motivazioni I
Presento la mia nuova storia a
capitoli. L'idea mi è stata data da un contest sul forum di
EFP. Non ho mai partecipato a questo genere di competizioni prima d'ora
e devo dire che non mi è andata molto bene, ma comunque
l'importante è provarci. La mia storia non è
piaciuta alla persona che ha indetto il contest, a voi
piacerà? :)
Spero con
tutto il cuore di sì, perchè è un'idea
a me molto cara. In un periodo in cui è molto facile
scrivere Dramione e molto più facile ancora scrivere drabble
e pubblicarne una al giorno, io mi sono cimentata in una vera e propria
Long-Fic, con tutte le problematiche e le difficoltà che si
incontrano. Non ho nulla in contrario ad una drabble ben scritta, il
problema sta nel modo e nel fine con cui viene scritta: proprio come la
storia che vado a presentare oggi.
Motivazioni è il titolo,
quante problematiche ci sono tra due persone come Draco e Hermione?
Infinite, penserete. Bene, io ho raccolto le principali e ho descritto
come vengono puntualmente smentite dai due protagonisti, arrivando non
a trovare punti in comune tra di loro, ma bensì ad eliminare
alcune delle motivazioni per cui tanto si odiavano a vicenda.
Buona lettura e recensite, vi occupa soltanto un minuto del vostro
tempo, fate un'opera buona :)
« motivazioni
I »
E'
insopportabilmente Serpeverde.
C'erano poche cose che Hermione
Jane Granger sopportava meno di un
compito a sorpresa di Pozioni per cui non aveva fatto come minimo tre
ripassi:
la prima era prendere un voto inferiore a Eccezionale in qualsiasi
materia, la
seconda era sentire la voce squillante di Lavanda Brown di primo
mattino che
ululava smancerie al suo nuovo amante di turno, la terza era la totale
e più
infima disonestà, qualità assai ricercata nella
casa dei Serpeverde.
Hermione
non era di certo il tipo di persona che giudicava alla
prima occhiata, che in base alla sua prima impressione decideva se dare
confidenza o segnare sul libro nero e mai più considerare il
povero
malcapitato. Era, anzi, una di quelle ragazze che cercava di
approfondire e
che, come se si trattasse di un libro, tentava di studiarlo in tutte le
sue
sfaccettature, così da capire in pieno una persona.
Terminato lo studio però,
non si sbagliava mai sulle conclusioni a cui era
giunta. Quindi non era nel torto, quando ,dopo quattro anni di
conoscenza, affermava
che Draco Malfoy incarnasse l'animo Serpeverde più di
chiunque altro, disonestà
in primo luogo. Cercava di tenerlo a mente anche in quel
preciso istante, mentre il
professor Piton la metteva in coppia con il ragazzo per lavorare
all'antidoto
di verifica.
Dannato Piton,
dannato Malfoy, proprio oggi quell'oca di Lavanda
doveva prendere l'influenza? Scommetto tutte le piume di Scrivenshaft
che sta
sbaciucchiando quello stupido del suo nuovo ragazzo, che schifo. E poi
questa
novità del lavoro a coppie cos'è? "Dobbiamo
velocizzare i tempi", si
certo professore, più semplicemente la colpa dei pessimi
voti che prenderanno i
suoi amati Serpeverde perchè incapaci finirà
tutta addosso a noi!
«Hai intenzione di
borbottare ancora per molto, Granger?»
Stupido, stupido Malfoy.
«Senti bene Malfoy, non
ho alcuna voglia di prendere un brutto voto
a causa tua, per cui se non ti dispiace io inizio
a lavorare, prima che
sia troppo tardi! E se hai intenzione di startene lì a
guardare senza muovere
un singolo dito, bene, per me non fa differenza, me la posso benissimo
cavare
da sola senza che tu ti metta in mezzo cercando di ostacolarmi per
farmi fare
una pessima figura!» gli disse, tutto d'un fiato e
puntandogli minacciosamente
il dito contro.
«Ma che diavolo ti prende, Granger?!» rispose
sconvolto Malfoy.
«Mi prende che so come funziona il tuo cervello Malfoy e non
ti
lascerò sabotare il mio antidoto solo perchè tu
sei il cocco del professore e
in ogni caso prenderesti una A! La tua disonestà tienitela
in tasca!» Hermione borbottò
questa frase più a sè stessa che in direzione del
ragazzo, presa com'era a
prendere tutti gli ingredienti che le servivano dall'armadio delle
dispense.
Riversò con stizza tutto il materiale sul tavolo da lavoro e
prese a riempire
il calderone con mezzo litro di acqua distillata. Far bollire
per due
minuti, incidere 2 semi di fuoco freddi con un solo taglio e versare il
liquido
ottenuto nel calderone. Mentre leggeva le istruzioni, una
prima esplosione
le confermò che Seamus aveva già dato prova delle
sue abilità di pozionista,
immaginava soltanto come stesse procedendo l'antidoto di
Neville.
Versò il liquido nel calderone e si allontanò,
lasciandolo
scoppiettare per un po'. Prima che potesse leggere le istruzioni
successive,
Malfoy le mise davanti alla faccia gli otto pungiglioni di Billywig
perfettamente pestati ed incisi. Si voltò per fulminarlo con
gli occhi.
«Come osi tentare di sabotarmi? Malfoy!»
«Non ti sto sabotando, stupida Mezzosangue!»
bisbigliò con rabbia
tra i denti. Hermione fece finta di non sentire l'epiteto con cui si
era
rivolto a lei.
Non ne vale la pena,
Hermione, lascia perdere, fai correre,
respira, l'ora è quasi finita.
«Si dà il caso
che io non mi fidi di voi Serpeverde, siete sempre
pronti a dire bugie e a tradire nemici e amici, siete infimi e
assolutamente
disonesti con chiunque! E si dà il caso, Malfoy, che tu sia
il Serpeverde per
eccellenza e non mi sbaglio mai sulle mie
conclusioni!»
«Non ti ritieni forse, Granger, la strega più
intelligente qui
dentro? Non mi dire che non sai riconoscere del Billywig da, non so,
dei
Banfelli?» le disse con un sopracciglio
alzato. Hermione, combattuta tra la sua coscienza che le
diceva di non
fidarsi dei disonesti e l'ovvietà con cui aveva constatato
che effettivamente
Malfoy aveva eseguito correttamente il secondo passo per l'antidoto,
prese i
pungiglioni frantumati e li aggiunse al calderone, mescolando con
cura.
«Non pensare che sia perchè mi fido di te, Malfoy!
Lo faccio
soltanto perchè così il professor Piton non
avrà motivo di togliermi dei punti
perchè non ti ho lasciato collaborare!» I capelli
che le si increspavano sempre
di più dalla rabbia e dal vapore che saliva dal
calderone.
«Ok, ho recepito il messaggio, non ammetterai mai che
Malfoy-il-Serpeverde-più-infimo-di-tutti
ti stia effettivamente aiutando e anzi, sia molto bravo!»
ghignò l'altro.
Hermione lo guardò un'altra volta, avrebbe urlato per il
fastidio
che le provocava doverci lavorare assieme, ma si trattenne e
iniziò nuovamente
a borbottare a denti stretti complimenti poco carini per Malfoy, mentre
lui,
chissà per quale oscuro motivo, continuava a tagliuzzare,
frantumare, pestare
gli ingredienti restanti.
Stupido Malfoy, stupido,
stupidissimo Malfoy! Stupido, stupidissimo
professor Piton! Stupida, stupidissima me, che mi faccio sabotare e
raggirare
dal primo Serpeverde che incrocio!
Hermione Granger non era una di
quelle persone che giudicava a
prima vista, lei aveva l'occhio dell'osservatrice e non arrivava mai
alle conclusioni
sbagliate dopo un'attenta analisi. Solo non capiva perchè,
dopo aver catalogato
Malfoy come il più infimo delle Serpi, il più
disonesto tra gli uomini e il più
stupido tra gli esseri viventi, riusciva grazie al suo aiuto a
prendere, per la
prima volta nella sua vita, una A in Pozioni.
***
E' odiosamente
Grifondoro.
Draco Malfoy non si considerava un
santo e nemmeno lui stesso
cercava di risultare tale agli occhi della gente. Non era il tipo di
persona
che, con il tempo, migliorava il proprio carattere e non voleva nemmeno
tentare
di farlo, gli andava assolutamente bene così. Viziato,
spocchioso, arrogante, infimo,
erano probabilmente gli aggettivi che la maggior parte degli studenti
di
Hogwarts gli affibbiava, ma a lui non importava granchè.
C'erano cose, invece,
che Draco Malfoy sopportava molto meno di essere additato per i
corridoi: la
prima era la voce di Pansy Parkinson che lo perseguitava ad ogni angolo
della
scuola, la seconda era perdere una partita di Quidditch, la terza erano
i Grifondoro.
Il loro essere sempre così giusti, onesti, coraggiosi,
faceva venire il
voltastomaco a Draco ogni volta che ci pensava. Ma non era solo la
casata dei Grifondoro
che non sopportava, c'era qualcosa di peggio, molto peggio: il Trio dei
Miracoli e la loro assurda convinzione di poter salvare il mondo sempre
e
comunque.
Cercava
di tenerlo a mente mentre si avviava con Tiger e Goyle
all'inutile lezione di Cura delle Creature Magiche. In lontananza
poteva già
vedere sul limitare della Foresta Proibita il testone di Hagrid, se
solo suo
padre avesse saputo che facevano ancora insegnare quell'inutile
mezzogigante...
«Spostati Potter» sputò in faccia ad
Harry, regalandogli una
spallata per ricordo.
«Dai Harry, lascialo perdere» sentì la
Granger che sussurrava al
Prescelto.
Che pena, quanto gli lecca i piedi
a San Potter?! "Oooh,
Potter, salvaci tu, mio salvatore, sei così buono e giusto e
coraggioso!"
Bleah, che schifo! Sempre a dargli ragione su tutto, Harry di qua,
Harry di là...
Giuro, un altro anno così e dico a mio padre di mandarmi a
Durmstrang!
«Cos'è, hai
perso la lingua Malfoy?» lo canzonò Harry,
cogliendo il
suo momentaneo assentarsi tra i pensieri.
«Tranquillo, Potter, almeno la lingua la uso per parlare io,
non
come i tuoi cari amici che la usano per leccarti il culo!»
ghignò nella sua
direzione scoccando occhiate alla Mezzosangue e a Lenticchia.
«Harry, non ne vale la pena, lascia perdere!»
insisté Hermione,
trascinando lontano il suo amico.
Hagrid aveva iniziato a spiegare la lezione che li attendeva e, per
il poco che aveva sentito, non sembrava affatto una tranquilla e sicura
ora
quella che avrebbero trascorso.
«Sì, insomma, oggi porterete a spasso questi cosi
carini, sì, e ci
darete loro da mangiare, ci darete, cercate di trovare qualcosa che gli
ci
piace, a questi cosini innocui!» disse Hagrid tutto
orgoglioso.
«Cosa?! Portare a spasso questi cosi?»
ribattè Malfoy, «saremo noi
il loro spuntino!»
«Paura Malfoy? Tranquillo, sei talmente magro che con te non
mangerebbero niente!» gli rispose Ron.
«Stai sicuro, Weasley, che correranno da te visto quanta
carne hai
da offrirgli!» disse, zittendo il peldicarota.
«Questi stupidi cosi, mi
mangeranno vivo, stupido guardiacaccia mezzogigante!»
borbottò a sè stesso.
«Malfoy ha ragione, non mi sembra che questi Schiopodi
Sparacoda
siano molto affidabili...»sentì la Granger
rispondere agli altri due.
«Hermione, come puoi dar ragione a Malfoy?» le
disse Harry
preoccupato.
«Ti sei ammattita per caso? Miseriaccia!» aggiunse
Ron.
«Oh, insomma, smettetela di fare i bambini, se ha ragione, ha
ragione! E questa volta ha effettivamente ragione! Questi animali
finiranno per
mangiare noi!» e chiuse lì il discorso, zittendo i
due compari che ora se ne
stavano a fissarla come dei pesci fuor d'acqua, increduli.
«San Potter e Lenticchia hanno perso la lingua?» li
prese in giro,
ridendosela con Tiger e Goyle.
Che razza di idioti, coraggiosi,
certo come no! Spero che questo
stupido animale mangi Weasley e tutta la sua ciccia, così ce
lo leveremo dai
piedi per una buona volta!
Draco Malfoy poteva aggiungere alla
lista delle cose che non
sopportava anche gli Schiopodi Sparacoda. Era stata, di gran lunga, la
peggiore
lezione di Cura delle Creature Magiche dopo quella alquanto noiosa
sugli
Asticelli: avevano appurato che quei cari ed innocui animaletti erano
soltanto
repellenti. Purtroppo per le sue aspettative, il suo Schiopodo non
divorò Weasley
e nemmeno qualche altro inutile Grifondoro. L'unica cosa che aveva
imparato da
quell'ora passata a maledire il mezzogigante, era che la Mezzosangue
poteva
essere esclusa dalla sua lista di cose che non sopportava: di certo non
era la
piccola amica ai piedi del grande San Potter che si aspettava.
Togliere la Granger dalla lista? Ma
che mi viene in mente?! Assolutamente
impossibile! Capelli orribili, denti da castoro, secchiona sbruffona,
perfettina,
chi mai la vorrebbe? Per non parlare del suo sangue sporco! No,no,no!
Rientra a
pieno titolo nella lista, devo solo spuntare qualcosina, niente di
che...
***
...
Siamo
giunti alla fine dei primi due missing moments, sono abbastanza brevi,
ma ciò che mi interessava era focalizzarmi sui pensieri di
Draco e Hermione, su piccoli episodi che sarebbero potuti benissimo
succedere durante il quarto anno ad Hogwarts. Spero che non risultino
OOC, perchè dal mio punto di vista non lo sono e si
inseriscono bene nel mondo della nostra Rowling!
Spero anche che vi sia
piaciuto e che recensiate scrivendomi qualsiasi cosa vogliate! :)
Alla prossima, Andrea
S. :)
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