-Malfoy
mi stai
ascoltando o ti sei rimbambito del tutto?- gli chiese Rose, vedendolo
fissare i suoi occhi, imbambolato. -io...devo uscire- disse prima di
spintonare lontano la ragazza, e andarsene dalla Sala Comune. Non
poteva essere vero, si, si era sicuramente sbagliato. Quel profumo
non poteva appartenere alla Weasley, quel profumo cosi fresco e
dolce.
-ehi
Malfoy!- lui spalancò gli occhi, non poteva essere vero,
che voleva ancora oltre avergli rovinato la giornata? -che vuoi
Weasley?- gli disse girandosi con aria palesemente scocciata -volevo
ricordarti che sabato c'è la partita, augurati buona
fortuna! Non
vedo l'ora di vedere la tua faccia quando non riuscirai a parare
nemmeno uno dei miei tiri- lui sogghignò, tutti gli dicevano
che
quando lo faceva somigliava terribilmente a suo padre -io starei
attenta alla testa invece, fossi in te...non vorrei mai che un bolide
lanciato da uno dei miei battitori, arrivasse accidentalmente sulla
tua testolina- lei non rispose, facendogli solo una smorfia mentre se
ne andava sussurrando parole come ''stupido'' ''brutta serpe'' e
''platinato''.
Il
famoso giorno della
partita arrivò, portando la vittoria a Corvonero. Prima di
scendere
dalla scopa, Rose si avvicinò a Scorpius -hai fatto
più schifo del
solito oggi Malfoy, sai? Cos'è ti piace comprare
l'ammissione come
tuo padre, o è la mia immensa ed evidente
superiorità a distrarti?-
lo guardò arrogante, mentre gli volava intorno con la scopa
con aria
baldanzosa -primo, non insultare mio padre! Secondo, prima che tu
possa distrarmi...- -cosa succederà eh? Corvonero vi ha
già battuti
mi pare- lui si avviò a terra, seguito dalla rossa -non mi
sfidare
Weasley- -altrimenti che fai? Tremo di paura- sussurrò alla
fine
lei, scoppiando poi a ridere. La ragazza fece per andarsene, quando
lui la prese per un braccio, avvicinandola a sé
pericolosamente,
zittendo tutto lo stadio che fino ad un secondo prima esultava per i
Corvonero e ora tratteneva il respiro. I loro occhi si incontrarono,
Scorpius la guardava sorridendo, la stava provocando -mezzanotte,-
aveva la gola secca, il cuore gli martellava nel petto, ma cercava di
nasconderlo più che poteva -torre di Astronomia-
-sarà un onore
umiliarti due volte in un giorno, Serpe- disse Rose, prima di
lasciare la presa con uno strattone e andarsene in spogliatoio.
-Scorpius
sei un
deficiente! Quella è la mia ragazza- ormai erano due ore che
Zabini
continuava a urlargli contro cose del tipo ''vuoi lasciare in pace
quella famiglia?'' ''se ci vai credimi, la nostra amicizia è
finita'' ''prova a farle male, poi ti spacco io'' -senti Zab...non
posso non andare, farei la figura del vigliacco! Ma ci andrò
piano,
promesso- -vengo anche io- disse il moro dopo un lungo silenzio -non
servirà- era una voce femminile, la voce di Rose
precisamente -Nic,
credi davvero che mi servirà una mano?- -ma...- -no, meno
siamo
fuori dal letto meglio è- Nicholas alzò le mani
in segno di resa,
per poi prendere Rose e andare a cenare con lei tra i Corvonero.
Erano
dieci minuti che lo
aspettava ''lo sapevo, quello lì non ha neanche le palle per
uno
stupido duello''. Come non detto, il ragazzo arrivò con
tutta la
calma immaginabile -tranquillo, non ti stavo aspettando-
sbottò Rose
ironicamente -oh per fortuna, pensavo di essere in ritardo- -ma
quanto sarcasmo Malfoy, vediamo se sarai ancora propenso alle battute
tra un po'...Stupeficium!- il ragazzo, preso alla sprovvista,
riuscì
a parare per miracolo -si vede che hai per famiglia un branco di
zoticoni, nessuno ti ha mai insegnato a duellare?- -zitto e
combatti...Impedimenta!-gli incantesimi offensivi si susseguirono
l'uno dopo l'altro: fu probabilmente la rabbia a giocare a sfavore di
Rose, che venne scaraventata addosso ad un telescopio -merda...-
sussurrò la ragazza cercando di alzarsi senza
però riuscirci; si
toccò la fronte accorgendosi che sanguinava, inoltre la
testa le
doleva parecchio.
Quasi
senza volerlo, il biondo si avvicinò a lei,
abbassandosi per osservare la ferita -non è profonda- la
rassicurò,
mentre le teneva il volto tra le mani per osservare meglio il taglio
-ecco...ehm, forse posso guarirtela- -oh no no no, tu non mi guarisci
proprio nulla Malfoy, preferisco morire dissanguata che essere in
debito con te- rispose lei cercando di allontanarsi -Rose...- non
riuscì a continuare, l'aveva chiamata Rose, Rose?!
''Scorpius sei
un'idiota''. Lei lo fissò per qualche istante -devo...devo
aver
preso una bella botta! Giurerei di aver appena sentito il mio nome
uscire dalla tua bocca!- lo guardò incredula, scoppiando poi
a
ridere. Vedendo che il ragazzo la fissava senza dire nulla, la sua
risata si spense subito -che c'è? Mi stai fissando ancora
come
l'altro giorno- sembrava che le volesse scrutare l'anima
-tu
hai quel
profumo...- -ma di che diavolo parli? Per fortuna che tra i due
quella ad aver preso una botta in testa, sono io- disse più
a se
stessa che al biondo, che ancora aveva le mani sul suo viso. -posso
baciarti?- non le diede il tempo di rispondere, appoggiò le
labbra
alle sue: labbra che gli sembravano così calde, infuocate,
così
morbidi. Lei, forse per la botta in testa, o per chissà
quali altri
motivi non lo respinse, anzi approfondì il bacio, cercando
l'accesso
alla bocca di lui che non si fece attendere. Si staccarono solo
quando a entrambi mancava l'aria per respirare, Scorpius con la
fronte poggiata su quella di Rose -che stiamo facendo? Io ti odio...-
Scorpius rise, e Rose si accorse come fosse dannatamente bello,
dannatamente vicino e di quanto lo volesse dannatamente suo
-anche io ti odio, Weasley- ora fu lei a sorridere -solo una volta-
gli sussurrò piano, con dolcezza, prima di stendersi sopra
di lui e
cominciare a spogliarsi a vicenda.
Gemiti
e respiri
affannati riempirono la Torre di Astronomia quella notte, i due
amanti sembravano non stancarsi mai del corpo dell'altro. Quando,
abbracciati e nudi videro l'alba, Rose parlò di nuovo -solo
una
volta- -o tutta la vita, Rose- le rispose, baciandola dolcemente
mentre la guardava sorridendo.
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