Another World

di hobrienxx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 16: *** Finale alternativo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Avevo preso una decisione, dura ma era giusto che finisse così.
La vita è preziosa, La vita è una sola, La vita va vissuta al massimo.
Al diavolo. Tutte cazzate. La vita fa schifo.
Arrivare a una tale conclusione era davvero davvero triste.
Mi avvicinai al ponte e guardai giù.
Paura. Tanta paura, paura di non fare la cosa giusta.
No. Pensaci, è questa la fine che devi fare.
Decisa salii sul marciapiede, guardai giù ancora una volta. L'ultima.
Non dissi addio al mondo, stupido e infantile, presi solo un gran respiro e chiusi gli occhi.

Li riaprii, ero ancora su quel ponte e qualcuno mi stringeva la mano.
'Cosa cercavi di fare?' disse un ragazzo riccio.

Solo quando riuscì a far lavorare la parte razionale del mio cervello capì che avevo davanti Liam Payne.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


Piccola, troppo piccola per affrontare decisioni del genere.
Piccola emotivamente e fisicamente.
'Stai bene?' ripetè quel ragazzo.
'Sono morta?' domandai confusa
'No..' mi fissò negli occhi tenendomi ancora per mano.
'Mi hai fermata?' aggrottai la fronte 'Perchè l'hai fatto?'
'Nessuno dovrebbe buttare la propria vita' mi strinse la mano
'Oh pensi che non l'abbia mai sentita questa frase? Cosa ne sai tu della mia vita?'
'Cosa c'è che non va?'
'Ma cosa te ne importa a te? Io voglio mor..morire.' balbettai 'Non sprecare tempo con una sconosciuta' cercai di liberarmi dalla mano ma il ragazzo mi portò giù dal gradino e mi fissò.
'Non avrei mai lasciato che ti lanciassi' scoppiai a piangere.
'Non merito tutto questo, non capisci?'
'Invece sì, tutti hanno bisogno di una seconda possibilità.' mi sorrise
'Io non servo a nulla.' continuavano a scendermi le lacrime senza che io riuscissi a controllarle.
'Perchè continui a dire cose del genere?' mi guardò sempre più confuso.
'E tu perchè aiuti una sconosciuta?'
'Dovrei lasciarti morire?'
'Si!' dissi convinta
'Ma nemmeno per sogno, sono passato e ti ho visto, sono coinvolto ora.' mi sorrise
e prese fiato 'Vuoi morire? Allora se salti tu salto anche io.'
'E buttare la tua bella vita da cantante? Oh Liam, so benissimo chi sei.'
'Che ne sai tu se è bella?'
'Hai cinque persone che ti vogliono davvero bene, hai una vera famiglia, stai realizzando il tuo sogno, cosa c'è che non è bello?'
'Non voglio lasciarti sola, non capisci?' mi prese per mano e salimmo quel gradino.
Era nervoso, aveva paura, mi stringeva la mano.
Ragazzo perchè non sei entrato nella mia vita prima che io facessi questa scelta?
'Lasciami andare al mio triste destino.'
'E se il tuo destino voleva che io ti salvassi?'
'E se invece voleva che facessi del male a una persona bella come te?'
'Non vuole questo' prese un grande respiro. 'Al tre saltiamo.'
'UNO... DUE....'
Buio.

Luce.
Dove mi trovavo? Ero morta?
Cercai di mettere a fuoco dove mi trovavo.
Ero sdraiata tra le braccia di un ragazzo, su un letto bianco, con le pareti bianche e sentivo gli occhi gonfi, quanto avevo pianto?
Il paradiso? No, impossibile.
Chiusi gli occhi e li riaprii, ero circondata dalle braccia di questo ragazzo che si stava riposando. Ricominciai a singhiozzare involontariamente.
'Ehi, basta piangere' mi sussurrò.
'Sono viva... vero?'
'Si, siamo in albergo.' disse non mollandomi.
Albergo. Ero viva, alla fine non ero saltata con Liam, cosa era successo?
Perchè avevo rinunciato?
'Perchè? chiesi confusa
'Non ti avrei lasciata andare, non in questo stato e.. hai la febbre.'
'No, sto bene' dissi tra un sighiozzo e l'altro.
'Harry dice che hai la febbre perchè hai preso un bello spavento'
'Chi dice?' sgranai gli occhi.
'Dei riposarti.' mi strinse.
Un nodo alla gola, alla bocca dello stomaco.
Cosa avevo ora? La senzazione di essere tra le braccia di un ragazzo mi faceva stare male? Piano riniziai a piangere.
'Piccola, ora cos'hai?' chiuese lui non rallentando la presa.
PICCOLA? Sgranai gli occhi, mi liberai e barcollando mi alzai raggiungendo la porta.
Ma lo ritrovai davanti a me. Era dotato di super velocità?
'Non andrai da nessuna parte, ora sei mia' mi fissò negli occhi.
Sei mia? Non riuscivo a trattenermi, continuai a piangere.
Lui non dovrebbe preoccuparsi di me, lui è famoso, lui non sa chi sono io, cosa ho fatto.
'Non è il mio mondo. Il mio mondo è fatto di rubare per avere qualcosa da mangiare, è non avere nulla su cui contare'
'Ti aiuterò io.' aprì le braccia, voleva che lo abbracciassi.
La mia reazione fu che mi buttai tra le sue morbide braccia.
'Non sai il mio nome..' dissi piano.
'Hai voglia di dirmelo?'
'Ellen..'
'Louis, non è che trovi qualcosa per fare abbassare la febbre a El?'
El, mi aveva abbreviato il nome.
'Si Liam, vado a cercare.' rispose qualcuno.
Riflettei un attimo. Louis? Parlava con Louis?
'Grazie. Ehi, ti va se torniamo sul letto?' mi chiese alzandomi il viso che era ancora affondato tra le sue braccia.
'Ti faccio pena?' alzai il viso 'Sei l'avvocato delle cause perse?'
Vidi il suo volto cambiare espressione, prima era felice, gli avevo detto il mio nome, pensava m iavesse un pò convinto. Si era rattristito, ma io quelle cose le pensavo veramente, non volevo essere salvata.
'Ancora? Non ti avrei lasciata morire.'
'Ma tu non vedi che non me lo merito?'
'Tu non vuoi solo capire' abbassò lo sguardo e sospirò.
'Forse..'
'Ascoltami.' alzò il viso e mi fissò. 'Il tuo sorriso farà sorridere me. Le tue lacrime mi renderanno triste. Della tua storia da oggi farò parte anche io. Ora ci sono dentro più di chiunque.'
Mi prese in braccio, bhè era facile, tanto ero piccola.
Diciasettanni anni che anche se dimostrati la mia storia mi aveva reso più piccola di chiunque altro, è difficile anche da spiegare. Non molto alta, con una chioma di ricci rossi, magra.
Gli sorrisi, le sue parole mi avevano colpita.
Lui si voleva veramente interessare a me, mi portò sul letto, mi strinse ancora.
Poi sentì qualcuno entrare, Liam che mi diceva di inghiottire qualcosa e poi buio.
Non sognai nulla.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


Delle voci mi svegliarono, vodi di ragazzi che ridevano.
Cercai di alzarmi, ma ero bloccata da qualcosa... o da qualcuno?
Chiusi e riaprii gli occhi, era Liam.
Era sdraiato a pancia in giù, un braccio sotto al cuscino e l'altro intorno alla mia vita. Voleva progettermi forse.. o non voleva che fuggissi..
Dormiva tranquillamente, era stata anche per lui una dura giornata.
Quando finii di pensare a ieri rabbrividii.
Forse perchè avevo passato davvero una brutta giornata o forse avevo freddo.. la febbre si era abbassata? O non ero abbastanza vestita?
Londra è nota per non avere delle bellissime giornate col sole e in effetti era vero ma in casa, se quella poi si può definire casa, avevo solo un paio di jeans e una canotta bianca, i miei migliori vestiti. Volevo sembrare un'adolescente normale quando qualcuno mi avrebbe trovato morta.
Rabbrividii ancora e Liam si svegliò.
'Non capisco perchè di prima mattina devono fare tutto questo casino' voltò il viso verso di me sorridendo
'Buongiorno' risposi con un sorriso sincero.
'Come stai?' lasciò la presa e si mise su un fianco fissandomi 'Pensavo scappassi, non volevo che te andassi'
'Sto bene' sorrisi e poi mi venne un altro brivido, il suo braccio mi teneva caldo.
'Hai freddo?' fece una smorfia. Doveva finirla di leggermi nel pensiero però!
'Nono'
'E invece sì, ho ragione io!' rise e si alzò, andò a rovistare nell'armadio e tirò fuori una camicia azzurra. 'Tieni si abbina coi tuoi occhi' poi ne prese una per lui e andò in bagno a cambiarsi, si era addormentato con gli stessi vestiti con cui mi aveva trovato, non aveva avuto tempo di preoccuparsi di se stesso solo di me.
Quando tornò dal bagno mi vide con questa enorme camicia tutta abbottonata ed esclamò 'Sei proprio un danno'
'perchè?' ero confusa
'Posso?' disse sedendosi affianco a me e indicando la camicia.
'Eh.. sì..' non avevo la minima idea di cosa avesse intenzione di fare.
Mi sorrise molto dolcemente e per un attimo, un attimo solo, mi dimenticai di respirare. Il sorriso, i suoi occhi così tremendamente veri, marroni, che non mentivano quando mi diceva che c'era lui ora, che sarebbe stato al mio fianco, e poi quelle labbra, sottili, perfette, disegnate da chissà che artista che mi avevano colpito, e tanto anche. Era un ragazzo perfetto, ecco.
Persa a fissarlo non mi resi conto di cosa stesse facendo. Sbottonava la camicia piano, molto delicatamente, aveva paura delle mie reazioni, quando poi però misi a fuoco che era arrivato al quarto bottone mi allontanai in fretta. Ho sempre odiato i contatti fisici, in ogni circostanza, il mio spazio è il mio, e basta.
Cercò di riavvicinarsi, mi sfiorò la spalla e sussultai.
'Cos'hai El?' chiese lui confuso
'Nulla, grazie, hai fatto già abbastanza per me' Cercai di fare un sorriso convincente ma quasi sicuramente non ci riuscì.
'Ancora con questa storia?'
'Me la cavo da sola.'
'Si vede' sbuffò. 'Non posso nemmeno più sfiorarti, io non ti mai fatto del male!'
'Ma se ho dormito con te.'
Ed era vero, ma non stavo bene, avevo biosgno di qualcuno.
'Basta leggermi nel pensiero, ok? Esci dalla mia testa' respirai mi ero fregata da sola 'Tu non sai quello che dici, tu non sai chi sono.'
'Quindi se ora ti baciassi sulla guancia a te satrebbe bene..'
'NO.' mi alzai in piedi e mi irrigidii 'NO, LIAM, TI PREGO.'
'Piccola... perchè fai così?' abbassò la testa. L'avevo ferito, ancora.
'Ciao Liam, grazie di tutto' andai verso la porta e poi mi girai un'ultima volta.
Continuavo a ferire le persone. Era seduto sul setto, con la testa tra le mani, era deluso, lui faceva di tutto per me e io continuavo a fuggire.
Non volevo soffrire, se mi sarei affezzionata tutto sarebbe finito dopo un paio di giorni e avrei avuto il cuore spezzato, così invece mi ero affezionata ma di meno, il male era sopportabile. So per esperienza che la felicità dura sempre meno di quanto tu ti aspetta. Lui però avrebbe sofferto anche ora se me ne fossi andata... perchè provocare tanto dolore a chi stava per sacrificarsi per te?
Non potevo andarmene.. non ora.
Tornai vicino a lui e sospirai 'Liam..' gli presi una mano e la strinsi 'questo è il mio massimo.. scusa per tutto.'
Alzò la testa e mi fece uno dei suoi sorrisi, quelli che amavo tanto.

Mi portò nell'altra stanza dove gli altri ragazzi ridevano rumorosamente.
'Buongiorno' strabuzzò gli occhi Zayn nel vedermi.
'Wow' esclamò divertito Harry.
Mi guardai i piedi, non volevo che vedessero che sarei diventata dello stesso colore dei miei capelli.
'Ehi' Liam delicatamente mi alzò il mento 'Non ti mangiano mica.'
'Ah.. se potesse Niall ti mangerebbe' scherzò Louis.
'Bel modo di rpesentarmi eh.' sbuffò il biondo.
'A parte che io vi conosco.. non direttamente ma so praticamente tutto di voi.'
Londinese anche io, chissà quante volte vi avevo visto ma non potevo avvicinarmi, sarei andata contro Maik e avrei perso il lavoro. Sospirai.
'Addio occasione di fare bella figura' rise Harry.
'A parte che ti sei sputtanato da solo dicendo quel Wow' rispose Louis.
LOUIS TOMLENGENDSON, sorrisi ricordando.
Mi sentivo terribilmente a disagio.
Nella mia stanza che condividevo con gli altri tre ragazzi che lavoravano come me, per Maik, avevo i loro poster, avevo il loro Cd e la loro musica nell'Ipod.
Potevo permettermelo, non avevo una famiglia ma un lavoro che mi permetteva di comprare a volte ciò che volevo. Ero entrata in giusti giri, avevo conosciuto Maik, giusti si, una volta forse.. giri che avrei dovuto mollare prima di finire dentro, prima di finire nei guai. Molte volte non avevo deciso di farmi del male per vedere qusti cinque ragazzi, vedere dove sarebbero arrivati e ora erano davanti ai miei occhi..
Non puoi dire che sono belli finchè non li vedi dal vivo.
Ma io non mi meritavo nulla di tuto questo.
'Siete dei casinisti! Ci avete svegliato!' rise Liam e seguirono delle risate e dei 'Te l'abbiamo chiesto?' 'Lo rifaremo anche la prossima volta!'
Li fissavo divertita seduta sul divano con ancora la mano di Liam intrecciata nella mia e ogni tanto la stringeva e mi sorrideva.
Come avevo sempre immaginato la risata di Niall mi colpì un sacco, era stupenda.
'Ellen, giusto?' sorrise il biondo e si sedette piano al mio finaco.
'Preferisco El, comunque si.' ricambiai il sorriso.
'Ok.. stai meglio?'
'Si grazie' abbassai la testa.
Non potevo reggere lo sguardo di quegli occhi celesti.
Vedendomi così Liam mi chiese 'Ti senti a tuo agio?'
'Potrei avere una crisi isterica poichè i miei 5 idoli si stanno preoccupando per me, per una feccia come me.. ma ok' sospirai.
'Intanto non sei una feccia' rispose Zayn.
'Tu non immagini nemmeno chi sia in realtà io!'
'Quando avrai voglia ci racconterai la tua storia e noi non ti giudicheremo.' mi strinse la mano Liam.
'E finchè vorrai potrai stare qui con noi.. se non hai nessun posto dove stare.' sorrise Louis.
'Perchè vi preoccupate di me? Perchè ve ne importa così tanto?'
'Perchè sei IMPORTANTE per Liam' disse Harry sedendosi su una sedia.
'E se sei importante per lui lo sei anche per noi' fu Zayn a parlare e sentendo quanta fiducia i ragazzi riponevano in lui, Liam si emozionò.
'Tu ti sottovaluti..' sospirò poi Liam.
'Non credo'
'Vuoi andare nell'altra stanza?'
'Non voglio essere d'impiccio io, Liam!'
Si alzò 'non sei d'impiccio' lo seguii.
'Ricordati di non fare tardi dopo!' esclamò Harry.
Mi sdraiai sul letto e sospirai.
'Che figuraccia, rovino sempre tutto. Siete così gentili e io vi tratto da schifo.'
Si sdraiò accanto a me 'Tu non hai rovinato nulla, il meglio deve ancora venire ed è tutto merito loro..' sorrise fissandomi.
'Cosa state pianificando?' ero curiosa.
'Vedrai.. è per te.'
'Siete così gentili con me..'
Gli sorrisi, fu il sorriso più vero e sincero che avessi mai fatto.
'Vedi.. amo quel tuo sorriso. Sempre dovresti averlo.. è così bello.. sei così bella. Tu non lo capisci.'
'.... anche il tuo' scoppiai a ridere.
'Passi dall'essere triste al felice in così poco, basta avere le persone giuste al proprio fianco che ti fanno sentire bene, giusto?'
'Si, credo. Con te è così.' ops 'Ma durerà poco, la felicità dura poco. Sono nata per deludere tutti.. deluderò anche te prima o poi.' sospirai.
'Vuoi provare a cambiare questa tua affermazione? Insieme'
'Ok..' sorrisi 'Proviamoci.
'Piano piano tutte le tue insicurezze, le tue stupide convinzioni prive di senso, le tue paure spariranno.'
'Giura che tra due settimane non mi addandonerai come tutti..' come Maik.
'Lo giuro, qui con te finchè lo vorrai.'
'Grazie.'

Ero ancora un pò debole e senza rendermene conto mi addormentai.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


Liam.

Forse la mia è una paura irrazionale, non reale.
La paura che lei si innamori di lui, non di me...
Solo due giorni sono passati.. è così stupido desiderare questo? Egoista, forse?
Non sono mai stato un ragazzo egoista, soprattutto dei miei amici, di lui, poi di una ragazza sconosciuta..
Nemmeno questo è vero, El non è solo una ragazza sconosciuta, non è una semplice ragazza per me. E' piccola e fragile ma una volta doveva essere forte, ne deve aver passate tante ma credo che ad un certo punto abbia smesso di lottare perchè le cose che avvenivano attorno a lei erano troppo grandi da poterle sopportare.
Ha mille paure e insicurezze..
E io ho paura di farle male, magari una cosa banale e stupida per noi può ferirla, perciò quando sto con lei cerco sempre di dare il meglio di me.
Ma perchè ci tengo così tanto? Perchè riesce a farmi provare questa paura stupida?
La paura che non scelga me?
Quando l'ho vista la prima volta, su quel ponte, mi hanno colpito la massa di ricci rossi e due fari verdi al posto degli occhi, due occhi grandi e profondi che ne avevano viste di tutti i colori, che conoscevano il mondo molto meglio di me.
Ma forse il motivo principale è che l'ho conosciuta quando voleva mollare tutto e io ho voluto darle una chance, una seconda possibilità, tutti hanno bisogno di un'altra occasione, doveva solo vivere in un altro mondo, diverso dal suo.
Ricordo come la strinsi e capii che non sarebbe stata solo una sconosciuta, qualcuno che avrei aiutato, a cui mi sarei affezionato, qualcuno che un giorn oavrei amato. Cosa sto dicendo ora? No, sono solo confuso. Sospirai.
Che bella, stava ridendo in questo momento mentre Zayn le progeva il gelato.
Io li stavo aspettando seduto su una panchina difronte a lei.
Lui la faceva stare bene, forse anche più di me. Ecco da dove proveniva la mia paura. Ma in verità iniziò ore prima.

'Davvero pensava fossimo in un albergo'
'Si, Niall' scoppiammo a ridere entrambi.
'Ed è lei che sta cantando ora?'
'Sempre lei' si sentiva persino in salotto che cantava Everything about you.
'Si sente meglio, allora' disse Zayn sedendosi affianco a me sul divano
'A quanto pare' cambiamo canale, vediamo se trovo qualcosa di interessante.
'Spero che il vestito le piaccia' sorrise Louis.
Mentre stava dormendo Louis aveva deciso di farle un regalo, un nuovo vestito.
Era davvero bello, ma ovviamente la nostra opinione contava poco, doveva piacere a lei.
'Liam..' esclamò ad un certo punto lei. Mi alzai e la raggiunsi.
'Cosa c'è?' sorrisi.
'Io.. io dovrei mettere questo?' Indicò il vestito con un'aria un pò strana e confusa.
Indossava solo un asciugamano e i ricci bagnati facevano quello che volevano, un pò da una parte e un pò dall'altra. Era.. incredibile..
'Ehm.. si..' dissi imbarazzato.
'Ma.. mi ci vedi?' fece una risata nervosa.
'Staresti molto bene' sorrisi
'Ma non credo...'
'Hai solo paura che ti non ti stia bene ma sono certo del contrario, io.'
'Va bene.. lo provo'
Andai in salotto ma non feci in tempo a sedermi che mi richiamò.
'Mi aiuteresti.. vero?' rise, non riusciva ad allacciare la cerniera dietro alla schiena.
'Va bene' risi 'Se continui a ridere non ci riesco però'
'Ok, faccio la seria' e scoppiò a ridere
'El? Eddai!' feci una strana faccia arrabbiata
'Scusami è che.. mi ricorda i film americani.. fai piano, ti prego.'
'FIDATI.'
Quando avevo provato ad abbracciarla aveva sussultato, credo che anche questo si deve al fatto che le è successo qualcosa in passato, quindi le allacciai il vestito piano, delicatamente. 'Fatto.' si voltò.
'Co-come sto?' mi fissò.
'Eh...' Il vestito sembrava fatto per lei, era stretto fino alla vita, nero e senza spalline, dalla vita era verde e cadeva moribidamente, era molto particolare, tipico di Louis, c'era da aspettarselo. 'Sei.. sei bellissima' sospirai.
Dopo che mi accorsi che avevo parlato troppo e che bastava un -stai molto bene- scossi la testa, lei aprì e chiuse la bocca e si limitò a dire 'Grazie' sorridendo.
'Fatti vedere dagli altri' risi e andammo dai ragazzi.
'Wow.. si confermo il mio wow inziale' esclamò Harry e Louis gli diede una gomitata.
'Stai proprio bene' sorrise Niall.
'Non mi sento esattamente così, però.' si guardava i piedi e quando faceva così voleva dire che si sentiva a disagio, le strinsi la mano.
'Vuoi vedere una cosa?' disse Zayn alzandosi.
'C-cosa?' alzò lei il viso
'Vieni un attimo con me.. ti va?? le sorrise
'O-ok.' mi fissò, voleva la mia approvazione? Non era mia, non dvoeva chiedermi il permesso. Le lasciai la mao per farle capire.
Lei lo seguì nella sua camera e quando uscì aveva un sorriso sul viso che non avevo mai visto su di lei. E fu proprio questo che mi fece capire che poteva trovare qualcun altro.
'Grazie Louis.. è molto bello e.. particolare' rise
'Sono felice che ti piaccia, piuttosto pronta per fare un giro?'
'Oh.. era questo che stavate pianificando ieri' mi sorrise 'CERTO!'
Risi, era spettacolare.

'Liam tutto bene?' interruppe i miei pensieri Harry che si sedette affianco a me sulla panchina.
'Si.. tutto ok'
'Bha.. se lo dici tu.' sbuffò.
El e Zayn stavano scherzando, lui si era sporcato e lei lo prendeva ingiro, li fissavo.
'Ho paura che scelga lui, ok?' dovevo sfogarmi con qualcuno.
'Lei sceglierà chi l'ha salvata' rispose il riccio.
'Ne sei convinto?'
'Tranquillo, me lo sento,' mi sorrise.
'Ehi musone, vieni qui' gridò lei
'Chi musone io?' risi
'Uff, io sono dovuta venire da te' disse sedendosi affianco a me 'che uomo!'.
Harry nel frattempo era corso da Louis.
'Sei felice oggi!' le sorrisi
'Tu no..' mi fissò.
'No, io sto bene..' abbassai la testa.
'Liam, cosa c'è che non va?'
'NULLA.'
'LIAM, SONO DUE GIORNI CHE MI AIUTI, VUOI DIRMI COSA NON VA, ORA?'
'Ti piace Zayn? Lui ti fa stare meglio di quanto faccia io.'
PERCHE'? Perchè l'ho detto? Perchè non sto zitto? 'Dimentica tutto' mi alzai.
Cambiare aria, ora.
'Fermo' mi prese la mano e mi fece sedere, si voltò verso di me 'Liam, non ho mai avuto tempo di fermarmi a pensare cosa voglia dire innamorarsi, pensavo che MAIK.' si fermò e inizò a respirare affannosamente 'che.. che M.. Maik mi ammasse, ma non era così, mi stava facendo uccidere'
Ora non guardava più me, ora fissava un punto oltre me, da quando aveva esclamato quel MAIK, così forte e nei suoi occhi si leggeva stupore e tristezza.
Mi voltai e vidi un ragazzo, era rasato e aveva una cresta nera, era insieme ad un altro gruppo di ragazzi e si scambiavano qualcosa in un angolo della strada ma che dalla panchina si vedeva chiaramente.
Mi girai da El e stava pinagendo e balbettando 'Maik..maik.. è.. è dal carcere che non lo vedo.'
CARCERE? COSA STAVA SUCCEDENDO ORA?
Aprì la bocca per dire qualcosa ma lei singhiozzando disse.
'PORTAMI VIA DI QUI. LONTANO, LONTANO DA LUI.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


'Ti fermi un dannato secondo?' era Liam dietro di me, imprecava, era arrabbiato, furioso.
'Lontano da lì' solo questo seppi dire che un respiro e l'altro mentre correvo piu' volevo che potevo. Non sapevo dove stavo andando, sapevo solo che volevo fuggire.
'Basta' mi sentii tirare per un braccio 'Fermati, ora!' mi fece voltare.
'Cosa diavolo c'è?'
'Cosa c'è?' mi guardò ancora piu' furioso 'Cosa stai facendo? Perchè stai correndo? Dove vuoi andare? Perchè non vuoi fermarti?' mi prese di nuovo mentre mi girai.
'Troppe domande' sbuffai 'Voglio sol oandare il piu' lontano possibile da lì.' Mi asciugai una clacrima che stava scendendo giù verso la guancia. 'Se mi vede è la fine, vorrà che gli ridia cosa gli ho fatto portare via due anni fa.'
Liam mi guardava sempre piu' confuso, arrabbiato ma soprattutto preoccupato.
'Chi è quel ragazzo, quel Maik, perchè tutto questo?' mi lasciò il braccio.
Mi sedetti su una panchina li vicino, mi segai i capelli con un nastrino che tenevo al polso, presi una sigaretta e iniziai a fumare. Non lo facevo spesso, era il vizio di Gabriel e a furia di stare con lui mi aveva coinvolto, fumavo quando ero nervosa oppure quando volevo ricordarmi di cosa provavo mentre lo facevo con lui.
Quando ero nei grandi spazi aperti, mi ricordavano i giardini in cui io e lui, il mio migliore amico, stavamo anche per tutto il giorno guardando le nuvole e il cielo.
Liam mi guardava in modo strano.
'Cosa succede, piccola?' sospirò e si sedette affianco a me 'Un momento prima sei felice e quello dopo sei di nuovo triste, sembrava che avessimo risolto qualcosa..'
'Io ero e sono uno scarto della società, quante volte dovrò ripeterlo?' buttai a terra la sigaretta e la spensi col piede.
'Se solo mi potessi spiegare.' buttò la testa all'indietro.
'Così capiresti quanto tu sia perfetto e perchè io dovrei sparire dalla tua vita con tutti i miei problemi.'
'SONO STANCO, ELLEN.' quando sentii le mie parole alzò di colpo la testa e mi fissò 'Sono stanco di tutte queste cose, del tuo comportamento. Tu non vuoi capire quanto tu sia importante per me, ora, domani, potrai anche sparire ma io verrei a cercarti ovunque, sei ciò che voglio in questo momento.' aveva gli occhi lucidi, e quando si hanno vuol dire che era in programma un pianto, l'avevo capito osservando le persone.
'Sei troppo buono.' sospirai e lui si alzò e mi diede le spalle.
Cosa faceva ora? Non parlava, era fermo, immobile. Non avrebbe pianto vero?
No.. non me lo perdonerei mai. Tutto ma non farlo soffrire, ancora.
Si, sono poco coerente prima voglio sparire e so che così facendo lo farei star male e dopo non voglio, non voglio che stia così.
Respirai profondamente. Una, due, tre volte.
Mi alzai e andai davanti a lui. Chiusi gli occhi e lo abbracciai.
Mi strinse tra le sue morbide braccia, affondai il mio viso nel suo petto e continuai a fare grandi respiri. Non abbracciavo nessuno da molto tempo.
Nessuno era arrivato a farmi provare così tanto da farmi dimenticare per un secondo quanto non voglia essere toccata, sfiorata, lui ci era riuscito.
Gabriel un giorno mi aveva raccontato che quando una persona prova qualcosa sente le farfalle nello stomaco, sente un grande calore, brividi.
Io li sentivo e le mie guance stavano scoppiando.
Mentre mi stringeva pensavo a ciò che mi aveva chiesto prima, se in qualche modo ero interessata a Zayn. Perchè era così importante? Perchè in quel momento lo aveva fatto rattristare? Ma soprattutto, perchè non provavo quelle cose anche con Zayn?
Magari avrei scoperto qualcosa in piu' se solo Maik non fosse spuntato.
Non lo vedevo da un pò.. non si mi era mai venuto a trovare, ne fatto sentire, ne scritto una lettera... mi aveva illusa e io ci ero cascata in pieno.
Alzai il viso e lo trovai a fissarmi, fece un sorriso timido e sussurrò 'L'hai fatto veramente? E' da quando ti ho conosciuta che desidero di abbracciarti, per sapere cosa avrei provato.'
Sarebbe stato bello chiedergli cosa provasse ora, ma avevo altri pensieri.
Sorrisi e mi allontanai. 'Se andarmene vuol dire ferirti, resterò.'
'Promettilo.' era serio.
'Prometto' dissi fissandolo negli occhi.
Si sedette di nuovo sulla panchina eio lo seguii. 'E' colpa di Maik se ti sei messa a pinagere? Era lui quel ragazzo che hai visto prima..?'
'Cosa vuoi sapere? Sono tante le cose che non sai.'
'So che ti chiami Ellen, e presumo che tu abbia tra i 17 e i 18 anni.' sorrise
'18' sorrisi 'anche se dimostro molto meno.' sospirai 'Non sai da dove vengo, la mia storia..'
'Sono disposto ad ascoltare ciò che tu vuoi dirmi.'
Scoilsi i capelli, se per caso avesse visto ciò che nascondevo dietro al collo sarebbero nate altre domande, piu' complicate.
'Tutto successe quando avevo 16 anni.'

'Questo è il modo di fare soldi facili e veloci!' disse con tono allegro 'E avremo un posto dove dormire invece di vivere per strada o nei covi di dorgati.'
'Dai l'ultimo posto non era così male' risi
'No infatti... se non fosse che erano così fatti che non sapevano nemmeno accendere un fuoco.'
'Come se tu ne fossi capace' lo presi ingiro tirandogli una sperla sulla spalla, lui si buttò giù sdraiato sul prato.
'Non è che ci voglia un genio' disse con superiorità, mi sdraiai anche io poggiando la testa sul suo petto.
'Sempre il solito buffone, Grabriel.' risi.
Gabriel, il mio migliore amico, non avevo mai capito da che posto provenisse, aveva i capelli biondi e gli occhi quasi neri.
Era uno di quei ragazzi da riviste di moda, quando passavamo per le strade tutte le ragazze lo fissavano, a me non dava fastidio, non ero gelosa, per nulla.
Lui però non importava di loro, più e più volte mi aveva detto che interessava solo proteggermi e basta.
Aveva la mia stessa storia, la mia stessa infelice infanzia, mi aveva aiutata quando mi buttarono fuori senza sapere cosa ci fosse al di là delle mura di quella enorme casa piena di ragazzi, un mondo a me sconosciuto.
'Ci fidiamo? E se finiamo nei guai?' scossi la testa.
'Ci finiamo insieme.' rise 'No dai, non ci finiremo.'
'Mah..'
'Chi ti aiutata quando eri persa? Fidati.' mi accarezzò una guancia. Solo e soltanto lui poteva toccarmi, di lui non avevo paura.
'Tre anni fa, ricordo bene.' sorrisi.
'Ti ho mai abbandonata da quel giorno?' iniziò a giocare coi miei ricci.
'Mai.'
'E sai che se solo ci fossi stato io quel giorno quando ti ha...' non lo feci finire.
'Non ricordiamo il passato, per favore' non volevo aprire vecchie ferite.
'Ho già incontrato questo ragazzo. E' un tipo apposto'
'Non cambia ciò che penso.' mi alzai.
'Se non lo fosse ti avrei coinvolta?' fece uno dei suoi soliti sorrisi a cui non puoi dire di no. 'Uffa, tu e i tuoi sorridi. Ok, quando lo incontriamo?'
'Uhmm.. Tra 10 minuti all'entrata del parco' rise
'Ma?' feci una smorfia 'Dai muoviti lumaca' gli tesi una mano per farlo alzare.

'Posso chiederti ora dov'è questo Gabriel?' disse Liam.
'Era lì con Maik, mi ha sorriso ma non può farsi notare, mi scoprirebbero..'
'Scoprirebbero?' inarcò un sopracciglio.
'Se Maik scoprisse che sono a Londra sarebbe la fine.'
'Continuo a non capire..'
'Bisognerebbe stare attenti ai giri in cui si finisce.'
Un giorno Liam avrebbe capito tutto.

'Io sono Maik, piacere' sorrise il ragazzo.
'Ellen e Gabriel' sorridemmo anche noi.
'Allora, visto che non so se sapete cosa faccio vi spiegherò un pò.' sorrise ancora.
Era un ragazzo moro, rasato ai lati con una cresta al centro, gli occhi di colore marrone, era un ragazzo molto carino e... normale.
'Cerco nuovi ragazzi che facciano da corrieri per portare la mia merce ai miei clienti che abitano piu' lontano, non riesco piu' a gestire tutto da solo.'
Feci una faccia strana, corrieri? merce?
'Ah, sono uno spacciatore, e voi con altri due mi dovreste aiutare a portare la roba'
Soldi facili, ora capivo. Avevo voglia di strozzare Gabriel.
'Ellen..' disse il ragazzo vedendomi confusa ' avrai un posto dove dormire, riscaldato, con la corrente, cibo.'
'Gabriel?' lo guardai arrabbiata
'El, avremo una vita migliore, amici, e quando passeremo davanti alle vetrine potremo prendere ciò che ci piace.' sorrise
'Ho bisogno di una bella ragazza come te.. le belle ragazze sono meno controllate, saresti il mio asso nella manica.' rise.

'Dimmi che non hai detto di sì' spalancò gli occhi Liam.
'Mi spiace deluderti. Avrei potuto finalmente compare un Ipod e il vostro Cd.'
'Quindi sei diventata l'asso di Maik' sospirò
'La sua protetta.' feci una smorfia 'La sua Ellen, come diceva lui.'
'E dopo cosa è successo?'
'Entrai nel giro.'

'Io sono Cory, piacere' sorrise un ragazzo dagli occhi verdi che si trovava seduto su un letto quando entrai nella stanza d'albergo.
'Io Ryan.' disse quello moro e riccio.
'Ellen' risposi ai loro sorrisi.
'Io Gabriel.' per protezione posò le sue mani sui miei fianchi e mi portò verso di lui.
Lo guardai come per dire - e ora che ti prende? -
'Allora qui ci sono quattro letti, per voi, di là troverete la mia stanza, un soggiorno e due bagni.' poi si voltò verso di me 'hai problemi a condividere la stanza con tre ragazzi?'
'Basta che sia vicina a Gabriel'
'Tu sotto, io sopra!' indicò il letto a castello, l'unico in tutta la stanza.
'Ok, allora tutto apposto?' chiese Maik
'Si.' il ragazzo si voltò e andò nella sua stanza.
Mi liberai dalla presa di Gabriel e lasciai la mia piccola borsa sul letto. Mi sdraiai e sospirai.
'Ti troverai bene, tranquilla.' disse Cory 'Alla fine non è così male.'
Ryan raccolse un mucchio di riviste e iniziò ad attaccare sulla parte della sua parete poster di band a me sconosciute, non era strano, vivendo per strada non conoscevo molti artisti, mi ero innamorata degli One Direction perchè a Londra le ragazze li conoscono tutti e ho imparato a conoscerti nei vari negozi, leggendo libri, ascoltando loro canzoni.
'Da quanto siete qui?' chiese Gabriel sedendosi sul mio letto.
'Due mesi' risposero
'Anche noi.'

'Vuoi tornare a casa?' chiese Liam vedendomi stanca.
'Mi manca Gabriel..' non so perchè lo avessi detto.
'Anche a lui mancherai te.' sorrise
'Non può vedermi, incontrarmi. Vedi quanto è inigusto il mondo?' sospirai.
'Il tuo di mondo, ti ricordo che ora appartieni al mio, a un altro mondo.'

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


Mi teneva la mano, stavamo tornando dagli altri ragazzi.
Avevo gli occhi gonfi, il vestito di Louis tutto stroppicciato, speravo solo di non averlo rovinato ..
Stavo meglio, a volte sfogarsi serve a qualcosa, non avevo mai raccontato la mia storia a qualcuno, cosa mi fosse successo due anni prima.. ma di una cosa sono certa, nessuno saprà mai tutta la verità.
Liam controllò se ci fosse ancora Maik, ma era sparito.
'Vieni?' mi tese la mano e io lo seguii
'Oh, eccoli' esclamò Harry.
'Dove eravate finiti?' chiese Zayn mentre Niall mi guardava preoccupato senza che io ne capissi il motivo.
'Stavamo risolvendo delle faccende' sorrise Liam.
'Risolte?' chiese il riccio
'Sisi' mi rivolse un timido sorriso
'Andiamo allora!' disse alzandosi tutto felice Harry.
'Si Harry, basta che non uccidi nessuno!' disse Louis.
'E non ci fai uccidere' rise Niall.
Avevano capito che voleva giudare lui. Mi sedetti infondo tra Niall e Liam e osservavo le mie gambe con la testa abbassata per non dover reggere lo sguardo del biondo che per tutto il tempo di aveva riservato occhiate preoccupate.
'Tutto bene, Ellen?' chiese ad un certo punto. Alzai la testa.
'Si..si..' sorrisi, era vero, stavo bene ora.
'Se hai bisogno di parlare io ci sono' sorrise e tornò a fissare fuori dal finestrino.

Mi svegliai, controllai l'orologio che si trovava sul comodino affianco al letto con un pò di difficoltà poichè Liam aveva mantenuto l'abitudine di cingermi la vita con il suo braccio, ma non sarebbe servito, avevo promesso, non sarei fuggita.
Era presto, tanto presto, cercai di chiudere gli occhi ma non riuscì a riaddormentarmi.
Mi tornò alla mente ciò che era successo ieri sera, scherzavo con Liam, ci prendevamo ingiro e ad un certo punto lui fece l'offeso e aprì le braccia come per dire 'sai come farti perdonare'.
Ricordo di aver fatto un gran respiro e di essermi buttata tra le sue braccia, mi stringeva e coccolava ma ricordo soprattutto di avergli sussurrato una frase di una canzone - Poi mi chiedi come sto, e il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande. -
La sua reazione mi fece sussultare il cuore, mi sorrise timidamente, mi accarezzò una grancia e con un filo di voce disse che ero la miglior cosa che avesse mai stretto tra le sue braccia.
Mi toccai il cuore, batteva forte anche ora, soltando pensando a quanto quel ragazzo mi faccia stare bene , dovevo predere aria, chiarirmi le idee.
Cercai di liberarmi dalla sua presa facendo attenzione a non svegliarlo.
Mi infilai un paio di jeans, l'unico paio che avevo a dir la verità, presi una maglia di Liam, le mie scarpe e uscì piano dalla stanza.
Rubai il giubbotto di Liam e presi il mio ipod.
Camminavo piano ascoltando la musica, facendo attenzione a non incontrare Maik o qualcun altro e alle parole delle canzoni.
- L’amore poi cos’è? Dammi una definizione: combinazione chimica o è fisica attrazione? Mi sai dire tu cos’è?-
In lontananza poi vidi un ponte, quel ponte dove giorni fa avevo deciso che tutto sarebbe finito, mi avvicinai. Era l'alba, da quanto ricordi avevo sempre amato l'alba, fin da piccola, era stupenda, il momento in cui la giornata iniziava.
Mi sporsi, guardai in basso, non volevo farmi del male, non c'era motivo, Liam mi faceva stare bene, era un buon motivo per restare in vita, affondai il mio viso nel giubbotto, profumava di One Million, quel ragazzo amava quel profumo, tanto che prima di uscire se ne metteva tanto, credo troppo.
Ma sapeva anche di Liam, è difficile spiegare che profumo abbia una persona ma posso giurare che avrei riconosciuto il suo profumo lontano un miglio, dal momento che mi abbracciò la prima volta, qui.
Mi sedetti, era alto, molto alto, se quella volta mi fossi buttata sarei morta sul colpo. Scacciai quel brutto pensiero quando sentii qualcuno urlare
'ELLEN FERMA, NON LO FARE.' mi voltai, era Niall.
'ELLEN!' disse con il fiatone 'Pensa a Liam, non farlo.' mi fissò negli occhi.
'Ma io.. io non volevo buttarmi'
'Ah.. scusa ho pensato al peggio.. mi dispiace.' guardò a terrà
'Eh, no, non ti scusare, non devi. Ho capito mi hai visto qui, su un ponte, hai pensato che volessi farmi del male' dissi sorridendo poi mi fermai e lo guardai confusa 'Ma.. mi hai seguita?' mi sedette affianco a me
'Io veramente... ti ho vista uscire e non sapevo dove volessi andare.. era presto..'
abbassò la testa.
'No, non ti preoccupare.' sorrisi 'Piuttosto posso chiederti una cosa?'
'Uhm.. si' alzò il viso e mi sorrise
'Hai sempre questo sguardo preoccupato per me.. perchè?'
'Ieri ti ho visto correre via, seguita da Liam..' sospirò.
'Ah.. avevo visto qualcuno che è meglio scordarsi della sua esistenza.'
'E se io ti dicessi che Liam si sfoga con me? Che ha bisogno di parlare con qualcuno di quello che gli succede quando si trova con te, che deve sfogarsi.. ti arrabbieresti?' chiese chiudendo gli occhi.
'No, certo che no.' gli presi la mano e lui aprì gli occhi, gli sorrisi dolcemente.
Tutti hanno biosgno di qualcuno con cui sfogarsi.
'Dimmi una cosa, se ti va.. a Liam ha colpito molto la frase 'Non avevo mai visto il mondo fuori da quelle mura' mi sfiorò la mano 'cosa è successo prima che tu incontrassi Gabriel?'
'Oh..' sospirai e lui incrociò le mie dita con le sue 'Sono orfana. Non ho mai conosciuto, ne visto i miei genitori, non so come siano fatti, non ho un certificato medico, non so i loro nomi.. mi hanno lasciato davanti a un orfanotrofio, come nei film.. avevo solo una targetta con scritto il mio nome e la mia data di nascita, 15 febbraio 1993.' chiusi gli occhi.
'Ok, scusa sono stato troppo invasivo.'
'No..' gli strinsi la mano 'Voglio continuare, mi fa bene.' sorrisi 'Mi hanno trovata, raccolta e fatta crescere all'interno di questa grande struttura piena di ragazzi abbandonati, come me. Sai cosa vuol dire che non so cosa voglia dire la parola famiglia?'
'Non ti hanno mai adottata?' chiese lui confuso.
'No.. e la frase che ha colpito Liam è vera, non ci facevano uscire, potevamo scappare.. Io ho sempre voluto sapere cosa c'era fuori, viaggiare, scoprire nuovi posti.. Da piccola mi fettevo davanti alla finestra ad osservare Londra' risi ricordando.
'E dimmi, ne hai visto un piccolo pezzo?'
'No.. ma va bene così' sospirai.
'Lo sai che viaggiamo molto noi e che lo vedrai con noi, vero?' sorrise
'Vi stancherete mi me.' ritirai la mano
'Lo sai che non sarà così soprattutto perchè c'è Liam, lui prova delle emozioni che non ha mai nemmeno sentito nominare con te..?'
Sorrisi timidamente 'Grazie.' ci alzammo e lui volle tenermi ancora la mano, iniziammo a camminare verso casa.
'Ma è legale che a 16 anni ti abbiamo lasciato andare?'
'NO.' Niall, tu non saprai mai di Adam, mi quello che ha fatto, di quando sono stata buttata fuori, di come non volevano sentire la mia versione..
'Fa niente' sorrise.
'Scusami, è piu' grande di me quello che mi è successo.'

Mi sedetti sul letto togliendomi le scarpe, Liam si svegliò.
'Buongiorno piccola' sorrise 'ti sei svegliata presto?' borbotto stiracchiandosi
'Uh, più o meno.' mi sdraiai affinaco a lui fissando il soffitto.
Lui si girò di nuovo a pancia in giù circondando ancora la mia vita e io sorrisi a quel gesto che ormai gli veniva così automatico.
'Sai di One Million.' fece una faccia confusa 'Mi rubi il profumo?' rise
'Ehm.. no.' risi
Mi si avvicinò di più 'E perchè hai addosso il mio profumo?' alzò un sopracciglio
'Perchè ti ho rubato il giubbotto e .. poi è impossibile che abbia addosso già quell'odore, non l'ho messo per tanto tempo.. ah' pensai 'giusto, ne metti così tanto' risi e lui fece lo stesso.
'Vedo che hai capito da sola.. ma perchè sei uscita?'
'Dovevo chiarirmi le idee Niall ti racconterà tutto' sorrisi e incontrai il suo sguardo.
Era vicino, troppo vicino, sentivo il suo respiro, sentivo il suo braccio premere contro di me, se solo mi fossi girata su un fianco me lo sarei trovataa distanza di un bacio. Iniziò a battermi forte il cuore, non volevo che lui se ne accorgesse, che spiegazione gli avrei potuto dare?
'Sta sera avremo un concerto, qui a Londra, e tu verrai con noi.' sorrisi
'Eh?' continuai a fissarlo.
'Piccola tu starai sempre con me, ok? Voglio vederti felice, su quel palco a vedere il nostro concerto, dietro alle quinte, voglio che tu viva con me tutte le cose belle, ora e domani.' sorrise e mi fece sobbalzare, alzò il braccio e fece in modo che voltai il mio viso verso il suo, si mise su un fianco, come me e si avvicinò ancora.. fissandomi negli occhi. Proprio quello che temevo.
Non per la paura che lui volesse baciarmi ma per il fatto che io avrei desiderato farlo come mai mi era successo.
Volevo le sue labbra sulle mie, sentire il suo sapore, volevo capire che non mi avrebbe lasciato andare, volevo che il bacio durasse secoli, non me ne sarei mai andata, volevo che quel bacio fosse IL BACIO, quello che le ragazze sognano, quello che tutte vorrebbero, il bacio da un ragazzo perfetto.
Volevo le sue mani sul mio viso, volevo stringerlo a me.
E forse è proprio questo che chiamano amore.
'Sta sera fai attenzione alle parole piu' di prima' sorrise e si avvicinò ancora di piu', non potevo piu' restare lì, sarei finita con il baciarlo quindi mi alzai 'Ok' sorrisi.

Ero dietro alle quinte, li sentivo cantare, ogni tanto mi sporgevo per vederli.
Mi batteva forte il cuore, avevo i brividi. Una ragazza normale, con un passato difficile era a vedere il concerto dei suoi idoli, da dietro alle quinte e non solo, si preoccupavano anche di me, in continuo.
'Qualcuno piu' di altri capirà le parole di questa canzone, solo dedicate a lei.'
Era Liam, partì la base di Another World e capì, capì che ogni volta che mi ripeteva che ero in un altro mondo, uno nuovo, il suo si riferiva a questa canzone.
-Sto cercando di leggere i segnali che sto ricevendo.-
-Io non so molto di te, ragazza.-
-Ti porterò in un altro mondo, ogni giorno, dappertutto.-
Lacrime, lacrime di felicità iniziarono a scendermi.
Liam si voltava verso di me ad ognisua strofa e le persone non capivano, erano confuse, ma non importava. Gli altri sorridevano e mi sorridevano.
Mi colpì un'altra cosa, Louis si rivolse a me 'Lasciami entrare, scoprire i tuoi segreti, fammi entrare, fammi dimostrare che so mantenerli vicino al mio cuore' forse perchè voleva dimostrarmi appunto che di lui potevo fidarmi, che di tutti loro contare per ogni cosa.
Ma soprattutto nessuno mai mi aveva dedicato una canzone così vera.
Lui sì, Liam sì.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


C'era un piccolo regalo al mio risveglio, sul letto, al posto di Liam.
C'era allegata una piccola dedica, la aprii.
'Così che tu possa immortalare tutti i momenti perfetti che vivrai e se tutto dovesse andare starto li potrai rivedere e pensare che una volta erano il motivo del tuo splendido sorriso' - Liam Payne.
Il cuore mi batteva forte, lo scartai velocemente e tirai fuori cosa nascondeva tutta quella carta colorata. UNA NIKON. Spalancai gli occhi e sul viso mi si disegnò un sorriso assurdo. Erano secoli che ne desideravo una.
La pasai sul comodino e andai a cercare Liam, lo trovai in cucina.
'Tu sei completamente matto' risi
'Uh?' mi guardò confuso
'Dove trovo qualcuno come te?' mi feci una coda sorridendo
'Da nessuna parte' rise e si versò un pò di latte nel bicchiere 'Dato il tuo sorriso suppongo che tu abbia aperto il pacchetto'
'LO AMO' sorrisi
'Ami il .. regalo...' lasciò la frase in sospeso e bevve.
No, Liam non amo solo il regalo. Amo tutto ciò che fai per me, sai?
Mi fai stare bene, ogni giorno che passa.
Ma sai che non posso dirtelo perchè complicherai solo le cose?
Mi limatai a un 'grazie Liam, davvero' e poi scomparii.
Tornai dopo pochi minuti con la mia nuova macchina fotografica 'Sorridi, bellezza!' esclamai e lu isi voltò confuso.
CLICK.
'Mah?' esclamò ridendo.
'Tu sei il mio sorriso, sei la ragione della mia felicità e se tutto dovesse andare storto tu sai òa prima persona a cui ho fatto una foto e mi ricorderò di te, di tutto ciò che hai fatto per me..' sorrisi timidamente
'Sei dolcissima' rispose dolcemente e posò il bicchiere, si avvicinò a me 'L'ultima volta che ho provato a darti un bacio sulla guancia sei scappata come terrorrizzata, se io volessi riprovare fuggiresti di nuovo?'
'Probabilmente sì' lo fissia negli occhi, era molto vicino a me.
'Anche se sai che non ti farei mai del male?'
'E' piu' forte di me' sospirai.
'I want, I want, I want, that's crazy' si sentì qualcuno canticchiare.
Zayn 'Buongiorno caro' sorrisi vedendolo entrare.
Mi aveva salvato dal provocare un'altra delusione al ragazzo che mi faceva letteralmente impazzire.
'Ragazzi io vado a riposarmi' Liam mi fissò un'ultima volta e si allontanò.
'Ultimamente è sempe stanco.. colpa tua, ragazza.' scherzò Zayn una volta che il moro fosse uscito dalla cucina.
'Lui si preoccupa, potrebbe benissimo non farlo. E' dolcissimo' chiusi gli occhi e sorrisi pensando a lui.
'Uh-uh' rise
'Uh-uh cosa?' alzai un soppracciglio.
'Ti piace Liam' disse scrollandosi le spalle.
'Ehi, ma cosa ti salta in mente?' feci una smorfia.
Non doveva saperlo nessuno.
'Ehi, ti va di venire con me in salotto un attimo?' sorrise prendendomi la mano aspettando che io facessi quelache passo 'voglio che tu sappia una cosa.'
COSA? Mi mossi e ci sedemmo sul divano, uno difronte all'altro, continuava a tenermi la mano.
'El, la vita è una sola ok? E non basta, ce ne servirebbero molte altre per vivere al massimo, per capire tutto.. quindi vivi la tua unica vita al massimo, divertiti, bevi, fuma, scherza, gioca, canta, realizza i tuoi sogni e.. AMA.' Fece un gran respiro. 'Una vita senza qualcuno al proprio fianco è una vita vuota.. ama e lascia che tu sia amata' sorrise 'perciò se provi qualcosa per Liam vai da lui, parlagli, bacialo e sii felice' rise.
Riflettei su quelle parole, la vita è una sola e io ho buttato 18 anni della mia vita, ha ragione, basta, devo vivere al massimo giorno dopo giorno, vivere come se fosse l'ultimo giorno che mi rimanga.
'Zayn... io.. hai ragione.' sospirai.
'Lo so' rise facendo il solito buffone.
'Ma queste parole? Uh-uh sei innamorato!'
'Ehi, ma cosa ti viene in mente?' scoppiammo a ridere.
'La voglio conoscere, eh!'
'Va bene... ma non era questo il punto.. Tu provi qualcosa per Liam te lo si legge in quei meravigliosi occhi verdi.. solo che qualcosa ti ferma ogni volta.. qualcosa che ti ha fatto male.. ti è successo qualcosa..'
'Già.. l'ultima volta che ho ammesso a me stessa che mi piaceva un ragazzo questo mi ha usata e poi dimenticata.'
'Parlamene, sfogati, son qui per te.'

Aveva ragione Maik, le ragazze sono meno controllate rispetto agli altri, così tutte le spedizioni complicate toccavano a me. Ogni volta che portavo a termine qualcosa al mio ritorno trovavo un suo regalo.
Un pupazzo, un bracciale. Mi aveva portato fuori a mangiare qualche volta, amavo stare in sua compagnia anche se mi faceva allontanare da Gabriel.
'Ellen tutto bene?' chiese qualcuno interrompendo i miei pensieri.
'Si, grazie' sorrisi e lui ricambiò. Il suo solito sorriso stupendo.
'Pronta per domani?' si sedette affianco a me.
'Oh si, Maik' giocherellai con il braccialetto che mi aveva regalato.
'Sei sicura? Non devi farlo per forza.'
'Io vogli oricordarmi di te, di tutto quello che stai facendo. Ho una casa, una piccola famiglia, ho qualcuno che mi vuole bene.' abbassai la testa sorridendo.

'Oddio, ecco perchè non vuoi fare nulla con Liam, hai paura che finirà come con Maik?' mi fissò negli occhi
'Bravo.. esattamente così' sbuffai.
'Ma perchè ti ha usata?'
'Finì in carcere e lui da quel momento non si fece piu' sentire' chiusi gli occhi per non piangere.

Londra, una di quelle giornate piovose, cupe, che avrei preferito passare a casa davanti a una ciccolata e un buon libro invece che consegnare cocaina in uno dei quartieri piu' malsani di questa città.
Ero in pulman con le mie solite cuffie e la roba nascosta nel giubbotto super imbottito, canticchiavo tra me e me quando arrivai.
Non feci in tempo a fare un passo fuori che mi sentii tirare per un braccio.
Mi voltai. LA POLIZIA.
Iniziai a pensare a qualche scusa, ma non me ne vennero in mente..
Sentivo il cuore in gola e le gambe tremare.
'Signorina dove crede di andare?' erano in due, non potevo nemmeno scappare.
'Da alcuni amici' cercai di essere convincente
'Assì? Non le dispiaccerà allora dirci da chi va.'
'Uhm.. da amici ho detto' non sapevo cosa dire e sarei scoppiata da un momento all'altro.
'E cosa nasconde nel giubbotto?' mannaggia lo stavo stringendo così forte che anche uno stupido avrebbe capito che nascondevo qualcosa.
'Nulla..' balbettai.
'A noi sembra proprio il contraio'
'No-no, non è vero. P-posso andare?'
'Uhm, credo proprio che ti portermo in caserma'
'Non avete prove!' esclamai in preda ad aun attacco di panico.
'Infatti dimostraci tu che non dobbiamo portarti da nessuna parte.
Aprì il giubbotto. Mi avevano beccata. Cosa importava ormai? Non potevo fuggire.

'Oh..' fece un gran respiro. 'M-Mi dispiace.'
'No, non ti preoccupare. Non fa così schifo il carcere, dipende dai punti di vista, il mio era di non farmi trovare da Maik perchè avrebbe voluto avere i soldi.'
Mi strinse in un dolce abbraccio.
'Non mi scrisse, non mi venne a trovare, non gli importava di me, non era interessato a me, era interessato agli affari.' Mi lasciai cadere una lacima e lui me la asciugò con la punta dell'indice.
'Non dirmi che è un motivo per cui volevi morire..'
'Giò, anche per colpa sua.. Non avevo nessuno e non potevo tornare, non avevo motivi per vivere.
'ORA LI HA E SONO CINQUE.' sorrise 'E Liam non ti userebbe mai.'
'C'è dell'altro, ma non posso parlarne.. non riesco.. scusa' abbassai la testa.
'No, non ti scusare' sorrise
'Liam.. è innamorato di te, ok?' si alzò.
'Come fai a saperlo?' mi tirai su anche io.
'Per come ti guarda, per tutte le ttenzioni che riserva solo a te.. e ora vai da lui!'
'Zayn, ti voglio bene.'
'Anche io, ciccia.'
Andai in camera a disturbare il sonno di Liam dopo tutto ciò che mi aveva detto Zayn 'Dormiglione!' lo scossi un pò.
'Eh?' si strofinò gli occhi.
Mi vide, posò una mano sul mio fianco, ero in piedi di fianco a lui e quel contatto mi fece rabbrividire. Se c'era una cosa che mi faceva impazzire era lui che mi posava le sue mani sui miei fianchi cercando un qualche piccolo cottatto fisico.
Poi la fece scendre fino a incontrare la mia e incrociò le dita con le mie.
'Vieni?' mi fece posto sul letto, mi ci sdraiai, posando il mioviso sul suo petto e lui mi strinse. 'Qualche giorno fa non volevi che nemmeno ti toccassi e ora? Ora sei qui accanto a me, posso abbracciarti, accarezzarti, stringerti..'
Mi alzai e posai le mie labbra sulla sua perfetta pelle liscia della guancia, restai così qualche secondo e poi mi tirai sù.
'E...' si morse il labbro inferiore 'Le persone ci mettono mesi, anni, per affrontare le proprie paure.. guardati, ora stai affrontando ciò che odi piu' al mondo, il contatto fisico, non volevi essere amata e io ora ...'
Lasciò ancora la frase in sospeso, non ci diedi peso.
'E' solo merito tuo.'
'Ma non va bene, sono io che devo baciarti, piccola.'
Si alzò le poso questa volta le sue perfette e rosee labbra sulla mia guancia per poi schioccarmi un bacio.
Fu la cosa piu' bella che avessi mai provato. Era innocente, bello, non come quelli che avevo ricevuto in passato..
In quel momento avrei voluto assaggiare le sue labbra, non solo la sua gancia, ma non potevo, no.
'Piano piano ci sto riuscendo, vedi?' sorrisi.
'E io continuerò ad aiutarti.'

FRasi dette a metà.
Frasi lasciate sospese.
Frasi che mi fanno accorgere che è Zayn ad avere ragione, quello Zayn innamorato della vita e non solo di ragazze, che mi prese e mi mise davanti allo specchio con quel vestito che Louis aveva voluto regalarmi e che mi sussurrò che ero perfetta e per un momento, solo uno, mi sentii così.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. ***


'Non sarebbe meglio che comprassimo qualcosa di nuovo?' disse Liam passandomi una delle sue solite felpe enormi.
'No, sono così comode.' sorrisi prendendola.
'Si ma ti ci stai abituando!' rise aitandomi a infilarla.
'Mi piacciono e poi sanno di te' sorrisi timidamente.
'Dolce.' mi diede un bacio.
'Potrei anche abituarmi a questo..' sorrisi infilandomi il suo giubbotto.
'Anche questo?' sbuffò.
'Hai capito tutto!' risi 'Vado a farmi un giro, dì agli altri di non preoccuparsi, non voglio suicidarmi' presi le cuffie e uscì.
Non c'è cosa piu' bella che addormentarsi con il sorriso e svegliarsi nello stesso modo. Girai l'angolo e mi scontrai con un ragazzo.
'Guarda dove metti i piedi' dissi sistemandosi.
Si voltò, lo riconobbi subito. GABRIEL.
'G-Gabriel?' balbettai.
'Ciao Ellen' disse tranquillamente, come se niente fosse.
'Sei.. tu?' dissi incredula.
'Si.' era tranuillo, non era ne sorpreso, ne stupito.
'Non se piu' venuto a trovarmi' abbassai la testa 'non sono mai riuscita a ringraziare tutte le lettere che mi ha scritto il mio migliore amico.'

'Hai una visita, ragazza.' disse un uomo in divisa.
'Da parte di chi?' mi alzai raggiungendo le sbarre
'Dice di chiamarsi Gabriel'
'G-Gabriel? Ohmiodio.' spalancai la bocca 'FATEMELO VEDERE.'
'Da questa parte' apì il cancello.
'GABRIEL!' corsi e mi buttai tra le sue braccia.
'Piaccola mia.' mi strinse 'Come stai?'
'Bene, dai' sorrisi e sciolsi l'abbraccio 'Tu?'
'Mi manchi, può bastare..' sorrise sedendosi al tavolo.
'Anche tu! Tanto, tanto!' sospirai.
'Ti salutano Ryan e Cory' mi prese una mano e intrecciò le sue dita con le mie 'Manchi anche a loro, si divertivano ad averti attorno, a Ryan manca il tuo sorriso, a Cory il modo in cui sapevi ascoltarlo e consigliarlo.. eri Unica.' ritirò la mano 'A me manca tutto di te.'
'Che belli che siete... ma perchè non sono qui con te?' dissi facendo una smorfia.
'Non ci dovrei essere nemmeno io.. se Maik scoprisse che sono qui mi butterebbe fuori..'
'Sono passate solo 3 settimane, mi odia così tanto?' alzai un sopracciglio.
'Si, gli hai fatto perdere un sacco di clienti..' sbuffò.
'Oh ma che bello! Lui non mi avrebbe lasciato, lui teneva a me. Si come no.' mi toccai il collo.
'Io cosa ti avevo detto? Stai attenta lui non prova nulla per te, ma hai voluto fare di testa tua' mi fissò con gli occhi lucidi 'Perchè sei qui? Ci dovrei essere io qui. E' tutta colpa mia, solo e soltanto mia.' sospirò 'Non è giusto.'
'No, tesoro, il destino ha voluto così, punto, sconterò la pena e.. e non tornerò.. non posso.' abbassai la testa.
'Già, Maik te la farebbe pagare.'
'In tutti i sensi' alzai il viso.
'Ma ci sarò io con te'
'Non cambierebbe nulla.'
'Ellen, non ho mai amato qualcuno come te, sei l'UNICA e lo sarai sempre.'

'Amore muoviti, dai che ci aspetta.' disse una voce femminile comparendo dal nulla al fianco di Gabriel. Era alta con dei tacchi vertiginosi, era piu' svestita che vestita, mora con gli occhi castani. Ci rimasi malissimo.
L'ultima cosa che mi aveva detto di persona era che io sarei stata l'unica e ora ecco questa ragazza, molto diversa da me, cosa era successo in due anni?
Si era dimenticato di me? Perchè non era sorpreso di vedermi?
Mi aveva sorriso nel parco.. perchè ora mi rispondeva freddamente?
La mia pancia si contorse.
Come poteva fare questo? Dopo tutto quello che avevamo passato insieme?
'Ma sei Ellen?' disse la ragazza acidamente
'Chi lo vorrebbe sapere?' risposi con lo stesso tono.
'La ragazza che ha preso il tuo posto' disse vaneggiando.
'Bravo Gabriel, io ero l'unica, eh?' dissi fredda.
Lui nemmeno mi guardò in faccia. Bene.
Mi voltai, trattenevo le lacrime. Bene, non valevo piu' nulla per lui, tutti i discorsi con i ragazzi non erano veri, lui non sarebbe mai tornato da me.
Mi voltai un'ultima volta e vidi la ragazza nuova al telefono e Gabriel che le stringeva una mano.
Volevo spaccare tutto, la rabbia che avevo addosso era troppa, volevo piangere e basta, correre via, lontano. Girai l'angolo e chi mi trovai davanti?
MAIK.

Ohmiodio, mi voltai subito, uno, due, tre, corri!
Troppo tardi, mi aveva preso per un braccio e mi teneva.
'Dove credi di andare, smorfiosa.' disse con disprezzo.
SMORFIOSA. Iniziai a tremare.
Vidi tutto girare, smorfiosa no, no, come Adam, no ti prego.
'Lasciami' sussurrai, le parole non volevano uscirmi.
'No cara, tu mi devi dei soldi'
'LASCIAMI' dissi di nuovo fissando i miei piedi, con tomo piu' duro.
'Primo guardami in faccia.' mi prese il mento e mi strattonò.
Iniziai a pinagere 'NON TOCCARMI.' Strinsi i denti. 'TU MI HAI USATA.'
'Oh, la bella addormentata ci è arrivata!' disse ridendo voltandosi verso gli altri ragazzi che lo avevano raggiunto alle sue spalle.
Riuscii a vedere Ryan che mi riservò uno sguardo rassegnato.
'TI ODIO, MI FAI SCHIFO' Mi uscì come un ringhio.
Mi tirò uno schiaffo.
Vidi Ryan contrarsi e chiudere gli occhi, lo fissai e lui cercò qualcuno, si buttò tra le braccia di Cory.
Non potev farcela, volevo scappare, uno schiaffo mi aveva tirato, volevo correre, cercare Liam, stare tra le sue braccia, lui mi apprezzava.
'SEI UN MOSTRO, FOTTITI.' dissi con tutta la cattiveria accumulata con gli anni.
'Ne vuoi un'altra?' alzò la mano 'Non penso proprio.' disse con tono di superiorità.
'Giacca da ragazzo, Maik, la bella Ellen è protetta da qualcuno' fece notare la nuova ragazza.
'Ti sbagli Rebeka, non è uno solo, sono cinque.' disse Gabriel.
STAI ZITTO TI PREGO, pensai in preda al panico.
'Gabriel io mi fidavo di te'
'Ti sbagliavi, non sei nulla per me' tornò al fianco della ragazza.
Il mio cuore si fermò.
Sentì le gambe deboli, caddi a terra, in ginocchio. Non sono nulla per lui.
Non volevo piu' scappare, ora volevo morire.
'Bene, o mi ridai i soldi o cercherò questi ragazzi e gl ifarò del male, ti do tempo solo fino a domani al tramonto, ci vediamo qui.'
Toccami tutto ma non loro. Presi la testa fra le mani, non poteva farlo, non potevo trovare tutti i soldi e non potevo permettere che trovassero i ragazzi.
'Sai la somma, a domani.' se ne andò seguito dagli altri.
L'ultima cosa che vidi fu il labbiale di Ryan - Scusa -
Lui, lui non si era scordati di me.
Mi buttai a terra piangendo, perchè? Perchè tutto questo?
Ero felice, per una volta e dovevano rovinarmi tutto?
Al mio migliore amico non fregava piu' nulla di me e Maik mi aveva fato male.
Mi toccai involontariamente la guancia, scottava.
Mi alzai tremolante, mi ricomposi, cioè cercai di farlo.
Mi avevano sostituita come se niente fosse, era meglio che quel giorno Liam mi avesse suicidare, ora persino lui era in pericolo per colpa mia.
Lui e la mia VERA e nuova famiglia. Non poteva succedere, dovevo trovare una soluzione.
Mi venne in emnte solo una cosa, quella che mi veniva meglio: suicidarmi.
Ma sta volta era per una buona causa, dovevo salvare chi amavo.
Corsì sù per le scale, lanciai il giubbotto sul divano e corsi in bagno.
Avrei messo FINE a tutto.
'Dove corri?' chiese Niall vedendomi.
'In bagno' e chiusi la porta.
Il cuore mi bettava forte, le mani mi tremavano, cercai delle lamette e le trovai.
Mi sedetti sul bordo della vasca. Mi avrebbero trovata morta nel loro bagno.. come posso fare una cosa del genere? Liam ci sarebbe stato male, molto di piu'.
Lui era in caso quando sarebbe successo, non se lo sarebbe mai permesso.
Ma non avevo piu' tempo, non potevo trovare un altro luogo, dovevo farlo e basta.
Cercai un pezzo di carta e ci scrisi sopra.
'Scusate ragazzi. Vi amo, davvero, mi avete fatto capire in solo una settimana cosa signfica avere una famiglia, può essere presto per dirlo, ma lo penso.
Grazie Liam, mi hai fatto caire cosa vuol dire amare. Ti ricorderò per sempre, grazie di tutto, grazie a tutti. Ellen.'
Chissà magari anche loro dopo 2 anni si sarebbero dimenticati di me.
18 anni di vita, 18 anni di sofferenze, 18 anni di schifo.
BASTA. Presi la lametta in mano.

'Niall, dov'è finita Ellen?' sentii rulare Liam.
'In bagno' urlò il biondo di risposta.
'E da quanto è là dentro?'
'Si e no un quarto d'ora.'
'Ha detto qualcosa a rigurado?' la voce si fece preoccupante.
'No.....'
'CAZZO, NIALL' sentii correre e bussare fortemente alla porta 'ELLEN ESCI TI PREGO, NON FARE CAZZATE' disse Liam in preda al panico.
Non risposi, non sapevo cosa dirgli.
Ciao Liam, grazie di tutto, ti amo.
Non potevo dirglielo.. mi cadde la lametta a terra.
'ELLEN COSA DIAVOLO STAI FACENDO?' inziò a prendere a calci la porta. 'APRI'
La raccolsi e quando mi alzai in piedi sentì la serratura aprirsi.
Liam era dentro, mi fissava terrorizzato e preoccupato, era bianco in faccia.
Feci ricadere la lametta mentre il sangue cadeva a terra.
Mi fissò negli occhi, i miei erano gonfi, non avevo smesso di piangere.
Corse da me, mi strinse i polsi e mi BACIO' SULLE LABBRA.
Non capì piu' nulla. Forse per colpa del sangue forse per colpa di Liam.
Avevo gli occhi chiusi, un riflesso involontario, li riaprii, sembrava esser passato un sacolo, ero ancora con le labbra appoggiate alle sue.
Ripresi a piangere e lui si staccò, continuava a premere le sue mani sui miei polsi, sperando che il sangue si fermasse.
'SONO INNAMORATO DI TE.'

Mi svegliai con un forte mal di testa, mi guardai i polsi erano fasciati, per fortuna non ero riuscita a farmi del male così tanto da finire in ospedale.
Mi aveva salvata ancora.
Mi aveva detto che era innamorato di me.
Mi aveva baciata.
Toccai il suo viso, ero in braccio a lui sul divano, si era addormentato e da quanto capii anche lo stavo facendo.
Lui lottava per me, con tutte le sue forze.
'Ellen..' disse aprendo gli occhi.
'Grazie' bisbigliai
'Tu voelvi abbandonarmi, ancora' mi fissò.
'Sono innamorata di te.' avevo finalmente capito cosa significasse.
Sorrise piano 'Volevi farti del male, però.'
'Non valgo piu' nulla per Gabriel, mi hanno sostituita.'
'Chi ti ha fatto questo?' posò la mano sulla mia guancia, accarezzandola.
'Chi ti farà del male.' sospirai tristemente.
'Nessuno mi farà del male e pagherà per quello che ha fatto a te.'
'Dovevo morire.'
'No, io voglio che tu sia al mio fianco ora, domani finchè lo vorrai.'
'Tu finchè lo vorrai?'
'Io per sempre.' mi sussurrò dolcemente. 'Sei tutto ciò di cui ho bisogno'
Non lo diceva per compiacermi, provava davvero quelle cose, glielo si leggeva negli occhi, come diceva Zayn.
Posò le sue labbra sulle mie.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8. ***


LIAM.

Ti è mai capitato di chiederti se tutto quello fai è giusto?
Se è giusto salvare in continuazione una ragazza?
Se è giusto volerle talmente bene da metterla al centro dei propri pensieri?
Se è giusto baciarla..
A me capita spesso, molto spesso.
Forse perchè mi domando se sto facendo il possibile per aiutarla, perchè quando penso di aver fatto una cosa giusta lei tenta il suicidio, perchè se solo io ieri le fossi stato affianco lei starebbe bene..
'Liam finiscila di turturati' mi portò alla realtà Niall.
'Come fai?' chiesi confuso.
'Ti conosco semplicemente e so quando pensi a lei, o meglio quando non pensi a lei..' mi sorrise.
'Non pensavo di esser così prevedibile' abbassai la testa.
Salgo sul palco mi dimentico di tutto, sorrido, canto, mi diverto, mi emoziono..
Non avrei mai immaginato di vedermi un giorno su un palco..
Ma quando scendo inizio a preoccuparmi, mi chiedo se lei sta bene, se ha bisogno di me..
Mi sono sentito giudicato, criticato, perchè sono innamorato di una ragazza che conosco da una settimana.. ma loro non sanno cosa abbiamo vissuto, come la conosco io.. e forse potrà essere infantile, stupido, banale, ma lei è diventata fondamentale e non la lascerò mai andare tanto facilmente.. anche se sono convinto che se lei mi chiedesse di sparire lo farei.
Quel bacio, non so perchè e soprattutto da dove avevo tirato fuori tutto quel coraggio.. forse perchè era l'unico gesto che poteva farla restare in questo mondo, l'unico gesto che rimaneva da fare anche se lo avrebbe odiato.
'Niall, vado in camera.' mi alzai dal divanetto e lui chiuse gli occhi per dirmi va bene.
Entrai piano, stava dormendo, mi sdraiai accanto a lei e sentii un piccola voce sussurrare 'Liam?' si voltò e si scontrò con il mio corpo.
Non capiva dov'era e iniziò a sfiorare il letto e poi me che mi trovavo appiccicato a lei, quando se ne accorse ritrasse la mano, se la fissò e vide le bende.
Quelle bende che ieri iniseme a Louis le avevamo messe per far fermare quel poco di sangue che c'era, per fortuna.
Feci un profondo respiro e mi sedetti, ne feci un altro e l'aiutai a tirarsi su, poi la fissai e dolcemente la presi, feci leva sulle braccia e la poggiai su di me.
Era leggera, piccola, era così bella ma fragile..
Le accarezzai i capelli e poi lei si lasciò andare rilassandosi 'mi fanno male i polsi' li fissò facendo una smorfia.
'E' il minimo.' ero agitato, come dovevo comportarmi?
'L-Liam..' sospirò e decisi di spostarla dolcemente al mio fianco, ma lei mi strascinò e mi ritrovai sul suo corpo sostenendom isui gomiti e fissandola negli occhi.
'Liam, dobbiamo trovare una soluzione.' continuava a fissarmi.
'Fidati di me, so come fare' sorrisi
'Ti farai uccidere.' borbottò ridendo
'Non lo farei, ti mancherei troppo' scherzai.
'Tu fai ste battute ma finirei in manicomio se succedesse.'
'Lo stesso per me' respirai profondamente.
Tranquillo Liam, sei solo in iperventilazione, potresti baciarla e non finire piu', ma soprattutto potresti ferirla, quindi respira.
Non potevo continuare così, decisi di alzarmi.
'E' complicato, io sono complicata.' rotolò su un lato.
'Tutto è complicato ma non per questo impossibile.'
La vidi fare un sorriso e poi avanzai verso la porta per andare a fare colazione, o meglio mettermi d'accordo sul da farsi di oggi, quando mi sentii tirare per un braccio. Mi voltai e lei mi abbracciò, e appena lo sciolsi si alzò sulle punte e mi baciò sulle labbra.
'Speravo lo facessi.' sorrisi e andai in cucina.

'Quindi rimaniamo d'accordo così, Liam?' disse Zayn bevendo il suo caffè.
'Si, credo sia il modo piu' giusto' finì la mia brioches.
'Se succede qualcosa e mi lasciate da solo con lei per sempre, ve la farò pagare' scherzò Niall che doveva rimanre con Ellen a casa.
'Tranquillo, non succederà nulla' scossi le spalle.
'Andiamo lì per parlare mica per mettergli le mani addosso' rispose Harry.
'Anche se lo meriterebbe' borbottò Louis.
Louis è la persona piu' buona a questo mondo ma è meglio non farlo arrabbiare..
'La penso come te solo che non dobbiamo comportarci come loro'
'Ecco il Liam saggio che conociamo' rise Zayn.
'Oh, ma buongiorno' disse Harry alla porta e poi comparì un messa di ricci rossi.
'Ciao a tutti' sorrise nascondendo le braccia dietro alla schiena.
'Ellen, se non vuoi che qualcuno ti imbocchi dovrai far vedere le tue braccia' le porse del succo Niall e lei di conseguenza ci mostrò le bende.
'Non voglio che tu le tolga, ok?' aprì la scatola delle brioches.
'Ok...' iniziò a mangiare 'Cosa fate oggi allora?'
'Andiamo.'
'COME SCUSA?' Si alzò in piedi.
'Calma.. andiamo a parlargli.' le presi una mano 'Tranquilla'
'Io verrò con voi.'
'No, tu resti con me' apparse al suo fianco Niall.
'Mah?' abbassò la testa 'vi metterete nei guai'
'Non ti preoccupare.' le sorrisi dolcemente.

'Zayn ci sei?' sempre l'ultimo.
'Eccomi, arrivo' si infilò le scarpe e si precipitò davanti alla porta.
'Mi raccomando' fece una smorfia Niall vedendo che ci stavamo preparando, El ci aveva detto il posto sperando che l'avremmo trovato.
'Liam, ti prego non fare cazzate' mi strinse Ellen.
'Te lo giuro, non farò nulla' io, non posso assicurarti di ciò che faranno gli altri.
Ci incamminammo, e trovammo il posto e non solo quello ma anche delle persone e uno dalla descrizione era sicuramente Maik, mentre quello alla sua destra Gabriel con la ragazza acida.
'Ellen si è portata la scorta' rise quell oche sembrava essere il capo rivolgendosi agli altri che ricambiarono la risata.
'Ma dov'è?' borbottò uno
'Non c'è' risposi avvicinandomi.
'Ah, ha persino il coraggio di non presentarsi?' rise ancora
'Senti bello, primo modera i termini' disse Harry mettendosi al mio fianco.
'Secondo, prova minimamente a sfiorare Ellen ancora e .. ' fu Louis a parlare.
'E cosa? Me la farai pagare?' rise di nuovo.
'Puoi ben dirlo.' Louis si stava arrabbiando e non andava bene.
'Allora, tu devi essere Maik' lo indicai 'Cosa vuoi ancora da Ellen? Nont i basta averle rovinato la vita?'
'Io rovinato la vita a lei?' alzò le spalle 'fatti raccontare chi le ha rovinato la vita, quello non sono io'
'Oh, fidati centri tanto quanto quell'altro' disse Zayn.
'E voi chi sareste?' non era stato Maik a parlare ma Gabriel.
'Quelli che la fanno stare bene, non come qualcun altro, qualche doppiogiochista.' Ed ecco le frecciatine di Zayn.
'Allora, finiscila di insinuare cose senza senso' borbottò di risposta lui.
'Non sono senza senso, sei solo un falso' ed ecco gli insulti di Zayn.
Sarebbe finita ma...
MALE, ecco lo sapevo.
Gabriel aveva tirato un pugno nello stomaco di Zayn e questo per difendersi gliene aveva tirato uno in faccia.
'Finitela voi due' Maik prese per un braccio Gabriel e lo strascinò via.
'Maik, seriamente cosa vuoi? soldi? Ok, te li farò avere ma lasciala stare, per favore' cercai di fare il diplomatico
'Non la lascerò stare.'
'VUOI VEDERE CHE LA LASCERAI STARE?' Louis finiscila di istigarlo.
Quanto avrei voluto urlarlo ma non potevo, non riuscivo.
'MI STAI SFIDANDO?' rispose l'altro.
'TOCCALA E FINISCI MALE'
'MI SFIDI DI NUOVO? NON TI CONVIENE' si avvicinò a Louis che gli andò contro e iniziarono a prendersi a pugni.
Scossi la testa e quando mi avvicinai sentii urlare, Louis.
'Lascialo stare' spinsi via Maik 'Louis tutto apposto?'
'No, credo che quello stronzo mi abbia rotto un braccio' Zayn lo prese e si allontanarono un pò.
'Liam, io lo porto via, ce la fate?' disse Zayn.
'Sisi' risposi e poi mi rivolsi a Maik 'Quanto vuoi?'
'Lo sa Ellen, chiedi a lei.'
'Entro quando?'
'Sono buono, una settimana, stesso posto' e si voltò.
Nel momento in cui si allontanò leggermente Gabriel mi passò un foglio sussurrandomi di farlo leggere a Ellen, lo infilai con dispezzo nel giubbotto tornando a casa con Harry.

'COME STA?' Mi urlò contro lei quando le spiegai cosa era successo.
'Bene, si è rotto il braccio destro, guarirà presto'
'L'AVEVO DETTO IO, ASCOLTARMI NO?' borbottò arrabbiata.
'Dovevamo provarci, Louis si è arrabbiato e lo ha sfidato.'
'Mai sfidare Maik.' sospirò.
'Non abbiamo trovato una soluzione, dobbiamo pagarlo e basta.'
'O farlo finire dentro.' sorrise lei.
'Vieni qui' l'abbracciai e le feci vedere il biglietto. 'E' da parte di Gabriel'
Si avvicinò all'accendino e lo bruciò.
'Non conta piu' nulla per me, non voglio star male a causa sua' e tornò da me.
'Sono preoccupato, non avevo mai visto Louis così arrabbiato' sospirai.
'L'hai detto tu, starà bene, per fortuna, ma non fatelo mai piu'm vi prego'.
'Ok, piccola' sorrisi dolcemente. 'Teniamo a te tanto, non dimenticarlo'

E un altro giorno era passato, un altro giorno di lotta.
Non avevamo risolto nulla anzi avevamo un braccio ingessato in piu'.
Forse però avevo capito che non ero solo io che volevo salvarla dal mondo che viveva, ma anche gli altri, e ciò mi fa rendere conto che non sono pazzo ma che in Ellen c'è qualcosa di speciale.
Nel suo bacio, così spontaneo, così semplice avevo trovato troppe emozioni.
Non avevo mai pensato di legarmi a una persona come con lei.
C'è sempre una prima volta, no?.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9. ***



'Louis vuoi che ti aiuti a infilare la maglia?' dissi davanti alla porta della sua camera. Mi sentivo terribilemente in colpa, infondo era giusto così, mi sentivo male, avevo dormito poco e niente, voelvo aiutarlo, rimediare.
'No, ci sono' chiuse dietro di sè la porta.
'Un giorno mi spiegherai perchè hai reagito così..'
'Non dovevano toccarti' mi prese per mano.
'Ognuno divoi si interessa di me, me lo merito davvero? Mi sembra di aver portato solo guai nella vostra vita..'
'No, noi teniamo tanto è scontato che ci arrabbiamo se solo una persona cerca di sfiorarti.' mi strinse la mano.
'Posso chiederti una cosa?'
'No, Eleanor non è gelosa.'
'Era così evidente che volessi chiedertelo?' feci una smorfia.
'No, ho tirato a indovisare e modestamente oltre che essere un genio sono anche un indovino!'
'Giorno gente' apparse Harry in mutande e non riuscii a trattenere una risata.
'Ecco di chi dovrebbe essere gelosa!'
'Chi? Eleanor?' annuii 'Tranquilla, lo sa che la tradisce con me, lo sanno tutti' fece un sorriso malizioso.
'Mah finiscila' Louis gl ilanciò un cuscino e Harry scappò via.
'Voi siete tutti pazzi' andai a raccogliere il cuscino, quando alzai la testa vidi un mucchio di ricci, Liam.
Mi allontanai velocemente, non riuscivo a reggere il suo sguardo, mi sentivo le guance scoppiare.
'Sono rossa, Louis' gli sussurrai seduta sul divano.
'Tanto!' rise lui
'Shh' presi il cuscino e mi ci si nascosi dietro.
'Cosa mi nascondi?'
'Nulla..'
'Eh si, perchè sta sera c'è questa festa e dobbiamo distrarci.'
FESTA. NONONONO. IO NON CI VENGO A UNA FESTA.
Tesi l'orecchio e ad un certo punto sentii qualcuno bussarmi sulla spalla.
Mi girai. Ancora Liam.
Mi sentii mancare il fiato.
Mi sarei sempre sentita debole con la sua vicinanza?
Sarei sempre arrossita quando mi avrebbe riservato uno sguardo, un sorriso?
Ma soprattutto se mi avrebbe sfiorato avrei provato sempre delle scosse, dei brividi?
'Ehi tu, ci degnerai della tua presenza?' mi sorrise.
'Ehm, io..' mi alzai 'no, feste no.'
'Fallo per me' comparve Niall e mi circondò il fianco con il suo braccio.
'Ma anche no.' feci la fredda.
'Eddai' ecco il biondo che mi faceva il labbrone e non sapevo dirgli di no.
'Ok, ma finiscila di guardarmi così!' borbottai.
'Allora dobbiamo andare a comprare il vestito, ora.' si alzò di scatto Louis.
'Tutta questa fretta?' dissi confusa.
'Susu, andiamo' mi trascinò via.

'Questo ti piace?' mi mostrò un vestito tutto rosa.
'Sembro una bambola, Louis!'
'E questo?'
'Un pò piu' trasgressivo no, eh?' fissai un vestito leopardato
'Piacerà sicuramente a Zayn o Liam!' rise lui
Ne trovai uno semplice, era nero con una spallina, era abbastanza corto ma nemmeno tanto. 'Louis quello!' esclamai sorridendo.
'Mi piace, dai provalo' mi condusse in un camerino.
Quando uscii comparve un sorriso compiaciuto sul suo viso.
'Mi sta bene?'
'Uhm.. dovresti raccogliere i capelli' mi aiutò a fare una coda.
MOSSA SBAGLIATA.
'E-Ellen.. hai una M tatuata sul collo?' disse fissandomi stupito.
'Si...' sospirai.
'Dimmi che non è di Maik'
'Mi spiace deluderti'
'COSA? COME? PERCHE'?' mi fissò sempre piu' confuso.
'Io gli appartenevo, io voelvo essere sua, ma era una condanna, solo ora me ne sono accorta.' respirai profondamente scacciando via brutti ricordi.
'E ora?' disse sfiorandomelo.
'E ora resta lì, mi ricorderò di ciò che mi ha fatto.'
'Ok, allora niente capelli raccolti, troveremo un'altra soluzione.'
'Grazie.... per favore non dirlo a Liam..' abbassai la testa.
'Prima o poi ne verrà a conoscenza.' fece un sorriso malizioso e io scoppiai a ridere.
'Sei tutto matto!' lo abbracciai.
'Sei cambiata, sai?' mi strinse 'Avevi paura di stringere le persone, avevi paura che loro potessero far del male'
'La ho ancora, ma non di voi' sorrisi sciogliendolo.
'Sara spettacolare sta sera.'

'Dov'è Ellen?' esclamò Liam
'E' qui' urlò Louis al telefono con me 'E' già arrivata!'
'Come mai è già là?' questo doveva essere Zayn
'Lo scoprirai vedendola' rispose Louis
'Ci vediamo dopo, Louis.' attaccai il telefono.
Dopo una ventina di minuti arrivarono e le facce delle altre ragazze erano assurde.
Avevo un drink in mano e li aspettavo.
Louis aveva deciso che mi sarei stirata i capelli, e così feci.
'Ellen?' sorrise Liam 'Sei stupenda.'
'Grazie' sorrisi.
'Perchè non volevi venire?' mi chiese abbracciandomi.
'Perchè...' mi fissai i polsi e sospirai.
'Fidai non è così importante.' mi sorrise e affondai il mio viso nel suo petto.
- WE FOUND LOVE IN HOPELESS PLACE. -
'Liam, è vero, noi abbiamo trovato l'amore in un posto senza speranza?' alzai il viso.
'Secondo me sì' e mi coinvolse in un ballo.
'Sai che non so come comportarmi vero?' sospirai.
'Lo so, comportarti come vuoi. Vuoi abbracciarmi? Fallo. Vuoi Baciarmi? Affonda le tue labbra sulle mie.'
'Ci sei sempre stato, la tua promessa.. l'ha mantenuta.' sorrisi.

'Liam, grazie per sta sera, ma prendi lezioni di ballo' risi lanciandogli una mela.
'E tu non pestarmi i piedi' cercò di acchiapparmi.
'Sono piu' veloce!' borbottai ridendo.
'No, sei solo piu' furba, ti sei tolta i tacchi' scappai via e mi ritrovai nella nostra camera, si ora era la nostra camera.
'In trappola!' canticchio il riccio.
'Ma anche no' risposi nello stesso tono.
Mi prese e mi buttò sul letto 'Come non detto' sussurrai.
'Presa' si trovava sopra di me.
Lo fissai negli occhi, feci un grandissimo respiro. Non posso farcela, volevo baciarlo e non finire piu', volevo averlo mio, mio e basta ma al tempo stesso tutto mi sembrava tutto surreale, era impossibile che lui Liam Payne il sogno di tutte le ragazzine si sia innamorato di una senzatetto, senza famiglia.
Feci scorrere le mie dita sotto la sua maglia, volevo sentire che fosse "vero", i miei polpastrelli sulla sua pelle liscia, morbita, profumata.
'Va che sono vero.' rise lui baciandomi l'incavo del mio collo.
EH NO. LIAM FERMO LI'.
'Eh.' feci un sorriso da ebete.
'E' rilassante però' rise di nuovo.
'Eh di nuovo' borbottai.
Si tolse la maglia e rotolò al mio fianco.
'Scappi?' sussurrai.
'No ti metto alla prova.'
LIAM JAMES PAYNE VUOI FINIRE DI PROVOCARMI?.
Iniziai a delineare il suo petto, i suoi muscoli, per poi salire sul collo fino alla bocca.
Lo fissai un'ultima volta e lo baciai.
Lui schiuse le labbra e io decisi di approffondire il bacio.
'Vedi che vuoi essere la mia ragazza?' rise lui
'Non ho mai detto il contrario, ho solo detto che sarà difficile avre una relazione con una ragazza complicata come me.'

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Capitolo 11
*** Capitolo 10. ***


'Piccola smorfiosa pensi che qualcuno ti crederà?' disse lui con tono minaccioso.
'Si, lasciami stare!' cercai di liberarmi dalla sua presa.
'Nessuno ti crederà, nessuno andrebbe contro a un assistente sociale che vuole aiutare i ragazzi' sogghignò.
'Te la farò pagare' mi sfiorò 'FINISCILA'
'Dolcezza, non fare tanto la grande hai solo 16 anni.'
'LASCIAMI STARE.' riuscii a sfuggirgli
'Piccola puttana, dove credi di andare?' mi riprese.
'LASCIAMI STARE PEDOFILO.' Urlai con tutta la forza che avevo in corpo.

Mi svegliai di soprassalto con il cuore che batteva all'impazzata, gli occhi pieni di lacrime, ripresi a singhiozzae rumorosamente e mi tolsi le bende.
Svegliai Niall che si era addormentato accanto a me dopo la festa di ieri sera, era venuto a vedere come stessi e piano piano c'eravamo addormentati.
'Ellen?' si strofinò gli occhi e si tirò su.
'Torna a dormire' brontolai.
'Stai piangendo?' disse preoccupandosi.
'Nulla, un brutto sogno.'
Sentii qualcuno accarezzarmi la schiena, bene avevo svegliato anche Liam.
'Raccontamelo' disse il biondo vedendo Liam girarsi e tornare a dormire.
'E' solo un sogno, non è importante ok?' mi stavo innervosendo.
'Ehi, piano' mi accarezzo la guancia 'Non era solo un sogno sei troppo scossa.'
'NIALL NON C'E' LA FACCIO PIU' OK? SONO STATA ABUSATA.'
E in quel momento lo sguardo del biondo si disperse, rimase senza parole, impallidì, ma alla parola ABUSATA, Liam si era alzato di scatto.

'Ellen, c'è Alex che vuole vederti.' disse Marika, la ragazza che si occupava della nostra sistemazione nelle famiglie.
'Puoi dirgli che ho altro da fare?' Non volevo vederlo, l'ultima volta mi aveva guardata in modo strano, come se volesse rapirmi.. sinceramente ne avevo paura.
'E cosa avresti da fare?' borbottò lei.
'Altro.'
'Bella, non decidi tu, su alzati e vai da lui' fui costretta a farlo ed a entrare nella stanza dove mi aspettava il mio assistente sociale, Alex.
'Come stai, dolcezza?' chiese lui.
'Molto bene, fino a un minuto fa.' feci una smorfia.
Se non si sarebbe allontanato lo avrei preso a calci.

'Cosa hai detto, ELLEN?' In quel momento avrebbe voluto chiamarmi con tutti i nomi che potevo avere peccato che non avessi nemmeno un cognome.
Per poco avrei visto due delle persone a cui piu' tengo piangere per una cosa successa a me, neppure a loro.
'Per quello avevo paura di abbracciarvi, del vostro contatto fisico.' mi alzai 'Non voelvo qualcuno che se ne approfittasse ancora di me' mi avvicinai alla porta.
'Ellen non è possibile' balbetto Niall.
'CHI E' STATO? MAIK?' Esclamò furioso Liam.
'Magari fosse stato Maik. Avevo solo 16 anni' chiusi gli occhi e mi lasciai cadere a terra, delle piccole lacrime iniziarono a scendermi, brutti ricordi, vecchie ferite.
Quando avrei voluto non essere mai stata lì..

'Ancora fai la fredda?' disse Alex girando nella stanza.
'Pechè volevi vedermi?' dissi fissando la finestra.
'Perchè non hai ancora una famiglia, hai 16 anni e sei sola' mi accarezzo una guancia e io gli tirai una sberla.
'Non permetterti di toccarmi.' dissi arrabbiata.
'Cosa hai fatto scusa?' l'avevo provocato, mossa sbagliata.
Mi avvicinò e mi tirò una sberla 'Non farlo mai piu'.
'Bene, ora ho le prove che picchi le ragazze, bravo' gli feci un'applauso.
'Oh, faccio ben altro, credimi.'

'ELLEN, NON E' POSSIBILE, DIMMI CHE STAI MENTENDO.' Urlò Liam.
'LIAM QUANTO VORREI CHE FOSSE SOLO UNA GRANDE BUGIA' dissi con lo stesso tono.
'Ellen, cosa hai sognato?' disse il biondo.
'Lui non mi faceva fuggire, diceva che nessuno mi avrebbe creduto.' dissi senza prendere fiato.
Vidi Liam correre affianco a me, prendermi tra le sue braccia e stringermi.
Iniziò a piangere.
'Liam' dissi tirandogli su il viso, l'ultima cose che avrei voluto era vederlo soffrire per il mio passato.
'Non può essere.. non può essere accaduto' continuava a ripetere.
Liam era parecchio scosso.

'Cosa vorresti dire, maniaco.' dissi di risposta.
'Mi piacciono le ragazze con carattere.'
Posò la sua mano sul mio fondoschiena e ciò che venne dopo furono immagini confuse, lui che mi teneva stretta che esplorava zone di me che non avrei mai e dico mai permesso che qualcuno le invadesse.
In quel momento non so cosa aveva esattamente fatto, solo dopo vedendo i lividi mi accorsi che aveva abusato di me, ma per fortuna non mi aveva violentata.
Ah, era una fortuna? Guarda come mi aveva conciata.
Non l'avrebbe mai passata liscia.

'Liam, ti prego.' gli sussurrai abbracciandolo.
'Io esco, scusatemi' disse Niall alzandosi e scomparendo.
'Ti prego cosa è successo? Voglio sapere chi è stato il primo a farti del male.'
Gli raccontai cosa mi successe quel giorno in quella stanza, di come stessi male il giorno dopo, di come non riuscivo a sopportare quando una persona mi toccava, sfiorava, neppura da una donna riuscivo a non tremare.
Di come Marika non mi abbia creduto disse che me lo ero inventata così avrei fatto pena a qualche famiglia e mi avrebbe adottata.
'Alex quindi uscì illeso da tutto ciò?' mi domandò stringendomi una mano.
'Fui cacciata dall'orfanotrofio perchè avevo infamato un assistente sociale..'
All'età di soli 16 anni, dopo aver vissuto sempre dentro quelle mura, fui buttata nel mondo vero.
'E incontrasti Gabriel?' si asciugò le lacrime e si ricompose.
Forse aveva capito che in qualche modo avevo affrontato tutta questa situazione e anche se a volte mi veniva alla emnte avevo imparato a non tener conto a quelle immagini sfuocate.
'Si, fu la mia salvezza.' sospirai 'Ma non lo è piu'.'
'E non vorresti farla pagare a questo Alex?' mi prese in braccio riportandomi sul letto.
'Non ne vale la pena.' mi sdraiai 'Una volta avevo un bel caratterino, ero una ribelle, fino a quel giorno.'
'Vorrei esserci stato io, non glielo avrei permesso e ti avrei creduto' balzò sopra di me dolcemente. 'L'ho presa male scusami, ma pensavo che le cose che ti erano successe erano già abbastanza.' mi sussurrò, ecco forse era astato il momento, forse per come l'avevo urlato piena di rabbia, credo che fu proprio quello che lo ferì.
'Non sono mai abbastanza, te l'avevo detto, mi sarei lanciata da quel ponte per tanti motivi.' gli accarezzai il viso.
'Non hai pianto questa volta, non come le altre volte almeno.' mi accarezzò ' e non me ne hai mai parlato...'
'E' una vecchia ferita non la ricordo mai, ho imparato a conviverci, cioè io molte cose non sono in grado di poterle fare.' feci una smorfia.
'Perchè ti ricorderesti di lui?' fece una faccia confusa.
'Si, mi ricorderei di ciò che mi fece.'
'Ti sembro il tipo di persona che vorrebbe tutto ciò?' non disse esplicitamente ciò che pensava ovvero che lui non avrebbe voluto spingersi troppo oltre.
'No, ed è per questo che ciò che provo per te va molto oltre a ciò che immagini.'
'E io sono pronto a tutto, lo sai che me ne andrei se è ciò che tu vorresti.'
'Fidati non lo desidererò mai..'
Gli sorrisi, avevo sempre avuto bisogno di una persona come lui.
'Ho bisogno di vedere Niall, devo sapere come sta.' mi alzai.
'Vai, e poi dimmi.' si stese a pancia in giù.

Lo trovai sul divano, aggrovigliato su se stesso.
'Niall' passai una mano sulla sua schiena. 'Tutto bene?'
'Sisi' sorrise e si ricompose 'Stavo solo pensando che alle piu' belle persone ne capitano di tutti i colori...'
'Forse perchè non sono belle persone' sbuffai.
'O forse perchè il destino vuole che loro ne subiscano una peggio della'altra e si rialzino.' sospirò 'Io non sarei riuscito ad andare avanti.'
'Bhè è stato merito di Gabriel' le mie labbra sorrisero involontariamente
'Un giorno si renderà conto che ha perso qualcuno di importante.'
'Si, ma quel giorno io sarò tra le braccia di Liam e avrò altri migliori amici'
'Brava così ti voglio' sorrise.
'Ti voglio bene' gli schioccai un bacio sulla guancia.
'Dovremmo dire questa storia a tutti gli altri?' mi fissò.
'Forse un altro giorno' sospirai tornando in camera.
'Ho paura di chiederti se ti sono successe altre cose...' mi domandò Liam sempre con il viso rivolto contro il cuscino.
'No, il passato è vanuto a galla, ora lasciamocelo alle spalle.' e passai una mano sulla sua schiena.
'Giusto, pagheremo questa somma e poi chiuderemo il tuo mondo dentro a un cassetto.' mi girò verso di me sorridendo.
'E non lo riapriremo mai piu'.' dissi convinta.
'Mai più.'

Scriveremo nuove pagine di questa storia, le pagine che vivremo, saranno quelle che ricorderemo, ci rimarranno impressi i momenti belli e quelli brutti li dimenticheremo, troveremo l'amore e qualcuno che tiene a noi.
Non tutto è perduto, basta crederci fino alla fine oppure avere qualcuno al proprio fianco che vuole che noi ci crediamo, che non ci arrendiamo.
Scriveremo nuove pagine di questa storia, le porteremo fino alla fine dei giorni nostri, perchè con un sorriso tutto è piu' facile, perchè tutti prima o poi troveranno l'amore. E in quell'istante tutti si sentiranno felici anche solo per un momento.
Ellen.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11. ***


'Harry' esclamai furiosa.
'Cosa vuoi dalla mia vita?' borbottò comparendo in cucina.
'Chi doveva fare la spesa?' aprì il frigorifero.
'Ehm.. non io!' rispose lui sedendosi.
'No amico, toccava a te' rispose Liam salutandomi baciandomi la fronte.
'Ellen 1, Harry 0' sbirciò nel frigorifero Niall.
'Vedi, io ho sempre ragione!' sorrisi
'Si ma non ribarmi le battute' sbadigliò Zayn.
'Buongiorno' lo salutammo in coro.
'Dai se ti muovi vengo con te a fare la spesa, solo perchè sono troppo buona.'
'Cinque minuti e andiamo!' scomparve in camera

'Harry vado un attimo a prendere il latte, non ti perdere eh?' sorrisi.
'Simpatica!' fece una smorfia.
Attraversai le corsie per poi trovare quella con il late sopra, ne presi un paio.
'Ellen?' sentii qualcuno chiamarmi.
'Harry, un attimo arrivo' sbuffai
'Non sono H-Harry.' mi voltai.
GABRIEL.
'Ehm.. cosa ci fai qui?' lo guardai confusa.
'Hai letto il mio biglietto?' non mi guardava negli occhi, aveva paura della mia risposta che si, non era per nulla positiva.
'No. l'ho bruciata' dissi freddamente.
'Eh?' alzò di scatto il viso.
'Mi hai delusa, non voglio piu' avere a che fare con te' feci per andarmene ma lui mi trattenne da un braccio.
'Lasciami!' tirai via in braccio.
'Ellen, scusa' mi fissò.
'Belle le scuse quando ormai io mi sono fatta male per colpa tua, di Maik, e di tutta la mia vecchia vita' gli mostrai i polsi 'bello vero?'
'Tesoro...'
'Tesoro no, non esiste più' forse non avrei dovuto rispondere così ma più ci avrei parlato piu' ci sarei ricascata e non volevo esser delusa un'altra volta, non volevo che Liam mi vedesse star male ancora.
'Ehi' questo era Harry che per isitinto di protezione, quello che avevano tutti loro, mi circondò un fianco con un braccio 'Problemi?' disse squadrando Gabriel.
'No, parlavamo.' risposi fissando i suoi occhi.
'Ellen io volevo solo dirti che ti voglio bene, non ho mai smesso di volertene.'
si voltò e si allontanò.
'anche io' sussurrai
'Tutto bene, rossa?' Mi prese per mano Harry.
'Si.. penso' cercai di fare un sorriso.
'Allora il latte l'hai preso o ti sei persa tu?' lo spinsi ridendo.
'Simpatico!'

'Allora ha detto che ti ha sempre voluto bene?' disse Liam mentre giocava con i miei ricci, straiata sulle sue gambe, per terra.
'Proprio così' dissi fissandolo.
'E tu?' disse Niall che stava seguendo il discorso da sopra il divano.
'Io... anche io non ho mai smesso di volergli bene' chiusi gli occhi.
'Anche dopo che ti ha ferita?' Zayn che giocava al telefono a volte dava segni di esser vivo.
'Si.. insomma penso che non posso dimenticarlo così facilmente.'
'A me sembrava fosse sincero' Questo era Harry.
Sinceramente non ho ben capito perchè tutti stavano ascoltando il discorso, ma eravano una grande famiglia e mi faceva bene parlarne.
'E quindi cosa vuoi fare?' Liam disegnò con le dita il contorno dei miei occhi, del naso e delle labbra.
'Uhm.. non so.. forse parlargli? Dirgli che anche io gli ho sempre voluto bene ma che ora non posso vivere con lui, con Maik, perchè ho trovato qualcuno di importante..' mi morsi un labbro. Parlare così, davanti a tutti non era da me.
Niall fece un sorriso compiaciuto mentre Liam uno malizioso.
'Finiscila scemo' scoppiai a ridere.
'E allora contattalo!' mi consiglio Zayn
'Non vi darebbe fastidio?' mi alzai.
'Fastidio? Ma tu sei tutta pazza.' borbottò Louis 'ma sappi che io sono contrario, ma se è quello che vuoi tu, fallo.'
'Se vuoi ti accompagno' scese dalla sedia Zayn.
'Che carino, grazie. Grazie a tutti'

Gabriel non aveva cambiato numero di telefono, avevamo deciso di vederci al bar che di solito frequentavamo, ero lì con Zayn aspettandolo.
'Grazie ancora' gli diedi un bacio.
'Ma di nulla' sorrise.
'Ciao' eccolo. BOM. Ecco come lo ricordavo, solare, vestito con jeans e una maglietta a caso, in un'altra vita avrebbe fatto il modello, ne ero piu' che certa.
'Io vado a prendere da bere' mi fece l'occhiolino Zayn.
'Insomma, ti volevo chiedere scusa per come mi sono comportata nel supermercato' giocherellai con il tovagliolo.
'No bhè le scuse devo fartele io, o meglio devo spiegarti perchè mi sono comportato così..' mi alzò il viso con un dito.
'Dimmi.....' lo fissai.
'Quando sono tornato dalla tua visita in carcere Maik ha iniziato ad avere sospetti su di me, ho dovuto diventare il suo braccio destro per farti lasciare in pace, ho dovuto trovare una ragazza così lui non avrebbe pensato che la mia mente era occupata da te..' aveva gli occhi lucidi 'ho dovuto mentire, da quel giorno a quando sei comparsa nel parco.'
'Nel parco mi avevi sorriso...' chiusi gli occhi e li riaprii
'Ne ho approfittato, Maik era voltato' mi accarezzò il dorso della mano.
'Mi mancava il vero te' gliela strinsi.
'A me mancava tutto di te.. il sorriso.. gli occhi.. Ellen manchi anche a tutti gli altri..' lasciò la frase sospesa.
'Sai che non tornerò mai. vero?' sospirai 'Liam mi ama, io voglio stare con lui..'
'E i ragazzi ti proteggono, ho visto come ti trattano.. fanno bene' ora abbssò lo sguardo.
'Ma ciò non vuol dire che non possiamo vederci ne sentirci, solo che non sarà mai piu' come una volta, ho sofferto troppo...' megli otralasciare i dettagli del suicidio, magari un'altra volta, in un altro luogo..
'Ok mi sta bene' sorrise.
'Mi importa solo sapere che tieni ancora a me.'
'NON HO MAI SMESSO DI AMARE TE.'
E lo so cosa intendeva con questa frase.
Anche io l'avevo sempre amato, il nostro amare era da amici, lo è sempre stato, non c'è mai stato un bacio, una mossa falsa, eravamo complici non anime gemelle.
'Ecco' Zayn ci porse i caffè.
'Grazie' rispondemmo noi e iniziammo a parlare del piu' e del meno.

'Quindi è andato tutto alla perfezione?' disse Liam mentre sistemava l'armadio.
'Sisi, ci rivedremo, a te non dispiace vero?' mi sedetti sul tavolo.
'Ti pare? Anzi se ti fa stare bene è una cosa molto bella.' lasciò l'armadio e si avvicinò a me.
'Bene, grazie' risi 'Dovevi vedere Zayn e Gabriel, insieme mi stavano facendo morire, quando si dice che in due non si fa nemmeno un cervello' dondolai le gambe.
'Bhè pensa che qualcuno qui dice che noi non ne facciamo uno in cinque' appoggò le sue mani sulle mie gambe.
'Chissà chi è che lo dice' mi guardai intorno ridendo, sempre io.
'Mah, vorrei tanto conoscerla' si appoggiò al tavolo facendo allargare le mie gambe.
'Eh ti piacerebbe' borbottai circondando il suo collo con le mie braccia 'Se la vedo ingiro ti avviso.'
'Oh ma come sei gentile grazie.' mi diede un bacio sul collo.
'Sempre gentile io' mi aggrappai a lui e mi portò su letto.
'Notte amore.' risi.
'La solita tu, eh? Mi rovini sempre i giochi!' borbottò.
'Ti piaccio per quello!' lo baciai sulle labbra.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12. ***


Buon umore, fuori splendeva il sole, finalmente, pantaloncini corti, canotta, scarpe basse e un enorme sorriso sul viso. Mi guardai un'ultima volta allo specchio e uscii dal bagno, accesi la radio e partì Stronger della Clarkson.
Quanto amavo quella canzone 'Ciò che non ti uccide ti rende piu' forte'
'Ehilà, sei felice oggi?' mi sorprese a ballare Harry.
'Uhm, si' risi
Entrai in cucina presi qualcosa da mangiare mentre Zayn mi squadrò da testa a piedi 'tenuta estiva?'
'C'è il sole fuori, Zayn sveglia!' risi dandogli un bacio e scomparendo per andare a svegliare Liam che dormiva ancora.
'Sveglia' passai una mano sul suo fianco.
Aprì quegli occhi marroni e mi sdraiai a fianco a lui 'tutto bene?'
'Sisi' mi posò il braccio intorno al fianco e per poco non gli avrei pianto addosso pensando a quel gesto così tanto dolce e protettivo che aveva fatto la prima volta per non farmi scappare via. Ed eccomi ancora qui, piu' forte di prima, almeno un pò, sono caduta, mi sono rialzata con il suo aiuto, posso affrontare le conseguenze delle mie azioni senza farmi del male, posso farcela.
Oggi metterò fine al capitolo 'Maik' e vivrò un pò piu' tranquilla.
Non ero preoccupata mi interessava solo sdebitarmi con i ragazzi una volta pagata la somma che dovevo a Maik, avrei trovato un lavoro..
'Piccola, oggi è il giorno!' sorrise
'Allora' mi alzai in piedi 'Non è che se sono in miniatura puoi chiamarmi piccola' amavo quando lo faceva ma amavo anche prendermi gioco di lui
'Piccolo corpo, piccole gambe, piccole braccia, piccolo seno' borbottò lui
'Ok, salutalo' mi girai e lui mi fece cadere.
'Lasciamelo salutare!' rise baciandomi
'Ah non è che vuoi salutare me!' cercai di alzarmi
'Anche' mi baciò sul collo.
'Voglio lavorare' dissi ad un certo punto.
'Come scusa?' si tirò sù
'Voglio trovare un lavoro per ripagarvi' scrollai le spalle.
'Non ce ne è bisogno'
'Penso di sì, farò la barista o qualcosa del genere'
'Ma se non hai nemmeno un cognome?' sospirò 'Non hai frequentato nessuna scuola, non penso che tu abbia nemmeno il diploma di terza media, non hai nulla in mano' mi prese una mano e gliela strinsi.

'Andrò a fare la spogliarellista, allora' borbottai arrabbiata davanti a tutti.
'Limitati ad esserlo in camera con Liam' scherzò Zayn e ricevette un cuscino diretto in faccia.
'Oh, Ellen, non ti preoccupare non mi annoia questo' rise Liam.
'Ragazzi a volte siete assurdi' e gli lanciai un altro cuscino
'Non ci sono abbastanza cuscini' esclamò Niall divertito.
'Antipatici' feci una smorfia.
'Dai forza e coraggio dobbiamo andare da Maik.' si alzò Louis.
'My Life Would Suck Without You' Cantavamo ingiro mentre raggiungevamo il posto.
'Cosa vedono i miei occhi' sentii una voce fredda provenire da dietro di me, mi voltai.
'I miei vedono qualcuno che mi ha delusa e tradita' lo fissai dritta negli occhi.
'Io ti ho tradita?' alzò un sopracciglio
'Si, caro.' mi si avvicinò, mentre sentivo dei mormorii dietro di me, i ragazzi sarebbero intervenuti subito se avrebbe fatto un passo falso.
'Sei tu quella che si è fatta incastrare' disse serio e la cosa mi infastidiva.
'AH ANCHE? CIOE' IO MI SBATTEVO INGIRO PER TE E SE MI HANNO BECCATA E SOL OCOLPA MIA? SENTI MAIK, VEDI DI NON RIVOLGERMI PIU' LA PAROLA, SONO STANCA DI TE, DELLE TUE BUGIE, DI AVERE CONTINUE DELUSIONI DA TE, NON RIESCO A PERDONARTI, MI HAI FATTO MALE, SEI UNA DELLE CAUSE PER CUI MI STAVO SUICIDANDO, PER COLPA TUA, PERCHE' IO MI ERO INNAMORATA DI TE E A TE NON IMPORTAVA NULLA.' non so perchè dissi queste cose, mi uscirono dalla bocca e basta, forse perchè le pensavo da troppo tempo e dovevo sfogarmi.
Mi voltai da Liam e lui mi sorrise soddisfatto emntre alla parola Suicidio sul volto di Gabriel, che era dietro a Maik, vidi uno sguardo preoccupato..
Maik rise. Mi rise in faccia, come se tutto ciò che avevo appena detto fosse uno scherzo, una battuta.
Gli tirai una sberla.
NON POTEVA SEMPRE TRATTARMI COME VOLEVA, NON SONO UNA MARIONETTA NELLE SUE MANI, LO ERO, ORA NO, NON VOGLIO PIU' AVERCI A CHE FARE, VOGLIO CHE SPARISCA.
Liam corse e mi tirò indietro, Maik mi guardò arrabbiato.
'Senti ecco i tuoi soldi, vivi la tua vita e sta fuori da quella di Ellen' esclamò Liam in perfetta calma.
'Dopo questa sberla? NON FINISCE PROPRIO NULLA.' si toccò la guancia.
'Senti te la sei meritata ok? Finiscila qui che non sei un santo, sei stato tu il primo a tirarle uno schiaffo, quindi vedi ti stare zitto' ed ecco Louis.
Gli lasciammo i soldi, guardai Gabriel e poi me ne andai.

'Sei stata grande' mi battè il cinque Harry.
'G-Grazie.' dissi a testa bassa.
'Amore, non dirmi che stai male per quello che hai fatto.' mi tirò su il viso Liam
'No, è stato liberatorio, sto solo pensando che non lo perdonerò mai..' sospirai.
'Ed è giusto così ti ha fatto troppo male.' mi sorrise Niall cercandomi di tirare su di morale.
'Si avete ragione, non devo stare male, grazie' sorrisi pensando alle cose belle che questi cinque ragazzi continuavano a fare per me.
'Ti piace fotografare?' mi chiese Louis.
'Si un sacco' sorrisi
'Allora facciamo una cosa, iscriviti a un corso per fotografia, se è ciò che ti piace insegui il tuo sogno.' mi strinse una mano
'Perchè quello di viaggiare lo realizzerai molto presto, America, Italia e tanti altri posti' saltellò Niall
'Grazie ancora, siete la cosa piu' bella che mi sia capitata.' li abbracciai.

Un abbraccio di gruppo, pieno di emozioni, come la foto enorme che avevo appeso nella mia vecchia camera, loro che si abbracciavano nell'ultima tappa del tour, solo che questa volta c'ero anche io, la piccola Ellen che nonostante tutte le sue paure si era fatta valere, aveva chiuso il capitolo Maik, aveva lasciato alle spalle un sacco di problemi e delusioni.. Chi l'avrebbe detto che anche una ragazza con un passato così difficile sarebbe potuta essere felice?

Continua a credere nei tuoi sogni, un giorno si realizzeranno, lotta non arrenderti, non pensare mai nemmeno un secondo alla morte, c'è sempre qualcuno che ti ama, o lo devi ancora incontrare o semplicemente ascoltare, nessuno è mai solo, e quando ti senti così esci, fatti un giro, conosci nuove persone, sorridi, la vita a volte sorprende, è una sola, vivila al massimo, non sprecarla.
C'è voluto un sacco di tempo per capirlo, e ora che lo so vorrei che tutto il mondo ne fosse a conoscenza.
Ellen.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13. ***


LIAM.

Finalmente un pò di pace e tranquillità.
Le grandi questioni erano concluse, eravamo tutti contenti e potevamo lasciarci un attimo andare e rilassarci.
Ellen era seduta sul divano, con la mia felpa verde e un paio di pantacollant neri, che leggeva un libro, aveva un grande sorriso stmapato sul viso. Mi avvicinai e mi sedetti affianco a lei ma era troppo presa e non mi riservò nemmeno uno sguardo così posai la mia mano sulla sua gamba e lei mi notò.
'No ma ciao, eh' feci una smorfia.
'Scusa stavo leggendo' mi fece un grande sorriso a cui non imparerò mai a resistere.
'Fa niente, se mi sorridi così potrei dimenticare anche il mio nome.'
Si alzò in piedi sul divano 'LIAM JAMES PAYNE FROM ONE DIRECTION' rise
'Ehi bella, non copiarmi la voce' borbottò Niall
'Ok, era una battuta, va bene hai vinto' le diedi un bacio.
'Ecco, e ora necessito un premio' la strinsi a me e poi la guardai confuso.
'NECESSITI?' scoppiai a ridere per quella parola.
'Oh si, hai capito bene' si lazò prendendomi per mano.
'Ti rovino io i giochi oggi, amore' lei lo faceva sempre con me ora era il mio turno.
'Vendicativo.. mi piace' scomparii in qualche stanza.

I miei sforzi erano serviti a qualcosa, non mi sentivo così bene da un bel pò di tempo, potevo finalmente dire che di essere contento della mia vita, facevo ciò che amavo: cantare, avevo amici che non avrei mai immaginato di trovare e una ragazza, Ellen, che ogni giorno mi sorprendeva di piu'.
'Grazie a tutte' disse Harry ridendo con il suo solito sorriso "sonofigoeloso"
UNA SIGNING SESSION A LONDRA.
Ci piacevano un sacco perchè potevamo vedere le nostre fans in faccia, tutte quelle splendide ragazze che ci hanno sempre sostenuto, che compravano il nostro Cd, che ci amavano.
Ellen ad un certo punto si avvicinò a me, mentre facevamo una pausa e confusa mi disse 'Amore, alcune ragazze mi hanno chiesto un autografo..' fece una smorfia.
'Essendo la mia fidanzata' scoppiai a ridere.
'Non pensavo che arrivassero a questo' rise 'Alcune invece si sono fermate a parlarmi e si sono congratulate..' mi diede un bacio sulle labbra 'e altre mi hanno chiesto delle curiosità su di te.'
Ci misi un attimo a collegare, quando mi baciava, poteva sembrare stupido, ma mi dimenticavo di tutto, piccoli brividi, piccole scosse e un gran calore.
'E tu cosa hai detto loro?' feci una smorfia.
'Lo scoprirai' alzò un sopracciglio.
'Sei un danno, un bellissimo danno' posai le mie labbra sulle sue.
Aveva affrontato un sacco di problemi, dal suicidio a Gabriel, il migliore amico che l'aveva delusa e dimenticata, da Maik, il suo primo amore che l'aveva solo usata, a Alex che aveva approfittato di lei, eppure eccola qui con quel suo sorriso splendido sul viso.
'Anche tu sei un danno, il mio danno.' e mi baciò di nuovo.
'Allora primo qui il danno è solo Harry, punto secondo se continuate ad amoreggiare davanti a tutte vi ritroverete senza testa.' borbottò Louis e scoppiammo a ridere.

'Trovata' esclamai vedendola sdraiata sul letto.
'Stavamo giocando a nascondino?' mi guardò confusa e scrisse qualcosa al cellulare.
La fissai 'No...' e poi guardai il telefono.
'E' Gabriel, non ti preoccupare, mi ha semplicemnte chiesto come stavo' sorrise e lo chiuse.
'Non mi stavo preoccupando..' mentii, la paura che qualcuno me la portasse via l'avrebbero avuta tutti, soprattutto avendo al proprio fianco una ragazza così sorprendente.
'Grazie.' mi abbracciò.
'Ancora non l'hai capito.' scossi la testa 'Sono io che devo ringraziare te perchè sei ancora qui, al mio fianco, non sei fuggita, non ti sei piu' fatta del male' fissai i suoi polsi 'sorridi, sei felice e mi rendi orgoglioso di averti salvata quel giorno. Ti ho mai detto cosa ho provato? ' lei disse di no 'Ti ho vista lì, su quel ponte, ho subito pensato di avvicinarmi, di vedere chi si nascondesse dietro a quella massa di ricci rossi e quando ho visto quei due grandi occhi verdi ho capito che eri troppo speciale per lasciare che ti suicidassi.' avevamo entrambi gli occhi lucidi.
'Ricordo che tu ad un certo punto hai detto che saresti saltato con me..' mi strinse una mano.
'Ero sicruo che non l'avresti fatto, le persone si farebbero del male ma non lo farebbero agli altri, non lascerebbero che succedesse la stessa cosa anche a loro.' scossi la testa, era la prima volta che parlavamo di quel giorno.
'Tu ti sei innamorato di me nel momento in cui mi hai salvata?' strinse di nuovo la mia mano.
'Si.' sospirò 'Nel momento in cui ho capito che lasciarti andare era la cosa piu' sbagliata che avessi potuto fare' mi scese una lacrima.
'Liam, no, non piangere.' me l'asciugò
'Scusami, sono piccoli ricordi che hanno fatto sì che ti trovassi..' sorrisi pensandoci. 'Questo è per te.' gli porsi una scatoletta.
All'interno vi era una fedina con inciso Liam & Ellen.
L'avevo comprata prima della signing perchè volevo che lei non si scordasse di me ovunque si trovasse.
L'aprii e facendolo iniziò a piangere.
'Non dovevi.. è-è splendida' disse tra una lacrima e l'altra.
'No, Ellen, non piangere' la presi ingiro.
'Sei uno stupido, e TI AMO, proprio quel quello.' se lo mise.
Ti amo anche io Ellen. Ti amerò sempre anche se un giorno le cose dovessero andare storte io mi ricorderò di te, spero solo che non succeda nulla, che nessuno riesca a saperarci.
'TI AMO ANCHE IO, EL.' e la baciai dolcemente.
'Davvero, non penso che troverò nessun'altro come te.' intrecciò la sua mano con la mia facendo scontrare le due fedine.

Le persone giudicano sempre, non sanno chi hanno davanti a sè, io avevo una ragazza che voleva morire, voleva porre fine alla sua esistenza, ma nessuno si era fermato a chiederle su quel ponte perchè lo stesse facendo semplicemente perchè non interessava a nessuno, qualcuno avrebbe potuto chiuedersi ma cosa c'è di sbagliato in lei da voler sprecare la sua vita così?
Io me lo sono chiesto e ho trovato le risposte, ho capito che non tutte le vite sono rose e fiori, alcune persone per essere felici devono soffrire.. Spero solo che ora lei avendo me al suo fianco sia finalmente felice, avendo i ragazzi che riscono sempre a strapparle un sorriso.
Molti dicono che non esistono le favole ma solo perchè non le hanno mai vissute, TODAY WAS A FAIRYTALE.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14. ***


Fedina al dito.
Era a dir poco spettacolare, la indossavo al dito da un solo giorno e già l'amavo.
Avrei trovato qualcun'altro come Liam? Non penso proprio.
Ricordo che gli avevo detto che lo avrei deluso ancora, perchè ero nata per deludere le persone, da un lato era vero da un altro invece, grazie a quel ragazzo dagli occhi nocciola avevo scoperto che la mia era solo paura di affezionarmi.
Accesi il computer, andai su twitter e la pria cosa notai e che tutti erano supereccitati per qualcosa a me sconosciuto.
- Che amori sono? -
- Sono stati troppo gentili. @onedirection Grazie a voi -
- Ecco perchè @onedirection sono i miei idoli! -
E cose del genere. Incuriosita aprii il link e mi apparse un video dei ragazzi seduti sul solito divano intitolato 'Grazie'.
Iniziai a capire perchè le fans erano tutte agitate, ringraziavano loro per il continuo supporto ad un certo punto, poi, sentii la parola ELLEN.
'Cosa?' pensai tra me e me e tornai indietro.
'E ringraziamo Ellen, la NOSTRA Ellen, perchè senza di lei non saremmo chi siamo ora, ci ha mostrato l'altro lato del mondo..' fu Harry a parlare.
'Abbiamo scoperto che le persone belle, si, quelle belle dentro, ne passano di tutti i colori tutti i giorni ma alcune di esse sopravvivono' sorrise Niall.
'Si, sopravvivono forse grazie all'aiuto di qualcuno, qualcuno che c'è sempre stato ma era solo da incontrare, trovare.' Louis.
'E penso che senza quel qualcuno non sarebbero così belle come lo sono ora, così pazze e divertenti' scoppiai a ridere alle parole di Zayn, era merito suo se ero diventata pazza.
'E tra quelle persone può esserci anche la tua anima gemella, quella di cui ti innamori dal primo momento in cui la vedi..' l'ultimo a parlare fu Liam.
Aprì la bocca stupita per quel enorme regalo.
Erano passati tre mesi. Tre mesi di loro.
Tre mesi dal ponte.
'Grazie Ellen' dissero in coro e finì il video.
Iniziai a piangere, involontariamente.
Potevano avere al loro fianco chiunque e invece no, avevano scelto me, una ragazza semplice con un difficile passato e un presente da favola.
E cosa facevano? Ringraziavano me.
Non era giusto, dovevo essergli grata io, era giunto il momento il cui Ellen svuotava la mente davanti a loro.
Spensi il pc e andai in cucina, trovai Zayn e Niall che stavano discutendo su qualche assurdo loro argomento, li raggiunsi ancora con gli occhi lucidi e un enorme sorriso.

'Ellen, tutto bene?' mi chiese il biondo.
'G-Grazie, siete speciali, sono qui solo per dirvi quanto sono felice di avervi incontrato, di avervi conosciuto.' li abbracciai, li strinsi come se volessi che durasse per sempre, come se avessi la paura di svegliarmi e scoprire che era frutto solo della mia immaginazione.
'Niall' lo fissai nei suoi bellissimi occhi azzurri 'ti ricordi come ti preoccupasti quel giorno in cui tornai sul punte? Di come prendesti la mia mano nella tua' feci la stessa cosa 'e di come ascoltasti la mia storia? Oppure ricordi la tua reazione quando vi raccontai di Alex? Niall' presi un grande respiro 'Sei una di quelle persone che si incontrano una volta sola, ti entrano nel cuore e non ci escono piu'. Ti voglio un bene immaginabile.' lo abbracciai e lui mi fissò semplicemente, sapevo benissimo che tra un paio d'ore si sarebbe avvicinato a me dicendomi cosa provava per me, l'avevo colto alla sprovvista..
Zayn nel frattempo, si era voltato, forse pensava non avessi nulla da dire a lui, ma non era affatto così.
'Zayn' gl ipresi una mano e fu costretto a girarsi.
'Ellen' mi sorrise.
'Se pensavi te la saresti cavata senza un mio poema ti sbagliavi di grosso.' risi e continuai 'Sei un idiota ma ti adoro proprio per quello, perchè non sapevi nulla di me eppure mi prendesti, mi dicesti che ero perfetta davanti a quello specchio con il vestito che mi regalò Louis, non sapevi nulla di me ma mi aiutasti..' chiusi gli occhi e li riaprii 'ascoltasti l'altra parte della mia storia e poi mi accompagnasti a incontrare Gabriel.. Sei speciale ok?' mi schioccò un bacio e capii che lo avevo reso felice.

Meno tre, e a uno avrei dovuto fare uno di quei discorsi kilometrici, magari anche senza senso.. Presi il regalo che avevo comprato per i tre mesi per Liam, lo incartai e lo portai con me a cercare Harry e Louis che trovai in camera.
Corrugai la fronte. 'Ok, non voglio sapere cosa stavate facendo voi due' li indicai 'in camera da letto, assolutamente da soli' loro scoppiarono a ridere 'stavate giocando a carte per me, lasciatemelo credere' borbottai.
'Appunto, Ellen, è quello che stavamo facendo' Harry mostrò le carte.
'Sisi, va bene' risi.
'Sei assurda, la compagnia di Zayn fa male' sorrise Louis.
'Oppure la compagnia di Harry.....' lasciai scorrere un paio di sencodi e continuai 'allora, sono qui per dirvi quanto vi voglio bene'
'E noi no' squittì Harry.
'Esserino, sisi, proprio tu, smettila di fare il buffone perchè mi avresti protetto con tutte le forse quel giorno nel supermercato, posasti le tue mani sui miei fianchi come per dire: lasciala stare, non permetterti di toccarla.' lo guardai divertita.
'Oh, vedi che l'hai capito da sola.' disse lui avvicinandosi e dandomi un bacio sulla fronte ' e ora vai da Louis'.
Si, nel frattempo era uscito, forse perchè non voleva ascoltare oppure semplicemente perchè non voleva intromettersi, boh.
'Posso rubarti un momento?' dissi trovandolo in corridoio.
'Si, certo' sisedette per terra e io mi avvicinai.
'Louis, io non so come ringraziarti' abbassai la testa, lui aveva fatto DAVVERO tanto per me 'Ti sei esposto per me, ti sei fatto male per difendermi con tutte le energie che avevi, mi hai aiutato molto, forse piu' di tutti gi altri.. non lo so, so solamente che sei unico e non potrei mai vivere senza di te' dissi tutto senza prendere fiato, molto confusamente sempre fissando a terra.
Ero piu' intimidita a dirgli cosa provavo e non ne sapevo il motivo.
Mi prese il mento e lo alzò in modo che potessi guardarlo negli occhi 'Ellen, tranquilla.' sorrise 'lo rifarei un'altra volta e un'altra ancora perchè tengo davvero tanto a te.' ci alzammo 'ti voglio bene' mi baciò sulla guancia.
LIAM.
Mancava quel ragazzo di cui sono innamorata.
Lo trovai nella nostra camera, quella camera in cui avevo vissuto per gli ultimi tre mesi, ci avevo pianto, riso, amato.
'Hei' esclamai e gli porsi il pacchetto. 'è per te'
'Cos'è?' si alzò e lo prese in mano.
'Aprilo e vedrai' lo scartò e poi fece una faccia sorpresa.
Era un bracciale, semplice ma con una incisione sopra 'We found love in a hopeless place', quella frase di quella canzone che ballai con lui..
'Ma è-è bellissimo.' balbettò alacciandoselo.
'Oggi sono...' lo fissai.
'TRE MESI, ELLEN, TRE MESI FA TI HO CONOSCIUTA' Disse baciandomi dolcemente.
'Ieri tu mi hai detto cosa hai provato ma tu non sai invece nulla di quello che sento guardandoti negli occhi, quando mi hai baciato per la prima volta, quando lo fai tutti i giorni..' mi misi tra le sue braccia.
'Raccontamelo' sorrise dolcemente.
'Sono tante le cose che abbiamo vissuto insieme, su quel ponte tu mi hai salvata, mi hai portata via io volevo scappare, avevo paura, e tu lo sapevi benissimo.. mi tenevi stretta tra le tue braccia e io amavo quel tuo gesto.. amavo guardarti mentre dormivi e pensare a quanto ero maledettamente fortunata ad aver trovato te.' sospirai e lui mi accarezzò i capelli 'E poi il concerto, mi dedicasti quella canzone.. forse ho sempre saputo che mi amavi semplicemente avevo paura che io ti avrei deluso ancora.. ti ho deluso molte volte, i miei polsi.. Ti avevo giurato che non lo avrei mai piu' rifatto ma non fu così.. In verità lo sai quanto sono un danno, e lo sarò ancora, semplicemente lo sarò molto di me,no forse per questioni grandi per esempio io ho paura di perderti.. ma ora voglio dirti che ti amo.'
Arrossii piano, mi stavo esponendo troppo ma era giunta l'ora.
'Piccola non mi perderai.' sussurrò.
'Grazie Liam, per quello che hai fatto e che farai, sarò sempre felice di averti al mio fianco.. magari un giorno ci sarà un altro Payne con i capelli rossi' risi
'Oddio, sarebbe un pò ASSURDO' scoppiò a ridere.
'Cosa hai contro i miei capelli?' feci una smorfia.
'Nulla, io amo i tuoi capelli.' li arruffò.
'Sai una cosa? Vorrei poterti baciare tutto il giorno, non ho mai provato niente del genere, sei speciale come tutti quanti, ma tu sei stato il primo e lo sarai per sempre e per tutto.' lo abbracciai. 'Una favola, vero? La nostra. Una cosa che non potrà mai avere nessun'altro, nemmeno i giornali, solo nostra.'
'La favola di due ragazzi così diversi ma così simili, capaci di completarsi a vicenda' mi baciò ancora e ancora.

'SIETE FOTTUTAMENTE PERFETTI' Esclamai divertita davanti ai miei 5 idoli 'vi adorerò per sempre anche se alcuni di voi sono proprio strani...' guardai Harry e poi Zayn.
'La strana sei tu!' borbottò Harry.
'Ah si?' mi avvicinai alzando un sopracciglio.
'Siamo tutti strani ok? Ci amiamo per questo!' sorrise Niall.
'Ti ah salvato da un'umiliazione, riccio' amavo scherzare con Harry.
'Grazie, grazie davvero, senza di voi ora non sarei qui'
'IN TUTTI I SENSI' Rise Zayn e tutti scoppiammo a ridere di gusto.


Questa è una delle storie che tutti sognano, non smettere di vivere la tua vita, è stupenda, fidati, anche con tutti i problemi che ha.
E' una sola, non sprecarla, non farti tante fisse, vivila e basta.
Sogna di incontrare il principe azzurro, arriverà a tutte, basta crederci.
Sogna una vita come nei film perchè prima o poi verrai accontetato.
NON BUTTARTI GIU'.
NON ABBATTERTI.
Ascolta una canzone, parla con degli amici, sfogati, tutti hanno dei difetti, tutti vengono delusi.
Eccone una prova.
Fidati delle mie parole, sorridi e vai avanti, non tutti hanno quello che hai tu, c'è sempre chi sta peggio, quindi fai un respiro e ignora chi ti odia, ama chi ti aiuta sempre.
Ellen.

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Capitolo 16
*** Finale alternativo. ***


Finale alternativo.

Ero abbracciata a Liam, sentivo il suo calore, il suo affetto, chiusi un attimo gli occhi ma quando li riaprii successe l'inaspettato.

Luce, troppa luce.
Mi guardai attorno, rumori di auto, di acqua che scorreva.
Come diamine è possibile? Sono abbracciata a Liam..
Feci un grande respiro e guardai meglio.
Sotto di me c'era un fiume e dietro alle mie spalle macchine che sfrecciavano sulla strada. Scesi da dove mi trovai e capii.
Il ponte, ero sul ponte in cui avevo deciso di farla finita, con la mia canotta bianca, i miei jeans..
Scossi la testa, no, non è possibile, no, no.
Liam non mi aveva salvata? I ragazzi non mi avevano aiutata, quindi?
Ero così trsite che mi ero immaginata tutto? Come è possibile?
Involtariamente iniziai a piangere, le lacrime scesero sul mio viso.
'NON E' POSSIBILE' urlai.
Liam e tutte le sue attenzioni, lui che mi aveva portato nel suo mondo, era solo un fottuto sogno, sembravano passati mesi e invece erano trascorsi solo un paio di minuti.
Risalii sul ponte e guardai giu'.
Ero partita dicendo che avevo avuto solo sofferenze, nessuno avrebbe potuto smetire questa mia frase, e forse era giunto il momento di mettere fine alla storia Ellen. 'Non mi merito piu' niente' sussurrai al vento.
Magari mi aspettava un posto migliore.. o forse non sarebbe cambiato nulla.
Uno, due. Sospirai e guardai in alto un'ultima volta.
Il cielo era azzurro senza una nuvola, Liam in questo momento mi avrebbe salvata ma lui non c'era, lui era un sogno, lui era troppo bello per essere vero.
Tre, mi lanciai.
L'ultima cosa che sentii fu il vuoto sotto i miei piedi e pensai che a volte le persone non troveranno mai la felicità.

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Passò un ragazzo distratto, solo lui si accorse di una ragazza che si era appena lanciata. Sarebbe potuto essere chiunque, ma era Liam, si il Liam che Ellen si era immaginata. Il destino avrebbe fatto in modo che questi due ragazzi si sarebbero incontrati se solo lei, che amava la vita ma grazie a qualcuno era arrivata a odiarla, ci avrebbe riflettuto un solo attimo in piu'.
Il ragazzo dagli occhi color nocciola si chiese piu' volte che se fosse arrivato in tempo l'avrebbe salvata.. quando ai concerti cantava moments in qualche modo si ricordava di lei, a volte qualche lacrima scendeva sul suo viso, involontariamente.

Ritrovarono Ellen a riva, non aveva un'identità, non era nessuno, non ebbe una degna sepultura, solo il ricordo di Liam e una canzone che faceva pensare a lei, nonostante non sapesse nemmeno chi fosse.
Forse doveva andare così, forse doveva finire male.
Per un momento, anche se in sogno Ellen era stata felice, questo è l'importante.
Tutti per un momento saranno felici, spetta a loro decidere se lottare per esserlo sempre oppure arrendersi.
Ellen scelse quest'ultima, la sua storia rimarrà tra queste righe.
Ilenia.

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