ELENA

-Sarà un immaturo, uno che gioca con i sentimenti delle persone.-

-Ele, sai con chi uscirò stasera?- Federico stava giocherellando con una ciocca di capelli della ragazza.
No, lei non voleva saperlo. Ma glielo chiese comunque. Era la sua migliore amica, dopotutto.
 

-Con la Morante.- gongolò lui.
Mai che dicesse -con te-. Era la sua migliore amica. Solo la sua migliore amica.
 

Ma almeno così non l'avrebbe abbandonata, come faceva con le altre ragazze.
Così avrebbe avuto sempre le sue dita sui capelli.

 

ANDREA

-Ti innamorerai della sua risata.-

Andrea camminava silenziosamente per il corridoio.
D'un tratto sentì una risata proveniente dalla stanza 509.
 

Il ragazzo la riconobbe subito. La risata di Isabella.
Rimase lì, immobile, ad ascoltare, senza riuscire a staccare l'orecchio dalla porta.
Lei rideva e lui non potè far altro che immaginare il suo volto.
 

Poi lei uscì, ancora ridendo.
Quando lo vide ammutolì e lui sperò che non fosse per colpa sua.
Da quel giorno si ritrovò sempre a pensare a quella risata e a lottare per sentirla sempre, in qualunque situazione.



 

  CAMILLA             
 

-Vorrai solo lui, non la sua felicità-

Camilla era felice con Gabriele. Non poteva chiedere di meglio. Lui era bello, dolce, la faceva ridere.
Ma se n'era accorta, come tutti, di come lui guardava Irene. In un modo che, lei lo sapeva bene, non sarebbe mai stata guardata.
 

Aveva paura. Sarebbe stato sciocco non averne. Gabriele avrebbe potuto lasciarla da un momento all'altro.
Ma allora perchè non lo faceva? A questo Camilla non trovava risposta.
Ma non le importava, finchè lui continuava a baciarla, a tenerla per mano, a stare con lei.
 

Sapeva che lui non era innamorato di lei e aveva paura che se ne potesse accorgere.
Ma Camilla era felice con Gabriele. E per nulla al mondo, neanche per lui, avrebbe rinunicato alla sua felicità.

 

Spazio autrice: Eccomi qua:) Allora, Camilla sa di avere un carattere difficile e sa che è difficile per lei essere amata e da quando ha trovato Gabriele è al settimo cielo. Ma lui è innamorato di un'altra, anche se non se ne rende propriamente conto.
Grazie a chi legge e a chi recensisce! Fatemi sapere cosa ne pensate:)
Un bacio
Tea
 

 EDOARDO 
 

 -Sarai solo un amico, ma basta che lei sia felice.-

Dicono che durante gli ultimi respiri si pensi sempre a una persona in particolare.
Edoardo pensava a Irene. In quei pochi giorni con lei era cresciuto.
Ce l'aveva fatta! Avevano vinto la guerra! Ma lui stava perdendo la vita.
Le cure non servivano a niente: la ferita era troppo profonda.
Quando Irene arrivò, però, il ragazzo sorrise.
Lei lo pregava di non andarsene, di rimanere con lui. Oh, quanto avrebbe voluto!
Ma in fondo tutto quello gli bastava e non gli importava che fuori ci fosse Gabriele ad aspettarla per proteggerla, amarla e farla sorridere. Non gli importava perchè lei era lì, con lui.
Il piccolo Dudi chiuse gli occhi, con un sorriso ancora dipinto sul volto.

 

Spazio autrice:Nuovo capitolo! :)
Allora: Edoardo è piccolo, vede sempre e solo il lato positivo delle cose, come i bambini. Irene l'ha fatto crescere perchè gli ha fatto provare qualcosa di profondo. Ma c'è la guerra e lui viene ferito. Quando vede Irene al suo capezzale però è felice, anche se sa che non sarebbe mai potuta essere sua.
Ok, forse è un po' troppo triste, ma fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Un bacio,
Tea
 

GIADA

-Ti toglierà la concentrazione, sarà inaccettabile per te.-

Giada stava studiando, come al solito. O meglio, stava cercando di studiare. Inutilmente, perchè il suo adorato amico Pablo, per dimostrare le sue origini argentine, aveva deciso di dare lezioni di tango proprio in quel luogo, in quel momento.
-Ehi, Pablo!- si alzò e lo raggiunse a grandi passi. -Devi proprio venire qui a far tutto questo casino?- Non riusciva a concentrarsi. Lui la distoglieva dallo studio. Era inaccettabile.
 

-Che c'è, Giada? Non ti piace il tango?- sorrise lui, cingendole la vita con un braccio. -Vuoi lezioni anche tu?-
Lei arrossì e si liberò dalla presa.
-No, grazie!- esclamò, andando a recuperare i suoi libri e allontanandosi dalla stanza.
 

In fondo, però, un po' le dispiaceva non aver ballato quel tango.


 

Spazio autrice:Ok, questo capitolo non mi convince granchè, forse è che avrei voluto scrivere molte più cose e ho dovuto fare una selezione.
Comunque, Giada è la classica secchiona, sempre sui libri, che odia il mondo perchè è un paese corrotto. Lei e Pablo fanno parte della stessa compagnia di amici, non si odiano, ma in quel momento lui la distrae dallo studio, quindi lei non può che innervosirsi.
Fatemi sapere se vi piace! :)
Un bacio,
Tea

EMANUELE

-Soffrirai perchè lei non vorrà una storia seria.-

Emanuele guardava Rebecca, circondata dalla sua schiera di ammiratori.
Non sapeva perchè, ma avrebbe voluto prenderli tutti a calci.
Si continuava a ripetere che voleva proteggerla, come farebbe un fratello con una sorella.
Sì, doveva essere così. Dato che non c'era Irene, lui vedeva Rebecca come sorella. Per forza.
 

Non poteva essere geloso. Cosa sarebbe successo altrimenti?
Innanzitutto, sarebbe stato ucciso. Se non dalla schiera di ammiratori, sicuramente da Federico.
Poi però pensava a Rebecca e capiva che lui poteva convincersi in tutti i modi, ma ormai era già tutto chiaro.
 

E avrebbe sofferto perchè lei era esattamente uguale al fratello. Ti prendeva e poi ti buttava via.
 

Spazio autrice:Bene, comincio col ringraziare tutte le persone che hanno recensito la mia storia!
Parlando del capitolo: Emanuele è forse più donna che uomo, nel senso che i suoi complessi e i suoi discorsi sono più da ragazza. E' molto sensibile e paranoico, si potrebbe dire, per essere un ragazzo.
Federico è il fratello di Rebecca ed Emanuele è il fratello di Irene. Emanuele e Irene sono molto legati e lui cerca di convincersi che sia a causa della lontananza della sorella se prova gelosia nei confronti di Rebecca.
Beh, fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Un bacio,
Tea
 

MELISSA

-Ti farà ridere come non facevi da tanto.-

Melissa non poteva fare a meno di pensare ad Andrea. All'unico a cui era riuscita ad aprirsi che l'aveva abbandonata. Eppure stavano bene insieme. Cos'era cambiato? Claudia e Giulia non capivano. Non riuscivano a consolarla.
Improvvisamente qualcuno le piombò addosso. Nicola cadde a terra insieme a tutti i suoi libri. Quel ragazzo era davvero un imbranato.
Cominciò a farfugliare qualcosa, delle scuse forse.
Era però così dolce mentre cercava di trovare delle parole raccogliendo tutti i fogli sparsi.
 

Melissa rise. Lui arrossì e il sorriso di lei si allargò.
 

Poi la ragazza si allontanò, contenta di quel sorriso che non aveva da molto tempo.


 

Spazio autrice: Bene, comincio col dire che Melissa è timida, chiusa in se stessa e le sue migliori amiche, Claudia e Giulia, non sono da meno. Andrea è l'unico con cui si è aperta, ma la loro storia è finita. Lei è distrutta ma Nicola, involontariamente, riesce a farla ridere con la sua imbranataggine.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Un bacio,
Tea
 

GIOELE

-Ci saranno molti forse, ma la vorrai per sempre. -

Quando Gioele aveva visto per la prima volta Valentina, avrebbe giurato che non sarebbe riuscita a resistere in quel luogo, in quella guerra. Poi però lei gli aveva dimostrato che, dietro a quella maschera di stupidità e superficialità, c'era una ragazza forte. Una donna forte.
La stessa donna che ora lui guardava dormire accanto a lui.
Sua moglie. Sposati. Lui era suo marito. Non riusciva ancora a crederci.
Forse erano troppo giovani. Forse si erano affrettati perchè c'era in corso una guerra, perchè ogni attimo avrebbe potuto essere l'ultimo.
 

Forse. Ma Gioele era sicuro: avrebbe sempre amato Valentina.
 

Finchè morte non li separi.


 

Spazio autrice:Mi sono impegnata a postarlo adesso perchè non ci sarò per il week end!
Gioele non ha in realtà mai pensato all'amore prima di Valentina. All'inizio lui non la considera degna della sua attenzione, ma poi capisce che è una donna forte e speciale. Si sposano abbastanza giovani, forse perchè c'è la guerra, o forse perchè si amano veramente.
Beh, fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Un bacio,
Tea
 

VANESSA

-Sarà una prima volta. -

La prima volta.

Per Vanessa la prima volta erano molte cose. La prima volta che ha parlato, la prima volta in bici senza rotelle, la prima volta che è andata a scuola, la prima volta che è andata a una festa.
Ognuna di queste ha sempre richiesto un lungo percorso per raggiungere l'obiettivo.
Quella volta, Vanessa l'obiettivo non se l'era fissato, era semplicemente arrivato, come piomba un ex all'improvviso beccandoti con un nuovo ragazzo.
 

Di situazioni del genere, in effetti, Vanessa ne aveva avute tante. C'erano stati tanti ragazzi. Troppi, forse.
 

Ma in quel momento, per la prima volta, lo sguardo di Marco le fece accelerare i battiti del cuore.
 

Spazio autrice:Bene, comincio col ringraziare tutti quelle che recensiscono o anche solo leggono la mia storia :)
Allora, Vanessa è una ragazza superficiale, ha avuto molti ragazzi, ma non si è mai innamorata veramente di nessuno. E' Marco, suo amico di sempre, a farle provare per la prima volta quella sensazione.
Spero vi siate piaciuta! :) Fatemi sapere!
Un bacio,
Tea
 

LUCA

-Se ci sarà lei, il giudizio degli altri non sarà importante.-

   Luca camminava tranquillamente per il corridoio. Voleva stare da solo, neanche lui sapeva il perchè. Forse per pensare a un modo per dimostrare a tutti che anche lui poteva essere un uomo duro.
Improvvisamente sentì un caos infernale provenire da una stanza. Musica rock. Luca non aveva dubbi su chi fosse a scatenare tutto quel rumore. Aprì la porta.
-Vero, abbassa, non tutti potrebbero gradire.- Veronica si stava scatenando come una pazza e non riuscì a fermarsi nemmeno con quell'interruzione.
Prese per mano il ragazzo.
-Dai, balla con me!- gli disse, sorridente. Luca cominciò a muoversi.
Non gli importava di dimostrare niente a nessuno, quando c'era Veronica.
        
 

IRENE

-Sarà totalmente sbagliato, ma non potrai far altro che amarlo.-

Irene pensava ai suoi occhi neri. Gabriele.

Lo odiava. Sì, lo odiava. Non poteva essere altrimenti, no?

Lui li aveva traditi. Li aveva traditi tutti. Era per questo che lo odiava.

Lo odiava anche perchè prima di sparire, di abbandonarli, era stato loro amico. Un amico sincero. Forse più di un amico. O almeno così sembrava.
 

Lo odiava perchè non gli importava di quello che stava facendo ai suoi amici. Ai suoi vecchi amici.

Ma più di tutto odiava il fatto che, per quanto si sforzasse, non lo odiava. Nemmeno poco. Nemmeno quasi.
Nemmeno niente.



 

Spazio autrice non molto sensato: Ok, sinceramente, io non so cosa dire di questa drabble, per cui lascio la parola a voi (recensite, anche solo due parole).
Ecco, ora due parole da me su Irene. Non so chi sia. E' il mio personaggio preferito e non so chi sia. Amo lei e Gabriele nella mia mente, ma non saprei descrivervi chi è.
Ok, grazie a tutti quelli che leggono (e recensiscono, magari) quest'idiozia.
Un bacio,
Tea
P.S. Dalla prossima ci saranno quelli che "completano" tutte le drabble che ho scritto finora.
 

FEDERICO

-Sarà una che ti farà mettere la testa a posto.-

Elena era china sui libri. Studiava, un po' controvoglia, sbuffando.
Federico la guardava. La sua migliore amica.
Lei si passò una mano fra i capelli. Quei boccoli che lui teneva sempre fra le dita.

Voleva chiederle di uscire con lui. Sarebbe stata sicuramente migliore di tutte le ragazze con cui era uscito fino a quel momento.

Voleva chiederglielo, ma lei non gli avrebbe creduto. O avrebbe pensato che l'avrebbe buttata via come tutte le altre.
Non gli avrebbe detto sì.

Ma lui sapeva di aver messo la testa a posto.

ISABELLA

-Sarà una sfida capire chi è.-

Isabella guardava fuori dalla finestra e non capiva se il tempo fosse bello o brutto. Il cielo era indecifrabile.

Come lo sguardo di Andrea.
Anche abbastanza inquietante, in effetti.
Ma più che altro bello. Sì, bello da morire.

-Bella, ma che fai? Perchè guardi fuori dalla finestra? Non dirmi che ti sei innamorata!-

-No, Reby, stai tranquilla.- rispose Isabella all'amica, quasi con convinzione.
Anche se, forse, un po' aveva ragione.

Era sicura di voler riuscire a decifrare lo sguardo di Andrea.
 

FILIPPO

-Penserà di provare per te ciò che in realtà prova per qualcun altro.-

Filippo ripensava alla domanda che Irene gli aveva fatto qualche settimana prima.

Cos'è l'amore per te, Fil?

Ora non avrebbe avuto paura di dirglielo. L'amore per lui erano i suoi capelli, i suoi occhi, il suo sorriso, il suo sguardo di ghiaccio, la sua luce. Lei era l'amore. E l'amore l'aveva baciato. L'amore l'aveva scelto. L'amore era lì con lui in quel momento, con la testa poggiata sulla sua spalla.

-Ire- la chiamò, ma lei non lo stava ascoltando. Non lo stava guardando. Il suo sguardo era poggiato su un ragazzo dai capelli neri, poco distante.
 

Ma allora che senso aveva tutto quello? Perchè Irene gli ripeteva sempre quanto lui fosse importante se poi bastava uno sguardo di Gabriele per farle dimenticare la sua esistenza? Che senso aveva farlo volare al di là delle nuvole quando in realtà avrebbe voluto esserci portata da qualcun altro?
 

Forse lei non se ne era nemmeno resa conto. E non spettava a lui farglielo notare