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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Prologo: Pensieri di gelosia. *** Capitolo 2: *** Akuma a colazione. *** Capitolo 3: *** Il sogno tormentato. ***
La
sala scura che ospitava la biblioteca privata di TykiMikk sembrava ancora più buia ammantata nel velluto
nero delle tende tirate sulle grandi finestre e solo la calda luce del fuoco
che scoppiettava nel camino la rischiarava quella notte.
Il Noah sedeva in poltrona dando, come sempre, le spalle al
camino mentre leggeva le ultime pagine di un vecchio romanzo.
Ma
la sua mente era altrove.
Stava
infatti pensando a Road,la ragazza che segretamente amava da un anno a quella
parte,e che pochi giorni prima aveva lasciato la Famiglia,ormai a brandelli
dopo la sconfitta del Conte del Millennio,per seguire l'esorcista Allen Walker,un ragazzo dai capelli che sarebbero stati bene
sulla testa di un vecchio e una lunga cicatrice che gli sfregiava il lato
sinistro del volto dalla fronte fin quasi al mento.
Non
voleva rassegnarsi al fatto di averla persa, e così in lui prese forma il seme
di un idea malvagia: avrebbe eliminato Allen in un duello facendo in modo che
sembrasse in torto il ragazzo; e poi…si sarebbe preso quello che desiderava.
-Angolo
Autore-
Salve!
Sono tornata
dopo non so quanto tempo e prometto che, per chi mi segue su Shibusen High School tornerò
molto presto <3 <3
Allora,
questo prologo è l’inizio di una long scritta da un mio amico :3 Verrà
aggiornata abbastanza spesso non preoccupatevi xD
Spero che vi
abbia interessato l’inizio. La coppia principale è infatti una AllenxRoad.
Fatemi
sapere con un commento cosa ne pensate <3 un bacione a tutti e a presto!
Il ragazzo si svegliò di soprassalto con l’occhio sinistro che pulsava
dolorosamente e si mise a sedere, la schiena appoggiata alla testiera del letto
matrimoniale.
Si guardò in torno in silenzio,la stanza era la solita:spoglia ed essenziale; e
a farle da ornamento c’era solo grande specchio sulla parete di destra che ora
rifletteva la sua espressione infastidita e la schiena di Road, addormentata.
Socchiudendo gli occhi la ragazza dai capelli indaco gli strinse pigramente il
braccio destro,quello umano,mormorando un assonnato ‘’Stai bene?’’.
Allen annuì spostando la frangia ribelle che gli copriva gli occhi.
-Sì, sto bene...- disse alzandosi per guardare fuori: dalla finestra la luce
dell’alba colorava di rosa la tipica nebbiolina della campagna londinese.
-Torna a letto, è presto… – disse lei mettendosi su un fianco, e nel farlo un
lembo delle lenzuola le cadde di dosso scoprendole la pelle pallida.
Road era una ragazza particolare, con una malizia innata addolcita dal suo modo
di tornare bambina improvvisamente, ed era questo che amava di lei, assieme ai
suoi grandi occhi blu o dorati.
Il ragazzo sospirò e tornò a sdraiarsi sul letto e prese ad accarezzarle la
pelle scoperta con un sorriso tenero mentre lei lentamente si riaddormentava
cullata dalle coccole dell’esorcista; ma in fondo al cuore Allen era tormentato
da una sensazione di pericolo: da tempo aveva imparato che il suo occhio
sinistro, maledetto dal padre, reagiva agli akuma e
gli permetteva di vedere le anime intrappolate dentro quelle cose.
Si convinse a non badarvi e riprese faticosamente sonno.
Verso la tarda mattinata il giovane esorcista venne svegliato dal ticchettio
insistente delle gocce d’acqua sul vetro e dalla luce ovattata che gli batteva
in faccia; guardando fuori capì che non stava piovendo, quindi la spiegazione
era una sola.
Si costrinse quindi ad alzarsi e a vestirsi con lentezza impacciata per poi
scendere le scale e andare a preparare qualcosa per la colazione.
Poco dopo Road uscì dal bagno del piano di sopra con addosso una camicia di lui
e i capelli ancora umidi e scese le scale in punta di piedi con un sorrisetto
dispettoso stampato in volto, decisa a fargli prendere uno spavento: gli
sgattaiolò alle spalle e gli su buttò al collo urlandogli in buongiorno nelle orecchie e facendogli
fare un salto di mezzo metro; un paio di uova gli sfuggirono di mano rompendosi
sul pavimento di cotto. – Vuoi farmi morire?!- rise lui sollevato. Anche se
erano quattro giorni che quella scena si ripeteva non si era ancor abituato
all’esuberanza della sua ragazza.-Andiamo Allen-kun, dovresti
essere coraggioso!- bofonchiò Road strizzandogli le guance.
-Baaaaffttaaa!- si lamentò Allen, che prima che
potesse vendicarsi facendole il solletico a tradimento, la maledizione
lasciatagli da Mana si attivò rivelando parecchi akuma
intorno alla casa.
-Merda!!- fece appena in tempo ad invocare la sua Innocence dopo
che una pioggia di proiettili riducesse la cucina in macerie.
Di fronte a loro un imponente akuma di livello tre
stava rinfoderando le armi e si dava alla fuga verso la città ridendo
sadicamente. Allen lo guardò con rabbia, poi senza voltarsi mormorò un lo inseguo e si lanciò al suo
inseguimento; Road comunque era impegnata a eliminare un folto gruppo di
livello due e livello uno comparsi dal retro.
Quando il silenzio scese sui resti della stanza devastata comparve Tyki da un ingresso in ombra: aveva un sorriso troppo
compiaciuto.
Qualcosa non quadrava
-Angolo Autore-
Bene questo è il primo capitolo,
pubblicato subito dopo il Prologo, della Long :3 spero vi sia piaciuto e fateci
sapere. Verrà aggiornata presto quindi fatevi sentire <3
Un salutone
a tutti e spero che la ff sia di vostro gradimenti
<3
- Tyki …?- Road era molto
stupita di vedere proprio lui tra
tutti. L’uomo dai capelli
neri buttò a terra il mozzicone di sigaretta che aveva appena finito di fumare
e si tolse la polvere e i calcinacci dal completo con tutta calma. -Cosa ci facevano
qui tutti quegli akuma?- Il sospetto della ragazza
divenne certezza quando avverti un’intensa fitta di dolore al fianco sinistro,
seguita da una sensazione calda e umida che a contatto con la camicia diventava
una rasoiata da mozzarle il fiato. -Se ne è andato
via, lasciandoti da sola con quel gruppo così numeroso...- Tyki
le si avvicinò lentamente, con un’espressione delusa che lei, conoscendolo da
tempo, sapeva bene essere falsa –Sei scappata da noi per qualcuno così … quanto
è triste l’amore … - disse coprendosi gli occhi con la mano destra concedendosi
un sospiro drammatico. -Piantala Tyki, non sai nulla di lu..!- non
riuscì a finire la frase, poiché il Noah l’aveva
bloccata contro al muro a cui si era appoggiata, premendole sulle spalle e strappandole
un lungo bacio, passionale e struggente. Road cercò di spingerlo via, o liberarsi,
ma le sue mani gli passavano attraverso e non aveva abbastanza forza per
vincere la sua stretta, così lasciò che le passioni di lui le scorressero
attraverso mentre sopprimeva la rabbia ad occhi chiusi. -Vero..ma so tutto
di te.- Le sussurrò spostandole i capelli dal viso, per
poi disegnarle gli zigomi con la punta dell’indice –E lui non ti merita - La ragazza se ne
stette zitta, con gli occhi bassi e i pugni serrati così forte che le unghie
smaltate di blu incisero la pelle dei palmi mentre il nodo alla gola gli si
sciolse in una colata amara e rovente che accompagnava un fiume di vecchi
ricordi di loro due, ricordi in cui lui aveva tutte le sue attenzioni, eppure
non la considerava minimamente. Mentre TykiMikk si allontanava svanendo
nelle ombre dense della polvere di mattoni e cemento della cucina distrutta
calde lacrime iniziarono a rigarle le guance scure. Road Kamelot, nono Noah, scivolò piano
sul suolo scossa da singhiozzi silenziosi: anche adesso come anni fa quell’uomo
sapeva toccare le sue corde più profonde e farle male, anche se non era quello
il suo intento. Lo maledì asciugandosi gli occhi e provò ad alzarsi ma la
ferita al fianco era più brutta di quel che sembrava e la costrinse a restare a
terra con un’impietosa fitta che le strappò un gemito rabbioso. Una decina di
minuti dopo tornò Allen, esausto e coperto di ferite, e appena la vide in
quello stato le fasciò lo squarcio stando attento a non peggiorare le cose e la
portò in braccio fino al letto al piano di sopra. Road lo strinse
forte ancora piangendo mormorandogli continuamente ti amo dicendolo, però, più
per se stessa che per lui. Il giovane esorcista cercò di calmarla e, quando
alla fine ci riuscì, lei si avvolse nelle coperte cercando di non guardarlo
negli occhi, sentendosi colpevole. Il ragazzo le si sedette al fianco e le
accarezzò la schiena e i capelli con un sorriso stanco –Cos’è successo?- lei
rispose col volto affondato nel cuscino soffocando tutte le parole. Intuì che
non era il momento di parlarne, ma giurò a se stesso che l’avrebbe fatta pagare
molto cara all’uomo che aveva ridotto così quella ragazza solitamente così
solare.
Da qualche parte dentro di lui qualcuno rise di un gusto
perverso assaporando la vendetta …
Allen si stropicciò gli occhi e si andò a fare una doccia
veloce e poi si infilò subito sotto alle coperte e, stringendosi a Road, si
addormentò facendo incubi strani.
-Angolo autore-
Salve salve <3
Bene questo è il terzo(secondo) capitolo della long.
Ringrazio Maiko che ha messo la ff
tra le seguite, spero ci dirai cosa ne pensi della ff
al più presto <3 per il resto vi prego di lasciare un commento per farci
sapere cosa ne pensate <3 un bacione a tutti.