La luna d'autunno

di aleksandra92
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Lista capitoli:
Capitolo 2: *** capitolo 1 : l'incontro misterioso ***
Capitolo 4: *** Saziarsi ***



Capitolo 2
*** capitolo 1 : l'incontro misterioso ***


capitolo 1 : [ l’incontro misterioso ] Salve , io sono Miky Scarlette ho 19 anni e sono una ragazza come le altre, sono alta 1,70 , bionda con riflessi rosso fuoco , il mio fisico è normale, se dovessero descrivermi delle persone. I miei occhi sono di colore verde ma come i miei capelli ho dei riflessi di un rosso acceso e vi garantisco che vedermi di notte vi farà accapponare la pelle. Sapete io sono un essere strano per alcuni di voi, molti mi possono descrivere come vampiro succhia sangue e che non prova pietà e nemmeno che abbia sentimenti e altre cavolate , altri in vece come un essere fantastico che sia impossibile che possa esistere, ma io vi dico che niente non può esistere senza esserne sicuri. Allora avete già intuito che creatura io sia? Secondo me si , eh si come potete costatare io sono un vampiro, ma non uno qualunque ma bensì uno particolare per dirvi la verità e per farvi capire meglio vi racconterò la mia storia; La sera del 11 febbraio camminavo per le strade di Milano, la notte era scesa molto presto per la stagione così ne approfittai per uscire un po’, dato che i miei genitori non sono come me ,infatti loro sono dei comuni mortali. Mentre passeggiavo per le strade avevo un pensiero che mi ronzava per la mente e mi domandavo come mai una creatura come me potesse esistere per davvero, si insomma ma avete mai sentito in giro per le scuole, centri commerciali, nei parchi dire che una famiglia normale abbia avuto un vampiro come figlio? No io non credo, ed è per questo che io non so darmi ancora una risposta logica per questo strano fatto. Mentre ero pensierosa guardavo la gente che passava tranquilla accanto a me, ignara del pericolo che costituivo per loro in quella serata, si perché quella sera non mi ero ancora nutrita ed ero molto affamata, vedevo molti uomini che mi fissavano come se fossi la loro preda ma dentro di me pensavo “non credo proprio zuccherini, la preda in questione sareste voi ” immaginandomi come lo avrei avvicinato a me per poi portarmelo in un posto isolato dove poi avrei dato un bel morso a quel collo dall’aria molto invitante, mi accorsi che oltre agli uomini mi guardavano anche i ragazzi di tutte le età ma non solo ma pure delle ragazze e li mi imbarazzavo un sacco. Camminavo ormai da molto tempo quando ad un certo punto mi accorsi che una figura scura mi seguiva, io me nero accorta già da molto tempo ma non pensavo che mi avrebbe seguita così a lungo e questo mi stupiva perché quando uscivo di notte ( e solo di notte perché la luce del giorno mi causa un irritazione come se avessi avuto una scottatura di terzo grado) io infatti emanavo una forza tenebrosa e oscura che non poteva essere vista ma percepita per proteggermi da qualsiasi pericolo mi minacciasse, il ragazzo che mi seguiva era particolare perché non era come tutti gli altri ragazzi normali che avevo imparato a riconoscere col tempo ma questo ragazzo aveva qualcosa in più rispetto agli altri, mi domandavo se non fosse un mio simile e che io non ero la sola di questa specie che tutti temono o ne sono diffidenti e li significa che bisogna stare molto attenti perché se fai una mossa sbagliata rischi di far crollare l’intera torre che tu hai fatto molta fatica a costruire e se questa crolla ti tocca ricostruirla da capo ma con più fatica. Mi fermai in una via isolata dalla via principale e dissi al mio pedinatore: “ C’è qualcosa che posso fare per te? ” “ Veramente….si c’è qualcosa che potresti fare per me ”. In quel momento mi resi conto che avevo fatto un errore ad andare in quella via perché quel ragazzo non era un ragazzo normale come pensavo e in quel preciso istante dissi, “ Ma tu…chi diavolo sei!? ” “ Uno che desiderava molto conoscerti… e per il momento ne sono soddisfatto…a presto Miky ”. Dopo avermi detto quelle ultime parole egli se ne andò scomparendo nel traffico della città . Sconvolta da quell’ incontro non calcolato mi incamminai un po’ scossa e me ne andai da quella via buia e deserta e ritornai nel traffico dei marciapiedi, mentre ricominciavo a camminare mi ricordai che non gli avevo detto come mi chiamavo a meno che non avesse qualche potere particolare, io non sapevo cosa pensare a quel punto e non sapevo neppure come si chiamava lui. Mi fermai di colpo agghiacciata da quel ragazzo sconosciuto che voleva conoscermi e mi resi conto che forse non voleva solo conoscermi , ma di una cosa ne sono sicurissima , non voleva conoscermi come lui mi aveva detto . Ma aveva un secondo fine, e di questo ne ero sicura, al momento non mi veniva in mente ma ci sarei arrivata presto.

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Capitolo 4
*** Saziarsi ***


[SAZIARSI] Camminando mi accorsi che erano le dieci di sera , non mi ero nemmeno resa conto che era trascorso così tanto tempo da quell’episodio strano e inquietante . Guardavo i negozi, con sguardo vuoto mi ricordai che non mi ero ancora nutrita , il mio stomaco a quel pensiero si mise a protestare rumorosamente ma giusto che ci pensavo in quel momento , andai a sbattere contro ad una persona che scoprì che era un uomo, e niente male anche. Ma per mia sfortuna era ubriaco , se io dovessi bere sangue di una persona ubriaca finirei per sentirmi brilla come quella persona e in quel momento sarei vulnerabile , finchè non mi passerà l’effetto dell’alcool . “ oh!....mi scusi non l’avevo vista….chiedo scusa ” dissi io con cordialità. “ ma no! Non ti preoccupare zuccherino ” mi rispose l’ubriaco. Ad un certo punto costui mi prese per un braccio, non riuscì neanche a spostarmi di un passo, ma al posto di spostarmi lo spostai io e con facilità , con estrema facilità. Lo presi per il collo e lo morsi senza fare complimenti e senza pensare a tutte quelle persone che potevano vedermi, lo feci e basta. Dopo il pasto, portai il corpo nel vicolo li vicino a me, nessuno sembrava essersi accorto di quello che era appena avvenuto e trassi un sospiro di solievo . Guardai il corpo inerme davanti ai miei piedi , per fortuna mi ero fermata in tempo senò lo avrei ucciso di sicuro. “ ah! ” dissi all’improvviso. “ cavolo!.... ma quanto ah bevuto sto carciofo!! ” mi ritrovai con la testa annebbiata , non riuscivo a ragionare ,ero completamente ubriaca mi sentivo leggera come l’aria , appena facevo un passo sbandavo e non potevo rischiare di andare a sbattere contro qualcuno l’unica possibilità che avevo era di tornare a casa in un altro modo . Dovevo trovare un posto dove nessuno mi avrebbe vista sennò addio copertura, andai in un vecchio magazzino e quello che vedevo era disabitato da tanto tempo(per mia fortuna) , vidi delle scale che portavano al terrazzo in cima alla struttura “perfetto” pensai . In cima guardai in giro accertandomi che non ci fosse e che non mi vedesse nessuno, a quel punto presi un gran respiro e mi concentrai sulle mie ali, ali che non avevo usato tanto spesso per via della mia copertura da studentessa delle superiori e ingenerale . Le ali spuntarono quasi subito, le sentivo indolenzite per tanto tempo di non utilizzo, ma riuscivo a sentire ancora tutte le piume , erano di un colore nero intenso che ti ci potevi perdere se le fissavi troppo intensamente, le sbattei una volta due e spiccai il volo, era meraviglioso sentire il vuoto sotto di me ,l’aria tra i capelli che mi spettinavano , cominciai a ridere ma non di isteria, ma di una risata piena di gioia pura era meraviglioso, vedere tutte quelle luci della città le volevo vedere bene e quindi mi appollaiai su un albero alto e li sospirai di meraviglia era così bello stare li ,ci sarei stata per sempre se non fosse stato così tardi, guardai l’orologio e vidi che erano le 12,15 “ ah!.. accidenti i miei mi uccideranno ” dissi nel panico e rispiccai il volo verso casa.

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