Dragon Fantasy: Battaglia per le due razze. di Liquid King (/viewuser.php?uid=114989)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Un'errore. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Trunks alle prese con il nuovo mondo. ***
Capitolo 3: *** Alla scoperta del mondo di Ivalice. ***
Capitolo 4: *** Incontro con la banda di aviopirati. ***
Capitolo 5: *** Scomparso! Che fine ha fatto Trunks? ***
Capitolo 6: *** Saiyan! Non erano estinti? ***
Capitolo 7: *** I protagonisti vanno a coppie per scoprire chi è l'autore dell'assalto. ***
Capitolo 8: *** La battaglia per la sopravvivenza è iniziata! ***
Capitolo 9: *** Il demone rosso: Ultima battaglia. ***
Capitolo 1 *** Prologo: Un'errore. ***
DragonFantasy
La
battaglia per le due razze
Ecco i due
protagonisti.
bando alle ciance, diamo il via alla storia!
Dopo
gli eventi del gioco di Cell e dopo che Mirai Trunks era riuscito a
portare la
pace nel suo futuro, aveva stretto un buon rapporto con suo padre che in fondo non era una persona così
spietata, ma cominciava
a sentire nostalgia dei suoi
amici del passato.
Trunks:
Mamma, ho deciso che torno nel passato per trovare mio padre.
La
notizia fece un grande piacere alla madre e così furono
ultimati i preparativi
per il suo viaggio nel passato.
Bulma
(premurosa):
Senti Trunks, fai attenzione con Vegeta, va bene?
Trunks
(a bordo della sua macchina del tempo): Ah, ah, stai tranquilla, ormai
conosco
bene mio padre.
Premette
il bottone d’avvio con una certa emozione.
Trunks
(pensando): "Hmm chissà come sarà nel mio
passato? Goku e i suoi amici saranno
felici di vedermi, ma soprattutto mio padre? Aaahh… basta
con questi pensieri,
partenza!"
Un
sibilo e la macchina del tempo sparì davanti agli occhi
della madre.
Bulma
(con le mani in preghiera):
Buona fortuna, figlio mio.
Trunks
si trovò investito da una serie di luci, colori, suoni che
caratterizzavano i
suoi viaggi del tempo, anche se non era più
abituato…
Ma
una sirena d’allarme lampeggiò sul pannello dei
comandi della macchina.
Errore-Errore
Trunks
(turbato): Ma che sta succedendo? AAAAAhhh
Un
fascio di luce lo stordì.
Dopo
un periodo di tempo che gli parse infinito, Trunks si
svegliò e faticosamente
si guarda intorno…
Trunks:
Dove sono finito?
Si
alzò avventatamente sbattendo la testa sul vetro della
cupola.
Trunks(Con
un ghigno rabbioso e spaventato sul viso): Maledizione!
Liberò
la sua energia e ruppe la cupola ed uscì fuori con un
capitombolo.
Quasi
strisciando cercò di allontanarsi quando più
possibile dalla situazione in cui
si trovava, ma una pietra di medie dimensioni gli cadde sulla schiena.
Trunks
(un ghigno di dolore si delineò sulle labbra): Ahia!!!
Stordito
ancora una volta, sentì delle mani che lo sollevavano dal
terreno roccioso.
************
Ecco
il primo capitolo che vi sembra? Se ci sono errori grammaticali vi
prego di farmeli notare, in più vi dirò che
è una long-fic. Il prossimo capitolo vero e proprio si
avrà domani. Alla prossima!
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Capitolo 2 *** Capitolo 1: Trunks alle prese con il nuovo mondo. ***
Ecco il nuovo
capitolo, ringrazio tutti che mi seguono o hanno messo nelle
preferite/seguite questa storia.
Dopo
un altro periodo di tempo che sembrava infinito il saiyan riprese
coscienza.
Trunks
(mettendosi seduto e osservandosi in giro): Ma dove mi sono cacciato?
L’ambiente
che lo circondava non era dei migliori: sporco, arido, una puzza
tremenda e un
caldo asfissiante. Il giovane era vestito con stracci che poi si
scoprì che
erano sempre i suoi, solo più rovinati.
Trunks
non si perse d’animo
e cercò di alzarsi
quando si accorse che qualcosa si muoveva nel suo fondoschiena, si
abbassò lievemente
i suoi calzoni.
Trunks:
Ma è una coda! Una coda di scimmia!
Trunks
si ricordò che sua madre gli parlò di quando Goku
era un bambino e anche di suo
padre che portava una coda attorcigliata alla vita come una cintura ed
era
anche a conoscenza che se un saiyan fissa la luna piena si sarebbe
trasformato
in uno scimmione e ancora che la coda era l’unico punto
debole dei saiyan.
Trunks
fece un buco nel suo pantalone per permettere alla sua coda di muoversi
liberamente e iniziò a esplorare i dintorni, ben presto si
rese conto di
trovarsi in un enorme prigione, l’attenzione del guerriero si
spostò nell’arena
in cui lottavano alcuni strani lucertoloni e alcuni maiali bipedi.
Trunks
(pensieri):”Devo trovare una via di fuga e se possibile
trovare un alleato, ma
non sarà facile”.
Iniziò
ad osservare le lotte e vide uno di quei lucertoloni soccombere sotto i
pugni di
un grasso maiale pieno di cicatrici e bavoso fino all’assurdo.
Trunks(portandosi
le mani al viso a mo d’imbuto, avvolgendo la bocca):NON
È LEALE! È TROPPO
DEBOLE, NON PUÒ AFFRONTARE UN AVVERSARIO COSÌ
GROSSO!
Giacché
nessuno gli dava retta, si buttò nel centro
dell’arena tra la sorpresa degli
spettatori e del suo avversario, con una mossa di Wrestling chiamata
“Rock
bottom” fa cadere il grosso bestione sul terreno e
lo stordisce con una presa
al collo. Ovazioni di vittoria e grida d’approvazione si
sentirono per tutta
l’arena, ma il nuovo campione decise di allontanarsi
portandosi sulla schiena
il lucertolone dalla carnagione nera, una volta al sicuro, il glicine
prese una
scodella piena d’acqua di fogna e fece ritornare nel mondo
dei vivi la
creatura.
Trunks
(versandogli l’acqua sulla fronte): Su svegliati,
è ancora troppo presto per
morire.
???:
Uhhn…… uuuuhhnnn…
Trunks
(strappandosi una manica della sua giacca): Hai una brutta ferita alla
gamba,
lascia che ti curi.
La
creatura osservava l’operato del ragazzo senza fiatare quando
alla fine decide
di parlare.
???:
Mi chiamo Zero.
Trunks
(Aiutandolo ad alzarsi): Piacere, mi chiamo Trunks.
Zero:
A quale razza appartieni?
Trunks
rimase molto sorpreso: Dunque esistono altre razze oltre a quella umana?
Trunks
(sorridendo):Alla razza umana.
Zero
(con lo sguardo grato): Quindi sei un Huma, io appartengo alla razza
Bangaa.
Zero
si rimise in piedi ed era di qualche centimetro più alto del
giovane, insieme decisero
di scappare dalla prigione.
Zero:
Domani verrà un’astronave cargo a trasportare
viveri e nuovi prigionieri,
possiamo prendere quello per scappare.
Trunks
(massaggiandosi lo stomaco): Sono d’accordo, anche
perché inizio ad avere fame.
Entrambi
si nascosero in una vecchia cella in disuso, non dopo aver rubato
qualcosa
dalla cambusa, ovviamente.
Trunks(mangiandosi
dei frutti): Senti, Zero parlami un po’ di questo posto.
Zero:
È la fortezza di Nalbina, qui sono rinchiusi i peggiori
criminali. Io sono
stato arrestato per aver rubato in una casa del casato Solidor.
Trunks
(serio): E perché rubi?
Zero:
Per fame. Tu invece?
Trunks(un
po’ pensieroso): Io… non lo so.
Zero(rischiandosi
di strozzarsi con il cibo): Come??
Trunks(cambiando
discorso): Dormiamoci su, abbiamo da fare domani!
Zero
decise di sorvolare, lui lo aveva curato e questo gli bastava. Non
voleva di
certo mettere in imbarazzo il suo nuovo compagno.
Zero
si addormentò su una branda mentre Trunks pare che dormisse
seduto con le
spalle al muro. Sembrava, infatti, stesse ancora sveglio.
Trunks(Pensieri):
“Accidenti… in che situazione difficile mi sono
cacciato… sono in una prigione,
ho perso la macchina del tempo e mi è spuntata una coda di
scimmia… chissà se
mamma è preoccupata per me? Scommetto che non sa nemmeno che
sono in un
universo sconosciuto in compagnia di un Bangaa, un ladro al quale ho
salvato la
pelle”.
Uno
sbadiglio interruppe il flusso di pensieri e quindi si
addormentò.
Il
mattino successivo, Trunks si alzò con un po’ di
sonno arretrato tanto che Zero
dovette scuoterlo per svegliarlo.
Trunks
(sbadigliando): MMm… Zero, che facciamo?
Zero
(preparandosi): Allora, noi due dobbiamo andare nella parte sud della
prigione,
dove ci sono delle aeronavi cargo, useremo quelle per scappare,
semplice,
no?
Trunks
(con tono sospettoso mentre si prepara anche lui): Troppo semplice,
dov’è
inghippo?
Zero(sorridendo):
Mica scemo sei, per essere un ragazzo. Dunque ci sono le guardie e
abbiamo solo
due minuti prima che l’aeronave parta…
Trunks
iniziò a correre in compagnia del suo nuovo amico Zero,
nascondendosi nelle
zone d’ombra, dentro gli scatoloni, acquattati nella
fanghiglia ecc. fino a che
arrivò nella zona dove si trovavano le aeronavi.
Zero
(sporco di fango dalla testa ai piedi): Eccoci, ora si tratta solamente
di
eliminare la guardia e trovare l’agognata libertà!
Infatti
c’era solo una guardia in piedi davanti
all’aeronave che i due volevano rubare.
Zero:
Trunks, aspetta qui. Elimino la guardia e ti faccio un fischio per
indicarti che
la via è libera.
Zero,
rapido come un’ombra, si portò alle spalle della
guardia e con una chiave
inglese pesantissima, presa sul posto, mandò il malcapitato
in coma. Come concordato
fischiò, ma altre guardie sentirono il fischio.
Trunks
si apprestò a lasciare il nascondiglio per raggiungere
l’amico.
Guardia
(con il fucile in mano): Fermo!
Come
c’era da aspettarselo la guardia si accorse di Trunks e con
un microfono sul
casco stava per chiamare i rinforzi.
Trunks
(con impeto buttandosi sulla guardia): Muori!
Con
rapide mosse di attacco ravvicinato ed evitando le pallottole cipolla,
afferrò
la guardia per il braccio e rapidamente lo tirò a
sé e con la mano libera
premette sul petto dell’avversario e facendogli lo sgambetto
lo fece crollare a
terra e un calcione sulla gola dello sfortunato nemico fece concludere
la
lotta.
Trunks
(Correndo verso l’aeronave): Zero, metti in moto!!
Zero
stava avviando il motore quando arrivò il glicine che si
sedette a fianco a
lui.
Zero(mentre
l’aeronave lascia la fortezza-prigione): I miei complimenti,
come sei stato
capace di fare quelle mosse? Con che sintonia e tempismo, poi!
Trunks
(riprendendo fiato): È solo fortuna!
Zero,
ovviamente, non ci credeva ma lasciò correre, anche
stavolta, e si concentrò
sulla rotta da seguire.
Dopo
parecchie ore di viaggio
Trunks:
Zero, qual è la nuova meta?
Zero
(mettendo il pilota automatico): Andremo a Rabanastre, ci troviamo dei
vestiti,
armi e soldi.
Trunks:
È al cibo non ci pensi?
Entrambi
risero.
Zero
(con lo sguardo fisso sul panorama): Trunks riposati, il viaggio dura
molto.
Si
gira per vedere il ragazzo.
Zero
(intenerito): Trunks…
Trunks
si era già addormentato e stava con la testa poggiata sulla
plancia dei comandi.
Dopo
quasi sei ore, suonò una sirena che identificheremo come la
sveglia della nave.
Trunks
(svegliandosi): E che cavolo! Non si può dormire?
Zero
(con tono di rimprovero): Hai ronfato per sei ore di fila!
Trunks
osservò il nuovo ambiente in cui lui e il suo compagno erano
arrivati.
Trunks
(con il viso schiacciato sul vetro dell’abitacolo): Ma siamo
in un deserto??
Zero
aprì il portellone e iniziò a scendere.
Zero
(con tono scocciato): Trunks, hai intenzione di rimanere lì
per molto?
Trunks
scese con molto da ridire sulla destinazione.
Trunks
(togliendosi la giacca): Ma dove siamo esattamente?
Zero:
Siamo nel mare di sabbia Ogir-Yensa. Qui ci vive il popolo del deserto:
gli Utan-Yensa.
Trunks
ancora non capiva perché si trovasse lì senza un
buon motivo. Ma ciononostante
si fidava del suo nuovo amico e quindi lo seguì. Dopo un
po’, un ruggito si
sentì per la valle di sabbia.
Trunks
(agitandosi): Ma che sta succedendo?
Zero
(con insolita calma): Fai bene ad agitarti, quella è una
creatura mangiatrice
di Utan.
Trunks
accelerò il passo arrivando per un’oasi piena di
strani omini coperti da
vestiti tipicamente arabici. Qualcosa non va, lo sentiva.
Zero
lo raggiunse poco dopo e, senza vedere dove metteva i suoi piedi,
rotolò giù
dalla duna su cui si trovavano attirando l’attenzione dei
predoni che, subito
sfoderarono le spade pronte ad aggredire l’intruso.
Trunks
si mise in posizione d’attacco pronto per un'altra
scazzottata.
Zero
(con voce grave): No Trunks, non lo fare… sono spaventati.
Dobbiamo aiutarli!
Trunks
(abbassando le ostilità): E come?
Zero
(rialzandosi dalla sabbia): Lascia fare a me, conosco la loro lingua.
Tu non
intervenire.
Trunks
incrociò le braccia com’era suo solito fare e non
si mosse più.
Trunks
(con ciglio curioso): Lascio tutto a te, fa’ come se non ci
fossi.
Zero
iniziò a dialogare con uno dei nanetti e in poco tempo
ottenne le informazioni.
Zero
(rivolgendosi a Trunks): È chiaro, la regina della sabbia si
è persa nella
fabbrica abbandonata a est di qui, loro mi hanno chiesto di ritrovarla.
Trunks
(con un certo ottimismo): Okay, che aspettiamo?
Dopo
aver preso in prestito due pesci Yensa, iniziarono a cavalcarli fino ad
arrivare alla vecchia fabbrica abbandonata.
Zero
(scendendo dalla cavalcatura): Separiamoci, la troveremo molto prima.
Trunks
(scendendo anche lui dalla cavalcatura): No… sento la sua
aura, vieni con me!
Prese
per un braccio il suo amico e lo trascinò con sé
fino a una raffineria.
Trunks
(sempre più sicuro di sé): Ecco, è da
qualche parte qui!
Passando
vide alcune vecchie casse accatastate e vi passò da un lato,
notando i cardini arrugginiti
e polvere a volontà, finché alcuni rumori
strani…
Trunks
(sempre più eccitato): Zero, hai presente il ruggito? La
creatura si trova qui!
Zero
(incavolato nero): E cosa ci trovi di così divertente?
Perché sei così
eccitato?
Trunks
non lo ascoltò, anzi iniziò ad aprire alcune
casse con foga.
Trunks
(aprendone una che si muoveva sinistramente): Eccola!
Zero
rimase stupito, Trunks aveva trovato in un batter d‘occhio la
regina degli
Utan-Yensa.
Zero
(pensando): Questo ragazzo non è normale… devo
saperne di più.
Trunks,
ignaro dei pensieri del suo amico, caricò sulle spalle la
regina che in quel
momento era svenuta.
Zero
(deciso a conoscere la verità): Trunks, senti…
Non
fece in tempo a formulare la domanda che un’enorme testuggine
nota anche come
la mangiatrice di Utan-Yensa, fece la sua apparizione evidentemente
inferocita
del furto del suo cibo preferito.
Trunks
(sudando freddo): Chi è questa bestia?
Zero
(cercando di mantenere la calma): La provenienza del ruggito al quale
TU,
spavaldamente, mi hai condotto.
Trunks
(infastidito dalle parole del suo compagno): Andiamocene di qui, non
possiamo
combattere! Non ora che abbiamo questo fardello addosso!
La
regina si svegliò e avendo ascoltato ciò che i
due si erano scambiati, emise
una specie di richiamo.
Trunks
+ Zero: Cosa?
I
due Yensa con i quali i due avventurieri avevano cavalcato
lì arrivarono
emergendo dalle sabbie. I due senza perdere tempo salirono in groppa ai
due
mostri e questi ultimi andarono sotto la sabbia.
Trunks
+ Zero (trattenendo le vie respiratorie): Oh no!
Ogni
tanto i due Yensa uscivano dalla sabbia per far respirare i due
cavalcatori e
alla fine arrivarono all’oasi, la testuggine rimase indietro
anche perché, da
sola, non l’avrebbe mai fatta contro un esercito di
Utan-Yensa.
I
due guerrieri furono accolti con somma gioia tanto che la regina per
premiarli
concesse loro la possibilità di mangiare insieme.
Dopo
un pasto abbondante, la regina, per ricompensarli, regalò
loro dei viveri e
dei vestiti tipici di quel
luogo.
A
Trunks regalò anche un pezzo di stoffa con sopra delle
strane incisioni.
Trunks(osservando
il pezzo di stoffa): Che cosa ci sta scritto qui sopra?
Zero
(dopo ascoltato le parole della regina): Trunks, su quel pezzo di
stoffa ci
sono scritte che solo un popolo dei boschi può leggere.
Trunks
piegò il pezzo di carta e lo ripose in una tasca interna del
nuovo
abbigliamento e salutati gli Utan-Yensa con l’amico riprese
il viaggio
sull’astronave cargo.
Eccoci
alla fine, spero che non abbia deluso le vostre aspettative e fatemi
sapere se vi sono errori da eliminare indicandomeli nelle
recensioni.
Il nuovo capitolo
sarà pubblicato il giorno 25/12. A presto!
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Capitolo 3 *** Alla scoperta del mondo di Ivalice. ***
Ecco
il nuovo capitolo, ringrazio tutti coloro che mi seguono e recensiscono
la mia storia. (secondo una mia stima) Ci saranno 30/40 capitoli
lunghissimi. Quindi mettetevi comodi, ok? Beh, ecco la storia!
Trunks
(seduto sul posto del copilota): Senti Zero, come mai ti sei fermato
proprio lì?
Zero
(alla guida, con noncuranza): Era finita l’energia della
nave, per ricaricarla
ci vuole tempo.
Trunks(incuriosito):
Che tipo d’energia?
Zero(Con
tono di chi sa tutto):Per le terre di Ivalice è presente un
materiale allo
stato gassoso, liquido e talvolta solido di Mystres, un materiale
preziosissimo
che fa muovere le macchine e permette l’uso di varie magie di
cura e d’attacco.
Trunks
(con una luce di meraviglia negli occhi): Wow…
Zero
(sorridendo): Già, ma è anche la causa di tante
guerre che si susseguono nel
tempo.
Trunks
(desiderioso di approfondire): Come funziona, esattamente?
Zero
(senza togliere le mani dalla cloche): Ci sono tantissimi materiali che
racchiudono in sé vari elementi come Fuoco, Acqua, Terra,
Ghiaccio, Fulmine,
ecc. questi materiali se usati in modo giusto possono dare armonia
sulla Terra,
essere anche sfruttati per produrre armi come spade, lance, asce ecc. E
ci sono
anche creature chiamate esper, che sono gli dei di questo mondo, per
esempio lo
stregone del fuoco Belias, Mateus l’immorale del Ghiaccio, Cùchulainn
l’impuro che controlla
l’acqua.
Sono
tutte incarnazioni di elementi che, ribellandosi a qualcosa di molto
superiore
a loro, sono stati confinati in zone remote e inaccessibili.
Trunks
ascoltava affascinato, forse non è stato così
brutto finire in questo mondo.
Trunks
(tra sé): Non credo che mi annoierò qui,
c’è tanto da fare. (rivolgendosi al
suo “maestro”) Zero, qual è la prossima
destinazione?
Zero
(guardandogli in faccia): A Rabanastre, andremo al Clan Centurio, dove
incontreremo MontBlanc.
Trunks
(guardando fuori): Perché?
Zero
(Iniziando a scorgere i primi palazzi): Semplice, ci facciamo un
po’ di soldi.
Arrivare
a Rabanastre fu semplice, il difficile era arrivare fin al clan senza
farsi
vedere dalle guardie. Erano ricercati, non lo dimentichiamo.
Zero
(alzandosi il cappuccio): Andiamo per la città bassa, non ci
sono guardie lì.
Trunks
si alzò il cappuccio e, seguendo il suo amico, camminava a
testa bassa finché
urtò uno dei soldati.
Soldato
(scontroso): Hey, fai attenzione!
Trunks
(facendo una rapida mossa con le mani senza essere visto): Mi scusi,
signore.
Zero
(affiancandosi al suo amico, a bassa voce): Tutto bene?
Trunks
(agitando un sacchetto di monete, con un sorriso beffardo): Ora
sì.
Entrambi
scoppiarono a ridere. Arrivati nella città bassa,
s’incamminarono verso le
scale che portavano al clan Centurio.
Zero
(aprendo il portone): Eccoci arrivati.
Il
clan Centurio era il più importante e unico per la sua
particolarità: La caccia
ai ricercati.
Trunks
appena entrato vide tante facce: una più losca
dell’altra c’era Huma, Bangaa e
Seeq, faceva impressione… ma lui non si perse
d’animo e, raggiungendo il suo
compare, salì le scale che portavano alla parte alta del
Clan.
Zero
(rivolgendosi a qualcuno che il saiyan non riusciva a scorgere):
È un onore,
conoscervi signor MontBlanc.
Trunks
(guardandosi in giro): Ma con chi parli? Non vedo nessuno.
MontBlanc
(dal basso): Sono qui, Kupo!
Trunks
(abbassò lo sguardo): Ma che…?
Trunks
guardando il piccolo essere e una nota di divertimento si
notò nei suoi occhi.
Trunks
(trattenendo a stento le risate): Ma stai scherzando, Zero?
È questo il famoso
MontBlanc?
MontBlanc
(tra sé): È l’ultima volta che scendo
dal corrimano, Kupo! (rivolgendosi al
giovane) Che impenitente! Prendersi gioco di me che sono
così… piccolino,
Kupo.
Trunks
(con la mano sulle labbra per soffocare le risate): Mi scusi, ma avevo
sentito
su di te eroiche imprese e mi aspettavo qualcuno di una certa imponenza.
MontBlanc
(saltando sul corrimano): Come ti chiami ragazzo, Kupo?
Trunks
(calmandosi finalmente): Mi chiamo Trunks, non Kupo!
MontBlanc
(con un certo ciglio): Bene, Trunks. Fammi vedere che sai fare, Kupo!
Trunks
non parlò ma si limitò ad annuire e scese sulla
piccola arena. Era da molto che
non faceva un combattimento serio, per questo, un po’ per
curiosità, un po’ per
il suo animo saiyan, voleva iniziare a menare. Ovviamente non vi
è cattiveria o
violenza solo una passione trasmessa da padre in figlio.
Trunks
(serrando i pugni): Bene, chi mi sfida?
Infatti
l’orgoglio saiyan prese il soppravvento sull’animo
del glicine.
MontBlanc
fece il cenno a una donna dal corpo slanciato e con una maschera di
ferro che
le copriva il viso.
MontBlanc
(dandole fiducia): Caroline, abbassa la cresta a questo sbarbatello!
Lei
non disse nulla e scese dalle scale per la lotta.
Trunks
(Rendendosi conto della situazione): Ehi! Non posso lottare contro una
femmina!
Trunks,
giustamente, pensò che combattere contro una donna sarebbe
stato troppo
semplice e in più andava contro i suoi pricipi.
Caroline
(si levò la maschera e alcune protezioni di ferro): Non
abbassare la guardia,
giovanotto!
Trunks
(si levò il cappuccio e la sopravveste): Andiamo! Animo saiyan!
NdA:
Animo saiyan è una tecnica usata in Budokai Tenkaichi, solo
i saiyan come
Radish, Nappa e qualcun altro possono usarla, il suo effetto
è aumentare i
parametri di attacco e difesa (se non è così,
ditemelo che correggo.)
Si
mise in posizione, ma l’avversaria non si muoveva.
Trunks
(inarcando un sopraciglio): Eh? Perché non mi attacchi?
Caroline
(con un rossore alle guance): Mettiti qualcosa addosso!
Trunks
(guardandosi il suo fisico marmoreo): Eh? Non mi dire che ti vergogni
di un
giovanotto sbarbatello?
La
donna, dalla carnagione scura e i capelli bianchi, mise in mostra i
suoi
artigli protrattili.
Caroline
(mettendosi in guardia): Te ne pentirai!
Trunks
partì all’attacco con un diretto prontamente
schivato e contrattaccato con una
graffiata in pieno petto dalla ragazza, il glicine non emise un solo
verso
nonostante il petto sanguinasse per la ferita ricevuta.
Zero
(dal bordo dell’arena): Trunks, quella è una
viera!
Trunks
(non distogliendo lo sguardo dall’avversario): Una che?
Zero
(sbracciandosi): Una donna viera! Sono molto brave nella lotta a mani
nude, si
muovono quasi come se ballassero, il loro udito e il loro olfatto sono
molto
sviluppati.
Trunks
(Un po’ seccato): Ah sì? Conosci il loro punto
debole?
Zero:
(vergognandosi un pò): Ehm… no.
Trunks
(alzando la voce): Zero! Le viere sono suscettibili a qualcosa?
Zero
(riflettendo): Mi sembra all’elemento terra.
Trunks:
Tutto qua?
Caroline
(stanca di sentirsi ignorata): Trunks, vero? Non ti distrarre!
Trunks
(rivolgendosi un’ultima volta a Zero): Zero, passami un
oggetto metallico!
Zero
prese uno scudo di ferro e Trunks con le unghie e i denti fece stridere
sul
metallo producendo un fastidiosissimo rumore.
Caroline
(tappandosi le sue orecchie di coniglio): Ahi, smettila. Mi fai
soffrire!
Trunks
approfittando dell’occasione si buttò addosso alla
ragazza e usando un’altra
mossa di Wrestling “Batista
Bomb” la fa crollare a terra.
Trunks
(annunciando alla vittoria): Ecco fatto!
Trunks
diede le spalle alla donna viera commettendo un grave errore.
Caroline
(pensieri): “Cos’è questa fune che
sporge dai suoi pantaloni?”
Alzò
una mano e strinse la coda di Trunks.
Trunks
(indebolito e con voce rauca): Ah, la… mia coda…
Caroline
si alzò e non mollò la presa.
Caroline
(Molto stupita così come anche gli altri del clan Centurio):
Ma che ti prende?
Come mai non riesci a muoverti?
Zero
(intuendo): Non mi dire che hai una coda?
Trunks
emise un gemito e rimase in ginocchio senza forze. Si era fatto fregare
come un
allocco, menomale che non c’era suo padre altrimenti lo
avrebbe rimproverato
per l’eternità.
Trunks
(sempre più sofferente): Uh… la coda…
lasciala… divento troppo… debole…
MontBlanc
(con un sorrisetto): Ah, quindi la coda è il tuo punto
debole?
Caroline
(con un sorrisetto di vittoria): Allora ho vinto!
Trunks
(gemendo): Sì… mi hai sconfitto…
ma… mollala… altrimenti muoio…
Caroline
(impietosita dalla sofferenza del giovane): Ok!
Mollò
la coda, ma Trunks si girò velocissimamente e
afferrò la donna per la gola.
Trunks
(in piena ferocia saiyan): Povera pazza… mai lasciare la
coda di un saiyan!
Avresti dovuto finirmi ma ora sarò io a concludere te!
Zero
(spaventato): Trunks! Hai ammesso la tua sconfitta! Lasciala stare!
Trunks
(rivolgendosi a Zero): Stai zitto, non è tollerabile che uno
della mia fiera
razza sia sconfitto da una donna!
MontBlanc
(lanciando una magia): Inabilità, Kupo!
Trunks
rimase paralizzato e la donna viera ne approfittò per
liberarsi dalla stretta a
tenaglia di quest’ultimo.
Trunks
(calmandosi): D’accordo, è colpa mia…
non dovevo muovere la coda.
MontBlanc
(con ciglio severo): Umpf… quindi non sei Huma… a
che razza appartieni?
Trunks
(ormai resosi conto di essere sotto l’attenzione di tutti):
Mi chiamo Trunks
Brief, saiyan mezzosangue figlio di una Huma e di un principe della
fiera razza
saiyan, Vegeta. Potete prestare fede o no, non importa.
Zero
(Incuriosito): Ma chi sono i saiyan?
Trunks
(seccato): Una cosa per volta… Caroline, scusatemi per la
mia irruenza. E non
tenterò di giustificarmi.
Ricordandosi
di qualcosa, prese le sue vesti e mostrò alla donna viera il
pezzo di stoffa
ricevuto dalla regina degli Utan-Yensa.
Trunks
(mostrando il pezzetto di stoffa): Ecco, vedi? Questi simboli sono
strani, voi
conoscete la lingua?
Caroline
(osservando il pezzo di carta): Mmm… è la lingua
viera ma è molto antica… non
la conosco, ma forse Fran la comprende.
Trunks
(deluso): Ah, e chi è Fran?
Caroline
(restituendo il pezzo di stoffa): La potete incontrare al bar del mare
di
sabbia, se siete fortunato.
Trunks
ringraziò e uscì dal club seguito da Zero.
Trunks
(varcando la porta): Grazie per il tuo aiuto! È
già molto!
La
viera gli sorrise, non aveva mai conosciuto un ragazzo come lui, triste
ma
fiducioso queste era azzeccato per lui.
Trunks
trovò subito il bar perché era un luogo noto a
molti. Il guerriero chiese al
barista di una donna viera di nome Fran.
Barista:
Mi dispiace, conosco la donna ma non viene quasi più qua.
Trunks
batté un pugno sul tavolo, amareggiato. Zero si
avvicinò a lui, dandogli
un’amichevole pacca sulla schiena.
Zero:
Non abbatterti, aspettiamo. Può darsi che verrano qui.
Trunks
(tenendosi le mani sulla testa): Ma quando?
Una
conversazione al bancone più lontano dai due nostri amici
attirò l’attenzione
di questi ultimi. Un huma vestito da mercante con i baffoni e un
turbante in
testa e uno seeq rosso parlavano di una scomparsa avvenuta nel deserto
ovest
Trunks
(rivolgendosi ai due intercultori): Scusatemi, cosa avete detto?
Seeq
(bevendo una birra): No, niente d’importante.
Trunks
(agitando il sacchetto): Se mi dice tutto, le offro questo.
Huma
(con occhi avidi): Mmm… Una banda di Huma e una Viera, sono
stati catturati da
una banda di Bangaa. Penso che li abbiano portati nel deserto ovest di
Dalmasca, almeno di quando ho sentito.
Trunks
(Lasciando il sacchetto): Capisco, grazie mille.
Uscì
dal bar con il suo fidato Zero e si apprestò ad andare nel
deserto.
Zero
(trattenendo per un braccio il glicine): Aspetta! Il deserto ovest di
Dalmasca
è molto impervio e lontano, acquistiamo un Chocobo!
Trunks
(smarrito): Eh?
Zero
(conducendolo a una scuderia): Un Chocobo! È un uccello
molto veloce, lo
addestrano i moguri.
All’entrata
del portone ovest di Dalmasca, infatti, c’era una piccola
scuderia recintata da
robusti paletti di legno con strani polli che zampettavano qua e
là, in mezzo a
questi c’era una piccola cosina con il pon pon che ondeggiava
sulla testa.
Zero
(rivolgendosi alla chocobiera): Salve, noi abbiamo bisogno di due
chocobo, i
più veloci che ha!
Gady,
la chocobiera uscì dal recinto e mostrò una
coppia di Chocobo sani e forti.
Trunks
osservando quegli strani animali con ciglio interessato ne vide una che
a
differenza degli altri, era bianchissima e sola alcune macchie sul
dorso davano
un senso di novità all’incessante biancore del suo
piumaggio, il giovane si
avvicinò con cautela e piano piano toccò il becco
dell’uccello.
Trunks
(accarezzandogli il becco): Sei molto bello, chissà come ti
chiami?
Zero
raggiunse Trunks e vedendolo con una chocobo femmina non
poté che ridere.
Zero
(prendendo in giro): Ehi, casanova! Prima con le viere e poi con i
chocobo!
Trunks
Non diede retta al suo compagno e lasciato andare la giovane chocobo
salì in
groppa all’esemplare rosso, pronto per partire.
Gady:
Per stavolta è gratis, poiché siete i miei nuovi
clienti. Kupò!
Zero:
Grazie.
(A
questo punto alzatevi in piedi e mettetevi la mano sul petto, dove
tenete il
cuore.)
Durante
il viaggio Trunks iniziò a cantare per spezzare la noia del
viaggio:
“Dragon Ball (fastest? through the
clouds), Dragon
Ball (fighting on the ground),
Dragon Ball (Dragon), ohohoh...
Quante
avventure fantastiche, fra mille azioni acrobatiche,
tanti avversari da battere, con forza e volontà!
Sei veramente fortissimo, ma tu non sai dove arriverai,
con le sette sfere: D R A G O N Ball!!
Combatti per trovare il Drago, Dragon Ball,
il Drago delle sette sfere, Dragon Ball,
però
neessuno
sa, dove staaa!! (D R A G O...Drago! Drago!!)
Dragon Ball (fastest? through the clouds), Dragon Ball (fighting on the
ground),
Dragon Ball , ohohoh...
Se vuoi
trovare
le sfere magiche, percorri la via davanti a te,
segui il tuo sentiero, sei un guerriero, Dragon Baaaall,
D R A G O N Ball!
Se
chiudi gli
occhi vedi il Drago, Dragon Ball,
e senti tutto il suo potere, Dragon Ball,
ma quando aarrivi tu, non c'è
piùùù!!(D R A G O...Drago! Drago!!)
Combatti per trovare il Drago, Dragon Ball,
il Drago delle sette sfere, Dragon Ball,
però neessuno sa, dove staaa!! (D R A G O...Drago! Drago!!)
Dragon Ball!!”
Zero
(che
aveva ascoltato tutta la canzone): Bella, veramente bella, dove
l’hai imparata?
Trunks
(inarcando
il labbro verso sù): Mi è venuta da sé.
A Zero
per
poco non gli venne un colpo, com’era stato capace di comporre
una simile
canzone?
Dopo un
po’
arrivarono in una grotta nelle profondità del deserto ovest
di Dalmasca. I due
compagni smontarono dai chocobo e come previsto i due volatili
tornarono
indietro. Attraversarono a passo svelto la grotta, quando si trovarono
di
fronte a una lastra di rame e bronzo con delle iscrizioni in lingua
antica.
Zero
(con il
dito poggiato sulla superficie rossa): “Chiunque tu sia,
occhio a quale strada
prendi, l’una porta all’uscita e l’altra
all’eterna dannazione.” Che significa?
Trunks
si
siedette su una roccia e congiungendo le mani sul mento e con i gomiti
poggiati
sulle gambe, iniziò a riflettere.
Trunks
(rivolgendo
lo sguardo sul bivio): Mmm, due strade… una porta
all’uscita cioè quella su cui
noi siamo passati, l’altra, porta alla dannazione.
Zero:
Proviamo
a imboccare la strada in cui ci sia la dannazione.
Trunks
(pensando): “Mmm, questo mi ricorda un gioco che ho visto nel
mio tempo… come
si chiamava? Mystery Dungeon?”
Trunks
scattò
in piedi come una molla.
Trunks
(in
piena eccitazione): Eureka!
Zero
(facendo un
saltello di lato): MI VENISSE UN COLPO!!!
Che ti prende?!
Trunks:
Ecco
la soluzione! Ci deve essere un altro passaggio che non vediamo. Tocca
le
pietre sospette. Ci deve essere un meccanismo!
Insieme
toccarono le varie pietre finché una pietra dalla forma
cubica sottoposto a una
pressione si ritirò e un muro di roccia si
frantumò in numerosi pezzi.
Trunks:
Bene,
proseguiamo!
Durante
l’attraversamento
di un lungo corridoio;
Zero
(pensando): “Trunks è veramente straordinario, lo
conosco poco eppure già si
guadagna la mia fiducia. Seppur appartenga a una strana razza: i
saiyan. Chi
sono esattamente?”
Arrivarono
a
uno spiazzo luminoso pieno di strane rocce fluorescenti.
Trunks+Zero:
Uau!
Trunks
mosse
un passo e le pietre si spensero.
Trunks
(sorpreso
dallo strano fenomeno): Ma che…
Zero
(scomparendo
nel buio): AAAh!
Trunks
(crollando
a terra): Ma che diavolo? AAAhh.
Accidenti
le cose si fanno interessanti, cosa accadrà al nostro eroe e
il suo compare bangaa? Riusciranno a cavalsela o periranno sotto il
sadismo del autore?
27/12, segnatevi
questa data.
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Capitolo 4 *** Incontro con la banda di aviopirati. ***
Ecco il nuovo
capitolo, è lunghissimo come potete vedere, ed è
anche pieno di sorprese. Buona lettura!
Dopo un po’ di
tempo. Zero fu il primo a svegliarsi e si rese conto di essere legato
ai polsi
e seduto a fianco di un giovane ragazzino Huma.
???:
Ben
svegliato, Bangaa.
A
parlare fu
un giovanotto dai modi eleganti e taglienti come lame.
Zero
(rivolgendosi al suo nuovo intercultore): Chi siete?
???
(colui che
era a fianco a Zero): Mi chiamo Vaan. Sono un aviopirata!
???
(il primo
a rivolgere la parola): Io, invece, sono Baltier il principe degli
aviopirati
nonché il protagonista di questa storia.
A
Zero, quest’affermazione,
lo fece infastidire più di quando dimostrasse.
Zero
(con tono
sfottente): Ah si? E come mai visto che sei il protagonista ti sei
fatto
fregare?
Vaan
(cercando di non creare una rissa verbale): Tu chi
sei, invece?
Zero
(timidamente): Mi
chiamo Zero…
???(a
fianco
di una donna viera): Io sono Penelo e lei è Fran.
A
queste
parole Zero rivolse subito lo sguardo verso la viera.
Zero
(con tono
sbigottito): Tu… sei Fran?! Sì! Trunks
sarà contento! Ma…
Zero
si guardò
in giro…
Zero:
Ma
Trunks? Dov’è finito?
Fran
(girando
la testa alla sua sinistra): Ti riferisci a questo giovane? Sta ancora
dormendo.
Zero
fa per
chiamare il suo amico ma dei passi costringono tutti a zittirsi.
Una
figura
nascosta dalla bronzea armatura di Giudice osserva i prigionieri e al
suo
fianco c’è la banda di Ba’Gamnan.
Rinok
(con
voce stridula): Ihih… ben svegliati.
Ba’Gamnan
(rivolgendosi al misterioso giudice): Eccovi la squadra di aviopirati,
ora noi
vorremmo… (facendo strofinare il pollice e
l’indice della mano) la nostra
ricompensa.
Il
giudice
estrasse dalla fondina la sua spada e fischiò, in meno di
pochi minuti, la sala
fluorescente era piena di guardie.
Giudice
(con un sorriso nascosto nell'elmo): Tsk,
perché dovrei pagare uno sporco lucertolone e la sua banda
di mentecatti? Ora
che ho entrambi, posso intascare la ricompensa e arricchirmi senza
sforzo.
Zero
(che
aveva osservato tutto): Cazzo, siamo negli guai, Trunks!!! Svegliati!!!
Trunks
(si
destò immediatamente): Ma che succede?!
Zero
(agitato): Trunks, che facciamo?
Trunks
(con
calma): Stiamocene buoni.
Giudice
(poggiando lo sguardo sul ragazzo): Tu chi sei? Non risulti nell'elenco
dei
ricercati.
Trunks
(con una
punta di spavalderia): Mi chiamo Trunks Brief, voi siete?
Giudice
(prendendo in simpatia il giovane): Mmmm… senti mi sembri un
tipo interessante
che ne dici di diventare soldato? O magari giudice?
Trunks
si
guardò in giro e vide la paura e la disperazione celata nel
volti del suo amico
e dei nuovi arrivati. Non poteva tradirli, sarebbe stato una
grossa fesseria, Goku non avrebbe approvato... Goku, quell'eroe che era
sempre stato fedele ai suoi amici e anche ai suoi nemici. Era
ora di prenderne esempio.
Trunks
(con questo pensiero): Mi
dispiace, signore. Ma mi unirò a lei solo se libera il mio
compare Zero e gli
altri.
Il
giudice
ordinò alla guardia più vicina a Trunks di
liberalo.
Giudice
(sottovoce): Dopo stordiscilo.
La
guardia
spezzò i lacci e con l’elsa della spada stava per
colpirlo.
Fran
(sferrando un calcio sulle gambe della guardia): Occhio, Trunks!
Trunks
con la
sua mano destra afferrò la testa della guardia e con una
forza inumana accartocciò
l’elmo con la testa all’interno. Spruzzi di sangue
uscirono dalla massa di
metallo bagnandogli la mano.
Le
guardie
rimasero terrorizzate alla presenza del furioso guerriero.
Trunks
(pulendosi la mano con la stoffa delle sue vesti donate dalla regina di
Yensa):
Prova a farmi un altro scherzo del genere e la taglia sulla mia testa
lieviterà
di qualche milioncino.
Giudice:
Chi
diavolo sei? Non sei Huma, non sei Bangaa, non sei Seeq, non sei Viera,
chi
sei?
Trunks
(con un
sorriso): Non sono niente di tutto questo, non sono un mostro, sono un
dio.
Il
giudice
estrasse il suo spadone e si gettò all’attacco con
un fendente ma il glicine
senza problemi bloccò il colpo.
Trunks
(c.s):
Povero sciocco, non è l’arma a fare il guerriero
ma solo la mano che la
impugna.
Aprì
il palmo
della sua mano e lo poggiò all’altezza del cuore
del giudice.
Trunks
(iniziando a caricare il colpo): Brucia, diventa cenere e riposa in
pace.
Sferrò
un
attacco luminoso che trapassò l’armatura e il
giudice cadde in ginocchio privo
di vita.
Trunks
(lasciando la presa della spada): Chi è il prossimo?
I
soldati
abbandonarono la grotta in preda al terrore.
Zero
(liberandosi dai lacci): Ottimo lavoro, un po’ macabro
però.
Balthier
(porgendogli la mano): Trunks, vero? La debbo ringraziare per averci
liberati.
Trunks
(ostile):
Ritira subito la mano o ci sputo sopra! (rivolgendosi a Zero) Troviamo
la viera
Fran.
Zero
(indicando, con un gocciolone sulla testa): Ehm…
è lei.
Trunks
(rivolgendo l’attenzione alla donna): Dunque, sei la viera?
Lei
non
rispose.
Trunks
(seccato):Perché non mi rispondi?
Fran
(ridacchiando): Non parlo con chi si rivolge male al mio socio.
Trunks
(inarcando un sopraciglio):Mmmm… ho arrecato offesa a
qualcuno di vostro
particolare interesse?
Fran
(avvicinandosi a Balthier): Lui è mio socio e compagno.
Trunks
(sospettoso): Mi sembra strano che una donna come voi stia con un
semplice
Huma.
Zero:
Lui si
chiama Balthier.
A
questa
affermazione Trunks rise beffardo.
Trunks:
Quindi
tu sei quell’uomo che ha parecchie avventure amorose con le
altre Huma?
Balthier
(stupito): E come lo sai?
Trunks:
Si
capisce. Comunque… devo scusarmi con lei visto che ho
bisogno della
collaborazione della viera.
Balthier
(con
ciglio turbato): Che hai intenzione di fare?
Zero:
Senti,
Trunks. Suggerisco di esplorare questa zona considerando che nessuno
c’è stato
prima.
Penelo:
Concordo con il signore, noi siamo venuti qui per la presenza di un
esper,
ricordate?
Vaan
(impugnando la sua daga): Forza andiamo!
Ba’gamnan
(entrando nel discorso):
Possiamo venire anche noi?
Bwagi
(rinunciatario):
Ma fratello? Con Balthier? Non mi piace.
Rinok
(con la
voce stridula): Iiik, iikk, non mi piace. Non voglio!
Ba’gamnan
(con
tono arrabbiato): Smettetela voi! Magari ci ricaviamo qualcosa anche
noi!
Trunks
(incrociando le braccia): Non assicuro niente.
Quindi
fatte
le dovute presentazioni, la banda riprende il cammino e Fran
sentì una forte
presenza di Mystres provenire da sotto un cunicolo.
Arrivarono
a
una serie di gallerie e sul terreno osservarono numerosi solchi, come
se
qualcosa vi fosse stato trascinato.
Zero
(osservando i solchi): Facciamo attenzione… qui
c’è qualche bestia
probabilmente un Mangiarocce.
Penelo
(rivolgendosi ai due): Voi due sapete usare la magia?
Trunks:
No.
Zero:
Nemmeno
io.
Balthier
(sfottendo): Ma bene, l’uomo tutto un pezzo, non sa la magia
ed è grave sai?
Trunks
e Zero
lo ignorano e proseguirono.
Dopo
un po’
Trunks vide i cadaveri di due minatori e iniziò a
perquisirli.
Trunks:
Vediamo… soldi, picconi, corde, taniche d’acqua e
olio, boomerang… boomerang??
Trunks
si
trovò tra le mani due armi devastanti: i boomerang!
Trunks
(maneggiandoli): Ora posso lottare!
Zero
trovò
conficcato nel corpo dell’altro minatore un’ascia.
Zero:
Anch’io!
Ben
armati e pronti
per affrontare i nemici proseguirono per un strada rivelatosi un vicolo
cieco.
Balthier
(prendendo una sacca): Qui ci sono delle frecce.
Le
dà a Fran.
Ritornarono
indietro e imboccarono l’altra strada finché
arrivarono a una zona piastrellata
di metallo, i passi degli avio pirati si sentivano quando…
Vaan
(fece
gesto di fermarsi): Aspettate, sento dei passi che non sono i nostri.
Zero
(sorridendogli): Acuto il giovane, nascondiamoci. Siamo seguiti.
Si
nascosero
nelle zone d’ombra e aspettarono un bel po’.
Ba’gamnan
(roteando la lama della sua lancia):
Sento i passi, sono più vicini!
Trunks:
Non
attaccate, se è vero quello che penso, non è un
nemico.
Kue
kiiiuueee
Un
cochobo
bianco fece la sua apparizione e si diresse nella direzione
d’ombra di Trunks.
Tutti
uscirono
dai nascondigli: era il chocobo o meglio la
Chocobo che il giovane aveva incontrato all’entrata
dell’aerodromo, quella
piccola peste aveva seguito il glicine perché amava le sue
attenzioni.
Trunks
(accarezzandogli il becco): Cavoli, però come ha fatto ad
arrivare fin qui
senza morire?
Penelo
(indicando la via dove la chocobo era arrivata): Infatti…
Un
enorme
mangiarocce infuriato fece la sua apparizione.
Balthier
imbracciò il fucile e iniziò a sparare colpi
sonniferi. Fran scagliò frecce di
fuoco.
Il
mangiarocce
era coriaceo quindi anche Zero con la banda di Ba’gamnan
scatenò la loro
abilità con le asce. Come un guerriero vichingo, Zero si
gettò addosso alla
bestia e sfruttando appigli tra le scaglie arrivò alla testa
e con un colpo
netto provocò una cicatrice di sei metri sul cranio. La
bestia dal dolore si
buttò a terra di schiena cercando di disarcionare il nemico.
Trunks allontanò
l’uccello e lanciò i suoi boomerang con un tiro a
X ferendo l’animale alla
gola. Il mangiarocce esalò il suo ultimo respiro e
morì.
Vaan:
Sei
stato bravo, Trunks!
Trunks
(serio): Niente,
il merito va a Zero per la sua furia barbarica.
Dopo
questo
pericolo scongiurato e una nuova amica nel gruppo, proseguirono, non
senza un
po’ di socialità tra i membri del gruppo.
Trunks
parlava
con Vaan, Zero con la banda di Ba’Gamnan e Fran con Penelo.
Trunks:
Ah,
quindi tu hai un fratello di nome Reks. Mi dispiace che non sia tra noi
doveva
essere un bravo ragazzo.
Vaan:
Sicuro
che lo è! All’inizio pensavo che fosse stato Bash
a uccidere mio fratello…
Trunks:
Ma non
era stato lui?
***
Zero:
Quindi voi siete tre fratelli e una sorella, vero?
Rinok
(minacciandolo con lo sguardo): Non pensare assolutamente
che sia una mammoletta! Chiaro?
Zero
(deglutendo): Ok, signorina.
Ba’gamnan
(in disparte): Eh, lei ha lo spirito di una vera mercenaria.
***
Penelo
(sottovoce): Fran? Sai una cosa?
Fran
(con il ciglio silenzioso): Che cosa?
Penelo
(c.s.): Trunks sembra avere una considerazione per te.
Fran
(arrossì leggermente): Ma che vai a pensare? Non vedi
com’è? È un sanguinario.
***
Proseguendo
il clima iniziò ad abbassarsi.
Fran:
Il mystres è forte, c’è la presenza di
un’esper: Shiva.
Balthier:
Eh? Può essere possibile?
Trunks:
Che diavolo succede?
Zero:
Le viera (forse l’ho già detto prima) possono
percepire il
mystres, a questo punto ci può essere un’altra
battaglia ma…
Trunks:
Let’go! Animo saiyan!
Trunks
iniziò a percorrere l’ultimo tratto di strada
finchè scivolò
sbattendo la testa a terra.
Trunks
(toccandosi il bernoccolone stile manga): Ahia!
White:
Kuie kuee –Fai attenzione, stupido!-
Trunks
(non capendo il suo verso): Non mi compatire.
White:
Kuuueee –E chi ti compatisce, baka!-
Zero
(toccandosi la fronte, rassegnato): Tsk, a volte sei infantile.
A
Fran e Balthier questo suonò familiare, quasi un
dejà vu.
Balthier:
Ma su cosa sei scivolato?
Trunks+Zero:
Ghiaccio!?
Infatti
da questo punto in poi l’intera struttura di ferro era
ricoperta
di ghiaccio. L’ingresso della prossima zona che si presume
fosse la sala del
tesoro (che gli aviopirati stavano cercando), era bloccato da spuntoni
di
ghiaccio.
Vaan,
Penelo, Balthier e gli altri provarono a usare la magia firaja
ma era troppo difficile.
Balthier
(con il suo garbo principesco): Trunks, Zero, date
anche voi un mano anziché fare salotto.
Zero:
Ma non sappiamo usare la magia…
Rinok:
Incapace!
Zero(rivolgendosi
alla donna della sua razza): Non mi offendete,
eh! Non è colpa mia se non ho studiato la magia!
Le
discussioni durarono un bel po’ finchè…
Trunks
(incazzato): Basta!!
Tutti
zittirono. Trunks si staccò dal muro ghiacciato ove si era
poggiato prima…
Trunks
(rivolgendosi agli ultimi che stavano tentando di sciogliere
il ghiaccio): Vaan, Ba’gamnan, fatevi da parte!
I
due non obbiettarono e si spostarono.
Trunks
caricò la sua energia, un alone blu gli circondò
il
corpo. Fece alcuni movimenti velocissimi con le mani e…
Trunks
(mettendo i palmi aperti uniti con il pollice e l’indice
congiunti con l’altro pollice e l’indice in
avanti):Burning Attack!
Una
sfera gialla si scagliò con violenza sul blocco ghiacciato e
lo sbriciolò in mille pezzi.
Trunks
(calmandosi): Andiamo avanti!
Gli
altri proseguirono mentre Vaan rimase a riflettere, poco
dopo Zero gli diede una pacca sulla spalla.
Zero:È
inutile che provi a capire qualcosa, lui è un enigma vivente.
I
nostri amici si trovarono di fronte alla regina del gelo:
Shiva.
Trunks:
È dunque questa la nemica nonché guardiana del
tesoro?
Shiva
partì all’attacco congelando i nostri amici prima
che potessero
fare qualcosa.
Anche
il glicine fu bloccato dal torso in giù.
Vaan:
Maledizione siamo spacciati!
Trunks:
No non ancora… Penelo, Fran, Rinok, tappatevi le
orecchie!
Zero
si era liberato dal ghiaccio e con veloci pugni riescì a
liberare
le donne del gruppo.
Zero:
Ora libero anche te, Trunks.
Trunks:
No! Pensa agli altri e…
Fran:
Abbiamo capito!
Si
tapparono le orecchie. Shiva che finora non aveva fatto che osservare
si seccò di aspettare la mossa del suo avversario e si
preparò a scatenare una
tempesta di ghiaccio.
Trunks
(dando
sfogo alle sue abilità canore):
Siamo
pirati del pianeta O.
Faremo di te una schiava. Violeremo la tua anima.
T’incateneremo, ti faremo cadere e inchinare.
Ti corromperemo (o Ti violenteremo), ti soddisferemo.
Lei
iniziò a vibrare, per la prima volta un esper
iniziò a parlare.
Shiva
(tremando): Per favore non toccarmi. Non avvicinarti.
Trunks
(liberatosi dal ghiaccio grazie alla sua forza): Ti
faremo tremare. Ti sconvolgeremo.
Shiva
(tentando di contrastare): Per favore non toccarmi. Non avvicinarti.
Per favore non toccarmi. Non mi senti?
Sono una signora, appena una bambina.
Trunks
(con
voce feroce e provocante): Che cos'è una signora? Che
cos'è una bambina?
Shiva:
Chiamami pigra. Chiamami pazza.
Non voglio andare sul pianeta O...
No, no, no, no, non toccarmi.
No, no, no, non avvicinarti.
Trunks
(con tono sempre più violento, sensuale): Ti
sorprenderemo, ti scandalizzeremo.
Ti sorprenderemo, ti distruggeremo.
Shiva
(rivolgendosi a qualcuno che non esiste): Pietà,
pietà. Aiuto, aiutatemi.
Trunks
(avvicinandosi alla dea): Ti
distruggeremo, profaneremo la tua anima.
Ti scuoteremo, ti coglieremo di sorpresa.
Shiva
(iniziando a cedere):
Per
favore non toccarmi, toccami, toccami.
Non avvicinarti, vicino a me, vicino a me.
Trunks
(afferrandola per il bacino): T’ipnotizzeremo.
Ti neutralizzeremo.
Shiva
(cedendo definitivamente): Mi
ha fatto impazzire, mi ha cantato una serenata.
Svegliami, portami al pianeta O...
Trunks
(stringendo la donna a sé, con uno sguardo ammaliante): Siamo
pirati del pianeta O.
Siamo venuti a catturarti.
Per
favore, vieni pacificamente.
Ti
legheremo, ti sacrificheremo.
Shiva
(avvicinando le sue labbra con quelle del seduttore): Legami,
legami. Alleluia.
Prendimi. Portami... al pianeta O...
Trunks
ringraziò mentalmente suo
padre (del passato) per avergli insegnato la canzone.
Trunks:
Ora sei mia schiava e come
mio primo ordine ti chiedo di portami al tuo tesoro!
Lei
ormai prigioniera del
fascino saiyan mostrò senza riflettere il suo tesoro.
Oro,
argento e vari minerali di
straordinaria utilità furono nelle mani degli aviopirati.
Una
volta fuori dalla caverna
glaciale (ribattezzata da Balthier) la banda di Ba’gamnan si
separò dal gruppo.
Shiva
divenne l’invocazione di
Fran sotto l’ordine diretto di Trunks. Balthier propose di
festeggiare
l’impresa al bar con il vino e le belle donne. Proposta
approvata all’umanità.
Trunks e Zero per il cibo, Vaan e Penelo per la voglia di fare acquisti
(in
verità fu Penelo a decidere questo) e Fran per riposarsi.
Al
bar c’erano tanti
avventurieri, ubriaconi, insomma gente a tempo perso. Balthier beveva e
raccontava le sue avventure alle donne Huma mentre Trunks
mangiava… ehm forse
mangiare non è il termine adatto: si ingozzava con impeto e
spazzolava ogni
piatto che gli presentavano avanti, sotto gli occhi allibiti dei
commensali.
Trunks
(dopo aver accumulato
pile di scodelle e piatti): Bene, questa merenda è stata
soddisfacente!
Tutti
caddero con i piedi in aria.
Fran
(con gli occhi sgranati): Ma è uno stomaco senza
fondo?
Zero
(con un gocciolone in fronte): Me lo chiedo anch’io.
Trunks
inavvertitamente prese un
Bujerbario (un liquore prodotto a Bujerba, incredibilmente forte) e se
lo scolò
in un colpo.
Una
delle donne lo strappò dalle
sue mani prima che finisse il contenuto ma era troppo tardi.
Le
reazioni di Trunks furono
queste: Sguardo stralunato, fumo dalle orecchie, il viso paonazzo e
infine vomitò
fiamme che bruciarono i capelli alle donne e alla viera.
Fran:
Aaaahhh, questa me la
paghi!!!
Dopo
un po’ Zero mostrò il pezzo
di stoffa e Fran iniziò a leggere a alta voce.
Fran:
Selene
ha
lasciato loro una preziosa pietra: l’adamantite che permette
a chiunque la
possegga di essere immortale.
Trunks
era fuori causa quindi
parlò Zero.
Zero:
Quindi è tutto qui? Si
capisce poco.
Trunks
crollò dalla sedia e si
addormentò sul pavimento. Zero sospirò e decise
che avrebbero dormito alla
locanda per poi ripartire l’indomani mattina.
Trunks
iniziò a sognare…
In
una distesa di ombre, in uno
scenario spettrale dove l’aria era pesante e i luoghi privi
di qualsiasi punto
di riferimento, un giovane glicine si guardava in giro spaesato, con il
cuore
oscurato dalla paura e dal dubbio, quando all’improvviso vide
delle ombre
avvicinarsi dalla parte sua.
Trunks:
Papà…
Un
uomo dal viso scarlatto,
sformato dal dolore e dal disonore, con gli occhi ancora brucianti di
tenebra,
il corpo lacerato dalla violenza di cui lui si era sempre vantato, la
gloriosa
armatura bianca e blu era tinta di nero polvere e rosso sangue: questo
era ciò
che restava del principe dei saiyan. La voce roca e smorzata risultava
fastidioso anche all’orecchio del suo stesso sangue.
Vegeta
(avvicinadosi a lui): Trunks…
Una
luce abbagliante e poi il
nulla…
Trunks
si svegliò ululando come
un lupo selvaggio, lui era posseduto dalla rabbia guerriera dei saiyan.
Liberò
la sua energia, si tinse di oro e scomparve senza fare alcun suono o
movimento. Gli altri non si
accorsero di
nulla.
Trunks
aprì gli occhi e si trovò
su un ramo spesso di un albero millenario. Il ragazzo si
alzò senza perdere
l’equilibrio e con un salto scese a terra nonostante
più di cinquecento metri
lo separavano dal terreno. Non disse nulla, non si domandò
che ci facesse lì.
Trunks,
come un automa, si
incamminò per una direzione, in mezzo al fogliame, rami
maturi e secchi… non una
parola… tacere bisognava e andare avanti.
I
suoni della foresta non lo
distoglievano dal suo scopo… stava succedendo qualcosa di
pericoloso, infatti
la sua coda iniziò a vibrare come un sonar.
Il
glicine trovava quel luogo
molto familiare… per essere uno della razza che ci viveva in
quel verde
muschio. Sì, è proprio
così… come un richiamo, come una innaturale
predisposizione a giungere in mezzo alla sua gente: i saiyan.
Bene,
bene, visto che mi sento cattivello, vi lascio con il fiato sospeso ci
sentiamo il 29/12. Alla prossima!
|
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Capitolo 5 *** Scomparso! Che fine ha fatto Trunks? ***
Ecco il nuovo capitolo,
ringrazio tutti che seguono e recensiscono.
Questo mi sprona a continuare. Buona lettura!
Il
mattino successivo, Penelo
decise di andare a vedere come stava il giovane ma non trovò
altro che il letto
sfatto, le porte e le finestre erano chiuse da quando avevano portato
il
giovane a dormire. Anche gli altri erano andati a vedere...
Zero:(tastando
il letto sfatto)
Trunks, dove sei finito?
Balthier:(dando
alcune pacche
sulla schiena di Zero)
Lasciamolo perdere… Zero vieni con noi, un combattente
Bangaa ci fa comodo.
Vaan:
(con uno sguardo
preoccupato)
Veramente, c’è un problema.
Fran:(con
la sua sicurezza)
Confermo, non rilevo il mistres necessario per viaggiare in aeronave.
Tutti: Cosa?!
L’attenzione
si spostò sulla
viera.
Fran:
(un po’
intimorita)
Già…
ma non è colpa mia…
Penelo:(presa da un
illuminazione)
Forse è stato Trunks...
Tutti: Come?
L’attenzione
si spostò ora sulla
ragazzina.
Penelo:
(iniziando a riflettere)
Potrebbe essere anche che mi sbagliassi.
Balthier: (scocciato da questo cambiamento
di programma) Un momento, mi vorreste
dire che dobbiamo trovare Trunks? Bah, non trovo il profitto in questa
storia.
Zero: Non pensarci
ora! Dobbiamo
capire dove si trova in questo momento il mio amico.
Zero,
infatti, era molto
preoccupato.
Vaan: Mi
è venuta un’idea,
perché non andiamo di nuovo dalla viera?
A
questa affermazione Fran si
incupì, lei, come sappiamo, era una traditrice,
un’estranea per le sue simili.
Balthier comprese subito il suo stato d’animo e
iniziò a confortarla come
meglio poteva.Dopo informato Zero circa il
luogo da raggiungere e la solenne promessa di non dire a nessuno come
arrivarci, tutti si separarono per prepararsi.
Zero:(mettendosi la blusa)
"Trunks, tu sei come un fratello per me… dove ti sei
cacciato?"
Fran
si stava pettinandosi i
suoi lunghi cappelli bianchi, quando vide Balthier di spalle allo
specchio, lei
sorrise.
Fran
silenziosa come una gatta,
lo abbraccia.
Balthier: (sorpreso dalla
reazione della ragazza)
Ma che…
Fran
diede un bacio dolce alla
guancia liscia del giovane aviopirata.
Fran:(sussurrando
all’orecchio)
Grazie per non aver protestato…
Balthier:(arrossendo)
Cioè?
Fran
passò la propria mano sul
petto del suo uomo facendolo rabbrividire di piacere.
Fran: Tu vuoi
sembrare
menefreghista ma con me non funziona… so che hai un cuore
generoso.
Balthier
non rispose si limitò a
prendere la mano di Fran.
Fran: Puoi
imbrogliare chi vuoi
con la tua lingua tagliente, ma non chi ti è stata al tuo
fianco per tantissimo
tempo.
Balthier
non poteva negarlo… si
conoscevano da troppo tempo.
Balthier:(facendosi coraggio)
Fran…
Lei
prese per il mento il viso
di Balthier e portò le labbra sue su quelle di Balthier e lo
baciò così forte
come se volesse mostrare tutto ciò di cui lei era capace.
Dopo
un paio di minuti si
staccarono.
Fran:(con voce sensuale)
Sì
Balthier… anch’io provo qualcosa per
te…
Balthier:(Con la voce di un
bastardo di prima categoria)
Veramente volevo dirti che siamo in ritardo ma
apprezzo comunque il bacio.
Fran
non fu meno gentile del
previsto ma allontanò il suo uomo con una spinta.
Fran:(con voce offesa e
arrabbiata)
Fuori di qui, devo cambiarmi!
Poco
dopo tutti erano pronti per
andare nella giungla Golmore attraverso la quale si arrivava al
villaggio di Eruyt.
Cavalcarono
velocissimi Chocobo
e alla fine erano all’entrata della miniera che anticamente
era ricca di
minerali e poi abbandonata appena esaurita, dopo sconfitti un certo
numero di
Malboro, Trent e Pantere, Fran aprì il passaggio ove si
celava il villaggio
delle sfuggenti viere alla stato brado. L’arrivo degli huma
nel villaggio fu preso
in cattiva considerazione, che le viere fossero diffidenti nei
confronti degli
altri era vero, ma stavolta li guardavano con un pizzico
d’odio. Vaan e gli altri
erano preoccupati per la piega che gli avvenimenti potevano
prendere…
Fran:(incontrando
le sue
sorelle)
Jote, Mjrn, sono tornata…
Jote:(con durezza)
Perché sei
tornata?
Fran:(porgendole
il foglio di
stoffa)
Tieni…
La
sorella maggiore riconobbe
subito il pezzo, poichè era l’unico che mancava
per completare la pergamena.
Nonostante
l’ostilità iniziale
le viera decisero di ospitare i nostri amici.
Mjrn :(con
gli occhi che si
illuminavano)
Cara sorellona, che mi racconti? Che cosa è successo nel
mondo
degli huma?
Mjrn
era sempre più interessata
al mondo che si trovava al di là delle foreste, ma il
problema era la sua
giovinezza, cioè era troppo piccola per affrontare la
crudeltà umana.
Fran
cercò sempre di sviare il discorso e si
occupò di tradurre la pergamena:
Un millennio fa un
oggetto metallico precipitò nel continente di Kerwon,
più precisamente oltre la foresta stregata della zona Jagd
Difohr. I guerrieri Garif, gli studiosi Nu
mou e gli esploratori Monguri si sono avventurati lì e non
hanno fatto più ritorno. Finché una piccola
bambina Huma finita per errore in quella zona, 5 anni più
tardi fece ritorno alla civiltà e raccontò di
aver incontrato delle creature, umane d’aspetto ma selvagge
dentro, esse si cibavano di carne cruda, bevevano sangue come vino, non
ragionavano, si
riproducevano velocemente e avevano l’indole guerriera. Il
loro nome faceva tremare: I Saiyan…
Il loro carattere
è feroce e orgoglioso, essi hanno una sola regola ed
è quella del più forte. La bambina
imparò a diventare come loro senza diventare
un’assassina. I saiyan avevano molto rispetto nei confronti
del sesso femminile perchè le donne saiyan sono estremamente
rare.
La loro dea è
Selene, colei che illumina la notte.
(un'immagine della
dea)
Grazie a lei, i saiyan
sono molto longevi (più della viera) e sono controllati
sempre da lei grazie alla coda che portano nel fondo schiena, una coda
di scimmia.
Selene ha lasciato loro
una preziosa pietra: l’adamantite che permette a chiunque la
possegga di essere immortale.
|
Fran
lesse ad alta voce il testo appena tradotto sotto
l’attenzione dei nostri avio
pirati, quando alla fine Penelo azzardò un’ipotesi.
Penelo:(alzando
un dito, come a scuola)
Forse Trunks è andato alla foresta stregata.
Vaan:(entusiasto)
Che aspettiamo? Andiamo a vedere, sono curioso di conoscere questi
guerrieri!
Balthier: (con la sua solita bora)
Un momento, può essere pericoloso. Lascia che sia il
protagonista ad affrontare
quest’avventura!
Mjrn
si offrì di andare insieme a Fran.
Fran:(con tono di rimprovero)
Assolutamente no! Ti ricordi che era successo alle
miniere di Henne? Ti sei fatta possedere da quella negalite!
Mjrn:(convinta)
Lo so! Per questo voglio un’altra possibilità!
Fammi maturare!
Penelo:(appoggiando
la giovane viera)
Ha ragione!
Fran,
alla fine cedette così anche Jote.
Poco
dopo arrivarono oltre la zona della foresta stregata. Si trovarono in
una zona nuova, dove solo un raggio di sole si faceva spazio tra il
fogliame…
Tutti:
Wow…
Si
incamminarono un bel po’ finché Mjrn vide un lago
naturale e non resistette
all’idea di farsi un bagno nell’acqua calda.
Mjrn:
(togliendosi i vestiti)
Ragazzi, mi faccio un bagno!
Così decisero
di fare una pausa...
Fran
restò su una roccia a vederla nuotare mentre gli altri
mangiavano dei frutti
che si erano portati come merenda.
Quando…
due mani salde afferrarono le caviglie di Mjrn trascinandola per il
fondo.
Mjrn:(terrorizzata)
Aiuto!
La
presa non si allentava anzi la tirava a fondo e poi la lasciava
emergere per
respirare.
Insomma
qualcosa o qualcuno si divertiva a farla spaventare.
Fran
prese l’arco con le frecce e cercò di capire dove
si trovasse il nemico.
Alla
fine Mjrn con uno strattone si liberò dalla presa, a dire il
vero fu “il
nemico” a lasciarla andare.
Lei,
bianca come un lenzuolo, uscì dall’acqua.
Balthier:(con il fucile puntato)
Chiunque tu sia esci da lì!
Un
ragazzo dai capelli neri legati a coda uscì
dall’acqua sogghignando, era nudo…
Penelo:(coprendosi
gli occhi)
Mettiti qualcosa addosso!
???:(rivolgendosi
a Balthier)
Lo faccio volentieri, smettila di puntare quel fucile
addosso a tutti.
Poco
dopo si mise i suoi vestiti.
???:
Mi chiamo Bakteyo.
Così
si presentò il guerriero.
Balthier:(abbassando l'arma)
A quale razza appartieni?
Bakteyo:
(Con noncuranza)
Sono un saiyan di seconda classe.
A
questa affermazione Fran sobbalzò, era un saiyan!
Fran:(pensierosa)
Potete dirci dov’è Trunks?
Bakteyo,
a questo punto, ridacchiò.
Bakteyo:(sorridendo beffardo)
Volete dire principe Trunks?
Zero:(meravigliato)
Cosa? È diventato pricipe? In una notte?
Bakteyo:(incrociando
le braccia)
Bah, se volete vi porto da lui, potete fidarvi o no, non importa.
I
nostri amici seguirono quello strano saiyan, attraversarono
un’immensa
boscaglia finché alla fine si trovarono su un picco di
metallo lucente.
Bakteyo: (con una punta d'orgoglio)
Benvenuti al villaggio Vegeta, dove vi vivono i saiyan, sotto il
dominio di sua
altezza reale Trunks.
Eccoci alla
fine. Che sorpresa, eh? Scommetto che molte domande sorgono nella
vostra mente, avrete la risposta il 31/12. Alla prossima.
|
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Capitolo 6 *** Saiyan! Non erano estinti? ***
Ecco
il nuovo
capitolo, se ci sono errori o incomprensioni fatemelo sapere. Vi lascio
alla lettura.
Infatti
si trovavano su un’altezza vertiginosa, in basso si poteva
vedere un grosso
portone di legno di quercia, ovviamente chiuso, a guardia vi erano due
saiyan
dall’aspetto imponente e dalle barbe fluenti. Bakteyo
condusse la squadra
all’entrata del portone.
I
due saiyan erano alti 1.98, una muscolatura da culturista e ognuno dei
due
portavano degli spadoni pesantissimi che loro maneggiavano come
giocattoli.
(Una
spada dei saiyan, pesante 2 tonnellate, fatta di piombo e ferro.)
I
due saiyan si rivolsero al loro compare.
???1
: (Accogliendolo)
Bakteyo! Sei tornato? Chi sono quelli?
???2:
(Osservando il party)
Due Huma, due viera e un bangaa. Non credevo che le viera potessero
uscire
dalla foresta…
Bakteyo: Tsanten, Ataneko. Sono
tornato con costoro che sono amici del nostro monarchia.
Ataneko:(lisciandosi i baffoni) Mmmm, veramente?
Tsanten:(con ciglio curioso) Mah, se lo dici
tu… apriamo il portone.
Con la sola forza delle
braccia i due
saiyan aprirono il portone permettendo loro di passare.
Balthier:(sottovoce a Fran) Che strano, qui sono
tutti pacifici e
innocui, sei sicura di non aver sbagliato la traduzione della pergamena?
Fran: (guardandosi in giro)
No, lo scopriremo solo quando parleremo con Trunks.
Incontrarono un altro
saiyan d’aspetto
imponente con un armatura viola.
Bakteyo:(salutandolo con la stretta a
pugno e il colpo alla spalla) Teylar
!
Vecchio furfante, come stai? Puoi accompagnare questi qua dal re? Io
devo
andare a fare una commissione.
Teylar:
(staccandosi) Con piacere! (rivolgendosi ai nostri amici)
Seguitemi. Sono Teylar.
Il villaggio
era più un accampamento militare che un villaggio vero e
proprio, non c’erano
negozi e i saiyan si barattavano la merce, non c’erano donne
ma solo uomini
armati e con lo sguardo perennemente duro. C’erano pochi
bambini che si
allenavano con le spade e a menare le mani sotto l’occhio
esperto e vigile dei
padri.
Penelo vide
due piccoli saiyan che giocavano a ricorrersi quando uno di loro
finì sulle
gambe della biondina, il bambino si allontanò brevemente
salvo per poi
palpeggiare l’intimità della ragazza senza ritegno.
Penelo: (rossa
d’imbarazzo) Ma che fai?
Il bambino si
spaventò e andò dai suoi amici.
???1:
Quello è un mostro!
???2:
Che dici?
???1:
Non ha il pisello!
Il saiyan
adulto scoppiò a ridere, poi fece venire i piccoli.
Teylar: Mateyo,
Txepo, venite qui! Anche voi altri.
I bambini si
avvicinarono al saiyan adulto.
Teylar: Voi ragazzi
vi trovate di
fronte all’opposto d’uomo, una donna!
Txepo:
Uhm… che vuol dire?
Teylar: Hanno
l’aspetto più fragile
rispetto a noi ma hanno il potere di attirare i guai e quindi
è meglio lasciar
stare se si vuole vivere tranquilli.
I bambini risero e
tornarono a giocare
mentre Fran mosse la testa a destra e a sinistra
per indicare la sua disapprovazione.
Alla fine arrivarono al
palazzo reale.
Teylar: Fate
silenzio… e
inginocchiatevi di fronte al nonno di principe Trunks.
Attraversarono un lungo
tappeto di
raso fino e al cospetto del trono si inginocchiarono tranne Balthier
che
reputava tutta quella formalità una perdita di tempo. Un
saiyan dalla barba sottile
e curata, una statura imponente e uno sguardo severo e spietato rivolse
la
parola al Huma.
Re Vegeta: Chi sei
tu, debole Huma,
che osi sostenere lo sguardo del Re?
Balthier: (con spavalderia)
Sono Balthier il principe
degli avio pirati.
Re Vegeta:(sorridendo
malignamente)
Ah davvero?
Teylar sudò
freddo… re Vegeta era
l’unico che non aveva accettato l’ascesa al trono
di Trunks.
Il re era molto furente
per
l’arroganza di Balthier.
Re Vegeta: Cosa ti
porta qui?
Vaan:(cercando di difendere
il suo
amico)
Vostra altezza. Noi non vogliamo mancarle di rispetto, siamo qui per
Trunks.
Re Vegeta:(calmatosi) Uhm… tu,
giovane
ragazzo, dimmi il tuo nome e quello dei tuoi amici.
Vaan:(rincuorato dal tono del re)
Signore, noi siamo Huma, lei è Penelo, la mia amica
d’infanzia, loro sono Fran
e Mjrn sono viere, questo è Zero un bangaa, io sono Vaan.
Re Vegeta:(con tono profondo)
Alzatevi…
Tutti si alzano in piedi
compreso il
saiyan d’elite.
Dall’ombra del
trono si intravide un
viso familiare.
Zero: (sorpreso) Trunks!
Trunks:(alzandosi
con un sorriso)
Principe Trunks, prego. (rivolgendosi
alle guardie) Conduceteli nelle mie camere,
devo conversare con loro.
Poco dopo Zero e gli
altri si
trovarono di fronte a una suite veramente semplice: un letto singolo,
un
balcone che dava sul villaggio, i mobili essenziali ma impreziositi da
fregi e
materiali difficili da trovare.
Si accomodarono su dei
divani in pelle
di magibestia e aspettarono l’arrivo del principe.
Balthier:
È incredibile di come uno
sbarbatello sia diventato un principe!
Vaan: Lo dicevo io
che non era
normale.
All’improvviso
la porta di legno si
aprì lentamente e entrò l’imponente
figura del principe, chiuse la porta con
delicatezza e poi si accomodò su una poltrona.
Trunks:(riprese il suo
carattere
allegro)
Bene ragazzi! Che sorpresa, eh? Scusami Zero se ti ho fatto
preoccupare. Lasciate che vi racconti tutto! Dunque ebbi un incubo la
notte
precedente, vidi mio padre chiamarmi e non so come provai un impeto
furioso e
mi trovai in cima a un albero millenario. Una voce mi diceva di tornare
alle
mie origini… fu così che trovai il villaggio dei
saiyan. Fui accolto da mio
nonno Vegeta, che mi nominò principe per volontà
della dea della luna.
Trunks si
fermò per il fiato e iniziò
a sorseggiare una bevanda che si trovava sul tavolino di fronte a lui.
Zero: Trunks,
parlaci della tua razza!
Trunks :(sorridendo) Va bene, allora
loro erano dei nomadi dello spazio, poi precipitarono nella valle della
foresta
stregata e da allora hanno cominciato a essere stazionari.
Vaan: Ma i saiyan
possono uscire dalle
foreste?
Trunks: Mi dispiace
per le viere ma
sì, i saiyan posso uscire quando vogliono.
Fran si
intristì un po’… i saiyan avevano
qualcosa che loro non avevano.
Trunks:(rivolgendosi a Fran) Senti,
se vuoi posso chiedere al nonno se può farti recuperare
l’armonia con la
foresta.
Fran si
illuminò, veramente Trunks
cioè il nonno di quest’ultimo poteva farla tornare
dalle sue sorelle? Il
giovane glicine si alzò e portò la viera alla
sala del trono dove vi era il re.
Il re stava conversando con i suoi amministratori, quando vide il suo
nipotino
lasciò i suoi sottoposti.
Re Vegeta: Dunque,
nipote cosa c’è?
Trunks spiegò
brevemente la situazione
e lui accettò di fare un favore alla sua generazione.
Re Vegeta si tolse i
guanti bianchi e
premette le sue mani sulle orecchie della viera.
Re Vegeta: Ti avverto:
ti farò male…
Una scossa di dolore
colpì i nervi
della ragazza e si allargò verso i canali del udito per poi
paralizzarla.
Trunks: Fran, cerca di
resistere per 5
minuti! Lo so che fa male, ma è il prezzo da pagare!
Fran urlava di dolore,
tanto dolore
che le scivolarono delle lacrime… lei emise dei gemiti di
sofferenza.
Ma lei stringeva i denti
e resisteva,
il pensiero di tornare dalle sue sorelle non la fece cedere al dolore
fisico.
Alla fine
sospirò e stava per crollare
a terra quando un braccio robusto la prese al volo e la
portò nella stanza da
letto, adagiandola nel suo giaciglio.
Fran, dopo minuti che
sembravano non
finire mai, si svegliò nella camera del principe.
Mjrn:(a fianco del letto) Come stai,
sorellona?
Fran si toccò
la fronte e sembrava che
si sentisse bene.
Lei poi
scoprì che non portava più
l’armatura ma un vestito più leggero.
Fran: Chi mi ha
svestita?
Mjrn: Trunks ha
preso i vestiti, io
te li ho indossati.
Balthier :(poggiato sul ciglio della
porta) Ben svegliata, collega.
Torniamo a casa.
Fran: Cosa? Che
è successo?
Mjrn: Niente, Trunks
ci ha spiegato
tutto, sono felice per te! Aspetta che lo viene a sapere Jote.
Si sentì una
sirena d’allarme. Tutti i
saiyan cominciarono a convogliarsi in un unico punto.
Bakteyo:(di corsa) Hey! Voi muovetevi
altrimenti non vi resta niente!
Balthier: Ma che
diavolo?
Bakteyo: (scomparendo all'angolo)
È ora di pranzo! Loro non
aspettano!
Una marea di saiyan si
buttarono nella
sala mensa (non c’erano le porte, dopo che erano state
distrutte al primo
abbordaggio, si ritenne giusto non sostituirle.) e già
mangiavano tutto ciò che
capitava sotto mano, fiumi di vino e ossa spolpate facevano da sfondo
alla
battaglia all’ultima coscia di pollo.
I nostri avio pirati non
potevano
crederci.
Sala mensa prima
dell'assalto.
Re Vegeta: Vi
sconsiglio di andarci,
finireste per sbaglio nei loro stomachi. Venite, vi ho lasciato un
tavolo a
parte.
Loro si sedettero a un
tavolo a parte,
e trovarono i due saiyan Bakteyo e Teylar che già
mangiavano. Mjrn si sedette a
fianco a Bakteyo e lui senza battere ciglio diede una parte della sua
porzione
alla giovanissima viera.
Bakteyo: Avrai
fame…
Mjrn:(sorridendo) Grazie, sei
gentile.
Bakteyo:(arrossendo) Non… farmi
camb…
biare idea!
Teylar:(poggiando la mano sulla spalla
del compagno) Sento campane a nozze.
Bakteyo pestò
da sotto il tavolo il
piede del sarcastico compare.
Dopo mangiato si
apprestarono ad
andarsene quando al portone incontrarono Trunks, Bakteyo e Teylar ad
attenderli.
Trunks: Loro due vi
accompagneranno,
vogliono conoscere il mondo esterno, io invece ho un affare da sbrigare.
Zero: Che affare?
Trunks: Niente di
che, devo trovare
dei materiali necessari per la costruzione di un ponte.
Tornarono al villaggio
di Eruyt ma
videro che le viere stavano combattendo contro degli avio pirati dal
cuore
maligno.
Mjrn: Ma che sta
succedendo? Nessuno
poteva entrarci se non con l’ausilio dell’arte
viera.
Fran: Le domande a
dopo, cacciamoli
dalla nostre terre!
Mjrn impugnò
una katana mentre Fran
imbracciò l’arco di Lockster con le frecce di
ferro.
Bakteyo
sguainò la spada sottile che
portava sempre alla schiena, Teylar batté il
terreno con il suo martellone da guerra.
Vaan usò la
sua fidata daga, Balthier
caricò il suo fucile, Penelo roteò il suo bastone
e Zero fendette l’aria con la
sua ascia.
Vaan: Ragazzi, qual
è il vostro
mestiere?
Gli altri:
All’attacco!
Gli avio pirati che
avevano
saccheggiato e violato l’intimità della foresta
sentirono il fragore delle armi
dei nostri amici, non potevano più trovar scampo quella
banda di ladri e
farabutti.
Poco dopo nessuno
tornò a casa per
raccontare ai suoi colleghi e amici ciò che avevano
visto… erano morti tutti,
distrutti dalla ferocia dei saiyan.
Teylar: Che ne
facciamo dei cadaveri?
Bakteyo: Beh, li
spelliamo e poi con i
loro teschi ci facciamo dei bicchieri, no?
Le viere non avevano mai
visto quei
due guerrieri.
Jote: Chi siete? E
perché ci avete
aiutate?
Fran: Non
c’è bisogno essere così
aspri, li porterò via…
Teylar: (facendole ricordare)
Aspetta Fran! Fai vedere a tua
sorella che puoi sentire il richiamo della foresta.
Jote: (incredula) Cosa?
Fran si mise in
posizione e dal
terreno intorno a lei si alzarono alcune foglie, lei finalmente
riusciva a
essere una vera viera!
Jote non ci credeva, ma
era vero. Lei
era piena di gioia per la sorellina.
Le sorelle si
abbracciarono, si erano
ritrovate, per la prima volta Fran poté sentire il calore di
una famiglia. Ma ora bisognava capire come
quegli
avio pirati erano riusciti ad arrivare nelle pacifiche terre di Eruyt.
Fran e Balthier decisero andare a
Bhujerba, mentre Penelo e Teylar sarebbero andati a Rabanastre. Mjrn e Bakteyo andarono
al tempio di
Miriam. Zero e Vaan invece andarono a chiedere
informazioni ad Arcadia. Trunks (informato dai
suoi compagni) invece restò nel villaggio per
raccogliere informazioni dagli antichi libri della saggezza saiyan. Il
ponte poteva aspettare!
Che
vi
sembra? Nuovo cap 2/01. Alla prossima!
|
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Capitolo 7 *** I protagonisti vanno a coppie per scoprire chi è l'autore dell'assalto. ***
Questo
capitolo racconta tutto ciò che avviene tra le 7.00 fino
alle 12.30, almeno le parti salienti. Buona lettura! Il nuovo arriva il
4/01. A presto!
Penelo e Teylar usarono
una tele
cristallo per arrivare presto a Rabanastre.
Penelo: Signor
Teylar, ho un’idea
perché non andiamo da Migelo? E da molto che non lo
vedo…
Teylar: Fai come
vuoi…
Penelo camminava avanti
e il saiyan
dietro, ogni tanto lei guardava dietro e lo vedeva con il ciglio
curvato e le
mani dietro la schiena.
Penelo:(sorridendo) Teylar? Ti piace
la nostra città?
Teylar:(guardando in giro) Mh… non
è
male.
Penelo
rallentò il passo per
affiancarsi al gigantesco guerriero.
Penelo:
Perché non mi parli di te?
Teylar:
Mah… non c’è molto da
raccontare. Sono nato sul pianeta Vegeta, poi quando avevo 34 anni un
meteorite
distrusse tutto il pianeta, io e altri guerrieri guidati dal nostro re
siamo
finiti su questo pianetino che è la Terra… questo
è avvenuto 48 anni fa.
Penelo: Eh?
Teylar: Il sistema
di misurazione
terrestre è diverso da quello saiyan, da voi il tempo va
più veloce.
Penelo: Avevi una
famiglia?
Teylar:(con la voce triste) Sì, una
moglie e tre figli…
Penelo:(attristandosi) Mi dispiace…
Teylar: Sono ancora
giovane, posso
sempre trovare una donna per me.
Arrivarono nel negozio
di Migelo che
fu molto felice di incontrare di nuovo la giovane Penelo.
Migelo:(accogliendoli a braccia
aperte)
Oh la mia cara nipotina Penelo e lui chi è?
Penelo: È
un bravo ragazzo, si chiama
Teylar.
Teylar: Molto
piacere, vecchietto.
Migelo: Beh, che
posso fare per voi?
Teylar:(notando un armatura) Quando
costa questo?
Migelo: Costa 45000
g, è un’armatura
di lavorazione sconosciuta. L’ho trovata nelle coste del
deserto est di
Rabanastre.
Teylar:(Prendendo dalla cinta
un sacco
di monete)
È il giusto prezzo, tenete.
L’armatura
preoccupò non poco il
nostro saiyan, lui aveva già visto l’armatura da
qualche parte ma non si
ricordava dove, ciononostante, ringraziò e uscì
dal negozio seguito da Penelo.
Migelo:(agitando il sacchetto)
Tornate quando volete! Soprattutto voi signore.
Teylar: Penelo,
dì un po’ ma non c’è
null’altro qui?
Penelo: Uhm,
c’è il clan Centurio. Lì
si può catturare dei mostri.
Non ci volle molto per
arrivare al
clan.
Quando entrò,
teneva la coda libera di
muoversi.
Caterine: Ma tu
sei…? Hai la coda!
Tutti gli altri lo
guardarono.
Teylar:(con uno
sguardo infastidito) Bé? Che c’è da
guardare?
Tutti tornarono alle
loro occupazioni.
Ma Teylar
salì le scale per incontrare
il moguri MontBlanc, passando a fianco della viera.
MontBlanc: Ma tu sei
un saiyan?
Teylar:
Sì, ma come mi conoscete?
Caroline:
(intromettendosi) Io conoscevo un saiyan
glicine… Trunks.
Teylar: Ah voi vi
riferite al principe
della razza saiyan?
Caroline:(con una forte
impazienza di rivedere quel guerriero che l'ha sconfitta) Lo voglio
rivedere…
Teylar:(con un aria sfottente)
Spiacente ma il principe non è attualmente
disponibile…
Caroline si
arrabbiò moltissimo con il
saiyan tanto da menargli un pugno in pieno viso. Il povero saiyan fece
un
capitombolo per le scale finendo nell’arena. In quel preciso
momento venne il
fidanzato di Caroline, un Huma piuttosto vanitoso.
Teylar si
alzò velocemente e si
massaggiò la parte colpita.
Teylar: Incredibile,
ha un carattere
che mi piace!
Caroline nel frattempo
stava
discutendo con quel borioso.
Caroline:(Parlando in maniera
burrascosa)
Io e te non siamo mai stati insieme! Non mi seccare!
Vanitoso: Ma non
dire sciocchezze! Tu sei
la mia donna perfetta! No? Sposarsi con una donna viera non
è da tutti, lo sai?
Caroline
sbuffò e gli diede spalle.
Caroline: (intuiendo
le sue intenzioni) Quindi mi vuoi dire che
starei solamente una specie di status simbol?
Vanitoso:
(spiazzato) Non proprio…
Caroline:(strillando
come un'oca) Lasciami in pace, razza di
stalker!
La parola stalker
provocò qualcosa di
imprevisto nella mente di quel huma…
Vanitoso:(aggressivo)
Come.. ti permetti?!
Stava per tirare uno
schiaffo ma venne
bloccato dal braccio possente del saiyan.
Teylar: Ha sentito
cosa ha detto la
signorina, lasciala in pace…
Il tono del saiyan
sembrava violento e
cattivo.
Vanitoso: Chi
diavolo sei tu?
Teylar: Sono un
saiyan d’elite,
secondo solo a sua eccellenza il principe Trunks.
Teylar gettò
l’avversario giù dalla
scale con una spinta del suo braccio.
Teylar: State bene
signorina?
Caroline:(Terrorizzata dallo
sguardo)
Ma chi sei tu?
Il saiyan stava per
risponderle ma venne richiamato da Penelo che, finora era solamente una
spettatrice, gli indicava in basso.
Penelo: Attenzione!
Lui si sta
alzando!
Teylar volse il suo
sguardo sul nemico
e sparì sotto gli occhi degli altri e ricomparse con il
piede sopra la gola del
huma.
Teylar: La tua
presenza qui non è
necessaria, muori!
Premette con violenza
sul collo e lo
uccise.
Teylar: (uscendo dal
locale con le due donne): Penelo portiamo l'armatura dal principe e...
Caroline, è giunta l'ora di tornare nella tua terra, Re
Vegeta ti farà un operazione he ti permetterà di
essere riaccettata dalle tue simili.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Balthier e Fran
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Bhujerba, il continente
sospeso. il
luogo dove si erge la casa Solidor una delle famiglie più
importanti di
Ivalice. Balthier e Fran erano diretti proprio lì per
parlare con il signorino
Larsa Solidor e con l’anziano Oldore.
Fran: Incredibile di
quanto tempo è
passato dagli eventi del fratellastro di Larsa, Vayne Solidor.
Balthier: Non
farmelo ricordare, non ci
ho guadagnato niente quell’avventura.
Fran rise sotto i baffi.
Balthier: Bene da
dove partiamo?
Fran iniziò a
riflettere…
Fran: Suggerisco di
andare a trovare
Larsa e perché no, fare un giro per il continente.
Balthier:(con voce gentile) Accetti
il mio braccio?
Fran: (sorridendogli
maliziosa) Sì, ho proprio bisogno di
compagnia…
Entrambi passarono per
la balconata
famosa per il panorama che si poteva ammirare.
Balthier e Fran
restarono lì per un
bel po’ finché si ricordarono della missione e
quindi si allontanarono dalla
terrazza.
Fran:
“Questo lo voglio tenere con me…
il ricordo di questa giornata.”
Balthier: Fran? Che
stai pensando?
Fran:(arrossendo) No niente…
Attraversarono il
giardino della casa
Solidor e disteso su una sedia da giardino incontrarono il vecchio
Oldore.
Oldore: Ah se non
ricordo male voi due
siete quei gentili aviopirati che hanno evitato la rovina del mondo?
Balthier:
È ovvio, sono il
protagonista! Il suo compito è proteggere ciò che
c’è caro!
Oldore: Non siete
cambiati ed è un
bene.
Durante
la conversazione
fece la sua presenza il giovanissimo Larsa
Ferrinas Solidor .
Larsa: (allegro) Che
piacere rivedervi! La vostra presenza
qui spazza via la noia dal mio cuore!
Balthier:(sussurrando
a Fran) Mi
chiedo se sia
maschio o femmina. (NdA: Me lo chiedo pure io, sul serio!)
Larsa
comunicò che aveva finito i suoi affari di
stato e si apprestava a fare un giro con la carrozza per le miniere di
Henne, a
salvaguardare la salute degli operai e osservare come procede il lavoro.
Balthier:
Uhm… andiamo anche noi, sono curioso di
vedere se c’è qualcosa
d’interessante…
Usando
dei vagoni speciali il trio attraversò le
profonde miniere Lhusu,
buie e sporche…
Larsa:(con
il tono serio)
A proposito
avete saputo che una misterioso essere dalla pelle bianca e le labbra
viola
vuole distruggere le terre di Eruyt?
Fran:(interessata)
Cosa?
Larsa:
Quest’essere si fa chiamare Ice…
sembra che ce l’abbia a morte con i saiyan.
Balthier: Un
momento, come fate ad
essere a conoscenza di tutto questo?
Larsa: Ho ricevuto
informazioni da
alcuni avio pirati.
Balthier:(sottovoce
a Fran)
Questo non
lo sapevamo…
Fran:(come
sopra a Balthier)
Non lo so, chiederemo
spiegazioni a Trunks.
Finito
il viaggio, i due decisero di
tornare da Trunks.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<Bakteyo
e
Mjrn>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il
saiyan decise di andare a Miriam
passando per la giungla di Golmore.
Mjrn: Bene,
Bakteyo. Noi andremo verso
est poi proseguiamo per la parte più profonda della giungla,
cerchiamo di non
svegliare il drago antico e infine arriveremo a Miriam.
Bakteyo:(affiliando
la sua spada con una
pietra)
Bene, è la tua prima volta che vai fuori casa?
Mjrn:
Ehm… sì…
Bakteyo:(Sfoggiando
un sorriso rassicurante) Non
vi
preoccupate, vi aiuterò in questa esperienza.
Mjrn: Sì
ma…
Bakteyo: Ma?
Mjrn: Sono molto
ansiosa di perdere
il contatto con la foresta.
Bakteyo:(alzando
un braccio con il gesto
di fregarsene)
Ma non raccontare balle, che ha fatto di così speciale
questa
foresta tanto da vivere come delle suore di monastero?
Mjrn:(toccandosi
il mento nello sforzo
di pensare a una risposta)
Beh, veramente non lo so…
Bakteyo: E allora?
Giusto per curiosità
come procreate voi femmine? Con le uova?
Mjrn:(un
po’ offesa)
Urm… Possiamo
unirci con le altre razze… Huma, Bangaa e Seeq.
Bakteyo:(ascoltando
attentamente) Ah sì? Quindi non ci sono
maschi?
Mjrn: Ehm
sì, ci sono ma sono pochissimi
quasi inesistenti.
Bakteyo:(facendo
collegamenti logici) “Proprio come noi saiyan, a
loro mancano gli uomini, a noi le donne.
Interessante…”
Mjrn:(Un
po’ inorridita)
Bakteyo, stai
sbavando in maniera assurda!
Bakteyo: (ripresosi dai suoi
pensieri)
Eh? (si pulì con il braccio) Scusami.
Mjrn: A che pensavi?
Bakteyo:
(con un forte imbarazzo celato)
Uhm… a
niente… Andiamo!
Camminarono
a passo lento affrontando
eventuali mostri e mano mano che si avvicinavano avevano
l’occasione per
legare.
Dopo
un paio d’ore di cammino arrivarono
nella regione fredda di Ivalice: Le gole di Paramina.
Bakteyo: Tieni,
è una giacca di lana e
cotone intrecciato.
Mjrn:
Grazie… sei gentile.
Bakteyo: Di niente.
Per proseguire è
necessario un buon vestito caldo.
Mjrn,
d’istinto, baciò alla guancia del
giovane guerriero, il che lo fece mandare al settimo cielo.
Bakteyo:
(arrossendo)
Umpf… non ti
montare troppo la testa.
Mjrn:(sorridendo)
Certo, caro.
Mjrn
alzò lo sguardo seguito a ruota dal
saiyan.
Mjrn: Sta
fioccando… ci conviene
muoverci.
Bakteyo:
No… è troppo difficile,
potrebbero arrivare gli elementi. Tu sai che sono pericolosi.
Bakteyo
si guardò in giro e notò una
grotta.
Bakteyo: Vieni con
me.
Portò
di peso la giovane viera fino ad
una cava. Il ragazzo, dal freddo, iniziò a perdere la
coscienza…
Entambi
si trovavano al riparo dalla
bufera ma Bakteyo iniziava ad ammalarsi.
Mjrn: (vedendo lo
strano comportamento del saiyan) Bakteyo? Stai bene?
Bakteyo:
Urg… rrr… se non ce la dovessi
fare vai solo tu a scoprire chi ha assalito il villaggio
vostro… uh… mi sento
debole…
Il
corpo seduto del saiyan iniziò a rovesciarsi su
un fianco, gli occhi iniziarono a dilatarsi dal freddo.
Mjrn:(toccando
il corpo freddo)
Bakteyo… non ammalarti… ti prego.
Bakteyo:
(sorridendo amaramente)
Mi sa
che è troppo tardi… Mjrn sei una bellissima
donna. Non penso di riuscire a
passare la vita al tuo fianco… ma questi pochi minuti li
terrò stretti al
cuore.
Mjrn
non rispose anzi si diede da fare
per riscaldare il corpo muscoloso del saiyan.
Mjrn:(iniziando
a spogliarsi della
giacca)
Bakteyo… tu sei un saiyan umano… sei diverso dai
tuoi simili, sei
buono e gentile… (mettendoglielo addosso) ed è
per questo che non voglio perderti!!
Mjrn
usò il suo corpo caldo per
riscaldare quello freddo del giovane.
Ma
non bastava… allora la viera si
spogliò quando poteva dei suoi vestiti e a bagnarli
d’olio e ci appiccicò il
fuoco.
Il
calore cominciò a scaldarli entrambi.
Dopo un poco il saiyan iniziò a ripredersi…
Bakteyo: Ma non sono
morto?
Lui
vide il corpo nudo della viera, la
pelle fresca della gioventù, la morbidezza visiva e tattile
lo conquistarono.
Bakteyo:
Mjrn… cos’hai fatto?
Mjrn:(con
la voce flebile)
Bakteyo…
stai bene…
Bakteyo: (Incantato)
Ma sei nuda…
Mjrn:(sorridendo)
Basta che chiudi gli
occhi e dormi…
Il
saiyan disse solo una cosa...
Bakteyo: L'unico
modo per sopravvivere al freddo, è generare calore.
Mjrn: Sono ancora
giovane per queste cose...
Bakteyo: (stringedola
a sè)Sei
maggiorenne?
Alla
risposta affermativa, il saiyan mostrò tutta la sua potenza
in passione fisica.
Mjrn:(sentendo
l'odore del uomo)
Fai con delicatezza...
Bakteyo:Non posso
assicurartelo...
Interrompiamo
la storia per mandare in onda la pubblicità. (Nooooo! Nd
Lettori arrapati.)
Non vi preoccupate, riprendiamo subito!
Un sole forte e luminoso fece la sua
presenza per riscaldare in parte le gelide lande delle gole di Paramina
e in
particolare una grotta…
Mjrn
si svegliò un po’ infreddolita ma
in piena salute, era completamente nuda e per questo aveva come coperta
la
giacca che Bakteyo le aveva regalato.
Bakteyo,
anche lui era nudo anche se
portava gli stivali in pelle, che russava piano e regolare.
Mjrn:
(parlandolo al orecchio)
Mmm…
svegliati, amore…
Bakteyo
emisse un grugnito e si girò
dall’altra parte…
Mjrn
si alzò e si mise la giacca togliendo così
l'unica fronte di calore per il saiyan.
Bakteyo,
dopo un po’, si alzò in piedi e si
riprese dalla sonnolenza.
Bakteyo:(gardandosi
in giro) Mjrn… dove sei?
Mjrn:
(abbracciandolo da dietro)
Ciao,
scimmiotto mio.
Bakteyo:
(stropicciandosi un occhio)
Mmm
ciao… che si fa?
Mjrn:(sussurandolo
all’orecchio e quasi leccando il lobo)
Vogliamo rifarlo?
Bakteyo:
(Allontanando la ragazza con la mano)
Nient’affatto! Sei venuta ben quattro volte e mi
hai spompato! Meno male che era la tua prima volta!
Bakteyo
indossò la sua armatura e
fortunatamente aveva con sé una tuta elastica per eventuali
allenamenti.
Mjrn: (indossando la
tuta) Mi sta comodo…
Bakteyo:
Già… e mette in risalto le tue
forme.
Mjrn:
(mettendosi in posa da modello)
Tu
dici?
Bakteyo
le diede un bacio sulle labbra,
quando a lei le venne un dolore al collo.
Bakteyo: Scusami
questo segno che hai
sul collo all’inizio ti farà un po’ male
ma poi non ti accorgerai più.
Mjrn:(incuriosita)
Sì… ma cos’è?
Bakteyo:
È il mio morso… indica che tu
sei mia moglie.
Mjrn: Sul serio?!
Bakteyo:
Sì… sei contenta?
Mjrn
saltò in braccio al guerriero e gli
diede un bacio ancora più appassionato.
Bakteyo:(staccandosi)
Lo prendo per un
sì…
La
nuova imprevedibile coppia riprese il
viaggio fino a che arrivarono al tempio di Miriam.
Bakteyo: Bene, ora
andremo dal vecchio
saggio. Probabilmente ne avrà da dirci.
Furono
accolti alla presenza del vecchio
addormentato.
Gran
Kiltias Anastis,
questo era il nome del
vecchio.
Bakteyo: Mi scusi se
la
sveglio, ma ci sono alcune cose che dobbiamo sapere.
G.K.A: Io non dormo
mai…
Mjrn: Potete dirci
chi ha
attaccato il nostro vilaggio?
G.K.A: Una donna
aliena…
Ice. Lei ha assoldato degli avio pirati per vendetta.
Bakteyo:(serissimo)È
troppo poco, non sapete dirci di più?
G.K.A: Sono un
saggio non
un indovino.
Bakteyo:
(imbarazzato per
l’esagerazione) Mi
scusi…
Mjrn: (prendendo il
suo nuovo marito sottobraccio) Torniamo a casa. La
ringraziamo per le informazioni.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Zero e Vaan
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Zero: Ecco Arcadia,
la
capitale più grande e imponente che la storia ricordi.
Vaan: La prima cosa
che
faremo è quello di cercare la principessa Ashe e il capitano
Bash.
Zero: Come pensi di
fare?
Attraversarono
le strade
della capitale osservando l’andamento della
società, quando... un carro trainato dai
Chocobo su cui c’era la principessa Ashe, la famosa guerriera
alla ricerca
della propria felicità.
Vaan
corse fino a
frapporsi tra la strada e i carri, creando un grande confusione.
Zero si
passò la mano
sulla fronte e sul muso sospirando… quando tra la folla vide
qualcuna di molto
familiare e che ridacchiava.
Zero:(riconoscendola)
Rinok? Sei tu?
Rinok!!
Zero
mosse velocemente le
sue zampe muscolose e inziò a correre per arrivare da quella
bangaa. Ma la
calca di gente gli bloccava la visuale, quindi decise di andare per i
tetti.
Saltò su un carro poi afferò una barra di legno,
ci ruotò e spiccò un balzo per
arrivare sul tetto della casa di fronte, si guardò in giro
dalla sua nuova
posizione: la vide che si faceva largo tra la gente con spinte varie.
Zero:(con un
sorriso)
Non mi scappi!
Saltando
di tetto in
tetto senza perdere d’occhio la ragazza riuscì a
trovare una posizione
avvantaggiata rispetto alla fuggiasca.
Zero: Ci sei!
Finì
addosso alla donna e
con un placcaggio da rugby la mise a terra. Lei si massaggiò
la testa dolorante
e vide il bangaa che aveva conosciuto nella caverna al deserto Ovest.
Rinok: Tu?! Che ci
fai
qui? Mi hai seguita?
Lei
scattò in piedi con
un certo fastidio.
Zero:(alzandosi
dal
placcaggio)
Nossignora! Sono qui per volere di Trunks. Tu invece?
Rinok: Bah
perché diavolo
dovrei dirlo a te?
Zero la
prese per mano e
la portò vicino ad una gelateria di Arcadia.
Zero:(rivolgendole
un
grande sorriso) Se me
lo dici ti offro un gelato, va bene?
Rinok:(acida) Io
penso
che tu sei felice di rivedermi, ma io no!
Zero:(senza
perdere la
calma)
Tsk… non fare la bambina, lo so che sei brava, su! Qual
è il tuo gusto?
Il
gelataio non disse
niente (d’altronde che avrebbe da dire?).
Rinok incrociò le braccia
e cambiò direzione dallo sguardo.
Zero:(prendendo
delle
monetine) Dammi
un gelato al cioccolato.
Gelataio: Mi
dispiace di
cioccolato non ne ho.
Zero
cambiò espressione,
da allegro divenne schizofrenico, afferò con il braccio il
collo del povero
malcapitato e lo scaraventò oltre il carrettino del dolciumi
e si allontanò
furente.
Rinok: Aspettami!
Zero
non potè fare a meno
di notare che la donna era molto più gentile, quindi
comprese che se voleva
attirare la sua attenzione doveva essere più spietato.
La
accompagnò a vedere i
carri.
Zero: Ti piace?
Rinok:(lei
prese la mano
di Zero)
Sì… Zero, mi piaci quando sei aggressivo.
Zero:(guardandola
negli
occhi) Ma
perché ti piacciono i tipi violenti?
Rinok:(accarezzandogli
la
guancia)
Perché sono cresciuta nella violenza… vorrei che
il mio ragazzo
sapesse proteggermi e capirmi.
Zero
capì che le parole
erano rivolte a lui.
Zero: Vuoi stare con
me?
Rinok:
Sì, anche perché
non ho più nessuno.
Zero
era felice di aver
trovato una compagna.
Due
guardie si
avvicinarono alla coppietta con
le spade
in mano.
Zero
fece un cenno alla
ragazza e lei gli sorrise.
Zero
impugnò l’ascia e
lei i pugnali da combattimento, e fecero a fettine le guardie con i
rinforzi.
Mano mano che andavano avanti una specie di adrenalina si intensificava
nelle
vene e a Zero una voce folle diceva: uccidi, trucida, distruggi!
Zero:(tenendosi
la
testa)
"Questa voce non è la mia… chi è?"
Lentamente
iniziò a colpire
anche gli innocenti finchè, agì il giudice che
noi già conosciamo: Bash von
Rostenburg.
Lui,
con grande forza e
straordinaria maestria piegò Zero.
Bash: Mi servite
vivi,
venite con me!
Li
scortò da Vaan e la
principessa Ashe. Lei e Bash erano
intenzionati a dar man forte alle viere.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<Trunks
e
Nelo>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Trunks
camminava con il
passo lento e regolare, mille pensieri gli affollavano la testa, doveva
fare
tre cose: 1. Aiutare le Viera, 2. Tornare nel suo tempo 3. Trovare
qualcuno in
grado di guidare il suo popolo.
Mentre pensava a questo strinse il medaglione
della sua razza, il ragazzo che lo seguiva comprese il turbamento.
Nelo:
Qualcosa non va,
mio signore?
Trunks: Ho un brutto
presentimento… che la dea mi perdoni, ma devo tornare a
casa, nel mio tempo.
Nelo: Temo di non
capire…
Trunks: Nelo, ti
devo
fare una confessione… Io non sono saiyan
purosangue… sono anche un umano. E ho
mia madre che mi aspetta.
Nelo:(sorpreso e
anche comprensivo) Capisco signore,
quindi lei vorrebbe venire meno ai suoi doveri reali?
Trunks
non rispose ma si
limitò a prendere da una tasca interna della sua armatura
una capsula
contenente la macchina del tempo.
Trunks: Nelo, leggo
bene nel
tuo cuore e so che sei assetato di giustizia e quindi degno di essere
il nuovo
re dei saiyan. Re Vegeta sarà felice di lasciarti il suo
posto.
Nelo:
(insicuro)
Trunks…
cioè no, Principe Trunks… Non sono abbastanza
forte, per sconfiggere il Re ci
vorrebbe la leggenda del Super Saiyan.
Trunks
sorrise a quella
affermazione…
Trunks: E tu chi
pensi
che io sia? Io sono un Super Saiyan!
In
quel momento al
termine dello scambio di parole erano arrivati alla bibloteca.
Trunks: Nelo, vai ad
allenarti in quella stanza speciale, devi sconfiggere il Re, non devi
dimenticarlo.
Al
saluto e inchino del
suo fedele soldato e forse futuro Re, Trunks entrò nella
biblioteca. Consultò
numerosi libri ma non trovò nulla che potesse
aiutarlo…
Trunks:(chiudendo
l’ennesimo librone polveroso)
Dannazione, possibile che non si trovi nulla? Ho
trovato la storia del popolo dei Tsifuru, ma poche cose.
Nel
posare il libro, gliene
crollò addosso un altro sulla testa.
Trunks:(Massaggiandosi
il
rigonfiamento) E
questo che cos’è?
Un
libro che parlava di
uno stadio estremo del super saiyan, il considetto demone
rosso cioè il super
saiyan rosso o ancora
il super saiyan IV Livello.
Trunks: (Gli
illuminarono
gli occhi)
Interessante…
|
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Capitolo 8 *** La battaglia per la sopravvivenza è iniziata! ***
Salve, mi scuso molto
per l'ambominevole ritardo, ma la scuola si avvicina e quindi devo
dedicarmi allo studio per non rimanere indietro. Tuttavia mi faccio
perdonare: Due capitoli! questo e il successivo. Ok? Buona lettura, a
presto!
I
nostri amici tornarono
al villaggio di Eruyt per mostrare ciò che avevano trovato:
Penelo
e Teylar= Un
armatura di fabbricazione sconosciuta e la nuova Viera Caroline con la
sua
sorellina.
Balthier
e Fran=
Informazioni su un nemico.
Bakteyo
e Mjrn= Altre
informazioni riguardanti il nuovo nemico e
qualcos’altro…
Vaan
e Zero= Nuovi
alleati: Ashe, Bash e Rinok.
Ora
mettiamo insieme i
vari indizi:
Un’armatura
abbandonata
di fabbricazione Tsifuru, Una donna aliena di nome Ice che nutre
vendetta
contro le saiyan e le viere assoldando dei mercenari.
Trunks
ordinò ai suoi
uomini di trovare la donna; così anche le Viere, con la loro
conoscenza delle
foreste iniziarono la loro ricerca.
Jote
per la prima volta
parlava e comunicava con gli altri con più leggerezza e
più aperta.
Fran:
“Grazie a loro siamo più libere e unite, anche
con le altre razze. Pensavo che saremmo state, come definiscono loro,
suore di
monastero per sempre. Invece grazie al loro esempio sono più
forti! Io, Fran,
vi ringrazio dall’intimo: Grazie, saiyan”.
Trunks:
(battendole la spalla con un sorriso) Di
nulla.
Poi
si allontanò.
Fran
ad ogni modo voleva
parlare un po’ con quel guerriero quindi lo raggiunse al
bordo del dirupo che
separava il villaggio dei saiyan con il resto del mondo (i saiyan
riuscivano
comunque a comunicare grazie alla loro capacità di volo, poi
fu aperto un varco
nella foresta per permettere gli altri di arrivare al villaggio senza
problemi.)…
Fran:
(con il passo lieve) Ehm… Trunks, vorrei
sapere qualcosa.
Trunks:
(seduto sul bordo) Dimmi pure.
Lei
si sedette al suo
fianco.
Fran:
Parlami di te.
Trunks
raccontò la sua
storia che seppur molto fantasiosa per quel mondo fosse molto reale nel
futuro
suo. Fran ascoltò con molta attenzione e si
meravigliò molto della presenza
degli androidi e creature perfette, padri irresponsabili e viaggi dal
futuro.
Trunks: So
che è difficile da capire ma non fa niente.
Fran: No
no, cercherò di capire comunque.
Trunks: Tu
invece? Quanti anni hai?
Fran: Ehm,
non parlare della mia età. Mi dà fastidio.
Ti racconto della mia vita ok?
Trunks:
(un po’ inebetito dalla quantità di cose
fatte, amori affrontati e combattimenti vinti dalla viera)
WoW… sei
incredibile.
Fran:
Già, io ho passato tanti anni a fianco di
Balthier è quindi si è creato un rapporto di
fiducia.
Trunks:
(sorridendo) Ma sì? Anche di più?
Fran: (sempre
più allegra) Sì, ormai ci
conosciamo parecchio. Quindi c’è un po’
di tira e molla. Ma è lui che inizia a fare,
lo sciupa femmine.
Trunks: (serio)
Dev’essere dura per te… sentirsi
continuamente messa da parte, la notte tornare nel letto da sola, senza
il tuo
uomo al tuo fianco… magari lui che in qualche bar a
ubriacarsi. La mattina ti
svegli e devi alzarti per ritrovarlo quel povero diavolo.
Fran:
Sì, a volte. Come lo sai?
Trunks: Beh,
lo immagino. Mi baso su ciò che mi dici e su
quello che ho visto.
Fran: (s’illuminò
una lampadina) Mi è venuto
un’idea.
Trunks: Eh?
Fran:
Perché non diventi
il mio uomo?
Trunks
cadde dal dirupo.
Fran: (cercando
di acchiapparlo)
Truuuuunkssssss!!!!!!
Trunks
tornò indietro con
la tecnica del volo.
Trunks: (rossissimo
come un peperone) Fran! Ma ti
rendi conto di quello che dici?
Fran: (sospirando)
Fiù… "sta bene" (rivolgendosi al guerriero)
stai tranquillo è solo
per farlo ingelosire. Voglio capire se ci tiene o no a me.
Trunks:
Tu… tu… sei matta da legare, chi ti dice che io
farò questo?
Fran
mostrò uno sguardo
puccioso e tremendamente tenero. Chi direbbe di no?
Trunks: (incrociando
le braccia somigliando
paurosamente al suo defunto padre Vegeta) No!
Ecco
appunto…
Fran (mettendo
le mani a mò di preghiera):
Eddai! Ti prometto che farò di tutto per ripagarti del
disturbo.
Incredibile,
vero? Fran
che era sempre silenziosa e dura con gli altri, si comportava come una
bambina
che chiede il permesso al padre di andare sulle giostre.
Trunks: (Sbuffando)
E va bene.
Trunks
si sedette di
nuovo sul ciglio del dirupo ed era ancora poco convinto della decisione
che
stava prendendo. Fran iniziò a spiegare come fare per far
ingelosire il suo
uomo.
Fran: (spiegando
con alcuni gesti) È molto
semplice, ci faremo vedere in atteggiamenti diciamo ambigui in modo
tale che
tutti penseranno che stiamo insieme.
Trunks: (con
il ciglio incurvato dal dubbio) Ecco
la cosa che non mi piace, è che se ci dovessero vedere gli
altri, che penserebbero?
Fran:
(finendo con un sorriso fiducioso) Poi
spiegherò tutto, stai tranquillo.
Trunks
e Fran si alzarono
e scesero dal monte.
Fran: (scorgendo
la vittima) Aspetta il mio
segnale.
Fran
fece in modo che
Balthier vedesse con i suoi occhi, che Trunks ci provava con lei.
Trunks:
(leggermente sbigottito) Metterti una mano
sul fianco? Sei impazzita?
Fran: (sottovoce)
Fallo e basta, non ti
preoccupare.
Balthier,
ovviamente
sbuffò come un treno a vapore e con il fucile puntato, era
pronto a difendere
il suo bene prezioso.
Fran:
(saltando in braccio a Balthier) Ha
funzionato, grazie Trunks!
Trunks: (Con
un proiettile in fronte ma vivo) Di
nulla… me la pagherai!
Beh,
a parte questo non
ci fu molto da aspettare: il nemico arrivò con un potente
esercito.
I
saiyan, le viere, gli
huma, i Bangaa, gli Seeq e tante altre razze si allearono per
affrontare i Chanoling
(la razza a cui appartiene la misteriosa guerriera.)
L’esercito,
composto di
varie altre razze tra cui Huma, Bangaa e Seeq passati al male, si
schierò in
battaglia. Trunks ordinò ai suoi saiyan di disporsi in
battaglia, Jote ordinò
alle viere di usare gli archi, Ashe ordinò al suo esercito
personale composto di
fucilieri e spadaccini di dare man forte ai saiyan e Viera. I maghi
imperiali e
le erboriste stavano nella retroguardia pronta a curare gli eventuali
feriti.
Per farvi capire, ecco com’erano disposti:
-Fanteria
d’assalto:
Saiyan armati di lance e scudi formavano la famosa falange macedone.
-Attacco
a distanza: Le
donne viera armate di frecce infuocate e di olio per alimentarle
scagliavano
una pioggia di frecce tale da rendere notte il giorno, i fucileri huma
armati
di moschetto aiutavano le viere.
-Supporto
magico e
curativo: I soldati Huma erano proprio dietro la falange saiyan ed essi
erano
armati di spade e magia Nera e Occulta. Gli stregoni bianchi capitanati
da
Penelo erano nelle retrovie.
La
battaglia per le due
razze era iniziata!
La
fanteria avanzò
respingendo il primo gruppo di mercenari e continuò
finchè dovette indietreggiare
per la presenza di dinosauri addomesticati dai nemici, ma
l’attacco a distanza
riescì a penetrare le carni delle bestie trasformandole in
pelle bruciata, i
saiyan abbandonarono le lancie e attaccarono con gli huma chiunque si
parasse
avanti, fiduciosi del supporto e della loro forza. In breve la
schiacciante
superiorità dell’esercito improvvisato e ben
governato si fece sentire sulle
teste dei mercenari.
Teylar: (schiacciando le teste dei nemici con il suo
martellone) Bene,
bene… questa sì che è una battaglia!
Bakteyo: (con la sua spada insanguinata) Concordo!
Ma
il meglio doveva ancora
arrivare.
In
campo scese quella
misteriosa guerriera Ice: Era molto simile a qualcuno che conosciamo
solo che
al posto del “casco” viola aveva una chioma di
capelli blu e parte del suo
corpo era gelatinosa.
Trunks: Chi
diavolo sei tu?
Ice: Io
sono la sorella di
Freezer, Cooler e figlia di Re Cold. Sono la principessa-tiranna Ice.
Trunks: (serrando i pugni) Perché
l’hai con le viere? Il perché con i
saiyan lo posso capire…
Ice: (con un sorriso maligno) Le odio per la
loro bellezza. Io dovrei
essere la più bella dell’universo!
A
Trunks gli scese un
gocciolone dalla testa stile manga…
Trunks:
È per questo?!
Ice: (con un nervo pulsante sulla fronte) Ma
tu che capisci di donne!
La
battaglia ebbe inizio,
Trunks si trasformò in super saiyan e partì
all’attacco con un montante sul
mento di Ice, afferrò con l’altra mano la sua
coda, ruotò su sé stesso e la
fece schiantare su delle montagne. Lei si rialzò senza una
ferita e passò al controattacco:
un calcio a rovescio colpì lo stomaco di Trunks e mente lui
era piegato,
dolorante per il colpo, ricevette anche una gomitata alla nuca e
ciò lo fece
precipitare sul terreno.
Ice: (con le braccia incrociate) Ih, ih, sei
debole… anche se sei un
super saiyan non puoi nulla contro di me! Sono la più forte
della mia famiglia.
Trunks
si librò in volo e
sparò diverse sfere d’energia che la donna deviava
con l’ausilio di un solo
braccio e poi stanca di giocare a ping pong, si librò anche
lei in volo e
sferrò un pugno…
Trunks:
Immagine residua!
Al
suo posto uno “spettro”
incassò il colpo, lei si guardò in giro per
individuarlo, ma era troppo tardi,
Trunks la afferrò per la testa cercando di schiacciarla ma
lei liberò molta
energia e quindi evitò l’attacco.
Ice: (ridendo) Sono stanca di giocare, ammira
la mia nuova mutazione!
Ice
aumentò la sua aura e tutto
tremò, le case delle viere e dei saiyan crollarono, tutti
scappavano
confusamente.
Trunks: (Urlando) Mettetevi tutti in salvo! Non
so che succederà!
Lei
completò la mutazione:
Era alta più di due metri, aveva i capelli più
lunghi e il seno si
era gonfiato
un bel po’, il corpo divenne ancora più solido e
la parte gelatinosa che
componeva la sua parte bassa e la coda si compresse nel bacino,
all’interno di
una gemma. La trasformazione era completa.
Ice: Bene,
sono più forte! Ti
farò a pezzi sporco scimmione!
Trunks
perse la sua voglia
di lottare… e non potè fare nulla che incassare i
colpi.
Ice: Che
succede? Perché non
lotti? Vuoi che me la prenda con i tuoi schiavetti?
Detto
ciò scagliò dei
raggi della morte dalle dita che raggiunsero gli huma; i saiyan
cercavano di
difendersi quando meglio potevano…
Trunks: Cosa
sei… mostro?
Ice: Tsk,
ho viaggiato nello
spazio per arrivare in questo pianetino abitato da deboli umani e
saiyan
codardi.
Trunks: Un
attimo mi vuole dire
che ho viaggiato nello spazio e non nel tempo?
Re
Vegeta:
Sì, è così.
Re
Vegeta fece la sua
apparizione in quello scenario di battaglia.
Re
Vegeta:
Trunks… tu non sai che
io non sono mai morto contro Freezer… sono scappato con
alcuni saiyan su questo
pianeta e sono vissuto in pace con le altre razze. Ho lasciato che
Freezer distruggesse
un pianeta vuoto… solo Bardack non è
sopravvissuto, egli era morto
coraggiosamente mentre cercava di coprire la nostra fuga.
Tutte
queste informazioni
in un colpo, sconvolsero il nostro glicine. Tanto che riprese la voglia
di
lottare.
Trunks: (Trasformandosi in super saiyan max power)
Iceeee!!!!
Si
trasformò in super
saiyan eccellente. Ma era ancora insufficiente per fronteggiare il
nemico.
Trunks
passò all’attacco
con un pugno, ma per lei fu sufficiente spostarsi di lato per bloccarlo
e per
poi restituire il favore con gli interessi. Trunks fu ferito allo
stomaco con
un cazzotto ancora più violento e un fiotto di sangue gli
uscì dalle labbra
olivastre e il viso paonazzo dal soffocamento: non si presagiva nulla
di buono.
Trunks
crollò a terra in
stato di morte apparente. Anche la trasformazione in super saiyan si
annullò.
Ice
si sfogò con una
risata crudele ed era pronta per distruggere quell’insulto di
pianetino come lo
definirebbe lei.
Tuttavia
c’era ancora una
speranza…
Trunks
aprì debolmente gli
occhi al cielo e sembrò vederla… lei…
la luna.
Trunks:
“Ho fatto di tutto per
proteggere la mia terra ma sono debole, troppo debole…
eccola lì pallida, muta
testimone della mia fine… Selene…
aiutami…”
Gli
occhi divennero rossi,
con il petto dilianato che si contraeva ritmicamente da lentamente a
poi sempre
più forte… la coda si agitava… la
mutazione aveva inizio.
Trunks: (trasformandosi)
GRRRROOOOOOOOAAAAAAAAAAAAARRRRRRRR!!!!!!!
Ice: Ma
che diavolo?
I
saiyan non dissero nulla
ma si limitarono a non guardare in cielo.
Uno
scimmione dal pelo
dorato devastava tutto ciò che lo circondava.
Fran: (con le lacrime agli occhi) Devo
fermarlo… altrimenti ucciderà
troppa gente innocente!
Cercò
di avvicinarsi e di
attirare la sua attenzione ma una mano la bloccò.
Balthier:(preoccupatissimo per la sua
"collega") Non provarci! Non è più
lui!
Fran:
Balthier, fidati di me.
Detto
ciò lo baciò sulle
labbra, un bacio fugace fu.
Lei
iniziò a correre per
affiancarsi allo scimmione ma il gigante era troppo veloce.
-Krrriiieee,
Krriii-, Un
verso molto familiare alle orecchie di Fran si fece sentire: una
chocobo bianca
a macchie nere sul dorso saltò e con il becco
portò Fran sulla sua groppa.
Fran
riuscì così a tenere
il passo con la grande scimmia.
Fran: (urlando) Trunks, fermati!
Lo
scimmione si bloccò e
vide quella coppia che la parte umana di quell’essere
conosceva molto bene.
Ice
però non restò a
guardare, anzi cercò di colpirli con i suoi letali raggi.
Ice:
Crepate!
Il
colpo mancò per un
soffio il chocobo ma comunque rimase ferita.
Lo
scimmione rinsavì e con
la mano prese il piccolo uccello e la sua cavalcatrice.
Ice:
Grrr… muori scimmione!!
Sparò
un altro raggio che
c’entrò in pieno petto la bestia. Cadde con un
tonfo fragoroso, Fran stava bene
ma lui no… ansmava e aveva il petto sanguinante.
Fran: (piangendo per il suo amico) No! Trunks!!!
Fran
seppur avesse avuto
poco a che fare con il glicine, provò l’emozione
di avere qualcuno simile a lei e
aveva rafforzato il legame. Lei, coraggiosamente, salì,
aggrappandosi ai peli
della scimmia fino a giungerne accanto al muso. Lei
abbracciò il muso, non aveva
paura ma sentiva di dover essere vicina al ragazzo. Le lacrime
toccarono la
pelle ruvida dello scimmione. Il momento era prossimo…
La bestia
s’illuminò di
una luce divina molto forte che impediva chiunque di vedere. Dopo un
periodo
molto breve tutti riescono a vedere.
Fran: (asciugandosi le lacrime) Cosa?
Un
nuovo guerriero era
pronto per la nuova battaglia.
|
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Capitolo 9 *** Il demone rosso: Ultima battaglia. ***
Ecco il capitolo finale, ringrazio a tutti che hanno letto,
seguito, recensito, messo nelle preferite, ecc. e in più
voglio ringraziare a KanedaS91
per aver concesso di poter mettere questa bellissima poesia che
descrive la trasformazione in Super Saiyan 4.
A presto!
|
Cascata d'onde nere
Nel vento.
Occhi duri
più
del gelo.
Sguardo fisso
sulla
bestialità.
Corpo di nuvole
selvagge al
tramonto.
Iridi forgiate
nel rame fuso.
Labbra increspate
nell'acqua di
tempesta.
Frusta sibilante
dell'insesatezza.
Stadio ultimo
dell'ordine
supremo.
Nuova forza del rosso
demone
nella tempra del
guerriero.
|
I
capelli a istrice, lo
sguardo assetato di sangue, la muscolatura compatta e perfetta, la
peluria gli
donava un aspetto imponente e selvaggio.
Fran: (commossa)
Trunks…
Lui
non disse nulla si
limitò a camminare in avanti e lo sguardo si
spostò sul nemico e si mise in
posizione d’attacco.
Trunks: Io
non sono generoso
come Son Goku!
Passò
all’attacco sparando
una serie di sfere rosse segno della sua trasformazione, e con cruda
violenza
centrò il bersaglio.
Ice: Devo
aumentare la mia
forza altrimenti questo scimmione mi farà a pezzi…
Trunks: (scomparso e riapparso al suo fianco)
Sei già morta!
La
fece piegare dal dolore
con un pugno che le distrusse la parte gelatinosa dello stomaco. Non
soddisfatto, la prese per la testa con entrambe le mani e
tirò una violenta
gomitata facendole colare il sangue viola dal naso con contorno di
qualche
dente rotto. Sferrò violenti pugni nello stomaco e la
forzò a cedere.
Ice: (con il volto sfigurato e sanguinate) Chi
sei?
Trunks: Prima
muori e poi te lo
dico!
Un
calcio e lei finì a
terra.
Trunks: Beccati questo: Super Burning Attack x100!!!
Una
rapida sequenza di
gesti e una sfera rossa venne scagliata contro la tiranna.
Ma
lei decise di passare
al contrattacco alzando le mani e cercando di evitare quella meteora
rossa.
Ice: (con
i muscoli tesi allo
spiasimo) Non posso morire, sono la più forte della mia
famiglia!
Liberò
l’energia
necessaria a respingere la sfera.
Trunks:
Dannazione…
Trunks
si spostò di lato
per evitare il suo stesso colpo e scese a terra.
Ice:
Prendi questo! Super Death
Nova!
Si
librò in aria e usò la
tecnica di Freezer e Cooler potenziata con la sua energia.
Una
sfera di dimensioni
immani oscurò il cielo…
Re
Vegeta:
È finita…
Trunks
non disse nulla,
sorrise e rivolse lo sguardo a Zero.
Zero: (Spaventato)
Trunks…
Trunks:
Zero… per me sei stato
un fratello più che un amico. Sii devoto alla tua donna e
vivi libero.
Poi
spostò lo sguardo a
Fran.
Trunks: Tu
Fran… sei stata una
donna straordinaria… avrei tanto voluto passare un altro
poco di tempo con te.
Ma non c’è nulla da fare… il tuo cuore
appartiene a Balthier… sii sempre te
stessa.
Rivolgendo
un sorriso
fiducioso.
Trunks: Nelo,
sii un buon re…
Infine
con le lacrime agli
occhi, alzò lo sguardo
verso il nemico e conscio che non sarebbe più tornato,
scattò all’attacco
stringendo nel pugno l’energia sufficiente alla dipartita del
nemico.
Trunks: Pugno
del drago!!
Si
trasformò in un drago
dorato con le fauci aperte e inglobò nella sua bocca la
sfera e il suo
lanciatore. Un terremoto e un furioso sconvolgimento del clima
seguirono quest’attacco
mosso a cancellare ogni barriera che separava le varie razze. Questo
era il
dono del guerriero del futuro: un periodo di pace duratura.
Attenzione:
Qui lo stile di scrittura cambia.
5
anni più tardi…
Un
bambino, dai capelli a
punta e lo sguardo torvo, giocava ad acchiappare le lucertole, il suo
divertimento fu interrotto dal richiamo della madre, muovendo la coda
tornò a
casa.
-Mamma,
sono tornato!
Guarda quante lucertole ho preso!-
-Bravo
piccolo…- Una donna
di nostra conoscenza uscì dalla cucina con un piatto di
cibarie e poco dopo a
tavola arrivò anche il capofamiglia.
-Ciao
papà!- Lo salutò il
bambino con l’aria famelica.
-Mmh…
ciao piccolo
scimmiotto!- Il padre si lisciò i baffi spioventi e
mangiò anche lui il suo
pasto di mezzogiorno.
-Papà
lo sai che ho
imparato a leggere?- Raccontò il piccolo.
-Eh
devi migliorare
ancora.- Fece notare la donna viera che è la madre.
-Non
preoccuparti Mjrn,
vedrai che diventarai bravo- Disse il padre accarezzando la testa del
piccolo
imbronciato.
-Speriamo
Bakteyo,
speriamo.- La madre andò in cucina a lavare i piatti sporchi.
Sentì
un rumore di motori
e vide il bambino che correva a guardare sulla finestra della casa.
-La
zia è arrivata eh?-
Mise le mani sul grembiule per asciugarle.
Infatti
un aero nave molto
famosa fece capolino sul giardino della casa. Dall’aerea nave
scesero un
piccolo bambino Bangaa e una bambina viera.
Il
piccolo bangaa si
chiamava Angelo per via dei capelli bianchi ereditati dalla madre Rinok
e la
mitezza dal padre Zero.
La
bambina invece (e credo
che già lo abbiate intuito) era la figlia di Fran e di
Balthier. Aveva le
orecchie più piccole della viera purosangue e gli occhi
azzurri furbi del
padre, lei si chiamava Iridea ed era un vero maschiaccio. Il piccolo
saiyan
sbucò dalla porta di casa e andò incontro ai suoi
amici.
-Salve
Angelo, Iridea!- Li
saluto agitando la mano.
-Ciao
Vegeta jr!- la
piccola viera andò incontro a suo cugino, mentre Angelo si
limitò a un accenno
di saluto.
Mentre
i piccoli giocavano
nella cameretta di Vegeta jr, gli adulti si parlavano tra di loro.
-Bakteyo,
Mjrn, vedo che
state bene… il piccolo cresce bene.- Introdusse Fran il
discorso.
-Sì,
ma è un po’ svogliato
nello studiare.- Disse con un’occhiataccia scherzosa al
marito.
-Beh
non è una novità…-
Disse Zero nel cercare di difendere il suo amico. –I maschi
sono poco inclini allo
studio, prediligono lo sport.-
-Senti
chi parla…-
Puntualizzò Rinok sorseggiando il The…
-Scusa,
perché? Io non
vado tutte le mattine a dare la caccia ai ricercati?- Fece con il tono
un po’
offeso il bangaa nero.
-Mi
riferisco ad altro!
L’ultima volta che l’abbiamo fatto era…-
-Shhhh!!-
Zero le mise la
mano sulla bocca. –Ci sono i bambini sopra.-
-Bathier,
e voi?- Chiese
la sorellina di Fran.
-A
me va sempre alla
grande!- Balthier lisciandosi il pizzetto appena fatto crescere.
Insomma
possiamo dire che
c’era molta armonia familiare e amichevole.
Vaan
si sposò con Penelo e
Ashe, invece, restò sempre lei. Bash rimase sempre il
capitano personale della
regina. Nelo invece divenne il re dei saiyan e governò
insieme a Jote l’impero
saiyan/viera: Vieyan.
Re
Vegeta morì di
vecchiaia; le sue ultime parole furono queste: Io sono nato saiyan,
sono
vissuto da re, voglio morire come un mortale!
E
qui si finisce la storia
di un giovane ragazzo che da una incidente è diventato una
leggenda!
Fine
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