Una studentessa con un talento

di ClaireD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di una vita ***
Capitolo 2: *** Strani incontri.. ***



Capitolo 1
*** L'inizio di una vita ***




Era una splendida giornata di fine estate il sole batteva basso sulla mia finestra e rendeva piacevole il mio dormiveglia tuttavia la sveglia alle 7 del mattino mi aveva rintronato un po'. Non ero più abituata alle levatacce per andare a scuola. Ero felice però! Era il primo giorno di scuola ma sembrava comunque un normalissimo giorno di vacanza con quel caldo che ti dava alla testa già nelle prime ore del mattino; entravo in una nuova scuola, in una nuova città, con persone nuove e, piena di energia, ero pronta a scoprire cosa avrei fatto in futuro. Ero emozionata di conoscere i compagni e consumai in fretta la mia colazione che i miei papà avevano preparato: toast con marmellata di more o lamponi e un buon bicchiere di latte al cacao.
Vedendomi così agitata loro si consultarono con gli sguardi e prontamente esclamarono: "Rachel non mangiare così velocemente o ti andrà di traverso e per giunta non sei in ritardo"
"Ah non dimentichiamo che non ti godi nemmeno i sapori dei cibi e la colazione, lo sai bene, è un pasto importantissimo anche per la degustazione mia cara".
Io risposi con un pezzo di toast ancora in bocca "Devo correre sono in ritardo per il primo giorno di scuola e devo ancora ambientarmi" .
Salii al piano di sopra e mi vestii in fretta. Una maglietta con scollo a v di colore fucsia, dei pantaloni lunghi blu e sandali blu. Mi misi un po' di fard e una leggera matita celeste agli occhi e per finire una passata con un piccolo fiocco a destra.
D'un tratto sentii il clacson della macchina che mi richiamava dai miei pensieri e, presa la borsa, scesi infilandomi come un razzo nell'abitacolo.

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Capitolo 2
*** Strani incontri.. ***


Mi infilai dentro la macchina così rapidamente che nemmeno mi accorsi di aver salutato ben due persone all'interno della casa: i miei padri.
Esatto! Li avevo salutati entrambi e non avevo nemmeno pensato a chi stesse guidando la macchina nella quale mi ritrovai seduta. Avevo dato loro persino un abbraccio e un bacio ciascuno ma forse ero troppo presa dall'emozione del primo giorno che mi era sembrato naturale.
La macchina partì subito e io mi ritrovai a sballottare all'interno. Appena riuscii a mettermi seduta bene e allacciarmi la cintura guardai verso il sedile del guidatore e vidi una donna sui 45 anni: era mia madre.
Da tempo andava avanti questa storia. Da tempo lei cercava di parlarmi e i miei padri cercavano di convincermi a un incontro con lei ma io ero felice così, con loro. Non volevo che la mia vita prendesse un'altra piega e avevo paura! Si paura di non piacerle o anche di affezionarmici; perciò avevo preso la ferrea decisione di non parlarle e di odiarla per avermi abbandonata ma anche di esserle grata per averlo fatto e datomi la possibilità di avere come genitori due persone splendide quali i miei padri.
Tornando a quel giorno io urlai e lei subito si mise a canticchiare una ninna nanna.
Finchè non avessi smesso di agitarmi lei non si sarebbe fermata.

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