Quello che voglio sei tu

di Sefira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piccoli gesti ***
Capitolo 2: *** Quel giorno... ***
Capitolo 3: *** felicemente confusa ***
Capitolo 4: *** "Sorpresa" ***
Capitolo 5: *** 5 amare qualcuno vuol dire esporre il proprio cuore.. ***
Capitolo 6: *** Speranza ***
Capitolo 7: *** Il tempismo è una dote ***



Capitolo 1
*** Piccoli gesti ***


Era una mattina come le altre nel villaggio di Konoha e gli abitanti si preparavano ad affrontare una nuova, calda giornata estiva. La rosa si svegliò presto per andare ad allenarsi e fu di ritorno  nella casa che condivideva con altri amici per l'ora di pranzo. Kiba venne svegliato poco dopo dal profumo del pranzo preparato da Hinata e così anche Naruto si alzò in preda alla fame. Si  erano riuniti tutti in cucina e dopo aver fatto una doccia Sakura gli raggiunse.
-  Hinata ti devo fare i complimenti! Come sempre i tuoi pranzetti
emanano un profumo delizioso! Non vedo l'ora di mangiare! - Affermò Naruto
- Ehmm..Naruto-kun penso che dovremmo aspettare anche Shikamaru-san- Rispose Hinata
- Chi se ne frega! Per una volta sono daccordo con Naruto! Mangiamo! -                          Intervenne Kiba
Poi arrivò Sakura che aveva sentito tutto e diede due bei cazzotti in testa ai 2 ragazzi affamati.
- Baaaka !! Ti sembra giusto !? Dobbiamo aspettare anche Shikamaru! -                              Sbottò la ragazza
- E va bene .. ma perchè devi essere sempre così violenta Sakura-chan ?? -
- Perche ve lo meritate!! E ricordati che oggi è il tuo turno per il lavaggio dei piatti! -         Ribadì la ragazza innervosita
Quando finalmente arrivò Shikamaru gli shinobi si misero a tavola e  come sempre scherzarono e risero insieme. Da quando era iniziata la ricostruzione del villaggio dopo l'attacco di Pain gli shinobi avevano iniziato a coabitare insieme nell'attesa che le proprie case venissero ricostruite. Presto però ognuno sarebbe tornato nelle proprie abitazioni e questo alla rosa dispiaceva. I suoi genitori erano scomparsi durante la distruzione del villaggio e l'idea di vivere nella stessa grande casa di prima da sola la sconfortava. Era bello avere la testa quadra e gli altri sempre in torno.
A pomeriggio inoltrato si recò all'ospedale per svolgere il suo turno e durante il giro delle visite le capitò d'incontrare il suo sensei. Entrò nella stanza e lo vide seduto sul lettino con un braccio ferito e qualche livido.. aveva un'aria piuttosto scocciata.
- Kakashi-sensei cosa le è successo ? -                                                                                               Chiese la ragazza preoccupata
- Ciao Sakura sono velice di vederti...Diciamo che è il risultato di un'altra missione. -      Affermò l'uomo
La ragazza si avvicinò allo shinobi sedendosi accanto a lui  e con delicatezza gli stese il braccio. Poi sospirò. Ci fu un attimo di silenzio nel quale l'uomo la guardò intensamente negli occhi e lei arrosì. Poi parlò per cercare di distrsi dal corpo mezzo nudo dell'uomo.
- Questa volta è stato fortunato, ora le medico il braccio e vedrà che nel giro  di una settimana si potrà togliere la fascia. Dovrà venire tutti i giorni per cambiare le bende, non resterà nemmeno la cicatrice. -
- Se ci sarai tu a medicarmi dovrò essere puntuale, sai non mi fido delle altre infermiere si fanno distrarre facilmente.. -
La ragazza arrossì nuovamente e il ninja fece una gran risata.Quando poi finì di medicarlo lui si alzò dal lettino dandole un bacio sulla guancia.
- Grazie.. - Disse lui
La ragazza rimase imambolata davanti al gesto del suo ex sensei ed in silenzio il jonin abbandonò la stanza. Finito il  giro delle visite si avviò verso casa e lungo la strada incontrò Hinata.
- Ciao Hinata, che ci fai qui a quest'ora ? -
- Ero uscita a prendere un po' d'aria.. Sai, c'è un ragazzo che mi piace e vorrei dirgli quello che provo ma ogni volta che ne ho l'occasione mi blocco.. -
La rosa sorrise 
- Ti capisco Hinata... -
- C'è qualcuno che ti piace ? -
- A me?? .. Si .. ma lasciamo stare.. -
- E' Kakashi vero? -
- Tu come fai a saperlo !? - 
- Parli spesso di lui, l'ho capito da tempo.. Ricordi ? Una volta Kakakshi tornò ferito da una missione e tu rimproverasti le infermiere per non averti chiamato e poi quella volta che eravamo alla festa di compleanno di Gai l'hai guardato per tutta la sera e ti sei offesa perchè venne con Shizune.. Stai tranquilla Sakura, non lo dirò a nessuno. -
- Grazie Hinata, te ne sono grata. -
 le due ragazze  continuarono la conversazione camminando verso casa e dopo quella sera Sakura e Hinata decisero che avrebbero confessato i loro sentimenti ai rispettivi ragazzi.
" Chissà cosa starà facendo Kakashi in questo momento.. "
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Nel frattempo, non molto lontano da lì, quattro shinobi piuttosto brilli erano seduti al tavolo di un locale a mangiare carne alla griglia e a bere fiumi di sakè. Uno dei tre a un certo punto sbottò:
- Non è giusto! - Sbottò Gai
- Smettila di urlare Gai, con questa sfida siamo 50 a 52 per me. - Affermò Kakashi
Tenzo rise - ahah Gai avrai modo di rifarti la prossima settimana, questa sfida era persa in partenza.. -
- Già, avrai anche un braccio bendato ma tutt'ora il tuo record nel bere sakè a fiumi rimane imbattuto e ora ti riaccompagno a casa, si è fatto tardi. -
- Va bene.. - sospirò il figlio della zanna bianca
 - Io penso al sopracciglione, è sbronzo perso. -
Si fecero tutti una grande risata e si salutarono.
Una volta arrivato a casa Kakashi fu felice di aver vinto un'altra sfida. Anche  se non lo dava a vedere, sfidarsi con il suo migliore amico era un gran divertimento. Si sedette sul letto e osservò la foto del team 7. Era stata scattata molti anni prima e si mise a riflettere su quante cose fossero accadute e di come i suoi sentimenti verso quella che una volta era la piccola Sakura fossero mutati. 
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
 Spazio dell'autrice:
Ciao a tutti ! Spero che la mia ff vi sia piaciuta :)                                                                           Come già avrete capito è una kakasaku ma ho deciso che lascerò spazio ad altre coppie ^^ Ringrazio chi ha letto e chi commenterà, come sempre i suggerimenti sono ben accetti =)
Posterò presto il seguito! Alla prossima ^^

TUTTO QUELLO CHE VOGLIO SEI TU

Capitolo 1 : Realtà


Era una mattina come le altre nel villaggio di Konoha e gli abitanti si preparavano ad affrontare una nuova, calda giornata estiva. La rosa si svegliò presto per andare ad allenarsi e fu di ritorno  nella casa che condivideva con altri amici per l'ora di pranzo. Kiba venne svegliato poco dopo dal profumo del pranzo preparato da Hinata e così anche Naruto si alzò in preda alla fame. Si  erano riuniti tutti in cucina e dopo aver fatto una doccia Sakura gli raggiunse.

-  Hinata ti devo fare i complimenti! Come sempre i tuoi pranzettiemanano un profumo delizioso! Non vedo l'ora di mangiare! - Affermò Naruto

- Ehmm..Naruto-kun penso che dovremmo aspettare anche Shikamaru-san-

Rispose Hinata

- Chi se ne frega! Per una volta sono daccordo con Naruto! Mangiamo! -

Intervenne Kiba

Poi arrivò Sakura che aveva sentito tutto e diede due bei cazzotti in testa ai 2 ragazzi affamati.

- Baaaka !! Ti sembra giusto !? Dobbiamo aspettare anche Shikamaru! -

Sbottò la ragazza

- E va bene .. ma perchè devi essere sempre così violenta Sakura-chan ?? -

- Perche ve lo meritate!! E ricordati che oggi è il tuo turno per il lavaggio dei piatti! -

        Ribadì la ragazza innervosita

Quando finalmente arrivò Shikamaru gli shinobi si misero a tavola e  come sempre scherzarono e risero insieme.Da quando era iniziata la ricostruzione del villaggio dopo l'attacco di Pain gli shinobi avevano iniziato a coabitare insieme nell'attesa che le proprie case venissero ricostruite. Presto però ognuno sarebbe tornato nelle proprie abitazioni e questo alla rosa dispiaceva. I suoi genitori erano scomparsi durante la distruzione del villaggio e l'idea di vivere nella stessa grande casa di prima da sola la sconfortava. Era bello avere la testa quadra e gli altri sempre in torno.

A pomeriggio inoltrato si recò all'ospedale per svolgere il suo turno e durante il giro delle visite le capitò d'incontrare il suo sensei. Entrò nella stanza e lo vide seduto sul lettino con un braccio ferito e qualche livido.. aveva un'aria piuttosto scocciata.

- Kakashi-sensei cosa le è successo ? -

Chiese la ragazza preoccupata

- Ciao Sakura sono velice di vederti...Diciamo che è il risultato di un'altra missione. -

Affermò l'uomo

La ragazza si avvicinò allo shinobi sedendosi accanto a lui  e con delicatezza gli stese il braccio. Poi sospirò. Ci fu un attimo di silenzio nel quale l'uomo la guardò intensamente negli occhi e lei arrosì. Poi parlò per cercare di distrsi dal corpo mezzo nudo dell'uomo.

- Questa volta è stato fortunato, ora le medico il braccio e vedrà che nel giro  di una settimana si potrà togliere la fascia. Dovrà venire tutti i giorni per cambiare le bende, non resterà nemmeno la cicatrice. -

- Se ci sarai tu a medicarmi dovrò essere puntuale, sai non mi fido delle altre infermiere si fanno distrarre facilmente.. -

La ragazza arrossì nuovamente e il ninja fece una gran risata.Quando poi finì di medicarlo lui si alzò dal lettino dandole un bacio sulla guancia.

- Grazie.. -

Disse lui

La ragazza rimase pietrificata davanti al gesto del suo ex sensei ed in silenzio il jonin abbandonò la stanza. Finito il  giro delle visite si avviò verso casa e lungo la strada incontrò Hinata.

- Ciao Hinata, che ci fai qui a quest'ora ? -

- Ero uscita a prendere un po' d'aria.. Sai, c'è un ragazzo che mi piace e vorrei dirgli quello che provo ma ogni volta che ne ho l'occasione mi blocco.. -

La rosa sorrise

 - Ti capisco Hinata... -

- C'è qualcuno che ti piace ? -

- A me?? .. Si .. ma lasciamo stare.. -

- E' Kakashi vero? -

- Tu come fai a saperlo !? -

- Parli spesso di lui, l'ho capito da tempo.. Ricordi ? Una volta Kakakshi tornò ferito da una missione e tu rimproverasti le infermiere per non averti chiamato e poi quella volta che eravamo alla festa di compleanno di Gai l'hai guardato per tutta la sera e ti sei offesa perchè venne con Shizune.. Stai tranquilla Sakura, non lo dirò a nessuno. -

- Grazie Hinata, te ne sono grata. - 

le due ragazze  continuarono la conversazione camminando verso casa e dopo quella sera Sakura e Hinata decisero che avrebbero confessato i loro sentimenti ai rispettivi ragazzi.

" Chissà cosa starà facendo Kakashi in questo momento.. "

Nel frattempo, non molto lontano da lì, quattro shinobi piuttosto brilli erano seduti al tavolo di un locale a mangiare carne alla griglia e a bere fiumi di sakè. Uno dei quattro ad un certo punto sbottò:

- Non è giusto! -

Sbottò Gai

- Smettila di urlare Gai, con questa sfida siamo 50 a 52 per me. -

Affermò Kakashi

Tenzo rise

- ahah Gai avrai modo di rifarti la prossima settimana, questa sfida era persa in partenza.. -

- Già, avrai anche un braccio bendato ma tutt'ora il tuo record nel bere sakè a fiumi rimane imbattuto e ora ti riaccompagno a casa, si è fatto tardi. -

- Va bene.. -

sospirò il figlio della zanna bianca 

- Io penso al sopracciglione, è sbronzo perso. -

Si fecero tutti una grande risata e si salutarono.Una volta arrivato a casa Kakashi fu felice di aver vinto un'altra sfida. Anche  se non lo dava a vedere, sfidarsi con il suo migliore amico era un gran divertimento. Si sedette sul letto e osservò la foto del team 7. Era stata scattata molti anni prima e si mise a riflettere su quante cose fossero accadute e di come i suoi sentimenti verso quella che una volta era la piccola Sakura fossero mutati. 

Spazio dell'autrice:

Ciao a tutti ! Spero che la mia ff vi sia piaciuta :)                                                                                                         Come già avrete capito è una kakasaku ma ho deciso che lascerò spazio ad altre coppie ^^

Ringrazio chi ha letto e chi commenterà, come sempre i suggerimenti sono ben accetti =)

Posterò presto il seguito! Alla prossima ^^

Sefira.

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Capitolo 2
*** Quel giorno... ***


TUTTO QUELLO CHE VOGLIO SEI TU
Capitolo 2: Quel giorno


Quella mattina Hinata si svegliò di buonora e piena di energie a causa del bellissimo sogno che aveva fatto durante la notte; Naruto le aveva confessato di amarla.. Purtroppo per la nostra Hinata era solo un sogno ma, fu così bello, da rimanere felice tutto il giorno. Si alzò dal letto e si preparò per andare ad allenarsi, Naruto ora era divenuto l’eroe del villaggio e lei non voleva essere da meno.
Kiba uscì dalla sua stanza intercettando la ragazza in salone.

- Ciao Hinata, dove vai a quest’ora ? - Chiese il ragazzo assonnato
- Buongiorno Kiba, vado ad allenarmi - Affermò lei pimpante
-  Ma sono appena le sei di mattina.. -
- Lo so. - Rispose lei sorridendo
- Bene, vengo anche io..Uff.. -
- Mi farebbe piacere! - Urlò la ragazza
- Shhh! Così sveglierai tutti! E poi sappi che vengo solo per allenarmi, una volta che mi sveglio non riesco più a riaddormentarmi.. -

Detto fatto. Il ragazzo rientrò in camera da letto e silenziosamente si vestì cercando di non svegliare il proprio compagno di stanza.
Così i due ninja si avviarono al campo di addestramento insieme ad Akamaru.

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Non tutti quel giorno si svegliarono di buon umore come la ragazza anzi,

nel caso di Kakashi il buongiorno gli venne augurato da un mal di testa all’altezza delle tempie.
Il ninja andò nella sua cucina e aprì il frigo, come il frigo di tutti gli scapoli ovviamente era vuoto. Pensando che prima o poi sarebbe dovuto andare a fare la spesa lo richiuse e con pigrizia si diresse in bagno cercando nel cassetto delle medicine qualcosa per il mal di testa trovando solo una scatola di aspirine vuota. Si sdraiò sul divano pensando che prima o poi gli sarebbe passato da solo.
Si riaddormentò e venne svegliato un’ora dopo dal frenetico bussare di un collega che in quel momento avrebbe voluto uccidere.
Aprì la porta e lo fece accomodare in casa senza neanche salutarlo.

- Buongiorno anche a te Kakashi. - Urlò l’amico
-  …  -
L’amico mise una bustina sul tavolo
- Pensavo che ne avresti avuto bisogno. -
- Cosa sono ? -
- Aspirine.. -
- Ah, grazie tante. -
- E’ una mia impressione o sei meno socievole del solito? -
- Può essere.. -

L’uomo si riempì un bicchiere d’acqua e prese l’aspirina che gli salvò la mattina.

- Come va il braccio ? -
- Meglio. -
- Ricordati di passare in ospedale per cambiare la fasciatura. -
- Si, lo farò. . -
- Sai Kakashi, hai un bel faccino sotto quella maschera che metti sempre quando vai fuori,

quando vengo potresti farti almeno bello. -

Il ninja copia non rispose, gettò un’occhiataccia all’amico.

- Ok ok, ho capito. Non sei in vena di compagnia. Ci vediamo. -
Sentenziò Iruka

- Si, ciao. -
 

 

Quel giorno Kakashi non era in vena di parlare e una volta passato il dolore

si mise davantialla sua scrivania a compilare dei documenti.
Aveva sempre odiato le scartoffie ma, in quanto infortunato, per il momento non poteva partecipare alle missioni e Tsunade pensò bene di caricarlo di materiale consapevole del fatto che il jonin le detestava. Era un noioso lavoro che qualcuno doveva pur far, no ?

______________________________________________________
 
Sakura era là ad aspettarlo, lo aspettò per tutto il pomeriggio ma lui non venne.

“ Verrò senz’altro “ Parole del jonin.
Continuò comunque il giro delle visite per tutto il giorno, era un po’ abbattuta. Era andata a lavoro con l’idea che il suo sensei sarebbe venuto e lei le avrebbe dichiarato i suoi sentimenti ma non si fece vedere. Fino all’ultimo minuto del suo turno sperò che l’uomo sarebbe arrivato in ritardo, fece anche un’ora di straordinario per aumentare le probabilità di vederlo ma nulla..
Decise così che se lui non fosse venuto da lei, lei sarebbe andata da lui. Prese il necessario per la medicazione del ninja e si recò nel suo appartamento. Bussò più e più volte senza ottenere risposta.
Il destino volle che proprio mentre la rosa si dirigeva verso la casa del ninja, esso uscì per andare in ospedale.
La ragazza si sedette sul pianerottolo accanto alla porta, lo doveva incontrare. Era stanca, si era andata ad allenare la stessa mattina e nel pomeriggio fino alla sera era stata occupata in ospedale.
Così si addormentò.

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Shikamaru giunse  a Suna dopo 4 ore di cammino tra le dune del deserto. Venne accolto dal fratello di Gaara il quale lo condusse dal Kazecaghe. Consegnò i documenti che Tsunade gli aveva affidato e si diresse all’uscita del villaggio per fare ritorno a casa quando una voce femminile che lui ben conosceva lo chiamò.

- Perché tanta fretta di tornare a casa? -
- Ciao Temari, da quanto tempo. -
- Già, troppo tempo.. - Disse la ragazza avvicinandosi all’orecchio del ninja
- Scusami ma sono di fretta, devo proprio andare. -
- Ormai è tardi tra poco farà buio, non vorrai viaggiare tutto solo nel bel mezzo della notte ? -
Il moro non rispose.
- Perché non resti da me? E’ tanto che non ci vediamo, mi sei mancato. - Gli sussurrò nell’orecchio la bionda
- Ripartirò domani mattina. -

I due si incamminarono verso quella notte che, per loro, sarebbe stata di fuoco.

______________________________________________________

Quando Kakashi tornò a casa, verso le 11, si trovò davanti ad un insolito spettacolo. La sua ex allieva era davanti alla porta di casa sua a sonnecchiare. Era bellissima.
L’uomo non si fece troppi problemi e cercando di non svegliarla la prese in braccio da terra e la portò dentro l’appartamento con se.



Spazio dell’autrice:

Ciao a tutti!
Ho approfittato del fatto di avere molto tempo libero e così ho inserito un altro capitolo ^^ spero che vi sia piaciuto!
Ringrazio chi a letto ed un ringraziamento speciale a chi ha commentato:

 Agatka_1995     Arwen97     Nihal07     Lady Ghost


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Capitolo 3
*** felicemente confusa ***


TUTTO QUELLO CHE VOGLIO SEI TU
Capitolo 3:  felicemente confusa.
 
 
Erano circa le otto quando si svegliò, ricoperto da lenzuola bianche di seta
su un letto dalla forma rotondeggiante. La stanza era luminosa, anche troppo per una persona appena svegliata.
Si mise seduto e osservò il magnifico arredamento del vano il quale, possedeva addirittura un balconcino.
I mobili erano evidentemente pregiati, rifiniti nel dettaglio ed in legno di ciliegio.
Essere la sorella del kazekage, a quanto pare, aveva dato i suoi frutti. 
Il moro raggiunse la bionda che lo osservava dalla terrazza;
Si scambiarono qualche amichevole parola e poi Shikamaru finì
di raccogliere i propri vestiti sparsi per la camera. Uscendo con discrezione dal palazzo,
non si fece notare e s’incamminò subito per la via di ritorno.
Gli era sempre piaciuto il rapporto con Temari, erano solo amici;
Ogni tanto si divertivano insieme, ma nulla di più. Il cuore del ragazzo era già
promesso ad un’altra bionda, la sua compagna di team e la sua attuale ex
Erano passati mesi eppure, anche se non lo dava a vedere, stava ancora male.
Essere mollato non gli aveva fatto piacere, tutt’altro.. lo distrusse. Stare male per una donna non era da lui,
non era da duri. Sperava sempre di potersi riconciliare con Ino ma ogni giorno la sua speranza
diveniva sempre più flebile, proprio come la fiamma di una candela alla quale veniva negato l’ossigeno. Ino era il suo ossigeno
e il suo amore verso lei era la fiamma.
Giunto a Konoha si rifocillò da Ichimaru dove ovviamente incontrò la testa quadra.
Shikamaru nutriva una grande stima verso il ragazzo; Chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe
divenuto il grande eroe del villaggio nascosto tra le foglie?
Ebbero una piacevole conversazione ma Naruto si congedò presto.
 
“ Ho grandi progetti per la giornata “
 
Dichiarò prima di dileguarsi in una nuvola di fumo.
I progetti dei quali il biondo parlava consistevano nell’organizzare una festa a sorpresa ad una carissima amica,
che sicuramente anche quell’anno si era scordata la ricorrenza del suo compleanno a causa dei troppi impegni.
Quella ragazza dava sempre il massimo per occuparsi degli altri ma, quando si trattava di se stessa,
se ne fregava dimenticandosi anche il giorno del proprio compleanno.
Dalla parte opposta del paese, qualcun altro  si risvegliò piuttosto scombussolato e confuso. Si alzò dal letto
nel quale era stata adagiata. Non aveva la più pallida idea di dove fosse e silenziosamente si mise in punta
di piedi ed uscì dalla camera. Si guardò intorno, analizzando l’abitazione. Era modesta ma accogliente.
Arrivò fino al salone dove l’attendeva un volto familiare. L’uomo era seduto sul divano beje e sorseggiava del tè.
Il ninja era rilassato e disinvolto nonostante non indossasse quella
maledetta maschera con la quale si nascondeva dal mondo intero. 
 
-Buongiorno Sakura, dormito bene ? –
- Kakashi ehmm, buongiorno anche a lei..ma cosa ci faccio io qui ? Cioè, ricordo di essermi appisolata fuori ma.. –
- Al mio ritorno ti ho trovata spaparanzata sul mio pianerottolo dormiente, il minimo che potessi fare era farti entrare. Vieni accomodati. –
- G-Grazie.. –
 
L’uomo la invitò ad accomodarsi nella poltrona davanti a lui.
 
- Vuoi del tè ? –
 
La ragazza non rispose, era incantata ad osservare il volto scoperto dell’uomo. Era semplicemente stupendo.
Lei si sentì fortunata, Kakashi sapeva benissimo di non essere nascosto, non era così stupido da dimenticarselo.
Finalmente si stava godendo la vista di quell’identità che a molte persone era occultata.
 
“ Che sia una gesto di stima, di fiducia ? ...O forse qualcosa di più ? ” 
 
Lui abbassò lo sguardo.
 
- Se ti sto mettendo a disagio parla pure, posso rindossarla se vuoi.. –
 
Anche questa volta la ragazza rimase in silenzio. Non riusciva più a parlare.
Così lui prese il pezzo di stoffa appoggiato sul tavolo e lo prese per indossarlo quando però la rosa allungò una mano sul suo avambraccio.
 
- No, la prego.. Non ha motivo di nascondersi, ne da me, ne dal resto del mondo. Sarebbe un peccato. – Affermò Sakura a mezza voce.

Il ninja copia ripose la stoffa in una tasca della tuta e sorrise seguito dalla ragazza.
Rimasero così per un po’, un raggio di sole illuminò gli occhi color smeraldo di lei.
Lui si levò dal divano e andò a chiudere le sottili tende verdi del salotto poi allungò una mano
alla ragazza la quale si alzò. Ancora mano nella mano si diedero un bacio, lento e delicato.
 
“ Al diavolo il mondo”
 
Pensò lui che per istinto mise l’unico braccio libero intorno al fianco della ragazza.
Quel magico momento fu fermato solo dal
bussare di un ragazzo biondo che da fuori si mise a urlare il nome dell’uomo.
Si allontanarono l’uno dall’altra. Lei si sedette sul divano e il ninja andò ad
prire la porta tirando fuori la maschera dalla tasca indossandola.
Entrando il ragazzo notò la presenza della compagna.
 
- Buongiorn.. Sakura-chan ? Che ci fai qui ? –
- E’ rimasta qui stanotte. – Rispose l’uomo per lei
- Ah.. –
- Dimmi, per cosa eri venuto ? –
- Io ? Ehmm.. nulla nulla io, ecco.. –
 
Il ragazzo cercò di trovare una scusa per la sua visita,
non poteva certo dire della festa a sorpresa in presenza della festeggiata, no??
 
- Volevo sapere del suo braccio! Cioè, volevo sapere come stai, cioè come stava… Insomma devo proprio andare, ciao a tutti! –
- Ma ti sembra il modo !? – Urlò la ragazza
 
Il lato violento della rosa uscì fuori spaventando a morte il suo compagno di team.
Kakashi intervenne per placare gli animi.
 
- Sakura, penso che dovresti andare anche tu adesso. Non vorrai mica passare il giorno del tuo compleanno chiusa in questo squallido appartamento. –
- Il mio compleanno? –
- Ecco vedi, te ne sei scordata!! –
 
La ninja si mise una mano dietro la testa.
 
- ah già! XD che stupida.. Comunque, sarà meglio andare kakashi-sensei avrà già i suoi impegni per la giornata!! Le lascio la borsa con le fasciature qui.-
- Grazie mille per la visita, ci vediamo stasera alla festa. –
- Festa !? –
- Naruto non te l’aveva detto ? Sta organizzando questa festa da una settimana ormai. – Affermò il jounin
 
L’animo aggressivo della ragazza scomparve.
L’amico la prese per un braccio, tirandola fuori dalla casa.
Per la strada la compagna rimase in silenzio.
Erano circa le 4 di un piacevole pomeriggio estivo e mentre i due camminavano
per le strade del villaggio conclusero la conversazione.
 
- Tra tutta Konoha vai a scegliere proprio il sensei !? –
- Ecco io.. –
- Non fa niente Sakura, tranquilla. Ti perdono solo perché oggi è il giorno del tuo compleanno, comunque auguri. –
- Grazie.. –
- Ora devo proprio andare, ho da fare tutto il giorno per organizzare la tua festa a “sorpresa”. Ci vediamo dopo. –
 
Sakura era confusa.. Non riusciva a capire cosa le era appena successo…
Non erano servite dichiarazioni di nessun tipo. Era felicemente confusa.
 
 
Spazio dell’autrice :
 
Ciao a tutti!
Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
( ci ho messo il cuore )
Grazie per aver letto e a chi ha commentato!
Spero di aver rispettato i consigli di tutti!
Alla prossima ^^
 
UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A CHI HA COMMENTATO:

 Lady Ghost      Nihal07       agatka_1995       Black_Yumi


 

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Capitolo 4
*** "Sorpresa" ***


TUTTO QUELLO CHE VOGLIO SEI TU
Capitolo 4
 


Naruto si avviò con velocità verso il proprio appartamento al fine
di organizzare la “festa a sorpresa” dell’amica. Per lui
ogni occasione era buona per stare in compagnia e riunire gli amici.
Baldanzoso camminava per le strade di Konoha con una meta ben definita.
In quel caldo pomeriggio estivo l’unico sollievo era procurato da una
leggera brezza proveniente dalle colline. Il villaggio straripava di bambini
e famiglie felici ed il ragazzo venne colpito, anche se solo per un attimo,
dalla tristezza. Ma non aveva tempo per sentirsi abbattuto! Nel giro di
poche ore avrebbe dovuto radunare una ventina di persone che abitavano,
quasi per uno scherzo della sorte, l’una lontano dall’altra. Così, per risparmiare
tempo usufruì della sua specialità, i cloni. Delegò ad ognuno di loro una zona
diversa e nel giro di mezzora gli invitati erano già stati avvisati.
Certo, Naruto non era proprio una “cima” però, anche la sua compagna di squadra,
Sakura, doveva ammettere che, quando necessario, il biondo tirava fuori
il meglio di sé, escogitando dei piani geniali.
La stessa Sakura ora vagava senza destinazione per le vie del paese
non avendo ancora capito cosa le fosse appena accaduto.
Era felice, ed in quel momento sarebbe stata in grado di toccare una
nuvola solo mettendosi in punta di piedi, era al settimo cielo.
Da troppo tempo non si sentiva così soddisfatta, così serena e spensierata.
Tutto le sembrava aver preso il giusto verso. Continuò così a saltellare qua
e là a mo’ di coniglio pasquale con gli occhi luccicanti
ed un sorriso a trentadue denti.
Mentre lei era impegnata ad emanare la sua gioiosa pomposità
i preparativi per la famosa “festa a sorpresa” giungevano finalmente al termine.
La sua migliore amica, Ino, aveva addobbato il salotto della
casa degli shinobi con dei fiori azzurri e la timida Hinata aveva
cucinato un banchetto squisito e dalla quantità esorbitante;
Avrebbe potuto sfamare tutta la regione del fuoco per minimo una settimana.
Al party era stata perfino invitata Tsunade la quale non aspettava altro
che una occasione per “dimenticarsi” di svolgere i propri doveri da Hokaghe.
Così, i nostri protagonisti si preparavano a quella che
sarebbe dovuta essere una serata da ricordare.
Quando il sole tramontò e giunse la tanto attesa sera
la ragazza fece ritorno al proprio appartamento.
“Misteriosamente” le luci erano tutte spente e “con meraviglia”
tutti saltarono fuori sorprendendola. Tra il fischiare incessante
delle trombette e la cena le ore passarono velocemente.
Verso l’una tutti gli invitati erano tornati alle proprie dimore,
Kiba si era appisolato sulla poltrona rossa mentre Naruto ed Hinata
dormivano seduti l’uno accanto all’altra sul divano tenendosi per mano.
Sakura gli osservò pensando di non aver mai visto tanta dolcezza in vita sua;
Spense il lampadario della sala ed accese l’ abajure situata
sul tavolinetto alla destra della poltrona bordeaux.
Anche se ormai di sorpresa aveva avuto poco, questa festa
piacque molto alla rosa. Andò in cucina e mise i piatti a mollo
augurandosi che durante il corso della notte non figliassero
moltiplicandosi. Lavarli ? Non era il caso, sarebbe stato un problema
della Sakura della mattina successiva.
Raccolse qualche carta sparsa per la piccola stanza ed andò fuori per
buttare la spazzatura. Kakashi non venne alla festa, lei non si offese
per questo. Non era un tipo che amava la confusione, era più un uomo
da tè e pantofole. Mentre era fuori un colpo di brezza più fresco degli
altri le procurò un brivido di freddo facendole venire la pelle d’oca poi,
una mano calda le sfiorò la spalla, era lui che adesso le stava circondando
i fianchi da dietro godendosi il profumo di ciliegia che emanavano i sottili
e soffici capelli di lei.
 
- Scusa se non c’ero, è stata una bella festa,vero? -
- Sapevo che non saresti venuto, c’era troppa confusione per fino per i miei gusti. -
 
Kakashi rimase sorpreso dall’affermazione della ragazza.
Lei lo capiva meglio di quanto lui non capisse se stesso.
Rimasero così per una decina di minuti, a che servono le
parole quando ci si capisce con uno sguardo?
La rosa tornò un attimo indietro,
prese le chiavi e chiuse la porta di casa prendendo un giacchetto.
 
- Ora sono tutta tua - affermò la ragazza ridendo
- Perfetto! - rispose lui dopo una risata
 
Passeggiarono per il villaggio.
Di notte era bellissimo e, per loro fortuna,
quella sera pullulava di stelle cadenti.
 
-Ho una sorpresa per te,ho deciso di portarti in un posto speciale-
 
Sakura annuì entusiasta, anche se fu un po’ dubbiosa quando
l’uomo la bendò con il suo stesso copricapo. Andarono avanti,
camminando per una buona mezzora. La ragazza non aveva paura,
era con lui, non le sarebbe potuto succedere nulla di male quando
al suo fianco c’era il ninja che tanto amava.
Lo shinobi aprì la sua giacca e la stese sul prato umido sedendosi
al fianco della rosa ancora bendata.
 
- Siamo arrivati. -
 
 
 
Lui le liberò la vista dando la possibilità alla ragazza di
ammirare quel fantastico spettacolo notturno. Le migliaia
di stelle luminose contrastavano con il cielo color prussia
facendo da cornice ad una mezza luna pallida. Qualche nuvola
grigia tentava di oscurare la notte ma gli occhi smeraldini di lei risplendevano capaci
di  rimuovere le tenebre da qualsiasi cosa e da qualunque anima.
In un angolo appartato, tra il suono dello scorrere del ruscello
e il brasio delle cicale gli amanti consumarono quella che per loro
non era altro che la prima di una lunga serie di notti passionali.

SPAZIO AUTRICE:

Come sempre ringrazio di aver letto, con la speranza che
anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
Ne approfitto anche per comunicarvi che, parallelamente a questa storia,
ne sto scrivendo un'altra che tra qualche settimana pubblicherò :)

 
UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE..
 
LADY G.     NIHAL      AGATKA      BLACK Y.

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Capitolo 5
*** 5 amare qualcuno vuol dire esporre il proprio cuore.. ***


QUEL CHE VOGLIO SEI TU
Capitolo 5
 
 
 
Due mesi dopo..
 
Non le sembrava vero.. Dopo tutto quel tempo passato ad immaginarlo,
quando quel giorno il biondo venne da lei, Hinata Hyuga pensava che si trattasse di un sogno.
Per loro fortuna la timida ragazza si sbagliava.
Finalmente il momento tanto anelato era pervenuto.
Distesi su un prato verde e rigoglioso, con cespuglietti di piccole margherite
sparse qua e là si godevano il loro primo appuntamento.
Un semplice picnic, avrebbe pensato qualunque persona al di fuori di loro;
Ma per quei due innamorati era molto di più.
I capelli color zaffiro di lei risplendevano accompagnati dagli occhi ridenti e sereni
di chi era dapprincipio infatuata del ragazzo supino al suo fianco.
Il ragazzo sdraiato alla destra dell’azzurra teneva le mani dietro la testa e masticava nervosamente un filamento d’erba.
Era terrorizzato, non sapeva cosa dire, così rimasero beati nella quiete per un po’.
Naruto non voleva sbagliare con una delle sue solite uscite capaci di rovinare
anche l’atmosfera più romantica.
La calma venne solo interrotta da un attimo di terrore che donò al ninja un brivido
che gli percosse da cima a fondo la schiena facendolo rialzare di scatto.
Delle lacrime provenienti dagli occhi opachi di Hinata..
Stava piangendo, ma perché ?
 
- Hinata, tutto bene? - Domandò lui preoccupato prendendole le mani per stringerle alle sue.
 
- Si.. E’ solo felicità. – Esclamò lei abbandonando la timidezza e fiondandosi addosso al ragazzo baciandolo.
 
 
Naruto al quanto perplesso, ebbe dei dubbi per i primi istanti. Infondo era solo il
loro prima appuntamento, e Sai gli aveva prestato uno dei suoi libri… Già quei libri geniali.
Dove c’era chiaramente scritto che prima di chiedere un bacio bisognava donare
un qualsiasi fiore alla ragazza. Lasciò perdere e si godette il momento, andava vissuto fino alla fine.
Dopo però, prima di alzarsi, colse una margherita dal prato dandola in regalo alla ragazza.
Ora era tutto perfetto.
 
 
 
Quel pomeriggio la rosa uscì con la sua migliore amica;
Non le capitava spesso di avere un giorno libero e così decise di passarlo in
compagnia di Ino.
Erano sedute nei tavolini all’aperto
di una locanda e sorseggiavano allegramente del the all’ombra.
 

- Che caldo, non c’è neanche un alito di vento! – osservò la rosa spostando con la cannuccia arancione i cubetti di ghiaccio dentro il proprio bicchiere
- Hai proprio ragione..  – Ribadì la bionda sventolandosi con un piccolo ventaglio viola
 
- Certo che noi due siamo sempre a lamentarci! – disse la rosa facendo l’occhiolino all’amica
 
    
Risero e ricordarono gli anni passati all’accademia dei genin .
 
Le due si volevano bene come sorelle, certo, in passato avevano avuto qualche
disguido infantile ma la rivalità di un tempo le aveva unite ancor più.
 
- Scherzi a parte, come stai Ino ? –
 
 
Da poco la bionda,  come il resto di Konoha, aveva saputo della “particolare amicizia”
tra Shikamaru, conosciuto come il ninja astuto della foglia e la sorella del Kazakaghe.
I pettegolezzi sono diffusi anche tra gli shinobi e questa notizia aveva reso Ino infelice non
ostante lei continuasse a comportarsi come nulla fosse.
La verità è che era ferita profondamente, la storia tra quei due aveva squarciato il cuore,
ora sanguinante della bionda.
Ino sorrise, nascondendo il dolore dietro una spessa quanto ipocrita espressione di serenità.
 
- Va tutto bene! –
 
A questo punto la rosa diede un pugno al tavolo. Alzandosi in piedi fece cadere
il sottile e lungo bicchiere di vetro dell’amica.
 
- Lo so che non va tutto bene, smettila! Puoi raccontare bugie a tutti ma non a me. Ti conosco bene Ino, smettila di fingere! –
 
Tutti si girarono verso le due ninja, la scenata di Sakura fece correre via
la bionda attirando ancor più l’attenzione dei passanti.
 
- Che volete voi?! – Sbottò la rosa pietrificando gli ascoltatori.
 
Un brusio di voci sussurrate seguì la drammatica scena.
La ragazza non ci fece troppo caso e con un diavolo per capello intraprese la via di casa.
Odiava le bugie, soprattutto quelle dette dalle persone alle quali era legata.
Anche Kakashi le aveva mentito;
Tre settimane prima era partito per una missione dicendole che nel giro di pochi
giorni sarebbe tornato a casa, nella loro casa.
Non aveva sue notizie da più di venti giorni.. Le aveva mentito.
Andava tutto così bene tra loro, vivevano la loro relazione alla luce del sole ed avevano
superato insieme tutti i dubbi che avevano;

                                                   ......Insieme volevano continuare a vivere......


Nel giro di un mese e mezzo tutto era svanito o meglio, lui era svanito.
Nemmeno Tsunade sapeva che fine avesse fatto il jounin.
Nel cuore della ragazza sentimenti di rabbia, preoccupazione ed amore boccheggiavano
dandole la netta sensazione che se fosse stata solo altri dieci giorni senza lui, sarebbe esplosa.
Così aprì la porta del suo appartamento e si accasciò  nel letto piangendo e sussurrando
il nome di lui, quel lui che amava così tanto da ridurla pietosamente in sua assenza.
 
Amare qualcuno significa esporre il proprio cuore
condividendolo con un’altra persona, rischiando di frestituire dilaniato.
 
 
Spazio Autrice:
Innanzitutto mi scuso per il mio clamoroso ritardo!
Tra scuola, lavoro e palestra le ore disponibili per scrivere decentemente sono veramente poche!
Ringrazio chi ha speso qualche minuto per leggere questo nuovo capitolo,
come avrete capito ho messo da parte per il questo 
e come sempre, un ringraziamento speciale a chi ha recensito il capitolo precedente! 
 

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Capitolo 6
*** Speranza ***


TUTTO QUELLO CHE VOGLIO SEI TU
Capitolo 6
SPERANZA


PREMESSA
Innanzitutto mi scuso per il clamoroso ritardo!!
E diciamo che ho deciso di prolungare la storia,
intrecciandola un po’!
^^ buona lettura!
 
Era notte fonda ed i ninja, stremati, si vollero fermare per riposare
con l’intento di proseguire le ricerche la mattina successiva.
Quando posarono gli zaini atterra, la loro compagna iniziò ad urlare
con tono feroce facendo scappare tutti i piccoli animali selvaggi che
popolavano quella piccola radura situata nelle profondità del bosco
ad Ovest di Konoha.
 
- Siete forse dei rammolliti !? O siete dei ninja !? -
- S..Sakura-chan dai! Siamo stanchi!! -
 
L’atteggiamento della rosa divenne ancor più minaccioso
 
- Non m’interessa! - Affermò sferrando dei colpi pesanti sulle teste dei rispettivi compagni
 
- Sakura calmati, tra poco sarà buio e sarebbe solo uno spreco di tempo continuare le ricerche, domani mattina ricominceremo. -

Intervenne Tenzo per placare l’animo della ragazza e salvare la vita dei compagni.
Lei non rispose, sbuffò e fece precipitare il proprio zaino dalla spalla…
Era così frustrata..
Doveva trovarlo a tutti i costi,
Se fosse stata lontana da lui ancora per un altro mese sarebbe morta.
Quando seppe della missione per ritrovarlo, lei volle partecipare
. Convincere Tsunade a mandarla in missione era stato difficile;
Per la bionda, Sakura era troppo coinvolta per parteciparvi, ma alla fine,
aveva accettato al patto che se non avessero ritrovato Kakashi entro 10
giorni di ricerche la  rosa sarebbe dovuta tornare a casa senza opporsi. 
 Nel frattempo Naruto e Sai andarono alla ricerca di cibo lasciandola in
compagnia di quello shinobi che nascondeva la sua vera identità facendosi chiamare “YAMATO”
L’uomo sospirò notando l’aria afflitta della ragazza e per smorzare la situazione tentò di farla rallegrare un po’.
Unì le mani servendosi della sua abilità innata per ergere una piccola baracca di legno ed alla destra della ragazza fece spuntare dalla terra un gruppetto di margherite.
La ragazza cambiò espressione e l’uomo intravide nel suo volto una flebile luce di serenità.
 
- Grazie.. -
 
Tenzo si sedette accanto a lei che adesso stava rannicchiata,
con la schiena appoggiata al tronco di un abete e le gambe piegate contro il busto.
 
- Sakura io.. Insomma mi dispiace per quello che è successo e ti volevo garantire ch.. -
- Sai, ho sempre ammirato la tua capacità di creare vita, è meraviglioso…
Non ho voglia di parlare, è tempo sprecato, voglio solo ritrovarlo. -
 
Poche ore dopo i ninja si riunirono attorno ad un focolare per mangiare
e quando calò la notte Tenzo, non riuscendo a dormire
si immerse nel ricordo di quella promessa fatta poco prima ad un caro amico..
 
… Flashback …
 
Era venuto a trovarlo e già sapeva che non era una semplice visita amichevole, ci doveva essere dell’altro.
Sorseggiavano del tè l’uno di fronte all’altro a casa di Tenzo.
Kakashi era già in uniforme Anbu.
 
- Kakashi ti conosco bene, cosa c’è sotto? -
 
Il ninja posò il bicchiere sul tavolo e prese un lungo respiro prima
d’iniziare a parlare e si prese qualche istante per ragionare su quello che aveva da chiedere all’amico.
 
- Sto per partire per una missione. -
- Non dev’essere una qualunque per farti rimettere l’uniforme da anbu. -
- Già.. Starò via per molto e non so se farò mai ritorno a Konoha, e ti devo chiedere un favore ma, prima,Ho una domanda da farti. -
- Certo, dimmi. -
- So che la ami. -
- Chi? -
- Non far finta di non aver capito, parlo di lei, la mia lei. -
Tenzo annuì semplicemente, inutile nascondere la verità.
- Comunque, qual è in favore? -
- Nel caso io non dovessi tornare prenditi cura di lei. -
- Lei lo sa? - Sbotto Tenzo all’improvviso alzandosi in piedi battendo un pugno sul tavolo.
- NO, e non lo deve sapere! Le ho detto che starò fuori per poco. -
- Maledetto! - 
 
Tenzò appiccicò l’amico al puro per poi sferrargli un pugno in faccia;
Kakashi l’avrebbe potuto schivare facilmente ma non lo fece perché anche lui sapeva di meritarlo.
 
- Come puoi lasciarla così!? Non hai nemmeno il coraggio di dirle la verità! -
- ….. Farai quello che ti ho chiesto? -
- Si, ma per lei. -
- Non fare lo scocciato con me “Yamato” , è la tua sola occasione per stare con lei.. -
 
 … Fine flashback … 
 
Il capitano del team uscì da quella baracca per respirare un po’ d’aria fresca
ed una volta fuori notò la rosa addormentata sul prato con ancora le guance
bagnate dalle lacrime. Le asciugò il volto e la sollevò gentilmente da terra prendendola
in braccio e riportandola dentro al caldo.
La luce flebile della luna rendeva ancora più candido il volto di lei ed in quella notte senza stelle 
l'uomo capiì i veri sentimenti che provava per lei e gli ammise, confidandosi con se stesso.
Una volta averla sdragliata all'interno della piccola struttura costruita per la notte, Yamato si sporse verso la rosa
pensando di rubarle un piccolo bacio ma si accorse di essere osservato. 

- Non ti permetterò di allontanare Sakura da Kakshi, a costo di girare tutta la terra del fuoco, io lo ritroverò e lo porterò da Sakura. -
S'intromise Naruto a bassavoce per non svegliare la compagna
- E se lo dovessi ritrovare troppo tardi? -
- Finchè non accadrà ci sarà sempre speranza e poi ne sono sicuro. -
- In fondo spero che tu  abbia ragione, Kakashi è un mio caro amico.. Ma tu chiedo di tenere per te quello che stanotte hai visto. -
- Lo farò - Garantì il biondo con tono fermo 

Tenzo coprì la ragazza con la propria giacca e si distese nel proprio letto
pieno di sensi di colpa.
Voleva veramente prendere il posto del suo più caro amico nel cuore della loro amata?
 
 
 
 
 
Spazio autrice!
RINGRAZIO TUTTI I LETTORI E CHI COME SEMPRE COMMENTA LA STORIA!
SPERO CHEANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO!
ALLA PROSSIMA SETTIMANA!
 
Sefira ^^

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Capitolo 7
*** Il tempismo è una dote ***


TUTTO QUELLO CHE VOGLIO SEI TU
( RATING GIALLO )
 
IL TEMPISMO E’ UNA DOTE
 
Shikamaru era sempre stato uno di quei ragazzi seri e distaccati,
ma non era mai stato freddo, quando una persona aveva veramente
bisogno, lui c’era sempre;  Uno dei ninja più orgogliosi ed intuitivi
di tutta la terra del fuoco. Ultimamente, lui ed altre due “colleghe”
erano stati sulla bocca di tutti a causa del “triangolo creatosi fra loro”.
Sin dall’inizio il giovane sperò che un altro pettegolezzo altrettanto
scabroso raggiungesse le orecchie dei suoi colleghi scacciando così
quello che lo riguardava. Purtroppo per lui ci vollero mesi e, quando
finalmente le voci si chetarono, decise di farsi nuovamente avanti con
la sua amata, ormai ex fidanzata. Così, in una giornata invernale,
stranamente baciata dal sole, si fece avanti.
Aveva ritenuto quello strano clima inadatto al mese corrente e lo
interpretò come “un segno”, ed anche se non credeva in queste
superstizioni si decise, lasciando da parte l’orgoglio e l’imbarazzo
entrò nel negozio floreale a gestione familiare degli Yamanaka e con
tono fermo e sicuro disse quello che pensava a suo modo. Non aveva
il tempo per lunghi discorsi, aveva semplicemente da fare. Non era nelle
sue corde perdere tempo con inutili parole, amava arrivare subito al dunque.
 
- Vieni con me -
 
Quella frase rimbombò nella testa e nel cuore
della bionda che fino a pochi istanti prima era
impegnata con una cliente. Le sue perplessità
erano molte ma quando notò lo sguardo deciso
del ragazzo si tolse il grembiule, fece il giro del
bancone e seguì il ragazzo verso una meta che
non conosceva neanche lui.
Shikamaru voleva solo stare con lei.
 
 
 
Le ricerche proseguirono per altri nove giorni e come da parola data, la ragazza tornò al villaggio senza opporsi minimamente. Restò cheta durante il viaggio, occhi grandi e melanconici erano partecipi nel rendere la sua espressione ancor più avvilita. Fecero ritorno al villaggio verso le prime ore del mattino e lei ed i suoi compagni si separarono all’ingresso di Konoha, davanti al grande arco affacciato ad ovest.
Nessuno parlò, ognuno prese la strada del ritorno verso casa.
La rosa così si ritrovò a vagare per il villaggio e senza neanche rendersene conto le sue gambe la condussero in quel posto..
Tutto era iniziato la, nella grande terrazza sotto i volti degli Hokaghe scolpiti nella roccia. Si  appoggiò alla ringhiera ammirando lo spettacolare paesaggio illuminato da moltitudini di sfumature candide che mutavano di minuto in minuto con il levare del sole all’orizzonte.
Un vento debole soffiava costante provocandole qualche brivido e mentre la ragazza stava per affogare nel suo mare di solitudine Naruto fece capolino dal piccolo bosco poco distante.
Si avvicinò a lei e la abbracciò, a quel tocco la ragazza incominciò a disperarsi e piangente si accasciò a terra stremata, o meglio, divorata dalle preoccupazioni. Il biondo, il suo migliore amico, era la per salvarla, per salvarla da se stessa. La prese in braccio e la portò a casa sua, il crollo emotivo dell’ amica era prevedibile e per fortuna avvenne quando lui era con lei. Un terzo osservava la scena da lontano.
Yamato, così si faceva chiamare, si limitava a starle vicino nel caso Sakura ne avesse bisogno ma si rese conto che la rosa non aveva bisogno del suo aiuto quando era circondata da amici.
Sakura era fatta così, era una ragazza dolce e gentile, fragile ma decisa, che riusciva a mettere tutti dalla sua parte circondandosi di persone che le volevano un bene dell’anima.
Naruto creò un clone, delegandolo di avvisare Hinata del suo ritorno.
Nessuno al di là dei ninja si innamora dei ninja o meglio, nessuno si vorrebbe impegnare in una relazione con loro se non i propri simili.
I ninja erano combattenti, assassini, eroi .. Tutto, o quasi, fuorché amanti, possono volatilizzarsi nel nulla da un giorno all’altro, senza lasciare di loro una minima traccia.  Era un lavoro rischioso adatto a pochi.
 
I giorni passarono contro la volontà della ragazza, più essi volavano via e più la sua speranza s’indeboliva.  Il grande vuoto che ora si prestava ad ampliarsi nel suo cuore venne colmato dalla compagnia di Yamato.
Solitamente l’uomo preferiva guidarla e proteggerla da lontano ma si sentiva in dovere di tenere compagnia alla ragazza non ostante lo scontro costante tra il suo volere e la sua coscienza.
 
Avevano preso a vedersi quasi tutti i gironi, il team 7
era momentaneamente sciolto;
Naruto continuava i suo allenamenti in compagnia di Lee,
Sakura fu forzata a riposarsi da Tsunade si era praticamente volatilizzato ne nulla.
Quel ragazzo pallido dai  capelli corvini e dagli occhi color carbone spariva dalla circolazione ogni qualvolta potesse per ritirarsi a vita privata. Passava i suoi giorni di “ferie” a dipingere e a leggere stupidi libri sul comportamento umano. Naruto e Sakura, come molti altri, si meravigliavano di come non solo, ci fosse qualcuno che scrivesse libri del genere, ma di addirittura altri che gli leggevano impegnandosi seriamente nella comprensione di tali testi!
 
Nello stesso pomeriggio piovoso nel quale Tenzo
rivelò il suo vero nome alla rosa, egli le confessò i
propri sentimenti.
Erano nell’appartamento di lei.
Sakura era stata sola e triste per troppo tempo così
si concesse senza rifiutare all’uomo.  Provare un po’
di fisiologico piacere l’avrebbe fatta stare meglio,
e diciamolo, Tenzo fremeva al pensiero di poter finalmente
consumare quel pasto carnale per il quale faceva finta di
non provare attrazione ma che in realtà bramava.
Il moro si ritrovo a condividere la donna del migliore amico
nello stesso letto nel quale loro avevano consumato le prime
notti di passione, lo stesso letto nel quale la stessa Sakura
che adesso stava ansimando al suo tocco, si era trasformata da bozzolo
in farfalla, da ragazza a donna.
 
Il tempismo era una dote che pochi possedevano e Kakashi di certo non ne aveva mai avuto. La notizia del suo ritorno a casa giunse troppo tardi alle orecchie dell’amata.
Così, alle 5 del mattino del 28 Gennaio, i due si risvegliarono ancora abbracciati svegliati dall’impetuoso bussare di una donna.
Senza pensarci troppo andò lui ad aprire, ancora in biancheria.
Sarà stato per il sonno o per altro, che si fece scovare in pieno. La mora dal volto sudato ed il respiro affannato, rimase sorpresa anzi, sbalordita dalla presenza di tenzo nell’appartamento  della rosa, ma non fece domande poiché non era il momento. Dalla sua bocca uscirono tre parole, una frase che avrebbe distrutto tutti i progressi del ninja ottenuti in questi giorni con la sua “bramata“.
 
Shizune disse - Kakashi è tornato. -
 
 
 
FINE CAPITOLO!
Grazie per aver letto questo capitolo!
Spero che sia stato di vostro gradimento,
arrivederci al prossimo!

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