Quando Estonia aveva ricevuto la disperata telefonata di Finlandia non aveva perso tempo e si era precipitato assieme a Lettonia a casa sua.
D'altronde, sentirsi dire "Ti prego, vieni ad aiutarmi, la situazione è critica!" prima che la linea cadesse avrebbe fatto innervosire chiunque e a maggior ragione lui che era ben conscio di quale pericolo corresse ogni giorno la virtù del suo amico.
Corsero entrambi a casa del finnico armati di mazze da baseball e in perfetta tenuta da ricevitori, pronti a dare inizio alla guerra balcano-svedese se la situazione l'avesse richiesto.
Quando tuttavia entrarono nell'appartamento (buttando giù la porta, ma questo non ha importanza), Finlandia era vestito e Berwald non era in casa.
-Ah, eccovi!- Li accolse sorridendo Tino senza curarsi della porta... se non altro ora Svezia avrebbe potuto comprare qualcosa di utile durante le sue giornaliere visite all'Ikea!
-Stai bene?- Chiese ansioso Eduard.
-Oh, io sì, grazie. È Hanatamago che non sta bene... dovrebbe prendere questa pillola...- spiegò mostrando una polpettina di carne cruda, -il veterinario mi ha detto di metterla qui dentro, ma non ne vuole sapere...-
-Ah...- commentò sollevato Estonia, -e Hanatamago dov'è ora?-
-In qualche armadio, immagino... non appena mi sono distratto è sgattaiolata via... mi chiedo perchè non funzioni, il veterinario ha detto che è un ottimo metodo!
-Ma... è solo carne cruda?- Chiese Lettonia fissando la mostruosa polpettina.
-Beh, la carne c'è... diciamo che è l'impasto crudo di una ricetta finlandese...- spiegò orogoglioso il finnico, -così è più buono, no?-
I due paesi baltici si scambiarono un'occhiata eloquente: comprendevano perfettamente le motivazioni della cagnolina!
-E se le dessi solo la pillola?- Propose Estonia che voleva aiutare Hanatamago senza ferire i sentimenti dell'amico.
-Dici?- Chiese dubbioso Finlandia.
-Ma certo! Ehm... ormai è grande... capirà se glielo spiegherai... vero, Lettonia?-
-Ma... ma certo!-
Inutile dire che Hanatamago, vista solo la pillola, non esitò un secondo a ingoiarla con grande sorpresa di Tino.
-Visto?- Commentarono i due amici mentre Finlandia abbracciava la cagnolina.
-Già, avevate ragione!- Ammise il ragazzo, -Ormai è grande, non vuole essere più trattata come un cucciolo...-
Non aveva ancora terminato la frase, quando Berwald fece il suo plateale ingresso nell'appartamento.
-Moglie. Chi ha sfondato la porta?-
-Ehm... noi... noi ci siamo... inciampati, sì! Inciampati!- Azzardò Eduard.
-Uhm.- Commentò comprensivo Berwald osservando lo strano abbigliamento dei due ragazzi, -Volevate giocare a baseball?-
-Ehm... certo! Certo che volevamo giocare a baseball! Siamo vestiti così proprio per questo... non perchè pensavamo che tu volessi attentare alla virtù di Fin...-
-Lettoniaaaa!!!- Urlò terrorizzato Eduard bloccandolo prima che potesse aggiungere altro mentre Tino e Bewald li fissavano senza capire il senso del discorso, -Sì, stavamo andando a giocare a baseball... e ora cosa ne farai di tutto quell'impasto che hai preparato per le polpette di Hanatamago?-
-Ma è semplice,- spiegò tutto contento Tino, -tolgo la pillola dalle polpette che avevo già preparato e le trasformo nella cena di stasera... che ne dici, Su-san?-
-Mh.- Grugnì lo svedese preoccupato.
In fondo, cos'avrebbe dovuto rispondere?
|