Sensi di colpa

di JunoEFP
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricordi ***
Capitolo 2: *** Il sogno di Candy ***
Capitolo 3: *** Mi amavano ***
Capitolo 4: *** Incubi e misteri ***
Capitolo 5: *** Sensi di colpa.. ***
Capitolo 6: *** Triste e felice finale ***
Capitolo 7: *** Riassunto ***



Capitolo 1
*** Ricordi ***


RICORDI

Candy era seduta sulla sedia ormai consumata, guardava fuori il cielo era grigio e pieno di nuvole preparato al temporale.
Da giorni pensava e ripensava senza parlare mai con nessuno.. si sentiva strana non capiva perché non si sentiva nemmeno un po’ in colpa per la morte di Miss Pony, in fondo tutto era successo perché lei era scappata e tutti la stavano cercando.

     * * *

Quel giorno Terence l’aveva lasciata per Susanna.
Lei lo aveva salvato e con quel gesto si era conquistata l’amore di lui.
Candy invece non aveva mai fatto nulla per lui, si limitava ad ricevere anzi che dare e tutti la disprezzavano per questo.
Lei cominciò a piangere correndo fuori dalla vecchia casa e giù per la collina, non aveva mai provato un dolore simile.
Chiuse gli occhi annebbiati dalle lacrime che ormai non servivano più a niente.
Correva, e correva non sapeva dove stesse andando sapeva solo che voleva correre.. D’un tratto si sentì chiamare era la voce di Suor Maria che insieme a Miss Pony ed ai bambini la rincorrevano.
Candy si ritrovò di fronte ad un fiume e con un salto raggiunse l’altra sponda e continuò a correre ma senza rendersi conto di quello che faceva cadde in un cumulo di neve e svenne.
Quando si svegliò era sotto le calde coperte del suo letto ma nessuno era con lei, scese dal letto e si diresse verso la camera di Miss Pony da dove provenivano delle urla e dei lamenti disperati.
Bussò alla porta ma nessuno rispose, si sentivano solo dei mugugni provenire dalla stanza.. Candy era stordita e non riusciva a mettere insieme due parole figuriamoci una frase.. così in silenzio aprì la porta ed entrò.
Lo spettacolo che si ritrovò di fronte era a dir poco spaventoso, ma lei non ci fece caso:
tutti erano intorno ad Miss Pony che con le mani giunte giaceva sul letto. Candy si avvicinò a Suor Maria che non appena si accorse della sua presenza si voltò e le diede uno schiaffo.
Candy incredula si chiese il motivo di quel gesto ma prima che potesse dire qualcosa Suor Maria si fece coraggio e parlò:
-STUPIDA RAGAZZINA, NON TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO? SCAPPANDO HAI UCCISO L’UNICA DONNA CHE TI VOLEVA BENE, L’UNICA CHE CREDEVA IN TE! SCAPPANDO TU HAI UCCISO MISS PONY!!-.
Tutti i bambini cominciarono a fissarla con un aria triste ma allo stesso tempo furibonda. Candy si girò fece spallucce e sene andò.
Tornò in camera senza capire e si addormentò.




  Note dell'autrice:
Ciao a tutti, questa è la prima fanfiction che scrivo... dato che Candy non è mai stata accusata degli omicidi che ha commesso ho deciso di farlo io.
Ho aggiunto una nuova vittima e credo si sia capito che Candy non mi sta molto simpatica..
Spero vi sia piaciuta e cercherò di essere puntuale nel mettere il prossimo capitolo.

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Capitolo 2
*** Il sogno di Candy ***


IL SOGNO DI CANDY

Candy era sulla solita sedia, pensava e ripensava a quei giorni di risate e di pianti che passavano come le nuvole passano nel cielo.
      
* * *

Era andata a dormire ancora non capiva il senso di quel gesto, Suor Maria era sempre stata gentile con lei ed ora tutto ad un tratto le sembrava diversa.. non era solo una sua impressione, Suor Maria era davvero cambiata o forse era sempre stata così, ma a Candy non importava, voleva soltanto dormire senza essere disturbata.
Quella notte non fu tranquilla, anzi sembrava che proprio quell’ ultimo pensiero prima di addormentarsi avesse condizionato il suo sogno.
 

… -STUPIDA RAGAZZINA, NON TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO? SCAPPANDO HAI UCCISO L’UNICA DONNA CHE TI VOLEVA BENE, L’UNICA CHE CREDEVA IN TE! SCAPPANDO TU HAI UCCISO MISS PONY!!...-
-…Anthony sei tu.. Anthony!-.. Candy continuava a chiamarlo ma il ragazzo continuava ad allontanarsi lentamente nella nebbia.
Ad un tratto si girò guardandola negli occhi con rancore.. ma Candy non era sicura che cosa volesse dire veramente quello sguardo.
Anthony.. mormorò ancora la ragazza, ma lui non rispose.. lei non sapeva cosa fare così stette in silenzio aspettando. La tensione si faceva sentire sempre di più quando dopo un po’ di attesa il ragazzo parlò.. -Candy torna te stessa..- lei era sconcertata.
Dal suo viso scese una lacrima, cosa aveva fatto di tanto sbagliato? Perché tutti erano arrabbiati con lei?.
 

L’immagine di Anthony era svanita e Candy di scatto si alzò dal letto infilandosi le pantofole e correndo in bagno.
Mise la testa sotto il rubinetto e lo aprì facendone uscire un getto di acqua gelida; si guardò allo specchio e ricordò le parole del ragazzo, senza accorgersene si mise una mano sul petto e mormorò..-Anthony.-                 

 
 


Note dell’autrice:
Ed anche questo capitolo è andato, spero sia piaciuto, spero che mi possiate dare dei consigli sulla fine della storia.
Grazie a tutti!       

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Capitolo 3
*** Mi amavano ***


MI AMAVANO

Sempre seduta sulla sua amata sedia, Candy fu pervasa da un ricordo che le faceva provare tanta gioia al pensiero, ma talvolta anche molta nostalgia e tristezza..
* * *

Candy se ne stava lì, accucciata sulla porta della camera di Miss Pony intenta ad origliare la conversazione e con l’occhio nel buco della serratura..
-Sono contenta che la piccola Candy abbia ritrovato il sorriso dopo la partenza di Annie..-
-Si è vero, anche se mi dispiace che non ritroverà più la sua vecchia spensieratezza.- Suor Maria era preoccupata per la bambina, ma non voleva pensarci e così si concentrò solamente sulla piccola senza pensare al suo reale stato d’animo.
-Quella bimba è davvero fantastica, non avevo mai visto una gioia di vivere così in un orfano!- Cercò di sorridere anche se si vedeva chiaramente la tristezza nascosta dietro a quel falso sorriso.
-Hai proprio ragione cara.- Miss Pony annuì fiduciosa e lasciò parlare Suor Maria.-Sì, è bello vederla sorridere, anche dopo l’abbandono di un’amica!- era davvero entusiasta della conversazione, ma soprattutto di come procedevano le cose.
Candy era sorpresa da quelle parole, aveva sempre pensato di starle antipatica, ed era contenta che si fosse rivelato il contrario.
Miss Pony d’un tratto si alzò.. Candy non fece in tempo a spostare l’occhio per scappare che gli si aprì la porta davanti..
Sorridendo le fece cenno di entrare, Candy si alzò da terra  e si avvicinò al tavolino, dove fino a poco prima le due stavano prendendo il tè.
-Cosa ci facevi lì sulla porta?- Suor Maria sembrava arrabbiata ma ormai Candy sapeva che lo faceva solo per sembrare indifferente alla conversazione di poco prima, così sorrise e fu ricambiata anche da Miss Pony.
-Giocavo.- disse con un mezzo sorriso tipico di chi racconta una bugia, ma visto che avevano già capito cosa stava facendo in realtà fecero finta di niente e scoppiarono in una sonora risata.
 

* * *
Candy sorrise senza rendersene conto, ed appoggiò la guancia al vetro sospirando di nostalgia.

 

 
 
 
Note dell’autrice:
Ecco qui anche il terzo capitolo, spero non deluda nessuno.
Grazie a chi ancora segue la storia!

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Capitolo 4
*** Incubi e misteri ***


INCUBI E MISTERI

Candy era assorta nei suoi pensieri, che continuavano ad invadere la sua mente uno dopo l’altro.
***

Quella notte, fece un altro sogno,ma a differenza della notte prima non si spaventò, era solamente incredula e desiderosa di conoscerne il significato.
Chissà perché i suoi sogni iniziavano sempre allo stesso modo…
 

 
… STUPIDA RAGAZZINA, NON TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO? SCAPPANDO HAI UCCISO L’UNICA DONNA CHE TI VOLEVA BENE, L’UNICA CHE CREDEVA IN TE! SCAPPANDO TU HAI UCCISO MISS PONY!!...
Candy sentì una stretta al cuore tanto forte da farla accasciare per terra, poi però mentre teneva ancora la mano sul petto il dolore svanì.
-Candy.. Candy..- quella sembrava una voce familiare, ma la ragazza non voleva sapere di chi fosse, aveva troppa paura di rivedere Anthony, e questo pensiero la fece rabbrividire.
-Candy, Candy..- la voce continuava a chiamarla anche se questa volta era diversa, sì non era più la stessa voce.. questa sembrava la voce di una donna.. sì era di una donna e anche anziana.
-Chi sei..!?!- si sentiva sovrastare dalla paura ma resistette e parlò ancora –Allora che sei esci fuori!- questa volta era decisa, si alzò e fece un passo in avanti.
Un ombra scura si fece avanti nella nebbia, poi due mani le strinsero le spalle e la figura prese forma, poi colore ed infine si focalizzò la sorridente immagine di Miss Pony. Candy stava per parlare ma prima che ci riuscisse l’immagine era sparita.
Adesso aveva anche più paura di prima, così si mise a correre in cerca di chissà che cosa, poi inciampò sui lacci delle scarpe sbadatamente slacciati,chiuse gli occhi, ma non ci fu l’impatto con il suolo.
Candy alzò lo sguardo e quando vide il ragazzo che la teneva stretta a se la gioia la pervase, e gettandogli le braccia al collo lo abbracciò.
-Steve sei tu vero?- era sicura di chi fosse, ma la prudenza non è mai troppa. –Lasciami.- alla risposta di lui Candy si pietrificò. –Come?- era di nuovo impaurita ma ora il sentimento che prevaleva dentro di lei era l’angoscia.
-Lasciami.- ripetè freddo il ragazzo, alla risposta del ragazzo Candy lo lasciò, perdendosi in un mare di lacrime e singhiozzi.
Non potè sfogarsi a lungo, lui era scomparso proprio come aveva fatto Miss Pony, ed ora Candy sentiva di nuovo la voce anche se stavolta erano tutte e due insieme.
Le immagini dei due tornarono ma con un’altra persona accanto..
Ora Candy era proprio disperata, perché la persona che era con loro era proprio lui.. sì doveva essere lui l’avrebbe riconosciuto tra migliaia di persone... era lui il suo amato Terence.
I tre parlarono in coro e Candy ascoltava attentamente –Ascolta Candy, devi reagire.. si tu devi fare qualcosa, devi tornare come prima! Devi farlo e devi riuscire a farti voler bene di nuovo!-
Ci fu un minuto di silenzio in cui Candy cercò di capire meglio la frase, ma poi fu presa da altro.
-Candy ascolta..- la voce di Terence distrusse il silenzio e l’atmosfera di tristezza che si era venuta a creare con l’ultima frase dei tre. –Devi tornare te stessa, perché se non lo farai io non vorrò più avere niente a che fare con te mi capisci?- l’espressione di lui si fece più cupa.
-Terence io..- ma non fece in tempo a finire la frase che i tre sparirono nell’ombra proprio come aveva fatto Anthony.
-Mi dispiace..- mormorò prima di risvegliarsi nel suo letto invasa da interrogativi e dubbi.
 

 
 
 
Note dell’autrice:
Ecco qui anche il quarto capitolo, spero vi piaccia e che mi darete consigli per migliorare.
Grazie a tutti!

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Capitolo 5
*** Sensi di colpa.. ***


SENSI DI COLPA

Candy si alzò di scatto, facendo cadere la sedia dove era seduta fino a poco prima. Ora che aveva capito perché tutti la odiavano, ora che sapeva perché le davano tutti la colpa, si sentiva cadere tutto il mondo addosso.
Voleva soltanto scappare, andare via da tutto quello che la faceva stare male, voleva poter scomparire e far sì che tutti si dimenticassero di lei.
No non poteva.. non voleva scappare ancora. L’ultima volta che era scappata era successa una disgrazia, un qualcosa che non poteva essere giustificato, qualcosa che avrebbe segnato la sua vita per sempre.
Sarebbe andata a chiedere scusa, avrebbe lavorato per farsi perdonare, sarebbe riuscita a tornare quella di una volta, si quella che tutti volevano.. la vera Candy.
Purtroppo non sapeva come fare, così mise in piedi la sedia e ci si sedette di nuovo, aspettando una risposta al suo problema…

 

 

Note dell’autrice:
Capitolo molto breve, mi dispiace ma non ho potuto fare diversamente. Spero comunque sia apprezzato e che non deluda nessuno.
Avverto che ci stiamo avvicinando alla fine di questa breve storia, il prossimo capitolo sarà il finale, e poi farò un capitolo che riassumerà la storia e che la spiegherà meglio nel caso qualcuno non l’avesse capita.
Grazie a tutti!

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Capitolo 6
*** Triste e felice finale ***


TRISTE E FELICE FINALE

FINALE N°1:
Candy era ancora in attesa dell’idea che non aveva alcuna intenzione di arrivare.
Si sentiva uno schifo, ma cercò di concentrarsi su quello che doveva fare ma niente, la sua mente era vuota e non riusciva proprio ad inventarsi nulla.
Così si alzò e si diresse verso la camera di Suor Maria che non aveva smesso di piangere nemmeno per un secondo.
Era il giorno del funerale di Miss Pony ed era per questo che era stata tutto il giorno seduta, gli era stato proibito di andarci, e lei era davvero a pezzi.
-Posso parlargli un momento?- Candy non era molto sicura di quella frase, ma doveva agire e subito o sarebbe stato troppo tardi. –Che cosa vuoi ancora?- Suor Maria sembrava aver ripreso un po’ di colore sulle guance, ma sembrava arrabbiata e questa volta non faceva finta.
-La prego, non mi tratti così io.. ecco io volevo..- le parole le si bloccarono sulla punta della lingua, era davvero giusto quello che stava facendo? Infondo era soltanto colpa sua se ora tutti la trattavano male.
Con quale coraggio stava affrontando la conversazione? No, non era il momento di farsi prendere dalla paura, ne tanto meno dai dubbi.
-Ecco io volevo chiedere scusa!- il tono della sua voce si era alzato, ma nonostante tutto Suor Maria non fece una piega. –Chiedere scusa è?- Candy questa volta non indugiò.
-Esattamente, vorrei essere perdonata per tutti i miei errori.- questa volta era davvero decisa, si sentiva felice perché nonostante tutto stava facendo la cosa giusta.
-CON QUALE CORAGGIO CHIEDI UNA COSA SIMILE?- un momento cosa era successo? Perché ora Suor Maria era arrabbiata? Candy era come pietrificata, la paura non la faceva muovere e l’ansia cominciava a farsi sentire.. ma Candy riuscì a prendere tutto il suo coraggio e a parlare ancora.
-CON IL CORAGGIO DI CHI SI E’ PENTITO DELLE PROPRIE AZIONI!- questa volta anche Candy aveva urlato, e Suor Maria era spiazzata, ma di certo non si sarebbe fatta mettere sotto da una ragazzina, così riprese la sua calma e parlò.
-No- a quella risposta Candy si sentì congelare il sangue e così prima di scoppiare in lacrime riuscì a dire un ultima frase, anche se la sua voce era ormai quasi un sussurro.
-Perché..- dopo quell’insignificante insieme di lettere scappò via in lacrime sapendo che se Suor Maria non la perdonava, non lo avrebbero fatto neanche gli altri e questo la faceva stare ancora più male.
Prima di chiudersi in camera decise che avrebbe scontato la pena peggiore di tutte in modo da autopunirsi.. avrebbe vissuto con il rimorso di non essere riuscita a realizzare il desiderio di tutti.. lei non era riuscita a tornare quella di un tempo.
 
 
 
FINALE N°2
Candy era ancora in attesa dell’idea che sembrava non avere alcuna intenzione di arrivare.
D’un tratto però il suo viso fu illuminato da un caldo raggio di sole, il primo di quella triste e grigia giornata. Ora sapeva quello che doveva fare, il funerale sarebbe finito a breve ma lei aveva giusto il tempo di prepararsi e partecipare alla fase delle parole sulla dolce Miss Pony da parte dei presenti.
Si alzo di scatto correndo verso l’armadio, prese il vestito nero più bello che aveva, lo indossò e poi si legò i capelli con dei nastrini argentati in tono con le striscioline del vestito.
In pochissimo tempo si era allacciata le scarpe e aveva messo il cappotto grigio, quello era sicuramente il più adatto. Fece un respiro profondo e poi spalancò la porta e cominciò a correre verso il cimitero.
L’atmosfera che emergeva lì era davvero raccapricciante, tutti i bambini della casa erano vestiti di nero e piangevano, lanciando urli disperati. Suor Maria indossava un bellissimo abito nero che Candy non aveva mai visto, ma ora non era il momento di perdersi in certi dettagli, così si fece coraggio e si mischiò nella folla sperando di non essere vista da nessuno.
Dopo un po’ di minuti silenziosi che sembravano durare ore intere, era finalmente giunto il tanto atteso momento, cominciò Suor Maria a parlare, dicendo cose davvero belle e commuoventi su Miss Pony, poi parlarono anche un ragazzo ed un uomo che Candy non faticò a riconoscere.
Erano infatti il suo amico Tom e suo padre, dopo di loro salì sull’altare la sua cara amica di infanzia Annie.. era cresciuta molto dall’ultima volta che l’aveva vista, ma non si azzardò a salutarla nemmeno quando ebbe finito.. la paura di sapere che era disprezzata anche da lei non le permetteva di fare nessun passo falso anche se erano migliori amiche una volta.
Quando ebbero finito di parlare anche i bambini, il sacerdote stava per annunciare che la messa era finita e che ci si poteva ritirare, ma Candy sapeva che non sarebbe andata via, anzi sapeva che non l’avrebbe fatto nessuno.
-Aspettate!- tutti i presenti si girarono guardando Candy sull’altare sorpresi. –Prima che ve ne andiate vorrei dire anch’io qualcosa sulla cara Miss Pony.
Tutti acconsentirono ma in realtà l’idea di sentire Candy parlare di Miss Pony non entusiasmava nessuno, tuttavia dopo un minuto di confusione e mormorii vari tutti tacquero e Candy iniziò a parlare.
-Di certo nessuno qui muore dalla voglia di ascoltarmi, ma non ho altra scelta in quanto anch’io facevo parte della vita della povera Miss Pony.- Candy era incerta se continuare o meno, ma dopotutto aveva fatto ciò solo per parlare ed ora doveva farlo.
- Miss Pony era una bravissima persona, lei mi ha sempre voluto bene anche se io piano piano mi chiudevo in me stessa e la trattavo sempre con sgarbo.                                                                                Anch’io le volevo molto bene ed è stato un brutto colpo per me venire a sapere della sua morte.. con questa mia ultima affermazione intendo chiedere scusa qui davanti a tutti, in modo che anche Miss Pony possa sentirmi.-
Dopo una breve pausa per formulare un discorso breve e scorrevole, ricominciò a parlare.
-Sono sicura che qui tutti mi detestano, ed è per questo che sono venuta qui, io voglio che tutti sappiano che sono pentita e che voglio provare a tornare quella di un tempo.. quella che tutti vogliono che sia.   Spero tanto che dopo questo mio lungo discorso riusciate a perdonarmi. Grazie a tutti!-
Detto questo Candy fece scendere una lacrima di sollievo, perché ora aveva chiesto scusa a tutti e si sentiva meglio.
Mentre si faceva spazio tra la folla per andarsene, si sentì chiamare.. –Candy aspetta dove vai?- era la voce di Annie, Candy non sapeva cosa fare così disse la verità –A casa.- ma dopo quella frase fu colpita tanto da quella che venne dopo che non riuscì più a fare un altro passo se non verso la sua amica.. –Allora aspettami che vengo anch’io!- Annie sorrideva, vuoi vedere che l’aveva perdonata? Candy si girò stupita e cominciò a correre verso di lei.
Le due si abbracciarono felici, era da tanto tempo che desiderava stare di nuovo con lei. Ma non fece in tempo a riprendersi dallo shock che ne venne un altro.. tutta la gente che era lì cominciò a correre verso Candy esultante di gioia.
Si strinsero tutti in un caloroso abbraccio e nella confusione sentì la voce di Suor Maria sussurrargli – Brava Candy ce l’hai fatta!-
Esatto Candy c’era riuscita, si era fatta perdonare ed ora tutti le volevano di nuovo bene. Era tornata quella di sempre!

 
 
 
 
 
Note dell’autrice:
Ecco il finale di questa breve storia.
Come vedete ho scritto due finali, in modo tale che tutti fossero accontentati. Ho fatto questo perché so che la maggior parte della gente preferisce il “Felici e contenti” e ci sarebbero rimasti tutti male se avessi messo solo il finale triste.
Spero sia piaciuta a tutti, domani pubblicherò il riassunto della storia.

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Capitolo 7
*** Riassunto ***


RIASSUNTO


Con questo capitolo spiegherò bene la storia della dolce Candy.
In questa storia, è passato un po’ di tempo dall’ultimo episodio della serie. Candy ha più o meno 17-18 anni, e non vede Annie da tanto.
Con il passare dei giorni e degli avvenimenti, Candy si chiudeva sempre più in se stessa, per via delle perdite e dei litigi vari.
Purtroppo con la morte di Miss Pony, che era l’unica persona ad essere morta per colpa sua, tutti le danno la colpa anche per tutte le disgrazie avvenute prima, fino ad odiarla definitivamente.
Candy per questo suo shock iniziale aveva perso l’abitudine di sorridere e pian piano si era trasformata in qualcosa di completamente diverso dalla vecchia Candy, e questo portò all’aumento dell’odio da parte degli amici.
Tutta la storia gira intorno a Candy che era seduta sulla sua sedia, in attesa che finisse il funerale alla quale le era proibito andare (sempre perché in teoria era colpa sua).
Candy mentre era seduta e osservava il cielo si faceva prendere dai ricordi, ed arrivata al più recente ovvero il suo ultimo sogno comincia a sentirsi in colpa sempre di più così da decidere di tornare come prima.
In realtà però i suoi amici,(a parte Suor Maria) non erano arrabbiati veramente con lei, è solo che è normale e istintivo dare la colpa a qualcuno quando avviene un fatto spiacevole.
Spero che con questo “riassunto” tutti abbiano capito la storia.
Un grazie a tutti coloro che hanno continuato a seguirla, anche se non era delle migliori.
ANCORA GRAZIE A TUTTI QUANTI!

 
 

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