You shoot me down but I won’t fall/Tu mi abbatterai ma io non cadrò

di Miss Chanel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fashion fades only style remains ***
Capitolo 2: *** Breakfast at Starbucks ***
Capitolo 3: *** Yale is part of my life ***
Capitolo 4: *** No gossip, no party ***
Capitolo 5: *** The truth always comes to ligh ***
Capitolo 6: *** I am ready for anything ***
Capitolo 7: *** Goodbye ***
Capitolo 8: *** I have to shed some light on this mystery ***
Capitolo 9: *** Your fairytales will not have a happy ending ***



Capitolo 1
*** Fashion fades only style remains ***


 

"I’m pregnant. It’s Louis”
...

 

Blair POV
Mi sveglio, in seguito ad un incubo; Louis dorme beatamente al mio fianco, qualche volta fa una smorfia e poi ritorna sereno a dormire felice e senza preoccupazioni, di certo se io gli dicessi qual’è il mio incubo il suo “sogno” si spezzerebbe. Da ormai molti mesi faccio sempre lo stesso incubo: Io, che mi risveglio dopo l’incidente con il ventre piatto e piango.. Nominando invano Chuck. Più che un’ incubo è un vivido ricordo, che ho risvegliato il giorno del mio quinto anno d’anniversario con Louis. Con tutta la delicatezza possibile sposto le lenzuola di seta, mi alzo e prima di mettermi la vestaglia in seta infilo le pantofole viola abbinate alla camicia da notte. Scruto attentamente le pareti turchesi e noto, che tra le foto appese di me e Louis c’è una farfalla, vado diritta verso le finestre e scostando le tende bianche apro la finestra che fa entrare i raggi di sole e l’aria pulita e profumata delle peonie, che ho fatto mettere nel giardino di Monaco. Apro la porta e l’adagio, la cameriera mi si avvicina tempestiva.

 

-Vuole qualcosa Miss Grimaldi ?-domanda garbata accennando un’ inchino, io faccio una smorfia e faccio segno di no con la mano.

-Sua madre ha telefonato dagli Stati Uniti, dice di richiamarla il prima possibile-mi informa prima di scomparire lungo il corridoio tappezzato da foto mie e di Louis, cammino verso al tavolino in ciliegio, a cui sopra è poggiato il telefono. Compongo il numero; squilla.
-Blair! Sei tu ?-mi domanda quasi eccitata mia madre, io rimango un’ attimo in silenzio.
-Si, dunque come mai hai chiamato e hai detto di farti richiamare il prima possibile?-chiedo curiosa ormai molte delle mie giornate le passo a fare shopping da sola.. Potrete intuire che bramo della compagnia, che non sia quella musona e sciatta della mia cameriera.
-Nulla, volevo chiederti se vorresti venire alla mia sfilata..-risponde indifferente lei, io al solo pensiero di poggiare piede a Centrall Park rabbrividisco dall’emozione, sul mio viso compare un sorriso sincero e non quello falso che regalo alle riviste.
-Ne sarei felice, devo solo chiedere a Louis.-le dico felice, poi la mia allegria viene smorzata da Louis che mi compare davanti e gesticolando mi chiede con chi stia parlando.
-Perfetto, ti siederai accanto a Serena-mi dice festosa, io faccio segno a Louis di attendere.
-Mamma, ti devo lasciare.. Ciao, ti voglio bene-chiudo la chiamata e subito Louis viene e mi abbraccia, ricambio e lo guardo dal basso negli occhi.
-Quello sguardo non porta nulla di buono-mi canzona, io accenno una smorfia di approvazione e continuo con la mia faccia. Lui sbuffa fingendosi disinteressato.
-Mia madre farà una sfilata a breve, pensavo che..-mi blocca prima che possa finire la frase, mi infervoro al momento e poi lo guardo male.
-Quand’è?-domanda, io non rispondo subito e cerco di ricordare la data che mi aveva detto qualche mese fa.
-Il..-inizio incerta-Il 1 ottobre!-dico come illuminata, lui sbuffa e fa un espressione di disapprovazione, che non amo.
-Abbiamo il brunch da Carla Bruni e Sarkozy- mi ricorda repentino, farei seriamente a meno di vedere Carla, loro figlia e Sarkozy siccome non nutro troppa simpatia nei loro confronti.
-Ma ci inviteranno un’altra volta, andiamo..-lo imploro, lui prima fa il serio e poi sorride dandomi la sua approvazione.
-A patto, che oggi andiamo al cocktail di Alberto-ribatte, certo ricordo quando mi aveva detto che i discorsi del principe Alberto fossero noiosi, ma non avrei mai immaginato che ogni cosa lo riguardasse fosse noiosa o peggio monotona.
-Ok..-mormoro, lui sorride e va via.

Dopo un’estenuante pomeriggio di shopping sono pronta per sottopormi alla seduta del trucco e parrucco, d’obbligo per quando si va dal principe Alberto. La mia cameriera mi sbuca alle spalle facendomi sobbalzare, io mi giro e la fulmino con lo sguardo.
-Dorota!-urlo, lei mi guarda con un misto di spavento e riluttanza nello sguardo. Poi prende fiato e mi guarda, quasi sfidandomi.
-Io sono Margot, non Dorota- scandisce bene le parole e poi rimane lì impalata, io la guardo scioccata.
-Senti Michelle, Charlotte o Margot vedi di essere meno insolente, o presto ti ritroverai su una strada-pronuncio tagliente lei mi guarda molto male, ed io a testa alta la squadro.
-Il medico del Signor Grimaldi vuole un certificato, che spiega le ultime analisi del signore le vorrebbe inviate via fax-mi spiega, io sbuffo.
-Louis non è qui in questo momento-ribatto, lei mi guarda come per dire:Non è un mio problema. Ed io invece inizio a diventare paonazza in viso ed ad innervosirmi.
-Ha detto che è urgente-mi ricorda, roteo gli occhi e poi vado diritta verso il suo studio sbuffando. Appena entro il silenzio regna, vado verso la scrivania ed inizio ad aprire i cassetti a casaccio, finché non trovo il tanto ambito documento sotto di questo c’è né un altro, che attira la mia attenzione, lo prendo e prima che lo possa leggere sento la manopola della porta girarsi, lo ficco nella tasca della vestaglia e prendo il documento.
-Blair ?-domanda incerto Louis, io corro verso di lui.
-Ero venuta a prendere le analisi del medico-spiego baciandogli la guancia e correndo verso il bagno, lì mi sistemano e ci impiegano un totale di 2 ore.

Il risultato è ottimo:i miei capelli sono leggermente mossi senza i boccoli ,che li caratterizzano, il trucco è appena accennato, degli orecchini di perla adornano il mio viso e un cocktail dress a balze bianche mi fa risplendere il viso.
Appena scesi mano nella mano dalla limo io e Louis posiamo per i fotografi e successivamente ci separiamo, ognuno “va per la sua strada”. Io mi intrufolo in un gruppetto di stilisti dai nomi importanti e famosi: Galliano, Valentino e Louboutin.
-Temo che quest’inverno il rosso non andrà di moda..-si lamenta Valentino, io mi intrometto.
-Il rosso è l’essenziale per la collezione invernale, della sua lineaa-dico seria, loro mi sorridono gli occhi azzurri di Valentino mi colpiscono.
-Indubbiamente, ma il rosso inizia a diventare scialbo per molta gente..-aggiunge buttandosi giù, io sorrido e capisco che è il momento di sparpagliare alcune perle di saggezza.
-Beh, la moda passa ma lo stile resta..-ribatto fiera, Christian Louboutin mi sorride.
-Coco Chanel- pronuncia, io gli sorrido e vedendo Louis, mi ricordo di dovere leggere il documento.
-Vogliate scusarmi, devo andare da mio marito. E’ stato un piacere-dico garbata allontanandomi e mettendomi in un angolo appartato dove la gente non si avvicina in Francia, quello delle tartine ipercaloriche. Estraggo dalla mia pochette di Chanel il foglio, che avevo infilato prima di andare via. Appena leggo alcune righe scritte in francese inorridisco:
Cartes d'adoption

S'accetta de signer pour mettre en œuvre l'adoption de la présente ici la fille de Blair Cornelia Grimaldi et Charles Joseph Bass.
Signature:
Louis Grimaldi

Louis, non può essere vero! Lo vedo parlare insieme a qualche politico di cui ora mi sfugge il nome e veloce come un treno corro spedita verso di lui.
-Louis, dovrei parlarti-sussurro, lui mi sorride e s’interrompe. Io lo guardo furiosa.
-Blair, trèsor è maleducazione interrompermi-mi canzona, io lo guardo ancor più furiosa allora capisce, che è meglio se viene.
-S'il vous plaît pardonnez-moi-dice in francese allontanandosi con me, andiamo in un posto appartato, all’entrata del palazzo. Mi guarda non capendo il motivo per cui l’ho chiamato.
-Chérie, cosa c’è?-mi domanda gentilmente guardandomi, io respiro e tento di calmarmi.
-C’è che oggi ho trovato questo!-urlo sbattendogli in viso il documento-Adozione! Hai fatto adottare la mia bambina. Mi avevi detto, che avevo avuto un’ aborto spontaneo per colpa dell’incidente!-continuo a urlare imperterrite, lui mi fa segno di abbassare la voce per non farmi vedere.
-L’ho fatto, è vero ma l’ho fatto perchè avevo letto un mese prima un documento, che diceva che tu non eri incinta di me, ma di Charles. Quella sera era la mia occasione, per rifarmi una vita con te-mi spiega, io lo guardo scioccata e lui sembra capire, che non gira buona aria.
-Dov’è? In quale orfanotrofio è?!-domando minacciosa, lui mi guarda dispiaciuto.
-A Manhattan o New York, non lo so di preciso-mi risponde con un filo di voce, io gli tiro uno schiaffo, che lui incassa senza fiatare.
-Mi hai deluso, Louis.-sussurro, poi corro via verso la limo vengo bloccata dalla sua voce.
-Blair! Dove vai?-mi domanda in urlo, io lo guardo ormai lontana.
-Lontana da te. Mi spiace Louis, ma tra me e te non poteva funzionare-urlo poco prima di entrare in limo.

Finalmente scendo dall’aereo e metto piede a New York. Il mio regno.


Trema UES la regina B, è tornata.
E con se porta solo cattive notizie e valige di YSL.
Gossip Girl
 

 

Allora, la mia nuova fan fiction!
Appena finita "Un'assaggio della 5° stagione" sono tornata all'attacco, da sola.
Ma anche la mia socia, vi anzi ci darà dei piccoli momenti di piacere con le sue fan-fiction.
Ma, ritorniamo alla fan-fic come vedete sono passati 5 anni dall'espisodio 5x03.. Non ho messo avvertimenti perchè non racconterò proprio tutti i particolari delle tre puntate.

Note aggiuntive:
Il titolo della fan-fic è stato preso da una frase della canzone di SIA -ve la ricorderete, per la splendida canzone che hanno messo nella 4x02- e David Guetta chiamata Titanium. Parafrasandola come l'ho capita io la canzone dice, che si è forti come il titanio un metallo resistente alla corriosione.Ovvero voglio far capire che Blair è forte.

Secondo il titolo del capitolo è in inglese e traducendolo viene fuori la frase che b ha detto, citando C.
Chanel:La moda passa, lo stile resta.

Blair
Al prossimo capitolo

Baci Baci, C.

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Capitolo 2
*** Breakfast at Starbucks ***


 

Blair POV

 

Scendo dal taxi, che mi porta davanti all’appartamento che mia madre divide con Cyrus. Tengo stretta la mia borsetta nera di Chanel, mi metto gli occhiali di Miu Miu e varco la soglia trovandomi davanti all’ascensore e poco lontana dal portiere.

-Miss Blair?-domanda incredulo, io mi giro di scatto e sorrido educatamente. Lui mi si avvicina e sorride.

-Non l’avevo riconosciuta, ma Mr. Grimaldi ?-domanda, io roteo gli occhi e fortunatamente non lo nota perchè le lenti scure degli occhiali le coprono.

-E’ a Monaco, ora devo andare.-dico già quasi dentro l’ascensore, poco prima che le porte si chiudono gli dico, che è stato un piacere rivederlo.

Sono nervosa, così inizio a tamburellare con il piede e a far un gran rumore con le mie Manolo, poi le porte si aprono e rivedo la mia casa. Nulla è cambiato è tutto come lo avevo lasciato tre anni fa: lo stesso tappeto, gli stessi mobili e.. La stessa Eleanor.

-Blair? Ma che ci fai tu qua ?-mi domanda allegra correndomi in corso ad abbracciarmi, risento il suo profumo di rosa e le sue braccia amorevoli mi avvolgono, le sorrido.

-Sono qua, questo è l’importante. Intendo restarvici per molto, già Manhattan mi manca-dico decisa, mia madre fa segno di sedermi accanto a lei.

-Beh, Louis dov’è ?-mi domanda, ecco non penso che dirle la verità sia la cosa migliore. E’ solo una bugia bianca.

-Louis.. Louis, lui è voluto rimanere a Monaco. Sai gli impegni reali..-mento, lei mi sorride. Io mi sento leggermente male a mentirle.

-Beh, manca ancora una settimana alla sfilata..-mi dice, io le sorrido e poi mi soffermo nel suo sguardo: è triste.

-Mamma, sei triste che io sia venuta ?-le domando curiosa, lei fa cenno di no con il capo. Io la scruto per capire cosa ci sia nella sua testa.

-E..,’ che molto è cambiato da quando te ne sei andata..-sussurra, io la guardo stranita. Cosa sarà successo di così tragico. La fisso, lei è a testa bassa poi scoppia e mi dice tutto.

-Charles è fidanzato e si sposerà a breve-mi confessa, il mio cuore si spezza e il mio viso impietrisce. Cosa pretendevo? Che Chuck fosse a piangersi addosso e che avesse chiuso il cuore ad ogni donna oltre me e che adesso mi attendesse. Beh si, lo avevo sperato, ma non sempre i sogni si realizzano.

-Sono felice per lui. Sai com’è.. E’ brutto rimanere soli per tutta la vita..-dico facendo finta di nulla lei mi sorride e sospira.

-Sono sollevata, che non te ne importi nulla!-ribatte tutta allegra, poi si alza.

-Adesso devo andare a controllare come procede l’allestimento della sfilata, ci vediamo a cena stasera-dice, prendendo la borsa e entrando nell’ascensore.

Rimango sola, decido di andare a fare shopping per passare il tempo, magari poi potrei andare a trovare Serena.

Esco velocemente e mi precipito nel taxi, che subito mi scarrozza davanti allo store di Gucci.

Dopo essermi provata decine e decine d’abiti finalmente esco e vedo una ragazza: biondissima, dai lunghi capelli ricci, slanciata e con delle Louboutin ai piedi.

-Serena!-urlo lei da, che stava chiamando un taxi si ferma e mi sorride.

-Blair!-urla di getto e mi corre in contro facendo cadere i sacchetti della sua mattinata di shopping. Ci abbracciamo e restiamo lì impalate e unite per circa 10 minuti.

-Mi sei mancata, B.-mi sussurra, io rimango un secondo in silenzio a contemplare quel momento.

-Mi sei mancata, S.-ribatto, poi ci guardiamo dritte negli occhi.

-Come mai riccia ?-domando, lei mi sorride e si prende una ciocca di capelli.

-Uh, volevo provare una nuova acconciatura..-butta lì, io le sorrido e la scruto ancora.

-Sei cambiata, S.-le sussurro, lei ride. La sua risata da bambina, mi era mancata.

-Beh, forse è Dan, che mi ha fatto cambiare..-ribatte eccitata, io le sorrido ancora.

-Già Dan.. Come sta ?-domando, lei cammina a braccetto con me e raccatta le buste dalla strada.

-Bene, passa la maggior parte del tempo a scrivere di me e di lui..-mi dice, poi mi guarda attentamente come avevo fatto prima io.

-Come sei cambiata.. -sussurra, io rimango immobile.

-Dici?-le domando sarcastica, poi mi scruta le mani.

-L’ anello ?!-mi domanda shoccata, io le sorrido.

-Beh.. L’ho perso durante il tram-tram tra Monaco e New York. Louis me ne comprerà un’ altro appena sarò di ritorno a Monaco-mento, lei mi sorride e sospira.

-Grazie al cielo. Pensavo vi foste lasciati..-mi dice, io le sorrido falsamente e emulo una risata isterica.

-Che ne dici di andare da Starbucks a prenderci un caffè ?-le propongo lei mi sorride e fa cenno di si con la testa.

Siamo sedute, l’una davanti all’altra con entrambe una tazza fumante di caffè davanti e un cupcake alla nostra destra.

-Devi assolutamente venire alla festa di Lily!-mi propone gioiosa, il mio sguardo si spegne pensando a Chuck e la sua futura moglie.

-In realtà sono stanchissima S. ,Magari un’altra volta-rispondo cupa, con la voce roca. Lei mi guarda speranzosa e mi sorride.

-Potresti rimanere un paio di ore.. Dai..-mi prega, io da prima mi incupisco ancor di più e poi le sorrido.

-Solo un paio d’ore-ribatto, lei batte le mani e sorride.

-Forza dobbiamo andare a scegliere l’abito!-dice strattonandomi e lasciando 50$ sul tavolo, usciamo e subito Serena viene fermata da una misteriosa mora vestita in giallo.

-Serena!-saluta vispa, mentre la bionda sembra essere a disagio. La ragazza non mi piace a pelle, da come si veste:insomma il giallo non va di moda quest’autunno e quelle collane sembra che le abbia rubate a una bancarella africana di Brooklyn.

-Eliza, che piacere vederti..-ribatte falsamente Serena, la ragazza sembra non darci conto poi mi guarda.

-Piacere Eliza Saint-si presenta porgendomi la mano, io gliela stringo.

-Blair Waldorf- ricambio lei sembra vere un lampo di genio.

-Oddio! Ma tu sei la principessa di Monaco, giusto ?-domanda, io faccio cenno di con la testa.

-Noi, Eliza dobbiamo andare a preparaci per stasera-la informa Serena, lei riconcentra la sua attenzione sulla bionda.

-Ci vedremo stasera, allora.-saluta andandosene, io mi giro shoccata verso Serena.

-Chi era ?-domando, lei sbuffa.

-Non era nessuno..-sussurra, poi andiamo nel nostro loft, che Serena ormai divide con Dan.

 

Avvistate: B e S, che hanno incontrato la stronza più dolce del mondo.

Già pare che B, abbia incontrato la concorrenza!La futura Lady Bass.

Già, ma siamo sicuri che B sia ancora Lady Grimaldi ?

Ne vedremo delle belle stasera!

Gossip Girl

 

Mi specchio, non credevo che Serena fosse così brava con la lacca e il phone, è riuscita a far diventare i miei capelli ancora più belli, il trucco è semplice come sempre, degli orecchini altrettanto semplici e un abitino nero di Prada.

Serena ha concentrato il trucco sugli occhi, degli orecchini pendenti di diamanti, ad incorniciare il viso i capelli biondi lisci ed un’ abito mono-spalla lilla di Galliano le risalta in viso.

-Sei stupenda, Blair- si complimenta Serena, io le sorrido.

-Anche tu. Dici che Dan si vestirà elegantemente ?-domando ironica, lei mi guarda sorridente come per dirmi: B, sei la solita con Dan, ma ti voglio bene. Poi l’atmosfera viene spezzata dalla suoneria del cellulare di Serena.

-Pronto?.. Dan!.. Come ?.. Ok, arriviamo-non capisco molto dalla sua telefonata, ma capisco che Dan non si trova nel suo studio a scrivere.

-Dan e Nate, beh ci aspettano già alla festa-mi informa, prendiamo gli scialli e usciamo diritte verso la limo.

Appena scesa non riesco a credere , che quello sia Dan Humphrey. Il Dan Humphrey di Brooklyn!

-Blair ?-domandano all’unisono i due ragazzi, beh ho fatto colpo..

-In persona..-rispondo sicura, camminando accanto a Serena. Dan corre ad abbracciarmi, mentre Nate rimane impalato chissà perchè..

-Nate, non saluti Blair ?-domanda Serena con il tono di una mamma, che rimprovera il figlio. Lui le si avvicina e le sussurra qualcosa, poi lei si gira, tutti si girano. Sembra la scena di un film, quando è a rallenty: Chuck Bass scende glorioso mano nella mano di.. Eliza, la ragazza di stamattina! Lei indossa un’ abito di pizzo bianco con la gonna arricciata, assolutamente orrido come la sua borsetta, solo i capelli si possono salvare. Io e Chuck siamo entrambi total black, come sempre siamo in perfetta sincronia. Anche il giorno del mio matrimonio, quando indossava un papillon bianco.

Forza e coraggio! Mi ripeto mentalmente, già ci vorrà forza.. Ma sopratutto coraggio.

Insieme a Dan e Serena mi avvicino quatta a Chuck e Eliza, raggiante di vedermi.

-Blair! Oh, Serena!-saluta allegra, è inquietante non credevo ci fosse qualcuno più allegro e solare di Serena nell’Upper East Side.

-Eliza..-sussurra Serena, ovviamente lei non mi ha detto che la misteriosa Eliza era la fidanzata di Chuck, nonché a quanto dice mia madre futura moglie.. OH, mia madre.. Dovevo cenare con lei! L’ho completamente scordato..

-Eliza, piacere di rivederti-ricambio ancora più pacata e gentile di Serena, Chuck mi guarda incredulo.

-Waldorf, o meglio Grimaldi..-dice sprezzante, si.. Lo capisco, gli avevo spezzato il cuore, ma ho sbagliato. Adesso l’ho capito.

-Bass- ricambio algida, la ragazza ci scruta e poi scoppia in una risata.

-Ma.. Ma voi vi conoscete ?- domanda entusiasta, Chuck le sta per rispondere, ma io lo interrompo.

-Io e Chuck siamo amici da molto, direi che siamo più che amici. Non trovi, Bass ?-infierisco spudoratamente, lui mi fulmina con lo sguardo.

-Io e Blair siamo solo buoni amici-mi contraddice, la ragazza sorride. Prende un foglio dalla borsetta.

-Blair sarei così felice, se tu venissi al nostro matrimonio! Tieni-dice allegra porgendomi un’ invito dalla carta dorata e pacchiana. Mentre me lo porge riconosco il diamante, l’anello l’Harry Winston, il mio anello di Harry Winston ormai non più tanto mio. Ho un sussulto prendo l’invito e lo ficco nella borsetta.

-Vogliate scusarmi, ma devo chiamare un’ attimo Louis- mento e allontanandomi, compongo il numero di mia madre.

-Mamma, scusa se non sono a casa-sussurro, lei rimane un’ attimo in silenzio.

-Blair, cara scusa ma sono qui per sistemare il palco della sfilata.. Non posso stare a parlare. Mi spiace, ceneremo insieme domani. Ciao-dice chiudendo la chiamata, almeno non se l’è presa.

Quando vedo Chuck che bacia la ragazza mi sento improvvisamente mancare, come se facesse troppo male.

Attenta S, non si gioca con il fuoco!

Carter è tornato, ma Dan è sempre davanti a te con un taccuino in una mano e nell’altra un bicchiere di champagne.

Decido di dileguarmi senza farmi vedere, ma Chuck mi intercetta.

-Perchè sei tornata ?-domanda Chuck, io non gli rispondo. Lui sbuffa e si siede accanto a me.

-Non porti l’anello di Louis, vi siete lasciati ?-temo che sia un’ interrogatorio ed ognuna di queste domande diventa sempre più brutta.

-No, l’ho solo perso; me ne comprerà un’ altro-rispondo secca, lui sorride garbatamente.-Piuttosto ho visto l’anello di Eliza..-mi faccio del male da sola dicendo questo, ma devo sapere perchè lo abbia fatto.

-Pensavo, che tu non lo avresti più voluto..-mi risponde in un sussurro, io mi alzo di scatto.

-Ed è così, scusa ma devo andare-ribatto algida andandomene a passo svelto all’appartamento, che divido con Serena e Dan, a quanto pare.

Pare, che la principessa abbia perso il cuore al posto della scarpetta; ma il principe glielo riporterà indietro ?

 

Ed eccomi con un nuovo capitolo!!
Siete state in tante a recensire, ma la prossima volta me ne aspetto di più! :3
Beh, non odiatemi per ciò che ho fatto fare a Chuck, poi tutto si spiegherà!!
XOXO CAMY

Note aggiuntive:

Nate and Dan -  Chuck - Serena - Eliza al party -
Eliza - Blair -

 

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Capitolo 3
*** Yale is part of my life ***


Blair POV

 

Nel cuore della notte sento squillare il mio cellulare, ancora frastornata mi alzo e appena guardo il display sono tentata di spegnere il telefono e tornare sotto le mie lenzuola in seta, ma do retta al mio cervello e rispondo.

Blair posso immaginare quanto astio tu provi nei miei confronti, ma.. Io ti amo.”dice con tranquillità, io rimango in silenzio non voglio più vivere sotto una campana di vetro.

Io voglio rimediare, ho passato l’intera giornata a cercare tua figlia in ogni orfanotrofio di tutta l’ America. L’ho trovata in un orfanotrofio di New York, rispondimi se vuoi l’indirizzo”mi confessa il tutto, mi metto alla ricerca di carta e penna.

Louis, dammi l’indirizzo”gli rispondo algida, mentre sono appoggiata al letto.

L’indirizzo è 559 Main Street. Ho già informato, che andrai a prenderla domani. Scusami Blair”

Grazie, ma non ti scuso”

Chiudo la chiamata e mi distendo sul letto, tra sole poche ore conoscerò mia figlia, la mia bambina. Chissà quanto sarà bella, chissà come sarà, chissà se mi vorrà bene. Mi addormento con mille pensieri.

Mi sveglio dopo qualche ora, i raggi di sole filtrano dalle persiane e arrivano fino alla mia pelle, mi alzo con il sorriso e corro di fretta e furia verso il bagno per prepararmi al meglio.

All’inizio decido di mettermi un rossetto rosso, ma poi quando vedo le mie labbra scarlatte non mi vedo come una mamma, ma come una Blair Waldorf adolescente; tolgo il rossetto e scelgo un lucidalabbra più consono ormai alla mia figura di mamma, lascio i capelli sciolti facendoli cadere morbidi sulla schiena e siccome ormai siamo già a Ottobre e il freddo a New York si fa sentire mi metto un bel cappotto bianco di Stella McCartney ed un piccolo cappellino abbinato. Cammino avanti e indietro sentendo ticchettare le mie Manolo bianche e nere, poi prendo la borsa di Prada e scendo le scale ritrovandomi davanti Dan e Serena.

Dan.. Serena.. Come mai svegli così presto ?”domando un po' preoccupata e con una leggera nota di isterismo nel tono.

Nulla, B. ci siamo svegliati e basta”mi risponde con n gran sorriso, io passi lenti mi dirigo verso l’ascensore.

Beh, scusate ma sono indaffarata. Ci vediamo, stasera”detto questo entro nell’ascensore ed emetto un respiro di sollievo, esco dall’ascensore e corro verso il taxi, che avevo chiamato pochi minuti fa.

Dove vuole andare ?”mi domanda il conducente

559 Main Street”ribatto, appoggio il viso al finestrino e vedo Dan e Serena fuori dal palazzo, che si guardano in giro.

Sono davanti all’orfanotrofio cammino titubante verso il cancello in ferro battuto ci sono tanti bambini, che giocano nel cortile. Cammino un po' stranita e mi guardo intorno per poter capire quale sia la mia bambina ce né una con dei lunghi riccioli biondi, un’altra con dei capelli corvini e lisci come spaghetti e un’altra con dei riccioli mori. Una donna dai capelli mori mi raggiunge con un gran sorriso in viso io ricambio, anche se il mio pare nervoso.

Salve, lei deve essere Blair Waldorf” mi dice allegra, io annuisco e poi mi fa cenno di seguirla. Cammino di fianco a lei, che ogni tanto guarda le bambine.

Sa, Mr. Grimaldi mi ha raccontato la sua storia, o almeno la storia dell’adozione e io l’ammiro molto; non credo che molte donne avrebbero abbandonato la vita di corte..”si complimenta, io le sorride e inspiro.

Grazie, ma credevo che mia figlia fosse più importante di un piccolo principato. Infatti adesso sono qui, pronta ad assumermi le mie responsabilità”le spiego, lei annuisce e mi sorride si sistema le maniche della camicetta blu cobalto e mi fa entrare nell’edificio imponente.

Devo dire, che ora che la vedo noto una certa somiglianza tra lei e Yale”mi dice, io rimango sbigottita e lei se ne accorge infatti mi accarezza un braccio, come per darmi coraggio.

Mia figlia si chiama Yale ?”domando curiosa quanto perplessa. La signorina si mette a ridere.

Già, mia madre le ha dato questo nome. E’ la direttrice dell’orfanotrofio, sin da quando era giovane avrebbe voluto avere una figlia e chiamarla Yale.”mi spiega, io sorrido educatamente.

Immagino, che lei si chiami Yale”dico a questo punto, lei scoppia in una fragorosa risata, ma non per prendermi in giro, ma quasi per rendermi partecipe della sua allegria.

Io in realtà mi chiamo Mary, ma lei non è qui per me, ma per sua figlia. Mi segua”mi racconta, poi inizia a camminare fin quando si ferma davanti a una porta bianca in legno, la apre e inizio a guardarmi in torno notando due sofà in pelle marrone, un lampadario in cristallo ed un caminetto in marmo oltre a quadri stupendi e tappezzeria raffinata.

Mary, intanto è andata in un’altra stanza e mi ha lasciato qui, sola. Un tifone d’emozioni contrastanti si scatena in me: agitazione, ansietà e smania di conoscerla. Una porta si apre prima vedo la camicia blu cobalto di Mary, poi vedo una bambina timida e un po' turbata presentarmisi avanti.

Io le sorrido cercando di rassicurarla e la mora, che la tiene per mano si abbassa alla sua altezza e la guarda negli occhi sorridendole.

Questa ragazza è Blair, ed è la tua mamma”le sussurra, lei rimane in silenzio e mi squadra da capo a piedi soffermandosi sui miei occhi.

La guardo anche io ha dei magnifici capelli soffici, biondo cenere scuri, adornati da un fiocchetto bianco, degli occhi grandi color cioccolato e delle ciglia lunghe. Con la pelle olivastra e le guance rosse, era rimasta immobile sul posto con il suo vestitino fatto all’uncinetto di un rosa pastello e le sue ballerine bianche.

Ciao, io sono Blair e tu sei..?”mi presento un po' nervosa porgendole la mano ed avvicinandomi lei rimane un po' sulle sue, ma alla fine mi risponde.

Yale..”sussurra, la sua voce è impercettibile talmente è bassa, ma riesco comunque a sentirla. La porta bianca da cui prima ero entrata si spalanca, facendo entrare una donna di mezz’età con una capigliatura corta e ramata.

Lei deve essere Miss. Waldorf, la madre di Yale. Mia figlia mi ha raccontato la sua storia”mi dice tempestivamente, poi mi sorride. “Io sono Patty Pitt e dirigo l’orfanotrofio da 30 anni e per essere sincera non mi era mai capitata una storia simile, se non quando avevo visto il film di August Rush”mi racconta sorridendomi, la bambina invece rimane mogia.

Deve solo firmare queste carte e la piccola Yale verrà a vivere con lei”mi informa la donna, facendomi cenno di seguirla in una stanza più appartata.

Non si preoccupi per Yale, non fa così perchè lei non le piace lo fa solo perchè è timida e prima di dare confidenza a una persona deve, beh deve conoscerla”spiega, mentre io leggo e firmo le carte, Le sorrido.

Mm.. Diffidente come il padre”sussurro, poi alzo il capo abbassato per leggere i documenti, che pongo alla donna.

Perfetto, la piccola Yale è ufficialmente una Waldorf”dice sorridendomi, io ricambio mentre lei cammina verso il salotto dove c’è mia figlia.

S e N uniti per sconfiggere la criminalità Newyorchese, camminano ormai da isolati seguendo la pista di una certa principessa, accusata di oltraggio alla corte

Yale mi segue camminando al mio fianco, mentre le altre bambine la salutano e le sorridono. Camminiamo per qualche isolato, fino ad arrivare a Madison Avenue, passiamo davanti alle vetrine finché Yale si blocca davanti alla vetrina di Saks Fifth Ave. Ammira compiaciuta un vestitino nero con una gonna gonfia in tulle nero.

Ti piace quel vestito ?”le domando guardandole, lei ancora un po' persa nel guardare il vestito si gira e annuisce.

Vuoi entrare, per comprarlo ?”chiedo ancora, lei annuisce senza sorridere purtroppo ed entriamo.

Ci dirigiamo subito nel reparto femminile per le bambine, le prendo l’abito che desidera controllando la taglia e poi camminiamo verso i camerini. Entro con lei e l’aiuto a mettersi l’abito.

Però oltre a gusto nel vestire, stai d’incanto con questo vestito. Sembri una principessa”mi complemento sistemandole la gonna e allacciandole le ballerine in vernice nera, che le ho preso da abbinare al vestito di Ralph Lauren.

Lei si guarda allo specchio, fa una piroetta e poi mi tira la gonna leggermente e delicatamente.

Lo compriamo ?”mi domanda sussurrando, quasi soffiando le parole. Io le sorrido e annuisco, per un secondo sembra sorridere ma poi si trattiene. Le rimetto l’abito di prima e poi prendo gli acquisti e insieme ci dirigiamo alla cassa, paghiamo e andiamo diritte verso l’uscita dove vedo entrare Eliza: mini-short, una camicetta in seta turchese, una giacchetta che va contro ogni moralità nel campo della moda e i suoi orridi gioielli presi sempre nella stessa bancarella. Tira indietro i capelli lisci come seta e mi concede un sorrido alquanto falso, ma che io ricambio con la stessa falsità.

Blair, che piacere vederti. Ieri sera sei scappata dalla festa e non ho potuto salutarti”mi dice, quasi come se mi stesse tirando un frecciatina poi rifila uno sguardo a Yale, che invece a la testa bassa e lo sguardo puntato sulle sue ballerine bianche avorio.

Il piacere è reciproco. In effetti ieri sera ero molto stanca, sai com’è il jet lag..”ribatto sorridente, lei guarda ancora Yale e non come prima, ma con curiosità.

E questa bella bambina ?”domanda curiosa, io rimango un’ attimo in silenzio; non posso certo dirle, che questa è mia figlia, mia e di Chuck e che mi sono lasciata con Louis.

E’ la mia nipotina, mia e di Louis.”rispondo mentendo, la piccola rimane in silenzio.

Molto graziosa”sussurra, io sorrido. Cala un silenzio imbarazzante.

Mi stavo chiedendo perchè stasera non vieni al galà in onore mio e di Chuck, ne sarei così.. Onorata, puoi portare anche la bambina”mi propone, io rimango un attimo in silenzio.

Non credo, ehm.. Sono stanca e..”farnetico un po', ma lei mi guarda un po' maliziosa e mi sorride.

Non accetto un no. Ci vediamo stasera”detto questo entra nel negozio e non mi da il tempo di dissentire.

Camminiamo ancora per qualche istante quando mi blocco e guardo la bambina.

Scusa, se ho mentito su di te. E’ che non voglio, che i paparazzi inizino a seguirci e a dfinirmi la traditrice del principato di Monaco.”le spiego, lei annuisce debolmente.

Poi sento il ticchettio di tacchi a spillo e dove ci sono tacchi a spillo c’è anche..

Serena.. Ma che ci fai qui ?”domando in direzione della bionda, che stringe in mano un bicchiere di caffè e che con l’altra tiene la mano di Dan.

Blair, piuttosto che ci fai tu qui.. Con questa bambina ?”

E’.. la nipote di Louis, e..”dico in sussurro, i due mi guardano severi.

Ti abbiamo seguita Blair, siamo abbastanza certi, che questa sia tua figlia tua e di.. Chuck”mi confessa Dan, mentre io roteo gli occhi.

Chi ci ha dato il permesso di seguirmi!”urlo furiosa, anzi fingo di essere furiosa perchè alla fine vorrei davvero, che qualcuno sapesse la verità oltre me e il mio futuro ex marito, che lo sarà al più presto. Appena troverò il coraggio di dire a Cyrus di preparare le carte e di farmi un contratto conveniente.

B. noi ti vogliamo bene, ti abbiamo seguito per il tuo bene”mi fa ragionar Serena, devo dirlo a lei, almeno alla mia amica non mentirò né a lei né al mio migliore amico, perchè alla fine Dan per me è importante.

E’ vero Yale è mia figlia e sì, è Chuck il padre”confesso a malincuore, anche perchè non vorrei raccontare della storia, che mi affligge.

Blair devi raccontarmi tutto”mi prega Serena, mentre io guardo la piccola, che presta attenzione alle scarpe di Serena.

S. potremo parlarne dopo,adesso c’è qui Yale”le faccio notare, lei sorride alla mia bambina, che ovviamente non ricambia.

Yale.. Tua figlia si chiama come la scuola, che non hai potuto frequentare e per cui avresti fatto di tutto per entrare ?! Wow”farnetica Dan, mentre io penso alle sue parole; già, prima avrei fatto di tutto per entrare a Yale.

Me lo dicevano da piccola Yale avrebbe fatto parte della mia vita e in qualche modo adesso nella mia vita c’è Yale”rispondo pacata, loro mi sorridono e poi insieme a Yale ci incamminiamo verso il nostro appartamento.

Siamo nella mia stanza entrambe con davanti due cioccolate fumanti, preparateci dalla premurosa Serena, che intanto è andata a chiamare gli arredatori per sistemare la stanza di Yale, che prima usavamo come “sala prova” per quando dovevamo uscire per qualche appuntamento.

Yale stasera hai voglia di andare a questo galà ?”le domando mentre soffio sulla mia cioccolata, lei ne beve un sorso con il capo basso, quando lo alza ha i baffi di cioccolato le sorrido.

Hai i baffi di cioccolato..”le sussurro finendo la frase in una fragorosa risata, lei mi guarda perplessa e poi ricambia il sorriso. Una grande conquista per me, finalmente sto prendendo un po' di confidenza.

Ehm, si.. Credo..”mi sussurra, questa volta però si rende un po' più ascoltabile e riesco a capirla al volo.

Ok, allora tra poco andiamo a preparaci. Ti potresti mettere l’abito, che abbiamo comprato oggi”le propongo, lei annuisce e mi regala un piccolo sorriso.
 

Grazie per le recensioni!
Blair 
Yale Serena e Dan Eliza

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Capitolo 4
*** No gossip, no party ***


Sono estremamente agitata e mi trovo davanti a una bella decisione, ovviamente tutti si chiederanno chi è la bella bambina, che mi porto appresso e che mi assomiglia terribilmente... Ed io dovrò rispondere che è mia nipote, già che eresia aspettavo tanto la mia bambina e adesso dovrò dire che è la mia nipotina, no; non ho abbandonato un regno piccolo, ma pur sempre un regno e mio marito per dire che Yale è mia nipote, NO. Sento qualcuno, che mi sfiora il vestito in seta azzurra molto delicatamente.

Serena mi ha aiutata a vestirmi..”mi sussurra un po' timida, io l’ammiro è stupenda nel fine ed elegante abito nero di Ralph Lauren, delle calze bianche con dei ricami fasciano delle sue esili gambe e quelle ballerine in vernice nere sono terribilmente sofisticate e quel fiocchetto nero adornato da una perla è la ciliegina sulla torta.

Sei estremamente chic”mi complimento accarezzandole i sottili capelli, lei sembra sorridermi, ma poi la rivedo leggermente imbronciata come prima.

Yale quale preferisci ?”domanda Dan sbucando dalla porta dietro di noi, in ognuna delle mani una cravatta.

Quella..”propone la mia piccola indicando con l’indice destro la cravatta blu a righe. Lui sorride e mima un grazie chiudendo la porta, lei sorride.

E io secondo te sto bene ?”chiedo, lei rimane un’ attimo a pensare e poi annuisce energicamente.

Meglio che vada a chiamare Serena, in fatto di preparazione è sempre lenta..”sussurro, prima di andare le do un bacio sulla fronte e la vedo sorridere, ma non come aveva sorriso prima a Dan ma come una figlia ad una mamma.

Apro la porta senza bussare e trovo Serena con in mano un bastoncino bianco, che sembra proprio il mio vecchio amico quello che mi disse di essere gravida..

Sembra felice, ma anche preoccupata allo stesso tempo con la mano sinistra tremolante lo tiene saldamente e con l’altra tiene la scatola.

Serena..”sussurro avvicinandomi cautamente a lei, che appena sente la mia voce si gira e mi guarda con gli occhi lucidi.

Blair sono.. Sono incita..”mi confessa con la voce tremante, io le sorrido sinceramente e lei subito corre verso di me e inizia a piangere sulla mia spalla. Io dopo averla fatta sfogare per bene l’ allontano di qualche centimetro e la guardo dritta negli occhi.

Serena perchè non sei felice ?”le domando con la voce ferma e sicura, lei sospira e poi si siede sul bordo del letto facendomi segno di imitarla.

Dan da qualche mese è più distaccato e non mi presta più molte attenzioni non siamo più dei diciassettenni alle prese con il primo amore, ma io credevo che lui sarebbe sempre rimasto il timido e impacciato ragazzo di Brooklyn mentre adesso è l’algido e nevrotico ragazzo di successo”mi spiega stringendomi la mano, io la guarda un secondo e poi mi concentro su un punto qualsiasi della stanza.
“La domanda è questa S. tu lo ami ?”

Non ne sono più sicura, da qualche giorno mi vedo con Carter.. Ieri siamo andati a colazione insieme e.. Dan va spesso a cena con la sua assistente Alessandra..”mi risponde e sono un po' turbata dalle sue parole avevo sempre creduto che lei e Dan, che questa volta avrebbe durato.

Non sono Charlotte York, ma credo che tu debba superare questo ostacolo e vivere con Dan”le consiglio, lei mi sorride e mi abbraccia forte.

Ti voglio bene B.”

Anche io”

Sentiamo bussare alla porta, che poi si apre e vediamo spuntare la testa di Dan.

Siete pronte ?”domanda, poi rimane un’ attimo impalato e si sofferma su Serena.”Stupenda. Come sempre”sussurra e chiude la porta, io le rifilo una guardata del genere: Supera l’ostacolo, fallo, fallo.. e lei si alza.

Usciamo dal taxi e veniamo investiti dai flash dei paparazzi io con nonchalance scendo seguita dalla piccola Yale, che si nasconde timidamente dietro di me e da Serena e Dan che si tengono teneramente per mano e sorridono.

Blair, cara!”urla dolce come uno zuccherino Eliza investendomi con un profumo da quattro soldi e stringendomi tra le sue braccia, io sorrido per educazione senza, però voler sembrarle sua amica.

Eliza, ti trovo bene..”sussurro, lei mi sorride e poi scompiglia rifila un sorrisetto a Serena e Dan e si concentra sulla bambina.

Oh, ma la tua nipotina è molto simile a te ed ha lo stesso colore biondo cenere di Chuck da bambino, sai ieri mi ha fatto vedere alcuni album di famiglia. La madre, il padre e lui insomma si è pienamente aperto..”mi racconta civettuola, ovviamente lei sa che io e Chuck eravamo più di amici e so per certo, che sta macchinando qualcosa.

Attenta B. pare che dietro la maschera da dolce principessa di E. si nasconda una strega cattiva, ma a proposito di principesse chi è la piccola bambina al fianco della nostra Queen ?

Aspetto vostre notizie

Molto emozionante, beh.. Vogliamo entrare ?”dice acida Serena strattonandoci e facendoci entrare tra la platea.

Diamine è insopportabile”mi sussurra Serena, io sorrido e annuisco. Guardo la sala terribilmente rosa, sembra di stare alla festa dei 16 anni di Paris Hilton solo che si vedono meno scollature.

Insopportabile come il suo profumo..”continuo io, mentre la piccola Yale tiene salda la mia mano e Dan quella di Serena.

Oddio, mia madre!”dico riferendomi alla visione di mia madre e Cyrus parlare tranquillamente con quel essere senza sentimenti di Chuck Bass e sembra anche divertirsi.

E’ caduta in basso con questa mossa”aggiungo convinta, mentre Dan si è già allontanato da Serena e si è rivolto verso l’ assistente petulante e orrida di cui mi parlava Serena, anche lei sparita probabilmente da Carter. Perfetto, sono rimasta sola senza qualcuno che mi copra per non attirare la mia attenzione.

Blair Waldorf da quanto tempo”sento un sgradevole voce alle mie spalle e mi giro facendo una smorfia di superiorità.

Penelope”sussurro soffermandomi sul pancione messo in bella mostra, lei sorride soddisfatta facendomi mostrare “casualmente” la sua fede fresca, fresca di cerimonia.

Queen B. come mai non vedo il caro principe Louis ?”mi domanda allusiva guardando Yale, poi inizia ad alternarsi tra Yale e il mio anulare spoglio.

E’ in viaggio d’affari sai com’è tenere in piedi uno stato, regnare, party con soli partecipanti di sangue blu è impegnativo e tu come ti sei procurata quel pancione bazzichi ancora gli uffici di tuo padre ?”bersaglio individuato frecciatina tirata! Lei paonazza in viso ridacchia istericamente e si sistema il raccolto simile a quello di Amy Winehouse.

In realtà è un ragazzo molto importante e affascinante che si è laureato con me l’anno scorso si chiama Marcus Gaylord Fustembergh III forse ne hai sentito parlare a corte ?” mi informa dandosi qualche aria, io faccio l’indifferente.

Non penso a corte parliamo solo di gente raffinata e con..”mentre dico la frase la squadro da capo a piedi “Gusto”termino, lei è paonazza e con un’espressione stizzita.

Quella bambina ?”domanda nel suo tono avverto qualche vibrazione negativa.

Non ti devo spiegazioni e se non ti dispiace devo andare stare con l’erede di Amy Winehouse potrebbe far calare il mio status di principessa”detto questo scappo via, ma vengo fermata dalla visione di Nate con un’asiatica anzi con due asiatiche.

Nate, ma chi sono ?”gli domando in sussurro strattonandolo e avvicinandomelo.

Ci credi se ti dico che non lo so.. Cameriere un’ altro bicchiere di champagne!”è palesemente ubriaco e con dei bei occhi arrossati potrebbe solo rovinare la sua immagine di capo giornalista.

Forza meglio darti una ripulita, non vorrai che tutti ti credano l’erede di Chuck Bass..”

N, N, N capisco il tuo mal d’amore, ma ridurti in questo stato è troppo anche per un romantico come te.

Un vecchio detto recita: C’è chi scende e c’è chi sale, pare che Dan Humphrey ne abbia sentito parlare si, mentre saliva le scale insieme all’avvenente segretaria.

Continuate a regalarci gossip, lo sapete nell’ UES se c’è festa c’è scalpore.

Gli schizzo un po' d’acqua in viso gli sistemo la cravatta e gli pettino i capelli con il mio kit compresso nella pochette di Prada.

Avanti esci..”gli dico spingendolo verso l’uscita del bagno degli uomini, rimango qualche istante mi guardo allo specchio e dietro di me non vedo Yale. Dannazione dov’è Yale!?

Esco dai bagni correndo sui miei tacchi 12 e iniziando a cercare la mia piccola.

Yale.. Yale..”urlo sussurrando, ma nessuno mi risponde ad un certo punto le luci si fanno soffuse e sul palco compare Eliza seguita da Chuck, illuminata da un’enorme occhio di bue mi blocco un secondo per guardarli.

Salve a tutti e grazie per essere venuti io e Chuck presto ci sposeremo ed io diventerò la signora Bass! Adesso vorrei proporre un brindisi a me e Chuck, ma io non brinderò con lo champagne ma con dell’acqua!”annuncia festosa al momento non colgo il messaggio, ma poi quando sento tutti parlottare e lei sbattere la forchetta contro il bicchiere, che questo è l’annuncio di una gravidanza.

Come avrete capito io e Chuck saremo presto genitori”dopo la sua frase parte un’ applauso generale, mentre io fisso Chuck turbato quanto me dell’affermazione della compagna. Credo che sia stata una rilevazione anche per lui, lei lo abbraccia e lo bacia.

Sono passati 20 minuti dal grande annuncio ed io sono più turbata di prima, non riesco a trovare Yale. Continuo a girare per tutta la sala, ma di Yale nemmeno l’ombra adesso incomincio a preoccuparmi davvero e se qualcuno l’avesse preso lei è ancora una bambina, una dolce, innocente, timida bambina e nell’ UES è pieno di gente pervertita e se conosce Eliza molto probabilmente anche di basso rango.

Blair credo che questa sia tua..”mi sussurra Chuck che tiene la mano di Yale, che si stacca subito da lui e mi abbraccia forte io ricambio e poi mi abbasso alla su altezza.

Devi starmi sempre vicino, Yale”le spiego, lei annuisce e poi mi abbraccia ancora sotto lo sguardo curioso di Chuck.

E’ la vostra progenie, Waldorf ?”domanda acido, mentre lei si nasconde nuovamente dietro di me.

No, comunque tra poco vedremo la tua. Bass”

Immagino di si, comunque e te lo dice uno che ti ha visto quando ancora mettevi completi griffati alle Barbie questa bambina ti somiglia”

Tu trovi ?”

Già, se non mi sbaglio 5 anni fa eri anche tu incinta dell’adorato principe e adesso improvvisamente spunta l’innominata nipote di Louis. Curioso non trovi ?”

Non so di che parli comunque è tardi, molto tardi. Bel party”

Lui prende dal vestitino di Yale un capello.

Non è elegante trovare i capelli sugli abiti sartoriali. Notte Waldorf “
 

Grazie mille per le recensioni e grazie altrettanto per chi 
ha messo la sotria tra le preferite, seguite e ricordate.
Recensite siccome noto che è nelle preferita di molti!
XoXo

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Capitolo 5
*** The truth always comes to ligh ***


Buongiorno Dorota, vorrei vedere Blair”richiedo a Dorota, la fedele cameriera di Blair. Mi guardo intorno l’appartamento è cambiato molto da quando non ci ero tornato anni fa, da quando Blair ed io c’eravamo lasciati non passavo qui, credevo mi facesse troppo male.

Miss. Blair ha detto che può salire Mr. Chuck”mi accorda garbata e con un’ americano un po' scorretto la donna, che con i suoi occhi cristallini mi squadra e mi guarda finché ormai sono troppo vicino alla porta bianca dove dietro ad attendermi ci sarà Blair.

Busso dolcemente.

Chuck cosa sei venuto a fare ?”mi domanda repentina Blair, io sono abbagliato dalla sua radiosità e mai avrei potuto pensare, che i suoi capelli color cioccolato profumassero ancora di lavanda e gelsomino.

Sono venuto qui per parlarti, ma ho scelto il momento sbagliato ?”domando tranquillo sbirciando da dietro di Blair, vedo la piccola bambina distesa sul letto e che dorme tranquillamente.

In realtà Chuck sono appena le otto del mattino, vorrai ben capire che di solito le persone dormono..”mi risponde un po' scocciata, poi mi sorride pacatamente. Possibile che in cinque anni tutto quello che c’era stato tra noi sia scomparso ? Io non ho dimenticato nessun dettaglio del nostro amore, nemmeno la nostra prima volta.

Blair ho mandato un capello della bambina ad analizzare”le confesso tenendo lo sguardo basso, quando lo rialzo lei è diventata pallida come se avesse appena visto un fantasma. Impossibile, che questo le abbia fatto venire tanta paura?
“Blair so di aver sbagliato e.. Preferirei, che tu mi dicesti la verità. Voglio dimostrarti che sono cresciuto e.. E voglio sapere una cosa, questa bambina è tua figlia ?”

No.. E’ figlia di parenti di Louis, è semplicemente mia nipote..”sussurra timidamente, io le prendo la mano e resto senza dire altro per qualche istante il suo tocco leggero, le sue dita affusolate intrecciata tra le mie..

Blair sii sincera. Tanto se menti lo potrò scoprire tra un paio di ore”le ricordo, sono molto calmo vorrei recuperare un qualsiasi rapporto con lei.

Chuck è mia figlia, ma non è di Louis è.. E’ di un ragazzo, che.. Con cui ho trascorso una notte e.. Nemmeno mi ricordo di lui era il mio addio al nubilato e.. E ci ho fatto sesso”mi confessa, rimango un’ attimo spiazzato, ma almeno so che quegli inutili risultati non mi diranno nulla che già non so.

Grazie, devo andare.”sussurro e poi vado via tristemente.

Fuori piove a dirotto e il cielo è coperto da delle nuvole grigie, sembra di stare a Londra. Cammino fino ad arrivare a Centrall Park completamente deserta, mi metto seduto su una panchina la pioggia cade a dirotto sul mio cappotto nero e sui miei capelli corvini, ma non faccio altro, che pensare alla bambina di Blair.

E’ decisamente simile a Blair, ma il colore degli occhi, il colore dei capelli non è il suo e solitamente quel biondo cenere non è comune in ogni bambina tranne, che... No, non può essere quella non può.. L’ultima volta è stato a.. Alla festa della Constance, ma poi in quell’incidente si disse, che perse il bambino che portava in grembo e che si vociferava non fosse realmente figlio di Louis.

Sento qualcuno sedermi accanto e mi giro di scatto, vedendo Nate in condizioni realmente pessime e scadenti.

Nate, che ti succede ?”domando secco, ormai sono mesi che io e lui non parliamo più e tanto meno non ci vediamo anche solo per bere un bicchiere di scotch.

Ti sei mai sentito vuoto dentro, come se ti mancasse un pezzo de puzzle ?”

Perle di saggezze, Nathaniel. Comunque si mi sento anche adesso così”

Anche io, non posso vivere senza Farrah è più forte di me, lei è tutto per me”mi confessa, poi si passa le mani tra i capelli biondi bagnati.

Io credo di essere padre. Hai presente la bambina con cui gira Blair da un paio di giorni, beh ha lo stesso biondo cenere, che avevo io da bambino e ha lo stesso color nocciola dei miei occhi e anche la stessa “smorfia””gli dico serio, lui ridacchia.

Sappiamo entrambi che sei bravo nel sesso, ma non credo che tu riesca ad ingravidare una donna a distanza”si prende gioco di me, lo lascio fare sono inerme.

Nate, Blair non me la racconta giusta dice di essere rimasta incinta della bambina con uno di passaggio, ma, ma è matematicamente possibile”ragiono ad alta voce”Devo andare!”gli urlo
 

Grazie a tutte!
Allora questo mini-capitolo voleva essere un piccolo prologo per il capitolo
succesivo, che sarà più lungo.
Voleva anche essere una piccola spiegazione sul cuore spezzato di Nate.
Perciò grazie alle recensitrici, alle 16 ragazze che hanno messo la storia tra le preferite e.. A tutte voi!
Siete voi che vivete la storia io sono solo la "burattinaia"
XoXo

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Capitolo 6
*** I am ready for anything ***


Sono appostata dietro la porta dello studio di Chuck, lo sento parlare al telefono e farfugliare convenevoli ad un dottore.

Senta ho bisogno, che confronti il mio DNA con quello della bambina”dice freddo, ma no! Diamine è piuttosto scontato, che lui sia il padre di quella bambina si raggruppano fin troppe coincidenze e quella dannata bambina potrebbe rovinare anni e anni di duro lavoro per entrare nelle grazie e nel letto di Chuck. Se lui dovesse scoprire di essere padre io me ne dovrei tornare in Ohio e lavorare in un dannato fast food e sorbirmi le riprese di Glee, non che non mi piacesse, ma trovo noioso vedere i figli dei vecchi personaggi alle prese tra canzoni e stereotipi e poi ora sono abituata a vestirmi in un certo modo, a vivere in un certo modo e non mi sono rifatta il naso per mostrarlo a qualche grassone in fila per prendere delle patatine fritte, no, no e poi mai!

Sento dei passi, mi allontano e vado verso il corridoio. Scruto Chuck, nel suo completo nero e il suo modo di fare strafottente e da finto innocente, ma ormai è da tempo che lo conosco e seguo so, che devo fermarlo o meglio farlo soffrire è l’unica maniera.

Amore, come stai ?”domando iniziando il teatrino, che ormai fa da padrone nella nostra “relazione”

Ho mal di testa, credo che andrò a letto..”sussurra, poi si mette due dita sulle tempie e se le massaggia.

Vuoi compagnia ?”gli accarezzo il braccio e lo guardo maliziosamente, lui mi sorride e dissente con il capo.

Magari un’altra volta ..”

Quando sento la porta della camera da letto chiudersi entro nel suo studio e vedo dei documenti sopra la scrivania in mogano. Mi siedo e chiamo l’uomo chiamato da lui poco prima, mi risponde una voce maschile.

Mr. Bass ?”

No, Eliza Saint la futura moglie di Mr. Bass, senta non è che potrei venire da lei devo parlare faccia a faccia”

Certamente”

Ci vediamo tra qualche minuto”

Chiudo la telefonata, vado a prendere il mio cappotto e me lo infilo mi guardo intorno non voglio perdere la mia casa.

Amore io esco!”urlo salutandolo, poi entro nell’ascensore e non ricevo una sua risposta.

E’ piuttosto chiaro, che lui ami Blair ma io non voglio perdere il mio impero, non voglio perdere nulla di tutto questo, quella Blair mi ha portato solo guai ho dovuto fingere di essere incinta e adesso dovrò sperperare una quantità enorme di denaro per far tacere quell’uomo e dovrò anche scioccare Chuck con i risultati del test di paternità. Una cosa da non poco siccome lui non si scandalizza quasi di nulla, nemmeno quando gli ho detto che venivo dall’Ohio si è turbato, ma appena è arrivata quella troietta, che in questi ultimi tre anni ho cercato di imitare in tutto e per tutto lui ha iniziato ha diventare quasi un idiota con gli occhi chiusi!

Cammino come un’idiota cercando di capire dove si trovi lo studio di quel dannato medico, così decido di chiamare Arthur con cui ho instaurato un rapporto di amicizia.

Arthur, pronto ?”

Miss. Eliza?!”

Si, mi dovresti dire dove si trova lo studio del medico dove Chuck si rifugia per i test del DNA e robe simili..”

Se vuole la porto io, dove si trova ?”

Sono a Centrall Park”

Arrivo fra una decina di minuti”

Mi incammino e vedo le due persone di genere femminile, che più odio. Blair mi guarda attentamente e quando mi avvicino abbozza un sorrisetto.

Ci incontriamo dappertutto!”esclamo divertita, mentre Blair stringe la mano alla bambina entrambe indossano dei guanti di pelle nera e un cappotto rosso. La bambina ha la stessa impressione strafottente e da snob di Chuck, che mi fece capire 3 anni fa che lui sarebbe stato la mia gallina dalle uova d’oro.

In effetti.. Come procedono i preparamenti del matrimonio ?”mi domanda disinteressatamente, io sorrido e rimango un’ attimo in silenzio. Di certo non avrei potuto dirgli, che il matrimonio era completamente nelle mani di mia madre una donna, che come idolo aveva Dolly Parton certamente avrei fatto una pessima figura.

A meraviglia, anche se con la gravidanza hanno rallentato sai.. Sono estasiata essere madre è.. è magnifico, anche se tu non mi puoi capire non avendo figli”questo è un piccolo avvertimento, per far capire a Blair, che io so e anche per farle capire, che Mr. Bass è MIO.

In verità tu non sei ancora madre, madre è chi cresce un bambino e gli insegna sani principi e anche il senso del pudore. Per esempio se avessi una figlia non la lascerei mai uscire conciata come una qualsiasi cittadina dell’Ohio che ha sbagliato parco”mi dice tagliente, avrei dovuto capirlo che contro Blair nessuno può, ma è complicato vedersi soffiare il trono da lei.

Giusto. Senti, ma mi chiedevo è vero che tu avevi fatto l’amore con Dan Humphrey? Sai me lo sono sempre chiesta, perchè nel libro diceva chiaramente così”

No, no.. C’è stato solo un casto bacio oltretutto Chuck si era arrabbiato per un bacio figurarsi se ci avessi fatto l’amore..”mi spiega, e sul mio viso compare un sorriso alquanto diabolico, ma non è colpa mia, ma del mio amore per l’ East Side..

Scusami, ma devo andare a fare shopping. Ci vediamo in giro”

Mi trovo davanti al medico con la camicetta sbottonata, con le labbra velate di rosso e il ghigno malizioso.

Senta farò qualsiasi cosa pur di truccare gli esami di paternità della bambina”sussurro seria, l’uomo ammira la mia scollatura e poi fa risalire lo sguardo sui miei occhi color nocciola.

Mi dica cosa devo fare”

Cambiare Charles Bass in Daniel Humphrey”ordino, lui annuisce e poi si avventa con foga verso di me.
 

Grazie per avere recensito e per avere messo la storia tra le seguite e preferite!
Dunque il prossimo capitolo sarà decisamente migliore e con le foto, per il momento vi dico di "accontentarvi" perchè tra la scuola e il resto è già buona che sono riuscita a scrivere e scusatemi per l'attesa!
XoXo Miss Chanel conosciuta meglio come Camy

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Capitolo 7
*** Goodbye ***


Tranquillità ? Un’ eufemismo nell’ UES. Sopratutto quando un uccellino o meglio una cicogna è venuta a darmi notizia di un pacco finito al destinatario sbagliato, ma non vi preoccupate ho già informato Blair presto la sua bambina sarà di nuovo con lei.. Oops, ma la sua bambina è già con lei da parecchio! Ebbene si la nostra Queen B non è più l’ Ape Regina, ma la Regina Madre. Un dubbio, che deve essere ancora risolto è chi è il caro Re ? Lascio a voi il modo di scoprirlo.

Gossip Girl

 

Blair ti voglio molto bene, e lo sai ma credo tu debba dire che Chuck è il padre di Yale tanto ormai tutti sanno che sei madre e credo che a breve sapranno anche che tu e Louis non state più bene insieme. Voglio dire la sfilata di tua madre è già finita da un po' e tu non sei ancora tornata a corte uno più uno fa due”conversa tranquillamente Serena, mentre si gusta un beagle seduta su una panchina in legno verniciato di verde a Centrall Park.

Serena anche io ti voglio bene e per questo ti dico chiudi quella boccaccia!In primo luogo: non è affatto vero il detto che chi è incinta mangia per due. Secondo: tu dovresti ancora a dire a Dan che, sei incinta di un mese perchè tra un po' la scusa del “non vado più a correre” non reggerà molto come i bottoni dei tuoi pantaloni”le avevo risposto, certamente avrei dovuto parlare a Chuck dall’ultima volta che ci eravamo parlati le cose non andavano certamente bene tra me e lui, non che prima andassero meglio però... Con Louis le pratiche del divorzio erano preparate e sarebbe arrivato tra poco per firmarle, così da rendere pubblica la nostra separazione e così avrei potuto fare qualche intervista su Hello! E anche Marie Claire.

Serena aveva interrotto la sua colazione, guardandomi storto e poi guardando il suo beagle con le labbra tremanti aveva addentato il dolce ipercalorico e poi si era pulita con un fazzolettino.

Facciamo un patto: io dirò a Dan della gravidanza stasera a cena e tu dirai di Yale a Chuck sempre stasera durante una cena dove ci saranno tutti quelli che conosciamo. Ok ?”la proposta non era per niente allettante due scandali in una sera sola, non era matematicamente possibile in più io ero già sotto bersaglio dei media e Gossip Girl non avrei sopportato anche le attenzioni spasmodiche di mia madre, certo vedere Eliza sconvolta, però era un grande pro, ma i contro erano anch’essi molti.

Andata!”annuncio convinta stringendo la mano di Serena, ancora sporca di zucchero.

Scusa, B.”sussurra poi, passandomi il fazzolettino sotto i miei occhi inorriditi.

Alla fine non dovrebbe andarmi tanto male, molto probabilmente Chuck vorrà far finta di niente ed io potrei vivere felice e contenta con la mia bambina.

Blair, vieni a spingermi ?”mi domanda Yale, con i suoi occhioni da cerbiatta. Io distolgo lo sguardo da Serena, mi concentro sulla più bella creatura del mondo e le sorrido.

Certamente”dico energica annuendo e alzandomi, mi sistemo la gonna e poi prendo per mano la mia piccola accompagnandola fino all’altalena.

Pronta ?”le domando quando ormai è già seduta, lei annuisce e gira il capo sorridendomi. Mi preparo per darle la giusta spinta, quando Serena mi si avventa contro spingendomi e strattonandomi.

Come hai potuto ?! Io non riesco a crederci!”urla furiosamente, mettendosi di tanto in tanto le mani tra i lunghi capelli biondi.

Io mi fidavo di te!”urla piangendo”Credevo fossi mia amica”continua, ma alla fine getta furiosamente il telefono a terra e corre via stringendo i manici del suo bauletto di Gucci.

Tutti i bambini ridono, alcune mamme li hanno portati via e altre si sono radunate per ovviamente spettegolare.

Non c’è nulla da vedere!”urlo, prendo saldamente il braccio di Yale e la strattono per seguirmi fino ad un dannato posto dove non ci sia nessuno se non io e lei. Saliamo in una stanza del primo hotel, che mi è capitato di vedere durante il tragitto credo sia il Palace, ma non ne sono pienamente sicura. Sono ancora troppo incredula, sono ancora troppo scioccata, sono ancora troppo arrabbiata con Serena per aver fatto una simile scenata. E poi per cosa ? Per quale motivo ? Non riesco a spiegarmelo. Il mio blackberry vibra nella mia tasca del cappotto, lo estraggo e noto le dieci chiamate perse di.. Dan e un messaggio ancora non letto. Prima leggo il messaggio che, scopro essere un blast di Gossip Girl:

 

Allarme paternità UES, allacciate le cinture perchè questo volo è appena entrato in turbolenza sapevamo tutti della piccola Waldorf, avevamo anche assodato che la piccola principessa non fosse così tanto regale e che perciò non fosse una Grimaldi, ma non avremmo mai pensato di farle cadere lo status in questo modo: Una nuova Humphrey per B. ? Ma come, non era stata lei a dire che gli Humphrey erano penosi, beh meglio ricredersi da quando una di questi è sua figlia. Pare che S. non abbia preso bene la notizia oppure la bilancia oggi le ha detto che ha messo su qualche chiletto a furia di mangiare beagle ?

Gossip Girl

 

Dannazione! Dannazione!”impreco, poco dopo si sente bussare alla mia porta. Chi diavolo era adesso ? Credo, che questa sia la peggiore giornata della mia vita! Tutti pensano che mia figlia sia la figlioletta di Humphrey e appena dirò il contrariò chi mi potrà credere ?! E chi avrà mai detto questa cosa a Gossip Girl, beh chiunque sia stato me la pagherà cara.

Mi alzo dalla poltrona e vado ad aprire la porta.

Chuck..”sussurro sorpresa, lui è sulla soglia con uno dei più bei completi gessati che abbia mai visto ed un cappotto grigio cenere tra le mani ha la mia nuova Prada rosso rubino.

Ho trovato la tua borsa al parco ed ho pensato di riportartela”mi annuncia sporgendo le braccia verso di me per porgermi la borsa, io la prendo.

Come facevi a sapere dov’ero ?”domando secca guardando le sue Bottega Veneta che, non si schiodano dalla moquette color amaranto.

Gossip Girl parla molto di te, in questo periodo”mi spiega, poi fa come per andarsene ma io lo blocco per un braccio.

Yale non è figlia di Dan”annuncio sicura, lui si gira e si immobilizza davanti a me.

Non è una questione che, mi riguardi”

Invece si, vedi Chuck io capisco come tu ti senta adesso perchè io ho provato lo stesso quella sera al galà quando Eliza ha annunciato che avreste avuto un figlio e.. E quando le ho visto l’ Harry Winston all’anulare”

Tu non sai come mi senta, tu non saprai mai cosa vuol dire sentirsi vuoto dentro. Come se ti mancasse il fiato, come se volessi morire sai quante volte ho desiderato morire piuttosto che starti lontano. Ora tu devi stare in silenzio, come ho fatto io quando tu ti sposavi. E’ finita. E credimi io non voglio che riprenda mai e mai più.”

Ogni sua parola è come un coltello dalla lama tagliente che mi infila ogni parte del cuore ed infine il cuore. Non c’è dolore peggiore che perdere il proprio amore.

Addio..”sussurro in lacrime, lui mi guarda e poi avvicina il capo verso il mio. Mi bacia dolorosamente la fronte e poi si allontana lasciandomi piangente e solo con la nostra bambina.

 

Scusate il ritardo, ma avevo un casino di problemi! Allora, sono estremante felice che la storia vi piaccia!.. Sono così felice!! adorate la mia fan fiction??!!

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Capitolo 8
*** I have to shed some light on this mystery ***


Blair è tutto ok ?”mi domanda timidamente Yale, sedendosi accanto a me in quell’angolo della stanza. Io la guardo assomiglia così tanto a Chuck, quella sua stessa espressione di preoccupazione, quella sua stessa smorfietta perenne.

Sai puoi chiamarmi mamma alla fine lo sono, non pretendo che tu lo faccia, però..”sussurro in risposta, mentre le accarezzo i lunghi capelli lisci. Lei mi guarda per qualche istante e mi asciuga un paio di lacrime, la figlia che aiuta la madre così piccola, mi sento ancor di più in colpa e afflitta.

Mamma.. Hai litigato con zia Serena e ora sei triste ?”domanda, anche se la sua più che una domanda sembra un’affermazione e penso a quanto sia terribilmente perspicacie come il padre ed intelligente come me.

Si, ma vedi è tutto così complicato. Anima mia non penso capiresti..”

Potrei fare uno sforzo. Sai all’orfanotrofio mi veniva sempre detto che io ero terribilmente intelligente e anche scontrosa, ma quello non so cosa voglia dire”mi spiega iniziando a gesticolare, riesce a farmi scappare una smorfia e pare accorgersene perchè sorride soddisfatta.

Devi sapere che ho dei problemi con il tuo papà.. In effetti vorresti sapere chi è il tuo papà ?”le chiedo mentre inizio a passare le mie dita affusolate tra i suoi capelli lisci e setosi, mentre mi annuisce energicamente.

E’ Chuck, ti ricordi quell’uomo alto che qualche settima fa al galà ti ha riaccompagnata da me ?”mi guarda per un’ attimo spaesata e poi mi sorride.

E’ quello il mio papà ? Io credevo fosse Dan, insomma zia Serena ha detto così”

Serena. E’ tutto un malinteso.. Allora qual’è il tuo film preferito ?”le domando per cambiare discorso, lei mi guarda e poi mi sorride.

E’.. New Moon. Devi sapere mamma che all’orfanotrofio ci facevano vedere solo la saga di Twilight”mi spiega, poi mi alzo e le tendo la mano per aiutarla. Twilight non che non trovi Taylor Lautner sexy o almeno affascinante è che credo sia roba per semplici ragazzine, che non conoscono Saks; poi mi ricordo Serena, lei che era tanto patita per Twilight e che parteggiava così tanto per il lupo e che mi raccontava inutili storie su Dan che, avrebbe dovuto andare ad un galà dove ci sarebbe dovuta essere Stephen Mayer.

Magnifico io sono una fan di Twilight!”dico con finto entusiasmo, la piccola fa finta di non aver capito e poi si mette distesa sul grande lettone, mentre io avevo appena comprato il film che stava per cominciare.

Mi distendo accanto a lei, la stringo verso di me, verso il mio grembo sembra esserne felice. Sono piuttosto inorridita nel vedere come si veste quella sciatta ragazza di nome.. Ehm, Bella e di come tutti vogliano il meglio per lei. Yale sembra molto concentrata, solo adesso riconosco che questo è un momento madre-figlia molto speciale non potrò recuperare la sua infanzia ma da oggi in poi non mi perderò nulla, nulla, nulla della sua vita.

Sento le palpebre farsi pesanti, iniziano a sbattere veloci e l’ultima cosa che, mi ricordo di aver visto è il tizio con i muscoli in bella vista e la ragazza sciatta ancor più sciatta con delle belle borse sotto gli occhi.

Quando li riapro sento dei rumori, due voci entrambe familiari, una di Nate e l’altra della mia bambina.

Nate ?!”domando con un tono impastato dal sonno, ma lo stesso squillante e preoccupato per l’incolumità di Yale.

Così mi chiamano..”dice con un tono di sarcasmo sorridendo alla mia piccola, che sembra essere alquanto invaghita di Nate.

Io pensavo ti chiamassero barbone. Diamine raditi quella barba!”urlo stridula, poi mi alzo e mi sistemo la gonna blu. La sua barba incolta, i suoi occhi azzurri sono accesi ed i suoi capelli arruffati non me lo sarei di certo immaginata così, ma l’idea di lui e di mia figlia insieme mi faceva riflettere possibile, che a 17 anni avrei pagato per un’immagine del genere e che ora pensi a quanto sia fuori posto lui ?

Ragazzo solitario o non ragazzo solitario ?”mi dice imitando il tono solenne, io sorrido in modo falso e mi siedo sul sofà accanto a lui.

Non ragazzo solitario, ma piuttosto qualcun’ altro..”mentre attuo la mia confessione mi blocco. Nate uguale migliore amico di Chuck uguale se gli dico qualcosa spiffererà.

E chi ?”domanda incuriosito

E’ un segreto”ribatto maliziosa. Poi mi alzo e inizio a camminare senza una meta per tutta la stanza.

Piuttosto chi è Farrah ? Gossip Girl continua a mettere foto di una ragazza minuta, che ha tutta l’aria di essere ispanica”

E’ ispanica, infatti. E’ sempre allegra, svampita ma in un modo dolce ed affascinante e mi perderei sempre in quei suoi occhi da cerbiatta scuri color cioccolato e poi è terribilmente semplice. Vive a Soho e ama la musica, sentirla cantare sotto la doccia era un momento di assoluto piacere per me anche se lei era stonata”mentre parla si vede, che ne è ancora innamorato e che non la potrà mai dimenticare.

Nate tu la ami, giusto ?”gli domando in modo materno, come se mi preoccupassi del suo tenere cuore.

Si, ma ormai è acqua passata..”

Non mi pare, acqua passata siamo io e Serena, ma lei, Farrah lei è ancora storia”gli spiego ravvedendomi accanto e accarezzandogli la schiena.

Hai ragione, ma cosa dovrei fare ? Dovrei andare da lei e dirle riproviamoci ?”

Si, ma dovresti farlo con stile, con classe insomma devi farla sentire desiderata. Ricorda noi donne vogliamo sentirci desiderate. Ed ora va, ma prima compra una dozzina o anche più di rose scarlatte”dopo avergli dato qualche consiglio lo vedo alzarsi e andare via, ma poi lo vedo avvicinarsi e darmi un bacio sulla guancia e poi ne da uno a Yale, che è andata a fare zapping.

Sento il mio blackberry vibrare e corro a vedere chi sia è Dan.

Pronto ?”
“Perchè ? Come ? E sopratutto quando ?”mi fa una raffica di domande e poi si blocca

No, no, no. Dan Gossip Girl si sbaglia io non assolutamente stata con te e credo tu dovresti saperlo..”

No, perchè mentre stavo tornando a casa ho trovato il mio pc, i miei effetti personali per strada e una Serena alla finestra che sbraitava..”

Lo so, lo so.. Non ho idea di chi abbia sparso il pettegolezzo, ma chiediti perchè abbia creduto ciecamente alla prima scusa per lasciarti ? Dan tu la tradisci con Alessandra! Non ti stupire, è stato più rapido, ma alla fine sarebbe accaduto. Prima o poi.”mi sfogo, mentre la mia piccola è intenta ad origliare.

Io.. Non l’ho mai tradita, insomma ci sono state le occasioni, ma io la amo e se ami realmente una persona non vorresti mai farla soffrire”

Tu la stai facendo soffrire, è tutto”

Chiudo la telefonata e mi butto a peso morto sul materasso, la piccola mi guarda curiosa e scoppia a ridere.

Riprendo il blackberry e compongo il numero di mia madre.

Mamma mi potresti tenere Yale per stasera ?”

Ovviamente”

Grazie, ci vediamo tra poco”

Devo parlare con Chuck, devo scoprire chi ha messo in giro i pettegolezzi.

Devo fare luce a questi misteri.
 

Ed eccomi con un'altro capitolo, sono stata rapida ? Sono stata brava, sono genitle con me stessa dai.. Ma le migliori siete voi che con le vostre recensioni mi spornate e beh, che dire la storia è tra le preferite di diciotto persone.. WoW grazie mille, davvero! Ed ecco delle foto come promesso!

 Blair Nate Farrah

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Capitolo 9
*** Your fairytales will not have a happy ending ***



Blair POV
 
Cammino sinuosa nel mio Chanel, tamburello la mano contro le porte dell'ascensore. Dio. Sono nervosa, come non mai. Entro nell'appartamento, vedo Chuck come non l'ho mai visto; non si è fatto la barba, non indossa né un pappilion né una cravatta e la cosa più sconvolgente sono i suoi capelli: non pettinati. Il discorso, che mi ero fatta durante il tragitto per raggiungerlo è dimenticato. Non ho più le parole.
Faccio un passo avanti. Vedo i suoi occhi scrutarmi, i miei occhi color cioccolato incontrano i suoi nocciola.
"Chuck..."un sussurro, riesco a ricordarmi solo questo del mio discorso. Riprovo, ci riprovo voglio ricordarmi le parole.
"Blair"la voce squillante ed irritante di Eliza, che da buona padrona viene ad accogliermi. E' in vestaglia, una vestaglia bianca di raso si vede il suo ventre rigonfiato, il suo ventre fasullo, perchè sono certa che lei non sia incinta.
"Eliza, e-ero venuta da Chuck per parlargli" apostrofo sentendomi insicura , mi maledico. 
"Prego, quello che gli devi dire sicuramente lo posso ascoltare anche io, la sua dolce metà, la sua futura mogliettina e la madre di suo figlio.
"Certo. Chuck..." inizio a parlare, ma lui non si volta. "Chuck, guardami. So quanto è stato doloroso per te vedermi andare all'altare con Louis,ma so anche che tu mi ami, credo che tu ami ancora. La-la bambina, Yale, che si vede sempre con me... E'-è nostra figlia, non di Dan. E' tua e mia, è nostra."sono sincera,una lacrima riga il mio volto, di porcellana. Lui mi fissa,poi fissa Eliza.
"E' impossibile, che tu riesca a mentirmi così spudoratamente. Ho fatto un test di paternità, che conferma che è Daniel il padre. Mi spiace, Blair, ma la favola non avrà un lieto fine" dice piccato, i suoi occhi sono lucidi come se da un momento all'altro possa piangere. La mia favola non avrà un lieto fine, giusto; ma pensavo, che lui avrebbe addolcito la mia vita. "Da me si va solo via, perchè tu sei così ostinata nell'amarmi ?" va diritto verso le scale, mi viene voglia di seguirlo, ma rimango inerme. Sento per l'ultima volte il suo profumo. Vedo i suoi occhi per l'ultima volta.Scruto la sua figura per l'ultima volta.
"Te l'avevo detto, lui ama me. Capito ? Waldorf, devi scomparire da Manhattan, che ora appartiene alla futura signora Bass, vattente" dice tranquillamente, con una nota di arroganza."Era destino, che io diventassi una Bass" mi sussurra avvicinandosi a me, io mi asciugo il viso e assumo un'espressione fiera.
"Il destino è per i perdenti. Tu, non sarai mai una Bass per esserlo ci vuole grazia, charme, fierezza e inteligenza cose che a te mancano" 
Cammino, verso l'ascensore. Ho fatto tanti passi indietro con Chuck, ora non rido più, io non parlo più.
-
"Serena, ti prego."urlo disperata sotto il palazzo, la pioggia scende copiosa dal cielo bagnandomi."E' vero sono una stronza, ma io non ho MAI avuto una figlia da Dan! Si, forse negli ultimi cinque anni sono stata una pessima amica, una pessima figlia, una pessima moglie e una pessima madre, ma voglio ricominciare. Tu vuoi ricominciare con me ? Vuoi di nuovo essere la Serena Van Der Woodsen energica, solare e l'unica vera amica di Blair Waldorf ?" 
Serena, si affaccia dalla finestra della cucina. Vedo i suoi capelli biondissimi spiccare, nella giornata più grigia di New York.
"Sai, Blair, ho sempre pensato che tu fossi un'amica fidata, ma ora mi accorgo di quanto tu sia sbagliata per me. Io e te siamo troppo diverse, poi tu sei una vera stronza. Pretendi di venire qui, fare la tua solita autocommiserazione e credere, che io ti abbracci ? No, te ne sei andata cinque anni fa e forse era meglio se restavi dov'eri" 
Scappo via, via da quell'appartamento e mi rifugio a Centrall Park in uno dei posti più isolati e tranquilli, che io conosca. La pioggia continuava a scendere incessante, la guardo rannicchiata sulla mia panchina. Si è fatta sera, ma la pioggia non smette di scendere copiosa ed il vento rigido di New York mi fa rabbrividire. Esco dal mio nascondiglio, mi metto sotto la pioggia copiosa. Piango, ringrazio le goccie che coprono le lacrime bollenti, che mi rigano il viso. Penso, che la pioggia non lavi via il dolore dal mio corpo, dal mio viso solo il tempo lo toglierà.
"And I will always love you. I always love you. Non piangerò, Chuck, non piangerò per te" sto cantando sotto la pioggia, improvviso un ballo e poco dopo non so come mi ritrovo accasciata a terra, la pioggia che mi cade addosso e le lacrime che sgorgano dai miei occhi.
-
"Salve, Eleonor vorrei vedere Yale"

 
Salve adorate,
scusate per i mesi e mesi di totale assenza, ma...
Avevo perso la voglia, le idee e sono l'unica a cui la quinta stagione 
non da emozioni, come la prima  o la terza... 
Insomma,  a parte l'ultimo episodio  e qualche altro gli altri non mi soffisfano!
UFF
Comunque,
eccomi qui con un nuovo capitolo un pò corto, ma meglio di niente.
Recensite, e grazie alle 18 persone che hanno messo tra le preferite  la storia!
Camilla 

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