In principio vi era il silenzio
nulla di anomalo, tutto comune,
ma venne il dì in cui il fato si rivelò
e avvenne ciò che la sua vita cambiò.

Oh civetta che voli nel cielo,
donami la saggezza nascosta dal tuo velo.
Oh cigno che possiedi l'eleganza,
elargisci all'uomo una forte speranza.

Uccelli voi tutti che volate sul mondo,
datemi la forza per raccontare fino in fondo
la storia del mio amato bianco corvo
dalla sua nascita alla sua eternità.

Il giovane si svegliò nel suo giaciglio,
quando l'amata, lontana, chiedeva consiglio:
come aprirsi alla cruda e dura vita,
come affrontare quella lunga e ripida salita.

La sua risposta, per quanto breve,
fu detta con dolce parola lieve,
rivelando segreti dello spazio e del tempo
che sono nascosti nel bisbiglio del vento

L'amorevole ragazza il significato capì
e verso un nuovo mondo partì
per trovare la vera e nuova speranza
che sta nascosta nella vita e  nella sua danza.

Se ne andò dalla casa del padre per raggiungere il ragazzo tanto amato.
 Insieme partirono verso l'ignoto, sapendo che tutto ciò che necessitavano
 stava solo lì nel loro amore e nella loro unione spirituale.

Ah dolce amore che forza rendi,
un abbraccio del nulla prendi.
Forse sei maledizione dell'incosciente,
un dubbio l'amante inesperto sente...
 
“Sono spaventato a morte dalla caduta,
dell'amore, dalla sua volontà perduta...”
Queste parole furon dette dall'innamorato,
che terrorizzato sfuggiva veloce dal suo passato.

Lontani da casa i due si separarono,
forse non trovarono ciò che sperarono...
Sogni infranti di cristallo ambrato,
sogni decaduti di buio colorato.

Il ragazzo se ne andò tra le fredde lande del Nord, dove il sole non tramonta mai
 mentre la dolce fanciulla trovò riparo ad oriente, nella foresta piena di vita e di magia.

“ Ghiaccio, freddo e pungente più del Sole,
sempre allo zenit, compagno delle mie parole,
 dei miei pensieri, delle mie cicatrici...
Amore, sei l'unica e la più difficile via per essere felici...

Dannato sia io che nell'ignoto la abbandonai,
maledetto, per il male che le procurai!
Puniscimi, oh Dio, per ciò che ho fatto...
Non ho adempiuto al mio unico patto!”

A quelle parole una luce discese
e furon perdonate le sue offese...
Avvicinatosi però al vicino cristallo
si accorse la punizione per il suo fallo...