I Wanna Be The Puella Magi di Justice Gundam (/viewuser.php?uid=1338)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Il mondo di The Kid ***
Capitolo 3: *** Assalto al castello ***
Capitolo 4: *** Sayaka all'attacco ***
Capitolo 5: *** Il mistero delle streghe ***
Capitolo 6: *** Il globo alla rovescia di Turvia ***
Capitolo 1 *** Inizio ***
IWBTPM-01
I Wanna Be The Puella Magi
Una fanfiction crossover (I Wanna Be The Guy - Puella Magi Madoka Magica)
scritta da: Justice Gundam
Benvenuti!
Questa che state per leggere è, più che una fanfiction, un piccolo
esperimento... un crossover tra il famoso anime Puella Magi Madoka Magica e il
videogioco indie I Wanna Be The Guy! Sì, un crossover tra due cose che non
potrebbero avere di meno in comune! Lo so, so, è una pazzia... quindi, non
prendetela troppo sul serio! Voglio solo vedere come va! Diciamo che è un sequel
della mia storia precedente, "I Wanna Be The Fanwriter"... e avrà diversi punti
di connessione con essa! Preparatevi, ci aspetta un viaggio ai confini
dell'impossibile!
Puella Magi Madoka Magica è di proprietà di Gen Urobuchi, mentre I Wanna Be
The Guy è di propretà di... beh, chiunque sia il pazzoide che l'ha creato e ha
pensato di dare al mondo un videogioco tanto nostalgico e difficile!
Per adesso, godetevi il primo capitolo... e vedrete che, anche se potrà
lasciarvi confusi a tratti, tutto risulterà chiaro più avanti!
A presto!
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Inizio
"Tsk... questa dannata Strega mi sta dando del filo da torcere!" esclamò
Kyoko Sakura, evitando per un soffio una serie di tentacoli neri e nodosi che la
strana e orrenda creatura stava usando per cercare di avvinghiarla. Con un
unico, preciso e letale colpo di lancia, la Puella Magi dai capelli rossi tagliò
la viscida appendice, che cadde a terra agitandosi ancora per qualche istante,
come un serpente impazzito, prima di immobilizzarsi e trasformarsi in una pozza
di materiale in disfacimento, che evaporò pochi secondi dopo. Sfortunatamente,
la situazione per le Puellae Magi non era migliorata di molto - erano ancora
intrappolate nella zona di realtà alterata che la strega e i suoi famigli
usavano per diffondere la loro influenza corruttrice. E questa strega, in
particolare, si stava rivelando molto difficile da affrontare - niente più che
una enorme sacca di carne nerastra e macilenta che pulsava lentamente, con
innumerevoli tentacoli che spuntavano da entrambi i lati, e circondata da degli
strani famigli, simili a degli embrioni racchiusi in bolle trasparenti che
fluttuavano in aria, le facce contorte in espressioni che non sarebbero state
possibili su un volto umano. Le cinque ragazze, intrappolate nella zona della
strega, avevano già combattuto per un bel po’, per difendersi da quelle strane
creature fluttuanti, e per respingere gli attacchi dell’abominio, e le loro
Gemme dell’Anima stavano già dando segni di corruzione. Dovevano chiudere la
battaglia in fretta, o non avrebbero avuto scampo!
Sayaka Miki, capelli azzurri e spada alla mano, tagliò un altro dei tentacoli
e sferrò un colpo mortale contro uno dei famigli fluttuanti, facendolo sparire
nel nulla… ma altri di quei mostriciattoli iniziarono a fluttuare attorno alle
ragazze e cercarono di colpirle con i loro pseudopodi. Homura e Mami erano
inoltre impegnate a difendere Madoka, l’unica delle cinque ad essere priva di
poteri… e questo non rendeva certo le cose più facili al gruppetto di Puellae
Magi!
"Qui si mette male… non riusciamo ad avvicinarci alla strega, ci sono troppi
famigli attorno a lei!" affermò Tomoe Mami, una biondina che stavafacendo
apparire attorno a sé numerosi fucili a pietra focaia, e li stava facendo
sparare tutti assieme grazie ai suoi poteri, abbattendo una manciata di famigli
ad ogni colpo. Sfortunatamente, i nemici erano così numerosi che non faceva una
grande differenza… altri di quei piccoli mostri venivano costantemente generati
dal corpo della creatura immonda!
Akemi Homura si piazzò vicino a Madoka, che la guardò con fare interrogativo
mentre la sua amica dai capelli neri creava nelle propre mani un fucile da
cecchino e lo imbracciava, prendendo la mira contro la strega mentre Kyoko e
Sayaka cercavano di distruggere i tentacoli dell’abominio. Con sangue freddo
ammirevole, vista la situazione in cui si trovavano, Homura usò il mirino per
cercare il punto debole del mostro… e non appena fu sicura di averlo
individuato, premette il grilletto, e un proiettile partì con un boato, passando
in mezzo a Kyoko e Sayaka – non senza un’esclamazione indignata da parte della
ragazza dai capelli rossi – e colpendo l’orribile strega proprio nel suo nucleo
vitale!
Gli effetti furono immediati: i famigli si ritirarono immediatamente, con un
silenzioso urlo di raccapriccio, e i tentacoli della strega frustarono
freneticamente l’aria tutt’attorno a sé, mentre l’area dimensionale creata dal
mostro collassava rapidamente!
"Sei stata grande, Homura-chan!" esclamò Madoka, sollevata.
Mami abbattè un altro famiglio e si voltò verso le sue compagne, sorridendo
gentilmente. "E’ vero… ma adesso è il caso di prendere il Grief Seed di questa
strega e poi andarcene di qui, prima che questa zona dimensionale crolli del
tutto!"
Sfortunatamente, la strega morente sembrava avere altre idee, ed era decisa a
non andarsene senza portare con sé almeno qualcuna delle Puellae Magi. In un
ultimo guizzo di vita, il mostro fece scattare in avanti i suoi innumerevoli
tentacoli neri e nodosi, e li avvinghiò attorno alle sorprese ragazze magiche,
che cercarono in qualche modo di liberarsi… ma non fecero in tempo, prima che il
corpo della strega implodesse letteralmente, e le ragazze venissero risucchiate
con un potente suono verso il centro del gorgo dimensionale!
"Aaaargh! Maledizione, cosa sta…" iniziò a dire Kyoko, cercando di puntare la
sua lancia contro il terreno in modo da opporsi al risucchio. Ma non c’era
niente da fare… e una alla volta, senza poter fare ricorso ai loro poteri, le
ragazze vennero inghiottite nel vortice e scomparvero assieme ad esso, mentre
nel mondo esterno tutto tornava normale senza che nessuno si fosse accorto della
terribile battaglia appena conclusa.
Un suono sordo, come di un petardo che esplodeva sepolto sotto terra, segnò
la fine di quella battaglia… almeno in una certa dimensione…
In lontananza, una strana creaturina simile ad un gattino rosa sorridente
osservava la scena con i suoi grandi occhi rossi, senza mostrare alcuna
emozione…
********
Beh, che devo dire? Dopo che sono diventato The Guy, la vita andava
decisamente bene… la prima cosa che ho fatto, dopo essere tornato al mio
villaggio natio e aver fatto un po’ di festa con i miei vecchi amici, ho preso
il vecchio castello di The Guy come mia nuova dimora, e ho fatto un bel po’ di
modifiche al tutto…
Prima di tutto, ho pensato che fosse giusto che le persone fossero più
informate circa i pericoli che corrono cercando di conquistarsi il mio titolo di
The Guy… insomma, io sono quasi morto un’infinità di volte prima di farcela…
anzi, qualche volta sono pure morto… e mi sembrava giusto che tutti coloro che
si imbarcheranno in questa impresa fossero avvertiti di quello che li aspetta.
Ho anche fatto in modo di poter attivare e disattivare le trappole del mio
castello a mio piacimento, in modo che le persone da me autorizzate possano
venire a trovarmi senza rischiare l’osso del collo. Hey, solo perché ora sono
l’essere più potente di questo mondo, non ho intenzione di ritirarmi in questo
rudere come un eremita!
A parte questo, ho cercato di pensare a cosa fare adesso che ho tutto questo
potere… e in effetti, ho cercato di trovare qualcosa che potesse occupare il mio
tempo in maniera degna. Per esempio, ho studiato i mondi che esistono al di
fuori di quello in cui si sono svolte le mie vicende… e devo ammettere che sono
rimasto molto sorpreso! Questo piccolo mondo è davvero una goccia nel mare, e
nel resto del creato esistono un sacco di posti meravigliosi, e di creature che
sono molto più forti di me, o del The Guy che ho affrontato tempo fa… Quando è
stato, tre mesi? Beh, in effetti è passato un po’ di tempo da quella grande
battaglia!
Beh, come stavo dicendo… mi sono preso la briga di fare quanta più ricerca
possibile sui mondi che esistono altrove, nel resto del creato… quindi quello
che ho sentito dire appena adesso non mi ha sorpreso più di tanto! Alcuni dei
miei compagni, i guardiani del mio castello che ho assunto nel frattempo, mi
hanno comunicato che si è verificato un evento molto strano poco lontano dal mio
castello, in un punto dove, a mio tempo, ho affrontato uno dei guardiani di The
Guy, il posseente Kraidgief. Stando a quanto mi hanno detto queste mie guardie,
due Tipitimidi della serie di Super Mario che ho promosso al rango di guardie
d’elite – insomma, qualcuno dovrà pur pensare a dare una possibilità di carriera
agli scagnozzi - , cinque ragazze dotate di poteri che qui non si sono mai visti
sono apparse là… e non sembrano aver capito molto bene che cosa sia successo,
tranne per il fatto che sono state trasportate in un’altra dimensione.
Sinceramente, non so nemmeno io cosa sia successo… in questo mondo, non
abbiamo gli strumenti fantascientifici che sarebbero necessari per eseguire un
viaggio dimensionale. Tuttavia, questo è uno sviluppo che non posso certo
ignorare… vuol dire che andrò lì personalmente, e cercherò di rendermi conto di
cosa è successo. Potrebbe voler dire qualcosa di molto importante… forse si sta
avvicinando qualche minaccia al mio mondo, so bene come vanno a finire queste
cose di solito.
Come dite? Ho visto un po’ troppi anime? Beh… sapete com’è, bisogna anche
essere un po’ consapevoli del tipo di fiction di cui si fa parte, se si vuole
sopravvivere. Senza di questo, non sarei mai riuscito a diventare The Guy…
Piuttosto, è meglio che mi sbrighi. Non ho idea di cosa sia successo
esattamente, e non voglio aspettare che succeda qualche catastrofe per
scoprirlo. I Tipitimidi mi hanno detto che due di quelle ragazze – una rossa che
tiene in mano una lancia, e una tipa dai capelli neri e dall’aria distaccata –
potrebbero non essere troppo disposte a collaborare… ma questo non mi
dissuaderà. Devo comunque avvicinarle e cercare di capire cosa sia successo.
Magari, se mi avvicino a loro con un tantino di diplomazia, riesco anche a
cavare qualche ragno dal buco.
"Dove si trovano ora, queste fantomatiche ragazze?" chiedo. "Non si saranno
mosse molto dalla zona che una volta era sotto il dominio di Kraidgief,
vero?"
"No, signor The Guy…" risponde uno dei Tipi Timidi. "Del resto, non sanno
molto di questo mondo, e non hanno idea di cosa aspettarsi e come muoversi."
"Va bene, allora le raggiungo lì… voi restate qui e fate buona guardia,
okay?"
"Sissignore! Buona fortuna!"
"Tranquilli, non avrò bisogno di fortuna per riuscire!" rispondo
cordialmente, per poi prendere un bel respiro e andare alla mia stanza del
teletrasporto (beh, perché mi guardate? Ogni bravo The Guy dovrebbe averne una…)
per raggiungere la zona che, sotto il The Guy precedente, era sotto il controllo
di Kraidgief.
Chissà cosa mi aspetta, con queste cinque nuove arrivate?
Lo scoprirò presto…
***********
"Insomma, che accidenti di posto è questo? Dove siamo capitate?" chiese
irritata Kyoko, guardandosi in giro rabbiosamente mentre lei e le ragazze
cercavano di capire che posto fosse quello. In effetti, non era molto diverso
dalla zona della strega che lei e le sue alleate – alleate, si intende, perché
Kyoko non avrebbe mai parlato delle sue compagne di squadra come di amiche –
avevano annientato un attimo prima. Le ragazze si trovavano all’interno di una
enorme caverna, con il soffitto ad almeno una trentina di metri sopra le loro
teste, illuminata fiocamente da pochi raggi di luce che provenivano da una
località sconosciuta sopra di loro. C’era da impazzire a cercare di capire che
posto potesse essere quello, non assomigliava certo a qualsivoglia posto nella
città di Tokyo!
"Non ne abbiamo… la più pallida idea! Mami-chan, Madoka-chan, Homura-san… voi
non ne sapete nulla, vero?" chiese la ragazzina dai capelli azzurri, guardando
versoi muri rocciosi dello strano posto. "Accidenti, immagino di no…"
Di tutte quante, era chiaramente Homura, la più esperta – per motivi tutti
suoi – in queste cose, ad essere più calma, per quanto non si aspettasse nemmeno
lei quello strano evento. "Non lo so nemmeno io…" disse, dando una mano a Madoka
ad alzarsi. "So per certo che questa è un’altra dimensione… ovvero, un mondo
alternativo che esiste in contemporanea con il nostro, sulla stessa linea
temporale."
"Non sono sicura di aver capito, Homura-chan…" affermò Madoka, scuotendo la
testa in modo da scrollarsi di dosso lo stordimento. "Ma in pratica, tu dici che
adesso ci troviamo… in un altro mondo, vero? Avevo… sentito parlare di cose del
genere, e sapevo che qualcuno riteneva possibile che esistessero questi… mondi
paralleli… ma non era mai stato dato niente per certo!"
"Accidenti…" mormorò Mami, guardandosi in giro con alcuni moschetti che
fluttuavano vicino a lei, pronti a sparare in caso di pericolo. "Immagino che
sia opera di quella strega… ma ora, come facciamo a tornare indietro?"
"E’ quello che sto cercando di capire…" rispose Homura. Un movimento
sospetto, in un angolo della caverna, attirò il suo sguardo acuto, e la
viaggiatrice nel tempo si voltò in quella direzione, puntando una pistola verso
l’essere che si nascondeva nell’ombra. Immediatamente, le altre Puellae Magi si
misero in guardia, ciascuna imbracciando la propria arma, e anche Madoka corrugò
la fronte mentre guardava in direzione dello strano oggetto che si muoveva
nell’oscurità. "Chi sei tu? Fatti vedere!" ordinò Homura, con un tono che non
ammetteva discussioni.
Dalle tenebre uscì qualcosa che nessuna delle cinque ragazze si aspettava: un
ragazzino, dell’apparente età di tredici o quattordici anni, dagli scompigliati
capelli castani e con addosso una tuta intera blu, che portava una grossa
pistola appesa alla schiena, ma che comunque andava avanti tenendo le mani
alzate e aperte, per far vedere che non aveva cattive intenzioni.
"Aspettate." Disse il ragazzino, calmo davanti all’espressione cupa di Homura
e agli sguardi ora minacciosi (nel caso di Kyoko) ora dubbiosi delle altre
ragazze. "Non sono qui per farvi del male… sono qui per darvi una mano! Immagino
che… beh… siate arrivate qui da poco, e non sappiate ancora dove vi
trovate…"
"Per la verità, Homura-san ci aveva detto che questa è un’altra dimensione… o
almeno, per quanto ci capiamo noi di queste cose…" rispose Sayaka, non del tutto
sicura di cosa pensare. Certo, quel ragazzino sembrava inoffensivo, ma Sayaka
conosceva qualcuno che sembrava inoffensivo, e invece…
Il ragazzino annuì. "Capisco… comunque, il mio nome è The Kid… e si può dire
che in questo mondo io sono la persona che ha più autorità, dal momento che ho
il titolo di The Guy… in pratica, l’essere più forte di questo mondo… e sono qui
per aiutarvi, come ho detto! Non so come siate arrivate qui… ma è una cosa che
riguarda anche me, in fondo. Quindi… che ne direste se cercassimo di
collaborare, e capire cosa sta succedendo qui?"
"Non mi fido di te…" disse Homura. "Ma… meglio te di Kyuubey. E va bene. Per
adesso siamo alleati… The Kid."
The Kid sorrise leggermente mentre guardava le ragazze. Kyoko ed Homura non
sembravano per niente convinte, ma se non altro, Madoka, Sayaka e Mami erano ben
disposte. Era un inizio, se non altro…
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Capitolo 2 *** Il mondo di The Kid ***
IWBTPM_02
I
Wanna Be The Puella Magi
Una
fanfiction crossover (I Wanna Be The Guy / Puella Magi Madoka Magica) scritta
da: Justice Gundam
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Capitolo 2 - Il mondo di
The Kid
Certo,
non capita tutti i giorni di essere risucchiate in un mondo che assomiglia molto
ad un videogioco… né capita spesso di incontrare un gruppo di ragazze in grado
in trasformarsi in una sorta di guerriere magiche e combattere i mostri più
spaventosi a colpi di magia. Eppure, era esattamente in questa situazione che
The Kid e le cinque ragazze provenienti dall’altro mondo si erano ritrovati… e
adesso, mentre si incamminavano verso il luogo che The Kid aveva eletto come
propria dimora poco dopo aver sconfitto il precedente The Guy, entrambe le parti
cercavano di sapere quanto più possibile dell’altra, camminando lungo una strada
spianata che si faceva largo nel bel mezzo di un grande complesso industriale
dagli edifici grigi e dal cielo nebbioso. The Kid aveva subito fatto amicizia
con Madoka… e anche Sayaka e Miki
erano state abbastanza affabili. Mentre Homura e Kyoko restavano per lo più
sulle loro, senza dire nulla a meno che non venissero
interpellate.
“Hmm…
e così, questo è un mondo in cui esistono… per così dire… tutti i personaggi e i
mondi che si vedono nei videogiochi d’altri tempi?” stava chiedendo Madoka,
senza riuscire a nascondere la sua meraviglia mentre si guardava in giro. In
quel momento, vicino a loro, stava passando una piccola pattuglia di Tipitimidi
in sella ad alcuni cannoni neri su ruote, che salutarono The Kid alzando una
delle loro mani palmate, e ricevettero dal piccolo eroe un simile cenno di
saluto.
“Esatto…
come potete vedere, ragazze, quelli sono dei Tipitimidi in sella alle loro
Autobomb, che loro usavano in Super Mario Bros 2… o meglio, in Doki Doki Panic!”
disse The Kid, specificando il titolo che aveva il gioco prima di essere
modificato ed importato negli Stati Uniti. “In pratica, qualsiasi cosa faccia
parte dei videogiochi degli anni 80-90 può essere trovato in questo mondo. E
anche qualcosa in più, oserei dire…”
“Beh…”
disse Miki, sfregandosi il mento. “Non è che noi ci intendiamo molto di queste
cose, ma sicuramente Kyoko-chan è più esperta di
videogiochi.”
The
Kid diede un’occhiata alla ragazza dai capelli rossi armata di lancia che
camminava separata rispetto al resto del gruppo, e che non sembrava prestargli
troppa attenzione. “Ehm… capisco.” Affermò, sentendosi un po’ a disagio per il
comportamento di Kyoko e di Homura. “In pratica, quello che voi mi state dicendo
è che esistono queste cose… queste Streghe, voi le avete chiamate… che attaccano
il vostro mondo per motivi ancora non chiari… e che voi quattro vi trasformate
così per affrontarle! Mi sembra una cosa molto interessante… e anche eroica,
sotto un certo punto di vista!”
Homura
interruppe il proprio silenzio, giusto il tempo di rimproverare The Kid per
l’idea sbagliata che si era fatto del ruolo di una Puella Magi, e soprattutto
della sua pericolosità. “Non parleresti così se avessi visto una vera Strega e
sapessi cosa comporta affrontarle.” Disse severamente la Puella Magi più
esperta. “Non dire cose di cui potresti pentirti più
avanti.”
The
Kid rimase abbastanza interdetto dalla reazione di Homura. Non si aspettava che
a lei potesse non piacere l’apprezzamento che lui aveva fatto su di lei… in
fondo, si disse, loro erano un po’ come lui, no? Nel loro mondo, erano delle
eroine, e anzi combattere contro le Streghe gli sembrava uno scopo più
altruistico di quello che aveva avuto lui a suo tempo. In fondo, lui si era
limitato a sconfiggere il The Guy precedente e a prenderne il
posto…
“Homura-chan,
non mi sembra molto carino quello che hai detto…” protestò Madoka. Homura
sospirò, ma non disse nulla, e Madoka decise che era il caso di scusarsi anche a
nome suo. “Ehm… chiedo scusa a nome di Homura-chan… devi capirla, è piuttosto
nervosa, con tutto quello che è accaduto di recente. Siamo stati attaccati da
moltedi queste Streghe, ultimamente, e siamo tutte un po’ nervose… certo, se
anch’io fossi una Puella Magi, magari potrei dare una mano,
però…”
The
Kid si sfregò il mento. Quindi, Madoka, al contrario delle altre quattro, non
era ancora diventata una Puella Magi. Se ne chiese il perché, ma decise di
rimandare a dopo le discussioni e avvertire le ragazze di un altro possibile
pericolo. Ora la zona industriale stava finendo, e lastrada da asfaltata stava
diventando di terra battuta, affiancata da grandi estensioni di prati verdi e da
alberi carichi di frutti, che crescevano anche ai lati della strada. In effetti,
The Kid si accorse che i loro rami ricoperti di foglie stavano facendo ombra… e
su di essi crescevano dei grossi frutti rossi simili a ciliegie
giganti…
“Okay,
ragazze… tenetevi al centro della strada…” avvertì The Kid, facendo cenno al
gruppo di Madoka di non attardarsi sotto l’ombra degli alberi. Quando alcune di
loro, Sayaka in particolare, gli rivolsero uno sguardo interrogativo, e il
giovane eroe non perse tempo a spiegare il motivo del suo consiglio. “Vedete
quei grossi frutti che penzolano dagli alberi? Ecco, quelli sono la minaccia
principale in questo mondo… a parte gli spuntoni che saltano fuori da tutti i
posti possibili ed immaginabili… si chiamano Frutti Deliziosi, e possono
staccarsi dai rami e muoversi in qualsiasi direzione per
colpirvi.”
A
dimostrazione delle parole di The Kid, uno dei Frutti Deliziosi si staccò da un
ramo e cadde al suolo, pericolosamente vicino alla bionda Miki, che si ritirò
con un breve grido di sorpresa e guardò lo strano vegetale che era caduto. “Huh?
Mamma mia, a momenti mi finiva in testa… ma come fa un frutto che sembra anche
così buono da mangiare ad essere così pericoloso?”
“Heheheee…
beh, così vanno le cose, in questo mondo…” affermò The Kid con una breve risata
ironica. “Qui si gioca con regole molto diverse da quelle a cui siete abituate,
quindi è meglio che vi abituate in fretta, se volete durare a lungo!”. Detto
questo, si chinò per raccogliere il Frutto Delizioso e buttarlo
via…
Quando
si ritrovò la lancia di Kyoko puntata alla gola!
“Ah!”
esclamò, ritirandosi di colpo. “Ma… ma che diavolo? Che ti salta in mente,
rossa?”
“Che
cavolo salta in mente a te, cretinetto? Come ti salta in mente di gettare via il
cibo in questo modo?” esclamò Kyoko, raccogliendo il Frutto Delizioso come se
fosse una comune mela. “Accidenti, se non fosse per il fatto che ci servi come
guida in questo strano mondo di videogiochi, ti avrei già trasformato in uno
spiedino!”
“Hey,
aspetta un momento…” disse The Kid, vedendo che Kyoko stava guardando il Frutto
Delizioso con espressione inequivocabile… “Non avrai mica intenzione di
mangiartelo, vero?”
“E
perché no? Li hai chiamati anche tu Frutti Deliziosi, no?” ribattè la rossa
Puella Magi. Prima che The Kid potesse dire qualsiasi cosa, Kyoko spalancò la
bocca e affondò voracemente i denti nel frutto, staccandone un pezzo con un
soddisfacente suono di polpa strappata! The Kid strabuzzò gli occhi,
assolutamente incredulo, vedendo Kyoko che masticava con gioia il delizioso
frutto, stando bene attenta a non perdere neanche una goccia del suo succo dolce
e zuccherino. “Mmmmh, e se lo meritano davvero il loro nome! Chi mai vorrebbe
buttare via una cosa così buona?”
“Ma
che cavolo fai?” esclamò The Kid, quasi in panico! “Tu… tu… tu non sai cosa hai
fatto! Quei frutti sono velenosi! Bisogna bollirli almeno tre volte prima che
diventino commestibili…”
“Ah,
davvero?” rispose Kyoko, restando completamente indifferente alla notizia che
stava ingerendo del veleno. “Beh, la cosa non fa una gran differenza per me… noi
Puellae Magi abbiamo un organismo molto più resistente rispetto a quello di un
normale essere umano, e i veleni non ci fanno né caldo né freddo! Hmph,
figurarsi… bastasse così poco per farci schiattare, io sarei già morta almeno
una dozzina di volte…”
Un
grosso gocciolone di sudore scese dalla testa di The Kid e delle altre quattro
ragazze, mentre guardavano Kyoko che come niente fosse continuava a mangiare il
Frutto Delizioso, sgranocchiando con gioia anche il torsolo. “Beh… Kyoko-chan è
il tipo che non butta mai via niente, di cibo…” affermò Sayaka, che ormai
conosceva bene le abitudini dell’amica, oltre al motivo per cui Kyoko si
comportava così.
“Cavolo,
è in questi momenti che mi spiace non essere una Puella Magi…” mormorò Madoka,
stando attenta a non farsi sentire da Homura. “Chissà come devono essere buoni,
quei frutti… allora, The Kid… scusa per l’interruzione ma… stavi
dicendo?”
“Er…
giusto, ho un po’ perso il filo del discorso…” affermò il piccolo eroe. “Allora,
come stavo dicendo… io ho ottenuto il titolo di The Guy dopo aver sconfitto la
persona che lo deteneva prima di me…” Tralasciò delberatamente il fatto che
forse la suddetta persona fosse suo padre. “In effetti, non è che avessi chissà
quali aspirazioni eroiche, però… insomma, in questo mondo, il titolo di The Guy
è il più ambito in assoluto, e sono in molti che lo desidererebbero. E poi, mi
sono detto, se diventassi The Guy, e potessi quindi disporre di questo mondo
come mi pare… beh, io cercherei almeno di dare una vita migliore a tutti coloro
che ci vivono, non vi sembra giusto? Ho sempre pensato che chi ha il potere, lo
deve usare saggiamente…”
Madoka
annuì, ascoltando con interesse la spiegazione di The Kid. In effetti, doveva
ammettere che la cosa la interessava molto. Un desiderio espresso con intenti
assolutamente altruistici, senza secondi fini…
“Da
quando sono diventato The Guy, ho cercato di impiegare il mio tempo anche a
studiare e a scoprire i mondi che esistono al di fuori delle… barriere
dimensionali… che lo circondano.” Continuò The Kid. “E… quando voi siete
arrivate da quel passaggio dimensionale, mi sono reso conto che la mia teoria,
che esistesse altro al di fuori di questo mondo, era effettivamente
corretta.”
Homura
annuì. “Ci sono moltissime dimensioni oltre a questa.” Affermò, con aria
distaccata. “Non puoi neanche immaginare cosa si nasconda oltre l’universo
conosciuto.”
C’era
qualcosa, nel modo in cui Homura aveva detto quella frase, che mise i brividi a
The Kid, ma il giovane eroe decise di ignorare i suoi presentimenti, e riprese
con la sua spiegazione. “Beh… in effetti, immagino che non debba essere molto
piacevole…” disse. “Comunque… tornando a noi, finchè non avrete capito come
tornare nel vostro mondo, vi posso ospitare nella mia fortezza, dove dovreste
essere al sicuro. Cercherò anche di darvi una mano a trovare una soluzione al
vostro problema.”
“Grazie,
The Kid! Lo apprezziamo molto!” affermò Mami, tenendo sempre d’occhio gli alberi
sopra di lei, nel caso qualche Frutto Delizioso si fosse staccato all’improvviso
e le fosse caduto addosso. In parte perché voleva evitare di spiaccicarsi come
The Kid aveva detto che sarebbe successo in caso di contatto… e in parte perché
sperava segretamente di afferrarne uno e mangiarlo come aveva fatto Kyoko! La
biondina sgranò leggermente gli occhi quando vide una delle ciliegie giganti che
cominciava a muoversi su un ramo… e subito dopo, si staccò e cominciò a muoversi
lateralmente, facendosene un baffo della legge di gravità!
“Ehm…
sono fatti così, i Frutti Deliziosi… non tutti cadono dove potreste aspettarvi…”
spiegò nuovamente The Kid.
Mami
non potè fare altro che sospirare stancamente. “Sigh… ma perché è a Kyoko-chan
che capitano, questi colpi di fortuna?” si chiese. La diretta interessata
sogghignò e alzò le spalle, come per dire che non poteva farci niente… “Vabbè…
The Kid, scusa, da qui quanto manca alla tua fortezza?”
“Dovremmo
essere vicini… ma comunque, tenete sempre d’occhio quei Frutti Deliziosi, non si
sa mai.” Avvertì il ragazzino. Ben presto, le fronde degli alberi si divisero, e
le ragazze videro una enorme fortezza, simile ai castelli europei dell’Alto
Medioevo, che si stagliava maestosamente sopra un costone di roccia, toccando il
cielo con le sue torri fortificate. Il marmo bianco di cui erano fatte le mura
sembrava quasi risplendere di luce propria alla luce del sole, e si vedevano
numerosi esseri alati di vario tipo che pattugliavano i cieli sopra la grande
fortezza… e mentre le Puellae Magi osservavano con meraviglia (tranne la stoica
Homura, che non sembrava troppo impressionata) quella gigantesca costruzione,
The Kid abbozzò un sorriso e indicò la sua fortezza con un elegante gesto della
mano. “Oh, eccola qui! Questa è la mia… ehm… modesta dimora! Spero che non vi
dispiaccia, ho dato fondo alla mia immaginazione per costruirla… o meglio,
modificarla rispetto a come era prima!”
“Accidenti,
non ho mai visto niente di simile!” esclamò Sayaka. “Nel mio mondo, castelli del
genere si vedono soltanto nei libri delle fiabe!”
“Ma…
a me sembra piuttosto ordinario.” Affermò Kyoko. “Sì, è grande e ha un
bell’aspetto. Però, a parte questo, non mi sembra che abbia tanto di diverso dai
castelli che si vedono nel mio mondo. Dovrei essere
impressionata?”
“Ehm…
già, immagino che a prima vista non sembri esattamente una cosa fuori dal
mondo…” ammise The Kid, sfregandosi la nuca con una mano. “Ma credetemi quando
vi dico che all’interno è completamente diverso! Non vi aspettereste mai di vedere quello che
vi mostrerò tra poco… quindi, forza, ragazze! Seguitemi!”
“Beh…
non vedo molte alternative… vero, ragazze?” chiese Madoka, facendo un piccolo
sorriso alle sue compagne. Mentre Miki e Sayaka sembravano abbastanza impazienti
di vedere la fortezza di The Kid, Homura e Kyoko avevano tutta l’aria di volersi
semplicemente togliere di mezzo quell’incombenza il prima
possibile…
----------
Da
tutt’altra parte, nel mondo in cui le ragazze si erano ritrovate dopo aver
sconfitto la Strega…
La
misteriosa creturina rosa mosse il suo primo passo fuori dal passaggio
dimensionale, guardandosi attentamente intorno e analizzando con freddo distacco
tutto ciò che lo circondava. Il suo volto, perennemente congelato in quello che
sembrava essere un sorrisetto grazioso, non esprimeva neanche un sospetto di
quelle che in realtà erano le sue emozioni… cioè, praticamente nessuna se non la
riconosciuta necessità di sapere qualcosa di più di quella strana dimensione
dove le Puellae Magi erano capitate.
“Questa situazione è imprevista.” Pensò
tra sé Kyuubey, alias Incubator, il misterioso essere che, in cambio di un
desiderio, aveva dato ad Homura, Sayaka, Miki e Kyoko l’incombenza di difendere
il loro mondo dalle Streghe. “Il
collettivo non conosce molto di questa dimensione, per il semplice motivo che
fino ad adesso essa non è mai stata di grande interesse. Essa non produce
Streghe, ed è quindi inutile ai fini dei nostri scopi. Tuttavia, sembra che le
cose dovranno cambiare, a partire da adesso.”
Mentre
usciva dal passaggio dimensionale, assomigliando a tutti gli effetti ad una
delle strane creature che risiedevano in quel mondo, Kyuubey si accorse con la
coda dell’occhi di qualcosa che li si stava avvicinando – tre mostri umanoidi,
ognuno alto poco più di un essere umano, con la testa di un cane mastino e
coperti da una corta pelliccia blu, tutti e tre armati di lance. L’animaletto
rosa, muovendo un po’ le sue lunghe orecchie, si voltò verso la nuova minaccia,
senza smettere di sorridere, mentre i tre uomini-cane gli tenevano le armi
puntate contro.
“Hey!
E tu chi sei, piccoletto?” ringhiò il più grosso dei tre. “Tu non sei di qui… da
dove diamine sei venuto?”
Non
vedendo l’utilità di rispondere a quella domanda, Kyuubey ignorò la minaccia e
fece per andarsene… quando i suoi sensi acutissimi si accorsero di un pericolo,
e la misteriosa creatura saltò di lato appena in tempo per evitare un colpo di
lancia che stava per trafiggerlo. Fece una capriola in aria, e atterrò con
grazia sull’erba alta poco distante, continuando a tenere lo sguardo sui tre
uomini-cane.
“Tsk…
sei agile, piccoletto…” ringhiò il primo dei tre Molblin, raccattando la sua
arma. “Ma hai un’aria troppo sospetta perché noi ti lasciamo andare così.
Avanti, ragazzi, prendete quel cuccioletto!”
“Subito,
capo!” ringhiarono assieme i due Molblin più piccoli – che erano comunque alti
un metro e ottanta circa! Con fare sicuro, tipico dei veterani di mille
battaglie, gli uomini-cane attaccarono Kyuubey con le loro lance, sicuri che lo
avrebbero trafitto in un attimo… ma senza che il misterioso animaletto avesse
anche bisogno di voltarsi, una barriera invisibile bloccò le lance dei suoi
aggressori quando erano ormai a pochi centimetri da lui! Sorpresi, i Molblin
cercarono di ritirare le loro lance e attaccare di nuovo, ma si resero conto con
loro grande disappunto che le micidiali armi restavano dov’erano, come se
fossero state attaccate ad un enorme magnete invisibile.
“Che
cavolo state facendo, imbranati?” ringhiò il Molblin più grande. “Avanti, non
restate là come due babbei! Trasformate quella cosa in uno
spiedino!”
“E’…
è quello che stiamo cercando di fare, capo!” ringhiò uno dei due, tirando con
tutte le sue considerevoli forze per liberare la sua lancia, ma senza
apprezzabili risultati. “Questa cosa… usa qualche strana magia per tenerci
fermi! Ci dia una mano, la prego!”
Il
capo dei Molblin grugnì antipaticamente. “Qui devo sempre fare tutto io…”
borbottò, andando ad aiutare il Molblin più vicino… e scoprendo con sua grande
rabbia che, anche aggiungendo la sua forza, la lancia non si smuoveva di un
millimetro! “Ugh… e che diavolo… la lancia non si stacca! Cosa diavolo sei,
bestiolina del cavolo? Da dove vieni?”
“Hmm… questa sì che è una cosa
inaspettata…” disse tra sé Kyuubey, osservando le creature che ancora si
dibattevano nel tentativo di sfuggire alla sua presa invisibile. “Le creature che abitano in questo mondo
hanno una composizione completamente diversa da quella degli esseri che vivono
sulla Terra, e anche da noi… sono composti da dati altamente malleabili, che
possono essere modificati facilmente se si possiedono i giusti strumenti, o
comunque il giusto modo di accedere ad essi e modificarli. In termini pratici,
questa dimensione altro non è che un enorme computer autoregolante, con il suo
ecosistema e le sue regole. Per quanto diverse da quelle della maggior parte
delle dimensioni, non dovrebbero essere difficili da
comprendere.”
Kyuubey
volse lo sguardo verso i tre Molblin, che rimasero per un attimo paralizzati da
una non meglio definita paura nel momento in cui si trovarono davanti
l’espressione eternamente sorridente dell’animaletto… era un sorriso carino, ma
che non prometteva nulla di buono…
“Malgrado le condizioni inusuali, non vanno
fatte modifiche sostanziali al piano.” Disse Kyuubey, con fredda e
distaccata logica. “Questo mondo possiede
un grande potenziale, si tratta solo di saperlo
sfruttare.”
----------
CONTINUA…
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Capitolo 3 *** Assalto al castello ***
IWBTPM-003
I
Wanna Be The Puella Magi
Una
fanfiction crossover (I Wanna Be The Guy – Puella Magi Madoka Magica) scritta
da: Justice Gundam
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Capitolo
3 – Attacco al castello
“Woooow…
The Kid, ma questo castello è fantastico! Lo si vede soltanto nelle favole, un
posto come questo!” esclamò ammirata Madoka, mentre lei e le sue amiche
entravano nel grande castello guidate da The Kid, che stava mostrando loro la
sua dimora con espressione fiera. Anche Kyoko e Homura, che fino a quel momento
non erano sembrate per niente interessate a quel posto, sgranarono gli occhi per
un attimo alla vista di quel luogo incredibile: l’entrata era un gigantesco arco
di trionfo in marmo bianco, talmente lucido da sembrare brillare alla luce del
sole, e preceduto da un lungo tappeto di raso rosso, che portava ad un grande
portone di legno scuro, affiancato da diverse statue di alcuni The Guy
precedenti. Le ragazze ebbero anche modo di riconoscere qualcuno di essi –
Kenshiro, Paperon de’ Paperoni, Bowser (della serie di Super Mario). E c’era
anche una statua di un personaggio che assomigliava molto ad una versione adulta
del loro nuovo amico, cosa che risvegliò la curiosità di
Mami…
Ad
accogliere The Kid e le sue nuove compagne al loro arrivo, e a spalancare il
portone davanti a loro, c’erano un gruppo di Tipitimidi e di altre creature
provenienti da videogiochi di ogni tipo, che si inchinarono in segno di
deferenza, e mostrarono alle Puellae Magi e a Madoka la via
d’ingresso.
“Grazie,
ragazzi!” esclamò The Kid, ringraziando i Tipitimidi. “Ora potete anche mettervi
a riposo… ben, ragazze, questa è la mia casetta! Spero che… la troverete di
vostro gradimento! Mi rendo conto che è un po’ grandicella…
hehehehee…”
“Wow,
ma è fantastico! Sembra un castello di una di quelle storie fantasy che a me
piacciono tanto!” esclamò Sayaka, guardandosi attorno con meraviglia mentre The
Kid conduceva il gruppo lungo l’enorme corridoio principale. “Questo è…
esattamente il posto dove si riunirebbe un gruppo di paladini della
giustizia!”
The
Kid ridacchiò divertito. “Beh, Sayaka, diciamo che questo è in pratica il centro
di questo mondo!” affermò, mentre altre buffe creature si affacciavano lungo il
corridoio per vedere chi fossero le nuove arrivate. “Non posso dire di essere un
gran paladino della giustizia, ma faccio quello che possso per mantenere un po’
di equilibrio in questo mondo!”
“Beh,
mi fa comunque piacere!” rispose la Puella Magi dai capelli blu, che era
risaputa avere una certa passione per la giustizia. “Anche noi Puellae Magi, a
modo nostro, facciamo qualcosa di simile! Se non ci fossimo noi, le Streghe
avrebbero campo libero per fare tutto quello che
vogliono…”
“Ma…
com’è che si diventa Puella Magi, giusto per sapere?” chiese incuriosito The
Kid. “Ve ne sento parlare, ma ancora non so niente di come funzionano le cose el
vostro mondo, e di come fate ad avere questi poteri. Spero che non vi disturbi
se ve lo chiedo…”
Homura
prese un bel respiro e poi sospirò, immaginando che a questo punto non fosse più
il caso di evitare il problema. “E va bene… visto che ci tieni tanto a saperlo,
vorrà dire che te lo racconterò.” Affermò la più anziana delle guerriere
magiche. “Ti ricordi che, quando ci siamo incontrati, io ho detto che pur non
fidandomi di te, ti preferivo comunque a Kyuubey?”
“Sì,
l’hai detto… Homura, giusto?” rispose The Kid, un po’ perplesso. “E in effetti,
mi stavo chiedendo chi, o che cosa, fosse questo Kyuubey. Da come ne parli, mi
sembra di capire che nutri per lui il più totale
disprezzo.”
“Tch…
non sai quanto hai ragione…” mormorò Homura, guardando per un attimo verso il
pavimento di piastrelle levigate. “Comunque, giusto per rispondere alla tua
domanda… Kyuubey è l’essere che ci ha dato i poteri. Lui ha fatto di noi delle
Puellae Magi, in cambio di un desiderio che noi abbiamo espresso, e ora siamo
costrette a combattere contro le Streghe che minacciano il nostro
mondo.”
“Capisco…”
rispose The Kid, ancora un po’ dubbioso circa il modo di fare scontroso di
Homura. Era una ragazza piuttosto reticente, e non stava rivelando tutto quello
che sapeva. Forse perché la cosa le faceva in qualche modo dispiacere. “E
quindi… immagino che dover combattere contro quelle mostruosità sia una vera
tortura, non è così?”
Con
sua sorpresa, Homura alzò le spalle. “A dire la verità… non eccessivamente. Se
si trattasse soltanto delle Streghe, sarebbe un prezzo ragionevole da pagare.
Ma… ogni volta che fai un contratto con Kyuubey, c’è sempre qualche particolare
in più.”
“Hmmm…
comincio ad immaginarlo.” Affermò The Kid. “Intendi dire che questo Kyuubey
mente su certi aspetti dell’accordo? E’ questo che vuoi dire,
Homura?”
“No.”
Fu la risposta di Homura, che fece fare una faccia ancora più sorpresa al
giovane eroe. “Kyuubey non mente mai. Non so per quale motivo, forse perché è
impossibilitato a farlo per sua natura… ma quel piccolo essere spregevole dice
sempre la verità. No, non è mentendo che ti inganna… piuttosto, lo fa
tralasciando dei particolari importanti oppure, se costretto a rivelarli, dice
la verità in modo da renderne ambiguo il significato. Se per caso tu te ne
lamenti con lui, la sua risposta tipica è… che non ti ha detto nulla perché tu
non hai chiesto nulla.”
“Accidenti…”
rispose The Kid con una smorfia. “Da come me lo descrivi, Homura, questo Kyuubey
è davvero un pessimo elemento.”
“Già…
ed è anche uno che sa come usare le parole per infinocchiarti…” mormorò Sayaka
storcendo il naso. “Una delle tante cose che lui si è… dimenticato… di dirci,
per esempio, è che noi Puellae Magi diventiamo tali quando le nostre anime
vengono separate dai nostri corpi… e piazzate in un oggetto chiamato Soul Gem,
che deve restare sempre con noi, se non vogliamo afflosciarci a terra come gusci
vuoti. Certo, in compenso otteniamo riflessi e resistenza sovrumani… ma non è
tutto qui!”
“Davvero?
E che altro c’è, allora?” chiese The Kid con un brivido. Adesso sì che si
spiegava come mai Kyoko potesse mangiare quel Frutto Delizioso senza
conseguenze… chiaro, il suo organismo era immunizzato a qualsiasi veleno perché
non c’era più un’anima da far uscire dal corpo. Il concetto, per quanto
sicuramente comportasse degli ovvi vantaggi, era piuttosto
terrificante…
“Beh,
diciamo che le Gemme dell’Anima funzionano in maniera molto particolare… man
mano che combattiamo le Streghe, le Gemme dell’Anima assorbono la corruzione
insita nelle Streghe stesse e si contaminano sempre di più.” Spiegò Homura. “Una
volta che la gemma è completamente riempita di
corruzione…”
La
Puella Magi fece una pausa, e The Kid deglutì, immaginando che ciò che sarebbe
venuto dopo sarebbe stato ancora più spaventoso di quello che aveva già sentito.
“La Puella Magi… muore, vero?” chiese, dicendo la prima cosa che gli veniva in
mente.
La
verità si rivelò essere ancora peggiore della sua ipotesi peggiore. Homura
scosse la testa e terminò il discorso. “No. Peggio ancora.” Affermò. “Quando
questo succede, l’anima della Puella Magi viene infettata dall’energia
corruttrice delle Streghe, e la ragazza… diventa una Strega a sua
volta.”
The
Kid sgranò gli occhi, incredulo e disgustato. “Che cosa? Quindi… in altre
parole… se non riesce a trovare un modo di purificare la Gemma dell’Anima, una
Puella Magi si trasforma nello stesso orrore contro cui combatte!” esclamò. “E
Kyuubey… ovviamente non vi dice niente di tutto questo,
eh?”
“Certo
non lo dice chiaro e tondo.” Affermò Kyoko con espressione menefreghista. “Come
ha detto la mia collega qui presente, quella specie di batuffolo di peluche non
dice nulla se non gli viene chiesto esplicitamente, e anche se glielo chiedi,
lui dirà la verità in modo da trarti in inganno, senza mentire mai. In altre
parole… se ti fidi di lui, sei fregato.”
“C’è
un solo modo di evitare di diventare una Strega…” affermò Sayaka, terminando il
discorso che Homura aveva iniziato. “Ovvero, una volta distrutta una di esse,
bisogna usare il Grief Seed che la Strega si lascia dietro per eliminare
l’energia corruttrice dalla propria Soul Gem. A dirla così sembra facile, lo so…
ma prima o poi, si finisce sempre per cadere nella trappola, e si diventa delle
Streghe. Noi… abbiamo cercato, sotto consiglio di Madoka-chan, di mettere da
parte le nostre differenze e cercare di sfuggire a questo
destino.”
“E
avete fatto bene…” affermò The Kid. “Diamine, se toccasse a me una cosa del
genere, andrei da quel Kyuubey e lo riempirei di buchi…”
Homura
alzò le spalle. “Per quello che può servire…” mormorò tra
sé.
“E
non è tutto qui…” continuò Madoka, dopo essersi schiarita la voce. “Il fatto è…
che per qualche motivo, Kyuubey vuole che io stringa un contratto con lui e
diventi anch’io una Puella Magi. Homura-chan mi ha trovata per prima, ed è
riuscita a convincermi a non stringere un patto con quell’essere infido, ma… da
quel giorno in poi, gli attacchi delle Streghe sono diventati più frequenti,
fino a quello che ci ha portato nel tuo mondo.”
“E’
opera sua, ne sono sicura!” ringhiò Homura, mettendo la parte la sua facciata
stoica per un attimo mentre stringeva una mano a pugno. Ormai, nonostante la
conoscesse solo da poche ore, The Kid aveva capito più che bene l’odio che la
mora provava nei confronti del misterioso esserino dal viso costantemente
sorridente. “Lui vuole in qualche modo metterci all’angolo, in modo che
Madoka-chan sia costretta ad esprimere un desiderio e diventare una Puella Magi…
ma io non gli permetterò di fare come vuole! A costo di metterci tutta una vita…
io gli impedirò di trasformare Madoka-chan in una di noi! Lo giuro…”
“Homura-chan…”
mormorò la ragazzina dai capelli rosa, un po’ spaventata dal tono aggressivo e
feroce della sua amica.
The
Kid sospirò di nuovo. Sembrava che, per qualche maleficio, parlare della storia
delle Puellae Magi e di Kyuubey avesse fatto scendere un’ombra di inquietudine
su di loro… e adesso, era il caso di distrarre un po’ le ragazze e fare in modo
che, almeno per il momento, si rilassassero un po’. Dopotutto, finchè erano nel
suo castello, erano praticamente al sicuro da qualunque nemico, e se quel
Kyuubey si fosse arrischiato ad entrare li dentro, avrebbe saputo come
accoglierlo!
“Comunque…
per ora lasciamo da parte questi pensieri, che ne dite, ragazze?” propose il
giovanissimo eroe di quel mondo computerizzato. “In questo posto… ci sono ancora
un sacco di posti che meritano e che ancora non vi ho fatto vedere! Prego… se
volete seguirmi… poi vi condurrò alle vostre camere e vi lascerò riposarvi un
attimo!”
“Grazie,
The Kid… mi fa piacere sapere che abbiamo almeno un posto sicuro, da queste
parti!” affermò Mami, riavviandosi un po’ i suoi lunghi capelli biondi mentre
guidava le guerriere magiche verso un altro corridoio, le cui pareti erano di un
vivace colore rosso e davano un’impressione di minor lusso ma di maggiore
praticità rispetto alle parti del maniero in cui erano stati. “Questa sezione
del mio castello… è quella in cui sono conservati tutti gli omaggi ai
videogiochi di altri tempi, e ai vecchi giochi da tavolo!
“Hmm,
questa è una parte che a me potrebbe interessare…” affermò Kyoko , tenendo la
sua lancia dietro le spalle con entrambe le mani, mentre le ragazze si
addentravano nel nuovo corridoio…
----------
“Hehehee…
questo posto comincia davvero a piacermi! Ora, se solo ci fosse qualche
macchinetta di Dance Dance Revolution, sarebbe tutto a posto!” disse Kyoko con
un sorriso soddifatto, mentre il resto delle ragazze guardava sbigottito una
riproduzione nel vecchio gioco dei mattoni – Arkanoid, per l’esattezza. E quando
si parlava di riproduzione, si intendeva una riproduzione in carne ed ossa: una
intera camera dai muri trasparenti, con una piattaforma che fluttuava a pochi
centimetri da terra, cercando di acchiappare una sfera rimbalzante che andava a
cozzare contro le pareti… e contro alcuni mattoncini colorati che fluttuavano a
mezz’aria, disposti in strane formazioni!
“Certo
che questo posto è strano.” Affermò Homura, senza cambiare troppo la sua
espressione facciale. Certo, se era una come lei a dirlo, la frase acquuisiva un
significato molto più profondo… e anche le altre ragazze erano molto stupite, e
per molti versi anche meravigliate, di vedere cose del genere in un castello che
da fuori sembrava abbastanza ordinario. Quel mondo in cui si erano ritrovate
riservava davvero una sorpresa dietro l’altra…
The
Kid ridacchiò gentilmente nel vedere Kyoko che si guardava attorno, già
acclimatata al nuovo ambiente in cui si trovava. Tuttavia, in quel momento era
chiaro che erano tutte un po’ stanche per la lunga giornata, in particolare
Madoka che non aveva poteri da Puella Magi come le altre… e decise che per il
momento era anche il caso di lasciarle riposare un po’! “Beh, ragazze… in
effetti, il mio castello è un posto enorme, e credo che non basterebbe un’intera
giornata per farvelo vedere tutto. Comunque… se volete possiamo interrompere
qui, per adesso, e intanto vi porto alle vostre camere! In fondo, dopo una
giornata come questa, è anche giusto chevi riposiate un po’,
vero?”
“Hmmm…
in effetti io comincerei a sentirmi un po’ stanca…” commentò Madoka
sgranchendosi un po’ la schiena. “Non so te, Homu-chan, ma riposarmi un po’, in
questo momento, è proprio la cosa di cui ho più bisogno…”
“E
credo che anche le altre siano d’accordo…” rispose Homura, che in quel momento
sembrava essersi tranquillizzata almeno in parte su The Kid, e non vedeva certo
di mal occhio l’idea di potersi riposare un po’ senza che qualche strega potesse
minacciarle. “E va bene, The Kid. Per il momento, immagino di potermi fidare di
te. Ma… ti consiglierei di tenere sempre gli occhi aperti. Non mi stupirebbe se
quella dannata bestiolina apparisse tutt’a un tratto e cercasse di perpetrare un
altro dei suoi complotti a nostre spese. Non lo sottovalutare, è un abile
manipolatore, e sa come mettere su un discorso convincente. Non farti
raggirare.”
“D’accordo,
Homura!” rispose il giovanissimo eroe. “Come ho detto, se dovesse apparirmi
davanti, lo tratterò come merita. Okay, ragazze… seguitemi pure, ci sono due
camere in cui potrete sistemarvi!”
“Ottimo!
Grazie per l’ospitalità, The Kid, cercheremo di sdebitarci, in qualche modo!”
affermò Mami, anche lei ansiosa di potersi finalmente prendere un po’ di relax,
dopo tutte quelle battaglie con le Streghe…
----------
“Wow…
certo che anche le nostre stanze sono molto belle! Grazie, The Kid, stai davvero
facendo più del dovuto!” ringraziò Madoka, mentre entrava nella stanza che The
Kid aveva riservato per lei, per Homura e per Mami. Sembrava fatta apposta per
riprodurre quella che doveva essere la stanza di una normale studentessa
giapponese, e aveva in effetti un’atmosfera che ad Homura, ormai abituata a non
avere più un posto a cui tornare, dava un certo sentore di nostalgia, anche se
la mora Puella Magi non lo avrebbe mai ammesso
esplicitamente.
“Tranquille,
ragazze, è mio dovere!” rispose The Kid con una strizzata d’occhio, invitando
anche Kyoko e Sayaka ad entrare nella stanza e dare un’occhiata. Come forse si
addiceva alla rossa Puella Magi, era una stanza priva di fronzoli, anche se
comunque comoda… e anche Sayaka, mentre precedeva la sua compagna all’interno
della stanza, doveva ammettere che sembrava fatta apposta per accoglierle come
si doveva. In effetti, restare in quello strano mondo non doveva essere poi
tanto male, una volta che si fossero abituate alle regole un po’ diverse che
vigevano in quella dimensione. Per quanto la ragazzina dai capelli azzurri fosse
comuque decisa a trovare il modo di tornare indietro per riprendere a difendere
la sua città dalle Streghe…
“Intanto,
mettetevi comode e riposatevi un po’… passerò più tardi a vedere se va tutto
bene, okay? E magari vi porterò anche qualcosa da mangiare…” affermò The Kid,
apprestandosi ad andarsene… almeno, prima che un suono roboante riecheggiasse
nel corridoio, facendo fare un salto a lui, a Madoka e a Mami, e un piccolo
terremoto scuotesse il terreno sotto i loro piedi.
“Hey,
ma che diavolo…” esclamò Kyoko, subito in allerta. “Che succede, un
terremoto?”
“Cosa?
Impossibile, questa non è certo una zona sismica!” esclamò The Kid sbigottito.
“C’è qualcosa che non va qui… ragazze, state attente! Ho idea che stia per
accadere qualcosa di molto brutto…”
“Guardate
là! Sta succedendo qualcosa! Delle strane cose si stanno avvicinando al
castello!” esclamò Mami, guardando da una finestra la strada che le aveva
portate al castello di The Kid. Il cielo si stava scurendo, e in lontananza si
vedeva arrivare un piccolo gruppo di creature strane che la bionda Puella Magi
non riconosceva, e non era in grado di descrivere da quella distanza. Sembravano
delle macchie blu e rosse che si muovevano con velocità allarmante sul terreno
attorno al castello, avvicinandosi sempre di più, ma senza mai allontanarsi
troppo da una strana sfera violacea che fluttava a pochi metri dal terreno,
emanando degli stranissimi bagliori. C’era qualcosa di terribilmente strano e
alieno in quella sfera… e per le Puellae Magi, non era certo difficile capire il
perché…
“Cosa?”
esclamò Sayaka. “Maledizione, non posso crederci… Kyoko-chan, quello non è il
“territorio” di una Strega? Com’è possibile che ne esistano anche in questo
mondo?”
“Non…
non ne ho la più pallida idea!” esclamò Kyoko. “Ma… scommetto la cena di stasera
che qui dietro c’è lo zampino di qualcuno che Homura conosce molto
bene…”
La
mora Puella Magi storse il naso. “Kyuubey… maledetto! Già, non mi stupirebbe se
fosse stato lui ad organizzare tutto questo per prenderci in trappola! Ma…
quelle cose che stanno attorno al “territorio” della Strega, non dovrebbero
essere i suoi familiari? Come mai riescono a muoversi liberamente
tutt’attorno?”
“E
guardate quanti ce ne sono… sembra che non finiscano mai!” commentò Mami, ora
che quelli che sembravano essere i familiari della Strega si erano avvicinati
abbastanza. A quella distanza, la bionda Puella Magi riusciva a vedere, pur in
confuso, degli umanoidi simili a cani mastini che stavano in piedi sulle zampe
posteriori, tutti armati di lance, con gli occhi rossi e vitrei, e la pelliccia
di colore blu notte o rosso acceso. Erano abbigliati come predoni, con armature
rugginose e stracci raffazzonati, e davano l’impressione di essere una marea
selvaggia e disorganizzata… il che contrastava molto con il comportamento
rigoroso ed ordinato che stavano esibendo in quella particolare
occasione!
“Moblin…”
affermò The Kid. “Ma… come mai così tanti, e soprattutto perché mi sembrano così
disciplinati? Di solito sono come delle locuste… si gettano in battaglia a testa
bassa, e chi si è visto si è visto! Adesso invece… che sia opera di quella
sfera?”
“Quando
si ha a che fare con le Streghe, tutto è possibile…” affermò Sayaka, sfoderando
il suo fioretto. “Ma è inutile stare qui a pensarci su. Dobbiamo respingere
quelle bestiacce, se vogliamo salvare noi stesse e il castello di The
Kid!”
Homura
annuì. “Va bene. Tu, The Kid, restane fuori. E’ una Strega, non è certo un
avversario che possa essere sconfitto da un comune essere
umano!”
“Hey,
aspetta un momento!” esclamò The Kid, tirando fuori la pistola dal mantello. “Io
sono pure diventato The Guy superando un sacco di pericoli! Non mi faccio certo
mettere paura da un branco di Moblin e da una specie di… di… palla da discoteca fluttuante! E poi, ho
detto che vi avrei dato una mano, no? Ed è quello che
farò!”
“Per
me va bene, basta che non ti metti in mezzo.” Tagliò corto
Kyoko.
“E
va bene…” disse Sayaka. “Ragazze, The Kid… andiamo a sistemare quella
Strega!”
----------
I
moblin, sotto il controllo della Strega, avevano preparato un ariete rudimentale
da un grosso tronco d’albero, sgrezzandolo e facendone una punta in modo da
sfondare il portone d’ingresso del castello di The Kid, e fare irruzione
all’interno. Un colpo ben assestato fece tremare i cardini, seguito da un
secondo e da un terzo che scossero ulteriormente le assi… e le creature canine
si prepararono a sferrare un altro colpo…
Quando
all’improvviso, il portone si spalancò davanti a loro, e i Moblin furono
costretti ad indietreggiare, vedendosi arrivare contro una graziosa ragazzina
dall’aspetto carino ma letale, vestita di blu, con in mano un fioretto
minaccioso, e seguita da altre tre ragazze molto simili. Una di queste, una tipa
dai capelli rossi e dall’aria feroce, ghignò ferocemente mentre puntava la sua
lancia contro gli uomini-cane, mentre altre due, una bionda e una mora armate di
pistole, si preparavano ad aprire il fuoco… affiancate dall’attuale The Guy, che
non aveva l’aria di aver gradito molto quell’intrusione!
“Molto
bene, ragazze…” affermò The Kid. “Facciamo del nostro meglio!”
CONTINUA...
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Capitolo 4 *** Sayaka all'attacco ***
IWBTPM-04
I
Wanna Be The Puella Magi
Una
fanfiction crossover (I Wanna Be The Guy / Puella Magi Madoka Magica) scritta
da: Justice Gundam
----------
Capitolo
4 – Sayaka all’attacco
“Molto bene. Per adesso, tutto funziona senza
intoppi. Dovranno per forza intervenire. Anche se non mi aspetto che questa
Strega artificiale sia in grado di opporre molta resistenza, quello che conta è
che riesca a mettere alla prova i soggetti e costringerli a fare uso dei loro
poteri. Se tutto va secondo le previsioni, il risultato finale sarà che Madoka
sarà costretta a stipulare un patto. Esattamente come era nel piano fin
dall’inizio.”
Mentre,
al sicuro in una posizione abbastanza distante dall’ingresso del castello di The
Kid, Kyuubey osservava l’orda di Molblin, comandati da quella che sembrava
essere una Strega, non poteva fare a meno di pensare che, per certi versi,
doveva ringraziare Homura per come si era sviluppata la situazione. Il suo
desiderio, espresso in un momento di disperazione e dettato da una componente
egoistica come del resto tutti i desideri lo erano, aveva fatto in modo che il
potenziale latente all’interno di Madoka aumentasse oltre ogni possibile
previsione. Era un’occasione troppo ghiotta per lui e per la mente alveare di
cui lui faceva parte…
“Grazie mille, Homura. Grazie al tuo aiuto,
Madoka è diventata più potente di quanto mai il collettivo si sarebbe aspettato.
Anche questo imprevisto passaggio dimensionale, alla fine, non ha cambiato
assolutamente nulla. Ora, mostrate di cosa siete capaci. E non tralasciate
nessuno sforzo.”
----------
“Okay,
ragazze…” disse The Kid, ponendosi davanti al gruppo di Puellae Magi, con una
grossa pistola tenuta in entrambe le mani – era un’arma grande almeno il doppio
di una pistola normale, e dava l’impressione di essere veramente potente e
pericolosa. “Restiamo uniti, e non lasciamo che questi Molblin… e quella strana
cosa, di qualunque porcheria si tratti… entrino nel castello! Qualcuna di voi sa
dirmi di più su cosa bisogna fare quando si ha a che fare con una
Strega?”
“Sarà
un po’ difficile che tu riesca a fare qualcosa.” Affermò Homura. “Di solito, le
uniche in grado di affrontare uno di quei mostri sono le Puellae Magi… ma questa
Strega, devo ammetterlo, ha qualcosa di particolare. Non saprei esattamente
cosa, ma è diversa dalle altre che abbiamo affrontato.”
“Per
quanto non mi piaccia molto dare ragione alla signorina so-tutto-io, devo
ammettere che ha ragione…” ribattè Kyoko, facendo volteggiare la sua lancia tra
le mani, e usandola per abbattere un paio di Molblin con due affondi precisi e
letali. “Normalmente, una Strega viene creata quando la Soul Gem di una Puella
Magi è completamente contaminata… ma per qualche motivo, questa Strega mi dà
l’impressione di essere diversa. Non so spiegare come o perché, ma… è così e
basta!”
“E
allora? Questo cosa dovrebbe cambiare, per noi?” affermò Sayaka, dopo aver fatto
a pezzi due Molblin con altrettanti abili fendenti. La spadaccina dai capelli
blu se la stava cavando davvero bene… e sembrava in procinto di lanciarsi sulla
Strega stessa, se non fosse stato per il fatto che un Molblin particolarmente
grosso e minaccioso si fece avanti e la attaccò su un fianco, brandendo una
lancia dalla punta crudelmente affilata…
“Attenta!”
esclamò Kyoko… un istante prima che la sorpresa Sayaka facesse un passo
laterale, e la lancia di Kyoko andasse a trafiggere il mostro canino! Il Molblin
grugnì, mentre il bagliore vitreo dei suoi occhi si spegneva, e il suo corpo si
frantumava in tanti quadratini colorati, che fluttuarono un po’ nell’aria prima
di disperdersi. Sayaka tirò un breve sospiro e sorrise alla rossa Puella Magi
per ringraziarla dell’aiuto.
“Non
fraintendermi, ho semplicemente colto l’occasione per far fuori quella
bestiaccia.” Rispose Kyoko con un’alzata di spalle. “Ora però vediamo di far
fuori quella Strega. Stai all’erta, perché questa fortuna non ti capiterà di
nuovo.”
“Certamente!”
rispose Sayaka, brandendo la sua spada in una mano… e facendo apparire
nell’altra un fioretto dall’aspetto elegante ma letale! Poi, con decisione,
laspadaccina dai capelli azzurri si lanciò nella mischia, abbattendo tutti i
mostri che le si paravano contro! Mami ed Homura, a loro volta, coprivano le
loro due compagne con attacchi a distanza, mentre Th Kid saltava fino a
sorvolare la marmaglia di mostri, e apriva il fuoco con la sua pistola,
eliminando diversi Molblin ad ogni colpo!
Sfortunatamente,
il numero dei nemici era molto superiore… e quello strano essere che li guidava,
che assomigliava in maniera inquietante ad una Strega, continuava ad avanzare
imperterrito. The Kid notò che quel particolare avversario, che non assomigliava
a nulla che lui avesse visto in precedenza, emanava una strana aura… c’era qualcosa di davvero strano
in lui, e se quello che gli avevano detto Homura e le sue compagne riguardo quel
particolare tipo di avversario era vero, aveva di fronte una sfida davvero
impegnativa…
Con
rapidità, The Kid tirò fuori la sua pistola e sparò una raffica di colpi contro
la Strega, che però non apparve subire il colpo. I proiettili, pur cadendo su di
essa fitti come grandine, sembrarono essere assorbiti dal suo corpo senza alcuna
conseguenza, mentre i Molblin che venivano raggiunti scomparivano in una pioggia
di quadratini colorati e luminosi. Tuttavia, ogni volta che un Molblin veniva
annientato, dalla “Strega” ne usciva subito fuori un altro, identico al
precedente e altrettanto bene armato! In questo modo, il loro numero restava
sempre soverchiante…
“Accidenti…”
esclamò The Kid, mentre atterrava agilmente accanto a Mami e ad Homura. “Com’è
che quell’affare crea continuamente Molblin ogni volta che ne facciamo fuori
uno? Voi ne sapete qualcosa?”
“E’
una strega un po’ particolare…” affermò Homura, corrugando la fronte. “IL suo
territorio mi sembra più labile rispetto a quello delle altre che abbiamo
affrontato finora. E usa quei Molblin come familiari… è un po’ diversa rispetto
a quelle a cui siamo abituate, ma tutto sommato, il suo modo di operare è lo
stesso.”
“Piuttosto,
c’è un’altra cosa che mi premerebbe sapere…” continuò Mami, ricaricando il suo
moschetto dopo aver abbattuto un altro Molblin. “Come è possibile che sia nata
una strega qui, in questo mondo? Non mi sembrava che qui ci fossero persone
interessate a fare un patto con Kyuubey…”
“Conoscendo
quel piccolo manipolatore, avrà trovato un altro modo per creare una Strega…”
Homura mormorò acidamente. “E immagino già quale sia il suo piano… ragazze,
cercate di usare i vostri poteri quanto meno possibile! Almeno così guadagneremo
un po’ di tempo, prima che le nostre Soul Gem si
contaminino!”
“Facile
a dirsi…” fu il commento inacidito di Kyoko. “La signorina non ha certo i
problemi che abbiamo noi a combattere senza usare la
magia…”
“In
ogni caso, quello che dobbiamo fare è cercare di entrare nel territorio di
quella… Strega, come la chiamate voi… e trovare il suo punto debole, giusto?”
chiese The Kid. “Beh… dopo le battaglie che io ho affrontato, la cosa non mi fa
particolare impressione. Dividiamoci in due squadre… Mami, Homura, voi
copritemi! Sayaka, Kyoko… io e voi cercheremo di chiudere le distanze e sferrare
un colpo alla Strega nel suo punto vulnerabile! Certo, ipotizando di
trovarlo…”
“Hey,
aspetta un momento, tu! Da quando in qua sei diventato tu il capo di questo
gruppo?” esclamò Kyoko, mentre con la sua lancia abbattva un altro Molblin…
soltanto per vederne uscire subito un altro dal corpo della Strega. “Ti ricordo
che noi abbiamo molta più esperienza di te nel combattere queste
cose!”
“Sì,
ma The Kid conosce questo mondo meglio di noi… e poi, a quanto ho visto, non é
la prima volta che si trova a combattere contro un avversario così forte!”
tagliò corto Homura. “Quindi… per adesso, fate come dice lui! Poi… confido nella
vostra abilità ed esperienza.”
“D’accordo...”
rispose Sayaka. Con un semplice pensiero, la ragazzina dai capelli azzurri
trasformò la sua spada in una sciabola ricurva che le permettesse di sferrare
fendenti più ampi, poi si mise a fianco di Kyoko e The Kid, mentre questi si
preparavano a fare irruzione nella folla di Molblin e raggiungere il nucleo
vitale della Strega. Mami ed Homura si misero in posizione, pronte a far piovere
sul nemico una raffica di proiettili… mentre Madoka si ritrovava a non poter
fare altro che restarsene dietro e sperare che tutto andasse bene. Se solo fosse
stata una Puella Magi anche lei, avrebbe potuto sicuramente dare una mano… ma a
sentire Homura, questo non avrebbe fatto altro che favorire Kyuubey. E Madoka
aveva abbastanza buon senso da sapere che questo sarebbe stato il risultato per
loro più sfavorevole…
“Homura-chan,
ragazze… The Kid… state attenti, tutti quanti!” mormorò tra sé la ragazzina dai
capelli rosa.
“Aspettate
un momento…” si raccomandò The Kid, mentre un autentico muro di Molblin si
avvicinava con le lance puntate. “Aspettate un momento… ecco, adesso! E’ il
momento!”
Sayaka
lanciò un grido di battaglia mentre si scagliava contro i Molblin assieme a The
Kid e a Kyoko… e gli uomini-cane abbassarono le loro lance, nel tentativo di
infilzare i loro avversari su di esse! Ma così facendo, distolsero la loro
attenzione da Mami ed Homura, che non aspettavano altro che questo per aprire il
fuoco!
“Adesso!”
esclamò la biondina, prendendo la mira con tutti e cinque i fucili che
fluttuavano attorno a lei!
Si
sentì un rombo di tuono nel momento in cui le armi di Homura e Mami aprirono
tutte il fuoco nello stesso momento, e una tempesta di proiettili si abbattè
come pioggia sulle fila dei Molblin, gettando lo scompiglio, e costringendo
anche la Strega a ritirarsi, ribollendo in maniera minacciosa mentre strane luci
innaturali guizzavano sotto quella che poteva essere la sua pelle. Nella
confusione, gli uomini-cane non poterono fare nulla per impedire a The Kid e
alle altre due Puellae Magi di sfondare le loro difese e attaccare! Un potente
colpo di spada da parte di Sayaka falciò due Molblin che si erano avvicinati
troppo, e la lancia di Kyoko ne abbattè altri due, trafiggendoli come se fossero
stati pezzi di carne su uno spiedino… mentre The Kid sparava a raffica con la
sua pistola, liberando innumerevoli proiettili ogni volta che premeva il
grilletto. In breve tempo, venne aperto un enorme varco nell’esercito che i tre
si erano trovati davanti… e Kyoko, Sayaka e The Kid furono in grado, con uno
scatto di velocità che non sarebbe sfigurato in un gruppo di corridori
professionisti, di raggiungere la Strega! Come se avesse percepito per istinto
che quei tre rappresentavano una minaccia, l’abominevole creatura si fermò e
sembrò tentare di ritirarsi… ma non fece in tempo prima che un fendente di
Sayaka la raggiungesse, aprendo un largo taglio nella sua superficie! La Strega
sembrò ribollire dall’interno, e la fenditura che Sayaka aveva aperto si dilatò
di colpo, facendo uscire altri Molblin, e dando ai suoi assalitori una breve
visione dell’interno del mostro: The Kid, in particolare, riuscì a vedere che
l’interno del mostro era riempito di una strana sostanza gassosa violacea… ma
non ebbe il tempo di vedere oltre, visto che la spaccatura si richiuse due
secondi dopo, come se nulla fosse successo.
“Hmph…
chissà perché me lo aspettavo…” commentò Kyoko, parando il colpo di lancia di un
Molblin e rispondendo con il suo. “Questa Strega è in grado di rigenerare
qualsiasi danno, e a quanto vedo usa come famigli questi strani uomini-cane. Qui
la faccenda si complica…”
“Non
fatevi impressionare, ragazze. Questo affare deve avere per forza un punto
debole…” affermò The Kid, mentre cercava di tenere a bada i Molblin sparando un
colpo dietro l’altro. “Tutto sta nel trovarlo prima che questi Molblin diventino
troppi per noi… e ho il sospetto che si trovi all’interno della Strega! Sayaka,
devi cercare di aprire un varco un po’ più grande nel corpo della Strega. In
questo modo, la rigenerazione ci metterà più tempo a riparare il danno, e forse
riuscirò a vedere meglio.”
“Va
bene. Conta pure su di me!” rispose la spadaccina da capelli azzurri, dopo aver
eliminato un alto nemico con un fendente ben piazzato. Con un agile salto,
Sayaka arrivò in prossimità della Strega… che però questa volta sembrava ben
preparata per questo, e reagì con scioccante rapidità! Una serie di tentacoli
emersero dal corpo della mostruosità e sfrecciarono verso la Puella Magi,
riuscendo ad aprirle un taglio sul braccio sinistro, poco sotto la spalla!
Sayaka lanciò un breve grido di sorpresa – non dolore, essendo le Puellae Magi
molto più resistenti di una persona normale – e perse quei due secondi che
avrebbero potuto esserle fondamentali per sferrare un colpo come si deve… altri
due tentacoli scivolarono attorno alle sue caviglie e la afferrarono, per poi
sollevarla di peso e tenerla a testa in giù, ad una distanza tale che Sayaka non
sarebbe stata in gradodi raggiungere l’avversario con le sue
spade!
“Sayaka!”
esclamò Kyoko. “Okay, bestiaccia, adesso mi hai fatto veramente perdere la
pazienza… prendi questo!”
Con
un moto rabbioso, la rossa Puella Magi scagliò la sua lancia… e a quella
distanza, non c’era davvero nessuna possibilità di sbagliare il colpo! L’arma si
conficcò profondamente nel corpo innaturale della Strega e vi rimase infilzata,
facendo sì che l’essere mostruoso, con un gorgoglio mostruoso, si ritirasse di
quasi un metro, portando con sé Sayaka che si dibatteva per liberarsi.
Sfortunatamente, data la posizione in cui era, non riusciva a colpire il
tentacolo che la tratteneva con la sua spada…
“Bel
colpo, Kyoko… ma non credo sia servito a molto.” Affermò The Kid, osservando la
lancia ancora infissa nel corpo della Strega. “E’ vero che così non creerà altri
Molblin… ma non sei riuscita a raggiungere i suoi punti
vitali.”
“Infatti.”
Rispose Kyoko con un ghigno quasi sadico. “Ma non era mai stata mia intenzione,
fesso. Prima di parlare, guarda un po’ dove gliel’ho
piantata!”
The
Kid ignorò le provocazioni della rossa e guardò meglio… avendo un lampo di
illuminazione quando vide che la lancia di Kyoko era andata a conficcarsi
abbastanza vicino a Sayaka! Ad una distanza tale che la spadaccina avrebbe
facilmente potuto raggiungerla, se solo si fosse data una spinta sufficiente!
“Cos… Ah, adesso ho capito! Niente male come idea, Kyoko!”
“Beh,
che ti aspettavi?” rispose lei, per poi lanciare un avvertimento a Sayaka. “Hey,
Sayaka! Usa la mia lancia, ti do il permesso in via del tutto straordinaria! Fai
a fettine quella cosa!”
Un’espressione
sorpresa apparve sul volto di Sayaka… ma subito dopo, la spadaccina sembrò
capire e iniziò a dondolarsi per raggiungere l’arma, che era ancora conficcata
nel corpo del mostro! La “pelle”, nel punto in cui la strega era stata colpita,
iniziò a ribollire, come se il mostro cercasse di estrarsi l’arma di dosso… e
subito dopo, la Strega emise altri tentacoli e li estese verso la lancia, nel
tentativo di estrarsela di dosso.
Ma
Sayaka non aveva intenzione di lasciarla fare. Comprendendo al volo l’antifona,
la ragazzina si diede lo slancio e si dondolò, afferrando al volo la lancia di
Kyoko, per poi tirare verso di sé con tutte le sue forze! La Strega gorgogliò di
nuovo e cercò di far mollare la presa a Sayaka, strattonandole le caviglie… ma
lei si tenne stretta, e si rifiutò di farsi trascinare via. E non appena Sayaka
fu sicura di essere in una buona posizione, si diede un’altra spinta e tirò la
lancia verso di sé, vincendo la resistenza della pelle elastica del mostro! Il
bordo tagliente della lancia separò la pelle della Strega, e aprì uno squarcio
enorme nel corpo sferico, abbastanza grande da permettere a The Kid di dare una
bella occhiata all’interno della Strega, mentre Sayaka si divincolava dai
tentacoli e atterrava agilmente.
“Grazie,
Kyoko!” esclamò Sayaka, restituendo la lancia alla sua compagna dai capelli
rossi con un lancio preciso. Kyoko afferrò al volo la sua arma e ghignò, per poi
rispondere a tono.
“Hmph…
non fraintendere, stavo solo aspettando il momento giusto pe sferrare un colpo
decisivo a quell’affare! E a quanto vedo, ha funzionato!” rispose Kyoko. The
Kid, dal canto suo, stava dando un’occhiata all’interno della Strega per vedere
se riusciva a trovare un possibile punto debole… e infatti, non appena il miasma
viola che componeva l’interno dell’essere diabolico si fu diradato abbastanza,
il giovane eroe riuscì a vedere una sfera gialla, più o meno delle dimensioni di
un pugno umano, che fluttuava all’interno del mostro sferico, seminascosto dal
gas!
“Eccolo!
Credo sia quello!” esclamò The Kid, per poi esplodere una raffica di colpi
contro la sfera gialla, colpendola in pieno! Gli effetti furono immediati, e la
Strega si ritirò con uno spasmo improvviso, come se si stesse contorcendo dal
dolore! “Sì! Credo che abbiamo trovato il punto debole di questa cosa! Quando ho
colpito quella sfera fluttuante, mi è sembrato che il mostro abbia accusato il
colpo!”
Mentre
The Kid parlava, altri Molblin emersero dalla fenditura, prendendo forma dal gas
violaceo che riempiva il suo corpo, e si fecero avanti per difendere la Strega…
che a sua volta sembrava essersi resa conto di avere di fronte degli avversari
formidabili, e cominciò a far crescere altri tentacoli dal suo corpo,
trasformandosi in una sorta di gigantesca e ispida sfera pulsante! Con rabbia,
mentre lo squarcio che Sayaka aveva aperto nel suo corpo si richiudeva, la
Strega fece allungare i suoi tentacoli e li conficcò nel terreno, per poi farli
estendere… e prima ancora di capire cosa stesse accadendo, The Kid e le due
ragazze si ritrovarono di fronte una selva di tentacoli prensili che emergevano
dal terreno sotto i loro piedi!
“Ugh…
attenti, questa cosa non ha ancora finito!” esclamò Sayaka, usando la sua spada
per fare a pezzi le viscide appendici che le si avvicinavano troppo. I tentacoli
si abbatterono a terra, contorcendosi come serpenti impazziti prima di
scomparire in una nube di fumo viola, mentre i Molblin avanzarono con le lance
puntate contro i tre ragazzi, cercando di tenerli lontani dalla Strega. “Ma che
diamine… come facciamo ad avvicinarci, ora?”
“Non
chiederlo a me…” disse Kyoko, eliminando un Molblin con un potente affondo.
“Diavolo… è come in certi videogiochi! Un mostro diventa sempre più difficile
man mano che la sconfitta si avvicina! Dobbiamo inventarci qualcosa per
fermarlo!”
The
Kid si ritirò di due passi, esplodendo ancora qualche colpo contro i suoi
avversari, mentre cercava di pensare ad un modo per raggiungere di nuovo la
Strega e sferrare il colpo finale. Dopo aver eliminato due Molblin con un
potente colpo, il giovane eroe riuscì ad avere un attimo di respiro e a
formulare un piano che forse aveva delle posssibilità di
riuscita…
“Hmmm…
okay, i suoi attacchi si sono fatti più rapidi, ma non mi sembra che la cosa
cambi molto, rispetto a prima… dobbiamo evitare i suoi Molblin e attaccarlo, per
poi aprire un varco nel suo corpo… e raggiungere la sfera che sta al suo
interno!” affermò. “Kyoko… forse tu puoi fornirci la distrazione che ci
serve?”
“Hmph…
basta che tu me lo chieda, moccioso!” affermò la rossa, per poi afferrare la sua
lancia con entrambe le mani e concentrarsi brevemente. Un lampo di luce
scarlatta scaturì dal corpo della Puella Magi, e subito dopo, due copie perfette
di Kyoko apparvero ai suoi fianchi, pronte a combattere… o almeno, dando questa
impressione! Non riconoscendole come illusioni, la Strega e i Molblin ebbero un
attimo di esitazione… e questo diede a The Kid e a Sayaka tutto il tempo per
agire!
“Adesso,
Sayaka! Presto, prima che si riorganizzi!” esclamò The Kid. Non appena i Molblin
abbassarono la guardia, lui e Sayaka scattarono verso il mostro, e il ragazzino
esplose un colpo preciso e letale contro la Strega, colpendo una zona scoperta
del suo corpo! L’essere si contorse ed indietreggiò, emanando altri tentacoli
che cercarono di afferrare i suoi due avversari… ma Sayaka non perse tempo, e li
fece a pezzi con la sua spada, per poi chiudere la distanza di scatto e sferrare
un poderoso fendente a due mani, centrando il punto che The Kid aveva già
indebolito! La lama tracciò un solco orizzontale nel corpo innaturale della
Strega, ed espose la parte interna, permettendo a The Kid di mirare un colpo
quasi perfetto contro il centro vitale del mostro! La Strega barcollò
pericolosamente, agitando i tentacoli in maniera frenetica… ma ancora non cadde,
e mentre la spaccatura si rigenerava, cercò di avanzare nuovamente contro Sayaka
e The Kid…
Ma
la Puella Magi spadaccina aveva altre idee – con uno scatto di velocità, coprì
la distanza che la separava dal nemico e poi, contro le aspettativ di tutti,
lanciò la sua spada contro il punto debole del nemico, trafiggendolo in pieno e
mandandolo in frantumi! Un ululato raccappricciante si levò dai Molblin che non
erano ancora caduti sotto il fuoco di Homura e Mami… e la Strega stessa lanciò
un mostruoso verso di dolore, mentre la spada di Sayaka penetrava nel suo
“nucleo” e lo mandava in pezzi! Un istante dopo, la Strega collassò su sé
stessa, lasciandosi dietro soltanto una pozza nauseabonda simile a pece
verdastra, mentre i Molblin si dissolvevano uno dopo l’altro… e in pochi
secondi, il caotico campo di battaglia che si era formato davanti al castello di
The Kid ritornò calmo e silenzioso, come se nulla fosse
successo!
“Uff…
ce l’abbiamo fatta.. in un modo o nell’altro…” disse Sayaka, dando un’occhiata
in giro nel punto in cui la Strega eracaduta… e scoprendo con un certo rammarico
che, in effetti, la Strega non si era lasciata dietro proprio nulla – neanche il
Grief Seed che di solito le Puellae Magiusavano per purificare le loro Soul Gem!
C’era decisamente qualcosa che non andava, in tutto
questo…
“Hey,
Sayaka! Tutto ok?” chiese The Kid, mentre le Puellae Magi si
riunivano.
La
spadaccina dai capelli blu si passò una mano sulla fronte. “Sì… tutto a posto,
credo. Ma… questa Strega aveva davvero qualcosa di diverso dalle altre! Non si è
nemmeno lasciata dietro un Grief Seed…”
“Il
che significa che non possiamo purificare le nostre Soul Gem… questo sì che è un
problema…” pensò ad alta voce Mami, ben sapendo quali sarebbero state le
conseguenze se la Soul Gem si fosse contaminata del tutto. “Ma… da dove è venuta
fuori, quella Strega? Come è possibile che qui ne esistano? The Kid, mi sembrava
tu avessi detto che questo mondo è… beh, completamente
computerizzato!”
“Infatti…
e non capisco come possa essersi sviluppata una Strega qui…” rifletté il giovane
eroe. “Tra l’altro… questa aveva delle caratteristiche diverse da quelle che
avete affrontato voi finora, giusto?”
“Esatto…”
affermò con evidente sospetto Homura. “E se dietro tutto questo c’è lo zampino
di qualcuno che conosco anche troppo bene… allora possiamo stare certi che
abbiamo visto solo l’inizio…”
----------
CONTINUA…
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Capitolo 5 *** Il mistero delle streghe ***
IWBTPM_05
I Wanna Be The Puella Magi
Una fanfiction crossover (Puella Magi Madoka Magica / I Wanna Be The
Guy) scritta da: Justice Gundam
Sono tornato! Era anche ora che aggiornassi questa fanfiction, non trovate?
Lo so, lo so... di recente, ci sono state altre fanfiction che hanno occupato il
mio tempo, sia di quelle che ho letto che di quelle che ho scritto, e ho
cominciato a seguire diverse serie di anime che hanno catturato la mia
attenzione. In particolare, Eureka Seven Astral Ocean e Symphogear... ma state
tranquilli, perchè adesso sono di nuovo qui a lavorare sul mio crossover più
folle!
E per l'idea, devo ringraziare il mio amico Anonimo9987465, che mi ha dato
questo suggerimento che poi ho trovato interessante! *lol*
Allora, vediamo un po' come vanno le cose... direi che la situazione è
abbastanza incerta per le nostre Puellae Magi! Certo, hanno affrontato e
sconfitto un avversario molto pericoloso, ma a quanto pare, anche questo faceva
parte di un piano dell'infido Kyuubey, che sembra essere abbastanza interessato
all'immenso videogioco in cui le nostre eroine sono finite, e ha qualche losco
progetto in mente. Ovviamente, il tutto allo scopo di costringere Madoka a fare
un patto con lui, con grande disperazione di Homura. Ma per adesso, sembra che
le nostre Puellae Magi se la siano cavata bene... chissà che continui così!
E The Kid, che ruolo avrà in tutto questo? Sicuramente, io non sottovaluterei
il piccolo sprite che è riuscito da solo a completare uno dei videogiochi più
difficili di tutti i tempi, armato soltanto di una pistola minuscola e della
capacità di fare un doppio salto. E non dovrebbe farlo neanche il gattino alieno
che tutti amano odiare. Ma... non facciamo troppi spoiler, e concentriamoci
invece sulla storia. E più esattamente, sul capitolo che inizierà molto presto,
non appena avrò risposto alle vostre recensioni!
Anonimo9987465: Hehee... grazie mille per la tua review! Come sempre,
precisa e puntuale! Per adesso, sì, devo dire che le Puellae Magi e The Kid se
la sono cavata molto bene, anche se non penso che la cosa abbia dato più di
tanto fastidio a Kyubey...in effetti, dargli fastidio è impossibile, ma questo è
tutto un altro discorso. E... beh, si sa che Kyubey ha un sacco di segreti!
Sicuramente non è tipo che si fa cogliere impreparato. Ad ogni modo, grazie
della recensione, e farò in modo che anche il resto del crossover sia
altrettanto avvincente! A presto!
Okay, mi sembra che ci siamo tutti. Non mi resta che augurarvi buon
divertimento e buona lettura! A presto!
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Capitolo 5 - Il mistero delle streghe
"Hmph... una Strega artificiale, eh? Chissà perchè, la cosa non mi sorprende
affatto. Kyubey vuole metterci alla prova... questo è stato solo un attacco
preliminare." disse Homura, guardando con disgusto il punto in cui la Strega
artificiale sconfitta da Sayaka era svanita. Ormai, la battaglia si era
conclusa, e l'orda di Molblin che aveva preso d'assalto il castello di The Kid
si era dileguata. Ma ovviamente, questo non bastava a rendere meno sospettosa la
Puella Magi dai capelli neri, che con tutta la sua esperienza, aveva imparato a
non fidarsi delle apparenze... e soprattutto, che era proprio quando la
situazione sembrava andare a gonfie vele che di solito accadeva un disastro.
"Ma a quale scopo... Homura, giusto?" chiese The Kid, arrivando da dietro la
ragazza. "Questo Kyubey vuole costringere Madoka a fare un patto con lui, in
modo da prendere l'energia che lei sprigionrà quando diventerà una Strega,
questo me lo hai spiegato... ma che ci guadagna a mandarci contro una Strega
artificiale?"
"In realtà, la cosa è molto più sensata di quanto tu non creda." spiegò
Homura. "Kyubey vuole costringere noi Puellae Magi a fare quanto più uso
possibile dei nostri poteri, in modo che le nostre Soul Gem si corrompano sempre
più rapidamente. Le Streghe artificiali non consegnano Grief Seeds una volta
eliminate - si tratta di costrutti fatti di dati, che non contengono lo spirito
di una persona. E senza i Grief Seeds, io e le mie compagne non siamo in grado
di purificare le nostre Soul Gem. Se continuerà così ancora a lungo, finiremo
per contaminare completamente le nostre Soul Gem, e diventeremo delle streghe
noi stesse. A quel punto... beh, a quel punto, l'unica possibilità di salvezza
per questo o per qualsiasi altro mondo sarà che Madoka faccia un patto con lui e
si trasformi in una Puella Magi a sua volta. In altre parole, ha sempre lui il
coltello dalla parte del manico."
"Ora ho capito... in qualche modo, quel Kyubey sta manipolando i dati che
costituiscono questo mondo, e crea delle Streghe artificiali per attaccarci,
sfinirci, e infine costringere la tua amica a fare un patto con lui!" esclamò
The Kid. "INgegnoso... davvero ingegnoso, ma non ha fatto i conti con me! Io
sono pur sempre il The Guy di questo mondo, e finchè avrò questo titolo, non
permetterò a quello sgorbietto di fare ciò che vuole e incasinare tutto!"
"Tsk... e cosa pensi di fare esattamente, marmocchio?" disse Kyouko con tono
di sfida. "Nel caso tu non te ne sia accorto, non c'è davvero nulla che tu possa
fare per impedire a quel batuffolo di pelo di prendere i dati di cui è composto
questo mondo e usarli a suo piacimento."
"Forse no... ma difenderci da lui sarà possibile, e anzi... se fosse
possibile trovare un modo per respingere le sue streghe artificiali,
contrattaccarlo e distruggerlo..." cominciò a dire The Kid, solo per essere
interrotto da Homura.
"Fatica sprecata. Kyubey non può essere ucciso." spiegò. "Anche se tu
riuscissi a distruggere il suo corpo, lui ne riformerebbe subito un altro dal
mana circostante. E non c'è modo di impedire che il mana crei un nuovo corpo per
lui... la concentrazione di mana, anche in un mondo di dati come questo, è
troppo alta. Credimi, lo so per esperienza personale. Ho provato un sacco di
volte ad eliminare quell'essere spregevole, ma come puoi vedere... non è mai
stato permanente."
The Kid schioccò le dita con frustrazione. "Diavolo... beh, non importa. Non
sarà certo questo a farmi tirare indietro." affermò. "Non permetterò a
quell'esserino malefico di trasformarvi in Streghe e di fare lo stesso con
Madoka. Siamo alleati in questo, no? E allora... fidatevi di me, troverò un modo
per difenderci dalle Streghe artificiali!"
Kyouko fece una risatina a mezza bocca, non curandosi minimamente di
nascondere la sua incredulità. "Heh... a lingua sei forte, The Kid, e devo
ammettere che non sei male neanche a batterti. Ma è evidente che non hai mai
visto una Strega prima d'ora. Quella era solo un piccolo assaggio di quello che
una Strega può fare. Ne abbiamo affrontate molte, noi, e ancora non possiamo mai
sapere cosa aspettarci da loro."
The Kid sospirò. Conosceva quelle ragazze da poco tempo, ma già si era fatto
un po' un'idea delle loro personalità. E Kyouko gli dava tutta l'impressione di
essere una tipa cinica che non amava il gioco di squadra. "Questo... posso
immaginarlo. Mi rendo conto che non ho visto quello che dovete aver visto voi, e
quindi non sono in grado di mettervi nei vostri panni. Ma vorrrei informarvi che
per diventare The Guy, ho dovuto affrontare un sacco di ostacoli che per molti
sarebbero stati impossibili da superare, e ce l'ho fatta... anche se, a voler
essere sincero, sono morto un po' di volte... quindi, non pensate che
semplicemente dirmi quanto sono potenti ed imprevedibili queste Streghe riuscirà
a farmi cambiare idea."
"Quello che dici è sicuramente molto coraggioso, The Kid." disse Mami, la più
grande e più razionale del gruppo dopo Homura. "Ma come prevedi di riuscir a
fermare queste Streghe artificiali senza dover ricorrere alla nostra magia?
Quando affrontavamo le Streghe nel nostro mondo, potevamo affrontarle soltanto
grazie ai nostri poteri di Puellae Magi. Anzi, senza di quelli non saremmo stati
nemmeno in grado di vederle."
"Beh... già questa è una cosa interessante, però." affermò Sayaka,
riflettendo un attimo sulle parole della biondina. Quando le altre ragazze la
guardarono con espressione interrogativa, la Puella Magi spadaccina si schiarì
la voce e proseguì con il suo ragionamento. "Quello che voglio dire... è che in
questo mondo The Kid, pur non avendo poteri come i nostri, è stato comunque in
grado di vedere quella... Strega artificiale, giusto? Quindi, le Streghe che
vengono create in questo mondo non seguono le regole di quelle che invece
sorgono nel nostro. Non potrebbe essere un punto a nostro favore?"
Homura corrugò la fronte, rendendosi conto che, in effetti, quello che Sayaka
diceva aveva senso. Non poteva essere un caso se The Kid riusciva a vedere quei
mostri... "Hmm... credo di cominciare a capire quello che intendi, Sayaka. Vuoi
dire... che le Streghe artificiali create in questo mondo devono sottostare a
regole diverse, e quindi sono più limitate?"
"In effetti, ora che ci penso... la cosa ha assolutamente senso!" esclamò The
kid, dandosi un pugno sul palmo della mano. "Dopotutto... in questo mondo,
stando a quanto mi avete detto, non possono nascere Streghe spontaneamente, e
Kyubey è costretto a crearle da sè... usando i dati di cui questo mondo è
composto! Ma proprio per questo motivo... le stesse regole che valgono per tutti
gli esseri di questo mondo valgono anche per loro, e quindi anch'io, e qualunque
abitante di questo mondo, può vederle! E anche combatterle, se è per questo...
quindi, se ci organizziamo per bene, possiamo affrontare quei mostri anche senza
l'aiuto della magia e farla in barba a Kyubey!"
Homura rimase per un po' a rifletterci su... e poi, le sue labbra si
incurvarono leggermente, mostrando l'ombra di un sorriso. "Interessante. Il tuo
ragionamento, in effetti, non mi sembra sbagliato. Vale la pena di fare un
tentativo." affermò, per poi farsi di nuovo seria. "Tuttavia, mi sembra che sia
anche il caso di avvertirti... Kyubey non se ne starà seduto mentre tu mandi
all'aria la sua idea. Anzi, credo che abbia già tenuto in conto che qualcuno
possa rendersi conto dei limiti delle sue Streghe artificiali, e abbia già un
piano di emergenza per un caso simile."
"Può essere... ma almeno, se la mia idea funziona, guadagneremo un po' di
tempo. E avremo la possibilità di formulare un altro piano nel frattempo."
rispose The Kid. "Allora... che dite, ragazze, siete con me?"
"A questo punto, non avrebbe senso fare le difficili." rispose Homura con
un'alzata di spalle. "D'accordo, vale la pena di tentare."
"Contate pure su di me." affermò Mami, annuendo leggermente.
"E anche su di me!" rispose con decisione Sayaka. "Ormai ci sono dentro, e
non posso tirarmi indietro, giusto?"
"Grazie, ragazze..." rispose The Kid con un cenno di assenso, per poi
voltarsi verso Kyouko, che era l'unica - a parte l'assente Madoka - a non aver
ancora espresso la sua opinione a riguardo. "E tu, Kyouko, che ne dici? Pensi
che si possa fare?"
La rossa Puella Magi picchiettò sul terreno con la sua lancia e ghignò con
tono sicuro. "Heh... se voi pensate che io me ne starò buona buona, e lascerò
che tutto il divertimento ve lo prendiate voi, avete qualche rotella fuori
posto. Certo che ci sono anch'io!"
"Perfetto! Allora... ragazze, forse è meglio se voi andate a riposarvi un
po'. Io andrò a fare qualche ricerca, e vedrò se riesco a trovare qualcosa di
interessante... ma in un mondo come questo, sicuramente ci sarà qualcosa che
posiamo usare per mettere i bastoni tra le ruote a Kyubey!" affermò The Kid,
mentre guidava le PuellaeMagi verso l'ingresso del suo enorme castello. "E poi,
ragazze... fareste meglio a fare visita alla vostra amica, dopotutto è dovuta
rimanere chiusa in camera sua per tutto questo tempo... e non pensola cosa le
sia piaciuta."
Se non altro, questo era un suggerimento che Homura era più che contenta di
seguire...
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"Sembra che sia tutto finito..." mormorò Madoka, con una certa malinconia,
mentre guardava dalla finestra le distese attorno al castello di The Kid, che
ora erano tornate tranquille. L'orda di Molblin e la Strega che li avevano
attaccati erano stati respinti, ma per qualche motivo, la cosa non rendeva più
tranquilla la ragazzina dai capelli rosa, che aveva il presentimento che sarebbe
accaduto qualcosa di anche peggio entro breve. E non le piaceva l'idea di
restarsene là, tappata in quella stanzetta, mentre le sue compagne rischiavano
la vita... "Sigh... mi piacerebbe che quel The Kid mi spiegasse qualcosa di più
di quello che sta succedendo."
Un lieve suono di qualcuno che bussava alla porta di casa sua distrasse
Madoka dai suoi pensieri, e la ragazzina si voltò in quella direzione per
rispondere. "Hm? Sì, chi è? Prego, potete entrare se volete..."
Con un leggero scricchiolio, la pesante porta di legno scuro si aprì, e
dietro di essa, con notevole sollievo di Madoka, apparvero Homura e Sayaka, con
Mami, Kyouko e The Kid che li seguivano a ruota. "Madoka-chan? Siamo venuti a
vedere di te, volevamo controllare se andava tutto bene." disse Sayaka,
avvicinandosi per prima alla sua compagna di scuola. "E per scusarci per il
fatto che sei dovuta restare qui tutto questo tempo..."
"Tranquilla, Sayaka-chan, mi basta sapere che state tutte bene..." rispose
Madoka, tirando un piccolo sospiro di sollievo mentre anche le altre ragazze
entravano nella stanza, tranne Kyouko che per qualche motivo preferì restarsene
sulla soglia a braccia conserte. "Ma che cos'era quella cosa? E tutti quei
mostri che si è portata dietro?"
"Una Strega artificiale..." spiegò The Kid, avvicinandosi anche lui.
"Probabilmente un trucco escogitato da quel Kyubey per costringerti a fare un
patto con lui. Il peggio è che in questo mondo, non ci sono Grief Seed per
purificare le Soul Gem delle tue amiche... quindi, col tempo, le Soul Gem si
corromperanno sempre di più finchè le tue compagne non diventeranno Streghe vere
e proprie, oppure tu non sarai costretta a fare un patto con lui per respingere
le Streghe artificiali. In ogni caso, se va avanti così, Madoka sarà ugualmente
costretta a fare un patto con lui... quindi, comunque vada, vince lui. Non è una
situazione in cui abbiamo molta scelta... A meno che ovviamente noi non facciamo
qualcosa per ostacolarlo!"
"E come hai intenzione di fare, The Kid?" chiese Madoka incuriosita. "Pensi
davvero che ci sia un modo di fermare quelle Streghe artificiali... senza che
Homura-chan e le altre debbano far contaminare le loro Soul Gem?"
"E' appunto di questo che stavamo discutendo poco fa." affermò Homura.
"Meglio che ci sediamo. The Kid spiegherà anche a te che cosa ha in mente."
"D'accordo..." rispose Madoka. Una alla volta, le ragazze si sedettero su
alcuni cuscini disposti sul pavimento, e The Kid si posizionò al centro del
cerchio da loro formato, mettendosi comodo prima di riprendere il discorso che
aveva iniziato con le Puellae Magi all'ingresso della fortezza...
Alcuni minuti dopo, anche Madoka era stata aggiornata sulle ultime notizie...
e inutile dirlo, era decisamente stupita ed incredula di quello che aveva in
mente il loro nuovo alleato!
"A... Aspetta un momento, The Kid! Vediamo se ho capito bene..." affermò la
ragazzina dai capelli rosa. "Tu vorresti dire... che hai intenzione di usare
alcuni artefatti, sparsi qua e là per questo mondo, per creare una barriera
difensiva e un sistema anti-Streghe? In modo che così Homura-chan e le altre non
dovranno usare le loro Soul Gem per combattere?"
"Esatto. Mi sembra una buona idea, se posso dire la mia." affermò gentilmente
Mami. "Non credo che riuscirà a liberarci da Kyubey in maniera definitiva, ma
sicuramente ci permetterà di guadagnare un po' di tempo e pensare a qualche
altra idea."
The Kid annuì, sicuro che questa idea avrebbe dato loro il tempo necessario
per fare quello che era necessario per uscire vincitori da quella difficile
situazione. "Esatto... ora però, devo fare delle ricerche, e cercare qualcosa
che ci possa aiutare a difenderci dale Streghe artificiali. Nel frattempo, voi
rilassatevi... ci penseranno i miei servitori a tenere d'occhio la situazione e
a fare in modo che altri... ospiti indesiderati non si avvicinino."
"Credo proprio che ne avremo bisogno..." disse Sayaka, sgranchendosi la
schiena.
"Va bene... io però, esco a mangiarmi un altro paio di quei Frutti
Deliziosi." affermò Kyouko, facendo volteggiare la lancia dietro la sua schiena
con aria distratta. "Se ne volete qualcuno, ragazze, andatevelo a prendere,
perchè io non faccio gli straordinari, okay?"
Mami sospirò. "Sempre molto simpatica tu, eh?"
"Immagino che dovrei dirti di non allontanarti troppo dal castello..."
commentò The Kid con l'aria di sapere già cosa Kyouko avrebbe risposto. "Ma
anche se lo facessi, non credo che ti farei cambiare idea, vero?"
"Hai fatto centro, omino dei videogiochi!" disse Kyouko con un ghigno.
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Homura non era il tipo di persona che era abituata a restare a lungo ferma
nello stesso posto. Da quando aveva deciso di rinunciare alla propria umanità e
diventare una Puella Magi, era sempre stata impegnata a viaggiare avanti e
indietro nel tempo, dovunque fosse stato necessario per proteggere Madoka, e
anche se la sua missione l'aveva portata spesso a vedere cose che nessuna
ragazza avrebbe mai dovuto vedere - per non parlare di tutte le volte in cui non
era riuscita a salvare Madoka, come nel caso dell'incidente con Oriko - non si
era mai stancata e aveva continuato sulla sua strada senza alcuna esitazione. E
adesso, invece... si ritrovava in una dimensione completamente sconosciuta,
ancora una volta impotente mentre quel maledetto Kyubey giocava con lei come un
bambino con gli scacchi. Non poteva fare altro che aspettare, e sperare che The
Kid avesse l'idea giusta per sconfiggere le Streghe artificiali...
Che situazione ironica, si ritrovò a pensare mentre picchiettava con un
indice sul bordo della finestra alla quale era affacciata. Ormai era convinta
che non avrebbe più avuto bisogno di nessuno, e si era rassegnata all'idea che
la sua sarebbe stata una strada solitaria e immersa nell'oscurità. Del resto,
una Puella Magi non è un essere umano, e quindi... perchè avrebbe dovuto
prendersi la briga di mantenere i propri rapporti con il genere umano? L'unica
persona che contava, per lei, era Madoka... era solo per lei che aveva accettato
l'orribile destino di diventare una cacciatrice di Streghe.
E adesso, invece, si ritrovava a doversi fidare di quel ragazzo sconosciuto,
The Kid, per uscire da quella situazione e cercare, per l'ennesima volta e
forse, chissà, per la volta buona, di mandare all'aria i piani di Kyubey. Era
davvero una situazione inusuale per lei... e doveva ammettere che restarsene lì
ferma ad aspettare che The Kid terminasse i suoi studi la snervava un po'.
Sperava almeno che non ci mettesse troppo tempo...
"Hey, Homura-chan? Che succede, mi sembri così pensierosa... a me puoi
parlarne, sai?"
La tenebrosa Puella Magi si voltò verso Madoka, non riuscendo a nascondere la
sua sorpresa. "Ah... Madoka, scusa, mi ero distratta e stavo pensando a questa
situazione assurda in ci ci troviamo..." affermò, per poi sospirare e scuotere
la testa. "Madoka-chan, mi dispiace di averti trascinato in tutto questo... se
solo avessi saputo che sarebbe successo, avrei fatto in modo di mantenerti al
sicuro, e ora non saresti qui ad essere presa di mira da quel maledetto
Kyubey."
"Quel che è fatto è fatto, Homura-chan. Non puoi dartene la colpa." disse
Madoka, appoggiando gentilmente una mano sulla spalla della sua protettrice. "E
poi... non essere tanto in pensiero, sono sicura che The Kid ha già qualche idea
pronta per toglierci da questo guaio! A me sembra un tipo che sa quello che
fa... anche se lascia un po' stupita anche me, a volte! Hehehee..."
Homura non potè trattenere un piccolo sorriso sentendo la risata dolce e
cristallina della sua migliore e unica amica. Anche nei momenti più difficili,
ricordarsi che stava facendo tutto questo per Madoka la aiutava a sopportare
tutto. "Immagino... che tu abbia anche ragione, Madoka-chan, ma la mia è... per
così dire... una deformazione professionale. Non sono abituata ad incontrare
persone di cui mi posso fidare e che siano abbastanza competenti." affermò la
Puella Magi oscura. "Ho il timore... che qualsiasi cosa facciamo, non faciamo
altro che il gioco di quell'essere spregevole, Kyubey..."
"Questa volta non andrà così, ne sono sicura!" affermò Madoka di rimando.
"Questa volta... anche lui si trova in una situazione in cui non può sapere
tutto. Questo mondo sarà sconosciuto anche per lui."
"Sì, immagino di sì." rispose Mami, intervenendo nella conversazione. "Questo
ci dà un minimo di vantaggio, perlomeno. Prima che lui sappia tutto quello che
ha bisogno di sapere, avremo la possibilità di proteggerci, e di guadagnare un
po' di tempo. Però... dal momento che abbiamo questo alleato, tanto vale
affidarci a lui."
Homura annuì, sperando di non doversene pentire più avanti...
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"Hmph... cavolo, non ce la faccio. Quando non ho niente da fare, mi
innervosisco. Bah, almeno qui attorno c'è qualcosa da mettere sotto i denti."
borbottò Kyouko, prima di addentare un Frutto Delizioso che era riuscita a
prendere da un albero, infilzandolo con la sua lancia prima che lo strano frutto
le cadesse addosso. "Bene, se non altro queste cose sono buone da sgranocchiare.
Così posso passare un po' di tempo..."
Un suono frusciante attirò i sensi acuti della Puella Magi dai capelli rossi,
che mise da parte il frutto già mangiato per metà e afferrò stretta la sua
lancia, girandosi in direzione di quella che avrebbe potuto benissimo, per
quanto lei ne sapeva, rivelarsi una minaccia. "Beh? Chi è là? Fatti vedere!"
intimò, sferrando un affondo a vuoto...
A risponderle fu una piccola figura dai capelli azzurri a caschetto, che
avanzò da un cespuglio, tenendo una mano alzata in segno pacificatore. "Aspetta,
Kyouko! Sono io, Sayaka!" esclamò la Puella Magi spadaccina, rivelandosi agli
occhi della sua ex-nemica, che abbassò la lancia ma continuò a tenerla d'occhio.
"Calma... guarda che adesso siamo dalla stessa parte!"
Kyouko sospirò rabbiosamente. In effetti, lei e Sayaka non si erano
incontrati nelle circostanze migliori, e quando ci ripensava, la cosa la faceva
sentire un po' in imbarazzo. "Hmph... guarda che non c'era bisogno di entrare in
scena tanto furtivamente, Sayaka, qui tanto non c'è nessuno che può minacciarci,
per adesso. Ecco... prendi anche tu, sono buoni questi frutti." disse, passando
a Sayaka un altro Frutto Delizioso.
"Kyouko... vorrei ricordarti quello che ci ha raccontato The Kid su questo
mondo, in cui qualsiasi cosa può rappresentare un pericolo." affermò la
spadaccina, mentre accettava il frutto da Kyouko. Vi diede una rapida occhiata,
come se volesse assicurarsi che tutto andasse bene... poi lo addentò, stando
attenta a non far colare il succo zuccherino per terra. "Hmm, buoni davvero!
Ecco perchè li chiamano Frutti Deliziosi!"
"Vero, eh? E meno male che noi Puellae Magi possiamo mangiarli senza
intoppi!" affermò Kyouko, mentre riprendeva a sgranocchiare il suo frutto. "E
per quanto riguarda il resto... tranquilla, tanto io me la sono cavata da sola
per tanto tempo, e contro tutte quelle Streghe. Non sarà certo qualche
mostriciattolo proveniente da un videogioco a darmi fastidio."
Dopo essersi presa mentalmente nota del fatto che avrebbe dovuto portare
qualche Frutto Delizioso anche a Mami e ad Homura - e peccato che Madoka,
essendo anora una ragazza normale, non potesse mangiarli - Sayaka rimase a
pensare qualche secondo alla successiva domanda da fare, si schiarì la voce e
proseguì. "Kyouko... tu che cosa pensi di tutto questo, a proposito? So che
tu... non sei esattamente il tipo di persona che si fida degli altri tanto
facilmente, ma... The Kid mi sembra una persona a posto, anche se non mi sembra
che abbia ancora compreso tutto della situazione. Io sono convinta... che stia
cercando di aiutarci sinceramente, e chissà.. potrebbe anche riuscirci."
Kyouko alzò le spalle. "Mi perdonerai se sono un po' scettica, Sayaka. Farsi
troppe illusioni è pericoloso. Non sai mai come e quando le tue speranze saranno
deluse." disse la rossa Puella Magi. "Anche tu, non hai scelto di diventare una
Puella Magi, e in cambio hai desiderato che la mano di quel ragazzo che ti piace
guarisse? Cos'è, speri che questo lo faccia innamorare di te?"
"Cos..." esclamò Sayaka, quasi mandando di traverso il boccone che stava
mangiando. "Ma... ma che stai dicendo, Kyouko? Io... l'ho fatto perchè volevo
che il sempai Kamijou potesse riprendere a suonare e a inseguire il suo sogno!
Il... il fatto che io... ehm... che lui mi piaccia... non... non ha niente a che
vedere con questo!"
"Va bene, va bene... non ti scaldare tanto, okay?" disse Kyouko, mettendosi
le mani dietro la nuca. "Ma ti lascio con questa riflessione. Pensaci bene,
perchè il tuo desiderio potrebbe non essere tanto disinteressato."
Sayaka sbattè le palpebre... poi sospirò e guardò verso il terreno,
desiderando con tutte le sue forze non credere a quello che diceva la rossa
Puella Magi...
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"Hm... certo, ho detto che sfruttando le mie conoscenze di questo mondo,
avrei potuto creare qualcosa contro le streghe artificiali. Ma ho come
l'impressione che sarà un po' più difficile di come l'ho fatta sembrare..."
disse tra sè The Kid, mentre passava in rassegna numerose mappe del mondo
computerizzato in cui viveva. Dando un'attenta occhiata alle carte, aveva
trovato diversi posti in cui avrebbe potuto trovare qualcosa di interessante, ma
c'erano alcuni problemi non trascurabili. "Prima di tutto, per raggiungere
questi artefatti, dovrò avventurarmi in alcune zone ispirate a videogiochi molto
difficili, e anche se ormai ho una certa esperienza con queste cose, non mi va
neanche di sottovalutare i pericoli a cui andrò incontro. E poi... c'è il fatto
che non so molto di come funzionano queste Streghe, a parte il fatto che sono
terribilmente resistenti, e che sono ciò che rimane di altre Puellae Magi che
sono state corrotte. Non ho idea neanche se queste Streghe artificiali che
Kyubey ci manda contro siano molto diverse... nè come farò poi a combinare tra
loro gli artefatti, nel caso riuscissimo a mettere le mani su di essi. Questo è
un po' un problema... ma non devo restare troppo a pensarci su, più tempo perdo
ad indugiare, più Kyubey recupera lo svantaggio che ha su di noi."
Il giovane eroe, dando un'altra occhiata ad una zona che appariva come una
vorticosa galassia, annuì tra sè. Se non altro, quella era una zona sulla quale
era disposto a scommettere. "Beh... intanto, credo che potrei iniziare da qui."
disse tra sè. "Questa zona è stata ispirata a Rad Gravity, uno dei videogiochi
per NES più conosciuti per la sua difficoltà ai tempi... e soprattutto, per il
fatto che c'era quel famoso livello a testa in giù! Ma al momento non è questo
che mi interessa... piuttosto, è un'altra zona... la città fluttuante di Varnia,
e quello che potrei trovare al suo interno. Sicuramente le Crystal Bombs saranno
molto utili contro quelle Streghe artificiali, e dovranno essere il nostro primo
obiettivo."
Dopo averci riflettuto un po' su, e aver segnato qualcosa su un piccolo
bloc-notes, The Kid annuì tra sè e si alzò, sgranchendosi un po' la spina
dorsale. "Okay... ora però bisogna vedere quali delle Puellae Magi saranno più
adatte ad accompagnarmi in quel posto. Non posso certo lasciarle qui, nè posso
portarle tutte con me, o Madoka e il castello resterebbero indifesi. Anche se...
devo ammettere che Mami ed Homura mi sembrano più adatte per questo compito. E
va bene, allora facciamo così... prossima destinazione, il Vortice Spaziale,
città fluttuante di Varnia!"
Dopo aver deciso che quella sarebbe stata la loro prima meta, The Kid si fece
una nota e cominciò a dirigersi verso altre camere del suo castello per fare i
dovuti preparativi. Nel giro di pochi minuti, una volta che tutte le Puellae
Magi si fossero riunite, sarebbe scattata l'operazione... l'operazione...
"Già, una operazione come questa dovrebbe avere un nome fico..." The Kid
disse tra sè, cercando di pensare a qualcosa... e facendosi venire subito una
grande idea! "Hahaa! Ma certo! Operazione Rompiamo Le Scatole A Kyubey! Semplice
e diretto! E poi, è esattamente quello che stiamo facendo, quindi... okay, penso
che così possa andare! Andiamo a parlare con le ragazze, e vediamo cosa
dicono!"
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Poco dopo, in un ampia sala elegantemente arredata, la riproduzione perfetta
di una sala nobiliare dei primi anni del Medioevo, del castello dell'attuale The
Guy
"Hm... in effetti, mi sembra una buona idea, The Kid." disse Homura, annuendo
in tono di approvazione. "D'accordo... vorrà dire che Mami ed io ti
accompagneremo, anche se sinceramente preferirei restare qui a proteggere
Madoka-chan... immagino che per questa volta sarà meglio che mi affidi a
te."
"Allora.. andremo in questo posto chiamato Varnia e troveremo queste...
Crystal Bomb, giusto?" riassunse Mami. "A sentirla, non sembra un'impresa troppo
difficile. Speriamo solo di non metterci troppo tempo..."
"State tranquille! Finchè ci siamo io e Kyouko, non succederà niente a
Madoka-chan!" affermò Sayaka, gettando un'occhiata di intesa anche alla sua
compagna dai capelli rossi, che fece un sorrisetto un po' strafottente, ma
annuì. "Voi... andate pure, ci pensiamo noi al resto."
"Mi raccomando, ragazze... state attente a quello che fate, e tornate sane e
salve!" si raccomandò Madoka.
"Vedete di non farvi ammazzare." si limitò a dire Kyouko.
The Kid fece un cenno affermativo con la testa, contento di sapere che almeno
poteva contare sulla collaborazione delle sue alleate. "Va bene... Homura, Mami,
se siete pronte, possiamo raggiungere la sala del teletrasporto, che dovrebbe
portarci nel mondo di Rad Gravity in un attimo. A quel punto... beh, non
stupitevi più di nulla, okay? Varnia non è certo il posto più strano che si
possa vedere, da quelle parti."
"Abbiamo visto abbastanza posti strani da non stupirci più di nulla, come
abbiamo già detto." rispose Homura. "Se abbiamo finito con le raccomandazioni,
faremo meglio ad andare. Le Streghe non aspetteranno noi..."
----------
CONTINUA...
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Capitolo 6 *** Il globo alla rovescia di Turvia ***
IWBTPM_06
I Wanna Be The Puella Magi
Una fanfiction crossover (I Wanna Be The Guy - Puella Magi Madoka
Magica) scritta da: Justice Gundam
Eccomi di ritorno! Ancora una volta, il più improbabile dei miei crossover è
pronto ad essere aggiornato! E spero che sia un buon presagio per l'inizio del
nuovo anno, anche se effettivamente una delle serie usate non è il massimo in
quanto ad allegria e spensieratezza. Ancora una volta, devo ringraziare il mio
amico Anonimo9987456 per avermi dato suggerimenti ed ispirazione per questa
storia... e senza il quale, questa storia non avrebbe neanche potuto prendere il
volo!
E a proposito di volo... molto presto, anche le nostre Puellae Magi voleranno
verso una nuova avventura, in alcuni degli strani posti di cui è composto il
mondo inesplorato di I Wanna Be The Guy! Per primo visiteremo il mondo di Rad
Gravity, dove Homura e Mami dovranno recuperare un oggetto chiamato Crystal
Bombs dalla città fluttuante di Varnia! Ci saranno problemi, prima dell'arrivo,
durante la loro permanenza, o magari anche dopo che avranno trovato queste
potenti armi? Beh... trattandosi di una fanfiction che sarà piena di azione, la
cosa credo che sia anche scontata! Cosa attenderà le nostre balde giovanotte in
uno dei platform game più difficili mai apparsi sul vecchio NES? E sarà
abbastanza per portare avanti l'operazione Rompiamo Le Scatole A Kyuubey, come
così fantasiosamente l'ha chiamata The Kid? Beh, sicuramente tutti noi lo
speriamo vivamente! In particolare quelli di noi - e non sono pochi - che odiano
il simpatico esserino!
Ma per adesso, prima di seguire Homura e Mami sul nuovo mondo, rispondiamo
alle vostre recensioni! Beh, le recensioni sono il sale di ogni storia che si
rispetti, ed è giusto che vengano riconosciute!
Anonimo9987456: Lo so, è sempre unpiacere quando unadelle tue fanfiction
preferite viene aggiornata! Sarà interessante vedere come le due fazioni
cercheranno di contrastarsi a vicenda... e non escludo che prima o poi ci sia
anche un confronto diretto tra The Kid e Kyuubey! Beh, sicuramente le nostre
hanno dalla loro Akemi Homura, che ne ha un bel po' di esperienza con esserini
"malvagi" pucciosi che rappresentano qualche insondabile entità cosmica! In
effetti, per come almeno l'ho caratterizzato io, The Kid è abbastanza simile a
Madoka... vedremo come andrà a finire, perchè sicuramente ci saranno diversi
paralleli tra i due, man mano che la storia andrà avanti! Kyouko... beh, non
sarebbe Kyouko se non mettesse un po' in difficoltà le sue compagne, in
particolare la poco esperta Sayaka!
Ebbene sì, un nuovo mondo da esplorare... e cominceremo adesso, quindi ti
consiglio di allacciare le cinture di sicurezza e tenerti pronto a tutto! Sarà
una passeggiatina molto interessante, come avrai modo di constatare tra non
molto!
Okay, mi sembra che ci siamo tutti... in tal caso, non mi resta che augurare
a tutti buona lettura, e riprendere a narrare le vicende di questa storia! A
presto!
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Capitolo 6 - Il globo alla rovescia di Turvia
"Okay... le coordinate sono state confermate, e ora tutto quello che dobbiamo
fare è dare inizio al trasferimento!" affermò The Kid dalla console dei comandi,
mentre si preparava a far partire le due Puellae Magi prescelte per la
spedizione, ovvero la bionda Mami e la misteriosa Homura. "Tutto quello che
dovete fare è restare calme e concentrate, e andrà tutto bene!"
"Va bene. Ci fidiamo di te, The Kid." affermò Mami, con un piccolo cenno
della testa. "Faremo tutto il possibile per tornare con le Crystal Bombs."
"Bene." rispose The Kid. "Non vi preoccupate per il resto, Kyouko e Sayaka
resteranno qui a fare la guardia a Madoka... e ovviamente, ci sarò anch'io a
dare una mano. Voi, portate a termine questa missione, e non preoccupatevi
d'altro, per il momento. Sono sicuro che, con i poteri che avete, non sarà un
problema per voi superare i guardiani della città fluttuante.
"Guardiani? Quindi dobbiamo aspettarci anche una certa resistenza..." affermò
Mami, mostrando una vaga preoccupazione. "Va bene. In ogni caso, cercheremo di
stare attente. Grazie dell'avvertimento."
"Comunque, un consiglio ve lo posso dare. Cercate di impedire che i Robot
Gemelli si ricarichino a vicenda... questo è quello che vi posso dire." disse
The Kid, prima di premere una serie di pulsanti sulla console di controllo. Una
luce azzurrina apparve sopra le teste di Homura e Mami, per poi scendere su di
loro ed illuminarle completamente. I loro contorni sbiadirono e fluttuarono per
qualche istante... e poco dopo, le due Puellae Magi svanirono in un abbagliante
lampo di luce, lasciando la sala di trasferimento deserta.
"Accidenti, che il diavolo mi porti..." mormorò Kyouko, guardando stupita il
punto in cui Homura e Mami erano scomparse. "Questo è un autentico dispositivo
di teletrasporto! Come quelli di Star Trek!"
"Hey, Kyouko-san, non credevo che seguissi Star Trek!" Madoka affermò con una
risatina divertita, cosa che mise un po' in imbarazzo la rossa Puella Magi.
"Beh... e questo che cacchio c'entra? Una può anche aver sentito parlare di
queste strane serie di fantascienza, no?" esclamò, cercando di nascondere il suo
imbarazzo. Sayaka soffocò una breve risatina, cercando di immaginarsi Kyouko
seduta davanti ad un televisore a seguire le vicende di Spock, Kirk e del
capitano Picard... "Comunque... adesso quelle due sono nel mondo di questo...
ehm... Rad Gravity, giusto? Non sono molto versata in videogiochi d'altri
tempi."
"Esatto. Tra non molto dovrebbero arrivare, e sarà a loro trovare le Crystal
Bombs e riportarle qui. Saranno la prima parte dell'arma anti-Streghe che ho in
mente." affermò il neoeletto The Guy. "Da qui, tutto quello che dobbiamo fare è
sorvegliare che vada tutto bene, e che non ci siano altri attacchi mentre...
huh? E questo che significa?"
"Che succede, The Kid?" chiese allarmata Madoka, raggiungendo la console... e
scoprendo, con suo grande disappunto, che non riusciva assolutamente a capire
quelle spie luminose che si accendevano e spegnevano sul quadro elettrico!
"C'è una disfunzione nel teletrasporto... non capisco, non era mai successo
prima d'ora!" esclamò The Kid, iniziando ad armeggiare in modo da riportare la
situazione sotto controllo. "Le vostre compagne stanno subendo una traslazione
rispetto al luogo di destinazione... o, per usare termini più semplici,
appariranno in un altro posto, e non dove avrebbero dovuto!"
"Che cosa?" rispose Sayaka. Anche Kyouko, malgrado tutto, si avvicinò alla
console e guardò con aria stupita le luci che si accendevano e si spegnevano.
"Com'è possibile, cosa è successo?"
"Come ho detto... non ne ho idea, non era mai successa una cosa del genere
prima d'ora." gu la risposta di The Kid... che però, un istante dopo, corrugò la
fronte. Gli era venuta in mente una possibilità che, per quanto remota, non era
certo da escludere a priori. "A meno che... accidenti, questa sì che è una
fregatura... Madoka, ragazze... voi non sapete per caso se quel dannato Kyuubey
sia in grado di interferire con un viaggio dimensionale? Mi è venuta in mente
questa possibilità..."
Le tre ragazze restarono mute per un attimo, guardandosi tra loro... e la
Puella Magi dai capelli azzurri sospirò e scosse la testa. "Mi dispiace, temo
che noi non ne sappiamo abbastanza su di lui..." affermò. "Dovresti chiedere ad
Homura-san, è lei che ne sa di più... ma sinceramente, non mi stupirebbe se
fosse in grado di farlo. Quello riesce sempre a sorprenderci..."
"Già... neanche The Guy, quando io l'ho affrontato, era riuscito a cogliermi
di sorpresa fino a questo punto..." sospirò The Kid, per poi tornare
immediatamente ai controlli. "Ma se pensa che io mi arrenda tanto facilmente, si
sbaglia! Ormai non posso più far arrivare Homura e Mami dove dovrebbero... ma
posso almeno fare sì che atterrino in un luogo molto vicino! Reggetevi forte,
ragazze, perchè temo che l'esperienza vi farà venire... il sangue alla testa!
Nel senso letterale del termine!"
Kyouko corrugò la fronte. "Che stai dicendo, bamboccio? Dove accidenti le
vuoi far ricomparire?" esclamò la rossa, giocherellando minacciosamente con la
sua lancia.
"Hey, stai calma! Accidenti, sei una rossa fuori e anche dentro..." mormorò
The Kid. Anche se sapeva già che tipo fosse Kyouko, era un po' spiazzante avere
a che fare con certi suoi momenti di rabbia. "Più che altro... dovresti chiedere
dove sono stato costretto a farle ricomparire. Uno dei luoghi più iconici del
videogioco di Rad Gravity, ovvero Turvia, il mondo alla rovescia... che è la
regione più vicina a Varnia."
"Il mondo alla rovescia?" esclamò Madoka, spalancando gli occhi. "Come
sarebbe a dire? Che razza di posto è?"
"Beh... qualunque cosa sia, immagino che non possa essere peggio del
territorio di una Strega... vero?" chiese Sayaka.
The Kid si sfregò la nuca con una mano. "Beh... non avendo mai visto com'è il
territorio di una Strega, non posso darvi risposte, ma... lo vedrete presto da
voi, temo!"
----------
La prima cosa che provò Homura quando il trasferimento dimensionale fu
completato, fu una strana sensazione che qualcosa fosse stato messo sottosopra.
Si trovava in un paesaggio che, in teoria, non aveva nulla di strano - un prato
verde, con diversi alberi tutt'attorno, e un cielo azzurro sopra di loro...
tranne per il fatto che, a guardare meglio, Homura aveva l'impressione che il
dielo fosse in realtà sotto di loro, e che lei e Mami stessero in piedi su un
soffitto ricoperto di terra ed erba. Questa impressione non era certo diminuita
dal fatto che, sopra (sotto?) di loro stessero svolazzando degli strani squali
alati dalla pelle azzurra, che sembravano essere stati intagliati nel cielo
stesso... e che le foglie degli alberi, invece che cadere a terra, si stessero
levando verso il cielo, dove scomparivano tra i venti.
"Homura-san..." disse Mami, mantenendo un autocontrollo invidiabile
considerando che erano in una dimensione a loro completamente sconosciuta. "Non
hai la sensazione che in questo momento siamo appese a testa in giù?"
"Sì, anch'io ho questa sensazione... anche perchè temo che le cose siano
andate proprio così." rispose la Puella Magi dai capelli neri. Era proprio così,
in effetti - la zona di Turvia era un luogo che era stato letteralmente messo a
testa in giù, così che la forza di gravità, anzichè spingere gli oggetti verso
il basso, li trascinava verso l'alto! "Ma che significa? The Kid non ci ha detto
niente di tutto questo."
"Forse è successo qualcosa che lui non aveva previsto, e siamo riapparse in
un'altra zona." Mami cercò una spiegazione che, per quanto scagionasse The Kid,
fosse comunque razionale e plausibile. "Dopotutto, finora The Kid non ci ha dato
nessuna ragione per non fidarci di lui, e non vedo perchè dovrebbe iniziare
adesso. Non ci guadagnerebbe nulla."
Akemi, sospettosa per natura, corrugò leggermente la fronte... ma alla fine,
dopo averci riflettuto su per qualche istante, dovette riconoscere che la
spiegazione data da Mami aveva i suoi meriti. "Hm... e va bene, immagino che tu
abbia ragione. E... in effetti, posso già ora farmi un'idea di chi sia stato a
farci apparire da un'altra parte... anche se sinceramente non credevo potesse
fare anche questo."
"Fammi indovinare. Non glielo hai chiesto." rispose Mami alzando le spalle.
Homura non reagì alla velata battuta, e cercò invece di concentrarsi sul
problema più impellente. Ovvero, come andarsene da quel posto e raggiungere
Varnia.
"La cosa più importante, adesso, è trovare una via d'uscita." affermò. "Per
adesso, non sembrano esserci presenze ostili da queste parti. Se solo potessimo
contattare The Kid e sapere qualcosa di più, sarebbe anche meglio."
Per fortuna, almeno su quello, la sorte fu dalla loro parte. Non appena
Homura ebbe finito di parlare, sentì un lieve suono attorno a sè, come quello di
un televisore che veniva acceso... e uno schermo che mostrava il volto del
giovane eroe apparve nell'aria, proprio a pochi centimetri dal suo viso. L'unico
inconveniente era che The Kid appariva a testa in giù...
"Homura, Mami! Mi sentite, ragazze?" esclamò il giovane eroe, non appena i
disturbi si furono sbalizzati. "Ragazze, state bene? Riuscite a ricevermi?"
"The Kid! Meno male... sì, ti sentiamo, dicci pure!" affermò Mami. "Pensavamo
che saremmo riapparse in una città futuristica, o cose del genere, ma a quanto
pare ci troviamo in un mondo a testa in giù... anche adesso, riusciamo a
vederti, ma ci appari capovolto."
"Allora siamo pari, visto che anch'io vi vedo capovolte..." commentò The Kid
con un sospiro. "Ragazze, non so bene come sia successo... o meglio, qualche
sospetto ce l'avrei anche... ma non è importante in questo momento. Adesso, voi
vi trovate su Turvia, un mondo a testa in giù, e l'unico modo per uscirne è
trovare il dispositivo di controllo gravitazionale che si cela da queste
parti."
Homura annuì. "Capisco. E... dove si troverebbe, questo dispositivo?"
"L'ultima volta che ho controllato, dovrebbe trovarsi in una stanza
sotterranea... per quanto il termine possa avere senso in un luogo come
Turvia... e dovrebbe essere più o meno sotto... o, in questo caso, sopra... i
vostri piedi. Tuttavia, raggiungerla non sarà molto facile. Dovete stare attente
a dove mettete i piedi, e non farvi trarre in inganno dalla gravità invertita.
Inoltre... beh, purtroppo non ho idea di cosa abbia combinato qualcuno che noi
conosciamo bene da queste parti, quindi state molto attente, e cercate di non
usare la vostra magia a meno che non abbiate altra scelta. Proverò a venire
anch'io a darvi una mano, non appena avrò regolato un po' di cose da queste
parti."
"Ricevuto." rispose Homura. "Per il momento, cercheremo di cavarcela da sole
con i mezzi che abbiamo."
La comunicazione si interruppe, e le due ragazze si voltarono l'una verso
l'altra e si scambiarono un cenno di assenso mentre cominciavano a cercare un
modo per raggiungere il luogo che The Kid aveva loro indicato. Da quelle parti,
ci doveva probabilmente essere un punto dove scendere... o meglio, salire... nel
sottosuolo di Turvia e raggiungere il dispositivo gravitazionale. Tuttavia, per
il momento sembrava esserci un problema un po' più impellente. Più esattamente,
il fatto che quegli strani pesci volanti simili a squali stavano volando in
circolo attorno alle ragazze, e le stavano guardando con inequivocabile
bramosia... a quanto pareva, sul menu della giornata ci sarebbe dovuta essere
qualche Puella Magi fresca! Ma Homura e Mami avevano qualcosa da ridire, a
questo proposito...
"D'accordo..." disse tra sè Mami, tirando fuori dal nulla uno dei suoi
fucili. Lo scopo era cercare di eliminare o spaventare quelle creature usando
meno magia possibile, in modo da non contaminare le loro Soul Gem... e la bionda
Puella Magisparò un colpo di avvertimento, che ebbe l'effetto di spaventare
alcuni dei squali volanti e costringerli a cambiare direzione! Tuttavia, alcuni
di loro non si fecero intimorire e ripresero l'assalto, solo per iniziare ad
essere falciati dai colpi di moschetto esplosi dalla biondina.
Alcuni dei nemici, invece, stavano attaccando Homura... la quale, ovviamente,
stava dimostrando di essere un'avversaria ancora più difficile di Mami! Con
un'agilità insospettabile, Homura evitò un attacco in picchiata di uno degli
squali alati, e rispose con un preciso colpo di pistola, tirando fuori l'arma
apparentemente dal nulla. Ogni volta che un avversario veniva raggiunto da un
attacco mortale, il suo corpo si scomponeva in dati, e svaniva in una pioggia di
quadratini luminosi...
"Attenzione, ne arrivano altri!" esclamò allarmata Mami, notando che altre di
quelle strane creature stavano sciamando verso di loro. Erano ancora abbastanza
lontane, ma erano molto veloci... "Se non ce ne andiamo di qui alla svelta, ci
raggiungeranno, e allora dovremo usare la magia per affrontarli."
"Nessun problema." Disse Homura, tirando fuori qualcosa di piccolo e tozzo
dalla sua uniforme e lanciandola verso il terreno. Un denso fumo bianco
irritante si sprigionò dalla granata, offuscando la vista ai mostri alati, e
permettendo alle Puellae Magi di scappare verso alcune collinette vicine. Giunte
in un punto in cui potevano dare un'occhiata attorno in tutta calma, Homura e
Mami si presero qualche istante per vedere se c'era qualcosa che potevano usare
per salire nel sottosuolo di Turvia... e infatti, a poca distanza, ecco apparire
una sorta di pozzo ascendente, che probabilmente portava esattamente dove le
ragazze dovevano andare! "Ecco. Credo che quello sia esattamente quello che ci
serve. Saliamo da lì."
Mami non ebbe nulla da obiettare, e ben presto le due ragazze raggiunsero
l'orlo del pozzo ascendente e cominciarono a salire, tenendosi ben strette alle
pareti scavate nel terreno. Erano pareti molto lisce, e le due ragazze furono
costrette ad aprire delle fessure in esse, in modo da poter salire e scendere a
loro piacimento. Per fortuna, non ci furono ulteriori intoppi... e poco dopo,
Homura e Mami riuscirono a salire in un sotterraneo dalle pareti in argilla,
illuminati da luci elettriche che sembravano muoversi a mezz'aria, come
lampadine accese sorrette da sostegni invisibili.
"Qui ci dovrebbe essere il dispositivo gravitazionale... cerchiamolo."
affermò Mami. "Teniamo gli occhi aperti, credo che stia per arrivare qualcosa di
pericoloso..."
Mami aveva appena finito di dire la frase, che un passo tonante scosse il
terreno, facendo sobbalzare la bionda Puella Magi. Immediatamente, sia lei che
Homura si misero in guardia, come avevano fatto molte volte nella loro carriera
di Puellae Magi... e presero un bel respiro quando videro che il paesaggio
intorno a loro cominciava a distorcersi e a mutare...
"Ci deve essere una Strega qui attorno..." disse Homura. Ormai, dopo tutto
quello che avevano affrontato, le ragazze sapevano riconoscere i segni quando li
vedevano. "Una di quelle Streghe artificiali, come quella che abbiamo visto al
castello di The Kid... a questo punto, credo che potrebbe accadere di
tutto!"
Mami annuì e si preparò a combattere... ma quello che vide la lasciò
sbalordita per un attimo, nel momento in cui la Strega artificiale si rivelò.
Aveva ben poco in comune con il resto delle Streghe che la bionda Puella Magi
aveva visto... almeno, per quanto riguardava l'aspetto fisico. In effetti,
sembrava una sorta di immenso ammasso di rifiuti ambulante, composto da lamiere
arrugginite, cavi elettrici scorticati, utensili da officina e finestre di
plexiglass sparsi in maniera caotica su un corpo imponente alto non meno di sei
metri, di forma vagamente simile a quella di una sorta di quadrupede. Dal suo
corpo fuoriuscivano vari oggetti che gli davano un aspetto sbilanciato e
minaccioso, quali spuntoni, lame, e addirittura una sorta di gigantesca elica
posta obliquamente sulla schiena. Non aveva una testa, e dove questa avrebbe
dovuto esserci, c'era invece una cupola trasparente nella quale fluttuava un
oggetto che da quella posizione le ragazze non riuscivano a vedere bene. Ma
sicuramente la cosa più strana era una strana "aureola" composta di ingranaggi
orbitanti, di dimensioni che andavano da quelle della mano di un uomo a quelle
di un grande libro, che circondavano la creatura, provocando un'inquietante
tintinnio di metallo man mano che passavano attorno alla Strega meccanica.
"Questa Strega è molto diversa da quelle che abbiamo visto finora..."
commentò Mami. "Non credevo che ne avrei mai vista una... meccanica."
"Qualunque cosa sia, è un pericolo." disse Homura, tenendo d'occhio ora la
bestia, ora gli ingranaggi che le giravano attorno. La Puella Magi dai capelli
neri fece scomparire la sua pistola ed evocò un'arma più efficace - un grosso
lanciarazzi che sembrava davvero troppo pesante perchè lei potesse tenerlo, ma
che comunque lei riuscì a sollevare senza apparenti problemi. "E credo che
custodisca il dispositivo gravitazionale. Dobbiamo distruggerla in qualche
modo."
"Sono pronta." affermò Mami, caricando due pistole a pietra focaia. Il mostro
fece un primo passo verso di loro, emanando un inquietante rumore di ferro che
strideva sul ferro, e gli ingranaggi fluttuanti presero velocità, sciamando come
avvoltoi attorno alla Strega meccanica e alle Puellae Magi. Un attimo dopo,
alcuni degli ingranaggi si staccarono dal resto dello sciame e scesero in
picchiata verso le ragazze, che si gettarono rapidamente di lato per evitarli...
ma riuscirono a scansarli solo per un pelo, mentre sicuramente in un'altra
condizione non avrebbero dovuto nemmeno prestare tanta attenzione ad un attacco
così grossolano. La gravità invertita di Turvia stava giocando loro dei brutti
scherzi, e non permetteva loro di muoversi con la celerità che avrebbero
voluto...
Homura rotolò di lato per evitare altri ingranaggi affilati come lame che si
piantarono nel terreno, poi si alzò e sparò una raffica di colpi contro il
mostro meccanico. Diversi razzi esplosivi sfrecciarono sibilando contro il
mostro ed esplosero contro la corazza metallica della creatura, che fu costretta
ad indietreggiare con un ululato metallico. Mami si rialzò e sparò una raffica
di colpi contro gli ingranaggi orbitanti, facendone saltare in aria diversi...
ma altri ingranaggi si staccarono dal corpo della bestia meccanica e ripresero
ad orbitare attorno ad essa, minacciando poi di grandinare addosso alle
ragazze...
"Ho una strana sensazione..." disse Homura tra sè, mentre evitava con
destrezza un gruppo di ingranaggi che sembrava in procinto di colpirla. Le ruote
dentate sibilarono vicino alla Puella Magi e si piantarono nel terreno, dove si
dissolsero... ma altre di quelle letali armi improvvisate apparvero attorno al
corpo della Strega meccanica, e si unirono al già nutrito gruppo. "Mi sembra
davvero troppo semplice che ci sia un guardiano, e che a noi tocchi
semplicemente sconfiggerlo per ottenere quello che ci serve. Piuttosto... cos'è
quello strano oggetto che galleggia nella testa della creatura? Sono sicura che
è molto importante."
Homura bloccò il tempo per un istante, facendo sì che tutto attorno a lei si
congelasse come le immagini su un video messo in pausa. Poi, facendo il più
velocemente possibile, si avvicinò alla Strega ora paralizzata e diede
un'occhiata attenta all'interno della cupola... vedendo che all'interno di essa,
immersa in uno strano liquido azzurro che sembrava un'acqua densa e viscosa,
fluttuava un oggetto delle dimensioni di una palla da basket, che per qualche
motivo ricordava un po' un trasmettitore radio. Certo, poteva trattarsi del
cervello elettronico della Strega, ma considerata la mancanza di logica con cui
il corpo di ciascuna Strega era strutturato, e il fatto che Homura non credeva
che queste Streghe artificiali fossero molto diverse... questo poteva voler dire
che quello strano oggetto aveva una qualche importanza, e forse... che poteva
essere esattamente quello che stavano cercando per fuggire da quel mondo alla
rovescia!
Evidentemente, lo scopo di quella Strega era proprio quello di fare in modo
che loro distruggessero l'oggetto che avrebbe permesso loro di continuare la
loro missione... un trucchetto davvero astuto, tipico di Kyuubey. Se non fosse
stato per la sua esperienza con i modi di fare di quell'esserino alieno, e non
avesse pensato che ci fosse più di quanto non sembrasse dietro le apparenze,
probabilmente ci sarebbe cascata in pieno.
Sentendo che stava arrivando il suo limite, Homura lasciò che il tempo
scorresse di nuovo, ed evitò agilmente gli artigli metallici della bestia, che
stavano per chiudersi su di lei. Con rapidità, recuperò la distanza di sicurezza
e si mise in guardia accanto a Mami, che aveva ripreso anche lei a muoversi solo
in quel momento, e sbattè gli occhi sorpresa quando la sua compagna le riapparve
a fianco senza che lei l'avesse anche soltanto vista muoversi. "Mami, dobbiamo
interrompere immediatamente l'attacco." affermò. "Sospetto che questa Strega sia
una trappola per farci restare qui in eterno. Vedi quell'oggetto all'interno
della sua testa? Ho ragione di pensare che sia quello il dispositivo
gravitazionale che stiamo cercando, e Kyuubey l'abbia piazzato là per farcelo
distruggere assieme alla Strega."
"Cosa?" chiese Mami, stupita. "Ne... ne sei sicura, Homura-chan? Beh...
comunque è vero, meglio essere prudenti. Dobbiamo trovare un modo di rimuovere
quell'oggetto senza distruggere la Strega... e penso di avere già un'idea."
"Va bene." rispose Homura. "Ma fai in modo che funzioni. Io ti farò da
supporto."
Decidendo che, dopotutto, usare un po' di magia fosse necessario, Mami fece
un gesto con la mano e creò alcuni fucili attorno alla Strega meccanica, per poi
farli sparare tutti assieme, e colpire le giunture meccaniche della creatura,
che stridette rabbiosamente - anche se sembrava non avere nulla con cui emettere
versi - e si accasciò al suolo in un tremendo fragore di metallo contorto. Il
gruppo di ingranaggi che orbitava attorno alla Strega meccanica prese a girare
più velocemente, e alcune di quelle strane ma mortali armi si staccarono dal
gruppo e cercarono di colpire la bionda Puella Magi, ma Homura intercettò gli
attacchi aprendo il fuoco contro le ruote dentate e facendole a pezzi prima che
potesse colpire la sua compagna... che un attimo dopo, continuando a far sparare
i suoi fucili in modo da tenere la bestia meccanica stesa al suolo, si avvicinò
ad essa e saltò sulla sua schiena con un'abile capriola in aria, facendo in modo
che la bestia non potesse raggiungerla con i suoi colpi. Il mostro
soprannaturale ruggì di nuovo e cercò di scuotersi di dosso l'importuna Puella
Magi, ma quest'ultima continuò a sparare con i fucili comandati a distanza, e
impedì al mostro di rialzarsi e fare ulteriori danni, mentre Homura, facendo
apparire altre armi dal nulla, abbatteva gli ingranaggi con cui la creatura
mostruosa le attaccava. In quel momento, la Strega meccanica era alla mercè
delle due guerriere magiche... e Mami non perse tempo e ne approfittò subito,
raggiungendo la testa a cupola del mostro. Con un piccolo sforzo di volontà, la
Puella Magi bionda fece in modo che due delle sue armi puntassero verso la testa
del mostro, e fece loro aprire il fuoco, colpendo la cupola di vetro opaco alla
base, e scheggiandola! Un'altra scarica di colpi infranse definitivamente il
vetro, che esplose in una pioggia di frammenti mentre il liquido azzurro di cui
la testa della Strega meccanica era piena si versava in giro, creando una
piccola pozzanghera sotto (anzi, sopra) il corpo del mostro. Anche lo strano
congegno che Homura aveva visto prima rotolò sul "soffitto" dell'ampia camera,
fermandosi poco lontano da Homura, che creò una barriera magica attorno ad esso
e lo sollevò con la telecinesi, tenendolo poi al proprio fianco in modo da
mantenerlo al sicuro.
"Ottimo lavoro, Mami." affermò Homura, senza sbilanciarsi. "Ora eliminiamo
questa Strega."
La biondina annuì e saltò via dal corpo della strega meccanica prima che
questa potesse reagire... poi, una schiera di moschetti, fucili e altre armi da
fuoco apparve attorno al corpo della biondina, che mosse un braccio in un gesto
di sfida... e pronunciò il nome del suo attacco più potente. "Tiro
Finale!"
Con un rombo di tuono, i fucili spararono tutti assieme e fecero grandinare
una raffica di proiettili contro la Strega meccanica! I primi colpi si
infransero contro la corazza rugginosa dell'essere mostruoso... ma gli altri
riuscirono ad insinuarsi nelle fessure della corazza e raggiunsero il corpo del
mostro! La Strega meccanica lasciò un orrendo stridio, e artigliò l'aria con le
sue zampe... poi, si arrese e crollò al suolo, cessando di muoversi un istante
dopo. La Strega si dissolse in una pioggia di luci dorate e argentate, e poco
dopo, la stanza alla rovescia tornò silenziosa.
"Bene. Questo dev'essere il dispositivo di cui The Kid ci aveva parlato."
disse Homura, nel momento in cui Mami atterrò e fece sparire i fucili. "Torniamo
su... anzi, giù... e vediamo di proseguire verso Varnia."
"Sono d'accordo." rispose Mami, concedendosi un piccolo sorriso per la sua
vittoria. "Restare in questo posto messo a testa in giù, non è esattamente la
mia più grande aspirazione."
----------
"Sono riuscite ad eliminare quella Strega artificiale, e a recuperare il
dispositivo gravitazionale senza distruggerlo. Quelle Puellae Magi non sono
delle sprovvedute." pensò Kyuubey, con tutta calma. "Non sono delle
sprovvedute, davvero. Poco male. Avevo già previsto la possibilità che
riuscissero a fuggire di qui. E a Varnia, dovranno affrontare una prova molto
più impegnativa."
Certo, Kyuubey non aveva sentimenti, e li considerava anzi una sorta di
malattia mentale... ma doveva ammettere che, se le avesse avute, sarebbe stato
curioso di vedere come Homura e Mami se la sarebbero cavata nella parte
successiva del loro viaggio.
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Homura e Mami non avevano avuto problemi a tornare in superficie, dove per
fortuna non avevano trovato altri squali volanti ad attenderle... e ben presto,
prima ancora che potessero cercare di contattare il loro amico, uno schermo di
comunicazione apparve davanti a loro, mostrando il volto rovesciato di The Kid,
che sorrise in tono di approvazione e fece cenno alle ragazze di attivare il
meccanismo.
"Siete state in gamba, ragazze... nonostante questa fermata imprevista, siete
riuscite a prevalere... ora, attivate il meccanismo gravitazonale, e questo
mondo dovrebbe tornare nella giusta posizione." affermò The Kid. "A questo
punto, dovrei essere in grado di trasportarvi entrambe a Varnia... state
attente, però, perchè vi aspettano altre insidie inaspettate in quel luogo."
"Siamo pronte a qualsiasi trucco Kyuubey cerchi di usare contro di noi. E
dopo aver affrontato tutte quelle Streghe, non crediamo di poterci sorprendere
più di tanto." affermò con calma Mami, mentre Homura dava un'occhiata al
congegno, e premeva una serie di pulsanti su un lato di esso. Un istante dopo,
si sentì uno strano suono vibrante, e lo scenario davanti alle due Puellae Magi
sembrò disfarsi in un milione di frammenti, costringendole a coprirsi gli occhi
per non restare stordite. Quando poterono vedere dinuovo, Turvia era tornata ad
essere un pianeta come tutti gli altri... e anche lo schermo sul quale The Kid
stava parlando era tornato normale!
"Perfetto... e questa è fatta!" affermò The Kid. "Reggetevi forte, ragazze,
perchè ci sarà da ballare..."
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CONTINUA...
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