O principessa decaduta,principessa esiliata per secoli

Ora che sei rinata

Né mortale né dannata

Sei forse un angelo?

Madre antica

Sei nata dal mare o dalla terra?

Tu che eri Regina di un regno scomparso

Su cosa regnerai ora?

Matrioska

Cenere,nera cenere,e polvere,grigia polvere,e vento,un vento forte e impietoso. Ma cosa ci faceva lei lì,in mezzo a quelle rovine,rovine senza tempo,antiche come la prima notte in cui aprì i suoi occhi dopo essere venuta alla vita? La corona di rose era secca,il suo vestito bianco era imbrattato dalla polvere di quel deserto. E adesso dove sarebbe andata? Dove sarebbe vissuta,al riparo dai nemici che avevano distrutto il suo regno?

Kainen Cross,il preside del Collegio,aveva ricevuto un telegramma di estrema urgenza da parte dell’Associazione Hunter. Una forte aura era stata rilevata a kilometri di distanza da lì,una forza arcana e misteriosa di cui non si conosceva l’origine. Si erano formate  delle forti perturbazioni nella zona deserta del Sahara,nel punto in cui nasceva il Nilo.Con quel telegramma aveva ricevuto inoltre uno strano baule,incredibilmente grande su cui erano incise delle affascinanti figure.
Chiamò quindi Kaname,Yuki e Zero,le persone su cui contava di più.
“Ragazzi miei,ho trovato questo baule nei sotterranei dell’Associazione Hunter,appena arrivato dall’Egitto. Non so cosa contenga ma mi sento alquanto turbato.”
“Avete provato ad aprirlo?” chiese il vampiro purosangue corrucciato
“Si,ma non ci sono riuscito”
“Lasciate provare a me”
 
Kaname si avvicinò e all’improvviso una forza straordinariamente forte si sprigionò da dentro il baule cercando di scacciare la potenza del principe dei vampiri che si ritrovò sbattuto contro la scrivania del direttore. Yuki si avvicinò anch’essa ma venne piegata a terra,Zero sparò al baule ma il proiettile ritornò indietro e quasi lo colpì. Kainen Cross si avvicinò ad esso e stranamente non venne contrastato,anzi. Era come se venisse attirato sempre di più verso quel concentrato magnetico che creava una barriera impenetrabile. Il baule si aprì e una luce accecante si liberò da esso. Il preside si sporse e rimase a bocca aperta. Si avvicinarono anch’essi ma non riuscivano ad andare avanti perché c’era una protezione sul baule. Sul fondo del grande oggetto vi era una fanciulla. Era vestita come una regina. Era molto giovane. Dormiva. Lunghi fili d’oro ornati di perle e di rose bianche. Fresche rose. Portava anche molti gioielli che le davano un’aria incredibilmente nobile. Tra le sue mani teneva uno scrigno ed uno strumento musicale,ai suoi piedi vi era un libro che sembrava molto vecchio.

Matrioska

 Nuovi arrivi

Una carrozza si fermò davanti al Collegio Cross e il conducente aprì elegantemente la porta al suo passeggero. Una figura aggraziata,avvolta in un mantello bordeaux,ringraziò il valletto che le porse la valigia da viaggio e con un cenno della mano fece partire la carrozza. Passi lenti,leggeri sulla ghiaia del cortile,dolce rimbombo nel corridoio,fruscio del vestito contro gli stivaletti in pelle e cuoio.
Takuma Ichijo camminava velocemente tenendo in mano il registro delle classi del dormitorio Luna e,talmente era perso nei suoi pensieri,non si accorse di aver urtato qualcuno fino a che non sentì un tonfo.
Alzò gli occhi preoccupato e si avvicinò ad aiutare la ragazza a prendere la valigia da terra.
Appena vide quelle mani esili,da pianista sorrise e guardò negli occhi la fanciulla.
“Anis! Che bello vederti”
Un paio d’occhi azzurro ghiaccio si fissarono su di lui e la belle labbra si aprirono in un sorriso luminoso.
“Takuma! Che bello vederti,come stai?”
“Io sto bene e tu? Sempre in giro per il mondo e poi ti ritrovo qui. Che ci fai qui? Credevo fossi in tournee.”
“Devo riprendere gli studi se voglio che i miei genitori mi lascino ancora il permesso di viaggiare,e allora perché non venire qui al Collegio Cross?”
“Beh è una bella notizia e poi di sicuro farà piacere anche agli altri rivederti dopo tanto tempo”
“Oh che bella idea!”
“Vuoi una mano con la valigia?”
“No,grazie,sei gentile ma preferisco fare da me”
“Dai,dopo avertela fatta cadere è il minimo che posso fare!”
“Ok,grazie!”
La bella vampira camminava fianco a fianco con il suo amico quando percepì qualcosa di strano.
“Takuma,cos’è questo?” disse fermandosi
Takuma si fermò anche lui. E la sentì.
“Cos’è questa forza spirituale?”
“Viene da est.”
“A est…c’è l’ufficio del preside!”

Matrioska

Principessa del Nulla

“Madre”
“Dimmi mia cara”
“Perché papà è andato in guerra?”
“Perché ti vuole proteggere,Lizette.”
“Ma io non sono in pericolo se tu sei con me,mammina!”
“Certo bambina mia,ti proteggerò,ad ogni costo.”
“È una promessa?”                                                                                                                                                                                                         

“Certo,è una promessa”

 

Una promessa è una promessa e va sempre mantenuta,ma a quale costo?
 
Aveva sentito delle grida.
Il vestito di broccato di sua madre ricoperto di rosso. Emanava un forte odore che stordì la piccola bambina.
Fiamma all’improvviso. Ma non una,tante,tante fiamme e cenere. E polvere. E tanto male al cuore.
 
 
“Mamma? Mamma? Mamma dove sei?”
 
Silenzio.
Vuoto silenzio.
 
Dove sono? Perché sono qui,in questo baule?
Madre,padre,dove siete? Salvatemi. Salvatemi.
 
E chi sono queste persone?
Mamma,hai visto anche tu?
Perché mi guardano così?
Perché mi vogliono uccidere?
Io non voglio morire.
Mamma…perché sei per terra,senza vita? Ti hanno uccisa? E papà perché eri lontano da noi?
Non dovevi partire. Non dovevi. La mamma è morta. Non ritornerà più. Papà torna presto a prendermi perché mi sento sola in mezzo al nulla.
 
“Chi sono i nostri nemici?”
“I vampiri,sono davvero malvagi! Per questo dovrai sterminarli,fino all’ultimo. Ti voglio bene.”
“Anch’io ti voglio bene,papino”
 

 

 

 

 

Matrioska

Ninna Nanna

Non lo sapeva certo mia madre
quando a se lei mi stringeva
delle terre che avrei viaggiato,
della sorte che avrei avuta.

Perché qui c’è caldo? Forse è il tuo abbraccio mamma? E il calore delle tue braccia,del tuo petto? Vorrei tanto sentire la tua voce,così dolce,che mi canta una bella canzone. Lo sai che mi addormento così. Non riesco diversamente.

 Mi sussurravi che avrei viaggiato tanto,che avrei visto terre diverse,che avrei avuto una vita felice,che la sorte sarebbe stata buona con noi,con me, la tua bimba.
 

“Ma cosa significa questo?” chiese Yuki tremando “Che…. cosa ci fa una bambina in un baule,perché ci è… ostile?”
“Proviene dall’Africa : è stato ritrovato sulle foci del Nilo,sarà stato portato lì dalla corrente” disse il preside Cross
“Non riesco a capire” disse Kaname con tono freddo “Perché richiudere una bambina in un baule?”
“Poi guardate come è abbigliata” aggiunse Zero
“Sarà una principessa?” sospirò Yuki “ Il suo vestito è così bello” disse allungando la mano
“No,ferma!” ringhiò Kaname. Una scossa potentissima avvolse la ragazza lasciandola impaurita per terra.
“Che sciocca” disse una voce
“Anis” la accolse gioioso il preside “bambina mia,come sei diventata bella e grande!”
“Oh preside,voi sapete che sono passati quattro anni!” disse ridendo la bella vampira
Takuma si rabbuiò guardandosi attorno
“Che c’è Takuma?” chiese la nobile seguendo il suo sguardo
“Quel baule…”
“Ecco da dove proveniva quella strana aura!” disse avvicinandosi con prudenza
“No,ferma” disse Takuma afferrandola per una mano
“Tranquillo,so quello che faccio” sorrise dolcemente per poi fissare gli altri presenti con sicurezza,gli occhi chiari consapevoli.
Tese le mani all’interno del baule e prese tra le sue braccia quella piccola creatura che le si adagiò tra le braccia senza alcuna resistenza. I bellissimi capelli biondi le coprirono le braccia,la testolina si adagiò sulla sua spalla. Un ditino era trattenuto tra le labbra di bocciolo,innocentemente.
“Come…come è possibile?” disse Zero incredulo
“Shhhh,non svegliamola” sussurrò la vampira.
“Che succede!?” scoppiò in lacrime Yuki,spingendosi contro Kaname che rimase impassibile.