Tutta colpa di una scommessa

di Set_WingedWarrior
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** All'inizio dell'avventura ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Un saluto a tutti i fan di “A tutto reality”! Come state? Finalmente sono iniziate le vacanze, sììì!
Beh, eccomi qui con il mio primo tentativo di long-fic su questa serie, e soprattutto il mio primo tentativo di storia con genere dark. Non so se definirlo horror, io non ne vedo (mi fanno paura, sono vigliacca XD), ed il mio scopo non è spaventare il lettore (solo i miei personaggi XD), quindi non credo sia quello il genere. Boh, ditemi voi.
Beh, è tutto per ora. Buona lettura! ^^


-Ti dico che ci sono anche loro!-
-E io ti dico che non è vero.-
-Invece sì!-
-Invece no!-
Due ragazzi, rispettivamente uno alto, biondo e con un buffo cappello da cowboy in testa, ed un punk con una cresta verde di capelli in testa, stavano discutendo abbastanza animatamente.
Trent, un ragazzo con indosso una maglietta verde e dei pantaloni scuri, e una zazzera di capelli corvini in testa, stava pranzando tranquillamente sotto un albero, con la sua chitarra vicino e sfogliando un libricino pieno di pentagrammi e spartiti, quando sentì le voci dei due litiganti, suoi amici, e li raggiunse.
-Geoff? Duncan? Che mi sono perso? Di che state “parlando”?-
I due lo fissarono per un istante, prima di riprendere il loro diverbio, più agguerriti che mai. -Ragazzi?- i due continuarono ad ignorarlo, provocando l’irritazione del musicista. –Ragazzi!- esclamò a quel punto, sperando di ottenere la loro attenzione. Nada.
Il poveretto sospirò, esasperato, quando sopraggiunsero le loro tre amiche, che avevano notato la scena.
-Ma che diamine sta succedendo?- chiese Gwen, la gotica, alzando un sopracciglio.
-Non ne ho idea. Stanno discutendo, ma non ho capito per che cosa!-
-Ho capito, ci penso io.- disse Bridgette, la bionda, afferrando Geoff per un braccio, per poi baciarlo appassionatamente.
-Bene Duncan, adesso puoi spiegarci, di grazia, che succede?- intervenne Courtney, la ragazza dai capelli castani non troppo lunghi, approfittando del silenzio del biondo.
-Semplice. Quel sempliciotto è convinto che ci siano fantasmi buoni in quel vecchio rudere del castello alla periferia.-
-Quello che tutti considerano stregato?- chiese la gotica.
-Ma è ridicolo!- esclamò a quel punto Trent.
Tutti parlavano ignorando bellamente i due fidanzatini che continuavano tranquillamente a limonare. Ormai era una scena di routine, nessuno ci badava più.
-Infatti! È quello che sto cercando di fargli capire da un pezzo! È impossibile che possano esserci dei fantasmi buoni.. solo quelli malefici, è ovvio.-
Gli altri rimasero a bocca aperta, mentre Geoff e la sua ragazza si degnavano di tornare tra i comuni mortali.
-Ma che scherzi amico??? È come con i vivi, anche i morti hanno sia spiriti buoni, che malvagi!- disse convinto, cingendo la vita della sua ragazza.
-Ma come avete fatto ad arrivare ad una discussione del genere? È assurdo!- Courtney pareva scettica.
-Stavamo parlando di quel vecchio rudere del castello abbandonato. Quello che secoli fa apparteneva al conte Johnson Fitz-qualcosa, e che si dice sia infestato.-
-Johnson FitzMaurice.- lo corresse la castana.
-Sì certo, quello lì. Il resto lo sapete. E comunque è fuori discussione che ci siano spiriti buoni!- disse tornando a concentrarsi sul suo amico biondo. –Ho sentito dire che quegli spettri ti portano in un’altra dimensione, e non ti lasciano più andare via.- aggiunse, tetramente.
-Certo, questo solo quelli malvagi! Quelli buoni, se presi per il verso giusto, ti portano nell’altra dimensione, conducendoti a tante ricchezze, poi ti lasciano andare!-
-È impossibile, al massimo quegli stessi spettri la usano come scusa per attirare noi esseri umani, non esistono spettri buoni!-
-E invece sì!-
-Invece no!-
-Eccoli che ricominciano.- sospirò Gwen, alzando gli occhi al cielo.
-Ragazzi, smettetela, sembrate dei bambini!- disse Bridgette, anche lei parecchio irritata dalla situazione.
-Infatti, ma vi sembra questo il comportamento che si addice a dei liceali??- intervenne Courtney.
-Hemm.. sì?- rispose stupidamente Duncan.
-Ahh, ma che ci parlo a fare con te! Sei solo un bambino!-
-Ah sì? Beh, e chi ti credi di essere tu, mia madre? Siamo adolescenti, rilassati! Smettila con tutto quel fare la studentessa perfettina che rispetta sempre le regole!-
-Come osi, brutto cialtrone punk che non sei altro? Ti credi tanto figo e di fare colpo comportandoti in questo modo!?!-
Bene. Si era appena appianata una discussione, ed ecco che ne parte subito un’altra!
-Quei due si piacciono proprio, eh?- bisbigliò Trent a Gwen, pregando che non lo sentissero, mettendosi poi tutti e due a sghignazzare sotto i baffi.
Brigette ridacchiò anche lei sotto i baffi, pensando a come fossero ingenui i due artisti ad esitare tanto a dichiararsi. Anche nel loro caso, l’avevano capito tutti che si piacevano a vicenda, ma timidezza ed insicurezza impedivano loro di dichiararsi. Tipico.
-Perché mai dovrei fare colpo su di te! Preferirei di gran lunga uno di quei fantasmi malefici del castello!-
-Che cosa!?! Rimangiati quello che hai detto, o diventerò davvero molto peggio di qualsiasi fantasma che sia mai esistito a questo mondo!-
-Ma poveri fantasmi, quante volte vi devo ripetere che non sono tutti malefici?!?- si inserì Geoff.
-Ma ragazzi, i fantasmi non esistono!- intervenne Trent, col solo risultato di essere guardato male per poi incasinare ulteriormente la situazione.
Tutti discutevano tra loro, Bridgette si era messa dalla parte di Geoff, e l’unica che non discuteva era Gwen, che in compenso sembrava una pentola a pressione..
-SILENZIO!- ..ed infatti alla fine esplose.
Per un istante tutti gli studenti del liceo che si trovavano in giardino, si voltarono verso di lei in un silenzio tombale, ma dopo poco ripresero a chiacchierare come se niente fosse. Dopotutto in quella stravagante banda era normale che ogni tanto capitassero scene del genere.
-Risolveremo questa questione una volta per tutte! Ed io credo di sapere come…-


Angolo autrice
Allora, che ve ne pare? Di certo non c’è ancora nulla di spaventoso (beh, è solo il prologo), ma comunque non è horror, come ho già accennato prima, quindi non aspettatevi nulla di terrificante. Gli unici che voglio spaventare sono i miei personaggi! *risata malefica* Del prossimo capitolo non ho in mente ancora gran che, ma siate certi che sarà molto più interessante di questo! Il meglio deve ancora venire!
Beh, aspetto con ansia le vostre recensioni. Ditemi se l’idea vi piace, o comunque vi interessa in un commento, sennò questa fic se ne andrà come niente. U_U Ho deciso che non voglio lavorare inutilmente.
Non che io scriva solo per le recensioni, tutt’altro, solo che ne ho bisogno per migliorarmi, e se non c’è nessuno che mi dice dove sbaglio, tanti saluti! ù_ù
Penso che il prossimo capitolo sarà raccontato dal punto di vista di Gwen. Sì, è probabile, ma devo ancora decidermi. Beh, alla prossima allora, ciao!

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Capitolo 2
*** All'inizio dell'avventura ***


Lo so, lo so, sono in grande ritardo! Ma non è colpa mia, ispirazione (e tempo) zero! Vabbè, intanto vi dico subito che ho deciso che questo capitolo (e probabilmente tutta la fic) sarà visto dal punto di vista di Gwen, tranne per il flashback, dove ci sarà il narratore esterno. Lo dico fin da ora per evitare di scriverlo poi xD Buona lettura! ^^


<>Gwen’s Pov
Erano più o meno le sette di sera; io e i miei amici, zaini e borsoni in spalla, stavamo camminando fianco a fianco, diretti verso l’antica residenza FitzMaurice.
Ma perché diamine mi sono fatta coinvolgere!?!

FlashBack
-Risolveremo questa questione una volta per tutte! Ed io credo di sapere come…- Ormai persa la pazienza, Gwen parlò senza pensare.
La gang si mise a fissare la ragazza, attonita. Quello sguardo non prometteva nulla di buono. . -Una scommessa!?!- esclamarono, allibiti.
-Una scommessa.- confermò, calma –Questo sabato sera voi tre –indicò i ragazzi –lo passerete al castello dei FitzMaurice. Una volta entrati, non potrete uscire fino a Lunedì mattina. In quel tempo ognuno di voi cercherà di provare la sua teoria; se sarà tutto tranquillo e non vedrete alcuno spettro, vincerà Trent. Nell’assurdo caso in cui ne troviate, se sono solo di malvagi, vincerà Duncan, e se ne troverete anche di buoni, Geoff. Ah, ovviamente passerete tutto il tempo insieme, per evitare imbrogli. Capito Duncan?- aggiunse con ironia. -Ma perché guardate tutti proprio me, non ho fatto niente! Beh, ancora…- Courtney gli scoccò un’occhiataccia.
-Ecco, appunto! Vedi di rigare dritto, faccia da piercing!-
-Come mi hai chiamato!?! Zitella acida perfettina del cavolo!-
-Smettetela!- intervenne nuovamente Gwen. –Ci sono domande? È tutto chiaro?-
-Io non voglio lasciare il mio Geoff lì tutto solo! E se gli succedesse qualcosa???-
-Tranquilla piccola, gli spiriti buoni mi proteggeranno!-
Trent alzò gli occhi al cielo.
-Beh, io non voglio comunque lasciarti solo, verrò con te!-
-Non è giusto, anche noi allora dobbiamo essere accompagnati! Hey Courtney, perché non vieni con me? Se hai paura, puoi sempre stringerti forte a me nel cuore della notte!-
-Scimmione pervertito, non ci penso neanche!- in altre parole aveva accettato.
-Però Duncan non ha tutti i torti, non è gusto che Geoff sia accompagnato e noi no.- Trent indicò il biondo intento a limonare con la fidanzata (tanto per cambiare) –Perché tu Gwen non vieni con me?- domandò con un lieve imbarazzo. Duncan a quella scena dovette trattenersi dallo sbattersi la mano sulla fronte. Se quel ragazzo si imbarazzava ad invitarla ad accompagnarlo in una casa (si presume) infestata, non osava immaginare come avrebbe fatto per un invito ad uscire!
Gwen a quel punto era in difficoltà: avrebbe voluto dirgli di no, che non ne aveva voglia, ma non riusciva a resistere a quegli occhi verdi.
-… e va bene. Allora anche noi ragazze vi accompagneremo. Per te va bene Court?-
-Ho forse scelta?-
-Bene, allora è deciso! Passeremo il fine settimana alla casa stregata a caccia di fantasmi, sììì!!!- esclamò Geoff, sotto lo sguardo basito dei suoi compagni: quel ragazzo era completamente impazzito.
Ed è così che, per il resto della settimana, si ritrovarono a prepararsi, chi concretamente chi psicologicamente, per quel fatidico sabato sera.
Fine Flashback

Ah già, ecco perché.
Pensai amaramente.
Camminavo in disparte, mentre gli altri parlavano del più e del meno.
-Accidenti a te Duncan, io dovevo studiare per il compito di chimica!-
-Ultime notizie principessa: non glie ne frega niente a nessuno!-
-Smettila antipatico! A differenza tua IO ho una media da difendere!-
-Stà calma Courtney, il compito è Lunedì, hai ancora domani per studiare.- la rincuorò Bridgette.
-Sempre che gli spettri malefici non ti portino via!-
-Duncan, io ti ammazzo!!- e gli tirò una bella “zainata” in faccia, poi i due ripresero a “litigare”.
Bridgette si batté la mano sulla fronte con espressione rassegnata, mentre io ridacchiavo. Quei due erano uno spasso da guardare!
Trent mi si avvicinò. Non ci eravamo ancora detti nulla per tutto il tragitto.
-Come va?-
-Potrebbe andare meglio, ma non c’è male.-
-Ti dispiace di essere venuta?- riuscivo a leggergli chiaramente un vago senso di colpa negli occhi.
-Nah. Se quei due continuano così per tutto il tempo non sarà così male, anzi. Potrebbe essere addirittura piacevole.-
-Sono d’accordo.- mi disse, sfiorandomi timidamente la mano. Ci scambiammo un sorriso.
Tra una cosa e l’altra, raggiungemmo la meta tanto ambita da Bridgette: casa di Geoff.
Il festaiolo a quanto pareva voleva fare un’entrata di grande effetto, così uscì dalla finestra, zaino in spalla, reggendosi al cornicione con una mano, mentre con l’altra reggeva uno stereo a tutto volume sulla spalla.
-Come butta gente? Yaaoooh!!!-
-Attento Geoff, potresti…- sentimmo un tonfo.
-…cadere.- troppo tardi.
-Stai bene?- chiese Trent, poco convinto.
-Accidenti Geoff, sembravi proprio quell’idiota di Tyler!- rise Duncan, mentre l’aiutava ad alzarsi.
-Amico, non offendere! Al suo livello non ci arriva nessuno!- e si misero a ridere come degli idioti.
Alzai gli occhi al cielo.
Maschi. Guardai Courtney e Bridgette. A giudicare dalle loro espressioni ho supposto che stessero pensando la stessa cosa.
Una volta che i tre si furono ripresi, ci rimettemmo in cammino, prossima destinazione: castello FitzMaurice.
Non era molto lontano e ridendo e scherzando, in men che non si dica, eravamo già arrivati davanti ai lugubri cancelli dell’enorme villa.
Lì fuori eravamo ancora dei semplici ragazzi. Dei semplici amici, finiti lì per gioco. Così ingenui, le nostre uniche preoccupazioni erano divertirci, e la scuola.
Ma poi siamo entrati.
Non avevamo idea di ciò che ci sarebbe capitato.


Angolo autrice
Sì lo so, dopo tutto il tempo che è passato mi presento con questa cosa mignon, ma non è colpa mia se l’ispirazione non si presenta mai! T-T
Comunque, come potrete notare, non sono riuscita a trattenermi ed ho dovuto scrivere un sacco di stupidaggini! Fa parte di me! xD Comunque appena arriveranno i guai seri (che francamente non so nemmeno io ancora quali sono) sarà tutto ovviamente più “buio” diciamo. Beh, che dire, spero che nonostante tutto questo tempo non vi siate dimenticati di me. Purtroppo dovrà procedere a rilento, però aggiornerò e un giorno la concluderò questa long, vedrete!
Ora è meglio che vada. Recensite, mi raccomando!
Ciao ciao! ^^

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