Il suo profumo.

di XxDUBHExX
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il suo profumo. ***
Capitolo 2: *** solo una volta...o tutta la vita? ***



Capitolo 1
*** Il suo profumo. ***


-signor Malfoy, dato che ha così voglia di chiacchierare e ridere con i suoi compagni, che ne dice di venire avanti e far sapere a tutti cosa sente?- Serpeverde e Grifondoro erano a lezione di Pozioni con il professor Lumacorno: quel giorno aveva preparato alcuni filtri d'amore, tra cui l'Amortentia. Scorpius Malfoy era seduto in fondo all'aula con i suoi migliori amici Albus Potter e Nicholas Zabini, e stavano ridacchiando su come le ragazze erano emozionate nel vedere i filtri d'amore. Il biondo, molto lentamente, si alzò; tutte le ragazze lo guardavano con occhi sognanti, mentre Scorpius si avvicinava alla cattedra con il suo solito fare da -sono-figo-e-nessuna-mi-può-raggiungere.


-vuole farci dunque la grazia di dire che odori sente? Oltre a quello di se stesso s'intende- disse ironico Lumacorno. Scorpius si avvicinò piano -cannella...libri della biblioteca...e un altro profumo che non riesco a capire- eppure Malfoy era sicuro di averlo già sentito da qualche parte, ma dove?


Stava ancora riflettendo sul profumo quando entrò in Sala Comune dei Serpeverde, lì trovò Zabini con la sua ragazza, che non era niente di meno che una Weasley, Rose Weasley: Corvonero, intelligente, ambiziosa, intrigante. Aveva ai suoi piedi quasi l'intera Hogwarts, ma sembrava aver occhi solo per Nicholas. -Zab, Weasley- li salutò sedendosi in una poltrona accanto al fuoco -Scorp- gli rispose l'amico, mentre la rossa non lo degnò quasi di uno sguardo: da quando Scorpius aveva lasciato sua cugina Dominique perché ''sei noiosa piccola, voglio rinnovare il mio letto'' quel ragazzo per lei e le altre della sua famiglia era morto e sepolto. -Weasley non sarai ancora arrabbiata per Dominique, non è colpa mia se non era più interessante- senza che Scorpius si accorgesse, probabilmente grazie alla sua famosa velocità che le era valsa l'entrata in squadra di Quidditch come cacciatrice, Rose l'aveva già preso per la maglia, avvicinandosi al suo viso con espressione di rabbia -non parlare di mia cugina così Malfoy, se non vuoi fare amicizia con il letto dell'infermeria! O non ti sono bastati gli incantesimi che già ti abbiamo lanciato?- ma lui non stava ascoltando, da quando le si era avvicinata non aveva capito niente: quel profumo, il profumo che aveva sentito nella pozione quella mattina, gli stava riempiendo la testa. 

Era suo il profumo, era il profumo di Rose.

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Capitolo 2
*** solo una volta...o tutta la vita? ***


-Malfoy mi stai ascoltando o ti sei rimbambito del tutto?- gli chiese Rose, vedendolo fissare i suoi occhi, imbambolato. -io...devo uscire- disse prima di spintonare lontano la ragazza, e andarsene dalla Sala Comune. Non poteva essere vero, si, si era sicuramente sbagliato. Quel profumo non poteva appartenere alla Weasley, quel profumo cosi fresco e dolce. 

-ehi Malfoy!- lui spalancò gli occhi, non poteva essere vero, che voleva ancora oltre avergli rovinato la giornata? -che vuoi Weasley?- gli disse girandosi con aria palesemente scocciata -volevo ricordarti che sabato c'è la partita, augurati buona fortuna! Non vedo l'ora di vedere la tua faccia quando non riuscirai a parare nemmeno uno dei miei tiri- lui sogghignò, tutti gli dicevano che quando lo faceva somigliava terribilmente a suo padre -io starei attenta alla testa invece, fossi in te...non vorrei mai che un bolide lanciato da uno dei miei battitori, arrivasse accidentalmente sulla tua testolina- lei non rispose, facendogli solo una smorfia mentre se ne andava sussurrando parole come ''stupido'' ''brutta serpe'' e ''platinato''.


Il famoso giorno della partita arrivò, portando la vittoria a Corvonero. Prima di scendere dalla scopa, Rose si avvicinò a Scorpius -hai fatto più schifo del solito oggi Malfoy, sai? Cos'è ti piace comprare l'ammissione come tuo padre, o è la mia immensa ed evidente superiorità a distrarti?- lo guardò arrogante, mentre gli volava intorno con la scopa con aria baldanzosa -primo, non insultare mio padre! Secondo, prima che tu possa distrarmi...- -cosa succederà eh? Corvonero vi ha già battuti mi pare- lui si avviò a terra, seguito dalla rossa -non mi sfidare Weasley- -altrimenti che fai? Tremo di paura- sussurrò alla fine lei, scoppiando poi a ridere. La ragazza fece per andarsene, quando lui la prese per un braccio, avvicinandola a sé pericolosamente, zittendo tutto lo stadio che fino ad un secondo prima esultava per i Corvonero e ora tratteneva il respiro. I loro occhi si incontrarono, Scorpius la guardava sorridendo, la stava provocando -mezzanotte,- aveva la gola secca, il cuore gli martellava nel petto, ma cercava di nasconderlo più che poteva -torre di Astronomia- -sarà un onore umiliarti due volte in un giorno, Serpe- disse Rose, prima di lasciare la presa con uno strattone e andarsene in spogliatoio.


-Scorpius sei un deficiente! Quella è la mia ragazza- ormai erano due ore che Zabini continuava a urlargli contro cose del tipo ''vuoi lasciare in pace quella famiglia?'' ''se ci vai credimi, la nostra amicizia è finita'' ''prova a farle male, poi ti spacco io'' -senti Zab...non posso non andare, farei la figura del vigliacco! Ma ci andrò piano, promesso- -vengo anche io- disse il moro dopo un lungo silenzio -non servirà- era una voce femminile, la voce di Rose precisamente -Nic, credi davvero che mi servirà una mano?- -ma...- -no, meno siamo fuori dal letto meglio è- Nicholas alzò le mani in segno di resa, per poi prendere Rose e andare a cenare con lei tra i Corvonero.


Erano dieci minuti che lo aspettava ''lo sapevo, quello lì non ha neanche le palle per uno stupido duello''. Come non detto, il ragazzo arrivò con tutta la calma immaginabile -tranquillo, non ti stavo aspettando- sbottò Rose ironicamente -oh per fortuna, pensavo di essere in ritardo- -ma quanto sarcasmo Malfoy, vediamo se sarai ancora propenso alle battute tra un po'...Stupeficium!- il ragazzo, preso alla sprovvista, riuscì a parare per miracolo -si vede che hai per famiglia un branco di zoticoni, nessuno ti ha mai insegnato a duellare?- -zitto e combatti...Impedimenta!-gli incantesimi offensivi si susseguirono l'uno dopo l'altro: fu probabilmente la rabbia a giocare a sfavore di Rose, che venne scaraventata addosso ad un telescopio -merda...- sussurrò la ragazza cercando di alzarsi senza però riuscirci; si toccò la fronte accorgendosi che sanguinava, inoltre la testa le doleva parecchio. 

Quasi senza volerlo, il biondo si avvicinò a lei, abbassandosi per osservare la ferita -non è profonda- la rassicurò, mentre le teneva il volto tra le mani per osservare meglio il taglio -ecco...ehm, forse posso guarirtela- -oh no no no, tu non mi guarisci proprio nulla Malfoy, preferisco morire dissanguata che essere in debito con te- rispose lei cercando di allontanarsi -Rose...- non riuscì a continuare, l'aveva chiamata Rose, Rose?! ''Scorpius sei un'idiota''. Lei lo fissò per qualche istante -devo...devo aver preso una bella botta! Giurerei di aver appena sentito il mio nome uscire dalla tua bocca!- lo guardò incredula, scoppiando poi a ridere. Vedendo che il ragazzo la fissava senza dire nulla, la sua risata si spense subito -che c'è? Mi stai fissando ancora come l'altro giorno- sembrava che le volesse scrutare l'anima 

-tu hai quel profumo...- -ma di che diavolo parli? Per fortuna che tra i due quella ad aver preso una botta in testa, sono io- disse più a se stessa che al biondo, che ancora aveva le mani sul suo viso. -posso baciarti?- non le diede il tempo di rispondere, appoggiò le labbra alle sue: labbra che gli sembravano così calde, infuocate, così morbidi. Lei, forse per la botta in testa, o per chissà quali altri motivi non lo respinse, anzi approfondì il bacio, cercando l'accesso alla bocca di lui che non si fece attendere. Si staccarono solo quando a entrambi mancava l'aria per respirare, Scorpius con la fronte poggiata su quella di Rose -che stiamo facendo? Io ti odio...- Scorpius rise, e Rose si accorse come fosse dannatamente bello, dannatamente vicino e di quanto lo volesse dannatamente suo -anche io ti odio, Weasley- ora fu lei a sorridere -solo una volta- gli sussurrò piano, con dolcezza, prima di stendersi sopra di lui e cominciare a spogliarsi a vicenda.


Gemiti e respiri affannati riempirono la Torre di Astronomia quella notte, i due amanti sembravano non stancarsi mai del corpo dell'altro. Quando, abbracciati e nudi videro l'alba, Rose parlò di nuovo -solo una volta- -o tutta la vita, Rose- le rispose, baciandola dolcemente mentre la guardava sorridendo.

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