Una vacanza a Miami

di softkitty
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 42 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Prologo

Da quanto tempo non rivedeva la sua vecchia amica Torrey? Da tanto! Sembravano passato secoli dall'ultima volta. Eppure ora, finalmente Georgiana, detta Joe, era andata a trovarla a Miami. Avrebbero passato i tre mesi estivi insieme, nella sua modesta casa. Torrey era riuscita a convincerla dopo parecchi tentativi, ma ci teneva che andasse da lei per un po'. E poi doveva conoscere Paul.

Sì, Paul Wesley. Si frequentavano da più di due anni, ma Joe non l'aveva mai incontrato. E per Torrey era importante che la sua migliore amica conoscesse quello che voleva diventasse suo marito.

 

Capitolo 1

Quel giorno avevano deciso di andare in spiaggia per abbronzarsi un po'. Joe ne aveva estremamente bisogno. Lavorare nella pasticceria di famiglia, in Canada, di certo non aiutava la sua carnagione chiara.

Quando arriva Paul?”

Ha detto che arriverà domani. Ci saranno anche gli altri ragazzi del cast qui in vacanza, ma sta tranquilla, non staremo con loro”

D'accordo!”. Stavano giusto per spalmarsi la crema, quando...

Torrey! Amore mio!”. Quello doveva essere Paul. Era bello, non c'era che dire. Torrey si gettò tra le sue braccia, baciandolo appassionatamente. Joe tossicchiò.

Oh, ehm... Paul lei è Georgiana, Joe, la mia migliore amica!”. Lui le strinse la mano e poi la abbracciò.

Se sei la migliore amica della mia ragazza, per me sei come una sorella”

Hey, aspetta a dirlo, potrei anche convincerla a mollarti!”. Lo guardò e scoppiò a ridere, seguita dai due. “Scherzavo, è un piacere anche per me conoscerti, finalmente. Quando parliamo al telefono mi parla solo di te... so più cose io che riguardano te piuttosto che tua madre”

Spero tu non sia una stalker allora”

Mah, chi lo sa”. Sorrise e li guardò farsi gli occhi dolci. “Io vado a raccogliere qualche conchiglia, così voi vi salutate per bene”. Fece l'occhiolino e si allontanò, e non sentì Paul dire:

Mio dio, sembra di parlare con Ian!”. E lui e la sua amica scoppiarono a ridere.

Joe si incamminò sulla sabbia, lasciando che le onde le bagnassero i piedi.

Quant'era bella Miami?

Tantissimo. Certo, il suo Canada era meraviglioso, ma quelle spiagge non esistevano da lei. Scrutava la sabbia alla ricerca di qualsiasi cosa potesse anche solo lontanamente somigliare ad una conchiglia, quando ne notò una. Era anche bella grande! La pulì con le onde e la strinse in mano, soddisfatta. Si era fermata ad osservare le onde.

Tutto accadde ad una velocità straordinaria. Sentì una voce dire “Som! Fermati!”. E poi fu letteralmente travolta da una armadio. Cadde sulla sabbia con un energumeno addosso.

Ahia! Ti ho travolta in pieno!”. Joe stava cercando di rialzarsi. “Ti sei fatta male?”. Guardò il ragazzo, o meglio, uomo che si era seduto sulla sabbia di fronte a lei, massaggiandosi un gomito. Era bellissimo. I suoi occhi erano dello stesso colore del ghiaccio e il suo sorriso era meraviglioso. Torrey le aveva detto che Ian Somerhalder era bellissimo, ma non credeva lo fosse così tanto.

 

 

 

Ciao a tutti!

Dunque, questo è solo l'inizio della mia storia. Non è niente di speciale. Cosa ne pensate? Mi farebbe davvero piacere saperlo, perché se vi dovesse fare schifo, sarei ancora in tempo e non la continuerei.

Spero di poter leggere i vostri commenti!

softkitty

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Ahia! Ti ho travolta in pieno!”. Joe stava cercando di rialzarsi. “Ti sei fatta male?”. Guardò il ragazzo che si era seduto sulla sabbia di fronte a lei, massaggiandosi un gomito. Era bellissimo. I suoi occhi erano dello stesso colore del ghiaccio e il suo sorriso era meraviglioso. Torrey le aveva detto che Ian Somerhalder era bellissimo, ma non credeva lo fosse così tanto.

Cazzo!”. Joe si guardò la mano, quella che prima stringeva gelosamente la conchiglia. Sanguinava e la conchiglia era in pezzi.

Ti sei tagliata! Vieni, andiamo all'infermeria, devi sciacquarti”. Senza darle il tempo di dire una parola, le aveva afferrato il polso in modo che la sua mano stesse in alto, per bloccare il sangue che usciva. “Hey, stai bene? Non rischi di svenire, vero?”

No, no assolutamente. Sono abituata al sangue”

Sei un medico?”

No, una serial killer”. Gli sorrise ed arrivarono dal guardaspiaggia.

Che bel taglio! Come te lo sei fatto?”

Avevo in mano una conchiglia, poi lui mi ha travolta e... eccoci qui”

Mi dispiace, ma non credo di poter fare molto, ci sono delle piccole schegge nella ferita”. Gliela disinfettò e la fasciò. Guardò Ian. “Dovresti portare la tua ragazza al pronto soccorso”. La sua ragazza?

Va bene, la porto subito, grazie mille!”. Ian la prese in braccio e uscirono dalla piccola stanza. “Bene, ora ti porto al pronto soccorso!”

Ma no, non è necessario! Ce la faccio da sola!”

No che non ce la fai. Come puoi guidare?”. Non aveva tutti i torti.

Va bene, ma magari mi può portare la mia amica Torrey...”

Aspetta! Tu sei l'amica di Torrey? La Torrey di Paul?”

Sì, sono io!”. Lui sorrise.

Allora sei Joe!”. Joe sorrise ed annuì. “Piacere, sono Ian!”

Oh, lo sapevo già, Torrey mi racconta sempre delle stronzate che fate tu e Paul! Per non parlare di foto e video”. Lui scoppiò a ridere. “Senti, non è che non voglia il tuo aiuto, ma non credo sia appropriato che io arrivi all'ospedale in costume da bagno, non credi?”. Ian ci pensò per un secondo e poi annuì.

Allora raggiungiamo Paul e Torrey, prendi il tuo copricostume e la tua roba e ti porto al pronto soccorso”. Sorrise, un po' imbarazzata.

Ehm, Ian, il taglio ce l'ho alla mano, riesco a camminare”

Lo so, ma non vorrei svenissi per lo shock”

Ma io non ho paura del sangue”

Lo shock per essere così vicina a me”. Joe sgranò gli occhi, incredula. L'aveva detto davvero?!

Mi avevano detto anche che sei molto modesto. Ci hanno preso alla grande”

E che altro ti hanno detto di me?”
“Questo è un segreto. Eccoli! TOOOOORRRREYYYY!”. Senza rendersene conto, urlò all'orecchio di Ian che strizzò gli occhi. “Oddio! Scusami!”. Paul e Torrey corsero loro incontro, non appena videro Joe tra le braccia di Ian. Paul sorrise complice a lui, mentre Torrey notò subito che c'era qualcosa di strano.

Joe, ma che hai fatto?”

A dir la verità, è colpa mia. Stavo cercando di prendere il freesby che quel coglione di Trevino mi ha lanciato e... non l'ho vista. Torrey, per favore, mi porti le sue cose? La porto al pronto soccorso”

Oh, Ian, grazie, ma credo che potrebbe portarmi Torrey, non serve che tu ti...”. Ma Ian la bloccò.

Non se ne parla. Devo rimediare al casino che ho fatto”. Joe aprì la bocca, ma Paul la precedette, mentre Torrey si avvicinava con la sua borsa.

Bravo Ian, così io e Torrey possiamo... ehm... parlare un po'”. Sorrise imbarazzato.

Tieni!”. Torrey le porse la borsa. “Ma dove ti sei fatta male?”. Joe alzò la mano. “E perché sei in braccio ad Ian?”. Era divertita, come lo era Paul.

Perché Ian non riesce a staccarmi le mani di dosso”. Ian, che si aspettava una reazione imbarazzata, rimase di stucco, sentendo la voce seria e perfettamente controllata della ragazza che teneva in braccio. La coppia felice scoppiò a ridere vedendo l'espressione sbigottita sulla faccia di Ian.

Questa volta Som, hai trovato pane per i tuoi denti!”. Ian si riprese subito.

Wes, sappi che appena torniamo, chiederò alla tua compagna se è stata soddisfatta del servizio”. Paul e Torrey diventarono rossi come peperoni, mentre Ian si allontanava con Joe in braccio.

Ian, puoi lasciarmi camminare”

Non ti piace questa situazione?”

Non è quello, non vorrei ti stancassi per niente”. Ian le sorrise malizioso.

Hai in mente qualcos'altro per stancarmi piccola Joe?”. Per tutta risposta, lei gli diede una leggera gomitata, mentre Ian la faceva sedere sul sedile.

Signor Somerhalder! Lei è un pervertito!”. I due si guardarono e scoppiarono a ridere.

Allora, Torrey ci parla spesso di te... come vi siete conosciute?”

Beh, lei era la migliore amica di mia sorella maggiore, frequentavano le stesse scuole. È sempre stata di famiglia. Noi tre eravamo inseparabili. Poi mia sorella è rimasta incinta e si è allontanata e siamo rimaste noi due”

E siete amiche da così tanto tempo?”

Sì, perché ti stupisce?”

Beh, perché quando diventi famoso è difficile tenere stretti i rapporti con gli amici, sai si viaggia molto, il lavoro...”

Lo so, Torrey me ne parla sempre, ma vedo che le piace quello che fa. Perciò io non posso far altro che appoggiarla. E poi è bravissima”

Wow, quanto è saggia la piccola Joe!”

Hey, la smetti di sfottere? Piuttosto, che te ne pare della coppia Torrey-Paul?”

Oh, beh, devo ammettere che Paul è proprio partito. Non l'avevo mai visto così preso da una donna. Lo ha stregato”. Joe emise un sospiro di sollievo. “Perché sei sollevata?”

Perché anche Torrey è innamorata persa e non avrei sopportato che Paul la stesse prendendo in giro”

E ti fidi di quello che ti ho detto io? Dopotutto sono il migliore amico di Paul”

Certo che mi fido. Torrey mi ha detto che fai il duro, ma che in realtà sei una brava persona”

Torrey?”

Sì, sai, mi dice quasi tutto quello che Paul le dice”

Allora, che te ne pare del nostro telefilm?”. Joe diventò istantaneamente rossa. Era visibilmente imbarazzata e Ian se ne stupì. “Che c'è? Non vuoi ammettere che sei una mia fan sfegatata?”. Joe colse la palla al balzo, non poteva dirgli la verità.

Oh, sì, mi hai beccata, ti adoro”. Gli sorrise, sollevata.

Perché sembrava che stesse scherzando? Raggiunsero l'ospedale. Il medico la fece sedere sul lettino e prese una piccola pinza, per estrarre le schegge.

Signorina Anfield, il suo fidanzato può entrare con lei, se preferisce”. Joe alzò lo sguardo, incrociando quello di Ian. Voleva averlo accanto? Sì, aveva una paura terribile. Lui, come leggendole il pensiero, la seguì, prendendola per la mano non ferita.

Allora, Georgiana Anfield, che ha combinato?”

Ho stretto una conchiglia”. Cercò di ignorare le risate di Ian, quando scoprì che il suo vero nome era Georgiana. “E lui mi è piombato addosso, così la conchiglia si è rotta”

Deve essere stato un bell'impatto!”

Oh, sì, non si immagina quanto! È stato un modo originale di conoscersi”. Joe si voltò di scatto verso Ian, che aveva appena pronunciato quella frase.

Allora non siete una coppia!”

No, ma lei è già il secondo che ce lo dice. Se me lo sentirò ancora dire, finirò per credere che sia possibile”

Per me va bene, amore, basta che tu non mi faccia firmare un accordo prematrimoniale”. Ian scoppiò a ridere di gusto, mentre Joe gli stringeva di più la mano per non urlare dal dolore.

Bene, signorina Anfield, abbiamo finito. Tra una settimana, dovrà tornare qui per togliere i punti!”. Il medico sorrise e li salutò.

Davvero ti chiami Georgiana?”

Sì, ti prego, non girare il coltello nella piaga”

Come la sorella di Darcy in Orgoglio e Pregiudizio”

Come lo sai?”

Beh, anche io ho una cultura! Non sono il classico attore superfigo e scemo!”. Entrambi risero. “Comunque, Georgiana è un bel nome”

Chiamami Joe se ci tieni alla tua virilità”. Ian alzò un lato delle labbra.

La cosa si fa interessante”. Joe alzò gli occhi al cielo, fingendosi esasperata.

Dai, torniamo da Paul e Torrey, ho bisogno di una doccia”. Il sorriso sul volto di Ian si allargò. “Stupido!”. Tornarono alla casa di Torrey. “Ian, ti va di entrare? Suppongo che Paul sia ancora qui”. Lui annuì e raggiunse la porta. Lei la aprì ed entrarono.

 

 

Il mio angolino:

ecco il secondo capitolo!

La storia all'inizio procede lentamente, ma credo sia necessario per descrivere il rapporto che si crea tra Ian e Joe!

Spero che vi piaccia e che lo commentiate!

Un grazie a silvietta1994 per la recensione e Desyree92 per aver messo la storia tra le seguite!

Baci!

softkitty

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


L'ingresso era vuoto.

Paul, Torrey! Qualsiasi cosa stiate facendo, io e la piccola Joe siamo tornati! Perciò se non siete in camera a fare le vostre porcate, sarebbe meglio che traslocaste”. Joe scoppiò a ridere.

Ian, la smetti di chiamarmi 'piccola'?”

Perché?”

Mi da fastidio!”

Ma infondo sei piccola! Guarda!”. Le si avvicinò, mostrandole che, in effetti, a separarli c'erano almeno 20 cm.

Cosa vuol dire! Io mica ti chiamo Ian il gigante”

Perché non mi hai ancora visto nudo!”. Questa volta Joe arrossì, diventando fucsia.

Ian! Ti sembrano cose da dire ad una ragazza che hai appena conosciuto?”. In quel momento, Paul e Torrey scesero dal piano di sopra.

Ciao ragazzi! Avete fatto tutto?”. Paul strabuzzò gli occhi. Si era a malapena abituato all'irriverenza di Ian, sentire quelle parole uscire dalle labbra di Joe, lo fece arrossire.

Torrey, tesoro, mi avevi detto che Joe era diretta, ma così tanto...”. Torrey si limitò a stringersi a lui, sorridendogli dolce.

Bene, vado a farmi una doccia”. Joe sorrise al trio. “Grazie di tutto Ian, sei stato davvero gentile”

Non c'è motivo per ringraziarmi”. Sorrise malizioso. “Non ancora”. Joe sorrise lievemente imbarazzata e sparì su per le scale.

Som, per te è un problema se mi trasferisco qui da Torrey?”

Wes! Non puoi farmi questo! Gli altri ripartono tutti domani! Io dovevo andare da mia sorella, ma Robyn e suo marito hanno deciso di fare una crociera con i miei nipoti... cosa faccio tutto solo in albergo?”. Torrey sorrise.

Ian, se ti va, puoi stare qui con noi...”

Grazie Torrey, ma non vorrei fare il terzo incomodo”

Innanzitutto non saresti un 'incomodo', secondariamente, non saresti il terzo, ma il quarto. Joe si ferma qui per tutta l'estate”. Paul osservò Ian che si lasciò sfuggire un piccolo sorriso.

Torrey, grazie, ma non credo sia il caso di...”. Intervenne Paul.

Som, di solito si dice 'Grazie mille' e basta!”. I tre si sorrisero e non ci fu più bisogno di parlare.

 

Torrey era di sopra a preparare la stanza per Ian, mentre i due uomini erano di sotto.

Som, che te ne pare? Di Joe, intendo”

Wes, stare troppo con una donna ti fa male. Sei diventato come quelle pettegole che vogliono sapere tutto dalle amiche”. Risero di gusto.

Dai, sii serio”

Cosa vuoi che ti dica? Che è molto bella? L'hai visto anche tu. Che è molto simpatica? L'hai notato anche tu”

E quindi?”

Quindi cosa?”

Som, ti piace o no?”. Ian fece un sorriso enigmatico e lasciò l'amico, per andare in albergo preparare la sua valigia.

 

Joe, ce l'hai fatta a farti la doccia!”. Torrey era seduta sul suo letto.

Prova tu ad insaponarti con una mano sola! La sinistra per giunta!”. Torrey le lanciò uno sguardo malizioso.

La prossima volta puoi chiedere ad Ian. Sono sicura che ti aiuterebbe più che volentieri”

Ci farò un pensiero”. La risposta fu distratta, perché l'attenzione di Joe fu attirata dal secondo letto che era comparso nella sua stanza. “Perché quel letto?”

Anche Ian si fermerà qui”

Qui? Per 'qui' intendi nella mia stessa camera?”

Sì, beh, in alternativa se vuoi c'è quella piccola stanza che uso come ripostiglio accanto alla stanza mia e di Paul”

Non ci penso neanche! Non voglio sentire i vostri gemiti notturni!”. In quel momento entrò Paul.

Ragazze, ma di cosa diavolo state parlando?”

Sicuro di volerlo sapere Paul?”. Lui annuì. “Beh, Torrey mi ha offerto di dormire nella stanza accanto alla vostra, ma mi sono rifiutata perché mi ha detto che siete molto rumorosi la notte”. Paul divenne paonazzo, mentre dietro di lui comparve Ian con la valigia. La lasciò cadere a terra e scoppiò in una risata fragorosa. Dovette poggiarsi al muro per non crollare a terra.

Torrey, ma che razza di migliore amica hai?”

Senti chi parla, amore”. Ian e Joe si finsero offesi.

Hey!”. Dissero insieme. Nessuno dei due seppe il motivo, ma entrambi arrossirono sotto gli sguardi della coppia felice.

Che si fa stasera?”

Vi va se rimaniamo a casa? Potremmo cucinare qualcosa e magari fare un giro in spiaggia più tardi”. Torrey aveva sicuramente in mente qualcosa.

Amore, abbiamo un problema. Io e Ian non sappiamo cucinare, tu nemmeno...”

Ma Joe sì!”

Davvero? Sai cucinare?”. Joe annuì. “Ma non puoi usare la mano!”

Per quello ci siamo io, te ed Ian! Lei sarà la mente e noi il braccio! Ti va bene, Joe?”

Ehm, sì, va bene, ma potreste uscire? Io sono ancora in asciugamano”

L'ho notato”. Ian le sorrise, squadrandola dalla testa ai piedi.

Ian, chiudi la bocca, se no la bava cola sul pavimento”. Il sorriso sulle labbra dell'uomo si allargò. A Joe piaceva provocare.

Sbrigati, questa è anche la mia stanza da quello che ho capito”. Depositò la valigia e seguì Paul e Torrey fuori.

Quando Joe li raggiunse in cucina, Ian rimase incantato a squadrarla. Indossava dei mini shorts, molto mini, bianchi che non coprivano praticamente nulla e una canotta nera con le spalline sottili. I capelli castano molto scuro erano raccolti in una specie di chignon, ma una ciocca ribelle era sfuggita all'elastico e le sfiorava la guancia. Era davvero bella.

Ragazzi, che volete mangiare?”

Qualcosa di non troppo difficile da cucinare”

Torrey, fammi vedere che hai in frigorifero...”. Joe lo aprì e notò che era quasi vuoto. “Torrey!”

Lo so! Dovevo andare a fare la spesa, ma Paul è arrivato con un giorno di anticipo e...”

Dovevate salutarvi come si deve, abbiamo capito! Quindi che si mangia? Dubito che la piccola Joe sia tanto brava da far apparire una cena dal nulla”

Cinese?”

Assolutamente no! Possiamo preparare una pizza!”. Joe prese tutto l'occorrente. “Tutti in fila, lavatevi le mani, Torrey legati i capelli e poi tornate qui!”. I tre obbedirono. “Bene, Paul prendi la mozzarella e tagliala a cubetti minuscoli. Torrey tu preparerai la pasta...”

...No! Mi sono appena rifatta la french!”

Ok, prepara il sugo. Prendi pelati, origano e sale. Ian, te la senti di preparare la pasta?”

Non credo tu abbia molte alternative, piccola Joe”

Bene, prendi la farina, l'acqua e il lievito”. Lui obbedì e rovesciò nella terrina acqua e farina. Iniziò ad amalgamare il tutto, ma Joe intuì subito che quelle mani non avevano mai fatto niente del genere. Lei sbuffò impaziente.

Che c'è?”

Non si fa così! Devi...”. Si bloccò. “Dai, lascia fare a me”. Lo scansò appena e mise la mano sinistra nell'impasto, schiacciandolo e amalgamandolo in modo da renderlo uniforme. Senza nessun preavviso, Ian mise le sue mani nella terrina, cingendo la vita di Joe.

Così va bene?”. Joe sorrise, nascondendo abilmente l'imbarazzo.

Certo Som, ora la pasta è pronta, bisogna lasciarla riposare”. Paul e Torrey, dietro di loro, sorridevano felici, notando quello che ancora non era chiaro.

Quando la infornarono, la cucina era conciata peggio di un laboratorio di pazzi. Farina ovunque, ma Torrey non si preoccupò, liquidando il tutto ad un 'puliremo domani'.

Ma è buonissima!”. Paul masticava la pizza come se non ne avesse mai mangiata una così buona.

Sì, Joe è un mago in cucina!”

Grazie Torrey, devo dire che è buona nonostante l'abbiate preparata voi!”

Hey, piccola Joe, com'è la pasta? Omogenea?”

Sì, era della giusta... consistenza”. Paul si soffocò con la birra.

Voi due! Smettetela! State parlando della pizza che IO sto mangiando!”

Wes, ma noi non stiamo dicendo nulla di inappropriato”. Paul alzò gli occhi al cielo e decise che continuare sarebbe stata una causa persa.

 

 

Buonasera!!

ecco il terzo capitolo!

Spero che vi piaccia e che lo leggiate con piacere!

Grazie a tutte le persone che hanno recensito la storia o che l'hanno messa tra i 'seguiti' o i 'preferiti', grazie davvero!

Spero di poter leggere i vostri commenti!

A presto,

softkitty

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Chiacchierarono amabilmente per tutta la cena. Paul ed Ian insieme erano uno spasso. Si prendevano per il culo raccontando le reciproche figure di merda sul set. Joe rideva come una matta, benché non sapesse nulla del telefilm.

Allora, qual è il tuo personaggio preferito, piccola Joe?”. Torrey scoppiò a ridere a quella domanda.

Non lo sa?”. Ian guardò Torrey, confuso.

No!”. Anche Paul e Joe scoppiarono a ridere.

Non gliel'hai detto?”

No, era così carino quando gli ho detto che era il mio personaggio preferito!”

Mi rendete partecipe?”

Joe non ha mai visto TVD”

Ma è impossibile!”

No, ti assicuro che non l'ho mai visto”

Allora mi hai preso per il culo in auto!”. Joe annuì tra le lacrime, mentre rideva come una pazza. “Che stronza!”. Ian si alzò di scatto da tavola e se la caricò in spalla, prima che Joe potesse anche solo capire cosa avesse in mente.

Ian, Ian! Mollami!”

Non se ne parla! Tu finisci in piscina!”

No no no! Ho appena mangiato, potrei morire”

Dovevi pensarci prima!”

No, Ian, per favore!”. Ian finse di cedere, lasciandola cadere sul divano, ma poi si avventò su di lei, facendole il solletico.

Ian!”. Joe aveva il respiro affannato. “Ian! Basta!”

Basta?”. Continuò imperterrito. “Come si dice?”

Per... per favore!”

Giuri che guarderai tutte le stagioni?”

No!”. Ian riprese il solletico. “Sì! Sì! Va bene! Guarderò tuuuuutte le stagioni!”. Ian smise di farle il solletico. Era tutta spettinata e scompigliata. E bellissima.

Ecco brava piccola Joe!”. Lei approfittò del fatto che lui le aveva girato le spalle per tornare da Paul e Torrey e gli saltò sulle spalle. “Hey, che fai?”

Ti ho detto di non chiamarmi 'piccola'!”. Senza sapere come lui avesse fatto, Joe si trovò in braccio a lui, con le gambe incrociate dietro la schiena di Ian e le sue mani sul sedere. Incrociarono i loro sguardi per un istante, in silenzio. “Forse è meglio se torniamo da Torrey e Paul”. Ian annuì e la riposò per terra.

Ragazzi? Tutto bene?”. Ian e Joe annuirono sotto gli sguardi inquisitori degli amici.

Dai, che ne dite di pulire la cucina?”

Piccola Joe, stai delirando?”

No, dico solo che se aspettiamo domani i piatti saranno incrostati e la farina che c'è ovunque sarà difficile da far sparire”

Te ne intendi”. Sorrise, sorpreso, mentre lui, Torrey e Paul pulivano e Joe cercava di dare una mano.

Sai, lavoro in una pasticceria, la cucina è il mio mondo”

Allora sei brava con i dolci”. Joe stava per rispondere, quando Torrey la precedette.

Sì, è un genio. Pensa che ha anche inventato un dolce col mio nome”

Davvero?”

No, cioè, sì, insomma, non era niente di che...”. Ma Torrey la interruppe ancora.

Non è vero, era sensazionale”. Ian non poté ignorare l'imbarazzo di Joe. Era così carina rossa e con lo sguardo basso. Non doveva essere abituata a ricevere complimenti.

Inventerai un dolce col mio nome?”. La domanda che Ian le porse era totalmente sincera. La fissava con lo sguardo da cucciolo. Era irresistibile.

Sì, certo, magari...”. Paul si aggiunse al discorso.

E io? Dai! Ci prepari il dolce di Torrey?”

Lo farei, ma non abbiamo gli ingredienti! Domani andremo a fare la spesa”

Sì! Che bello! Non vedo l'ora di assaggiarlo!”

Anche io, è buonissimo”

Certo che è buono, ha il tuo nome amore”. Paul e Torrey si baciarono.

Io andrei a dormire, se non vi dispiace”. Joe si alzò. Augurò la buona notte ai piccioncini e si diresse verso le scale.

Ti lascio il tempo di... metterti comoda”. Ian le sorrise, guardandola allontanarsi.

Torrey fece un gesto a Paul, che si allontanò.

Cattivo segno, pensò Ian. Vuole parlare con me.

Ian, io e te ci conosciamo da due anni ormai e direi che tra di noi c'è un bel rapporto, no?”

Sì, ma non farei mai una cosa del genere a Paul”. Sorrise.

Ian, sei sempre il solito”. Gli sorrise anche lei. “Comunque, volevo parlarti di Joe. So che vi siete appena conosciuti e che è presto per questo discorso, ma preferisco mettere le cose in chiaro. Joe per me non è solo un'amica, è una sorella. Non illuderla. Lei è una ragazza fragile. Si è costruita una corazza abbastanza resistente, ma non è forte. Qualsiasi decisione tu voglia prendere, non illuderla”

Torrey, io nemmeno la conosco, insomma... l'ho incontrata oggi...”

Lo so, ma ho visto come vi guardate, come vi stuzzicate. Ti chiedo solo di non prenderla per il culo”

D'accordo Torrey, hai la mia parola”. I due si sorrisero.

Ora l'interrogatorio è finito! Tesoro, torna pure!”. Paul tornò nella stanza, cingendo la vita alla sua ragazza.

Bene, ora vi lascio ai vostri esercizi fisici, buonanotte!”. Quando Ian raggiunse la stanza, Joe stava già dormendo beata nel suo letto. Cercò di fare il minor rumore possibile, per non svegliarla, ma fu inutile.

Sei delicato come un elefante Ian”

Piccola Joe, dell'elefante non ho solo la delicatezza”. Joe prese un cuscino e glielo lanciò.

Sì, certo. Buonanotte Dumbo!”.

 

 

 

 

Ecco appena postato il 4° capitolo!!

Vi ringrazio tanto per le recensioni e per aver inserito la ff tra le preferite o seguite.

Spero che il capitolo vi piaccia!

Mi farebbe piacere ricevere i vostri commenti!

Baci!

softkitty

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Quando il mattino seguente, Joe si svegliò, notò che la mano non le faceva male. Provò ad aprirla e chiuderla e rimase piacevolmente soddisfatta. Quando si alzò vide lo spettacolo più bello del mondo. Ian era sdraiato sul letto a pancia in su, vestito solo da un paio di boxer. Il suo corpo era perfetto. E l'espressione sul suo viso era semplicemente di beatitudine. Joe scivolò lentamente verso la cucina, dove prese un coperchio in acciaio e un mestolo e tornò nella stanza. Sogghignò notando che Ian dormiva ancora. Gli si avvicinò e poi...

Un frastuono assordante lo fece svegliare di soprassalto, mentre Joe rideva come una matta, picchiando il mestolo sul coperchio.

Georgiana Anfield, questa me la paghi!”. Schizzò fuori dal letto ed iniziò a rincorrerla per tutta casa, fino a che non riuscì a catturarla. “Stavolta finisci in piscina!”. Così dicendo andò in giardino.

Ian!”

Ian un tubo!”. Fece per gettarla in acqua, ma Joe riuscì a trascinarlo con sé.

Ti sta bene! Così impari a volermi gettare in piscina”. Ian sputacchiò l'acqua e poi rimase incantato a guardarla. Indossava un pigiamino bianco in raso, abbastanza largo, ma che tuttavia copriva poco. Ian sorrise maliziosamente quando notò che il pigiama le aderiva addosso come una seconda pelle, evidenziando le curve del suo seno, privo di intimo.

Ahia! Ahia! Brucia!”. Joe si avvicinò al bordo della piscina, tenendo la mano destra fuori dall'acqua. “Il cloro dannazione!”. Uscì dalla piscina e si diresse verso la cucina per lavarsi la mano. Ian le fu subito accanto.

Piccola Joe, fa male?”

Male? No, brucia!”. Il getto dell'acqua fredda sembrò calmare il bruciore. Ian prese la mano della ragazza tra le sue ed iniziò a massaggiarla delicatamente.

Va meglio?”. Il tocco era piacevole e alleviava il dolore.

Sì”. Sentì il corpo di Ian dietro di lei. “Ian... fai piano, così fai male”. Paul e Torrey entrarono in quell'istante.

Che state facendo?”. Ian alzò le spalle senza smettere di carezzarle la mano.

Nulla”. Torrey e Paul si guardarono.

Ian... fai piano, così fai male”. Torrey imitò la voce di Joe.

Cretina, mi sta massaggiando la mano!”

Sì, sì, la mano”. Disse Paul alludendo alla loro posizione: Ian la stava abbracciando da dietro ed era appiccicato al corpo di Joe.

Piccola Joe, credo che i nostri amici stiano pensando male di noi”. Ian le sorrise, divertito.

Oh, lo credo anche io Ian. Credo che il loro essere innamorati li porti a vedere tutto in rosa. Sono così dolci”

Sì dolcissimi e teneri-teneri”. Paul e Torrey guardarono Ian e Joe sorridendo, rossi per l'imbarazzo. “Guardali! Diventano anche rossi in sincrono!”. Ian e Joe scoppiarono a ridere.

Smettetela voi due! Piuttosto, andate a cambiarvi e asciugate il pavimento, altrimenti, niente colazione per voi!”. I due salirono in camera.

Bell'amica che hai! Ti fa sgobbare”

Certo, perché il tuo amico invece ti copre le spalle”. Sorrise sarcastica.

Bel pigiama”. Ian le lanciò uno sguardo malizioso. Solo in quell'istante Joe si rese conto delle trasparenze pericolose. Arrossì di botto, ma non volle dargli la soddisfazione di vederla imbarazzata.

Che c'è? Non hai mai visto una donna con i vestiti bagnati?”. Ian le si avvicinò ancora di più.

Non ne ho mai vista una così invitante”. Joe sentì il corpo di Ian sempre più vicino. I suoi occhi neri si incrociarono a quelli di ghiaccio di Ian.

Ragazzi? Volete scendere? Scherzavamo sulla pulizia! Dai, venite a fare colazione!”. Joe ed Ian si riscossero da quella situazione. Dopo 10 minuti erano entrambi presentabili. “Ce ne avete messo di tempo!”

Prova tu a vestirti senza usare la mano destra!”

E Ian non ti ha aiutata?”

Io sono più bravo a svestire”. Joe scoppiò a ridere, guardando Paul e Torrey sconvolti.

Allora, vi va di andare a fare la spesa?”. Non era una richiesta, era un ordine. Così prepararono la lista e si diressero con due auto al supermercato.

Ian e Paul in una...

Som, che stai combinando con Joe?”

Stai diventando ripetitivo caro Wes. Sempre le solite domande”

E tu sei prevedibile. Glissi sempre sulle risposte”. Ian non disse nulla. “Andiamo Damon, sei il mio fratellone, di me ti puoi fidare”

Fratellino, non attacca con me. Non sono un sentimentalone come te e la tua bella”

Ian! Non ti lascio scendere dall'auto finché non me lo dici!”

Dirti cosa?”

Cosa provi per Joe!”

Wes, la conosco da due giorni. E ora basta! Io da solo con te non ci sto più! Sei più asfissiante di Nina!”

Torrey e Joe nell'altra...

Allora, ti sei accalappiata Ian!”

Non è mica un cane”

Sai cosa intendo”. Le fece l'occhiolino. “Dai Joe, con me puoi parlare”

Torrey, lo conosco da due giorni, che vuoi che ti dica?”

Che con lui ti trovi bene, che lo trovi bellissimo e super simpatico”

D'accordo Torrey. Con Ian mi trovo bene, trovo che sia bellissimo ed è super simpatico. Contenta?”

No! Dai ammettilo che non vedi l'ora che lui ci provi”

Mi dispiace deluderti, ma spero davvero che non lo faccia”. Torrey quasi inchiodò per lo stupore.

Ma sei scema?”

No, sono razionale. Quando l'estate sarà finita, lui tornerà non so dove per girare il telefilm, io tornerò a Toronto a lavorare e finirà tutto. Preferisco averlo come amico”. Torrey avrebbe avuto voglia di smontare la bella teoria di Joe, ma si trattenne. Doveva arrivarci da sola, o non lo avrebbe mai accettato. Parcheggiò ed entrarono nel supermercato.

Hey, prendiamo due carrelli amore, dobbiamo comprare tanta roba!”. Paul annuì a Torrey e frugò nella tasca per trovare una moneta, quando Ian lo sorpassò e prese il carrello.

Hey Dumbo, hai bisogno di stringere una piuma per guidare il carrello?”. Ian la fissò incredulo, prima di scoppiare a ridere, mentre Torrey era arrossita e Paul spostava lo sguardo da Ian a Joe a Torrey senza capire.

Amore, che stanno dicendo?”. Ma Torrey era troppo imbarazzata per parlare. “Joe, perché l'hai chiamato Dumbo? Som non è mica un elef...”. Si bloccò. “Oh... Oh! Oddio!”. Un lampo di comprensione illuminò i suoi occhi verdi. “Joe!!”

Piccola Joe, sarai la mia piuma!”. Senza darle il tempo di capire, la prese in braccio e la mise nel carrello.

Pervertiti, voi avete la lista?”. Paul la rubò dalle mani di Joe e la strappò a metà. “Bene, voi prendete queste cose”. Porse ad Ian metà della lista. “E noi queste. Ci vediamo all'uscita”

Hey Paul, perché ci dobbiamo separare?”. Paul sorrise.

Non voglio che mi vedano in giro con due pervertiti come voi, mi sembra ovvio!”. Lui e Torrey risero e si allontanarono.

D'accordo diabetici, ci vediamo dopo”. Ian spinse il carrello e si addentrò tra gli scaffali. “Allora piccola Joe, tieni la lista e dimmi cosa dobbiamo prendere”

Latte, pelati, pasta, cioccolata, prosciutto, insalata, riso...”

Hey hey hey! Piccola Joe calma! La velocità non è il mio forte”. Le sorrise malizioso.

Fermo! Dobbiamo prendere... questo, questo e questo...”. Joe iniziò a riempire il carrello. “Ian! C'è la carta igienica in offerta! Aiutami!”. Ma Ian si poggiò al carrello ad osservare la donna che prendeva 4 pacchi di carta igienica e tentava di avvicinarsi a lui, senza vederlo. “Ian? Ian mi aiuti?”

Assolutamente no! Quando mai mi ricapiterà di vedere la carta igienica ambulante?”

Ian!”. Fu un secondo e Joe su per terra, sotterrata dai rotoli che erano usciti dalla confezione rotta.

Ian scoppiò in una risata incontenibile e si dovette sedere per terra piangendo senza controllo.

Ian Somerhalder!”. Joe era fucsia per la vergogna. Come ciliegina sulla torta, in quell'istante arrivarono anche Paul e Torrey.

Oddio! Joe! Che hai... che hai fatto?”. Scoppiarono tutti a ridere.

Sì, sì! Ridete pure! Vi preparerò io la cena! Dovrete usarla tutta questa carta! Fino all'ultimo quadrettino!”. Il sorriso si gelò sui volti degli amici e questa volta fu il turno di ridere. “Siete nelle mie mani!”

Dai piccola Joe, lo sai che ti vogliamo bene, vero?”

Ma anche io, lo sapete!”. Si lasciò sfuggire un sorriso diabolico, da serial killer.

Joe così fai paura! Sembri quasi Ian quando interpreta Damon!”

Già, sembri proprio me, piccola Joe”

Dai, andiamo alle casse, così paghiamo e torniamo a casa!”.

Fu uno spasso girare con i carrelli e fare gli idioti. Uscirono solo tre ore dopo, con le lacrime agli occhi per le risate e carichi di borse.

 

 

Ciao a tutti!

Ecco il capitolo 5!! L'ho postato oggi perché domani sarò super-incasinata e non credo riuscirò a postare.

Che ve ne pare?

Colgo l'occasione per ringraziarvi ancora una volta perché mi fa davvero piacere ricevere le vostre recensioni e scoprire cosa ne pensate.

Attendo i vostri commenti!

Un grosso bacio!

softkitty

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Joe, ci prepari il Torrey?”. Paul le fece gli occhi dolci.

Va bene, ma mi serve un aiutante, perché non riesco a lavorare con la mano fasciata. Non faceva male, almeno fino a quando non sono finita in piscina”. Sorrise sarcastica ad Ian.

Va bene, ti aiuto io piccola Joe”. Ian si mise un grembiule e la seguì in cucina.

Come sei sexy vestito da casalingo!”

Sto molto meglio s...vestito”

Sì certo, hai ragione, mio Adone”. Joe gli diede un coltello. “Sminuzza le nocciole”

Non potevi prendere la granella direttamente?”

Hey! Ti ricordo che stai parlando con una pasticcera!”

Sei davvero una pasticcera? Ma non eri un medico?”. Le chiese fingendosi stupito, ricordando come si era presa gioco di lui.

Medico?!”

La prima volta che ci siamo visti hai detto che eri abituata a vedere il sangue”

Sì, perché adoro i film horror!”. Ian scosse la testa, falsamente esasperato.

Hai il diploma di pasticcera? E la pasticceria è tua?”

Risponderò solo in presenza del mio avvocato!”

Troppe domande tutte insieme? Te le devo appuntare su un foglietto così le ricordi?”

Più che un foglietto, ti servirebbe una pergamena!”. Ian scoppiò a ridere.

Dai, non erano difficili le domande”

Sì, mi sono diplomata in pasticceria e tecnicamente la pasticceria è di famiglia”

Scusa se te lo chiedo, ma quanti anni hai?”

Quasi 24”

Ma allora sei proprio piccola!”

Hey! Non sono io che sono piccola, sei tu che sei vecchio!”

Come fai a sapere quanti anni ho?”. Ian le sorrise. Allora le interessava!

Ma sono una tua fan, mi sembra ovvio!”. Joe scoppiò a ridere delle sue parole.

Sì, sì. Tu non me la racconti giusta”

Vuoi la verità?”. Joe appariva seria.

Certo”

Ho dovuto studiarti a fondo per poter trovare il metodo migliore per ucciderti, sai devo riuscire a sbarazzarmi del tuo cadavere”

E qual è l'esito? Come mi ucciderai?”

Lo scoprirai molto presto”. Imitò le risate diaboliche dei cattivi dei cartoni animati.

Sei un'attrice mancata!”. Joe rise.

Hai finito con le nocciole? Bisogna preparare le crema al cioccolato. Intanto imbevo il pan di Spagna col rum, almeno quello riesco a farlo!”. Passarono insieme tutto il pomeriggio, trafficando con i dolci.

Entrambi si sentivano a proprio agio, come se si conoscessero da una vita, c'era feeling tra di loro.

Hey Ian! Aspetta! Hai del cioccolato sul naso!”. Joe allungò un dito e gli tolse la crema, poi si portò il dito alla bocca per assaggiarla.

Quel semplice gesto fece risvegliare Ian, che si voltò di scatto per prendere la torta in mano, evitando di focalizzare l'attenzione su quel gesto della piccola Joe.

Ta da!”. Ian portò il dolce in sala, dove Paul e Torrey ingannavano il tempo dell'attesa baciandosi teneramente. “Siete diabetici!”

Oh, finalmente avete finito!”. Joe passò il coltello a Torrey che tagliò la sua torta e ne diede una fetta ciascuno.

Mio Dio! Joe è buonissima!”. Ian si schiarì la voce. “Ovviamente è anche merito di te, Som!”

Ecco, grazie!”. Morse la torta. “Piccola Joe è stupefacente!”

Ne dubitavi forse?”. Ian non disse nulla e si rimise a mangiare la torta.

Perché l'hai chiamata Torrey?”

Perché è come lei! È dolce come la crema al cioccolato ma sa anche essere dura e 'croccante' come la granella delle nocciole. Solo che questo è un lato che tiene nascosto tra... la crema! Ed è forte come il rum!”. Paul rimase a bocca aperta.

Joe, ma sei bravissima! Questa torta è proprio come la mia Torrey”. La sua ragazza arrossì, accovacciandosi sulla sua spalla.

Ragazzi, sdolcinatezze in camera da letto, va bene, ma almeno qui! Di dolce basta la torta!”. Torrey fece la linguaccia a Joe e riprese e baciare Paul.

 

Sai, sono rimasto scioccato quando ho scoperto che non hai mai visto TVD!”

Beh, è tutto diverso rispetto ai libri! I libri sono bellissimi, ma il telefilm...”

Sì, ma ci sono io!”

Sì, non sai, quando Torrey mi ha fatto vedere la puntata in cui tu compari dicendo...”

Ciao fratellino!”

Sì, e ho visto i tuoi occhi...”. Si fermò. Ian sorrideva già: i suoi occhi avevano un successone con le donne. “Mi sono disperata come una pazza. Dovevano essere neri. Il vero Damon li ha neri!”. Joe scoppiò a ridere, dandogli un pizzicotto per farlo riprendere. Nessuna gli aveva mai detto che i suoi meravigliosi occhi di ghiaccio erano... sbagliati. “Nonostante ciò, sono bellissimi dai!”. Gli diede una bacio sulla guancia a mo' di scusa. Sembrava shockato per davvero.

Non hai mai visto niente nel quale reciti anche io?”. Dalla cucina Torrey si mise ad urlare: “Boooooone!”. Joe storse il naso.

Non di nuovo quel nomignolo!”

Boone? Ma è il mio personaggio di Lost! Guardavi Lost!”

E' colpa tua se per un anno intero mi sono sentita chiamare Boone!”

Colpa mia? Perché?”. Intervenne Torrey:

Perché quando uscì la prima stagione di Lost, lei stava con uno sfigato che si chiamava Carlyle. E il tuo personaggio si chiamava proprio...”

...Boone Carlyle!”

Sì, perciò per prenderla in giro, la chiamavamo Boone!”. Ian e Paul si sganasciarono dalle risate, rotolando sul pavimento.

Quanto siete simpatici!”

Piccola Joe, almeno ci guardavi?!”

Sì, non sai quanto sono stata felice di vedere che Boone moriva alla prima stagione”

Sei proprio cattiva con me!”. Ian mise il broncio.

Non sono cattiva con te, ma con i tuoi personaggi!”.

 

 

 

Hola!

Ta da! Ecco il capitolo 6! Che ve ne pare del dolce Torrey?

Spero di poter leggere i vostri commenti!

Mi auguro di non aver fatto troppi errori, perché non ho avuto molto tempo per ricontrollarlo!

Non mi stuferò mai di ringraziarvi per le recensioni, per le visualizzazioni, e per aver inserito la storia tra seguite/preferite/ricordate!

Grazie grazie grazie!!

Baci!

softkitty

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Ian era sdraiato nel suo letto, pensieroso.

Joe. Nella sua mente c'era solo Joe.

Come diavolo era possibile? La conosceva da una settimana ed era sempre al centro dei suoi pensieri.

Nemmeno Nina gli era entrata in testa così velocemente.

Joe invece...

Gli piaceva la sua voce squillante, gli piacevano le sue battute, sarcastiche almeno quanto lo erano quelle che faceva lui.

Adorava la sua assoluta sincerità e schiettezza.

I suoi occhi neri.

Il suo fisico esile ed aggraziato.

Moriva dalla voglia di baciare quelle labbra così dolci e stringerla a sé.

Stringere quella minuscola rompipalle sarcastica.

Ian, basta, pensa a qualcos'altro. Qualunque cosa.

Ehm, sì, dunque... pensiamo a...

Ma Ian non riusciva a non pensare a lei. Joe popolava i suoi sogni, la sua risata risuonava nel bosco, mentre lui la rincorreva...

 

Quello che Ian non sapeva era che, a pochi metri di distanza da lui, Joe non riusciva a prendere sonno. La sua testa era completamente occupata da... lui.

Joe, stai calma. Tu sei quella razionale, quella che mette la testa davanti al cuore, sempre.

Eppure...

Eppure Ian era in cima ai suoi pensieri.

I suoi occhi di ghiaccio, il suo fisico perfetto. Il suo sorriso alla Damon.

I suoi modi gentili e divertenti. Il modo in cui la chiamava.

Il suo sarcasmo spassoso. Il suo modo di sgranare gli occhi. Il suo continuo provocarla e scherzare con lei.

Lui... il simpatico presuntuoso superfigo.

No, lui DEVE essere solo un amico. Non posso. Non posso. Non posso. MA VOGLIO.

 

Nel frattempo, nell'altra stanza, Paul e Torrey...

Come ti sembra la situazione tesoro?”

Sinceramente? Credo che sia un bel casino Paul”

Casino? Perché?”

Perché quando siamo andati al supermercato ho parlato con Joe. Lei mi ha detto che non vuole che le cose con Ian si evolvano. Dice che comunque vada, alla fine dell'estate dovranno separarsi e non vuole soffrire”

Ma Torrey! È una cosa stupida! Secondo me anche Ian prova qualcosa, ma non lo ammetterà mai! Dobbiamo fare qualcosa!”

Amore, che vuoi che faccia? Che razza di amica sarei se la spingessi tra le braccia di Ian? Joe tornerà a Toronto sola e con il cuore spezzato e io non potrò essere lì per consolarla”

Ma non è detto che si lasceranno”. Torrey storse il naso.

Joe è una persona estremamente gelosa, anche se non lo vuole ammettere. Credi che starebbe bene in Canada mentre il suo uomo gira scene di sesso con la ex? E Ian? Ha TVD, ha la fondazione. Ripete in continuazione che non ha mai abbastanza tempo per la sua famiglia, come farebbe?”

Torrey, questa è la parte razionale, loro devono ascoltare i loro cuori”

Dovremmo aiutarli?”

Sì. Sono una bella coppia. Si meritano una chance. Se non la sfrutteranno, prometto che ti darò ragione e non metteremo più lo zampino tra di loro”. Torrey gli strinse la mano solennemente.

Affare fatto! Cosa proponi di fare?”

Innanzitutto, facciamo sparire la tua auto”. Torrey lo scrutò, cercando di capire cosa volesse fare, prima di scoppiare un una sommessa risata.

Sì, Ian e Joe avevano proprio degli amici diabolici, oltre che diabetici!

 

 

 

Hola!

Scusate se questo capitolo è breve e privo di avvenimenti, ma pensavo che servisse per entrare un pochetto nella testa dei due protagonisti...

Prometto che il prossimo sarò il capitolo della 'svolta'...

Baci a tutti!!

E spero di sapere cosa ne pensate!!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Era passata una settimana da quando Ian e Paul erano arrivati a casa di Torrey. La love story tra la padrona di casa e Paul andava a gonfie vele. Sembravano assolutamente perfetti e complici. Soprattutto perché entrambi cercavano in tutti i modi possibili di lasciare Ian e Joe da soli. Sarebbero stati una bella coppia, secondo loro. Se solo uno dei due si fosse aperto di più. Ma erano entrambi ostinatamente convinti che quello che li legava era solo un bel sentimento di amicizia.

Vado a farmi togliere i punti!”. Fece per uscire dalla porta, ma si bloccò. “Qualcuno mi presta l'auto?”

Joe, la mia è dal meccanico! Prendi quella di Ian!”

Non se ne parla! Nessuno guida la mia auto! Piuttosto ti accompagno piccola Joe, andiamo!”

Quanto sei malfidato!”

Non è vero! È solo che ci tengo e... donne al volante...”

Solo perché quando hai preso tu la patente, per le donne era ancora insolito, non vuol dire che io sia una frana”

Hey, piccola Joe, mi stai dando del vecchio?”

Chi??? IO?? Noooooooo”

Piccola insolente!”. Scoppiò a ridere e le aprì la portiera, aiutandola a salire.

Ai miei tempi si usava essere cavalieri con le donne”

Vi ringrazio messere”. Gli fece una linguaccia e si allacciò la cintura.

 

Paul e Torrey si diedero il cinque, osservando i due allontanarsi insieme.

Paul sei un genio!”

Certo che lo sono, altrimenti non starei con te, amore”

 

Quando arrivarono all'ospedale, trovarono lo stesso medico che le aveva messo i punti.

Chi si rivede! Lei è la signorina della mano!”. Guardò Ian. “Ed è accompagnata dallo stesso giovanotto dell'altra volta!”

Sì”. Senza troppi preamboli, il medico le prese la mano ed iniziò a tagliarle i punti.

Le faccio male signorina?”

No, assolutamente”

Le rimarrà il segno?”. Joe si voltò verso Ian, non capendo il perché di quella domanda.

Non credo, forse un leggero segno, ma niente di preoccupante o terribilmente visibile”. Ian si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. “Ecco! Ho finito!”

Grazie dottore!”. Joe ed Ian lo dissero in coro.

L'avevo detto che sareste diventati una coppia!”

Ma noi non siamo una coppia”. Il medico ridacchiò e se ne andò. “Chissà perché tutti ci scambiano per una coppia”

Mah, sarà che siamo bellissimi insieme”. Joe piegò la testa per osservare meglio Ian.

Beh, diciamo che fai di più tu”

Cosa intendi piccola Joe?”

Beh, dai. Non fare il finto modesto. Lo sai di essere bellissimo”. Ian rimase stupito dall'assoluta naturalezza con la quale lei glielo disse.

Grazie! Nessuna me lo aveva mai detto così”

Così come?”

Senza l'intenzione di adularmi. Me lo hai detto come se fosse... bah, non lo so, lasciamo stare”

Signor Somerhalder non volevo metterla in imbarazzo!”

Piccola Joe, ormai mi conosci, io non mi imbarazzo mai”

Non è vero. Sei solo molto bravo a nasconderlo”. La piccola Joe si stava prendendo delle libertà che nessuna si era mai neppure sognata di raggiungere con lui.

Oltre che pasticcera, sei anche psicologa?”. Le sorrise, prendendola in giro.

Dissimuli pure, signor Somerhalder, ma lo so io e lo sa anche lei che ho ragione”. Rimasero in silenzio per un istante, ma una domanda frullava nella testa di Joe. “Ian, perché prima hai chiesto se mi rimarrà la cicatrice?”

Beh, perché sarebbe colpa mia, e non volevo che rimanessi marchiata a vita”

Oh”. Fu l'unica cosa che Joe riuscì a dire. Era davvero così... premuroso?

Stasera si va a ballare, festeggiamo la tua completa guarigione”

Ma io non sono stata malata!”. Joe sembrò riprendere la sua loquacità.

Malata no, però ora potrai maneggiare meglio i pacchi di carta igienica e sminuzzare da sola le nocciole!”. Scoppiarono entrambi a ridere. “Me lo sono meritato un dolce col mio nome?”

Certo, mio... Salvatore!”. Ian scoppiò a ridere, sotto lo sguardo di Joe che era intenta ad ammirarlo. Non era solo bellissimo, era...

No, Joe! Non pensarci!

Hey, guarda che ci conto piccola Joe”. Joe alzò la mano sinistra e posò la destra sul cuore, a mo' di giuramento solenne. “Ok, mi fido”

Ho già delle idee in mente”

Davvero? Che idee?”

Ah no, non te lo dico! Nemmeno Torrey ne era al corrente, non puoi scegliere, lo faccio io!”

Andiamo! Non è mica la formula della CocaCola!”

Cosa ne sai?! Magari tra qualche anno il dolce Torrey o Somer o Wes saranno copiatissimi in tutto il mondo!”. Ian le sorrise, guardandola dritto negli occhi.

Te lo meriteresti”. Joe arrossì subito ed abbassò lo sguardo.

G-grazie!”

Ti ho messa in imbarazzo?”. Sfoderò il suo Damon-sorriso.

No, è solo che non mi capita tanto spesso di ricevere complimenti o segni di approvazione. Non so mai come comportarmi”

Continua pure ad arrossire. Sei molto carina quando diventi fucsia”. Era mooooooolto più che carina, pensò Ian.

Hey! Stai giocando sporco! Non è valido! Lo stai facendo apposta!”. I due scoppiarono a ridere, allentando la tensione che si era formata.

Sì, mi hai scoperto”. Ian le aveva messo le mani sulle guance. “Hey, sei bollente quando arrossisci!”

Beh, è normale!”. Ian si avvicinò lentamente a lei. I loro visi erano sempre più vicini. Vedeva gli occhi neri di Joe che pian piano si chiudevano.

Joe sentì il respiro di Ian sulle labbra.

No.

Posò le mani sui polsi di Ian, stringendoli.

Messere, dobbiamo tornare a casa”. Durante il tragitto di ritorno, nessuno dei due parlò. Entrambi erano assorbiti dai loro pensieri.

Si erano quasi baciati. Già, quasi.

 

 

Fresco fresco di scrittura, ecco il capitolo 8!

Un grazie di cuore a tutte le persone che seguono la storia, per me significa molto!

Spero mi facciate sapere cosa pensate del capitolo.

Un grosso bacio.

softkitty

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Torrey, che ti metti?”. Lei mostrò il suo abitino verde, dello stesso colore degli occhi del suo Paul, stretto come una seconda pelle. “Mio Dio! Sarai supersexy! Paul non ti staccherà gli occhi di dosso! E anche le mani!”

E tu che hai scelto? Dovrai pur far impazzire Ian”

Torrey, per favore... sai come la penso”. Un flash del viso di Ian che si avvicinava si fece strada nella sua testa, ma lo scacciò immediatamente.

Sì sì, va bene! Comunque non mi hai detto cosa indosserai”

Mah, pensavo questo”. Le fece vedere un vestito color pesca, leggero e svolazzante. Era il suo preferito.

Noooo! Posso prestarti qualcosa di mio?”
“Ho alternative?!”

No”. Torrey scomparì nella sua cabina armadio e ricomparve poco dopo con un... fazzoletto! Sì, non poteva essere un vestito! Era abbastanza sobrio davanti, con uno scollo quadrato, ma sul retro cadeva morbido, in mille pieghe, con una scollatura abissale che le lasciava la schiena scoperta. Inoltre la parte della gonna era strettissima e... praticamente inesistente. Ed era... azzurro ghiaccio.

Non se ne parla Torrey! Primo perché non ho il fisico per portarlo, secondo perché è di D&G, costerà come due anni del mio lavoro, se per caso lo rovino non potrò ripagartelo!”

Credi di non avere il fisico? Me ti sei vista? Sei un figurino! Solo questo il problema? Allora mettitelo! Non ti preoccupare! Io non lo metto più. Con i capelli biondi ed il vestito azzurro sembro una barbie! A te invece starà divinamente! E comunque non hai possibilità di scegliere. O lo indossi, o esci in mutande”.

 

Quando Torrey e Joe scesero dalle scale, Paul ed Ian rimasero imbambolati a guardarle.

Ian non aveva mai visto una ragazza tanto bella in vita sua. Joe era fantastica.

Madame, mi permetta”. Le porse il braccio, che Joe afferrò, non prima di aver squadrato Ian. Indossava una semplicissima camicia bianca e dei jeans chiari e un po' strappati. Come poteva essere così perfetto con così poco?

Ian, posso chiederti un favore?”. Lui fissò Torrey ed annuì. “Evita che troppi mosconi le girino intorno”

Sarò la sua ombra”. Joe diede una gomitata ad Ian.

Grazie. Vedi, non sono molto abile ad evitare i casini”

Lo faccio a patto che tu faccia lo stesso con me, piccola Joe”

Affare fatto!”. Arrivarono alla discoteca ed ovviamente non ci fu bisogno di fare la coda.

Essere in giro con tre vip serviva a qualcosa! Pensò Joe.

La discoteca era affollatissima e Joe si sentiva a disagio con indosso il fazzoletto di stoffa che Torrey le aveva prestato.

Stai benissimo vestita così, smettila di sistemarti”. Ian glielo sussurrò all'orecchio, facendola arrossire.

Hey mora! Ti va di fare un giro con me?”. Joe stava per aprire la bocca, quando Ian le mise un braccio attorno alle spalle, stringendola contro la sua perfetta camicia bianca.

Giù le mani dalla mia donna bello!”. Lo sconosciuto si allontanò all'istante, abbattuto. “Bene, piccola Joe, mi devi un favore”

Certo Ian”. Sorrise maliziosa e lo tirò in pista. Le parole che Ian aveva appena pronunciato le rimbombavano in testa.

Giù le mani dalla mia donna

La mia donna

Sapeva che l'aveva detto solo per tener fede al patto, ma le era sembrato così sincero!

Ballavano insieme, corpo contro corpo.

Occhi negli occhi. Joe rimase abbagliata dal desiderio che lesse in quegli occhi di ghiaccio.

Ian la sfiorava, la accarezzava, la premeva contro di sé.

Joe sentiva le sue mani calde sulla sua pelle, sulla schiena, sulle cosce...

Il suo cervello si spense. Non c'era nulla attorno a lei che non fosse Ian.

La musica scomparve, le persone si dissolsero.

C'erano solo loro due. Joe ed Ian.

Senza sapere come, Joe si trovò schiacciata contro un muro, incollata al corpo di Ian. Sentiva le sue labbra sul collo e istintivamente fece scivolare le mano sotto la camicia bianca e perfetta su di lui, per toccargli gli addominali e poi la schiena, per avvicinarlo ancora di più.

Si desideravano, volevano appartenersi.

Che diavolo stavano facendo?

No, Ian... fermiamoci”

Che c'è piccola Joe? Sei diventata timida?”. Le sorrise, provocante.

No, è che...”. Distolse lo sguardo dalle sue labbra.

Sei sposata?”

No”

Sei fidanzata?”

No”

E allora perché non...?”

Sono canadese”. Ian aggrottò le sopracciglia.

Io non sono razzista”. Le fece un breve sorriso.

Non è quello che intendevo”

E allora cosa...?”

Quando sarà finita l'estate, io dovrò tornare a Toronto, a lavorare nella pasticceria di famiglia, tu sarai preso dalle riprese e non ci vedremo più. So che sto mettendo le mani avanti, ma non voglio una relazione a distanza”

Anche per me tu sei diventata importante piccola Joe, con te mi trovo bene, mi sento a mio agio. Però non mi basta più. Godiamoci queste vacanze insieme, senza problemi, e poi vedremo”

Senza impegno?”. Ian le sorrise.

Avrebbe voluto baciarla di nuovo, ma sapeva di non doverlo fare, almeno non subito.

Joe non era convinta al 100% di quello che aveva detto, e Ian lo sapeva. Lo sapeva perché vedeva nei suoi occhi neri il desiderio di gettarsi tra le sue braccia, e la paura delle conseguenze. Come poteva darle torto? Lei non era il tipo da avventure.

Che futuro avrebbero avuto?

Ian avrebbe trascorso gran parte dell'anno ad Atlanta per le riprese di TVD e il poco tempo libero era assorbito dalla sua fondazione.

Lei... viveva a Toronto, a migliaia di kilometri di distanza. Doveva aiutare i genitori a gestire la pasticceria. Non aveva la possibilità di mollare tutto.

Ma forse un po' di sano divertimento le avrebbe fatto bene.

Non doveva forzarla.

 

 

 

Dunque, rieccomi con il nono capitolo!

Spero di non avervi deluse, ma il raffreddore non aiuta a scrivere meglio!

Attendo commenti di qualsiasi tipo!

Grazie a tutti coloro che leggono la storia! Grazie davvero!

Baci!

softkitty

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Vagavano per la discoteca, ma Joe era assorta nei suoi pensieri.

Testa e cuore litigavano furiosamente dentro di lei.

Andiamo! Lo sai che ti piace, buttati!

Ma che senso ha? Tra un paio di mesi sarai a Toronto, sola, con il cuoricino spezzato!

Vivilo! Ne varrà la pena!

Come no! Poi chi ti tirerà su di morale?

Oh, no”. Joe fu riportata alla realtà dalla voce di Ian che fu assalito da decine di fans impazzite. Joe si ritrovò dall'altra parte della discoteca senza capire come ci fosse arrivata. Ian sorrideva cordiale alle ragazzine che gli chiedevano di fare delle foto.

Lo vide cercarla tra la gente e trovarla.

Aiuto!”. Le mimò con le labbra. Joe era seriamente tentata di lasciarlo in quel casino, ma poi vide una sciacquetta avvicinarsi a lui e tentare di baciarlo. Qualcosa scatto dentro di lei e la fece reagire.

Come osava avvicinarsi al SUO Ian?

Come osava quella sciocca ragazzina tentare di baciare lui?

Il sangue prese a ribollirle in corpo. Le mani pizzicavano e la voglia di stringerle attorno al collo di quell'oca era sempre maggiore. Si fece largo tra la folla e lo raggiunse.

Scusate fans, ma ora Ian deve proprio andare”. Lui la fissava, interrogativo. “Senza impegno” gli mormorò.

Era una cosa stupida?

Sì.

Era stata avventata?

Sì.

Ma doveva assolutamente reagire.

E chi sei tu per dirlo?”. Una ragazza stava inveendo contro Joe. Ma ne lei, ne Ian la ascoltarono. Ian le passò un braccio sulle spalle, tirandola contro di sé.

Lei è Joe ed è la mia...”

...nuova assistente!”. Joe gli sorrise e lo trascinò via.

Ragazze, c'è anche Paul Wesley qui! Se lo trovate, ditegli che lo stiamo cercando!”. Le ragazze presero ad urlare non appena sentirono il nome di Paul. Ian e Joe rimasero finalmente tranquilli sulla terrazza della discoteca.

Perché hai detto che sei una mia assistente?”

Perché non mi sembrava il caso di sbandierare ai quattro venti che...”. Si fermò. Che...? Cosa? Stavano insieme?

Forse hai ragione. Meglio tenere un profilo basso, avremo più privacy”. Ian le prese le mani. “Posso sapere perché hai cambiato idea?”

Perché una troietta di stava per baciare e in quel momento io... non so... è scattato qualcosa”

Si chiama gelosia, piccola Joe”. Ian sorrise soddisfatto.

Non sono gelosa!”. Ian alzò le mani in segno di resa, ma senza togliersi dalla faccia quel sorriso.

Ti sta proprio bene questo vestito”. Ian le posò una mano sulla schiena scoperta, avvicinandola a sé.

Grazie. Anche se, a dir la verità, dovresti fare i complimenti a Torrey. Ha insistito perché ha detto che ha il colore dei tuoi occhi”

Wow, Torrey è proprio perfezionista! Come se ci fosse bisogno di migliorarci! Visivamente siamo perfetti così!”

La sua modestia mi stupisce ogni giorno di più, signor Somerhalder”

Ti va di rientrare a ballare?”. Joe fece scivolare le mani sulle spalle di Ian.

No, non appena rientreremo un altro miliardo di stronzette ti si getterà addosso, cercando di strapparti i pantaloni”. Ian scoppiò a ridere. “Perciò troviamo i due diabetici e torniamocene a casa!”

Gelosona”. Joe gli diede una pacca sulla nuca.

Non sono gelosa”

Sai è la prima volta che ti vedo fare la gelosa e devo dire che... mi fai venire ancora più voglia di baciarti”. Joe si morse il labbro e sorrise.

Oh, sì sono gelosa, gelosissima, sto morendo di gelosia, baciami”. Ian sorrise compiaciuto prima di chinare il capo ed esaudire la richiesta della sua piccola Joe.

Le sue labbra erano morbide e sapevano ancora di Angelo Azzurro. Erano delicate, ma bramose e si schiusero non appena lui gliele carezzò con la lingua.

Era il loro primo vero bacio e Joe decise di assaporarlo fino infondo. Il contatto con la lingua di Ian era semplicemente unico, era meraviglioso.

Piccola Joe, dobbiamo trovare i diabetici”

Dobbiamo proprio?”. Quel tono fece vacillare la decisione di Ian, ma non poteva lasciare il suo amico in un covo di fans sfegatate.

Lei si separò a malincuore da quelle labbra.

Ian entrò per primo, tenendo stretta la mano di Joe. Fortunatamente, trovarono Paul e Torrey che uscivano dal bagno e li fecero uscire dalla discoteca prima che le fans li notassero.

Voi due ci dovete un favore enorme! Se non fosse stato per me e la piccola Joe, a quest'ora voi due eravate ancora là dentro, a firmare autografi e sorridere!”. Paul stava per rispondere, quando notò che Ian e Joe erano mano nella mano.

Ci dovete dire qualcosa, per caso?”

Già, ci dovete dire qualcosa?”. Ian e Joe si guardarono e si sorrisero.

No”

Joe!”

Ian!”. I due per tutta risposta, scoppiarono a ridere. “Sputate il rospo!”

Oh, beh, che dobbiamo dirgli Ian?”

Che tu sei la mia nuova... assistente!”. Scoppiarono di nuovo a ridere, osservando gli sguardi confusi dei due diabetici.

Assistente?”

Wes, io e la piccola Joe abbiamo deciso di... approfondire il nostro rapporto”. Torrey si mise a battere le mani, trionfante mentre Paul era ancora a bocca aperta.

Allora non vi dobbiamo nessun favore! Siamo pari!”. I quattro amici scoppiarono a ridere e rientrarono a casa. Torrey bloccò tutti nella sala, finché non tornò con quattro bicchieri ed una bottiglia di spumante.

Brindiamo a noi 4!”

Un brindisi per me!”

Uno per il mio Paul!”

Uno per noi due!”

Un per il Som!”

Uno per Joe!”

Uno per la nuova coppia!”. Svuotarono tre bottiglie di spumante facendo un brindisi dietro l'altro.

Ok, ragazzi, io andrei a letto, perché non sto in piedi!”. Joe infatti barcollava. Senza esitazioni, Ian la prese in braccio ed andarono nella loro camera.

Piccola Joe, riesci a svestirti?”

Mmmm, perché non mi aiuti?”. Ian le si avvicinò, facendo scivolare il vestito sulla sua pelle, sino a sfilarlo. Osservò quel corpo dalla pelle leggermente abbronzata, sul quale spiccava il segno del costume. Si lasciò spogliare da Joe e poi si adagiarono sul letto di lei, che cigolò. “Non ci posso credere! Cigola!”

Vieni sul mio!”. La tirò di peso sul suo letto.

Oddio! Ma è ad acqua!”. Scoppiò in una risata fragorosa, che fu smorzata dalle labbra di Ian.

Paul e Torrey ci sentiranno!”

Saranno occupati a fare altro, fidati!”. Si guardarono per un istante negli occhi, poi Ian le diede un dolce bacio prima di stringerla fra le braccia, spegnendo la luce.

Buonanotte piccola Joe!”

Buonanotte Ian”

 

 

 

Buona settimana!

Allora, che ne dite? Joe ed Ian si sono (finalmente?) avvicinati, anche se è solo l'inizio.

Sarò ripetitiva, ma voglio dire grazie a tutte le persone che recensiscono e seguono la storia!

Attendo di sapere cosa ne pensate!

Un grosso grosso bacio!

softkitty

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Quella mattina Paul si svegliò prima degli altri. Guardò al suo fianco e trovò l'amore della sua vita. Torrey dormiva tranquilla, con una mano poggiata sul petto di Paul.

Era così bella! Paul si trovò a stringerle la mano senza rendersene conto.

Buongiorno amore!”

Buongiorno Torrey tesoro”. Lei aprì gli occhi e lo guardò.

Che serata! Spero potremo ripeterla, mi sono davvero divertita!”

Anche io. E devo dire che anche la nottata non è stata male”. Sorrise malizioso.

Ian e Joe ti hanno contagiato, eh?”. Gli diede un bacio. “A proposito. Sono già svegli?”

Non lo so, non ho sentito nulla”. Torrey si alzò da letto e si vestì.

Dai, Paul andiamo a svegliarli”. I due diabetici si diressero verso la stanza che Ian e Joe dividevano ed aprirono lentamente la porta.

Paul era sul punto di urlare 'buongiorno', ma Torrey lo fermò.

Ian e Joe erano nello stesso letto, quello di Ian, teneramente abbracciati.

Ian era sdraiato sulla schiena, mentre Joe era sdraiata di pancia, parzialmente poggiata, cingendogli la vita, sopra di lui, che la abbracciava.

Torrey spinse Paul fuori dalla stanza, prima di seguirlo.

Ma perché non mi hai lasciato svegliarli?”

Dai, non hai visto come erano carini?”

Si devono essere dati da fare questa notte”. Lei gli diede una gomitata e andò a preparare la colazione.

 

Ian si svegliò lentamente, sentendo qualcosa sopra di lui.

Joe.

Aprì gli occhi per guardarla e rimase ad osservarla. Era davvero bella, nonostante fosse spettinata, nonostante non si fosse struccata alla perfezione, era bella.

Iniziò ad accarezzarle la schiena nuda con le dita. La sua pelle era liscia e fresca.

Vide un leggero sorriso prendere forma sulle sue labbra. Si stava svegliando.

Buongiorno Ian”

Buongiorno mia piccola Joe”. Il sorriso si allargò ancora di più, non appena sentì la parola 'mia'.

Rimasero a guardarsi per parecchio, prima che Ian si alzasse per fare la doccia.

Joe rimase distesa nel letto, assaporando il profumo di Ian che le lenzuola custodivano gelosamente.

Hey, piccola Joe, che stai facendo?”

Annuso le lenzuola”. Rispose semplicemente. Poi arrossì di botto.

Annuso le lenzuola! Cazzo, l'ho detto davvero?

Forse è meglio che vada a lavarmi, così magari mi ripiglio un pochetto! Tu scendi pure a fare colazione se vuoi!”

Ok, io ed il mio irresistibile profumo ti aspettiamo di sotto!”. Joe sbuffò prima di entrare in bagno, mentre Ian scese ed andò in cucina.

Paul e Torrey erano seduti e si guardavano sognanti.

Buongiorno diabetici, dormito bene?”

Ciao Ian!”. Torrey sorrise e salì le scale, lasciando i due uomini soli.

Allora, com'è andata stanotte?”

Di che parli Wes?”

Andiamo! Vi abbiamo visti stamattina! Eravate abbracciati, nello stesso letto! Ed eravate nudi!”. Ian addentò una brioche.

Dovrò chiudere la porta a chiave la prossima volta. E poi scusa, dovevi proprio entrare in camera nostra? Ma guardati youporn, Wes!”. Ma Paul lo guardava insistentemente. “Non siamo arrivati fino infondo stanotte, Wes”

Non ti credo Som!”

Te lo giuro, parola di lupetto!”. Paul spalancò gli occhi, incredulo.

La fine del mondo è vicina!”. Scoppiò a ridere. “Ok, seriamente, perché non avete...?”. Ian alzò gli occhi al cielo.

Eravamo un po' ubriachi, credo che ci siamo fermati perché io non volevo che la nostra prima volta insieme fosse così squallida”

O mamma! Sei innamorato Som?”. Ian non rispose e finì la brioche.

 

Joe, posso?”

Certo Torrey! Entra, mi sto vestendo”. L'amica si sedette sul letto.

Allora?”

Cosa?”

Tu ed Ian, nudi, nello stesso letto...!”

Non abbiamo fatto quello che credi”

Vuoi dirmi che non...?”

No, Torrey, ci siamo fermati... prima”

Perché?”. Joe scrollò le spalle.

Dai eravamo ubriachi Torrey! Almeno, io ero ubriaca. Sarebbe stato brutto!”

E a chi è venuta l'idea?”

A dir la verità, beh, ci siamo spogliati, abbiamo giocato un po' e poi ci siamo sdraiati nel letto”. Sciolse i capelli. “Per inciso, il mio cigola”

Metteremo un po' di olio”. Le sorrise. “Ti stai innamorando?”

Non lo so. Non ho il coraggio di pensarci. Mi godo le vacanze, poi si vedrà”

Joe, sabato sera i genitori di Paul mi hanno invitata a cena!”

Ciò vuol dire che...”

...Io e la mia piccola Joe passeremo qualche ora senza avere la nausea per le voster smancerie!”. Ian era comparso con Paul.

A Joe squillò il cellulare. Senza dire una parola sgusciò fuori dalla stanza per rispondere. I tre amici si guardarono insospettiti, poi Ian la seguì di sotto, giusto in tempo per sentirla chiudere la chiamata.

Sì, anche a me tesoro! A presto!”

Mi devo preoccupare, piccola Joe?”

Se vuoi... era mia nipote Lila. Lei e mia sorella Kendra sono a New York in vacanza”

Poi tornano a Toronto?”

No, loro abitano a Vancouver, Lila non è mai stata a Toronto. Non conosce neppure i miei genitori”. Ian la guardò, incoraggiandola a continuare, vedeva che aveva bisogno di parlarne. “Vedi, Kendra è rimasta incinta a 16 anni e i miei l'hanno sbattuta da una prozia in Spagna. Per quello non ha più voluto avere rapporti con loro. Io le vedo ogni due mesi circa, ma è difficile come situazione. Io voglio bene a Kendra e Lila, ma anche ai miei genitori. Lo so che con lei hanno sbagliato, ma... Lila rimane comunque loro nipote, vorrebbero conoscerla, ma Kendra si rifiuta anche solo di sentirli per telefono”. Ian la abbracciò, stringendola forte.

Piccola Joe, abbi pazienza, vedrai che Kendra ci ripenserà, tu non mollare intanto”

Tu dici?”

Sì, siete la sua famiglia. Si accorgerà di questo, vedrai”

Ho paura di forzarla. Ho faticato ad instaurare un rapporto con lei, quando è partita per la Spagna non mi ha neppure salutata. Ci ho impiegato tanto a farle capire che quella era stata una scelta dei nostri genitori e non mia”

Non la perderai, nessuno si può starti lontano”

Ian, detto così suona come una minaccia”

E lo è!”. le lanciò il suo Damon-sorriso, prima di tornare, allegro da Torrey e Paul, con lei in braccio.

 

 

 

Eccomi con il capitolo 11!!

Eh, no, Ian e Joe non hanno ancora 'consumato' :)

Allora, che ve ne pare??

Come sempre ci tengo a ringraziarvi perché seguite la storia, grazie davvero di cuore!!

Un grosso bacio!

Softkitty

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Sì, Torrey, ti promettiamo che non incendieremo casa, che non la allagheremo e che non la raderemo al suolo!”. Torrey e Paul raggiunsero la porta, salutando nervosi, i due amici. Finalmente quella sera, Torrey avrebbe conosciuto il signore e la signora Wesley.

Dai, state tranquilli. Voi vi amate?”

Alla follia”

E allora i tuoi genitori accetteranno Torrey. Perché è fantastica, perché lo sei anche tu, ma soprattutto perché vi amate”. I due, incoraggiati dalle parole di Joe, si diressero al 'patibolo'.

Hey, piccola Joe, come ti vengono certe frasi sdolcinate?”

Basta guardare una qualsiasi serie televisiva di adolescenti innamorati”. Ian sogghignò divertito.

E io che pensavo fossi una super-romanticona”

Mi dispiace deluderti Ian, ma non lo sono, sono una serial killer”

Non ci credo!”

Oh no, preferisco un buon horror ad un film sdolcinato e con lieto fine”

Perché?”

Non sono realistici. Se fossero veri non esisterebbero avvocati divorzisti”

Ecco perché Elena sceglierà me”

No, non lo farà. Tu sei Damon, l'eterno secondo. Colui che ha amato per 150 anni una donna che era innamorata dell'altro Salvatore. Colui che si è innamorato dell'altra donna che ama Stefan. Non puoi accalappiarti Elena, perché Elena è di Stefan. Ci sarà il solito e prevedibile lieto fine”

Certo che sei proprio stronza!”

E tu sei offensivo!”. Joe si finse indignata.

Beh, mi hai appena condannato ad un'esistenza solitaria!”

Povero Damon! Che storia triste! Vuoi parlarne?”

No!”. Ian mise il broncio, tentando di non sorridere.

D'accordo, ma se vorrai parlarne, io ti ascolterò”. Scoppiarono a ridere, prima di baciarsi.

Perciò, non ti piacciono i film romantici?”

Se li devo guardare li guardo”

Il meno odiato?”

Via col vento”. Ian aggrottò le sopracciglia sorpreso. “Sei riuscita a vederlo tutto?”

Certo! Solo per potermi gustare la parte finale”. Tossicchiò, prima di dire, con voce lacrimevole: “E che ne sarà di me?”. Ian sorrise, prima di risponderle.

Francamente me ne infischio!”

Sì! Niente lieto fine grazie al cielo!”

Andresti d'accordo con i miei genitori, sai, sono divorziati”

Sono simpatici?”

Beh, hanno cresciuto me!”

Allora devono essere terribili!”

Hey!”. Joe scoppiò a ridere.

E ora che si fa?”

Mettiti le scarpe da tennis piccola Joe, andiamo a correre sulla spiaggia!”

Correre in spiaggia? Ma...”. La interruppe con un bacio.

Niente 'ma'! Sbrigati!”. In un lampo Joe salì e tornò di sotto con le scarpe da tennis e pronta per fare jogging. Squadrò Ian che indossava una canotta bianca super aderente.

Mmmmm, come sei sexy”

Piccola Joe, non mi provocare”. La prese per mano e la trascinò fuori, mentre lei rideva.

Il sole stava calando e la spiaggia era vuota. Il mare era bellissimo e brillante.

E Ian era veloce... troppo veloce.

I... Ian! fe...rmati! Non res...piro!”. Ian scoppiò in una fragorosa risata.

Sei una schiappa!”

Hey! Io ho le gambe più corte delle tue!”. La risata dell'uomo aumentò. “Dai”. Inspirò. “Godiamoci... il tramonto mentre... riprendo fiato”. Si sedettero sulla spiaggia.

Tu sei più bella di questo tramonto”. A quelle parole fu Joe a scoppiare a ridere ed Ian la guardò sorpreso.

Ian, scusa, ma mi è venuto spontaneo. Sembra una battuta tirata fuori da uno di quei film romantici che danno nei cinema!”

Lo so, ma io parlavo seriamente”. Joe divenne rossa come il sole, sotto lo sguardo intenso di Ian.

Piccola Joe sei uno spasso! Sai passare da divertita a imbarazzata in un nano secondo!”. Joe cercò di riprendersi.

Oltre ad essere uno spasso sono stanca morta”

Dai, saltami in groppa, torniamo a casa”. Joe ripercorse il tragitto in groppa ad Ian che sembrava non facesse la minima fatica a portare anche il suo peso e quando raggiunsero casa, ormai il sole era già calato.

Sei diventato il mio elefante portantino?”

Mmmm, elefante direi proprio di sì! Sono un uomo galante”

Faresti qualsiasi cosa pure di apparire figo, eh?”

Ma io non sembro figo... Sono figo”. Joe si strinse a lui, baciandogli il retro dell'orecchio senza difficoltà.

Questo ve lo concedo, Mr Somerhalder”

Grazie piccola Joe. La mia autostima ti è riconoscente”. Sorrise. “E anche il mio profumo”

Hey! Continuerai per molto?”

Di lungo gli elefanti hanno anche la memoria”

Magari con un trauma cranico potresti dimenticare...”. Joe usò un tono pensieroso.

Ma tu sei la mia piuma, sei dolce, non puoi farmi male”

Aspetta, com'era? Ah, sì!”. Si schiarì la gola. “Non mi provocare”. Usò le stesse parole di Ian, che scoppiò a ridere. Entrarono in casa.

Ian scoppiò a ridere, sentendo lo stomaco di Joe brontolare.

Hai fame e sei sudata. Mmmm... Preferisci fare la doccia o mangiare prima?”. Joe scese dalla schiena di Ian e si lasciò stringere dalle sue braccia. Erano fermi immobili, occhi negli occhi. Vicini, sempre più vicini...

Veramente Ian, io avrei... fame...”. Senza esitare si strinse di più a lui, baciandolo.

Mmmmm, anche io, una fame da lupi”. Si sorrisero, capendo all'istante di che fame stessero parlando. I loro baci erano passionali, carichi di desiderio.

Senza il bisogno di aggiungere altre parole, raggiunsero la loro camera da letto e si tuffarono sul materasso ad acqua di Ian.

 

 

 

Ta da!

Capitolo 12! Dunque, siamo giunti all'orlo del precipizio! E ora?

La domanda mi sorge spontanea, cosa preferite? Un capitolo che parli della loro notte, o il capitolo che inizierà da... 'dopo'? :)

Datemi le vostre opinioni, così scriverò il capitolo 13 :)

Grazie a tutte le persone che recensiscono e seguono la storia, la inseriscono tra preferite/ricordate/seguite. Vi ringrazierò fino alla nausea!!

un bacio!

softkitty

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Senza il bisogno di aggiungere altre parole, raggiunsero la loro camera da letto e si tuffarono sul materasso ad acqua di Ian.

Le loro mani si muovevano frenetiche, alla ricerca di centimetri di pelle scoperti da accarezzare e sfiorare.

In loro si era sedimentato un desiderio che era sfociato in frenesia, in bisogno di appartenersi.

Ian la guardava con desiderio, mentre lei lo spogliava.

Ian la accarezzava con ardore, desideroso di assaporarla, mentre Joe sfiorava ogni suo muscolo, godendo di quella perfezione.

Gli baciò il petto, lentamente, poi Joe scese verso gli addominali, che istintivamente si contrassero e poi giù... Sentì Ian trattenere il respiro quando le sue labbra lo raggiunsero.

Il mio Dumbo”. Joe fece scorrere la lingua sul membro di Ian, che chiuse gli occhi, godendo del piacere che lei gli stava dando. Aumentava... Aumentava...

Joe...”. Le mise una mano nei capelli. “Basta”. Con uno sforzo incredibile, Ian riprese il controllo di sé. “Non così, Joe, non la prima volta”. Le sorrise, facendola avvampare. 'Sexy' era un aggettivo davvero troppo limitato per quel meraviglioso concentrato di testosterone.

Ian fece scorrere le sue mani su ogni centimetro del corpo di Joe, prima di raggiungere la sua intimità, sfiorandola leggermente. E la sentì emettere un lieve sospiro.

Si ritrovò a sorridere: poteva continuare.

Insinuò con lentezza le dita al suo interno, muovendole con esperienza. Joe trattenne il fiato, per poi abbandonarsi a quel piacere, che cresceva dentro di lei, sino ad esplodere.

Mmmmm”. Joe gli mise una mano dietro la nuca, costringendolo con dolcezza a lasciarsi baciare.

Le precauzioni?”

Prendo la pillola”. Non aggiunsero altre parole.

I loro gemiti, i loro respiri affannati erano la melodia del loro amore, dettata dal ritmo sempre più accelerato dei loro cuori.

Ian si insinuò dentro di lei, godendo del gemito che quel gesto aveva provocato nella sua piccola Joe. Sì, piccola. Piccola ed invitante. Piccola e perfetta.

Si guardavano, eccitati, assaporando il piacere della loro totale unione.

Ian era dentro di lei. Era dentro di lei e stava ansimando, godeva con lei.

Joe si trovò a cingergli la vita con le gambe, per averlo ancora più in sé.

Si muovevano insieme, assecondando il piacere che provavano, finché non li travolse, inebriandoli totalmente.

Joe era sua, in quell'istante, anzi, da quell'istante gli apparteneva e nulla e nessuno glie l'avrebbe portata via.

Questo materasso è magnifico”

Solo il materasso, piccola Joe?”. Lei sbuffò, prima di baciargli il petto, all'altezza del cuore. “E' stato bellissimo, piccola Joe”

Anche per me”. La strinse tra le braccia.

La serata è appena iniziata”. Joe si alzò dal letto e gli sorrise.

Allora aiutami a pulire il bagno, gigante Ian”. Lo prese per mano e lo condusse sino al bagno...

 

Piccola Joe, devo mangiare! Potrei svenire da un momento all'altro!”

Sai, ho fame anche io! Cosa vuoi che cucini?”

No, ordiniamo qualcosa al take-away infondo alla via! Non voglio che tu ti stufi a cucinare per me!”. Joe lo baciò.

Per prima cosa, a me piace cucinare”

E secondo...?”

Ti sei guadagnato una cenetta coi fiocchi”. Abbassò lo sguardo, vagamente imbarazzata dalle parole che aveva appena pronunciato.

Ora fai la timida? Non lo sei stata prima a letto, o sul lavan...”. Lo baciò di nuovo.

Ian! Non c'è bisogno di elenc...”

Che c'è? Ti imbarazza?”. Ian le sorrise, malizioso. E Joe non rispose.

Dai, che vuoi per cena? Anche se è un po' tardi”

Qualunque cosa, purché sia veloce da preparare, così puoi sdraiarti sul divano con me”

Perché invece non vieni qui e non mi aiuti? Dai culetto di marmo!”. Ian sgranò gli occhi e ridacchiò per quel nomignolo.

Nessuna mi aveva mia chiamato così”. Le si avvicinò mentre lei preparava il sugo all'amatriciana per la pasta.

Sì vede che non sei mai stato con una ragazza brillante come me”

Brillante e focosa come te, sei meravigliosa”. Joe stava per rispondergli, quando sentirono il rumore di una chiave inserita nella toppa. Poco dopo la porta si aprì.

Ciao diabetici! Come mai siete già tornati?”. Torrey era poggiata a Paul ed era estremamente pallida. “Che hai Torrey?”

Mal di stomaco”. Fece un respiro profondo e l'odore del sugo che Joe stava preparando le riempì le narici. “Che cos'è quest'odore?”. Ma Torrey non sentì la risposta, perché dovette correre in bagno a vomitare.

Torrey!”. Joe stava per andare da lei, ma Paul la fermò.

Vado io da lei, tu Joe puoi per favore prepararle qualcosa di caldo?”

Certo Paul! E faccio sparire pure questa puzza”. Paul si allontanò.

Hey piccola Joe, io ho fame!”

Tranquillo Dumbo, il sugo è pronto, dobbiamo solo lasciar cuocere la pasta, poi mangeremo in giardino”. Joe preparò una limonata calda per l'amica e poi andò in giardino con Ian a cenare.

Credi che Torrey sia...?”. Ian mimò un gonfiore alla pancia.

Oddio!”

Beh, Torrey col mal di pancia, Torrey che vomita, Paul che sembra stia soffrendo più di lei...”

Non saprei, ammetto che ci ho pensato, ma... staremo a vedere”

Zio Ian e Zia Joe”. Arricciò le lebbra. “Suonano bene, non trovi piccola Joe?”

Sì, ma magari non ha nulla, ha solo contratto un virus”

Sono d'accordo, dai rientriamo”. Joe ed Ian videro subito Paul in cucina e Torrey...

Dov'è Torrey?”

A letto”. Joe salì per raggiungere l'amica.

Torrey?”. La ragazza si voltò verso l'amica. “Come stai?”

Nausea”. Fu l'unica parola che riuscì a pronunciare.

Dai, vedrai che adesso passa”

Non credo”. Joe la guardò interrogativamente. “Sono incinta”

Ma è meraviglioso!”. Joe abbracciò l'amica. “Che c'è?”

Paul”

Paul cosa?”

Non so come l'abbia presa. Volevo dirglielo dopo la cena con i suoi, ma...”

Ssssh, non ti preoccupare, vedrai che andrà tutto bene”

Grazie Joe”. Joe le diede un bacio sulla fronte e la lasciò dormire.

Paul dobbiamo parlare”. Joe lo guardò seria, come mai era apparsa prima. Ian fece per allontanarsi, ma lei lo bloccò. “Rimani”

Che c'è Joe?”

Torrey sta dormendo. E adesso sta bene, ma è spaventata”

Spaventata? Da cosa?”

Non sa cosa aspettarsi da te”

Da me? Joe di che diamine stai parlando?”

Ha paura che tu non voglia il bambino”. Paul sgranò gli occhi.

Come può Torrey anche solo pensare una cosa del genere? Lei e mio figlio sono le due persone più importanti della mia vita!”. Senza aggiungere altro schizzò su per le scale, sino alla stanza dove Torrey stava dormendo. “Torrey, Torrey amore, svegliati!”

Paul”. I suoi occhi erano lucidi.

Ascoltami bene. Io ti amo. Ti amo più di me stesso. E c'è una sola persona che amo quanto te. Ed è qui dentro”. Le posò una mano sulla pancia. Torrey scoppiò a piangere, abbracciandolo fino quasi a stritolarlo.

Ti amo anche io Paul”

 

Sembra che ci sia un lieto fine”

Se mai un lieto inizio, Ian”. I due si abbracciarono.

Che ne dici se facessimo un giro nella casetta degli attrezzi?”

Signor Somerhalder! Che intenzioni ha?”. Joe sorrise, maliziosa, mentre Ian la sollevava per portarla dove né Paul, né Torrey, né nessun altro avrebbe potuto disturbarli.

 

 

 

Buonasera!!

Premetto che non so come sia uscito questo capitolo, comunque... eccolo qui!!

Dunque, cosa pensate della storia tra Ian e Joe?

E il 'piccolo intoppo' di Paul e Torrey?

Spero di ricevere i vostri commenti!

Come sempre, ringrazio tutte perché seguite la storia!!

Un bacione,

softkitty

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Passavano i giorni ed i quattro amici li vivevano come se fossero in paradiso. Mai nessuno di loro, prima di quel periodo era stato così felice. Joe e Ian si divertivano, assaporando la leggerezza della loro 'relazione', mentre Paul e Torrey si godevano le dolci complicazioni dell'inizio della loro nuova vita.

Joe, posso chiederti un favore?”. Paul era di fronte a lei, serissimo.

Certo che puoi Paul”

Vedi, io e Ian dobbiamo andare ad Atlanta per un paio di giorni per lo spot di TVD, Torrey aveva programmato di venire con me, ma preferirei che rimanesse qui. Sai, le nausee, i cali di pressione, non vorrei si affaticasse. Mi chiedevo se ti andasse di rimanere con lei”. Joe rimase per un attimo interdetta, ma si riprese subito.

Ma c'è bisogno di chiederlo?! Rimarrò qui con Torrey!”. Paul la abbracciò e le diede un bacio sulla guancia.

Grazie grazie grazie”. E sparì per preparare i bagagli.

Joe decise di andare a correre. Era... non sapeva come si sentiva.

Ian non le aveva detto niente di Atlanta. Nemmeno una parola.

Non che Joe volesse andarci, ma si sarebbe aspettata che Ian le dicesse che sarebbe dovuto partire.

Avrebbe potuto tempestarsi di domande ed andare in panico, ma non lo fece. Quelle erano le sue vacanze, le vacanze che avrebbe dovuto trascorrere con la sua migliore amica. E Torrey aveva bisogno di lei. Nessuno poteva permettersi di offuscarle. Nessuno poteva rovinargliele. Tanto meno Ian.

Hey piccola Joe, dove sei stata?”

A correre”. Ian scoppiò a ridere.

Dai, inventati una palla più convincente”. Joe scrollò le spalle.

Vado a fare la doccia. Torrey?”

Paul l'ha portata dal ginecologo”. Joe annuì.

Hai preparato i bagagli?”. Ian rimase spiazzato da quella domanda.

Bagagli?”

Non ti porti nessun ricambio per Atlanta?”

Sì, ma tu come...?”. Ma Ian si rispose da solo. “Paul”

Sì”. Joe salì le scale e si lavò.

Perché diavolo non glielo aveva detto? Ian si maledisse. Doveva solo dirle 'Hey piccola Joe, devo andare ad Atlanta'. E invece non le aveva detto niente! Perché?

Quando Joe raggiunse la sala, trovò il trio al completo.

Torrey! Come stai?”

Bene! Sono... anzi, siamo appena stati dal ginecologo. Ha detto che la gravidanza procede bene, che la nausea dovrebbe sparire tra qualche giorno”

Sono così contenta!”

Piccola Joe, dobbiamo parlare”. Le parole gli erano scivolate fuori di bocca prima che riuscisse a pensare di trattenerle.

Dimmi Som”

In privato”. Joe lo guardò sorridendo.

Non credo che abbiamo qualcosa da nascondere con i nostri amici. Non dopo che ci hanno beccati in bagno”

Sì, è stato imbarazzante vedervi...”. Paul deglutì e non continuò.

Lo è stato di più per me, te lo assicuro”. Normalmente Ian si sarebbe messo a sghignazzare, ma in quel momento voleva solo parlare con Joe.

Joe, per favore”. Joe annuì e lo seguì in giardino.

Cos'è tutta quest'ansia?”

Vorrei parlarti di Atlanta”

Oh, la conosco già. Atlanta è la capitale della Georgia ed il numero complessivo degli abitan...”

Intendevo del mio viaggio”

Sei arrivato tardi. So già tutto anche di quello”. Joe si voltò per rientrare, ma Ian la fermò. “Che c'è?”

Joe, non volevo non dirtelo”

Ian, posso darti un consiglio? Non aggiungere altro. Ritorniamo da Torrey e Paul e finiamola qui”

Perché non vuoi che io parli?”

Perché sei stato tu il primo a non voler parlare. Rispetto la tua decisione. Perciò ora credo non ce ne sia bisogno”

Cosa vuol dire?”

Che tra 4 minuti inizia 'Wolfman' e non voglio perderlo”

Wolfman? Non vuoi parlare... per un film?”. Joe si stava spazientendo.

Ian, se non me lo hai detto, avrai avuto i tuoi buoni motivi. Non ha senso che tu mi parli del viaggio ora. Dopotutto, non mi devi nessuna spiegazione”. Liberandosi dalla sua stretta, rientrò in casa.

Joe, dov'è Ian?”

In giardino credo”. Come al solito, Paul andò da lui e Torrey rimase con Joe. “No! Non iniziare con l'interrogatorio”. Si rifugiò in cucina.

Joe, smettila di fare la bambina, perché avete discusso?”

Non abbiamo discusso”

Georgiana Anfield!”

Ian non mi aveva detto che lui e Paul partono domani per Atlanta. Lui è andato in panico quando ha scoperto che io lo sapevo e ha tentato di giustificarsi, ma io non gli ho lasciato il tempo di farlo”

Perché sei così aggressiva?”

Non sono aggressiva, gli ho solo detto che è inutile che mi dica ora del viaggio, perché ormai so già tutto, me ne ha parlato Paul. Non voglio litigare con lui”

E cosa pensi del fatto che non te l'abbia detto?”

Niente, che dovrei pensare?”. Torrey fu spiazzata dalla domanda. Cosa doveva risponderle?

Boh, non saprei”

Appunto!”. Torrey avrebbe voluto controbattere, ma fu costretta a correre in bagno.

 

Som, perché non glielo hai detto?”

Non lo so”

Come sarebbe 'non lo so'?”. Se lo chiedeva anche Ian.

Ma furono interrotti dalla voce di Joe che chiamava Paul perché Torrey era stata colta dall'ennesimo attacco di nausea.

Joe ed Ian rimasero seduti al tavolo soli.

Non sapevo come dirtelo”

Lascia stare, non mi devi nessuna spiegazione”. Ian decise di cambiare argomento.

Credi che sia normale che Torrey vomiti così spesso?”. Il tono di Ian era totalmente formale, come se non volesse lasciar trasparire ciò che provava.

Signor Somerhalder, credo di non poterle fornire una diagnosi convincente, ma...”. Joe imitò la voce profonda del medico che le aveva curato la mano e fece sciogliere Ian in una risata. Senza perdere tempo la baciò, assaporandola intensamente.

Ma allora è tutto normale! Non sei arrabbiata!”

A parte te, Ian, è tutto normale. Ho sempre pensato che avessi qualche rotella fuori posto”

Piccola Joe, piccola Joe, sono pazzo, pazzo di te”. La prese in braccio. “Non ci vedremo per due, forse tre giorni, perciò dobbiamo portarci avanti”

Ma Ian!”. Quasi gridò il suo nome quando sentì la sua mano sotto i vestiti.

No, niente 'Ma', solo 'Ian'. Voglio sentirti pronunciare solo il mio nome. Te lo farò gridare, sussurrare, gemere. Mi implorerai di darti un attimo di respiro”. Sorrise, provocante. “Credo proprio che ti perderai 'Wolfman'”

Chi se ne frega di un lupo mannaro, quando ho un sexy vampiro affamato qui?!”

 

 

 

Buonasera!

Come state?

Eccovi il 14° capitolo! Che ne pensate?

Volevo mettere un'immagine all'inizio del capitolo per potervi mostrare com'è secondo me Joe, ma la mia totale incapacità in ambito tecnologico, mi ha bloccata :(

Spero di poter leggere i vostri commenti!

Un grazie enorme a tutte, per le bellissime recensioni e perché seguite questa ff! Grazie davvero!

Un bacione enorme!

softkitty

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Dimmi perché devo andare”. Ian era sdraiato e accarezzava languidamente Joe.

Perché è il tuo lavoro, la tua vita”

Ma potrei restare qui. Non mi vuoi?”. Le fece l'espressione da cucciolo bastonato.

No che non ti voglio”. Ian rimase di sasso. Non lo voleva? “Non voglio che tralasci i tuoi impegni lavorativi per colpa mia. Dopotutto, non sono la tua assistente?”. Ian rise.

Dai, allora vieni con me!”

Ian, non posso, Torrey”. Ian sbuffò e si alzò dal letto.

Non vedo l'ora di tornare”

Ma non sei ancora partito!”

Sì, ma Dumbo non può stare senza la sua piuma! Altrimenti non riesce a volare!”

Ian, muoviti o perderai l'aereo!”

Tornerò il prima possibile”

Ian, andiamo, saranno due giorni! Mica devi andare in guerra!”. In quell'istante entrò Paul.

Joe, io ed Ian dovremmo partire, potresti andare nella stanza con Torrey? Vorrei essere sicuro che...”. Ian gli diede una manata sulla spalla.

Wes, sei troppo apprensivo!”

Hey! Si tratta della mia fidanzata e di mio figlio”. Joe gli mise le mani sulle spalle.

Paul, sta tranquillo. È la mia migliore amica, le starei accanto comunque. Di me ti puoi fidare”.

Fu così che i due uomini abbandonarono la casa di Torrey, diretti all'aeroporto.

Torrey, come va?”

Bene, la nausea è passata. Ma Paul mi manca”
“Oddio! Non iniziare pure tu! Andiamo, sono due giorni!”

Sì, è che...”

Andiamo, ti preparo due belle brioche con la crema! O preferisci la marmellata?”

Grazie Joe”

Basta smancerie!”.

 

Paul ed Ian erano seduti l'uno accanto all'altro.

Allora, papà, eh?”

Sì, beh, non l'abbiamo fatto di proposito. È capitato”

Vi sposerete?”

Vorrei approfittare di questa gita ad Atlanta per trovare l'anello giusto”

Paul Wesley sposato”. Ian assunse un'espressione pensierosa. “Suona strano. Strano nel senso positivo”

Stai per rivedere Nina. Sei agitato?”

No. Credevo di sì, ma... Joe...”

Sei innamorato perso, Som”. I due amici parlarono a lungo, come non facevano da tempo.

 

Joe, hai più sentito Victor?”

No, sono quasi 3 anni ormai che non ne so più nulla”

Certo che l'hai scampata grossa!”

Chi lo può dire. Magari ora sarei la signora Nirbelg, sarei felice in Giappone accanto a mio marito e ad un paio di figli”. Torrey scoppiò a ridere.

Non ti ci vedo proprio”

Intanto so cucinare meglio di te!”. Le fece la linguaccia.

Vero. Dovrai insegnarmi i tuoi segreti”

Mission impossible”. Joe si acquattò contro il muro, mimando la colonna sonora del film.

Sarai una baby sitter perfetta”. Joe si rattristò.

Non sai quanto mi piacerebbe”

Io e Paul ci trasferiremo ad Atlanta dopo le vacanze, quando lui riprenderà con TVD”

Io tornerò a Toronto”

E Ian?”

Torrey, non lo so. Insomma ci conosciamo da così poco. Non so cosa fare!”. Lei scrollò le spalle e si scusò.

Ok, ti va di andare a fare shopping?”

Ti accompagno”. Anche Torrey e Joe trascorsero di nuovo del tempo insieme, come facevano quando c'erano solo loro due, amiche, anzi, sorelle.

 

Wes! Som che bello vedervi!”. Nina corse ad abbracciarli. Sembrava che tutto fosse tornato a prima che lei ed Ian si mettessero insieme.

Ciao Nina, come stai?”

Oh, bene, sono stata in Bulgaria dai miei genitori, avevo proprio bisogno di staccare la spina, voi?”

Direi che abbiamo qualche novità, Som è innamorato, io divento padre...”. Ma Nina interruppe Paul, rivolgendosi e Ian.
“Ti sei innamorato?”

Sì”

E quando pensavi di dirmelo?”

Nina, non tolleravo le tue sfuriate quando stavamo insieme, figuriamoci ora...”

Ian! Hai frainteso! Sono contentissima per te! Io mi vedo con Michael, ma acqua in bocca per ora”. Sorrise. “Allora Paul, come sta la futura mamma?”. Sembrava che Nina avesse davvero dimenticato Ian. Sembrava.

Torrey ha un po' di nausea, ma è al settimo cielo. L'ho lasciata con la ragazza di Som. Ma tu davvero stai con Michael? Michael Trevino?”

Beh, io e Ian ci siamo mollati poco prima di partire per la Bulgaria, doveva incontrare i miei genitori. Io ero giù e Michael era appena stato mollato da Candice, così è venuto con me. Ora ci stiamo frequentando”

E' solo un ripiego?”

Non lo so. Non provo per lui quello che provo... cioè, provavo per Ian, ma gli voglio bene. Credo che per lui sia lo stesso”

Nina, lo sai che ti voglio bene, vero? E anche ad Ian. Ti chiedo di non far cazzate, Ian è davvero innamorato”

Sta tranquillo Paul, non sono Katherine”. Sorrise e si allontanò.

 

Pronto?”

Ciao piccola Joe!”

Ian!”. Sul volto dell'uomo si allargò un sorriso sentendola pronunciare il suo nome con quel tono felice.

Gli mancava? Sì, da morire. Gli mancava la sua voce, il suo sorriso... Cazzo, gli mancava così tanto?!

Come stai? E Torrey?”

Qui va tutto alla grande! Torrey non ha più avuto la nausea! Sospetto che sia Paul a procurargliela, è troppo smielato”. Ian rise.

Quanto le mancava quella risata? Come poteva sentire così intensamente la mancanza di una persona che conosceva da così poco?

Penso che torneremo dopodomani, mi aspetterai?”

Mah, chi lo sa! Magari incontro un bel vampiro e ti mollo!”

 

Erano passati due giorni dalla partenza di Ian e Paul.

Torrey dormiva pacifica nel suo letto, perciò Joe decise di scendere in salotto per guardare la tv, davano Amityville Horror, con Ryan Reynolds.

Non che il film facesse paura, ma il protagonista era proprio bello.

Joe era al buio, sdraiata sul divano, quando sentì dei rumori provenire dall'ingresso.

Guardinga, si avvicinò alla porta, impugnando la giraffa di terracotta che Torrey aveva comprato alle bancarelle.

Ma non dovette usarla.

Paul? Che ci fai qui?”

Siamo appena tornati! Che bello vederti!”. La abbracciò. “Che ci fai con la giraffa in mano?”

Era per precauzione! Avevo sentito dei rumori...”. Paul rise.

La prossima volta ti consiglio di prendere la copia della Tour Eiffel, sai è in piombo!”

Grazie del consiglio!”

Vado da Torrey”

Fai piano, sta dormendo!”. Lui le sorrise e salì le scale. Joe si voltò cercando Ian con lo sguardo e lo trovò.

Indossava dei jeans neri, una camicia nera, un giubbotto di pelle, nero. Joe alzò lo sguardo e incrociò gli occhi di Ian, meravigliosamente neri.

Neri?!

Ma che...?”. Ma non appena lo vide sorridere, capì. “Damon!”

Posso entrare?”. Dannazione, era perfetto per interpretare Damon Salvatore! Anzi, era perfetto e basta.

Veramente, non saprei, sto aspettando il mio ragazzo”

Il tuo ragazzo ti ha lasciata a casa da sola? Che razza di idiota. Io non ti lascerei mai”. Le prese una mano e gliela baciò.

Hai ragione. Peggio per lui. Entra”. Ian non se lo fece ripetere due volte. Si richiuse la porta alle spalle e la abbracciò sollevandola da terra. Si baciarono ardentemente, presi dalla passione. Joe si fermò.

Qualcosa non va piccola Joe?”

Sì, per favore, togli le lenti. Preferisco passare la notte con il mio Ian”

Non ti piacciono questi giochetti?”

Non ne abbiamo bisogno, tu sei già così eccitante”. Passò le gambe attorno alla vita di Ian.

Mi sei mancata”. La strinse e sé con energia.

Aaaaaaanche tu”

Voglio stare con te, seriamente”. Ma Joe non rispose, troppo presa dalle carezze di Ian, dalle sue mani, dai suoi muscoli, dalla loro voglia di stare insieme...

 

 

 

Hola!

Come state?

Ta da! Ecco il nuovo capitolo :)

Vi piace la piega che sta prendendo il rapporto di Ian e Joe?

Chissà cosa risponderà Joe... :)

Attendo con ansia i vostri commenti!

Come sempre, un grazie a tutte perché per me significa molto ricevere i vostri giudizi e sapere che seguite la storia! Grazie!

Un bacione

softkitty

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***




Piccola Joe...”

Dimmi Ian”

Voglio stare con te. Voglio avere una relazione con te”. Ian la guardava negli occhi, sincero e speranzoso. Vide il nero di quelli di Joe illuminarsi, e...

Io no”. Ian sentì un peso enorme opprimergli improvvisamente il petto. Abbassò lo sguardo, sconsolato.

Per te è solo sesso?”. La sua voce suonò fredda e tagliente. In quel momento si sentiva simile a Damon come mai prima d'allora.

Ian, vorrei che fosse così, ma non lo è. Vorrei provare a stare con te...”. Ian si illuminò, lievemente.

Ma...?”

Ma tra un mese ci saranno 1552 kilometri a dividerci”

1552?”
“Sì, Toronto ed Atlanta distano 1552 kilometri”

Non importa”

Ian, ci conosciamo da così poco! Non possiamo a...”. La baciò.

Joe, tu mi vuoi?”

Ian, saremo...”. La baciò di nuovo.

Joe, tu mi vuoi?”

Sì”. Quelle due lettere erano uscite dalle sue labbra prima che potesse riuscire a trattenerle.

Bene, anche io ti voglio. Perciò niente scuse”. Ricominciò ad accarezzarla, con estrema lentezza. “Sarai una damigella magnifica”

Damigella?”

Wes chiederà a Torrey di sposarlo”. Joe scattò seduta sul letto.

Davvero? E che aspettavi a dirmelo?”. Ian si poggiò a lei, baciandole la spalla.

Volevo chiarire il nostro rapporto”

Direi che lo abbiamo... chiarito”. Lo baciò. “Quando glielo chiederà?”
“Stasera usciremo a cena, noi 2, e lasceremo Wes e Torrey soli”

Torrey sarà entusiasta! Sono così felice per lei!”. Gli occhi neri della giovane donna si illuminarono.

Piccola Joe, stai pensando al matrimonio?”

No no! Per ora una proposta mi è bastata!”. Ian aggrottò le sopracciglia.

Una proposta?”. Joe fece un mezzo sorriso. Cazzo.

Sei già stata sposata?”

No, ho solo ricevuto una proposta”

Davvero? E hai piantato il poverino all'altare?”. Ian sembrava divertito.

No, non ci siamo arrivati all'altare. L'ho ucciso prima...”

Joe!”

Poi ho fatto a pezzi il cadavere e l'ho sciolto nella soda caustica, per farci il sapone e delle candele”

Mmmm, e magari con il sangue ci hai fatto i biscotti”

Conosci quella storia?”. Joe sorrise, sorpresa e soddisfatta.

Certo che la conosco. Ma ora raccontami la tua di storia”

Ok, ok! Io e Victor stavamo insieme da un anno più o meno. Avevo 20 anni. Stavamo bene insieme, ma non pensavo al matrimonio, era presto. Poi un giorno lui è arrivato nella pasticceria, che era piena di clienti, si è inginocchiato davanti a me e ha tirato fuori una scatolina. Mi disse che gli avevano offerto un lavoro in Giappone e che sarebbe partito un mese dopo. Non voleva che ci lasciassimo e... Ta da! L'anello”

E tu?”

Gli ho detto 'No'. Potrei dirti che non potevo sposarlo. La verità è che non volevo. Stavamo insieme da troppo poco, ero troppo giovane. E poi, il Giappone non mi entusiasmava per niente”

Ti capisco. E lui?”

All'inizio si è incazzato tantissimo, ma poi, due anni e mezzo fa, più o meno, mi ha inviato una lettera nella quale mi diceva che avevamo fatto la scelta giusta e che si sarebbe sposato a breve. Mi sono sentita così sollevata!”. Ian rimase ad osservarla. Non sembrava triste e non rimpiangeva la sua scelta.

Tu in Giappone? Vorrei vederti con il kimono!”

Sì sì, aspetta e spera!”. Scoppiarono a ridere. “E il tuo passato?”

Oh beh, l'ultima è stata Nina, la mia collega. È finita perché... a dir la verità ero stanco e volevamo cose diverse. Lei voleva qualcosa di leggero e senza pressioni, io...”. Si fermò.

Tu cosa volevi?”

Voglio un rapporto vero, sincero e stabile. Voglio una donna da amare alla follia, voglio una compagna che creda nel nostro rapporto e che non mi reputi un trofeo da esibire con le amichette”

Nina ti ha fatto soffrire così tanto?”. Lo abbracciò, per confortarlo.

A dir la verità dovrei ringraziarla”

Sei scemo?”

Se non lo avesse fatto ora non sarei qui, con te”. Joe si lasciò baciare.

Sì, sei scemo”. Rise e ripresero a baciarsi.

Siete presentabili?”. Paul e Torrey bussarono alla porta. Istintivamente Ian strinse Joe a sé e la coprì con il lenzuolo.

Oh, ma siete nudi!”

Andiamo Paul, siamo coperti! Cosa ci fate da queste parti?”

Volevamo sapere come state”

Noi bene, un po' stanchi per la nottata, ma bene”. Ian strinse una mano attorno alla vita di Joe. “A proposito, scusateci per stanotte, ma la mia donna non riesce a trattenersi quando sta con me”. Per tutta risposta, Joe voltò il capo per guardarlo: Ian le sorrideva compiaciuto. Joe si limitò ad arrossire e baciargli il collo.

Stava davvero succedendo?

Joe che arrossisce?”

La tua donna? Ragazzi, cosa sta succedendo?”

Ian, così sembri un cane che deve marcare il territorio, non un tenero elefantino”

Non ho bisogno di marcare il territorio, sei mia, punto. Voglio solo condividere una bella notizia con i nostri amici”

E qual è questa notizia?”. Torrey guardò Paul sospirando esasperata.

Possibile che non c'arrivi?

Ian e Joe sono ufficialmente una coppia”

Oh! La tua donna! Ora ho capito!”. Tutti scoppiarono a ridere. “Che dire? Siamo contenti per voi”
“Perciò noi stasera avremmo in mente una serata romantica. Vi da fastidio se usciamo soli, io e la piccola Joe?”

Assolutamente no, anzi, se poteste stare fuori anche a dormire...”. Torrey diede una gomitata a Paul.

Paul! Ma che dici!”

Tranquilla Torrey, ho in mente qualcosa di speciale per la mia piccola Joe, staremo fuori tutta notte”. Paul mimò un 'grazie' con le labbra, prima di seguire Torrey di sotto.

Ian? Hai davvero in mente qualcosa di romantico per stasera?”

Ti porterò in un ristorante italiano, dove si mangiano delle lasagne che sono la fine del mondo”

Come sai che adoro la cucina italiana?”

Da quando siamo qui hai cucinato la pizza, la pasta all'amatriciana... non ci voleva molto a capirlo, piccola Joe”

Ma quanto è intelligente il mio Ian”. Ian rimase immobile sentendo quella parola.

Che hai detto?”

Che sei intelligente?”

No, dopo”

Ian?”

Prima!”

Oh, il MIO Ian?”. Lui si lasciò andare ad un sorriso sincero, mentre la abbracciava e sentiva le sue labbra sul collo. Quella giovane donna lo aveva sconvolto. Era partito per Miami con l'intenzione di divertirsi e lasciarsi alle spalle la storia con Nina ed invece si ritrovava completamente perso per quel piccolo concentrato di sarcasmo e simpatia.

 

 

 

Ecco l'immagine di Ian e Joe!!

Vi piacciono insieme?

E già che ci siamo, il capitolo com'è? Ho postato oggi perché domani sarò incastrata a fare da baby sitter -.-'

Un bacione a tutte!

Softkitty

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Ian, mi dici almeno come mi devo vestire? È un posto elegante, alla mano, chic o che altro?”

Per me stai meglio senza vestiti”. Joe si avvicinò a lui e lasciò che l'asciugamano le scivolasse lungo il corpo, lasciandola completamente nuda.

Vuoi che esca così?”. Ian iniziò a far scorrere le mani sul corpo della donna, mentre le lasciava leggeri baci sulle spalle.

Assolutamente no. Solo io ti posso vedere così”

O-ok, perciò come mi dev... Ian!”. La sua mano era arrivata dove a lei più piaceva sentirla, e lui lo sapeva.

Sì?”. Ma Joe non riusciva a parlare, era presa dal piacere che Ian sapeva darle. “Piccola Joe, quanto mi piace la tua espressione quando vieni”. Lei si limitò a sorridere e stampargli un bacio sulle labbra.

Grazie, Ian”

E' stato un piacere”
“Stupido! Ora mi dici come mi devo vestire?”

Quel vestito color pesca che hai nell'armadio sarà perfetto!”. Joe si lasciò sfuggire un sorriso sorpreso. Era il suo preferito. “Che c'è?”

Nulla. Dai, sparisci così mi vesto e mi trucco!”. Ian si mise sull'attenti e fece il saluto militare, beccandosi una pacca sul sedere da Joe.

 

Ragazzi, mi raccomando, la mamma e il papà escono a cena, voi fate i bravi, non aprite agli sconosciuti e andate a nanna presto!”. Joe aveva pronunciato quella frase usando lo stesso tono apprensivo che usava sua madre quando era piccola.

D'accordo mammina, faremo i bravi!”. Paul e Torrey fecero la voce da bambini.

Inutile dirvi di stare attenti perché ormai il regalino c'è”. Ian accennò alla pancia di Torrey. “Perciò divertitevi”

Som, state attenti voi piuttosto!”. Ian scoppiò a ridere, seguito da Joe. Salutarono i diabetici e salirono in auto.

Sei agitata per il nostro primo appuntamento?”

Dovrei?”. Ian le sorrise e le strinse la mano.

Parcheggiò.

Sei bellissima”. E lo era veramente. Il vestito che indossava le lasciava le spalle scoperte, scendeva stretto fino a sotto il seno, dove c'era una fascia nera e poi si allargava, leggero e svolazzante, fino a poco sopra il ginocchio. Indossava dei sandali col tacco vertiginoso, dello stesso colore della fascia.

Ian, per favore!”. Abbassò lo sguardo e arrossì.

Ma piccola Joe, è la verità!”. Le prese il viso tra le mani e la baciò. “Sei bellissima”. Joe sbuffò e lasciò vagare lo sguardo su Ian.

Jeans blu scuro, camicia nera ed impeccabile, ed in testa quel cappello nero che lo faceva apparire ancora più misterioso e sexy.

Niente in confronto a te”. Ian scosse la testa divertito e la guidò nel ristorante. Era in perfetto stile italiano, era caldo ed accogliente, ma allo stesso tempo estremamente elegante e... vuoto. “Ian?”

Volevo passare una serata tranquilla, io e te, soli”

Ma non era necessario affittare tutto il ristorante”

Per te questo ed altro”. La strinse a lui, fino a che non raggiunsero il tavolo che il cameriere aveva preparato. “Grazie Luigi”.

Joe sorrise rivolta verso il cameriere e si accomodò sulla sedia che Ian le stava porgendo.

Parlarono a lungo, mentre mangiavano le famose lasagne di Mario.

Hai ragione, sono buonissime”. Lo imboccò, sorridendo maliziosa.

Piccola Joe, ti piace questo posto?”

Sì, è bellissimo e non vedo l'ora di assaggiare il tiramisù, Luigi mi ha detto che è sensazionale”

Allora possiamo ordinarlo subito, la serata non finisce qui”. Le lanciò il suo sguardo alla Damon.

Joe ed Ian si imboccarono a vicenda, baciandosi dolcemente mentre mangiavano il dolce.

Seguimi”. La prese per mano e la portò nella cucina del ristorante.

Signorina, ci hanno detto che adora la cucina italiana, le va di fare un tour per vedere come lavoriamo?”. Joe guardò Ian, che le sorrise e lo trascinò tra i fornelli, mentre Mario, il proprietario del locale, le spiegava i segreti per preparare una pizza coi fiocchi. “Poi, dato che Ian ci ha detto che lei adora la cucina italiana, per le lasagne...”. Joe era al settimo cielo. Ian era semplicemente meraviglioso.

Poi arrivò il momento di andarsene. Mario fermò Joe, mentre Ian pagava.

Tienitelo stretto, non aveva mai fatto niente del genere per una donna prima”

Davvero?”

Oh, sì. È innamorato! Buona fortuna Joe!”. La ragazza rimase di sasso, ma accennò un sorriso e raggiunse Ian.

Hey, piccola Joe, che faccia! È successo qualcosa?”

Sì sì, cioè, no! Stavo solo pensando a come faranno a preparare un tiramisù così buono”

Chiederò la ricetta”. Le passò un braccio attorno alle spalle. “Dai, facciamo quattro passi”. Raggiunsero la spiaggia.

Sì! La spiaggia! Posso togliermi le scarpe! Ian ti adoro!”. Gli si gettò tra le braccia e caddero per terra. Ian scoppiò a ridere, mentre lei lo baciava. “Perché ridi?”

Perché siamo sulla stessa spiaggia del nostro primo incontro. Solo che stavolta sei stata tu ad atterrarmi”. Joe si guardò attorno: era proprio quella spiaggia!
“Ian Somerhalder che fa il romantico? Questo lato di te non lo conoscevo”

E ti piace?”. Joe finse di pensare alla risposta.

Posso sopportarlo”. Joe si alzò e si avvicinò all'acqua, bagnando i piedi. Un istante dopo, Ian la raggiunse, cingendole la vita con le braccia, per poi raggiungere la serie di bottoni che chiudevano il vestito di Joe. E iniziò a slacciarli, uno dopo l'altro, mentre lasciava baci ardenti sulle spalle di Joe.

Adoro questo vestito piccola Joe”

Sai, è anche il mio preferito”. Il suo fu un sussurro. Tremava mentre lui le faceva scivolare il vestito di dosso e le sfilava l'intimo.

Facciamo il bagno”. Joe si voltò e sbottonò la camicia di Ian ed i suoi pantaloni, lo liberò dall'intimo, godendosi le carezze di lui.

Ian! L'acqua è calda, vieni!”. Lui la prese in braccio e si spinse ancora più in là. “Ian sei...”. Fece scivolare le gambe attorno al bacino di Ian. Lui le sorrise e si spinse in lei. Era bellissima, stretta a lui, e lo fissava come se non l'avesse mai visto davvero prima di allora.

Piccola Joe, sei meravigliosa”. Joe stava raggiungendo l'apice del piacere.

Ti amo... Ian”. Si abbandonò contro il petto di Ian che continuava a baciarla.

Ma non parlava. Non le diceva niente, assolutamente.

Joe si sentì all'improvviso stupida, glielo aveva detto davvero? Si separò da Ian ed uscì dall'acqua, senza guardarlo negli occhi.

Piccola Joe, aspettami!”. La raggiunse, ma Joe non si voltò. “Guardami! Guardami per favore!”. Joe si voltò e lo guardò negli occhi di malavoglia. “Ti amo anche io”. Joe prese a tempestarlo di pugni e pizzicotti.

Imbecille! Stupido! Cretino!”. Ian scoppiò a ridere, senza capire il motivo di quella rabbia.

Piccola Joe, che ho fatto?”
“Mi hai fatto passare 5 minuti di merda! Pensavo che non...”
“Che non ti amassi? Piccola Joe am...”

Però per favore, niente 'amore' o 'tesoro' o 'cucciola' o cose del genere”. La baciò stringendola tra le sue braccia.

Andiamo, c'è la tenda da montare”. Joe prese i suoi vestiti dalla sabbia e si coprì.

Ma non sono capace!”

Sarà ancora più divertente, piccola Joe”

 

 

 

Hola!!

Ecco il capitolo che parla della serata di Ian e Joe... ovviamente non è finita qui... anche il prossimo parlerà della serata delle due coppie :)

Spero di ricevere i vostri commenti e che il capitolo vi piaccia!!

Come al solito, ringrazio chi recensisce (siete le mie motivatrici!) e tutte coloro che la leggono!! Grazie, grazie grazie!!

Un mega bacio!

softkitty

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Paul era in cucina e tentava di seguire le istruzioni che Joe gli aveva lasciato per preparare la cena preferita di Torrey.

Andiamo, non era poi così difficile, doveva solo prendere le uova, aprirle, sbatterle e metterle nella padella con le zucchine.

Pauly? Cos'è questa puzza?”

No Torrey, non entrare in cucina!”. Ma Torrey era già entrata e aveva spalancato le finestre per far uscire il fumo che si era formato.

Mi spieghi che stai facendo?”. Paul abbassò lo sguardo, mortificato.

Volevo prepararti la tua cena preferita, la frittata con le zucchine, ma ho fatto un disastro”

Stavi cucinando per me?”

C'ho provato, ma...”. Torrey lo abbracciò.

Quanto sei dolce? Non dovevi sforzarti così tanto”

Volevo che questa sera fosse speciale”

Speciale? Perché?”. Paul si tolse il grembiule e tossicchiò.

Avevo pensato ad una serata perfetta, il tuo piatto preferito, la tua musica preferita, ma... ho combinato un disastro, come faccio sempre. Mi ero preparato un discorso elaborato nel quale ti dicevo quanto sei importante per me e quanto lo sia nostro figlio o figlia, ma... non mi ricordo una singola parola, perciò ti devo chiedere due cose...”. Alzò lo sguardo. “Ti devo chiedere scusa, perché niente è come meriteresti che fosse”. Si inginocchiò e prese una scatolina. “La seconda cosa è...”. La aprì e un meraviglioso anello brillò di fronte e Torrey. “Mi vuoi sposare?”

Pauly! Sì che ti sposo!”. Scoppiò a piangere come una fontana quando Paul le infilò l'anello al dito.

Vi amo”

Anche noi”. Prese a lasciargli leggeri baci su tutto il viso, fino a che Paul non le fermò per baciarla.

Mi vuoi davvero sposare?”

Certo che lo voglio, ti voglio. Lo sai che ti amo. Voglio stare con te per tutta la vita”

Grazie cucciola”. Torrey si sdraiò con dolcezza tra le braccia di Paul, che le accarezzava la pancia.

Hai già deciso chi sarà il tuo testimone?”

Certo! Chi potrebbe esserlo, se non il mio fratellone?”. Entrambi ridacchiarono. Sì, per Paul, Ian era davvero un fratello maggiore. “E la tua damigella?”

C'è bisogno di chiederlo?! Joe!”. Gli diede una bacio sulla guancia. “Sarebbe così bello se un giorno si sposassero anche loro!”

E' ancora presto per loro, tesoro, è ancora presto”

Pensa se i nostri figli si fidanzassero!”. Paul tossicchiò.

Io non lascerei mai e poi mai mia figlia da sola con il figlio di quei due depravati!”. Torrey scoppiò a ridere.

E cosa faresti? Li sorveglieresti sempre?”

Certo! Dormirei persino in stanza con mia figlia per evitare che lui si intrufoli da lei di notte!”. Paul era seriamente preoccupato.

Beh, allora speriamo sia maschio”

Già, forse hai ragione. Sarebbe decisamente meglio”. Sì, doveva assolutamente essere maschio.

Trascorsero tutta la sera a parlare del loro matrimonio e di loro figlio.

Che nome ti piacerebbe dargli?”

Non lo so, a dir la verità non ci ho ancora pensato. Tu?”

Mah... Mi piacerebbero dei nomi semplici ma originali. Però niente strambate tipo Suri o Knox Leon, sia chiaro!”. Paul scoppiò a ridere.

Fammi pensare... Se è maschio, e spero lo sia, mi piacerebbe... Adam!”

Adam... Adam Wesley... Mi piace!”

Allora Adam è aggiudicato!”

Prepariamo anche un nome femminile, sai, meglio prevenire...”

Che ne dici di... mmmm, vediamo... Savanna?”

No! Quando ero piccola, all'asilo c'era una ragazzina petulante che non faceva altro che piangere, e si chiamava Savanna!”

Ok, niente Savanna! Allora...”

Norah!”

Norah Wesley? Sì, suona bene!”

Norah Somerhalder? Sì, suona anche così!”. Paul ridacchiò.

Stai correndo un po' troppo con la fantasia, amore!”

Andiamo, dimmi che a te non farebbe piacere”

Sì, però mi sembra un pochetto presto per pensarci, ti pare?”

Mi sa che il mio Pauly ha ragione”. Lo baciò. “Che programmi aveva Som per Joe questa sera?”

A dir la verità non lo so... non mi ha voluto dire niente. Ha fatto il misterioso”

Speriamo bene”

 

Intanto, alla spiaggia...

Ian, a che serve piantare i picchetti se ci siamo noi dentro la tenda?”

Ad evitare che si muova troppo, proprio perché ci siamo noi dentro”. Le sorrise malizioso.

Dammi il martello!”. Ma Ian non le consegnò l'arnese, le si avvicinò, baciandole il collo.

Lascia stare piccola Joe, non vorrei ti pestassi quelle bellissime mani”

Cosa credi? Lo so usare un martello!”. Glielo prese dalle mani e piantò il picchetto a terra. Poi si voltò a guardarlo, soddisfatta di sé. “Visto?”

Ma che brava la mia piccola Joe. Quante cose sai fare con queste manine!”

Maniaco!”. Joe rise per stemperare l'imbarazzo.

Io sarei il maniaco? Ti devo forse ricordare di com'era iniziata quando Paul ci ha beccati nel suo bagno?”

Ma io ero andata di là per fare la doccia!”

Sì, e poi?”

Poi non riuscivo ad insaponarmi la schiena e ti ho chiamato”

Sì, e poi?”. Ian sorrideva, divertito, mentre Joe stava tentando di nascondere la vergogna.

Poi? Poi non ricordo”. Ian le si avvicinò lentamente, senza smettere di sorridere.

Ti rinfresco la memoria allora”. La prese per i fianchi. “Quando sono entrato tu eri nuda nella doccia e mi hai detto: 'Ian, avrei bisogno di... una mano'”. Joe alzò le mani.

Va bene, va bene! Questa volta hai ragione!”

Dai, finiamo di picchettare, così possiamo dedicarci ad altro”

Vedi che sei un maniaco?”

Io intendevo che dobbiamo gonfiare i materassini, sei tu quella che pensa male, piccola Joe”. Lei, per tutta risposta andò a stuzzicarlo, baciandogli il collo, mentre gli accarezzava la schiena. “Così vengono anche a me pensieri poco pudici”. Joe non rispose, continuando la sua tortura. “Al diavolo i materassini, vieni qui amore!”. Joe si scostò da lui.

Non chiamarmi amore!”. Ian scoppiò a ridere.

Se no...? Cosa fai? Mi picchi?”

No, ti mando in bianco”. Joe sorrise.

Non ne avresti il coraggio”. Ian la sfidò, sorridendole apertamente.

Ok, scommettiamo?”. Ian la fissò per un istante. Joe lo guardò, vittoriosa.

No! Giuro che non ti chiamerò più 'amore'! Ora però vieni qui!”. La prese tra le braccia, adagiandosi sopra di lei...

 

 

 

Ta da!

Ecco la seconda parte della serata!!

Che grandi progetti per i diabetici! XD

Vi anticipo che dal prossimo capitolo inizieranno ad arrivare all'orizzonte alcuni problemucci!

Aspetto i vostri commenti!

Ovviamente, dedico questo mio spazio a ringraziarvi, perché mi sostenete!! Grazie, davvero!

Un mega bacio

softkitty

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Ian, Joe?! Che diamine avete fatto? Avete un'aria distrutta!”. Joe lanciò uno sguardo divertito a Paul.

Paul, te lo dico da amica, lascia stare”. Ian cercava di trattenere le risate.

Som, che hai combinato?”. Vide il fagotto che conteneva la tenda.

Diciamo che abbiamo passato una notte movimentata”

Sei riuscito a montare la tenda?”

Sì sì! Ho montato... la canadese”. Paul diventò paonazzo.

Voi due! Basta con queste allusioni! Volete bloccare la crescita a mio figlio ancor prima che nasca?”. In quell'istante Torrey li raggiunse e mostrò orgogliosa l'anello.

Ma complimenti ragazzi! Avete già deciso la data?”

A dir la verità, no. Non sappiamo se sposarci prima o dopo la nascita del bambino”

Ti va se ne parliamo dopo? Ho bisogno di lavarmi”. Ian le cinse i fianchi.

A chi lo dici, piccola Joe!”. La prese in braccio e si diresse al bagno.

Hey, pervertiti! Almeno usate il vostro bagno!”

 

Ian, il cellulare! Ti sta suonando”

L'unica persona con cui vorrei stare ora, è in questa vasca, perciò chiunque sia, richiamerà”

Ian!”. Ma Ian continuò ad insaponarla, ignorando le sue deboli proteste.

Sssssh”.

Quando scesero da Paul e Torrey, un paio di ore dopo, trovarono i due diabetici sorridenti, ad attenderli.

I vostri sorrisi sono inquietanti”

Dobbiamo parlarvi”. Ian e Joe si guardarono.

Se è per prima... promettiamo di essere più silenziosi!”

Non è per quello Som! A proposito, c'è mio figlio qui! Gradirei non ne parlassi!”. Tutti scoppiarono a ridere.

Torrey, che ci dovete dire?”

Che siete ufficialmente il testimone dello sposo e la damigella della sposa!”

Torrey! Io? Sai come la penso sul matrimonio!”

Andiamo, lo faresti per me?”. Joe cedette e si abbracciarono.

Wes, perché io?”

Perché sei fotogenico. Così non rovinerai le foto!”

Lo so, sono bellissimo. Ti farò sfigurare”

Ian, sei sempre il solito, eh?” Joe lo baciò.

C'è un'altra cosa che vi vogliamo chiedere. Prima però sappiate che non vi obblighiamo a farlo”. Torrey fece una piccola pausa. “Vi andrebbe di diventare padrino e madrina di nostro figlio?”. Ian e Joe rimasero di sasso.

Noi?!”. Chiesero in coro.

Sì, Ian Joseph Somerhalder e Georgiana niente-secondo-nome Anfield”

Torrey, non vi offendete, ma IO che faccio da padrino a vostro figlio? Non sono un ottimo educatore”

Appunto per questo vogliamo che siate voi due, siete anticonvenzionali. Io e Paul siamo dei bacchettoni super rigidi, voi due invece siete l'opposto. Per favore”

Hai detto che potevamo scegliere, ma ci torturerete fino a che non accetteremo, vero?”

Precisamente”. Ian e Joe si sorrisero, prima di prendersi per mano.

D'accordo! Sono onorata di farlo”

Anche io”. Ian guardò Joe. “Vi promettiamo che non vi deluderemo”

Allora possiamo dirvi i nomi che abbiamo scelto?”

Possiamo commentarli?”

No, potete solo dire che sono bellissimi”

Se è maschio, e sarà maschio, si chiamerà Adam, se per caso dovesse essere femmina, si chiamerebbe Norah”

Brevi, semplici, facili da ricordare, mi piacciono”

Posso chiedervi una cosa?”. Ian guardava la coppia in attesa di poter parlare. “Perché volete che sia maschio?”

Non possiamo dirvelo, ma vi assicuro che Paul dormirebbe sonni più tranquilli se fosse maschio”. Joe ed Ian si guardarono incuriositi.

Dai, ce lo dite?”

Oh, beh, io e Torrey pensavamo all'adolescenza e ai suoi rapporti con l'altro sesso. E un maschio mi creerebbe molte meno ansie”

Maschilista!”. Gli disse Joe, sorridendo. “Dai, andiamo tutti in spiaggia? Vi va?”.

 

Mezzora dopo erano tutti sdraiati sotto il sole di Miami.

Piccola Joe, lascia che ti metta la crema, sei così bianca che rischi di ustionarti”. Joe si sistemò a pancia in giù e diede la protezione solare ad Ian. Sentiva le sue mani muoversi sulla sua schiena, spalmando la crema con delicatezza. Le sue carezze la accendevano, come fuoco e benzina.

Ian, smettila”

Che c'è piccola Joe?”. La sua voce fu un sussurro al suo orecchio.

Ragazzi, basta voi due! Non siete mica due adolescenti! Tenetevi un po' a freno!”. Ian scoppiò a ridere, mentre Joe cercava di sembrare impassibile.

Dai, io vado a fare una corsa!”. Joe si alzò di scatto e iniziò a saltellare sul posto, per riscaldare i muscoli. “Chi viene con me?”. Ian si era sdraiato, Torrey leggeva una rivista per donne in gravidanza e Paul era seduto.

Vengo io!”

Paul?!”

Sì, che c'è? Non mi vuoi?”. Joe per tutta risposta gli porse la mano per aiutarlo ad alzarsi e poi si avviarono verso il mare, per correre.

Paul, vieni subito al dunque”

Come fai a sapere che c'è qualcosa?”

Elementare Watson. Avanti, parla”

Ho sentito Nina”. Joe sapeva che quel discorso non prometteva nulla di buono, ma non disse nulla. “Ha detto che vogliono estromettere Kevin dalla serie. Ha chiesto che tutto il cast vada ad Atlanta il prima possibile”

Ian non mi ha detto nulla”

Perché non ha risposto alla chiamata. Allora Nina ha chiamato me. Ha detto che era meglio se glielo dicevo io. Non l'ho ancora detto neppure a Torrey”

E perché lo stai dicendo a me?”

Perché volevo chiederti se ti andava di terminare le vacanze ad Atlanta. Insomma, io e Torrey ci trasferiamo là con un po' di anticipo rispetto alla fine dell'estate, tu puoi stare da Ian e poi tornare a Toronto da lì o rimanere, questi saranno affari vostri”

Sei diabolico!”

Som è contagioso. Allora si parte per Atlanta?”

Se Ian mi vuole...”. Paul alzò gli occhi verso il cielo.

Partiamo tra una settimana. È il primo volo che ho trovato libero. Tu e Torrey ci raggiungerete il giorno dopo, ok?”

Ok”. Avevano quasi raggiunto il posto dove Ian e Torrey riposavano, quando videro una schiera di ragazzine. “Hanno trovato Ian”. Paul annuì e la seguì.

Ian era al centro di quella marmaglia, sorridente e più che disposto ad abbracciare le fans.

Ian! Finalmente ti ho trovato, amore”. La voce di Joe era perfettamente controllata, ma Ian non poté non notare il tono di minaccia della parola 'amore'.

Cucciola, sei tornata! Mi mancavi”. Lei si fece largo tra le ragazze. “Fans, vorrei presentarvi Joe, io e lei stiamo insieme”

Davvero? E Nina? Ma state davvero insieme?”. Per tutta risposta, Ian si chinò appena su Joe e la baciò, facendola aderire al suo corpo.

Sì, lei è la mia donna”. Il gruppo di fans si allontanò. Alcune erano felici, altre disperate.

Ian, mi ospiti ad Atlanta per un paio di settimane?”

Non dirmi che vuoi allontanarti da Miami per quelle fans”

Non è per quello, ma anche se fosse, ti dispiacerebbe? Se vuoi stare con loro...”. Fece per allontanarsi, ma Ian la catturò.

Non se ne parla”

 

 

Buonasera!

Ho postato stasera perché domani dovrò impegnarmi ancora per fare la baby sitter, perciò ho pensato di anticipare :)

Spero che il capitolo sia di vostro gradimento. Ecco che iniziano gli imprevisti. I nostri quattro amici devono partire per Atlanta, ma filerà tutto liscio? :)

Aspetto i vostri comments :)

As usual, grazie a tutte le buone anime che continuano a seguire la storia, a recensirla e ad inserirla nelle preferite/seguite/ricordate. <3

un bacione

softkitty

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Ma io non voglio partire senza di te”

Ian, dai, non fare il cretino! Io e Torrey vi raggiungiamo tra 26 ore con il prossimo aereo. Kevin ha bisogno di voi”

Piccola Joe, ti amo per questo”

Per cosa?”

Perché riesci a farmi sentire meno in colpa”

Ti amo anche io. Sai perché? Perché sei così stupido da credere di doverti sentire in colpa. Ora vai, ci vediamo tra 26 ore all'aeroporto di Atlanta”.

Torrey e Joe rimasero all'aeroporto a guardare Paul ed Ian che si allontanavano.

Già mi manca”

Torrey, non ti picchio solo perché sei incinta”

Andiamo, non dirmi che Ian non ti manca”. Joe stava per rispondere, ma il telefono le squillò.

Ciao papà com...?”. si interruppe. “Papà, aspetta, parla piano!”. Torrey si fermò, mentre vedeva il volto dell'amica diventare ancora più pallido del solito e la sua espressione farsi sconvolta.

Joe? Joe cosa è successo?”

Mia madre è stata investita da un'auto, adesso è all'ospedale, la stanno operando. Io... devo tornare a Toronto! E devo chiamare Kendra!”

Stai calma! Tu chiama Kendra e io vado penso al biglietto!”

Grazie Torrey!”. Joe prese il cellulare.

Kendra? Mamma ha avuto un incidente e...”

Oddio! Come sta?”

Non lo so, papà era sconvolto! Io prendo il primo aereo da Miami, ma tu farai sicuramente prima!”
“No, io non...”

Non me ne frega un cazzo del vostro passato! Quella è nostra madre! Perciò muovi il culo e vola a Toronto con Lila!”. Riattaccò il telefono giusto in tempo per prendere il biglietto che Torrey le porgeva.

Parti tra 3 ore!”

Grazie Torrey, grazie!”

Smettila di ringraziarmi, piuttosto, chiama Ian”

Sarà in aereo”

Lasciagli un messaggio!”. Joe prese il telefono e compose il numero.

Ciao Ian! Sono Joe, senti, io devo tornare a Toronto, ti chiamo appena posso”.

 

Joe raggiunse Toronto e si precipitò all'ospedale centrale.

Papà!”. Lo abbracciò. “Come sta la mamma?”

Sembra che sia fuori pericolo”

Grazie al cielo!”. Lo guardo. “Da quanto non vai a casa?”

Da quando ti ho chiamata”

Vai a farti una doccia e dormire, sto qui io”

Ma sei appena arrivata!”

Sì ed ero in vacanza, perciò sono più riposata di te”

Kendra è tornata. Ho conosciuto mia nipote”

E' adorabile, vero?”. Suo padre aveva gli occhi lucidi e senza parlare, la lasciò sola.

Joe voleva assolutamente parlare con un medico.

Salve, mi scusi, vorrei parlare della paziente Carmen Serano Anfield”

Lei è...?”

Georgiana Anfield, la figlia”

Bene, dunque, io sono il dottor Crawford. Ho operato io sua madre. L'incidente è stato brutto, ha riportato una frattura multipla al femore e al braccio destro. L'abbiamo dovuta operare per riassorbire l'emorragia che ha avuto alla cassa toracica. Ora è sedata, ma è fuori pericolo. Dovrà stare qui per altre due settimane, poi, salvo complicazioni, potrà tornare a casa, ma dovrà rimanere a riposo assoluto”

Quindi starà bene?”

Sì, tornerà come prima!”. Joe era felice e sollevata, ma sapeva che i guai erano solo all'inizio. Come avrebbero fatto lei e suo padre a gestire la pasticceria da soli? Dovevano anche badare a sua madre.

E poi c'era l'interrogativo più grande, quello che più la tormentava. Ian.

Ma in quel momento non poteva pensarci. La sua famiglia aveva bisogno di lei.

Joe!”. Lei si voltò, riconoscendo subito quella voce.

Kendra!”. Le due sorelle si abbracciarono. “Che bello vederti! Dov'è Lila?”

A casa con papà, le sta simpatico. La mamma?”. Joe le fece un riassunto di quello che il medico le aveva detto. “Grazie al cielo! Non sai quanto sono stata male. Ho pensato che se fosse morta io non l'avevo neppure...”

Kendra, fermati, è andato tutto bene”

Voglio tornare qui. Vi aiuterò con la pasticceria, se vi va”. Joe si limitò ad abbracciarla ancora.

Bentornata a casa”. In quel momento le squillò il cellulare. Dannazione, era Ian. Si allontanò dalla sorella e rispose. “Pronto?”

Joe, come stai? Come sta tua madre?”

Se la caverà. Scusa per il messaggio criptico, ma ero un po' agitata”

Non importa, Torrey mi ha spiegato tutto, mi basta sapere che ora va tutto bene”. Andava tutto bene? No.

Ian, io devo rimanere qui, mia madre ha bisogno di un lungo periodo di riposo e non posso lasciare mio padre solo con la pasticceria...”

Ma certo che devi restare! Io qui...”. Solo in quell'istante si accorse che non gli aveva chiesto nulla.

Ian, non ti ho chiesto come sta andando lì! Sono una cafona!”

Sei tutto meno che cafona. Comunque credo che andrà per le lunghe, vogliono che Kevin se ne vada. Ma noi del cast abbiamo deciso che se cacciano lui, ce ne andiamo anche noi”

Tenete duro, mi raccomando. Paul e Torrey?”

Stanno bene! Hanno deciso che il matrimonio si farà dopo la nascita di Adam/Norah”. Fece una breve pausa. “Mi manchi”

Ian, credo sia meglio chiuderla qui”

La chiamata, vero?”

No”

No, Joe, non lo accetto, parliamone almeno. Prendo il primo volo e ti raggiungo”

No, Ian, non puoi, Kevin...”

Non ti preoccupare”. Ian riattaccò e andò subito da Paul, spiegandogli la situazione.

Vai amico”

Vai dove, scusa?”. Nina aveva ascoltato solo parte del discorso.

A Toronto, devo andare da Joe”

Non puoi mollarci così... per una donna!”

Nina, non è UNA donna, lei è LA donna che amo”

Ma Kevin ha bisogno di te! Che razza di donna è una che ti fa mollare il lavoro per lei?”

Nina, non sono affari tuoi, dammi questa cazzo di petizione, la firmo e me ne vado a Toronto, che ti piaccia o no!”

Ian, te ne pentirai! Molli il tuo lavoro per quella?”

QUELLA è la MIA donna! La MIA Joe, vai da Michael, o Candy o chiunque altro e levati dalle palle!”

 

La madre di Joe e Kendra si era ripresa meglio del previsto. Nonostante dovesse stare in ospedale per un paio di settimane, aveva esplicitamente ordinato che la pasticceria rimanesse aperta. E così furono costretti a fare.

Joe, Kendra e il padre si alternavano tra il lavoro e l'ospedale, mentre Lila faceva conoscenza con i nonni.

Sai Kendra, tornare è il più bel regalo che potessi fare ai nostri genitori. Adorano Lila”

L'ho notato! Anche io sono contenta di esser tornata, mi mancava tutto questo”. Stavano sistemando i pasticcini sul bancone, quando sentirono il campanello della porta suonare. “Salve! Benvenuto!”. Quando Joe vide chi era entrato, trattenne il fiato. “Ian!”. Rimase immobile per un istante.

Piccola Joe!”. A quelle semplici parole, Joe si sentì invadere da una gioia incontenibile e corse da lui, che la strinse, baciandola. “Mi sei mancata”

Anche tu”. Fu solo in quell'istante che Kendra tossicchiò. “Oh, ehm Kendra, lui è Ian”

Lo conosco! Mia figlia ha dozzine di tuoi poster in camera!”

Ian, lei è mia sorella, Kendra”

Finalmente ti conosco! La mia Joe e Torrey non fanno altro che parlare di te!”. Si strinsero la mano.

Allora, scommetto che vuoi il pomeriggio libero”

Kendra, non posso mollarti qui da sola”

Dunque dunque dunque, la mia sorellina ha bisogno di un favore”. Si mise la mani sui fianchi come faceva la loro madre quando combinavano qualche guaio. “Ti lascio andare a patto che Ian stasera venga a cena da noi, così Lila lo conosce”

Ci sarò”. Ian le sorrise, ringraziandola, prima di prendere Joe in braccio ed uscire. “Piccola Joe, dov'è casa tua?”

Impaziente, eh?”

Sì, ho voglia di montare la mia canadese”

Ma che bravo il mio campeggiatore”. Raggiunsero l'appartamento di Joe e si abbandonarono al desiderio.

Joe, ti amo”. Entrò in lei, facendola quasi urlare per il piacere di riaverlo.

Ti amo”

Non ti lascio”. Joe si strinse a lui, sentendolo soffocare un gemito.

Erano ancora una volta uniti da quella passione, dalla necessità di stare insieme e di godere fino infondo di quell'unione.

Dovrei essere arrabbiata con te. Dovevi sistemare la situazione con Kevin”

Preferisco di gran lunga questa situazione”. Le tappò la bocca con un bacio, strappandole un grido di soddisfazione, prima di cedere al piacere che avvolse anche lui. “Sei ancora più bella dopo che abbiamo fatto l'amore”

E' merito tuo”

Quanto mi sei mancata. Credevo di impazzire senza di te”

Ma tu sei già pazzo”

Ah sì?”. Ian iniziò a farle il solletico ovunque, sentendola contorcersi sotto di lui.

Ian! Ian! Per favore! Basta!”. Joe faticava a respirare. “Dai, dobbiamo prepararci per la cena”

Ci sarà anche tuo padre?”

Il famoso Ian Somerhalder ha paura di conoscere mio padre?”. Scoppiò in una fragorosa risata, prima che Ian la mettesse a tacere con un bacio.

 

 

 

 

 

Buonasera!!

Come state? Io sto impazzendo, fare la baby sitter è sfiancante -.-' ma per fortuna questa ff mi fa passare la stanchezza!

Che ve ne pare di questo capitolo?!

Iniziano i guai!

Come sempre ringrazio i tesori che recensiscono, perché sono stra gentili! Ringrazio chi mette la ff tra le preferite/seguite/ricordate perché mi lusinga e tutte le persone che semplicemente la leggono, perché mi fa piacere!

Un bacione!

softkitty

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Ok, questo è il campanello, sei pronto Ian?”

Certo, sono nato pronto”. Joe sbuffò divertita, prima di entrare in casa dei suoi genitori.

Ciao Kendra! Papà e Lila?”

Stanno per arrivare, sono stati un po' di più con la mamma”. Si rivolse ad Ian. “Ti piace la cucina italiana?”

Certo che sì. È Joe che me l'ha fatta apprezzare”

Da quello che Torrey mi ha detto, di Joe non apprezzi solo come cucina”. Ian rise, prima di risponderle.

Mi piace... apprezzarla. Soprattutto quando siamo soli”. Joe gli mormorò uno 'anche a me' giusto un attimo prima che suo padre e Lila tornassero.

Signor Somerhalder, buonasera”. Ian rimase sbigottito dall'educazione di Lila.

Signor Somerhalder? No, chiamami Ian per favore, e non darmi del lei, mi sento vecchio!”. Le strinse la mano, dandole un leggero bacio sul dorso, prima di sorridere alla Damon.

Oh”. Lila rimase senza parole. Joe si intromise.

Ian, lui è mio padre”

Papà, lui è Ian, il mio...”. Joe si bloccò. Il suo...?

Compagno. Piacere di conoscerla signor Anfield!”. Il padre lo squadrò per un istante, poi gli sorrise cordiale.

Piacere mio Ian. Io sono George. Dai accomodiamoci!”. I 5 presero posto a tavola: George a capo, Joe e Kendra ai suoi lati, Ian e Lila accanto alle due sorelle.

Come sta la mamma?”

Oh, bene. Sta facendo dannare le infermiere, vuole tornare a casa”. Joe prese la teglia della pasta al forno, per servirla a tutti. Lila sporse subito il piatto verso la zia.

Lila, cosa ti ho insegnato?”. La bambina guardò la madre, trattenendo uno sbuffo.

Prima gli ospiti, mamma!”. Ian scosse il capo, sorridendo.

Servi pure Lila, lei deve crescere, ha bisogno di mangiare!”. Lila saltellò sulla sedia, mentre Joe le riempiva il piatto, per poi passare a quello di Ian.

Grazie piccola Joe”. Lila scoppiò a ridere.

Perché chiami la zia 'piccola Joe'?”

Perché è più bassa di me e più giovane di me. E poi non vuole che la chiami 'tesoro' o 'amore' o qualsiasi altra cosa”

E quanti anni hai, Ian?”. Lui si voltò verso George.

33 a breve”. Ian assaggiò la pasta. “E' buonissima!”

Siamo esperti di cucina qui, Ian, non sono solo io il genio. È un pregio di famiglia”

Sei fortunata. Nella mia famiglia la cucina è sempre stato l'ambiente della casa meno frequentato. Mia madre è un impiastro e mia sorella è... se possibile anche peggio”. Risero tutti di gusto, osservando l'espressione inorridita di Ian.

Sei in pausa dalle riprese Ian?”. Kendra aveva il dono naturale di trovare sempre qualche argomento accomodante per continuare la conversazione.

Sì, siamo in pausa tra una stagione e l'altra. Dovevo rimanere a Miami con Paul, ma ci sono un po' di casini con la produzione. Vogliono estromettere il regista, ma noi del cast ci siamo opposti. Kevin ha messo l'anima in questo telefilm, non possono cacciarlo. Perciò siamo partiti tutti per Atlanta”

E perché sei a Toronto?”. Ian sorrise e guardò Joe.

Per tua zia”. Joe abbozzò un sorriso, stringendo la mano di Ian. “George, mi hanno detto che la tua torta alla pasta di mandorle è imbattibile”. Il padre di Joe sorrise, orgoglioso.

Certo che lo è, ora la assaggerai”. Ed era divina.

Cucinate troppo bene! Complimenti, davvero! Non ho mai mangiato così bene in vita mia!”

Dopo tutti questi complimenti, sei ufficialmente invitato a cena qui finché rimarrai a Toronto!”. George gli picchiò una mano sulla spalla.

Grazie, se Joe è d'accordo, accetto più che volentieri”. Joe si sporse per lasciargli un bacio sulla guancia.

Direi che è d'accordo”. Kendra sorrise alla sorella. “Lila, saluta e vai a letto!”

Ma mamma! Ormai ho 10 anni!”

Camila Elizabeth Anfield, fila a letto!”. La piccola sbuffò poi salutò la mamma, il nonno e la zia con un bacio. Rimase per un istante incerta sul da farsi con Ian, ma poi diede un bacio anche a lui.

Buonanotte nonno! Notte mamy! Notte zia Joe! Notte zio Ian!”. Sorrise assonnata ed andò in camera.

Hai una figlia meravigliosa, Kendra”

Grazie Ian. Devo ammettere che tu hai fatto colpo, ti ha chiamato zio!”

Allora, Ian, quanto ti fermi?”

Non lo so ancora, George. Dipende da un paio di cose”. Kendra trascinò Joe in cucina a lavare i piatti, mentre Ian e George parlavano.

Da cosa? Lavoro? Se posso saperlo”

Certo che può. Dipende da Joe. La situazione è un po' complicata. Io sono quasi sempre ad Atlanta e lei vive qui”. George si pentì di quella domanda.

Non voglio intromettermi nella vostra vita, Ian, è meglio che ve la sbrighiate da soli”

Non preoccuparti, non mi crea nessun problema”

Sei diretto! E questo lo apprezzo. Devo dire che mi piaci, anche se sei un attore”. Ian sorrise.

Ho la tua benedizione allora?”. Entrambi scoppiarono a ridere, mentre le due sorelle rientravano nel salotto.

Che avete da ridere?”

Stavo chiedendo l'approvazione a tuo padre”. Kendra rise, prendendoli in giro.

Oh, ma che carini che siete!”. Risero tutti, poi Ian emise uno sbadiglio senza riuscire a controllarsi.

Devi essere stanco morto, dai Ian, meglio se ti porto a letto”. Ian si lasciò sfuggire un sorriso malizioso. “Cretino!”

Inutile che ti chieda dove dormi, vero?”. Ian stava per rispondere, ma Joe lo precedette.

Sì, dorme da me. Papà, grazie della cena. Domattina vado io in ospedale con la mamma, ok? Notte Kendra!”

D'accordo cara. Ian, è stato un piacere conoscerti”

Lo è stato di più per me. E grazie per la cena, davvero”. Sorrise e seguì Joe fuori, all'aria aperta. Ian le circondò le spalle con un braccio stringendola contro di sé. “Dobbiamo parlare di...”

Lo so, Ian, ma ora tu sei stanco morto. Perciò ora andiamo a casa e ti metti a dormire. Ti prometto che parleremo domattina”. Ian si mise comodo e la prese tra le braccia.

Ti amo, Joe, ti amo”. Joe si voltò per guardarlo negli occhi.

Anche io”. Gli lasciò un leggero bacio sul collo.

Joe, se fai così, mi passa la stanchezza”

Dai, dormiamo, avremo tutto il tempo di fare altro”.

Sì, la mattina sarebbe stata l'ora dei chiarimenti.

 

 

 

Bonsoir!!

Allora, come state?

Vi è piaciuto il capitolo? Insomma, qui sembra che la situazione prenda una bella piega... Almeno fino a che non arriverà la mattina :)

As usual, GRAZIE alle recensitrici (non so se esista come termine), che assiduamente mi supportano <3, GRAZIE a chi inserisce la storia tra le seguite/ricordate/preferite <3 e GRAZIE a tutte le persone che la leggono <3

Un super bacio a tutte!

softkitty

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Quando Ian si svegliò, Joe non era a letto con lui, ma stava preparando la colazione.

Hai dormito bene?”

Sì, che ore sono?”

E' presto, dormi pure”. Ian corrucciò le labbra.

Non riesco senza di te”. Joe si sedette accanto ad Ian, che era ancora sdraiato.

Stare troppo con i due diabetici ti fa male, stai diventando sdolcinato”

Dai, sdraiati con me”

Mi sono alzata presto perché poi devo andare da mia madre”

No, aspetta, prima dobbiamo parlare”. Era vero, dovevano parlare, ma... la paura di affrontare quel discorso la torturava.

Lo so”. Prese un respiro profondo. “Ian, non possiamo stare insieme. Non posso mollare la mia famiglia adesso”

Lo so, ma io posso aspettare”. La guardò negli occhi. “Posso aspettare che tua madre si riprenda, così poi mi potrai raggiungere ad Atlanta e staremo insieme”

Ian...”. Lui si mise a sedere e le prese il volto tra le mani.

Joe, tuo padre ieri sera mi ha detto che ci vorranno più o meno tre mesi. Ci vedremo ogni week-end, verrò qui, ti aiuterò anche con la pasticceria se necessario”

Ian, stiamo programmando il nostro futuro, ma ci conosciamo da così poco...”

Ma io ti amo così tanto, piccola Joe!”

Ian, ti amo!”

E' un 'sì'?”. Lei avvicinò le labbra a quelle di lui e sussurrò 'sì' prima di baciarlo, con tutto l'amore che provava.

Sì, ma ho paura”

Andiamo, gli aerei sono sicuri! E poi ricordati che Dumbo sa volare”. Joe rise, cercando di nascondere la sua preoccupazione. “So di cosa hai paura, ma io non ti lascio”. Joe sembrò riprendersi.

Ovvio, altrimenti finirai nella soda caustica e poi venderò pasticcini Somerhalder”. Sorrise diabolica.

A proposito, io sto ancora aspettando il dolce con il mio nome”

Mah, chissà, magari potrei preparartelo stasera, se fai il bravo”. Si alzò dal letto. “Io dovrei andare da mia mamma”

Aspettami, vengo anche io”. Ian si bloccò guardandola. “Non mi vuoi?”

Certo che ti voglio. Sono solo stupita che tu voglia venire in ospedale”

Voglio conoscere tua madre e non voglio starti lontano”

 

Mamma, ciao!”

Ciao Georgie! Sei venuta tu oggi? Come stai?”

Dovrei chiedertelo io, ma prima vorrei presentarti Ian”. Lui entrò nella stanza, offrendo alla signora un mazzo di rose arancioni.

Salve signora Anfield”. Le baciò la mano. E Joe sbuffò: quel trucchetto funzionava sempre. Infatti sua madre sorrise, piacevolmente sorpresa.

Oh, no, chiamami Carmen! Ma che belle rose!” Le annusò. “Sono rosa. Significa amicizia. Deduco che stai con mia figlia e che stai cercando di conquistarmi”

Joe ha preso l'intuito da lei!”. Sorrise. “Sì, io e sua figlia stiamo insieme. Lei come sta?”

Bene! Non riesco a capire perché si ostinino a tenermi qui! Vorrei tornare a casa”

Mamma, non ricominciare. Devi riposare”

Joe ha ragione, è meglio che riposi. Poi alla pasticceria va tutto alla grande. George e Kendra se la cavano benissimo. Joe è semplicemente grandiosa e anche Lila da una mano”. La signora era stupita dalla totale naturalezza di Ian.

Non credo di avere alternative. Allora, da quanto state insieme?”

Da un paio di mesi, mamma”

Due mesi ieri, precisamente”. Joe si voltò verso Ian, allibita. Stava per dire qualcosa, ma il telefono di Ian squillò. “E' Paul, ti dispiace se...?”

Rispondi pure”. Uscì dalla stanza.

Allora Georgie, come va? Mi dispiace che tu sia rientrata prima”

Non importa mamma, ora sono qui e non me ne vado”

Siete qui, vorrai dire”. Sorrise alla figlia. “Quanto si ferma?”

Non lo sa ancora. Dipende dal lavoro. Potrebbe dover ripartire domani”.

 

Nel frattempo in corridoio, Ian parlava al cellulare.

Wes, hai buone notizie?”

Sì, la produzione non caccia Kevin! Si sono stupiti della nostra reazione e hanno fatto marcia indietro!”

Ciò vuol dire che non devo rientrare subito ad Atlanta?”

Esatto! Le riprese iniziano tra 10 giorni”

10? Ma è prestissimo!”

Lo so, ma puoi rimanere lì ancora per un po', ti invio i copioni?”

Grazie fratellino! Ti devo un favore enorme!”. Rientrò raggiante nella stanza.

Ma che sorriso raggiante che hai, che è successo?”

Mi posso fermare qui per un'altra settimana! Verrò a trovarla tutti i giorni, non è contenta?”. Senza pensarci nemmeno per un secondo, Joe gli saltò in braccio, baciandolo.

Georgie, un po' di contegno!”. Ian scoppiò a ridere, pensando a cosa avrebbe detto la donna, sentendo la figlia quando era sola con lui. “Oggi pomeriggio devi stare in pasticceria?”

Sì, verranno papà e Lila a trovarti”

Kendra non viene?”

Mamma, un passo alla volta. La conosci, ha bisogno di tempo. Ha deciso di tornare ed è già tanto”

Sì, forse hai ragione”. Sorrise e la salutò. “Ciao Ian, spero di vederti ancora!”

Certo che ci vedremo ancora! Arrivederci”. Joe ed Ian uscirono nel corridoio.

Hey, Kevin?”

Rimane con noi, le riprese iniziano tra 10 giorni, perciò se per te va bene, rimango per una settimana, poi riparto”. La guardò. “Anzi, no. Mi fermo anche se non mi vuoi, la tua famiglia mi adora”

Hey! Non conto già più nulla per te? Grazie!”. Si finse indignata ed allungò il passo. Ian la raggiunse con due rapide falcate e la abbracciò.

Tu sei tutto”. Joe lo baciò, per non scoppiare a ridere.

Ian, per favore, taglia i ponti con Paul e Torrey. Stai diventando smielato”

Sei tu che mi hai sconvolto”. Non distoglieva lo sguardo dai suoi occhi. “Non sono mai stato uno sdolcinato, che ama parlare di sentimenti. Probabilmente mi prenderei a calci sentendomi. Ma ti amo e l'idea di stare lontano da te mi fa sentire vuoto, triste, non sono più capace di stare senza di te”

Ian ricordati la soda caustica”

Possibile che con te non si possa mai fare un discorso serio? Ogni volta che io tento di parlarti di noi, tu ti chiudi a riccio e svii il discorso!”

Ian, siamo in un ospedale, per favore”. Ian si scansò da lei e raggiunse l'auto, senza aggiungere una parola.

 

 

 

 

Buenas tardes!!

Come promesso, ecco il capitolo 22 :)

Vi comunico già che il prossimo non riuscirò a postarlo prima di domenica, così vi preparate psicologicamente :)

Che magnifico lecchino Ian! <3 almeno finché non esplode con quel commento... e non finisce qui... :)

Colgo l'occasione per ringraziare le fedelissime che recensiscono, le gentilissime che hanno inserito la ff tra le seguite/ricordate/preferite e tutte le anime pie che la leggono!! <3

Un bacio grosso grosso!

softkitty

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Una volta arrivati a casa di Joe, Ian esplose.

A volte mi chiedo se tu mi ami veramente!”

Stai parlando sul serio, Ian?”. I due erano ai lati opposti della cucina ed urlavano, in preda alla collera.

Sì che parlo sul serio! Sembra che ti costi chissà quale immensa fatica dirmi che mi ami! Ti vedo inorridire quando tento di chiamarti 'amore', non so cosa pensare”

Vuoi sentirti dire cosa provo? Bene! Io ti amo come non ho mai amato nessuno! E questo non va bene! Ti conosco da poco più di due mesi e sto male se stiamo separati! Quando sei partito per Atlanta e all'aeroporto ti ho guardato mentre ti allontanavi, ho sentito un dolore al petto che non avevo mai provato prima! E so che succederà anche quando ripartirai da qui, perché avrò il terrore che non tornerai da me, ma che continuerai con la tua vita! E forse sarebbe anche più giusto, visto che non ti so dimostrare che ti amo!”. Aprì il frigorifero ed estrasse un vassoio con una torta. “Tieni, questa era per te!”. La poggiò sul tavolo con rabbia.

Era una torta semplice, con base biscottata e strati croccanti, ammorbiditi e aromatizzati dallo champagne, alternati a crema del tiramisù e gocce di cioccolato amaro, decorata da fragole e panna montata.

Senza nemmeno guardarlo, lo superò e si diresse verso l'uscita.

Ian era rimasto ad osservare la torta. La sua torta. Gliel'aveva già preparata!

Joe”. Ma lei lo ignorò. “Joe, fermati”. Prese la borsa. “Joe cazzo, fermati!”. La prese per un braccio e la spinse contro la porta.

Che altro vuoi?”

Ti amo anche io”. La baciò con tutta la passione che aveva in corpo.

Ti odio”

Non è vero”. Ian la schiacciò tra il suo corpo ed la porta. La voleva.

Vattene”

Non lo farò mai. Amami”. La sentì cedere e rispondere con lo stesso desiderio che provava lui. Lui la destabilizzava completamente. Non era più capace di ragionare lucidamente quando c'era lui, non riusciva. Joe si lasciava toccare, adorava sentire le sue mani addosso, ma voleva farlo morire. L'ha detto lui: Amami.

Fece scorrere le sue mani finché non raggiunse i fianchi e lo costrinse dolcemente a poggiarsi al muro. Lo vide sorridere per quel gesto impetuoso, della sua piccola Joe.

Sentì le sue dolcissime labbra scivolare sul suo collo e poi lungo il petto nudo. Ian cercava di controllare il respiro, ma non riusciva... La sentì raggiungere gli addominali, giocare con l'ombelico e poi... scendere... più giù...

Ian sentì i suoi boxer scorrere sulle sue gambe e lasciarlo nudo. Vide Joe inginocchiarsi tra le sue gambe e poi...

Le labbra di Joe lo raggiunsero, lì, dove tante volte le aveva sentite e dove non si sarebbe mai stancato di averle.

Joe...”. Non seppe perché la chiamò, era una supplica. Voleva che smettesse? Assolutamente no. Le mise una mano tra i capelli, assecondando i suoi movimenti. “Joe...”. Stava impazzendo, la sua piccola Joe stava... Gli dava un piacere immenso e lo guardava dritto negli occhi, fu una sensazione che lo inebriò totalmente.

Joe, amore mio, vieni qui”. La prese tra le braccia e la portò in cucina.

Ti sento un po' affaticato”. Joe gli sorrise maliziosa.

Merito tuo. Ma aspetta a cantar vittoria, non sai cosa ti aspetta”. Ma Joe gli fermò le mani.

No, Lila viene a pranzo qui, poi la portiamo in pasticceria e ci diamo il cambio con mio padre”

Joe!”. Ian sembrava un bambino al quale avevano appena detto che non poteva aprire i regali che c'erano sotto l'albero fino al giorno di Natale. “Non è giusto!”

Dai, Ian, aiutami a preparare la tavola”

Tra quanto arriva Lila?”. Joe guardò l'orologio.

Direi 10 minuti”

Allora abbiamo il tempo di...”. La prese per i fianchi.

Ian!”

...Parlare!”

Parlare?”

Sì. Prima sono stato un imbecille a dire quelle cose”

Sì, lo sei stato”

Hey, sto cercando di scusarmi”

Non ce n'è bisogno”. Lo guardò negli occhi. “Lo so che posso sembrare fredda, perché non dico spesso che ti amo o perché non sono sdolcinata. Non lo faccio di proposito, sono così”. Accennò un sorriso.

Quindi posso tornare qui nei week-end?”

Dovrai farlo. Altrimenti diverrò il tuo incubo peggiore, amore”. Ian spalancò gli occhi, stupito.

Amore?”

Sì, amore. Non l'hai detto anche tu, poco fa?”

Sì, ma...”

Che c'è? Non ti piace?”

Detto da te, suona anche meglio”. Le loro labbra stavano per incontrarsi, quando...

Zia Joe, zio Ian, ci siete?”

Certo piccola, entra! C'è aperto!”. La ragazzina entrò e salutò gli zii, poi iniziò a raccontare la sua mattinata in pasticceria con la mamma ed il nonno. Nel frattempo Joe servì il pranzo e mangiarono.

Zia Joe, l'hai fatta tu quella torta?”

Sì”

Non l'ho vista in pasticceria!”

Sì, è una nuova ricetta”

L'hai inventata tu? Come si chiama?”

Pensavo a 'Somer'”. Ian le sorrise, stringendole la mano.

Come zio Ian?”

Sì, è un regalo per lui”. Ian si avvicinò e le diede un dolcissimo bacio sulle labbra, prima di sussurrarle un 'grazie'.

Possiamo provarla?”. Lila la fissava, speranzosa.

Che ne dici se la mangiamo domani sera? Questa è una prova, non vorrei facesse schifo. Se poi stai male tua mamma mi picchia”. Lila scoppiò a ridere.

La mamma lo farebbe, ma c'è zio Ian che ti protegge! È un vampiro forte”

Dai, solo un assaggino”. Sia Lila che Ian la guardarono con l'espressione da cuccioli abbandonati.

Ad un patto! Che nessuno sappia che l'abbiamo mangiata. Ho usato lo champagne, se Kendra scopre che ti ho dato un dolce alcolico, mi uccide”

Promesso zia! Dai!”. Tagliò due fette e una mooolto più piccola per la nipotina. “Zia, è strabuona!”. Ian la stava gustando con gli occhi chiusi ed un'espressione beata.

Piccola Joe è divina”. Lei gli accarezzò il viso, arrossendo appena.

Zio Ian, Zia Joe, voglio un cugino!”. I due quasi si soffocarono con la torta.

Cosa?!”

La mamma dice che voi due vi guardate come facevano la nonna e il nonno da giovani”

Oh, ehm, vedi Lila, è ancora presto per noi. Ci conosciamo da poco”

Ma avrete tanto tempo per stare insieme”

Vedi piccolina, io devo partire per girare le nuove puntate del telefilm che ti piace tanto e non posso stare sempre qui con la mia Joe. Non possiamo avere un bambino adesso”. Lila soppesò la validità risposta, prima di tornare alla sua fetta di torta.

 

 

 

Hola!!

Come state?

Eccovi il capitolo 23, vi piace? Ian si era proprio incazzato con Joe, ma per fortuna si è risolto tutto!!

Come sempre, non può mancare l'angolo dei ringraziamenti, per tutte le persone che con tanta tanta pazienza recensiscono, seguono e inseriscono la ff tra le preferite/seguite/ricordate. Senza di voi, non so cosa farei!

Un mega bacio!

softkitty

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


E così Lila vuole un cuginetto, eh?”

Ha 10 anni, è normale che voglia un altro bambino per casa”

E tu? Cosa pensi?”. Joe rimase di sasso per la domanda di Ian.

Cosa?”

Joe, calma, non svenire! Mi hai frainteso! Non intendevo ADESSO”. Joe si lasciò andare ad un sospiro di sollievo.

Mi hai fatto prendere un colpo!”

Era una domanda per il futuro”. Ian la buttò lì con finta noncuranza.

Beh, penso che... sì, chi non vorrebbe avere dei figli? Però c'è tempo”

Sì, c'è tempo, amore mio”. Raggiunsero la pasticceria.

Ciao Kendra!”. La sorella sbucò dal laboratorio, sorridendo.

Per fortuna sei arrivata! Io odio riempire i bignè! Puoi farlo tu?”

E io che pensavo fossi contenta di vedermi perché mi vuoi bene!”. I tre risero.

Kendra, io che posso fare?”

Vuoi aiutare Joe?”. Gli porse un camice e lui sparì, seguendo la piccola Joe.

Piccola Joe, eccomi pronto ad aiutarti”

Ian! Fermo lì!”. Joe alzò una mano per tenerlo lontano. “Questo è il mio lavoro, non posso avere distrazioni di nessun tipo, chiaro?”

Chiarissimo generale Joe. Non farò niente senza il vostro consenso”

Grazie Ian”. Lui si avvicinò, per poi bloccarsi.

Posso baciarti?”

Sì”. Ian posò le labbra su quelle di Joe in un bacio dolce, che si intensificò piano piano.

Posso accarezzarti?”. Le mani di Ian erano ferme, poggiate sul tavolo da lavoro, ai lati dei fianchi di Joe.

Sì”. Si spostarono, insinuandosi sotto gli abiti della donna, che si poggiò contro il suo petto, succube delle attenzioni che Ian le dedicava.

Posso...?”. Ma Joe questa volta lo interruppe.

Fammi tutto quello che vuoi”. Ian si lasciò sfuggire un sorriso di soddisfazione. “Non... qui... di là... c'è... divano”. Ian la sollevò e raggiunse una piccola stanza nella quale c'erano un tavolo, una tv ed un divano. Forse era lì che Joe studiava quando era piccola e non poteva stare a casa da sola.

L'avrebbe fatta morire di piacere, come Joe aveva fatto qualche ora prima. Ogni suo gesto, ogni suo movimento erano di una lentezza insopportabile, esasperante...

Hai la gonna, saggia la mia Joe”. Ian insinuò le mani sotto di essa, fino a raggiungere gli slip. “Questi non ti servono”. La fece sdraiare sul tavolo, sfilandole l'intimo.

Ian”. La voce di Joe era velata dal piacere. Sentì le sue dita accarezzarla e insinuarsi dentro di lei. “Ian”. I gemiti uscivano dalle labbra di Joe incontrollati, non riusciva a trattenersi. “Ian”

Sì?”. Joe non rispose. Con il respiro ancora affannato, posò le sue mani sulla zip dei jeans di Ian. Si lasciò sfuggire un gemito quando lei lo raggiunse. Le allargò maggiormente le gambe e si congiunse a Joe, che le strinse attorno alla sua vita, muovendosi con lui...

Si ricomposero velocemente e tornarono a riempire i bignè.

Dovrei chiamare Torrey, starà andando in panico per i preparativi”

Non ti preoccupare, mancano ancora 6 mesi al parto, hai tempo per aiutarla, poi quando sarai ad Atlanta, sarà tutto più facile”

Ian, sei sicuro di volermi in casa tua, 24 ore su 24?”. Ian storse le labbra, fingendosi pensieroso.

Fammi pensare... svegliarmi con te accanto? Sentire il tuo profumo per tutta la casa? Vedere il tuo shampoo nella doccia? Il tuo intimo accanto al mio nel cassetto? Averti nel nostro letto? Caspita, non son sicuro di volere tutto ciò”. Le prese il viso tra le mani. “Sono sicurissimo”. Joe era felicissima di sentire quelle parole, ma qualcosa la turbava.

Ian, ti devo chiedere una cosa. Giurami che, indipendentemente da come andrà tra di noi, manterremo dei rapporti civili, per Paul e Torrey”

'Indipendentemente da come andrà tra di noi'? Ma io...”

Ian, per favore! So che adesso credi che tra di noi durerà per sempre, ma non possiamo saperlo”

Te lo prometto”. Joe si lasciò andare in un sorriso sincero. “Ma sappi che io farò di tutto perché duri per sempre, piccola Joe”

Anche io”. Scosse il capo, riscuotendosi. “Ora però dobbiamo finire i bignè e poi dare una mano a Kendra in negozio, altrimenti ci fucila”

Siete violente di famiglia!”

Oh, ehm, prima magari vai a togliere il video della sorveglianza dello stanzino, altrimenti...”

Hey, io non faccio certe cose davanti alle telecamere”

Come se per te fosse la prima volta!”

Hai visto 'Tell me you love me'?”. Ian era stupito.

Visto no, Torrey mi ha solo informata”. Ian le sorrise.

Allora lo vedremo insieme!”

Non vedo l'ora. Ian, puoi portare questo vassoio a Kendra?”

Cosa mi dai in cambio?”

Muovi quel bel culo che ti ritrovi!”. Joe lo spinse via sorridendo.

Kendra, ecco i bignè che ti servivano!”

Grazie Ian! Come procede il lavoro in laboratorio?”. Ian si lasciò sfuggire un sorriso divertito.

Direi che è molto... appagante come lavoro”

Fermati, non voglio pensare a cos'avete fatto sul divano! Io lì da piccola ci dormivo!”

Oh, stai tranquilla, il divano è salvo”. Kendra espirò rumorosamente. “Il tavolo invece...”

Ian!”. Gli diede una gomitata.

Non so starle lontano”

La porterai ad Atlanta con te?”

Non la rapisco. Partiremo insieme quando qui sarà tutto sotto controllo”. Il discorso si stava facendo serio ed Ian sdrammatizzò. “Credo sia ora che tu ti trovi un compagno. Lila ha chiesto a me e Joe un cugino!”

Davvero?”. Kendra scoppiò a ridere. “Chissà le vostre facce!”

Hey, per poco non ci strozzavamo col pranzo!”. Ma Kendra continuò a ridere ininterrottamente per 10 minuti.

 

Devo ammettere che tuo padre è davvero simpatico”. Joe ed Ian erano appena rientrati a casa, dopo la cena con George, Lila e Kendra.

Mio padre è già felicemente accompagnato”

Non importa. Io ho puntato gli occhi su altre grazie”

Signor Salvatore, vi prego, non siate sconveniente”

Se reputate sconveniente questo discorso, chissà cosa penserete di quello che ho intenzione di farvi questa notte”

Signor Salvatore! Siete insaziabile”

Lo sei anche tu”. La prese per i polsi e la portò fino al letto. Joe sorrise e fece una giravolta, per spingere Ian sul letto e adagiarsi sopra di lui. “Mmmm, che vuoi fare?”. Ma Joe non rispose, preferiva agire, piuttosto che parlare.

Joe, sei meravigliosa”. Sentirla muoversi sopra di lui, lasciandolo entrare dentro di lei, lo eccitava ancora più di quanto già non fosse. Aveva gli occhi chiusi e un'espressione di puro godimento sul viso. “Guardami”. Joe sorrise lievemente e aprì gli occhi, per incrociare quelli di ghiaccio di Ian. Le sue mani la guidavano nel movimenti, stringendole i fianchi.

Ian”. Fu l'unica parola che riuscì a pronunciare, per poi cadere preda dell'appagamento più assoluto. Ian si alzò a sedere, stringendola a sé e poi capovolse la posizione. Si stava per sfilare da lei, ma Joe lo trattenne. “Ian, rimani”. Lui le sorrise dolcemente, baciandole ogni parte del corpo.

Sarà una settimana molto faticosa”.

 

 

 

 

 

Bonsoir!

Dunque, premetto che non sono sicura non ci siano errori nel capitolo, perché l'ho ricontrollato velocemente, ma ci tenevo a postarlo stasera, per non deludervi! <3

Ian e Joe ci danno dentro alla grande e, sembra che il clima sia sereno. Ian dovrà ripartire e stare lontano dalla sua piccola Joe. :)

Attendo con ansia i vostri commenti, e vi ringrazio come sempre, e non mi stuferò mai di farlo per l'appoggio e la fedeltà che avete nei confronti della storia, per le recensioni sempre bellissime e che mi danno la carica, per le aggiunte ai preferiti/seguiti/ricordati e per le semplici, ma altrettanto significative visite!

Grazie grazie grazie!

Un bacio!

Softkitty

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Sembrava che tra Ian e Joe le cose andassero a gonfie vele. Si vedevano tutti i week-end, nonostante Ian lavorasse per registrare le nuove puntate di TVD.

Joe riusciva a gestire il suo tempo tra la pasticceria, sua madre che era tornata a casa, convalescente e Torrey che la assillava per il matrimonio.

Sembrava tutto perfetto, fino a che...

Joe! Mio Dio, guarda! Sei su tutte le riviste! In prima pagina!”. Joe prese una rivista che la sorella le agitava sotto il naso e la guardò.

C'era lei, Joe, stretta tra le braccia di Ian, che la stava baciando, tutt'altro che teneramente. Sotto quella immagine campeggiava una scritta:

 

Ecco il dolce per Ian Somerhalder

E più in piccolo:

Da settimane il sexy vampiro di TVD fa il pendolare tra Atlanta e Toronto e finalmente si è scoperto il motivo! L'attore, che interpreta il tenebroso Damon Salvatore, ha trovato pane per i suoi denti, o meglio un dolce da addentare con i suoi canini. Sembra infatti, come dimostrano le fotografie, che Ian abbia una relazione con una giovane pasticcera canadese, che se lo mangia con gli occhi (e non solo!)

Che il capitolo con la bellissima Nina Dobrev sia già chiuso e dimenticato?

A giudicare dalla passione con la quale si baciano i due, sembrerebbe proprio di sì!

 

Oddio! Ian! Devo chiamarlo!”

Zia Joe, come siete carini!”

Lila, grazie!”. Joe prese il telefono e lo chiamò. “Ian!”. Lui scoppiò a ridere.

Hey, piccola Joe, le riviste scandalistiche arrivano anche in Canada?”

Ian, hai visto?”

Sì, e devo dire che confermo ciò che ho sempre detto: visivamente siamo perfetti insieme”

Beh, hai ragione”

Avrei preferito non ci beccassero così presto, ma non importa. Cioè, spero non ti diano fastidio i giornalisti”

Qui in Canada non esistono ancora. Mal che vada offrirò loro dei pasticcini mooolto speciali”. Rise, diabolica.

Dovrò chiedere a Julie se potrai entrare a far parte del cast, saresti una cattiva perfetta!”

 

Hey Torrey, tra poco è il compleanno di Joe, che organizziamo?”

Joe odia le feste a sorpresa, perciò direi che potremmo fare qualcosa di semplice a casa sua, con la sua famiglia”

Allora chiamo George e glielo dico”

George? Ti lascia chiamarlo 'George'? Hai fatto colpo Ian!”. Ian rise e chiamò il padre di Joe, che fu più che contento di sentirlo. Sì, aveva proprio fatto colpo. Almeno sul padre di Joe. La madre invece, da quando aveva scoperto l'intenzione di Ian di chiedere a Joe di seguirlo ad Atlanta, aveva smesso di apprezzarlo.

E questo lo sapeva anche Joe, che si era sorbita una pallosissima conversazione sul fatto che lei ed Ian si conoscessero da troppo poco, che stava per mollare tutto senza avere certezze sul futuro, che non era uno scherzo allontanarsi così dalla propria vita.

E Joe sapeva che sua madre aveva ragione, sapeva che era una follia. Si riprometteva di porre fine alla sua storia con Ian ogni volta che lui partiva, ma non appena lo vedeva stanco e sorridente all'aeroporto, le sue certezze crollavano. Era una follia, ma non poteva farne a meno.

E sua madre aveva chiuso la questione dicendole: “Ho già sbagliato una volta, intromettendomi nella vita di Kendra, non voglio farlo di nuovo”

 

Mamma, per favore, cerca di collaborare! Kendra è tornata, lavora alla pasticceria di famiglia, ha accettato di farvi conoscere Lila, potresti mostrare un po' di gratitudine”

Va bene, va bene! Perché non la inviti a cena?”

Brava mamma!”. Joe sapeva che quella sera sarebbe stata cruciale per il rapporto tra le due. Andò da suo padre e lo pregò di portare Lila fuori a cena. Suo padre aveva molte qualità, ma non era di certo capace di fare da mediatore tra due pessimi caratteri come quelli di Carmen e Kendra. Le tre donne Anfield rimasero sole.

Coraggio, parlate”

Deve iniziare lei, sorellina”

Kendra, per favore...”. Ma Carmen la zittì.

No, Georgie, Kendra ha ragione. So di aver sbagliato a cacciarti di casa così, ma quando mi hai detto che eri incinta il mio castello è crollato. Mia figlia incinta? Ho agito impulsivamente e ho sbagliato. Ma... Vedere la donna che sei diventata e che ottimo lavoro hai fatto con tua figlia, mi rende felice e triste. Felice perché sono orgogliosa di te. Triste perché non è merito mio, non ti sono stata accanto”. Kendra non disse nulla, si limitò ad abbracciarla e piangere.

Davvero era stato così facile? Joe si complimentò con se stessa.

Ora dobbiamo pensare alla festa per il ventiquattresimo compleanno della nostra cara Georgie”

Kendra! Solo la mamma mi chiama così! E poi sapete che mi basta stare a cena con voi, odio i festeggiamenti”

Va bene va bene! Ma è Halloween!”

Hey, prenditela con mamma e papà se sono nata il 31 ottobre!”

 

Era tutto pronto. Il tavolo era apparecchiato per otto.

Quando Joe arrivò a casa dei suoi genitori, Joe guardò la tavola.

Chi avete invitato?”. In quel preciso istante, suonò il campanello. Joe corse ad aprire e... “Paul! Torrey!”. Joe li abbracciò entrambi, felice di vederli.

Auguri Joe!”

Auguri!”

Grazie! Che bello vedervi! Torrey, fammi vedere la pancia!”. Come prevedibile, Torrey scoppiò a piangere, felice. “Dai, entrate, non state sulla porta”. Li invitò ad entrare. “Manca ancora qualcuno”

Buon compleanno piccola Joe!”. Ian era di fronte a lei. Bello e sorridente come ogni volta che tornava a Toronto, forse ancora di più.

Ian!”. Lui la abbracciò, dandole un bacio sulla guancia. Joe sgranò gli occhi. “Hey, ti pare questo il modo di salutare?”. Si alzò in punta di piedi. “Baciami”

Piccola Joe, calma. Avremo tutto il tempo di divertirci dopo”. Ma Joe non gli diede ascolto e lo baciò, euforica perché Ian era lì, con lei. Era lì, benché dovesse essere ad Atlanta. Era lì, solo per lei. “Amore mio, mi sei mancata anche tu”

Zio Ian!”. Lila era già saltata in braccio all'uomo, che la fece volteggiare, ridendo.

Ciao piccola!”. Joe era al settimo cielo: attorno a quel tavolo c'erano le persone che contavano di più al mondo per lei. I suoi genitori, che l'avevano cresciuta e amata; sua sorella Kendra, con la sua adorata nipotina Lila; Torrey, che era come una seconda sorella, con Paul, il tenero ed altruista e il loro piccolo e poi c'era lui. E nessuno avrebbe potuto descrivere ciò che Joe provava ogni volta che si sfioravano o che i loro sguardi si incrociavano.

Zia! Devi aprire i regali!”

Regali? Non dovevate!”

Aspetta a dirlo! Tra parentesi, ha ideato tutto Torrey la smielata”. Joe scrutò il gruppo, leggermente allarmata. “Prima Lila e me!”. La bimba diede una scatola alla zia, che la aprì. Dentro c'era un album di fotografie di tutta la famiglia. Foto allegre, foto sfocate, foto vecchie...

Lila, grazie! Vieni qui!”. La donna abbracciò la piccola di casa.

Bene, ora Torrey e Paul”. I due consegnarono a Joe una semplice busta. Lei l'aprì e trovò...

Un biglietto per Atlanta? Che significa?”. Ma dentro c'era anche una lista delle pasticcerie della città.

Abbiamo pensato di darti una mano per facilitarti il compito quando verrai ad Atlanta, così potrai aiutare Torrey col matrimonio”

I soliti opportunisti!”. Sorrise e li abbracciò di nuovo.

Ora mamma e papà”. Anche loro le diedero una busta.

Un assegno?”. Lo guardò sbalordita. “E... mi avete licenziata!”

Tra un mese, cara”

Ma non mi volete più?”. Joe fece un'espressione falsamente imbronciata. “Grazie”

E ora... vediamo, chi manca?”. Kendra sorrise. “Ian!”. Lui le porse due scatole. Joe aprì la prima e vi trovò una digitale.

Una digitale? Grazie Ian!”

No, accendila”. Joe premette il tasto e guardò le foto. Erano tutti utensili da cucina, per pasticceri professionisti.

Ian?”

Quando verrai ad Atlanta non dovrai rinunciare alla tua passione perciò ho pensato di comprarti tutto ciò che ti potrebbe servire, ma non li ho portati qui”

Pazzo!”. Lo baciò. “Grazie”

Aspetta, il regalo non è finito”. Le porse l'altra scatola, che era più piccola. Joe disfò il fiocco e vi trovò un mazzo di chiavi. Alzò lo sguardo, interrogativa. “Sono le chiavi della casa dove abito ora, e che vorrei diventasse casa nostra”. Joe rimase in silenzio per un istante. “Joe, amore, ti prego, dimmi qualcosa...”

Ti amo, Ian”. Gli diede un leggero bacio sulle labbra. “Bene, chi vuole la torta? Vado a prenderla!”. Ian la seguì immediatamente.

Joe, qualcosa non va?”

Hai parlato ai miei genitori del fatto che vuoi che conviviamo, prima che con me?”. Ian annuì. “Non farlo più per favore”

Cosa?”

Non mi piace che tu confabuli con la mia famiglia”

Ma era per il tuo compleanno!”
“Ian, è la nostra vita! Io voglio prendere le decisioni con te! Non voglio che tu le prenda con la mia famiglia e poi me lo dica”

Non pensavo di farti arrabbiare”. Abbassò lo sguardo sulla pila di piatti.

Ian, è il più bel regalo che potessi farmi, casa nostra”. Lo spinse con dolcezza contro il frigorifero e si alzò in punta di piedi, per baciarlo.

Quanto ti amo”. Ian fece scorrere la mani sui glutei di Joe, premendola contro di sé.

Ian, la torta”

Mmmm, sei tu il dolce che voglio ora”

Ian, dopo”. Si allontanò da lui e prese la torta, tornando in cucina.

Joe, Torrey ci stava parlando del tuo vestito da damigella!”
“L'hai già scelto? Senza dirmi nulla? Torrey!”

Oh, beh, per ora è solo un'idea, dai, taglia la torta, ho fame!”. Tutti risero e la serata trascorse in totale allegria.

Paul, Torrey, dove dormite?”

Andiamo da Kendra, abbiamo pensato fosse il caso di lasciarvi soli”. Ian abbracciò Joe.

Avete fatto bene! Abbiamo bisogno di privacy!”. Si salutarono ed ognuno si diresse verso la propria casa.

 

 

 

 

Buonasera!

Eccomi qui a postare il capitolo 25! È arrivato il compleanno di Joe! Per i regali sdolcinati bisogna dare la colpa a Torrey, è lei la regista di tutto! Ma... manca ancora il regalo privato di Ian! XD

Sembrerò monotona, ma non posso e non voglio evitare di ringraziarvi per l'appoggio che mi date, sia perché recensite, sia perché inserite la storia tra le preferite/seguite/ricordate, sia perché semplicemente la leggete!

Siete troppo buone!

Un mega bacio!!

softkitty

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


 “Finalmente soli!”. Ian si chiuse la porta alle spalle.

E io che pensavo amassi la mia famiglia!”. Joe sorrise, fingendosi offesa.

Certo che la amo, ma amo di più te”. Le si avvicinò. “Auguri, amore mio”

Grazie”. Ian le lanciò il suo sorriso provocante, alla Damon. “Grazie per... tutto”

Aspetta a ringraziarmi”. Iniziò a spogliarla, lentamente, impedendole di fare qualsiasi cosa. “Lascia fare a me”. Joe si sentì morire, per la sensualità che Ian riusciva a sprigionare, semplicemente parlando. La spogliò di tutti i vestiti, lentamente e la fece adagiare sul letto.

Prese una benda di seta e gliela legò ai polsi, bloccandole le mani.

Ian...”

Sssssh”. Ian le depositò un leggero bacio sulle labbra, prima di iniziare la sua tortura. Voleva farle trascorrere la notte più eccitante di tutta la sua vita.

Prese un'altra benda di seta e la fece scorrere, fresca e leggera su tutto il suo corpo, sfiorandola e provocandole leggeri brividi. Joe fremeva, eccitata da ciò che Ian stava facendo, dal suo sguardo intenso...

Ian...”.

Ma lui ignorò la sua supplica. Prese un cubetto di ghiaccio e tracciò con estrema lentezza il contorno del suo collo, scendere sul petto per poi raggiungere i capezzoli, che si inturgidirono immediatamente, per il contatto con il freddo ghiaccio. Ian li prese tra le mani e poi ci giocò con la lingua, infiammandola ancora di più.

Ian...”.

Ma l'uomo non si fermò, prese un olio alla vaniglia e ne poggiò alcune gocce tiepide sul suo addome e le osservo scivolare verso l'ombelico, mentre Joe gemeva, preda dell'eccitazione, con la pelle d'oca per i brividi e poi ancora più giù, dove le labbra di Ian le raccolsero, prima di dedicarsi ad un altro dolce sapore. Il sapore della sua Joe. Sua, unicamente sua. Ogni suo respiro, ogni suo gemito, ogni movimento del suo bacino, gli apparteneva.

Sei mia”. La sentì emettere un grido di soddisfazione.

Sì, Ian”. Aveva il respiro affaticato, quando lui prese ad accarezzarla, inserendo le dita nella sua intimità. “Ian, ti prego...”. Chiuse gli occhi, inarcando la schiena.

Buon compleanno”

Ian...”. Joe era in preda alla più disperata eccitazione, gli occhi liquefatti dalla passione. “Ti prego...”. Ian sapeva cosa voleva, aveva bisogno dell'antidoto a tutta quella passione. E lui glielo avrebbe dato. Si adagiò sopra di lei, e le slegò le mani. Non appena Joe lo sentì dentro di lei, si lasciò sfuggire un sorriso meraviglioso, che contagiò anche Ian: l'antidoto funzionava. La strinse, raggiungendola nell'idillio del piacere. “Finalmente, Ian”

Amore, ti è piaciuto il mio regalo?”

Non si era capito?”

In effetti le tue urla erano abbastanza eloquenti”. Joe gli diede una gomitata.

Quando devi ripartire?”

Domattina”. Joe sbuffò, contrariata. “Sì, è troppo presto, lo so”. Ian la guardava intensamente. “Forse è meglio se dormiamo”

No, avremo tempo per dormire quando saremo separati”. Ian sorrise.

Dovremmo parlare del tuo trasferimento ad Atlanta”

Detto così sembra che io sia una criminale pluriomicida che verrà trasferita di notte, legata come Hannibal Lecter”. Ridacchiò.

Da quello che ho visto, ti piace stare legata”. Le sorrise, malizioso.

Sì, anche se preferisco le manette”. Sorrise, enigmatica.

Buono a sapersi”. Ian sorrise, compiaciuto. “Comunque, tornando ai discorsi seri, pensavo che potresti cercare lavoro in una pasticceria vicino a casa nostra. Non che ci sia bisogno che tu lavori, ma so che non rimarrai con le mani in mano”

Ma che bravo, mi conosci”

Inoltre, essendo canadese, non potresti stare negli USA per troppo tempo senza lavorare, verresti ricacciata qui. E questa è l'ultima cosa che voglio”

Wow, sarei esiliata”. Rise, immaginandosi a varcare il confine con una misera valigia, mentre Ian la salutava con il fazzoletto in mano.

Piccola Joe, sarà peggio di Miami. Perché Paul sarà preso tra il lavoro, il matrimonio e Torrey. E Torrey sarà presa dalla gravidanza, dal matrimonio e da qualsiasi cosa le passi per la testa, è un vulcano da quando è incinta”

Ian, così non mi invogli a mollare Toronto, sappilo”. Ian la guardò con quella sua espressione da cucciolo bastonato. “Cazzo, Ian, così non vale!”

Vieni ad Atlanta?”

Se tra un mese mi vorrai ancora...”. Ian la baciò.

Mah, non lo so, magari incontro una vampira sexy e ti mollo”. La mente di Joe ebbe una fugace visione di Nina che interpretava Katherine. Scosse la testa e si scostò da lui. “Che ho detto?”. Joe sorrise.

Pessima battuta, Somerhalder”. Ian sorrise e la sovrastò.

Sei gelosa?”

Non sono gelosa”

Te l'ho già detto che la voglia di baciarti aumenta, quando fai la gelosa”

Sì? Davvero? Dimostramelo”. Ian stava per baciarla, ma suonò il campanello.

Som! Sono Paul, sbrigati, abbiamo l'aereo! C'è anche Torrey”. Dannazione!

Wes, che tempismo di merda!”. Si alzò e si rivestì. “Joe, ci sentiamo appena atterro”. La baciò ed uscì da quella casa, prima che la voglia di averla superasse la sua determinazione ad andarsene.

 

Allora, sorellina, com'è stato il tuo compleanno?”

Indimenticabile”. Joe si lasciò sfuggire un sorriso sognante.

Joe, te ne vai davvero?”

Kendra, lo so che è una pazzia, ma non ce la faccio ad andare avanti così. Non so quanto resisteremo io ed Ian insieme, ma voglio provarci”. Kendra sorrise.

Sei proprio innamorata!”

Andiamo Kendra, smettila di fare la sentimentale. Anche i regali che mi avete fatto, non mi ricordavo che la mia famiglia fosse così smielata!”

La colpa è di Torrey, è lei che ha pensato ai 'regali' a parte quello di Ian”. In quell'istante le squillò il cellulare.

Ian!”

Ciao, piccola Joe!”. Joe rimase stupita dal tono triste che aveva sentito.

Cosa è successo?”

Questo weekend non posso venire da te. Siamo indietro con le riprese e dobbiamo girare delle notturne”. Joe si sentì invadere da una profonda tristezza, ma non poteva lasciarla trasparire, Ian si sarebbe sentito ancora più in colpa.

Non importa, Ian”

Scusa?”

Non in quel senso! Mi dispiace, che tu non possa venire, ma è lavoro. E il lavoro viene prima di tutto. Andiamo, non sarà una tragedia!”

Odio quando ti comporti così razionalmente”

Andiamo Ian, credi davvero che mi metterei a piangere come una disperata per telefono, implorandoti di mandare a cagare il tuo lavoro per me? Non esiste”. Ian si trovò a sorridere: Joe era in grado di farlo sentire meno male. “E cerca di recitare bene, fa che valga la pena non vedersi”

Come sempre, mia piccola Joe”. Non appena chiuse il telefono, Joe vide Kendra osservarla.

Che c'è?”

Non ricordi? Questo weekend siamo chiusi, dobbiamo portare la mamma a fare le visite di controllo”

Oddio, davvero?”. Joe iniziò a saltellare sul posto. “E' vero! Vado a prenotare un biglietto per Atlanta! Gli farò una sorpresa”. Schizzò fuori dalla pasticceria.

 

 

 

 

 

 

 

Buonasera!

Dopo un'estenuante pomeriggio di babysitteraggio, la voglia di uscire era pari a zero, perciò mi sono dedicata a Ian e Joe. :)

Chi non vorrebbe un regalo così da Ian?!

Prometto che risponderò alle recensioni appena possibile, stasera non riesco proprio!

Ora, ovviamente, l'angolo dei ringraziamenti :) Grazie per le recensioni, per le letture e perché seguite la storia e la inserite nelle preferite/seguite/ricordate, per me conta moltissimo!

Spero di poter leggere i vostri commenti!

Un grosso grosso bacio,

softkitty

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Joe rigirava nelle sue mani le chiavi di casa che Ian le aveva dato. Casa loro. Faceva ancora fatica a pensare che fosse vero, di lì un mese sarebbe andata ad abitare con Ian. Il suo Ian.

Era agitata, ma anche contenta. Chissà come avrebbe reagito Ian trovandosela davanti! Siccome era presto, Ian probabilmente era ancora sul set, decise di andare prima a trovare Torrey.

Joe?! Joe! Che bello! Che ci fai qui? Entra!”. La pancia di Torrey era sempre più evidente, ma né lei, né Paul volevano sapere il sesso del bambino, preferivano l'effetto sorpresa.

Farai una bella sorpresa ad Ian. Strano che Paul non mi abbia detto delle riprese, stasera è andato a cena con suo padre”. Sorseggiò una camomilla. “Ti va di vedere che abito avevo pensato di farti indossare?”

Certo, Torrey, così avrò tutto il tempo per farti cambiare idea se non mi piace”. Ma Joe rimase a bocca aperta, non appena vide il bozzetto del suo abito. “Torrey! È bellissimo!”

Ti starà un incanto”

Un abito del genere starebbe bene a chiunque, è magnifico!”. Joe iniziò ad ascoltare le idee dell'amica sul matrimonio, idee molto confuse.

Ti sto tirando scema, non è vero?”

Sì, ma le damigelle servono a questo!”

Lo sai che ti voglio bene, vero?”

E tu lo sai che io odio le smancerie?”. Torrey guardò l'orologio.

Joe, Paul sarà qui a minuti, Ian magari sarà già a casa”. Infatti, uscendo, Joe si imbatté in Paul, che la salutò calorosamente, prima di correre dalla sua isterica Torrey.

 

Joe raggiunse la casa di Ian e la osservò attentamente. Era bellissima ed enorme. Un brivido le percorse la schiena, quando pensò che quella sarebbe stata casa sua.

Fece un respiro profondo e raggiunse la porta. Teneva le chiavi strette in mano, indecisa su cosa fare.

Andiamo! Dall'altra parte della porta c'è Ian, che non si aspetta di vederti! Suona quello stupido campanello e urla: Sorpresa!

Ma la sorpresa fu tutta per Joe. Poco dopo aver premuto il campanello, la porta si aprì, ma davanti a lei non c'era Ian.

Chi è?”

Oh, ehm, scusa! Credevo fosse la casa di Ian, devo aver sbagliato!”. Di fronte a lei c'era Nina Dobrev, sensualmente avvolta in un accappatoio striminzito.

No, non hai sbagliato, questa è la casa di Ian, ma ora è sotto la doccia, ci impiega sempre una vita! Cosa posso fare per te?”

Intanto, vorrei entrare”. Si fece largo. “E poi vorrei sapere cosa ci fai in casa del mio uomo”. Nina ebbe un'illuminazione.

Oh, tu sei Joe! Piacere, sono Nina! Scusami, ma a casa mia si è rotto il tubo della doccia e ho chiesto ad Ian se poteva ospitarmi”

Oh, com'è gentile, Ian”. Il tono era sarcastico.

Sì, ma dai, ehm, non dovrei essere io a fare gli onori di casa, ma accomodati, io vado a vestirmi”. Joe la vide sparire lungo il corridoio. Si alzò e cercò il bagno dove c'era Ian. Dopo aver aperto varie porte a vuoto, trovò il bagno.

Piccola Joe! Amore mio!”. Senza curarsi del fatto di essere bagnato, Ian si diresse verso la sua amata, che lo fermò.

Cosa ci fa la tua ex mezza nuda in casa tua?”

Mi ha rotto i coglioni affinché potesse farsi la doccia da me, la sua è rotta! Per inciso, ha usato l'altro bagno”

Non poteva andare dal SUO uomo?”

Sì, cioè no... Ma chi se ne frega! Sei qui!”. Joe sorrise, non appena si trovò sbattuta contro la porta, con Ian premuto su di lei. “Piccola Joe, sei qui”

Che perspicacia”

Dumbo sentiva la tua mancanza”

Allora non facciamolo aspettare”. Ian la spogliò e la portò nella sauna. “Hai la sauna in bagno?”

Abbiamo, vorrai dire”. Joe sorrise, mentre Ian la faceva accomodare sopra di sé. “Cazzo, quanto mi sei mancata”

Dimostramelo”.

 

Nina intanto si rivestì. Davvero quella aveva preso il suo posto nel cuore di Som?

Forse è meglio così, è vecchio!

Stava per andare in salotto, quando sentì dei gemiti provenire dal bagno.

Hai capito, la canadese?!

Nina lasciò un biglietto e uscì.

 

Ian, sei...”

Sono?”

Incredibile”. Joe era abbracciata a lui nella sauna.

Sai, prima che tu ti trasferisca qui, credo che dovremo far insonorizzare tutte le stanze, siamo troppo rumorosi”. Joe scoppiò a ridere. “Quanto rimani?”

Fino a domenica sera”

Ti va di venire alle riprese?”

Veramente, pensavo di fare un giro per la città, per visitare le pasticcerie”

Dannato senso del dovere”. Risero entrambi, felici di essere di nuovo insieme.

Ian...”

Dimmi”

Se becco un'altra volta un essere di sesso femminile mezza nuda, nuda o con un saio in casa nostra mentre io non ci sono, sappi che Dumbo perderà la capacità di volare. Gli tarperò le ali. E non sto scherzando”

 

Joe era seduta in una tavola calda, sorseggiando caffè. Aveva lasciato il curriculum in ogni pasticceria dei dintorni.

Georgiana Anfield?”. Lei alzò lo sguardo e si trovò di fronte un uomo sorridente e molto affascinante.

Sì, lei è...?”

Non mi riconosci? Sono Richard Dashwood! Quanto tempo!”

Direi 10 anni, da quando hai messo incinta mia sorella e sei sparito”. Joe rispose acida.

Come stanno?”

Adesso ti interessa?”

Georgiana, posso spiegarti ciò che è successo? Per favore”. Acconsentì e lasciò che le si sedesse di fronte. “Quando Kenny è rimasta incinta, i tuoi l'hanno spedita via senza darle la possibilità di parlarmi, mi hanno intimato di non cercarla. Parlarono con mio padre che mi cacciò qui in una specie di riformatorio”

E tu ti sei fatto mettere sotto?”

Georgiana, avevo 16 anni! Ero un totale coglione e avevo una paura folle di prendermi le mie responsabilità”

E a 17? a 20? Adesso? Che scuse hai?”

Non ne ho, so solo che più passava il tempo, più mi convincevo che non mi meritavo di stare accanto a Kenny e che nostro figlio sarebbe cresciuto meglio senza un padre codardo come me”

Figlia, non figlio. Si chiama Lila. O meglio Camila Elizabeth”

Camila? Come la volevo chiamare io!”. I suoi occhi erano lucidi, mentre osservava la foto di sua figlia. “Georgiana, dimmi che posso rimediare”

Non lo so, Richard, io... vai da Kendra e parlale”

Come faccio? Non posso presentarmi da lei così, come se nulla fosse. Ti prego, aiutami!”

Richard, scusami, ma ora non sono la persona più adatta per aiutarti”

Hey, che c'è? So che è da molto che non ci vediamo, ma per me sei ancora la mia sorellina rompiscatole”. Riuscì a strapparle un sorriso.

Kendra è andata in pezzi quando sei sparito. Non so come potrei darti una mano”. Gli spiegò la storia.

Cazzo, che situazione!”

Grazie, Richie, così sì che rendi tutto più semplice”. Scrollò le spalle. “Che fai nella vita?”. E così Joe passò ad ascoltare il racconto della vita di Richard, da Atlanta a Washington, a Salt Lake City, a... era stato in moltissimi posti, ed ora era un brillante avvocato. Era rimasto in contatto con Victor, stupendosi del fatto che lei non lo avesse sposato e non fosse andata in Giappone con lui. Ora era vedovo. Sua moglie era morta per una complicazione durante il parto, lasciandolo solo con un figlio.

Sapeva che era tornato in America, ma non dove di preciso.

Georgiana, vorrei tanto rimanere a parlare con te, ma si è fatto tardi e devo preparare tutte le scartoffie per l'udienza di lunedì”. Si scambiarono i numeri di cellulare e poi uscirono. “Grazie per l'aiuto che mi stai dando”. Si sporse e le diede un bacio sulla guancia.

Joe”. Lei rimase piacevolmente folgorata da quella voce. Era Ian.

 

 

 

 

Buonasera gioie!!

Per fortuna lunedì è finito, che palle!

Che sorpresona ha trovato la nostra piccola Joe, eh? Per fortuna ha un bel caratterino!!

Attendo con ansia i vostri comments, nel frattempo, continuo imperterrita a ringraziarvi per le recensioni gratificanti, per l'inserimento della storia nelle seguite/preferite/ricordate e per le 'semplici' letture!!

Grazie mille!!

Un bacio enorme e tutte!

softkitty

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


 “Ciao Richard, ci sentiamo, promesso”. Lui scrutò Ian.

Perché ci sta guardando?”

E' lui il mio uomo. È stato un piacere rivederti”. Richard si allontanò facendo un lieve cenno col capo in direzione di Ian.

Ti sei già trovata un rimpiazzo?”. Ian le sorrise divertito, cercando di celare la gelosia che lo dilaniava. “Dumbo è geloso”

Sì, ho proprio intenzione di scoparmi il padre di mia nipote”

Quello è il padre di Lila?”. Ian era stupito e sollevato allo stesso tempo.

Sì, l'ho incrociato per caso. Mi ha chiesto una mano”. Parlarono a lungo di come esporre la situazione a Kendra.

Com'è andata la ricerca?”

Non bene, nessuno mi vuole!”. Joe fece gli occhi tristi.

Ti voglio io!”. La baciò, senza troppa delicatezza. “Ti ho trovato un lavoro temporaneo”

Cioè?”

Julie ha cacciato la Svatsie, quella che si occupava della presentazione del cibo per le puntate di TVD e ora sta cercando qualcuno che prepari la torta per il compleanno di Kevin e poi dei dolci per l'episodio della festa dei fondatori”

E...?”

Ho pensato a te”. La baciò di nuovo. “Dovrai fare 4 chiacchiere con Julie, e poi deciderà”

Quando?”. Ian guardò l'orologio.

Tra 20 minuti, ti va?”

Sapevi già che avrei accettato, vero?”

Modestamente sì”. Joe lo baciò.

Quanto sei presuntuoso”. Ian trattenne Joe, intensificando il loro bacio.

Come se fosse un difetto”. Pagarono e uscirono diretti verso gli studi. “Sei agitata?”

No, alla fine dovrò parlarle, non penso sia un problema”. Arrivarono e Julie era già lì, che la aspettava.

Signorina Somerhalder, piacere di conoscerla”

Salve, il piacere è mio, ma per favore, mi dia del tu e mi chiami Joe”

D'accordo Joe. Arrivo subito al dunque. Ci serve qualcuno che prepari il dolce per il compleanno del regista e poi per l'episodio sulla festa dei fondatori. Normalmente non accetto raccomandazioni, ma Ian è un'ottima persona e di lui mi fido”

Non voglio che mi accetti solo perché Ian le ha chiesto di farlo, mi metta alla prova, per favore. Non vorrei che se rimanesse delusa da me, ci andasse di mezzo Ian”

Saresti disposta a realizzare per lunedì una torta alla pasta di mandorle per 4 persone?”
“Certamente”

Perfetto, allora tu ed Ian siete invitati da me a cena lunedì sera. Portate il dolce”. Julie le sorrise e si allontanò. Joe sorrise tra sé ed uscì, alla ricerca di Ian.

Ian?”. Nessuna risposta. “Ian?”

Piccola Joe, eccoti...”. La abbracciò, baciandole il collo. “Vieni con me”. La portò sino al set, alla stanza da letto di Damon. “Questa è la mia cameretta”. Il tono di Ian imitava quello di un bambino.

Ian, so dove vuoi andare a parare e ti dico di no, potrebbero...”. Ma Ian l'aveva già spinta sul letto.

Andiamo, è da quando ti ho conosciuta che desidero farlo”

Sono tua”. Joe non seppe mai come le erano uscite quelle parole dalla bocca. Normalmente non le avrebbe mai neppure pensate... Ma con Ian niente era normale...

Oh, ci puoi scommettere amore”. Joe lo spogliò avidamente.

Damon...”. Gli sorrise maliziosa. “Quanto tempo dall'ultima visita”. Ian la sovrastò.

Troppo. Dovresti dire al tuo uomo di lasciarti sola più spesso”. Joe fu pervasa da mille brividi, quando Ian entrò in lei, come sempre e sempre di più.

Ian, quanto mi ami?”. Lui si sorprese per quella domanda. Non era da Joe.

Tantissimo, perché?”

Lunedì sera siamo a cena da Julie”. Ian sgranò gli occhi, ma poi scoppiò a ridere, felice.

Vuol dire che ti fermi un giorno di più!”. La prese tra le braccia, inspirando il suo profumo. “Dai, andiamo a casa nostra”

A dir la verità, prima dovremmo andare a fare la spesa”.

Ian si schiarì la voce, ed imitò alla perfezione quella di Paul.

Oh, cucciola, mia zuccherina mielosa adorata, la nostra prima spesa insieme per la nostra dispensa!”.

 

Julie, siamo io e la mia piccola Joe, possiamo entrare?”. A fare gli onori di casa c'era Hugo, il marito di Julie, mentre lei era ai fornelli.

La cena è squisita!”

Grazie Ian”. Accennò un sorriso. “Dai, raccontateci di voi. Come vi siete conosciuti?”

Mi ha quasi uccisa in spiaggia”

Esagerata! L'ho travolta, e lei si è fatta un taglio alla mano. Così poi ho scoperto che lei è la migliore amica della fidanzata di Paul”

Davvero? I due amici per la pelle accasati con due amiche per la pelle?”. Risero tutti, parlando amabilmente, sino al momento del dolce. “Allora, Joe sei in ansia?”

A dir la verità no. Io ho fatto del mio meglio, se non ti piace, me ne farò una ragione, perché non saprei farla meglio di così”

Sicura di te, proprio come Ian”

Oh, beh, è contagioso”. Tagliò quattro fette di torta e le impiattò. Poi attese. Ian la mangiò senza indugi, stringendole la mano, compiaciuto. Hugo ne prese un enorme boccone e la masticò con gusto. Julie, la osservò per bene, prima di prenderne un piccolo pezzo e la assaggiò lentamente.

Joe... è superlativa”. Le fece un enorme sorriso. “Sei assunta”

Grazie, Julie”. Ian e Joe lo dissero insieme.

Dunque, inizierai a lavorare da giovedì. Domenica c'è la festa di compleanno di Kevin. Poi dovrai parlare con lui della realizzazione della torta che servirà per la puntata. Ce la puoi fare?”

Ce la farà sicuramente, la mia piccola Joe”. Terminarono la cena ed uscirono.

Ian, mi sa che abbiamo un problema”

Un problema?”

Dovrò trasferirmi qui prima del previsto”. Ian espirò sollevato.

E questo lo chiami problema?”. Rise. “Vieni qui, amore”. Inspirò il suo profumo. “Chi ti molla più”

Veramente dovrei tornare a Toronto per prendere la mia roba”

E poi tornerai per restare?”

Finché mi vorrai”

Allora rimarrai per mooooolto tempo”. Stavano per baciarsi, quando... “Maledetto telefono”. Joe rispose.

Ciao Georgiana! Come stai?”. Era Richard.

Benissimo, tu? Com'è andata l'udienza?”

Sì, benissimo, ehm, senti, so che ti sto assillando, ma tra un paio di settimane dovrei venire a Toronto per seguire una causa, lascio stare i particolari, ma pensavo, sai magari, potrei...”

Io dovrei rientrare a casa domani. Proverò a parlare con Kendra, farò il possibile per mediare, ma sai com'è fatta...”

Georgiana, mi basta anche solo avere la possibilità di vederla da lontano, non chiedo l'impossibile. Mi accontento. Come posso sdebitarmi?”

Inizia chiamandomi Joe, per favore. Odio Georgiana”

D'accordo Joe”. Si salutarono e Joe si strinse ad Ian: aveva una missione da compiere.

 

Joe, parti davvero?”

Sì, però prima... Kendra, dovrei parlarti di una cosa, ma prima di dirtelo, vorrei che mi giurassi che mi ascolterai e che starai calma”

Mi devo preoccupare?”

Giuralo”

Lo giuro”. Joe inspirò profondamente.

Ho visto Richard”. Come prevedibile, Kendra si irrigidì.

Non mi interessa”

Mi hai giurato che mi avresti ascoltata”

Stronza”. Joe raccontò quanto Richard le aveva detto. “E' la verità?”

E' quello che mi ha detto”

Non gli credo”. Joe abbassò lo sguardo.

Kendra, non sono la persona più adatta per sputare sentenze e questo lo sai bene. Però credo che... dovresti vederlo, parlarci. Così potrai capire”

Ci penserò, promesso”. Le sorrise. “Ora vai, mamma e papà staranno torturando Ian”. Infatti...

Ian, non posso dire di essere contenta di ciò che state facendo, ma vedo mia figlia felice. Ed è questo quello che conta. Trattala bene”

Per quanto vi possa sembrare scontato, io voglio dirvelo. Amo Joe, farò di tutto per renderla felice”. Joe arrivò, spalancando la porta.

Ti hanno già minacciato?”

Oh, sì, la soda caustica è molto usata nella famiglia Anfield, ho notato”. Joe lo baciò e tornò a rivolgersi ai genitori.

Per favore, niente piagnistei. Sapete che vi voglio bene e anche io so che me ne volete. Non sparisco, torneremo qui ogni volta che potremo”

Ok, Georgie, ora sparisci, se no scoppio a piangere”. La coppia uscì di casa e si diresse verso casa di Kendra: dovevano salutare Lila.

Zia Joe, zio Ian ve ne andate per sempre?”

No piccola, ti vogliamo troppo bene per non tornare. Ci sentiremo ogni volta che vorrai e quest'estate se vorrai, tu, i nonni e la mamma potrete venire a trovarci, vero Joe?”

Certo!”. Lila scoppiò a piangere e si strinse ai due zii. “Ora però dobbiamo andare”

Joe, Ian, a presto”

Kendra, pensaci. Ti voglio bene”

 

 

 

Bonsoir!!

Ecco l'ennesimo capitolo! Premetto che non l'ho controllato attentamente, perciò, se ci sono errori, perdonatemi. :)

Siiiiii, Joe lascia Toronto! Inizia la loro convivenza, finalmente!

Attendo i vostri comments!!

Un grazie di cuore alle aficionades che recensiscono, a chi inserisce la storia tra le preferite/seguite/ricordate e a tutte le coraggiose che continuano a leggerla!!

Grazie davvero!

Un mega bacio!

softkitty

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


 “Hey, e se io non volessi più venire ad Atlanta con te?”. Ian sorrise, tranquillo.

Sinceramente non me ne frega un cazzo se vuoi venire o no. Ti porterò di peso se necessario, perché senza di te non vado da nessuna parte”

Ecco l'Ian che amo”. Joe raggiunse le sue labbra, mordicchiandole. “E di cui ho voglia”

Piccola Joe!”. Ian si finse scandalizzato e le sorrise.

Credo che andrò in bagno”

Credo di avere un bisogno impellente anche io”. Pochi secondi dopo, erano entrambi nel bagno dell'aereo. “Piccola Joe, non vuoi che ci becchino, vero?”

L'unica cosa che voglio ora sei tu”. Slacciò i pantaloni ad Ian, mentre lui faceva lo stesso e la sollevava. “Ian...”

Questo è solo un assaggio. Quando arriveremo a casa nostra, dovremo inaugurare ogni stanza, mia piccola e focosa Joe”

Non vedo l'ora”. Quando l'aereo atterrò, Ian prese Joe per mano.

Benvenuta nella nostra città”. Joe scoppiò a ridere. Ian ogni tanto sembrava lasciarsi prendere la mano e sparava quelle frasi degne di film. Presero un taxi e raggiunsero casa loro. “Guarda!”. Ian le fece notare che sul campanello, oltre al suo cognome, si poteva leggere 'Anfield'.

Ian!”. La prese in braccio.

Le tradizioni vanno rispettate”. Aprì la porta. “Benvenuta a casa”

Ma c'ero già stata!”

Eri un'ospite! Ora sei entrata ufficialmente in casa nostra”. Joe sbuffò e lo baciò.

Non so come farò a sopportare questi tuoi attacchi di romanticismo”

Mmmmm, io un'idea ce l'avrei...”

 

Quando avrai finito di parlare con Kevin, vienimi a cercare sul set. Io e Wes saremo lì”. Joe annuì e si diresse dal regista. La salutò calorosamente, prima di intrattenerla con mille particolari su come doveva essere la torta per la successiva puntata di TVD. Joe prese nota di tutto, entusiasta per il nuovo lavoro.

Ok, Joe, grazie per aver accettato il lavoro con così poco preavviso!”

Figurati Kevin, ci vediamo domani, così ti porto uno schizzo della torta!”. Si salutarono e Joe si diresse verso il set. Sentì una voce.

Som! Somer! Somerhalder!”. Era un uomo. “Miss Somerhalder!”. A quel punto Joe si voltò.

Stai chiamando me?”. L'uomo la raggiunse, correndo.

Sì! Ciao! Sono Joseph, Ian ci ha appena detto che eri qui e sono corso per conoscerti prima degli altri!”

Piacere mio, sono Joe!”. Lui rise.

Joe? Joe e Joseph, suonerebbe bene”. Joe sorrise, scuotendo il capo.

Credo che 'Ian e Joe' suoni meglio. Dove sono gli altri?”. Joseph la guidò fino al set. “Ian!”. Gli si gettò tra le braccia.

Sentivi già la mia mancanza?”

Presuntuoso”. Lui la baciò, mentre Paul tossicchiava.

Oh, giusto. Ragazzi, lei è Joe, la mia donna. Presentatevi, ma state alla larga. Lei è proprietà privata”

Hey Som, io non sono geloso, possiamo dividercela”. Ian le cinse la vita con un braccio, guardando Joseph.

Joseph, mi dispiace per te, ma... Ian mi da tutto ciò che voglio, come lo voglio e quanto lo voglio”. Ian le sorrise, soddisfatto. Paul scoppiò a ridere, ormai conosceva bene quei due depravati. Nina e Michael abbozzarono un sorriso, mentre Candice li guardò imbarazzata. Joseph spalancò gli occhi, stupefatto.

Som, te la sei trovata giusta. Oltre che molto carina, è anche parecchio desiderosa di divertirsi”

Puoi dirlo forte. Ed è mia”.

 

Joe era felice, perché tutto nella sua vita andava bene: Kendra aveva deciso di lasciare che Richard instaurasse un rapporto con Lila (e Joe sospettava non solo con la figlia), la gravidanza di Torrey procedeva bene, come i preparativi per il matrimonio. Lei stessa aveva un ottimo lavoro, anche se temporaneo e la sua storia con Ian andava a gonfie vele.

 

Hai fatto una torta stupenda per la festa di Kevin, Joe, complimenti!”. Tutti la guardavano, ammirati.

Non è niente di che, è solo una torta”. Diventò rossa come un peperone.

Allora non sei sicura di te come vuoi far sembrare”

Certo Trev, sono super timida”. Sorrise, prima di andare a cercare Ian tra la folla. “Ciao!”

Ciao amore! Scusa, stavo godendomi i complimenti per l'ottima scelta”

Scelta?”

Te”

Oh”. Si lasciò baciare. “Ian, posso parlarti un secondo?”

Mi devo preoccupare, piccola Joe?”. Lei non disse nulla e lo prese per mano, trascinandolo in un'altra stanza. “Joe, mi stai facendo preoccup...”. Lei lo interruppe con un bacio. Istintivamente Ian la abbracciò e lo approfondì.

Avevo voglia di sentire le tue labbra”. Ian inarcò le sopracciglia.

Lo so, sono irresistibile”

A volte sei talmente pieno di te che mi chiedo come facciano gli aerei che prendi a sollevarsi”

Sì, sì, chi disprezza ama, amore mio”. Joe sbuffò prima di baciarlo.

Hai ragione!”

Mi dai ragione senza discutere?”
“Certo, ai pazzi non si da mai torto”. I due si interruppero perché Candice li stava chiamando: era il momento del taglio della torta, non potevano mancare!

Aspetta!”. La prese per un polso, tirandola dolcemente a sé. “Per il mio compleanno vorrei che venissi con me a Covington, così conosci la mia famiglia”. Joe rimase di sasso per un istante.

Ma, il cast...”

Con loro festeggeremo prima del weekend. Andiamo, non dirmi che conoscere la mia famiglia ti spaventa”. Joe si finse impavida, ma dentro era agitatissima.

Assolutamente no. Se sopporto te tutti i giorni, cosa vuoi che sia un fine settimana nel covo di vampiri?”

Ti porterò di peso. Voglio che tu li conosca”. Tornarono dagli altri, giusto in tempo per applaudire Kevin che tagliava la torta.

Quando partiamo?”

Direi il 6 dicembre, Nina mi ha già detto che la festa col cast sarà il 5, si sta occupando di tutto lei!”

Ma che gentilezza!”. Joe non riuscì a mascherare il tono acido.

Dovresti ringraziarla, dopotutto, se lei se ne occupa, io e te siamo liberi di...”

 

Joe quel pomeriggio si doveva vedere con Kevin per mostrargli i disegni che aveva preparato per la torta che serviva per l'episodio di TVD.

Dunque, avevo pensato...”. Gli passò il disegno. Kevin rimase per un istante a bocca aperta.

Davvero riusciresti a realizzare una cosa del genere?”

Sì, però credo che il trasporto sarebbe estremamente difficoltoso”

E se la realizzassi qui?”

Ma qui non c'è un laboratorio di pasticceria!”

Andiamo, sei a Mystic Fall's, troveremo quello che ti serve”. Joe scoppiò a ridere e insieme decisero gli ultimi dettagli. “Aspetti Ian? Dovrebbe essere con Julie, stavano girando una scena con Nina”. Magnifico...

Sì, farò un giro, se non ti da fastidio”. Per tutta risposta il regista scoppiò a ridere. Joe lo salutò e prese a vagare per l'edificio.

Hey, miss Somerhalder!”

Joseph Morgan, chi non muore si rivede”

Beh, sono un Antico, io non posso morire”. Sorrise, stava interpretando Klaus. “Dov'è il tuo Salvatore?”

Con Elena”. Joe cercò di mascherare la stizza, senza riuscirci.

Non ti sta simpatica, eh?”

Non ho nulla contro di lei in particolare... è che è la ex di Ian... non è piacevole...”

Ti capisco. Beh, se vorrai cambiare vampiro, ricordati che gli Antichi hanno molta più forza dei fratelli Salvatore”

Non ti arrendi mai, eh?”

No, mi sembra ovvio”. Le si avvicinò con fare seducente e Joe non poté trattenere una risata. Certo, dopo Ian, era l'uomo più bello che avesse incontrato.

Joe!”. Lei si voltò, senza smettere di ridere.

Ian!”. Per tutta risposta, lui la prese per un polso e la trascinò via.

Cosa cazzo ci facevi con Joseph?”. Ian era furioso. Joe non lo aveva mai visto così. Agì prima di parlare. La sua mano libera si alzò e...

sciaaaaaaaff!

Lo colpì in pieno viso. Come si permetteva di insinuare una cosa del genere?

Mi credi davvero così troia da scoparmi un tuo collega mentre tu lavori?”. Joe era arrabbiata come non lo era mai stata.

Non è quello che intendevo. È di lui che non mi fido”. Ian era acido e si massaggiava la guancia.

Allora modera i termini! Io mi fido di te! Vedi di fare lo stesso”. Ian la prese e la baciò. “Non pensi di cavarsela così, signor Somerhalder!”. La bloccò i polsi con una mano, mentre l'altra si insinuò senza troppa delicatezza nell'intimo di Joe.

Lascia che mi faccia perdonare”. La sua voce era di una sensualità unica. Joe non voleva cedere, non poteva dargliela vinta così, ma non riusciva a trattenersi. Senza tanti preamboli, la spogliò, lasciandola nuda davanti ai suoi occhi. “Ti piace quando faccio il violento...”. Sorrise malizioso, alludendo alla crescente eccitazione che Ian le stava provocando. Si slacciò i pantaloni ed abbassò i boxer, tirandola sopra di sé. Le allargò le gambe e la penetrò, facendole mancare il fiato.

Si mosse dentro di lei con forza, sentendola gemere incontrollatamente, fino a farle raggiungere l'orgasmo, seguita da Ian.

Ian, amore mio”

Scusa”. Joe aveva il viso di Ian tra le mani e lo accarezzava dolcemente, mentre lo guardava, stravolta dal piacere, come lui.

Se ogni volta che litighiamo, facciamo pace così, vorrò litigare ogni giorno”

Concordo, amore mio, sei il mio amore... non volevo darti della poco di buono... è che Jos... mi irrita che ti giri intorno... tu sei mia”

Ian, per me esisti solo tu ormai”

E' la prima cosa dolce che ti sento dire”

E sarà anche l'ultima”. Sorrise, cercando di alzarsi, ma Ian la trattenne.

Ferma... è bello stare insieme così”. Joe si strinse ancora a lui, piena di gioia.

Hey, Som! Per il compleanno pens...”. Nina spalancò la porta del camerino di Ian. Non appena li vide, indietreggiò imbarazzata, chiudendo la porta. “Oddio ragazzi! Scusate! Non pensavo che... oh, mamma che vergogna!”

Non importa Nina, avevamo finito! Io e Ian ci stavamo solo...”

Coccolando un pò”. Ian terminò la frase per lei, mentre entrambi ridacchiarono.

Scusatemi davvero! Ma anche tu Som, metti il cartello con scritto 'non disturbare!'”

Forse sarebbe meglio 'sesso in corso'”. Joe scoppiò a ridere per quella battuta, mentre si riallacciava i pantaloni e si ricomponeva. Poi aprì la porta.

Ciao Nina! Hey, come sei rossa!”. Era arrivato anche Joseph. “Che è successo? Ti ho sentita urlare...”. Ma non ebbe bisogno di una spiegazione, perché gli sguardi ancora piacevolmente stravolti di Ian e Joe parlavano da soli. “Nina, Nina, Nina, da quando Som non è più il tuo uomo, sarebbe meglio imparassi a bussare”

Sì, ehm, dovevo parlarvi della festa, ma.. ho dimenticato cosa dovevo chiederti... vado da Michael”. E Nina si dileguò.

E voi due, chiudete la porta a chiave!”. Joseph scoppiò a ridere e si allontanò.

Ian, non dire o fare niente! Lascia stare Joseph”

Lo difendi pure?”
“No. È che non voglio essere la causa di casini tra voi del cast. Perciò ignoralo, come faccio io”. Si lasciò stringere da Ian. “A proposito, se becco Nina nel tuo camerino, non rispondo di quello che potrebbe succederle”

 

 

 

 

Hola!

Come state?

Scusate, ma questo capitolo è risultato un po' più lungo degli altri :)

Che cariiiniii, abitano insieme! <3

Ian geloso è il massimo! Premetto che l'entrata in scena di un altro figo come Joseph è necessaria, ma lo capirete tra qualche capitolo, non anticipo nulla! Vi chiedo solo di non uccidermi quando leggerete il prossimo capitolo! <3

Attendo con ansia i vostri commenti.

Ringrazio di cuore tutte le mie adorate gioie che recensiscono, le buone anime che inseriscono la storia tra le preferite/seguite/ricordate e le fedeli che perseverano nella lettura!!

Un bacio grosso grosso a tutte!

softkitty

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


Per quella sera, Joe aveva preparato tutto, grazie a Nina.

La torta era già sul posto, gli amici erano avvisati.

Il 'dopo' serata era organizzato nei minimi dettagli e lei era pronta.

Indossava un abito blu a spalline incrociate, semplice ma estremamente sexy. E sotto ovviamente... niente!

Ian, sei pronto?”

Sono nato pronto, piccola Joe!”.

Non appena lei lo vide, pensò che non poteva essere umano. Indossava un completo blu scuro, quasi nero, con la camicia impeccabilmente bianca e la cravatta dello stesso blu del vestito di Joe. I capelli, di solito arruffati ed in disordine, erano perfettamente ordinati e splendenti.

Dio.

Ecco la prima parola che aveva preso forma nella sua testa. Lui era un dio.

Ed era suo.

Joe si riscosse dai suoi pensieri quando Ian le lanciò uno sguardo eloquente: probabilmente stava sbavando.

La festa era semplicemente perfetta. Joe, nonostante le costasse molta fatica, dovette ringraziare Nina: era stata proprio brava.

Ormai Joe era diventata parte della famiglia di TVD, era una di loro.

Piccola Joe, vieni qui, fatti baciare”. Joe non si fece pregare e si mise in punta di piedi, per baciare Ian. Lui, come al solito la accarezzò, facendo scorrere le mani sul suo corpo. Raggiunse la base della schiena, dove era sicuro avrebbe trovato il segno, più o meno evidente sopra il vestito, dell'intimo, ma...

Joe, che hai sotto il vestito?”. Lei sorrise maliziosa.

Sotto il vestito? Niente...”. In un nano secondo, Joe si ritrovò in uno stanzino, con la schiena poggiata al petto di Ian. Le stava accarezzando i seni e scendeva, fino ad insinuarsi sotto il vestito e raggiungerla. “Ian...”. Lui si slacciò i pantaloni e le sollevò la gonna. “Ian...”. Abbassò i boxer e la penetrò da dietro, spingendosi in lei con foga.

Sei la donna più eccitante che io conosca”. Chiuse gli occhi, mentre la toccava e si spingeva in lei. Mai si era sentito così appagato e felice. Le baciò il collo, mentre tornavano alla festa. “E' stata la sveltina migliore del mondo”

Ian, è il tuo compleanno, tutto deve essere perfetto. E questo è solo l'inizio”

Quando Ian vide che la torta era la sua torta, quella che Joe aveva ideato per lui, pensando a lui, a lui soltanto, il cuore scoppiò di gioia! L'amava così tanto che non poteva nemmeno pensare di stare lontano da lei.

Dopo aver ricevuto regali e auguri da tutti, Ian finalmente riuscì a ritrovare la sua amata.

Piccola Joe! Eccoti, credevo di non rivederti più!”

Oh, non preoccuparti, Joseph mi ha fatto compagnia!”. Ian sbuffò, prima di baciarla.

Ti amo Joe”

Ti amo anche io!”. Uscirono per un istante e scoprirono che nevicava. Ian le prese il viso tra le mani.

Sarà un compleanno perfetto, grazie a te”

Voglio che sia perfetto. Da me avrai tutto. Ti basterà chiedere e tutto ti sarà dato”. Ian rimase folgorato da quelle parole. Joe era sensazionale. Era passionale, profonda, divertente, eccitante... perfetta per lui. Le prese il viso tra le mani.

Sposami”

Cosa?”

Sposami Joe”

Ian, è tutto perfetto tra noi, ma...”

Non ora, lo so che è troppo presto, ma giurami che un giorno ci sposeremo”. Di tutte le reazioni che si sarebbe aspettato, quella era la peggiore.

No, Ian”

No?”
“Io... non credo nel matrimonio, non voglio sposarmi, mi dispiace”

Come non credi nel matrimonio?”
“Non è una firma su un pezzo di carta che ci farà stare insieme per sempre”

Non credi nel matrimonio... o non credi nel nostro rapporto?”

Me lo stai chiedendo davvero?”. Ian non parlò. “Come puoi dubitarne?! Ho mollato la mia vita per te, la mia città, la mia famiglia, per stare con te e non me ne pento perché ti amo!”

Ma non vuoi sposarmi”

No”. Ian si sentì ferito.

Non vedo come il nostro rapporto possa continuare”. Per Joe fu come ricevere uno schiaffo in piena faccia.

Cosa?”

Joe, che senso ha stare insieme se...”

Senti, siamo un po' alticci, magari è meglio se ne riparliamo”

No, Joe, non ha senso stare insieme se vogliamo cose diverse”

Ok, io... passerò domani a prendere la mia roba a casa tua”. Sconfitta, distrutta, schiacciata, si allontanò da lui. Non aveva la forza di controbattere: Ian non la voleva. Entrò in una stanza vuota e ci rimase.

Hey, Joe, cos'è quell'aria abbattuta?”. Era Joseph.

Io e Ian ci siamo lasciati”

Lasciati? Impossibile”. Lei gli spiegò cos'era successo. “Senti, lo so che pensi che sono uno stronzo, ma non lo sono. Tu lo ami?”

Sì”

Faresti qualsiasi cosa per stare con lui?”

Sì”

E allora digli che lo vuoi sposare! Mal che vada c'è il divorzio!”. Joe lo fulminò. “Scherzavo! Era per sdrammatizzare. Comunque, devi capire se è più forte l'amore per lui o l'odio per il matrimonio”. Cos'era più forte? La sola idea di indossare un abito bianco e dover camminare lungo la navata di una chiesa per raggiungere l'altare la faceva stare male... Ma pensare di stare per sempre senza Ian la distruggeva. Lui era... tutto. Joe istintivamente lo abbracciò.

Grazie Joseph! Non pensavo fossi così...”

Profondo? Sono molto bravo a nasconderlo! Dai, vieni, ti accompagno a casa, non è rimasto più nessuno qui”. Joe prese la giacca e se la mise, poi salì in auto con Joseph.

Sai, mi domando perché non hai una ragazza”

Vuoi provvedere tu?”. Le sorrise.

Ora ho capito”

A dir la verità non ho ancora iniziato a cercarla. Sto bene così per ora”

Quando inizierai la tua ricerca, avrai uno stuolo di fanciulle che ti supplicheranno di essere morse”

Cercherò di accontentarle tutte. E tu invece? Il tuo rifiuto al matrimonio ha a che fare con Victor?”

Come fai a sapere quella storia?”

Beh, me lo ha detto Paul”

Pettegolo!”. Rise lievemente. “A dir la verità non credo. Insomma, ero di quest'idea anche prima, ecco! Il matrimonio mi sembra una stupida clausola, una gabbia, io non lascerei mai Ian, non ho bisogno di uno stupido vincolo per sentirmi legata a lui per sempre. Quella è casa mia!”. Si slacciò la cintura. “Grazie Joseph, ti devo un favore enorme!”. Gli diede un bacio sulla guancia e scese.

Ancora non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi, ma sperava che le parole nascessero da sole dentro di lei, come succedeva ai protagonisti dei film. Aprì la porta ed entrò, ma qualcosa le fece quasi perdere l'equilibrio. Una scarpa.

Una scarpa da donna.

Joe rimase immobile per un istante, ma poi decise di proseguire il suo cammino. Evitò tutti gli indumenti che tappezzavano il pavimento sino alla porta della loro stanza.

Ian, basta! Così mi fai morire!”. La voce femminile che proveniva dalla camera era tutt'altro che dispiaciuta. Joe raggiunse la porta e l'aprì giusto il necessario per poter vedere...

 

 

 

Bonsoir!

Non uccidetemi!! Bel casino ora, eh?!

Ian si è esposto tantissimo, chiedendo al suo amore di sposarsi, ma Joe... Cosa pensate della sua reazione?

Per peggiorare ulteriormente la situazione, aggiungo che sono 'bloccata' sul finale... :(

Vi ringrazio se non mi maledirete e se non mi ucciderete!!

Un maga bacio a tutte!

Softkitty

p.s. Mi rimetto alla vostra clemenza :)

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


Si sbatté la porta alle spalle senza preoccuparsi di passare inudita e corse fuori. Rimase immobile nella notte nevosa.

Una parte di lei moriva dalla voglia di tornare dentro e mettersi ad urlare, ma l'altra le diceva di scappare. Voleva solo dimenticare, scacciare quell'immagine dalla sua mente. Se Ian aveva scelto lei, che stesse con lei, non avrebbe combattuto per un uomo del genere.

Joe, perché sei uscita?”. Era ancora Joseph. Quando la vide in volto, capì che era successo qualcosa. “Sali in auto, se ti serve un posto dove dormire, ho una stanza in più”

Grazie Joseph, sei un amico”. Non aggiunse altro e salì al posto del passeggero. Joseph era curioso di sapere cosa fosse successo, ma lo sguardo sconvolto di Joe non lo faceva sentire libero di fare domande.

Ecco, vieni, questa è la stanza degli ospiti”. Lei entrò.

Grazie Joseph, non so come avrei fatto senza di te. Non potevo presentarmi da Torrey a quest'ora”

Figurati. Se hai bisogno di qualcosa...”

Sì, di un modo per tornare indietro nel tempo”
“Joe, che cosa è successo?”. Joe si sedette sul letto, con lo sguardo vuoto.

Sono andata a casa per dirgli che se per stare con lui avrei dovuto sposarlo, l'avrei fatto, perché non potevo perderlo. Ma lui era...”. Prese un respiro profondo e chiuse gli occhi. “Era nel nostro letto, con... Nina... la stava...”

Non continuare, ho capito, senti io... mi dispiace”. Joe sospirò e scosse la testa.

Non ne vale la pena. È solo un pezzo di merda. io... Non farmici pensare. Jos, grazie davvero per l'ospitalità. Mi toglierò dai piedi domattina. Devo chiudere il capitolo definitivamente”. Si lasciò cadere nel letto, affondando la testa nel cuscino.

 

Joe salutò Joseph e si diresse verso la casa di Ian. Non riusciva più a considerarla casa loro.

Quando entrò, si trovò davanti Ian, in boxer. Dei vestiti della biiiiip non c'era traccia.

Piccola Joe, dobbiamo preparare i bagagli per Covington, dove sei stata stanotte?”. Stava davvero facendo finta che non fosse successo niente?

Fuori”

Ho il diritto di saperlo!”

Diritto? Mi sembra che tu mi abbia mollata ieri sera”

Joe, scusami, io non volevo...”
“Per cosa ti stai scusando?”

Per quello che ho detto ieri sera, io non voglio perderti, ti amo”. Joe scosse la testa, schifata.

E hai anche il coraggio di dirmelo guardandomi negli occhi? Mi fai schifo”

Piccola Joe, che cosa...?”

Non toccarmi! Tieni quelle sudicie mani lontano da me”. Chiuse brevemente gli occhi. “Avresti persino il coraggio di non dirmi niente? Spero tu te la sia spassata con Nina”. Ian rimase pietrificato.

Joe, come...?”

E' tutto quello che sai dire? Come faccio a saperlo?! Bravo”

Senti, ero un po' ubriaco... non ha significato niente”

Oh, davvero? Eri ubriaco? Allora chi se ne frega se mi hai lasciata sola come un cane alla tua festa di compleanno per venire qui, in quella che tu hai sempre definito casa NOSTRA a scoparti quella zoccola nel NOSTRO letto!”

Joe, ero sconvolto, tu non mi volevi sposare...”

Eri tu quello sconvolto? Tu? Mi hai mollata su due piedi senza nemmeno pensarci un secondo, cazzo!”

Joe, io...”

No, non me ne frega un cazzo! Portaci Nina a Covington, io non voglio più avere a che fare con te”

Joe, amore, non fare così”

No? Dovrei sorriderti, baciarti e sdraiarmi con te in quel letto?”

Joe, ho sbagliato! Ma è stata solo una scopata!”

Quanto è passato prima che la portassi a letto? Dieci minuti dopo che mi hai mollata? Cazzo, mi amavi alla follia si vede!”

Joe, ero a terra!”

Ottima giustificazione, complimenti, ora se non ti dispiace, me ne vado. Ho di meglio da fare, che non ascoltare le patetiche scuse di un immaturo imbecille. A proposito, quando tu e Nina andrete dai tuoi genitori, racconta loro che bella persona sei!”. Ian rimase immobile a guardarla, mentre raccoglieva in fretta tutti i suoi vestiti e se ne andava. Usciva dalla sua casa e, con ogni probabilità, dalla sua vita.

Joe andò da Torrey. Avrebbe tanto voluto tornarsene a Toronto, ma non poteva mollare il lavoro per TVD. Inoltre, doveva stare accanto alla sua amica per i preparativi del matrimonio. Era la damigella d'onore.

Joe, che bella sorpresa! ma... perché hai le valigie?”

Posso entrare? Ti spiego quando saremo dentro”. Si chiuse la porta alle spalle. Cosa doveva dirle? Decise tralasciare la discussione alla festa.

Joe, magari non era come...”

Oh, certo. Trovare il tuo uomo con la faccia tra le gambe di un'altra mentre lei dice: 'Basta, così mi fai morire!' si può travisare. Magari le stava solo facendo una visita ginecologica! Torrey, per piacere, non scusarlo!”

Scommetto che ci sarà una spiegazione”

Torrey, lo sai che persona sono. Sono comprensiva su molte cose. Ammetto di essere stata una merda per come gli ho risposto ieri, ma non giustifica il suo comportamento. È stato spregevole”

Ok, potevo risparmiarmela... fermati qui quanto vuoi”

Grazie Torrey, ma non voglio approfittarne, cercherò un monolocale e un lavoretto extra, così non vi disturbo”

Rimani ad Atlanta? Cioè, anche quando avrai finito per TVD?”

Sì, voglio aiutarti per il matrimonio. Poi, si vedrà...”

Rimani per me?”

Per te, per Paul e per Adam o Norah”. Torrey la abbracciò.

Grazie, ti adoro”.

 

Intanto Ian, all'aeroporto, chiamò Paul. Aveva bisogno di conforto.

Som, che voce! Che è successo?”

Joe mi ha mollato”

Pessimo scherzo! Non ci casco, Joe non ti lascerebbe mai”

Sono stato a letto con Nina”

Som, dimmi che stai scherzando, ti prego”

Vorrei, ma non è così. Ho fatto una cazzata Paul, cosa posso fare?”

Chiedile scusa!”

L'ho già fatto, ma non mi ha detto niente! Mi ha insultato e poi se ne è andata!”

E' ferita, dalle tempo”

Paul, che consigli del cazzo! Io non ce la faccio a starle lontano!”

Hey, vacci piano! Non sono io quello che si è scopato la ex!”. Si morse la lingua. “Scusa, non dovevo dirlo. Comunque, passa questo weekend dalla tua famiglia e rifletti un po', magari si calma e potrai parlarci”
“Forse hai ragione, ci vediamo!”. Paul uscì dal bagno e non si stupì quando trovò Joe in salotto con Torrey.

Ciao Joe! Ho appena sentito Ian”. Joe alzò le spalle. “Non dirmi che non ti interessa”

Paul, lui non si è interessato a me e ha preferito spassarsela con Nina, a me non interessa lui ora”. Torrey e Paul si guardarono.

Perché avete litigato?”

Ieri sera mi aveva chiesto di sposarlo, ma io gli ho risposto di no”. I due diabetici si guardarono in faccia.

Perché no?”

Torrey, sai come la penso sul matrimonio, io non voglio sposarmi”

Ma io pensavo che con Ian...”

Sono allergica al matrimonio, a cosa serve? Se io amo una persona, non ho bisogno di legarla legalmente a me, la amo e so che farò di tutto per far sì che non abbia mai motivo di volersi allontanare da me, ma perché mi ama, non perché altrimenti deve pagare una cifra per avvocati o cose simili!”. Torrey decise di non affrontare quella discussione, Joe era testarda.

E poi avete litigato?”

Sì”. Alzò le spalle. “Vado a fare una passeggiata!”. Prima che uno dei due diabetici potesse dire qualcosa, Joe schizzò nella stanza degli ospiti a cambiarsi e poi corse fuori.

Era facile sembrare fredda ed indifferente, ma dentro... era tutta un'altra storia. Si sentiva bruciare da un fuoco che la uccideva. L'immagine di Ian con Nina era marchiata nella sua mente e nulla avrebbe potuto farla sentire peggio. Ian, il SUO Ian, che... scosse il capo, per scacciare quel pensiero, che doloroso si infilava come un coltello dentro di lei.

Hey, ci si rivede!”

Joseph? Com'è possibile?! Sei diventato un incubo!”. Abbozzò un sorriso, che però non convinse l'attore.

Come stai?”

Alla grande”

Bugiarda”. Joe scrollò le spalle.

Non ho bisogno di uno psicanalista Joseph. Ne ho già due che mi ospitano”

Ok, ok, volevo solo essere gentile”

Sì, scusa, sono stata un po' acida, ho bisogno di svagarmi”. Joseph sorrise e la trascinò in un pub.

 

 

 

Hola!

Per prima cosa, vi adoro! Pensavo di ricevere molte più minacce di morte, invece siete state buonissime! <3

Dunque dunque... Joe si sfoga alla grande, eh? E in questo caso, come darle torto!

Ian invece è sconvolto e si sente una merda, a tal punto da non sapere più cosa dire alla 'sua' piccola Joe...

E poi c'è Joseph, l'amico figo e disponibile a 'consolarla'...

Sento puzza di guai... :)

Ora, oltre che ringraziarvi per le recensioni, per la lettura e per l'inserimento della storia tra le seguite/preferite/ricordate, vi devo ringraziare anche perché non mi avete (ancora) uccisa!

Un superbacione a tutte!

Softkitty

p.s. Credo che la storia si protrarrà per un'altra decina di capitoli circa, se preferite che la accorci/allunghi, ditemelo, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. :)

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


 “Joe, forse stiamo esagerando”. Joseph la guardava, sorridendole da ebete. “Sono le 23! è tutto il giorno che siamo in giro per pub”

Ma smettila Jezz, saranno un paio d'ore”. Joe prese il polso dell'attore per guardare l'orologio. Strizzò gli occhi e scoppiò a ridere. “Sono le 11!”

Sì, ma di sera! E poi, perché mi chiami Jezz?”

Perchè Jooooseph è troppo lungo, di Joe, ci sono già io, Jos no perché... Non ricordo, ma un motivo c'era! Quindi... Jezz!”

Sì, sì, va bene”. I due uscirono barcollando dal pub.

Joe non seppe chi dei due baciò l'altro per primo, chi dei due cedette per primo, ma si ritrovò in casa di Joseph, avvinghiata a lui con tutte le sue energie.

Forse era l'alcol a farla reagire così, o la disperazione... o forse era solo il suo corpo che le diceva di lasciarsi andare, perché quello di Joseph, incollato al suo, la desiderava. Tanto anche. C'era puro desiderio nei loro gesti, ma non il desiderio di due innamorati, il desiderio di due corpi, che non chiedevano altro che di unirsi e godere insieme, fino allo sfinimento.

Nessuno dei due pronunciò una sola parola, presi dall'eccitazione o forse dalla paura di spezzare quella tensione sessuale che si era creata, paura di rendersi conto davvero di cosa stavano facendo, delle conseguenze che avrebbe avuto.

Erano schiavi l'uno dell'altra, del desiderio di spegnere il fuoco che li bruciava da dentro, ancora... e ancora...

 

Joseph si svegliò con un gran mal di testa. Cazzo quanto aveva bevuto!

Si voltò appena, e vide che al suo fianco, ancora addormentata, c'era Joe. Aveva un'aria stanca e stravolta, era spettinata e sotto gli occhi facevano bella mostra di loro, due profonde occhiaie.

Joseph sorrise, pensando che era merito suo se era così. Finalmente aveva avuto la notte di passione che tanto desiderava con quella donna. E per di più non doveva neppure sentirsi in colpa, lei era ufficialmente single! Che idiota era stato Som a lasciarla andare.

Buongiorno Joe”. Lei per tutta risposta sbuffò e fece sprofondare il viso nel cuscino. “Mal di testa?”, il tono di Joseph era divertito.

Come fai ad essere così loquace dopo...”. Si fermò, stropicciandosi gli occhi. Prese due respiri profondi, prima di riuscire ad articolare una frase. “Credo che dovremmo parlare”

E poi sarei io quello super attivo di mattina?”. Joe ignorò la battuta.

E' stato solo sesso, vero?”

Sì, andiamo Joe, eravamo ubriachi, tu sei disperata, io... beh, io sono un uomo, perciò e normale che sia successo”. Joe emise un sospiro di sollievo.

Ok, ora è meglio che me ne torni da Paul e Torrey, altrimenti mi daranno per dispersa”

D'accordo cucciola”. Joe lo fulminò con lo sguardo. “Scusa, niente 'cucciola'! Solo una domanda”

Dimmi”

Ti è piaciuto stanotte?”

Sì”

Più di quando stavi con Somerhalder?”. Oddio! Voleva anche il voto in pagella?

Era diverso. Con lui era amore... con te è stato sesso”. Si chiuse la porta alle spalle.

Joe camminava a passo spedito, mentre riaccendeva il cellulare. Ovviamente Paul e Torrey l'avevano tempestata di messaggi.

Joe sei un'imbecille! Dove sei stata?”

Ho dormito fuori, scusami, avrei dovuto dirvelo... è che ho perso la cognizione del tempo”

Stai bene?”

Sì, sono solo un po' stanca”. Non voleva che Torrey e Paul sapessero. Sarebbe stato controproducente. Sapeva perfettamente cosa le avrebbero detto.

 

Ian era da suo fratello Robert con tutta la famiglia. Erano tutti entusiasti all'idea di conoscere Joe e non fu facile glissare sul perché non fosse lì con lui.

Ci siamo lasciati”

Ian! Che hai combinato ancora?”. Sua sorella Robyn lo fulminò con lo sguardo.

Non mi va di parlarne, sorellona”

Ian, senti, non voglio farti stare male, è solo che... beh, quando ci parlavi di lei sembrava che avessi trovato l'anima gemella, la tua voce era indescrivibile. E ora torni qui senza di lei, con il morale sotto terra e la faccia da cucciolo bastonato...”. Per l'ennesima volta, Ian si aprì a sua sorella, che raccoglieva le sue confessioni.

Mi sento uno schifo”

Ian, tu non sei un mollaccione, non lo sei mai stato. Lei ti ama ancora, non può smettere di amarti da un giorno all'altro, ha solo bisogno di tempo. Riconquistala. Insomma, ti ha beccato a letto con Nina e lasciatelo dire, sei stato un coglione”

Grazie Robyn”. Forse c'era ancora una possibilità. Forse Robyn aveva ragione: Joe era innamorata ancora di lui, era 'solo' ferita. Avrebbe fatto di tutto per riconquistarla: lei era sua, non avrebbe mai potuto cessare di esserlo.

 

Ma come sempre, il destino decise di giocare un tiro mancino. Ian era ripartito da Covington carico e determinato a far riprendere a Joe il suo posto nella propria vita: doveva stare al suo fianco, ma dovette ricredersi. Vide quelle foto, ed una rabbia cieca lo invase.

Lei, che lo aveva insultato perché era stato con Nina, lei che pretendeva fedeltà, lei che lo aveva fatto sentire una merda più di quanto già non fosse, lei faceva una cosa del genere?

Arrivò il lunedì mattina e Joe doveva recarsi ancora agli studi. Kevin era un perfezionista e aveva aggiunto nuovi dettagli al suo lavoro. Joe stava attraversando la sala relax, dove c'erano alcune persone del cast e altri operatori.

Ma complimenti Joe! Brava!”. Ian stava parlando ad alta voce ed applaudiva. Joe si inchiodò sul posto. “Sei la discrezione fatta a persona!”. Le piazzò sotto il naso delle foto di lei e Joseph che si baciavano mentre tentavano di entrare nel residence di Jezz.

Sono fotogenica”

No, sei una stronza! Vieni a dire a me che sono stato un infame traditore e tu cosa fai?! Ti scopi Joseph!”. Joe piegò la testa di lato, mantenendo la calma: sapeva che la sua razionalità lo mandava in bestia. Avrebbe voluto prenderlo a schiaffi fino a farlo sanguinare, avrebbe voluto urlargli contro, ma non avrebbe risolto niente facendolo. Ian non meritava più niente da lei, nemmeno una sfuriata.

Sapeva che aveva sbagliato, che andare a letto con Joseph era stata una stupidaggine, ma non perché Ian credeva che l'avesse tradita, ma perché lei non era il tipo di persona che si buttava tra le braccia di un quasi sconosciuto (per quanto sexy ed attraente) per farsi consolare. Lei non era così. Ma non avrebbe mai ammesso davanti ad Ian che sì, era stato un clamoroso errore.

Sì, mi sono scopata Joseph. E allora?”

Hai anche il coraggio di chiedermelo?”

Sì, io e te non stiamo più insieme, perciò non ti devo spiegazioni”. La sala si svuotò e lo spettacolo divenne privato. Erano rimasti solo loro due.

E io che ti avevo pure chiesto di sposarmi!”

Sì, e ringrazio il cielo ogni singolo istante per aver fatto sì che ti dicessi di no! Non voglio sposare uno schifoso, falso, traditore”. Ian la prese per le braccia.

Che hai detto?”

Hai capito benissimo. Lasciami”. Ian serrò la presa.

Non l'hai sentita? Ti ha detto di lasciarla, Ian dai, non fare cazzate”. Era arrivato Michael, seguito da Nina visibilmente nervosa.

Michael, fatti i cazzi tuoi”. Ma Joe sorrise.

Ma questi sono cazzi suoi. Non è vero, Ian?”. Lui e Nina sbiancarono. “Oh, vedo che avete pensato bene di tenerlo all'oscuro del bel paio di corna che gli crescerà in testa! Michael, Nina ha fatto un regalo speciale ad Ian per il suo compleanno, diciamo che Ian ha avuto da leccarsi i baffi”. In un nano secondo, Michael tirò un pugno in viso ad Ian, che non aveva avuto il tempo di pararlo. Mollò la presa all'istante e si mise una mano sull'occhio.

Sei proprio uno stronza Joe!”. Nina la guardava con odio.

Tu sei l'ultima persona che dovrebbe sparare sentenze, tanto meno su di me! Meglio stronza che troia! Ora goditi i tuoi due amori, io ho di meglio da fare”. Si diresse da Kevin, ma fu fermata da Julie.

Joe, dobbiamo parlare, se non ti dispiace”

Veramente dovrei andare da Kevin”

L'ho già avvisato. Vieni nel mio studio”. Joe seguì Julie nel suo ufficio, certa che ciò che avrebbe udito non le avrebbe fatto per nulla piacere.

 

 

Bonas Tardes!

Come state?

Vi dico già che il prossimo capitolo dovrei riuscire a postarlo venerdì, ma non assicuro niente.

Joe ha fatto una bella stupidaggine (bella perché ha scelto Joseph, un bel figaccio), e Ian ora avrà il cuoricino spezzato, la sua piccola Joe lo ha fregato di brutto (anche se non era intenzionale che lui lo scoprisse)...

E ora? Ora non lo so... ho in mente un paio di percorsi che potrei sviluppare, ma sono opposti e non so ancora quale seguire. Sono in alto mare, e senza salvagente...

E ora, i ringraziamenti perché avete tutta la pazienza del mondo e la mia stima perché continuate a seguirmi ed a recensire, siete le mie Salvatrici :)

Un grande, grandissimo bacio a tutte!

softkitty

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 ***


 “Mi spieghi il casino che è successo in sala relax?”. In quel momento entrò anche Ian. Aveva un occhio lievemente nero e Joe cercò di trattenere il sorriso che voleva spuntare sulle sue labbra. “Eccoti! Adesso voglio delle spiegazioni, da entrambi”. Joe non aveva mai visto Julie così furiosa, perfino Ian sembrava quasi intimorito dallo sguardo furente della donna.

Ci siamo lasciati perché non mi vuole sposare”

No, lui mi ha mollata per quello. Poi si è scopato Nina!”

E tu l'hai detto a Michael! E ti sei fatta Joseph!”. Julie alzò la mano per farli zittire.

Ian, Joe, basta! Sembrate due bambini!”. Sospirò. “Avete rovinato il clima di serenità che c'era qui”

Lo so Julie, e mi dispiace, ho reagito d'istinto, non avrei dovuto dire a Michael di Nina ed Ian in quel modo”

E tu Ian potevi risparmiarti quella scenata in sala! Se avete problemi, risolveteli in privato!”

Noi non abbiamo problemi!”. Lo dissero in coro.

Mi credete scema? Non mi interessa niente di cosa fate o non fate, ma non voglio che il clima che c'è qui venga rovinato da voi due o da chiunque altro, chiaro?”. Li invitò ad uscire.

Ci mancava pure la sfuriata di Julie! Grazie!”. Joe sgranò gli occhi.

Senti, non sono io che ho iniziato a fare una scenata pubblica!”

Non sono io quello che si è fatto beccare ubriaco ad amoreggiare con Joseph!”

No, infatti, tu ti sei fatto beccare da me mentre scopavi con la tua ex!”

Vado a lavorare!”

Ottima idea!”. Joe andò da Kevin. “Scusa per il ritardo. Senti Kevin, prima di parlare della maxi torta, vorrei dirti una cosa”

Dimmi Joe”

Ti pregherei di trovare qualcun altro per questo lavoro. Rimarrò fino a che non troverai un sostituto, non ti lascio nella merda, però non voglio rimanere a lavorare qui”

Colpa di Ian?”

La situazione è complicata, ma sì, in sostanza sì”

Io vorrei che cambiassi idea, sei una brava persona, sei un'ottima pasticcera”

Kevin, ho già creato abbastanza danni qui, meglio che mi tiri indietro”

Va bene, se è la tua decisione definitiva”. Sospirò. “Ma ora parliamo di lavoro...”. Quando uscì dall'ufficio di Kevin, Joe si scontrò con Paul.

Joe, che diavolo stai facendo? Gli altri mi hanno raccontato di cosa avete combinato tu ed Ian!”

Paul, almeno tu...”

No! Avete creato un casino allucinante! Michael è incazzato come una iena e non vuole parlare né a Ian né a Nina, Nina piange ininterrottamente da due ore, Ian non vuole vedere Joseph! E i paparazzi sanno già tutto!”. Joe si mise le mani tra i capelli e si lasciò scivolare contro il muro. Aveva davvero creato tutto quel casino? Lei non era così.

Paul, devo parlare con Michael, Nina e... Ian, uno alla volta. Mi puoi aiutare per favore?”. Paul annuì e la accompagnò da Michael. Wes era la persona più buona e calma del mondo, tutti lo stavano ad ascoltare, ma doveva essere lei a parlare.

Michael, posso parlarti?”. Lui non rispose. “Senti, mi dispiace per come hai saputo di Ian e Nina, io sono stata una merda a dirlo così, ma... ero incazzata e...”

Non sei tu la merda, non sono arrabbiato con te”

Ehm, io, grazie Michael! So che io e te non abbiamo mai avuto un rapporto molto profondo, ma mi dispiace davvero per quello che è successo. Ma non voglio che tutto si incasini. Siete tutti dei professionisti, non potete mandare il vostro lavoro al diavolo per questo. Potrai provare disgusto per loro, ma comportati in maniera civile, te lo chiedo da amica, da colpevole di aver creato il casino e da fan. Cosa sarebbe TVD senza Tyler?”. Michael si trovò a sorridere.

Grazie Joe, sei davvero gentile. È stato proprio un coglione Ian a tradirti”. Joe non disse nulla ed uscì. Meno uno. Paul la stava aspettando per portarla da Nina.

Paul per favore, stai qui, non so se riesco...”. Paul annuì e aprì la porta del camerino della bulgara.

Nina, sono Paul! C'è Joe che ti vuole parlare!”

Joe?! Non la voglio vedere!”. Quella voce capricciosa irritò Joe che entrò.

Bene! Non vuoi vedermi? Chiudi gli occhi, ma mi ascolterai. Non sono qui per giudicare quello che fai o non fai o per dare o ricevere scuse, ti dico solo che se sei una persona matura, cosa di cui io dubito fortemente, dovresti accantonare i tuoi problemi di cuore e comportarti professionalmente! Sei qui per lavorare, non per altro! Scopati chi vuoi, ma non permettere che si creino casini nel cast. Quello di oggi è stato in parte colpa mia e sto cercando di rimediare, vedi di fare lo stesso”. Joe non attese la risposta e si diresse verso la porta.

Joe, non ha significato nulla per Ian”. Tirò su col naso. “Lui era disperato perché credeva di averti persa. Ma lui ti ama, ti ama davvero”

Nina, per favore, lasciamo stare. Se mi amava così tanto non sarebbe venuto a letto con te”

Non conto nulla per lui, quella notte... mi ha chiamata Joe”. La donna rimase immobile e si voltò.

Cosa?”

Mentre... mi ha chiamata con il tuo nome, ti ama”. Joe abbozzò un sorriso tirato.

Scusa se non ci credo, ma è difficile accettare che la donna che ha scopato col mio uomo mi dica che lui mi ama”. Si chiuse la porta alle spalle, di nuovo. Chiuse brevemente gli occhi, perché le parole di Nina le risuonavano nelle orecchie.

mi ha chiamata 'Joe'

mi ha chiamata con il tuo nome, ti ama

Hey, Joe, tutto bene?”. Paul la abbracciò, ma lei si scostò con un sorriso.

Non abbracciarmi, ci manca pure che pensino che io e te abbiamo una relazione e siamo a posto”. Paul fece una breve risata.

Sei sicura di voler andare da Ian?”

No, ma devo”. Paul non la accompagnò, doveva andare da sola. Bussò, ma nessuno rispose. Bussò di nuovo. Niente. Bussò la terza volta.

Non voglio essere rotto!”. Perfetto, era dentro. Joe entrò. “Cosa vuoi?”

Parlare Ian, solo parlare. Prima di mandarmi al diavolo o qualsiasi altra cosa, ti chiedo di ascoltarmi per favore. Puoi farlo?”. Ian rimase senza parole. Davanti a lui non c'era la Joe dura e sarcastica. C'era una Joe seria, matura ed intenzionata a parlargli.

Ti ascolto”

Prima di affrontare il discorso che riguarda noi due, vorrei parlare di ciò che è successo stamattina”. Prese un respiro profondo. “Ho sbagliato a reagire così, lo so, ma ti prego di separare la tua vita privata dal tuo lavoro. Non sopporterei di vedere screzi nel gruppo per colpa mia. Ho parlato con Michael e con Nina, ho spiegato loro quello che ho detto a te. So benissimo che non potrete far finta di niente, ma vorrei almeno che teneste dei rapporti civili”

Andrò a parlare con Michael più tardi”. Lei gli aveva parlato per più di 10 minuti e lui riusciva a dirle solo quella frase?

E ora, credo che dovremo parlare del nostro rapporto. Io...”. Ian la guardò, in attesa che ricominciasse a parlare. “Non doveva finire così, sono delusa dal fatto che si sia rovinato tutto. Non sono qui per cercare colpe o colpevoli, vorrei solo che... io e te potessimo avere un rapporto almeno apparentemente normale, insomma, per non turbare Paul e Torrey e i loro festeggiamenti. Non voglio che debbano rinunciare a me o a te perché noi non ci parliamo, non voglio che si trovino altri casini da gestire oltre alla gravidanza e ai preparativi per il matrimonio. Non farlo per me, perché so che non lo faresti, ma so che Paul per te è un fratello, pensa a lui”

Anche io sono deluso, Joe, tanto deluso. Avrei tanto voluto che mi credessi quella mattina. Io ero sincero quando ti dicevo di amarti. Ma ora non ha più importanza, tu sei stata con Joseph e io... non riesco ad accettarlo. Il solo pensiero che lui ti abbia...”. Si interruppe. “Avremo un rapporto apparentemente civile. E scusa per quello che ti ho detto prima”

Ian, rapporto apparentemente civile. Io non ti ho perdonato, sei stato orribile. Ma non farò nulla per vendicarmi, sono andata con la coda fra le gambe da Michael e Nina a chiedere scusa, quando non ero io a doverlo fare e questo lo sai benissimo. Fingerò che tra noi ci sia stato un chiarimento e che siamo cordiali amici, non sono una bambina viziata che non sa comportarsi da persona matura. Ma non siamo amici. Non sarà mai così, non dopo tutto quello che è successo”

Tu sei stata l'emblema della civiltà scopandoti Joseph”

Vuoi litigare? Litighiamo! Di nuovo!”. Sospirò. “Ci eravamo lasciati! E comunque, potrei riciclare le scuse di qualcuno!”. Si schiarì la gola, prima di imitare la sua voce. “Senti, ero un po' ubriaco... non ha significato niente

Sei squallida”

Beh, tu invece sei stato così originale! Scopartela a casa è stato ancora più eccitante perché lo stavi facendo in casa nostra?

Quella è casa mia”. La gelò con lo sguardo.

Bene, scusami, allora dimmi, quanto ti devo per l'affitto? Dopotutto ho occupato metà della tua casa!”. Ian scosse la testa e scoppiò a ridere, una risata fredda.

Considera il debito saldato, non voglio avere conti in sospeso con te”

Ma che gentilezza signor Somerhalder! Ora scusi, ma ho di meglio da fare che stare qui con lei!”. Uscì sbattendo la porta.

Hey!”. Joe sbatté contro Joseph.
“Oh, scusa, non ti avevo visto!”

Ho notato, tutto bene?”. Joe alzò le spalle. “Scusami, ma devo andare a parlare con Ian”

Perché?”
“So delle foto, voglio parlargliene, non vorrei si creassero ulteriori problemi”. Si soffermò. “Paul mi ha detto che ti sei scusata con tutti, anche se non dovevi, sei stata molto corretta”

Sì, beh... non voglio casini per colpa mia. Buona fortuna con Ian”. Bussò al camerino ed entrò.

Som, dobbiamo parlare”. Ma Ian non era dello stesso avviso. Caricò il destro e gli tirò un pugno sul naso.

Sei un bastardo! Ci sono miliardi di donne sulla faccia della terra, perché la mia Joe?”

Hey, calmati! Primo: non era premeditato. Secondo: lei non era tua in quel momento! Era single. Terzo: se sei così coglione da tradirla con quella merda di Nina, non venire a lamentarti da me!”

Morgan, stai rischiando grosso”

Senti, io ero venuto per dirti che mi dispiaceva che tutto fosse finito sui giornali, ma anziché trovarti pronto ad ascoltarmi, mi vuoi solo pestare per i tuoi errori. Se c'è un coglione qui, quello non sono io, Somerhalder. Buona giornata”. E uscì, chiudendosi la porta alle spalle.

 

 

 

Hola!!

Sono riuscita ad aggiornare in tempo!

Vi comunico già che alle recensioni cercherò di rispondere domani, perché ora proprio non riesco!

Detto questo, Joe è da applausi. Ha messo da parte il suo orgoglio per il bene del cast e della serie, di Paul e Torrey, nonostante non toccasse a lei farlo, almeno non solo a lei. È veramente matura la ragazza. E Ian se l'è lasciata sfuggire!

Ringrazio le mie ancore di salvezza che continuano imperterrite a recensire e apprezzare la storia e a leggere con tanta costanza! Come farei senza di voi?

Un maga bacione!

softkitty

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ***


Joe non aveva nessuna voglia di stare a rimuginare su Ian, perciò decise di concentrarsi su Kendra, Richard e Lila. Sapeva che le cose stavano evolvendo e voleva che tutto andasse per il meglio. Richard era una persona buona e sarebbe stato un buon padre. Almeno così sperava. Decise di trascorrere le festività dalla sua famiglia, nella neve di Toronto, per poi tornare ad Atlanta nei primi giorni di gennaio.

Ian dal canto suo, aveva passato le festività con Paul e Torrey. Non voleva pensare che Joe non lavorava più per TVD, che se n'era andata per colpa sua. Aveva persino pensato di parlarle, di dirle che non era necessario, ma non lo fece. Forse lei se ne andava perché non voleva più vederlo, perché lo odiava...

I due diabetici erano all'oscuro della reale situazione tra Ian e Joe, perché Ian nonostante tutto, sapeva che Joe aveva ragione: la salute mentale e fisica di Paul e Torrey doveva venire prima di tutto, almeno sino al giorno del matrimonio. Non l'aveva sentita neppure per gli auguri di Natale. Entrambi troppo orgogliosi per prendere in mano il cellulare e fare una chiamata. Una vocina dentro Ian gli diceva che avrebbe dovuto fare lui il primo passo dopo il discorso che Joe gli aveva fatto, ma non ne aveva il coraggio, ne la voglia. Le foto che la ritraevano con Joseph erano impresse nella sua mente e il pensiero di cosa avessero fatto una volta entrati in casa, gli facevano montare una collera immane, che lo faceva desistere dal chiamarla.

 

Joe camminava per strada, con un plico di curricula da distribuire in ogni esercizio commerciale: pasticcerie, negozi di abbigliamento, pub, purché trovasse un lavoro.

Joe!”. Erano anni che non sentiva quella voce, eppure la riconobbe subito.

Victor!”. Davanti a lei c'era Victor Petrovic. Bello, con il suo fisico invidiabile, con i suoi capelli biondi tenuti corti, con i suoi occhi ambrati che la fissavano, luminosi.

Fatti abbracciare! Quanto tempo!”

Sì, una vita! Hey, e lei chi è?”. Disse Joe, sorridendo alla bambina che si nascondeva dietro le gambe di Victor.

Lei è mia figlia Mary”. Joe si abbassò e tese la mano alla piccola.

Ciao Mary, sono Joe!”. La bimba sorrise immediatamente, salutandola con la manina.

Hey, ti va se andiamo a prenderci un caffè?”. Si raccontarono di quegli anni passati separati, di Torrey e Paul, di Ian, della moglie, senza alcun imbarazzo, dopotutto, era acqua passata.

Mi fa tanto piacere rivederti. Sei come una ventata di aria fresca. Sono contenta”

Anche a me fa piacere. In questi anni ogni tanto mi trovavo a pensare a com'eri diventata”

Credo sia normale, sai, infondo quello che c'era tra noi era vero. Forse non era destino, eravamo giovani”

Sì, eravamo giovani”

Oh, caz...”. Joe si bloccò, sorridendo a Mary. “Devo andare! Devo finire di distribuire i miei curricula! Devo assolutamente trovare un lavoro, altrimenti dovrò tornare a Toronto!”

Senti, so che non è il massimo, ma un mio amico sta cercando una barista...”

Davvero?”. Joe gli diede un bacio sulla guancia, mentre lui le scriveva l'indirizzo.

Digli che ti mando io! E ti ho lasciato il mio numero, chiamami!”.

 

Era strano vederlo dopo tanto tempo, ma era piacevole avere qualcuno di estraneo a quel mondo, con cui parlare. Qualcuno che non aveva contatti con Ian o Paul e Torrey, che non avrebbe spifferato nulla a nessuno. Torrey aveva già parecchi problemi con la gravidanza un poco turbolenta.

Diventava persino più facile non pensare ad Ian e tutto ciò che era successo, al caos che provava dentro di sé, al fatto che lui non avesse provato nemmeno una volta a chiamarla, nemmeno una volta. Che si fosse già dimenticato di lei? Si diede della stupida per i suoi pensieri. Non doveva più interessale ciò che lui faceva.

Tra Victor e Joe e Mary si creò un bel rapporto, di amicizia, di sincero affetto. O almeno così credeva Joe.

Joe, vorrei parlarti. Lo so che è da poco che ci siamo incontrati, che è tutto difficile perché ho una figlia, ma... credo di provare qualcosa per te”

Victor! Io non...”. Ma lui la baciò, soffocando le sue proteste, fino a che lei non cedette. Si guardarono a lungo negli occhi.

Mi sono innamorato di te... di nuovo”. La fissò. “O forse non ho mai smesso”

Victor, ascoltami, per favore”. Prese fiato. “Non so cosa provo per te. Non so se sono davvero innamorata di te o se è solo un rimasuglio di ciò che c'era tra noi. So che non voglio rovinare tutto e perderti”

Non vuoi provarci?”

Victor, non lo so”. Victor sorrise tristemente e la prese tra le braccia, in parte felice di averla di nuovo con sé.

C'entra Ian?”

Victor, non lo so... una parte di me mi urla che stare con lui è stato un terribile errore, che non dovevo e che quello che è successo me lo potevo aspettare, ma l'altra parte di me mi dice che questo non è Ian. Ian è dolce, premuroso, gentile, simpatico, non è uno stronzo. So che non voglio illuderti, perché sei la persona più buona che io conosca e non meriti una stronza come me. Non ti merito”

Joe, andiamo, torna in te! Dov'è finita la ragazza determinata e testona che amavo? Tu non sei così! Non ti piangi addosso!”

Victor, lo so, ma che devo fare?”.

A complicare ulteriormente la situazione, c'era Joseph, che da vero gentiluomo british, si offriva di aiutarla, di starle accanto e di fornirle una spalla su cui piangere.

Tutto questo faceva sentire Joe ancora più meschina. Victor la amava, ma lei non ricambiava, nonostante questo, non la lasciava, le stava accanto. Joseph era estremamente gentile, ma Joe sapeva di doverlo tenere a distanza, l'ultima cosa di cui aveva bisogno era una relazione di letto con un collega del suo ex. Si sentiva meschina perché aveva accanto a sé due persone che a modo loro la amavano, ma che lei non riusciva a ricambiare come meritavano...

 

Le settimane trascorrevano rapidamente. Ian era assorbito dalle riprese e da Paul che lo usava come valvola di sfogo per tutta la sua ansia.

Joe si divideva tra il nuovo appartamento dove viveva da sola, il lavoro nel pub dell'amico di Victor, Torrey sempre più isterica ed agitata per il matrimonio e la gravidanza e la sua famiglia che continuava a chiederle della rottura con Ian. Ma soprattutto, tra Victor e Mary. Solo che non voleva che Torrey e Paul e soprattutto Ian sapessero di lui, erano amici, ma... Non poteva permettersi di rovinare il precario equilibrio che si era creato.

Joe, sei sicura di noi?”. Quella domanda l'aveva ammutolita. “Scusa, non dovevo metterti a disagio”

No, Victor, hai ragione. Forse dovremmo smettere di vederci”

Perché?”

Non credo di provare quello che provi tu per me, io te l'ho già detto, siamo solo amici...”

Ti prego, non lasciarmi ancora, non lo sopporterei. Sei importante per me e per Mary. Rimani, giuro che rispetterò le tue condizioni. Se non vuoi che nessuno sappia che siamo amici, per me va bene”

Victor, la situazione è complicata. Non è che voglia nasconderlo, è che... Non lo so, infondo non c'è niente di male, ma...”. Ma? Joe non sapeva cosa la bloccava, dopotutto non erano fidanzati. E ad Ian non doveva nessuna spiegazione. Ma sapeva che non appena lui l'avrebbe scoperto, avrebbe tentato di litigare di nuovo con lei.

 

Ehm, Joe, stasera io e Paul abbiamo invitato anche Ian a cena: dobbiamo parlare del matrimonio”. Dal giorno della sfuriata non si erano più visti, purtroppo o per fortuna non potevano ancora saperlo.

Certo, non c'è problema, io e Ian ci siamo chiariti, te l'ho detto”. Prese il cellulare ed inviò un sms ad Ian.

Rapporto apparentemente civile, ricorda.

Non passò molto tempo, che Paul ed Ian arrivarono.

Ciao Joe!”. Paul la abbracciò. “Cucciola!”. Nel frattempo Ian aveva salutato Torrey e poi guardò Joe. Recitare, doveva solo recitare.

Ciao piccola Joe!”. La abbracciò lievemente.

Ciao Ian!”. Rimasero a scrutarsi per un istante. Com'era possibile sentire quei brividi? Dopotutto dovevano odiarsi! Sì, si odiavano! O no?

Ragazzi, volevamo sapere una cosa. Vedete, sappiamo che vi siete lasciati e... ci chiedevamo se siete ancora disposti a fare da padrino e madrina a nostro figlio e anche per il matrimonio, non vogliamo forzarvi se c'è disagio...”

Torrey, lo abbiamo promesso! Io mantengo la parola!”. Senza pensarci, Joe afferrò la mano di Ian poggiata sul tavolo.

Anche io!”. Ian guardò le loro mani e Joe la ritrasse immediatamente. “Scusa”. Chiarito quel punto, passarono a parlare dei dettagli del matrimonio.

Ovviamente ci sarà tutto il cast di TVD”. Joe sbuffò. Perfetto! Pure Nina!

Ti disturba la cosa?”. La voce di Ian fu tagliente.

No, assolutamente”. Joe fece un sorriso forzato, mordendosi la lingua per non parlare.

Bugiarda”. Joe sospirò.

Grazie”. Non poteva dargli corda, non poteva.

Ti fa piacere sentirtelo dire?”

Sto solo cercando di evitare di darti corda e farti continuare il discorso”. Paul e Torrey erano ammutoliti.

Certo, non vuoi parlare!”

Primo: non so di cosa tu voglia parlare. Secondo: non sono sicura che sia il caso di iniziare una discussione davanti a Paul e Torrey”

Chi ti dice che discuteremo?”

Il tuo tono di voce”

Ohoh, ora sai anche interpretare il mio tono di voce?”

Ragazzi! Datevi una calmata, per favore!”. Paul sorrise, cordiale, nel tentativo di spezzare la tensione.

Io sono calma, è lui”

Cosa sei? Una bambina dell'asilo per dare la colpa a me?”. Joe non raccolse la provocazione.

Torrey, Paul, posso invitare anche Victor?”

Victor? Quel Victor? Certo! È il benvenuto al nostro matrimonio”. Ian rimase di sasso.

Il tuo primo quasi-marito! Sei tornata a scopare con lui? Che troia!” La mano di Joe, che poco prima aveva raggiunto involontariamente quella di Ian, volò rapida e decisa sul viso di Ian, schiaffeggiandolo con forza.

Non mi chiamo Nina, io! E smettila di darmi addosso! Fai la persona matura per una volta, invece di rompere l'anima alla gente come uno stupido adolescente disturbato!”. Avrebbero continuato a litigare, se qualcosa non li avesse interrotti. Un lieve e soffocato urlo da parte di Torrey. “Torrey? Torrey? Che c'è?”

Le... acque!”. Senza perdere tempo, i tre la portarono in ospedale, lasciandola alle visite del medico.

Ma è presto! Manca ancora più di un mese! Oddio! se...”. Ian scrollò Paul.

Senti, andrà tutto bene! Stai calmo! Adesso arriverà il medico! Stai calmo”. Erano tutti e tre seduti, in silenzio, ognuno assorto nei suoi pensieri.

Signor Wesley? Sono Bruner, il dottore che ha appena visitato la sua compagna”

Come sta?”

Le acque si sono rotte con 4 settimane di anticipo, ma sia lei che il bambino stanno bene. Appena nascerà dovremo controllarlo, avrà solo bisogno di qualche attenzione in più per il primo mese, ma starà bene. Ora dobbiamo solo tenere la sua compagna monitorata. Ha insistito per un parto naturale”

Posso andare da lei?”. Il dottore annuì e Paul sparì dietro la porta.

Dottor Bruner, mi scusi... A cosa è dovuto questo anticipo?”

La gravidanza era già parecchio turbolenta, lei era tesa e agitata per tutto ciò che deve affrontare. Può essere stato sufficiente un piccolo shock o una situazione di eccessiva apprensione...”. Joe non aggiunse altro e salutò il dottore, dirigendosi verso Ian, che era fuori, a fumare.

Vieni subito dentro, dobbiamo parlare!”. Senza troppi preamboli, Joe lo trascinò dentro, fino ad una saletta isolata.

Che vuoi?”. Ian sembrava scocciato.

Sei un pezzo di merda! Se Torrey è qui ora è colpa tua!”. Ian non rispose. “Non potevi aspettare per fare quella stramaledetta sfuriata! No, dovevi fare l'imbecille! Siamo stati noi a provocarle questo shock! È colpa nostra!”. La sua voce si affievolì. “Quello schiaffo! È colpa mia! Se a Torrey o suo figlio succede qualcosa io... io...”. E per la prima volta, Ian la vide piangere. Era così esile ed indifesa. Era lacerata da un senso di colpa immenso. Lo stesso che attanagliava il cuore di Ian. La prese tra le braccia, cercando di calmarla.

Ssssh, vedrai che andrà tutto bene”. Ian cercava di tranquillizzare se stesso, oltre che la donna. Joe tentò di liberarsi da quella stretta, ma Ian la serrò maggiormente contro di sé. La sentì rispondere all'abbraccio.

Ian...”. Lui sentì il suo cuore sobbalzare. Joe alzò lo sguardo liquido ed arrossato. “Scusa, io non... dovevo abbracciarti così...”

Piccola Joe”. Cercò di sorriderle, ma non ci riuscì e decise di stringerla ancora di più a sé. Non sopportava di vederla così disperata. Ed attesero.

 

 

 

 

 

 

Buonasera!

Innanzitutto, perdonate il capitolo lungo, ma era troppo corto per poterlo dividere in due.

Joseph è uscito di scena, sostituito da un dolcissimo ed innamorato Victor. Joe dovrebbe essere al settimo cielo, ma... l'ombra di Ian rimane. A proposito di Ian, che idiota! :)

E ora sono insieme, nella stessa stanza, disperati ed in attesa...

Vi ringrazio come sempre per la vostra assiduità e per le vostre recensioni, siete i miei angeli! <3

Vi comunico inoltre che penso la storia terminerà al capitolo 40 :)

Poi, mi era venuta la mezza idea di creare qualche One-shot raccogliendo dei missing moments, ma non so se può essere una buona idea...

Un Bacione!

softkitty

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 ***


Aspettavano.

Paul compariva da Ian e Joe ogni ora, per aggiornarli, ma i due erano comunque tesi.

Ian le porse un caffè.

Stai davvero con Victor ora?”. Il suo tono non era accusatorio, era di semplice curiosità.

No, siamo amici. Lui è rimasto vedovo, ha una figlia piccola. Io non provo nulla per lui, è un grande amico, mi è stato molto vicino ultimamente”. Finalmente sembravano in grado di parlare tranquillamente. “Sai, Kendra è così presa da Richard e Lila, non volevo disturbarla, con Torrey incinta e preoccupata per il matrimonio, non volevo crearle ulteriori problemi. Se le avessi detto che il nostro rapporto era finto, avrei peggiorato tutto”

Sì, e non lo hai fatto. A peggiorare la situazione ci penso sempre io”

Ian, non sentirti in colpa per Torrey, se la caveranno”

Come fai ad essere così? Dovrei essere io a consolarti. Dovresti odiarmi e io dovrei odiare te. E invece è tutto così...”

Sono così stanca di questa situazione. Di questo schifo che c'è tra di noi, vorrei che potessimo davvero avere un rapporto civile. Sono stanca di odiarti, di discutere, di lottare. Non pretendo che tu venga da me tutte le sere per spettegolare e bere cioccolata o che ci telefoniamo ogni giorno o chissà che, mi basterebbe sapere che non mi odi, che potremmo stare nella stessa stanza senza il timore di trovarci ad urlare l'una contro l'altro”

Non ti odio, piccola Joe. È tutto così sbagliato. Tu sei una persona seria, ti sei presa le tue responsabilità, io... non ho avuto neanche le palle per chiederti scusa, ho creato tutto questo casino, e tu sei qui a confortare me, tu! scusami”. Ed Ian lo pensava davvero. Non riusciva ad odiarla, il sentimento che provava per lei era forte, ma non era odio. Si abbracciarono, suggellando quel patto. Joe cercò di riprendere la sua solita verve.

Ora però, basta smancerie! Credo di aver portato la soda caustica con me”

Sei sempre la solita, piccola Joe”. Avrebbero voluto parlare più a lungo, ma Paul li raggiunse.

Ragazzi! Ian! Joe! È nato Adam!”

Adam? Adam! È maschio! E Torrey?”

Sta bene! Sta benissimo! Ora dorme! Venite!”. Paul li trascinò prima da Torrey che sorrise loro debolmente, stravolta dalla fatica.

Congratulazioni Torrey”. Ian e Joe l'abbracciarono e poi toccò anche a Paul essere stritolato dai due amici. “Dov'è il piccolo Wes?”. L'infermiera li guidò sino alla nursery. I due schiacciarono i visi contro il vetro, per osservare quel minuscolo esserino che piangeva. Aveva i capelli biondi ed era tenerissimo.

Ian, quello è il nostro figlioccio”. Joe posò una mano sul vetro, come a volersi avvicinare ad Adam. Di riflesso, Ian poggiò la sua mano su quella di Joe, intrecciando le loro dita. “Ian...”. Senza separare le loro mani, Ian la spinse contro la vetrata e la baciò, stringendola a sé con l'altro braccio.

Hey, questa è una nursery! Non una sala concepimento!”. Un medico ridacchiò allontanandosi.

Joe, scusa, non so cosa mi s...”. Ma Joe si incollò di nuovo alle sue labbra.

Rag...”. Paul rimase interdetto. “Scusate!”

No, Paul, non fa niente. Complimenti! Tu e Torrey avete fatto proprio un bel lavoro”

Ragazzi, grazie io sono... non lo so, felicissimo!”

Paul, non stai per piangere, vero?”. Ian usò il suo tono sarcastico e si beccò una gomitata da Joe.

Paul sfogati pure”. Lo abbracciò e lui pianse. “Va meglio?”

Sì, grazie Joe, sei un tesoro. Non sei solo come lui. Accetti che gli altri provino sentimenti”

Solo oggi, e solo perché sei diventato padre”

Ecco mi sembrava strano!”. I tre risero. “Andate pure a casa! Io rimango un altro po' con Torrey”

Senti, se vuoi posso passare da voi a dare una sistemata e preparare un po' di cibo da congelare, così quando arrivate, Torrey non dovrà preoccuparsene”

Joe, lo faresti davvero?”. Lei annuì. “Sei un angelo! Ian, dalle una mano!”. I due si guardarono, evidentemente in imbarazzo.

No, non è...”

Se vuole, lo farei più che volentieri”

Grazie ragazzi!”. I due uscirono dalla clinica senza dire una parola. Joe aveva le chiavi dell'auto di Paul e salì al posto del guidatore.

Tu che guidi piccola Joe? Riesci a toccare i pedali?”

Facciamo i simpaticoni, eh? Ti ricordo che la tua vita è nelle mie mani ora, perciò piano con gli scherzi”. Ian fece lo sguardo da cucciolo e Joe si perse nei suoi occhi. Sembrava che tutto fosse tornato come a Miami, quando si erano appena conosciuti, sembrava che quel bacio rubato non fosse mai avvenuto.

Dobbiamo fare spesa immagino”

Ottima deduzione Sherlock”. I due entrarono nel primo supermercato che trovarono e presero un carrello. “Dunque...”. Joe prese a elencare le cose che potevano servire e Ian le metteva velocemente nel carrello: ormai erano una squadra collaudata!

Hey, Joe, ferma!”. Lei si bloccò. “Non serve la carta igienica?”. Per tutta risposta, Joe fece un sorriso sarcastico e mise le mani sui fianchi.

Sta alludendo a qualcosa, signor Somerhalder?”

Chi? Io? Assolutamente nooo!”. Scoppiarono a ridere come matti al centro del supermercato, indifferenti alle persone che li fissavano, un po' divertiti ed un po' scocciati. “Vieni qui...”. Si trovarono abbracciati per sorreggersi, mentre si sganasciavano dalle risate.

Cercarono di ricomporsi e si diressero alla cassa e poi a casa Wesley. Rendere tutto di nuovo presentabile, sistemare la spesa e preparare scorte di cibo da surgelare furono compiti che stancarono a morte i due, che poi si lasciarono andare sul divano.

Oddio! Che stanchezza!”

Andiamo Ian, non dirmi che sei già stanco!”

Certo piccola Joe, io non sono abituato a sfacchinare così tanto!”

Scarso”. Per tutta risposta Ian le sbatté un cuscino in faccia ed iniziarono a guerreggiare come due idioti. “Ian, fermo! Se il cuscino si rompe e volano piume dappertutto, sei un uomo morto!”

Tecnicamente sarei già morto nel 1864, perciò...”. Sorrise malizioso, ma poi depose il cuscino. “Ma sono un gentiluomo”. In quel momento saltò la corrente.

Merda!”

Perché siamo al buio?”. Joe guardò fuori.

Non c'è luce neppure nelle altre case e nella via. Deve essere un guasto”

Ok, vado a cercare delle candele”. Senza riuscire a vedersi, i due si mossero nella stessa direzione, scontrandosi. Quel contatto deciso, breve ed involontario risvegliò qualcosa nei due.

Un secondo dopo erano l'una tra le braccia dell'altro, troppo presi da... difficile capire se fosse pura attrazione, semplice necessità o qualcosa di più...

Amore mio, ti amo, ti amo”. Ian la stava stringendo a sé quasi dolorosamente, mentre Joe si aggrappava a lui con tutta la forza che aveva.

Ian... anche io...”. Stavano per spogliarsi, mentre le loro labbra si incontravano di nuovo seriamente, dopo tanto tanto tempo, quando la luce ritornò. Ed insieme ad essa, la razionalità dei due. “Forse è meglio se...”

Se...?”

Non lo so”

Joe, io ti rivoglio, non ce la faccio più a stare senza te”. Le prese il volto tra le mani. Doveva guardarla in faccia.

Ian, abbiamo appena ricreato un equilibrio... ora è...”

Per una volta, pensa a quello che vuoi tu, non a me o a Paul e Torrey o a chiunque altro cazzo! Non puoi pensare sempre e solo agli altri! Tu cosa vuoi?”

Te”. Joe si alzò istintivamente e lo baciò. “Ma Ian...”

Non mi importa di quello che è successo, di Joseph, del matrimonio, mi interessa stare con te, torna da me”. Joe si sentì al settimo cielo. Era così giusto stare tra le sue braccia!

Ian, aspetta. Io... ti voglio troppo per lasciare che Nina ci divida, ma...”. Prese un respiro profondo. “Non ce la faccio a tornare in quella casa. Non dopo che ti ho visto lì con Nina, io... scusa”

Dov'è il problema? Ne compriamo un'altra! Così la scegliamo insieme!”

Non sei obbligato a...”

Voglio che sia casa nostra, non 'casa mia' in cui abitiamo insieme”

Ian, per favore, stiamo correndo troppo...”

Joe, mi ami?”. Joe sbuffò e annuì. “Questo basta, perché ti amo anche io”

Ian, dobbiamo parlare...”

Piccola Joe, non serve...”

E per il matrimonio...”

Joe...”

No, ci tengo a parlartene, per favore”

Non dobbiamo decidere tutto ora, abbiamo tutto il tempo del mondo, io non ti lascio”

Ian, dobbiamo parlare. Dobbiamo chiarirci, lo sai, non basta dire 'ti amo' per rimettere le cose a posto, non dopo quello che ci siamo fatti e detti”. Si strinse a lui e si lasciò baciare, poi tornarono a guardarsi negli occhi.

Cosa vuoi dirmi?”

Che non possiamo cancellare queste settimane separati con un colpo di spugna, io...”

Joe, non le sto cancellando: queste settimane lontano da te mi hanno fatto capire che sono un imbecille orgoglioso, avrei potuto parlarti tanto tempo prima, potevamo chiarirci. Ti chiedo scusa per come mi sono comportato, per non aver ascoltato il tuo punto di vista sul matrimonio, per averti tradita e per averti ferita. Mi scuso per le cose orribili che ti ho detto e per i momenti che ti ho fatto passare. Mi scuso per le situazioni imbarazzanti in cui ti ho cacciata e mi scuso per averti fatto attendere così tanto prima di sentire queste parole

Ian, ti devo chiedere scusa anche io...”

No, non serve”. Il tono di Ian non ammetteva repliche. “Non voglio perdere altro tempo, vorrei poter tornare con te, tornare a considerarci una coppia”

Ian, vuoi la verità? Ho paura!”

Joe, anche io, ma avrei più paura senza di te”. Joe glielo leggeva negli occhi che era la verità. Sapeva che per Ian quelle parole erano state difficilissime da dire, ma lo aveva fatto per lei. Lei voleva credergli.

Adesso possiamo parlare del matrimonio, per favore? Vorrei dirti cosa penso”

Joe, senti, se non vuoi...”

Ian, io non credo nel matrimonio, vedi, i miei genitori mi hanno insegnato a credere nel suo sacramento, ma... vedo tanta di quella gente che giura amore eterno e poi divorzia, dice che il rapporto cambia, quando si è sposati e mi chiedo che senso abbia... lo so che noi non siamo il resto del mondo, ma, io non voglio che il nostro rapporto cambi perché ci sposiamo. Non voglio che io e te diventiamo come quelle coppie che dopo anni di matrimonio stanno insieme per inerzia, seduti accanto, senza avere più nulla da dirci. Ecco perché non voglio”

Capisco le tue ragioni e se questa è la tua decisione, la rispetto. A me basta stare con te, non ho bisogno di un matrimonio per dirti che ti amo e che ci apparteniamo. Non ti lascio più”

 

 

 

Buonasera!!

eccoci al capitolo 35, manca poco alla fine!

Siiiiiiiiiii, Ian ha strisciato! E ora sono felicemente chiariti e insieme!!

E come dimenticare il fiocco azzurro in casa Wesley, che carino!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, non è stato facile scriverlo!

Attendo i vostri commenti!

E intanto vi ringrazio per tuuuuuuutta la buona volontà che mettete nel leggere e recensire e apprezzare la storia! Grazie grazie grazie!!

un bacione

softkitty

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Capitolo 36
*** Capitolo 36 ***


Stavano facendo una cazzata? Probabilmente.

Avrebbero dovuto andarci più piano? Sicuramente.

Eppure erano così felici di essersi ritrovati, che tutto passava in secondo piano.

Abbiamo un figlioccio ora, ti rendi conto?”

Sì! Non vedo l'ora di inondarlo di regali e togliergli tutte le ansie che Paul e Torrey gli inculcheranno in testa”

Avremo un bel daffare”

Ora rivestiamoci e facciamo colazione, così poi possiamo andare dalla famiglia Wesley”

Se sapessero cos'abbiamo fatto sulla loro lavatrice ci ucciderebbero”. I due si guardarono sorridendo, mentre recuperavano i loro indumenti.

Mi è mancato tutto di te”

Anche tu e Dumbo mi siete mancati. Di più lui”

Mmmm, non so se esserne orgoglioso o geloso”. Le sorrise malizioso.

 

Il piccolo Adam era un bellissimo angioletto: aveva i capelli riccioli e biondi, un viso paffuto e due occhi verdi ereditati dal padre. Quando Joe lo prese in braccio per la prima volta, il bimbo le sorrise divertito, allungando le manine verso il suo viso.

Ian contemplò quella scena, trovandosi ad immaginare come sarebbe stato se tra le braccia di Joe ci fosse stato un bambino con i capelli scuri e gli occhi di azzurri come i suoi.

Hey, Ian, vieni qui! Guarda com'è carino!”. Lui le si avvicinò e le cinse la vita, osservando Adam da dietro le spalle di Joe.

Ragazzi, complimenti! È proprio un bel bambino nonostante sia figlio tuo, Wes!”. Torrey e Joe scoppiarono a ridere, mentre Paul diventò paonazzo e trattenne il fiato, prima di sbuffare rumorosamente.

Som, ho cambiato idea! Non farai da padrino ad Adam e non sarai il mio testimone!”. Paul sorrise.

Ti sei offeso per così poco?”. Risero ancora tutti.

Ragazzi, grazie per essere qui, siete fantastici”. Torrey strinse Adam e sorrise a Joe ed Ian. “E siamo contenti che siate tornati insieme”

E' così evidente?”

Non vi vedevo sorridere così da... dal tuo compleanno Som!”. I due si guardarono a fecero spallucce.

Allora, quando torni a casa?”

Tra un paio di giorni, non vedo l'ora!”. Paul scrutò per un istante Joe.

Lo so cosa stai per dire Paul. Tu di giorno lavori e non puoi stare con loro, ma io sì. Perciò starò con Torrey fino a sera, poi io andrò al pub e tu starai con la tua famiglia! Io e Torrey ci avevamo già pensato!”. Paul rimase con la bocca spalancata.

No, no, no! Fermi tutti! È un piano perfetto, ma ha una pecca! Io quando vedo la mia Joe?”. Tutti si voltarono verso Ian.

Quando stacco dal lavoro!”

Ma è pochissimo tempo! E poi dobbiamo cercare casa!”

Cercare casa?!”. Paul e Torrey lo dissero in coro, facendo sorridere il piccolo Adam.

Sì, beh... io e Ian vogliamo tornare insieme, ma io in quella casa...”. Ian la abbracciò più saldamente.

Ma allora fate sul serio! Joe sei incinta?”. Joe divenne rossa come un peperone a quella domanda.

Torrey! Ma che domande fai! Non sono incinta!”. L'amica fece un'alzata di spalle.

Peccato! Pensavo stesse per arrivare un'amichetta per Adam!”. Paul alzò gli occhi al cielo, prendendo tra le braccia suo figlio.

Adam, non ascoltare la mamma, ti vuole bene, ma corre troppo con la fantasia!”

 

Ian e Joe uscirono dall'ospedale insieme, mano nella mano.

Piccola Joe, ti va di fare un giro nel quartiere di Paul e Torrey?”

E Adam! Sì, perché?!”

Paul mi ha detto che hanno messo in vendita una casa e così ho pensato che potremmo darle un'occhiata, ti va?”

Certo!”. Quando arrivarono alla casa, Joe rimase a bocca aperta. Aveva un grande giardino, curato perfettamente. La casa era circondata da un porticato perfetto per poter trascorrere le afose serate estive al fresco. “Fuori è bellissima!”

Dai, entriamo!”. Ian la guidò su per i quattro gradini e fino alla porta d'ingresso. Suonarono il campanello.

Victor?!”. Joe si stupì di vedere l'amico. Victor sorrise a Joe, ma il più stupito di tutti era Ian.

Salve ragazzi, entrate! Siete interessati alla casa? Piacere! Tu devi essere il famoso Ian! Sono Victor!”. Ian sorrise per la cordialità dell'uomo e gli strinse la mano.

Piacere mio! Famoso? Non esagerare!”

Non immagini quanto Joe mi abbia parlato di te negli ultimi tempi”

Davvero?”

Hey, hey! Fermi tutti! Siamo qui per vedere la casa, non per calpestare la mia dignità!”. I due risero e Victor, da bravo agente immobiliare, mostrò loro la casa. Al piano terra c'era una meravigliosa e spaziosa cucina, che conquistò Joe, una sala che fece brillare gli occhi ad Ian, che già immaginava la sua famiglia e quella di Joe, riunite a pranzare insieme lì, un bagno piccolo ma funzionale e un ripostiglio. Al piano di sopra, c'erano le camere da letto, 2 più la matrimoniale con annesso bagno dotato di vasca indromassaggio e un altro bagno per le camerette. Salirono di un altro piano e trovarono quella che doveva essere una soffitta, ma che era perfetta per poter ospitare una 'sala giochi' o qualsiasi altra cosa.

Allora, che ve ne pare?”. Ian e Joe si guardarono meravigliati.

Stupenda”

Magnifica. Joe, credi che potremmo trovarne una migliore?”

Assolutamente no, ma Ian...”. Doveva affrontare quel discorso, non poteva tenersi tutto dentro, ma non poteva parlarne con Victor davanti. “Victor, ci lasci soli un attimo, per favore?”

Certo! È una scelta importante!”. Lui si dileguò nella cucina.

Cosa non va?”

Mi imbarazza parlartene, ma...”. Ian le alzò il viso per far sì che lei lo guardasse.

Piccola Joe, non devi imbarazzarti”

E' che so che tu fraintenderai e...”

Ti prometto che starò ad ascoltarti e che non dirò nulla fino a che non avrai finito di parlare”. Le sorrise, invitandola a parlare.

Ian, io non posso permettermi una casa del genere. Non li ho tutti quei soldi”

Ma li ho io!”

Lo so, ma non è giusto che la paghi solo tu. Insomma, non voglio che tu ti addossi tutta la spesa, dovrei aiutarti anche io”

Joe, per me non è un peso pagarla, non devi neppure pensarlo. Io voglio venire qui a vivere con te, perché questa casa è semplicemente perfetta per noi. Pagherei anche il doppio perché so che la adori. E non importa chi la paga, perché questa casa non sarà né mia né tua, sarà nostra”

Ma così mi sento inutile...”

Inutile? Tu sei scema!”. La prese e la baciò con ardore. “Piccola Joe, quello che è tuo è mio e quello che è mio è tuo”

Ian...”. Si strinse a lui, chiudendo gli occhi. Era troppo bello sentirsi di nuovo stretta da quelle braccia.

Allora, la prendiamo?”

Sì”. Si sorrisero ed entrambi urlarono: “Victor!”

Allora, la comprate?”

Sì, la prendiamo!”. Victor prese una bottiglia di aranciata e tre bicchieri.

So che non è spumante, ma non ho trovato nulla di meglio!”. I tre brindarono.

Dov'è la piccola Mary?”

Con la baby sitter. Non le sta molto simpatica, ma non sarà per molto”

Perché?”

Ho deciso di tornare a Toronto dai miei. Potrò lavorare anche lì, ma così Mary starà dai suoi nonni e non in mani sconosciute. Pensò che starò qui ancora qualche mese, così sistemerò gli ultimi affari, per non lasciare nulla in sospeso”. Joe lo abbracciò.

Hai fatto la scelta migliore Vic. Mary ha bisogno di una famiglia. E i tuoi genitori non attendono altro che spupazzare la loro nipotina”

Avete fatto pace?”. Joe annuì senza parlare. “Spero ti tratti bene, se no gli taglierò le palle”. Ian si ingozzò con l'aranciata. “Scusa Ian, ma lei è molto importante per me. Non sopporterei che soffrisse”

Se dovesse soffrire di nuovo per colpa mia, ti autorizzerò a tagliarmele”. Joe ridacchiò.

Ragazzi, sono io quella violenta, ricordate? Lasciatemi il mio ruolo da cattiva”. La coppia salutò l'uomo ed uscì da casa loro.

Piccola Joe, ti piace?”

Sì, da morire. Non vedo l'ora di abitarla. Ho già trovato il posto per nascondere le mie scorte di soda caustica”

Dove?!”

Non te lo dico, devono rimanere segrete”

Cambio domanda. Mi spieghi cosa avrei dovuto fraintendere prima? Quando parlavamo della casa?”

Avevo paura che credessi che la mia reticenza dipendesse dal non voler abitare con te. So che per te i soldi non sono un problema e che l'idea che io non possa pagare la metà non sia una cosa importante per te, ma per me lo è. Sono stata cresciuta ed educata a dare ai soldi il giusto valore, a guadagnarli e a non spenderne più di quanti io me ne possa permettere”

Piccola Joe, anche io do valore ai soldi, ma trovo inutile che tu ti accolli un mutuo per pagare metà casa, quando posso pagarla io!”. Lo sguardo di Ian si illuminò di malizia. “Potresti fare un mutuo con me e... pagarmi in natura”

Signor Somerhalder, è una proposta indecente la sua?”

Vieni da me stanotte?”

No, vieni tu da me, per favore”. Ian scrollò le spalle e seguì Joe nel suo appartamento. Sapeva che lei aveva ragione, l'idea di infilarsi nel letto in cui c'era stata Nina non la faceva impazzire di gioia.

Mi sento uno schifo quando ci penso”. Joe lo fulminò con lo sguardo. “Ma ho in mente qualche idea per farmi perdonare”. La sollevò da terra e si diresse verso la camera da letto.

Ok, così va molto meglio, ti amo e il tempo dei sensi di colpa è finito”

 

 

 

Buonasera!

Come state? Spero bene!

Siamo in dirittura d'arrivo ormai, manca sempre meno... :(

Ian e Joe sono ripartiti in quarta, cosa sarà tutta questa fretta? :)

Vi comunico che non so se riuscirò a postare il prossimo capitolo prima di domenica, io mi impegnerò, però non sperateci troppo :(

Ringrazio come sempre tutte le angiolette che leggono, seguono e recensiscono con tanto amore :)

Un bacione a tutte!

Softkitty

ps perdonatemi se mi sono sfuggiti degli errori :)

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Capitolo 37
*** Capitolo 37 ***


 “Piccola Joe, Victor ha detto che la casa è libera da subito, ma... se non ti dispiace prima vorrei farle darla un'occhiata da un mio amico, giusto per vedere se ci sono dei lavori da fare”

Certo, per me non ci sono problemi!”. Guardò l'orologio. “Ian devo andare al pub”. Ian la abbracciò.

Devi proprio?”

Sì, devo, è il mio lavoro. Chiudi casa mia quando esci, non ho l'allarme, io!”. Gli diede un bacio veloce e si diresse al pub, per affrontare l'ennesima serata di lavoro.

Un gin tonic, per favore”. Joe conosceva quella voce odiosa.

Arriva subito, Nina”. La mora si sedette al bancone. Non era sembrava la solita odiosa e tronfia Nina. Era... triste. E pallida, non sembrava stesse bene. “Ecco, tieni”

Come stai? Ho saputo che tu e Ian siete tornati insieme”

Nina, senti, non mi sembra il caso di parlarne...”

Joe, te l'ho detto, non mi interessa Ian, volevo solo dirti che ho sbagliato ad andare a letto con lui, non dovevo. E mi dispiace. So che non mi perdonerai, ma ci tenevo che lo sapessi”

Ok, apprezzo il tuo gesto”. Nina sorseggiò il suo gin tonic. Era triste davvero. “Tutto bene?”

No, Michael e io ci siamo lasciati. O meglio, mi ha mollata per tornare con Candy. Non ha digerito che io e Ian...”

Nina, forse non era quello giusto. Vedrai che troverai il ragazzo perfetto per te”. Joe non credeva alle sue orecchie: davvero lei stava consolando Nina? In quel momento nel pub entrò Victor.

Il solito Joe!”

Ecco, vodka lemon!”. Lui e Nina si guardarono e si sorrisero. “Victor, posso presentarti Nina? È una collega di Ian”. Lui le porse la mano. “Nina, lui è Victor, un mio caro vecchio amico”. I due iniziarono a chiacchierare, mentre Joe lavorava. Aveva davvero fatto la cosa giusta? Insomma, Victor era una persona seria, aveva una figlia ed un lavoro stabile. Nina era... Nina.

Senti, Nina, io devo andare a casa, mia figlia...”

Hai una figlia?”. Gli occhi di Nina si fecero lucidi.

Sì, Mary di due anni, ora la mia vicina la starà tenendo d'occhio, ma non posso stare fuori molto”

Posso conoscerla?”. Joe rimase di stucco. Da quando a Nina piacevano i bambini?

Ragazzi, scusate, io... dovrei chiudere”. Nina e Victor le sorrisero.

Scusaci, abbiamo perso la cognizione del tempo”. I tre si salutarono e Joe si diresse verso il suo monolocale. Girò la chiave nella toppa ed entrò. La luce era accesa. Si mosse guardinga in casa, alla ricerca di qualcosa che non andasse, ma trovo la 'causa' meravigliosamente addormentato nel suo letto: Ian. Joe si fece una doccia e si mise il pigiama, poi si sdraio nel letto, accanto a lui.

Buonanotte Ian”. Gli diede un bacio sulla fronte.

Notte amore mio”. La strinse a sé, senza aprire gli occhi. Probabilmente stava sognando.

 

Piccola Joe, amore, devo andare sul set”. Joe mugugnò qualcosa. “Ci vediamo stasera?”

Aspetta!”. Joe si alzò dal letto e gli corse tra le braccia per essere baciata. “Oggi Torrey esce dall'ospedale, devo andare da lei. Passa con Paul, così poi possiamo tornare a casa insieme”

Ok, buona giornata!”. Si separarono. “Oh, oggi Gordon passa nella nostra casetta, poi mi telefonerà”

Non vedo l'ora”.

 

Joe doveva gestire un'altra situazione spinosa: Victor e Nina avevano iniziato a frequentarsi e lei non sapeva come comportarsi. Aveva avvertito Victor del carattere di Nina, ma lui aveva detto che lei era totalmente diversa. Era fragile, aveva bisogno di sicurezze e adorava la piccola Mary. Probabilmente più di quanto amasse Victor.

Non si spiegava il perché di quel comportamento. Nina non sopportava i bambini, forse perché era ancora troppo simile a loro, perché con Mary si comportava come... una madre?

 

Joe si armò di macchina fotografica digitale e andò all'ospedale: Paul non si poteva muovere dal set, perciò doveva immortalare ogni singolo momento per lui.

Joe, ti prego, basta! Sei peggio di un paparazzo!”

Andiamo, Paul deve avere una foto per ogni istante”. Scattò l'ennesima foto. “Ora Adam! Guardami!”. Il bambino non smetteva di sorridere ed agitare le manine. Torrey lo osservava amorevole e Joe scattò un'altra foto.

Benvenuti a casa!”. Paul, Ian e tutto il cast era nel loro salone, con cappellini e coriandoli. Torrey, come prevedibile scoppiò a piangere per la gioia, seguita a ruota da Adam.

Oh, no! Ci avevo messo così tanto a calmarli! Vi odio!”. Tutti scoppiarono a ridere all'esclamazione di Joe e Paul corse ad abbracciare i suoi amori.

Piccola Joe!”. Lei si gettò immediatamente tra le braccia di Ian. “Ti è piaciuta la sorpresa?”

No! Guarda! Torrey piange come una fontana, Adam frigna come la madre e la casa è piena di coriandoli!”. Sbuffò, sorridendo. “Una sorpresa magnifica!”

Insomma, non ti va mai bene niente!”. Anche Ian sorrideva. “Joe, Gordon è passato poco fa a casa. Ha detto che secondo la sua perizia, tutti gli impianti sono a norma e recentemente rifatti, il tetto non ha bisogno di lavorazioni e che la casa è in perfette condizioni. Perciò a meno che noi non vogliamo fare dei lavori per cambiare qualcosa, potremmo abitarla subito!”

Davvero?”

Sì, ma direi che prima di andarci ad abitare, dovremmo arredarla, che ne dici?”

Oh, beh, potremmo sempre riempirla col nostro amore!”. Ian guardò la donna, che gli fece una strana smorfia di divertimento, prima di scoppiare a ridere.

Domenica potremmo parlare con un arredatore, che ne dici?”

Domenica ho il turno di pomeriggio”. Gli sorrise. “E comunque, vuoi che un estraneo ci dica come arredare casa nostra?”. Ian le si avvicinò, con un sorriso meraviglioso.

Ripetilo”

Cosa?”

Casa...?”

Nostra”. Ian la abbracciò circondandole i fianchi.

Suona così bene”. La guardò, con un'espressione sognante. “Casa nostra”. Stavano per baciarsi, quando un pianto disperato giunse dalla culla di Adam.

Se già non riusciamo più ad avere intimità per colpa del figlio di Paul e Torrey, figurati con i nostri!”. A Joe quella frase era uscita di bocca spontanea, di getto, ma capì all'istante che era stata fraintesa. Ian aveva un'espressione sbigottita sulla faccia. “Ian, non intendevo... cioè, io...”. Joe divenne rossa e abbassò lo sguardo. “Non intendevo creare imbarazzo, era una battuta”

L'avevo intuito. Insomma, è presto, ci siamo appena ritrovati, vorrei che trovassimo il nostro equilibrio, prima di sconvolgerlo definitivamente”

E poi ora abbiamo Adam”. I due si sorrisero, mentre Paul spuntava con in mano un puzzolentissimo pannolino. “Paul! Che odore!”

Wes, è insopportabile!”. Joe sorrise ad Ian.

No, niente bambini per un bel po'!”. I due risero di gusto, tornando alla piccola festicciola per gli amici.

Senti, Julie mi ha chiesto se ti andrebbe di lavorare ancora per lei”

No, meglio di no”

Non vuoi avermi sul posto di lavoro? Ci divertiremmo”. Le sorrise, alla Damon.

No, sarebbe imbarazzante. Io, te, Nina, Michael e Joseph tutti nello stesso edificio? Meglio evitare”. In quell'istante, lo sguardo di Joe si posò su Nina, che pallida e ancora più magra del normale, fissava il piccolo Adam con gli occhi lucidi.

Forse hai ragione, quanto è saggia la mia donna”. Si baciarono. “Julie sapeva già che avresti rifiutato, perciò mi ha detto che un paio di pasticcerie le hanno chiesto il tuo nominativo e lei gliel'ha fornito, dovrebbero chiamarti a giorni”

Davvero?”

Sì, è stata molto gentile”

Altroché! Ti va se invitiamo lei e Hugo a cena?”

Quando abiteremo nella nuova casa, che ne pensi?”

Sì, ma ora avrei un disperato bisogno del bagno”. Si guardarono.

Sei sempre la solita, andiamo”

Ian! Ma che hai capito?!”. Joe sbuffò, divertita. “Sei un maniaco!”

Mi sono mancati i tuoi complimenti così gratificanti e spontanei”

Vorrà dire che recupereremo, comunque, non mi va che un arredatore ci scelga i mobili, facciamolo noi, voglio che casa nostra sia... nostra in tutto e per tutto”

Oh, com'è profonda la mia piccola Joe”

Non immagini quanto”. Ian la fece sedere sulla lavatrice di Paul e Torrey, di nuovo e fece scorrere le mani sulle sue cosce.

Credo che lo scoprirò presto, quanto sei... profonda”. Joe voleva rispondere, ma era troppo presa dalla voglia di Ian.

Ian...”

Sì, anche io non resisto più”. Joe stava slacciando di fretta i pantaloni di Ian, quando...

Joe? Ian? Dove siete? Dovete fare una foto con Adam!”. Maledetto Paul!

Ehm, Wes, sono in bagno! Dammi un attimo e arrivo! Credo che Joe sia fuori, non l'hai vista?”

No! Esco a cercarla!”. Non appena sentirono i passi di Paul allontanarsi, Joe scoppiò a ridere.

Quanto sei stato stronzo, amore”

Lo so, ma ho bisogno di stare con te, dobbiamo essere veloci”. Le sorrise.

Dai, muoviamoci”

Agli ordini”. Ian le sorrise malizioso e si unì a lei, tappandole la bocca con un bacio, per evitare che facesse troppo rumore.

Si ricomposero e uscirono insieme dal bagno, senza farsi beccare.

Wes! Eccomi! Ho trovato Joe!”

Sì, scusa, Kendra mi ha chiamata per dei consigli sul regalo per Richard!”. Torrey lanciò uno sguardo eloquente ai due e poi depositò il piccoletto tra le braccia di Joe, che fu stretta da Ian.

Sorridete!”. I loro volti erano sorridenti e sinceri.

Quando ne avremo uno nostro?”. Joe sgranò gli occhi e si voltò verso Ian.

Ian?”

Sì, lo so che è presto, mi chiedevo solo...”

Prima sistemiamoci, sai, la casa da arredare, il trasloco, poi potremo iniziare a parlare del futuro”

Hai ragione, abbiamo già tante cose a cui pensare”. Ian abbozzò un sorriso.

Ian, io lo voglio un figlio da te, ma non affrettiamo i tempi”. Si baciarono, mentre il piccolo Adam dormiva placido tra i due.

Ian! Joe! State traumatizzando mio figlio!”. Torrey scoppiò a ridere, mentre Paul riprendeva in braccio Adam.

Andiamo! Dovrà imparare come si fanno certe cose! Prima impara meglio sarà per lui!”. Tutte le persone scoppiarono a ridere, mentre Paul coccolava gelosamente il suo batuffolo di zucchero dai biondi capelli ricci.

 

 

 

Buonasera!!

Per prima cosa prometto che risponderò alle vostre recensioni il prima possibile e mi scuso già da ora per il ritardo.

Detto questo, comunico che ho aggiunto un altro capitolo e che quindi saranno 41 più l'eventuale epilogo. :)

Ora torniamo alla storia... Che carino Ian, vuole diventare papà... :)

Ma cos'avrà Nina?

Vi ringrazio di cuore come sempre per la vostra pazienza e la vostra perseveranza nel seguire la storia. Ringrazio chi ha recensisce, chi inserisce la ff tra le seguite/preferite/ricordate e tutte le lettrici!

Un bacio grosso grosso,

softkitty

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Capitolo 38
*** Capitolo 38 ***


 “Coraggio, ripetimi perché lo stiamo facendo”. Joe era di fronte ad Ian e continuava a strapazzare il vestito che indossava, nella speranza (vana) di migliorarlo.

Perché Torrey e Paul sono i nostri migliori amici, piccola Joe. E perché glielo abbiamo promesso, non vorrai mandare a monte le loro nozze, vero?”

Lo so, ma guarda!”. Indicò il vestito. Non era per niente simile al disegno che Torrey le aveva mostrato, mesi prima. Era pieno di stupidi fronzoli e pizzi che la facevano sembrare una bambola di porcellana malvestita.

Ian trattenne una risata, Joe sembrava una bambina capricciosa che non voleva indossare la vestina della domenica.

Joe, non ti tormentare. Sei bellissima! Questo vestito ti sta benissimo”

Quanto sei bugiardo, si vede che fai l'attore di professione”. Gli sorrise e lo baciò, prima di prendere il piccolo bouquet e dirigersi verso il percorso di petali che avrebbe dovuto guidarla fino all'altare. “Ci vediamo all'altare, io sarò quella accanto alla sposa”. Ian ricambiò il sorriso e il bacio.

Io sarò il belloccio che offuscherà lo sposo”. Si sistemò il papillon e andò a cercare Paul, beccandosi una pacca sul sedere da parte della sua donna.

 

La cerimonia fu assolutamente diabetica, come i due neo-sposini. Il picco del romanticismo fu dato dal piccolo Adam, che in braccio a Lila, teneva un cuscino con le fedi dei genitori. Petali rossi sparsi ovunque, tovaglie bianche, tovaglioli piegati a cigno, candelabri in argento... Tuttavia, nulla poté eguagliare la luminosità degli occhi dei due che, davanti all'altare, si giurarono amore eterno.

Nulla, tranne lo sguardo di fuoco che Ian e Joe si scambiarono mentre lei camminava lungo la navata con un piccolo bouquet in mano, sorridendogli e riempiendosi gli occhi del suo sorriso, il sorriso innamorato di un uomo che attendeva all'altare la propria donna... per il matrimonio di un'altra coppia.

Torrey indossava un lungo abito bianco che riprendeva gli stessi pizzi e pieghe degli abiti delle damigelle, e aveva un lungo strascico che ad Ian parve una lunga tovaglia di quelle 'vecchio stile' simili a quelle che sua nonna usava la domenica quando si trovavano tutti da lei per il pranzo.

Gli sguardi che Ian e Joe si scambiavano dicevano tutto su ciò che pensavano riguardo alle scelte degli amici.

 

Erano seduti al tavolo ed osservavano gli invitati. Micheal e Candy, vestiti coordinati, Zach con uno smoking azzurrino, Joseph elegantemente in nero che abbordava una delle damigelle, e poi... Nina. Nina indossava un vestito scuro, che la rendeva ancora più simile ad un fantasma, era seduta con Victor e Mary, ma sembrava che l'atmosfera tra di loro fosse molto pesante. Poco distante, c'era un'allegra famigliola che fece riempire il cuore di Joe di gioia. Kendra, elegantemente fasciata in un abito rosa antico, teneva il capo poggiato sulla spalla di Richard che la stringeva a sé, mentre la loro Lila raccontava loro di quanto era stato emozionante percorrere la navata con Adam.

Allora, i prossimi sarete voi?”. La madre di Torrey si rivolse a Ian e Joe.

Chi? Noi? Non potrei mai sposarmi prima di mia sorella!”

Giusto! Tocca a Kendra e Richard! Vado a parlargliene!”. Ian tirò un sospirò di sollievo.

Povero Wes! Ha una suocera pesante...”. Joe rise, ma gli diede una gomitata.

Non essere scortese, Ian! Tilly è molto gentile!”

Lo so, è che la mia di suocera è fantastica”

Ma non siamo sposati!”

Lo so, ma viviamo insieme da qualche mese, per me è come se tu fossi già la signora Somerhalder”

E vorrei diventarlo davvero”. Le parole erano uscite di loro spontanea volontà dalla bocca di Joe, che si rese conto di aver parlato solo per lo sguardo stupefatto di Ian.

Davvero?”. Joe abbassò lo sguardo per un istante. Sapeva che quello che stava per dire era diabetico all'ennesima potenza, ma non poteva non dirlo. Avrebbe compensato con un cocktail di soda caustica e acido solforico più tardi.

Sì, Ian, voglio essere tua in tutti i modi possibili, voglio legarmi a te per sempre, voglio essere parte di te, voglio che diventiamo una vera famiglia”. Ian si lasciò andare ad un sorriso meraviglioso, prima di carezzarle una guancia e risponderle.

Tu sei già tutte queste cose, sei già parte di me. E voglio che tutto il mondo lo sappia, voglio che tutti ti chiamino 'signora Somerhalder', voglio che tutti sappiano quanto ti amo”. I due si baciarono con amore, proprio mentre il fotografo del matrimonio era voltato verso di loro. Carmen e George li guardavano, felici. Quella sarebbe stata una fotografia bellissima.

 

Paul, Torrey, fate un buon viaggio di nozze! E tu Adam, tienili d'occhio!”. Il piccolo, che era in braccio alla madre, dormiva placido, stringendo con le manine il papillon di papà Paul.

Ian, Joe, grazie per... tutto!”. I quattro amici si abbracciarono e Torrey ovviamente, scoppiò a piangere, poi la famiglia Wesley si allontanò in auto, diretti verso Toronto, per la loro luna di miele.

Ma quanto può piangere Torrey? Sembra una fontana da quando ha partorito Adam!”

Penso che i suoi ormoni non si siano ancora 'assestati' del tutto, sai l'allattamento, lo stress... ci vorrà un po', poi tornerà la solita Torrey!”. Ian le sorrise.

Piccola Joe, torniamo a casa?”. Joe guardò l'orologio.

Sì, domattina ho il turno di apertura alla pasticceria”. Joe era finalmente riuscita a trovare lavoro in una pasticceria: dopo l'aiuto a TVD, il suo nome, in ambito dolciario era diventato popolare, almeno ad Atlanta, perciò il proprietario di una pasticceria nel quartiere dove risiedevano, le aveva offerto un posto.

Mmmm, allora sbrighiamoci”. La prese in braccio e la portò fino all'auto e poi a casa. “Sarà meglio toglierti questo vestito”

Hai visto! Hai ammesso anche tu che è orribile!”. Ian riprese a baciarla, prima di risponderle.

No, è che ti preferisco nuda, quando siamo soli”. Joe sbuffò divertita, lasciandosi spogliare.

Se non ti amassi, mi faresti paura”. Scoppiò a ridere, prima che Ian la bloccasse con le sue labbra.

Voglio solo dimostrarti quanto ti amo”. Raggiunsero a fatica il letto, gettandovisi sopra di peso. Ian si adagiò sopra di lei, fissandola con desiderio.

Ian... aspetta...”

Che c'è?”

Ho smesso di prendere la pillola, ricordi? Dobbiamo usare...”. Ian le sorrise, prima di allungare una mano verso il comodino e prendere un preservativo.

Piccola Joe...”. Si unì a lei, come spesso accadeva da quando erano andati ad abitare insieme, nella loro nuova e splendente casa. “Ti amo”

Anche io”. Si spingeva dentro di lei con foga, esprimendo tutto l'amore che provava per la sua Joe.

Fu solo dopo che ebbero ripreso fiato, che i due ripresero a parlare.

Piccola Joe, stavo ripensando a quello che hai detto prima”. Joe arrossì di botto, credendo che si riferisse alle sue esclamazioni di godimento di poc'anzi.

Ian, non sono una ninfom...”

No, intendevo al matrimonio. Perché hai cambiato idea?”. Joe fece un respiro di sollievo.

Te lo dico, ma per favore, non prendermi per pazza, lasciami spiegare”. Prese un respiro profondo, prima di parlare. Ian la fissava sorridendo: era così dolce quando si concentrava per trovare le parole giuste! “Vedi, il fatto di dover smettere di prendere la pillola e tutti i nostri discorsi sul diventare genitori, mi hanno fatto pensare che dobbiamo stare 'attenti' se non vogliamo allargare la famiglia troppo presto. E a questo pensiero, ho realizzato che se mai dovesse succedere, mi piacerebbe dare ai nostri figli una vera famiglia, insomma, una famiglia tradizionale”. Alzò appena lo sguardo, mentre torturava il lenzuolo con le mani. “E poi, io ti amo e credo davvero che il nostro rapporto sia più forte di qualsiasi cosa e quando al matrimonio io camminavo verso di te, io... non lo so, è stata solo una sensazione, ma era come se fossi sicura di noi, totalmente”. Ian le accarezzò una guancia arrossata per l'agitazione.

Sai, non ho l'anello adatto, non ho preparato un discorso, ma credo che una dichiarazione spontanea valga molto di più di un discorso costruito e provato mille volte”. Accennò un sorriso, in risposta allo sguardo confuso di Joe, prima di riprendere. “Piccola Joe, ti amo come non credevo fosse possibile. Me ne sono reso conto quando quando stavamo insieme e ancora di più quando siamo stati separati, quando non ci parlavamo, non posso vivere senza te. Starei con te ogni secondo della mia giornata, non vorrei mai allontanarmi, vorrei sentirti vicina, sempre. Vorrei invecchiare con te al mio fianco circondati dai nostri figli e magari dai nipoti, vorrei starti accanto, aiutarti, proteggerti sempre, anche se non ne hai bisogno. Vorrei ridere e scherzare con te ogni giorno della mia vita, per sempre, e anche di più. So che l'amore che proviamo è fortissimo, che non sarà un pezzo di carta a renderlo eterno, perché lo è già, ma vorrei tanto mi facessi l'onore di diventare mia moglie”. Ian si tolse l'anello che portava al dito medio e prese la mano di Joe. “Georgiana Anfield, mi vuoi sposare?”. Joe era rimasta senza parole. Guardava quell'essere perfetto che aveva di fronte, senza riuscire a credere che quelle parole fossero uscite dalla sua bocca. Ed erano per lei.

Ian, sì!”. Lui le sorrise e le infilò l'anello all'anulare. Era enorme, ma tanto bastava per suggellare la loro promessa. “E' stata la più bella dichiarazione del mondo”

Modestamente”. Joe ignorò il commento di Ian e si strinse a lui, baciandolo.

Goditi i tuoi ultimi istanti di vita”

Perché?”

Dovremo dirlo ai miei e...”

I tuoi non mi spaventano!”

... A Kendra!”. Ian si finse preoccupato.

Perfetto, domattina andrò da un mio amico e mi farò preparare due passaporti falsi, dove ti piacerebbe vivere? Caraibi?”

Sì, non sarebbe male! Sole, mare, spiaggia bianca, rum e noi due”. Risero entrambi, prima di abbandonarsi al loro amore tra le lenzuola.

 

 

 

 

Buonasera!

Capitolo mieloso, vero? Lo so, anche troppo per i miei standard e quelli dei Jian, ma come evitarlo quando si fa una proposta di matrimonio? :)

Che ve ne pare?

A proposito, pensavo di lasciare il finale 'aperto', arricchire la storia con qualche missing, ed eventualmente più avanti, creare un'altra ff, sul 'dopo'... però sappiate che sono ancora moooolto incerta.

Vi ringrazio per tutta la vostra gentilezza e la vostra assiduità nel seguire, apprezzare e recensire la ff, non smetterò mai di dirlo... :)

un bacione

softkitty

ps credo che il prossimo capitolo verrà postato venerdì!

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Capitolo 39
*** Capitolo 39 ***


 “Ian, ho perso l'anello nel letto!”. Joe rideva come una matta, mentre cercava l'anello di Ian tra le lenzuola.

Piccola Joe, stai usando uno strano metodo per sedurmi”. Lei per tutta risposta gli fece una linguaccia e riprese a cercare, acquattandosi completamente sul materasso, mentre faceva scorrere le mani tra le pieghe delle lenzuola. Ian la osservava divertito, poggiato all'armadio. La sua piccola Joe era così eccitante con indosso la sua sua canottiera bianca! Le si avvicinò di soppiatto, poi la prese per i fianchi e la tirò contro di sé.

Ian! Sto cercando l'anello!”

Lo so, ma se ti metti in questa posizione, Dumbo spicca il volo”

Eccolo!”. Se lo infilò al dito, cerando, invano, di non lasciarlo scivolare di nuovo.

Ok, ora puoi dedicarti a noi...”

 

Hey, Joe, cos'è quell'aria sognante?”. Larry, il proprietario le sorrideva.

Oh, nulla! Sono solo felice, è una bella giornata oggi!”. Larry non indagò oltre e la giornata trascorse rapida. Quando giunse a casa, Ian era già tornato e la aspettava seduto sul divano.

Ciao amore mio, com'è andata oggi?”. Lei si lasciò stringere.

Bene, le tue riprese?”

Bene”. Sembrava teso.

Che c'è?”

Ti andrebbe di posare per un servizio fotografico con me?”

Cosa?”

Il mio agente dice che per evitare che i paparazzi ti ronzino attorno e sbattano merda sulla nostra storia, posare per un servizio e fare un'intervista a due, sarebbe una soluzione”

Ma io non sono un'attrice”

Ti guiderò io, finora non ti sei mai lamentata, anzi...”. Le sorrise malizioso.

Niente foto seminudi però!”

Assolutamente no! Nessuno può vedere la mia donna come la vedo io”

Bravo il mio Ian. Ora però, perché non mi guidi in cucina? Hai messo al forno le lasagne che avevo preparato io, vero?”

 

Paul, Torrey ed Adam rientrarono proprio il giorno in cui Ian e Joe avevano l'intervista.

Joe, sei pronta?”

A dir la verità, no. Insomma, non sono abituata...”

Vedrai, è una passeggiata! Ora muoviti! Ian ti aspetta in auto!”. Scese ed andò agli studi con Ian. Come location avevano scelto il set di TVD, sai che fantasia!

Piccola Joe, amore mio, non stai andando al patibolo!”

Lo so, è che non sono abituata a fare...”

Ci sarò io con te, sempre”. E così raggiunsero la giornalista.

Signor Somerhalder, è un piacere rivederla!”. Strinse la mano ad Ian. “E lei deve essere Georgiana Anfield, vero? Salve, sono Betty Collins!”

Piacere mio, ma la prego, mi chiami Joe, se non le dispiace”

Potremmo darci del tu direttamente, no? O è un problema, miss Collins?”

Oh, no assolutamente! Sono Betty! Ora, Ian e Joe, preferite prima fare le foto o le domande?”

Direi prima le foto, così mentre rispondiamo a lei... cioè e te, il fotografo può riguardarle e se c'è qualcosa da rifare...”

Ottima idea Joe!”. Poi le sussurrò all'orecchio. “E tu non sapevi niente di 'queste cose', vero?”

Torrey”. I due passarono al trucco. “Ma è proprio necessario?”

In effetti sei già bellissima di tuo”. Joe sbuffò e lo abbracciò. Il servizio fotografico fu divertente, perché Joe ed Ian dovettero semplicemente giocare e scherzare con dei cuscini sul letto di Damon.

Bene, siete pronti per le domande?”. Ian strinse una mano a Joe, per infonderle coraggio. La vedeva tesa. “Come vi siete conosciuti?”. I due rivissero felicemente i ricordi del loro primo incontro, la spiaggia, la conchiglia...

E poi abbiamo iniziato a frequentarci”

Sembrava tutto perfetto, poi cosa è successo? Le indiscrezioni su te e Nina, e poi le foto di te Joe, con Joseph, hanno fatto il giro del mondo”. Ecco la parte imbarazzante.

Ci siamo accorti che stavamo correndo troppo e...”

Abbiamo avuto paura, sì, era paura... e siamo scappati”

Ma poi vi siete riconciliati”

Sì, siamo sempre rimasti in contatto grazie a Paul e Torrey, e poi, ci siamo chiariti alla nascita di Adam”

E ora...?”

Ora abbiamo deciso di sposarci”. La giornalista rimase di stucco.

Davvero?”

Sì, è stata una proposta spontanea, niente di che...”

Ian, è stata bellissima”. I due si scambiarono un bacio.

Ragazzi, siete perfetti”. Betty sorrise, diabolica. “Ma ora passiamo alle domande cattive... tre difetti dell'altro”

Testarda, golosa e snervantemente razionale”

Testardo, salutista e impulsivo”

Un pregio?”

La maturità che sa dimostrare, la mia piccola Joe”

La devozione che ha verso tutto ciò che gli sta a cuore”

Qualcosa che invidiate l'un l'altro?”

La sua bravura in cucina”

Il suo fisico perfetto”. Betty annuì col capo alla risposta di Joe.

Cosa vi ha colpito?”

La sua naturalezza, è così spontanea”

La sua sicurezza”

Il film preferito”

Via col vento”. Risposero in coro e poi scoppiarono a ridere.

E ora, una domanda molto intima”. Fece una pausa ad effetto. “Migliaia di donne vorrebbero essere al tuo posto Joe, perciò non posso non chiedertelo, un voto ad Ian, sotto le lenzuola?”

Solo sotto le lenzuola? Perciò non contano gli ascensori, le piscine, i bagni...?”. Ian sgranò gli occhi, allibito. La sua piccola Joe l'aveva davvero detto?

Oh, beh, se la metti così, credo che non sia più necessario chiederti il voto! E tu Ian? Che voto dai a Joe?”

C'è bisogno di chiederlo? Se fosse per noi due, non smetteremmo mai di fare l'amore. Farlo con la mia donna, la mia Joe è qualcosa di unico”. Betty si limitò a sorridere e prendere appunti. “Bene, ci sono altre domande?”

No, direi che abbiamo finito. Ragazzi, grazie mille per avermi dedicato il vostro tempo e... auguri!”.

 

Ehm, Ian, é un problema se Kendra, Richard e Lila vengono da noi per il weekend?”

Certo che no, così Kendra potrà uccidermi subito”. Il viso di Ian si illuminò di una luce diabolica. “Casa nostra sarà il teatro di un bagno di sangue, diventerà la casa degli orrori, pensa a quanta paura avranno i bambini del quartiere!”. Joe scoppiò a ridere.

Ian amore mio! Credo di averti contagiato con tutti questi film horror”

Quando arrivano? Così mi preparo psicologicamente”

Venerdì sera”

Piccola Joe, ti va di venire in gioielleria con me? Voglio che lo scegliamo insieme l'anello”. Joe sventolò sotto il naso quello che aveva all'anulare.

Ce l'ho già”

No, voglio che tu abbia un anello di fidanzamento come si deve, amore e non voglio sentir commenti”

E tu? Cosa porterai in 'segno di fidanzamento'?”. Ian soppesò la questione.

Ma l'uomo non lo porta l'anello di fidanzamento!”

Allora una collanina, qualsiasi cosa che indichi che sei mio. Mio e di nessun'altra”

Devi marcare il territorio?”

No, voglio solo la parità dei sessi”

E io che pensavo fossi diventata almeno un pochetto romantica”. Joe si strinse a lui e lo baciò.

Prometto che mi farò contagiare da te, poco, ma mi farò contagiare”.

 

Georgiana Anfield e Ian Joseph Somerhalder! Come avete osato tenermi nascosto che vi siete fidanzati?”. La voce di Kendra risuonò per tutta casa Somerhalder, mentre Richard e Lila sghignazzavano sul divano.

Kendra, volevamo dirtelo di persona!”. Sembrava sul punto di fare un strage.

Fatevi abbracciare!”. I tre si sciolsero in un largo sorriso, prima di abbracciarsi.

Ma allora adesso avrò dei cuginetti?”. Lila saltellava allegra tra Ian e Joe, guardandoli felici, mentre Kendra attendeva una loro risposta, curiosa e Richard era in preda ad una crisi di risate che lo avevano portato alle lacrime.

Sì, ma prima vorremmo sposarci. Sai, vogliamo fare le cose con ordine”

E quando vi sposate?”

Non abbiamo ancora deciso la data, ma tu sarai la prima a saperlo Lila, promesso”. Richard era riuscito a riprendersi e aveva raggiunto i quattro. Sorrise ad Ian e lo abbracciò.

Benvenuto in famiglia, trattala bene, la mia sorellina”. Ian annuì, era già il secondo che glielo diceva. Richard poi si rivolse a Joe. “La mia sorellina si sposa! Ti voglio bene e non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che hai fatto”

Non far soffrire mai mia sorella e mia nipote, ecco il ringraziamento più bello”. Il week-end passò in fretta, tra divertimento, giochi e tanti tanti dolci.

Quando Joe ed Ian telefonarono ai coniugi Anfield, la notizia del matrimonio era già trapelata, grazie a Lila. La reazione fu tuttavia entusiasta: per Carmen e George Ian era già uno di famiglia, con il matrimonio avrebbero semplicemente ufficializzato quel legame che già esisteva.

Ora mancava solo la famiglia Somerhalder.

 

 

Bonsoir mes chères!

Premetto che questo capitolo è il capitolo 'in più' e l'ho inserito per alleggerire un po' la ff, perché mi sembrava fosse troppo carica di avvenimenti tutti schiacciati.

Che carini Ian e Joe nell'intervista di coppia :)

La spiegazione della risata per la risposta 'Via col vento' dovrebbe diventare una OS, che pubblicherò quando avrò finito la storia. :)

Credo che riuscirò a postare il prossimo capitolo lunedì!

Buon week-end!

Grazie mille, come sempre per tutto l'appoggio che mi date, leggendo, recensendo e inserendo la ff tra le preferite/seguite/ricordate.

Un bacione-one-one!

softkitty

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Capitolo 40
*** Capitolo 40 ***


 “Hey, oggi ho le ultime riprese, poi corro a casa da te e stiamo insieme per tutto il week-end senza essere disturbati, ti va?”

Bel programma, ma credo che arriverai a casa prima tu, io devo dare una mano a Torrey, con Adam!”

Allora passo a prenderti!”. Ian baciò la sua piccola Joe e andò sul set.

 

Quando Ian entrò nel camerino, trovò Nina.

Hey, Nina chi ti ha dato il perm...?”. Ma si bloccò, non appena la vide in faccia: era pallida, aveva delle occhiaie profonde e un viso sconvolto. “Che hai?”

Victor e io... Mi ha detto che non vuole più vedermi”

Senti, Nina, non credo di essere il migliore per ascoltarti”

Devi ascoltarmi, Victor mi ha detto che se non te ne parlerò io, sarà lui a farlo, prima di partire”

Nina, ma cosa...?”

Victor mi ha lasciata perché...”. Trattenne il fiato. “Ha scoperto che ero incinta e ho abortito”. Ian rimase immobile, senza capire.

Nina, continuo a non capire”

Il bambino era tuo, ho abortito prima di mettermi con Victor, pensavo che non gli importasse, ma...”. Ian sbiancò, sentendo il suo mondo crollare.

E hai abortito senza dirmi niente? Era mio figlio cazzo! Mio figlio!”

Ian, io non lo volevo! Non volevo un figlio da te quando stavamo insieme, figuriamoci ora!”

Non ho parole per descriverti, mi fai schifo. Esci dal mio camerino e dalla mia vita”. Nina rimase in silenzio ed uscì, lasciando Ian solo con la sua confusione.

 

Paul tornò a casa, trovando Joe con Torrey ed Adam.

Hey, Paul, dov'è Ian?”

Credo sia tornato a casa. Era stanco. Anzi, sembrava stravolto, forse è meglio se lo raggiungi, non mi ha voluto dire nulla”. Senza farselo ripetere, Joe li salutò e corse a casa. Quando aprì la porta, la scena che si trovò davanti, le fermò il cuore.

Ian era seduto sul divano, con la testa tra le mani e piangeva.

Ian!”. Joe corse da lui, ma Ian alzò una mano, per evitare che lei lo abbracciasse. “Ian, che hai?”

Joe, stammi lontano”

Ian, che hai? Non posso vederti così!”

Mi odierai a morte”

Non posso odiarti”

Nina era incinta. Aspettava un figlio da me e ha abortito senza dirmi nulla”. In quell'istante, Joe ricollegò tutti i pezzi del puzzle e riuscì a dare un senso al comportamento di Nina nei confronti di Victor e Mary. E anche il clima pesante che c'era tra Victor e Nina il giorno del matrimonio di Torrey e Paul: lei aveva abortito ancora prima di mettersi con lui, anzi, si era messa con lui perché credeva che stare accanto a Mary l'avrebbe fatta sentire meno in colpa per quello che aveva fatto ad Ian.

Ian, amore mio”. Joe scostò la mano di Ian e si sedette sulle sue ginocchia, stringendo il suo volto tra le braccia. “Mi dispiace”. Ian era distrutto dal dolore e Joe stava male per lui, vedendolo così disperato.

Era mio figlio! Capisci? Mio figlio! E lei l'ha ucciso. Io avevo diritto di saperlo. Non ti avrei mai lasciata per Nina, ma sarei stato comunque presente per mio figlio”

Ian, io... non so cosa dirti. Nina ha sbagliato, è stata egoista e orribile. So che queste parole non servono a niente, non alleviano il tuo dolore, ma ti giuro che io non farò mai una cosa del genere. Non ti separerò mai dai tuoi figli”. Fece una pausa. “I nostri figli”

Vuoi costruire una famiglia con me? Con uno stronzo traditore che non ha saputo prendersi cura di suo figlio?”

Ian, non è colpa tua. Nina ha preferito scappare piuttosto che affrontare il problema, è lei che ha sbagliato”

Ma io...”

Ian, guardami in faccia, per favore”. Lui alzò i suoi occhi color ghiaccio in quelli neri di Joe, che era ancora seduta sulle sue ginocchia. “Tu sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto. Sei divertente, sei responsabile, sei altruista. Hai tanti difetti, non lo nego, ma sei meraviglioso perché cerchi sempre di stemperarli e migliorare. Non sentirti in colpa, ti prego, non è colpa tua”. Joe non riuscì a mantenere salda la sua voce.

Joe, che hai?”

Niente”. Ma Ian non era convinto. “Sai che non sono una a cui piace parlare di sentimenti, ma... Odio Nina con tutta me stessa, perché ti fa solo soffrire. Quando stavate insieme, quando io e te eravamo in crisi, e anche ora... Mi uccide vederti stare male per colpa sua. E io non posso fare nulla per farti stare meglio”

Joe, scusami, io non dovrei...”

Ian, non dirlo, io ti amo. Non so, e spero di non scoprirlo mai, cosa voglia dire perdere un figlio”

Joe, ti prego, facciamo le valigie ed andiamo a Covington, voglio che la mia famiglia ti conosca, sposiamoci là, sarà una cosa intima, niente di eccessivo”

Ian, fermati. Vengo a Covington con te, ma non voglio sposarti così”

Perché no?”

Vorrei che ci fosse anche la mia famiglia. E anche Torrey, Paul e Adam”

Hai ragione, scusa, sono il solito impulsivo”

Ian, torna in te! Dov'è l'Ian sarcastico, divertente e sicuro di sé che ho conosciuto a Miami? Dov'è l'Ian che amo?”. Ian ammirò il volto di Joe, la sua Joe. La sua vita. Era lei la sua speranza, il suo futuro.

Perché non lo cerchiamo insieme? Iniziamo dalla camera da letto”

 

Famiglia Somerhalder! Siete tutti presenti? Ian entrò nella grandissima sala da pranzo e fu travolto dalla gioia della sua famiglia. Tutti lo abbracciarono, stritolandolo e baciandolo. Joe rimase piacevolmente colpita e attese in un angolo che Ian salutasse tutti. “Gente, lei è Joe, la mia futura moglie, nonché madre dei miei figli”. Joe sgranò gli occhi e arrossì. Essere presentata così non era esattamente quello che si aspettava.

E così tu sei la piccola Joe! Finalmente ci conosciamo!”. Robyn le sorrise a la abbracciò.

E tu sei la sorellona che raccoglie i suoi sfoghi!”. Sorrise anche al marito.

Bob, l'altro fratello le sorrise e le tese la mano.

Devo dire che mio fratello ha buon gusto! È un coglione, ma ha buon gusto!”

Ha parlato il genio!”. Ian sorrise sarcastico, mentre Joe si trovò di fronte la futura suocera.

Piacere di conoscerti, Joe”

Il piacere è mio signora”. Prese la torta che aveva appena posato sul tavolo, prima di essere assalita dai parenti di Ian. “Ian mi ha detto quanto lei adori le crostate alle fragole, così mi sono permessa di preparargliene una, nello squallido tentativo di corromperla”

Credi che basti una torta?”. La madre di Ian le sorrise.

Ma questa non è una semplice torta, è migliore di tutte quelle che lei abbia mai assaggiato”. Il padre di Ian sbucò dalla cucina.

Sei sicura di te”

Signor Somerhalder, buongiorno”. Sorrise. “Sì, come mi è capitato di dire più di una volta, la sicurezza di suo figlio è contagiosa”. Prese un altro pacchetto. “So che lei adora i babà siciliani. Tenga!”. Bob si schiarì la voce, in segno di protesta.

Hey! Stai cercando di corrompere loro, ma a noi non hai portato nulla?”. Ian e Joe sorrisero, prima di prendere degli altri pacchetti da una valigia.

Dunque, Bob, a te piacciono le torte con la frutta, perciò ti abbiamo portato dei pasticcini particolari, con frutta varia”. Ian si rivolse a Robyn. “Tu invece, vai pazza per il tiramisù, perciò, ecco qui, per te! E poi, per quei bricconcelli dei nostri nipotini, io e la zia Joe abbiamo preparato una buonissima torta al cioccolato!”. I bambini, che sino a quel momento se ne erano stati buoni nascosti dietro Robyn e il marito, iniziarono a saltellare dalla gioia.

 

Dunque, volete sposarvi davvero?”

Sì, ma non abbiamo ancora deciso la data”

Perché non vi sposate qui? Abbiamo un giardino enorme!”

Non se ne parla papà! A proposito, dov'è Danielle?”

Oh, ehm non è venuta. Era una riunione di famiglia, se avessi portato la mia nuova compagna, la mamma sarebbe stata di pessimo umore, e tu e Joe ne avreste pagate le conseguenze”

Grazie papà”

Sembra davvero innamorata persa di te. Tienitela stretta”

Lo farò con tutto me stesso. L'ho già persa una volta, non accadrà di nuovo”. In quel momento, Joe raggiunse Ian ed il padre. “Eccoti amore”

Di cosa stavate parlando?”

Di quanto mio figlio sia innamorato di te”

Non lo lascerò andare per nulla al mondo signor Somerhalder! Dovrà abituarsi alla mia presenza”

Se devo essere onesto, mi stai veramente molto simpatica. Sai cucinare, e sei anche carina da vedere, perciò, io non ho nulla in contrario”

Oh, sono così contenta! Le preparerò montagne di babà!”. I tre scoppiarono a ridere, suggellando la nascita di un bel rapporto tra futura nuora e suocero.

 

Quando Ian e Joe si ritrovarono finalmente soli sull'aereo, Ian poté indagare.

Allora, come ti è sembrata la mia famiglia?”

Una vera famiglia. Insomma, ti adorano! E sono fantastici! Bob e Robyn sono semplicemente meravigliosi, riescono a mettere a proprio agio chiunque, come tuo padre. Tua madre stravede per te”

Sì, so che non ti sta simpatica”

Non è vero! È solo che ho paura che mi veda come la perfida donna che sta allontanando il suo figlio preferito”

Sì, in effetti mia madre è un po' così, ma ti assicuro che le piaci”

Davvero?”

Sì, sai da cosa l'ho capito?”. Le sorrise. “Ti ha mostrato il servizio di piatti della bisnonna. Finora l'aveva mostrato solo al santo che si è sposato Robyn”

Oh, io... oh!”. La tensione di Joe si sciolse in un bellissimo sorriso. “19 novembre”

Cosa?”

Che ne dici se ci sposassimo il 19 novembre?”

Il 19 novembre?”. Ian soppesò la domanda. “Un giorno vale l'altro, se dovrò aspettare te all'altare”

Mah, magari manderò qualcun'altra...”

Sì, certo... come se tu potessi accettare che io sposi un'altra, gelosa come sei...”. Joe gli diede un pizzicotto, prima di baciarlo.

Temo tu abbia ragione”

Allora, il 19 novembre? Abbiamo tempo sufficiente per organizzare tutto, ma non è troppo lontano, mi piace”

Perfetto, non vedo l'ora!”

Anche io, amore, ma perché il 19 novembre?”

Perché è equidistante dai nostri compleanni, è proprio in mezzo”

Sei un piccolo genio, amore mio”

Lo so, dopotutto, tu sei quello bello della coppia, io quella intelligente”

Non so se prendermela di più perché mi stai dando dell'idiota o perché non ti consideri bella”. Assottigliò lo sguardo. “Nel dubbio...”. Prese a farle il solletico.

Ian, amore! Basta! Per favore!”

Dì che non sono stupido”

Non... sei stupido...”

Dì che sei bellissima”

Sono... bellissima! Ora smettila!”. I due ripresero un minimo di contegno. “Allora ci sposiamo”

Sì, e sarà per sempre”

Per sempre”

Per sempre”. Rientrarono nella loro casa stanchi e stravolti. “Bentornata a casa”

Bentornato a te, mio Ian”. Avevano tante di quelle cose di cui parlare! Da organizzare per il matrimonio, ma il loro amore veniva prima di tutto.

 

 

Bonas Tardes!

Come promesso, ecco il capitolo 40 :)

dopo una lunga riflessione, ho pensato che con il prossimo capitolo la storia si concluderà (penso giovedì). Nel frattempo scriverò qualche OS 'a completamento' della FF e poi, forse, scriverò un seguito, cosa ne pensate? :)

Svelato il Nina-mistero! Attendo con ansia i vostri comments, ovviamente!

Grazie mille, per il sostegno che mi dimostrate, leggendo, recensendo e inserendo la ff tra le preferite/seguite/ricordate, siete i miei tesori!!

A big kiss!

softkitty

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Capitolo 41
*** Capitolo 41 ***


Non è il capitolo finale :)

Joe vedeva Ian apparentemente sereno, ma sapeva che non lo era, almeno non totalmente. Sapeva che ciò che era successo con Nina e ciò che Nina aveva fatto, lo turbavano e rattristavano allo stesso tempo.

Ian, dobbiamo parlare”

Joe, amore, che c'è?”. lei prese un respiro profondo e strinse le mani del suo uomo tra le sue.

Credo che dovremmo rallentare”. Ian la guardò interrogativo. “Intendo, il matrimonio, i figli... stiamo correndo un po' troppo”

Joe, che stai dicendo? Io voglio sposarti, voglio diventare tuo marito!”

Anche io voglio sposarti, ma...”
“Abbiamo aspettato anche troppo!”

Ian, la prima volta abbiamo bruciato le tappe ed hai visto com'è andata, forse sarebbe meglio posticipare... Inoltre vedo che non sei sereno, la storia di Nina ti preoccupa ancora?”

Joe, è tutto sotto controllo!”. Ian si pentì subito del tono che aveva usato. “Amore, scusa, non volevo aggredirti, è che... non voglio che tu abbia dei dubbi su di noi. Non ho fretta perché ho paura di perderti, ma perché ti amo alla follia e non ha senso aspettare di più”

Ian, se siamo davvero così sicuri, rallentare un po' non ci separerà”

Perché vuoi spostare il matrimonio? Ormai manca poco!”

Perché io sono quella riflessiva e mi sembra che stiamo correndo troppo. Non è poco più di un anno che ci conosciamo...”

Joe, voglio la motivazione reale”

Ti vedo turbato, ma non capisco per cosa. Non so se è per la questione di Nina, tu dici di no, ma vedo che non sei il solito Ian, e non mi dici il motivo e io ci sto male”. Ian la guardò dritto negli occhi.

Joe, cosa pretendi? Era mio figlio!”. Joe fu tentata di prenderlo a schiaffi, ma non lo fece.

Non pretendo nulla, non sto dicendo che è sbagliato che tu stia così, vorrei solo che tu mi considerassi degna di condividere le tue preoccupazioni, ma evidentemente tu non vuoi, perciò...”. Prese la borsa. “Esco, così puoi stare un po' da solo. Vado da Torrey e Adam”. Si chiuse la porta alle spalle ed uscì.

Aveva bisogno di stare sola e riflettere.

Com'erano arrivati a quel punto? Ian sembrava chiuso nel suo dolore, e non gliene parlava e lei... Lei aveva un problema, non poteva non parlargliene, ma... Non sapeva cosa fare era tesa, confusa, arrabbiata...

Ian rimase a fissare la porta appena chiusa da Joe.

La rivelazione di Nina lo aveva sconvolto, distrutto. Ma sapeva che la sua vita era Joe. Lei era quella giusta, la donna con cui passare il resto della vita.

E ora rischiava di perderla perché continuava a pensare al figlio che aveva perso ancor prima di poter realizzare che sarebbe divenuto padre.

Ma lui sapeva com'era fatta Nina, non avrebbe dovuto stupirsi. E soprattutto non poteva permettersi di perdere Joe, perché lui, senza la sua piccola Joe lui ormai non era più nulla.

Sì, ora aveva le idee chiare.

Ora poteva parlarle.

Ora poteva chiarire tutto e porre fine a quella tortura inutile.

 

Joe, non voglio che tu fraintenda”. Ian le andò incontro mentre lei rientrava in casa. “Non è che non te ne parlo perché provo qualcosa per Nina, è che mi sembra crudele sfogarmi con te riguardo al figlio che aspettavo dalla donna con cui ti ho tradita”. Joe rimase di sasso ed indietreggiò di un passo, schiacciata da quella sincerità. Brutale, sì, ma sincero.

Ian, non voglio che tu alzi un muro tra di noi, non voglio che Nina ci divida ancora”

Non ci divideremo!”

Senti, non è normale questa situazione, Ian. Come puoi pensare che ci sposeremo, quando quasi non parliamo più? Il muro si è già creato. Io non voglio sposarti se c'è qualcosa di irrisolto tra noi o contro di noi. Prendiamoci il tempo necessario, risolviamo i problemi e sposiamoci”

Joe come posso risolvere questo problema? Mi sento una merda!”
“Vorrei tanto avere la soluzione, ma non ce l'ho, posso solo starti accanto, se me lo consentirai”

Joe, non voglio nessun'altra e non voglio sentirti lontana. Che ne dici se partissimo per qualche giorno? Magari andiamo a Toronto, a casa tua, oppure a Miami, dove ci siamo conosciuti, così stacchiamo un po' la spina”

Sai che non possiamo. Tu devi finire le riprese e io ho la pasticceria”

Perché sei così matura?”. Ian fece un breve sorriso.

Perché se fossimo entrambi impulsivi, probabilmente uno dei due sarebbe già morto, ucciso dall'altro. Ovviamente, la parte del cadavere l'avresti tu, perché io ho 957 modi diversi per poter uccidere un uomo e far sparire le tracce”

957?”

Precisamente!”

E quali sarebbero?!”. Joe sorrise.

Si parte da quelli banali, come colpo d'arma da fuoco o soffocamento, si passa per quelli particolarmente cruenti come la motosega o il coltellaccio da cucina e si arriva a quelli ingegnosi come l'eparina. Ovviamente poi c'è il problema dello smaltimento del cadavere, ma quell'operazione ha un capitolo a parte”

Adesso ho capito perché ti sposo! Dove trovo un'altra donna così dolce e remissiva?”

Concordo con te! Tienimi stretta, perché un'altra come me non la troverai mai”. I due risero di cuore, ma Ian tornò immediatamente serio.

Joe, abbiamo chiarito?”

Non c'è altro che ti turba?”

No, ma l'idea di perderti mi ha fatto capire che nulla è più importante di noi”

Bene, allora ci vediamo il 19 novembre all'altare?”

Sì, posso vedere il tuo vestito?”

No, Ian! La tradizione va rispettata!”

Ma noi di tradizionale abbiamo poco. Anzi, nulla. Inoltre abbiamo già consumato!”. Joe scoppiò a ridere, mentre abbracciava il suo Ian.

Lo so, ma almeno questa tradizione va rispettata, dai!”. Si baciarono.

Che hanno in mente le tue donne per l'addio al nubilato?”

Tranquillo, niente spogliarellisti. E ho istruito Paul perché le evitasse anche per la tua festa”

Non vedo l'ora di sposarti”

Non pensavo lo avrei mai potuto dire, ma... anche io non vedo l'ora”

 

 

 

 

Buonasera!

Scusate per l'anticipo, ma ho bisogno di un po' più di tempo per il capitolo finale, perciò ho postato questo capitolo di 'riflessioni' per non lasciarvi a secco :)

Credo che posterò la fine domenica, così potrò scriverla con più calma.

Che ve ne pare dell'immagine?

Vi ringrazio per la pazienza e spero di non deludervi per il finale :)

a very big kiss

softkitty

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Capitolo 42
*** Capitolo 42 ***


 

 

Covington, 19 novembre

Ian era davanti al sacerdote e fissava il lungo corridoio tra le due ali di sedie occupate dagli invitati, nel grandissimo salone della casa che la signora Somerhalder aveva affittato. Il sole filtrava dalle finestre e rifulgeva in mille riflessi sulla coltre di neve che copriva il giardino. Definirla casa era riduttivo: la dimora, in pieno stile ottocentesco era esageratamente grande e sfarzosa. Ad Ian e Joe sarebbe bastata una semplice capanna, ma la madre di Ian aveva tanto insistito per poter scegliere almeno la location, come deluderla? Tuttavia, delle decorazioni si era occupata Carmen, la madre di Joe, che aveva scelto delle composizioni di rose blu che si alternavano a composizioni arancioni. Non c'era eccesso di colori, ma neppure il bianco la faceva da padrone. Sapeva quanto poco la figlia lo gradisse. Non c'erano petali di rosa sparsi a terra, solo un sobrio tappeto blu che le indicava la strada verso Ian.

Accanto a lui, Paul sembrava più agitato dello sposo, e oltre Paul, Bob aveva un sorriso molto simile a quello di Ian, e fissava Minnie, la sua nuova fiamma.

Ian indossava uno smoking nero, con i baveri della giacca in raso, sotto di essa indossava una camicia perfettamente bianca, sulla quale era ordinatamente allacciato un panciotto di un grigio appena accennato, della stessa tonalità della cravatta, meticolosamente sistemata e annodata.

Arrivarono Kendra e Torrey, che indossano due abiti dello stesso taglio, ma di colori diversi. Entrambi erano con lo scollo a barchetta, scendevano relativamente stretti sino alla gonna in organza, che le copriva sino alle ginocchia. L'abito di Kendra era di un delicato arancione, mentre quello di Torrey era blu, entrambi come le rose che ornavano in salone. Ian posò lo sguardo oltre Torrey.

Non appena la vide, accompagnata da George che le stringeva delicatamente un braccio, il suo volto si illuminò.

Era bellissima nel suo abito senza spalline, con il seno fasciato in una scollatura a portafoglio sotto la quale spiccava un sottile nastro dello stesso grigio delicato della cravatta di ian, la gonna era ampia, ma non pomposa e gonfia, le pieghe dell'abito ricadevano morbide, sfiorando il pavimento. I capelli erano raccolti in un'elegante chignon trattenuto da un altro nastro grigio, dal quale sfuggivano eleganti boccoli che le ricadevano con dolcezza ai lati del viso, il trucco era leggero e semplice e non portava il velo. Tra le mani stringeva un bouquet di profumatissimi mughetti, Il sorriso che gli regalava era il sorriso di una donna innamorata, che stava raggiungendo il suo uomo per potersi unire a lui per sempre. Era un sorriso sicuro e felice, eco del sorriso che increspava la labbra di Ian, che guardava la sua donna, conscio che non avrebbe mai potuto sperare di trovare una donna così meravigliosa alla quale donare il cuore e l'anima.

Carmen li guardava con gli occhi lucidi, cercando di trattenersi. Sembravano due diamanti, luminosi e splendidi tra i colori della cerimonia. Il grigio che avevano scelto sembrava argento su di loro, riluceva come la neve che ornava lo splendido giardino all'esterno della sala. La loro felicità sembrava illuminarli e renderli eterei, irreali e perfetti nella loro bellezza e nel loro amore.

Nessuno dei due sposi distolse lo sguardo dall'altro, nemmeno per un istante, come se perdere per un millesimo di secondo il contatto con l'altro fosse un sacrilegio.

Vuoi tu Georgiana Anfield prendere il qui presente Ian Joseph Somerhalder come tuo legittimo sposo e prometti di amarlo e rispettarlo in ricchezza e in povertà, in salute ed in malattia, finché morte non vi separi?”

Sì, lo voglio”. La voce di Joe risuonò nel salone, forte e chiara, trasudava emozione e sicurezza.

E vuoi tu Ian Joseph Somerhalder prendere la qui presente Georgiana Anfield come tua legittima sposa e prometti di amarla e rispettarla, in ricchezza ed in povertà, in salute ed in malattia, finché morte non vi separi?”

Sì, lo voglio”. Ian sorrise radioso, infilando la fede all'anulare della sua piccola Joe.

Quando entrambi ebbero pronunciato il 'fatidico sì', uno scroscio di applausi partì, mentre Bob e Richard fecero partire il coro di 'Bacio! Bacio!'. Ian e Joe si guardarono e furono ben felici di assecondare quella richiesta.

Ti amo, piccola Joe”

Ti amo, Ian amore, sei pronto ad una giornata infinita?”. Ian la strinse a sé, e poi si voltarono per 'fronteggiare' la marea di persone che volevano congratularsi.

C'era Victor, con Mary e Evelyn, la sua nuova vicina di casa, divorziata e con Matthew, il figlio di 6 anni; c'era Nina, ancora sola, ma tornata normale, a giudicare dagli sguardi che lanciava agli uomini non accompagnati che c'erano in sala, era stata invitata per pura formalità; c'era Joseph, circondato da una massa informe di esseri umani del gentil sesso; c'era il resto del cast, poi c'erano i coniugi Anfield, che non smettevano di guardare i neo-sposi e sorridere, orgogliosi, così come facevano Edna e Robert, con i quali legarono subito.

Come testimone dello sposo, credo tocchi a me aprire la lunga serie di brindisi”. Paul tossicchiò, nervoso. “Conosco Ian da parecchio ormai e posso dire che è diventato davvero il mio fratellone. Sembra una persona strafottente, dura e fredda, ma in realtà è una delle persone migliori che io conosca. È altruista, è impegnato per la salvaguardia del pianeta è un ottimo attore, ma soprattutto è un ottimo amico, leale e fedele, sempre presente e disponibile ad aiutare. Sono contento che finalmente anche lui abbia trovato l'anima gemella, la persona con cui dividere la sua vita e sentirsi finalmente completo. Congratulazioni ragazzi!”. I due lo abbracciarono e poi si unirono all'applauso.

Bene, ora dovrete ascoltare la mia di tortura smielata”. Torrey si alzò in piedi. “Io sì, che posso dire di conoscere Joe da una vita, siamo sempre state molto legate. È una persona matura, responsabile, che sa cosa vuol dire lavorare sodo ed impegnarsi. Vederla finalmente felice accanto ad un uomo mi riempie di gioia. Sapere poi che quell'uomo è Ian mi fa sentire ancora più felice, perché so che la ama davvero e la farà tutto ciò che può e anche di più per starle accanto e costruire un futuro insieme, magari allargando anche la famiglia. Auguri ragazzi!”. Joe si ingozzò con l'acqua, ma si riprese e abbracciò l'amica.

Ian, amore, se continuano così, moriremo di diabete”

Su, dai, per oggi possiamo sopravvivere”

 

Beh, che dire? Vi ringraziamo davvero di cuore per aver condiviso con noi questo bellissimo giorno, ora, io e la mia piccola Joe avremmo da fare”. Gli invitati iniziarono a ridere e salutarono i coniugi Somerhalder, che rimasero soli nella casa che la mamma di Ian aveva messo loro a disposizione.

Signor Somerhalder, siamo soli”

Signora Somerhalder”. La prese in braccio.

Come suona bene”

Sì, ma ora è un altro il suono che voglio sentire”. Le baciò il collo. “Voglio sentire solo i tuoi gemiti e le tue urla di piacere”. Joe spese un istante a contemplare il suo uomo, ancora vestito da sposo.

Quanto sei bello, amore mio”. Lo disse con aria sognante, come se si fosse resa conto solo in quell'istante che Ian era suo.

Joe, se mi guardi così non ti assicuro che riuscirò a sfilarti il vestito senza strapparlo”. Joe sorrise maliziosa e sfilò dal collo di Ian la cravatta ormai sfatta. Non disse nulla, ma si alzò sulle punte dei piedi indolenziti e lo baciò.

Un istante dopo, i due erano privi di ogni indumento ed Ian adagiò sua moglie sul materasso. Non c'era altro che contasse al momento, se non il disperato bisogno di unirsi, di completarsi e perdersi in quella sensazione.

Joe... guardami”. Ian si fece spazio dentro di lei, facendola gemere di dolore e piacere, la sentiva muoversi sotto di lui, alla ricerca disperata di lui, del suo corpo, del suo amore.

Ian... quanta energia...”

Vuoi che smetta?”

Dio, ti prego, no, non ti fermare...”. Ian continuò a spingersi dentro di lei, con forza, voleva farla morire di piacere, e, a giudicare dal grido rilasciato da Joe, capì di aver raggiunto il suo obiettivo, prima di seguirla.

Ian... è stato... oddio...”

Come... sempre?”

No, molto meglio! E il materasso... È ad acqua!”

Sì, come...”
“...La nostra prima volta! Se non ti avessi già sposato, ti sposerei ora!”. Ian la fissò per un istante, prima di stringerla a sé e baciarla dolcemente.

Volevo che la prima volta da sposati fosse perfetta”

Perfetta? È stata divina”. Joe voleva che anche la loro seconda volta fosse perfetta, perciò iniziò a stuzzicarlo, baciando e leccando ogni parte del corpo di suo marito, prima di posizionarsi a cavalcioni sopra di lui.

Ti amo, piccola Joe”. A quelle parole, Joe iniziò a spingersi verso di lui, con un ritmo lento. Lo sentiva cercare di trattenere i gemiti che lei gli provocava e ciò non fece che aumentare il desiderio della donna. “Joe... mi far... ai... moooorire”.

 

Che ne dici di un po' di champagne? Il brindisi delle 4 di mattina!”. Ian, ancora in boxer. prese la bottiglia dal frigo.

No, meglio di no”. Ian sgranò gli occhi.

No? Da quando rifiuti dell'alcol?”

Oh, ehm...”. Joe si strinse nelle spalle e si convinse a parlare. “Ho un ritardo di una settimana”. Alzò la mano, prima che Ian potesse dire o fare qualcosa. “Ma non è detto che io sia incinta, sai, lo stress dei preparativi, organizzare tutto, un ritardo può essere normale, ma ho preferito non bere, per non rischiare...”. Ian si rimise sul letto e la baciò, poi la guardò dritto negli occhi.

Quando sarà, sarai una madre meravigliosa”. La baciò di nuovo, con dolcezza. “Perché non me ne hai parlato prima?”

Te l'ho detto, può essere colpa di tutta l'ansia accumulata, non volevo farti preoccupare per nulla. Te lo avrei detto domani al massimo”

E se fossi incinta davvero?”

Torrey mi ha messo nella valigia un test di gravidanza, ma non l'ho ancora fatto”

Ti va di farlo... ora?”

Ho un po' di paura”. Joe rise di se stessa.

Per cosa? Non lo vorresti?”

Ma che hai capito! È solo che... se fossi incinta andrei in panico perché non avevo mai davvero pensato che potesse accadere così presto, se non lo fossi, sarei in un certo senso triste perché l'idea di un figlio mi piace”

Qualsiasi sia il responso, io e te saremo insieme. Se sei incinta, ci sarò io accanto a te, a prendermi cura di voi. Se non lo sei, avremo tutto il tempo per rimediare”. Le prese la mano e la accompagnò in bagno.

Joe prese il test e lesse le istruzione insieme ad Ian.

Lo vedeva, era teso, ma le sorrideva, sincero.

Come d'altronde lo era lei.

Aspettare, dovevano aspettare.

Ian lesse l'ansia di Joe nei suoi occhi scuri, un'ansia velata di felicità. Le si avvicinò e la baciò.

Piccola Joe, ti amo”

Anche io”. Guardò l'orologio. “I due minuti sono passati”. Ian sfilò il test dalle mani di Joe.

Lo guardiamo insieme?”

Insieme”

Pronta?”. Joe gli strinse la mano.

Pronta”

 

Fine.

 

 

Eccoci arrivati alla fine!

Prometto che risponderò alle recensioni il prima possibile.

Appena ho scritto la parola 'fine' mi sono sentita un po' triste, mi ero affezionata a questa storia. E non solo alla storia, ma anche a voi che avete avuto la costanza e la pazienza di seguire la storia e di leggerla e commentarla.

Penso che non vi ringrazierò mai abbastanza e che un 'grazie' non sia sufficiente per dirvi quanto ho apprezzato il numerino delle 'visite' che aumentava sempre, le vostre splendide recensioni e i vostri meravigliosi incoraggiamenti.

Per aver inserito la storia tra le preferite, grazie a:

bekah

chian

Crudelia

Cullen200990

debbyskay

Deby14

emanuela89

fedamon88

gio_6

jess chan

kia_salvatore89

loveforvampires

Mary_TVD

minelli69

morgana92

nicky66

NosferatuAbby

Piccola_Picci

princess of the darkness

robiva

sci

sweet fairy

Sweety_Love99

ToniaCullen

_ ale _

 

per averla inserita tra le ricordate, grazie a:

Alessandrina96

fior di loto

Mary_TVD

romanticona2011

SammieS

 

per averla inserita nelle seguite, grazie a:

96giuggi

Aly_97

angel2

AZTHEBEST1

Crudelia

DanyAle0502

emabel

emanuela89

fanja

gio_6

Harobed_Anomis

Iansom

InsaneLady

jj96

koalac92

lollylove

loveforvampires

Mary_TVD

missvampi

Molly_98

nanettaASR

niki258

Noemi_TVD

penny_penelope

pessimagigia

Piccola_Picci

PlusQueMaProprieVie

polie

pollon76

shana_musi

Sonia88

TVDIsMyObsession

Valby

vannuccini

 

e per le recensioni, grazie a:

AleSweet

Ale_Love_Tvd

amica77

blufan94

chian

Cullen200990

Deby14

emanuela89

Iansom

jess chan

lilly 67

Mary_TVD

minelli69

robiva

Silvietta1994

Sonia88

sweet fairy

Sweety_Love99

twilighter91

 

Davvero, grazie di cuore, non so se la storia sarebbe arrivata ad una fine senza tutte voi, grazie di cuore per tutto!

Un abbraccio stritolatore per tutte!

Con affetto,

softkitty

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