. _ Non è neanche in posizione d'attacco, eppure il suo colpo è fulmineo e dev... Iai-kiri!
Maya si era ricordato che nel kempo, un'arte marziale giapponese di origini cinesi, c'è una tecnica detta iai-kiri, che consiste in un attacco di spada fulmineo che coincide con l'estrazione stessa della spada, pressoché imparabile perché è quasi impossibile determinarne la traiettoria finché l'arma è nel fodero. Evidentemente il Great Horn si basava sullo stesso principio di un attacco fulmineo partendo da una posizione di riposo, e come lo iai-kiri univa la possibilità di attaccare ad una difesa pressoché perfetta.
_ E così hai capito il trucco. _ disse Aldebaran. _ Come pensi di poter parare i miei colpi, se non riesci a vederli e se sai che, se anche tu riuscissi a vederli, non potresti comunque difenderti? Vattene, finché sei in tempo.
_ Arrenditi tu, finché sei in tempo! _ replicò Maya. _ Ti colpirò, prima o poi, e per te sarà la fine! HUNTING ARROW EXPRESS!
_ GREAT HORN!
Per un attimo, Maya, pur travolto dal Great Horn, credette di aver vinto, visto che, insieme alle freccie di energia, aveva scagliato l'ultima freccia d'oro generata dal cosmo di Tramy, ma Aldebaran la bloccò con le mani, scoprendo la difesa ed esponendosi ad un secondo Hunting Arrow Express, stavolta unito alle frecce d'argento, che lo centrò in pieno, senza sortire effetti di sorta, prima che Aldebaran scagliasse nuovamente il Great Horn, rispedendolo all'ingresso.
_ Ora ti metterò a tuo agio. _ disse Aldebaran. _ GREAT HORN!
Ancora una volta l'attacco colpì il bersaglio, facendo svenire Maya.
_ Un Sacro Guerriero d'Argento non può permettersi di sfidare un Sacro Guerriero d' Oro. _ disse Aldebaran. _ Tu stesso, Sagitta, sei causa della tua mor... Ah, ma sei ancora vivo? Poco male, provvedo subito.
Aldebaran cercò di schiacciare Maya, che, rinvenuto all'ultimo momento, bloccò il piede. Solo per alcuni istanti: dopo avergli detto di non prolungare oltre le sue sofferenze, Aldebaran aumentò la pressione e, scavando un buco del terreno, schiacciò il Sacro Guerriero d'Argento.
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Ebdera, Genes e Flaming penetrarono a tutta forza nel Tempio dei Bambini Gemelli. Non trovarono nessuno, solo un lunghissimo ed immenso corridoio.
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Maya giaceva svenuto all'ingresso del Tempio del Toro d'Oro. La prima ora era quasi passata, eppure, nonostante il suo cervello avesse ripreso a funzionare, non riusciva a muovere neppure un dito.
Ho sfidato Aldebaran... E ho perso. pensò mestamente Maya. Devo dunque arrendermi?
Maya aprì improvvisamente gli occhi e, con grande sforzo, si rialzò, riprendendo in pochi istanti ogni capacità di movimento.
_ Vergognati, Maya: simili pensieri non dovrebbero nemmeno passarti per la testa! _ gridò Maya. _ Ora si fa sul serio, Taurus, preparati! Sagitta Maya combatterà finché anche una sola cellula del suo corpo continuerà ad esistere!
_ Hmpf! Pensavo di offrirti nuovamente la possibilità di salvarti, ma credo che la rifiuteresti. _ ribattè Aldebaran.
Maya generò cinque doppioni illusori e circondò Aldebaran.
_ Pensi di ingannarmi con questo trucco? _ chiese Aldebaran. _ Vedo i tuoi movimenti come se fossero quelli di una tartaruga! So dove sei! GREAT HORN!
_ HUNTING ARROW EXPRESS!
Stavolta il Great Horn sbagliò bersaglio, e disintegrò uno dei doppioni, mentre l'Hunting Arrow Express, più forte e veloce che mai, riuscì a colpire Aldebaran, che stavolta accusò il colpo.
_ Il Settimo Senso... _ mormorò Aldebaran. _ Era in bilico fra la vita e la morte, eppure ha trovato in se la forza di richiamare il Settimo Senso...
_ Sei già morto, solo che non te ne rendi conto. _ disse Maya. _ Poco male, vorrà dire che te lo renderò chiaro. PHANTOM ARROW!
Le frecce illusorie iniziarono a sciamare, senza che Aldebaran riuscisse a capire da quale dei cinque Maya che vedeva sarebbe partito il vero attacco. Un bagliore dorato lo indicò come quello al centro, ma Aldebaran non potè replicare: era troppo impegnato a scansare la freccia d'oro buttandosi di lato. Nel farlo, però, abbandonò nuovamente la posizione di iai-kiri, esponendosi ad un Hunting Arrow Express, che lo centrò in pieno.
_ E con questi ridicoli colpi pensi di potermi uccidere? _ chiese Aldebaran. _ Sei riuscito a muovermi dalla mia posizione di iai-kiri ed hai acquisito il Settimo Senso, ne convengo, ma non puoi battermi: sei ancora troppo debole!
_ Ancora. _ disse Maya, sogghignando: era chiaro che Aldebaran non aveva notato i minuscoli graffi che aveva sulle braccia e sulle coscie, dove non era protetto dal cloth. Quei minuscoli graffi non sanguinavano nemmeno, e ciò che li aveva provocati giaceva all'uscita del tempio. Polarca, comparso dal nulla, raccolse una delle frecce e guardò Aldebaran sogghignando.
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Nello spiazzo dietro al Tempio del Montone Bianco Seiya, attorniato da Shiryuu, Hyooga e Shun, camminava avanti e indietro. Shun era invece intento ad osservare un orologio posto in cima ad una torre in lontananza.
_ Ah! Il fuoco! _ esclamò Shun.
_ Che fuoco? _ chiesero gli altri.
Shun indicò la torre in lontananza, e chiese a Seiya se era l'Orologio a Fiaccole.
_ Sì. _ rispose Seiya. _ Si spegne un fuoco all'ora, è per questo che viene chiamato così. Anche se, quando era in addestramento, non l'hanno mai acces... Un momento! Undici fuochi sono accesi!
_ Il primo si è spento un attimo fa. _ disse Shun. _ La prima ora è passata.
I quattro corsero all'interno, dove Mu e Kiki erano intenti a spargere una polverina multicolore sui cloth.
_ Mu, scusaci, ma il fuoco di Aries si è spento. _ disse Seiya. _ E' passata più di un'ora. Di questo passo...
_ Abbiamo finito. _ disse Mu, voltandosi.
I quattro indossarono i cloth e, dopo che Mu ebbe volto loro alcune raccomandazioni, raggiunsero l'ingresso del Tempio del Toro d'Oro.
_ GREAT HORN!
I quattro furono travolti da Maya, che cadde all'ingresso del Tempio del Montone Bianco con il cloth pieno di crepe fin troppo visibili.
_ Che palle... _ commentò Aldebaran, vedendoli. _ Dev'essere il giorno libero, al manicomio.
Aldebaran rientrò nel tempio e si pose davanti all'uscita, pronto a bloccare ogni tentativo di fuga.
_ Non passerete dal Tempio del Toro d'Oro senza il mio permesso! _ dichiarò. _ Io, Taurus Aldebaran, ve lo impedirò!

continua...

***

Nel prossimo episodio: Prosegue la scalata del Junikyu! Riusciranno Seiya e gli altri a sconfiggere Aldebaran e, soprattutto, a passare il più particolare dei Dodici Templi, quello dei Bambini del Cielo? Lo saprete nel prossimo episodio!

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Capitolo 29
*** 29: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 2 ***


Olè, Toro!
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Taurus Aldebaran=Torus del Toro; Sagitta Maya=Lesia della Freccia; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco; Cassios=Cassios.



CHAPTER 29: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 2-LA CORRIDA INFERNALE



16 novembre 2046, Tempio dei Bambini del Cielo (Santuario).
Orion Ebdera, Carina Flaming e Lepus Genes stavano correndo all'interno del tempio, senza riuscire ad intravedere l'uscita. Di colpo, i tre si fermarono e si guardarono attorno. Anche l'entrata era scomparsa, e così le pareti ed il pavimento: restava solo uno spazio buio.
_ Genes, il Santuario odierno fu costruito a modello di quello originario. _ disse Ebdera. _ Che tu sappia, il Tempio dei Bambini del Cielo originario aveva qualche caratteristica strana?
_ L'aveva, ma solo Atena, il Grande Sacerdote ed il Sacro Guerriero dei Gemelli sapevano in cosa consistesse. _ rispose Genes. _ Gli stessi costruttori l'avevano cancellato dalla propria memoria. So solo che era collegata al cosmo del suo custode e che impediva di passarlo senza il suo permesso.
_ Il maestro sapeva qualcosa... _ disse Flaming.
_ Che intendi dire? _ chiese Ebdera.
_ Mi aveva parlato di un labirinto dimensionale, in cui ci si perde in capo a due ore, se all'entrata spariscono le pareti.
_ Labirinto dimensionale? Forse so come uscirne, ma ci vorrà un po'.
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Palazzo del Grande Sacerdote, Sala del Trono.
Saga era assiso in trono, concentrato a trasformare il Tempio dei Bambini Gemelli nel labirinto dimensionale in cui si erano sperduti migliaia di nemici del Santuario, compresa metà dell'Armata della Violenza.
Poveri stolti... pensò Saga. Vi perderete in eterno nel mio labirinto, e non ne uscirete mai pi... Theu thelontos! Dove cavolo sono spariti?! Vuoi vedere che quel maledetto Ebdera ha acquisito parte dei poteri di lord Martiya?! Bè, non importa: posso sempre bloccare gli altri, e con loro giocherò un po', e grazie all'aiutino di Kanon, per vincere non devo fare altro che guadagnare tempo. Per fortuna che l'ho convinto a darmi una mano...
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Tempio del Toro d'Oro (Santuario).
Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun erano all'ingresso del Tempio, mentre Aldebaran bloccava l'uscita.
_ Stando così le cose, faremo così: io attaccherò quel bestione con il Ryuseiken, ed in quell'istante voi passerete il Tempio. _ disse Seiya. _ Andate! PEGASUS RYUSEIKEN!
Mentre Shiryuu, Hyooga e Shun correvano, Seiya attaccò Aldebaran, ma questi non solo non fece una piega, ma riuscì anche a stendere Shiryuu, Hyooga e Shun.
_ Se proprio volete passare, dovrete sconfiggermi. _ disse Aldebaran. _ Ma è una cosa impossibile, e Maya ne è la dimostrazione.
_ E chi lo sa? _ replicò Seiya. _ Lo scontro inizia adesso!
Aldebaran incrociò le braccia.
_ Cos'è quella posizione? _ chiese Seiya. _ Non vuoi combattere, Aldebaran?
_ Non credo sia necessario assumere una posizione da combattimento, se l'avversario è un Sacro Guerriero di Bronzo così inesperto. _ rispose Aldebaran. _ Posso sconfiggerti anche così!
_ Che cosa?!
Un buco si aprì nel muro dietro Seiya.
_ E' come lo iai-kiri... _ mormorò Seiya.
_ Oggi è la giornata dei furbi, a quanto pare. _ commentò Aldebaran. _ Per caso è anche la giornata dei pazzi? Voglio dire, ti arrendi o ti fai ammazzare?
_ Taci! _ gridò Seiya, cominciando ad avanzare e a scansare massi che si alzavano dal pavimento.
_ Razza di idiota... Eppure dovrebbe saperlo, che, dopo l'attacco di cinque anni fa, Mulo ha piazzato delle trappole nei primi due templi!
_ Prova a prendere questo, Aldebaran! _ gridò Seiya, che aveva spiccato un salto in aria.
_ Decisamente è anche la giornata dei pazzi...
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
_ GREAT HORN!
Seiya volò direttamente all'ingresso, chiedendosi come avesse fatto Aldebaran a ribattere il suo colpo in quel modo.
_ Tra poco ti metterò a tuo agio. _ disse Aldebaran. _ Prendine un altro!
Seiya, che si era buttato a testa bassa contro Aldebaran, fu rispedito all'ingresso, incapace di muoversi.
_ Cloth appena riparato, non c'è dubbio. _ commentò Aldebaran osservandolo da vicino. _ Ecco perché sei riuscito a sopravvivere ai miei colpi. Altrimenti il tuo Bronze Cloth sarebbe in frantumi già da un pezzo, e tu con lui. Non voglio prolungare la tua sofferenza: ti uccidero con un colpo solo.
Come aveva già fatto con Maya, Aldebaran tentò di schiacciare Seiya, che, come aveva fatto Maya, cercò inutilmente di bloccare il pestone, venendo sepolto esattamente dove era successo a Maya. Stavolta, però, passò meno tempo prima che il Sacro Guerriero di turno si rialzasse e che Aldebaran fosse costretto a riprendere la lotta.
_ Come puoi essere ancora vivo?! _ esclamò Aldebaran. _ Sei più debole di Sagitta, e stavolta ho utilizzato tutta la mia forza per schiacciare!
_ Saori-san mi ha resuscitato, e Marin mi ha insegnato come fare. _ rispose Seiya, riferendosi a due visioni avute mentre era svenuto: Atena che lo incitava a riprendere la lotta ed un ricordo dell'addestramento, in cui Marin gli aveva fatto affrontare lo iai-kiri. _ Aldebaran, finalmente ho scoperto un modo per sconfiggerti!
_ Tu sei pazzo! Come puoi averlo trovato dopo il mio attacco?!
_ Nemmeno io lo so. Pur avendo perso i sensi, ho potuto percepire il cosmo di Saori-san. E tutto il mio corpo si è riempito di una nuova forza!
_ Oh, no, di nuovo...
_ Aldebaran, per bloccare il tuo attacco non devo fare altro che farti sguainare la spada. Esattamente come farei per bloccare lo iai-kiri!
_ E pensi di riuscirci? Con la tua forza, per quanto ti dibatti non riuscirai mai a smuovermi i pugni!
_ PEGASUS SUISEIKEN!
Vedendosi piovere addosso una cometa alla velocità della luce, Aldebaran mosse istintivamente le mani per bloccarla, senza però riuscire a impedire di venire schiacciato addosso al muro.
_ Dio, che ho fatto di male per meritarmi tutto questo?! _ gridò Aldebaran. _ Perché proprio io devo ammazzare due traditori con un simile talento, ed in un solo giorno, per di più?!
_ Mi hai impedito di passare. _ rispose Seiya. _ Ora ho sciolto la tua posa che unisce difesa e offesa, ed ora ti spezzerò le corna d'oro!
_ Eh? Bene, se ci riuscirai ammetterò la sconfitta e lascerò passare te ed i tuoi amici, ma non illuderti: anche se hai sciolto la mia posizione, non hai ancora vinto!
_ Per questo mi avvarrò dell'aiuto di Maya. Secondo la leggenda, le letali frecce che Heracles intinse nel velenoso sangue dell'Idra di Lerna furono ereditate da Filottetes. Questa è una leggenda, certo, ma ciò non toglie che Filottetes fosse il primo Sacro Guerriero della Freccia, e che le frecce dalla punta di bronzo del suo cloth contengano lo stesso veleno dei cloth di Hydra e Hydrus. E tu, Aldebaran, sei stato ferito da quelle frecce: se sei ancora vivo lo devi solo al tuo cosmo, di gran lunga superiore a quello di Maya, ma stai lentamente perdendo le forze.
_ Allora è per questo che, nonostante il mio cosmo sia ancora superiore al tuo, ho accusato tanto quel colpo! Ti ucciderò subito! GREAT HORN!
Seiya fu nuovamente travolto da quel colpo omicida, ma stavolta, complici la sua acquisizione del Settimo Senso ed il veleno di Maya, subì molti meno danni. In più, ad ogni secondo che passava il cosmo di Seiya diventava un po' più ampio, mentre Aldebaran continuava a perdere le forze.
_ No! _ gridò Aldebaran. _ GREAT HORN!
Stavolta Seiya riuscì a parare l'attacco nemico, ma fu poi respinto dall'esplosione dell'onda di energia di quel terribile colpo.
_ Aldebaran, non riuscirai a sconfiggermi con il tuo Great Horn. _ disse Seiya, rialzatosi nuovamente. _ Che cosa?! _ esclamò Aldebaran.
_ Il tuo Great Horn è uguale allo iai-kiri del kempo giapponese: manifesta la sua forza proprio perché lanciato da una posa universale che unisce difesa e offesa. Ma quando la posa è stata sciolta, la spada perde efficacia: è, per così dire, una spada morente, ed il tuo colpo è ora così.
_ Mettiti in fila: questa battaglia è mia! _ ringhiò Maya, sorpassando Seiya e fronteggiando Aldebaran nonostante le ferite.
_ Maya! Vuoi farti uccidere?!
_ Potrei farti la stessa domanda. Hai acquisito il Settimo Senso: conserva le tue forze per i prossimi scontri, qui provvedo io, io che probabilmente morirò per le ferite inflittemi da Aldebaran. Prima di morire, però, voglio togliermi la soddisfazione di sconfiggere un Sacro Guerriero d'Oro!
_ Non ci riuscirai! _ esclamò Aldebaran. _ GREAT HORN!
_ HUNTING ARROW EXPRESS!
Maya, prima di attaccare, aveva ricreato i suoi doppioni, tre dei quali furono spazzati via da Aldebaran, che però dovette incassare l'Hunting Arrow Express e parecchie frecce avvelenate. Mentre, spaventato, se le strappava, Maya riuscì ad avvicinarglisi, e fece saltare il corno sinistro del cloth del Toro.
_ A questo punto dovresti riconoscere la tua sconfitta. _ disse Maya. _ O devo farti saltare anche l'altro?
Aldebaran iniziò a sghignazzare, svegliando Shiryuu, Hyooga e Shun.
_ Vedo che i brutti addormentati si sono svegliati. _ disse Aldebaran, vedendoli. _ Passate pure, se proprio ci tenete.
Aldebaran e Maya crollarono insieme, entrambi svenuti.
_ E così, ce l'avete fatta. _ commentò Yusuke, comparso alle loro spalle con indosso il cloth di Crater ed una fascia bianca con la croce rossa al braccio. _ Andate pure, non vi ostacolerò: semplicemente Aldebaran mi ha chiesto di curare eventuali feriti nel suo tempio, e ho deciso di accontentarlo.
Yusuke si chinò su Aldebaran, mentre, utilizzando le Reidoha (Onde di Forza Spirituale), contrastava l'effetto del veleno di Maya. Allo stesso tempo, Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun corsero fuori dal tempio ed entrarono di corsa nel Tempio dei Bambini del Cielo.
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Meglio non usare il labirinto, con loro: è poco sicuro. pensò Saga. Ma posso pur sempre utilizzare qualche giochino divertente...
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Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun uscirono di corsa dal terzo tempio e si prepararono a percorrere la scalinata fino al Tempio del Grande Cancro, ma si fermarono quando la videro in discesa (a dire il vero Seiya non si fermò, e ne fece mezza rimbalzando prima di bloccarsi e tornare indietro). I quattro si girarono, e videro l'entrata del Tempio dei Bambini del Cielo.
_ Come cinque anni fa... _ mormorò Seiya.
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Cinque anni prima, al Santuario era in corso un attacco delle truppe del Regno di Ameria. Marin e Shaina, con i rispettivi allievi, stavano inseguendo il grosso dei superstiti, diretto verso il Junikyu. All'ingresso del Tempio del Toro d'Oro i quattro dovettero abbassarsi per non essere disintegrati dal Great Horn di Aldebaran.
_ Ehi, voi quattro! _ li chiamò il Gold Saint. _ Alcuni sono riusciti a passare, inseguiteli!
Shaina, Marin, Seiya e Cassios passarono il secondo tempio, ma prima che mettessero piede sul primo gradino della nuova scalinata videro alcuni soldati nemici uscire dall'entrata mulinando le spade, facendo così a pezzi i loro compagni non ancora entrati, poi si accorsero dell'errore e rientrarono, ma furono fatti a pezzi da un secondo gruppo, e così via, finché gli ultimi superstiti non corsero fino a cadere dalle scale fino ai piedi di Shaina e di un gruppo di soldati armati sopraggiunto nel frattempo, i quali, prima che si riprendessero, li fucilarono.
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Il quartetto si introdusse nuovamente nel tempio, ed ancora una volta si ritrovarono all'ingresso... O meglio, agli ingressi: il Tempio dei Bambini del Cielo si era sdoppiato. Vista la situazione, Seiya e Shiryuu si introdussero nel tempio di sinistra, mentre Hyooga e Shun in quello di destra. Stavolta le pareti non scomparvero come era accaduto al gruppo di Ebdera, ma i corridoi si allungarono all'infinito, e mentre i quattro correvano forsennatamente, le ore passavano, ed i fuochi si spegnevano.
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Un soldato corse all'entrata della sala del trono, ma le guardie imperiali lo bloccarono.
_ Il Grande Sacerdote è in meditazione. _ disse uno di loro. _ A nessuno è consentito disturbarlo.
_ E' una cosa urgente! _ strillò il soldato. _ E' per suo ordine che devo informarlo su ogni sviluppo della situazione!
_ Non posso farci niente.
Dalla sala si sentì sghignazzare sguaiatamente.
_ Siete sicuri che sia in meditazione? _ chiese la guardia.
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Saga si sarebbe rotolato a terra dalle risate, se non fosse stato troppo impegnato a bloccare l'uscita del suo tempio.
Eh eh... Ora basta giocare: ho perso abbastanza tempo. pensò Saga. Ora posso tranquillamente farvi fuori.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Saga entra in azione personalmente per sbarrare il passo a Seiya e agli altri. Riuscirà a bloccare la loro corsa, o il compito della difesa spetterà a Death Mask? Lo saprete nel prossimo episodio.

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Capitolo 30
*** 30: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 3 ***


Finalmente Saga combatte personalmente (più o meno). Poveri, poveri seguaci di Atena... O povero Saga?
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Taurus Aldebaran=Torus del Toro; Aries Mu=Mur dell'Ariete; Sagitta Maya=Lesia della Freccia; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Lotus Agora=Loto del Loto; Pavo Shiva=Pavone del Pavone; Aquarius Camus=Aquarius dell'Aquario.



CHAPTER 30: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE TERZA-GEMINI: SPERDUTI NEL LABIRINTO



Erano già passate molte ore da quando Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun avevano dato l'assalto al Tempio dei Bambini del Cielo, sdoppiato da Saga per l'occasione, ed ancora non erano riusciti ad uscirne. Unica nota buona era che Yusuke era riuscito a salvare Aldebaran, nonostante l'immensa quantità di veleno iniettatagli da Maya.
_ Ben svegliato. _ salutò Yusuke, che si era tolto il cloth. _ Ho dovuto darti da bere dal cloth, ma sei salvo.
_ Eh? _ fece Aldebaran.
_ Qualsiasi liquido, se bevuto dal cloth di Crater in forma di coppa, diventa una bevanda curativa. _ spiegò Mu, salito fino al secondo tempio. _ Vedo che hai bisogno dei miei servigi.
_ Dopo, dopo. _ replicò Aldebaran, mentre Yusuke si chinava su Maya, ancora svenuto.
_ Se tu avessi combattuto seriamente, qui ci sarebbe un mare di sangue.
_ Non se sarei così sicuro.
_ Perché non hai combattuto seriamente fin dall'inizio ed hai ceduto loro il passo così facilmente?
_ Non ti si può nascondere nulla, eh? A dire il vero, mentre combattevo con quei due io stesso non ho capito più nulla. Non posso pensare che siano semplici rivoltosi: perseveranza e convinzioni erano autentiche e forti, in loro. Inoltre, nello scontro con Seiya ho avvertito su di lui l'influenza di un altro cosmo, immenso e rassicurante.
_ Evidentemente il rivoltoso eri tu.
_ Che?! Avrebbero portato qui la Dea dal Giappone?! Non dire stupidaggini: Atena è col Santuario e col Grande Sacerdote!
_ Eppure anche tu nutri dei dubbi su di lui.
_ Il Grande Sacerdote è riverito come un dio dalla povera gente che vive nei pressi del Santuario, cosa in cui non è secondo nemmeno al suo predecessore o a Saga, il Sacro Guerriero puro per antonomasia: non può essere malvagio.
_ E dei cadaveri che mi dici? Per alcuni suoi predecessori era comprensibile che volessero celare a tutti il proprio volto, ma per Ares?
_ Già... Ma se ciò che dici fosse vero...
_ E' per questo che la loro battaglia è necessaria: perché tutto venga chiarito. Secondo l'idea di Mulo, avrebbe dovuto essere inutile, non svolgersi affatto, addirittura, ma ormai non è più inutile, ma necessaria.
_ Comunque, Mu, per quanto siano forti non possono cavarsela senza problemi nel Tempio dei Bambini del Cielo: percepisco in essa un cosmo i... Guarda! Saga è sicuramente entrato nel suo tempio!
_ Se così è, questo sarà il più terribile degli scontri odierni. E se ho ragione, sarà anche l'ultimo.
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Nel 'tempio di destra', in cui correvano Hyooga e Shun, echeggiava una risata sinistra, apparentemente formata da due risate quasi identiche sovrapposte.
_ Pare che vi siate persi nel labirinto. _ disse la voce. _ Nel labirinto del segno dei Gemelli, cui non potete più sottrarvi.
Hyooga e Shun, nel tentativo di individuarne la provenienza, si guardarono intorno, ma tutto ciò che videro fu un muro che sbarrava la loro avanzata. Poi un bagliore, e, vestito del suo inquietante cloth a due facce, davanti al muro apparve Saga.
_ Che elmo lugubre. _ commentò Shun. _ Inoltre quell'uomo non è qui. Guardalo attentamente: non ti sembra un fantasma?
_ Un fantasma, dici? _ ribattè Hyooga. _ Ma certo, ho capito! Quasi certamente, il labirinto di questo tempio è un'illusione creata da lui.
_ Un'illusione? Può darsi... Ma certo! Ecco perché non riuscivamo a raggiungere l'uscita!
_ Esatto. Se lo sconfiggiamo, le illusioni che abbiamo visto dovrebbero scomparire tutte!
_ Aspetta, Hyooga! _ gli disse Shun, dopo aver dato un'occhiata alla catena.
_ Non c'è tempo! DIAMOND DUST!
Il colpo raggiunse Saga, lo attraversò e tornò indietro, senza neanche scalfire il bersaglio designato ma travolgendo Hyooga e Shun.
_ Quello è il nipote del diavolo! _ esclamò Hyooga. _ Come cavolo ha fatto a respingere il Diamond Dust senza neanche muoversi?
_ Hyooga, la mia catena sembra disorientata! _ fece notare Shun.
_ Eh?
_ Non reagisce al Sacro Guerriero dei Gemelli, e sembra non sapere dove si trovi il nemico.
_ Bè, falla revisionare e proteggere contro il freddo: il nipotino del diavolo è qui davanti a noi! E visto che sono generoso, voglio fargli un favore, rinfrescarlo dopo il caldo boia dell'inferno! AURORA THUNDER ATTACK!
Naturalmente Hyooga fu steso dal suo stesso colpo. Shun, invece, aveva avuto il buon senso di gettarsi a terra, e stavolta la scampò.
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Saga, con indosso il cloth, si era materializzato anche davanti a Seiya e Shiryuu.
_ Porca miseria... _ mormorò Seiya in tono quasi reverenziale. _ C'è quel pazzo di Saga...
_ Cosa?! Gemini Saga?! _ esclamò Shiryuu. _ Dov'è?
_ Tu non lo puoi vedere, ma è proprio davanti a noi.
_ Davanti a noi, hai detto?
_ Già. Indossa un elmo disgustoso, con una faccia su entrambi i lati.
_ E' molto strano... Non riesco ad avvertire la sua presenza.
_ Come sarebbe a dire?! Sconfiggiamolo, e le allucinazioni di questo labirinto spariranno! Prendi! PEGA...
_ Seiya, non fare idiozie: sarai tu a ferirti. _ gli disse Shiryuu mentre gli bloccava il braccio.
_ Che?!
_ Gemini Saga non si trova qui.
_ Ma è assurdo! E' davanti ai nostri occhi! Forse non riesci a vederlo, ma...
_ Avverto distintamente il suo cosmo, da quando siamo entrati nel tempio. Ma questo cosmo non si sprigiona da qui, ma un punto molto più lontano.
_ Che?
Shiryuu trascinò Seiya contro Saga ed il muro, e, incredibilmente, non solo ne uscì illeso, ma uscì anche dal tempio, e dalla parte del Tempio del Grande Cancro: nella cecità aveva imparato ad orientarsi tramite gli altri sensi, al punto che il suo cosmo ed il suo intuito sostituivano egregiamente la sua vista, col risultato che, quando Saga aveva indebolito il labirinto per manifestarsi, lui aveva potuto trovare ed imboccare l'uscita.
_ Shiryuu, la prossima volta che ne impari una nuova avvertimi! _ esclamò Seiya. _ A momenti mi beccavo un infarto!
I due cercarono di percorrere di corsa la scalinata, ma scivolarono giù. Subito dopo videro un cartello in vernice fosforescente (ormai era notte) che avvisava di fare piano, sulle scale: Death Mask aveva appena dato la cera.
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_ Non ci credo! _ esclamò la Sacra Guerriera di Bronzo della costellazione di Horologium, seduta sulla soglia del Tempio del Leone d'Oro. _ Gaisak, quelli hanno superato il Tempio dei Bambini del Cielo!
_ E allora? _ chiese Ursa Maior Gaisak, Sacro Guerriero di Bronzo. _ Perché preoccuparsene, Athens?
_ Perché?! Sono dei traditori!
_ Combattono per le loro convinzioni, e non per il dio denaro, l'ambizione di dominio o altri pseudo-valori: meritano il mio rispetto, e non li fermerò. E poi mi sembri un po' troppo accalorata, per dei semplici traditori.
_ Dì un po', Yogi: sai chi è il mio maestro?
_ P... Ah, capisco. La vendetta non porta a nulla.
_ Forse no, ma mi sentirò molto meglio!
_ Sei libera di crederci. Buona fortuna.
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Shun, approfittando dell'immobilità di Saga, cercò di soccorrere Hyooga, quando di colpo imparò parecchie parolacce ed imprecazioni greche.
_ Ma allora non è solo un'illusione! _ esclamò Shun quando si accorse che era Saga ad imprecare.
_ Odiamo vedere cose del genere. _ disse Saga. _ A proposito, almeno tu hai capito che nessuno dei vostri attacchi è afficace contro di noi?
_ Che? La catena di Andromeda non mi si rivolterà mai contro!
_ Quasi quasi ti lascio andare fino al Tempio della Vergine Celeste per il puro gusto di smentirti. Ma solo quasi, purtroppo per te.
_ NEBULA CHAIN!
Il colpo stavolta non tornò al mittente, ma neanche colpì Saga: la catena si fermò davanti a lui, senza colpirlo, e cadde a terra, incapace di trovare il bersaglio. Vista la situazione, Shun dispose la catena nel Circle Defence per proteggere se e Hyooga dagli attacchi di Saga, che, per il puro gusto di prenderlo in giro, calpestò deliberatamente la catena senza beccarsi la scossa o venire attaccato dalla catena, e si mise addirittura a ballare il tip-tap!
_ Perdonaci, ma sono anni che non possiamo permetterci di non essere seriosi, ed una simile occasione va colta al volo. _ disse Saga dopo essere tornato dov'era. _ Bè, ora basta giocare: ANOTHER DIMENSION.
Hyooga, svenuto, venne rapidamente trascinato nella prigione dimensionale, mentre Shun riuscì a scamparla aggrappandosi alle colonne con le catene. Un attimo dopo, l'energia cosmica di Saga le spezzò in più punti, e Shun venne trascinato verso l'entrata dalla prigione dimensionale, che però, all'ultimo momento, scomparve, insieme al labirinto ed allo stesso Saga.
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Nella sala del trono, il vero Saga era in preda ad un feroce mal di testa.
Chi cazzo ha osato interferire?! pensò. E soprattutto, chi è in grado di attaccare la mia mente?! Forse il vecchiardo... Non mi risulta, ma non si sa mai... Mu può farlo, poco ma sicuro, e così Ebdera. Non sono stati nè lord Martiya e gli Spectre nè Kanon, e neanche Atena, li avrei riconosciuti. Vediamo...
Le percezioni di Saga si estesero, e nella sua mente si formò una visione: un vulcano. Era quello dell'isola di Kanon, senza dubbio. Nel fumo vide qualcosa, un'ombra, un'aura cosmica fiammeggiante. La identificò: era Phoenix Ikki, che, dopo aver salvato il fratello, si era nuovamente ritirato nel sonno destinato a ritemprarlo.
Fantastico... Bè, poco male: è tornato a nanna, e per un po' non rognerà più. Ho abbastanza tempo da neutralizzare quella specie di gay, e nonostante la promessa di dare il massimo e di provare a farcela da solo, per una volta, che ha appena fatto. Ah, quasi dimenticavo di dare l'uccellino a chi so io... ______________________________________________________________________

_ Shiva, l'ho percepito. _ disse il Sacro Guerriero d'Argento del Loto, che stava percorrendo il Mediterraneo su una barca insieme al Sacro Guerriero d'Argento del Pavone, Shiva, e ad un gruppo di guardie del Santuario. _ E' a Kanon.
_ Molto bene. _ rispose Shiva. _ Capitano, hai sentito cos'ha detto Agora? Rotta verso Kanon.
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Shun era rimasto nel Tempio dei Bambini del Cielo, senza approfittare dell'occasione datagli dal fratello, e all'improvviso il Saga illusorio ed il labirinto ricomparvero, bloccandogli la via.
_ Idiota. _ commentò Saga. _ Perché non sei scappato mentre il labirinto non c'era?
_ Perché non posso fuggire lasciando Hyooga nell'Another Dimension. _ rispose Shun. _ Quando uscirò da qui, anche Hyooga sarà con me!
_ Capiamo. C'è solo un piccolo problema: ricordandoci di un favore richiestoci da un nostro collega, abbiamo fatto uscire Cygnus dall'Another Dimension, e quando rinverrà ci lascerà le penne. Quanto a te, ora prenderai il suo posto. ANOTHER DIMENSION.
_ ROLLING DEFENCE!
Shun venne nuovamente attirato verso l'altra dimensione, ma, alla faccia dei calcoli di Saga, la catena si era rigenerata, e la disposizione Rolling Defence, in cui la catena di sinistra ruota vorticosamente attorno a Shun formando una spirale difensiva, riuscì a bloccare l'effetto aspirante.
_ Oh, no... Il suo cosmo si sta espandendo come mai prima d'ora! _ esclamò il Saga illusorio, resosi conto che Shun stava acquisendo il Settimo Senso.
_ Sacro Guerriero di Gemini, sai perché le catene di Andromeda sono due? _ chiese Shun. _ La Circle Chain sulla mano sinistra serve per la difesa, mentre la Square Chain sulla destra serve per l'attacco. Di solito non si nota, ma più il cosmo di Andromeda si espande più la peculiarità si fa chiara.
_ OK, ma a noi che ce ne frega?
_ La Circle Chain mi difenderà perfettamente...
_ Sì, come no... _ ribattè Saga, aumentando la potenza dell'aspirazione ed iniziando nuovamente ad attirare Shun.
_ La Square Chain, invece, troverà il mio nemico, attaccandolo ovunque si nasconda. Dovunque. Vai, Square Chain! Non è il Gemini davanti ai miei occhi che devi sconfiggere, ma colui che lo manovra, anche se si trovasse a milioni di anni luce da qui! THUNDER WAVE!
La Square Chain si lanciò all'attacco con un movimento a zig-zag che ricordava un fulmine, e, nonostante i suoi tentativi di fuga, riuscì ad infilarsi nella faccia del Saga illusorio.
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Nella sala del trono Saga si girò verso l'alto, ed un attimo dopo la Square Chain sbucò dal nulla e lo centrò in pieno, facendogli volare via maschera ed elmo e rubandogli il rosario che portava al collo, per poi tornare nel nulla.
_ Incredibile! _ esclamò Saga. _ Attaccarmi direttamente in questo modo... Maledetto... Ti avevo sottovalutato, ma ora ti disintegro!
_ Piantala. _ intimò una voce nella sua mente.
_ Chi sei?
_ Il fantasma formaggino. Ma chi vuoi che sia?
_ ...
_ Smettila di comportarti da idiota: la battaglia nel Tempio dei Bambini del Cielo è stata vinta da Andromeda.
_ Che?
_ Dovresti averlo capito: pur avendo subito l'Another Dimension, Andromeda è riuscito a difendersi e a contrattaccare. In parole povere, le parole di Ikki e le tue azioni hanno risvegliato in lui il Settimo Senso.
_ E sia: lo lascerò uscire dal nostro tempio, ma non credere che gliela lasci passare liscia, a quel ladro!
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Nel Tempio dei Bambini del Cielo il labirinto era scomparso, e Shun stava osservando il rosario. Poi si guardò intorno, e vide che Saga era ancora lì. Ci fu un bagliore, e Saga scomparve, lasciando solo il suo Gold Cloth. Shun gli diede un'occhiata da vicino, e dall'elmo uscì la mano di Saga che gli mollò un cazzotto formidabile e gli prese il rosario ed un indennizzo, per poi rientrare nel cloth.
_ Oddio... _ mormorò Shun. _ Sarà meglio che esca di qui, se voglio salvare Saori e Hyooga...
Shun uscì di corsa dal tempio, e scivolò anche lui sulla cera.
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Davanti alla sala del trono il soldato-avvisatore stava camminando convulsamente in cerchio, sull'orlo di una crisi di nervi, quando le porte si aprirono e ne uscì Saga, con nuovamente indosso elmo e maschera.
_ So già tutto, soldato. _ disse Saga, senza neanche lasciargli il tempo di aprire bocca e porgendogli un ciondolo d'oro a forma di stella con la scritta "Yours Ever". _ Ho un nuovo incarico per te: porta questo ciondolo a Mulo. Muoviti.
Il soldato prese il ciondolo, salutò e corse via.
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Hyooga giaceva svenuto in un tempio del Junikyu, con davanti i Sacri Guerrieri di Aquarius e Crux. Lentamente Hyooga riprese i sensi.
_ Fatti sotto, bastardo! _ gridò il Sacro Guerriero della Croce.

continua...

***

Nel prossimo episodio: L'ira di Gantz della Croce investe Hyooga, a coronamento di una serie di grane pazzesche, mentre Shiryuu deve vedersela con Death Mask, il cinismo fatto persona. Come se la caveranno contro questi pazzi scatenati? Ma, soprattutto, se la caveranno?

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Capitolo 31
*** 31: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 4 ***


Al Tempio del Grande Cancro regna un cosmo di morte e ferocia, a sua volta dominato dal più sadico dei Sacri Guerrieri. Saprà Shiryuu sopravvivere ad una simile prova?
by lord Martiya
P.S.I: Notando il diverso effetto che, nell'originale, ha il Sekishiki Meikaiha (Onda del Mondo dei Morti di Energia Spirituale dei Cadaveri) di Death Mask nelle due volte in cui viene usato ed una strana tecnica usata da Death Mask in Episode G in cui, in una lite, Death Mask ferisce in modo piuttosto grave Aiolia senza che i presenti (Aldebaran, Saga, Shaka, Milo, Shura, Camus, Aphrodite e l'allora assistente di Aiolia, Lythos) e lo stesso Aiolia si accorgano di niente (tra l'altro colpendolo attraverso il cloth), ho diviso in tre parti questo colpo: la Valle dell'Ade (uno dei nomi italiani del Meikaiha), che trasporta la vittima alla bocca dell'aldilà (effetto del primo Meikaiha su Shiryuu), gli Strati di Spirito (principale nome italiano del Meikaiha), ovvero la tecnica usata in Episode G, ed infine l'Onda del Mondo dei Morti, combo delle due tecniche che trasporta la vittima all'ingresso dell'aldilà danneggiandone l'energia vitale (effetto del secondo Meikaiha su Shiryuu).
P.S.II: Poiché sono il primo a fare battute idiote sul fatto che Seiya & company, correndo, ci mettono anche un'ora a passare la scalinata fra un tempio e l'altro mentre Saori ci mette si e no dodici minuti per percorrerle tutte (perdendo tra l'altro parecchio tempo per ricevere i giuramenti di fedeltà di Mu, Aldebaran, Aiolia, Shaka e Milo), ho pensato di far trascorrere loro parecchio tempo nel Tempio dei Bambini del Cielo (che, nell'originale, è detto 'dei Bambini Gemelli'. Scusate per l'errore, ma ormai devo continuare a ripeterlo).
P.S.III: La sequenza di Prox il Celeste (detto Fiamma Azzurra nella versione italiana di Episode G) è in parte tratta dalla versione italiana di Episode G ed in parte di mia invenzione (al momento in cui scrivo lo scontro fra lui e Death Mask non è ancora stato pubblicato).
P.S.IV: Visto che questa è una fanfic e che il comportamento in battaglia di Death Mask contro Shiryuu nell'originale mi è sembrato alquanto idiota (avrebbe potuto decapitarlo dopo il primo Meikaiha, invece ha atteso che tornasse nel corpo e l'ha rispedito all'ingresso dell'Ade, senza poi finirne il corpo ma cercando una battaglia fra spiriti che poi ha perso insieme alla vita), ho pensato di caratterizzare il Sacro Guerriero di Cancer in modo un po' diverso da quello classico, meno violento e malvagio e più forte e colto (quello che cita come il massimo della ridicolaggine è un episodio storico).
P.S.V: Pers. Saint Seiya: Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Aquarius Camus=Aquarius dell'Aquario; Corona Borealis Crystal=il Maestro dei Ghiacci; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Leo Aiolia=Ioria del Leone; Saori Kido/Atena=lady Isabel di Thule/Atena; Shun Rei=Fiore di Luna; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda.



CHAPTER 31: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE QUARTA-L'ACQUISIZIONE DEL SETTIMO SENSO



_ Allora, ti vuoi alzare, bastardo?! _ tuonò Crux Gantz in uno dei templi del Junikyu.
_ Quei cloth sono... _ mormorò Hyooga mentre si rialzava. _ Voi siete Aquarius Camus e Crux Gantz!
_ Hai vinto una bambolina, stronzo!
_ Crystalci ha parlato molto di te. _ disse Camus.
_ E a me di voi. _ rispose Hyooga. _ Voi siete il mentore ed il fratello del mio maestro, Aquarius Camus e Crux Gantz. Ma... Se tu, Aquarius, sei qui, significa che questo è il Tempio della Giara del Tesoro!
_ No, è molto più avanti. Questo è il Tempio della Bilancia del Bene e del Male.
_ Della Bilancia del Bene e del Male? Ma non è custodito dall'Anziano Maestro?
_ Normalmente è così, ma è da molto tempo che non lascia Rozan, e questo tempio è incustodito.
_ Perché allora ti trovi in questo tempio incustodito?
_ Perché il Tempio della Bilancia del Bene e del Male è il posto più adatto per giustiziarti! _ ringhiò Gantz.
_ O almeno bloccarti. _ aggiunse Camus. _ Hyooga, questo è il mio ordine: ritirati.
_ Mi dispiace, ma non posso obbedirti. _ rispose Hyooga.
_ Ottimo. _ disse Gantz. _ DIAMOND DUST!
Il colpo travolse Hyooga, facendolo volare su di una colonna.
_ Perfino voi volete impedirci di passare il Junikyu? _ chiese Hyooga.
_ DIAMOND DUST!
Stavolta Hyooga scansò il colpo di Gantz, non senza rischiare una caviglia, già congelata dal primo attacco del Sacro Guerriero.
_ Allora, perché non reagisci?! _ ringhiò Gantz. _ Non è divertente giustiziare chi non si difende!
_ Non posso farlo. _ rispose Hyooga. _ Tu sei il fratello del mio maestro, e Camus, in quanto suo e tuo maestro, è anche il mio!
_ Non ti sei fatto tanti scrupoli, quando l'hai ucciso!
_ Non avrei voluto, ma avrebbe sterminato gli abitanti di Kovotek se non l'avessi fermato.
_ Che?!
_ Il maestro fu plagiato da qualcuno. E questo qualcuno è senza dubbio Ares del Santuario.
_ E se anche fosse? _ chiese Camus. _ Crystal fu sconfitto e morì. Questo è tutto.
_ Il tuo discepolo è morto in questo modo e tu rimani indifferente?! _ esclamò Hyooga.
_ Quello che voglio sentire è che vuoi ritirarti da questa lotta o affrontare prima Gantz e poi me.
_ Eh?!
_ Dopotutto Crystal era molto lontano da essere un vero Sacro Guerriero. Proprio come voi due.
_ Che? Non mi importa se insulti me, ma intendi offendere anche il maestro ch...
_ Non è offendere. Ne tu, ne io, e nemmeno mio fratello siamo mai riusciti a diventare dei veri Sacri Guerrieri. _ disse Gantz.
_ Se non ricordo male, Hyooga, tua madre giace in una nave affondata nell'Oceano Artico davanti alla Siberia, vero? _ chiese Camus.
Era una domanda retorica: sapeva bene, come Gantz, Crystal e Isaac, che Hyooga aveva cercato di diventare Sacro Guerriero solo per poter recuperare il corpo, o perlomeno rivedere, di colei che gli diede la vita e si sacrificò per salvargliela rinunciando al suo posto nella scialuppa di salvataggio.
_ Osserva attentamente. _ disse Camus, utilizzando l'aria gelida come uno schermo su cui proiettò una visione di quello che stava facendo: una visione dell'ulteriore inabissamento del relitto in cui giaceva la madre di Hyooga, ora caduta fuori dalla portata del figlio.
_ Ciò che ho veduto ora... _ mormorò Hyooga.
_ La realtà. _ rispose Camus.
_ Cos'hai detto? Tu... Tu hai colpito mia madre? Perché? Pe...
_ E che te ne frega?! _ lo interruppe Gantz. _ Dovresti ringraziarlo!
_ Ma cosa... Io vi disintegro! DIAMOND DUST!
_ DIAMOND DUST!
Lo scontro fra i loro colpi si concluse con il reciproco annullamento.
_ Con un cosmo simile, chiunque fra i Sacri Guerrieri d'Oro potrà batterti. _ affermò Gantz. _ Ma non temere, non li affronterai: ti ucciderò io, qui ed ora! CRUCIO ASTRINGOQUE!
_ AURORA THUNDER ATTACK!
L'attacco di Gantz fu più rapido e tenne fede al suo nome (in latino vuol dire "Torturo e Congelo"), travolgendo Hyooga e creando una croce di ghiaccio, alla quale lo inchiodò con dei cristalli di ghiaccio più grossi, ed iniziò a congelarlo a partire dalle gambe. Gantz avrebbe ucciso Hyooga, se Camus non l'avesse fermato.
_ Hyooga, il tuo animo è ora preso dall'amore per tua madre, dal dolore per Crystal e dall'odio per me e Gantz. _ disse. _ E' in preda ai sentimenti. Sei molto lontano dal cosmo estremo, che solo i veri Sacri Guerrieri posseggono.
_ Come immaginavo non sei riuscito ad acquisirlo. _ disse Gantz. _ Se tu fossi davvero fedele ad Atena, la dea ti avrebbe indicato la via, ma non hai dimenticato tua madre! Muori, traditore!
_ FREEZING COFFIN.
Rapidamente Hyooga fu imprigionato in una bara di ghiaccio e cristallo da Camus, con la stessa tecnica che aveva saputo domare la terribile Megas Drepanon.
_ Non avverti la contraddizione nelle tue parole? _ chiese Camus a Gantz, per poi tornare nel suo tempio mascherando le lacrime che gli solcavano il volto.
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Nonostante lo scherzetto della cera, Seiya e Shiryuu avevano raggiunto il Tempio del Grande Cancro, e già lì rischiarono di svenire per il puzzo di cadavere che aleggiava lì attorno.
_ Seiya, lascia a me il Tempio del Grande Cancro. _ disse Shiryuu. _ Tu prosegui dritto per il Tempio del Leone d'Oro.
_ Che?! _ esclamò Seiya.
_ Che cosa segna l'Orologio?
Seiya controllò, e si rese conto con orrore che Saga aveva fatto perdere loro parecchio tempo: solo cinque fuochi ardevano ancora, ed il prossimo che si sarebbe spento, quello dello Scorpione, si stava affievolendo.
_ Allora significa che ci restano solo cinque ore scarse. _ fece notare Shiryuu quando Seiya glielo ebbe detto.
_ Shiryuu, non significa che ci restano solo cinque ore scarse, ma ancora quasi cinque ore! _ ribattè Seiya. _ Se pensassimo che ci restano solo cinque ore, saremmo preda di impazienza e disperazione e non riusciremmo nemmeno a fare cose che potremmo fare, non ti sembra? Me ne sono reso conto superando più volte situazioni in cui rischiavo di morire: se si pensa di potercela fare in qualunque momento, si riesce sempre ad aguzzare l'ingegno. Per questo ci rimangono ancora quasi cinque ore.
_ Già: ci restano ancora quasi cinque ore.
_ Gianni, l'ottimismo è il profumo della vita! _ gridò una voce anziana dal Tempio del Grande Cancro, seguita poi da una risata oscena.
_ A quanto pare Death Mask è di ottimo umore... _ commentò Seiya.
I due, ripresisi dalla presa in giro di Death Mask, entrarono nel Tempio del Grande Cancro, e quasi si convinsero di essere in un luogo maledetto semplicemente dall'orrendo puzzo che vi regnava.
_ Aspetta un momento, Seiya! _ esclamò Shiryuu. _ Ho appena pestato una strana cosa.
Seiya la guardò e cacciò un urlo: era una delle teste di morti che Death Mask conservava nel tempio.
_ Che?! _ esclamò Shiryuu.
_ E non è l'unico! _ gridò Seiya. _ Il pavimento è pieno di volti! No! Non solo il pavimento! Le pareti! Il soffitto! Affiorano innumerevoli volti di morti! Tutto il Tempio del Grande Cancro è tappezzato di volti! Le voci sono vere!
_ Quali voci?!
_ Il mito di Death Mask. _ rispose lo stesso Death Mask, rimasto ad assistere seduto su di un volto enorme. _ Il mito del feroce demone sterminatore, che si affianca a quello del Demone Mietitore di Dei e a quello dell'Uomo Più Vicino agli Dei che ammantano i custodi dei prossimi due templi e che che con essi doma sul nascere quasi ogni ribellione al Santuario, e che uccide di terrore gli invasori del Tempio del Grande Cancro. Quei volti sono ciò che si vede delle teste di tutti coloro che ho ucciso, che fossero i miei bersagli _ ed indicò le teste di alcuni soldati di Ameria _ o semplicemente persone che non sono scappate in tempo _ e indicò alcuni bambini _ o idioti che non hanno voluto scappare, che siano stati nemici valorosi come Eris _ e ne indicò la testa _ o vigliacchi come questo stronzone che mi fa da sedia, terrorizzati da queste teste, prova della mia forza e del mio valore, la cui sola fama ha terrorizzato persino i giganti.
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Sette anni prima, piazzale davanti al Tempio del Montone Bianco, durante il primo assalto dei Giganti al Santuario.
Mentre Aiolia massacrava il povero Lyakos, un gruppo di soldati di Crono era riuscito ad infiltrarsi nel Santuario utilizzando armature che donavano l'invisibilità, per poi essere intercettati e sterminati da Shaka alle porte del Junikyu.
_ Fermo. _ intimò Shaka. _ Benché i primi tre templi manchino di un custode, è increscioso che qualcuno pensi di potervi transitare liberamente. Il tuo cosmo è enorme: sei un Gigante?
_ Sto occultando la mia aura e le mie fattezze. _ disse una voce dal nulla. _ Mi stupisce che tu riesca a vedermi con gli occhi chiusi.
_ A questo mondo non esiste cosa che io non possa vedere.
_ Sentiamo, quali sono le tue intenzioni? Avrai una ragione per aver sbarrato il mio cammino. Vorresti forse uccidermi?
_ Se è questo ciò che desideri...
_ Ti avverto: io sono un dio. _ disse il Gigante, rivelandosi ed evocando contro Shaka il potere di un mare di lava. _ Pertanto pensare di resistermi è pura follia!
_ Lava? _ chiese Shaka.
_ Noi Giganti viviamo in comunione con il respiro della Terra. Il mio nome è Prox il Celeste. Sono colui che conosce e controlla il battito della Terra. Io evoco gli ammassi di magma che si annidano nel sottosuolo per dare origine ovunque ad un mare di fiamme, un oceano incandescente che supera i 1200°. Non esiste uomo che possa resistervi:solo il corpo di noi giganti è tanto temprato da poterne sopportare il calore.
Qui Shaka non resistette alla tentazione di lasciarlo blaterare ancora un po', prima di smentirlo categoricamente cangiando la lava in fiori.
_ Estinguerò io il mondo da mano divina creato. _ proclamò Shaka. _ Sono un essere a te differente, è vero, ma a te che sei dio so incutere timore: ti mostrerò quanto terrore può destare un uomo.
_ Che vai dicendo? Perché mai noi divinità dovremmo paventare gli umani più miseri? Uomo dissennato, ascolta e impara: gli dei non hanno nulla da temere dagli uomini. Al cospetto degli dei, agli uomini è concesso solo di provare paura.
_ Tu dici? Pare dunque che tu non riesca a sentire il grido straziante di questo cosmo: si tratta dell'urlo di un dio, e a strappare da una divinità un grido tanto terribile è la forza di un uomo, veloce come il lampo.
In quel preciso istante, Aiolia, in un altro luogo del Santuario, abbattè Lyakos, dando inizio al mito del Demone Mietitore di Dei.
Prox rimase sbigottito percependo la morte di Lyakos, poi dichiarò gli umani esseri empi e maledetti come già si erano rivelati numerosi secoli prima ed attaccò ripetutamente Shaka con le sue unghie di fuoco, mancandolo. Shaka stava per replicare, ma una voce trasmessa attraverso il cosmo lo interruppe.
_ Aspetta. _ intimò la voce di Death Mask. _ Vorrei che la smettessi di agire di testa tua. Se nessuno è a guardia di quei tre templi, che si transiti liberamente fino al mio... Sempre che colui che ne reclama il passaggio ne sia in grado. Suvvia, Shaka, non sprecare il tuo fiato e ritirati dalla battaglia. Tu, uomo di pace, lascia che il Gigante tenti di procedere fino al Tempio del Grande Cancro e ad un uomo di morte.
_ D'accordo, ti cedo il combattimento. _ rispose Shaka.
_ Mpf! Avanzare scuse per evitare il combattimento... Come immaginavo, voi 'Sacri Guerrieri' siete dei deboli. _ commentò Prox, pronunciando con disgusto le parole 'Sacri Guerrieri'.
_ Se siamo forti o deboli, farai meglio ad accertartene di persona. _ ribattè Shaka mentre tornava al Tempio della Vergine Celeste.
Prox avanzò trionfalmente fino all'uscita del Tempio dei Bambini Celesti, poi scivolò sulla cera (vecchio vizio di Death Mask) e dovette avanzare con fatica fino al Tempio del Grande Cancro, dove, alla vista dei volti, fu assalito dal terrore.
_ Che significa tutto ciò?! _ gridò, sull'orlo della crisi isterica e dell'infarto. _ Cos'è questo luogo maledetto, dominato da queste maschere della morte?!
_ Mi hai chiamato? _ chiese Death Mask, uscendo da un fuoco fatuo. _ Perché Maschera della Morte è il significato del mio nome. Io sono Cancer Death Mask, Sacro Guerriero d'Oro a custodia del Tempio del Grande Cancro. Affermi che gli esseri umani sono empi? Può darsi... Senza dubbio, io sono il più adatto a rappresentare l'empietà.
_ Org...
_ Bù!
_ AAAAAARGH!
Prox, in preda al terrore, cercò di scappare, ma inciampò fra i volti del pavimento e cadde.
_ Che figuraccia... _ commentò Death Mask dopo avergli posato un piede sul collo. _ Non sprecherò colpi speciali per te, vigliacco.
Death Mask premette violentemente col piede, decapitandolo.
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_ Come possono essere questi volti le prove della tua forza e del tuo valore?! _ esclamò Shiryuu.
_ Lo sono, perché sono il risultato delle punizioni che ho inflitto al male. _ ribattè Death Mask.
_ Che uno come te, con l'anima intrisa di malvagità, punisca il male è il massimo della ridicolaggine!
_ No. Il massimo della ridicolaggine è che i nazisti, nella loro 'soluzione finale', abbiano sterminato la progenie di quella che le loro teorie pseudo-biologiche avrebbero dovuto indicare per la più pura stirpe ariana scambiandola per popolazione ebraica. Sai le risate, quando l'ho scoperto...
Seiya fece per scagliarsi contro Death Mask, ma Shiryuu lo bloccò.
_ Death Mask, tu non hai alcun requisito per indossare un Gold Cloth. _ ringhiò Shiryuu.
_ Pollo. _ replicò Death Mask. _ Certo, non come "mister Sanctuary" o il Signore dell'Ipnosi, ma quasi.
_ In nome dei Sacri Guerrieri, io, Shiryuu, ti sconfiggerò raccogliendo tutte le mie forze!
_ Più probabile che si schiatti nel tentativo. _ replicò Death Mask, scendendo dalla sedia.
_ PEGASUS SUISEIKEN!
Il colpo di Seiya andò a segno, fracassando uno specchio: Death Mask, in realtà, era dietro di loro.
_ Wow! Sette anni di guai! _ esclamò Death Mask prima di mollare un calcione al sedere di Seiya, che volò fuori dal Tempio del Grande Cancro in direzione del Tempio del Leone d'Oro. _ E ricordati che tu e Shiryuu siete d'accordo di far massacrare da me solo mister dragonella! Buona fortuna, ne avrai bisogno!
Dopo questa uscita, Death Mask si portò fra Shiryuu e l'uscita, pronto ad affrontarlo.
_ Trè bièn, Cappotto. _ disse. _ L'ultima volta quel rompiscatole di Mu ha cercato in tutti i modi di farsi fare un occhio nero e mi ha ostacolato, ma ora potrò massacrarti in tutta calma. A te i bianchi.
_ Che cavolo vuoi dire?! _ chiese Shiryuu.
_ Mai giocato a scacchi?
_ No.
_ In quel gioco inizia chi ha le pedine bianche. Aspetta, però, inizio io, tanto per vedere se riesci a sopravvivere. Eccoti un biglietto di sola andata per la VALLE DELL'ADE! A te comprare quello di ritorno.
Shiryuu alzò lo scudo per difendersi, ma contro un attacco di puro spirito non ottenne nulla, e si accasciò al suolo, esanime.
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Shiryuu giaceva al suolo in un luogo misterioso, mai visto prima di allora, malamente illuminato da fuochi fatui sparsi e percorso da interminabili fila di uomini simili a zombie. Shiryuu si stupì quando si rese conto di riuscire a vedere, e rimase ancor più sconvolto quando vide una ragazza in kimono volare su un remo trascinandosi dietro un vecchietto che non voleva saperne di seguirla docilmente, un gruppetto di oni dirigere il 'traffico' degli zombie e, soprattutto, che fra gli zombie c'era Hyooga. Shiryuu cercò di seguirlo, ma la voce di Atena lo fermò. Shiryuu si voltò, e vide la sua dea. _ Il luogo in cui stanno andando è l'Aldilà. _ spiegò Atena. _ Da lì non potrai tornare indietro. Il tuo corpo è ancora nel Tempio del Grande Cancro. Solo la tua anima è finita quaggiù. Su, torna indietro, Shiryuu, e stavolta sconfiggi Death Mask.
Il potere di Atena ricondusse Shiryuu e Hyooga nei rispettivi corpi.
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_ Bentornato. _ lo salutò Death Mask quando Shiryuu, nuovamente nel corpo, si rialzò. _ Non sono in molti a riuscire a tornare dal Sekishiki, la porta dell'Aldilà.
_ Ormai è un'abitudine, per me. _ rispose Shiryuu. _ Chissà, forse la morte mi odia. Ora è il tuo turno, Death Mask! ROZAN SHORYUHA!
_ Ma per favore! SACRAE CHELAE. Vedi, Cappotto, un Sacro Guerriero riesce facilmente a rinattere un colpo già visto, specie se, come me, possiede una tecnica difensiva come queste Chele Sacre.
Death Mask aveva ragione, e, per ribadirlo, con le Sacrae Chelae (che si pronuncia Sacre Chele ed ha il medesimo significato) buttò Shiryuu contro una colonna utilizzando la forza del Rozan Shoryuha.
_ Per potermi vincere devi acquisire il Settimo Senso. _ disse Death Mask. _ Ma pare che tu sia fuori tempo massimo. Ora si fa sul serio! ONDA DEL MONDO DEI MORTI!
Shiryuu fu nuovamente spedito nel Sekishiki, ma stavolta non trovò Atena, e nemmeno si rialzò tanto facilmente: l'Onda del Mondo dei Morti agisce anche sull'energia vitale, che viene indebolita.
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A Goro-Ho era ormai notte, ma Shun Rei era ancora sveglia, preoccupata per Shiryuu (strano, vero?), e stava osservando il cielo in direzione della costellazione del Drago quando vide una stella cadente attraversarla, spingendola a pregare per Shiryuu.
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Death Mask era intento a pulire una pallina di vetro. Una volta finito, l'infilò nell'orbita vuota dell'occhio sinistro (era un occhio di vetro molto ben fatto) e si accinse ad infilarsi le dita nell'occhio destro (di vetro pure quello), quando percepì qualcosa. Andò quindi al telefono, in cui parlò in cinese mandarino, e alla fine della chiamata disse una sola parola: perfetto. Quindi si accasciò esanime sulla testa di Prox.
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Shiryuu si era finalmente ripreso dall'Onda del Mondo dei Morti, e, pur restando alla bocca dell'inferno, era di nuovo in grado di muoversi, almeno lì, anche se non riusciva a capire come tornare indietro. Percependo la preghiera di Shun Rei, Shiryuu riprese le forze... Almeno finché non sentì una risata sguaiata e sgradevole che gli era ormai fin troppo familiare.
_ Oh, no... _ disse, girandosi e vedendo Death Mask con una sfera di energia cosmica in mano.
Shiryuu vide una fortissima luce, e si ritrovò a terra, travolto dalla sfera energetica di Death Mask.
_ Che cazzo ci fai tu qui?! _ esclamò Shiryuu.
_ Un po' di buone maniere, santo cielo! _ ribattè Death Mask. _ Cosa direbbe l'Anziano Maestro se ti sentisse? Comunque, perché non usi il cervello? Ho usato su di me la Valle dell'Ade: posso andare e venire come e quando voglio dal Sekishiki, e allo stesso tempo posso rispedirti indietro. Ma non ho alcuna voglia di farlo: sono venuto qui per buttarti di sotto, da dove non si può fare ritorno. Bè, sicuramente Shaka ci riuscirebbe, ma lui è un caso a parte.
Death Mask fregò ad un oni delle tenaglie (che se le era prese su a fare?) e le usò sul sedere di Shiryuu per farlo rialzare, e poi, sghignazzando, prese a farlo procedere a calci nel sedere nel luogo verso cui si dirigevano gli 'zombie', ovvero le anime dei defunti.
_ Benvenuto allo Yomotsu Hirasaka. _ disse Death Mask, raggiunto il pendio di una specie di vulcano in cui si gettavano le anime. _ E' la vera e propria bocca dell'inferno. Qui, solo gli dei e coloro che hanno raggiunto l'Ottavo Senso possono scendere senza la protezione di Ade o Koenma e restare vivi. Non so cosa ci sia laggiù, e non sono ansioso di scoprirlo, visto che forse non sopravviverei, ma tu puoi mandarmi una cartolina, visto che vai laggiù. Che ne dici? Ma non temere, non ti ci butterò a calci!
Death Mask fu di parola, e buttò Shiryuu a terra con un calcio alle caviglie e, sghignazzando, iniziò a trascinarlo verso il cratere Yomotsu Hirasaka.
_ Adios, cappotto! _ disse Death Mask sull'orlo del cratere, tenendo sollevato l'ormai sfinito Shiryuu ed accingendosi a buttarcelo dentro. _ Bwa-ha-ha-ha! Eh?
_ Shiryuu! Dio, ti prego, proteggilo! _ implorò la voce di Shun Rei, apparentemente bloccando Death Mask.
_ Che palle... Ando cazzo viene, 'sta preghiera? Da sui nervi!
_ Shun Rei... _ mormorò Shiryuu.
_ Ah, ecco, mi pareva di aver riconosciuto l'impronta dell'anima. Fa dare un'occhiata... E infatti... Niente male, la miss! Sparisci, poppante!
Shiryuu ebbe l'orripilante visione del gesto di Death Mask, che, con un pizzico di telecinesi, scaraventò Shun Rei nella cascata.
_ Era la tua fidanzatina, vero, Cappotto? _ chiese Death Mask. _ Bè, vorrà dire che appenderò le vostre teste l'una accanto all'altra! Bwa-ha-ha-ha-haihomammasescotta!
Death Mask era stato costretto a mollare Shiryuu, che aveva ripreso le forze ed era incazzato nero. Mentre ancora si scuoteva la mano, Death Mask ricevette un pugno alla velocità della luce, che lo fece volare di alcuni metri.
_ Death Mask. _ rincìghiò Shiryuu. _ E' la prima volta da quando sono nato che io, Shiryuu, provo un odio così forte per un mio avversario!
_ Nervo scoperto? _ chiese Death Mask, indifferente come al solito.
Farfugliando qualcosa sui draghi che si infuriano perché gli si è toccata la scaglia più preziosa, Shiryuu riempì di botte Death Mask.
_ Cappotto, a tal punto sei indispettito per la morte della tua amichetta? _ chiese Death Mask quando riuscì finalmente ad allontanarsi da Shiryuu. _ La vita è piuttosto effimera: la sua fiamma si accende e si spegne di continuo. Non sei un po' piagnone?
Shiryuu cercò di mollargli un pugno, ma Death Mask tese il suo e, complici le braccia più lunghe, gli mollò un cross counter formidabile. Shiryuu tentò allora il Rozan Shoryuha, ma le Sacrae Chelae lo spedirono nello Yomotsu Hirasaka, e fu quasi un miracolo che riuscisse ad aggrapparsi e a non cascare dall'altra parte.
_ Sei tonto, oltre che piagnone. _ lo canzonò Death Mask. _ Dovresti saperlo che il tuo Shoryuha non ha effetto. E quanto alla tua rabbia, se può farti raggiungere per brevi istanti il Settimo Senso non ti permetterà mai di battermi: il Gold Cloth mi permette di resistere agevolmente fino al momento in cui abbassi la guardia e di contrattaccare agevolmente. Se volevi competere con me, dovevi per forza acquisire pienamente il Settimo Senso, senza affidarti all'ira. Ma ormai è troppo tardi.
Death Mask, sghignazzando, iniziò a calpestare le mani di Shiryuu per farlo precipitare nello Yomotsu Hirasaka, ma fu interrotto da un gruppo di anime che gli saltò addosso e cercò di buttarlo nel cratere.
_ Che cazzo volete?! _ esclamò Death Mask.
_ Questi defunti sono senz'altro gli innocenti che Death Mask ha ucciso. _ mormorò Shiryuu, provocando un accesso di risate nel Gold Saint. _ Non ridere, folle! E' senz'altro il rancore per te che li mantiene qui e impedisce loro di raggiungere il Nirvana! Non temi la loro ira?!
_ E perché dovrei temere queste medaglie al valore gentilmente fornitemi dalle guardie del corpo di Eris, la dea della discordia che ha ripetutamente attaccato il Santuario? Mi divertite, invece, tu e loro: tu che definisci innocenti uomini che hanno sterminato interi villaggi per puro sadismo e loro che pensano di poter competere con me.
Death Mask, fischiettando una musichetta da circo, iniziò a fare il giocoliere con i soldati di Ameria per poi buttarli nello Yomotsu Hirasaka, senza che Shiryuu, inorridito, riuscisse a muoversi.
_ Scusa l'interruzione. _ disse Death Mask, mettendosi a ballare il tip-tap sulla mano sinistra di Shiryuu.
Nonostante i ripetuti colpi che Shiryuu gli sferrava alle caviglie col taglio della mano deatra, Death Mask continuò a ballare, almeno finché il gambale sinistro del Gold Cloth non si staccò proprio un attimo prima che Shiryuu lo colpisse proprio lì, costringendolo a fermarsi per massaggiarsi la caviglia.
_ Death Mask, come immaginavo il Gold Cloth serve alla giustizia. _ disse Shiryuu, che intanto era risalito dalla fossa. _ Ora renditene conto!
Shiryuu mollò un pugno, che Death Mask parò col braccio destro e facendosi un male cane: il bracciale si staccò un attimo prima di ricevere il colpo, seguito poi dall'intero Gold Cloth.
_ Ma che succede? _ mormorò Death Mask. _ Perché il Gold Cloth si è staccato da solo?
_ Dev'essere la sua volontà. _ rispose Shiryuu.
_ La sua cosa?! Ah, già... Gamanion e Orialcon per la durezza e la Polvere di Stelle, contenente parti della volontà del Creatore, per dare vita e volontà ai cloth, e accelerarne la rigenerazione se sparsaci sopra, conosco tutta la storia. Ma che centra?
_ In Giappone il cloth del Sagittario ha salvato Seiya da una situazione disperata, e quelli del Leone e della Freccia si sono rifiutati di colpire Atena. Il cloth non è un semplice indumento protettivo, ma ha una propria volontà, con cui sceglie il Sacro Guerriero che lo indossa e gli impedisce di rivolgere i suoi colpi contro Atena e la giustizia: il Gold Cloth di Cancer, a causa della tua malvagità, non ti riconosce più come Sacro Guerriero. Ora, senza il cloth, come pensi di cavartela? Non posso perdonarti, e ti sconfiggerò qui, ma senza il cloth: il mio onore non mi permette di usarlo contro un avversario indifeso.
Detto fatto: Shiryuu, meritandosi le più feroci prese in giro di Death Mask, si spogliò del cloth, e lo affrontò a mani nude.
_ Sai, Cappotto, pensavo di usare gli Strati di Spirito, contro di te, per colpirti come se tu non avessi il cloth, ma visto che non l'hai più... _ disse Death Mask, mettendosi nella posizione preludio al Maglio di Eracle.
_ Il Maglio di Eracle?! _ esclamò Shiryuu. _ Come fai a conoscere quella tecnica?!
_ Nel mito, durante la battaglia contro l'Idra di Lerna, Eracle fu aggredito da un grande granchio per ordine di Era. Il granchio, il Grande Cancro, non fece una bella fine, ma la costellazione di Cancer ricorda il suo coraggio, e, conoscendo questo mito, papà ha pensato di tramandarmi questa tecnica. Pronto a morire, Cappotto?
_ ROZAN SHORYUHA!
_ MAGLIO DI ERACLE!
Shiryuu, muovendosi alla velocità della luce, riuscì a colpire Death Mask evitando il suo colpo, scagliandolo verso lo Yomotsu Hirasaka, ma lì Death Mask svanì, subito seguito da Shiryuu.
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Shiryuu si risvegliò nel Tempio del Grande Cancro, con ancora indosso il cloth.
_ Buongiorno! _ lo salutò Death Mask.
_ Tu?! _ esclamò Shiryuu. _ Come mai indossi ancora il cloth?!
_ Perché ho finto di essere malvagio e dalla parte del caporione per sette anni, aspettando l'occasione buona per spodestralo. Ma non mi stupisce che tu non ci sia arrivato, visto che sei tanto scemo da non esserti accorto di aver riacquistato la vista.
_ Ma... E' vero! Com'è possibile?!
_ Ti ho fatto raggiungere il Settimo Senso, e così l'Acqua della Vita ti ha aiutato.
_ Ma perché tutta questa sceneggiata?
_ Perché per raggiungere il Settimo Senso occorre affrontare e vincere la propria magagna caratteriale peggiore. Nel caso di Seiya, era la fissazione per la sorella, per Maya l'odio per non so che multinazionale del petrolio, per Hyooga è l'essere un mammone piagnucoloso, per il tizio che sta imprecando contro la cera che ho sparso sulle scale era la scarsa fiducia in se stesso, per te era l'essere un piagnone che, a livello inconscio, credeva ciecamente alla favoletta dei diritti naturali e inalienabili, vita, libertà e ricerca della felicità. Dovevi semplicemente prendere coscienza, almeno inconsciamente, che un uomo che annega nel Pacifico non si salverà mai facendo appello ad un diritto di cui all'Oceano non frega niente, che per avere e mantenere la libertà occorre lottare e fare immensi sacrifici e che la ricerca della felicità è una semplice condizione naturale, che io posso continuare ad avere sia come re dei re che come povero sfigatello sulla gogna. Era proprio per questo che ero venuto a Goro-Ho, ma Mu mi ha rovinato tutto, e per lo stesso motivo ti ho provocato e ho buttato Shun Rei nella cascata, stando bene attento a non farti notare che Doko l'aveva salvata: dovevi affrontare e vincere quella magagna.
_ Shun Rei è viva?
_ No, è il fantasma formaggino.
_ Shiryuu! _ chiamò Shun, finalmente arrivato.
_ Bene! Andate pure, e attenti ad Horologium Athens: pare che ce l'abbia con te, Shiryuu.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Mentre l'Orologio a Fiaccole continua ad indicare il trascorrere delle ore e l'Orologio di Bronzo segna l'ora della vendetta, il Leone d'Oro mostra le zanne e la Fenice, bloccata dal cosmo di Lucius, deve affrontare le sue nemesi designate. Riusciranno Seiya, Shiryuu ed Ikki a salvarsi dai loro avversari? Lo saprete nel prossimo episodio!

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Capitolo 32
*** 32: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 5 ***


E' giunto il momento dei primi morti, anche per i Sacri Guerrieri d'Oro e per i soldati del Santuario.
by lord Martiya
P.S.I: Nell'anime Shiryuu e Shun affrontano Cassios davanti al Tempio del Leone d'Oro, rimediando una figuraccia epocale, e non Athens (l'ho usata qui apposta).
P.S.II: Pers. Sailor Moon: Sailor Mars/Hino Rei=Sailor Mars/Rea.
Pers. Saint Seiya: Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Leo Aiolia=Ioria del Leone; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Cassios=Cassios; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Lotus Agora=Loto del Loto; Pavo Shiva=Pavone del Pavone; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Elena=Elena; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Cancer Death Mask=Cancer del Cancro.



CHAPTER 32: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE QUINTA-IL VALORE SFORTUNATO



Tempio del Leone d'Oro.
Seiya giaceva a terra, messo a terra da un improvviso pugno di Aiolia allo stomaco.
_ Ma che cavolo ti è preso, Aiolia? _ chiese Seiya, ancora col fiato corto. _ Devo raggiungere il palazzo del Grande Sacerdote...
_ Mi dispiace, ma non posso farti passare. _ rispose Aiolia. _ Sono il guardiano del Tempio del Leone d'Oro, ed è mio dovere impedirti di passare.
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_ Non pensi di esserti un po' impigrita, con la scusa della ferita? _ chiese Mulo, recatosi dalla figlia Shaina.
_ E perché dovrei? _ ribattè Shaina, appena svegliatasi ancora nel letto. _ Quella che ha subito il Lightning Fang sono io, non tu.
_ Cambiando argomento, non capisco se sostieni che Saori Kido è Atena perché sei innamorata di Seiya o no.
_ Papà!
_ Non mi freghi, Shaina: sei innamorata cotta di lui da cinque anni, e solo ora riesci ad ammetterlo.
_ ...
_ Proprio di una delle poche persone insensibili al tuo fascino, dovevi innamorarti?
_ E piantala!
_ Lo vedi che ci riesci benissimo, ad alzarti?
Gridando "E piantala!" Shaina si era alzata di scatto ed era scesa dal letto. Seguì un silenzio imbarazzato, interrotto da Cassios, entrato nella casa con aria di festa ed una spesa enorme.
_ Come mai sei così felice? _ chiese Shaina.
_ La banda di Saori Kido sta affrontando l'ordalia: stavolta ci sbarazzeremo di Seiya, e senza neanche sporcarci le mani. _ rispose Cassios.
_ Non ne sarei troppo sicura: i Sacri Guerrieri d'Oro potrebbero anche schierarsi dalla loro, specialmente Aiolia.
_ Se Saori Kido non avesse ricevuto la Freccia d'Oro, forse sarebbe potuto accadere. _ ribattè Mulo, e poi le spiegò dell'interferenza di Tramy.
_ Comunque di Aiolia non mi fido: sarà meglio che vada a provvedere di persona a Seiya. _ disse Shaina.
_ Non temere, figliola: Seiya è appena giunto al Tempio del Leone d'Oro, e non ne uscira vivo.
_ Che?!
_ Aiolia ha avuto una discussione col Grande Sacerdote e Shaka, e devo ammettere che il capo ha argomenti molto convincenti.
_ Ha... Ha usato il Genromaoken su Aiolia?! Ma come ha fatto?!
_ Tu riusciresti ad affrontare qualcuno, se in quel momento Shaka sta tentando di farti la pelle? In ogni caso, se anche Aiolia dovesse perdere poi ci sarebbe proprio Shaka. Un avversario troppo potente per loro.
_ Ma porca miseria! Devo muovermi!
_ A tal punto lo ami? _ chiese Cassios.
_ Non dire [censored]! Fra quei due non riuscirò a farlo fuori, se non mi sbrigo!
Shaka indossò il Silver Cloth, recentemente riparato da Mu, e si preparò ad uscire, ma Mulo la addormentò con una presa al collo.
_ Dove vai, Cassios? _ chiese Mulo, vedendo Cassios uscire.
_ Quando si sveglierà, Shaina vorrà affrontare Aiolia o Shaka per aiutare o vendicare Seiya, ma contro quei due mostri non avrebbe speranze. _ rispose Cassios.
_ E tu credi di averne?
_ Posso distrarre Aiolia e far passare Seiya, e forse riuscirò a farmi ascoltare da Shaka.
_ A tal punto ami Shaina? _ chiese Mulo, sguainando la katana. _ La ami al punto da essere disposto ad affrontare anche me, pur di impedire che si suicidi battendosi contro Aiolia o Shaka?
_ Naturalmente.
_ Prendi: ti darà la possibilità di battere persino Shaka, se saprai usarla. _ disse Mulo, consegnandogli la katana.
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A Kanon erano giunti i soldati del Santuario, che, per fare uscire allo scoperto Ikki, avevano messo a ferro e fuoco il villaggio dell'isola e costretto il capovillaggio e la nipote Elena a condurli nella zona dei crateri vulcanici, sperando di beccare Ikki nel sonno. La speranza fu vana, ed Ikki apparve, infuriato perché avevano appena ammazzato di botte il capovillaggio e stavano picchiando Elena.
_ Porca miseria, è già sveglio! _ gridò il sergente. _ Scappiamo!
_ Ridicolo! _ commentò Ikki, mentre con un vento generato dal suo cosmo li sbatteva nella lava. _ Come pensavate di potermi sfuggire?
_ Il nostro compito era solo trovarti, non farci ammazzare da tAAAAARGH!
_ Trovarmi? E per far cosa?
_ Perché noi ti si potesse uccidere. _ disse Lotus Agora, comparso insieme a Pavo Shiva in cima ad un pinnacolo.
_ Chi siete?
_ Sono Pavo Shiva, un discepolo di Virgo Shaka e Sacro Guerriero d'Argento. _ rispose Shiva.
_ Degli stessi maestro e casta, sono Lotus Agora. _ aggiunse Agora.
_ Discepoli di chi?! _ gridò Ikki, resosi conto di essere in un guaio.
_ Gli ordini di Shaka sono pari a quelli di un dio. _ disse Shiva.
_ Phoenix Ikki, ti uccideremo in nome di un dio. _ aggiunse Agora. _ Ti lascerai uccidere con le buone?
_ Sei scemo?! _ ribattè Ikki. _ Sarete anche discepoli di Shaka, ma non valete una sua unghia! Vi ammazzerò insieme!
_ Shiva, fallo morire in modo che soffra il meno possibile. _ disse Agora, sedendosi nella posizione detta guardacaso 'del loto' ed iniziando a recitare un mantra per invocare l'aiuto di Shaka: nessuno dei suoi allievi si faceva illusioni, anche perché conoscevano Ikki di fama.
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_ Proprio non vuoi farci passare? _ chiese Orion Ebdera, giunto al Tempio della Vergine Celeste insieme a Flaming e Genes nello sfuggire alla trappola dimensionale di Saga.
_ Non mi è concesso cedere il passo ai nemici di Atena. _ rispose Shaka, seduto nalla posizione del loto su un trono a forma di loto. _ Tuttavia in voi non c'è male. Ritiratevi, ve lo concedo.
_ STARLIGHT EXTINCTION!
Pur subendo in pieno l'attacco di Ebdera, Shaka non ne risentì, e riuscì a bloccare la fuga di Genes, sebbene Flaming riuscisse a sfuggirgli usando una fiammata come reattore. Shaka non se ne fece una colpa ed espanse il suo immenso cosmo, paralizzando Ebdera dal terrore. Era questo il punto debole che impediva ad Ebdera di raggiungere il Settimo Senso, il terrore folle che aveva provato per Shizuka, Sacra Guerriera della Vergine prima di Shaka e sua maestra, e che ora provava per Shaka, suo allievo che ormai l'aveva addirittura superata. Genes invece attaccò Shaka in un furioso corpo a corpo, in cui Shaka non riuscì quasi a reagire.
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In Giappone, Lucius stava meditando davanti al fuoco, percependo anche gli avvenimenti del Santuario e dell'isola di Kanon.
_ Shaka è troppo occupato per bloccare Ikki. _ disse a Rei, giunta per chiedergli come andava al Santuario. _ In ogni caso, dubito che ci riuscirebbe da una simile distanza e con uno come Ikki. Vorrà dire che provvederò io.
Lucius iniziò ad espandere il suo cosmo, e tutta la stanza, fuoco compreso e Rei e Lucius esclusi, si congelò.
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_ Siete degli imbecilli, se parlate di divinità pur essendo soltanto messaggeri di Ares, l'incarnazione del male! _ gridò Ikki. _ Non farò complimenti, e vi disintegrerò!
_ Fatti avanti, Phoenix! _ ribattè Shiva.
I due si incrociarono in volo, ed Ikki tentò il Phoenix no Ken, fallendo a causa di un enorme potere gelido, permettendo a Shiva di stenderlo a calcioni.
_ Tra tutti i discepoli di Shaka, noi due siamo i pù meritevoli. _ disse Shiva, che stava levitando in aria senza usare le ali del cloth, così come Agora (il cui cloth le ali non le aveva nemmeno). _ La differenza che c'è fra noi ed un Sacro Guerriero tuo pari è come quella fra il cielo e la terra.
_ Ne hai di coraggio, a sfidarmi pur sapendo di essermi così inferiore! _ ribattè Ikki. _ Dopotutto è naturale che tu ti faccia aiutare dal tuo maestro.
_ Ah-ah-ah. Stavolta ti manderò sottoterra.
_ Ti prego, venerabile Sacro Guerriero, salva il mio povero nonno! _ implorò Elena rivolgendosi a Shiva.
_ Scostati.
_ Mio nonno mi diceva sempre che i Sacri Guerrieri sono persone meravigliose, dotate di veri potere e coraggio, e che se ci fosse capitato qualcosa sarebbero sicuramente venuti a salvarci! Perché non potete salvare mio nonno, venerabili Sacri Guerrieri?!
Con la telecinesi Shiva lanciò Elena in un cratere.
_ Perché?! _ chiese Ikki. _ Perché l'hai uccisa?!
_ Suo nonno era già morto, e se quella bambina avesse continuato a vivere avrebbe provato solo sofferenza. _ rispose Shiva. _ Io l'ho salvata da quella sofferenza, facendole raggiungere il nirvana. E' questa che si chiama vera misericordia.
_ Misericordia?
_ La strada verso l'illuminazione è lunga. Non credo che un demone infernale come te possa capire.
_ Forse no, ma una cosa la capisco benissimo: non avevi il diritto di ucciderla, in nessun caso e con nessun pretesto! Ora ti illumino io, dandoti tante di quelle sberle da scaldarti fino a incendiarti! PHOENIX GENMAKEN!
_ Colpo sprecato. _ disse Shiva al cessare dell'illusione. _ Il Genmaken scatena le paure della vittima, distraendone le difese, per poi colpire i nervi. Ma grazie alla guida di Shaka, in me non vi è nemmeno l'ombra di dubbi, paure o sofferenze.
_ Rimedio subito: quel fessacchiotto non può aver cancellato le tue paure, e riuscirò a tirarle fuori!
_ Shiva, fino a quando hai intenzione di perdere tempo? _ chiese Agora attraverso il cosmo.
_ Non temere, Agora. _ rispose Shiva. _ Volevo fargli raggiungere il nirvana senza soffrire, ma ho cambiato idea: solo una morte in mezzo alla sofferenza potrà purificare la sua colpa di aver bestemmiato il maestro.
_ Piantala! _ ribattè Ikki. _ PHOENIX NO KEN! Oh, no, di nuovo la paralisi...
_ SENJU SHIN'ON KEN!
Le centinaia di pugni potenziati a raffica del 'Colpo a Risonanza delle Mille Mani' centrarono in pieno il bersaglio, buttandolo in un cratere.
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Ikki non era l'unico ad essere nei guai: scendendo dallo Star Hill Marin era riuscita a penetrare di sorpresa nel Santuario, ma lì era stata intercettata da Jaki, un soldato del Santuario con una forza paragonabile a quella di un Sacro Guerriero d'Argento ed una ferocia illimitata, e, malridotta per la scalata, non riusciva a resistere.
_ Certo che è un peccato, che non si possa vedere il tuo volto sofferente! _ disse Jaki, intento a stritolarla sull'orlo di un dirupo. _ Che ne dici di farmi vedere il tuo volto?
_ Piuttosto mi ammazzo! _ ribattè Marin.
Jaki iniziò a deriderla, ma Marin non scherzava, e, con un colpo di reni, riuscì a far cadere entrambi nel dirupo.
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_ Marin, no! _ gridò Seiya, percependo la scomparsa del cosmo della maestra.
_ Muori, Seiya! _ gridò Aiolia. _ LIGHTNING PLASMA!
Il Lightning Plasma è pressochè identico al Ligtning Bolt, tranne che per il fatto che il vuoto crea una vera e propria rete di colpi, ed è più adatto ad un avversario agile come Seiya. Incredibilmente, però, e senza neanche capire come, Seiya riuscì a scansare tutti i colpi e a mollare un calcio ad Aiolia... Trasformandolo in una macchina per ucciderlo.
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Shaka era riuscito a bloccare l'attacco di Genes afferrandogli le mani e colpendolo con una terrificante emissione di energia cosmica, stordendolo.
_ Spiacente, Lepus. _ disse. _ TENM...
_ STARLIGHT EXTINCTION!
Stavolta Shaka risentì del colpo, seppur lievemente.
_ Credevo che tu avessi una paura folle di affrontarmi. _ disse Shaka.
_ Io non sono come Lacerta Misty! _ ribattè Ebdera, che, pur tremando dalla paura (cosa più che normale, davanti a Shaka), stava espandendo il suo cosmo come non mai.
_ Purtroppo per te.
_ Ci sono anch'io, biondona! _ gridò Genes. _ NANTO ROKUSHISEI HA!
_ STARDUST REVOLUTION!
_ KAHN!
Sei sfere di energia di immane potenza che attaccano da sei direzioni diverse, in questo consisteva la Nanto Rokushisei Ha (Onda delle Sei Stelle della Morte di Nanto), il colpo più letale di Lepus Genes, ma non erano abbastanza per oltrepassare lo scudo di Shaka, neanche combinate con lo Stardust Revolution di Ebdera. Ebdera tentò con il Galaxian Explosion, ma fallì, e Shaka replicò con il Tenma Kofuku, mettendo KO Genes.
_ Si può sapere come hai fatto a resistere? _ chiese Shaka.
_ Il Crystal Wall ha bloccato il tuo attacco, o perlomeno la parte che mi hai rivolto contro. _ rispose Ebdera. _ Pare che nel corpo a corpo tu sia relativamente scadente.
_ E allora?
_ Allora ho trovato la chiave della tua sconfitta!
Ebdera iniziò un furioso attacco corpo a corpo contro Shaka, nel tentativo di metterlo fuori gioco.
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Shun, scivolato insieme a Shiryuu giù dalle scale che portavano al Tempio del Leone d'Oro, stava imprecando in giapponese, spagnolo (appreso da Albireo, di nazionalità argentina), due dialetti africani (June era etiope di lingua copta e Leda eritreo) e dialetto altoatesino (Spica era italiano del Trentino).
_ Dove hai imparato quelle parole terrificanti? _ chiese Shiryuu (in Trentino si parla un dialetto mezzo tedesco e mezzo italiano. E provateci voi, a non spaventarvi quando un tedesco inizia ad insultarvi).
_ All'Isola di Andromeda. _ rispose Shun.
_ ...
_ Quello che mi piacerebbe sapere è che razza di [parolaccia in copto intraducibile] ha sparso dell'olio da frittura usato sulle scale!
_ Sono stata io. _ disse Athens dell'Orologio. _ E' l'ora della tua fine, Shiryuu! Che cazzo ridi?!
_ Eh eh... Mi avevano detto che il cloth dell'Orologio segna davvero le ore, ma non avrei mai creduto che fosse vero! _ rispose Shiryuu indicando le lancette sull'elmo del cloth.
_ ... Vendicherò il maestro Argor! THE OLDNESS ILLUSION!
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_ L'avevo detto, io, di stare attenti ad Athens. _ disse Death Mask mentre si inseriva nell'orbita l'occhio destro. _ Mi toccherà sal... Oh, no, non ci provare neanche.
_ Come mi hai scoperto? _ chiese Polarca uscendo dal nulla.
_ Percepisco le anime, e so riconoscerle. Toryuusan ha mascherato l'impronta della sua, e non saprei riconoscerla, ma tu... Togliti l'impermeabile e metti l'elmo, lord Martiya di Benu: ho deciso di ammazzarti qui.
Polarca si tolse la giacca, rivelando la Surplice di Benu, e gli occhiali, al cui posto calzò l'elmo, tirato fuori da una tasca interna della giacca.
_ Pensi di battermi? _ chiese lord Martiya.
_ Le Krisatori o Surplici come la tua ed i Gold Cloth sono stati fabbricati nello stesso modo e con gli stessi materiali: non hai alcun vantaggio. _ replicò Death Mask.
_ A parte il fatto che sono armato ed immensamente più forte di te ed i colpi di puro spirito con uno Spectre non funzionano, vorrei farti notare che, per un motivo che neanch'io conosco, di tutte le armature forgiate da mio fratello soltanto le Krisatori o Surplici ed i Bronze Cloth speciali mostrano perennemente il loro vero potenziale.
_ Non importa. Ora subirai il più letale dei miei colpi! ULTIMA CHELA!
_ Sei troppo lento. Te aves yertime mandar. _ replicò lord Martiya mentre estraeva il cuore dal petto di Death Mask, rivolgendogli le parole che i seleniti rivolgono ai morenti (te aves yertime mandar vuole appunto dire io ti perdono, la prima parte di quella frase). Poi, dopo che la sfera incastonata nell'elmo dello Spectre ebbe brillato per un attimo, aggiunse: _ Non avrei voluto farlo, ma mi ci hai costretto.
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_ Non pensate di essere un po' vecchi per questo genere di sforzo? _ chiese beffardamente Athens. _ La mia The Oldness Illusion lascerà ancora per un po' i vostri corpi con la precisa convinzione di avere diecimila anni o giù di lì, non potete battermi!
In effetti, pur essendo in due e col Settimo Senso, Shiryuu e Shun non riuscivano neanche a sfiorare Athens, che, a parte il suo terribile colpo illusorio, era una Sacra Guerriera di Bronzo media (cioè in condizioni normali non avrebbe resistito tre secondi), e tutto per il non aver voluto evitare la The Oldness Illusion ma aver usato scudo e catena per parare un colpo illusorio.
_ Taci! _ ringhiò Shiryuu. _ La battaglia non è ancora conclusa!
_ Ma lo sarà presto, mio giovane stronzo. _ ribatt Athens. _ Tanto per sicurezza, godetevene un'altra dose: THE OLDNESS ILLUSION!
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_ Non risale. _ disse Shiva. _ Sembra che abbia raggiunto l'inferno.
_ Aspetta a parlare. _ rispose Agora, che lo aveva raggiunto. _ Con Phoenix Ikki non si può mai sapere.
_ Venerabile Sacro Guerriero, dimostra che le parole del mio adorato nonno sono vere, che i Sacri Guerrieri... _ eccetera: Elena era riuscita a risalire fin sull'orlo del cratere, e con la sua preghiera riuscì a far avere a Shiva quanto di più vicino ad una crisi isterica poteva avere.
Shiva si avvicinò a lei per buttarla di sotto, ma un destro di Ikki gli ruppe il naso.
_ Ma come hai fatto a rialzarti dopo aver subito il Senju Shin'On Ken? _ chiese Shiva.
_ Shiva, ho sentito dire che Ikki risorge sempre, anche se gettato nella profonda Nona Prigione Infernale, dove si punisce il tradimento. _ disse Agora, mantre alle sue spalle compariva un'aura violetta con la forma di un fiore di loto chiuso. _ Se non lo sistemiamo ora, potrebbe accadere qualcosa di terribile. Phoenix Ikki, io, Lotus Agora, ti farò precipitare fin nel profondo degli inferi. Quando i petali del fiore di loto si apriranno, il mio cosmo brucerà completamente, e tu morirai. _ e riattaccò con il mantra.
_ Oh, no... _ mormorò Ikki, e dietro al fiore di loto che si stava aprendo vide, per un attimo, un'oscura aura allo stesso tempo calda e fredda con la forma di un angelo dalle ali spiegate.
_ Sai, Ikki, Shaka è occupato, e così ho pensato di riequilibrare le forze in campo. _ disse una voce nella mente di Ikki.
_ Venerabile Sacro Guerriero! _ gridò Elena.
_ Ora morirai, Phoenix. _ annunciò Agora. _ RENGE BAKUSAI KEN.
Il Renge Bakusai Ken (Colpo Bombardiere del Fiore di Loto) tenne fede al proprio nome, ed il suo terrificante fascio di energia centrò in pieno Ikki al petto in corrispondenza del cuore, dove Ikki aveva portato le code del suo cloth, scagliandolo dall'altra parte del cratere. Per un attimo sembrò che Ikki fosse morto, poi, quando Elena perse le forze e ricadde giù, la bloccò alla parete lanciando una delle piume delle code del cloth in modo che la tenesse su per i vestiti e la tirò su, mentre Shiva raggiungeva il limite della crisi isterica (Agora non approfittò del momento favorevole proprio perché doveva calmare il compare).
_ E' proprio vero che anche il verme può provare collera. _ commentò Shiva una volta calmatosi.
_ Vi credete forse messaggeri di un dio? _ chiese Ikki. _ Lasciatevelo dire: siete solo due massacratori che si coprono con il nome di un dio, così stupidi da non accorgervi neanche che non è Shaka ma lo Spectre del Cocito, che vi sta manovrando, a tenermi bloccato. O no?
_ Taci! Stavolta morirete entrambi!
_ Aspetta, Shiva. _ ordinò Agora. _ Phoenix, lasciando perdere quest'assurda storia dello Spectre voglio farti una domanda: tu per che cosa combatti? Per che cosa massacri? Perché, non puoi negarlo, sei un massacratore della peggior specie.
_ Non intendo negarlo, e non protesterei se ciò, dopo la mia morte, venisse punito con la reclusione all'inferno. _ rispose Ikki. _ Ma prima ho ancora qualcosa da fare. C'è stata una persona che ha amato uno come me, e ci sono degli amici che credono in me. E' per loro che combatto, e per loro combatterei persino gli dei!
_ E' così, dunque. Sappi che hai appena gettato la tua ultima possibilità di salvezza, perché ora sappiamo che non ti fermerai davanti a nulla prima di morire.
_ Elena, non muoverti da qui. _ disse Ikki, deponendo a terra la ragazza ormai svenuta.
Agora e Shiva saltarono in cima al vulcano, subito inseguiti da Ikki, dove scomparvero nel fumo e attaccarono a pugni il loro avversario, senza però riuscire a colpirlo seriamente. Improvvisamente Ikki rimase nuovamente bloccato.
_ E' inutile che tu cerchi di convincerli: come ogni Spectre, so mascherare l'impronta della mia anima e quindi il mio cosmo. _ disse la voce nella mente di Ikki. _ Non lo facciamo spesso, non ci piace farlo spesso, ma quando è necessario lo facciamo, e finché lo vorrò quei due percepiranno il cosmo di Shaka, e non quello di Lucius del Cocito, che ti blocca. Devi cavartela da solo, bello!
A confermare queste parole giunsero lo Senju Shin'On Ken ed il Renge Bakusai Ken, che colpirono in pieno Ikki, danneggiandone il cloth.
_ Allora, Ikki, non reagisci? _ chiese Lucius.
_ Venerabile Sacro Guerriero... _ supplicò Elena.
_ Io non la sopporto più! _ gridò Shiva.
_ Finiamo Ikki, prima. _ disse Agora.
Agora e Shiva saltarono addosso ad Ikki, e furono respinti da una vampata d'energia cosmica.
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_ Ce l'ha fatta. _ disse Lucius. _ Ha superato le sue debolezze ed ha acquisito il Settimo Senso.
_ Quali erano le sue debolezze? _ chiese Rei.
_ I sensi di colpa per non aver saputo salvare la sua ragazza e la paura di morire nel difendere qualcun altro. Te l'immagini, il Sacro Guerriero della Fenice che ha paura di morire?
_ Un po' buffo. Ora che l'hai messo in condizione di sfidare Shaka, perché non lo lasci andare?
_ Perché voglio dare almeno una possibilità, a quei due. A questa distanza, col suo cosmo attuale e sotto la mia influenza, può combattere, ma al livello che aveva prima, non a quello attuale, e non mi piacciono le situazioni impari.
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_ Lo sapevo... _ commentò Agora. _ Ha acquisito il Settimo Senso.
_ Oh, no... _ si lamentò Shiva.
_ Non temere, sotto l'influenza del cosmo del maestro non riuscirà a combattere alla velocità della luce, ma solo al livello che aveva prima. Possiamo ancora batterlo.
_ Ma davvero? _ chiese Ikki. _ Bè, sarà più che sufficiente.
_ SENJU SHIN'ON KEN!
Nessun effetto: Ikki parò tutti i colpi. Agora attaccò con pugni e calci, ma furono tutti parati finchè Ikki non lo spedì addosso a Shiva con un calcione.
_ Prima avevate detto che le vostre anime si trovano in una situazione di vuoto, in cui non provate dubbi o paure, vero? _ chiese Ikki. _ Bè, credo che la situazione sia un po' cambiata.
_ Agora, fino a quando hai intenzione di lasciarlo sparlare? _ chiese Shiva.
_ Ma ha ragione, per quanto ti riguarda. _ rispose Agora. _ Anzi, per quanto ci riguarda: di questo passo la bambina finirà per rendere isterico anche me, se non cambia la preghiera. RENGE BAKUSAI KEN!
_ L'ho già visto, questo colpo. _ disse Ikki, in piedi sul braccio di Shiva. _ Immagino non ci sia bisogno di spiegarti che vuol dire, vero?
Ikki saltò in aria, ma lì fu bloccato da Agora e Shiva, che lo rinchiusero in una gabbia di energia cosmica e lo scagliarono verso terra, cercando di farlo schiantare. Inutilmente: Ikki si liberò e li annientò con l'Hoyoku Tensho.
_ Hai superato la prova che ti ho imposto. _ disse Lucius tramite il suo cosmo. _ Ora hai il Settimo Senso, ed hai qualche possibilità di battere Shaka. Forse. ______________________________________________________________________

_ E' giunta la tua ora! _ tuonò Athens. _ Muori, Shiryuu!
Horologium Athens cercò di dare a Shiryuu il colpo di grazia, ma un coltello da lancio a più lame le aprì in due il volto, uccidendola: lord Martiya, che aveva nuovamente assunto l'identità di Polarca, l'aveva colpita nello stesso istante in cui Cassios raggiungeva il Tempio del Leone d'Oro.
_ Non fate mosse brusche per un po', l'effetto del The Oldness Illusion sta per cessare. _ disse lo Spectre oltrepassandoli e dirigendosi verso il Tempio del Leone d'Oro.
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Seiya era nei guai più di prima: era ferito ed il suo cloth era danneggiato in più punti, e per di più Aiolia gli aveva rotto la gamba destra.
_ Ora basta giocare. _ disse Aiolia. _ Muori!
_ Aspetta! _ gridò Cassios. _ Non consegnerò a nessuno la vita di Seiya!
_ Che ho fatto di male? _ piagnucolò Seiya dopo aver visto la katana in mano a Cassios (ma bisogna ammettere che aveva ragione).
_ E' da un po' che non ci vediamo, eh, Seiya?
_ Capisco: Seiya ti ha battuto per il cloth ed il cuore di Shaina ed ora vuoi riscuotere tutto, vero? _ chiese Aiolia.
_ Seiya, non pensavo di reincontrarti in un posto simile. Ho una gran voglia di darti il colpo di grazia.
_ Fa pure.
_ Grazie tante, micione!
Cassios cercò di colpire Aiolia con la katana, ma il Gold Saint la bloccò con un dito.
_ Idiota. _ commentò Aiolia.
_ Seiya, scappa! _ gridò Cassios. _ Aiolia è sotto l'influenza del Genromaoken, non è più in se! Scappa, lo trattengo io!
_ Tu e quale esercito?
Aiolia ricevette un calcione nel posto peggiore, e si ritrovò a contorcersi sul pavimento.
_ Cassios, perché?! _ chiese Seiya.
_ Non certo per te! _ rispose Cassios. _ Lo faccio per Shaina: se tu morissi, lei ne soffrirebbe troppo! E per rinsavire, Aiolia deve uccidere qualcuno!
_ LIGHTNING FANG!
Il colpo di Aiolia fu diretto verso Seiya, ma Cassios, in qualche modo, riuscì a frapporsi fra i due Sacri Guerrieri, salvando Seiya a costo della vita.
_ Non è così facile. _ disse lord Martiya, comparendo da dietro una colonna. _ Dev'essere il bersaglio designato, a morire, e tu non lo eri. Voglio comunque rendere omaggio al tuo valore, Cassios.
Un gesto, ed Aiolia ritornò in se. Poi lord Martiya si chinò sulla gamba di Seiya, iniziando a curarla.
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Ebdera e Genes avevano costretto Shaka in un angolo, dove pensavano di poterlo abbattere.
_ Sono spiacente, ma devo farlo. _ disse Shaka aprendo di scatto gli occhi. _ TENBU HORIN.
Due urla di terrore echeggiarono nel Tempio della Vergine Celeste.
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Shiryuu e Shun, ripresisi dai postumi dello scontro con Athens, avevano raggiunto Seiya, e stavano per uscire con lui dal Tempio del Leone d'Oro quando Aiolia li fermò.
_ Siete notevolmente migliorati. _ ammise Aiolia. _ Ma ricordate che vi è ancora differenza fra voi ed i Sacri Guerrieri d'Oro, notevolmente più esperti e potenti di voi. In particolare fra voi ed il mio vicino, Shaka, che spesso viene paragonato ad un dio. Contro di lui dovrete vincere prima che apra gli occhi, o...
_ O...? _ chiese Seiya.
_ Di preciso lo sanno soltanto lui, Gashoki, Mulo ed il Grande Sacerdote, ma, che io sappia, nessun altro che l'abbia scoperto è sopravvissuto per raccontarlo.
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Shaka era nuovamente in meditazione sul suo trono a forma di fiore di loto. Ai suoi piedi, con i cloth pesantemente danneggiati, giacevano inanimati Ebdera e Genes.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Il Tempio della Vergine Celeste è a metà strada per il palazzo del Grande Sacerdote, ma è anche la sede del più potente dei Sacri Guerrieri d'Oro. In cinque contro uno: basterà, per battere Shaka?

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Capitolo 33
*** 33: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 6 ***


"Per il Sacro Virgo! Che il cerchio d'oriente della Vergine si completi, e così le fatali spire: che le perle dell'incantesimo splendano sulla Sesta Casa. L'arte della difesa unita all'attacco è spiegata intorno a me: l'arte della difesa unita all'attacco che spegne ogni velleità. La lenta ed inesorabile punizione di Virgo sta per fare una vittima: le indicherò l'obiettivo." Nella versione italiana dell'anime di Saint Seiya queste sono le parole di Shaka prima di usare il Tenbu Horin (nella versione italiana il Sacro Virgo). Parole molto esplicative del fato di chi subisce il Tenbu Horin, non trovate?
by lord Martiya
P.S.I: Secondo il Buddismo le anime dei bambini morti si recano alle rive del fiume Sai, dove, rimpiangendo i propri genitori, accumulano senza sosta pile di sassolini che vengono immancabilmente distrutte dagli oni finché il Buddha non giunge a prenderli. Nel manga e nell'anime di Saint Seiya Shaka proietta ad Ikki una visione di lui e Shun bambini in quel luogo, di cui ho approfittato per collegarla ad uno spiacevole incontro di Ikki e Shun con una certa persona avvenuto proprio a quell'età.
P.S.II: Nel Buddismo il Jyuman Okudo (riporto la dizione giapponese) è una distanza immensa che indica il luogo dove si trova il paradiso.
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Leo Aiolia=Ioria del Leone; Cassios=Cassios.



CHAPTER 33: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE SESTA-L'INCOMMENSURABILE POTERE DI SHAKA



Seiya, Shiryuu e Shun erano giunti all'ingresso del Tempio della Vergine Celeste.
_ Seiya, che tipo è questo Shaka? _ chiese Shun.
_ Megalomane, spietato, pieno di se e fissato con le scimmie ed il galateo. _ rispose Seiya. _ Devo però riconoscere che è fondamentalmente buono e saggio, e che la sua forza immensa è un ottimo motivo per essere megalomane e pieno di se.
_ E' tanto immensa? _ chiese Shiryuu.
_ Sì... Sempre che la fama di Shaka sia alla sua altezza: probabilmente è molto peggio. Con questo inquietante monito, i tre irruppero nel tempio, ritrovandosi in una specie di paradiso terrestre.
_ Forse la scampiamo: Shaka è in meditazione, e quest'illusione ne è l'effetto. _ commentò Seiya.
I tre continuarono la loro corsa, e poco dopo vennero abbagliati dalla luce del sole di quel paradiso terrestre, posto proprio in direzione dell'uscita. Continuarono comunque a correre, e subito dopo uscirono dall'illusione e videro che il sole, in realtà, era il cosmo di Shaka, in meditazione sul suo loto.
_ Salutiamolo, che se non riesce a vederci e cerchiamo di passare senza salutarlo ci disintegra a tradimento. _ disse Seiya quando gli furono giunti davanti.
Seiya, Shiryuu e Shun lo salutarono con un inchino, e Shaka rispose con un lieve cenno della testa.
_ Oh, no... _ mormorò Seiya. _ Lasciate parlare me. Venerabile Shaka, custode del Tempio della Vergine Celeste, noi ti chiediamo il permesso di oltrepassare il luogo da te custodito per...
Shaka indicò un angolo con un cenno della testa. Seiya lo guardò, e vide Ebdera e Genes, mezzi morti.
_ PEGASUS RYUSE...
Senza nemmeno fare in tempo a lanciare un colpo, Seiya ricevette una cinquantina di sfere d'energia e si fece un volo di tre metri all'indietro.
_ Di buone maniere non siete certo maestri. _ disse Shaka mentre scendeva dal loto. _ Appena entrati nel Tempio della Vergine Celeste mi avete attaccato approfittando della mia meditazione, come spiriti maligni che si avventano sui defunti o un branco di scimpanzè sulle banane, per non parlare di King Kong sulle fotografie di Anna.
_ Ma che dice? _ mormorò Shiryuu.
_ Fa lo spiritoso. _ disse Seiya mentre si rialzava a fatica. _ Mi ero dimenticato di dirvi che ha un senso dell'umorismo tutto suo e che fa battute ad ogni occasione nel tentativo di migliorarlo.
_ ... Senso dell'umorismo a parte, dobbiamo sconfiggerlo prima che apra gli occhi! ROZAN SHORYUHA!
_ E' incredibile che le acque rifluiscano per un colpo del genere. _ commentò Shaka, che teneva bloccato il pugno di Shiryuu senza neanche toccarlo. _ La cascata di Rozan non dev'essere un granché, ti conveniva allenarti alle cascate del Niagara o alle Victoria Falls...
_ Come osi?!
_ Ora la mia energia passerà il tuo cloth e la pelle del tuo pugno verrà distrutta. Poi toccherà alle ossa, ed infine al muscolo tutto.
Shiryuu, in effetti, stava soffrendo parecchio per il pugno, poi volò di qualche metro, finendo giusto addosso a Seiya.
_ Ho cambiato idea: togliere il sangue è un lavoro tremendo, e non ho più chi mi aiuta. _ disse Shaka.
_ E' pure pigro... _ commentò Seiya.
_ Provaci e poi ne riparliamo.
_ Ora è il mio tutno! _ gridò Shun. _ NEBULA CHAIN!
_ KAHN.
Il mantra Kahn (un mantra del Buddha Achala che Shaka usava come difesa) bloccò a mezz'aria la catena, lasciando sbigottito Shun. Poi stupì ancora di più, iniziando a strangolare e stritolare il povero Shun.
_ Come ti senti ad essere stritolato dalla tua stessa catena? _ chiese Shaka. _ Basterà che dica una sola parola e la tua testa cadrà. Devo dirla? No, meglio di no, che poi sporco.
Shaka fermò lo strangolamento e, senza toccarlo, buttò Shun addosso a Seiya e Shiryuu.
_ Tornate indietro da soli o devo finirvi? _ chiese Shaka.
_ Addosso tutti insieme! _ gridò Seiya.
_ TENMA KOFUKU.
Dopo una visione di paradiso e inferno buddisti, in cui Shaka faceva la parte di Buddha e loro quella delle anime dannate, Seiya, Shiryuu e Shun furono travolti dall'immenso potere del Tenma Kofuku (Capitolazione Demoniaca), e stesi, senza ricevere altre ferite ma praticamente mezzi morti.
_ Il più debole è ancora vivo... _ disse fra se Shaka quando sentì un gemito di Shun. _ Fra tutti i Sacri Guerrieri d'Oro sono l'unico che venga paragonato ad un dio, ma mi manca una cosa che ho perduto: la pietà verso i più deboli. Ma in certi casi anche l'eutanasia può essere una forma di pietà...
Mentre rifletteva ad alta voce in questo modo, Shaka si portò a fianco di Shun e si chinò su di lui per finirlo, ma quando provò a fargli saltare la testa con la mano qualcosa si conficcò nella sua sinistra, fermandolo e ferendolo.
_ Vedo che in Giappone hai migliorato le tue buone maniere. _ commentò Shaka mentre estraeva dalla mano la piuma del cloth di Phoenix che l'aveva ferito.
_ Chiedo scusa, ma non avevo tempo per le buone maniere. _ rispose Ikki, finalmente giunto al Santuario... Ed incazzato nero. _ Ma visto come hai conciato mio fratello e i miei amici, devi considerare questa sgarbatezza come una semplice caparra.
_ Potrei sapere come mai sei ancora vivo?
_ Shiva e Agora erano avversari temibili, ma Atena è con me.
Per un breve istante Shaka abbandonò la sua imperturbabilità, in preda ad una crisi di risate.
_ Sei spiritoso, ma ciò non ti salverà dal castigo per avermi ferito. _ disse Shaka dopo aver smesso di sghignazzare.
_ Che castigo? _ chiese Ikki.
_ Guarda ai tuoi piedi: sei già all'inferno.
_ Come, un altra volta?
_ Primo Girone della Settima Prigione, ad essere precisi, sotto la responsabilità di Gordon del Minotauro, guardiano dell'intera Prigione, e di Isis della Regina, guardiana del Girone. Se non ci credi controlla pure: sei già immerso nel lago di sangue bollente nato dal mio sangue.
Ikki controllò, e con immensa sorpresa e terrore scoprì che non era solo una battuta: stava davvero sprofondando in un'illusione di quel lago di sangue, riservato ai violenti contro il prossimo, illusione completa di Spectre guardiana.
_ Non è possibile! _ esclamò Ikki. _ Da poche gocce di sangue non può formarsi una roba simile! E' un'illusione!
_ Non esattamente: è una punizione divina. _ ribattè Shaka, che stava levitando. _ Non è necessario che tu rimanga lì dentro, se chiederai perdono. Per essere precisi, dovrai invocare il mio perdono pregandomi e prostrandoti fino a terra.
_ Cosa?! Vorresti che ti adorassi come un dio?!
_ Un semidio, per essere precisi: se avessi raggiunto lo stato divino chiederei molto di più, per salvarti.
_ Assurdo! Chi mai potrebbe adorarti?!
_ Se il violento dio della guerra Ares aveva degli adoratori, perché non dovrei averne io? Piuttosto spiegami perché espandi il tuo cosmo inutilmente: non riuscirai mai ad uscire da lì, sei troppo debole. Oh, dev'essere divertente sbattermi in faccia un errore in questo modo...
Ikki era infatti riuscito a liberarsi facendo evaporare l'illusione del lago di sangue.
_ Shaka, mi dispiace ma io non credo negli dei o in Buddha. _ disse Ikki. _ Io credo solo nella mia forza.
_ Ho capito... _ rispose Shaka. _ Sei cresciuto, dall'ultima ed unica volta che ti ho dovuto sbaragliare, ma non abbastanza da non volere il bis.
_ Eh? Ci saremmo già battuti?
_ Te l'ho fatto dimenticare, ma posso sempre rimediare.
_ Chi ti credi di essere?!
La risposta di Shaka fu una visione: un laghetto tranquillo, la superfice ricoperta di fiori di loto, e da uno di essi sorse un bambino che, puntando un dito al cielo, disse, con la voce di Shaka, che lui solo, in cielo ed in terra, era santo. Poi la visione scomparve, sostituita dai ricordi dello scontro fra Shaka ed Ikki a Death Queen Island e da un profondo terrore, e da una paralisi dovuta all'immenso cosmo di Shaka.
_ Ikki, devi scegliere una destinazione fra le sei che ti mostrerò. _ disse Shaka. _ Quella che sceglierai sarà il luogo in cui scaglierò la tua anima.
_ Che?! _ esclamò Ikki.
_ RIKUDO RINNE.
Con la Rikudo Rinne (Metempsicosi delle Sei Vie), Shaka mostrò ad Ikki sei destinazioni, le sei vie che si devono percorrere per giungere, una volta morti, al paradiso: l'Inferno, luogo di estrema purificazione destinato ai più malvagi fino a quando un secondo giudizio non giudica sufficiente la punizione, la Via dei Dannati, in cui si soffre un'immensa fame, la Via delle Belve, in cui vige la legge della giungla ed in cui si assumono sembianze animalesche, la Via di Ashura, il violento dio guerriero, in cui vi era eterna lotta, il Ningenkai, ovvero il modo umano, in cui si veniva gettati per una nuova vita in cui rimediare ai propri errori o concludere il proprio compito, ed il Tenkai, il Mondo Celeste simile al Paradiso in cui si ergeva la fortezza di Urano prima, di Crono poi ed infine di Zeus, mondo pacifico in cui però una distrazione al momento sbagliato ti faceva precipitare in una delle altre vie. Dopo questa visione, il Rikudo Rinne entrò veramente in azione, scagliando l'anima di Ikki in uno di questi mondi.
_ Dove sei precipitato, Ikki? _ chiese Shaka. _ Inferno o Via di Ashura? Perché immagino siano i mondi a te più adatti.
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Saga aveva approfittato della pausa per farsi un bagno.
Mai avrei immaginato che sarebbero giunti fino al Tempio della Vergine Celeste. pensò Saga. Ma lì si fermeranno, perché, se anche cielo e terra si capovolgessero, quei pivelli non potranno mai battere Shaka. Ora che anche Flaming è sotto ghiaccio, non mi resta che attendere la morte di Atena.
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_ Piove... Non immaginavo che lo scontro fra il Kokuryuha e lo Yuki no Ryuu potesse causare la pioggia... _ disse fra se Shaka.
_ PHOENIX GENMAKEN!
_ Ikki, come hai fatto? _ chiese Shaka mentre il suo elmo cadeva a terra.
_ Se ti consola, non l'ho ben capito neanche io. _ rispose Ikki. _ Volevo tornare nel mio corpo e ci sono tornato: evidentemente nè Ade nè Ashura mi hanno voluto, forse perché avrei provocato troppi danni nei loro domini. Ora è il tuo turno di scegliere: dove vuoi andare, dopo che il Genmaken ti avrà paralizzato ed io ti avrò finito?
_ Il Rikudo è un gruppo di luoghi riservati ai morti, non ai semidei vivi. _ ribattè Shaka, girandosi come se non avesse ricevuto il Genmaken. _ Piuttosto, dimmi perché ti opponi a me, anche se sai benissimo di non potermi fare nulla, e non approfitti del fatto che mi sei simpatico per scappare.
_ Ciò che ci lega e ci motiva è il compito di difendere Atena. Siamo come fratelli, e moriremmo piuttosto che abbandonare Atena o gli altri: come puoi pretendere che io me ne vada senza batterti?
_ Lord Martiya vorrebbe che uno dei suoi fratelli l'avesse pensata così quando anche lui provava simili sentimenti verso esso, immagino che un po' vi invidi. Ma questa causa di invidia mi costringe a mostrarti ancora l'inferno.
_ Sarai tu a vederlo!
_ Davvero? Il riverbero del Rikudo Rinne mi ha mostrato una cosa curiosa, un ricordo. Guardiamo assieme.
I due si ritrovarono in una specie di deserto pietroso, in cui si trovavano numerose pile di sassolini.
_ Ma dove siamo?! _ chiese Ikki.
_ In un tuo ricordo: pare che tu sia passato presso le rive del Sai. _ rispose Shaka.
_ Ma è assurdo! Tu dici che quel posto esiste davvero?!
_ Non che io sappia: siamo in un tuo ricordo. E' anche possibile che tutto ciò sia un falso ricordo, o che questo luogo sia un'illusione che hai vissuto da bambino. Ora zitto e osserva laggiù chi sta arrivando.
Ikki guardò... E rimase senza fiato vedendo se stesso bambino avvicinarsi con in braccio Shun, ancora neonato. Ogni passo in quella distesa di pietre aguzze era una nuova ferita, visto che Ikki aveva i piedi nudi, ma continuava ad avanzare imperterrito, anche quando Shun iniziò a pesare sempre di più.
_ Ikki, se è così pesante perché non lo abbandoni? _ chiese una voce di bambina con un vago accento tedesco. _ Poi potrai essere a tuo agio.
Il piccolo Ikki non rispose e continuò a tenere in braccio il fratello.
_ Se non lo molli morirete insieme. _ disse la voce. _ Abbandona tuo fratello, abbandona la tua inutile zavorra, ed almeno tu ti salverai. Avanti, Ikki.
_ Mai! _ strillò il piccolo Ikki. _ Più avanti c'è sicuramente un luogo meraviglioso in cui splende la luce! Può cascare il mondo, ma porterò Shun laggiù!
_ Un luogo meraviglioso? Sì, esiste, ma non potrai mai giungerci se non abbandoni tuo fratello.
Il piccolo Ikki, nonostante tutto, continuò ad avanzare. Improvvisamente ai suoi piedi apparvero delle scarpe e le rive del Sai scomparvero, sostituite dalla periferia di Kyoto, ed il piccolo Ikki, visto che Shun aveva ripreso il suo peso normale, prese a correre finché non fu troppo stanco per continuare.
_ L'abbiamo seminata... _ mormorò a quel punto. _ Non temere, Shun, non ti abbandonerò mai.
_ Belle intenzioni, ma del tutto inutili. _ commentò una bambina, che stringeva in braccio un neonato completamente avvolto da un fagotto nero ed era la proprietaria della voce che aveva cercato di separare Ikki e Shun, mentre sbucava da dietro un albero poco più avanti.
_ Ma... Come hai fatto?!
_ Io sono Pandora, non puoi sfuggirmi. Ora consegnami Shun.
_ Mai! Perché lo vuoi?! Perché ci perseguiti?!
_ Lui è mio fratello minore.
_ No, non è vero! Io e Shun siamo nati dalla stessa madre, è il mio unico fratello!
_ Non puoi capire, e neanche vuoi farlo. Ti ammiro per questo, ma sappi che un destino di divinità attende tuo fratello. Non puoi tenerlo con te, deve divenire mio fratello acquisendone l'anima, acquisendo l'anima del mio fratello minore.
Per un attimo si intravide lo spazio, e non un bambino, nel fagotto di Pandora, poi la visione cessò, e Shaka ed Ikki tornarono nel Tempio della Vergine Celeste.
_ Ma che... _ mormorò Ikki. _ Hai riflesso su di me il Phoenix Genmaken?!
_ No. _ rispose Shaka. _ Mi sono limitato ad annullarne l'effetto su di me ed a risvegliare un tuo vecchio ricordo. Ora dimmi, chi era quella bambina?
_ Pandora della Colomba, Stella del Vicecomandante del Cielo... Credo.
_ Il che spiegherebbe i sigilli posti ai tuoi ricordi immediatamente successivi e perché non sono riuscito a scioglierli. Capirai che si rendono necessari dei provvedimenti.
Shaka staccò una colonna dal muro e, brandendola come una mazza, si preparò a colpire Shun, ma Ikki distrusse la colonna.
_ Perché l'hai fatto? _ chiese Shaka. _ Dovresti aver capito che era necessario.
_ Shun è mio fratello, e non ti permetterò di ucciderlo. _ rispose Ikki.
_ In questo caso, credo che il tuo cloth sia solo d'intralcio al lavoro dei Sacri Guerrieri.
Sotto l'influenza dell'immenso cosmo di Shaka, il Bronze Cloth di Phoenix andò in cenere, ed Ikki iniziò a contorcersi. Poi, quando Shaka pronunciò le parole Rikudo Rinne, Ikki fuggì per evitare l'incommensurabile potere di Shaka... Per poi ritrovarsi sulla mano di Buddha: l'esecuzione del Rikudo Rinne e la fuga di Ikki erano state una semplice illusione.
_ Te l'ho già detto: sei come Son Goku, e la tua forza non supera la sua, quella di una scimmia sulla mano di Buddha. _ disse Shaka. _ Tu avevi intenzione di volare lontano, ma hai percorso soltanto tre metri.
_ Capisco. _ disse Ikki. _ Se evitarti è impossibile, non rimane che attaccarti.
_ Uff...
_ Decine di volte. Centinaia di volte. Migliaia di volte! Come i bambini accumulano sassi sulle rive del Sai, io ti attaccherò senza fine finché non avrò vinto!
_ Per una volta dovrò fare l'oni. Come pensi di sopravvivere, senza cloth?
Ikki scomparve nell'esplosione di una sfera d'energia lanciata da Shaka, e quando ricomparve era avvolto dalle fiamme, che divennero il Bronze Cloth di Phoenix.
_ Ah, già, il cloth che si rigenera... Stai diventando fastidioso. _ commentò Shaka.
_ Ora capisci, Shaka? _ chiese Ikki. _ Puoi sconfiggermi anche un milione di volte, ma io risorgerò sempre, ed alla fine ti sconfiggerò! HOYOKU TENSHO!
_ L'Hoyoku Tensho è come un venticello davanti a me, dovresti saperlo. _ ribattè Shaka respingendo l'Hoyoku Tensho con la sola forza dell'aura.
_ Per questo l'ho detto! Se un solo attacco non ha effetto, continuerò ad attaccare finché avrò vita, ed alla fine ti batterò!
_ Quindi mi basterà spegnere la fiammella della tua vita.
_ Provaci, se ne sei capace! HOYOKU TENSHO!
Neanche stavolta l'Hoyoku Tensho ebbe effetto, e Shaka cominciava a perdere la pazienza.
_ Ikki, tu sei un uomo capace di risorgere senza problemi dal profondo dell'inferno. _ disse Shaka. _ Ho errato a pensare di poterti mandare nel Rikudo senza menomarti, ma posso rimediare: se ti manderò laggiù con un aspetto adeguato, non potrai tornare, che tu lo voglia o no.
Il cosmo di Shaka aumentò ancora di più, mentre questi apriva gli occhi.
_ TENBU HORIN.
Ikki era nei guai fino al collo: la variante 'da battaglia' del Tenbu Horin induceva una sorta di paralisi che impediva la fuga o di portare un attacco decente, ed in più aveva un effetto devastante sulla povera vittima. In parole povere, come era solito dire Shaka, riuniva attacco e difesa. L'effetto devastante iniziò a manifestarsi, e 'qualcosa' danneggiò il cloth di Ikki.
_ Che cosa... _ mormorò Ikki.
_ Sei intorpidito, vero? _ chiese Shaka. _ E' naturale: il Tenbu Horin ha appena cancellato il tuo senso del tatto.
_ Cosa?!
_ Tanto per essere assolutamente sicuro che tu non possa attaccare o scappare: senza il tatto fatichi persino a restare in piedi. Ti aspetta la stessa fine dei tuoi amici laggiù: erano così fastidiosi da aver trovato il mio punto debole, e non potevo correre rischi. Ora, via l'olfatto. _ e 'qualcosa' danneggiò ulteriormente il cloth di Phoenix, cancellando l'olfatto di Ikki. Ora cosa posso distruggere?
_ Aspetta!
_ Non dirmi che vuoi chiedere pietà, perché non ci credo e non ci crederò mai.
_ Infatti non voglio farlo. Voglio sapere perché tu, nonostante il tuo potere ed il tuo intuito, appoggi il Grande Sacerdote e la sua malvagità. Sei un diavolo che osa servirlo pur conoscendo la sua malvagità, o non te ne sei davvero reso conto?!
_ Ora so cosa toglierti: il gusto, così, in aggiunta, non potrai parlare nè bestemmiare così. _ ed il 'qualcosa' danneggiò nuovamente il cloth di Phoenix e fece saltare il gusto di Ikki. _ Solo vista e udito ti rimangono ancora: cosa devo colpire? I tuoi occhi parlano per te: non hanno perso il desiderio di combattere, ma ora lo perderanno con tutto il resto. _ Quarto senso distrutto, ed altri danni al cloth per Ikki. _ Solo l'udito ti resta ancora, e te lo lascerò finché non avrò risposto alla tua domanda. A mio parere la verità dell'universo è la mutevolezza, ed un bene ed un male perfetti non possono esistere. Sapendo ciò, riesco a distinguere senza fallo se chi ho davanti è buono o malvagio. Quindi, so che il Grande Sacerdote Ares è un uomo di giustizia, e so che è mio dovere di Sacro Guerriero obbedirgli. Ora, che l'opera si completi.
Anche l'udito di Ikki fu spazzato via, ed il suo cloth era sul punto di andare in frantumi, come quello di Lepus.
_ Ikki, ora hai perso i cinque sensi e sei precipitato in un mondo di nulla perfetto. _ disse Shaka. _ Non puoi vedere, udire, gustare, toccare o odorare nulla: sei un cadavere vivente, e non resta che completare l'opera, con te, Ebdera e Genes. RIKUDO...
_ NEBULA CHAIN!
_ Capiti a proposito, Shun. _ disse Shaka interrompendo l'attacco.
_ Non lascerò morire mio fratello senza aver lottato! _ replicò Shun. _ Shaka! Stavolta sarò io il tuo avversario!
_ Molto bene: ho ridotto così Ikki affinchè non interferisse con la tua morte.
_ Che?!
_ Pare che tu sia il ricettacolo destinato ad incarnare i mali usciti dal vaso di Pandora. _ disse Shaka girandosi e respingendo la catena che Shun gli aveva avvinghiato al polso.
_ Shun! _ chiamò, con il cosmo, Ikki.
_ Fratellone! _ esclamò Shun mentre Shaka sbuffava.
_ Shun, se riesci a sentire la voce del mio animo fatti da parte! Anche se i miei cinque sensi sono stati distrutti, io sconfiggerò Shaka!
_ Sei più tenace delle fiamme che ti hanno incenerito l'intelligenza. _ commentò Shaka. _ RIKUDO RINNE.
Incredibilmente fu Shaka a cadere a terra esanime, anche se si rialzò quasi subito, mentre l'espandersi del cosmo di Ikki risvegliava Seiya e Shiryuu.
_ Interessante: prima d'ora nessuno aveva mai respinto il Rikudo Rinne, specie se privo dei cinque sensi come te. _ ammise Shaka. _ Evidentemente l'uso delle tecniche d'illusione ed alterazione mentale ha sviluppato il tuo sesto senso e riesci ancora a combattere... Ma il Tenbu Horin può spegnere anche il Sesto Senso, se voglio.
Shaka lanciò un altro colpo del Tenbu Horin, ed il cloth della Fenice andò in frantumi assieme al Sesto Senso di Ikki.
_ E' inutile che lo soccorriate: privo del Sesto Senso, Ikki è solo un cadavere vivente, che non riesce più nemmeno a reggersi in piedi. _ disse Ikki mentre Seiya, Shiryuu e Shun si precipitavano a soccorrere il loro compagno. _ Ha voluto lui tutto ciò, quindi immagino non possa lamentarsi di essere ridotto allo stato vegetativo. A questo punto, finirlo con il Rikudo Rinne è un gesto di misericordia.
_ Che ha detto?! _ esclamò Seiya mentre lui e Shiryuu si precipitavano su Shaka.
_ Aspettate! _ disse Shun, frapponendosi fra i tre. _ Lo ucciderò io.
_ Tu e quale esercito? _ chiese Shaka.
_ Basteremo noi tre. _ tuonò nelle loro menti la voce di Genes.
Ebdera, Genes ed Ikki si erano rialzati, ed i loro cosmi erano più potenti che mai.
_ Stavamo preparando questo attacco da quando io e Genes ci siamo resi conto che il Tenbu Horin cancella i sensi. _ disse Ebdera. _ Quando si perde un senso, gli altri si rafforzano: non hai fatto altro che rafforzare al massimo i nostri cosmi.
_ Ed ora vi finirò. _ replicò Shaka. _ Ma che cosa...
_ Ti senti paralizzato? E' la mia telecinesi, rafforzata dalla perdita dei cinque sensi e dai cosmi mio e di Genes, ed anche dalle nostre energie vitali.
_ E pensate di potermi bloccare a lungo, anche in questo modo?
_ Solo il tempo necessario ad abbatterti. _ replicò Ikki, che si era avvinghiato a Shaka e stava espandendo ancora di più il suo cosmo, fino a superare quello semidivino di Shaka. _ Ci hai insegnato tu il modo di batterti: tenevi chiusi gli occhi per rafforzare il tuo cosmo tramite la privazione della vista, accumulando energia che si esprime quando apri gli occhi, permettendoti di utilizzare l'estremo potere del Tenbu Horin.
_ Per questo Aiolia ci aveva detto di non fargli assolutamente aprire gli occhi! _ esclamò Seiya.
_ Ma quei tre pazzi hanno subito volontariamente il Tenbu Horin per rafforzare i propri cosmi al punto di battere Shaka! _ aggiunse Shiryuu.
_ Shaka, ora verrai con me, oltre il Jyuman Okudo, e moriremo assieme! _ tuonò Ikki.
_ Vuoi portare al massimo il tuo cosmo ed esplodere con esso?! _ esclamò Shaka, perdendo la sua imperturbabilità. _ Folle! Siete tre folli! Che senso ha una vittoria a costo della propria vita?!
_ Follia è combattere contro di te pensando di poter vincere senza offrire in cambio almeno una vita, quando si ha la nostra forza! _ ribattè Genes.
_ Fermatevi! Così facendo voi due esaurirete le energie vitali, e tu, Ikki, verrai disintegrato assieme a me, senza che di noi resti traccia alcuna!
_ Addio, Shun! Combatti da uomo fino all'ultimo, assieme a Seiya e agli altri! _ disse Ikki.
_ Sei deciso, dunque, ad oscurarti in un mare di luce assieme a me, e voi a morire per permettergli di farlo. _ disse Shaka, nuovamente calmo. _ Le vostre convinzioni sono genuine, non frutto di tradimento o vile inganno...
Il cosmo di Ikki esplose, e di lui e Shaka rimase soltanto il cloth della Vergine, miracolosamente quasi intatto nonostante lo stesso Tempio della Vergine Celeste fosse stato semidistrutto dall'esplosione.
_ Abbiamo vinto... _ disse Ebdera prima di crollare in fin di vita assieme a Genes.
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_ Il cosmo di Shaka è scomparso assieme a quello di Ikki! _ esclamò Aiolia, spostatosi in un bosco accanto al Tempio del Leone d'Oro assieme a lord Martiya, che portava con se il corpo di Cassios. _ E' un miracolo! Hanno sconfitto e ucciso Shaka!
_ Ne sei certo? _ chiese lord Martiya. _ Con Shaka non puoi mai essere sicuro di aver vinto finché non hai visto il suo cadavere, ed anche allora potrebbe ricomparire all'improvviso più forte che mai.
_ Già... Si sta schiarendo.
_ E' naturale, visto che le nuvole stanno fuggendo.
_ Fuggendo? E da cosa?
_ Dal Bimbo del Malaugurio.
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Portone principale del Santuario.
Le guardie erano un po' stanche ed annoiate. Improvvisamente si sentì una musica di flauto, ed un uomo non troppo alto, completamente avvolto in una tunica nera e con un cappuccio bianco, apparve intento a suonare, con un flauto traverso, una melodia triste e rabbiosa.
_ Altolà! _ intimò una guardia. _ L'ingresso è vietato fino al termine dell'ordalia, e tutti gli scudi sono chiusi!
L'uomo misterioso giunse fino al limite dello scudo, smise di suonare e, con pochi terribili calci, lo sfondò.
_ Toglietevi di mezzo, o sarete sacrificati al Bimbo del Malaugurio. _ intimò l'uomo misterioso.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Nuove prove attendono i Sacri Guerrieri di Bronzo. Restano ancora quattro Sacri Guerrieri d'Oro prima del palazzo sacerdotale e della salvezza di Atena, più il potente avversario rivelatosi capace di congelare il Kokuryuha di Flaming. Riusciranno a superare simili avversari? E chi il misterioso Bimbo del Malaugurio che ha fatto irruzione nel Santuario? Lo saprete nel prossimo episodio.

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Capitolo 34
*** 34: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 7 ***


Sempre più inguaiati, i Sacri Guerrieri. Il tempo passa, le forze diminuiscono ed entra in scena lo yookai più feroce e temuto degli ultimi cinquecento anni. Poveracci...
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Leo Aiolia=Ioria del Leone; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Atena/Saori Kido=Atena/lady Isabel di Thule; Aries Mu=Mur dell'Ariete; Appendix Kiki=Kiki; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Leo Minor Ban=Ban del Leone Minore; Ursa Minor Geki=Gerky dell'Orsa Minore; Hydra Ichi=Aspides dell'Idra Femmina; Chamaleon June=Nemes del Camaleonte; Bootes Leda=Leda del Guardiano; Lupus Nachi=Black del Lupo; Cassiopeia Spica=Salzius di Cassiopea; Steel Saints (Sho, Daichi & Ushio)=Cavalieri d'Acciaio (Shadir, Benam & Lear); Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Scorpio Milo=Scorpio dello Scorpione.



CHAPTER 34: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE SETTIMA-FUOCO E GHIACCIO



Aiolia e lord Martiya, quest'ultimo 'in borghese', stavano attraversando il bosco vicino al Tempio del Leone d'Oro per recarsi da Shaina, ma la incontrarono sulla strada, vestita del suo cloth e più infuriata che mai.
_ Immagino tu sia rinsavito, Aiolia. _ disse Shaina.
_ Ehm... Sì. _ rispose Aiolia, chiaramente imbarazzato.
_ Che cosa hai... Cassios! E'...
_ Morto. _ disse senza tatto lord Martiya. _ Per salvare Seiya dal Lightning Fang.
_ Ma allora Cassios si è sacrificato al mio posto andando in aiuto di Seiya... Cassios, perché?!
_ Shaina, so che Cassios è stato prima tuo discepolo e tuo assistente poi, e quindi, secondo le usanze del Santuario, eri di fatto una specie di tutrice, per lui. Ma Cassios era anche mio cugino: permettimi di occuparmi di lui.
_ Va bene, Polarca. _ rispose Shaina mentre sradicava uno degli alberi. _ Puoi occuparti di lui, mentre mi occupo del responsabile della sua morte.
Aiolia si riparò il volto, ma Shaina lo oltrepassò imprecando contro il Grande Sacerdote, ma improvvisamente si fermò e si girò di scatto verso lord Martiya, che era scomparso lasciando un cartello con su scritto: "Buffo, non trovi?".
_ Per niente. _ rispose Shaina. _ Un Sacro Guerriero che aiuta uno Spectre a perfezionarsi proprio prima della guerra fra Atena e Ade non è per niente buffo!
_ Che cosa? _ chiese Aiolia, che non ci aveva capito niente.
_ Gli Spectre si sono reincarnati, ma molti di loro non ricordano di essere Spectre a causa del sigillo di Atena, fin qui ci arrivi? Bene. Ora aggiungi che l'unico parente di Cassios, greco di discendenza greca, che non è morto nell'attentato alle Olimpiadi di due anni fa era Docrates, che noi discendenti di Nemesis ci consideriamo tutti cugini e che Polarca è un nome selenita molto poco diffuso fra i non-nemesiani. Cosa ne deduci?
_ Come reagirà tuo padre, quando lo saprà?
_ Probabilmente ci ridera sopra. Se penso che si era pure innamorato di me...
_ Ah, ecco cosa ci trovava di buffo.
Aiolia si ritrovò col naso e due denti rotti ed una brutta irritazione al palato (era per questo che, all'epoca, Shaina portava scarpe col tacco a spillo).
_ Spero proprio che anche Sua Stronzità ci trovi qualcosa da ridere! _ sbottò Shaina prima che Aiolia la addormentasse come già aveva fatto Mulo.
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Davanti al Tempio del Montone Bianco Mu e Kiki stavano vegliando su Atena quando, di corsa e sbraitando, arrivò Tatsumi.
_ Che stanno facendo Seiya e gli altri, un sonnellino?! _ sbraitò dopo aver dato un'occhiata all'Orologio a Fiaccole: la decima ora era quasi terminata . _ Se non si sbrigano, la Signorina... Ma perché solo il Grande Sacerdote può estrarre una freccia simile? Maledizione!
_ Che stai facendo?! _ domandò un soldato a capo di una cinquantina di guardie, giunti lì all'inseguimento di Tatsumi. _ Dove credi di essere?!
_ Potrei avere delle spiegazioni? _ chiese Mu in tono gelido.
_ Nobile Sacro Guerriero d'Oro Aries Mu, questo deficiente si è introdotto nel Santuario senza permesso, ed abbiamo l'ordine di eliminare tutti gli intrusi.
Mu guardò Tatsumi come si guarda un idiota e si teletrasportò all'ingresso del Tempio del Montone Bianco, mentre Tatsumi si metteva in posizione di guardia.
_ Che succede?! _ chiese Crux Gantz, appena giunto.
_ Nobile Sa... _ iniziò il soldato.
_ Taglia corto.
_ La testa pelata è entrata senza permesso.
_ Fatelo pur fuori. Poi, già che ci siete, ammazzate anche Saori Kido: non dobbiamo permettere di sopravvivere a chi usa illecitamente il nome di Atena.
_ Agli ordini.
_ Che hai detto?! _ gridò Kiki mentre Gantz se ne andava.
_ Lascia perdere Kiki. _ gli ordinò Mu.
_ Ma...
_ Lascia perdere.
Kiki sospirò sconsolato e si teletrasportò al suo fianco, mentre uno dei soldati puntava la lancia verso Atena... E volava all'indietro per aver ricevuto uno tsuki formidabile (nel kendo è la stoccata) in piena gola.
_ Io, Tokumaru Tatsumi, terzo dan di kendo, non vi permetterò mai di toccare un solo dito della Signorina, a costo della vita! _ dichiarò Tatsumi.
I soldati sghignazzarono, ma Tatsumi li zittì stendendone un altro paio e dando inizio ad una rissa gigantesca, in cui, sfuggendo come un'anguilla e menando come un ossesso, riuscì a mettere KO una decina di avversari prima di venire disarmato, ed anche così continuò a lottare a pugni e morsi.
_ Chi cavolo se l'aspettava che quella si fosse portata dietro un pazzo simile?! _ esclamò il capo mentre, massaggiandosi la mascella e sputando un paio di denti, si avvicinava ad Atena. _ Forza, facciamo anche questa...
_ AAAAAARGH!
_ Ma che... Immobilizzategli anche le gambe, cretini!
Mentre Kiki rompeva le scatole a Mu come soltanto lui sapeva fare per farsi mandare contro i soldati (inutilmente: Mu si era messo a leggere un libro), il soldato si avvicinò ad Atena e tentò di ucciderla con la lancia, ma volò invece fino al Tempio del Capro Lucente a causa di un calcio nel sedere: Jabu era appena giunto assieme a Ban, Geki, Ichi, June, Leda, Nachi, Spica e gli Steel Saints.
_ Il prossimo che prova a torcere un solo capello alla Signorina o a Tatsumi finisce in orbita. _ disse Jabu.
_ Ma questo qui non ha un capello! _ piagnucolò un soldato.
Un suo commilitone gli mollò un pugno in testa prima di scappare insieme a tutta la truppa (quelli ancora in grado di farlo, almeno).
_ Tutto bene, Pelatone? _ chiese Jabu.
_ Ehi, voi, come avete osato interferire mentre stavo per sistemarli? _ ribattè Tatsumi.
_ Se vuoi li richiamo. _ replicò Leda.
_ Allarme generale! Allarme generale! Tutti i Sacri Guerrieri d'Argento e Bronzo si portino immediatamente davanti al Tempio del Montone Bianco! _ latrarono tutti gli altoparlanti del Santuario.
_ Pare non sarà necessario. _ disse Mulo, apparendo all'improvviso assieme a lady Black Dragon. _ Ma dubito che avranno il tempo di combattere fra loro.
Uno dopo l'altro tutti i Sacri Guerrieri di Bronzo e d'Argento, con le sole eccezioni di quelli presenti nel Junikyu e di quelli svenuti, si radunarono davanti al Tempio del Montone Bianco.
_ Che cosa sta succedendo? _ chiese Gashoki.
_ Un tappo ha sfondando a calcioni lo scudo perimetrale dell'ingresso principale, e sta facendo lo stesso con tutti gli scudi che trova sul suo passaggio. _ rispose Mulo.
_ E, conoscendo la nostra fortuna, immagino stia venendo qui.
_ Oh, fantastico! _ sbottò Aiolia, appena arrivato con Shaina in spalla.
_ Dopo dovrai spiegarmi perché hai lasciato il Junikyu. _ disse Mulo. _ Mu, potresti venire qua un attimo?
_ Cosa c'è? _ chiese Mu dopo essere giunto lì con un salto.
_ Che mi sai dire? _ chiese Mulo mostrandogli il ciondolo di Shun.
_ Uhm... Mith-rihl finemente lavorato ed intriso di una qualche magia. Non saprei dire quale.
_ Capisco. Jabu, che mi sai dire di questo?
_ Appartiene a Shun, è un ricordo di sua madre e con Ikki è la ragione per cui Ban porta la dentiera completa da quando aveva sei anni. _ rispose Jabu.
_ Ah.
Accompagnato dalla melodia del suo flauto l'intruso arrivò, spargendo il panico fra i Sacri Guerrieri di origine yookai.
_ E' il Bimbo del Malaugurio! _ strillò Triangulum Suzuki (Sacro Guerriero di origini yookai), spaventato a morte.
_ Il Bimbo del Malaugurio?
_ Anni fa, nel Makai, al confine fra il territorio di Mukuru e quello di Yomi girava un bambino che portava al collo una pietra hirui, e tutti i ladri che hanno cercato di rubargliela sono diventati il suo pasto. _ spiegò Kurama. _ Questo bambino era noto come il Bimbo del Malaugurio, e mezzo Makai ha tirato un sospiro di sollievo quando sembrò fosse sparito nel nulla.
_ Grazie per la pubblicità. _ disse il Bimbo del Malaugurio, che teneva in bella evidenza la sua pietra hirui ed aveva deposto il flauto per una katana. _ Ora toglietevi di mezzo, se non volete essere sacrificati.
_ Non mi fai paura, specie di iettatore! _ tuonò Gantz mentre gli saltava addosso. Furono le sue ultime parole: il Bimbo del Malaugurio lo fece a pezzi, senza danneggiare minimamente il suo cloth.
_ Ultimo avvertimento: andatevene o vi disintegro. _ disse il Bimbo, mettendosi il cappuccio a mo' di foulard e rivelando il volto di Hiei, cosa che provocò lo svenimento di Kuwabara (era terrorizzato da Hiei).
_ E tu che ci fai qui?! _ esclamò Kurama.
_ Ho la sorella sull'orlo del collasso e l'allieva in frigorifero, ed ho tutta l'intenzione di salvarle entrambe.
_ Avrei dovuto immaginarlo... _ commentò Mulo. _ Se vuoi passare, devi prima giurare che non prenderai parte all'ordalia, con la sola eccezione delle cure a Yukina e Flaming, e non ucciderai nessuno finché essa non sarà finita.
_ Lo giuro sulla vita di mia sorella.
_ E tu ti fidi di un tizio che va in giro con un tesoro in bella vista per attirare predoni da mangiare?_ strillò June.
_ Hiei conosce la santità dei giuramenti: è famoso anche per questo, oltre che per la sua forza e la sua ferocia. _ ribattè Suzuki prima di farsi indicare dov'erano i bagni nel Tempio del Montone Bianco e di precipitarcisi.
_ Aspetta, Hiei! _ gridò Kurama.
_ Vuoi che ti spezzi le ossa in modo da non doverti cercare, alla fine dell'ordalia? _ chiese Hiei.
_ Voglio solo sapere il nome di Flaming!
_ Perché non glielo chiedi tu stesso? Sono venuto apposta per curarla.
Hiei iniziò tranquillamente a salire il Junikyu, seguito da Kurama, Yusuke e Aiolia.
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_ Fermati! _ ordinò Aldebaran. _ Non ti permetterò di oltrepassare il Tempio del Toro d'Oro!
_ Piantala, o dovrai vedertela col Gran Ragionatore. _ replicò Hiei.
_ Muori! GR...
Hiei gli piantò una mazzata tremenda col Gran Ragionatore (una mazza in mith-rihl che aveva forgiato lui stesso), lasciandolo KO e con l'elmo visibilmente danneggiato.
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Nel Tempio della Bilancia del Bene e del Male Seiya aveva tentato più volte di spaccare la bara di ghiaccio in cui giaceva Hyooga, inutilmente.
_ Neanche un graffio! _ esclamò Seiya.
_ Il Freezing Coffin è stato capace di sigillare il Megas Drepanon, l'arma che ha sconfitto Urano: non puoi distruggerlo così facilmente. _ fece notare Hiei, appena giunto. _ Ma dei modi ci sarebbero.
_ Davvero?
_ Un esperto di tecniche di ghiaccio in grado di emanare un gelo pari a quello di Camus potrebbe distruggerlo senza problemi, e così chi conosce il Jaoh Ensatsu Ken. Anzi, mi stupisce che non abbia provveduto Flaming, evidentemente era parecchio di fretta e non l'ha notato. Stando così le cose, non vi resta che farvi prestare gli attrezzi adatti dal vecchietto, perché io non vi posso aiutare.
Hiei, seguito da Kurama e Yusuke, uscirono dal Tempio, lasciandosi dietro tre Sacri Guerrieri stupiti.
_ A che attrezzi si riferiva? _ chiese Shun.
_ A quelli, immagino. _ rispose Shiryuu indicando lo scrigno del cloth di Libra, appena comparso dal nulla alle loro spalle, che si aprì, rivelandosi in tutto il suo splendore.
_ Che intendi dire? _ chiese Seiya. _ E perché il cloth del tuo maestro è comparso qui?
_ L'anziano Maestro ci ha prestato il suo cloth per salvare Hyooga.
_ Eh?
_ Il Maestro mi ha spiegato che fra tutti gli ottantotto cloth quello della Bilancia ha una particolarità tutta sua: se si scompone, essa forma sei tipi di armi, ovvero nunchaku, tridente, spada, barra tripunte, tonfa e scudo rotante. Di ogni arma vi sono due esemplari, dodici armi per dodici Sacri Guerrieri d'Oro, e solo a loro è concesso di brandirle. Tuttavia, normalmente i Sacri Guerrieri combattono senza vere e proprie armi, e queste non possono essere utilizzate senza il consenso di Atena, e solo con esso il Sacro Guerriero d'Oro della Bilancia le concede. Dalla notte dei tempi, egli è l'ago della bilancia della lotta fra i Sacri Guerrieri ed il male.
Mentre parlava Shiryuu aveva impugnato una delle due spade del cloth e si era avvicinato al Freezing Coffin.
_ Grazie, Maestro, per avermi permesso di utilizzare questa spada. _ disse Shiryuu, e colpì il Freezing Coffin, tagliandolo in due senza ferire Hyooga (e se pensate sia facile tagliare in due una scatola durissima senza danneggiarne il contenuto fatevi avanti).
Restava ancora un problema: Hyooga era sull'orlo della morte per assideramento (un po' ridicolo, per uno capace di sopravvivere in canottiera all'inverno siberiano).
_ Farò io qualcosa alla meno peggio. _ disse Shun. _ Anche da solo salverò sicuramente Hyooga, quindi andate al prossimo Tempio.
Seiya e Shiryuu erano un po' perplessi e temevano che Shun avesse in mente di sacrificarsi, ma alla fine decisero di procedere, ed all'ingresso del Tempio dello Scorpione Celeste percepirono la conferma di ciò che sospettavano: Shun aveva bruciato il suo cosmo per generare calore ed aveva avuto un collasso, ma non sapevano se Shun era ancora vivo.
_ Shiryuu, dobbiamo tornare indietro! _ gridò Seiya.
_ No. _ fece Milo, scendendo dalla scala che portava al piano di sopra. _ In qualche modo [sbadiglio enorme] siete sopravvissuti a Shaka ed arrivati fin qui, e adesso volete andarvene senza salutare? Non è educato!
_ Porca miseria, anche questo è fissato col galateo...
_ Dico solo che dovreste fermarvi un po' qui, e direi che i vostri corpi sono d'accordo.
Infatti, mentre parlava, Milo li aveva paralizzati con la versione indebolita della tecnica Restriction, tanto per metter loro un po' di paura.
_ Vi è rimasta una sola strada: diventare mie vittime. _ dichiarò Milo.
_ Fatti da parte, Seiya: non resta che portare un attacco preventivo. _ disse Shiryuu. _ ROZAN SHORYUHA!
Shiryuu fece una figuraccia: Milo, infatti, aveva messo davanti a se il pugno, e Shiryuu andò proprio a schiantarcisi sopra.
_ Deficiente. _ commentò Milo.
_ Questo... Questo combatte come Death Mask... _ mormorò Shiryuu, memore che anche Death Mask gli aveva fatto uno scherzo simile.
_ Anche se uno è un aracnide e l'altro un crostaceo, scorpione e granchio hanno forme ed armi simili: è naturale che io e Death Mask abbiamo tecniche di base simili ed una tecnica speciale in comune. Sai che ti dico? Se sei ancora in grado di lanciare lo Shoryuha ti mostrerò quella tecnica in tutta la sua potenza, cosa che Death Mask non ha sicuramente fatto, visto che conosceva bene i tuoi colpi.
_ Visto che ci tieni tanto, prendi! ROZAN SHORYUHA!
_ SACRAE CHELAE!
Milo bloccò lo Shoryuha incrociando i polsi dove sarebbe arrivato il colpo, e poi, allargando le braccia, ributtò indietro Shiryuu con la potenza del suo stesso colpo.
_ Non ti sei chiesto perché una tecnica di Death Mask ha il nome in latino? _ chiese Milo. _ Era perché non riuscivamo ad accordarci sulla lingua da utilizzare per il nome della tecnica che abbiamo elaborato: lui voleva l'italiano o il selenita, io il greco o l'inglese, ed alla fine ci siamo rivolti a suo padre, che ha scelto il latino. Immagino che, conoscendo bene lo Shoryuha, Death Mask abbia utilizzato su di te la versione ad una mano.
_ PEGASUS SUISEIKEN!
Colto di sorpresa, Milo riuscì solo a diminuire l'impatto del Suiseiken e a deviarlo in modo da volare in aria, per poi atterrare senza troppi problemi e senza l'elmo, volato via a causa dell'impatto.
_ Piaciuto il colpo?! _ chiese Seiya. _ Assaggia anche la seconda portata! PEGASUS RYUSEIKEN!
_ SCARLET NEEDLE!
Il povero Seiya fu sbalzato all'indietro da un sottile raggio rosso che lo centrò al petto e lo trapassò prima ancora che partisse la prima meteora. Ed il peggio, almeno per il morale di Seiya, era che il raggio era stato lanciato con un solo dito.
_ Dovresti sentirti onorato. _ disse Milo. _ Lo scorpione usa il pungiglione velenoso solo contro gli avversari più combattivi.
_ Davvero? _ chiese Seiya. _ Bè, ora assaggerai sulla tua pelle il nostro spirito combattivo!
_ Insieme, Seiya. _ disse Shiryuu.
_ Per uno Scarlet Needle mi basta un solo indice, prede: sono come uno scorpione mutante dotato di due pungiglioni. _ fece notare Milo.
_ Scarlet Needle, eh? Sembra più il nome di un drink, piuttosto che quello di un colpo mortale! PEGASUS RYUSEIKEN!
_ ROZAN SHORYUHA!
_ SCARLET NEEDLE!
Seiya ricevette una seconda ferita, giusto accanto alla prima, mentre Shiryuu ne ricevette una dove Seiya aveva la prima. E Milo, naturalmente, era illeso: la sua tecnica richiedeva un tempo d'esecuzione inferiore, quindi aveva avuto tutto il tempo di colpirli con gli Scarlet Needle prima che i colpi avversari fossero lanciati. Ma il peggio, per Seiya e Shiryuu, era che lo Scarlet Needle iniettava un veleno, e che le ferite, dopo pochi istanti, iniziavano a fare un male cane e rendevano la vittima un bersaglio sempre più facile.
_ Tranquillizzatevi: una o due punture non bastano ad uccidere un Sacro Guerriero. _ disse Milo. _ Con i Sacri Guerrieri più deboli ne bastano tre, ma credo che con voi ne saranno necessarie dieci, forse anche di più. Sarà una fine lenta e dolorosa, la più degna per chi ha progettato una rivolta contro il Santuario.
_ Non ci provare neanche. _ ordinò una voce.
Seiya, Shiryuu e Milo guardarono verso l'ingresso, da cui, con in braccio Shun, entrò, piangendo, Hyooga.
_ Dì un po', come hai fatto ad uscire dal Freezing Coffin? _ chiese Milo.
_ Hyooga, ti sei ripreso? _ chiese Seiya.
_ Sì: il merito è di Shun, che mi ha dato la sua vita. _ rispose Hyooga. _ Pensavo che le mie lacrime fossero completamente prosciugate, ma Shun ha infuso nel mio corpo congelato la calda vita, facendo risorgere un cuore caldo nella mia anima totalmente congelata!
_ Shun è morto?!
_ Non dire sciocchezze! Come possiamo, come possiamo lasciarlo morire prima di aver raggiunto il palazzo del Grande Sacerdote?! Su, alzatevi! Non credo che siate i tipi da non rialzarsi per ferite simili! Su, alzatevi ed irrompiamo tutti insieme nel palazzo del Grande Sacerdote!
Spronati dalle parole di Hyooga, Seiya e Shiryuu si rialzarono, mentre Milo, divertito, si rimetteva l'elmo e dichiarava: _ E' un sogno.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Hyooga ha deciso di affrontare lo spietato Milo per permettere a Seiya e Shiryuu di avanzare assieme a Shun, ma un potente Sacro Guerriero si para davanti ai due. E' Yukina, abile nell'arte del ghiaccio quanto suo fratello in quella del fuoco. Riusciranno Seiya e Shiryuu a superare un simile ostacolo, specie tenendo conto che, uccidendola, libererebbero Hiei dal suo giuramento e ne attirerebbero la vendetta? Lo saprete nel prossimo episodio (anche se non vorrei essere nei panni di quei due...).

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Capitolo 35
*** 35: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 8 ***


Pare che le cose inizino a migliorare, per Seiya e compagni, il che vuol dire che hanno circa lo 0,05% di possibilità in loro favore.
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Scorpio Milo=Scorpio dello Scorpione; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Hydra Ichi=Aspides dell'Idra Femmina; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Ursa Minor Geki=Gerky dell'Orsa Minore; Atena/Saori Kido=Atena/lady Isabel di Thule; Leo Minor Ban=Ban del Leone Minore; Lupus Nachi=Black del Lupo; Bootes Leda=Leda del Guardiano; Cassiopeia Spica=Salzius di Cassiopea; Chamaleon June=Nemes del Camaleonte; Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Sagittarius Aiolos=Micene del Sagittario; Capricornus Shura=Capricor del Capricorno; Pisces Aphrodite=Fish dei Pesci; Ara Ares=Arles dell'Altare.



CHAPTER 35: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE OTTAVA-IL TESTAMENTO DI AIOLOS



_ E' un sogno. _ dichiarò in giapponese Milo, nel Tempio dello Scorpione Celeste, ai suoi tre 'visitatori' coscienti, ovvero Seiya, Shiryuu e Hyooga (Shun era ancora svenuto).
_ Un sogno? _ chiese Hyooga.
_ Esattamente: è un sogno che voi riusciate a raggiungere il palazzo del Grande Sacerdote, visto che resterete qui per sempre, grazie al mio Restriction.
Ancora una volta, mentre parlava, Milo aveva lanciato il suo Restriction, stavolta sul solo Hyooga.
_ Milo, non posso credere che tu pensi che "sogno" abbia lo stesso significato di "impossibile". _ replicò Hyooga, girandosi tanto per far capire di potersi muovere.
_ Infatti non lo credo: semplicemente non conosco bene il giapponese, e "sogno" era l'unica parola adatta almeno in parte a ciò che volevo dire che conoscevo. _ rispose Milo, che stava prendendo appunti. _ Per favore, potresti tradurmi in greco que... Ehi, ma tu ti sei mosso!
_ E' vero, il Restriction non ha avuto effetto! _ esclamò Seiya.
_ Milo, mi pare di capire che tu giudichi impossibile il nostro sogno. _ disse Hyooga, parlando in un greco migliore del giapponese di Milo ed agitando l'indice. _ Ebbene, ti sbagli: qualsiasi sogno si può sicuramente avverare, se ci si impegna seriamente per farlo!
_ Sempre se io non sono l'ostacolo. _ disse Milo, cercando di mettersi in posizione di combattimento... Ed accorgendosi che Hyooga gli aveva giocato un brutto scherzo. _ Ehi, cosa sono 'sti anelli di ghiaccio?!
_ Koliso. Milo, ora è il tuo turno di non potersi più muovere! Seiya. Shiryuu. Andate avanti e portate Shun con voi, io vi seguiro non appena avrò sconfitto Milo.
_ Ma sei appena tornato in vita! _ replicò Seiya.
_ Andate, presto! Siete intorpiditi dal veleno di Milo, per me sareste soltanto palle al piede!
_ Hyooga!
_ Mi avete appena salvato la vita con grandi sforzi: non posso morire.
Benché ancora perplesso, Seiya prese in spalla Shun ed oltrepassò il Tempio dello Scorpione Celeste assieme a Shiryuu, ma rimasero per un attimo paralizzati al sentire un urlo raccapricciante. Ripresero poi la corsa, arrivando senza difficoltà al Tempio del Centauro Arcere.
_ Quel Tempio è incustodito da anni, lo passeremo senza problemi! _ urlò Seiya, giusto prima di schiantarsi assieme a Shiryuu sul muro di ghiaccio (frutto di una variante del Freezing Coffin) creato da Yukina.
_ Idioti. _ commentò Hiei, per poi chinarsi nuovamente sulla sorella e sull'allieva dando loro energia cosmica per rimetterle in sesto.
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_ Che gli è preso, al muso piatto? _ chiese Ichi (che era tre volte più brutto).
_ Per me si è reso conto dell'identità del fratello di Yukina. _ rispose Shizuru.
_ Davvero? _ chiese Keiko. _ Un attimo... Non è che sai chi è?
_ Sì, e se avessi parlato avrebbe ucciso me e tutti coloro a cui avrei potuto dirlo con tutte le famiglie.
_ ...
_ Dite un po', dove eravate spariti voi cinque, e senza il permesso della Signorina?! _ chiese Tatsumi.
_ Piantala di sbraitare idiozie: è stata la Signorina a mandarci ad allenare. _ rispose Jabu.
_ Eh?! Siete tornati di nuovo in quegli inferni?!
_ L'intenzione era quella, ma poi abbiamo saputo che si stava combattendo contro il Santuario e della sua corruzione e ci siamo fermati ad allenarci da Hiei. _ Stupidi pazzi... _ commentò Shizuru.
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_ Stupido pazzo. _ disse Milo, liberandosi dal Koliso. _ Credevi forse di potermi bloccare in eterno, con un gelo così scadente?
_ No di certo. _ rispose Hyooga. _ Volevo solo dare il tempo a Seiya e Shiryuu di passare il Tempio senza problemi.
_ Io li ammazzo! _ tuonò Kuwabara, che passò di corsa agitando le sue Reiken e passando sopra a Milo e Hyooga.
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_ Dite un po', voi due! Come mai soltanto io non sapevo che Hiei è il fratello di Yukina?! _ gridò Kuwabara.
_ Perché sei un deficiente: se quando è arrivato quel video con la missione di salvataggio di Yukina tu non fossi corso a salvarla, e senza sapere dov'era tenuta prigioniera, non appena hai visto la sua foto, l'avresti saputo anche tu. _ rispose Yusuke. _ Per il resto, lo sai com'è fatto Hiei. Non voleva che lo dicessimo in giro, e non ce la sentivamo di mettere in pericolo tutti coloro a cui potevamo dirlo e le nostre famiglie.
_ A proposito, Hiei, perché non volevi che lo sapesse? _ chiese Kurama.
_ Tre ottimi motivi: un fratello con la mia fedina penale avrebbe potuto causarle delle discriminazioni, se si fosse saputo in giro i miei nemici avrebbero potuto cercare di ricattarmi rapendola e quando mi hanno impiantato il jagan ho promesso di non presentarmi a lei come fratello. _ rispose Hiei. _ Ma visto che qui non la discrimineranno di certo e che ora sa benissimo difendersi, non ho più alcun problema: per me potete dirglielo tranquillamente.
_ E perché non glielo dici tu? _ chiese Kuwabara.
_ Non ho mai infranto una promessa, e non intendo farlo ora.
_ Ho sentito bene? Tu sei Hiei? _ chiese Seiya.
_ In persona.
_ Quanto vuoi per sciogliere questo muro di ghiaccio?
_ Ho giurato sulla testa di mia sorella che mi sarei limitato a curare le signore senza ficcare il naso in questa faccenda, quindi fatemi il santo favore di arrangiarvi. E tenete conto che se la ammazzate, io sarò libero dalla mia promessa e farò la pelle a voi ed alla vostra datrice di lavoro. Ehi, Faccia Spiaccicata, come hai fatto a scoprire che Yukina è mia sorella?
_ Bè, lei mi ha detto di essere certa che il celebre Bimbo del Malaugurio fosse suo fratello... _ rispose Kuwabara.
_ Allora è per questo che prima sei svenuto! _ esclamò Kurama. _ Per lo shock!
_ O forse perché, pur essendo un idiota, sapeva benissimo che avevo ottimi motivi per trasformarlo in cappotto. _ ipotizzò Hiei.
_ Devi solo provarci! _ dichiarò Kuwabara. _ Ehi, un momento... Ma che ti ho fatto?!
_ Te lo spiego dopo.
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_ Che cavolo era?! _ chiese Hyooga, ancora dolorante per il calpestaggio di Kuwabara.
_ Un deficiente scatenato. _ rispose Milo, rimettendosi a posto il naso. _ E tu sei peggio di lui: davvero vuoi batterti con me da solo?
_ Certo!
_ D'accordo. Se proprio ci tieni, ti farò da avversario. RESTRICTION!
Milo lanciò il Restriction alla massima potenza, ma non ottenne nulla: Hyooga l'aveva bloccato utilizzando il Koliso come scudo.
_ Bel trucchetto. _ commentò Milo. _ Ma contro lo Scarlet Needle non ti servirà a nulla.
_ Sempre che tu riesca a lanciarlo. _ ribattè Hyooga. _ DIAMOND DUST!
_ SCARLET NEEDLE!
Incredibilmente, Hyooga riuscì a ficcare Milo in un blocco di ghiaccio.
_ Ce l'ho fatta! _ esultò Hyooga. _ Ho respinto lo Scarlet Needle ed ho imprigionato Milo in una spessa coltre di ghiaccio!
_ Non dire cretinate. _ replicò Milo, frantumando il ghiaccio. _ Se vuoi una granita vado di sopra a prendere un po' di sciroppo, in fondo questo Tempio è come una casa, per me.
_ Maledetto... DIAauch!
_ Fa male, vero?
Il povero Hyooga non aveva affatto respinto lo Scarlet Needle, semplicemente non si era ancora accorto di quella ferita, situata, ovviamente, dove inizialmente Milo aveva punto Seiya e Shiryuu.
_ Te l'avevo detto, che sei un deficiente. _ disse Milo, colpendo Hyooga esattamente dove Seiya aveva ricevuto la seconda puntura. _ Lo Scarlet Needle colpisce il sistema nervoso e paralizza l'intero corpo, provocando nel contempo dolori lancinanti. Ma lo Scarlet Needle non toglie la vita con un colpo soltanto, non ad un Sacro Guerriero. Capitolazione o morte? Con quindici colpi e dolori sempre peggiori, lascio alla vittima il tempo di rifletterci sopra e fare la sua scelta. Non c'è bisogno di spiegarti che i quindici colpi corrispondono alle quindici stelle dello Scorpione, vero? Se non ti arrendi prima che io abbia inciso sul tuo corpo la mia costellazione, per te sarà morte certa. Capitolazione o morte: qual'è la tua scelta, povera vittima? _ chiese Milo, incidendo una terza stella nel petto di Hyooga, una quarta nella coscia ed una quinta nella pancia. _ Sappi che, finora, gli uomini più resistenti sono crollati alla dodicesima puntura al massimo e si sono arresi o suicidati, oppure sono morti per il mio veleno. Capitolazine o morte?
_ Cosa scelgo? _ chiese Hyooga. _ Nessuna delle due alternative! La mia risposta può essere soltanto questa: DIAMOND DUST!
_ La Siberia deve averti congelato il cervello! SCARLET NEEDLE!
Altre quattro stelle furono incise nelle gambe e nelle coscie di Hyooga, il cui colpo non ferì minimamente Milo.
_ Siamo a nove. _ disse Milo. _ Se non ti arrendi ora, rischi di restare invalido. Capitolazione o morte? _ Idiota! _ replicò Hyooga. _ DIAMOND DUST!
_ Che testa vuota... SCARLET NEEDLE!
Altre tre stelle furono incise nelle gambe di Hyooga.
_ Ad occhio e croce dodici punture non ti uccideranno. _ commentò Milo. _ Ma ancora tre e morirai senza scampo. Capitolazione o morte?
_ DIAMOND DUST!
_ Ho capito, morte... SCARLET NEEDLE!
Altre due punture per Hyooga, una nel ginocchio ed una nella coscia.
_ Vedo che sopravviverai anche a quattordici. _ disse Milo. _ Per riguardo al tuo spirito combattivo, ed anche perché ormai conosco la tua scelta, ti infliggerò la puntura di Antares. Antares è la gigante rossa situata al centro della costellazione di Scorpio, e corrisponde al cuore dello scorpione, ma è anche il nome della più letale puntura dello Scarlet Needle, quella che uccide senza scampo e che necessita di contatto diretto. Dovresti sentirti onorato: tu sei il primo uomo a venire sottoposto all'intero Scarlet Needle, Antares inclusa.
_ E pensi di riuscire a lanciarla, con le gambe congelate? _ chiese Hyooga.
Milo si chinò a guardare, e, con orrore, si rese conto che, in effetti, Hyooga non l'aveva ferito ma era comunque riuscito a fregarlo bloccandogli le gambe nel ghiaccio.
_ E' assurdo! _ esclamò Milo. _ Quando è successo?!
_ Non ho certo lanciato tutti quei Diamond Dust solo per sport, Milo! _ replicò Hyooga. _ Dove un solo colpo ha fallito, tre hanno avuto successo, ed ora sarò io a sferrare il colpo decisivo! AURORA THUNDER ATTACK!
Il povero Milo si fece un bel volo e l'elmo gli sfuggì nuovamente, ma, in ogni caso, non si era fatto troppo male.
_ Ma come ha fatto?! _ esclamò Hyooga.
_ Devo ammettere che sei diventato forte, per esser riuscito non solo a fregarmi in quel modo ma anche a farmi volare, ma pensavi davvero di potermi ferire seriamente dopo aver ricevuto quattordici punture dello Scarlet Needle? _ chiese Milo. _ E' stato più che altro un suicidio: guardati bene.
Fino ad allora non se ne era accorto, ma Hyooga stava grondando sangue dalle ferite dello Scarlet Needle.
_ Ma è assurdo! _ esclamò Hyooga. _ Che significa?!
_ Le ferite dello Scarlet Needle sono minuscole, ma si allargano facilmente se si fanno grandi sforzi, tipo lanciare l'Aurora Thunder Attack. _ rispose Milo mentre Hyooga cadeva in ginocchio.
_ Co...cos'è questo intorpidimento? No, non è un semplice intorpidimento, anche la mia vista si sta offuscando...
_ Lo Scarlet Needle è un colpo velenoso, che ti sta privando dei cinque sensi. Presto sarai ridotto a larva, e non potrai più fare niente.
_ Allora ti sconfiggerò prima che accada!
_ E come pensi di fare? Stai perdendo sangue, e quello che ti resta è avvelenato e ti sta distruggendo dall'interno.
_ Taci!
Hyooga cercò di sferrare un pugno a Milo, ma questi lo atterrò con un buffetto e lo tenne seduto con una sola mano.
_ Non esagerare, Cygnus. _ disse Milo. _ Non ti rendi conto di quali erano le vere intenzioni di Camus?
_ Cosa?! La vera intenzioni di Camus, hai detto?! _ esclamò Hyooga.
_ Che tonto... _ commentò Milo, girandosi verso i Templi superiori e lasciandolo tornare in piedi. _ Visto che da solo non ci arrivi, te le dirò io. Perché Camus è sceso fino al Tempio della Bilancia del Bene e del Male assieme a Crux? Voleva forse ucciderti come il suo allievo? Naturalmente no. Prima di tutto, Camus ha voluto conoscere la tua forza e la tua determinazione, altrimenti non avrebbe lasciato che Gantz, la cui forza era più o meno equivalente la tua, ti affrontasse. Poi, per spingerti a combattere, ha fatto ricorso ad una piccola provocazione.
_ Come sarebbe a dire "una piccola provocazione"?!
_ L'intenzione era quella.
_ Vorresti dire che Camus...
_ Ha cercato di farti acquisire il Settimo Senso per darti una possibilità di salvarti, e quando il tuo fallimento è stato chiaro ti ha salvato dalla furia di Gantz e dei Sacri Guerrieri d'Oro rinchiudendoti nel Freezing Coffin. Prima o poi, dopo centinaia o migliaia di anni, saresti riuscito ad uscirne, e saresti stato salvo. Ecco perché Camus è sceso fino al Tempio della Bilancia del Bene e del Male. Vattene, Hyooga: per riguardo a Camus, voglio risparmiarti la vita. Lascia immediatamente il Junikyu, anzi il Santuario, e non preoccuparti per lo Scarlet Needle: fra circa una settimana dovresti di nuovo essere in forma.
_ Che coppia di cretini.
_ Eh?
_ Ciò che devo fare non riguarda certo Camus, e a maggior ragione non riguarda te! Ho degli amici, ed ho giurato di vivere e morire assieme a loro: come potevo restare in una bara per poter sopravvivere mentre Seiya, Shiryuu, Ikki, Shun, Ebdera, Flaming, Maya e Genes stanno combattendo disperatamente ed hanno bisogno di me?! Che scopo avrebbe avuto risvegliarmi in un'altra epoca, quando ciò avrebbe significato abbandonarli?! Per me, Hyooga, ha valore vivere ora, in quest'epoca! Sebbene duro o penoso, per me è una gioia muovere i miei passi assieme a persone meravigliose con cui ho condiviso un'ardente passione! In passato mi è capitato anche di maledire la vita, ma ora ringrazio gli dei di essere nato nella stessa epoca di queste persone che considero amiche!
_ Hyooga, non vorrai...
_ Proprio così! Anche se dovessi perdere tutti i miei sensi, combatterò fino a quando avrò vita! _ disse Hyooga, lanciandosi in un furibondo attacco a mani nude contro Milo, che però riuscì ad evitare tutti i colpi e ad atterrarlo con un calcio.
_ Hai sentito, Camus? _ chiese Milo. _ Camus, nel Tempio della Giara del Tesoro si è sentita la voce di Hyooga? La benevola idea di allontanarlo dalla lotta è diventata, al contrario, un oltraggio per lui, per il suo onore ed il suo senso del dovere verso i suoi amici. Combatterò lealmente contro Hyooga, per onorarne lo spirito guerriero e dimostrare che rispetto lui e le sue convinzioni, le convinzioni di un vero uomo, di un vero Sacro Guerriero. Gli infliggerò Antares, con tutte le mie energie, perché ora comprendo la sua scelta di combattere fino alla fine e la rispetto, poiché anche noi avremmo compiuto questa scelta. Sei d'accordo, Camus?
A Milo non giunse risposta, ma lui già la conosceva: aveva parlato semplicemente per informare Camus e Hyooga prima di sferrare l'ultimo colpo.
_ Sei pronto, Hyooga? _ chiese Milo non appena il suo avversario si fu rialzato.
_ Non devi neanche chiederlo. _ rispose Hyooga. _ Ormai ho superato la perdita di mia madre, e combatterò fino alla fine. Avanti, Milo, fatti sotto: questo colpo forse sarà il mio ultimo colpo, ma combatterò con tutte le mie forze, e se anche verrò sconfitto i miei amici realizzeranno senza dubbio il nostro sogno!
_ Benissimo. Sei pronto a ricevere Antares?
_ Addio, amici! _ gridò Hyooga, messosi nella posizione di quello che Milo credette l'Aurora Thunder Attack. _ AURORA...
_ SCARLET NEEDLE: ANTARES!
_ ... EXECUTION!
Nello spazio di un istante Milo conficcò le sue dita nella pancia di Hyooga, infliggendogli l'Antares dopo essersi fatto largo a forza nell'Aurora Execution. Anche così, Hyooga cercò di sferrare un ultimo pugno prima di cadere a terra morente.
_ Hyooga, credo tu sia morto felicemente. _ disse Milo. _ Non avrei voluto ucc... Urgh! Ma che... Milo non aveva affatto vinto. Aveva ucciso Hyooga, ma era ancora vivo solo grazie al Gold Cloth, poiché Hyooga, nel lanciare l'Aurora Execution, l'aveva colpito in tutti e quindici i suoi seimeiten (punti vitali della stella, ovvero i punti vitali di un Sacro Guerriero), corrispondenti alle stelle dello Scorpione.
_ Quale ironia... Vive il vinto e muore il vincitore. _ commentò Milo. _ Che destino infa... Non ci credo! E' ancora vivo?!
Hyooga, infatti, con le sue ultime forze stava cercando di avanzare ancora verso i Templi superiori, incurante della progressiva perdita dei cinque sensi, del dolore e delle emorragie causate dallo Scarlet Needle. Milo si precipitò allora su Hyooga e si affrettò a soccorrerlo, bloccando l'emorragia tramite la pressione di uno tsubo (punto del corpo la cui pressione provoca effetti curativi o distruttivi a seconda dello tsubo premuto) e cancellando il veleno dello Scarlet Needle che aveva iniettato.
_ Perché? _ chiese Hyooga.
_ Perché sono curioso: voglio vedere se riuscirai nuovamente ad ottenere il potere che ti ha permesso di battermi e se Saori Kido è davvero Atena. _ rispose Milo. _ Certo che sei incontentabile, non ti va mai bene niente... Ora fila, potrei anche rinsavire ed ucciderti.
Hyooga si rialzò e procedette fino all'uscita.
_ Tieni a mente una cosa, Hyooga. _ disse allora Milo. _ Io non ti ho salvato: ti ho dato una nuova prova, molto più dura.
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_ Alla buon'ora, Geki! _ sbraitò Tatsumi. _ Ma quanto ti ci è voluto per andare a prendere lo scettro della Signorina nel jet?!
_ Non è tanto facile avanzare sul suolo vetrificato da quella specie di demone con tre occhi! _ ribattè Geki mentre gli sbatteva in mano lo scettro di Saori. _ Potrei sapere perché mi hai mandato a prenderlo?!
_ Questo è lo scettro di Atena, e fino a tredici anni era custodito qui al Santuario. E' particolarmente opportuno che la Signorina l'abbia sottomano qui, anche se svenuta. E poi potrebbe succedere qualcosa.
_ Ah, sì? E cosa, che arriva la cavalleria? _ chiese sarcasticamente Ban.
_ Siamo noi la cavalleria. _ ribattè Nachi. _ A me basterebbe che Ichi la smettesse di fare lo scemo...
Ichi infatti stava facendo il macho (e non era un bello spettacolo, magro e con la faccia orrenda com'era...), e Leda e Spica stavano trattenendo June dal prenderlo a frustate. Come ad esaudire Nachi, lo scettro iniziò a brillare e richiamò a se il Gold Cloth del Sagittario, che per poco non beccò Ichi, convincendolo a smettere.
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_ Dite un po', voi due, perché Flaming non si sveglia? _ chiese gelidamente Kurama a Hiei e a Yukina, che si era appena ripresa.
_ Sorellina, per caso Flaming ha usato il Kokuryuha? _ chiese Hiei.
_ Sì, perché? _ chiese Yukina.
_ Hai avuto la tua risposta, Kurama.
_ Scusate, ma devo lavorare.
_ Ti aiuterò, Yukina. _ disse Kuwabara.
_ Molto bene. _ commentò Shiryuu. _ Con la signorina dobbiamo stare attenti a non ucciderla o scioglieremo Hiei dalla sua promessa, ma con te non avremo certo queste remore.
_ Un momento... _ disse Yusuke, in piedi sul tetto del Tempio del Centauro Arciere. _ Pare che Saori Kido abbia un certo ascendente sui Gold Cloth.
_ Che vuoi dire? _ chiese Kurama.
_ Ha appena richiamato il Gold Cloth del Sagittario, e a giudicare da quello che c'è appiccicato a quello scrigno era stato ben sigillato dalle guerriere Sailor.
_ Davvero? _ chiese Yukina. _ Tu che mi suggerisci di fare, fratellone?
_ Ho promesso di non mettere il naso in questa storia con l'eccezione delle cure a te e Flaming. _ rispose Hiei. _ Perché non provi a decidere da sola? Non posso certo farti trovare sempre la pappa pronta!
_ Ehi, è tua sorella! _ strillò Kuwabara. _ Non puoi parlarle così!
_ Pensa alla tua, di sorella, e non impicciarti.
_ Ma come osi?! REIKEN!
_ Se vuoi morire, sarò ben lieto di farti ingoiare le tue Reiken più tardi.
_ Kazuma, mio fratello ha ragione: non posso dipendere da lui in eterno! _ disse Yukina, convincendo Kuwabara a riporre le sue spade di energia. _ Ho deciso di non combattervi. Anzi, vi darò una mano.
_ Tanto meglio. _ disse Hyooga, appena arrivato zoppicando.
Yukina emanò la sua energia cosmica, e in breve tempo Hyooga e Shun si ripresero.
_ Ho dei poteri curativi. _ spiegò Yukina. _ Potete passare, se ci riuscite.
_ E che ci vuole? _ disse Hyooga un attimo prima di sbattere contro la barriera di ghiaccio che bloccava l'entrata del Tempio del Centauro Arciere.
_ Anche Flaming ci ha sbattuto contro, altrimenti non l'avrei mai individuata.
_ Perché? _ chiese Kuwabara.
_ Quando Yukina era prigioniera di Tarukane Flaming è venuta con me, e già che c'era ha fregato il mantello dell'invisibilità a Inmaki. _ disse Hiei.
_ Ehi! _ esclamò Seiya. _ Che cos'è questo suono?
_ Sembrerebbe una specie di risonanza... _ rispose Shun.
_ E' una risonanza: tutti i Gold Cloth sono qui, quindi sono entrati in risonanza fra loro. _ spiegò Hiei.
_ OK, ho capito. _ disse Seiya. _ Yukina-san, potresti togliere quel muro di ghiaccio?
_ Perché? Se siete davvero protetti da Atena, qualcosa succederà e lo sfonderà, no? _ ribattè Yukina.
_ Sempre più simile al fratello... _ commentò Kuwabara, mentre Hiei ridacchiava. _ Ma sta anche in questo il suo fascino...
Hiei lo colpì con un martellone in stile "City Hunter".
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Nella sala del trono Saga, in preda al dubbio, stava girando in tondo.
_ Il Gold Cloth del Sagittario è tornato qui, da solo e sfondando i sigilli delle guerriere Sailor, che cosa vuol dire? _ si chiese pensando ad alta voce. _ No! Forse che Aiolos è vivo?! No, non può essere, non può essere ancora...! Però, dopotutto, qualcuno che molto probabilmente era uno degli Spectre più potenti ha interrotto il combattimento fra lui e Shura, ed è stato allora che è sparito... Che l'abbiano tenuto in vita in attesa di questo giorno? Maledizione! No, Aiolos è sicuramente morto, e presto avrò l'intero esercito di Atena definitivamente ai miei ordini, con tutti e dodici i Sacri Guerrieri d'Oro. Ma se sono giunti fino al Tempio del C...
La porta della sala si spalancò, e Seiya, Shun e Shiryuu fecero irruzione.
_ Non può essere! _ esclamò Saga, ed in effetti la porta era ancora chiusa, e Saga era ancora solo.
Poi la porta si aprì, e a fare irruzione furono Marin, Albireo, Ebdera, Maya, Shun, Leda, Spica, June, Hyooga, Shiryuu, Ichi, Genes, Ban, Nachi, Jabu, Seiya, Ikki e Geki. Dall'alto caddero gli altri settanta Sacri Guerrieri, che si posero fra il gruppo di Seiya e Saga. La risata di Death Mask echeggiò, e subito dopo l'intera armata dei Sacri Guerrieri si voltò ed iniziò ad avanzare contro Saga.
_ Che state facendo?! _ esclamò. _ Sono il Grande Sacerdote Ares!
Death Mask rise nuovamente, e con lui Aiolos, Shura, Aphrodite, Ares dell'Altare e Saga.
_ Ma com'è possibile?! _ esclamò, prima che tutti i Sacri Guerrieri svanissero.
Saga tirò un sospiro di sollievo, ma poi si accorse che la porta era aperta, e da essa entrarono Atena ed Aiolos. Saga li colpì col Galaxian Explosion, ma i due continuarono ad avanzare, illesi, finché dallo scettro di Atena non partì un raggio che colpì Saga in pieno.
_ Nooo! _ urlò. _ Ma che... Sei stato tu, a farmi vedere tutto questo?
_ Ma certo, caro. _ rispose l'altra personalità di Saga, quella che avrebbe dovuto essere dominante.
_ Sei impazzito?! Volevi farmi morire d'infarto?!
_ L'idea era quella.
_ Folle! Se muoio io, muori anche tu: abbiamo lo stesso corpo!
_ Tanto peggio.
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_ Ma porca miseria, che [serie lunghissima di imprecazioni] di muro è?! _ esclamò Seiya, stanco morto nel tentativo di sfondare.
_ Davvero un ottimo lavoro, sorellina. _ si congratulò Hiei, provocando un'altra serie di imprecazioni, stavolta anche di Shiryuu, Hyooga e Shun (comprese due, provenienti da Shun, in selenita, incredibilmente volgari e che non venivano più usate da circa trecento anni).
_ Come cazzo facciamo ad aprire 'sto [censored] di muro?! _ esclamò Hyooga.
_ Perché non chiedete ad Aiolos di aiutarvi? _ li canzonò Kuwabara.
In quel preciso istante il Gold Cloth del Sagittario entrò nel Tempio sfondando il muro di ghiaccio.
_ Ehi, muso piatto, hai mai pensato ad una carriera come iettatore? _ chiese Seiya.
_ Spero che ti prenda a frecciate! _ replicò Kuwabara.
_ Sì, sì come no! _ ribattè Seiya mentre entrava nel Tempio.
Poi si accorse che il Gold Cloth si era girato e gli stava puntando addosso la freccia. Seiya si spostò di lato, ed il Gold Cloth si girò, continuando a puntargliela addosso. Poi la scagliò, centrando il muro dietro a Seiya passandogli giusto sotto l'ascella sinistra.
_ Kuwabara, lasciatelo dire, il pivellino ha ragione. _ disse Yusuke.
_ E te ne accorgi ora, che mena sfiga? _ chiese Hiei. _ Guarda con che razza di cognato rischio di ritrovarmi. E, per pietà, abbiate almeno la decenza di non chiedermi come lo so.
Di colpo il muro dietro Seiya si illuminò, e nella parete, inciso con parole dorate, apparve un messaggio in greco: "ta paidia hrqan edo, afhno thn Aqhna oe oena. Aiolos".
_ Seiya, ma questa... _ fece Shiryuu, senza più riuscire a proseguire.
_ Queste sono le ultime volontà di Aiolos. _ disse Seiya, piangendo dalla commozione.
_ Cosa?! _ esclamò Hyooga.
_ Il fantasma di Aiolos ha utilizzato il Gold Cloth per trasmettervi il suo testamento. _ spiegò Hiei.
_ Aiolos... _ mormorò Seiya. _ Ve lo traduco: "Ragazzi che qui siete giunti, a voi affido Atena. Aiolos".
_ Che pazienza...
_ Ma come...
_ Vi ha atteso per tredici anni, senza nemmeno sapere se e quando sareste arrivati.
_ Ha ragione. _ disse Hyooga. _ L'ardente speranza di Aiolos viene trasmessa dalle poche parole del suo testamento.
_ "Affida il tuo orgoglio". _ disse Shiryuu. _ E' un proverbio cinese: affidare a qualcuno dopo la propria morte il proprio orgoglio, la propria prole, coloro che erano come figli, significa riconoscere l'affidatario come un vero uomo.
Nemmeno Hiei osò fare commenti sarcastici.
Solo tre Templi restavano ancora da superare, ed ora Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun erano più determinati che mai a superarli.
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Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun avevano appena lasciato il Tempio del Centauro Arciere quando Mulo lo raggiunse assieme a Gashoki, Keiko, Shizuru, Bedoun, lady Black Dragon, Vega, Gine, Daldo e Milan.
_ Kazuma, Yusuke, Kuwabara, dovreste venire con me. _ disse Mulo. _ Potrebbe servirmi la vostra forza per aiutare Atena.

continua...

***

Nel prossimo episodio: E' il turno di Shura del Capricorno, colui che si gloria di essere il Sacro Guerriero più fedele ad Atena e del suo mortale dono, la terribile tecnica Excalibur. Come affrontare un simile avversario?

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Capitolo 36
*** 36: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 9 ***


In molti consederano l'episodio 66 di Saint Seiya, da cui deriva questo capitolo della mia fanfic, come il più triste dell'intera serie. Devo ammettere che forse non hanno tutti i torti.
by lord Martiya
P.S.: Contro Shura, Shiryuu utilizza lo Shinken Shirahadori (Presa della Spada Snudata). Questa tecnica esiste davvero, ed ha le esatte caratteristiche riportate da me e dall'originale di Saint Seiya.
P.S.II: Pers. Saint Seiya: Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Capricornus Shura=Capricorn del Capricorno; Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Aquarius Camus=Aquarius dell'Acquario.



CHAPTER 36: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE NONA-IL DRAGO CHE VOLA VERSO I LIMITI DELL'UNIVERSO



Seiya, Shiryuu, Hyooga e Shun erano giunti al Tempio del Capro Lucente, il decimo Tempio del Junikyu. Aspettandosi un attacco da un momento all'altro, i quattro avanzarono fianco a fianco, senza incontrare anima viva e giungendo infine davanti ad un gruppo di sculture che rappresentava Atena, raffigurata come nelle antiche statue greche, che donava una spada ad un guerriero in armatura greca.
_ Che diavolo vuol dire? _ chiese Shun.
_ Un giorno il mio Anziano Maestro mi narrò una storia. _ disse Shiryuu. _ In passato, nell'epoca dei miti, Atena in persona, per elogiare il Sacro Guerriero a lei più fedele, gli fece dono della sacra spada chiamata Excalibur.
_ Come mai la statua che rappresenta il mito si trova qui? _ chiese Seiya.
_ Probabilmente indica che era proprio il Sacro Guerriero d'Oro del Capricorno ad essere il più fedele ad Atena.
_ Non scherzare! Chi cazzo c'è, oltre a noi, che protegge Atena, la vera Atena?!
_ Hai ragione, Seiya! _ disse Shun. _ Abbiamo appena giurato di difendere Atena, nel rispetto della volontà di Aiolos.
_ Tonti, quella statua si riferisce ad un Sacro Guerriero dell'epoca mitologica, non ad un Sacro Guerriero vivente! _ fece notare Hyooga.
_ Per la precisione a quell'imbroglione di Capricornus Odysseos. _ precisò lord Martiya, apparendo dal nulla con indosso la Surplice.
_ Imbroglione? _ chiese Seiya.
_ Imbroglione: è stato quel tizio, insieme a Sysifos, ad acquistare il gamanion, l'orialcon e la polvere di stelle che sono serviti per forgiare i vostri cloth, e li ha pagati tre dracme e ventisette oboli, ed il peggio, per il venditore, è stato che quando si è accorto di essere stato fregato e si è rivolto al kris, noi krisatora, visto il contratto, abbiamo dovuto condannarlo a versare ad ognuno dei due cinquecento cerces di danni morali, più altri tremila a testa quando gli hanno fatto causa per calunnia.
_ Non ho parole.
_ Non per niente nel mito Odysseos e Sysifos sono ricordati come i più astuti fra gli uomini. _ disse Shiryuu.
_ Andiamocene, che è meglio. _ disse Hyooga.
I quattro Bronze Saints uscirono dal Tempio del Capro Lucente senza incontrare Shura, e ne gioirono.
_ Attenti, saltate! _ gridò Shiryuu, spingendo avanti i compagni.
Subito dopo si sentì un sibilo, e nel terreno si aprì una spaccatura che per poco non li inghiottì, riuscendo comunque a separarli.
_ Hai suggerito agli altri tre di saltare, ma non mi sembra che tu abbia una gran fiducia nella tua abilità di salto. _ disse Shura, rivolgendosi a Shiryuu mentre usciva dal Tempio del Capro Lucente. _ O te la sei semplicemente fatta sotto quando hai capito cosa stavo facendo?
_ Se avessi saltato anch'io, saremmo tutti precipitati per effetto del tuo secondo attacco. _ rispose Shiryuu.
_ Significa che hai voluto sacrificarti per permettere ai tuoi complici di fuggire? Vorrà dire che ti farò a pezzi con particolare gusto: mi piace battermi con tipi coraggiosi.
_ Perché non ci hai attaccati nel Tempio?
_ Avete visto la statua di Atena? Non potevo certo sporcare l'area ad essa antistante col vostro sangue impuro, e poi un attacco frontale e senza un minimo di strategia non sarebbe stato degno dell'ultimo successore del leggendario Odysseos. Sei pronto a morire per mano di Capricornus Shura?
_ Scaglierò contro di te tutto il cosmo della vita che mi rimane!
Nel frattempo Hyooga aveva convinto gli altri a continuare l'avanzata anche per non rendere vano il sacrificio di Shiryuu.
_ Ehi, Spectre, ti piacciono i panini al salame? _ chiese Shura.
_ Certo, perché? _ chiese lord Martiya.
_ Se hai il pane te ne offro uno, dammi solo il tempo di affettare il salame...
Dopo questa battutina Shura sferrò un fendente con la mano sinistra, e, restando ad alcuni metri di distanza da Shiryuu, gli provocò un taglio non grave ma comunque profondo alla gamba sinistra, fendendo anche il terreno sotto di essa.
_ Che razza di colpo era? _ mormorò Shiryuu, esterrefatto.
_ Se vuoi te lo faccio rivedere. _ disse Shura, ferendo Shiryuu alle braccia. _ Hai capito, ora?
_ E' questa la potenza del suo colpo? _ mormorò Shiryuu. _ No, più che di colpo dovrei parlare di katana: quell'uomo ha una katana affilatissima nel br... Oh, no!
_ Oh, sì, invece. Noi Sacri Guerrieri del Capricorno ci siamo tramandati per secoli la sacra Excalibur, ed essa risiede ora nel mio braccio, la cui potenza è la maggiore fra quella di tutti i Sacri Guerrieri d'Oro viventi: il mio colpo può tagliare qualsiasi cosa.
_ Quello Spectre ha detto la verità...
_ Già. E come Odysseos ai suoi tempi, io sono il Sacro Guerriero più fedele ad Atena, e questo l'ho dimostrato affrontando in combattimento mortale colui che prima di allora era stato d'esempio a tutti noi e specialmente a me, Aiolos, benché prima del suo tradimento fosse stato praticamente un fratello, per me, nonostante conoscessi la sua enorme superiorità di forza nei miei confronti.
_ Traditore, dici? No, Aiolos non tradì Atena, non lui ma colui che ha usurpato il soglio del Santuario. E tu l'hai aiutato: ora ti colpirò con tutto il suo giusto rancore, e, che Temi, Nemesi e Dike, dee di giustizia, ne siano testimoni, ti punirò per il tuo crimine!
_ Caschi male: Temi, in quanto titanessa, l'abbiamo fatta fuori sei anni fa noi Sacri Guerrieri d'Oro, e Nemesi sta placidamente dormendo, attesa dai suoi fidi krisatora e dagli Spectre. Quanto alla punizione, ora l'assaggerai tu, blasfemo, con tutta la potenza del mio colpo sacro! EXCALIBUR!
_ Non è così facile sconfiggermi! _ replicò Shiryuu dopo aver scansato il fendente, identico a quello che aveva aperto la voragine. _ Ora è il mio turno di colpire! ROZAN SHORYUHA!
_ JUMPING STONE!
Lo Shoryuha andò a segno, ma Shura, con un salto mortale, afferrò Shiryuu per le gambe e lo colpì con il suo Jumping Stone, che, potenziato dallo stesso Shoryuha, mandò Shiryuu a schiantarsi contro il Tempio del Capro Lucente.
_ Piaciuto? _ chiese Shura. _ Prima di acquisire Excalibur, il Jumping Stone era il mio colpo più potente, ed è proprio con questo colpo che può sfruttare la potenza del colpo avversario, persino di una bambinata come lo Shoryuha, che ho guadagnato il Gold Cloth ed Excalibur. Ora devi solo avere pazienza ed aspettare che mi avvicini, e ti mozzerò la testa senza rischiare di danneggiare il tuo cloth. Prendi!
Shiryuu parò il colpo con lo scudo, salvandosi la testa, ma il sinistro di Shura tagliò in due lo scudo e gli ferì il braccio sinistro.
_ Davvero degno del leggendario Scudo del Drago: senza avresti perso il braccio, e probabilmente ti avrei anche sgozzato. _ commentò Shura. _ Ma senza lo scudo quel cloth non serve più a niente: tanto vale farlo a pezzi.
Detto fatto: con pochi fendenti del suo sinistro, Shura affettò l'intero cloth del Drago, escluso l'elmo, senza nemmeno ferire Shiryuu.
_ Che razza di mostro... _ mormorò Shiryuu.
_ Già: se combattessimo in coppia, io e Shaka saremmo praticamente invincibili. _ disse Shura. _ Lui provvede ai nemici sulla lunga distanza, io a quei pochi che riescono a superare i suoi Tenma Kofuku e Tekuhaja Chimi Morio, annullando a vicenda i nostri punti deboli.
_ Già, è proprio un peccato che Shaka sia morto, vero?
_ E tu come fai a credere che sia morto? Quella specie di mostro è imprevedibile, e mi aspetto di vederlo ricomparire da un momento all'altro. Ma per te non è certo altrettanto facile sopravvivere al potere distruttivo di un Sacro Guerriero di livello superiore, specie se il tuo avversario è il possente Shura, forte della sacra Excalibur: ti taglierò in due assieme al tuo l'elmo!
Shura colpì, ma Shiryuu riuscì a bloccargli la mano con le sue, pur smenandoci l'elmo.
_ Madre de dios... Ma come hai fatto?! _ esclamò Shura.
_ Shinken Shirahadori. _ rispose Shiryuu. _ E' la più grande tecnica di arti marziali del mio paese, il Giappone, studiata apposta per bloccare a mani nude i colpi di spada, ed è la tecnica della mia ripresa e della tua fine!
Dopo aver spostato la mano di Shura, Shiryuu mollò un calcio formidabile, facendo volare l'avversario sull'orlo della voragine. Shiryuu si girò, e, mentre espandeva il suo cosmo, il tatuaggio del drago fece la comparsa sulla sua schiena.
_ Il drago appare sulla mia schiena solo quando il mio cosmo è al suo massimo. _ disse Shiryuu. _ E' un avviso per te: sappi che se anche mi farai a pezzi, io oggi ti sconfiggerò e ti ucciderò!
_ Sarai veramente ottimo, per quel panino. _ disse Shura. _ Ricordati della promessa, Spectre: io ne ammazzo almeno uno, e tu mi restituisci i ricordi che mi hai cancellato.
_ Se ce la farai. _ replicò lord Martiya.
_ Ne dubiti?
Shiryuu non attese l'attacco di Shura, e lo colpì più volte con i suoi calci.
_ Sì, ne dubito: ti è capitato un kamikaze. _ disse lord Martiya. _ Che hai da fissarmi così? Sta tranquillo, lucertolo, non ho intenzione di dare alcun suggerimento a nessuno di voi, quindi non gli dirò cos'hai in mente, razza di pazzo.
_ Quindi tu sai qual'è l'origine di questa forza che lo fa sembrare posseduto dal Dio Drago? _ chiese Shura. _ Dimmela!
_ Devi cavartela da solo, capretto.
_ Shura! _ chiamò Shiryuu. _ Poco fa hai ridicolizzato il Rozan Shoryuha definendolo una bambinata, ma in realtà è una tecnica di cui ho acquisito una profonda conoscenza a rischio della mia stessa vita: prova a vedere se riesci a ripetere il tuo giochino del Jumping Stone! ROZAN SHORYUHA!
_ Tonto, il tuo colpo ha un grave difetto! _ replicò Shura mentre, approfittando dell'attimo in cui Shiryuu è scoperto, gli trafiggeva il petto col sinistro. Subito dopo, ad impedirgli di raggiungere il cuore, giunse lo Shoryuha a spezzargli il braccio sinistro nella parte non coperta dal cloth.
_ Conosco fin troppo bene il difetto del Rozan Shoryuha: Seiya me l'ha mostrato molto chiaramente alle Galaxian Wars, riuscendo a sconfiggermi e quasi ad uccidermi. _ ribattè Shiryuu.
_ Maledetto kamikaze... _ commentò Shura mentre estraeva il braccio. _ Hai voluto riutilizzare lo Shoryuha per indurmi a colpire in quel modo e rompermi il braccio...
_ Già. _ disse Shiryuu prima di cadere a terra mezzo morto.
_ L'idea era buona, ne convengo, ma sono sicuramente riuscito a ferirti il cuore: non puoi più far molto.
_ Lo dici tu. _ replicò Shiryuu, rialzandosi.
_ Hai del fegato, ragazzo, ma è totalmente sprecato per la pseudo-Atena che adorate, specie se combatti contro di me. Ho anche una pessima notizia per te: il potere di Excalibur si trasmette inizialmente ad un solo braccio, ma col tempo e l'esperienza si diffonde a tutti e quattro i miei arti: è come se avessi quattro spade, e tu ne hai messa fuori gioco una soltanto, mentre a te resta soltanto un cuore ferito, non più in grado di sostenere lo Shoryuha, il Ryuhisho o, per assurdo, il Rozan Hyakuryuha, e neanche lo Shinken Shirahadori. Muori!
Shiryuu, resosi conto di non poter bloccare il destro di Shura, si scostò di lato, mentre il suo cosmo continuava ad espandersi.
_ No, tu non hai coraggio, il superamento della paura, ma la totale assenza di paura, l'incoscienza, compagna prossima della follia. _ commentò Shura. _ O forse temi il Cocito, che ti attende oltre la morte, e continui a resistere per questo? Dovresti sapere che, privo dei tuoi colpi mortali, non puoi vincermi.
_ Sei sordo? _ chiese Shiryuu. _ Te l'ho già detto: se anche il mio corpo venisse fatto a pezzi, tu morirai per mano mia, qui ed oggi. Anziano Maestro, perdonatemi: sto per infrangere i vostri insegnamenti.
_ Tu sei pazzo: stai per morire e ti preoccupi degli insegnamenti del vecchietto!
_ Dovresti preoccupartene anche tu, perché ora userò il colpo in cui si cela la vera forza del Drago, il colpo che il maestro mi ha proibito.
_ Ma certo... Avanti, tenta pure lo Hyakuryuha: sarà divertente vederti esplodere a causa della pressione del tuo stesso sangue! Sempre che tu riesca a sfuggire alla mia spada sacra, beninteso!
Shura colpì con il destro per trafiggere il petto di Shiryuu, ma, incredibilmente, stavolta non riuscì neanche a sfiorare il cuore, e la sua mano rimase incastrata.
_ Ma come cavolo fai?! _ esclamò Shura. _ Razza di pazzo! Non vorrai mica utilizzare il Koryuha?!
_ E' precisamente quello che ho intenzione di fare fin da quando mi hai tagliato il cloth, facendomi rendere conto che era l'unico modo. _ rispose Shiryuu. _ E' grazie all'energia frutto del suo caricamento che ho resistito finora, ed ora ti sconfiggerò!
Shura caricò un calcio nel tentativo di uccidere Shiryuu e sfuggire al Rozan Koryuha (Onda del Drago che Raggiunge i Limiti dell'Universo di Rozan), ma Shiryuu si staccò tagliandogli il braccio (compreso il bracciale del cloth) e lo brancò di spalle, ingabbiando entrambi in una sfera d'energia.
_ Tra poco partirete per lo spazio aperto, ed esploderete assieme. _ disse lord Martiya. _Te l'avevo detto, che avevi davanti un kamikaze.
_ Sì, ma perché è così deciso?! _ chiese Shura.
_ La chiave di ciò è nei ricordi che ti ho cancellato. Chiave che ho deciso di restituirti.
_ E come pensi di fare? _ chiese Shiryuu, piuttosto scettico. _ I tuoi poteri ti consentono di distruggere i nervi che conservano i ricordi, ma non puoi certo ricrearli!
_ Lo ammetto, ho questo limite. In compenso, la sfera che porto incastonata nell'elmo, O Netchaporo, mi da una certa capacità di azione sulle anime, compreso il potere di risvegliarne i ricordi. Pronto a ricordare, Shura? Via!
La sfera argentea iniziò a splendere di luce verdastra, ed il raggio colpì in pieno il volto di Shura.
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Sette anni prima circa, pochi giorni dopo l'inizio della guerra contro i Titani. Al Santuario era notte, e Shura si era recato dal Grande Sacerdote.
_ Cosa ti porta qui a notte fonda? _ chiese il Grande Sacerdote.
_ Non voglio che altri sentano ciò che sto per dirvi. _ rispose Shura.
_ Sono dunque parole tanto gravi da non dover essere udite da orecchio umano?
_ Se siano parole tanto gravi, lo lascerò stabilire a voi. Un dubbio mi attanaglia: vorrei che mi narraste ancora del giorno in cui Atena fu rapita.
_ Non ho nulla da aggiungere: il suo aggressore fu Aiolos del Sagittario.
_ Se lo dite voi, non ho motivo di dubitarne. Tuttavia, ricordo distintamente le parole che Aiolos mi rivolse quel giorno, e da esse come dal suo cosmo trasparivano disperazione e senso del dovere, ma nessuna volontà malefica. Sono stati il cosmo di Aiolia e la sua determinazione nello scontro con Iperione a ricordarmelo. Deve esserci stata una grave ragione dietro il gesto di Aiolos: voi, Grande Sacerdote, non riuscite a comprenderne il disegno? E' possibile che Saga, maestro di illusioni, non stia affatto spiando Poseidone, ma stia utilizzando tale copertura per tramare contro Atena, e che sia stato lui a cercare di rapire Atena, ma, fermato da Aiolos, abbia utilizzato le sue arti illusorie per far ricadere la colpa su chi l'aveva fermato.
_ Mpf... Uh uh uh!
_ Grande Sacerdote?
_ Se vuoi, puoi chiederlo direttamente a Saga: è dietro di te.
Shura, sbigottito, si girò e vide Saga. Il Sacro Guerriero dei Gemelli accumulò energia in una sfera nella sua mano destra che, con movimento solenne, alzò sopra la testa, per poi abbassarla di colpo e portare avanti piede e mano sinistri. Shura, resosi conto che Saga stava preparando il famigerato Galaxian Explosion, lo colpì al collo, facendo cadere l'intero cloth, che si rivelò vuoto.
_ Ma dov'è finito?! _ esclamò Shura.
_ Dietro di te. _ rispose il Grande Sacerdote. _ Farò miei gli animi di coloro che nutrono dubbi su di me.
Shura si voltò, e vide che il Grande Sacerdote si era tolto elmo e maschera, rivelando il volto di Saga, inconfondibile nonostante gli occhi fossero rossi e iniettati di sangue invece che neri ed i capelli fossero grigi invece che di un nero simile al blu.
_ Ma che... _ iniziò Shura.
_ GENROMAOKEN!
Shura iniziò a contorcersi in preda ad un feroce mal di testa, e Saga lo osservò tristemente.
_ Solo il Grande Sacerdote ha forza sufficiente a servirsi della massima capacità di questo colpo. _ disse Saga. _ E' dunque impresa impossibile ad un impostore quale noi siamo?
_ EXCALIBUR!
Shura iniziò a tagliare tutto ciò che vedeva, colpendolo fino a ridurlo in cubetti minuscoli, e, sollevando un immenso polverone, demolì l'intera stanza.
_ Come può aver fatto?! _ urlò Shura. _ Perché anche ora che l'ho annientato il suo giogo tormenta la mia mente?!
_ Perché non mi hai annientato. _ disse, mentre il polverone si diradava, Saga, che aveva indossato il suo Gold Cloth.
_ Ma come hai fatto?!
_ Schiva ciò che puoi schivare e para tutto il resto: semplice, no?
_ Maledetto! Dimmi che ne hai fatto del Grande Sacerdote, Saga!
_ Ho ripudiato quel nome: ora io sono il Grande Sacerdote.
_ Blasfemo! EXCALIBUR!
_ Io solo merito di essere Grande Sacerdote: io solo sono il prescelto. _ replicò Saga, che, con una sola mano, aveva arrestato il colpo più potente di Shura. Saga avanzò e, presa fra le mani la testa di Shura, disse: _ Sei stato abile a scagliare il tuo colpo nonostante il dolore, ne convengo, ma certo non puoi annientarmi, specie con un tale dolore. Per annientarmi dovresti fare qualcosa così: GALAXIAN EXPLOSION.
Da una simile distanza e in posizione ottimale il Galaxian Explosion era così micidiale che, pur non essendo stato colpito dalla massima potenza, Shura rischiò seriamente di morire. Nonostante tutto, però, Shura non solo sopravvisse, ma riusciva ancora a muoversi.
_ La fama che ti accompagna è dunque giustificata, Shura del Capricorno: sei gravemente ferito, al punto che un mio gesto baterebbe a finirti, eppure non solo riesci ancora a muoverti ma addirittura ti opponi al mio potere. _ commentò Saga. _ Devo averti ad ogni costo: GENROMAOKEN!
_ AAAARGH! Non ci... riuscirai... _ mormorò Shura rialzandosi a fatica. _ Io... non mi... sottometterò a te...
_ Non vuoi sottometterti alla Giustizia?
_ Giu... Giustizia?
_ E' questa la mia vera identità: sono la giustizia personificata. Credi in me! Cedimi la rettitudine che arde nel tuo cosmo!
_ La... La Giustizia...
Shura si inginocchiò e si sottomise a Saga, che, con la telecinesi, raccolse da terra l'elmo e la maschera sacerdotali, miracolosamente intatti, e, sostenendoli davanti a se come a formare un volto, disse: _ La distanza che ci separa si accorcia inesorabilmente, Grande Sacerdote.
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Ricordando questo ed altri episodi, Shura si infuriò, e cercò di prendere a calci lord Martiya, che se ne stava al sicuro fuori dalla gabbia.
_ Bella gratitudine. _ commentò lo Spectre.
_ Gratitudine?! Tu mi hai fatto dimenticare del tradimento di Saga e degli altri due e dovrei pure essertene grato?! _ ribattè Shura.
_ Certo che dovresti: se non fossi intervenuto, tu adesso saresti ancora lo schiavetto di Saga, esattamente come quell'altro buffone. Non volevo cancellarti anche quei ricordi, oltre al condizionamento, ma avevo delle necessità strategiche, ed ora che tali necessità sono scomparse non ho esitato a risvegliarli. E a dire il vero te la sei anche cercata: Death Mask, quando l'ha scoperto, ha consegnato a tutti voi Gold Saints dei cofanetti in cui erano contenute le notizie su Saga e sul tuo soggiogamento, cofanetti che si sarebbero aperti automaticamente se lui fosse morto o la sua mente fosse stata soggiogata, cofanetti ora aperti, e che, comunque vada, determineranno la caduta di Saga non appena i tuoi colleghi ne leggeranno il contenuto. Addio, Shura: te aves yertime mandar. Addio Shiryuu: te aves yertime mandar.
_ Vai a farti fottere, bastardo! _ gridarono insieme Shura e Shiryuu mentre iniziavano a volare.
_ Te lo do il perdono, stronzo! _ gridò Shura. _ Ti giuro che salverò Shiryuu e lo farò atterrare proprio qui, fosse l'ultima cosa che faccio!
_ Resterò qui a controllare. _ rispose lord Martiya. _ Cerca di non smentirti, che ci conto.
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_ Fratellone, cos'è quello?! _ esclamò Yukina vedendo un drago di luce levarsi in volo dal Tempio del Capro Lucente.
_ Draco Shiryuu ha utilizzato il Rozan Koryuha per sconfiggere Capricornus Shura, sacrificando così la sua stessa vita. _ disse Hiei. _ Entrambi credevano ardentemente nella Giustizia, la vera Giustizia con la G maiuscola, ma le loro vie per conseguirla erano diametralmente opposte. Shura, Shiryuu, vivere per la Giustizia ed i propri ideali più che per la pietà è meraviglioso, ma è molto triste, vero?
Per la prima volta dopo molti anni lacrime di commozione e non di rabbia solcarono il volto di Hiei, lo spietato Bimbo del Malaugurio, che, in omaggio a due uomini che sapeva a lui incredibilmente simili, recitò una delle sue rare preghiere per i defunti.
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Nel breve spazio di tempo richiesto dal combattimento fra Shiryuu e Shura, Seiya, Hyooga e Shun erano giunti davanti al Tempio della Giara del Tesoro, e da lì assistettero al volo del Drago verso i limiti dell'universo.
_ Amici, sembra che non avremo il tempo di rattristarci per la morte di Shiryuu. _ disse Hyooga indicando l'ingresso del Tempio della Giara del Tesoro, su cui si ergeva Aquarius Camus: era ormai giunto il tempo dell'ultimo confronto fra maestro e allievo.

continua...

***

Nel prossimo episodio: L'ultima sfida fra Camus e Hyooga ha luogo. A chi spetterà la palma della vittoria, all'esperienza del maestro o all'ardore e alla decisione del discepolo? Lo saprete nel prossimo episodio.

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Capitolo 37
*** 37: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 10 ***


Maestro contro allievo. Solo una domanda: se quell'imbecille di Camus voleva davvero rendere Hyooga più forte, non poteva muovere prima le sue gelide chiappe?!
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Aquarius Camus=Aquarius dell'Acquario; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Corona Borealis Crystal=il Maestro dei Ghiacci; Capricornus Shura=Capricorn del Capricorno; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Pisces Aphrodite=Fish dei Pesci.



CHAPTER 37: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE DECIMA-LA DISFIDA DELL'AURORA



Nonostante la morte di Shiryuu, Seiya, Hyooga e Shun non ebbero il tempo di rattristarsi: restava poco più di un'ora per salvare la vita di Atena, e inoltre Camus attendeva già l'arrivo di uno di loro. Il suo sguardo incrociò quello di Hyooga, e non ci fu bisogno d'altro perché si capissero.
_ Seiya, Shun, andate avanti, vi prego. _ disse Hyooga. _ Vorrei che mi lasciaste solo con il maestro Camus, senza che nessuno ci disturbi. Nemmeno voi.
_ Hyooga, ... _ iniziò Shun, venendo puntualmente interrotto da Hyooga.
_ Andate, ora. Non vi attaccherà.
_ Ma...
_ Va bene. _ disse Seiya. _ Andiamo, Shun.
Shun esitò un attimo, non voleva abbandonare Hyooga, ma poi si decise, e, insieme a Seiya, oltrepassò Camus ed entrò nel Tempio della Giara del Tesoro, dove entrambi scivolarono sulla lastra di ghiaccio che ricopriva il pavimento.
_ Ogni volta la stessa storia. _ disse Camus. _ Perché nessuno immagina mai che tengo il condizionatore al massimo in modo da congelare il piano di sotto?
_ Non ho parole. _ rispose Seiya.
_ E pensare che è così ovvio... _ aggiunse Hyooga, entrato nel Tempio al seguito di Camus.
Mentre Seiya e Shun uscivano, Camus e Hyooga presero posto ai lati del salone centrale.
_ Maestro Camus, lascia che ti spieghi della mia gratitudine. _ disse Hyooga non appena Seiya e Shun furono usciti. _ Ho appreso le tue tecniche tramite il Maestro Crystal, e ciò che ho ottenuto combattendo direttamente contro te e Gantz nel Tempio della Bilancia del Bene e del Male è qualcosa di incommensurabile. Ti mostrerò la mia gratitudine non a parole ma con azioni da Sacro Guerriero: ti lancerò tutte le tecniche che ho appreso e ti sconfiggerò.
_ Va bene. _ rispose Camus. _ Ti combatterò con tutte le mie forze, e stavolta ti seppellirò. Fatti avanti, Hyooga.
_ DIAMOND DUST!
Camus non ebbe la minima difficoltà a bloccare il colpo e rispedirlo al mittente molto più potente, congelandogli solo una caviglia a causa dell'agilità di fuga di Hyooga.
_ Il Diamond Dust non può nulla contro di me, ricordalo. _ disse Camus. _ Specie se il suo gelo è di questo livello. Ora voglio verificare una cosa. Dimmi cos'è lo zero assoluto.
_ Lo zero assoluto è la più bassa temperatura possibile in natura, e corrisponde a -273.15° centigradi o a zero gradi Kelvin. _ rispose Hyooga. _ Ad una tale temperatura il moto degli elettroni attorno al nucleo atomico è nullo, e questo provoca la distruzione degli atomi stessi in qualsiasi materiale. Proprio sul rallentamento del moto degli elettroni si basano le tecniche di congelamento, e fra combattenti che utilizzano tali tecniche vince chi più si avvicina allo zero assoluto, che nella storia è stato raggiunto solo da pochissimi esperti.
_ Molto bene, hai studiato la lezione. DIAMOND DUST! Percepisci la differenza, Hyooga? Il mio colpo è molto più gelido del tuo, vale a dire che rallenta maggiormente il moto atomico di quanto non faccia il tuo.
Hyooga, a terra e con entrambe le caviglie congelate, non potè che dargli ragione.
_ Hyooga, come hai detto tu, pochissimi esperti hanno saputo produrre un colpo che portasse allo zero assoluto, e devo ammettere di non essere fra essi. _ disse Camus. _ Ma probabilmente basterà, perché sia il tuo gelo che il tuo cosmo, benché più forti di quanto non siano mai stati, restano nettamente inferiori ai miei. Se a questo aggiungi quello che ti sta per succedere, ti renderai conto di non potermi vincere con le tue abilità attuali. AURORA EXECUTION.
Senza potersi minimamente opporre, Hyooga fu travolto dal più possente colpo di Camus e sbattuto senza ritegno contro la parete, ma, incredibilmente, riuscì a restare cosciente e a rialzarsi.
_ Una tecnica già vista ben difficilmente funziona due volte sui Sacri Guerrieri. _ disse Hyooga.
_ E' chiaro... _ commentò Camus. _ Pur non avendola mai acquisita perfettamente, Crystal conosceva l'Aurora Execution, e vedendolo imperfetto il tuo grande talento tecnico ti ha permesso di comprendere come opporti a quello perfetto. Notevole, davvero notevole.
_ Camus, anche se non raggiungerò lo zero assoluto, porterò il mio gelo ed il mio cosmo ai tuoi livelli. E ti sconfiggerò! AURORA THUNDER ATTACK!
_ Aurora Thunder Attack, eh? Una buona tecnica, ma, come il Crystal Aurora ed il Crucio Astringoque, è chiaramente un ripiego per l'assenza di acquisizione dell'Aurora Execution, ed è inferiore alle mie capacità di rispedirtela più gelida di prima.
Hyooga, infatti, era stato scagliato nuovamente contro la parete, e stavolta era completamente svenuto, senza possibilità di opporsi alla sorte che Camus aveva in serbo per lui: il Freezing Coffin.
_ Come sai, Hyooga, questa bara non si scioglierà mai. _ disse Camus. _ Pochissimi sono in grado di liberarti, ma dubito che lo faranno: stavolta riposerai in par bleu! Che cos'è stato quel terremoto?!
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_ Aspettare il momento fra lo svenimento di Shiryuu e l'esplosione del Koryuha per toglierti il cloth e stroncare il botto sul nascere... Molto audace, e degno di te: hai capito subito che era l'unico modo per interrompere il Koryuha e tornare qui. _disse lord Martiya. _ Ma dimmi, Shura, perché poi l'hai fatto indossare a Shiryuu, salvando lui e condannandoti a morte praticamente certa?
_ Che domanda stupida... _ rispose Shura, che giaceva morente in un cratere accanto a Shiryuu, il quale indossava il cloth del Capricorno. _ Sapevo benissimo che per un po' non avrei potuto reindossarlo, tanto valeva prestarglielo e salvarlo, no?
_ Hai ragione, era una domanda stupida.
_ Piuttosto, perché non esaudisci l'ultimo desiderio di un moribondo?
_ Cioè?
_ Non ci vuole un genio per sapere che prima di voi dovremo affrontare Poseidone. A Shiryuu potrebbe servire sapere una certa cosa...
_ E vuoi che glielo dica? D'accordo: se ne avrà bisogno, gli rivelerò della tua ideuzza.
Mentre parlava, lord Martiya tagliò un pezzo di montagna. Shura sorrise, ed infine, accompagnato dal requiem di lord Martiya, spirò.
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_ Capricornus Shura ha colpito per l'ultima volta... _ mormorò Camus, resosi conto che Shura aveva salvato Shiryuu a costo della vita. Poi, vedendo che Hyooga continuava a muoversi nel Freezing Coffin, disse: _ Hyooga, ormai dovresti aver capito di non poter fare nulla: aspetta in pace la morte, così non soffrirai.
Incredibilmente il Freezing Coffin esplose, distrutto dall'interno, e Camus fu scagliato contro la parete dall'esplosione.
_ Assurdo! _ esclamò Camus. _ Ha frantumato dall'interno il Freezing Coffin che aveva bloccato il Megas Drepanon quando era sul punto di infrangere i sigilli posti da Zeus, Poseidone e Ade! Hyooga, ti devo fare i miei complimenti: nessuno prima d'ora aveva frantumato il Freezing Coffin dall'interno in sì breve tempo, nemmeno Crono, un dio fra i più poss... Non ci credo! E' ancora svenuto, eppure per un attimo il suo gelo è stato superiore al mio, ed il suo cosmo quasi alla pari!
_ Camus, te l'ho già detto: anche se non raggiungerò lo zero assoluto, innalzerò sicuramente il mio gelo ai livelli del tuo e ti sconfiggerò! _ dichiarò Hyooga, ormai ripresosi e rialzatosi, benché non in tempo per sentire il commento di Camus.
_ Smettila, Hyooga! DIAMOND DUST!
_ DIAMOND DUST!
I due colpi si confrontarono, e, dopo un breve istante in cui il loro gelo si rivelò pari, il cosmo di Camus, più potente, iniziò a spingere la massa di gelo formata dai due colpi verso Hyooga.
_ Eccellente, davvero eccellente, Hyooga! _ esclamò Camus. _ Ma nonostante tutto non puoi battermi, perché il tuo cloth si gelerà ed andrà in frantumi tra breve, lasciandoti completamente privo di difese, mentre il mio non si congelerà di certo: il mith-rihl dei Bronze Cloth, compreso il tuo, è stato lavorato in modo da non frantumarsi se non sotto colpi a -150°, con l'eccezione di quello dei quattro Bronze Cloth più potenti quando mostrano il loro vero potenziale, quello dei Silver Cloth si frantuma a -200°, mentre i Gold Cloth resistono anche allo zero assoluto, ed occorre potenziare ulteriormente il gelo per infrangerli, cosa che nessun Sacro Guerriero è mai riuscito a fare dalla fine dell'epoca mitologica.
Come previsto da Camus, la massa gelida, una volta giunta a pochi centimetri da Hyooga, mandò in frantumi il Bronze Cloth, ma, incredibilmente, Hyooga riuscì a fermarla e a spedirla addosso a Camus, travolgendolo e ricoprendogli di brina il Gold Cloth.
_ Davvero eccellente, Hyooga: sei senza dubbio in grado di superarmi, ed è un vero problema che io debba finirti qui. _ disse Camus. _ Perché senza dubbio il tuo gelo è superiore al mio, ma ti sopravanzo ancora in fatto di cosmo, e so come difendermi sia dal Diamond Dust che dall'Aurora Thunder Attack, mentre tu non potrai opporti all'Aurora Execution.
_ E tu, maestro Camus? _ replicò Hyooga, ponendosi nella posa preliminare l'Aurora Execution.
_ E così non solo hai capito come difenderti almeno in parte dall'Aurora Execution, ma hai persino appreso come utilizzarlo alla perfezione, lo si capisce dalla tua posizione! Ah, Hyooga, vorrei non doverlo fare.
I due si lanciarono reciprocamente l'Aurora Execution, colpendosi a vicenda: la superiorità del cosmo di ed il Gold Cloth di Camus controbilanciarono il gelo superiore di Hyooga, ed entrambi fuoro colpiti.
_ Ottimo, Hyooga. _ commentò Camus. _ Hai saputo apprendere alla perfezione l'Aurora Execution. Ora che hai il Settimo Senso, non ho più nulla da insegnarti. Se potessi, vorrei che tu utilizzassi ancora questo potere in nome di Atena, per me, per Death Mask che ha rischiato tutto per avvertirci e per Shura, a lungo vittima di Saga. Questo è il mio ultimo ordine che ti rivolgo quale maestro dei Sacri Guerrieri dei ghiacci: cerca di sopravvivere, Hyooga.
In quell'istante l'undicesimo fuoco dell'Orologio a Fiaccole si spense, e con esso la vita di Camus. Anche Hyooga cadde, sull'orlo della morte per congelamento.
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Seiya e Shun erano giunti davanti al Tempio dei Pesci Gemelli, l'ultimo prima del palazzo del Grande Sacerdote, quando un fiocco di neve cadde sulla mano di Shun.
_ Neve così all'improvviso? _ si chiese Shun. _ Seiya, Hyooga ha voluto dirci addio!
_ Non voltarti, Shun. _ disse Seiya. _ Ora non abbiamo il tempo di voltarci: il Tempio dei Pesci Gemelli, l'ultimo, è davanti a noi.
A confermarlo, e come monito di non avanzare oltre, due rose rosse si piantarono ai loro piedi: Pisces Aphrodite, con una rosa in bocca, li sfidava a superarlo.

continua...

***

Nel prossimo episodio: L'ultimo difensore di Saga è anche il più spietato e deciso, ma soprattutto il più piantagrane. Come fare a sconfiggere un pazzo fissato con la bellezza e capace di rendersi invisibile? Lo scoprirete nel prossimo episodio.

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Capitolo 38
*** 38: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 11 ***


Nel linguaggio dei fiori le rose rappresentano amore e bellezza. Sono decisamente l'arma più adatta ad un Sacro Guerriero la cui costellazione, nel mito, rappresenta la forma assunta da Afrodite ed Eros per sfuggire al gigante Tifone. Se però Rosa Pisces Aphrodite (così si fa chiamare nell'edizione originale dell'anime) vi sembra poco pericoloso perché combatte con i fiori, tenete bene a mente questo: maggiore è la bellezza di una rosa, più numerose sono le spine con cui si protegge da chi vuole coglierla.
by lord Martiya
P.S.I: Le grandi città giapponesi sono organizzate per distretti, ognuno dei quali è diviso in quartieri. In questo capitolo Shun cita Kabukicho, un quartiere di Tokyo appartenente al distretto di Shinjuku (lo stesso citato dall'anime e dal manga di City Hunter), reso famoso in Italia da City Hunter come "quartiere dei piaceri".
P.S.II: In un flashback Leda cita la leggenda di Andromeda e, di sfuggita, quella di Atlante, titano di seconda generazione con più muscoli che cervello. Nel citarlo, Leda lo definisce a ragione un cretino, in quanto Atlante si fece fregare da Eracle (che non era un genio), che gli fece ricuperare al suo posto i pomi delle Esperidi in cambio della sostituzione nel sostenere il cielo e poi lo convinse a riprendersi il cielo per un attimo, giusto il tempo di prendere un cuscino e metterselo sulle spalle, lasciandolo lì come un pesce lesso fino a quando Perseo non passò di lì e, insultato dal Titano, non lo mutò nel Monte Atlante in Nord-Africa con la testa di Medusa.
P.S.III: Che le Demon Roses e le Piranha Roses di Aphrodite derivino dalla sua ultima rosa, la Bloody Roses, è un'invenzione degli adattatori italiani.
P.S.IV: Pers. Saint Seiya: Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Bootes Leda=Leda del Guardiano; Chamaleon June=Nemes del Camaleonte; Cassiopeia Spica=Salzius di Cassiopea; Hydra Ichi=Aspides dell'Idra Femmina; Leo Minor Ban=Ban del Leone Minore; Lupus Nachi=Black del Lupo; Ursa Minor Geki=Gerky dell'Orsa Minore; Steel Saints (Sho, Daichi & Ushio)=i Cavalieri d'Acciaio (Shadir, Benam & Lear); Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Pisces Aphrodite=Fish dei Pesci; Cepheus Albireo=Albione di Cefeo.



CHAPTER 38: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE UNDICESIMA-LE ROSE DELLA MORTE



_ Fermi, razza di tonti! _ esclamò Jabu, rivolgendosi a Tatsumi, June, Ichi, Ban, Nachi, Geki e gli Steel Saints. _ Dobbiamo restare qui!
_ Da te non me lo sarei mai aspettato, Jabu! _ replicò Tatsumi. _ Hai forse paura del Grande Sacerdote e dei Sacri Guerrieri d'Oro?!
_ E' un semplice calcolo di forza. _ disse Leda. _ Quanto pensate di sopravvivere, contro un Sacro Guerriero d'Oro? Tre minuti è l'aspettativa migliore, se combatteste tutti insieme con il vostro attuale livello di forza.
_ Tu vuoi che Shun muoia: non gli hai ancora perdonato di averti battuto e conquistato il cloth di Andromeda, e neanche della distruzione dell'isola di Andromeda! _ replicò June.
_ Certo, voglio prenderlo a calci finchè non mi rompo il piede, ma è per lo scherzetto che ci ha fatto a Tokyo, non per altro. Ma ciò non toglie che saremmo solo d'impiccio.
_ Sempre ammesso che li si raggiunga: se uno dei Sacri Guerrieri d'Oro superstiti decidesse di fermarci, ci ammazzerebbe tutti. _ aggiunse Spica. _ E comunque ce la faranno tranquillamente da soli. Se però volete farvi ammazzare, invece che restare qui ad impedire che un qualche pazzo ammazzi Atena, fate pure.
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Nella sala del trono, Saga stava litigando con se stesso.
_ Paura io?! _ gridò la personalità oscura (quella che aveva causato tutto questo ambaradan, per intenderci). _ E di cosa dovrei avere paura?!
_ Dovresti saperlo meglio di chiunque altro. _ replicò l'ex-personalità dominante. _ Le anime di Seiya e Shun sono profondamente ferite dalla perdita dei loro compagni, e loro sono gli unici ancora in grado di combattere, è vero, ma che ne è dei Sacri Guerrieri su cui facevi tanto affidamento? Mu ti è ostile, Aldebaran potrebbe diventarlo, io voglio fermarti, Death Mask è morto, e la sua eredità potrebbe provocare una rivolta generale, Aiolia freme dall'impazienza di farti fuori, Shaka non si sa se è vivo, e se lo è ancora potrebbe diventarti ostile, come del resto lo è già Doko, Milo è nel dubbio, nel preciso istante in cui l'ultimo fuoco si sarà spento Hiei racconterà tutto a Yukina e te la scaglierà contro assieme a quel pazzo di Kuwabara, Shura è morto per salvare e forse potenziare Shiryuu, che se si riprendesse potrebbe diventare un avversario molto più pericoloso di prima, ed infine Camus ha reso Hyooga molto più potente senza riuscire a finirlo, il che vuol dire che potrebbe riprendersi in qualsiasi momento. Lo ammetto, non hai nulla da temere, specie se si tiene conto che neanche con Ikki, che ora ha il Settimo Senso, si può essere completamente certi che sia morto, che Genes ed Ebdera, che conosce ogni nostra tecnica, sono moribondi, che Flaming potrebbe risvegliarsi da un momento all'altro e portare Kurama dalla sua, che Maya, per quanto mezzo morto e col cloth quasi a pezzi, è ancora vivo, che Mulo ha dei dubbi nei nostri confronti e che Shaina ci è ostile ed è scomparsa. Sì, non hai nulla da temere.
_ Da quando sei così acido?
_ Ho imparato da te.
_ Quello che hai detto è giusto, ma manca appena un'ora: due semplici Sacri Guerrieri di Bronzo non potranno mai farcela in così poco tempo.
_ Esattamente come un semplice Sacro Guerriero di Bronzo dotato di un cloth normale e per di più danneggiato non avrebbe mai potuto ferire un dio del calibro di Ade, specie con un solo colpo. _ ... Per quanto siano cresciuti, non potranno mai battermi, e nemmeno arrivare fin qui: Aphrodite li fermerà.
_ Chi, la checca isterica?
_ Inizi ad assomigliarmi un po' troppo, per i miei gusti. Anche se Aphrodite assomiglia ad una checca isterica, non dimenticare che il suo potere è terrificante.
_ Scommettiamo?
_ Qual'è la posta?
_ Se per caso arrivano qui, mi lasci il comando per due minuti.
_ Ci sto.
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Davanti al Tempio dei Pesci Gemelli, Shun stava guardando piuttosto male le rose lanciate da Aphrodite.
_ Seiya, voglio chiederti una cosa. _ disse. _ Quando saremo arrivati al Tempio dei Pesci Gemelli, punta dritto al palazzo del Grande Sacerdote.
_ Che cos'hai detto?! _ esclamò Seiya.
_ Combatterò da solo nel Tempio dei Pesci Gemelli.
_ Cosa dici, Shun?! Rimane solo quel travestito, lo picchieremo insieme!
_ Ce lo siamo giurati reciprocamente, no? Abbiamo giurato che uno di noi, superando la morte degli amici, avrebbe raggiunto il Grande Sacerdote ed avrebbe salvato Atena! Non voglio assolutamente rendere vane le morti di mio fratello, Genes, Ebdera, Shiryuu e Hyooga.
_ Shun... Va bene, ma non farti ammazzare anche tu.
_ Avete finito di pomiciare o ne avete ancora per molto? _ chiese Aphrodite. _ Non si fa attendere Rosa Pisces Aphrodite.
_ Pomiciare?!
_ Tu e la tua ragazza che ha dimenticato la maschera.
_ Ma [insulto che non riesco a tradurre] d'un pesce lesso travestito, vieni qui a ripeterlo, se ne hai il coraggio! _ replicò Shun.
_ Eh? Ma allora sei un maschio! O hai fatto il trapianto di corde vocali?
Shun lo centrò tirandogli addosso una delle colonne ricoperte di rose rampicanti che ornavano la scalinata.
_ Prova a ripeterlo e ti porto a calci fino a Kabukicho e ti faccio assumere a vita in un gay bar! _ gridò Shun.
_ Addio, fesso! _ salutò Seiya mentre oltrepassava Aphrodite. Poi, dopo aver parato la rosa sputatagli addosso dal Gold Saint, aggiunse: _ Dovresti passare ai crisantemi: sono più adatti alla propria tomba!
Seiya corse via, mentre Shun avvinghiò la cadena di sinistra al braccio destro di Aphrodite, impedendogli di lanciare addosso a Seiya un'altra rosa rossa.
_ Aphrodite! _ chiamò Shun. _ Farò sì che tu non ti muova finché Seiya non avrà lasciato il Tempio dei Pesci Gemelli.
_ Va bene: non è necessario che lo finisca di persona. _ rispose Aphrodite.
_ Che?!
_ Le rose non sono fiori terrestri: sono stati portati qui da Nemesis ad opera degli Spectre. Una loro particolare varietà di rose, detta Demon Rose, era utilizzata per proteggere l'Avenger Castle ed il palazzo imperiale, in quanto le sue spine ed il suo polline erano velenose. Ed io ho tappezzato di Demon Roses il cammino da qui al palazzo del Grande Sacerdote: prima che se ne renda conto sverrà, e poi morirà lentamente ma dolcemente.
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Queste cose Seiya non le sapeva, e cascò in pieno nella trappola: mentre Aphrodite diceva la parola "polline", Seiya cadeva a terra e sveniva, avvelenato proprio dal polline delle Demon Rose e ferendosi con le spine dove il cloth non lo proteggeva. Benché involontariamente ed indirettamente, gli Spectre avevano fermato la sua corsa.
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_ Ma porca... Seiya! _ gridò Shun mentre correva a soccorrere il compagno.
_ Un momento, dove hai intenzione di andare? _ chiese Aphrodite tirando la catena. Non dovevi essere il mio avversario, Andromeda?
_ Grazie per avermelo ricordato, pesce lesso: ti sconfiggerò prima di soccorrerlo.
_ E pensi di riuscirci? Il tuo maestro era Cepheus Albireo, vero?
_ Naturalmente! Ma il Maestro è stato ucciso da Scorpio Milo...
_ No, non soltanto: vedi, Albireo era un osso duro, e così, per ogni eventualità, mi è stato ordinato di seguire Milo e di intervenire in caso di necessità. Così, quando Albireo si è rivelato pari a Milo, l'ho colpito con la Demon Rose che è piantata accanto al suo cadavere.
_ Cosa?!
_ Cepheus Albireo è caduto per mano di Rosa Pisces Aphrodite.
_ E' per questo che il Maestro è morto così facilmente: un colpo a tradimento! Lo vendicherò!
_ Risparmiati la fatica, ci ha già pensato Milo: aveva ricevuto l'ordine preciso di uccidere Albireo ed ha approfittato del mio aiuto, ma poi mi ha fatto un occhio nero e ha cercato di affogarmi.
_ Ma non l'ha fatto! Vedrai, pesce lesso, io completerò l'opera di Milo, ad ogni costo, e vendicherò il Maestro!
_ E' uno splendido affetto, quello che ti lega al tuo Maestro. Non temere, presto la mia tecnica basata sulle Demon Rose vi riunirà.
_ Va' all'inferno! NEBULA CHAIN!
_ Precedimi: ROYAL DEMON ROSE.
Aphrodite, poiché Shun gli aveva agganciato entrambe le braccia con le sue catene, non ebbe difficoltà a colpire il povero Shun con una cascata di Demon Roses (e se credete sia facile lanciare una rosa alla velocità della luce senza disintegrarla vi sfido a provarci). Aphrodite fece per andare a prendere un tritatutto per trasformare Shun, che credeva di aver liquidato, in concime per i suoi fiori, ma Shun non era ancora morto e si rialzò, pronto a combattere.
_ Avevo fatto in modo che tu morissi senza soffrire, perché ti rialzi? _ chiese Aphrodite. _ Se avessi chiuso gli occhi, te la saresti cavata senza soffrire.
_ Non sono così vigliacco da lasciarmi morire così! _ ribattè Shun. _ E inoltre ho fatto una promessa a mio fratello, prima di separarmi da lui: gli ho promesso che avrei combattuto da uomo fino all'ultimo!
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_ Ehi! Il cosmo di Seiya si sta spegnendo! _ esclamò Ichi.
_ Quindi rimane solo Shun... _ mormorò Tatsumi. _ Non mi fido di quella femminuccia! Io vado!
_ Piantala. _ disse Leda trattenendolo per la maglia. _ Tu lo sai perché io e Spica abbiamo attaccato Shun mentre era senza cloth e dopo che aveva litigato con June?
_ E che centra?!
_ Centra, perché Shun ha una tecnica segreta formidabile. L'ho vista spiando Shun mentre la mostrava al Maestro poco prima di tornare in Giappone. E posso garantirti che, chiunque sia il suo avversario, Shun può batterlo con estrema facilità con quella tecnica.
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_ Vuoi ancora combattere? _ chiese Aphrodite. _ Dimentichi che le mie Demon Roses ti hanno ferito in più punti, e che sei destinato a morire. Se però ci tieni, sappi che non mi assumo nessuna responsabilità per il tuo dolore. ROYAL DEMON ROSE!
_ ROLLING DEFENCE!
Il povero Aphrodite non solo non riuscì a sfondare la difesa di Shun, ma la catena riuscì addirittura a catturare alcune rose e a buttarle da tutte le parti, compreso addosso ad Aphrodite, che si ritrovò avvelenato dal suo stesso colpo.
_ Chiudi gli occhi e lasciati morire senza sofferenze, Aphrodite! _ lo canzonò Shun. _ Ora finiscilo, NEBULA CHAIN!
_ Uh uh uh... Ah ah ah! Come la tua catena ti difende parando gli attacchi che ti vengono rivolti, così le mie rose mi difendono, nascondendo il mio cosmo e la mia immagine. _ replicò Aphrodite, dissoltosi fra le rose ed illeso. _ Non puoi colpire ciò che non vedi!
_ THUNDER WAVE!
_ E' inutile, non riuscirahio! Ma come hai fatto?!
_ La square chain può trovare qualsiasi nemico, ovunque si trovi ed in qualsiasi modo si nasconda.
Aphrodite, visibile, senza elmo (gli era caduto) e seduto con una brutta ferita alla guancia, non poteva certo smentirlo.
_ Maestro Albireo, lancerò contro Pisces Aphrodite, colui che vi ha ucciso, tutte le tecniche che ho imparato da voi, e ucciderò il mio avversario! _ dichiarò Shun. _ Stavolta non me lo lascero sfuggire, e vi vendicherò! THUNDER WAVE!
_ Te la sei cercata, piccolo. _ disse Aphrodite, che non cercò nemmeno di spostarsi.
Aphrodite aveva infatti impugnato una rosa nera, e con essa toccò la square chain, bloccandola.
_ Non immaginavo che tu, con quel viso da ragazzina, nascondessi tanto spirito combattivo. _ disse Aphrodite. _ Anche non facendo nulla, il veleno delle Demon Roses ti ucciderà entro poche ore, ma poiché non ti riesce di attendere quel momento, ti porgerò questa rosa nera di mia creazione, che non avvelena lentamente e con dolcezza ma tutto distrugge con dolore e violenza, il cui nome è PIRANHA ROSE!
Le parole di Aphrodite non erano semplici vanterie: infatti la square chain, sotto l'assalto delle rose nere, fu praticamente disintegrata, seguita poi dalla circle chain, che Shun aveva disposto in Rolling Defence per rispedire le rose al mittente, e dall'intero cloth, il cui pezzo più grande non superava i venti centimetri di larghezza.
_ Così i nove ribelli che hanno dato la scalata al Junikyu sono tutti sconfitti. _ disse Aphrodite. _ Il Grande Sacerdote ne sarà conte... Oh, sei ancora vivo. Per favore, resta lì e attendi la morte in silenzio: non mi piace vedere il sangue. E poi, cosa ti resta?
Aphrodite l'avrebbe presto scoperto a sue spese: Shun si stava rialzando, ed il suo cosmo si stava espandendo sempre più. Shun stava per usare la sua vera forza, cosa che aveva fatto soltanto una volta prima di allora.
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Isola di Andromeda, alcuni mesi prima. Leda, June e Spica, tutti e tre un po' malconci, erano assieme ad Albireo e stavano osservando Shun, legato a due scogli nel mare in burrasca con le catene del cloth di Andromeda.
_ Un attimo... Se vincevo io, mi toccava affrontare una roba simile per guadagnarmi il cloth?! _ esclamò Spica.
_ E' impossibile liberarsi! _ aggiunse Leda.
_ No, non è impossibile. _ rispose Albireo. _ E' però molto difficile, e nessuno finora ha mai superato questa prova. L'ha superata vivo, per intenderci.
_ Maestro, Shun non può sostenere il Sacrificio! _ esclamò June.
_ Shun l'ha voluto, e non posso certo fermarlo.
_ Ma che senso ha questa prova?!
_ Secondo il mito, Andromeda fu offerta in pasto al mostro Kaitos, ricordato dalla costellazione della Balena, inviato da Poseidone a devastare l'Etiopia per punire la linguaccia di sua madre, la regina Cassiopea. _ disse Leda. _ Alcune leggende dicono che Andromeda fu incatenata a quegli scogli, e che quest'isola sia in realtà Kaitos pietrificato da Perseo con la testa di Medusa, esattamente come accadde a quel cretino di Atlante. Questo è il senso mitico.
_ Sì, ma perché Shun deve venire incatenato alle catene del cloth di Andromeda, se per conquistare il cloth deve liberarsi e spezzare le catene?
_ No, non liberarsi ma conquistarne il controllo. _ rispose Albireo. _ E' per questo che nessuno è finora sopravvissuto: il cloth non ha accettato altri padroni oltre a Lynkeos.
Passarone le ore, e la marea sommerse Shun.
_ Bene, pare che dovremo fare un nuovo torneo per quel cloth. _ disse Leda. _ Maestro, possiamo dire agli altri cosa aspetta chi vincerà il torneo?
_ Perché sei così sicuro che si debba riassegnare il cloth di Andromeda? _ chiese Albireo.
_ Perché Shun è morto.
Quasi come se volesse smentirlo, Shun scelse proprio quel momento per aprire le acque ed uscirne come nuovo Sacro Guerriero di Andromeda.
Il giorno dopo, in attesa del traghetto che l'avrebbe condotto a terra, dove avrebbe preso un aereo per il Giappone, Shun stava parlando con il suo maestro.
_ Shun, non puoi ingannarmi: tu avevi acquisito quel cosmo molto prima della cerimonia, prima ancora del torneo per l'assegnazione. _ disse Albireo. _ Perché allora ti sei sempre fatto picchiare?
_ Maestro, è come dite voi: il mio cosmo si è risvegliato lentamente in questi sei anni grazie ai vostri insegnamenti. _ rispose Shun. _ Io non ho combattuto prima del torneo perché non volevo ferire i miei compagni, e perché odio la lotta.
_ Capisco.
_ E' tutto merito vostro, Maestro. Ora che lascerò l'isola, mostrerò solo a voi, Maestro, la mia vera forza.
Da Shun partì una specie di tempesta in miniatura, simile ad un micro-Hoyoku Tensho, che sfiorò il bracciale del Silver Cloth di Cepheus e colpì la grossa roccia dietro di lui.
_ Shun! _ chiamò June, che stava arrivando di corsa.
_ June-san, che c'è?
_ Come che c'è? Stai facendo tardi, rischi di perdere la nave!
_ Grazie, June-san. Anche a voi, Maestro: vi sarò grato per tutta la vita. Addio.
Shun, accompagnato da June, si allontanò, ed in quel momento il bracciale del cloth di Cepheus andò in pezzi, e la roccia finì in polvere.
_ Hai visto, Leda? _ chiese Albireo. _ Che ne dici?
Leda, che si era nascosto dietro la roccia polverizzata da Shun, era troppo spaventato per parlare.
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_ Incredibile! _ commentò Aphrodite. _ Costui è condannato a morte, ha subito Royal Demon Rose e Piranha Rose, eppure ha ancora energie da vendere! Come può essere?!
_ Aphrodite, è colpa tua se sono arrivato a questo punto. _ disse Shun, che si stava rialzando. _ Se fosse stato possibile, non avrei voluto utilizzare questo colpo! Ma la mia vita è vicina al termine, e devo farlo.
_ Cosa pensi di poter fare ridotto come sei? Sarò io ad uccidert... Come può essere?! Non sta facendo assolutamente nulla, eppure da lui sta nascendo un turbine!
_ NEBULA STREAM!
Aphrodite fu investito dalla piena potenza del turbine e fece un volo in aria. Credendo che fosse tutto qui, stava già cantando vittoria quando si ritrovò immobilizzato e si schiantò a terra di faccia, rischiando di rompersi il naso. Riuscì a rialzarsi a fatica, ma poi il turbine lo immobilizzò, impedendogli altre mosse.
_ Che cosa volevi fare?! _ strillò Aphrodite. _ Rischiavi di rompermi il naso! Volevi deturpare il mio magnifico volto?!
_ Volevo semplicemente bloccare i tuoi movimenti. _ rispose Shun, per una volta incattivito e ghignante come un gatto che sta per mangiare un topo. _ Ormai che tu viva o muoia verrà deciso da un mio pensiero. Ma, Aphrodite, se salverai Seiya, rinnoverai il tuo spirito come un vero Sacro Guerriero di Atena ed invocherai con sincero pentimento il perdono per ciò che hai fatto al Maestro, ti risparmierò e ti libererò.
_ Povero sciocco. Libero lo sono già, libero di porgerti quest'altra mia creazione, la rosa bianca che uccide.
Aphrodite era infatti riuscito a prendere in mano una rosa bianca, sebbene a prezzo di grande fatica.
_ La sublime bellezza della Demon Rose proveniente da Nemesis uccide lentamente e nel piacere, mentre il fatale incanto della mia Piranha Rose provoca morte immediata e dolorosa. _ spiegò Aphrodite. _ Ma questa rosa bianca è ancora diversa: benché più lenta della Piranha Rose, uccide abbastanza rapidamente, impiantandosi nel cuore e dissanguando per acquisire il colore rosso. E' per questo che l'ho chiamata Bloody Rose, e tu sei il primo umano cui faccio l'onore di ucciderlo con essa: il primo abbastanza forte da costringermi ad usarlAAAAAAH!
Il turbine della Nebula Stream stava diventando più forte, ed Aphrodite era ormai inchiodato al muro.
_ Bada a te: più mi costringi a rafforzare il Nebula Stream, più c'è il rischio che la corrente muti in tempesta senza argine o limite di alcun tipo. _ lo avvisò Shun. _ Pentiti prima che ciò accada.
_ Che cosa?! _ esclamò Aphrodite. _ Dovrei pentirmi di aver fatto il mio dovere uccidendo un uomo ribellatosi al Santuario?! Tu dovresti pentirti!
_ No, non io: il Grande Sacerdote che combattiamo ha tentato di uccidere Atena quand'era piccola, e...
_ E allora?
_ E all... Come sarebbe a dire "E allora"?! Vorresti dirmi che sai che il Grande Sacerdote Ares...
_ Non è il vero Ares dell'Altare ma Saga dei Gemelli, che ha ucciso Ares e si è sostituito a lui, conquistando in seguito il trono sacerdotale. Anche Death Mask ne era a conoscenza, l'aveva scoperto prima di me, e ancora prima l'aveva fatto Shura, anche se poi l'ha dimenticato e mai più riscoperto.
_ Pazzesco... E allora perché lo servi?!
_ Ascolta le mie parole e cerca di capire, poppante, è la tua ultima possibilità di salvarti. Nella battaglia e nella giustizia c'è sempre bellezza, e la bellezza appartiene a colui che possiede forza. Ne consegue che la giustizia appartiene a chi possiede la forza, e quindi Saga, dotato di forza incommensurabile, possiede la giustizia. Saga è giustizia. Saga è bellezza.
_ Ma... Sottospecie di checca isterica, rispondi a questo: che ne sarebbe allora dei deboli?! Dovrebbero forse sottomettersi ai forti?!
_ Proprio così. E' grazie alla sottomissione delle deboli e litigiose nazioni della Terra alla forza del Santuario che la pace è stata preservata. Gli uomini deboli devono sottomettersi ai forti, cedere loro tutto ciò che essi richiedono, compresa la vita.
_ No, non è così! Coloro che hanno la forza non possono fare ciò che vogliono, ma devono utilizzarla per il bene comune, o sarebbe la distruzione totale.
_ Poppante, non riesci a capire, o forse non vuoi capire. In ogni caso hai sprecato la tua sola possibilità di salvarti. BLOODY ROSE!
_ Te la sei voluta. _ disse Shun mentre la rosa bianca raggiungeva il suo cuore. _ NEBULA STORM!
Aphrodite dei Pesci morì in quell'istante, travolto dalla corrente mutata in terribile tempesta, ma Shun non poteva godere della vittoria: la Bloody Rose lo stava uccidendo, assorbendo il suo sangue, e Seiya giaceva privo di sensi e morente fra le Demon Roses.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Minuto dopo minuto, secondo dopo secondo, il fuoco di Pisces si consuma, e con esso la vita di Atena. Nove eroi sono caduti, e la situazione appare disperata. Riuscirà Atena a salvarsi, o Saga coglierà la palma della vittoria? Lo scoprirete (forse) nel prossimo episodio.

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Capitolo 39
*** 39: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU 12 ***


Con questo episodio finisce la lunga saga della scalata del Junikyu, ma non crediate che abbia finito qui, mi raccomando!
by lord Martiya
P.S.I: Il termine 'Soma' (in greco vuol dire 'corpo') è tratto da Episode G, dove designa le armi dei Titani. L'ho riutilizzato per indicare le armature divine in genere in quanto le armi dei Titani possono diventare le loro armature, benché come tali non sembrino di molto superiori ai Gold Cloth (Aiolia apre un grosso varco in quella di Iperione con due Lightning Bolt nello stesso punto e poi quasi disintegra quella di Ceo con il Photon Burst).
P.S.II: Nella serie Hokuto no Ken, il termine Taizanji Kempo (Kempo del Tempio del Monte Tai) designa una scuola di arti marziali i cui combattenti sono per la maggior parte uomini di Raul ed ossi duri di prima categoria, come dimostra il primo di loro, Wigul (il capo-carceriere di Cassandra), che quasi ammazza Kenshiro con una tecnica che affido a Gashoki.
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Phaeton=Feton; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Seadragon Kanon=Kanon del Dragone Marino; Bootes Leda=Leda del Guardiano; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Leo Aiolia=Ioria del Leone; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Kraken Isaac=Abadir di Kraken; Julian Solo=Julian Kedives.



CHAPTER 39: COLORO CHE SCALANO IL JUNIKYU PARTE DODICESIMA-LO SCUDO DI ATENA



Marin stava correndo verso il Junikyu, inseguita da un battaglione di guardie in jeep, furgoni ed un carro armato. Dopo un po', stufa, Marin tornò indietro e, usando il carro armato come mazza, si sbarazzò degli inseguitori, lasciando il carro armato capovolto.
_ Da non credere. _ commentò. _ Questi cretini pensavano di potermi battere con così poco solo perché sono un po' stanca...
_ Loro hanno fallito, ma noi ti uccideremo! _ gridò Phaeton, arrivato con una cinquantina di soldati corazzati scelti.
_ Che palle...
_ Noi ti sconfiggeremo! Sappi che sulla tua testa c'è una taglia: il Silver Cloth dell'Altare, che ho tutta l'intenzione di aggiudicarmi, ma anche gloria, onori e ricchezze, che spetteranno a costoro che mi aiutano.
_ OK. Chi paga i funerali?
Una cinquantina di lance ben piazzare colpì la colonna alle sue spalle in modo da impedirle di muoversi, e Phaeton ne approfittò per colpirla ripetutamente alla pancia prima che si liberasse. A quel punto i soldati si scagliarono su di lei, colpendola accuratamente dove non era protetta dal cloth, stremandola ed immobilizzandola.
_ Ti ucciderò personalmente. _ disse Phaeton, e cercò di colpirla con un pugno, centrando invece il carro armato, che Shaina mise fra lui e Marin.
_ Qui me ne occupo io. _ disse Shaina dopo essersi gettata alle spalle il carro armato.
_ Che ti prende?! _ esclamò Phaeton. _ Se vuoi finirla personalmente basta dirlo!
_ Piantala di cianciare. Dov'è Seiya?
_ Seiya? Non ti preoccupare: Aphrodite ha tappezzato il cammino fra il suo Tempio ed il palazzo del Grande Sacerdote con le Demon Roses. Morirà dolcemente.
_ Capisco. Tieni, Marin.
_ Cos'è? _ chiese Marin mentre prendeva una borsa da Shaina.
_ 20 dosi di antidoto per le Demon Roses ed un aggeggino con cui minacciare Seiya se cerca di mollare l'impresa per fare il gentiluomo. Ora fila da Seiya, qui ci penso io.
_ Oh, no... _ mormorò Phaeton.
_ Chi vuole essere il primo? _ chiese Shaina mentre Marin se la filava.
_ Addosso tutti insieme!
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Dopo una difficile corsa, Marin raggiunse Seiya e, senza tanti preamboli, gli iniettò una dose di antidoto nel fondoschiena (così dicevano le istruzioni). Poi, per non perdere tempo, lo prese in spalla e lo portò avanti mentre l'antidoto faceva effetto, non senza avergli fatto indossare la propria maschera (con gli occhi ricoperti di cerotti per non farsi vedere in faccia) per evitare che si avvelenasse ulteriormente.
_ Hai ripreso i sensi? _ chiese dopo un po'.
_ Questa voce... Marin-san! _ rispose Seiya.
_ Lo prendo per un sì.
_ Che ci fai qui?!
_ Ti salvo la vita.
_ Perché sei sparita da quella volta?!
_ Perché se restavo in circolazione rischiavo la pelle, quindi sono andata ad Orano dal mio maestro. Ed ora zitto: meno sprechi energie meglio è. La prossima volta stai attento: queste rose si chiamano Demon Roses, e sono altamente velenose. Finché avrai la maschera sarai protetto dal polline, mentre alle spine provvederanno i gambali del tuo cloth.
_ Non riesco a percepire il cosmo di Shun... Non sarà...
_ Prova a voltarti ed uso l'aggeggino che Shaina mi ha dato per quest'evenienza.
_ Un attimo... Se io ho la tua maschera...
_ VUOI STARTENE UN PO' ZITTO?!
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_ Chi ha urlato? _ chiese Saga. _ Oh, no, Marin...
_ Pare che vincerò la scommessa. _ disse l'altra personalità.
_ Perché non stai zitto anche tu?
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Marin continuò a trascinare Seiya, ma dopo pochi altri passi crollò priva di forze, finendo a faccia in giù.
_ Avevo intenzione di portarti a spalla il più avanti possibile, ma non ho più forze... _ mormorò. _ Vai, ora.
_ Marin-san, che ti succede? _ chiese Seiya. _ Le tue condizioni non dipendono solo dalle Demon Roses... Cos'hai fatto prima di venire qui?
_ Vuoi muoverti, cretino?!
Marin svenne, e Seiya, non volendo sacrificarla, le rimise la maschera e fece saltare tutte le Demon Roses col Ryuseiken. Poi, ricordatosi che Marin era svenuta e che forse era sua sorella, fece per dare un'occhiata
. _ Vuoi muoverti, pezzo d'idiota?! _ gli gridò alle spalle Shaina. _ Se Marin vorrà farti vedere il suo volto lo farà quando avremo finito, no?!
_ Shaina-san... Io resto qui: devo curare Marin-san. _ disse Seiya.
_ Provaci e ti infilo questo nel retrobottega. _ replicò Shaina tirando fuori dalla borsa un vibratore enorme.
Seiya corse via, mentre Shaina iniettava l'antidoto a Marin. In pochi secondi Seiya raggiunse il palazzo del Grande Sacerdote e 'convinse' una guardia imperiale ad indicargli la sala del trono.
_ Sto arrivando, stronzo! _ gridò Seiya prima di sbattere sulle massicce porte della sala del trono. _ Ma porc... Forse vanno tirate... Macché! PEGASUS RYUSEIKEN!
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_ Ben svegliata. _ disse Shaina non appena Marin si fu ripresa.
_ Shaina, dov'è Seiya?! _ chiese Marin.
_ Al lavoro.
_ Davvero?!
_ Ho dovuto minacciarlo di infilargli l'aggeggino nel retrobottega, ma l'ho convinto.
_ Nel retr... Non credevo che tu possedessi una roba simile!
_ L'ho costruita nell'ultima settimana apposta per quest'evenienza. E a dire il vero è un falso: non vibra.
_ ...
_ Ma non parliamo di questo. Piuttosto, dimmi come hai fatto a ridurti così.
_ Sono andata sullo Star Hill.
_ Che?! Tu sei pazza! Arrampicarsi lassù è quasi impossibile persino per i Sacri Guerrieri d'Argento, ed è proibito senza l'autorizzazione del Grande Sacerdote perché è il posto designato alla lettura delle stelle!
_ E quale posto migliore per nascondere il segreto del Grande Sacerdote Ares?
_ Nessuno. Cos'hai scoperto?
_ Che chiunque sia colui che si è sostituito ad Ara Ares ha ucciso anche il Grande Sacerdote Sion, e con un solo pugno nel petto: ne ho trovato il cadavere.
_ Il Grande Sacerdote Sion?! Ne sei sicura?!
_ Ero già in addestramento quando regnava, e ne ho riconosciuto il cosmo avvolgere il corpo: è lui.
_ Incredibile! Ma chi è stato in grado di uccidere il sommo Sion?! Fra i Sacri Guerrieri d'Oro di quell'epoca soltanto Aiolos e Saga pot... Oh-oh.
_ Saga...
_ Resta qui e non muoverti! _ gridò Shaina mentre si dirigeva verso il Junikyu.
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Seiya si stava sfiancando contro la porta della sala del trono.
_ Che c'è? _ chiese Milan, appena arrivato.
_ Che c'è?! _ esclamò Seiya. _ C'è che io devo entrare lì per salvare Atena e questa dannata porta non si apre nemmeno con le cannonate!
_ E' una porta scorrevole, deficiente.
Seiya provò a far scorrere dentro il muro le porte, e riuscì ad aprirle.
_ Non ho parole... _ commentò.
_ Io sì, sei: entra, deficiente, e richiudi la porta! _ urlò Saga.
Seiya entrò, richiuse la porta e fronteggiò il Grande Sacerdote. Si rese subito conto che c'era qualcosa di strano, poiché dall'elmo uscivano capelli neri e non grigi, ma non ci badò.
_ OK, Grande Sacerdote, ... _ iniziò Seiya.
_ Zitto! _ ordinò Saga, togliendosi elmo e maschera e spostandosi accanto alla porta. _ E chiamami per nome: Gemini Saga. No, non posso estrarre la freccia dal petto di Atena, non più.
_ Eh? Ma...
_ Zitto, ho detto! Ho solo due minuti! In compenso, posso dirti come fare: dietro il trono, coperta dalla tenda purpurea, c'è una scalinata che conduce ad un tempietto scavato nella statua di Atena che domina il Santuario, e nel tempietto c'è una statua di Atena in oro. Quella statua è in realtà la Soma di Atena.
_ Soma?
_ L'armatura. E' incompleta, poiché Aiolos si è portato via l'emblema di Nike, che ora si è trasformato nello scettro di Saori Kido, che ha parzialmente aumentando il vostro cosmo quando Atena si è risvegliata. Ma questo ora non ci interessa, perché ciò che può salvare Atena è il suo scudo: puntalo verso Atena, ed il suo raggio cancellerà la freccia e restituirà ad Atena il suo potere. Ora fila a provvedere, finché riesco a trattenermi!
Seiya si diresse verso il trono, ma improvvisamente Saga lo chiamò.
_ Saga, che c'è? _ chiese Seiya. _ Ma... Voi state male!
_ Muo... Tempo scaduto. _ disse Saga, mentre i capelli diventavano grigi e gli occhi rossi. _ Non ti lascerò prendere lo scudo di Atena.
_ Ma... Doppia personalità!
_ Gli strizzacervelli dicono sindrome dissociativa della personalità. Muori!
Un fascio di energia colpì Seiya, che finì a terra. Seiya contrattaccò con il Ryuseiken, ma Saga scansò ogni colpo coprendosi con le illusioni, portandosi allo stesso tempo davanti al trono ed indossando il Gold Cloth, ed infine colpì Seiya con un altro fascio di energia.
_ Non posso permetterti di vincere ora. _ disse Saga. _ Una volta che la freccia d'oro avrà ucciso Atena e ne avrà conquistato il potere, potrò utilizzarlo per potenziare il mio cosmo assieme al potere delle altre vittime delle Frecce dorate, ed avrò a mia disposizione anche la Soma di Atena. Sarò un dio in questo mondo, un dio cui persino Ade e Poseidone dovranno sottomettersi.
_ E' assurdo! _ esclamò Seiya. _ E tu saresti il Grande Sacerdote che deve aiutare Atena a proteggere il mondo?!
_ Esattamente: senza un governante al loro livello, prima o poi la Terra cadrà nelle loro mani o verrà distrutta dalle armi nucleari degli uomini. Cosa importa se il suo governante è un dittatore crudele, se egli salva la Terra da dittature ben peggiori e dalla distruzione?
_ E allora riconsegnala ad Atena!
_ E' troppo ingenua, troppo fuori dal mondo per questo compito: solo io sono adatto. Ora basta chiacchierare: ANOTHER DIMENSION!
Seiya scomparve nell'Another Dimension, per poi ricadere semisvenuto addosso a Saga, il quale era in preda ad una furibonda lite con se stesso.
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Mu, seduto davanti al suo Tempio, stava leggendo un libro alla luce di una torcia elettrica (era ormai notte) quando sentì un richiamo nella mente.
_ Sei tu, Shaka? _ chiese.
_ Proprio così. _ rispose la voce. _ Vorrei che tu mi aiutassi. Per salvarmi, sono finito in una giuntura dimensionale, e mi serve il tuo aiuto.
_ Pensavo che tu potessi farcela da solo.
_ E infatti potrei, ma solo lasciando qui lo scimmiotto, e solo il tuo teletrasporto può aiutarmi. Potrei chiedere aiuto a Saga, ma non mi fido troppo.
_ Tornerete entrambi al Tempio della Celeste Vergine.
Al Tempio della Vergine Celeste il cloth della Vergine si dispose per essere indossato, ed in esso si materializzò Shaka con in braccio Ikki, che subito fu risvegliato e rimesso in forma dal potere di Shaka.
_ Dormito bene? _ chiese Shaka.
_ Ma che... _ mormorò Ikki. _ Come hai fatto a resistere?!
_ Mi sono levato il cloth mentre facevi esplodere il tuo cosmo, e siamo finiti in una giuntura dimensionale, ma non centra. Ora vai dal Grande Sacerdote.
_ Eh?
_ Al momento Seiya vi sta combattendo contro Saga, ed avete ancora una mezz'ora scarsa. Ora potresti bruciare il tuo cosmo un attimo?
Ikki bruciò il suo cosmo, e Shaka gli gettò addosso della polvere che si mutò nel cloth della Fenice, nuovamente rinato.
_ Come mai non mi hai abbandonato nella giuntura? _ chiese Ikki.
_ Mi è sorto un dubbio, cosa che non succedeva da parecchio. _ rispose Shaka. _ Tuo è il merito di tale dubbio, ovvero se siate davvero difensori di Atena e noi vittime di un magistrale inganno. Ora va, e non perdere altro tempo.
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_ D'accordo, allora: niente Another Dimension, e nemmeno la morte. _ disse Saga.
Seiya cercò di oltrepassare Saga, ma questi gli mollò un pugno alla mascella e lo ributtò indietro.
_ Ma anche niente sensi. _ disse Saga. _ Ti ho già tolto il gusto, Pegasus Seiya, cosa vuoi che ti tolga ora? Ah, già, non puoi parlare... Decido io, allora: il tatto!
Saga mollò un doppio pugno in testa a Seiya, danneggiandone l'elmo e bloccandogli il senso del tatto agendo direttamente sui nervi, benché non in modo definitivo come avrebbe fatto in condizioni normali. Poi fu il turno dell'udito (e Seiya si ritrovò con l'elmo in frantumi), poi dell'olfatto (naso rotto e sanguinante) ed infine della vista (con tanto di duplice occhio nero). A questo punto Saga, con il tocco del dito, fece cadere Seiya, ormai ridotto alla vita vegetativa.
_ Non pensi che sarebbe stato meglio ucciderlo direttamente, invece che fargli questo scherzo? _ chiese Saga all'altro se stesso.
_ Com'è che si dice? Finché c'è vita c'è speranza. _ rispose l'altra personalità.
_ Ma va... Ma che... Non ci credo! E' più forte di prima, e continua a voler combattere! Come fai?!
_ Gemini, in me arde ancora la fiamma della vita. _ rispose Seiya. _ Finché avrò vita, io combatterò per salvare Atena! PEGASUS RYUSEIKEN!
_ Polenta, non sai fare di meglio? _ chiese Saga, che parava tranquillamente ogni colpo. _ Non puoi vincere con un colpo a mach 1. 10, andiamo meglio ma è ancora insufficiente. 35...120... Ma che?!
Seiya aveva lanciato un colpo a velocità crescente, e Saga, colto di sorpresa, ci era cascato come un pollo (non aveva certo sospettato un trucco così patetico), facendosi un volo incredibile e finendo a terra senza elmo. Seiya, guidato dal cosmo di Atena, si mosse verso il tempietto in cui era custodita la Soma, ma Saga lo stese con un destro micidiale.
_ Pensavi davvero di avermi battuto così facilmente? _ chiese Saga. _ Ma, come immaginavo, è necessario ammazzarti. Muori!
_ PEGASUS ROLLING CRASH!
Seiya sfondò il tetto, ma, pur riuscendo a ferire Saga, fu lui a farsi più male.
_ Insufficiente. _ disse Saga. _ Hm? Un elmo che piange... Dì un po', perché stai facendo piangere il nostro elmo?
_ Non lo indovini? _ chiese l'altra personalità di Saga. _ Sono dispiaciuto per il nostro comportamento, dovresti saperlo. Non dobbiamo dominare il mondo, non è giusto: non è questa la via scelta dagli uomini!
_ Sei patetico: gli uomini non meritano tanta fiducia. Non potrebbero mai unirsi e difendere la Terra dalle innumerevoli malvagità e divinità che desiderano questo mondo e la loro distruzione, non prima di aver sperimentato sulla propria pelle la distruzione che deriva dalla loro discordia! E Atena è altrettanto ingenua a voler lasciare la Terra nelle loro mani! Gli esseri umani sono come bambini che vivono in una casa di carta, e da quando hanno scoperto come provocare la fissione e la fusione dell'atomo hanno i fiammiferi per bruciarla ma non ancora quelli per proteggerla!
_ Ed è appunto per questo che Atena risiede sulla Terra ed ha creato il Santuario, per proteggere gli uomini da se stessi e da coloro che vogliono distruggerli. Un tempo ci accontentavamo di questo, e proprio per questo ho accettato di lasciarti fare quella sceneggiata e di prendere il potere finché Atena non fosse cresciuta, ma da quando abbiamo incontrato Ponto e Crono sei impazzito, ed hai perso di vista il nostro vero obiettivo. Ritirati, per favore, o passeremo il segno.
_ Considera passato il segno, perché non mi ritirerò. Io sono il salvatore di quest'epoca, ed ucciderò chiunque mi ostacolerà! Chiunque!
Il 'chiunque' più vicino, ovvero Seiya, ricevette un papagno formidabile, che lo fece rimbalzare fin sul soffitto aprendo tre buche (una nel pavimento, una nel soffitto ed un'altra nel pavimento), danneggiando ulteriormente il Bronze Cloth.
_ Voglio fare un esperimento: riuscirai a rialzarti dopo che ti avrò disintegrato la testa? _ chiese Saga, preparando il Galaxian Explosion.
Saga, colpito dalle piume del cloth della Fenice, mancò di parecchio il bersaglio e disintegrò il soffitto.
_ Come diavolo fai ad essere ancora vivo?! _ esclamò Saga. _ Shaka posso capirlo, ma tu?!
_ La Fenice è l'uccello immortale, non lo sai? _ chiese Ikki.
_ Bé, vorrà dire che sarò l'estintore che spegnerà definitivamente le sue fiamme.
_ Fa pure, ma non ti permetterò assolutamente di uccidere Seiya! Io, ora, sono venuto qui superando il cadavere di mio fratello e quelli dei miei amici, caduti per difendere Atena, giurando nel mio cuore che quello che devo fare ora non è pregare perché le loro anime riposino in pace, ma combattere! A rischio della mia stessa vita, per non rendere vane le morti di mio fratello e dei miei amici e per riscattare la mia antica servitù ai tuoi ordini, io ti sconfiggerò!
Nel frattempo Seiya, ridotto da Saga ad una specie di zombie privo del tatto e della capacità di provare dolore, continuava a cercare di raggiungere il tempietto di Atena. Saga cercò di colpirlo con un reticolati di fasci di energia simile al Lightning Plasma, ma Ikki si frappose fra i due e lo subì completamente, permettendo a Seiya di raggiungere la scala che conduceva alla statua grande ed al tempio sotto di essa. Ikki contrattaccò con l'Hoyoku Tensho, che però non ebbe effetto su Saga, il quale replicò con l'Another Dimension, in cui scaraventò Ikki. Saga, sicuro di averla vinta, si preparò a saltare addosso a Seiya, ma Ikki, riuscito in qualche modo a filarsela dall'Another Dimension, lo centrò in pieno col Phoenix no Ken e, pur non riuscendo a passare la protezione del Gold Cloth e a distruggergli il cuore, lo scaraventò dall'altra parte della sala con una discreta crepa sul petto.
_ Sei finito, Saga! _ gridò Ikki mentre lo attaccava nuovamente. _ PHOENIX NO KEN!
_ GALAXIAN EXPLOSION!
L'attacco di Saga stroncò sul nascere il colpo di Ikki e ne fece volare l'autore addosso a Seiya, anch'esso colpito dall'esplosione, e li fece finire entrambi in cima alla scalinata. Saga li inseguì per dar loro il colpo di grazia, ma prima di giungere in cima Daldo, che lo stava aspettando, lo colpì con un'ascia gigantesca, ributtandolo giù.
_ Maledizione... Hai sentito tutto, vero? _ chiese Saga.
_ Non solo io: Milan ha attivato l'impianto di comunicazione interna, e tutto il Santuario ha sentito e visto tutto. _ rispose Daldo. _ Ti conviene arrenderti.
_ GALAXIAN EXPLOSION!
Dopo aver disintegrato Daldo, Saga scalì di corsa la scalinata e trovò Seiya ed Ikki completamente KO e con i cloth in pezzi, ma anche un'orribile sorpresa: con le eccezioni di Shaina, Milan e Sakyo, tutti coloro che componevano la cosiddetta 'banda di Mulo' lo aspettavano a piè fermo, e lo stesso Mulo stava cercando di staccare lo scudo dalla Soma di Atena.
_ Sarò io il primo! _ gridò Catiz. _ Finalmente ho un avversario serio, non posso certo lasciarmelo sfuggire! ATOMIC CLAW!
Saga si rivelò un avversario più che all'altezza, scansando l'Atomic Claw e replicando con un destro in faccia a Catiz, che, per quando mezo stordito, comprese di essere lui a non poter competere con Saga, almeno con i mezzi normali, ed attaccò con il suo colpo migliore, il Burst Stream, senza ottenere grandi risultati. L'attacco era stato però inteso come copertura per Bedoun, che colpì con Loockwana, e Gashoki, che utilizzò il Mooko Hakyoku Do (Via dell'Estrema Supremazia Mongola), una tecnica di carica a spallata del Taizanji Kempo che mutava tutto il corpo in proiettile.
_ Bel tentativo. _ commentò Saga. _ Peccato che tu sia troppo mingherlino per sfruttare a dovere il Mooko Hakyoku Do, Gashoki.
_ Era solo una prova. _ replicò Gashoki. _ Fra me ed i miei due allievi, sono state inventate tre tecniche che lo sviluppano in modo più adatto a noi persone gracili. Vuoi provarle?
_ GALAXIAN EXPLOSION!
Incredibilmente Saga fu colpito dal suo stesso colpo: Shaina aveva appena rimesso in sesto Genes, Maya ed Ebdera, e quest'ultimo, appena arrivato assieme agli altri tre e a Flaming e Yukina, aveva provveduto a bloccare il Galaxian Explosion.
_ E ringrazia il cielo che i Sacri Guerrieri d'Oro stanno cercando di estrarre la Freccia d'Oro, o a quest'ora saresti già morto. _ disse Shaina.
_ E' inutile: non vincerete mai così! _ dichiarò Saga.
_ Bubbole!
_ Verità: solo un Sacro Guerriero può prendere quello scudo, e Saga lo sa bene. _ disse Ebdera.
_ Dirlo prima no? _ chiese Mulo.
_ Non può finire così! _ gridò Saga mentre Keiko raggiungeva la Soma di Atena e gli altri tranne lady Black Dragon gli saltavano addosso. _ AN...
Prima che Saga riuscisse a lanciare il colpo, Keiko aveva preso lo scudo di Atena e lo aveva centrato con un fascio partito da esso, che fu poi diretto verso Atena, facendo sparire la freccia (e facendo volare all'indietro tutti gli altri Sacri Guerrieri, che stavano cercando di estrarre la freccia). Mentre Atena riprendeva i suoi poteri, l'Orologio a Fiaccole si spegneva e Saga, toltosi il cloth, scendeva nella sala del trono.
_ Fermo! _ ordinò Mulo. _ Che hai intenzione di fare?!
_ La degna fine di un traditore è morire pugnalato alle spalle con la sua stessa arma da colui di cui si fida maggiormente. _ rispose Saga.
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Dall'alto dello Star Hill, Kanon aveva osservato tutta la battaglia.
_ Molto bene. _ commentò. _ Non come speravo, ma comunque bene. Potrò conquistare il potere, finalmente.
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Atena, seguita da Tatsumi, Kiki e dai Sacri Guerrieri, aveva raggiunto il Tempio dei Pesci Gemelli.
_ E' ancora vivo anche questo. _ disse Leda, che aveva controllato la salute di Shun ed aveva estratto la rosa, ormai quasi completamente rossa, dal suo petto.
_ Per fortuna sono sopravvissuti tutti e cinque... _ commentò Jabu. _ Ehi, ma che stai facendo?!
_ Lo prendo a calci! Non ti ricordi che ho giurato di prenderlo a calci fino a che non mi si spezza il piede?!
_ Ora puoi smettere. _ disse Aiolia dopo avergli spezzato il piede.
Il gruppo, dopo aver distaccato Suzuki per portare Shun in infermeria e rilevato Marin, raggiunse la sala del trono, dove Saga, che aveva ripreso gli abiti sacerdotali, li attendeva in trono.
_ Siamo qui, Saga. _ disse Atena. _ Arrenditi.
Saga non rispose.
_ E' inutile: Saga si è pugnalato con la stessa daga che aveva usato per cercare di uccidervi. _ disse Mulo. _ E' stato il suo modo per chiedere perdono, dopo che il fascio del vostro scudo lo ha guarito dall'incantesimo di Crono e Ponto.
_ Dunque è finita. _ disse Hiei. _ Faccia Spiaccicata, vieni qui.
_ La vuoi piantare di chiamarmi così?! _ strillò Kuwabara. _ E che cosa vuoi?!
_ Discutere di questa. _ rispose Hiei, mostrandogli una foto in cui Kuwabara e Yukina si baciavano.
_ Oh-oh...
_ Non ho molto da dire, ma sappi che se per caso mi sorge il sospetto che tu abbia fatto soffrire mia sorella ti sbatto sul menù di un qualche yookai cannibale.
Hiei se ne andò, e Mu scelse quel momento per far saltare i timpani a tutti.
_ Che diavolo succede?! _ chiese Aiolia.
_ Guarda... _ disse Mu indicando una botola in un angolo.
_ Qui non c'è niente, a parte dei sacchi di qualcosa... _ disse Aiolia dopo aver guardato dentro.
_ Appunto: quello è il magazzino del gamanion, dell'orialcon e della polvere di stelle. Per le riparazioni dovrò arrangiarmi con una misura d'emergenza e la polvere di stelle...
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Sullo Star Hill gli Spectre maggiori e Medea stavano sghignazzando come deficienti, in mezzo a parecchi lingotti di orialcon e gamanion.
_ Ih ih... Parliamo di cose serie... _ disse Medea, frenando a stento le lacrime da riso. _ Mart, pensi che possiamo fidarci di loro?
_ Sì... _ rispose lord Martiya.
_ Trovami un posto sicuro... ih ih... Voglio dirglielo personalmente.
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Nel palazzo sottomarino di Poseidone Kanon, alla presenza di Julian Solo, in cui Poseidone si era in parte risvegliato, degli altri generali e di Isaac, aveva appena riferito che una tale Saori Kido, che si spacciava per Atena, si era impadronita a forza del Santuario insieme ad un gruppo di Sacri Guerrieri ribelli.
_ Ma... E i Sacri Guerrieri d'Oro?! _ chiese Isaac.
_ Aries, Taurus, Leo, Virgo, Libra e Scorpio hanno tradito, e gli altri sono morti. _ rispose Kanon.
_ Anche Aquarius Camus è morto...
_ Dei Sacri Guerrieri dei ghiacci sopravvivono solo Cygnus e Puppis. Mi dispiace, Isaac.
_ Cygnus... Hyooga! Kanon, dimmi dove si trova, vendicheremo noi il tra...
_ Cygnus Hyooga ha ucciso con le sue stesse mani Corona Borealis ed Aquarius.
Isaac rimase paralizzato dallo shock, poi, tremante dalla rabbia, si rialzò, e lo scale di Kraken si dispose sul suo corpo.
_ Vedo che sarai con noi, Isaac. _ commentò Julian. _ Molto bene: la tua forza ci sarà molto utile, generale di Kraken. Dragone del Mare, ti concediamo carta bianca: spazza via i traditori ed il Santuario, e l'umanità stessa.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Con l'esercito di Poseidone sul piede di guerra fa la sua comparsa un nuovo nemico di Atena, frutto di un antico tradimento. Come potranno i Sacri Guerrieri opporsi ad esso nelle gravi condizioni lasciate dalla guerra intestina? Lo scoprirete nel prossimo episodio.

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Capitolo 40
*** 40: COLORO CHE DISTRUSSERO L'IMPERO ***


Non siete curiosi di sapere chi sono i Seleniti di Nemesis? Ebbene, lo saprete (anche se non sarà una vera sorpresa...).
by lord Martiya
P.S.I: L'attacco di cui parlano Mulo e Sakyo è avvenuto, secondo la cronologia dell'anime, fra il richiamo delle Gott Rob e la riparazione dei cloth, e ne approfitto per spiegare con l'emergenza svelata in tale occasione, e quindi la necessità di ripararli prima del ripristino delle scorte di orialcon e gamanion, il fatto che i cloth indossati da Seiya, Shiryuu, Hyooga, Shun e Ikki dopo la battaglia al Santuario siano chiaramente meno estesi (nel manga la necessità non si pone, in quanto i Bronze Cloth della prima parte del manga sono minuscoli e si tratta di un'evoluzione).
P.S.II: In Yu Yu Hakusho il Reikaishuu è una creatura dell'Aldilà che nasce da un uovo alimentato dai sentimenti della persona cui viene affidato, mantenendo la stessa dieta per tutta la vita. Yusuke ne possiede uno (originariamente era una specie di buffo pinguino con gli orecchioni) in quanto, dopo la sua prima morte, la prova di Koenma per farlo tornare in vita era accettare di far schiudere un uovo di Reikaishuu (se Yusuke si fosse rivelato malvagio il Reikaishuu l'avrebbe divorato non appena uscito dall'uovo), e, in occasione della seconda morte e resurrezione di Yusuke, ha assunto un aspetto simile ad una fenice azzurra.
P.S.III: Letteralmente la parola majooh (la utilizza Botan in riferimento a Medea) vuol dire 'regina dei demoni', ma in italiano viene normalmente tradotta come 'strega' (cosa che Medea, oltre a tutto il resto, è).
P.S.IV: Pers. Saint Seiya: Gemini Saga=Gemini dei Gemelli; Atena/Saori Kido=Atena/lady Isabel di Thule; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco o Serpentario; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Taurus Aldebaran=Torus del Toro; Steel Saints (Sho, Daichi & Ushio)=i Cavalieri d'Acciaio (Shadir, Benam & Lear (e Macbeth e Amleto dove li ha lasciati)); Mizar Cyd=Mizar; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Hydra Ichi= Aspidesdell'Idra Femmina; Leo Minor Ban=Ban del Leone Minore; Lupus Nachi=Black del Lupo; Monoceros Jabu=Asher dell'Unicorno; Ursa Minor Geki=Gerky dell'Orsa Minore; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso.



CHAPTER 40: COLORO CHE DISTRUSSERO L'IMPERO



02 dicembre 2046, Santuario, ufficio di Mulo.
_ Saga era incredibile! _ esclamò Mulo. _ Ha sistemato la sua rete spionistica in modo che non cadesse nel caos dopo la sua morte, e addirittura il flusso di informazioni è aumentato!
_ Ottimo! _ rispose Sakyo. _ Qualche informazione sull'autore dell'attacco del 20 novembre?
_ No: non fa parte dell'esercito di Poseidone. In compenso sappiamo che stanno passando in allarme giallo.
_ Cioè?
_ Giusto sopra la situazione di normalità. In parole semplici, si stanno preparando alla guerra. E sappiamo anche altre due cose: laggiù non sanno che Saori Kido è Atena, ed hanno un qualche alleato. Di chi si tratti, lo sanno solo i generali.
_ Quindi è possibile che l'alleato sia l'autore di quell'attacco?
_ Già. Vorrei potermici complimentare, visto che è riuscito ad attaccare Shaka e a filarsela illeso, e addirittura senza venir visto.
In quella risuonò l'allarme: era in corso un attacco al Tempio del Toro d'Oro.
Accorsi al Tempio, Mulo e Sakyo scoprirono di essere stati preceduti da Shaina, Marin e Jin, e che l'autore se l'era filata dopo aver steso Aldebaran (frantumandogli l'elmo) e ucciso gli Steel Saints.
_ Che razza di bestia è?! _ esclamò Sakyo.
_ Trattasi di colui che mi ha attaccato: riconosco l'impronta del suo cosmo su Aldebaran. _ rispose Shaka, appena arrivato. _ Ha colpito Aldebaran alle spalle dopo essere arrivato fin qui in un carico di frutta: ne sento l'odore residuo.
_ In un carico di frutta?! _ esclamò Mulo. _ Ma io li massacro, quei cretini che l'hanno lasciato entrare...
_ Prima le questioni più urgenti. _ disse Sakyo. _ Qual'è il colore dell'allarme subito sotto al massimo?
_ Arancione, perché?
_ Shaka, se n'è andato?
_ Non ne percepisco la presenza: dev'essere ormai oltre gli scudi. _ rispose Shaka.
_ Allarme arancione fino a nuovo ordine, e cercate di far venire qui tutti i Sacri Guerrieri che non si fanno parte della scorta di Atena, compreso Mu.
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03 dicembre, Tokyo, Black Dragon's Bar.
Yusuke, Yukina, Kurama, Flaming e Kuwabara erano seduti ad un tavolino intenti a parlare fra loro.
_ Addirittura un bar, gestisce... _ commentò Kuwabara.
_ Di che ti stupisci? _ chiese la loro vecchia amica Botan, che lavorava come cameriera. _ E' un ottima copertura per uno sweeper, e poi dovresti saperlo che da Hiei ci si deve aspettare di tutto, specie se ha da guadagnarci, no?
_ GiAAAAARGH! E QUELLI CHE CI FANNO QUI?!
Lord Martiya, Toryuusan e Lucius, con indosso le Surplici, erano appena entrati.
_ Questo bar, caro il mio musino piatto, è territorio neutrale, e noi dobbiamo incontrarci qui con delle persone. _ rispose lord Martiya. _ E, che ti piaccia o no, siamo clienti abbastanza assidui e prolifici da avere un separè tutto per noi.
_ Toglietemi una curiosità: li tenete per bellezza o cosa quei pupazzi raffiguranti i Sacri Guerrieri di Carina e Vulpecula? _ chiese Toryuusan.
_ Che pupazzi? _ chiese Kuwabara.
_ Mi parevano un po' silenziosi... _ commentò Yusuke.
_ Ah, sì... Mentre eravate in bagno è giunta una convocazione dal Santuario, e due gemelli che erano qui quando è arrivato il messaggero hanno pagato la tariffa-scherzo per poter lasciare i pupazzi.
_ Tariffa-scherzo? _ chiese Yukina.
_ Un'idea di Mitsuhashi: per fare uno scherzo ad un altro cliente si paga diecimila yen a vittima.
Yusuke, Yukina e Kuwabara rimasero senza parole mentre gli Spectre sghignazzavano. In quella entrò un tale in abiti pesanti e con in spalla uno scrigno simile a quello dei Bronze Cloth con raffigurata sopra una tigre dai denti a sciabola.
_ Buongiorno, signore, è solo? _ gli chiese Botan. _ Desidera qualcosa?
_ Sì, sono solo e vorrei una cosa: una mappa di Tokyo in norreno o selenita con su l'indicazione di Kido Mansion. _ rispose il tizio.
_ Sono 5000 €, grazie. Anticipati.
_ Cinquemi... Ma che razza di prezzo è?!
_ Quello fatto da Hiei.
_ ... Affare fatto.
Il tizio pagò, e Botan gli diede la mappa.
_ Per cinquanta euro vi dico perché quel tizio vuole andare a Kido Mansion. _ disse lord Martiya non appena il tizio se ne fu andato.
_ E perché dovremmo volerlo sapere? _ chiese Kuwabara.
_ Fatto: ora potrebbe dirci tutto? _ chiese Yukina dopo aver versato i cinquanta euro.
_ Quel tizio è qui per far fuori Atena, ed è a causa del suo attacco di ieri al Santuario che Sakyo ha dato l'allarme arancione e ha richiamato quasi tutto i Sacri Guerrieri.
Il terzetto di Sacri Guerrieri uscì dal locale (Yukina lo fece dopo aver pagato il conto) di corsa e con indosso il cloth, saltando poi in groppa a Puu-chan (il Reikaishuu di Yusuke).
_ Come faceva a saperlo? _ chiese Botan.
_ Ho frugato negli archivi di Babbo Natale. _ rispose lord Martiya.
_ Babbo Natale?!
_ Il vecchio pancione vestito di rosso che ride in modo idiota e sa sempre tutto, hai presente?
_ Lasciamo perdere...
_ Perché gliel'hai detto? _ chiese Medea, apparsa alle spalle di lord Martiya.
_ Perché non è ancora il momento che Atena muoia, e Yukina ha le orecchie lunghe. _ rispose Toryuusan.
_ Botan-san, gli altri sono già qui? _ chiese Lucius.
_ Ora che è arrivata Medea-majooh-sama sì, Lucius-san. _ rispose Botan.
_ Ottimo! Non vedo l'ora di gustarmi le faccie di quei due...
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Atena, accompagnata da Tatsumi, Ichi, Ban, Nachi, Jabu e Geki, stava passeggiando nel vasto parco dell'appena ricostruita Kido Mansion, riflettendo su chi potesse aver attaccato il Santuario, quando una folata di vento gelido portò la risposta a questa domanda assieme al tizio, che aveva indossato la sua verde armatura, piuttosto estesa e dall'elmo che ricordava la testa di una tigre dai denti a sciabola.
_ Chi sei? _ gli chiese Atena.
_ Sono uno dei God Warriors di Asgard, Mizar Cyd, della stella Zeta. _ si presentò il tizio. _ Sono venuto fin qui per prendere la vita di Saori Kido.
_ OK, hai raccontato la tua barzelletta, ora tornatene ad Asgard prima che i Rom sappiano che sei qui, o potrebbero cogliere la scusa per riprendere le antiche armi e sterminarvi. _ ribattè Jabu.
_ Non c'è nessun motivo di ostilità fra noi ed i discendenti di Nemesis.
_ A parte il fatto che è a causa vostra che sono bloccati qui fra tizi che vogliono sterminarli da diecimila anni, intendi?
_ Nemesis fu reso invivibile dalle Guardiane ribelli, non da noi.
_ Sei scemo o fingi di esserlo? _ lo rimbeccò Ichi. _ Se gli Atlantidei non avessero distrutto Silver Millennium e provocato il crollo dell'Impero, Nemesis sarebbe stato riportato alla vita. Invece si sono sorbiti diecimila anni di pazzoidi che hanno cercato di strappare loro le loro tradizioni e di sterminarli. Ora fila, o faremo una telefonata agli Spectre.
_ Noi God Warriors siamo i carcerieri degli Atlantidei, e comunque, se si presentassero, farebbero la stessa fine del Sacro Guerriero del Toro. Ora è il turno di Saori Kido: toglietevi, voi, o dovrete precederla.
Il quintetto di Sacri Guerrieri lo attaccò, ma, senza neanche capire come, finirono tutti sul tetto. Poi saltò addosso ad Atena, ma improvvisamente si ritrovò 'al guinzaglio': Shun, il cui cloth, dopo la riparazione di emergenza, era meno esteso ma più robusto, l'aveva preso con la catena. Subito dopo Seiya, scendendo dal tetto, gli mollò un calcio in faccia.
_ E va bene: vi dimostrerò quanto siano deboli i Sacri Guerrieri, se paragonati a noi, discendenti e successori di coloro che abbatterono gli Atlantidei. _ dichiarò Cyd.
_ Dimostramelo! _ gridò Yusuke, appena giunto assieme a Kuwabara e Yukina.
_ Tu sei uno di quelli che erano al bar!
_ Hai vinto il primo premio, cocco! REIGAN!
Cyd scansò il colpo di poco, ma fu travolto dall'onda d'urto della sua esplosione, senza però riportare gravi ferite. Cercò poi di replicare, ma Yusuke, scatenato, lo tempestò di pugni, impedendogli ogni mossa e finendo per fargli un occhio nero, scagliandolo nella foresta, dove il God Warrior scomparve senza lasciare traccia.
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_ Pensate che gli Atlantidei faranno un buon lavoro? _ chiese Medea.
_ Per niente. _ rispose lord Martiya. _ Ma almeno ce li distrarranno: domani sarà il gran giorno, e ci toglieremo il problema del Mjolnir.
_ Dovremo far sapere loro di cosa è successo a Hilda. _ fece notare un incappucciato, presumibilmente uno dei due gemelli.
_ Di questo me ne incarico io. _ rispose Amedevil.
_ Ottimo! _ esclamò Medea. _ Direi che, per ora, possiamo aggiornarci.
_ Un momento, siamo sicuri che loro ci aiuteranno? _ chiese Toryuusan. _ Chi ce lo assicura, micetta?
_ La Principessa è una persona sincera: ha dato la sua parola e la manterrà a costo della vita. _ rispose Luna, la gattina parlante che faceva da assistente a Sailor Moon.
_ Questa è una risposta degna di noi dieci, ma della tua Principessa?
_ La conosco, fratello: è sincera. _ assicurò Lucius. _ Sbadata e un po' tonta, forse, ma fondamentalmente sincera. E poi, in caso di necessità, c'è pur sempre tua figlia, no?
_ Gradirei non essere definito il padre di quello scherzo del destino.
_ Perché? Dopotutto lei ti considera tale, e anche se reciti è ovvio che sei d'accordo: non puoi ingannarmi. _ replicò lord Martiya.
_ E la tua spia? Ti fidi?
_ E' il peggior truffatore delle saghe vichinghe dopo Loki, ma resta un uomo di Nemesis e non vede l'ora di tornare al caldo.
_ Dunque, il piano è deciso: attuatelo. _ ordinò Medea.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Asgard contro il Santuario. La battaglia, frutto dell'inganno, scoppia feroce, ma ciò che i Sacri Guerrieri temono maggiormente, finalmente, accade. Come affrontare l'armata infernale?

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Capitolo 41
*** 41: COLORO CHE RINASCONO ***


E' il momento della rinascita di qualcuno di piuttosto importante, anche se non tutti, nonostante il sorrisetto di uno yookai scrittore, ne saranno troppo lieti.
by lord Martiya
P.S.I: In questo capitolo fa la sua comparsa il personaggio che ho scelto come narratore. Inizialmente pensavo di lasciare questo ruolo a Mulo, ma poi, visto che NON PUO' avere la conoscenza profonda di tutti i personaggi che il narratore ha dimostrato, e vista l'impossibilità di affidare questo ruolo al mio omonimo (ruolo che ha però in altre fanfic), ho pensato di affidare questo ruolo ad un altro personaggio, strappato di peso ad un altra serie e fuso con il suo autore.
P.S.II: Saintes Maries de la Mer (pron. Sent Mariè de la Mer. Per favore, evitare battute), ovvero Santa Maria del Mare, è il luogo in cui, secondo la leggenda, approdarono Maria di Giacobbe, sorella della Vergine, e Maria Salomè, madre del Battista, assieme a Santa Sara, detta anche Sara-la-kali (Sara la Nera), loro serva e santa patrona dei Rom, dopo che gli ebrei di Gerusalemme le ebbero abbandonate in mare senza remi nè viveri. Ogni anno, a maggio, in quel luogo ha sede il Raduno dei Rom. Non è un caso che Medea si sia stabilita lì e non ad Oak Island o sul Jandara.
P.S.III:Pers. Saint Seiya: Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Freya=Flare; Polaris Hilda=Hilda di Polaris; Dubhe Siegfried=Orion; Phecda Thor=Thor; Megrez Alberich=Megres; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Appendix Kiki=Kiki; Libra Doko= il Maestro dei Cinque Picchi; Shun Rei=Fiore di Luna.



CHAPTER 41: COLORO CHE RINASCONO



03 dicembre 2046, Asgard.
In una cella della Rocca del Walhalla, pieno di lividi, Hyooga pendeva svenuto da due catene.
Apparentemente svenuto: di colpo si liberò delle catene, trattenendo a stento le risate per come aveva fatto fessi i God Warriors: uno di loro l'aveva pestato, ma nessuno l'aveva riconosciuto per quello che era.
_ Sei uno dei Sacri Guerrieri di Atena, vero? _ chiese una voce.
Hyooga, vistosi scoperto, si girò di colpo, ritrovandosi con davanti una bella ragazza di non più di quindici anni e completamente inoffensiva.
_ E tu chi sei?! _ chiese sbalordito Hyooga.
_ Freya, la sorella minore di Hilda. Se sei un Sacro Guerriero, vorrei che tu salvassi mia sorella!
_ Salvare Hilda? Ma che diavolo è successo?!
_ Hilda improvvisamente è cambiata. Noi che siamo nati ad Asgard non amiamo combattere, ed abbiamo sempre condotto una vita morigerata nelle nevi eterne nel tentativo di espiare le colpe di Atlantide, ed Hilda, in qualità di rappresentante del nostro dio Odino, ha sempre vegliato che non scoppiassero rivolte e operato affinché i ghiacci non si sciogliessero. Ma, pochi giorni fa, ha radunato i God Warriors e risvegliato le Gott Rob per muovere alla conquista della Terra, e sta lasciando che i ghiacci si sciolgano e sommergano il pianeta.
_ Quindi la situazione è questa...
_ Portami da Atena: lei è l'unica a poterla salvare prima che gli Spectre e i Rom piombino qui e ci sterminino!
Hyooga non se lo fece ripetere, e, recuperato il cloth (che non aveva perso troppo nella riparazione d'emergenza), la condusse verso il mare, ma a metà strada furono intercettati da una pattuglia di Asgardiani.
_ Se non volete che la sacra terra dei ghiacci si macchi di sangue, apriteci la strada! _ intimò Hyooga.
_ Ridicolo! _ ribattè il capo della pattuglia. _ Ti conviene non batterti e andartene liberando lady Freya, chiunque tu sia! A proposito, chi sei?!
_ Cygnus Hyooga, Sacro Guerriero di Bronzo della dea Atena.
_ EEEEEH?!
_ Ve lo ripeto per l'ultima volta: lasciateci passare, o vi insegnerò a volare.
_ Lady Freya... Che diavolo le è saltato in mente?!
_ Risvegliare mia sorella grazie ai poteri di Atena e salvare il nostro popolo dalla furia dei Rom. _ rispose Freya.
_ ... Maledetto! Sei stato tu a ingannare lady Freya!
_ Siete stati voi ad essere stati ingannati da Hilda.
_ Come osi offendere lady Hilda, rappresentante del dio Odino e nostra governante, colei che ha saputo rendere meno duro il nostro esilio...
_ Taglia corto: vi togliete o no?!
_ Facciamolo fuori!
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Nella Rocca del Walhalla Hilda, dominatrice di Asgard in nome di Odino, stava discutendo con Siegfried e Thor riguardo alla guerra contro il Santuario quando Alberich fece la sua entrata in scena.
_ Mia regina, è vero che è stato catturato uno straniero? _ chiese Alberich.
_ Sì, Alberich. Perché lo chiedi? _ replicò Hilda.
_ Vorrei vederlo.
_ Eh?! Scordatelo: siamo un popolo civile! _ rispose Thor.
_ Senti chi parla: non l'hai forse riempito di botte?
_ Aveva mancato di rispetto a lady Hilda!
_ ...
_ Perché vuoi vederlo, Alberich? _ chiese Hilda.
_ Potrebbe essere un Sacro Guerriero. Avendo raccolto in passato vari dati su di loro, credo di poterli riconoscere.
_ Anch'io ne conosco alcuni, Alberich. _ fece notare Siegfried.
_ Recentemente ci sono state alcune nuove investiture, ed è poco probabile che inviino a spiarci uno di quelli che abbiamo conosciuto a Tokyo.
_ Se quello è un Sacro Guerriero, io sono...! _ iniziò Thor, venendo interrotto dai soldati cui Hyooga aveva appena 'insegnato a volare', i quali piombarono tutti nella stanza a velocità supersonica.
_ Sai, Thor, mi sarebbe piaciuto scoprire la tua vera identità. _ commentò Alberich, guardando fuori dalla finestra. _ Anche se preferirei 'interrogare' a modo mio il Sacro Guerriero di Cygnus, visto che si sta portando dietro lady Freya.
_ Cosa?! _ esclamò Hilda. _ Siegfried, raduna i God Warriors e le guardie! Alberich, vedi di trovare un passaggio che ci permetta di intercettarli!
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Mulo si trovava al Santuario ad organizzare le difese, e la sua paranoia, generalmente tenuta ben nascosta, era stavolta uscita allo scoperto. Fortunatamente era stata scambiata per una semplice luna storta, anche se non da tutti.
_ Come mai sei più paranoico del solito? _ gli chiese Sakyo.
_ Quand'è stata l'ultima volta che Atena ha combattuto un avversario potente? _ ribattè il Rom. _ Nel sessantennio 1743-1803. Nel 1857 i Thugs di Kalì sono stati sterminati prima che potessero muoversi e i Titani, se ciò che penso è giusto, erano solo marionette, quindi loro non contano. Sono passati 243 anni, e la stella polare, come allora, è praticamente sul prolungamento dell'asse terrestre, mentre l'esercito del Santuario si è convinto della sua invincibilità. Ed inoltre ci sono Poseidone sul piede di guerra e 'sta grana con Asgard... Tu mi chiedi perché sono più paranoico del solito, ma se ci pensi te ne accorgi. L'unica cosa positiva viene dai tarocchi.
_ Che intendi dire?
_ Li ho interrogati sul futuro del popolo, e sempre è comparsa la Morte, sottomessa alla Papessa, all'Imperatrice ed alla Giustizia. L'arcano della Papessa, prima di quella storia medievale, era detto della sacerdotessa, e, presso di noi, colei che chiamiamo la Phuri Dai, oltre che dotata di una dignità inferiore solo a quella del Re, è anche sacerdotessa. E chi, secondo la mitologia greca, è la dea della Giustizia Esecutrice?
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Freya aveva raggiunto il tempietto sugli scogli dove normalmente Hilda pregava Odino affinché i ghiacci non si sciogliessero. Lì si trovava Atena, assieme a Seiya, Shun e Kiki. Freya non perse tempo, e spiegò ad Atena la spiacevole situazione: da circa un mese Hilda era cambiata improvvisamente, e, evocate le Gott Rob, le armature dei God Warriors, aveva trascurato i suoi normali compiti per organizzare la caduta del Santuario e la conquista delle più abitabili terre dell'Europa e del sud. Fra i compiti della celebrante di Odino, però, c'era anche pregare il dio affinché il suo cosmo impedisse il compiersi della maledizione che Ponto, dio primigenio delle acque e, recentemente, alleato dei Titani nella loro fallace impresa contro il Santuario, aveva gettato per sciogliere i ghiacci e sommergere la Terra. Tale compito avrebbe dovuto cessare solo con l'esaurirsi della maledizione, ma essa, come dimostrava il recente innalzamento del livello dei mari al di sopra di quanto potesse essere responsabile l'effetto serra, ormai in calo dall'introduzione di nuove fonti di energia, essa era ancora attiva, benché prossima all'esaurirsi.
_ Ho capito... _ disse Atena una volta compresa la situazione. _ Parlerò con Hilda: conducetemi da lei.
_ Volevi parlarmi, usurpatrice del Santuario?! _ tuonò Hilda, comparsa a cavallo su un picco sovrastante assieme ai suoi God Warriors e a parecchie guardie.
_ Come cavolo hanno fatto?! _ esclamò Hyooga. _ Non possono essere arrivati così presto!
_ Sotto Asgard si estende un'imponente rete di gallerie, che Alberich dei God Warriors conosce alla perfezione. _ spiegò Freya.
In quel momento i fulmini iniziarono a cadere addosso ad Hilda, per poi, raggruppatisi in sfere e potenziati dal cosmo di Hilda, attaccare Atena, che si limitò a pararli, per poi annullarli prima che raggiungessero Hilda mentre Seiya e Kiki, con sommo menefreghismo, si misero a gareggiare a chi mangiava più velocemente.
_ Freya, perché non vieni con me, con tua sorella, lasciando a loro stessi quei malefici ingordi destinati alla punizione divina? _ chiese Hilda.
_ Tu ora non sei più mia sorella, ma un demonio con le sue sembianze. _ replicò Freya mentre Atena guardava Seiya e Kiki con uno sguardo del tipo "dopo facciamo i conti, imbecilli".
_ Come vuoi: da questo momento non sei più mia sorella, ma solo una traditrice di Asgard! Saori Kido, pagherai anche per questo, oltre che per il Santuario!
_ Tu hai scelto la strada della rovina: hai abbandonato il sacro compito conferitoti da Odino, e infranto la legge d'esilio che lega a questi luoghi i discendenti di Atlantide. _ replicò Atena. _ Torna sui tuoi passi, sei ancora in tempo.
_ Pare che l'usurpatrice del Santuario abbia la lingua pronta... Peccato che non resterà intera ancora a lungo.
_ Freya, da quanto tempo Hilda possiede quell'anello? _ chiese Atena sottovoce.
_ Da circa un mese... _ mormorò Freya, aggiungendoci poi un'imprecazione tremenda. _ Esattamente dal giorno in cui è cambiata!
_ Ci avrei scommesso... Ho due notizie, una buona ed una cattiva. Quella buona è che so che cosa ha fatto cambiare Hilda. Quella cattiva è che si tratta dell'Anello del Nibelungo.
Sentendo ciò, Freya, Seiya, Hyooga, Kiki e persino Shun iniziarono a tirare parolacce orripilanti: tutti loro sapevano che quel malefico anello donava grandi poteri al prezzo del totale asservimento a colui che l'aveva infilato al dito del suo possessore, portando sfortuna in modo diverso da come fa nella leggenda, ma in modo più efficace.
_ Mi sembra che questo sia l'ultimo dei vostri problemi, signori. _ dissi.
_ E tu chi sei?! _ esclamò Seiya.
_ Potete chiamarmi Hajime Kanzaka. Non è il mio vero nome, ma negli ultimi anni è quello con cui sono famoso.
_ Dicci chi sei, altrimenti... _ intimarono, quasi all'unisono, Seiya e Thor.
_ Chiedetelo a Siegfried. Anche se non ha ancora recuperato completamente la memoria, dovrebbe ricordarsi di me, a giudicare da come gli tremano le ginocchia. Lui può dirvelo, se non gli importa di provocare il totale annientamento della stirpe di Atlantide e di tutti coloro che sentiranno il mio nome.
Rimasero paralizzati dalla sorpresa: di solito chi fa questo genere di minacce non lo fa mentre sorride ironico e fa l'occhiolino.
_ Come mai questa faccenda è l'ultimo dei nostri problemi? _ chiese Atena.
_ Buona domanda. _ risposi. _ Volete davvero conoscere la risposta?
_ Sì.
_ Ebbene, sappiate che io ed un altro vecchio amico di lord Martiya siamo qui per dare un'occhiata in giro e dirgli tutto, visto che lui oggi ha un impegno inderogabile.
_ Cioè?
_ E' un mistero.
_ Come sarebbe a dire che è un mistero?! _ sbottò Seiya._ Tu lo sai, vero?!
Risposi cantando Johnny Bassotto (avete presente? E' quella canzoncina che fa, all'inizio "Chi ha rubato la marmellata? Chi lo sa?! Chi lo sa?!").
_ Povero, stupido Sacro Guerriero di Atena... _ commentò Siegfried. _ Se quello yookai ha deciso di non dirti qualcosa, non riuscirai a farglielo dire neanche sotto tortura. Senza contare che catturarlo e metterlo sotto tortura è praticamente impossibile.
_ Oh, no... _ mormorò Atena. _ Proprio ora.
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Cina, 1000 km da Goro-ho, esattamente in linea con la posizione di Libra Doko.
In quel punto sorgeva una strana torre, altissima e d'aspetto fragile, su cui Atena aveva posto 107 sigilli, per la maggior parte strappati. Improvvisamente la torre si illuminò, ed i sigilli ancora integri si strapparono tutti insieme. Poi la torre crollò.
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Doko, come al solito, era appollaiato davanti alla cascata di Goro-ho, guardando in direzione della torre. Percependone il crollo, Doko guardò le stelle (in quel momento in Cina era notte), e vide che la Stella Polare si trovava esattamente sul prolungamento dell'asse terrestre.
_ Shun Rei. _ chiamò. _ Devo partire per un viaggio.
_ Un viaggio? _ chiese la ragazza. _ E per dove?
_ Non c'è bisogno che tu lo sappia.
_ E... Quando farà ritorno?
_ Chissà... Potrei non tornare affatto...
_ Oh, no... Che sta succedendo?!
_ Ascolta, Shun Rei, se anche non tornassi, accanto a te resterà Shiryuu. Hai capito, Shun Rei? Vivi felicemente accanto a Shiryuu... Anche per me.
_ Maestro...?
Shun Rei non ricevette risposta: Doko aveva lasciato Goro-ho. Per sempre.
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In Francia, a Saintes Maries de la Mer, Medea guardava verso la Germania, sorridendo.
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Castello di Heinstein.
_ Come mai hai mandato anche lui? _ chiese Lucius. _ Non bastava il nano?
_ Deve fare un lavoro che soltanto lui, oltre agli Spectre, potrebbe fare. _ rispose lord Martiya. _ E, visto che non posso mancare all'adunata dei miei soldati...
_ Capisco.
I due Spectre si recarono in una sala del castello, in cui si trovavano gli altri Spectre e le Surplici, schierati in ordine gerarchico. Prima la posizione di lord Martiya, poi gli altri Krisatori o Spectre, poi Pandora, affiancata dalla grigia Surplice della Rana (Stella della Terra Strana), il cui proprietario, Zelos, giunse a vestirla proprio in quel momento, poi Minos, Aiakos e Radamanthis, poi divisi per squadre, gli Spectre del Cielo ed infine gli Spectre della Terra, sempre divisi per squadre. Di fronte agli Spectre, affiancato da Thanatos, dio ancestrale della morte, e suo fratello Hypnos, dio del sonno, identici se non nel colore di occhi e capelli (argento per Thanatos e oro per Hypnos), e coperto da un velo, c'era un trono, occupato da Ade.
_ Siete risorti, alfine. _ dichiarò Ade. _ Valorosi Spectre, la vostra rinascita mi rende felice. Col vostro aiuto potrò finalmente purificare la Terra dalla stupida infestazione che la sta distruggendo assieme al vostro popolo. Sarete con me?
_ Noi abbiamo giurato di servirti fino al ritorno della Phuri Dai. _ disse lord Martiya. _ Prima di allora, noi saremo al tuo servizio.
A Pandora ed agli altri comandanti non sfuggi il 'prima', invece del 'fino'. Quella parola, che esulava dal solito modo di parlare di lord Martiya, era un segnale: il loro capo aveva qualcosa in mente, e per una volta avrebbero potuto combattere togliendosi qualche sfizio senza badare alla vittoria finale.
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Atena, vista l'impossibilità di far ragionare Hilda e di contattare Odino, oltre che la necessità di fare presto, si era piazzata nel tempietto dove la celebrante di Odino pregava per il mantenimento dei ghiacci polari ed aveva iniziato a sostituire Odino, provvedendo essa stessa al congelamento. Soltanto, fra la temperatura polare, cui non era abituata (non che l'abbigliamento ultraleggero che portava aiutasse più di tanto), ed il fatto che ci sarebbe voluto un cosmo tipo quello di Zeus, Ade, Poseidone o, per l'appunto, Odino (dei ben più potenti di Atena ed in grado di scatenare vere e proprie catastrofi naturali senza neanche impegnarsi) per portare avanti a lungo un simile sforzo, non avrebbe resistito sei ore, cosa che, ovviamente, riferii loro. Successe esattamente ciò che io e Mart ci aspettavamo: Hilda, per non esporre l'Anello, si ritirò per i passaggi, lasciandosi dietro qualche trappola.
_ Che facciamo? _ piagnucolò Shun.
_ Corriamo alla Rocca del Walhalla alla velocità della luce, la demoliamo ed aspettiamo Hilda, poi le saltiamo addosso e le sfiliamo l'Anello. _ disse Seiya. _ Semplice, no? Muoviamoci!
Il terzetto di Bronze Saints iniziò a correre verso il Walhalla, ma a neanche un chilometro da lì furono quasi travolti da due piccole trombe d'aria, che si rivelarono esser state create dalle asce che il God Warrior Thor utilizzava in sostituzione del leggendario Mjolnir, nascosto soltanto Alberich, Odino, lord Martiya ed io sapevamo. Hilda non aveva la minima intenzione di lasciare arrivare interi i Sacri Guerrieri, e si era lasciata dietro qualche ostacolo. Thor era il primo di essi, e nemmeno il più duro.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Thor è soltanto uno, ma sembra ben più forte dei suoi avversari. E, per colmo di sfortuna, i Sacri Guerrieri dovranno battere tutti e sette i God Warriors per vincere. Se la caveranno anche stavolta, o Atena sarà condannata a fare la fine di un surgelato?

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Capitolo 42
*** 42: COLUI CHE MUORE PER HILDA ***


Ed eccovi un capitolo un po' triste... E sdrammatizzato. Povero Thor, rischia la crisi isterica...
by lord Martiya
P.S.I: I dati sui rapporti fra ebrei e gentili in Polonia e fra Rom e non Rom in Romania sono tragicamente veri.
P.S.II: I God Warriors hanno corrispondenza nelle sette stelle che compongono il Grande Carro della costellazione dell'Orsa Maggiore, e di conseguenza quando si presentano elencano prima del proprio nome il nome tradizionale della stella e dopo il proprio quello della stella secondo la luminosità (in una costellazione la luminosità relativa della stella è indicata da una lettera greca, cosicché la più luminosa è la stella alfa, la seconda beta e così via).
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Phecda Thor=Thor; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Megrez Alberich=Megres; Polaris Hilda=Hilda di Polaris.



CHAPTER 42: COLUI CHE MUORE PER HILDA




_ Interessante. _ commentò Mulo osservando alcuni dati sul computer.
_ Che cosa? _ chiese Sakyo.
_ La situazione in Romania. Tu lo sai che laggiù non corre esattamente buon sangue fra i gaje ed i Rom, vero?
_ Quand'è che inizieranno i massacri?
_ Sei completamente fuori strada: in Romania la situazione è simile a quella che un tempo c'era in Polonia fra Polacchi ed Ebrei... Soltanto che, almeno dal 1945, è esattamente al contrario.
_ Credo di non aver capito...
_ Vedi, ai tempi del principe Vlad Tepes i rumeni perseguitavano i Rom ogni volta che potevano, durante la dominazione ottomana non hanno fatto nulla perché temevano che fosse scambiato per un tentativo di rivolta (e non erano certo così pazzi da rischiare, non senza un esercito), poi, una volta riottenuta l'indipendenza, hanno pensato di tornare ai vecchi costumi. Ma gli ebrei polacchi erano molto più pazienti e meno armati dei Rom rumeni, e questi, come minimo dal 1945, hanno deciso di fargliele pagare tutte. E con gli interessi. Adesso i civili rumeni hanno troppa paura per cercare di difendersi dai predoni Rom, ed i poliziotti sanno benissimo che se provano ad avvicinarsi ai campi come minimo vengono sgozzati, figuriamoci se iniziano dei massacri!
_ Allora avevo capito bene...
_ Già. La cosa interessante è che da qualche tempo in qua i miei cugini stanno diminuendo i saccheggi, come se si fossero stufati.
_ Dopo tutte quelle che hanno passato? A quanto mi risulta, nonostante alcuni secoli di convivenza abbastanza pacifica, i tuoi avi sterminarono completamente gli Zangui dopo che ebbero reso inabitabile Nemesis, e mancò poco che facessero lo stesso con gli Atlantidei quando distrussero l'Impero ed i mezzi per far rivivere Nemesis. Se la rabbia dei Rom si è scatenata non può essersi calmata dopo meno di un migliaio d'anni!
_ Infatti. E' come se...
_ Come se...?
_ No, non credo sia successo. E comunque è meglio che tu non lo sappia.
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Se la situazione strategica mondiale aveva dei punti oscuri per Mulo ed era piuttosto problematica, quella tattica ad Asgard, era decisamente più chiara... e tremendamente problematica per i Sacri Guerrieri: Hyooga, Seiya e Shun avevano davanti Phecda Thor (Stella Gamma) deciso a farli fuori.
_ Andiamo! _ ordinò Seiya partendo alla carica. _ Ora! Svignatevela! PEGASUS RYUSEIKEN!
Thor lanciò le asce contro Seiya, mentre Hyooga e Shun gli passavano accanto, e, per un attimo, sembrò che il Ryuseiken avesse respinto le asce, ma queste travolsero Hyooga e Shun, mettendoli KO, e tornarono dal loro padrone.
_ Devo migliorare la mira, non li ho presi in pieno... _ commentò Thor.
_ E si lamenta pure della mira... Ma tu sei fuori! _ replicò Seiya.
_ Già, e voglio tornare dentro con le vostre teste il prima possibile, quindi fermo e non muoverti.
Thor lanciò nuovamente le asce, ma Seiya in qualche modo intuì che Thor le comandava telepaticamente tramite le gemme di Orialcon incastonate in esse e, dopo aver evitato di venire fatto a pezzi, distrusse le gemme con un calcio, ricevendo in cambio il Titanic Hercules di Thor, un colpo simile per principio e potenza al Maglio di Eracle, che lo scagliò fin su un ghiacciaio ad un paio di chilometri. Poi, come a suo tempo Taurus Aldebaran, cercò di finirlo spiaccicandogli la testa, ma Seiya, come contro Aldebaran, si ribellò e cercò di buttar via Aldebaran. Questi si lasciò scagliare in aria, ma tornò immediatamente giù cercando di spiaccicare con un calcio volante Seiya, il quale riuscì invece a scansarsi e a replicare con un Ryuseiken, che fu miseramente parato senza sforzo da parte di Thor.
_ Non ci credo! Ha schiacciato con una sola mano il colpo lanciato con tutte le mie forze! _ esclamò Seiya.
_ Davvero l'avevi lanciato con tutte le tue forze? Non farmi ridere! _ replicò Thor. _ Un colpo lanciato con tutte le proprie forze è come questo: TITANIC HERCULES!
Seiya stavolta riuscì a parare il Titanic Hercules, ottenendo soltanto di essere conficcato semisvenuto nella parete di ghiaccio alle sue spalle invece che essere sparato mezzo morto a qualche chilometro di distanza. Thor, credendo di aver ucciso Seiya, tornò da Hyooga e Shun e, raccolta una delle asce, si preparò a finirli.
_ Aspetta! _ gridò Seiya, che l'aveva inseguito.
_ Hai del coraggio apprezzabile, ma il coraggio non è sufficiente a vincere in battaglia. _ rispose Thor gettando via l'ascia. _ Alla fine ciò che sconfigge il nemico è la forza.
Seiya non ripose, ma si limitò a mettersi in posizione di combattimento.
_ Come preferisci. _ commentò Thor. _ Ma non ti rialzerai più.
_ Non fuggirò, ma ti vincerò. _ replicò Seiya.
_ TITANIC HERCULES!
Seiya scansò il colpo ed afferrò il braccio di Thor, sfruttando la potenza del Titanic Hercules per sferrare un Pegasus Rolling Crash potenziato (mai lanciare più di una volta lo stesso colpo su un Sacro Guerriero). Thor, pur sepolto a parecchi metri di profondità nel ghiaccio e nella roccia, riuscì ad uscirne non troppo malconcio, ma, in un momento in cui, risentendo ancora della mazzata, barcollava, Seiya lo centrò in pieno col Ryuseiken, ributtandolo nella buca. Per un attimo Seiya credette di aver vinto, ma Thor, dopo aver scavato un tunnel nel ghiaccio, gli riemerse davanti col naso sanguinante.
_ Credevi fosse così facile battermi? _ chiese il God Warrior. _ Comunque devo farti i miei complimenti: sei il primo che abbia mandato a vuoto il colpo di Phecda Thor. Pertanto, giuro sul mio onore di God Warrior e sulla mia vita che ti sconfiggerò, aprendo la strada per le terre del sud alla mia gente!
_ Perché volete le terre del sud? _ chiese Seiya.
_ Dubito che tu possa capire: i nostri antenati furono relegati qui per il clima, così freddo che la maggior parte di noi non sopravvive ai primi tre mesi di vita. Fino ad ora, per preservare la pace noi abbiamo sopportato questo crudele destino, ma ora schiacceremo il Santuario ormai corrotto e tutti coloro che si opporranno a noi e ci stabiliremo nelle calde terre del sud. Hilda ha richiamato i God Warriors alla battaglia, e noi, con l'ausilio delle Gott Rob, la ricambieremo proteggendola e garantendole la vittoria!
_ Già, già... Peccato che Hilda sia stata plagiata dall'Anello del Nibelungo...
_ Taci! Non è più tempo di parlare ma di combattere!
Il cosmo di Thor aumentò improvvisamente di potenza, ed il Titanic Hercules travolse nuovamente Seiya, che finì su un altro ghiacciaio e sull'orlo di un burrone.
_ Ma porca... Eppure prima ero riuscito a pararlo! _ piagnucolò Seiya, che, nonostante la potenza del colpo, non aveva subito gravi danni, mentre risaliva dal burrone. _ Che £&$$= è successo?!
_ Semplicemente voi Sacri Guerrieri non potete sconfiggere i God Warriors! _ gridò Thor, un centinaio di metri più in alto.
_ Imbecille, che £&$$= spari?!
_ La verità, perché noi God Warriors che proteggiamo Hilda siamo scesi in questo mondo per scelta divina! E la riprova ne è Siegfried: lui non è un omonimo del God Warrior delle origini che portava quel nome, ma ne è la reincarnazione, anche se non ha ancora ripreso completamente la memoria ed i terribili poteri della sua antica vita! In altre parole siamo i soldati donati a Hilda dagli dei, non i meno peggio fra i poppanti disponibili come voi Sacri Guerrieri, e vi siamo immensamente superiori!
_ Non dire cretinate!
Mentre parlava Thor era saltato giù ed aveva cercato di piombare addosso a Seiya, ma questi, gridando "Non dire cretinate!", aveva scansato il colpo e gli aveva mollato un doppio calcio sul naso (ormai definitivamente rotto) ed uno sulla testa, dandosi poi la spinta per atterrare alcuni metri dietro a Thor, senza però riuscire ad evitarne il furibondo Titanic Hercules, che lo inchiodò in una parete di ghiaccio.
_ Vedi di rezdare lì e zchiaddare, zdavolda: non ne dosso più di macchiare le sacre nevi di Asgard col duo sangue di imbecille. _ sbottò Thor (immagino per il naso rotto) prima di girarsi ed iniziare ad andarsene.
_ Aspetta! Non morirò affatto! _ replicò Seiya dopo essere uscito dalla parete di ghiaccio.
_ AAAAARDH! DI VUOI DECIDERE A MORIRE?!
_ Forse non sono pari a te, ma devo almeno rispondere al tuo attacco. Anche se verrò sconfitto, almeno Hyooga e Shun devono giungere al Walhalla!
_ ORA MI HAI ZDUFADO! DIDANIG HERGULEZ!
Seiya voleva ritentare il giochino del Rolling Crash, ma fallì, e non perché colpito da Thor ma perché Shiryuu, appena arrivato, lo prese in braccio e saltò nel burrone per parlargli con calma.
_ Scusa se ho fatto tardi, ma mi sono perso sul Caucaso... _ si scusò Shiryuu.
_ Perché ti sei intromesso?! Stavo per batterlo! _ replicò Seiya (eternamente spaccone).
_ Seiya...
_ Sbrigati, rianima Hyooga e Shun e vai con loro al Walhalla, a Thor provvedo io!
_ Seiya...
_ Sbrigati!
_ Seiya, mi vuoi ascoltare o no?! Ho delle informazioni importanti!
_ Che genere di informazioni?!
_ Pessime ed ottime: prima che lasciassi Goro-Ho per raggiungervi, è comparso lo Spectre della Chimera, che mi ha spiegato dell'Anello del Nibelungo e come fare a sfilarlo.
_ Grandioso! E quella cattiva?
_ Ehm... Lo sapevi che in teoria le Gott Rob dovrebbero essere identiche a normali Bronze Cloth?
_ Stai scherzando, spero... Un Bronze Cloth lo frantumo in un attimo, mentre quella roba ha incassato due Ryuseiken ed un Rolling Crash senza una crepa!
_ Il trucco sta nelle gemme: esse permettono alle Gott Rob di mostrare il loro vero potenziale, rendendole pari ai cloth di Antilia, Coma Berenices, Corona Borealis e Crater. Ed abbiamo bisogno di tutte e sette le gemme, perché l'Anello non può essere sfilato se non utilizzando un manufatto o una potenza divina, e l'unica arma divina disponibile è Balmunk, la spada di Odino custodita assieme alla Soma del dio nella grande statua della Rocca del Walhalla ed evocabile solo con tutte e sette le gemme.
_ Cioè dobbiamo far fuori tutti e sette i God Warriors se vogliamo salvare Atena?!
_ Già.
_ Badderci? E gon guale ezercido? _ chiese Thor, che nel frattempo era sceso nel burrone.
_ Per te basto io, sbruffone! _ replicò Seiya.
_ Aspetta, Seiya! Lascialo al Drago. _ chiese Shiryuu.
_ Drago? Guindi zei il Zagro Guerriero della gosdellazione del Drago! _ esclamò Thor. _ Oddimo! La mia Godd Rob raffigura un suo barende, il bozzende zerpente Midgard!
_ Scordatelo, Shiryuu! _ replicò Seiya. _ Questa è la mia battaglia! PEGASUS RYUSEIKEN!
Shiryuu, preceduto nell'attacco da Seiya, decise di andare a svegliare Hyooga e Shun, mentre il suo compare, dopo aver piazzato senza risultato il suo colpo incassava una scarica di pugni in pancia. Credendo di essersi finalmente sbarazzato di Seiya, Thor caricò il Titanic Hercules contro Shiryuu, ma un calcio nel sedere del Sacro Rompipalle lo sbilanciò, facendogli colpire (e distruggere a metà scavando pure una fossa enorme) il ghiacciaio.
_ ODINO, GHE HO FADDO DI MALE BER MERIDARE QUEZTO?! _ urlò Thor, ormai sull'orlo di una crisi di nervi.
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
_ FILA NEL BUCO E REZDACI! DIDANIG HERGULEZ!
Credendo di essersi sbarazzato di Seiya Thor si lanciò all'inseguimento di Shiryuu, raggiungendolo poco dopo che questi ebbe rianimato ed informato Hyooga e Shun.
_ ALMENO VOI ABBIADE LA DEGENZA DI MORIRE ZUBIDO! _ ordinò.
_ PEGASUS RYU... Ehi, che stai facendo?! _ esclamò Seiya.
Il povero Thor, infatti, era ormai sull'orlo di una crisi di nervi e, in preda alle lacrime, stava cercando di demolire a craniate la montagna.
Come fa?! pensò Thor. Che cosa lo sostiene?! La fedeltà a colei che sostiene di essere Atena?! No, non può essere... Eppure ho già sentito un cosmo simile al suo...
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Due anni prima, Asgard.
Thor, privo della Gott Rob (all'epoca nascosta da qualche parte in Asgard) e non ancora unitosi ai God Warriors, sta fuggendo per la foresta con in spalla un coniglio ed inseguito da uno stuolo di guardie che fatica a stargli dietro. Ad un certo punto Thor vede delle teche d'ametista con dentro degli scheletri, ed improvvisamente viene attaccato ed immobilizzato da un albero.
_ Salve, bracconiere. _ lo saluta Alberich scendendo da un altro albero. _ In questa foresta un decreto della venerabile Hilda proibisce la caccia, non lo sapevi?
_ Il rispetto per le leggi non riempie lo stomaco. _ replica Thor.
_ Sta zitto! _ gli urla un soldato ferendolo al braccio.
Gli altri hanno teso gli archi e stanno per uccidere Thor, ma un ordine di Hilda, appena sopraggiunta, li ferma.
_ Avanti, fammi ciò che vuoi. _ sbotta Thor.
_ Sei tu colui che caccia nella Foresta Sacra e distribuisce le sue prede alla povera gente? _ chiede Hilda.
_ Per questo ti ho detto di fare di me quello che vuoi!
_ Devo chiedere il tuo perdono, perché noi che governiamo Asgard non siamo in grado di fare nulla per la povera gente.
_ Eh?!
_ Ho già capito... _ commenta scocciato Alberich mentre la pianta libera Thor.
Un attimo dopo Hilda cura la ferita di Thor.
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Allora il cosmo di Hilda era caldo e gentile come quello di colei che sostiene di essere Atena, non gelido come quando mi ha ordinato di imprigionare Freya perché protestava contro la guerra... pensò Thor. E se quell'uomo avesse detto la verità? Se Hilda fosse davvero manovrata dall'Anello del Nibelungo?! Basta! Non devo pensarci! Devo solo combattere, per Hilda e per Asgard!
_ ORA DI FINIRO', BEGAZUS! _ urlò Thor. _ DIDANIG HERGULEZ!
Incredibilmente Seiya riuscì non solo a fermare l'onda d'urto del Titanic Hercules, ma addirittura a spedirla sulle ginocchia di Thor, compromettendone la stabilità e la capacità di movimento (provateci voi a muovervi con le ossa delle ginocchia sul punto di frantumarsi). Un attimo dopo Seiya piazzò un Suiseiken al petto di Thor, il quale, nonostante tutto, rimase in piedi. Improvvisamente Thor sputò sangue, e nello stesso istante la gemma incastonata nella sua Gott Rob cadeva a terra.
_ Zeiya di Begazuz, gerga di far dornare Hilda gom'era un dempo. _ disse Thor.
Furono le sue ultime parole.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Continua la disperata lotta fra i Sacri Guerrieri ed i God Warriors. Sacrificando persino se stessi ed i propri sentimenti, i seguaci di Hilda tentano di fermare l'avanzata dei Sacri Guerrieri, ma perché un uomo misterioso osserva la loro battaglia con sguardo preoccupato? E di chi si tratta? Lo saprete nel prossimo episodio (almeno spero).

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Capitolo 43
*** 43: COLUI CHE FALSIFICA ***


Immagino vi siate chiesti chi era la seconda spia di lord Martiya di Benu e Medea, vero? Ebbene, in questo capitolo la vedrete in azione, intenta a deridere le sue povere vittime. Buona lettura!
by lord Martiya
P.S.I: Anche se nella versione italiana è stata forgiata da Hagen, nell'originale la spada di Alberich fa parte della sua Gott Rob. Cosa tra l'altro più naturale: tenendo conto che Alberich è il meno fidato dei God Warriors e che Hagen è il migliore amico di Siegfried, è illogico che Hagen abbia armato qualcuno che (molto probabilmente) gli era antipatico e non il suo migliore amico.
P.S.II: Nell'originale, a combattere contro Doko non era stato il padre di Alberich, ma Alberich XIII (leggasi Tredicesimo), avo di sei generazioni del God Warrior ed ideatore della tecnica Nature Unity. Per esigenze di copione, qui Alberich XIII è un avo di 507 generazioni dell'attuale, e quello che ha sfidato Doko (l'avo di sei generazioni) non ha inventato il Nature Unity ed è Alberich DXIV (Alberich Cinquecentoquattordicesimo).
P.S.III: Pers. Saint Seiya: Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Alioth Fenrir=Luxor; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Merak Hagen=Artax; Freya=Flare; Appendix Kiki=Kiki; Megres Alberich=Megres; Benetnash Mime=Mime; Dubhe Siegfried=Orion; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Mizar Cyd=Mizar; Polaris Hilda=Hilda di Polaris; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Libra Doko=il Maestro dei Cinque Picchi; Shun Rei=Fiore di Luna.



CHAPTER 43: COLUI CHE FALSIFICA



Tokyo, da qualche parte nel quartiere di Shinjuku.
Un quartetto stava giocando a poker, e fin qui nulla di strano. Lo strano sta nel fatto che uno dei quattro, Hiroto Urameshi, è il Ministro della Difesa Giapponese e ha un Sacro Guerriero in parte yookai per figlio, sua moglie Atsuko, oltre a barare spudoratamente, è un'alcolizzata part-time che si guadagna da vivere spiando la yakuza e ricattando politici corrotti, il terzo, oltre ad essere cieco, è un ex-signore della guerra del Makai che va sempre in giro con un clone che si ostina a spacciare per figlio e la quarta è un'ex-signora della guerra del Makai in parte cyborg e con un caratteraccio orripilante.
_ Un momento! Tu bari! _ urlò Shura, il 'figlio' del signore della guerra cieco, ad Atsuko.
_ Puoi provarlo, figlio mio? _ chiese Yomi (il cieco).
_ Bè, no...
_ Neanch'io, o l'avrei già denuncia... Un attimo, non è che io sono il pollo da spennare?
_ Ce ne hai messo di tempo! Ti abbiamo già vinto un sacco di soldi! _ esclamò Mukuru, la cyborg.
_ Siete uno spettacolo, ragazzi. _ disse Medea, apparendo dal nulla avvolta in un mantello. _ Complimenti per il trucchetto, ministro Urameshi: se Toryuusan non l'avesse incontrata per caso, non ci saremmo mai accorti del suo segretuccio... E proprio per questo vorrei farvi una proposta.
_ Sarebbe? _ chiese Hiroto Urameshi.
_ E' in corso una guerra, ad Asgard, cui seguiranno una guerra fra Atena e Poseidone ed una fra Atena ed Ade. Vorrei che vi manteneste neutrali in questi scontri e scendeste in campo al mio fianco quando, fra qualche mese, sarà il momento di combattere sul serio.
_ E dovremmo crederci? _ ribattè Shura.
_ Zitto, marmocchio! _ gli disse Atsuko. _ Non è una persona con cui si possa scherzare.
_ Però il poppante ha ragione: come possiamo fidarci di te? _ chiese Hiroto.
Medea disse tre parole incredibili e fornì loro le prove. Yomi, Mukuru e Shura, vedendole, si inginocchiarono, e Hiroto e Atsuko ridacchiarono prima di accettare la proposta.
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_ La battaglia infuria, su al nord. _ disse Mulo. _ E non abbiamo ancora capito chi stia dietro all'Anello, anche se ho qualche sospetto. Porca miseria...
_ Poseidone o Ade? Non c'è molta scelta. _ rispose Sakyo. _ Guarda al lato positivo, almeno.
_ Cioè?
_ Sappiamo cosa ha determinato questa situazione, e anche come mai Aldebaran è stato sconfitto così facilmente.
_ Già... Il problema peggiori però sono irrisolti: Mime e gli Spectre. Se quel furbone non ha frugato nella biblioteca di Alberich in cerca dello Stringer Requiem o peggio, io sono June. E sicuramente gli Spectre ci piomberanno fra capo e collo con chissà quali scherzi non appena questa storia sarà finita. Senza contare, poi, che i God Warriors non sono esattamente mezze pippe...
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Mulo aveva usato un eufemismo d'eufemismo: Seiya avanzava con il mal di pancia, mentre Shiryuu aveva trovato un terribile avversario. Aliath Fenrir (stella Epsilon), infatti, era un guerriero agile e potente, in grado di evitare senza problemi sia il Rozan Shoryuha che il Rozan Ryuhisho, ed inferocito contro l'umanità: quand'era bambino, infatti, Fenrir, figlio di una ricca famiglia, aveva visto morire davanti ai suoi occhi i propri genitori, uccisi da un orso inferocito mentre la servitù, benché numerosa e ben armata, fuggiva, salvandosi soltanto grazie ad un branco di lupi che lo allevò. Fenrir aveva vissuto con loro fino a pochi giorni prima, quando Hilda lo aveva chiamato a se quale God Warrior e lui, memore delle antiche leggende vichinghe, aveva assunto il nome del lupo destinato a divorare Odino nel giorno del Ragnarok raffigurato dalla sua Gott Rob, e combatteva per lei perché i lupi la rispettavano e perché, come del resto Alberich, si era benissimo reso conto che l'innalzamento dei mari avrebbe sterminato l'umanità. Ed ora, accompagnato dai suoi fedeli lupi, che considerava fratelli, aveva sfidato Shiryuu, ferendolo agli occhi ed inferocendosi sempre più per la morte di quasi tutti i lupi (sopravviveva soltanto il capo, King).
_ Ora basta, maledetto! Ti finirò, e vendicherò i miei fratelli! _ gridò Fenrir. _ WOLF CRUELTY CLAW!
Shiryuu, avendo già affrontato più volte questo colpo, non provò nemmeno a difendersi con lo scudo già rivelatosi inutile, ma prese ad arretrare schivando e parando i continui attacchi del God Warrior e di King che seguirono il Wolf Cruelty Claw, indietreggiando verso il centro di un'immaginaria spirale.
_ Non scappare, vigliacco! Mostrami la forza della tua fede negli uomini! _ strillò Fenrir.
_ Ti accontento subito! _ replicò Shiryuu, che aveva ormai terminato la preparazione del colpo che voleva utilizzare. _ HIRYUU SHOTENHA!
Il "Drago Che Sale al Cielo e lo Distrugge" generò un tornado che travolse Fenrir e King, mentre dalla tromba d'aria cadeva la gemma posseduta da Fenrir. L'uomo lupo ed il lupo furono infine espulsi dal tornado e scagliati nel palazzo del Walhalla, dove Fenrir si sacrificò assorbendo l'intero urto dello schianto sul trono di Hilda per salvare King.
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Shiryuu aveva faticato non poco a vincere il suo avversario, ma Hyooga si era cacciato in una situazione addirittura peggiore: il suo avversario era Merak Hagen (stella Beta), tipo di guerriero quasi unico perché in grado di controllare entrambi i tipi di colpi basati sulla temperatura. Infatti, dopo una prima sfida con le energie fredde in cui Hyooga si dimostrò rapidamente immune allo Universe Freezing di Hagen mentre questi non poteva dire lo stesso riguardo al Diamond Dust e all'Aurora Thunder Attack, Hagen attirò l'avversario in una grotta sotterranea che aveva al suo interno un lago di magma e, avvantaggiato dall'ambiente caldo, prese a colpire con il Great Ardent Pressure, consistente in una ventata calda di enorme potenza. Oltre al normale svantaggio dei guerrieri dei ghiacci contro gli esperti di energie calde, Hyooga doveva inoltre subire un avversario furibondo (e quindi ulteriormente avvantaggiato: i colpi basati sul fuoco e sulle alte temperature aumentano di potenza quando l'utilizzatore è arrabbiato), in quanto fidanzato con Freya e convinto che Hyooga l'avesse spinta a tradire. Come dire... Dalla padella all'altoforno, e letteralmente. E, dulcis in fundo, se Hyooga era vicino al collasso Hagen, pur essendo nato e cresciuto ad Asgard, era abituatissimo al calore, in quanto fin da piccolo si era addestrato in quella grotta a congelare la lava coll'Universe Freezing e a scioglierla col Great Ardent Pressure, e poteva avvantaggiarsi anche grazie alla Gott Rob di Merak (raffigurante il mitico destriero a otto zampe Sleipnir regalato da Loki a Odino), la quale lo proteggeva ottimamente dal calore. Non c'era da stupirsi che Hagen, alla fine, avesse portato Hyooga allo svenimento e, raccoltone l'elmo da usare come trofeo, si accingesse a buttarlo nel magma, fermandosi soltanto quando Freya, arrivata all'improvviso, gli chiese di risparmiarlo e cercò di spiegargli la situazione.
_ Freya, quale lavaggio di cervello hai subito da costui? _ replicò Hagen. _ Che pena...
_ Hagen, non è come pensi! _ ribattè Freya. _ Cerca di ca...
_ Freya! Tu sei stata raggirata da questo bastardo! Io credo in Hilda, che guiderà tutti noi nelle terre dell'Europa Meridionale a vivere come meritiamo!
_ Non è così, Hagen!
_ Sta zitta!
_ Perché non lo chiudi tu, il becco? _ chiese Hyooga, rinvenuto e postosi fra i due. _ E' Hilda l'ingannatrice, n...
_ STA ZITTO! SEI TU LA CAUSA DI TUTTO! TU HAI SPINTO HILDA A TRADIRE, ED IO TI SPINGERO' DOVE MERITI: ALL'INFERNO!
_ Non è così! E' Hilda che ci ha costretti a questa lotta malvagia che rappresenta una minaccia per tutto il mondo!
_ Asgard e Hilda domineranno il mondo, e spazzeranno via la vostra malvagità che ha tradito e corrotto il Santuario!
_ Hagen, usa i tuoi colpi per la pace! _ lo supplicò Freya. _ Ti prego! Tu non li hai perfezionati per il male!
_ Freya, come puoi credere alle parole di costui e non a quelle di tua sorella, lady Hilda?! Hyooga, tu sei un ostacolo: raggiungerai i ghiacci infernali che attendono i traditori passando per il mio inferno infuocato!
_ Fermati, Hagen! _ gridò Freya, ponendosi a scudo di Hyooga.
_ Freya!
_ Hagen, ti prego, credimi!
_ Freya, spostati.
_ No!
_ In nome del cielo, spostati! Ti scongiuro!
_ Hyooga, spero che gli Spectre ti facciano a pezzi prima di rinchiuderti nel Cocito! _ gridò Hagen, mentre il volto veniva rigato dalle lacrime che annunciavano la morte del suo cuore. Poi, senza smettere di piangere, Hagen pronunciò l'epitaffio dei suoi sentimenti: _ Freya, lady Hilda viene prima dei miei sentimenti! GREAT ARDENT PRESSURE!
Hyooga non perse tempo a cercare di convincere Hagen, ma spinse via Freya e colpì a sua volta con l'Aurora Execution, che, respinto il Great Ardent Pressure, uccise Hagen proprio mentre Kiki si teletrasportava nella caverna. Hyooga avrebbe voluto restare, ma non c'era tempo per nulla se non il raccogliere la gemma appartenuta a Hagen e procedere verso il Walhalla affidando Freya a Kiki.
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_ Va bene che oggi è il mio compleanno e adoro le storie assurde, ma Mime ha esagerato col regalo... Io l'ho sempre detto: il ragazzo era troppo buono. _ commentò Megres Alberich (stella Delta), che aveva osservato tutta la battaglia con un binocolo.
_ Che cosa vorresti dire? _ chiese Dubhe Siegfried (stella Alfa).
_ Mime ed un Sacro Guerriero di Bronzo si sono ammazzati a vicenda. Avrei capito con un Silver Saint o un Gold Saint, ma un Bronze Saint...
_ ...
Benché Alberich avesse cercato di metterla sul ridere, la situazione era tragica: Benetnash Mime era il God Warrior più esperto in illusioni, e con la sua musica riusciva persino a leggere nel pensiero. Grazie ad essa aveva quasi ucciso Shun, prima che Ikki lo fermasse ed ingaggiasse un combattimento spietato con un God Warrior che aveva ucciso Folken, suo proprio maestro e padre adottivo quando scoprì che questi aveva ucciso i suoi genitori, senza lasciarlo finire e senza mai venire a sapere che Folken avrebbe voluto risparmiarli ma, per una combinazione di sfortuna e testardaggine, non vi era riuscito. E, nella battaglia, questi due guerrieri così simili si erano uccisi a vicenda.
_ E SECONDO TE UNO E' COSI' IDIOTA DA FARSI AMMAZZARE SOLO PER FARTI UN REGALO DI COMPLEANNO?! _ esclamò Mizar Cyd (Stella Zeta).
_ Lo sai che sei più carino quando ti arrabbi? _ replicò Alberich.
_ ... IO LO UCCIDO!
_ Piantatela! _ ordinò Hilda. _ Alberich, quando ti metti a fare lo spiritoso stai tramando qualcosa. Ti spiacerebbe chiarirci che cosa?
_ Solo un paio di idee per sbarazzarci dei Sacri Guerrieri. _ rispose Alberich. _ Se mi date carta bianca...
_ MA TU SEI PAZZO! _ esclamò Siegfried. _ TU SARESTI CAPACE DI FAR SALTARE IN ARIA IL PIANETA CON LE ARMI NUCLEARI!
_ Bè, sì, ne ho raccolta qualcuna per passare il tempo, ma non le userò.
_ Non ho capito bene...
_ Le ho raccolte in un videogioco.
_ [censored]
_ Stavo dicendo che se la vostra maestà mi darà carta bianca, infliggerò ai Sacri Guerrieri tali colpi da spedire i superstiti a nascondersi per la vergogna.
_ Fa pure. _ rispose Hilda. _ Perché mi hai chiesto carta bianca solo per questo?
_ Perché giocherò sporco, e se fallisco non dovrò fare da capro espiatorio.
_ Che cosa vorresti insinuare?
_ Vostra maestà, è più forte di me: mi fido soltanto delle persone che ricatto, ed il mio onore mi impedisce di fare lo stesso con lei. Capirà, dunque, che mi venga spontaneo prendere qualche precauzione di altro genere.
_ ...
_ Benissimo, ed ora quale scelgo? Ma sì, direi che la pollastra andrà bene... _ disse fra se Alberich mentre faceva per andarsene.
_ Che cavolo stai dicendo? _ chiese Siegfried.
_ Sono appena arrivati tre Sacri Guerrieri. Ikki si è appena ammazzato con Alberich, ma gli, anzi, le altre due sono ancora vive, ed una mi farà da esca.
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Alberich colpì ancora: intercettata Marin dell'Aquila (o del Pollastro, come l'aveva definita Alberich), la imprigionò in una bara d'ametista generata dalla sua tecnica Ametist Shield, bara che assorbiva lentamente le energie vitali. Poi, attirato Seiya, lo imprigionò in un altro Ametist Shield dopo averlo steso con una mazza non proprio convenzionale (la bara di Marin). Vittima successiva fu Hyooga, il quale, non avendo subito i pugni di Thor, non era in preda ad un mal di pancia tremendo e riusciva quindi a muoversi ben più velocemente, costringendo Alberich a ricorrere ad una sua arma segreta: la spada fiammeggiante di cui era dotata la sua Gott Rob. Col suo aiuto riuscì a mettere in scacco Hyooga, e, una volta fattolo svenire, lanciò l'Ametist Shield, ma il repentino intervento di Shiryuu portò la vittima fuori della traiettoria.
_ E tu da dove sbuchi, rompiscatole? E chi sei? _ chiese Alberich.
_ Draco Shiryuu, Sacro Guerriero di Bronzo e allievo di Libra Doko. _ rispose il Sacro Guerriero.
_ Ottimo: potrò vendicare il mio avo. Mi presento, sono Megres Alberich DXX, della stella Delta, ed il mio avo Alberich DXIV è una vecchia conoscenza del tuo maestro. Lo sfidò per costringerlo ad insegnargli il Rozan Koryuha, ma ottenne solo di vedere il Rozan Hyakuryuha, e tu pagherai per lui con gli interessi.
_ Vuoi che ti insegni il Koryuha?!
_ No. Voglio la gemma che hai sottratto a Hagen: se me la dai e lasci Asgard, potrò considerare estinto il debito di sberle del tuo maestro senza che nessuno si faccia male.
_ Non posso: mi serve per evocare Balmung e liberare Hilda dalla schiavitù dell'Anello del Nibelungo.
_ E a me che me ne frega?
_ Eh?!
_ Me lo dai o me lo devo prendere?
_ Ti giro la domanda.
_ Con le sette gemme provvederò all'Anello e ad impedire l'affogamento del mondo, ma lo porrò sotto il mio dominio... O preferiresti il nostro?
_ Giammai!
_ Peggio per te. AMETIST SHIELD!
Chiunque conosca le caratteristiche del cloth di Draco si sarebbe aspettato che Shiryuu cercasse di parare l'Ametist Shield con lo scudo e vi restasse imprigionato, ma il Saint di Draco non ci cascò, e, contrattaccando Alberich, riuscì a fargli volar via la spada.
_ Non sono così sciocco da cascare in una trappola simile: la vittoria sarà mia. _ affermò Shiryuu.
_ Ma davvero? Bè, sappi che l'Ametist Shield non è la mia tecnica più potente. _ ribattè Alberich. _ Ora affronterai il colpo mortale che la mia famiglia si tramanda dall'era di Alberich XIII il Grande, primo God Warrior di Megres: NATURE UNITY.
Per un breve istante sembrò che non fosse successo niente, ma poi, mentre Alberich si precipitava a ricuperare la spada, la terra sotto i piedi di Shiryuu si spaccò. Shiryuu riuscì a scamparla, ma subito si beccò uno sberlone da un albero: il Nature Unity aveva aizzato contro Shiryuu la terra e gli alberi stessi, ed una delle 'piantine' riuscì a catturare Shiryuu fra le sue radici ed iniziò a stritolarlo.
_ Hai gettato via le tue possibilità di salvarti, ma puoi evitare di soffrire atrocemente: cedimi la gemma di Fenrir, e ti finirò in maniera indolore.
La risposta fu una parolaccia in cinese, e l'albero aumentò la stretta. Poi, improvvisamente, l'albero iniziò ad allentare la stretta, e mollò la sua preda: Shiryuu, ricordando di quando Doko gli aveva parlato di Alberich DXIV, si era calmato, fondendosi poi con la natura, che non lo riconobbe più come bersaglio.
_ Alberich, ho sconfitto la tecnica di cui tanto ti vantavi, ed ora mi prenderò la tua gemma. _ affermò Shiryuu. _ ROZAN SHORYUHAAAAARGH!
Nel momento stesso in cui Shiryuu aveva iniziato a preparare il colpo si era distaccato dalla natura (Doko invece aveva lanciato uno Hyakuryuha senza sfondersi), e come premio... TUNK! un calcio nelle palle da un albero, e subito dopo si era ritrovato legato dai rami degli alberi e a testa in giù.
_ Pivello. _ commentò Alberich, lasciando che gli alberi mollassero Shiryuu per poi iniziare a massacrarlo di botte.
Nonostante gli attacchi, Shiryuu riuscì nuovamente a fondersi con la natura giusto in tempo per evitare di venire trafitto dai rami degli alberi, ma a costo di restare immobile. Alberich ne approfittò per cercare di piantargli la spada nel cranio, ma Shiryuu parò con lo scudo, sfondendosi dalla natura ed esponendosi nuovamente al Nature Unity. Nuovamente Shiryuu, con qualche livido in più, si fuse con la natura, ma quando vide Alberich voltarsi verso Hyooga e dire Ametist Shield si sfuse, cascando in pieno nella trappola e ricevendo un ramo fra le chiappe, che lì rimase: un tentativo di Alberich di tenere Shiryuu deconcentrato e di impedirgli di fondersi con la natura che però fallì, e nuovamente Alberich dovette inventarsi qualcosa, e lo risfuse accennando a tagliare le tombe di Seiya e Marin. Rifusione. Accenno alla sorte di lenta agonia che stavano vivendo Seiya e Marin. Risfusione. Botte da orbi. Rifusione. Esclamazione "Ehi! Non immaginavo che Saori Kido fosse così bella senza vestiti!". Risfusione. Botte da orbi. Rifusione. Calcio nelle palle. Temporanea perdita di sensibilità dell'apparato genitale di Shiryuu. Risfusione. Botte da orbi. Rifusione. Esclamazione "Muori, Shun Rei!". Risfusione. Botte da orbi.
_ Prendi, rompiscatole. _ disse Shiryuu, ormai stufi del tran tran e gettando ad Alberich la gemma dopo essersi spogliato del cloth. _ Un vero uomo sa accettare la sconfitta.
_ Alla buon ora! _ replicò Alberich. _ AMETIST SHIELD!
_ Ci sei cascato! ROZAN SHORYUHA!
_ Ma davvero? Secondo te, perché si chiama Ametist SHIELD? Ti voglio dire una cosa: la teca che sottrae energia vitale è una mia piccola variante che ho sviluppato a costo dell'esilio, il vero Ametist Shield è questo.
_ V%&&(Y/() %XW"°;)=/VR/B&D/%!
Shiryuu aveva ragione di imprecare, visto che il suo pugno era rimasto conficcato in uno scudo di ametista ed Alberich si stava divertendo a farlo ruotare in aria. Improvvisamente, mentre Shiryuu era in aria, risuonarono le parole "Aurora Execution", ed Alberich scomparve, lasciandosi dietro qualche pezzetto di mith-rihl congelato e le quattro gemme che aveva accumulato.
_ Non sarà leale, ma quando ci vuole ci vuole. _ commentò Hyooga, ancora nella posizione di lancio dell'Aurora Execution.
Shiryuu era svenuto, ma lo scudo di ametista che gli imprigionava il braccio si stava dissolvendo, e così le teche in cui giacevano Seiya e Marin, anche se quest'ultima era svenuta dopo aver schiaffeggiato Seiya per spedirlo a lavorare invece di perdere tempo per curarla e preso a calci Hyooga perché voleva restare. E Shun? Per una volta aveva fatto il menefreghista, ed aveva proseguito fino al Walhalla, dove stava giocando al serial killer con le guardie. Seiya e Hyooga si misero a correre per raggiungerlo.
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Da lontano, Alberich, con la Gott Rob danneggiata, stava giocherellando con le tre gemme che aveva sottratto ai Sacri Guerrieri, mentre la sua restava incastonata nella Gott Rob.
_ Molto bene, la mia parte l'ho fatta, speriamo che quel pazzo scatenato e psicopatico delle Forze Speciali faccia la sua. _ commentò Alberich. _ Lady Medea sarà contenta, immagino... Mi spiace solo di non poter vedere le loro facce quando si accorgeranno che gli ho rifilato quattro gemme false. Algeri, arrivo!

continua...

***

Nel prossimo episodio: La sfida per Balmunk continua, ma l'ostacolo è una duplice tigre spalleggiata dalle trappole di Alberich XIII. Riusciranno i Sacri Guerrieri a superare anche questo ostacolo? E, soprattutto, che me ne importa?

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Capitolo 44
*** 44: COLUI CHE FU RINNEGATO ***


Domca, domca, domca (trad.: dunque, dunque, dunque)... Mi sono state chieste un paio di cose. Prima di tutto, a quando la prossima apparizione di Hajime Kanzaka: caro lettore che mi facesti questa domanda, ricorda che Kanzaka appare in TUTTI i capitoli, visto che è lui il narratore; se però ti riferivi ad un'interazione diretta, sappi che non dovrai attendere a lungo. L'altra domanda è a quando i pestaggi coi Marine Generals: di nuovo, non dovrai attendere a lungo, visto che già al prossimo capitolo uno di loro rischierà parecchio. So cosa vi state chiedendo: in che senso rischierà parecchio? Qui non posso rispondervi, o vi rovino la sorpresa. Buona lettura, comunque, e godetevi quello che riservo a Cyd (non mi è mai stato simpatico).
by lord Martiya
P.S.I: Il grido di Cyd alla sua entrata in scena è la citazione di una poesia di William Blake (1757-1827) intitolata "The Tyger". Ho pensato che la citazione di una poesia che parla di una tigre potesse essere adatta ad un combattente di una certa cultura che ha per simbolo una tigre dai denti a sciabola (se interessa il testo completo, scrivetemi e lo invierò).
P.S.II: Nota bene: a tutti gli effetti Ikki e Mime si sono ammazzati a vicenda nello scorso capitolo come riferito dalla battutaccia di Alberich.
P.S.III: Bud cita uno dei tormentoni di Hokuto no Ken, cioè che chi vede la Shichichoosei (Stella della Morte), posta guarda caso vicinissima alla stella Zeta Ursae Maioris (la stella zeta dell'Orsa Maggiore) morirà entro un anno.
P.S.IV: Pers. Saint Seiya: Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Mizar Cyd=Mizar; Cygnus Hyooga= Crystal del Cigno; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Alcor Bud=Alcor; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco; Dubhe Siegfried=Orion.



CHAPTER 44: COLUI CHE FU RINNEGATO



_ Bene, l'abbiamo chiuso fuori. _ disse una guardia di Asgard dopo aver sprangato il portone del palazzo del Walhalla assieme a dei compagni.
_ A chi vi riferite? _ chiese Shun da dietro di loro.
_ Al Sacro Guerriero con la faccia da ra... da ra... gaz... zinaaaAAAAAH! AIUTO! RIAPRIAMO LA PORTA!
_ Contenti? _ chiese Shun dopo aver sfondato il portone con un pugno.
Inutile dire che i soldati scapparano a gambe levate, mentre Shun penetrò nella fortezza fino a quando non sentì gridare: _ Tyger! Tyger! burning bright/In the forests of the night,/What immortal hand or eye/Could frame thy fearful symmetry? _ Mizar Cyd (stella Zeta) attendeva un eventuale superstite alle stragi di Alberich. _ Complimenti, Sacro Guerriero di Andromeda: sei sfuggito alle trappole di Alberich: vorrà dire che ti farò fuori personalmente. _ annunciò il God Warrior.
_ Diciamo piuttosto che finirò il lavoro iniziato da Crater in Giappone, a meno che tu non mi consegni spontaneamente la gemma incastonata nella tua Gott Rob e non te ne vada. _ replicò Shun, piuttosto di cattivo umore.
_ Ti conviene spararle grosse ora: tra poco non avrai più abbastanza vita per farlo.
_ NEBULA CHAIN!
Cyd scansò l'attacco delle catene e, correndo su quella d'attacco, arrivò a Shun e lo centrò con il Viking Tiger Claw. Quando però si avvicinò per ferirlo, per poco non si ritrovò con il naso rotto a causa di un calcio volante di Seiya, che gli fece comunque sputare un paio di denti.
_ Prenditela con me, buffone! _ ordinò Seiya mentre arrivava anche Hyooga portandosi dietro un orso congelato (adora la carne d'orso, e quando nella foresta ne ha incontrato uno non ha resistito).
_ Togliti di mezzo, rompiscatole! _ replicò Cyd.
_ Prend... Ehi, ma dove vai?!
_ Nella caccia è vietata la foresta, biondino!
_ Eh? _ chiese Hyooga.
_ ... Nella foresta è vietata la caccia! Sei in contravvenzione!
_ ...
_ Quant'è? _ chiese Shun.
_ 15 cerces.
_ Tenga.
_ Bene. Andatevene, e che non si ripeta più.
Cyd ci mise un po' a capire di essersi fregato da solo, ma nel frattempo Seiya e Hyooga se l'erano filata, con in più la gemma procurata da Ikki e passata loro da Hyooga.
_ Maledetti! Vi sembrano scherzi da fare?! _ esclamò Cyd.
_ Quando il tuo nemico è scemo conviene approfittarne, no? _ replicò Shun mostrando il medio destro ed accompagnando il gesto battendosi l'interno del gomito destro con la mano sinistra.
_ Ci mancava solo un Sacro Guerriero che pensa come Alberich... VIKING TIGER CLAW!
Shun stavolta riuscì a scansare il colpo, replicando poi con il Thunder Wave. Sul punto di essere raggiunto, però, Cyd bloccò la catena con una mano.
_ E poi sarei io lo scemo... _ commentò il God Warrior.
_ Questo è gelo! _ esclamò Shun.
_ Ma và? Ti ho congelato la catena, se non te ne sei accorto.
Shun tramutò il suo cosmo in calore, portando la temperatura della stanza a quella dei tropici, e poi lanciò nuovamente la catena all'attacco. Nel momento in cui lo fece, però, fu costretto ad interrompere l'emissione di calore, e Cyd riuscì a congelargliela nuovamente e lo colpì col Viking Tiger Claw.
_ Sei pronto a morire? _ chiese Cyd, preparandosi a finire Shun.
_ Tu che ne dici? _ replicò il Saint mentre si rialzava dopo avergli fatto un occhio nero con un calcione.
BOOOM!
_ Cos'era?! _ esclamò Shun.
_ Alberich XIII era un appassionato di trabocchetti: i tuoi compagni ne hanno fatto scattare uno, ed ora sono certamente da raccogliere col cucchiaino o da scongelare. _ spiegò Cyd.
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Era buona la seconda: dopo essersi beccati una tonnellata d'esplosivo al plastico di fabbricazione selenita (rimasto lì da oltre 10000 anni ma ancora in perfetto stato), i due si erano beccati un mattone nei testicoli ed un raggio congelante. Fortuna loro che non sono mai riuscito ad arruolare quel pazzo nelle forze speciali, altrimenti chissà cosa avrebbe combinato.
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Cyd si lanciò all'attacco con un furioso corpo a corpo, ma Shun lo costrinse alla ritirata con la faccia spaccata da un colpo della catena, usata per una volta come un teppista utilizzerebbe una normale catena (e se pensate che una cosa del genere non possa far male ad un Sacro Guerriero o robe simili, ricordatevi che la catena era in mith-rihl e, soprattutto, chi la stava usando), riuscendo di poco a sfuggire ad un tentativo di strangolamento con la catena.
_ Maledizione, allora te le vai a cercare... _ commentò Cyd, caricando il suo colpo più potente. _ BLUE IMPULSE!
_ Chissà perché a me capitano solo imbecilli o tipi evasi dal manicomio... _ si lamentò Shun dopo aver rimandato il colpo al mittente, troppo congelato per sentire. _ Usare il Blue Impulse su un Sacro Guerriero quando al Santuario lo conosciamo benissimo tutti...
_ M... Maledetto! Non penserai di potermi sconfiggere col gelo! _ esclamò Cyd dopo essersi liberato dal ghiaccio (e senza aver sentito le lamentele di Shun).
_ Ovviamente no: l'idiota sei tu. Capiti male, sono di pessimo umore, quindi arrenditi e consegnami la gemma, altrimenti...
_ Sono curioso: che mi succederà?
_ NEBULA STREAM!
_ Ha! Cosa pensi di fare con un colpo così debole?!
_ Tenerti fermo, per ora.
_ Cosa?! Quasi non riesco a muovermi! Te la sei cercata! Prima hai avuto fortuna, ma adesso... BL...
_ Se vuoi tentare il Blue Impulse, ricordati che gli occhi di un Sacro Guerriero esplorano a fondo le tecniche del nemico, trovandone alla fine il punto debole. E tutti al Santuario abbiamo visto i Blue Impulse di Antilia Alexer, molto più bravo di te con quel colpo.
_ E ME LO DICI ORA?!
_ NEBULA STORM!
Quando la tempesta fu calata, Cyd era più morto che vivo e conficcato in una parete, mentre la sua gemma era ai piedi di Shun ed un tizio con un'armatura identica alla Gott Rob di Mizar ma bianca era coricato poco distante con Shaina che gli saltava sulla schiena.
_ Che sta succedendo? _ chiese Shun.
_ La stella zeta dell'Orsa Maggiore è una stella doppia, composta dalla principale Mizar, visibile ad occhio nudo, e da Alcor, visibile col cannocchiale. _ spiegò Shaina.
_ Col risultato che finché qualcuno non batte il God Warrior di Mizar, il God Warrior di Alcor è costretto a fargli da guardaspalle senza che nessuno, a parte la celebrante e quel secchione di Alberich, sappia della sua esistenza, nemmeno Mizar. _ completò l'uomo in armatura bianca dopo essere riuscito a togliersi Shaina dalla schiena. _ Se però Mizar viene sconfitto ma sopravvive, le parti si invertono. Datemi quella gemma, così sarà definitivamente chiaro che il God Warrior della stella Zeta è Alcor Bud e non quell'incapace.
_ Alcor Bud?
_ Colui che ha sconfitto Aldebaran Taurus con un solo colpo, ha lasciato Virgo Shaka con il cloth semisurgelato, anche se la prima volta ero venuto al Santuario per far fuori 'sto travestito ed i suoi compari mentre erano già mezzi morti, e che avrebbe sconfitto anche Andromeda Shun se tu non mi avessi fermato. Grazie, non ne potevo più di parare le chiappe a quella schiappa dandogli tutto il merito.
_ ...
_ Ora sganciate la gemma e filate: non voglio essere costretto a far fuori i miei benefattori.
_ Mi dispiace, ma ci serve. _ rispose Shun infilandosi in tasca la suddetta gemma.
_ In questo caso...
_ PER L'OFIUCO!
Shaina aveva l'abitudine (o meglio il vizio) di portarsi dietro alcune guardie, in genere come portaferiti (e ne aveva assegnati quattro a Marin e Shiryuu), ma stavolta quei fessi, per dimostrarsi degni dell'esempio di Cassios, saltarono addosso a Bud, il quale li sbaragliò con un ruggito talmente forte da inchiodarli sul muro, mentre Shun era riuscito a scongelare la catena, accorgendosi anche che Bud non poteva vantare il controllo sui ghiacci di Cyd.
_ Imbecilli... _ commentarono Bud e Shaina.
_ NEBULA CHAIN!
_ SHADOW VIKING TIGER CLAW! Gemma, grazie...
_ Dovrai prenderla con la forza! _ replicò Shaina, benché rimasta sola (Shun aveva imparato a sue spese che l'inferiore di controllo sul freddo di Bud era dovuto al fatto che non aveva le basi tecniche, non alla presunta inferiorità di cosmo: lo Shadow Viking Tiger Claw, pur essendo identico al Viking Tiger Claw, lo aveva steso completamente, come Cyd non era riuscito).
_ Molto bene, incantatrice di serpenti.
_ E tu come lo sai?
_ Quello è il cloth del Serpentario, giusto? Quindi sai incantare i serpenti, se non altro grazie al cloth. Sei pronta a morire?
_ Sono pronta ad ucciderti: in memoria di Cancer Death Mask, mio fratello, e di Eridanus Geist, mia sorella, io combatterò finché non sarete stati sconfitti!
A questa dichiarazione Bud scoppiò a ridere insultando Shaina.
_ Idiota... E' perché ancora oggi amo i miei defunti fratelli ed i miei amici che posso combattere ad un livello pari al tuo se non superiore. _ replicò Shaina.
_ Senti, va bene avere sete, ma dovevi proprio berti il cervello? _ chiese Bud.
_ Fatti sotto, guardaspalle di un uomo più forte!
Bud perse improvvisamente il suo buonumore e si scagliò a testa bassa contro Shaina, la quale gli mollò un destro da record facendolo volare dall'altra parte della stanza e facendogli cadere l'elmo.
_ Allora? Chi è che si è bevuto il cervello? _ chiese Shaina prima di notare un particolare. _ Ma...! Quella faccia!
_ E' un avviso: a questo mondo sopravvivono soltanto i forti e gli astuti, ed anche fra fratelli capita di dividersi fra vincitori e vinti. _ replicò Bud.
_ Quindi tu e Cyd...
_ Gemelli, accidenti a lui. E mi tocca pure portare la sua stessa pettinatura per lavoro... Ma ricordati di una cosa: Alcor è una stella invisibile ad occhio nudo, ma secondo una leggenda della scuola Hokuto Shinken coloro che la vedono senza strumenti moriranno entro un anno.
_ Tralasciando che a casa di mio fratello ci sono tanti di quei morti da farti svenire uno Spectre dalla puzza e che minacce simili non possono spaventarmi, avresti la compiacenza di spiegarmi perché ce l'hai tanto con Cyd? Va bene che era un idiota ed uno sfigato, ma mi sembra un po' poco per odiarlo al punto da ringraziare chi l'ha ucciso, chi ha ucciso tuo fratello.
_ Se te lo dico mi darai la gemma?
_ Ma sei scemo?!
_ Io ci ho provato... Dunque, qui ad Asgard abbiamo leggi alquanto rigide sull'eredità: i beni della famiglia vanno esclusivamente al primogenito, ed in caso di due gemelli primogeniti di sesso diverso va tutto alla femmina. In caso di due gemelli dello stesso sesso, invece... Bè, ti farò un esempio: 19 anni fa, la nobile famiglia dei Vasa ebbe due gemelli primogeniti maschi, ed i genitori furono costretti a scegliere uno dei due bambini e ad esporlo in un luogo frequentato sia dagli uomini che dalle belve con un oggetto che gli permettesse, in età adulta, di risalire alla sua famiglia, se l'avesse voluto e qualcuno, come in effetti è successo, l'avesse raccolto prima del passaggio di qualche animale affamato. Non che me ne freghi molto, viste le stragi compiuti qui in Asgard per questioni d'eredità. Quel bambino, cioè io, sarebbe cresciuto tranquillamente e serenamente come figlio di un povero ma onesto e buon taglialegna e senza desiderare di ritrovare i suoi veri genitori, se un bel giorno, mentre era a caccia, quel principino viziato di suo fratello Cyd non fosse spuntato dal nulla ed avesse 'barattato', senza il consenso di Bud, la sua preda con un pugnale identico a quello lasciatogli dai veri genitori e se ne fosse andato sul suo bel pony con un sorrisetto di sufficienza ostentando la propria fortuna. Da allora Bud si allenò senza sosta per sviluppare la sua forza ed ottenere una rivalsa, diventando un God Warrior. E cosa gli riservò il destino? Di essere l'ombra del beneamato principino viziato e coccolato, benché fosse ben più forte! E quando chiese spiegazioni alla celebrante, cosa ne ottenne? Di scoprire di dovergli fare da guardia del corpo senza mai farsi scoprire nemmeno dal fratello! L'unica consolazione gliela diede Alberich: spuntando fuori dal nulla, quella specie di nibelungo sadico gli spiegò come avrei potuto fare ad avere la mia rivalsa, non senza rifilargli due tonnellate di camomilla scadente! Ora dimmi un po' se uno qui non deve prendere ad odiare il fratello!
_ Che pena...
_ Cosa?
_ Non è colpa sua. Si fosse trattato di un caso come quello celebre di Iason di Nemesis e dei suoi fratelli avrei anche potuto capirti, ma così fai solo pena. Cosa pensi di ottenere odiando ingiustamente il tuo unico fratello e prendendo il suo posto nelle schiere dei God Warriors? Avreste potuto sostenervi a vicenda, come facemmo io ed i miei fratelli dopo l'assassinio di mia madre, ma invece... Davvero, che pena!
_ SHADOW VIKING TIGER CLAW!
Il colpo di Bud riuscì a travolgere la Silver Saint, spedendola dall'altra parte della stanza.
_ Allora? Dov'è questa grande forza donatati dall'amore per i tuoi fratelli?! _ chiese Bud mentre le calpestava le faccia.
_ E' qui! _ replicò Shaina dopo avergli fatto un occhio nero. _ E toglimi le zampe di dosso, pedina!
_ Pedina?
_ Ma come? A quest'ora persino Jamian si sarebbe accorto che Hilda ti usa ed alimenta il tuo odio per Cyd per renderti un'arma ancora più forte. E Jamian non era esattamente un genio...
_ MUO... Ehi, dov'è finito il travestito?!
_ Si è alzato e se n'è andato mentre mi raccontavi la tua storia.
_ E così ti ha abbandonata al tuo destino, non è così? Anche se si è amici, un essere umano tiene solo a se stesso.
_ O forse si è reso conto che posso cavarmela da sola con un idiota come te ed è andato a soccorrere Seiya e Hyooga.
_ Va all'inferno, biscia dei miei stivali! SHADOW VIKING TIGER CLAW!
_ Devo perfezionarla: ha effetto solo ora... _ disse Shaina mentre Bud la mancava platealmente.
_ Che?!
_ Non preoccuparti, si tratta semplicemente di un'applicazione indagativa degli Strati di Spirito: voglio sapere cosa si agita realmente nella tuo anima.
_ E quando me l'hai lanciata?!
_ Quando ti ho fatto l'occhio nero. Ora zitto, che inizia lo spettacolo...
______________________________________________________________________

Cyd e Bud erano faccia a faccia in un paesaggio devastato.
_ Cyd, ti dimostrerò con il mio colpo chi fra noi è l'uomo più adatto ad essere il vero God Warrior della stella zeta. _ disse Bud.
_ D'accordo. _ rispose Cyd. _ VIKING TIGER CLAW!
_ SHADOW VIKING TIGER CLAW!
Cyd fu sconfitto dal colpo del fratello, che ne uscì illeso, e cadde semisvenuto perdendo la gemma.
_ Quella gemma ora è mia! _ dichiarò Bud. _ Muori, Cyd!
_ Fa pure, fratello. _ sospirò Cyd.
Bud rimase impalato nell'atto di colpire, e non osò portare a termine il gesto.
______________________________________________________________________

_ Ma che splendido sogno! _ esclamò Bud. _ Davvero un'illusione divertente.
_ Non era un illusione. _ replicò Shaina. _ Un sogno? In un certo senso: secondo la psicanalisi il sogno è la manifestazione dell'inconscio, e quello che hai visto era a tutti gli effetti la manifestazione di un sentimento inconscio.
_ Non era Saga lo psicanalista dei Sacri Guerrieri?
_ "Figlia mia, se comprendi come pensa il tuo avversario saprai prevederne le mosse più facilmente: è per questo che ti sottopongo a queste lezioni che, anche se non faranno di te una psicologa o psicanalista fatta e finita, ti daranno un vantaggio sui tuoi avversari": così mi ha detto mio padre, che, fra le altre cose, è uno psicanalista.
_ ...
_ Ed ora spiegami perché hai salvato Cyd dal Aldebaran ed hai cercato di fare lo stesso quando Shun ha lanciato il Nebula Storm.
_ Lavoro.
_ Bella scusa per coprire il tuo affetto per Cyd, affetto che ti spingeva a volerlo salvare.
_ Ma sei scema?! Cosa vuoi saperne?!
_ Sicuramente in te c'è dell'odio, odio inestinguibile per i tuoi genitori che ti hanno abbandonato, odio per la legge che li ha spinti a farlo, ma per Cyd? Lui non aveva colpa, e tu lo sai.
_ Taci! Per me esisto solo io a questo mondo! Cos'altro dovrebbe esistere?! Un fratello morto nella sconfitta?! Non farmi ridere!
_ Sei tu che dovresti andare al cabaret.
_ SHADOW VIKING TIGER CLAW!
_ ZANNA DEL TUONO!
Bud non potè opporsi alla potenza di Shaina, e demolì una colonna schiantandocisi sopra col guardaspalle sinistro letteralmente disintegrato e parecchie crepe sul resto della Gott Rob.
_ Ma come ha... _ mormorò Bud cercando di rialzarsi. _ No... Sono sconfitto: uccidimi. Che aspetti? Non mi serve la tua pietà, Ophiucus.
_ Falla fuori, Bud! Colpiscila ora! Non so fino a quando riuscirò a tenerla!
_ CHE?! SEI ANCORA VIVO?! _ esclamò Bud vedendo Cyd che aveva bloccato alle spalle Shaina.
_ Sbrigati! _ replicò Cyd.
_ Ma così morirai anche tu!
_ E allora? Con tutte le volte che mi hai salvato senza farti notare e credendo che non sapessi nulla...
_ CREDENDO?!
_ Ho frugato nella biblioteca di Alberich. A pagamento, è chiaro. Non è che ci voglia un genio a capire chi mi poteva essere capitato per guardaspalle...
_ E tu ne sei la dimostrazione. _ commentarono insieme Shaina e Bud.
_ Ah, un'ultima cosa: se non ti facevo perdere tempo e non ti fregavo quel coniglio, un gruppo di guardie ti avrebbe beccato a cacciare nella riserva naturale, e a quel punto... Bè, ora basta chiacchiere: colpisci e prendi il mio posto, sei tu quello più in gamba!
_ Allora, ti sbrighi? Avrei una certa fretta, io... _ si lamentò Shaina.
_ AAAAARGH!
Bud colpì violentemente il terreno, proprio mentre Shaina si liberava dalla stretta di Cyd con gli Strati di Spirito.
_ Stai tranquillo, non l'ho ucciso e non ho leso organi vitali. _ disse Shaina.
_ Tienti pure quella gemma, me ne vado via con mio fratello: Hilda non merita il nostro supporto. _ replicò Bud prendendo in spalla Cyd.
_ E come speri di riuscire a sfuggire all'ira di Hilda? _ chiese una voce.
Chi aveva parlato era una ragazza sedicenne (+ o -) di carnagione olivastra coi capelli corti neri e gli occhi rosa, vestita con corti stivaletti ed un body con gonnella neri ed una sciarpa rosa e coda ed orecchie da pantera, ed era affiancata da un'altra ragazza sua coetanea e chiaramente giapponese vestita con una maglia senza maniche e con gonna attaccata, fioccone e stivaletti verde muffa con capelli corti dello stesso colore, come le orecchie e la coda da topo, e gli avambracci e le gambe fasciati con delle bende.
_ Voi chi siete?! _ chiese Shaina.
_ Non importa chi siamo noi. Importa che la nostra signora potrebbe accogliere due valorosi come voi e preservarli dall'ira di Hilda, permettendovi infine di ottemperare ai vostri doveri di God Warrior quando giungerà il momento. _ spiegò la donna dalle orecchie di pantera. _ Essa potrà anche far riparare e rendere più forti le vostre corazze. Bud, accetti la sua protezione o dobbiamo lasciarvi qui?
_ Accetto, ovviamente. _ rispose Bud.
_ Molto bene. Kyoko?
Kyoko (la ragazza con le orecchie da topo) si teletrasportò via assieme a Cyd, Bud e la ragazza con le orecchie da pantera. Shaina non perse tempo, e raggiunse Seiya, Hyooga e Shun, riuscendo a curare i due sventurati, e con loro, nonostante le trappole di Alberich XIII, raggiunse la terrazza del palazzo, dove li attendeva Dubhe Siegfried (stella Alfa), l'ultimo e più forte dei God Warriors.

continua...

***

Nel prossimo episodio: L'ultimo scontro in Asgard. Finalmente si rivelano l'oscuro manovratore che si serve dell'Anello del Nibelungo e l'identità e l'incarico del pazzo devastatore inviato da lord Martiya. Chi sopravviverà a quest'ultimo? Sore wa, himitsu desu (spiacente, è un mistero).

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Capitolo 45
*** 45: COLUI CHE NARRA ***


E con questo finisco Asgard... A modo mio, ovviamente. Povero Siegfried, qui gliene combino delle belle...
by lord Martiya
P.S.I: Per i dialoghi di Siegfried ho privilegiato il più possibile quelli dell'edizione italiana, meno colloquiali e più 'epici', e quindi più adatti al personaggio per come lo voglio fare apparire. Restando su Siegfried, il suo colpo Notung Cut (di mia invenzione) prende il nome dalla spada (Notung, appunto), che, nella leggenda dell'Anello del Nibelungo Wotan (nome germanico di Odino) donò al figlio Siegmund, poi ereditata dal figlio di quest'ultimo e della sorella Sieglinde. Il figlio di Siegmund dovette riforgiarla dai suoi frammenti, in quanto Wotan, nel punire Siegmund per il rapporto incestuoso (così dice la leggenda), l'aveva distrutta con l'ausilio della lancia Gugnir, lancia poi mandata in frantumi dal figlio di Siegmund utilizzando la riforgiata Notung. Il nome dell'eroe figlio di Siegmund, che con Notung abbattè anche Fafnir, un tempo gigante poi mutatosi in drago bicefalo, era Siegfried (e proprio un drago bicefalo è la forma dell'armatura del Siegfried che compare in Saint Seiya).
P.S.II: Rispondo immediatamente alla domanda che (presumo) i fan di Slayers si faranno quando scopriranno chi si nasconde sotto lo pseudonimo di Hajime Kanzaka (o meglio quando ne avranno la certezza, perché quasi sicuramente l'hanno già riconosciuto). Lui è qui perché, assieme a Phibrizio e Zelgadiss, è uno dei miei personaggi preferiti, e lui è perfetto per il ruolo di soldato di un corpo speciale per missioni pericolose e folli tali che occorre essere già un po' pazzi e dotati di senso dell'umorismo per non impazzire in due o tre missioni. E' talmente perfetto che ho dato la prima parte del suo nome all'intero corpo, anche se nella fanfic, essendo anche una rappresentazione personalizzata dell'autore di Slayers, sarà lui ad aver dato il nome del corpo (ed in particolare il suo nome in codice) al personaggio in questione.
P.S.III: La tecnica con cui qui Shaina ferisce Siegfried (e che, ovviamente, qui è gli Strati di Spirito) è già comparsa nel capitolo 6 di Episode G in un litigio fra Aiolia e Death Mask, e viene utilizzata dal funereo piantagrane per ferire all'addome Aiolia mentre riceve un calcio da lui senza che gli altri Gold Saints (lì presenti, Saga compreso) se ne accorgano ed il Gold Cloth del Leone ne sia minimamente scalfito.
P.S.IV: Pers. Saint Seiya: Dubhe Siegfried=Orion; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Polaris Hilda=Hilda di Polaris; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Freya=Flare; Polaris Hilda=Hilda di Polaris; Siren Sorrento=Sirya della Sirena; Draco Shiryuu=Sirio del Drago.



CHAPTER 45: COLUI CHE NARRA



_ Dubhe Siegfried, della Stella Alfa, questo è il mio nome, questo è il nome che riferirete all'infernale schiatta quando vi sarà chiesto chi è il vostro carnefice. _ annunciò Siegfried ai Sacri Guerrieri appena arrivati.
_ Mi dispiace, ma noi vogliamo la gemma incastonata nella tua armatura. _ ribattè Seiya. _ Ci basta avere quello, e potremo svegliare Hilda e salvare Atena. Hilda è semplicemente manovrata da qualcuno, che le ha infilato al dito l'Anello del Nibelungo, e... CHE CA**O SBADIGLI?!
_ Noia, per avere ascoltato le tue giustificazioni. Io sono l'ultimo God Warrior, e combatterò per Asgard, fino alla morte vostra o mia.
_ Possibilmente la nostra, vero?
_ Non sprecherò fiato prezioso. Chi di voi vorrà cadere per primo sotto i miei colpi?
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
Siegfried non si spostò minimamente, ed i colpi di Seiya si spensero prima ancora di raggiungerlo.
_ Come ha fatto ad evitare il mio colpo?! _ esclamò Seiya.
_ Evitarlo? Perché avrei dovuto? _ ribattè Siegfried. _ Inefficace è il tuo colpo, incapace persino di sopravanzare la difesa della mia aura protettiva, ed anche se gli avessi permesso di raggiungermi non avrebbero neanche scalfito la mia Gott Rob o ferito me. Rassegnati a raggiungere gli dei inferi, ora io colpirò.
Siegfried colpì Seiya, e semplicemente a pugni lo scaraventò via facendogli scavare un solco nel pavimento.
_ E' inutile qualsiasi tentativo di sfondare le mie difese: Hagen e gli altri guerrieri amici presto saranno vendicati. _ dichiarò Siegfried.
_ Da te? _ chiese Seiya, ancora combattivo nonostante il pestaggio.
_ Tu l'hai detto: la tua corsa è giunta al termine, qui, davanti alla grande statua di Odino che veglia su Asgard. ODIN SWORD!
Dall'indice e dal medio di Siegfried si sprigionò un fascio di energia, che, colpito il pavimento ai piedi di Seiya, provocò un'esplosione che travolse il Sacro Guerriero, mettendolo KO.
_ Uno è caduto, tre restano in piedi. Chi il prossimo a cadere sotto le zanne del drago bicefalo? _ chiese Siegfried.
_ Sarai tu a morire! _ replicò Hyooga, nonostante facesse fatica persino a stare in piedi.
_ Pessima invero è la tua idea: a malapena ti reggi in piedi, le trappole di Alberich XIII ti hanno sfiancato e così le fiamme di Hagen. Se tuttavia il tuo desiderio è immutato, fatti avanti e porrò fine alle tue sofferenze.
Shaina mollò una randellata in testa a Hyooga, stordendolo, e, dopo aver detto a Shun di prendersene cura, attaccò Siegfried a pugni, senza però riuscire a colpirlo.
_ Ophiucus, è così che speri di sconfiggermi, con questi lenti colpi? _ chiese Siegfried. _ E' la mia gemma che brami o soltanto una rapida morte per mano mia? Lì è un po' sleale, presumo.
Shaina gli aveva appena mollato un calcio nei testicoli: aveva attaccato lentamente per spingere Siegfried a prenderla sottogamba, e ci era riuscita. Peccato che Siegfried non avesse dato segno di aver accusato il colpo a parte il commentino sul calcio, e così sulla successiva scarica di colpi. Siegfried, benché più lento, era decisamente più potente, e con Shaina impegnata ad attaccarlo da vicino riuscì a piazzarle un pugno, scaraventandola contro una torre (che ne uscì pericolante), restituendole poi il favore dei pugni.
_ Prega Atena! _ esclamò Siegfried dopo averle fatto demolire un camminatoio. _ Pregala, perché tra poco non avrai più fiato! NOTUNG CUT!
Siegfried utilizzò lo stesso fascio di energia che aveva utilizzato su Seiya, con la differenza che stavolta non era un raggio esplosivo ma una lunga lama di energia, e tagliò Shaina... O meglio, il punto dove prima si trovava la Silver Saint, che era riuscita a portarsi dietro Siegfried un attimo prima che questi colpisse. Shaina attaccò con la Zanna del Tuono, ma, pur riuscendo a colpire Siegfried e a provocare delle crepe nella sua Gott Rob, non lo spostò di un millimetro, ricevendo in cambio il colpo preferito di Siegfried, il Dragon Breath Blizzard, simile per potenza ed esecuzione ad un Rozan Shoryuha portato a due mani.
_ Hai vinto molti nemici, Sacra Guerriera di Ophiucus, ma ciò non ti sia d'illusione: nessuno di loro era come me, nessuno era invulnerabile. _ annunciò Siegfried mentre Shaina, per i colpi ricevuti, cadeva a terra sfinita. _ Ed ora è il vostro turno, Andromeda e Cygnus: morite.
Siegfried attaccò Hyooga e Shun con delle sfere di energia, ma non riuscì ad oltrepassare la difesa del Rolling Defence.
_ E' questa la tua invulnerabile catena, Sacro Guerriero di Andromeda? _ chiese Siegfried.
_ Esatto. Attacca quanto vuoi, ma non mi farai nulla! _ replicò Shun.
_ Illuso: non esiste difesa invalicabile, e la tua non fa eccezione, specie per chi, come me, ha a sua disposizione la ODIN SWORD!
Ed i poveri Shun e Hyooga furono colpiti da sotto, dove la catena non li proteggeva, e messi fuori gioco.
_ E così finirono gli invasori di Asgard, valorosi guerrieri nonostante la loro follia. _ commentò Siegfried.
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
_ Ogni tuo tentativo è inutile, Sacro Guerriero di Pegasus: dei tuoi sei l'unico ancora in vita, e non lo resterai per molto.
Shaina lo smentì con la Cobra Twist (famigerata presa spaccaossa utilizzata nel wrestling), riuscendo stavolta a fargli male. Siegfried si liberò aprendo le ali della sua Gott Rob e piazzò un nuovo Dragon Breath Blizzard a Shaina, mettendola temporaneamente fuori gioco, ma prima che potesse finirla Seiya attaccò nuovamente col Ryuseiken, senza danneggiarlo nel corpo ma facendone vacillare la fermezza: era chiaro che i Sacri Guerrieri non traevano la loro volontà di combattere dal desiderio di gloria o di potere, ma dal desiderio di salvare qualcosa. Siegfried non poteva credere che volessero salvare il mondo, non in quel momento, ma sapeva riconoscere un sentimento come quello. Questo, assieme all'evidente cambiamento di Hilda e le parole di Seiya e Freya, che pochi giorni prima gli aveva espresso simili sospetti, piantarono in lui il germe del dubbio. Peccato solo che Siegfried fosse 'de coccio'.
_ La lotta vuoi, Pegasus? E lotta avrai. _ dichiarò roboantemente Siegfried. _ Peggio per te, perché non avrò pietà! Hai violato il sacro suolo di Asgard, venendo come invasore, pagane il prezzo! DRAGON BREATH BLIZZARD!
Seiya fu centrato in pieno e messo KO, ma, improvvisamente, Siegfried sputò sangue.
_ Questa me la paghi, biondino. _ lo apostrofò Shaina, rialzatasi più furente che mai.
_ Chiedo venia, mia valida avversaria, ma tali parole dovrebbero uscire dalla mia bocca. _ ribattè Siegfried.
_ CHIUDI IL BECCO! Mio padre e maestro, per tua informazione, è quel saccente di Mulo! Con tutte le pontificazioni che ha fatto sull'uso del cervello e della cultura, non appena tornerò in Grecia mi farà una testa così a suon di 'Te l'avevo detto' visto che ti sconfiggerò perché mi ha costretto a studiare le proprietà di dono dell'invulnerabilità del sangue di drago e la storia delle antiche guerre!
_ Capisco... Non preoccuparti, Ophiucus Shaina, risolverò il tuo problema. Per me sarà un piacere battere ed uccidere una così potente avversaria. Io ti sconfiggerò, nel nome e per la salvezza di Asgard, del suo popolo e della sua antica civiltà!
_ TORNA QUI, BRUTTO $ES£$!%/&O()=/H&"£S£$BNM=!!!
_ Cioè, lady Hilda, io stavo facendo un discorso sulla civiltà di Asgard...
_ CHIUDI QUELLA FOGNA E SGOZZA QUEL PORCO!
_ Che caratterino! _ esclamai. _ Solo per una carezzina sul petto...
_ Oh, no... Lady Hilda, devo proprio affrontarlo? _ chiese Siegfried. _ Se è questo il vostro volere io lo combatterò, ma dopo che mi avrà ucciso non resterà più nessun God Warrior.
_ Come puoi pensare che morirai contro quel cretino?
_ Ma guarda un po' che gratitudine! _ sbottai io. _ Con tutto quello che il nostro corpo ha fatto per l'Impero, ci avete dimenticati dopo soltanto diecimila anni...
_ Eri un soldato selenita? _ mi chiese Shaina.
_ Esattamente. Domandina: come si dice 'demone' nella lingua Tosev?
_ Xelloss. Oh.
_ Povera me... _ disse Hilda, che si era resa conto con chi aveva a che fare.
_ Risposta esatta, miss Shaina. _ dissi io. _ Ed ora passiamo ad una lezione di storia, prima delle presentazioni: dopotutto non ho più motivo di mantenere l'anonimato. All'inizio della guerra fra Seleniti e Tosev, due dei nostri agenti uccisero la dea Gaia, che allora regnava sui Tosev. Per quest'azione furono soprannominati Xelloss, ovvero demoni in tosev, e noi, visto che l'azione era abbastanza rappresentativa per tutti noi, decidemmo di estendere il soprannome all'intero corpo, e da allora mettiamo sempre la parola Xelloss all'inizio dei nostri nomi in codice. Colui che conoscete come lord Martiya, ad esempio, noi lo chiamavamo Xelloss Martiya. Demone Angelo della Morte... Che razza di nome! Io, invece, ero e sono chiamato Xelloss Metallium.
Sentendo il mio nome, Hilda iniziò a piangere: evidentemente la mia fama non si era ancora spenta.
_ Hilda, piantala e sopprimi i Saints, in nome del dio Poseidone! _ ordinò una voce: Siren Sorrento, Marine General di Poseidone, si era finalmente mostrato.
_ Ma allora la storia dei Sacri Guerrieri era vera... _ mormorò Siegfried.
_ Ma và? _ aggiunse Shaina.
_ Non importa: Odino è un dio di potere inferiore a Poseidone e a lui sottomesso! _ affermò Sorrento.
_ La vedremo! _ replicò Shaina raccogliendo le gemme.
_ Signor Xelloss, immagino lei sappia che fine hanno fatto le vere gemme. _ mi chiese Siegfried.
_ Le vere gemme?! _ esclamarono all'unisono Shaina e Sorrento.
_ Lord Martiya ce le ha fatte requisire e sostituire con dei fondi di bottiglia, in quanto assieme a Balmunk è conservato l'autentico martello Mjolnir, e quello è una grana enorme. _ risposi.
_ E ADESSO COME CA**O FACCIAMO CON L'ANELLO?! _ esclamò Shaina.
_ Quale anello? Questo, forse? _ chiesi mostrando di avere in tasca l'Anello del Nibelungo.
Hilda si guardò al dito, e vide la copia perfetta che le aveva infilato Alberich al posto di quello autentico.
_ Un'ottima copia, vero? Toryuusan è un'artista, con i metalli ed i pennelli. _ dissi estraendo la vecchia arma d'ordinanza degli Xelloss (l'unica arma che tutti noi avessimo in comune). _ Quanto a questo gioiellino, provvederò con questa mia vecchia amica.
_ E speri che una pistola riesca dove potrebbe farcela solo un'arma divina? _ chiese Sorrento.
_ Se lo chiamano disintegratore ci sarà pure un motivo, no? _ ribattè Hilda dopo che io ebbi disintegrato l'Anello del Nibelungo (liberandola dall'incantesimo) e me ne fui andato. _ Ti concedo un ultimo desiderio, prima che Siegfried, che non ha orecchio musicale, ti faccia a pezzi.
_ Vediamo... Vorrei che prima di uccidermi noi si combatta insieme contro quella trentina di Spectre che ci sta piombando addosso.
Quelli si girarono nella direzione indicata da Sorrento, e quando capirono di essere stati fregati Sorrento era già scappato alla velocità della luce.
_ Che trucco idiota... _ commentò Hilda.
_ Già, ma ha funzionato proprio per questo... _ aggiunse Siegfried.
_ E adesso chi lo sente papà? _ concluse Shaina.
_ Perlomeno abbiamo risolto la situazione... _ disse Shiryuu, appena giunto nonostante fosse mezzo morto.
_ Rimettendoci quasi tutto l'intero schieramento di God Warriors e con gravi danni al paesaggio. _ ribattè Hilda.
_ Pensiamo positivo! _ esclamò Seiya, appena rinvenuto. _ Poteva andare peggio!
Il cellulare di Shaina iniziò a nitrire (era la sua suoneria), e quando Shaina, dopo aver risposto, riattaccò, disse: _ E' già peggio: dieci minuti fa un'onda anomala ha risucchiato in mare Atena.
_ Perlomeno non piove. _ aggiunse Seiya.
Ovviamente iniziò a piovere a dirotto.
_ Seiya, per favore, chiudi il becco. _ sbottò Shaina.

continua...

***

Nel prossimo episodio: Chi è che, nei detti popolari, porta una benda e quindi non vede? E' il contrario dello Spectre che comparirà nel prossimo capitolo, cioè Diabolus Isilpeko[rumore di tuono in sottofondo].

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Capitolo 46
*** 46: COLUI CHE CI VEDE FIN TROPPO BENE (E CHE GLI ALTRI VORREBBERO FOSSE CIECO) ***


Vi ricordavate che nel cast sono presenti anche i pazzi scatenati di Hokuto no Ken? No? Bè, oggi Souther ne combinerà una delle sue, tanto per cautelarsi per il futuro. Ed entra in scena uno Spectre potenzialmente più pericoloso persino di lord Martiya...
by lord Martiya
P.S.I: Lo Spectre Diabolus Isilpeko (per ora non vi dirò di cos'è la sua Surplice o la sua Stella) è un personaggio ideato da KillKenny, Quindi non prendetevela con me.
P.S.II: Mei è un personaggio del romanzo Gigantomachia, scritto da Masami Kurumada, in cui appare come Saint della Chioma di Berenice. Non essendo riuscito a leggere il romanzo, non conosco le sue tecniche ed il suo carattere, anche se posso farmene un'idea conoscendone il maestro e sapendo che faceva parte dei 100 ragazzi inviati da Mitsumasa Kido a venire addestrati come Sacri Guerrieri.
P.S.III: L'identificazione di Taiwan con l'isola degli Shura di Hokuto no Ken deriva da una precisa analisi: sappiamo infatti, dal racconto di Jukei, che l'isola fu invasa da un paese vicino il cui esercito ha la mano molto pesante, e che è raggiungibile in veliero dal Giappone in due o tre giorni. L'unica grande isola che corrisponda a tali dati è appunto Taiwan, abbastanza vicina al Giappone perché uno spostamento in veliero possa durare due o tre giorni ed il cui governo, il cui nome ufficiale è Repubblica Nazionalista Cinese, è in stato di guerra non dichiarata ed ostilità aperta con la Repubblica Popolare Cinese, che non ne riconosce l'indipendenza e la considera una provincia ribelle (come del resto il governo di Taiwan si considera il governo legittimo di tutta la Cina), cosa che, in futuro, potrebbe appunto provocare un'invasione violenta da parte della Cina. Quanto al matrimonio di Raul... Bè, sappiamo che Tou è innamorata di lui, e nel manga, dopo il capitolo dell'isola degli Shura, Kenshiro si reca proprio dal figlio di Raul, che dal manga sappiamo già nato agli inizi della scalata al potere del Re di Hokuto. Sull'abbaglianza del cosmo del successore del Nanto Hoo Ken e la sua conoscenza del Sueishin (tecnica notoriamente di Hokuto), ho semplicemente riflettuto su due particolari: Hokuto e Nanto sono scuole sorelle in cui Hokuto rappresenta il lato oscuro (ed i suoi colpi, infatti, distruggono dall'interno in maniera che a un profano appare inspiegabile e 'oscura') mentre Nanto quello luminoso (ed i suoi colpi sono chiari, evidenti e 'lampanti', oltre che devastanti), ed è noto che almeno una specie di linguaggio dei segni è comune alle due scuole e che esse posseggono almeno una tecnica che richiede una tecnica complementare dell'altra, quindi mi è sembrato plausibile che il successore della principale scuola di Nanto (il cui simbolo è la Fenice, un uccello altamente luminoso per le sue fiamme) avesse simili caratteristiche e potesse conoscere il Sueishin.
P.S.IV: Pers. Saint Seiya: Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Poseidone/Julian Solo=Nettuno/Julian Kedives; Krisaore Khrisna=Krisaore di Krisaore; Kraken Isaac=Isaac di Kraken; Siren Sorrento=Syria della Sirena; Mermaid Tetis=Titis della Sirenetta; Sea Dragon Kanon=Kanon del Drago Marino; Sea Horse Baian=Cavallo del Mare del Cavallo del Mare.



CHAPTER 46: COLUI CHE CI VEDE FIN TROPPO BENE (E CHE GLI ALTRI VORREBBEROFOSSE CIECO)



04 dicembre 2046, Castello di Heinshtein.
Lord Martiya, gli altri sei Spectre maggiori e la Spectre della Terra che aveva quasi ammazzato Sion stavano discutendo appartati.
_ Dobbiamo proprio farlo? _ chiese la Spectre.
_ Georgia, va fatto: non piace neanche a me, ma se non lo facciamo rischiamo il fallimento di tutta l'operazione. _ ribattè lord Martiya.
_ Ma se si venisse a sapere? Voglio dire, tutti gli Spectre sanno che ormai sa controllarsi, anche se per sicurezza gli girano alla larga, e conoscono la vera entità del suo potere, ma se Ade lo scopre...
_ E' rischioso, Stella del Cielo Ragionevole. Ma va fatto. _ sentenziò Lucius.
_ Speriamo che ci vada bene... _ disse Georgia.
_ Mi avete evocato? _ chiese uno Spectre del Cielo quasi completamente coperto da un mantello viola.
_ Esattamente, Diabolus Isilpeko. _ rispose lord Martiya. _ Vorresti riavere il tuo pieno potere?
_ Chi devo uccidere?
_ Per ora nessuno, ma resta il più possibile con la tua amica: nessuno deve saperlo. E vieni qui: dobbiamo dirti una cosa.
Lord Martiya gli rivelò il piano, quando un soldato lo convocò da Ade assieme a Isilpeko.
_ Lord Martiya, pensi di essere in grado di rimuovere l'ultimo sigillo imposto da Atena a Isilpeko? _ chiese Ade.
_ Io no, ma Lucius dovrebbe esserne capace, con un aiuto energetico esterno. _ rispose lord Martiya.
_ Molto bene. Che sia tolto.
_ Eh?
_ Mi hai sentito: ho deciso di correre il rischio. Isilpeko deve compiere una missione pericolosa.
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Santuario, ufficio di Mulo.
_ Signori, questa è la situazione: dai nostri servizi informativi, che per evitare fuoco amico abbiamo provveduto ad evaquare dai domini di Poseidone, sappiamo che questi ha rinchiuso Atena nella Main Breadwinner, per sacrificarla tramite affogamento allo scopo di fortificare la Main Breadwinner tramite il suo cosmo. _ spiegò Mulo. _ Sappiamo anche che l'acqua che verrà usata proviene da quella dei nubifragi che ieri Poseidone ha iniziato a scatenare sopra tutto il mondo, e che questi verranno rallentati. Il piano è questo: Andromeda, Cygnus, Draco e Pegasus, voi verrete con me, poi vi separerete e provvederete alla sconfitta dei Marine Generals, mentre io mi occuperò di tenere impegnati i combattenti minori. Nel frattempo, tramite un'altra via, verrà Shaina, con il Gold Cloth di Libra, che verrà consegnato alla nostra guida, la quale provvederà a far sì che, una volta sconfitti i generali, possiate abbattere le colonne. Infine ci riuniremo per abbattere la Main Breadwinner, per poi filarcela assieme ad Atena. Ci sono domande?
_ Perché non abbattiamo direttamente la Main Breadwinner? _ chiese Seiya.
_ Perché un incantesimo dannatamente complicato fa sì che prima debbano essere distrutte le altre sette colonne, quelle difese dai Marine Generals. Altro?
_ Dove si è cacciata la nostra guida? E soprattutto, chi è? _ chiese Hyooga.
_ Ha scelto di chiamarsi Mei, e attualmente è all'altro mondo.
_ Come all'altro mondo?!
_ Significa che stavo meditando all'ingresso dell'Aldilà, Hyooga. _ rispose una voce ironica.
Hyooga, Seiya, Shiryuu e Shun si girarono, e videro un ragazzo sui sedici anni con un cosmo imponente e giacca in 'stile Matrix' sopra una maglietta nera che rappresentava un granchio d'oro.
_ Mei, suppongo... _ disse Seiya. _ Sbaglio o ci siamo già visti?
_ Certo, e, contando gli interessi diretti, compositi e l'I.V.A. di sei anni, mi devi un milione di yen: sono colui che conoscevi come Hiroshi, anche se in onore del mio maestro ho scelto un nome di battaglia che vuol dire 'Inferno'. _ rispose il ragazzo (Mei, appunto).
_ Dopo sei anni te ne ricordi ancora?! Ma che razza di luogo d'addestramento e di maestro hai avuto?
Mei lo guardò sconsolato, poi rispose: _ Cratere dell'Etna, sotto la tutela di Cancer Death Mask, come avresti già dovuto comprendere, per acquisire il cloth di Crater. Peccato solo che Urameshi tiri certe sventole...
_ Basta con le chiacchiere. _ ordinò Mulo. _ Mei, hai studiato le mappe?
_ Naturalmente.
_ Molto bene. In marcia.
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Taiwan.
Souther e Raul (in groppa al suo cavallo, Re Nero), assieme ad un giovane uomo dai capelli castani, uno sulla trentina e un guerriero vestito di bianco con il volto coperto da un elmo e la Bloody Cross, simbolo di Nanto, sul mantello, stavano camminando in un palazzo.
_ Raul, ma non scendi mai da quel cavallo?! _ chiese Souther.
_ Ognuno ha le sue piccole manie. _ ribattè Raul. _ La mia è stare in groppa al mio piccolo caro, _ detto strusciandosi al cavallo -_-'... _ esattamente come quella di quel tuo compare è andare in giro con quell'elmo.
_ Se vuoi conoscere il volto del Sesto Condottiero di Nanto, togligli pure l'elmo, ma sappi che subito dopo ti farò la pelle.
_ Cosa?!
_ E' una tradizione di Nanto: il volto e l'identità del Sesto Condottiero di Nanto, così come il nome del suo stile, devono restare avvolti nel mistero. _ spiegò l'uomo giovane.
_ Non scherzare, Toki.
_ Tuo fratello non scherza: il mistero del Sesto Condottiero di Nanto è una delle regole basilari di Nanto, e uno dei miei compiti è assicurarmi che siano rispettate tutte. _ ribattè Souther.
_ Ma non ha senso!
_ Dillo a Polifemo: finché il suo nemico era un emerito signor Nessuno, non solo non è riuscito nemmeno a ferirlo, ma ci ha pure fatto tre volte la figura dell'idiota e ci ha rimesso la vista.
_ ...
Il gruppo proseguì fino ad un cortile interno, dove, nel mezzo, aspettavano un anziano con una palese cicatrice ed il sosia di Raul. Re Nero fissò per un attimo il sosia, poi Raul e poi partì al galoppo verso il sosia, davanti al quale si fermò, lo annusò un attimo e poi si battè la tempia con uno zoccolo.
_ Dici che è matto? In effetti lo è sempre stato, ma in fondo è una brava persona... _ disse Raul, rivolgendosi al cavallo.
Re Nero nitrì, e, come in risposta, Raul gli disse: _ Kaioh è mio fratello maggiore, ecco perché mi assomiglia tanto.
Re Nero sbuffò con aria polemica.
_ Certo, anche Toki è mio fratello carnale, ma non è detto che si debba sempre essere tutti uguali, in una famiglia.
_ Raul, tu parli ad un cavallo?! _ chiese Kaioh.
_ E perché no? Re Nero è molto più intelligente di parecchie persone che conosco, anche se quello spiritosone di Kenshiro ha proposto di girare il remake di L'Uomo Che Sussurrava ai Cavalli.
Kaioh e l'uomo che aveva accompagnato Souther guardarono male Raul, mentre il vecchio e il Sesto tremavano per le risate represse e Souther scuoteva la testa sconsolato, mormorando: _ E me lo ritrovo pure come parente...
_ In che senso parente? _ chiese Kaioh.
_ Nel senso che quel demente, dopo che ha cercato di costringere mia cugina adottiva Yuria a sposarlo, ne ha prese talmente tante che si è levato dalla sua testaccia bacata l'idea, e poi quella pazza dell'altra mia cugina, Tou, e riuscita ad accalappiarlo. Raul, potresti toglierti? Sarei venuto per combattere con Kaioh, se ben ricordi...
_ Sì, sì, arrivo... _ disse Raul, mentre lui e Re Nero, con molta calma, si portavano sotto al portico del cortile assieme agli altri.
_ Souther, perché vuoi batterti con Kaioh? _ chiese il vecchio.
_ Non so se hai notato i segni, Jukei, ma presto la civiltà umana potrebbe andare distrutta. Kaioh, da quanto ho saputo, possiede la forza per diventare un dominatore, in quella situazione, e mi pare proprio che ne possegga la necessaria statura, in questo non sbaglio mai, ma non l'arte del governo, e nemmeno l'istinto per creare e reggere uno stato che non sia basato sulla pura forza, mentre i maestri dell'Hokuto Shinken e del Nanto Seiken possiedono la tecnica Sueishin. _ spiegò Souther.
_ Sueishin?
_ Lo Spirito dell'Ombra Riflessa.
_ So cos'è. Mi risultava lo possedesse il successore dell'Hokuto Shinken, non quello del Nanto Seiken. E loro che ci fanno qui?
_ Il Sesto Condottiero e Asam sono qui per affari interni a Nanto, mentre Raul e Toki... Bè, fino a poco tempo fa Toki non era ancora stato scelto, e quindi entrambi e il piccolo Kenshiro hanno potuto apprendere quella tecnica.
_ Ma non hai fiducia in Kenshiro.
_ Ha molto talento, ma non sa sfruttarlo. Ora potrei pestare il tuo discepolo?
_ Non sarà così facile.
_ Tu dici?
Jukei non rispose, ma si recò anche lui sotto al portico.
_ Non so cosa ti faccia pensare che io sia così debole, ma non lo sono. _ disse Kaioh. _ Mettiti in posizione di guardia e fatti sotto.
_ Io non penso che tu sia debole. Semplicemente so che se anche tu fossi più forte di me, cosa che non sussiste, non potrai mai battermi, nemmeno con la più perfetta delle tue tecniche. _ ribattè Souther, che fronteggiava Kaioh tenendo le braccia lungo i fianchi e leggermente aperte. _ Quanto alla guardia, il Nanto Hoo Ken non possiede simili posizioni perché non ha bisogno di difendersi: per il suo successore esiste solo l'avanzata repressiva.
_ E allora mettiti in posizione d'attacco.
_ Da questa posizione posso sferrare tutti gli attacchi che voglio, e, volendo, potrei anche difendermi, senza che tu possa in nessun modo prevedere le mie mosse.
_ Contento tu...
Senza preavviso Kaioh tirò un pugno a Souther, ma questi lo scansò saltando. Kaioh si girò sferrando un pugno, ma Souther non era lì: si era già spostato, portandosi alle sue spalle, e gli mollò un calcione nel sedere, facendolo schiantare contro il portico.
_ Tutta qui la tua abilità? _ chiese Souther. _ Che delusione, ti ho sopravvalutato...
_ Come diavolo hai fatto?! _ chiese Kaioh. _ Nessuno era mai riuscito a prendermi alle spalle!
_ Semplice: fra i 108 stili di Nanto, uno di quelli minori è il Nanto Muon Ken, il Colpo Silenzioso di Nanto, il quale prevede tecniche di mimetizzazione senza pari, tali da restare nascoste persino a chi possiede l'arte del Sueishin.
_ Mi hai rotto con il tuo Sueishin! HAKURA MESSEI!
Kaioh lanciò una sfera infuocata (in questo consiste l'Hakura Messei, Rete Bianca che soffoca l'anima), che Souther spedì in aria con un calcione, poi si scagliò addossò a Souther in un attacco furioso, che Souther evitò, dapprima con difficoltà, poi con naturalezza sempre maggiore, finché non si stufò e colpì Kaioh con la sua stessa tecnica, l'Hakura Messei, rispedendolo sotto al portico.
_ E' questo il Sueishin: comprendere l'essenza delle tecniche del nemico, compresi i punti di forza ed i punti deboli, fino a prevederne le mosse e replicarne i colpi mortali. _ disse Souther.
_ TYERW!"££/%%£!"£|"!£$%&(NBHDGSXQEXCBVN"!"£|£$%!!! _ si complimentò Kaioh, saltando addosso a Souther. _ Replica questo! ANRYUU TENHA!
Era la Distruzione del Cielo della Gemma Demoniaca, la terrificante tecnica mortale dell'Hokuto Ryuuken, il ramo reietto di Hokuto, che permetteva di abbagliare il cosmo del nemico e bloccarne l'efficacia, disorientandolo, e bloccarlo creando una bolla di non-gravità. Peccato solo che non riuscì neanche a spettinare Souther, il quale, con totale nonchalance, gli aprì in due la fronte, proseguendo poi sulle guance.
_ Notizia flash numero 1: il cosmo del successore del Nanto Hoo Ken è luce pura e infuocata, non può essere abbagliato. _ spiegò Souther. _ Semmai è il suo cosmo ad abbagliare quello dell'avversario.
_ SEMYOO DANRETSU!
La scarica di pugni agli tsubo della Orrenda e Strana Rottura Violenta non ebbe alcun effetto.
_ Notizia flash numero 2: le tecniche di Hokuto non funzionano su di me. _ spiegò Souther. _ Notizia flash numero 3: hai perso!
Souther colpì violentemente Kaioh, lasciandogli una profonda e vasta ferita a forma di croce su addome e petto che lo misero KO (uno dei rarissimi casi di combattimento reale in cui Souther non ha finito il suo avversario). Poi, in tutta tranquillità, andò davanti a Raul e Toki.
_ Se gli eventi procederanno come penso, il Santuario potrebbe essere distrutto, e la guerra totale che scoppierà poi fra gli uomini richiederà che i superstiti siano guidati da gente come noi tre, se si vuole impedire l'estinzione dell'umanità. _ disse loro Souther. _ Se fra noi sorgerà un conflitto, colui che sopravviverà potrebbe doversi battere con Kaioh ed il suo Anryuu Tenha per impedirgli di estendere un dominio malefico sul mondo, e, nella remota possibilità che uno di voi riesca ad ammazzarmi, adesso sapete come batterlo.
_ E se fosse Kenshiro a vincerci tutti? _ ipotizzò Toki.
_ Improbabile. Se però ci riuscisse... Bè, lui ha un vantaggio sleale, potrà farcela lo stesso.
_ Che vuoi dire? E come hai fatto a sopravvivere a quel colpo? _ chiese Raul.
_ Prova a scoprirli, io non te lo impedirò. Ma non ti aiuterò neanche. Ora ho da fare, quindi voi due ora tornate sulla nave e mi aspettate lì, che poi si torna in Giappone.
Souther, dopo averli tirati di peso sulla nave (con Re Nero, ovviamente), si nascose assieme ad Asam e al Sesto Condottiero.
_ Dunque, Asam, immagino che ti stia chiedendo perché ti abbia fatto venire con noi e, soprattutto, con i tuoi figli. _ esordì Souther.
_ Sì, lord Souther: per quanto sia forte, a paragone di Kaioh sono troppo debole, e la tecnica del Daijoo Nan Ken non può competere con l'Hokuto Ryuuken. _ ammise Asam, successore del Colpo Meridionale del Grande Mezzo (arte marziale di origine buddista poi inglobata da Nanto come stile minore).
_ Ma è comunque sufficiente a sbarazzarsi di tre o quattro tribù di montanari barbari, giusto?
_ Giust... In che senso?
_ Alcune tribù del territorio chiamato Sava, al confine fra India, Pakistan e Afghanistan, sono flagellate da dei montanari barbari, e visto che si trovano in una zona troppo calda politicamente quei governi non possono intervenire, e così, di comune accordo, Sava, l'India, l'Afghanistan e il Pakistan ci hanno chiesto aiuto. Ho dato una bella lezione ai barbari, ma prima o poi torneranno alla carica, e quindi ho deciso di mandare là qualcuno abbastanza intelligente e disinteressato da poterli governare bene, abbastanza forte da proteggerli e abbastanza debole da non essermi necessario in Giappone se scoppierà la guerra totale fra uomini e dei. Congratulazioni, re Asam di Sava.
_ Ma...
_ Il mio è un ordine. Sei perfettamente in grado di cavartela, e del resto l'alternativa era fra te e Yuda, quindi prendi i poppanti e sbrigati. Rauss!
Non badate a come si comportava davanti a Souther, davanti al quale ogni membro di Nanto, persino Yuda, perennemente pieno di se e strafottente con tutti, si comportava in maniera sottomessa: Asam aveva un carattere molto forte, al punto che, anni dopo, sull'orlo della morte per malattia, una volta sistemata la questione della successione di Sava avrebbe trovato il coraggio e le capacità di sterminare tutti i barbari, a parte tre sfuggitigli per puro miracolo, e tra l'altro dopo aver trasformato Sava in un paese stupendo. Comunque ad Asam non andava proprio di fare il re: a nessuno che abbia un minimo di cervello e sappia ESATTAMENTE cosa comporta passerebbe in mente di farlo volontariamente. Allontanatosi Asam, Souther disse al Sesto Guerriero: _ Ne sei proprio sicura?
_ Di cosa? _ chiese il Sesto Condottiero.
_ Che Kenshiro sia davvero degno di te.
_ Ne abbiamo già parlato.
_ Sarà... Comunque, ora ti dico cosa farai: tornerai in Giappone per tuo conto, e non ti farai vedere in giro con questo mascherone. Ufficialmente il Sesto Guerriero starà sbrigando incombenze per conto mio. Se andrà come temo, al momento opportuno ti manderò Rihaku e Fudo, che sanno già la storia, e come Sesto Guerriero inizierai ad organizzare un piccolo governo: anche se la Stella degli Imperatori è la mia, come governante in tempo di pace te la cavi meglio di me, e, una volta che sarò riuscito a riunificare il Giappone, toccherà a te governarlo, con l'aiuto del tuo Kenshiro... Sempre che sopravviva fino ad allora. Se però io morissi, tu, mia piccola regina di Nanto, prenderai il comando. Gli altri lo sanno già, e se Yuda avrà da ridire provvederanno Rei e Shin. Tutto chiaro?
_ Certo, ma perché me lo dici adesso?
_ Perché potrebbe già essere troppo tardi: a quest'ora il Santuario starà già invadendo i domini di Poseidone, e poi entreranno in scena gli Spectre. E a quel punto...
_ Capisco.
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Tempio di Poseidone.
Diabolus Isilpeko, completamente avvolto nel suo mantello, aveva appena comunicato a Poseidone e ai suoi generali un ultimatum di Ade: un'ora per far smettere la pioggia, poi distruzione totale.
_ Grazie per l'informazione. _ disse Poseidone. _ Ora, comunica a mio fratello di farsi i fatti suoi, per il suo bene.
_ Devo prenderlo per un no? _ chiese Isilpeko, mentre il suo mantello, per un attimo, ondeggiò a causa del suo cosmo.
_ Ma che genio! _ esclamò Khrisna di Krisaore, puntandogli alla gola la lancia del suo Scale. _ Ora fila, prima che ti ammazzi.
Isilpeko afferrò la lancia e la tese verso l'alto, sollevando Khrisna. Poi la fece ruotare a velocità sempre più alta, finché Khrisna non fu sparato via, giusto contro un gruppetto di soldati che stava per sparargli alle spalle. Ovviamente i fucili dei soldati caddero a terra e spararono finché non furono scarichi, ferendo ai genitali metà dei soldati presenti, che lasciarono cadere i fucili, i quali partirono a raffica finché non si scaricarono, col risultato che TUTTI i soldati presenti ricevettero almeno tre pallottole cal.5.56 NATO in ogni organo genitale. Isaac lanciò il Diamond Dust, ma starnutì proprio mentre partiva e riuscì a congelarsi da solo assieme al flauto di Sorrento. Isaac non ci rimise molto. Il flauto, invece, andò in pezzi.
_ Ripeto la domanda: devo prenderlo per un no? _ chiese Isilpeko.
_ Sì, devi prenderlo per un no, che sottolineeremo inviando la tua testa a Heinshtein. _ rispose Poseidone.
_ Faccio un po' fatica a prendere sul serio le sue minaccie...
_ Metti in dubbio la mia potenza?
_ No, è che non riesco a prendere sul serio uno che non appena gli altri si voltano si scaccola a rudo: ti si vedono benissimo i segni nelle narici.
_ Ma come fai a vederli?! _ esclamò Poseidone coprendosi il naso.
_ La fortuna è cieca o perlomeno bendata, ma la Sfortuna ci vede benissimo.
_ La Sfortuna? No-non... NONSARAIMICALINNOMINATO?!
_ Complimenti, hai vinto una bambolina: sono Diabolus Isilpeko della Sfortuna, della Stella del Cielo Cadente, detto l'Innominato. _ confermò Isilpeko, spogliandosi del mantello e mostrando la sua Surplice (identica alla Soma di Iperione ma alata e dotata di naginata), mentre all'esterno cadeva un fulmine e tutti gli specchi nel raggio di cento metri esplodevano.
Isilpeko osservò sorridente Isaac (appena scongelato) e Khrisna che si nascondevano dietro a Kanon (che era svenuto in piedi dalla paura) e Poseidone che saltava in braccio a Tetis, poi diede a Poseidone la sua bambolina e scomparve in una distorsione dimensionale, creata apposta per andarsene.
_ Cribbio, che colpo... _ mormorò Kanon non appena rinvenne. _ Ma i suoi poteri non erano stati bloccati da 57 sigilli di Atena?
_ Non sottovalutare Ade. _ ammonì Poseidone, che era tornato sul trono. _ Kanon, tutte le entrate sono bloccate?
_ Sì, mio signore.
_ Molto bene, miei Generali. Schieratevi a difesa delle colonne, e mantenete il coraggio, possiamo batterli.
Poco dopo che i Marine Generals furono corsi alle sette colonne, Poseidone disse: _ Tetis: schiera le truppe della mia guardia personale a difesa del Tempio. Anche se le entrate sono bloccate, gli Spectre non si faranno fermare da così poco.
_ Non temete mio signore: bloccheremo qualsiasi intruso prima che possa entrare. _ assicurò Tetis.
In quel preciso istante il trono di Poseidone fu rovesciato in avanti, rivelando una botola da cui uscirono Mei, Mulo, Hyooga, Seiya, Shiryuu e Shun, che, in tutta calma, uscirono dal Tempio dei Mari trovando pure il tempo di salutare Tetis (che era letteralmente pietrificata dallo schock).
_ Tetis? _ chiamò Poseidone.
_ Eh? Ah! Lo giuro, non lo sapevo, non lo sapevo...
_ Lascia perdere e ferma quei rompiscatole!
Tetis corse dietro ai Saints urlando _ FERMATE QUEGLI INVASORI! _, ma tutti i soldati che cercarono di intervenire (cioè il grosso della guardia personale di Poseidone) furono spazzati via da Mei e Mulo.
_ Mei, se conosci l'Onda del Mondo dei Morti, come mai sei stato umiliato da Yusuke? _ chiese Mulo.
_ Non so come, ma è riuscito a rimandarmela indietro. _ rispose Mei. _ Anzi, è già tanto che io sia sopravvissuto.
_ A quanto pare quell'anno come Detective del Reikai gli è servito più di quanto pensassi...
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Correndo come un matto e calpestando (senza neanche accorgersene) i soldati dell'armata di Baian, Seiya giunse alla Colonna del Pacifico del Nord con largo anticipo sui compagni, e, non vedendo nessuno, tirò il Suiseiken alla Colonna... Facendoselo parare come niente da Baian.
_ Ma come? Vieni a casa mia senza invito e cerchi di demolirmi la Colonna senza neanche presentarti? _ si lamentò Baian.
_ Mi presenterò a cazzotti, Baian! _ replicò Seiya. _ Sono Seiya, Sacro Guerriero di Pegaso, e combatto con il PEGASUS RYUSEIKEN!
Seiya lanciò il suo colpo preferito... Che fallì miseramente, spegnendosi a tre centimetri da Baian e lasciando dei cerchi in aria.
_ Per sconfiggermi dovresti fare almeno qualcosa così: GOD BREATH! Il colpo di Baian generò una ventata tale da tirare Seiya a parecchi chilometri di distanza, anche se così non avvenne perché Baian, con una notevole mira, lo buttò contro una lastra di Orialcon che teneva apposta per queste evenienze. Ovviamente Seiya si rialzò, e, scagliato il Ryuseiken, ottenne come unica differenza di essere fatto volare contro un'altra lastra, che andò in frantumi (questa Seiya l'aveva centrata con la sua testaccia dura).

continua...

***

Nel prossimo episodio: Continua la battaglia fra i Sacri Guerrieri e i Marine Generals. Chi vincerà? In attesa di un grande ritorno, vi mando al prossimo episodio. Adios!

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Capitolo 47
*** 47: COLORO CHE COMBATTONO NEGLI ABISSI ***


Un nuovo, grande ritorno. E per questo, mentre le Colonne cadono una dopo l'altra e la testaccia dura di Seiya fa nuove vittime, un Marine General farà un'esperienza un poco castrante.
by lord Martiya
P.S.I: Krisna ad un certo punto cita la leggenda di Visnù, paragonando Poseidone alla divinità Indù. Secondo i Veda, i testi sacri dell'Induismo, Visnù si è incarnato per dieci volte per salvare il mondo ed altrettante volte si incarnerà. L'undicesima incarnazione, o avatara, sarà in un cavallo armato di spada e scudo, ed avverrà alla fine dell'era presente per sterminare gli uomini quando avranno perduto il bene.
P.S.II: Pers. Saint Seiya: Seahorse Baian=Cavallo del Mare del Cavallo del Mare; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Scilla Io=Kira di Scilla; Lacerta Misty=Eris della Lucertola; Ophiucus Shaina=Tisifone del Serpentario; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Aquarius Camus=Aquarius dell'Acquario; Draco Shiryuu=Sirio del Dragone; Krisaore Krisna=Crisaore di Crisaore; Aquila Marin=Castalia dell'Aquila; Seika=Patricia; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Lymnades Kaysa=Lemuri delle Limnadi.



CHAPTER 47: COLORO CHE COMBATTONO NEGLI ABISSI



_ Come ci si sente a subire per ben due volte il mio God Breath? _ chiese Baian.
_ Niente male il tuo colpo, Baian, ma sembra che non riesca a farmi 'sti gran danni. _ ribattè Seiya, ancora in piedi nonostante i due colpi e la craniata.
_ Davvero?
_ Finché non mi colpirai seriamente, io mi rialzerò sempre!
_ Basta dirlo. RISING BILLOWS!
Pur essendo simile al God Breath, il Rising Billows era un colpo molto più potente, e riuscì a spedire Seiya nella volta marina che costituiva il cielo del Santuario dei Mari.
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Mar Mediterraneo, base di Sigonella.
Un ufficiale americano stava parlando col comandante della metà americana (o meglio, ex-americana) della base.
_ Perché dobbiamo evacuare? _ chiese l'ufficiale. _ Questa base è...
_ Circondata dai territori italiani e di altri stati che non ci vedono più di buon occhio. _ lo interruppe il comandante. _ Questi non sono più i tempi in cui l'America controllava l'Europa: ormai l'Unione Europea ha organizzato un esercito molto potente con le armate dei suoi membri, e per qualche motivo ci credono colonizzatori. Hanno minacciato la guerra se non evacuiamo, e già così dobbiamo aspettarci di tutto.
Una nave da trasporto truppe americana fu aperta in due dall'improvvisa e violentissima emersione di un coso umanoide bianco e rosso, che, cacciate le ali, si ributtò in mare, ovviamente affondando un'altra nave, stavolta un cacciatorpediniere.
_ Che ti avevo detto? _ chiese il comandante al subordinato.
_ C-c-c-c...
_ Che cos'era? E chi lo sa. Probabilmente non lo sanno nemmeno gli italiani.
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_ E questo è sistemato. Chissà chi sarà il prossimo... _ commentò Baian dopo aver visto Seiya finire sopra la superficie.
_ PEGASUS SUISEIKEN!
Baian evitò di pochissimo il colpo, mentre Seiya atterrava davanti a lui.
_ Ma... Ma che cos'hai nei capelli? E soprattutto, come fai ad essere ancora vivo?! _ chiese Baian.
_ Io sono un Sacro Guerriero, superare queste situazioni è il mio lavoro. _ rispose Seiya. Poi si frugò nei capelli, e, estratta una delle schegge di ferro, commentò: _ Devo assolutamente cambiare shampoo. Che razza di forfora... Ma non è il momento. PEGASUS RYUSEIKEN!
Baian si trincerò nuovamente la sua difesa invincibile, che stavolta fu vinta: benché la maggior parte dei colpi fosse stata annullata, parte l'avevano centrato in pieno, seppur senza fargli troppo male.
_ Ti vanti tanto, ma non sei all'altezza di un Gold Saint. _ lo derise Seiya. _ Ed ora lo dimostrerò: PEGASUS RYUSEIKEN!
Baian agitò disperatamente le mani per potenziare la sua difesa, ma stavolta ottenne risultati ancora peggiori: soltanto la metà delle meteore fu bloccata, e stavolta si fece parecchio male e finì atterrato.
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Dopo aver massacrato numerosi soldati di Poseidone, Shun arrivò alla Colonna del Pacifico Meridionale, dove qualcosa attirò l'attenzione della catena, che fu prontamente lanciata all'attacco, seppur poi fermata quando Shun si accorse che stava attaccando una donna disarmata e in preghiera.
_ Molto stupido da parte tua. _ commentò una voce, mentre dalla gonna della donna partivano all'attacco un orso, un'ape, un lupo, un'aquila, un pipistrello ed un serpente, che si dissolsero assieme alla donna contro il Rolling Defence. A quel punto il proprietario della voce uscì allo scoperto, complimentandosi con Shun e presentandosi: era Scilla Io, Marine General del Pacifico del Sud.
_ Andromeda, questo diventerà il luogo della tua morte. _ dichiarò Io. Ed attaccò. Seriamente, stavolta.
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_ Che ca**o succede?! Finora non mi aveva fatto neanche un graffio... _ si chiese Baian. _ E per di più è ancora vivo dopo il Rising Billows, cos'è, Superman? E adesso ho pure le allucinazioni! Mi sembra che indossi un Gold Cloth!
_ Ah, lo vedi anche tu? Meno male, credevo di avere le allucinazioni! _ esclamò Seiya, mentre il suo cloth tornava da oro a bianco.
_ C... Che cos'era?
_ Secondo Mulo, dipende dalla riparazione col sangue dei Gold Saints: dice che quando usiamo come si deve il nostro Settimo Senso, i cloth reagiscono di conseguenza e raggiungono una resistenza elevatissima, quasi pari a quella dei Gold Cloth autentici.
_ Pure l'avversario truccato... Ma...
_ PEGASUS RYUSEIKEN!
E, ancora una volta, Baian fu massacrato dal Ryuseiken: in onta alla sua difesa invincibile, non una delle meteore fu bloccata. Stavolta però fu più lesto a togliersi, e non si fece troppo male.
_ Come diavolo fai ora a colpirmi?! _ esclamò Baian.
_ E' colpa tua, continui ad usare una difesa copiata da quella di un avversario che ho già battuto e ammazzato... _ rispose Seiya, dandosi arie da primadonna.
_ Eh?!
_ Lacerta Misty: usava esattamente quella difesa fatta d'aria, anzi, la faceva pure meglio. Ed era un Silver Saint.
_ Non vantarti troppo! Non potrai mai sconfiggermi, non finché avrò questo Scale indistruttibile, pari ai Gold Cloth!
CRACK! Non so se per caso o cosa, ma esattamente in quell'istante gli esplose il guardaspalle sinistro, centrato in pieno da una meteora.
_ Te l'ho già detto: sei più debole di un Gold Saint, e lo stesso vale per il tuo Scale. _ disse Seiya.
_ Chiudi il becco! RISING BILLOWS!
_ PEGASUS SUISEIKEN!
Baian aveva toccato il fondo: farsi fregare da Seiya. No, il fondo sarebbe stato farsi fregare da Jamian... Comunque, Seiya si era reso conto che Baian impiega alcuni istanti per caricare i suoi colpi, ed in quegli istanti non può muoversi nè difendersi. E così lo aveva provocato, spingendolo ad attaccare col colpo che richiedeva più tempo per avere tutto il tempo di centrarlo col Suiseiken. E, per colmo di sfortuna (per Baian, ovviamente), in quel momento Seiya aveva usato il Cosmo come si doveva, e così il Cloth era al suo massimo... Compreso per il potenziamento dei colpi. E Baian si trovò così con tutte le ossa rotte, vari danni a tutti gli organi interni, lo Scale in frantumi e la testa a parecchie centinaia di km all'ora su una lastra di orialcon. Come sia restato vivo per un paio di minuti (giusto il tempo di sfottere Seiya perché non riusciva neanche a scalfire la Colonna) è ancora un mistero.
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_ Finalmente iniziano a prenderci sul serio. _ commentò Mulo mentre gli uomini di Poseidone arrivavano coi carri armati.
_ Iniziavo ad annoiarmi. _ commentò Mei. _ Mi stanno impigrendo...
_ E allora fa un po' di moto, che ti spigrisci! _ esclamò Shaina, saltata fuori da una colonna del Tempio di Poseidone, dandogli lo scrigno col cloth di Libra.
Mentre Mei correva a fare le consegne, potè vedere Shaina che usava due carri armati come mazze per pestare la fanteria e Mulo che stava letteralmente mangiando un altro carro armato.
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_ Ma brutto GVR%$£$%C$%!!! AHIA!
Seiya, dopo aver tentato di tutto contro la colonna (compreso colpirla usando Baian come mazza, dando finalmente il colpo di grazia a quel poveretto), le aveva mollato un calcione, incrinandosi l'alluce.
_ Miii, che cretino! _ commentò Mei.
_ Secondo te cosa avrei dovuto fare per distruggere questo coso?! _ replicò Seiya.
_ Attenerti al piano: stare fermo finché non arrivavo con le armi della Bilancia.
_ Ops...
E, con l'ausilio dello Scudo della Bilancia, Seiya tirò giù la Colonna del Pacifico Settentrionale e partì per quella dell'Atlantico Settentrionale.
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Shun giaceva a terra con un segno di becco d'aquila in corrispondenza del fegato (forse è per questo che ogni volta che Io combatteva a Marin fischiavano le orecchie ;-) ), un morsicone di lupo sul sedere ed una puntura d'ape sui genitali, e, per quanto Io non avesse portato a fondo L'Eagle Clutch, il Wolf's Fang ed il Queen's Bee Stinger, tre degli attacchi donatigli dal suo Scale, il Sacro Guerriero si stava contorcendo in preda ad un dolore pazzesco. Questo finché non saltò fuori Mei (a dire il vero saltò in testa a Io, ma fa lo stesso) e non gli fece due iniezioni, permettendogli di riprendersi mentre Io si teneva il testicolo rimanente (l'altro gliel'aveva strappato il degno discepolo di Death Mask, senza ferirlo esternamente).
_ Allergico alle punture d'ape? _ chiese Io.
_ BRUTTO BHGE£VB(%/%(/)B&$% DI MER*A, NON DIRE STR*NZATE! VORREI VEDERE TE, DOPO UNA PUNTURA IN QUEL POSTO! _ ribattè Shun. _ In ogni caso, sì, sono PURE allergico alle punture d'ape.
_ Ah. Buono a sapersi. SERPENT STRANGLER! A questo non sei allergico, vero?
In effetti non si può essere allergici alla stretta spaccaossa di un serpente illusorio che fa lo stesso un gran male... Ad ogni buon conto, per cautelarsi (e vendicarsi), Io aveva lanciato il Vampire Inhale su Mei, per poi giungere quasi a farlo secco con il Grizzy Slap.
_ Bene, Andromeda, hai visto i colpi delle mie bestie sacre. Da quale preferisci venire ammazzato? _ chiese Io, rimandando a dopo il colpo di grazia a Mei (che era ancora vivo nonostante non avesse uno straccio di cloth).
_ Da nessuno. _ replicò il Sacro Guerriero, rialzandosi nonostante il trattamento.
_ Suvvia, anche se ho trattenuto i miei colpi dovresti comprendere che sei il giocattolo del mio divertimento. Allora, quale scegli?
_ Ti sconfiggerò.
_ OK, allora scelgo io. Ti manderò quello che adori con tutto il corpo, contento? QUEEN'S BEE STINGER!
_ SPIDER NET!
_ Ma che...
_ La Circle Defence e il Rolling Defence che prediligo sono difese universali, ma le mie difese più potenti sono specializzate. La Spider Net è la difesa adatta a questo attacco, che ora non potrai più usare: NEBULA CHAIN!
E, mentre Io era bloccato nella difesa a ragnatela, la catena andò a distruggergli la protezione del polso destro, da cui partiva il Queen's Bee Stinger.
_ Questo era solo l'inizio: se continuerai a bloccarmi il passo, distruggerò tutte le tue bestie sacre assieme al tuo Scale. _ dichiarò Shun.
_ Assurdo! Provaci, se ci riesci! _ replicò Io. _ EAGLE CLUTCH!
_ CASTING NET!
A volte ho l'impressione che Shun attendesse bramosamente di poter utilizzare quella rete di castità... Impressioni mie a parte, si ripetè l'intero copione di prima: Io impigliato in una rete e la Nebula Chain che gli distruggeva una parte di Scale, stavolta i bracciali dove dimorava l'Aquila (e Prometeo avrà esultato: da quando si è fatto trent'anni d'aquila che gli mangiava il fegato, per qualche motivo odia quel rapace). Io partì con il Serpent Strangler, e Shun, come già aveva fatto con la mazza di Dante, lo bloccò con lo Spiral Duct, per poi distruggere il polso sinistro assieme al serpente. Io si fece furbo, e lanciò alla carica il Vampire Inhale, sapendo che i suoi vampiri avevano un radar naturale e potevano evitare reti e trappole simili. Shun lanciò un attacco chiamato Boomerang Shot, e distrusse le ali sulla schiena di Io assieme ai vampiri, senza neanche provare a fermarli. Io partì con qualcosa di più veloce, cioè il Wolf's Fang, cui Shun ribattè con la difesa Wild Trap (ha pure la tagliola, quello...), e poi distrusse l'elmo dello Scale. Restava ancora il Grizzy Slap... E per quello c'era il Great Capture, la difesa stritolante che bloccò l'orso, distrusse i guardaspalle dello Scale e a momenti ammazzò Io. Shun però si accontentò di bloccarlo, e, staccata dalla sua la catena che bloccava il Marine, si apprestò a distruggere la Colonna a catenate. Pessima idea.
_ BIG TORNADO!
Io, infatti, riuscì ad infrangere la catena che lo bloccava, facendo volare Shun a mezzo chilometro. Il Marine ci rimase molto male quando vide che Shun era ancora vivo ed il suo cloth brillava d'oro, e ci rimase molto peggio quando Mei gli mollò un calcio nel sedere.
_ Come fate ad essere ancora vivi?! Bè, ora ci porrò rimedio: B...
E piombò a terra morto: l'Onda del Mondo dei Morti l'aveva buttato direttamente fra le braccia di Caronte, così Shun potè distruggere senza problemi la Colonna con il Nunchaku della Bilancia, per poi partire per il Pacifico Meridionale.
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Colonna dell'Oceano Antartico.
_ Brutto WRYBUTWET((%$""£$)V$%Y£$!/&()=HG/$%&£$, come osi assumere le sembianze di Camus?! DIAMOND DUST!
_ Io non sono un impostore, Hyooga. _ replicò Aquarius Camus, parando senza problemi il Diamond Dust di Hyooga.
_ DAMMI UN MOTIVO PER CREDERTI, $%"£&/&/GFD£%&/(!!!
_ AURORA EXECUTION.
Anche lanciato a bassa potenza, il 'marchio di fabbrica' di Camus era inconfondibile, e Hyooga potè ricongiungersi col suo 'caposcuola'. O no?
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Alla Colonna dell'Oceano Indiano le cose stavano andando da cani, per Shiryuu: senza neanche chiedergli il nome (offesa pesante, fra guerrieri), Krisna di Krisaore, il Marine General di stanza, l'aveva attaccato furiosamente con la lancia d'oro da cui prendeva il nome (Krisaore significa proprio 'Portatore di una Lancia d'Oro' in greco antico), e quando Shiryuu, per poterla distruggere col taglio della mano, aveva cercato di usare lo scudo del Drago si era trovato infilzato, e senza che il suo colpo col taglio della mano potesse intaccare la lancia.
_ Avrei dovuto chiedere il nome di un guerriero con un simile spirito combattivo... _ si rammaricò Krisna mentre Shiryuu, svenuto, cadeva a terra.
_ La prossima volta, se ci sarà, chiedi subito il nome: un guerriero conosciuto può essere dimenticato, uno sconosciuto non può essere ricordato. _ rispose lord Martiya, rivelandosi (era lì da un pezzo).
_ Guerriero dell'Aldilà davanti al quale persino la morte indietreggia, sei qui per combattere?
_ Per mantenere una promessa fatta al morente Shura, che il tuo avversario ha sconfitto mettendo in gioco la sua stessa vita.
_ Quale?
_ Shura, sapendo che sarebbe morto comunque, salvò il tuo avversario e gli fece un dono, ma non potè dirglielo. Ho promesso che, quando gli sarebbe potuta servire, gliel'avrei detto.
_ E' Excalibur?
_ Non lo negherò. Vuoi uccidermi per impedirmi di dirglielo?
_ No. Un guerriero ha diritto a combattere e morire essendo a conoscenza di tutte le sue possibilità, quindi non ti ostacolerò. Anzi, vorrei chiederti di usare i tuoi poteri per curare la sua ferita, se accetterà.
_ Sei un bel tipo... D'accordo, se accetterà.
Lo Spectre, con il suo consueto tatto supportato da un altoparlante, svegliò Shiryuu, fece le presentazioni e mantenne la promessa fatta a Shura. Shiryuu però, per orgoglio, non volle che la sua ferita gli fosse curata, ed anzi non credeva alle parole di lord Martiya a causa dei suoi precedenti (come tirare per scemi tutti i Sacri Guerrieri per dodici anni).
_ Perché dovresti credermi? Te lo dico subito: se per caso voi riusciste ad annientare Poseidone, tu mi torneresti utile morto, visto che senza di te quell'esagitato di Seiya ha il pessimo vizio di attaccare come un incosciente, quindi, a conti fatti, mi sto tirando la zappa sui piedi. _ soiegò lord Martiya. _ Se non ci credi, sono affari tuoi. Comunque, per usare Excalibur, dovrai utilizzare come si deve quel cavolo di Cosmo che ti ritrovi. Io la promessa l'ho mantenuta, quindi, d'ora in poi, arrangiati, e se ci riincontremo sparati al cervello, perché potrei anche farti MOLTO male, nell'ucciderti.
E sparì come suo solito nella distorsione spaziale.
_ Avresti dovuto farti curare la ferita. _ disse Krisna, mettendosi in posizione di combattimento.
_ Non voglio favori da lui. _ ribattè Shiryuu.
_ Sarebbe stato un problema mio: era una mia richiesta, non una sua iniziativa.
_ Cosa?!
_ Non voglio un vantaggio che mi sono preso quando non eri al tuo massimo.
_ Come ha detto tu, è un problema mio. Sei pronto alla lotta?
_ Naturalmente. FLASHING LANCER!
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_ Ma ti sei bevuta il cervello?! AHIA! _ esclamò Seiya, giunto chissacome alla Colonna dell'Oceano Antartico, beccandosi un ceffone. _ Il mondo rischia di essere sommerso e tu vuoi riportarmi ad Atene?!
_ Stavolta non puoi vincere: Poseidone è troppo potente. _ replicò Marin.
_ Ma che ca**o AHIA! stai dicendo?
_ Non voglio che tu muoia. Ti sembra tanto strano?
_ Certo! Non sono scemo!
_ Sarà, ma di solito dimostri il contrario.
_ Tu non sei Marin! Il giorno prima che conquistassi il cloth, lei è addirittura giunta a dirmi che non le importava se morivo ma che dovevo vincere per non sprecare il tempo che le avevo fatto perdere, e che se fallivo mi ammazzava lei!
_ L'ho detto per spronarti. Comunque hai ragione, non sono Marin: quello era solo uno pseudonimo. In realtà sono Seika, tua sorella.
_ Non sperare che ci caschi, stupido Marine o Spectre o quel ca**o AHIA! che sei!
Marin si tolse la maschera, mostrando il volto di Seika, e Seiya svenne dalla gioia.
_ Va bene essere felici, ma qui si scade nel ridicolo. Bè, almeno mi darà meno problemi dell'altro.
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Dopo un rapido scambio di colpi, Krisna aveva mirato al cuore di Shiryuu, il quale, stavolta, era riuscito a parare il colpo con lo scudo: portando il Cosmo al massimo, aveva portato il cloth al livello dorato. Inoltre, approfittando dell'istante in cui la lancia era conficcata nel suo scudo, era riuscito ad usare Excalibur, tagliandola assieme alla corazza ed allo Scale di Krisna.
_ Krisaore, ora che hai perso la tua lancia sei come un lupo che ha perso le zanne. Non voglio ucciderti inutilmente, quindi fammi largo. _ richiese Shiryuu. _ Devo abbattere quella Colonna al più presto.
Krisna gettò a terra l'asta della lancia e si sedette in posa di meditazione.
_ Grazie. _ disse Shiryuu. Un attimo dopo Krisna iniziò a levitare ed emanare un Cosmo pazzesco, che andò a formare una barriera estremamente lucente. _ Che sta succedendo?!
_ Per quanto sia un abile ingannatore, colui che viene chiamato lord Martiya di Benu è anche il più grande guerriero vivente, forse dell'intera storia. Ho seguito il suo esempio, tenendo il mio massimo potere per gli avversari più potenti, e tu, avendo distrutto la mia lancia, mi costringi ad usarlo. _ spiegò Krisna. _ Non puoi colpirmi e nemmeno avanzare, quindi indietreggia: non è disonore ritirarsi quando non c'è possibilità di vittoria.
_ Non c'è possibilità, dici?! La vedremo! ROZAN RYUHISHOO!
L'attacco di Shiryuu, per quanto potente, non ottenne alcun effetto tranne quello di danneggiare lo stesso Shiryuu.
_ Non ostinarti, Shiryuu. Non senti che si sta avvicinando una nuova era? _ chiese Krisna.
_ Una nuova era? Cosa vuoi dire?
_ Noi oggi viviamo in un'oscura era dominata da Kalì, in cui la gente ha perso la gentilezza e la compassione. Degrado e corruzione sono così comuni da passare inosservati, i fiori appassiscono, la nebbia dell'annientamento cala ovunque, e gli uomini hanno dimenticato l'amore. Un mondo simile deve essere rinnovato, e per farlo deve essere annientato, affinchè dalle sue ceneri possa sorgere una nuova era, come le piante germogliano sul fertile terreno lasciato dal magma distruttivo di un vulcano. Il vulcano di quest'era, l'incarnazione del Sommo Visnù, è il sommo Poseidone. Non opporti a lui, ma metti la tua forza al suo servizio.
_ E gli innocenti?! Perché ignori che al mondo non ci sono soltanto distruttori ma anche uomini buoni?!
_ Essi sono pochi, troppo pochi. Il loro sacrificio non sarà vano.
_ Folle! Sono proprio gli uomini come te a portare l'oscurità nei nostri tempi! Non posso permettervi di fare come volete!
_ Noi perseguiamo lo stesso ideale, ma abbiamo visioni opposte su come attuarlo. Devo ucciderti, mi dispiace. MAHA ROSHINI.
Se prima il potere di Krisna si limitava ad erigere una barriera, con il Maha Roshini divenne un colpo di puro spirito che passò il cloth di Draco come se non esistesse, provocando seri danni a Shiryuu. Shiryuu però si rialzò e scagliò il Rozan Shoryuha, riuscendo soltanto a ferirsi nuovamente.
_ Neanche col tuo massimo potere puoi oltrepassare la barriera del mio Cosmo. _ dichiarò Krisna. _ Forse se tu individuassi i miei punti vitali e li colpissi tutti in un breve arco di tempo mi vinceresti, ma prima devi individuarli, e non ti sarà facile.
_ Non crederti immortale. _ replicò Shiryuu. _ Ti sconfiggerò ed abbatterò quella Colonna, a qualsiasi cos... Ma che...
_ Vedi doppio, vero? Era questo ciò che intendevo: la mia luce sta distruggendo la tua vista ad ogni istante che passa, e cieco non potrai mai vincermi. Ed ora...
_ Dea Atena, dammi la forza. Mio Cosmo, compi il miracolo. Anche a costo della mia vista, mostratemi i punti vitali di Krisna, per un solo istante!
E così avvenne: per un unico istante, Shiryuu riuscì a vedere i sette punti vitali di Krisna, disposti in perfetta verticale dalla testa in giù, e li colpì con l'Excalibur, uccidendo Krisna. Poi, prima di svenire per i colpi subiti, potè distruggere la Colonna con la Spada della Bilancia, fornitagli da Mei, giunto mentre Shiryuu scagliava l'Excalibur.
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_ Ma che...
In qualche modo, Shun era giunto alla Colonna dell'Oceano Antartico, dove trovò una ghigliottina a tre posti con Hyooga ferito al collo e Seiya narcotizzato, con un'espressione ebete e alcuni pezzi di un martello rotto fra i capelli, pronti per essere decapitati vicino al martello polverizzato e ad un flacone di cloroformio con relativo straccio.
_ Chi cavolo è stato così scemo da pensare di poter stendere Seiya a martellate? _ si chiese Shun. Poi notò che la catena si muoveva, e si girò pronto a colpire nientemeno che Ikki. _ Fratellone! Ti... Ti credevo... Ma che ti prende?!
Ikki aveva cercato di staccargli la testa, e Shun si era salvato solo perché la catena aveva bloccato il colpo.
_ Ma che... Tu non sei mio fratello! _ esclamò Shun, colpendolo con una catenata. _ Se tu fossi realmente lui, avresti facilmente scansato il mio colpo!
_ Finalmente qualcuno che ragiona. _ commentò 'Ikki' riprendendo il suo vero aspetto: quello di Lymnades Kaysa. _ Sono Lymnades Kaysa, Marine General dell'Oceano Antartico e cacciatore di anime.
_ Lymnades?! Ma certo! Tu hai dato origine alla leggenda del demone acquatico che attirava in trappola gli uomini con un'immagine di bellezza! Quindi tu hai...
_ Proprio così: ho attirato in trappola Cygnus con l'illusione che Aquarius fosse ancora vivo e ne ho approfittato per neutralizzarlo, e ho attirato Pegasus con l'immagine della sua maestra! Lo svenimento, però, è opera sua: quando ho confermato l'idea idiota che le due fossero la stessa persona quel cretino è svenuto dalla gioia, e ci ho rimesso un martello per assicurarmi di metterlo KO. Ha funzionato meglio il cloroformio, comunque...
_ E TE NE VANTI PURE?!
_ Se loro sono così scemi da cascarci, che colpa ne ho io?
_ MALEDETTO! _ urlò Shun, bloccando il braccio di Kaysa con la catena. _ PER HYOOGA, CAMUS ERA UNA FIGURA SACRA, MENTRE MARIN E SEIKA ERANO LE PERSONE PIU' IMPORTANTI, PER SEIYA! E MIO FRATELLO, LUI ERA... ERA... TU HAI OSATO SPORCARE CON LE TUE MANI SUDICIE CIO' CHE DI PIU' PREZIOSO GIACE NELL'ANIMO UMANO!
_ E l'unica differenza fra me ed i valorosi 'difensori della pace e della democrazia' è che non cerco giustificazioni e non lo faccio tanto per fare: in guerra bisogna uccidere il nemico, non importa come.
_ ORA BASTA, MI HAI ROTTO! NEBULA CHAIN!
Per lanciare l'attacco alla massima potenza, Shun liberò il braccio di Kaysa, che ne approfittò per mandare a vuoto il suo colpo rendendosi invisibile.
_ Ed ora come te la caverai? _ chiese Kaysa, ridacchiando.
_ Mira in basso, piccola. THUNDER WAVE!
_ AAAAARGH! MA NON ERO IO QUELLO SLEALE, QUI?! _ urlò Kaysa, tenendosi i testicoli e tornando visibile dal dolore mentre Shun lo bloccava con il Great Capture. _ Niente male, ma ho vinto io: non potrai finirmi.
_ Non dire stron*ate! Con quelli come te, non ho pietà!
_ Non ne dubito. Infatti sei strapieno di senso dell'onore, al punto che in genere cerchi di non dare il colpo di grazia al nemico, figuriamoci il tuo adorato fratello maggiore.
_ Opporca... _ commentò Shun, mentre Kaysa assumeva nuovamente l'aspetto di Ikki.
_ Su, che stai facendo, Shun? Liberami dalla catena!
_ Piuttosto rassegnati, Lymnades!
_ Shun! Non capisci che sono Ikki, tuo fratello?
_ Taci! Ma quale fratello?! Ora mi vendicherò, e vendicherò anche Hyooga e Seiya!
Che belle parole... Shun lanciò la sua catena, ma, all'ultimo, la bloccò: non riusciva a colpire l'immagine del fratello, e così liberò Kaysa, che lo ringraziò con il Salamander Shock, mettendolo KO.
_ E tre sono spacciati. Draco non può essere uscito intero da uno scontro con Krisna, quindi restano soltanto tre invasori. _ commentò Kaysa mentre portava Shun alla ghigliottina.
_ Fratello... _ mormorò Shun.
_ Idiota, l'hai detto anche tu che è morto! Per fortuna, altrimenti, con la fama che ha, credo proprio che a quest'ora mi avrebbe già ca... a... ssstrrattoooo...
E Kaysa piombò al suolo, svenuto dal dolore ai (resti dei) testicoli.
_ Purtroppo per te, pare che anch'io, come il Benu, possa risorgere dalla morte. _ disse Ikki, inca**ato nero e col cloth splendente d'oro, dopo aver tolto Seiya e Hyooga dalla ghigliottina, messo Kaysa al loro posto ed averlo fatto rinvenire. _ Addio.



continua...

***

Nel prossimo episodio: La battaglia contro Poseidone assume una piega imprevista che potrebbe portare ad una nuova, grande alleanza... Se solo lord Martiya non ci mettesse lo zampino. Benu Rules!

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Capitolo 48
*** 48: COLUI CHE PORTA LA MORTE ***


Qual'è l'arma più terribile a disposizione dei Sacri Guerrieri? E cosa fare contro un nemico così invincibile da restarci illeso?
by lord Martiya
P.S.I: Mi scuso con gli altri fan di Kanon, ma mi è scappata...
P.S.II: Le tradizioni cabalistiche citate da lord Martiya di Benu esistono. L'interpretazione che ne dà è sua e soltanto sua, per nulla condivisa dall'autore e utilizzata solo come paragone per spiegare il suo punto di vista sull'avvicendarsi dei fatti.
P.S.III: X HellSpawn: E' proprio perché mi sembrava poco credibile che ho inserito qualche ostacolo in più ed ho aumentato il tempo trascorso nel Tempio dei Bambini del Cielo. E poi mi sembrava un po' strano che Death Mask non si fosse inventato qualcosa, tipo la cera sulle scale...
P.S.IV: Pers. Saint Seiya: Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Julian Solo/Poseidone=Julian Kedives/Nettuno; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Aquarius Camus=Aquarius dell'Acquario; Kraken Isaac=Abadir del Kraken; Lymnades Kaysa=Lemuri della Limnade; Crystal Saint=Maestro dei Ghiacci; Sea Dragon Kanon=Kanon del Dragone del Mare; Siren Sorrento=Sirya della Sirena; Ophiucus Shaina=Tisifone dell'Ofiuco; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Virgo Shaka=Virgo della Vergine; Saori Kido/Atena=lady Isabel di Thule/Atena; Mermaid Tetis=Titis della Sirenetta.



CHAPTER 48: COLUI CHE PORTA LA MORTE



_ Tocco delicato come al solito, vero? _ commentò Mei, che aveva assistito al massacro.
_ Già. Arma, prego. _ ribattè Ikki.
_ Ma come, non li aiuti? _ chiese Mei mentre gli passava il tridente.
_ No. Anzi, è più opportuno andare direttamente ad abbattere Poseidone, piuttosto che tirar giù queste colonne: Solo non è mai stato un guerriero, e se come penso Poseidone non si è completamente svegliato sarà uno scherzo. _ rispose Ikki, dopo aver abbattuto la Colonna.
_ E loro?
_ Ricorda la filosofia del tuo maestro: se in battaglia ti lasci distrarre, la sconfitta è la giusta punizione. Ho fermato le loro emorragie, ora dipende da loro se morire così, come degli idioti, o far tesoro di questa lezione e tornare a combattere come Sacri Guerrieri.
_ Ikki ha ragione. _ ammise Hyooga, il primo a riprendersi. _ Se siamo ridotti così, è solo colpa della nostra ingenuità. Ikki, vai avanti senza preoccuparti di noi!
Ikki obbedì e se ne andò di corsa, e anche Mei, dopo aver fasciato le ferite di Hyooga e Shun, scomparve lasciando a Seiya questo biglietto: "Imbecille! Sei svenuto dalla gioia a causa delle illusioni di Lymnades Kaysa! Se non passava Ikki, a quest'ora eri ghigliottinato! Muovi il c*lo e torna al lavoro! Rauss!". A quel punto Hyooga, ripensando a come si era fatto fregare e al fatto che proprio Camus si era sacrificato per insegnargli a restare sempre freddo davanti al nemico, corse verso la Colonna dell'Oceano Artico. E quando la raggiunse finì per schiantarsi sugli scalini ricoperti di ghiaccio che facevano parte del suo basamento.
_ Che razza di fregatura... _ commentò Hyooga. Poi nella sua mente scattò qualcosa: _ Marine General, non cascherò nel tuo ignobile trucco! Smettila di imitare l'approccio di Camus-sensei e il gelo che spande attorno a se e fatti vedere!
Nella Colonna si aprì una porta, e Isaac ne uscì con lo Scale commentando: _ E così sei sopravvissuto a Lymnades... Complimenti!
_ Isaac! Sei davvero sopravvissuto?! _ esclamò Hyooga cadendo in ginocchio per la sorpresa.
_ Credo di non essere un fantasma, quindi... Sì.
_ Isaac... Che cosa posso dire per scusarmi per ciò che accadde quel giorno?
_ Ti riferisci a quando stavi per annegare col primo tentativo di raggiungere la nave dove giace tua madre e ti ho salvato rischiando di morire? Non ti preoccupare... Ti ci seppellirò accanto.
E con queste parole Isaac gli mollò un calcione sul mento facendolo volare a tre metri di distanza, sottolineandolo con queste parole: _ Sveglia, Hyooga: l'Isaac che conoscevi è morto. Ora c'è solo Kraken Isaac, Marine General dell'Oceano Artico.
_ E' assurdo! _ esclamò Hyooga. _ Tu aspiravi al cloth del Cigno sotto la guida del Crystal Saint...
_ Che tu hai assassinato. So tutto. So della rivolta che Mulo e la sua marionetta Saori Kido hanno ordito coi Gold Saints traditori, dei combattimenti fratricidi, che tu hai assassinato prima il Crystal Saint e poi Camus... So tutto! _ e giù un altro calcione... _ Vedi, quando ti ho salvato mi è finito uno spuntone di ghiaccio nell'occhio, poi, dopo aver visto qualcosa che aveva tutta l'aria di essere Kraken sono svenuto, e poi mi sono ritrovato qui. Sea Dragon mi ha aiutato a diventare più forte, senza insistere perché mi unissi ai suoi. La mia è una libera scelta, dettata dalla necessità di comportarmi come Kraken ed essere crudele con i malvagi. Con voi malvagi! _ e giù il terzo calcione.
_ E' per quella cicatrice?
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_ Gajo... _ commentò lord Martiya. _ Dolvar, Isilpeko, avete completato il piazzamento?
_ Sì, capo. _ rispose Dolvar.
_ Non è un po' eccessivo? _ domandò Isilpeko.
_ Forse, ma va bene così. _ rispose lord Martiya. _ Tornate alla base, ora: qui me la cavo da solo.
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Su precisa richiesta di Hyooga, Isaac lo colpì all'occhio sinistro.
_ Perché mi hai ferito solo la palpebra? _ chiese Hyooga.
_ Visto che tra poco morirai, non c'è bisogno di grandi ferite. _ rispose Isaac. _ Ma questa è roba vecchia, insignificante rispetto al mondo e al suo destino, che non deve entrare nella nostra lotta! AURORA BOREALIS!
E Isaac lanciò il suo colpo più potente, simile all'Aurora Thunder Attack. E, dopo poco, Hyooga si rialzò.
_ Come mai sei sopravvissuto al mio colpo migliore? _ chiese Isaac.
_ Quelli che tu consideri segni di tradimento sono le battaglie che mi hanno reso più forte. _ rispose Hyooga. _ E non sono segni di tradimento: quelle battaglie sono state combattute per difendere la pace nel mondo! Anche ora stiamo combattendo per questo, ed anche per non rendere vano il sacrificio di coloro che caddero in quelle battaglie! Anche per i nostri maestri, io devo combattere!
_ Loro non sono più i miei maestri, visto che non hanno saputo essere freddi davanti ai loro nemici come ci avevano detto di essere, o tu non saresti qui. Anzi, fanno pena!
_ Cos'hai detto?!
_ Più di ogni altra cosa ammiro la forza del leggendario Kraken, che sa annientare con freddezza ogni malvagità. E Poseidone ne possiede la forza, con cui riformerà il mondo e gli darà un nuovo e giusto ordine.
_ Mi dispiace, Isaak, ma non riuscirai a sconfiggermi, non con il tuo cosmo corrotto.
_ Corrotto?!
_ Dall'ira e dalle menzogne.
_ La vedremo!
_ DIAMOND DUST!
Isaak fu travolto dal colpo.
_ Come puoi avere tanta forza se sei mezzo morto?! _ esclamò Isaak.
_ Perché sono un Sacro Guerriero che difende la pace a costo della vita. _ replicò Hyooga, il cui cosmo fece assumere al cloth il colore dorato.
_ E allora muori! AURORA BOREALIS!
Hyooga parò senza problemi il colpo, benché il contraccolpo gli riaprisse la ferita al collo, e replicò con l'Aurora Execution, uccidendo Isaac. Poi, con il Tonfa di Libra portato da Mei, distrusse la Colonna Artica prima di crollare svenuto.
_ Visto com'è che si è ridotto così, stavolta me lo porto dietro. _ commentò Mei mettendosi in spalla il Sacro Guerriero.
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_ Non dovresti essere alla Colonna Nordatlantica? _ chiese Ikki, dopo aver incontrato Kanon sulla strada per il Tempio.
_ Teoricamente. _ rispose pacato Kanon. _ Però ho voglia di batterti. E poi una volta ammazzato te non dovrò fare altro che provvedere alla banda di Mulo.
Kanon iniziò ad avanzare espandendo il proprio Cosmo, e spingendo ad arretrare lentamente Ikki, stupefatto dalla somiglianza di quel Cosmo con quello di Saga.
_ Però... Per dirla alla giapponese, tremi come la rana davanti al serpente. _ disse Kanon. _ Che ti succede, hai già paura? Bè, te ne darò io un motivo sufficiente. GALAXIAN EXPLOSION!
Ikki, impotente davanti ad un colpo simile, sopravvisse per puro miracolo.
_ Non può essere... Sea Dragon, chi ca**o sei?! _ esclamò Ikki. Kanon rispose togliendosi l'elmo e sorridendo ironico. _ Saga?! Non può essere!
_ Pare che Mulo non te l'abbia detto, che Saga aveva un gemello più furbo di nome Kanon che lavora come Marine General... _ ribattè Kanon.
_ Come la sua costellazione...
_ Proprio così: Saga aveva un gemello più furbo. E credo di essere anche il responsabile della sua pazzia, o meglio di avergli aggravato la schizofrenia.
_ Quindi sei tu a manovrare tutto!
_ Ma và? Comunque non posso lasciarti sopravvivere. GAL... No, un momento... Sei già resuscitato una volta, meglio impiegare altri metodi. GOLDEN TRIANGLE!
Anche stavolta la potenza superiore di Kanon ebbe la meglio, imprigionando Ikki in un carcere dimensionale. Kanon, rimessosi l'elmo, si girò verso il posto in cui era comparso Sorrento.
_ Come mai non sei alla tua Colonna? _ chiese Kanon.
_ Ti giro la domanda. _ ribattè Sorrento.
_ Ikki era pericoloso. E immortale: fra lui, Mulo e Shaina, il sommo Poseidone avrebbe potuto avere delle grane, quindi l'ho intercettato. Ora non dobbiamo fare altro che sistemare quelle due furie e avremo vinto la battaglia.
_ Noi o tu?
_ Eh?
_ Ci siamo radunati qui per volontà del sommo Poseidone allo scopo di purificare la Terra e creare un'utopia per gli uomini dal cuore puro, e per farlo dobbiamo abbattuto i Sacri Guerrieri che si erano ribellati e impadroniti del Santuario, certo, ma ho dei dubbi: Saori Kido mente o è davvero Atena? E Poseidone si è risvegliato davvero? E questo scontro da chi è voluto, oltre che dall'ultimo nemico, Ade?
_ Che intendi dire?
_ Se per ipotesi Saori Kido, Poseidone e Ade morissero tutti e tre? Per un quarto contendente che volesse dominare i mondi sarebbe perfetto, no?
_ Che cosa vuoi dire?
_ Sea Dragon, chi cavolo sei? Un fedele seguace del Sommo che l'ha messo in allarme e ne è stato premiato con il comando del suo esercito o un furbone che ha mentito su Atena? Anche se si sta spegnendo, il Cosmo di Saori Kido mi sembra un po' troppo dolce e gentile per appartenere ad un genio del male che ha provocato una ribellione di Sacri Guerrieri. Ipotizzando un complotto, chi è nella posizione ideale per sfruttare un caso come quello? Tu, Sea Dragon Kanon. Tu e lord Martiya di Benu, con la differenza che lui farebbe di tutto per proteggere i suoi soldati, gli Spectre.
_ Non ti sembra di volare troppo di fantasia?
_ Può darsi. Dopotutto erano ipotesi, di cui non ho prove, e...
Seiya stava passando di corsa, interrompendo la discussione, ma fu brancato da Kanon, che gli tolse l'elmo.
_ Stavamo discutendo, maleducato! _ gli disse Kanon prima di piantargli un headbutt... E di crollare a terra semisvenuto con l'elmo crepato, mentre Seiya era praticamente illeso.
_ Ma che razza di testa ha? _ esclamò Sorrento mentre Seiya, dopo aver raccolto l'elmo (senza rimetterselo) si dirigeva di corsa al Tempio.
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_ Signore, occorrerebbe una divinità per abbattere questa porta. _ sentenziò il geniere che aveva appena riparato la porta della Sala del Trono di Poseidone.
Un urto terrificante contro la porta sembrò confermare queste parole... Poi la porta crollò addosso al povero geniere, schiacciandolo.
_ Avresti dovuto rinforzare anche il muro a cui era incardinata, no? _ lo irrise Mulo entrando con Shaina e Seiya dalla porta (intatta) che aveva scardinato.
_ Immagino siate qui per morire... _ disse Julian.
_ No, siamo qui per la sveglia. Shaina, testone... Ora!
Shaina usò Seiya come proiettile, e Julian, colpito in faccia dalla testaccia dura di Seiya, cascò giù con tutto il trono (rotto) e col naso rotto. Mulo lanciò La Valle dell'Ade su di lui, cercando di colpirlo mentre era stordito, ma Julian riuscì a parare il colpo col tridente, dando il via ad una battaglia furiosa.
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_ Presto! Dobbiamo accorrere al Tempio! _ esclamò Sorrento.
_ E abbassa la voce, che ho un mal di testa... _ replicò Kanon.
All'improvviso percepirono un'aura terribile e riconoscibilissima provenire dalla Colonna dell'Atlantico Settentrionale.
_ Credevo che Shaka fosse rimasto al Santuario! _ esclamò Sorrento.
_ Evidentemente no. Andiamo là, e abbassa quella voce... _ ordinò Kanon.
I due andarono alla Colonna... E ci trovarono Mei, Hyooga, Shun e Ikki intenti a giocare a mah-jong. Stava vincendo Mei, che in più si esibiva in una perfetta imitazione dell'aura cosmica di Virgo Shaka.
_ MA LA VOLETE PIANTARE DI FARE I CRETINI?! Ahi, la testa... _ urlò masochisticamente Kanon.
_ No. _ ribettè Ikki.
_ Preso a craniate Seiya? _ chiese Mei.
_ ... Perché ca**o non avete abbattuto la colonna mentre era indifesa? _ chiese Kanon.
_ ECCO COSA CI SIAMO DIMENTICATI!
_ Io vi uccido...
_ Bella scoperta, eri qui per questo... _ ribattè Hyooga.
_ Io... io... E SMETTILA DI RIDERE, SORRENTO! CHE L'UNICO MOTIVO PER CUI NON STANNO SFOTTENDO TE E' PERCHE' SONO STATO PIU' VELOCE A PARLARE! La testa...
_ Aspirina? _ offrì Shun.
_ Sì, grazie...
_ Ehm... Loro sarebbero il nemico... _ fece notare Sorrento.
_ E allora? Un'aspirina è sempre un'aspirina, no?
_ A meno che non ci sia dentro il veleno.
_ ... Spiacente, Andromeda, ma sono costretto a rifiutare.
_ Come volete.
_ E prendila! Non mi piace uccidere avversari indeboliti! _ esclamò Mei.
_ A proposito, perché non avete abbattuto la Colonna? _ chiese Sorrento.
_ Perché Mulo ci ha detto di tenervi impegnati e lasciare integre le ultime Colonne. _ rispose Shun estraendo un walkie-talkie.
_ E CE LO DICI COSI'?! La testa... _ urlò Kanon.
_ Se preferivi via radio, non avevi che da dirci la frequenza. _ rispose Ikki.
_ Mal... Avete sentito anche voi?
_ La presenza di quindici Spectre al Tempio? Certo! Tregua?
_ E tregua sia.
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Julian era inguaiato forte. In condizioni normali avrebbe tranquillamente rispedito ai mittenti gli attacchi di Seiya e Shaina, ma combinati con gli attacchi di Mulo non poteva farlo, impegnato com'era a difendersi da Mulo. All'improvviso, all'urlo di "DOVE SONO GLI SPECTRE?! La testa...!", fecero irruzione i due Generals, i tre Saints e Mei, distraendo Julian, che finalmente fu colpito dalla Valle dell'Ade. E il suo Cosmo aumentò di botto.
_ Kanon... _ chiamò con voce morbida.
_ Sì? _ chiese Kanon.
_ SI PUO' SAPERE CHE CA**O T'E' SALTATO IN TESTA?! MI HAI RISVEGLIATO SOLO A META', ED HAI ORGANIZZATO TUTTO QUESTO CASINO CONTRO ATENA, E PURE PRENDENDOMI IN GIRO ALLA GRANDE! NON NEGARLO, RICONOSCO BENISSIMO IL COSMO DI QUELLA MASOCHISTA DI MIA NIPOTE! PERCHE'?!
_ Prima di rispondere potrei avere un'aspirina?
_ PRENDILA! E tu, Mulo, rimetti subito dentro l'anima del mio ospite!
L'anima ci volò dentro di botto, buttataci dentro a calci da lord Martiya di Benu.
_ Se permetti, risponderò io alla domanda, mentre l'aspirina di Kanon fa effetto: perché è contorto ed ha giustamente pochissima fiducia in voi casinisti olimpici. _ disse lo Spectre giocherellando con un vaso in mith-rihl ed una specie di radiolina. _ A proposito, vi piace il simulatore di auree cosmiche? Me l'ha prestato mio fratello, che deve averlo rubato alla banda di Enma, ed è molto utile quando non si è imitatori bravi come Mei. Quando passi dalle mie parti dovrai insegnarmelo.
_ Ma... Ma come fai ad avere una simile faccia tosta? _ chiese Poseidone. _ Sono millenni che me lo chiedo...
_ E' d'aiuto nel mio lavoro, quindi ce l'ho. Ora arrenditi ed ordina la resa dei tuoi uomini, o dovrò sterminarli.
_ Ti ucciderò prima!
Lord Martiya lasciò cadere la radiolina, e nel momento in cui si infranse a terra ci furono vari lampi tutt'attorno. Poi, mentre il suono delle esplosioni arrivava, Poseidone mormorò: _ Ma come... Quasi tutti morti in un istante...
_ Bombe al neutrone: sono armi nucleari in cui l'esplosione è ridotta ma le radiazioni gamma sono talmente intense da uccidere all'istante in un raggio enorme, senza fare danni collaterali per il calore o l'onda d'urto. _ disse lo Spectre. _ Ovviamente chi ha un cosmo elevato può difendersi tranquillamente, e siete vivi per questo.
_ Tu... Tu hai usato delle bombe al neutrone qui?! _ esclamò Mulo.
_ Rubate giusto oggi a Sigonella da Isilpeko e Dolvar.
_ Perché fai tutto questo? Perché uccidi?
_ Perché? Tanto per cominciare, perché noi -tu, io e tutti i nostri cugini- siamo i Lilim. Secondo la Cabala, Adamo ebbe Lilith come moglie prima di Eva, ma Lilith non si sottomise a lui e se ne andò, diventando la madre dei demoni degli inferi su cui poi regnò Lucifero, la madre dei Lilim. E non puoi negare che noi siamo sempre stati considerati alla stregua di demoni. E poi le tradizioni della Cabala ricordano un po' la nostra situazione. I figli di Eva, questi uomini che dominano su questo pianeta, hanno chiaramente mangiato il Frutto della Conoscenza, e diventano sempre più forti in virtù della loro scienza, ma la loro conoscenza è imperfetta e potrebbero annientarsi. Noi seleniti, come gli Angeli Caduti che si unirono ai Lilim nelle stirpi demoniache, potremmo sopravvivere alla distruzione di questo pianeta come sopravvivemmo alla caduta dell'Impero, ma siamo ormai privi della nostra antica e insuperata tecnologia. Abbiamo il Frutto della Vita, ma abbiamo perso quello della Conoscenza. Altro paragone con la Cabala: secondo alcuni libri, Lucifero e i suoi seguaci subirono tale punizione perché si ribellarono davanti alla disgrazia di Adamo ed Eva, cacciati dall'Eden per aver acquisito la Conoscenza e quindi non erano più il giocattolo di Dio, come per noi la guerra che ci rese vulnerabili alla ribellione di Galaxia avvenne perché ci ribellammo a Gaia e al suo proposito di unire tutti gli uomini a se. Anche se lì avevamo più la parte di Mikael che quella di Lucifero... Comunque, presto le trombe del giudizio saranno suonate e io abbandonerò le ali dell'Angelo della Morte per divenire Tabris.
_ Vuoi distruggere l'umanità?!
_ Tabris è l'Angelo dell'Apocalisse, e scatenerà la battaglia finale. E lo farà con un pranzetto a base di fico.
_ Chiudi il becco, tu con la tua verdura! _ esclamò Seiya. _ PEGASUS RYUSEIKEN!
L'attacco non solo non danneggiò lord Martiya, ma tornò indietro travolgendo Seiya.
_ Il fico è un frutto. _ fece presente lo Spectre. _ Ma è anche l'albero da cui nasce e le cui foglie servirono ad Adamo ed Eva per coprirsi le vergogne dopo aver mangiato il Frutto della Conoscenza. Forse è proprio quello l'Albero della Conoscenza, chissà. Ciò che è certo è che hai attaccato l'Angelo della Morte, e non ti conveniva.
Sfruttando la propria aura, lord Martiya sferrò un attacco potentissimo. Per i canoni a cui erano abituati i Sacri Guerrieri di Bronzo, che videro i loro cinque cloth subire danni terrificanti: per lord Martiya era un avvertimento ed un'immobilizzazione, visto che si limitò a danneggiare pesantemente i loro cloth e a metterli KO. Stessa sorte toccò a Kanon, che si scaglio sullo Spectre nel tentativo di vendicare i suoi uomini.
_ Arrendetevi immediatamente o morirete. _ ordinò lo Spectre. _ Poseidone, tu sarai comunque rinchiuso nel vaso, ma arrendendoti almeno salverai i tuoi ultimi guerrieri.
_ Ed Atena? _ chiese Mulo.
_ Annegherà in ogni caso: ho l'ordine esplicito di ammazzarla e sigillarne lo spirito nella Main Breadwinner.
_ DOVRAI PRIMA BATTERMI! _ tuonò Poseidone.
_ E che ci vuole?
Lord Martiya infilò una mano in una fessura dimensionale creata per l'occasione, e Poseidone, i lineamenti sconvolti dal dolore, lasciò cadere il tridente, faticando addirittura a restare in piedi: attraverso la fessura lo Spectre stava martoriando gli organi interni di Julian. Poi, approfittando del momentaneo indebolimento del dio, lord Martiya lo rinchiuse nel Vaso di Atena, ponendoci sopra il sigillo di Ade e bloccandolo, e con due fasci di energia distrusse le Colonne dell'Atlantico, prima di distruggere anche le ali di Sorrento.
_ Rimanete con una scelta, seguaci di Atena: resa o morte? _ chiese lo Spectre.
_ Spiacente, ma sarai tu a morire. _ ribattè Shaina.
_ Peggio per voi.
Muovendosi ad una velocità immensa, lord Martiya colpì la Main Breadwinner con la sua spada, tagliandola molto in alto ma abbastanza in basso per far crollare il mare sopra il Tempio ed in modo che la parte superiore della Colonna non andasse a distruggere la parte in cui restava rinchiusa Atena, per poi scomparire in un varco dimensionale.
_ Almeno sappiamo perché si fa chiamare 'Angelo della Morte'... _ commentò Mei mentre varie esplosioni distruggevano i tunnel sotterranei. _ Un bel regalo, prima di morire.
_ E chi dice che siamo morti? _ chiese Mulo.
_ Ma come?! Il fatto che quelli con le ali sono KO tranne Sorrento, che però le ha perse, e che la zona sta venendo sommersa!
_ E se fossi stato più attento sapresti che ci salveremo.
_ Ma che...?
_ Visto?
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Spiaggia di Capo Sounion.
Alcuni dei soldati di Poseidone che possedevano abbastanza cosmo per sopravvivere alle bombe al neutrone erano riusciti ad approdare sulla spiaggia. Dove i soldati Skeleton di Ade li avevano uccisi tutti.
_ Torniamo alla base. _ propose uno di loro.
_ Lord Benu ha ordinato di restare per un controllo, e resteremo. _ replicò il capo.
_ Controllo di cosa?!
_ Di quello! Pattuaglia ad Heinshtei...
_ HOYOKU TENSHO!
_ GALAXIAN EXPLOSION!
Dal mare emersero varie sfere dorate. Due di esse si ruppero, rivelando la presenza al loro interno di Kanon ed Ikki, malridotti (il primo aveva lo Scale che restava in piedi per miracolo), mentre altre quattro andarono in Cina, Giappone e Siberia. Le ultime cinque, infine, si posarono accanto ai due combattenti, e ne emersero Atena, Mulo, Shaina, Mei e Tetis e Sorrento, intenti a trasportare Julian Solo con ancora indosso l'ormai appesantito Scale di Poseidone. Il gruppo parlottò, prima di dirigersi di corsa al Santuario.
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Giudecca.
_ E questo è tutto. _ disse lord Martiya. _ Accettate?
_ D'accordo: prenderemo la testa di Atena e la porteremo ad Heinshtein.



continua...

***

Nel prossimo episodio: E' guerra aperta fra Atena ed Ade, e come tre secoli prima i fantasmi tornano ad infestare il Santuario. Potranno i Sacri Guerrieri resistere anche a quest'assalto? E dove sono finiti Mulo e Marin, proprio durante una simile emergenza? Lo saprete nel prossimo episodio.

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