Cento parole, cento istanti

di Il Saggio Trentstiel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Opposti ***
Capitolo 2: *** 2. Vista ***
Capitolo 3: *** 3. Stelle ***
Capitolo 4: *** 4. Fulmine ***
Capitolo 5: *** 5. Desiderio ***
Capitolo 6: *** 6. Vita ***
Capitolo 7: *** 7. Marrone ***
Capitolo 8: *** 8. Piacevole ***
Capitolo 9: *** 9. Rosso ***
Capitolo 10: *** 10. Passato ***
Capitolo 11: *** 11. Gelosia ***
Capitolo 12: *** 12. Anarchia ***
Capitolo 13: *** 13. Incubo ***
Capitolo 14: *** 14. Nascita ***
Capitolo 15: *** 15. Bugie ***
Capitolo 16: *** 16. Futuro ***
Capitolo 17: *** 17. Specchio ***
Capitolo 18: *** 18. Aria ***
Capitolo 19: *** 19. Grazie ***
Capitolo 20: *** 20. Dolore ***



Capitolo 1
*** 1. Opposti ***


Scambio di sguardi.
Rossore di gote.
Tremolio di labbra.
 
E' dolce, sperare.
E' ancor più dolce sognare.
Nulla è più dolce del fascino del proibito.
 
Proibito.
Vietato.
Ingiusto.
 
"Non si può"
continui a ripeterti fino alla nausea.
"Non si può"
 
"Però non è giusto"
rincari, guardando quella massa monumentale che quasi ti ostruisce la sua vista.
"Però non è giusto"
 
Perché lui?
Perché lei?
Perché insieme?
 
Perché non te?
Perché non voi?
Perché?
 
Fa male farsi tutte queste domande.
Fa male pensarti continuamente.
Fa male anche solo guardarti.
 
Distanti.
Lui in mezzo a noi.
Seduti ai lati opposti di una panca.










 

The One Hundred Prompt Project

Ed ecco la prima, brevissima storia per il "One Hundred Prompt Challenge", a cui dopo qualche esitazione mi sono iscritto!
La prima parola che ho, casualmente, scelto è stata "Opposti", e chi meglio di Noah e Izzy potevano interpretarla?
Può essere interpretata in molti modi, ma qui ho voluto rivestirla di un doppio signficato: quello materiale, fisico, derivante dall'essere seduti ai due estremi di una panca, e quello spirituale, visto di chi stiamo parlando.
Enjoy it, e a presto con altre storie! :D

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Capitolo 2
*** 2. Vista ***


L'eruzione, la lava, l'acqua...
Ricordi passati, anche se terribilmente realistici e recenti.
Nonostante la barca di Chris -quell'idiota egoista!- fosse stata affondata da quel mostro di Ezekiel, il presentatore era riuscito a contattare il suo staff per ottenere un'altra imbarcazione, abbastanza grande da caricarci tutti.
Di lì in poi, niente di interessante.
Adesso, dopo una settimana di vacanza spesata in un'isoletta delle Hawaii -sono sicura che Chris voglia evitare imbarazzanti citazioni in giudizio per l'incidente del vulcano...-, è giunto il momento dei saluti.
Lacrime, abbracci, strette di mano.
Baci.
Punto lo sguardo verso quei due e, come sempre, sento il sangue ribollirmi nelle vene.
Li odio, li odio, li odio!
Traditori, tutti e due!
Non sento le frettolose parole di commiato di LeShawna, non vedo la mano di Bridgette che mi saluta.
I miei sensi sono tutti concentrati su quei due.
Bastardi...
Lei si volta verso di me.
Oh, ti sentivi osservata, piccola Gwen?
Hai percepito l'odio e il disgusto nel mio sguardo?
Sorride timidamente.
Al suo sorriso replico con un ghigno.
Mi saluta con la mano e, senza parlare, sillaba la muta frase
"Teniamoci in contatto"
Sono sconvolta.
Sconvolta, disgustata, e felice.
Se quella gioia selvaggia può essere paragonata alla felicità, beninteso.
Non perdo il mio ghigno.
Agito una mano e, non appena lei si volta, sibilo
"Non ci perderemo di vista, stanne certa..."
Dopodiché mi volto e mi allontano.
Non si libereranno di me così facilmente, oh no!
Illusi, sciocchi, traditori!
Sarò il loro incubo, lo scopriranno presto.







The One Hundred Prompt Project
Secondo prompt, seconda storia! 
Sempre grazie alle estrazioni casuali, il prompt di questa storia è uno dei cinque sensi: la vista.
Anche qui, come nella drabble precedente, ho voluto donare alla parola un duplice significato: quello di senso umano (Courtney che guarda, vede, osserva con insistenza Duncan e Gwen, cieca a tutto il resto), e quello di "modo di dire" (Non perdiamoci di vista).
Il secondo significato è decisamente minaccioso, tra l'altro...
Beh, il finale non mi convince più di tanto, ma ci tenevo a fare una one-shot con protagonista la Courtney ferita e arrabbiata di TDWT: enjoy it ;)

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Capitolo 3
*** 3. Stelle ***


Ho buttato all'aria mesi e mesi di dura fatica.
Lei mi ha buttato di sotto.
 
Ho rivelato i miei sentimenti al mondo intero.
Lei si è rivelata una subdola e velenosa calcolatrice.
 
Ho ingannato tante, tantissime persone.
Lei ha ingannato il mio cuore.
 
Ho lasciato che quel sentimento avesse la meglio su di me.
Lei ha lasciato che fosse la forza di gravità a farlo.
 
Anche adesso, nonostante tutto, non riesco ad odiarla.
Mentre scivolo giù, dolorante, ferito, sconvolto.
Mentre mi allontano dalla gloria, dalla ricchezza e da lei.
Guardo in su, e quegli occhi neri si riflettono nei miei.
Guardo in su, e mi odio per quel che vedo.
In quei brandelli di oscurità, non riesco a non vedere due stelle luminose.






 The One Hundred Prompt Project
Terzo prompt, poetico ed evocativo: stelle.
Il mio innato cinismo mi ha però obbligato a non scrivere una storia dolce e stucchevole, bensì un breve excursus nella mente di Alejandro dopo il "rifiuto" di Heather.
Beh, un po' di romanticismo ce l'ho messo, è ovvio: come si fa a parlare di una coppia, di stelle, e non piazzarci un'immagine romantica? :P
Dunque, ecco a voi: Alejandro, Heather, rimpianti e...Incapacità di odiarla? Sì, chiamiamola così!
Enjoy it^^

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Capitolo 4
*** 4. Fulmine ***


Piove a dirotto stasera.
Una tempesta in piena regola, con tanto di lampi, tuoni ed acqua scrosciante.
Che vacanza è con la pioggia? Così ci è saltata la serata romantica sul lungomare...
All'improvviso lei singulta spaventata e mi abbraccia: beh, non tutto il male viene per nuocere!
Le accarezzo i capelli, cercando di mostrarmi coraggioso e rassicurante
"Cosa c'è che non va, Lindsay?"
Alza lo sguardo e mi accorgo che sta trattenendo le lacrime
"Oh Tyler, ho paura dei temporali..."
Sorrido, venendo brevemente illuminato da un lampo, seguito da un tuono roboante che mi fa sobbalzare: fortunatamente Lindsay non se ne accorge, avvinghiata a me e sempre più spaventata
"Non devi avere paura! In fondo cosa c'è in un temporale? La pioggia è solo acqua, i lampi sono solo luce, e..."
"E il fulmine? Cos'è?"
mi interrompe con voce tremante.
Oh cavolo, a questo non so rispondere: cos'è un fulmine?
"Ecco, vedi...Hai...Hai presente Owen, quando fa quelle cose puzzolenti?"
Lindsay annuisce, gli occhi spalancati dalla curiosità
"Proprio così, i fulmini non sono altro che le stesse cose, fatte dagli angeli!"
Lo stupore più puro si dipinge sul volto di Lindsay
"Quindi...Ogni fulmine sarebbe una...Una scoreggia?"
sussurra lei, ricevendo un cenno d'assenso da parte mia.
Inaspettatamente, subito dopo, si alza in piedi e, con espressione risoluta, si dirige verso la finestra.
Prima che io possa fermarla la spalanca e, preso un bel respiro, urla al cielo in tempesta
"Qualcuno ha mangiato fagioli stasera?"







The One Hundred Prompt Project
Quarto prompt a tempo di record: fulmine!
Non so come e perché mi sia venuta in mente questa storia, ma appena letto il prompt n°70 mi sono immaginato (ovviamente) un temporale, e Lindsay che come una bambina spaventata piangeva sotto le coperte.
Rapidamente è subentrato Tyler, e le battute sono venute naturali!
Vi prego, amate questa coppia! :D

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Capitolo 5
*** 5. Desiderio ***


I due adolescenti si erano sdraiati sul prato.
Intorno a loro il silenzio più totale.
Sopra di loro la maestosa oscurità del cielo notturno.
Milioni di stelle ammiccavano alle due sagome abbracciate, intente a baciarsi con passione.
La ragazza si allontanò dal fidanzato, sorridendo e sistemandosi una ciocca di capelli castani: non disse nulla -evento straordinario- ma si accoccolò contro l'altro e puntò gli occhi verso il cielo.
Il punk sorrise soddisfatto, accarezzando i capelli della ragazza.
Questa, di botto, si levò a sedere, indicando il cielo
"Guarda Duncan, una stella cadente!"
Duncan si appoggiò sui gomiti, poco interessato: cosa c'era di così straordinario in una scia luminosa che, in soli due secondi, svaniva dal cielo?
La ragazza non sembrava pensarla così
"Avanti, esprimi un desiderio!"
Il punk inarcò un sopracciglio: che desiderio?
"Che cosa, Courtney?"
La castana sospirò
"Sei incredibile...Tutti sanno che chi vede una stella cadente può esprimere un desiderio, e quello si avvererà!"
Duncan si trattenne a fatica dallo sbuffare sarcasticamente, non riuscendo però a non dire la sua opinione
"Sciocche superstizioni"
Courtney parve offesa
"Non c'è nulla di sciocco nel romanticismo, sai?"
Ecco, stava per arrivare una delle solite scenate alla Courtney: per evitare che la situazione degenerasse, il punk la interruppe
"Va bene, va bene, esprimerò un desiderio!"
Courtney parve soddisfatta, e Duncan non ebbe altra scelta che riflettere su cosa desiderasse.
Soldi? Fama? Potere? Bah, non era quel genere di persona avida e prevedibile!
In fondo...Lui aveva già Courtney, no?
Pignola, rompiscatole, ma così dolce a volte, e così sexy!
Peccato solo per...
"Argh!"
Il verso soffocato della ragazza lo riscosse dai suoi pensieri
"Cosa è successo Principessa?"
La castana stava osservandosi la camicetta con autentico orrore: Duncan seguì il suo sguardo e avvertì distintamente il cuore mancare un paio di battiti.
Oh. Porca. Puttana.
Courtney alzò lo sguardo da quelle cose che, ne era assolutamente certa, prima non erano così!
"Duncan, tesoro..."
sibilò minacciosamente
"Esattamente, cosa hai desiderato?"







The One Hundred Prompt Project
E siamo "già" giunti al quinto prompt: desiderio!
Mille sfumature anche in questa parola, ma stavolta mi sono buttato sull'innocente desiderio affidato ad una stella cadente.
Certo, di innocente c'è ben poco qui, trattandosi di Duncan...
Sì, ho deciso di mandare anche stavolta il romanticismo a farsi benedire xD
Ancora una volta, grazie a chi segue/recensisce/apprezza questa mia Mission-Sempre-Meno-Impossible, spero gradirete anche questo ennesimo, delirante prompt :P

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Capitolo 6
*** 6. Vita ***


Dolore.
Paura.
Smarrimento.
Ancora dolore.
Rimorso...
No, quello no!
 






Sotto di me, un morbido letto.
Sopra di me, un candido soffitto.
Alla mia sinistra, un comodino con un libro ed un mazzolino di fiori.
Alla mia destra, una sedia ed una porta.
Non c'è nessuno, qui.
Soltanto io.
 






Non posso muovermi.
Non posso parlare.
Non posso piangere.
Non posso urlare.
Purtroppo una cosa la posso fare.
Pensare.
 






Penso, e il dolore torna.
Ricordo, e il dolore si intensifica.
Spero, e mi sento morire.
Capisco, e il dolore raggiunge l'apice.
Forse dovrei fare solo una cosa.
Accettare.
 






Le ragazze mi odiano.
I ragazzi sono spaventati da me.
Chris e Chef mi hanno dimenticato.
La porta si apre, lasciando entrare un'infermiera.
"C'è una visita per te"
Mamma e papà, sicuramente.
 






La donna sorride.
"Dice di essere una tua amica, di chiamarsi Bridgette"
Sbarro gli occhi, e la vedo alle spalle dell'infermiera.
Sorride, avvicinandosi a me.
"Come stai, Ezekiel?"
Un altro sorriso, a cui faticosamente rispondo.
 






La vita è tornata a sorridermi.






 









The One Hundred Prompt Project
Sesto prompt, quello che mi ha messo più a dura prova finora: vita!
Immagino costa starete pensando: "Con la parola "vita" si potrebbe scrivere di tutto!"...
Però avevo intenzione di scrivere qualcosa di originale, con un personaggio e con una situazione ancor più particolari.
Chi meglio di Ezekiel poteva incarnare l'originalità della storia?
Un Ezekiel ferito, in tutti i sensi: fisicamente dal vulcano, spiritualmente dall'assenza di tutti i concorrenti del reality al suo capezzale.
Fino alla sorpresa finale!
Enjoy it ;)

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Capitolo 7
*** 7. Marrone ***


"Qual'è il tuo colore preferito, Katie?"
"Il mio colore preferito..."
 
Quello dei petali delle rose.
Quello del cielo primaverile.
Quello degli occhi di Sadie.
Quello del mio abito per le occasioni importanti.
Quello della luna che accompagna le mie serate tutte amiche e pettegolezzi.
Quello di...
Un piatto di brownies?
Mi volto e vedo Dj che sta distribuendo a tutti dei brownies appena sfornati.
Perché nel nostro vassoio ce ne sono di più?
 
"Katie? Questo colore?"
Sorrido, osservando i dolcetti
"Il marrone..."







The One Hundred Prompt Project
Mah, il settimo prompt (ovvero "Marrone") e la storia ad esso dedicata non mi convincono molto...
Giuro, ho dovuto penare per trovare un qualcosa di perlomeno accettabile da collegare a questo colore, e alla fine...
Una brevissima Ka-J, un momento tra Katie e Sadie che si trasforma in un momento tra Katie e Dj: lui, con la sua gentilezza e le sue piccole attenzioni; lei, con il suo spirito romantico e stranamente ricettivo.
Beh, a voi l'ardua sentenza!

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Capitolo 8
*** 8. Piacevole ***


Ogni muscolo del suo corpo doleva.
Ma cosa diceva?
Ogni singola cellula del suo corpo doleva.
Da impazzire.
Sentiva ancora su di sé tante, troppe sensazioni...
Piedi, tanti piedi che lo calpestavano.
La sabbia, infida, che lo graffiava.
La lava, incandescente, tremendamente dolorosa, che lo bruciava.
L'acqua, gelida e maligna, che lo soffocava.
Heather.
Heather.
Heather.
Lei era il dolore più grande, per lui.
Il suo cuore non aveva cicatrici visibili.
Non poteva essere curato con medicinali o operazioni.
Oppure con quell'ammasso di metallo.
Un robot.
Ecco cos'era diventato.
Freddo metallo.
Circuiti per nulla umani.
Voce elettronica e ben lontana dalla sua.
Solo una cosa sembrava umana, lì dentro.
Il suo cuore.
Continuava a pulsare, senza interrompersi.
Era una sensazione piacevole.
Anche se continuava a battere per Heather.







 
The One Hundred Prompt Project
Prompt numero otto: "piacevole".
Cos'è piacevole? Il clima, una parola, una melodia.
Una sensazione, magari.
Ecco qui il nostro "povero" Alejandro in versione robotizzata, come richiestomi da Kay93 =)
La prossima storia, prompt permettendo, sarà sicuramente una TrentXGwen, richiestami a gran voce da sarafornasiero ^^

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Capitolo 9
*** 9. Rosso ***


La Maratonotte era cominciata da...
Oddio, da quanto erano svegli?
Ore? Giorni? Anni?
Trent cominciava addirittura a dubitare di aver mai dormito in vita sua!
Accanto a lui, scomodamente appoggiata ad una roccia, stava Gwen.
Che ragazza, che ragazza!
Era davvero...Davvero...Speciale!
Così forte, così intrigante, così diversa!
La testa di Trent ciondolò da una parte e dall'altra, ma il ragazzo riuscì a rimanere sveglio.
Si sistemò meglio contro un'altra roccia, sbuffando ed attirando l'attenzione di Gwen.
La gotica si stropicciò gli occhi e sorrise stancamente
"Quando tutto questo finirà, voglio dormire per una settimana"
Trent assunse un'espressione sorpresa: quella frase...
"Ma...Non è una frase del film "Alienator"?"
Stavolta fu il turno di Gwen di apparire stupita
"Conosci quel film?"
Il ragazzo annuì, strappandole una bassa risata
"A quanto sembra abbiamo parecchie cose in comune..."
Gwen si interruppe immediatamente, mordendosi il labbro inferiore.
Accidenti alla sua linguaccia, accidenti alla stanchezza che l'aveva fatta sragionare, accidenti a quel chitarrista così carino e così...
Ecco, le stava accadendo di nuovo!
Scosse il capo come a volersi liberare di certi pensieri: la mano di Trent le si posò sulla spalla
"Tutto a posto Gwen?"
Avvertì distintamente il calore sulle sue guance, sperando intensamente che Trent non notasse il colore che via via andavano assumendo.
Fortunatamente -nessuno lo aveva notato, presi com'erano dalla stanchezza- il cielo sempre più chiaro, le nubi dorate e i baluginii sulla superficie del lago stavano a significare solo una cosa: l'alba.
Stava sorgendo il sole, un disco infuocato sull'orizzonte, rosso come...
Come le gote di Gwen.
La gotica sorrise a Trent
"Non è niente, è solo...La stanchezza!"
Il ragazzo sorrise, ma non aggiunse nulla.
Aveva notato il rossore sulle guance di Gwen, anche se aveva finto il contrario.
Ora però il sole nascente celava quelle delicate tracce di colore...
Sospirò: ci sarebbe stata un'altra notte per ammirare Gwen che arrossiva.







The One Hundred Prompt Project
Prompt numero nove: rosso.
Lo ammetto, stavolta ero un po' a corto di idee, ma alla fine...
Ho scelto di sfruttare il colore rosso sia per il classico (e scontato ._.) sole, sia per uno degli elementi ricorrenti nelle mie TrentXGwen: la gotica che arrossisce, facendo impazzire Trent.
O forse me, chissà xD
Enjoy it^^

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Capitolo 10
*** 10. Passato ***


"Geoffie...Per te quanto è importante il passato?"
Il ragazzone si voltò sorpreso verso la fidanzata, che teneva lo sguardo fisso dritto di fronte a sé.
La risposta che avrebbe voluto dare -ovvero "Quello di verdure, intendi?"- gli morì in gola, notando quanto apparisse seria Bridgette.
Sospirò un paio di volte, non sapendo cosa dire: non era mai stato bravo a cavarsela con le parole...
"Ecco...Io credo che...Che il presente sia...Più importante, no?"
Sorrise come a volersi scusare della banalità della sua frase, ricevendo un timido sorriso di risposta da parte di Bridgette
"Hai ragione...Non dobbiamo dimenticare il passato, è vero, ma il presente...Va vissuto fino in fondo...I ricordi, le memorie, sono parti importanti di noi, ma..."
Geoff avvertì distintamente il suo cervello sibilare e sgonfiarsi come un palloncino bucato.
Le parole di Bridgette gli scivolavano addosso, prive di significato, pari soltanto ad un ronzio appena accennato: meglio fissare le sue labbra morbide, che chiedevano soltanto di essere baciate ancora, e ancora, e...
"...E ho rotto la cornice..."
Geoff si riscosse
"Co...Quella cornice? Quella a forma di cuore?"
Bridgette annuì, lo sguardo basso e triste: il biondo la fissò per due secondi, sciogliendosi poi in un sorriso sereno
"Non fa niente, piccola! Ti ho detto che per me è più importante il presente!"
La surfista tornò a sorridere ed unì le proprie labbra a quelle di Geoff.
I due si separarono dopo qualche minuto di intensa, completa passione, e Bridgette si alzò in piedi
"Vado a prepararmi per la festa di stasera"
Geoff sorrise, apparendo a disagio per la prima volta: in fondo, il passato contava meno del presente, no?
"Ehm, Bridgette?"
"Sì Geoffie?"
Prese un profondo respiro
"Hai...Hai presente la tua...Tavola da surf rossa?"







The One Hundred Prompt Project
E siamo ad una cifra tonda, il prompt numero dieci: passato!
Ovviamente come non parlare del "passato" inteso come tempo trascorso, come evento già avvenuto...
Come non collegarlo ai dolcissimi Geoff e Bridgette, seppure in chiave più comica che altro?
E COME non parlare di passato di verdure? xD
Enjoy it^^

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Capitolo 11
*** 11. Gelosia ***


E' incredibile...Riesce a farmi sciogliere con un solo sguardo...
E' incredibile...Con quegli occhioni dolci sa conquistarmi...
 
E' vivace, piena di vita, sempre in movimento!
E' dolce, soffice, sorprendente!
 
C'è però una sola cosa che non va.
C'è però qualcosa che non mi va giù.
 
Courtney.
Duncan.
 
E se lei...
E se lui...
 
Fosse più affezionata a lei che a me?
Preferisse stare con lei piuttosto che con me?
 
Che pensiero idiota...
Che stupide elucubrazioni...
 
E' ovvio!
E' palese!
 
Courtney stravede per me!
Duncan senza me è perso!
 
E lei...
E lei...
 
La adoro, ma dovrebbe smetterla di accampare diritti sulla mia ragazza!
La adoro, ma deve farla finita di appiccicarsi al mio ragazzo in ogni occasione!
 
Cosa?
Come?
 
Io, geloso?
Io, gelosa?
 
Ridicolo!
Impossibile!
 
Si tratta di...Giustizia, una volta tanto!
Sto solo esternando i miei diritti!
 
Non sono geloso, sono entrambe mie!
Non sono gelosa, entrambi mi adorano!
 
Come si può provare gelosia per Brittany?






 
The One Hundred Prompt Project
Undicesimo prompt: gelosia!
Come al solito sono voluto uscire dagli schemi, presentando un qualcosa simil-divertente, senza voler trattare la gelosia in senso proprio.
Ovviamente non potevo che sfruttare Duncan e Courtney (grazie anche al gentile pungolamento di Francy_DxC :P), e la loro morbosa attrazione per la tenera e soffice Brittany: per chi non lo ricordasse, si tratta di una femmina di procione da loro adottata e che fu poi oggetto di contesa x3
A sinistra ci sono i pensieri di Duncan, a destra quelli di Courtney: scusate lo schema contorto "^^
Enjoy it^^

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Capitolo 12
*** 12. Anarchia ***


Non avrei mai pensato di utilizzare quella parola.
Specialmente in un contesto simile!
Anarchia.
Mancanza di governo, di potere.
Di comando.
Ecco, quel "comando" è adatto.
Rispecchia alla perfezione la mia situazione.
Non ho più comando, controllo sulle mie emozioni.
Cosa voglio?
Ancora meglio, chi voglio?
Lui, così dolce, così adorabile, così pronto a perdere per me.
Lui, così ribelle, così menefreghista, così fidanzato con un'altra.
Cosa devo fare?
Questa anarchia sentimentale mi ucciderà, ne sono certa!
"Ok, accetto: ma solo se mi chiamerete nove volte!"
...
Stasera lo mollo, è deciso!







The One Hundred Prompt Project
Dodicesimo prompt: anarchia.
Mica facile da gestire, perciò...Mi sono orientato verso due personaggi che conosco bene e che adoro.
Gwen e Trent.
Stavolta in versione tragicomica.
Ricorderete tutti la puntata di TDA durante la quale Gwen lasciò Trent in diretta, no? Ecco, diciamo che unire un minimo di comicità alla tragedia avrebbe addolcito l'evento a parer mio!
Enjoy it =D

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Capitolo 13
*** 13. Incubo ***


Mi hai perseguitata per un'intera stagione del programma.
Mi hai costretta a stringere alleanze improbabili.
Mi hai spinta a compiere azioni impensabili.
Mi hai fatto fare figure meschine.
Mi hai ossessionata.
Mi hai...
Non lo so più neanch'io cosa mi hai fatto...
E io?
Io...
Ti ho ostacolato con tutta me stessa per un'intera stagione del programma.
Ti ho costretto a fingere sentimenti verso sciocchi individui.
Ti ho spinto a rinunciare alla vittoria.
Ti ho fatto male, troppo male.
Ti ho ossessionato.
Nonostante tutto, non ho mai smesso di pensarti.
Sì, Alejandro Burromuerto.
Tu sei stato, e sei ancora, il mio migliore incubo.







Prompt numero tredici (numero sfortunato in molti paesi xD): incubo.
Niente sogni deliranti, niente risvegli con il fiatone, niente paura.
Una sola parola: ossessione.
Anche se positiva.
Heather la vedo un po' OOC in questa brevissima drabble (106 parole), ma giudicate voi! :)

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Capitolo 14
*** 14. Nascita ***


"My mama told me when I was young, 
we are all born superstars"
 
Non è assolutamente vero!
Mia madre mi ha sempre insegnato che devo essere me stessa.
L'ho sempre fatto, e sempre lo farò!
 
 
"Don't be a drag - just be a queen 
Don't be a drag - just be a queen 
Don't be a drag - just be a queen"
 
Una regina?
Io?
Mai e poi mai!
Sono felice di essere me stessa!
 
 
"I'm beautiful in my way'cause God makes no mistakes"
 
Non mi sento bella.
Non mi sento popolare.
In compenso ho Lindsay, Brady, e in passato ho vinto un milione di dollari!
 
 
"I'm on the right track baby 
I was born this way"
 
Non si può modificare la propria nascita.
Si può decidere però chi diventare.
Io l'ho deciso, e tutti ora mi apprezzano per questo!
 
"Beth! Togli subito quel disgustoso apparecchio dal tavolo o ti chiudo nelle segrete, quanto è vero che mi chiamo Heather Wilson!"
"O-ok..."
Sì, sono certa che mi apprezzeranno prima o poi.
Spero.







Bah, non è che mi convinca molto...
D'altronde l'ispirazione mi è venuta ascoltando "Born this way" mentre ero abbastanza alticcio, quindi...xD
Prompt quattordici, ovvero nascita!
Niente riflessioni esistenziali, niente tristezza, solo qualche pensiero da parte di una ragazza nonostante tutto forte, anche se piuttosto sfortunata.
Enjoy it :)


La canzone utilizzata nella storia è "Born this way" di Lady Gaga.

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Capitolo 15
*** 15. Bugie ***


"Ti piace ancora Trent?"
La sua voce, dall'altra parte del telefono, è insolitamente seria.
La mia, invece, praticamente inesistente.
Perché quella domanda?
Perché ora?
"Gwen? Sto aspettando."
E' forse uscito di senno?
Come gli è venuto in mente di chiedermi una cosa simile?
Come gli è venuto in mente di...
Mettermi così in difficoltà...?
"Mi hai sentito?"
Ecco, si sta irritando.
Possibile che io riesca soltanto a far del male alle persone?
Possibile che io sia così turbata?
Possibile che io, in questo istante, non voglia rispondere?
"Duncan, io..."
"Gwen. La verità."
Freddo e lapidario.
Cosa fare?
Mi sono stufata di dire bugie.
Mi sono stufata di essere additata come la "Nuova Heather".
"Sì..."
Un istante di silenzio.
Il mio respiro affannoso.
Il suono della sua cornetta che si abbassa.
Un altro istante di silenzio.
Silenzio che si protrarrà a lungo.
D'altronde le lacrime non fanno alcun rumore.
"Sì..." ripeto infine a bassa voce.
Sembra quasi che stia cercando conferma a quanto ho confessato.
Non ho mentito.
Non ho celato nulla.
Ho detto la verità.
Allora perché devo stare così male?







Uhm, uhm, uhm...
Quindicesima one-shot uscita di getto, letteralmente!
Il prompt stavolta era "Bugie".
Poca originalità, nessuna interpretazione fantasiosa: si parla di bugie in senso stretto!
Gwen è stanca di mentire, ma ciò non le giova affatto: comunque il finale resta aperto...
Beh, spero mi farete sapere sinceramente che ve ne pare!
Enjoy it :D

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Capitolo 16
*** 16. Futuro ***


"Sei una fragola ricoperta di cioccolata,
troppo bella per essere mangiata.
Io..."
 
Io... Cosa?
Sbuffo e mi sistemo gli occhiali sul naso, riprendendo poi a fissare il foglio davanti a me.
Poche parole, dolci e dirette, come piacciono a lei.
La mia dolcissima, fortissima, sexyssima...
"LeShawna!"
E' lì, accanto a me, e non me ne sono neanche accorto!
Stai perdendo colpi Harold, vecchio mio!
Sta sorridendo e sta anche... O per tutti i numi, sta leggendo il mio componimento!
Mi mordo un labbro, a disagio, ma lei mi guarda e sorride.
"E' carina, biscottino, potresti fare lo scrittore!"
Mi dà un'affettuoso buffetto sulla spalla, scuotendomi tutto, e se ne va.
Mi massaggio la parte offesa, guardandola mentre si allontana e pensando alle sue parole.
Carina.
Non ha neanche chiesto se fosse dedicata a lei, o a qualche altra ragazza...
Scrittore.
Oh, certo, non sarebbe male.
Se non fosse che io, nel mio futuro, vedo solo lei.
Spalanco gli occhi, colpito da un'illuminazione certamente divina.
Riprendo in mano la penna e mi rimetto a scrivere con foga per qualche istante, rileggendo poi soddisfatto il risultato.
 
"Davanti ai miei occhi c'è solo il tuo viso,
nel mio futuro voglio solo il tuo sorriso."
 
Mentre sorrido orgoglioso di me stesso, una mano -con un familiare ed odioso bracciale borchiato al polso- invade il mio campo visivo e mi strappa il foglio dalle mani.
"Cos'hai lì di interessante Doris?"
Duncan non attende risposte: scorre rapidamente il foglio, mi lancia un'occhiata incredula e poi, ridendo, si dirige verso gli altri.
"Ragazzi, dovete proprio leggere questa roba!"
Stringo i denti e distolgo lo sguardo dall'insensibile punk: per LeShawna sopporterei anche di peggio, non c'è dubbio!
"Ehi, Harold! Posso essere la tua fragolina?"
Sopporterei. Anche. Di. Peggio!







E finalmente è giunta l'ispirazione per scrivere su Harold e LeShawna!
Grazie al prompt numero sedici, "futuro", di cui ho voluto -come sempre- fornire un'interpretazione alternativa.
Un futuro da scrittore -cosa tra l'altro parecchio opinabile u.u- accantonato per avere solo lei: romantico, ma l'intervento di Duncan lascia prospettare un futuro meno roseo per Harold...
Enjoy it ;)

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Capitolo 17
*** 17. Specchio ***


Non c'erano parole per definirlo.
Anzi, forse una c'era: perfetto.
Era sublime, lo adorava!
Adorava il suo sguardo intenso.
Adorava quel suo modo sbarazzino di sistemarsi i capelli.
Adorava osservarlo anche per ore, mentre si accingeva a compiere le sue azioni quotidiane.
Eh sì, non c'era niente di meglio!
Se solo avesse potuto, avrebbe sospirato così sonoramente da far tremare tutti i vetri della casa.
Era meglio di no, comunque.
Avrebbe potuto spaventarlo, e allora...
Beh, allora non avrebbe più potuto assistere a quello spettacolo inimitabile!
Di botto, lui si voltò nella sua direzione con aria critica.
"Credo che dovrò cambiare specchio, questo non mi riflette alla perfezione!"
Rabbrividì, costernato.
Fu però costretto a rassegnarsi.
Justin lo avrebbe presto sostituito.
Lui avrebbe perso per sempre quel magnifico ragazzo.
Sperava almeno di andare a finire i suoi giorni nella casa di una tranquilla famigliola, o nel camerino di un qualche bel negozio...
"Magari potrei regalarlo a Beth, credo che lo apprezzerebbe..."
Dio, ti prego, no!







E via con il prompt numero diciassette, per la prima volta a tema libero: specchio!
Chi sarà mai a fare un uso smodato di specchi, specchietti e qualunque altra superficie riflettente?
Ovviamente lui, il belloccio per eccellenza, Justin!
La storia però è tutta dal punto di vista... Ebbene sì, dello specchio!
Incantato dal suo proprietario, purtroppo non si prevedono giorni sereni per lui...
Primissima fanfiction esclusivamente su Justin, spero apprezzerete la sua "nonsensaggine" :P

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Capitolo 18
*** 18. Aria ***


Le loro foto campeggiano su tutte le riviste di gossip e su tutti i rotocalchi.
Non che io ne acquisti, di solito.
Potrei però averne letto qualcuno.
"Non significano nulla queste foto, servono solo a fare notizia." mi ripetevo ossessivamente.
Per poi strappare quelle pagine una ad una.
No, non ho mai dimenticato.
Forse non lo farò mai.
Fino ad oggi, però, non mi ero mai reso conto di quanto contasse per me.
Quando li ho visti in televisione.
Quando addirittura il telegiornale ha dedicato loro qualche istante.
Quando loro stessi hanno annunciato pubblicamente le loro nozze.
In quell'istante ho capito.
In ginocchio, il volto solcato da lacrime brucianti, il respiro difficoltoso.
Ho realizzato quello che tanti libri ed un mostruoso QI non mi hanno mai fatto comprendere.
Izzy, per me, è sempre stata indispensabile come l'aria.








Prompt numero diciotto: Aria.
Indispensabile ed immancabile, questo è ovvio.
Ma quando è una persona a mancarci come l'aria, cosa può succedere?
Noah abbandona la sua usuale freddezza per mostrare le sue emozioni; Izzy si sposa con un "lui" indefinito (io voglio vederci Owen, voi fate come volete :P).
Gli ingredienti per una breve flashfic ben poco allegra ci sono tutti ;)

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Capitolo 19
*** 19. Grazie ***


E' difficile guardarla.
A volte è arduo anche solo sorriderle.
Chi avrebbe mai detto che io potessi rivelarmi così timido?
Cavolo, ho un'immagine da difendere, e cosa combino?
Arrossisco, balbetto o, peggio, dico cavolate su cavolate in diretta TV!
Il problema è lei.
Sempre se di "problema" si può parlare.
Appena la vedo mi manca il fiato e spesso non riesco ad articolare un discorso sensato.
Almeno le riesco a parlare...
C'è però una parola che non riesco a dirle.
No, non è uno stupidissimo "Ti amo": non sono mica una tredicenne in crisi ormonale!
Una sola parola.
Quat... Cin... Sei lettere.
Tutti la utilizzano con tranquillità, senza mai esitare.
Anch'io, di solito.
Non con lei.
Diamine, rischio anche di passare per maleducato!
E' soltanto che...
Se le dicessi quella parola, sorridendole, guardandola negli occhi...
Lei potrebbe leggermi dentro, capire cosa provo.
Quello sarebbe un bel problema, poi!
"Geoff! Ehi Geoff!"
Mi volto di scatto.
Bellissima, come sempre.
"Ti è caduto il braccialetto."
Me lo porge, sorridendo con gentilezza.
E se ci fosse qualcosa in più, oltre alla gentilezza?
E se fosse meglio rischiare, piuttosto che balbettare?
E se adesso le sorridessi e, guardandola dritta negli occhi, le dicessi quella parola?
"Bridgette... Grazie!"







Diamine, sono riuscito ad aggiornare anche la raccolta!
Prompt diciannove, ovvero "Grazie".
Vi è mai capitato, non per maleducazione o provocazione, di avere difficoltà nel dire questa semplice parolina ad una persona?
Beh, a me sì ma io non conto non essendo normale!
E a quanto pare anche a Geoff è capitato...
Godetevi questa "strana" GeoffXBridgette :D

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Capitolo 20
*** 20. Dolore ***


"Rilassati amico, vedrai che lo centri il materasso!"
Mai parole furono meno profetiche!
Millecinquecento metri di caduta, le mie stesse urla terrorizzate come colonna sonora, ed un tonfo assordante come conclusione.
Un tonfo assordante e doloroso.
Non so come abbia fatto a non rimanerci secco!
Sento fitte lacinanti in ogni millimetro del mio corpo...
Anche ora che mi hanno estratto dalla sabbia, sono quasi accecato dalla sofferenza...
"Grande prova, Trent!"
... E dallo sgomento: cosa si aspettava Heather, che centrassi davvero un divano da millecinquecento metri di altezza?
"Trent? Mi senti? C'è forse qualcosa che vuoi chiedermi prima che ti portino ad... Aggiustare?"
Quella voce... E' lei? O è un'allucinazione?
"Sì... Ho i capelli in disordine?"
Risposta da idiota.
Però ho sentito una mano -la sua mano- accarezzarmi dolcemente i capelli.
E tutt'a un tratto il dolore non è più così intenso.









The One Hundred Prompt Project

Ritorno dopo eoni ad aggiornare questa raccolta!
Siamo al ventesimo prompt, inquietante e subdolo: dolore.
Non fermatevi alle apparenze, perché qui si parla sì di dolore fisico, ma in maniera decisamente leggera e... Con la mia coppia preferita :3
Enjoy it ;)

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