I need you more than I did before

di YayMe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12- Fine ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ero dietro le quinte, pronta per cantare con il ragazzo che ancora amo. Mi stavo aggiustando la cuffietta quando dall’altra parte mi salutava con la mano e sorrideva. Lo salutai anch’io, forse sorridendo come un’ ebete. Poi dietro di lui apparve la sua ragazza…beh, ragazza non proprio…il mio sorriso si spense e lei gli disse qualcosa all’orecchio. Lui annuì, non sorrideva più. Poi quando se ne fu andata tornò a guardarmi e a sorridere. Demi si stava esibendo con Give Your Heart A Break, quando finì disse << Grazie mille! Ora potete godervi la spettacolare esibizione dei miei migliori amici! Signori e signore, Miley Cyrus e Nick Jonas con Before the Storm! >> Entrai, iniziai a cantare. Entrò, iniziò a cantare. Non l’avevamo provata, sapevamo sarebbe stata perfetta. Come le nostre voci, complementari, perfette insieme. Come noi.
Rimanemmo nella stessa posizione per tutta l’esibizione. Mi girai per vedere la reazione del pubblico: niente male! Vidi Delta sotto il palco che ci guardava impassibile con le braccia incrociate. Sorrisi. Era patetica. Ogni tanto lui si avvicinava un po’ troppo a me, faceva toccare i nostri corpi ma io mi allontanavo per evitare di saltargli addosso. Avevamo quasi finito quando si avvicinò di nuovo e mi sfiorò il braccio. Non mi spostai, lo stavo mettendo alla prova. In realtà stavo mettendo alla prova anche me stessa, cercavo a tutti i costi di rimanere tranquilla. Quando finimmo tutti urlavano, mi girai e mi inchinai davanti al pubblico. Delta era ancora a braccia conserte. Stavo sistemando il microfono quando mi sentì stringere il polso. Mi fece girare verso di lui e mi baciò. Non me l’aspettavo ma non continuai il bacio. Presi il sua viso tra le mani, dimenticandomi per un momento di tutto e di tutti, dov’eravamo, e dimenticandoci soprattutto che quello che stavamo facendo era completamente sbagliato. Si staccò dolcemente e mi sorrise. Ero come paralizzata. Non feci niente. Lo guardai mentre salutava il pubblico, mi guardò di nuovo e se ne andò. Rimasi lì sul palco ferma come un’ebete. Poi mi risvegliai dal mio stato di trans. Cosa dovevo fare? Ah, dovevo cantare. Cosa dovevo cantare? Bella domanda…Mi girai verso il chitarrista che mi sussurrò << Party in the USA >> diedi il via e mi girai verso il pubblico. Tutti erano scioccati quanto me. Notai che Delta non c’era più, poi cominciai a cantare. Avrò sbagliato tipo venti parole, non riuscivo a pensare. Cioè, sì, pensavo. Mi chiedevo perché l’avesse fatto. Ma poi proprio lì. Davanti a tutti. Non riuscivo a darmi delle risposte. Quando finì sussurrai un << Grazie >> e me ne andai dietro le quinte. Mi dimenticai anche di presentare l’artista dopo di me. Non volevo vedere nessuno.
  
 
 
 
Eccomi ritornata! Questa è la mia prima storia che scrivo, prima scrivevo sempre one-shot, premetto che non è un granchè ma non è neanche uno schifo. Ogni giorno posterò un capitolo. Spero vi piaccia!
Baci!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 Mi rinchiusi dentro il mio camerino evitando Demi che mi aspettava seduta. Scivolai con la schiena contro la porta, mi sedetti per terra e abbracciai le mie gambe. Piansi. Piansi non so per quanto tempo. In realtà non sapevo neanche perché piangevo. Era troppa la pressione che avevo accumulato, dovevo scoppiare. Quando mi calmai mi sentì chiamare dalla porta << Miley ti prego aprimi >> Era Nick con la voce rotta dalle lacrime anche lui. Allungai la mano e aprì la porta restando però seduta. Mi spostai un po’ per farlo entrare. Chiuse la porta a chiave e si sedette di fianco a me. Non riuscivo a guardarlo in faccia. All’inizio si sentivano solo i nostri singhiozzi, poi lui parlò. << Non so perché l’ho fatto ok? Non riesco a resisterti. Sei troppo per me. Ero preso dall’emozione, mi ero calato troppo nella parte e l’ho fatto…perché non mi hai interrotto? >> alzai la testa <<Perché volevo arrivasse questo momento da una vita…cosa ti ha fatto la nonna? >> rise asciugandosi le lacrime << Mi ha lasciato. Era arrabbiatissima, poi sono scoppiato a riderle in faccia e se n’è andata. Demi ha assistito alla scena, anche lei rideva. Beh, era ora che se ne andasse >> ridemmo per un po’ immaginandoci la scena. Poi gli dissi << Torniamo insieme >> lui scosse la testa e scoppiai di nuovo a piangere << Perché? >> gli chiesi tra le lacrime. Abbassò la testa << I nostri lavori…dovremmo stare separati per troppo tempo e io non voglio starti lontano pensando che ti potrei avere…Miley io ti amo ma non riesco ok? Sono cambiato, ora ti voglio in un modo diverso… >> alzai la testa e sorrisi. Mi girai a guardarlo e gli dissi << Sei proprio uno sciocco! Che motivazione del cazzo! >> lo presi per la maglietta e incominciai a baciarlo con passione. Mi misi a cavalcioni su di lui. Incominciò a baciarmi il collo, io alzai la testa e gli dissi << Andiamo a casa mia, non c’è nessuno >> mi alzai e uscì dal camerino seguita da Nick. Eravamo tranquilli, tutti ci guardavano. Probabilmente avevo ancora gli occhi rossi dal pianto ma non mi importava. Entrammo in macchina, guidavo io. Per tutto il viaggio non parlammo, ma ogni tanto non potevo non notare il rigonfiamento nei suoi pantaloni. Sorrisi.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Ok vi avviso che questo capitolo è un po’…così…ahahahah. Spero non sia di cattivo gusto.
 
 
 
 Arrivammo a casa mia, aprì la porta e quando entrammo mi girai e lo baciai di nuovo con passione. Mi prese in braccio e mi appoggiò sul pianoforte. Incominciò a togliermi la maglietta e io gli tolsi la sua camicia. Gli slacciai i suoi pantaloni e lui li buttò con i piedi chissà dove, poi tolse i miei. Non staccavamo mai le nostre labbra, le staccavamo solo per riprendere fiato. Poi mi prese di nuovo in braccio e mi portò nella mia camera dove mi posò sul letto. Sentì la sua mano dietro la schiena che cercava di slacciarmi il reggiseno, lui non sapeva che si slacciava davanti. Portai la sua mano davanti e lo slacciò buttandolo in aria. Poi le sue labbra si staccarono dalle mie e scesero. Prima si fermarono sul collo dove mi lasciò un succhiotto enorme, credo. Poi incominciò a mordicchiarmi il seno e infine giocherellava con il mio piercing all’ombelico. Poi si staccò e sentì una sua mano sul ginocchio e mi apriva la gamba mentre con l’altra mano giocherellava con l’elastico dei miei slip. Incominciai a sussurrare il suo nome e lui finalmente mi tolse l’ultimo indumento che avevo addosso. Si fermò un attimo a guardarmi mentre ero nuda sul letto sotto di lui, aveva un sorriso soddisfatto mentre io ridevo come una dannata. Poi invertimmo le posizioni. Io ero a cavalcioni su di lui e cominciai a spingere. Sapevo che lui aveva ancora i boxer addosso, e dalla sua eccitazione non vedeva l’ora di toglierseli. Poi mi disse << Miley ti prego… >> a quel punto glieli tolsi. Incominciai a spingere, non so per quanto andassimo avanti. Poi mi sdraiai di fianco a lui e si mise su di me << Se non si fosse capito ero stanca >> gli dissi divertita, lui sorrise e incominciò a baciarmi sul collo << Io no >> e incominciò di nuovo a spingere. Arrivammo al culmine del piacere quasi subito, mentre io urlavo il suo nome e lui sorrideva soddisfatto. Poi dopo un po’ si sdraiò e disse << Ora sono anch’io stanco >> sorrisi e lui mise la sua testa sul mio seno mentre io giocavo con i suoi riccioli. Ci addormentammo quasi subito.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Il mattino dopo mi svegliai da sola nel letto, sentì l’odore del caffè dalla cucina, mi alzai, mi misi la camicia di Nick e andai da lui. Era girato di schiena, aveva solo i boxer addosso. Andai verso di lui piano e lo abbracciai da dietro, baciandogli la spalla. << Buongiorno principessa >> disse girandosi e dandomi un dolce bacio sulle labbra << Buongiorno >> dissi staccandomi e sedendomi sul tavolo. << Sappi che questa è stata la nottata migliore della mia vita >> dissi guardandolo timidamente. Lui sorrise e disse << Adesso capisci cosa dicevo ieri sera nel camerino? Sarà tutto il tempo così se ci mettiamo insieme >> ridendo dissi << Mi piace la cosa! >> << Miley sono serio >> disse guardandomi negli occhi e dandomi una tazza di caffè. << E allora? Qual è il problema di una coppia che si ama e giustamente fa l’amore? >> alzò la testa << Il problema è che noi staremo tanto tempo separati a causa del nostro lavoro >> lo guardai male <<Non vuoi stare con me? Mi hai solo e di nuovo illusa? Mi hai detto solo una balla dicendomi che mi ami? >> non rispose << Bene! Vatti a vestire e non farti mai più vedere, sono stata chiara? >> scesi dal tavolo e mi tolsi la sua camicia rimanendo nuda davanti a lui. Poi incominciai a parlare da sola << Ma poi la cogliona sono stata io! Io ti ho di nuovo perdonato, io sono sempre la solita illusa, io ho pensato che finalmente potessimo stare di nuovo insieme per sempre, io ho pensato “Massì, lo amo, lui ama me, perché non perdo la verginità con lui?” >> aprì la porta e mi guardò e io gli urlai << Ho perso la verginità con un coglione! >> e me ne andai in camera mia mentre lui se n’era già andato via dalla mia vita. Un’ altra volta.
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Ho caricato stasera un altro capitolo perché nilersforever me l’ha chiesto :) Il capitolo è corto ma l’importante era farvi capire cosa succede…non moritemi!
 
 
 
 
 Due settimane dopo mi pentii veramente di aver perso la verginità con lui. Ecco come mi sono rovinata la vita a diciannove anni
Ero in bagno seduta sulla tavolozza del gabinetto con Demi appoggiata al lavandino. Aspettavo che passassero quei tre minuti interminabili. Avevo la testa tra le mani quando suonò il timer. Mi alzai e andai vicino a Demi. Presi tra le mani quel bastoncino con gli occhi chiusi e li riaprii. Con gli occhi appannati dal pianto di prima lessi una scritta: incinta diceva. Scoppiai a piangere un’altra volta e Demi mi abbracciò da dietro.
Dopo vari pianti e sgrida da parte della mia famiglia decisi di tenere il bambino.
Quando si diffuse la notizia che fossi incinta tutti hanno pensato a Nick. Dopo il bacio a quell’evento era ovvia la cosa ma io non ho né affermato, né smentito. Aveva cercato di chiamarmi, ma io rifiutavo ogni sua chiamata.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Una notte tempestosa di agosto il mio bambino nacque. Era, non uguale a Nick, di più. E questo sarebbe stato un problema. Non sapevo come chiamarlo, e soprattutto che cognome gli avrei dato?
Mi stavo preparando per tornare a casa quando qualcuno bussò alla porta <<Avanti >> dissi scocciata. Nick entrò con un mazzo di fiori e una busta. Lo guardavo senza dire niente. Mia madre disse << Vi lascio soli >> e sorrise passando di fianco a lui.  Mi sedetti sul letto << Ciao Miley  >> disse sorridendo. Non gli risposi. Lo guardavo e basta. << Questi sono per te >> disse dandomi il mazzo di fiori << E questo è per il bambino >> disse dandomi la busta. Il bambino era nel seggiolino di fianco a me sul letto. Vidi Nick che cercava di guardarlo. << E’ un maschietto vero? >> non risposi. Sbuffò. << Come l’hai chiamato? >> alzai le spalle << Non so…pensavo a Louis ma non ne sono sicura… >> storse il naso << Non mi piace… >> mi alzai << Chi sei tu per decidere il nome del mio bambino? >> mi guardò come se la risposta fosse ovvia << Ehm…non so…forse il padre? >> mi sedetti sul letto di nuovo in silenzio << Voglio vederlo >> disse. Presi il bambino in braccio e glielo diedi facendo attenzione. << E’ la tua copia. E’ uguale a te. >>dissi. Era felice. Lo cullava, incominciò a canticchiargli canzoncine e non voleva più mollarlo. Ad un certo punto mi disse << Voglio che abbia un padre. Io voglio fargli da padre. E’ mio figlio. Nostro figlio. >> li guardai con tenerezza <<Già… >> mi guardò e sorrise. Sorrisi anch’io. Poi disse << Miley mi dispiace…mi pento ogni giorno di essermene andato nove mesi fa lasciandoti sola. Ma non era come tutte le altre volte perché tu eri incinta e ora siamo qui con il nostro bambino e sarebbe un peccato se i suoi genitori non starebbero insieme… >> il mio sorriso si spense <<No. Ringrazia che ti lasci vedere il bambino. Ora ci metteremo d’accordo su quando potrò lasciartelo. Incomincia a preoccuparti per la stampa. Non affrettiamo le cose, ti prego. L’abbiamo già fatto nove mesi fa… >> annuì <<Ok. E’ normale che tu mi dica così ma avevo bisogno di dirtelo. Sappi che...Louis non è un errore >> sorrisi << All’inizio lo pensavo ma ora no. Guarda il risultato, è…è…è perfetto! >> per un momento ci guardammo negli occhi, poi si avvicinò a me e mi diede un dolce bacio sulle labbra. <<Allora, and…oh…che teneri! >> mia sorella era appena entrata nella stanza scoprendo me e Nick che ci baciavamo. Ci staccammo subito e imbarazzata presi le borse e dissi <<Allora, andiamo? >>
Quando uscimmo dall’ospedale c’era un pandemonio! Paparazzi e flash ovunque, fan che gridavano e gridarono ancora di più quando videro me e Nick uscire insieme con lui che teneva in braccio il bambino.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Ormai avevamo ammesso che Nick era il padre di Louis. L’abbiamo chiamato Louis Jonas e aveva quasi un anno. Nick lo prendeva tutti i week-end e io lo tenevo il resto della settimana. Non abbiamo mai più parlato del bacio all’ospedale. Le nostre conversazioni erano sempre uguali “Ha fatto il bravo?” “Ti ha fatto disperare?”. La conversazione più lunga che abbiamo fatto è stato quando dovevamo organizzare la sua prima festa di compleanno. Siamo usciti un pomeriggio per comprare i festoni , la torta e tutto il resto. Devo dire che mi sono divertita e dalle foto che sono uscite devo ammettere che sembravamo una normale e felice coppia di genitori sposati. Il problema è che non eravamo né felici e né sposati.
Il giorno del suo compleanno è stato perfetto. Mi sarò commossa tipo tre volte e Nick mi diceva “Pensa quando si sposerà…” e io piangevo ulteriormente. Abbiamo fatto le foto e sembravamo veramente una famiglia. Quando tutti se ne furono andati Louis chiese a Nick << Papi pecchè non dommi qui con me e mamma? >> lui rise e disse guardandomi << Solo se la mamma vuole >> e mi ritrovai a scegliere con davanti Louis che mi faceva una faccina da cucciolo << Ehm… >> Louis intrecciò le sue manine << Ti Pleeego mami… >> alzai gli occhi << E va bene…ma solo per questa notte ok? >> Louis incominciò a urlare e battere le mani, mentre Nick mi sorrise solamente. E io ricambiai.
Louis voleva che la sua mamma e il suo papà dormivano insieme perché diceva che così facevano tutti i genitori…come potevamo dirgli di no?
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 Ero in bagno, terrorizzata. Non volevo uscire. Sentivo Nick che leggeva una storia a Louis e poi quando chiese dove fossi io uscì. Mi ritrovai Nick con addosso solo i boxer, feci di tutto per non guardarlo ma lui se ne accorse e smise di leggere la storia. << Papiiii pecchè ti sei femmato? >> chiese Louis. Ridendo Nick disse << Dov’eravamo arrivati? Ah si… >> e continuò la sua storia. Io mi sdraiai di fianco a Louis sul lettone, lo stesso dov’era stato concepito, specifichiamo. A quel pensiero rabbrividì. Ogni tanto Nick guardava il mio corpo o le mie gambe. Avevo addosso solo una canottiera e degli shorts comodi. Ma forse quella canottiera era un po’ troppo scollata e quegli shorts un po’ troppo shorts. Se non si fosse capito era piuttosto in imbarazzo. A un certo punto Nick si accorse che Louis si era addormentato tra le sue braccia e lo portò nella sua cameretta. Quando arrivò mi disse << Che mammina super sexy che abbiamo qui! >> lo guardai male <<Come prego? >> << Dai, scommetto che ti sei messa questo pigiamino apposta >> mi misi sui gomiti e lo guardai << Ma che ti sei fumato? Io dormo sempre così! Invece tu, Nicholas, non potresti contenerti? >> Lui rise << Ma io dormo sempre così! >> disse imitandomi. Io sbuffai e mi girai dall’altra parte.
 Non dormii quella notte. Ad un certo punto Nick si girò e mi abbracciò da dietro. Non ero sicura che dormisse ma gli presi la mano e la strinsi con la mia. << So che sei sveglia >> non dissi e feci niente. Lui mi abbracciava ancora e io gli tenevo ancora la mano. << Saremmo una bella famiglia… >> sospirai << Ho paura >> appoggiò la sua testa sulla mia spalla << Di soffrire? >> chiusi gli occhi << Anche…ho paura di tante cose >> mi mise una mano sotto la maglietta << Dimenticati di tutto per una notte… >> e incominciò a baciarmi la spalla. Mi misi a sedere subito e lo guardai << L’ultima volta che è successo sono rimasta incinta >> si mise seduto anche lui con una mano sul mio ginocchio << Magari facciamo il fratellino a Louis… >> disse malizioso. Spostai la sua mano dal mio ginocchio << Ma quand’è che sei diventato così porco? >> lui si avvicinò al mio orecchio e disse << Da quando ti ho vista nuda sotto di me >> e mi morse il lobo. Poi scese a baciarmi il collo. Ero in uno stato di trans, non sapevo cosa fare. << Voglio una femmina >> dissi quasi lamentandomi. Lui si staccò e disse << Che cosa? >> lo guardai maliziosa << Ho detto che non voglio fargli il fratellino ma voglio fargli la sorellina >> lui mi guardò ridendo << Sai che non sarà contento, vero? >> appoggiai la mia fronte contro la sua << Noi saremo contenti? >> gli chiesi speranzosa << Sempre, se saremo insieme >> ci mettemmo a ridere e lo baciai << Ti amo >> mi disse. Sorrisi << Ti amo anch’io >> e lo baciai di nuovo. Poi, travolti dalla passione, passammo la seconda notte più bella della mia vita. Esausti ci sdraiammo uno nelle braccia dell’altro e ci ripetevamo in continuazione quanto ci amammo e quanto ci fossimo mancati a vicenda.
Il mattino dopo quando mi svegliai trovai Nick e Louis che giocavano in salotto << Buongiorno principi >> Louis quando mi vide mi saltò in braccio <<Ciao mamma! >> seguito da Nick << Buongiorno amore! >> e mi diede un bacio sulle labbra. Louis rimase a bocca aperta. Io e Nick ci guardammo e gli dissi << Da oggi papà viene a vivere qui con noi >> Louis incominciò a urlare << Siiiiiiii! >>
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Purtroppo quella notte non rimasi incinta e quando lo dissi a Nick mi disse <<Non importa, poi ci riproviamo. Invece io avrei una cosa da chiederti… >> eravamo sul nostro letto e Louis si era appena addormentato. Sorrisi e dissi << Dimmi >> mi prese la mano sinistra e incominciò a giocarci: intrecciava le nostre dita, guardava come combaciavano perfettamente, poi incominciò a baciarmela, prima tutta, poi si soffermò sull’anulare. Il mio sorriso si spense << Oh cielo… >> e con la mano destra incominciai a sventolarmi come fosse un ventaglio, ma con scarsi risultati. Chiusi gli occhi e continuai a sventolarmi. Quando li riaprì aveva aperto un cofanetto con dentro un bellissimo anello. Risi e incominciai a piangere. Anche Nick si mise a ridere << Vuoi darmi l’onore di diventare mia moglie? >> risi ancora più forte tra le lacrime << Sì! Sì! Sì! Voglio diventare tua moglie! Sì! >> e gli saltai addosso. Lui mi mise l’anello al dito e mi baciò dicendomi << Ti amo >>. Per tutta la notte non facemmo altro che guardare l’anello e ridere come due ragazzini.
 
Anche questo capitolo è un po' corto ma l'importante era la scena. Il prossimo sarà molto meglio ;)

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Il giorno del matrimonio era arrivato. Ero in bagno già pronta, mi stavo guardando allo specchio: l’abito bianco in un corpetto con la scollatura a cuoricino incastonato di diamantini, la gonna larga scendeva dolcemente fatta in veli, i capelli, tornati biondi per l’occasione, li avevo lasciati sciolti ed erano tutti boccolosi, con una frangetta sugli occhi; il velo lungo dietro e corto davanti e per fermarlo indossavo una coroncina con diamantini. Bussarono alla porta << Dai, Mils, devi sposarti! >> era Demi. Mi faceva da damigella ed era vestita con un vestito lungo lilla. << Mi devo sposare >> dissi sicura.
Quando arrivai in chiesa era un caos assurdo, sembrava quando è nato Louis. Scesi dalla macchina e aspettai che tutti facessero il loro ingresso. La parte divertente quando Louis stava portando le fedi con Demi e Joe per mano, però il bambino non si muoveva allora Demi l’ha preso in braccio e per poco non volava per terra. Me l’hanno raccontato, io ho solo sentito ridere. Quando attraversai la navata della chiesa pensavo a come sarebbe cambiata la mia vita: sarebbe stata sempre uguale. Ormai Nick viveva con noi da sei mesi e l’idea di un altro bambino l’abbiamo spostato a dopo il matrimonio. Magari quella era la sera giusta. Quando arrivai all’altare Nick mi prese la mano e mi sussurrò << Sei bellissima >> sorrisi, non riuscivo a parlare. Durante tutta la cerimonia non riuscivo a smettere di piangere: incominciai quando Nick lesse la dedica per me e incominciò dicendo << Bella, unica nel tuo genere… >> Ecco, da lì non avevo più smesso. Certe volte sentivo Louis dire << No mamma non piangere… >> e lì mi mettevo a ridere. Quando gli misi la fede al dito tremavo e piangevo ancora, storpiavo le parole, non riuscivo a dire o fare niente. Ho incominciato ad riavere il controllo di me stessa quando il prete ha detto <<Vi dichiaro marito e moglie. Ora lo sposo può baciare la sposa >> Nick mi alzò il velo e mi baciò. Ora eravamo sposati. Una vera famiglia.
Uscimmo dalla chiesa e salimmo in macchina: saremmo andati a casa e poi dovevamo andare al ricevimento. La prima cosa che feci in macchina fu togliermi il velo <<Sei fortunato! Non mi metterò mai più una cosa del genere, dà un fastidio, ora devo grattarmi la testa… >> Nick rise mettendo in moto << E’ la prima cosa che hai detto da Signora Jonas >> risi e mi soffiai il naso <<  Ti amo >> mi guardò << Anch’io ti amo >>
Arrivammo al ricevimento tre ore dopo, a casa ci eravamo fatti solo le coccole. Il meglio sarebbe successo quella notte stessa. Ballammo sulle note di Hello Beautiful, lui mi cantò Just the Way You Are e mi misi, di nuovo, a piangere. Poi io gli cantai I’m Yours ancora con la voce rotta dalle lacrime: direi che non è stata una delle miei migliori esibizioni ma non importa.
Il mio bouquet lo prese Demi, che avevo visto che ballava con Joe.  Louis andava a dormire da lei, e anche Joe. Perfetto. Diventeremo “sorelle” entro la fine dell’anno!



 Ho aggiunto un altro capitolo oggi perchè ASicca19 me l'ha chiesto :) Spero vi piaccia :)

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Questo è il PENULTIMO capitolo, domani posterò l'ultimo. Spero con tutta me stessa che questa storia vi sia piaciuta. Godetevi il capitolo :)



Quando tutti se ne furono andati io e Nick andammo a casa finalmente: ero esausta ma volevo farlo mio per la prima volta da sposati. Arrivammo a casa mano nella mano come una coppia di fidanzatini. Quando dentro casa mi tolsi le scarpe mi si avvicinò e disse << Ripensiamo alla cosa del bambino? >> gli sorrisi maliziosamente << Bambina, ricordati. Bambina. >> rise e andai in camera nostra. Mi stavo togliendo piano piano i gioielli quando entrò anche lui. Si tolse la giacca e lo smoking. Lo feci apposta << Mi aiuti a togliere il vestito? Non ci arrivo… >> gli chiesi innocentemente. Nick mi aprì la lampo e fece cadere il vestito sul pavimento. Addosso avevo solo la biancheria blu. Gli misi le braccia intorno al collo e lo feci cadere sul letto mettendomi a cavalcioni su di lui. << Prima regola: ti spoglio io. Già ti sei tolto la giacca e non va assolutamente bene! >> Nick rise divertito. Incominciai a baciarlo sul collo, lasciandogli un succhiotto. Incominciai a sbottonargli la camicia e la lanciai in un punto indefinito della stanza. Poi i pantaloni, stessa cosa. Invertì le posizioni e io mi ritrovai sotto di lui <<Sono a petto nudo e tu ancora non hai notato una cosa >> lo guardai con faccia interrogativa e lui aprì il braccio facendomi vedere cos’aveva sull’avambraccio. Guardai bene e capii che era un tatuaggio. Un piccolo tatuaggio del mio nome. Si era tatuato Miley, il mio nome, sul braccio. Sorrisi e lo baciai <<Grazie! Grazie! Grazie! Oddio Nicky, ti amo! Grazie!>>.
E quella sera passammo la nostra prima notte di nozze magnificamente.
 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12- Fine ***


Purtroppo siamo arrivati alla fine di questa storia, e un po' mi dispiace. Volevo ringraziare solo alcune ragazze:
Jery_iamniler che ha commentato ogni mio capitolo
nilersforever che ha messo sulla sua pagina di Facebook la storia
Grazie mille ragazze. Io ritornerò con altre storie aspettando l'ispirazione durante le mie noiosissime lezioni di storia. Spero che la storia vi sia piaciuta. Baci.
P.S: giuro che la scelta delle Hawaii per la luna di miele l'ho fatta precisamente il giorno prima del famoso "Capodanno alle Hawaii" #nileycoindidenza....



Andammo in Luna di Miele alle Hawaii. Da poco mi ero tatuata anch’io il suo nome Nick sul mio fianco sinistro. Andammo lì con la speranza di rilassarci e invece fu tutto il contrario. La seconda mattina mi svegliai con un terribile mal di testa e una nausea assurda. Quando Nick entrò nella stanza per portarmi la colazione io scappai in bagno. Continuavo a chiedermi cos’avessi mangiato, però il cibo non poteva essere perché Nick aveva mangiato le stesse cose che avevo mangiato io. E’ andata avanti così per due settimane. Poi per sbaglio Nick fece cadere un pacco di assorbenti che mi accorsi di non aver usato. Urlai, era l’unica cosa che facevo. Urlavo dalla felicità. Urlavo di gioia. Urlavo perché era quello che volevamo.
Feci un test di gravidanza e risultò positivo.
Uscì dal bagno, lui era sul letto. << Nicky, tesoro, ti devo dire una cosa >> mi guardò << Dimmi amore >> mi sedetti di fianco a lui e gli presi le mani << Sono incinta >> gli dissi sorridendo. Lui spalancò gli occhi e mi saltò addosso abbracciandomi <<Oddio Miley sono l’uomo più felice del mondo, mi stai rendendo l’uomo più felice del mondo. Ti amo e non smetterò mai di dirtelo. Amo te, Louis e questa piccola creatura che crescerà dentro di te. Vi amo. >> Detto questo mi prese in braccio e mi baciò. Non voleva staccarsi da me. Quella notte continuava a dirmi di non crederci. Certe volte prendeva un fazzoletto e si asciugava le lacrime. Poi diceva di amarmi e che lo stavo rendendo felice. La verità era che lui rendeva felice me.
Nove mesi dopo nacque una bellissima bambina che abbiamo deciso di chiamare Cassidy. Certo, Louis voleva un fratellino ma io e Nick volevamo una principessa da poter coccolare e vestire come un confetto. Finalmente lei assomigliava a me e Nick diceva che era bella proprio perché mi somigliava.
Potevo dire di avere avuto tutto dalla vita: un marito meraviglioso, due bambini stupendi e chissà in futuro anche tre.
Bisogna aver pazienza nella vita perché prima o poi tutto arriverà.
 

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