Vita da cani

di Bazylyk19
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il cane è il miglior amico dell'uomo ***
Capitolo 2: *** Tanto va la cagnolina al lardo che ci lascia lo zampino ***
Capitolo 3: *** Come Hanatamago ottenne un pasto decente ***
Capitolo 4: *** Cibo per cani (... e non solo!) ***
Capitolo 5: *** Basta un poco di zucchero e la pillola va giù ***
Capitolo 6: *** L'unica donna della mia vita... ***



Capitolo 1
*** Il cane è il miglior amico dell'uomo ***


 

Ormai Tino era a corto d'idee su come far capire a Berwald che mai e poi mai sarebbe diventato sua moglie nè avrebbe assunto degli atteggiamenti che potessero ricordare quel ruolo.

 

Finchè c'era la luce del giorno, il problema non era neanche poi così grave: Berwald si limitava a trascinarlo in lungo e in largo per l'Ikea e non aveva tempo di pensare ad altro, si annoiava, sì, ma almeno la sua "virtù" era salva...

Tuttavia, non appena giungeva la sera, la situazione diveniva alquanto scottante...

 

-Moglie. Non credi che dovremmo...-

 

-No... non credo... Su-san...- rispondeva subito Finlandia pensando al peggio.

 

-Visto che tu sei mia moglie, noi...-

 

In quella Hanatamago strisciava lentamente nella stanza con aria sofferente, emettendo strazianti guaiti.

 

-Oh, no!- Esclamava, il finnico, -Poverina, si sente male! Urge il veterinario!-

 

E detto fatto, afferrate le chiavi della macchina (quella di Berwald che così non poteva seguirlo), prendeva con sè la cagnolina e andava via fino al mattino successivo.

 

Svezia li guardava allontanarsi perplesso, scuotendo la testa e pensando che quel veterinario doveva proprio essere un incompetente se una sera sì e l'altra pure la bestiola si sentiva male... senza contare che così non poteva stare con Finlandia!

 

Quello che non sapeva era che questo era esattamente quello che Tino voleva e che Hanatamago era davvero un'attrice nata...

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Capitolo 2
*** Tanto va la cagnolina al lardo che ci lascia lo zampino ***


Hanatamago, scodinzolando, fissò Finlandia mentre era a lavoro ai fornelli.

 

Lo aveva incontrato solo da poche ore, ma già sapeva che quell'incontro sarebbe stato davvero importante ed era certa che la sua nuova vita assieme a quel ragazzo così gentile sarebbe stata davvero fantastica.

 

-Solo un attimo di pazienza, Hanatamago,- le disse sorridendo Finlandia appoggiando una pietanza non meglio definita su un tavolo, -finisco di cucinare la cena per me e per quel tipo che, come ti ho già spiegato, mai e poi mai diventerà mio marito e poi preparerò anche qualcosa di buono per te... questa è la prima volta che ceni con noi, che bello!-

 

La cagnolina abbaiò allegra e scodinzolò più forte, impaziente.

 

-Non vedi l'ora, eh? Aspettami, torno subito...-

 

Hanatamago guardò Finlandia allontanarsi, poi spostò lo sguardo sul piatto su cui il finlandese aveva lavorato fino a un attimo prima... era così affamata... insomma, un assaggino poteva anche concederselo, no?

 

Quando Finlandia rientrò lo scenario che gli si presentò davanti fu a dir poco terribile...

 

-Hanatamago! Che è successo?!- Urlò terrorizzato sollevando fra le braccia la bestiola tremante ed evidentemente sotto shock, -Hanatamago!-

 

-Dev'essere piccola. Ancora non sa cos'è commestibile e cosa no.- Disse Svezia sopraggiungendo in quel momento.

 

-Che hai detto, Su-san?- Chiese confuso e leggermente irritato.

 

Possibile che i grugniti di quel ragazzo fossero comprensibili solo quando doveva rimediargli terribili figuracce presentandolo alle altre nazioni come sua moglie?!

 

-Nulla.- Si affrettò a correggersi Berwald.

 

In fondo si era risparmiato una delle terribili cenette di quella che aveva eletto al ruolo di moglie ideale...

 

Cosa voleva di più dalla vita?

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Come Hanatamago ottenne un pasto decente ***


-Moglie.-

 

-Cosa... c'è... Su-san?- Chiese Tino tremando, percependo lo sguardo terrificante dello svedese su di lui.

 

-Questa sera vorrei davvero farlo.- Replicò Bewald senza mutare espressione.

 

-C... cosa?- Domandò sobbalzando mentre nella sua mente si andavano formando le ipotesi più catastrofiche.

 

-Vorrei che facessimo l'a...-

 

A quelle parole, Tino lanciò un grido acuto.

 

-Scusa... stasera... io... devo... ho dimenticato di comprare le crocchette per Hanatamago! Devo andare!!!- Strillò precipitandosi fuori casa mentre la cagnolina, allarmata da tutto quel trambusto, trotterellava fino all'uscio appena in tempo per vedere il suo padrone sparire dietro l'angolo.

 

-Pazienza.- Commentò Berwald prendendola in braccio, -Vuoi aiutarmi tu a fare l'armadio che ho comprato all'Ikea?-

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Capitolo 4
*** Cibo per cani (... e non solo!) ***


-Mi spiace tanto, Hanatamago...- mormorò Finlandia versando il contenuto di una scatoletta di cibo per cani in un piattino, -avrei tanto voluto prepararti io una cenettina deliziosa, tuttavia con tutte le scatolette che sono stato costretto a comprare ieri per sfuggire a Su-san, mi sa che dovrai mangiare questa roba ancora per qualche giorno...-

 

La cagnolina scodinzolò, tutt'altro che insoddisfatta, e osservò il suo padrone appoggiare il piatto sul tavolo della cucina.

 

-E ora, prima di lasciarti alla tua cena, vorrei spazzolarti un pochino,- spiegò il finnico prendendola in braccio e portandola in soggiorno per poi accomodarsi sul divano dove aveva già preparato tutto l'occorrente, -così diventerai la cagnolina più bella di tutte!-

 

Mentre Finlandia le pettinava il pelo candido, Svezia rientrò a casa dopo un impegnativo pomeriggio passato all'Ikea.

 

-Ciao, moglie.-

 

-Ciao, Su-san!- Rispose allegramente il finlandese senza distogliere l'attenzione dalla bestiola sulle sue ginocchia.

 

Dopo pochi minuti, Berwald lo raggiunse.

 

-Moglie, devo farti i miei complimenti. Il patè di carne che hai cucinato è davvero delizioso. È migliorato molto dall'ultima volta che l'hai fatto.- Ammise piacevolmente sorpreso.

 

-Grazie, Su-san, anche se io cucino sempre benissimo...- replicò distrattamente il finnico dirigendosi verso la cucina, -ecco fatto, Hanatamago, ora puoi mangiare anche tu! Ma... Su-san?! Dov'è finita la cena di Hanatamago?!-

 

-...-

 

 

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Capitolo 5
*** Basta un poco di zucchero e la pillola va giù ***


Quando Estonia aveva ricevuto la disperata telefonata di Finlandia non aveva perso tempo e si era precipitato assieme a Lettonia a casa sua.

D'altronde, sentirsi dire "Ti prego, vieni ad aiutarmi, la situazione è critica!" prima che la linea cadesse avrebbe fatto innervosire chiunque e a maggior ragione lui che era ben conscio di quale pericolo corresse ogni giorno la virtù del suo amico.

Corsero entrambi a casa del finnico armati di mazze da baseball e in perfetta tenuta da ricevitori, pronti a dare inizio alla guerra balcano-svedese se la situazione l'avesse richiesto.

 

Quando tuttavia entrarono nell'appartamento (buttando giù la porta, ma questo non ha importanza), Finlandia era vestito e Berwald non era in casa.

 

-Ah, eccovi!- Li accolse sorridendo Tino senza curarsi della porta... se non altro ora Svezia avrebbe potuto comprare qualcosa di utile durante le sue giornaliere visite all'Ikea!

 

-Stai bene?- Chiese ansioso Eduard.

 

-Oh, io sì, grazie. È Hanatamago che non sta bene... dovrebbe prendere questa pillola...- spiegò mostrando una polpettina di carne cruda, -il veterinario mi ha detto di metterla qui dentro, ma non ne vuole sapere...-

 

-Ah...- commentò sollevato Estonia, -e Hanatamago dov'è ora?-

 

-In qualche armadio, immagino... non appena mi sono distratto è sgattaiolata via... mi chiedo perchè non funzioni, il veterinario ha detto che è un ottimo metodo!

 

-Ma... è solo carne cruda?- Chiese Lettonia fissando la mostruosa polpettina.

 

-Beh, la carne c'è... diciamo che è l'impasto crudo di una ricetta finlandese...- spiegò orogoglioso il finnico, -così è più buono, no?-

 

I due paesi baltici si scambiarono un'occhiata eloquente: comprendevano perfettamente le motivazioni della cagnolina!

 

-E se le dessi solo la pillola?- Propose Estonia che voleva aiutare Hanatamago senza ferire i sentimenti dell'amico.

 

-Dici?- Chiese dubbioso Finlandia.

 

-Ma certo! Ehm... ormai è grande... capirà se glielo spiegherai... vero, Lettonia?-

 

-Ma... ma certo!-

 

Inutile dire che Hanatamago, vista solo la pillola, non esitò un secondo a ingoiarla con grande sorpresa di Tino.

 

-Visto?- Commentarono i due amici mentre Finlandia abbracciava la cagnolina.

 

-Già, avevate ragione!- Ammise il ragazzo, -Ormai è grande, non vuole essere più trattata come un cucciolo...-

 

Non aveva ancora terminato la frase, quando Berwald fece il suo plateale ingresso nell'appartamento.

 

-Moglie. Chi ha sfondato la porta?-

 

-Ehm... noi... noi ci siamo... inciampati, sì! Inciampati!- Azzardò Eduard.

 

-Uhm.- Commentò comprensivo Berwald osservando lo strano abbigliamento dei due ragazzi, -Volevate giocare a baseball?-

 

-Ehm... certo! Certo che volevamo giocare a baseball! Siamo vestiti così proprio per questo... non perchè pensavamo che tu volessi attentare alla virtù di Fin...-

 

-Lettoniaaaa!!!- Urlò terrorizzato Eduard bloccandolo prima che potesse aggiungere altro mentre Tino e Bewald li fissavano senza capire il senso del discorso, -Sì, stavamo andando a giocare a baseball... e ora cosa ne farai di tutto quell'impasto che hai preparato per le polpette di Hanatamago?-

 

-Ma è semplice,- spiegò tutto contento Tino, -tolgo la pillola dalle polpette che avevo già preparato e le trasformo nella cena di stasera... che ne dici, Su-san?-

 

-Mh.- Grugnì lo svedese preoccupato.

 

In fondo, cos'avrebbe dovuto rispondere?

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Capitolo 6
*** L'unica donna della mia vita... ***


Per Finlandia quella serata si prospettava a dir poco fantastica e, cosa strana, per una volta doveva ringraziare Danimarca.

 

-Può venire anche Hanatamago, Tino!- Gli aveva assicurato per telefono poche ore prima, -Adesso non hai proprio scuse! Lascia a casa quel musone con il suo "lavoro da sbrigare" ed esci con noi! Non puoi non approfittarne... ho scelto il locale in cui lavora Ucraina apposta per te!-

 

Insomma... sarebbe andato nel locale in cui c'era la sua Ucraina (che aveva iniziato a lavorare lì nella speranza di riuscire a ripagare alcuni dei suoi debiti) senza Svezia!

 

Cosa poteva esserci di meglio? Era l'occasione perfetta per dimostrare che non sarebbe rimasto una moglie per tutta la vita!

 

Poche ore dopo i quattro nordici si ritrovarono nel locale prescelto.

 

-Eccola lì!- Sussurrò Tino emozionato, stringendo o, meglio, stritolando la cagnolina.

 

-Tino, lo sappiamo chi è Ucraina! Non passa certo inosservata! - Gli ricordò allusivo il danese.

 

-Anko, smettila di incoraggiare questa moglie degenere... è meglio che ti rassegni, Fin, Hanatamago resterà l'unica donna della tua vita...- sbottò Norvegia prima di rivolgersi a Islanda, -e tu non pensarci nemmeno a ordinare qualcosa di alcolico!-

 

-Nore! Non sono un bambino!- Esclamò imbarazzato l'islandese lanciando un'occhiataccia al fratello.

 

-Sì che lo sei,- ribattè piatto, -e poi smettila con questo "Nore", chiamami fratellone.-

 

-Scordatelo!- Riuscì a replicare prima di essere zittito da Finlandia: Ucraina stava venendo verso di loro!

 

-Ciao ragazzi!- Li salutò allegramente, -Cosa pren... ah, che amore! È tuo questo cucciolo?-

 

Finlandia sorrise annuendo mentre osservava la ragazza che si chinava su Hanatamago per accarezzarle il pelo... chissà quanti punti aveva accumulato ai suoi occhi!

 

-Anche a me piacerebbe averne uno così...- sospirò Ucraina tristemente lasciando perfettamente sottintendere un "Mi piacerebbe davvero se avessi i soldi per tenerlo".

 

A quelle parole, Tino colse la palla al balzo.

 

-Davvero? Se ti fa piacere possiamo portarla a passeggio insieme una volta di queste!- Propose Finlandia che mirava a ottenere un appuntamento con la ragazza.

 

-Certo che mi farebbe piacere!- Esultò tutta contenta (mentre Tino esultava silenziosamente, incredulo di tanta fortuna), -Allora fammi sapere quando vuoi uscire, così...-

 

-Finlandia è mia moglie.- Grugnì una voce dietro di lei facendola sobbalzare mentre Tino sbiancava a sua volta.

 

-Ah... io...- sussurrò terrorizzata guardando prima Tino e poi Berwald, -io... io devo andare!-

 

-Mh.- Commentò Svezia squadrandola freddamente per poi accomodarsi accanto a "sua moglie".

 

-S... Su-san... ma non dovevi... non dovevi lavorare?- Azzardò Tino con le lacrime agli occhi.

 

-Volevo stare con te, moglie. Perchè tu sei mia moglie.- Concluse lanciandogli uno sguardo terrificante come a suggerirgli di non riprovarci mai più.

 

-Ca... capisco...- mormorò il finnico mentre Danimarca, comprensivo, gli poggiava una mano su una spalla per consolarlo della pessima riuscita del suo tentativo di abbordaggio e Hanatamago gli leccava una mano, partecipe al suo dolore...

 

Davvero la cagnolina sarebbe stata l'unica donna della sua vita?

Purtroppo, l'esito della sarata non lasciava spazio che a una risposta...

 

Sospirò.

 

Che vita da cani!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con questo capitolo, la raccolta giunge al suo termine (con un finale più che aperto per il povero Tino)!

 

Un grazie di cuore a chi l'ha commentata, inserita fra le preferite/seguite/ricordate e anche a chi l'ha semplicemente letta! ^_^

 

Alla prossima!

 

Bazylyk19

 

 

 

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