Tu

di Haylei
(/viewuser.php?uid=167717)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destinazione scuola ***
Capitolo 2: *** Lui ***
Capitolo 3: *** Un brutto ricordo passato e un orribile esperienza nel presente ***
Capitolo 4: *** Una brutta figura ***
Capitolo 5: *** Che succede? ***
Capitolo 6: *** Evitarsi ***
Capitolo 7: *** Il bacio ***
Capitolo 8: *** Una fitta al cuore ***
Capitolo 9: *** Qualcosa sta crescendo... Gelosia? ***
Capitolo 10: *** Lacrime solitarie ***
Capitolo 11: *** Sofferenza ***
Capitolo 12: *** Un'amica è tutto ***
Capitolo 13: *** Solo amici? Non credo! ***
Capitolo 14: *** Total Eclipse Of The Heart ***
Capitolo 15: *** Il più grande dolore sono i tuoi baci ***
Capitolo 16: *** Profumo di vendetta ***
Capitolo 17: *** Io non ti voglio ***
Capitolo 18: *** Paura ***
Capitolo 19: *** L'incubo è finito ***
Capitolo 20: *** Il diario di Rein ***
Capitolo 21: *** Una partenza rimandata ***
Capitolo 22: *** Il finale di una bella favola ***



Capitolo 1
*** Destinazione scuola ***


Fine Pov

Mi svegliai "grazie", che di grazie non avrebbe dovuto averne, dal potente suono della sveglia seguito da una cuscinata in faccia.
-Sveglia!!- gridò mia sorella continuando con quel dannato cuscino
-Mh- mugugnai voltandomi dall'altra parte
-Sorellina non vorrai far tardi il primo giorno di scuola nella nuova città-
Da quando ci siamo trasferiti Rein è esaltata e piena di energie già dalle 6:00 del mattino, e la cosa mi infastidiva. Avevamo trascorso il nostro ultimo Giugno in Inghilterra, dopo di che, mamma e papà decisero di trasferirci qui in Italia per farci conoscere il mondo a me e Rein. Dannati.
La sentii sbuffare per poi togliermi il materasso da sotto i fianchi
-Ma sei scema?!- sbottai tastandomi di non avere bernoccoli da mucca
-No, sono Rein-
Solita risposta idiota degna di mia sorella.
-Come sto?- mi chiese poi facendo una giravolta
La guardai attentamente, eh si, lei si che si poteva definire una bella ragazza. Anche se eravamo gemelle, di somigliante non avevamo manco un neo.
Lei era slanciata, raffinata, perfetta, intelligente e si preoccupava sempre dell'aspetto esteriore, il che la rendeva ancora più bella di quanto non lo fosse.
Io invece, ahimè, ero impacciata, goffa, disordinata e non avevo mai toccato un rossetto in vita mia, e anche una gonna. In poche parole, un maschiaccio. In compenso avevo un caratterino tutto pepe, come diceva la nonna.
Mentre Rein era timida, un pò vanitosa ed estremamente perfettina, io ero estroversa, ribelle, orgogliosa e testarda. Ma facevo in fretta amicizie.
-Sei stupenda- le sorrisi, almeno il sorriso luminoso non mi mancava.
Guardai la sveglia con gli occhi fuori dalle orbite
La presi e gliela lanciai in faccia
-Perchè cazzo mi hai svegliato alle 6:30?!-
Lei tirò la bocca da un lato -perchè voglio che anche la mia sorellina oggi sia stupenda-
Eh, no, ci stava riprovando, quel tono da angioletto - con l'aureola in testa, me la diceva lunga, infondo lo sapevo che si nascondeva un vero diavolo pronto ad infilzarti la forca nella schiena.
-Non se ne parla- sibilai fredda
-Ma perchè? Dai! Guarda che bella gonna ti ho comprato- insistette mostrandomi una gonna che mi fece ribaltare lo stomaco
Io odiavo terribilmente le gonne, o qualsiasi vestito, il mio armadio era formato solo da jeans, felpe e magliette. Come una comunissima adolescente.
-Ho detto no! Indossala te!-
Non mi facevo di certo abbindolare da due paroline supplicanti
Lei sospirò delusa, infondo mi conosceva, e sapeva che non aveva speranze, quando mi mettevo in testa qualcosa non c'era verso di farmi cambiare idea.
-E va bene, ma poi non venirti a lamentare con me se poi i ragazzi non ti guardano, perchè il fisico e la bellezza ce le hai, ma non ti tieni-
Quasi scoppiai a ridere, e questa? Da dove l'aveva tirata fuori? Non mi ero mai interessata a nessun ragazzo se non per far amicizia.
-Si, si come vuoi- risi incurante tirando fuori un paio di jeans chiari e una felpa bianca con la scritta "Beautiful World" scritto in piccolo.
Mi allacciai le mie All Stars blu e mi legai i capelli in una comunissima coda alta
Amavo passare inosservata, come una comunissima ragazza che va in una comunissima scuola con una comunissima.. No. No, mia sorella di comune aveva poco e niente. Indossava una gonna bianca che arrivava appena sopra al ginocchio, una maglia a maniche lunghe verde selva con la scollatura a "V", e degli stivali verdi, come la maglia, e con il cinturino bianco al centro, che le arrivavano al polpaccio. In viso era truccata con gli stessi colori dei vestiti e portava i capelli sciolti con un fermaglio bianco.
In pratica invitava i ragazzi a saltargli addosso.
Alzai gli occhi al cielo, non cambiava mai, molti erano i pretendenti che aveva in Inghilterra, molti quelli che aveva accettato e poi mollato perchè non ne era innamorata sul serio.
-Ciao mamma- salutai azzannando una fetta di pane con la marmellata e trascinando mia sorella fuori dalla porta.
-Oh, sono emozionata!- gridò con il suo entusiasmo matutino mentre ci apprestavamo a raggiungere l'autobus
-Frena l'entusiasmo- la liquidai cercando il mio I-Pod -appena ci assegneranno i compiti non sarai più così felice-
-Oh, sei la solita, Fine, rilassati, niente potrà rovinarmi la giornata oggi-
Non l'ascoltai, ero troppo presa sulle parole della canzone.
Poggiai la testa sullo schienale e aspettai che l'autobus arrivasse a destinazione.



Nota Autrice: Ciao a tutti, spero che questa fan fic vi piaccia.
Recensite e buona lettura per i prossimi capitoli.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Lui ***


Fine Pov

Aprii gli occhi proprio quando sentii l'autobus frenare.
Guardai fuori dal finestrino.
-Però!- pensai -la nuova scuola non è così male-
Quasi persi l'equilibrio dalla presa di Rein che mi strattonava di qua e di là eccitata, mentre mi indicava le classi, gli studenti, che ahimè, ci guardavano basiti e alcune professoresse.
-Cazzo Rein!- gridai attirando l'attenzione di qualche studente -sembra che sia la prima volta che vedi una scuola, vuoi mollarmi!-
-Ma che umoraccio! Senti mi sono stancata di te, ora io vado per la mia strada e tu per la tua, intesi?- gridò con la sua voce che mi arrivò stridula alle orecchie
-Bene! Ciao!-
E detto questo con un tono scocciato regolai il mio zaino sulla spalla, che era sceso di qualche centimetro, e mi diressi verso l'aula, a dir poco furiosa.
Entrai con tutta la foga che avevo in corpo, Rein mi aveva appena rovinato la giornata, ma mi bloccai nel vederlo.
Lì appoggiato al muro dell'aula, un ragazzo, dai capelli cobalto, morbidi e spettinati, lasciati cadere sul viso. Gli occhi che lasciavano basiti per quanto erano belli, penetravano nel corpo come una saetta. Per non parlare della sua altezza e del suo fisico. Mi soffermai parecchio sulle sue spalle larghe e sulla sua maglietta bianca, ricoperta per metà da una camicia blu scuro sbottonata, talmente attillata che si potevano vedere gli addominali.
Mi diedi una pacca sulla testa, ma che mi prendeva? Oh, sicuramente sarò rimasta di sasso dopo la litigata con Rein che mi ha cambiato d'umore.
Notando il mio comportamento quel ragazzo mi sorrise malizioso
Dio se era bello
Arrossii immediatamente dopo quegli stupidi pensieri e mi misi a sedere accanto a una ragazza molto carina, che qualche secondo prima mi aveva fatto cenno con la mano.
Aveva i capelli rosa e gli occhi blu cobalto, molto somiglianti a quelli del ragazzo.
-Ciao- mi salutò subito voltandosi
Io feci un cenno con la mano imbarazzata, aveva usato un tono troppo confidenziale, come se ci conoscessimo già da una vita.
-Piacere mi chiamo Milky- continuò
-Io sono Fine- mormorai tirando fuori dallo zaino il diario e l'astuccio
-A quanto pare sei stata catturata da mio fratello- sorrise di nuovo alzando il mento verso il ragazzo che poco prima mi aveva immobilizzata con il suo sguardo
S-suo fratello?! Rimasi un pò imbambolata da quell'ultima affermazione, mi voltai verso il ragazzo e vidi che Rein stava amorevolmente conversando con lui. Ecco, come immaginavo, non se ne lascia scappare uno. Volsi lo sguardo sul ragazzo che sembrava parecchio annoiato.
-Succede sempre così- mi interruppe la voce di Milky dai miei pensieri -ogni ragazza cade ai suoi piedi, attira le femmine come la luce attira i moscerini-
-Guarda che ti sbagli, non mi attira neanche un pò, il fatto è che non avevo mai visto aule così belle, e così mi sono soffermata a guardare la classe- dissi alzando la testa orgogliosa mentre cercavo di nascondere la verità anche a me stessa.
No!! Ma che mi prendeva!? Quella era la verità, solo la verità e nient'altro che la verità! Non mi sono mai innamorata e non lo farò certo ora per un ragazzo arrogante, strafottente e...
Bellissimo
Sta zitta coscienza!
Dovevo mettere a tacere i miei pensieri e concentrarmi sulle parole di Milky mentre mi raccontava del più e del meno
Quella ragazza mi infuse da subito un senso di allegria e confidenza. La vedevo così trasparente che avrei voluto raccontargli da subito tutta la mia vita e i miei pensieri.
Notai mia sorella un pò imbambolata davanti a quel muro, dove prima c'era lui.
-Mi ha piantata in asso- sibilò abbastanza sconcertata
Risi sotto i baffi, perchè infondo, nessun ragazzo aveva mai rinunciato a Rein, anche quelli fidanzati rinunciavano alle proprie fidanzate, perchè nulla poteva contrastare la grazia e la bellezza di mia sorella. Quella era la prima volta che si trovava in quella situazione imbarazzante, e quella scena mi fece risalire un risolino, che arrivò all'orecchio di mia sorella.
-Ah e così ridi delle mie disgrazie?! Beh allora sai che ti faccio?- sbraitò adirata avvicinandosi
In un primo momento pensai che fosse davvero arrabbiata, e questo non era un bene.
Deglutii spaventata e indietreggiai
Poi con una velocità che poteva far invidia a un ghepardo mi alzò le braccia e mi fece il solletico, facendomi morire lì sulla sedia.
Milky ci guardò divertita e cominciò a ridere insieme a me
-Fine hai una risata contagiosa- singhiozzò ormai con le lacrime agli occhi dal tanto ridere
Dopo qualche minuto mia sorella tolse le mani dalle mie ascelle e io ricominciai a respirare, anche se irregolarmente
Quando mi voltai indietro vidi i suoi occhi che mi guardavano divertiti e le sue magnifiche labbra si incurvarono in un sorrisetto, che su qualcun'altro sarebbe stato un sorrisetto insignificante e stupido, ma, cazzo, lui rendeva belli anche quei sorrisi.
Scossi piano la testa
-Allora, poniamo fine alla Terza guerra mondiale?- mi chiese Rein porgendomi la mano
Le sorrisi con il sorriso più dolce che potei fare e allungai la mano
-Pace-
Dopo quella piccola parolina che poneva fine molti problemi la campanella suonò e le lezioni iniziarono.



Nota Autrice: Ecco il capitolo. Spero vi piaccia. Grazie a tutti quelli che hanno commentato i capitoli precedenti.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un brutto ricordo passato e un orribile esperienza nel presente ***


Fine Pov

Dio come erano noiose le lezioni, le professoresse avevano la stessa velocità nel parlare di un bradipo a correre. Fortunatamente fra scarabocchi sul diario e qualche parolina qua e là con Milky non mi accorsi del tempo che volava.
Quando sentii quell'assordante rumore che facevano tutte le campanelle quando segnavano la fine delle lezioni mi stiracchiai sulla sedia per poi lasciarmi scivolare fino sotto al banco
Stavo mettendo le mie cose nello zaino quando una mano mi fermò
-Che ne dite se vi mostro la scuola?- propose Milky
In realtà non avevo alcuna intenzione di rimanere un secondo di più in quella fogna chiamata scuola, ma come facevo a dir di no a Milky?
Annuii pensierosa e seguii l'amica insieme a Rein che mangiucchiava una mela rossa
-Questa è la biblioteca- ci spiegò mentre a Rein le brillavano gli occhi per l'enorme quantità di libri ed enciclopedie che invadevano quel piccolo spazio.
Rein amava lo studio, durante le lezioni non staccava gli occhi dalla lavagna o dalla professoressa, se li abbassava prendeva appunti. I suoi voti rendevano orgogliosi i nostri genitori. Io ero tutto il contrario.
-Senti Milky non è che potremo venire da te a studiare dopo? Sai così conosciamo meglio tuo fratello- propose maliziosa Rein
Gli diedi una gomitata nello stomaco che la fece gemere dal dolore -sei una sfacciata!- le bisbigliai guardandola truce
-No, non ti preoccupare, Fine. Certo che potete venire, ma Shade non c'è sempre, a volte va a giocare a calcio, altre volte va in giro con lo skateboard, e molte altre ancora va a fare Boxe.
Sgranai gli occhi -Boxe?!-
Lei rise sentendo il mio tono spaventato -No, avete capito male, lui non prende a botte nessuno, lo fa con il sacco attaccato al muro, mi capite no?-
Annuii un pò incentra
-ma perchè lo fa?- chiese Rein
-Per sfogarsi- ci rispose rabbuiandosi
-Sfogarsi da cosa?-
-Beh, ora preferirei non parlare-
Abbassai il capo e feci segno a Rein di cambiare discorso
Dopo qualche secondo di silenzio imbarazzante fu proprio Milky e riprendere la parola spensierata -sapevate che c'è una piscina nella scuola?-
La guardammo un pò incredule e lei ci prese per mano trascinandosi lungo un corridoio con pareti ben curate, con piastrelle bianche e blu.
Ero molto incerta se lasciarmi trascinare o meno in quell'inferno. Sin da piccola avevo sempre avuto paura dell'acqua, da quando vidi la mamma non tornare più a galla mi spaventai così tanto che non rimisi più piede in qualcosa che prevedeva Piscina o Mare. Fortunatamente la trovarono ma era svenuta, e il mio ricordo non si cancellò mai.
Senza che me ne accorgessi Milky ci aveva già portato vicino al bordo, indietreggiai.
-Fine, hai paura dell'acqua?- mi chiese Milky ingenuamente
Vedendomi in difficoltà Rein prese la parola.
-Si, lei da piccola ha assistito a una brutta scena e non vuole più entrare in acqua, se non per fare la doccia- spiegò voltandosi verso di me e sorridendomi -però, per il resto degli sport, non la batte nessuno-
Le sue parole erano confortanti e riuscivano sempre a tirarmi su il morale.
-Milky dov'è il bagno?- chiese dopo qualche istante Rein
L'amica indicò a destra e mia sorella ci si catapultò dentro
-Wow, deve scappargli forte- commentò facendomi uscire una risatina
-No, sicuramente si sarà accorta di qualche punto nero e ora lo starà correggendo con il fondotinta-
Ridemmo insieme poi una bidella chiamò Milky, la vidi uscire dalla grande aula che comprendeva la piscina.
-E allora siamo rimasti io e te- parlai con la piscina come se potesse rispondermi
Mossi il braccio per alzarmi quando il braccialetto che tenevo al polso si sfilò e cadde in acqua. Nell'intento di riprenderlo caddi come un sacco di patate in quel velo ghiacciato... Cazzo!
Era profonda, almeno, io non ci toccavo, dannata altezza!
Cominciai ad agitare le braccia e tra una boccata d'aria e una bevuta di cloro mi usciva solo la parola "Aiuto" storpiata.
Ormai non ce la facevo più, il respiro mi mancava già da un pezzo, e non so nemmeno io come faceva l'aria a entrarmi nei polmoni per farmi respirare quel poco che bastava.
Mi passarono davanti le figure di mamma quella volta al mare, uguale a me, stessa paura, stesso timore di morire.
Ma non morii perchè sul punto di svenire qualcuno mi afferrò per la vita, due braccia, due braccia forti e muscolose, che non potevano essere di certo quelle di Rein o Milky, scottavano sulla mia pelle nuda, anche se l'acqua era fredda.
Mi sentii sollevare dalle ascelle e finalmente sentii qualcosa di solido che non mi faceva sprofondare... Ero... ero sul bordo!
Senza sapere chi mi aveva salvata, senza vederlo in volto, lo travolsi in un abbraccio disperato.
Era... Caldo. Lui era caldo, il suo petto era caldo e le sue braccia confortanti.
-Stai calma- disse la voce maschile sentendomi singhiozzare.
Quando mi staccai lo guardai negli occhi... Era Lui! Shade.
-Stai bene?- chiese di nuovo
Io annuii ancora un pò scossa, le parole non mi uscivano, sia per il freddo che per lo spavento.
Dopo qualche secondo ritornò Milky che appena mi vide tutta bagnata, accompagnata da Shade, quasi le prese un colpo
-Fine!- gridò portandosi le mani alla bocca -che è successo?-
-L-La solita idiota che rischia di m-morire per un braccialetto- tremai
Lei mi abbracciò teneramente e ringraziò suo fratello. Poco dopo arrivò anche mia sorella che senza chiedere nulla si unii all'abbraccio.



Nota Autrice: Ciao a tutti! Bene, questo è il capitolo. Spero vi piaccia. Grazie a tutti quelli che hanno recensito e buona lettura per i prossimi capitoli.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Una brutta figura ***


Fine Pov

Il giorno seguente, dopo quell'orribile incidente, mi ripresi del tutto dallo spavento, ma le scene di mamma che mi passavano davanti mentre rischiavo di svenire, o peggio morire, non le dimenticai. Quella stessa notte ebbi gli incubi, e mi svegliai diverse volte sudata e con il fiato corto.
-Fine sei sicura di non voler tornare a casa? Voglio dire, questa notte hai dormito praticamente due ore- insistette Rein
Scossi la testa in segno di rifiuto, avevo un leggero sonno, ma per precauzione quella mattina bevvi due tazze di thè iper-concentrato preparato da mamma.
-Come vuoi...-
Abbassò la testa e poi si illuminò nel vedere l'orario
-Caspita! Sono le 7:30! Come siamo arrivate così presto?-
Probabilmente a me non era venuta più voglia di dormire e quella mattina mi svegliai alle 5:30 e da lì non riuscii più a prendere sonno. Alzai le spalle incurante mentre sgranocchiavo il mio Bueno.
-Beh, io ne approfitto per studiare- la avvertii dirigendomi verso un albero che faceva penombra a una panchina.
Rein mi salutò con il cenno della mano e si diresse verso Lione e Mirlo. Le aveva conosciute solo da ieri, Mirlo era in classe con noi, mentre Lione era in 2C.
-Finalmente un pò di pace- sospirai abbozzando un mezzo sorriso
-Beh se sorridessi completamente saresti più carina- mi bisbigliò una voce nel mio orecchio facendomi sobbalzare
Mi voltai e vidi due occhi rossi fissarmi teneramente accompagnati da un sorriso luminoso
-Bright, giusto?- alzai un sopracciglio
-Esatto- rispose sedendosi accanto a me
-Come mai sei in anticipo oggi?- continuò senza togliermi gli occhi di dosso
Mi portai la mano alla testa -oh, lunga storia, piuttosto, tu che ci fai così presto davanti a scuola?-
-Sono mattiniero-
Ridemmo insieme, infondo era un bravo ragazzo e mi ispirava tanta fiducia. A dire la verità era anche molto carino!
Detto così, da me, sembrava un pò assurdo, ma era seriamente un bel ragazzo.
-Non ti piace stare in compagnia di tante persone, vero?- riprese la parola gentilmente dopo una manciata di secondi passati in silenzio
-No, amo la solitudine e la tranquillità, troppe persone mi fanno venire il mal di testa- alzai le spalle cercando di sorridere con la mia massima naturalezza
-Beh, ora siamo soli- mi sussurrò avvicinandosi con un aria fin troppo maliziosa
Indietreggiai finchè non mi ritrovai sull'orlo della panchina
Lui intanto si avvicinava sempre di più. Che voleva fare?
A un centimetro dal mio naso mi alzai di scatto notando Milky che ci veniva incontro
-Ciao Milky!- esclamai cambiando umore
Sentii Bright sbuffare infastidito dalla presenza della mia amica, e io gli lanciai un occhiataccia.
-Ciao Fine- mi sorrise poi tornò subito seria -ho interrotto qualcosa?-
-No, no! Ma cosa vuoi aver interrotto?- sbottai fin troppo imbarazzata per essere credibile
-Oh, mi era sembrato... Entriamo in classe?-
Annuii allegramente e seguita da Bright entrammo nella scuola.
Vidi entrare dopo qualche secondo anche Shade, e qualche ragazza lì davanti si sciolse. Alzai gli occhi al cielo, perchè alcune ragazze erano così idiote? Anzi, così oche. Ma mi rimangiai tutto quando vidi anche mia sorella, con il mento appoggiato alle nocche, che lo fissava imbambolata. Non riuscii a fare a meno di farmi uscire una risatina che coprii subito con la mano, mia sorella con quella faccia era troppo buffa. Eh, l'amore fa questi effetti, peccato che il diretto interessato non la guardò di striscio.
Quando Shade mi passò di fianco lo trattenni per un polso, lui si voltò un pò infastidito -che vuoi?-
Gli lasciai immediatamente la mano un pò sorpresa da quella reazione -oh, beh, scusa se mi permetto di parlargli- ironizzai
-Senti, non dire stronzate e vai al sodo che sennò mi rompo a star qui ad ascoltarti- rispose freddo
Qualcosa mi fece tremare il petto, perchè ora mi rispondeva così?
-Se ti rompo allora potevi anche lasciarmi affogare ieri!- gridai attirando l'attenzione di Milky
Sul suo volto serio comparve un sorrisetto malvagio -mi facevi pena-
Perchè quelle tre parole mi avevano lasciato un vuoto dentro allo stomaco? Che mi prende?
-Shade!- lo riprese sua sorella contrariata
-No, lascialo Milky, non me ne frega niente se ha detto quelle cose, lui non è niente per me- risposi a tono freddo
-Bene, e ora se avete finito di rompere me ne andrei a comprare l'acqua-
No, non lo sopportavo, non poteva essere così stronzo e strafottente, arrogante e prepotente.
-Si e mettici anche del cianuro- mi lasciai scappare, ma non me ne pentii, se le meritava eccome quelle parole.
Milky sbarrò gli occhi sorpresa e Shade assottigliò lo sguardo che era a dir poco adirato e se ne andò verso la macchinetta.
Il cuore smise di battere solo dopo una lunga conversata con me stessa nel tentativo di calmarmi, bene, anzi, benissimo, se lui mi faceva questo effetto lo avrei evitato senza problemi. La campanella suonò e Milky era ancora scossa per quello che avevo detto a suo fratello, ma non era arrabbiata con me, anzi sorrideva soddisfatta. Mah, vai tu a capire quella ragazza.
A metà dell'ora mi arrivò un bigliettino mi voltai e vidi Bright farmi un cenno con la mano
Shade è il solito prepotente, ma non pensarci, te lo assicuro! Più lo eviti meglio è! Che ne dici se Venerdì studiamo insieme?
Le mie labbra si curvarono involontariamente in un sorriso.
Si, sarebbe magnifico, anche per il fatto che io non vado bene a scuola e tu potresti aiutarmi!
E glielo lanciai
Lui dopo qualche secondo che lo lesse mi mimò un "Allora ci conto" con le labbra
-Signorina Fine!- mi gridò la professoressa di arte a un centimetro dal mio orecchio
Sobbalzai per lo spavento, che credeva? Che fossi sorda come lei? Cercai di ricompormi in fretta
-Allora, visto che stava ascoltando con attenzione mi sa dire a chi appartiene quest'opera?- chiese scocciata lasciandosi cadere i pugni sui fianchi
Brutta arpia figlia di una vipera velenosa
Cominciai a sudare freddo, anche perchè non avevo ascoltato una sillaba sin dal primo istante in cui la professoressa era entrata in classe.
Cercai aiuto nella mia compagnia di banco ma prima che potesse fiatare la professoressa la interruppe -se la signorina Milky apre bocca mando in presidenza entrambe!-
Ma perchè cazzo non la mandavano in pensione?
Fece per trascrivermi la nota ma una voce da dietro mi suggerii... Shade? Ma perchè mi aiutava? Beh, meglio tardi che mai. Così presi fiato ed esclamai ad alta voce quello che mi era stato suggerito
-Appartiene a Picasso-
La professoressa alzò un sopracciglio e dopo un secondo di silenzio la classe scoppiò in una risata. Ma che? Feci 2+2 e capii che Shade mi aveva suggerito la risposta sbagliata apposta, infatti lui dietro di me mi sorrideva maligno. Scivolai sotto al banco dalla vergogna.
-Bene- esordii la professoressa cercando di mantenere il silenzio -visto che non studia a casa e non ascolta in classe sono costretta a mandarla in presidenza-
Sgranai gli occhi, in presidenza?! Per così poco?!
Cercai di ribattere ma il suo dito verso l'uscita si tese ancora di più, mi limitai ad alzarmi sotto gli sguardi compassionevoli di mia sorella e di Milky, mentre sentivo qualcun'altro ridere, compreso quel cretino che dopo le lezioni avrei preso a botte.



Nota Autrice: Ed ecco il capitolo! Grazie a tutti quelli che hanno recensito e buona lettura per i prossimi capitoli :)

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Che succede? ***


Fine Pov

Quando il preside mi lasciò andare, dicendo che per questa volta chiudeva un occhio, la campanella suonò la ricreazione. Certo, lui chiudeva un occhio io gli occhi glieli avrei strappati a Shade.
Si, quei bellissimi occhi cobalto
-Sta zitta coscienza!- borbottai
Come se non bastasse ci si metteva anche la coscienza! Diamine!
-Fine!- sentii la voce di Milky chiamarmi seguita da Rein -com'è andata dal preside?-
-Mah, abbiamo preso una tazza di thè e poi mi ha mostrato la sua collezione di trofei di golf. Come cazzo vuoi che sia andata?! Era a dir poco adirato, infuriato, incazzato!- sbottai
Sentivo i muscoli tesi e la mandibola irrigidirsi, fino a scricchiolare i denti
-Accidenti Fine, calmati, così ti scoppierà il cuore dal nervoso- bisbigliò mia sorella abbastanza intimorita
-Certo, certo, che mi calmo, subito dopo aver spaccato la faccia a Shade!-
-No, Fine! Cerca di ragionare, fare così non serve a nulla- cercò di fermarmi la voce di Milky che mi arrivava all'orecchio sempre più distante perchè mi ero già incamminata dove lo avrei trovato. Il campetto da calcio.
Ah, eccolo lì che giocava a calcio con i suoi amici e...
No! No, cazzo! Non poteva farmi questo. Lo guardai, era senza maglietta mentre il sudore gli rigava ogni linea perfetta dei suoi pettorali. Avrei voluto andare lì per... NO!
-No! State zitti, cattivi pensieri!- pensai battendomi una mano sulla fronte.
Notai che lì insieme al cretino c'era anche Bright.
Ma non potevano essere amici perchè in quel preciso istante Shade si era fermato e si era messo a discutere con lui, solo alla vista di uno spintone da parte del cretino mi precipitai in campo come una furia, no, non poteva prendersela anche con Bright, questo era troppo.
Mi misi in mezzo con uno sguardo di fuoco -Tu!-
Sentii qualche fischio da parte degli altri ragazzi e Shade si voltò di scatto lanciando occhiate terribili
-Che vuoi?- chiese rigirandosi
-Che cosa voglio?! Che cosa voglio?! No, che cosa vuoi tu da me!-
Lui alzò un sopracciglio come per dire "Ma che cazzo spari?"
-Perchè te la prendi prima con me e poi con Bright?!- continuai mantenendo il tono
-Beh, con te mi diverto troppo, e con questo coglione perchè non fa un tiro giusto-
Divenni tutta rossa dalla rabbia. Possibile che esista ancora gente così? Avrei tanto sperato che gente come lui si fosse estinta parecchio tempo fa, e invece me lo ritrovo in classe, pazzesco!
Presi per mano Bright e mi diressi verso l'uscita, ancora una sua parola e lo avrei preso a pugni.
-Si bravo, stai con le femminucce, Bright, magari vi capite fra donne- ghignò di nuovo.
Ok, quella era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Fortunatamente trovai una palla da calcio lì vicino, sciolsi la mia mano con quella di Bright e cominciai a indietreggiare per poi prendere la rincorsa e calciarla. Volò come un fulmine
-Hai mancato, tesoro- gridò per farsi sentire, pensando che volessi colpire lui.
-Non credo- risposi facendo un sorrisetto malvagio
Mi guardò confuso e poi si voltò e vide la palla in rete, nonostante il portiere e nonostante la distanza. Rimase basito qualche secondo e poi riprese a giocare, senza ribattere.
Finalmente me ne andai in compagnia di Bright, felice e soddisfatta di aver effettuato la mia vendetta.
-Ti fa male?- chiesi mentre mendicavo il ginocchio di Bright
-No- rispose con un tono stridulo per trattenere il dolore
-Il campo da calcio di ghiaia non è il massimo, soprattutto se giochi con Shade- continuai
Quel cretino lo aveva spinto facendolo cadere e di conseguenza sbucciandogli il ginocchio
-Non ti preoccupare, Shade è sempre stato un pò irruente con quelli che gli fanno perdere la pazienza, e io gliela avevo fatta perdere- abbassò il capo
-Che gli hai fatto?-
Si portò una mano dietro il capo e se lo grattò imbarazzato -Beh, gli ho detto che è stato un coglione a mandarti in presidenza-
Senza pensarci su lo abbracciai, era bellissimo avere amici come lui, che ti difendevano ogni momento -ti voglio bene, Bright-
-Anche io... già anche io...- sussurrò con un tono un pò triste
-Sei triste?- chiesi notandolo
-No! No! Affatto! Il fatto è che mi fa male il ginocchio-
Quell'aria e quel tono non me la raccontavano giusta, ma preferii non indagare. Lo aiutai con il ginocchio fino al tardo pomeriggio e poi me ne tornai a casa distrutta della giornata faticosa, passata a sentire cazzate di ogni genere da parte di quel coglione. Possibile che la mia vita girasse intorno a lui? Bene, da questo momento lo avrei evitato.

Shade Pov

Ma che aveva quella ragazza? Era tutto il giorno che pensavo a lei, che aveva in più? Ma niente, Shade! E' una ragazza! Un oggetto usa e getta come le altre che ti sei fatto, perchè ti fai tutti questi problemi! Maledetto il giorno in cui accettai la scommessa con Paul.
Eppure quando aveva difeso Bright mi ero sentito un nodo nello stomaco
Ok, calma, va tutto bene. Non sta succedendo niente... CAZZO!
Le urla mi rimbombavano nella testa come tamburi.
Senza prendere la strada di casa deviai e mi diressi verso la palestra per fare un pò di Boxe, quello mi avrebbe aiutato a liberarmi la mente, e magari a dimenticarmi di Fine.



Nota Autrice: Ehi, ciao a tutti. Beh, sembra che stia nascendo qualcosa, no?
Bene, ci vediamo al prossimo capitolo e... Buona Lettura!!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Evitarsi ***


Fine Pov

Passarono molti giorni e io tentavo in tutti i modi di evitarlo, in parte ci riuscii. Ma quel cretino era riuscito a far battere il cuore di mia sorella, e questo significava che dove andava Rein andavo io, e dove andava Shade andava Rein, e così io me lo ritrovavo quasi sempre tra i piedi.
-Signorina Fine- mi chiamò la professoressa, alzai gli occhi scocciata, la notte prima avevo dormito poco -mi sa dire quanto risulta questo monomio?-
Rimasi immobile, come ghiacciata sul banco, Cazzo, possibile che non riuscivo a seguire le lezioni?
-Allora?- battè il piede impaziente
Socchiusi le labbra dopo essermele morsicate con violenza.
-Bene- esordii -visto che non ascolta nessuna materia che viene proposta a scuola le dovrò assegnare un compagno di studi preparato-
E lì cominciai a sudare goccioline fredde, quella zecca della professoressa di matematica sfogliò il registro con calma e si fermò con il dito quasi alla fine.
-Hm.. Shade- concluse richiudendo il registro di classe
No! Merdaccia! Ma che avevo fatto di male? Con tutti gli alunni che ci sono in classe proprio lui doveva capitarmi? Mi voltai lentamente per la paura di dover incontrare i suoi occhi che mi guardavano divertiti, mentre si passava la lingua sul labbro inferiore. Deglutii.
-Mi scusi- alzai la mano
-Dimmi Fine-
-Non credo che Shade potrà darmi ripetizioni, mia sorella è già molto brava, quindi potrà darmele tranquillamente lei- cercai di spiegare con il massimo della calma, anche se dentro morivo al solo pensiero di quel imbecille a casa mia.
Vidi la professoressa pensarci ma prima che potesse anche solo muovere una corda vocale Rein prese la parola.
-Mi dispiace, ma io in questi giorni sono molto occupata, e non credo di riuscire a dare ripetizioni a mia sorella prima del prossimo mese-
La bocca mi cadde letteralmente sul banco dallo stupore. Ma che cazzo andava a sparare? Lei occupata? Ma non fatemi ridere!
Gli lanciai un occhiata disperata sperando che si girasse, ma niente. Rimaneva impassibile anche se aveva benissimo intravisto con la coda dell'occhio il mio sguardo.
Maledetto il giorno in cui chiesi una sorella gemella così idiota.
-Se la metti così, Rein, non mi resta che rifiutare la proposta di Fine- chiuse gli occhi la professoressa dispiaciuta, infondo Rein era la ragazza più intelligente della classe. Ma non era l'unica, Shade se la cavava con degli splendidi 8 e a volte 9 sul registro e Bright non era da meno. Sospirai e subito dopo la campanella suonò. Mi catapultai sul banco di Rein come una furia
-Ora mi spieghi perchè non hai accettato di darmi lezioni!- gli gridai in faccia gesticolando come un pagliaccio in preda alle convulsioni nervose.
La vidi indietreggiare con la sedia -Beh, io...- bisbigliò a bassa voce.
-Parla!!-
-Fine, mi sono innamorata di Shade e lo volevo a casa nostra!- sbottò abbassando subito il tono che si era alzato sproporzionatamente -spero sarai contenta ora-
Rimasi un pò basita e un pò confusa da quella dichiarazione, non avevo mai visto mia sorella così presa da un ragazzo. Ed era la prima volta che la vedevo così in difficoltà, tutti i ragazzi le cadevano ai piedi. Lui era l'unico. Non potei fare altro che sospirare per poi abbozzare un mezzo sorriso -se questa è la tua decisione l'accetterò-
Vidi le sue labbra incurvarsi in un sorriso, che allegro era dir poco, arrivava fino alle orecchie.
-Ti farò passare un inferno- mi sussurrò Shade con voce suadente all'orecchio che mi fece rabbrividire.
Aiuto.

-Forza Fine, lavali e stirali, non ci vuole un genio- mi ordinò la mamma buttandomi fra le mani una pila di biancheria da lavare
-Devo proprio?- mi lamentai
Ma la risposta la sapevo già, Rein aveva fatto le pulizie da sola per tutta la settimana scorsa, e ora toccava a me.
-Fila!- esclamò puntando il dito verso il bagno.
Uff, dannati mestieri, non poteva farseli lei invece che uscire a lavorare?
-Fine, devi darti una mossa con quei panni, fra poco Shade e Milky saranno qui- mi avvisò gentilmente Rein
Alzai un sopracciglio quando la vidi, era davvero cotta.
Portava un vestitino bianco che le arrivava quasi alla fine della coscia, scollato davanti con le spalline che lo sorreggevano, con una scritta chiara disegnataci sopra "Best Day" e in piccolo la firma della Benetton. I capelli li teneva legati in una coda alta che le risaltava le spalle e aveva un paio di ballerine beige molto chiare ed eleganti.
-Scusa, ma non mi pare di aver afferrato il concetto, tu vai a ballare o rimani qui con noi?- scherzai
-Beh, avrei preferito andare a ballare con Shade ma ci tocca studiare- disse ironicamente mantenendo il mio gioco.
Ma qualcosa in quella frase mi provocò un nodo allo stomaco. Calma, saranno le verdure che hai mangiato poco fa.
Salii le scale e misi con la grazia pari a quella di un elefante i panni in lavatrice. Appena fui certa che girassero in quella camera rotonda chiamato cestello ritornai sulle scale per lavarle. I miei vestiti erano un miscuglio di schifezze: Sugo della pasta che avevo provato a cucinare poco prima, con scarsi risultati, acqua del lavandino che si era accidentalmente rotto facendomi così una doccia bella fredda e candeggina. Solo io riuscivo a ridurre i vestiti così in un solo giorno. Per lo più avevo i capelli legati da due simpatiche treccine disordinate, a volte mi chiedevo se io e Rein fossimo davvero sorelle.
Il campanello suonò ed io cominciai ad agitarmi.
-Benvenuti- salutò mia sorella tirando dentro Shade per un polso
-Ciao Fine- entrò anche Milky notandomi subito sulle scale, intenta a rimuovere una macchia.
-Ciao Finerentola- mi salutò anche quell'imbecille guardandomi con una punta di malizia mentre facevo gli scalini.
Non gli risposi nemmeno e risalii le scale sbattendo i piedi nervosamente e sbuffando.
-Oh, non fateci caso, oggi è di pessimo umore, di qua- cercò di spiegarsi Rein facendo loro strada verso la sala da pranzo
-Fine?- chiese Milky una volta seduta
-Eccomi!- esclamai arrivando -mi sono cambiata e...-
-Io ti avrei preferito con lo stesso vestito di Rein- commentò il cretino appoggiato sulle nocche.
-Anche io avrei preferito infilarti un calzino in bocca, ma non l'ho fatto- risposi acidamente mettendomi a sedere e ricevendo un calcetto da parte di Rein a modi rimprovero
Osservai Shade mentre spiegava, Dio com'era bello!
Gli occhi concentrati leggermente assottigliati, quegli occhi talmente scuri da sembrare vuoti, grandi pozzi senza fondo oscuri.
Il naso alla francese che si muoveva su e giù in sincronia con quella bocca che avrei preso a baci. Il collo liscio, le spalle larghe, la felpa che lasciava desiderare quello che c'era sotto e i jeans stretti.
-Fine?- mi risvegliò la sua stessa voce schioccandomi due dita sotto al naso.
-A che stavi pensando? Guardavi Shade con una faccia che...-
Interruppi mia sorella alzandomi di scatto -ho lasciato un quaderno di sopra, l-lo vado a riprendere, torno subito-
Corsi con la velocità di uno struzzo su per le scale, entrai in bagno e mi misi una mano sul cuore. -Ok Fine, non è successo niente, ora bisogna fare una lunga inspirazione e poi buttare fuori tutto- cercai di tranquillizzarmi ma non ci riuscii. Il cuore stava per scoppiare. La serratura si forzò e vidi un ciuffo cobalto entrare insieme alla sua stessa persona.
-Ma che cosa fai?! Non si entra così in bagno senza chiedere il permesso!- sbottai infastidita. Ma neanche mi accorsi che si era avvicinato pericolosamente a me. Il cuore aumentava i suoi battiti per ogni passo che faceva per venire verso di me. In meno di qualche millesimo di secondo mi ritrovai tra la parete ghiacciata del bagno e il suo corpo rovente.



Nota Autrice: Come andiamo? Spero bene! Scusate il mio ritardo, ma la linea di infostrada non andava e così ho dovuto aspettare fino a tardi. Mi scuso ancora e buona lettura per i prossimi capitoli!
Ps: Grazie a tutti quelli che hanno recensito i capitoli precedenti.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il bacio ***


Fine Pov

-Che fai?- chiesi ad occhi sbarrati. Mi voleva morta? A quanto pare si. Ormai i nostri due corpi stavano aderendo perfettamente, e io ero in trappola. La trappola erano i suoi occhi.
-Che fai...?- ripetei cercando di mantenere la mia volontà massima
-Perchè mi eviti?- soffiò sul mio collo
Deglutii i suoi occhi erano leggermente assottigliati, meravigliosi. Le sue mani erano arrivate ai miei fianchi, stringendomi a sè possessivamente, la sua presa era ben salda, come se non volesse più lasciarmi andare, ogni tanto mi lasciava qualche bacio bollente sul collo.
Ok, il mio cervello era seriamente partito perchè in quell'istante si scollegò con il corpo e le mie mani si portarono dietro la sua nuca, accarezzandogli i morbidi capelli
-Mi fai impazzire- mi sussurrò all'orecchio provocandomi scosse in tutto il corpo
Staccò le sue labbra dal mio collo e dalla mia clavicola per spostare i suoi occhi nei miei. Dio quanto erano belli, quasi irreali. Mi fissò per qualche istante le labbra mentre si mordicchiava le sue, come se fosse affamato delle mie.
Mi ero seriamente scavata la tomba da sola, ma non riuscivo a ricollegare il mio corpo al mio cervello, era come se fossi divisa in due metà. La metà che non si voleva staccare da lui era quella che prevaleva su quella che voleva staccarsi.
-Cazzo quanto sei bella- mi sussurrò ancora questa volta a pochi centimetri dal mio viso
Fu un istante e mi ritrovai quelle labbra calde appoggiate alle mie, mi baciò. Mi baciò con passione, forse amore. Mentre le sue mani continuavano a roteare sotto alla mia maglietta, a contatto con la mia pelle. Gli carezzai la schiena, e lentamente passai sul suo petto, percorrendo ogni linea dei suoi pettorali.
Come ci sarei uscita? Come avrei fatto a vivere senza di lui?
Salii con le mani fino ad arrivare al gancio del reggiseno, ma si staccò subito senza che neanche me ne accorgessi
-NO!- gridò come contro la sua volontà
Lo guardai spaventata
Si portò una mano nei capelli mentre girava nervosamente nel bagno borbottando qualcosa di incomprensibile.
-Shade, che ti prende?- chiesi poggiandogli una mano sulla spalla
Lui se la scrollò violentemente di dosso -non mi toccare- sibilò gelido dirigendosi, poi, verso la porta e sbattendola
Rimasi impietrita con mille domande che vagavano solitarie nella mia testa, mi buttai a peso morto sul bordo della vasca.

-Dove sono Shade e Milky?- chiesi dopo una decina di minuti mentre scendevo le scale
-Se ne sono andati- bisbigliò dispiaciuta Rein -Shade sembrava molto turbato-
Ecco, perfetto. Non avevo solo rovinato la giornata di mia sorella, ma l'avevo anche tradita. Mi facevo schifo da sola
-Mi dispiace- mormorai abbassando lo sguardo e fissando la punta delle mie scarpe

Shade Pov

Come cazzo faceva quella ragazza ad attrarmi così tanto?
No, Shade tu stai seriamente impazzendo, devo fare qualcosa prima di partire completamente con la testa. Ma il suo profumo mi andava alla testa e mi faceva completamente male al cervello, non so fino a quando il mio autocontrollo avrebbe resistito.
-Shade!!- gridò mia sorella. Dio ma potevo rinchiuderla in una nave e mandarla in Cina? -Shade!!-
La porta si spalancò e Milky entrò come una furia mettendomi davanti agli occhi il mio cellulare con un messaggio che da così vicino non sarei mai riuscito a leggere. Lo presi tra le mani e sgranai gli occhi
-Mi spieghi cos'è questa storia?- chiese impaziente battendo le dita sulla mia scrivania
-Che cazzo ti frega a te, è la mia vita faccio quello che voglio-
-Eh, no. No, Fine non la tocchi!- mi ordinò
-E' una ragazza come tante, ne farò buon uso e poi la mollerò, vedrai che non se ne accorgerà nemmeno- cercai di convincermi anche se la verità era un altra
La sua mano sbattè violentemente sulla mia scrivania -CAZZO SHADE!!- sbottò con le lacrime agli occhi -ma non capisci che Fine è sensibile!! La distruggerai, lei è così trasparente, perchè non la lasci stare?!-
La guardai senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi umidi. La vidi rilassarsi e ricomporsi alla svelta -molto bene, allora se la metti così ci penserò io-
Ed uscii dalla stanza
Diedi violentemente un calcio al letto che tremò.
Ormai la fossa era stata scavata e io ci stavo entrando piano piano.
Si, sono riuscito a farla mia, ormai è cotta, hai perso la scommessa. Ora però chiudiamo questa questione.
Posai il cellulare sul comodino e poco dopo mi arrivò un messaggio da parte di Paul
Mi chiedo ogni giorno come cazzo ci riesci. Ma ho perso e ti devo i soldi. Te li porto domani a scuola. Ciao.
Ok, ciao



Nota Autrice: Ma ditemi da quanto aspettavate il fatidico bacio? :) Beh spero da tanto.
Grazie a tutti quelli che hanno recensito e buona lettura per i prossimi capitoli.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Una fitta al cuore ***


Fine Pov

Quella mattina decisi di vestirmi decentemente, o almeno da come lo definiva Rein, da ragazza.
Sgattaiolai velocemente nella camera di mia sorella e le "rubai" una gonna bianca in jeans a palloncino, la abbinai senza problemi ad una maglietta grigia, leggermente scollata, e indossai un paio di ballerine grigio chiaro ai piedi. Ok, forse avrei fatto colpo su Shade, ma mi sembrava di essere una di quelle ochette che parlavano solo di smalti e gli unici problemi che si facevano era se mettere le scarpe bianche o nere. Misi una molletta, quasi invisibile, ma resistente, per tirare all'indietro qualche ciocca laterale dei miei capelli, quel giorno li avrei tenuti sciolti.
-Caspita se sono cresciuti- ridacchiai notando la lunghezza che arrivava benissimo a metà schiena.
Ma non mi truccai, odiavo il trucco, più di quelle fastidiose gonne che non ti permettevano nemmeno di camminare
In quell'istante Rein entrò nella mia camera senza bussare e rimase basita vedendomi così
-Ohi! Smettila di guardarmi così! Mi sento osservata!- sbuffai portandomi le braccia al petto
Lei cominciò a girarmi intorno con un sorriso che si allargava sempre di più -sei stupenda-
-Grazie, posso tenere la tua gonna solo per oggi? Poi te la restituisco- chiesi imbarazzata
Lei mi prese le mani e me le strinse amorevolmente -puoi tenerla quanto vuoi!-
E infine uscii canticchiando

-Fine!- gridò Milky correndo verso di me come una forsennata -Fine devo parlarti!-
-Ciao Milky, che succede?-
Non riuscii a dire niente per il grosso fiatone che le impediva quasi di respirare, aveva le guance arrossate per il tanto correre
-Calmati- le suggerii indicando la fontanella
La vidi correre e bere qualche sorso d'acqua, ma la mia attenzione fu attirata su una decina di ragazzi tutti riuniti come se stessero osservando qualcosa
Con la mia curiosità non potei fare a meno di immischiarmi. Spinsi un ragazzo e lo guardai divertita mentre scrollavo le spalle poi mi voltai al centro e vidi quello che non avrei mai voluto vedere: Mia sorella che si stava baciando con...Lui.
Credo che in quell'istante il cuore mi mancò una decina di battiti, e i singhiozzi prevalsero per non farmi mancare l'ossigeno. Li guardavo mentre Rein toccava la sua schiena che il giorno prima avevo toccato io, ma perchè la vita era così ingiusta? Perchè ero entrata in questo groviglio d'amore?
Indietreggiai e corsi via, per fermarmi sugli scalini, sul retro della scuola
Piansi, e vuotai lacrime che per 15 anni non erano mai uscite, neanche quando i miei genitori mi sgridavano, mai. Ma le ritirai subito al pensiero di dover piangere per un imbecille come lui
-Brutto stronzo- sibilai battendo un pugno sul terzo scalino
In quell'istante una mano si poggiò sulla spalla, una mano piccola e debole -Fine?- mi chiamò Milky con voce tremante
Mi voltai e l'abbracciai lasciando che le mie lacrime bagnassero la sua felpa
-Mi dispiace- bisbigliò tristemente -ho cercato di dirtelo ma non ci sono riuscita, perdonami-
Continuai a singhiozzare e lei mi strinse più forte a sè, ringraziai il cielo che almeno avevo lei al mio fianco.

In classe non avevo la minima intenzione di voltarmi verso quella testa di cazzo, mia sorella invece era entrata in classe eccitata provocando qualche "uffa" alle altre compagne di classe che la invidiavano
Poggiai la testa sui miei avambracci e seguii la lezione senza ascoltare una sola parola della professoressa, troppi pensieri, troppe emozioni, mi avevano scombussolata

Nella ricreazione notai che due occhi verdi mi fissavano insistendo, chiusi l'armadietto alla svelta e mi diressi verso le gradinate dove prima avevo tanto pianto.
Aprii il mio quaderno dei disegni e comincia a disegnare le mie emozioni, disegnai un paesaggio triste, cupo.
-Perchè una ragazza carina come te se ne sta tutta sola?- mi chiese una voce da dietro
Mi voltai e riconobbi gli stessi occhi verdi che prima mi fissavano, Josh, il ragazzo di 3 B, era più grande di me di un anno, e se non fosse per Shade, sarebbe il ragazzo più carino della scuola.
No! Uffa, centrava sempre Lui, sempre Lui, al centro di ogni mio pensiero.
-Ma no, non sono triste, a me piace stare in tranquillità e sfogare le mie doti artistiche- abbozzai un finto sorriso
-Io lo so quando la gente è triste, e tu sei molto triste, te lo leggo- disse dolcemente sedendosi accanto a me -che succede?-
A stento mi trattenni da una fragorosa risata -No, scusami, ma io non ti conosco, e non c'è alcuna possibilità che ti racconti la storia della mia vita in meno di due secondi-
-Ehi, che caratterino, hai bevuto dell'acido stamattina insieme al latte?- chiese divertito, ma di divertirmi non ne avevo alcuna voglia oggi, arricciai il naso e spostai gli occhi di nuovo sul mio disegno
-Senti...- continuò con tono leggermente impacciato -oggi ti va se studiamo insieme? Poi magari potremo andarci a prendere un gelato...-
Stavo per rispondere quando una voce alle mie spalle ci interruppe -Certo che può!- esclamò Milky mettendosi esattamente tra noi due
-E tu...?-
-Io sono Milky, molto piacere, comunque oggi Fine sarà felicissima di trascorrere la giornata con te-
La guardai sbalordita e lei mi fece segno di stare zitta, ma guardatela un pò! Cos'era? La mia segretaria?
-Allora... può andar bene alle 15:30?-
-Milky!- sbottai trascinandola per un braccio dietro a una siepe
-Mi dici perchè ora ti metti a fare la mia segretaria? Io non ho alcuna voglia di divertirmi o svagarmi oggi!-
Il suo sguardo si fece serio -Fine, non puoi aspettare mio fratello in eterno, lo vuoi capire?! Ti farai solo del male a guardare mentre mio fratello e tua sorella amoreggiano, tu devi riprendere la tua vita! Josh è molto carino e sono sicura che riuscirà a fartelo dimenticare-
Quelle parole dette così da lei mi colpirono molto, Ma cos'ero diventata? Una stupida, dolce, impacciata e goffa ragazzina che pensa solo all'amore e a star male. Dov'era finita tutta la mia forza? E la mia volontà?
Annuii decisa e ritornammo dal ragazzo che aspettava impaziente sugli scalini -allora?- chiese
Gli sorrisi -ci vediamo oggi alle 15:30-



Nota Autrice: Ok, potete ammazzarmi, oppure potete decidere di ammazzare Shade. Ma vi dico che io sono una fan e sono fedelissima della SHADEXFINE e poi la storia è solo all'inizio!!
Beh, spero continuerete a leggerla
Grazie a tutti quelli che hanno recensito i capitoli precedenti e buona lettura per i successivi.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Qualcosa sta crescendo... Gelosia? ***


Fine Pov

Quel pomeriggio decisi che non mi sarei persa d'animo, Shade era un ragazzo qualsiasi, e potevo rimpiazzarlo benissimo, senza nessuna fatica, credo.
Indossai un vestitino blu in jeans di Rein, che arrivava appena sopra al ginocchio, stretto sulla vita che mi risaltava i fianchi e a palloncino verso la fine. Era dotato di parecchie tasche. Lo slacciai fino allo stomaco così da poter mettere in risalto la maglietta bianca che tenevo sotto. Mi legai i capelli in una treccia, e indossai un basco in jeans blu, e infine mi infilai le mie solite All Star bianche.
Non avevo alcuna intenzione di vestirmi con la prima cosa che mi capitava nell'armadio, infondo Josh probabilmente sarebbe diventato il mio ragazzo
Notai che anche Rein si era tirata per uscire, alzai un sopracciglio, un filo di delusione si leggeva sul mio viso. Sicuramente sarebbe uscita con Lui
-Sorellina! Sei meravigliosa! Esci?- mi chiese mentre sceglieva una borsa da poter intonare alla sua gonna nera
-No, veramente viene un ragazzo qui e..-
Non finii la frase che il campanello suonò
-Vado io!- esclamai tutta contenta che fosse finalmente arrivato Josh a rompere quell'imbarazzante conversazione con mia sorella
-Ehi Jo..- mi bloccai e il mio sorriso luminoso si rabbuiò vedendo Shade davanti a me -oh, sei tu, entra-
Prima di entrare mi squadrò da capo a piedi con uno sguardo malizioso
-Muoviti!!- gridai interrompendo gli strani filmini che si stava facendo su di me
-Ma si! Ora entro! Che maleducata!-
Appena entrò Rein gli saltò al collo baciandolo dappertutto
Il petto mi si strinse ma decisi di non stare a guardare quella scena orribile che mi faceva venire il magone dentro, afferrai una mela rossa e succosa e la mordicchiai sedendomi sul tavolo e aspettando con impazienza Josh
-Che pensate di fare?- interruppi il silenzio cercando in ogni modo di dare a vedere che non mi importava assolutamente niente
-Rimaniamo qui a studiare, perchè?- chiese mia sorella staccandosi da lui
-Oh, no nulla, io andrò di sopra a studiare allora-
Si certo, studiare, chissà che studi che avrebbe fatto Shade con mia sorella. Ma che...? Perchè non mi staccava gli occhi di dosso? Uffa, mi metteva in agitazione. Spostai lo sguardo altrove cercando di non dare a vedere che ero diventata rossa come un pomodoro, mentre mi torturavo la maglietta
Il campanello suonò ancora e io saltai giù dal tavolo con una velocità incredibile
Aprii la porta e sorrisi al ragazzo che mi trovai davanti -c-ciao- dissi un pò imbarazzata del suo sguardo su di me
-Ciao, bellissima- mi salutò dandomi un leggero bacio sulla guancia, mi sentivo uno strano calore sulla schiena, mi voltai e vidi il suo sguardo furioso insistere su di me. Era... geloso? No, ma che vado a pensare, ora è fidanzato con Rein.
Feci per trascinarlo di sopra ma mia sorella ci fermò
-Fine! Non mi avevi detto che eri in compagnia- disse con tono malizioso, anche troppo
Mi voltai rigidamente e tossii -Ehm.. no cioè si, solo che.. mi sono dimenticata- mormorai flebilmente
Appena quei due se ne sarebbero andati avrei fatto ingoiare il tavolo intero a Rein senza condimento, ora si che ero a disagio
Spostai per un millesimo di secondo lo sguardo su Shade e vidi che continuava a fissarmi con un aria che non avevo visto prima, si leggeva gelosia, rabbia e un pizzico di dispiacere.
Senza dare ulteriori spiegazioni mi diressi in camera mia seguita da Josh

-Allora? Con cosa cominciamo?- chiesi vivacemente sentendo i battiti del mio cuore finalmente regolari
-E' lui?- chiese schietto
-Lui cosa?-
-E' quel ragazzo dai capelli blu che oggi ti faceva stare così male?-
Oh, no, cazzo, aveva capito tutto, Josh era sveglio, anche troppo.
-Ma no, che vai a pensare lui è solo... IL RAGAZZO DI MIA SORELLA- sbottai cercando di mantenere un finto sorriso che mi fece venire una faccia da ebete
-Fine..- mi incitò
-Si è lui- confessai dispiaciuta, non sapevo mentire -ma ho deciso di chiudere questa storia, voglio vivere la mia vita ed essere felice, e non a rovinarmi il fegato dal tanto piangere come alcune adolescenti fanno dopo una litigata con il fidanzato-
-Così mi piaci, forza iniziamo-
Annuii e aprii il libro di scienze

Shade Pov

Mi sentivo un coglione, io qui a far finta di ascoltare Rein mentre parlava di noi, e intanto pensavo che quel frocio stava toccando Fine, una cosa che io non potevo fare ora, e questo mi mandava il sangue alla testa dalla rabbia.
Cazzo! Come ho solo minimamente potuto pensare che Rein rimpiazzasse Fine?! No, non provavo il desiderio di continuare a baciare Rein come lo provavo quando avevo baciato Fine. Tutt'altra sensazione.
-Shade? Mi stai ascoltando? Ma a che pensi?- chiese schioccandomi due dita davanti agli occhi
-A niente- risposi scocciato -continua-

Fine Pov

Mi buttai sul letto dopo una bella bruciata di neuroni e sospirai stanca
-Sei stanca?- rise Josh sedendosi accanto a me
-Si, è stancante ascoltarti per due ore filate-
-Lo prenderò come un complimento-
Ridemmo insieme, mi trovavo bene in sua compagnia... Ma solo questo? Perchè non sentivo nulla che andava aldilà di una semplice amicizia?
Non mi accorsi che si era coricato su un fianco a due centimetri da me -come sei bella- sussurrò avvicinando le sue labbra al mio orecchio mentre mi carezzava delicatamente la guancia. Rimasi immobile. Cominciò a baciarmi la fronte, scendendo verso il naso e presto sarebbe arrivato alla... Oh, no!
Ma non fece in tempo perchè qualcuno lo prese per il colletto della camicia per sbatterlo contro il muro.
Mi alzai di scatto e mi portai una mano alla bocca -Shade!-



Nota Autrice: Non trovate che la gelosia sia un simbolo d'amore incredibile? Forse il più forte! Spero di non essere stata troppo monotona, ditemelo così posso cambiare!
Grazie a tutti quelli che hanno recensito e buona lettura per i prossimi capitoli.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Lacrime solitarie ***


Fine Pov

Mi voltai verso Rein lanciandogli uno sguardo disperato che liquidò con un alzata di spalle, come per dire "Non so che gli prende".
-Brutto coglione non ci provare mai più- sibilò Shade stringendo di più il colletto
Non so proprio cosa si leggesse nei suoi occhi, era un miscuglio di ira e rabbia
Josh si levò le mani di Shade dalla camicia e fece un sorrisino maligno -altrimenti?- lo provocò
Oh, no Josh, smettila ti prego. In quel momento avrei tanto voluto sparire dal mondo, ma sopratutto da quella situazione orribile.
Shade assottigliò lo sguardo, ma prima che potesse minimamente reagire Rein si intromise -Basta Shade!-
-Ma non vedi che stava per scoparsi tua sorella?!-
-E a te che cosa ti importa?!- continuò Rein senza battere ciglio
Quella domanda spiazzò Shade, o almeno così sembrava, sussultò con aria di chi non sapeva cosa rispondere, ma tutto sommato lo dava a vedere poco
Dopo insostenibili secondi di disagio mia sorella trascinò Shade fuori dalla mia camera, ma sapevo che dopo tutto non avrebbe mai lasciato in sospeso quella questione

Il mattino seguente, a scuola, salutai Josh con un bacio sulla guancia e mi diressi subito verso Milky
-Ciao!- la salutai
Ma i suoi occhi erano pieni di tristezza e mi salutò appena
-Che succede?-
-Beh.. No, lascia perdere- disse incurante sforzandosi di sorridere -oggi facciamo qualcosa insieme?-
Sperai con tutto il cuore che non proponesse di stare a casa sua, ma non lo specificò, forse avrebbe voluto andarsi ad abbuffare, e la cosa a me non dispiaceva affatto. Le sorrisi e lei ricambiò.

Prima che potessi mettere piede in classe qualcuno mi trascinò da tutt'altra parte, in bagno.
Mi schiacciò contro al muro e mi fissò con il suo sguardo di ghiaccio, teneva le mani appoggiate al muro, di fianco alla mia testa, per impedirmi di scappare. Ma non intendevo muovermi di un solo centimetro
-Non dirmi che ora ti piace quel frocio- ghignò provocativo
Mi morsi il labbro No, io amo te, solo e soltanto te, e nessuno potrà rimpiazzarti, mai.
-Ma certo che lo amo- risposi con aria orgogliosa e sicura, mentre mi toglievo la sua mano che era arrivata a carezzare dolcemente la mia guancia
-Non ti credo-
Sbarrai gli occhi. Possibile che il mio tono era così poco credibile? Cazzo, e ora che faccio?
Avvicinò il suo volto al mio. No, no, no, no! Troppo vicini, troppo vicini, perdo il controllo! Cazzo Shade allontanati ti imploro.
-Tu non reagisci quando ti tocca- sussurrò con voce roca e suadente
Le sue mani arrivarono a carezzare i miei fianchi, poggiai la testa sul muro e guardai il soffitto per non incrociare il suo sguardo
-Quando ti bacia- continuò avvicinandosi al collo lentamente e lasciando qualche bacio
-Quando ti parla- salii fino all'orecchio e me lo mordicchiò, gemetti un pò dal dolore, ma più che altro dal piacere.
E' solo attrazione fisica
E' solo attrazione fisica
E' solo attrazione fisica
Continuai a ripetermelo nella testa nella speranza di riuscire a controllarmi
Fine, pensa a Josh, dannazione! Com'era possibile che davanti a Lui Josh fosse sparito dalla mia testa?! Battei un pugno sul muro a fatica -No- mi uscii a malapena con voce strozzata
Shade si staccò sorpreso, così da permettermi di abbassare di nuovo la testa. No, Dio era meraviglioso: Le labbra carnose, calde, forse roventi, gli occhi pieni di gioia, la pelle abbronzata e la frangia spettinata che gli cadeva sugli occhi.
Cominciai a singhiozzare -Perchè mi rendi tutto più difficile?-
Rimase qualche secondo in silenzio senza muovere un muscolo, a fissarmi, l'unica cosa che lo distingueva da una statua era il suo continuo boccheggiare
-Di la verità, ti diverti a usarmi come tuo giocattolo?- continuai mentre qualcosa di caldo e bagnato mi rigava la guancia
-No, Fine ascoltami...-
Mi levai subito la sua mano che era partita lentamente ad asciugare la mia lacrima solitaria
-No, ascoltami tu! Sono stanca di dover soffrire perchè TU mi fai del male, sono stanca di essere usata come oggettino personale per il TUO divertimento, sono stanca di TE! Lasciami in pace, voglio vivere la mia vita e tu così me lo impedisci- sputai tutte queste parola senza prendere neanche un secondo fiato -hai scelto Rein? Benissimo! L'ho accettato e non mi pare di averti fatto scenate di gelosia davanti a mia sorella, ma chi ti credi di essere? Quello che mangiava e non lasciava mangiare gli altri?! E poi...-
-CAZZO FINE, SMETTILA!- sbottò tirando un pugno sulla parete che sentii tremare dietro la mia schiena -Mi stai distruggendo-
Lo guardai spaventata, forse ero stata troppo dura... Ma che cosa dico?! Se lo meritava eccome! Pensava di fare quello che voleva il signorino!
-Dimmi che non lo ami- chiese quasi con voce supplichevole mentre si avvicinava ancora una volta
Deglutii e dischiusi la bocca
-Dimmelo- ripetè sempre più vicino
-Io...-
Non lo amo
-lo amo-.



Nota Autrice: Oh, oh, ora si che sono guai! Beh spero di avervi incuriosito. Grazie a tutti quelli che hanno recensito i capitoli precedenti e Buona lettura per i prossimi!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Sofferenza ***


Fine Pov

Lo vidi rilassare la mandibola e sbarrare gli occhi piano piano.
No! Che cazzo avevo fatto?! No, no, no! Ti prego non te ne andare
Tolse leggermente le mani dal muro e si allontanò di un passo, rimasi impassibile, ma dentro di me morivo
Non sparire dalla mia vita, ti prego, ho bisogno di te
I suoi occhi si riflettevano perfettamente nei miei, poi si voltò di scatto e uscii con passo deciso dal bagno sbattendo violentemente la porta
Avevo appena commesso la più grossa cazzata della mia vita, ora lo avevo perso per sempre. Non potevo neanche immaginare la mia vita senza di lui. Mi sarei accontentata anche solo di averlo come amico, ma lo volevo vicino.
Scivolai lungo la parete bianca, senza emettere nessun singhiozzo. Ero più scossa che triste.

Shade Pov

Dio, non poteva amarla. Cazzo ma perchè mi doveva attrarre una ragazza che neanche era innamorata di me?! In quel momento avrei voluto spaccare il mondo per la rabbia che tenevo dentro
Sorpassai senza neanche pensare di fermarmi, la classe ed uscii da scuola, a passo svelto e deciso
Quanta rabbia e odio, che volevo buttare fuori, dovevo fare qualcosa sennò sarei impazzito lì.

Mi fermai vicino a una panchina, all'interno di un parco, che neanche conoscevo
Io... lo amo
Le sue parole impacciate, dette in modo così insicuro, mi faceva pensare che forse in quel momento era imbarazzata nel confessarmelo
Diedi un calcio alla gamba della panchina, mentre mi portavo la mano tra i capelli
-Sono un coglione!- esclamai
-Lo so- disse una voce dietro di me
Mi voltai e vidi Paul, sbuffai
-Non rompere i coglioni, Paul, non è giornata-
Lui emise una risatina sarcastica -stai tranquillo, non voglio provocarti-
Si sedette sulla panchina che prima avevo calciato, mentre accendeva una sigaretta
-Allora?-
Gli lanciai un occhiataccia, doveva per forza farsi i cazzi miei, sennò non era contento.
-E dai, l'hanno notato tutti in classe- continuò buttando fuori il fumo
-Ma di che cazzo parli?!-
No, non potevo umiliarmi o permettermi di innamorarmi di una ragazza. Non se ne parlava neanche.
-Non fare il finto tonto, Shade!-
Mi alzai di scatto -senti io non sono innamorato e non lo sarò mai, se voglio mi scopo anche tre ragazze contemporaneamente, ma..-
-Ma quella che ti interessa non ti caga di striscio- finì la frase abbozzando un sorrisetto maligno
-Senti quando avrai finito di massacrarmi i coglioni vorrei rimanere solo, oggi mi sono alzato con la luna storta!-
Non lo sopportavo più, quel suo modo di fare tanto da "Io so tutto, io sono Dio" mi dava i nervi
-E si vede!- esclamò divertito mettendosi lo zaino in spalla e dirigendosi verso l'uscita del parco

Fine Pov

Andai in classe senza neanche voltarmi per incontrare i suoi occhi, che oggi mancavano e mi diressi verso la cattedra
-Signorina Fine! Dove si era cacciata?- chiese la professoressa con tono severo
-Mi scusi- abbassai lo sguardo -oggi non mi sento tanto bene, posso chiamare a casa?-
La vidi cambiare subito espressione e annuii leggermente

-Fine, cosa ti senti?- mi chiese mamma, che per tutta l'andata del viaggio era rimasta muta, ogni tanto si voltava e mi guardava con compassione
-Problemi di cuore- mormorai poi subito mi tappai la bocca. Ma da dove cazzo mi era uscita quell'affermazione?! Neanche mi voltai, avevo paura di incrociare i suoi occhi maliziosi.
-Oh, figliola, capita a tutti sai, per esempio, io quando ero giovane...-
Ecco, lo sapevo, faceva così anche con Rein. Ma le sue parole mi arrivavano come tanti brusii incomprensibili. Dio, perchè mamma doveva essere sempre così idiota con questi discorsi?
-Sai, penso proprio che Rein sia presa, forse questa volta innamorata sul serio, di un ragazzo- continuò, la mia attenzione fu attirata da quella frase
-E tu come lo sai?- chiesi un pò curiosa
-Lo so, perchè stamane, mentre stavo pulendo la sua camera ho trovato foto di un ragazzo appese sul muro, sulla scrivania e perfino sul ferro del letto-
Quella frase mi scosse molto, no, mia sorella non poteva essersi innamorata di Lui, non seriamente! Sarei morta solo al pensiero di vederli sposati.

Chiusi la porta di camera mia dietro e abbracciai il mio cuscino, in cerca di qualche conforto. Quanto avrei voluto che Lui fosse qui ad abbracciarmi, a baciarmi, a parlarmi..
No! Fine! Shade è solo passato
è passato
è passato...
Quelle parole mi rimbombarono nella mente.
Strinsi il cuscino più forte, e alla fine mi addormentai.



Nota Autrice: Ehi, come state? Io bene... Ecco il capitolo. Se vi aspettavate un reazione omicida da Shade allora vi eravate sbagliate :)
Quegli imbecilli non se ne intendono neanche un grammo d'amore, ecco perchè sono fatti per stare insieme xD
Ok. Ora vi ringrazio per le recensioni, vi auguro buona lettura per i prossimi capitoli ed evaporo.. Ciao!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Un'amica è tutto ***


Fine Pov



Ormai erano quattro giorni che non mettevo piede a scuola, mi ero presa una bella influenza, incredibile! A forza di star male mentalmente mi era venuta la febbre. Una noia stratosferica: Rein che non faceva altro che passare i pomeriggi con Mirlo e Lione, Milky non si faceva sentire, Bright, manco sapevo se era ancora vivo, Josh, l'avevo perso, non rispondeva al cellulare. E Shade... Dov'era?
Mamma mi preparava ogni giorno la zuppa calda e si occupava lei delle faccende, nonostante il lavoro e papà stava fuori casa 24 ore su 24, raramente lo vedevo. La mia situazione? Sola, completamente. Pensavo che sarei impazzita da un momento all'altro, stavo perfino parlando con il mio orsetto di peluche.
Il cellulare mi squillò, guardai la schermata e il sorriso mi si portò fino alle orecchie
Una chiamata da Milky
-Pronto!!- gridai con il naso chiuso
-Fine! Che orribile voce, che ti è successo?-
-Oh, mi sono presa la- la- starnutii e ripresi tirando su con il naso -la febbre-
-Oh.. si sente- mormorò lei con voce flebile
-Non ti preoccupare, mi stanno riempiendo come un acquario di medicine, credo che starò meglio tra qualche giorno, ho una salute di ferro- e un altro starnuto
-Si, immagino-ridacchiò lei
-Come hai detto?!-
-Su, non ti scaldare, senti, ti va se oggi vengo da te? Così ti faccio recuperare i compiti!-
Meno male, mi serviva un pò di compagnia.
-Si, così mi fai un pò di compagnia, sono sempre sola in questi giorni!- esclamai contenta
-Ok, allora ci vediamo oggi!-gridò tutto d'un fiato per poi riattaccare, guardai sbalordita il cellulare e scoppiai a ridere, adoravo quella ragazza.

-Ma cos...?-
Mi guardai intorno basita
-Che ci faccio a scuola?- mi domandai grattandomi la testa
Notai che tutti gli studenti chiacchieravano divertiti.
-Fine! Fine!- gridò una voce alle mie spalle
Milky.
-Hai saputo? Hai saputo?- chiese esaltata saltellando allegramente sul posto
-Saputo cosa?-
Scacciò dalla tasca un biglietto azzurro e me lo porse
Cari famigliari, siete tutti invitati al nostro matrimonio che si terrà domani presso il ristorante "Chez Renè".
La festa si svolgerà subito dopo cerimonia nuziale.

Shade e Rein

Sentii le mani tremare e la gola secca
-Non sei felice!- continuò Milky -scommetto che saranno una coppia meravigliosa!-
Meravigliosa
Meravigliosa...


-NO!!- gridai alzandomi di scatto dal letto, mi portai una mano sulla fronte -Era solo un incubo per fortuna...-
Mi guardai la mano, era tutta sudata, oddio mi sentivo un pozzo di sudore sudicio, che schifo!
Andai a fare una doccia veloce, e riuscii a vestirmi in tempo, prima che il campanello suonasse. Uffa, avevo ancora i capelli bagnati
Mi ritrovai davanti la ragazzina dai capelli rosa con una fila di libri che poteva benissimo arrivare al soffitto
-Oh santo cielo!- esclamai stupita lasciandola passare
-Mi dispiace, Fine, ma sai come sono i nostri professori, no? Compiti, compiti, compiti e...-
-Compiti?- la interruppi
-No, studio- rise seguita da me, infondo un pomeriggio con lei mi avrebbe fatto meglio che un camion di medicine.

-Shade, come sta?- chiesi subito dopo maledicendomi mentre mi mangiucchiavo la matita
-E' svampito- rispose senza alzare gli occhi dal libro
-Svampito?-
-Si! Pensa che stamattina non ha nemmeno notato la mensola e ci è andato a sbattere! Per me è innamorato-
Mi persi in una risatina fino al "Per me è innamorato" che mi bloccò ogni emozione, d-di Rein?
La vidi agitare la mano su e giù davanti al mio viso come per dire "Siamo sulla terra", in quel momento mi ero incantata completamente e il mio sguardo fisso ne era la prova
-Fine? Non starai pensando a...-
-No, no! Figuriamoci, acqua passata! Stavo pensando all'equazione- la interruppi, ma sentivo le guance roventi, e questo poteva significare solo che ero diventata bordeaux, se avesse detto il Suo nome sarei diventata anche più rossa dei miei capelli. Ah! Fine, sei una testa vuota!
Mi guardò di sottecchi con un sorrisetto malizioso dipinto in faccia, gonfiai le guance e gli feci la linguaccia come per dire "Fatti gli affari tuoi".

-E' arrivato Shade!- esclamò dopo qualche ora sporgendo le orecchie.
C-cosa?!
Notando la mia faccia pensò che la reputassi una matta e così alzò il suo indice -questo è il rumore della sua moto-
Annuii pesantemente e quanto sentii il campanello sobbalzai agitata. No, no, no! Che gli avrei detto dopo così tanti giorni di assenze?
Scesi le scale e pregai che si prolungassero di altri 1.000 scalini o all'infinito, così da non arrivare mai.
Aprii la porta e me lo trovai davanti, deglutii -C-ciao-
-Ciao- salutò freddo senza fare neanche un cenno
-Milky ora arriva, sta riordinando i libri nello zaino...- mormorai in difficoltà senza alzare gli occhi dalle punte delle mie All Star
Nessuna risposta.
Feci per andarmene ma qualcuno lassù volle che inciampassi nel fermaporta, che, se venivo a sapere chi l'aveva messo lì l'avrei picchiato a sangue
Ma con notevoli riflessi Shade mi passò un braccio dietro la schiena per sorreggermi. Me lo trovavo a un palmo dal mio naso, con i suoi occhi intensi e profondi che mi fissavano scrutando ogni minimo particolare del mio viso, mi mancò il respiro, forse mi ero dimenticata che per vivere bisognava respirare, forse mi ero semplicemente dimenticata del mio nome, forse mi ero dimenticata del mondo.
Mi ricomposi di scatto e tossii mormorando un "Grazie" che forse neanche aveva sentito, visto che il mio tono di voce si era abbassato notevolmente, mi torturai il labbro inferiore con i denti e poi presi un coraggio che sembrava esser nato all'improvviso
-Senti Shade...-
Lui alzò subito lo sguardo, che mi lasciò con un il fiato corto
-Possiamo smetterla di comportarci così- continuai con voce roca e poco udibile -io ti voglio come amico, sei prezioso per me, possiamo smetterla con queste liti assurde?-
Gli porsi la mano ma lui sembrò fulminarla con lo sguardo, la ritirai immediatamente
-Va bene- sussurrò un pò scocciato
Gli sorrisi e in quell'istante Milky ci raggiunse
-Sei venuto in moto?- chiese diffidente al fratello
-Si, perchè?-
-Uffa! Mi si scompiglieranno i capelli con quel dannato casco!- sbuffò battendo un piede a terra
Mi lasciai sfuggire una risatina e vidi Milky salutarmi trascinata dal fratello.



Nota Autrice: Salve! Scusate se ho fatto un pò tardi, oggi dovevo andare in città...
Ok, ora vi saluto e vi auguro buona lettura per i prossimi capitoli.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Solo amici? Non credo! ***


Fine Pov

La sveglia suonò le 6:00 e balzai giù dal letto come una molla. Saltellai in camera di mamma e papà
-Mamma- sussurrai inginocchiandomi, lei aprii un occhio e sobbalzò vedendo un ombra davanti, ma con prontezza gli tappai la bocca e mi portai un dito davanti al naso come per dire "Zitta".
-Dio, Fine, non farlo mai più, rischiavo di fare un infarto!- si lamentò mettendosi una mano sulla fronte, forse per il mal di testa -allora? Che cosa c'è?-
-Posso andare a scuola oggi? Ti prego- la supplicai incrociando le dita a modi preghiera
-Beh, tu stai bene?-
-Benissimo! Ti prego, mamma! Mi annoio a morte a stare in casa da sola tutto il santo giorno-
La sentii sbuffare per poi mormorare un insicuro "E va bene". Odiavo pregare le persone, non era nel mio stile, ma quando conveniva tanto vale sopportare.
Saltai per poi ricadere sul pavimento delicatamente sulle punte -Grazie!-

Mi vestii velocemente, prendendo le prime cose che mi capitarono nelle mani. Mi pettinai i capelli con un cerchietto verde che faceva coppia con la maglietta e scesi giù.
Prima di scendere passai per la camera di Rein e la vidi nel letto. Quando dormiva sembrava un altra persona: storta, con le gambe fuori dal piumone e la bocca aperta. Mi scappò una risatina che fermai subito per non svegliarla. Mi avvicinai, le coprii i piedi di fuori, e gli diedi un bacio sulla fronte. Volevo molto bene a mia sorella, anche se a volte non la sopportavo ed eravamo completamente diverse, senza di lei il mio mondo sarebbe crollato.

In strada mi venne in mente un idea che al solo pensarci mi fece scoppiare a ridere, fortuna che ero sola.

-Pronto?- chiesi a bassa voce
-Pronto sto cazzo!- gridò Shade con la voce impastata dal sonno
-Ciao Shade!- il mio sorriso si portò fino alle orecchie
-Si può sapere che cazzo vuoi alle 6:30 della mattina?-
Che amore che era alla mattina, da prendere a schiaffi.
-Ma come cosa voglio?! Sto venendo a prendervi, dobbiamo andare a scuol...-
Non finii la frase che aveva già riattaccato
-Ma brutto.. vuole la guerra? Guerra avrà!-
Svoltai l'angolo a passo spedito mi diressi verso "Via Orchesi"
Eccola ora mi sente ma.. Che bella casa! Una villa a schiera con un giardino ben curato. Era strano, che però, una casa così bella non avesse il cancello.
Zittii questi pensieri inutili, se volevo davvero criticare le case sarei in una scuola per mediatori, invece sono qui, a casa di un cretino e della mia migliore amica.
Suonai più volte il campanello impaziente
Sentii le serrature aprirsi con una velocità nervosa
Me lo ritrovai davanti a petto nudo con solo dei pantaloni da ginnastica. Sgranai gli occhi e dischiusi un pò la bocca, ci volle un pò per ritornare sulla terra.
Come faceva a stare così tranquillo con 10° fuori?! Non tremava, non batteva i denti e ci avrei scommesso un dito delle mano che era bollente
-Stai sbavando- mi fece notare
Alzai subito lo sguardo e mi portai un dito sulla bocca. Non era vero! Stronzo.
-Senti non ti stavo affatto guardando il fisico, stavo solo...-
-Guardando i pettorali- mi interruppe divertito
Diventai tutta rossa e scossi la testa piano -se ti andrebbi a mettere una maglietta magari...-
-Andrebbi? Bene! Vedo che hai studiato grammatica ieri!- rise sarcastico
Evviva, figure di merda a tutto andare, ma perchè pensavo a una cosa e mi usciva tutt'altro dalla bocca?
Ci raggiunse anche Milky sbadigliando, mentre si strofinava un occhio -non è un pò presto che venga il postino?-
Si sporse dietro al fratello e quando mi vide si illuminò -Fine!-
-Ciao Milky- la salutai imbarazzata
-Che fai qui?-
-Sono venuta a prendervi, dormiglioni-
-Oh che bello! Corro prepararmi!-
La vidi saltellare lungo il corridoio. Sembravamo proprio due bambine di 6 anni.
-Forza- esordii Shade mettendosi di profilo
-Mh?- mugugnai guardandolo confusa
-Non vorrai riammalarti a stare qui fuori, forza entra-

Mi sedetti sul divano e fermai Shade -scusa, non ho svegliato vostra madre vero?-
-No, lei è già al lavoro da un pezzo-
Sospirai sollevata, non volevo di certo apparire come una maleducata che andava di casa in casa a svegliare i figli per andare a scuola

Shade dopo una quindicina di minuti era già pronto, si sedette accanto a me con un toast bruciacchiato in bocca. Che buffo. Non mi accorsi che in quel momento stavo ridendo di gusto
-Che ti ridi?- mugugnò continuando a sgranocchiarlo
Mi tappai subito la bocca imbarazzata -scusa ma sei buffissimo con quella fetta biscottata in bocca-
Alzò le spalle e proseguii la sua colazione

-Finalmente!- gridai vedendo arrivare Milky
-Come sto?- chiese facendo la passerella per il corridoio
-Sei bell..- mi interruppi per lo sguardo omicida che mi aveva lanciato Shade
-Non ti sembra un pò scollata quella maglietta? E la gonna non è un pò troppo corta?- prese la parola facendo rabbuiare la povera sorella
-No, e a te cosa importa?- chiese con fare altezzoso
-Mi importa, perchè ci sono un mucchio di coglioni che girano!-
Infondo Shade faceva tanto il duro, ma era molto protettivo con la sorella, probabilmente ci teneva tanto a lei.
Milky corse ad abbracciarlo e gli bisbigliò di stare tranquillo, sapeva difendersi.
Guardai la scena sorridendo, solo a vederli mi mettevano il buon umore.

A scuola si formò un gruppetto intorno a noi
-Fine, ti dovrei ammazzare per avermi svegliato alle 6:30!- esclamò adirata Lione
-Anche a te?- chiese Mirlo mostrandole il cellulare
Bright alzò il telefonino con il mio messaggio seguito da Josh. Quella mattina sentivo la felicità uscirmi da tutti i pori, e avevo mandato un messaggio a tutti. Poco dopo arrivò anche Rein che si unii al gruppo, stampando un bacio sulle labbra a Shade. Mi si formò un groppo alla gola. Probabilmente Josh lo notò e mi abbracciò da dietro stringendomi al suo petto, ma non mi confortava per niente. Mi sentivo comunque come se fossi nuda al polo nord. Mi baciò anche la guancia, mentre sentivo i Suoi occhi bruciarmi addosso.
No, non potevamo essere gelosi a vicenda. Noi eravamo solo amici... già, solo amici.



Nota Autrice: Evviva! Sono riuscita a scrivere il capitolo, e sono rimasta alzata un pò di più perchè domani entro a scuola alle 10:00!
Beh? Come vi sembra il capitolo?
Comunque vi sembri me lo direte nelle recensioni, ora scappo, un bacio e buona lettura per i prossimi capitoli!!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Total Eclipse Of The Heart ***


Fine Pov

Arrivate a casa, mamma si sporse dalla cucina e mi fece cenno di avvicinarmi
-Ho una sorpresa per te- disse allegramente tenendo le mani dietro la schiena
-Di che si tratta?-
Quando faceva quel sorriso non mi piaceva affatto. Portò le mani, che prima erano dietro la schiena, davanti al petto per mostrarmi il "suo regalo".
Rimasi a leggerlo per alcuni istanti e per poco non mi trattenni da un urlo di gioia.
-Oh grazie mamma!- esclamai saltandogli al collo, lei ricambiò l'abbraccio affettuosamente
-C'è un incendio?- chiese sarcastica Rein mentre si avvicinava
-No! Ma mamma è riuscita a procurarsi l'iscrizione per il corso di canto!!- gli spiegai abbracciando anche lei
Sin da piccola il canto è sempre stato la mia passione, i miei genitori accorgendosi della mia voce mi avevano iscritto a corsi di canto, ma raramente. Io e Rein avevamo partecipato a tanti spettacoli insieme, lei era una danzatrice incredibile, volteggiava come un angelo e mamma si era procurata, nello stesso corso, l'iscrizione per la danza. Alla fine dell'anno ci sarebbe stato uno spettacolo, canto e danza.

-Fine, Rein- ci chiamò mamma -io ora vado al lavoro, voi avete le prove alle 15:00, giusto?-
-Ah, cominciano oggi i provini?- chiesi stupita
Mi diede un buffetto sulla guancia e un bacio sulla fronte a Rein -sei sempre la solita, preparati una canzone perchè voglio che torni con l'approvazione, chiaro?-
Annuii e la vidi uscire di casa.
-Hai già qualche idea per la canzone?- chiese Rein alzando lo sguardo dal cellulare
-Forse-

La concorrenza era spietata, avevo pochissime possibilità di essere ammessa al saggio. Continuavo a torturarmi la maglietta e a mangiucchiarmi le unghie, stavo seriamente impazzendo dall'ansia, e di cosa mi preoccupavo? Sicuramente non sarei stata ammessa
-Fine, ora è il tuo turno!- gridò una voce dietro picchiettandomi la spalla
-Milky! C-che ci fai tu qui?-
No! Cazzo, se c'era anche lei voleva dire che c'era anche...
-Sono venuta a sentire la mia cantante preferita e ho portato qualche amico-
Dietro l'amica spuntarono Bright, Josh, Mirlo e Lione. Il mio sorriso si allargò, fortuna che avevo il loro sostegno sennò sarei morta lì sul palco. Mi sporsi per vedere se Lui c'era, ma non vidi nessuno dopo Lione, uffa.

-Fine Sun!- urlò solenne una voce potente. Oh, no, oh, no! Era il mio turno.
-Fatti coraggio- mi incitò Rein prendendomi le mani -dopo che sarai stata ammessa potremo fare il saggio insieme!-
L'abbracciai, e tutti gli altri si unirono stringendomi forte.

Aggiustai il microfono all'altezza della mia bocca e prima di cominciare presi fiato
-Cosa mi canti?- chiese una signora dai capelli gonfi seduta sulla tribuna
-Total Eclipse of the heart-
-Molto bene- non alzò nemmeno gli occhi dal foglio

Turnaround, every now and then I get a little bit lonely and you’re never coming around
Turnaround, Every now and then I get a little bit tired of listening to the sound of my tears
Turnaround, Every now and then I get a little bit nervous that the best of all the years have gone by
Turnaround, Every now and then I get a little bit terrified and then I see the look in your eyes
Turnaround bright eyes, Every now and then I fall apart
Turnaround bright eyes, Every now and then I fall apart
Turnaround, Every now and then I get a little bit restless and I dream of something wild
Turnaround, Every now and then I get a little bit helpless and I’m lying like a child in your arms Turnaround, Every now and then I get a little bit angry and I know I’ve got to get out and cry
Turnaround, Every now and then I get a little bit terrified but then I see the look in your eyes
Turnaround bright eyes, Every now and then I fall apart
Turnaround bright eyes, Every now and then I fall apart
And I need you now tonight
And I need you more than ever
And if you’ll only hold me tight
We’ll be holding on forever
And we’ll only be making it right
Cause we’ll never be wrong together
We can take it to the end of the line
Your love is like a shadow on me all of the time
I don’t know what to do and I’m always in the dark
We’re living in a powder keg and giving off sparks
I really need you tonight
Forever’s gonna start tonight
Forever’s gonna start tonight


Alzai lo sguardo di poco quando notai che mi stava battendo le mani
-Bravissima, bravissima!- esclamò entusiasta -non ho mai sentito una voce come la tua! Ti faremo sapere la prossima settimana-
Mormorai un "grazie" timidamente e corsi dietro le quinte
-Fine! Canti come un angelo!- esclamò Milky stringendomi in un abbraccio
-Io lo sapevo che l'avresti stupita!- commentò Rein scompigliandomi la frangia
Bright e Josh mi guardavano ancora immobili, ma con un sorriso stampato in volto come per dire "Bravissima".
A volte la vita ti riserva sorrisi e pianti, oggi era un giorno di sorrisi, anche se Lui non c'era.



Nota Autrice: Ehi!! Allora premetto che questo capitolo è stato banalissimo! Lo so anch'io, ma se cominciavo a parlare solo di Fine e Shade diventava troppo noioso e nessun l'avrebbe più letta, non credete?
E Shade? Buon ragazzo dove sei finito? Mah..
Se volete sentire la canzone in italiano si chiama Eclissi del cuore di L'Aura Abela, io l'ho fatta cantare a Fine in inglese perchè c'era la presenza della parola Eclipse (uh, uh!)
Beh, oggi ho parlato anche troppo, vi saluto e vi auguro buona lettura per i prossimi capitoli!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Il più grande dolore sono i tuoi baci ***


Fine Pov

Ormai erano giorni che non lo sentivo, non avevo sue notizie. Nulla. Mi sentivo un vuoto crescere a dismisura nel mio stomaco
Fine ti prego, controllati, è un amico, è un amico ed è il fidanzato di tua sorella. Quindi non c'è possibilità che funzioni, no, non c'è possibilità, non c'è possibilità, NON C'E'...
Basta!! Sto impazzendo!
Presi il cuscino tra le mani e mi lasciai soffocare dal suo morbido abbraccio.
Mentre sgranocchiavo qualche biscotto notai la casa vuota. Accidenti, ero sempre sola, nessuno che stava con Fine, no per carità! Ma sei matto a stare con Fine!
-Tzè-
Ritornai in camera, ma quando fui sulla soglia della porta qualcuno mi abbracciò da dietro, sobbalzai prima di urlare dalla paura
Ma quelle mani... le avrei riconosciute tra mille.
-Ohi stai calma- mi rassicurò all'orecchio
Mi liberai da quell'abbraccio e lo fronteggiai
-Ma sei cretino?! Vuoi farmi morire così giovane?- gridai gesticolando, mentre lui mi guardava divertito. Certo una ragazza con il pigiama con gli orsetti e le pantofole a coniglietto, per non parlare della mia scarsa altezza, metteva una paura bestiale.
-Su non agitare troppo quei pochi neuroni che dopo si bruciano- alzò le spalle appoggiandosi al muro
Brutto maleducato, entrava in casa mia e mi insultava pure.
-Ma da dove sei entrato?- chiesi dopo aver contato fino a 10, recuperando un pò della mia calma
-C'era la finestra aperta-
Oh, già! Dimenticavo che eravamo al primo piano
-Oh, quindi tu vai anche nelle casette delle anziane per rubargli le crostate?- risi sarcastica
-No, spio solo le ragazze mentre si fanno la doccia- rispose a tono abbozzando un sorrisino malizioso
-Sei un porco!!- sbottai adirata, fortuna che non mi ero fatta la doccia oggi
Chiusi la porta della camera lasciandolo fuori, in corridoio, mi appoggiai per non farlo entrare.
-Dai lo sai che se voglio la apro con niente!- sentii la sua voce dall'altra parte
-Non credo, ci sto mettendo tutto il peso-
-Oh, caspita che peso-
Neanche mi accorsi che l'aveva già aperta. Mi sorrise maligno e mi prese per le gambe mettendomi sulla sua spalla come un sacco di patate
-Mettimi giù!-
-Lo sai che vestita così mi metti paura- continuò divertito
Eh, no. Quel dannato sorrisino dovevo toglierglielo dalla bocca.
Mi buttò sul divano come un sacco di paglia che doveva essere scaricato -come sei delicato- cercai di sorridere antipaticamente
-Lo so-
Accese la Tv e si sedette accanto a me. Ma guarda te se dovevo subirmi le sue prepotenze! Veniva a casa mia e si comportava come se fosse nella sua!
Appoggiò la testa sulle mie ginocchia e rimasi un pò imbambolata da quel gesto
-Ti prego rimani così- sussurrò chiudendo gli occhi
Le mani che prima mi si erano immobilizzate si rilassarono e partirono per andare a carezzare i suoi capelli. Gli spostai delicatamente le frangia. Che bello... Ti prego, tempo, fermati in questo istante! Gli occhi di Shade erano meravigliosi da aperti ma quando erano chiusi ancora di più. I lineamenti rilassati, le ciglia scure e delicate, le labbra perfettamente chiuse. Non sembrava neanche di questo mondo.
-Fine- mi richiamò
-Mh?-
-Non stai insieme a Josh, vero?-
Deglutii, ma anche se gli avessi detto di si, che differenza avrebbe fatto? Tanto a lui non doveva interessargli, era il fidanzato di mia sorella. Già, ma allora perchè stava qui con me e non era con Rein?
-Fine- ripetè il mio nome, detto da lui sembrava una dolce melodia. Si alzò dalle mie gambe e mi guardò negli occhi
-A te cosa importa?- chiesi troppo flebilmente, sembravo quasi intimorita di dargli una risposta
-Ti prego, ho bisogno di saperlo-
Cercai di guardare altrove mentre la mia gamba aveva ripreso con un tick nervoso
-Si, stiamo insieme- dissi tutto d'un fiato ma abbastanza sicura
Mi prese il viso tra le sue mani. Com'erano calde. Per costringermi a guardarlo dritto negli occhi
-Fine non scherzare-
Leggevo nei suoi occhi la stessa disperazione di quando mi aveva chiesto se Josh mi piaceva. Il suo tono di voce era così serio. Ma mi dava fastidio che dubitasse di me, anche se quella era una bugia grande come questa città.
-Non scherzo, sono seria- confessai questa volta guardandolo negli occhi
Senza pensarci su partii diretto con un bacio, incrociando le sue labbra con le mie.
No, Fine. Ti prego controllati, resisti, non puoi cedere.
Ma non ci riuscii, non riuscivo a stargli lontano, dal suo modo di fare, dal suo modo di guardarmi, di toccarmi, di baciarmi, di parlarmi. Tutto di lui mi attraeva.
Mi coricai poggiando la nuca sul bracciolo del divano e lui si coricò sopra di me, concentrando il peso sulle braccia, piano arrivai a carezzargli i capelli cobalto, scendendo sempre di più verso la schiena
Non riuscivo a staccarmi dalle sue labbra, per quanto avessi il bisogno di respirare, non riuscivo a staccarmi, solo i suoi baci mi inducevano a continuare.
-Non mi lasciare più- sussurrai socchiudendo un pò le labbra
-No-
Mi mordicchiò l'orecchio mentre le sue mani giungevano ai miei fianchi. Inarcai la schiena per far aderire meglio i nostri corpi.
-Ti amo- gli bisbigliai. Ma lui non rispose, troppo impegnato ad "assaggiarmi".
Sentimmo la serratura della porta scricchiolare e ci staccammo velocemente ma con malavoglia. Presi il telecomando e cominciai ad analizzarlo mentre vedevo Rein entrare.
Lei appena ci vide un pò sovrappensiero alzò il sopracciglio per poi scrollare subito le spalle e saltare al collo di Shade per baciarlo dappertutto
-Amore!!- gridò
-C-ciao- mormorò lui un pò imbarazzato
-Che ci fai qui?-
-Beh.. Ero venuto a vedere se c'eri ma Fine mi ha detto che eri uscita..-
Quella frase mi procurò un grosso nodo allo stomaco. Stronzo. Se non c'era Rein da scopare c'ero io, e io come una scema ci cadevo sempre.



Nota Autrice: Ahi, ahi, ahi. Que Mal! Ok ora parlo in italiano. Povera Fine, vero? Ma tranquilli che la storia continua. Perciò aprite i computer, concentratevi e leggete il prossimo capitolo!! Ciao!!

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Profumo di vendetta ***


Fine Pov

Ma perchè mi lasciavo sempre condizionare dai suoi occhi? Dalla sua voce?
Lui amava Rein, e io non ci potevo fare niente. Perchè mi facevo delle illusioni per niente?
Mi venne la nausea a vedere Rein baciare il suo collo
E io come un imbecille che stavo a guardare
-Ti amo- sussurrò Rein tra un bacio e l'altro
Mi alzai di scatto sotto agli occhi stupiti di mia sorella e impassibili di Shade, che fino a quel momento mi avevo guardato di sottecchi.
Sbattei la porta e mi buttai sul letto piangendo e soffocando le mie lacrime nella stoffa morbida del mio cuscino

Shade Pov

Che coglione, che idiota che sono. Ma ormai il danno era fatto e non potevo tornare indietro, sapevo che Fine me l'avrebbe fatta pagare. Neanche per un secondo ho pensato che fosse fidanzata con quel frocio di Josh, non l'ho letto nei suoi occhi. Ma so che dopo questa mia ultima cazzata si sarebbe fidanzata con un altro dimenticandosi di me.
Un'altro che le parlava come un fidanzato
Un'altro che la toccava
Un'altro che le baciava quelle sue labbra invitanti che quando le assaporavi sentivi il profumo di fragola.
Un'altro.
NO!! Cazzo non potevo permetterlo. Lei è mia.
Fine è solo mia.

Il campanello suonò, Rein si staccò per andare ad aprire e mi lanciò un occhiata stupita
"E' Milky" mimò con le labbra
Che ci faceva qui?
Entrò come un furia senza degnare Rein di uno sguardo e lanciando occhiatacce terribili a me

Milky Pov

Avevo ricevuto da poco il messaggio di Fine
Ho bisogno di te, ti prego
Sapevo che era tutta opera di mio fratello, mi precipitai come con una velocità allucinante a casa della mia amica.
Shade con capiva un cazzo d'amore. Idiota, ma da chi aveva preso? Ah già, da papà
-Fine?- chiesi schiudendo la porta che cigolò. Fine era lì, seduta sul letto con il cuscino tra le braccia e gli occhi lucidi. Non parlò.
-Fine- la richiamai -mio fratello non capisce niente-
Alzò lo sguardo di scatto e mi guardò basita. Ma le sorrisi. Mi credeva davvero così scema da non accorgermi che era nato qualcosa?
-C-come fai a saperlo?- balbettò asciugandosi le lacrime che scendevano copiose sul suo viso
-Lo so e basta, ma non importa. Senti Fine, tu sei troppo buona, bella, gentile e sincera per Shade, lui non ti merita-
Finalmente sul suo volto comparve un mezzo sorriso, che pareva forzato. L'abbracciai e lei ricambiò bisbigliando un "Ti voglio bene"
Quando mi staccai le sorrisi malignamente. Qualcosa nella mia testa stava frullando.
-A cosa stai pensando?- chiese infatti
-Lo sai vero che Shade la pagherà per averti fatto soffrire?-
-No Milky, davvero, voglio troncare con Shade-
-Certo che troncherai, ma non prima di aver effettuato la mia vendetta- farfugliai maligna sfregandomi le mani a modi "Genio del male"
La sentii sospirare -ok, illuminami-

Fine Pov

Sapevo che quando Milky ne pensava una delle sue era pericolo assicurato. Ma infondo aveva ragione: io subivo sempre e non mi difendevo mai, ora era arrivato il momento della resa dei conti.
Mi trascinò fuori dalla camera e mi portò in salotto dove Shade e Rein stavano ancora amoreggiando, ero terribilmente in imbarazzo.
-Ehm, ehm- tossii Milky attirando l'attenzione dei diretti interessati -Fine, è riuscita a passare l'esame per la prova di canto-
Ma cosa?
Mi fece l'occhiolino senza darlo a vedere troppo
-E perciò vorremmo festeggiare questa sera, che ne dite se invitiamo qualche amico e andiamo tutti insieme in discoteca?-
Shade e Rein si guardarono e fecero spallucce -va bene- rispose mia sorella
-Perfetto!- si illuminò Milky -allora pensiamo a tutto noi-
E detto quello mi prese per mano e mi portò di nuovo in camera
-Qual'è il tuo piano?- l'assecondai
Mi trascinò con sè giù dalla finestra
-Milky! Sono in pigiama!- gridai rossa dall'imbarazzo
Mi mise una coperta sulle spalle e mi fece segno di seguirla.

Rein pov

Sentivo Shade, distante, distaccato, come se non mi amasse più. No, non voglio pensarci.
-Shade mi ami?- gli chiesi schietta
Lui alzò lo sguardo di poco -si- disse poco convinto
Forse aveva solo litigato con la sorella, avevo notato l'occhiataccia che gli aveva lanciato mentre entrava. Mh.. Qui gatta ci cova.
E Fine? Per un momento avevo solo pensato che mia sorella.. No! Ma siamo impazziti? Fine è cotta di Josh, ma non capivo proprio la sua reazione
Magari.. Vedendo me e Shade così uniti si è ricordata di Josh che non si è ancora dichiarato con lei. Mi scappò una risatina
-Cosa ridi?- mi chiese Shade
-Pensavo a Fine-
Mi guardò stranito
-Fine è entrata nella tela dell'amore- continuai
-Oh, Rein davvero volevo..- ma lo interruppi
-No, non hai capito- mi avvicinai al suo orecchio -secondo me sta male per via di Josh-
-Che gli ha fatto Josh?- chiese tornando serio
-Nulla, ma finchè non si dichiara Fine starà male per amore-
Si buttò all'indietro con la schiena e sospirò
-Quindi secondo te sta male per Josh?- chiese
-Certo, e per chi altro sennò?-
Abbozzò un mezzo sorriso mentre io cambiavo canale alla TV

Fine Pov
Quella disgraziata mi portò fino in centro in pigiama, la gente mi guardava e a volte rideva o commentava, tenevo lo sguardo basso, sennò sarei morta dalla vergogna
-Oh! Questo è il mio negozio preferito!- esclamò raggiante indicando un negozio dall'aria elegante
Entrammo, io dopo di lei, per essere notata il meno possibile -quando saremo a casa ti dovrò ammazzare- le bisbigliai provocandogli una risatina
Stetti per tutto il tempo dietro la sua schiena mentre lei spostava innervosita i vestiti per trovare quello giusto
-Io ci rinuncio- sospirò affranta appoggiandosi al muro
Il mio sguardo fu attirato da un vestito nero, posizionato dietro qualche altro abito più lungo.
-Questo?- chiesi mostrandoglielo
-Caspita Fine! Dopo ci manca solo che ti scriviamo sulla fronte "Saltami addosso" e abbiamo finito- ironizzò facendo un "Ok" con il pollice
Andai in camerino e me lo provai. Evviva, mi stava a pennello. Il problema era la forma: molto corto, arrivava di poco a metà coscia, senza spalline che lasciava scoperto le il collo, le spalle, e un buon pezzo di petto, fino al seno, come se non bastasse era anche molto aderente
Che vergogna, solo a uscire dal camerino ci volle una buona quantità di coraggio, figuriamoci andare in discoteca
Vidi Milky illuminarsi -Fine! Sei uno spettacolo!-
Qualche ragazzo che era lì presente, mi lanciò occhiate maliziose ricevendo una gomitata nello stomaco da parte della propria ragazza. No, non potevo uscire in questo modo. neanche a parlarne.
-Bene è stato bello finchè è durato- dissi convinta tornando nel camerino, ma prima che potessi chiuderlo la mano di Milky mi prese per un braccio e mi trascinò di nuovo fuori
-Non se ne parla nemmeno!- aggrottò le sopracciglia e si portò le braccia al petto come per dire "Io non sono d'accordo"
-Milky, mi vergogno troppo, e per lo più con queste scarpe- controbattei mostrandogli le scarpe nere perfettamente intonate all'abito -non riesco a camminare-
-C'è tempo per imparare, ora muoviamoci a comprarlo e a tornare a casa. Non ho intenzione di darla vinta a Shade, dovrà inchinarsi e baciarti i piedi, è chiaro?!-
Non l'avevo mai vista così irritata, voleva sul serio fargliela pagare
-Ok- mormorai intimorita



Nota Autrice: Ok, siamo passati al contrattacco vero?
Beh c'è da dire che è tutto merito di Milky *applaude* Grande ragazza.
Ora vi saluto e vi auguro buona lettura per i prossimi capitoli. Grazie a tutti quelli che hanno recensito.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Io non ti voglio ***


Fine Pov

Erano arrivate le otto e insieme all'orario anche la nuova me.
Milky mi aveva tirato, sembravo un altra persona: Frangia e capelli lisciati con alcune ciocche tirate indietro da sottili mollette, il solito vestito nero di cui mi vergognavo tanto, le scarpe con cui stavo ancora imparando a camminare, che a dir la verità non erano poi così alte, Milky ne indossava un paio che parevano due trampoli.
-No, no, no!- gridò massaggiandosi le tempie esaurita -più sciolta, Fine, più sciolta!-
Sembravo un pinguino che aveva appena preso un calcio in mezzo alle gambe
-Basta io ci rinuncio!- sbottai togliendomi le scarpe e buttandomi sulla poltrona
-Fossi matta! Ora ti alzi e continuiamo a provare!-
Sbuffai, perchè si ostinava così tanto?
-E va bene- borbottai rimettendo i trampoli

Fortunatamente qualcosa riuscii ad apprendere, ma poco, quel poco che bastava per farmi camminare "normalmente". Prima di uscire mi fece sedere per truccarmi
-Allora?- chiese infine porgendomi lo specchio
Rimasi sbalordita e senza parole per alcuni istanti
-Milky tu dovresti andare a fare la truccatrice ad Hollywood- ironizzai
Lei mi diede un leggero pugno sulla spalla e mi fece segno di seguirla fuori casa. Era arrivato il momento.

La musica in quel piccolo spazio chiuso mi arrivava alle orecchie talmente forte che sentivo le orecchie muoversi
Ogni tanto sentivo gli sguardi dei ragazzi su di me.
Chiamai più volte Milky ma lei non mi sentiva, continuava a trascinarmi di quà e di là, gli toccai piano la spalla e lei si voltò
-Secondo me dovremo cercare gli altri!!- gridai portandomi le mani ai lati della bocca per far si che il suono arrivi diretto
La vidi annuire e sospirai che forse aveva capito quel che avevo detto
-Si, ma non prima di aver cercato gli altri!!- mi gridò
Ma che cazzo aveva capito?! Feci spallucce e la seguii

Lui era lì, seduto su un divanetto e sulla sua gamba destra sedeva Rein, mi si strinse il petto ma continuai con fare deciso.
-Ciao- salutò Milky che appena fu vista da Shade gli lanciò un occhiataccia per il modo in cui si era vestita
-Chi è la tua amica?- chiese Bright sporgendosi. Purtroppo il buio non permetteva agli occhi umani di vederci bene. Non avrei mai voluto girarmi, continuavo a guardare da tutt'altra parte, finchè Milky non mi spinse più avanti per far si che mi riconoscessero
Sgranarono tutti gli occhi -Fine!-
Accennai un sorriso forzato mentre morivo di imbarazzo, mi sentivo due occhi cobalto fissarmi con insistenza
-Balliamo?- mi chiese Josh avvicinandosi
Annuii pesantemente mentre allacciavo le mie mani dietro al suo collo e lui le portava sui miei fianchi, appena la canzone finii mi sussurrò un "Ti aspetto in terrazza".
Raggiunsi Milky che era seduta accanto a Lione
-Ti ha guardata- esordii facendo un piccolo salto sulla sedia
-Chi?-
-Il barista.. Ma chi cazzo vuoi che sia! Shade!-
Mi voltai di scatto e sul mio volto comparve un sorriso raggiante -davvero?!-
-No, stava guardando Josh e intanto pensava a come ucciderlo- ironizzò ridendo
Mi sentivo uno strano calore sulla schiena, mi avvicinai con cautela a Milky -mi sta guardando per caso?-
Lei si sporse -No-
Menomale, temevo...
-Ti sta mangiando con gli occhi- continuò facendomi irrigidire di colpo
Mi alzai di scatto sotto gli occhi divertiti di Milky che ogni tanto farfugliava un "Oggi ci sarà da divertirci!". Era malefica quando voleva.
-Io raggiungo Josh in terrazza e poi ce ne andiamo immediatamente- ordinai mentre mi alzavo
Sbuffò ma la liquidai andandomene senza sentir obbiezione
Quando fui sulla soglia della porta che portava in terrazza e la piccola stanzetta qualcuno mi afferrò per un polso, non mi voltai nemmeno, sapevo a chi apparteneva quel calore corporeo
-Mollami- sibilai fredda
-Non penso proprio-
-Se non mi molli mi metto a gridare- lo minacciai questa volta voltandomi per fronteggiarlo
-Non penso che qui qualcuno senta le tue urla- rise con fare arrogante
Aveva ragione.
-Bene. Dimmi cosa vuoi e poi vattene-
-Che umoraccio! Ti ha cagato in testa un piccione stamattina?-
-Senti non mi va di sentirti e tanto meno di stare con te, mi annoi. Quindi muoviti altrimenti me ne vado all'istante-
Mi costò una fatica incredibile dirgli quelle cose. Ma Milky mi aveva insegnato a difendermi, e io dovevo pur farlo
Si rabbuiò all'istante e la sua mandibola si irrigidii -tu non ci andrai in quella terrazza-
Prego? Avevo sentito un affermazione bestiale oppure il mio udito era peggiorato notevolmente?
-Oh, oh. E sentiamo, chi me lo impedisce?-
Sul suo volto comparve un sorrisino malvagio -io-
Mi prese in braccio e mi portò fuori dalla discoteca
-Mettimi giù!- ordinai, ma lui non volle sentir ragione
-Mettimi giù o io..-
In quell'istante non avevo idee
-O tu cosa?- mi sfidò
Mi sentivo così piccola e indifesa. Uff. Passai alla tecnica che con mamma e papà funzionava sempre
-Ti prego Shade voglio andare da Josh!- lo supplicai con un tono strisciato
-Oh, che carina quando ti disperi- rise
No, stava ridendo di me. Dopo avermi presa in giro e illusa ora scherzava con me e io questo non potevo permetterlo.
Gli presi una ciocca di capelli da dietro e gliela tirai, sperando che non si staccasse, amavo troppo i suoi capelli per rovinaglieli
-Ahio! Ora siamo pure manesche?- gemette ma senza mollare la presa
Sbuffai e cercai in tutta la mia serietà di formare un discorso che lo colpisca tanto da mollarmi
-Shade, voglio andare da Josh- dissi semplicemente, sapendo che non mi avrebbe mai mollato
Ma non so cosa, forse il tono che avevo usato, forse i miei occhi decisi, lo indussero a mettermi giù
-Bene! Vedo che ti sei stanca...-
Non finii la frase, alzai lo sguardo e incrociando i suoi occhi pieni di rabbia e odio, indietreggiai intimorita.
Quegli occhi che tanto amavo, che riuscivano a ipnotizzarmi con un solo battito di ciglia erano riusciti anche a spaventarmi
Passarono svariati minuti, io lì, a pochi metri da lui, e lui lì, a pochi metri da me. Mi voltai per andarmene e tornare in discoteca ma mi afferrò un polso, stringendolo con forza, mi trattenni da un gemito di dolore
-Perchè fai così?- chiese senza togliere il suo sguardo dai miei occhi
Socchiusi la bocca leggermente, ma poi ripensai alla sua frase "Ti sono venuto a cercare, ma Fine mi ha detto che non c'eri in casa"
Un gioco, lui mi considerava questo. La mia rabbia risalì fino ad arrivare al cervello e lì esplose
-E MI CHIEDI PURE IL PERCHE'?- sbottai diventando rossa -mi illudi, mi usi per il tuo divertimento personale e poi ti permetti di fare anche il geloso! Non hai il diritto- mi bloccai perchè alcune lacrime erano "scappate" dai miei occhi -non hai il diritto di dirmi cosa fare! Chi sei? CHI SEI PER ME? Nessuno, quindi sparisci, vai e sposati con mia sorella, io non ti voglio!-
La sua presa si fece più forte questa volta facendomi gemere un insignificante "Ahi". Che confronto a quello che stavo passando poteva dimostrarsi una gioia
Mollò immediatamente la presa e notai che il polso aveva preso un colorito rossastro
-Io si, però, ti voglio, come non ho mai voluto nessun altra- mi confessò
Quella frase, detta con così tanta sincerità mi fece addolcire per un momento, ma non potevo certo perdere il controllo per una stupidata del genere
-Certo, mi usi e mi getti via come le altre cinquanta ragazze che ti sei portato a letto, prenditi mia sorella e facci quello che vuoi, lei è innamorata di te e te di lei, perfetto! Figli maschi allora!-
Mi poggiò un dito sulla bocca mentre mi guardava intensamente negli occhi -ma io non voglio Rein, e tanto meno un altra, io voglio te-
Che dolce...
No! Non questa volta, mi hai preso in giro abbastanza, Shade.
-Ma io non ti amo- scandii bene le parole per farmi sentire mentre mi dirigevo verso casa



Nota Autrice: Fine ha effettuato la sua vendetta. Bene, così. Non potevo certo far si che soffrisse solo lei.
Bene vi saluto e vi auguro buona lettura per i prossimi capitoli.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Paura ***


Fine Pov

Quella mattina feci molta fatica ad alzarmi. Se la vita fosse un sogno, svegliatemi vi prego!
Fortunatamente quella era una delle poche mattine di Domenica, quando mi alzai nessuno c'era in casa
Trovai un bigliettino sul tavolo in bella vista
Sono fuori con Shade, per qualsiasi cosa chiamami. D'accordo?
Rein

Strappai il bigliettino con forza. Maledizione al giorno in cui l'ho conosciuto!
Mi lavai, mi vestii e mangiai una mela rossa e succosa per addolcire un pò il mio umore, che quella mattina era partito già con insulti per il deficiente.
-Pronto?- chiesi
-Ciao Fine!-esclamò contenta Milky -Com'è andata a finire ieri sera?-
-Oh, nulla di nuovo. Solo che ora non lo rivedrò mai più- raccontai con un filo di dispiacere
-Beh, diciamo che era quello che si meritava!-
-Se lo dici tu.. senti ti va di farmi un pò compagnia?-
-Certo! La domenica è sempre una noia. Tutto il giorno sul computer e cibo in abbondanza!-
Risi, infondo la sua allegria era contagiosa -allora ti aspetto-
E riattaccò senza nemmeno dire un "Ciao". Che strana ragazza.
Sentii qualcuno bussare con insistenza sulla porta. No, non poteva essere già arrivata e il postino era già passato, chi era?
Aprii lentamente la porta per controllare chi fosse ma non feci in tempo a riconoscere la persona che si mise davanti a me chiudendosi la porta dietro le spalle.
-Ciao Jos..- ma frenai subito il mio entusiasmo ricordando che la sera prima gli avevo dato buca
-Ciao un cazzo, Fine!- gridò adirato, anche se il suo tono e i suoi occhi non mi spaventavano più di tanto
-Senti Josh, mi dispiace ieri sera è che io ero...-
Si come cazzo gli dico "Scusa ero con Shade", mi maledii più volte
-Ero stanca- mormorai flebilmente abbassando il capo
Lui si avvicinò e io indietreggia fino a trovarmi con la schiena contro al muro -non raccontarmi cazzate- disse assottigliando gli occhi
-Ma io non..-
-Vi ho visti ieri notte, tu e quell'altro coglione- mi interruppe
Ecco, Fine solo tu sai fare figure di merda del genere
Abbassai di nuovo lo sguardo sulle mie All Star -mi dispiace..-
-Ah! Ti dispiace! Ma davvero?- ironizzò con fare aggressivo
-Si, davvero Josh, tu sei un bravissimo ragazzo e io non ti merito, quindi sarà meglio che provi..-
Non dirlo, non dirlo
-provi a cercarti una altra-
Rimase immobile qualche istante mentre sentivo i suoi denti digrignare, mi spinse con violenza contro al muro, facendomi uscire un piccolo grido di dolore
-Certo ma non prima di averlo fatto con te- disse sicuro mentre il suo sorriso dolce si tramutava in qualcosa di malvagio
Sgranai gli occhi. No, no e no!
-C-cosa? M-ma..-
-Tranquilla non sentirai dolore- cercò di "tranquillizzarmi" mentre mi sbottonava la camicetta
-Cosa?! NO, NO! Lasciami!!- gridai in preda al panico
Non potevo difendermi: i miei polsi erano bloccati e le mie gambe dal suo bacino
Il campanello suonò facendomi sorridere. Milky!. Prima che potessi anche solo muovere un muscolo lui si avvicinò al mio orecchio
-Chiunque sia ora tu gli dirai di non rompere il cazzo e che sei impegnata, chiaro?!-
-Non ci penso proprio- azzardai con un filo di paura
-Su, bambina non fare così, non vorrai che metta nei guai anche la tua amichetta- mi minacciò
Come avevo fatto a non accorgermi che Josh era così meschino? Non potevo permettere che Milky fosse coinvolta in tutto questo, ci tenevo troppo a lei
Andai verso la porta e mi sporsi piano
-Fine! Mi hai fatto preoccupare, sono più di dieci minuti che ti aspetto qui fuori-
Cambiò espressione quando mi vide un pò angosciata
-Che succede?-
-Niente Milky, solo che... non mi sento tanto bene e mi dispiace di averti chiamato per nulla e vorrei stare un pò da sola-
Lei tirò la bocca da un lato poco convinta -va bene- mormorò abbassando la testa
-Mi dispiace-
Mi rattristii anch'io nel vederla così giù
-Non ti preoccupare, sarà per un altra volta- mi sorrise e poi si diresse velocemente verso il cancello
Non ebbi il coraggio di voltarmi di nuovo verso l'interno della casa, troppa paura.
-Ma che brava la mia bambina che rispetta gli ordini-
Non mi mossi di un centimetro. Sentivo il cuore battere a mille dalla paura
Mi fece girare e mi baciò con violenza facendo entrare la sua lingua nella mia bocca
Lo spinsi via, anche se di poco -Non farlo mai più! Stammi lontano!- gridai con le lacrime che ormai scendevano copiose sul mio viso
-Sentimi tu! Lo decido io quando è finita, chiaro?!- sbraitò stringendo con forza i miei polsi doloranti
Mi tolse i vestiti lasciandomi solo con il mio intimo e mi fece sdraiare sul letto, mettendosi esattamente su di me
Continuai a piangere mentre mi baciava con insistenza e mi toccava dappertutto
Sapevo che quell'esperienza non me l'avrebbe più tolta nessuno dalla testa, traumatizzata era poco. La paura che provavo in quel momento non l'avrei mai provata neanche se mi fossi tuffata in mare aperto

Si addormentò dopo un ora e io ne approfittai

Milky Pov

Fine non si era mai comportata così, mi faceva stare in pensiero quella ragazza.
Sentii il cellulare fare due squilli, un messaggio
Milky devi aiutarmi, sono nei guai!! Fai presto!!
Il messaggio di Fine mi lasciò per un momento basita, sapevo che qualcosa non quadrava. Ma io che potevo fare?
Mi illuminai, presi di nuovo il cellulare e cominciai a digitare dei numeri
-Pronto?
-Pronto, Shade! Devi aiutarmi!-



Nota Autrice: Non so voi, ragazzi, ma io non vorrei essere al posto di Josh u.u
Quando Shade arriverà.. Ah come sono belle le storie intrecciate, non trovate?
Beh dopo che Shade lo avrà ammazzato noi potremmo bruciare i resti, che dite?
Ora vi saluto e aspetto le vostre recensioni

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** L'incubo è finito ***


Fine Pov

Misi velocemente il cellulare sul comodino sperando che non mi avesse vista
-Ehi amore, hai dormito bene?- chiese come se nulla fosse
Lo spinsi via mentre la rabbia mi penetrava anche le vene -IO NON SONO IL TUO AMORE! LASCIAMI IN PACE!-
Stavo per uscire dalla camera ma lui fu più veloce di me e mi bloccò ogni uscita
-Che cosa vuoi da me?- chiesi con voce flebile
-Tutto-
Lo disse con un tono talmente meschino che le lacrime mi uscirono da sole, mentre tremavo.
Potevo ancora sentire i lividi doloranti che mi aveva fatto sbattendomi contro i mobili per baciarmi
Perchè doveva succedere tutto a me?
Mentre mi torturavo mentalmente lui riprese a toccarmi in ogni parte del mio corpo, l'unica cosa che mi sollevava era avere ancora il mio intimo addosso
Entrò dentro la mia bocca con la lingua mentre io mi dimenavo, ma invano. Che potevo fare? Era alto il doppio di me e non avevo neanche un quarto della sua forza per contrastarlo

Sentii un rumore provenire dal salotto, probabilmente lo sentii anche lui visto che si staccò immediatamente
-Hai chiamato qualcuno?!- cominciò ad adirarsi
Feci un leggero cenno con la testa, poco credibile
-Hai chiamato la polizia?!- chiese di nuovo più arrabbiato
-Peggio- mi interruppe una voce quando fui sul punto di rispondere
Mi voltai e lì appoggiato al muro, c'era Shade. Il mio labbro tremante si tramutò in un sorriso di sollievo, l'incubo era finito.
Josh si staccò per fronteggiarlo
Schioccò la lingua mentre il suo sorriso aveva ancora la meglio -Bene, vorrà dire che prima ammazzerò te e poi mi scoperò Fine, così non avrà più nessuno da amare-
Josh si mosse per scagliargli un pugno, ma Shade non si mosse, assottigliò gli occhi e quando fu a un centimetro dal suo naso lo bloccò
-Non credo- constatò tranquillo
Avrei tanto voluto fermarli ma avevo paura. E in un certo senso il mio cervello era ancora molto scosso
Con velocità impressionante Shade gli assestò un pugno in viso facendolo indietreggiare, e senza aspettare lo colpii con una ginocchiata nello stomaco. Josh si accasciò a terra con il sangue che gli usciva dalla bocca

Sgranai gli occhi e decisi che dovevo fermarli. Poggiai una mano sulla spalla a Shade che si voltò immediatamente -Basta-
-BASTA?!- sbraitò lui scrollando la mia mano dalla sua spalla -ma ti rendi conto di quello che ti ha fatto o hai il prosciutto sugli occhi, Fine!-
-Certo che me ne rendo conto, ma se continui lo ucciderai!- mi opposi battendo il piede a terra
-Sarebbe il minimo!-
Solo in quel momento mi accorsi di quanto teneva a me, senza pensarci lo abbracciai, mentre lui teneva le mani indietro un pò imbambolato, per poi ricambiare
-Ho avuto paura- mi confessò
Mi staccai a guardarlo un pò stranita ma allo stesso tempo divertita -tu hai avuto paura?-
Annuii leggermente spostando gli occhi sulle sue scarpe
-Bene, perchè se tu hai avuto paura, io dovrei essere già morta per lo spavento!- ironizzai sorridente
-No, non potrei mai permettere che qualcuno tocchi la mia piccolina- mi sussurrò spostandomi la frangia
Abbassai lo sguardo tristemente -Shade, mi dispiace per quello che ti ho detto ieri notte, non era mia intenzione, volevo solo dimostrarti che potevo essere forte-
Lo vidi rabbuiarsi e fissarmi con uno sguardo di ghiaccio -mi ha fatto male quello che hai detto ieri-
Quella frase detta così da lui mi provocò un tuffo al cuore
-Ma sapevo che non era la verità- continuò alzandomi il mento per costringermi a guardarlo
Rimasi muta per qualche secondo -quindi mi hai perdonata?-
-Non sono mai stato arrabbiato con te-
Gli saltai di nuovo al collo mentre lui mi stringeva a sè

Dopo una decina di minuti arrivò anche Rein che appena vide Josh a terra si portò una mano sulla bocca -Ma c'è stata una guerra qui?!-
Gli presi le mani e gli sorrisi -ti racconto tutto dopo, ma non ti angosciare, chiaro?!-
Forse capii o forse no, sta di fatto che mi abbracciò, un pò troppo forte da farmi gemere dal dolore, mi aveva stretto proprio sul livido violaceo, senza che me ne accorgessi mi girò e vidi i suoi occhi inumidirsi
-F-Fine..- balbettò spaventata
Mi voltai verso Shade che guardava Josh, ancora svenuto, con odio e rabbia
-Non vi preoccupate- li tranquillizzai -sto bene-.



Nota Autrice: Premettendo che io ODIO la violenza. Però in questi casi ci voleva, poi è bello un capitolo un pò movimentato :)
Beh ora vi saluto, stasera mangio la pizza *-*
Ciao e al prossimo capitolo!!

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Il diario di Rein ***


Fine Pov

Passarono diversi mesi da quell'orribile giorno. I miei ricordi rimanevano ma Josh non si fece più vivo, per fortuna.
Avevo perfino avuto il posto di solista nel saggio di danza di Rein, e insieme avevamo superato il saggio con la fatica e il sudore di lunghi mesi di allenamento

Il campanello suonò.
-Fine! Puoi andare tu per favore?- mi chiese mamma
Aprii e davanti a me si mostrò un signore sulla cinquantina con i lunghi baffi arricciati e il capo pelato, aveva l'area di un ricco imprenditore o qualcosa di simile
-Salve- salutai timidamente -chi cerca?-
Lui guardò un per un istante il foglio e poi rialzò lo sguardo -la signorina Fine Sun è in casa?-
-Sono io!- squillai facendo un piccolo saltello su me stessa
-Buon giorno signorina, sono un docente della scuola di canto di New York, mi è stato ordinato di chiederle se le piacerebbe far parte della nostra scuola. Sappiamo che ha grandi capacità e noi vorremmo aiutarla a migliorare- disse con tono formale
New York voleva dire lasciare l'Italia, voleva dire lasciare tutti i miei amici, voleva dire lasciare Lui. Rimasi in sovrappensiero fino quando non arrivò anche mamma alla porta
-Salve- salutò
-Salve signora, lei deve essere la tutrice di Fine Sun-
-La madre- precisò stringendogli la mano
-Vorremmo che sua figlia si iscriva alla nostra scuola di canto, date le capacità-
-Beh, questa scelta spetta solo a Fine, non posso decidere per lei-
Il paffuto signore di tirò su gli occhiali con un dito e tossii
-Che vuoi fare tesoro?- mi chiese mamma posandomi una mano sulla spalla
-Io..ci devo pensare-
-Bene- si intromise il signore -ma deve fare alla svelta, le do solo due giorni, abbiamo molte richieste di iscrizione-
-Certo- disse mamma abbassando leggermente il capo in segno di saluto -le faremo sapere-

Quando se ne fu andato lanciai a mamma un occhiata disperata come per dire "che faccio?"
Lei mi sorrise e mi diede un simpatico buffetto sul naso -solo tu puoi decidere la tua vita, io ti condizionerei e basta-

Salii in camera e mi buttai sul letto pensierosa
-Allora- esordii facendo un schema immaginario -da una parte ho una carriera assicurata, dall'altra ho degli amici che mi vogliono bene, la mia famiglia e la persona che amo-
Mi bloccai come imbambolata per alcuni secondi
-Ma Shade non mi ama, quindi che rimango a fare? Sono stanca di soffrire, lui ama Rein, punto!-
Mi sedetti e chiesi consiglio al mio orsacchiotto di pezza
-Che faccio?- chiesi posando un orecchio vicino alla sua bocca
-Oh, quindi secondo te dovrei partire?! Lo penso anch'io, infondo che sto qui a fare? Certo mi dispiacerà per Milky, è una ragazza d'oro-
Ok, parlare con un orsetto di pezza non era una buona cosa per una ragazza di 15 anni, ma mia sorella non c'era che potevo fare?
Passai per il corridoio e incrociai la camera di Rein, con la porta aperta. Mi bloccai nel vedere foto di Shade attaccate dappertutto
-Ma è una fissa!- esclamai entrando
Però non potevo non dargli ragione: Non c'era una foto in cui Shade sia venuto male! Uff, sembrava un modello.
La mia attenzione fu attirata dalla foto al centro dell'armadio: Lui che teneva in braccio mia sorella mentre si baciavano
La gola mi si rinsecchii, sentivo di non avere più saliva. Strinsi i pugni fino a far penetrare le unghie nella pelle
Spostai il gomito e senza volerlo feci cadere un quadernino peloso che si semi-aprii, il diario di mia sorella!

Non resistetti nel leggerlo, volevo sapere se Shade l'amava davvero

Martedì 8 settembre.
Caro diario, sono ancora io, c'è un ragazzo a scuola che mi attira molto, mi fa battere tanto il cuore e non so se resisterò ancora. E' bellissimo non so se l'ho già scritto ma potrei scriverlo all'infinito


Sfogliai velocemente le altre pagine, quello non mi interessava, volevo sapere già il risvolto della storia
Dunque.. che giorno era quando si fidanzarono? Oh si!

Venerdì 25 novembre

Caro diario, io ho sempre pensato che il venerdì fosse un giorno sfortunato e invece è diventato il miglior giorno della settimana!! Shade mi ha baciato! Non mi sono trattenuta e gli ho confessato tutti i miei sentimenti e lui ha detto che potrebbe funzionare!! Per tutti i fidanzati del mondo! Sono fidanzata con Shade Moon!


-Beata te che puoi godertelo..- pensai tristemente sfogliando altre pagine

Sabato 18 Gennaio
Caro diario, mi sono accorta di una cosa che mi fa risalire dei dubbi. Forse è un pò bizzarro ma io non posso fare a meno di pensarci.
Oggi mentre studiavamo Shade sembrava molto turbato dopo aver visto mia sorella salire in camera con Josh. Poi ad un tratto è scattato come un fulmine in camera e quando sono arrivata ho visto Shade che bloccava Josh per la camicia.
Sembrava quasi geloso che Josh toccasse Fine..
Ma non può essere, chiunque con un pizzico di cervello noterebbe la differenza tra me e Fine! Insomma!


Stetti male nel leggere l'ultima frase, quasi scritta con odio e rancore
Sfogliai le pagine fino a pochi giorni fa

Lunedì 4 aprile
Caro diario, oggi è stata una giornata meravigliosa! L'ho trascorsa insieme al mio amore!
E ho trovato il coraggio di chiedergli una cosa fondamentale per me:
"Sei innamorato di Fine?"
Lo avevo visto un pò sovrappensiero alla pronuncia del suo nome ma poi mi ha risposto molto sinceramente, o almeno credo: "No, ho scelto te Rein, non tua sorella, mi sta molto simpatica, ma non è più che una semplice amica"


Chiusi subito il diario mentre qualche goccia era riuscita a trapassare i fogli bianchi sbiadendo qualche parola
Una semplice amica
E' chiaro, mi ha preso in giro, tutto il tempo.
Scesi le scale fino al penultimo gradino e mi sporsi verso la cucina
-Mamma! Ho deciso, partirò per New York!-



Nota Autrice: Prima di tutto vorrei ringraziare con un Grazie speciale "blacklory92" che mi ha dedicato un capitolo della sua meravigliosa storia "Il mio inizio sei tu" Grazie di cuore!
Poi vorrei chiedervi una cosa: secondo voi sono troppo ripetitiva? Cioè.. sempre soffrire soffrire e soffrire? Se lo sono ditemelo ok?
Ora vi saluto e vi auguro buona lettura per i prossimi capitoli
Adios!

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Una partenza rimandata ***


Fine Pov

Erano passati due giorni, e la mia partenza era sempre più vicina. Quello stesso pomeriggio avrei preso l'areo per New York
Mentre facevo le valigie mia sorella entrò in camera e mi guardo con compassione
-Mi mancherai- disse abbracciandomi
-Anche tu-
-Rein- la richiamai staccandomi -fammi una favore, non dire niente a nessuno, soprattutto ai nostri amici-
-Ma così non potranno salutarti- si oppose un pò dispiaciuta
-Credimi, è meglio così-

Continuai le valigie mentre pensavo a come l'avrebbe presa Milky nel sentire che ero partita senza nemmeno salutarla.
Mi si formò un groppo in gola e quel pensiero mi continuava a tormentare
-So che me ne pentirò- pensai mentre digitavo il suo numero al cellulare
-Pronto?-
Deglutii nel sentire la sua voce -M-milky?-
-Ciao Fine! Che succede? Ti sento turbata-
-Ehm- tossii -si, volevo solo informarti che oggi parto per New York-
Non sentii più niente per alcuni secondi
-Milky? Ci sei?-
-M-ma perchè?-
-Beh, ho bisogno di allontanarmi da questa situazione e questa è una grande possibilità per me, mi capisci non è vero?- chiesi sul punto di mettermi a piangere
-S-si, non so che dire.. Mi mancherai tantissimo-
Sorrisi -anche tu, ma ti penserò sempre-
Stavo per riattaccare ma mi bloccai -Oh, Milky! Aspetta! Ti prego, non farne parola con nessuno, soprattutto con Shade-
-Va bene-

Io, seduta sul sedile posteriore con mia sorella, e papà che guidava con mamma difianco.
Scrutai ogni centimetro di quella meravigliosa città chiamata Milano.
Rein mi poggiò una mano sul ginocchio e io mi voltai sforzandomi di sorriderle
Stavo facendo la cosa giusta?

Shade Pov

Quando rientrai a casa dagli allenamenti vidi mia sorella sul divano con lo sguardo spento, e con qualche lacrime che ogni tanto riusciva a uscirle dagli occhi
Mi avvicinai e lei si alzò di scatto asciugandosi le lacrime con una velocità impressionante. Ma ormai io avevo visto tutto
-Che succede?- le chiesi carezzandogli la fronte
-Non-non posso dirtelo-
E di nuovo scoppiò a piangere
-Centro io. Quindi ora me lo dici- le ordinai deciso. Avevo capito che in qualche modo c'ero dentro, sennò me lo avrebbe subito detto
-No-
Che testona
-Milky, cazzo! Voglio saperlo!- poi mi bloccai -è successo qualcosa a Fine?-
La vidi annuire leggermente
-Che gli è successo?!- gridai scuotendola per le spalle
-Niente, solo che sta per partire per New York, e noi non la rivedremo più. NON LA RIVEDREMO PIU' SHADE!- sputò tutte queste parole che mi lasciarono imbambolato per una bella manciata di minuti
-C-cosa? Ma come?-
-E' colpa tua, se non l'avessi ferita così tanto lei ora sarebbe qui- mi interruppe guardandomi fredda
Senza aspettare un secondo di più uscii di casa, presi la moto e mi diressi verso l'aereoporto.

Fine Pov

Cominciai a intravedere qualche aereo e lo stomaco mi si chiuse all'improvviso
Mamma mi passò un braccio dietro, fino ad arrivare alla spalle e mi aiutò ad andare avanti
A New York sarei rimasta da sola, niente amici, niente genitori. Solo con la compagnia di zia Carla, che si era offerta di ospitarmi a casa sua
Ma che ci facevo io in una città grande come New York?
L'addetto al controllo fece passare le valigie per lo scanner, senza che me ne accorgessi
Fortuna che c'era la mia famiglia accanto a me, altrimenti sarei già finita sull'aereo che portava in India!

Ed eccoci qui. Nel piazzale degli aerei. Quello bianco e blu era il mio

-Fine!- gridò una voce a me troppo famigliare
Mi voltai e lo vidi là, correre verso di me con il fiatone e le guance arrossate forse per il troppo correre
No, non voglio parlagli, non voglio sentirlo.
Un amica
Affrettai il passo superando i miei genitori e Rein e dirigendomi verso il primo scalino. Che, ahimè, non toccai perchè la sua mano era arrivata al mio polso bloccandomi
-Lasciami!!- urlai attirando l'attenzione di qualche passeggero
-Non ci penso neanche!- si oppose facendomi girare verso di lui -ora io e te parleremo!-



Nota Autrice: Hey! Come state? Dai un pò la tosse a me è passata
Comunque.. vi è piaciuto questo capitolo? Fatemelo sapere, miraccomando!
Un bacio e buona lettura per i prossimi capitoli!!

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Il finale di una bella favola ***


Fine Pov

Mi trascinò in un angolo sotto gli sguardi stupiti dei miei famigliari
-Muoviti- lo liquidai fredda -ho il volo all..-
-Perchè non mi hai detto che saresti partita?- mi interruppe concentrando il suo sguardo nei mie occhi
-Tranquillo, mia sorella rimane qui-
-Non me ne frega un cazzo di tua sorella!- sbottò arrabbiato -io voglio sapere perchè parti TU!-
Indietreggia per un momento ma non mi lasciai intimorire, se c'era una arrabbiata in quella situazione, beh, quella era proprio io!
-E a te cosa importa?!-
-Mi importa eccome noi..-
-Non c'è un noi- lo interruppi -venire qui è stato un errore, conoscerti è stato un errore, tutto questo è stato un errore-
Mi prese per le spalle stringole forte mentre il suo sguardo mi penetrava come una lama tagliente nel cuore
-No! Tutto questo è stato un errore perchè noi lo abbiamo voluto!-
Inclinai la testa per guardarlo meglio -Shade, noi non siamo fidanzati, dannazione! Perchè devo darti delle spiegazioni, perchè fai il geloso, il protettivo quando per te sono solo una semplice amica?- cercai di mantenere il mio autocontrollo mentre sentivo gli occhi pizzicarmi a quella frase
Tolse la presa e cominciò a girare nervoso con la mano nei capelli. Poi si fermò per guardarmi intensamente -d'accordo- esordii -vuoi conoscermi? Bene. Mi chiamo Shade Moon, fratello di Milky Moon e figlio di Maria e Charlie Moon. Questa è la mia città natale. Da piccolo ho assistito alla morte di mio padre che mi scosse molto, da lì i miei sentimenti si sono congelati, sfogavo la mia rabbia nel Boxe e nel calcio- si bloccò per riprendere fiato mentre io lo guardavo ancora basita -usavo le ragazze per il mio divertimento personale- poi sospirò -compresa Rein. Poi sei arrivata tu, quasi tutte le ragazze cadevano ai miei piedi. Ma tu no. Ti ho vista così trasparente, sincera, ingenua. E all'inizio ho pensato di "giocare con te" poi piano piano sei tu che hai "giocato con me". Ogni mio pensiero dipendeva da te, ogni mia mossa dipendeva da te. Stavi diventando la mia droga preferita, sarei sicuramente impazzito. Così ho cercato aiuto in Rein. Come un cretino ho pensato che ti avrei dimenticato, ma non fu così-
Sussultai quando si fermò e alzò lo sguardo su di me
-Ti desideravo ogni giorno di più. Eri al centro dei miei pensieri, dei miei sogni. Mi hai condizionato Fine- continuò -in poche parole... Ti amo. Sono perdutamente innamorato di te-
Lui alzò gli occhi mentre il mio sorriso si portò fino alle orecchie e le lacrime continuavano a scendere. Ridevo, ridevo dalla gioia, dalla felicità. Avrei voluto gridarlo ai quattro venti
-Ma ci voleva tutto questo per fartelo capire?-
Mi guardò sorridente poi il suo sguardo si posò sulla mia bocca. E in men che non si dica unimmo le nostre labbra, in un bacio pieno d'amore e sentimento
Forse troppo impegnati per accorgerci che Rein stava assistendo alla scena
Mi staccai immediatamente -R-rein, posso spiegarti-
Lei alzò la mano destra e chiuse gli occhi -non ce ne sarà bisogno-
Cercai aiuto in Shade che alzò le spalle pure lui
-Lo sapevo, anzi lo immaginavo-
-Tu sapevi tutto e non hai detto niente?- chiesi stupita
-Si, ma come si dice, l'amore rende stupidi. Stavo con un ragazzo che non mi amava. Ma qualcosa, in un certo senso avevo capito, da come ti guardava, da come si ingelosiva quando eri con altri ragazzi. Tutto, e me ne dispiace perchè sono stata a guardare mentre voi due soffrivate- abbassò la testa come dispiaciuta
Shade si avvicinò -Rein, nessuno ha colpa di questo. Anzi mi scuso per come mi sono comportato, ma tu Rein meriti una persona che ti ami sul serio-
Lei ci sorrise e poi si rivolse a me -Fine, come posso chiedere scusa a te?-
Istintivamente le saltai al collo abbracciandola forte -ti voglio bene, sorellina-
Lei ricambiò -anch'io-

Il viaggio fu annullato. La mia vita proseguiva insieme alla mia famiglia, ai miei amici e al mio amore. Eh si, eravamo solo io, lui e il mondo.





Capitolo Extra (due mesi dopo)

-Dove mi stai portando?- chiesi a Shade mentre mi trascinava come un cane al guinzaglio
-Se te lo dico mi faresti cambiare rotta-
Sbuffai mentre sentivo qualche brusio di sottofondo. A-a scuola? Ma che aveva in mente?
-Ok, apri gli occhi- esordii trattenendomi la mano
Quando li aprii mi ritrovai davanti al velo d'acqua dove avevo quasi rischiato di annegare, il mio sguardo di rabbuiò
-Shade, che ci facciamo qui?- chiesi cambiando tono
-Semplice- rispose sbottonandosi la camicia -ti insegno a nuotare-
-COSA?! Io non ci penso nemmeno a entrare lì dentro!- mi opposi battendo il piede a terra come una bambina
-Si, invece. Forza. Togliti i vestiti-
-Ma potrei annegare! Non so nuotare!-
-Ehi- mi chiamò alzandomi il mento -ci sono io-
Si aveva ragione, non mi avrebbe mai lasciata annegare
-Ok- dissi spostando lo sguardo altrove -ma entra prima tu-
Lui entrò con un tuffo mentre io mi inginocchiai sul bordo e constatando la temperatura. Cazzo era gelida.
Alzai di poco lo sguardo e non vidi più Shade. Oh, no! E se fosse annegato! Che faccio?!
Troppo impegnata su questi pensieri non mi accorsi che una mano sbucata da sott'acqua mi stava trascinando al suo interno
Agitai le braccia e le gambe metre ripassavo il momento vissuto mesi fa. Ma questa volta non entrò molta acqua perchè le sue braccia forti mi circondarono la vita facendo poggiare la mia schiena sul suo petto.
Gli diedi una gomitata violenta -sei un coglione!-
Lui rise -ma sai che quando ti agiti sei carinissima!-
-Ah, mentre io rischiavo un infarto tu te la ridevi per i miei modi di "nuotare"- sbottai a dir poco adirata -la prossima volta chiamerò mia sorella! Lei si che mi aiuterebbe!-
Lui riflettè un momento -mi sa che tua sorella è uscita con Bright-
-Bene, allora chiamerò la polizia, gli assistenti sociali, e i bagnini!-
Lo sentivo ridere mentre mi lasciava qualche bacio sul collo e sulla spalla
-Allora, mio istruttore, questa lezione di nuoto? Quando avremo finito voglio essere come Federica Pellegrini!-
-Ma a me piaci già così come sei-
-Cretino! Intendo nel nuotare!-
Mi fece mettere a pancia in giù mentre le sue mani arrivanano al mio ventre -che fai?- chiesi
-Mi sembra che per imparare a nuotare prima bisogna imparare a stare a galla- rise divertito con l'aria di chi mi stava prendendo in giro
-Mh, ok, quando avremo finito rimpiangerai di avermi preso in giro-
-Oh, sto morendo di paura- ironizzò facendomi segno di continuare a battere i piedi

Eh, si. Questa era la nostra felicità. E ora nessuno poteva più rovinarla.

Fine



Nota Autrice: E... FINITA LA STORIA!! Come vi è sembrata? Sinceri eh!
Ho una bellissima idea per la prossima storia. Sempre una RedMoon, ovviamente! Sono fedelissima a questa meravigliosa coppia *-*
Ma ora vi saluto. Domani comincerò la nuova storia, che spero possa essere all'altezza di questa!! Ciao :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=932293