No me ames

di Malu Snape Rickman
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Disclaimer dell'autrice: Tutti i personaggi di Harry Potter sono interamente proprietà di J.K Rowling e della Warner Bros. Pensavate forse che se fossero stati miei ora starei scrivendo una fanfics? ¬¬ Magari Piton fosse mio! Ok… non si può avere tutto dalla vita. La trama è mia e la canzone di questa songfic è “No me ames” di Jennifer Lopez e Mark Anthony. La canzone mi è sembrata perfetta per questa coppia e… basta preamboli, eccola la fanfic.

Nota della traduttrice (Valmontdangerouses): Inizio dicendo che tutti i personaggi presenti in questa fiction sono maggiorenni! Poi... è la prima volta che provo a tradurre dallo spagnolo all'italiano, se ho fatto qualche errore accetto consigli. Tutti i commenti saranno tradotti e riferiti all'autrice.

“NO ME AMES”

Severus/Hermione

ºººººººººººººººººººººººº
“Dimmi perché lei piange
Di felicità,
E perché affoga
Per la solitudine…
Di perché mi prese…
Così forte le mani
E i tuoi pensieri se ne vanno
Io ti amo tanto
E perché sarà
Matto caparbio… non lo dubiti più
Anche nel futuro c’è un muro enorme
Io non ho paura
Voglio innamorarmi…”

ºººººººººººººººººººººººº


Mancavano cinque minuti alle 20.00, Severus Piton camminava impaziente nella sua stanza, pensando velocemente come agire al suo arrivo… doveva farlo… era la cosa migliore per entrambi, soprattutto per lei, era così giovane… così buona, così pura… meritava qualcuno migliore di lui… qualcuno con il cuore limpido, senza odio né rancori… qualcuno per esempio come Weasley…

Non sapeva dove avrebbe preso la forza per farlo… però l’avrebbe fatto… non gli importava di lui, ma solo la sua felicità ed era sicuro che con lui non l’avrebbe mai trovata.

Bussarono alla porta, era lei… lo sapeva.

“Avanti” – disse seccamente.

Hermione entrò in silenzio e lui comprese che sarebbe stato più difficile di quanto pensasse. Quando lei entrava in qualsiasi posto, sembrava che tutto s’illuminasse, perfino la sua stanza lugubre non pareva più la stessa… e lei ne era conscia.

“Severus…” – disse in un sussurro avvicinandosi a lui – “Sono qua… Cosa dovevi dirmi di tanto importante?” – lo guardò con aria interrogativa mentre andava a sedersi nella sua cattedra.

“Signorina Granger…” – quanto gli doleva doverle dire così con una voce tanto dura – “L’ho chiamata per… chiederle… di non avvicinarsi più a me”.

Per Hermione fu una doccia fredda, pensava di essere stata chiamata per un altro motivo, di certo non per sentire questo… loro… stavano così bene insieme… non poteva… non riusciva a credere a cosa aveva appena sentito.

“A cosa ti riferisci?” – era una tortura ascoltare la sua voce… Piton doveva porre fine rapidamente a tutto questo… sapeva che non avrebbe sopportato ancora a lungo starle di fronte e non poterla abbracciare e dirle che stava mentendo… che la desiderava… che aveva bisogno di lei più di ogni altra cosa.

“Mi riferisco… non possiamo più vederci… e la pregherei di non chiedermi più spiegazioni e che la smetta di chiamarmi per nome. In questi ultimi giorni di corso cerchi di stare il più lontano possibile da me e a lezione si limiti a fare il suo lavoro e niente più” – lo aveva detto… però quanto gli era costato…

“Perché?” chiese Hermione iniziando a singhiozzare “Perché mi stai facendo questo Severus? Non capisco… io so che tu… io ti amo per favore non farmi questo…”

“Signorina Granger… crede veramente che tutto ciò che è successo fosse importante per me? Io non potrei mai stare con una come lei… una…”

Mezzosangue…” – concluse lei con rabbia – “Non sono alla tua altezza, vero? Oh no… chiaro che no… tu sei un disgustoso ‘purosangue’ a cui non interessano i sentimenti degli altri… ho sbagliato tutto con te! Io ti amo, e sarei stata disposta ad affrontare tutto per te… Non riesci a capirlo, vero? Certo che no se non hai sentimenti!”

Quello che stava dicendo gli faceva più male di quanto lei credesse… però non poteva tornare indietro… ormai aveva fatto ciò che doveva fare…

“Vattene! Vattene e non tornare più nelle mie stanze… fai ciò che vuoi… non mi importa… però vattene via!”

“Continuo a non capirti… Non riesci a darmi una spiegazione ragionevole? Solo queste frasi stupide? Sai una cosa? Non ti credo, non credo che non mi ami, non credo a niente di ciò che mi hai detto… però non riesco a capire… non capisco perché fai questo… potremmo essere così felici…” – Hermione si alzò con dignità ma con il cuore pesante e lo guardò per un’ultima volta – “A mai più, Severus Piton… puoi essere orgoglioso di avermi distrutto l’anima con la tua stupidità!” e uscì sbattendo la porta.

Piton, che aveva continuato a correggere i compiti durante tutta la conversazione, alzò lo sguardo nella direzione in cui lei se n’era andata, assimilando tutte le sua parole e sentendosi un codardo… per averla fatta andare via così… per averle mentito in questo modo. Se qualcuno avesse detto che Severus Piton non aveva un cuore, in questo momento non si sarebbe allontanato molto dalla realtà… nello steso istante in cui lei attraversò quella porta… il suo cuore smise di battere.

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Capitolo 2
*** 2 ***


Nota della traduttrice: Grazie mille ai primi due commenti, ho dato il link della fic alla scrittrice originale, così che li possa leggere. Oggi capitolo cortissimo, ma ho deciso di dividere la storia in tre parti per problemi di tempo che mi stanno rallentando con la traduzione… comunque l’ho quasi finita, i prossimi giorni pubblico il terzo e ultimo capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate!!
Ciao ciao
Valmontdangerouses

Capitolo 2


Era passato quasi un anno da quando Hermione aveva lasciato la sua stanza senza essere mai più tornata, lasciando dietro di lei, senza saperlo, un uomo disperato, che credeva di aver fatto la cosa migliore per lei, ma che da quel momento smise di vivere, diventando un corpo che funzionava meccanicamente, che dormiva sognando solo di essere accanto a lei e tutto ciò che sarebbe potuto succedere se non avesse preso la “decisione giusta per lei” .

Hermione era un’anima in pena. Lo sapeva bene la sua amica Ginevra Weasley, l’unica che sapeva realmente cosa era successo, perché lei fosse in quello stato da quando era finita la scuola e perché ora fosse più morta che viva. Anche se tutto sembrava andare come sempre, lei non usciva, non mangiava e aveva delle occhiaia enormi. Ormai era lontana la ragazza dai capelli spessi e ribelli che era sempre pronta nei momenti di bisogno ad aiutare i suoi amici… i suoi amici, l’unico sostegno che riusciva a mantenerla in piedi. Dopo la guerra aveva deciso di studiare medimagia dato che aveva mostrato attitudine verso quel mestiere. Si stava chiudendo nel suo mondo e pareva combattere un duello interiore… niente la motivava, tutto le pareva grigio…

Silente, che aveva capito tutto, aveva tentato più volte di convincere Piton a cercarla, però lui pareva accecato, convinto che era la cosa migliore per tutti e due. Silente gli aveva detto: “se sei innamorato… a volte le differenze che tu credi di avere svaniscono… proprio come le mie parole” però lui non aveva nulla da darle… aveva deciso ed era sicuramente meglio così, per tutti e due.

Ginny era decisa a parlare con Hermione, a dirle di cercarlo… doveva provare. Secondo Silente nemmeno lui stava bene. Hermione non voleva… non osava guardarlo in faccia, e non voleva tornare a sentirlo dire che non la amava. Però sarebbe andata… voleva provare lei stessa se ciò che le aveva detto corrispondeva alla verità, e se era così… non sarebbe tornata con un no come risposta.

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Capitolo 3
*** 3 ***


Un altro giorno ancora… un altro noioso giorno di vacanze… almeno quando c’erano gli studenti poteva divertirsi con loro togliendogli punti per qualsiasi sciocchezza. Silente aveva insistito perché uscisse a mangiare con loro, però lui voleva solo dormire e dimenticarsi di tutto. Perdeva abbastanza tempo così, fissando il nulla, vicino a lui c’era un carrello con il pranzo, portato li un’ora prima da un elfo domestico, ormai gelato. Ma non gli importava, non pensava di certo al cibo. Sentii dei passi, sicuramente era Silente, per insistere a salire a pranzo, avrebbe cercato di liberarsene educatamente, come sempre.

Però non fu Silente ad aprire silenziosamente la porta e a dire con voce tremante il suo nome…

“Severus…”

Era lei o era uno di quei suoi sogni in cui lei appariva e tutto aveva di nuovo significato per lui?

No, non stava sognando, davanti a lei c’era Hermione, più magra e con gli occhi spenti, che ora riflettevano pena, dolore, confusione e… amore?

“Cosa ci fa qua signorina Granger? Credevo di essere stato chiaro l’ultima volta che ci siamo visti…” Perché devo essere sempre così? Si rimproverò di essere sempre tanto freddo con lei… come desiderava abbracciarla…

“L’ultima volta che ci siamo visti non mi erano molto chiare le ragioni per cui non dovevamo più vederci” – disse mentre si avvicinava a lui e si metteva in ginocchio guardandolo negli occhi.

“Era la cosa migliore per entrambi” la sua vicinanza e il modo in cui lo guardava lo rendeva terribilmente nervoso… avrebbe voluto correre via da li, costringerla ad andarsene… o semplicemente baciarla…

“La cosa migliore per noi due è essere più morti che vivi e stare per sempre da soli? Questa non è la cosa migliore per noi… è una condanna!”

Piton si alzò e si mise davanti a lei.

“Tu puoi avere qualcuno migliore di me…io sono un’ombra per te… tu meriteresti tanto…”




“Non mi ami, perché pensi
Che appaio differente…
Non pensi che è giusto
Veder passare il tempo insieme…
Non mi ami, ma comprendo
La menzogna che sarebbe…
Se il tuo amore non merito… non mi ami più
Come l’altro giorno”





“Io non ho bisogno di nessuno migliore di te, io ho bisogno di te… Severus, io ti amo…”

“Non mi ami… non capisci… io non sono ciò che cerchi… sono troppo vecchio… Che dirà la gente?”

“A me non importa cosa dirà la gente, a me importa solamente stare con te… Che differenza fa l’età? Noi maghi viviamo molto più a lungo della gente comune…”




“Non mi ami, perchè sono perso
Perché cambia il mondo, perché è il destino
Perché non si può, siamo uno specchio
E tu saresti così, come io del mio riflesso.
Non mi ami, per essere morto,
In una guerra piena di rammarichi
Non mi ami, per essere a terra
Voglio alzarmi in volo, con il tuo grande amore
Per il blu del cielo”




“Io sarò solo un peso per te… Che futuro posso offrirti? Cosa di buono… se sono pieno di rancori ed odio?

“Io ti posso aiutare… se solo tu mi dici… dimmi di stare con te… guidarti, o semplicemente essere al tuo lato quando ti posso servire, e tu starai con me quando io avrò bisogno… non mi importa cosa diranno… io ti amo e sono disposta a qualsiasi cosa, non mi importa cosa diranno, a me non serve nulla, mi servi solo te e il tuo amore” – Hermione accorciò la distanza che li separava, abbracciandolo, lui non oppose resistenza, ma la avvicinò ancora di più.




“Non so cosa dirti… è questa la verità
Se la gente vuole, sa far male
Tu e io partiremo,
Loro non si muoveranno
Però in questo cielo, lei non mi lascia in pace…”





“Hermione… io non merito una cosa così pura e buona come il tuo amore…”

“Però io amo te… le tue imperfezioni, le tue virtù, i tuoi difetti, non chiedermi di non amarti… così distruggerai il mio cuore, non torniamo a farlo… meritiamo la felicità, e io sono felice solo vicino a te”




“Non lasciarmi, non lasciarmi
Non ascoltarmi se ti dico “non amarmi“
Non lasciarmi, non smantellare
Il mio cuore dicendomi “non amarmi”
Non amarmi, te lo chiedo,
La mia amarezza mi lascia…
Sai bene che non posso
È inutile, ti amerò sempre”





“Io ti farò soffrire… non sono bravo… ho fatto molte cose… tu non sai…”

“Non mi importa, sopporterò tutto per stare con te, ho sofferto troppo a starti lontano. Dimmi cosa è successo… non tenerti tutto per te… è peggio… come cancellare ciò che provi per me…”

“Hermione, ti pentirai di questo…” – Severus la guardò negli occhi, davanti a lei tutte le sue barriere cadevano, solo con uno suo sguardo…

“Nulla mi impedirà di stare con te…” – Hermione toccò le sue labbra con quelle di Piton e passò una delle sue mani sulla sua faccia.




Non amarmi, ti farò soffrire
Con questo cuore,
Che è pieno di mille inverni…
Non amarmi, per dimenticarti,
I tuoi giorni grigi,
Voglio che tu mi ami solo per amarmi…”





Entrambi si fusero in un tenero e ansimante bacio… avevano aspettato tanto tempo… che tutto gli sembrava un incubo… ora l’importante era andare avanti, sarebbe stato ciò che sarebbe stato, ma lo avrebbero affrontato insieme… per sempre.




“Non amarmi, tu e io voleremo
Uno con l’altra, e staremo sempre insieme,
Questo amore è come il sole che sorge
Dopo la tormenta
Come due comete nella stessa stella”




Fine




Bene, il mio primo tentativo di traduzione di ff è giunto a termine… spero di aver riportato al meglio tutto ciò che MaluSnapeRickman voleva dire…

Ringrazio chi ha commentato la fiction, anche l’autrice ha gradito molto, ed è veramente contenta che sia piaciuta anche alle lettrici italiane!

Presto tradurrò altre fic, mi serve pratica per non dimenticarmi del tutto quel poco spagnolo che ho imparato in sei mesi a Barcellona… ^__^

A presto!

Valmondangerouses

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