One Piece interviews

di mikan93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Portugase.D.Ace ***
Capitolo 2: *** Monkey.D.Rufy ***
Capitolo 3: *** Roronoa Zoro ***



Capitolo 1
*** Portugase.D.Ace ***


 
Ciao a tutti, ecco che mi presento con una nuova fanfic.
Lo so dovrei aggiornare le altre due ma in questo momento non ho proprio nessuna fonte di ispirazione, ma prometto che le continuerò. Volevo anche invitarvi per chi volesse partecipare al nuovo contest che io e robinchan07 abbiamo indetto sul forum.
se volete maggiori informazioni contattateci.
Auguri di buone feste.
 
Image and video hosting by TinyPic PORTUGASE.D.ACE
 
 
 
 
 
 
 Buona sera o buon giorno dipende  da quando leggerete questa  One Shot.
Mi conoscerete sono Mikan  o almeno spero, non potete mai credere chi ho qui affianco a me seduto sul mio divano il grande e bellissimo Ace, e per chi non ci crede di persona e ancora più figo.
-Cosi mi metti in imbarazzo cara Mikan!
Mi abbraccia e mi bacia una mano, o cavolo ho avuto un bacio dal grande Ace pugno di fuoco.
Il mio cuore batte al impazzata e il mio unico neurone si è fuso insieme alla materia grigia che vi era rimasta.
-Mikan stai bene?
Per mio malgrado mi rimetto al mio posto.
-Si non preoccuparti ora va tutto bene- Ancora con la voce tremolante dal emozione e il viso rosso-Ora iniziamo l’intervista, sei pronto o hai paura??
-Sono prontissimo e poi io non ho paura!
Lo guardo con aria sognante mentre la mia mente perversa  stava facendo pensieri sconci su di lui.
-Ok! Ora bando alle ciance e iniziamo, se no si fa tardi. Allora Ace sappiamo che sei il figlio di Gol.D.Roger cosa ne pensi di lui?
Inizia a sorseggiare il thè che era posto sul tavolino e ha sgranocchiare i biscotti al cioccolato che mia nonna con tanta premura aveva fatto per lui.
-Si possono dire le parolacce?
-No, mi dispiace ma ho messo rating verde.
Si aggiusta il cappello e accavalla una gamba, per chi non l’ha ancora capito lui è proprio carino.
-Ok! Che è un figlio di buona donna? Mia madre come sai  è morta per darmi alla luce, ma è per colpa sua se lei non è qui,se non si consegnava alla marina lei avrebbe vissuto una vita felice insieme a me e magari anche quello stronzo! Si può  dire stronzo vero?
Mi appoggio una mano sul viso, bello ma poco intelligente.
-Fa niente, alzerò il rating da verde ad arancione.
Si alza e si toglie la maglia nera.
-Posso toglierla vero??
-Si che puoi- io con la bava alla bocca e gli occhi fuori dalle orbite.
Mi ricompongo aggiustandomi il colletto della camicia e schiarendomi un po’ la voce.
-Andiamo alla prossima domanda. Perché chiamate Barbabianca Babbo? 
Si rigirava il biscotto a forma di spada tra le mani, avete capito bene avevo minacciato mia nonna di farmi i biscotti al cioccolato e avevo preteso che me li facesse a forma degli oggetti  dei miei personaggi preferiti.
-Bhe! Non lo so nemmeno io perché gli altri lo chiamano cosi. Io lo chiamo cosi perché lui e stato come un padre, ha saputo aspettare che io mi diciamo “inginocchiassi” a lui, come puoi ben vedere nel Anime e nel Manga.
Sono rimasta sbalordita la mia mascella era arrivata a terra e una lacrima solitaria era sfuggita  dai miei occhi ripensando al episodio di quando lui muore era un tasto che non volevo proprio toccare ma dovevo farlo, anche se mi dispiaceva.
Mi ero fatta cupa e seria avevo alzato gli occhiali  neri sul naso e tenevo la cartellina grigia stretta al petto.
-C’è qualche problema Mikan? Ho detto qualcosa di sbagliato?
-No no, tu sei perfetto e la prossima domanda che dovrò farti che mi rende triste. 
Dai miei occhi sgorgavano copiose lacrime che non riuscivo a trattenere.
Si era avvicinato e mia aveva stretto al suo petto.
-Piccola, non devi piangere un vero uomo non lo fa, e poi per una stupida domanda!
Un vero uomo quelle parole rimbombavano nella mia mente come un martello pneumatico accesso.
Una vena pulsava sulla mia fronte, quel cretino mi aveva preso per un maschio, io un ragazzo?
-STUPIDO! MA NON TI SEI ACCORTO CHE SONO UNA RAGAZZA?
Aveva messo le mani avanti per pararsi dai miei colpi micidiali.
-Scusa ma tu avevi i capelli legati e poi credevo che fossi un tipo come Mister Two e quindi ti ho assecondato.Anche se ora che  ti guardo meglio, si infatti sei proprio una ragazza si può notare dal tuo seno e da come urli, sei davvero isterica o forse oggi hai le tue cose?
Era arrivata l’ora di prenderlo a schiaffi proprio come fa Nami, quello che aveva detto era troppo.
-Ok! Ace ora è arrivata la tua fine, come hai potuto dire tutte queste cose, chissà quante persone leggeranno questa fanfic. E COMUNQUE OGGI NON HO NIENTE, E NON SONO ISTERICA, IO NON  URLOOOO!!
-Ho si certo come no, scusa ma ora devo andare.
Aveva preso a correre mentre io lo seguivo quando la mia assistente  Reghina mi passa il cellulare.
-Pronto.
I miei occhi si erano tramutati in fretta da arrabbiati a sognanti a sentire la voce di quel personaggio che io amavo tanto e che consideravo come un fratello.
-Si sono io Rufy e capiti proprio a proposito, perché non ci incontriamo? Vieni verso le cinque allo studio, sarebbe a dire a casa mia cosi facciamo due chiacchiere.
Stavo ballando come una pazza Rufy cappello di paglia sarebbe venuto alla mia intervista, qui a casa mia.
Avevo  ordinato alla mia assistente di pulire la casa da cima a fondo e che quando sarei tornata dallo shopping  avrei voluto specchiarmi.
Mentre uscivo dal grande portone marrone con un motivetto allegro che canticchiavo la povera Reghina aveva iniziato a pulire il pavimento.
 
Per chi vorrebbe fare delle domande ai personaggi può comunicarmelo nelle recensioni  o nella posta di EFP. Anche se avete delle domande per il personaggio già trattato.
ciao un bacio

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Capitolo 2
*** Monkey.D.Rufy ***


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MONKEY.D.RUFY
 
 
Mi stavo specchiando nella mia camera che avevo trasformato in uno studio televisivo c’erano anche delle telecamere finte e delle sagome di cartone che dovevano essere il regista e tutta la sua troupe.
La mia assistente entra nella stanza e poggia sul tavolino di cristallo una grande quantità di carne cucinata dal miglior cuoco di tutta la Grand Line, mi ci è voluta una fatica  e tutto il mio fascino di donna per non pagare tutta quella roba.
 
 Ha rompere i miei pensieri è il campanello che suona, la mia assistente corre ad aprire al ospite e lo fa accomodare nella mia camera. Entra e si siede nella grande poltrona nera mentre appoggia il suo amatissimo cappello di paglia sulle ginocchia.
Lui mi rivolge un caloroso sorriso  mentre i suoi occhi si appoggiano sulla montagna di carne.
 
-È per me??
Mi accomodo alla mia poltrona e gli do un piatto  con sopra una costoletta e un spiedino alla carne mista.
-Certo, è tutta per te, in cambio però voglio che tu mi rilasci un intervista.
Mi guarda stupito mentre addenta un pezzetto di salsiccia e toglie il peperone che vi è conficcato al interno dello spiedino.
-Questa cosa mi suona più come un ricatto, però va bene accetto  qualsiasi cosa  basta che mangio tutta questa carne.
Prendo la cartellina grigia attaccata con il nastro adesivo a causa dello scontro con Ace qualche ora fa, e do un occhiata ai fogli dove ci sono scritte le domande per Rufy.
-Bene iniziamo, sai cos’è EFP?
Mi guarda imbambolato mentre afferra un cosciotto di pollo.
-È qualche nuovo tipo di carne? Perché non ne ho mai sentito parlare.
Cado dalla poltrona mentre il cartello degli applausi lampeggia ininterrottamente, e poi un boato di grida invade tutta la camera e Rufy in un solo scatto si alza ed esulata.
Mentre Rufy balla io mi destreggio verso quei macchinari per spegnere l’interruttore del cartello e cosi cessa e ritorna il silenzio tranne che per la voce stridula di Rufy che canta  il Liquore di Binks.
La vena sulla mia fronte pulsa in modo frenetico, quello stupido non capisce che si deve sedere e che deve ascoltare e rispondere alle mie domande. 
Ora capisco Nami perché è sempre cosi nervosa e loro che c’è l’hanno fatta diventare.
Mi affianco a lui e con un solo colpo lo scaravento a terra e una serie di bernoccoli gli contornano il viso.
-Ora siediti e continuiamo. Dato che non sai  che cos’è EFP te lo dirò io. È un sito dove  si pubblicano storie.
Mi guardava in un modo cosi dolce che l’avrei coccolato come si fa con un cucciolo di cane.
-E una tua fan yukicross96 che saluto, ti ha posto varie domande.
Saltellava sulla poltrona  e gridava che voleva sentire le domande di questa yukicross e che sarebbe stato felicissimo di risponderle.
Lui era felice io per niente avevo bisogno di una settimana di vacanze o forse anche di uno psicologo per quello che stavo passando per colpa di Rufy e suo fratello.
-La domanda che ti pone è: Tu hai giurato a Shanks di ridargli il cappello di paglia dopo aver raggiunto il tuo sogno, ma dopo come ti chiameranno? Se ti fai chiamare Rufy cappello di paglia?
Masticava in modo frenetico la carne mentre nelle altre due aveva  altri pezzi che in un minuto venivano rinchiuse nelle sue fauci.
-Novn lov sov!-aveva deglutito in modo rumoroso mentre beveva un bicchiere d’acqua.-Mi chiameranno Rufy il Re dei pirati, perché e quello che diventerò.
La faccia seria gli occhi puntati  in un punto indefinito della stanza e il pugno conficcato nel palmo della mano.
-Bene ora siediti- lo tiravo per la camicia rossa in modo da farlo sedere e continuare.
-La prossima domanda te la fa sempre yukicross e vorrebbe sapere cosa ne pensi di tuo padre!
Giocava con i miei occhiali mentre lo vedevo assorto nelle sue elucubrazioni.
-Bhe! Cosa posso pensare di lui! Niente io nemmeno lo conosco mio padre.
Già infatti cosa poteva mai rispondere a questa domanda? Nemmeno sa come fatto suo padre!
-Forse se chiedi alla tua amica Robin lei potrebbe raccontarti qualcosa su di lui.
-E cosa centra Robin con mio padre?
Un rumore assordante mi trapasso i timpani e il soffitto venne giù.
-Ma che è successo?
Mi rialzai e mi pulii la gonna rossa che avevo indossato, mentre la luce che proveniva dal soffitto ormai rotto mi fece intravedere una figura a me strana.
-Hey tu, sai dov’è Rufy?
Con l’indice indicai un punto dove un  mucchio di massi arancioni erano appoggiati al pavimento e un ragazzino dal cappello di paglia stava disteso sopra con una  serie di bernoccoli sulla testa.
La figura sconosciuta si rivela a me e non potete capire chi ho di fronte, il ragazzo più bello che io abbia mai visto, si gratta la zazzera verde mentre mi sorride in modo imbarazzato.
-Scusa se prima ti ho parlato in modo scortese ma credevo che fossi un ragazzo!
Anche lui credeva che fossi un ragazzo, ma non importava  perché ora ero impegnata ha gustarmi quella figura in tutta la sua bellezza.
Si avvicina a Rufy lo prende per un braccio e lo trascina con se verso la porta.
-Aspetta, dovrei fare un ultima domanda a Rufy!
Si volta verso di me e mi guarda con un sopracciglio alzato.
-Sono una giornalista, vorrei sapere Rufy che squadra tifa.
-Stupido rispondi.
Lo prende a calci mentre Cappello di Paglia si risveglia 
-Della mia squadra, so che loro sono forti.
-Si ma io…-Ma sviene di nuovo e io rimango lì imbambolata a fissare il suo caro amico Zoro.
-Allora noi andiamo, ciao e scusa per prima.
Lo vedo allontanarsi, l’amore della mia vita sta andando vie e questo non posso permetterlo.
-Zoro rimarresti? Ti vorrei fare un intervista.
Scaraventa Rufy a terra e si volta completamente verso di me rivelando la sua figura muscolosa.
-E di lui che ne facciamo?
-REGHINA!! CORRI QUI.
In un minuto la mia assistente e al mio fianco ansimante e tutta sudata in  viso.
-Prendi questo idiota e scaraventalo da qualche parte.
-Si signorina.
Si inchina e prende Rufy in spalla e lo porta fuori.
Mentre io mi avvicino a Zoro e lo prendo sotto braccio portandolo in un’altra camera che avevo preparato a posta per lui.  
 
 
Spero che anche il secondo capitolo vi sia piaciuto.
Non dimenticate che potrete fare delle domande ai vostri personaggi preferiti.
un bacio mikan93
 

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Capitolo 3
*** Roronoa Zoro ***


 
Scusate per il ritardo ma la scuola prende metà del mio tempo (o per meglio dire tutto ).
Date un occhiata qui:
spero che anche questo capitolo vi piaccia.
grazie ancora 
mikan  
 
 
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Roronoa Zoro
 
Avevo trascinato con me Zoro verso una grande porta marrone e dove al suo interno si udiva una melodia romantica.
La porta si apre e la mia segretaria ci fa accomodare. Le luci soffuse, le candele sparse per tutta la stanza, i petali di rosa che  formavano un  sentiero diretto al grande letto dalle lenzuola rosse davano alla stanza un atmosfera romantica.
Quando l’immagine della mia assistente che chiude la porta mi risveglia da quello spettacolo dove tra poche ore io Zoro avremmo fatte scintille.
Mi tolgo le scarpe e mi incammino verso il grande letto portandomi dietro Zoro, lo faccio sedere sul morbido materasso mentre lui si guarda in torno spaesato.
-Nami non ha mai fatto questo per te, vero??
Non mi risponde ma intuisco dal espressione  stupita che ha in volto che Nami non gli ha mai nemmeno fatto un gesto romantico come quello.
Gli porgo il bicchiere di champagne che Reghina aveva sistemato  nel secchiello del ghiaccio.
-Cosa vuoi farmi??
Dalla sua voce tremolante capivo che aveva paura, mi avvicinai a lui e gli accarezzai il viso.
-Non avere paura di me, voglio farti solo qualche domanda per la fanfiction  che sto scrivendo.
Mi aveva sorriso e si era steso sul grande letto con le braccia sotto alla testa a mo di cuscino.
-Ok!! Ho capito, allora inizia a farmi queste domande.
Lo avevo abbracciato e gli avevo schioccato  un bacio sulla guancia e tutta felice avevo iniziato a leggere le domande che gli utenti di EFP mi avevano mandato.
-Come regola per farti queste domande ti devo chiedere se conosci il sito di EFP.
Aveva corrucciato la fronte e si picchiettava  il dito indice sul mento.
-No, mi dispiace non lo conosco.
Mi sarei dovuta arrabbiare ma come potevo con quei profondi occhi neri che mi guardavano?
-Allora incominciamo??
Annuisce e poi si accoccola abbracciando  un cuscino bordò.
-Bene! Una  lettrice kalla vorrebbe sapere che ne pensi di Sanji??
-Bhe! Che posso pensare di lui che è un dannato damerino, una mezza calzetta e un cucco di serie C che non sa fare altro che correre dietro alle gonnelle, ma anche se mi duole dirlo e un bravo cucco e ottimo combattente.
-Solo questo??
Si alza e prende il bicchiere di champagne che era appoggiato sul tavolino di vetro colorato.
-Non c’è niente di meglio di questa schifezza??
Lo guardo con aria truce quello champagne mi era costato un occhio della fortuna e lui lo criticava anche.
-No!! Mi dispiace, se vogliamo continuare. Un' altra lettrice black dalia mi ha scritto dicendomi perché quando vedi Tashigi  scappi?? 
Si gratta la zazzera verde e le gote gli si imporporano.
-Non mi dire che hai una cotta per lei!!
Lo guardavo imbambolata  non poteva quello stupido ominide buzzurro di uno spadaccino .
Aveva messo le mani avanti e le agitava  mentre io mi avvicinavo a lui con aria truce.
-No,No. Io non sono innamorato di lei, nemmeno per sogno preferirei essere perseguitato tutta la vita da uno dei fantasmi di Perona.
Sospiro sollevata che lui non sia innamorato di quel occhialuta spadaccina, mi siedo sul letto e aspetto che lui inizi a raccontare.
-Bhe!! Mi ricorda molto una mia cara amica e…
- Kuina, allora perché ti imbarazzi e scappi quando la vedi?
Si stende e si mette un cuscino sul viso.
-Posso dirti un segreto?
I miei occhi diventano due stelle luminose. Sapere un segreto del grande e bellissimo spadaccino Roronoa  Zoro.
 Un sogno che si avvera. 
-Mi assicuri che non lo dirai a nessuno?
-Non lo saprà nessuno  sono muta come una tomba.
Incrocio le dita e me le bacio-Lo giuro sul lungo naso di Usop.
Rido sapendo anche che quel giuramento non  l’avrei mai mantenuto perché tutti i lettori di EFP lo avrebbero saputo.
-Quando ero piccolo avevo una cotta per Kuina.
Se avrei avuto del acqua in bocca l’avrei sicuramente sputata.
Zoro innamorato di Kuina? Non l’avrei mai pensato.
Si guardava i piedi mentre le mani si attorcigliavano tra loro.
-Scappo da Tashigi perché me la ricorda fisicamente, ma caratterialmente non assomiglia a Kuina.
Mi avvicino a lui e gli prendo il viso preparandomi ad assaggiare le sue labbra che sicuramente sapevano di rum.
Un boato mi distrae dalla mia metà. Mi giro verso la porta e la vedo un biondino vestito che guarda inferocito il mio caro spadaccino.
Si avvicina a grandi falcate verso di noi e punta il dito indice verso Zoro.
-Tu stupido Marimo cosa ci fai qui con…
Mi guarda e la sua espressione da arrabbiata diventa dolce  e inizia ad adularmi inginocchiandosi e chiedendomi di sposarlo.
Abbraccio Zoro e mi stringo sempre di più al suo petto pregandolo di non lasciarmi sola con lui ora che dovevo intervistarlo.
Mi aveva stretto  nelle sue forti braccia e mi aveva soffiato nel orecchio dicendomi che non mi avrebbe mai lasciata con un quello stupido damerino.

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