Il rumore dei pensieri

di CherryBlossomHime97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alex ***
Capitolo 2: *** Paul ***
Capitolo 3: *** Jusepè ***
Capitolo 4: *** Carles ***
Capitolo 5: *** Dary ***



Capitolo 1
*** Alex ***


In quel momento nella mia testa echeggiava solo un nome, tutti i miei pensieri si annullavano di fronte al suo ricordo, perché non era mio? Potevo solo bisbigliarlo, quel nome, nel silenzio della mia stanza, anche se ogni quadro, ogni volto, ogni paesaggio mi ricordava Alex.

Ed era in quel silenzio interrotto solo dal rumore assordante di brevi pensieri, che a tratti il mio cuore mancava un battito, ricordando i suoi occhi, ricordando una domanda che gli posi un po’ di tempo fa

Quanto tempo serve per innamorarsi? Un attimo – mi rispose prontamente. -Ma- continuai io più seriamente- basta anche un solo sguardo.

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Capitolo 2
*** Paul ***



"E dimentico anche quel che assaggio 
Oh si, credo che mi faccia sorridere 
L'ho trovato difficile, difficile da trovare 
Oh beh, in ogni caso, non importa"

[cit : Nirvana Smells like Teen Spirit - Traduzione]

 
 

Ero nervosa sta mattina. Ma non è una buona giustificazione per trattare male qualcuno, ad ogni modo, sono nervosa anche adesso.

Sono arrabbiata con lui, e con il mondo intero per avermi fatto arrabbiare con lui.

Sentirsi come un giunco solitario nel deserto, avere bisogno di acqua, ma non trovare neanche una nuvola nel cielo. O forse, una nuvola, lontana si intravede all’orizzonte ma è troppo distante da noi. O forse siamo noi che viviamo in una porzione di cielo troppo distante, forse sbagliata. Quale colpa può averne quella nuvola se la sua tiepida pioggia non rinfrescherà mai i nostri petali, se quella pioggia non si trasformerà mai nella nostra linfa vitale.


Ad allora ci si arrabbia. E si finisce col farlo con tutti, con lui. E magari le sue gocce ci bagnano, ma per noi non sono abbastanza, o forse desideriamo la pioggia di una nuvola più nera. Più nera, come il colore della notte, durante la quale noi poveri giunchi troviamo sollievo, allontanati dalla luce di un sole troppo caldo.

Ed usiamo la nostra scusa preferita : ma questo non è il mio ambiente naturale, questo non è il mio cielo con le mie stelle.

Ad ogni modo non so davvero quali siano le ragioni che ci portano ad essere in una sezione di cielo sempre più distante da quella della nostra nuvola, ma questo è il segnale che non è quella giusta. La sua acqua non ci disseterà mai completamente.


Ma prima o poi tutti troveremo acqua, e non bisogna accontentarsi delle poche e tardive sorgenti. Non bisogna avere paura di essere un giunco nel deserto, perché dobbiamo aspirare ad assaggiare l’acqua del cielo, l’acqua della nuvola che amiamo.





Spazio Autrice : Voglio ringraziare Ilary98 *-* gentilissima e Vagnona94 sono felice di aver inquadrato la tua situazione :)
Ringrazio tutti coloro che danno un'occhiata o leggono soltanto :D , Bhe ci vediamo presto... spero che man mano riuscirò ad allungare le storie... sono accettati tutti gli spunti su qualunque situazione :D
Fly

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Capitolo 3
*** Jusepè ***


“C’era lui diario, come ogni mattina del resto, nell’aditorium della scuola, lui c’era…ed è bellissimo, ha un sorriso fantastico ed dentro di me arriva la primavera, e le prime rose sbocciano … ci siamo salutati, come ogni mattina del resto, mi sono lamentata un po’ ad alta voce della scuola, e lui rideva, l’adoro quando ride,e credimi ride spesso. Quando suona la campanella tutto finisce, come ogni mattina del resto…saliamo le scale insieme, lui mi spinge leggermente verso la mia classe ed io entro…ed è qui che le rose appassiscono e sono in preda alla mia solita ansia…l’ansia afferma che è tutto sbagliato, forse dovrei dargli retta, ma sono troppo masochista per farlo, benché io sappia la verità, la verità si sa sempre ”



   Piango e rido insieme mentre leggo la prima pagina del mio primo diario. È stata scritta circa un anno fa. Il mio lui, il lui di un anno fa, non c’è più, o meglio, non è più in me o almeno non è più mio. La distanza distrugge, ed io colpevole di uno dei peccati più grandi: l’indifferenza, ho distrutto tutte le rose.

Lui non mi calcolava minimamente in quel senso, e tutte le illusioni, i sogni che mi ero fatta su di noi erano stati spazzati via, asciugati via da un vento troppo freddo, come lacrime su di un viso troppo stanco. Ad ogni modo, tuttora in me vive il ricordo del suo sorriso, ed ancora adesso quel sorriso oscura i sorrisi di tutti gli altri. Il mio cuore è perciò cieco. Per questo ho imparato a vivere con due cuori.

Non che lui non mi piaccia, ma l’intensità è cambiata. Il mio secondo cuore mi permette di vivere, di ignorarlo, di sorridere anche quando non c‘è lui. Ovviamente lui non si è accorto di niente, per lui siamo sempre è stati solo amici. E saremo sempre e solo questo, ora non mi faccio più illusioni.
Ognuno ha le illusioni che si conquista, così recita una canzone di L’Aura, ad ogni modo, io ho perso tutte le guerre, e non ho più diritto di conquista.

   



*Angolo autrice:
Non pesno che smetterò di ringraziare Ilary98, perchè mi sta davvero facendo venir voglia di scrivere, tutto questo è anche per le persone come lei, innamorate follemente dell'amore (almeno spero di averci azzaccato xD). Grazie a tutti quelli che leggono... 
Fly

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Capitolo 4
*** Carles ***




Gli piacevo. Punto. Era un dato di fatto. Era chimica, come l’acqua formata da H2O o i legami che si formavano tra gli atomi di cloro e sodio.

Ma io e lui non eravamo due molecole. Io non riuscivo a combinarmi con lui. Io ero giusta per lui. Ma lui non era giusto per me. Non mi piaceva, e come si sol dire, al cuor non si comanda. Non c’èra chimica fra noi.

Ma perché non riuscivo a d innamorarmi di lui? Semplice, c’era il mio vero lui. Solo che il v.Lui non lo sapeva. Era una terribile condanna, un orribile fardello: sapere di piacere a qualcuno e farlo soffrire perché i proprio occhi vedono solo v.Lui, ed essere totalmente e inconsapevolmente consapevole di tutto ciò.

Un giorno, per la centesima volta mi mandò un messaggio, all’una di notte, di quelli che quando sono mandati dalla persona amata sciolgono il cuore e mozzano il respiro. Mi chiese
-         Perché quando sono con te il mio cuore aumenta un battito?-

Rimasi totalmente spiazzata. Cosa dovevo rispondere? Voi cosa avreste risposto?. Così saggiamente e codardamente chiusi la casella dei massaggi e spensi il telefono. Era tardi, si poteva benissimo credere che stessi già dormendo.

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Capitolo 5
*** Dary ***





Cammino su e giù lungo la pista di questo assurdo campo da corsa. E penso a lui. Ma i miei pensieri non si fermano al suo sguardo, no, sono persi nei pensieri della gente.

Non avete paura, di quello che pensano gli altri del vostro lui, mai? .
Vorrei odiarmi per questi pensieri, ma non ci riesco, la convinzione dell’apparire è radicata nella mia mente e allontana da me il sentimento di un amore acerbo che forse non è neppure nato.


Forse era così: mi stavo immaginando tutto.

Ma mentre correvo, tutte le volte che mi faceva ridere, no, la sensazione di piacergli non poteva essere solo una sensazione, non ero ancora arrivata a quel livello di stupidità. Ma ero abbastanza stupida da pensare che quel ragazzo che mi faceva tingere ogni volta le guance di rosso non sarebbe piaciuto alle mie amiche…

E allora, mi bloccavo, avevo paura di andare avanti, avevo paura del giudizio degli altri.

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