Il Cristallo dell'ordine

di Keila91
(/viewuser.php?uid=10091)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La sacerdotessa e il demone ***
Capitolo 2: *** L' Arrivo e gli incontri ***
Capitolo 3: *** The bloody clash ***



Capitolo 1
*** La sacerdotessa e il demone ***


La sacerdotessa e il demone
       
Sto nella brama, misero,
senza fiato; dolori crudi (celeste volere)
le ossa mi trafiggono
                           Archiolo, Fitte d'amore



Il Cristallo dell’ordine

1 Capitolo

La sacerdotessa e il demone

La Luna piena splendeva in cielo e la sua luce fioca illuminava le tenebre della notte. Un ululato si espandeva nell’ampia steppa della fredda Russia. Sembrava un grido di disperazione, straziante e malinconico. Una ragazza dai lunghi capelli, vestita con un lungo abito nero come la notte, si avvicinò lentamente a quella creatura denominata lupo e disse:
–Amore mio, vieni, vieni da me!- Il lupo lentamente si diresse verso quella stupenda ragazza, gli occhi di un viola intenso e il lungo pelo bianco e soffice –,da quanto tempo, dove sei stato? Ti ho cercato, le mie sacerdotesse sono andate in lungo e in largo per trovarti-. Improvvisamente il lupo si tramutò in un uomo alto, possente e bello:
-O mia sacerdotessa , quanto mi siete mancata-.
-Yuri, ti prego, non ti avvicinare, non voglio soffrire più di quanto già non stia soffrendo.-
 -Perché, perchè mi fai udire queste parole, così aspre e piene di tristezza? Perché vuoi allontanarti da me?-
- Amore mio, io non vorrei ma gli esseri umani, la mia specie, sono contrari a questo rapporto per i motivi che tu conosci e poi io sono una sacerdotessa e….-. Egli la interruppe baciandola dolcemente sullle labbra e stringendola a sè in un avvolgente abbraccio
 –Non devi preoccuparti Ira, non piangere-
-Yuri, io….io non voglio che ti uccidano-
-Non succedera, perché finchè vivrai tu, io non morirò-
-Perché è successo tutto questo? Perché non possiamo vivere in pace? Perché mi sono innamorata perdutamente di te? Perché è nato questo amore che ci consuma e ci fa soffrire così tanto?-.
La sacerdotessa si staccò con violenza da lui
 –Yuri, questo amore mi sta opprimendo troppo l’anima ed io….io non voglio che tu muoia, perché non riuscirei più a vivere con il pensiero di averti perso per sempre-
-Ira, soffrirei senza poterti toccare, senza sentire la tua voce, che per me è una dolce musica, non potrei vivere senza alimentare questo amore, questa passione che mi arde dentro e che provo per te, sapendonti lontana da me-
-O Yuri….- Ira si gettò fra le braccia del suo demone -….ti amo, ti amo alla follia Yuri, ma allo stesso tempo ti odio, perché mi hai fatto innamorare e ora sto soffocando in questo rapporto, in questa enfasi-.
Lui prese fra le sue grandi e calde mani, il suo delicato viso inondato di lacrime e dalla pelle liscia: -Mia piccola grande sacerdotessa lasciati consolare, abbandonati a questo mio amore e non disperarti più-.
Dopo un appassionante bacio, i due sentirono una voce che chiamava disperatamente la sacerdotessa:
–Sacerdotessa Ira, finalmente l’ho trovata!-
-Parla Niza (si legge Nisa) che cosa è successo?- -Dei soldati romani sono venuti al tempio e hanno chiesto di lei- -Cosa vorranno?-
-Grande sacerdotessa mi hanno detto che vogliono parlare con lei e poi hanno aggiunto che si tratta di una questione estremamente importante.-
–Yuri, ti prego non venire. È troppo rischioso-
-Ti seguirò da lontano-
-No- insistette Ira, la ragazza appena arrivata si accorse della presenza del demone e disse:
–Yuri, come mai qui?-
-Sono ritornato perché ho scoperto delle questioni molto delicate e soprattutto pericolose- -Davvero? Bhe ora dobbiamo andare-
- Niza! ti prego stai attenta che quei soldati non le facciano del male-
- Non preoccuparti, saprò difenderla bene, e poi ci sarai tu, no?-
Yuri fissò Ira e poi disse:
 –Sì, ci sarò, ma….- Ira lo guardò minacciosa, ma dopo il suo sguardo si addolcì
- Che c’è?….ma cosa? Yuri?!-
- No, niente-
-Mmm….voi due non mi convincete...-
- Andiamo Niza, prima di far spazientire i soldati- disse Ira
-Va bene…ah…mi raccomando Yuri-.
Ira dopo qualche passo volse il suo sguardo in direzione del demone , i due si scambiarono uno sguardo e poi lei se ne andò via.


Arrivate al tempio Ira fece accomodare i soldati stanchi e infreddoliti:
–Cosa siete venuti a fare qua?-
-Grande sacerdotessa delle Russie, l’imperatore Caio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (Kei) mi ha mandato da lei, per una questione urgente-
-In che cosa consiste?-,
Il comandante rispose -Ha solo lasciato ordine di venire qui per invitarla a venire a Roma, dove potrete parlare tranquillamente-
Niza interruppe la conversazione –Grande sacerdotessa lei non può partire proprio adesso, che stanno per giungere le feste del dio Chors (dio russo dei tratti indefiniti, correva la notte da Est verso Ovest, mentre il principe stregone Vseseav Bryocislovonic gli tagliava la strada in forma di lupo). Non puo intraprendere un viaggio così lungo!-
-Niza, non preoccuparti le feste sono fra 2mesi. Kima, tu verrai con me-
-Si, grande sacerdotessa- -Ma,Ira….-
-Niente obbiezioni- concluse Ira.
Dopo che i soldati finirono il cibo e il vino offertogli dalla sacerdotesse del tempio di Chors, si addormentarono. Nel fratempo Ira si recò nelle sue stanze, stava a guardare dalla grende finestra il paesaggio notturno. Essooffriva la veduta di un bosco e all’orizzonte i monti Urali, la fredda steppa era coperta dalle ombre della notte. Un falco si posò sul davanzale marmoreo della finestra:
–Ti ha mandato Yuri, vero?-
Il falco volò fino al centro della stanza e si trasformò in un ragazzo con gli occhi grigi, presentando sfumature sul viola. Alto, il suo corpo muscoloso e coperto da un lungo mantello e i capelli corti grigi:
–Yuri è preoccupato per te, vorrebbe che ti convincessi a non partire-
-Non può decidere ciò che devo o non devo fare- -
Ira, non sai cosa sta succedendo tra i romani e noi demoni-
-Forse, ma…-
-Allora perché hai intenzione di andare da Cesare? E’ pericoloso-
-Devo andare per forza Boris, io sono un essere umano-
-Si, ma sei anche una sacerdotessa e nel tuo sangue scorre il sangue delle sacerdotesse supreme, coloro che hanno mantenuto l’equilibrio fra gli uomini e noi per più di 3000 anni-
-L’ordine è stato sciolto, ed io sono l’ultima che ancora possiede potere e controllo su voi e su gli uomini, ma dovete capire che se non li assecondo non potrò protergervi e vice versa –
-Su questo punto di vista hai ragione, ma gli esseri umani ci credono spietati, senza sentimenti d’amore e d’odio, senza passione per nulla….e questo nonpossiamo sopportarlo-
-Vi credono così, perché hanno paura di voi!- .
I due conversanti si girarono verso la direzione da cui proveniva quella voce che li interruppe. Colei che si intravise era una ragazza vestita altrettanto con un lungo vestito nero, ma ben diverso da quello di Ira. Aveva gli occhi sull’azzurro, che richiamavano i ghiacciai della Russia, capelli lunghi, ma non troppo, alta e snella:
–Boris, come stai?-
-Kima, che piacere rivederti , sto bene anche se….-
-Anche se sei preoccupato? In questo momento tutti siamo così. Questo perché noi uomini abbiamo paura della vostra grande forza, intelligenza e della vostra capacità di controllo. Noi vi invidiamo, proviamo gelosia e odio verso voi-
-Si, ma non tutt, fra voi c' è ancora qualcuno che capisce, accetta e comprende ciò che siamo-.
Nel frattempo Ira riandò alla finestra a ricontemplare il paesaggio, fino a cge non lo vide. Alto, possente e bello come sempre, i due si fissarono a lungo, poi il loro dialogo fatto da sguardi intensi venne interrotto dalla voce di Kima, che richiamò l' attenzione della sacerdotessa:
–Boris, tu e Yuri verrete con noi- disse Ira e Kima chiese
–Come mai questa decisione?-
-I romani, soprattutto Cesare, devono capire che io non sto ne dalla loro parte e ne da quella dei demoni- concluse Ira e con una leggerezza e agilità, sfruttando i poteri da sacerdotessa, conferitele fin da piccola dal suo sangue, si lasciò cadere dalla finestra arrivando fino a terra integra. Poi Yuri le andò incontro, la trasse a se e sussurandole all' orecchio le disse:
–Nessun romano oserà sfiorarti con me accanto-.
Lei si lasciò avvolgere dal calore del suo corpo e socchiuse gli occhi:
 –Si, amore mio, nessuno oserà avvicinarsi a me, a te o a Kima e Boris, nessuno-.
Poi lo baciò dolcemente sulle labbra e lui ricambiò.


La truppa ausiliare, da 12 soldati più il comandante, si stava preparando. Già i cavalli erano sellati e pronti per un viaggio lungo, che sarebbe durato circa 10 dì di cavalcata e 9 notti di breve riposo (è una fesseria madornale. Nella realtà ci vorrebbe più di un mese….ma comunque…NdA_Già….KNdYuri).
Il comandante Maximus (Max) stava finendo di indossare l' armatura. Essa era di color argenteo-ferreo, l'elmo con qualche piuma rossa e in fine la spada con la lama ben affilata e lucente. Vicino all' impugnatura , proprio all'inizio della lama, incominciava un incisione decorativa, che ricordava un pò un arrampicante, che si prolungava fino alla punta della spada. Appena finì di vestirsi, uscì dalla tenda e il Sole, ormai alto nel cielo, illuminò il suo viso, quasi accecandolo, facendo risaltare quei suoi occhi azzurro-marino:
 –Comandante, siamo pronti, quando vuole può dare l' ordine di partire- disse un soldato
–Bene, la sacerdotessa è pronta?-
-Si, sono pronta, possiamo andare- rispose Ira.
Ora portava un abito molto strano, sembrava quasi un' armatura:
–Kima, Sirion è pronto?-
-Si Ira.i nostri cavalli sono pronti e in forze-
-Bene, possiamo andare adesso-
-Soldato, chiama in adunata il resto della truppa e di loro che si parte-
-Subito, comandante- concluse il povero soldato un pò infreddolito.
Dopo di che tutti montarono in sella e Ira in un sussurro disse a Sirion, un cavallo stupendo con un manto nero lucente e liscio, di partire a galoppo. Così partirono per un lungo e faticoso viaggio, verso un'avventura che avrebbe segnato per sempre il loro destini e quelli dei demoni.

to be continued...

Salve a tutti! Come credo, che abbiate capito, sono nuova e questa è la mia prima ff in assoluto! Perciò vi prego di essere obbiettivi nelle recenzioni, ma con un tocco di gentilezza. Altra cosa dato che sono un po’ lenta nello scrivere, credo proprio che pubblicherò un capitolo una volta al mese o forse un volta ogni morte di papa! Quindi: Scusatemi, in anticipo, per le mie future pubblicazioni ogni morte di papa! Oltre tutto dedico questo capitolo a Hiromi91 e a Keira, una mia amica bresciana. Un ultima cosa: RECENSITE TUTTI! THANKS! Dasvjdanja! Keila91

Quale la cosa più bella
sopre la terra bruna? Uno
dice " una torma di cavalieri",
uno " di fanti", uno "di navi"
Io, "ciò che s'ama" (...)

Saffo, La cosa più bella

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L' Arrivo e gli incontri ***


L'arrivo a Roma Io gloriosa qui giaccio sepolta, poichè son colei
che all'amore d'un solo uomo sciolsi il mio cinto
                                      L' elogio della castità, Anonimo




2 Capitolo



L’ arrivo a Roma e gli incontri
 




Attraversata la fredda steppa, i monti del Caucaso ed in fine le terre conquistate per ultimo dai romani, si ritrovarono a scendere la penisola italica fino ad arrivare nelle terre in cui venne fondata l’ Urbe (Roma). La città si presentava grande e possente come se volesse dare conferma del suo stato di CAPITALE DEL MONDO. Fermatesi davanti a una delle maggiori porte delle mura, che proteggevano la città da eventuali attacchi bellicosi, il comandante ordinò di farli accedere alla città. Così le porte si aprirono . C’era gente da per tutto, fra nobili e plebei si sparsero delle voci rivolte alla vista della sacerdotessa. In lontananza si poteva ammirare il Palazzo, i vari templi, che sorgevano nel foro, e il Circo Massimo:
-Grande sacerdotessa, l’imperatore ci attende alla Curia- disse il comandante Maximus.
–Bene, ma prima voglio che ai nostri cavalli sia dato mangime e acqua –
-Come volete sacerdotessa. Soldato conduca i cavalli alle stalle imperiali!-
-Si, subito comandante!-.
Dopo di che proseguirono a piedi, attraversando La Via Sacra che si insinuava fra i vari templi delle divinità romane. Sorpassato il Santuario di Saturno, apparve La Curia. La Sacerdotessa avanzò con passo sicuro, salendo le scale ed entro dentro l’edificio spalancando le porte e colse l’attenzione dei presenti. Cesare era seduto sul trono, a destra e a sinistra vi erano i gradini di marmo, con cuscini rosso porpora, su cui vi sedevano alcuni senatori:
–Imperatore Cesare! Sono venuta qui, come tu hai chiesto!-
-Grande Sacerdotessa, che piacere e quale onore averti qui. Senatori miei, questa è la Sacerdotessa venuta dalle regioni fredde dell’ Oriente, dalla Russia. (che fantasia! Gli antichi romani, di sicuro non ci sono arrivati fino in Russia, ma noi con la fantasia possiamo fare tutto, perciò chi se ne frega!XdA_Ok, possiamo tornare al racconto? Per favoreXdYuri_Calmo, Yuri. Vedi che ti faccio morire in questa ff, se non fai il bravo con me!XdA_Ok, ok. Sto calmo, faccio il bravo lupacchiotto!Xdyuri_Ecco, appunto. Scusate, ritorniamo alla ffJ! XdA) Colei di cui vi ho parlato-. Dietro a Ira apparvero tre sagome, Yuri, Boris e Kima:
–Cesare, non sono venuta fin qui per perder tempo in chiacchere o per aiutarvi a sbrigare i vostri affari. Sono venuta, solo per cercare di Stipulare una armistizio fra i demoni e voi, affinchè non si verificano battaglie o guerre.-
-E vedo, infatti! Ti sei portata dietro due demoni-.
Cesare si alzò dal trono e scese i pochi gradini, che lo ponevano più in alto, rispetto ai gradini di marmo. Andò verso la sacerdotessa e sottovoce le sussurò:
–Sta attenta, per quanto tu possa essere intelligente, astuta, furba e con un minimo di potere in mano. Non potrai sottrarti alla volontà dell’ Imperatore-
-Per quanto tu possa credere di avere me e questa situazione sotto controllo, non riuscirai ad averla vinta.-
-Tsk…vedremo-.
Poi Ira si scostò da lui e l’ Imperatore con voce suprema disse:
–Sacerdotessa, tu e i tuoi accompagnatori siete invitati a soggiornare nella Domus Caesaris e stasera si terra un festa in suo onore.-
-Grazie, Cesare!- disse infine Ira, con tono un po’ aspro e sarcastico.



Il palazzo si mostrava ai loro occhi imponente. Fatto quasi interamente di marmo. Le colonne, che sorreggevano la struttura, ornate da una serie di incisioni che riprendevano lo stile corinzio. Appena entrati si ritrovarono in una sala ottagonale. Voltati a destra poterono ammirare la sala con architetture e paesaggi vari, che raffiguravano la vita quotidiana degli aristocratici romani e del popolo. Dopo aver ammirato le prodezze degli architetti e degli artigiani , si spinsero fuori nell’ impluvio. Al centro dell’ampia stanza vi era una grande vasca e tutt’ intorno vegetazione. In fondo appariva un corridoio a cielo aperto, che permetteva l’ accesso al peristilio. Lì, comodamente distese sui triclinii, vi erano delle ancelle e la padrona della domus o meglio l’imperatrice:
-Tu devi essere la sacerdotessa venuta dal lontano continente non ancora civilizzato, la Russia, vero?-
-Si,imperatrice- -Puoi chiamarmi Livia(Hilary)-
-Si, come desideri-
-Bene; oltrepassando Ira , si fermò davanti a Yuri; tu devi essere il famoso demone Yuri Ivanov, vero? Colui che è riuscito, in meno di un minuto, a far fuori 100 soldati.-
-Si sbaglia, ne ho uccisi 102 in mezzo minuto!-
-Complimenti! Lo sai hai un ottimo spirito di osservazioni!- disse con sarcasmo Livia Drusilla.
–Io, non uccido per il semplice gusto di farlo, ma solo quando è necessario, soprattutto se Ira si trova in pericolo-
-Yuri, basta ora- concluse Ira
-No, non preoccuparti. Anche se sembra, io non vi odio come Cesare, ma nemmeno vi stimo- -Strano, dimostra di disprezzarci-
-Ahahahah…sei proprio degno della tua fama di demone coraggioso, intrepido, sfacciato e testardo- -Grazie, ma anche lei non è da meno, visto che è…-
-Visto che sono l’ imperatrice del mondo conosciuto? Colei che è sposa dell’ astuto imperatore Augusto Cesare, giusto?-
-Si, voi mi stupite. Siete molto perspicace e sicura di voi-
-Grazie, Yuri.-.
Dopo di che un giovane alto, con lunghi capelli corvini legati in un lungo nastro bianco, atreversò il corridoio e giunse sulla soglia del peristilio:
–Madre, ero preoccupato per voi. Credevo foste andata alla Curia!-
-Tiberio ( Rei), figlio mio. Non sono andata più, perché mi era giunta notizia dell’arrivo di costei-. Livia si scostò con eleganza, per permettere al figlio di vedere la ragazza dai lunghi capelli castano, con sfumature sul biondo scuro, occhi color castano-chiaro come l’ ambra:
-Ave, primcipe Tiberio-
-Lei deve essere la grande sacerdotessa barbara, venuta da lontano insieme a questi due demoni!- disse il principe in modo un po’ brusco e con espressione, che sembrava rivelare disprezzo.
-Si, il mio nome è Ira Darkov e questi sono Yuri, Boris e Kima, anch’essa sacerdotessa.- concluse così Ira
-Bene, ora credo che voi vogliate ritirarvi nelle vostre stanze. Sarete stanca- disse Livia.
-Si, se lei consente, vorrei ritirarmi-
-Certamente. Lesbia, Cornelia accompagnate la sacerdotessa e i suoi amici nelle stanze riservate agli ospiti.-
Le due ancelle si alzarono dai triclinii e con grande cortesia e riguardatezza accompagnarono gli ospiti.


Arrivati nella stanza, Ira si lasciò cadere supina sul letto morbido pieno di cuscini rivestiti di lino morbido (non so quanto possa essere morbido il lino….xdA):
-Ira, che intendi fare? L’ imperatrice sembra, in un certo senso, non restia nei confronti dei demoni, ma il principe Tiberio mi lascia un po’ scettico- disse interrogativamente Yuri.
Ira si mise a sedere:
-Yuri,dolce angelo demoniaco, non devi temere ne devi allarmarti per ciò-
-Amore mio, io non li temo per me, ma per te. Ho paura di perderti e questo non posso farlo accadere e sai anche i motivi. Cesare è troppo astuto e spietato, per voler solamente mantenere l’equilibrio. Lui vuole ben altro da te. E tu sai a cosa mi sto riferendo.-
Ira gli prese una mano e lo trasse a se:
-Se accadrà qualcosa, che potrebbe sconvolgere il delicato equilibrio, prenderò la decisione definitiva, che condizionerà le nostre esistenze per sempre-.
Yuri si sedette accanto a lei e delicatamente accarezzò il suo viso liscio, suscitandole sicurezza. Poi incominciò a baciarla sul collo, facendola distendere lentamente sul letto:
-O mio dolce amore proibito, ti desidero, ti bramo, voglio unirmi a te anima e corpo-.
Slacciò, dalla schiena, il vestito di lei e nel mentre la riempiva di baci, scendendo fino al seno caloroso:
-Ah…Yuri, ti prego, smettila! Non possiamo…e tu lo sai!- implorò Ira sottovoce e con difficoltà.
A quel punto Yuri, si vide costretto a scostarsi da lei, per permetterle di riprendere fiato e uscire dallo stato di eccitamento e di desiderio intenso:
-Scusami, solo che…-
-No, anch’io vorrei, ma non si può fare. Al meno non ancora.-
-Ira, non c’è la faccio più! Il desiderio di possederti, si fa ogni giorno, ogni istante più intenso. Mi sta distrugendo il non poterti avere.-
-Ooh…Yuri…- Ira si gettò fra le sue braccia -…come vorrei non essere nata come sacerdotessa dell’ antico ordine. Vorrei non aver avuto questo sangue, che mi tiene vincolata, in una morsa senza via d’uscita. Yuri…ti… amo! TI AMO TROPPO!-
-Ira, ti prego non piangere. Non devi non accettare ciò che sei. Perché sei colei che può fare ancora qualcosa in questo mondo disordinato, per prevenire la guerra. Perciò non ti abbattere ora. Non rinunciare a ciò che sei. Io ti amo e ti acetto per quello che sei. Anche se ci sono degli ostacoli grandi nel nostro rapporto, aspetterò, se dovrò aspettare. Finchè non giungerà quel momento tanto atteso.-
Dopo di che, Ira si alzò dal letto e andò a prepararsi per il banchetto.


Arrivati nel senprosio, Ira e gli altri si accomodarono sui ticrlinii. Cesare, appena si accorse della presenza della sacerdotessa, non potè fare a meno di ammirare la bellezza, l’eleganza e la sensualità racchiuse in lei. Anche se sapeva che quella sacerdotessa doveva essere sua, per poi finalmente riuscire ad ottenere ciò che custodiva. Comunque sia, non snegniò di ammirare le sue forme sinuose: era vestita con un lungo abito nero ricamato, attilato, che mostrava il profilo del suo corpo. Le maniche di lino molto lunghe, con una spaccatura, che le permetteva di muovere le braccia come desiderava. Dopo poco Cesare venne richiamato alla realtà grazie allo sguardo penetrante di Yuri. Così per sfuggirgli, richiamò l’attenzione di tutti i presenti:
 -Carissimi amici e alleati miei, sono onorato che siatente venuti, qui oggi, per onorare e festeggiare insieme l’arrivo della Grande Sacerdotessa Ira Darkov. Perciò, perché aspettare ancora? Sia dato inizio al banchetto!-
-Aspettate un attimo!; intervenne Ira; Anch’io sono onorata e felice di essere qui, oggi. Sono lieta di scoprire persone, che hanno intenzione di riprestinare l’ ordine. Grazie a tutti di esserci.-
-Bene, ora che la sacerdotessa Ira ha parlato. Possiamo festegiare. Che entrino pure cibi e vini!-
Un attimo dopo i servi e le serve entrarono portando dei grandi vassoi inbanditi e grandi brocche piene di vino. Così iniziarono a mangiare e Yuri, mettendo da parte un po’ del suo orgoglio e del rancore per gli esseri umani, fece un apprezamento sul cibo. Successiavamente entrarono le danzatrici e i musici, che incominciarono a danzara e la festa entrò nella fase più divertente:
-Madre, non mi fido di quei due. Lei, mi sembra, che sia sotto l’ influenza del demone-
-O mio sospettoso e cauto Tiberio, non devi aver timore della sacerdotessa. Per quanto sia giovene e bella, lei è saggia, sa cosa deve fare e sa perché oggi si trova qui. Però non dobbiamo dimenticare, che rimane pur sempre un essere umano.-
-Madre, ma non credete che sia opportuno tenerli d’occhio, soprattuto il demone?-
-No, Tiberio. Ora basta, con queste tue ubbie. Gotiti la festa e fai compagnia a tua sorella Giulia ( Mao)- concluse stanca Livia.
Dopo sfrenate danze, confessioni peccaminose, risa e scherzi. Cesare si alzò dal triclinio e con un solo gesto di mano fece interrompere la musica:
-Ora, miei cari ospiti, per dar tocco finale alla festa. Vi ho fatto una sorpresa. Entrino le guardie con la prigioniera.-
Le lunghe tende rosso porpora si alzarono, lasciando apparire una ragazza in catene accompagnata da 4guardie. I presenti incominciarono a esclamare e a commentare e Tiberio rimase affascinato da quella creatura, che avanzò spinta dalle guardie fino al centro della stanza:
–IO TI AMMAZZO, MALEDETTO SEN….AH!- urlò la ragazza prima di essere frustata.
Yuri alla vista di tutto ciò, esplose di rabbia:
-LASCIATELA IMMEDIATAMENTE!-
-No, Yuri. Calmati! Ti prego!-
Ira stentò a trattenere il demone, che stava trabbocando di ferocità:
-Che c’è demone? Lei è una pregioniera qualsiasi. O forse ti da fastidio che ci sia un demone in catene?- chiese provocamente Cesare
–Grr…Che razza di impertinente sei?! Tu vorresti fare un accordo con noi, per trovare finalmente la pace. Ma le tue azioni, mi sembrano, vogliano dimostrare altro o forse sbaglio?-.
Cesare scese le scale e si diresse verso il demone in catene:
-Ahahahah…E se ti dicessi che questo demone ha uciso un’ intera famiglia? TU, vorresti lo stesso che la liberassi?-.
Yuri girò lo sguardo verso la ragazza e le chiese in dermoke:
-Fa en kiruyu tat? Ver?-
-Ne, to bjskyei. Mar, acc nertoten far kiru cun menor setor, fer venert!- (traduzione nella lingua di noi poveri esseri umani: -Non hai fatto veramente questo? Vero?- -No, non ho ucciso nessuno. Però, voglio ammettere che avrei voluto uccidere quel maledetto senatore, per vendetta!- xdA). Rispose la ragazza.
–Ha smentito ciò che hai affermato, anche se prova un odio profondo per un senatore-
-Beh…fa lo stesso. Se continueranno a esistere dei demoni che provano istinti omicidi nei confronti degli uomini, come speri, tu e la sacerdotessa Ira, che si possa istaurare una pace? Perciò, verrà giustiziata domani, davanti al popolo romano- disse Cesare con arroganza.
–Se tu farai una cosa del genere…giuro che distruggerò te e tutti coloro che ti sostengono. Non risparmierò nessuno!-
-Yuri, sta calmo. Non devi cedere alle sue provocazioni. Ti prego, ascoltam!- disse sottovoce Ira –Cesare. Sono sicura che ci sia qualche modo per…-
-No! Non c’è nessun modo!-
Dopo intervenne Boris, che riuscì qusi a dissuadere Cesare:
-Allora, avete la massima intenzione di salvare questo demone? Per poi farte cosa?-
-Cesare, noi demoni, come ci definite voi umani, siamo tutti compagni e non accettiamo ne ribellioni all’interno della nostra cerchia e ne tanto meno chi fa del male a uno di noi. Anche se ci sono demoni che meritano davvero la morte.- disse Boris
–Bene, allora ammettete che ci sono degli esseri che meritato la pena capitale. Perché, dunque, volete salvare questo demone?-
-Perché ella non ha fatto alcun male. Non si è sporcata le mani di sangue altrui. Perciò, in nome del nostro futuro armistizio, liberala-
-Tu, demone, mi hai quasi persuaso…mm….Grazierò costei, solamente se si batterà contro i miei migliori gladiatori- concluse Cesare.
Per tutto il semprosio si diffusero voci:
-Cesare, la ragazza non può combattere da sola in queste condizioni. Perciò, accogli la mia proposta di scendere nell’arena a fianco lei- intervenne Yuri.
–Si, si potrebbe fare. Sarà molto interessante vedere due demoni che combattono per la salvezza di uno di loro…ihihihih- disse Cesare ghignante.
Dopo la ragazza in catene guardo Yuri e Boris quasi per ringraziarli e nel momento successivo, quando i soldati la stavano per portare via, Ira intervenne, chiedendo a Cesare di poter condurre la ragazza nelle sue stanze, sotto la sua responsabilità. Così Cesare acconsenti e la ragazza andò trasportata da Boris nelle loro stanze.


Nel frattempo nell’ impluvio, Tiberio ripensò a quella ragazza demoniaca e percepì una strana sensazione, che lo percosse tutto fino a provocargli delle fitte allo stomaco. Poi sua sorella Giulia(Mao) lo riportò alla realtà scuotendolo leggermente e chiedendogli: -Cosa c’è? Ti senti male? Tiberio!-
-NO, non preoccuparti Giulia.Non ho niente, solo che…-
-“Solo che”…cosa? Mi pare che i tuo pensieri siano rivolti intensamente a qualcosa o a qualcuno…sei così pensieroso dalla cena. Non è che è colpa di quel demone?!-
-Ma di quale demone parli! Giulia, tu stai farneticando, piuttosto non credi che sia tu quella che si sente male?!-
-No, caro il mio fratello. Avanti, non fare il sostenuto e confidati con la tua sorellina!-
-Giulia, ti ho detto già….uff…non lo so! Non so cosa mi stia capitando!-
-Capito!….eheheheh…e bravo il mio fratellone. Mi sa che ti stai innamorando per la prima volta e per giunta di un demone…ehehehe…-
-Smettila di ridere in quel modo! Uffa, me ne vado!-.
Così dicendo Tiberio si scosto dalla colonna su cui si era appoggiato prima e se ne andò via.


Nelle stanze di Ira, venne adagiata sul letto la ragazza, che già da prima, stava lottando con agonia contro il dolore provocatole dalle ferite subite durante le torture nelle prigioni. Soprattutto con quella al fianco, la più profonda e più grave, dalla quale Kira ancora perdeva sangue:
-Vi ringrazio di avermi sottratto a morte certa-
-Non preoccuparti, perché in un certo senso è il nostro dovere. Potrei sapere chi sei?-
-E’ la figlia dell’imperatore demoniaco Ren Tao, Kira Tao ( Ren Tao, personaggio tratto da Shaman King. Scusate, ma non sapevo come chiamare il grande e vecchio imperatore demoniaco! DXA)- disse con tono calmo e freddo Yuri
-Mm…forse un tempo lo ero. Ma da quando mio padre è morto e la capitale demoniaca Kino-pè(notare bene che ho fatto una specie di anagramma di Pekino e mi è uscito…Kino-pè! Anche su consiglio di mia nonna…ahahahah!xdA_Ma la vuoi smettere di fare sempre interruzioni nel corso della storia?!K xdYuri_COSA HAI DETTO?!…IO SONO L’AUTRICE, LA REGISTA DI QUESTA FANFICTION E TU, INVECE, SEI SOLO UN PROTAGONISTA! PERCIO’ POSSO FARE TUTTE LE INTERRUZIONI CHE VOGLIO! CAPITO?!…Grr...xdA_s-si, h-ho affe…rato il c-concetto…scusami xdYuriL_Ok, ritornando alla storia…xdA) è stata distrutta, non sono altro che un semplice demone.-
L’espressione della ragazza si incupì ancora di più e sul suo volto liscio scese una lacrima:
– Allora vuol dire che Cesare…….insomma….è stato lui a distrugere Kino-pè-
-Si, ma la fatto istigato anche da quel maledetto senatore, Sacristiano! Che non è altro un lurido avvoltoio, che ronza sempre intorno a Cesare!- disse Kira con disprezzo.
 –Per questo hai tentato di uccidere quel senatore e la sua famiglia, per vendetta?- chiese Ira –Già…-
-Ma c’è ancora una cosa che non capisco: come mai non siete riusciti a difendervi?-
-Il perché è semplice, Ira: da quando è morto mio padre ci sono state delle dispute per il passaggio al trono, dato che ero io l’unica figlia che aveva. Così il regno si è incominciato a dividere in più parti, ognuna guidata da un comandate o da un Marzesck( specie di senatore molto potentexdA). A lungo andare la capitale si è indebolita e così Cesare ne ha approfittato e in quell’ attacco sono morti gli ultimi parenti che avevo…sigh…-.
Dopo queste notizie, date con sofferenza, rabbia, dolore e angoscia. Kira si addormento tra le lacrime. Allorchè Ira decise, quella notte, di lasciarla riposare in soltudine lì, ma sempre sorvegliata dallo sguardo vigile di Boris.


Yuri si trovava fuori, nel peristilio, ad osservere la moltitudine di stelle di un cielo sereno e limpido, a differenza degli stati d’animo di tutti. Pensò a una moltitudine di cose: Quanto tempo era passato, dal primo istante in cui i suoi occhi si incrociarono con quelli di Ira? Ripenso al giuramento fatto all’ordine delle sacerdotesse, più di 450 anni fa, di proteggere il tempio della sacerdotessa a costo della propria stessa vita. La nascita di un amore bello quanto inconcepibile con Ira. I dissensi con gli altri demoni invidiosi, per il fatto di essere lui il Prescelto, l’unico in grado di proteggere, assieme alla sacerdotessa Ira, il Cristallo dell’ ordine. La tristezza, l’odio, l’amore, la gioia di essere con lei nei momenti più difficili e più belli. La sofferenza, la malinconia, la disperazione e il disprezzo provati con lei, per lei, per quel mondo caduto nel caos. Al ricordo di tutto ciò, lungo il suo viso scese una lacrima:
– Yuri, sono preoccupata. Così non riusciremo a concludere niente!-.
La voce di Ira ridesto Yuri dai suoi pensieri:
-Ira, adesso basta con questa storia. Apri gli occhi! Ormai ciò che speri tu non potrà mai accadere. L’hai visto anche tu con i tuoi occhi: Cesare non ha la minima intenzione di trovare un accordo. A lui importa solo di potersi impossesare del Cristallo dell’ ordine.-
-Yuri, allora tu sapevi tutto fin dall’inizio! Perché non me ne hai parlato?!-
-Ira, ho saputo tutto nell’ultimo viaggio che ho fatto. Volevo dirtelo quando sono tornato, ma poi tutto è sucesso in fretta. I soldati romani, che sono venuti a chiamarti per ordine di Cesare. La venuta a Roma. La “festa di benvenuto” e infine la scoperta della cattura di Kira.-
-Quindi non c’è altra possibilità, che quella di contrastarlo. Ah…sono ingenua e debole, vero? Non sono riuscita a compiere il mio dovere, per prevenire una guerra certa. Forse non dovevo essere io a ereditare una così grande responsabilità.-
Yuri la trasse a se e l’abbracciò fortemente.
-Tu non sei affatto ingenua o debole, anzi sei l’esetto opposto. In te è celato il Cristallo dell’ordine, tu sei l’unica in grado di custodire un potere simile, capace di distruggere o di plasmare la vita stessa. Questo potere, come ben sai, è stato affidato all’ordine delle sacerdotesse più di mille anni fa, per stabilire l’ordine nel caos totale. E adesso questo potere è succeduto a te.-
-Hai ragione, ma non so cosa fare. Non riesco a prendere una decisione. Yuri, come faccio?! O Yuri, ti amo, non lasciarmi mai.-
-Si, Ira. Iavaranesto( ti amo in demoniaco….ahahahah…xdA_C’è molto da ridere vero? Poi si può sapere perché ho più di 450anni? Non potevi farmi un po’ più giovane?!xdYuri_Yuri, cosa ti ho detto prima?!xdA_Dunque, tu sei l’autrice e la regista di questa ff e puoi fare tutto quello che vuoixdYuri_Si, e ora aggiungo un’ altra cosa: NON DEVI FARE CRITICHE SU CIO’ CHE SCRIVO! QUESTO COMPITO LO HANNO I LETTORI!xdA_Ok, sto zitto. Aiuto, help me, may day, S.O.S.! Salvatemi da questa pazza!xdYuri_Siiii…scappa scappa. Tanto non puoi sfuggire alle mie grinfie, lupacchiotto mio! Ah, scusate……ritornando alla ff…xdA). Non preoccuparti risolveremo inseme questa situazione, come è destino che sia-.
Ira, dopo un po’, si addormento nell’ abbraccio di Yuri sentendosi al sicuro da tutto. ù


Una leggera brezza soffiava sulle tende del letto, tale da permettere di intravedere una bellissima ragazza addormentata. La pelle liscia e pallida. Lungo tutto il corpo lividi e ferite si estendevano, provocandole dolori. Le palpebre quasi nascoste dai lunghi capelli neri. Respirava ritmicamente e lentamente, come se stesse assaporando l’aria fresca e pulita, a differenza di quella che fino a poco tempo fa respirava nei carceri sotteranei del palazzo. Ad un tratto le tende vennero scostate da una mano, lasciando intravedere un ragazzo dai lunghi capelli corvini. A quel punto la ragazza venne destata dal suo sonno e si mise a sedere sul letto spaventata:
-No, sta calma, non ho intenzione di farti del male- disse il ragazzo
–Chi sei?! Ah…m-ma…TU, s-sei….il p-principe Tiberio. Che ci fai qui? Che cosa vuoi?- disse spaventata Kira.
-Ecco, il fatto è….c-che….volevo vederti da vicino, conoscerti, parlarti!…mm…Forse mi crederai uno stolto o uno stupido, ma dal primo momento che ti ho visto, qualcosa in me è cambiato. Tutto il rancore e l’odio che provavo verso i demoni e come sparito, scomparso.- il ragazzo spostò le tende ancora di più per potersi avvicinare al letto.
 -C-che vuoi fare? No, fermo! Non ti avvicinare!-
-Calmati, voglio solo vederti meglio. Prometto che non ti tocco.-
Così Tiberio si sedette sul letto accanto a Kira:
–Come sei entrato? Se c’è Boris fuori?!-
-Semplice, sono entrato dalla finestra. Dopo tutto io qui ci vivo. Conosco questo palazzo da quando avevo 8 anni. Boris sorveglia solo la porta e io sono un mago nell’ eludere la sorveglianza…ihihihih…-
-Sarai anche “un mago nell’ eludere la sorveglianza UMANA!”, ma un demone…mi pare troppo difficile!-
-Ah! B-boris….ma…c-che…piacere conoscerti! Eheh…!-
-Cosa ci fai tu qui? Esci subito, se non vuoi che ti ammazzi!-
-No! Boris lascialo stare. E’ venuto qui con intenzioni buone, non cattive. Se no già a quest’ora sarebbe morto. Perciò potresti concederci un po’ di tempo, per parlare?-
-Uff…Va bene, ma appena prova a fare qualcosa chiamami, che ci penso io a questo qui!-
-Ok, ora lasciaci soli- a tal punto Boris capì che era tutto tranquillo e se ne andò.
–Ora puoi dirmi perché sei qui, parla-
-Va bene…mm…uff…ok…vedi, io avevo motivi ben diversi dai senatori o da Cesare, per il fatto di odiarvi. Inizialmente non provavo alcun rancore nei vostri confronti, ma quando il mio vero padre fu ucciso da un demone, in me nacquero un sentimento di odio e il desiderio di vendetta verso tutti voi. Anche quando scoprì, che mio padre meritava la fine che ha fatto. Ora però qualcosa dentro di me è cambiato, ma non so il perché. Ti prego, credimi!-
-Io, non so che dire. Non puoi pretendere che io ti aiuti. La tua famiglia…ha…..distrutto tutto ciò che possedevo, pure la mia famglia.-
Kira si mise a piangere
–Scusami, non intendevo farti ricordare momenti brutti…- .
A quel punto il pianto di Kira si fece più forte e dirompente e lei, così, si butto tra le braccia di Tiberio:
“Mm…c-che cosa’ è questa sensazione di calore che sto provando? E’ quasi un dolce inferno di fiamme ardenti che mi pervade…..che bellissima sensazione”.
Tiberio a quel punto ricambiò l’abbraccio e socchiuse gli occhi.

To be continued....

Salve a tutti! Dunque, prima di tutto mi scuso perchè ho perso tempo nel postare il 2° cap. Poi vorrei passare a ringraziare tutti quelli che hanno letto il primo capito e in particolare quelli che l'hanno recensita:
Hiromi: Grazie di aver letto e di aiutarmi nella ricercati di attori per le parti.

Keira91: Grazie anche a te di aver letto e recensito. Ho fatto come mi hai detto, ho aspettato che molti leggessero, ma hanno recensito solo in 3. Sigh sigh sigh....si vede che forse non piace il mio stile e la mia fantasia.

Marikan: Mi fa piacere, che ti sia piaciuto il primo capitolo. Spero di aver soddisfatto anche questa volta le tue aspettative. Ciao e grazie di seguire e di recensire.

Ok, finiti i ringraziamenti, vi lascio. Al prossimo (non so quando) capitolo!
Ciao
Keila91
P.S. VI PREGO RECENSITEEEEEEEEE!!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** The bloody clash ***


the bloody clash
3 Capitolo



The bloody clash


Quell’abbraccio sembrò durare per un’eternità. Kira, quando smise di piangere, si accorse di ciò che era successo. Lei si era buttata fra le braccia di quel ragazzo. Quel ragazzo che non altro era che il figliastro di Cesare, il suo peggiore nemico. Stranamente fra le sue braccia si era sentita protetta, al sicuro. Poi, quando si sentì pronta, alzò lo sguardo incrociando quello del ragazzo, che a prima vista sembrava sbalordito, ma che poi si rivelò dolce e pieno di compassione:
-Oh…scusami. Non era mia intenzione…- disse piano Kira
-No! Non devi scusarti. Non c’è ne motivo, soprattutto quando si ha la necessità di sfogarsi e di essere consolati! Anche da una persona estranea.-
Kira alle sue parole sorrise leggermente e lo ringraziò. Nell’istante dopo una sagoma alquanto grande apparve dietro il ragazzo, che lo afferrò per una spalla. Tiberio sentendosi girare nella parte opposta a Kira, rinsalì dalla paura:
-Credo proprio che tu debba andare ora, giusto?-
-Eh…s-si, f-forse è o-opportuno che i-io mi ritiri, Boris- disse titubante Tiberio.
Dopo Boris lasciò la prese e controllo se Kira stava bene, ma vide che i suoi occhi erano rossi e il viso bagnato:
-Kira, ti senti bene? Questo qui a osato farti del male, forse?-
-Boris, ma che dici! Non le ho fatto del male!- urlò Tiberio per difendersi
-Sta zitto! Se non vuoi, che Cesare si ritrovi un figlio in meno!- ringhiò Boris, mentre teneva Tiberio per la tunica. Poi Kira scoppiò improvisamente a ridere:
-Cosa ci trovi da ridere?!- chiesero Boris e Tiberio contemporaniamente.
-Ihihihih…niente e solo che voi due messi assieme siete dei buffoni di prima categoria…Ahahahahahahah!- disse allegra Kira
-Mm…per questa volta passa, ma la prossima…-
-Adesso basta, Boris! Non mi ha fatto alcun male! Lascialo!- ordinò Kira.
Così Boris lasciò la presa e Tiberio cadde per terra:
-Ahia! Potevi fare un pò più piano, no?- borbottò Tiberio
-Invece di lamentarti, sarà meglio che ti sbrighi a uscire se non vuoi...-
-Si si "Se non voglio che Cesare si ritrovi un figlio in meno". Già lo so! Boris!-
-Bene, dunque....FUORI DA QUESTA STANZA!- urlò Boris
-Aaaaah! S-si subito! Ciao Kira!- disse Tiberio scappando dalla porta
-Ahah....Batjsta net Tiberio! (Buona notte in dermoke xdA)- disse Kira.
Poi Boris fece distendere Kira sul letto e le raccomandò di riaddormentarsi, poichè domani si sarebbe deciso, con l'arte del combattimento, la morte o la salvezza di costei (siiii voglio rimettere di nuvo di moda la porala costei!xdA_Idiota!xdTutti): " Non so perchè, ma quel ragazzo mi incomincia a piacere sempre di più". Pensando a ciò Kira cadde nuovamente in un sonno profondo.


Bambini che correvano su e giù per la Via Appia (Antica xdA). Gente, che si dirigeva verso l' imponente Circo Massimo. Dove fra pochi attimi si sarebbe decisa la sorte di Kira in un scontro sanguinario:
- Yuri, mi raccomando. Cerca di evitare spargimenti di sangue inutili. Uccidi solo se è strettamente necessario.-
-Si, lo so Ira. Cesare aspetta solo una falsa mossa da parte nostra. Tsk...quello è capace di tutto, pur di sopraffarci...-
-Venderebbe l'anima! Volevi dire questo, vero?- disse Kira
-Venesto (Ciao in dermokexdA) Kira! Come stai oggi?- domando Ira dolcemente
-Bene. Una notte di riposo era quello che ci voleva. Anche se non sono guarita del tutto, mi sento informa!-
-Meglio, perchè sarà dura! Non so perchè ma ho uno strano presentimento-
-E fai bene ad avercelo! Purtroppo posso solo dirvi di stare molto attenti- disse una voce alle spalle di Kira.
-Eh? Tiberio! Che ci fai qui?- disse Kira sorpresa di rivedere ancora quel ragazzo
-Ave Kira. Sono venuto qui perchè devo darti una cosa- il ragazzo arrossì leggermente
-Kira, è ora di andare!
-Si Yuri, un attimo solo.-
-Ok, noi intanto andiamo avanti ci vediamo davanti all' entrata dei gladiatori!- disse Ira trascinando via Yuri, che non capiva cosa stava succedendo:
-Ma dico c'era bisogno che mi trascinassi via in quel modo?-
-Yuri, certe volte sei proprio ottuso! Non hai visto che volevano stare un pò soli?-
-Mm...Ira, posso dirti una cosa...-
-Si, cosa?-
-Me ne sono accorto che quelli volevano stare da soli, ma non pensi che per ora sia più importante pensare al combattimento che ad altre cose?-
-Yuri, sta calmo. Lo so perfettamente, ma credo che sia giusto che quel ragazzo esprimi i suoi sentimenti. Dopo tutto anche Kira ha bisogno di qualcuno.- disse Ira un pò triste
-Si, hai ragione. Scusa-
Yuri le prese una mano e la trasse a se.


Il vento soffiava leggero, muovendo i capelli dei due ragazzi l'uno difronte all'altro. Sembrava quasi che tutto intorno a loro, gente, carri e altro, non esistesse. Il ragazzo aveva lo sguardo basso, mentre la ragazza lo fissava un pò tristemente. Poi lui si fece coraggio e alzò la testa. I loro sguardi si incrociarono e lei cambiò espressione, divenne dolce e sulle labbra si dilegnò un leggero sorriso:
-Kira, ti prego leggi questa- disse Tiberio estraendo una pergamena da sotto la tunica bianca
-Eh? Cosa....ma è una lettera....Tiberio io...-
-No, non dire niente. Leggila e se poi ti va, rispondi.- disse speranzoso il ragazzo
-Si, Tiberio...-
Poi Lei le si avvicinò e gli diede un bacio sulla guanci e sottovoce disse:
-Arrivederci dolce principe Tiberio. Forse ci rivedremo o forse....-
-Si, ci rivedremo quasi sicuramente. O bella principessa Kira-
Kira accennò una piccola risata e poi gli voltò le spalle e raggiunse gli altri, lasciandolo lì, in mezzo a quella folla, con un pensiero:
"Kira, fa attenzione, ti prego!"


All' interno Il Circo Massimo, sembrava ancora più maestoso di quanto potese essere di fuori. L' Arena ovaidale, era immensa, circoscritta dalla cavea, capace di contenere anche 260.000 spettatori (queste informazioni le ho prese da un'enciclopedia....xdA). Al centro dell'Arena vi era la spina, una costruzione sorretta da due colonne, che segnalavano il percorso delle bighe. Al di sopra della cavea era posto il "palchetto imperiale" dove vi risiedeva l' Imperatore:
-CITTADINI ROMANI! OGGI, IN QUESTA FANTOMATICA ARENA, VI SARA' UN COMBATTIMENTO UNICO! SI SCONTRERANNO DUE DEMONI CON I NOSTRI MIGLIORI GLADIATORI!-
La folla esultò alle parole pronunciate da Cesare:
-MA PRIMA PER INTRATENERVI, CI SARA' UNO SPETTACOLO! CHE ENTRINO GLI ATTORI E GLI ACROBATI! (Qui ci vuole una fantastia assai grande!xdA_Ma come si fa a mettere in un ff ambientata nell'epoca dell'antica Roma, gli acrobati!xdYuri_....-_-.....Yuri, comincia a corre! Boris! Acchiappa Yuri e poi portamelo qui!xdA_Si, come desidera ImperatricexdBoris_Ihihihihih! Quanto mi piace farmi chiamare Imperatrice!...Ahahahahahahahah....tornando alla ff....)-
Così lo spettacolo in cominciò.


Intanto in uno dei Carceres dei lati corti, Yuri e Kira si preparavano per lo scontro. Kira si tolse il mantello che portava. Indossava un kimono, che aveva i pantaloni blu-cobalto e il sopra rosa, i capelli in parte slegati. Al collo portava un'amuleto con lo stemma dell'impero demoniaco e ai polsi due manichette " stile gotico" e legata alla vite una spada.(tipo così...se non si vede e siete curiosi datemi il vostro indirizzo email che vela spedisco! xdA)
Mentre Yuri era vestito con un'armatura molto sottile, che gli copriva le parti vitali di estrema importanza:
-Kira, sei pronta?- chiese Yuri
-Si, sono prontissima! Anche se la ferita al fianco non si è cicatrizzata del tutto e mi duole ancora-
-Mm....metti questa fascia protettiva. Se per caso un gladiatore ti colpisse lì, la fascia attenuerebbe il colpo. Non ti preoccupare, ce la faremo.- disse Yuri sorridendo, ma allo stesso tempo un pò preoccupato.
-Si, hai ragione. Noi siamo demoni! Nessuno può batterci! Almeno credo...-
-Non ti devi scoraggiare mai. Ricordati, che tu sei la figlia del grande Imperatore Ren Tao.-
-Si, grazie Yuri.-
Così dicendo Kira si mise la fascia e quando ebbe finito, si voltò per prendere la spada, che aveva posato per mettersi la protezione e si accorse di una cosa. La lettera, che Tiberio le aveva scritto, quasi se la dimenticava. Come aveva potuto....mmm....non lo sapeva neanche lei. Decise, quandi di prenderla in mano e...:
"Non so. Forse dovrei leggerla oforse è meglio lasciar perdere....mm...uff...lui è un essere umano e io un demone. Non abbiamo niente in comune....non so....ok, la leggo!".
Così pensando aprì la busta, spiegò la lettera. La calligrafia era molto affusolata e raffinata e per un attimo Kira ebbe nuovamente timore di leggere il contenuto, ma si fece subito coraggio, così prese un bel respiro e cominciò a leggere:

"Ieri, ti incontrai. Quel giorno mai scorderò, perchè da quel Ieri mi innamorai.
Ho aperto gli occhi, la mente, l'anima.
Ho trovato ciò che da tempo cercavo, un' amore!
Che sappia farmi scordare il dolore sofferto in passato
.
Un'amore capace di sciogliere il gelo nel profondo del mio cuore.
Ho trovato qualcosa che mi dia forza,
Per vivere!
Per sperare!
So che, forse quest'amore è impossibile.
Però, io non mi fermerò, continuero a sperare, perchè la sete
d'amare non è sazziabile,
Come lo è la fame del corpo, che richiede cibo ed acqua
Per andare avanti
Per continuare a vivere.
Perciò, con tutta la speranza dentro di me,
cercherò di strapparti
Un soffio d'amore.
Che mi sappia sostenare, finchè tu
non ti abbandonerai a questa
AMORE IMPOSSIBILE!
Finchè, non verrai a me, con me
Per sognare
Per desiderare
Amare e Sperare
In quest' amore
AMORE IMPOSSIBILE!
La tua voce soave, mi risuona nelle orecchie,
come il suono della dolce cedra.
Non riesco a smettere di pensare a te,
Al tuo viso rilassato, mentre dormi,
Alla tua bellezza.
Ti pegro!
Non fare sfreggio del mio amor.
Saffo inerme, provò dolore nelle tante sofferenze subite.
Ed io non voglio essere come Saffo.
Mio amore impossibile!
Oggi il mio cuore e la mia anima ti accompagneranno
nella battaglia e se dovessi perdere,
mi getterò nell'arena e ti salverò
Mio dolce amore impossibile.

Tiberio"                                 

Dopo aver letto la lettera, Kira la richiuse e la rimise nella busta. Poi per un momento rimase ferma, inerme, sbalordita. Non poteva credere che il figliastro del suo peggior nemico si era innamorato di lei. NO! Non poteva accadere una cosa simile! Non doveva lasciarsi trasportare da quella sensazione! Lei era la figlia dell' imperatore demoniaco Ren Tao. La principessa legittima al trono di un regno ormai andato perso. Continuava a ripetersi che nulla di buono poteva accadere da quella faccenda! L' unica soluzione a quella imminente catastrofe, era quella di cambiare i sentimenti del ragazzo nei suoi confronti. Ma come fare?!......non riusciva a trovare niente. Perchè?! Forse.....


L' imperatore era comodamente seduto sul suo trono. Ai suoi lati c' erano: la sua adorata figlia Giulia e il suo erede al trono, Tiberio. Sua moglie era poco distante, bella come sempre. I suoi capelli castani e quei occhi color nocciola, che non smettevano mai di attrarlo. Ritornando alla realtà, si accorse che Tiberio aveva qualcosa di strano. Forse stava poco bene. Comunque non volle approfondire la questione. Aveva ben altro a cui pensare....


Non sapeva spiegarselo, c'era quelcosa nel suo profondo che gli impediva di prendere la decisione più giusta:
"No! Perchè?! Che mi sta succedendo? Forse....mi sto....NO! NON PUO' ACCADERE UNA COSA SIMILE! Sarebbe un grosso sbaglio! Anche se mi farà male, devo impedire che quel ragazzo faccia qualche pazzia. Non posso mettere a repentaglio il destino di tutti!"
-Kira, che ti succede?-
-Eh?...Niente e solo che...- l'espressione del demone si rattristò
-Quel ragazzo, il figliastro di Cesare, è lui che ti turba?-
-In un certo senso...-
-Kira, ricordati che sei un demone e come tale non devi perdere la ragione.-
-Si, Yuri. Però...-
-Kira, in quella lettera ti ha dichiarato il suo amore. Ora sta a te capire se lo ricambi o no. Se è si, lascia decidere il cuore. Ciò che decidere il cuore sarà la cosa più giusta. Non farlo frenare dalla mente.-
-Ma se decidessi di amarlo, tutti ci rimetterebbero e io non....-
-Kira, le tue scelte le devi fare senza influenza degli altri. So bene, quanto può essere difficile amare e stare con un essere umano, ma la gioia, la felicità, il desiderio di vivere e di andare avanti che ti da, sono sensazioni immense, irripetibili.-
Kira riflettè molto sulle parole di Yuri e poi con un sorriso sulle labbra, alzò la testa verso Yuri:
-Si! Hai ragione Yuri. Farò ciò che il cuore mi suggerisce!-
-Bene! Ora, però, dobbiamo concentrarci su qualcosa altro. Sei pronta?-
-Si-
-Allora andiamo!- disse Yuri sorridente
Così si diresserò verso l' uscita del carceres

La folla esultava eccitata:
-FORZA! VOGLIAMO VEDERE IL COMBATTIMENTO! VOGLIAMO VEDERE SANGUE! SANGUE! SANGUE! FORZA!-

Cesare ordunque, si alzò e con un cenno della mano ammonì la folla:
-POPOLO ROMANO! E' CON IMMENSO PIACERE, CHE OGGI, VI OFFRIRO' UNO SPETTACOLO IRRIPETIBILE!...-
-AAAAAAAHHHHHHH!- la folla esultò nuovamente
-...OGGI, IN QUESTA MAGNIFICA ARENA, COMBATTERANNO I NOSTRI MIGLIORI GLADIATORI CONTRO DUE DEMONI!- disse Cesare glorioso.
Le sbarre dei Carceres si aprirono e la folla esultò ancora di più. Dal lato sinistro uscirono Kira e Yuri e da quello destro i gladiatori più forti dell' IMPERO!
Erano vestiti con una corazza anatomi (stile Spartacus xdA), la gonella in cuoio, l'elmo e una maschera di ferro che gli proteggeva e gli nascondeva il viso. Alcuni avevano una spada corta, altri una reta con un giavellotto e altri ancora con un' ascia:
-Kira, stai attenta. Quei gladiatori non mi convincono affatto...-
-Si, destano qualche sospetto. Le loro armi...sono impregnate dall'odore di sangue demoniaco...-
-Kira, quelli non sono comuni gladiatori.....sono CACCIATORI DI DEMONI!...Grr...maledetto Cesare...-
-Yuri, mi sa che la promessa fatta ad Ira, sarà difficile da mantenere....-
-No. Li uccideremo solo se sarà strettamente necessario...-
-Comunque sia voglio vendicarmi...non ce la faccio più a trattenere l'odio e la collera. Voglio scaricare tutta la rabbia, che ho in corpo...- disse Kira, con disprezzo e odio pure
-Kira, mantieni il sangue freddo. Non ti fare sopreffarre dalla voglia di vendetta. Se no, sarà il tuo avversario ad avere la meglio. Kira, controllati...-
-Grr...e va bene! Cercherò di controllarmi...-
-Mi raccomando uccidi solo se è necessario...-
-...-
-Kira, nept terko. Cesar verteto farnestort. Ken kyru renesco! Ner ternesco mortemer...-
-Dra, varenesco...-
(Traduzione: -Kira, non cedere. Cesare vuole proprio questo. Vuole istigarci ad uccidere! Per poi condonnarci alla morte...-
-Si, compredo...- xdA)
Così uscirono dal Carceres e si diresserò verso il palchetto dell'imperatore:
-Era ora! Cesare, oggi mi riscatterò per ciò che ritieni ingiusto...-
-VEDO CON PIACERE CHE TI SEI RISTABILITA QUASI COMPLETAMENTE...- disse Cesare a gran voce, affinche l'intero volgo lo sentisse.
-Grr...Cesare...-
-Nro...nepter contresco- (-No...non perdere il controllo- Lo so lo so sembra assrda questa lingua...xdA)
Dopo che Kira si calmò e alzò gli occhi verso Cesare, vide quest'ultimò con un sorriso maligno:
"Maledetto! Cosa avrà tramato?!..." pensò Kira, mentre l'osservava dare via al comattimento.

Uno dei gladiatori si avventò su Yuri.
Yuri: Che stolti, avrebbero fatto meglio ad attaccarmi tutti insieme, poco male, impiegherò meno tempo a farli fuori.
Il gladiatore alzò in aria l’ascia a due mani mentre si avventava sul ragazzo, non si accorse che aveva lasciato scoperto tutto il resto del corpo……
Yuri non ci pensò due volte, d’altronde se non avesse fatto lui fuori il gladiatore, sarebbe morto, una questione di vita o di morte disse fra se e se. Affondò i canini nella giugulare del gladiatore, tutti si aspettarono che dal collo fuoriuscissero fiotti di sangue……..ma non fù così. La precisione con cui Yuri riusciva a colpire era sorprendente. Il nemico cadde a terra inerme…..era spirato.

Kira intanto era impegnata con gli altri gladiatori:
-Tanto peggio per lui- questo disse Kira ripensando al gladiatore che aveva buttato su una delle spine –Non si attacca alle spalle, soprattutto una ragazza-
Intanto un altro gladiatore cominciò a colpire Kira, tuttavia la ragazza riusciva a parare tutti i colpi facilmente.
-Sei bravo demone femmina…..ma non abbastanza per me!-
Il gladiatore fece segno ad un suo compagno di buttare una rete su Kira. Lei non riuscì a scansarla e fu intrappolata.
-Yuriiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!- gridò con tutto il fiato che aveva in corpo.

Yuri era stato accerchiato dai 4 gladiatori rimasti e non appena sentì le grida di Kira volse immediatamente lo sguardo su di lei. Era intrappolata sotto la rete ed i cacciatori di demoni si avvicinavano minacciosamente con le armi pronte a colpire. Balzò in avanti per superare i gladiatori e scattò verso Kira, i gladiatori si erano accorti del suo arrivo uno cercò di ostacolarlo mentre l’altro puntava direttamente sulla ragazza.
–Ma per chi mi avete preso pivelli- a Yuri importava solo salvare Kira.
Giunto davanti al primo gladiatore gli sorrise e scomparve all’improvviso.
Il cacciatore di demoni era pronto ad affondare il gladio sul fianco scoperto di Kira ma all’improvviso vide davanti a lui la figura di un ragazzo che gli sussurrò all’orecchio.
-Non credo sia una buona idea-
Il gladiatore si ritrovò immediatamente scaraventato in aria per circa 3 metri di altezza ed atterrò sul suo compagno. Persero tutti e due conoscenza. La folla esultava per lo spettacolo, non si era mai visto niente di simile nell’arena. Un ragazzo che si muoveva come un lupo e una ragazza che dimostrava una forza incredibile contro i migliori gladiatori dell’Impero. Nessuno sapeva come sarebbe finita.
-VI AVEVO DETTO CHE SAREBBE STATO UNO SPETTACOLO INCREDIBILE MIEI CONCITTADINI!- Gridò Cesare per sovrastare le urla del popolo.
-PURTROPPO CREDO CHE NON DURERA ANCORA PER MOLTO-
E detto questo volse lo sguardo sui due demoni. Kira ormai era stata liberata dalla corda.
-Grazie Yuri, mi avevano colto di sorpresa- disse con il sorriso in faccia.
Fino a pochi minuti fa eri arrabbiata, ora sembri molto più calma Kira. Continua così stai andando benissimo.-
-Si in effetti mi aspettavo di meglio da questi gladiatori….-
- I MIGLIORI DELL’IMPERO?! E TUTTO QUELLO CHE HAI CESARE? MI SEMBRA UN PO POCO, SAI POTREI ANCHE OFFENDERMI.- Gridò sprezzante Kira a Cesare con aria di superiorità. -Non preoccuparti mia cara, ho ancora una piccola sorpresa in serbo per te……-
Cesare sghignazzava dal suo palco privato.
-Beh torno dai miei amici gladiatori lì, hanno fretta di essere messi al tappeto- Disse Yuri a Kira.
In un lampo si trovò di nuovo davanti ai gladiatori.
 –Salve- disse -…..vi sono mancato?-
Detto ciò scattò in avanti e diede una gomitata allo stomaco di un gladiatore che cadde a terra. Gli altri 3 si avventarono su Yuri contemporaneamente ma quando vibrarono il colpo si accorsero di aver colpito l’uno le armi dell’altro.
 –Sono qui sopra brutti grassoni- Yuri era sopra di loro.
Atterrando ne colpi uno alla nuca che svenne. L’altro affondò la spada in avanti per colpire il demone, che si scansò appena in tempo, e l’altro gladiatore fu colpito allo stomaco dal suo compagno che rimase shockato.
 -Ma non vi insegnano l’arte della spada in accademia?- Disse Yuri ironicamente.
Kira intanto era alle prese con un gladiatore più esperto degli altri che maneggiava l’ascia in maniera veloce e precisa. Il gladiatore cercò di dare più colpi possibili in poco tempo. Kira faticava e pararli, riusciva ad intercettarli si, ma l’ascia era pesante e le braccia cominciavano a fargli male. L’ultimo colpo vibrato con più potenza degli altri la fece spostare indietro di qualche metro e perdere l’equilibrio. Il gladiatore approfittò di ciò e si slanciò in avanti per colpire.
-Sarò meno possente ma sono più agile di lui- pensò Kira, porto le mani indietro e fece una capriola proprio nel momento in cui il gladiatore vibrava il colpo. Avendoci messo troppa forza l’ascia si conficcò per terra e il gladiatore rimase bloccato. Kira sfruttando questo punto a suo favore colpi il gladiatore al collo e lo fece svenire. Ormai tutti i gladiatori erano a terra tranne uno che non si era ancora reso conto di ciò che aveva fatto e che venne portato via da una guardia.
Yuri e Kira avevano vinto.



Un istante dopo lo sguardo di Kira si rivolse a quella persona, che le aveva urlato di non arrendersi e di continuare a combattere, Tiberio. Quest'ultimo aveva una faccia ingredula e allo stesso tempo speventata. Lo doveva ammattere, aveva paura di quella parte di Kira, che fra l'altro non conosceva affatto. Però quel suo dolce sorriso, lo rassicurava. Riusciva, tramite quello sguardo così profondo, ad avere pienamente fiducia in lei. Per questo si era ritrovato innamorato di quella creatura. Kira si avvicinò allo spalto, Tiberio le sorrise dolcemente:
-Tiberio...io...ti...cos...-.
Kira lentamente volse lo sguardo dietro di se e vide un demone, alto e con occhi glaciali e profondi:
-NOOO! KIRAAA!- urlò Tiberio in preda al panico.
-Ma cosa...ah!- Kira cadde a terra colta da una debolezza improvvisa, che non riusciva a spiegarsi. Il demone a quel punto estrasse la spada dal ventre di Kira con una solenne indifferenza e una malignità sovrana. Tiberio con grande coraggio saltò giù nell'arena e si pose come scudo su Kira. Nel frattempo Yuri bloccò il demone intenzionato a uccidere definitivamente Kira:
-PERCHE'?! PERCHE' PADRE?! NON E' GIUSTOOOOOO!!!- urlò disperato Tiberio.


Mmm...dunque....SCUSATE PER IL MASSIMO RITARDOOOOO!!!!! Ma non sapevo come fare la MALEDETTA PARTE DEL COMBATTIMENTO. Così me la sono fatta fare dal mio compagno Dario ( è per questo che è in blu quella parte). Ok, ora passo a ringraziare tutti quelli (pazzi!) che mi seguono e in particolare un ringraziamento a: Keira91.
Hiromi: Si, è ambientata all'epoca dell'antico impero romano. Cercherò di seguire di più i tuoi consigli.
ColdFire: Scusa, non ho potuto realizzare la tua speranza, visto che ho pubblicato il 3° capitolo con un ritardo di più di tre mesi. Comunque spero che con questo "non tanto lungo" capitolo ti rifai. Poi ti ringrazio di avermi dato un consiglio prezioso di non scoraggiarmi se non in molti recensiscono. GRAZIE MILLE! SPASIBO! THANK YOU! GRATIAS! XIE-XIE!
Marikan: Sono contenta che ti piaccia così tanto la mia ff. Lo sai che con quel "pucciolosi" mi ricordi tanto una mia amica! No, Kira è un personaggio di mia invenzione. Grazie molto per avermi detto che è una ff orginale. CHE BELLO! SONO RIUSCITA A CREARE UN MIO STILE!
Ok, ora vi saluto. Non vi prometto che aggiornerò presto, anche perchè sto scrivendo un'altra ff sempre su beyblade. Ciao! Dasvjdanja! Poka!
P.S. Se non si vede l'immagine di Kira e se siente curiosi basta solo che mi inviate un'email a keilawolf91@hotmail.it, ok? Ciao
Keila91

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=91623