Motivazioni

di Andrea S
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Motivazioni I ***
Capitolo 2: *** Motivazioni II ***



Capitolo 1
*** Motivazioni I ***


motivazioni I

 

Presento la mia nuova storia a capitoli. L'idea mi è stata data da un contest sul forum di EFP. Non ho mai partecipato a questo genere di competizioni prima d'ora e devo dire che non mi è andata molto bene, ma comunque l'importante è provarci. La mia storia non è piaciuta alla persona che ha indetto il contest, a voi piacerà? :)

Spero con tutto il cuore di sì, perchè è un'idea a me molto cara. In un periodo in cui è molto facile scrivere Dramione e molto più facile ancora scrivere drabble e pubblicarne una al giorno, io mi sono cimentata in una vera e propria Long-Fic, con tutte le problematiche e le difficoltà che si incontrano. Non ho nulla in contrario ad una drabble ben scritta, il problema sta nel modo e nel fine con cui viene scritta: proprio come la storia che vado a presentare oggi.

Motivazioni è il titolo, quante problematiche ci sono tra due persone come Draco e Hermione? Infinite, penserete. Bene, io ho raccolto le principali e ho descritto come vengono puntualmente smentite dai due protagonisti, arrivando non a trovare punti in comune tra di loro, ma bensì ad eliminare alcune delle motivazioni per cui tanto si odiavano a vicenda.
Buona lettura e recensite, vi occupa soltanto un minuto del vostro tempo, fate un'opera buona :)





« motivazioni I »

 Draco/Hermione

 

 

E' insopportabilmente Serpeverde.

C'erano poche cose che Hermione Jane Granger sopportava meno di un compito a sorpresa di Pozioni per cui non aveva fatto come minimo tre ripassi: la prima era prendere un voto inferiore a Eccezionale in qualsiasi materia, la seconda era sentire la voce squillante di Lavanda Brown di primo mattino che ululava smancerie al suo nuovo amante di turno, la terza era la totale e più infima disonestà, qualità assai ricercata nella casa dei Serpeverde.  Hermione non era di certo il tipo di persona che giudicava alla prima occhiata, che in base alla sua prima impressione decideva se dare confidenza o segnare sul libro nero e mai più considerare il povero malcapitato. Era, anzi, una di quelle ragazze che cercava di approfondire e che, come se si trattasse di un libro, tentava di studiarlo in tutte le sue sfaccettature, così da capire in pieno una persona. Terminato lo studio però, non si sbagliava mai sulle conclusioni a cui era giunta. Quindi non era nel torto, quando ,dopo quattro anni di conoscenza, affermava che Draco Malfoy incarnasse l'animo Serpeverde più di chiunque altro, disonestà in primo luogo. Cercava di tenerlo a mente anche in quel preciso istante, mentre il professor Piton la metteva in coppia con il ragazzo per lavorare all'antidoto di verifica. 

Dannato Piton, dannato Malfoy, proprio oggi quell'oca di Lavanda doveva prendere l'influenza? Scommetto tutte le piume di Scrivenshaft che sta sbaciucchiando quello stupido del suo nuovo ragazzo, che schifo. E poi questa novità del lavoro a coppie cos'è? "Dobbiamo velocizzare i tempi", si certo professore, più semplicemente la colpa dei pessimi voti che prenderanno i suoi amati Serpeverde perchè incapaci finirà tutta addosso a noi!

«Hai intenzione di borbottare ancora per molto, Granger?»

Stupido, stupido Malfoy.

«Senti bene Malfoy, non ho alcuna voglia di prendere un brutto voto a causa tua, per cui se non ti dispiace io inizio a lavorare, prima che sia troppo tardi! E se hai intenzione di startene lì a guardare senza muovere un singolo dito, bene, per me non fa differenza, me la posso benissimo cavare da sola senza che tu ti metta in mezzo cercando di ostacolarmi per farmi fare una pessima figura!» gli disse, tutto d'un fiato e puntandogli minacciosamente il dito contro. 
«Ma che diavolo ti prende, Granger?!» rispose sconvolto Malfoy. 
«Mi prende che so come funziona il tuo cervello Malfoy e non ti lascerò sabotare il mio antidoto solo perchè tu sei il cocco del professore e in ogni caso prenderesti una A! La tua disonestà tienitela in tasca!» Hermione borbottò questa frase più a sè stessa che in direzione del ragazzo, presa com'era a prendere tutti gli ingredienti che le servivano dall'armadio delle dispense. Riversò con stizza tutto il materiale sul tavolo da lavoro e prese a riempire il calderone con mezzo litro di acqua distillata. Far bollire per due minuti, incidere 2 semi di fuoco freddi con un solo taglio e versare il liquido ottenuto nel calderone. Mentre leggeva le istruzioni, una prima esplosione le confermò che Seamus aveva già dato prova delle sue abilità di pozionista, immaginava soltanto come stesse procedendo l'antidoto di Neville. 
Versò il liquido nel calderone e si allontanò, lasciandolo scoppiettare per un po'. Prima che potesse leggere le istruzioni successive, Malfoy le mise davanti alla faccia gli otto pungiglioni di Billywig perfettamente pestati ed incisi. Si voltò per fulminarlo con gli occhi. 
«Come osi tentare di sabotarmi? Malfoy!» 
«Non ti sto sabotando, stupida Mezzosangue!» bisbigliò con rabbia tra i denti. Hermione fece finta di non sentire l'epiteto con cui si era rivolto a lei.

Non ne vale la pena, Hermione, lascia perdere, fai correre, respira, l'ora è quasi finita.

«Si dà il caso che io non mi fidi di voi Serpeverde, siete sempre pronti a dire bugie e a tradire nemici e amici, siete infimi e assolutamente disonesti con chiunque! E si dà il caso, Malfoy, che tu sia il Serpeverde per eccellenza e non mi sbaglio mai sulle mie conclusioni!» 
«Non ti ritieni forse, Granger, la strega più intelligente qui dentro? Non mi dire che non sai riconoscere del Billywig da, non so, dei Banfelli?» le disse con un sopracciglio alzato. Hermione, combattuta tra la sua coscienza che le diceva di non fidarsi dei disonesti e l'ovvietà con cui aveva constatato che effettivamente Malfoy aveva eseguito correttamente il secondo passo per l'antidoto, prese i pungiglioni frantumati e li aggiunse al calderone, mescolando con cura. 
«Non pensare che sia perchè mi fido di te, Malfoy! Lo faccio soltanto perchè così il professor Piton non avrà motivo di togliermi dei punti perchè non ti ho lasciato collaborare!» I capelli che le si increspavano sempre di più dalla rabbia e dal vapore che saliva dal calderone. 
«Ok, ho recepito il messaggio, non ammetterai mai che Malfoy-il-Serpeverde-più-infimo-di-tutti ti stia effettivamente aiutando e anzi, sia molto bravo!» ghignò l'altro. 
Hermione lo guardò un'altra volta, avrebbe urlato per il fastidio che le provocava doverci lavorare assieme, ma si trattenne e iniziò nuovamente a borbottare a denti stretti complimenti poco carini per Malfoy, mentre lui, chissà per quale oscuro motivo, continuava a tagliuzzare, frantumare, pestare gli ingredienti restanti.

Stupido Malfoy, stupido, stupidissimo Malfoy! Stupido, stupidissimo professor Piton! Stupida, stupidissima me, che mi faccio sabotare e raggirare dal primo Serpeverde che incrocio!

Hermione Granger non era una di quelle persone che giudicava a prima vista, lei aveva l'occhio dell'osservatrice e non arrivava mai alle conclusioni sbagliate dopo un'attenta analisi. Solo non capiva perchè, dopo aver catalogato Malfoy come il più infimo delle Serpi, il più disonesto tra gli uomini e il più stupido tra gli esseri viventi, riusciva grazie al suo aiuto a prendere, per la prima volta nella sua vita, una A in Pozioni.

 

*** 

 

E' odiosamente Grifondoro.

Draco Malfoy non si considerava un santo e nemmeno lui stesso cercava di risultare tale agli occhi della gente. Non era il tipo di persona che, con il tempo, migliorava il proprio carattere e non voleva nemmeno tentare di farlo, gli andava assolutamente bene così. Viziato, spocchioso, arrogante, infimo, erano probabilmente gli aggettivi che la maggior parte degli studenti di Hogwarts gli affibbiava, ma a lui non importava granchè. C'erano cose, invece, che Draco Malfoy sopportava molto meno di essere additato per i corridoi: la prima era la voce di Pansy Parkinson che lo perseguitava ad ogni angolo della scuola, la seconda era perdere una partita di Quidditch, la terza erano i Grifondoro. Il loro essere sempre così giusti, onesti, coraggiosi, faceva venire il voltastomaco a Draco ogni volta che ci pensava. Ma non era solo la casata dei Grifondoro che non sopportava, c'era qualcosa di peggio, molto peggio: il Trio dei Miracoli e la loro assurda convinzione di poter salvare il mondo sempre e comunque. 

Cercava di tenerlo a mente mentre si avviava con Tiger e Goyle all'inutile lezione di Cura delle Creature Magiche. In lontananza poteva già vedere sul limitare della Foresta Proibita il testone di Hagrid, se solo suo padre avesse saputo che facevano ancora insegnare quell'inutile mezzogigante... 
«Spostati Potter» sputò in faccia ad Harry, regalandogli una spallata per ricordo. 
«Dai Harry, lascialo perdere» sentì la Granger che sussurrava al Prescelto.

Che pena, quanto gli lecca i piedi a San Potter?! "Oooh, Potter, salvaci tu, mio salvatore, sei così buono e giusto e coraggioso!" Bleah, che schifo! Sempre a dargli ragione su tutto, Harry di qua, Harry di là... Giuro, un altro anno così e dico a mio padre di mandarmi a Durmstrang!

«Cos'è, hai perso la lingua Malfoy?» lo canzonò Harry, cogliendo il suo momentaneo assentarsi tra i pensieri. 
«Tranquillo, Potter, almeno la lingua la uso per parlare io, non come i tuoi cari amici che la usano per leccarti il culo!» ghignò nella sua direzione scoccando occhiate alla Mezzosangue e a Lenticchia. 
«Harry, non ne vale la pena, lascia perdere!» insisté Hermione, trascinando lontano il suo amico. 
Hagrid aveva iniziato a spiegare la lezione che li attendeva e, per il poco che aveva sentito, non sembrava affatto una tranquilla e sicura ora quella che avrebbero trascorso. 
«Sì, insomma, oggi porterete a spasso questi cosi carini, sì, e ci darete loro da mangiare, ci darete, cercate di trovare qualcosa che gli ci piace, a questi cosini innocui!» disse Hagrid tutto orgoglioso. 
«Cosa?! Portare a spasso questi cosi?» ribattè Malfoy, «saremo noi il loro spuntino!»
«Paura Malfoy? Tranquillo, sei talmente magro che con te non mangerebbero niente!» gli rispose Ron. 
«Stai sicuro, Weasley, che correranno da te visto quanta carne hai da offrirgli!» disse, zittendo il peldicarota. «Questi stupidi cosi, mi mangeranno vivo, stupido guardiacaccia mezzogigante!» borbottò a sè stesso. 
«Malfoy ha ragione, non mi sembra che questi Schiopodi Sparacoda siano molto affidabili...»sentì la Granger rispondere agli altri due. 
«Hermione, come puoi dar ragione a Malfoy?» le disse Harry preoccupato. 
«Ti sei ammattita per caso? Miseriaccia!» aggiunse Ron. 
«Oh, insomma, smettetela di fare i bambini, se ha ragione, ha ragione! E questa volta ha effettivamente ragione! Questi animali finiranno per mangiare noi!» e chiuse lì il discorso, zittendo i due compari che ora se ne stavano a fissarla come dei pesci fuor d'acqua, increduli. 
«San Potter e Lenticchia hanno perso la lingua?» li prese in giro, ridendosela con Tiger e Goyle.

Che razza di idioti, coraggiosi, certo come no! Spero che questo stupido animale mangi Weasley e tutta la sua ciccia, così ce lo leveremo dai piedi per una buona volta!

Draco Malfoy poteva aggiungere alla lista delle cose che non sopportava anche gli Schiopodi Sparacoda. Era stata, di gran lunga, la peggiore lezione di Cura delle Creature Magiche dopo quella alquanto noiosa sugli Asticelli: avevano appurato che quei cari ed innocui animaletti erano soltanto repellenti. Purtroppo per le sue aspettative, il suo Schiopodo non divorò Weasley e nemmeno qualche altro inutile Grifondoro. L'unica cosa che aveva imparato da quell'ora passata a maledire il mezzogigante, era che la Mezzosangue poteva essere esclusa dalla sua lista di cose che non sopportava: di certo non era la piccola amica ai piedi del grande San Potter che si aspettava.

Togliere la Granger dalla lista? Ma che mi viene in mente?! Assolutamente impossibile! Capelli orribili, denti da castoro, secchiona sbruffona, perfettina, chi mai la vorrebbe? Per non parlare del suo sangue sporco! No,no,no! Rientra a pieno titolo nella lista, devo solo spuntare qualcosina, niente di che...

 

***

...


Siamo giunti alla fine dei primi due missing moments, sono abbastanza brevi, ma ciò che mi interessava era focalizzarmi sui pensieri di Draco e Hermione, su piccoli episodi che sarebbero potuti benissimo succedere durante il quarto anno ad Hogwarts. Spero che non risultino OOC, perchè dal mio punto di vista non lo sono e si inseriscono bene nel mondo della nostra Rowling!
Spero anche che vi sia piaciuto e che recensiate scrivendomi qualsiasi cosa vogliate! :)

Alla prossima, Andrea S. :)


 
 

 

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Capitolo 2
*** Motivazioni II ***




Sono tornata con il secondo capitolo di questa long fic senza pretese, altri due missing moments di Hermione e Draco che li porteranno ad alcune interessanti rivelazioni! Leggete per scoprirne di più :)
Ringrazio anche le persone che mi hanno recensito, che hanno messo questa storia tra le seguite/ricordate/preferite!
Grazie di cuore davvero!

«motivazioni II»

 


E'  ridicolmente  stupido.

Calma, Hermione, calma!

Stava tamburellando con le dita sul banco almeno da cinque minuti, in attesa del verdetto.

Stai tranquilla, andrà tutto bene...

La Professoressa McGranitt camminava spedita lungo l'aula, passando tra le file di alunni seduti in attesa. I fogli si distribuivano mano a mano che procedeva, svolazzando tra le mani di un disperato Paciock, di una indifferente Lavanda, di un rassegnato Ron, e infine uno di questi si posò davanti agli occhi di Hermione. Il suo cuore perse un colpo, chiuse e aprì le palpebre un paio di volte per accertarsi di aver letto correttamente, forse aveva mangiato pesante a colazione e ora ne stava subendo le conseguenze avendo allucinazioni da mal di stomaco. Aveva letto che erano molto comuni a chi soffre di stress e si sfoga con il cibo... A dire la verità era solo una scusa, se l'era appena inventato.

Alzò le mani tremanti e avvicinò il compito di Trasfigurazione: lì, con una calligrafia nitidissima e rosso fuoco, se ne stava la sua più temibile paura.

"B".

Non ci poteva credere. Ripercorse mentalmente i giorni precedenti il compito, i molteplici ripassi li aveva fatti, gli appunti li aveva trascritti correttamente, le lezioni le aveva seguite scrupolosissimamente. Niente, Hermione Granger aveva toppato in Trasfigurazioni.

Ora, nemmeno nell'angolo più remoto della sua mente trovava spazio l'idea di un possibile errore nella materia che prediligeva, ma era ancora sopportabile l'accaduto. Certo, le sarebbero serviti un paio di mesi per riprendersi, ma lo avrebbe superato. Non era forse la strega più brillante della sua età? Il macigno che rappresentava quella "B" nel suo stomaco, quindi, era ancora digeribile confrontato con ciò a cui stava per assistere il suo occhio vigile.

La professoressa McGranitt aveva fatto svolazzare l'ultima fila di compiti corretti, uno di questi dritto nelle mani di Malfoy. Lui, già rassegnato alla solita "C", per non parlare di quella "D" che solo a ripensarci si sarebbe buttato giù dalla Torre di Astronomia, per un attimo perse l'equilibrio e stava per capitombolare dalla sedia spiaccicando il suo muso da furetto sul pavimento di marmo se Pansy Parkinson non l'avesse acchiappato prontamente per un braccio.

«Ho preso una A!» si sentì un boato ed Hermione sperò con tutto il suo cuore fosse stato frutto dell'indigestione mattutina di succo di zucca. Malfoy l'aveva battuta, perdipiù su un terreno a lei favorevole e non su un campo di Quidditch a cavallo di una maledettissima scopa.

Non ero la strega più brillante della mia età?! Draco Malfoy, una A! E' inconcepibile: lui, stupido e ignorante com'è! Ma di certo non posso insinuare che la McGranitt possa aver sbagliato valutazione, la professoressa non sbaglia mai...E quindi?! "E quindi, Hermione, non è stupido come pensavi", così mi dice la coscienza... Oh, ma zitta un po' tu!

Poteva passare che qualcosa le era andato storto, poteva passare che magari aveva copiato male due righe di appunti, ripensandoci poteva essere stato quel pomeriggio in Sala Comune quando Ron le aveva accidentalmente versato la Burrobirra comprata ad Hogsmeade sulla pergamena, poteva anche passare che aveva preso una stramaledetta B, ma di una cosa era sicura: non poteva assolutamente mandare giù il fatto che quell'essere ignorante e stupido come un caprone avesse preso una dannatissima A!

 

 ***

 

E'  nauseantemente  so-tutto-io.

«Hermione, potresti passarmi gli appunti della lezione?»

«Scusami, Hermione, non è che mi spiegheresti la consegna per il compito di Pozioni?»

«Hei, Herm, ti scoccia se do una sbirciata alla pergamena di Trasfigurazione per domani?»

Queste erano le voci che inseguivano la Granger giorno e notte, le uniche voci, a dire la verità, che Malfoy sentisse dirette a lei. Di una cosa era certo: quella ragazzina si gongolava nel ricevere tutte quelle attenzioni, non vedeva l'ora di alzare quella mano per rispondere ai professori, di ribattere saccentemente quando qualcuno sbagliava, di mettersi in bella mostra per essere una nauseante so-tutto-io. Certo, Malfoy pensava anche che le secchione come lei servissero a qualcosa, ma in questo caso di sicuro a lui non ne tornava niente in tasca, non uno straccio di copiatura. D'altronde non poteva certo permettersi di chiederle i compiti sottobanco, era una Grifondoro! Tutto ciò che ci guadagnava, dal suo essere così petulantemente ligia allo studio, era un gran mal di testa a fine giornata, uno di quelli che nemmeno Madama Chips riusciva a curare con qualche strano intruglio.

Oh, ti prego Salazar Serpeverde, falla smettere all'istante! Altro che basilisco, qui ci vuole un esercito di anaconde per tenerla zitta!

«...no, Ron, stai sbagliando tutto! »

«Granger, quando la smetterai di fare la secchiona e vantarti in giro per la scuola?» le disse Malfoy con disprezzo mentre uscivano dall'aula del professor Ruf.

«Per tua informazione, non mi sto assolutamente vantando! Sto solo aiutando Ron, ma tu questo non lo puoi capire!» rispose lei, dagli occhi sembrava le uscisse fumo.

«Cosa, Granger? Non posso capire com'è essere una so-tutto-io o come ci si sente ad essere ignorati dal ragazzo dei tuoi sogni?» la prese in giro, facendosi spalleggiare dalle risate grosse di Tiger e Goyle.

«Andiamo via, Hermione» le sussurrò Harry, prendendola per un braccio e allontanandosi da Malfoy.

«La verità fa male, Potter?» gli urlò dietro Draco, prima che sparissero dalla loro vista, sfidando la Granger a sostenere il suo sguardo strafottente.

Ridicoli, scappano perchè sanno che ho detto una sacrosanta verità! E quella stupida della Granger dovrà darci un taglio con le sue manie di protagonismo, perchè nemmeno la Legge Magica mi potrà fermare dall'usare una maledizione su quell'oca...

«Che diavolo ci fate ancora qui, stupidi imbecilli?» sputò addosso a Tiger e Goyle, che si dileguarono immediatamente lasciandolo solo nel corridoio. Si avviò con passo strascicato verso il passaggio che lo avrebbe portato direttamente nei sotterranei, risparmiando fastidiose rampe di scale che avevano la predisposizione di cambiare solo quando ci saliva lui. Si fermò, però, sentendo un singhiozzo strozzato che proveniva da un bagno lì vicino e deviò il suo percorso deciso più che mai ad origliare qualche ridicolo segreto di qualche ancora più ridicola matricola grifondoro.

«...stupida, Hermione sei una stupida! Fare la secchiona dalla mattina alla sera, in cambio di cosa? Sto stancando tutti, devo smetterla... E' inutile tentare di cambiare la tua sorte di... mezzosangue, Hermione, sì, inutile, finchè persone stupide come Malfoy non si rendono conto che è per colpa loro che tu ora sei così, così, così fastidiosamente secchiona! Non capiranno mai che lo faccio solo per dimostrare di essere al loro stesso livello, mai...>

Malfoy si voltò e corse verso i sotterranei, al sicuro da quelle stupide rivelazioni inutili.

 

***


Se siete arrivati fino a qui, GRAZIE! 

Fatemi sapere che ne pensate di questo piccolo capitolo, aspetto anche critiche! Chiedo anche la vostra opinione per quanto riguarda le votazioni ad Hogwarts: per gli esami sappiamo benissimo che vengono usati i voti da Eccezionale fino a Troll, ma durante l'anno? Usano le normali votazioni inglesi? Aiutatemi a porre fine a questo dubbio allucinante ahah

Alla prossima :)

Andrea S.

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