Capitolo 2
:-Tutti mi chiamano...Naraku-
e dicendo così si voltò intimandole di seguirlo.
Mantre camminavano Ayano si chiese<< Ma Naraku non
significa "inferno"?>>, poi d'un tratto si
sentì uno strano rumore e tutti si girarono verso la
ragazza.
:-Scu-scusatemi, il mio stomaco brontola perchè è tutto il
giorno che non mangio!^_^''''-
che situazione imbarazzante! Non le ea mai capitato di fare
una figura simile...
<
senza mangiare!>> protestò il suo io.
Naraku sollevò un sopracciglio, sembrava una normalissima
umana, certo di bell'aspetto, ma un'umana.
come faceva una ragazzina a resitsere alla sua aura
demoniaca senza nemmeno accorgiersene.
poteva essere il fatto che fosse talmente debole da non
riuscire nemmeno ad avvertirla, lui non
disse niente, si girò e proseguì.
:-Scusatemi! Non è che potreste darmi da mangiare? Lavorerò
anche per ripagare il cibo!-
Lui non le rispose e questo la irritò parecchio.
Lui continuò a guardarla di sottecchi,lei lo guardava
seccata, Naraku rise tra se e se, era solo una
normalissima ragazzina, non avrebbe dovuto nemmeno prendersi
il disturbo di ospitarla, non
le serviva, la guardò di nuovo soffermandosi stavolta sui
particolari del suo aspetto.
Aveva i capelli lunghi tirati su in due code, gli occhi
brillavano di mare, del colore dell'oceano,
le guance di pesca...sembrava pura...forse c'èra un modo per
usarla dopotutto...
cancellò quel pensiero dalla sua mente che protestava
ricordandogli che è un'umana.
:-ti procurerai da sola il cibo, domani te lo offrirò io in
via eccezionale...-
perchè quel tipo era così antipatico! non faceva altro che
chiederselo, era terribilmente scostante.
<>
Entrarono nell'immenso castello, dopo vari lunghissimi
corridoi arrivarono davanti ad una stanza,
Naraku le aprì la porta e la fece entrare.
:-Ecco, questa è la tua stanza.-
e fece per andarsene se non fosse che lei gli afferrò la
manica tirandolo indietro.
:-Domani quando mi darete da mangiare?- chiese ottusa,
guardandolo supplichevole con gli occhioni.
:-Il cibo ti sarà lascito in camera mia all'alba-
Ayano fu colpita come uno schiaffo da quella frase, non
tanto per il fatto che il cibo fosse nella stanza
di un uomo tanto per il fatto che aveva detto"
all'alba".
:-A-all'alba?????!!!!! ma in questa stagione sarà verso le
5.00 l'alba!
Lui la guardò sentendo il calore della sua mano trapassare
la stoffa sottile della sua veste raggiungendo
il suo braccio, un pochino annegò in quel calore, fino a che
non fu costretto a risponderle.
:-Si, all'alba, se non sarai lì per mangiarlo lo mangierò
io...-
e dicendo così sentì allentare la presa di lei sulla sua
veste, così lui potè andarsene.
Camminò a lungo, l'aveva messa apposta lontano da lui sia
perchè lei non lo purificasse, sia perchè
non voleva sentire il suo profumo.
<>
Scacciò quei pensieri dalla sua mente e fece scorrere la
porta entrando in camera sua, si diresse verso i
vestiti, cercò allungo, i suoi sarti avevano cucito dei
vestiti, uno in particolare, era un vestito
di cambio per Kagura, ma lui l'avrebbe fatto indossare a
quella ragazza dicendole che era una divisa
per le serve, no, avrebbe usato il termine schiava, lo
intrigava di più.
appoggiò il vestito vicino al suo letto, immaginandola con
addosso quel vestito...si...le
sarebbe andato bene, si girò nel Futon e si addormentò.
Il giorno dopo lei si svegliò quando il sole era sorto da
circa dieci minuti.
Corse fuori dalla stanza e percorse in lungo e largo tutto
il castello, spalancando e richiudendo
le porte di ogni stanza che incontrava.
<> pensò
disperatamente affamata.
Aprì la sua venticinquesima porta dove trovò Naraku prossimo
a mangiare l'ultimo Nikuman.
:-Nooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
e gli si gettò addosso afferrando il raviolo.
:-Ah!!!! Meno male! ce l'ho fatta!!!!^____^-
:-Ehm...adesso ti puoi anche togliere...-
Ayano a quelle parole ristette, era finita praticamente in
collo al principe che la guardava
interrogativo, si tolse di scatto prima di avvampare di
imbarazzo, ma perchè in quell'epoca le figure
di m***** le faceva tutte lei!
:-Ehm...mi dispiace è solo...stavate per mangiare l'ultimo
Nikuman e io...- disse balbettando
per l'imbarazzo.
:-Non importa, comunque non era l'ultimo...- e si scostò
mostrando un altro piatto pieno di Nikuman caldi.
Se possibile Ayano arrossì di più, poi scoppiò a ridere,
rise forte sinceramente divertita.
:-Che hai da ridere...hai appena fatto una figuracca...-
lei continuò a ridere, cadendo a sedere per il mal di
pancia.
Naraku intanto la guardava curioso.
:-Lo sò! ma è una di quelle figuraccie da raccontare agli
amici per farli ridere!-
si prese una pausa per riprendere fiato dopo le risa
furiose.
Naraku non capiva il comportamento di quella strana ragazza,
e poi che senso aveva ridere davanti
a lui con tanta semplicità, come se non ci fosse da avere
paura, bè, in effetti lui non aveva fatto niente
di particolare per farla tremare di paura, anzi, le aveva
offerto un rifugio, un lavoro, cibo...
Si voltò e guardò la preziosa veste dietro di se, si alzò e
la prese in mano e gliela lanciò addosso.
lei la prese e lo guardò.
:-Questa è la divisa delle...ehm...serve.-
alla fine aveva detto serve!? ma come!? lui voleva dirle
schiave per farla spaventare...perchè aveva detto
serve alla fine...?
:-Oh! che beeeeeellaaaa!^.^Grazie!-
e gli sorrise, sembrava proprio non avere alcuna paura di
lui, ma soprattutto appena lei sorrise Naraku
non potè fare a meno di notare che una maggiore quantità di
aura maligna intorno a lei veniva purificata.
Strinse gli occhi sospettoso.
:-Allora quando devo cominciare a lavorare?-
lui tornò a guardare lei invece della propria aura.
:-Subito...ci vediamo tra dieci minuti nel salone dove ti
darò le tua manzioni.-
Lei annuì con la testa, prese il piatto di ravioli e fece
per andarsene.
:-Ricordati di metterti la divisa...- disse Naraku senza
espressione, guardando poco interessato la parete.
lei trillò un "ok" prima di andare nella stanza
accanto a mangiare, ci avrebbe messo troppo tempo
ad andare fino nella sua stanza, e a tornare...pessima
mossa...
Naraku che si era accorto che lei era nella stanza accanto
ne approfittò vigliaccamente come era da lui.
con un dito bucò piano la parete(sapete come sono fatte
quelle giapponesi no?), e ci mise l'occhio.
Lei stava ingoiando l'ultimo raviolo.
Poi guardò il vestito, lo prese in mano e cominciò a cercare
di capire come andava infilato.
Una volta capito cominciò a spogliarsi...
Il principe sorrise tra se e se, lei cominciò slacciandosi
la camicietta, lasciando vedere il reggiseno
nero, sfortunataente per Naraku non lo levò, stessa storia
con le mutandine, ma la vista delle sue
gambe nude non era male.
Sorrise ancora, si alzò e si diresse verso il salone.
Lei finì di vestirsi, ma in quella stanza non c'era uno
specchio!? accidenti voleva vedere come le stava!
<>
e uscì di corsa dalla stanza.
stavolta trovò un tizio della guardi che le indicò come
arrivare nel salone, si mise a correre e riuscì
ad arrivare in perfetto orario.
:-Eccomiii!!! sono in ritardo?-
Lui la guardò un attimo prima di fare "no" con la
testa.
:-Fiiiiuuuu!!! Mano male! ne ho abbastanza di brutte figure
per oggi!- e così dicendo mise un piede avanti.
:-Attenta...è bagnato...- lei lo guardò e riuscì a non
scivolare per un pelo.
:-Grazie!^^)
Naraku era davvero divertito da quella ragazzina, era
sbadata, perennemente affamata, bella...,
cancellò l'ultima parola, una lagna, stupida,
divertente...,una scema!
:-Una scema carina...-
Chi era questa vocina, Naraku l'aveva sempre definita la voce
di Onigumo.
:-Tsk!-si limitò a rispondersi.
:-Ehm! scusa...il fatto è che...io...non ho mai lavorato...-
lui la guardò stupito:-Mai?!-
Lei arrossì e disse:-No mai nella vita^^'-
Ma come era possibile che quella ragazza non avesse mai
lavorato?Nel futuro gli umani non
lavorano?
:-Ma come mai non hai mai lavorato? Gli umani non lavorano
da dove vieni tu?-
Lei lo guardò imbarazzata e rispose.
:-No, lavorano quasi tutti, tranne...bè, noi figli di ricchi
industriali...noi fino a che non ereditiamo
le industrie e le azioni dei nostri genitori non
lavoriamo...-
lui sollevò un sopracciglio.
:-Industrie? Azioni? che significa?-
Lei ristette e disse:-Meglio che non ti spieghi tutto
altrimenti rischierei solo di confonderti di più!^^
Comunque...non è che potresti spiegarmi come si fà?-
Lui la guardò e guardò la scopa vicino a lui...sorrise
perfido senza farsi vedere, forse poteva essere
divertente.
Prese la scopa in una mano, le passò dietro e le diede la
scopa dal davanti, abbracciandola praticamente,
lui dietro e lei davanti, le fece impugnare la scopa, e
cominciò a farle spazzare una piccola parte
del pavimento per niente sporca, lui intanto sentiva il
dietro sodo di lei premere contro il suo
bacino, continuò a insegnarle.
Poi d'un tratto lei si staccò e cominciò a passare la scopa
da sola, dicendo felice.
:-è incredibile che io non lo sapessi fare! è così
semplice!-
Naraku allora le disse dove doveva spazzare e lei lo fece.
Tornò dopo poche ore pronta per un altro lavoro.
Lui le disse che poteva passare lo straccio sul pavimento e
lei lo fece, che poteva pulire la cambusa,
e lei lo fece.
Alla fie era stremata, durante il giorno non aveva fatto
altro che lavorare, e anche se era stanca si
sentiva stranamente felice, era tutta sudata e scompigliata
ma era felice.
Tornò nuovamente da Naraku il quale le portò dei pesci
arrostiti da mangiare.
lei li divorò famelica e dopo quella piccola cena lui se ne
andò.
si diresse nella sua stanza e solo quando non fù più sotto
l'influsso della presenza di Ayano cominciò
a ragionare di nuovo normalemente.
Ma cosa aveva fatto, anche se con estrema freddezza era
tutto il giorno che si comportava bene con
la ragazza, non le aveva fatto praticamente nulla, l'aveva
solo abbracciata e spiata ma non era andato
più avanti!!!! ma dove era finito il crudele Naraku, quello
che mezzo mondo odia a morte??
si addormentò pensando che il giorno dopo Ayano si sarebbe
cercata da mangiare da sola e che
non avrebbe fatto nulla per risparmiarle la fatica.
chiuse gi occhi e si addormentò.
Bacissimissimi!^+^