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di galloncina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ma tu mi ami? ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni ***
Capitolo 3: *** Spaesate ***
Capitolo 4: *** Rachel ***
Capitolo 5: *** Incontri ***
Capitolo 6: *** Scappare ***
Capitolo 7: *** Dolore ***
Capitolo 8: *** Visite inaspettate ***
Capitolo 9: *** Solo amiche? ***
Capitolo 10: *** Santana Lopez ***



Capitolo 1
*** ma tu mi ami? ***


 
 
"Ma tu mi ami?" 
 
Quattro parole, nessuna firma, solo un foglio bianco e una domanda. 
 
Non scrivevi mai il tuo nome alla fine di quei messaggi.
 
Strano no? 
 
Alla gente di solito piace lasciare un segno, un indizio, un qualcosa per dire "ecco sono io, ricordati di me".
 
Tu invece no. 
 
Perchè non l'hai mai fatto? 
 
E' crudele non trovi? 
 
Mi rimangono solo fogli con frasi scritte a caso,senza una firma. 
 
Come posso ricordarmi di te se non so neanche chi sei? 
 
Mi chiedi se ti amo, come lo so? 
 
Ti amo? 
 
Non lo so, non ti conosco.
 
La donna che dice di essere mia madre non sa chi sei. 
 
Mi sa che non dovevamo avere un buon rapporto, prima di questo incidente. 
 
Pensa che non sapeva neanche che fossi a Lima. 
 
Le chiedo spesso di te, le chiedo chi sei, ma lei mi guarda con sguardo rassegnato e dice che non lo sa. 
 
Dice di averne trovati centinaia di messaggi nel mio appartamento, me li ha portati tutti sai magari avrei ricordato. 
 
...
 
...
 
...
 
 
Dove sei? 
 
Perchè non mi cerchi? 
 
Non riesco a smettere di pensare a te, solo che è tremendo, perchè non ricordo più niente e mi sembra di pensare a qualcosa che non esiste. 
 
Ma tu esisti? 
 
"Ma tu mi ami?" rileggo la frase. 
 
Ti amo? 
 
Si, ti amo. 
 
Non so chi sei, ma ti amo. 

Sono tornata :D dopo parecchio tempo direi xD 
Premetto che non so quanto tempo impieherò per aggiornare perchè la mia vita è parecchio incasinata in questo periodo, vabbè sorvoliamo. 
Buona serata a tutti, a presto ;)
Un bacio!

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Capitolo 2
*** Rivelazioni ***


 
Dio che mal di testa, da quanto sono sveglia?
 
Che giorno è?
 
Non riesco neppure ad aprire gli occhi, la testa mi continua a pulsare. 
 
E' come se fosse calata la nebbia sul mio mondo, non ricordo niente e quando dico "niente" vuol dire proprio niente, 
 
sta diventando insopportabile.
 
Qualcuno bussa, e subito entra una donna dai lunghi capelli biondi sulla cinquantina accompagnata da un'infermiera. 
 
"Mamma" dico debolmente 
 
Mi guarda come se fossi una malata terminale, e poi si rivolge all'infermiera "come sta?" 
 
"sembra non ricordare niente" rispose guardandomi con lo stesso sguardo sconsolato di mia madre. 
 
Che diavolo hanno tutte e due? 
 
Ho forse qualche strana malattia di cui non sono a conoscenza?
 
"Quinn, tesoro" dice guardandomi negli occchi" io sono tua Ma-dre"
 
"mamma, ho perso la memoria, ma non sono idiota" rispondo seccata " è da una settimana che mi ripeti la stessa cosa"
 
"vede è come parlare con una pazza" dice rivolta alla donna. 
 
"non è pazza signora, ha solo avuto un brutto incidente" 
 
"di cui non ricorda assolutamente niente" aggiunge mia madre, ormai in preda ad una crisi di nervi.
 
"ho battuto la testa su un marciapiede, mamma! me l'hai ripetuto un miliardo di volte" rispondo esausta. 
 
"perchè a me?" dice alzandosi di colpo in piedi e prendendosi la testa tra le mani " perchè alla mia povera bambina?"
 
Guardo l'infermiera in cerca di qualche aiuto.
 
"signora non è dramma" cerca di spiegare la donna " in fonda sarebbe potuto andare peggio non trova?" 
 
"peggio? quanto peggio? lei non si rende conto! è tutto un disastro!" Ribatte prendendo il cellulare dalla borsa. 
 
"potrebbe migliorare con il tempo, o potrebbe addirittura ritornarle la memoria, non c'è bisogno di allamarsi" cerca di spiegare l'infermiera 
 
"come farò a spiegare a Jenny questa storia? lei non sa assolutamente nulla del tuo incidente, e in più si trova in Europa" 
 
"chi è Jenny?" chiedo non capendo.
 
"come chi è Jenny?" risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo. "E' la tua ragazza, santo cielo!" 
 
"Quinn" mia madre mi prende per le spalle. "è normale che tu vada nel panico, ma è tutto vero" Mi guarda dritta negli occhi" Hai dimenticato la tua vita 
 
Quinn, dimenticato, ma vedrai che Jenny ti farà ricordare tutto." 
 
Ho voglia di piangere, non capisco più niente, sono frastornata...
 
"Rachel..." sussurro. 
 
Mia madre mi guarda stupita "come hai detto cara?" 

Se ci sono errori scusate ma non ho riletto perchè sono di corsa! 
Alla prossima, un bacio! :)

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Capitolo 3
*** Spaesate ***


 
 
Rachel...Rachel...Rachel...Rachel...
 
Chi diavolo sei? 
 
Si può sapere perchè non ricordo minimamente niente della mia fidanzata e invece ricordo il tuo nome? 
 
Ho letto ogni pagina della mia agenda, controllato ogni nome sulla rubrica , ma niente, nessuna "Rachel".
 
Tutto questo non è normale.
 
Deve esserci qualcosa di te da qualche parte, non puoi esistere solo nella mia testa. 
 
"Ancora niente?"  si intromette l'infermiera. 
 
Faccio segno di no con la testa e riprendo a frugare nella borsa. 
 
Devo trovare il cellulare, almeno li deve esserci qualcosa, una foto, un messaggio, qualcosa che dica che non sono completamente pazza.
 
Lo trovo in fondo alla borsa, sommerso da fogli di ogni genere. Nessuna chiamata, nessun messaggio. 
 
Non è possibile.
 
Ormai in preda al panico apro la casella dei messaggi. 
 
L'ultimo messaggio risale a due sere fa : "Io sono sempre qui, ricordalo. B."
 
Chi è B? 
 
Dio che disastro. 
 
Quando la porta si apre, mi irrigidisco di colpo, convinta di trovarmi di fronte Rachel, o "B" oppure la mia fidanzata, invece è 
 
ancora mia madre.
 
"non hai idea del traffico che ho trovato per arrivare fin qui!" dice lasciandosi cadere sulla sedia vicino al letto. 
 
"mamma, ho perso la memoria" la interrompo " non mi ricordo niente della mia vita, potresti smetterla di urlare? Ho la testa che mi 
 
scoppia" 
 
Il suo sguardo incrocia il mio " ah già! me ne dimentico in continuazione, scusa cara" 
 
"Hai chiamato jenny?" chiede indicando il cellulare che tenevo in mano. 
 
"no in realtà stavo cercando notizie su una persona" rispondo evasiva.
 
"che persona?" 
 
La guardo e noto che forse per la prima volta da quando mi sono svegliata sembra essere realmente interessata alle mie parole.
 
"Rachel" rispondo.
 
Mia madre sembra stupita dalla risposta "Rachel?" chiede come se avessi detto qualcosa di completamente assurdo.
 
"la conosci?" 
 
"c'è forse qualcuno che non la conosce?" dice infilandosi il giubotto. 
 
"In che senso?"
 
"nel senso che tutti la conoscono" risponde mia madre ormai completamente disenteressata al discorso. 
 
"mamma" ispiro profondamente, sforzandomi di non perdere la calma " ti rendi conto che ho perso la memoria? e che non ricordo più niente
 
della mia vita? il fatto che tutti sappiano chi è non include me!" 
 
"tesoro, stai calma!" sbuffa " be' con tutti non intendevo tutti tutti, ma sai tutti quelli di Lima sanno chi è, e anche tu. Insomma eravate compagne di 
 
liceo, poi lei è andata a vivere a New york e..." 
 
"E?" chiedo spazientita.
 
"Senti Quinn, non ne ho idea, per quanto ne so l'ultima volta che l'hai vista è stato l'ultimo giorno del liceo." 
 
"ne sei sicura mamma?" 
 
"sicurissima" risponde. 
 
E' impossibile, non mi ricorderei ancora di te se ti avessi visto l'ultima volta anni fa. 
 
Chi sei Rachel?
 
...
 
...
 
...
 
...
 
Giuro che questa volta è la fine, dove sei finita Quinn Fabray? 
 
Ricontrollo per l'ennesima volta di avere mandato il messaggio "Io sono sempre qui,ricordalo. B." 
 
"B"...che cosa assurda firmare un messaggio con una semplice "B", questa è l'ennesima prova che farei qualsiasi cosa per te. 
 
Metto via il telefono, mi passo le dita tra i capelli e lancio un'occhiata all'orologio appeso al muro. 
 
Non manca molto...Ce la farò, mi ripeto per la centesima volta.
 
Non ho paura...è solo che...se non fossi all'altezza? Ho già perso troppe audizioni, questa è quasi la mia ultima speranza. 
 
Avrei avuto bisogno di te questa mattina, avresti dovuto dirmi che sarebbe andato tutto bene e invece sei sparita...
 
Dove sei Quinn?
 
"Rachel Berry?" Una voce mi riporta alla realtà. 
 
Tocca a me, si va in scena. 

Devo dire che non sono per niente soddisfatta del capitolo...mmm vabbè dai vedremo. 
Molto probabilmete nel prossimo capitolo parlerò soprattuttodi Rachel :)
Grazie per le recensioni un bacio! :D

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Capitolo 4
*** Rachel ***


 
"Sono a casaaa!"
 
"vieni o ti perderai il finale!" 
 
"scommetto che finisce sempre nello stesso modo" dico lasciandomi cadere sul divano.
 
"cioccolata?" 
 
"grazie kurt" rispondo prendendo la tazza. 
 
"Com'è andata l'audizione? 
 
"mi hanno presa" 
 
"Eh come mai non ti vedo saltare da tutti le parti e invocare il nome di Barbra in stile Rachel berry?" 
 
"Mi  hanno rubato il cellulare" 
 
"chi?" chiede kurt molto più interessato al finale del film che al mio enorme problema.
 
"se lo sapessi secondo te starei qui a parlare con te?" 
 
Non mi sono mai sentita così persa e spaventata, il cellulare è tutto per me. 
 
E se quelli del teatro chiamassero per fissare le prove? 
 
L'angoscia mi assale improvvisamente appena ricordo il messaggio "oh mio dio Quinn!" 
 
"cosa c'entra Quinn?" chiede minaccioso Kurt 
 
Mi sento male, ho perso l'unica cosa al mondo che non dovevo assolutamente perdere. 
 
E se cercasse di chiamarmi? Di mandarmi un messaggio? 
 
Quello stupido telefono era l'unica cosa che mi teneva ancora in contatto con lei, e io ovviamente me lo sono fatto rubare!
 
"Rachel Berry! ti ho fatto una domanda! cosa c'entra Quinn in tutto questo?" 
 
"Niente, dicevo per dire non ti preoccupare" rispondo evasiva cercando di alzarmi. 
 
"dove credi di andare?" dice afferrandomi una mano e constringendomi a sedermi. "Dimmi che non è vero Rach" 
 
"Non so di cosa tu stia parlando kurt".
 
Calmati, andrà tutto bene, continua così e non avrà il minimo sospetto. 
 
"Oh mio Dio!" esclama prendendosi la testa tra le mani " Non posso crederci! Non ancora Quinn!"
 
"Kurt non mi sembra il caso di fare queste scenate, non è mica morto nessu.." cerco di dire prima di essere interrotta dalla furia del mio 
 
migliore amico.
 
"Taci Berry! Sai benissimo come andrà a finire questa storia, finirà esattamente come tutte le altre volte, lei ti lascerà e tu rimarrai come dire,
 
fregata!
 
" Pensi che non lo sappia?So benissimo come finirà Kurt, lo so! Ogni volta mi ripeti le stesse cose e io puntualmente non ti ascolto. 
 
Ogni volta spero che possa finire finalmente nel modo giusto, e invece mi ritrovo sempre qui,su questo divano, a piangere con te che mi consoli 
 
guardando Funny girl. 
 
Lo so Kurt, so che finirà esattamente come le altre volte, ma per una volta vorrei che tu mi dicessi che andrà tutto bene, perchè io 
 
la amo e non posso farci niente".
 
"oh Berry, fatti abbracciare" 
 
"sono una tale idiota Kurt" mi abbraccia, e io mi aggrappo a lui cercando di non piangere.  
 
"Sei solo innamorata Berry, cosa che si avvicina molto all'essere completamente idioti" dice ridendo. 
 
Non posso fare a meno di sorridere nonostante la mia vita stia andando completamente a rotoli.
 

Un grazie per le recensioni e per tutti quelli che seguono :) 
Alla prossima, un bacio!

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Capitolo 5
*** Incontri ***


 
 
 
E' una situazione un po' surreale, in questo momento dovrei essere a Broadway alle prove del musical e invece eccomi qui, nel posto 
 
più sperduto del mondo, Lima. 
 
Mio padre, Hiram, mi aveva chiamato nel bel mezzo della notte per una stupida appendicite e visto che Leroy era via per lavoro, avevo dovuto 
 
prendere il primo volo e andare da lui. 
 
Credo che sia abbastanza assurdo, perchè molto probabilmente al mio arrivo sarò già tutto risulto ma d'altra parte non potevo piantare in asso il mio papà. 
 
Mentre salgo sul taxi per andare all'ospedale chiamo Kurt "Ciao Rachel!" la linea è disturbatissima. 
 
"dove diavolo sei?"
 
" sono a casa, dove vuoi che sia? sono le sei del mattino Rach" 
 
"questo telefono non funziona, non si sente niente!" Kurt mi aveva regalato un nuovo cellulare dopo che le mie speranze di ritrovare il mio erano praticamente 
 
svanite. 
 
"non è il telefono, ma il posto sperduto in cui sei" ribatte
 
"non me lo ricordare...odio questo posto" 
 
Il telefono tace all'immprovviso, fantastico è caduta la linea. 
 
Benevenuta a Lima Rachel! 
 
...
 
...
 
... 
 
Mentre attraverso l'atrio cerco di sembrare rilassata, ma in realtà sono sempre più agitata. 
 
L'ospedale sembra deserto, infatti vago per circa dieci minuti prima di trovare un' infermiera a cui chiedo la stanza di mio padre. 
 
Sono nervosa, forse per il fatto di trovarmi a Lima dopo così tanti anni, per non parlare del fatto che la mia vita privata sta andando completamente a rotoli. 
 
Quinn infatti è sparita nel nulla, ma potrebbe anche avermi scritto per quanto ne so.
 
Piccolo particolare...non lo saprò mai perchè il mio cellulare è sparito nel nulla.
 
L'infermiera ha detto che la stanza di mio padre è al secondo piano, prenderò l'ascensore, non sono dell'umore adatto per fare le scale. 
 
"salve" una donna dai capelli neri entra in ascesore.
 
"piano?" chiedo distrattamente.  
 
"secondo grazie" 
 
Cerco di osservarla senza farmi notare, ha qualcosa di famigliare, molto probabilmete devo averla incontrata da qualche parte anni fa. 
 
"Lei è di qui?" domando senza pensarci 
 
La donna corruga la fronte con aria perplessa " già proprio così, e lei invece?" 
 
"Una volta si, ora non più, per caso l'ho già vista da qualche parte?" 
 
Rachel che cosa stai facendo? Ti prenderà per pazza. 
 
"in che senso scusi?" la donna alza lo sguardo che fino a poco prima era intento a fissare il blackberry. 
 
"Noi due ci siamo già incontrare, vero?" chiedo sulla difensiva.
 
Si volta e mi guarda per qualche secondo che mi sembra un'eternità poi finalmente risponde "non credo proprio, deve confondersi con qualcun'altro." 
 
Le porte dell'ascensore si aprono e la donna esce di corsa.
 
...
 
...
 
...
 
Magari me lo sono solo immaginato ma la sua voce aveva qualcosa di strano come se sapesse qualcosa che io non so. 
 
La stanza di mio padre deve essere qui da qualche parte, mi guardo intorno in cerca di qualche indizio,ma ad un certo punto mi blocco paralizzata. 
 
Non può essere, mi avvicino sempre di più, i tuoi occhi incrociano i miei, e per un attimo rimaniamo entrambe in silenzio.
 
Sembri preoccupata, hai paura. 
 
Paura di me?
 
Mi fermo di colpo al pensiero che sia io la causa della tua paura. 
 
E' come se non ti ricordassi di me, lo vedo dai tuoi occhi. 
 
"Quinn" sussuro "cosa ci fai qui?" 
 
Mi guardi e poi capisco tutto...i tuoi silenzi, il telefono staccato...mi basta una frase per capire che non sei più tu. 
 
"chi sei? " mi chiedi. 

Scusate per il ritardo ma con la scuola e il resto è tutto un po' un casino! 
Alla prossima :)

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Capitolo 6
*** Scappare ***


 
 
"Ci conosciamo?" 
 
"Non ti ricordi di me?" dico entrando nella stanza. 
 
Scuoti la testa.
 
Non ti ricordavo così, sei magra, troppo magra. 
 
"cosa ti è successo?" 
 
"un incedente, o almeno così dicono, io non ricordo nulla" rispondi distogliendo lo sguardo. 
 
"deve essere tremendo"
 
Ti volti e mi guardi negli occhi, questa volta sono io  distogliere lo sguardo. 
 
"Io ti ho già incontrata vero?" 
 
"si" 
 
"siamo amiche?" chiedi speranzosa 
 
"lo eravamo,tempo fa" 
 
"abbiamo litigato?" 
 
"direi di si" 
 
"perchè?" 
 
"hai un carattere difficile Quinn" dico ridendo 
 
Cerco di essere naturale,ma tra noi si sta svillupando una specie di elettricità. 
 
"litighiamo spesso?" 
 
"praticamente ogni giorno" rispondo senza pensare. 
 
"perchè sei qui?" 
 
"mio padre" 
 
"mi dispiace, è grave?" 
 
"no, niente di importante." dico incamminandomi verso la porta. 
 
....
 
....
 
....
 
....
 
Te ne stai andando, e sento che non posso permetterlo. 
 
"Aspetta!" urlo, e tu ti volti.
 
Stupido cervello, ricorda! 
 
Ne ho abbastanza di tutto questo, dell'amnesia e di quelli che dicono di saperne più di me sulla mia vita. 
 
"Ho ascoltato canzoni che so di aver sentito, ho guardato film che so di aver visto, ho incontrato gente, visto fotografie...e non è
 
servito assolutamente a niente. Non provano niente...ma ora sento di sentire qualcosa, perciò ora mi dirai chi sei." 
 
I tuoi occhi scuri mi guardano, come se sapessero tutto ma non lo volessero dire. 
 
"Vuoi sapere chi sono?" 
 
Faccio si con la testa. 
 
Mi guardi per un minuto che sembra un'eternità e finalmente poi rispondi.  
 
"Sono la ragazza che al liceo prendevi in giro in continuazione , sono la ragazza che hai incolpato di averti portato via 
 
Finn, sono la ragazza che hai offeso e umiliato per anni, sono la ragazza che hai baciato dopo aver vinto le nazionali dell'utlimo anno e sono anche quella 
 
ragazza di cui eri innamorata, sono Rachel Berry." 
 
...
 
...
 
...
 
Vattene, corri, vai via. 
 
Non posso. 
 
Non puoi restare Rachel, lo sai. 
 
Non posso andarmene.
 
Non è più la tua città, e lei non è più la tua Quinn. 
 
Lei sarà sempre la mia Quinn. 
 
Lasciala, salvati da tutto questo. 
 
Non posso salvarmi, io devo salvare lei. 
 
Non ora, non più! Corri e non voltarti. 
 
Mi volto, corro e non mi volto.
 
Addio Quinn.
 

Dopo due settimane finalmente sono riuscita ad aggiornare xD scusate ma ero impegnata nell'ardua impresa di prendere un 6 in matematica! ( missione compiuta) :D

Non so quando riuscirò ad aggiornare perchè sono presa da tantissime cose in questo periodo, e alla sera ( quando di solito scrivo) sono talmente stanca che è già tanto se riesco 

ad arrivare al letto per dormire! 

Coooomque  grazie per chi segue, alla prossima! 

Un bacio ! :)

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Capitolo 7
*** Dolore ***


 
- Lima -
 
E' da quando sei andata via che continuo a pensarti, non riesco a smettere, e questo mi fa diventare matta. 
 
Quando mi sono svegliata, dopo l'incidente, non riuscivo a pensare a niente se non al fatto che non sapevo perchè fossi ancora viva. 
 
Perchè dovevo essere viva, se non potevo neanche ricordare il mio nome? 
 
La cosa più brutta è svegliarmi ogni mattina, guardarmi allo specchio e vedere una ragazza che non conosco fissarmi con i miei stessi occhi 
 
smarriti, con i miei capelli biondi, con i miei vestiti addosso...ma io non sono lei. 
 
Non riesco a ricordarmi di essere stata lei...ma lo sono mai stata? 
 
Tutto questo è un'agonia...
 
Dove sono?
 
Chi sono?
 
Cos' è successo? 
 
Quando?
 
Dove?
 
Come?
 
Perché? 
 
E l'unica risposta che so darmi è questa : "Non lo so". 
 
Non lo so, già io non so niente, e nessuno sembra volermi aiutare  a ricordare. 
 
Non riesco a capire, non riesco a capire più niente e poi ogni singolo momento è scandito da quel maledetto dolore lancinante che non mi fa dormire la notte.
 
Quel dolore che provo da quando tu te ne sei andata via, Rachel. 
 
Spero che anche tu riesca a sentirlo, vorrebbe dire che stai soffrendo anche tu.
 
Sei scappata quel giorno, avevi paura come io ne ho adesso sdraiata su questo letto, metre ascolto la pioggia che cade in un mondo che non mi appartiene. 
 
Prego ogni mattina perché le giornate passino in fretta. 
 
Dove sei? 
 
Con chi sei? 
 
Cosa fai? 
 
Come stai? 
 
Non lo so. 
 
Posso supporre, ma non lo so. 
 
E il non sapere mi fa star male.
 
...
 
...
 
...
 
 
- New york - 
 
"1,2,3,4,5,6,7,8,10...12...18..."
 
"Che stai facendo?" è Kurt, con una tazza di caffè in mano. 
 
"Conto per non pensare" rispondo acida 
 
"Come stai?" dice appoggiandosi allo stipide della porta di camera mia.
 
"Alla grande! Pensavo fossi al lavoro" 
 
"Fammi capire" dice lentamente " Quinn...non ricorda proprio nulla?" 
 
A quelle parole mi assale il panico, non voglio parlare di lei, non voglio sentire il suo nome, non voglio sentire quel dolore lancinante al petto che non mi 
 
fa respirare. 
 
"No" rispondo secca 
 
"Niente?" 
 
"Niente, Kurt! Assolutamente niente!" esclamo spazientita. 
 
"Ricorderà in fretta" 
 
"O forse no,Kurt...i medici dicono che potrebbe ricordare tutto da un momento all'altro ma è quel "potrebbe" che non mi lascia dormire...e se non 
 
ricordasse?" 
 
"Rach...vedrai che andrà tutto bene" dice avvicinandosi e prendendomi tra le braccia. 
 
"No, non andrà tutto bene...non più." 
 
Come fai a non ricordarti di me, e di tutto quello che abbiamo passato? 
 
Non posso e non voglio vivere in un mondo in cui tu esisti ma non ti ricordi me, avrei potuto sopportare tutto ma non questo.
 

Scusate per il ritardo, troppi impegni come al solito :) 
 

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Capitolo 8
*** Visite inaspettate ***


 
-New york-
 
Mi sento talmente strana che ultimamente potrei sentirmi anche normale, già perchè la mia normalità ormai è questa. 
 
Essere completamente in preda al panico per ogni minima cosa, il che è ridicolo. Assolutamente ridicolo. 
 
In fondo Quinn si trova dall'altra parte del paese, eppure mi sembra di sentire la sua voce ovunque, ridicolo, in fondo ho sempre saputo che prima 
 
o poi sarei impazzita. 
 
E comunque non mi interessa, la normalità non è mai stata nel mio dna. 
 
Quando arrivo a casa trovo Kurt che sta aiutando Santana ad indossare un vestitino nero, l'abito più stretto che abbia mai visto in vita
 
mia. 
 
"wow!" esclamo 
 
"la cerniera è chiusa" dice Kurt lasciandosi cadere sfinito sul divano "sei sicura di riuscire a respirare?" 
 
Santata rimane immobile senza dire una parola. 
 
"riesci a respirare san?" ripeto poco convinta guardando kurt 
 
"certo che si hobbit!" 
 
Santana era sempre la stessa, ovunque fosse, qualsiasi cosa indossasse, sembrava essere rimasta la ragazzina del glee club di tanti anni fa. 
 
"e si ti invita a casa sua?" domanda kurt con una risata " come pensi di toglierti quel vestito?" 
 
"è una cena di lavoro, non ho nessuna intenzione di mettere piede nel suo appartamento!" risponde inorridita. 
 
"oh in fondo cosa c'è di male? Hai intenzione di rimanere casta fino alla fine dei tuoi giorni Lopez? Tu e Britt vi siente lasciate da 
 
tre mesi ormai" 
 
"Kurt!" urlo tirandogli una gomitata "sei impazzito?" 
 
Incrocio lo sguardo di Santana e non posso fare a meno di notare la tristezza che all'improvviso era scesa nei suoi occhi. 
 
Santana era venuta ad abitare da noi due mesi fa, dopo la rottura con Brittany. Una sera tornando a casa dal lavoro l'avevo trovato sdraiata accanto 
 
alla porta dell'appartamento, distrutta. 
 
Brittany era partita per una tounèe con la sua compagnia di danza e Santana l'aveva lasciata perchè le relazioni a distanza non facevano per lei. 
 
O almeno questa era la versione ufficiale, nè io nè Kurt eravamo mai riusciti a farci raccontare cosa fosse successo veramente. 
 
Semplicemente lei non ne parlava e noi non chiedevamo, e poi io all'epoca avevo altro a cui pensare, tra il lavoro e la mia storia/non storia con Quinn, l'ultima cosa che di cui mi preoccupavo era Santana e la sua vita privata. 
 
"Scusami San" dice kurt alzandosi dal divano e dileguandosi in camera mortificato "non dicevo sul serio" 
 
"Non importa" risponde Santana ancora un po' scossa 
 
"e se ti chiedesse di ballare?" insisto per distoglierla da quei pensieri "cosa farai?" 
 
Per un secondo il suo volto viene attraversato dal panico totale che scompare quasi subito "non lo farà" dice sprezzante "non è il tipo" 
 
"come hai detto che si chiama?" chiedo curiosa
 
"non l'ho detto berry" 
 
"Giusto...beh divertiti" 
 
"allora cosa fai stasera?" chiede mettendosi giacca 
 
"molto probabilmente affogherò i miei dispiaceri in qualche assurdo programma tv" 
 
"ha perso davvero la memoria?" 
 
Alzo lo sguardo sbalordita, non era esattamente la domanda che mi aspettavo. Questo era uno dei nostri accordi, io non chiedevo di Britt e lei non chiedeva di Quinn. 
 
"a quanto pare si" dico alzandomi di colpo dal divano.
 
Non avevo nessuna intenzione di parlare di Quinn, non adesso. 
 
"so che sono l'ultima persona che può farti la predica, Rachel. Ma dovresti sul serio parlarne con qualcuno, questa storia ti sta uccidendo." 
 
"già" dico abbassando lo sguardo. 
 
"comunque io ora devo andare" dice prendendo la borsa e avvicinandosi alla porta " ah e Berry?" 
 
Alzo lo sguardo e la guardo. 
 
"ricordati che se vuoi parlare io ci sono" 
 
Non appena la mia coinquilina esce dalla porta mi lascio cadere nuovamente sul divano e allungo la mano verso il telecomando, non faccio in tempo neanche ad accendere la tv che qualcuno bussa alla porta. 
 
"Santana! Sei sempre la solita possibile che devi sempre dimenticare qualcosa?!" urlo spazientita alzandomi e andando ad aprire. 
 
I colpi si fanno sempre più insistenti " ma insomma! potresti anche usare le tue chiavi" 
 
...
 
...
 
...
 
"ciao" 
 
Mi blocco vendendo l'ultima persona che mi sarei mai aspettata di vedere ancora. 
 

 Scusate come sempre per il ritardo! D: sono davvero imperdonabile! 
Non so perchè mi sia venuto in mente di inserire anche il Brittana ma Santana si è impossesata del mio pc xD vedremo cosa ne verrà fuori!
Grazie come sempre per le recensioni e anche per chi segue in silenzio :)  alla prossima un bacio!
 
 

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Capitolo 9
*** Solo amiche? ***


Premetto che non sono per niente soddisfatta...ma comunque ecco il capitolo :)
Alla prossima!

Quinn era davanti a me e io non sapevo cosa fare, la mia testa era piena di voci che continuavano a dirmi di muovermi e di fare qualcosa ma io ero 
 
bloccata, completamente bloccata. 
 
Quanti minuti sono passati? 
 
Continuo a fissarti senza fare niente, e so di sembrare una completa idiota, ma non sono pronta.
 
Come potrei esserlo? E forse è proprio questo a bloccarmi, il fatto di non essere pronta ad affrontarti ora. 
 
"Posso entrare?" 
 
Mi scosto dalla porta senza parlare, dandole il permesso di entrare. 
 
La seguo in silenzio guardandomi intorno, questa stanza è un porcile. 
 
"Scusa il disordine" dico spostando il cartone della pizza abbandonata sere prima sul tavolo " ma con Santana che si è trasferita qui, non riesco
 
più a tenere sotto controllo la casa, il che è un vero disastro perchè io odio non riuscire a tenere sotto controllo le cose" 
 
Alzo lo sguardo e noto che Quinn mi stava guardando sorridendo. 
 
"Perchè ridi?" domando poco convinta. 
 
" Tu parli "
 
"Come scusa?" 
 
"Quando sei nervosa incominci a parlare e non la smetti più" fa un sorriso timido "l'ho notato quella volta in ospedale". 
 
La guardo sedersi sul divano dove poco prima ero seduta io, e non riesco a credere che quella sia Quinn, la mia Quinn. 
 
Lei non è così, lei non ha mai notato niente di niente, o se l'aveva fatto, certo a me non aveva mai detto niente. 
 
"Ho detto qualcosa che non va?" mi chiede preoccupata. 
 
Alzo lo sguardo e mi accorgo della cicatrice sulla fronte e di quanto sia pallida, di un bianco quasi innaturale. 
 
E per la prima volta mi rendo conto che sarebbe potuta morire. Al solo pensiero mi sento mancare l'aria. 
 
Come avrei fatto senza di lei? Come avrei potuto vivere in un mondo dove lei non esisteva? 
 
"Che cosa ci fai qui?" 
 
"Ho bisogno di te"
 
Il mio cuore manca un colpo e mi ritrovo a fissarla allibita. 
 
"Come hai detto?" 
 
"Devi aiutarmi a ricordare Rachel" 
 
"aah" sopsiro delusa "giusto, certo la memoria" 
 
"noi due eravamo amiche giusto?" 
 
Dille che si sbaglia. 
 
No. 
 
Voi non eravate amiche. 
 
Lo eravamo...una volta lo siamo state. 
 
Stronzate, non lo siete mai state. 
 
Lo eravamo quando c'era Finn. 
 
Lei ti odiava. 
 
Lo siamo state dopo Finn. 
 
No, perchè lei ti amava. 
 
"Rachel?" 
 
"Si eravamo amiche, Quinn." 
 
"Solo amiche?" 
 
Diglielo, diglielo, diglielo. 
 
"Solo amiche, Rach?" 
 
Non posso, non posso, non posso. 
 
"Perchè me lo chiedi?" 
 
"Ho bisogno di saperlo." ora la sua voce è dura e non c'è più nessuna traccia di dolcezza in lei. 
 
"Perchè?" insisto 
 
"Perchè sei l'unica persona di cui mi interessa qualcosa da quando mi sono svegliata, penso a te anche senza conoscerti, anche senza ricordarmi di te." 
 
Sembra sincera...
 
Non lo è, la conosco. 
 
Credile. 
 
Sono solo parole...come al solito. 
 
"Siamo solo amiche tutto qui." 
 
"Non ti credo" dice sorridendo e incamminandosi verso la porta. 
 
Mi alzo e la inseguo "cosa vuol dire che non mi credi?" 
 
"Semplice, ti sei morsa il labbro, quando menti lo fai sempre." 
 
" e tu come lo sai? Non avevi perso la memoria Fabray?" 
 
"Allora ho ragione!" esclama girandosi di colpo verso di me "stai mentendo!" 
 
"Io...io...non sto mentendo e poi è tardi, non dovresti andare a casa?" 
 
"Hai ragione, a domani." 
 
"A domani?" 
 
"Che ti piaccia o no mi aiuterai a ricordare Berry!" 
 
 

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Capitolo 10
*** Santana Lopez ***


 
Avevo fatto la cosa giusta?
 
Certo che no l'avevo ingannata,mi ero presa gioco di lei, avevo giocato con i suoi sentimenti, con i suoi sogni, con la sua vita. 
 
Ancora una volta l'avevo fatta soffrire e nonostatente tutto ora era troppo tardi per tornare indietro. 
 
Io Santana Lopez, ancora una volta ho mandato tutta all'aria.
 
L'avevo tradita, umiliata e non le avevo neanche chiesto scusa...
 
Prima erano arrivate le urla, poi gli insulti, i pianti... 
 
E io? 
 
Niente. 
 
Non avevo fatto assolutamente niente, ero rimasta immobile mentre tu urlavi e distruggevi quell'appartamento che avevamo comprato solo pochi mesi 
 
prima. 
 
Disperata ti eri avvicinata e mi avevi chiesto "Perchè?...Perchè hai distrutto tutto?" 
 
E io ti avevo risposto "Non lo so". 
 
Erano bastate quelle tre parole per farti sbattere la porta e sparire per sempre dalla mia vita. 
 
Avresti potuto accettare qualsiasi scusa Brittany...tranne quelle tre parole. 
 
Ricordo ancora la disperazione di quella notte, quel dolore lancinante che non mi lasciava respirare, quel continuare a pensare "perchè? perchè hai distrutto
 
tutto Santana?" 
 
Non potevo rimanere lì in quell'appartamento dove tutto mi ricordoava lei, e così mi ero precipitata giù dalle scale, avevo preso il primo taxi che ero 
 
riuscita a trovare ed ero andata dall'unica persona che non avrebbe fatto domande, Rachel. 
 
L'avevo odiata così tanto al liceo, dio se l'avevo odiata. 
 
Ma poi un giorno tutto era cambiato, l'avevo trovata in bagno a piangere come al suo solito. 
 
Mi ero avvicinata e le avevo detto "smettila di piangere per quell'idiota di Hudson, Berry!" 
 
Ricordo ancora gli occhi pieni di lacrime con cui mi aveva guardata prima di dirmi " Non è Finn, è Quinn". 
 
Allora capii che non eravamo poi tanto diverse. 
 
...
 
...
 
...
 
Sapevo che sarebbe stata l'unica che avrebbe capito, e così fu. 
 
Bussai alla porta e non appene mi vide, capì tutto. 
 
"Brittany?" 
 
"si" 
 
"ora dov'è?" 
 
"non lo so" 
 
"perchè l'hai fatto, Lopez?" 
 
"Non lo so" 
 
....
 
....
 
....
 
Avevo odiato Quinn, lo ammetto. 
 
Era stata la mia migliore amica al liceo, ma anno dopo anno, vedendo quella che stava facendo a Rachel, avevo incominciato a odiarla. 
 
Quando Kurt mi aveva detto dell'incidente e del fatto che aveva perso la memoria, mi ero sentito quasi invidiosa. 
 
 Avevo pensato che se avessi perso anche io la memoria ora non avrei dovuto convivere ogni giorno con tutto questo. 
 
Credo che sia da qual momento in poi che mi resi conto della strana coincidenza con cui Quinn aveva stranamente perso la memoria in un 
 
misterioso incidente. 
 
Le cose tra lei e Rachel non andavano bene...e se avesse semplicemente deciso che perdere la memoria fosse solo una grande fortuna per superare tutti
 
i casini che aveva combinato? 
 
Sappiamo tutti che Quinn Fabray non è esattamente una santa, ma arrivare a tanto? Ne sarebbe capace? 
 
Al diavolo, Quinn Fabray era capace di tutto. 
 
...
 
...
 
...
 
"Santana deve essere Quinn, vai ad aprire la porta per favore!" urlò Rachel da sotto la doccia. 
 
Eccola in tutto il suo splendore, Quinn Fabray e la sua aria da crocerossina. 
 
Avrebbe ingannato chiunque, tranne me. 
 
"Tu devi essere Santana" 
 
A noi due Fabray. 
 

Scusate per l'immeso ritardo! 
Idee complottistiche di Santana...muahaha scusate non sono riuscita a trattenermi! 
Alla prossima!

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