L'amore di una strega Grifondoro

di HermioneLily
(/viewuser.php?uid=164801)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** La nuova, vecchia, .... Hogwarts ***
Capitolo 3: *** Il più grande segreto di Severus Piton ***
Capitolo 4: *** Il nuovo mondo, la nuova realtà... ***
Capitolo 5: *** Pensieri, Draco e Hermione... ***
Capitolo 6: *** Finalmente, la verità ***
Capitolo 7: *** Il Grande ballo. ***
Capitolo 8: *** L'incontro ***
Capitolo 9: *** La nascita di un nuovo amore... ***
Capitolo 10: *** Un sogno che si avvera ***
Capitolo 11: *** L'inizio di un incubo ***
Capitolo 12: *** Bene e Male ***
Capitolo 13: *** Bene e Male II parte ***
Capitolo 14: *** Una nuova missione!!! ***
Capitolo 15: *** Nero... ***
Capitolo 16: *** Il Piano ***
Capitolo 17: *** La vera natura ***
Capitolo 18: *** La verità di un grande uomo ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo


Primo Settembre, Stazione di King's Cross

La stazione era piena di gente che mi guardava e bisbigliava il mio nome incredula.
Ecco, lo sapevo! Il mio ritorno a scuola non sarebbe di certo passato inosservato! L'eroina del mondo magico, la so-tutto-io di Hogwarts, ritorna a scuola per completare il suo settimo anno! I bisbiglii non pensavano di cessare, così alzai un pò la voce e dissi:

"Si ragazzi, ritorno a scuola! Ascoltatemi bene perchè non mi ripeterò! Ritorno a scuola perchè, come dite voi sono una grande so-tutto-io, ho voglia di studiare e imparare cose nuove quindi, per cortesia, smettetela di guardarmi come se avessi due teste e lasciatemi passare."
Poi vidi Ginny, la mia migliore amica. Le andaii incontro:

"Ginny! Hai visto come mi guardavano?! Manco fossi un fenomeno da baraccone..."

"Herm su....che ti importa! Sono solo cuorisi, in fondo sei l'eroina del mondo magico e sono solo stupiti che tu sia tornata visto che avevi una carriera assicurata".

"Ginny, amica mia, lo sai tu il vero motivo. Non ne potevo più, dopo la storia con tuo fratello e il continuo ciarlare di Harry per fargli cambiare idea, mi sono sentita in dovere di tornare. In fondo quei due devono crescere. In più credo che avrebbero preteso che gli facessi le relazioni anche a lavoro..."

"Lo so Herm. Comunque credo che tu debba farmi una piccola promessa..."

"Spero niente di bizzarro?" chiesi io allarmata conoscendo le idee folli della mia amica.

"Accetta e poi te lo dico!" disse con un sorrisino che non prometteva nulla di buono.

Conoscevo Ginny, sapevo che ogni tanto aveva delle idee un po' fuori dagli standard, ma io mi fidavo di lei, perché nonostante tutto aveva la testa sulle spalle. Solo ogni tanto aveva voglia di viversi la sua adolescenza...e aveva ragione, maledettamente ragione... Io ho passato questi anni ad Hogwarts a studiare e salvare dai guai Harry e Ron. Dovevo cominciare a vivermi la mia vita, seguire l'esempio di Ginny...

"Ok, accetto. Mi fido di te!"

"Quest'anno é l'anno dei M.A.G.O. e di conseguenza e anche il nostro ultimo anno qui. Ti chiedo solo di non essere l'insopportabile so-tutto-io, ma di essere Hermione Jean Granger, la donna stupenda che si nasconde dietro la secchiona di Hogwarts e che ha salvato il mondo da Lord coso..."

"Ok" dissi con una leggerissima smorfia pensando a quello che mi aspettava. Ero decisa come lo era Ginny. Dovevo tirar fuori il mio lato che nessuno conosceva.Camminammo in lungo e in largo e alla fine riuscimmo a trovare uno scompartimento semivuoto. Dentro scorgemmo la figura di una ragazza dai lunghi capelli biondo sporco.

"Luna!"esclamai entrando nello scompartimento.
“Hermione, come stai? Ooh, vedo che hai preso in considerazione il mio consiglio!” disse. "Cioè? " chiese Ginny con aria allarmata.

" Hermione ha deciso di portare la gonna lunga perché ha paura che i sifoni di Gorgosprizzi possano mangiucchiargli le gambe!” esclamò con la solita aria stralunata.
Ecco lo sapevo! Chiesi subito a Ginny di apportare un ritocchino alla mia gonna, più tardi e lontano da occhi indiscreti... Il tempo trascorreva piacevolmente, Luna ci raccontò che lei e suo padre durante le vacanze erano andati in cerca di Ricciocorni.
Pensai che  Luna non sarebbe mai cambiata...tuttavia noi le volevamo bene per quello che era.
Nel frattempo incontrammo molti amici, come Neville, Seamus, Anthony, Micheal, Dean, Justin e tanti altri. Purtroppo, con mio grande rammarico, pure Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Blasie Zabini e Theodor Nott avrebbero fatto il loro ritorno a scuola. All'appello mancavano Tiger che ora marciva all'inferno e Goyle e Millicent che erano rinchiusi ad Azkaban, come, tra l’altro, dovevano stare le persone come loro, ma come dice sempre la mia cara Molly, l'oro conta e anche troppo...

Non sapevo che di lì a poco tutto sarebbe cambiato...una soprendente notizia attendeva i studenti di Hogwarts.



N.B: Devo un grazie speciale a oOclorophillaOo, che mi sta dando importantissimi consigli, grazie di cuore...


Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La nuova, vecchia, .... Hogwarts ***


“Finalmente!” dissi, alquanto intorpidita.
Il viaggio era stato davvero molto lungo e con mio sommo dispiacere, non erano mancate le battutine da parte di quei simpaticoni di serpeverde.

Tutta la mia ira si placò dinanzi alla bellezza della mia cara Hogwarts, era stupenda…quanti ricordi!
Il dolore mi trafisse a intervalli più o meno regolari, il ricordo di Fred, Tonks, Remus, Silente Colin e Piton mi colpì in pieno volto e, per un attimo, pensai di aver sbagliato completamente scelta, ma poi, la vista del lago, la capanna di Hagrid e il muso di Thor mi riportò alla realtà. Ero ad Hogwarts per tornare a vivere, ero lì per tornare ad amare il mio mondo, ero lì per dimenticare o almeno per crearmi una vita indipendente dai miei due compari eroi...

Quando arrivammo all'ingresso Ginny mi fece notare una cosa alquanto strana. Lo stemma della scuola era cambiato! C’erano rappresentati solo 3 animali: il leone, il tasso e il corvo.
La serpe era sparita...


“Ginny, ma che cosa…cioè, dove…” balbettai confusamente.

"Herm, entriamo e vediamo cosa deve la nostra carissima preside. "

"Ho l’impressione che ne sentiremo delle belle...Però, prima devo fare una cosa…” rispose lei osservandomi la gonna. Immaginai già cosa aveva in mente.
Con un colpo di bacchetta, ridusse la lunghezza della mia gonna di circa 20 centimetri. Se l’avesse fatto tre mesi prima probabilmente l'avrei cruciata...
La guardai. Aveva un’ adorabile sorrisino sulle labbra e pensai che ero davvero fortunata ad avere un’ amica come lei…era cosi buona con me, c'eravamo fatte forza a vicenda. È a lei che dovevo il mio cuore...era grazie a lei che ho ritrovato la voglia di vivere...

Ci avviammo verso la sala grande e un fitto mormorio accolse me e la mia audace amica. Capii all'istante che il nuovo stemma di Hogwarts non era passato inosservato. 
La Preside si alzò con fare imperioso e tutti gli studenti si zittirono. La Sala cadde in un assurdo silenzio...

"Signori e signore, ho un' annuncio da fare a tutti voi prima che cominci lo smistamento! Come avrete di certo notato, lo stemma della nostra scuola e stato modificato. Abbiamo ritenuto necessario, insieme al ministero della magia e al ministro in persona, apportare questa grave modifica. Non mi sono mai sentita in dovere di giudicare la casa di Serpeverde ma, è con mio profondo rammarico, che devo ammettere che gli esseri più spregevoli, i precursori dei mangiamorte e lo stesso Lord Voldemort sono stati come per dire, coniati in quel ritrovo dove, secondo me, la magia oscura si annidava. Ora tutti i componenti di quella casa, dovranno essere smistati e se il cappello parlante non riuscirà a trovare una soluzione verranno rimandati a casa. Permettetemi di dirvi che per voi Serpeverde sarà una riconquista della fiducia da parte del mondo magico”.

Il silenzio che accolse le parole della preside fu sbalorditivo. Nessuno riusciva a parlare. Io sapevo il perchè... Nessuno voleva dormire accanto a un traditore... 
Così lo smistamento ebbe inizio. Vennero smistati prima i nuovi allievi, che erano tantissimi. Molti si ritrovarono a Grifondoro, con loro somma felicità. 
Grida di giubilo nella casata di Grifondoro accolsero la figlia del nuovo primo ministro babbano, Amelia Botton St. Per noi significava la vera vittoria...
Dopo un po’ cominciò lo smistamento per gli ex-studenti di Serpeverde. Guardai la mia amica dalla chioma rossa. Era rimasta in silenzio per tutto il tempo a fissare il viso di un alquanto felice Blasie Zabini, che ricambiava con molta insistenza lo sguardo.
“Ginny!” la ripresi pizzicandogli la mano “Perché lo guardi? Sei impazzita?”
Lei, di tutta risposta, arrossì e abbassò la testa. Era molto strana...
Per prima venne chiamata la mia migliore amica (see, sicuro) Pansy-culo-di-vacca-Parkinson. Appena si sedette sullo sgabello traballante, il cappello urlò:
“Tassorosso!”
Questa volta nessuno urlò e lei si nascose il viso tra le mani, borbottando che sarebbe morta di vergogna. Molti altri Serpeverde finirono in quella casa e, con mio rammarico, nessuno venne mandato a casa.
Arrivò l'ora di Theodor Nott che, con mia grande sorpresa, venne smistato a Corvonero, quindi, un briciolo di intelligenza per essere smistato in quella casa, doveva pur averlo. Poi la McGranitt chiamò: 
-Blaise Zabini?- Blaise, alto, scuro di pelle, occhi blu cobalto ed emanciato, si diresse verso lo sgabello. Il cappello ci mise un bel po' di tempo per definire la casa di quel ragazzo, ma poi gridò: 
-GRIFONDORO!- A quel punto udii per la prima volta in tutta la serata Ginny emettere un gridolino, ma non uno di quelli terrorizzati, bensì un grido di pura gioia! Altre due ragazze vennero smistate a Corvonero e Grifondoro. L'ultima persona ad essere smistata fu Draco Malfoy, che per tutto il tempo non aveva spicciato parola. Si sedette sullo sgabello e, da solo, si poggio il cappello sui suoi capelli biondi. Nello stesso istante in cui si mise il cappello mi rivolse uno sguardo paralizzante. Mi fissava con quei suoi occhi di ghiaccio che non manifestavano crudeltà ma solo una forte richiesta di perdono.
“GRIFONDORO!” gridò poi il cappello. 
In quell’istante mi accorsi che il mondo stava cambiando ed io ero rimasta una povera spettatrice…

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il più grande segreto di Severus Piton ***


Entrai Trafelata nell'aula di pozioni, ero in forte ritardo, ma con mio sommo piacere notai che il professore non era ancora arrivato!

Pensandoci bene, dato che il vecchio e saggio Lumacorno era in pensione, chi avrebbe preso il suo posto?
Mi accorsi distrattamente, di essermi seduta accanto a un contrariato Malfoy,che con fare ironico, storceva il naso.

" Malfoy Cosè, ti da tanto fastidio la mia presenza? "

" No, mezzosangue, sai è la forza dell'abitudine"

Quanto lo odiavo!
Non si rassegnava per niente, anche se la sua adorata casa era stata buttata all'inferno, lui, Draco Lucius Malfoy, si comportava sempre da altezzoso principe delle serpi...
Ma ora era meglio dedicarmi alla lezione, il professore stava entrando e non voglio farmi trovare distrazza...
Per un piccolo momento, credetti, di essere tornata indietro nel tempo, vidi davanti a me Il pofessor Piton in carne ed ossa, rivolgere il buongiorno ad una classe stupita.
Mi accorsi subito di non parlare con il professor Piton, quando mi chiese con aria molto gentile:"lei è la signorina Granger"?, 
io riusci ad emettere un flebile "si" e lui mi chiese di aggiornarlo, sui livelli della classe. 
Tutti compresa me erano sbalorditi, c'era una somiglianza cosi forte con Severus.
Il professore si accorse dello scompiglio,creato da lui, e soprattutto dello stupore generale cosi si accorse del suo piccole errore, non si era ancora presentato! (finalmente tutti i nostri dubbi sarebbero stati sciolti).
"Salve Ragazzi, scusatemi se non mi sono presentato prima", aggiunse," io sono il professore Ewerard Piton, insegno pozioni e...bhe sono lieto di conoscervi, se avete delle domande fate pure!! "
Blasie alzò di scatto La mano, "professore mi scusi ma lei ha una parentela con il professor Piton, intendo Severus Piton?
Il professore, guardò Blasie con interesse..." tu devi essere il figlio di Orlando Zabini" 

" Si, Orlando è mio padre"

" Lo conosco bene, però bado alla chache, rispondo subito alla tua domanda"

Il Professor Piton ( che strano chiamarlo cosi, ci mise un pò di tempo per formulare la risposta ma poi...

"Il professor Severus, è mio fratello, forse" e fece cenno di calmarci," non lo sapevate poichè sono stato istruito alla scuola di magia e stregoneria In Italia, credo che la conosciate tutti, è una delle scuole di magia più importanti al mondo, chiamata l'accademia dell'arte magica."

Tutti cominciarono a mormorare, molti erano scandalizzati, me compresa, non riuscivo a crederci...
La prima cosa che mi venne in mente e che sperai intensamente e che non mi trattasse come suo fratello... anche se poi Severus si era rivelato l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto.
L'unica spiegazione possibile, era data dal fatto che secondo me, Piton l'aveva tenuto nascosto per non far scoprire la sua esistenza ai mangiamorte, e di conseguenza esporre il proprio fratello al rischio, come lui aveva fatto con la sua vita.
Il professore, fù molto originale, e devo ammettere piacevole, era un uomo di bell'aspetto, gentile, premuroso e molto intelligente, tutto cio che Severus aveva ostentato in quegli anni. 
La lezioni fini  con mio sommo dispiacere, il professore era cosi...diciamo...enigmatico.
 Decisi cosi di correre a mandare un gufo urgente a harry e ron, dovevano sapere, che si erano persi davvero tante novità.
Un pensierò mi fulminò mentre correvo alla guferia, durante la lezione avevo notato che Draco era rimasto in silenzio sensa spiacciare parola nemmeno quando il professore aveva proclamato le lodi decantate dal fratello nei confronti di quest'ultimo, era  davvero strano .
Percepivo un formicolio allo stomaco che si rivelò essere puro  dispiacere nei suoi confronti.
Non mi piaceva vedere la gente cosi in un certo senso triste e depressa, anche se devo ammetterlo con me era sempre altezzoso, forse con la morte dei suoi genitori non erano caduti i suoi ideali, o forse non riusciva ad ammetterlo, ma quel giorno non potei fare a meno di guardare quegli occhi grigi e perdermi in mille pensieri e forse mille sogni....
Prima che la giornata potesse terminare carica di emozioni, mi accorsi che al tavolo di grifondoro capeggiavano due teste in più. 
I miei amici erano arrivati e con loro era arrivata anche l'aria di festa, tutti al tavolo della mia casa urlavano e si complimentavano con due fieri vecchi grifondoro, e con mio stupore , Blasie, porgeva la mano ai salvatori del mondo. 
Malfoy era sparito.



N.B: ciao ragazzi, volevo ringraziare tutte le persone che seguene e che hanno preferito la mia storia, dato che ho ricevuto parecchi critiche sto cercando di migliorare il mio modo di scrivere, ricordata che le recensioni sono il pane quatidiono di noi scrittori, (se cosi mi posso definire ahaha, nel prossimo capitolo trovere cose molto interessanti, Buona lettura e grazie a tutti voi, Baci Herm 






Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il nuovo mondo, la nuova realtà... ***


Tutto il Mio mondo era stravolto

Non capivo cosa stesse succedendo, capii soltanto che mi avviai verso il dormitorio, chiamando a gran voce Ginny e gli altri miei compagni che erano spariti.

“Parola d'ordine?” chiese la Signora Grassa.

“Albus Silente” risposi automaticamente.

“Prego” rispose la Signora Grassa “vedrai cosa sta succedendo...magari riuscirai a calmare un o’ le acque…”.

Leggermente impaurita varcai la soglia e, in men’ che non si dica, mi ritrovai a tenere per le braccia un furioso Neville che urlava tutto il suo dolore e il suo disprezzo a un ostentato e, solo Merlino sa il perché, felice Blasie.


"Neville, cacchio, cosa ti passa per la mente?” urlai cercando di non ricevere qualche scazzottata da parte di Neville, che non aveva l’aria di calmarsi. 

“Herm, cosa ci fanno questi individui nella nostra casa? Loro che hanno sabotato Harry, lui” disse indicando Draco “che ha permesso l'assassinio di Silente! Perché? Non dovevate tornare! Ora rendetevene conto che siete voi i TRADITORI DEL VOSTRO SANGUE!”
E cosi si voltò, correndo verso i dormitori, ma Draco, alquanto incazzato (non aveva preso per niente bene il discorso di Neville), gli gridò con fare imperioso:


"Paciock, sono qui solo perché i miei cari genitori, nonché mangiamorte del cazzo, sono morti, uccisi per mano degli auror! E non so cosa gli sia venuto in mente a quello stupido cappello di mandarmi qui!"
Neville se ne fregò altamente e se ne andò.


Quando vidi Ginny venirmi incontro e sedersi accanto mi senti più sollevata. Ci accodammo al nostro tavolo preferito e cominciammo la tanto attesa discussione.

"Herm, non credo, che dovremmo fregarcene molto di loro. Voglio dire, io credo che il cappello parlante funzioni molto bene e quindi se li ha smistati nella nostra casa vuol dire che si saranno pentiti" disse Ginny esponendo le sue idee. Non la ascoltai, la sentii, quelo si, ma non avevo capito cosa avesse detto. Nella mia mente giravano le parole di qualcun altro.

"Oh cazzo!" esclamai attirando l’attenzione di certi compagni che, dopo una mia occhiataccia si misero a parlare fitto fitto e a fare finta di nulla.

"Cosa c'è Herm?"

“Ginny ma ti rendi conto! Hai sentito cosa ha detto prima Malfoy?!” feci una piccola pausa ad effetto e nel frattempo osservai la faccia di Ginny. Corrugò le sopracciglia e socchiuse gli occhi, lanciandomi un’occhiata confusa.

“Malfoy” ricominciai a parlare io “è rimasto orfano!” cominciai a spiegare, un’altra occhiata confusa di Ginny mi fece continuare “quindi i suoi genitori sono morti!” spiegai.

“Grazie, ma fino lì ci arrivavo anche io!” mi disse sarcastica. Roteai gli occhi e continuai a esporre le mie ipotesi.

“Forse si trova a Grifondoro per questo! I suoi genitori non ci sono più! Ovvio, meglio non illudersi! Il lupo perde il pelo ma non il vizio!" conclusi. Ginny assunse un’aria interrogativa e chiese ingenuamente:

“Cosa centrano i lupi?!” riddacchiai e le dissi di lasciar perdere.


Alle 7.30 la mia sveglia suonò. Mi avviai in bagno e, velocemente, mi preparai. Mi accorsi subito che Ginny aveva apportato altre modifiche alla mia divisa ma non mi lamentai...dopotutto avevo promesso di tirar fuori quel lato che per tutti questi anni è stato nascosto. Scesi in Sala Comune e i sentii apprezzata quando, sotto gli occhi di un disgustato Malfoy, Seamus fece un fischio di approvazione e disse:

"Herm, da quando hai lasciato Ron sei ancora più bella!" lo ringraziai farfugliando qualcosa imbarazzata e mi avviai veloce verso la Sala Grande che, come al solito pullulava di gente e di mormorii, provienenti in maggioranza dal grande Circolo delle Comare, composto dal Grande Capo, Lavanda, e dalle suo ochette amichette dal grande cervello.
Prima che finissi la colazione, una voce imperiosa chiamò il mio nome:

“Signorina Granger!” La professoressa McGranitt mi chiamava a gran voce dal podio facendomi cenno di avviarmi verso di lei. Dopo un po’ chiamò anche Malfoy. Ordinò di fare silenzio e cominciò a parlare:

"Ascoltatemi bene voi tutti. Ho saputo che ieri in ogni Sala Comune è stata fatta una tragedia per la scelta della vostra scuola e del ministero della magia, quindi per farvi capire che adesso non esistono più le differenze e che i vostri compagni sono rinati sotto il nome di nuove case, affiderò l'incarico di caposcuola a Hermione Jean Granger, che merita davvero questo incarico!” il mio nuovo incarico fu accolto abbastanza bene. La McGranitt poi continuò:
“E affido questo compito anche al signor Draco Lucius Malfoy. Questo per farvi capire che è davvero importante che voi collaboriate e vi unite. La guerra è finita e con lei anche i pregiudizi…” molti brusii susseguirono le parole della McGranitt. L’incarico di caposcuola di Malfoy, a quanto pare, non era visto bene. 
Avevo la netta sensazione che quello sarebbe stato solo l'inizio di molti cambiamenti che attendevano di venire allo scoperto.

Me ne sarei accorta da lì a poco...


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Pensieri, Draco e Hermione... ***


Draco:

 Non riuscivo più a sopportarla, anzi, ha dire il vero non riuscivo a  sopportare più nessuno, perché ero tornato in quella dannata scuola? Perché ero stato cosi stupido da credere di poter abbandonare i miei ideali? ero cresciuto covando odio pure nei confronti dei mezzosangue, babbani e traditori del loro sangue, perchè ora guardare la sudicia mezzosangue mi dava conforto? e poi un'altra domanda che mi assale, perché Ewerard ha fatto finta di non conoscermi? tanti anni di un' amicizia che sembrava essere indissolubile è poi?
Oddio quante domande mi sto ponendo, forse sono diventato davvero un grifondoro.
Credo di aver fatto la scelta giusta a scappare dalla sala grande quando ho intravisto san potterino e lenticchia, sono sicuro che non li avrei retti, soprattutto perchè adesso ero uno di loro. UN CORAGGIOSO E VALIDO GRIFONDORO. Avevo un vago sospetto sul motivo per cui il cappello parlante mi aveva smistato li, ero sicuro di essere stato l'unico serperverde ad essere trattenuto più di 10 minuti dal cappello, era snervante il signor "assai giovane Beretto" non sapeva cosa fare, ma evidentemente ha cambiato idea, quando ha letto i miei pensieri, nello stesso momento in cui i miei occhi toccavano anzi sfioravano quelli color cioccolato della mezzosangue, quegli occhi cosi profondi e limpidi, in cui si potava leggere, la disperazione , il dolore, la perdita e infine la felicità e la vittoria. Perdermi in questi pensieri mi fa davvero male, meglio tornare nella sala grande. Dopotutto il mio stomaco reclamava


Hermione:

Eccolo quel piccolo furetto, dove era finito? non lo vedevo dall'ora di pozioni, forse è rimasto troppo scosso dal nuovo professore, come d'altronde lo è rimasto Harry, è li che guarda il suo piatto a bocca aperta, senza proferire parola. Un pò Mi fà piacere, ultimamente parlava solo per convincere Ron a tornare con me e rivalutare la situazione, intervento patetico, visto che Ron mi aveva esplicitamente detto che per lui ero come sua sorella, forse peggio,ma questo era un'altro brutto ricordo e ora nn avevo voglia di farlo riaffiorare.
Draco si sedette di fronte a harry e ron, che lo guardarono con uno sguardo misto di rabbia e rancore, cominciò a mangiare velocemente il suo piatto di patate e roast beef senza guardare, all'infuori di esso, cosi Ron prese coraggio e cominciò a parlare: " Eiii Furetto come va? che dici la casata di grifondoro e di tuo gradimento? o preferivi il porcile della sala comune di serpeverde?.
Draco assunse un colorito violaceo, come se stesse per affogare e disse tutto d'un fiato:" Lenticchia, la tua casata è alquanto ,diciamo per non essere offensivi discreta, ma credo che a te piacesse molto poiché la tua di casa è un vero e proprio porcile". Dopodichè, la sala grande, fù invasa dalle urla di Malfoy e Ron, rimasi scandalizzata quando sentii pronunciare il mio nome con tanta veemenza da Draco che cominciai a correre veloce fino ai dormitori, gridai a una preoccupata signora grassa la parola d'ordine e fuggii di sopra.
Poco dopo Mi accorsi di essere in compagnia della mia fiamma rossa, che senza dire una parola si accoccolò accanto a me e comicnio a cantare la mia canzone preferita.
La cosa che mi aveva sconvoltò di più quella sera, fu, scoprire dopo poche ore, che Draco stava urlando il mio nome per difendermi dall'ira del mio ex fidanzato





SPAZIO AUTRICE: Eiii Bentornati alla mia storia, spero che questo capitolo vi piaccia. Grazie a tutte le persone che seguono la mia storia e che l'hanno preferita....Un Bacio, al prossimo capitolo

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Finalmente, la verità ***


"Ginny cosa stai dicendo?, non può essere vero, perchè Ron dovrebbe avercela tanto con me? "
Perchè avevo fatto quella stupida domanda?, non volevo sapere la verità, se poi questa mi avrebbe ucciso definitivamente,quella rivelazione mi aveva distrutta, mi sentivo come se tutto il mondo mi fosse caduto addosso, poche ore fà la mia amica mia aveva risposto cosi, "Herm, ti dico che è vero,io so il motivo per il quale Ron è cosi arrabbiato con te ed è questo."


Flashback

Ginny: " Ron, quest'estate, durante l'addestramento con gli auror, ha partecipato alla cattura dei signori Malfoy, mi ricordo quella notte, la mamma era cosi in pensiero, poichè l'orologio magico segnava il nome di Ron su pericolo mortale.
Quando entrarono a villa Malfoy, Ron ebbe il compito di sorvegliare la stanza di Draco, mentre Harry  e gli altri auror tentavano la cattura di quei due mangiamorte, tutto era tranquillo, gli abitanti della villa non si accorsero di essere accerchiati, cosi cominciò l'azione, la camera di Draco era distante dalla camera dei suoi, cosi lui dormiva indisturbato senza capire cosa stesse succedendo ai suoi genitori, durante il sonno, Ron udì Draco parlare, e furono quelle parole a cambiare tutto, Draco pronunciava il tuo nome, no nel solito modo, ma con una voce diversa, in quella voce esprimeva tutta la gratitudine e l'amore che provava e credo prova verso di te, cosi Ron lo sveglio di soprassalto puntandogli la bacchetta alla gola gli disse di scendere, giù era un inferno, la camera era piena di schizzi di luce verde e rossa, le urla dei combattenti sovrastavano le urla di Draco che reclamava pietà per i suoi genitori, alla fine Lucius e sua moglie non si arreserò e cosi nella lotta furono uccisi, Ron, racconta ancora di quella notte e di come capì che l'amore che provava per te non sarebbe stato mai uguale a quello che aveva sentito pronunciare dalle labbra di Malfoy."

Dopo quella rivelazione, rimasi zitta, per tutta la notte, Ginny era ancora accanto a me e non aveva il coraggio di proferire parola, quella notte non riuscì a dormire, non sapevo cosa pensare, nella mia testa  si facevano spazio mille voci, quella di Ron, Draco, Ginny e Harry, il dolore premeva straziante contro il petto, non ci credevo!, Draco Malfoy, il principe delle serpi, che amava una sudicia mezzosangue?, e tutto questo solo perchè io gli avevo salvato la vita, e poi Ron, nemmeno a quello ci credevo, non mi aveva lasciata per una cosa simile, anzi in quel momento doveva correre da me e tenermi ancora più stretta, invece cosa ha fatto? è scappato, allora non era quello l'unico motivo forse quello era stato l'ultimo motivo per portarlo alla scelta finale.
La notte passò , e io ero sempre più irrequieta, non sapevo che fine avessero fatto Harry e Ron, e cosa più importante non so come avrei fatto a sostenere le lezioni sotto lo sguardo intenso di Malfoy.
Ginny, si era appena alzata, e parve capire al volo i miei pensieri, e disse " Herm ti và se oggi mariniamo le lezioni e andiamo a farci un giro a Hogsmade?, ci facciamo fare il permesso dalla preside e filiamo via, tanto tu sei la caposcuola! "
Mio Malgrado accettai l'offerta, reprimendo a più non posso la mia coscienza di "la so tutto io" e volai letteralmente dalla Mcgranitt, lei mi diede il permesso senza fare storie, in fondo non le avevo chiesto mai nulla.
Ci addentrammo nella fresca aria autunnale, lasciando la maggior parte dei problemi a Hogwarts , Hogsmade era bellissima, l'ultima volta che la vidi, ricordai con un sussulto, era poche ore prima della seconda guerra magica, ed aveva un aspettto molto triste e pieno di magia oscura.
Ginny mi trascinò letteralmente all'interno dei negozi d'abiti, comprammo tante cose, che secondo Ginny erano utilissime, mentre secondo me , non li sarei riuscita a metterli nemmeno se avessi avuto ancora 100 anni di tempo, 
Alla vista del quinto negozio d'abiti, mi opposi con molta grinta, ne avevo abbastanza, cosi, corsi trafelata verso i tre manici di scopa, per godermi una caldissima burrobirra e magari mangiare qualcosa di commestibile, prima di fiondare i denti nei dolci di mielandia, ci sedemmo all'interno del pub è una felicissima e ancora bellissima Madama Rosmerta ci venne in contro, " Salve ragazze, cosa volete ordinare?", Io dissi:" per me un toast e una burrobirra grazie", "per me invece solo una burrobirra", madama rosmerta arrivò dopo poco con il nostro vassoio, ero affamata a tal punto che quando Rosmerta se ne andò continuai a dirgli grazie con la bocca pienissima.
Ginny, " Herm guarda chi c'è, Il furetto ha marinato le lezioni, proprio come noi, mi chiedo se..."
" Ei, non fare strane congetture, forse e qui perchè non ha voglia di vedere nessuno, anzi forse non ha voglia di vedere me, ecco allora e meglio che mi nascondo, quando se ne sarà andato uscirò allo scoperto".
Ginny: " Ok come vuoi"
Ebbi l'impressione di stare sotto a quel tavolo da ore, Draco non accennava ad andarsene e mi accorsi dopo poco che si era accomodato ad un tavolo accanto al nostro, cosi stanca di aspettare mi alzai di scatto e dissi:" ginny, forza andiamo, dobbiamo tornare a scuola,è molto tardi,", Ginny che si era scolata la 5 burrobirra per non farsi scoprire in mia compagnia, non accennava a muoversi, cosi il furetto alzò lo sguardo e rise di gusto..." Cosa c'è Granger?, ora hai anche paura di me?, non vedi che per la tua stupidaggine la tua amica è ubriaca?!, 
"ei Piccolo furetto, non mi nascondo da nessuno, e poi ginny non è ubriaca, GINNY SU ALZATI!!!", ma lei non diede segno di aver sentito, cosi la presi per le braccia e la trascinai fuori, ma quanto pesava?, non c'è la facevo proprio, perchè aveva bevuto cosi tanto, come sono sciocca ha ragione quel furetto, e colpa mia se lei si trova in questa situazione, maledetta me!.
In quel momento una voce calda si fece beffa di me, " Ei mezzosangue, non c'è la fai?, posso darti una mano se vuoi?!
"Non voglio niente da te Malfoy, quando tu fai un piacere a qualcuno, c'è sempre un secondo fine e poi voglio solo che tu sparisca" e continuai imperterrita a spingere la mia amica verso la scuola.
"Dai Granger, un piccolo aiuto, ti prometto che non c'è nessun secondo fine".
Dovetti accettare la proposta, il coprifuoco stava per scattare e non potevo permettere di far scoprire Ginny in questo stato, il viaggio prossegui in silenzio apparte le imprecazione per il peso di Ginny da parte di Draco che si era proposto di portarla da sola, arrivati a scuola, ricevemmo una bruttissima sorpresa, ad aspettarsi al portone d'ingresso c'era la professoressa McGranitt, con un volto livido e indecifrabile.
" Cosa ci fate voi ancora in giro?, il coprifuoco è passato da un pezzo, e non me ne frega niente che siete capiscuola, o che lei ha salvato il mondo magico, siete ad Hogwarts e dovete rispettare le regole!.
La ramanzina si interruppe e io credetti che il peggio fosse passato, quando cominciò a urlare di nuovo, peggio di prima, capìì subito il motivo, a scatenare quell'ira era stata la vista di ginny. Ci tolse ben 15 punti e ci mandò in infermeria, inoltre ci diede anche una pesante punizione, di cui la durata era ignota.
Arrivammo in infermeria, Madama Chips, ci fece sistemare Ginny in un letto in fondo alla stanza, le misi il pigiama e feci lo stesso anche io, avrei dormito accanto a le, per tutta la notte, mi accorsi dopo poco che Malfoy aveva fatto lo stesso, e si era coricato nel l'unico letto libero rimasto in infermeria..
" Scusami, e io dove dovrei dormire?, o forse credi che io sia un pipistello? "
" Non sono affari miei, anzi, tanto per essere educato, ti invito a dormire accanto a me."
" Mai, preferisco dormire in piedi", non potevo dormire accanto a Ginny, l'odore di alcoll mi avrebbe ucciso i polmoni, cosi mi appoggiai al muro, con fare sognante.




La mattina dopo, mi svegliai tra le braccia, più morbide, belle e calde che avessi mai sentito...
ODDIO erano le Braccia Di Malfoy.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il Grande ballo. ***


Oddio, ero, tra le braccia di Draco.

Mi alzai velocemente dal letto, sperando di non causare nessun rumore, ma nel tentativo, il biondastro si svegliò di soprassalto.
" Ei, mezzosangue, non riesco a capire ancora, cosa ti infonde tanta paura, nel vedermi e toccarmi?"
"Malfoy, rifiuterei tutto l'oro del mondo, pur di non starti vicino".
" Non mi sembra affatto cosi, mia cara mezzosangue zannuta, stanotte, faceva parecchio freddo, e tu ti sei stretta a me davvero forte..."
" Bleh, è meglio che vada via"
" Scappa, solo questo sai fare, non hai il coraggio di affrontare la verità, hai paura mezzosangue...?"
Non riusci a capire il resto della frase, cominciai a correre, molto veloce, i miei pensieri vagavano a quella notte, era vero, ero stretta a lui, al suo corpo, ai suoi pettorali, il suo odore di muschio mi inebriava i polmoni, le sue labbra chiuse a mò di O, mi facevano impazzire.
Ma perchè pensavo a tutto questo?.
Era sbagliato, ne ero sicura, il mio mondo stava girando al contrario, le mie convinzioni, tutto era sfumato, un solo pensiero vagava nella mia mente...il dolce profumo di Draco Lucius Malfoy.
Quella sera, ha detta della professoressa caporal, ci sarebbe stato un ricevimento in maschera, per salutare i nostri compagni che studiavanno all'estero, tra questi c'era Krum e Gabriella, la piccola sorellina di Fleur, venivano a portarci i loro omaggi per la vittoria e le loro condoglianze per tutte le vite perse in battaglia.
Ero felice di vedere quei ragazzi, avrebbero portato un cambiamento enorme nella scuola, forse avrebbero portatò un pò di gioia e divertimento, anzi ora che ci pensavo non vedevo l'ora di incontarli e festeggiare.
Per l'occasione, io e la rigenerata Ginevra Weasley, decidemmo di confezionarci degli abiti su misura, Ginny era felicissima, e anche se io gli tenevo un pò il muso, convenni insieme a lei e una piccola promessa,  di dimenticarci di quell'evento, in fondo era anche (soprattutto) un pò colpa mia.
Come al solito la mia amica, decise di confezionarsi l'abito color rosso, mentre io scelsi il blu elettrico, con aggiunta di una piccola fascia fucsia sotto il seno, 
Confezionare abiti con la magia non era il mio forte, ma alla fine, il risultato fu davvero ottimo.
Verso le sette, io e ginny ci ritrovammo dinanzi alla specchio, quasi non mi riconoscevo e di sicuro non riconoscevo anche lei, Ginny portava un abito rosso, che, davanti gli arrivava al ginocchio e dietro era lungo fino a finire in una lunga coda che mi ricordava quella di una sirena, i capelli dello stesso colore della abito erano ricci, con una maschera nera che gli copriva gran parte del viso, un velo di rossetto rosso suelle labbra, era veramente stupenda...
" Ginny sei bellissima"
"Grazie Herm anche tu lo sei."
Il Mio abito era un tubino blu elettrico, lungo, anzi direi corto, fino alle  ginocchia, sotto al seno, portavo una larga fascia fucsia, che si chiudeva con un piccolo fiocco sul di dietro, avevo raccolto i miei capelli indomabili in una crocchia dietro la nuca, legati con un nastrino color fucsia, trucco leggero e una maschera che mi copriva solo occhi e naso, dello stesso colore del vestito.
Scendemmo in sala grande appena in tempo per vedere arrivare i nostri amici, corsi trafelata a dare un bacio alla piccola, ormai grande, Gabrielle, che mi accolse con un dolce, "bonne soirée Hermione",.
All'improvviso mi senti afferrare da due braccia davvero robuste e forti  e mi accorsi del piccolo ma riconoscibile saluto di victor...
"Ciao Victor, come stai? "
" Io stare Bene, tu essere sempref bellaf Hermioni"
" Grazie Victor, ti và di bere qualcosa?"
Victor annuì, ed entrammo nella sala grande, sotto lo sguardo di tutti, parlamma pareccho quella sera, Victor, mi raccontò degli ultimi mesi passati alla sua scuola e mi porse le condoglianze per tutti i morti che Hogwarts aveva visto cadere.
Decisi di alzarmi e andare in giro quando una voce, a me molto familiare mi disse: " Granger, stasera, ho deciso che sarai la mia cenerentola..."
" Malfoy, non credo proprio, e ora lasciami andare"
Cosa aveva in mente il furetto?, non potei  fare a meno di notare, i suo abito, era stupendo, portava un completo bianco ghiaccio, con una cravatte verde smerarlo e dei gemelli ai polsi uguale al colore dei suoi bellissimi occhi.
Arrossi con furia, nel momento in cui senti la sua mano toccare la mia e trascinarmi lontano da occhi indiscreti, corremmo veloce verso la stanza dei trofei, li si arrestò e mi guardò, come mai nessuno aveva fatto...
" Hermione, sei bellissima"
Non riuscivo a crederci per la pirma volta nella sua vita mi ha chiamato per nome.. cosa faccio?, non posso lasciarmi andare!, non posso ma voglio...
"Draco, anhe tu sei davvero bello, io, tu, Draco io adoro i tuoi occhi!"
"Hermione io adoro te, il tuo profumo la tua pelle, la tua bocca, i tuoi capelli, sono geloso di te...
Non gli feci finire la frase lo baciai più forte che potevo, chiusi gli occhi è fu puro OBLIO.



Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** L'incontro ***


Quel bacio fù puro oblio,
ero forse impazzita?, cosa avevo fatto?, ero andata contro tutte le mie regole...
Capì all'istante che l'unica cosa da fare, era, correre lontano da qulla stanza, e cosi feci, corsi via a gambe levate, facendo, cosi, rimanere di stucco, un Malfoy alquanto furioso...

POV Draco: 

Ma era impazzita?, era la Granger o cosa? o meglio dire chi?, non riuscivo a capacitarmi della cosa che aveva appena fatto, mi aveva baciato e poi come una codarda era scappata via.
Ahaha grifondoro culla dei coraggiosi?, mi sà più grifondoro culla dei codardi...
Quel bacio è stato, in un certo senso, surreale! è stato cosi sbagliato eppure cosi giusto allo stesso tempo, non sò perché ma non riesco a togliere le mie dita dalle labbra, che strano sapore, un sapore mai provato durante la mia breve vita, quel sapore che sà di vaniglia insieme alla cannella, troppo dolce per uno come me...almeno fino a qualche tempo fà, forse non sono più la stessa persona di prima, forse mi tocca capirlo e questa volta senza l'aiuto di altre persone.
L'unico pensiero che adesso mi viene spontaneo, e quello dei miei genitori, che, sicuramente si staranno rivoltando nella tomba.




"Ginny?, ci sei? "... che stano Ginevra non è ancora rientrata, e ora con chi parlo?
Mi spogliai lentamente, ripensando a quella serata, mi misi a letto con l'unico pensiero che, l'indomani, avrei dovuto chiarire con il diretto interessato...

" Herm, miseriaccia, ma devi fare tanto chiasso per alzarti è ancora presto e poi oggi è sabato, quindi rimettiti a letto, su da brava"

" Ei,  ma sei impazzita, è mezzogiorno passato, a che ora sei rientrata?, e poi cosa hai fatto? ho aperto gli occhi alle 5 di mattina e tu mia cara non c'eri ancora."..

Attesi senza alcuna risposta.
"GINEVRA WEASLEY rispondi alle mie domande."

" è una storia troppo lunga, te la posso raccontare dopo? "

Annui leggermente e poi andai a farmi una doccia per riprendermi dalla notte precendente, senti solo emetter un flebile grazie dalle labbra della mia migliore amica.


POV Ginny:
 
Come facevo a dire a Hemione quello che avevo combinato la notte precedente...
Stavolta mi avrebbe ammazzato, e non oso immaginare se la notizia si fosse divulgata, cosa sarebbe successo?, non potevo e non volevo che quella notizia venisse spifferata ai quattro venti, avrei pregato a Hermione di tacere, lei è mia amica... mi capirà sicuramente o almeno lo spero...


"Ginny, adesso, che ti sei fatto una doccia, hai mangiato, aggiungerei molto lentamente, e hai riposato, POSSIAMO PARLARE? "

" Mione... quello che ti sto per dire, non credo che ti farà piacere, ti chiedo solo di ascoltarmi senza arrabbiarti"

" Ok...comincia pure."

" Ieri sera, ero al ballo, dopo che tu sei sparita, e apporposito mi devi dire dove sei andata, mi sono seduta in disparte a guardare le persone che danzavano, credimi ti sei persa tantissime cose...."

" Tipo? " sbottai
" Tipo Calì che bacia Ernie, oppure Luna e Neville che praticamente si stavano per sbranare con dei baci poco casti...e poi ti sei persa l'arrivo di Harry e Ron"

" Cosa??? "

" Herm, ti ho chiesto di non interrompermi, per favore"

"ok "

" Li ho visti arrivare, e mi sono subito alzata, per andargli incontro, ma a metà strada mi sono bloccata, ho visto Harry che si diregeva verso Cho per salutarla e poi....poi , si sono baciati,
non interrompermi, ti prego,  non è finita qua, ascolta tutto e poi dopo potrai dire la tua, comunque, decisi di non fare e dire niente poichè Harry non è più il mio ragazzo, decisi cosi di andare da Ron ma nello stesso istante lo vidi avvinghiato a Lavanda"

" Ginny che cazzo dici?, non ci posso credere? perché mi sta facendo questo?" , cominciai a piangere copiosamente

" Herm, ascoltami, ti prego, cosi corsi vicino a quei due dementi e feci una scenata, più che altro rivolta a Ron, loro erano sbigottiti, non riuscivano a rispondere, quei due imbecilli credevano che non li avrei riconosciuti per via delle maschere, che stupidi".

" Andai, dritto nella stanza delle nescita, volevo stare da sola e volevo rimandare il mio incontro con te, non avevo il coraggio di dirtelo, sapevo che il tuo cuore non avrebbe retto anche a questo, cosi la stanza apparì davanti ai miei occhi, calda e confortevole, con un grande divano e una teiera con una tisana rilassante all'interno, mi accorsi dopo poco che nella stanza c'era gia qualcuno! "

" Ginny, mica ti hanno fatto del male?"

" Herm, non scherzare e poi lo sai che mi so difendere benissimo da sola, all'interno della stanza, e ti avverto di non fiatare altimenti termino il racconto, c'era niente di meno che, uno sconvolto Blasie Zabini."

"Non puoi, immaginare la sua faccia quando mi ha visto, era rosso come un pomodoro, con degli occhi che facevano venire la pella d'oca, ho cercato di andarmene, ma lui mi ha afferrata e stranamente mi ha abbracciata, per un pò siamo rimasti in silenzio, io non sapevo cosa fare, fino a quando mi ha detto solo una parola... SCUSA...  e poi è scappato via, credimi Herm ho carcato di seguirlo ma in cuor mio ho capito, il motivo, di quella scena "

" Oddio ginny, sono fuori dai panni, tu credi possibbile che lui stesse vermente piangendo e perchè poi? "

" Ho un vago presentimento, mente piangeva, mormorava delle frasi sconnesse, capivo soltanto qualche parola, perchè lui piangeva davvero forte, ma sono siicura che centri qualcosa la guerra e sono sicura, Herm, al cento per cento. che lui mi volesse chiedere scusa, a noi, a tutti..."

Dopo quella rivelazione da parte di Ginny, decisi di andare nell'unico posto dove mi sentivo veramente a casa, nella mia adorata biblioteca.
Decisi di non parlare a Ginny del bacio con Draco, dovevo parlare prima con lui per chiarire, poi ci sarebbe stato tempo di parlare anche con lui.

L'unica cosa che volevo fare in quel momento, era, chiudermi come un riccio e piangere, piangere la mia ultima speranza di essere veramente felice, piangere l'unica persona che io abbia mai amato, piangere per l'ultima volta RONALD WEASLEY...


Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** La nascita di un nuovo amore... ***


DOMENICA, 30 OTTOBRE.

Quella notte, sembrava non passare mai, sognai tantissime cose e tantissimi volti, stranamente il volto che faceva breccia più spesso nei miei sogni era quello di Draco Malfoy.
I miei sogni erano cosi reali, che percepivo la sua voce, sussurare al mio orecchio, di alzarmi perchè stavo dormendo in biblioteca, cominciai a pensare che doveva essere un sogno troppo strano, ero in dormiveglia e sicuramente avrei capito che non ero nella mia stanza, se fosse stato cosi.
Lentamente aprii gli occhi e mi ritrovai davanti al più bel viso che avessi mai visto.
Non mi ero mai accorta di quanto fossero profondi i suoi occhi e soprattutto di quanto fossero grandi e sinceri, solo in quel momento capii che il mio, non doveva, essere affatto un sogno.
Miseriaccia dovevo aver l'aria di una disperata, perchè Malfoy mi guardava con occhi pieni di dispiacere....

"Granger, finalmente, è un ora che ti sto chiamando! "
Ero sdraiata nel bel mezzo della biblioteca, circondata da tantissimi fazzoletti e altrettanti libri, mi alzai lentamente, mi girava parecchio la testa.

" Che ore sono?"

" Le 15:30, ora posso chiederti come mai sei qui?

" ieri sera, sono venuta qui, a studiare per le lezioni di domani "

" Mezzosangue, non mentirmi, domani non ci sono lezioni "

" Cosa?, non è possibile domani è lunedì "

" Domani è Hallowean"

Cazzo, ero stupida o cosa, dovevo pensarci prima, non riesco a dire le bugie non sono proprio brava... ma dovrei imparare per non trovarmi in queste situazioni.

" Già è vero, me ne ero proprio dimenticata e ora scusami devo andare a pranzo mi staranno aspettando! "

" Ei, mezzosangue, dove vai? il pranzo è finito, se vuoi ti accompagno nelle cucine, il tuo stomaco mi sta facendo venire il mal di orecchi,"

" No, grazie, non approfitto della bontà degli elfi", in realtà non volevo andare in quel posto, mi ricordava troppo Dobby, solo a pensarci il mio cuore ha perso diversi battiti...ma il mio stomaco mi stava uccidendo, non mangiavo da circa 24 ore.

" ok, allora me ne vado,però lasciati dire che da una come te non me lo aspettavo sei molto maleducata, Granger. "

" Non sono maleducata, okkey andiamo, ma facciamo in fretta non voglio disturbare, quei poverini"

Draco mi mostrò uno dei suoi migliro ghigni e ci avviammo nelle cucine, stranamente durante il tragitto, nessuno dei due parlò, poco a poco si stava creando una tensione talmente forte e sentita che l'avremmo potuta tagliare con un coltello...
Arrivati nelle cucine, Malfoy, mi fece segno di entrare.
Gli elfi ci accolsero con molto calore, notai che il mio accompagnatore, scambiava parole e sorrisi con molti elfi, alchè rimasi alquanto allibita, non era possibile, almeno non era possibile per il Malfoy che conosco io.
O forse era possibile per il nuovo Malfoy.
Pranzai, velocemente, senza pensare, sapevo che kreacher, aveva abbandonato quel lavoro e ora aiutava Harry, ma avrei voluto vederlo, era una piccola parte di quella guerra che ci aveva aiutato a sopravvivere.
Uscimmo, ringraziando calorosamente tutti i piccoli elfi e ci avviammo verso i dormitori.

" Adesso, posso sapere il motivo, della tua notte in biblioteca"

Non sapevo se potevo fidarmi di lui, però volevo provarci e poi sarebbe stata una buona occasione per parlare del nostro bacio, quindi gli feci cenno di seguirmi, nuovamente, nella stanza dei trofei.

" Cosa facciamo qui? "

" Volevi sapere il motivo per cui ero li, ho deciso di dirtelo, perchè una parte di me dice che faccio bene a fidarmi di te, e ci voglio provare"

" Allora, racconta, io proverò a farti capire che quella è la parte più ragionevole e allo stesso tempo più sconsiderata di te "

Cosi, presi a raccontare tutta la storia, che Ginny mi aveva raccontato, omettendo però il discorso di Zabini, quello avevo promesso di non dirlo... non sapevo cosa aspettarmi, lui poteva essere arrabbiato oppure peggio poteva dimostrarsi indifferente o addirittura schifato... 
Terminai il mio discorso sperando di non essere stata cattiva, dopotutto avevo baciato lui e poi avevo pianto una notte intera per il mio ex fidanzato.

" Capisco... io credo, che tutte quelle lacrime siano state sprecate, soprattutto dopo quello che è successo tra di noi, anche se quello è poco rilevante, visto che entrambi non ci siamo più cercati da quella volta, spero solo che questo sia stato il tuo ultimo pianto per la donnola...! "

" tu credi che sia stato poco rilevante, perchè?, è vero non ci siamo cercati, ma io, mio caro furetto, non bacio mai una persona senza provare qualcosa che si avvicini anche solo minimamente all'amore"

Ohhh Cazzo, cosa avevo fatto, ecco che le mie guance diventano viola, cosa devo fare!!!!  meglio andare via, comincio a correre, ma una mano calda, dolce, sensuale, forte mi stringe il braccio.

"Ferma dove vai,?, resta qui con me "

Cosi le nostre labbra si unirono di nuovo, il sapore era diverso, era un sapore di puro amore e questa volta sapeva di consapevolezza....
Forse quella consapevolezza che anche i nostri cuori avevano accettato.


POV Ginny:
Dove era finita?, Hermione era sparita, non riuscivo a trovarla da nessuna parte avevo provato dappertutto, fino all'ora di pranzo cosi mi rassegnai e andai a mangiare.
Entrando in sala grande, notai, che oltre a Herm, al mio tavolo mancava qualcun'altro, Malfoy non c'era.
Qui, qualcosa sta succedendo...
Herm non si trova, Malfoy è sparito, Zabini è diventato fragile... Un momento ma dov'era Blasie,?, pensai distrattamente che era da quella notte che non vedevo blasie, dove era finito, forse era di nuvo in quella stanza.
Decisi cosi di racchettare, un pò di cibo e correre verso la stanza delle necessità.
Non sapevo bene cosa chiedere alla stanza, visto che la volta precedente la porta era praticamente aperta, cosi ci misi un pò di tempo a formulare la domanda, stranamente la porta si apri al primo passaggio.
La cosa era molto stana, pensai che potevano esserci 2 possibilità, la prima è che la stanza era stata danneggiata dall'ardemonio, la seconda, che la stanza mi stesse aspettando...
Entrai molto silenziosamente, se Blasie era li, non volevo mettergli paura.
Notai subito una figura alta e emanciata, distesa sul piccolo divanetto.

" Ti stavo aspettando".

Quella volce mi colpì in pieno petto, era una voce strascicata, triste e infelice.
Dommandai "Zabini, sei tu? ", non volevo chiamarlo per nome, di certo non volevo apparire troppo confidenziale.

" Si, sono io e gradirei che tu mi chiamassi per nome, Ginny"

" Okkey, Blasie, posso sedermi accanto a te, ho portato qualcosa da mangiare, non è molto, ma io non ho tanta fame"

" Prego, accomodati, ormai questo è il mio regno...ahahahah"

Mi accomodai accanto a lui, ma distante non volevo invadere il suo spazio, cominciammo a mangiare..
Scoprìì presto che Blasie, aveva un ottimo senso dell'humor, mi faceva ridere parecchio...
Dopo un pò, la conversazione comincio a spegnersi e lo stesso era per l'umore di Zabini.
Si accoccolò vicino a me, e cominciò nuovamente a piangere.
Non ci potevo credere, stava andando tutto bene, cosa aveva quel ragazzo che lo lasciava cosi perplesso e cosi triste, cercai di parlare ma lui mi fece cenno di no.
Restammo cosi per un pò di tempo, fino a quando Blasie si avvicinò in modo pericoloso al mio viso.

" Blasie, cosa fai? "

" Per favore, non parlare, anzi fai parlare solo il tuo cuore"

Il suo viso, si allungò ancora di più verso il mio, fino a che le sue labbra toccarono le mie.
Non riuscìì a rifutare quel bacio, era calmo e forte allo stesso tempo, uno di quei baci che ti coinvolge, uno di quei baci che ti ruba l'anima.
Il Corpo di Blasie si avvinghiò letteralmente al mio, il mio cuore era impazzito, non smetteva di scalpitare frenetico nel mio petto.
Il suo corpo era caldo, muscoloso, forte.
Quando si tolse la camicia, il mio cuore perse un battito, era la persona più bella che avessi mai visto, il suo torace si alzava e abbassava freneticamente, il suo cuore si contrapponeva ai miei battiti...
Eravamo solo noi due, io nel suo paradiso di petrolio e lui nell'inferno a giocare con il fuoco.

 Mi ricopriva di baci, io lo accarezzavo ricambiandone i baci, le nostre labbra umide e calde si univano, le nostre lingue si cercavano, le nostre mani non smettevano di accarezzare i nostri corpi.
Eravamo in estasi, nulla ci fermava, volevamo essere uno dell'altro senza pudori, senza riservarci nulla, dare solo il massimo di noi stessi, fonderci in un solo corpo.
Mi accarezzava i capelli mentre la mia lingua scendeva su di lui, indugiava sui suoi capezzoli, scendeva giù sul suo ventre, le sue mani sul mio capo mi dirigevano sempre più giù, più... giù, ed io lo baciavo sempre di più.

Poi lui si sdraiò sul letto, mi tese le braccia ed io... su di lui.
Lo sentivo... tutto dentro di me, caldo di piacere, di voluttà, le mie mani sul suo petto, lui poggiava le sue sui miei fianchi e mi spingeva di più verso di sè, era come una frenetica danza d'amore dove la musica che ci accompagnava erano i nostri gemiti e le nostre grida di piacere.
Avrei voluto, che quella notte, sarebbe durata in eterno...



Note dell'autrice: Ciao a tutti, mi dispiace averci messo tanto tempo ma volevo rendere questa notte d'amore perfetta, grazie a tutte le persone che leggono e seguono la mia storia, ricordare che le recensioni son gradite, grazie a tutti Baci HermioneLily 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Un sogno che si avvera ***


POV Draco:

Quelle parole mi avevano letteralmente sconvolto, sentivo il mio cuore battere a più non posso, contro al suo adorato petto.
Poi quelle le mie  parole pronunciate con il cuore:

"Ferma dove vai,?, resta qui con me "

Quel bacio, che, non riuscirò, a dimenticare mai.
Dopo vari minuti o forse varie ore, frenai quel bacio per  guardare l'immensità dei suoi occhi.
Non ricordavo da quanto tempo non mi sentivo cosi felice, forse avevo definito la felicità, una cosa di poco importanza, fatto sta che per la prima volta nella mia vita, la sola presenza di una persona mi rendeva felice.

"Come mai sei cosi silenzioso? "

"Pensavo "

" A cosa? "

" Pensavo alla voglia che ho di renderti mia per sempre"

" In che modo vorresti farlo? " mi chiese lei alquanto maliziosa.

"Ci stavo appunto pensando"

Presi la sua mano e cominciai a correre lungo i corridoi, arrivammo in una delle mie stanze preferite, che si trovava dietro l'arazzo di ulbi il grande.
La definivo la mia stanza preferita per il suo colore accecante, il letto all'interno era di un verde smeraldo, cosi vivo, che i miei occhi facevano fatica a guardarlo, quella stanza era appartenuta a ulbi, uno dei  più grandi maghi, prima della venuta di Silente.

" Non conoscevo l'esistenza di questa camera"

" Forse non conosci parecchie cose di hogwarts"

" Può essere, ma forse, ho conosciuto la chiave per aver accesso a tutti i posti più belli di questo castello"
" E cosa sarebbe? "

" Vorrai dire chi?, sei tu"

E prima che lei potesse proferire parola cominciai a far prendere vita ai miei desideri.
Il mio intento era rendere quel momento unico, non mi sarei comportato come il solito stronzo che pur di scopare, lo fa con violenza e senza amore, ma, volevo , per la prima volta in vita mia, fare l'amore non sesso.
Cosi la sollevai e guardandola negli occhi, mi diressi verso il letto.
Cominciai a spogliarla lentamente, sempre guardandola negli occhi, mentre lei ricambiamo il mio sguardo, donandole dei baci leggeri sulla bocca e sul collo, vedevo le sue guace accaldarsi e sentivo il suo cuore battere all'impazzata, solo in quel momento cap'' che lei, come me, voleva quel rapporto.
Cosi senza pudore, gli sfilai anche le mutandine, la sua pelle era candida, morbida e vellutata, i suoi seni turgidi e tondi erano i più belli che avessi mai visto.
Distaccai a forza il mio corpo per ergermi su di lei e ammirare quello spettacolo, cominciai a spogliarmi, ma due mani dolcissime, mi fermarono, per la paura di aver sbagliato qualcosa, il mio cuore perse diversi battiti.

" Tu hai spogliato me e ora tocca a me farlo"

Era cosi diversa, non era più la ragazza pudica e santa di grifondoro, in quel momento sembrava una vera serpe.
Cosi, pian piano come un piccolo spogliarello, mi tolte tutti i vestiti, mentre mi spogliava, la sua bocca mangiava piccoli pezzi del mio corpo, leccava, baciava, accarezzava e io mi sentivo in estasi, il punto cruciale arrivò quando mi tolse i box, quando senti la mia pronta erezione emise un mugolio di piacere e cosi decisi , che, era ora che la situazione si ribaltasse.
Cominciai ad assaggiarle tutto il corpo, prima mi dedicai ai suoi bellissimi seni, poi decisi di scendere più giù, leccai, come sapevo ben fare, assaggiavo i suoi umori che mi facevano sentire come se fossi in stato di ebbrezza, i suoi mugolìì, erano melodia per le mie orecchie.
Lei spingeva il mio capo sempre più a fondo, fino a quando, credo dato dal suo desiderio spinto, mi solleva e comincia a leccare la mia erezione, a mangiarmi come se fossi stato uno dei più buoni gelati al mondo, e forse lo ero.
Preso dalla pazzia di quel piacere, decisi di penetrarla, ne avevo bisogno, avevo bisogno del suo corpo, cosi la riportai sotto di me, e cominciai la mia tanto attesa penetrazione.
La sua voce mi faceva impazzire, andavo su e giù, muovendo il bacino,  a ritmo delle sue dolci parole, lei dopo essersi gustata quel momento decise di ribaltare nuovamente la situazione, mi spinse verso il basso e sali sul mio ventre, comincio a cavalcarmi come nessuno aveva mai fatto, nei suoi occhi veleggiava il piacere e la goduria che , sia io, sia lei stavamo provando il quel momento, godemmo a lungo prima di raggiungere l'orgasmo contemporaneamente.
Mi stesi su un fiaco stremato, stringendo forte la sua piccola mano, mi trovavo nel paradiso della felicità.



POV Hermione: 

Non avevo mai provato un'esperienza simile e non mi ero mai spinta a cosi tanto, con ron i rapporti erano basilari, lui sopra e io sotto, non avevo mai desiderato una persona cosi ardentemente, in quel momento, volevo solo, annullare tutte le distanze tra il suo e il mio corpo.
Provavo dolore solo a pensare alla distanza che ci separava o che ci avrebbe separato.
Passò molto tempo prima che uno dei due cominciasse a parlare e quello fu lui.
" Ei, Buongiorno"

" Buongiorno?, ma se non abbiamo proprio dormito"

" Per me è meglio fare quello che abbiamo fatto, piuttosto che dormire"

" Si, è meglio fare sesso."

" Io avrei detto che è meglio fare l'amore"

" Anche io, volevo solo sentire, la tua risposta, ti metto alla prova, mio caro furetto."

" Mezzosangue, ti và se oggi facciamo un giro a hogsmade? "
" Si, volentieri, ma prima devo parlare un pò con Ginny, chi sà cosa avrà pensato, dopotutto stanotte non sono rientrata"

" Ok, allora è meglio che andiamo, ci incontriamo fuori alla sala grande alle 15:00 in punto. "

Ci rivestimmo velocemente, anche se il mio cuore e il mio corpo, non volevano abbandonare quella stanza, ci salutammo con un veloce e appassionato bacio e ci dirigemmo in strade diverse, io andai nella mia, anzi, nostra sala comune, e lui si diresse, a colazione.
Varcai il buco del ritratto, molto velocemente, anche se in una giornata di festa, erano poche le persone che erano gia sveglie, mentre, prendevo la strada del dormitorio femminile sentìì il buco del ritratto aprirsi nuovamente, con mio stupore varcarono l'ingresso della sala comune un sorridente Blasie e una felicissima Ginny.

" Ciao Herm! "

"Ciao Granger"

" Buongiorno Ginny, da dove vieni?"

" Ehm, sono stata in giro, scusa se non sono rientrata stanotte"

" Cosa non sei rientrata? ", cavolo mi ero tradita da sola

" Ah, credevo che lo sapessi, forse non sei rientrata nemmeno tu? "

"no, ehm, io....ok parliamo dopo,in camera"

"scusate ragazze, con permesso vado a carcare Draco"

" Non è lì, è andato a colazione, " cazzo stavolta l'avevo fatta grossa, maledetta boccaccio, per merlino perchè non riesco a stare un minuto zitta???. "

" Ah capito, allora Ginny io vado, ci si vede dopo"

Ginny, annui leggermente, e mi fece cenno di salire verso il nostro dormitorio, mi aspettava un interrogatorio, che mi avrebbe rubato gran parte della giornata.

" Allora come fai a sapere che Draco era a colazione e come mai non sei rientrata, Herm, non voglio bugie, voglio solo verità e non capisco il motivo di tutti questi segreti ! ".

" Allora facciamo cosi, io racconto quello che sto combinando a patto che lo faccia anche tu"

"ok, comincio prima io."

Cosi, Ginny, prese a raccontarmi l'avventura che aveva trascorso quella notte, che poi non era tanto diversa dalla mia, il suo racconto era spinto, passionale, tanto che arrivato al punto cruciale la sua faccia si dipense di rosso fuoco.
Capendo il motivo, gli disse che bastava e cominciai con il mio racconto, anche io non mancai di arrossare copiosamente, ma la cosa più bella che finalmente, avevamo parlato, non c'era più vergogna e i nostri racconti continuarono fino all'ora di pranzo.

" Ginny, sono felice che abbiamo parlato, era da tempo che non lo facevamo cosi, a cuore aperto."

" Anche io sono felice, davvero e spero che stavolta sia la volta buona, non m'importa della gente, di cosa dirà o farà la mia famiglia per adesso sono felice cosi e voglio vivermi la mia storia, come non ho mai fatto con Harry"

" Parole sante, Gin, io sono con te, ora vado a farmi una doccia veloce e poi scendiamo a pranzo, cosi dopo possiamo andare a hogsmade con gli altri", per altri intendevo Draco e Balsie.

" Ok, allora facciamo in fretta."

Ci preparammo alla bella e meglio per fare una buona figura, nell'aria si respirava pura felicità, cosi corremmo verso la sala grande, con tanto d'occhi per cogliere i 2 ragazzi alla nostra tavola, facemmo attenzione a sederci non troppo vicini, d'altronde non volevo attirare l'attenzione di troppe persone.
Durante il pranzo, i nostri occhi si incrociavano a turno, tutta la sala grande sembrava fissarci, e aspettare che qualcuno di noi facesse qualcosa.
Felici e eccitati, io e Gin, terminammo il pranzo velocemente per uscire fuori ad aspettare i ragazzi.
Guardammo Blasie e Draco avviarsi verso di noi, con il sole che li colpiva in pieno viso e rendeva l'atmosfera ancora più romantica.

Andammo verso di loro, sperando che quella fosse una delle più belle giornate della nostra vita, non sapendo che il nostro sogno si sarebbe trasformato in un vero incubo.






Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** L'inizio di un incubo ***


Quel pomeriggio si presentava dinanzi ai miei occhi perfetto, il sole brillava sulla splendida facciata di Hogwarts, gli uccellini cinguettavano le loro melodie magiche  e gli innamorati si accingevano a dare vita al loro amore.
Draco era perfetto, appena lo vidi, i suoi occhi argento penetrarono i miei pieni di luce d’amore, la notte trascorsa con lui, aveva fatto di me un’altra persona, una vera donna, non mi ero mai spinta cosi oltre, non avevo mai sperimentato cosi la mia femminilità, ma adesso c’era lui a farmi vivere e tutto sarebbe stato diverso.
Con questi pensieri, io e Gin, ci avviammo, a perdifiato verso di loro, sembravamo delle bambine bramose di ricevere i loro regali, nel nostro caso, di ricevere, il loro amore.
“ Ciao “, che buffo parlammo tutti insieme all’unisono, infatti le nostre gote si tinsero di rosso fuoco, tranne quelle di Draco che erano arrossate leggermente, ma io sapevo che quello, per lui, era già abbastanza.
Gin e Blaise si salutarono con un veloce e appassionato bacio, che lasciò me e Draco, un po’ imbarazzati, mentre io cercai di salutarlo, amichevolmente, in fondo ero pur sempre io, cioè una persona timida, ma il mio furetto, mi cinse la vita e mi diede un bacio dolce e piccolo sulle labbra, il suo sapore era perfetto, il solo tocco mi faceva andare in estasi, il suo profumo inebriava la mia mente…e puntualmente, dimenticavo tutto quello che era intorno a me, ma qualcuno mi riportò alla realtà, purtroppo!!!
“ Ei, allora cosa vi và di fare oggi? , domandò blaise. “ io direi di avviarci, verso Hogsmade, fare un giro per i negozi, perché mi servono alcune cose, e poi andare ai tre manici di scopa? Vi và? “
“ Per me è ok, il tuo programma mi piace”
Cosi, dopo che Gin e Draco, ebbero acconsentito, ci avviammo, verso la cittadina magica, molte persone, ci guardavano con aria stupita, e questo lo capivo bene, agli occhi degli altri eravamo una l’eroina del mondo magico, l’altra combattente della 2 guerra magica e ex fidanzata del salvatore del nostro mondo, andare in giro con 2 persone che risultavano figli di mangiamorte.
Ma a noi, non importava, di nulla, l’importante era la nostra felicità, quella veniva al primo posto, e in quel momento tutti noi eravamo felici, lo si leggeva in faccia ai miei compagni, tra di noi si era creata un’ armonia, che prima non sapevo nemmeno che esistesse, tra le due coppie aleggiava un’ alchimia forte, ad accompagnarci nel villaggio, ci furono, risate, risolini, battute e giochi.
Non ci potevo credere, finalmente io Hermione Jean Granger, ero felice.
Arrivati al villaggio, ci dividemmo per un po’, ognuno di noi doveva comprare cose diverse, a me servivano come al solito delle piume, cosa che Draco mi ricordò vivamente, prendendomi in giro, io consumavo più piume  di un’ intera classe…
Dopo circa un’ora finite le rispettive commissioni, ci incontrammo da mielandia, dove tutti tranne me fecero una scorpacciata di caramelle, dolci, cioccolata e tanta altra roba, io mangiai solo un paio di caramelle senza zucchero, d’altronde i miei genitori erano dentisti, e mi avrebbero fatto sicuramente la predica, se fossi tornata a casa con qualche dente cariato, cosa che Draco non mancò di ricordarmi e di ridere nuovamente insieme agli altri due, ero diventata un po’ una barzelletta, ero maniaca delle mie cose, e questo non mi importava, mi conoscevano fin troppo bene, e per questo mi divertivo anche io a prendermi in giro, sono fiera di essere cosi come sono.
Ci dirigemmo verso i tre manici di scopa, infreddoliti e assetati, il sole era ormai calato e con lui era calata una leggere nebbiolina gelida.
Quando arrivammo al locale, c’era tutta Hogwarts presente, cosi Madama Rosmerta, capì che era meglio farci appartare, lontano da occhi indiscreti, ci conosceva bene lei, e non aveva detto nulla in merito alle nostre nuove compagnie, anche perché credo, che molte persone mature, siano felice della riappacificazione tra il bene e il fantomatico male, cosi Madama ci sistemò in un tavolino appartato, che chiuse con una tenta, e con un incantesimo insonorizzante, cosi che nessuno avrebbe potuto origliare i nostri discorsi…
Io e Gin ordinammo due burrobirre  bollenti e , con mio disappunto e stavolta anche quello di Gin, Blaise e Draco ordinarono 2 bicchieri di wischy incendiario..
Gustammo le nostre bevande in silenzio stanchi e assetati, ci accorgemmo che a poco a poco, il locale si stava svuotando, gli studenti tornavano al castello per cominciare la cena, che si sarebbe tenuta da li a un’ora.
Vicino a noi si sedettero un gruppo di 4 persone, che riconoscemmo come il professor Ewerard Piton  , la professoressa Sprite , Vitius e Hagrid.
Il quartetto, parlava a bassa voce, quasi come se non volessero che nessuno sentisse i loro discorsi.
Capimmo in seguito che quella riunione era stata indetta dal nostro nuovo professore di pozioni, per raccontare una storia, che credeva gli altri dovessero conoscere e di grande importanza.
Draco era, come rapito, dalle parole del professor Piton, ascoltava attento e perplesso, bramoso di ascoltare quella storia.
Cosi il professore cominciò a parlare.
 
 
“ Cari colleghi, vi ho riunito, qui oggi, per raccontarvi il motivo per cui ho accettato di insegnare in questa prestigiosa scuola, la mia storia è molto triste e per questo arriverò al dunque, senza raccontarvi i miei travagliati momenti prima di questa estate. Comincio col dirvi, che quando ho accettato questo incarico, mi trovavo ancora in Italia, per avvisarmi della morte di mio fratello, mi venne recapitata una lettera, da un’ uomo che è stato un fedele seguace di voldemort, cioè Lucius Malfoy, quella lettera recava tutte le gesta di mio fratello e il modo in cui atrocemente era morto, Lucius da giovane era un caro amico di mio fratello e di conseguenza anche mio, passavamo molto tempo insieme, e quando nacque il suo bambino, mio fratello fu cosi felice che accettò il compito di essergli padrino e di vegliare sempre su di lui, con gli anni Severus, abbandonò le arti oscure, come sapete, e si dedicò all’ordine, ma non era il solo, la persona che aiutava Severus in queste imprese è la donna che alla fine ha salvato Potter da una morte tragica, Narcissa Malfoy…. Ma questo miei cari colleghi non è tutto, sapete che ormai, narcissa e suo marito sono morti, e come tutti sanno, conoscete solo la versione ufficiale, cioè che la loro morte è stata provocata da loro stessi, per la loro opposizione ad Azkaban, non è cosi, i miei cari amici, non sono morti per salvarsi da quella subdola prigione, sono morti per salvare il loro unico figlio.  Quella notte, gli auror del ministero della magia, arrivarono a villa Malfoy, per incarcerare tutti gli abitanti, arrivarono a sorpresa dato che uno di loro era stato gia scagionato dal wizegamont, poiché ritenuto piccolo e incapace ancora di agire, ma la collera di alcuni auror era cosi forte, che vollero provare  a creare un movente per incastrarlo e gettarlo ad azkaban, cosi arrivarono nel cuore della notte, erano in 10, tra i 10 c’erano i due salvatori del mondo magico, Potter e Weasly, quella collera fu prodotta dagli anni trascorsi ad Hogwarts e dalla battaglia finale… In quel momento Lucius e Narcissa cercarono di combattere con tutte le forse in loro potere per salvare il loro unico figlio, mentre questo ultimo veniva portato via dalla sua stanza da Ron, che gli puntava la bacchetta alla gola, per aver sentito non so quali parole dalla bocca del piccolo malfoy, per primo fu ucciso Lucius, a Narcissa venne promessa la libertà se smetteva di combattere poiché lei aveva salvato Harry una volta, ma lei distrutta dal dolore della perdita di suo marito continuò a combatte, finché un lampo di luce oro non la colpì in pieno petto, cosi che lei cadde a terra, priva di vita. Miei cari colleghi, ho voluto raccontarvi questa storia, per mettervi al corrente, che tutto può cambiare, la rabbia può trasformare delle persone, da buona a irragionevoli, per questo motivo ho deciso di accettare il posto d’insegnate a Hogwarts, per continuare il lavoro di mio fratello e vegliare sull’ormai cresciuto Draco, affinché non sappia mai la verità e che se nel caso la dovesse sapere, non faccia scelte sbagliate….”
 
Tutti, compreso i professori, erano rimasti scioccati da quel lunghissimo racconto, hagrid boccheggiava un NO, che non poteva essere vero, ma poi la sua voce si affievolì capendo che quel racconto era più che vero, mentre Vitius e la Sprite, piangevano silenziosamente.
Tutto, intorno a noi era frenetico e sfocato, mi accorsi dopo poco, che il protagonista di quella storia, aveva fatto un’ incantesimo di disillusione ed era scappato via, cosi feci la stessa cosa e cominciai a correre in direzione del suo profumo.
L’avrei trovato e questa volta sapevo al fianco di chi dovevo combattere, al fianco della mia unica felicità.
 
 



Note dell'autrice: Ciao ragazzi, mi dispiace per il ritardo, ma per noi studenti questo è un periodo di cridi da primi esami...Comunque spero che questo capitolo vi piaccia, ci saranno tante altre sorprese...Baci Herm


Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Bene e Male ***


POV Draco:
 
Correvo disperato lungo le stradine della piccola città magica, il mio cuore batteva all’impazzata, era una sensazione strana, una sensazione di vendetta, come mai avevo provato prima.
Sapevo che questa sensazione non avrebbe dovuto prendere il sopravvento, ero abbastanza maturo da saper ragionare, l’unico cosa che volevo in questo momento era farmi stringere dalle sue dolci braccia, ma non potevo, almeno non ora.
L’unica cosa di cui ho bisogno in questo momento è parlare con Ewerard, lui deve sapere che io so.
Cosi mi diressi verso il suo studio e stetti li ad aspettarlo.
Dopo circa un’ora, il mio caro amico, nonché professore di hogwarts, arrivò nelle segrete, che, tanto tempo prima avevano ospitato il più grande mago dei miei tempi.
Entrò è subito percepì la mia presenza.
 
“ Malfoy, cosa ci fai qui? “
 
“ Ewerard, ora non riesci nemmeno a pronunciare il mio nome? “
 
“  Sono un professore adesso, se non te ne sei accorto “
 
“ Certo, ma qui, in questa stanza, siamo solo Draco e Ewerard, i vecchi amici “
 
“ Mi fa piacere sentire che per te siamo ancora amici, non mi hai dato questa impressione all’inizio dell’anno, “
 
“ Ero scosso lo sai, anzi credo che tu immagini il dolore che io abbia provato dopo la morte dei miei genitori “
 
“ Lo conosco bene Draco, io, ho perso tutta la mia famiglia, proprio come te. “
 
“ Lo so, mio caro amico, se ancora posso chiamarti cosi.”
 
“ Certo che puoi “
 
“ Sai prima ho creduto, per un momento, che tu mi stia nascondendo qualcosa, anzi ora che lo ammetto, ne sono convinto “
 
“ Dove sei stato oggi, Draco, ? “
 
“ Questo è il punto, sono stato, dove sei stato tu”
 
Un silenzio tombale, seguì le mie parole, Ewerard aveva capito, tutto quello che io avevo ascoltato…
 
“ Draco, mi dispiace volevo essere io a dirtelo”
 
“ Sai non ne sono convinto, visto, che hai detto agli altri insegnanti che la cosa doveva rimanere segreta “
 
“ Solo per proteggerti e poi ho detto che un giorno te l’avrei detto. “
 
“ Sei contraddittorio Ewerard, tu non volevi dirmelo, e capisco il perché, ma lasciami dire che il draco che conosci tu, non esiste più, sono cambiato Ewerard, sono cambiato molto, tanti anni fa a questa notizia, sarei andato in cerca di tutti gli auror presenti a casa mia e li avrei torturati tutti, come hanno fatto con i miei genitori, ma oggi sono qui per vendicarmi ma in un modo diverso, voglio vendicarmi tramite la legge e tu mi aiuterai…”
Ewerard, fu molto sorpreso da quelle parole, me ne accorsi dal suo sguardo interrogativo nei mie confronti.
 
“ Certo che accetto, ma non sarà facile, abbiamo  bisogno di testimoni, persone che confermino l’accaduto,  cioè abbiamo bisogno di persone di grande rilievo…”
 
“ Io conosco una studentessa brillante che ci può aiutare, certamente la conosci anche tu “
 
“ Certo che la conosco, Hermione Granger? “
 
“ Si è lei “
 
La mia lei, ma questo non lo dissi, al mio migliore amico.
 
 
 
In Un'altra Stanza…
 
POV Hermione :
 
Tutto quello che avevo ascoltato in quel locale, era assurdo.
A giudicare la faccia di Ginny, anche lei era al corrente, solo della versione ufficiale.
Draco era fuggito, lo capivo bene, voleva stare da solo, non voleva parlare con nessuno, l’avrei aspettato, sarebbe stato lui a cercarmi, in fondo io non ero invadente e se lui aveva bisogno di riflettere io gli sarei stata accanto con il cuore, questo lui lo sapeva bene.
Cosi mi diressi verso il bagno per fare una doccia che lavasse via tutti i problemi che si erano creati in quella giornata.
L’unico pensiero che mi passò per la mente in quel frangente e che forse, io, non avrei mai assaporato a pieno la felicità, dovevano esserci sempre dei problemi.
Mentre lavavo via tutti i pensieri, la mia amica, entrò nel bagno, aveva un’aria sconvolta.
 
“ Herm, ascolta, vorrei farti una domanda “
 
“Fai pure “
 
“ Cosa farai, se succederà qualcosa, cioè voglio dire come ti comporterai nei confronti di Harry, Ron e gli altri auror? “
 
“ Ginny, tu lo sai, io sono sempre dalla parte del bene, e credo, che questa volta il bene tocchi a Draco. “
 
“ Ecco volevo sapere solo questo, anche io ne sono convita e voglio che sia tu che Draco, sappiate che io sono dalla vostra parte, come lo è anche Blaise “
 
“ Sono felice, che sia cosi, senza il tuo appoggio sarei come morta, sei la mia migliore amica, ma sei consapevole da quante calunnie saranno fatte sul nostro conto ? , per la gente i Malfoy sono malvagi, Harry Ron, e gli altri auror sono il bene, loro sono il male, e per tutta la comunità magica diventeremo anche noi il male, certo questo durerà il tempo di smascherare la verità.”
 
“ Ne sono consapevole Herm, non preoccuparti, sono convinta, anche se non subito, che tutto il mondo magico capirà la verità e che alla fine il bene trionferà come sempre… anche se io prima di cominciare questa pseudo lotta vorrei fare una cosa, da sola. “
 
“ Cosa ? “
 
“ Lo saprai quando avrò terminato… ora vado, ti voglio bene Herm. “
 
“ Gin, stai attenta e non farmi stare in pensiero, non voglio fermarti, perché so che te la sai cavare, ma torna presto e tutta intera, ti voglio bene anche io…”
 
E cosi, con la mia ultima frase, la chioma rossa scomparve dal dormitorio femminile dei grifondoro…
 
Finita la mia doccia scaccia pensieri, entrai nella stanza, dove lentamente, cominciai a frizionarmi i capelli, e pettinarli con la pozione aggiusta ricci, volevo perdere tempo per non pensare a tutto quello che sarebbe successo, poiché, di solito non perdevo tempo con cretinate di estetica e roba varia, io amavo essere me stessa, l’insopportabile so tutto io, eroina della 2 guerra magica e innamorata del furetto più bello dell’intero mondo magico…
Sorrisi affabile ai miei pensieri…
 
Un leggero ticchettio alla finestra mi fece voltare, un gufo reale, picchiettava con fare frenetico alla mia piccola finestra, che stava per frantumarsi, sotto il tocco pesante di quel uccellaccio.
 Apri leggermente la finestra e presi la missiva legata alle zampe del gufo, che appena fu liberato dal suo compito, se ne andò, dandomi però prima un piccolo morso sulla mano.
“ Ahia vai via uccellaccio, ma che modi sono, “
 
La lettera era indirizzata a me, diceva cosi;
 
Mezzosangue,
Ti aspetto alle 22:00, al quinto piano, nel bagno dei prefetti, conosci bene la parola d’ordine, ti chiedo solo un favore, dopo il tuo ingresso nel bagno, sigilla la porta, non vorrei che nessun scocciatore entrasse sul più bello…

Post scrittum: il gufo morde…scusami principessa a dopo…
 

Finalmente, era lui e voleva vedermi, doveva essere molto arrabbiato e deluso, ma per quello ci avrei pensato io.
Cosi, indossai, un bikini che l’estate scorsa mi era stato regalato da Gin, con dei Jean e una camicia, dopo di che usci di corsa dalla mia stanza per raggiungere la mia eterna felicità, non sapendo che in un altro luogo al di fuori di Hogwarts si stava svolgendo un vero e proprio dramma…
 
 
 
 
 
Note dell’autrice, Ringrazio come sempre tutte le persone che mi seguono e che hanno preferito la mia storia, questo è un piccolo capitolo di passaggio, dove possiamo capire i pensieri dei due protagonisti, ma cosa starà succedendo in un altro luogo?, al prossimo capito, Baci Herm…




Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Bene e Male II parte ***


In un altro luogo, nel medesimo momento…
 
POV Ginny:
 
Dopo le breve spiegazioni concesse alla mia amica, corsi veloce verso l’imponente portone di Hogwarts, sapevo che nessuno si sarebbe accorto del mio gesto e della mia piccola fuga, d’altronde le mura di hogwarts avevano perso la protezione donatagli da Silente in precedenza e quindi era più facile per me sparire momentaneamente dalla mia scuola.
Cossi, afferrai il mio manico di scopa donatomi dal mio ex ragazzo e corsi verso quella battaglia che gia infuriava dentro di me.
Riuscii a oltrepassare le mura del castello e mi diressi verso la Londra gabbana, dove sapevo di poterlo trovare.
Decisi che era meglio usare l’entrata per visitatori, avrei dato meno nell’occhio, e la mia presenza sarebbe stata giustificata dal fatto che in quel luogo lavora i tre quarti della mia discendenza maschile.
Entrai all’interno della falsa cabina telefonica, pensando come facessero i babbani a non accorgersi che quella fosse una cabina falsa, scacciai questo pensiero inserendo la moneta nell’apposito contenitore.
Una voce femminile e fredda mi disse: “Buongiorno, lieto visitatore, per accedere al ministero della magia di Londra, bisogna dire il nome e cognome della persona presente e il motivo della visita “.
“ Buongiorno,  mi chiamo Ginny Weasley, e il motivo per cui sono qui è fare visita a mio padre. “
Dal contenitore dove era uscita la voce e dove avevo inserito la monetina, uscii un flebile “ Grazie e buona permanenza” e un piccolo bigliettino con su scritto il mio nome e il motivo della mia visita.
Dopo quei pochi convenevoli, la cabina telefonica falsa cominciò a muoversi verso il basso, celando me e la mia rabbia in un muro.
Entrata, finalmente, al ministero, un mago mi fece cenno di seguirlo, dicendomi di dover analizzare la mia bacchetta, cosi attesi per poco tempo quel gesto, ai miei occhi nervosi inutile, e potei proseguire verso la mia lotta personale.
Entrai in una delle molteplici ascensori di oro e dissi: “ dipartimento auror, ufficio di Harry Potter”
L’ascensore, rispose subito al mio comando vocale, e mi portò nel luogo che io gli avevo indicato.
La porta dell’ufficio del mio ex ragazzo, era la terza a sinistra e recava una targhetta con scritto, Ufficio del Signor Harry James Potter, ma la cosa che mi colpì di più fu un oggetto a me ben noto, posto sotto la targhetta, quell’oggetto che lui aveva strappato alla perfida Umbridge, ora era posizionato nello stesso posto, con lo stesso intento della strega, l’occhio magico di Moody, vegliava l’ufficio di Harry, quell’oggetto, creò in me, un moto di disgusto, come aveva osato farlo, proprio lui che aveva sofferta vedendo, anni addietro, la momentanea ubicazione di quell’oggetto.
Un rantolo disgustato mi sfiorò le labbra, sapevo che se Harry era nel suo ufficio mi avrebbe già visto, e quindi, volevo mostrare sin dall’inizio il motivo della mia visita, cosi bussai lievemente e i miei sospetti furono fondati.
 
“ Avanti, Ginny entra “, Lui sapeva, sapeva eccome che io ero li, ma forse non aveva colto la rabbia nei miei occhi, il suo tono era troppo sereno.
Entrai, piano, senza degnarlo di un minimo sguardo, i suoi occhi, dopo quello che avevano visto i miei, non meritavano di incrociare il mio sguardo…
La tappezzeria era molto elegante e ben definita, a pensarci bene, non ricordavo che harry avesse un ufficio tutto suo, ricordavo che era ancora un’apprendista auror, ma forse era stato privilegiato per qualcosa che avrei scoperto molto presto.
 
“ Ciao Ginny, accomodati”
 
“ Harry”
 
“ Dimmi, a cosa devo il piacere di vederti nel mio modesto ufficio”
 
“ Ahhh, Harry, io credo che tu lo sappia, o almeno lo spero, ma ci tengo a precisare che non sono qui per una visita di cortesia”
 
“ Allora, dimmi cosa ti porta qui, in orario scolastico, i tuoi lo sanno?., ma certo non faranno obbiezioni visto che il motivo della tuia visita sono io.”
 
La mia faccia divenne, se è possibile, più rossa dei miei capelli, come osava quel nanetto alludere alla mia fuga da scuola, proprio lui che aveva infranto una miriade di regole, e che ne aveva inventate di nuove, per infrangerle nuovamente…
 
“ I miei genitori non lo sanno, e credo che dopo il mio racconto, mi ammazzeranno solo per l’unico fatto di essere venuta qua”
Il suo viso divenne una macchia infuocata, forse aveva capito qualcosa?
 
“ Ginny, cosa intendi dire, cosa sai?, o meglio cosa hanno inventato questa volta sul mio conto? “
 
“ Oh, Harry, nulla che non sappia anche tu, ti sei tradito da solo, sai cosa ho scoperto e sai ancora di più da quale parte sto adesso”
 
“ Non dire sciocchezze Ginny, e non ti ci mettere pure tu a inventare fandonie sul mio conto, già c’è ne sono troppe, per i miei gusti e prima che io perda la calma…
 
“Cosa fai Harry?, ordini di uccidere anche me, come hai fatto con i Malfoy?, ammettilo Harry, tu e mio fratello avete assistito e addirittura provocato la morte dei coniugi malfoy, e per cosa?, solo perché cercavano di difendere l’unico loro figlio?, Harry non hai vergogna, Narcissa ti ha salvato dalla morte, e cosa che non sai anch’essa faceva parte dell’ordine insieme a Piton, non come lui, certo, ma ha aiutato l’ordine e te parecchio, e tu cosa gli dai in cambio?, la morte, tu gli hai reso grazie regalandogli la morte, capisco che Lucius ti ha ferito, ha ferito te ma soprattutto me, Harry, e io?, io non mi sono mai vendicata ho fatto prevalere il bene, ho sempre sperato nel bene, come ho sempre sperato in te, che alla fine hai trionfato insieme ad esso!
Ma ora Harry, credo che tu quel bene l’abbia abbandonato e ti sia dedicato all’arte della vendetta! “
 
“Come osi?, tu lurida sgualdrina, so perché parli cosi, perché te la fai con ex mangiamorte, o peggi ti scopi un serpeverde, cosa credi che i tuoi genitori si arrabbieranno di più quando sapranno questa storia? Oppure quando sapranno della tua relazione con Blaise?, crederanno a me, crederanno che hai inventato tutto per compiacere quel lurido verme schifoso, te la farò pagare Ginny Weasley…”
Vidi la sua bacchetta muoversi alla velocità della sua firelbort e l’ultima parola che risuono nelle mie orecchie dopo lo schiantesimo ricevuto fu:
 
“OBLIVION”
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’ autrice, Ciao ragazzi, cosa ne pensate di questo capitolo, ho ragionato molto prima di scriverlo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Un Bacio a presto Herm…




Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Una nuova missione!!! ***




Essere accanto a lui mi rende felice, come, non lo sono mai stata.
I suoi dolcissimi capelli biondi, fini come piccole strisce d’oro accarezzano il mio petto, i suoi occhi belli, emanano una luce che ammalia completamente i miei, splendono cosi tanto che spesso ho bisogno di distogliere il mio sguardo dalle sue pozze argentee.
Il suo portamento, la sua classe anche quando dormiva danno alla sua persona un che di regale.
C’è da meravigliarsi , allora, se mi sono subito innamorata di lui?.
 Il mio Draco, dorme gia, abbiamo parlato tanto, si è sfogato con me, e questa volta non abbiamo avuto bisogno, di fare l’amore, mi ha raccontato tutto di Ewerard, di cosa si sono detti e delle sue opinioni, l’unica cosa che sono riuscita a dirgli e che qualsiasi cosa succeda io gli sarò accanto nel bene e nel male, e questa volta combatterò con lui.
Non è molto vendicativo come credevo, vuole fare le cose per bene, forse il suo cambiamento è dato dall’ evoluzione della guerra, oppure dalla lunga permanenza nella casa dei grifondoro, o meglio ancora è dato da una donna grifondoro….
Con tutti questi pensieri mi lascio cullare anche io dalle dolcissime braccia di Morfeo.
 
“ Hermione,sveglia, è tardissimo, come sempre !!! “
 
 “ Che ore sono ? “
 
“ Le Otto “
 
“ Oh per morgana, perché non mi hai svegliato prima? “
 
“ Mezzosangue, ti ho svegliata, ma tu non ne volevi sapere niente,
ti sei attaccata ancora di più al sottoscritto ! “
 
“ Malfoy, togliti quel ghigno dalla faccia, avevo freddo “
 
“ Si, come no , facciamo in fretta”
 
Ci vestimmo alla velocità della luce, odiavo arrivare tardi a lezione, soprattutto quando la prima lezione della giornata è trasfigurazione.
La professoressa McGrannit odia i ritardatari, ancor di più odia vedere me e malfoy , presentarci insieme, ho il sospetto che anche lei, come Silente, sappia tutto quello che accade in questa scuola.
 
“  Draco non abbiamo tempo di fare colazione, mangeremo dopo, ora dobbiamo correre, ci ammazzerà , lo sai quanto le dà fastidio…”
 
“ Si, lo so, alla megera da fastidio che io e te stiamo insieme “
 
“ Non dire sciocchezze, a lei non importa di noi, importa di tutte le coppie in generale e ti ho spiegato gia il perché “
 
“ Scusami tanto se lei non ha avuto una vita sentimentale serena, non vedo il motivo per cui non la dobbiamo avere noi, anzi io ne sarei felice, mica frustato”
 
“ Vabbe, lascia perdere, entro prima io e poi tu.”
 
“ Vuoi essere sempre la prima, eh Granger, prego accomodati “
 
 
Come al solito non mi diete ascolto e entrò contemporaneamente a me, sibilai a bassa voce “stronzo” e lui mi ringrazio con il solito ghigno made in Malfoy…
 Presi posto al mio solito banco e aspettai che la mia migliore amica mi affiancasse come sempre.
Senti il rumore della sedia spostarsi e senza guardare dissi:
 
“ Finalmente dormigliona ti sei alzata? “
 
Oh, rimasi delusa non era Ginny, ma Blaise…
 
“ Herm, dov’è Ginny ? “
 
“ Cosa?, io non lo so, non sono tornata nel dormitorio questa notte, credevo fosse con te “
 
“ No, non era con  me, da me non è proprio venuta, l’ho cercata per tutta la notte, in tutto il castello, quando l’hai vista l’ultima volta? “
 
Nel frattempo, anche Draco si era unito alla conversazione.
 
“ Cosa succede ? “
 
“ Ginny è sparita “ fui, io a parlare, .” Blaise, l’ultima volta che l’ho vista è stato dopo cena, mi ha detto che doveva fare una cosa importantissima, ma non mi ha detto cosa, e nemmeno dove dovesse andare, mi ha detto solo che mi avrebbe spiegato tutto dopo perché andava di fretta,a te cosa ha detto ? “
 
“ Niente, Hermione, ha me non ha detto niente, non l’ho vista più e ti giuro che ho girato per tutto il castello, nei dormitori femminili, niente di lei nemmeno l’ombra, se le è successo qualcosa, non me lo perdonerò mai….”
 
“ Non dirlo nemmeno, la troveremo…”
 
Nel frattempo la professoressa, Mcgrannit, si era avvicinata al mio banco, per capire da dove provenisse tanta agitazione .
 
“ Cosa succede signorina Granger, e voi perché non siete ai vostri posti?”
 
“ professoressa abbiamo bisogno di parlarle in privato, tutti e tre, riguarda la Signorina Weasley “
 
“ Prego seguitemi”
 
Seguimmo la Preside nella sua stanza, nessuno riusciva a spiccicare parola, nell’aria aleggiava solo tanta preoccupazione, dov’era finita la mia amica?, come avevo potuto permettere che gli accadesse qualcosa ?...
Il gargoyl  di pietra ci portò, su , nella presidenza…
 
“ Cosa è successo ragazzi, parli lei S.na Granger “
 
“ Professoressa, è da ieri che nessuno di noi, vede la signorina Weasley e siamo molto preoccupati, non so se lei,è al corrente di tutto quello che è successo? , io so soltanto che ho visto Ginny ieri sera e mi ha detto solo di non preoccuparmi, che doveva fare una cosa che non era rischiosa e dopo mi avrebbe spiegato tutto. “
 
“ Per rispondere alla domanda, si io ne sono al corrente, il professor Ewerard e i mie colleghi, mi hanno raccontato l’accaduto e so che voi avete ascoltato tutto ai tre manici di scopa…, qualcuno a qualche idea di dove possa essere andata la signorina Weasley ? “
 
“ Io un idea c’è l’avrei, a parlare fu Draco, Weasley era molto scossa dopo la chiacchierata che abbiamo sentito forse era più scossa di me, allora forse è andata a cercare qualcuno per sentirsi dire la verita?forse è andata da Harry o da Ron, oppure dalla sua famiglia, questa è l’unica cosa che mi viene in mente…”
 
“  Va più che bene, signor Malfoy, ci divideremo in gruppi , 2 gruppi, io insieme a Ewerard e Pomona e voi tre insieme, noi professori andremo alla tana, dai genitori, voi invece andrete al ministero a parlare con il signor Potter e il signor Weasley, Signor Malfoy?, da lei mi aspetto maggior contegno della signorina Weasley, vorrei che faceste finta di non sapere nulla , arriverà il momento della vendetta anche per lei…. Signorina Granger li affido nelle sue mani. Buona fortuna ragazzi, il primo gruppo che h notizie mandi un patronus, altrimenti e spero vivamente di no, ci vedremo in questo studio alle 20:00, la parola d’ordine è Silente, arrivederci Ragazzi. “
 
Blaise, per tutto il tempo non aveva proferito parola, il suo colorito era divenuto di un marrone chiarissimo segno della sua preoccupazione.
 
“ Blaise non ti preoccupare la troveremo, “
 
“  Si , amico mio, ora andiamo, abbiamo tutta la giornata, e sono convinto che sarà davvero una lunga giornata. “
 
Cosi, preso tutto l’occorrente, ci avviammo per la mia prima missione, insieme a persone che non avrei mai pensato di affiancare…
Ecco questo era proprio un nuovo inizio…dove il mio cuore reclamava la mia migliore amica, al mio fianco.
 
“ Ginny, ti troveremo…. “


Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Nero... ***


POV Ginny:
 
Nero….
Tutto Nero…
Non riuscivo ad aprire gli occhi, tutto intorno a me è di un nero intenso, troppo nero.
Sento il mio corpo intorpidito, dolorante. Comincio a toccarmi, ma non scorgo nessuna ferita, solo dolore acuto al petto.
Non ricordo nulla e soprattutto non so dove mi trovo, sento odore di salsedine e muffa, tanta muffa, i miei vestiti sono bagnati e strappati in alcuni punti.
Cerco di muovermi ma una piccola ma dolorosa fitta mi attraversa le gambe. Non riesco a capire cosa mi sia successo.
Tutto comincia a farsi più sfocato, la mia mente comincia a focalizzare alcuni colori, blu, azzurro, conchiglie.
Forse mi trovo a villa Conchiglia, ma che cosa strana, come ci sono arrivata? E chi mi ha portato qui?
Cerco di muovere le mani, ma  non ci riesco sono incatenate, anche i piedi…
 
“ Bill?, Fleur? “
 
Ma cosa faccio è impossibile che si trovino qui, questa casa è disabitata da circa un anno ormai, dopo la guerra mio fratello si è trasferito al centro di Londra…
Allora chi mi ha portato qui? E cosa è successo?
La mia mente continua a ripete queste domande.
L’ultimo ricordo che ho e di Hogwarts e di Hermione che mi parla delle lezioni.
Dov’è Harry? Ron? Hermione?, mi hanno lasciata sola.
Oh Harry, se solo potessi rintracciarti, mi libereresti subito.
 
Sento la neve cadere giù veloce, fa freddo, tantissimo freddo, vorrei coprirmi ma non ho niente intorno a me.
La mia bacchetta è sparita, qualcuna l’avrà rubata.
Credevo che dopo la fine di Voldemort, non ci sarebbe stato più, nessun pericolo, ma io attiro i guai, lo devo ammettere.
Sono convinta che qualcuno mi sta cercando.
 
Finalmente sento lo scricciolio del pavimento qualcuno deve essere entrata, che può essere.
La paura comincia a impadronirsi di me, rumori, silenzio, di nuovo rumori e poi di nuovo silenzio.
Qualcuna si sta avvicinando… chi è?
 
“ Ohhh, Harry grazie al cielo sei qui, ho avuto tantissima paura, come ci sono arrivata qui?, chi mi ha portato? “
 
“ Sei troppo loquace, Ginny, per i miei gusti, “
 
“ Cosa?, Harry, sei tu?, cosa ti è successo ? “
 
“ Non ricordi nulla vero?, i miei oblivion sono migliorati durante l’addestramento per auror”
 
“ Non capisco, sei stato tu a farmi questo? “
 
“ E chi altri allora? I tuoi amici mangiamorte? , non ne avrebbero il coraggio sono codardi “
 
“ Ma cosa dici Harry?, perché mi fai questo, sono io ginny!!! “
 
“ Si, sei tu, Ginny, la sgualdrina, Weasley “
 
Comincio a piangere forte e a singhiozzare, non capisco nulla di cosa succede intorno a me….perchè mangiamorte, chi sono i miei amici?
 
“ Mi hai cancellato la memoria? “
 
“ Si, ringrazia che non ti abbia fatto altro, sapevi troppo “
 
“ Allora perché ora continui a comportarti cosi?, se non ricordo nulla del motivo per cui sono qui, non l’avrei detto a nessuno, sei sciocco Harry “
 
“ Non darmi dello schiocco, saresti tornata a scuola e li si sarebbero accorti tutti del tuo cambiamento e la perfetta so tutto io, avrebbe capito della tua perdita di memoria , sarebbe stato tutto inutile, “
 
“ Tu non tornerai in quella scuola, rimarrai qui, fino a quando lo decido io, fino a quando si saranno calmate le acque, poi riceverai un altro oblivion , l’ultimo e dirai una storiella stupida, “
 
“ Sarebbe? “
 
“ ora vuoi sapere troppo, non ho messo appunto ancora  tutto il piano, non sono bravo in queste cose “
 
“ Ron?, dov’è ron?, lui lo sa? “
 
“ Non lo sa e non lo dovrà mai sapere, infondo è un babbeo tuo fratello e fa tutto quello che gli ordino“
 
“ Harry, non ci posso credere che sia tu, sei accecato dall’odio “
 
“ Nella vita si cambia, e io a causa di tutto il mio passato sono cambiato, tutti quelli che mi hanno fatto del male devono pagare…. Voglio la mia vendetta “
 
“ Cosa centro io allora?, ti ho forse, mai fatto, del male?
 
“ Hai scoperto cose che non dovevi scoprire, e ora basta con le domande, tornerò più tardi per darti da mangiare e per divertirci un po’.”
 
Solo in quel momento capì il motivo della fitta all’interno della gambe, un’espressione di dolore, odio e rabbia si dipinse sul mio volto.
 
“ Cosa mi hai fatto? Bastardo. “
 
“ Modera i toni cagna, e ti ho fatto solo quello che ormai da un paio di mesi fai fare a un lurido ex mangiamorte “
 
Detto questo, Harry, si smaterializzò e io rimasi solo con i miei pensieri e il mio dolore.
Non ci potevo credere mi aveva violentata, stuprata, abusato del mio corpo, cosa avevo fatto di male?.
Paura e dolore si facevo spazio nel mio corpo, nel mio ventre, volevo ricordare, chi era il mangiamorte di cui parlava Harry?
Tante lacrime cominciarono a solcare il mio viso, a bagnare i miei vestiti e a pulire la mia pelle nera di fuliggine.
 
Rabbia, paura, dolore.
 

Scivolai lentamente in un dolce dormiveglia, dove tutto questo non esisteva, dove la rabbia la paura e il dolore non potevano entrare, e sognai.
Sognai tanti volti, quello dolce di hermione, quello orribile di Harry, e un volto a me sconosciuto, un volto scuro dalla pelle di ebano e dagli occhi color cobalto.
Sognavo Blaise Zaini.
Mi svegliai di soprassalto, cosa c’entrava Blaise con tutto ciò.
Era forse lui il mangiamorte di cui parlava Harry?, con lui ci facevo l’amore?.
Che dolore immenso alla testa, non riesco a ricordare nulla…
Se potessi usare la bacchetta!!!,
Un paio di mesi fa, io e Hermione, avevamo trovato un’ incantesimo  per imparare a usare l’empatia,per rimanere sempre in contatto in caso di bisogno, ma per farlo c’è bisogno della bacchetta, e io non ho idea di dove fosse finita la mia.
Pregai con tutta me stessa che Hermione si ricordasse di questo piccolo particolare e costituisse un legame empatico per poter parlare con me.
Passarono secondi, minuti, ore, ma nessuna voce fece capolinea nella mia testa…
Cosi ricaddi di nuovo  nelle braccia di Morfeo, sperando che al mio risveglio, tutto questo, sarebbe stato solo un terribile e orribile incubo.






 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: Ciao ragazzi capitolo, abbastanza corto, mi scuso, ma volevo solo farvi capire le condizioni di ginny e dove si trovasse in questo momento, cosa ne dite ricorderà blaise? E Hermione si ricorderà del legame empatico che c’è tra le due?
Al prossimo capitolo, Baci Herm.
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Il Piano ***


 Il Piano

 

“ Ragazzi siete pronti?, questo è il piano, arriviamo a Hogsmade a piedi, da li ci smaterializziamo all’entrata ufficiale del ministero, entrerò da sola,all’apparenza,  non vorrei causare confusioni, voi sarete sotto incantesimo di disillusione, mi raccomando non fate stronzate, dobbiamo essere cauti, Harry non deve capire che io so qualcosa, perché se centra qualcosa lui con la sparizione di Ginny non ci dirà un bel niente. Chiaro ? “
 
“ Per me è tutto chiaro, non sono d’accordo sul punto della disillusione, ma l’eroina magica sei tu e tu fai i piani.”
 
“ Grazie Blaise, tu Draco? “
 
“ La penso come lui, ora facciamo presto,”
 
“ Ok “
 
Salutammo velocemente i tre professori, dopo mille raccomandazioni, e ci avviammo a piedi verso la cittadina di Hogsmade, nessuno di noi riusciva a parlare, tutti erano assorti in mille pensieri, riguardanti ovviamente la stessa persona.
Un freddo pungente, entrava nel mio corpo e nella mia mente. Cosa gli era successo? E soprattutto chi gli aveva fatto del male?, stava bene?.
Queste domande mi assalivano il cervello fino allo stomaco e mi facevano venire la nausea, Ginny è una della persone più importanti nella mia vita, come una sorella per me, perché dopo la guerra doveva soffrire ancora?...
 Non mi accorsi nemmeno di essere arrivata, quando i ragazzi me lo fecero notare.
 
“ Herm, disse Draco, siamo arrivati “
 
“ Come procediamo? “ fu Blaise a parlare.
 
“ Allora, adesso io vi disilludo, poi faremo una materializzazione congiunta per non destare sospetti, tre materializzazioni contemporaneamente causeranno un gran baccano “
 
“ Usiamo, l’entrata per visitatori? “
 
“ No, questa volta no, sapete anche io come Harry e Ron ho dei privilegi, posso entrare e uscire dal ministero come e quando voglio. “
 
I Ragazzi mi rivolsero uno sguardo leggermente alterato, forse ero stato un po’ presuntuosa, ma dopotutto era la verità, io meritavo tutto quello che avevano loro alla, pari, io ero stata la mente in quel lungo viaggio e loro le braccia.
Un rumore mi distolse dai miei pensieri.
 
“ Allora, possiamo partire?, siete pronti?
 
Dopo averli disilluso, Blaise e Draco si attaccarono alle mia braccia, la presa di Draco era ferrea, sapevo che odiava materializzarsi, preferiva volare.
Un sonoro Crack, mi riportò alla realtà, eravamo atterrati nella Londra magica dinanzi alle porte centrali del ministero.
La guardia all’ingresso mi riconobbe all’istante e grazie al cielo non tentò di utilizzare i sentori che avrebbero individuato e smascherato la magia nascosta.
La guardia mi porse un po’ di polvere volante verde smeraldo e mi indico il primo camino libero.
Entrai nel camino indicatomi e lanciai un po’ di polvere urlando:
 “ Ministero della Magia, Hermione Jean Granger “.
 
Per un po’ la mia vista fu annebbiata da tutta quella polvere in salita , poi cominciai a vedere il macabro antro del ministero, Draco e Blaise non lasciarono la presa e rimasero attaccati alle mia braccia, doveva essere davvero fastidioso per loro, rimanere inermi e invisibili senza poter proferire parola.
Mi diressi velocemente alle ascensori del ministero, dove una porta dorata si apri all’istante. Cosi urlai nuovamente:
“ Ottavo piano, Ufficio di Harry James Potter.”
“ L’ascensore esegui il mio comando all’istante, e dopo pochi secondi mi trovai, all’entrata dell’ ottavo piano, la sala era immensa e sfarzosa, ricordavo quel piano, benissimo, li mesi addietro c’era l’ufficio di Dolores Umbridge, ma la cosa che mi fece ricordare tutto ciò, fu vedere cosa c’era appeso all’ingresso dell’ufficio di harry…
Fuori a quella dannata porta c’era l’occhio magico di malocchio Moody, come aveva potuto fare una cosa del genere a malocchio, lui poi, che pochi mesi prima ci aveva fatto quasi ammazzare per rubare e proteggere quell’occhio, cominciai a tremare visibilmente…
 
“ Hermione, amore, cosa succede, perché tremi? “
 
“ Non ora Draco, dopo ti spiego tutto “
 
Secondo i miei calcoli, Harry se ne era gia accorto della mia presenza, quindi cercai di rimanere più calma possibile.
Cosi Bussai, con dei tocchi leggeri.
 
“ Aventi, Hermione , entra “
 
Lo sapevo, che subdolo stronzo, mi dovevo calmare, non potevo mostrare la mia ansia e il mio disgusto.
Apri lentamente la porta.
 
“ Ciao Harry, hai un minuto? O ti disturbo? “
 
“ No, Herm , entra pure. “
 
Che faccia da stronzo, sorrisi…
 
“ Harry, ti volevo parlare di una cosa molto importante sono molto preoccupata per ginny “
 
“ Cosa è successo? !
 
Che idiota, fa finta di niente.
 
“ Sono circa 24 ore che Ginny è sparita dal castello, non la troviamo più siamo tutti in pensiero e per questo ho bisogno del tuo aiuto”
 
“ Quando l’hai vista l’ultima volta ? “
 
“ Ieri, dopo o prima di cena ora non ricordo “
 
“ Cosa ti ha detto ? “
 
“ che doveva fare una cosa molto importante, perché aveva scoperto una cosa, ma non poteva dirmi niente, in quel momento e mi avrebbe raccontato tutto, appena sarebbe tornata “
 
“ Capisco, hai provato a parlare con il fidanzato ? “ questo lo disse con una lieve smorfia di ribrezzo.
 
“ Si, ma anche lui non sa niente, non ha detto niente a nessuno, è sparita all’improvviso senza lasciare traccia, l’abbiamo cercata ovunque, non può essere andata lontano”
 
“ Sei sola? “
 
“ Si, perché questa domanda? “
 
“ No cosi, volevo solo sapere, comunque non preoccuparti, farò il possibile, convocherò una squadra di auror e comincerò le ricerche, un’ altra domanda, aveva dei problemi con qualcuno? “
 
“ Che io sappia no! “
 
“ Okkey, allora tu prosegui le tue ricerche, io comincerò le mie, per qualsiasi aggiornamento mandami un patronus, “
 
“ Allora, io vado a presto “
 
Usci velocemente, da quella stanza, quant’era subdolo quell’uomo?, non sapeva mentire lo conoscevo benissimo, sapevo che lui c’entrava qualcosa, e cosi cominciai a mettere appunto a un altro piano.
Mi avviai verso l’uscita, una volta fuori dal ministero io e i ragazzi ci smaterializzammo a Hogsmade, li tolsi l’incantesimo di disillusione.
Draco era viola di rabbia..
 
“ Poteva farti male, lo sai?, secondo te perché ti ha chiesto se eri solo?, stava valutando cosa fare, che stupido, Ohhh ma la pagherà per tutto quello che sta facendo, stupido questo è…”
 
“ Calmati Draco, lo so, l’ho capito anche io, ma non l’ha fatto, ora siamo al sicuro, ho un altro piano, sono venuta qua solo per dirvelo, allora ascoltatemi bene, torneremo all’entrata del ministero, e lo seguiremo a qualcosa ci dovrà portare sono sicura che lui centra qualcosa è la pista giusta siete d’accordo? “
 
“ Granger, per me va bene ma stavolta senza disillusione deve sapere con chi a che fare”
 
“ Okkey, Blaise, hai ragione tu, prima però mandiamo un patronus alla McGrannit, Draco puoi farlo tu ? “
 
“ Certo, Expeto Patronus, Vai dalla professoressa McGrannit e fa si che ti ascolti solo lei, riferiscile che abbiamo trovato la pista giusta e che seguiremo potter, digli anche che ci nasconderemo all’entrata del ministero per seguirlo d’accordo? “
 
Il patronus  fece un piccolo cenno di assenso e volo via, non ci rimaneva altro che materializzarci nuovamente e aspettare….
 
 
 
 

Note dell'autrice: nel prossimo capitolo il nostro trio riuscirà a scoprire la verità? vi aspetto recensiteee Baci herm.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** La vera natura ***


Questa volta fu Blaise a praticare la materializzazione congiunta, io avevo perso un po’ delle forze, anche io come Draco odiavo smaterializzarmi, soprattutto quando l’unico pensiero che avevo era quello di ritrovare la mia migliore amica.
Mi attaccai stretta al braccio di Blaise, sapevo che anche lui in quel momento era fuori di se, sussultai al  leggero strappo all’ombelico e tornai nuovamente alla realtà.
Io e i ragazzi ci nascondemmo all’interno di un pub magico, di fronte all’entrata del ministero della magia, nessuno di noi riusciva a parlare eravamo troppo concentrati a guardare ogni singola persona che metteva il naso fuori dal ministero della magia.
 
Odiavo il silenzio….
 
Ormai era ora di pranzo, gli impiegati dovevano pur uscire di li per pranzare, speravo solo che Harry non avesse il privilegio di usare il camino che aveva in ufficio per tornare a casa, ma qualcosa mi allontanò da questo strano pensiero…
Il mio ex migliore amico, stava uscendo leggermente alterato dal ministero, imprecando contro le sonde che gli avevano fatto perdere del tempo.
 
“ Ragazzi, è ora, harry è uscito, ora rendiamoci invisibile, non deve accorgersi di niente, un minimo di rumore e siamo spacciati…”
 
“ Altro che squadra di auror, quello non ha messo un bel niente a disposizione di Ginny, ci scommetterei la mia vita  disse sprezzante Draco."
 
“ Adesso, sarà lui a perdere la vita, forza ragazzi è ora di muoversi “
 
Blaise era alquanto frenetico, e non gli davo torto, anche io avevo bisogno di mettermi in moto.
 
Conoscevo Harry alla perfezione, sapevo quando il suo stato d’animo prendeva a cambiare e a diventare diverso a seconda delle situazioni.
E’ quella era decisamente una situazione sgradevole, il viso di Harry era contratto in una smorfia di rabbia e disgusto, il suo corpo emanava un aura negativa, le labbra erano chiuse in un ghigno spregevole.
Quella rabbia, quel ghigno, mi portarono con la mente mesi addietro, quando quel ghigno mi stava infliggendo decine di cruciatus e una scritta sull’avambraccio sinistro, MEZZOSANGUE, rosso come il fuoco, quel ghigno sembrava appartenere a Blellatrix Lestrange, finalmente morta.
La verità della sua morte, mi porto al presente con un sospiro di sollievo, nessuno più mi avrebbe inflitto maledizioni senza perdono a causa del mio sangue.
 
Harry, camminava spedito, verso le strade della Londra magica, correva diretto chissà dove, forse correva proprio dalla parte dove, noi ragazzi, volevamo arrivare.
Si fermò dopo poco in un pub, ordinò del cibo, arrosto, patate, e succo di zucca, Harry odiava il succo di zucca!!!
Una nuova certezza si insinuò nella mia mente.
Era Ginny ad amare i succo di zucca.
 
“ Ragazzi, siamo sulla pista giusta, quel cibo è il pranzo preferito di Ginny, lui sa dov’è seguiamolo ancora. “
 
“ Lo so, lei mi ha insegnato a bere quel coso “, sospirò Blaise afflitto per la scomparsa della sua anima gemella.
 
“ Muoviamoci, lui lo sta facendo “, disse con forza Draco.
 
Dovetti aumentare il passo per stare dietro a quello squilibrato e ai miei compagnia, man mano che correvamo, la strada si faceva sempre più deserta, non eravamo diretti a Grimmuld place, Harry non sarebbe stato cosi sciocco, lui era una macchina da guerra sapeva come muoversi in determinate situazioni, cosi decisi di usare un leggilimens, io e Harry e Ron durante la guerra avevamo fatto un incantesimo per entrarci nelle menti a vicenda senza chiedere permesso e senza farci sentire da noi stessi e dagli altri.
Lo feci in silenzio, non volevo rivelare quella cosa a Draco non ora, me lo avrebbe impedito.
Mormorai cosi a fior di labbra “ Leggilimens”.
Una casa strana apparve davanti ai miei occhi, Harry stava pensando a una casa al mare, un campo accerchiava la casa ornata di conchiglie e grano è una piccola tomba con su scritto “ Qui giace Dobby un elfo libero “ .
 
“ Ragazzi, so dove siamo diretti, ora Harry si smaterializzerà e al mio tre lo faremo anche noi, dopo vi spiegherò tutto”, dissi l’ultima frase in un sospiro notando la faccia di Draco, perplessa e tesa.
Non era il momento di parlare, più tardi, sperando al sicuro, avrei spiegato tutti ai miei amici…”
 
Un sonoro Crac, e io e i miei compagni ci ritrovammo a villa conchiglia, la vecchia casa di Bill e Fleur.
 
Quanti ricordi mi ripiombarono nella mente, io Ron e Harry, stretti in un unico dolore, accanto alla tomba di Dobby giurandoci eterna fedeltà e ora? Cosa era diventato Harry? e soprattutto perchè quale motivo?
 
Harry, apri la porta con un leggero Alhomora.
 
Ci nascondemmo dietro un piccolo cespuglio di gigli bianchi e da li potemmo sentire tutto.
 
“ Ti ho portato da mangiare “, disse freddo Harry
 
“ Non ho fame, bastardo liberami, “ urlò Ginny
 
“ Non ancora… dovrai aspettare, sai che ti stanno gia cercando?, la tua amichetta ti cerca, ma il tuo ragazzo no”
 
Blaise, emise un verso disgustato e arrabbiato, gli sfiorai leggermente le guance per fargli capire di calmarsi.
 
“ Ancora?, chi è questo ragazzo, non capisco brutto bastardo, tu mi hai cancellato la memoria, perché?, cosa ti ho fatto?, “
 
“ Sei petulante, con queste domande, ma ti dico solo una cosa, è meglio per te non ricordare il motivo per cui tu sia qui, altrimenti dovresti fare la stessa fine che hanno fatto  parecchi persone in questi mesi “
 
“ Cosa dici Harry, chi sei? Tu non sei harry Potter, lui non è cosi è buono, magnanimo, coraggioso è un eroe”
 
“ Si, è vero, lo sono stato, ma ora non lo sono più e adesso basta, mangia e stai zitta”
 
“ mangia tu porco, dopo quello che mi hai fatto, come potrei avere fame”
 
“ Ora basta se non vuoi mangiare di tua volontà, mangerai con le forze…Crucio”
 
Un urlo lacerò il mio petto, Ginny stava soffrendo le pene di quella lurida maledizione…
Non mi accorsi nemmeno che Blaise e Draco erano gia entrati in quella casa, ero sconvolta come poteva harry attaccare la sua amata Ginny, quella che una volta era l’unica sua ragione di vita.
Destatami dal torpore di quel dolore, mandai subito un patronus alla preside e entrai con violenza in quella casa.
 
La scena che mi si parò davanti fu orribile…
 
Ginny era stesa nell’antro della vecchia casa, circondata da una pozza di sangue, ma quello che mi fece voltare lo stomaco fu vedere i suoi abiti lacerati in più punti e una scritta sottile e lunga sull’addome che recava la parola “ TRADITRCE “ .
Avevo capito subito, cosa  gli era successo, i suoi abiti erano distrutti solo in basso, ma questo pensiero non riusciva a formularsi nella mia mente…
 
“ Non può essere” dissi con un filo di voce…
 
Blaise aveva stresso Ginny al suo petto e gli sussurrava parole di conforto, ma la rossa sembrava non accorgersene… era svenuta…
 
“ Cazzo, facciamo presto Ginny ha perso i sensi, per favore fate presto “, urlavo esasperato Blaise…
 
Draco, stava li, immobile… si guardava intorno senza capire cosa stesse succedendo, ma poi parlò…
 
“ Lo sfregiato è scappato, ma lo troverò, fosse l’ultima cosa che faccio in questa mia dannata vita…”
 
Ci smaterializzamo direttamente all’interno dell’ospedale magico di Londra, il San Mungo, quel luogo era sempre cosi affollato…
Una donna sulla quarantina sedeva dietro il reparto accettazioni e emergenze…
 
“ Salve cosa posso fare per voi? “ chiese sorridendo in modo molto affabile…”
 
Fui io a rispondere gli altri erano pallidissimi…
 
“Ginny Weasley, sta male, ha subito un’attacco,  è ferita in più punti, ora è svenuta almeno credo, scusi non riesco a parlare è un emergenza”
 
Pronunciato queste parole, avevo realizzato il fatto in modo concreto cosi com’era, non era un sogno ma una squallida e orribile realtà…
Chiusi gli occhi abbandonandomi sul lungo pavimento…Quella storia mi aveva reso troppo fragile.
Delle braccia calde mi presero al volo, senza farmi toccare a terra, ma la mia mente affollata da mille pensieri cedette a quel agoniato riposo trovandolo in un lungo e estenuante svenimento…
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: ciao ragazzi perdonatemi per il mio immenso ritardo, ho ricominciato a lavore e per i mie Hobby ho pochissimo tempo,
Tornando a noi vorrei ringraziare tutte le persone che ogni giorno scelgono di leggere la mia storia, chi la inserisce tra le ricordate, seguite e preferite e chi alla fine mi è sempre acconto e recensisce la mia storia..
Grazie a tutti voi, un bacio fortissimo Herm...

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** La verità di un grande uomo ***


Nel mondo magico, in quel periodo, auror affermato, viveva un ragazzo conosciuto da milioni di generazioni.
Veniva distinto non solo per il suo bell’aspetto, per i suoi occhi cosi verdi, e per la sua bellezza cosi mozzafiato.
L’uomo veniva distinto per una strana cicatrice a forma di saetta che portava sulla fronte, prova di tutte le avventure belle e brutte che il trio miracoli aveva affrontato in quegli anni a Hogwarts.
Harry James Potter all’età di solo un anno aveva sconfitto il più grande mago oscuro di tutti i tempi, terminando la sua opera solo sette anni dopo, insieme ai suoi inseparabili amici.
Harry aveva abbandonato l’istruzione magica insieme a Ronald Weasley, il loro sogno era quello di diventare auror e proteggere la comunità magica da eventuali attacchi futuri.
Cosi all’età di soli 18 anni, con un corso intensivo e stagionale per auror, i nostri eroi realizzarono il loro sogno.
Quell’anno la vita di molte persone cambiò radicalmente, Hermione era tornata a scuola per completare la sua amatissima istruzione e diventare legismago alla fine in quella scuola era riuscita a innamorarsi nuovamente dopo la storia brevissima avuta con Ronald e miei cari si era innamorato niente meno che del principe delle serpi, Draco Lucius Malfoy, la passione li aveva travolti, come aveva travolto altri personaggi importanti nella vita di Harry, Ginevra Weasley era innamorata perdutamente del suo puma con due occhi blu!!! Blaise Zabini…
Harry non aveva sofferto di quella scelta, era forte, dopotutto era stato lui a lasciare Ginny, il motivo principale, ovvero la scusa portante, era quella della sua carriera, ma lui dopo la guerra aveva capito molte cose, amava Ginny, ma no come fidanzata o futura moglie, amava Ginny allo stesso modo di Hermione, amava lei come la sorella che non aveva mai potuto avere a causa di quell'ignobile essere ormai morto per mano sua…
Alla notizia dei piccoli intrallazzi di Ginny con il moro serpeverde, aveva dato un po’ di testa, e cosi per farla ingelosire aveva baciato la Chang avanti tutta la scuola.
Pessima mossa, quella non si era più staccata dal suo braccio, ogni giorno gli scriveva, mandava fiori, baci con il gufo ecc, Harry ne aveva abbastanza.
Questo era tutto quello che pensava il bambino sopravvissuto, imprigionato in una torre magica, chi sa dove, nessuno si sarebbe mai accorto della sua scomparsa…
Oh, si Harry Potter, era stato rapito, da un subdolo mangiamorte, fuggito da tutti gli altri, e soprattutto fuggito dal pericolo di essere ucciso in battaglia o essere spedito a Azkaban.
Erano mesi ormai che Harry viveva in quella torre, con alcuni elfi, come unici suoi compagni, uno in particolare, chiamato Tom, ironia della sorte, aveva legato molto con Harry, doveva punirsi spesso per parlare con lui, ma il piccoletto lo faceva volentieri, amava Harry e odiava essere schiavo di quel mangiamorte incallito e fallito anche.
Harry ricordava benissimo il giorno in cui era stato prelevato e portato via.
Ricorda ancora il caldo di quella umida giornata di fine agosto.
Era in missione, come al solito in compagnia di Ron, dovevano trovare dei poltegereist, che si aggiravano nelle foreste al nord di Londra, facevano un gran baccano, e i babbani cominciavano a capire che qualcosa in quella foresta aveva un chè di sinistro, cosi il capo del dipartimento auror, sapendo bene che per i due ragazzi sarebbe stata una sciocchezza, pensò di mandare loro da soli.
Anche loro erano della stessa idea, non sapendo che chi aveva architettato quel piano, ne aveva nascosti a migliaia di quei cosi in quella foresta.
Imprecando ad altissima voce e facendo spaventare i pochi passanti i ragazzi dovettero  dividere quel compito per poter terminare quel lavoro entro sera, altrimenti avrebbero rischiato di passare la notte insieme a tantissimi animali di cui non conoscevano nemmeno nome.
Ron prese la parte destra della forsesta e Harry quella sinistra.
Il lavoro procedeva a gonfie vele, Harry grazie a tantissimi esercizi, svolti nel corso intensivo per auror, era diventato fortissimo negli incantesimi, cosi dopo circa tre ore, il suo lavoro fù terminato.
I ragazzi si erano dati appuntamento all’uscita della foresta, il primo che sarebbe arrivato avrebbe dovuto aspettare il secondo.
Harry si incamminò verso l’uscita di quella lugubre foresta, a passo svelto, ormai era calato il buio, e quel posto di notte metteva i brividi……
Dei piccoli rumori e poi uno schizzo di luce rossa, costrinse Harry a fermarsi poco dopo, alzò lo sguardo di fronte a se e rimase basito, sembrava di essere tornato nel passato, alcuni uomini coperti da uno spessissimo cappuccio nero e argento lo guardavano come divertiti, con un ghigno perfido in viso, uno solo ebbe il coraggio di smascherarsi e parlare, colui che poi avrebbe preso il posto di Harry nella sua vita.
Rodholfus Lestrange, il marito della simpaticissima e ormai, fortunatamente, defunta Bellatrix Lestrange, guardava Harry con occhi pieni di odio e di sprezzo. Fu lui il primo a parlare.
“ Bentornato signor Potter, vedo che il nostro destino ci porta sempre sulla stessa strada”
“ Cosa Vuoi? “
“ Oh, perché vuole saltare subito alle conclusioni, non hai voglia di parlare un po’? “
“ Cosa vuoi da me?, tu dovevi essere morto “
“ Ma sfortunatamente per te non lo sono…ahhahahaah, sono qui mio caro signor Potter, per vendicare il mio Signore, e la mia compagna, sono qui per vendicare tutti i miei amici morti in battaglia e sono qui per uccidere… “
“ Allora fallo cosa aspetti, uccidimi se ne hai il coraggio “
“ Oh, ma non sia sciocco, io non voglio ucciderla, almeno non subito, io voglio rapirti, prendere il tuo posto e uccidere tutti i mezzosangue, traditori del sangue, babbani e mangiamorte rinnegati, però stavolta non ha nome dei Lestrange ma a nome tuo signor Potter…”
“ Tu stai delirando, si accorgeranno della mia assenza stupiso mangiamorte”
“ No mio caro, e adesso torniamo al punto della tua vita, non voglio ucciderti ora, perché non sarò io a ucciderti ma i tuoi stessi amici, mi servi adesso in vita per creare la polisucco con le tue sembianze, e ora basta finiamola qui. Incarceramus……levicorpus e infine caro signor Potter stupeficium….”
Da allora Harry, era rinchiuso in quella malesetta torre, ogni giorno proggettava nuove vie di fuga, ma nessuno di esse riusciva a portarlo alla salvezza…
Cosi si abbandonò nuovamente sul suo giaciglio magico, cercando di trovare nuove soluzioni per la sua libertà…




 
 
 
Note dellìautrice: SORPRESA!!! Salve mie care lettrici e cari lettori, ho deciso di stravolgere la mia storia dopo il sogno di questa notte, spero tanto che i nuovi avvenimenti vi piacciano, vi saluto e recensiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Baci HermioneLily




Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=920230