Di Pensieri e Ricordi

di __Astronomy__
(/viewuser.php?uid=165622)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 Nascosto dalla Luce ***
Capitolo 2: *** #2 Gun ***
Capitolo 3: *** #3 Ruggito ***
Capitolo 4: *** #4 Blood ***
Capitolo 5: *** #5 Di Ricordi ***
Capitolo 6: *** #6 Riflessi ***
Capitolo 7: *** #7 Il filo di Arianna ***
Capitolo 8: *** #8 Fukai Mori ***
Capitolo 9: *** #9 Ciò che aveva capito ***
Capitolo 10: *** #10 Agognata serenità ***
Capitolo 11: *** #11 Dopo la cenere ed il sangue ***
Capitolo 12: *** #12 La pena ed il sollievo ***
Capitolo 13: *** #13 Lost innocence ***
Capitolo 14: *** #14 Eden ***
Capitolo 15: *** #15 E intanto il vento suonava ***
Capitolo 16: *** #16 Sposa bianca, sposa nera ***
Capitolo 17: *** #17 Indispensabile ***
Capitolo 18: *** #18 Quindicesimo ***
Capitolo 19: *** #19 Sleepin' Beauty ***
Capitolo 20: *** #20 Masquerade ***
Capitolo 21: *** #21 Venator ***
Capitolo 22: *** #22 Before the truth came out ***
Capitolo 23: *** #23 A beautiful thing ***
Capitolo 24: *** #24 To lose, to find ***
Capitolo 25: *** #25 Glass ***



Capitolo 1
*** #1 Nascosto dalla Luce ***


Nascolsto dalla luce

#1

Nascosto dalla luce

Yuuki se l’era chiesto spesso, cosa significasse quel leggero sorriso, che qualche volta - ah, quelle rare e meravigliose volte  -  Zero le concedeva di vedere e si concedeva di fare. E allora, nelle tenebre del loro peccato, compariva una flebile ma luminosa fiammella che –per qualche strano paradosso- era in grado di nascondere a entrambi, con la sua luce, la terribile e soffocante strada del livello E.                                              
La sanguinosa meta di un percorso già in parte compiuto, che riempiva i loro silenzi di una finta indifferenza carica di disperazione e di una forse ancor più dolorosa rassegnazione.

 

Word:99

Nota dell'autrice:

Allora, prima fic, all'inizio dovevo limitarmi a leggerle, ma poi ho pensato :"perchè no?" e quindi eccomi qui =) 

Ok, e ora qualche parolina sulla fic... dunque, sono abbastanza soddisfatta del risultato (apparte il titolo, quello non mi piace proprio xp) ma essendo alle prime armi.... Comunque, le critiche sono bene accette, purchè siano costruttive!

In ogni caso grazie per aver letto =) spero sia piaciuto :) :)

Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** #2 Gun ***


#2

Gun

 

L’aveva sentito subito, il fastidioso ma aspettato – come non percepire  anche da lontano quel profumo carico di rimpianti? – freddo contatto della pistola contro la tempia.
Si era concessa un sospiro, un sorriso triste e poi si era voltata, incurante della sua sorte, fissando con intensità gli occhi indaco del nemico.
E nell’infinità  di quell’attimo in cui i loro sguardi si erano incrociati – incatenati-  aveva visto il suo volto tremare - Rabbia? Odio? Desiderio?- .
E infine era arrivato il calore, questa volta inaspettato, delle labbra di lui contro le sue, e la pistola, puntata ancora per qualche secondo contro di lei, era caduta.

 

Word:105

 

 

 

 

 

 

Nota dell’autrice:

Ehilà! :D ho aggiornato presto, visto che brava? J Cooomunque, sono abbastanza contenta di questo capitolo :D e questa volta il titolo mi piace *gongola* anche se il tema è usato e stra-usato... Vabbè, ci tenevo a scrivere qualcosa del genere...
Poi, un grande, grande grazie a chi ha recensito (erano positive, che bello! =D ) e anche a chi ha semplicemente letto
J spero che sia piaciuta anche questa Drabble....
A presto

Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** #3 Ruggito ***


 

#3
Ruggito

 

Erano sempre più vicini, i momenti in cui la bestia sopita nel cuore di Zero si risvegliava e graffiava ferocemente la sua gola. Ed ogni volta era più difficile contenere quell’amaro ruggito che prepotentemente s’insinuava nella sua razionalità. Un orribile frastuono, che giorno dopo giorno corrodeva quegli ormai labili legami che ancoravano la sua mente alla realtà.
E aveva paura, una terribile paura, che nella profondità del suo essere presto si sarebbe aperto un oscuro baratro che avrebbe fatto precipitare lui e i suoi cari in un destino di sangue. E quella rovinosa caduta avrebbe avuto fine solo con la sua morte.
Perché ciò che era iniziato nel sangue, nel sangue doveva finire.

 

Word:112

 

 

 

Note dell’autrice:
Salve gente
J di questo terzo capitolo, di cui tra l’altro sono molto contenta, bisogna specificare che è riferito all’inizio della seconda notte, prima del risveglio vampiresco ( ma si può dire...?) di Zero...
L’ho dovuto riscrivere un paio di volte, ma come risultato finale mi sembra carino... che dite?
Infine ringrazio molto le gentilissime persone che recensiscono :D e anche chi legge =) Grazie! :D
A presto =) 

Cenere
P.S.
Chiedo scusa: ho sforato un po’ con il numero di parole... -.-“

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** #4 Blood ***


#4

Blood

 

La senti? La morbida carne sotto la lingua?

Ahh... sì.

E i battiti? Frenetici, quasi desiderosi del morso?  

Basta... E’ sbagliato...

Sbagliato? E il tuo nome allora? Pronunciato così dolcemente  – ...Zero... ­–  come può suonarti sbagliato?

Lei è la vittima...                                                                                                                                                                   

E allora mordila, che vittima e carnefice adempiano ai loro compiti, che il sangue puro venga versato.                 
E tu Zero ascolta, ascolta i sentimenti del suo sangue, perché la vittima diventi cacciatore e il carnefice preda.

 

Ahh...

 

Zero si staccò dal suo collo e, con la straziante voce della bestia che risuonava ancora nella sua mente, comprese finalmente i sentimenti
celati dietro quegli occhi nocciola.

 

Word:104

 

 

 

 

Note dell’autrice:

Salve lettori =) Come va? Spero bene, anche perché io questa settimana ho avuto ogni santissimo giorno o una verifica o un’interrogazione...* gioia e goduria...soprattutto per quanto riguarda il greco...*
Allora, cosa c’è da dire su ‘sto capitolo? Sicuramente anche questo è un tema stra-usato, chiedo venia, prometto che i prossimi saranno più fantasiosi, ne ho già scritti 2 :D
Infine ringrazio tantissimo chi recensisce soprattutto Akira_chi  e ryanforever che hanno recensito ogni capitolo =) e i lettori :D

 Baci

 Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** #5 Di Ricordi ***


Attenzione! Spoiler notte 73/74!

 

#5

Di Ricordi

Nel momento in cui Yuuki aveva morso Zero, erano emersi, insieme allo sconvolgente sapore di quel sangue, tutti gli antichi ricordi che per più di un anno si era costretta a dimenticare.
Ed essi erano arrivati prima piano, uno dopo l’altro, risalendo lentamente da ogni calda goccia che le scendeva giù per la gola, ma poi, poi la loro velocità era aumentata, quasi a voler tenere il passo con i battiti frenetici del suo cuore, e si erano conficcati nella sua anima come schegge di vetro. Ma dolcemente, ah, così  dolcemente.
E, alla fine, ricordando le parole del fratello, non era poi tanto sorpresa dal senso di sazietà che provava.

“Sai Yuuki, la sete dei vampiri può essere placata soltanto dal sangue della persona che si ama”

 

Word:125

 

Note dell’autrice:

Ciao =) ho aggiornato presto =) l’avevo detto no, che ne avevo pronte due di Drabble ? e poi, Drabble... questa sgarra di più di dieci parole se si conta la citazione di Kaname.... -_-“ scusate, senza vengo 110 parole giuste giuste... E’ che non ho il dono della sintesi... Vabbè, cercherò di contenermi la prossima volta :D
Poi, mi spiace per lo Spoiler, ma era un’occasione davvero troppo ghiotta...=)
Infine come sempre grazie a chi mi segue e a chi recensisce =) Grazie mille veramente <3

A presto

 Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** #6 Riflessi ***


#6

Riflessi

 
Quando la mattina Zero si alzava e si guardava allo specchio, oltre al riflesso del suo viso stanco – risultato di tutte quelle notti insonni – vedeva una flebile ma presente - sempre, sempre più presente- figura che ghignava da dietro le sue spalle.
Era qualcosa di tremolante, appena percettibile, ma c’era, e, allungando le dita sottili, sfiorandolo, accarezzandolo, si avvicinava al suo orecchio.


 
-Vieni, lasciati sedurre dalla mia dolce follia...-
 

E Zero si ritraeva, cercava di non ascoltare, ma quel sussurro si era insinuato nella sua mente e lentamente lo attirava verso di sé.
Ma poi, quando stava per cedere, avvolta in un lenzuolo chiaro e con le gote arrossate, arrivava Yuuki, e, aprendosi in un sorriso, era in grado di far dissolvere quella dolorosa presenza.

 

 

Word:125

 

 

 

 

Note di un’autrice schifosamente in ritardo:
Ehm... Ciao...?
Lo so, e chiedo umilmente venia, sono in un ritardo disgustoso... T.T  sono disposta a inginocchiarmi sui ceci...
In ogni caso, dopo le mie umili (?) scuse vorrei dire qualche parolina: in anzi tutto, anche se è un po’ lungo, questo cap. mi piace molto =) soprattutto il titolo =)
Per quanto riguarda “le notti insonni” si è capito a cosa si riferiscono? Cioè, dopo arriva Yuuki mezza nuda quindi...Mah,mi sa che non è molto chiaro, vero? T.T
Cooooomunque, un enorme grazie a chi ha inserito la storia tra i preferiti :D sono super-felice :) e poi grazie anche a chi recensisce <3 e a chi legge
J

A presto :) (giuro! E sto pensando di inserire anche una Flashfic :))

Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** #7 Il filo di Arianna ***


#7

Il filo di Arianna

 


Era successo in quell’istante, nell’ esatto momento in cui aveva aperto la porta e si era scontrata con il dolore di Zero (un incontro che fin da subito le aveva mosso qualcosa dentro), che i loro destini si erano intrecciati. E poco importava del dolore che avevano (e avrebbero) affrontato, o che in quel macabro gioco lei fosse una principessa e lui un semplice alfiere, perché il loro rapporto era fatto di parole sussurrate la sera, con le mani di lei che scorrevano tra i capelli di Zero, di lievi sorrisi, di sguardi complici e di lacrime versate sulla camicia di lui; ma anche di terribili peccati e di lame che trafiggevano cuori.
Tutto ciò però aveva reso la trama del loro Fato talmente stretta che scioglierla sarebbe stato impossibile, e per dividerli si sarebbero dovuti tagliare quei fragili - ma tenaci, pronti a opporsi a chiunque-  fili, spezzando, però,  anche la loro vita.

 E poi c’era Kaname, colui che si era macchiato dei più terribili peccati: la tracotanza nel credere di essere superiore al destino, quel potere di cui si era impossessato, necessario, ma segnato dalla disgrazia, e la sua anima che vagava nella contraddizione. Perché l’amore per Yuuki spesso sfociava nel desiderio di tenerla rinchiusa, lontana da ciò che poteva ferirla, e distante soprattutto da colui che l’avrebbe ripresa con sé.

Eppure Yuuki, nella sua infinita capacità di amare, gli aveva voluto bene. Aveva scelto di andare con lui pur avendo nel cuore il ricordo di Zero, che nel dormiveglia, quando sogno e realtà si confondono, emergeva ferocemente e le marchiava a fuoco nell’ anima un doloroso senso di nostalgia e rimpianto. 
Perché il filo che le Moire avevano tessuto per loro era come quello di Arianna, prima o poi li avrebbe riuniti.

   

  

Word: 300

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:
Ta-dan! Come promesso non sono tanto in ritardo ^^ Comunque, questa è la mia prima Flashfic, anche se è un po’ cortina.... Vabbè, sono abbastanza soddisfatta nel complesso, però ci sono delle parti che non mi convincono... se avete dei consigli sono ben accetti :)
Poi, grazie ad Akira e ryanforever che recensisco ogni cap <3 , e mille grazie anche a chi legge e basta.
A presto :)

Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** #8 Fukai Mori ***


#8

Fukai Mori

 

Era lì, distesa sul freddo pavimento in marmo della sua camera – incurante della polvere che si sarebbe sicuramente attaccata al vestito chiaro – con i capelli dolcemente sparsi per terra a incorniciarle il capo in una aureola nera e disordinata.

 
-Continuerò a fuggire da te per sempre...-


Si girò su un fianco, gli occhi chiusi, la mano stretta al petto e quella voce, la sua stessa voce, che rimbombava violentemente nella testa e le ricordava il loro ultimo incontro.


 
-Sarebbe facile sai, dimenticare e non soffrire più...-


Yuuki non dovette nemmeno aprire gli occhi per sapere che quella voce sottile apparteneva a una bambina dal viso triste e familiare. Una presenza che ormai camminava al suo fianco; certo, nascosta in una foresta nera e profonda [la sua anima], ma che si ripresentava sempre più spesso, portando dubbi e tentando di cancellare ricordi.


 
-Sì sorellona, sarebbe così brutto dimenticare tutte queste cose dolorose ed essere felice per l'eternità con il nobile fratello, accettando completamente la vera te stessa?-


 
Ahh... quelle parole spezzate dalle lacrime -le pareva quasi di sentirlo sulla propria pelle quel rovente passaggio-  erano così dolorosamente invitanti. Perché lo sapeva, che quella era la cosa giusta da fare.
Infatti, lasciandosi alle spalle l’ultimo, labile segno della sua passata vita da umana, forse, insieme alla straziante sensazione che spesso le ghermiva il cuore, sarebbe scomparsa anche quella profonda tristezza, che lasciava sempre un retrogusto amaro nei baci di Kaname.
Eppure, eppure per una volta, una singola volta, sarebbe stata egoista, e, per conservare ciò che le era prezioso, avrebbe continuato a tenere rinchiusa in un oscuro bosco quella così tanto amata e odiata parte di sé.

 
Oh, se solo avesse immaginato quanto grande sarebbe stata la gioia nel momento in cui avrebbe tenuto in braccio la sua bella bambina dagli occhi chiari, avrebbe sicuramente benedetto il giorno in cui aveva scelto di non dimenticare.

 

 

 

 

Word: 320

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:
Ma salve! Bene, nel caso ci fosse ancora qualcuno interessato a leggere questa fic, chiedo scusa per l’immenso ritardo...^^” ma purtroppo, questo cap. è stato un vero parto! Infatti, dopo un periodo di totale assenza d’ispirazione, ho iniziato ha scrivere la prima parte cancellandola due volte perché non mi convinceva per niente T.T
Ma una volta preso il ritmo, ho perso tutto perché faccio la brutta su dei fogli volanti che ho recuperato solo martedì! Quindi una volta finito il cap, coretto decine di volte e trascritto al computer, ho ottenuto la schifezza che avete appena letto...  :( Sì, perché non mi convince neanche un po’ ‘sta brodaglia!
Mi piace solo il titolo che in vuol dire “foresta profonda” o “nella profonda foresta”, è giapponese e si riferisce a quello che dice una volta Kaname a Yuuki: “In questi dieci anni nella tua anima è cresciuta una profonda foresta”
Molto poetico vero?
In ogni caso, se non piace posso modificare o cancellare il cap...
Comunque, grazie lo stesso a chi recensisce e a chi legge <3 Vi adoro :D
A presto (si spera...) -_-“

Cenere  

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** #9 Ciò che aveva capito ***


#9

Ciò che aveva capito

 

Era stato assolutamente inaspettato: niente cena al lume di candela, né musica romantica o abiti eleganti. L’aveva semplicemente portata al collegio. Per nostalgia, aveva detto.
Così Yuuki aveva accettato con un sorriso, felice di poter approfittare dei rari momenti in cui Zero mostrava il suo lato più dolce.
E lì, nel bosco scuro che divideva i due dormitori, in un punto dove le fronde degli alberi lasciavano intravedere la luna, Zero aveva fermato le giocose piroette di Yuuki -che, con le gote arrossate, sembrava tornata ai tempi del liceo-  e l’aveva baciata.

-Sposami... -  

Oh, come lo aveva detto, in un tremante sospiro che aveva solleticato le labbra ancora vicine di Yuuki.
Perché Zero viveva di un amore bruciante e sofferto, che gli aveva finalmente fatto capire che, , lei, vampiro o meno, era quella giusta.  

 

Word:135

 

 

 

 

Note dell’autrice:
Buon pomeriggio cari lettori =) Sono tornata e quindi no, non sono morta, semplicemente per un po’ l’ispirazione non si è fatta viva, almeno fino a ieri. E’ che avevo un sacco di idee, ma non riuscivo a metterle su carta -___-“
Comunque, dopo ben due Flashfic, sono tornata alle Drabble.
Dunque... mi sono accorta che la maggior parte di quelle precedenti sono tutte tristi, quindi mi sono cimentata in qualcosa di più dolcerrimo (<- lo so che non esiste) Che ne dite come primo esperimento? ^////^ I commenti sono ben accetti, in ogni caso grazie anche se leggete e basta <3
Alla prossima

Cenere

P.S.
Visto che secondo me è carina, pensavo di fare una flashfic basata su questa drabble per approfondire meglio la trama :D

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** #10 Agognata serenità ***


Dedicato ad Akira

 

#10

Agognata serenità

 

 

Mai, mai avrebbe anche solo potuto immaginare che gli sarebbe stata concessa tanta felicità.
Eppure, lì, proprio davanti ai suoi occhi, seduta su un divano panna e con le spalle dolcemente coperte da uno scialle, c’era Yuuki che teneva in braccio i loro due bambini – un maschio e una femmina – mentre dormivano beatamente.
L’uomo studiò con infinita dolcezza i lineamenti della moglie: le palpebre abbassate, i capelli in disordine e il viso stanco, ma un’espressione tanto, tanto felice in volto.
E Zero pensò che Yuuki – la madre dei suoi figli – non gli era mai parsa più bella. Perché era quell’immagine di tanta agognata serenità che riempiva il suo cuore di gioia.

 

 

 

Word: 112

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:

Ciao :) dopo pochi, pochissimi giorni ho il piacere di presentare una nuova Drabble ^^
Lo so, forse è un po’ banale, ma Akira mi aveva chiesto di scriverne una di questo tipo, così...Poi vedete voi se ringraziarla perché mi ha fatto aggiornare presto o fucilarla perché non vi piace questo cappy... ( ok, se non vi piace fucilate me... )
Spero di riuscire a mantenere questo ritmo anche per i prossimi cap. ma non prometto niente... ^^”
Un bacio

Cenere

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** #11 Dopo la cenere ed il sangue ***


#11

 
Dopo la cenere ed il sangue

 

E galleggiava nel cobalto quell’indifferente luna, illuminando di vermiglio le ferite che si rincorrevano – quasi giocose – lungo la pelle, ed il sangue che colava sinuoso al loro passaggio, ma soprattutto lei. L’esile guerriera, unica vincitrice emersa dal campo di battaglia.

Vincitrice?

Ma orgogliosa di quale vittoria, che aveva devastato e lacerato la sua anima? Perché ne era sicura, quel lampo, che per un attimo aveva dissolto la follia dietro gli occhi del nemico, non l’aveva immaginato. Ed era bastato quell’istante d’esitazione – comprensione? –  da parte dell’avversario, perché lei riuscisse ad affondare la lama.
Un unico colpo, deciso e spietato, ma anche sofferto ed incerto. Dritto al cuore.
E lui aveva sorriso, pronunciando il suo nome prima di diventare polvere.
Lasciando solo la devastazione a corroderle la mente.
Ma poi, mentre sentiva quel dolore schiacciante dilaniarle il cuore, era apparso lui. Zero.
E lei si era artigliata alle sue spalle, alla sua camicia, con folle disperazione, liberando ruvide lacrime.

E’ morto! È morto!

Eppure, tra quelle braccia e con quelle mani che scivolavano tra i capelli, sentiva l’insinuarsi  di un dolce sollievo. Perché, dopo la cenere ed il sangue, sarebbe arrivata la gioia di una vita con Zero.

 

 
Word: 197

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:
Sono veramente mortificata per il ritardo, ma oltre a essermela presa comoda ^^”, questa è stata in assoluto la Drabble più difficile da scrivere!
Credetemi, l’ho scritta e riscritta decine e decine di volte, e spero che sia venuta fuori abbastanza bene :) Che ne dite? ^^ A dire il vero non sono sicura di aver reso bene i sentimenti di Yuuki... boh...
Comunque, avete avuto paura, eh? Che quello che Yuuki ha ucciso fosse Zero... E invece no! Ho pensato che Kaname fosse impazzito e Yuuki avesse deciso di fermarlo, in fondo è anche plausibile come finale... ?(magari!)
Comunque non preoccupatevi ^_^ i prossimi cap. saranno pronti molto prima, promesso! E saranno anche meno azzardati =)
Baci
Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** #12 La pena ed il sollievo ***


#12

La pena ed il sollievo

 

 Il sangue che scorreva sul suo collo, il dolore che sentiva bruciare nelle ferite, le sue dita che tormentavano la carne.

 
Il tocco di quella donna...

 
Lo sentiva ancora, e si chiedeva perché, perché, perché non fosse morto anche lui.
Qual’era la sua colpa?
Ma infondo lo sapeva, era l’indelebile macchia comparsa nel momento del suo concepimento, nel preciso istante in cui aveva iniziato a rubare la vita a suo fratello.
E quella sofferenza fisica che si procurava da solo era semplicemente un altro modo per scontare la pena.

 
Oh, no, no, no. Tu speri solo di affievolire il tormento che porti nell’anima. E credi forse che sia così facile?


Strinse gli occhi. Un colpo più profondo, e un altro ancora, e un altro, e un altro, e un...

 
-Zero? Che stai facendo?-


Eccola di nuovo, quell’insulsa ragazzina che si permetteva di guardare nella sua anima come se leggesse un libro.


 
-Ti fai male... Smettila..!-


Come se sapesse tutto.


 
-Ti prego, va tutto bene ormai..-


Come se capisse tutto.


 
E poi sentì caldo, proprio lì, dove un attimo prima aveva sentito il ferroso freddo del sangue.


 
-...Perchè io starò così per tutto il tempo...-

 
E lì, mentre vedeva il suo sangue [la sua colpa] sporcare le mani chiare di Yuuki, non provò dolore, né angoscia o tristezza. Solo un profondo sollievo.

 

 
Word: 223

 

 

 

Note dell’autrice:
Avevo detto meno azzardato? Bene, infatti io mantengo le mie promesse e vi ho spiattellato una Shot che più banale di così non si può! Non so quasi cosa dire... Ah, sì, che si riferisce alla 12° notte e che in ogni caso, per quanto banale sia, ho trovato molto difficile descrivere Zero u.u  infatti non sono proprio soddisfatta
È molto complicato tenere sempre alto (Si fa per dire...) il livello...^^”
Comunque grazie mille se siete arrivati fin qui :) e ovviamente a chi ha recensito gli altri cap^^
Un inchino
Cenere (Shiro-chan)

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** #13 Lost innocence ***


#13

Lost innocence

 
Uno sguardo.
Uno sguardo lanciato nell’allontanarsi furtivo delle labbra dopo un bacio, e l’innocenza era sparita per lasciare il posto ai sensi.

 Ah...Sentiva...

Sentiva il frastuono violento del cuore, che infuriava nella testa e nel ventre e nel collo.
E sentiva i baci, che erano diventati all’improvviso voraci – quasi indistinguibili dai morsi disperati di Zero – assolutamente incuranti del loro bisogno di ossigeno.
E i respiri, brucianti come fuoco liquido.
E i pensieri razionali, che implodevano su loro stessi al passaggio delle mani di lui e si ricomponevano in un caos animalesco e sconosciuto.
Ed il nero dolore di un’innocenza perduta [mai ottenuta] che le faceva versare lacrime silenziose, ma non sofferte.

 Io non sono pentita!

 

 
Word:118

 

 

 

Note dell’autrice:
Buondì cari lettori ^^
Dunque... hem... sono tornata abbastanza presto, ma mi vergogno un po’ a pubblicare un Drabble di questo genere ^///^
Insomma, è il mio primo esperimento, quindi non so com’è venuta, però sono più o meno soddisfatta ^^
Comunque a scanso di equivoci ci tengo a specificare che i protagonisti (?) sono Yuuki e Zero :)
Ok, infine ringrazio tutti quelli che non sono fuggiti leggendo ^^” e chi ha recensito ^^
Mille grazie e un inchino
Cenere  

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** #14 Eden ***


#14

Eden

 

 
Si stava così bene lì. Nella parvenza di un mondo perfetto.
La sicurezza celata dietro alla noia di quelle giornate scolastiche, quasi banali, contrapposta alla febbrile eccitazione delle notti passate a sorvegliare la Night Class, creavano un continuo ripetersi di sequenze talmente uguali tra loro da farle perdere la cognizione del tempo.
E allora Yuuki sprofondava. Sprofondava in un rassicurante limbo privo di qualsiasi preoccupazione.
Ma a lei andava bene così.

Voleva che fosse così.
Perché tutto ciò, questo [falso] paradiso creato dal Re, nascondeva almeno un po’ il dolore di un’infanzia perduta. Dolore che Zero, a cui similmente la pazzia dei Puri aveva tolto tutto, riusciva a capire meglio di chiunque altro.
Eppure, entrambi sapevano che l’ingranaggio impazzito correva sempre più veloce verso la fine dell’Eden.

 

 

Word:125

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:
Ehilà^^ sono tornata forse un po’ tardi, ma ho una valida motivazione: allora, questa Drabble sarà strettamente legata alle prossime due. Cioè, ho deciso di inserire tre cap. che rappresentino le fasi della vita di Zero e Yuuki, questa è la prima (infanzia e “risveglio” di Zero) mentre la prossima... eh, no! Sorpresa...
Comunque assicuro l’Happy End (per Zero e Yuuki, ovvio u.u) nella terza Drabble ^^
Il ritardo è spiegato dal fatto che fino a ieri ero decisa a inserirle in un unico cap. tutte e tre, però ci avrei messo troppo tempo ^^” così ho pubblicato solo quello che ho scritto finora ^_^
Infine, grazie mille a tutti per la lettura e il sostegno nelle recensioni <3  
Un bacio e un inchino
Cenere

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** #15 E intanto il vento suonava ***


#15

 E intanto il vento  suonava

 

 
Il vento suonava. Suonava di antichi e dolci ricordi diventati dolorosi. E di ricordi riacquistati, impetuosi e soffocanti. Suonava delle inutili armi, pesanti come piombo.
E suonava di lei. Della sua determinazione e del suo amore, della sua angoscia e della sua incertezza. Del suo passato, che emergeva e artigliava e strappava e scacciava il suo presente.
E suonava di lui. Del suo dolore e della sua fragilità, dell’odio dei suoi occhi e della piega amara della bocca.

Fu un attimo.

Un attimo e l’assordante cacofonia di quei suoni raggiunse il suo apice: le armi furono gettate, esplose il dolore dei loro sentimenti; ed infine si ritirò, insignificante di fronte al disperato bacio dell’addio.
E intanto il vento suonava la dissonanza del loro amore.

 

 

Word: 125

 

 

 

Note dell’autrice:
Buondì^^ sono un po’ in ritardo, ma l’ispirazione ha fatto “puf!” in una nuvoletta di verifiche ç.ç
Comunque, lo so, questo cap. è molto triste, ma necessario (è ispirato al loro addio, non poteva essere altrimenti). Probabilmente non si capisce (perfino a me sembra un po’ nonsense...) però si riferisce alla 46° notte, nel complesso sono soddisfatta, anche se non è la mia preferita. Vabbè, non si può avere tutto...
Infine un enorme grazie ai recensori <3 e ai lettori^^
Un inchino
Cenere
P.S.
Vorrei spiegare perchè penso che il loro amore sia "dissonante": il loro sentimento è ostacolato(da loro stessi e dalle circostanze) e in qualche modo anche sbagliato( un hunter e una vampira), proprio come due suoni dissonanti^^ mi piacerebbe sapere se siete d'acordo :)

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** #16 Sposa bianca, sposa nera ***


#16

Sposa bianca, sposa nera

 

 

 

A Yuuki da piccola avevano insegnato a credere
nel destino e nell’immutabilità delle cose.
Era – le dicevano – la preziosa erede dei Sangue Puro, e,
in quanto tale, avrebbe sposato suo fratello, così come
avevano fatto i suoi genitori e come
 avrebbero fatto i suoi figli e i figli dei suoi figli.
E, per evitare che nella sua ingenua mente di
bambina, ciò sembrasse in qualche modo spaventoso, la
rassicuravano: oh, sarebbe stata una bellissima
Sposa Bianca, candida e libera dal peso di qualsiasi scelta.
E lei, da parte sua, ci credeva fermamente.

 

 

Avevano trovato quella chiesa quasi per caso, durante una delle loro tante escursioni notturne.
Circondata da un giardino dove spuntava solo qualche timido fiore, piccola e decisamente trascurata, era un’antica costruzione risalente al secolo scorso.
Eppure Yuuki – che era entrata trascinandosi dietro Zero – ne era rimasta incantata, scoprendo, in un angolo sopravvissuto al tempo, una grande vetrata. E si era fermata lì, per un tempo che non avrebbe saputo contare, ad ammirarne i giochi di luce, come se la Luna le stesse svelando meravigliosi segreti attraverso i colori del vetro.
E Zero, per ogni minuto che passava, vedeva emergere un lato nuovo e sconosciuto della ragazza. Perché Yuuki, di bianco vestita e con i capelli ornati da fiori campestri in un’acconciatura disordinata, era bella, bella quasi da far male. Sì, vi era qualcosa di incommensurabilmente doloroso ed estraneo, come se quello fosse un lato di Yuuki che non avrebbe mai potuto comprendere appieno.
Ma poi lei si girò radiosa, e con un’unica frase fece crollare tutte le sue certezze.

 “Sposiamoci qui, in questa chiesa”

 E lo fecero davvero. Quella notte, in una piccola chiesa abbandonata, furono sposi con un solo sguardo, senza bisogno di futili cerimonie o di sacerdoti. Quella notte, con uno sguardo, si scambiarono i giuramenti eterni senza vuote parole.
In fondo, che bisogno avevano di unirsi davanti alla legge, davanti a Dio, quando a loro bastava l’incontrarsi degli occhi?

 
 
A Yuuki da piccola avevano insegnato a credere

nel destino e nell’immutabilità delle cose.
E lei, da parte sua, ci credeva fermamente.
Ma adesso, più consapevole e matura, sapeva che
Il Fato ti metteva semplicemente davanti a un bivio,
ma la scelta spettava unicamente a te.
E adesso ne era sicura, lei aveva scelto Zero.

 

 

 

Word: 380

 

 

 

Nota dell’autrice:
Sono veramente mortificata per il ritardo, ma come potete vedere, questa e un Shot abbastanza lunga per i miei standard, e ha richiesto veramente uno sforzo enorme ^^”
Spero veramente tanto che l’attesa sia stata ripagata con un Happy End a tutti gli effetti: volevo scrivere qualcosa di molto dolce, ma purtroppo non sono riuscita a togliere quella nota di malinconia che mi appartiene, spero che non ne abbiate a male ^^
Infine, un bacio enorme a tutti i lettori e recensori <3
Spero di riuscire ad aggiornare presto ma ultimamente ho molto poco tempo (mi ritrovo ad aggiornare alle 21...)
Un inchino
Cenere

Sposa nera: ovvero macchiata dal peso della scelta.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** #17 Indispensabile ***


#17

 

Indispensabile

 

 

Girare l’angolo e trovarselo davanti, abbassare gli occhi imbarazzata sotto lo sguardo – prima sorpreso, poi malizioso – di lui, e arrossire leggermente.

Ultimamente li legano questi incontri – un po’ casuali, un po’ voluti – che certamente sono  molto diversi da quelli notturni, ma che hanno comunque delle reazioni, soprattutto se sono da soli.

Infatti Zero, una mano sul muro e un sorriso astuto sulle labbra, si abbassa prontamente a darle un bacio.

Ma lei si scosta un poco, guardandolo imbronciata: proprio lì, davanti alla finestra dove tutti possono vederli, doveva farlo?

Allora lui, che è ancora distante non più di un soffio, la bacia di nuovo, quasi per ripicca. E se prima c’è qualche debole tentativo di spostarsi, sentendolo indugiare ancora sulle sue labbra, i lamenti di protesta ci mettono poco a diventare di apprezzamento.

Così Yuuki si abbandona, lasciva, a questo secondo bacio.

E gli occhi si chiudono, le mani salgono ai capelli, i piedi si tendono sulle punte, i respiri accelerano e un sussurro rompe il silenzio.

 

-Un altro...-  

 

E lui, a cui non è mai importato di essere visto, la accontenta subito.

I respiri si mischiano, le mani si cercano, gli sguardi s’incontrano e una parola sfugge alle labbra.

 

-Ancora...-

 

E sentendo nuovamente in bocca il sapore di Zero, lei si scopre a volerne di più.

Ancora di più.

Per un attimo Yuuki si ferma, sorpresa nello scoprire una fame diversa da quella del sangue.

Da quando i baci di Zero sono diventati così indispensabili?

 

 

 

 

Word: 250

 

 

 

 

Note dell’autrice
No, non sono morta, anche se probabilmente lo speravate... se invece vi ricordate ancora di me, credo di dovervi delle scuse. È che stavo scrivendo una Flash piuttosto lunga (per i miei standard almeno...) ma l’avevo quasi finita quando mi sono bloccata TT^TT sono andata avanti più di un mese cercando di finirla.
Poi mi sono accorta che erano quasi due mesi che non aggiornavo...
Così l’ho abbandonata e me ne sono uscita con una pseudo-Drabble un po’ così... Insomma, volevo fare qualcosa di flufloso, ma non sono pienamente soddisfatta... forse perché Zero è un po’ ooc, ma mi piacerebbe taaanto vederlo così <3 e poi forse per il genere non molto affine a me...
Cmq, chiedo di nuovo perdono ç.ç e prometto che il prossimo cap lo posterò prima ^^
Un bacio e un inchino ai lettori e ai recensori
Cenere

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** #18 Quindicesimo ***


#18 Quindicesimo

#18
Quindicesimo

 

 

 

I.  Same heart

 
-Lo porti ancora quel braccialetto, giusto?-

 
Una mano ti ghermisce il polso. È una stretta ferrea, rude, che non ha niente dell’amore o dell’affetto di un tempo.
Anche se lo vorresti vero? Tanto, tanto da star male.

-Allora usalo. Immobilizzami.-

 
E la mano, intrappolata, guidata, si posa delicatamente sul collo. Lì, dove un tatuaggio simboleggia quel destino così amaro e sofferto, e l’irregolare battito del cuore un legame che forse non vi appartiene più.

 
-L’incantesimo di assoggettamento è ancora valido.-

 
Lascivo, comincia a condurre la tua mano. Ne senti il dorso scendere, lentamente, verso l’incavo del suo collo.
Il cuore accelera, una fitta ti stinge la gola.
Sei spaventata, alzi gli occhi.
Trovi ad attenderti uno sguardo di sfida e un leggero sorriso, il sorriso di chi sa di avere la vittoria in pugno, sulle labbra di lui. Vuole dimostrare a te [a se stesso, a se stesso!] che ormai sei una bestia, predatrice e preda di una maledizione immortale.
Ti scosti bruscamente, tagliente gelo traspare dai tuoi occhi.
Non lo farai.

 
-Non è necessario.-

 
Non sei come gli altri nobili. Sei Yuuki, e il tuo cuore è lo stesso di un tempo.

 

 

 
Word: 193

 

 

 

 

 
II. Sgradevole

 
Centinaia, migliaia di presenze schierate sullo sfondo nero degli occhi chiusi. Persone senza volto, sentimenti dalla natura inafferrabile.
Un caos, impalpabile e tuttavia presente, che le aveva inondato la bocca.
Poi, all’improvviso, tra quel vorticare leggero, un’esistenza distinta, materiale: Maria.
Era entrata così, senza preavviso e approfittando della porta aperta. Il passo lento, misurato. Si era avvicinata a Yuuki, e aveva iniziato a parlare di cose che non conosceva.
Il capo inclinato, gli occhi grandi che la osservavano da sotto le folte ciglia, un dito candidamente posato appena sotto il labbro. Tutto in lei urlava gentilezza ed innocenza.
Eppure, eppure Yuuki aveva colto nella voce di Maria quella nota – rivelatrice? – di malizia.

 
-Mi chiedevo... per caso... ormai lui non ti serve più?-

 
Yuuki appoggiò la fronte alla finestra, la mano tremante ed il fiato che creava fin troppo velocemente aloni opachi sul vetro.
Strinse i denti.
Disgustoso.
Il sapore delle compresse le permeava ancora il palato. Le era rimasto dentro.
Ma quella stretta al cuore, quella morsa allo stomaco ed il sangue, improvvisamente defluito alla testa, tutte quelle sensazioni così sgradevoli erano davvero dovute alle compresse ematiche?

 
-Allora, se è così... Zero... lo prendo io.-

 

 
Word: 195

 

 

 

 

 
III. Mentre ci ferivamo

 
-Bevi il mio sangue...-

 
E sgorga prepotente, in rivoli scuri e densi. Attira il tuo sguardo, ma solo per pochi secondi. Un passo indietro, poi un altro, ruvida corteccia sotto le dita. Ormai è il tuo unico appoggio. Giri la testa, abbassi gli occhi.
La senti, no? Quella maledizione, quella pulsione, che ti spinge ad avvicinarti, a morderlo, a desiderarlo più di quanto sia lecito anche tra vampiri.
Smettila. Zero.
Ti prego.

 
-Non posso farlo. Anzi,non voglio farlo.-

 
È sempre stato così, quando stavi per crollare, quando il peso sulle tue spalle era troppo pesante, le braccia di Zero sono state ogni volta il rifugio perfetto.
E poco importano le parole che ha detto [Lo faccio solo perché... i nostri interessi coincidono], poco importa che sia vero, ora lui è lì, davanti a te, e soffrirà di nuovo a causa tua.
Stringi gli occhi, e gridi. Gridi il tuo dolore e la tua frustrazione.

 
-Ma perché? Perché non rispetti di più te stesso?-

 
Ti avvicini lentamente. Il sangue è ancora là, che cola, scende, e sporca la terra.

 Perché... tu ed io..

 Un passo. Due.

 ... Non riusciamo ad andare avanti...

 Gli occhi si aprono, lentamente, il battito accelera.

 ...Se non ferendoci a vicenda?

 Gli afferri il polso, un odore penetrante si fa strada nella tua mente.
Alzi gli occhi, lo sguardo sofferente. Vedi il riflesso dei tuoi sentimenti negli occhi di lui.
E le barriere cadono.

 

 
Word:237

 

 
Tot word: 625

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:
Salve lettori affezionati!  *silenzio...*
Ehm... Lettori gentili? *ancora silenzio...*
Lettori? *sempre silenzio...*
Vabbè, me lo sono meritato... allora,  è davvero tanto che non aggiorno, ma adesso che è re iniziata la scuola e dovrei riprendere il ritmo, vedrò di fare del mio meglio per aggiornare circa ogni due settimane!! Ogni due a causa impegni scolastici... Comunque, parlando del capitolo, sarà tanto che non mi faccio viva, ma torno con tre shot tutte ispirate al quindicesimo volume di VK (come dice il titolo appunto...).
In realtà ci sarebbero stati altri momenti ZeKi in questo volume, ma ne ho scelti solo i tre più significativi, personalmente sono molto soddisfatta della seconda shot ^__^
Il problema principale è stato cercare di trasportare in testo il manga, ho cercato di essere il più fedele possibile, infatti i dialoghi sono stati trascritti tali quali (pure quei maledetti puntini di sospensione!!).
Sfortunatamente però Yuuki e Zero sono risultati un po’ ooc, non sono proprio così espliciti nel manga purtroppo...
Ma nel complesso sono abbastanza soddisfatta. Ovviamente spero nel vostro parere, quindi un enorme grazie ai lettori e ancora di più ai recensori <3 soprattutto a Kamui e ai suoi mitici abbracci ^^
Un inchino
Cenere

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** #19 Sleepin' Beauty ***


#19
Sleepin’ Beauty

 

 Il debole scricchiolio della neve sotto le suole. Il vento che s’insinuava tra i vestiti, superandone le pieghe e raggiungendo la gelida pelle.
Le ultime foglie, trascinate in fragili mulinelli. E la tomba, prigioniera in un mausoleo di corpi vivi e ricordi ancora pulsanti.
Vi posò sopra una rosa, con infinita dolcezza.
Di un rosso violento, feroce, che sporcasse la gelida uniformità della neve. Che rimarcasse le antiche promesse, e i peccati, e i vizi di un amore imperfetto.

[Incompiuto]
E piansero, gli sventurati occhi dell’uomo. Per la sua solitudine, per la vita, per la morte. Per le armi che aveva gettato, per il dolore che ne era conseguito, per l’odioso destino, per gli odiati dei.
E per la principessa, che lì sotto giaceva dormiente.

Oh, ma presto, presto si sarebbe risvegliata.
Doveva solo aspettare.
Zero sorrise, e la neve cadde.

 
-Mi  amerai?-

 
-Per sempre.-

 

 
Word:151

 

 

 

 

 
Note dell’autrice:
Odiatemi pure, anch’io non sopporterei mai un finale del genere in fondo. Be’, anche un finale così, punto. Però che ci volete fare, l’ispirazione porta questo e io devo anche aggiornare, no?
No, se ci tocca leggere questo, direte voi... be’, effettivamente...
Ma venendo a noi, care donzelle, questo capitolo racchiude diverse interpretazioni, per quanto mi riguarda Yuuki non è morta, ma solo dormiente (appunto, cosa lo metto a fare il titolo se no?) in pratica è un po’ come quei vecchi vampiri che se ne vanno per un po’ in letargo... perché? Vi domanderete. Perché nell’ultima battaglia è stata gravemente ferita, ovviamente u___u
E Zero? Bene, mi sono sbizzarrita. È molto ooc, e me ne scuso...
Anyway, mi ha fatto particolarmente piacere vedere che non mi avete dimenticata ma mi leggete numerosi :D (be’, mediamente numerosi)
Quindi un grande grazie a tutti, e uno doppio ai recensori <3
Vi lascio con la promessa di qualcosa di più felice e coccoloso nel prossimo cap
Un inchino
Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** #20 Masquerade ***


Attenzione! Spoiler Capitolo 87!

 

A voi lettori,
e alla vostra costanza.

 

 
#20

Masquerade

 
Aveva alzato la mano, nella tacita richiesta di un ballo, con lo sguardo velato di antiche promesse. Si erano fissati, entrambi tanto sorpresi dal gesto, quanto consapevoli del peso che qualsiasi risposta avrebbe comportato. Eppure, eppure lei aveva accettato, facendosi avanti e afferrando le dita del ragazzo –inaspettatamente. 
Insperabilmente.
Ed era stata la sospensione di un attimo, un’indugiare subito infranto dalle prime note degli archi.
Così, seguendo una musica che circondava flebile i loro passi, avevano iniziato a ballare con movenze cadenzate, con parole – a lungo taciute e ora cariche di sottintesi – e con sguardi sfuggenti.
Con maschere a nascondere il viso, a liberarli per pochi istanti da ruoli imposti da altri.
E quella Yuuki assolta dai propri obblighi aveva lasciato emergere ricordi nascosti, amabili resti di un passato comune, negazioni di tutto ciò che le avevano sempre professato essere verità.
Per questo, non si scostò quando vide Zero chinarsi su di lei, troppo lento perché il gesto potesse essere casuale e il respiro troppo irregolare perché potesse esserne inconsapevole.
Per questo, non si scostò ma si tese sulle punte.
Indossavano maschere, tuttavia non erano mai stati più sinceri.

 
-The boy that I want to cherish… I love him.-

 

 

 
Word:198

 

 

 

 

 
Note dell’autrice:
È bello vedere che, anche se le recensioni sono leggermente calate, le visite aumentano ^__^
Quindi, questo capitolo (Venti, finalmente!!) è dedicato a tutti i lettori, alla loro perseveranza e sostegno, perché che lascino una recensione o meno, loro ci sono. *si commuove*
Questo capitolo è quindi dedicato anche a te, sì, proprio tu che in questo momento stai leggendo queste poche righe e spendendo un po’ di tempo per qualcosa che ho scritto.
Lo so, che forse è presuntuoso da parte mia, ma mi sembrava giusto ringraziarvi almeno una volta.
Grazie.

Parlando invece del capitolo, lo so, le cose dolci e coccolose NON sono il mio forte, ma almeno ci ho provato, diciamo che è il pensiero che conta... accettate quello dai...
Comunque, mi dispiace tanto per lo Spoiler, ma –cavolo! – questa volta la Matsuri ha proprio superato se stessa, e io ne ho *coff, coff...* approfittato *coff, coff...*
Quindi, sì, Yuuki ha finalmente ammesso (dentro di sé, ma vabbè, non possiamo sperare più di tanto) che ama ancora Zero <3 e l’ultima frase è proprio una citazione che ho preso dal manga inglese; non sapendo come sarebbe stata tradotta ho preferito lasciarla così. Suonerebbe tipo:”Il ragazzo che voglio proteggere... lo amo”  Ah, e “masquerade” è il ballo in maschera, nel caso qualcuno non lo sapesse.
Bene, dopo questo poema, mi eclisso mandando un bacio a tutte quante, con la promessa di un nuovo capitolo in breve tempo ^^
Un inchino
Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** #21 Venator ***


#21
Venator

 
“I hunt therefore I Am”

 
-Of wolf and man-
Metallica

 

 

 

L’aria è pregna del suo profumo. T’inonda i polmoni, ti confonde.
Ti eccita.
Con gli occhi accesi dalla fame – un bisogno implacabile, primordiale, che corrode la gola – alzi improvvisamente il viso: hai sentito il fruscio delle sue vesti.
Una traccia, finalmente.
Cominci a correre, i piedi nudi nel freddo biancore della neve.
E la trovi lì, appoggiata ad un albero, con un sguardo che non sa di paura.
Come se ti stesse aspettando.
Un lampo di comprensione t’impietrisce le membra, tuttavia è solo un effimero istante: il tuo cuore è già stato ghermito da tempo.
E la follia t’inghiotte di nuovo.
Così ti avvicini e la affondi, la mordi, la bevi.
La consumi.
Pieno di un’irrazionale bramosia, che invece di placarsi cresce e ti spinge a prenderne di più. Sempre di più.
E Yuuki ti sorride tra le lacrime.

 
Zero si svegliò di soprassalto, con la paura che gli percorreva le membra e il cuore che tuonava nelle tempie.
Si girò nel buio, agitato, ma sua moglie dormiva ancora lì, al suo fianco.
Viva. Era viva.
Ne poteva sentire il calore, il respiro lieve, il profumo. L’uomo si aggrappò alla presenza di Yuuki, e, lentamente, si calmò.
Si passò una mano tra i capelli e sorrise.
Un brutto sogno. Non era nient’altro che un brutto sogno.

 

 

 
Word:216

 

 

 

 

 
Note dell’autrice:
Considerando che sono un’autrice cattiva e in ritardo (le due cose vanno a braccetto) avevo pensato di non aggiungere l’ultima parte della Fic... poi sono stata presa da un felice-barra-gioioso-barra-coccoloso spirito natalizio e ho reso tutto quanto un sogno. Prendetelo come un regalo di natale ^^
Comunque, per il ritardo, presa da motivi personali (leggi: compiti a manetta) e dal mio primo contest (per inciso: su Avatar the legend of Korra, e sono arrivata 6° su 15), non sono riuscita ad aggiornare fino ad oggi, però sono abbastanza contenta del risultato. ^__^
Solo la presenza di Yuuki basta a calmare Zero, ancora tormentato dal passato... oh, potrei commuovermi (<- auto ironia, il mio pezzo preferito è quello sopra, ma anche questo mi piace, dopotutto).
Qualche parola sui Metallica, ora. La metallara che è in me (pochissima, in verità) adora quella canzone, e la traduzione del verso è: ”Caccio, quindi sono” stava bene con il titolo, no?
Che per i non latinisti non ha senso, ora che ci penso! Be’, vuol dire “cacciatore” dal latino, appunto...
Bene, dopo questo soliloquio, l’immancabile ringraziamento (extra-dolce visto che è natale) a tutti i lettori ^^
E uno doppio, be’, anche triplo, ai recensori: grazie mille ragazze, siete sempre carinissime! Davvero  <3
Finisco augurandovi delle buone feste e che l’anno nuovo vi porti tante belle sorprese ( e più ZeKi, LoL)
Bacioni <3
Un inchino e buon Natale
Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** #22 Before the truth came out ***


#22
Before the truth came out

 

                                                                                                                                        

 
I. Desire

 
Era uscito dal bagno e l’aveva trovata lì, assopita sul divano vicino alla porta.
Così, aveva attraversato il freddo pavimento della stanza e si era avvicinato, chinandosi sulla ragazza nel tentativo di svegliarla.
E improvvisamente la sua mano si era mossa, quasi da sola, verso il collo di Yuuki, sfiorandone la morbida carne.
Immobile, si era soffermato a fissare il viso di lei, scendendo poi -con lo sguardo- lungo la linea della gola, sui segni sbiaditi del suo morso.
Del suo desiderio.
Limpide gocce d’acqua caddero dai capelli ancora umidi di Zero, e si schiantarono sulla pelle di lei con un rumore che parve assordante.

 
Word: 105

 

 
II. It doesn’t matter

 
C’erano volte in cui Yuuki, dopo la ronda, trascinava Zero in una delle stanze abbandonate del collegio –quella dell’ala sinistra, con una chiave arrugginita nella toppa e le finestre rivolte al cielo – e lì parlava per lunghe ore, rivelando i propri pensieri.
Spesso, annaspando nelle sue stesse parole, si apriva in espressioni meravigliate, oppure s’intristiva, presa da cupi pensieri ed antichi ricordi.
E lui l’ascoltava in silenzio, guardandola negli occhi mentre le mani di lei si muovevano conciate.
Ma poi cadde, nemica notturna, la pioggia, e l’equilibrio si spezzò.
Forse fu uno sguardo diverso dal solito, forse fu la mano di Zero, salita al viso di Yuuki in un muto conforto, o forse furono le dita di lei, che raggiunsero quelle del ragazzo. Tuttavia quella notte le parole rimasero silenti, e restarono solo la pelle, il cercarsi degli occhi, i sospiri trattenuti e il calore dei corpi.
Fuori pioveva, fuori le persone uccidevano.
Fuori c’era ancora il loro dolore.
Eppure, per quella notte, non importò.

 
Word: 164

 

 
Note dell’autrice:
Ehilà fanciulle! (di maschietti neanche l’ombra, probabilmente...) sapete, avrei dovuto aggiornare qualche giorno fa, ma, ecco... visto che dal nove Gennaio sono da un anno su EFP, ho voluto farvi un regalino e inserire due shots invece di una ^__^ contente?
Devo dire che sono mediamente soddisfatta, le ho scritte senza troppe pretese e con l’idea (che già da un po’ mi frullava in testa) di una relazione tra Zero e Yuuki prima che lei scoprisse di essere una vampire, prima che la verità venisse fuori, come dice il titolo.
Sono anche più o meno legate come argomenti: entrambe bene o male parlano del desiderio di Zero (nella prima, ispirata tra l’altro alla 12° notte) e di Yuuki nella seconda.
Vi dirò, non spiccano certo per intensità o eccellenza, ma non so... a me sembrano carine, mi fanno tenerezza :3
Ecco, questo è tutto, ringrazio ovviamente tutti i lettori e mando un bacio gigantesco ai recensori <3
Un inchino
Cenere

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** #23 A beautiful thing ***


Ad Asterion, per il continuo sostegno e la tripla cifra,
Grazie

 
#23

 
A beautiful thing

 

 
Quando ti aveva detto di essere incinta, non l’avevi presa bene.
Non l’avevi presa bene per niente.
Avevate anche litigato furiosamente, ricordi?
E, all’apice della tensione, te n’eri andato sbattendo la porta nell’ultima, rigida, nota di uno spettacolo fatto di grida e gesti furiosi.
Morte del protagonista, lamenti del coro, applausi, e giù il sipario.
Fine.
Che tragedia scontata.
Nell’aria fredda della sera, avevi perfino riso di questo paragone; ma la verità era che avevi paura, un’atroce paura, e ne eri perfettamente, terribilmente consapevole.
Temevi il ripetersi di eventi già accaduti, temevi la nascita di un figlio macchiato dalle tue colpe, o temevi –forse ancora di più– un figlio innocente, incapace di proteggersi dalla crudeltà del mondo.
E, sotto la pioggia, annegasti in quei pensieri.
Poi, l’ancora di salvataggio.
Era arrivata in vestaglia, con le tracce delle lacrime ancora sul viso, e un ombrello, uno solo anche se in casa ne eravate pieni, per proteggervi entrambi.
Ti si era fermata accanto, senza parlare e tenendo lo sguardo fisso davanti a sé. Aveva poi aspettato, in silenzio, che la pioggia vi togliesse di dosso la rabbia e il rammarico, e, infine, aveva preso parola.
Sempre immobile, sempre senza guardarti.

 
-Sarà come te, sarà come noi. E non potrei sperare in niente di più meraviglioso.-

 
Non dissipò tutti i tuoi dubbi, né tantomeno fugò le tue paure. Ma bastò a far incontrare i vostri occhi, e la determinazione in quelli di lei alleggerì un poco il tuo cuore.
Ed era solo il primo passo.

 

 
Word: 252

 

 

 
Note dell’autrice:
Salve ragazzuole! Come và? A me bene, visto che ho aggiornato così presto, e sapete perché? Perché il 22 gennaio questa raccolta compie un anno! *lancia coriandoli suonando una trombetta*
Eh già, un anno... ahhh... non l’avrei mai detto, ma in tutto questo tempo sono riuscita ad inserire 23 capitoli per un totale di 26 Drabble, una media di due al mese... e chi l’avrebbe detto?
Senza contare che sono incredibilmente riuscita a raggiungere le 100 recensioni! Oddio, sono commossa ç___ç ed è tutto grazie a chi lascia quei dolcissimi commenti <3
Ergo, questo capitolo va dedicato a voi, e in particolare ad Asterion che ha lasciato la 100esima recensione ^___^ grazie cara!
Ora, qualche parola sul capitolo: ho indetto il nuovo genere emo-sdolcinoso... Infinita tristezza. No, dai che scherzo. Anche se Zero... povero, è il re delle seghe mentali. Giuro che la prossima drabble sarà dolcerrimamente dolciosa :)
Comunque, credo che Zero sarebbe un po’ traumatizzato da una possibile gravidanza di Yuki, temerebbe che la storia sua e di suo fratello si ripetesse da capo, no? Povero u__u
Tuttavia, dopo una sfuriata con la moglie, alla fine lei riesce a fargli capire la meravigliosità della cosa <3 certo, non con una sola frase, ma è già il primo passo.
Sono particolarmente soddisfatta del paragone con la tragedia, quella greca, visto che c’è un coro. Ma il resto, non so, mi sembra una Flash diversa da quelle che scrivo di solito, a voi no?
Mmm... vabbè, non roviniamo un bel momento ^__^
Questo è tutto, risponderò alle recensioni il prima possibile, ma ora sono di frettissima! Chiedo scusa...
Ancora grazie a chi legge e un triplo bacio ai recensori <3
Un inchino
Cenere

 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** #24 To lose, to find ***


#24

 
To lose, to find

 
“Verrai con me, giovane sposa,
e poserai gli occhi su una folla più felice.
[…]Dove la bellezza non ha difetto, il decadimento alcun flusso,
ma gioia è la saggezza, il tempo una canzone senza fine.”

W.B. Yeats

 
I. I’m the lost Virgin

 
Il Re millenario sedeva dagli albori del tempo su un trono nascosto e dimenticato, la corona arrugginita per il sangue degli innocenti e gli occhi colmi del dolore dei suoi peccati.
Ai suoi piedi la Vergine, amata e protetta nell’inconsapevolezza, e l’Arma, cresciuta tra l’odio e la perdita.
Il suo reame un gioco di specchi e illusioni; dolce, bramata, letale gabbia della propria ragione.
La sua anima un vorticoso, torbido mescolarsi di desideri contradditori.
Tuttavia, in principio furono la serenità e la tiepida gioia di giornate infantili; il legame voluto – ma l’affetto imprevisto – tra la Vergine che cresceva e l’Arma che diventava uomo.
Poi, nel rumore della neve che cadeva, la giovane donna fu trafitta da denti fraterni: il Re aveva fatto la sua mossa.
E furono affanni e bramosie e prigioni e verità celate e promesse mai mantenute.
E l’amore incondizionato di una donna fedele, ignara.
E l’amore difficile di un Re che ha qualcosa di più giusto da compiere.
Ah, il labile confine tra passione e follia è una vertigine invitante: come resistervi? La ragione infondo è solo un misero abbozzo davanti alle forze che muovono gli uomini.
Forze che strinsero la mente del monarca, forze che strapparono il suo cuore dall’abbraccio della sposa.
Forze che non erano nient’altro che una mera giustificazione.
Così, fu abbandonata, la donna, per alti valori e deboli utopie. Sola, tradita, debole, inerme.

No.

Crebbe nel dolore, si alzò dalla perdita, abbandonò l’inconsapevolezza, lottò per nuove giustizie.
E infine tornò dall’Arma gettata per guarire le ferite di entrambi.
Perché, al di là delle reticenze, delle paure e delle ostilità nate da quei sentimenti sepolti nel tempo, per Yuuki casa era ancora tra le braccia di Zero.

 
Finalmente.

 
Word: 289

 

 
II. To find (happiness)

 
Gli  sarebbe piaciuto dire che sua figlia fosse un buon risultato tanto delle proprie qualità quanto di quelle di sua moglie, tuttavia (purtroppo, diceva Yuuki in un sospiro, quando era in vena di scherzi) la bambina era tale e quale a lui.
E non solo nelle tonalità chiare degli occhi e dei capelli, ma anche negli atteggiamenti seri, a volte scostanti, poco adatti alla sua età e nell’intuito veloce; nei lunghi silenzi e nei rari sorrisi.
Nelle espressioni sarcastiche, buffe parodia di quelle del padre, e nel modo in cui sospirava per poi alzare gli occhi al cielo davanti all’allegria un po’ ingenua, un po’ sfrontata della madre.
In come prima aggrottasse le sopracciglia quando non capiva qualcosa e poi allontanasse l’aiuto di Yuuki –sempre attenta, sempre premurosa – con quell’orgoglio così simile al suo.
A dire la verità, quando erano iniziate ad emergere le inclinazioni della bambina, nell’uomo era nata una sorta di leggera inquietudine, una preoccupazione che la sera, a letto, lo faceva rimuginare e agitare nervosamente sotto le lenzuola.
Il problema era che Zero sapeva anche troppo bene quale genere di carattere si trascinasse dietro, e, allo stesso modo, era consapevole  di come questo avesse influito sulla sua vita.
Per questo, non gli sembrava giusto essere così tanto felice nel riconoscersi ogni giorno nelle espressioni, nei gesti o anche solo negli sguardi della figlia: come poteva rallegrasi di difetti che in quanto padre avrebbe dovuto correggere?
Poi, però, un giorno era tornato prima dal lavoro (dalla caccia, a essere precisi, ma questo alla bambina non lo avevano ancora spiegato), si era fermato sullo stipite della porta, il cappotto aperto solo per metà,  e si era attardato nell’osservare madre e figlia sedute al tavolo della cucina tra sfrigolii di pentole e odorini invitanti.
Con la complicità della quiete serale e della penombra della stanza, aveva atteso, invisibile, qualcosa a cui nemmeno lui avrebbe saputo dare un nome.
Così, osservatore solitario e incantato, si era goduto ancora per qualche attimo quella piccola porzione di felicità.
Come in un film – di quelli muti, le cui parole sarebbero state solo vuote e superflue – aveva visto la figlia alzare lo sguardo sulla madre, mostrando il disegno appena fatto nella timida attesa di una valutazione. Aveva visto Yuuki, dolce ed entusiasta come solo lei sapeva essere, accarezzarle la testa. Gli occhi socchiusi e le labbra dipinte di un amore infinito.
Aveva visto la bambina abbassare lo sguardo, timida, e arrossire leggermente.
E infine l’aveva vista sorridere, senza riuscire a trattenere l’espressione d’infantile orgoglio e di gioia innocente che le stava nascendo sul viso.

 
Fu in quel momento che Zero capì che tutte le sue ansie, i suoi dubbi, le sue incertezze, non erano nient’altro che deboli e infondate trame della sua mente.
Perché ormai lo sapeva con certezza: sua figlia era amata e, anche nelle future difficoltà della vita, avrebbe trovato la felicità.
Esattamente come lui.

 
Word: 481

 

 
Note dell’inutile e imperdonabile ritardataria autrice:
Sì, lo so, nessuno si ricorderà più di me o di questa raccolta: sono assolutamente e obbligatoriamente imputabile per questo ritardo. Quanto sarà? Cinque mesi? Sei? Non lo so, sinceramente, e credo che non lo sappiate nemmeno voi, è davvero troppo che non mi faccio sentire. In realtà avrei anche un sacco di scuse scusanti (computer rotto, viaggi in Sicilia e a Siena, settimane e settimane di studio spartano per finire in bellezza l’anno, preparazione di una raccolta che spero di pubblicare a breve, una vita) vere, ma la verità è che oltre a tutto questo, ho avuto un enorme, orribile, terrificante blocco dello scrittore, e sapete perché? Perché VK è finito! Sì, avete capito bene, perché è finito. Che dire? Finale troppo veloce, per i miei gusti, avrei voluto vedere più spezzoni della vita di Zero e Yuuki da sposati, qualche flash sui figli... ma niente! Diciamocelo, era ovvio da qualche capitolo che Yuuki si sarebbe messa con Zero, e secondo me la Matsuri si sarebbe dovuta soffermare un po’ di più sulla vita futura dei personaggi invece di liquidarla in un paio di pagine. Insomma, felice per i (pochi, pochissimi) momento Zeki, ma sono rimasta proprio con l’amaro in bocca! E cosa a comportato questo? Che quello che sono riuscita a scrivere, l’ho buttato giù nell’arco di almeno tre mesi, perché scrivevo due righe e non riuscivo più ad andare avanti! E purtroppo si vede, la prima parte sarebbe una specie di riassunto del manga, ma è un casino e credo una delle shot peggio riuscite; mentre l’ultima parte la trovo carina, volevo scrivere qualcosa di dolce e la scena che mi è venuta in mente era di uno Zero alle prese con il formarsi del carattere della figlia, preoccupato che possa fare i suoi stessi errori. Ma poi capisce che lei è amata, e che sicuramente troverà qualcuno che la possa rendere felice, proprio come lui ha trovato Yuuki. O qualcosa del genere... insomma non riesco a spiegarmi tanto bene perché al momento sono un po’ devastata mentalmente e fisicamente... scusate, sono le vacanze su e giù tra casa mia e il Lido, il viaggio giornaliero mi devasta sempre  -__-
Comunque, appena finita la seconda shot, cioè due minuti fa, l’ho pubblicata, anche se non pienamente soddisfatta: anche questa è troppo, troppo disordinata. Amen, al massimo la rivedrò con il vostro aiuto.
Quanto all’incipit, sono quasi sicura di aver rubato la citazione da una delle fic di questa sezione, infatti non ho mai letto nessuna opera di
W.B. Yeats, ignoranza mia. Il punto è che parecchio tempo fa me l’ero segnata, per poterla utilizzare in un contesto appropriato (e questo mi sembrava ideale: dopo tanta sofferenza un po’ di gioia), così adesso non ho la più pallida idea da quale delle numerose storie del fandom io l’abbia presa. Mi dispiace non aver chiesto il permesso, considerando che è un po’ come se avessi rubato una citazione, quindi se qualcuno sa a quale capitolo di quale storia appartenga, lo pregherei gentilmente di contattarmi ^__^
Ok, ora passiamo ai futuri capitoli: ho in serbo una Flash ZeKi AU che ho già scritto per metà e che finirà in questa raccolta, quindi dovrei aggiornare a breve, spero. Poi, ho avuto modo di pensare a molte idee, che però, a causa di quel famoso blocco, non sono riuscita a sviluppare. Spero tanto di riuscire a farlo nelle prossime settimane ^^ comunque mi farebbe piacere ascoltare le vostre richieste, per scrivere su qualcosa che vorreste leggere!
Infine, prometto che risponderò alle recensioni in, al massimo, un paio di giorni. Forse alcune anche oggi (al momento sono le 22.57).
Bene, concludo con il solito super mega grazie ai lettori e con un bacio enorme e un ringraziamento a recensori, mi auguro di non avervi deluso troppo con questo ritardo... -__-
Spero che almeno la lunghezza, più che la qualità, delle shot vi abbia ripagato almeno un pochino.
Un inchino
-Nomy (nick cambiato in onore di una meravigliosa canzone dei Metallica)

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** #25 Glass ***


#25

 
Glass

 
Aveva gli occhi chiusi, e i capelli, lunghi sul collo, arrivavano a sfiorarne il nero tatuaggio. Dormiva, l’uomo, l’ingiusto sonno dei caduti.
Ed era immobile, lei, a chiedersi, curiosa, se lui si sarebbe svegliato al suono dei suoi passi, all’odore della sua pelle. Al tocco delle sue dita, fresche sul viso – le avresti amate, per questo, Zero?
Così si avvicinò, cauta e delicata, i polpastrelli che già fremevano per il gesto ancora incompiuto.
Chinandosi sentì i capelli scuri scivolarle sulle spalle nude, e ne fu deliziata.
Sorrise, allora, del piacere delle fanciulle, mentre in ginocchio percorreva, senza toccarlo, il profilo del naso, degli occhi, delle labbra – conosciute? Baciate? Non ricorda, non ricorda.

Non ricorda?
Sentì freddo, la ragazza, solo un punta, lì, tra i seni chiari.
Forse, avrebbe ricordato, se avesse fenduto l’aria, i respiri, che li dividevano. Forse, nel suo cuore la gelida bestia si sarebbe quietata.
Forse, sarebbe scomparsa per sempre – scomparire? Non potrà mai scomparire.    
E fu allora, proprio quando il gesto era più deciso, più caldo nelle sue membra, che si bloccò: donna imperfetta nell’atto incompiuto.
Non per sua volontà, ma per un vetro freddo, duro, liscio.
Crudele.
I palmi, le dita, non poggiavano su tiepida carne, ma su solido e trasparente dolore: l’uomo giaceva in una bara di perfetto cristallo.
E un gelo inanimato le trafisse le mani e la vita.
Ricordò, allora, e in un eterno frastuono – sono grida sconvolte, e la bestia ne fa il suo pasto – pianse ruvide lacrime.

 
Yuuki si svegliò di colpo, l’aria che violenta le entrò nei polmoni. Il panico le scuoteva il corpo delicato, nudo. Si strinse le braccia contro il petto, il capo pesante sulle ginocchia.
Quella notte aveva condiviso per la prima volta il letto fraterno, avrebbe dovuto essere felice. Eppure tiepide lacrime le bruciavano ancora il viso. Cercò di calmarsi.
Forse, aveva solo fatto un brutto sogno che non ricordava.
Non ricordava.

 
Non ricordava?

 

 

 

Word count 319

 

 

 
Note dell’inutile e imperdonabile ritardataria autrice:

Sì, lo so, avevo promesso che avrei pubblicato presto, e invece è un anno che non mi faccio sentire.
Non cercherò scuse, semplicemente questo, scusate la volgarità, è stato un anno di merda. Ho avuto problemi in ambito scolastico, sentimentale e famigliare, che per fortuna durante l’estate si sono (quasi) risolti. Tutto ciò, insieme alla fine terribile del manga, mi ha completamente fatto perde autostima e ispirazione. Ogni tanto rileggevo i vecchi capitoli e almeno i primi 10 – 12 mi sembravano orribili, non mi riconoscevo più in quello che avevo scritto e tutt’ora sono più che intenzionata a modificarli (ci vorrà tempo), l’unico motivo per cui non ho cancellato l’intera raccolta è perché ci sono affezionata e per le vostre meravigliose e supportanti recensioni ç__ç
Insomma, ho avuto bisogno di una (lunga, ok) pausa, ma ora sono tornata, più sicura di me e comunque confidante nelle critiche costruttive di tante persone! E in questo periodo non ho smesso di scrivere, ho sperimentato (ma non pubblicato) e cercato nuovi stili e temi. Ora potete trovare alcune delle nuove cose originali che ho scritto nel mio account, sarei molto felice qualcuno ci desse un’occhiata ovviamente ^^
Quanto al capitolo: no, Zero non è morto, ma solo parecchio lontano da Yuuki ç__ç e direi che la suddetta si è parecchio pentita della sua scelta (mi personale interpretazione, della depressione della ragazza).
Quanto ai prossimi capitolo, prevedo una tripla AU (e la long è in via di sviluppo).
Chiedo ancora scusa per la mia assenza, e: Tranquilla Kuma, anche TLOK è in via di sviluppo e tranquilla che le recensioni le faccio tutte, poi, ringrazio sof-chan che mi ha ridato l’ispirazione e l’amore per VK (a proposito, vi consiglio le sue fic!) Asterion, che arriva sempre al cuore di quello che scrivo (e vai col Rock n Roll! u.u) e ovviamente ultima ma non ultima la carissima Kamui (anche tu, tranquilla che le recensioni le faccio!)
Infine, mi scuso ancora con i lettori e li ringrazio tutti, spero che non mi abbiate dimenticata T__T
Un bacio e un inchino
-Nomy

 
P.S.
Vi lascio i link delle fic ^^

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2808985 (della morte dell’amore)

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2808781 (The Seven Deadly)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=930767