Estate1998
Body Guard
Da una settimana Ryo spiava da lontano i
movimenti della giovane donna. Da una settimana Ryo si vedeva ogni pomeriggio
nell'ufficio di Hideyuki per parlare di Kaori. Da una settimana Ryo si stupiva
sempre di più nel conoscere quella strana ragazza. Non era come le altre che
aveva conosciuto.
Era una studentessa modello, andava al
primo anno di Università e nel tempo libero usciva con gli amici, leggeva,
scriveva raccobti e trovava il tempo anche per giocare a tennis.
Aveva energie la ragzza. Un giorno, mentre
la seguiva all'Università quasi l'aveva scoperto.
Le cominciava a piacere quella ragazza. Le
piaceva il suo modo di essere, di fare, di parlare.., oppure quando abbassava lo
sguardo perchè intimidita dai complimenti che ogni tanto riceveva dai suoi
coetanei.
Ultimamente la seguiva anche fuori
dall'orario stabilito con il fratello.
Non vedeva l'ora che finisse il caso,
cosicchè l'avrebbe potuta conoscere di persona.
Voleva mettersi alla prova, perchè no?
Aveva sempre sedotto ragazze molto facili, sarebbe stato divertente ed eccitante
sedurre la piccola ingenua Kaori.
Era l'ora di pranzo e Kaori stava in
ateneo, seduta in un tavolo di un bar, mentre leggeva un libro, probabilmente di
scuola.
Era bellissima. Oggi indossava dei
pantoloni a pinocchietto jeans, una maglietta con le maniche fino al gomito di
lino bianco e molto morbida e dei sandali bianchi anch'essi in stile
indiano.
I capelli li aveva fermati ai lati con dei
fermagli a forma di farfalla.
Era così assorto nella contemplazione della
dolce ninfa, che ci mise qualche istante per notare che qualcuno stava scattando
delle fotografie alla donna, nascosto dietro una colonna dell'ateneo.
Quando se ne accorse uscì dalla sua
postazione e si lanciò all'inseguimento dell'uomo.
Erano fuori dall'Università.
Ryo era riuscito a farsi dire per chi
lavorava: Matsumi Asegawa, ovvero il figlio del criminale che il padre natirale
di Kaori aveva ucciso e ciò aveva confermato i sospetti di suo fratello.
Inoltre, dai suoi informatori che il suo covo era fuori città, vicino al
porto.
Ora si trovava a casa di Hideyuki, a
parlare con lui.
Appena scoperte queste notizie, aveva
subito contattato quello che ormai stava diventando un amico considerato il
tempo che trascorrevano insieme.
"Io non so cosa fare, sento che stanno
tramando qualcosa per catturare kaori.." -Hideyuki era disperato- tu cosa mi
consigli?"
"Devo dirle la verità almeno così potremmo
proteggerla da vicino."
Il tempo era passato senza che loro se ne
accorgessero ed era arrivata l'ora di cena.
"Fratello, sono a casa!" -disse una voce
femminile ben conosciuta ai due che nel frattempo tramavano su come spiegare la
presenza di Ryo a casa.
Kaori non sentendo alcuna risposta, andò in
camera sua a cmbiarsi e mettersi qualcosa di decisamente più fresco.
Velocemente poi, si diresse in salotto
attirata dallo squillare del cellulare del fratello.
"Ma allora si qui hide? Perchè prima non
rispondevi?" -Kaori era leggermente stranita, quando il fratello cominciava a
gesticolare con le mani, come in quel momento, qualcosa non andava.
"Ecco noi..noi.." -disse hide cercando di
mascherare l'ansia che aveva. Quando aveva sentito che la sorella era rincasata
finalmente si era deciso a confessare la verità.
"Noi...chi????" -Kaori non si era ancora
accorta di Ryo che ammirato la guardava profondamente, seduto nella poltrona
nell'altro lato della stanza.
Sentendosi osservata Kaori si voltò e notò
Ryo.
Come quella mattina al parco di qualche
giorno fa, che entrambi ricordavano perfettamente, i loro sguardi si incantarono
l'un nell'altra.
"Ecco..noi..lui sta con
me.."
"Vuoi dirmi che stai..forse ho capito..se
era per questo che quest'ultima settimana uscivi tutti i pomeriggi..non mi devi
spiegazioni.." -Kaori rispose in tono rassicurante ai due che la guardavano
sconcertati.
Ad Hideyuki tutt'un tratto era passato il
nervosismo e alzandosi aveva abbracciato la sorellina.
"Allora tu avevi capito tutto? E non sei
arrabbiata con me?" -era troppo bello per essere vero.
Infatti..
"certo Hide..certo un pò mi è dispiaciuto
che non mi hai detto subito che uscivi con gli uomini, in fondo essere ga.."
-Kaori non riuscì a terminare la frase che Ryo e Hide caddero per terra
rumorosamente.
"Sia ben chiaro ragazzina che io non sono
gay!!!!!!!" -Ryo era una bestia, nessuna gli aveva mai dato del..non voleva
neanche dirlo...
"Ragazzina un corno, ho diciotto anni
sentito???" -Kaori non era da meno, come si permetteva quel BELLimbusto a darle
della ragazzina?!? Però doveva ammettere che era proprio
bello.
I pensieri dei due erano più o meno sulla
stessa lunghezza d'onda.
Hide in mezzo ai due cercava di calmarli e
presentarli per bene.
Volavano veri e propri fulmini.
Hide stanco dell'anonimato decise di porre
fine una volta per tutte a quel litigio.
"BASTA MI STATE A SENTIRE VOI DUE?" -Hide
aveva urlato come mai, era conosciuto per il suo carattere mite, tanto che era
riuscito a interrompere quell'atmosfera di belligeranza.
"Ora statemi a sentire io non sono nè gay,
nè tanto meno sto con Ryi, in primo luogo. E per quanto riguarda i pomeriggi
passati fuori sono stato in sua compagnia ma non facendo quello che pensi
tu..-la sua voce pian, piano si era affievolita e lo sguardo incupito puntava il
pavimento.
Anche kaori notando la tensione nell'aria
era diventata seria ed era pronta ad ascoltare il fratello.
Jane-dixon e Youssou
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